Progetto INAC Puglia Bari, 30 giugno 2000 PROGETTO TRIENNALE (2000-2002) PER LA CREAZIONE E LO...

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PROGETTO TRIENNALE (2000-2002)

PER LA CREAZIONE E LO SVILUPPO DI ATTIVITA’ DI COORDINAMENTO INAC

Istituto Nazionale Assistenza Cittadini di Puglia

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Il patronato INAC in Puglia, negli ultimi anni

Con l’introduzione delle modifiche apportate al funzionamento e al finanziamento dell’attività di Patronato, avvenuta dal 1/1/94 in poi, l’INAC pugliese ha adottato profondi e radicali cambiamenti ai diversi livelli (zonale, provinciale e regionale). Dal 1994 al 1997 si sono perseguiti principalmente tre obiettivi: Adeguamento strutture e personale al nuovo regolamento, - D.M. 764 del 1994; Sviluppo e ampliamento delle attività finanziabili (INPS, INAIL, Pubblico Impiego, medico legale); Apertura di nuove sedi comunali e zonali, per ampliare la platea degli utenti.Dopo questa prima fase, obbligata dai nuovi eventi, si è tentato di intraprendere alcune iniziative volte a migliorare la professionalità e il lavoro degli operatori INAC, quali: rafforzare gli uffici provinciali, con unità di sostegno ai Direttori provinciali; introduzione di nuovi strumenti informatici e telematici; maggiore attenzione alle esigenze di formazione continua degli operatori; integrazione e interazione con gli altri servizi della Confederazione (fiscali, tecnici, etc.); individuazione ed organizzazione di nuove attività che interessano il patronato.La struttura regionale INAC, nelle due distinte fasi, ha contribuito ad elaborare e coadiuvare l’attività nelle singole province, con particolare attenzione alla circolazione di conoscenze, scambio di esperienze, sviluppo di attività comuni e interscambio di professionalità. In tal modo è stato possibile giungere all’attuazione di un progetto di sviluppo informatico a carattere regionale, realizzando collegamento di reti locali in 7 strutture e circa 30 collegamenti ad internet. Il raggiungimento di tale obiettivo è stato significativo, non tanto dal punto di vista numerico, per essere riusciti a dimostrare l’importanza di un luogo coordinamento capace di portare a sintesi le esigenze territoriali.

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“comunicare organizzando”, esperienza in corso

In Puglia, dal 1999, stiamo sperimentando, con la costituzione di un gruppo di lavoro permanente, unavia per migliorare i processi di comunicazione interni ed esterni al Patronato. L’idea è quella di trasforma-re l’informazione (burocratica: trasmissione di circolari dal centro alla periferia) in comunicazione (dia-logo basato sullo scambio di dati, esperienze specifiche e conoscenze professionali). La nostra azione anche se non sistematica è servita, in un periodo di forte transizione per il ruolo del Patronato, a creareun punto di riferimento per le nuove attività (red e ise) e per le problematiche relative alle attività tradizio-nali. Il gruppo di lavoro INAC, formato dai 5 direttori provinciali oltre al responsabile regionale, ha tentatodi dotarsi di un programma di lavoro comune, individuando percorsi organizzativi uniformi per ilraggiungimento di obiettivi e risultati.Le prime considerazioni utili che possiamo trarre, dall’ esperienza in corso, sono:1. Che l’attività di patronato, come per gli altri settori, va pianificata, organizzata e gestita in modo sistematico e professionale;2. Che l’integrazione e l’interazione con l’intero sistema dei servizi Confederali appare strategico per il raggiungimento degli obiettivi prefissati; 3. Che il perseguimento della qualità del servizio che si offre al cittadino può avvenire solo se si migliorano le condizioni di vita e di lavoro degli addetti al Patronato, attraverso: la dotazione di opportunastrumentazione, di un programma di formazione continua, di incentivi economici legati al raggiungi-mento degli obiettivi.IL NOSTRO PROGETTO TRIENNALE (2000-2002) “PER LA CREAZIONE E LO SVILUPPO DELL’ATTIVITA’ DI COORDINAMENTO INAC” SI BASA SU QUESTE 3 SEMPLICI CONSIDERAZIONICHE INTENDE SVILUPPARE, AL FINE DI ATTREZZARE L’INAC A SODDISFARE LE VECCHIE E NUOVE ESIGENZE DEI CITTADINI-CLIENTI-ASSOCIATI.

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1º intervento: LABORATORIO FORMATIVO

L'idea di un laboratorio formativo sull'attività di patronato in Puglia, in questo particolare momento, nasce dalla consapevolezza che le funzioni di coordinamento sono strategiche sia tra i diversi ruoli (responsabile di zona, Direttore provinciale e responsabile regionale) che tra le diverse strutture confederali (INAC, CAF e Pensionati) e per diverse ragioni:1)1) costituiscono uno dei nodi fondamentali della comunicazione interna ed esterna;2)2) fungono da cinghia di trasmissione tra l'identità dell’INAC e le necessità di cambiamento imposte da un nuove attività e dalle nuove e diverse interfacce istituzionali;33)) mantengono alta l'attenzione sia alla base che al vertice rispetto ad eventuali scollature tra i bisogni dei cittadini/utenti e quelli dell'organizzazione;4)4) consentono la concretizzazione di principi quali il decentramento e la salvaguardia della effettiva partecipazione ai diversi livelli decisionali dell’organizzazione dei servizi;55)) consentono, se adeguatamente esercitati, la crescita professionale delle diverse figure operanti nella struttura di patronato

In linea generale, puntare l'attenzione sui ruoli di coordinamento significa porre le premesse per consentire ad un'organizzazione di mantenere l'apertura necessaria per essere effettivamente rappresentativa della propria missione socio-politica: si tratta dunque di iniziare un percorso di riflessione e sperimentazione che consenta a chi svolge oggi i ruoli di coordinamento di utilizzare al meglio l'esperienza fin qui acquisita. Proprio per questi motivi si pensa al concetto di "laboratorio" e non semplicemente quello di corso di formazione: l'intenzione è infatti quella di costruire un'occasione in cui teoria e prassi si incontrano attraverso il sapere, già presente nell'INAC, e in cui l'apporto di nuove chiavi di lettura possa essere concretamente sperimentato per poi dare vita a strumenti e metodologie corrispondenti ai bisogni effettivi della nostra organizzazione di Patronato e non semplicemente all'adozione di modelli precostituiti.

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descrizione del laboratorio formativo

Costituzione di un gruppo (formato da circa 15 unità a diversi livelli zonali, provinciali e regionale) inteso come costruttori attivi di tutto ciò che si elabora.Individuazione di obiettivi iniziali e obiettivi che vengono costruiti via via direttamente con i partecipanti, verso particolari tematiche quali:1) acquisizione di metodi e strumenti per l'analisi organizzativa (strumento operativo

orientato alla capacità di leggere un’organizzazione nella sua complessità in particolare attraverso alcune dimensioni di fondo: strutturale, socio-territoriale e organizzativo);

2) individuazione degli elementi che caratterizzano il ruoli del coordinamento in base all'elaborazione dei diversi livelli di aspettativa (aspettative personali,dell'organizzazione,

dei cittadini che vengono rappresentati, dei colleghi, delle zone effettive in cui si lavora);

3) analisi degli stili di coordinamento;4) costruzione attiva del ruolo attraverso la sperimentazione di momenti operativi che

vengono costruiti direttamente con i partecipanti;5) elaborazione di strumenti e metodi di verifica;6) progressiva costruzione di materiale autoprodotto che possa essere utilizzato dall’INAC

anche per eventuali futuri percorsi orientati alla Qualità.Esportare le proprie competenze all'intera organizzazione favorendo così anche la partecipazione, seppure indiretta, delle altre componenti del sistema confederale.

Si tratta di mettere in moto un processo consapevole di cambiamento in cui i diretti protagonisti possano rendersi conto di quali cambiamenti sono possibili, in che misura lo sono, con quali

strategie è possibile avviarli e soprattutto con quale livello di condivisione con tutti gli interlocutori del sistema. Si tratta infatti di gestire un ruolo in cui il sapere diventa veramente un sapere

dell'altro, in cui le tecniche e gli strumenti vengono effettivamente partecipati, in cui il fare viene costruito insieme alle persone in modo da non creare dipendenza. Si tratta infatti di lavorare sui processi che possano rendere le persone capaci di diventare esse stesse esperte e dunque di far sì che si impadroniscano di competenze reali per uscire dalla delega che spesso viene data proprio all'esperto.

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2º intervento: dotazione strumenti telematici

La meccanizzazione informatica nata, alla fine degli anni 80, per automatizzare la notevole mole di dati acquisiti in base al vecchio paniere delle pratiche finanziabili, di colpo negli ultimi anni è diventatainsufficiente e inadeguata per affrontare le riforme legislative e i nuovi servizi richiesti dai cittadini.

L’attività degli operatori INAC tende a caratterizzarsi da una progressiva eliminazione e gestione deidocumenti cartacei e da uno sviluppo di servizi e attività on-line, tramite collegamenti a banche datiistituzionali. In questa nuova prospettiva vi è l’esigenza di sviluppare l’utilizzo e la dotazione di stru-menti in grado di assolvere ad una duplice funzione: collegamento a banche dati istituzionali e favo-rire la circolazione delle informazioni, supportando il ruolo informativo ed operativo dell’operatore INAC.

In Puglia pensiamo di svolgere un intervento per incentivare la dotazione di collegamenti telematici, siain tutte le zone INAC (34 sedi) che in strutture comunali rilevanti (40 sedi), attraverso il totalefinanziamento dei modem in ISDN. In tal modo nella nostra regione si completerebbe la rete telematicacon 80 strutture (34 zone, 40 comuni, 5 province e il regionale) dotati di collegamento ad internet e diposta elettronica. Si pensa di realizzare l’intervento entro il 2001, con un totale coordinamento dellastruttura regionale sia nella fase di installazione che formazione del personale.

La diffusione dei collegamenti servirà a sperimentare le idee e le nuove forme di comunicazione, chesi svilupperanno nel “laboratorio formativo” oggetto del 1º intervento. Inoltre essi faciliteranno la diffusio-ne delle informazioni che avvengono tramite il sito web nazionale.

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3º intervento: sviluppo attività INAIL

La riduzione del paniere per le attività finanziabili e le tante riforme pensionistiche ci hanno indotto e ciInducono a guardare con maggiore attenzione allo sviluppo dell’attività INAIL. Essa, infatti, presenta no-tevoli potenzialità: elevato numero di pratiche patrocinabili (solo nel 40% delle pratiche INAIL vi è la de-lega al Patronato) e le importanti modifiche introdotte con il D.Lgs. 38/2000.Organizzare e svolgere l’attività INAIL è completamente diverso rispetto a quella classica INPS, le diffe-renze sono sia nell’impostazione della conoscenza di base, ma anche nel diverso e importante ruolo delle competenze medico-legali.Consapevoli di questa realtà pensiamo di organizzare lo sviluppo dell’attività basandoci sulle esperienzaacquisita dall’INAC provinciale di Bari, ove opera in modo specialistico un responsabile INAIL che svolgequotidianamente l’attività specialistica. Si pensa di utilizzare la professionalità e l’esperienza acquisita per sviluppare in modo uniforme, in tutto il territorio regionale, l’attività di informazione, formazione, orga-nizzazione e gestione delle pratiche Inail: infortuni, rendite, malattie professionali e danno biologico.Creando un staff tecnico ristretto che sviluppi la parte normativa e sostenga il coordinamento regionaleINAC nel progettare l’attività specifica.

Si pensa, inoltre, di creare una banca dati informatizzata che raccolga tutte le sentenze (non solo INAC)positive, in modo da divulgare e scambiare le conoscenze creando spunti per nuove attività patrocinabili. Si ritiene utile, infine, avviare un coordinamento con i professionisti convenzionati con l’INAC: Avvocati eMedici, con riunione regionali periodiche al fine di creare rapporti di collaborazione e interscambio diprofessionalità e di conoscenze su tutto il territorio regionale.

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4º intervento: raccordo con l’ANP-CIA

La recente campagna di attività per la raccolta dei Red per i pensionati INPS e la petizione popolareper l’elevazione dei minimi di pensione, hanno messo in evidenza l’impellente necessità di strutturaree organizzare in modo sistematico l’attività nei confronti dei nostri soci pensionati. In Puglia l’associa-zione conta circa 20.000 delegati con un trend di crescita positivo, a tali dati però corrisponde una scarsaazione di natura politico, sindacale e associativa. Con questo intervento si pensa di iniziare un percorso che gradualmente ci conduca ad una strutturaorganizzata e attiva in tutte le province. Al fine di individuare un percorso efficace e praticabile che partadalla nostra realtà associativa, si pensa di svolgere in modo propedeutico uno studio-monitoraggio sui delegati ANP in Puglia: l’età media, il sesso, il grado di istruzione, dove risiedono, le condizioni di vita socio-economiche, le esigenze e aspettative nel rapporto con l’ANP. (Dai dati generali si evince che in Puglia vivono oltre 603.000 ultra65enni (totale popolazione 4.086.422) di cui 254.000 maschi e 349.000 femmine, vengono erogate 184.000 pensioni nel settore pubblico e 1.058.508 nel settore privato. Dal raffronto di questi dati emergono due importanti considerazioni che: i pensionati in Puglia rappre-sentano oltre il 25% della popolazione e oltre la metà ha un età inferiore ai 65 anni, pertanto in grado di svolgere un ruolo attivo nella società e perché no anche nella confederazione). Le altre iniziative preventivate si esplicano:1. nella creazione di specifici sportelli ANZIANI (in ogni provincia), sulla base dell’esperienza

svolta dall’ANP Toscana;2 . Attività di supporto per convenzioni e collaborazioni con Enti e Aziende, private e pubbliche

al fine di ampliare la carta dei servizi “SERENA” e aumentare i vantaggi dell’essere soci.3 . Attività di supporto organizzativo a viaggi per soggiorni climatici, con partecipazione da

tutta la Regione.

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Costo azioni Iº intervento, ripartito per anno

1º intervento:

Azioni previste

2000 2001 2002

Convezione specialista esperto in attività di gruppo e in organizzazione aziendale

8.000.000 6.000.000 4.000.000

Funzionamento e spese di viaggio componenti del “laboratorio formativo”

10.000.000 10.000.000 10.000.000

Spese per stampa, pubblicazione e divulgazione del materiale prodotto, ad uso interno ed esterno, in diversi formati: cartaceo e informatico. 6.000.000 6.000.000 6.000.000

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Costo azioni 2º intervento, ripartito per anno

2º intervento:

Azioni previste

2000 2001 2002

Acquisto n.50 modem per dotazioni sedi periferiche. 5.000.000 5.000.000 --------------

Giornate formative provinciali sull’utilizzo di internet e della posta elettronica

2.000.000 2.000.000 ---------------

Acquisto proiettore multimediale per attività di formazione informatica.

4.000.000 --------------- ---------------

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Costo azioni 3º intervento, ripartito per anno

3º intervento:

Azioni previste

2000 2001 2002

Funzionamento gruppo regionale INAIL: spese di viaggio e impegni

2.000.000 3.000.000 5.000.000

Attività di informazione e formazione sulla nuova normativa INAIL

1.000.000 3.000.000 5.000.000

Banca dati sulle sentenze legali, acquisti strumenti e spese per archiviazione formati informatici. 1.000.000 500.000 500.000

Spese per riunioni semestrali avvocati e medici, 1.000.000 1.000.000 1.000.000

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Costo azioni 4º intervento, ripartito per anno

4º intervento:

Azioni previste

2000 2001 2002

Studio e monitoraggio sui soci ANP in Puglia 1.000.000 3.000.000 5.000.000

Attività di supporto organizzativo per convenzioni. 1.000.000 1.000.000 1.000.000

Contributo per organizzazione di viaggi per soggiorni climatici a carattere regionale

----------- 2.000.000 2.000.000

Partecipazione a creazione di sportelli specifici per anziani ----------- 5.000.000 5.000.000

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Costi totali del progetto, ripartiti per anno

2000 2001 2002 TOTALI PER

intervento

1º intervento 24.000.000 22.000.000 20.000.000 66.000.000

2º intervento 11.000.000 7.000.000 ------------- 18.000.000

3º intervento 5.000.000 7.500.000 11.500.000 24.000.000

4º intervento 2.000.000 11.000.000 13.000.000 26.000.000

TOTALE

ANNO 42.000.000 47.500.000 44.500.000

Totale progetto

134 milioni