Progettare costruire e valutare - Istituto Comprensivo Statale – … · 2015-11-22 · Riccarda...

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Progettare costruire e valutare COMPETENZE LINGUISTICHE a scuola Riccarda Viglino

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Progettare costruire e valutare

COMPETENZE LINGUISTICHE

a scuola

Riccarda Viglino

Don Milani

Lo sviluppo di competenze linguistiche ampie e sicure

è una condizione indispensabile per la crescita della

persona e per l’esercizio pieno della cittadinanza, per

l’accesso critico a tutti gli ambiti culturali e per il

raggiungimento del successo scolastico in ogni settore di

studio.

Per realizzare queste finalità estese e trasversali, è

necessario che l’apprendimento della lingua sia oggetto di

specifiche attenzioni da parte di tutti i docenti, che in questa

prospettiva coordineranno le loro attività.

TRASVERSALITA’ E CORRESPONSABILITA’

La complessità dell’educazione linguistica rende

necessario che i docenti delle diverse discipline operino

insieme e con l’insegnante di italiano per dare a tutti gli

allievi l’opportunità di inserirsi adeguatamente

nell’ambiente scolastico e nei percorsi di apprendimento,

avendo come primo obiettivo il possesso della lingua di

scolarizzazione.

TRASVERSALITA’ E CORRESPONSABILITA’

Con l’atto della certificazione si vuole richiamare l’attenzione

sul nuovo costrutto della competenza,

che impone alla scuola di ripensare il proprio modo di

procedere, suggerendo di utilizzare gli apprendimenti acquisiti

nell’ambito delle singole discipline

all’interno di un più globale processo di crescita individuale.

I singoli contenuti di apprendimento rimangono i mattoni con

cui si costruisce la competenza personale. Non ci si può

quindi accontentare di accumulare conoscenze, ma occorre

trovare il modo di stabilire relazioni tra esse e con il mondo al

fine di elaborare soluzioni ai problemi che la vita reale pone

quotidianamente.

OBBLIGO DELLA CERTIFICAZIONE

• le competenze da certificare sono quelle contenute

nel Profilo dello studente;

• le competenze devono essere promosse, rilevate e

valutate in base ai traguardi di sviluppo disciplinari

e trasversali riportati nelle Indicazioni;

• le competenze sono un costrutto complesso che si

compone di conoscenze, abilità, atteggiamenti,

emozioni, potenzialità e attitudini personali;

le competenze devono essere oggetto di

osservazione, documentazione e valutazione;

solo al termine di tale processo si può giungere alla certificazione delle

competenze, che nel corso del primo ciclo va fatta due volte, al termine

della scuola primaria e al termine della scuola secondaria di primo grado.

COS’È LA COMPETENZA?

“La competenza si acquisisce con l’esperienza: il principiante impara in situazioni di apprendimento nel fare insieme agli altri. Quando l’alunno saprà in autonomia utilizzare saperi e abilità anche fuori della scuola per risolvere i problemi della vita, vorrà dire che gli insegnanti hanno praticato una didattica per competenze.

Avere competenza significa, infatti, utilizzare anche fuori della scuola quei comportamenti colti promossi nella scuola“

( Giancarlo Cerini)

DEFINIRE LA COMPETENZA

IN GRUPPO DEFINIRE GLI ASPETTI DELLA COMPETENZA

ES. COMPETENZA COMUNICATIVA

COSTRUIRE GRIGLIE E RUBRICHE DI VALUTAZIONE CONDIVISE

OTTICA COSTRUTTIVA

Coinvolgere gli alunni :

Attività di coppia

Attività di piccolo gruppo

Attività collettive

Autovalutazione/ co-valutazione

Interagire e comunicare verbalmente in contesti di

diversa natura ABILITA’

Partecipare ad un dialogo, ad una conversazione, ad una discussione e prendere la parola.

Osservare il proprio turno di intervento.

Ascoltare e rispettare le posizioni altrui, aggiungere informazioni pertinenti.

Esprimere le proprie idee in modo chiaro e coerente.

Fornire motivazioni a supporto della propria idea.

……………………………

Interagire e comunicare verbalmente in contesti di

diversa natura CONOSCENZE

Modalità che regolano la conversazione e la

discussione.

Aspetti formali della comunicazione interpersonale

(convenzioni, forme di cortesia, registri comunicativi…).

Elementi fondamentali della struttura della frase, con particolare riferimento agli scambi comunicativi verbali.

Elementi per la pianificazione di un’esposizione orale (individuazione di parole chiave,di un ordine espositivo, di termini adeguati al contesto...)

…………………………………………………

PROVA DI COMPETENZA

L’allievo partecipa a scambi comunicativi

(dialogo, conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti

ascoltando gli interventi, rispettando il turno di parola, formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro adeguato alla situazione.

DEFINIRE GLI ASPETI OPERATIVI

STRUMENTI

SITUAZIONI

AMBIENTI

COMPITI

TEMPI

Eccellente comunicatore Buon comunicatore Pessimo comunicatore

Interviene sempre in modo pertinente Interviene in modo pertinente Interviene spesso in modo non pertinente

Rispetta sempre il turno di parola Rispetta il turno di parola Non rispetta il turno di parola

Utilizza sempre un volume di voce adeguato Utilizza un volume di voce adeguato Non utilizza un volume di voce adeguato

Utilizza sempre un registro comunicativo adeguato

Utilizza un registro comunicativo adeguato Non utilizza un registro comunicativo adeguato

Si esprime sempre in modo corretto Si esprime in modo corretto Non si esprime in modo corretto

Si esprime sempre in modo ricco ed articolato Si esprime in modo articolato Si esprime in modo essenziale

Il suo linguaggio è sempre chiaro ed efficace Il suo linguaggio è chiaro ed efficace Il suo linguaggio è spesso confuso ed impreciso

Esprime sempre idee ed opinioni personali Esprime spesso idee ed opinioni personali Esprime raramente idee ed opinioni personali

Giustifica sempre le proprie opinioni con argomenti adeguati

Giustifica le proprie opinioni Non giustifica le proprie opinioni

Chiede chiarimenti, pone domande in modo sempre adeguato e pertinente

Chiede chiarimenti, pone domande in modo adeguato e pertinente

Chiede chiarimenti, pone domande in modo poco adeguato e pertinente

Ascolta sempre gli interventi dei compagni in modo attivo

Ascolta gli interventi dei compagni in modo attivo

Non ascolta gli interventi dei compagni in modo attivo

Propone spesso ragionamenti e mediazioni Propone ragionamenti e mediazioni Spesso è conflittuale

RUBRICA DELLA COMUNICAZIONE

USARE LA RUBRICA

LA RUBRICA ORIENTA IL LAVORO

SI UTILIZZA PER LA REVISIONE E L’AUTOVALUTAZIONE

SERVE PER LA COMUNICAZIONE SCUOLA FAMIGLIA

PROGETTARE I PERCORSI DI APPRENDIMENTO

SIGNIFICATIVI

MOTIVANTI

COMPLESSI

COLLABORATIVI

PREDISPORRE LE ATTIVITA’

DARE AGLI ALUNNI OCCASIONI PER ESERCITARE LA COMPETENZA

USARE IL MODELLAMENTO

DARE FEEDBACK POSITIVI SU CIO’ CHE “FUNZIONA”

CONDIVIDERERE GLI APPRENDIMENTI

USARE LA METACOGNIZIONE

OSSERVIAMO E VALUTIAMO

[1] Argomento e data [2] Classe o piccolo gruppo

……………[1] IL PARLATO situazione: discussione di[2] ………….……. griglia di osservazione

alunni interviene in modo pertinente

rispetta il turno di parola

si esprime in modo corretto

si esprime in modo articolato

esprime idee ed opinioni personali

giustifica le proprie opinioni

chiede chiarimenti, pone domande

ascolta gli interventi dei compagni

propone ragionamenti e mediazioni

OSSERVIAMO E VALUTIAMO IL PARLATO situazione: discussione di ………….……. griglia per l’insegnante

………………………. SEMPRE SPESSO A VOLTE

Introduce l’argomento

Sollecita ed incoraggia gli interventi

Coordina

Stimola gli interventi

Chiede di chiarire meglio

Riformula: quindi state dicendo che…

Rinvia le domande al gruppo

Introduce ulteriori elementi di discussione

E’ accogliente e non esprime giudizi tassativi

Incoraggia l’autonomia di decisione

Invita ad una conclusione

Riformula la conclusione

Avvia e conduce la revisione sull’esperienza

Altro………………………………

………………………………………

………………………. SEMPRE SPESSO A VOLTE

OSSERVIAMO E VALUTIAMO IL PARLATO situazione: discussione di ………….……. griglia per l’insegnante

……………………….. EFFICACIA PADRONANZA PER MIGLIORARE

personale con un amico

conversazione,discussione

molto buona molto buona -------------------------

personale con un adulto familiare

conversazione,discussione

buona buona --------------------------

personale in piccolo gruppo

conversazione,discussione

discreta discreta (dipende dal tipo di gruppo)

devo avere più fiducia in me stesso

devo provare a “buttarmi” di più

personale in grande gruppo

conversazione,discussione

esposizione

scarsa, confusa insicura devo preparare con maggior cura l’intervento

devo essere più rilassato

scolastica con un compagno

conversazione,discussione

buona buona devo curare di più l’ascolto dell’altro

COMUNICAZIONE AUTOVALUTAZIONE

scolastica in piccolo gruppo

conversazione,discussione, esposizione

discreta discreta se il compito è chiaro e ben strutturato

devo cercare di intervenire di più

scolastica in grande gruppo

conversazione,discussione, esposizione

sufficiente sufficiente devo provare a dire quello che penso senza chiedermi sempre se è giusto

scolastica con l’insegnante

conversazione,discussione, esposizione

buona buona -----------------------

NOTE: Sono abbastanza soddisfatto di me stesso, una volta ero molto più timido e chiuso. Penso che riuscirò a migliorare ancora

COMUNICAZIONE AUTOVALUTAZIONE

CONDIVIDIAMO GLI STRUMENTI

LI COSTRUIAMO INSIEME con lavoro di coppia, piccolo e grande gruppo

RENDIAMO ESPLICITO LO STRUMENTO

USIAMO L’AUTOVALUTAZIONE E LA CO-VALUTAZIONE

Il solo modo con il quale possiamo giudicare

propriamente dove siamo, è legato a dove

vogliamo essere (Wiggins G., 1998).

UTILIZZO I RUOLI, i custodi di…

ARGOMENTO

ATTENZIONE

TEMPO

VOLUME VOCE

REGISTRO E TONO

PERTINENZA

TURNO DI PAROLA

CHIAREZZA

UTILIZZO I RUOLI, i custodi di…

DEL PERCHE’

DELLE DOMANDE

DELL’ASCOLTO

DEL RAGIONAMENTO

DELLA MEDIAZIONE

DELLE SOLUZIONI

DELLA MEMORIA

………………………..

SPERIMENTARE I RUOLI

I RUOLI TURNANO

MOMENTI DI RIFLESSIONE SUL RUOLO

USARE SIMBOLI E VISUALIZZAZIONI

INCORAGGIARE E GUIDARE

RIVEDERE E RIFLETTERE

DARE FEEDBACK POSITIVI CONTINUI

DISCUTIAMO GLI ESITI

ATTEGGIAMENTO FORMATIVO dell’ins.

FEEDBACK DELL’INS. E DEGLI ALUNNI

RINFORZO POSITIVO

INDIVIDUAZIONE DI STRATEGIE PER MIGLIORARE

INDIVIDUAZIONE DI PISTE DI LAVORO

VISUALIZZIAMO LA META

V visualiziamo la meta

E esploriamo entusiasmiamo

R riflettiamo, ripensiamo

S scaviamo in profondità

O offriamo sostegno

D domandiamo

O orientiamoci verso le idee chiave

V valutiamo e verifichiamo

E esaminiamo ciò che è stato compreso

1 SPIEGAZIONE

2 INTERPRETAZIONE

3 APPLICAZIONE

4 PROSPETTIVA

5 EMPATIA

6 AUTOCONOSCENZA

EVIDENZE DI COMPRENSIONE

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Interpretare Spiegare Applicare

criticare descrivere costruire

illustrare esprimere creare

giudicare giustificare risolvere

tradurre predire realizzare

fornire metafore sintetizzare progettare

assumere il ruolo di essere cons. di analizzare

considerare realizzare arguire

immaginare rivedere comparare

riferirsi a riflettere contrastare

gioco di ruolo auto-valutarsi inferire

Empatizzare Conosapevolezza Avere

Prospettiva

Understanding by design (UbD)

Il modello UbD, di Wiggins e McTighe (1998), propone una modalità di progettazione delle unità di apprendimento e del curricolo, basati su tre stadi, che potremmo definire “al contrario”.

LE COMPRENSIONI

Un’attività preliminare alla progettazione è l’identificazione delle comprensioni durevoli o significative stabilendo delle priorità curricolari.

L’insegnante dovrebbe porsi una serie di domande,le cui risposte porteranno all’individuazione di priorità e di significatività dell’UdA, per esempio:

1. Cosa vogliamo che leggano, che ascoltino, che vedano, che ricerchino, che incontrino, gli allievi? Per definire alcuni contenuti e conoscenze, in termini di fatti, di eventi, di idee, di autori, di principi.

2. Quali sono, tra le precedenti, le conoscenze che reputo più importanti (fatti, eventi, principi, autori) e le abilità necessarie e tipiche (processi, strategie, procedure) per “fare” questa disciplina? Per raffinare la scelta su cosa sarà veramente importante affrontare nell’UdA, per definire quali potrebbero essere i prerequisiti utili per gli studenti e attraversare l’UdA. 3. Perché tutto quello che ho scelto, merita di essere affrontato/studiato/compreso?

Vengono poi progettati i tre stadi: Primo: identificare i risultati. Sono considerati gli obiettivi da raggiungere, sono esaminati e definiti i contenuti e le conoscenze riferite al curricolo, le idee cardine dell’attività. Secondo: determinare le evidenze. L’insegnante – prima della pianificazione e della realizzazione dell’attività pensa a quali documenti e forme di valutazione siano più utili per determinare l’avvenuta comprensione, e per conoscere come siano stati raggiunti gli obiettivi progettati: “Come conosceremo che gli studenti hanno raggiunto i risultati desiderati?”, “Cosa accetteremo come evidenza che lo studente ha compreso?” L’insegnante è incoraggiato a pensare lui stesso come se fosse un “valutatore esterno” della sua proposta (autovalutazione della progettazione didattica);

Terzo: pianificare. Con la chiarezza dei risultati desiderati e le evidenze per la comprensione, è possibile pensare alle attività più appropriate da realizzare in classe, guidati da domande come: “dove vogliamo andare con questa attività?”, “come aggancio l’interesse degli studenti?”, “come indagheremo i contenuti”, “come li farò riflettere sull’attività”? Ogni fase è accompagnata da documentazione essenziale delle scelte operate, che svolge

anche la funzione di pianificazione.