Professione calcio numero 10 anno 3

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Robin Hood Le Under Nazionali e i “sacchiani” 6 ISSN 1593-6309 9 7 7 1 5 9 3 6 3 0 0 5 9 8 0 0 1 0 Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 - 00143 Roma IL SETTIMANALE DI A, B, LEGA PRO, D, CALCIO FEMMINILE E CALCIO A 5 ANNO 3 - N° 10 17 marzo 2011 1€ Divisione Calcio Femminile Giancarlo Padovan: “Nessuno stato comatoso siamo pronti a ripartire senza l’aiuto di nessuno” , ma all’orizzonte si prevede .... Inchiesta Arbitri Prosegue il nostro viaggio tra le terne 12 Supertop Serie D I migliori 11 dell’Interregionale 17 Treviso/Venezia A braccetto verso la Lega Pro 20 L’ombra del Commissariamento Gli schemi e i moduli di gioco I segreti dei tecnici di Lega Pro 14

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Professione calcio numero 10 anno 3

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Robin Hood

Le Under Nazionali e i “sacchiani” 6

ISS

N 1

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Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 - 00143 Roma

IL SETTIMANALE DI A, B, LEGA PRO, D, CALCIO FEMMINILE E CALCIO A 5 ANNO 3 - N° 10 17 marzo 2011 1€

Divisione Calcio Femminile Giancarlo Padovan:

“Nessuno stato comatoso siamo pronti a ripartire

senza l’aiuto di nessuno” , ma all’orizzonte si prevede....

Inchiesta Arbitri

Prosegue il nostro viaggio tra le terne 12

Supertop Serie D

I migliori 11 dell’Interregionale 17

Treviso/Venezia

A braccetto verso la Lega Pro 20

L’ombra del Commissariamento

Gli schemi e i moduli di giocoI segreti dei tecnici di Lega Pro

14

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La Divisione Calcio Femminile, Padovan e l’ombra del Commissariamento

Massimiliano GiacominiMassimiliano Giacomini

Perché la Lega Dilettanti ha bloc-

cato il contributo che ha sempre

elargito alla Divisione Calcio femmini-

le? Domanda che ha due risposte. La

prima, in ordine cronologico, è quella

del presidente Carlo Tavecchio che in

un’intervista ci ha detto: “La Lega non

può più permettersi di far uscire ogni

anno circa 300mila euro, la Divisione

deve presentare un piano economico

plausibile, altrimenti se ne occuperà la

Federcalcio”. L’altra, del presidente del

movimento in rosa Giancarlo Padovan:

“Non si capisce come mai si sia deciso

di non darci più il contributo che negli

anni passati è sempre stato elargito.

Abbiamo presentato un piano econo-

mico, ora indiremo un’Assemblea stra-

ordinaria per parlare con le società e

sono loro saranno ancora al mio fianco

sotto il profilo economico amministra-

tivo nessuno potrà togliermi da qua.

Sia chiaro che io non punto a nessuna

poltrona, ne ho già troppe. Amo però il

calcio femminile, e se mi dicessero che

il problema del movimento è Giancarlo

Padovan, allora me ne andrei ma poi

resterebbe il problema del contributo

non elargito e vorrei proprio vedere se

poi quei soldi uscissero fuori come lo

giustificherebbero. In questi due anni

mi sono divertito troppo, ho visto e

imparato tante cose e non vedo l’ora

di tornare a fare a tempo pieno il gior-

nalista. Sono stufo che si propaghino

notizie false ma prima devono dirmi

come hanno intenzione di richiudere

quello che loro chiamano buco”. La

decisione spetta anche al presidente e

al Consiglio federale e Padovan spiega

che: “Abete e Tavecchio si stanno prodi-

gando ma noi abbiamo solo bisogno di

un ‘prestito’ per le spese ordinarie, poi

da luglio siamo pronti a camminare con

le nostre gambe. Non abbiamo bisogno

di nulla”. Ma c’è o no questo “buco” di

400mila Euro? “Ma non diciamo stupi-

daggini - afferma il presidente Padovan

- il problema è nato dal fatto che non ci

è stato elargito il contributo senza che

nessuno ci avvertisse in tempo. Pen-

si solo che, dopo che ci è stato dato il

contributo lo scorso anno, abbiamo

avuto 8 mesi di controlli. Hanno voluto,

giustamente, vedere tutto, controllare

ogni minima spesa e tutto quello che

abbiamo fatto è stato limpido”. Limpi-

do, anche se si dice che si sia attinto ai

depositi cauzionali delle società, senza

che quest’ultime ne fossero a cono-

scenza, per un totale di 126mila euro

bruciando tutte le riserve economiche,

ma Padovan smentisce queste voci: “I

depositi cauzionali sono controllati dal-

la LND, figuriamoci se potevamo usu-

fruirne e peraltro senza dire nulla alle

società. Le mie società sono il mio pri-

mo e unico referente, io e il mio consi-

glio non abbiamo mai fatto nulla senza

il loro consenso. Lungi da me pensare

che la mia gestione sia perfetta, ma

abbiamo sempre cercato di fare il bene

di questo movimento e i risultati sono

sotto gli occhi di tutti. Abbiamo le di-

rette RAI e abbiamo fatto la riforma dei

campionati. La UEFA ci ha concesso an-

che un finanziamento a fondo perduto

di 50mila Euro per un progetto di istru-

zione dei tecnici del calcio femminile.

Inoltre, per il prossimo quadriennio, la

UEFA ha stanziato 23 milioni di Euro per

le Federazioni che presenteranno pro-

getti per lo sviluppo del calcio femmini-

le che, diviso per 53 Federazioni, fa cir-

ca 100mila Euro l’anno per quattro anni

per il movimento femminile che così

non andrà ad intaccare il proprio “te-

soretto”. Bisognerà presentare dei pro-

getti ma noi siamo pronti. Certo, molto

ancora c’è da fare ma l’odio nei miei

confronti è così viscerale che è difficile

lavorare con serenità. Perché qui non si

tratta di problemi politico-amministra-

tivi, qui si attacca la persona. Ci sono al-

cuni personaggi che facevano parte del

vecchio Consiglio e che lo sostenevano,

anche se in conflitto d’interessi (chiaro

il riferimento a Leonardo Marras, pre-

sidente della Torres che sotto la guida

della Levati ricopriva anche la carica di

vicepresidente di Divisione), che ora

mi odiano apertamente sotto il profilo

umano ed è proprio la pretestuosità

con cui vengo attaccato che è inaccetta-

bile”. Si dice che Collegio dei revisori dei

NUMERO 10 - 17 marzo 20112 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

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conti della Lega Dilettanti abbia bocciato il pia-

no di rientro presentato da Giancarlo Padovan

e ora si aspetta che a decidere siano le società:

“Indiremo un’assemblea straordinaria - ci spiega

il numero uno del calcio femminile - che si terrà

entro un massimo di trenta giorni, poi vedremo

come andranno le cose. Se ci sarà il pieno soste-

gno politico-amministrativo allora proseguiremo

per la nostra strada. Noi stiamo lavorando con

e per la LND e la FIGC, saremo autonomi ma ri-

peto, se il problema sono io, sono pronto ad an-

darmene ma il problema resta: qualcuno dovrà

tirarli fuori questi euro e perché non farlo con

me alla presidenza?”. Padovan ha le idee chia-

re su quello che sta accadendo: “Da quello che

appare - ci spiega - non si vuole risolvere il pro-

blema ma si vuole logorare la mia presidenza ed

il mio Consiglio sotto la spunta della precedente

gestione, hanno scelto una strategia a lungo ter-

mine con questi attacchi studiati

e mirati usati sistematicamente.

So che queste sono ‘scorrettez-

ze usuali’ in questo mondo, ma

con me non attacca. Mi si vuol

far crollare ma io stando qua

alla Divisione ci rimetto solo

tempo e soldi miei. Il Consiglio

di Lega ha voluto investire della

problematica il presidente Gian-

carlo Abete, staremo a vedere

quello che accadrà”. Per capire

se le società sono dalla parte di

Padovan bisognerà attendere poche settimane.

Il presidente della Divisione Calcio Femminile

sembra sicuro che le sue società lo seguano, a

parte qualche contestatrice, mentre alcune no-

tizie fanno credere che Padovan sarà sfiduciato.

Si parla della fine della Divisione e della nascita

di un Dipartimento, il presidente LND Carlo Ta-

vecchio tempo fa è stato chiaro: “Non c’è nessun

‘grande vecchio’ (né tanto meno un grande Ta-

vecchio aggiungeremmo noi) che vuole mettere

in difficoltà il calcio donne, ma la questione che

vorrei chiarire in maniera definitiva, è che se mi

dicono che hanno trovato un milione di sponso-

rizzazione, e che sono indipendenti e che hanno

200mila tesserati, io sarei il primo a dirgli che

la Lega Dilettanti, nonostante tutto che non ne

avete bisogno, dà un contributo. Se però la Lega

deve mettere a regime un costo di 300mila euro,

questo noi lo mettiamo come condizione, deve

diventare Dipartimento. Altrimenti si apre la ca-

tena di Sant’Antonio e tutti verranno a chiedere

contributi. Noi abbiamo avuto Comitati Commis-

sariati che hanno pagato da soli i propri buchi,

senza che noi abbiamo dovuto tirare fuori un

Euro. Giancarlo Padovan dovrebbe presentare

un piano credibile, questo è il problema, un pia-

no siamo capaci tutti di scriverlo ma deve essere

credibile e deve convincere il sottoscritto che sia

plausibile”. E il Collegio dei revisori dei conti della

LND si dice che non sia stato convinto dal piano

presentato da Giancarlo Padovan. Ora la decisio-

ne spetta al presidente Federale ma prima di tut-

to alle società del calcio femminile che dovranno

scegliere se seguire ancora il proprio presidente

durante l’Assemblea Straordinaria che sarà con-

vocata entro un mese al massimo. Senza dimen-

ticare che se il Collegio dei revisori dei conti ha

bocciato il piano presentato da Giancarlo Pado-

van si potrebbe comunque com-

missariare la Divisione per confu-

sione amministrativa. Staremo a

vedere. Comunque permettetemi

di fare gli auguri alla nostra amata

Italia che è falcidiata da innumere-

voli problemi ma è solo un’adole-

scente e con il tempo imparerà e

maturerà, sperando che anche la

classe politica ed i cittadini risco-

prano un senso etico commisura-

bile alla bellezza del-

la nostra Patria.

w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u 3NUMERO 10 - 17 marzo 2011

Giancarlo Padovan (Foto Archvio)

LEGENDA

Reg. del Tribunale di Roma n° 1/2009

Amministrazionevia F.T. Marinetti, 221 - 00143 Roma

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RedattoriFabiola Rieti, Sara Sbaffi

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Segretaria di RedazioneGerarda Angela Lomonaco

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Hanno collaborato Guido Del Re, Riccardo Morgigno

Realizzazione GraficaWalter Fantauzzi - www.walterfantauzzi.com

Stampa: Global Stampa - Via Angelo della Pergola, 5 - 00176 Roma

T C A STattica Curiosità Approfondi-

mentoStatistica

Page 4: Professione calcio numero 10 anno 3

Mancano ormai 9 gare alla fine del massimo

campionato, ma tutto è rimasto (pratica-

mente) come prima. Nel senso che le distanze tra

Milan e le altre sono rimaste pressoché invariate,

con la sola eccezione della Lazio sconfitta dalla

Roma. Ora si aspetta con ansia l’altro derby. Quel-

lo che, se dovessero vincere i rossoneri, direbbe

la parola fine a questo campionato anomalo. At-

tenzione però, mancherà certamente Ibra, preso

da uno dei suoi scatti di nervosismo. In Europa

manca solo l’Inter e se dovesse steccare a Mona-

co la frittata italiana sarebbe fatta. Nell’anno delle

celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia. Questo

è il risultato di anni di cecità federale, che pensa

di risollevare le sorti del calcio facendo suonare

l’Inno di Mameli prima di ogni gara. L’Udinese di

Guidolin ormai non stupisce più ed il terzo posto

strameritato è frutto di un gioco bello ed arioso,

e dall’intramontabile Totò Di Natale. La Roma

trascinata da Totti ha battuto una Lazio in apnea.

Una nota di merito anche al Bologna, risollevato-

si nonostante i tre punti di penalizzazione ed ora

in zona Europa, cosi come la Fiorentina che insi-

dia a due punti la “povera”Juventus. In effetti è

incredibile l’involuzione della squadra di Delneri

(1 punto in quattro gare) che in vantaggio di due

reti si è fatta rimontare da un pimpante Cesena.

Nella squadra bianconera ci sono troppi giocatori

non all’altezza di rivestire una maglia cosi pesante.

È chiaro a questo punto che l’avventura di Delneri

a Torino sia finita. Forse arriverà a giugno ma chis-

sà. In zona retrocessione scivola la Sampdoria. Né

sono valsi ai blucerchiati, come al Palermo, i cambi

in panchina. Anzi, sembra che il “povero” Serse

Cosmi a Palermo abbia già qualche problemino.

Aggrappati al carro salvezza sono Catania, Lecce,

Parma,Chievo e Bari ma quest’ultimo, nonostante

la bella prestazione di S.SIro, appare

ormai spacciato.

La Roma trascinata dal capitano Francesco Totti abbatte la Lazio4 NUMERO 10 - 17 marzo 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

Mauro Gasperini

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6 NUMERO 10 - 17 marzo 2011

L’importante è che sia una “coorte” sacchianaVoci dal Palazzo

w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

Il tonfo è di quelli che tutti cercano di far passare

inosservati, ma l’Italia Under 17 viene spazzata fuo-

ri dal prossimo Europeo di categoria, niente meno

che da due corazzate come Scozia e Repubblica

Ceca. Sotto gli occhi, sempre spalancati, di un este-

rofilo come Arrigo Sacchi, che nelle sue dichiarazioni

non smette mai di denigrare il nostro movimento,

proprio lui responsabile delle nazionali minori, e che

osserva l’Italia di Pasquale Salerno soccombere di

fronte ai pari età e salutare così l’Europeo Under 17.

Ennesimo flop, ennesimo fallimento delle rappre-

sentative giovanili italiane che vengono fatte più per

imbeccate delle società piuttosto che per meriti di

campo, visto che molti giovani interessanti di società

non professionistiche potrebbero ben figurare con

gli acclamati professionisti. Ora che la fase di rinno-

vamento sia lunga e difficile non ci voleva certo mi-

ster “ostico e anche agnostico” Sacchi a dircelo ma

che abbia sbagliato ogni scelta fino ad ora è sotto gli

occhi di tutti con Commissari tecnici scelti (Salerno

non è stata una sua scelta, ma una sua riconferma)

più per l’amicizia che per le capacità. L’under 21 è

stata data in mano ad un tecnico che alla Juventus

ancora ricordano come un immenso perdente e

così per meriti non acquisiti sul campo il buon Ciro

“Danette” Ferrara è stato omaggiato della pan-

china dedicata esclusivamente agli ex juventini. A

scendere, un posto d’onore lo ha ricevuto anche il

buon Chicco Evani che visto l’esonero in Seconda

Divisione con il San Marino dello scorso campionato

è stato scelto per guidare l’Under 18. Non sia mai

che un “sacchiano doc” resti senza panchina. Come

dimenticare le parole di Salvatore Campilongo rila-

sciate al nostro giornale dove diceva: «Avevo chiuso

l’accordo con il Sassuolo, ad inizio stagione, poi Ar-

rigo Sacchi consiglio alla società di affidare la pan-

china ad Arrigoni». Grande scelta, visto che poi l’ex

tecnico di Cagliari e Frosinone è stato esonerato. Ma

visto che l’Arrigo “Inter”nazionale una ne pensa e

cento ne fa, ha affidato l’Under 19 a Daniele Zoratto,

ex centrocampista del Parma e “sacchiano” convin-

to, al punto che venne convocato in Nazionale pro-

prio dall’ex mister del Milan, che nella sua strepitosa

carriera di allenatore vanta: esoneri in massa sia

da primo, che da secondo, che da “affiancatore” di

Apolloni. Scelte fantastiche le sue che iniziano a dare

i primi frutti con l’addio dell’Under 17 all’Europeo

di categoria. Ci sono tecnici che hanno dimostrato

e dimostrano da anni di meritare un’occasione, solo

per fare due nomi ci vengono in mente Salvatore Ia-

colino, ex settore giovanile della Juventus e plurivin-

citore di campionati in Serie D sempre schierando in

campo giovani e giovanissimi. Oppure un certo San-

nino, che sta facendo vedere col Varese di che pasta

è fatto e che negli ultimi anni ha sempre mostrato

grande gioco e ha sempre portato a casa risultati

eccezionali con ogni sua squadra. Ma come diceva

Mameli: “stringiam’ci a coorte”. Sì, ma

basta che sia una “coorte” sacchiana.

Ci sono tecnici che hanno dimostrato e dimostrano da anni di meritare un’occasione. Solo per fare due nomi ci viene in mente Salvatore Iacolino

ex settore giovanile della Juventus e Sannino, tecnico del Varese

Zoratto, ct Under 19 (Foto Archvio)

Arrigo Sacchi (Foto Archvio)

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8 NUMERO 10 - 17 marzo 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

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Tutto immutato in vetta alla classifica del

campionato di Serie bwin. Pareggiano in-

fatti le tre regine Atalanta (60 punti), Siena (57)

e Novara (55) mantenendo costanti i rispet-

tivi distacchi. I nerazzurri di Colantuono fanno

1-1 sul campo dell’Ascoli, passato in vantaggio

a inizio secondo tempo con Faisca. Ci pensa

poi Cristiano Doni a rimettere le cose a posto.

Termina 0-0 anche il derby toscano tra Siena

ed Empoli. L’undici di Conte, nonostante un

secondo tempo all’arrembaggio, non riesce a

sbloccare la partita (solo un gol segnato nelle

ultime 4 giornate, ma anche nessuno subìto),

frenato anche dal numero uno empolese Pel-

agotti. A reti bianche anche la sfida tra Novara e

Sassuolo. Della parziale frenata delle leader ap-

profitta il Varese, quarta forza del campionato

a quota 50, che si impone sul Portogruaro con

un gol di Alemao in avvio di match. Non va ol-

tre l’1-1 casalingo contro la Triestina neanche la

Reggina, che spreca così una ghiotta occasione

per avvicinarsi al treno delle prime fermandosi

a 47 punti. Al “Granillo” gli amaranto vanno ad-

dirittura sotto grazie al gol di Marchi, ma poi

rimontano con una punizione-bolide di Acerbi.

Crolla ancora una volta in casa il Torino di Papa-

dopulo, stavolta per mano del Livorno. Decisiva

la doppietta di un ritrovato Tavano nella ripresa.

A ridosso dei toscani di Novellino, a quota 42, un

terzetto con Vicenza (2-2 in rimonta a Bergamo

contro l’Albinoleffe, gol di Cocco, Zenoni per i pa-

droni di casa, poi Abbruscato e Paro per i bian-

corossi), Pescara e Grosseto. I toscani di Serena

superano 3-2 proprio gli abruzzesi in un match

ricco di reti: vantaggio pescarese con Stoian, poi

uno-due del Grosseto con Alfageme e Turati,

quindi pari provvisorio di Sansovini e gol deci-

sivo di Sforzini. Vola il Piacenza, che anche senza

Cacia supera per 2-0 il Crotone (a segno Guerra

e Cofie). Vittoria casalinga per il Modena: 2-1

sul Frosinone con le reti di Greco su rigore, Pas-

quato e Zigoni. Nel posticipo del

lunedì 3-1 tra Cittadella e Padova.

Tutto immutato in testa

Classifica P G V N S GF GS

Atalanta 60 31 17 9 5 37 21Siena 57 31 15 12 4 45 24

Novara 55 31 14 13 4 48 24Varese 50 31 12 14 5 37 22

Reggina 47 31 12 11 8 35 30Livorno 43 31 11 10 10 38 36Vicenza 42 30 12 6 12 32 34Pescara 42 31 11 9 11 33 34

Grosseto 42 31 11 9 11 35 39Piacenza 41 31 10 11 10 43 43

Torino 41 31 11 8 12 34 38Empoli 40 31 9 13 9 33 29

Modena 38 31 8 14 9 32 38Padova 37 30 8 13 10 41 39

Sassuolo 36 31 9 9 13 32 33Albinoleffe 36 31 9 9 13 37 49Cittadella 35 30 8 11 12 35 38Crotone 34 30 7 13 10 27 34

Portogruaro 30 31 7 9 15 25 41Ascoli-6 29 29 8 11 10 29 34

Frosinone 29 31 6 11 14 32 46Triestina 28 31 5 13 13 24 38

31° Giornata 12-14/03/2011Albinoleffe-Vicenza 2-2Ascoli-Atalanta 1-1Cittadella-Padova 3-1Grosseto-Pescara 3-2Modena-Frosinone 2-1Novara-Sassuolo 0-0Piacenza-Crotone 2-0Reggina-Triestina 1-1Siena-Empoli 0-0Torino-Livorno 0-2Varese-Portogruaro 1-0

MARCATORI

17 gol: Cacia (Piacenza, 2r)15 gol: Coralli (Empoli, 5r) Succi (Padova, 5r) Piovaccari (Cittadella, 6r)13 gol: Bonazzoli (Reggina, 2r) Bianchi (Torino, 2r) Abbruscato (Vicenza, 2r)

32° Giornata 18-19-21/03/2011Atalanta-PiacenzaCittadella-AscoliCrotone-Siena

Empoli-RegginaFrosinone-TorinoLivorno-GrossetoPescara-Padova

Portogruaro-AlbinoleffeSassuolo-ModenaTriestina-VareseVicenza-Novara

Stefano SantiniAllenatore: Castori (Ascoli)

Pelagotti(Empoli)

Faisca(Ascoli)

Turati(Grosseto)

Doni(Atalanta)

Tavano(Livorno)

Paro(Vicenza)

Sforzini(Grosseto)

Acerbi(Reggina)

Cofie(Piacenza)

Corti(Varese)

Pasquato(Modena)

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Riccardo Morgigno

Lerda: Il credo tattico e il silenzio sul Torino

Franco Lerda (Foto Archivio)

9NUMERO 10 - 17 marzo 2011 9w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

Realizzando l’intervista all’ex mister del To-

rino, ne viene fuori un personaggio molto

attaccato al lavoro, tenace e con le idee chi-

are. A buon grado, possiamo chiamarlo come

un famoso formaggio olandese: Leerdammer,

ovvero un martello! L’allenatore piemontese

deve ancora sbollire l’esonero di Cairo, ora

che sotto la Mole si è seduto il “giovane” pi-

sano Papadopulo. Franco Lerda, classe 1967,

ex attaccante di media statura (175 cm) e

molto prolifico, specialmente con le maglie

di Cesena, Chievo, Triestina e Brescia. Poi la

carriera in panchina a guidare Saluzzo, Casa-

le, Pescara, Pro Patria, Crotone e Torino. «Il

ruolo che avevo in campo, ha poco a che fare

con le mie caratteristiche di allenatore. Solo

in pochi rispecchiano le qualità che avevano

sul terreno di gioco, non per forza se eri un

difensore, oggi prepari i tuoi uomini con spic-

cata attenzione a non prenderle. Non è detto

che poi, una volta intrapresa la carriera di al-

lenatore, imposti la tua squadra in un modo

anziché un altro. Il gioco è decisivo, anche in

un periodo di scarsa qualità di espressione qui

in Italia. Nella serie bwin di quest’anno, fino a

gennaio si è giocato proponendo azioni offen-

sive e voglia di superarsi fino al novantesimo,

poi sono subentrati i soliti e normali aspetti

legati alla necessità di fare risultati. Pensare

a non prenderle, aspettando l’avversario e

quindi correndo meno rispetto ai primi mesi

di campionato. Ad esempio il Novara, da gen-

naio, ha cambiato il suo modo di impostare la

gara. Per loro infatti, anche se neopromossi,

i risultati non stanno arrivando come prima e

fanno un po’ di fatica a vincere le gare. Mar-

cature strette e raddoppi continui sui bomber

Bertani e Gonzàlez, che ora tutti conoscono.

Quando ero alla Pro Patria tre anni fa, incon-

trai il Novara, più o meno erano gli stessi di

oggi, per questo sono un gruppo affiatato e

ben oliato da mister Tesser. Sono un gruppo

solido e unito». La favola del Novara ma non

solo: «Anche il Cesena è da esempio e da sti-

molo per tutti. Grazie ad una società attenta

e caparbia, hanno compiuto il doppio salto

dalla Lega Pro alla serie A. Il lavoro di Bisoli

è stato superbo. A Livorno invece la situazi-

one è ben diversa. La piazza livornese è molto

particolare e sono appena retrocessi dalla A.

In pochi mesi sono passati dal giocare contro

l’Inter a sfidare il Cittadella, non è facile ca-

larsi nella nuova realtà. Serve umiltà e spirito

di gruppo. La mia ex squadra del Crotone, ha

cambiato spesso e troppe volte la panchina.

Prima con Menichini sono partiti bene, poi il

calo e la scelta di chiamare Corini, poi ancora

Menichini. I dirigenti del Crotone sono molto

attenti e preparati, hanno provato a smuo-

vere le acque con Corini ma non è servito a

nulla». Secondo lei, ci sono state sorprese

nel torneo cadetto? «Tre su quattro che sono

ai vertici non erano pronosticabili in estate,

in particolare Varese e Pescara. Anche la

lotta per i play-off è serrata ed equilibrata.

Il Pescara di Di Francesco sta disputando un

bel campionato, è serenamente appaiata al

gruppo di testa e insegue Novara e Varese.

Atalanta e Siena sono delle corazzate, sono

squadre ben allestite per tornare subito nella

massima serie». E i granata? «No, non mi fare

domande sul Toro, preferisco non dire nulla.

Da quando sono stato esonerato non ho par-

lato con nessuno, neanche qui

a Torino».

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Isegreti di una stagione vincente? Valori umani oltre che tec-

nici, parola di Gigi Simone dt del Gubbio: «È un momento

d’oro che dura da un po’, è una cosa fuori dalla norma. Non

pensavamo di ottenere questi risultati, immaginavamo fos-

se un anno di transizione. Il valore dei giocatori, il gruppo e la

qualità dell’allenatore hanno coinciso con una serie incredibili

di successi maturati per qualità di gioco, tecniche e morali».

La promozione è vicina per l’ex allenatore dell’Inter, ma non

certa: «Sono abituato al calcio, purtroppo o per fortuna, è

bene andarci cauti. Nel calcio possono esserci stravolgimenti

e abbiamo ancora delle partite importanti e nel calcio conta

la matematica. C’è l’entusiasmo della squadra e anche della

città che merita questa promozione». (Fabiola Rieti)

Gigi Simoni, l’entusiamo di una città e la capacità di volare bassiI A DIVISIONE - Girone A

2 A DIVISIONE - Girone A 2 A DIVISIONE - Girone B 2 A DIVISIONE - Girone C

I A DIVISIONE - Girone B

CLASSIFICA

Gubbio -1 55

Sorrento 45

Alessandria -1 40

Salernitana -4 38

Bassano 37

Lumezzane -1 36

Ravenna 36

Verona 35

Cremonese 34

Spal -1 34

Reggiana 32

Spezia -2 32

Como -1 32

Pavia 28

Sudtirol 28

Pergocrema -1 27

Monza 20

Paganese 20

CLASSIFICA

Tritium -2 43

Pro Patria -4 42

Pro Vercelli 42

Lecco 40

Feralpisalò -2 38

Savona -4 37

Rodengo Saiano -2 36

Renate 35

Canavese -6 31

Montichiari 30

Sambonifacese 29

Virtus Entella -1 26

Valenzana -1 22

Sacilese 21

Casale 21

Sanremese 16

Mezzocorona 14

CLASSIFICA

Carpi 51

Carrarese 46

Giacomense 36

Chieti 36

San Marino 36

L’Aquila 32

Poggibonsi 31

Prato 31

Gavorrano 28

Bellaria 27

Crociati Noceto 26

Celano 24

Fano -2 20

Sangiovannese -10 19

Giulianova -1 17

Villacidrese -10 9

CLASSIFICA

Latina 48

Trapani -1 45

Milazzo 41

Avellino 39

Neapolis Mugnano 38

Aversa Normanna 38

Pomezia 34

Matera 32

Lamezia 27

Melfi -3 26

Fondi 26

Brindisi -2 25

Isola Liri 25

Campobasso 23

Vibonese -1 16

Catanzaro -5 1

CLASSIFICA

Nocerina 59

Benevento 45

Atletico Roma 43

Juve Stabia 42

Taranto 41

Siracusa 38

Foggia -2 38

Lanciano 36

Lucchese 34

Pisa 29

Andria 28

Ternana -2 28

Gela 28

Cosenza -3 27

Viareggio 26

Foligno -2 26

Barletta 26

Cavese -6 20

27° Giornata 20/03/2011Alessandria-RavennaCremonese-Reggiana

Gubbio-SpalLumezzane-MonzaPaganese-SorrentoPavia-Pergocrema

Salernitana-BassanoSudtirol-ComoVerona-Spezia

27° Giornata 20/03/2011Lecco - Casale

Mezzocorona - FeralpisalòMontichiari - Virtus Entella

Pro Patria - RodengoPro Vercelli - Sambonifacese

Sacilese - TritiumSanremese - Valenzana

Savona - RenateRiposa: Rodengo Saiano

24° Giornata 27/03/2011Carpi-Bellaria

Crociati Noceto-L’AquilaGiacomense-Carrarese

Giulianova-FanoPrato-Gavorrano

San Marino-PoggibonsiSangiovannese-Chieti

Villacidrese-Celano

24° Giornata 27/03/2011Catanzaro-Avellino

Fondi-Neapolis MugnanoIsola Liri-Latina

Matera-CampobassoMelfi-Aversa NormannaPomezia-Vigor Lamezia

Trapani-BrindisiVibonese-Milazzo

27° Giornata 20/03/2011Barletta-TarantoBenevento-Pisa

Foggia-Atletico RomaFoligno-Cosenza

Juve Stabia-AndriaLanciano-SiracusaLucchese-CaveseNocerina-Ternana

Viareggio-Gela

MARCATORI

19 Gol: Paulinho (Sorrento, 6r)

14 Gol: Gomez (Gubbio, 4r)

12 Gol: Cipriani (Spal)

10 Gol: Ferrario (Monza, 2r)

9 Gol: Ferrari (Lumezzane, 1r)

MARCATORI

16 Gol: Ripa (Pro Patria)

11 Gol: Fabbro (Lecco, 2r)

Pietribiasi (Sambonifacese)

9 Gol: Tarallo (Savona, 4r)

MARCATORI

15 Gol: Gaeta (Carrarese, 3r)

12 Gol: Pietranera (Crociati N., 4r)

11 Gol: Falomi (Celano, 3r)

Cesca (Carpi)

MARCATORI

11 Gol: Grieco (Aversa N., 4r)

10 Gol: Guazzo (Melfi, 3r)

Perrone (Trapani, 1r)

Tortolano (Latina, 3r)

MARCATORI

15 Gol: Sau (Foggia)

Insigne (Foggia, 3r)

14 Gol: Ciofani (Atl.Roma, 5r)

13 Gol: Marotta (Lucchese)

11 Gol: Innocenti (Barletta, 1r)

Negro (Nocerina)

26° Giornata 13/03/2011Alessandria-Verona 2-1Bassano-Sudtirol 0-0Como-Lumezzane 3-0Monza-Salernitana 3-3Pergocrema-Paganese 0-0Ravenna-Pavia 2-0Reggiana-Gubbio 0-1Spal-Sorrento 0-0Spezia-Cremonese 1-2

26° Giornata 13/03/2011Lecco-Casale 0-0Mezzocorona-Feralpsialò 0-1Montichiari-Virtus Entella 4-1Pro Patria-Rodengo Saiano 0-2Pro Vercelli-Samobinifacese 1-1Sacilese-Tritium 2-2Sanremese-Valenzana 0-0Savona-Renate 0-0

Ha riposato: Canavese

23° Giornata 13/03/2011Bellaria-Giulianova 0-0Carrarese-Celano 2-1Chieti-Giacomense 1-1Fano-Prato 1-0Gavorrano-Villacidrese 3-1L’Aquila-San Marino 1-2Poggibonsi-Carpi 0-1Sangiovannese-Crociati N. 1-1

23° Giornata 13/03/2011Avellino-Melfi 2-1Aversa Normanna-Catanzaro 3-0Brindisi-Pomezia 1-1Campobasso-Vibonese 1-0Vigor Lamezia-Trapani 1-1Latina-Fondi 2-0Milazzo-Matera 2-1Neapolis Mugnano-Isola Liri 0-1

26° Giornata 13/03/2011Andria-Foggia 0-1Atletico Roma-Viareggio 2-1Cavese-Barletta sosCosenza-Nocerina 1-1Gela-Juve Stabia 0-0Pisa-Lucchese 2-0Siracusa-Foligno 2-1Taranto-Benevento 3-1Ternano-Lanciano 0-0

11NUMERO 10 - 17 marzo 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u 11

Page 12: Professione calcio numero 10 anno 3

Fabiola Rieti e Sara Sbaffi

L’inchiesta sulle terne arbitrali in Lega Pro non

si ferma. Questa settimana abbiamo chiesto

un giudizio sul comportamento delle giacchet-

te nere a quattro voci autorevoli della Seconda

Divisione. Senza dimenticare di tracciare con

loro le possibili soluzioni per migliorare l’inte-

ro settore arbitrale. Werner Seeber, direttore

generale del Lecco, crede che: «Spesso sono le

partite a determinare il comportamento, ma

il loro atteggiamento è positivo e si mettono

a disposizione». Li trova atleticamente prepa-

rati, ma le lacune maggiori sono riscontrabili

sul lavoro degli assistenti. I direttori di gara

nell’approccio in campo, secondo il dg lom-

bardo: «Sono disponibili, c’è collaborazione».

Per migliorare il loro operato, il dirigente dei

biancoazzurri dice: «Bisogna cercare di essere

ancora più collaborativi e capire che gli arbitri

possono anche sbagliare». L’utilizzo della tec-

nologia vede Werner Seeber favorevole: «Cer-

to, se viene utilizzato nelle serie maggiori vuol

dire che aiuta. Sarei favorevole all’inserimento,

ma bisognerebbe verificare i costi. Soprattutto

il microfono potrebbe essere un buon suppor-

to per mettere in comunicazione la terna». Il

presidente del Carpi, Marcello Rossi, ci tiene a

precisare alcuni punti: «Bisogna fare una pre-

messa relativa all’impostazione generale. Sono

state fatte scelte per ringiovanire la classe e dal

punto di vista tecnico e fisico si è avuto un ri-

scontro positivo. È chiaro che si può incorrere

in errori, ma non ho mai visto malafede». Sulla

collaborazione tra gli elementi della terna, arri-

vano le noti dolenti per il numero uno dei bian-

corossi: «Il problema nasce dal fatto che arbitro

e assistente si conoscono la domenica e quindi

possono nascere malintesi. Darei il suggeri-

mento ai collaboratori di segnalare anche falli

di gioco o situazioni dubbie, perché non tutti

lo fanno». Il massimo dirigente degli emiliani

ha trovato disponibilità da parte dei direttori di

gara, tuttavia: «Arbitro significa decidere, quin-

di dialogo permettendo. Poi è lui che fa le scel-

te. Il livello è buono, certo dovranno curare con

attenzione la condizione fisica e l’aspetto tecni-

co, ma devono essere anche assistiti da norme

valide». L’aiuto tecnologico vede Marcello Ros-

si scettico: «Si fa fatica già nelle serie superiori,

Arbitri donne promosse, assistenti bocciati

1212 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 10 - 17 marzo 2011

Spesso sono le

partite a deter-

minare il compor-

tamento, ma il loro

atteggiamento è

positivo e si metto-

no a disposizione.

Bisogna cercare di

essere ancora più

collaborativi e ca-

pire che gli arbitri

possono anche sba-

gliare. Soprattutto il

microfono potrebbe

essere un buon sup-

porto per mettere

in comunicazione la

terna.

Seeber dg del Lecco

Page 13: Professione calcio numero 10 anno 3

figuriamoci qui. Dobbiamo, però, cominciare a

prenderli in considerazione nel calcio italiano».

Il presidente del Celano, Ermanno Piccone, si

ritiene soddisfatto dell’operato della classe ar-

bitrale: «Il mio giudizio quest’anno è positivo.

Non ci sono stati grossi sbagli». L’unica carenza

che il numero uno biancazzurro riscontra ri-

guarda il loro comportamento in campo: «Solo

una nota negativa, manca il dialogo, reclamare

sembra impossibile». Dal punto di vista atletico

il presidente è soddisfatto: «Questa stagione è

molto migliore di quelle passate». Tra arbitri e

assistenti però Piccone non ha dubbi su chi sia

il peggiore: «Gli assistenti sono i più pericolosi,

decidono loro l’andamento della partita». Il nu-

mero uno della compagine aquilana intravede

una soluzione per migliorare il settore: «Noi

come società dovremmo fare qualche reclamo

in più quando gli arbitri sbagliano ripetutamen-

te e dovremmo fare in modo che vengano puni-

ti». Tuttavia le soluzioni di tipo tecnologico non

sono viste di buon occhio da Piccone: «Non cre-

do che quello della Lega Pro sia un campionato

dove possa essere utilizzata la moviola, il nostro

per esempio è più un girone da battaglia». Infi-

ne, abbiamo contattato il Presidente del Latina,

Michelangelo Condò, che a differenza del suo

collega abruzzese ha qualcosa in più da recrimi-

nare sulle terne arbitrali: «Io non voglio parlare

male perché mi rendo conto che è un lavoro

difficile, la maggior parte sono bravi però alcu-

ni non sono all’altezza del ruolo che ricoprono,

dovrebbero fare maggiore gavetta. Noi siamo

stati penalizzati parecchio, soprattutto nelle

ultime tre partite». Il numero uno nerazzurro

trova invece positiva la prestazione degli arbi-

tri al femminile: «Le donne sono le migliori, ne

abbiamo incontrate alcune molto preparate».

Sul atteggiamento durante i novanta minuti di

gioco si è sulla buona strada: «Ho notato che

rispetto al passato c’è più democrazia in campo

e maggiore collaborazione. Le società devono

sostenere la categoria ma anche gli arbitri do-

vrebbero essere meno impulsivi. Alcuni com-

portamenti sono dovuti alla scarsa esperienza,

quelli poco preparati non dovrebbero mandarli

da noi in Lega Pro a farsi le ossa, siamo comun-

que una categoria importante». Come per il

presidente Piccone anche per Condò il risen-

timento maggiore è verso i collaboratori: «Gli

assistenti non li vedo all’altezza. Ho visto spes-

so i guardalinee cercare l’assenso dell’arbitro o

un suo cenno, invece dovrebbero assumersi le

proprie responsabilità, c’è mancanza di corag-

gio». Sulla prestanza fisica è testimone diretto:

«Ho visto i loro allenamenti presso la sezione

arbitrale di Latina e posso garantire che sono

sostenuti». Anche il presidente della squadra

pontina non vede di buon occhio la moviola:

«Non sono d’accordo con questi marchingegni

tecnologici. Il calcio è uno sport bello e affasci-

nante anche per questo, l’errore umano ci può

stare. Noi avevamo sei punti sulla seconda in

classifica, ora ne sono rimasti tre a distanziarci

dalle inseguitrici e questo è tutto da imputare a

sviste arbitrali che ci hanno penalizzato parec-

chio, ma è così e accettiamo anche le disatten-

zioni che sicuramente non sono volute. L’aiuto

tecnologico secondo me può solo distrarre l’ar-

bitro che abbassa la guardia, di

certo non aiuta».

1313w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e uNUMERO 10 - 17 marzo 2011

Piccone, numero uno del Celano

(Foto Archvio)

Condò, presidente Latina (Foto Archivio)

Rossi, patron del Carpi (Foto Archvio)

Page 14: Professione calcio numero 10 anno 3

Fabiola Rieti e Sara Sbaffi

Il fascino del mondo del calcio è legato a molte di-

namiche, ma la più appassionante è la scelta dei

moduli di gioco. Da qui nasce l’idea di analizzare il

lavoro che gli allenatori fanno con le squadre della

Lega Pro chiedendo loro il modulo che utilizzano

e l’evoluzione dello stesso, compresi i movimenti

richiesti ad alcuni giocatori. Per ampliare il raggio

della nostra inchiesta, ai tecnici è stato domandato

anche se prevedono cambiamenti pretattici del

modulo in base all’avversario e se questi subiscono

variazioni durante la partita. Nel corso delle nostre

interviste, mister Gianluca Andrissi del Pavia ha

precisato che non è propriamente corretto parlare

semplicemente di “modulo”, ma di “sistema di gio-

co”. Effettivamente, il sistema di gioco definisce “la

posizione dei giocatori in campo in una situazione

statica”, mentre il modulo di gioco è “la realizzazi-

one dinamica del sistema con compiti e funzioni

che i giocatori devono compiere”. Lezioni di filosofia

calcistica a parte, l’inchiesta parte dalla Prima Divi-

sione girone A e non vede emergere un sistema di

gioco in particolare, anzi testimonia la fantasia de-

gli allenatori che si sbizzarriscono nell’utilizzo di più

moduli. Nessun tecnico utilizza il cambio modulo

pretattico, ma tutti impostano la partita con l’idea

di imporre il proprio gioco. Soltanto in corsa valu-

tano cambiamenti tattici o consigli ad alcuni gioca-

tori in particolare per cercare la via del gol ai danni

degli avversari. Purtroppo non siamo riusciti a par-

lare con mister Sarri dell’Alessandria per avere il suo

prezioso contributo. Dopo giorni, e decine di tenta-

tivi, il tecnico si è espressamente negato, anche sot-

to sollecitazione del proprio ufficio stampa. Mister

Sarri dovrebbe imparare che testate come la nostra

servono per dare lustro e visibilità all’intero movi-

mento e negarsi al telefono e non rispondere è indi-

ce di maleducazione verso chi sta facendo il proprio

lavoro, visto che è stato l’unico così “prezioso” da

non concedersi. Ci scusiamo con i nostri lettori ma

visto che l’Alessandria non è riuscita a far parlare il

proprio mister per noi i girgi non

meritano più nemmeno una riga.

14 NUMERO 10 - 17 marzo 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

Schemi e moduli di gioco: I segreti dei tecnici

Page 15: Professione calcio numero 10 anno 3

15NUMERO 10 - 17 marzo 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

RAVENNA COMO

GUBBIO SORRENTO

Page 16: Professione calcio numero 10 anno 3
Page 17: Professione calcio numero 10 anno 3

Giornata impegnativa per la serie D visto

il trionfo del segno “X” nella maggior

parte delle partite. La nostra Supertop, come

sempre, pesca i migliori undici e li propone

in una “fanta-formazione”. Tra i pali si schie-

ra Simone Nulli dell’Orvietana, che para un

rigore a Foglia della Fortis Juventus al 17’ e

in diverse circostanze chiude lo specchio del-

la porta agli attaccanti avversari, salvando il

vantaggio della sua squadra fino al fischio

finale. L’eroe della giornata è Antonello Fle-

na, difensore della Solbiatese: la sua squa-

dra, dopo aver effettuato i tre cambi, si vede

espellere il proprio portiere e in porta va il

giocatore classe ’89 per difendere un pareg-

gio conquistato con determinazione. Mat-

teo Bartoli segna un gol e ipoteca la vittoria

dello Zagarolo contro la Viribus Unitis. Ivan

Visciano si sacrifica con impegno costante

e con la sua conclusione dal limite illude la

Capriatese portandola in vantaggio, ma l’An-

gri reagisce e vince. La Viterbese inaugura il

cambio di allenatore con i 3 punti, è di Sal-

vatore Scoppetta la marcatura che consacra

la squadra laziale. Doppietta per Domenico

Zampaglione che porta la Valle Grecanica ad

un pareggio inatteso contro la Nissa: fonda-

mentale l’apporto del giocatore che è stato

in forte dubbio fino all’ultimo perché colpito

da influenza. Marco Didu del Chieri agguan-

ta il pareggio con la corazzata dell’Asti e si

guadagna di diritto il posto nella top. Stefa-

no Mandorino, centrocampista della Civita-

novese, esalta i tifosi con un gol da antolo-

gia, prende palla sulla trequarti e calcia da

posizione decentrata, ne viene fuori un tiro

lento a girare che si insacca in rete con gran-

de sorpresa del portiere. Raffaele Moriani

trascina il Forcoli con due gol, di cui uno è

quello che sancisce la vittoria della squadra

toscana. Alberto Rebecca, in forza alla Vir-

tus Vecomp Vr, con una doppia marcatura

diventa il bomber incontrastato della squa-

dra veronese. Con un poker l’Unione Venezia

archivia l’Opitergina: Gustavo Ferretti va a

segno due volte e la squadra di mister Cuni-

co raggiunge in vetta alla classifica il Treviso.

Il mister dell’Ebolitana, Andrea Pensabene

merita una menzione: i suoi ragazzi giocano

e combattono meritando il primo posto nel

girone. Soprattutto è da record il loro pun-

teggio, quando mancano ancora due mesi e

mezzo alla fine del campionato:

sono già a quota 71 punti.

17NUMERO 10 - 17 marzo 2011

Allenatore: Andrea Pensabene (Ebolitana)

Nulli(Orvietana)

Bartoli(Zagarolo)

Mandorino(Civitanovese)

Scoppetta(Viterbese)

Moriani(Forcoli)

Flena(Solbiatese)

Didu(Chieri)

Visciano(Capriatese)

Zampaglione(V. Grecanica)

Rebecca(V.Vecomp Vr)

Ferretti(U.Venezia)

Fabiola Rieti

w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

La Top 11 della Serie D

U no scontro tra ultime della classe quello avvenuto

nel Girone B tra Solbiatese e Trento. Al “Chinetti” i

neroazzurri sono in vantaggio nel primo tempo con due

reti. Ma nella seconda parte della gara succede di tut-

to: i trentini recuperano i due gol, viene espulso il por-

tiere Filippo Teseo per aver insultato l’arbitro e con i tre

cambi già effettuati, va in porta il difensore Antonello

Flena. Il giovane (1989) diventa subito un esperto por-

tiere nonché l’eroe della giornata, confezionando alcu-

ni provvidenziali interventi: «Nessuno voleva andare in

porta e mi sono sacrificato io. Anche se non avevo mai

messo i guantoni in vita mia. È stata una bella emozio-

ne, è finita in parità e sono soddisfatto». (Sara Sbaffi)

Flena, un futuro da numero 1?Mister Pensabene dell’Ebolitana (Foto Archivio)

Page 18: Professione calcio numero 10 anno 3

Davide Carfora è stato assoluto protagonista della vittoria del Pontedera nel big-match del girone D della Serie D in

casa della capolista Borgo a Buggiano. Il centrocampista ex Colligiana, Alto Adige e Latina tra le altre, ha firmato la rete del definitivo 2-0 che ha tagliato le gambe agli avversari, che ora distano solamente 4 punti. «Dopo questa splendida vit-toria – le prime dichiarazioni del mediano nato a Firenze l’un-dici giugno del 1977 – ci crediamo ancora di più nella rimon-ta. Ci credevamo anche prima, ma adesso chiaramente che siamo più vicini ci rendiamo conto che il sorpasso è possibi-le». La grande forza della formazione allenata da mister Masi è stata quella di crederci sempre, anche quando il Borgo a Buggiano, fino a un mese fa, era distante dieci punti: «Sì, sicu-ramente. Andavamo di partita in partita, per fare semplice-mente la nostra gara, senza pensare ad altro». Ora, tuttavia, la situazione potrebbe capovolgersi, con la capoclassifica che potrebbe risentire psicologicamente della rimonta subìta: «È

vero, sicuramente questo aspetto potrebbe contare molto. Un po’ secondo me, spero, l’hanno risentita la rimonta. Noi però non dobbiamo sbagliare mai». Carfora, dopo tanti anni di professionismo, ha deciso di scendere di categoria, ma per tornare subito in Lega Pro: «Qui il progetto è importante, e le aspettative sono buone. La società è seria e organizzata». Le prossime gare del Pontedera riservano avversarie non proprio “di rango”: «Le partite, e i punti in palio sono sempre importanti, per tutti. Ci saranno difficoltà con tutte. Non c’è un ammazza-campio-nato, sembrava di sì, ma l’abbiamo battu-ta due volte».

Il piccolo Saint Christophe sta stu-

pendo tutti nel girone A della serie

D. La squadra granata si trova alle

spalle della corazzata Cuneo e po-

trà giocarsi le possibilità di sorpasso

nello scontro diretto previsto per la

35a giornata. Nessuno lo aveva pre-

visto ad inizio stagione, nemmeno

l’allenatore dei valdostani Claudio

Fermanelli: «Sicuramente fino ad

adesso la stagione è positiva perché

siamo andati oltre le aspettative.

Adesso non dobbiamo commette-

re l’errore di accontentarci, perché

arrivati a questo punto abbiamo il

dovere di provare a conquistare la

prima posizione». Decisiva sarà la

sfida con il Cuneo che il Saint Chri-

stophe avrà il vantaggio di giocare in

casa: «Il nostro obiettivo - prosegue

Fermanelli - è quello di arrivare a

quella gara il più vicino possibile ai

nostri avversari. Se ciò verrà fatto, ci

giocheremo tutto in quella partita».

Nonostante, l’ottima stagione fin

qui disputata, qualche rammarico

resta: «Se avessimo avuto un cen-

travanti da 20 gol, come il Cuneo

con Fantini, probabilmente a que-

sto punto staremmo parlando di

un altro campionato. Purtroppo il

nostro budget è limitato rispetto ad

altre società ma comunque abbia-

mo fatto il massimo».

Per la salvezza bastano 4 punti nel-

le restanti 9 giornate. Non un’im-

presa impossibile ma dopo 3 sconfitte

consecutive tra le fila del Cantù San

Paolo il fattore mentale può giocare

brutti scherzi e ora il primo pensiero

è muovere la classifica, il prima pos-

sibile. E sarebbe un peccato visto l’ot-

timo andamento della stagione della

squadra guidata da uno dei giocatori

con più esperienza, Fabio Tomaino:

«È il momento peggiore della stagio-

ne. All’inizio del girone di ritorno ab-

biamo vinto delle partite in cui forse

non meritavamo i 3 punti, a Legnano

e contro l’Olginatese, e adesso stiamo

pagando delle buone prestazioni da

cui non riusciamo a ricavare alcun

punto. In più abbiamo avuto anche

una lunga lista di 9 diffidati che stiamo

smaltendo piano piano». Insomma,

per l’esperto centrocampista, classe

1976, c’è una stagione che deve con-

tinuare a regalare soddisfazioni: «Mai

avrei pensato di essere a 38 punti a 9

giornate dalla fine ma adesso ci servo-

no quei 3-4 punti che ci regalerebbero

la salvezza. Abbiamo una rosa giova-

ne con il numero giusto di elementi

d’esperienza. E proprio i nostri giovani

sono stati la nostra arma segreta. Gio-

catori come Locatelli e Cheremeh han-

no un futuro assicurato nel mondo del

professionismo».

Fermanelli: “Aosta, vietato mollare” Tomaino: “Cantù, mancano 4 punti”Giuliano Corridori Piero Barbaro

Pontedera, Carfora: “Crediamoci” Flavio Grisoli

18 NUMERO 10 - 17 marzo 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

Davide Carfora qui con la maglia dell’Alzano Cene sua ex squadra (Foto Archvio)

Page 19: Professione calcio numero 10 anno 3
Page 20: Professione calcio numero 10 anno 3

20 NUMERO 10 - 17 marzo 2011

Il pari con il San Paolo Padova per

1-1 ha lasciato tanto amaro in

bocca al mister del Treviso Diego

Zanin, che ora si ritrova a pari pun-

ti con l’Unione Venezia, vittorioso

al “Penzo” contro l’Opitergina con

un perentorio 4-1. Per come è ar-

rivato il pareggio, però, il tecnico

dei biancazzurri non si preoccupa:

«Ho visto molto bene i miei ragazzi.

Non devo dire loro assolutamente

niente. L’unico appunto che posso

sottolineare, è che avrebbero dovu-

to cercare con maggior insistenza

il gol della sicurezza». Infatti, il Tre-

viso era andato subito in vantag-

gio con Ferretti al sesto minuto, e

sfiorando a più riprese il raddoppio,

salvo poi farsi infilare da Pegoraro

a tempo scaduto, facendo perdere

due punti fondamentali nella rin-

corsa alla promozione al Treviso.

«Il Venezia avrà il morale alle stelle,

gli è girato tutto bene nelle ultime

settimane. Purtroppo a San Paolo

abbiamo fatto una bella partita.

Alla vigilia non avrei disdegnato un

pari, però resta il rammarico di aver

avuto per tutti i novanta minuti la

gara in pugno». Tra due settimane

ci sarà lo scontro diretto a Vene-

zia, però nel mezzo c’è la partita al

“Tenni” contro il Torviscosa, fanali-

no di coda della classifica che non

vince in trasferta, e in assoluto, dal

5 dicembre scorso (vittoria per 4-3

contro il Montecchio Maggiore):

«Queste sono le gare più difficili,

che riservano le insidie maggiori.

Si rischia di sbagliare l’approccio

psicologico alla gara e andare in

difficoltà». Il big-match del 27 mar-

zo sarà lo snodo cruciale oppure ci

sarà da attendere comunque l’ulti-

ma partita? «Dopo ci sono altre 5

partite - conclude Zanin - che vanno

giocate e vinte. Sicuramente contro

il Venezia sarà importante, soprat-

tutto se una delle due dovesse pre-

valere. Visto il ruolino di marcia di

entrambe poi recuperare tre punti

sarebbe difficile, però nel calcio non

si può mai dare nulla per scontato».

Il girone C dell’Interregionale sta vi-

vendo, come era nelle previsione

della vigilia, la lotta serratissima fra

Treviso e Unione Venezia. Ad inizio

del girone di ritorno, i biancazzurri

avevano racimolato un vantaggio

esiguo di due, a volte tre punti. Di-

stacco annullato domenica scorsa,

grazie al pari dei trevigiani a San

Paolo e la vittoria della formazione

di mister Enrico Cunico con l’Opiter-

gina per 4-1 grazie alla doppietta di

Ferretti, il gol del solito Zubin e il si-

gillo di Malagò. «Diciamo che abbia-

mo dovuto inanellare sette vittorie

consecutive per rimontare due pun-

ti al Treviso - scherza il tecnico dei

lagunari - e adesso che li abbiamo

recuperati siamo carichi e fiduciosi

per il futuro. Il gruppo è motivato e

compatto e abbiamo avuto partite

sofferte vinte solo negli ultimi minu-

ti». Mani avanti, quindi, per il trainer

degli arancioneroverdi, che prima di

soffermarsi al big match del 27 con-

tro il Treviso ha nella mente la gara

con il Belluno: «Sono in serie positiva

da tre partite, tutte vinte con Sanvite-

se, Montecchio Maggiore e Rovigo. È

una squadra in salute che ha trovato

la continuità di risultati e la quadra-

tura tattica giusta per recuperare

punti in chiave salvezza, soprattutto

dopo il cambio del mister (a dicem-

bre mister Toni Tormen rassegnò le

dimissioni, e la panchina fu affidata

a Roberto Raschi). Sarà una gara

molto difficile, anche se chi guarda

semplicemente la classifica può non

pensarlo, visti i tanti punti di differen-

za». Il Belluno, infatti, è sest’ultimo a

28 punti e in trasferta ha fatto molti

più punti che in casa (18 contro 10).

Questo dato, magari, potrà far stare

più tranquillo Cunico, visto che la sfi-

da si giocherà al “Penzo”. Un veloce

sguardo alla gara col Treviso: sarà

decisiva? «Guardando il calendario,

ci saranno gare difficili anche dopo,

con formazioni che si giocano la sal-

vezza e i play-off. Anche vincendo

quella partita, ce la dovremo sudare

fino in fondo».

Zanin, mister dei biancoblu: “Al Venezia è girato tutto

bene, noi sfortunati”

Cunico, tecnico dei lagunari: “Per ragggiungere il Treviso

sudate 7 camicie” Servizi di Flavio Grisoli

w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

Zanin (Foto Archvio) Cunico (Foto Archvio)

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Il presidente del Flaminia Ciappici (Foto Archvio)

22 NUMERO 10 - 17 marzo 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

Non perde le speranze il presidente del Flaminia

Civitacastellana Roberto Ciappici. La squadra

rossoblu sta conducendo un campionato altalenan-

te, con risultati positivi e sconfitte inaspettate con-

tro avversari alla propria portata: «Noi siamo partiti

puntando ai play-off, poi purtroppo strada facendo

sono capitate delle cose non previste, come il cam-

bio di allenatore (Roberto Rossi al posto del dimis-

sionario Fortunato Torrisi)». Ma l’obiettivo posto a

inizio stagione rimane ancora lo stesso, nonostante

davanti ci siano parecchie squadre: «I nostri propo-

siti non sono cambiati, vogliamo arrivare al quinto

posto. Mancano sette gare, di cui quattro in casa,

se puntiamo ad ottenere il risultato pieno possiamo

ancora farcela». La compagine viterbese milita nel

Girone E dell’Interregionale, riservata di solito alle

squadre toscane ed umbre, da pochi anni aperto

anche alle formazioni dell’alto Lazio per completare

il gruppo : «È un girone difficile, la classifica è corta.

Si possono incontrare belle squadre come Arezzo e

Perugia che hanno giocato in Lega Pro e nella serie

cadetta. Anche gli stadi sono belli e giocarci fa sem-

pre un certo effetto. Noi alla fine ci stiamo battendo

bene e non mi posso lamentare dei miei ragazzi».

Domenica scorsa allo stadio “Comunale Buitoni” di

Sansepolcro il Flaminia ha sciupato l’occasione di

tornare in zona play-off, in vantaggio nel primo tem-

po con il terzino Gentili, è stata recuperata al set-

tantasettesimo: «Vincevamo uno a zero poi loro a

venti minuti dalla fine loro hanno trovato il gol della

domenica. Il calcio è così. Ma considerando che era

una trasferta difficile il pareggio va bene». Il pros-

simo incontro vedrà il Flaminia impegnato in casa

al “Turiddu Madami” contro lo Scandicci, che nella

gara d’andata aveva segnato un amaro esordio per

mister Rossi, con una sconfitta per due reti a zero,

ma Ciappici si dimostra ancora positi-

vo e crede nella rimonta.

Flaminia, Ciappici vuole i play-offSara Sbaffi

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24 NUMERO 10 - 17 marzo 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

Andrea Brighi è il quarto fratello di una

vera e propria “nidiata” di calciatori: il

primogenito di Fiorella e Sergio Brighi, Ales-

sandro, milita nelle categorie dilettantistiche;

Matteo lo conosciamo tutti (Rimini, Juventus,

Bologna, Roma), Marco e Andrea, appunto,

giocano nel Rimini. Il più piccolo, nato proprio

nel capoluogo costiero il 29 luglio del 1992 è

difensore, e domenica ha preso parte al pa-

reggio dei biancorossi contro la Renato Curi

Angolana per 1-1. Un pari che lascia tanti rim-

pianti perché anche Teramo e Santarcangelo

hanno impattato le rispettive gare: «Purtrop-

po non siamo riusciti a realizzare il secondo

gol, e alla fine abbiamo subìto il pareggio.

Peccato, siamo stati sfortunati, ma nella sfor-

tuna le nostre avversarie non sono scappa-

te». Se dal Teramo ci si poteva attendere un

campionato di vertice, il Santarcangelo è una

sorpresa: «Bé, non proprio – replica Andrea

Brighi, ottima prestanza fisica, è alto 184 cm

per 75 kg di peso – perché anche l’anno scorso

hanno fatto molto bene quindi quest’anno si

stanno confermando». Come anticipato, An-

drea è il quartogenito di una famiglia votata

al calcio: lo sente come un peso, essendo l’ul-

timo, oppure uno stimolo a raggiungere alti

livelli? «No, non lo sento come un peso, anzi.

Però faccio la mia strada. Fare quello che è ri-

uscito a fare Matteo sarebbe fantastico, però

vediamo». Come detto, a disposizione di mi-

ster Luca D’Angelo c’è anche il fratello Marco,

classe 1983. Da chi riceve più consigli, da lui

oppure anche Matteo, nonostante la lonta-

nanza, cerca di far sentire il proprio apporto?

«Mi consiglia più Marco, se non altro perché

giochiamo e ci alleniamo sempre insieme.

Senza farmi troppe pressioni però. Nella giu-

sta maniera, cerca comunque di farmi vivere

il campo a modo mio». Il Rimini avrà la gara

col Bojano da recuperare (si giocherà giovedì

17, col nostro giornale già andato in stampa),

poi 8 gare alla fine: «Sarà una lotta fino alla

fine – conclude Andrea Brighi - siamo tutti e

tre vicinissimi e ce la giochere-

mo fino in fondo».

La dinastia dei Brighi continua a RiminiFlavio Grisoli

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2626

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27NUMERO 10 - 17 marzo 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u 27

Collarino morbidissimo imbottito per garantire una fantastica comodità ed una calzata comodissima. La soletta interna bordata, è staccabile con un’imbottitura aggiuntiva che riduce la pressione dei tacchetti e garantisce la massima comodità. Uno stabilizzatore esterno del tallone garantisce la massima stabilità e protezione riducendo la sollecitazione sul tallone di Achille. Pelle di canguro per durata, leggerezza e morbidezza, proprio come se si indossasse un paio di guanti. Tacchetti ibridi TRAXION per un migliore controllo di palla anche su terreni duri

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28 NUMERO 9 - 10 marzo 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

Prima di parlare di “Giustizia Sportiva”, bisogna

capire cosa è la giustizia. Studiosi e filosofi, sin

da tempi antichissimi, si sono posti la domanda sen-

za trovarvi una chiara risposta. In linea di massima

la giustizia viene spesso ed erroneamente confusa

con la legge. Non è così, la giustizia serve a rende-

re l’uomo libero, verso se stesso e verso gli altri. Si

potrebbe dire che la giustizia è il valore che permet-

te ad una società di trovare equità nel trattamento

delle persone rispettando ed, eventualmente, pu-

nendo le libertà di ognuno a seconda dei casi. Sotto

la dizione di “Giustizia Sportiva” si racchiudono in-

vece, tutti gli istituti, non previsti nelle leggi statali,

ma negli statuti e nei regolamenti federali, utilizzati

per dirimere le controversie che insorgono tra atle-

ti, associazioni e Federazioni. I regolamenti federali

consentono, alla Giustizia Sportiva, di dirimere tali

controversie con quattro tipi di procedimenti: 1.

procedimento tecnico, il quale si riferisce alle con-

troversie concernenti l’organizzazione delle gare

e la regolarità delle stesse; 2. procedimento disci-

plinare, esperito per reprimere i comportamenti

degli associati contrari ai principi dello svolgimento

dell’attività sportiva; 3. procedimento economico, il

quali si riferisce a questioni relative ai diritti di natura

patrimoniale, non previsto da tutti gli statuti federa-

li in quanto si esperisce solo in alcuni casi e dinanzi

ad organi precostituiti che sono di norma gli stessi

competenti per le controversie di natura disciplina-

re; 4. procedimento amministrativo, che viene se-

guito al fine di adottare provvedimenti delle Fede-

razioni sportive e del CONI nell’esercizio dei poteri di

organizzazione ad esse demandati. Il termine “pro-

cedimento“ qui utilizzato, è usato in senso atecnico,

ossia non conforme alla nozione di procedimento

tipica del diritto amministrativo, del quale il diritto

sportivo ne è un ramo. Fondamentale all’interno

della Giustizia Sportiva è il “vincolo di giustizia” che

costituisce sostanzialmente una vera e propria bar-

riera tra l’Ordinamento Sportivo e quello statale,

salvo alcune controversie che non possono essere

sottratte alla cognizione della giurisdizione statale.

Tale vincolo comporta due obblighi: 1. chi entra a far

parte volontariamente dell’organizzazione sportiva

deve conseguentemente accettare i provvedimenti

adottati dagli organi delle federazione; 2. i tessera-

ti e gli affiliati dalle organizzazioni sportive devono

adire, per le controversie insorte tra affiliati e tes-

serati, solo ed esclusivamente gli organi federali;

questi due obblighi comportano una preclusione a

ricorrere ad autorità diverse da quelle sportive pena

l’irrogazione di sanzioni. Il “vincolo di giustizia” può

variare di Federazione in Federazione, in quanto per

alcune è semplicemente limitato alle controversie di

carattere tecnico e disciplinare. Lo scopo che ogni

federazione vuole perseguire mediante tale vincolo

è quello di garantire una rapida ed efficace risolu-

zione delle controversie sportive escludendole lun-

gaggini dell’intervento statale. La funzione del vin-

colo è, in linea teorica, quella di marcare una linea

tra i due ordinamenti (sportivo/statale), ma nella

pratica si assiste ad una sempre più frequente in-

tromissione del Giudice statale nelle controversie di

natura sportiva, che comportano a volte, da parte di

quest’ultimo, la rimozione del provvedimento adot-

tato dagli organi di Giustizia Sportiva, salvo il caso in

cui gli statuti Federali e le clausole compromissorie,

prevedano espressamente la competenza di un

Collegio Arbitrale alla risoluzione delle controversie.

Queste sono, sinteticamente, le caratteristiche del

cosiddetto “vincolo di giustizia” che ha presentato e

presenta tutt’oggi, profili dubbi sul piano della legit-

timità costituzionale in quanto la Suprema Corte di

Cassazione ha, in più occasioni, affermato l’illegitti-

mità del vincolo di giustizia inteso in senso assoluto

riconoscendo, sempre e comunque, il diritto di adire

la giurisdizione dello stato. In definitiva il vincolo non

comporta preclusioni, per gli affiliati e i tesserati alle

Federazioni Sportive, di adire il giudice statale per

lesione di un diritto soggettivo indisponibile o di un

interesse legittimo, in quanto la rinuncia incondizio-

nata alla tutela giurisdizionale dello Stato per la loro

salvaguardia è da considerarsi illegittima. Fonda-

mentale, al riguardo, è stata l’introduzione della leg-

ge 280 del 2003 sui rapporti tra ordinamento spor-

tivo e ordinamento statale che verrà

approfondita nel prossimo numero.

Dal campo al ForoGuido Del Re

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29NUMERO 9 - 10 marzo 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

La settimana scorsa avevamo parlato della

quantità del gioco e dell’orario in cui si pos-

sono trovare giocatori di scarso livello. Nel Poker

Texas Hold’em la gestione del tempo è importan-

te per diversi motivi. Orario nella settimana: in

base alla mia esperienza le sessioni di gioco du-

rante il fine settimana sono più proficue rispetto

ai giorni lavorativi. Innanzitutto si gioca contro

un maggior numero di avversari deboli e inoltre

il tasso alcolico dei giocatori è più alto durante

certi periodi del giorno. Orari fissi: gli orari fissi

sarebbero ottimali, giocare sempre alle stesse

ore. Si dovrebbe essere in grado di smettere an-

che se si sta perdendo. Spesso perdete anche per

altri motivi oltre alla sfortuna. Forse gli avversari

sono particolarmente forti oppure non siete in

buona forma e non fate il vostro miglior gioco.

Se invece sta andando benissimo e siete seduti

ad un tavolo con molti giocatori scarsi potreb-

be essere vantaggioso prolungare la sessione

di gioco. Tuttavia, questo vale soltanto se non

avete da fare altre cose più importanti. Pause:

pochissimi giocatori riescono a giocare 8 ore di

fila e mostrare costantemente delle ottime pre-

stazioni. Dovreste sviluppare una sensazione che

vi avverte quando avete bisogno di una pausa.

Soprattutto quando il gioco sta andando male

servirebbe una pausa. Teoria e pratica: molti si

divertono di più a giocare che a studiare. Ma non

dimenticate che nel lungo periodo guadagnate

più soldi se vi impegnate a leggere i libri sul po-

ker. Credo che un’ora di lettura e tre ore di gioco

sia la miscela giusta. Tuttavia, la maggior parte

di voi non ci riuscirà. Provate almeno ad avere un

rapporto di 1:5, vale a dire un’ora di lettura di un

libro e 5 ore di gioco. Obiettivi fissi: probabilmen-

te gli obiettivi hanno senso soltanto per l’aspetto

teorico. Dovreste pianificare in base alle vostre

possibilità tutto quello che avete letto finora. Per

quanto concerne la parte pratica non dovreste

mettervi sotto pressione. Per un buon giocatore

di poker la pazienza è una virtù.

La gestione del tempo nel poker

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In questo campionato più che mai equilibrato,

spicca in positivo il rendimento dei biancorossi del

San Giovanni. Da autentica formazione “materas-

so” del campionato titano, quest’anno la formazio-

ne guidata da Massimiliano Venturi si sta ritaglian-

do uno spazio sempre più importante a suon di

prestazioni convincenti e, soprattutto, di punti. L’in-

terrogativo che rimane in questi casi, vista la tradi-

zione, è se l’éxpolit della formazione della frazione

più piccola della Repubblica sia da attribuire ad un

fatto casuale, oppure se si tratti del frutto del lavo-

ro degli anni precedenti: «Io ho preso la squadra lo

scorso anno – esordisce mister Massimiliano Ven-

turi – e le difficoltà erano tante, perché il budget a

disposizione era veramente esiguo. Adesso, anche

grazie alle devoluzioni da parte della Federazione

stiamo facendo un ottimo lavoro. La società è mol-

to presente, e soprattutto molto paziente nel valu-

tare il mio lavoro, perché adesso stiamo portando

avanti un vero miracolo». Sull’incertezza che regna

come mai in questa stagione nei due gironi di sta-

gione regolare, il tecnico del San Giovanni (che nel-

la sua bacheca è una delle poche formazioni a non

avere neanche un trofeo) commenta: «Il nostro

girone in particolare, il B, è equilibratissimo. Ci sono

tante squadre nello spazio ridotto di pochi punti –

infatti il San Giovanni ha raccolto finora 22 punti e

il Murata, che è secondo in classifica, di punti ne ha

27 – però formazioni come il Tre Penne e il Murata

sono decisamente superiori a noi, sia per organico

a disposizione che per capacità economica. Sono

società, a parte il Tre Fiori che è un gradino sopra,

che hanno budget annuali paragonabili a quelli del-

le società di Eccellenza. Per noi rimanere in quella

posizione di classifica sarà davvero dura. Anche la

Virtus è tornata in corsa adesso, dopo un periodo di

appanna-

mento».

Capitolo

Naziona-

le: cosa

manca a

San Ma-

rino per

arrivare

a l m e -

no ai livelli

delle altre

piccole Re-

pubbliche

e u r o p e e

(Andorra,

L iechten -

stein, Lus-

semburgo)?

«La diffe-

renza è che questi Paesi naturalizzano un sacco di

gente. Qui no, ed ecco fatto. Almeno ai residenti si

potrebbe aprire il discorso delle naturalizzazioni.

Andare avanti così è dura. Non è certo colpa del

CT Giampaolo Mazza, è chiaro, perché per fare il

Gran Premio servono i cavalli giusti». Per conclude-

re, una piccola provocazione: il San Giovanni potrà

essere la “mina vagante” dei play-off? «Già arrivar-

ci sarebbe dura, perché veniamo da anni dove a

malapena si vinceva una gara all’anno. Credo che

negli ultimi 10 anni, il San Giovanni abbia vinto 15

partite (escludendo la stagione attuale, nella quale

le vittorie sono già 7). Io sono 15 anni che alleno, e

di miracoli non ne ho mai visti. Comunque, se do-

vessimo arrivare ai play-off, nella partita secca ce

la possiamo giocare con tutti. Per adesso, siamo

orgogliosi del risultato ottenuto

finora».

Mister Venturi (Foto Archvio)

Venturi: “San Giovanni nessun miracolo, solo molto lavoro”Flavio Grisoli Campionato Sammarinese

CAMPIONATO SAMMARINESE

CLASSIFICA GRUPPO APennarossa 32La Fiorita 32Cosmos 30Juvenes/Dogana 25Faetano 18Fiorentino 12Cailungo 4

MARCATORIGRUPPO A10 Gol: Marco Fantini (Juvenes/Dogana)9 Gol: Simon Parma (La Fiorita)8 Gol: Valentin Grigore (Fiorentino)7 Gol: Mario Fucili (Cosmos) Paolo Montagna (Cosmos)6 Gol: Enrico Foscoli (Pennarossa) Nicola Ciacci (Pennarossa) Gianluca Calla (Cailungo)

GRUPPO B10 Gol: Alessandro Giunta (Tre Fiori) Roberto Gatti (Murata)8 Gol: Adolfo Hirsch (Virtus) Daniele Pignieri (Tre Penne)7 Gol: Manuel Dominici (Folgore/Falciano) Federico Amici (Tre Fiori) Elton Shabani (Virtus)

17° Giornata 12-13/03/2011Fiorentino-Cosmos 1-2Murata-Virtus 2-3Cailungo-Juvenes/Dogana 1-3La Fiorita-Pennarossa 2-1Domagnano-Libertas 1-3San Giovanni-Folgore/Falciano 2-0Tre Fiori-Tre Penne 1-1

CLASSIFICA GRUPPO BTre Fiori 34Murata 27Tre Penne 24Libertas 24Virtus 23San Giovanni 22Folgore/Falciano 12Domagnano 7

18° Giornata 19-20/03/2011Libertas-Folgore/Falciano

Tre Fiori-San GiovanniCosmos-Cailungo

Pennarossa-FiorentinoFaetano-La FioritaVirtus-DomagnanoTre Penne-Murata

31NUMERO 10 - 17 marzo 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u

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