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Politecnico di Milano Facolta di Architettura e Societa Dipartimento di Pianificazione Urbana Laurea specialistica PTUA Progetto Leonardo da Vinci II Relazione Finale Tirocinio Periodo dal 15 Novembre 2006 al 20 Marzo 2007 Tutor Aziendale Arch. Benedetta Tagliabue Studente Trupia Giuseppe matr. 203985

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Politecnico di MilanoFacolta� di Architettura e Societa�

Dipartimento di Pianificazione UrbanaLaurea specialistica PTUA

Progetto Leonardo da Vinci II

Relazione Finale Tirocinio

Periododal 15 Novembre 2006 al 20 Marzo 2007

Tutor AziendaleArch. Benedetta Tagliabue

StudenteTrupia Giuseppe matr. 203985

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Giuseppe Trupia _ Practica en EMBT

Indice Pag.

1. Memoria 21.1 Lo studio EMBT 2 1.2 Mansioni svolte durante il tirocinio 2

2. La nuova metropolitana di Napoli 42.1 Sviluppi rete metropolitana 52.2 Progetto della nuova stazione � Centro Direzionale� 72.3 Foto del plastico 9

3. Riqualificazione della ex-fabbrica della birra � Carlsberg� in Copenaghen 103.1 Il concorso � Vores by� 113.2 Idee progettuali :� Laboremus pro people� 14 3.3 Proposta progettuale; il mercato come piazza sociale 163.4 Foto del plastico 17

4. La prima universita� di Luxemburgo 184.1 Breve storia ed origini della universita� moderna 194.2 Le fonds Belval � La Maison du Savoir� 214.3 Il progetto: idee guida e tematiche 264.4 Proposta urbanística e architettonica 294.5 Foto del plastico 33

5. Bibliografía e referente 36

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1. Memoria

1.1 Lo studio EMBT

Lo studio di architettura EMBT nasce dall� esperienza e dalla passione di Enric Miralles. Vero talento catalano si afferma e si rende famoso alla pubblica attenzione con il progetto del cimitero di Igualada nel 1995.Nell� anno 1991 comincia a collaborare nello studio Benedetta Tagliabue,un architetta italiana. Gli stili e le tradizioni si mescolano. Lo studio vivra� un periodo di ribalta, vincendo concorsi importanti quali il parlamento di Edimburgo (Scozia), Il mercato di Santa Caterina e l� edificio del Gas Natural a Barcellona (Spagna) , L� universita� di Venezia (Italia) e Vigo (Spagna), la riqualificazione del porto di Amburgo ( Germania) fino all� ultimo progetto realizzato, la biblioteca a Palafolls in Catalugna (Spagna), iniziato nel 1996.

1.2 Mansioni svolte durante il tirocinio

Nel periodo trascorso in EMBT (15 novembre 2006 � 20 marzo 2007) ho prevalentemente partecipato all� intera fase di studio-approccio-proposta finale di concorsi internazionali, in particolare � Vores by� in Copenaghen (Danimarca) e � Le fonds de Belval_ La Maison du Savoir� in Belval (Luxemburgo).Il processo di partecipazione ai concorsi e� stato svolto dalla prime analisi e dalle ricerche storiche-topografiche iniziali alla realizzazione dei plastici finali.

Nella mia permanenza in EMBT ho potuto verificare come i plastici (maquetas) e le numerose prove di studio realízzate nell� apposita divisione interna, rappresentino un terreno di creazione, sperimentazione e di appoggio progettuale. Lo spazio e le varie prove assumono una forma concreta, le distribuzioni spaziali diventano immediatamente reali e tangibili.

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� Lo studio EMBT fin dalle prime fasi ricerca la misura armonica attraverso la produzione continua di plastici di studio. Sia la dimensione degli elementi, sia soprattutto la relazione tra le parti, in visioni globali dell� intervento permettono di valutare in fasi successive l� avanzamento del progetto come un processo sperimentale, privato del meccanicismo degli strumenti tecnologici che determinano il disegno di architettura oggi.Il confronto dell� intervento urbano nella scala micro-urbanistica, permette di confrontare le scale percettive.�

Tra gli altri progetti a cui ho partecipato attivamente: - work in progress del padiglione di architettura per bambini a � Arc en Reve

2007� in Bordoux (Francia), recupero materiali, realizzazioni di modelli in carta e cartone, prototopi di studio;

- visita di studio e plastico di inquadramento a scala 1:750 per il concorso � La casa de las Lenguas� , Recint Can Ricart in Barcellona (Spagna);

- realizzazione di sculture in gesso per prove sistemazione della piazza-entrata principale all� edifico della compagnia � Gas Natural� in Barcellona (Spagna);

- sessioni fotografiche ai modelli di studio- archiviazione e documentazione dei modelli di studio.

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2. La nuova metropolitana di Napoli

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Location: Napoli _ Italia (40°50 N, 14°15 E′ ′ )

Team Leader: Eugenio Cirulli

Architects:Gabriela Rotelli, Giuseppe Trupia, Pilar Cruz, Valentina Noris, Giovanna Procopio, Nelson Zambrano, Marco Tandoi

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2.1 Sviluppi rete metropolitana

La Metropolitana di Napoli è il nome del sistema della metropolitana regionale e del trasporto su ferro della città di Napoli. La rete attuale è composta da due linee di metropolitana urbana (linea 1 e linea 6, le uniche omologate come metropolitana presso l'USTIF Ufficio Speciale Trasporti ad Impianti Fissi), da un passante ferroviario (linea 2) nonché da una serie di metro regionali ereditate dalle linee Cumana - Circumflegrea e Circumvesuviana: linea 3, linea 4, linea 5, linea 7 (in costruzione), linea 8 (in progetto) e l'ex Alifana (oraMetrocampania Nord-Est).

I gestori delle diverse linee sono differenti: - Metronapoli per le linee 1 e 6. La proprietà dell'infrastruttura e del materiale rotabile è del Comune di Napoli mentre la gestione della circolazione e la manutenzione ordinaria è affidata a Metronapoli; - Trenitalia per la linea 2 (il passante ferroviario, dove comunque anche la società Metronapoli effettua dei servizi con propri treni);- La rete è coordinata dalla Regione Campania tramite l'Agenzia Campana per la Mobilità Sostenibile (ACAM);- L'ANM Azienda Napoletana Mobilità, gestisce invece, sempre per quanto concerne il trasporto su ferro, le 4 funicolari che collegano le zone collinari con il centro della città nonché una limitata rete tramviaria (recentemente modernizzata con l'introduzione di nuove vetture) di cui è prevista un'espansione verso la periferia orientale.

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L'integrazione tariffaria, diffusa su scala regionale, è gestita dal Consorzio Unico Campania. L'integrazione tariffaria dell'area campana è una delle più avanzate d'Italia.

Nel Piano Comunale dei Trasporti alla Linea 1 è affidato il ruolo di asse portante dell'anello integrato di trasporto pubblico a servizio dell'area metropolitana di Napoli. Questo grazie anche alle numerose interconnessioni con i sistemi ferroviari e ai parcheggi di interscambio a nord della città che consentono l'abbandono del mezzo privato a favore del mezzo pubblico.La Linea 1 attraversa l'area centrale e commerciale della città creando, secondo il progetto,un collegamento tra la zona bassa-portuale e l'entroterra, tra le periferie a nord e la stazione FS, passando per la zona ospedaliera e unendo i quartieri collinari al centro storico. Allo stato attuale dei lavori, congiunge Piscinola con Piazza Dante, passando per il Vomero, con un tracciato molto impegnativo, e con pendenze massime del 55 per mille.L'esercizio quotidiano attuale è in funzione dalle 6 alle 23.

Quasi tutta la tratta si sviluppa in galleria.

La nuova stazione Centro Direzionale (affidata in progettazione allo studio EMBT) si trova lungo il tracciato della linea che collega la Stazione Garibaldi (Ferrovie dello Stato) all' aereoporto di Capodichino e rappresenta un nodo fondamentale, soprattutto per la comoda intersezione con la linea di treni locali che lega i paesi vesuviani alla città.Il nuovo progetto permette di produrre un'evoluzione della zona del Centro Direzionale, ora solo legata alle attività amministrative degli alti palazzi.Il transito di molti passeggeri diretti nella città attraverso la Metropolitana, ai paesi a sud e all' Aeroporto, convergerà producendo un forte indotto nell'area che prevede un vasto ampliamento nei prossimi anni, dove ora sorge l'area dismessa dell'ortomercato.Il progetto si inserisce nello schema rettilineo del masterplan di Kenzo Tange come una linea flessibile capace di riportare ritmo tra gli spigoli vivi delle torri di vetro.L'importanza logistica della nuova stazione è vitale per l'intero assetto dei trasporti regionali poiché permetterà realizzare l� interscambio della linea 1 della metropolitana con la Circumvesuviana già in esercizio: la facilità di collegamento pedonale trasferirà a questo nodo i transiti tra le linee dalla stazione centrale, più grande e caotica.

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2.2 Progetto della nuova stazione � Centro Direzionale�

� Il principale scopo del progetto è di rompere le barriere fisiche e mentali tra la mappa urbana sviluppata anonimamente in quegli anni ed il cambio storico della città di Napoli.La nuova stazione, collegata sotterraneamente con la città, trasformerà la superficie artificiale dell� area in una nuova topografia che comprende differenti livelli per i pedoni così come una impressionante copertura dalle complesse strutture tettoniche.Attraverso questo intervento radicale in un� area attualmente omogenea, EMBT riesce a creare uno spazio pubblico diverso che vuole mettere in comunicazione il passato ed il presente della città, mentre si mette in risalto il movimento topografico ed il dinamismo della popolazione locale.� Benedetta Tagliabue

La nuova stazione � Con la scelta dello studio EMBT per la progettazione della stazione del centro direzionale si genera una nuova relazione tra l� orografia naturale della città ed il disegno artificiale dell� area progettato da Kenzo Tange negli anni 70.�

Il progetto elaborato dallo studio EMBT affronta le importanti condizioni limite che l� impianto esistente presenta. I tanti e importanti cambi che la proposta ha subito nel corso dei mesi dicono molto sulla complessità dell� intervento. Il progetto si è trasformato da un edificio pesante ad uno più leggero e aperto all� esterno. Dal punto di vista urbano si riduce la vastità degli spazi sovrastanti l� attuale stazione e quelli dell� adiacente parcheggio fino ad oggi inutilizzato.L� intervento in questo senso si muove con un disegno di spazi urbani meno precari: pavimentazione, aiuole, sedute e percorsi si alternano creando piazze e percorsi più fruibili, più a misura d� uomo. Questi elementi urbani nascono dal disegno della nuova stazione per prolungarsi a riorganizzare l� accesso principale del tribunale fino a raccordarsi attraverso una rampa pedonale, con la successiva urbanizzazione del Centro Direzionale nell� area dell� ortomercato posta a quota inferiore.

L� intervento tende a prescindere dai limiti di un banale rettangolo, a rompere convenzioni meramente di parcella; occupa spazi rimasti vuoti mosso dai flussi della gente, dalle masse degli edifici esistenti, dalle esigenze di migliorare la qualità di alcune aree vicine. La strategia assume un� importanza rilevante visto il degrado attuale delle aree urbane circostanti.

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Zone progettate ad una scala più generale, e abbandonate a se stesse, in cui manca un disegno specifico e dettagliato che tenga conto di come si vive quel dato spazio pubblico.

Il progetto dispone poi, una nuova fruizione degli ambienti pubblici, attraverso una piazza coperta, interrata rispetto al piano attuale. In questo rimescolamento tellurico dei livelli vengono idealmente allo scoperto i sotterrani di Napoli con i loro soffitti voltati e i giochi di luce che entra dall� alto.Un altro elemento di forte impatto consiste nel voler generare un nuovo assetto del verde, oggi relegato alle piccole aiuole che circondano i fori aperti sulle strade sottostanti. Ampi interramenti proseguono i percorsi e si innestano nella maglia irregolare dei pilastri � ad albero� proposta per sostenere la struttura di legno della copertura.

Un punto fondamentale in esame sin dai preamboli del progetto è rappresentato dalla rapidità e compatibilità ambientale dei lavori: sono richieste la massima efficienza, l� assenza di polvere dispersa e rumori eccessivi durante la demolizione. La presenza di una stazione in esercizio durante il cantiere crea dinamiche complesse per la programmazione dei lavori, che porrà in relazione tutti gli attori dell� operaPer concludere, il richiamo nelle forme del Vesuvio , una ricerca accurata di materiali per le finiture, la proposta di una rivisitazione dell� antico tessuto archetipo della città, l� uso della maiolica per il rivestimento della copertura e la diffusione della pietra lavica per i pavimenti rappresentano il carattere tipico dell� architettura napoletana dei secoli scorsi, oggi tralasciata per l� uso di materiali più convenzionali.

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2.3 Foto del plastico

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3. Riqualificazione della ex-fabbrica della birra � Carlsberg� in Copenaghen

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Location: Copenaghen _ Danimarca (55°43' N, 12°34' E)

Team Leader: Elena Rocchi, Karl Unglaub

Arquitects:Trine Gregersen ,Gabrilel Rotelli,Giuseppe Trupia, Morten Bilde, Daniele Romanelli, Guile Amadeu, Pilar Cruz, Eugenio Cirulli, Giovanna Procopio, Jan Kokol.

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3.1 Il concorso � Vores by�

Il concorso internazionale � Vores by� nasce dalla volonta� della fabbrica della birra Carlsberg di rigenerare una zona importante della citta� di Copenaghen. Secondo le ormai note dinamiche di mercato, anche la birra danese lascia la localizzazione produttiva insediata in citta� per andara a produrre in spazi piu� consoni e moderni.Rimane cosi� una specie di vuoto in una posizione centrica e strategica per la citta� . La zona e� tuttora un centro turístico (numerose sono le visite al museo della birra e le antiche dimore della famiglia fondatrice, nonche delle gigantesche sculture a forma di elefante,simbolo della birra danese) ma la casa di birra Carlsberg ha da sempre grande rispetto e attenzione verso la citta� .Cosi� niente e� lasciato al caso e la decisione di delocalizzare gli impianti produttivi si trasforma in occasione di rigenerazione urbana a grande scala. Per questi motivi un concorso internazionale di idee dara� la svolta ed una nuova visione ad un area dalle grandi importanze storiche-turistiche a tutta la capitale danese.

Le linne guida del concorso consistono in: - idea di nuova citta� , unica in Copenaghen, con un� alta qualita� della vita;- parte di citta� dinamica e capace di accogliere manifestazioni temporanee;- un intensivo housing, sia abitativo-residenziale che commerciale e sociale;- costruzioni integrate con il contesto della citta�- grande spazio alla cultura, arte e esposizioni: un sitio turistico di interesse internazionale;- grande importanza alle aree verdi sia pubbliche che di vicinato;

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3.2 Idee progettuali :� Laboremus pro people�

Il progetto si sviluppa in modo molto lineare attraverso una ricerca storica del sitio e delle persone che la hanno formata, pensata, costruita e ampliata nel corso dei decenni. In particolare ci si riferisce alla figura del padre fondatore J.C. Jacobsen e del figlio Carl Jacobsen . Cosi� la sequenza storica delle varie fasi di espansione della fabbrica e il motto � Laboremus pro people� utilizzato dal padre danno le linee guida al progetto.

Un� altra immagine forte e� rappresentato dalla tipica bottiglia della birra Carlsberg 33cl. e il suo colore classico: il verde, Green.

Nella zona del progetto erano gia presenti, sin dall� origine dell� insediamento produttivo, 2 parchi abbastanza grandi e di fondamentale importanza per la ex fabbrica.Si e� cercato quindi di legare il verde gia� esistente all� interno dell� area con i numerosi spazi verdi intorno sia residuali (lungo ferrovia, piccole aiuole,& ) sia con il grande e pregiato quartiere Frederiksberg la cui caratteristica principale e� quello di essere un quartiere citta� -giardino.

Sull� area di progetto quindi il verde come elemento fondamentale, che lega i parchi esistenti e altre piazze verdi dissemínate tra gli edifici con una urbanizzazione abbastanza rilevante& � Intense but not dense�

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3.3 Proposta progettuale; il mercato come piazza sociale

Il mercato e� da sempre luogo di incontro e di scambio. Spazio pubblico per eccellenza.L� idea principale e� creare una serie di zone verdi, legate da particolari pavimentazioni orientate verso la pubblica piazza mercato.Attraverso il perscorso di analisi si e� scoperto un edificio, al centro della zona di progetto e tra le case del padre e del figlio, dalle particolari caratteristiche. Al piano inferiore (interrate nel terreno) presenta ancora una serie di volte molto particolari.L� edificio in questione diventera� il centro del mercato. Le volte saranno riporate alla luce e collegate con una serie di rampe alla piazza-mercato pubblica.

Infine, un nuovo ponte pedonale dara� una nuova accessibilita� alla area riqualificata.

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3.4 Foto del plastico

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4. La prima universita’ di Luxemburgo, La cité des Sciences

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Location: Luxemburgo_ Luxemburgo (49° 36′ 42″ N6° 7′ 40″ E)

Team Leader: Makoto Fukuda

Arquitects:Gabriele Rotelli, Giuseppe Trupia, Morten Bilde, Daniele Romanelli, Guile Amadeu,Pilar Cruz, Dimitra Maniaki , Jacob Pittroff, Francesca Ciprini, Michael González, Jan Kokol

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4.1 Storia ed origini della universita� moderna

Intorno al XII secolo si verifica un evento destinato a caratterizzare fortemente l� Europa tutta: la nascita dell� Università. Con essa sorse e si affermò sia una organizzazione tesa a fornire l� insegnamento superiore, sia un metodo che caratterizzò tale insegnamento sia ,e ciò riguarda in particolare lo studio del diritto, un nuovo contenuto. Ai due poli intorno ai quali si articolava sin qui il pensiero medievale, il regnum e il sacerdotium, si affianca ora lo studium. [...]Il Makdisi ha rilevato ben diciotto affinità sostanziali fra il modello occidentale di organizzazione della trasmissione del sapere e quello islamico. [...] Anche per questo studioso, tuttavia, mentre i collegia deriverebbero dal modello islamico, l'Università come tale sarebbe un grande prodotto dell'Occidente cristiano del XII secolo, non solo per quanto riguarda la sua organizzazione, ma anche per i privilegi e la protezione che ricevette dal potere politico e da quello religioso.Se questa tesi è generalmente condivisa, la stessa cosa non si può dire circa le cause che avrebbero determinato un fenomeno tanto peculiare.[...]Secondo la storia comparata del Meiner, l'origine dell'Università si collegava illuministicamente all'incessante spinta dello spirito umano verso la conoscenza. L'autore enfatizzava l'importanza di una educazione teorica e scientifica rispetto ad una educazione tesa alla pratica, e cercava di contrastare la politica,nihil sub sole novi,tesa a trasformare le Università in scuole professionali, anche se di alta specializzazione. Così egli spiegava la nascita delle Università con la crescita numerica di professori indipendenti e la vittoriosa lotta degli studenti, sempre più consapevoli della propria importanza e intenzionati a ottenere il riconoscimento di diritti e privilegi loro propri. [...] Insomma il Meiner era convinto che l� universita� non era un prodotto della societa� ma,al contrario, avesse avuto un ruolo importante nel formarla.Nel XII secolo la Chiesa era divenuta la guida intellettuale, spirituale e culturale del mondo. Questo nuovo importante ruolo fu la conseguenza del lavoro di riappropriazione del bagaglio culturale, eredità del mondo antico, soprattutto attraverso il contatto tra l� Europa ed il mondo arabo. Cominciarono a tenersi lectiones magistralis in cui si discuteva prevalentemente di filosofia aristotelica. Queste lezioni si diffusero rapidamente in Europa, acquistando ben presto il carattere di vere e proprie riunioni assembleari, tanto frequentate che richiesero ben presto una organizzazione più razionale. Esse vennero perciò regolamentate e protette da bolle imperiali e papali.A Bologna, dall'istituzionalizzazione di uno di questi primi nuclei, nasce l' Alma mater studiorum (tale denominazione è stata sostituita a quella ufficiale data dal Ministero, "Università degli studi di Bologna", con decreto rettorale del 2000), considerata la più antica università del mondo. Non è nota una data certa di fondazione e il 1088 è stato scelto convenzionalmente nell' Ottocento da un comitato di storici guidato da

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Giosue Caducci per festeggiarne l'ottocentesimo anniversario. Una data certa è il 1158, quando Federico I promulga la costitutio habita, a seguito della quale l'università diventa un luogo in cui la ricerca si sviluppa in modo indipendente da ogni altro potere. La presenza di numerosi studenti stranieri a Bologna (tuttora i fuorisede costituiscono la maggioranza della popolazione studentesca) conduce alla creazione di associazioni, chiamate appunto "universitates", costituite dagli studenti a tutela dei propri diritti. Sorgono così prima due universitates, quella dei citramontani (o italiani) e quella degli ultramontani.[...]Prima della fondazione dell'Alma mater studiorum a Salerno esisteva già da una cinquantina di anni la Ippocratica Schola medica salernitana (da cui la sigla sul simbolo dell'attuale ateneo salernitano Hippocratica Civitas Studium Salerni), istituzione accademica che godeva di grandissima fama ma ebbe una vita discontinua.Secondo alcuni storici, l' Università di Pavia sarebbe più antica di quella di Bologna, poiché sorta da una cattedra di diritto presente da circa duecento anni prima.Un'università istituita di proposito, pubblica, e non sorta quindi da preesistenti scuole di diritto e retorica o nuclei sorti privatamente dall'accordo informale di discepoli e maestri, è stata la prima delle cinque università di Napoli, voluta nel 1224 da Federico II e a lui intitolata nel 1987. Pochi anni dopo sorse l' Università di Padova, attorno a un nucleo di studenti costituitosi in uno studium a Vicenza nel 1222 a seguito di contrasti sorti con le autorità locali a partire dal 1204 e successivamente trasferitosi.Il successo dell'Università di Bologna induce clero e governanti a moltiplicare le scuole e ad assumerne il controllo. Tutte le grandi università del XII secolo nascono per aggregazione, ufficializzata da atti governativi ed ecclesiali, di collegi e cattedre. Così, nel corso del '200 e del '300, negli stati europei vengono attivati numerosi istituti di istruzione superiore, anche se molti di breve vita. Ad esempio nel 1180, con due decreti di papa Alessandro III, nasce il primo nucleo dell'Università di Parigi. [...] Nel 1167 re Enrico II d'Inghilterra richiama da Parigi un gruppo di studenti per fondare l'Università di Oxford, la cui fondazione ufficiale risale al 1284. L'aveva preceduta, nel 1249, l'Università di Cambridge, prima università britannica.Nel 1218 viene fondata in Spagna l'Università di Salamanca, che nel corso del XVI secolo fu, con 6700 studenti, la più grande d'Europa. Da quest'università passò gran parte della cultura scientifica araba, prima di diffondersi nell� Europa centrale. [...]Nel 1285 viene fondata l'Università di Coimbra, la prima del Portogallo.Il 20 aprile 1303 papa Bonifacio VIII emana la bolla di istituzione a Roma di uno studium da cui avrà origine l'odierna università La Sapienza.Uno dei criteri che trasforma un'istituzione accademica in università è la trasformazione da "studio particolare", cioè che rilascia titoli a nome dell'autorità locale, in "studio generale", con validità dei titoli conferiti estesa a tutto il mondo cristiano o comunque all'intera nazione in cui è situata l'università. [...]Nella seconda metà del '300 dall'Italia e dalla Spagna la cultura universitaria si diffonde verso l'Europa centrale e orientale. Nel 1348 viene fondata l'Università di Praga, nel 1364 l'Università Jagellonica a Cracovia, nel 1365 l'Università di Vienna e nel 1367 l'Università di Pécs, in Ungheria. Nel 1386 nasce la prima università tedesca, l'Università di Heidelberg.Nel nuovo mondo la prima università è la Universidad national autónoma de México, istituita nel 1551.La fondazione di università nelle colonie britanniche è relativamente recente: l'università della Pennsylvania viene fondata nel 1749 e quella di Sydney nel 1850.

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4.2 Le fonds Belval � La Maison du Savoir�

Il concorso internazionale in questione vuole conferire e progettare ex novo la prima universita� del Luxemburgo, con un intento molto ambizioso: quello di essere da subito polo attrattivo di livello internazionale. Il territorio di insediamento prescelto e� una importante ex fabbrica di acciaio al sud del paese, sui territori comunali di Sanem e Esch-sur-Alzette dalle forti caratteristiche produttive, al confine sud con la Francia e a 17 Km dalla capitale Luxemburgo.Tra le due localita� si sta attuando un forte investimento da parte del paese:un investimento finanziario per 1.000.000.000 di Euro, 425.000 mq di costruzioni.Strategicamente e geográficamente il territorio in questione riveste una importanza rilevante. La zona risulta accessibile sia per via atostradale Luxembourg � Esch e all� autostrada intenazionale Bruxelles / Anvers et Liège /Maastricht sia ferroviaria ( Francia-Belgio). L� aereoporto internazionale FINDEL si trova a 25 Km.

Nel 1996 si decide ufficilamente la riconversione dei 122 ha del sitio.Da alcuni anni verte un Master Plan edito da Jo Coenen & Co JO che ha diviso il territorio in 4 zone fondamentali e una nuova popolazione di 25.000 persone.Quella intorno alla ex fabbrica di acciaio dovra� essere motore universitario e culturale della riascita dell� intero territorio. E� su questa porzione che si dovra� realizzare il concorso internazionale.

Il Master Plan ha dato le linee guida. Sul piano della mobilita� infrastrutturale un asse ferroviario urbano che lega le due citta� passando per la zona universitaria e la nuova stazione ferroviaria � Gare Belval-Usines� (gia� progettata) capace di accogliere migliaia di persone e creare un nuovo nodo ferroviario. Sul piano funzionale differenti attivita� commerciali e alberghiere ( gia� sono state costrite le prime sedi di banche e un grande hotel) a ridosso della stazione, una zona grande sala polivalente per cinema e concerti ( gia� costruita) e due piazze ( una gia� progettata e denominata � Plaza Agora� � ) che connoteranno l� intera zona.

Il concorso internazionale � Le fonds Belval ,La Maison du Savoir� ha un periodo di attuazione di 10 anni.L� idea globale e tutte le attivita� culturali potranno dilatarsi per tutto il decennio.La zona universitaria ( in 3 fasi di costruzione e realizzazione) dovra� esser completata in 5 anni. L� edificio � La Maison du Savoir� dovra� essere costruito in 2 sole fasi.Le dimensioni del progetto-concorso sia in numero di metri quadrati costruibili sia in termini di studenti attesi che di numero di falcolta� , sono enormi. La Maison du Savoir, vero e proprio cuore del programma insediativo universitario e sede degli auditori e delle funzioni pubbliche-comuni sara� di 39.000 mq.

Il concorso richiede quindi di pianificare un intervento universitario in 3 fasi tenendo sempre in considerazione le direttive del Master Plan, le esigenze della � Maison du Savoir� ma soprattutto il contesto storico in cui ci si trova.Una ex acciaieria e molti elementi di archeologia industriale ben conservati ( i 2 altoforni principali sono stati dichiarati patrimonio nazionale nel luglio del 2000). Di questi alcuni edifici e strutture non possono essere assolutamente demolite come i 2 altoforni princpali, alcune torrette ed altri edifici annessi. La direzione e� quella di

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conservare l� identita� del luogo.

Al fianco della temática culturale-universirtaria e archeologia industriale si aggiunge la terza, pensata sul tema energetico.

La voglia del paese Luxemburgo,quest� anno capitale europea della cultura 2007, di affacciarsi alla ribalta della scena europea e mondiale passa attraverso questa tappa culturale. La sua internazionalizzazione parte dalla costruzione di una nuova grande universita� .

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4.3 Il progetto: idee guida e tematiche

Per internazionalizzare un paese e� necessario pensare a che immagine si puo� trasmettere. La ricerca e� stata quindi orientata all� identita� e alle carettesistiche topografiche del paese ed in particolare della capitale che le conferisce il nome: Luxemburgo.

Idee guida

La prima si riferisce alla particolare topografía della nazione e della sua capitale in particolare. Un territorio ondulato, formato da una serie di valli. Attraverso lo studio di vari modelli si ricrea la senzazione di valle che verra� poi riproposta in sede finale nelle forme della Maison du Savoir e nell� intera urbanizzazione universitaria.

La seconda e� un parco industriale. Sfuttare gli altoforni come Landscape (non si proporranno torri elevate) all� intera zona e al parco, sulla guida del � Parque Fundidora� di Monterrey in México.

La terza idea nasce dalla concezione manga giapponese di � Raputa�, una citta� che non solo si sviluppa verticalmente con un idea di gradinata ( tornando al tema della valle) ma che e� in se stessa una citta volante.

La quarta e� strettamente legata all� edificio Maison du Savoir e prendiamo come referencia il progetto di una librería di Rem Kolaas in Marocco. Il progetto prevedeva che il tetto della librería facesse anche da pavimentazione pedonale. Un tetto calpestabile e completamente inserito nel paesaggio.

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Tematiche

Il tema dell�acqua come elemento naturale ed energetico ci appare subito chiaro, come l� importanza rivestita dal piccolo lago che, in realta� , e� situato fuori dall� area di concorso.

Dal � Niccolo� Paganini Auditorium� di Renzo Piano a Parma cerchiamo di apprendere l� importanza della trasparenza in queste tipologie. La Maison du Savoir infatti sara� la sede degli auditori ed in particolare del Gran Auditorio, punto nevralgico e rappresentativo dell� intero complesso universitario.

Il terzo tema dare un asse di invenzione e incubazione che segua l� antica via di trasporto che collegava i 3 altoforni.

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4.4 Proposta urbanística e architettonica

Schizzo di Makoto Fuduka

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L� urbanizzazione avverra� in 3 fasi, riprendendo le linee guida del bando. La prima fase sara� a ridosso dell� impianto gia� esistente ( altiforni e le nuove costruzioni gia� in atto secondo il Master Plan a ridosso della stazione ferroviaria � Gare Esch-Belval� ). Le altre due si spingeranno fino ai margini dell� area del concorso. Nella seconda e nella terza fase gli edifici aumenteranno in altezza (fino a un massimo di 10 piani) ricreando l� idea originale di una valle. Gli edifici e le diverse facolta� , quando saranno a stretta vicinanza o divisi da una strada, verranno collegate da passaggi-tetto che introdurranno l� idea di Raputa nel complesso universitario. Gli edifici delle facolta� riprodurranno a loro volta (nelle forme) l� idea di piccole valli, attraverso soluzioni di piazze-edifici anfiteatro. Gli altoforni e le strutture limitrofe faranno parte di un parco particolare. Due � piazze-zone calde� faranno da sfondo-pavimentazione agli ex impianti industriali. La antica produzione e il ciclo di lavorazione dell� acciaio saranno rivisitati giochi di acqua calda e vapore. Una nuova scalinata leghera� la piazza Agora� al parco archeologico-industriale, permettendo una maggiore continuita� dei flussi nel pedonali.

Un nuovo anello di viabilita� interna leghera� il boulevard urbano con l� asse di attraversamento est-ovest, rendendo piu� scorrevole la circolazione e il traffico su gomma.

La temática dell� acqua e� analizzata in una proposta futura. A nord-est dell� area di progetto esiste un lago artificiale. Si cerchera� di costruire un parco che cominci ad involucrare il laghetto, in modo tale che una sua sistemazione diventi asse portante della futura infrastrutturazione dell� intera area. Il lago potrebbe diventare nuovo polo attrattivo dell� intero Campus Universitario, soprattutto in versione svago studentesco.

Si e� scelto di localizzare l� edificio � Maison du Savoir� a ridosso della seconda piazza interna prefissata dal Master Plan. In questo modo l� edificio símbolo sara� direttamente accessibile dalla futura linea tramviaria che leghera le due cittadine di Belval e Esch-sur-Alzette. Un grande parcheggio sotterraneo la rendera� oltremodo accessibile al traffico veicolare anche dal futuro � Boulevard urbano� che scorre al proprio lato.Per liberare spazi pubblici comuni al piano terra, la maggiornanza delle aule ( secondo il modello di campus universitario a Vigo e la facolta� di Venezia) saranno poste all� ultimo piano, sotto forma di tetto. Un tetto di aule che allo stesso tempo diventi luogo di incontro degli studenti.Il grande auditorio avra� le facciate in materiale trasparente in modo di aumentare la sensazione di apertura degli spazi.

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4.5 Foto del plastico

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4.5 Foto del Plastico

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5. Bibliografía e referenze

WEBwww.mirallestagliabue.com

www.metro.na.ithttp://it.wikipedia.org/wiki/Metropolitana_di_Napoli

www.voresby.comwww.carlsberg.comwww.3.kk.dk/

www.fonds-belval.lu/home.php www.rpbw.r.ui-pro.com/ Sito del México Pilar

www.giuseppetrupia.com

LIBRIBenedetta Tagliabue, “Enric Miralles Benedetta Tagliabue / Work in Progress”, 2006, COAC, Col.legi d'Arquitectes de CatalunyaEL CROQUIS, N. 30+49/50+72[II], y N. 100 101. Enric Miralles 1983-2000, 2002, El Croquis EditorialJaime Lerner, � Acunpuntura urbana� , 2005, Barcelona, ed. Rustica

ARTICOLILuisa Bussi � Intorno alla storia delle Università medievali� ,Lezione destinata agli studenti di Storia del Diritto Italiano del corso di laurea in Scienze Giuridiche (2001-2002) della Università di Sassari

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Collaboratori:

Principal Benedetta Tagliabue, Arch. Project Directors Elena Rocchi, Arch.

Gustavo Barba, Arch. Joan Callis, Arch. Karl Unglaub, Arch. Josep Ustrell, Arch. Makoto Fukuda, Arch.

Office Manager Montse Santaeugènia Accounts Manager Roger Pérez Communications Manager Sonia Blasco, Arch.

Mireia FornellsDoris Tarchópulos, Arch.

Secretary Antonia Codina Staff Architects Stefan Geenen, Arch.

Eugenio Cirulli, Arch.Gabriele Rotelli, Arch.Guile Amadeu , Arch.Jan Kokol , Arch.Daniele Romanelli, Arch.Jack O'Kelly , Arch.Salvador Gilabert , Arch.

In practice Jakob Pittroff , Arch.

Giuseppe Trupia Giovanna Procopio, Arch. Francesca Ciprini, Arch. Valentina Noris, Arch. Daniel Chavez, Arch. Pilar Cruz, Arch. Dimitra Maniaki, Arch. Dora Duran Michael González Morten Bilde Cássia de Godoy Waldemar Wilwer Quentin Delannoy

Special col.laborator Honorinda García

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