PROGETTO DI PLESSO Scuola Primaria “Gianni Rodari...

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1 PROGETTO DI PLESSO Scuola Primaria “Gianni Rodari A.S.2015-2015 Referente progetto Rossella Mastore

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PROGETTO DI PLESSO Scuola Primaria “Gianni Rodari”

A.S.2015-2015

Referente progetto Rossella Mastore

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“Bisogna avere specchi grandi dove guardarsi… Bisogna aver riferimenti alti in cui potersi rispecchiare e quindi…..

Trovare la bellezza che si ha dentro” (F. Lorenzoni, intervista a “Il pane quotidiano” di C. De Gregorio)

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Premessa:

“Maestra, la SCUOLA E’ BELLA”

Il primo giorno di scuola di quest’anno scolastico, ero in giardino mentre stavo gettando un occhio alle varie circolari, durante il momento dell’intervallo. Si avvicina un bambino, si ferma, mi

guarda e mi dice:–Sai, maestra, è bello tornare a scuola. A casa dopo un po’ ci si annoia, qua invece no.

LA SCUOLA E’ BELLA…-

Io credo che non ci sia frase più bella e potente come quella che questo bambino mi ha

voluto regalare il primo giorno di scuola.

E da qui, ha preso avvio “il senso”, il nucleo, l’essenza stessa di questo progetto che ho

condiviso con le colleghe del plesso Gianni Rodari di Gattolino.

“Guardando” le classi, tutte le classi della nostra scuola, “incontrando” gli occhi e gli

sguardi di tutti quei bambini che le abitano, ci si accorge di come, in mezzo all’odore di

quaderni, di merende, in mezzo ai giochi e alla spensieratezza propri dell’infanzia, ci sia

inevitabilmente ed urgentemente necessità di CURA E, inscindibilmente legata, DI

BELLEZZA…

Il sentire che accumuna tutte noi insegnanti del plesso, il sentire condiviso che ci ha

condotto ad incentrare il nostro Progetto intorno a queste due parole, è l’idea di come,

all’interno della scuola primaria in quanto tale, ci sia sempre più bisogno, appunto, di

bellezza: bellezza nella cura dell’ astuccio o del diario; bellezza nella cura del giardino;

bellezza nella cura dell’altro che è altro da me; bellezza nella cura di me stesso; bellezza

nella cura della mano di un bambino quando traccia i primi segni o quando tenta di

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leggere le prime parole articolando i suoni che esse producono; bellezza nella cura di chi

“è speciale” ed io guardo quel “essere speciale” come ricchezza…

Cura, quindi, intesa non solo nell’accezione salvifica di “qualcosa che guarisce”, ma cura

come “prendersi a cuore di” (cit.) tutto ciò che ci passa intorno e dentro: dall’elemento

più piccolo, se piccolo si può definire il foglio del quaderno operativo dove i bambini

lasciano i loro segni, all’infinitamente grande, come quando “ci interessiamo” di qualcun

altro che è al di fuori di noi, di quel qualcuno che, a volte capita, ha dei bisogni diversi

dai nostri che lo rendono così “interessante” ai nostri occhi.

Nella stesura di questo documento progettuale, mi sono letteralmente ispirata a due

maestri; due maestri che hanno fondato il loro modo di intendere e fare scuola, sulla

cura e sulla bellezza e che, al di là del Progetto, davvero rappresentano per me un

esempio di scuola che mi appartiene e che, pur avendo operato in due contesti storici

diversi e lontani, hanno tanto, tantissimo in comune, a cominciare da quella bellissima

parola, maestro.

Don Lorenzo Milani che, da una stanza di pochi metri quadrati con pochi elementi

didattici, praticamente assenti, ha saputo “prepotentemente” tirar fuori menti critiche,

attive, “pensanti”, là dove ciò era praticamente pura utopia, considerando il periodo

storico che faceva da scenario alle sue lezioni; e poi il maestro Franco Lorenzoni che con

la sua scuola del bello, del pensiero, del bambino con i suoi bisogni sempre al centro, fa a

tutt’oggi della sua scuola, luogo di ricerca, di innovazione e di rivoluzione culturale ed

umana.

Noi insegnanti del plesso, condividiamo e “sentiamo dentro” il fatto che la scuola, come

dice Lorenzoni, e come diceva don Milani, deve operare “per contrasto” alla società, e

contrapporre al grigiore, ai mali di questa nostra epoca, tanta ma proprio tanta cura e

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bellezza, al fine di dare ai nostri alunni, a quei bambini che ci sono stati affidati (e non è

cosa da poco), occhi nuovi, mani che toccano e “sentono”,menti critiche e aperte alla

conoscenza, alla ricerca, allo stupore e alla curiosità.

-Offriamo bellezza -, mi ha suggerito una collega non appena l’ho messa al corrente di

quello che mi aveva detto quel bambino nel giardino il primo giorno di scuola – Affinché

ogni alunno dica ciò che quel bambino ha detto, quel giorno, a te…-

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IO VEDO… L’INVISIBILE IO RALLENTO… NELLA CORSA IO LEGGO… FRA LE RIGHE IO CERCO… DOVE PRIMA NON C’ERA IO PROGETTO… I MIEI IDEALI IO APPROFONDISCO… IL MIO SAPERE IO SENTO… IL SILENZIO E I SUOI RUMORI IO TOCCO… LA TERRA IO TRACCIO… LA MIA MEMORIA IO RICORDO… LE MIE ESPERIENZE IO RACCONTO… DI ME, DI TE, DEL MONDO IO SOGNO… CIÒ CHE ANCORA NON C’È IO SCOPRO… LE MERAVIGLIE

…IO CRESCO

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“…penso tuttavia che, se abbiamo la pretesa di educare, dobbiamo non dimenticare mai che i bambini osservano

con attenzione il comportamento dell’uomo…” da “I bambini pensano grande”-F. Lorenzoni

“Spesso gli amici mi chiedono come faccio a fare scuola e ad averla piena. Insistono perché io scriva un metodo, che io precisi i programmi, le materie, la tecnica didattica.

Sbagliano la domanda, non dovrebbero preoccuparsi di come bisogna fare per far scuola,

ma solo di come bisogna essere” da “Esperienze pastorali”-Don Milani

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Legenda: PL Potenziamento Linguistico PM Potenziamento Motorio PAM Potenziamento Artistico e Musicale PS Potenziamento Scientifico PLab Potenziamento Laboratoriale PUSeL Potenziamento Umanistico Socio economico e per la Legalità

LINGUA ITALIANA Traccio Ascolto Narro Scrivo

(PL)

LINGUA INGLESE Scopro

Conosco Divento parte di…

(PL)

MOTORIA Conosco il mio corpo

Mi muovo nello spazio fisico

Mi muovo nello spazio mentale

(PM)

TECNOLOGIA Penso

Progetto Creo

(PLab)

MUSICA Ascolto Sento Canto (PAM)

MATEMATICA Mi pongo domande

Cerco soluzioni Argomento

(PS)

STORIA Ho memoria

Ricordo Traccio

Percorro (PUSeL)

ARTE Lascio un segno

Parlo attraverso le forme e i colori

Leggo immagini che mi… (PAM)

SCIENZE Semino

Raccolgo Metto cura

(PS)

GEOGRAFIA Viaggio Scopro

Conosco (PAM)

RELIGIONE Conosco me stesso/a Scopro il mio cuore

Mi relaziono con l’altro e col mondo

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“… è difficile, naturalmente, ma penso che noi adulti abbiamo il dovere di reagire ad ogni “amputazione fantastica” di cui sono vittime i bambini e costruire e custodire con la massima cura i luoghi e i modi in cui sostare in prossimità dell’arte e incontrarla e riconoscerla e nutrirsene…”

“I bambini pensano grande” F. Lorenzon

teA(l)tro

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Cura nel…Vedere… Non solo guardare

Dialogare

Rallentare

Sos-tenere

Leggere e leggère

So-stare

Scoprire

Creare

Idea-re

Pro-gettare

Osservare

Documentare

Ascoltare

Scrivere

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“Su una parete della nostra

scuola, c’e scritto “I CARE”.

È il motto intraducibile dei

giovani americani migliori. “Me

ne importa, mi sta a cuore”.

È il contrario esatto del motto

fascista “Me ne frego”

D. Milani

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A cura di…

Classe 1 Letture:

Saranno scelti titoli di racconti in base alle esigenze didattico-progettuali che verranno rilevate dalle docenti in corso d’anno Le parole chiave:

Specialità indidivuali

Errore creAttivo

Coraggio

Modalità: Laboratorio psicomotorio

Laboratori di arte

Laboratorio teatrale

Giochi motori

Narrazione

POLLICINO Illustrazione di G. Bordicchia

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Classi 2 A e 2 B

Lettura: “Fiabe dal mondo” (Sfondo integratore)

Le parole chiave:

Diversità

Integrazione

Accoglienza

Modalità: attività a classi aperte di

Laboratorio psicomotorio

Laboratori di arte

Laboratorio di narrazione

Cineforum

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Classe 3 Letture: 1. “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza” (primi due mesi di scuola)

Le parole chiave:

Lentezza

Aiuto reciproco

Partenza

Viaggio 2. “Il giardino segreto” (da dicembre)

Le parole chiave:

Scoperta

Cura

Crescita

Modalità:

Letture animate

Circle time

Cura del giardino e degli ambienti scolastici, cura dell’Ambiente

Cura di sé e dell’altro

Cineforum

Laboratori di arte

Teatro

“Laboratorio scrittura”: Corrispondenza in lingua inglese con una “classe speciale” americana

Scrittura di brevi racconti attraverso attività di piccolo gruppo e/o a coppie (“Scrittura creAttiva”)

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Classi 4 A e 4 B Letture: “Il piccolo principe” “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”

Le parole chiave:

Accoglienza

Condivisione

Valorizzazione della diversità

Cura di me e dell’altro

Dialogo

Modalità: attività a classi aperte di

Laboratorio di narrazione

Laboratorio teatrale

Laboratorio di geometria

Laboratori di arte

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Classe 5 Lettura: “Pinocchio”

Le parole chiave:

Vegliare

Responsabilizzare

Mettersi nei panni di..

Condividere

Sperimentare

Prendersi cura di…

Modalità:

Laboratorio di narrazione

Laboratorio musico-teatrale

Laboratorio dialettale

Laboratori di arte e manipolazione

Circle time

Cineforum

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MOMENTI COMUNI

Uscita didattica di plesso Settimana della lettura (dal 26 al 31 ottobre con modalità diverse in ogni classe) Natale; Giorno della memoria; Carnevale Festa dell’accoglienza; Socializzazione alle famiglie Giornata della Terra (22Aprile)

Nel corso dell’anno si possono prevedere altri momenti comuni, a seconda delle eventuali necessità progettuali che potrebbero presentarsi.

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MODALITA’ DI DOCUMENTAZIONE

Si renderanno visibili i percorsi attuati, con modalità ancora da definire nei dettagli: foto,

filmati, elaborati dei bambini, cartelloni murali, sito web, raccoglitori personali,

drammatizzazioni, canti e musiche.

Gruppo di lavoro Progettualità di P lesso

INSEGNANTE REFERENTE FUNZIONE

Rossel l a Mastore Progetto di Plesso Raccordo con le col leghe del p lesso per

qualunque attiv ità concernente lo svi luppo del

progetto e aggiornamento si to

Si lv ia Cremonesi Documentazione,

s ito Web

Raccol ta e organizzazione documentazione

Tutte le insegnanti del p lesso Condivis ione di idee, s tesura del progetto con la

referente, partecipazione ad eventual i incontr i in corso d’anno, raccordo con la referente del la

documentazione per l a raccolta di materiale per i l

s ito Web

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Io non sono un sacco da riempire di cibo, di nozioni, di un sapere appiccicato. Non sono da riempire ma da risvegliare. Non sono da riempire ma da incendiare,

da appassionare, da educare al non consumabile, da educare al non somigliante, al non visibile,

al non udibile, al non vedibile. (cit. da Associazione teatrale Val d’’Oca)

La referente del progetto

Cesena, lì 15/10/2015

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