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Progetto didattico “Quando la natura si fa arte”

Anno scolastico 2016-2017

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Le ragioni del documentare

Questa documentazione ripercorre il progetto “Quando la natura si fa arte” che ha coinvolto i bambini della Scuola Infanzia Quadrifoglio durante l’anno scolastico 2016-2017. La realizzazione di una documentazione di plesso viene proposta da alcuni anni in quanto le insegnanti, con la coordinatrice pedagogica, ritengono importante rendere visibile le fasi più salienti del percorso didattico realizzato. I destinatari principali sono i genitori, per dar loro la possibilità di conoscere e comprendere motivazioni, finalità ed esperienze che hanno coinvolto i loro bambini; anche i bambini però possono trovare piacere nel trovare in un “libro” ciò che hanno vissuto in prima persona. Per le insegnanti e per la “scuola” è uno strumento utile in quanto questa “pratica della memoria” consente di lasciare una traccia dei percorsi, utile per riprogettare. La documentazione, infatti, crea una storia e contribuisce alla definizione e al rafforzamento dell’identità del servizio, cerca di trasmettere i percorsi progettuali evidenziando il lavoro di riflessione, iniziale ed in itinere; l’impegno necessario per una progettazione che parte dall’analisi dei bisogni ed interessi dei bambini presenti nel servizio educativo in quell’anno scolastico e che valorizza il territorio e le sue peculiarità.

Motivazioni

Il Progetto Arte nella nostra scuola è stato motivato dall'intento di far scoprire ai bambini l'esistenza di un mondo rappresentativo, che li potesse stimolare a "saper vedere", "saper osservare" ciò che è evidente e comprensivo. L'arte è un potenziale comunicativo capace di agire sul livello emotivo e sensoriale di ciascuno di noi. L'ingresso nel mondo della scuola, permette all'opera d'arte di non rimanere chiusa nella sua cornice, ma di favorire l‘attuazione di un percorso didattico, dove gli elementi che la compongono si intrecciano con il quotidiano del bambino. L’arte, nella sua lunga storia legata all’uomo, si è trovata spesso unita alla “natura” intesa come fonte per la “materia” con cui realizzare l’opera d’arte, ma anche come tema o spunto per la sua realizzazione. Nell’arte contemporanea la natura sembra diventare “autrice” dell’opera, grazie all’intervento dell’artista che ha saputo cogliere le potenzialità artistiche racchiuse negli elementi naturali. Nel bambino c’è una grande curiosità e interesse per la natura e partendo da questa consapevolezza il progetto ha lo scopo di stimolare la fantasia per cercare e sperimentare le potenzialità artistiche racchiuse in un tronco di albero, nelle foglie secche, in un frutto… I bambini sono stati invitati a cogliere nella natura stessa alcuni aspetti che potevano far parte di un’opera d’arte o meglio “diventare” un’opera d’arte. Nelle Nuove Indicazioni per il Curricolo per la Scuola dell'Infanzia si legge che “l'apprendimento avviene attraverso l'azione, l'esplorazione, il contatto con la natura, gli oggetti, l'arte, il territorio in una dimensione prevalentemente ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e conoscenza”. La natura e l’arte sono fonti per la conoscenza e l’apprendimento. Osservare con curiosità la natura che ci circonda e verificare come la sua rappresentazione sia stata elaborata nell’arte, riteniamo possa essere di ispirazione per l’espressione creativa dei bambini. Abbiamo preso in considerazione alcuni artisti che si sono lasciati ispirare dalla natura e con loro abbiamo scoperto i modi per rappresentarla utilizzando diverse modalità e tecniche. Attraverso uscite, osservazioni, documentazioni fotografiche e raccolta di materiali i bambini hanno scoperto come la natura, regolata dall’uomo, sia ricca di stimoli. Le esperienze proposte hanno stimolato la ricerca e la creatività, partendo dalla scoperta “nella natura” delle caratteristiche ambientali e stagionali. Il progetto ha preso l’avvio da un percorso naturalistico all’interno del parco della Villa des Vergers che ha portato i bambini all’osservazione, alla scoperta di oggetti, quadri e alla raccolta di materiali e immagini trovati nell’esplorazione ambientale.

Finalità

Favorire l'esplorazione dell'ambiente naturale per stimolare l'osservazione e il piacere della scoperta creando occasioni di apprendimento.

Favorire la scoperta di opere d'arte ispirate dalla natura per trarne emozioni, sensazioni e spunti di attività. Favorire lo sviluppo e l'utilizzo di diversi linguaggi espressivi

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Progetto didattico “Quando la natura si fa arte”

Anno scolastico 2016-2017

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I “ritrovamenti”

L'autunno alla Villa des Vergers

Con il pulmino siamo arrivati in un grande parco con tanti alberi, cespugli di vari colori e un bosco misterioso. Passeggiando, i bambini hanno trovato alcuni oggetti che non si aspettavamo di trovare lì: una tavolozza di colori, un cappello strano, pennelli, cornici vuote... proseguendo nella passeggiata, hanno scoperto che qualcuno aveva lasciato dei bellissimi quadri all'ingresso del bosco e vicino ad un albero ce n'era uno molto grande. I bambini si sono accorti che i quadri rappresentavano coloratissimi paesaggi autunnali e avevano i colori che anche noi stavamo osservando. Con le cornici vuote abbiamo "catturato" scorci di bosco, incorniciando la realtà. Tra le foglie secche e variopinte hanno trovato ghiande, sassi, bastoncini, piume, pigne… I bambini sono tornati a scuola soddisfatti... per avere raccolto un sacco di materiale per "costruire" il loro autunno.

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Progetto didattico “Quando la natura si fa arte”

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Rielaborazione grafica dell’uscita didattica

Conversazione con i bambini

sull’esperienza alla Villa des Vergers.

“Gli alberi erano come un ponte!!! Un po’

si vedeva il cielo.”

“C’era una tavolozza sopra la scala e un

pennello.”

“Quanti quadri ci sono nella villa, era

tutto d’oro nella casa. Forse ci abita un

pittore.”

“In quella casa non so chi ci abita, quel

bosco mi sembrava magico perché

c’erano dei passaggi e cose che ci

bloccavano, sembra una magia.”

“Dietro la villa c'erano dei boschi e noi abbiamo raccolto foglie, bastoni, ghiande, i riccetti e abbiamo visto le “cartocce” dei fucili.” “In un quadro c’era Mirò che porta a spasso le mucche… no, non è Mirò, perché lui porta a spasso le pecore.” “C'erano tante cornici e abbiamo “ammirato” delle cose che dopo le dipingiamo.” “Le cornici erano vuote e noi abbiamo

cercato di fare i quadri e le abbiamo

fotografate e dopo li coloriamo all'asilo.”

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L'autunno...in arte

Le maestre hanno raccontato ai bambini la storia di un artista famoso, Joseph Cornell, a cui piaceva viaggiare e raccogliere in vecchie scatole piccoli oggetti che gli ricordassero l'esperienza vissuta: erano le sue "scatole dei ricordi". I bambini hanno catalogato tutti i materiali raccolti, e, come Cornell, hanno creato la loro "scatola dei ricordi", del loro "viaggio" alla Villa des Vergers. Il materiale raccolto, i quadri ritrovati e le foto hanno dato la possibilità di realizzare tanti giochi, attività, pitture con creatività e fantasia. I bambini hanno scoperto quali sono i colori che "tingono" i paesaggi e i boschi in questa stagione e con questi colori hanno rappresentato il "loro" autunno e anche riprodotto alcuni quadri di pittori famosi (Klimt, Ramunno, Maccari, Guy De Simoni)

Ogni bambino ha realizzato

su cartoncino una piccola

sagoma di se stesso

(identificandola con una

foto del proprio viso) da

utilizzare per giocare e

inventare storie con le

scatole del bosco.

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Progetto didattico “Quando la natura si fa arte”

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I colori dell’autunno

La riproduzione di un

quadro di Susanna

Maccari realizzata da

una bambina di 4 anni e

da un bambino di 5 anni.

Osservazione

del quadro del

pittore Guy De

Simone

Osserviamo un quadro: “Il faggeto” di Gustav Klimt. “Ci sono tante foglie per terra che arrivano fino all'uscita del bosco, dove c'è dell'azzurro che è il cielo”. “Il pittore ha pensato al bosco e a fare un'uscita, così le persone che vengono nel bosco possono anche uscire”. “Mi viene in mente che sono stata in un bosco e ho

calpestato le foglie che facevano “scric e scrocche”.

Osserviamo il quadro “Bosco di betulle” di G. Klimt “Mi sa che sono cadute tutte le foglie”. “E’ come un bosco strano”. “Solo un fiore , molto strano”. “E’ come notte, mi sembra la notte”. “La notte allora c’è il lupo”.

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L’aula rossa va in uscita didattica a Cà del Santo ( S.Leo) Osserviamo alcuni alberi centenari, accarezziamo la corteccia, il muschio… osserviamo quanti verdi ci sono nel bosco... Arriviamo alla casa colonica dove ci accoglie il sig. Alberto. Chiediamo perché la montagna vicino alla sua casa si chiama Pietra Maura e lui ci racconta una storia: “Tanto tempo fa sulla montagna c’era un castello dove abitava il conte Mauro...il castello adesso non c'è più...” Vicino alla casa c'è anche una grotta e all’interno troviamo un baule di legno. Il sig. Alberto ci dà la possibilità di portarla via e ci svela che il baule ha una particolarità: “Certe volte è pieno e certe volte è vuoto” …

Tanti verdi I bambini portano da casa oggetti di colore verde di qualsiasi materiale. Nell'angolino classifichiamo gli oggetti in base alla tonalità del colore, creando degli insiemi e proviamo a dare un nome a quel tipo di “ verde”: verde chiaro, verde scuro, verde profumato, verde mare, verde acqua, verde un pò giallo… Costruiamo un albero polimaterico.

Il castello e il conte Mauro

Nel baule ogni tanto troviamo qualche dono: un vestito di foglie, pigne argentate, bastoncini di vario

tipo, semi di lenticchie, un

libro di fate del bosco, stoffe colorate… materiali che utilizziamo per fare varie attività.

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Atelier dell'autunno L'atelier è un luogo "affascinante" pensato ed allestito per rispondere ai bisogni di esplorazione e scoperta dei bambini, favorire l'utilizzo di linguaggi espressivi e simbolici e sostenere le loro capacità creative, in un contesto di gioco e socializzazione in piccolo gruppo. L'atelier si trasforma continuamente e per entrare occorre un "lasciapassare": una foglia magica. In autunno l'atelier si è vestito di rosso, giallo, arancione, tende di foglie secche; sul muro, tra foglie mosse dal vento, scorrono immagini di boschi e paesaggi autunnali; tra i rami fanno capolino scoiattoli e cerbiatti. La musica di Antonio Vivaldi ("Le quattro stagioni") accompagna la visione di quadri sull'autunno. I bambini si avvicinano alla parete per “passeggiare” nel bosco, o “entrare” nei quadri che si vedono proiettati addosso. Infine ogni bambino ha rappresentato un bosco con spatole di cartone di diverse misure..

Conversazione Atelier d'autunno

“Prima di entrare ci avevano

attaccato delle foglie nel grembiule.

Le foglie erano di colore

“d'autunno” e servivano per entrare

dentro all'atelier”.

“Abbiamo visto un bosco con il film

e c'erano anche gli scoiattolini e i

cervi”.

“Nel film c'erano anche i quadri e

molti li avevamo trovati alla Villa

des Vergers”.

“Facevamo finta di fare delle

passeggiate nel bosco, facevamo le

ombre e facevamo finta di

raccogliere le cose sopra il telo”.

“Le foglie scendevano nel vidio...”

“Non ho mai colorato con il

cartone…. Mi sa di no…”

“Ero stupito della musica e dei

quadri!”

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Atelier dell’inverno L’atelier cambia i suoi colori. Le tinte calde dell’autunno vengono sostituite da quelle fredde dell’inverno. Alberi bianchi e argento, creati con cilindri di cartone e ricoperti con materiali di diverso impatto sensoriale, cerchi di polistirolo bianco e argento, tessuti e spugne con texture differenti tra loro, danno vita a un bosco innevato. Fili di profumato pop corn, micro piscinette piene di pezzettini di polistirolo, piani luminosi con sabbia bianca, completano il bosco sensoriale a cui i bambini avranno accesso dopo aver indossato un braccialettino di stoffa bianca con un campanellino. L’esperienza è accompagnata dalla proiezione di paesaggi invernali e quadri di artisti che, in modi differenti tra loro e con tecniche diverse, hanno rappresentato l’inverno in varie ambientazioni. La musica di sottofondo è “L’inverno” di Vivaldi con una contaminazione con la colonna sonora di “Frozen”. Dislocati in diversi angoli della stanza ci sono le copie di alcuni dipinti.

Conversazione Atelier d’inverno

“Abbiamo messo un braccialetto bianco con un

campanellino per entrare in un mondo magico”.

“C’era la lavagna “illuminosa” e un pupazzo di neve che si

accendeva”.

“E’ bello andare dentro alle scatole con i pezzi quadrati!”

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L'inverno... in arte E' arrivato l'inverno... è freddo, c'è vento, gli alberi sono spogli e luccicanti di brina. Fuori non nevica, ma nel nostro magico atelier abbiamo trovato boschi innevati e quadri che rappresentano paesaggi imbiancati. Ci trasformiamo in piccoli artisti e creiamo il nostro inverno con pennelli, colori, stoffe, carte, fantasia e originalità. Ad accompagnarci in questa esperienza tra i colori dell'inverno ci sono i pittori che abbiamo scoperto in atelier: Monet, Sisley, Kandinskij, Georgieva, Morisot, Colombo, Gauguin.

Domino sensoriale I colori dell’inverno con veline e china soffiata

L’albero di ghiaccio

Creazione originale “Il mio bosco d’inverno”

Lettura della

storia di Monet

Paesaggi invernali con la tecnica del collage

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Riproduzione quadri dell’inverno

I bambini osservano il quadro

“La gazza“ di Claude Monet

Nel quadro l'uccellino è su una scala e guarda il

cielo.

C'è un casone dietro agli alberi.

Ci sono tanti alberi, e sugli alberi c'è tanta neve e

anche per terra.

Ci sono le ombre e allora vuol dire che c'è anche

un po' di sole.

C'è un barile che è un po' sotto la neve.

Più di tutti i colori c'è il bianco...per forza...c'è la

neve.

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Al Museo di Rimini. Narrazione animata e laboratorio: “A spasso dentro i quadri: il paesaggio animato”

Sullo schermo sono state proiettate immagini di quadri famosi che hanno permesso ai bambini di entrarci fisicamente, mettendosi davanti con un telo bianco sul quale veniva riflessa l'immagine del quadro. L’utilizzo anche di pupazzi di gommapiuma ha sostenuto l’interesse dell’animazione. Tutti i bambini hanno partecipato con entusiasmo presi dalla curiosità e dalla sorpresa. Al termine della proiezione i bambini hanno potuto osservare alcuni quadri posti nella sala del museo riconoscendo soggetti e dettagli (mare, bambina, pittore, paesaggio…). Alla fine del percorso è stato organizzato un piccolo laboratorio dove i bambini hanno costruito un cannocchiale “da passeggio” dove si vede l’immagine di un quadro riconosciuto nella proiezione.

Rielaborazione grafica

dell’esperienza

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Primavera alla Villa des Vergers

I bambini erano impazienti, curiosi e carichi di aspettative nell’attesa di questa uscita. All’arrivo siamo stati accolti da un tripudio di colori. La fontana, che tanto aveva incuriosito i bambini nella precedente uscita, era accesa e il suo alto zampillo ha provocato più di un “ohhhh” di meraviglia. Il parco e i giardini erano una chiara dimostrazione dell’arrivo della primavera. In un angolo del bosco abbiamo trovato tre cestini colorati; i bambini hanno immediatamente intuito che ogni sezione aveva il suo. Nei cestini c’era un grande cartoncino e la lettera del pittore “che abitava lì, alla Villa.” C’era scritto che dovevamo raccogliere “le cose” per fare un quadro della primavera. E così siamo partiti alla ricerca di fiori, erbe, sassolini e tutto quanto potesse servirci. Siamo tornati a scuola con tanto materiale e tante cose da raccontarci.

Benvenuti cari bambini nella mia villa dai tanti giardini,

la primavera è arrivata e la natura si è finalmente risvegliata.

Guardate i colori, sentite gli odori… ho un compito per voi piccoli pittori.

Ogni aula dovrà realizzare un quadro che la primavera faccia ricordare;

un quadro fatto di cose vere che nei miei giardini potete vedere.

Raccogliete foglie, sassi, petali e fiori per incollarli in un quadro dai mille colori.

Prendete un cesto e iniziate a cercare, guardatevi intorno, tante cose potete trovare!!!!!

Il pittore della Villa de Verges

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Atelier primavera

L’atelier si trasforma nuovamente. I vivaci colori della primavera prendono il posto di quelli invernali. Coloratissime farfalle, fiori multicolori, vispe coccinelle scendono dal soffitto creando un giardino pensile che i bambini, meravigliati, guardano col naso all’insù. Alla parete scorre un video animato sulla primavera: fiori che sbocciano in un ballo ritmico mentre uccellini cinguettano svolazzando in un cielo blu. La fata primavera risveglia la natura addormentata dall’inverno e trasforma i paesaggi in un tripudio di fiori e colori. Prosegue la proiezione di famosi dipinti di paesaggi primaverili realizzati da diversi pittori noti e con tecniche molto differenti sulle note della primavera di Vivaldi. Sulle pareti dell’atelier i bambini ritrovano molti dei dipinti visionati nel filmato: uno in particolare, Ramo di mandorlo in fiore di V. Van Gogh, richiama la memoria dei bambini avendolo già visionato in aula e realizzato in parte (sfondo e ramo). Lo sfondo viene completato con fiori di carta velina.

Osserviamo un quadro:

“Ramo di mandorlo in fiore”

di Vincent Van Gogh

Ci sono dei rami e sopra dei fiori bianchi e anche un po’ gialli. Dietro c’è un cielo azzurro: è un po’ più scuro e un po’ più chiaro.

I rami sono verdi, alcuni sono un po’ più gialli e un po’ più verdi, alcuni neri, alcuni marroni e c’è anche un po’ di giallo.

Ci sono anche dei puntini rossi…saranno dei frutti. Secondo me è un mandorlo, il mandorlo fa le mandorle.

Il fondo è blu, perché l’albero è alto e si vede fino al cielo. Nel quadro manca il tronco, il pezzo dove stanno attaccati i rami; se i rami

escono dalla terra, nasce un albero tutto sbagliato. Il pittore voleva rappresentare la primavera…dove siamo adesso.

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Attività primavera Imparare a riconoscere i cambiamenti della natura con il passare delle stagioni è sempre un'attività didattica molto stimolante, in particolare quando arriva la primavera, la stagione della rinascita: il calore del sole, i fiori colorati, le gemme sugli alberi... E dopo aver cercato di riprodurre ciò che i bambini hanno osservato nell'ambiente, proviamo ad osservare e riprodurre i quadri di alcuni dei pittori che hanno rappresentato la primavera. Portiamo i bambini ad esprimere la propria creatività, così che l'esperienza possa diventare espressione artistica e sperimentazione dei materiali.

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Riproduzione quadri della primavera

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Riflessione finale Le metodologie utilizzate, per proporre l’arte a scuola, hanno permesso ai bambini di

“immergersi” nelle opere, viverle, farle proprie, riconoscerle.

Osservare, analizzare, riprodurre in modo creativo, consente di offrire l’arte ai bambini in modo

semplice e naturale, alla loro portata, e permette loro di esprimersi anche attraverso canali

comunicativi diversi da quello usuale.

Le proposte didattiche, le uscite in esterno, le ambientazioni e le attività in atelier hanno favorito

la partecipazione attiva dei bambini che hanno potuto condividere le esperienze anche con i

compagni delle altre aule attraverso i molteplici momenti di intersezione.

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Aula blu INSEGNANTI: BALLERINI MONICA, SEMPRINI EMANUELA EDUCATRICE DI SOSTEGNO: CARLI ANGELA (KORMUTHOVA MONIKA) OPERATRICI SCOLASTICHE: FRENDA STELLA, RONCI CHIARA AGOSTINI ZAIRA, ANGELI GIOIA, BERTOZZI MARGHERITA, CAMPANA FRANCESCO, CAPELLINI GRETA DIANA MARIA, CAVALLI

MIA, CHICHIARELLI ALICE, DE SANTI MICHELANGELO, GALASSO

OLIVIA, GASSAB AMIN, GENGOTTI DAVIDE, INCERTI CHIARA, LANZONI ALICE, MALPASSI THOMAS, MANCINI MYA, NANNI

AURORA, OUKKA ANNAS, PAGANI ETTORE, PAZZAGLIA SARA, PODESCHI RICCARDO, ROMANI FRANCESCO, SARTINI AURORA, SIMONETTI ANDREA SANTIAGO, SINI MATTIA, TENTONI

GIOVANNI, UGBOSU ELISA OGHENEKARO

Aula rossa

INSEGNANTI: ARLOTTI ELISABETTA, ANGELINI EMANUELA EDUCATRICI DI SOSTEGNO: MARCHINI SOFIA, GESSAROLI ROBERTA, FABBRI FEDERICA OPERATRICI SCOLASTICHE: ROBERTA ALBINI, CLAUDIA AMADOR CASTILLO ALBANESE ALESSANDRO, ANGELI MATTIA, BARONE MARIA, BEGHELLI STEFANIA, BIONDI ALESSANDRO, BRONZETTI GAIA, BRONZETTI CAMILLA, CARLINI VIOLA, CORBASCIO SARA, D’AMICO ILARIA, EL RHALBI ALAA, FRANCHINI ALESSIA, GHIGI MARTINA, GNOLA ANDREA, GUALDI GIULIA, GUERRA FRANCESCO, INCERTI LUCA, INNAMORATO SOFIA, LOCATELLI GIACOMO, MALAFRONTE RAFFAELE, MARINI NICOLAS, MARTINO LORENZO, MORELLI YURI, MRIBIH ADAM SCIMONETTO FRANCESCO, VALMAGGI LORENZO

Aula gialla INSEGNANTI: PAVANI M. GRAZIA, VASI VILMA INS. DI SOSTEGNO: COLOMBO ALMA LICIA OPERATICI SCOLASTICHE: ACCLAVIO TIZIANA, BERTI DIANA CAPANNINI LINDA, CANINI MELISSA, CAPPELLONI EMMA, CARABINI MATTIA, CARBELLOTTI DANIEL, CEUCA FLORIN DANIELE, D’AMICO GIOELE, EMENDATORI GIADA, FABBRI SAMUELE, GHOUL ESRA, GUALDI MATTEO, LAZZARONI AURORA, LAZZARI LUCA, MALAFRONTE NICOLA, MARTINI GIORGIA, MARTINI GIULIO, MONACO ANNA, MONTANARI ASIA , NORI MARTINA, POGGIALI ANNA, POMPILI ANNA, RICCI ILENIA, SHCHERBAK ALESSANDRA, SPERINDIO GABRIELE, UCINI GAIA, VALPONDI NATHAN CUOCA: MANCUSO GIOVANNA COORDINATRICE PEDAGOGICA: CAMPANA MONICA