Progetto libretto amicizia2003

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ISTITUTO COMPRENSIVO “VIA TIBURTINA ANTICA ISTITUTO COMPRENSIVO “VIA TIBURTINA ANTICA 25” 25” R O M A R O M A Sezione scuola dell’infanzia e scuola elementare Sezione scuola dell’infanzia e scuola elementare SCUOLA OSPEDALIERA c/o POLICLINICO SCUOLA OSPEDALIERA c/o POLICLINICO UMBERTO I UMBERTO I PROGETTO LIBRETTO AMICIZIA Anno scolastico 2002-2003

Transcript of Progetto libretto amicizia2003

ISTITUTO COMPRENSIVO “VIA TIBURTINA ANTICA ISTITUTO COMPRENSIVO “VIA TIBURTINA ANTICA 25”25”

R O M AR O M ASezione scuola dell ’ infanzia e scuola elementareSezione scuola dell ’ infanzia e scuola elementare

SCUOLA OSPEDALIERA c/o POLICLINICO SCUOLA OSPEDALIERA c/o POLICLINICO UMBERTO IUMBERTO I

PROGETTO LIBRETTO AMICIZIA

Anno scolastico 2002-2003

Realizzato dai bambiniRealizzato dai bambinidelle cl iniche didelle cl iniche di

NEUROPSICHIATRIA NEUROPSICHIATRIA INFANTILEINFANTILE

ONCOLOGIA ONCOLOGIA PEDIATRICAPEDIATRICA

ORTOPEDIA E ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIATRAUMATOLOGIA

PEDIATRIA 1 e 2PEDIATRIA 1 e 2

POLICLINICO UMBERTO IPOLICLINICO UMBERTO IUNIVERSITA’ LA SAPIENZAUNIVERSITA’ LA SAPIENZA

ROMAROMA

INSEGNANTE REFERENTEINSEGNANTE REFERENTEDaniela FineschiDaniela Fineschi

DUE PAROLE DI DUE PAROLE DI PRESENTAZIONEPRESENTAZIONE

Questo piccolo libro, trasformato ora in prodotto piccolo libro, trasformato ora in prodotto multimediale, è nato dal desiderio e dalla necessità di multimediale, è nato dal desiderio e dalla necessità di dare ai bambini e ai ragazzi che si trovano a vivere in dare ai bambini e ai ragazzi che si trovano a vivere in ospedale un periodo più o meno lungo della loro vita, la ospedale un periodo più o meno lungo della loro vita, la possibilità di lavorare ad un progetto comune. Non a possibilità di lavorare ad un progetto comune. Non a caso il tema prescelto è quello dell’amicizia, perché più caso il tema prescelto è quello dell’amicizia, perché più di altri bisogni, forse, quello di avere un amico o più di altri bisogni, forse, quello di avere un amico o più amici a cui rivolgersi in una situazione di distacco e di amici a cui rivolgersi in una situazione di distacco e di sofferenza, può aiutare ad affrontare i propri problemi.sofferenza, può aiutare ad affrontare i propri problemi.

Le insegnanti: Le insegnanti: S. Carnevali, M. Cerbara , P. Cristofaro, S. Carnevali, M. Cerbara , P. Cristofaro,

D. Fineschi, G. Griffo, E. Rondinelli, N. TosettiD. Fineschi, G. Griffo, E. Rondinelli, N. Tosetti

I PICCOLI AUTORI:

Alessandra, Alessandro, Chiara, Crist ina, Davide, Debora, Federico, Flavio, Francesco, Saverio, Giada, Giulia Giuseppe, Ir inel, Johannes, Manuel, Mariane, Martina, Matteo, Rachid, Roberta, Samuele, Sara, Silvia, “Stell ina”, Stefania, Valeria, Veronica, Vincenzo

Alcune storie, lettere, disegni e

fumetti di questo Libretto Amicizia

sono state scelte e saranno presto

pubblicate nel

“Giornalino

Amicizia” , raccolta di lavori di

piccoli pazienti curata da un gruppo

di insegnanti di scuola ospedaliera

operanti in diversi ospedali di Roma

NDICENDICE

PARTE PRIMAPARTE PRIMA

L’AMICIZIA è ….L’AMICIZIA è …. pensieri, storie e lettere in rima e nonpensieri, storie e lettere in rima e non

L’AMICIZIA è ……L’AMICIZIA è ……

L’amicizia è capirsi con lo sguardo senza parlare, sentire ciò che l’altro pensa, rispondere a domande fatte solo col pensiero, sentirsi amati, capiti e accettati, sentire che senza il tuo amico non puoi vivere e che la cosa sia reciproca.

L’amicizia non si può descrivere a parole, è come un raggio di sole in una stanza buia che rischiara tutto ciò che tocca e che lascia una traccia indelebile nel cuore, e, se l’amicizia è sincera, non la scordi più.

I veri amici non ti voltano mai le spalle, ti dicono se sbagli e se ti tradiscono rimane una ferita insanabile che si può curare solo con altro amore: se litighi con il tuo amico sii tu a fare il primo passo, a chiedere scusa anche se non è colpa tua, ed è dif f icile, ma vedrai che tu ed il tuo vero amico riuscirete sempre a perdonarvi e starete sempre bene insieme.

CHIARAScuola Elementare

II MMIIEEI I MMIICCII

I miei amici sono tanti e I miei amici sono tanti e sono alt i come me e sono alt i come me e hanno vivace hanno vivace temperamento. Giuseppe temperamento. Giuseppe è dispettoso perché fa gl i è dispettoso perché fa gl i scherzi ai bambini di scherzi ai bambini di prima B; Stefano un prima B; Stefano un amico mio va sempre al amico mio va sempre al bagno; Alessandro tira bagno; Alessandro tira sempre i calci ai bambini.sempre i calci ai bambini.

DavideDavideScuola ElementareScuola Elementare

I miei amici si chiamano: I miei amici si chiamano: Alessandro, Mirko, Alessandro, Mirko, Federico e Enrico, Irene, Federico e Enrico, Irene, Veronica e Federica. Veronica e Federica.

I miei amici sono buoni, I miei amici sono buoni, generosi , genti l i . generosi , genti l i .

Con i maschi gioco a Con i maschi gioco a pallone, con le femmine pallone, con le femmine gioco a pallavolo. Ecco gioco a pallavolo. Ecco come sono i miei amici.come sono i miei amici.

ValeriaValeriaScuola ElementareScuola Elementare

Il lupo e il bambinoIl lupo e il bambinoC’era una volta un bambino che si chiamava Giuseppe che parlava con gli animali. Un giorno stava andando a scuola e ad un tratto, attraversando un sentiero, vide un lupo che lo guardava e poi scomparve nel nulla. Il bambino pensò di tornare nel pomeriggio sulla montagna, perché voleva diventare amico del lupo.Quando si incontrarono il lupo disse a Giuseppe che era triste perché non aveva amici, allora il bambino gli chiese se voleva diventare amico suo e il lupo gli rispose di sì

E diventarono

amici per la

pelle!

GIUSEPPE

Scuola

elementare

II MMIIEEI I MMIICCIIIo ho un’amica che si chiama Maria Cristina, è Io ho un’amica che si chiama Maria Cristina, è la mia amica del cuore: ha gli occhi verde la mia amica del cuore: ha gli occhi verde chiaro, i capelli color castano corti tipo a chiaro, i capelli color castano corti tipo a caschetto, un po’ cicciottella. Il carattere gentile, caschetto, un po’ cicciottella. Il carattere gentile, premurosa, abbastanza carina, un po’ gelosa. A premurosa, abbastanza carina, un po’ gelosa. A noi insieme piace giocare a nascondino, noi insieme piace giocare a nascondino, disegnare, andare in gita, al mare e in disegnare, andare in gita, al mare e in montagna. Spesso ci incontriamo nei montagna. Spesso ci incontriamo nei giardinetti e ci vediamo anche a scuola perché giardinetti e ci vediamo anche a scuola perché andiamo nella stessa classe, in classe stiamo andiamo nella stessa classe, in classe stiamo sedute vicine.sedute vicine.

Lei è l ’amica più cara che abbia incontrato.Lei è l ’amica più cara che abbia incontrato.SARASARA Scuola elementareScuola elementare

II MMIIEEI I MMIICCII

• La mia amica più cara si La mia amica più cara si chiama Elisa: ha dieci chiama Elisa: ha dieci anni, ha i capell i corti e anni, ha i capell i corti e castani, è bassa e magra, castani, è bassa e magra, è contenta.è contenta.

Giochiamo a fare i Giochiamo a fare i disegni.disegni.

Ciao,Ciao, da Veronicada Veronica

• Io ho tanti amici di nome Io ho tanti amici di nome Emanuele che è molto Emanuele che è molto alto, Devis è simpatico, alto, Devis è simpatico, Florian ha nove anni, Florian ha nove anni, Francesco è molto alto, Francesco è molto alto, Matteo è molto bravo a Matteo è molto bravo a giocare a pallone, Iacopo giocare a pallone, Iacopo è alto.è alto.

VincenzoVincenzo

aro amico ti scrivo …. Cari compagni, la maestra Pina mi ha portato le vostre lettere che mi

sono piaciute tanto. Io sto bene. In ospedale studio e gioco con i videogiochi.

Ho conosciuto due amici simpatici, ho giocato con loro alla playstation e al computer.

I medici non mi sono simpatici e neanche gli infermieri, perché non mi piace che mi toccano e non mi piacciono le loro divise.

Ciao e grazie per le vostre lettere. Ciao anche alle maestre.

RachidScuola Elementare

aro amico ti scrivo ….

Ciao Tesorina, hai visto che anch’io scrivo al computer!

Oggi sono scesa con la maestra per giocare un po’ e ho deciso di scriverti. Domani è il grande giorno per me, spero di averti vicino come lunedì, mi sono sentita molto tranquilla con te al mio fianco.

Sei l ’unica che tiene a me veramente ed è per questo che TI VOGLIO UN MONDO DI BENE.

Anche se te lo dico cento volte al giorno non mi stancherei mai di ripetertelo. Oggi chissà se verrai? Comunque io sarò qui ad aspettarti come ogni giorno.

Non so più cosa dirti, in questo momento sono a corto di idee, sarà un po’ l ’agitazione per domani, ti posso dire che mi manchi molto e non vedo l ’ora di rivederti.

Un bacio e un abbraccio GRANDE GRANDE Tua

Stellina

II MMIIEEI I MMIICCII

• Con la mia amica Paola ci incontriamo ogni pomeriggio per giocare e Con la mia amica Paola ci incontriamo ogni pomeriggio per giocare e scherzare. La mia amica ha una sorell ina che si chiama Noemi e la scherzare. La mia amica ha una sorell ina che si chiama Noemi e la portiamo a passeggio, quest’amica mi sta simpatica, perché nei portiamo a passeggio, quest’amica mi sta simpatica, perché nei momenti più tristi io mi confido con lei.momenti più tristi io mi confido con lei.

Lei dice che i ragazzi sono tutt i uguali perché un giorno di sabato mi Lei dice che i ragazzi sono tutt i uguali perché un giorno di sabato mi sono messa con un ragazzo degli scout, però i l giorno dopo mi ha sono messa con un ragazzo degli scout, però i l giorno dopo mi ha lasciata perché lui si voleva mettere con un’altra ragazza. I l giorno lasciata perché lui si voleva mettere con un’altra ragazza. I l giorno che ci siamo lasciati ho parlato con la mia amica del cuore e mi ha che ci siamo lasciati ho parlato con la mia amica del cuore e mi ha detto che lo dovevo lasciar stare perché forse lui chiederà perdono e detto che lo dovevo lasciar stare perché forse lui chiederà perdono e io lo perdonerò.io lo perdonerò.

E’ successo nel giorno di carnevale che ci siamo incontrate con la E’ successo nel giorno di carnevale che ci siamo incontrate con la mia amica del cuore e io le ho detto che Mattia non mi voleva mai mia amica del cuore e io le ho detto che Mattia non mi voleva mai più e allora da quel momento siamo diventati soltanto amici.più e allora da quel momento siamo diventati soltanto amici.

Paola mi sta facendo mettere con Alessandro.Paola mi sta facendo mettere con Alessandro. Tanti saluti dalla tua amica del cuore Stefania.Tanti saluti dalla tua amica del cuore Stefania.

aro amico ti scrivo ….

Cari amici miei, purtroppo non mi hanno operato più e devo aspettare

un’altra settimana. Vi voglio BENE e vi PENSO TANTO, mi mancate tanto.

Io sto lavorando al computer e quando torno a casa vi farò vedere tutto, faremo festa e poi usciremo tutte le sere.

Verrò tutti i sabati e staremo insieme a parlare, a giocare, poi a fare le cose e anche i lavoretti di Natale.

Baci a DUILIO e ciao a tutti voi da Rachid

Scuola Elementare

Succederà alle medieSuccederà alle mediepoesia di Francesco Saveriopoesia di Francesco Saverio

A scuola media io andròA scuola media io andròE tanti amici troverò.E tanti amici troverò.Forse Valerio, il mio migliore Forse Valerio, il mio migliore

amico della scuola amico della scuola elementare,elementare,

La mia stessa classe sarà lì a La mia stessa classe sarà lì a frequentarefrequentare

Ed insieme combineremo tante Ed insieme combineremo tante marachellemarachelle

Sia grandi che belle.Sia grandi che belle.Lui ed io giocheremo,Lui ed io giocheremo,Ma qualche volta litigheremo,Ma qualche volta litigheremo,Perché lui non mi farà lavorarePerché lui non mi farà lavorareE io non lo farò concentrare:E io non lo farò concentrare:

I professori lontani ci terrannoI professori lontani ci terrannoPer buona parte dell’anno,Per buona parte dell’anno,Ma noi amici resteremoMa noi amici resteremoE per telefono ci sentiremo.E per telefono ci sentiremo.Spero che la nostra amicizia Spero che la nostra amicizia

continueràcontinueràAlmeno fino all’università.Almeno fino all’università.

Francesco SaverioFrancesco SaverioScuola ElementareScuola Elementare

Il Mio PappagallinoIl Mio Pappagallinopoesia di poesia di SusannaSusanna

Il mio pappagallinoIl mio pappagallinoÈ azzurro come il mareÈ azzurro come il mare

E bianco come le nuvole,E bianco come le nuvole,È molto simpaticoÈ molto simpatico

e molto intelligente,e molto intelligente,Io con lui gioco sempreIo con lui gioco sempre

Perché è molto divertente.Perché è molto divertente.Sta sulla mia spallaSta sulla mia spalla

E sentire la televisione non mi faE sentire la televisione non mi faMa quando lo str illoMa quando lo str illoSvolazza là per là,Svolazza là per là,

Gli fa piacere bereGli fa piacere bereNel mio bicchiereNel mio bicchiere

E rubacchiareE rubacchiareLe mie pere,Le mie pere,

Ma io gli voglio tanto beneMa io gli voglio tanto bene

La Gabbianella e il Gatto

IL GATTO STAVA SCENDENDO DA UNA COLLINA, E’ STATO SUO AMICO, ANZICHE’ MANGIARE LA GABBIANELLA IL GATTO LE HA DATO LA PAPPA DA BERE E LE HA INSEGNATO A VOLARE.

GIADA Scuola dell’infanzia

Giada e Iacopo hanno fatto amicizia dopo

aver litigato

Iacopo

Giada

La VoLpe e iL conigLio, La VoLpe e iL conigLio, amici neL bisognoamici neL bisogno

’ ’ era una volta una volpe era una volta una volpe che non voleva avere amici. che non voleva avere amici. Quando aveva difficoltà e Quando aveva difficoltà e passava qualcuno e gli passava qualcuno e gli diceva: “Ti serve aiuto?” la diceva: “Ti serve aiuto?” la volpe rispondeva: “No!”. volpe rispondeva: “No!”. Invece gli serviva, però non Invece gli serviva, però non lo voleva ammettere. Un lo voleva ammettere. Un giorno un uomo mise un giorno un uomo mise un cartello con scrittocartello con scritto

L’unico che aveva la tana L’unico che aveva la tana nascosta era il coniglio nascosta era il coniglio Enrico. La volpe chiede al Enrico. La volpe chiede al coniglio: “Mi puoi prestare coniglio: “Mi puoi prestare la tana?” Enrico: “NO!”la tana?” Enrico: “NO!”

CACCIA ALLA VOLPE

Continua …

La VoLpe e iL conigLio,La VoLpe e iL conigLio, amici neL bisognoamici neL bisogno

E pensava: è strano … una volpe E pensava: è strano … una volpe che chiede a un coniglio di che chiede a un coniglio di prestargli la tana! Le volpi prestargli la tana! Le volpi sono furbe.. poi mi mangia.”sono furbe.. poi mi mangia.”

Poi Enrico vede il cartello Poi Enrico vede il cartello con scritto con scritto

e pensa: “Allora non mi e pensa: “Allora non mi

stava prendendo in giro.” stava prendendo in giro.” Così Enrico la invita a casa Così Enrico la invita a casa sua, così il coniglio e la volpe sua, così il coniglio e la volpe furono amici.furono amici.

Però, dopo, quando è finita Però, dopo, quando è finita la caccia alla volpe, la volpe la caccia alla volpe, la volpe torna ad essere testarda e torna ad essere testarda e nessuno gli presterà la tana.nessuno gli presterà la tana.

CACCIA ALLA VOLPE

MATTEOScuola

elementare

CARNEVALE poesia di poesia di GiuliaGiulia

Mi passò vicino un gran signore con Mi passò vicino un gran signore con un pancioneun pancione

Era il dottor BalanzoneEra il dottor BalanzoneChe chiacchierava con un ragazzinoChe chiacchierava con un ragazzino

Chiamato Arlecchino.Chiamato Arlecchino.Il suo vestito era molto colorato: Il suo vestito era molto colorato:

Rosso, giallo, blu e dorato;Rosso, giallo, blu e dorato;Il suo visettoIl suo visetto

Lo faceva sembrare assai furbettoLo faceva sembrare assai furbettoInsieme al suo amichetto PulcinellaInsieme al suo amichetto Pulcinella

Che faceva sempre qualche cosa Che faceva sempre qualche cosa br icconcella.br icconcella.

““ Ciao amico mio come state?”Ciao amico mio come state?”Diceva lanciandogli amichevoli Diceva lanciandogli amichevoli

occhiateocchiate““ Bene davvero, mio grande amico”Bene davvero, mio grande amico”

Rispondeva Ar lecchino ammirandogli Rispondeva Ar lecchino ammirandogli il berretto anticoil berretto antico..

..

A quel punto Tartaglia arr ivava e li A quel punto Tartaglia arr ivava e li salutavasalutava

““ Bu .. buon .. gi. .. orno” balbettavaBu .. buon .. gi. .. orno” balbettavaFacendo r idere ogni cittadinaFacendo r idere ogni cittadinaCompresa un’allegra donninaCompresa un’allegra donnina

Di nome Colombina.Di nome Colombina.““ Ma come parlate!” esclamavaMa come parlate!” esclamava

Mentre lo canzonava.Mentre lo canzonava.Accadeva allora un gran parapigliaAccadeva allora un gran parapigliaIn cui qualcuno lanciò persino una In cui qualcuno lanciò persino una

bottiglia.bottiglia.Ognuno aveva qualcosa di rottoOgnuno aveva qualcosa di rotto

E continuavano a dire chi aveva torto, E continuavano a dire chi aveva torto, ma poi finì tutto in una r isatama poi finì tutto in una r isata

Perché “la gran festa” era arr ivataPerché “la gran festa” era arr ivataE l’amicizia era tornata!E l’amicizia era tornata!

La Storia della Famiglia dei La Storia della Famiglia dei Vampiri Vampiri

C’era una volta una famiglia di vampiri C’era una volta una famiglia di vampiri dispettosi: facevano sempre i dispetti agli dispettosi: facevano sempre i dispetti agli umani, toglievano le borse alle femminucce, umani, toglievano le borse alle femminucce, tiravano i sassi e suonavano i campanelli di tiravano i sassi e suonavano i campanelli di notte per svegliare tutti notte per svegliare tutti ! !

La protezione degli umani era il crocefisso, ma La protezione degli umani era il crocefisso, ma non solo: anche la luce della mattina, visto che i non solo: anche la luce della mattina, visto che i vampiri odiano la luce e la mattina esplodono vampiri odiano la luce e la mattina esplodono !!

Questi vampiri delle volte si sentivano soli, perché Questi vampiri delle volte si sentivano soli, perché nessuno voleva stare vicino a loro per paura che nessuno voleva stare vicino a loro per paura che li mangiassero, perché i vampiri, si sa, li mangiassero, perché i vampiri, si sa, succhiano il sangue.succhiano il sangue.

Continua…..

La Storia della Famiglia dei Vampiri 2La Storia della Famiglia dei Vampiri 2

Un martedì mattina (il giorno che esco alle quattro e Un martedì mattina (il giorno che esco alle quattro e mezzo da scuola) questi vampiri, aspettando la notte, mezzo da scuola) questi vampiri, aspettando la notte, giocavano tra di loro ad “acchiapparella”, a giocavano tra di loro ad “acchiapparella”, a nascondino, ma non si divertivano e decisero di fare nascondino, ma non si divertivano e decisero di fare amicizia con un umano che passava di lì. amicizia con un umano che passava di lì.

Per fortuna quell’umano aveva vissuto la stessa storia e Per fortuna quell’umano aveva vissuto la stessa storia e capiva come soffrivano: era stato vampiro anche lui, si capiva come soffrivano: era stato vampiro anche lui, si era sentito solo e aveva deciso di non succhiare più il era sentito solo e aveva deciso di non succhiare più il sangue.sangue.

Così si unì alla famiglia dei vampiri e ogni notte giocavano Così si unì alla famiglia dei vampiri e ogni notte giocavano e si divertivano così tanto che, quando veniva la e si divertivano così tanto che, quando veniva la mattina, non se ne accorgevano.mattina, non se ne accorgevano.

I vampiri così impararono a stare alla luce del giorno e i I vampiri così impararono a stare alla luce del giorno e i denti, a poco a poco, si ritirarono e cominciarono a denti, a poco a poco, si ritirarono e cominciarono a bere il tè !bere il tè !

MARTINA

Scuola Elementare

Il Cane e il Coniglio

Filippo è un cane da campagna. E’ solo, è figlio unico, la sua mamma e il babbo vivono in città. Lui ha scelto di vivere in campagna, perché gli piace il mondo selvaggio. Il padrone gli ha costruito una cuccia rossa, perché gli piace il rosso: il rosso è il colore del fuoco. Filippo è molto contento di essere in questa cuccia: il rosso gli fa pensare al fuoco e lo riscalda.

Sta dentro la cuccia perché è un cane solitario e non ha amici.

Un giorno un coniglio di nome Francesco, gli chiede se vuole essere suo amico e lo invita ad uscire dalla sua cuccia per giocare.

Continua

Il Cane e il ConiglioDopo a Francesco viene in

mente: “Andiamo a mangiare!”

A Francesco piacciono le carote, invece a Filippo piacerebbe il pesce, così si dividono per andare a prendere quello che preferiscono. Filippo va a destra e Francesco va a sinistra.

Quando l’hanno trovato, si rincontrano e mangiano insieme, come due veri amici.

Sono diventati rossi, perché …L’AMICIZIA LI RISCALDA ! MATTEO

Scuola elementare

NDICENDICE

PARTE SECONDAPARTE SECONDA

GIANCARLO IL PAPPAGALLOGIANCARLO IL PAPPAGALLO STORIA INVENTATA DAI BAMBINI DELLA SCUOLA STORIA INVENTATA DAI BAMBINI DELLA SCUOLA

DELL’ INFANZIADELL’ INFANZIA

G I A N C A R L OG I A N C A R L OI LI L

P A P P A G A L L OP A P P A G A L L O

MANUELALESSANDR

O

FEDERICO

JOHANNES

N° 1N° 1

N° 2N° 2

NDICENDICE

PARTE TERZAPARTE TERZA

IL PRINCIPE E LA VOLPEIL PRINCIPE E LA VOLPE FUMETTO TRATTO DAL ROMANZO

“IL PICCOLO PRINCIPE” di Antoine de Saint-di Antoine de Saint-ExupéryExupéry

SLIDE n° 1

SLIDE n° 2

SLIDE n° 3

SLIDE n° 4

SLIDE n° 5

SLIDE n° 6

SLIDE n° 7

SLIDE n° 8

SLIDE n° 9

SLIDE n° 10

SLIDE n° 11

SLIDE n° 12

SLIDE n° 13

SLIDE n° 14

F i n e

Dedicato ai piccoli autori di questo Libretto Amicizia e alle loro insegnanti con le quali è stato piacevole e st imolante condividere i l lavoro e realizzare questo CD-ROM

Prodotto informatico realizzato

da

MARIA TERESA LAMBIASE

Giugno 2003

GRAZIE !!