Progettare l’integrazione: forme e strumenti

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Accordo di Programma per l’integrazione scolastica degli alunni disabili della Provincia di Pesaro e Urbino AA. SS. 2007/2008 – 2011/2012 Progettare l’integrazione: forme e strumenti formazione a cura di Mattioli Loretta con la collaborazione di Testa Susanna e Perugini Serena Provincia di Pesaro e Urbino - Ufficio Scolastico Provinciale - ASUR 1,2,3 - ATS 2,3,4,5,6,7- Scuole della Provincia

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Accordo di Programma per l’integrazione scolastica degli alunni disabili della Provincia di Pesaro e Urbino AA. SS. 2007/2008 – 2011/2012. Progettare l’integrazione: forme e strumenti. formazione a cura di Mattioli Loretta con la collaborazione di Testa Susanna e Perugini Serena. - PowerPoint PPT Presentation

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Accordo di Programma per l’integrazione scolastica degli

alunni disabili della Provincia di Pesaro e Urbino

AA. SS. 2007/2008 – 2011/2012

Progettare l’integrazione: forme e strumenti

formazione a cura di Mattioli Lorettacon la collaborazione di Testa Susanna e Perugini Serena

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Gli assiomi dell’integrazione Il progetto di vita di ogni persona è caratterizzato da processi di

integrazione nel contesto di appartenenza attraverso percorsi di formazione in ambito:

educativo di apprendimento La formazione pur caratterizzando tutto il progetto di vita di un

individuo si concentra soprattutto a scuola La scuola diventa fulcro delle istanze fondanti di formazione e

integrazione per ogni soggettopertanto

L’integrazione è un fenomeno socialeche riguarda ogni individuo

NON È UN FENOMENO PECULIARE DELLA DISABILITÀ

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Gli assiomi dell’integrazione

Maturazione e

sviluppo

Processi apprenditivi

Processi educativi

Fattori ambientali

e sociali

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Una persona

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Integrazione scolastica e disabilità Quando la persona è specialmente speciale la complessità del progetto è

implementata I bisogni, molto più forti, non sempre permettono una risposta adeguata

alle richieste dell’ambiente I bisogni del gruppo sono più difficili da conciliare e mediare Le potenzialità sono molto più difficili da individuare Sono necessarie risorse di supporto competenti in ambito metodologico Il successo non si basa sulla risorsa come dato quantitativo ma qualitativo

quindi il successo dell’integrazione scolastica di un alunno disabile

è perseguibile se l’integrazione viene progettata e valutata

mediante l’utilizzo di strumenti che riducano il rischio di pressapochismo

mediante l’individuazione di modelli replicabili

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Perché una modulistica Avere modelli per progettare e valutare in entrata, in itinere, in

uscita i processi formativi e di integrazione comuni a un territorio garantisce qualità sia al singolo progetto che all’intero processo

Valorizza la professionalità docente e di tutti gli operatori coinvolti

Garantisce un approccio sistemico ad una realtà particolarmente complessa

Permette di individuare modelli trasferibili e generalizzabili pertanto replicabili

Riduce il rischio di improvvisazione e pressapochismo sempre presente ove le risposte sono più difficili da trovare

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Il percorso di pianificazione dell’integrazione scolastica

Accoglienza Ricognizione dei bisogni

Progettazione Valutazione

Relazione di sintesi delle osservazioniIndividuazione hDiagnosi Funzionale

GLHOScuolaGLHO

FamigliaScuolaUMEE

GLHO

Profilo Dinamico Funzionale Profilo Diagnosti

coPEIProgrammazione didattica personalizzata

Relazione Finale

Disposizioni particolari correlate

1,2,3 4,5

Preaccoglienza

Strumenti complementari:Pr. Permanenza - Facsimili

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Prospettive future L’insieme della modulistica relativa sia alla certificazione che alla

progettazione del percorso di integrazione è un punto di partenza

Per la modulistica di certificazione i cambiamenti futuri saranno in relazione ai seguenti sviluppi:

Nuovo decreto ministeriale Applicazione dei codici ICF

Il PEI che include Profilo diagnostico, Programmazione didattica personalizzata e Relazione finale verrà analizzato e rivisitato da una commissione tecnica di docenti di sostegno individuata attraverso i CTI della provincia

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Disposizioni particolari Rinuncia al sostegno Va concordata in sede di GLHO e comunicata dalla Scuola all’Ufficio

Scolastico Provinciale nonché contestualmente anche alla scuola di accoglienza, se l’alunno si appresta a cambiare ordine di scuola, preferibilmente entro il 15 aprile dell’anno scolastico in corso

Permanenza scolastica Le permanenze debbono costituire caso di comprovata eccezionalità

e frutto di concertazione del GLHO Preferibilmente per non oltre uno (1) anno per ogni ordine di scuola

e sempre supportata da progetto Se la permanenza in una stessa classe raggiunge il III anno di

ripetenza, è il Collegio dei Docenti che la delibera, sentito il parere degli specialisti

La Scuola è tenuta a inoltrare il progetto di permanenza all’Ufficio Scolastico Provinciale

Aggravamento L’aggravamento della situazione di disabilità dell’alunno/a, per cui è

possibile chiedere l’incremento delle ore di sostegno deve essere attesta in modo articolato dagli operatori sanitari

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Disposizioni particolari La somministrazione dei farmaci a scuola E’ possibile solo per farmaci a somministrazione orale e deve costituire caso di assoluta necessità Deve essere prescritta dal medico curante La scuola deve predisporre un progetto in cui sia prevista l’informazione del personale che provvederà alla somministrazione Chi somministra il farmaco deve farlo in presenza di altro personale

a garanzia della procedura Passaggio UMEE/UMEA Gli alunni disabili che hanno assolto l’obbligo scolastico e/o concluso il percorso di istruzione scolastica vengono presi in carico dall’UMEA Il passaggio dall’UMEE all’UMEA avviene mediante una pianificazione programmata da parte degli operatori sanitari delle Unità Multidisciplinari coinvolte con il consenso degli interessati L’UMEA si impegna a partecipare attivamente anche all’ incontro di verifica del PEI per l’anno scolastico conclusivo

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