Progettare per competenze in italiano lingua madre
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N° 340COUNSELOR RELAZIONALE PROFESSIONAL TRAINER
Dott.ssa Simona Dalloca
in Scienze della comunicazione
Master in Counseling Pedagogico e Scolastico
Master in Counseling e formazione relazionale
Coach e Formatrice in NLP
Practitioner licensed number 95790
Master Practitioner licensed number 97802
Diploma dell’ Accademia Acting Traning di Beatrice Bracco
Docente di Scuola Primaria
Italiano e …
A Scuola con Cu.O.R.E.© by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica Re.lazionale
Counselor pedagogico scolastico e relazionale. Coach e formatrice in NLP.
“Didattica per competenze e innovazione metodologica”
L’Italiano Lingua Madre:
dalla progettazione per obiettivi
alla progettazione per competenze
nella costruzione del curricolo verticale
“Counselor regolamentato ai sensi della L.4/2013” (art.1 comma 3)
E un maestro disse:Parlaci dell’Insegnamento.E lui disse:Nessuno può insegnarvi nullase non ciò che già sonnecchia nell’albeggiare della vostra conoscenza.Il maestro che cammina all’ombra del tempiotra i discepoli non elargisce la sua sapienza,ma piuttosto la sua fede e il suo amore.E se davvero è saggio,non vi invita ad entrare nella dimora del suo sapere,ma vi guida alla soglia della vostra mente.L’astronomo può dirvi ciò che sa degli spazi,ma non può darvi la sua conoscenza.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
Il musico può cantarvi la melodia che è nell’aria,ma non può darvi l’orecchio che fissa il ritmo,né l’eco che rimanda il suono.E colui che è esperto nella scienza dei numeripuò descrivervi il mondo del peso e della misura,ma oltre non può condurvi.Poiché la visione di un uomo non presta le proprie ali a un altro uomo.E così come ognuno è solo nella conoscenza di Dio,ugualmente deve in solitudine conoscere Dio e comprendere la terra.
da IL PROFETA di Gibran Kahlil Gibran
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
Cambiare il paradigma dell’educazioneSir Ken Robbinson, autore inglese, conferenziere e consigliere internazionale sull'educazione per i governi e le istituzioni no-profit.
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
PENSIERO DIVERGENTE: Unisci tutti i 9 punti del tracciato,usando solo 4 linee..ma senza alzare MAI la penna dal foglio!
Figura tratta da Samuel Loyd, Cyclopedia of Puzzles, New York, 1914, pag 301.
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RE.elazionale
PENSIERO DIVERGENTE:
L’enigma dei 9 punti è la dimostrazione ideale di come le regole e restrizioni, che ci portiamo dietro inconsapevolmente, non ci permettano di andare oltre l’immaginario confine squadrato, tra l’altro non menzionato nel problema. Vale la pena soffermarci su altre soluzioni alternative originali.Da Problem solving con creatività. Di Fabio Ciuffoli
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
La più grande, la più importante, la più utile regola di tutta
l'educazione? È non di guadagnare tempo, ma di
perderne.
Jean-Jacques Rousseau, Emilio o Dell'educazione, 1762
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
L’insegnante si sente imprigionato dal programma, dal tempo necessario a svolgerlo, dagli schemi d’insegnamento imposto dal libro di testo: è una fascinazione, una malìa, un incanto da cui non ci si sveglia.
da Psicologia scuola formazione, N. 15 Luglio 2008
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
Il programma diventa la necessità, la dea senza volto che ha un nome: Ananke. In Grecia Ananke sovrastava su tutto anche sugli dei dell’Olimpo, stringeva nodi che formavano reti che avvolgono, che costringono.R. Calasso, Le nozze di Cadmo e Armonia, Milano, gli Adelphi, 2004, pag 117
da Psicologia scuola formazione, N. 15 Luglio 2008
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
“se soltanto Ananke comanda, la vita diventa rigida e sacerdotale”. Neanche gli Olimpi hanno retto la pesantezza di Anankee Crono, hanno fatto un colpo di mano e Zeus ha spodestato Crono.Ad Ananke hanno preferito Eros.
L’unitarietà del percorso di istruzione obbligatoria sarà assicurata dalla “equivalenza formativa” dei percorsi, che si differenziano sulla base delle aree del sapere, in modo da assicurare che in tutti i percorsi siano acquisite le competenze chiave di cittadinanza. Allulli 03/2007
Eppure
R. Calasso, Le nozze di Cadmo e Armonia, Milano, gli Adelphi, 2004, pag 121.
Eppure
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
COMPETENZE CHIAVE PER LA CITTADINANZA ATTIVA
DA ACQUISIRE AL TERMINE DI 10 ANNI DI ISTRUZIONE OBBLIGATORIA
IMPARARE AD IMPARARE
PROGETTARE
COMUNICARE
COLLABORARE E PARTECIPARE
ACQUISIRE ED INTERPRETAREL’INFORMAZIONE
INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI
RISOLVERE PROBLEMI
COSTRUZIONE DEL SE’
RELAZIONI CON GLI ALTRI
RAPPORTO CON
LA REALTA’ NATURALE E SOCIALE
DOCUMENTO COMMISSIONE ALLULLI (marzo 2007)
By Mario Castoldi maggio 2007
ABILITA’
CHE COSA VALUTARE? LE COMPETENZE
CHE COSA SI APPRENDE?
COME SI APPRENDE?
“capacità di far fronte ad un compito, o un insieme di compiti, riuscendo a mettere in moto ed a orchestrare le proprie risorse interne, cognitive, affettive e volitive, e a utilizzare quelle esterne disponibili in modo coerente e fecondo”. [Pellerey, 2004]
By Mario Castoldi maggio 2007
COMPETENZE CHIAVE
“Nel corso di un secolo quasi interamente vissuto, ho spesso creduto di trovarmi a una svolta epocale, poi non era vero niente; una svolta epocale si ha quando non cambiano solo le cose, ma anche le teste per capirle.”
(Vittorio Foa, Passaggi, Torino, Einaudi, 2000)
By Mario Castoldi maggio 2007
La “responsabilità” del cambiamento
RESPONSE ABILITY
la capacità di rispondere in maniera ottimale a ciò che accade nel momento in cui accade.
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RE.elazionale
ABILITA’
CHE COSA VALUTARE? LE COMPETENZE
CHE COSA SI APPRENDE?
COME SI APPRENDE?
l’alfabetizzazione emotiva rovescia completamente il sensodell’educazione affettiva, perché invece di usare l’affettività pereducare, educa la stessa affettività o per dirla alla Lipmaninsegna a pensare.
La formazione
È necessario che il piano di formazione permetta di: sostenere i cambiamenti necessari, nell’attività quotidiana, a passare dal “lavorare per programmi” al “lavorare per competenze”.
sostenere l’acquisizione graduale di competenze adatte a una scuola mirata all’educazione dei giovani, al recupero del valore della cultura e del senso della vita…
Allulli 03/2007
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RE.elazionale
E’ opportuno che: la formazione non avvenga in una sola modalità imposta, ma che gli insegnanti mettano in atto le possibilità di Ricerca e Sviluppo offerte dalla normativa Allulli 03/2007
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RE.elazionale
Decreto del Presidente della Repubblica n.275 Roma, 8 marzo 1999Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi dell'art.21, della legge 15 marzo 1999, n 59
Art. 6 (Autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo)
1. Le istituzioni scolastiche, singolarmente o tra loro associate, esercitano
l'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo tenendo conto delle
esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali e
curando tra l'altro:
a.la progettazione formativa e la ricerca valutativa;
b.la formazione e l'aggiornamento culturale e professionale del personale
scolastico;
c.l'innovazione metodologica e disciplinare;
d.la ricerca didattica sulle diverse valenze delle tecnologie dell'informazione e
della comunicazione e sulla loro integrazione nei processi formativi;
e.la documentazione educativa e la sua diffusione all'interno della scuola;
f.gli scambi di informazioni, esperienze e materiali didattici;
g.l'integrazione fra le diverse articolazioni del sistema scolastico e, d'intesa
con i soggetti istituzionali competenti, fra i diversi sistemi formativi, ivi
compresa la formazione professionale.
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RE.elazionale
2. Se il progetto di ricerca e innovazione richiede modifiche strutturali che vanno oltre la flessibilità curricolare prevista dall'articolo 8, le istituzioni scolastiche propongono iniziative finalizzate alle innovazioni con le modalità di cui all'articolo 11.
3. Ai fini di cui al presente articolo le istituzioni scolastiche sviluppano e potenziano lo scambio di documentazione e di informazioni attivando collegamenti reciproci, nonché con il Centro europeo dell'educazione, la Biblioteca di documentazione pedagogica e gli Istituti regionali di ricerca, sperimentazione e aggiornamento ducativi; tali collegamenti possono estendersi a università e ad altri soggetti pubblici e privati che svolgono attività di ricerca.
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RE.elazionale
Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione.La scuola affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare a essere”.Dalle Indicazioni Nazionali 2012
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RE.elazionale
Mira ad aprire una dimensione globale e una prospettiva olistica nell'educazione al fine di aiutare le persone a capire le realtà complesse e i processi del mondo di oggi e sviluppare valori, comportamenti, conoscenze e abilità che le metteranno in grado di fronteggiare le sfide di un mondo interconnesso.
Aiuta chi impara a sviluppare alternative nel momento in cui si prendono decisioni personali o relative alla vita pubblica e a riflettere sulle conseguenze delle proprie scelte, coltivando così uno spirito di “responsabilità globale dei cittadini del mondo”. Da Linee guida per l’educazione globale
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RE.elazionale
Vari documenti internazionali si riferiscono allo sviluppo del concetto di educazione globale:
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani Articolo 26, Nazioni Unite, Conferenza Generale, San Francisco, 10 dicembre 1948.
Raccomandazione concernente l’Educazione per la Comprensione Internazionale, la Cooperazione e la Pace e l’Educazione relativa ai Diritti Umani e alle Libertà Fondamentali. UNESCO, Conferenza Generale, Parigi, 19 novembre 1974
Agenda 21, Capitolo 36: Promuovere l’Educazione, la Consapevolezza dell’opinione pubblica e la Formazione. Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente & Sviluppo, Rio de Janeiro, 3-14 giugno 1992
UNESCO – Dichiarazione e Progetto integrato d’Azione sull’Educazione alla Pace, ai Diritti Umani e alla Democrazia. Parigi 1995 UNESCO, Conferenza Generale, Parigi, novembre 1995
Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite, 2002 Capitolo: Valori e principi Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, New York, 8 settembre 2000
Decennio delle Nazioni Unite per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2005-2014 Schema di Implementazione Internazionale, gennaio 2005
Anno Europeo per il Dialogo Interculturale 2008 Articolo 2: obiettivi Parlamento Europeo e Consiglio d’Europa, Decisione n. 1983/2006/EC, 18 dicembre 2006
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RE.elazionale
Insegnare per competenzein linea con le indicazioni nazionali
2012
Definizione di competenze
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RE.elazionale
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RE.elazionale
•Conoscenze
•Abilità
•Atteggiamenti
Competenze
combinazioneRaccomandazioni del Parlamento Europeo e del
Consiglio d’Europa del 18 dicembre 2006
Appropriati al contesto
Le probabili
Perché potrebbero emergerne di nuove e inaspettate
Dato che
È il dinamismo della mente che garantisce l’unità di apprendimento e non la “Progettazione/Programmazione”
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“Dato un repertorio di contenuti, qual è il modo
più funzionale per trasmetterli?”
Chi programma insegnamento pone al centro del processo l’informazione e programma quasi esclusivamente le proprie operazioni, ritenendo che il trasferimento d’informazione e lo studio siano di per sé una garanzia di apprendimento.
Unità didattica: la prassi di segmentare un campo vasto di informazione in campi limitati, facilmente esplorabili,sequenziali in maniera logica.
Didattica: modi per insegnare efficacemente, utilizzando strategie di comunicazione adeguate.
Insegnamento
“Date alcune competenze da far acquisire ad un
soggetto(conoscenze da far utilizzare; abilità da far
esercitare; comportamenti da far assumere)qual è il percorso che questi dovrà
compiere?”
Chi progetta apprendimento pone al centro del processo colui che deve apprendere, progetta gli stimoli da fornirgli, le operazioni da fargli compiere, le facilitazioni da mettergli a disposizione, le situazioni di test con cui fargli prendere coscienza della strada che ha compiuto
Processo: garantisce l’unità di apprendimento, costituita da dinamismi della mente e procedure per penetrare all’interno di concettualizzazioni formali
Apprendimento
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Competenze chiave
Europee 1
Competenze dal Profilo dello studente
al termine del primo ciclo di istruzione 2
1
Comunicazione nella madrelingua o lingua di
istruzione
Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere
enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico
appropriato alle diverse situazioni.
2Comunicazione nelle lingue straniere È in grado di affrontare in lingua inglese una comunicazione essenziale in semplici
situazioni di vita quotidiana.
3Competenza matematica e competenze di base in
scienza e tecnologia
Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e
giustificare soluzioni a problemi reali.
4Competenze digitali Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e
per interagire con soggetti diversi.
5Imparare ad imparare Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare
nuove informazioni. Si impegna in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.
6Competenze sociali e civiche
Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente. Rispetta le regole condivise e
collabora con gli altri. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato, da solo
o insieme agli altri.
7
Spirito di iniziativa e imprenditorialità Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti.
Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa
fornire aiuto a chi lo chiede.
8
Consapevolezza ed espressione culturale
Si orienta nello spazio e nel tempo, osservando e descrivendo ambienti, fatti,
fenomeni e produzioni artistiche.
Riconosce le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose in un’ottica di dialogo
e di rispetto reciproco.
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti
motori, artistici e musicali che gli sono più congeniali.
1 Dalla Raccomandazione 2006/962/CE del 18 dicembre 2006 del Parlamento europeo e del Consiglio.
2 Dalle “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione 2012". D.M. n. 254 del 16 novembre 2012.
Comunicazionemadrelingua
Comunicazionelingue straniere
Matematica, scienza, tecnologia
Competenzadigitale
Riferimenti disciplinari
Competenze personali, sociali e civiche, diprocesso e metacognitive
Imparare a imparare
Competenzesociali e civiche
Spirito diiniziativa e
intraprendenza
Consapevolezza e espressione
culturale
Riferimenti ai comportamentifunzionali al conseguimento del risultato:Atteggiamenti, Life skills, Competenze Emotive, World Economic Forum 2020.
Atteggiamenti
Modificabili
Attitudini e/o Talenti innati
Naturali
Non modificabili
Le disposizioni della mente, Costa e Kallick, 2007
1.Persistenza2.Accuratezza3.Gestione dell’impulsività4.Empatia5.Flessibilità6.Metacognizione7.Fare domande, porre problemi8.Applicare conoscenze pregresse9.Pensare in maniera interdipendente
LIFE SKILLS EDUCATION IN SCHOOLSOrganizzazione Mondiale della Sanità
(OMS) (1993)
"competenze sociali e relazionali che permettono ai ragazzi di affrontare in modo efficace le esigenze della vita quotidiana, rapportandosi con fiducia a se stessi, agli altri e alla comunità"
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"che è necessario apprendere per mettersi in relazione con gli altri e per affrontare i problemi, le pressioni e gli stress della vita quotidiana. La mancanza di tali skills socio-emotive può causare, in particolare nei giovani, l'instaurarsi di comportamenti negativi e a rischio in risposta agli stress".
Il "nucleo fondamentale" di life skill è costituito da:
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01. Capacità di leggere dentro se stessi (Autocoscienza): conoscere se stessi, il proprio carattere, i propri bisogni e desideri, i propri punti deboli e i propri punti forti; è la condizione indispensabile per la gestione dello stress, la comunicazione efficace, le relazioni interpersonali positive e l'empatia;
02. Capacità di riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri (Gestione delle emozioni): "essere consapevoli di come le emozioni influenzano il comportamento" in modo da "riuscire a gestirle in modo appropriato"e a regolarle opportunamente;
03. Capacità di governare le tensioni (Gestione dello stress): saper conoscere e controllare le fonti di tensione "sia tramite cambiamenti nell'ambiente o nello stile di vita, sia tramite la capacità di rilassarsi";
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RE.elazionale
04. Capacità di analizzare e valutare le situazioni (Senso critico): saper "analizzare informazioni ed esperienze in modo oggettivo, valutandone vantaggi e svantaggi, al fine di arrivare a una decisione più consapevole", riconoscendo e valutando "i diversi fattori che influenzano gli atteggiamenti e il comportamento, quali ad esempio le pressioni dei coetanei e l'influenza dei mass media";
05 Capacità di prendere decisioni (Decision making): saper decidere in modo consapevole e costruttivo "nelle diverse situazioni e contesti di vita"; saper elaborare "in modo attivo il processo decisionale può avere implicazioni positive sulla salute attraverso una valutazione delle diverse opzioni e delle conseguenze che esse implicano";
06 Capacità di risolvere problemi (Problem solving): saper affrontare e risolvere in modo costruttivo i diversi problemi che "se lasciati irrisolti, possono causare stress mentale e tensioni fisiche";
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07 Capacità di affondare in modo flessibile ogni genere di situazione (Creatività): saper trovare soluzioni e idee originali, competenza che "contribuisce sia al decision making che al problem solving, permettendo di esplorare le alternative possibili e le conseguenze delle diverse opzioni";
08 Capacità di esprimersi (Comunicazione efficace): sapersi esprimere in ogni situazione particolare sia a livello verbale che non verbale "in modo efficace e congruo alla propria cultura", dichiarando "opinioni e desideri, ma anche bisogni e sentimenti, ascoltando con attenzione gli altri per capirli, chiedendo, se necessario, aiuto;
09 Capacità di comprendere gli altri (Empatia): saper comprendere e ascoltare gli altri, immedesimandosi in loro "anche in situazioni non familiari", accettandoli e comprendendoli e migliorando le relazioni sociali "soprattutto nei confronti di diversità etniche e culturali";
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
10 Capacità di interagire e relazionarsi con gli altri in modo positivo (Skill per le relazioni interpersonali): sapersi mettere in relazione costruttiva con gli altri, "saper creare e mantenere relazioni significative" ma anche "essere in grado di interrompere le relazioni in modo costruttivo"
COMPETENZA PERSONALE
Consapevolezza di sé
Padronanza di sé
Motivazione
Comporta la conoscenza dei propri stati interiori
Comporta la capacità di dominare i propri stati interiori
Comporta tendenze emotive che guidano o facilitano il raggiungimento di obiettivi
Intelligenza Emotiva (D.Goleman 1995)
COMPETENZA SOCIALE (Goleman)
Empatia
Abilità sociali
Comporta la consapevolezza dei sentimenti,delle esigenze e degli interessi altrui
Comportano abilità nell’indurre risposte desiderabili negli altri
Comunicazione nella madrelingua: Definizione
Capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero.
Competenze chiave per la cittadinanza e l’apprendimento permanente dalla
(Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio, 2006):
La competenza comunicativa risulta dall'acquisizione della madrelingua, che è intrinsecamente connessa con lo sviluppo della capacità cognitiva dell’individuo di interpretare il mondo e relazionarsi con gli altri. La comunicazione nella madrelingua presuppone che una persona sia a conoscenza del vocabolario, della grammatica funzionale e delle funzioni del linguaggio. Ciò comporta una conoscenza dei principali tipi di interazione verbale, di una serie di testi letterari e non letterari, delle principali caratteristiche dei diversi stili e registri del linguaggio nonché della variabilità del linguaggio e della comunicazione in contesti diversi.
Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a Comunicazione nella madrelingua :
Conoscenze
Le persone dovrebbero possedere le abilità per comunicare sia oralmente sia per iscritto in tutta una serie di situazioni comunicative e per sorvegliare e adattare la propria comunicazione a seconda di come lo richieda la situazione. Questa competenza comprende anche l’abilità di distinguere e di utilizzare diversi tipi di testi, di cercare, raccogliere ed elaborare informazioni, di usare sussidi e di formulare ed esprimere le argomentazioni in modo convincente e appropriato al contesto, sia oralmente sia per iscritto.
Abilità
Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a Comunicazione nella madrelingua :
Un atteggiamento positivo nei confronti della comunicazione nella madrelingua comporta la disponibilità a un dialogo critico e costruttivo, la consapevolezza delle qualità estetiche e la volontà di perseguirle nonché un interesse a interagire con gli altri. Ciò comporta la consapevolezza dell'impatto della lingua sugli altri e la necessità di capire e usare la lingua in modo positivo e socialmente responsabile.
Atteggiamenti
Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a Comunicazione nella madrelingua :
Li renda consapevoli dell'impatto della lingua sugli altri e quindi stimoli in loro la necessità di capire e usare la lingua in modo positivo e socialmente responsabile.
Atteggiamentoche
Cosa comporta in conoscenze e abilità essere dei formatori competenti per poter sviluppare nei discenti un
?
Alfred Korzybski (nato nel 1879 a Varsavia) il creatore della Semantica Generale.
La mappa non è il territorio.
Semantica Conoscenze
Buoni i biscotti?Si racconta di Korzybski che una volta, mentre insegnava a un gruppo di studenti, si
interruppe e prese dalla sua borsa dei biscotti avvolti in un fazzoletto bianco. Disse che
doveva mangiare qualcosa, ne mise in bocca uno e ne offrì ai ragazzi.
In più di uno accettarono e mentre tutti masticavano allegramente, Korzybski disse:
Buoni, non vi pare?
I ragazzi annuirono e solo allora tolse il fazzoletto bianco mostrando il pacchetto da cui
provenivano i biscotti sul quale era scritto: biscotti per cani.
I ragazzi smisero all’istante di apprezzare i biscotti, fecero facce strane e alcuni corsero in
bagno con la mano davanti alla bocca…
A quel punto Korzybski disse:
Vedete? Ho dimostrato che le persone non mangiano solo il cibo,
ma anche le parole; e che il sapore del primo spesso è influenzato
dal sapore delle seconde.
Favorire il cambiamento attraverso la conoscenza
“Conoscere per cambiare” E. CheliAprire al cambiamento significa favorire scenari sconosciuti: nuovi modi di interagire e di leggere l’esperienza relazionale.
“la mappa non è il territorio”
Il concetto di Alfred Korzybsky, poi ripreso da Gregory Bateson.
LA STRUTTURA DELL’ESPERIENZA LINGUISTICA
STRUTTURA SUPERFICIALE
CANCELLAZIONI DISTORSIONIGENERALIZZAZIONI
STRUTTURA PROFONDA
La struttura linguistica Conoscenze
Noam Chomsky (nato nel 1928 a Filadelfia) è stato allievo di Roman Jakobson e di Zellig S. Harris.
DESIDERIREALTÀ
Ciò in cui
Vorremmo esserlo
Ciò in cui siamo
Competenti
Comprendere l’alunno
La nostra esistenza di discenti si svolge costantemente nell’attrazione tra:
Se queste due sfere non corrispondono nasce un’esigenza che può essere
espressa o latente.
Le esigenze, devono essere esplorate ed individuate con il metodo delle
domande.
Porre domande all’alunno è l’operazione fondamentale da fare se vogliamo ampliare la sua mappa del mondo
Conoscenze
Metamodello
“Non c’è più amore”
“Cosa intendi per amore?”
“so che sei arrabbiato”
“Cosa ti fa pensare che io sia arrabbiato?”
“per Mario è meglio così”
”Come lo sai?”
“La vista del sangue mi fa svenire”
“Cosa nel vedere il sangue ti fa svenire?”
“ho bisogno di aiuto”
”Cosa posso fare per aiutarti?”
“Ilaria mi fa arrabbiare”
”Cosa fa Ilaria per farti arrabbiare?”
“Se non mi porti fiori vuol dire che non mi ami”
“In che modo non portarti fiori significa che?”
“Se non mi porti fiori vuol dire che non mi ami”
“Tutte le persone che ti amano ti portano fiori?”
“Se non mi porti fiori vuol dire che non mi ami”
“Tutte le persone che non ti portano fiori non ti amano?”
“continuo ad essere triste”
“eri triste anche prima?”
“ovviamente sei in ritardo”
“Cosa intendi per ovviamente?”
Abilità By Borro
“sono curioso”
“di cosa sei curioso?”
“ho paura”
”Hai paura di chi o cosa?”
“è troppo costoso”
”rispetto a cosa è troppo costoso?”
“Mario è il migliore”
“Migliore di chi, migliore in cosa?”
“gli italiani sono creativi”
“quali italiani?”
“loro arrivano tardi”
“loro chi?”
Quantificatori universali
Operatori modali
Performativa persa
“sei sempre in ritardo”
“sempre?”
“tutti i marziani sono fannulloni”
“tutti?”
“non posso rimanere”
“cosa accadrebbe se lo facessi?” (Possibilità)
“cosa te lo impedisce?”(Necessità)
“è giusto arrivare in orario”
“secondo chi?”
“si dice che sei in gamba”
“chi lo dice?”
“devo andare via”
“cosa accadrebbe se rimanessi?”(Possibilità)
“cosa ti impedisce di restare?” (Necessità)
AbilitàMetamodelloBy Borro
• Le conoscenze possono aumentare indipendentemente dalle abilitàConoscenze
• Le abilità aumentano rispettivamente alle conoscenze e si specializzano con esse.Abilità
L’arte della maieutica
So di non sapere
Sé come un altro (P. Ricoeur)
Atteggiamenti
Come se fossi un alieno
Lasciare che le cose succedano.
“Non appena l'abitudine a cercare fondamenti viene troncata "e si impara ad assumere un atteggiamento di
"lasciar andare“,
allora la naturale caratteristica della mente di conoscere se stessa e di riflettere sulla propria esperienza può finalmente emergere.” (Bateson. 1992).
Atteggiamenti
Comunicazione nelle lingue straniere: Capacità di comprendere, esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta in una gamma appropriata di contesti sociali e culturali a seconda dei desideri o delle esigenze individuali. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale;
Competenze chiave per la cittadinanza e l’apprendimento permanente dalla
(Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio, 2006): Definizioni
B. La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l'insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La competenza in campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino.
Competenza matematica e competenze di base in campo scientifico e tecnologico:
A. La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmetico-matematiche, l'accento è posto sugli aspetti del processo e dell’attività oltre che su quelli della conoscenza. La competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, costrutti, grafici, carte).
Competenza digitale: Saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione (TSI) per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione;
Imparare a imparare:
Abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni, l'identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell'istruzione e nella formazione;
Competenze sociali e civiche:
Competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica;
Senso di iniziativa e imprenditorialità: Capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l'innovazione e l'assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza che aiuta gli individui, non solo nella loro vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, ma anche nel posto di lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui operano e a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coloro che avviano o contribuiscono ad un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza dei valori etici e promuovere il buon governo;
Consapevolezza e espressioneculturale:
Consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive.
INDICAZIONI STRATEGICHE PER L’UTILIZZO DIDATTICO DELLE
ATTIVITÀ TEATRALI a.s. 2016/2017
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RE.elazionale
Contribuisce alla crescita di un’idea curricolare della didattica degli spettacoli artistici, ad esaltare la trasversalità disciplinare e a favorire una progettazione di percorsi che pone al centro del processo di apprendimento l’allievo ovverosia il suo talento, il suo pensiero, le sue emozioni. In sintesi: la sua individualità. Ciò perché possa avere consapevolezza di sé e gestire le proprie azioni, possa essere responsabile degli effetti rispetto al contesto di azione e, inoltre, possa sentire il bisogno conoscenze e di cambiare il modo di rapportarsi alla realtà per raggiungere gli obiettivi prefigurati.
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RE.elazionale
Dove?
Quando?
Che cosa?
Come?
Perché?
Chi?
Limiti e coercizioni
Reazione
Azione
Direzione
Permesso Motivazionale
Trans- Missione
Dilts R, I Livelli di pensiero, Alessio Roberti Editore, Bergamo 2004, schema rivisitato p.7
Quali competenze progettare?
Previste dal nostro ordinamento
Assi culturaliIndicazioni nazionali per il
curricoloIndicazioni nazionali per la
secondaria di secondo grado
Situate
Microattività disciplinare per l’apprendimento
Generali
Raccomandazioni Europee EQF
Fase III
Pianificare attività, esperienze e progressioni
UDA
•Compito di realtà
Fase II
Determinare le evidenze dei termini di accettabilità della
prestazione
Evidenze
•Traguardi
Fase I
Identificare i risultati desiderati al termine
del percorso
Competenze
Prestazione Autentica
“Esperienza di apprendimento in un contesto reale o realistico"
“Compito di prestazione,compito autentico, compito significativo, compito di realtà"
Formulare prove di accertamento delle competenze; UDA
Fase Tre
Quali domande porsi?Secondo Maria Laura Beltrami
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1. Come dimostro il possesso delle competenze richieste?
2. Quali prove devono affrontare gli studenti per rendere le prestazioni che dimostrano il possesso delle competenze?
3. Come rilevo e misuro i risultati delle prove?4. Quali conoscenze sono richieste per affrontare le
prove5. Quali strumenti devo saper utilizzare?6. Quali attività portano lo studente a rendere
prestazioni analoghe in contesti diversi?7. Qual è il piano di lavoro più idoneo?8. Quali sono i tempi di realizzazione?9. Qual è l’apporto di ogni disciplina al piano di lavoro?10. Quali compiti utili propone?11. Quali conoscenze e quali strumenti offre?
L’insegnante spiega e sollecita
“spiega sommariamente”
“sollecita domande su conoscenze e abilità”
Le attività proposte
“risposte alle domande degli studenti”
Costruzione condivisa della rubrica di valutazione
•Autovalutazione•Senso critico•Imparare ad imparare
criteri di qualità
La Valutazione diventa sia sommativa
fotografa il momento
Che formativa Secondo Mario Comoglio
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È uno strumento “per” migliorare
l’insegnamento, l’apprendimento, per verificare i punti deboli
e i punti forti e crescere ancora.
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“E’ sorprendente vedere come gli studenti possano perdere una parte della loro paura di sbagliare, profondamente radicata in loro, quando si trovano con un insegnante che non chiede loro di essere nel giusto, ma soltanto di unirsi a lui nella ricerca dell’errore: del suo come del proprio” (Postman, 1981)
E’ sorprendente vedere, quando gli studenti percepiscono che la valutazione esterna è qualcosa a cui anche il docente si assoggetta, come il patto d’aula diventi efficace.
Il modello è
esperienza-riflessione-trasferimento
L'esperienza non si può smentire,
avviene sotto gli occhi del gruppo.
Non si può che prendere atto delle proprie abilità e disabilità. Se ne esce convinti. Avvengono fatti.
Le analogie verranno esploratedopo aver vissuto gli avvenimenti.
L'enfasi è sul qui e ora, sull’accadimento.
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Platone definisce l’esperienza come un
«fondamento ontologico ai fenomeni sensibili sulla base delle idee che l’esperienza stessa induce a risvegliare nella mente umana»
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Learning Style and disciplanary differences in A.W. Chickering, The Modern American College, 1981
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1. stadio delle esperienze concrete, dove l’apprendimento è prevalentemente il risultato delle percezioni e delle reazioni alle esperienze;
2. stadio dell’osservazione riflessiva, dove l’apprendimento deriva prevalentemente dall’ascolto e dall’osservazione. In questa fase si riflette sulle esperienze e si osservano da diverse prospettive;
3. stadio della concettualizzazione astratta, in cui l’apprendimento si concretizza mediante l’analisi e l’organizzazione sistematica delle informazioni;
4. stadio della sperimentazione attiva, in cui l’apprendimento è basato sull’azione, la sperimentazione e il riscontro dei risultati.
Si deve dunque lavorare
sulla capacità di far prendere ogni volta una forma nuova ai nostri saperi a seconda di
quel che accade nel qui e ora.
La “forma formante” Goethe 1970
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Il processo di apprendimento viene visto come osservazione del minuscolo evento che stimola la
visione della generalizzazione nella sua regola già codifica.
Conta il valore formativo dell'incontroCosi accade quando si incontrano il modo di vedere e il mondo di
docente e discenti: il risultato finale, imprevedibile a priori, è frutto dell'ibridazione e per questo comunque arricchente.
Un mondo che appartiene a tutti gli interlocutori e a nessuno di essi.
Approccio costruttivoOrientato a costruire nell’interazione
apprendimento/insegnamento
una passabile ed efficace immagine
nel/del nuovo
che sta venendo alla luce.
Accettare e leggere la complessitàE.Morin
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Il docente si è messo anch'egli in gioco.Siamo tutti docenti e discenti.
Il riscontro dei risultati
Momento fondamentaleper rimettere in moto
il circolo virtuoso dell’apprendimento.
Il Problema di L:
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Didattica per competenze in italiano lingua Madre
e Prove Invalsi
A.S. 2015/2016
Per
Life skills
Item che ha
presentato difficoltà
Ambito di contenuto Processo
Traguardo
Livello di
difficoltà
Da-4 a + 4
B 8 b
Testualità e
pragmatica-
Connettivi
Padroneggia e
applica in situazioni
diverse le
conoscenze
fondamentali
relative (...) ai
principali connettivi.
Riconoscere le
congiunzioni di uso
più frequente (come
e, ma, infatti,
perché, quando).
-1
28,6% (5 B)
46,7% (5 A)
Situazione 5 A e B invalsi a.s. X-1
Conoscenze
Di A. D. A. e L. C.
Metacognizione: La didattica dell’Errore
Einstein cerca i propri errori, impara dalla loro scoperta ed eliminazione e grazie ad essi si assicura la sopravvivenza, l’ameba muore con le sue soluzioni sbagliate (Popper, 1972).
Lavoro personale in gruppo tridimensionale.
Atteggiamenti
Evento
Aspetto emotivo e relazionale:Luca evidenzia nel comportamento e fisicamente il suo dispiacere per una performance riuscita in modo sufficiente anche se non ottimale.
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Analisi del testo
Il gruppo fa emergere sensazioni, esperienze, analogie, processi di
cambiamenti di pensiero e di emozione che hanno usato per
gestire la stessa frustrazione dai loro punti di vista.
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Il Problema di Luca: La composizione è stata fatta in Cooperative Learning.
La volontà di batterla al computer è nata da loro
Di L. C. e V. P.
Tutti per gruppi di due persone
Abilità-Competenze
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Analogia
L’analogia che mi sarebbe piaciuto loro cogliessero era che all’ultimo esame, ero così stanca, che nonostante stimassi molto il mio professore e lui me, ho dovuto convincerlo a darmi un 24, che non era un bel voto, quasi come un 6 , ma io avevo deciso di accettarlo perché il voto non sottintendeva né il mio valore né quanto lui fosse un bravissimo insegnante, in quel particolare “contesto” di dove e quando era esclusivamente il risultato di quanto non ne potessi più e non avessi più voglia di rimettermi sui libri. Nessuno di loro l’ha colta e non importa perché “l'analogia è un’esperienza soggettiva, può essere condivisa attraverso una narrazione, ma il mondo interiore di ognuno è diverso da quello di ogni altro; ogni istante di vita incarna un irripetibile mondo possibile” è nelle possibilità di riflessione che ha dato che ha adempiuto al suo compito.
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Il Problema di L.:
Correzione in plenaria, riflessione linguistica,
Brainstorming, pensiero divergente,su come si sarebbero potute usare in modo corretto le congiunzioni e scelta
democratiche di quelle che meglio funzionavano nel testo.
Feedback lessicalilavoro per tutti
Voto = negativo, sentenza.
Punteggio = positivo, come se si
superasse un quadro in un videogioco.
Accezioni secondo loro
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A ferro di cavallosulle congiunzioni - tutti
Esempio
Crea il tuo esempio
Riflessione sull’uso
Regola
Autovalutazione sui gruppi di obiettivo
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Sistematizzazione delle regole acquisite.Lezione Frontale per gruppi di obiettivo
Di E. A.
Mi trovo molto bene con la didattica della maestra, s’ imparano molte cose escludendo
quelle che non servono.
Una delle attività che mi è piaciuta è quella di fare i gruppi, quindi chi ha bisogno di più
tempo per imparare va in un gruppo, mentre chi è più veloce sta in un altro, io sono lì.
In questo modo posso imparare le cose al mio passo senza dover aspettare chi ha più
difficoltà di me.
Mi piace anche il fatto di vedere video per approfondire gli argomenti che studiamo.
Un’altra cosa che mi è piaciuta e quando facciamo il laboratorio perché ci esprimiamo con
il corpo.
Di L. C.
Io ho imparato a scrivere e a leggere e sono contento.
Mappa concettuale Le congiunzioni, lavoro personale.
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Di E. A.
Autovalutazione
Sull’uso dei mezzi informatici e…
Lavoro personale Di R. M.
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La maestra ci insegna in vari modi, certe volte sui libri e certe volte sul
computer. Il metodo del computer mi piace per due motivi, perché imparo le
cose più velocemente e anche se fai una lezione di italiano nello stesso tempo
fai anche una lezione di informatica.
Un’attività che mi è piaciuta molto è quella della poesia perché all’inizio non
sapevo proprio niente della poesia, invece adesso, grazie alla lezione di poesia,
so fare tutte le rime e inventarmi una poesia molto facilmente. Quando la
maestra ci ha dato i compiti, che consistevano nell’inventarsi una poesia con le
rime baciate e libere, io pensavo di non farcela, invece quando sono arrivato a
casa ho subito preso il quaderno e ho scritto la poesia. Quando ho finito non
potevo crederci e ho pensato : “Come ho fatto a metterci così poco?”.
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Il fumetto, lavoro personale.
Luca disorientato dal 9 sottosopra, quindi 6
La maestra dice: “
Di C. O.
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Di Cristian Olariu
Il fumetto.
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I lavori personali sono stati scelti in autonomia e in autonomia i bambini
hanno scelto se farli da soli o in gruppo.
0.40
0.50
0.60
0.70
0.80
0.90
1.00
Valutazione sull'uso appropriato dei connettivi testuali (congiunzioni), divisi per livelli di obiettivi raggiunti e calibrati a seconda delle difficoltà di ognuno.
H = HPDP= PDPgli esercizisono stati ridotti a causadelle difficoltàche presentavano, calibrate per gruppi di obiettivi che si volevanoraggiungerea seconda dei diversi bambini coinvolti6 esercizi5 esercizi3 eserciziTutti gli esercizi contenevano più item
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89%
11%
superato
nonsuperato
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IL Problema di L.: Il Riassunto, lavoro personale.Di V. P.
Due gg
Item che ha presentato
difficoltà
Ambito di contenuto Livello di
difficoltà
Da-4 a + 4
2014/2015
Restituzione prove invalsi
B 8 b
Testualità e pragmatica-
Connettivi
CONGIUNZIONI
-1
28,6% (5 B)
46,7% (5 A)
2015/2016
Prove invalsi Raffaello
Simulate prima del rinforzo
B2
Morfosintassi: pragmatica-
Connettivi
CONGIUNZIONI
-1
45% (5 A e B)
Situazione 5 A e B invalsi a.s. x
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Situazione 5 A e B a.s xDopo l’Unità di apprendimento
45%
75%
0%
20%
40%
60%
80%
B2 prova 4 C3 prova 6
Prove Invalsi Simulate 5°
Gruppo Editoriale Raffaello item: Morfosintassi congiunzioni
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AutovalutazioneRacconta di un’attività che ti è piaciuta, scrivine il motivo e a cosa ti è servita (cos’hai imparato)
Di V. P.Quando lavoro con la maestra, mi sento come se stessi lavorando con una poetessa che si esprime dicendo cose molto emozionanti e precise. Il lavoro più importante e più bello che abbiamo fatto è quando abbiamo lavorato con le congiunzioni, che lei ha spiegato benissimo e io ho capito alla perfezione nonostante ero molto stanco e fosse l’ultima ora di scuola. Ho imparato molte cose con quella spiegazione, perché prima che la facesse non mi esprimevo bene, proprio non le sapevo usare le congiunzioni e trovavo molta difficoltà, ora invece quando le uso si capisce quello che dico e mi esprimo molto bene rispetto al passato. Quindi se devo riassumere questo testo in due parole direi: Grazie Maestra!!!!!
1. Il direttore del "Cooperative learningcenter", il professore Roger Johnsondell'università del Minnesota, sostiene che, "non più ostaggi delle file, i ragazzi imparano il lavoro di squadra, soprattutto se divisi in gruppi“
STRUTTURA, GEOGRAFIA e mobilità interna della classe
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2. Johnson ritiene addirittura, anche se non si volesse tener conto della "personalità collettiva'‘ (Masini:1996) del gruppo classe, che la disposizione dei banchi debba cambiare con le materie "perché ciascuna richiede un diverso ambiente“ di apprendimento.
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Casse Disposizione Risultati Attesi
Rigida Sparsa Collaborazione
Agitata A Cerchio armonia
Divisa Ad U più unita
Scatenata A File più ordine
Amorfa Gruppi di lavoro motivazione intrinseca
Rassegnata Anfiteatro impegno
Invischiata In linea favorirà la discussione
Classificazione delle personalità della classeV. MASINI - L. BARBAGLI - E. MAZZONI
Da La pedagogia delle classi scolastiche e Counseling di gruppo Ed.Prepos Collana CouselingScolastico
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La diversa disposizione dei banchi ci sosterrà nel processo guaritore e trasformativo della personalità della classe.
Noi…abbiamo lavorato così
Classe laboratorio… flessibile alle esigenze…sempre.
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Sono necessari “spazi” diversi, che pur facendo i conti con la ristrettezza di risorse economiche, si configurino come risposte possibili alle reali necessità del qui ed ora.
La sfida:cogliere e/o stimolare
una didattica esperienziale.
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Progettare apprendimenti che tengano conto delle “misurazioni” risultate carenti programmando una varietà flessibile di materiali d’aula, comprese soprattutto le TIC, a seconda dei vari stili di apprendimento degli alunni, da poter utilizzare a seconda degli avvenimenti che accadono naturalmente in classe e/o stimolate dalle esperienze pianificate dal docente.
Anche se…Autovalutazione lavoro personale
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Di C. O.Il comportamento della maestra non mi piace e mi piace allo stesso tempo:•Mi piace perché ci fa usare le stoffe e ci fa vedere i film.•Non mi piace perché appena uno fa qualcosa di “sbagliato” tutti quanti devono fare un testo.L’attività che mi è piaciuta di più è quando abbiamo riusato le stoffe, sono diventato un’altra persona, una sensazione magnifica: tutti quei colori così diversi!
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E se non si ferma… l’esperienza non riesce a
diventare competenza… cambiando
dapprima il comportamento della persona fino, di scelta in scelta, a poterne determinare, risalendo l’apice della piramide Dilts, la stessa Mission.
“Ricorda: Le esperienze
che non fermi subito in un lavoro didattico,
finiscono nel vento…”di Armida Colombo “Grande Maestra” anche di scuola Primaria”
Da un lato:
• un'attività più strutturata preparando materiale d'aula e pianificando la propria attività.
Dall’altro
• il processo di erogazione risulta più incerto e meno prevedibile e quindi più affidato alle capacitàrelazionali.
Al centro del processo educativo gli studenti, come soggetti attivi.
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Ridefinisce fortemente le competenze del docente.
E’ nella relazione che si crea
il compito che genera l’apprendimento significativo
capace di valutare competenze.
Le dinamiche di apprendimento non riguardano solo il "passaggio" di contenuti, ma attengono anche ai processi emotivi e relazionali dentro l'aula, i quali debbono essere seguiti, nutriti, rinforzati e contenuti per evitare di perderne il controllo.
In un contesto di didattica attiva:
Life Skills in Classe Sulla base delle scoperte delle
del Nobel Edelman, di Damasio, di Panksepp e di MacLean che hanno messo in evidenza che:
1) la consapevolezza di Sé, o senso di identità, è l’effetto coerente e sincronico della rete che connette le principali aree del cervello, ossia:2) la consapevolezza corporea (cervello rettile),3) la consapevolezza emotiva (cervello mammifero),4) la consapevolezza mentale razionale e intuitiva (i due emisferi del cervello superiore o neocorticale).
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Cervello Rettiliano (antico millenni)
Cervello Limbico (mammiferi inferiori)
Cervello Neocorticale (mammiferi superiori)
Cervello RettilianoIl cervello rettilianoha funzioni identiche a 200 milioni di anni fa e provvede alla sopravvivenza dell’organismo attraverso gli
Istinti: •Predazione•Esplorazione•Territorialità•Sessualità• istinti
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Cervello LimbicoIl cervello limbico. Controlla gli impulsi primari come le sensazioni, le emozioni, il metabolismo, gli istinti sessuali…Vi si collocano l’ipofisi e l’ipotalamo, l’ippocampo, l’amigdala.
SMI•Attaccamento•Accudimento•Agonismo•Sessuale•CooperazioneEmozione Semplice
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Cervello Neocorticale
Propria solo di alcuni mammiferi superiori (uomo, alcune scimmie e delfini). Permette processi neurali, memoria avanzata, creatività, logica, linguaggio costruito, …
Affiliazione:•gruppale•sociale•culturaleEmozione ComplessaLinguaggio Coscienza
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“LE RAGIONI DELLA FELICITA” di Christian Boiron
La felicità è il momento in cui
i tre cervelli sono in armonia tra loro.
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In presenza di un pericolo esterno, il cervello rettile segnala lo stato di emergenza, permettendo all’organismo di reagire con immediatezza.
Tre sono le possibili reazioni riflesse, collegate ad altrettante emozioni sottostanti:
1. Reazione di fuga, collegata all’emozione della paura;
2. Reazione di lotta, collegata all’emozione della collera;
3. Reazione di inibizione dell’azione, collegata all’emozione dell’abbattimento.
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Proprio nella rapidità operativa dello stato di emergenza risiede la capacità di garantire la sopravvivenza dell’individuo. Le emozioni si attivano in modo istantaneo e si spengono in pochi istanti, lasciando spazio all’analisi neocorticale.
Ognuno dei tre cervelli ha svolto correttamente la sua funzione.
La felicità dell’individuo rimane intatta.
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Il problema sorge, invece, nel momento in cui le emozioni scatenate dallo stato d’emergenza diventano durature e non più collegate ad un reale pericolo esterno.
Si ha così una trasformazione da: 1. paura in ansia
2. collera in aggressività
3. abbattimento in tristezza e poi depressione
Alla reazione riflessa non subentra più l’intelligenza corticale e il soggetto rimane preda delle emozioni
e dei pensieri limbici condizionati.
E’ in questo momento che sorge
lo stato di infelicità.
LE FUNZIONI LIMBICHE:
I Sistemi Motivazionali Interpersonali
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CREDENZE LIMBICHE DISFUNZIONALI
E’ il conflitto tra il cervello limbico e la neocorteccia, e non un reale pericolo, a scatenare lo stato di emergenza da parte del cervello rettile. Bisogna imparare a neutralizzare il sequestro emozionale (Goleman)
Con il decondizionamento:
1. individuazione dell’emozione 2. pensiero limbico condizionato (credenza) che la scatena RET
3. restituire alla neocorteccia il suo potere di riflessione.
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D.Goleman
Si verifica quando l’effetto coerente e sincronico della rete che connette i tre cervelli si interrompe.
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Mappa byIva Zigghyova Martini
In questo momento la neocorteccia può agire quale strumento
di riprogrammazione del pensiero limbico
NLP
riportando l’individuo al suo naturale stato di felicità.
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RE.elazionale
Sulla base delle scoperte delle
I meditatori, si registrano livelli minori di noradrenalina e di altre catecolamine (neurotrasmettitori implicati nelle situazioni di stress), quindi vi è minore eccitazione ed ansia.ed una aumentata produzione di serotonina(regolatore dell'umore, della fame e della sazietà,quindi vi è maggior senso di benessere)
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RE.elazionale
Sulla base delle scoperte delle
I meditatori, si registrano livelli minori di noradrenalina e di altre catecolamine (neurotrasmettitori implicati nelle situazioni di stress), quindi vi è minore eccitazione ed ansia.ed una aumentata produzione di serotonina(regolatore dell'umore, della fame e della sazietà,quindi vi è maggior senso di benessere)
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Sulla base delle scoperte delle
Droghiamoci con la serotonina
(regolatore dell'umore, della fame e della sazietà,quindi vi è maggior senso di benessere)
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RE.elazionale
Daniel Siegel, psichiatra, dirige il Mindsight Institutedella University of California di Los Angeles
Disegno By Riccardo
CO.R.EM Educazione Globale e Olistica
Gregory Batesone
La Scuola di Palo Alto e il Mental Research Institute
Favorire il cambiamento
“se un individuo provoca o subisce un cambiamento in premesse che siano
profondamente incorporate nella sua mente, egli si accorgerà di certo che le conseguenze del
cambiamento si ramificano in tutto il suo universo. Possiamo ben chiamare “epistemologici” questi
cambiamenti”Bateson 1976
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RE.elazionale
1° ASSIOMA E’ impossibile non comunicare
Assiomi della comunicazione
2° ASSIOMA Esistono due livelli di comunicazione: di contenuto e di relazione
3° ASSIOMA La punteggiatura della sequenza di eventi
4° ASSIOMA Comunicazione numerica e analogica
5° ASSIOMA Interazione complementare e simmetrica
Cu.O.RE. © by Dott.ssa Simona Dalloca Cu.ltura O.listica
RE.elazionale
Ricordiamoci che gli scambi interattivi in una relazione definiscono
«come mi vedo nella relazione»
«Come ti vedo nella relazione»
«Come vedo che mi vedi nella relazione»
Le Regole della relazione
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RE.elazionale
Problem Solving
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L’arte di saper porre e porci le domande.
Si tratta di un processo, un'attività mentale grazie al quale, quando ci troviamo di fronte a un problema, esaminiamo la situazione e facciamo ipotesi su come risolverla o su quale sia la strada migliore da percorrere.
la qualità della nostra vita dipende
è determinata
dalla qualità delle domande
che ci poniamo costantemente.
S.P.E.C o A.B.C nella Educazione Razional Emotiva
1.Situazione
A
2.Pensiero
B
3.Emozione
Ce
4.
Comportamento
Cc
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TRA STIMOLO E RISPOSTA C’E’ SEMPRE LA POSSIBILITA’
DI SCEGLIERE
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Si tratta dell’abilità pratica
di produrre cambiamenti chimiciall’interno del nostro cervello, di acquisire una sempre maggiore
flessibilità e capacità
di “cavalcare le onde”
di sentirci padronidel vento nelle nostre mani,
di condurre la nostra barca proprio
dove vogliamo che vada…Foto di Alessandro Di Mattei