Profili di personalità castellane · duravano 3 settimane, i volontari presenti erano di tutti...
Transcript of Profili di personalità castellane · duravano 3 settimane, i volontari presenti erano di tutti...
Profili di personalità castellane
www.cspietro.it Pagina 1
PPPrrrooofffiiillliii dddiii pppeeerrrsssooonnnaaallliiitttààà
cccaaasssttteeellllllaaannneee aaa cccuuuiii iiinnntttiiitttooolllaaarrreee vvviiieee,,, pppiiiaaazzzzzzeee,,,
eeedddiiifffiiiccciii,,, sssaaallleee,,, gggiiiaaarrrdddiiinnniii,,,
ssspppaaazzziii pppuuubbbbbbllliiiccciii iiinnn gggeeennneeerrreee...
Profili di personalità castellane
Pagina 2 www.cspietro.it
Personalità del ‘900 pagina
Ezio Amadori Imprenditore (1934-2015) 6
Luigi Bortolotti Storico e scrittore (1913-1978) 8
Venusto Bottazzi Presidente Avis e Aido (1915-2008) 10
Andrea Bugamelli Assessore alla Cultura (1977-2012) 12
Renzo Ceré Calciatore, pilota e team manager Carrera (1960 -2015) 14
Enea Dallavalle Sindaco (1910-1986) 17
Raineri Fin Partigiano e sindacalista (1903-1995) 22
Ciro Galvani Attore (1867-1956) 23
Enrichetta Giacometti Rondelli Preside e presidente Istituzione Servizi Sociali (1928-2014) 24
Suor Maria Elisa Grossi Religiosa e dirigente scolastica (1921-2015) 25
Danilo Odorici Sindaco (1930-2004) 26
Marco Parenti Politico ed imprenditore (1956-2015) 28
Anna Ramenghi Pittrice (1931-2015) 30
Profili di personalità castellane
www.cspietro.it Pagina 3
Personaggi storici pagina
Augusto Alvisi Garibaldino (1842-1860) 5
Ercole Valerio Ottavio Cavazza Storico (1735-1813) 15
Alessandro Fabri Poeta (1691-1768) 19
Protagonisti della Lotta di Liberazione pagina
Ermelinda Bersani Partigiana Prima donna eletta in Consiglio Comunale (1908-2002) 7
Corinna Cattani Staffetta partigiana (1926-1945) 13
Renato Daghia Partigiano (1920-1999) 16
Mario Felicori Partigiano (1918-1945) 21
Gilberto Remondini Partigiano (1919-1944) 31
Teresa Ronchi Staffetta partigiana (1927-2016) 32
Elena Ronzani Partigiana Prima donna eletta in Consiglio Comunale (1898 – 1990) 33
Novella Ropa Staffetta partigiana( 1923-1945) 34
Profili di personalità castellane
Pagina 4 www.cspietro.it
Ricerca a cura dell’associazione Terra Storia Memoria
Informazioni
Comune di Castel San Pietro Terme www.castelsanpietroterme.it:
Associazione Terra Storia Memoria www.terrastoriamemoria.it
Profili di personalità castellane
www.cspietro.it Pagina 5
Augusto Alvisi (Castel San Pietro 1842 – Reggio Calabria 1860)
Nel 1860 è in corso la spedizione dei Mille.
Un gruppo di giovani castellani parte per
raggiungere Garibaldi in Sicilia. La data
della partenza è attorno al 6 agosto, come
si desume dalla decisione comunale di dare
un contributo per le spese di viaggio che si
aggiunge al contributo di altri cittadini.
La spedizione di Garibaldi ha già
oltrepassato lo stretto e si dirige verso
Reggio Calabria. Il 20 agosto la colonna
garibaldina al comando di Nino Bixio entra
in città e ad attenderli schierati attorno alla
piazza del Duomo è il 14° reggimento al
comando del colonnello Dusmet.
Lo scontro avviene a mezzanotte ed è violentissimo: cade il Dusmet , lo
stesso Bixio è ferito due volte al braccio e il cavallo colpito da numerose
baionettate.
La battaglia si protrae fino all’alba del 21 e infine i borbonici si ritirano da
Reggio.
Al combattimento ha partecipato Augusto Alvisi, che viene ricoverato in
ospedale con tre ferite.
Il 28 agosto cessa di vivere: ha appena compiuto 18 anni.
Era figlio del medico condotto dell’area di Varignana/Montecalderaro.
Profili di personalità castellane
Pagina 6 www.cspietro.it
Ezio Amadori (Castel San Pietro 1934 -2015)
Dopo aver frequentato l’Istituto Tecnico
Professionale Alberghetti, nel 1969 inizia la sua
attività professionale e imprenditoriale
depositando il marchio Tecna.
Nel 1972 parte l’attività dello Stabilimento Tecna.
Ben presto l’azienda decolla grazie alla sua
grande professionalità e capacità inventiva.
L’azienda opera esclusivamente nel settore della
saldatura a resistenza.
Tecna sviluppa interamente tutti i propri prodotti
vantando un elevato livello di qualità. I principali
settori di interesse vanno dalla riparazione in carrozzeria all'industria,
includendo l'industria automobilistica e la carpenteria.
Profili di personalità castellane
www.cspietro.it Pagina 7
Ermelinda Bersani (Castel San Pietro 1908 – Imola 2002)
Operaia, inizia la sua lotta politica al fascismo
molto giovane e subito si trova impegnata
nell’attività clandestina. Nel 1932 segue il
marito Giovanni Nardi, antifascista condannato
a 5 anni di confino, all’isola di Lipari con il
figlioletto Giorgio di appena 3 anni.
Rientrata a Castel San Pietro, continua l’attività
politica clandestina.
Assunta all’Ombrellificio Sassi come operaia,
organizza la lotta per gli aumenti salariali, per
la conquista delle otto ore lavorative,
ottenendo il raddoppio del salario. Viene
arrestata nel 1942 a seguito di delazione, condannata a 20 giorni di
carcere e diffidata.
Dopo l’8 settembre 1943 è responsabile dei Gruppi di Difesa della Donna
di Castel San Pietro. Partecipa alla manifestazione per la distribuzione di
sale e viveri alla popolazione avvenuta nel 1944 e si occupa del recupero
di armi per i partigiani. Svolge inoltre funzioni di staffetta per il
movimento partigiano.
Terminata la guerra, Ermelinda si adopera per l’assistenza all’infanzia con
l’organizzazione di refezioni, la costruzione dell’asilo dell’UDI, le colonie
marine per i bambini, aiutando in tutti i modi possibili la popolazione
duramente colpita dalla guerra.
Viene eletta nelle prime elezioni libere del 31 marzo 1946 nel Consiglio
comunale di Castel San Pietro.
E’riconosciuta partigiana nella 66^ brigata Jacchia Garibaldi dal 9
settembre 1943 alla Liberazione.
Profili di personalità castellane
Pagina 8 www.cspietro.it
Luigi Bortolotti (Castel San Pietro 1913 – Bologna 1978)
Nel 1937 conseguì il diploma di maestro
elementare ed iniziò ad insegnare come
supplente in vari comuni.
Nel 1942 è chiamato a svolgere il servizio
militare .
Al termine del conflitto si adoperò per la
ricostruzione del paese, interessandosi
soprattutto delle frazioni di montagna
gravemente colpite e distrutte. Partecipò
alla vita politica del paese ricoprendo la
carica di consigliere comunale per la
Democrazia Cristiana.
L’interesse per le vicende storiche del
territorio e soprattutto di Castel San Pietro
lo portò già nel 1937 alla pubblicazione degli “Appunti storici di Castel San
Pietro dell’Emilia”. A seguire diverse furono le riedizioni con ampliamenti,
alle quali si aggiunsero altre monografie fra cui: “Comuni della provincia di
Bologna nella storia e nell’arte, il “Suburbio di Bologna”, “Il comune di
Imola”, “Il comune di San Giovanni in Persiceto” e altre pubblicazioni.
S’interessò inoltre della scoperta, della valorizzazione e della tutela del
patrimonio artistico specialmente di Castel San Pietro. A lui si deve la
scoperta di un importante dipinto che si trovava nella chiesa di Santa
Maria di Casalecchio dei Conti, l’interessamento presso la Soprintendenza
di Bologna per i lavori della facciata di Santa Maria Maggiore, e a lui
dobbiamo la catalogazione di molte lapidi storiche, anche di Bologna.
Profili di personalità castellane
www.cspietro.it Pagina 9
Oltre agli interessi storici sostenuti da un valido metodo di ricerca, basato
sulla ricerca delle fonti, coltivò la passione per la composizione di poesie
in italiano e anche in dialetto su varie tematiche; molti testi sono dedicati
a Castel San Pietro.
Da sempre Luigi Bortolotti è stato un convinto e strenuo difensore della
necessità che la comunità di Castello avesse un suo museo dove
conservare e valorizzare i molteplici reperti storici.
Profili di personalità castellane
Pagina 10 www.cspietro.it
Venusto Bottazzi (Castelfranco Emilia 1915 – Castel San Pietro 2008)
Durante la Resistenza ha fatto parte del movimento partigiano nella zona
di Montefiorino.
Nel 1961, quando si è
trasferito con la famiglia a
Castel San Pietro Terme, ha
riorganizzato la locale
sezione AVIS, di cui divenne
Presidente nel 1973.
A Lovran, prima ancora del
Gemellaggio con i comuni
croati, aiutò l'Avis locale e
realizzò il “primo reale
scambio di sangue” in loco.
Nel settembre 2005 la
delegazione, giunta per il
gemellaggio a Castel San Pietro, gli consegnò un personale
riconoscimento.
Riusciva a dialogare e a collaborare con tutti, al di fuori delle opinioni
politiche o religiose. Nelle feste dell’Avis, in Montagnola a Castello, che
duravano 3 settimane, i volontari presenti erano di tutti partiti politici.
Nel 1981 ha fondato l’AIDO di Castel San Pietro Terme, che ha presieduto
fino al 2001. Il suo contributo per la promozione della donazione è stato
forte ed indomito fino alla fine della sua vita. In particolare il suo impegno
era rivolto verso i giovani, nel mondo della scuola e dello sport.
Sostenuto da un forte impegno sociale, ha collaborato sempre con le
Istituzioni, con l’intento di migliorare e far conoscere Castel San Pietro.
Nel 1973 è stato insignito dell’onorificenza di Ufficiale Ordine al Merito
della Repubblica Italiana.
Profili di personalità castellane
www.cspietro.it Pagina 11
Nell’ottobre 2005, in occasione del suo 90° compleanno, il sindaco
Vincenzo Zacchiroli gli ha consegnato una targa "con riconoscenza a nome
dell'intera città".
Profili di personalità castellane
Pagina 12 www.cspietro.it
Andrea Bugamelli (Castel San Pietro 1977 – Castel del Rio 2012)
Nasce a Castel San Pietro
Terme il 29 ottobre 1977.
Laureato in Scienze
dell’Organizzazione
all’Università di Bologna,
riveste il ruolo di Project
Manager in una delle più
importanti aziende mondiali
di packaging (IMA, Ozzano
dell’Emilia BO) dove si
afferma negli anni 2003 - 2012 come Product Manager per le filiali in
Spagna, Inghilterra e Germania.
Appassionato di fotografia, diventa “prosumer”, un fotoamatore evoluto,
a livello di amatore-professionista. Durante il 2010 ha tenuto quattro corsi
di fotografia.
Innumerevoli altri interessi lo animano: la tecnologia, la montagna, la
natura e la passione politica che lo porta a impegnarsi negli anni '90 nei
Giovani Democratici. Nel 1999 è candidato al Consiglio Comunale.
Diventa successivamente assessore con deleghe alla Cultura, Politiche
giovanili e Pace, a fianco del Sindaco Vincenzo Zacchiroli, nel periodo
2004 – 2007.
Durante il suo mandato di assessore, collaborò alla predisposizione dei
nuovi spazi della Biblioteca Comunale di Castel San Pietro Terme, che si
trasferì nel 2005 nei nuovi locali dell’Ex Macello Pubblico, intitolata al
primo sindaco della Liberazione Aldo Bacchilega.
A Osteria Grande curò l’intitolazione della Sala Convegni a Ciro Soglia,
partigiano, giornalista e scrittore.
Profili di personalità castellane
www.cspietro.it Pagina 13
Corinna Cattani ( Medicina 1926 – Castel San Pietro 1945)
Militò nel battaglione SAP della
66a brigata Jacchia Garibaldi a
Castel San Pietro.
Caduta in combattimento il 12
aprile 1945.
Riconosciuta partigiana dall'1
settembre 1944 al 12 aprile 1945
E' ricordata nel Sacrario di Piazza
Nettuno e nel Monumento alle
Cadute partigiane a Villa Spada.
Profili di personalità castellane
Pagina 14 www.cspietro.it
Renzo Ceré (Castel San Pietro 1960 – 2015 )
Nato a Castel San Pietro il 17 marzo
1960, Renzo Cerè è un imprenditore
castellano molto conosciuto per i suoi
trascorsi di calciatore (S.Lazzaro,
Ozzanese e Castel Guelfo), poi come
pioniere agli inizi degli anni ’90 del
calcio a 5 a Castello (Ass.ne Calcio a
cinque, di cui è stato anche allenatore)
ed in particolare come fondatore, pilota
e team-manager della mitica “Nera” (il
team che ha vinto più Carrere nella
storia) ed anche del Gruppo di volontari
“Buca Nera”.
Tanti amici da Bologna, Imola e
dintorni, hanno voluto ricordarlo
affidando le proprie testimonianze a
Sauro Dal Fiume, che le ha raccolte nel
libro “Dimmi chi era Renzo” in cui si
raccontano le esperienze di Cerè nel mondo del calcio e del calcetto, in
quello della Carrera autopodistica, nella amatissima caccia (in Croazia alla
beccaccia!) ed anche nella vita castellana di tutti i giorni.
Profili di personalità castellane
www.cspietro.it Pagina 15
Ercole Valerio Ottavio Cavazza (Castel San Pietro 1735 – 1813)
Compie gli studi nel collegio
seminario di Faenza, nel 1756 è
notaio, dopo avere compiuto i suoi
studi con Alessandro Macchiavelli e
fatto pratica con Giuseppe Bovi
Campeggi.
Nel 1758 entra nel Consiglio
comunale di Castel San Pietro e vi
resta fino al 1805 quando viene
allontanato perché legato al vecchio
regime.
Ricopre per parecchie volte la carica
di capo della Comunità come Console e per 30 anni ricopre la carica di
segretario comunale.
Cavazza è lo storico della città per eccellenza, le sue “Memorie Historiche
di Castel San Pietro nella giurisdizione di Bologna “ manoscritto 4304 in 6
volumi, conservato presso la Biblioteca Universitaria Bolognese, partono
dal 1196 e giungono al 1801. L’opera è dedicata ai castellani con la
considerazione che, essendo passati sei secoli dalla fondazione del
castello e non essendovi nessuna opera che racconti la sua storia, in
nome dell’amor patrio qualcuno dovesse porsi.
Un’altra sua opera è “Elogi alle vite di alcune donne e uomini illustri per
santità di costumi di Castel San Pietro” che inizia con un elogio ed un atto
d’amore per Castello .
Non c’è autore, studioso e studente che, interessandosi della storia della
nostra comunità, non abbia fatto e non faccia riferimento all’opera di
Ercole Valerio Ottavio Cavazza.
Profili di personalità castellane
Pagina 16 www.cspietro.it
Renato Daghia (Ozzano Emilia 1920 – Argenta 1999)
Carabiniere col grado di vice brigadiere, dopo
l’8 settembre 1943 lascia Roma dove presta
servizio militare, rientra a Caste San Pietro e
collabora con il movimento resistenziale. Milita
nei gruppi SAP di Castel San Pietro con funzione
di comandante ed opera nella valle del Sillaro.
Nella primavera del 1944 l’organizzazione dei
gruppi sappisti è aggregata alla 66^ brigata
Jacchia Garibaldi.
Nell’inverno 1944-1945 insieme al suo
battaglione comincia a rilevare le postazioni
nemiche, i campi minati, le fortificazioni tedesche sul costone del Sillaro.
Nel febbraio del 1945 ha l’incarico di prendere contatto con gli alleati
prima che questi attacchino frontalmente il paese; prelevato da una
pattuglia tedesca in ripiegamento e costretto a portare in paese le
salmerie, ha modo di osservare la difesa approntata dai tedeschi.
Nella notte precedente l’offensiva attraversa il fronte e informa il
comando alleato che i tedeschi hanno praticamente abbandonato il paese
ottenendo la sospensione dell’attacco aereo che lo avrebbe distrutto.
Le residue truppe tedesche sono accerchiate dalla brigata Jacchia
Garibaldi e la liberazione di Castel San Pietro avviene senza ulteriori danni.
Il comando alleato lo incarica di riorganizzare la stazione dei carabinieri.
E’ riconosciuto partigiano dal 1° giugno 1944 alla Liberazione
Profili di personalità castellane
www.cspietro.it Pagina 17
Enea Dallavalle (Castel San Pietro 1910 – 1986)
Enea Dallavalle detto Ermes, non ancora
quindicenne inizia a lavorare come muratore ed
entra in contatto con gli antifascisti locali. Partecipa
alla campagna di diffusione della stampa clandestina
antifascista e in seguito alla campagna in favore della
Spagna repubblicana.
Nel 1939 viene arrestato e condotto nelle carceri di
San Giovanni in Monte dove subisce torture. Viene
condannato dal Tribunale Speciale a tre anni di
carcere per la ricostituzione del Partito comunista,
appartenenza allo stesso e propaganda. Viene poi
trasferito nelle carceri di Castelfranco Emilia, quindi
a Regina Coeli e infine a Civitavecchia dove viene a
lungo segregato.
Graziato a seguito dell’amnistia per la nascita di un
erede di casa Savoia, è richiamato alle armi e presta
servizio in Jugoslavia .
Il 26 luglio 1943, tornato in patria, entra a fare parte come dirigente del
Comitato antifascista costituito a Castel San Pietro. Dopo l’8 settembre
prende parte all’organizzazione delle prime bande partigiane e dà vita al
battaglione S.A.P. “Dino Avoni”, ne diventa il comandante, ed è nominato
commissario politico della zona che comprende anche l’imolese.
All’inizio del 1945 in seguito ad una soffiata viene prelevato dai tedeschi
ma non viene riconosciut;, deve però trasferirsi a Bologna per sfuggire alla
Brigata Nera. Nel marzo del 1945 entra a fare parte del gruppo dirigente
della Federazione comunista bolognese.
Il 21 aprile è a capo della brigata partigiana che va incontro alle truppe
polacche che entrano a Bologna.
Profili di personalità castellane
Pagina 18 www.cspietro.it
E’ riconosciuto partigiano con il grado di maggiore dal 1° ottobre 1943 alla
liberazione.
E’ sindaco di Castel San Pietro dal 1951 al 1964. Il suo mandato è
caratterizzato da una accentuata volontà di dialogo e di ascolto, è il
sindaco della gente con la quale ha un continuo rapporto anche fuori dalle
attività istituzionali.
Lavora incessantemente per lo sviluppo del paese dopo la ricostruzione
postbellica.
.
Profili di personalità castellane
www.cspietro.it Pagina 19
Alessandro Fabri (Castel San Pietro 1691 – Bologna 1768)
Intraprende gli studi a Bologna presso i
gesuiti di San Luigi Gonzaga dove
compie gli studi di filosofia. Secondo
un’usanza dell’epoca fu invitato a
trasferirsi presso il nobile Giovanni
Francesco Marsigli Rossi, spinto dal
padre a studiare giurisprudenza sotto la
guida dei più illustri maestri dell’epoca.
Optò per la strada del notariato e fu
aggregato presso il collegio dei notari.
La sua vera inclinazione è però rivolta
verso gli studi letterari e classici, amore
che condivise con l’impegno pubblico.
Nel 1731 è eletto dal senato bolognese
aiutante della Pubblica Segreteria, incarico rappresentativo e abbastanza
prestigioso, carica che manterrà fino al 1762.
La sua produzione letteraria fu in prosa e in poesia.
Fu aggregato a molte accademie letterarie e fra gli Arcadi, come d’uso,
assunse un nome fittizio, quello di Timecrate.
Scrisse molte orazioni di carattere religioso ed encomiastico, mentre le
poesie sono di vario argomento: in alcune bacchetta i costumi dissoluti
con un rigido moralismo, in altre esalta i piaceri della vita .
La poesia che più gli diede notorietà fu un sonetto scritto in occasione
dell’inaugurazione di una statua che i bolognesi dedicarono a Benedetto
XIV. Sempre al Papa e all’imperatore Carlo VI inviò lettere in latino, in
rappresentanza della città di Bologna.
Sebbene la sua vita si svolgesse principalmente a Bologna non dimenticò il
suo paese. Nel maggio del 1735 scrive al priore di Castel San Pietro e gli
Profili di personalità castellane
Pagina 20 www.cspietro.it
chiede di poter essere coadiuvante con il fratello come consigliere
comunale.
Come poeta molto interessanti sono tre composizioni su cerimonie
religiose fatte a Castel San Pietro in occasione delle feste per la Madonna
di Poggio, il Crocifisso e la Beata Vergine.
La famiglia Fabri viene considerata una delle famiglie più antiche e di una
certa importanza di Castel San Pietro. Molto verosimilmente
appartennero alla stessa famiglia dei nostri due cappuccini di Castel San
Pietro che morirono “in odore di santità” secondo la definizione del
Cavazza.
Profili di personalità castellane
www.cspietro.it Pagina 21
Mario Felicori (Castel San Pietro 1918 – Imola 1945)
Iscritto al Partito d’Azione.
Dopo il 25 luglio 1943 rappresentò il suo partito nel comitato antifascista
locale, trasformato poi in CLN con l'inizio della Resistenza.
Fu uno dei promotori ed
organizzatori della 66^ brigata
Jacchia Garibaldi operante nel
territorio di Castel San Pietro.
Arrestato dai fascisti nella
primavera del 1945 fu lungamente
detenuto nelle carceri di Imola.
Dopo essere stato sottoposto a
orrende torture, il 12 aprile 1945 fu
trucidato con altri 15 partigiani e
gettato nel pozzo della ditta Becca
di Imola.
Profili di personalità castellane
Pagina 22 www.cspietro.it
Raineri Fin (Brogliano 1903 – Castel San Pietro 1995)
Con la famiglia, si stabilisce alla Gaiana nel
1929; iscritto al Partito Popolare svolge
attività antifascista.
Dopo l’8 settembre con amici popolari si
mette in contatto con altri antifascisti di
sicura e vecchia conoscenza e
contribuisce alla formazione del CLN di
Castel San Pietro.
Incurante della vicinanza alla propria
abitazione della sede del comando
tedesco, continua l’opera di propaganda
contro la trebbiatura del grano,
convincendo anche alcuni fascisti a disertare fornendo loro abiti civili.
Nel febbraio 1945 viene arrestato a seguito di una delazione; ritenuto un
capo, viene condannato all’impiccagione.
L’intervento di un ufficiale permette la commutazione della pena di morte
in una condanna a 15 giorni di lavoro a scavare trincee in prima linea.
Dopo la liberazione è tra i primi aderenti alla DC, ed è eletto in consiglio
comunale di cui farà parte fino al 1970.
Contemporaneamente svolge attività sindacale e anche come membro
della segreteria nazionale della Federcoltivatori CISL .
E’ riconosciuto partigiano nella 66^ brigata Jacchia Garibaldi dal 9
settembre 1944 alla liberazione.
Profili di personalità castellane
www.cspietro.it Pagina 23
Ciro Galvani (Castel San Pietro 1867 – 1956)
Ama il disegno e si diploma pittore
all’Accademia delle Belle Arti di
Bologna.
La sua vera passione però è il teatro.
A 23 anni entra nella compagnia di
Andrea Maggi, e inizia la sua
movimentata carriera di attore.
Lavora con varie compagnie finché
non incontra a Bologna Eleonora
Duse; con la compagnia della
“Divina” gira tutta l’Europa ed è
anche in America Latina.
E’ amico di D’Annunzio e ne
rappresenta molte opere.
Ciro Galvani è anche attore
cinematografico e venti sono le sue
interpretazioni dal 1910 al 1939. Tra
queste “Salomè” con una ancora
giovanissima Francesca Bertini, “La
Nave” di Gabriele D’Annunzio con Ida Rubinstein, e il famoso “Scipione
l’Africano” ove interpreta Quinto Fabio Massimo.
Galvani fu anche un apprezzato artista, basti ricordare il ritratto della
Duse, da lui sempre amata, ora conservato nella casa di riposo per artisti
Lyda Borelli.
Profili di personalità castellane
Pagina 24 www.cspietro.it
Enrichetta Giacometti Rondelli (Castel San Pietro 1928-2014)
E’ stata la presidente dell’Istituzione Servizi Sociali del comune di Castel
San Pietro Terme dalla nascita nel gennaio 1997 fino a luglio 2004.
Grazie al suo impegno in quegli anni, il Comune di Castel San Pietro
Terme fu riconosciuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri come
“Comune ideale” per la qualità dei
servizi sociali.
L’Istituzione estese la sua opera in
varie direzioni: la gestione della Casa
Protetta e del Centro Diurno per
anziani e disabili, l’assistenza
domiciliare, il trasporto disabili, la
refezione scolastica con programmi
di educazione alimentare, (una delle
prime ad ottenere la certificazione
ISO 9000 su tutta la filiera),
l’attivazione della Zabina come
centro per l’inserimento lavorativo
per disabili.
Al di fuori del Comune l’Istituzione
ricevette importanti riconoscimenti
e venne presa a modello; anche l’università Bocconi invitò più volte
l’Istituzione di Castel San Pietro a relazionare sull’attività svolta e sul
modello organizzativo.
Dal 1973 al 31 agosto 1996 è stata preside della scuola media statale F.lli
Pizzigotti.
Profili di personalità castellane
www.cspietro.it Pagina 25
Suor Maria Elisa Grossi (Castenaso 1921 – Vedrana di Budrio 2015)
Nata a Castenaso il 26
ottobre 1921 conosce le
Suore Visitandine fin da
bambina; dal 1935 al 1942
frequenta le scuole presso
le Visitandine di Castel S.
Pietro e diventa maestra.
L’11 ottobre 1943 prende i
voti.
Dal 1943 al 1949 insegna a
Bologna nella Scuola
Elementare. Nel 1949 torna
a Castel S. Pietro, prima
insegnante della Scuola Materna poi di Educazione Fisica.
Nel 1962 Suor Pia, preside delle Visitandine, sul letto di morte affida la
scuola a Suor Maria Elisa e alla allora Professoressa Adriana Romagnoli
Baldazzi.
Donna attenta ai bisogni del territorio, coraggiosa, non teme le allora
rigorosissime ispezioni ministeriali, necessarie per ottenere i
riconoscimenti legali. Nel 1962 avvia l’Istituto Professionale (prima
triennale, poi quinquennale) e nel 1966 l’Istituto Magistrale trasformato
poi in Liceo della Comunicazione.
Per tanti anni sono stati gli unici due Istituti Superiori di Castel San Pietro
e proprio grazie a queste due realtà tanti giovani si sono potuti diplomare
e avviare a carriere brillanti; ragazzi cui difficilmente le famiglie avrebbero
permesso di andare a studiare a Imola o a Bologna.
Profili di personalità castellane
Pagina 26 www.cspietro.it
Danilo Odorici (Montombraro 1930 – Castel San Pietro 1998)
Danilo Odorici nasce a
Monteombraro, piccolo centro
dell’Appennino tosco-emiliano in
provincia di Modena, il padre Stefano
è un attivista socialista, perseguitato
politico, costretto all’esilio in Francia
durante il fascismo.
Danilo a causa della guerra deve
abbandonare gli studi in terza
elementare e andare a servizio come
garzone presso un contadino di
Crespellano.
Nel 1945, quasi al termine della
guerra, viene reclutato con il padre
dai tedeschi per andare a costruire le trincee alla Futa dove subisce
anche violenze fisiche.
Nel 1946 inizia a frequentare la scuola di formazione del Partito
comunista a Bologna, dove prende anche la licenza elementare.
Nel 1948 come capo lega dei contadini entra nella camera del lavoro di
Castel San Pietro e ne diventa il segretario, partecipando alla lotte per il
lavoro e per i patti agrari.
Nel 1962 diventa il capo lega dei camionisti ed intuisce la necessità di
innovazione e modernizzazione del settore tanto che il primo anno la
Trascoop, di cui in seguito Odorici diventa presidente, triplica il fatturato
di tutti i soci. E’ eletto consigliere comunale nel 1956 e in seguito diventa
assessore all’Agricoltura e poi ai Lavori pubblici .
Nel 1967 a seguito della morte improvvisa del sindaco Sabbioni è eletto
sindaco, carica che mantiene fino al 1987.
Profili di personalità castellane
www.cspietro.it Pagina 27
Sindaco del fare guida la crescita economica e sociale del territorio. A lui
si deve lo sviluppo termale, alberghiero e residenziale sia nel capoluogo
sia ad Osteria Grande. Si adopera inoltre per l’asfaltatura delle strade
bianche, l’apertura del casello autostradale di Castel San Pietro sull’A14,
difende l’autonomia dell’ospedale civile di Castello.
Durante la sua amministrazione viene redatto il piano regolatore che
individua le linee di sviluppo industriale, turistico, residenziale e dei servizi
scolastici e sportivi.
Profili di personalità castellane
Pagina 28 www.cspietro.it
Marco Parenti (Castel San Pietro 1956 – 2015)
Frequenta il liceo scientifico presso l’Istituto Salesiano di Faenza e
successivamente la Facoltà di Economia e Commercio.
Rileva nel novembre 2012 l’attività commerciale di famiglia, la
“Ferramenta Parenti qualificata”, una tra le ferramenta più antiche d’Italia
e premiata per i suoi 160 anni dalla Camera di Commercio di Bologna
come seconda attività più longeva della provincia di Bologna.
Comincia a frequentare l’ambiente politico castellano poco più che
ventenne, ma senza iscriversi a nessun partito. Lo scopo prioritario di
tutta la sua linea è sempre stato “Il bene del paese”.
Viene eletto Consigliere
Comunale, come
indipendente, nelle liste
della Democrazia Cristiana.
Da subito la sua profonda
conoscenza del settore
commercio lo impegna a
lavorare a livello comunale
e provinciale.
Si candida alla carica di sindaco nel 1995 con la lista civica Unione
Castellana arrivando ad un soffio dal ballottaggio. Si ricandida nel 1999,
2004 e 2009.
Nelle sue numerose campagne elettorali avrà sempre a cuore la forte
determinazione a mantenere in attività l’ospedale di Castello e a
scongiurarne la chiusura.
Marco Parenti per cinque legislature ricopre la carica di capogruppo in
consiglio comunale, confrontandosi sempre con le istituzioni sui progetti
per la città e sulle scelte da compiere.
Profili di personalità castellane
www.cspietro.it Pagina 29
Decide poi per la prima volta di iscriversi ad un partito, l’UDC, di cui dal
2012 ricopre la carica di segretario circondariale.
Ricordiamo il suo fattivo contributo per l’apertura della Scuola
Alberghiera, l’apertura del Casello Autostradale sulla A14, le proposte per
il nuovo Piano del Commercio, per ottenere una nuova sede per la
caserma dei Carabinieri, nonché la riqualificazione del teatro Arena.
Concorse anche fattivamente alla realizzazione del golf club Le Fonti di
cui è stato socio fondatore e membro del consiglio direttivo. Portò avanti,
insieme alle istituzioni, anche il progetto Anusca e centro Ippico, non
tralasciando la riqualificazione delle Terme.
Profili di personalità castellane
Pagina 30 www.cspietro.it
Anna Ramenghi (Castel San Pietro 1931 – Genova 2015)
Trascorre a Castello l’infanzia e il periodo della guerra, anni che segnano
le future scelte di vita e rapporti di amicizia.
Il padre, uomo di cultura fortemente antifascista e ideologo del
socialismo, paga col carcere a Imola la sua dichiarata posizione contro la
violenza e i soprusi del regime.
Nel dopoguerra Anna si
trasferisce
definitivamente a
Genova.
La sua vicenda artistica
inizia nel 1953 con la
prima partecipazione ad
una collettiva e la prima
personale è nel 1959 a
Genova.
Negli anni si sono
susseguite mostre
personali e collettive sul
territorio nazionale ed
internazionale con importanti affermazioni della critica.
Un forte legame sentimentale ed artistico lega Anna alla sua città natale
che ha sempre ricambiato il suo affetto.
Nel corso degli anni, su iniziativa di vari concittadini, si sono organizzate
mostre che hanno registrato un’alta affluenza e un forte apprezzamento.
La prima mostra castellana è del dicembre 1982; altre avranno luogo nel
1991, 1998, 1999, 2009 e 2015 a poche settimane dalla scomparsa.
Profili di personalità castellane
www.cspietro.it Pagina 31
Gilberto Remondini (Castel San Pietro 1919 – Cimone della Bastia 1944)
Iscritto al Partito d’Azione. Subito dopo l’8
settembre 1943 costituì a Castel San Pietro
Terme un nucleo armato molto attivo e fece
parte, contemporaneamente, del gruppo
dirigente provinciale del PdA.
Militò nell'8^ brigata Masia Giustizia e Libertà
con funzione di comandante di distaccamento.
Nella primavera 1944 si spostò nella zona di
Monte Calderaro, nella valle del Sillaro, e
costituì la 2^ brigata Giustizia e Libertà
Montagna Piero Jacchia. Assunse il comando
della formazione e guidò i suoi uomini in
ardimentose azioni, come la conquista della caserma fascista di
Sassoleone (Casalfiumanese) il 24 luglio 1944.
Cadde la mattina del 10 agosto 1944 al Cimone della Bastia mentre
rientrava alla base della brigata a Monte Battaglia, dopo avere compiuto
un'azione militare.
Dopo la sua morte, la brigata fu ribattezzata 66^ brigata Jacchia Garibaldi.
Gli è stata conferita la medaglia d'argento al valor militare.
Riconosciuto partigiano dal 9 settembre 1943 al 10 agosto 1944.
Motivazione della Medaglia d'Argento al Valor Militare Abile e ardito comandante della compagnia partigiana, particolarmente distintosi in
precedenti eroiche azioni. Successivamente in occasione di un duro rastrellamento
nemico, si batteva a lungo energicamente con i suoi uomini contro il preponderante ben
armato avversario. Allo scopo di sventare una grave minaccia di accerchiamento
contrattaccava con estrema decisione il nemico alla testa dei suoi uomini. Durante la
riuscita vittoriosa azione cadeva per la libertà della Patria.
Monte Bastia (E. Romagna) 10 agosto 1944.
Profili di personalità castellane
Pagina 32 www.cspietro.it
Teresa Ronchi ( Castel San Pietro 1927 – Roma 2016)
Militò nel battaglione Avoni della
66^ brigata Jacchia Garibaldi con
funzione di vicecomandante di
compagnia e operò a Castel San
Pietro.
Il padre le impartì un'educazione
antifascista per cui con il costituirsi
dei primi gruppi resistenziali nella
zona, nonostante la sua giovane
età, incominciò ad operare con il fratello Geremia per il movimento
partigiano.
La conoscenza della lingua tedesca le permise di raccogliere notizie
importanti dagli ufficiali stanziatisi nella casa paterna.
Oltre a sottrarre armi per il movimento partigiano che poi recò in
montagna, sottrasse chili di tritolo posti dai tedeschi sotto il ponte di
Castel San Pietro riuscendolo a sminare.
Liberata Castel San Pietro Terme, si offrì di guidare le truppe polacche da
Castel San Pietro a Bologna.
Per questo fu decorata con medaglia di bronzo al valor militare dagli
alleati.
Riconosciuta partigiana dall'1 giugno 1944 al 17 aprile 1945.
Profili di personalità castellane
www.cspietro.it Pagina 33
Elena Ronzani (Castel San Pietro 1898 – 1990)
Durante il periodo fascista svolse attività
politica facendo parte del Partito comunista
clandestino. Dopo l’8 settembre 1943 svolse
diversi incarichi come staffetta con la 66^
Brigata Jacchia Garibaldi, che operava nelle
montagne di Castel San Pietro e di cui il figlio
Poggi Erus era il comandante.
Fu membro del CLN di Castel San Pietro Terme
e dirigente dei GDD e operò per procurare e
distribuire generi di prima necessità alla
popolazione anche attraverso requisizioni e
sottrazioni agli occupanti.
Nel dopoguerra come dirigente dell’UDI
organizzò l’assistenza all’infanzia con
l’organizzazione di refezioni, la costruzione
dell’asilo, le colonie marine per i bambini.
Venne eletta nelle prime elezioni libere del 31
marzo 1946 nel Consiglio comunale di Castel
San Pietro.
Riconosciuta partigiana, nella 66^ brigata
Jacchia Garibaldi con il grado di tenente, dall'1
gennaio 1943 al 17 aprile 1945
Profili di personalità castellane
Pagina 34 www.cspietro.it
Novella Ropa (Marzabotto 1923 – Castel San Pietro 1945)
Militò nella 66ª brigata Jacchia
Garibaldi e operò a Castel San
Pietro.
Rimasta ferita da una scheggia di
granata il 4 novembre 1944, morì il
26 giugno 1945.
Riconosciuta partigiana dall'1
giugno 1944 al 4 novembre 1944
Profili di personalità castellane
www.cspietro.it Pagina 35
Castel San Pietro Terme
13 luglio 2017
Testimonianze orali e fonti bibliografiche documentate presso Associazione Culturale Terra Storia Memoria: studio, ricerca, conservazione e
valorizzazione della storia locale di Castel San Pietro Terme e Comuni limitrofi
Profili di personalità castellane
Pagina 36 www.cspietro.it