Progetto Monitoraggio Criteri di prioritizzazione delle azioni Roma, 23 aprile 2008
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BOZZA
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Progetto Monitoraggio
Criteri di prioritizzazione delle azioni
Roma, 23 aprile 2008
BOZZA
I criteri di assegnazione delle priorità e dei pesi relativi consentono di ordinare gli interventi da inserire nei Piani di azione
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Prioritizzazione delle azioni
Criteri di prioritizzazioneCatalogo delle azioni Piani di Azione
• Vengono definiti i criteri di assegnazione delle priorità e dei pesi relativi da utilizzare per ordinare le azioni da intraprendere nei Piani di azione regionali e centrale
• I criteri proposti consentono di confrontare fra loro le azioni da attivare nelle singole Regioni, nel MISE-DPS e quelle comuni a tutti (“trasversali”) al fine di pervenire a classifiche di priorità regionali e, di conseguenza, ad un’unica classifica nazionale
• Le azioni selezionate vengono dettagliate ed inserite nei Piani di azione articolati a livello locale (Regioni) e centrale (MISE-DPS) secondo le specificità di ciascun destinatario
• I Piani di azione sono costituiti dall’insieme delle singole azioni secondo l’ordine scaturito dalla applicazione dei criteri di prioritizzazione
• Rappresenta l’insieme degli interventi raccomandati alle Amministrazioni regionali ed al MISE-DPS a fronte delle aree di miglioramento rilevate
• Le azioni contenute nel catalogo sono organizzate su 4 aree di miglioramento:
– Organizzazione e interfacce
– Competenze e professionalità
– Processi e sistemi
– Qualità e fruibilità dei dati
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La selezione degli interventi da inserire nei Piani di azione avverrà mediante due criteri di valutazione e classificazione delle azioni
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Criteri di prioritizzazione delle azioni
Razionale
Valutare i benefici qualitativi e quantitativi attesi dell‘intervento proposto sul destinatario al fine di privilegiare le azioni a più alto valore aggiunto per ciascuna Amministrazione
Stimare il grado di fattibilità dell‘azione al fine di favorire gli interventi di minor onerosità e con risultati immediati
Benefici attesi dall’intervento proposto
Criterio
A
Complessità dell’intervento proposto
B
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I benefici attesi dall’intervento vengono valutati da parte del soggetto destinatario ed in funzione della tipologia di azione e dell’entità dello scostamento
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Criteri di prioritizzazione: benefici attesi
Benefici attesi dall’intervento proposto
• Priorità attribuita dal destinatario (A1)
• Priorità assegnata dal destinatario all’intervento proposto rispetto all’insieme degli interventi allo stesso destinati
• Gli interventi giudicati dal destinatario a più alta priorità ricevono il maggior punteggio
• Tipologia di azione (A2)
• Priorità assegnata all’azione sulla base della categoria di appartenenza (trasversale, ripetitiva o specifica)
• Gli interventi trasversali, determinando un beneficio per tutti gli attori coinvolti, ricevono il massimo punteggio, quelli ripetitivi, essendo facilmente replicabili e quindi contraddistinti da una elevata economicità, un punteggio medio, quelli specifici, caratterizzati da una bassa pervasività, un punteggio basso
DettaglioCriterioPrincipio di assegnazione del punteggioParametro
A
• Entità dello scostamento1) (A3)
• Entità dello scostamento per l’area di miglioramento cui si riferisce l’azione, come rilevato nell’ambito della “Valutazione dello Scostamento”
• Gli interventi relativi alle aree di miglioramento di ciascun destinatario per le quali è stato rilevato un elevato scostamento ricevono il maggior punteggio
1) La valutazione dello scostamento viene effettuata rispetto a 4 ambiti di rilevazione: organizzazione e interfacce, competenze e professionalità, processi e sistemi, qualità e fruibilità dei dati
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La complessità dell’intervento viene valutata in termini di durata e di risorse economiche necessarie per l’attuazione
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DettaglioCriterioPrincipio di assegnazione del punteggioParametro
Criteri di prioritizzazione: complessità
Complessità dell’intervento proposto
• Durata stimata per la realizzazione dell’intervento (gg)
• Gli interventi che prevedono una durata inferiore ricevono un punteggio elevato
• Durata (B1)
• Costo (B2)
• Costo complessivo per la realizzazione dell’azione stimato anche in funzione dei differenti profili professionali delle risorse umane necessarie
• Gli interventi caratterizzati da un minore costo complessivo ricevono un punteggio elevato
B
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Ciascun parametro contribuisce al punteggio finale in base a differenti pesi
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Modalità di ponderazione del punteggio
Criterio Parametro Peso attribuito
Benefici attesi dall’intervento proposto
• Priorità attribuita dal destinatario 45%
75%
Complessità dell’intervento proposto
• Durata 10%
• Costo 15%
25%
• Privilegiare gli interventi ai quali si associano i maggiori benefici attesi
• Privilegiare gli interventi meno complessi e caratterizzati dai risultati più immediati
Razionale
TOTALE 100%
10%• Tipologia di azione
20%• Entità dello scostamento
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Benefici attesi dall’intervento proposto
Per ciascun parametro vengono definiti il range e la metodologia di calcolo del punteggio più appropriata (1/2)
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Modalità di attribuzione del punteggio
Criterio Parametro
1) La normalizzazione è un’operazione statistica che permette di confrontare distribuzioni diverse, e quindi consente la somma dei diversi punteggi parziali 2) L’entità dello scostamento per ogni ambito di rilevazione viene identificato in base all’ampiezza delle esigenze di adeguamento e al grado di definizione
delle relative soluzioni
• Priorità attribuita dal destinatario (A1)
Pattr - Pmin
Pmax - Pminx PtotP=
Range
0-10
• 1° = 10 • 2° = 9• ….• 10° = 1
• 11° = 0• 12° = 0• ……
LEGENDA
Ptot = punteggio massimo previsto dal parametro
Pattr = punteggio attribuito
Pmin = punteggio minimo attribuito al parametro nell’universo delle azioni da prioritizzare
Pmax = punteggio massimo attribuito al parametro nell’universo delle azioni da prioritizzare
Vril = Valore rilevato
Vmin = Valore minimo rilevato nell’universo delle azioni da prioritizzare
Vmax = Valore massimo rilevato nell’universo delle azioni da prioritizzare
• Tipologia di azione (A2)
0-10
Metodologia di normalizzazione1)Metodologia attribuzione punteggio
• TRASVERSALE = 10 • RIPETITIVA = 5• SPECIFICA = 0
• Entità dello scostamento2) (A3)
0-10 • NULLO = 0
• BASSO = 3,33• MEDIO = 6,66• ALTO = 10
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Per ciascun parametro vengono definiti il range e la metodologia di calcolo del punteggio più appropriata (2/2)
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Modalità di attribuzione del punteggio
0-10• Durata (B1) • Durata dell’azione (gg)
• Costo (B2) 2) 0-10 • ALTO = 0
• MEDIO-ALTO = 2,5• MEDIO = 5• MEDIO-BASSO = 7,5• BASSO = 10
P= Ptot - xPtot
(Vmax-Vmin)(Vril-Vmin)
Pattr - Pmin
Pmax - Pminx PtotP=
Complessità dell’intervento proposto
LEGENDA
Ptot = punteggio massimo previsto dal parametro
Pattr = punteggio attribuito
Pmin = punteggio minimo attribuito al parametro nell’universo delle azioni da prioritizzare
Pmax = punteggio massimo attribuito al parametro nell’universo delle azioni da prioritizzare
Vril = Valore rilevato
Vmin = Valore minimo rilevato nell’universo delle azioni da prioritizzare
Vmax = Valore massimo rilevato nell’universo delle azioni da prioritizzare
1) La normalizzazione è un’operazione statistica che permette di confrontare distribuzioni diverse, e quindi consente la somma dei diversi punteggi parziali 2) L’attribuzione del punteggio a ciascuna azione avverrà a seguito della valorizzazione del costo di tutte le azioni e quindi della loro aggregazione in classi
di costo di eguale ampiezza
Criterio Parametro Range Metodologia di normalizzazione1)Metodologia attribuzione punteggio
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Il livello di scostamento sarà identificato per ciascun ambito in base all'ampiezza delle esigenze di adeguamento e al grado di definizione delle relative soluzioniMatrice per la valorizzazione dello scostamento per ciascun ambito
Alto
Medio Basso
Si rilevano esigenze di adeguamento su un
numero molto elevato di problemi
Am
piez
za d
elle
esi
genz
e di
ade
guam
ento
Da individuare Da realizzareStato di avanzamento della
soluzione
Alto Si rilevano molti aspetti per i quali si esprime una esigenza di miglioramento/ adeguamento e non sono ancora state individuate le relative soluzioni
Medio Si rilevano alcuni aspetti per i quali si esprime una esigenza di miglioramento/ adeguamento e non sono ancora state individuate le relative soluzioni ; oppure molti aspetti per i quali sono già state individuate le relative soluzioni
Basso Si rilevano alcuni aspetti per i quali si esprime una esigenza di miglioramento/ adeguamento e sono già state individuate le relative soluzioni
Nullo Non si rilevano aspetti per i quali si esprime una esigenza di miglioramento/ adeguamento
0
n
0% 100%
Medio
Nullo Nullo
Si rilevano esigenze di adeguamento su un numero minimo di
problemi
Non si rilevano esigenze di
adeguamento
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Attribuito il punteggio finale è possibile determinare l’ordine degli interventi nella classifica regionale/MISE-DPS e quindi nazionale
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Classifica generale delle priorità di azione ILLUSTRATIVO
A
Amm.ne Azione
B
C
Classifica regionale/ MISE-DPS
Complessità
Benefici attesi
LegendaPunteggio
Azione/Amm.ne
Azi
one
3/A
mm
.ne
B
Azi
one
1/A
mm
.ne
A
Azi
one
1/A
mm
.ne
B
Azi
one
3/A
mm
.ne
C
Azi
one
2/
Am
m.n
e A
Azi
one
1/
Am
m.n
e C
Azi
one
2/ A
mm
.ne
B
Azi
one
5/A
mm
.ne
C
Azi
one
4/A
mm
.ne
A
Classifica nazionale
1
2
4
3
1
2
3
1
5
3 B 3,55
1 A 3,20
1 B 2,84
3 C 2,47
2 A 2,33
Azione Amm.ne Totale
1 C 2,23
2 B 1,89
5 C 0,87
4 A 0,50
BOZZA
Classifica nazionale e regionale
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La ripartizione delle risorse tra i destinatari sulla base dei punteggi ottenuti avverrà nel rispetto delle quote di riparto ex Delibera CIPE 50/2007 e del principio di non frazionabilità delle azioni
• Attribuito il punteggio finale mediante l’applicazione dei criteri di prioritizzazione a ciascuna coppia “Destinatario – Azione”, è possibile determinare la classifica a livello regionale/MISE-DPS e nazionale delle priorità di azione
• Le risorse disponibili per ciascuna Amministrazione saranno destinate al finanziamento delle azioni secondo l’ordine di priorità regionale
• La ripartizione delle risorse tra i destinatari sarà comunque definita nel rispetto dei seguenti principi:
– il rispetto delle quote di riparto delle risorse destinate all’Assistenza Tecnica (ex Delibera CIPE 50/2007)
– la non frazionabilità del finanziamento dell’azione, ossia la non finanziabilità parziale di un intervento
• A ciascuna Amministrazione verrà comunque garantita la realizzazione di almeno una azione contenuta nella propria classifica