PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO II N.43

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Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 00143 Roma 1 EURo IL SETTIMAnALE dI A, B, LEGA PRo, d, CALCIo FEMMInILE E CALCIo A 5 Anno 2 - n° 43 25 noVEMBRE 2010 L L a a t t t t e e s s a a è è f f i i n n i i t t a a : : P P r r o o f f e e s s s s i i o o n n e e C C a a l l c c i i o o T T v v o o g g n n i i g g i i o o r r n n o o d d a a l l l l e e 1 1 9 9 . . 3 3 0 0 a a l l l l e e 2 2 1 1 . . 3 3 0 0 e e l l a a d d o o m m e e n n i i c c a a d d a a l l l l e e 1 1 4 4 a a l l l l e e 1 1 8 8 s s u u B B L L U U S S K K Y Y 9 9 2 2 6 6 ISSN 1593-6309 9 7 7 1 5 9 3 6 3 0 0 5 9 8 0 0 4 3

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Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 00143 Roma

1 EURoIL SETTIMAnALE dI A, B, LEGA PRo, d, CALCIo FEMMInILE E CALCIo A 5 Anno 2 - n° 43 25 noVEMBRE 2010

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L’EDITORIALE

pratica spiegandoche non erano sue lefirme sui documenti.Autocertificazioniutili se i cartellini deicalciatori fosserostati mandati almacero, cosa cheavviene ogni cinqueanni. Se fosse real-mente così, chi haprodotto quei docu-menti? Perché lacommissione prepo-sta invece di fareaccertamenti pro-metteva alle societàd i le t ta nt i s t i cheentrate anche senon erano certi deidocumenti? Perchécome ci ha dettoVelnai: “Ci avevanoassicurato che eratutto in ordine e oraci ritroviamo a doverpagare anche unlegale per non finirenoi nei guai. Guai cheabbiamo anche per lamancanza di entrateche ci spettano didiritto”. Tutto que-sto e altro ancora ècolpa di unaFedercalcio che nonsa assumersi nessu-na responsabilità.

Premiopoli, altra tegola sulla FIGCdi Massimiliano Giacomini

OMA - LaS e c o n d aDivisione della

Lega Pro non ha piùappeal. Il crollo deglispettatori (poteteleggere l’analisi diGrisoli da pagina 12)non conosce soste ei continui ripescaggifanno sì che i tifosismettano di seguireun calcio che si ètrasformato ormaiin farsa. Da anniMario Macalli gridaalla riforma, da annici si augura che nonci siano più ripescag-gi, da anni però noncambia nulla. In unmarasma senza fine,mentre andiamo instampa, si è riunitoil Consiglio Federaledella FIGC.Numerosi gli ordinidel giorno: approva-zione verbale riu-nione del 23 set-tembre 2010; comu-nicazioni del presi-dente; variazione albudget 2010; accordicollettivi AIC/L e g h eProfessionistiche –stato di avanzamen-to; disegno di Leggesugli stadi e D.Lgs 9gennaio 2008 n. 9 –stato di avanzamen-to e iniziativeF.I.G.C. relative allaripartizione dei pro-venti destinati allamutualità; nominedi competenza;modifiche regola-mentari; organizza-zione EuropeiUnder 19 femminili;a p p r o v a z i o n eManuale LicenzeUEFA versione 2.3;ratifica deliberad’urgenza di cui alC.U. n. 88/A del 4ottobre 2010; rego-

lamento Club Italiae provvedimenticonseguenti; statoavanzamento lavoriC o m m i s s i o n eA d e g u a m e n t oStatuto Federale –relazione del vice-presidente CarloTavecchio; statoavanzamento lavoriC o m m i s s i o n eRiforma Campionati– relazione del vicepresidente MarioMacalli; attività delClub Italia – relazio-ne del vice presiden-te DemetrioAlbertini; progettoNazionali Giovanili –relazione del coordi-natore tecnicoArrigo Sacchi; varieed eventuali.Nessuna tracciadella radiazione diLuciano Moggi.Sorge il dubbio chedalla presidenza nonsi voglia arrivare infondo a questa que-stione perché, se èvero che la squalificadel buon Moggiscade a luglio (e cisarebbe ancoratempo per trasfor-marla in radiazione),non si capisce per-ché procrastinare ladecisione definitiva.Stai a vedere che sivuol lasciare tuttocom’è! All’ordine delgiorno sembrerebbeesserci invece lanomina delleCommissioni tecni-che, celato dietro unevanescente “nomi-ne di competenza”.Che vuol dire tuttoo niente. Proprio iltema di Calciopoli oMoggiopoli, ci portadritti al nuovo casochiamato dai mediaP r e m i o p o l i .L’indagine portataavanti dal procura-

tore capo StefanoPalazzi, che ha eso-nerato dal caso i dueinvestigatori chestavano lavorandocida parecchio tempo,porterebbe alla lucela questione deipremi di valorizza-zione per i calciatoriche hanno giocato insocietà dilettantisti-che, che poi abbianoraggiunto il calcioprofessionistico.Alcune società,prima su tutte ilCatania, hanno giàpagato gli indennizzie ora chiedono disapere se hannoregalato quei soldi(si parla di circa 500mila Euro). Il caso diFederico Marchettidel Cagliari ha colpi-to la società venetadel Radio BirikinaLuparense del presi-dente Velnai cheaveva acquistato iltitolo del Bessica,dove Marchettiaveva giocato pertre anni, e dopo unanno con laBirikina era statovenduto in LegaPro (Pro Vercelli).Seguendo questoiter la Birikinaaveva parlato colpresidente dellaCommissione pre-posta AmerigoPichi, dimessosi il14 di agosto, cheaveva assicurato alpresidente deiveneti il premio divalorizzazione. Ilpremio invece nonè mai arrivato per-ché, ci ha dettoVelnai, Marchettiaveva prodottotutte le documen-tazioni utili, masuccessivamente lostesso calciatoreaveva bloccato la

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Numero 43 25 novembre 2010

2 Editoriale

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Reg. del Tribunale di Roma n° 1/2009

DIRETTORE RESpONSABILE

Massimiliano [email protected]

AMMINISTRAZIONE:

Via F.T. Marinetti 221

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OMA - La lettera aperta delConsigliere Federale Ulivieri,scaturita a seguito delle

nostre rivelazioni ed alla interroga-zione presentata alla Camera deiDeputati dall’onorevoleFrancesco Pionati, ci poneimmediatamente alcuniinterrogativi ai quali ciattendiamo delle risposte,che come al solito non arri-veranno mai! Se è vero –come dice il presidente degliallenatori italiani – che in data19 aprile 2007 il ConsiglioFederale aveva provveduto amodificare l’articolo 10 delleNOIF, elimimando il concettodi “funzioni non retribuite”,perché questo avviene solo perpochi intimi? Se è giusto corrispon-dere del denaro per una prestazio-ne professionale perché agli avvo-cati che fanno parte della ProcuraFederale e dell’Ufficio Indagini nonviene corrisposto ilcompenso per la

loro attività di magistratura sporti-va, inquirente e requirente, maricevono la sola diaria di Euro 32 algiorno? Perché chi esercita le fun-zioni di presidente di un Comitato

Provinciale, contutto il lavoro ed i

grattacapi che deve sorbirsi,riceve anch’esso la sola diaria, e nontutti i giorni in cui è presente inComitato, ma la limita a 2 o 3 gior-ni alla settimana per non superare ilproprio budget? Quindi questo valesolo per i pochi intimi che votano inConsiglio Federale! Come fanno ilSignor Ulivieri e il Signor Nicchi acontemplare leloro diverse fun-zioni di controllo-ri (qualiC o n s i g l i e r iFederali) e di con-trollati (qualirispettivamente:quello diDirettore dellaS c u o l aAllenatori, diPresidente del

sindacato degli alle-

di Robin Hood natori italiani - uno e trino - e di co-designatore della massima divisio-ne nazionale)? Non vi erano altrepersone in Federcalcio che poteva-no ricoprire degnamente questiruoli? Il 2 agosto ultimo scorso,dopo il disastro della Nazionale ita-liana ai Mondiali in Sudafrica, ilSignor Ulivieri riceveva casualmen-te dal Consiglio Federale, su propo-sta del Presidente Abete, l’incaricodi Direttore della Scuola Allenatori.Quale strana coincidenza!!!Nell’antica Roma ed in particolaredurante il periodo della Repubbilcaera consuetudine affidare, quandosi era in difficoltà nell’amministrarela res publica, ai possibili e presuntiavversari incarichi e prebende perammorbidire l’opposizione e, sepossibile, trasformarli in sostenito-ri. È forse questo ciò che è avvenu-to in Federcalcio? Se così fosse, lagestione dell’attuale presidentesarebbe altamente immorale, per-ché non si può pagare tutti (el’elenco è molto lungo) pur di rima-nere incollati alla poltrona. Ma chi siera dichiarato “non legato a logiche

di poltrona”, “difensore delrigore e della

m o r a l i t à ” ,che fine haf a t t o ?A . A . A …Pres identeAbete…cer-casi…difen-sore delrigore ed e l l amoralità,se ci seibatti uncolpo!!!

Robin Hood: In FIGC si fa come nell’antica Roma“Se è vero che il Consiglio Federale, in data 19 aprile 2007

aveva modificato l’articolo 10 delle NOIF, eliminando il concetto di funzioni non retribuite, perché questo avviene

solo per pochi intimi? Come fanno il signor Ulivieri e il signor Nicchi a contemplare le loro diverse funzioni...

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Numero 43 25 novembre 2010

4 Voci dal Palazzo

...il signor Ulivieri riceveva

casualmente dal Consiglio

Federale l’incarico di

Direttore della Scuola

Allenatori. Che strana

coincidenza! Nell’antica

Roma, durante il periodo

della Repubblica era con-

suetudine affidare...

...quando si era in difficoltà,

incarichi e prebende agli

avversari, in modo da

ammorbidirne l’azione.

Accade questo in

Federcalcio? Dov’è il

Paladino della moralità?”

...di controllori e di con-

trollati? Non vi erano altre

persone in Federcalcio che

potevano ricoprire degna-

mente questi ruoli? Il 2

agosto scorso, dopo il

disastro sudafricano...

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Numero 43 25 novembre 2010

6 Rubrica

OMA - Il campionato di calcio è comeil Giro d'Italia: i valori si stanno delinean-do ed i migliori, sgranati in file molto

vicine, stanno affrontando le salite che contano:obiettivo tagliare per primi il traguardo o involata o in bella solitudine. E credo che questagiornata di campionato abbia mostrato il suovero volto con alti e bassi sinceramente nonpronosticabili. Prendiamo l'Inter: va avanti a ten-toni, un'accozzaglia ormai di uomini spremutisino al midollo dal Number One (d'altra partela storia stessa di Mou ci insegna che, comeAttila, dove è passato lui ha lasciato solo mace-rie, vedi Porto e Chelsea) ed è di questo chedoveva preoccuparsi Moratti. Il petroliere haspeso un sacco di soldi per accontentare l'alle-natore (ricordiamoci la cocciutaggine diMourinho nel voler Quaresma a tutti i costi). ABeneitez sono stati negati due acquisti nononerosisssimi ed è stato venduto il talentoBalotelli (inviso ai senatori che comandano

nello spogliatoio) e ora , ci par di capire, hannoscaricato il pacioso e troppo remissivo Rafa. Cisi deve assumere tutte le colpe e verrà caccia-to a breve. Al contrario si sta comportandoDelneri che ha ricompattato quelli che erano icocci della gestione Ferrara/Zaccheroni e hamesso in campo una compagine tosta, dove sisoffre, si lotta e si gioisce in 11. Quella bianco-nera sarà la mina vagante che mette paura aquelle compagini che sulla carta sembravanopiù attrezzate per la vittoria finale. Nell'alta clas-sifica anche Napoli e Lazio, due outsider cheperò hanno le stesse chances, specie la Laziolibera da impegni europei. Si stanno ben com-portando alcune matricole: sorprende il Chievoammazza-Inter; è drammatica la situazione diBari (per motivi tecnici) e di Bologna (per moti-vi societari). Da qualche anno la società felsineavive drammatici ribaltoni societari, e passando da italiani ad americani, da albanesi fino allo sco-nosciuto Porcedda apparso dal nulla e presen-tatosi come il profeta della rinascita, ora comeora il Bologna appare tra i candidati alla retro-

cessione nonostante le patetiche parole del-l'esterrefatto Malesani. La Sampdoria ha dimo-strato che può fare a meno di Cassano, e l'in-transigenza di Garrone non promette nulla dibuono per il genio sregolato di Bari vecchia.Infine una parola per la Nazionale sperimentaledi Prandelli: brutta figura con la modestaRomania, i nuovi non hanno convinto, gli oriun-di o nuovi italiani che dir si voglia, ancora meno.Alla fine per rimediare il pareggio abbiamodovuto chiedere l'aiuto dei veterani di Lippi. Ilconvento passa quello che può, né ci può dareuna mano la Under 21 di Ferrara perché in talecompagine nessun giocatore è titolare nei pro-pri club e se vengono (raramente) impiegati, ciòè dovuto a necessità contingenti. C'è chi hacoraggio (vedi Juve con Soerensen), ma i casi sicontano sulle dita. Non si fa il bene dellaNazionale, per questo Prandelli appare preoc-cupato. Se poi i pochi giovani che giocano nonsono italiani, va ancora peggio. E ora attendiamocon ansia le Coppe Europee: che i moribondiprendano un brodino? Alla prossima.

L’Inter paga l’egoismo di Mourinho. L’Italia l’esterofiliadi Mauro Gasperini

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8 Classifica bwin

OMA - La giornata appena passata agliarchivi del campionato di serie bwin halasciato intatte le certezze del Novara

anche dopo l’esame-Reggina. Era prevista comeuna partita dura, durissima, e così è stato per laverità, molto più di quanto possa lasciar pensa-re il punteggio finale. Al gol iniziale di Scavone(ex Sudtirol), la Reggina ha risposto con unprimo tempo da applausi, mettendo gravemen-te in difficoltà sul proprio campo la formazionedi Tesser. Sicuramente un dato da tenere benea mente. Il forcing reggino si è concretizzatosoprattutto a cavallo del 45’, quando Ujkani hadetto “no” tre volte (con tre parate una piùbella dell’altra) ai ragazzi di un Atzori increduloin panchina. Ci si aspetta una Reggina arrem-bante in avvio di ripresa, sulle ali dell’entusia-smo, invece il Novara, da grande squadra qualeè, punisce con un colpo di testa di Bertani per-fettamente imbeccato da Gemiti. 2-0 al 51’.Sembrerebbe finita, ma la squadra dello Strettonon si dà per vinta, e continua a giocare, dimo-strando grande personalità. Missiroli in mezzoal campo fa la voce grossa insieme a Viola (poisostituito per sfinimento), mentre dall’altraparte Porcari è uomo-ovunque. Bertani si famale (dalla dinamica sembra almeno stiramen-to al bicipite femorale della coscia sinistra.Difficile prevedere meno di due-tre settimanedi stop) e salterà quasi sicuramente il super-match del “Franchi” di Siena di sabato. Una gra-vissima perdita per Tesser. Entra Ventola, nonuno qualsiasi, ma sembra avulso dalla manovra.La Reggina prende coraggio e segna con

di Flavio Grisoli Cosenza su azione di calcio d’angolo. Il Novarasi spaventa, ma in contropiede Gonzalez segnaun gol pazzesco. Finisce 3-1, il “Piola” è ancoraterra inviolata e fortino inespugnabile, il Novaracontinua a volare. Dietro, il Siena piega facilmen-te un Portogruaro in grave crisi, e la posizionedi mister Viviani si fa sempre più difficile. Perdeper la prima volta l’Empoli di Aglietti, piegato daun indomito Livorno. Grandissimo gol di Iori,con un “cucchiaio” di Tottiana memoria dal limi-te dell’area. Questo il primo gol d’autore delsabato, ma i fuochi d’artificio si sono visti aGrosseto: in vantaggio per 3-0 dopo nemmenomezz’ora, i padroni di casa di Moriero, anche invantaggio di un uomo, si sono visti rimontaredalla formazione di Mondonico e da Previtali,che segna due gol uno più incredibile dell’altro.Due sassate da 30 metri: la prima sotto l’incro-cio dei pali, la seconda a fil di palo, conMangiapelo (uno dei migliori estremi difensoridella Serie bwin) che altro non poteva fare cheraccogliere il pallone in fondo al sacco. Unabruttissima figura per il Grosseto e perMoriero, che ora avrà il suo bel da fare per pla-care le ire del presidente Camilli. Il Toro inizia lasua resurrezione, e comincia a rosicchiare puntiimportanti in classifica, portandosi a ridossodella zona play-off dopo il soffertissimo (ma coni granata è sempre così) successo conquistatocon il Modena. In vantaggio con Sgrigna, sotto2-1 a causa di una difesa che dire sciagurata èpoco, ci pensa D’Ambrosio (ex Juve Stabia) arimettere le cose a posto con una doppietta,rimediando all’errore dal dischetto a fine primotempo proprio di Sgrigna. Il Cittadella prendeun po’ di respiro grazie al 3-0 sul Piacenza, e

sarà una gara da ricordare per Scardina, difen-sore centrale della formazione di Foscarini: cal-cio d’angolo dalla destra e colpo di tacco dacirca 12 metri che fa impennare la palla infilan-dola sotto l’incrocio dei pali. Incredibile anchesolo a descriverlo. Ascoli-Varese e Sassuolo-Triestina finiscono senza che le contendenti sifacciano male, ma ci guadagnano solo i lombar-di e i friulani. Frosinone-Pescara interrotta all’in-tervallo, ma forse non si sarebbe neppure dovu-ta iniziare, si recupera il 30 novembre. Si ripar-te dallo 0-0.

Una tre giorni di gol d’autoreR

Allenatore: Mondonico (Albinoleffe)

Ujkani(Novara)

LA TOP 11

Terzi(Siena)

Scardina(Cittadella)

Gemiti(Novara)

D’Ambrosio(Torino)

Porcari(Novara)

Iori(Livorno)

Previtali(Albinoleffe)

Caridi(Grosseto)

Mastronunzio(Siena)

Gonzalez(Novara)

ClassificaNovaraSiena

AtalantaRegginaEmpoliPadovaLivornoTorinoVarese

CrotonePescaraVicenzaModena

CittadellaTriestina

FrosinoneAlbinoleffeAscoli -3

PiacenzaGrosseto

PortogruaroSassuolo

14 Gol: Succi (Padova, 5r)

11 Gol: Bertani, Gonzalez

(Novara)

10 Gol: Bonazzoli (Reggina)

Coralli (Empoli, 3r)

MARCAToRI

Ascoli-Varese 0-0

Atalanta-Crotone 2-0

Cittadella-Piacenza 3-0

Frosinone-Pescara sos

Grosseto-Albinoleffe 3-3

Livorno-Empoli 2-1

Novara-Reggina 3-1

Portogruaro-Siena 1-4

Sassuolo-Triestina 0-0

Torino-Modena 3-2

Vicenza-Padova 2-1

16^ GIoRnATA 19-20-22.10.10

Atalanta-Livorno (26/11)Crotone-VicenzaEmpoli-SassuoloFrosinone-AscoliPadova-Varese

Pescara-PortogruaroPiacenza-TorinoSiena-Novara

Triestina-GrossetoModena-Cittadella (29/11)Reggina-Albinoleffe (8/12)Frosinone-Pescara (30/11)

17^ GIoRnATA 26-27-29.11.10P36313028252424242322191919181716161515151413

G16151616161616161616151516161615161616161616

V11998566755564534443333

N34341066387417384466654

S22441446346855857867789

GF33262123192724201616161717181315181716191216

GS12141318111919201116182222231922272022252422

Davide Succi(Foto Archivio)

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Numero 43 25 novembre 2010

9Intervista

Valentina Mezzaroma: “Il mio Siena verso il futuro”di Riccardo Morgigno

OMA - Valentina Mezzaroma, collegadi Barbara Carron del Padova, ferocepretendente all’immediato ritorno

nella massima serie. Ha solo 34 anni, è giova-ne, bella, determinata e con la risposta sem-pre pronta, sorella del Presidente dellaRobur Massimo Mezzaroma. L’imprenditoreromano è il nuovo azionista di maggioranzadel club bianconero. Mezzaroma, con 10milioni di euro, detiene l’80% della società (ilrestante 20% e’ detenuto da imprenditorisenesi), succede a Giovanni LombardiStronati. Entrambi figli di Pietro. Nel maggiodel 1993 il compianto Franco Sensi facevaconfluire nella Compagnia Italpetroli il suopacchetto azionario della AS Roma, cheaveva rilevato insieme al collega PietroMezzaroma; nel novembre dello stesso annoSensi aveva comprato anche le azioni diMezzaroma diventando nel successivo 8novembre proprietario unico della società epresidente della stessa. Il grande patron ditutta l'operazione fu Cesare Geronzi,Direttore Generale della Banca di Roma.Una famiglia da sempre impegnataanche nel mondo dello sport, ed ecco leparole della figlia Valentina, vicepresiden-te dell’AC Siena di Perinetti e Conte:«Sono nata il giorno del Palio senese, il 16agosto. Sono del segno del Leone, una leo-nessa a tutti gli effetti, ne ho anche diversidisegnati sul mio corpo. Nasco a Roma inzona Eur, poi dall’età di 19 anni vivo aRoma nord, mi sento ormai radicata in que-sta parte della capitale. Amo la mia città edora anche Siena è per me una città specia-le. Visto il passato romanista di mio padretifo per la Roma, ma adesso anche il Sienaè nel mio cuore. Qui c’è febbre di calcio maè una piccola realtà come Ascoli, ci sonosolo 50mila abitanti, meno di un quartiereromano. Sono più civili, il clima è rilassato esi lavora bene. Il primo interesse senese èper il Palio, poi c’è il basket con la MensSana che spero vinca presto anchel’Eurolega (la Champion’s League delbasket, ndr)». Anche la pallavolo ha il suovalore visto l’impegno economico conla M. Roma Volley: «Non ho nessun rim-pianto per come potevano andare le cosein questi ultimi anni, con l’organizzazionedei Mondiali qui a Roma c’è stata una

questo, io sono patita per i dettagli ed anche iltessuto delle maglie. Nonostante il prezzo un po’alto (80 euro) ho deciso con l’azienda torinesedella Robe di Kappa, nostro fornitore ufficiale, dimigliorare il tessuto con materiali moderni mapiù resistenti rispetto alle livree della passata sta-gione. Erano leggere e si strappavano facilmen-te, le abbiamo fatte rifare e questo ci è costatodi più, ora sono migliorate e sono molto belle. Vabene, non sono economiche, ma per la squadrasi fa questo ed altro». Anche lo stemma è statomodificato: «È vero, abbiamo migliorato lo stem-ma del club, abbiamo inserito un po’ di giallo-oroper far risaltare meglio lo scudo bianconero conla lupa, ora ben più visibile. Credo che sia statauna scelta giusta, amiamo curare i dettagli».Riguardo alla squadra, sta andando tuttosecondo i vostri piani? «L’azienda che sponso-rizza la cadetteria, la bwin appunto, li conoscobene e stanno facendo cose eccezionali e li rin-grazio ancora una volta per lo sforzo economicoe per la scelta di accostare il loro marchio allaSerie B. È un campionato lungo e difficile, noivogliamo essere davanti fino alla fine e ritornarein serie A. È normale avere flessioni e perderequalche partita, meglio farlo ora che più avanti

quando sarà decisivo». I tifosi sono alvostro fianco? «Gli abbonati sono oltre6.500 e finora registriamo ben 6.700 tesse-re del tifoso, se non è un record poco cimanca. Il Ministro Maroni mi deve fare icomplimenti, gli appassionati senesi nonhanno fatto storie, non hanno detto nulla esi sono tesserati in gran numero. Rispetto aimiei colleghi non c’è stato un gran lavoro dafare, la gente ha risposto, senza specifichecampagne di fidelizzazione dei nostri tifosiche sono anche clienti e noi li vogliamo trat-tare come meritano». E quelli romanisticosa si devono attendere per il futuro?«Non so chi verrà, non si capisce nulla, se nesono sentite migliaia di voci, arabi, america-ni, russi. Io spero sempre che la Roma vinca,questa è la prima cosa, chiunque venga,basta che vinca!». Infine ValentinaMezzaroma vuole fare il suo in bocca allupo alla nuova realtà aretina: «Sapevoche l’Atletico Arezzo era in vendita, augurofortuna e felicità ai nuovi proprietari ama-ranto. Spero che ogni squadra toscanaabbia sempre più valore e prestigio nazio-nale. Ovviamente l’augurio vale doppio peril nuovo allenatore, l’ex romanista AbelBalbo, si meritava una seconda chance».

grande vetrina per questo sport, inoltre incontrocon piacere gli ex giocatori della nostra squadra.L’allenatore è il mitico Andrea Giani. Rispetto alcalcio sono due mondi completamente diversi, ilcalcio è molto più organizzato ma sotto il profi-lo atletico, il volley è più duro fisicamente comeallenamenti e preparazione». Tornando allasquadra della Monte Paschi, molte cose stan-no cambiando, oltre alla responsabile MariaCecilia Tarabochia, l’ufficio stampa è compo-sto anche da una seconda decisiva figura,Orlando Pacchiani. «Mi sto occupando delnuovo sito internet che presto sarà on-line, voglioche sia il migliore di tutta la serie bwin ma anchedella serie A. Dobbiamo essere ai massimi livelli,competitivi sotto ogni punto di vista, un sito weball’inglese anche perché io per metà sono ingle-se, mia madre è nata in Inghilterra». A proposi-to di sito (www.acsiena.it), nella pagina del“Siena Store” ci sono informazioni sul nuovoSubbuteo della Zeugo che significa gioco ingenovese (il Genoa è il primo club italianofondato nel 1893 da marinai inglesi) maanche le nuove maglie da gara, compresaquella a scacchi stile Boavista confezionataper i portieri: «Stiamo lavorando anche per

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Incontro con la vicepresidente della Robur, nuovo asset societario della famiglia che possiede anche la M.Roma di volley: “La bwin è lunga e difficile, ma vogliamo la A”

Valentina Mezzaroma (Foto Archivio)

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ClassificaSorrento 26Gubbio 25Spal -1 24Alessandria 23Reggiana 22Salernitana -2 22Spezia 19Sudtirol 19Lumezzane -1 18Cremonese 18Pergocrema 16Bassano 16Ravenna 15Pavia 15Verona 14Como 13Monza 13Paganese 11

1^ DIVISIONE GIRONE A

11 Gol: Paulinho (Sorrento, 3r)

9 Gol: Cipriani (Spal)

MARCAToRI

Bassano-Spezia 0-0Lumezzane-Gubbio 0-2Monza-Cremonese 2-2Paganese-Como 0-0Pavia-Alessandria 1-1Pergocrema-Reggiana 0-1Salernitana-Ravenna 1-1Sorrento-Sudtirol 3-2Spal-Verona 1-1

14^ GIoRnATA 21.11.10

Alessandria-Monza

Como-Salernitana

Cremonese-Pergocrema

Gubbio-Sorrento

Ravenna-Spal

Reggiana-Bassano (29/11)

Spezia-Paganese

Sudtirol-Lumezzane

Verona-Pavia

15^ GIoRnATA 28.11.10

ClassificaNocerina 29Benevento 28Atletico Roma 27Taranto 22Foggia -1 20Lanciano 20Gela 19Cosenza 18Siracusa 18Juve Stabia 17Lucchese 16Foligno -1 15Viareggio 15Ternana 15Pisa 15Andria 14Barletta 12Cavese -5 11

1^ DIVISIONE GIRONE B

10 Gol: Ciofani (Atl.Roma, 2r)

8 Gol: Ciano (Cavese 2r)Sau (Foggia)

MARCAToRI

Barletta-Viareggio 0-0Benevento-Andria 2-0Cavese-Atl.Roma 0-2Cosenza-Siracusa 1-2Lucchese-Foligno 3-0Nocerina-Foggia 3-1Pisa-Lanciano 1-1Taranto-Juve Stabia 1-0Ternana-Gela 2-0

14^ GIoRnATA 21.11.10

Andria-Pisa

Atl.Roma-Ternana

Foggia-Benevento

Foligno-Nocerina

Gela-Barletta

Juve Stabia-Cavese

Lanciano-Lucchese

Siracusa-Taranto

Viareggio-Cosenza

15^ GIoRnATA 28.11.10

ClassificaPro Patria 28

Tritium 24

Pro Vercelli 23

Feralpisalò 23

Sambonifacese 20

Savona 20

Lecco 20

Canavese -2 16

Valenzana 15

Montichiari 13

Rodengo S. -1 12

Renate 12

Mezzocorona 11

Sacilese 11

Virtus Entella 11

Casale 7

Sanremese 6

2^ DIVISIONE GIRONE A

11 Gol: Ripa (Pro Patria, 3r)

9 Gol: Fabbro (Lecco, 2r)

MARCAToRI

Canavese-Pro Vercelli 1-1

V.Entella-Pro Patria 1-1

Feralpisalò-Lecco 0-1

Montichiari-Valenzana 0-0

Renate-Sambonifacese 1-1

Sacilese-Mezzocorona 2-1

Savona-Casale 1-1

Tritium-R.Saiano 1-0

13^ GIoRnATA 21.11.10

Casale-V.Entella

Lecco-Sacilese

Pro Patria-Feralpisalò

Pro Vercelli-Sanremese

R.Saiano-Mezzocorona

Sambonifacese-Tritium

Savona-Montichiari

Valenzana-Canavese

Riposa: Renate

14^ GIoRnATA 28.11.10

Classifica

Latina 25

Trapani 22

Neapolis 21

Pomezia 21

Avellino 18

Lamezia 17

Brindisi 17

Matera 16

Aversa N. 16

Melfi 15

Milazzo 14

Fondi 14

Vibonese 8

Campobasso 7

Isola Liri 5

Catanzaro -1 2

2^ DIVISIONE GIRONE C

6 Gol: Tortolano (Latina)

Mangiapane (Lamezia, 3r)

Guazzo (Melfi, 1r)

MARCAToRI

Avellino-Vibonese 4-0

A.Normanna-Milazzo 1-0

Brindisi-Catanzaro 1-0

Campobasso-Latina 0-1

Isola Liri-Trapani 0-1

Neapolis-Matera 1-2

Pomezia-Fondi 1-1

Lamezia-Melfi 4-1

11^ GIoRnATA 14.11.10

Avellino-Lamezia

Catanzaro-Campobasso

Fondi-Trapani

Latina-Neapolis

Matera-Pomezia

Melfi-Isola Liri

Milazzo-Brindisi

Vibonese-Aversa N.

12^ GIoRnATA 28.11.10

Classifica

Carpi 26

Carrarese 22

San Marino 20

Giacomense 16

Chieti 16

L’Aquila 16

Poggibonsi 15

Prato 14

Gavorrano 14

Crociati N. 13

Bellaria 12

Sangio -4 10

Celano 9

Fano 8

Villacidrese -5 7

Giulianova 6

2^ DIVISIONE GIRONE B

7 Gol: Pietranera (Crociati N., 3r)

6 Gol: 4 calciatori

MARCAToRI

Bellaria-L’Aquila 0-0

Carrarese-Giulianova 3-0

Celano-San Marino 0-1

Chieti-Prato 3-1

Gavorrano-Sangio 1-0

Giacomense-Carpi 1-1

Poggibonsi-Fano 1-0

Villacidrese-Crociati N. 1-2

11^ GIoRnATA 14.11.10

Bellaria-Villacidrese

Crociati N.-Poggibonsi

Fano-Chieti

Giulianova-Gavorrano

L’Aquila-Celano

Prato-Giacomense

San Marino-Carpi

Sangio-Carrarese

12^ GIoRnATA 28.11.10

Le ClassificheNumero 43

25 novembre 2010

11Classifiche

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Numero 43 25 novembre 2010

12 Analisi

Spettatori: per la Seconda divisione è un crollodi Flavio Grisoli

OMA - Tempi duri in Lega Pro. Datanto tempo si va dicendo che laTerza e Quarta Serie Nazionale sta

vivendo momenti difficili, figli di scarso inte-resse, sia da parte del pubblico che deglisponsor che delle televisioni. Prigioniere diun format ormai vetusto, e che sta mieten-do vittime (società, sia chiaro, non siamocosì tragici), ad ogni piè sospinto. E ogniestate si fa la conta, si sfoglia la margherita,ed è sempre più difficile trovare petalinuovi. Come ogni anno, la Lega di Firenzedirama periodicamente i dati relativi all’af-fluenza di pubblico negli impianti delle iscrit-te alla vecchia Serie C. Noi però non cisiamo limitati solamente a pubblicarli, maabbiamo deciso di confrontarli con quellidelle stagioni precedenti, per renderci (erendere) conto di come si sia evoluta laquestione. Avevamo a disposizione anche idati relativi alla stagione 2005/2006, ma lastatistica che poi abbiamo stilato sarebberisultata fortemente influenzata, in quanto inquella annata erano presenti nei ranghi delpresidente Mario Macalli Napoli e Genoa,che in media avevano rispettivamente24.597 e 19.760 spettatori a partita, conincassi che raggiungevano i 200mila Euro agara. È abbastanza chiaro che si è trattato diun’anomalia per questa categoria, e pertan-to non abbiamo potuto considerarla. Inseconda battuta, ci preme precisare un par-ticolare che a qualcuno potrebbe sfuggire:quella che abbiamo presentato in questepagine è una statistica basata principalmen-te su dei calcoli medi, oltre che su degli indi-ci statistici mobili e fissi. La particolarità delnumero “medio” è che rappresenta unaserie di dati, ma non li qualifica: tradotto intermini calcistici, ci sono in Lega Pro dellerealtà che possono contare su un gran

Verona, poi Pisa, Cosenza, Benevento,Nocerina e Lucchese superano (per ora) le3mila presenze di media. Salernitana,Reggiana e Spezia invece la fanno da padro-ne nel raggruppamento A. Comunque, gene-ralmente, il girone B è sempre più seguitodel dirimpettaio, tranne che nelle stagioni2007/08 e 2008/09. Con il picco, che abbia-mo già descritto, della scorsa stagione. Nellaquale il girone B ha toccato il punto più altocon 3581 spettatori di media, contro le1928 del girone A. Quanto a incassi, il giro-ne A ha superato il B solo nella stagione2008/2009 con 20.849 Euro contro 19.295.La Seconda Divisione, invece, sta subendoun crollo verticale che non sembra piùrecuperabile: se fino al 2008/2009 il gironeC superava abbondantemente le mille pre-senze di media, dall’anno successivo (com-plici le promozioni di Benevento, Cosenza,Andria, Barletta, Cisco Roma e il declino delCatanzaro) l’emorragia si è aperta e non siè mai più richiusa. Per non parlare dei giro-ni A e B, che storicamente hanno semprepoco (se non pochissimo) seguito, e il caloche comunque accompagna queste realtà,denota il distaccamento sempre più eviden-te di un pubblico che non si diverte più.

seguito di pubblico (Hellas Verona su tutte)che inevitabilmente fanno lievitare la mediatotale del girone. Quindi, le 2374 personeche in media popolano gli impianti del giro-ne A di Prima Divisione quest’anno rappre-sentano sia le 12mila e più del “Bentegodi”di Verona, ma anche le 451 di Lumezzane.Premesso ciò, scorrendo le tabelle, saltasubito agli occhi un particolare: la PrimaDivisione, nonostante alti e bassi, mantienesempre un certo standard, che varia tra le2mila e le 3mila persone di media ma conqualche eccezione, dovute spesso a concen-trazione di squadre particolarmente seguiteo di campionati, al contrario, scialbi e spes-so deludenti. Nella sezione “Variazioni”, divi-sa per “Spettatori”, “Incassi” e “CostoUnitario”, sono riportati cambiamentirispetto sia alla stagione precedente che aquella di riferimento (la 2006/2007, quella dipartenza). Possiamo leggere che nella sta-gione 2007/2008, solo il girone A di PrimaDivisione ha avuto un saldo attivo, dovuto alritorno dell’Hellas Verona in Lega Pro dopola retrocessione in Serie B. Poi Foggia,Padova, Cremonese, Venezia e Cavese lepiazze sopra le 3mila presenze medie a gara.Situazione che si capovolge due anni dopo,quando il Verona viene assegnato al gironeB, che quindi si prende la palma di migliorecon il 66% in più di pubblico rispetto all’an-no precedente. Ma chiaramente i gialloblusono la tifoseria che decide le sorti di que-ste statistiche. Concludendo, la tabella riepi-logativa che apre pagina 14 ci dice che laPrima Divisione, grazie anche alle disgraziedi tante società blasonate che hanno tantis-simo pubblico al seguito, ha tenuto, anzi. Più15,44% di pubblico e 25,13% di incassi per ilgirone A; +16,43% e 14,42% per il girone B,quest’anno sicuramente con più appealnonostante gli scaligeri occupino il girone A.Foggia e Taranto fanno insieme il pubblico di

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Abbiamo messo a confronto e rapportato i dati delle ultime cinque stagioni di Lega Prosu spettatori e relativi incassi alle gare: la Prima Divisione è in attivo, anche se...

La curva dello stadio “Bentegodi” che ospita gli ultràdell’Hellas Verona: una garanzia di ottime entrate

per il club gialloblu (Foto Archivio)

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Numero 43 25 novembre 2010

13Analisi

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14 Analisi

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Numero 43 25 novembre 2010

16 Omonimi contro

Paolo Rossi contro Paolo RossiRavenna e Spal stanno vivendo due stagioni molto diverse tra loro: la prima lotta

per la salvezza, la seconda per la Serie bwin. Ma in comune hanno un nome che dà garanziedi Fabiola Rieti

OMA - La Spal si propone per uncampionato di vertice, nonostantele difficoltà societarie culminate

con un punto di penalizzazione, il Ravennainvece proietta le sueenergie per l’obietti-vo salvezza.Entrambe le squadrevengono da un paririspettivamente conil Verona e laSalernitana e hannovoglia di riscattarsi,soprattutto lasquadra ferrareseche ha perso conquesta partita il pri-mato del girone A.Paolo Rossi, centro-campista della Spal,spiega che: «Con ilVerona è stata unapartita difficile in cuitutto sommato ilpareggio è stato unbuon risultato. Noi scendiamo in campo sem-pre per ottenere i 3 punti, ma il Verona era trale squadre accreditate per la promozionequindi la posizione in classifica non rispecchiail suo reale potenziale e sicuramente è desti-nata a risalire». La Spal sembra non risen-tire delle incertezze societarie come con-ferma il centrocampista ferrarese: «La Spalè una società seria che ha un blasone ed ioe i miei compagni siamo onorati di vestirequesta maglia, che ha anche una tifoseriacome poche in Lega Pro. Certo il calcio stavivendo un momento difficile, molte societàsono in difficoltà e temono lo spettro deipunti di penalizzazione, ma noi giocatoridella Spal siamo tranquilli». La squadra diMister Notaristefano però, nonostante ilpunto di penalizzazione vive un periodopositivo: «Il nostro è stato un avvio positivo -

partite facili. Comunque in trasferta abbiamofatto sempre belle partite». Ironia dellasorte, il Ravenna schiera nella sua rosa unomonimo, l’attaccante Paolo Rossi. Il gio-catore commenta così il pareggio ottenu-to sul campo della Salernitana: «È un risul-tato importante su un campo come quello diSalerno molto difficile. Ci dà sicuramentemorale anche perché continua la striscia dirisultati utili consecutivi». Sul duro momen-to vissuto dal calcio spiega: «Le penaliz-zazioni sono un brutto colpo, perché sonofatti che esulano dal campo di gioco». Il gio-catore della squadra ravennate chiariscesull’avvio della stagione: «Abbiamo faticatoall’inizio e questo è costato l’esonero dell’al-lenatore (Vincenzo Esposito, ndr), ma oracon l’arrivo di Mister Rossi ci stiamo risolle-vando». L’attaccante precisa poi gli obiet-tivi della squadra: «Centrare il prima possi-bile la salvezza». Il suo obiettivo personale,

invece: «Voglio recu-perare dall’infortu-nio e dare presto ilmio contributo allasquadra». PaoloRossi ha cambiatodiverse maglieprima di appro-dare al Ravenna:«Qui ora mi trovobene ho avuto prob-lemi per l’infortunioche ho avuto lo scor-so anno, ma ora stomigliorando e misento pronto». Nelprossimo matchcontro Spal, ilRavenna proverà afar valere il fattorecampo, ma il gioca-

tore giallorosso spiega: «È una squadramolto forte, non sarà facile contenerli». E poiribadisce: «La nostra forza è il fatto di averemolti giocatori importanti».

spiega Paolo Rossi - perché lottiamo per ilprimo posto. È un campionato equilibrato,dove ogni domenica c’è qualche risultatoclamoroso e la continuità sarà determi-nante». Le aspirazioni della Spal sono facil-mente intuibili: «Abbiamo cominciato il cam-

pionato senza proclami,ma c’è la consapevolezzain noi di poter lottare perl’alta classifica. Dal cantomio - commenta il gioca-tore - spero di essere ungiocatore importante e ditrovare la continuità che itanti infortuni mi hannoimpedito di avere. C’è lasensazione - prosegue ilcentrocampista spallino- che questa per noi siaun’annata importante,nella mia carriera ho cam-b i a t op o c h ev o l t emaglia econ laS p a l

sono qui da quattro sta-gioni. È stata una gratifi-cazione per me anche rice-vere il sostegno dellasquadra, infatti quandosono incappato in moltiinfortuni mi hanno aspetta-to e sostenuto. Il mio sognosarebbe arrivare in seriebwin con questa maglia».Paolo Rossi ironizza poisul suo nome: «Il calcio èuna passione di famiglia e ilmio nome ne è la testimoni-anza». Sulla prossima par-tita contro il Ravenna il giocatore non fapronostici: «È una squadra non facile daaffrontare, perché la posizione in classifica larende affamata di punti, quindi non esistono

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Paolo Rossi, attaccante del Ravenna(Foto Sito Ufficiale)

Paolo Rossi, centrocampista della Spal(Foto Sito Ufficiale)

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Numero 43 25 novembre 2010

18 Siracusa-Taranto

Il Taranto in Sicilia per sfatare un tabùLa formazione di Dionigi deve necessariamente vincere fuori casa per puntare

alla vetta. Gli aretusei con Ugolotti hanno cominciato a volare, e non si fermanodi Antonio Marotta

IRACUSA - Quella tra Siracusa eTaranto sarà una delle principali sfidedella quindicesima giornata del

girone B. Entrambe le formazioni vengonoda un buon momento e tutte e due hannocambiato allenatore in corsa, perciò leaffinità sono molteplici. Ma i padroni di casasiciliani vengono da setterisultati utili consecutivi,con quattro successi etre pareggi, e con il tecni-co Ugolotti hanno datouna sterzata alla propriastagione. «Diciotto punti innove gare è una media daprima in classifica - esor-disce il mister azzurro - espero che la squadra con-tinui così, anche se domeni-ca a Cosenza ho visto unleggero passo indietro. Saràstato il campo pesante,oppure l’atteggiamento deicalabresi speculare al nos-tro, ma io ho visto una brutta partita in cui soloun episodio poteva deciderla, e per fortuna ècapitato a noi». Dopo cinque sconfitte inaltrettante gare i leoni hanno cambiatoguida tecnica e sono tornati a ruggire. «Conil mio arrivo c’è stata una rivoluzione a livellotattico e fisico. Ogni giorno la squadra si allenabene e con voglia e i vari moduli di gioco adot-tati in queste mie nove gare mi hanno permes-so di conoscere meglio il gruppo e di fare legiuste scelte per i vari ruoli in campo. Con il pas-sare del tempo il gruppo si faceva sempre piùcoeso e prendeva coscienza della propria forza,fino ad arrivare ai risultati che oggi abbiamoottenuto». L’ex allenatore di Foggia, Arezzo eSambenedettese ha dimostrato che con ilsuo attuale 4-2-3-1 i siciliani possono met-tere in difficoltà chiunque, come è accadutocon la capolista Nocerina e il Foggia diZeman. «Giocando con formazioni di alta clas-

Rizzi, Dalì, Murano e Panarelli, anche se peril neo tecnico pugliese questi sono gli ultimiproblemi da risolvere. Il rapporto tra soci-età e tifoseria, infatti, non è dei migliori e perquesto la squadra è in silenzio stampa. Irisultati che prima dell’arrivo di Dionigi nonerano esaltanti hanno peggiorato la situ-azione, ma con l’ex attaccante di Reggina,Modena e Napoli le cose sembrano essersirisolte. Reduci dalla vittoria contro la JuveStabia con la solita rete del bomberInnocenti, al suo settimo sigillo stagionale, eil pareggio a porte inviolate a Lanciano, itarantini sono pronti a dare l’assalto alla for-mazione di Ugolotti per consolidare la quin-ta posizione in classifica e iniziare la risalita,cercando il sorpasso sui cugini foggianiimpegnati in casa contro il Benevento.L’obiettivo della società, comunque, è quellodi migliorare l’ottavo posto della scorsa sta-gione, ma la gente si aspetta di più. Il nuovocorso targato Dionigi sta dando i suoi frutticon quattro punti in due gare molto delicatee i tifosi rossoblù si aspettano una buona

prestazione anche al “DeSimone” di Siracusa. Intrasferta i rossoblu nonhanno ancora vinto e questofa pendere l’ago della bilan-cia dalla parte degli aretusei,ma la società pugliese sperache la scommessa Dionigipossa invertire la tendenza.D’Addario e il suoentourage hanno piena fidu-cia in quello che è il più gio-vane allenatore di tutto ilcalcio italiano e, di partita inpartita, cercheranno di aiu-tarlo a raccogliere i frutti delsuo lavoro. La vittoria con-

tro i gialloblù di Braglia di una settimana fa ègià dimenticata, ora bisogna dare il massimocontro un Siracusa che in casa, con Ugolottiseduto in panchina, non ha mai fallitosubendo solamente due reti in cinque gare.

sifica che fanno la partita e giocano a viso aper-to è più semplice esprimere le proprie poten-zialità, mentre con le “piccole” che si chiudono indifesa gli spazi sono più esigui. Domenica colTaranto, comunque, non credo sia la stessa garavista con i campani e il Foggia». I rossoblu diDionigi vengono descritti dall’allenatoretoscano come formazione quadrata chedifende molto bene. «Vengono da due risultati

positivi e il cambio di allena-tore avrà dato la giusta spin-ta alla squadra. Non a casosono stati costruiti per vin-cere il campionato. Daalcune statistiche pubblicateda “La Gazzetta delloSport” - continua Ugolotti- si capisce che a differenzanostra hanno risorse eco-nomiche più cospicue equesto porta a risultatidiversi. Ma noi abbiamo ungruppo eccezionale, unito,con ogni giocatore che aiutail pro-p r i o

compagno. Credo chequesta potrebbe esserela nostra arma vincentecontro i pugliesi. Ma lacosa più importante saràscendere in campo conla mente sgombra daqualsiasi pensiero, solocosì potremo cercare lavittoria». L’allenatorecresciuto tra le gio-vanili della Roma avràalcune defezioni, comel ’ i n f o r t u n a t oCapocchiano, ma gliundici che scenderanno in campo sarannodei veri e propri leoni, come mostra il sim-bolo della società del presidente Salvoldi.Infermeria piena, invece, per Dionigi che nonpotrà portare in terra siciliana Gori, Goio,

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Guido Ugolotti, tecnico del Siracusa(Foto Archivio)

Davide Dionigi, tecnico del Taranto (Foto Ninni Cannella)

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Numero 43 25 novembre 2010

20 Intervista

Salò, largo ai giovani: Branduani c’èLa difesa della formazione di Claudio Rastelli ha trovato nel ragazzo scuola Inter

un elemento cui affidarsi ciecamente: “Puntiamo decisi ai play-off, la squadra è pronta”di Stefano Santini

ALO’ - Un inizio di stagione da lec-carsi i baffi, nelle zone alte del gironeA della Seconda divisione di Lega

Pro. Il Feralpisalò deve parte delle fortune diquesta prima parte dell’anno al suo numerouno, Paolo Branduani, classe ’89, che guida lamiglior difesa del girone, con soli cinque golsubìti nelle prime tredici giornate, di cui trenei due ultimi impegni di campionato. Ilportiere milanese di Vizzolo Predabissi, unmetro e novantadue per ottanta chili, nonvuole però prendersi tutti i meriti: «Tutto ilreparto della difesa sta andando bene. Questoper due motivi: prima di tutto l’ottima qualitàdei difensori, ma il reale valore dei cinque golsubiti appartiene a tutta la squadra, perché

L’unione ha fatto la forza». Lo stop al “Turina”contro il Lecco ha buttato un po’ d’acquasul fuoco della passione dei tifosi lombardi,ma saranno i prossimi match a rivelare lereali potenzialità del Feralpi Salò. «È unmomento in cui le cose vanno bene, soprattut-to per nostri meriti - sottolinea il portiereazzurroverde. A mio parere siamo un’ottimasquadra. Ora arriva il difficile, adesso inizianotutti gli scontri diretti contro le avversarie che cisono più vicine. Starà a noi cercare di confer-marci a questi livelli». Pro Patria, Savona,Sanbonifacese e Valenzana, dove si aspetta diessere Branduani dopo questo tour deforce? «Per essere lì dove siamo ci metterei lafirma, se poi siamo sopra meglio, anche terzi oquarti andrebbe bene. L’importante è non pren-dere tanti gol e cercare comunque di man-tenere la posizione o guadagnarne qualcuna. Ilnostro obiettivo finale, ora che siamo qui, èpuntare almeno ai play-off, visto anche il bril-lante risultato dell’anno scorso». E il prossimoimpegno in casa della capoclassifica ProPatria, miglior attacco del campionato,fornirà indicazioni importanti: «La Pro Patriaè una squadra con un organico di altissimo liv-ello - dice Branduani - ma che lascia giocare.Sembra di vedere una squadra di Zeman: fatanti gol ma ne prende anche tanti».Continuare a difendere con tutto il suoimpegno e le sue qualità i pali del FeralpiSalò è il modo per tentare di realizzare ilsogno di Branduani che, come quello dimolti suoi colleghi, è arrivare a giocare nellamassima serie. «L’anno prossimo spero ditornare in Serie bwin, sicuramente, ma il miosogno è quello di giocare in serie A». Il numerouno del Feralpisalò ha fatto tutta la trafiladelle giovanili a Milano, vestendo la magliadell’Inter, ma il suo cuore di tifoso batte perl’altra sponda milanese, quella rossonera: «Iocome tifoso sono milanista, lo confesso, ma sedovesse chiamarmi qualsiasi società di serie Anon direi mai di no. Certo, se dovessi sceglieredirei certamente il Milan». Numero uno,anche di sincerità.

siamo riusciti a creare un meccanismo in cui iprimi difensori sono gli attaccanti e facendo cosìsubiamo anche pochi tiri in porta». Il contrib-uto di Branduani non è certo mancato:«Fisicamente io sto bene e sto vivendo una fasebellissima, speriamo che duri fino alla fine delcampionato». Dopo l’esperienza in serie Bcon l’Albinoleffe, Branduani è arrivato a Salòper trovare la giusta continuità in un ambi-ente per lui del tutto nuovo. «Ho trovato ungruppo molto unito - sottolinea il numerouno degli azzurroverdi - in cui mi sono inser-ito benissimo. Tra di noi non ci sono mai discus-sioni e questo ci aiuta molto. Anche con i tifosic’è un rapporto molto buono - prosegueBranduani - quando poi i risultati ti premianoanche il tifo è più favorevole. Però il sostegno dainostri tifosi è arrivato sempre e comunque,

anche quando ci sono stati deimomenti di difficoltà. Chi mi hasorpreso di più tra i miei compag-ni? Tutta la squadra è stata unabella sorpresa - confessal’estremo difensore - nonconoscevo nessuno dei miei com-pagni, finora stanno facendo tuttibene». Con undici risultati utiliconsecutivi (prima dello stopcasalingo di domenica scorsacontro il Lecco) il team lom-bardo ha conquistato ben ven-titre punti ed ora occupa laterza posizione in classifica incompagnia della Pro Vercelli.Proprio in Piemonte l’undici dimister Rastelli aveva vissutouno dei momenti più difficilidella stagione, prontamentesuperato: «I primi dieci minuti aVercelli sono stati tremendi - con-ferma Paolo Branduani - poiabbiamo ritrovato la compattezzagenerale, il mister ci ha aiutato condei cambi e ci siamo messi in testache potevamo recuperare e loabbiamo fatto, con il gruppo.

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Paolo Branduani (Foto Sito Ufficiale)

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Numero 43 25 novembre 2010

21Intervista

A Carrara l’esperienza vigila in portaMassimo Gazzoli, nonostante le 35 primavere alle spalle, si è conquistato il posto

da titolare nella Carrarese: “Il girone è durissimo, ma diremo la nostra fino alla fine”di Antonio Marotta

ARRARA - Ad agosto si trovavasenza contratto e a 35 anni si sache è sempre più difficile trovare

qualcuno che creda in te. Ma MassimoGazzoli ha avuto la sua occasione con lachiamata della Carrarese che lo ha ingag-giato come secondo portiere. La sua espe-rienza e il suo valore gli hanno fattoscalare la graduatoria conquistando ilposto da titolare dei gialloblu, difendendola porta della Carrarese in modo egregioe subendo solo quattro reti in undiciincontri. Gazzoli inizia la sua carriera conla Primavera dell’Empoli dove riesce avestire anche la magia della prima squadra,ma ben presto lascia la Toscana e inizia lasua avventura da professionista. Prima aBiella in C2, poi Marsala, Montevarchi, finoad arrivare al Genoa. «Genova è una piaz-za importante e per me sono stati tre annisplendidi, soprattutto il secondo con la pro-mozione in A cancellata dall’illecito sportivoche ci ha mandati dritti dritti in Lega Pro.L’esperienza in Liguria mi ha dato molto maho vissuto anche momenti negativi che mihanno allontanato definitivamente dairossoblu. Da lì sono tornato a Lucca, dove erostato precedentemente, ma la situazione eraben diversa dalla prima esperienza - spiegal’estremo difensore toscano - per via diuna situazione societaria poco chiara e pocosolida. Infatti siamo retrocessi e la società èfallita». Ma per Gazzoli anche le realtà piùpiccole rispetto a Lucca e Genova glihanno lasciato qualcosa. «Lucca è un postoperfetto dove far calcio, ma anche nelle pic-cole squadre mi sono tolto molte soddis-fazioni». A Carrara quest’anno c’è aria dipromozione, anche se il portierone gial-loblu commenta così la situazione attualedi classifica della sua squadra: «Possiamofare e dobbiamo fare di più, ma non è sem-plice assemblare una rosa costruita negli ulti-mi giorni di mercato, perciò ci servirà del

dire la loro fino alla fine». E domenica arrivauna trasferta insidiosa contro laSagiovannese che, secondo Gazzoliessendo partita con una penalità daràtutto per vincere: «Non sappiamo chesquadra affronteremo perciò dovremo stareconcentrati al massimo. Mancherà Crivello edè difficile fare un pronostico per via dell’inde-cifrabilità del campionato e soprattutto per-ché ancora la nostra squadra non ha capitoqual è la sua vera forza. Sarà importante nonperdere di vista la vetta visto lo scontro traSan Marino e Carpi. Tecnicamente siamosuperiori, ma è soprattutto il gruppo che ci staportando in alto. A livello tattico, poi, subiamopochi gol e questo nel calcio è una delle cosepiù importanti». Infine il numero uno dellaCarrarese parla dei suoi obiettivi person-ali. «Alla mia età l’unico obiettivo è quello digiocare il più possibile e di farsi trovare pron-to in qualsiasi occasione per contribuire aibuoni risultati della squadra. Poi quel cheverrà raccoglieremo», conclude Gazzoli.

tempo per non contravvenire alle aspettativedi tutto un ambiente che ha investito tantoper ottenere certi risultati. Purtroppo abbiamotrovato una squadra come il Carpi che stacorrendo più di noi, anche se prima o poidovrà arrivare anche il momento di una loroflessione e noi saremo pronti per approf-ittarne». Giocare in una società cosìambiziosa, con un presidente comeBuffon, con dei giocatori importanti comeVigiani e Giovinco metterebbe pressionea chiunque, ma non a Gazzoli. «La pressionearrivati alla mia età la si controlla in pieno.Potrebbe essere pesante per i ragazzi giocarenella Carrarese, ma credo che con l’ aiuto dinoi “vecchi” sia tutto più semplice. Comunque- continua il numero uno carrarino - ètutto sommato positivo avere in società e insquadra persone che masticano calcio datanto tempo perché nelle piccole categorie èpiù semplice fallire se non si ha una buonaguida». Ma uno di questi senatori ha decisoche con il calcio ha chiuso. Si tratta diRiccardo Zampagna, che dopo solopochi mesi ha gettato la spugna e hadeciso di appendere le scarpe al chio-do. «La scelta di Riccardo è condivisibile,perché quando non si hanno le moti-vazioni è giusto smettere, perciò non èda condannare. Certo ci mancherà unbomber di razza come lui, sia perché erafondamentale per la squadra, sia perchépoteva essere un esempio per i più gio-vani visto che a differenza di quanto sidicesse lui era un professionista che siimpegnava in allenamento e in campo».Ma la stagione dei gialloblu di misterMonaco deve continuare anche senzal’ex atalantino e pian piano sta pren-dendo quota, ma alcune sconfitte sifanno sentire, come quella contro ilCarpi in casa e quella col Prato chedimostrano le difficoltà di questotorneo. «Non c’è solo il Carpi, maanche il San Marino, che dobbiamoancora affrontare, e il Prato che possono

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Massimo Gazzoli, estremo difensore della Carrarese(Foto Archivio)

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Numero 43 25 novembre 2010

23Intervista

Castelli, la saracinesca trapaneseL’estremo difensore dei granata è uno dei migliori dell’intera Lega Pro: “Il merito

è anche di tutta la squadra, perché in fase difensiva giochiamo alla perfezione”

di Sara Sbaffi

OMA - Più che un portiere, unavera e propria palizzata alzata aprotezione della porta: stiamo par-

lando del numero uno del Trapani calcioAntonio Castelli. Novecentonovanta minu-ti giocati, cinque reti subìte in undici partitee un rigore parato, questi i numeri chefanno dell’estremo difensore l’orgogliodella squadra siciliana. Giunto all’inizio diquesta stagione in quel di Trapani, ilportiere sardo, nato a Bitti (in provincia diNuoro) nel 1980, ci ha raccontato la suaesperienza: «Sono arrivato a Trapani a fineluglio e mi trovo molto bene. La città è bella,all’inizio non mi conoscevano tanto perchévenivano dall‘Eccellenza ma sono stato accoltocomunque bene dalla città. Anche il grup-po è ben fatto, c’è stato qualcheinnesto importante per fare un buoncampionato». La squadra granata hail morale alto, si ritrova a gio-care tra i professionisti dopodieci anni grazie al ripescaggio esoprattutto si trova ai vertici delgirone C della SecondaDivisione: «Ancora c’è tanto da gio-care, la strada è lunga e il girone diritorno sarà diverso, bisogna aspettare ilmercato di riparazione per tracciare unbilancio. Noi speriamo di continuare a farecome adesso per andare a riposo tranquil-li». Castelli cerca di rimanere con ipiedi per terra anche se i risul-tati ottenuti finora fannoben sperare i tifosigranata. Qual è, quin-di, il valore aggiuntodi questo gruppo? «Ilpregio più importanteè che la squadra ti falavorare in tranquil-lità, non ti mettepressione. La dif-ferenza qui la fa lasocietà che è perfet-

l’incontro in casa dell’Isola Liri l’estremodifensore granata ha neutralizzato un rig-ore conquistando tre punti importanti. Perparare un rigore ci vuole una buona dosedi fortuna ma soprattutto un buon intuito:«È fondamentale avere una grande intuizione,io di solito non ce l’ho e per questo mi faccioaiutare da Valentino Fama, il preparatore deiportieri. Poi a darmi una mano ci pensa ancheun ragazzo, un nostro tifoso Giuseppe Buffache legge, si informa, studia la squadra avver-saria e io mi fido ciecamente di lui». Al futuronon vuole pensarci, Castelli ora ha inmente solo Trapani: «I miei obiettivi ora sonosolo ben figurare con la squadra. Ho avuto ungrave infortunio al tendine d’Achille quando eroa Foggia, sono stato fermo per molto tempo, hogiocato poco e per questo ringrazio il Trapaniche mi ha voluto. Con loro mi sono rimesso indiscussione. Per il futuro non mi pongo obiettivi,nel calcio bisogna vivere alla giornata». Hainiziato nel settore giovanile del Cagliari edè stato il terzo portiere della primasquadra rossoblù in serie A, poi è diventa-to il terzo portiere della Reggina semprenella massima serie, fino ad approdare inLega Pro indossando le maglie diCatanzaro, Gela, Foggia, Paganese, AversaNormanna e Siracusa. «Sono andato nellavecchia Serie C e lì sono rimasto», affermasorridendo Castelli. Un ragazzo d’esperien-za e determinato: «Sono nel campionato pro-fessionistico da parecchi anni ma l’emozionequando scendo in campo è sempre la stessa,se non c’è emozione non vai da nessunaparte». Castelli è entrato nel cuore deitifosi trapanesi che sempre di più stannosostenendo la squadra, come si può vederedalla media spettatori resa nota (il 18novembre) dalla Lega Pro: il Trapani nellaSeconda Divisione è secondo soloall’Avellino e nel conteggio totale dell’in-tera Lega è al diciassettesimo posto per ilnumero di tifosi presenti allo stadio, però iragazzi di mister Boscaglia volano bassi ecercano di non lasciarsi contagiare dall’eu-foria della città.

ta e gli effetti si vedono». Ad allenare questogruppo c’è mister Roberto Boscaglia: «Èstato lui a volermi a Trapani, mi ha fatto unabuona impressione. Già lo conoscevo e sta con-fermando quello che dicono di lui: è giovane(42 anni) ed è un ottimo tecnico, soprattuttonel rapporto con lo spogliatoio». AntonioCastelli è entrato nella top ten dei portieritrapanesi, la stampa locale lo ha sopran-nominato “Saracinesca Castelli” dopo avermantenuto la propria porta inviolata perquattro gare consecutive (il record diimbattibilità a Trapani è detenuto daRaimondo Mauro che nel campionatoInterregionale 1984/85 mantenne la pro-pria rete inviolata per 7 partite): «Sono sod-disfatto ma non ci faccio caso, la soddisfazionepiù importante per me è l’obiettivo raggiunto.

E poi il merito è della difesa e ditutta la squadra che si sacrifica

tantissimo, giochiamo unabuona fase difensiva. Poi

ovviamente ci sono imomenti negativi in cuisi spara sempre azero sul portiere e imomenti come questiche invece lo si esalta

ma, ripeto, è tutto il grup-po che lavora bene». È

questo uno dei rischi delsuo ruolo: è vulnerabile e più

soggetto a critiche rispettoagli altri giocatori, è

quello che ha mag-giori respon-

sabilità sulrisultatofinale. MaCastellip u òesserep r o -mossoa pienivoti en e l -

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(Foto Archivio)

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24 VogheraIl personaggio

OGHERA – In Serie D a trentadueanni potresti già sentirti vecchio, allafine della carriera. Sono tantissimi i

giovani, infatti, che vengono gettati nelcampo grazie (o a causa) delle nuove regoleche prevedono e costringono le società aschierare un numero fisso di giovani incampo. Iniziativa interessante, a patto chequesti giovani non si ritrovino poi inPromozione e Prima Categoria una volta“scaduta” l'età (e purtroppo succede). Oltrea raccontare la stagione della sua squadra, ilVoghera Calcio, è anche questo quello chetraspare dalle parole di FrancescoCardamone, centrocampista di qualità enumero 10 della squadra lombarda. Nientedi sconvolgente in quello che si vede suicampi di calcio: «Figuriamoci che già dieci annifa, quando c’era la regola di due giovani daschierare in campo obbligatoriamente, ho vistopiù di una volta portieri sostituiti al primo minu-to di gioco per “evadere” così la regola…». Eproprio sulla figura del portiere si concen-trano anche le squadre e le società di oggi:«È un ruolo fondamentale perché il portierestoricamente è un ruolo delicato per ogni squa-dra. Talmente importante che però non mi favedere dei ragazzi pronti. Qual è il livello deiportieri in Serie D? Non è malvagio, ma c’è dalavorare (ride, ndr). Dovrebbero prepararsimolto bene vista un’opportunità così grande adisposizione». Vien da sé allora la domandasu cosa sia importante fare per un grandecampionato di Serie D: «Tra i giocatori con piùesperienza e quelli che ne hanno meno, biso-gnerebbe creare quel giusto mix per ottenerequella chimica che ti porta lontano. Io però pro-pendo per avere una solida base di giocatori

“vecchi” che fanno sempre la differenza in que-sta categoria». Nonostante la netta sconfittaper 3-0 nell’ultima domenica contro loSterilgarda Castiglione, il Voghera rimanenella parte medio-alta della classifica, posi-zione che rispecchia la fase a momenti alter-ni della squadra della provincia di Pavia cheracconta lo stesso Cardamone: «Stiamovivendo in questa stagione una fase di stabiliz-zazione, alterniamo ottimi risultati con altrimeno importanti. Cerchiamo in tutti i modi dirimanere in quella parte della classifica.Abbiamo una squadra molto giovane che devepensare solo partita dopo partita». A livellopersonale, invece, per Cardamone (classe’78), quella con il Voghera è un’esperienzaampiamente positiva rovinata da un grave

Cardamone: “Da grande allenerò i piccoli”

di Piero Barbaro

vinfortunio nella scorsa stagione: «Ho iniziatopiuttosto a rilento la mia esperienza qui alVoghera. Lo scorso anno mi sono infortunatogravemente e stando fuori cinque mesi ho pra-ticamente buttato mezza stagione. Qui mi trovobene, c’è un ottimo gruppo e la cosa più impor-tante è che ci crediamo fino in fondo».Cardamone, mancino, “centrocampista con ipiedi”, quello che porta il numero 10 sullespalle anche se, a detta di Francesco, questonumero sulla maglia ha perso un po’ d’im-portanza negli ultimi anni: «Ormai si vedonosulle maglie numeri di tutti i generi, penso al 99che trovo un numero discutibile. Gioco da tre-quartista, ma penso di fare anche un discretolavoro a livello tattico. Credo di essere utile almio allenatore anche in fase difensiva grazie aquel sacrificio che impari a sostenere solo nelcorso degli anni. A trentadue anni inoltre provoad arrivare sui palloni prima grazie all’aiutodella mente che a quello del fisico». Discorsi diun giocatore che però ancora non ha levatogli occhi da quella Lega Pro in cui in passatoha giocato anche per qualche anno: «Alla miaetà sto cercando di concentrarmi e fare beneanno dopo anno. Non posso permettermi dipensare più in là di questa stagione. In più,come già detto nel Voghera mi trovo molto benee non vedo perché dovrei lasciare i miei compa-gni. Il mio unico pensiero attuale è quello difare bene dove sono». Una volta finita la car-riera, Cardamone già sa cosa fare, e dilasciare il “mondo del calcio” proprio nonse ne parla, allenerà i bambini: «È una cosaper cui penso di essere portato e l’ho scopertoin questi anni perché una piccola carriera diallenatore già l’ho intrapresa anche se solo ascopo benefico. Mi sento di dire che questomestiere l’ho sempre fatto e quindi quandosmetterò mi dedicherò ai ragazzi».

Francesco Cardamone, fantasista del Voghera(Foto Archivio)

“Finora abbiamo fatto bene, vogliamo rimanere nelle parti alte della classifica. La regolasui giovani? Non sempre dà i suoi frutti, serve anche la giusta esperienza per vincere”

Incontro con il numero 10 del Voghera, che parla del suo presente e del futuro prossimo

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ORGO A BUGGIANO - Il Borgo aBuggiano vuole continuare il suo voloin testa alla classifica del girone D,

tenendo a debita distanza le inseguitriciPontedera e Camaiore, formazioni ambiziosee che mirano a ben figurare in campionato.Anche domenica scorsa, sull'AppenninoTosco-emiliano, in casa dei modenesi dellaVirtus Pavullese, il team azzurro pistoiese hasaputo stringere i denti e, alla fine, i tre puntisono finiti in terra buggianese, perché chidimostra di saper lottare sui campi piùcomplicati alla fine viene ricompensatocon il sorriso della vittoria. E saper man-tenere la vetta della classifica nella quin-ta serie del nostro calcio non è indubbia-mente un gioco, ma dipende da un mixvincente di vari fattori e il Borgo ne hada vendere: su tutti, la straordinaria com-pattezza del gruppo, la qualità e le carat-teristiche dei singoli, l'anima dell'interocollettivo, sempre propensa a migliorarsie a non stare sugli allori. Ed un allenato-re che ha le carte in regola per essereambizioso. Guido Pagliuca, 34 anni è il piùgiovane della serie D. Cecinese, bravo coigiovani e a gestire le situazioni difficili,amante del calcio offensivo e personalitàda vendere, nonché fautore, nella passatastagione, della salvezza del Cecina.Proprio il mister degli azzurri toscani fail punto della situazione, anche in vistadel difficile impegno contro il RosignanoSei Rose, formazione che fin qui si stadimostrando assai valida: «Nella terra delFrignano abbiamo saputo far vedere i denti- sostiene il condottiero buggianese - e lasquadra ha dimostrato una straordinariacompattezza in ogni reparto e la giustamentalità, quella che non ci fa mai mollare

in ogni circostanza. E questo rappresenta il veromotore che ci spinge a far bene partita dopo par-tita. Al gol di Zocchi che ha portato momentanea-mente in vantaggio la Pavullese abbiamo saputoreagire con veemenza e con scaltrezza - affermail mister azzurro - spingendo sempre e cercan-do di creare e di concretizzare azioni importanti.Così, e non per caso, sono arrivati i gol di Spanue Nicoletti, quest'ultima rete in pieno recupero.Ora - prosegue Pagliuca - non dobbiamo mon-tarci la testa, perché siamo momentaneamentein testa alla classifica del nostro girone.

In Serie D vince chi non si accontenta maidi Luca Costa

BDobbiamo, invece, farci trovare pronti e all'ertanelle prossime gare, perché ogni match puònascondere delle insidie. Ci fa piacere continuarea veleggiare nelle zone nobili del campionato, mail vero obiettivo, che abbiamo intenzione di rag-giungere il prima possibile, rimane la permanen-za in categoria. La quota salvezza? - dichiara ilmister. Penso si possa aggirare intorno a quotaquaranta punti ed è l'asticella che abbiamo ilcompito di superare il più presto possibile.Qualereparto sta dando le maggiori soddisfazioni alBorgo? - continua il tecnico pistoiese. Beh, direi

che un po' tutti i comparti del nostro undicistanno facendo il loro dovere. Anche l'attac-co, dove stiamo dimostrando anche quel giu-sto cinismo che è importante avere e chenon guasta per vincere le partite che conta-no. Le prestazioni di un giocatore comePulina? Senza dubbio si tratta di un atleta sulquale contiamo molto e che sta facendo piùche bene. Ha qualità, senso del gioco, fiutodel gol. È una pedina importante per noi. Maè tutto l'attacco che ci sta dando soddisfazio-ne». Il trainer Pagliuca, poi, parla dei segre-ti del suo Borgoa Buggiano: «La vera ricet-ta per continuare a far bene è anche il lavo-ro che facciamo durante l'intero arco dellasettimana. Un lavoro quotidiano che ci portaa non lasciare niente al caso. Il segreto perinterpretare al meglio le gare? Soprattutto lavoglia di non accontentarsi mai e di spingeresempre, senza restare appagati, magari, ditrovarci in vantaggio di un gol sugli avversa-ri». Il mister viene, poi, a parlare del pros-simo impegno col Rosignano Sei Rose:«Contro i labronici si tratterà di un matchalquanto impegnativo. Il Rosignano è squa-dra che vuole dire la sua in questo campio-nato e che è pronta a cucinare qualche brut-to scherzo alle avversarie. Noi, comunque,staremo molto attenti e prepareremo scru-polosamente questo match».

Il tecnico della capolista del girone D Pagliuca è amante del gioco offensivo“Serve comunque sempre tanta umiltà e farsi trovare pronti in ogni gara”

Guido Pagliuca, tecnico del Borgo a Buggiano (Foto Archivio)

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26 Borgo a Buggiano

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27Italia-Stati Uniti

OMA - I primi novanta minuti sonodegli Stati Uniti. Un gol realizzato daMorgan a pochi secondi dal fischio fina-

le rendono più lungo e difficile il viaggio delleAzzurre verso Chicago. Tanto più che l’Italia,come aveva assicurato alla vigilia il commissariotecnico Ghedin, ci ha messo il cuore. E nonsolo. Ci ha messo anche il carattere e l’orgoglio,giocandosela alla pari contro le campionesseolimpiche, prime nel ranking mondiale. Solo unadisattenzione (“la fatica ha contribuito” spiegaGhedin a fine gara) ha permesso agli Usa dichiudere a proprio favore i primi 90’ e di met-tere un’ipoteca sull’ultimo posto disponibileper il Mondiale del 2011. Nonostante il divario,soprattutto a livello fisico, l’Italia ha affrontato aviso aperto le americane: ha sofferto, ha strettoi denti, ha creato due ottime occasioni conTuttino e il capitano Panico in uno stadio, quel-lo di Padova, che con i suoi 6000 spettatori ha

sostenuto fino all’ultimo le Azzurre. Gli StatiUniti hanno aperto subito all’attacco, trovandodall’altra parte pronta la replica, soprattuttocon l’“americana” Picarelli in grande giornata.Premono gli Usa, senza far male; e l’Italia tienebene di fronte alla notevole fisicità delle avver-sarie. Due scuole calcistiche nettamente diver-se a confronto: 25 mila tesserate per l’Italia, 5milioni per le americane. I numeri parlano chia-ro, ma le Azzurre non ne hanno tenuto conto.E se gli Stati Uniti dimostrano di voler chiuderein fretta il discorso, la Nazionale di Ghedin nonha intenzione di spianare la strada. I rischi mag-giori le Azzurre li corrono quando perdono ipalloni nella costruzione del gioco; sono bravea ripartire, ma spreca molto nell’ultimo passag-gio. Stesso discorso nella ripresa. Italia moltoconcentrata e determinata, inizia però a soffri-re la fisicità delle americane. Al 19’ grande pallagol per Patrizia Panico, che colpisce di primaintenzione di collo sinistro, ma è brava Barnharta respingere in angolo. Al 45’ l’Italia si salva: gli

Usa colpiscono il palo. Al 48’ Ghedin sostituisceCarissimi con Conti e gli Usa, sfruttando unadisattenzione difensiva, passano in vantaggio echiudono la gara con un diagonale di Morgan.Rabbia e delusione sui volti delle Azzurre. DaGhedin solo elogi: «Sono deluso per il risultato, mafelice della prestazione: le ragazze sono state stra-ordinarie, ci hanno messo tanto cuore. Purtroppo ilcalcio è questo, diciamo che partite del genere ser-vono per fare esperienza e per crescere».L’appuntamento è per sabato 27, a Chicago, incasa delle americane: «È chiaro - concludeGhedin - che ce la giocheremo, ma è tutto moltopiù difficile».

dalla Redazione

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Italdonne, la beffa è nel finale

Anna MariaPicarelli si è

dovuta arrenderea pochi secondi

dal termine. Ora la strada

verso il Mondialesi fa molto difficile

(Foto Archivio)

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29News

OMA - Marca Futsal e Lazio rispondo-no al Daf Chemi Montesilvano e torna-no nelle prime due posizioni della classi-

fica del campionato di serie A. Nelle gare dellasettima giornata, i trevigiani superano l’Atiessee riconquistano la vetta mentre la Lazio, con l’8-3 all’Augusta, resta a -1 dagli uomini di Polido. IlBisceglie sbanca Cagliari (2-1) e vola al quartoposto; successi anche per Asti (6-2all’Acqua&Sapone) e Alter Ego Luparense (3-0al Napoli Vesevo). Marca Futsal e Lazio vinconoentrambe per la quarta volta di fila nel palazzet-to amico: straordinario il record della formazio-ne di Polido, che al Palamazzalovo non ha anco-ra subìto reti. Contro l’Atiesse dell’ex Diaz, laMarca trova qualche difficoltà in fase offensiva,ma riesce comunque a sbloccare il risultato nelprimo tempo con Jonas. Nel finale, con l’Atiessealla ricerca del pareggio, i padroni di casa realiz-zano il gol della sicurezza con Nora.

dalla Redazione

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Il punto sul campionato

Lima, capocannoniere del campionato con 10 reti(Foto divisionecalcioa5.it)

10

9

8

7

7

7

6

6

6

6

La classifica marcatori

Marca FutsalLazioMontesilvanoBisceglieLuparensePromomediaAstiKaos FutsalPonzio PescaraAcqua&SaponeAugustaNapoli VesevoAtiesseCagliari

LA CLASSIFICA19181714131212101055330

66544443311110

10221001122000

01012333344667

283125142524292220112010108

P V N S GF92081312181718282036292623

GS

(Asti)

(Montesilvano)

(Luparense)

(Marca)

(Montesilvano)

(Promomedia)

(Kaos)

(Promomedia)

(Augusta)

(Lazio)

Lima

Borruto

Vampeta

Bertoni

Rogerio

Bruno

Marquinho

Manzali

Fortino

Fornari

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Numero 43 25 novembre 2010

31Repubblica diSan Marino

EPUBBLICA DI SAN MARINO -Fine settimana con poche reti quel-lo appena trascorso nella Repubblica

del Titano. Nelle sette gare in programmisabato e domenica, solo 15 le marcaturemesse a segno. E di queste, sei solo inJuvenes/Dogana-Domagnano. Sembravatutto facile per i padroni di casa, che già al17’ erano in vantaggio di due reti (Zafferanie Baldini su rigore), ma in 5’, a cavallo dellamezzz’ora di gioco, Dolcini ha rimesso incarreggiata i suoi riportando in parità il con-fronto. Bacciocchi, al 10’ minuto dellaseconda frazione di gioco ha portato dinuovo la Juvenes/Dogana avanti nel punteg-gio, fino al 90’ però, quando Gasperoni hafatto tirare un grosso sospiro di sollievo alDomagnano, che così conquista il suosecondo punto in classifica, mentre laJuvenes/Dogana di mister Mularoni ha persouna buona occasione per restare attaccato

al treno delle inseguitricidella Cosmos, che grazie adun gol in apertura diLazzarini, mantiene 4 punti divantaggio su La Fiorita ePennarossa, entrambe vinci-trici dei loro scontri conVirtus e Tre Penne. Semprepiù in crisi di risultati la squa-dra di mister Ceci, che vedela vetta della classifica, occu-pata dal “solito” Tre Fiori,lontana 10 punti. Capolistadel girone B a cui è bastatauna rete al 60’ di Giunta perpiegare la resistenza delFaetano. fa un deciso passo inavanti in classifica il SanGiovanni, una delle formazio-ni più in forma in assoluto,che scala la classifica grazie al2-0 in casa della Virtus. Asegno Quadroni e Mottola.

dalla Redazione

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Sul Titano si segnano pochi gol. Ma quante emozioniIn sei gare su sette si segnano solo nove reti, e in Juvenes/Dogana-Domagnano un 3-3

che che si decide all’ultimo respiro. Tre Fiori e Cosmos non segnano mai il passo

Luciano Mularoni, tecnico della Juvenes/Dogana (Foto Archivio)

LA CLASSIFICA DEL CAMPIONATO

Cosmos

La Fiorita

Pennarossa

Juvenes/Dogana

Faetano

Fiorentino

Cailungo

GRUPPO A GRUPPO A

6 Gol: Fantini (Juvenes/Dogana)

Montagna (Cosmos)

5 Gol: Grigore (Fiorentino)

4 Gol: Mularoni (La Fiorita)

GRUPPO B

6 Gol: Gatti (Murata)

5 Gol: Aruta (Tre Fiori)

CLASSIFICA

MARCATORI Tre Fiori-FaetanoTre Penne-PennarossaCosmos-LibertasMurata-CailungoJuvenes/Dogana-DomagnanoFiorentino-San GiovanniVirtus-La Fiorita

8^ GIORNATA 20-21/11/2010

1-00-11-02-13-30-10-2

17

13

13

10

9

6

2

GRUPPO BTre FioriMurataSan GiovanniLibertasTre PenneVirtusFolgore/FalcianoDomagnano

2117131211842

9^ GIORNATA 27-28/11/2010

Juvenes/Dogana-Tre FioriFiorentino-Virtus

Domagnano-La FioritaCailungo-San Giovanni

Faetano-Tre PenneFolgore/Falciano-Cosmos

Pennarossa-LibertasRiposa: Murata

EURO 2012 - LA SITUAZIONE DEL GRUPPO E

OLANDA

UNGHERIA

SVEZIA

MOLDAVIA

FINLANDIA

SAN MARINO

PT

12

9

6

6

3

0

G

4

4

3

4

4

5

GF

12

12

9

5

10

0

V

4

3

2

2

1

0

S

0

1

1

2

3

5

N

0

0

0

0

0

0

GS

2

4

4

3

6

29

DR

+10

+8

+5

+2

+4

-29

03/06/2011San Marino-Finlandia

07/06/2011San Marino-Ungheria

02/09/2011Olanda-San Marino

06/09/2011San Marino-Svezia

11/10/2011Moldavia-San Marino

I PROSSIMI IMPEGNI LA CLASSIFICA MARCATORI

Klaas-Jan Huntelaar

Mikael Forssell

Alexandru Suvorov

Zlatan Ibrahimovic

8

5

2

2

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