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ISTITUTO DI RICERCA PER L’ECOLOGIA E L’ECONOMIA APPLICATE ALLE AREE ALPINE IREALP PROGETTI RICERCHE ATTIVITA’ PROSPETTIVE dalla costituzione ad oggi (1999~2004)

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ISTITUTO DI RICERCA PER L’ECOLOGIA E L’ECONOMIA APPLICATE ALLE AREE ALPINE

IREALP

PROGETTIRICERCHEATTIVITA’PROSPETTIVE

dalla costituzione ad oggi(1999~2004)

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Istituto di Ricerca per l’Ecologia e l’Economia Applicate alle Aree Alpine

ISTITUTO DI RICERCA PER L’ECOLOGIA E L’ECONOMIA APPLICATE ALLE AREE ALPINE

IREALP

PROGETTIRICERCHEATTIVITA’PROSPETTIVE

dalla costituzione ad oggi(1999~2004)

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Realizzazione, progetto grafico e coordinamento editoriale

IREALPIstituto di Ricerca per l’Ecologia e l’Economia Applicate alle Aree AlpineSede di Sondrio: Lungo Mallero Diaz, 34 ~ 23100 SondrioUffici di Milano: via Melchiorre Gioia, 72 ~ 20125 MilanoUffici di Bruxelles: Place du Champ de Mars, 1/3 ~ 1050 Bruxelles

Tel. 848.800.905 (+39 02 6797 1611) ~ Fax (+39) 02 6797 [email protected] ~ www.irealp.it

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IREALP ha voluto raccogliere, nel presente documento, il percorso compiuto in questa fase diavvio con l’obiettivo di migliorare la conoscenza della propria mission e di promuovere unapiù profonda autocoscienza da parte di tutti coloro che collaborano con l’Istituto, al fine dimeglio servire le comunità e le culture delle montagne.IREALP, fondazione costituita nel 1999, ha avviato la propria attività impegnandosi a rende-re operative le indicazioni contenute nello statuto e nel dibattito che lo ha preceduto.Percorso, questo, irto di difficoltà che è stato orientato verso un approccio il più possibile uni-tario alle varie problematiche delle montagne lombarde.IREALP, quindi, come appare nella presentazione delle iniziative sviluppate, interviene sutematiche apparentemente distanti: ciò deve essere letto come impegno a dare risposte unita-rie alle variegate esigenze della realtà montana.Lo sviluppo delle montagne passa attraverso risposte plurime, collocate in una visione com-plessiva: in questo senso, pur nei limiti che riconosciamo, ha operato IREALP.In questa prospettiva, baricentro della nostra azione e del nostro pensare è stata la Lombardia,a riguardo ne sono testimonianza le molteplici forme di collaborazione con la RegioneLombardia attraverso le Direzioni Generali e le realtà territoriali, con cui si è avuto un rap-porto sempre più intenso.L’orizzonte in cui IREALP ha cercato di porsi è di apertura alle realtà italiane ed europee, concui ha stabilito relazioni e forme diversificate di cooperazione e di presenza.La sfida iniziale assegnata al Consiglio di Amministrazione, al momento dell’insediamento,era di dare continuità, presenza e organizzazione a una nuova Fondazione per la montagna:ciò è stato possibile anche per il significativo contributo delle differenti professionalità presen-ti in Consiglio e per l’impegno profuso oltre gli specifici ruoli istituzionali.Lo sforzo è stato notevole e gli obiettivi sono stati, per coloro che hanno lavorato lungo que-sto percorso, positivamente raggiunti: ad altri comunque il giudizio complessivo.La scelta strategica di avviare relazioni con l’Unione Europea, in stretto collegamento con ladelegazione della Regione Lombardia presente a Bruxelles, ha permesso la presenza di IRE-ALP in molti progetti di ricerca europei e la possibilità di ottenere finanziamenti, per il 2005,di circa 700.000 euro netti.Artefice della fase di avviamento è stato, per circa un anno, il Presidente Giovanni Bordoni, acui vanno i ringraziamenti del Consiglio per gli indirizzi dati e il lavoro svolto.Complessivamente l’esperienza nei primi cinque anni dalla costituzione di IREALP, è statacertamente articolata e difficile, ma positivamente provocante: la Fondazione si presenta conun giro d’affari annuo di circa 1,5 milioni di euro, il che permette di ottenere un bilancio pres-soché in equilibrio.Recupero di nuclei di antica formazione, certificazione ambientale territoriale, realizzazionedella prima rete regionale GPS, iniziative di formazione qualificate, varie e diversificate formedi collaborazione sono state possibili con l’impegno del Consiglio, con il contributo attento,propositivo e appropriato del Comitato Scientifico, con l’impegno e l’intelligenza profusi dalDirettore Generale e con l’apporto appassionato e valido degli oltre venti collaboratori diIREALP.

Prof. Ing. Vittorio VaccariPresidente

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Quando il 9 dicembre del 1999 fui nominato nel Consiglio di Amministrazione di IREALP,c’era in me un misto di curiosità, sorpresa e attesa verso quello che allora si presentava comeun nuovo soggetto giuridico.Nasceva un organismo pensato per la zone di montagna e dedicato alla valorizzazione delle loroattrattive, declinate nella logica dello sviluppo sostenibile. Le aree alpine, dove per ragioni mor-fologico-ambientali gli eventi atmosferici possono assumere effetti devastanti, avrebbero trovatoun nuovo punto di osservazione: un presidio per scongiurarne il declino economico-sociale e unostrumento di rilancio degli elementi naturalistico-ambientali.Era intenzione del legislatore arginare il fenomeno dell’abbandono di luoghi e terre, da parte dichi è sempre meno disposto a sentirsi confinato, se non escluso, dalle dinamiche di sviluppo chesottendono i fermenti delle società in crescita. Puntare sulla valorizzazione del territorio in ter-mini economicamente utili ed ecologicamente corretti significa aver fatto un salto di qualità nellaconcezione dell’ambiente e della sua gestione. IREALP quindi nasceva con quel mandato, senzaperaltro poter contare su esperienze pregresse, mancando qualsiasi riferimento a strutture pree-sistenti.In questo senso IREALP si è posto, tra gli enti di ricerca, in modo del tutto innovativo, predispo-nendosi a una competizione aperta alla sfida e all’avventura: la sua storia, rapportata alle con-dizioni di partenza, è infatti quella di un’impresa coraggiosa. La fase di avviamento ha potuto decollare solo dopo l’assolvimento degli adempimenti formali,che ha richiesto un notevole impegno di tempo e di energie. Si sono quindi impostate le linee stra-tegiche per lo sviluppo dell’istituto, da cui è emersa l’esigenza di provvedere alla sua struttura-zione. IREALP era poco più di una sigla, mentre urgeva darvi sostanza e identità, puntando sulruolo di interfaccia funzionale tra dimensione locale, regionale, nazionale ed europea, accre-ditandolo come strumento di interesse territoriale, facendo leva sulle sue valenze economicheed ecologiche: essere riusciti, peraltro, a far capire l’importanza della certificazione ambien-tale è stato per IREALP, un compito arduo ma meritorio. Lo stretto legame col territorio, e in particolare con quello della Valtellina, ai cui eventi tragicidel 1987, è da ascrivere la nascita di IREALP, ha portato a localizzare a Sondrio la sede legale,avviando lì la sua prima struttura di ricerca, cui si affiancherà in seguito l’unità operativa diMilano. Si trattava di impiantare una struttura di lavoro ex novo o più propriamente ex nihil, capace diinterpretare ruoli in divenire, essendo chiari più gli obiettivi che i percorsi. Da queste premessesi può intravedere un tratto caratterizzante di IREALP, quello cioè del dinamismo e della flessi-bilità, che richiedono duttilità di funzioni e di personale, che ha saputo dare prova di maturità eresponsabilità.Così, in poco più di tre anni IREALP si è affermata come valida struttura di ricerca, è diventataente fiduciario di enti, aziende e amministrazioni alpine saldando il gap tra operatori locali eistituzioni, ponendosi di fatto come anello mancante nella catena pubblico-privato.Questo fa guardare al futuro con fiducia, pur nella consapevolezza che se molto è stato fatto,molto resta da fare, anche perché nulla è dato per sempre e la stima bisogna guadagnarsela gior-no per giorno, perché la concorrenza è agguerrita e il “cliente” è sempre più esigente.Per dare a IREALP la possibilità di svolgere con maggior profitto il proprio compito, sarebbeutile poter esercitare una funzione di raccordo tra i livelli amministrativi da cui far scaturire inte-se sinergiche nella pianificazione territoriale.Ho creduto in IREALP e mi ci sono dedicato con passione ed è motivo di compiacimento vederecome quella che sembrava allora un’incerta avventura sia diventata oggi una solida realtà. L’impegno è stato appagato dai risultati, ma la sfida rimane aperta.

Dott. Adalberto NotarpietroVice Presidente

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INDICE DEGLI ARGOMENTI1. PROFILO DELLA FONDAZIONE

1.1 Costituzione pag. 7

1.2 Consiglio di Amministrazione pag. 11

1.3 Comitato Scientifico pag. 14

1.4 Mission pag. 17

1.5 Sedi di lavoro pag. 20

1.6 Struttura pag. 23

1.7 Obiettivi di governo regionale pag. 27

1.8 Rapporti di collaborazione pag. 34

1.9 Unione Europea pag. 39

1.10 Programmi in corso pag. 44

2. RISULTATI

2.1 Premessa pag. 46

2.2 Attività e iniziative pag. 47· Progetto Antichi nuclei rurali (2002) pag. 47· Certificazione ambientale (2002) pag. 49· Linee guida per il monitoraggio dei

fenomeni franosi (2002) pag. 50 · Centri di eccellenza (2003) pag. 51· Progetto GPS (2003) pag. 52· Master Universitario in competitività

delle Aree Alpine (2004) pag. 54

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2.3 Progetti di ricerca pag. 56· Fondo regionale per la montagna (2001 ~ 2005) pag. 56· Anno Internazionale per le Montagne (2002) pag. 57· Progetto CATHRISK (2002) pag. 58· Progetto CULTURALP (2002) pag. 59· Progetto PROAREALP (2002) pag. 60· Progetto Zone Terrazzate (2003) pag, 61· Progetto LOTO (2003) pag. 62· Progetto GPS ALPS QUAKENET (2003) pag. 63· Tutus in Silvis (2003) pag. 64· Grande intervento Integrato lungo

la dorsale orobica (2003) pag. 64· PISL Comunità Montana Valle San martino (2003) pag. 64· Agenform (2004) pag. 64· Musei di interesse locale (2004) pag. 65· Percorso geologico-naturalistico (2004) pag. 65· Progetto RINAMED (2004) pag. 66· Progetto RadiAnTe (2004) pag. 67· L’Italia delle montagne. Le montagne delle regioni (2004) pag. 67· Circuito museale della Val Trompia (2004) pag. 67· Progetto ALPTER (2004) pag. 68· Progetto EUROMOUNTAINS.NET (2004) pag. 69· Progetto AGRIPLUS (2004) pag. 70· Progetto ALPLAKES (2004) pag. 70· Progetto PUSEMOR (2004) pag. 72

2.4 Convegni pag. 73· Convegno Interreg IIIB (2001) pag. 73· Convegno internazionale “Montagna Sicura” (2002) pag. 73· Convegno “Malghe e Alpeggi: un patrimonio

da valorizzare” (2002) pag. 74· Convegno “Il patrimonio agro-forestale:

una fonte di sviluppo per la montagna lombarda” (2003) pag. 74· Convegno e pubblicazione “Conoscenza, conservazione

e gestione della fauna selvatica in Lombardia” (2003) pag. 75· Meeting sulle aree montane (2003) pag. 75· Convegno Interreg IIIA (2004) pag. 76

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· Convegno “Presentazione delSistema Informativo Bacini e Corsi d’Acqua – SIBCA” (2004) pag. 76

· Convegno “L’alimentazione della vacca da latte al pascolo: riflessi zootecnici, agro-ambientali e sulla tipicità delle produzioni” (2004) pag. 76

· Convegno “La lotta attiva agli incendi boschivi” (2004) pag. 77· Convegno “Grandi laghi” (2004) pag. 78· Convegno “Sistema Informativo Regionale” (2004) pag. 78

2.5 Eventi pag. 79

3. PROSPETTIVE

3.1 Scenari futuri pag. 90

3.2 Strategie di sviluppo pag. 91

3.3 Considerazioni finali pag. 94

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Capitolo 1

PROFILO DELLAFONDAZIONE

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1.1 Costituzione

L’Istituto di Ricerca per l’Ecologia e l’Economia Applicate alle Aree Alpine –IREALP è stato costituito in fondazione dalla Regione Lombardia nel marzodel 2000, in attuazione delle disposizioni di cui alla L. 2 maggio 1990 n. 102,art. 5 e al D.P.C.M. 4 dicembre 1992, vista la l.r. 29 giugno 1998 n. 10, art. 48e ha iniziato, formalmente, la sua attività nei primi mesi del 2001.

Oggi IREALP è presente sul territorio regionale a Sondrio con la sede legale,a Milano con gli uffici di Via Melchiorre Gioia 72 e a Bruxelles con uffici pres-so la Delegazione della Regione Lombardia.

Per comprendere le finalità di IREALP, giova riprendere l’enunciato dell’arti-colo 2 dello Statuto che si riporta di seguito nella sua interezza:

1. IREALP ha come finalità generale quella di incentivare la ricerca tecnologica e scienti-fica rivolta all’economia e all’ecologia applicate alle aree alpine e montane, nonché iltrasferimento e la diffusione dei risultati, e la promozione economica, culturale e socia-le delle aree alpine e montane, valorizzando soprattutto le diverse culture e i diversi sog-getti istituzionali operanti all'interno delle Alpi e delle zone montane e, nell'ambito ter-ritoriale della Regione e nell'interesse della stessa, è ente strumentale della RegioneLombardia

2. IREALP, a tale fine:(a) opera a sostegno scientifico e tecnologico di amministrazioni pubbliche e sogget-

ti privati per le attività connesse a provvedimenti locali, regionali, statali e comu-nitari a vantaggio delle aree montane, nonché nell'ambito delle convenzioni inter-nazionali e delle comunità di lavoro transfrontaliere di rilevanza per il territorioalpino e/o montano.In tale contesto l’attività può esplicarsi anche attraverso la fornitura di servizitecnici e di gestione;

(b) svolge la propria attività in rapporto e in collaborazione con enti locali, regioni,ministeri e altri soggetti pubblici e privati, nonché in collaborazione con univer-sità e altri istituti pubblici e privati italiani e stranieri operanti nelle materie e pergli scopi statutariamente previsti;

(c) può aderire ad enti, istituti e altre organizzazioni, di carattere pubblico e priva-to, anche internazionale, e può, previa autorizzazione della Giunta regionale,costituire o partecipare ad altri soggetti giuridici costituiti per l’esecuzione diattività rientranti nelle funzioni previste dal presente Statuto.

3. IREALP, in particolare:(a) sostiene, promuove e coordina programmi di ricerca e monitoraggio, di assisten-

za tecnica e formazione, a livello locale e regionale, interregionale, internaziona-le e transfrontaliero riguardante il territorio alpino e/o montano;

(b) partecipa all'elaborazione, al coordinamento e alla realizzazione di programmi diricerca e monitoraggio, di assistenza tecnica e formazione per il territorio alpinoe/o montano, anche a livello locale e comunitario;

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(c) provvede al trasferimento di conoscenze, mediante assistenza, redazione di pare-ri, elaborazione di documentazione e prototipi applicativi, fornitura di servizi diassistenza tecnica e di gestione per amministrazioni pubbliche e soggetti privati,anche in collaborazione con servizi tecnici pubblici e privati operanti nelle mate-rie e/o ambiti indicati;

(d) favorisce e promuove la collaborazione tra istituti scientifici e di ricerca, nonchétra servizi e operatori tecnici, sia pubblici che privati, anche ai fini di una valo-rizzazione integrata delle rispettive risorse locali e regionali, nazionali e comuni-tarie;

(e) realizza una rete di informazione e di comunicazione tra i vari soggetti indicatisui programmi di ricerca e monitoraggio, di assistenza tecnica avvalendosi anchedi una propria banca dati, collegamenti telematici e mezzi di informazione;

(f) stipula convenzioni e contratti per programmi e servizi;(g) assegna borse di studio e altri contributi individuali.

La sintesi di tutte queste attività può essere efficacemente condotta a quel-la parte che, per immediatezza visiva, abbiamo evidenziato e che riassumele attività di IREALP in quel “.... incentivare la ricerca tecnologica e scientifica rivoltaall’economia e all’ecologia applicate alle aree alpine e montane....”: un passaggio cheesprime con chiarezza la missione dell’Istituto e ne definisce il campo diazione.Ogni azienda per lavorare bene e per sviluppare correttamente i suoi pro-dotti, deve capire a chi si rivolge e quindi qual’è il “tema” del suo operare.Alla luce di quanto sopra si può cogliere la specificità di IREALP nell’essereun istituto di ricerca applicata al territorio, che spazia su tematiche adampio spettro, in funzione di ciò che si rende utile a migliorare la qualitàdella vita nelle aree alpine e montane in generale. IREALP quindi non si iden-tifica con particolari filoni di ricerca, quanto piuttosto nel suo modo di ope-

Livello UE

Livello Regionale

Livello Locale

AzioneTrasversale

IREALP

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rare, attraverso approcci multisistemici i cui tematismi sono percepiti comeutili allo sviluppo e alla crescita di determinati territori. Fare ricerca per e sulla montagna significa innanzitutto conoscere l’am-biente, il contesto, ma più ancora punti di forza e punti di debolezza cioègli ambiti da valorizzare e le risorse su cui poter contare. E questo si può fare non solo lavorando per la montagna, ma vivendo lamontagna, attraverso un rapporto che consente di familiarizzarsi con la cul-tura, il gusto e la storia, espressioni tipiche delle valli e di assimilarne la parti-colare sensibilità. La scelta della sede a Sondrio non risponde a un mero attoformale, quanto piuttosto a una scelta convinta di operare in sintonia coiprincipali fruitori e destinatari della propria attività. Agendo quindi con spirito di concretezza, IREALP ha cercato di darsiun‘impostazione in grado di rispondere efficacemente alle proprie finalità,che possono essere così sintetizzate:· Istituire e mantenere, un rapporto diretto con il territorio che possa,

attraverso un costante dialogo, consentire di crescere sempre più nellacapacità di individuarne i problemi, nella sensibilità a cogliere punti diforza e di debolezza e nell’attitudine a percepirne le esigenze del terri-torio stesso.

· Predisporre e mantenere una struttura flessibile e dinamica in grado dioffrire ai propri interlocutori risposte che propongano interventi e soluzio-ni in tempi rapidi unendo efficacia ed efficienza.

· Promuovere forme di sviluppo territoriale coerenti coi livelli nazionali ecomunitari delle politiche per la montagna, attraverso una puntualeinformazione sulle opportunità che le leggi ed i finanziamenti prevedonosia in ambito pubblico che privato.

· Favorire azioni a sostegno delle zone più svantaggiate, rinnovando i signi-ficati possibili della montagna attraverso iniziative di comunicazione emarketing che accolgano e rielaborino, in una chiave attuale e competi-tiva l’ambiente, i prodotti, le tradizioni, la cultura della montagna.

· Accreditarsi a livello regionale, come strumento di sensibilizzazione delleproblematiche alpine, verso le Istituzioni deputate al governo del terri-torio.

IREALP, nel rispetto delle proprie finalità istitutive, promuove la ricerca attra-verso un approccio interdisciplinare, costituendo, all’occorrenza, gruppi dilavoro che associano le necessarie competenze , cercando, nell’avvalersi dispecifiche professionalità, di coinvolgere quanto più possibile gli attori delterritorio montano.L’attività di IREALP si ispira peraltro al principio di trasversalità, saldando cioèin un circolo virtuoso, il livello locale, regionale e comunitario, riconoscendoin esso la via più idonea attraverso cui dare più efficacia alla comunicazio-ne, strumento indispensabile per assolvere i territori montani dall’isolamentoin cui talvolta si trovano, pur preservandone peculiarità e tradizioni.In questo senso IREALP ha potuto estendere il novero dei soggetti con i qualisottoscrivere accordi e convenzioni di ricerca e collaborazione, funzionalialla realizzazione di progetti comuni, riferiti allo spazio alpino.

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IREALP ha quindi acquisito titolo a proporsi come qualificato punto di riferi-mento per il territorio montano lombardo per quanto riguarda:· capacità progettuale e azioni di tutoraggio, a favore di soggetti indivi-

duali e collettivi, privi di un’idonea struttura di ricerca e di servizio. IREALPperaltro, in coerenza coi propri fini applicativi, rivolti a promuovere lo svi-luppo nel rispetto dell’ambiente, tende a realizzare modelli di valorizzazio-ne del territorio, puntando su unità flessibili, concepite come laboratorisperimentali di intervento da adattare alle esigenze delle singole realtàmontane. D’altronde tematiche quali l’e-government, la possibilità diaccesso ai fondi comunitari, la ricerca di partner (pubblici e privati) per lapresentazione di progetti su scala nazionale ed europea, l’organizzazio-ne dei servizi, la promozione di iniziative di sensibilizzazione ecologica, leazioni di marketing dei prodotti tipici, la capacità di individuare le critici-tà territoriali, ad esempio, richiedono, per essere affrontate in modo utile,professionalità non facilmente reperibili;

· assunzione e espletamento del ruolo di struttura di collegamento organi-co di competenza regionale tesa ad armonizzare le diverse azioni cheogni singola Direzione Generale svolge sul e per il territorio montano lom-bardo, fornendo a ciascuna un adeguato supporto tecnico.Disponendosi inoltre a supportarle per quanto riguarda la partecipazionea progetti comunitari, rendendo disponibili risorse aggiuntive e verifican-do nel contempo il grado di corrispondenza tra iniziative regionali e diret-tive europee, sfruttando al meglio le opportunità che l’Unione offre;

· promozione di azioni di ricerca applicata per lo sviluppo delle zone alpi-ne , potendo contare su un’ampia visione d’insieme e un orizzontedimensionale definito dalla montagna europea, che costituisce per IRE-ALP il riferimento obbligato, sia come approccio scientifico e progettua-le, che sotto l’aspetto economico della gestione dei servizi e della valo-rizzazione del territorio e dei suoi prodotti.

Per questo IREALP ha sviluppato una rete capillare e fortemente organizza-ta di contatti e relazioni a livello locale, nazionale e internazionale, in gradodi portare alla montagna lombarda sempre nuova linfa in termini di ideeprogettuali, capacità operative, risorse economiche e finanziarie.

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1.2 Consiglio di AmministrazioneIl Consiglio di Amministrazione di Irealp è nominato con D.P.C. n° 1240 del17/11/1999 e si insedia il 9 dicembre 1999 dal Presidente del ConsiglioRegionale e risulta composto dai seguenti consiglieri che, dopo la primariunione assumono le funzioni appresso indicate:

dott. ing. Gianmaria Bordoni presidenteprof. ing. Vittorio Vaccari vicepresidentedott. Sergio Fumasoni consiglieredott. Adalberto Notarpietro consiglieredott. Antonio Rudini consigliere.

Con le dimissioni del presidente Gianmaria Bordoni, il Consiglio attribuisce, indata 16/11/2000, tale funzione al vicepresidente Vittorio Vaccari.Successivamente il Consiglio Regionale provvede alla surroga delConsigliere mancante nella persona di Valerio Prignachi.Pertanto il Consiglio di Amministrazione è risultato essere, fino al termine delmandato, composto da:

prof. ing. Vittorio Vaccari presidentedott. Adalberto Notarpietro vicepresidentedott. Sergio Fumasoni consiglieredott. Valerio Prignachi consiglieredott. Antonio Rudini consigliere.

Il Collegio dei Revisori, nominato con D.P.C. n° 1239 del 17/11/1999, si inse-dia anch’esso il 9 dicembre 1999, ed è composto, per tutta la durata delmandato, dai signori:

dott. Marco Cottica presidentedott. Giampaolo Chirichelli revisorerag. Giuseppe Zambon revisore

IREALP ha ricevuto un’investitura, assimilabile a una delega ad agire a favo-re delle aree alpine come struttura di ricerca, con finalità applicative, su temidi specifico interesse e come struttura di servizio a beneficio di enti e ammini-strazioni montane. Queste per lo meno sono apparse allora come le lineeguida per l’attività di IREALP, ma il passaggio dagli enunciati giuridici alla for-mulazione di strategie di intervento coerenti con le finalità istitutive non èstato né semplice né scontato. Intanto si è dovuto procedere con la registra-zione notarile di IREALP in fondazione, per poter disporre della quota di capi-tale destinata all’avviamento. Per completare il quadro degli adempimentiformali e per soddisfare esigenze funzionali, connesse all’attività dell’istituto, ecoadiuvare il Presidente è stato proposto alla Vice Presidenza, e come taleaccettato per acclamazione, l’Ing. Vittorio Vaccari. IREALP in questa fase èpoco più di una sigla, desiderosa di affermarsi e animata da grande fervore,ma ugualmente consapevole di avere di fronte un cammino impegnativo edifficile, perché scarsi sono gli strumenti che possono aiutare a procederenella giusta direzione. IREALP si presenta come una realtà tutta da inventa-re, nella forma e nei contenuti, cercando di dare sostanza a indirizzi legislati-

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vi che, ovviamente, fissano i concetti lasciando piena libertà a chi è deputa-to all’attuazione. Più che di amministrare si tratta di organizzare o meglio,impiantare una struttura, completamente nuova per finalità di indirizzo e perintegrazione di competenze. Molto quindi questa fase si giova dell’esperien-za professionale, della preparazione specifica e dei profili disciplinari deicomponenti il CdA, specie di quelli con formazione attinente i campi d’azio-ne definiti dalle finalità istitutive. Va riconosciuta la circostanza favorevoledella conoscenza diretta dei luoghi, della familiarità disciplinare dei problemi,della propensione al lavoro di gruppo e alla spiccata dedizione di ciascunoa conciliare contributo personale e azione collettiva. Per ogni componentedel CdA c’è stata una distribuzione di compiti inerenti competenze e attitu-dini maturate in specifici settori, utilmente messe a frutto, nell’interesse gene-rale per l’impresa che si stava cercando di avviare. L’interazione tra i diversibackground culturali espressi all’interno del CdA, sotto il profilo accademico,scientifico e professionale produce una massa critica di elevato livello, da cuiscaturiscono sinergie altamente positive. Non c’è, né ci può essere, una rigi-da quanto formale assunzione del mero ruolo amministrativo, quanto piutto-sto un’attribuzione di funzioni operative, che non possono essere ad altri dele-gate. L’aver agito con sintonia di intenti ha permesso di procedere con pro-fitto, attraverso un stretto coordinamento, cumulando oneri impropri e sop-perendo a carenze organiche con generosità e disponibilità, anche oltrel’impegno ritualmente richiesto. A questo riguardo si può citare, a puro titoloesemplificativo, il valido contributo di collaborazione offerta a Presidente eVice Presidente dal Consigliere Notarpietro, anche in virtù della propria com-petenza e della conoscenza diretta di settori di interesse per IREALP.Certamente questa è stata una connotazione particolare di IREALP, il cuiCdA si è anche fatto carico di far fronte a esigenze operative, intervenendodirettamente nel coordinamento di progetti e con apporti di carattere tec-nico-scientifico che vanno ben oltre i compiti di amministratore. Non ci sonoperò altre soluzioni praticabili, se non a rischio di rimanere estromessi da attri-buzione di incarichi e servizi di utilità per IREALP. Questa situazione è ancoraoggi presente, rimanendo conveniente per IREALP un proprio coordinamen-to, laddove possibile per competenza e disponibilità, anziché gravare sulproprio bilancio con oneri aggiuntivi, ricorrendo a risorse esterne.

Il Consiglio, a tutto il 2004, riunitosi 64 volte, ha gestito le attività e il governodella mission di IREALP con un bilancio che a fine mandato risulta di sostan-ziale pareggio.

Vengono di seguito riportati i conti economici degli esercizi “operativi” di IRE-ALP per meglio comprendere il suo percorso.

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1.3 Comitato Scientifico

Le finalità di IREALP integrano competenze tra loro spiccatamente diverse,dovendo contemplare discipline di tipo ambientale ed economico.L’attività di IREALP quindi deve tener conto di queste prerogative, verso cuiorientare le proprie linee d’azione, in una sintesi di valenze ecologiche edeconomiche, organicamente connesse. Il territorio diventa così materia distudio ad approccio interdisciplinare attraverso cui valutare simultaneamen-te potenzialità e criticità ambientali, cercando di valorizzare le risorse localispesso penalizzate da limiti morfologici, quando non da inadeguate reti dicollegamento o infrastrutture poco efficienti. IREALP, per poter conseguirerisultati coerenti col proprio mandato istitutivo, deve necessariamente ten-dere ad un approccio olistico delle aree alpine, nelle loro peculiarità, al finedi esaltarne il valore aggiunto di un ambiente unico qual è il paesaggiomontano. L’organo di consulenza scientifica non poteva perciò che punta-re su profili accademici e figure professionali, in grado di intersecare ambitiscientifici diversi su cui far leva in un proficuo rapporto simbiotico. Le singolecompetenze dovevano e devono contribuire a far crescere un comune sen-tire, una sensibilità di fondo in grado di agire da legante nell’elaborazione dipareri frutto di reciproci confronti e quindi espressione di un osservatoriovariegato e coeso. L’individuazione e la condivisione dei criteri di scelta deicomponenti il Comitato Scientifico ha richiesto un oggettivo impegno e unapprofondito esame da parte del CdA, cercando appunto di trovare inte-grazioni efficaci e i giusti presupposti per una valida collaborazione, nellaconsapevolezza dell’importanza di acquisizione di pareri frutto di sintesi inter-disciplinari. L’operato di IREALP si è spesso riconosciuto nell’attività delComitato, trovando positivi spunti e avvalendosi anche della specifica com-petenza dei componenti, che hanno apportato contributi di alto livello cuisono conseguiti progetti di lavoro in crescente espansione.Il Comitato Scientifico è stato costituito con deliberazione del Consiglio diAmministrazione il 14 febbraio 2001, dopo un ampio dibattito sugli ambiti dicompetenza e sulla composizione.

Il Comitato Scientifico, per tutta la durata del mandato, è risultato compo-sto da:

arch. Giovanni Bettini Esperto di Ambiente e Agenda 21, ha operato pres-so numerose amministrazioni pubbliche con incarichidi consulenza. Docente a contratto presso ilPolitecnico di Milano, Dipartimento di Architettura ePianificazione, e l’Università di Grenoble. Incarichi didocenza nel Master di “Progettazione ePianificazionedel Paesaggio e dell’Ambiente, orga-nizzato dall’Università di Bergamo. Consulente dellaProvincia di Sondrio per la redazione del PianoTerritoriale di Coordinamento Provinciale. Ha fattoparte della Commissione Tecnico-Scientifica della

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Regione lombardia per i Piani di Difesa del Suolodella Legge Valtellina (L. 102/90).Già Membro delParlamento (Commissione Lavori Pubblici allaCamera dei Deputati). Membro del ConsiglioDirettivo del Parco Nazionale dello Stelvio, MembroDirettivo del C.I.P.R.A., Membro del ComitatoScientifico Nazionale di Legambiente, nonché auto-re di numerose pubblicazioni.

prof. Alberto Quaglino Laureato in Scienze Agrarie. Docente titolare di"Ecologia" ed “Ecologia Applicata” nei Corsi diLaurea in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio,Ingegneria della Protezione del Territorio e diPianificazione territoriale, urbanistica e ambientalepresso le Facoltà di Ingegneria e Architettura delPolitecnico di Torino. Dipartimento Ingegneria delTerritorio, dell’Ambiente e delle Geotecnologie.Esperto di compatibilità ambientale nell’uso dellerisorse; gestione ambientale, tracciabilità di filieraagro-alimentare.Accademico dell’AccademiaNazionale di Agricoltura di Torino. Membro delComitato di Certificazione di RINA S.p.A.Presidente del Diploma Universitario di Ingegneriadell’Ambiente e delle Risorse. Membro di Statodell’”International Council For Game and WildlifeConservation” e Responsabile della CommissioneAmbiente. Vice Presidente Internazionale dellaCommissione Ambiente CIC. E’ stato Direttoredell’Istituto di Selvicoltura e addestramento Forestaledi Grugliasco (TO). Autore di numerose pubblicazionisu riviste nazionali e internazionali.

prof. Francesco Sartori Laureato in Scienze Naturali. Docente di Botanicaambientale e applicata e Direttore del Dipartimentodi Ecologia del Territorio e dell’Orto Botanico pressola Facoltà di Scienze Matematiche e Fisiche Naturalidell’Università degli Studi di Pavia. Esperto di vegeta-zione alpina e forestale. Docente di forestazione invarie edizioni delle Scuole di Formazione per leGuardie Forestali organizzate dalla RegioneLombardia. Membro di Comitati Scientifici e diConsigli Direttivi di numerosi organismi operanti nelcampo ecoambientale, quali il Parco Nazionaledello Stelvio, il Parco Lombardo della Valle del Ticino,le Riserve Naturali gestite dall’Azienda Regionaledelle Foreste (ARF) della Regione Lombardia,l’Associazione Nazionale delle Aziende Regionali

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delle Foreste (ANARF), l’Autorità di Bacino del Po, laFondazione Lombardia per l’Ambiente. Autore dinumerose pubblicazioni su riviste nazionali e interna-zionali

dott. Ervinio Sturani Laureato in Scienze Agrarie. Esperto di Pedologia eScienze del Suolo, è stato Direttore dell’ERSAL (EnteRegionale di Sviluppo Agricolo Lombardo) e delloSPAFA (Servizio Provinciale per l’Agricoltura, leForeste e l’Alimentazione) di Sondrio. Ha collaboratoalla realizzazione della Collana dei “Rapporti diRilevamento Pedologico” (“Soil Survey Report”) rela-tivamente ai suoli della Regione Lombardia edita daERSAL, con importanti contributi analitici e metodolo-gici. Esperto di suoli della Valtellina.Autore di numerose monografie e pubblicazioni.

prof. Roberto Zoboli Roberto Zoboli è Dirigente di Ricerca presso laSezione di Milano del CERIS, Istituto di Ricercasull’Impresa e lo Sviluppo, Consiglio Nazionale delleRicerche. E’ docente di Politiche Economiche per leRisorse e l’Ambiente presso la Facoltà di ScienzePolitiche dell’Università Cattolica di Milano, e docen-te di Integrazione Economica Internazionale edIstituzioni all’ASERI, Alta Scuola di Economia eRelazioni Internazionali, presso la stessa università. Hainsegnato Economia Montana e Forestale pressol’Università di Trento e Politica Ambientaleall’Università Cattolica di Brescia. E’ stato ricercatorepresso Nomisma S.p.A., Bologna, presso l’Ufficio StudiEconomici di Montedison S.p:A. e presso laFondazione Cariplo per la Ricerca Scientifica. E’stato membro del Consiglio Scientifico di INRM,Istituto Nazionale di Ricerca Scientifica eTecnologica sulla Montagna. E’ membro delComitato Scientifico del Gruppo Credito Valtellinesee del Comitato Tecnico della SEV, SocietàEconomica Valtellinese. Ha coordinato vari progettidi ricerca a livello internazionale, nazionale e localeed è autore di numerose pubblicazioni sui temi del-l’ambiente e dello sviluppo economico.

Il Comitato Scientifico, presieduto dal Presidente di IREALP e coordinato dalVicepresidente, è stato coinvolto collegialmente in 28 riunioni, fornendoimportanti indicazioni per le iniziative e le ricerche illustrate nel successivocapitolo.

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I singoli componenti sono, altresì, stati coinvolti per seguire particolari deci-sioni e progetti dell’Istituto.Irealp ritiene doveroso ringraziare i componenti del Comitato Scientifico perl’attenzione, la disponibilità sempre offerta, ma soprattutto per il significatoe il valore dei contributi scientifici e culturali prodotti.

1.4 Mission

Nei primi due anni di attività l’Istituto ha operato in modo sinergi-co, capitalizzando le risorse disponibili, facendole confluire in ununico gruppo di lavoro, che ha potuto beneficiare di un alto valo-re aggiunto, per effetto della reciproca interazione positiva deisingoli contributi.Questo primo periodo ha di fatto delineato le direttrici operativedell’Istituto, da cui si è poi sviluppata la struttura organizzativa,avviando la costituzione della rete di contatti, l’individuazione delle compe-tenze specifiche principali, nonché l’impostazione dell’immagine istituziona-le da proporre all’esterno.

Principale riferimento per questo primo periodo di attività è stata la RegioneLombardia, per la quale si è sviluppata una serie di iniziative di supporto perle azioni in favore sia del territorio montano, che degli Enti locali montani. Inquesta fase IREALP ha svolto un’azione di coordinamento tra il livello regio-nale e il livello locale per ottimizzare l’allocazione delle risorse regionali desti-nate allo sviluppo del territorio montano.L’Istituto, con l’intento di costruirsi un ruolo di cerniera tra i diversi livelliIstituzionali coinvolti nello sviluppo della montagna lombarda, ha anche for-nito supporto tecnico alla Presidenza, per la programmazione e pianificazio-ne delle politiche per le zone montane, nonché per il monitoraggio dell’im-piego e dell’efficacia delle risorse assegnate sul territorio.Le azioni svolte, qui richiamate succintamente riguardano gli Enti Locali,Regione Lombardia e territorio, come di seguito descritto.

Enti Locali

Su incarico della Direzione Generale Presidenza, è stato fornito un supportoagli Enti Locali per il Fondo Regionale per la Montagna (ex. LR 10/98).L’Istituto ha costruito il suo contributo nell’ottica del miglioramento qualitati-vo degli interventi realizzati dagli Enti Locali attraverso questo fondo. In par-ticolare si è impegnato nel realizzare un servizio di informazione rivolto agliEnti, conincontri di illustrazione del bando per l’erogazione del Fondo (annidi riparto 2001 e 2002), incentrati sulla messa in evidenza delle linee d’inter-vento, sul livello qualitativo richiesto per le azioni da finanziare, nonché sul-l’iter di partecipazione al finanziamento (tempi, modulistica, ecc.) L’attivitàdi informazione svolta in contatto diretto con gli Enti è stata, inoltre, poten-ziata con la realizzazione di una pagina web sul sito dell’Istituto, veicolodinamico e di facile utilizzo per il reperimento della modulistica, della norma-

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tiva di riferimento, di informazioni utili per la progettazione e la partecipazio-ne al bando.

Oltre alle iniziative di comunicazione, IREALP ha predisposto per gli Enti loca-li montani un servizio di supporto per la preparazione e la presentazione deiprogetti a valere sul Fondo Regionale, mettendosi a disposizione per unacollaborazione diretta, anche con la presenza sul territorio.

IREALP, nell’ambito del supporto fornito agli Enti Locali, sia per il FondoRegionale per la Montagna sia per l’Anno Internazionale per la Montagna,ha avviato una serie di contatti diretti con molti di questi Enti, fornendo infor-mazioni su opportunità di finanziamento, indicazioni per l’indirizzo delle risor-se verso linee di sviluppo efficaci, supporto per la scelta di strumenti si svilup-po, ecc.Molte di queste azioni sono poi divenute assi portanti delle linee di ricerca edi progettazione dell’Istituto, com’è stato per:

· il tema delle tecnologie innovative, come peculiare veicolo di svilup-po e di superamento dello svantaggio per le zone montane (incaricodi progettazione del sistema di comunicazione wireless per laComunità Montana Oltrepo Pavese);

· il tema della qualità dell’ambiente e della sua certificazione, comeopportunità per la valorizzazione delle risorse della montagna (cam-pagna di informazione di rilevamento di interesse sul tema dellaCertificazione Ambientale svolta per conto della Direzione GeneralePresidenza presso un ampio campione di Comuni montani lombardi)

Regione Lombardia

IREALP ha realizzato una serie di iniziative di sup-porto alla Regione Lombardia, per il migliora-mento e il monitoraggio delle iniziative di svilup-po sostenute dal Fondo Regione per laMontagna (ex. LR 10/98), sia veicolando agli EntiLocali indirizzi di normative regionali, sia segna-lando criticità individuate in progetti in corsod’opera per le quali ha spesso proposto interve-nuti risolutivi o migliorativi.E’ stato inoltre impostato un sistema di monito-raggio degli interventi presentati sul FondoRegionale, costituendo un data base di tutti iprogetti, aggiornabile nel tempo e interrogabilesecondo diverse chiavi di lettura, basate sia sugliaspetti di contenuto che su quelli finanziari,Data base che si è rivelato essere strumentointeressante sia per l’Ente Regionale, a fini dimonitoraggio quantitativo e qualitativo, sia pergli Enti Locali, quale fonte di informazione com-

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parativa rispetto alle iniziative di sviluppo realizzate su tutto il territorio mon-tano regionale.Sempre nell’ottica di un ruolo di coordinamento e contatto tra il livello istitu-zionale regionale e la realtà locale, IREALP ha svolto un’azione di supportoalle attività del Comitato per la Montagna, realizzando un servizio di segre-teria tecnica e fornendo specifica assistenza per le attività di valutazionedegli interventi richieste dagli Enti Locali.Per conto della Direzione Generale Presidenza, IREALP ha svolto attività disupporto per le attività preparatorie ai Mondiali di Sci 2005, realizzandoun’indagine tecnica e socio-ambientale, L’incarico, che ha costituito ilprimo contributo tecnico dell’Istituto per un’importante occasione di svilup-po per il comparto montano valtellinese, ha prodotto un data base degliimpianti sciistici e delle piste da sci esistenti in Valtellina corredato delleopportune specifiche tecniche. In questo primo periodo di attività l’Istituto ha mosso i primi passi anche suquella che poi è divenuta una delle sue principali linee d’azione e cioè l’at-tività di consulenza e coordinamento alla Regione Lombardia su progetticomunitari per lo sviluppo delle aree alpine. Per la predisposizione delProgetto PROMOS – Montagna sicura, IREALP, ha fornito supporto tecnicoalla Direzione Generale Opere Pubbliche,Protezione Civile e Politiche per laCasa, interagendo con le altre Direzioni Generali interessate dalla tematica,per l’aspetto di comunicazione e promozione dell’iniziativa.

Territorio

IREALP, oltre a collaborare con la RegioneLombardia, ha impostato linee di ricerca autono-me, operando direttamente sul e per il territorio. Inparticolare ha orientato le proprie azioni contro ildegrado della montagna, agendo attraverso ilrecupero e la valorizzazione delle sue componen-ti peculiari: il patrimonio storico, culturale,ambientale, socio-economico.E’ di questo periodo l’avvio delle azioni in favoredel recupero dell’antico patrimonio edilizio rurale,su cui l’Istituto è a tutt’oggi impegnato. Principioispiratore, di questa iniziativa è stato l’interesse per la salvaguardia dell’anti-co nucleo rurale, come elemento distintivo dell’identità alpina, per farneun’occasione di rivitalizzazione di zone montane soggette ad abbandono:questo nella convinzione che l’alternativa efficace all’impoverimento e aldegrado del territorio sia uno sviluppo ambientalmente compatibile, masoprattutto economicamente auto-sostenibile.La leva operativa per l’avvio dell’iniziativa è stata la valutazione positiva delprogetto elaborato da IREALP da parte della Fondazione CARIPLO, che hapoi concesso il contributo per la realizzazione, accordando piena fiduciaall’Istituto. Nel primo anno del Progetto Antichi Nuclei Rurali si è provveduto all’impo-stazione della metodologia di ricerca e alla sua valutazione sul

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campo,basandosi per lo più sulla raccolta e analisi di dati propedeutichealle fasi di progettazione e realizzazione, procedendo poi alla formazione digruppi di lavoro interdisciplinari per competenze e settori di operatività. Lavalidità del metodo si è confermata anche nei successivi anni di attivitàdell’Istituto, trovando utile applicazione in altri settori di intervento e tuteladel patrimonio montano. Nelle fasi successive del progetto si è provvedutoa realizzare una sistematica rilevazione di siti rurali abbandonati e in fase didegrado su un’ampia porzione di territorio valtellinese,, con interessanti risul-tati soprattutto per la quantificazione del fenomeno dell’allontanamento ,per l’individuazione degli ostacoli all’intervento di recupero e per la messa inevidenza delle opportunità di sviluppo.

1.5 Sedi di lavoro

Una delle prime incombenze del Consiglio diAmministrazione è stata quella di provvedere a individuareuna sede per IREALP, in cui cominciare ad avviare la propriaattività. Per i primi tempi, non potendo fare diversamente,IREALP è stata ospitata, nella sede regionale di Via FabioFilzi, negli uffici destinati al Comitato per la Valtellina, dovesi sono svolte le prime riunioni e avviati i primi incontri. IREALPinfatti non era ancora in grado di agire autonomamente,dovendo ottemperare agli atti formali richiesti per la costitu-

zione di un nuovo soggetto giuridico, riconosciuto come Istituto di diritto pri-vato a capitale pubblico. Oltre che per assolvere questi obblighi, il periodoiniziale è servito a elaborare strategie d’azione e mettere a fuoco obiettivid’impresa coerenti con le proprie finalità istitutive. Tipologia e dimensionedegli spazi infatti, non potevano che essere conseguenti alle scelte fatte perla loro destinazione, anche se questa, allo stato dei fatti, poteva essere piùintuita che prevista. La decisione di iniziare con una sede a Sondrio, più chea un mandato statutario, rispondeva a una precisa e convinta esigenza:quella cioè di rendere fisicamente visibile l’impegno a operare per il territo-rio montano, scegliendo di starci dentro, di viverlo direttamente e non attra-verso deleghe. Si era infatti pensato alla sede di Sondrio anche come un’op-portunità locale, uno sportello aperto per raccogliere le aspettative di quan-ti, a diverso titolo, operano per e sulla montagna. La ristrutturazione, allora incorso, della sede della Fondazione Fojanini a Sondrio, si prestò utilmente alloscopo, offrendo la possibilità di intervenire sulle sistemazioni in corso d’ope-ra, in modo da renderle più funzionali alle esigenze di IREALP. Così dal feb-braio 2001 IREALP poteva disporre di una sede propria a Sondrio.

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Nel contempo si andava delineando con sempre maggior chiarezza l’am-bito operativo in cui IREALP avrebbe dovuto svolgere la propria azione, checontemplava uno stretto rapporto di collaborazione con molte delleDirezioni Generali della Regione, tanto da spingere IREALP a prevedere nelproprio statuto la facoltà di agire come ente strumentale della RegioneLombardia. Ciò comportava la necessità di interagire sollecitamente ed effi-cacemente con le strutture regionali e di monitorare gli ambiti decisionaliper l’erogazione di fondi a favore delle aree montane, specie quelli di per-tinenza della Comunità Europea. Ragioni sufficienti per indurre il CdA a deci-dere di aprire anche a Milano una sede di IREALP, allocandola presso gli uffi-ci regionali. Veniva quindi acquistata la sede di Via Copernico nel giugnodel 2001, rendendola da subito operativa.La disponibilità delle sedi ha consentito di avviare nel concreto l’attivitàdell’Istituto, attraverso l’assunzione delle prime unità di personale, cui attri-buire compiti e definire ruoli. Si trattava allora di ottimizzare le vocazioni ter-ritoriali dei luoghi creando strutture di lavoro, selezionate per competenze enecessità e supportate da idonee motivazioni. Bisognava ripartire mansionie funzioni in modo da mettere ciascuno in condizione di operare al megliodelle proprie possibilità, nella consapevolezza di essere parte di un insiemeche agisce in modo coerente e perciò coeso. Presupposti indispensabili perriuscire a gestire efficacemente allocazioni fisicamente distinte ma interdi-pendenti e funzionali alla realizzazione di progetti comuni. La presenza didue strutture, pur allocate a ragguardevole distanza e per le quali IREALP sicaratterizza, non solo non ha costituito un limite alle attività dell’Istituto, maè stata di stimolo, spesso trovando nel confronto motivo di utile e apprezza-ta competizione, come di seguito esposto.

Il crescere dell’attività di IREALP ela sua rapida e intensa evoluzioneha portato a richiedere nuovispazi di lavoro, rendendo di fattoinadeguati quelli esistenti. Così nelfebbraio del 2002, si è dovutolasciare gli uffici di Via Copernico,acquistando, sempre nello stessostabile, due unità immobiliari perfare fronte a pressanti esigenze di spazi, maturate nel frattempo. Sul finire del2003 si è poi abbandonata la sede di Sondrio, presso la Fojanini, preferendouna sistemazione in una zona più centrale della città e soprattutto di proprie-tà. Per la sede di Milano, ritenuta strategica per il posizionamento nel conte-sto alpino, per la prossimità degli uffici regionali, per la facilità di accesso allarete di infrastrutture con gli uffici della Comunità Europea, si è reso necessa-rio procedere a una razionalizzazione degli spazi, tenuto conto dei serviziche IREALP presta al Comitato per la Montagna della Regione Lombardia edella collaborazione con l’Istituto Nazionale per la Montagna. Quest’ultimoha infatti richiesto a IREALP ospitalità per un proprio sportello nel capoluogolombardo. La continua espansione di IREALP, non del tutto prevedibile nelle

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dimensioni con cui è avvenuta, ha ancora una volta, nel giro di pocotempo, portato a cercare una più adeguata sistemazione, che è stato pos-sibile ottenere in Via M. Gioia, potendo disporre di una superficie più ampiae soprattutto continua, essendo distribuita su un unico piano e quindi mag-giormente sfruttabile. Dall’estate del 2004 lì è allocata la sede di Milano conle sue unità operative e le strutture di ricerca e servizio, nate da attività pro-prie e da collaborazioni. Il dinamismo che sottende l’attività di IREALP, con i conseguenti cambia-menti, è un tratto comune anche alla struttura valtellinese dove, in virtù di unprogetto di recupero di antichi nuclei rurali, si sta ristrutturando un comples-so edilizio storico nel Comune di Chiuro, da destinare a servizi e iniziative diutilità per il rilancio dell’economia, della storia e della cultura locale, IREALPha deciso di trasferire la propria sede, per essere di stimolo al processo dirilancio e diventare motore di azioni di sviluppo per la valorizzazione dellerisorse alpine tipiche del territorio. La ristrutturazione è in via di completamen-to e i locali dovrebbero essere agibili a breve, verso la tarda primavera.Avendo IREALP tra i suoi obiettivi quello di favorire l’accesso ai finanziamen-ti della Comunità Europea e di concorrere con propri progetti ai bandi perl’erogazione di contributi disponibili per appositi interventi e specifiche ricer-che, ha ritenuto utile avere una propria rappresentanza a Bruxelles. Dal 2003è quindi presente con una propria sede in uffici attigui a Finlombarda e conquesta condivisi, e dal 2005 si è resa autonoma, rimanendo nell’ambito deglispazi occupati dalla Delegazione della Regione Lombardia.La presenza di IREALP a Bruxelles ha permesso all’Istituto di poter annovera-re oltre che una serie importante di contatti ed alleanze, una notevole cono-scenza dei meccanismi che sottendono alla creazione di un buon parterna-riato volto alla formazione e presentazione di progetti da sottoporre allevarie Commissioni Europee.Oltre a ciò, tale know-how , consente all’Istituto di poter comprendere e inpiccola misura contribuire a quelle che saranno le nuove strategie per lepolitiche di coesione 2007~2013 attraverso i fondi strutturali.

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1.6 Struttura

L’intensificarsi delle attività di IREALP, in un crescendo di iniziative e azioni traloro anche molto diversificate, ne ha di fatto dilatato in modo consistente lospettro di interessi, sollecitando un’organizzazione di lavoro, in grado dirispondere prontamente e efficacemente alle molteplici richieste di indagini,assistenza, collaborazione e progettualità, avanzate dalla Regione, IstituzioniLocali e amministrazioni pubbliche. Giova anche ricordare che IREALP vivedel proprio operato e quindi è gioco forza attrezzarsi per essere pronti a veni-re incontro ai problemi e ad assecondare le domande e i bisogni di Enti, nonsempre in grado di far fronte autonomamente a esigenze proprie o di bene-ficiare di preziose opportunità. Di seguito si riporta l’organigramma di IREALPche comprende gli organi amministrativi e le strutture operative, all’internodelle quali vi operano stabilmente una ventina tra collaboratori e dipenden-ti, per la maggior parte, giovani laureati.

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IREALP si è perciò strutturata secondo specifici settori di competenza e diattività, definendo ruoli e funzioni per ognuno di questi, ma agendo in modoflessibile, in modo che la struttura possa adattarsi al meglio a quanto vienerichiesto, modificandosi anche agevolmente in funzione delle necessità. Gliapparati non sono perciò rigidi, né al loro interno né tra gli uni e gli altri, favo-rendo i processi di interscambio, un’osmosi in grado di utilizzare al meglio ilcontributo di ciascuno dei settori. Di seguito viene dato conto dell’architet-tura di ogni settore, delle finalità e delle competenze di ciascuno.

Settore Contatti e Coordinamento:

Si relaziona alla Regione Lombardia e alle sue varie articolazioni, al fine divalorizzare le opportunità offerte dalla normativa esistente o di creare nuovistrumenti legislativi e di pianificazione finalizzati allo sviluppo di modelli digovernance del territorio nel rispetto del principio di sussidiarietà. Questo set-tore opera avvalendosi di una solida esperienza nel campo della program-mazione comunitaria e regionale per quanto riguarda formazione, attivitàproduttive, sviluppo rurale e territorio.Rappresenta l’Istituto a livello comunitario usufruendo di un ufficio a Bruxellespresso la sede della Regione Lombardia dove si adopera per accrescere lerelazioni internazionali di IREALP attraverso la progettazione di Reti e la pre-sentazione di progetti europei, quali progetti di cooperazione inseriti neiProgrammi Interreg (A, B, C,) e nel VI Programma Quadro di Ricerca.Alimenta e veicola canali di informazione puntuali e specifici per il territoriomontano con particolare attenzione all’apertura di nuovi bandi e allo svol-gimento di iniziative di rilievo da parte di soggetti pubblici e privati per i diver-si livelli territoriali: regionale, nazionale e comunitario. Disponendo di una visione ampia e trasversale, svolge un’efficace azione dicoordinamento nel confronto degli altri settori nell’ottica di una strategiacomune per lo sviluppo del territorio montano con particolare riguardoall’Arco Alpino.

Settore Ricerca e Progettualità:

Svolge attività di ricerca tecnologica e scientifica per la tutela e la valorizza-zione delle diverse culture esistenti all’interno delle aree montane. Per rispon-dere al suo mandato il settore Ricerca e Progettualità si avvale di compe-tenze e metodologie multidisciplinari, all’occorrenza organizzando e coordi-nando gruppi di lavoro per l’elaborazione e la sperimentazione di processi disviluppo innovativi. L’ ambito di interesse di questo settore è vasto e com-plesso poiché da un lato si pone come possibile risposta ai bisogni chenascono dal territorio e per questo si avvale della collaborazione del settoreAnalisi e Sviluppo, dall’altro si pone, attraverso i risultati della ricerca, comestrumento orientativo dell’attività di programmazione di possibili interventi sulterritorio stesso. Ricerca e Progettualità opera anche in una dimensione diintegrazione transnazionale, avvalendosi della collaborazione del settoreContatti e Coordinamento, per cogliere le opportunità di parternariato, spe-cie quelle che emergono a livello comunitario.

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Istituto di Ricerca per l’Ecologia e l’Economia Applicate alle Aree Alpine

Settore Analisi e Sviluppo

Si occupa dello studio delle diverse realtà del territorio montano tramitel’analisi della struttura socio-economica, culturale ed ambientale dellediverse aree individuandone bisogni criticità e potenzialità, IREALP ritieneche solo un costante dialogo con gli attori quotidiani della montagna possaessere un punto di partenza per offrire al territorio un supporto per il suo svi-luppo economico e in questo senso, la conoscenza del territorio e dei suoistrumenti di gestione pongono il settore Analisi e Sviluppo come un punto diriferimento sempre più importante sia per Enti Locali montani, che per gli Entie Istituzioni di livello superiore. Per fornire un supporto volto a migliorare l’attività programmatoria degli EntiLocali, Analisi e Sviluppo si avvale della collaborazione del settore Contatti eCoordinamento, per l’individuazione delle corrette fonti di finanziamento edella collaborazione del settore Ricerca e Progettualità, sia per la redazionedella documentazione tecnico-procedurale necessaria per la presentazio-ne di progetti, che per tradurre la propria conoscenza del territorio in “labo-ratori di ricerca integrati e multidisciplinari”, che mirano ad un miglioramen-to economico e gestionale del territorio montano tendente a coinvolgere,non solo gli Enti Locali presenti sul territorio, ma anche i diversi attori operan-ti sullo stesso.

Settore Servizi al Territorio

Opera nell’intento di fornire, a quanti vivono e operano in montagna “pariopportunità”di vita, individuando nel territorio montano particolari risorse daincrementare e valorizzare secondo il principio dello sviluppo sostenibile,particolarmente in quei territori che hanno nell’ambiente una risorsa spessosottovalutata, se non trascurata. E nella consapevolezza che la montagnapuò essere percepita come opportunità solo se adeguatamente sviluppataattraverso strumenti utili per il superamento del suo naturale isolamento,questo settore si sta prodigando nel campo dei servizi e delle tecnologieinnovative, per il monitoraggio e il presidio delle aree montane nell’intentodi invertire il processo di abbandono di queste terre in atto ormai da lungotempo. Il settore inoltre, attraverso percorsi certificativi (ambientale, di tracciabilità,di filiera) sta cercando di valorizzare i prodotti di montagna, facendo dellaqualità e della genuinità il cavallo di battaglia per una maggiore competiti-vità sul mercato.

Settore Marketing

Si dedica alla promozione e comunicazione di studi, ricerche e attivitàche riguardano il territorio montano con particolare riguardo all’ArcoAlpino e opera al fine di: · realizzare piani di posizionamento con particolare riferimento ai prodotti

tipici di montagna;

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Istituto di Ricerca per l’Ecologia e l’Economia Applicate alle Aree Alpine

· promuovere e sostenere progetti di marketing territoriale tesi a salvaguar-dare l’identità culturale della montagna nel rispetto delle sue singolarità;

· organizzare e partecipare all’organizzazione di eventi quali seminari, con-vegni, presentazioni, mostre e workshop;

· svolgere attività di coordinamento editoriale realizzando pubblicazioni emateriale divulgativo a carattere scientifico;

· informare sistematicamente stampa e media delle più importanti iniziati-ve che riguardano il territorio montano ed i suoi attori;

· dialogare costantemente con tutti i possibili interlocutori del territoriomontano (Istituzioni, Enti Locali, operatori del settore ecc.) per favorire lacircolarità della comunicazione anche attraverso il proprio sito internet.

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Istituto di Ricerca per l’Ecologia e l’Economia Applicate alle Aree Alpine

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1.7 Obiettivi di governo regionale

IREALP è ente strumentale della Regione Lombardia ed è perciò normale ilsuo ruolo di organismo attuatore delle decisioni assunte dall’organo digoverno regionale. Gli incarichi possono assumere forma diversa (progetto,studio, indagine, servizio ecc.) in funzione delle necessità insite nel lavoro dasvolgere, per il raggiungimento degli obiettivi dichiarati. Dal quadro delleprestazioni fornite, si evince come il contributo di IREALP spazi su campid’azione piuttosto vasti, spesso più in funzione di consulenza che non dimera struttura esecutiva, dimostrando nei fatti, attraverso l’apprezzamentodella committenza, cioè degli organi regionali, di aver ottenuto piena fidu-cia nel proprio operato. La versatilità d’azione di IREALP e gli standard qua-litativi, sempre di livello elevato, che ne caratterizzano l’attività, hanno por-tato l’Istituto a competere con successo sul piano internazionale con entigià da tempo operativi e quindi dotati di maggior esperienza. IREALP hadimostrato con la propria capacità di far fronte a compiti anche impegna-tivi per complessità e rapidità d’esecuzione, con solerzia, serietà e professio-nalità, sviluppando una rete di contatti e connessioni che ne hanno di moltodilatato la sfera di relazioni e gli ambiti di conoscenze. Gli impegni verso laRegione Lombardia, per l’attuazione degli obiettivi di governo, sono presen-tati in forma sinottica, nella tabella che segue, per comodità e rapidità dilettura: la sintesi però nella sua schematicità, non deve essere intesa comefacilità di compito, essendo ogni obiettivo di notevole significato strategicoe quindi nient’affatto semplice da raggiungere. Molti di questi poi, per il lorocontenuto innovativo, non offrono possibilità di riferimenti pregressi né tantomeno di reperire esperienze utili allo scopo. In questo settore quindi si puòragionevolmente e con buona argomentazione sostenere che IREALP hasaputo affermarsi come referente per i problemi montani, dimostrando il piùdelle volte, di sapere interpretare correttamente i desiderata della Regione,fornendo risposte spesso rapide ed esaurienti.

A fronte degli impegni esplicitati, preme sottolineare un aspetto di fonda-mentale importanza del programma, che non costituisce un’area di azio-ne autonoma, ma che ne sottende tutti gli obiettivi, nel corso del proces-so di attuazione. E’ una riflessione maturata dopo tre anni di impegno assi-duo dell’Istituto, dedicato alla montagna e che mette in evidenza la diva-ricazione tra interventi realizzati e il grado di consapevolezza collettivo per-cepito.Ogni sforzo compiuto dai soggetti che operano per lo sviluppo e la valoriz-zazione del territorio montano può diminuire in efficacia o addirittura vani-ficarsi se non è adeguatamente comunicato e “svolto” in tutte le sue impli-cazioni.Per questo IREALP intensificherà il proprio lavoro sul piano della comunica-zione impegnando risorse da destinare al far sapere, per accrescere il livel-lo di conoscenza comune, promovere efficaci azioni di marketing territo-riale.

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Istituto di Ricerca per l’Ecologia e l’Economia Applicate alle Aree Alpine

REGOLE E STRUMENTIPER IL GOVERNO DEL TERRITORIO

Piano territoriale regionale

DIFESA DEL TERRITORIO E SISMICA

Interventi strutturali su corsi d’acqua e versanti

Sismica: Aggiornamento strumenti e conoscenzeProposta di riclassificazione sismica del territorio regio-nale

SVILUPPO DEL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE INTEGRATO

Sviluppo dell’architettura, delle tecnologie e di servizifunzionali all’aggiornamento, alla fruizione ed alla dif-fusione dei dati territoriali

Servizi di supporto agli enti locali: realizzazione di unservizio di consultazione di dati territoriali via web peri Comuni e Sviluppo di nuovi progetti con il coinvolgi-mento di soggetti esterni, organi di governo nazionalie Comunità Europea

Progetto Interreg ALPS-GPS Quakenet per la costitu-zione di una rete trasnazionale di stazioni permanentiGPS nello spazio alpino: rete stazioni GPS, attività didiffusione del progetto, trasferimento delle conoscen-ze (Partner europei del progetto, IREALP, Politecnicodi Milano, Università degli studi di Milano)

UNA GOVERNANCEPER IL SISTEMA AGROALIMENTARE LOMBARDIA

Sviluppo dei sistemi agricoli ed agroalimentariApprovazione, anche ai fini della gestione della crisiParmalat, del Piano di rilancio del settore lattierocaseario lombardo; sottoscrizione di accordo quadroper la definizione del prezzo del latte, attuazione deiprovvedimenti relativi al credito agrario e alle aflatos-sine;

Predisposizione per l’approvazione in Giunta del pro-getto per la realizzazione della prima EnotecaRegionale a Pavia;

Progetto: IREALP sarà struttura di supporto per la defi-nizione delle linee guida per il piano paesaggistico

Elaborazione delle linee guida per l’individuazione diazioni utili alla valorizzazione dei paesaggi e sperimen-tazione su strutture di montagna

Progetto: censimento delle opere in difesa del suolosu zona campione (in fase di attuazione)

Progetto: DTM di precisione su bacini idrografici esponde lacustri

Proposta: utilizzo delle rete di stazioni permanenti GPSmirato alla riclassificazione sismica del territorio

Progetto: IREALP attraverso la convenzione con la DGTerritorio sul Sistema Informativo Territoriale offre il suocontributo (GPS, Wireless), funzionale all’aggiorna-mento delle basi cartografiche ed al supporto agliEELL (Comunità Montane) per il servizio di consultazio-ne di dati territoriali.

Sviluppo di progetti su fondi nazionali e comunitari

IREALP è partner di progetto

Proposta: percorsi certificativi di tracciabilità per il set-tore

Proposta: duplicazione del progetto per la montagnalombarda (Valtellina)

Capitolo 1.7, continua

Obiettivi di Governo Regionale Attività IREALP

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Istituto di Ricerca per l’Ecologia e l’Economia Applicate alle Aree Alpine

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Approvazione di un bando per il sostegno agli investi-menti nel settore agroalimentare, attraverso modalitàinnovative fortemente orientate all’integrazione traproduzione agricola e trasformazione industriale; indi-viduazione dei beneficiari e avvio dei lavori entro fineanno

SVILUPPO DEL TERRITORIO RURALEE DELLE AREE MONTANE

Valorizzazione delle superfici forestali e delle areerurali montane

Approvazione della legge sulla tutela e gestione delterritorio forestale e delle aree rurali montane

Predisposizione per l’approvazione da parte dellaGiunta del programma “estate in foresta 2004” relati-vo all’utilizzo ai fini ricreativi, turistici e didattici deldemanio forestale regionale;

Approvazione del programma “diecimila ettari dinuove foreste in Lombardia”, attraverso il coinvolgi-mento degli enti locali e delle associazioni di catego-ria degli agricoltori;

Sottoscrizione con il MIPAF dell’accordo riguardantel’impiego del Corpo Forestale dello Stato in attuazio-ne della L.R. che istituisce il Corpo ForestaleRegionale.

ATTUAZIONE DEL PIANOPER LA SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE

APQ in materia di Società dell'Informazione:attuazio-ne degli interventi previsti nell'accordo

Rete Satellitare Wireless Comunità Montane ArcoAlpino: creazione infrastrutture per l’utilizzo in via spe-rimentale della tecnologia wireless, emanazionebando (2004) e aggiudicazione appalto lavori dialmeno un progetto (entro il 31 marzo 2005).

SVILUPPO DELLE POLITICHEA FAVORE DLLE IMPRESE ARTIGIANE

Azioni di internazionalizzazione del SistemaArtigianato LombardoAttuazione del progetto sperimentale per la costru-zione del modello lombardo relativo alla "governan-ce" dei flussi migratori per l'inserimento di almeno 100lavoratori non comunitari nelle imprese artigiane e sti-pula di almeno 3 protocolli territoriali e realizzazionedi almeno 1 progetto.

Proposta progetto: Interreg III con partenariato inter-nazionale

Progetto di divulgazione e comunicazione

Proposta: progetto di turismo ecologico e formativolegato al mondo della scuola

IREALP è presente in tre progetti

Corsi di Formazione per il Corpo Forestale dello Stato

Progetto: IREALP è all’interno di un gruppo di lavoroche a livello nazionale si sta occupando del proble-ma avviando un progetto preliminare di Banda Largaper tutto quel territorio montano fortemente arretratodal punto di vista delle comunicazioni.

Proposta progetto: con il progetto di rivitalizzazionedei terrazzamenti abbandonati che IREALP sta condu-cendo (finanziato da INRM) in una zona pilota delcomune di Sondrio si potrebbe inserire il progetto spe-rimentale per la costruzione del modello lombardorelativo alla “governance” dei flussi migratori per l’in-serimento di lavoratori non comunitari nelle impreseartigiane

Capitolo 1.7, continua

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AZIONI REGIONALIPER LA TUTELA DEI CONSUMATORI E DEGLI UTENTI

Tutela della sicurezza e qualità dei prodotti e dei ser-vizi e informazione al cittadinoRealizzazione di 5 eventi per l’informazione al cittadi-no in materia di sicurezza e qualità dei prodotti e deiservizi.

RIFORMA DEL SETTORE COMMERCIALEE SVILUPPO DELLE RETI DISTRIBUTIVE

Progetti sperimentali per le aree svantaggiate:Realizzazione progetto AlpCity,

Avvio progetto Vital City,

Pubblicazione bando Obiettivo 2-Misura 1.11

SVILUPPO DEL TURISMO E DEI MONDIALI DI SCI

Infrastrutture per il turismo:Conclusione di 10 interventi per la realizzazione ol’ammodernamento di impianti di risalita;

infrastrutturazione di aree in Obiettivo 2 a vocazioneturistica Ittraverso l’utilizzo di fondi comunitari; lancionuovo bando.

Mondiali di sciRealizzazione e messa in esercizio delle seguenti 12opere necessarie allo svolgimento dell’evento sporti-vo:1 Impianti di risalita Bormio - Bormio 2000;2 Impianti di risalita Fontanalonga – Valbella;3 Impianti di risalita Valbella – Bormio 3000;4 Impianti di risalita S.Caterina – Plaghera;5 Impianti di risalita Plaghera – Cresta Sobretta;6 Impianti Bormio: impianti per innevamento;7 Impianti Valfurva: impianti per innevamento;8 Illuminazione area Ski-Stadium Bormio;9 Parcheggio Area Cabinovie di Bormio;10 Rete tecnologica Bormio;11 Ponte sul torrente Frodolfo;12 1° Lotto Parcheggio S.Caterina.

Attuazione, d’intesa con gli operatori e il sistemaassociativo locale, di un progetto di promozione turi-stica del territorio, delle produzioni artigiane e enoga-stronomiche, dei percorsi culturali e ambientali dellaValtellina, in occasione dei Mondiali di sci.

INTERVENTI PER LA RIDUZIONE DELLE IMMISSIONI E LAMOBILITA’ ECO-COMPATIBILE (Libro Azzurro)

Definizione del catasto informatizzato degli impiantitermici privati e pubblici

Progetto: Certificazione di tracciabilità ed ambientalesui marchi di montagna attraverso l’elaborazione dilinee guida (AAI) finalizzate ad una possibile certifica-zione in considerazione dell’esperienza acquisita daIREALP nel settore.

Proposta: IREALP in forza della competenze acquisitein tale ambito può offrire collaborazione.

Progetto:IREALP colllaborerà sia da un punto di vistaprocedurale che selettivo per i progetti presentati, inforza anche dei contatti che ha con gli E.E.L.L.

Progetto: IREALP è Coordinatore Globale per iMondiali di sci 2005 (in attuazione)

Proposta: collaborazione con Istituti Universitari ad altoimpatto mediatico con utilizzo delle moderne tecno-logie, sfruttando la Rete Regionale di stazioni perma-nenti GPS.

Proposta: utilizzo della rete di stazioni permanenti GPSLombardia per la georeferenziazione degli impianti.

Capitolo 1.7, continua

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VALORIZZAZIONE DELLE AREE PROTETTEE TUTELA DELLA BIODIVERSITA’

Pianificazione e disciplina delle aree protette

Rete Natura 2000Documento sullo stato di conservazione e mappatu-ra degli habitat della Rete Natura 2000: documentotecnico di valutazione sulla vulnerabilità degli habitated indicazioni sugli orientamenti gestionali. Verifica con gli enti interessati delle risultanze del documentoed approvazione in Giunta di una proposta condivisadi riperimetrazione dei Siti di Interesse Comunitario (31marzo 2005)

INCENTIVI PER IL MIGLIORAMENTODELL’ECOCOMPATIBILITA’ DELLE IMPRESE E DELLO SVILUPPO LOCALE

Eco-compatibilità delle attività produttiveRegistrazione EMAS del distretto metalmeccanicodelle Valli Bresciane:registrazione di almeno 5 imprese

Sperimentazione di criteri ambientali in almeno quat-tro misure Ob.2 dei settori industria e artigianato:emanazione di bandi con indicatori ambientali neisettori industria e artigianato; istruttoria dei criteriambientali per almeno due bandi.

Eco-compatibilità delle attività degli Enti Locali: pro-mozione dei processi di A21 localeAttuazione Piano di Azione A21 Alta Valtellina: - analisi ambientale e analisi delle strutture ricettiveidonee alla certificazione ECOLABEL; - manuale delle procedure del sistema di gestioneambientale;- accordo volontario con le strutture ricettive perl’adesione a ECOLABEL (31 marzo 2005).

RISCHIO INDUSTRIALE

Programmazione ed attuazione normativa in materiadi rischio industriale e rafforzamento delle competen-ze regionali trasferite

Autorizzazione all’attività in condizioni di sicurezza per50 aziende lombarde ad elevato rischio industriale(pratiche già avviate) e comunque per tutte quelleaziende che nel frattempo presenteranno il nuovorapporto di sicurezza; conseguente georeferenziazio-ne degli impianti.

Proposta : collaborazione tra IREALP e la D.G.Ambiente finalizzata a creare: il portale regionale per iparchi cioè un portale per le aree protette (parchiregionali) ospitante ogni singolo sito web con bandoapposito di finanziamento per la creazione di sito webparco regionale.

Proposta: utilizzo della rete GPS per la mappatura

Proposta: collaborazione di IREALP per l’analisiambientale iniziale

Proposta:assistenza al bando di IREALP in merito agliindicatori ambientali

Progetto: avvio del marchio europeo ECOLABEL conanalisi ambientale, per i servizi che interagiscono, deicomuni coinvolti.

Proposta: utilizzo della rete GPS per la georeferenzia-zione degli impianti che comportano rischi nelle zonemontane

Capitolo 1.7, continua

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REALIZZAZIONE DELLE INFRASTRUTTUREVIABILISTICHE PRIORITARIE

Autostrade nazionaliSistema Viabilistico Pedemontano: approvazione CIPEdel progetto preliminare, pubblicazione bando perl’affidamento dell’incarico per il progetto definitivo

Direttissima Milano-Brescia: approvazione CIPE delprogetto preliminare, affidamento dell’incarico perla stesura del progetto definitivo

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE E SISTEMA FERROVIARIO REGIONALE

SICUREZZA E RIDUZIONE DELL’INCIDENTALITA’ STRADALE

SVILUPPO DEGLI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE E DI INTERVENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

Rete formativa di Protezione Civile

Centro Funzionale integrato nella rete nazionaleEntrata in funzione di almeno due sistemi di reti divideosorveglianza tra sedi regionali e polizie localiCollegamento con la centrale dell’Ass. Agricolturaper il monitoraggio dei rischi per incendi boschivi

GOVERNANCE DEL TERRITORIOPER LA SICUREZZA URBANA

Azioni per l’educazione alla sicurezzainiziative di comunicazione in materia di sicurezza e

prevenzione : organizzazione di almeno due conve-gni regionali.

INIZIATIVE DI PROMOZIONEDEL SERVIZIO CIVILE LOMBARDO

Custode Sociosanitario a favore degli anziani fragiliresidenti in aree urbane disagiate della città diMilano (2004-2005)

ATTUAZIONE DELLA RIFORMA DEL SISTEMA DELL’ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE

Attuazione del piano d’azione per lo sviluppo delsistema scolastico e formativo regionale:Percorsi di istruzione e formazione professionale: defi-nizione, progettazione e attuazione del repertorioregionale delle aree professionali e delle figure pro-fessionali

Proposta: collaborazione di IREALP al progetto di fatti-bilità delle strade in definizione finalizzata a migliorarel’impatto ambientale attraverso studi di tutela delpaesaggio o, qualora sia possibile, di valorizzazionedei patrimoni territoriali circostanti.

Proposta: supporto di IREALP attraverso la rete di sta-zioni permanenti GPS che l’Istituto sta predisponendosul territorio regionale.

Proposta: supporto di IREALP attraverso la rete di sta-zioni permanenti GPS che l’Istituto sta predisponendosul territorio regionale.

Proposta: utilizzo della rete regionale di stazioni per-manenti GPS per la sala operativa della ProtezioneCivile.

Proposta: corsi di Formazione sull’utilizzo del GPS

Progetto: IREALP in collaborazione con la DirezioneAgricoltura si occuperà del tema “incendiboschivi”attraverso azioni di sensibilizzazione e comu-nicazione.

Progetto: IREALP coadiuverà le azioni di diffusione inmateria di sicurezza e prevenzione riferiti a rischi colle-gati al territorio montano.

Proposta: possibile duplicazione del progetto per areemontane particolarmente disagiate ( interazione conPoste italiane per es. utilizzando i portalettere)

Proposta: organizzazione di un Master in“Competitività territoriale delle aree alpine”.

Capitolo 1.7, continua

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PROMOZIONE DELLO SPORT E SOSTEGNOAL PROGETTO MILANO-LOMBARDIA 2016

Promozione dei grandi eventi sportivi e sostegno allacandidatura ai Giochi Olimpici del 2016:

EDILIZIA SOCIO-SANITARIA

Piano Urbano:entrata in funzione del call-center consulenza medi-ca e attuazione dei progetti di telemedicina

GOVERNO DELLE RISORSE IDRICHE

Sviluppo di progetti comunitari sulle tematiche dellagestione e tutela delle acque in partnership conFrancia, Spagna, Svizzera, Germania, Grecia e India

Prosecuzione, coordinamento ed esecuzione attivitàpreviste dal progetto Interreg IIIB – Cadses – Netwet2;

SVILUPPO DEI SERVIZI INNOVATIVIPER LA GESTIONE LOCALEIncentivazione alla gestione associata dei servizilocali:bando ed erogazione contributi per incremen-to gestioni pluriservizi di enti locali e aggregazioni dicomuni.

SVILUPPO DEL RUOLO DELLA PRESENZAINTERNAZIONALE IN LOMBARDIA

Impostazione di una strategia complessiva versoaree geografiche ritenute prioritarie, per supportarel'internazionalizzazione del sistema economico e cul-turale lombardo, tramite un percorso condiviso

PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA:SVILUPPO DI NUOVI STRUMENTI

RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEI NAVIGLI LOMBARDI

Proposta: IREALP in considerazione del ruolo che rive-ste offre il suo contributo in occasione dei Mondiali disci a Bormio

Proposta: IREALP sta promuovendo un progetto ditelemedicina in collaborazione con la rete di PosteItaliane per i comuni montani più disagiati.

Progetto: IREALP rivestirà un ruolo in qualità di suppor-to tecnico per i Programmi comunitari e struttura attaallo sviluppo di progetti sul territorio montano ed èpartner nel progetto “Laghi alpini”.

Proposta: IREALP si offre come supporto/tramite inragione degli ottimi rapporti che costantementeintrattiene con gli EELL ed i soggetti operanti nei terri-tori montani.

Proposta: progetto di competitività territoriale areamontana ( Valtellina) quale strumento utile al proces-so di internazionalizzazione del sistema economico-culturale lombardo.

Sviluppo ed incentivazione degli strumenti di program-mazione negoziata quali i PISL.

IREALP propone di elaborare un progetto di recuperoe valorizzazione integrata analogo a quello deiNavigli su un territorio montano a scala di bacino.

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Istituto di Ricerca per l’Ecologia e l’Economia Applicate alle Aree Alpine

Un’ultima importante riflessione che si intende esprimere è legata agli svilup-pi possibili di alcune aree di attività, in cui IREALP ha investito (CertificazioneAmbientale, Progetto GPS, Recupero e riutilizzo di antichi nuclei rurali abban-donati) e che intende consolidare. Sono progetti destinati a svilupparsi inmisura forte e complessa, che portano alla consapevolezza della necessitàdi una gestione diversa , magari legata a forme di associazione o parterna-riato ancora inesplorate ma che dovranno essere percorse per non perde-re l’obiettivo di tutto questo lavoro: lo sviluppo armonico e sostenibile del ter-ritorio montano.

1.8 Rapporti di collaborazione

IREALP ha sviluppato una fitta rete di collaborazioni, formalizzate attraversoconvenzioni, di cui si rende conto nelle tabelle di seguito riportate, suddiviseper anno di stipula.

2001 ~ 20021 Area Park Trieste

IREALP e il Consorzio per l’Area di ricerca scientifica e tecnologica diTrieste che ha attivato e gestisce l’ Area Science Park ( il Parco Scientificoe Tecnologico multidisciplinare del Friuli, si sono impegnati ad uno scam-bio di conoscenze sulle aree di reciproco interesse, i cui risultati sarannovalorizzati attraverso l’attuazione di Progetti Formativi e Programmi diRicerca, di iniziative culturali coordinate, la redazione di Elaborati scien-tifici, l’organizzazione di eventi di comunicazione quali seminari e con-vegni.

2 Regione Lombardia, Direzione Generale Territorio e UrbanisticaLa Regione Lombardia , nell’ambito della predisposizione di un SistemaInformativo Territoriale (SIT) finalizzato alla elaborazione e gestione di infor-mazioni georeferenziate riguardanti il territorio ha individuato in IREALPun partner idoneo e qualificato per realizzare un modello di rete di sta-zioni permanenti GPS ed un Centro Elaborazione Dati e Controllo.

3 Regione Lombardia ~ Convenzione QuadroLa convenzione sottolinea il ruolo strumentale di IREALP nei confrontidella Regione quali l’ attività di promozione, coordinamento e assisten-za tecnico-scientifica nell’impostazione e realizzazione delle politicheregionali a favore del territorio montano. L’Istituto si adopererà quindi per: - contribuire alla realizzazione dell’Osservatorio Regionale della

Montagna implementando il monitoraggio delle condizioni socioeco-nomiche, dello stato ambientale e dei risultati degli interventi sul terri-torio,

- promuovere lo sviluppo ed esecuzione di progetti di ricerca applicataalla montagna in coerenza col Programma Regionale di Sviluppo,

- svolgere un ruolo di assistenza tecnico-scientifica, orientamento eformazione per gli Enti Locali e per la predisposizione di progetti d’in-

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Istituto di Ricerca per l’Ecologia e l’Economia Applicate alle Aree Alpine

tervento sul territorio montano,- essere struttura di supporto alle Direzioni Generali della Regione nella

partecipazione a Programmi Comunitari assolvendo anche compiti eattività di servizio.

La Fondazione svolgerà anche un ruolo di supporto logistico e di segrete-ria per il Comitato per la Montagna

4 I.D.P.A. (Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali) CNR – MilanoIREALP e l’Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali CNR – Milanohanno individuato una reciproca utilità nel collaborare per l’attuazionedi programmi di e ricerche per implementare le conoscenze del territo-rio alpino-appenninico sotto l’aspetto geologico, geomorfologico egeofisico.

5 Università degli Studi della Bicocca – Milano.IREALP ha individuato nell’Università degli Studi di Milano – Bicocca(Dipartimento di Scienze Geologiche e Geotecnologiche) un partnerqualificato per effettuare l’aggiornamento delle carte inventario dellefrane e dei dissesti della Regione Lombardia.

6 Regione Lombardia, Direzione Generale Qualità dell’AmbienteLa Regione Lombardia nell’identificare IREALP come ente qualificato asvolgere ricerche e approfondimenti sulle problematiche ambientali edel territorio delle aree alpine lombarde, attraverso la DirezioneGenerale Qualità dell’Ambiente ha istituito un’intesa per realizzare unprogetto di orientamento e diffusione di”Agenda 21” in Lombardia.

7 Provincia di SondrioLa convenzione ha inteso instaurare una collaborazione tra IREALP e laProvincia di Sondrio al fine di valorizzare e diffondere il patrimonio cul-turale di proprietà della provincia di Sondrio, in particolare il repertoriorelativo ai nuclei di antica formazione.

8 Regione Lombardia, Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie dellaLombardiaNell’ambito del progetto CULTURALP programma Interreg III B- SpazioAlpino, IREALP realizzerà per la Direzioni Generali Culture Identità eAutonomie un’attività di assistenza tecnica e consulenza al progettorafforzando così il suo ruolo istituzionale di ente strumentale e di suppor-to della Regione Lombardia.

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20039 UNCEM Lombardia

IREALP ed Uncem attraverso la convenzione si sono impegnati a collabo-rare reciprocamente per la realizzazione di progetti finalizzati allo svilup-po delle aree montane lombarde , in particolare attraverso azioni in favo-re degli Enti Locali della loro progettualità e della loro cooperazione. Gliintenti collaborativi sono parsi tali da rendere funzionale anche un sup-porto logistico da parte di IREALP che ha messo a disposizione, presso lapropria sede di Milano, un ufficio per Uncem.

10 Università degli Studi di PaviaIREALP e l’Università degli Studi di Pavia (Dipartimento di Ecologia delTerritorio e degli Ambienti Terrestri), individuando un ambito di finalitàcomuni relative allo studio, all’analisi e allo sviluppo del territorio dellearee alpine, si sono impegnati per realizzare una collaborazione in meri-to a progetti di ricerca finalizzati a incentivare la certificazione territoriale,lo sviluppo ambientale sostenibile (specie in ambito turistico) e le valuta-zioni di impatto ambientale.

11 INRM, Istituto Nazionale per la Ricerca Scientifica e Tecnologica per la MontagnaIREALP attraverso la convenzione ha riconosciuto in INRM l’istituzione diriferimento per la ricerca scientifica e tecnologica sulla montagna e INRMha riconosciuto in IREALP il “Centro regionale di riferimento” per le pro-prie attività di ricerca scientifica e tecnologica , di comunicazione e diinformazione e di supporto agli Enti Locali sul territorio della RegioneLombardia.

12 Finlombarda S.p.A.La convenzione ha inteso sviluppare una collaborazione tra IREALP eFinlombarda per la realizzazione di una strategia comune finalizzata aduna completa informazione sulle politiche comunitarie.

13 Parco delle Orobie ValtellinesiAttraverso la convenzione IREALP supporterà il Parco delle Orobie nellosviluppo di un Sistema Informativo Territoriale, nella realizzazione di unpiano di comunicazione relativo alle valenze socio-ricreative ed educati-ve del Parco, e nella valorizzazione della qualità ambientale e delle pro-duzioni interne al Parco anche attraverso strumenti di tipo certificativo.

14 Comunità Montana Parco Alto Garda BrescianoIREALP e la Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano hanno inte-so avviare una collaborazione per sviluppare ricerche scientifico-tecno-logiche promosse dalla Comunità o finalizzate a risolvere bisogni dellaComunità e dei governi degli Enti Locali, per promuovere e far conosce-re le caratteristiche e le opportunità offerte dal territorio della Comunitàe per monitorare attività socio-economiche interessanti per lo sviluppodella montagna lombarda e della Comunità Montana.

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15 Università Cattolica del Sacro CuoreIREALP e l’Università del Sacro Cuore hanno concordato di collaborareper lo sviluppo di progetti di ricerca, anche di cooperazione transnazio-nale, con finalità di studio, comprensione e sviluppo delle aree alpine, direalizzare attività di ricerca nell’ambito di progetti europei e di sostenerelo sviluppo sostenibile della montagna specie nel settore turistico.

16 RINA S.p.A.IREALP in collaborazione con RINA intende coordinare progetti nei territo-ri montani finalizzati al conseguimento di possibili certificazioni nel settoreambientale, della qualità, della sicurezza e dell’etica e far conoscere aisoggetti operanti nell’ambito del territorio montano le opportunità offer-te dalla Certificazione Ambientale e di Qualità.

17 EUROMONTANAIREALP è membro di Euromontana, associazione europea con sede aBruxelles, che raggruppa una quarantina di organizzazioni dei territori dimontagna in circa venti paesi europei. Il suo ruolo, oltre a quello di raffor-zare lo scambio di informazioni e di esperienza tra le regioni di montagnaè di promuovere in queste aree lo sviluppo sostenibile per dare pariopportunità alle genti di montagna.

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2004

18 Istituto Universitario di Studi Superiori I.U.S.S.IREALP e l’Istituto Universitario di Studi Superiori – I.U.S.S., attraverso lo stru-mento della convenzione, hanno inteso realizzare un quadro di collabo-razione per lo svolgimento dell’attività di tirocinio didattico e di tirocinioorientativo per la conoscenza diretta del mondo del lavoro.

19 Comunitò Montana Valle S. MartinoIREALP e la Comunità Montana Valle S. Martino hanno inteso avviare unacollaborazione per sviluppare ricerche scientifico-tecnologiche promos-se dalla Comunità finalizzando il proprio operato alla promozione degliobiettivi programmatici e funzionali della Comunità stessa.

20 ARPA LombardiaIREALP e l’Arpa hanno concordato di collaborare in maniera strutturata eper tanto non episodica su tematiche riconosciute di comune interessequali:- la partecipazione a programmi e progetti di studio e di ricerca in tema

di gestione dell’ambiente e delle sue risorse;- lo svolgimento di azioni di promozione e sviluppo ambientale;- la cooperazione funzionale su temi di particolare interesse.

21 Politecnico di MilanoIREALP e il Politecnico di Milano, attraverso lo strumento della convenzio-ne, hanno inteso realizzare un quadro di collaborazione per lo svolgimen-to dell’attività di tirocinio didattico e di tirocinio orientativo per la cono-scenza diretta del mondo del lavoro.

22 Università BocconiIREALP e l’Università Bocconi di Milano, attraverso lo strumento della con-venzione, hanno inteso realizzare un quadro di collaborazione per lo svol-gimento dell’attività di tirocinio didattico e di tirocinio orientativo per laconoscenza diretta del mondo del lavoro.

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1.9 Unione Europea

IREALP da più di due anni è presente a livello europeo con uffici a Bruxelles,insieme a Finlombarda spa, presso la Delegazione della Regione Lombardia.Questa presenza ha consentito all’Istituto di essere innanzi tutto annoveratotra le organizzazioni facenti parte della Casa della Lombardia, gruppoappunto che condivide con la Delegazione stessa dei prestigiosi locali, eche si compone di strutture operanti nel mondo istituzionale, economico escientifico.

Oltre a questo la presenza nella capitale Europea a dato l’opportunità dicoltivare e maggiormente sviluppare contatti sia con le Istituzioni europeesia con Enti, Istituti, Organizzazioni provenienti da tutta Europa. Frutto di que-sto attento lavoro sono sia i numerosi progetti comunitari che vedono coin-volto l’Istituto, sia il suo ruolo di informatore e mediatore per numerose real-tà regionali sulle azioni ed opportunità che l’Unione Europea sviluppa e pro-pone.

Le seguenti tabelle illustrano sinteticamente il numero di progetti, che invaria forma vedono presente IREALP, gli obiettivi e i settori in cui operano, lerelazioni nazionali e internazionali in atto.

Il quadro sintetico dei progetti, la cui illustrazione è riportata singolarmentenel successivo paragrafo 2.3, può essere rappresentata dai due schemiseguenti:

Distribuzione Partner per StatoStato Numero di partner di cui Pubblici di cui PrivatiItalia 47 46 1Svizzera 12 12 0Francia 12 8 4Spagna 9 8 1Austria 6 4 2Germania 5 5 0Norvegia 4 4 0Grecia 2 2 0Portogallo 1 1 0Gran Bretagna 1 1 0Croazia 1 1 0Romania 1 1 0Polonia 1 0 1Belgio 1 0 1Totale 108 98 10

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Distribuzione Partner per tipologia

Tipologia NumeroRegioni ed Enti locali 76Università ed Enti di Ricerca 10Governi e Istituzioni nazionali 7Associzioni ed Istituzioni non governative 5Enti per la pianificazione territoriale 6Istituti di Ricerca 2Agenzie di Sviluppo 1Istituzioni culturali 1Totale 108

da cui si evidenzia il coinvolgimento di IREALP con 108 partner e con la pre-senza di 76 Istituzioni e 10 Università o Enti di ricerca.

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1.10 Programmi in corso

Tra il 2004 e il 2006, IREALP sta orientando e orienterà il proprio quadro di azio-ne secondo linee direttrici che prevedono di:· istituire e alimentare un rapporto diretto con l’ambiente montano, attra-

verso un costante dialogo da parte di IREALP, tale da far crescere sem-pre più capacità e sensibilità d’interpretare correttamente, caratteristi-che, potenzialità e criticità del territorio;

· predisporre una struttura flessibile e dinamica per l’analisi dei problemicontingenti, che interessano la montagna, in grado di offrire agli interlo-cutori dell’Istituto risposte che propongano interventi e soluzioni in tempirapidi, secondo criteri di efficacia ed efficienza;

· avviare e attuare una programmazione dello sviluppo territoriale in armo-nia con una visione nazionale ed internazionale della montagna, svol-gendo compiti di agenzia di informazione sulle opportunità che le leggied i finanziamenti prevedono sia in ambito pubblico che privato;

· promuovere e sviluppare il territorio, ponendo grande attenzione allezone più svantaggiate, rinnovando i significati possibili della montagnaattraverso iniziative di comunicazione e marketing che accolgano e rie-laborino, in una chiave attuale e competitiva l’ambiente, i prodotti, le tra-dizioni, la cultura stessa della montagna;

· elaborare e realizzare progetti per coniugare l’attrattività della monta-gna non solo alla sua frequentazione ludica, ma favorendo residenze sta-bili, in grado di recuperare la benefica azione di presidio del territorio,attraverso l’offerta di servizi consentiti dall’innovazione tecnologica;

· sostenere e stimolare il confronto tra i Centri di Eccellenza al fine di suppor-tare l’Istituzione regionale nella realizzazione di un programma di governodella montagna.

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Capitolo 2

RISULTATI

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2.1 Premessa

Nel presente capitolo sono illustrati sinteticamente i risultati conseguiti da IRE-ALP negli anni del primo mandato.Per meglio rappresentarli, si è preferito raggrupparli in quattro paragrafi: ilprimo ‘Attività e iniziative’ contiene il lavoro svolto dall’Istituto per iniziativerilevanti che hanno visto un impegno economico di IREALP.Nel secondo ‘Progetti di ricerca’ sono elencate le molteplici attività chespaziano dai progetti UE a studi su specifici problemi delle aree montane:al riguardo è interessante richiamare il quadro sinottico riferito ai progettiUE, riportato nel precedente paragrafo 1.9.Successivamente nel terzo sono riportati i convegni che IREALP ha organiz-zato, portando molto spesso contributi culturali significativi, oltre che organiz-zativi.Infine il quarto paragrafo contiene le molteplici iniziative e relazioni che, conmolta costanza, IREALP ha tenuto: si spazia dalla inaugurazione della sede,alle relazioni con la stampa e con la televisione, alle comunicazioni sullezone terrazzate, alle note informative su Europa Montagna e così via.In sintesi questo capitolo potrebbe offrire spunti per una migliore compren-sione sulla multidisciplinarità dell’approccio adottato da IREALP per i proble-mi montani, non disgiunta dalla constatazione di una considerevole mole dilavoro svolto.

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2.2 Attività e iniziative

Progetto Antichi nuclei rurali (2002)

Seguendo una linea di ricerca che intende, se non impedire, almeno ridurrel'abbandono e il degrado della montagna il progetto ha inteso recuperaree valorizzare gli antichi nuclei rurali abbandonati, ripristinando le loro antichedestinazioni abitative e produttive e rivitalizzandoli con attività sostenibili.Il lavoro nasce come espressione concreta della finalità dell’Istituto cioèsvolgere attività di studio e ricerca per i territori montani incentivandone losviluppo attraverso un corretto e funzionale rapporto tra economia ed eco-logia.Il recupero dell’antico nucleo abitativo rurale, quale testimonianza dell’equi-librato rapporto uomo - natura si propone quindi due obiettivi:- ripristinare il volto di un luogo conservando uno dei più significativi patri-

moni dell’identità storico–culturale delle comunità alpine;- rivitalizzare un comprensorio territoriale recuperando i nuclei e reinterpre-

tandoli in una chiave di potenziale sviluppo economico.L’ Istituto ha sviluppato il progetto attraverso un piano di lavoro strutturato indue macro fasi, la prima dedicata al censimento di nuclei in un’area com-presa tra i Comuni di Castello dell’Acqua e Chiuro e i Comuni di Piantedo eDubino, rientranti nelle ComunitàMontane di Sondrio e Morbegno.Le caratteristiche dei siti da rilevaresono state individuate in quota alti-metrica al di sotto dei 700 metri,vetustà superiore ai primi anni ‘900,edilizia polifunzionale nel cui conte-sto venivano svolte attività agro-silvo-pastorali e artigianali, nonidentificabili come frazioni e il cuiabbandono superasse approssima-tivamente il 70% dell’intero nucleo.L’indagine ha così portato al rilievodi 232 siti, in 35 comuni visitati. Per42 di questi siti è stata condottaanche un’indagine più approfondi-ta individuando 12 nuclei di parti-colare interesse, per i quali sonostate svolte indagine ulteriori, relati-ve alla situazione fondiaria.La seconda fase ha visto l’Istitutoimpegnato nella realizzazione del-l’intervento dapprima proseguitocon iniziative di valorizzazione dellarilevazione svolta nella prima fasedel progetto e dei risultati eviden-

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ziati. In particolare è stato realizzato un allestimento costituito da pannelliesplicativi, proiezione di materiale fotografico ed esposizione di materiale diricerca, per spiegare metodologie e contenuti del progetto e per proporre irisultati della rilevazione come spunto per un dibattito tra i diversi attori coin-volti – o coinvolgibili – nelle azioni di recupero e rivitalizzazione di queste real-tà.IREALP si è impegnato nel proseguimento di un’iniziativa pilota di recupero evalorizzazione aiutato economicamente, nel suo procedere, dallaFondazione Cariplo in modo significativo. Il progetto si è concretizzato con l’acquisto e ristrutturazione di una strutturarurale, collocata in ambito valtellinese, secondo i principi ispiratori. La rivita-lizzazione comporterà un utilizzo del nucleo stesso secondo i principi dello svi-luppo sostenibile e dell’economia della conoscenza, potendo concentrarestrutture sia scientifiche che commerciali/divulgative che, è questo uno deiprincipi cardine del progetto, possano autosostenersi economicamente epromuovere la cultura e la tradizione locale.

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Certificazione Ambientale (2002)

IREALP, sin dall’inizio della sua attività, si è impegnato a promuovere la certi-ficazione ambientale quale fondamentale strumento per il raggiungimentodi uno sviluppo eco-sostenibile dei territori montani. L’adesione a un sistemadi certificazione ambientale, infatti, accerta e testimonia l’attenzione delComune alle problematiche ambientali e rappresenta uno stimolo non soloper i soggetti presenti sul suo territorio, ma anche per gli enti e gli operatoricon cui entra in contatto. Valorizzare un territorio attraverso le sue variabiliambientali, spesso principali cause della sua fragilità, vuol dire davvero costi-tuire basi solide per uno sviluppo economico sostenibile, soprattutto se rea-lizzato in un comprensorio territoriale che comprende più comuni.Nel 2001, la Regione Lombardia ha incaricato IREALP di svolgere un’azionedi sensibilizzazione capillare nei confronti dei Comuni Montani lombardi,anche attraverso le diverse Comunità Montane e di realizzare uno studio difattibilità volto a consentire loro di ottenere la certificazione ambientale, siaISO che EMAS.L’esito dell’indagine ha evidenziato un forte interessedelle Amministrazioni locali nei confronti di questo innova-tivo strumento giuridico - economico e ha fatto sì che ilnostro Istituto portasse a termine, nel corso del 2002,l’Analisi Ambientale Iniziale di tre comprensori montanidella provincia di Lecco (per un totale di dodici Comuni).I Comuni coinvolti nell’iniziativa oggetto dell’AnalisiAmbientale Iniziale sono: Galbiate, Ello e Colle Brianza,per la Comunità Montana Lario Occidentale, Barzio,Cremeno, Moggio, Cassina Valsassina e Morterone, per laComunità Montana Valsassina e, in fine, Erve, Torre de’Busi, Carenno e Monte Marenzo, appartenenti allaComunità Montana Valle San Martino.L’azione di IREALP, però, non si ferma, nel 2003 l’Istitutosvolge l’Analisi Ambientale Iniziale di alcuni comprensorimontani della provincia di Bergamo (nello specifico per laComunità Montana Alto Sebino i Comuni di Bossico, Costa Volpino, Loveree Rogno, per la Val Brembana, Carone, Foppolo, Mezzoldo, Piazzatorre,Valleve, per la Val di Scalve, Azzone, Colere, Schilpario, Vilminore, per la ValSeriana, Castione della Presolana e Valbondione e per la Valle Imagna iComuni di Brumano, Fuipiano e Valsecca).Nello stesso periodo l’Istituto inizia il percorso per portare alla certificazioneambientale la Comunità Montana Valchiavenna che diventerà, così, laseconda Comunità Montana italiana ad poter ottenere questo importantericonoscimento.IREALP si è impegnato sul piano della sensibilizzazione della popolazione edegli Enti locali partecipando al Processo di Agenda XXI, processo che rap-presenta uno strumento con cui le pubbliche amministrazioni stabiliscono ipropri obiettivi di sviluppo sostenibile e definiscono un piano di azione perrealizzarlo. Per tale ragione ha partecipato, unitamente all’A.R.P.A. e al

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F.L.A., al Gruppo Tecnico di Coordinamento istituito dalla DirezioneGenerale Qualità dell’Ambiente della Regione Lombardia, per coordinare ilprogramma di diffusione e realizzazione di Piani di Azione XXI in Lombardia,piani che prevedono iniziative di sensibilizzazione, educazione e formazionevolte ad una crescita delle capacità progettuali e gestionali in un ottica disviluppo sostenibile . Tra questi uno dei più significativi è stato quello svolto in Alta Valtellina cheha portato l’Istituto a compiere Analisi Ambientali Iniziali volte ad una possi-bile successiva Certificazione presso i comuni di Bormio, Valfurva, Livigno,Valdisotto, oltre che, sempre in Valtellina, il comune di Albosaggia.Con più di 36 Comuni montani analizzati ed altre azioni di sensibilizzazioneambientale IREALP è sicuramente al primo posto quale organizzazioneesperta in tale settore, che si ritiene il fondamentale punto di partenza perun’efficiente ed efficace gestione del territorio.

Linee guida per il monitoraggio di fenomeni franosi (2002)

Il progetto ha avuto come area di incubazioneil lungo periodo di attività del Centro di monito-raggio dei fenomeni franosi della DirezioneGenerale Territorio, della Regione Lombardia,installato a Mossini, sopra Sondrio. La motiva-zione prende spunto infatti dall’esperienzaacquisita da questa unità e dalla considerazio-ne dell’utilità di metterla frutto, divulgandola informa di manuali di semplice e rapida consul-tazione, a beneficio di professionisti e ammini-stratori locali. L’intento è quello di suggerire leprime modalità di intervento e l’uso più appro-priato di idonea strumentazione in caso di dis-sesti latenti o patenti. Spesso infatti le ammini-strazioni lamentano oggettiva inadeguatezzarispetto a fenomeni o processi che richiedonocompetenze specifiche nel controllo della loro

evoluzione, che vanno oltre le capacità e le risorse dei singoli comuni.Sapere come comportarsi per attuare efficacemente procedure di primointervento per monitorare fenomeni di instabilità, può essere di estrema utili-tà, nell’attesa che si organizzino azioni mirate. IREALP, affidandosi al proprioVicepresidente dott. Adalberto Notarpietro, che ne ha coordinato i lavori,ha riunito un gruppo di esperti nelle specifiche discipline, avviando unesame approfondito della materia. Nel frattempo le competenze sono pas-sate dalla Direzione Generale Territorio all’ARPA, con la quale è poi prose-guita la collaborazione. Il lavoro è stato concepito in due parti: l’una tecni-ca e l’altra giuridico-amministrativa, distinguendo tra l’esigenza di connota-re geologicamente il fenomeno e la definizione di procedure utili, nel rispet-to della normativa corrente. Attualmente è stato redatto il primo volume,mentre si sta lavorando all’allestimento del secondo che si avvalerà di sussi-di informatici.

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Centri di Eccellenza (2003)

Nella primavera del 2003, l’Assessorato alle Risorse Finanziarie e Bilanciodella Regione Lombardia, ha promosso una riunione tra organismi, pubblicie privati, che a diverso titolo si occupano di problemi legati alla montagnae che svolgono ricerche in merito, dando di fatto luogo al I° Incontro con iCentri di Eccellenza mirato alle Problematiche della Salvaguardia, delloSviluppo e della Valorizzazione del territorio Montano, tenutosi nella SalaPirelli della sede regionale di Via Fabio Filzi 2.L’intenzione della Regione Lombardia su un tema delicato e complesso,come quello del buon governo delle aree montane, era quella di mettere apunto una strategia di interventi come frutto di una feconda e efficace azio-ne di interscambio di opinioni e esperienze, da parte dei soggetti più titolatia esprimersi per conoscenza della materia. Da qui la necessità di poter usu-fruire delle migliori competenze reperibili sul territorio e di portarle a sintesiattraverso la creazione di un sistema a rete, in grado di sfruttare al meglio leconnessioni prodotte dalle reciproche conoscenze.La Regione Lombardia, riconoscendo l’estrema importanza di un’attivitàsinergica tra i vari Centri, ha affidato a IREALP il compito di intraprendereun’azione di coordinamento, al fine di poter disporre di una struttura di con-sulenza valida, snella ed incisiva, con la quale fronteggiare i problemi emer-genti, ma soprattutto pianificare buone pratiche, attraverso interventi orga-nici riconducibili a un più generale Programma di Lavoro per il Governo dellaMontagna. IREALP si è fatta carico di questa incombenza e si è apprestata a svolgere dili-gentemente e responsabilmente tale impegno per corrispondere con profit-to alle aspettative della Regione, attribuendone l’iniziativa al proprioVicepresidente dott. Adalberto Notarpietro.E’ iniziato così da parte di IREALP un paziente lavoro di fine tessitura di unordito su cui far crescere le singole competenze e disponibilità, avviandouna fase intensa di contatti, al fine di instaurare rapporti di reciproca fiduciae stima, per arrivare alla riunione plenaria dei Centri di Eccellenza, che si ètenuta nella sede di IREALP il 16 dicembre 2003.La riunione ha raccolto i contributi derivanti dagli interventi dei rappresen-tanti dei centri, che hanno apprezzato il lavoro svolto da IREALP e hannodichiarato la loro disponibilità a collaborare, impegnandosi anche, ciascu-no per la propria parte di competenza, a contribuire all’elaborazione di unProgramma di Lavoro per il Governo delle Aree Montane.

Università di Bergamo Dipartimento di Scienze della Formazione e della ComunicazioneAgenzia di Distretto - BICIstituto Regionale di Ricerca - IReRUniversità Bocconi di Milano - Istituto di Economia PoliticaUniversità degli Studi di Milano - Istituto di Geografia UmanaUniversità Cattolica del Sacro Cuore - Facoltà di Scienze PoliticheLibera Università di Lingue e Comunicazione IULM

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Politecnico di Milano Dipartimento ISETCentro Nazionale di Prevenzione e Difesa SocialeComitato Scientifico CAI - Politecnico di Milano - Istituto di GlaciologiaAssociazione Agenti Sviluppo del TerritorioIstituto di Ricerca per l'Ecologia e l'Economia Applicate alle Aree Alpine IREALPUniversità di Pavia - Dipartimento di Ecologia del TerritorioCentro Lavoro Integrato nel Territorio CELITRivista "Quaderni Valtellinesi"Università Cattaneo di Castellanza - Centro di Ricerca per lo Sviluppo del TerritorioIMONT Istituto Nazionale per la Montagna

Progetto GPS (2003)

Il nostro Istituto in collaborazione con la Direzione Generale Territorio eUrbanistica e il Politecnico di Milano, sta ultimando, prima in Italia, la realizza-zione della “Rete di stazioni permanenti GPS della regione Lombardia” finaliz-zata a creare un Modello di Rete Regionale di Posizionamento (GPS) tale dagarantire per il territorio lombardo, un’accuratezza ed una precisione nella

rilevazione dei punti e nella elaborazio-ne dei dati assolutamente unica.La Regione Lombardia attraverso laDirezione Generale Territorio eUrbanistica, promuove sviluppa egestisce il Sistema InformativoTerritoriale (SIT). Sistema informatizzatoche permette di acquisire, analizzaree rappresentare enormi quantità didati riferiti alla superficie terrestre.

I sistemi tradizionali di rilevamento oggi sono affiancati da moderne tecnichecome per esempio le immagini radar satellitari (SAR) che permettono laquantificazione millimetrica dei movimenti di una frana; il servizio di posiziona-mento satellitare GPS può certamente identificarsi come uno strumentoimportante per la gestione del SIT utile quindi all’ottimizzazione della gover-nance del territorio.Il progetto prevede l’installazione di 18 stazioni permanenti GPS dislocate sulterritorio lombardo, collegate e coordinate da un Centro Elaborazione Dati eControllo (CEDeC). Un potenziale utente del Servizio GPS lombardo per effettuare la rilevazionedovrà essere fornito di un qualsiasi ricevitore mobile disponibile sul mercato,(ilservizio sarà infatti compatibile con tutti gli apparecchi in commercio a singo-la o doppia frequenza). Una volta raggiunta la postazione della misurazione inizierà a rilevare le coor-dinate dei punti da localizzare. A questo punto potrà collegarsi con il CEDeCattraverso la telefonia mobile per avere in tempo reale la validazione dellemisurazioni effettuate e, se dotato di un pc portatile, potrà non solo avere la

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correzione in tempo reale usufruendo del collegamento al CEDeC, maanche utilizzare direttamente i dati convalidati proseguendo il proprio lavorosul posto. L’importanza e l’utilità del progetto di Stazioni Permanenti ai fini del governoe controllo del territorio risulta immediata: il servizio potrà essere di supportoad Enti Locali, alla Protezione Civile, ai Consorzi di gestione di comprensori ter-ritoriali, ad Enti nazionali cartografici, all’ Agenzia del Territorio, all’Autorità diBacino, alle Aziende di gestione di trasporti ,sia pubbliche che private, e aiprofessionisti come Geologi, Ingegneri, Architetti o Geometri.Le applicazioni possibili del servizio regionale GPS sono quindi moltissime espaziano dalla cartografia tecnica regionale, alla pianificazione urbanistica,al catasto, al monitoraggio delle frane, alle reti di appoggio alle grandi operecivili, allo studio di applicazioni scientifiche ecc.La realizzazione della rete si inserisce inoltre all’interno di un progetto di ricer-ca scientifica a livello europeo che prevede l’installazione di alcune stazionigeodinamiche per garantire il monitoraggio a scopo scientifico della situazio-ne geodinamica nell’arco alpino della Lombardia.Equipe di studiosi e ricercatori provenienti dal mondo universitario e scientifi-co avranno la possibilità di creare laboratori multidisciplinari finalizzati a svilup-pare studi per applicazioni scientifiche come lo studio e il monitoraggio delledeformazioni crostali per il controllo ad alta precisione dei fenomeni franosi,o del livello medio del mare o ancora modelli di previsione metereologica.Non deve passare inosservata nella descrizione della Rete, la certificazionedei risultati delle misurazioni garantiti dal Politecnico di Milano.L’accuratezza della misurazione è possibile anche grazie alla “densità dellaRete” ovvero al posizionamento ravvicinato delle stazioni permanenti (la Retelombarda prevede una distanza non superiore a 50 chilometri tra una stazio-ne e l’altra). Il servizio intende rivolgersi inmodo privilegiato ad un’ uten-za che necessita di misurazioniin cui il margine di errore tendaad essere annullato e che quin-di sottendono un livello di preci-sione adeguato.

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Master Universitario in competitività delle Aree Alpine (2004)

IREALP, operando sul territorio ha acquisito sensibilità e conoscenza dei pro-blemi, delle esigenze e delle aspettative che interessano gli ambiti montani,riconoscendo il valore della formazione e l’importanza di una preparazioneadeguata a far fronte alle necessità emergenti in una logica di pianificazio-ne compatibile. Le aree alpine, in una dimensione globalizzante, per regge-re il confronto con regioni a vocazione produttiva, commerciale o più dota-te per la fornitura di servizi e quindi economicamente più avvantaggiate,devono sempre più mettersi in gioco e accettare di competere con queste,esaltando le proprie risorse. Il tema della competitività è oggi centrale quan-to attuale e perciò IREALP si è attivata per fornire a professionisti, dirigenti,quadri e quanti operano nell’ambiente alpino una caratura idonea, cer-cando di integrare la preparazione di base con corsi interdisciplinari, nellaconvinzione che gli approcci, per essere vincenti, debbano essere interdisci-plinari. Una visione parziale, quanto limitata dei problemi, non può coglierele implicazioni che pone la sfida della complessità e bisogna perciò esserepreparati per affrontarla con speranza di successo. Il Vicepresidente dott.Adalberto Notarpietro, in qualità di coordinatore, dopo aver sottopostoall’esame del Comitato Scientifico la proposta per l’organizzazione di unMaster e avendo raccolto pareri ampiamente positivi, ha concretamenteavviato le procedure per partecipare ai bandi di finanziamento per contri-buti messi a disposizione dal Fondo Sociale Europeo, erogati attraverso laRegione Lombardia. IREALP quindi, in collaborazione con UniversitàCattolica, Università degli Studi di Pavia e Politecnico di Torino ha partecipa-to al bando di finanziamento per l’anno accademico 2004-2005, vedendoaccolta la propria proposta, con un’ottima valutazione, tenendo conto chesu 200 domande presentate ne sono state accolte 100 e che tra queste ilMaster di IREALP si è collocato al 14° posto. Il Master, iniziato il 21 febbraioscorso, è attualmente in fase di svolgimento, essendo previste 800 ore di inse-gnamento di cui 480 di lezioni frontali e 320 di stages da svolgere presso enti,Istituzioni, Amministrazioni e Aziende. E proprio la necessità di acquisire espe-rienza diretta presso organismi titolati, ha permesso a IREALP di avviare un cir-colo virtuoso di collegamenti e interazioni con operatori locali, istituti di cre-dito, società di promozione e sviluppo, settori economici, UNCEM, CAI,IMONT, Università e ancora altri enti attivi nella tutela dell’ambiente. Il suc-cesso dell’iniziativa, suggellato dal gran numero di domande rispetto ai 20posti disponibili ha indotto IREALP a riproporre una seconda edizione per ilprossimo anno, ma anche a proseguire sulla strada della formazione supe-riore, aprendo altri percorsi, per fornire ai giovani strumenti utili a intrapren-dere nuove attività.Per ragioni di esigenze e funzioni didattiche il Master deve essere presenta-to da un’Università, col ruolo di ente capofila e perciò compare in intesta-zione l’Università Cattolica del Sacro Cuore, (sede di Piacenza per affinitàdisciplinare coi corsi attivati): IREALP è nel Comitato Direttivo, assiste alladidattica e ha già avanzato la propria offerta a svolgere stages.

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MASTER DI SECONDO LIVELLO INCOMPETITIVITA’ DELLE AREE ALPINE

ID PROGETTO N. 245464

L'Università Cattolica del Sacro Cuore nel quadro di un progetto formativo Fondo Sociale Europeo /Ministero del Lavoro/Regione Lombardia, organiz-za un Master universitario per 20 persone laureate del vecchio ordinamento o laurea specialistica nuovo ordinamento preferibilmente in discipli-

ne tecnico-scientifiche, economiche, giuridiche ed ambientali.In particolare si rivolge a laureati delle facoltà di agraria, chimica industriale, economia, giurisprudenza, ingegneria, medicina veterinaria, scienze mate-matiche, fisiche e naturali, scienze politiche, scienze statistiche, demografiche ed attuariali, scienze ambientali, geografia, architettura.Il master si rivolge anche a laureati del vecchio ordinamento o laurea specialistica nuovo ordinamento di altre facoltà, purchè con un piano di studiche, a parere della Commissione risulti in linea con le finalità del master.Il Master si svolge in collaborazione con l’Università degli Studi di Pavia, con il Politecnico di Torino ed IREALP (Istituto di Ricerca per l’Ecologia el’Economia Applicate alle Aree Alpine).

FIGURA PROFESSIONALE: ESPERTO/A IN COMPETITIVITA’ DELLE AREE ALPINEIn particolare, il Master è orientato:• a formare profili professionali con conoscenze di pianificazione del territorio montano finalizzata uno sviluppo sostenibile• a sviluppare figure capaci di offrire consulenze ambientali alle pubbliche Amministrazioni nell’ottica del rispetto delle effettive esigenze della montagna• a rispondere ad esigenze del mondo economico privato per la conduzione di attività imprenditoriali entro reti di governance e progetti di partenariato;• creare una figura professionale che possegga le capacità necessarie per intervenire e incrementare la ricerca e lo sviluppo su tutti gli aspetti connessi alla

valorizzazione ed alla competizione dei territori montani al fine di colmare un vuoto effettivo di alta formazione e raccordare formazione, ricerca e svi-luppo sulle Alpi in Italia con quella sulle Alpi in altri Paesi.

MODALITÀ DI AMMISSIONE:La selezione dei partecipanti prevede: (a) l’esame della documentazione allegata alla domanda (curriculum vitae); (b) il superamento di una prova diselezione per test (motivazionale e mirato all'analisi della personalità); (c) un colloquio individuale con i candidati, volto ad accertare l’attitudine e lemotivazioni personali, oltre che le eventuali esperienze professionali.

STRUTTURA DEL MASTER:• L’impegno complessivo per i partecipanti è di 800 ore di cui: 480 ore di lezioni frontali e 320 ore di stage.• Il Master avrà inizio lunedì 21 febbraio 2005. Le lezioni frontali si concluderanno entro giugno 2005.• Le lezioni avranno luogo dal lunedì al venerdì, per un massimo di 7 ore giornaliere (il calendario di massima del Master sarà reso disponibile ai can-

didati il giorno della selezione).• Lo stage, obbligatorio, dovrà svolgersi al termine del periodo dedicato alle lezioni in aula.• La frequenza è obbligatoria: ai fini del rilascio del Titolo di Master è necessario frequentare almeno il 75% delle lezioni. Per una frequenza minima

pari al 75% del monte ore totale è previsto il rilascio di un certificato di frequenza da parte della Regione Lombardia.• La partecipazione al Master è gratuita

SEDE DEL MASTER:Università Cattolica del Sacro Cuore, Via Buonarroti – angolo Via Giotto, Milano

PROVE E CERTIFICAZIONI FINALI:Al termine del Master sono previste verifiche finali e il rilascio del titolo di Master Universitario di secondo livello ai sensi del DM 509/99 da partedell'Università Cattolica del Sacro Cuore e di un certificato di frequenza rilasciato dalla Regione Lombardia.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE:Occorre presentare il proprio curriculum vitae e la domanda di ammissione al Master in carta libera, contenente l'autocertificazione relativa a: datianagrafici, indirizzo, recapito telefonico, e-mail, stato professionale, titolo di studio (con data del conseguimento e relativa votazione), certificato rela-tivo alla posizione rispetto agli obblighi di leva. Tale domanda dovrà essere corredata dalla seguente dichiarazione: "Autorizzo l'Ente UniversitàCattolica del Sacro Cuore al trattamento dei miei dati personali ai sensi del decreto legislativo n. 196 del 30/06/2003".Il fac-simile della domanda è scaricabile dal sito del Master all’indirizzo: www.unicatt.it/masteruniversitario/areealpine

Le domande dovranno pervenire entro e non oltre il 7 FEBBRAIO 2005 ai seguenti recapiti:IREALP – Via M. Gioia, 72 – 20125 Milano

Tel. 848-800-905, fax 02/6797 16 200e-mail: [email protected]

Le prove di selezione si svolgeranno nel periodo 14 - 15 febbraio 2005 dalle ore 10.00

presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, Via S. Agnese 2 –Milano

Il Master avrà inizio lunedì 21 febbraio 2004

Il Master è cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, dal Ministero del Lavoro e dalla Regione LombardiaLA PARTECIPAZIONE AL MASTER È GRATUITA

Il Rettore dell’Università Cattolica del Sacro CuoreLorenzo Ornaghi

Unione EuropeaFondo Sociale Europeo

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2.3 Progetti di ricerca

Fondo Regionale per la Montagna (2001 ~ 2004)

Nel 2001 è stato fornito, alla DirezioneGenerale Presidenza della RegioneLombardia il supporto per la stesuradella modulistica di presentazione deiprogetti relativi ai Bandi 2001, 2002, 2003e 2004 del Fondo Regionale per laMontagna, contribuendo a migliorarnela funzionalità e la completezza nonchéil supporto procedurale e tecnico

necessario agli Enti Locali interessati per la presentazione delle richieste difinanziamento a valere sul Fondo.

Il 2001 è il primo anno nel quale l’Istituto svolge la funzione di assistenza pro-cedurale alle Comunità Montane nella presentazione delle richieste di finan-ziamento sul Fondo LR 10/98. Si tratta solo di supporto parziale, senza entra-re nel merito della finaziabilità o meno dei progetti, svolto mediante un seriedi incontri organizzati presso le Sedi Territoriali della Regione Lombardia.L’Istituto ha svolto anche una funzione di verifica della completezza ed ade-guatezza della documentazione presentata adoperandosi nella segnalazio-ne di eventuali carenze.

Il supporto fornito da IREALP con l’anno di finanziamento 2002 si amplia com-prendendo anche indicazioni sulla finanziabilità dei vari interventi. L’azionedell’Istituto si è concretizzata con una serie di incontri presso le Sedi Territoriali,ove sono stati invitati i rappresentanti delle Comunità Montane e con l’ag-giornamento del database progetti LR 10/98.Il supporto fornito dall’Istituto prevede una attività preliminare, per l’anno difinanziamento 2003, al fine di modificare completamente il servizio fornito: ilprogetto di assistenza tecnica alle Comunità Montane viene suddiviso in unaprima fase preliminare e in tre fasi successive; viene ampliato il gruppo dilavoro e sono organizzati numerosi incontri direttamente presso le sedi delleComunità Montane.

La fase preliminare (ottobre – dicembre 2002) è svolta, su incarico dellaDirezione Generale Presidenza, in seguito alla pubblicazione del Bando 2003LR 10/98: l’Istituto ha avviato un’azione di ricognizione sui potenziali progettidelle Comunità Montane per il riparto 2003 del Fondo Regionale per laMontagna.Questa azione ha permesso di dare inizio alla fase di approfondimento delleproblematiche del territorio montano. Mediante una prima serie di incontriorganizzati presso le sedi di tutte le Comunità Montane lombarde, l’Istitutoha offerto agli Enti Locali interessati la possibilità di avviare un rapporto dicollaborazione, finalizzato al miglioramento e alla razionalizzazione degli

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Presidenza

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interventi attuati con il Fondo.L’assistenza tecnica è stata strutturata in tre fasi successive di seguito descrit-te.In una prima fase (gennaio – marzo) si è proceduto a puntualizzare e a indi-viduare gli interventi per i quali chiedere il finanziamento e quindi verificarel’ammissibilità e valutare la possibilità di usufruire di eventuali cofinanziamen-ti.La seconda fase (aprile – settembre) ha preso avvio in seguito alla pubblica-zione del nuovo Bando LR 10/98 e all’opportunità, prevista da questo, per leComunità Montane di presentare i progetti LR 10/98 organizzati nel quadropiù ampio di Programma Integrato di Sviluppo Locale (PISL). L’azionedell’Istituto si è differenziata in funzione delle scelte delle ComunitàMontane: è stato garantito sia il supporto tecnico procedurale per tuttequelle che hanno deciso di presentare dei progetti in forma singola, chel’elaborazione dei documenti di PISL per le Comunità Montane, che hannooptato per questa modalità di programmazione integrata degli interventi. La terza ed ultima fase (ottobre) del progetto è caratterizzata dalla analisisulla progettualità e sugli orientamenti delle Comunità Montane e si è con-clusa con un rapporto complessivo sull’azione svolta e sui risultati consegui-ti. In particolare merita di essere segnalato l’elevato numero di PISL elabo-rati (8 PISL di cui 3 contenenti le indicazioni progettuali anche per il 2004),l’avvio di una logica di concentrazione delle risorse e una maggior organici-tà nella scelta degli interventi.

L’Istituto, anche per il 2004, sempre con esiti positivi, ha fornito il proprioapporto alla Direzione Generale Presidenza della Regione Lombardia nellastesura della modulistica di presentazione dei progetti, relativi al Bando 2004,del Fondo Regionale per la Montagna contribuendo a migliorane la funzio-nalità e la completezza. Inoltre il supporto tecnico procedurale previsto afavore delle Comunità Montane si è strutturato in tre fasi. La prima fase si ècaratterizzata dall’azione di ricognizione delle intenzioni progettuali delleComunità Montane. La seconda fase ha previsto l’aggiornamento dei PISLpresentati (8 documenti di PISL) sul riparto 2003 LR 10/98 con revisione com-plessiva della struttura, mentre la terza prevede un’analisi dello stato diattuazione dei progetti presentati negli anni di riparto 2000, 2001, 2002, 2003.IREALP ha elaborato per altre due Comunità Montane un PISL: quindi nelcomplesso sono stati presentati 10 PISL, di cui due elaborati ex novo, sei rivi-sti nel loro complesso e due rivisti solo nella parte progettuale.

Anno Internazionale delle Montagne (2002)

Numerose sono state le iniziative di IREALP per il“2002 - Anno Internazionale delle Montagne”. Gli sforzi sisono concentrati, per quanto riguarda la comuni-cazione, nell’informare i Comuni, le ComunitàMontane e le Province lombarde delle possibilitàofferte, in questo contesto, dalla Regione

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Lombardia attraverso un bando atto al finanziamento di progetti cantiera-bili che potessero essere di forte significato e ricaduta per il territorio monta-no lombardo. Le azioni dell’Istituto si sono concentrate nel proporre agli enticoinvolti possibili tematiche ed eventi per celebrare l’iniziativa, come, peresempio, nel caso della Comunità Montana Triangolo Lariano, con un pro-getto che intendeva rivitalizzare, coerentemente con i concetti di svilupposostenibile, una zona, in gran parte di proprietà della stessa ComunitàMontana, di forte potenziale turistico.

Progetto CATCHRISK (2002)

L’Istituto fin dal 2002 si è impegnato, e in questo vali-damente sostenuto dalla Direzione GeneralePresidenza della Regione Lombardia, nel dare il suocontributo a tutte le Direzioni Generali regionalianche in termini di supporto tecnico per tutte quel-le attività, a volte estremamente complesse e deli-cate, inerenti aspetti rendicontativi – finanziari e dicoordinamento partenariale all’interno di progetti ericerche finanziate dai Programmi di InteresseComunitario, quali Interreg III B (Spazio Alpino,MedOcc, CADSES) o Interreg III C.Un esempio di questa azione dell’Istituto, che ha portato attualmente ad unsuo riconoscimento unanime in termini di efficacia d’azione ed efficienzaorganizzativa, sono, oltre questo, CULTURALP e LOTO.

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Progetto CULTURALP (2002)

Questo progetto, insieme a CATCHRISK e LOTO, ha permesso a IREALP disvolgere un’azione efficace e di fornire una efficiente organizzazione per leattività del progetto, come supporto alla Direzione Generale Culture,Identità e Autonomie della Regione Lombardia.

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Progetto PROAREALP (2002)

L’approvazione del progetto, a valenza nazionale PROAREALP, proposto dalbando INRM 2002, permette di studiare e approfondire le relazioni tra le deli-mitazioni degli ambiti territoriali delle Comunità Montane dell’Arco Alpino el’efficacia degli strumenti di programmazione territoriale esistenti.Questo studio ha fornito gli elementi utili per la successiva impostazione car-tografica del Piano di Comunicazione Interreg IIIA Italia-Svizzera e del pro-getto, a valenza internazionale, INTERACT Promonte.

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Progetto Zone Terrazzate (2003)

L’identità di un territorio montano è definita da un complesso insieme di ele-menti unici per preservare la tipicità in tutte le sue forme, come elementostrategico per ogni iniziativa di sviluppo.L’impegno di IREALP su questa linea di azione si sta concretizzando, in parti-colar modo, con iniziative in favore delle zone terrazzate di versante, sia alivello locale che internazionale.Con un contributo da parte di IMONT, IREALP ha sviluppato un progetto diricerca applicata, volto all’individuazione di una metodologia di interventoper il recupero e lo sviluppo di zone terrazzate di versante, da sperimentarenell’area pilota del Comune di Sondrio. Il parternariato di progetto ha riuni-to ruoli e competenze eterogenee, caratteristica rivelatasi poi strategica perl’efficacia della metodologia proposta. Hanno collaborato con IREALPl’Amministrazione Comunale di Sondrio, la Fondazione Fojanini – che hacompetenze in ambito agronomico – la Facoltà di Agraria dell’Università diMilano.L’iter di progetto ha portato a svolgereun’analisi completa e approfondita delquadro di criticità e di opportunità pre-senti sul territorio in esame, che vannodall’evidente degrado dovuto all’ab-bandono del modello socio-economicotradizionale, alle peculiarità uniche epreziose di paesaggio, ambiente e tra-dizioni. In questo quadro, si sono poicostruite le linee guida per una proget-tazione di uno sviluppo efficace, chepropongono alcuni scenari di sviluppo,scelti sulla base di una valutazione dicompetitività e di fattibilità economica.Il successo dell’iniziativa è stato assicura-to, fin dall’inizio, dal coinvolgimento, cer-cato e stimolato, degli abitanti, attoriprincipali di qualsiasi azione efficace peril territorio. Il contatto con gli abitanti ètutt’ora vivo e sta permettendo lo studioe la realizzazione di attività di svilupposocio-economico.

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Progetto LOTO (2003)

Questo progetto, unitamente a CULTURALP e CATCHRISK, ha visto l’azione diIREALP finalizzata a fornire una efficiente organizzazione per le attività previ-ste dal progetto, a supporto della Direzione Generale Territorio e Urbanisticadella Regione Lombardia.

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Progetto GPS ALPS QUAKENET (2003)

Il progetto vuole costruire una rete di stazioni GPS geodinamiche sull’interoterritorio Alpino Europeo per controllare con estrema precisione le deforma-zioni della crosta terrestre. Tali deformazioni, se attentamente monitorate econsentirebbero di prevedere con un certo anticipo, fenomeni anche ditipo sismico.IREALP, atrtaverso la propria Rete Regionale di stazioni permanenti, contri-buisce alla realizzazione di questo progetto fornendo la disponibilità di 4 sta-zioni della propria rete, situate in posizioni idenee alla ricerca, con il proprioCentro Elaborazione Dati e Controllo (CEDEC).

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“Tutus in silvis” (2003)

L’Istituto ha partecipato alla fase progettuale del progetto “Tutus in Silvis”,promosso dalla Sede Territoriale di Bergamo della Regione Lombardia in col-laborazione con la Comunità Montana di Val di Scalve, ERSAF, IREALP,Provincia di Bergamo ed ha elaborato una proposta di gestione sostenibiledella risorsa bosco e redatto schede progetto, descrittive dei singoli inter-venti previsti.Allo stato attuale il progetto è in stand-by.

Grande Intervento Integrato lungo la dorsale orobica (2003)

IREALP ha partecipato alla fase progettuale del progetto “GrandeIntervento Integrato lungo la dorsale orobica”, promosso dalla SedeTerritoriale di Lecco della Regione Lombardia in collaborazione conComunità Montana Valle San Martino, Comunità Montana Valsassina,UnionCamere, Provincia di Lecco, IREALP, Poliedro e Politecnico di Milano.L’Istituto ha elaborato una proposta di struttura del progetto e la schedadescrittiva dei singoli interventi previsti nel progetto stesso.Ha inoltre partecipato alla selezione degli interventi idonei alla natura dell’in-tervento.Attualmente questo progetto è fermo.

PISL Comunità Montana Valle San Martino (2003)

Ad integrazione del PISL presentato sul Bando LR 10/98 - riparto 2003, laComunità Montana della Valle San Martino ha chiesto la definizione dellelinee guida di sviluppo del sistema di monitoraggio ambientale. Il monitorag-gio costituisce una delle componenti fondamentali dei PISL, in quanto l’indi-viduazione di adeguati meccanismi di verifica e di valutazione dello stato delterritorio sia dal punto di vista socio-economico che ambientale, consentonodi disporre di idonee informazioni per le successive revisioni del PISL.Le linee guida di sviluppo del sistema, così elaborate, hanno integrato il PISLpresentato.

Agenform (2004)

Il progetto si propone di formulare, tramite uno studio/ricerca, una propostaoperativa finalizzata ad evidenziare le principali difficoltà riscontrate dai con-sorzi nella loro azione di promozione e valorizzazione dei prodotti tipici lattie-ro-caseari della montagna, analizzarne le dinamiche e proporre una struttu-ra (Agenzia), idonea a fornire ai consorzi l’adeguata assistenza tecnico-scien-tifica.I soggetti coinvolti in questo progetto sono il Consorzio di Tutela dei FormaggiValtellina Casera e Bitto, CNR-ISPA, IREALP, Consorzio dei Produttori Formaide Mut dell’Alta Valle Brembana, Cooperativa Produttori latte e prodotticaseari della Valle Seriana.

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Il progetto è stato presentato alla Regione Lombardia, Direzione GeneraleAgricoltura, nell’ambito del Programma Regionale di Ricerca in campo agri-colo 2004-2006.

Musei di interesse locale (2004)

IREALP ha fornito un’azione di supporto agli Enti Locali montani per l’indivi-duazione di progetti idonei ad essere presentati sul “Bando per il sostegno regio-nale a progetti di Musei di Enti Locali o di interesse locale - Anno Finanziario 2004".L’Istituto ha altresì analizzato tutte le proposte progettuali giunte dalleComunità Montane e in particolare, ha fornito il supporto tecnico per la pre-sentazione del progetto del Museo Etnografico di Valtorta. Questo supportoha avuto il fine di indirizzare la progettazione e fornire tutte le indicazioninecessarie per la realizzazione di un progetto il più rispondente possibile allespecifiche del bando stesso.Il progetto del Museo Etnografico di Valtorta è, allo stato attuale, finanziatodalla Direzione Generale Culture ed Identità della Lombardia.

Percorso geologico - naturalistico (2004)

IREALP si è confrontata con unanuova ed entusiasmante sfida: larealizzazione di un percorso geologi-co - naturalistico. L’iniziativa, concor-data al Tavolo Territoriale diConfronto di Lecco, è nata all'inter-no del programma “LeccoMontagna” ed è stata realizzata daIREALP, su incarico della DirezioneGenerale Territorio e Urbanisticadella Regione Lombardia, in collabo-razione con la Provincia di Lecco.L’Istituto si è occupato, in questocontesto, della progettazione deicontenuti, della realizzazione di pan-nelli e di una brochure divulgativa,oltre che della sua promozione,attraverso i canali abitualidell’Istituto. Il percorso, costituito da15 pannelli, ha inizio dal centro diLecco e arriva, in raccordo con laminiera recuperata ad uso turisticodalla Comunità Montana LarioOrientale, in località Piani Resinelli.

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Progetto RINAMED (2004)

Il secondo semestre del 2004 ha visto l’Istituto particolarmente impegnatonelle molteplici attività organizzative legate al progetto internazionale RINA-MED, “Rischi Naturali nell’Arco del Mediterraneo Occidentale”, affidato a IREALP suincarico della Direzione Generale Territorio e Urbanistica della RegioneLombardia. L’obiettivo generale è definire un quadro di informazione suirischi naturali, comune allo spazio mediterraneo europeo, come strumentostrategico di prevenzione. In particolare le azioni curate da IREALP per laRegione Lombardia, hanno riguardato la preparazione di linee guida perun’efficace comunicazione e informazione in tema di rischi naturali, definitesulla base dei dati raccolti con una campagna di rilevamento della perce-zione del rischio della popolazione, in alcune aree campione. L’Istituto haorganizzato, in questo contesto, diversi incontri formativi e informativi sia conla popolazione, che con i volontari di protezione civile, gli amministratori e lescuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio oggetto dell’indagine.L’impegno di IREALP si è concentrato, principalmente, nell’organizzazione diuno spazio interattivo di formazione e informazione sul tema "Convivere con irischi naturali", che è stato allestito, dal 2 al 12 ottobre, presso il Policampus diSondrio. L’evento, molto complesso e articolato, si è aperto con una confe-renza stampa di presentazione e con l’inaugurazione della mostra sui rischinaturali e dello spazio interattivo, nel quale era possibile consultare cd-romdidattici, vedere filmati educativi o ritirare materiale informativo sulle tema-tiche trattate. Nel corso della settimana, IREALP ha, inoltre, coinvolto gli studenti con il giocodi ruolo molto apprezzato. L’Istituto ha altresì organizzato un seminario infor-mativo rivolto agli amministratori locali e agli operatori dei media, seguito poi,in tarda mattinata, dal convegno “Convivere con i rischi naturali”.

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Per promuovere l’evento, IREALP ha realizzato inviti, vario materiale per sen-sibilizzare i partecipanti, pannelli informativi e manifesti per affissione esternadistribuiti, poi, sul territorio dei comuni interessati dal progetto. L’iniziativa haattirato l’attenzione della stampa, non solo locale, che ha dedicato ampiospazio.IREALP ha in corso di realizzazione il volume finale del progetto redatto nelle4 lingue dei partner.

RadiAnTe (2004)

Il progetto RadiAnTe, Rapporto di Analisi Territoriale, voluto dalla ComunitàMontana Valle San Martino, è finalizzato alla stesura di un rapporto di anali-si territoriale per i comuni di Cisano B., Caprino B. e Pontida (comuni entratia far parte della Comunità Montana Valle San Martino nel luglio 2003 conD.C.R VII/872 del 30 luglio 2003).

Questo rapporto (attualmente in corso) viene utilizzato per integrare il Pianodi Sviluppo Socio Economico della Comunità Montana della Valle SanMartino per mettere in evidenza i principali aspetti ambientali, socio-demo-grafici ed economici dell’area in esame.

L’Italia delle montagne. Le montagne delle regioni (2004)

Il progetto prevede la fornitura alla Presidenza del Consiglio dei Ministri –Dipartimento degli Affari Regionali di una rassegna fotografica sulle principa-li montagne lombarde e di un testo descrittivo delle stesse. E’ avvenuta laconsegna della rassegna fotografica ed è in corso l’elaborazione del testodescrittivo.

Circuito museale della Valle Trompia (2004)

Il circuito, attualmente in fase di progettazione, prevede principalmentel’elaborazione di una proposta relativa alla creazione di una struttura digestione del sistema museale della Comunità Montana della Valle Trompia,l’individuazione di tutta una serie di interventi complementari, quali la defi-nizione delle infrastrutture necessarie alla funzionalità della struttura stessa, lacreazione di un motore di ricerca trasversale, la progettazione degli allesti-menti e degli adeguamenti normativi delle strutture museali esistenti, non-ché il piano dell’attività di promozione del sistema museale comunitario.

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Progetto ALPTER (2004)

IREALP ha aderito al parternariato internazionale del progetto ALPTER –Paesaggi Terrazzati dell’Arco Alpino, finanziato dal terzo bando del pro-gramma Interreg IIIB Spazio Alpino. Con questa iniziativa l’Istituto intendeapprofondire le linee d’azione, individuate col progetto Terrazzamenti sviluppa-to per l’area pilota di Sondrio, in due direzioni: in primis lo studio delle aree

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terrazzate, nelle loro componenti strutturali, storiche, sociologiche, nonchédelle problematiche connesse al loro degrado (cause ed effetti); in secon-do luogo la realizzazione di iniziative di recupero e di valorizzazione rivolte adaree pilota, per valutare e migliorare la metodologia di intervento.

Progetto EUROMOUNTAINS.NET (2004)

Nell’ottica del miglioramento della competitività dei territori montani, comeelemento fondamentale per stimolare la permanenza delle popolazioni inqueste zone, IREALP ha aderito all’iniziativa comunitaria Euromountains.net,progetto del programma Interreg IIIC, e sta conducendo una ricerca nel-l’ambito dei servizi di pubblica utilità nelle zone di montagna, sulla situazio-ne attuale.Questa azione permette la realizzazione di un sistema di conoscenze utili allosviluppo di progetti di potenziamento e di miglioramento, sulla base anchedi un’analisi comparativa con le situazioni presenti nelle regioni degli altripartner di progetto.La zona interessata da questa analisi è il territorio facente parte dellaComunità Montana Valchiavenna che, per molti aspetti, presenta caratteri-stiche di assoluta eccellenza in questo ambito.

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Progetto AGRIPLUS (2004)

Il progetto vede la Regione Piemonte come capofila e coinvolge IREALP inmaniera tanto singolare, quanto emblematica per il ruolo dell’Istituto neiprogetti comunitari. Infatti la Regione Piemonte ha richiesto esplicitamenteal nostro Istituto un “aiuto” per trovare partenariato in Regione Lombardiaper questo progetto, previsto dal P.I.C. Interreg III B Spazio Alpino.IREALP ha assolto prontamente tale richiesta: la Direzione GeneraleAgricoltura della Regione Lombardia è tra i partners di progetto.

Progetto ALPLAKES (2004)

La Regione Lombardia, per quanto riguarda gli aspetti lacustri, presentasicuramente, per l’arco alpino, un assoluto primato in termini sia di estensio-ne che turistici: con questa consapevolezza IREALP ha avviato una azione disensibilizzazione che ha trovato particolare attenzione della DirezioneGenerale Servizi di Pubblica Utilità e Risorse Idriche della Regione Lombardia.

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IREALP e la Direzione Generale Servizi di Pubblica Utilità e Risorse Idrichehanno così partecipato a questo progetto che è all’interno del P.I.C.Interreg III B Spazio Alpino.

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Progetto PUSEMOR (2004)

Lo spopolamento delle zone montane dipende da una serie di fattori: sicu-ramente tra i più influenti si può annoverare la carenza di adeguati servizi siadi tipo sanitario che sociale, sia di pubblici trasporti che di comunicazioni etelecomunicazioni (digital device).Questo progetto “naturale prosecuzione” del progetto Euromountains.netgià precedentemente illustrato, finanziato dal P.I.C. Interreg III B SpazioAlpino, vuole fornire possibili soluzioni per l’attuazione di strategie che porti-no ad un miglioramento dell’offerta di pubblici servizi. IREALP, con la Direzione Generale Industria e Turismo della RegioneLombardia ed il Centro Svizzero per la montagna (SAB), è capofila di pro-getto.

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2.4 Convegni

Interreg IIIB – Convegno a Milano (2001)

Nel luglio del 2001, IREALP, per la prima volta, ha organizzato a Milano, pres-so la sede della Regione Lombardia nella sala Gonfalone di Palazzo Pirelli, unincontro inter-regionale di presentazione dei progetti per il primo bando diInterreg IIIB – Spazio Alpino, a cui hanno partecipato i rappresentanti di tuttele regioni interessate.

Convegno Internazionale “Montagna sicura” (2002)

IREALP ha organizzato a Sondrio, dal 21 al 23marzo 2002, su incarico della DirezioneGenerale Opere Pubbliche, Politiche per laCasa e Protezione Civile della RegioneLombardia, il Convegno Internazionale"Montagna sicura: strategie per lo sviluppo", seguitodalla "V^ Convention del Volontariato di ProtezioneCivile lombardo" che ha portato a Sondrio, ilCapo del Dipartimento della Protezione CivileNazionale, dottor Guido Bertolaso, professio-nisti ed esperti dei diversi tipi di rischio legati alterritorio montano e un pubblico di più di 300persone. Risultato, questo, davvero sorpren-dente per la realtà sondriese. L’evento harappresentato, tra l’altro, il punto di partenzadel Progetto “PRO.MO.S - Montagna Sicura”, peril quale IREALP è stato partner della RegioneLombardia con ANARF (AssociazioneNazionale delle Aziende Regionali delleForeste) e con ENEA (Ente per le NuoveTecnologie, l’Energia e l’Ambiente).Il convegno è preceduto da un workshoptecnico, organizzato presso la sede di IREALP,che ne ha definito i contenuti e le principalilinee guida. L’attività di comunicazione lega-ta all’evento è stata notevole e si è avvalsa di diversi canali, dalla pubblica-zione, sul sito internet di IREALP, di una completa pagina web dedicataall’evento, alla pubblicazione di inserzioni pubblicitarie. Al termine dell’even-to, IREALP ha realizzato e distribuito gli atti del convegno su cd-rom, oltre allapubblicazione degli stessi sulla pagina web dedicata. L’attenzionedell’Istituto verso la realtà locale e il suo sostegno nei confronti della forma-zione e degli operatori economici della montagna lombarda, ha voluto,anche in questa occasione, il coinvolgimento nell’organizzazione, dei princi-pali consorzi di tutela dei prodotti tipici locali.

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Convegno “Malghe & Alpeggi: un patrimonio da valorizzare" (2002)

Il 27 e 28 settembre 2002, IREALP ha orga-nizzato a Barzio, su incarico della DirezioneGenerale Agricoltura della RegioneLombardia e in collaborazione con laComunità Montana Valsassina, il conve-gno “Malghe & alpeggi: un patrimonio da valo-rizzare", organizzato per presentare ilnuovo “Piano Regionale dei Pascoli” che laDirezione Generale Agricoltura ha realiz-zato in collaborazione con la Facoltà diAgraria dell’Università degli Studi diMilano. L’iniziativa ha raccolto più di 300partecipanti ed è integralmente docu-mentata dalle riprese video effettuate nelcorso delle due giornate di seminario.Numerose sono state le attività collaterali,proposte per l’occasione, prima tra tuttela visita guidata alla mostra “Il Paesaggiovegetale della provincia di Sondrio” da parte

del curatore, Professor Augusto Pirola. IREALP ha organizzato, inoltre, la seradel 27 settembre, lo spettacolo di musica e immagini “L’urlo di pietra”, che hariscosso notevole successo di pubblico. L’Istituto ha predisposto, anche in questa occasione, un’ampia e articolatapagina web dedicata all’evento, sulla quale sono stati pubblicati gli atti delconvegno, distribuiti anche su cd-rom.

Convegno “Il patrimonio agro–forestale: una fonte di sviluppo per la montagna lombar-da” (2003)

Il 18 giugno 2003, su incarico dellaDirezione Generale Agricoltura dellaRegione Lombardia, IREALP ha organizza-to, all’Aprica, il convegno “Il patrimonioagro–forestale: una fonte di sviluppo per la mon-tagna lombarda”. L’incontro ha visto la par-

tecipazione di oltre 130 invitati, provenienti da tutta Italia, risultato, questo,decisamente significativo per una località montana di non facile accesso. Il nostro Istituto ha realizzato, anche in questa occasione, una ampia e arti-colata pagina Web sulla quale sono stati pubblicati gli interventi, le fotogra-fie e le presentazioni relative a questa giornata. Dell’evento è stata informa-ta la stampa locale e specializzata che ha ampiamente ripreso la notizia.TELEUNICA ha realizzato, su incarico di IREALP, uno speciale, della durata di20 minuti, sull’evento che è stato trasmesso dalla stessa emittente in duedistinti passaggi nella fascia serale.

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Convegno e pubblicazione “Conoscenza, conservazione e gestione della fauna selvatica inLombardia” (2003)

La Direzione Generale Agricoltura della RegioneLombardia ha incaricato IREALP di organizzare il con-vegno “Conoscenza, conservazione e gestione della fauna sel-vatica in Lombardia”, che si è svolto a Milano, il 12novembre 2003 presso la Sala Assemblee di BancaIntesa. All’incontro hanno partecipato più di 200 per-sone. Il risultato è ancora più interessante se si consi-dera il carattere spiccatamente specialistico delconvegno. La promozione e la divulgazione del-l’evento è avvenuta, in buona parte, attraverso lapubblicazione della notizia sui principali portali tema-tici, sul sito Internet di IREALP, sui quotidiani locali esulla stampa specializzata. Questo dimostra come,negli ultimi anni, è cresciuto non solo il numero, ma anche la qualità dei con-tatti che IREALP è riuscito a raccogliere, filtrare e aggiornare, consentendol’invio delle comunicazioni a un target sempre più mirato. Inoltre, in questocontesto, IREALP ha curato il coordinamento editoriale e la stampa del“Rapporto sullo stato di conservazione della fauna selvatica in Lombardia”, pubblicazio-ne distribuita, poi, ai partecipanti del convegno.Come di consueto, IREALP ha creato una pagina Web dedicata all’eventosulla quale sono confluiti gli atti del convegno a disposizione di tutti gli inte-ressati.

Meeting sulle Aree Montane (2003)

Nel novembre del 2003, IREALP insieme a RegioneLombardia e con la partecipazione di UNCEM edEUROMONTANA ha realizzato il Meeting sulle AreeMontane a Milano, presso la tensostruttura del

Consiglio Regionale.Nel corso del Meeting si è svolta la seconda Assemblea Generale UNCEM el'Assemblea Generale di Euromontana, associazione di cui IREALP è mem-bro.Il 21 novembre, a chiusura dei lavori, l’Istituto ha organizzano il SeminarioInternazionale "La montagna in Europa oggi" come momento di riflessione e disintesi della due giorni dedicata alle politiche per la montagna. Al seminarioè intervenuto, il Presidente della Regione Lombardia, dottor RobertoFormigoni.

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Convegno Interreg IIIA (2004)

IREALP ha coinvolto diversi settori della propriastruttura per la realizzazione del Piano diComunicazione di Interreg IIIA Italia-Svizzera,che ha avuto una prima espressione nell’orga-nizzazione e nella comunicazione del conve-gno “Dove i monti si incontrano,… i mondi si incontra-

no” tenutosi il 25 e 26 marzo in Piemonte, a Santa Maria Maggiore in provin-cia di Verbania. La partecipazione alle due giornate di incontri è statabuona, grazie anche alla presenza di numerosi e importanti interlocutori sviz-zeri. Gli atti del convegno sono pubblicati sul sito internet www.interreg-italia-svizzera.it, realizzato nell’ambito del Piano di Comunicazione. Al convegno èstato presentato, inoltre, il primo numero della newsletter realizzata da IREALPper informare sul programma di finanziamento INTERREG IIIA. Il periodico,registrato presso il Tribunale di Sondrio, è stampato, diffuso, tradotto in fran-cese e tedesco, a cura di IREALP. Nel 2004, sono stati pubblicati, poi, altri duenumeri della newsletter che è stata molto apprezzata dai soggetti coinvolti nelPiano.

Convegno “Presentazione del Sistema Informativo Bacini e Corsi d’Acqua – SIBCA”(2004)

Per conto della Direzione Generale Territorio e Urbanistica della RegioneLombardia, nell’ambito del progetto comunitario CatchRisk, IREALP, ha rea-lizzato l’invito per il convegno “Presentazione del Sistema Informativo Bacini e Corsid’Acqua – SIBCA”, che si è svolto a Milano, presso l’Auditorium della GiuntaRegionale, il 6 maggio 2004.

Convegno “L’alimentazione della vacca da latte al pascolo: riflessi zootecnici, agro-ambientali e sulla tipicità delle produzioni” (2004)

Dal 1 al 3 luglio 2004, IREALP ha organizzato, inValmasino, provincia di Sondrio, il ConvegnoAnnuale della Società per lo Studio e laValorizzazione dei Sistemi Zootecnici Alpini –SoZooAlp dal titolo “L’alimentazione della vacca dalatte al pascolo: riflessi zootecnici, agro-ambientali esulla tipicità delle produzioni”. L'evento, rivolto agliesperti, ai ricercatori e agli addetti al settorezootecnico, è stato realizzato grazie al contribu-to della Direzione Generale Agricoltura dellaRegione Lombardia, della Provincia di Sondrio,della Comunità Montana Valtellina diMorbegno e in collaborazione con laFondazione Fojanini, l'Ente Regionale per iServizi all'Agricoltura e alle Foreste - ERSAF,

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l'Associazione Regionale Allevatori - A.R.A.L., l'Associazione ProvincialeAllevatori - A.P.A. di Sondrio e il Consorzio di Tutela Bitto e Casera – C.T.B.C..Durante i tre giorni di convegno, IREALP ha, inoltre, predisposto la visitadidattica all’Alpe Culino, l’incontro pubblico "L'arrampicata libera in ValMasino", a cura della guida alpina Mario Vannuccini, e il concerto pubbli-co dell’apprezzato Coro C.A.I. della Valmalenco.IREALP ha allestito, per tutta l’estate, presso l’Albergo Terme di Bagni Masino,la mostra "Antichi Nuclei Rurali" che ha riscosso un notevole successo di pub-blico. Anche per questo evento, l’Istituto ha predisposto una pagina webcontenente le numerose attività collaterali organizzate per gli ospiti e si staoccupando della pubblicazione cartacea degli atti del convegno stesso.

Convegno “La lotta attiva agli incendi boschivi” (2004)

Nel mese di novembre IREALPha organizzato, su incaricodella Direzione GeneraleAgricoltura della RegioneLombardia, il convegno inter-nazionale dal titolo "La lottaattiva agli incendi boschivi: orga-nizzazione, metodologie e procedureoperative a confronto", che si ètenuto a Milano, pressol'Auditorium della GiuntaRegionale, dal 10 al 12novembre 2004.All’evento hanno preso partediversi relatori stranieri ed èstato interamente gestito initaliano e inglese. IREALP hapredisposto, anche in questocaso, una pagina web dedi-cata al convegno, integral-mente bilingue, e ha realizza-to una piccola guida con leprincipali informazioni turisti-che relative alle due areeinteressate dalla manifestazio-ne: Milano e la Valtellina.Le tre giornate si sono chiuse il 12 novembre, con una complessa visita gui-data all’incendio di Ardenno, in provincia di Sondrio. Il convegno ha riscos-so un notevole successo di pubblico e ha visto, nel complesso, la partecipa-zione di più di 200 persone.IREALP ha predisposto, la pagina web del dopo-convegno, dalla quale èpossibile scaricare le relazioni presentate. E’ programmata altresì la pubblica-zione degli atti del convegno su cd-rom.

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Convegno “Grandi laghi” (2004)

Il 26 maggio, poi, la Direzione Generale Territorio e Urbanistica ha organizza-to il convegno “Sistema Informativo Territoriale. Progetto Grandi Laghi. Nuove tecno-logie per la conoscenza dell’ambiente fisico del laghi lombardi” per il quale IREALP si èoccupato della comunicazione attraversala progettazione e la stampadegli inviti nonché l’invio di comunicati stampa ai suoi referenti abituali.

Convegno “Il Sistema Informativo Regionale” (2004)

IREALP ha recentemente realizzato gli inviti per un convegno dal titolo“Servizi innovativi di e-Governement: Il Sistema Informativo Regionale” organizzato aMilano, il 22 novembre, dalla Direzione Generale Territorio e Urbanistica cheha visto la partecipazione, in qualità di relatore, anche del Presidentedell’Istituto, Professor Vittorio Vaccari.

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2.5 Eventi

Nel settembre del 2001, si è tenuta l’inaugurazione della sede di Sondrio di IREALPcon la presenza di personalità di spicco della realtà montana lombardaquali l’allora Presidente della Provincia di Sondrio, Eugenio Tarabini, ilConsigliere Regionale Giovanni Bordoni e il Presidente Nazionale di UNCEM,Enrico Borghi. All’evento hanno preso parte anche numerosi rappresentantidelle istituzioni locali, provinciali e regionali, nonché diversi operatori econo-mici e culturali del territorio montano, risvegliando l’interesse nella stampalocale. L’impegno per lo sviluppo e la promozione del territorio e dei suoiattori economici si è reso evidente già a partire da questa prima dell’Istitutocon il coinvolgimento del Centro di Formazione Professionale di Sondrio, deiprincipali consorzi di tutela dei prodotti tipici e di alcuni produttori locali.

La proficua e soddisfacente collabora-zione dell’Istituto con il Centro diFormazione Professionale della Provincia diSondrio si è consolidata, nel giugno2002, con l’assegnazione, ai quattrostudenti più meritevoli, di un contributoeconomico a copertura di parte dellespese scolastiche sostenute dagli alun-ni nel corso dell’anno 2001/2002. IRE-ALP ha diffuso la notizia attraverso un comunicato stampa che è stato ripre-so dai principali media locali.

Nel 2002, IREALP ha iniziato la sua collaborazione conalcune riviste e pubblicazioni, prima tra tutte il“Notiziario della Banca Popolare di Sondrio” sul quale, nel-l’aprile del 2002, è stato pubblicato il primo articolo, afirma del Presidente di IREALP, Vittorio Vaccari, daltitolo: “Economia di montagna: un modo nuovo di pensare unantico problema”. Nell’agosto dello stesso anno è usci-to, invece, l’articolo “La certificazione ambientale comestrumento per un possibile sviluppo del territorio montano”,scritto dal Professor Alberto Quaglino, membro delComitato Tecnico Scientifico di IREALP.

Nel 2003, è proseguita la collaborazione di IREALP con il “Notiziario della BancaPopolare di Sondrio, sul quale ha pubblicato l’articolo “Valorizzazione del territo-rio montano e dei suoi prodotti”, a firma del Professor Alberto Quaglino. Nellostesso anno, è iniziata anche la stretta collaborazione tra IREALP e la rivistaAlpes, un mensile che si occupa di cultura e informazione, politica dell’arcoalpino. Grazie ad un accordo, l’ Istituto ha realizzato, nel 2003, quattro inser-ti, costituiti dalle tre pagine centrali della rivista, pubblicati nei mesi di mag-gio, luglio, settembre e novembre. Sulla base di questo accordo, l’editoredella rivista, ha distribuito il periodico, su nostra segnalazione, a più di 250

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indirizzi, per la maggior parte appartenenti anostri referenti in enti pubblici, a ricercatori, tec-nici ed esperti in materie ambientali.

La Direzione Generale Agricoltura della RegioneLombardia ha affidato a IREALP, nel 2003, l’ag-giornamento e la ristampa della brochure divul-gativa “C’è vita nel bosco” e dell’opuscolo sullaprevenzione degli incendi boschivi intitolato“Bosco sicuro”, pubblicato anche su internet. E’stato, altresì organizzata, con la collaborazionedel Parco delle Orobie Valtellinesi, una giornata dipresentazione della pubblicazione “Bosco sicuro”, che siè svolta all’Aprica, in provincia di Sondrio, il 23maggio 2003 e ha visto il coinvolgimento di alcu-ne classi campione delle scuole elementari emedie delle province di Brescia e Sondrio.Sempre nel 2003, la Direzione Generale OperePubbliche, Politiche per la Casa e ProtezioneCivile della Regione Lombardia, sulla scorta delbuon esito del convegno internazionale“Montagna sicura”, ha incaricato IREALP di realiz-zare l’opuscolo divulgativo “Temporali & valanghe,manuale di autoprotezione” e due pieghevoli, desti-nati ai bambini delle scuole elementari e medieinferiori, con le principali norme di comporta-mento da tenere, rispettivamente, in caso ditemporale e di valanga. Queste informazionisono state, poi, riprese e riassunte anche in unposter da affiggere nei punti di maggior visibili-tà delle zone interessate dai due fenomeninaturali.

IREALP, in questo contesto, si è occupato della promozione del materiale rea-lizzato anche attraverso l’organizzazione di 4 workshop di presentazione della pub-blicazione presso le Sedi Territoriali della Regione a Como, Sondrio, Bergamo eBrescia. L’iniziativa ha riscosso un tale successo che, IREALP è stato incarica-to di rivedere, aggiornare e ristampare l’opuscolo, i pieghevoli e i poster e direalizzarne la versione in lingua inglese: materiale successivamente distribuitoalle 13 sedi regionali di SpazioRegione.

Nel 2004, è continuata la proficua collaborazione con Alpes con il migliora-mento dell’inserto pubblicato periodicamente da IREALP e con un uso piùmirato degli argomenti proposti. L’editore ha deciso di ampliare, su consigliodell’Istituto, il target e di inviare, gratuitamente, la rivista non solo ai 250 indi-rizzi da noi segnalati sul territorio lombardo, ma anche ai consiglieri regionali,a molti dirigenti della Regione Lombardia e alle principali università italiane.

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La comunicazione di IREALP si è arricchita, inoltre, di unnuovo strumento, nel 2004, quando è stato siglato l’ac-cordo con la rivista SLM, pubblicata da IMONT e distribui-ta, sul territorio nazionale, a un target particolarmenteinteressante per IREALP che ha pubblicato, nel 2004, trearticoli a carattere scientifico che sono usciti sui numeri dimaggio-giugno, luglio-agosto, settembre-ottobre enovembre-dicembre. SLM è inviata a 500 nominativi, gra-tuitamente.

IREALP si è occupato, nel 2004, della predisposizione e delcoordinamento editoriale per la realizzazione di diversebrochure tecniche, pubblicate sia in italiano che in ingle-se, per conto della Direzione Generale Territorio eUrbanistica della Regione Lombardia. E’ il caso questodei pieghevoli “Il bacino del Lago Sebino” e “Nuovi strumentiper il monitoraggio del territorio”.Va segnalato, inoltre, il recente impegno (2004) per larealizzazione di un pieghevole divulgativo nell’ambito delprogetto comunitario ALPS GPSQuakenet, su incarico dellaDirezione Generale Territorio e Urbanistica e la realizzazio-ne di brochure informative legate al progetto per la rea-lizzazione di una ”Rete di stazioni permanenti GPS della Regione Lombardia”.

Nel 2004, IREALP si è occupato, anche delle attività di comunicazione lega-te allo sviluppo di importanti progetti come nel caso del progetto “Un model-lo di intervento per il recupero e la rivitalizzazione delle zone terrazzate di versante” con-clusosi nel luglio di quest’anno.

IREALP ha predisposto (2004), prendendo spunto dall’esperienza sul sitowww.interreg-italiasvizzera.it, una nuova Informativa dal titolo NEWSEUROPA-MONTAGNA con particolare riguardo alla Costituzione Europea, alle nuoveproposte di Sviluppo rurale e alle politiche di Coesione Sociale Economicae territoriale in vista della nuova programmazione 2007 - 2013.

Di seguito sono riportati i contenuti delle note pubblicate:

NEWS EUROPA MONTAGNA 1: CONFERENZA INTERGOVERNATIVA -PROPOSTE DELLA PRESIDENZA A SEGUITO DELLA RIUNIONE MINISTERIALEDEL 24 MAGGIO 2004Nel quadro dei lavori della Conferenza Intergovernativa (CIG) laPresidenza irlandese ha presentato il documento CIG 79/04, contenen-te l’ultima versione del Progetto di Trattato Costituzionale per l’Unioneeuropea, che verrà discusso a Bruxelles il 17 –18 giugno p.v. in occasio-ne del Consiglio europeo.Il testo - su pressione del Governo greco - prevede all’articolo III-116 lasoppressione della limitazione “certe” riferita a “regioni insulari, transfron-

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taliere e di montagna” dando così maggior spazio alla montagna nellafutura Costituzione europea. Questo la nuova formulazione dell’articolo,i primi due commi non hanno subito variazioni: “ Per promuovere uno svi-luppo armonioso dell’insieme dell’Unione, questa sviluppa e prosegue lapropria azione intesa a realizzare il rafforzamento della coesione econo-mica, sociale e territoriale. In particolare, l’Unione mira a ridurre il divariotra i livelli di sviluppo delle varie regioni e il ritardo delle regioni più svan-taggiate. Tra le regioni interessate, un’attenzione particolare è rivoltaalle zone rurali, alle zone interessate da transizione industriale e a quelleche presentano gravi e permanenti svantaggi naturali e demografici,quali le regioni più settentrionali con bassissima densità demografica, leregioni insulari, di frontiera e di montagna.”

NEWS EUROPA MONTAGNA 2:UN TRATTATO COSTITUZIONALE PER L’EUROPAVenerdì 18.06.2004 è destinato a restare un giorno storico per l’Europache, un mese dopo l’allargamento a 25 Stati, ha varato il Trattato costi-tuzionale del nuovo millennio. Non è una rivoluzione, in realtà non ènemmeno una Costituzione ma un Trattato costituzionale da cui partire.Molte le conquiste per le Regioni che hanno ottenuto l’inserimento neltesto del rispetto delle identità nazionali, regionali e locali insieme al prin-cipio di sussidiarietà inteso come interrelazione tra il livello comunitario,quello nazionale, regionale e locale e alla consultazione delle Autoritàlocali e regionali da parte della Commissione europea. Nel nuovo testole Regioni trovano quindi per la prima volta definito il loro ruolo nellacostruzione dell’Europa. Infatti il diritto a ricorrere, tramite il Comitatodelle Regioni, alla Corte di giustizia di fronte a provvedimenti lesivi dellasussidiarietà, riconosce ad esse uno strumento reale nell’attuazione dellepolitiche europee. L’inserimento nel testo del riferimento alle zone dimontagna rappresenta poi un importante traguardo per questi territoripoiché il riconoscimento incondizionato della loro specificità sarà d’orain poi un elemento imprescindibile della Politica di Coesione economi-ca, sociale e territoriale dell’Europa allargata con sicuri risvolti sulla pro-grammazione 2007-2013.Come le altre regioni a handicap naturale, demografico e/o geografi-co permanente le montagne saranno oggetto di un’attenzione partico-lare delle Istituzioni europee e, in primo luogo, della Commissione euro-pea. E il richiamo ai territori montani avrà ripercussioni anche sullaPolitica di concorrenza, in particolare sul settore degli aiuti di Stato afinalità regionale poiché verranno ridefinite le zone rientranti nel loroambito di applicazione. Tale Politica è già in fase di riforma. I 25 paesidell'Unione Europea avranno un anno e mezzo di tempo per ratificare iltesto, per via referendaria o per via parlamentare.

NEWS EUROPA MONTAGNA 3: LA PROPOSTA REGOLAMENTARE DELLACOMMISSIONE PER LA POLITICA DI COESIONE - PERIODO 2007-2013Entra nel vivo il dibattito sulla futura Programmazione Comunitaria -

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periodo 2007-2013: dopo la pubblicazione del III Rapporto di Coesione,avvenuta nel Febbraio di questo anno, e le riunioni e gli scambi di opi-nione organizzati a vari livelli nei mesi successivi, il 14 luglio 2004 laCommissione ha adottato una proposta riguardante cinque nuovi rego-lamenti per il rinnovo dei Fondi e degli Strumenti Strutturali. Questi stru-menti assorbiranno circa un terzo del bilancio dell’UE, per importo com-plessivo di 336,3 miliardi di euro. La maggior parte di tale dotazione saràdestinata agli Stati membri e alle regioni più arretrati. I Fondi e gli stru-menti strutturali tenderanno a favorire le condizioni di crescita dell’eco-nomia dell’UE incentrando gli interventi futuri su 3 nuovi obiettivi: 1. Convergenza2. Competitività3. CooperazioneProprio quest’ultimo Obiettivo, considerando l’Area di Cooperazionedell’Arco Alpino e le positive ricadute dell’attuazione degli attualiProgrammi Interreg, potrebbe portare con sé delle novità per i territoridi montagna la cui specificità è stata ormai riconosciuta anche dalTrattato costituzionale dell’Unione Europea. Particolare attenzionedovrà essere data anche alla creazione del GECT (Gruppo Europeoper la cooperazione Transfrontaliera) - Ente dotato di personalità giuri-dica che avrà il compito d gestire i programmi di cooperazione.

NEWS EUROPA MONTAGNA 4: LA NUOVA POLITICA DI SVILUPPO RURALELa Commissione ha adottato una proposta destinata a rafforzare la poli-tica di sviluppo rurale dell’UE ed a semplificarne notevolmente le moda-lità di attuazione. La proposta aumenterà i finanziamenti UE portandoliad un totale di 13,7 miliardi di € l’anno sul periodo 2007-2013. Istituendoun unico strumento di finanziamento e programmazione si renderannomolto più semplici la gestione e il controllo della nuova politica; ne risul-teranno aumentate l’omogeneità, la trasparenza e la visibilità. Gli Statimembri e le regioni disporranno di maggiore libertà in sede di attuazio-ne dei programmi.

Queste le principali caratteristiche della nuova politica di sviluppo rura-le:• un unico strumento di finanziamento e di programmazione, il Fondo

europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR),• una strategia per lo sviluppo rurale per i settori di intervento prioritario

per l’UE,• il potenziamento dei controlli, della valutazione e delle relazioni.• Il rafforzamento dell’impostazione di tipo ascendente (“bottom up"),• la definizione di 3 Obiettivi principali: migliorare la competitività del-

l’agricoltura e della silvicoltura, ambiente e gestione del territorio,miglioramento della qualità della vita e diversificazione delle attività.

In ciascun programma dovrà poi figurare “un elemento LEADER” perl’attuazione delle strategie di sviluppo locale dei Gruppi d’AzioneLocale. Un minimo pari al 7% del finanziamento nazionale del program-

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ma è riservato a LEADER; il 3% del finanziamento complessivo per il perio-do sarà tenuto in riserva e assegnato a fine periodo agli Stati membriche hanno ottenuto i migliori risultati. Per la montagna si sottolinea l’im-portanza oltre che dell’articolo 35, relativo ai “pagamenti destinati acompensare gli handicap naturali delle zone di montagna”, il secondoe il terzo Obiettivo riguardanti la gestione del territorio e la diversificazio-ne delle attività. Particolare importanza avrà ancora una volta l’approc-cio Leader (“bottom up”).

Nell’ambito delle iniziative per la valorizzazione e la diffusione delle informazio-ni territoriali (2003) si colloca la collaborazione con la Provincia di Sondrio, perla quale IREALP ha digitalizzato il patrimonio cartografico e informativo ine-rente il censimento dei nuclei di antica formazione, condotto nel 1987 comecontributo per la realizzazione dei Piani Paesistici Territoriali.Frutto di una convenzione stipulata con il Parco Regionale delle OrobieValtellinesi, è il progetto di realizzazione del Sistema Informativo Territorialedell’Ente Parco, strumento di organizzazione, valorizzazione e diffusione di uninteressante patrimonio di informazioni, inerente una zona molto peculiaredella montagna lombarda.Si può collocare nell’ambito della conoscenza del territorio e dei suoi attori,il contributo fornito da IREALP, ai lavori del Comitato Istituzionale di Agenda21 dell’Alta Valtellina, portando nel comitato le proprie conoscenze del ter-ritorio in questione e dei suoi attori, nonché le sue competenze sullo strumen-to della certificazione ambientale, individuato poi tra quelli da implementa-re per lo sviluppo della zona.

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IREALP, oltre ad essere capofila di progetto su temi scientifici, ha realizzato ilpiano di comunicazione (2003) “Un modello di intervento per il recupero e la rivitalizza-zione delle zone terrazzate di versante”, sviluppato in collaborazione con ilComune di Sondrio e la Fondazione Fojanini.

Il 23 giugno 2003, IREALP ha organizzato, a Milano, con la Direzione GeneraleTerritorio e Urbanistica della Regione Lombardia e in collaborazione con ilPolitecnico di Milano, la presentazione del Progetto “Rete di stazioni permanen-ti GPS della Regione Lombardia”, presso la sala Assemblee di Banca Intesa.Anche in questa occasione è stata predisposta un’apposita pagina webcontenente gli interventi presentati nel corso della mattinata. Il 29 ottobre 2004, a Milano, nella nuova sede di via Melchiorre Gioia 72, IRE-ALP ha inaugurato il CEDeC, Centro Elaborazione Dati e Controllo della ReteRegionale di Stazioni Permanenti GPS, presentando per la prima volta alpubblico i risultati di questo progetto che vede, tra i partner, la DirezioneGenerale Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia e il Politecnico diMilano. L’incontro è stato, inoltre, occasione per presentare al pubblico ilsito Internet che IREALP ha realizzato per promuovere il progetto e che sitrova all’indirizzo www.gpslombardia.it. La notizia, è stata riportata sulle principa-li testate di informatica a diffusione nazionale, quali PC World, Wireless eComputer Magazine.

La Direzione Generare Agricolturadella Regione Lombardia ha incari-cato IREALP di organizzare un corso diformazione per il Corpo Forestale delloStato (2003), della durata di tre giorniciascuna, nelle località di Canzo, inprovincia di Como e Vezza d’Oglio,in provincia di Brescia.IREALP ha elaborato l’offerta formati-va e si è occupato dell’organizzazio-ne logistica, del contatto e dellagestione dei rapporti con i relatori e ipartecipanti al corso.L’esperienza si è rivelata importanteper migliorare ulteriormente il ruolo diIREALP quale soggetto mediatore tradiversi attori della gestione del territo-rio montano e facilitatore del dialo-go tra chi si occupa di montagna,della sua difesa e del suo sviluppo.

A conferma del successo ottenutonel precedente anno, IREALP haavuto incarico, dalla DirezioneGenerale Agricoltura della Regione

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Lombardia, di organizzare nei contenuti e nella logistica una nuova edizio-ne del corso di formazione per il Corpo Forestale dello Stato (2004). Il primo corso siè svolto dal 6 al 8 settembre, presso l’Albergo Terme di Bagni Masino, men-tre il secondo si è tenuto in provincia di Bergamo, in Val di Scalve, dal 20 al22 settembre.

Le relazioni internazionali hanno permesso a IREALP di partecipare ai lavoripreparatori coordinati da Euromontana per l’organizzazione della IV ASSISESULLA MONTAGNA che si svolge a Rodez a fine novembre 2004, a prosieguodel Seminario di Milano dello scorso anno. Tematiche affrontate sono relati-ve alle nuove Politiche di sviluppo rurale e della Coesione per il periodo2007-2013, con particolare riferimento alla Montagna.Sulle stesse tematiche c’è l’interesse della Regione Lombardia ad attivarecon IREALP un gruppo di lavoro per seguire nel 2005 il negoziato a livellonazionale ed europeo.

Per comunicare in maniera ampia e diffusa le ini-ziative e le attività intraprese dall’Istituto, IREALP siè spesso avvalso della collaborazione di TELEUNI-CA, un’emittente privata a carattere locale cheda sempre dedica particolare attenzione allamontagna, la cui diffusione copre integralmentele province di Sondrio, Como, Lecco e, in parte,Varese. TELEUNICA ha sempre dato ampio risalto alle atti-vità di IREALP informando puntualmente la popo-lazione attraverso il notiziario serale. Nel corso di

questi anni, TELEUNICA ha realizzato per IREALP diversi servizi speciali che hapoi mandato in onda più volte nella fascia di informazione serale.

Tra i servizi realizzati ricordiamo:

2001 “Speciale IREALP” dedicato all’Istituto per spiegare le attività e le finali-tà proprie di questo nuovo soggetto che si affacciava per la primavolta ufficialmente sul territorio della provincia di Sondrio.

2003 Speciale dedicato al convegno “Il patrimonio agro-forestale: una fonte disviluppo per la montagna lombarda” organizzato da IREALP all’Aprica, inprovincia di Sondrio, il 18 giugno 2003, su incarico della DirezioneGenerale Agricoltura.“Speciale Meeting sulle Aree Montane”, dedicato all’importante manifesta-zione organizzata da IREALP in collaborazione con la RegioneLombardia e con la partecipazione di UNCEM ed EUROMONTANA,che si è svolta a Milano il 20 e 21 novembre 2003, presso la tensostrut-tura del Consiglio Regionale. All’interno dello speciale, ampio spazio èdedicato, in particolare, al Seminario Internazionale "La montagna inEuropa oggi", pensato da IREALP come momento di riflessione e di sinte-

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si della due giorni dedicata alle politiche per la montagna.Speciale dedicato all’allestimento del progetto “Recupero e valorizzazio-ne di antichi nuclei rurali”, realizzato da IREALP e presentato, per la primavolta, a Sondrio, nelle sale di Palazzo Martinengo dal 20 al 26 novem-bre 2003. Oltre alla mostra, che ha riscosso un notevole successo dipubblico, il documentario riprende il dibattito aperto sulle tematicherelative al degrado del patrimonio insediativo rurale e alle possibilità diintervento per il suo recupero che si è tenuto il 26 novembre a conclu-sione dell’iniziativa.

2004 “Speciale RINAMED”, dedicato al progetto internazione “Rischi Naturalinell’Arco del Mediterraneo Occidentale”. Il documentario riprende in manie-ra articolata le diverse iniziative che si sono svolte all’interno dello spa-zio interattivo di formazione e informazione sul tema "Convivere con irischi naturali" che IREALP ha allestito, dal 2 al 12 ottobre, presso ilPolicampus di Sondrio.“Speciale CEDeC”, dedicato all’inaugurazione del Centro ElaborazioneDati e Controllo della Rete Regionale di Stazioni Permanenti GPS(CEDeC) che si è tenuta, il 29 ottobre 2004, a Milano, presso la nuovasede di IREALP in Melchiorre Gioia. Nel corso dell’incontro sono stati,inoltre, presentati per la prima volta al pubblico i risultati di questo pro-getto che vede, tra i partner, la Direzione Generale Territorio eUrbanistica e il Politecnico di Milano.

Nel 2004, inoltre, per rafforzare la visibilità dell’Istituto sul territorio della provin-cia di Sondrio, IREALP ha siglato un accordo con TELEUNICA per l’inserimen-to, nel settimanale TUTTOMONTAGNE, in onda su Teleunica Sondrio eTeleunica Lecco, di una rubrica fissa della durata di 5 minuti, per un totale di17 puntate, a partire da settembre e fino a tutto dicembre 2004. L’Istituto siè occupato del coordinamento redazionale, individuando e organizzando icontenuti da affrontare e le possibili interviste.

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Capitolo 3

PROSPETTIVE

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3.1 Scenari futuri

Il lavoro svolto da IREALP, nell’ambito della progettualità, della ricerca, deiservizi, della consulenza e nei compiti di assistenza prestata a enti e ammi-nistrazioni pubbliche, è tale da consentire di guardare al futuro con ragio-nevole fiducia, per quanto riguarda le proprie possibilità di sviluppo. Lecompetenze acquisite, gli standard qualitativi dimostrati, la professionalitàmaturata e la capacità di risposta ripetutamente messa in opera, danno aIREALP consapevolezza delle proprie potenzialità e quindi di ampie possibi-lità di crescita.

IREALP, nel pur breve periodo che la separa dalla sua nascita, ha saputoaccreditarsi come soggetto innovativo nel novero degli istituti di ricerca cheoperano sul territorio, in virtù di quel rapporto simbiotico tra ecologia ed eco-nomia, che lo porta a considerare l’ambiente come risorsa attiva, piuttostoche un contesto passivo, di cui limitarsi a preservare i tratti originali.L’esigenza di connotare l’ambiente secondo una valenza economica, sug-gerisce un approccio, a tutto tondo, che obbligatoriamente ne contemplale diverse componenti, da cui far emergere il valore aggiunto di quel prezio-so bene naturale rappresentato dal paesaggio alpino. In questo IREALP si èdistinta proprio per la capacità di coniugare aspetti economici ed ecologi-ci, affinando una sensibilità d’azione, apprezzata da partner, committenti ecollaboratori, i cui tangibili segni di stima si sostanziano nei numerosi affida-menti di incarichi.

IREALP è oggi attiva in una serie di settori che trovano riscontri positivi allaloro operatività, sia che si tratti di azioni a favore degli enti montani, sia dellapartecipazione a programmi di ricerca dell’Unione Europea o dello sviluppodi progetti di formazione e di comunicazione, o ancora, della sperimentazio-ne di applicazioni di tecnologie innovative nella trasmissione di dati di posi-zionamento topografico (GPS), per non citarne che alcune delle numeroseattività.

Il rapporto fiduciario che si è stabilito con gli Enti locali montani, fa ritenereche questa collaborazione possa proseguire, come pure la funzione stru-mentale nei confronti della Regione e l’attività di ricerca e di indagini sul-l’ambiente, connessa ai processi di certificazione, in continua espansione sulterritorio. Altro canale in crescita è quello della valorizzazione dei prodottilocali, non più o non solo espressione di lavorazioni tipiche, quanto efficacimezzi di comunicazione e di sensibilizzazione delle prerogative uniche diparticolari habitat naturali.

L’interazione che si è cercato di stringere con gli operatori pubblici e privatidelle realtà vallive, sta producendo effetti positivi che trovano riscontro nellarealizzazione di forme di collaborazione sinergiche, in cui IREALP ha svolto esvolge funzione di catalizzatore di risorse ed energie a favore del territorio. Inquesto senso si prevede un fattivo incremento della cooperazione con istitu-

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ti di credito, camere di commercio, enti di sviluppo locale, associazioni perla valorizzazione dell’ambiente, aziende, ordini professionali e categorie dirappresentanza di interessi diffusi dei territori montani.

IREALP, si può dire costituisca oggi l’anello di congiunzione tra l’apparatoamministrativo distribuito sul territorio alpino e la Regione, saldando quel gapdi circolazione virtuosa di informazioni e opportunità a favore di iniziative,azioni e progetti per il miglioramento della qualità della vita, in aree consi-derate disagiate per limitazioni nei collegamenti con le principali reti urba-nizzate.Da queste brevi considerazioni, che rispecchiano fedelmente il profilo cheIREALP ha assunto e delle notevoli capacità che è in grado di esprimere, sipuò capire quali saranno gli ambiti di attività e di impegno per il futuro.

3.2 Strategie di sviluppo

Sulla base delle premesse esposte le previsioni di sviluppo per IREALP si fon-dano su precisi atti formali, derivanti da impegni in corso o già acquisiti, econsiderano un ampio spettro di interessi, su cui mettere in gioco le propriepotenzialità e far valere le proprie competenze. Le aree di influenza spazia-no dalla ricerca all’innovazione, attraverso la promozione di azioni e servizial territorio, supportate da specifiche indagini e analisi mirate a iniziativesuscettibili di sviluppo.

Le attività finora intraprese hanno creato presupposti utili e condizioni favo-revoli a impostare piani di lavoro e a programmare strategie di sviluppo chemettono a frutto quanto, con fatica e tenacia, è stato costruito sul pianodelle relazioni con gli appartati pubblici e privati e sul versante dell’acquisi-zione di competenze e affinamento di conoscenze di procedure per bene-ficiare delle opportunità a favore delle aree alpine. E’ quindi un terreno fer-tile quello in cui IREALP potrà muoversi nell’immediato futuro, connotando lapropria azione secondo una linea di coerenza con le proprie finalità, in fun-zione delle esigenze che matureranno tra gli addetti alle politiche territorialie in risposta alle sollecitazioni che verosimilmente saranno manifestate daglioperatori locali.

I settori nei quali IREALP potrà esplicare la propria attività e caratterizzare ilproprio impegno riguardano i servizi al territorio, la partecipazione a proget-ti UE, la ricerca applicata, la formazione, la comunicazione, la tutela e lavalorizzazione dell’ambiente, il sostegno alla promozione delle risorse locali.Tutto questo potrà quindi portare l’Istituto alla costruzione di una coerentequanto organico ed oggettivo monitoraggio del territorio montano lombar-do, strumento questo indispensabile per una efficiente ed efficace gover-nance dello stesso.

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Il territorio costituirà quindi prioritariamente per Irealp il campo di indagine,di ricerca e di servizi, nella logica di fornire sussidi, assistenza e consulenza ditipo giuridico, tecnologico e ambientale, di aiuto e di stimolo per le comuni-tà locali e i loro operatori.

La messa a punto della tecnologiaper l’applicazione di un sistema GPSad alta precisione, attraverso un soft-ware di gestione che può disporre edavvalersi simultaneamente dei datiprovenienti dalle 21 stazioni di misura,distribuite sul territorio regionale, èoggi in grado di fornire un servizio diqualità eccellente per un’ampiagamma di utenza. In questo casoinfatti i beneficiari non sono solo colo-ro che vivono o operano nelle areealpine, ma tutti quelli che necessitanodi dati topografici a fini agrimensurali,catastali, amministrativi, giuridico-

legali, di monitoraggio di fenomeni di instabilità, per non citare che alcunedelle applicazioni possibili. Le stazioni di posizionamento permanente, di cuiuna parte, anche rilevante, a carattere geodetico, costituiscono una rete disegnali che garantisce precisioni elevate in tempi rapidi e con strumentazio-ne semplice. E’ perciò del tutto realistico attendersi una consistente richiestadi utenza per i notevoli vantaggi di ordine economico-funzionale che offre ilsistema. Le precisioni raggiunte, da centimetriche a millimetriche, ma anco-ra suscettibili di miglioramente nella riduzione dell’errore, associate alla faci-lità di impiego dei mezzi di misura, costituiscono i punti di forza del sistema,che si va facilmente e velocemente imponendo, non avendo al momentocompetitori. In questo senso la Regione Lombardia è la prima tra le regionieuropee ad essersi dotata, attraverso Irealp, di un efficace e rapido appa-rato di rilevamento-posizionamento del territorio. E’ da registrare una parti-colare attenzione che alcune Regioni italiane hanno rivolto all’esperienzaIREALP per dotarsi anch’esse di sistema GPS. Le potenzialità del sistema nonsi esauriscono ovviamente nelle applicazioni richiamate, rimanendo ancorainesplorate altre possibilità di impiego, ma sarebbe pleonastico insistere sul-l’interesse pubblico e privato del servizio messo in atto da Irealp. Lavorandoper le aree alpine si è di fatto reso un servizio di grande utilità all’intera regio-ne, essendo in realtà il territorio un continuum naturale, per quanto interrot-to da suddivisioni antropiche che spesso finiscono per creare o alimentareforti limitazioni nelle relazioni e nei collegamenti.

Puntare sull’applicazione delle moderne tecnologie e la loro estensione aterritori penalizzati da una morfologia che ne limita l’accessibilità, determi-nandone talora il confinamento, significa assolverli dalla condizione di estra-neità sociale che spesso sono costretti a subire. In questo senso, nella pro-

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spettiva che la banda larga si dirami verso le aree alpine fino a costituirne iltessuto connettivo delle comunicazioni, IREALP sostiene l’opportunità dicoprire le aree residuali con il sistema “wireless”, in quanto più facilmentepraticabile, economicamente conveniente e velocemente attuabile.IREALP si deve porre cioè come ente di servizio alla comunità, suggerendosoluzioni e iniziative utili a superare o mitigare le barriere morfologiche delterritorio montano, con interventi rivolti all’hardware naturale, affinché si pos-sano capitalizzare le attrattive ambientali, senza pagare dazi eccessivi, nellatutela delle loro esclusività, spesso per un malinteso senso di violazione del-l’integrità del paesaggio.

L’infrastrutturazione telematica costituisce perciòuna delle priorità da realizzare, per superare l’han-dicap territoriale delle aree montane, che in que-sto modo non sarebbero più costrette a subire glieffetti della distanza fisica come una segregazionesociale ed economica. La possibilità di collegarsi inrete tende infatti a garantire pari opportunità,almeno per quanto riguarda scambio di informa-zioni e possibilità di organizzare attività teleguida-te, offrendo strumenti concreti di partecipazionealle dinamiche economiche e può costituire elemento importante perché lemontagne sviluppino un ruolo attrattivo per specifiche attivvità.Sul piano della competizione, diventato ormai un elemento strutturale deinostri tempi, in montagna più che altrove bisogna cercare di non perdereterreno, stante le difficoltà ambientali.

Per poter competere con speranza di successo, occorre essere preparati equindi insistere sulla formazione come valido strumento di confronto con unaconcorrenza sempre più competente e aggressiva. Il sistema di formazionepermanente, a vari livelli e con specifica offerta organica e orientata allapromozione e allo sviluppo, diventa quindi condizione irrinunciabile peraggiornare le proprie conoscenze, in una sfida che rimane aperta al saperee alla competitività della aree alpine.

L’Europa dei 25 Paesi ha inevitabilmente cambiato il quadro di riferimentodegli assetti comunitari, introducendo anche delle revisioni nei criteri perl’assegnazione dei contribuiti. Le risorse finanziarie disponibili tenderanno aprivilegiare i paesi più disagiati, rendendo più difficile per noi l’accesso, percui si dovrà maggiormente lavorare sui progetti, sulle loro attrattive e sullericadute a beneficio della comunità europea. La competizione è più forte ela selezione più severa, e fondamentale diventa la conoscenza della mac-china comunitaria, delle procedure di ammissione ai finanziamenti, dei cri-teri di selezione e dei pesi dei parametri usati per la scelta. La partecipazio-ne ai bandi di ricerca UE, presuppone una elaborata capacità di predispo-sizione dei progetti, perché possano trovare favorevole accoglienza, richie-dendo una specifica preparazione in materia. Irealp ha avuto la giusta intui-

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zione quando ha deciso di collocare propri uffici a Bruxelles, ritenendo lapartita troppo importante per essere affrontata solo dietro sollecitazione,preferendo dedicarvisi in modo sistematico e i fatti le hanno dato ragione. Ilconsistente numero di progetti approvati non è frutto del caso o dellabuona sorte, ma di una scelta di professionalità che si è dimostrata vincen-te e, soprattutto, utile.

Infine, non certo per importanza, appare da implementare il ruolo di Istitutodi ricerca che IREALP può svolgere, quale ente strumentale della RegioneLombardia, negli specifici ambiti indicati dallo statuto e dalla propria mission.

3.3 Considerazioni finali

Al fine di questa relazione che vuol essere un resoconto dell’attività svolta daIREALP, dal momento della sua fondazione ad oggi, ci sia consentito espri-mere alcune considerazioni di merito per il futuro dell’Istituto, proprio in virtùdi quanto è stato fatto e dell’esperienza maturata in questi anni.

Il Consiglio, a compimento del proprio mandato, ritiene di aver svolto effica-cemente il compito affidatogli, avendo portato l’Istituto ad assumere unadimensione altamente competitiva e un profilo scientifico di livello elevato.La situazione economica, alla luce delle scelte operate e degli investimentifatti, risulta solida, avendo peraltro incrementato il patrimonio l.s. della fon-dazione, pur sostenendo un non indifferente carico di spese di gestione,com’è normale nelle fasi di avviamento di qualsiasi impresa. D’altrondequella di IREALP non è una situazione a regime, ma in continuo sviluppo, dacui le inevitabili difficoltà nel cercare di ottimizzarne le risorse.

L’istituto ha assunto una precisa connotazione nell’ambito degli enti di ricer-ca della regione, puntando su azioni efficaci e servizi efficienti. Il riconosci-mento di queste qualità deriva dalla progressiva richiesta di collaborazione,che costituisce la risposta più convincente dell’apprezzamento dell’attivitàdell’istituto. Ci sentiamo perciò di affermare che IREALP ha raggiunto stan-dard qualitativi elevati, con cui misurarsi in futuro, cercando ovviamentemargini migliorativi.

Per poter ben lavorare per la montagna bisogna farlo in modo empatico,sintonizzandosi sulla stessa lunghezza d’onda e acquisendo le doti tipiche diquei territori, cioè dinamismo ed energia. IREALP ha cercato di fare propriequeste condizioni, puntando su una struttura duttile e leggera, per potersimeglio adattare alle mutevoli esigenze di lavoro e rispondere sempre inmodo rapido ed efficace. A rendere possibile questo risultato molto ha con-tribuito la circostanza che ha portato nel Consiglio di Amministrazione com-petenze diverse e vicendevolmente integrative. IREALP infatti, non solo hapotuto avvalersi dell’esperienza gestionale e amministrativa dei suoi consi-glieri, ma ha anche tratto beneficio dalle competenze di ciascuno. In par-

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ticolare la sinergia tra Presidente e Vicepresidente ha consentito di far fron-te con risorse proprie a esigenze di carattere scientifico, supplendo allanecessità di ricorrere a figure professionali esterne. Spesso infatti è stato pos-sibile entrare nel merito di molti progetti e contribuire fattivamente al loro svi-luppo, in virtù dell’affinità dei loro background culturali con l’attività di IRE-ALP. E’ stata un’azione di supplenza che non deve sorprendere, essendonaturale cercare di far fronte a necessità emergenti, specie quando si staformando una struttura di lavoro flessibile e quindi maggiormente bisognosadi apprendimento.

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Finito di stampare maggio 2005