Progetto “World Social Agenda”.Partecipanti: Barin Matteo, Coletto Andrea & Bortolato Edoardo.Azienda Agricola DUE CANALI di Rita Valente Via Pontecanale, 1135010 San Giorgio delle Pertiche (PD)Tel. e Fax 0499370206 e-mail: duecanali@libero.it

La visita alla casa del settantaquattrenne Antonio Cavinato e della sua moglie Rita Valente, residenti a San Giorgio delle Pertiche ci ha portato alla conoscenza dei prodotti ricavabili dall’agricoltura biologica.

Il sig. Cavinato Antonio, coniuge della titolare della ditta Due Canali, Rita Valente.

Fin dal nostro arrivo si sono dimostrati disponibili nell’accoglierci e nel spiegarci nei minimi particolari in che cosa consistesse il loro lavoro. E’ da parecchi anni che i due coltivano diversi prodotti biologici nel loro orto; sono (ed ecco il motivo della nostra scelta di andare a visitare loro) produttori di spugne vegetali, ricavate dalla Luffa cilindrica, una zucca molto particolare che arriva in Italia da Romania, Israele e Brasile. - Prima dei progressi tecnologici, veniva usata come filtri dell’aria e dell’olio in auto e navi. - Siccome la Luffa vive solitamente in ambienti caldi, in Italia la sua coltivazione è molto complicata. Infatti questi ortaggi sono delicati e richiedono una grande cura e attenzione. Come tutti gli altri si piantano in primavera e si raccolgono in tardo autunno; la Luffa, però, ha un tempo di fioritura molto più breve: una volta che inizia a crescere, nel giro di otto giorni fiorisce. Vengono concimate con il concime biologico “Umostart Bio”; per rispettare l’ambiente ne usa 50 kg per campo. Antonio preferisce coltivarle a campo pieno, per avere il massimo raccolto ogni anno. Una volta che le Luffe sono pronte, le porta nel suo magazzino dove le appende e le lascia essiccare naturalmente per un paio di settimane.

Le spugne ricavate dalla Luffa Cilindrica.

Vengono preferibilmente tenute all’ombra affinché raggiungano una perfetta essicazione; non appena sono pronte, vengono tagliate a forma di spugna da una lama. Le spugne vengono poi confezionate e commerciate in tutta Italia; i produttori di cosmetici per la pelle le consigliano per il lavaggio del corpo, poiché è soffice e fa bene all’epidermide. Antonio utilizza queste spugne per produrre pure altri oggetti di uso domestico, come comode ciabatte per lavorare casa e scope.

Questo è un interessante quadro rappresentante un fiore, eseguito tramite l‘utilizzo delle spugne vegetali.

Altro prodotto che coltivano in biologico è il mais, il quale non può essere coltivato per due annate di seguito nello stesso campo. Il mais che viene prodotto attraverso trattamenti biologici è di quantità inferiore rispetto a quello prodotto normalmente. Il concime consentito dalla BIO (società che, in seguito a controlli, certifica due volte l’anno che i prodotti siano biologici) è il Natural Trio, il quale si produce con la pollina,

ovvero lo sterco di pollame lavorato. Inoltre la BIO considera biologica un industria solo dopo aver controllato per tre anni i trattamenti svolti.

Campo nel quale l’anno precedente sono state coltivate le Luffe cilindriche e il mais.

Nel proseguimento della nostra visita siamo venuti a conoscenza di altre due norme da seguire per coltivare biologicamente. La prima di queste è la fascia tampone, ovvero il terreno che deve essere presente fra il terreno coltivato e gli scoli d’acqua. Questa fascia deve misurare dai 6 ai 12 metri, misura che permette il filtraggio dell’acqua da prodotti inquinanti come i fitosanitari. La seconda norma è il procedimento da seguire per il trattamento degli ortaggi. I trattamenti devono essere totalmente naturali o comunque a base di prodotti concessi dalla BIO, come nel caso dell’uva che può essere pompata solo con verderame e zolfo. Altri esempi possono essere quello del trattamento contro gli afidi e quello dell’abbeveraggio dei prodotti. Contro gli afidi viene usato un miscuglio di sostanze naturali, che sono le ortiche (1 kg) e l’acqua (10 litri). Queste due sostanze vengono lasciate in un contenitore per 24-48 ore, prima di essere pompato.

Il concime Umostart Bio.

Per abbeverare gli ortaggi non si può usare l’acqua dei canali, a meno che questi non siano certificati. Il motivo è dato dal fatto che le fonti d’acqua non certificate potrebbero essere inquinate e se usate per l’abbeveraggio degli ortaggi potrebbero inquinare anche quest’ultimi.