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Progetto ComeVoglioComo, Gennaio-Marzo 2017Mini Alloggi Protetti integrati con i Servizi Domiciliari. Una Idea-Azione di Paolo Ferrario, mappeser.com
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Progetto ComeVoglioComo, Gennaio-Marzo 2017Mini Alloggi Protetti integrati con i Servizi Domiciliari. Una Idea-Azione di Paolo Ferrario, mappeser.com
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L’obiettivo di ComeVoglioComo è quello di promuovere la collaborazione tra istituzioni, cittadini, imprese,
associazioni ed altri protagonisti del panorama cittadino, per migliorare insieme la città e promuovere nuovo
senso di comunità. Ognuno è chiamato a mettersi in gioco nella realizzazione delle proposte che vengono
avanzate e a coinvolgere il numero più ampio di soggetti.
Per questo ti chiediamo di descrivere la tua proposta specificando:
Il titolo;
l'area, il quartiere o la zona a cui fa riferimento;
se la proposta è il frutto dell’aggregazione di più idee diverse emerse nella fase di ascolto (suggerimento:
esplora le idee raccolte e coordinati con i vari proponenti in modo da arrivare ad una proposta unica);
che cosa intendi fare per collaborare alla realizzazione della proposta;
quali altri soggetti (istituzioni, cittadini, imprese, associazioni, gruppi informali) verranno coinvolti nella
realizzazione, e quale sarà il loro ruolo;
quando pensi che la proposta possa essere avviata o quanto tempo ritieni sia necessario affinché si
realizzi;
quante risorse economiche saranno necessarie
quali fonti di finanziamento (es: pubblico, privato, ecc) verranno attivate e con quali modalità (es: bandi,
sponsorizzazioni, raccolta fondi, ecc).
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1. ZONA
Città murata e Lago
2. TITOLO (60 caratteri)
Mini Alloggi Protetti integrati con i Servizi Domiciliari
3. DESCRIZIONE (600 caratteri)
L’invecchiamento demografico e il positivo allungamento dei cicli di vita delle
persone pongono problemi crescenti alle famiglie.
I nuclei familiari di età intermedia spesso devono occuparsi sia dei figli che
dei genitori anziani.
C’è la fragilità connessa alla età anziana ed alla convivenza con le malattie
croniche. E spesso c’è anche il problema delle demenze .
Tutto questo sollecita all’attenzione pubblica il tema di come sono
organizzate le case, i quartieri, la città
Nasce da qui la proposta di uno sviluppo di Mini Alloggi Protetti (MAP) da
includere nelle reti per la domiciliarità
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I DATI da cui partire
Invecchiamento
In Italia le persone con più di 65 anni sono il 21,4% della popolazione (12.705.641
abitanti)
Il 6,4% della popolazione ha più di 80 anni (3.799.818 abitanti)
Spesa per assistenza di lunga durata passerà dal 1,9% del PIL, oggi, al 3,2% del
PIL nel 2060.
Anziani per tipo di limitazioni funzionali
Gli anziani con limitazioni funzionali corrispondono al 19,8% delle persone con più
di 65 anni (circa 2,5 milioni di persone), queste persone presentano le seguenti
limitazioni:
Confinamento ,
Limitazione delle funzioni e attività nella vita quotidiana,
Limitazioni nel movimento,
Limitazioni vista, udito, parola
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4. DETTAGLIO
La proposta di progetto consiste nel mettere nell’agenda della politica locale
la progressiva costruzione di una rete di MAP, che richiede una particolare
attenzione al patrimonio edilizio esistente, per riconvertirlo ai nuovi bisogni.
Azioni necessarie: individuare una struttura organizzativa (esempio
cooperativa sociale in sinergia con i servizi sociali comunali e supportata da
una agenzia di compravendita di case) capace di :
1. gestire la cessione della eventuale proprietà e riconvertire i
minialloggi intervenendo sulle barriere architettoniche;
2. svolgere funzioni di “amministratore di sostegno” allo scopo di
controllare l’esercizio dei i diritti ed evitare speculazioni;
3. attivare servizi medici, infermieristici e di aiuto domestico, usufruendo
delle risorse già presenti in città
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4. Recuperare a funzioni di residenza l’ex Casa Albergo di Via Volta
È una risorsa già presente in città
E' uno spazio ideale: in citta' murata, vicino ai mercati di Viale Cattaneo e via
Mentana ma anche vicina al Centro, a San Fedele,al Duomo
E’ uno spazio protetto interno all'edificio con ampio porticato e una grande
corte con panchine e verde, sala-ristorante aperta anche agli abitanti anziani
della zona, locale-bar/soggiorno per facilitare le relazioni interpersonali.
I mini-alloggi erano tutti arredati in modo pratico e confortevole: un progetto
voluto dal grande sindaco Antonio Spallino oltre trent'anni fa
E' uno spazio adatto per i MAP in citta'.
Il suo recupero richiede entusiasmo progettuale e capacità gestionali
(tratto da un commento di C. e A. B).
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5. CONTESTO
L’idea - progetto è pensata sulla città di Como perché già ora offre la
possibilità di provare questo percorso.
Occorre mettere in rete i vari soggetti potenzialmente interessati:
1. il Comune e il suo settore Servizi sociali
2. l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale e i servizi Adi
3. le Cooperative sociali che già ora offrono servizi domiciliari ed
organizzano le attività delle assistenti familiari
4. le organizzazioni di volontariato che da tempo agiscono offrendo i servizi
di accompagnamento
5. Le associazioni professionali (architetti, ingegneri, geometri)
In questo quadro si potrebbe anche pensare al rilancio della ex Casa
Albergo di Via Volta, da riconvertire per le funzioni di residenza cittadina
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6. BENEFICI
I risultati attesi sono:
1. mettere sotto permanente attenzione la crescente domanda sociale
delle persone in situazione di “fragilità”;
2. rafforzare la domiciliarità allo scopo di contrastare le solitudini.
Il centro storico e la sua città murata sono già di per sé un formidabile
ambiente urbano capace di favorire una vita quotidiana attiva e densa
di socialità.
Basterebbe pensare alla possibilità di usufruire dei vantaggi dei suoi
tanti luoghi (come le passeggiate a Villa Geno e a Villa Olmo) che
accrescono concretamente le possibilità di organizzare bene la vita
relazionale.
In sintesi l’idea è di incamminarsi in un percorso di ridefinizione della
struttura delle case e della città in sintonia con i mutamenti demografici
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Esempi di AZIONI di SOSTEGNO a progetti di vita indipendente e di qualità
- Misurazione del sistema delle relazioni sociali e territoriali della persona, per la
promozione di soluzioni su misura e anche innovative (condominio solidale,
progetto “quartiere amico degli anziani”, assistente familiare condivisa, ecc.);
- Attività a domicilio specialistiche, sia per la riabilitazione fisica che cognitiva, con
il coinvolgimento delle figure professionali che già operano nella residenza e nei
servizi di assistenza domiciliare;
- Attività ambulatoriali specialistiche (consulenza geriatrica, neuropsicologica,
fisioterapeutica...);
- Dotazione a domicilio di ausili domotici atti a monitorare e prevenire l’insorgenza
di ulteriori situazioni critiche (ad esempio, dotazione di una app gratuita che
permette l’osservazione a distanza, garantendo il collegamento tra l’anziano a
casa, la famiglia e il Centro Servizi per Anziani; incentivo all’uso di una software
house che monitori l’andamento in casa attraverso la rilevazione di alcuni
parametri vitali trasmessi ai distretti sanitari competenti);
- Coaching a domicilio: intervento di uno specialista che studia il luogo di
residenza dell’anziano in relazione ai suoi bisogni e desideri e suggerisce come
creare un ambiente adatto alle sue esigenze, segnalando interventi strutturali,
piccoli accorgimenti per l’accompagnamento quotidiano o consigliando interventi
specialistici.
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I SERVIZI DA METTERE IN RETE
- SERVIZI SOCIALI COMUNALI
- MEDICINA DI BASE ( in particolare gli studi associati di medicina generale)
- SERVIZI INFERMIERISTICI
- Presidi Socio Sanitari Territoriali (PreSST)
- COOPERATIVE CHE EROGANO SERVIZI DOMICILIARI:
- ADI
- SAD
- GRUPPI DI VOLONTARIATO ORGANIZZATO
- AGENZIE DI COMPRA-VENDITA DI CASE
- ESPERIENZE DI COHOUSING già in azione
- …
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Alcuni SERVIZI NELLA rete comasca
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Da un Documento dell’Auser di Como