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1 PROGETTO AREE A RISCHIO, A FORTE PROCESSO IMMIGRATORIO E CONTRO L’EMARGINAZIONE SCOLASTICA ANNO SCOLASTICO 2015- 2016 ESERCIZIO FINANZIARIO 2015 QUADRO A INFORMAZIONI GENERALI SULLA SCUOLA Scuola Primaria Istituto Comprensivo X Scuola sec. 1° Scuola Sec. Istituto Globale Intitolazione ISTITUTO COMPRENSIVO PERFUGAS Via VIA LAMARMORA, SNC Sede PERFUGAS Telefono 079 564042 Fax 079 563082 e-mail [email protected] Dirigente scolastico GIOVANNI CARMELO MARRAS DATI REFERENTE Nome ROSSANA Cognome PULINA Contatto 346 7138906 Email [email protected] A01 SCUOLE PARTNERS (nel caso di progetto presentato da scuola capofila) 0 descrivere brevemente la motivazione e gli scopi della rete: A02 ALUNNI CLASSI SCUOLA DELL’INFANZIA / SEZIONI/ISCRITTI A.S. 2015-2016 3 4 5 totali Sezioni Miste 9 Iscritti Miste 178 POPOLAZIONE SCOLASTICA COMPLESSIVA Sezioni / classi N. TOTALE 49 (con n. 3 pluriclassi) Iscritti / alunni N. TOTALE 859 A.S. 2015-2016 1 2 3 4 5 totali Classi 5 5 4 3 5 23+3 pluriclassi Alunni 84 78 84 100 80 426 A03 PRESENZA DI PLESSI, SEZ. STACCATE, SUCCURSALI SITUATI IN ALTRO COMUNE Località Plesso scuola Infanzia Perfugas tot. alunni 41 Località Plesso scuola Infanzia Ploaghe tot. alunni 48 ISTITUTO COMPRENSIVO “S. SATTA – A. FAIS” Sezioni associate di Chiaramonti, Erula, Laerru, Martis, Perfugas e Ploaghe C.F. 91021990907 – web www.icperfugas.it - email [email protected] - [email protected] Sede Via Lamarmora snc - Tel. 079564042 – Fax 079563082 – Ufficio di Ploaghe tel. 079449807 07034 PERFUGAS (SS)

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PROGETTO AREE A RISCHIO, A FORTE PROCESSO

IMMIGRATORIO E CONTRO L’EMARGINAZIONE SCOLASTICA

ANNO SCOLASTICO 2015- 2016

ESERCIZIO FINANZIARIO 2015

QUADRO A INFORMAZIONI GENERALI SULLA SCUOLA

Scuola Primaria

Istituto Comprensivo

X Scuola sec. 1°

Scuola Sec. 2°

Istituto Globale

Intitolazione ISTITUTO COMPRENSIVO PERFUGAS Via VIA LAMARMORA, SNC Sede PERFUGAS Telefono 079 564042 Fax 079 563082 e-mail [email protected] Dirigente scolastico GIOVANNI CARMELO MARRAS

DATI REFERENTE Nome ROSSANA Cognome PULINA Contatto 346 7138906 Email [email protected]

A01 SCUOLE PARTNERS (nel caso di progetto presentato da scuola capofila)

0

descrivere brevemente la motivazione e gli scopi della rete:

A02 ALUNNI CLASSI

SCUOLA DELL’INFANZIA / SEZIONI/ISCRITTI A.S. 2015-2016

3 4 5 totali Sezioni Miste 9

Iscritti Miste 178

POPOLAZIONE SCOLASTICA COMPLESSIVA Sezioni / classi N. TOTALE 49 (con n. 3 pluriclassi)

Iscritti / alunni N. TOTALE 859

A.S. 2015-2016 1 2 3 4 5 totali

Classi 5 5 4 3 5 23+3 pluriclassi

Alunni 84 78 84 100 80 426

A03 PRESENZA DI PLESSI, SEZ. STACCATE, SUCCURSALI SITUATI IN ALTRO COMUNE

Località Plesso scuola Infanzia Perfugas tot. alunni 41

Località Plesso scuola Infanzia Ploaghe tot. alunni 48

ISTITUTO COMPRENSIVO “S. SATTA – A. FAIS”

Sezioni associate di Chiaramonti, Erula, Laerru, Martis, Perfugas e Ploaghe C.F. 91021990907 – web www.icperfugas.it - email [email protected] - [email protected]

Sede Via Lamarmora snc - Tel. 079564042 – Fax 079563082 – Ufficio di Ploaghe tel. 079449807

07034 PERFUGAS (SS)

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Località Plesso scuola Infanzia Chiaramonti tot. alunni 47

Località Plesso scuola Infanzia Erula tot. alunni 13

Località Plesso scuola Infanzia Martis tot. alunni 13

Località Plesso scuola Infanzia Laerru tot. alunni 16

Località Plesso scuola Primaria Perfugas tot. alunni 103

Località Plesso Scuola Primaria Ploaghe tot. alunni 199

Località Plesso Scuola Primaria Chiaramonti tot. alunni 76

Località Plesso Scuola Primaria Erula tot. alunni 11

Località Plesso Scuola Primaria Laerru tot. alunni 37

Località Plesso scuola Secondaria 1° grado Perfugas tot. alunni 89

Località Plesso Scuola Secondaria 1° grado Ploaghe tot. alunni 113

Località Plesso Scuola Secondaria 1° grado Chiaramonti tot. alunni 43

* precisare se plesso, sez. staccata o succursale

A04 ORARIO SCOLASTICO 2015/2016

Sezioni funzionanti solo in orario antimeridiano N. 0 % 0 sul totale

Sezioni funzionanti anche in orario antimeridiano N. 9 % 100 sul totale

Classi funzionanti solo in orario antimeridiano N. 36 % 90 sul totale

Classi funzionanti anche in orario pomeridiano N. 4 % 10 sul totale

SCUOLA PRIMARIA/SECONDARIA

N. alunni drop out

o dispersi 0 N. alunni

ripetenti 3

N. alunni con

frequenza irregolare

22 N. alunni in disagio

106

N. alunni Rom e Sinti 0

N. alunni Disabili 27

N. alunni con patologie

croniche 9

N. Alunni con cittadinanza non

italiana 16

A06 TASSO DI DISPERSIONE

Abbandoni anno scolastico 2013/2014 N. 2 % sui frequentanti

Abbandoni anno scolastico 2014/2015 N. 0 % sui frequentanti

Ripetenze anno scolastico 2011/2012 N. 19 % sui frequentanti

Ripetenze anno scolastico 2012/2013 N. 22 % sui frequentanti

Ripetenze anno scolastico 2013/2014 N. 20 % sui frequentanti

Ripetenze anno scolastico 2014/2015 N. 3 % sui frequentanti

A07 STABILITÀ DEL PERSONALE NELLA SCUOLA

Dirigente titolare in servizio presso la scuola dall’anno 2015/16

Dirigente incaricato in servizio presso la scuola dall’anno

Docenti: percentuale titolari in servizio nella scuola % 76,3

Docenti: media anni di permanenza titolari in servizio N. -

QUADRO B IL PROGETTO

TIPOLOGIA DEL PROGETTO Scegliere una sola tipologia di progetto TIPOLOGIA A X TIPOLOGIA B

Titolo del progetto LIBERA (LA) MENTE

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B01 MOTIVAZIONE DELL’INTERVENTO. Descrivere i bisogni formativi degli alunni; indicare i soggetti e le modalità di rilevazione impiegate; allegare gli strumenti eventualmente utilizzati

Il territorio su cui è dislocata la scuola è eterogeneo, formato sia da centri abitati che da piccole frazioni (campagne). I comuni afferenti all’istituto comprensivo sono sei, lontani fino a 30 km l’uno dall’altro. Perfugas, sede centrale della scuola, presenta una realtà economica di tipo agricolo e commerciale. E’ uno dei centri più ricchi e interessanti della Sardegna settentrionale da un punto di vista archeologico e artistico. Gli importanti siti archeologici presenti a Perfugas sono stati utilizzati solo in parte ai fini lavorativi. Sul piano economico negli ultimi decenni il comparto zootecnico e lattiero-caseario (caseifici) ha assunto un ruolo trainante insieme a rete commerciale e di servizi (supermercati, ristorazione) di riferimento per l’Anglona interna unitamente ad alcune industrie (lavorazione lapidei). Gli altri paesi, Chiaramonti, Laerru, Martis ed Erula, hanno un’economia di tipo prevalentemente agricolo – pastorale. In quasi tutti i centri esiste un numero significativo di dipendenti pubblici e di liberi professionisti. E’ da evidenziare un importante degrado economico a causa della crisi che ha investito gran parte dei settori economici dei paesi, colpendo soprattutto le giovani generazioni costrette a cercare lavoro fuori sede, pertanto il livello della popolazione è prevalentemente medio-basso. La realtà economica di Ploaghe, il centro più popoloso, si basa sull'agricoltura e sulla pratica dell'allevamento di ovini, suini, bovini, caprini ed equini. La discreta realtà industriale si fonda sui comparti alimentare, della lavorazione del legno, del vetro e del ferro. A livello artigianale è significativa la presenza di imprese edili. Il terziario è dotato di una rete commerciale che riesce a soddisfare sufficientemente le esigenze primarie della popolazione. Occorre evidenziare che la crisi ha investito numerose attività artigianali locali, depotenziando le opportunità di lavoro offerte dal territorio. Il supporto didattico domiciliare dato agli alunni con difficoltà dai vari servizi sociali è molto importante ma purtroppo esiguo rispetto alle esigenze, perché condizionato dalle difficoltà economico-finanziarie dei Comuni. In tutti i comuni sono numerosi i casi di nuclei familiari in situazione di disagio socio economico con aumento delle separazioni e divorzi e delle crisi familiari in genere. Aumentano le famiglie che tendono a delegare all'istituzione scolastica o ad altre agenzie il loro compito educativo. Vista la conformazione del territorio e la dislocazione della popolazione al suo interno, sono presenti un forte pendolarismo, forme di Isolamento, carenze di socializzazione per molti alunni, difficoltà a realizzare attività scolastiche pomeridiane in diversi comuni. Esistono nel territorio forme di devianza giovanile (uso di droghe, alcool, atti vandalici, bullismo). Il RAV ha evidenziato alcune criticità negli esiti e nei processi fra le quali si evidenziano le seguen ti. Nei risultati scolastici, la distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia un appiattimento verso il basso. Nelle prove Invalsi, la scuola non riesce ad assicurare esiti uniformi tra le varie classi e a governare le differenze all’interno delle classi. In matematica e italiano si rileva un abbassamento anche accentuato verso i livelli 1 e 2. Si ha, pertanto, un rilevante numero di alunni licenziati con una valutazione soltanto sufficiente, non adeguata per favorire un rendimento positivo nel successivo ciclo di istruzione superiore e che rivela la presenza di carenze nelle strumentalità di base. Molti alunni escono dalla scuola con un bagaglio di conoscenze, in termini di competenze, inferiori agli standard previsti.

Nella pratica didattica non vengono utilizzati strumenti di valutazione autentica o rubriche di valutazione. Spesso in alcune discipline si tende a valutare solo le conoscenze più che le competenze. La scuola non utilizza strategie didattiche innovative riguardo agli ambienti di apprendimento e promuove poche iniziative formative. Esiste una certa resistenza dei docenti a formarsi. Si evidenzia una forte discrezionalità individuale da parte dei docenti nell’applicazione delle regole scolastiche che talvolta riduce l’efficacia degli interventi. I conflitti sono gestiti, ma non sempre le modalità adottate sono efficaci. Le attività su temi interculturali o atte a favorire la valorizzazione delle diversità sono limitate all'iniziativa dei singoli docenti. Gli interventi messi in atto dalla scuola per gli alunni in difficoltà non sono sempre efficaci. C’è poca attenzione verso il potenziamento di studenti con particolari attitudini. Si favoriscono gli interventi per fasce di livello e non sono stati realizzati corsi di recupero e/o potenziamento in orario scolastico ed extrascolastico. Gran parte del FIS viene utilizzato per attività organizzative funzionali all'insegnamento. La scuola non realizza attività di orientamento al territorio e alle realtà produttive e professionali ed è carente quanto alle attività di rete e alle collaborazioni con soggetti esterni. Le famiglie sono coinvolte attivamente nella vita della scuola solo all’interno degli organi collegiali: la partecipazione è scarsa, Mancano forme di comunicazione scuola-famiglia online mediante area riservata. Le famiglie non possiedono una sufficiente alfabetizzazione informatica.

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I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI RILEVATI NELLA SCUOLA Alunni con BES n.

a) Disabilità (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3 e D PCM 185/2006) 27

b) Disturbi evolutivi specifici • DSA (certificati secondo la L.170/10) • DSA (in corso di certificazione secondo la L.170/10) • ADHD/DOP (non certificati secondo il DPCM 185/2006) • Funzionamento Intell. Limite (non certificato secondo il DPCM 185/2006) con diagnosi

clinica • Altri disturbi diagnosticati (specificare):__________

26

c) Svantaggio [indicare il disagio prevalente] • Socio-economico • Linguistico-culturale • Disagio comportamentale/relazionale • Altri svantaggi (specificare):_____________

80

N. totale alunni della scuola 859 n. totale alunni BES 133 Si rileva in particolare:

- una certa difficoltà diffusa nell'utilizzo corretto e appropriato dei linguaggi verbali e non verbali; - una significativa presenza di alunni con carenze negli apprendimenti disciplinari in particolare

nell’area linguistica e logico matematica; - un evidente disagio comportamentale e relazionale; - un maggiore Interesse e una maggiore partecipazione quando gli alunni sono impegnati in attività

che richiedono l'uso di tecnologie o strumenti e metodologie didattiche innovative; - una presenza diffusa di forme di bullismo a scuola

ALCUNE PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA Collaborazione con i Servizi Sociali e con il servizi di neuropsichiatria infantile per una migliore integrazione degli alunni BES, particolarmente diversamente abili e con disturbi specifici di apprendimento, realizzazione condivisa di progetti: counsaling psicologico/pedagogico, progetti per la valorizzazione del patrimonio storico, culturale, artistico e archeologico del territorio, attività/progetti musicali, attività/corsi di recupero/consolidamento e potenziamento degli alunni, interventi/attività/progetti mirati alla prevenzione di abitudini nocive al benessere, alla salute e al rispetto proprio e altrui, attività di Orientamento, attivazione di Forme di collaborazione attiva, miglioramento delle modalità e forme di comunicazione. Le molteplici problematiche di disagio sociale e scolastico, precedentemente segnalate, pertanto, inducono gli operatori scolastici ad impegnarsi particolarmente nella prevenzione della dispersione scolastica, sia sul piano del recupero strumentale dei numerosi alunni che presentano problemi nella alfabetizzazione di base, sia in quello relazionale, per garantire a tutti gli alunni il pieno successo formativo. In relazione ai bisogni rilevati appare pertanto preminente la necessità, da parte della scuola di:

- creare spazi attrezzati e ambienti di apprendimento adeguati ai bisogni in cui l'alunno possa muoversi, esplorare, creare, acquisire e fare

- favorire lo sviluppo delle competenze e della motivazione anche con l'utilizzo delle nuove tecnologie, attività pratiche e manuali e con i laboratori scientifici

- mirare essenzialmente all’acquisizione delle strumentalità di base - sperimentare strategie didattiche alternative centrate sull’apprendimento tali da attivare un

maggiore interesse e coinvolgimento degli alunni - Utilizzare la formazione dei docenti come riflessione sulle prassi e come strumento di

trasformazione delle prassi; - ampliare la collaborazione delle famiglie, individuate come preziose risorse. - fare un’attenta analisi delle risorse del territorio ed integrare sinergicamente l’offerta formativa

dell’Istituto con quella del territorio nell’ottica della rete. Soggetti – strumenti e modalità di rilevazione

- Docenti e consigli di classe - gruppi e commissioni - Il RAV

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- Il PAI - osservazione in classe degli alunni - certificazioni, diagnosi; - analisi /elaborati/prodotti/documenti didattici degli alunni - schede strutturate (per rilevare il profilo degli alunni nelle varie aree [cognitiva, dell’apprendimento,

relazionale, …] e le strategie utilizzate nello studio nonché gli stili cognitivi e le caratteristiche del processo di apprendimento

- Incontri e riunioni con i responsabili dei servizi scolastici e sociali, con educatori e figure dei servizi educativi territoriali, con altre agenzie e attori territoriali

- Incontri formali e informali con i genitori

B02 DESTINATARI Indicare i criteri di scelta di classi/gruppi/alunni

Il progetto prevede il coinvolgimento di gran parte delle classi di scuola primaria e della totalità delle classi di scuola secondaria . Percentuale di classi primaria coinvolte 62%. Percentuale classi di secondaria coinvolte 100%. Partecipano al progetto le sezioni di scuola del’infanzia di Ploaghe pari a circa 22% del totale delle sezioni. Le classi sono individuate tenendo conto degli indicatori di rischio di evasione scolastica e in particolare, dei livelli di competenza nell’area linguistica (italiano, lingue straniere) e in quella scientifico-matematico-tecnologica (scienze, matematica, tecnologia) rilevati attraverso le verifiche e le valutazioni disciplinari dai risultati scarsi e insufficienti. Gli alunni più bisognosi sono essenzialmente quelli inseriti nel PAI ovvero con bisogni evolutivi specifici e con svantaggio socio-economico, culturale e con disagio comportamentale e relazionale. Sono ragazzi che, spesso, oltre ad avere bassi livelli di competenza nelle strumentalità di base, sono seguiti dai servizi educativi territoriali, appartengono a problematici contesti familiari (reddito basso, disagio affettivo, famiglie disgregate), provengono da paesi comunitari e/o extracomunitari, sono demotivati, presentano deficit di attenzione, comportamenti talvolta scorretti, più sanzioni disciplinari e frequentano talvolta in modo irregolare. Nella scelta delle classi si sono rivelate determinanti le risultanze emerse dal RAV, le criticità evidenziate e le priorità individuate relativamente agli esiti e ai processi. Importante, infine, la presenza di docenti disponibili in organico, compresi quelli dell’organico potenziato, preparati, pronti a sperimentare, entusiasti.

B03 ORGANIZZAZIONE DELL’INTERVENTO E CONTENUTI DEL PROGETTO In relazione ai bisogni formativi rilevati descrivere analiticamente l’organizzazione operativa e i contenuti del progetto

Il progetto è prevede diverse otto azioni che fanno riferimento a diverse iniziative didattiche ed educative afferenti all’area linguistica, logico-matematica e storico/artistico/culturale. AZIONE 1: LABORATORI DI RECUPERO/CONSOLIDAMENTO ARE A LINGUISTICA E LOGICO MATEMATICA Mirano al recupero e/o consolidamento delle conoscenze e abilità per lo sviluppo delle competenze ovvero al recupero/consolidamento delle strumentalità di base ovvero dell’area linguistica e logico-matematica. Si punterà pertanto al recupero e/o consolidamento di ciò che riguarda il: leggere, scrivere, calcolare, risolvere problemi, ascoltare, essere attenti, concentrarsi, conversare, riferire fatti, esporre un argomento di studio, arricchire il lessico, usare le nuove tecnologie, rispettare le regole, sapersi relazionare e organizzare. Si articolano in percorsi di recupero per piccoli gruppi di alunni e/o in percorsi di consolidamento per gruppi più ampi di alunni (fino ad un massimo di 8_-10). Sono rivolti agli alunni con BES (Bisogni Educativi Speciali) individuati all’inizio dell’anno scolastico ed inseriti nel PAI (Piano Annuale di Inclusione) di Istituto. I percorsi saranno attivati nelle classi 3^, 4^, 5^ della scuola primaria dei plessi di Ploaghe e Perfugas e nelle classi 1^, 2^, 3^ della scuola secondaria di 1° grado di Ploaghe, Chiaramonti e Perfugas. Si prevedono moduli di recupero di italiano e matematica di 10/15 ore per classe.

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AZIONE 2: LA MATEMATICA CON GEOGEBRA E CALC DI OPE N OFFICE

Il programma di potenziamento sarà effettuato presso le scuole secondarie di Perfugas e Ploaghe e sarà indirizzato verso gli alunni che presentano difficoltà nel processo di apprendimento, dovute per lo più a mancanza di motivazione o al bisogno di nuove strategie didattiche che permetta loro una migliore comprensione. Oltre alla normale attività di recupero, ci si propone di fare delle “nuove lezioni” all’intera classe utilizzando il PC e mettendo in relazione la Matematica con il Disegno Tecnico attraverso l'uso di due software, Geogebra e Calc di Open Office, e la presentazione finale degli stessi lavori attraverso l’utilizzo di Power Point o programma similare. Si cercherà di effettuare il ripasso degli argomenti già svolti sia con il metodo tradizionale (esercizi alla lavagna o sul quaderno) e sia con un metodo alternativo fatto di piccole “sfide” e “giochi di matematica” in modo da stimolare anche i più svogliati. Si proporrà alla classe un approccio nuovo, interattivo e dinamico con la Geometria e l’Algebra, con i concetti di costruzione non solo con riga e compasso, con le entità fondamentali, gli algoritmi di costruzione essenziali e via discorrendo senza l’utilizzo di fogli, matite e tantomeno strumenti da disegno. Nel campo del disegno tecnico e geometrico (grafica vettoriale) la tecnologia ha fatto passi da gigante e non sfruttarne le potenzialità ci porta a stare qualche passo indietro rispetto a chi con la tecnologia interagisce tutti i giorni. Lo scopo del progetto tuttavia non è quello di abbandonare completamente i fogli da disegno o la carta e penna, perché un po’ di sana manualità fa sempre bene, ma far si che il foglio diventi l’eccezione e non la regola e che l’alunno, stimolato dall’uso del PC si eserciti con maggiore assiduità a casa. GeoGebra è un software ideale per l'apprendimento della geometria, ma anche dell’algebra e dell’analisi. E’ un software dinamico di geometria analitica che si focalizza particolarmente sulla visione e l’utilizzo didattico e quindi di apprendimento soprattutto nella scuola. E’ un sistema di geometria dinamica con il quale è possibile eseguire costruzioni con punti, vettori, segmenti, rette, coniche e funzioni e successivamente modificarle dinamicamente. Ma GeoGebra può anche gestire contemporaneamente variabili numeriche, vettori e punti, calcolare derivate e integrali di funzioni e dispone di comandi in linea per la costruzione e/o relazione di qualsiasi ente geometrico. La sua principale caratteristica sta nei suoi due “punti di vista”, quello puramente geometrico e quello algebrico-analitico. Questa simbiosi tra le due viste è probabilmente il maggior punto di forza del programma: un'espressione nella finestra algebra corrisponde a un oggetto nella finestra geometria e viceversa. Già questo dovrebbe far comprendere quanto potente possa essere nel suo utilizzo didattico. GeoGebra fa dell’interattività sugli oggetti geometrici un altro importante punto a suo favore tanto da spingere a praticarla come un test geometrico-visivo indispensabile (“test di trascinamento”), oltre che rendere la presentazione gradevolmente partecipativa. Per poter utilizzare GeoGebra ad un livello più che dignitoso nell’ambito della geometria di base che noi vogliamo affrontare, non occorre conoscere alla perfezione tutte le caratteristiche e potenzialità del software. Come ogni software che si rispetti anche GeoGebra ha il suo formato di file proprietario. Ogni disegno o costruzione geometrica realizzata può essere salvata in un file con estensione .GGB. Il file può essere riaperto per successive modifiche e poi risalvato o eventualmente può essere esportato in un formato diverso come ad esempio un file HTML da pubblicare su internet, un’immagine statica (PNG, EPS,…) o una GIF animata. Sono intrinsechi nella natura didattica di GeoGebra i concetti di comunicazione e condivisione. Ecco perché è stato costruito un apposito spazio web dove poter condividere i propri lavori. Su GeoGebraTube si possono visionare le costruzioni fatte da altri e, iscrivendosi, si può caricare anche il proprio materiale in modo da permettere agli interessati di visionarli, votarli e commentarli o anche solo semplicemente per avere uno spazio dove conservarli e poterli sempre avere a disposizione. CALC è un cosiddetto “foglio di calcolo” intuitivo e facile da imparare molto simile ad Excel ma differentemente da questo è gratuito. Le Procedure guidate permettono di scegliere e usare un'ampia gamma di funzioni avanzate all'interno dei fogli elettronici ma anche di ricreare quelle che sono le formule di Geometria o di Algebra che si incontrano durante le normali lezioni. L’idea del potenziamento sta nel ricreare le formule imparate a lezione e contemporaneamente ripassare gli argomenti già affrontati aprendo la mente dell’alunno e instradandola a un concetto di lavoro molto più ordinato e funzionale. Si cercherà di ricreare con CALC quello che attualmente si fa con carta, penna e calcolatrice cercando di dare all’alunno un metodo di lavoro nuovo e anche più divertente, dando più importanza al “come si fa” piuttosto che al “quanto fa”. Tutto il lavoro svolto verrà a fine anno, specialmente per le terze, integrato nella tesina da presentare all’esame con l’utilizzo di Power Point. Si prevede un modulo di 20 ore nella scuola secondaria di Ploaghe e 1 modulo di 20 ore nella scuola secondaria di Perfugas. Sarà svolto sia in orario curricolare che extracurricolare.

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AZIONE 3: GIOCANDO CON LA CHIMICA

1 TIPOLOGIA DI PROGETTO/ATTIVITA’ Laboratorio di Chimica in ambiente dedicato

RESPONSABILE/I DEL PROGETTO/ATTIVITA’ Professoressa Pulina Rossana e Sini Annalisa

DESTINATARI DEL PROGETTO - CONTESTO DI INTERVENTO Scuola sec.di I grado Perfugas classi 3^ in orario extracurricolare – modulo di 15 ore

COMPETENZE DISCIPLINARI E TRASVERSALI Saper lavorare in gruppo Saper svolgere un attività seguendo le indicazioni date Cooperare per raggiungere dei risultati comuni Collegare nuove informazioni ad alcune già possedute TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE (dalle IN2012: quali traguardi devono essere raggiunti per conseguire le competenze indagate?)

• L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.

• Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Padroneggiare concetti di trasformazione chimica; sperimentare reazioni (non pericolose) anche con prodotti chimici di uso domestico e interpretarle sulla base di modelli semplici di struttura della materia; osservare e descrivere lo svolgersi delle reazioni e i prodotti ottenuti. Realizzare esperienze quali ad esempio: soluzioni in acqua, combustione di una candela, bicarbonato di sodio + aceto.

CONTENUTI ATTIVITÀ PER NUCLEI TEMATICI Osservazione di preparati al microscopio Concetti sulle soluzioni e sulle reazioni chimiche Esperimenti di base sulle reazioni colorimetriche

GLI ELABORATI/ PRODOTTI DEL PROGETTO Prodotti concreti x presentazioni power point

METODOLOGIE – AMBIENTI DI APPRENDIMENTO x Lavoro di gruppo Lavoro individuale attività laboratoriale

STRUMENTI DI OSSERVAZIONE, DOCUMENTAZIONE, MISURAZI ONE E VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

scheda analisi e valutazione elaborati/prodotti

STRUMENTI DI VALUTAZIONE DEL PROGETTO numero dei partecipanti attenzione e gradimento dei partecipanti Maggio 2016/giugno 2016

DURATA DEL PROGETTO E ATTIVITA’ Maggio 2016/giugno 2016

AZIONE 4: FARE CORO A SCUOLA

Il progetto del CORO SCOLASTICO rappresenta, all’interno del Piano dell’Offerta Formativa, un efficace strumento formativo e di diffusione del linguaggio e della cultura musicale tra gli alunni, oltre che preziosa esperienza di scambio, arricchimento e stimolo delle potenzialità di ciascun alunno; che permette di riconoscerne e svilupparne le qualità, attraverso un canale comunicativo universale come quello musicale. Nell’ambito della immensa varietà di percorsi educativo-formativi possibili per gli alunni, la pratica vocale-musicale rappresenta una vera e propria strategia per un apprendimento ‘a tutto tondo’, ove vengono chiamate in causa la sfera emotiva, espressiva, comunicativa, sociale di ogni singolo individuo, e tutte insieme riconducono ad una crescita armoniosa dell’individuo stesso, che ne potrà trarre inconsapevole ed indiscutibile beneficio. Grazie alla pratica dell’espressione musicale, dell’esercizio mnemonico, linguistico, fonetico, attentivo e all’esperienza del fare insieme, l’attività di canto corale può aiutare concretamente a superare eventuali difficoltà (di linguaggio, di comprensione, sociali, ecc…) o rendere palesi e sviluppare particolari doti di sensibilità ed espressione musicale. Sono destinatari del progetto alunni di tutte le classi di scuola secondaria di Ploaghe e Perfugas.

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Quali obiettivi del “fare coro a scuola” OBIETTIVI FORMATIVI Sviluppo della percezione sensoriale Sviluppo della sfera affettiva ed emotiva Sviluppo delle capacità interpretative Sviluppo delle capacità espressive Potenziamento delle capacità comunicative Socializzazione Integrazione

OBIETTIVI COGNITIVI Impostazione della voce attraverso la pratica della respirazione fisiologica e del canto Miglioramento della coordinazione motoria laterale e bilaterale attraverso la pratica ritmica, anche con l’uso di semplici strumentini ritmici e/o melodici Miglioramento delle capacità linguistiche (pronuncia, scansione ritmica delle parole, eventuale approccio con le lingue straniere, ecc…) OBIETTIVI METACOGNITIVI Sviluppo della capacità di attenzione e concentrazione Sviluppo delle capacità mnemoniche Conoscenza e consapevolezza nella gestione della fisicità (capacità di autocontrollo e di uso del corpo) a fini espressivi. Nel tempo dedicato alla pratica corale con il gruppo classe, verranno proposti brani monodici e polifonici a due o più voci. Verranno evidenziati ed elaborati diversi stili corali e come si intendeva “fare coro” in diverse epoche storiche e culture. Inoltre, il potenziamento musicale verrà utilizzato, in qualità di elemento aggiuntivo e di supporto, nel lavoro annuale legato agli incontri educativo-formativi inerenti alla programmazione educativo-didattica delle classi. Il progetto prevede un saggio finale che sarà realizzato in occasione della manifestazione “Monumenti aperti” a Ploaghe e alla conclusione dell’anno scolastico nella sala congressi a Perfugas. Si prevede un modulo di 20 ore presso la scuola secondaria di Perfugas e 1 modulo di 20 ore presso la scuola secondaria di Ploaghe in orario curricolare ed extracurricolare.

AZIONE 5: LABORATORI PLURILINGUE FRANCESE-ITALIANO Il percorso di potenziamento linguistico mira a sviluppare e rinforzare le competenze comunicative e rendere più accurata la produzione orale attraverso l’utilizzo del francese in un continuo confronto con la lingua materna. Questa continua connessione, questa trasversalità tra le due lingue e culture, questo incrociarsi di saperi, permetterà di ripassare, potenziare e acquisire varie competenze e contenuti: Lessico, usi e costumi, grammatica, ortografia, fonetica, morfologia, sintassi. L’utilizzo della fonetica sarà un efficace ausilio per far conoscere e interiorizzare le regole di pronuncia, favorendo così una migliore produzione orale da parte dell’apprendente, il quale, una volta acquisite tali regole, potrà autonomamente leggere e pronunciare più correttamente un enunciato. Mettendo l’apprendente al centro del suo processo di acquisizione e rendendolo parte attiva di questo percorso, sarà egli stesso ad auto-correggersi e a sviluppare un’interlingua sempre più vicina al livello previsto nella lingua di arrivo. MOTIVAZIONE DELL’INTERVENTO -Acquisizione di una competenza linguistica e comunicativa da raggiungere attraverso lo sviluppo delle quattro abilità di base: capire ascoltando, parlare, leggere e scrivere. -Formazione umana, sociale e culturale mediante il contatto con altre realtà -Educazione al cambiamento, poiché ogni lingua riflette le modificazioni culturali della comunità che la utilizza -Ampliamento della riflessione sulla propria lingua e sulla propria cultura attraverso l'analisi comparativa con una lingua e cultura diverse.

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FINALITA’ 1. Sviluppare e migliorare negli alunni la familiarità e l’uso della lingua francese per consolidare e approfondire la pratica orale delle funzioni comunicative apprese in classe 2. Migliorare la comprensione e l’espressione orale con particolare attenzione all’impiego di una pronuncia e intonazione corrette 3. Migliorare la fluidità 4. Saper applicare le corrette funzioni comunicative in base al contesto 5. Imparare a sostenere una conversazione su argomenti riguardanti la sfera personale e quotidiano 6. Arricchire il lessico ed utilizzare modi di dire ed espressioni di uso comune e quotidiano 7. Favorire la conoscenza della cultura e civiltà del paese di cui si studia la lingua OBIETTIVI Saper individuare le strutture grammaticali al fine di saperle utilizzare nella produzione scritta e orale Saper comprendere ed esporre in modo chiaro i brani analizzati relativi alla civiltà della lingua studiata in preparazione all’esame di Stato. Saper comprendere e sostenere una conversazione di carattere generale in lingua METODOLOGIA Premesso che le motivazioni all'apprendimento variano da classe a classe, alcuni principi fondamentali valgono comunque per tutti i tipi di classe primo fra tutti, quello di cercare di rapportare il proprio insegnamento agli alunni con i quali di volta in volta ci si trova ad interagire, usando i loro interessi, le loro conoscenze, le loro esperienze come punti di forza sui quali agganciare i contenuti dell'insegnamento. Lo svolgimento delle attività in tutte le classi, mirerà soprattutto all’acquisizione di una competenza comunicativa. L'Approccio comunicativo è essenziale perché è basato su vari tipi di interazione (tra mente e linguaggio, tra studente e insegnante, tra studenti e studenti, tra studenti e testi) e crea un atteggiamento di curiosità da parte degli studenti posti in situazioni in cui è necessario comunicare. Le strategie e la metodologia adottate saranno:

8. visione film in lingua originale con relativo dibattito 9. lettura e analisi di testi autentici 10. ascolto canzoni con relativa analisi del testo 11. approccio comunicativo che stimoli la comunicazione degli studenti partendo da situazioni reali ed interessanti per gli adolescenti e induca a sviluppare abilità metacognitive per riflettere sulle strutture e funzioni della lingua utilizzate.

Si prevede di portare avanti un rafforzamento linguistico con particolare attenzione all’approfondimento dell'aspetto fonetico per una migliore accuratezza della produzione orale della lingua utilizzando materiale cartaceo diverso dal testo in uso es (Erickson Le francais facile) inoltre utilizzo di esercizi multimediali (Bonjour de France – Le point du flè ..supports didactiques et actualitè videos con l'ausilio di sezioni come Imparo sul web della Loesher servizi digitali sezione education Mondadori ed altri) testi di canzoni in lingua originale affontando produzione orale e la comprensione del testo scritto ,utilizzo di film o spezzoni di film in lingua francese sottotitolati e non, cartoni animati semplici su situazioni quotidiane . Il progetto sarà attuato nelle classi di scuola secondaria di Chiaramonti e Perfugas in orario curricolare ed extracurricolare

AZIONE 6: GLI ALLIEVI CICERONI Premessa Nelle giornate del 28 e 29 maggio 2016, in occasione della manifestazione “Monumenti aperti a Ploaghe” gli alunni delle sezioni dell’infanzia di Ploaghe, delle classi 1^A, 1^ B, 2°, 2^B, 4^ B, 5^ A, 5^ B di scuola primaria di Ploaghe e della classi 1^A, 1^B, 2^A, 2^B, 3^A, 3^B di scuola secondaria di Ploaghe, in qualità di Apprendisti Ciceroni, si cimenteranno nella presentazione al pubblico di particolari aspetti dei monumenti aperti. Le modalità con cui i ragazzi presentano i monumenti ai visitatori possono essere così sintetizzate: 1) gli studenti, dislocati in alcuni punti chiave, illustrano particolari aspetti del monumento (per es. un affresco, un quadro, uno stemma...) 2) gli studenti accompagnano piccoli gruppi di visitatori lungo un itinerario prestabilito 3) gli studenti illustrano il lavoro di ricerca sul monumento, svolto a scuola, presentando cartelloni, schede, approfondimenti. Obiettivi Promuovere e sensibilizzare alla ricerca e allo studio del patrimonio artistico e culturale locale e italiano; approfondire la conoscenza dei monumenti locali realizzando uno studio su uno o più aspetti di essi;

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coinvolgere gli alunni nella realizzazione di un progetto dentro e fuori dall’aula creando una pluralità di ambienti di apprendimento, di situazioni autentiche e reali di apprendimento ovvero introdurre la realtà a scuola; cimentarsi in veri e propri compiti autentici in cui gli alunni dimostrano cosa sanno fare con ciò che sanno. Fasi di realizzazione Il progetto "Apprendisti Ciceroni" si articola in più fasi:

- individuazione da parte della del comune di Ploaghe del luogo o dell'aspetto del monumento (sala, quadro, scultura, arredo...) da proporre alla scuola quale oggetto di studio

- individuazione della classe da coinvolgere attraverso i consigli di classe - Distribuzione dei monumenti alle classi - lavoro in classe e fuori dalle aule, condotto dall'insegnante con l’eventuale supporto di figure e

esperti locali per realizzare lo studio dell'opera in un'ottica interdisciplinare, approfondendo pertanto gli aspetti relativi a storia, arte, letteratura, natura, geografia, ecc…

- prova sul campo per verificare la preparazione e l’organizzazione degli studenti - illustrazione dell'opera al pubblico da parte degli studenti nelle giornate appositamente individuate

(28-29 maggio). - eventuali esposizioni al pubblico del lavoro di ricerca svolto in classe.

Tempi/organizzazione I tempi di realizzazione del progetto sono limitati al mese di maggio. Organizzazione degli interventi delle varie classi nelle giornate dedicate ai monumenti aperti Flessibilità organizzativa e didattica con precisa disposizione dirigenziale Il progetto

AZIONE 7: GLI ALUNNI IN CATTEDRA

Il progetto ha lo scopo di coinvolgere gli alunni in un’ attività che va oltre la normale lezione in aula, che diventa, in questo caso, propedeutica alla realizzazione del progetto stesso. La messa in atto di una rappresentazione teatrale, nel corso della quale gli allievi andranno a sostituirsi ai docenti, riproducendo alcune situazioni tipo, non è altro che l’ultimo tassello di una serie di passaggi per i quali dovranno dimostrare di possedere capacità di osservazione, di interpretazione e di descrizione, anche in forma scritta, attraverso la realizzazione di un copione. Il progetto, inoltre, si lega perfettamente al programma svolto nelle discipline letterarie: il passaggio dalla Commedia dell’Arte al teatro goldoniano, il genere comico, l’uso della satira e il tema della censura. DESTINATARI: tutte le classi della scuola secondaria di Perfugas. COMPETENZE DISCIPLINARI E TRASVERSALI

- Rispetta i tempi e i turni di parola; - Sceglie le tecniche e i linguaggi più adeguati.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE - L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità

dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; - Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi e

prodotti; - Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso; - Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli

interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguare. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

- Realizzare scelte lessicali adeguate in base alla situazione comunicativa, agli interlocutori e al tipo di testo;

- Descrivere oggetti, luoghi persone e personaggi, esporre procedure selezionando le informazioni significative in base allo scopo e usando il lessico adeguato all’argomento e alla situazione;

- Utilizza diverse tecniche osservative per descrivere, con un linguaggio verbale appropriato, gli elementi di un contesto reale.

CONTENUTI - La riforma goldoniana del Teatro; - Il genere comico e i suoi meccanismi: la parodia e la caricatura; - L’uso della satira, il tema della libertà e della censura.

METODI - Modalità interattive; - Lavoro di gruppo; - Lavoro individuale;

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- Role playing; - Drammatizzazione; - Simulazioni.

MODALITÀ DI LAVORO Nella prima fase del progetto si andranno a individuare gli alunni che mostrano particolare propensione per la drammatizzazione, attraverso una selezione sotto forma di provini. Successivamente gli alunni selezionati, con la collaborazione dei compagni, dovranno elaborare un copione che verrà messo in scena nel corso della rappresentazione. COMPITI DI PRESTAZIONE

- L’alunno dovrà essere in grado di realizzare un copione completo di dialoghi e descrizione della scena;

- Si dovrà calare nei panni di un docente ed essere in grado di rappresentare una situazione concreta del proprio vissuto scolastico, attraverso un sapiente uso della parodia e della caricatura.

VERIFICHE Per la valutazione della prestazione si terrà conto dei seguenti elementi:

- Grado di partecipazione e serietà nello svolgimento del compito assegnato; - Grado di miglioramento rispetto alla situazione di partenza; - Rispetto delle consegne con particolare attenzione e cura per il dettaglio.

AZIONE 8: LA LIBERTÀ’ RELIGIOSA (artt. N. 8 e n. 1 9 della Costituzione Italiana) IL CONFRONTO TRA RELIGIONI NELLA STORIA, LE GUERRE DI RELIGIONE, I SIMBOLI E LA

TOLLERANZA. DESTINATARI: alunni classe 3^ B scuola secondaria Ploaghe

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Il progetto si inserisce nell’ambito delle iniziativa promossa dal gruppo giuridico “N. Bobbio, "2016: i ragazzi e la Costituzione, impariamo la legalità", con l’obiettivo di diffondere la cultura della legalità tra i giovani.

FINALITA’ DEL PROGETTO

Il progetto si propone di coinvolgere gli alunni in uno studio attivo della Costituzione, affidato principalmente agli stessi alunni con il coordinamento degli insegnanti a loro volta affiancati da esperti del Gruppo Bobbio. L’obiettivo è quello di accompagnare la crescita degli studenti per supportare il loro divenire cittadini responsabili, consapevoli dei diritti e dei doveri insiti in ogni uomo, nella convinzione che la legalità non è una materia da insegnare con metodi tradizionali, ma una pratica di vita da acquisire sul campo con l'emulazione e la formazione quotidiana.

FASI DI ATTUAZIONE

Le attività saranno articolate in sette fasi:

1. presentazione del contesto storico in cui ha avuto origine il testo costituzionale; 2. approfondimento sulle caratteristiche fondamentali del testo della Costituzione Italiana; 3. approfondimento sugli artt. n.8 e n.19, relativi alla libertà religiosa; 4. ricognizione di varie fonti scritte e iconografiche, tratte dai libri di testo di Storia e di Antologia,

dai giornali, da internet, che testimonino l’evoluzione della libertà religiosa, a partire dalle guerre di religione in Europa, sino ai nostri giorni;

5. discussioni collettive sulle informazioni acquisite; 6. produzione individuale di elaborati di tipo riflessivo e argomentativo; 7. realizzazione di un elaborato conclusivo che sintetizzi il percorso didattico.

TEMATICHE DA SVILUPPARE L’argomento prescelto relativo alla “Libertà religiosa” affermata nella Costituzione Italiana, implica la trattazione di varie tematiche ad essa afferenti, quali:

- le guerre di religione in Europa; - l’Illuminismo e la genesi del principio della “tolleranza”; - il contesto storico in Italia nella prima metà del XX secolo; - la genesi e le caratteristiche principali della Costituzione Italiana; - il contesto storico-sociale ai nostri giorni.

OBIETTIVI

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OBIETTIVO FORMATIVO: Acquisizione da parte degli studenti di un crescente senso di responsabilità civile e sociale, perché diventino concretamente cittadini attivi e consapevoli dei diritti e dei doveri insiti in ogni uomo. OBIETTIVI DIDATTICI

- Conoscere le caratteristiche fondamentali dei contesti storici analizzati; - Conoscere la genesi della Costituzione Italiana; - Saper reperire ed interpretare le fonti; - Saper analizzare in forma sempre più critica e personale il contesto storico-sociale attuale; - Saper verbalizzare in forma orale e scritta le informazioni acquisite; - Saper esprimere il proprio punto di vista.

METODOLOGIA

- Lezioni frontali - Visione di video significativi alla Lim - Brain storming - Ricerca di fonti

MEZZI - Libri di testo - Internet - Video - Giornali - lim

RISULTATI ATTESI - assunzione di un atteggiamento realmente civile, in ogni contesto e situazione; - essere in grado di esprimere il proprio punto di vista in modo coerente ed efficace, sempre nel

rispetto dei diritti altrui. COMPITI DI PRESTAZIONE/PRODOTTO FINALE

Le attività poste in essere nell’ambito del progetto saranno tese alla stesura di un elaborato conclusivo che rappresenti la sintesi di tutte le fasi del lavoro, evidenziando le conoscenze acquisite e le riflessioni personali degli studenti.

B04 OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI E TRASVERSALI

- Recuperare e consolidare la strumentalità di base particolarmente nella lettura, scrittura e calcolo - Progettare percorsi educativi e didattici che offrano pari opportunità di apprendimento a tutti gli

alunni mediante un'efficace personalizzazione e individualizzazione degli interventi pedagogico- didattici..

- Promuovere l’adozione di strategie didattiche innovative centrate sull’apprendimento e funzionali non alla trasmissione di conoscenze ma alla loro costruzione attiva, e alla maturazione di competenze autonomamente spendibili in contesti diversi di studio e di realtà

- Elevare il successo scolastico migliorando i livelli di apprendimento e gli esiti scolastici - Favorire la piena integrazione scolastica degli alunni - Acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità per favorire i processi di orientamento - Migliorare l'autostima - Acquisire un metodo di studio efficace e autonomia nei processi di apprendimento - Rendere gli alunni protagonisti dei proprio processo di apprendimento. - Migliorare la motivazione all'apprendimento, sviluppare le capacità attentive e di concentrazione - Promuovere una maggiore sensibilizzazione sui problemi dell’ambiente, della tutela e difesa del

territorio - Promuovere strategie didattiche e organizzative capaci di coinvolgere in apprendimenti significativi

gli alunni - professionalizzare gli interventi e realizzare una più efficace azione di sostegno ai processi di

integrazione e di successo formativo - Migliorare il collegamento tra i vari ordini di scuola per un' incisiva continuità verticale. - Rendere la scuola un polo di promozione educativa, culturale e sociale in raccordo col territorio e i

suoi bisogni. - Recuperare/consolidare/potenziare il dialogo educativo e formativo con le famiglie. - Consolidare e potenziare l’integrazione della scuola nel territorio.

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- offrire un sostegno e un punto di riferimento per i genitori con figli individuati dalla scuola come a rischio per un efficace orientamento e un supporto nella gestione emotiva del problema.

05 RISULTATI ATTESI – SCOPI DEL PROGETTO *

- ≥90% di alunni presenti ai laboratori extracurricolari

- ≥10% riduzione delle valutazioni insufficienti nelle discipline di

area linguistica e logico matematica

- ≥10% riduzione n. alunni nei livelli bassi di valutazione

- Riduzione dei provvedimenti disciplinari gravi vicino allo 0%

- ≥80% dei docenti coinvolti nella formazione;

- ≥100% di azioni formative coerenti con le problematiche

- ≥70% di coinvolgimento delle famiglie nel progetto

- ≥90% di genitori soddisfatti del progetto

- ≥90% di studenti soddisfatti del progetto

- ≥90% di docenti soddisfatti del progetto Pertanto si attende:

- Un aumento del livello di autostima e della motivazione ad apprendere

- una maggiore integrazione degli alunni H, DSA e a forte rischio di insuccesso scolastico all’interno delle classi

- un maggiore uso di strategie didattiche innovative alternative centrate sull’apprendimento

- un maggiore uso della multimedialità nella classi - aumento della percentuale di risposta positiva, didattica e

organizzativa, dei docenti ai bisogni formativi degli alunni - una maggiore integrazione degli interventi fra tutti gli attori

coinvolti nei processi di formazione - aumento della percentuale di famiglie più attente alle

problematiche scolastiche dei loro figli e di partecipazione attiva alla vita della scuola – aumento della consapevolezza del loro ruolo genitoriale

- una maggiore condivisione delle scelte e iniziative scolastiche fra docenti e genitori e una maggiore cooperazione nel raggiungimento di obiettivi comuni

- un miglioramento del clima scolastico fra le varie componenti:docenti, genitori, alunni

- una maggiore integrazione della scuola nel territorio (maggior numero di contatti e incontri, di collaborazioni e iniziative progettate e realizzate in sinergia)

B06 COLLEGIALITÀ – LIVELLO DI DETTAGLIO Descrizione del livello di collegialità assunto nella progettazione e previsto nell’attuazione e periodicità degli incontri di programmazione:

Il progetto è stato elaborato da un gruppo di progetto costituito dal dirigente scolastico, dai suoi collaboratori nei diversi plessi e dai coordinatori di classe/interclasse/intersezione. I percorsi progettuali sono stati proposti all’interno dei consigli di Classe/interclasse/intersezione con il

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contributo di docenti e genitori. Il progetto, pertanto, si collega e si integra nella complessiva struttura collegiale di progettazione e programmazione. Il progetto “Gli allievi ciceroni” è inserito nel più ampio progetto cittadino ploaghese “monumenti aperti”. Si è costituito, perciò, un gruppo di lavoro misto comprendente dirigente, responsabili di plesso, amministratori comunali, genitori e altre figure rappresentanti di associazioni cittadine. Sulla base delle reali esigenze formative degli alunni, i docenti singolarmente o per gruppi disciplinari hanno predisposto per le classi coinvolte schede progettuali specifiche articolate in obiettivi, contenuti, attività, metodologie, competenze, modalità di verifica e valutazione, risorse, tempi e collegamenti con il territorio che sono confluite in parte nel presente progetto. Particolarmente efficace si è rivelata l’azione del Nucleo Interno di valutazione/autovalutazione (NIV) e quella della funzione strumentale per l’inclusione nell’individuazione delle priorità dell’istituto e dei reali bisogni formativi, nel predisporre adeguati strumenti di valutazione e di monitoraggio. Il presente progetto è stato presentato, discusso e approvato all’unanimità dal collegio dei docenti. Il consiglio d’Istituto ha accolto e approvato il progetto all’unanimità. Nella fase esecutiva, vista la complessità di realizzazione del progetto, è previsto l’ampliamento del livello di collegialità con il coinvolgimento, con compiti e funzioni differenti, di tutti gli organi scolastici. Il Dirigente Scolastico e il DSGA hanno curato il piano finanziario e la fattibilità del progetto

Cronogramma

Attuazione progetto anno scolastico 2015/16

Tempi

Principali attività previste

1° fase Maggio 2016

Eventuale rimodulazione del progetto in base al finanziamento concesso, attività di coordinamento e programmazione del gruppo di progetto coordinato dal dirigente scolastico, analisi del contesto e assegnazione delle risorse, coinvolgimento di altri soggetti nel territorio, coinvolgimento dei consigli di classe/interclasse/intersezione e dei docenti, definizione dei percorsi e dei gruppi di lavoro, l’analisi dei contenuti e delle attività, Informazione e coinvolgimento delle famiglie.

2° fase Maggio/giugno 2016

Attuazione degli interventi, Monitoraggio di processo e Valutazioni in itinere con adeguamento degli interventi alle situazioni. Acquisto materiali e strumenti, interventi specifici sul territorio, coinvolgimento di genitori e altre figure del territorio.

3° fase Giugno/agosto 2016

Conclusione degli interventi, Monitoraggio, valutazioni finali e globale. Rendicontazione.

B07 AUTOVALUTAZIONE Modalità di valutazione dell’apprendimento alternative o integrative rispetto a quelle tradizionali

Il progetto è pensato all’interno di una didattica per competenze.

Oggetto di valutazione sono gli apprendimenti, ovvero le conoscenze e le abilità, il comportamento e, soprattutto, le competenze. Valutare conoscenze e abilità vuol dire accertare ciò che l’alunno sa e sa fare, valutare competenze significa accertare non ciò che l’alunno sa, ma ciò che sa fare con ciò che sa. Esiste, quindi, un significativo rapporto tra conoscenze, abilità e competenze. Le competenze includono le conoscenze e le abilità. Tuttavia la competenza è qualcosa di più che la somma delle abilità e delle conoscenze. La competenza è la capacità di risolvere un problema, di eseguire un compito rielaborando le proprie conoscenze e abilità in contesti diversi. La competenza presuppone una relazione dinamica tra i prodotti dell’apprendimento, ovvero ciò che si apprende (le conoscenze e le abilità), e i processi dell’apprendimento, cioè come si apprende. La valutazione della competenza, pertanto, è un’operazione complessa che esige punti di vista diversi: soggettivo, oggettivo e intersoggettivo. Il soggettivo appartiene all’alunno. E’ tutto ciò che riguarda il significato che egli da alla sua esperienza di apprendimento, la percezione della sua adeguatezza al compito, la sua capacità di rispondervi, come si osserva e giudica, le intenzioni che lo hanno guidato nello svolgere l’attività, le emozioni o gli stati affettivi provati. Sono aspetti del processo di apprendimento che possono essere rilevabili solo con strumenti di

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autovalutazione . Il punto di vista oggettivo si riferisce alle evidenze osservabili in rapporto al compito e alle prestazioni da svolgere, ai problemi da risolvere, alle conoscenze e abilità che la competenza richiede. E’ ciò che si rivela nell’esperienza concreta. La prospettiva intersoggettiva si riferisce al sistema delle attese, implicite o esplicite, espresse dal contesto sociale (docenti, genitori, compagni, ecc..) in rapporto alle capacità del soggetto di rispondere in modo adeguato al compito richiesto.

Fra gli strumenti di autovalutazione sarà utilizzata particolarmente la narrazione del percorso cognitivo compiuto. Si tratta di far raccontare allo stesso alunno quali sono stati gli aspetti più interessanti per lui e perché, quali sono state le difficoltà che ha incontrato e in che modo le abbia superate, fargli descrivere la successione delle operazioni compiute evidenziando gli errori più frequenti e i possibili miglioramenti e, infine, far esprimere l’autovalutazione non solo del prodotto, ma anche del processo produttivo adottato. La valutazione attraverso la narrazione assume una funzione riflessiva e metacognitiva nel senso che guida il soggetto ad assumere la consapevolezza di come avviene l’apprendimento. Altri strumenti sono rappresentati dalle riflessioni e giudizi più o meno strutturati sulle proprie prestazioni e sull’esperienze vissute.

Per quanto riguarda le evidenze empiriche, oggettiv e saranno utilizzate le prove di verifica “classiche” per accertare l’acquisizione delle conoscenze e abilità. Poi, i compiti autentici che si identificano nella richiesta rivolta allo studente di affrontare e svolgere compiti reali o vicini alla realtà. Sono compiti di prestazione che manifestano ciò che un soggetto sa fare con il suo sapere cioè la competenza (fare il cicerone, fare finta di essere un docente, essere un corista, ecc…) . Un altro strumento è rappresentato dalla Selezione di lavori, prodotti, elaborati esempla ri (disegni, relazioni, cartelloni, ecc…) realizzati all’interno dei vari percorsi progettuali che, analizzati, ne sollecitano la lettura critica. Infine le rubriche di valutazione: sono strumenti per descrivere i profili di competenza che si rivelano nelle prestazioni. Fra li strumenti che mirano a cogliere il punto di vista intersoggettivo, vi sono in primo luogo, le osservazioni sistematiche dei docenti attraverso griglie o protocolli strutturati, semistrutturati o non strutturati e partecipati; poi i commenti, i questionari intesi a rilevare le percezioni di altri soggetti in particolare i genitori.

B08 IDONEITÀ DEGLI STRUMENTI

Scelte metodologiche, uso dei materiali didattici e delle risorse tecnologiche (soggetti decisori e criteri utilizzati)

Principi metodologici di base

- Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni - Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità - Favorire l’esplorazione e la scoperta - Incoraggiare l’apprendimento collaborativo - Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere - Realizzare attività didattiche in forma di laboratori

Linee di intervento didattico privilegiate - Ridurre il più possibile le lezioni con spiegazioni orali, di tipo frontale, prolungate nel tempo - Rendere l’alunno consapevole e partecipe del percorso didattico che deve compiere - Svolgere una lezione introducendo pochi concetti per volta, seguiti da esemplificazioni pratiche

(esercizi alla lavagna, visioni di foto, filmati, esempi) - Evitare lezioni con troppi temi vuoti che possono favorire la perdita di concentrazione - Prediligere attività di apprendimento cooperativo in classe o in gruppo - Promuovere, di frequente, attività di tutoring, in coppia o in gruppo - Favorire l’operatività e lo studio delle discipline dirette - Introdurre nuovi argomenti di studio partendo dalle conoscenze pregresse, già affrontate

Particolari strategie ed iniziative didattiche di s viluppo e potenziamento

- Realizzare attività individuali e di gruppo con incarichi e compiti più complessi - Stimolare alla critica e alla riflessione - Sviluppare processi di autovalutazione dei risultati conseguiti nelle attività svolte - Stimolare alla ricerca di soluzioni originali anche in situazioni non note - Realizzare prodotti che richiedono competenze interdisciplinari e multidisciplinari - Attività per approfondire conoscenze, abilità, competenze - Attività didattiche da svolgere in gruppo - Attività ed esercitazioni laboratoriali

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- Attività didattiche da svolgere all’esterno della scuola - Uso delle nuove tecnologie: laboratori informatici, LIM d’aula, uso di software specifici

Particolari strategie ed iniziative didattiche per il recupero e il consolidamento

- Compiti semplificati, graduati e differenziati - Semplificare le conoscenze più complesse usando linguaggi e concetti facili - Fornire indicazioni chiare sulle procedure da seguire, anche con una scaletta dei punti da

svolgere - Gratificazione (rinforzo) anche dei minimi risultati o piccoli traguardi conseguiti - Uso del modelling - Usare strumenti compensativi e misure dispensative per facilitare l’apprendimento - Incoraggiare l’alunno e promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere - Sviluppare processi di autovalutazione dei risultati conseguiti nelle attività svolte - Allungamento dei tempi di acquisizione dei contenuti disciplinari - Attività di recupero per acquisire livelli minimi di competenza previsti dal percorso di studio - Attività per approfondire conoscenze, attività, competenze - Attività didattiche da svolgere in coppia con un tutor - Attività didattiche da svolgere in piccolo gruppo - Attività ed esercitazioni a carattere pratico da svolgere in laboratorio - Attività didattiche da svolgere all’esterno della scuola - Uso delle nuove tecnologie: laboratori informatici, LIM d’aula, uso di software specifici

B09 PROGETTI IN RETE (nel caso di progetto presentato da scuola capofila o di azioni concordate con altre scuole o enti) Tipo di coinvolgimento ipotizzato, azioni e tempi concordati

B10 RESPONSABILITÀ: INDIVIDUAZIONE SOGGETTI Attività/ soggetti (specificare le azioni di ogni soggetto, individuale o collegiale: amministrative, Gestionali, organizzative, didattiche …)

Docenti: verificano la situazione disciplinare, rilevano le carenze specifiche, i bisogni degli allievi, collaborano alla progettazione dell'intervento, realizzano concretamente l'intervento,Verificano in itinere e concordano l'adeguamento delle attività a seconda delle risposte degli allievi. Consiglio di inter/Sezione/classe: verifica la situazione didattico-disciplinare e socio-affettiva della classe, coordina il progetto a livello di inter/sezione/classe, progetta e pianifica interventi e correttivi in itinere, valuta i risultati finali. I collaboratori Scolastici garantiscono l’apertura-chiusura dei locali in orari in orario aggiuntivo pomeridiano. Supportano il lavoro dei docenti e delle alunni. I genitori sostengono la motivazione dei figli supportando l’intervento dei docenti; partecipano attivamente alla realizzazione delle attività Il nucleo interno di valutazione/autovalutazione (NIV): cura e predispone gli strumenti del monitoraggio e della valutazione dei processi e dei risultati La FS per l’Inclusione : esamina l’andamento degli interventi sui disabili, visiona la documentazione, individua strategie comuni di intervento per l’integrazione; La FS Informatica, multimedialità e nuove tecnologie: offre consulenza, assistenza e supporto ai docenti nell’utilizzo di procedure informatiche e nella digitalizzazione del materiale didattico I rappresentanti del territorio svolgono con gli operatori della scuola azioni di analisi, progettazione e sostegno delle attività progettuali.

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Il collegio dei docenti verifica l’andamento complessivo dell’azione didattica per verificarne l’efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati e propone le opportune misure per il miglioramento delle attività progettate. Esprime una valutazione finale sul progetto. Il consiglio di Istituto verifica l’attuazione del progetto sulla base delle linee d’indirizzo del POF e sul piano finanziario e contabile. Esprime una valutazione finale Il DSGA cura la gestione finanziaria e contabile del progetto. Il gruppo di progetto supporta il dirigente nelle attività di progettazione, coordinamento, organizzazione e gestione del progetto nella sua globalità Il Dirigente Scolastico esercita le funzioni di coordinamento, direzione, organizzazione delle attività. Svolge le operazioni di controllo, di valutazione e rendicontazione.

RISORSE UMANE COIVOLTE

DIRIGENTE SCOLASTICO x SI NO

GRUPPO DI PROGETTO x SI NO

DOCENTI CURRICOLARI x SI NO DOCENTI DEL POTENZIAMENTO X SI NO

FUNZIONI STRUMENTALI x SI NO

PERSONALE TECNICO SI x NO

PERSONALE AMMINISTRATIVO x SI NO

COLLABORATORI SCOLASTICI x SI NO GENITORI X SI NO

B11 MONITORAGGIO E’ stato costituito un gruppo di valutazione? x SI NO

Modalità di monitoraggio e di valutazione del processo

STRUMENTI OPERATORI INDICATORI DESCRITTORI

Partecipazione alle attività

-Numero di presenze effettive alle attività extrascolastiche -Sentirsi capace nelle attività di studio -Soddisfazione per i risultati raggiunti -Interesse alle attività -il Sentirsi gratificato -Desiderio di ripetere l’esperienza -coinvolgimento delle famiglie

- registro strutturato per ciascun laboratorio, in modo da consentire la rilevazione della frequenza, delle attività svolte e degli esiti conseguiti - questionari di soddisfazione alunni, genitori, docenti -prove di Verifiche degli apprendimenti - compiti autentici - prodotti e/o elaborati con schede di analisi -griglie di osservazione - rubriche di valutazione -narrazioni e riflessioni - analisi e riflessioni Focus group

-Nucleo interno di valutazione (NIV) -docenti coinvolti -consigli di classe -collegio docenti -consiglio istituto -dirigente scolastico - gruppo di progetto

Inserimento nel gruppo e relazioni

-il Sentirsi accettato o rifiutato dai compagni, sia durante le attività scolastiche sia durante le attività extrascolastiche - rispetto delle regole, rispetto dei ruoli , dei compiti e delle consegne - lo stare bene con i docenti o altri adulti

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Qualità dell’insegnamento

-Comprensione delle proposte -Difficoltà a svolgere attività e compiti -Percezione di utilità delle attività svolte -uso di strategie didattiche innovative alternative centrate sull’apprendimento

Aspetti Organizzativi

-Durata, Orari e periodo di attuazione Coordinamento e adeguatezza delle strutture e attrezzature Rapporti con gli enti/associazioni esterni Rapporti genitori-scuola

I risultati scolastici

-possesso delle strumentalità di base -livello delle prestazioni degli alunni in tutte le altre discipline -Qualità dei prodotti e degli elaborati -Modalità di apprendimento

La rendicontazione e il bilancio sociale del progetto

Azioni -Spiegare e chiarire agli utenti obiettivi, risultati e ricadute sociali del progetto -Giustificare l’attività svolta alla luce degli obiettivi e delle risorse -coerenza tra risultati raggiunti ed interessi, esigenze -Rapporto costo/ benefici -possibilità di implementazione del progetto - Pubblicazione e divulgazione del bilancio sul sito della scuola - raccolta delle osservazioni degli utenti mediante un questionario di valutazione del bilancio sociale sul sito della scuola

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B12 AZIONE DI FORMAZIONE Formazione dei docenti partecipanti, coerente con le attività previste dal progetto: tematiche, tempi e durata

Nell’istituto, all’interno del Piano di miglioramento (PDM), si stanno attuando due percorsi formativi:

1) “Ricerca-Azione per una didattica della matemati ca innovativa e in verticale” Si tratta di un progetto in rete degli istituti comprensivi di Perfugas (scuola capofila), di Badesi, di Aggius, di Calangianus e della scuola dell’infanzia Paritaria “Maria Assunta di Tempio che comprendono un vasto territorio di 19 comuni. Denominato “Ricerca-Azione per una didattica della matematica innovativa e in verticale”, verte sul curricolo di matematica e si svolgerà, in forma di ricerca-azione, tra i mesi di febbraio 2016 e dicembre 2016 coinvolgendo i docenti di scuola dell’Infanzia, primaria e secondaria di 1° grado degli istituti in rete. Il corso affronterà, con modalità di lezione interattiva collettiva e laboratoriale, individuale o di gruppo, e con attività di accompagnamento di fasi sperimentali realizzate con i supporto dei formatori, i seguenti temi: a) ambito matematico: questioni elementari sull’apprendimento della matematica-approfondimento su argomenti di interesse dei corsisti b) ambito didattico-metodologico: progettazione del curricolo di matematica - la trasposizione didattica: dal curricolo alla sua messa in opera nella pratica - analisi e gestione di situazioni didattiche c) ambito pratica didattica di innovazione: riflessione sulle pratiche abituali; sperimentazione e accompagnamento in presenza e a distanza di attività sperimentali realizzate dai corsiti nelle proprie classi

22)) “Educazione linguistica plurilingue: ffoorrmmaazziioonnee ee iinnttrroodduuzziioonnee ddeell llaa ll iinngguuaa ssaarrddaa nneell ccuurrrr iiccoolloo ddeell llee ssccuuoollee ddeell ii cciicclloo ee ppeerr ii ll ssuuoo uussoo vveeiiccoollaarree ccoommee ll iinngguuaa ddii iinnsseeggnnaammeennttoo””

Il progetto, che coinvolge solo il nostro istituto, si articola lungo un percorso triennale in coerenza con la pari durata del P.T.O.F. prevista dalla legge n. 107/2015 (Riforma della scuola). Nella prima annualità, partendo dall’a.s. 2015/16, si prevede una formazione di base da considerare come propedeutica rispetto all’introduzione della lingua sarda nell’anno scolastico immediatamente successivo. Nella seconda e nella terza annualità si prevede una formazione in progress unita a misure di accompagnamento e rinforzo. Il progetto punta ai seguenti obiettivi: Acquisire padronanza della lingua minoritaria (sardo logudorese e gallurese) e una buona conoscenza di altre varietà regionali (sardo logudorese, sassarese); Maturare conoscenze storico – linguistiche relative alla lingua minoritaria; conoscere aspetti metodologici dell’insegnamento/apprendimento delle lingue minoritarie con particolare riferimento alla modalità CLIL; Formare un gruppo di insegnanti capaci di trasmettere, nel contesto scolastico e nel più ampio contesto sociale, il rispetto per le lingue minoritarie come fattore di autostima e promozione delle realtà subregionali e locali; valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale del proprio territorio. Altre iniziative formative:

- Incontri seminariali rivolti a docenti e genitori su autismo e DSA organizzati dall’istituto comprensivo di Perfugas in collaborazione con il Comune di Ploaghe;

- Seminari rivolti agli insegnanti e ai genitori del Comune di Perfugas sul Cyberbullismo (progetto Cyber Picaro) in collaborazione con l’associazione Babele di Castelsardo;

- In collaborazione con la ASL di Sassari, incontri formativi dei docenti della scuola secondaria di

Perfugas con gli esperti del SERD al fine di “formare correttamente e migliorare le conoscenze sugli abusi e i maltrattamenti sui minori; migliorare la conoscenza del concetto di cura; informare sulle caratteristiche “tipiche” delle famiglie e dei genitori abusanti e/o maltrattanti; combattere i pregiudizi (il pedofilo non sempre appartiene al mondo esterno alla vita del minore); dare corretta informazione sui meccanismi giuridici legati alla segnalazione e all’iter giudiziario; lavorare sulla componente emotiva dell’operatore e sui problemi che derivano dall’intervento”.

Esiste l’impegno alla formazione del 100% dei docen ti? X SI NO

B13 AZIONI PER LE FAMIGLIE E IL TERRITORIO Descrivere le azioni ed attività previste per e con le famiglie e/o con altre agenzie presenti nel territorio

Collaborazioni con agenzie del territorio:

- Comune di Ploaghe - Istituto Comprensivo S. Satta – A. Fais

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- Pro Loco Ploaghe - Parrocchia San Pietro Apostolo - Le associazioni culturali locali - Gruppo di lavoro docenti/genitori/ rappresentanti Comune Ploaghe/associazioni culturali - servizi sociali e scolastici dei comuni

Considerando fondamentale la collaborazione con le famiglie, che vede la nostra scuola impegnata da anni nella costruzione di UN PATTO EDUCATIVO imprescindibile per il successo formativo di ogni allievo, i genitori saranno coinvolti mediante:

� incontri con i docenti all’interno degli organi collegiali e in gruppi misti docenti/genitori/rappresentanti territorio per:

- condividere i percorsi da attivare - individuare le modalità di svolgimento dei percorsi progettati - verificare lo svolgimento dei percorsi e procedere ad eventuali correttivi

� informative sull’andamento dei percorsi attivati all’interno degli organi collegiali e mediante avvisi e comunicazioni sul sito della scuola e nell’area riservata del portale argo

� realizzazione brochure sui vari progetti; � coinvolgimento dei genitori in attività collaterali (realizzazione fiera del dolce e del giocattolo); � pubblicizzazione dei risultati conseguiti (pubblicazione sul sito rendicontazione e bilancio

sociale in relazione al progetto).

B14 TEMPO DI SVOLGIMENTO DELLE AZIONI PROGETTATE Indicare la percentuale delle ore di coinvolgimento dei docenti, da utilizzare per ciascun livello di scuola.

ORARIO CURRICOLARE

Scuola Infanzia

100 Scuola Primaria

50 Scuola sec. 1° grado

50

ORARIO EXTRACURRICOLARE

Scuola Infanzia

0 Scuola Primaria

50 Scuola sec. 1° grado

50

B15 AMPL. OFFERTA FORMATIVA – FLESSIBILITÀ – ORARIO EXTRACURRICOLARE RICONOSCIMENTO CREDITI FORMATIVI qualora si prevedano percorsi integrati e in orario aggiuntivo Parte delle attività e dei laboratori seguiti sono inseriti come crediti formativi nel certificato delle competenze degli alunni delle quinte della scuola primaria e delle terze della scuola secondaria di 1° grado. Ai docenti che partecipano al corso di formazione saranno certificate le ore di partecipazione, le attività e i contenuti affrontati e sarà consegnato uno specifico attestato di partecipazione. Modalità dell’integrazione delle attività progettuali con le attività curriculari della scuola Le attività progettuali sono inserite nel POF e nei curricoli disciplinari. Attraverso il presente progetto se ne propone l’ampliamento e il potenziamento con un significativo coinvolgimento del territorio. I laboratori proposti si prefigurano come azioni di continuità di determinati elementi del curricolo. In questo senso, per esempio, il progetto “coro a scuola” è parte integrante dei curricoli di educazione musicale; il progetto “gli allievi ciceroni” persegue l’obiettivo del POF di conoscenza del patrimonio storico artistico culturale del proprio territorio. . Le attività di recupero/consolidamento si svolgono durante le ore curricolari e i contenuti rientrano nei piani di lavoro annuali. I percorsi didattici proposti sono coerenti con le risultanze del RAV e con le conseguenti azioni del Piano di Miglioramento (PDM) di istituto rafforzandone le priorità, i traguardi e gli obiettivi di processo individuati. Interventi specifici per alunni disabili A livello di istituto

Sono stati costituiti il GLHI, il GLI, i GLHO Sono Stati nominati il referente GLHI, il Referente BES, il referente DSA

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Esistono accordi di programma e protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità con i comuni. Si stabiliscono procedure condivise di intervento sulla disabilità in collaborazione con i servizi sociali e il servizio educativo territoriale Si realizzano specifici attività di inclusione in collaborazione con altri enti e/o istituzioni: “gioco anch’io”, “la passeggiata critica”, ecc…. All’interno del progetto Rispetto alle attività didattiche tradizionali quelle essenzialmente laboratoriali rappresentano una modalità di lavoro che rende possibile comportamenti, relazioni, ruoli e processi che meglio si adattano e corrispondono alle esigenze dei diversi stili cognitivi e di apprendimento degli alunni, compresi quelli H, quelli con DES e quelli in situazione di svantaggio. Il laboratorio rappresenta, infatti, un luogo di produttività e di gratificazione individuale e collettiva. Gli alunni disabili sono inseriti in tutti i percorsi secondo le loro esigenze e potenzialità, tenendo conto delle problematiche specifiche che li riguardano, ma sempre in un’ottica inclusiva nelle attività della classe/gruppo di appartenenza.

Personalizzazione dei piani dell’offerta formativa

Il Piano dell’offerta formativa del nostro istituto dedica un sezione specifica all’inclusione e all’integrazione scolastica e indica, sulla base dei bisogni rilevati, le strategie e procedimenti personalizzati e individualizzati per favorire il processo di apprendimento e di maturazione degli alunni in disagio e le opportune strategie ed iniziative didattiche di sviluppo e potenziamento degli alunni di “fascia A – fascia alta ”. In questa direzione sono stati predisposti diversi modelli di Piani Educativi/Didattici indirizzati a singoli o gruppi di alunni: Piani educativi/didattici sottoscritti dai genitori per PEI/PEP redatti per gli alunni disabili PDP redatti per gli alunni DSA con certificazione PDP redatti per DES senza certificazione ma con diagnosi Piani educativi/didattici non sottoscritti dai gen itori PDP redatti per gruppi alunni BES Piani educativi/didattici non sottoscritti dai geni tori per gli alunni di fascia A” (n. 24 nell’istituto) E’ stato elaborato il PAI, che è parte integrante del POF, sono stati costituiti il GLI, il GLHI, i GLHO, il referente BES, il referente GLHI, il Referente DSA.

Nel Piano dell’offerta formativa è prevista la Ampliamento dell’offerta formativa

Il POF 2015/16 ha al suo interno la sezione dedicata all’ampliamento dell’offerta formativa contenente parte dei percorsi formativi inseriti nel presente progetto. Il collegio dei docenti delibera di inserire integralmente questo progetto all’interno di detta sezione arricchendo l’offerta formativa di ulteriori attività difficilmente realizzabili dalla nostra scuola viste la carenza di risorse finanziarie e, quindi, umane e materiali.

Flessibilità organizzativa e didattica

Sulla base dei docenti che hanno dato la disponibilità a realizzare il progetto, diversi laboratori, in particolare quelli di recupero/consolidamento, saranno attuati durante le ore curricolari ( curricolari per gli alunni ed extracurricolari per i docenti) per gruppi di alunni della stessa classe oppure dividendo gli alunni per gruppi di classi parallele (classi aperte). Si utilizzerà particolarmente il sistema incrociato di contemporaneità: il docente in orario extracurricolare interverrà sugli alunni bisognosi all’ora del docente in orario curricolare che a sua volta farà la sua azione di recupero extracurricolare nell’ora del primo docente). I gruppi, sulla base delle esigenze manifestate, in particolare nei plessi con una sola classe per anno scolastico, saranno formati con il sistema delle classi aperte in verticale (ad es. alunni della seconda con alunni della terza). Si prevedono percorsi modulari che potranno prevedere la compensazione per discipline e quindi variazioni di orario periodiche per portare a termine determinati tipi di lavori. Per la realizzazione dei laboratori sono previsti rientri di classi o gruppi di alunni con autorizzazione dei genitori.

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Per esigenze degli alunni e/o operative, non si escludono modalità organizzative plurisettimanali delle attività formative e dei servizi. Visto la tipologia di alcune azioni (per es. Gli allievi ciceroni) sono previste modifiche agli orari settimanali con spostamento delle lezioni al sabato sera e alla domenica con riposo settimanale al lunedì. Saranno previste, pertanto, fondamentalmente le seguenti forme di flessibilità:

- Flessibilità nell’articolazione delle classi/gruppi di alunni; - Flessibilità della quota oraria settimanale di attività laboratoriale - Flessibilità nella partecipazione dei docenti alla realizzazione delle attività. - Gli alunni - suddivisi per gruppi flessibili - parteciperanno ai percorsi formativi i

quali, a seconda della tipologia degli interventi, potranno essere attivati in orario pomeridiano. Gli alunni saranno impegnati in attività intensive o sistematiche.

Articolazione orario aggiuntivo extracurricolare

Nei plessi con le classi a tempo normale in orario antimeridiano, con la collaborazione delle famiglie e dei Comuni per i servizi scolastici connessi alle attività (trasporto, mensa, locali, materiali e strumentazione varia), sono previsti rientri pomeridiani per lo svolgimento di determinate attività (corsi di recupero/consolidamento, uscite e visite guidate nel territorio, manifestazioni teatrali, musicali). Le attività pomeridiane si svolgeranno di norma dalle ore 15.00 alle ore 18.00 con l’utilizzo di personale ATA. Sono previsti 1 o 2 rientri settimanali.

QUADRO C PIANO FINANZIARIO ANALITICO C01 RISORSE DA RICHIEDERE CON I FONDI MINISTERIALI PER LE AREE A RISCHIO

Spese personale docente (attività di docenza) 17.500,00

Spese personale docente (attività di non docenza) 1.015,00 Max 5%

Spese personale ATA coinvolto nel progetto 3.930,00

Spese personale esterno (mediatori culturali per tipologia B) Max 10%

Totale spese previste per le quali si chiede il finanziamento con i fondi per le aree a rischio

22.445,00

C02 ALTRE RISORSE MESSE A DISPOSIZIONE

Risorse messe a disposizione dall’istituzione scolastica o da altri soggetti ad integrazione del finanziamento ministeriale per il presente progetto

€ 15.859,39

C03 PRIMA ESPERIENZA

È LA PRIMA VOLTA CHE LA SCUOLA PRESENTA UN PROGETTO PER LE AREE A RISCHIO

SI X NO

C04 FINANZIAMENTI PER ALTRI PROGETTI RIGUARDANTI LO STESSO AMBITO DI INTERVENTO PER L’ANNO SCOLASTICO 2015-2016 FONDI F.A.S. SI x NO

FONDI DELLO STATO SI x NO

FONDI DELLA REGIONE SI x NO

FONDI DELLA PROVINCIA SI x NO

FONDI DEL COMUNE SI x NO

ALTRI FONDI SI x NO

C05 ELENCO DEI DOCENTI PARTECIPANTI (che hanno sottoscritto l’adesione)

N. TOTALE DEI DOCENTI PARTECIPANTI (che hanno sottoscritto l’adesione) 28

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N. DOCENTI PARTECIPANTI RIPARTITO PER LIVELLO Di ISTRUZIONE (che hanno sottoscritto l’adesione)

Scuola Infanzia

4 Scuola Primaria

12 Scuola sec. 1° grado

12 Scuola sec. 2° grado

0

ELENCO DEI DOCENTI PARTECIPANTI (che hanno sottoscritto l’adesione)

.

N Nome e cognome Ordine di scuola di

appartenenza 1. Andrea Meloni Scuola secondaria 2. Sabrina Mura Scuola secondaria 3. Antonella Scanu Scuola secondaria 4. Giovanna Cesaracciu Scuola secondaria 5. Gerolama Congiatu Scuola secondaria 6. Rossana Pulina Scuola secondaria 7. Annalisa Sini Scuola secondaria 8. Stefania Tugulu Scuola secondaria 9. Giovanna Sanna Scuola secondaria 10. Delia Garau Scuola secondaria 11. Tiziana Crosa Scuola secondaria 12. Daniela Tonzanu Scuola secondaria 13. Baingia Solinas Scuola Primaria 14. Tania Brozzu Scuola Primaria 15. Assunta Casu Scuola Primaria 16. Giovanna Maria Pinna Scuola Primaria 17. Maria Grazia Piga Scuola Primaria 18. Maria Maddalena Ziccheddu Scuola Primaria 19. Sandra Nieddu Scuola Primaria 20. Maria Immacolata Cossu Scuola Primaria 21. Piera Sini Scuola Primaria 22. Francesca Era Scuola Primaria 23. Giovanna Brandino Scuola Primaria 24. Giovanna Maria Mura Scuola Primaria 25. Maria Spano Scuola dell’Infanzia 26. Maria Grazia Busellu Scuola dell’Infanzia 27. Maria Antonia Solinas Scuola dell’Infanzia 28. Maria Salvatora Salis Scuola dell’Infanzia

ESTREMI DELLE DELIBERE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI E DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO

Progetto approvato nella seduta del collegio dei docenti del 05.05.2016 – Delibera n. 1 Progetto approvato nella seduta del consiglio di istituto del 05.05.2016 - Delibera n. 1 FIRMA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

Dott. Giovanni Carmelo Marras

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SCHEDA INFORMATIVA PROGETTI AREE A RISCHIO ISTITUZIONE SCOLASTICA

(scuola polo nel caso di reti tra istituzioni)

ISTITUTO COMPRENSIVO PERFUGAS

NOMINATIVO REFERENTE PROGETTO ROSSANA PULINA

INDIRIZZO POSTA ELETTRONICA REFERENTE [email protected]

ALTRI RECAPITI [email protected]

TIPOLOGIA PROGETTO A) Finalizzati a contrastare i fenomeni di dispersione scolastica e

l’emarginazione sociale

CICLO DI ISTRUZIONE 1° ciclo

TITOLO PROGETTO LIBERA (LA) MENTE

ALTRE ISTITUZIONI DELLA RETE Nessuna

SEDE Perfugas

DELIBERA COLLEGIO DOCENTI Delibera n. 1 del 05.05.2016

DELIBERA CONSIGLIO DI ISTITUTO Delibera n. 1 del 05.05.2016

NUMERO DOCENTI IN SERVIZIO 114

NUMERO DOCENTI ADERENTI 28

IMPORTO AMMISSIBILE 28.500,00

IMPORTO EROGABILE 22.445,00

FINANZIAMENTO ANNO 2013 O 2014

(se si è usufruito, specificare l'anno)

NO

MOTIVO MANCATO FINANZIAMENTO NESSUN PROGETTO PRESENTATO

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SCHEDA INFORMATIVA PROGETTI AREE A RISCHIO

TITOLO ISTITUTO SEDE IMPORTO

RICHIEST

O

TIPO DI

PROGETTO

PROVINCI

A

PROGETTO

CICLO N.

SCUOL

E

DOCENTI

ADERENT

I

FIN. 2013

O 2014

DELIBERA

COLLEGIO

DOCENTI

DELIBERA

CONSIGLIO

DI

ISTITUTO

NUMERO

DOCENTI

IN

SERVIZIO

25%

DOCENT

I

IMPORTO

AMMISSIBIL

E

IMPORTO

EROGABILE

MOTIVO

MANCATO

FINANZIAMENT

O

LIBERA

(LA)

MENT

E

ISTITUTO

COMPRENSIV

O

“S. Satta – A.

Fais”

PERFUGA

S 22.445,00

A) Finalizzati a

contrastare i

fenomeni di

dispersione

scolastica e

l’emarginazione

sociale;

SS PRIMO 14 28 NESSUN

O

Del. N. 1

del

05.05.201

5

Del. N. 1

del

05.05.201

5

114 28,5 28.500,00 28.500,00 Nessun progetto

presentato