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Prof. Ing. Andrea Corti ([email protected]) Corso di Gestione dei Servizi e delle Tecnologie Ambientali (GS&TA) Parte 05 – GESTIONE SERVIZIO INTEGRATO RIFIUTI E REGOLAZIONE Facoltà di Ingegneria – Università degli Studi di Siena Laurea Magistrale in “Ingegneria Gestionale”

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Prof. Ing. Andrea Corti ([email protected])

Corso di

Gestione dei Servizi e delle Tecnologie Ambientali (GS&TA)

Parte 05 – GESTIONE SERVIZIO INTEGRATO RIFIUTI E REGOLAZIONE

Facoltà di Ingegneria – Università degli Studi di SienaLaurea Magistrale in “Ingegneria Gestionale”

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Servizi Pubblici – Servizio di Igiene UrbanaServizi Pubblici – Servizio di Igiene Urbana

Corrispettivo Economico - TIACorrispettivo Economico - TIA

Autorità di AmbitoAutorità di Ambito Gestore del ServizioGestore del Servizio

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Servizi Pubblici – Servizio di Igiene UrbanaServizi Pubblici – Servizio di Igiene Urbana

Autorità di AmbitoAutorità di Ambito Gestore del ServizioGestore del Servizio

Standard Prestazionali

Modalità di contabilità analitica

Report di servizioMonitoraggio

Corrispettivo Economico - TIACorrispettivo Economico - TIA

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Regime di Regolamentazione e ruolo della Autorità di Ambito

Lo schema di regolamentazione così definito prevede che:•il Comune definisca la propria domanda di servizio;•la Comunità organizzi e pianifichi la gestione dei rifiuti predisponendo il Piano industriale nel rispetto delle indicazioni contenute nel Piano regionale e nel Piano provinciale, e stipuli con il Gestore i Contratti di Servizio per la gestione dei rifiuti. Alla Comunità spetta anche la predisposizione di report annuali sull’attività del Gestore e sugli eventuali violazione dagli impegni contenuti nei Contratti di servizio;•il Gestore eroghi il servizio nel rispetto dei Contratti di servizio stipulati con la Comunità d’ambito e produca la documentazione richiesta per le attività di controllo.

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Gestione integrata dei rifiuti urbani (ex art 183 D.Lgs 152/06)

Ambito Territoriale Ottimale (ex art 200 D.Lgs 152/06)

Comunità di Ambito (ex art 26 LR 25/98)Autorità di Ambito (ex art 201 D.Lgs 152/06)

Piano di Ambito (ex art 203 D.Lgs 152/06) Piano Industriale (ex art 27 LR 25/98)

Note – tra le modifiche apportate dalla LR 61/07 alla LR 25/98 vi è anche l’indicazione che le terminologie di “Comunità di Ambito” e di “ Piano Industriale” sono da intendersi a tutti gli effetti rispettivamente come “Autorità di Ambito” e “Piano di Ambito” ai sensi del 152/06

a) superamento della frammentazione delle gestioni;b) conseguimento di adeguate dimensioni gestionali;c) Adeguato sistema stradale e ferroviario al fine di ottimizzare i trasporti;d) valorizzazione di esigenze comuni e affinità nella produzione e gestione dei rifiuti;e) ricognizione di impianti di gestione di rifiuti già realizzati e funzionanti;

L'autorità d'ambito è una struttura dotata di personalità giuridica costituita in ciascun ambito territoriale ottimale delimitato dalla competente Regione, alla quale gli Enti locali partecipano obbligatoriamente ed alla quale è trasferito l'esercizio delle loro competenze in materia di gestione integrata dei rifiuti.L'autorità d'ambito organizza il servizio e determina gli obiettivi da perseguire per garantirne la gestione secondo criteri di efficienza, di efficacia, di economicità e di trasparenza; a tal fine adotta un apposito piano d'ambito

Le Autorità di Ambito nella predisposizione degli strumenti di regolamentazione dei rapporti con il soggetto gestore (Contratto di servizio) , elaborano, sulla base dei criteri e degli indirizzi fissati dalle Regioni, un Piano d’Ambito comprensivo di un programma degli interventi necessari, accompagnato da un piano finanziario e dal connesso modello gestionale ed organizzativo. Il piano finanziario indica, in particolare, le risorse disponibili, quelle da reperire, nonché i proventi derivanti dall'applicazione della tariffa sui rifiuti per il periodo considerato.

gestione integrata dei rifiuti: il complesso delle attività volte ad ottimizzare la gestione dei rifiuti, come definita

alla lettera d), ivi compresa l'attività di spazzamento delle strade;

Le Comunità di ambito attuano i piani interprovinciali di gestione dei rifiuti attraverso i piani industriali.Le funzioni di competenza della Comunità di ambito sono:a)elaborazione, approvazione e all’aggiornamento del PI;b) all’affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani;c) alla redazione dei rapporti sulla realizzazione del PI sulla capacità di smaltimento dell’ATO;d) alla determinazione della tariffa, secondo quanto previsto dalla legislazione vigente;

1. Il piano industriale sulla base del piano interprovinciale, contiene:a) l’individuazione delle aree di raccolta;b) i progetti preliminari degli interventi previsti nei piani interprovinciali;c) gli interventi di bonifica e/o messa in sicurezza delle aree inquinate;d) i progetti preliminari dei servizi di raccolta e del sistema dei trasporti;e) la definizione dei tempi per la realizzazione degli interventi;f) lo schema di assetto gestionale;g) il piano degli investimenti necessari per raggiungere gli obiettivi, articolato su base decennale per i servizi di smaltimento e su base quinquennale per i servizi di raccolta e spazzamento;h) la previsione dell’importo delle tariffe articolate per singole voci di costo, da effettuarsi su base pluriennale, nonché le modalità progressive di attuazione garantendo la gradualità degli adeguamenti tariffari;i) gli obiettivi e gli standard dei servizi di gestione dei rifiuti, eventualmente articolati per aree.

Autorità di Ambito

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Gestore ATO Comuni

Modello Servizio

Standard Tecnico/Economico Servizio

Ottimizzazione Servizio

Definiz. Tecn. Servizio

Valorizzazione Servizio

Tariffa di Ambito

Corr(n) = Prev(n) ± RR(n-2) ± RI(n-1)

Regime di Regolamentazione e ruolo della Autorità di Ambito

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Servizi Pubblici – Servizio di Igiene Urbana

Descrizione dei Servizi di Igiene UrbanaGestione dei Rifiuti Urbani e Assimilati•Raccolta•Trasporto•Trattamento•Smaltimento•Lavaggio contenitoriPulizia delle StradeAccertamenti, Riscossione e Contenzioso

Altri Servizi Border line•Pulizia Aree Verdi•Manutenzione del verde pubblico•Pulizia arenili•Pulizia specchi d’acqua•Pulizia scritte•ecc ecc

AmministrazioneProgettazioneAffari Generali

BonifichePost Gestioni

BonifichePost Gestioni

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La definizione dei servizi di Igiene Urbana

Raccolta stradale; Raccolte su chiamata; Raccolte Utenze Non Domestiche (altrimenti dette porta a porta ad utenza non domestica); Raccolte integrate ad utenza (altrimenti dette porta a porta ad utenza); Servizi di spazzamento; Servizi di lavaggio cassonetti; Attivazione Stazione Ecologica.

Modalità di espletamento dei servizi

Dotazioni di servizio

11/06/2009 8Firenze

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Ipotesi di organizzazione dei servizi di raccolta

Servizi di Raccolta

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Ipotesi di sistemi di raccolta integrati

Servizi di Raccolta

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Servizi di Igiene Urbana

In sostanza si parla di

UominiAutomezziAttrezzature e impiantiConsumi e beni accessori

Investimenti di capitali

Costi diretti Costi d’uso del capitale

Costo Totale del Servizio - TARIFFA

Remunerazionedel capitale investito

=Guadagno Gestore

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Prestazioni di Servizio

Personale- Contratti Collettivi Nazionali di Riferimento (FISE/ASSOAMBIENTE FEDERAMBIENTE)- Livelli e categorie (I, II, III, IV, V, VI, ecc)- Mansionario (Operatori, Impiegati, Responsabili, ecc)- Indennizzi (Funzione, Straordinari, Anzianità, ecc)- Impiego Settimanale- Livello di produttività effettiva

6 h/g x 6 g/s x 52 s/a = 1872 h/a Livello produttività teorica

FeriePermessi

MalattieInfortuniDisagi FamiliariPermessi SindacaliPermessi Amministrativi

1601 h/a Livello produttività effettiva convenzionale(rif. Contratto FISE Ottobre 2009)

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Prestazioni di Servizio

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Prestazioni di Servizio

Personale- Contratti Collettivi Nazionali di Riferimento (FISE/ASSOAMBIENTE FEDERAMBIENTE)- Livelli e categorie (I, II, III, IV, V, VI, ecc A e B)- Mansionario (Operatori, Impiegati, Responsabili, ecc)- Indennizzi (Funzione, Straordinari, Anzianità, ecc)- Impiego Settimanale- Livello di produttività effettiva

1601 h/a Livello produttività effettiva convenzionale(rif. Contratto FISE Ottobre 2009)

Livello Importo annuo Importo Orario

II livello € 38.120,45 € 23,81

III livello € 40.617,95 € 25,37

IV livello € 43.397,64 € 27,11

V livello € 47.253,46 € 29,52

Livello Importo annuo Importo Orario

V livello € 43.775,57 € 27,97

VI livello € 48.212,62 € 30,81

VII livello € 53.308,71 € 34,07

Operatori

Amministrativi

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Automezzi- Caratteristiche tecniche e allestimenti- Consumi- Manutenzioni- Imposte, bollo e assicurazione

- Valore Patrimoniale del bene (ammortamento, noleggio, leasing, ecc)

- Livello di utilizzo effettivo

1 turno giornaliero 6 h/g x 7 g/s x 52 s/a = 2.190 h/a Livello di utilizzo teorico

ManutenzioniIncidentiImprevisti

1.800 h/a Livello di utilizzo convenzionale

2 turni giornalieri 12 h/g x 7 g/s x 52 s/a = 4.380 h/a Livello di utilizzo teorico

ManutenzioniIncidentiImprevisti

3.200 h/a Livello di utilizzo convenzionale

Prestazioni di Servizio

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Automezzi

Raccolta Investimento [€/anno]

Spazzamento e Lavaggio Cassonetti

Investimento [€/anno]

Compattatore carico laterale

€ 150.000 – € 170.000 Spazzatrice € 65.000 - € 130.000

Compattatore carico posteriore

€ 70.000 - € 140.000 Autoinnaffiatrice € 70.000 - € 90.000

Autocarro con Ragno

€ 100.000 – € 120.000 Lavacassonetti € 130.000 - € 160.000

Mezzi leggeri € 15.000 - € 25.000

Investimenti (I)

Costi d’uso del capitale

Ammortamento (Amm) = arco temporale nel quale si ripaga l’investimentoAmmortamento finanziario = Ammortamento tecnico del beneAmm = I/5 anni

Remunerazione (R) = interesse finanziario sull’investimentoR = r + 2% (r = rendistato medio annuo)

Prestazioni di Servizio

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Automezzi

Costi di gestione oraria

RaccoltaCD – 1 Turno

Ck – 1 TurnoCtot – 1 Turno

CD – 2 Turni Ck – 2 Turni Ctot – 2 Turni

Compattatore carico laterale

14 25 39 16 12 28

Compattatore carico

posteriore€ 6 – 9 € 10 – 20 € 16 – 29 €7 - 10 € 5 – 10 € 12 - 20

Autocarro con Ragno

€ 12 € 17 € 29 € 14 € 9 € 23

Mezzi leggeri € 5 € 4 € 9 € 5 € 2 € 7

SpazzamentoCD – 1 Turno

Ck – 1 TurnoCtot – 1 Turno

CD – 2 Turni Ck – 2 Turni Ctot – 2 Turni

Spazzatrice 7 – 13 10 -20 17 – 33 7 – 15 5 – 10 12 - 25

Autoinnaffiatrice 5 12 17 6 6 12

Lavacassonetti 10 20 30 13 11 24

Prestazioni di Servizio

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- Installazione- Manutenzioni

- Valore Patrimoniale (ammortamento, noleggio, leasing, ecc)

-Livello di utilizzo

Il Costo Diretto delle attrezzature è legato alle necessità di installazione e alla manutenzione che normalmente sono individuate in maniera forfettaria con un valore variabile tra il 3 e il 5% del valore di investimento.

Il costo diretto è poi riproporzionato al numero effettivo si svuotamenti rispetto ad un valore standard di uno svuotamento giornaliero

1 sv/g x 7 g/s x 52 s/a = 365 sv/a

Si considera inoltre che il parco attrezzature sia dotato di una scorta normalmente valutata pari al 5% del parco complessivo

Prestazioni di Servizio

Attrezzature

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Attrezzature

Raccolta Investimento [€/anno] Raccolta Investimento [€/anno]

Contenitori 3.200 l € 650 Bidoni 360 l € 50

Contenitori 2.400 l € 550 Bidoni 240 l € 30

Contenitori 1.700 l € 350 - € 450 Bidoni 120 l € 20

Contenitori 1.100 l € 150 - € 250 Bidoncini € 10

Campane € 350 - € 550

Investimenti (I)

Costi d’uso del capitale

Amm = I/7 anni o I/10 anni

Remunerazione (R) = interesse finanziario sull’investimentoR = r + 2% (r = rendistato medio annuo)

Prestazioni di Servizio

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RUI - Raccolta StradaleComuni Intensivi Comuni Estensivi

Attrezzatura Cassonetti Piccoli - Cassonetti Medi -Cassonetti GrandiCassonetti Piccoli - Cassonetti Medi -Cassonetti

GrandiAutomezzo Compattatore Posteriore - Compattatore Laterale Compattatore Posteriore - Compattatore LateraleFrequenza Inverno [gg/7]

Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale4 2 3 1

Frequenza Estate [gg/7]

Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale7 2 4 1

Note

Centro Storico: Obiettivo minimo inverno 4/7 - estate 7/7

Centro Storico: Obiettivo minimo inverno e estate 3/7

Centro Abitato: Obiettivo minimo inverno 3/7 - estate 4/7

Centro Abitato: Obiettivo minimo inverno e estate 3/7

Case Sparse: Obiettivo minimo inverno 2/7 - estate 3/7

Case Sparse: Obiettivo minimo inverno e estate 2/7

Carta - Raccolta StradaleComuni Intensivi Comuni Estensivi

AttrezzaturaCassonetti Piccoli - Cassonetti Medi - Cassonetti

Grandi - CampaneCassonetti Piccoli - Cassonetti Medi - Cassonetti

Grandi - Campane

AutomezzoCompattatore Posteriore - Compattatore Laterale -

Autocarro con gruCompattatore Posteriore - Compattatore Laterale

- Autocarro con gruFrequenza Inverno [gg/7]

Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale2 1 1 0,5

Frequenza Estate [gg/7]

Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale3 1 1 0,5

Note

Centro Storico: Obiettivo minimo inverno 2/7 - estate 3/7

Centro Storico: Obiettivo minimo inverno e estate 1/7

Centro Abitato: Obiettivo minimo inverno 2/7 - estate 3/7

Centro Abitato: Obiettivo minimo inverno e estate 1/7

Case Sparse: Obiettivo minimo inverno 2/7 - estate 3/7

Case Sparse: Obiettivo minimo inverno e estate 1/7

Modalità di espletamento dei servizi - stradale

11/06/2009 20Firenze

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Multimateriale VPL - Raccolta StradaleComuni Intensivi Comuni Estensivi

AttrezzaturaCassonetti Piccoli - Cassonetti Medi - Cassonetti

Grandi - CampaneCassonetti Piccoli - Cassonetti Medi - Cassonetti

Grandi - Campane

AutomezzoCompattatore Posteriore - Compattatore Laterale -

Autocarro con gruCompattatore Posteriore - Compattatore Laterale

- Autocarro con gruFrequenza Inverno [gg/7]

Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale1 0,5 1 0,5

Frequenza Estate [gg/7]

Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale2 1 1 0,5

Note

Centro Storico: Obiettivo minimo inverno 1/7 - estate 2/7

Centro Storico: Obiettivo minimo inverno e estate 0,5/7

Centro Abitato: Obiettivo minimo inverno 1/7 - estate 2/7

Centro Abitato: Obiettivo minimo inverno e estate 0,5/7

Case Sparse: Obiettivo minimo inverno 1/7 - estate 2/7

Case Sparse: Obiettivo minimoinverno e estate 0,5/7

Organico - Raccolta Stradale

Comuni Intensivi Comuni Estensivi

Attrezzatura Cassonetti Piccoli Cassonetti Piccoli

Automezzo Compattatore Posteriore Compattatore Posteriore

Frequenza Inverno [gg/7]

Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale3 2 3 2

Frequenza Estate [gg/7]

Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale3 2 3 2

Note

Centro Storico: Obiettivo minimo inverno e estate 3/7Centro Storico: Obiettivo minimo inverno e estate

3/7

Centro Abitato: Obiettivo minimo inverno e estate 3/7Centro Abitato: Obiettivo minimo inverno e estate

3/7

Il servizio di raccolta nonè previsto nelle case sparseIl servizio di raccolta nonè previsto nelle case

sparse

Modalità di espletamento dei servizi - stradale

11/06/2009 Firenze 21

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RUI - Raccolta Porta a Porta Utenze Non Domestiche

Comuni Intensivi Comuni Estensivi

Attrezzatura Contenitori PaP Contenitori PaP

Automezzo Porter - Compattatore Posteriore Porter - Compattatore Posteriore

Frequenza Inverno [gg/7]

Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale2 1 2 1

Frequenza Estate [gg/7]Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale

2 1 2 1

Note

Per i servizi di raccolta dedicati alle utenze non domestiche le frequenze di servizio sono da ritenersi indicative e riconducibili ad un dato medio. Tali servizi dovranno essere calibrati sulle caratteristiche e

sulle esigenze delle singole utenze tenendo conto delle loro peculiarità in termini di produzione quantitativa e qualitativa del rifiuto e al loro rapporto con il contesto urbano di riferimento.

Carta - Raccolta Porta a Porta Utenze Non Domestiche

Comuni Intensivi Comuni Estensivi

Attrezzatura Contenitori PaP Contenitori PaP

Automezzo Porter - Compattatore Posteriore Porter - Compattatore Posteriore

Frequenza Inverno [gg/7]

Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale

1 0,5 1 0,5

Frequenza Estate [gg/7]Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale

3 0,5 1 0,5

Note

Per i servizi di raccolta dedicati alle utenze non domestiche le frequenze di servizio sono da ritenersi indicative e riconducibili ad un dato medio. Tali servizi dovranno essere calibrati sulle caratteristiche e

sulle esigenze delle singole utenze tenendo conto delle loro peculiarità in termini di produzione quantitativa e qualitativa del rifiuto e al loro rapporto con il contesto urbano di riferimento.

Modalità di espletamento dei servizi – Pap UND

11/06/2009 Firenze 22

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Multimateriale VPL - Raccolta Porta a Porta Utenze Non Domestiche

Comuni Intensivi Comuni Estensivi

Attrezzatura Contenitori PaP Contenitori PaP

Automezzo Porter - Compattatore Posteriore Porter - Compattatore Posteriore

Frequenza Inverno [gg/7]

Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale

1 0,5 1 0,5

Frequenza Estate [gg/7]

Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale

3 0,5 1 0,5

Note

Per i servizi di raccolta dedicati alle utenze non domestiche le frequenze di servizio sono da ritenersi indicative e riconducibili ad un dato medio. Tali servizi dovranno essere calibrati sulle caratteristiche e

sulle esigenze delle singole utenze tenendo conto delle loro peculiarità in termini di produzione quantitativa e qualitativa del rifiuto e al loro rapporto con il contesto urbano di riferimento.

Organico - Raccolta Porta a Porta Utenze Non Domestiche

Comuni Intensivi Comuni Estensivi

Attrezzatura Contenitori PaP Contenitori PaP

Automezzo Porter - Compattatore Posteriore Porter - Compattatore Posteriore

Frequenza Inverno [gg/7]

Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale

3 2 3 2

Frequenza Estate [gg/7]

Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale

6 2 3 2

Note

Per i servizi di raccolta dedicati alle utenze non domestiche le frequenze di servizio sono da ritenersi indicative e riconducibili ad un dato medio. Tali servizi dovranno essere calibrati sulle caratteristiche e

sulle esigenze delle singole utenze tenendo conto delle loro peculiarità in termini di produzione quantitativa e qualitativa del rifiuto e al loro rapporto con il contesto urbano di riferimento.

Modalità di espletamento dei servizi – Pap UND

11/06/2009 Firenze 23

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RUI - Raccolta Porta a Porta Utenze Domestiche

Comuni Intensivi Comuni Estensivi

Attrezzatura Contenitori PaP - Sacchetto Contenitori PaP

Automezzo Porter - Compattatore Posteriore Porter - Compattatore Posteriore

Frequenza Inverno [gg/7]

Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale2 1 2 1

Frequenza Estate [gg/7]

Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale

4 1 2 1

Note

Gli obiettivi ottimali devono essere riferiti ad uno scenario di insieme finalizzato all'attivazione di un servizio integrato alle utenze (diffuso sul territorio e su tutte le frazioni) in completa sostituzione rispetto

a sistemi stradali. Da considerare inoltre che gli obiettivi sono da considerarsi quali valori medi tenuto conto delle necessarie calibrazioni legate al contesto urbanistico di riferimento.

Carta - Raccolta Porta a Porta Utenze Domestiche

Comuni Intensivi Comuni Estensivi

Attrezzatura Contenitori PaP Contenitori PaP

Automezzo Porter - Compattatore Posteriore Porter - Compattatore Posteriore

Frequenza Inverno [gg/7]

Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale

1 0,5 1 0,5

Frequenza Estate [gg/7]

Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale

2 0,5 1 0,5

Note

Gli obiettivi ottimali devono essere riferiti ad uno scenario di insieme finalizzato all'attivazione di un servizio integrato alle utenze (diffuso sul territorio e su tutte le frazioni) in completa sostituzione rispetto

a sistemi stradali. Da considerare inoltre che gli obiettivi sono da considerarsi quali valori medi tenuto conto delle necessarie calibrazioni legate al contesto urbanistico di riferimento.

Modalità di espletamento dei servizi – Pap UD

11/06/2009 Firenze 24

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Multimateriale VPL - Raccolta Porta a Porta Utenze Domestiche

Comuni Intensivi Comuni Estensivi

Attrezzatura Contenitori PaP Contenitori PaP

Automezzo Porter - Compattatore Posteriore Porter - Compattatore Posteriore

Frequenza Inverno [gg/7]

Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale

1 0,25 1 0,25

Frequenza Estate [gg/7]

Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale

2 0,25 1 0,25

Note

Gli obiettivi ottimali devono essere riferiti ad uno scenario di insieme finalizzato all'attivazione di un servizio integrato alle utenze (diffuso sul territorio e su tutte le frazioni) in completa sostituzione rispetto

a sistemi stradali.Da considerare inoltre che gli obiettivi sono da considerarsi quali valori medi tenuto conto delle necessarie calibrazioni legate al contesto urbanistico di riferimento.

Organico - Raccolta Porta a Porta Utenze Domestiche

Comuni Intensivi Comuni Estensivi

Attrezzatura Contenitori PaP Contenitori PaP

Automezzo Porter - Compattatore Posteriore Porter - Compattatore Posteriore

Frequenza Inverno [gg/7]

Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale

3 2 3 2

Frequenza Estate [gg/7]

Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale Obiettivo Minimo Obiettivo Ottimale

4 2 3 2

Note

Gli obiettivi ottimali devono essere riferiti ad uno scenario di insieme finalizzato all'attivazione di un servizio integrato alle utenze (diffuso sul territorio e su tutte le frazioni) in completa sostituzione rispetto

a sistemi stradali.Da considerare inoltre che gli obiettivi sono da considerarsi quali valori medi tenuto conto delle necessarie calibrazioni legate al contesto urbanistico di riferimento.

Modalità di espletamento dei servizi – Pap UD

11/06/2009 Firenze 25

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Standard prestazionali

11/06/2009 Firenze 26

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Standard prestazionali

11/06/2009 Firenze 27

Standard TecniciObiettivo Minimo

Obiettivo Ottimale

Ore addetto [h/anno] 1550 1641Ore mezzo - 1 turno

[h/anno] 1600 2000

Ore mezzo - 2 turno

[h/anno] 3200 3600

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Le componenti della Tariffa di Trattamento e Smaltimento

-Costi diretti per la gestione degli Impianti (materiali, personale, utenze, attrezzature, ecc-Costi d’uso del capitale investito

-Il ruolo dei Proventi (vendita di Energia, vendita di materiali, contributi CONAI)-L’incidenza della sovrattassa Regionale sul conferimento in discarica (ECOTASSA) e maggiorazione del 20% per il mancato raggiungimento degli obiettivi di RD a livello di Ambito-Le Indennità di Disagio Ambientale

Servizi di Trattamento e Smaltimento

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Servizi di Trattamento e Smaltimento

Parametri tecnico gestionali UdM

Ore lavorate impianto h/anno

Ore lavorate addetti h/anno

Ore lavorate tecnici h/anno

Volumetrie occupate m3

Volumetrie residue m3

Produzione di percolato t

Superficie esposta alle piogge (percolato) m2

Produzione di percolato per superficie unitaria esposta

t/m2

Quantità trattate UdM

Quantità ATO tal quale t

Quantità servizi interni t

Quantità extra ATO (urbani fuori provincia e RS)

t

TOTALE t

Costi diretti impianti UdM

Materiali  Materiale di consumo €Reagenti €Carburanti e lubrificanti €

Oneri e prestazioni  Prestazioni varie di terzi €Servizio Smaltimento Rifiuti €Altri Servizi Industriali (Smaltimento Ceneri) €Manutenzioni €Personale a comando e interinale €Disinfestazioni €Prove e collaudi €Analisi chimiche €Smaltimento percolato €Incenerimento rifiuti speciali €Smaltimento ceneri €Trasporti €Assicurazioni €Comunicazione €Viaggi e trasferte €Consulenze e oneri professionali €Fitti, canoni e noleggi €Postali €Pulizia e vigilanza €Formazione €Imposte e tasse €Oneri e proventi straordinari €Oneri e prestazioni automezzi €

Utenze  Energia elettrica €Acqua €Gas €Telefoniche €

Canoni Leasing  Canoni leasing €

Costo del Lavoro  Retribuzione personale €Contributi €Quota TFR €Costi Personale €Varie del Personale €IRAP Personale €

Indennità di disagio ambientale  Indennità di disagio ambientale €

Ammortamenti  Ammortamenti - ribaltamento Mezzi €Ammortamenti materiali €

Accantonamenti  Svalutazione immobilizzazioni €Accantonamento rischi €Accantonamento gestione post-operativa €

Remunerazione  Remunerazione €

Dettaglio degli investimenti realizzati UdM

Investimenti €Investimento mezzi €Contributi in conto capitale €Descrizione dell'investimento  

Data di inizio (effettiva o presunta) dell'attività dell'investimento in oggetto

 

Flussi Trattati

Parametri sintetici di processo

Costi di Diretti di Gestione Costi d’uso del Capitale

Piano Investimenti

ProventiAccantonamenti

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Servizi di Trattamento e Smaltimento

Impianto di Selezione

Parametri tecnico gestionali UdM

Ore lavorate impianto h/anno

Ore lavorate addetti h/anno

Ore lavorate tecnici h/anno

Volumetrie occupate m3

Volumetrie residue m3

Produzione di percolato t

Superficie esposta alle piogge (percolato) m2

Produzione di percolato per superficie unitaria esposta

t/m2

Quantità trattate UdM

Quantità ATO tal quale t

Quantità servizi interni t

Quantità extra ATO (urbani fuori provincia e RS)

t

TOTALE t

Costi diretti impianti UdM

Materiali  Materiale di consumo €Reagenti €Carburanti e lubrificanti €

Oneri e prestazioni  Prestazioni varie di terzi €Servizio Smaltimento Rifiuti €Altri Servizi Industriali (Smaltimento Ceneri) €Manutenzioni €Personale a comando e interinale €Disinfestazioni €Prove e collaudi €Analisi chimiche €Smaltimento percolato €Incenerimento rifiuti speciali €Smaltimento ceneri €Trasporti €Assicurazioni €Comunicazione €Viaggi e trasferte €Consulenze e oneri professionali €Fitti, canoni e noleggi €Postali €Pulizia e vigilanza €Formazione €Imposte e tasse €Oneri e proventi straordinari €Oneri e prestazioni automezzi €

Utenze  Energia elettrica €Acqua €Gas €Telefoniche €

Canoni Leasing  Canoni leasing €

Costo del Lavoro  Retribuzione personale €Contributi €Quota TFR €Costi Personale €Varie del Personale €IRAP Personale €

Indennità di disagio ambientale  Indennità di disagio ambientale €

Ammortamenti  Ammortamenti - ribaltamento Mezzi €Ammortamenti materiali €

Accantonamenti  Svalutazione immobilizzazioni €Accantonamento rischi €Accantonamento gestione post-operativa €

Remunerazione  Remunerazione €

Dettaglio degli investimenti realizzati UdM

Investimenti €Investimento mezzi €Contributi in conto capitale €Descrizione dell'investimento  

Data di inizio (effettiva o presunta) dell'attività dell'investimento in oggetto

 

Flussi Trattati

Parametri sintetici di processo

Costi di Diretti di Gestione Costi d’uso del Capitale

Piano Investimenti

ProventiAccantonamenti

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Servizi di Trattamento e Smaltimento

Parametri tecnico gestionali UdM

Ore lavorate impianto h/anno

Ore lavorate addetti h/anno

Ore lavorate tecnici h/anno

Volumetrie occupate m3

Volumetrie residue m3

Produzione di percolato t

Superficie esposta alle piogge (percolato) m2

Produzione di percolato per superficie unitaria esposta

t/m2

Quantità trattate UdM

Quantità ATO tal quale t

Quantità servizi interni t

Quantità extra ATO (urbani fuori provincia e RS)

t

TOTALE t

Costi diretti impianti UdM

Materiali  Materiale di consumo €Reagenti €Carburanti e lubrificanti €

Oneri e prestazioni  Prestazioni varie di terzi €Servizio Smaltimento Rifiuti €Altri Servizi Industriali (Smaltimento Ceneri) €Manutenzioni €Personale a comando e interinale €Disinfestazioni €Prove e collaudi €Analisi chimiche €Smaltimento percolato €Incenerimento rifiuti speciali €Smaltimento ceneri €Trasporti €Assicurazioni €Comunicazione €Viaggi e trasferte €Consulenze e oneri professionali €Fitti, canoni e noleggi €Postali €Pulizia e vigilanza €Formazione €Imposte e tasse €Oneri e proventi straordinari €Oneri e prestazioni automezzi €

Utenze  Energia elettrica €Acqua €Gas €Telefoniche €

Canoni Leasing  Canoni leasing €

Costo del Lavoro  Retribuzione personale €Contributi €Quota TFR €Costi Personale €Varie del Personale €IRAP Personale €

Indennità di disagio ambientale  Indennità di disagio ambientale €

Ammortamenti  Ammortamenti - ribaltamento Mezzi €Ammortamenti materiali €

Accantonamenti  Svalutazione immobilizzazioni €Accantonamento rischi €Accantonamento gestione post-operativa €

Remunerazione  Remunerazione €

Dettaglio degli investimenti realizzati UdM

Investimenti €Investimento mezzi €Contributi in conto capitale €Descrizione dell'investimento  

Data di inizio (effettiva o presunta) dell'attività dell'investimento in oggetto

 

Energia TU UdMPotenza media utilizzata kWPotenza media prodotta kWOre funzionamento turbogruppo h/annoProduzione turbogruppo annua kWh/annoEnergia consumata (autoconsumi) kWh/annoUsi esenti kWh/anno

Energia soggetta a contribuzione CV kWh/anno

Potenza venduta CIP 6 (prodotta - autoconsumi) kW

Energia venduta CIP 6 kWh/anno

Prezzo unitario energia CIP 6 €/kWhRicavi CIP 6 €/annoPrezzo unitario certificati verdi (su autoconsumi) €/kWhContributo certificati verdi €/annoRicavi Totali Energia  Ricavi totali energia elettrica - competenza ATO8 €/anno

Flussi Trattati

Parametri sintetici di processo

Costi di Diretti di Gestione Costi d’uso del Capitale

Piano Investimenti

Impianto di Termovalorizzazione

Proventi

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Servizi di Trattamento e Smaltimento

Parametri tecnico gestionali UdM

Ore lavorate impianto h/anno

Ore lavorate addetti h/anno

Ore lavorate tecnici h/anno

Volumetrie occupate m3

Volumetrie residue m3

Produzione di percolato t

Superficie esposta alle piogge (percolato) m2

Produzione di percolato per superficie unitaria esposta

t/m2

Quantità trattate UdM

Quantità ATO tal quale t

Quantità servizi interni t

Quantità extra ATO (urbani fuori provincia e RS)

t

TOTALE t

Costi diretti impianti UdM

Materiali  Materiale di consumo €Reagenti €Carburanti e lubrificanti €

Oneri e prestazioni  Prestazioni varie di terzi €Servizio Smaltimento Rifiuti €Altri Servizi Industriali (Smaltimento Ceneri) €Manutenzioni €Personale a comando e interinale €Disinfestazioni €Prove e collaudi €Analisi chimiche €Smaltimento percolato €Incenerimento rifiuti speciali €Smaltimento ceneri €Trasporti €Assicurazioni €Comunicazione €Viaggi e trasferte €Consulenze e oneri professionali €Fitti, canoni e noleggi €Postali €Pulizia e vigilanza €Formazione €Imposte e tasse €Oneri e proventi straordinari €Oneri e prestazioni automezzi €

Utenze  Energia elettrica €Acqua €Gas €Telefoniche €

Canoni Leasing  Canoni leasing €

Costo del Lavoro  Retribuzione personale €Contributi €Quota TFR €Costi Personale €Varie del Personale €IRAP Personale €

Indennità di disagio ambientale  Indennità di disagio ambientale €

Ammortamenti  Ammortamenti - ribaltamento Mezzi €Ammortamenti materiali €

Accantonamenti  Svalutazione immobilizzazioni €Accantonamento rischi €Accantonamento gestione post-operativa €

Remunerazione  Remunerazione €

Dettaglio degli investimenti realizzati UdM

Investimenti €Investimento mezzi €Contributi in conto capitale €Descrizione dell'investimento  

Data di inizio (effettiva o presunta) dell'attività dell'investimento in oggetto

 

Flussi Trattati

Parametri sintetici di processo

Costi di Diretti di Gestione Costi d’uso del Capitale

Piano Investimenti

Impianto di Valorizzazione RD

Proventi

Ricavi CONAI UdM

Ricavi CONAI  Corepla

Quantità tTariffa €/t

Corrispettivo €/annoComieco  

Quantità t Tariffa €/t

Corrispettivo €/annoCIAL  

Quantità tTariffa €/t

Corrispettivo €/annoRicavi totali CONAI - TU €/anno

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Servizi di Trattamento e Smaltimento

Parametri tecnico gestionali UdM

Ore lavorate impianto h/anno

Ore lavorate addetti h/anno

Ore lavorate tecnici h/anno

Volumetrie occupate m3

Volumetrie residue m3

Produzione di percolato t

Superficie esposta alle piogge (percolato) m2

Produzione di percolato per superficie unitaria esposta

t/m2

Quantità trattate UdM

Quantità ATO tal quale t

Quantità servizi interni t

Quantità extra ATO (urbani fuori provincia e RS)

t

TOTALE t

Costi diretti impianti UdM

Materiali  Materiale di consumo €Reagenti €Carburanti e lubrificanti €

Oneri e prestazioni  Prestazioni varie di terzi €Servizio Smaltimento Rifiuti €Altri Servizi Industriali (Smaltimento Ceneri) €Manutenzioni €Personale a comando e interinale €Disinfestazioni €Prove e collaudi €Analisi chimiche €Smaltimento percolato €Incenerimento rifiuti speciali €Smaltimento ceneri €Trasporti €Assicurazioni €Comunicazione €Viaggi e trasferte €Consulenze e oneri professionali €Fitti, canoni e noleggi €Postali €Pulizia e vigilanza €Formazione €Imposte e tasse €Oneri e proventi straordinari €Oneri e prestazioni automezzi €

Utenze  Energia elettrica €Acqua €Gas €Telefoniche €

Canoni Leasing  Canoni leasing €

Costo del Lavoro  Retribuzione personale €Contributi €Quota TFR €Costi Personale €Varie del Personale €IRAP Personale €

Indennità di disagio ambientale  Indennità di disagio ambientale €

Ammortamenti  Ammortamenti - ribaltamento Mezzi €Ammortamenti materiali €

Accantonamenti  Svalutazione immobilizzazioni €Accantonamento rischi €Accantonamento gestione post-operativa €

Remunerazione  Remunerazione €

Dettaglio degli investimenti realizzati UdM

Investimenti €Investimento mezzi €Contributi in conto capitale €Descrizione dell'investimento  

Data di inizio (effettiva o presunta) dell'attività dell'investimento in oggetto

 

Flussi Trattati

Parametri sintetici di processo

Costi di Diretti di Gestione Costi d’uso del Capitale

Piano Investimenti

Impianto di Compostaggio

Proventi

Ricavi vendita Compost UdM

Produzione t

Venduto t

Regalato t

Prezzo medio di vendita €/t

Ricavi €

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Servizi di Trattamento e Smaltimento

Parametri tecnico gestionali UdM

Ore lavorate impianto h/anno

Ore lavorate addetti h/anno

Ore lavorate tecnici h/anno

Volumetrie occupate m3

Volumetrie residue m3

Produzione di percolato t

Superficie esposta alle piogge (percolato) m2

Produzione di percolato per superficie unitaria esposta

t/m2

Quantità trattate UdM

Quantità ATO tal quale t

Quantità servizi interni t

Quantità extra ATO (urbani fuori provincia e RS)

t

TOTALE t

Costi diretti impianti UdM

Materiali  Materiale di consumo €Reagenti €Carburanti e lubrificanti €

Oneri e prestazioni  Prestazioni varie di terzi €Servizio Smaltimento Rifiuti €Altri Servizi Industriali (Smaltimento Ceneri) €Manutenzioni €Personale a comando e interinale €Disinfestazioni €Prove e collaudi €Analisi chimiche €Smaltimento percolato €Incenerimento rifiuti speciali €Smaltimento ceneri €Trasporti €Assicurazioni €Comunicazione €Viaggi e trasferte €Consulenze e oneri professionali €Fitti, canoni e noleggi €Postali €Pulizia e vigilanza €Formazione €Imposte e tasse €Oneri e proventi straordinari €Oneri e prestazioni automezzi €

Utenze  Energia elettrica €Acqua €Gas €Telefoniche €

Canoni Leasing  Canoni leasing €

Costo del Lavoro  Retribuzione personale €Contributi €Quota TFR €Costi Personale €Varie del Personale €IRAP Personale €

Indennità di disagio ambientale  Indennità di disagio ambientale €

Ammortamenti  Ammortamenti - ribaltamento Mezzi €Ammortamenti materiali €

Accantonamenti  Svalutazione immobilizzazioni €Accantonamento rischi €Accantonamento gestione post-operativa €

Remunerazione  Remunerazione €

Dettaglio degli investimenti realizzati UdM

Investimenti €Investimento mezzi €Contributi in conto capitale €Descrizione dell'investimento  

Data di inizio (effettiva o presunta) dell'attività dell'investimento in oggetto

 

Flussi Trattati

Parametri sintetici di processo

Costi di Diretti di Gestione Costi d’uso del Capitale

Piano Investimenti

Impianto di Discarica

Accantonamenti

Accantonamenti post mortem UdM

I lotto €II lotto €III lotto €

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Servizi di Trattamento e Smaltimento

Ecotassa

Rifiuti Urbani Indifferenziati•Ai fini della determinazione dell’aliquota contribuiscono la percentuale di Raccolta Differenziata raggiunta e la produzione procapite di rifiuto totale e i valori di riferimento sono quelli indicati nella tabella sottostante;

•Per i “piccoli Comuni in situazione di disagio” definiti con L.R. 39 del 27/07/04 e determinati per il 2006 con Decreto 6784 del 29/11/05, se la produzione procapite di rifiuto totale risulta inferiore o uguale a 500 [kg/(ab anno)], le aliquote di riferimento sono ridotte di €3,00;

•La mancata o la ritardata comunicazione dei dati necessari per la determinazione dei raggiungimenti delle percentuali di Raccolta Differenziata comporterà necessariamente l’applicazione dell’aliquota massima (25,82 €/t) per il deposito in discarica dei rifiuti urbani. Si ricorda che la scadenza per la comunicazione dei dati ad ARRR è attualmente fissata per il 1 Marzo 2006.

Tributoproduz. ≤

500 

500 < produz. ≤

650 

650 < produz. ≤

800 

produz. > 800 

RD < 30 18,00  20,00  22,00  23,00 30 ≤ RD < 35  13,00  15,00  17,00  18,00 35 ≤ RD < 40  10,00  12,00  14,00  15,00 

40 ≤ RD  8,00  10,00  13,00  14,00 

Il mancato raggiungimento a livello di Ambito degli obiettivi di Raccolta Differenziata previsti dalla Legge implica un incremento dell’aliquota del 20% per i Comuni che

non hanno raggiunto l’obiettivo

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Servizi di Trattamento e Smaltimento

Indennità di Disagio Ambientale

Riconoscimento ai Comuni sede di Impianto di un indennizzo di carattere economico per il disagio che la presenza dell’impianto sul territorio comunale può arrecare.

Toscana ATO 1 ATO 2 ATO 3 ATO 4 ATO 5 ATO 6 ATO 7 ATO 8 ATO 9 ATO 10Modalità di trattamento e smaltimentoStazioni di trasferenzaSelezione RUI 3,0* 4,8*Compostaggio 2,5* 2,4*Termovalorizzazione 7,0* 6,4*Discarica 8* 10,0* 9,0 - 26,1** 8,0* 6,3 - 12,0

* Da Pianificazione di Ambito** Royalty pari a 520.000 €/anno con tariffa determinata sui flussi del 2004

Indennità Ambientale [€/t]

Area Strumento Impianto Incidenza

Siena

Piano Industriale - Modalità di calcolo Indennità Ambientali 2001

discarica 1

Piano Industriale - Modalità di calcolo Indennità Ambientali 2001

termoutilizzatore 0,8

Piano Industriale - Modalità di calcolo Indennità Ambientali 2001

selettore RUI 0,6

Piano Industriale - Modalità di calcolo Indennità Ambientali 2001

selettore preliminare e compostaggio

0,4

Grosseto

Piano Industriale - 2005 discarica 1Piano Industriale - 2005 termovalorizzatore 0,8Piano Industriale - 2005 Selezione RUI 0,6Piano Industriale - 2005 Compostaggio di qualità 0,2Piano Industriale - 2005 Compostaggio semplificato 0

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Riduzione RUB a discarica

Proiezioni Anno 2009Obiettivo richiesta Proroga Regionale 154 kg/ab anno

ATO Toscana Sud 151 kg/ab anno

Servizi di Trattamento e Smaltimento

Sistema impiantistico Provincia di Siena

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I costi della gestione integrata

Anno 2006 Abitanti RU Tot CostiCosti

procapite[€/ab.]

Costi a tonnellata

[€/t]ATO 1 200.825 141.495 € 33.658.775 168 238

ATO 2 386.785 298.166 € 84.084.830 217 282

ATO 3 402.992 269.974 € 55.000.845 136 204

ATO 4 336.657 246.244 € 75.231.212 223 306

ATO 5 281.141 195.868 € 61.867.254 220 316

ATO 6 971.700 658.574 € 130.216.234 134 198

ATO 10 245.119 199.424 € 41.058.069 168 206

ATO 7 336.650 205.349 € 40.141.159 119 195

ATO 8 263.013 177.573 € 38.801.773 148 219

ATO 9 220.715 169.707 € 46.273.207 210 273

ATO Costa 1.327.259 955.879 € 247.975.662 187 259

ATO Centro 1.497.960 1.053.866 € 233.141.557 156 221

ATO Sud 820.378 552.629 € 125.216.139 153 227

Toscana 3.645.597 2.562.374 € 606.333.358 166 237

Fonte Dati Osservatorio Regionale e ARRR

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Elementi di contabilità Analitica

L’individuazione dei costi standard di riferimentoCriteri per l’aggiornamento dei costi standardModalità di aggregazione delle voci di costoI Rapporti con la predisposizione del Piano Economico Tariffario ai sensi del DPR 158/99Componenti di Costo Fisso e Componenti di Costo Variabile

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Definizione dei quadri economici

Piano Economico Finanziario del ServizioDefinisce le componenti di costo inerenti l’espletamento dei servizi articolandole in relazione alla loro natura- Costi Diretti di Gestione dei Servizi (Personale, Automezzi, Attrezzature, Utenze, Servizi, ecc)- Costi Indiretti (Coordinamento, Beni di consumo)- Costi d’uso del Capitale (Ammortamenti, Accantonamenti, Remunerazione)- Costi Generali di Gestione (Costi Comuni, Altri Costi)

- Indennità di Disagio Ambientale

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Lo strumento Tariffario

OBIETTIVOPRINCIPI

AMBIENTALI ECONOMICI

SOSTENIBILITA’ AMBIENTALETrasformare un tributo in uno strumento economico con finalità ecologicamente virtuose

Responsabilizzazione utenza Attuazione gerarchica Incremento raccolta

differenziata “Chi inquina paga”

Riduzione costi di smaltimento

Ricavi dai materiali recuperati

SOSTENIBILITA’ ECONOMICACopertura integrale dei costiFinanziamento del servizio tramite TariffaCopertura degli investimenti

• Investimenti di nuove tecnologie

• Tutela ambientale e clear tecnologies

Limitazione dell’illusione fiscale

Riequilibrio della fiscalità locale

EQUITA’ CONTRIBUTIVASi paga per il servizio effettivamente ricevuto

Equità Correzione dei sussidi

incrociati Responsabilizzazione delle

utenze

EFFICIENZAPrice cap (tetto ai prezzi)Dettaglio costi e metodologia univoca di rilevazione

Emersione costi sommersi Controllo di gestione del

sistema Recupero produttività Benchmarking Trasparenza affidamenti Riduzione asimmetrie

informativeSEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA

L’Ente locale mantiene il ruolo di indirizzo e controllo

Controllo di progettazione servizio e tecnologia di gestione

Riduzione fiscalità Alleggerimento del bilancio Svincolo di risorse umane ed

economiche

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Concetti Base (introdotti con l’art. 49 del D.Lgs 22/97 oggi ripresi dall’art 238 del D.Lgs 156/06

1. Copertura costi: 100% tramite TIA e superato il passaggio dal bilancio comunale da ENTRATE-USCITE del bilancio comunale a COSTI-RICAVI del servizio

2. Trasparenza dei costi PIANO FINANZIARIO redatto dal gestore

3. Fine della doppia gestione (Società per i servizi e Comune per il tributo) un solo “GESTORE” del servizio integrato complessivo

4. “CHI INQUINA PAGA” Distribuzione dei costi in base della produzione di rifiuto

5. Sensibilizzazione dei cittadini su questioni ambientali AGEVOLAZIONI agli utenti virtuosi in raccolte differenziate

Lo strumento Tariffario

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•dei costi operativi di gestione (CG) e dei costi comuni (CC) dell'anno precedente comprensivi dello spazzamento, rivalutati del tasso di inflazione programmato diminuito del coefficiente di recupero di produttività;

•dei costi d'uso del capitale, dati dalla somma di ammortamenti (Amm), accantonamenti (Acc) e remunerazione (R), ad un tasso adeguato, del capitale investito.

•In: l’ammontare di investimenti previsti per l’anno n coincide con la variazione del KNn, viene utilizzato per la stima del KNn

*;•Fn: è l’ammontare degli investimenti previsti nell’anno n-1 ma non effettuati; costituisce, come previsto dal metodo, un valore di rettifica del capitale investito utili ai fini del calcolo della remunerazione del capitale investito, ovvero: 1

*1 nnn KNKNF

dove KNn-1 è il capitale investito consuntivo dell’anno n-1.

Lo strumento Tariffario

ttttt CKXIPCCCGT )1()( 1

tttt RAccAmmCK

)( 1 ttttt FIKNrR

La tariffa di riferimento è stata definita dal D.P.R. 158/99 nel modo seguente:

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Lo strumento Tariffario

ttttt CKXIPCCCGT )1()( 1

tttt RAccAmmCK

)( 1 ttttt FIKNrR

La tariffa di riferimento è stata definita dal D.P.R. 158/99 nel modo seguente:

Glossario del metodo tariffario (All. 2, D.P.R. 158/99)

CSL Costi spazzamento e lavaggio strade.CRT Costi della raccolta e trasporto dei rifiuti indifferenziati.CTS Costo di trattamento e smaltimento.IA Indennità di disagio ambientale

CGIND Costi di gestione dei rifiuto indifferenziato dati dalla somma di CSL, CRT, CTS, IA.CRD Costi Raccolte DifferenziateCTR Costi di trattamento e ciclico al netto dei proventi della vendita di materiale e di energia derivante da rifiuti.

CG Costi operativi di gestione, dati dalla somma di CGIND e CGD.CGD Costi di gestione del ciclo della raccolta differenziata, dati dalla somma di CRD, CTR.CARC Costi amministrative dell’accertamento, della riscossione e del contenzioso.CCD Costi comuni diversi.AC Altri costi.CC Costi comuni imputabili all’attività di gestione dei rifiuti, dato dalla somma di CARC, CCD, AC.AMM Ammortamenti.ACC Accantonamenti.R Remunerazione del Capitale InvestitoCK Costi d’uso del capitale, dati dalla somma di AMM, ACC e R.

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ACCANTONAMENTI

COSTI

GESTIONE (CG)

COSTI

COMUNI (CC)

COSTI

CAPITALE (CK)

RENUM. CAPITALE

AMMORTAMENTI

COSTI

GENERALI

GESTIONE

COSTI

COMUNI

DIVERSI

C.R.T.

Altri COSTI

C.T.S.

C.S.L. COSTI

GESTIONE

INDIFFERENZIATI

COSTI

GESTIONE

DIFFERENZIATI

C.R.D.

C.T.R.

PARTE FISSA

PARTE VARIABILE

COSTI

AMMINISTRATIVI

RISCOSSIONE

CONTENZIOSO

Lo strumento Tariffario

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1. Tariffa BINOMIA parte FISSA (spazzamento, costi fissi di gestione e spese generali,

investimenti per opere e relativi ammortamenti); TF = CSL+AC+CC+CK

parte VARIABILE (costi di raccolta e trasporto e quindi variamente imputata alle quantità di rifiuti, al servizio erogato, allo smaltimento e trattamento )TV = CRT+CTS+CRD+CTR

2. Articolazione della TIA tra utenze domestiche e non domestiche, assicurando agevolazioni per l’utenza domestica.

3. Classificazione delle utenze: domestiche in 6 classi in base al numero dei componenti non domestiche in 24 o 30 classi in base alla produttività

presunta

Lo strumento Tariffario

ttttt CKXIPCCCGT )1()( 1

tttt RAccAmmCK

)( 1 ttttt FIKNrR

La tariffa di riferimento è stata definita dal D.P.R. 158/99 nel modo seguente:

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COSTO DEL SERVIZIO *********** €

U.D. xx %*********** € *

U. non D. xx %*********** €

U.D. xx %*********** €

U. non D. xx %*********** €

QUOTA VARIABILE(xx%)

Raccolta e trasporto, trattamento e smaltimento, raccolta differenziata

*********** €

QUOTA FISSA(xx%)

Costi comuni investimenti, spazzamento, costi amministrativi

*********** €

(*) La ripartizione dei costi variabili è proporzionale alla produzione presunta dei rifiuti delle utenze domestica e non domestica.

Lo strumento Tariffario

ttttt CKXIPCCCGT )1()( 1

tttt RAccAmmCK

)( 1 ttttt FIKNrR

La tariffa di riferimento è stata definita dal D.P.R. 158/99 nel modo seguente:

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TIATariffa di Igiene Ambientale

100% dei COSTI delServizio di Igiene Urbana

(Raccolta, spazzamento strade, smaltimento)

UDUtenza Domestica

6 Categorie

TIA

Quota Fissa Quota Variabile

UNDUtenza Non Domestica

21-30 Categorie

Lo strumento Tariffario

Tipologia di

utenzaParametri per la determinazione della parte fissa

Parametri per la determinazione della parte

variabile

Domestica- superficie abitazione (m2)

- numero componenti nucleo familiare

Rifiuti, differenziati e non, effettivamente conferiti al

servizio pubblico di raccolta

Non domestica

- superficie locali in cui si svolge l’attività (m2)

- tipo di attività svolta (coefficiente potenziale

di produzione)

Rifiuti urbani e assimilati agli urbani effettivamente

conferiti al servizio pubblico di raccolta

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Lo strumento Tariffario

Parte FISSA - Coefficiente Ka Centro

Numero componentidel nucleo familiare

Comuni con popolazione> 5000 abitanti

Comuni con popolazione< 5000 abitanti

1 0,86 0,822 0,94 0,923 1,02 1,034 1,1 1,15 1,17 1,17

> 5 1,23 1,21n° Comuni 50 1

Parte VARIABILE - Coefficiente Kb

Numero componentidel nucleo familiare

Kb Coefficiente di adattamento per superficie enumero di componenti del nucleo familiare

Minimo Massimo Medio1 0,6 1 0,82 1,4 1,8 1,63 1,8 2,3 24 2,2 3 2,65 2,9 3,6 3,2

6 o più 3,4 4,1 3,7

Utenze Domestiche

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Lo strumento Tariffario

Attività per comuni > 5000 abitanti Kc Coefficiente potenziale di produzioneNORD CENTRO SUD

min max min max min max1 Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto 0,40 0,67 0,43 0,61 0,45 0,632 Cinematografi e teatri 0,30 0,43 0,39 0,46 0,33 0,473 Autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta 0,51 0,60 0,43 0,52 0,36 0,444 Campeggi, distributori di carburante, impianti sportivi 0,76 0,88 0,74 0,81 0,63 0,745 Stabilimenti balneari 0,38 0,64 0,45 0,67 0,35 0,596 Esposizioni, autosaloni 0,34 0,51 0,33 0,56 0,34 0,577 Alberghi con ristorante 1,20 1,64 1,08 1,59 1,01 1,418 Alberghi senza ristorante 0,95 1,08 0,85 1,19 0,85 1,089 Case di cura e riposo 1,00 1,25 0,89 1,47 0,90 1,09

10 Ospedali 1,07 1,29 0,82 1,70 0,86 1,4311 Uffici, agenzie, studi professionali 1,’7 1,52 0,97 1,47 0,90 1,1712 Banche ed istituti di credito 0,55 0,61 0,51 0,86 0,48 0,79

13Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta, e altri beni durevoli

0,99 1,41 0,92 1,22 0,85 1,13

14 Edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze 1,11 1,80 0,96 1,44 1,01 1,50

15Negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli, antiquariato

0,60 0,83 0,72 0,86 0,56 0,91

16 Banchi di mercato beni durevoli 1,09 1,78 1,08 1,59 1,19 1,6717 Attività artigianali tipo botteghe: parrucchiere, barbiere, estetista 1,09 1,48 0,98 1,12 1,19 1,5018 Attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettricista 0,82 1,03 0,74 0,99 0,77 1,0419 Carrozzeria, autofficina, elettrauto 1,09 1,41 0,87 1,26 0,91 1,3820 Attività industriali con capannoni di produzione 0,38 0,92 0,32 0,89 0,33 0,9421 Attività artigianali di produzione beni specifici 0,55 1,09 0,43 0,88 0,45 0,9222 Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub 5,57 9,63 3,25 9,84 3,40 10,2823 Mense, birrerie, amburgherie 4,85 7,63 2,67 4,33 2,55 6,3324 Bar, caffè, pasticceria 3,96 6,29 2,45 7,04 2,56 7,36

25Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi,generi alimentari

2,02 2,76 1,49 2,34 1,56 2,44

26 Plurilicenze alimentari e/o miste 1,54 2,61 1,49 2,34 1,56 2,4527 Ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio 7,17 11,29 4,23 10,76 4,42 11,2428 Ipermercati di generi misti 1,56 2,74 1,47 1,98 1,65 2,7329 Banchi di mercato genere alimentari 3,50 6,92 3,48 6,58 3,35 8,2430 Discoteche, night club 1,04 1,91 0,74 1,83 0,77 1,91

Utenze Non Domestiche

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Lo strumento Tariffario

Attività per comuni > 5000 abitanti Kd Coefficiente potenziale di produzione kg/m2

NORD CENTRO SUDmin max min max min max

1 Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto 3,28 5,50 3,98 5,65 4,00 5,502 Cinematografi e teatri 2,50 3,50 3,60 4,25 2,90 4,123 Autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta 4,20 4,90 4,00 4,80 3,20 3,904 Campeggi, distributori di carburante, impianti sportivi 6,25 7,21 6,78 7,45 5,53 6,555 Stabilimenti balneari 3,10 5,22 4,11 6,18 3,10 5,206 Esposizioni, autosaloni 2,82 4,22 3,02 5,12 3,03 5,047 Alberghi con ristorante 9,85 13,45 9,95 14,67 8,92 12,458 Alberghi senza ristorante 7,76 8,88 7,80 10,98 7,50 9,509 Case di cura e riposo 8,20 10,22 8,21 13,55 7,90 9,62

10 Ospedali 8,81 10,55 7,55 15,67 7,55 12,6011 Uffici, agenzie, studi professionali 8,78 12,45 8,90 13,55 7,90 10,3012 Banche ed istituti di credito 4,50 5,03 4,68 7,89 4,20 6,9313 Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta, e altri beni durevoli 8,15 11,55 8,45 11,26 7,50 9,9014 Edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze 9,08 14,78 8,85 13,21 8,88 13,22

15Negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli, antiquariato

4,92 6,81 6,66 7,90 4,90 8,00

16 Banchi di mercato beni durevoli 8,90 14,58 9,90 14,63 10,45 14,6917 Attività artigianali tipo botteghe: parrucchiere, barbiere, estetista 8,95 12,12 9,00 10,32 10,45 13,2118 Attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettricista 6,76 8,48 6,80 9,10 6,80 9,1119 Carrozzeria, autofficina, elettrauto 8,95 11,55 8,02 11,58 8,02 12,1020 Attività industriali con capannoni di produzione 3,13 7,53 2,93 8,20 2,90 8,2521 Attività artigianali di produzione beni specifici 4,50 8,91 4,00 8,10 4,00 8,1122 Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub 45,67 78,97 29,93 90,55 29,93 90,5023 Mense, birrerie, amburgherie 39,78 62,55 24,60 39,80 22,40 55,7024 Bar, caffè, pasticceria 32,44 51,55 22,55 64,77 22,50 64,76

25Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi,generi alimentari

16,55 22,67 13,72 21,55 13,70 21,50

26 Plurilicenze alimentari e/o miste 12,60 21,40 13,70 21,50 13,77 21,5527 Ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio 58,76 92,56 38,90 98,96 38,93 98,9028 Ipermercati di generi misti 12,82 22,45 13,51 18,20 14,53 23,9829 Banchi di mercato genere alimentari 28,70 56,78 32,00 60,50 29,50 72,5530 Discoteche, night club 8,56 15,68 6,80 16,83 6,80 16,80

Utenze Non Domestiche

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Lo strumento Tariffario

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007N. comuni che applicano

la tariffa225 294 402 562 650 893 1049 1176

Popolazionedei comuni

a tariffa

2.341.070

3.245.145

4.730.281

9.942.849

11.169.089

14.092.592

16.217.53016.271.92

8

RegioneN. comuni a

tariffa2000

N. comuni a tariffa2007

Comuni ISTAT 2000

Comuni ISTAT 2007

Copertura dei comune

campiona 2000

Copertura dei comune

campiona 2007

Piemonte 1 68 1.206 1.206 0,08% 5,64%Valle d’Aosta 0 0 74 74 0,00% 0,00%Lombardia 16 185 1.546 1.546 1,03% 11,97%Liguria 0 4 235 235 0,00% 1,70%Trentino A. A. 116 339 339 339 34,22% 100,00%Veneto 54 216 581 581 9,26% 37,18%Friuli V. G. 0 19 219 219 0,00% 8,68%Emilia – Romagna 28 123 341 341 8,21% 36,07%Nord 215 954 4.540 4.541 4,74% 21,01%Toscana 1 63 287 287 0,35% 21,95%Umbria 0 1 92 92 0,00% 1,09%Marche 8 15 246 246 3,25% 6,10%Lazio 1 5 377 378 0,27% 1,32%Centro 10 84 1.002 1.003 1,00% 8,37%Abruzzo 0 3 305 305 0,00% 0,98%Molise 0 1 136 136 0,00% 0,74%Campania 0 5 551 551 0,00% 0,91%Puglia 0 5 258 258 0,00% 1,94%Basilicata 0 0 131 131 0,00% 0,00%Calabria 0 1 409 409 0,00% 0,24%Sicilia 0 121 390 390 0,00% 31,03%Sardegna 0 2 377 377 0,00% 0,53%Sud 0 138 2,557 2,557 0,00% 5,40%Italia 225 1.176 8.099 8.101 2,78% 14,52%

Numero e popolazione dei comuni passati a tariffa tra il 200 e il 2007 [APAT].

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I Comuni toscani passati a TIA tra il 2000 e il 2006 sono 91 31,7% dei Comuni64,4% della popolazione

Il DPR 158/99 prevedeva uno scaglionamento dei tempi di passaggio a regime tariffario in funzione della tipologia dei singoli Comuni tra il 2003 e il 2008.

Le Leggi Finanziarie hanno previsto proroghe di un anno dei termini di obbligatorietà del passaggio Tarsu-TIA.

Leggi Finanziarie del 2007 e 2008 che hanno di fatto bloccato il passaggio a regime tariffario.

31,70%64,00%% su totale regione

2873.629.924Totale Toscana

912.324.515TOTALE 2006

Pontremoli8.028Comune

Terranova Bracciolini11.858CSA

Portoferraio12.031ESA

Viareggio63.434SEA

Firenzuola4.945Hera

243.459REA

350.024CIS

356.745ASCIT

462.588ASIU

12197.495Geofor

Livorno160.538AAMPS

5 (compreso Prato)233.725ASM

15 (compreso Siena)203.429Sienambiente

16 (compreso Firenze)662.854Quadrifoglio – SAFI – AER

2 (compreso Lucca)93.650Sistema Ambiente

2 (compreso Arezzo)104.119AISA

21 (compreso Pistoia)355.594Publiambiente

ComuniAbitanti a Tariffa per gestoreGestore

31,70%64,00%% su totale regione

2873.629.924Totale Toscana

912.324.515TOTALE 2006

Pontremoli8.028Comune

Terranova Bracciolini11.858CSA

Portoferraio12.031ESA

Viareggio63.434SEA

Firenzuola4.945Hera

243.459REA

350.024CIS

356.745ASCIT

462.588ASIU

12197.495Geofor

Livorno160.538AAMPS

5 (compreso Prato)233.725ASM

15 (compreso Siena)203.429Sienambiente

16 (compreso Firenze)662.854Quadrifoglio – SAFI – AER

2 (compreso Lucca)93.650Sistema Ambiente

2 (compreso Arezzo)104.119AISA

21 (compreso Pistoia)355.594Publiambiente

ComuniAbitanti a Tariffa per gestoreGestore

Lo strumento Tariffario

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Lo strumento Tariffario

ATO ATO

(L.R. 61/07) (L.R. 25/98)

ATO 1 MS 200.403 96% 4%

ATO 2 LU 385.758 45% 55%

ATO3 PI 399.898 51% 49%

ATO 4 LI 335.879 17% 83%

ATO 5 PT – FI 445.489 19% 81%

ATO 6 FI 802.746 11% 89%

ATO 10 PO 242.491 4% 96%

ATO 7 AR 335.486 65% 35%

ATO 8 SI 261.724 22% 78%

ATO 9 GR 220.050 100% 0%

3.629.924 35,96% 64,04%

ATO Toscana COSTA

ATO Toscana CENTRO

ATO Toscana SUD

TOTALE regime

Provincia Residenti% abitanti in

regime di TARSU% abitanti in

regime di TARIFFA

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77,00%72,00%MAX

28,00%23,00%MIN

48,91%51,09%MEDIA

Non Domestico

Domestico

77,00%72,00%MAX

28,00%23,00%MIN

48,91%51,09%MEDIA

Non Domestico

Domestico

Sono stati individuati5 criteri di ripartizione dei costi

Utenza Domestica

Utenza Non Domestica

Domestico

Non Domestic

o

ComuneCostiFissi

CostiVariabi

li

CostiFissi

CostiVariabi

li

CostiTotali

CostiTotali

Calenzano 13,79% 9,21% 46,15% 30,85% 23,00% 77,00%

Rufina 31,19% 30,81% 19,11% 18,89% 62,00% 38,00%

Asciano 35,37% 35,28% 19,05% 10,30% 70,65% 29,35%

Carmignano

43,84% 9,04% 10,96% 36,16% 52,88% 47,12%

Vaiano 29,00% 29,00% 10,14% 31,86% 58,00% 42,00%

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

CapannoriPorcariLucca

ViareggioBientina

Castagneto CarducciPiombinoLivorno

Massa e CozzileMonsummano Terme

Serravalle PistoieseMontale

CalenzanoCampi Bisenzio

FirenzeSesto Fiorentino

SignaGreve in Chianti

San CascianoScandicciFirenzuola

Figline ValdarnoIncisa Valdarno

PelagoPontassieve

ReggelloRignanoRufinaArezzo

Foiano della ChianaTerranova Bracciolini

AscianoMonteriggioni

SovicilleTorrita

CarmignanoMontemurlo

Poggio a CaianoPrato

Vaiano

Co

mu

ne

.

PercentualeDomestico

Non Domestico

Lo strumento Tariffario

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coefficiente di adattamento che tiene conto della reale distribuzione delle superfici degli immobili in funzione del numero di componenti del nucleo familiare costituente la singola utenza.

Ka

Utenza Domestica

Kbcoefficiente di produttività per utenza domestica in funzione del numero di componenti del nucleo familiare costituente la singola utenza.

  Normativa Comuni Toscani a TIA

Ka Fissi Fissi

Kb Max - MinMax Medi Mix Min misti

20 10 10 5 5

coefficiente potenziale di produzione che tiene conto della quantità potenziale di produzione di rifiuto connesso alla tipologia di attività

Kc

Utenza Non Domestica

coefficiente potenziale di produzione in kg/m2 anno che tiene conto della quantità di rifiuto minima e massima connessa alla tipologia di attività.

Kd

  Normativa Comuni Toscani a TIA

Kc Max - Min Entro i limiti

Kd Max - MinEntro i limiti

Eccetto il Comune di Livorno: valori fino a 4 volte il malore max

max

medi mix

min misti

0

5

10

15

20

25

n° C

om

uni

.

Coefficienti Kb

Lo strumento Tariffario

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Valori di Tariffa ottenuti per 10 Categorie di utenza significative

7. UtenzaNon Domestica

• Cat TIA n°1: “Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto”;• Cat TIA n°11: “Uffici, agenzie, studi professionali”;• Cat TIA n°12: “Banche e istituti di credito”;• Cat TIA n°13: “Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria,

ferramenta e altri beni durevoli”;• Cat TIA n°22: “Ristoranti, trattorie, osterie, pub, rosticcerie”;• Cat TIA n°24: “Bar, caffé, pasticceria”;• Cat TIA n°27: “Ortofrutta, pescheria, fiori e piante, pizza al taglio”.

0

10

20

30

40

50

1 11 12 13 22 24 27

Categoria

€/m

q .

Tariffa Utenza Non Domestica

Lo strumento Tariffario

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0

100

200

300

400

500

600

n°2 Componentiabitazione 60mq

n°3 Componentiabitazione 90mq

n°4 Componentiabitazione 110mq

Tariffa Utenza Domestica

Lo strumento Tariffario

3. Utenza Domestica

n° 2 componenti del nucleo familiare e abitazione di 60 m2; n° 3 componenti del nucleo familiare e abitazione di 90 m2; n° 4 componenti del nucleo familiare e abitazione di 110 m2;

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Utenze domestiche – campione 3 persone su 80 mq

Fonte Cittadinanza attiva 2007

Lo strumento Tariffario

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Problematiche emerse dall’applicazione

Aumento dei costi quantificati in seguito a:

• Spazzamento va compreso 507/93 consentiva di escludere tra 5-15% dei costi per lo spazzamento

• Costo d’uso del capitale prima solo e non sempre gli ammortamenti

• Costo per riscossione in TARSU a volte quantificato solo in parte (sì concessionario, no costi interni dell’ufficio tributi)

Regole certe su costi e ricavi e obbligo di arrivare a copertura del 100%

IVA esplicitazione per i servizi dati in concessione

aggiunta per i servizi gestiti in economia dal comune

Ripartizione del gettito tra utenze domestiche e non domestiche

TARSU: “politica” e a scala locale

TIA: in base alla produzione di rifiuti

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Problematiche emerse dall’applicazione

Le tariffe aumentano molto per alcune utenze:

• Famiglie numerose che abitano in locali medio-piccoli;

• Ristoranti, bar, alimentari, pescherie, frutta e verdura;

Banca dati per gestire la fatturazione: lavoro lungo tra ufficio tributi del Comune e ufficio TIA del gestore del servizio

il Comune perde l’introito del 10% di ex-ECA

Vincolo dei Comuni a rispettare il patto di stabilità “forzato” passaggio a TIA

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Vantaggi emersi dall’applicazione

Superamento delle iniquità tariffarie rispetto all’uso del servizio:

• Tariffe più eque per famiglie non numerose che abitano in locali medio-grandi;

• Maggiore equità tariffaria per le utenze non domestiche che producono pochi rifiuti (uffici, artigianato e industria, esposizioni, magazzini,…)

IVA : l’esplicitazione in fattura è un vantaggio per le utenze non domestiche;

La predisposizione dei nuovi archivi porta al recupero di evasori ed elusori;

Il personale comunale che si occupavano della gestione della TARSU diventa disponibile per altre funzioni.

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Coperture bilanci 1999-2003 e 2005

Comune 1999 2000 2001 2002 20032003 su costo

completo (PIRU)

2005

Castiglione della Pescaia

63,1%72,6%

64,6% 72,4% 90,2% 83,9% 75,6%

Follonica 66,2%73,4%

75,1% 75,2% 99,0% 88,0% 95,0%

Gavorrano 97,1% 80,4% 72,7% 91,5%

Grosseto 83,2%82,0%

75,8% 90,4% 95,2% 83,6% 100,0%

Manciano 57,6%55,6%

54,0% 59,9% 74,5% 65,4% 94,1%

Massa Marittima

71,8% 85,8% 79,1% 98,35%

Monte Argentario

58,1%56,0%

53,3% 54,4% 61,3% 56,3%60%

(2004)

Orbetello 81,7% 103,0% 91,5% 99,2%

Roccastrada 72,4%75,2%

69,3% 78,6% 103,9% 95,6% 94,7%

Fonte dati: ARRR (1999-2002); PIRU ATO (2003); delibere comunali (2005)

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TARSU 2000-2005: tariffe domestiche

Comune2000(€/mq)

2001 (€/mq)

2002(€/mq)

2003(€/mq)

2004(€/mq)

2005(€/mq)

Aumento %

in 5 anni

Copertura

2003

Copertura

2005

Castiglione della Pescaia

0,90 0,90 1,17 1,52 1,60 78% 90,2% 75,6%

Follonica 1,77 1,77 1,77 2,98 2,37 2,37 34% 99,0% 95,0%

Gavorrano 1,55 1,55 1,70 1,90 2,19 41% 80,4% 91,5%

Grosseto 1,23 1,72 2,51 2,38 2,38 93% 95,2% 100,0%

Manciano 0,85 0,94 1,03 1,21 1,21 1,58 86% 74,5% 94,1%

Massa Marittima

1,31 1,34 1,47 1,62 1,84 40% 85,8% 98,35%

Monte Argentario

1,70 1,70 1,9515%

(in 3 anni)61,3%

60%(2004)

Orbetello 0,93 0,93 0,93 1,2635%

(in 3 anni)103,0% 99,2%

Roccastrada

1,36 1,36 1,56 1,80 2,00 47% 103,9% 94,7%

Fonte dati: ARRR (2000-2002); PIRU ATO (2003); delibere comunali (2004-2005)

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Ripartizione gettito tra privati e aziende

Comune Abitanti% superficie

domestici% gettito domestici

Castiglione della Pescaia

7.367 59,5% 57,6%

Follonica 21.439 76,1% 77,8%

Gavorrano 8.439 95,7% 96,9%

Grosseto 73.760 68,4% 61,7%

Manciano 7.056 85,7% 74,8%

Massa Marittima 8.842 81,7% 61,3%

Monte Argentario 13.222 87,3% 80,2%

Orbetello 14.904 65,6% 47,5%

Roccastrada 9.284 87,5% 55,4%

Fonte dati: PIRU ATO - Dati 2003

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5 CASI DI STUDIO

II FaseI Fase

Scenari TariffariScenari Tariffari

Criteri di ripartizione dei costi Coefficienti K

L’ATO Toscana Sud è composto dai 103 Comuni delle Province di Siena, Arezzo e

Grosseto

Analizzare il problema della Tariffa su tre diverse scale: comunale

provinciale di Ambito Territoriale Ottimale

3 Scenari tariffari

1. Tariffa Comunale

2. Tariffa Unica Provinciale

3. Tariffa Unica di Ambito

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Modello per la determinazione

della Tariffa

TARIFFATARIFFA

Piano Straordinario ATO Toscana

Sud

COSTI del Servizio di Igiene Urbana

Database delle utenze localizzate nei Comuni già passati a TariffaRisultati di studi preliminari propedeutici al passaggio TARSU-TIA

Diversificazioni nelle modalità di organizzazione delle utenze:

pertinenziali non residenti non domestica particolari (es. Agriturismi)

Diverso numero delle categorie

prese a riferimento

346Grosseto

367Arezzo

4012Siena

UNDUDProvincia

Numero delle categorie TIA

346Grosseto

367Arezzo

4012Siena

UNDUDProvincia

Numero delle categorie TIA

Dati di UTENZAPEF

5 CASI DI STUDIO

Lettura dei dati 10 Categorie TIA Introiti della Tariffa

Determinazione della TariffaDeterminazione della Tariffa

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Tariffa Unica di AmbitoTariffa Unica di Ambito

Scenario 3B

Tariffa

Introiti

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

1 11 12 13 22 24 27

Categoria

€/m

q

Caso 1 Caso 2 Caso 3 Caso 4 Caso 5

Tariffa Utenza Non Domestica

Tariffa Utenza Domestica

n°2 ComponentiAbitazione di 60 m2

n°3 ComponentiAbitazione di 90 m2

n°4 ComponentiAbitazione di 110 m2

Siena Arezzo Grosseto ATO Toscana SUD

Costi servizi (PEF) € 42.488.890 € 45.452.488 € 40.812.557 € 128.753.936

€ 40.146.249 € 49.548.624 € 39.354.224

-5,51% 9,01% -3,57%

€ 40.322.429 € 51.392.861 € 37.149.697

-5,10% 13,07% -8,97%

€ 40.965.068 € 49.888.360 € 38.729.290

-3,59% 9,76% -5,10%

€ 40.081.430 € 50.109.010 € 38.811.010

-5,67% 10,24% -4,90%

€ 40.461.158 € 50.155.930 € 38.441.959

-4,77% 10,35% -5,81%

Caso 4

Caso 5

Scenario 3B

Caso 1

Caso 2

Caso 3

Ridistribuzione degli introiti tra le 3 Province

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Valutare gli effetti sulla Tariffa connessi ad una diversa

classificazione delle utenze

Si è lasciata inalterata la classificazione delle utenze di ciascuna Provincia Criterio adottato dalle

Province di Arezzo e Grosseto Criterio adottato dalla Provincia di Siena

42123

3662

42121

UNDUDCriterio

Numero delle categorie TIA

42123

3662

42121

UNDUDCriterio

Numero delle categorie TIA

Scenario 3B

Scenario 3CScenario 3D

Tariffa Unica di AmbitoTariffa Unica di AmbitoOrganizzazione delle utenze

2 criteri di ripartizione delle utenze

Siena Arezzo Grosseto

€ 44.122.434 € 44.606.132 € 40.025.370

3,84% -1,86% -1,93%

€ 42.012.500 € 49.348.277 € 37.393.159

-1,12% 8,57% -8,38%

€ 44.585.378 € 45.825.126 € 39.027.245

4,93% 0,82% -4,37%

€ 43.822.214 € 45.575.436 € 39.356.287

3,14% 0,27% -3,57%

€ 43.640.345 € 45.970.928 € 39.142.663

2,71% 1,14% -4,09%

Caso 2

Caso 3

Caso 4

Caso 5

Scenario 3D

Caso 1

Siena Arezzo Grosseto

€ 42.392.258 € 48.384.218 € 38.269.526

-0,23% 6,45% -6,23%

€ 41.703.159 € 50.607.710 € 36.529.671

-1,85% 11,34% -10,49%

€ 43.716.225 € 48.444.740 € 37.496.669

-2,89% 6,58% -8,12%

€ 42.406.796 € 48.885.272 € 37.722.906

-0,19% 7,55% -7,57%

€ 42.163.893 € 49.215.381 € 37.601.225

-0,76% 8,28% -7,87%

Scenario 3C

Caso 1

Caso 2

Caso 3

Caso 4

Caso 5

Arezzo e Grosseto

Siena3C 3D

Diversa distribuzione degli introitiDiversa organizzazione delle utenze

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TIATariffa di Igiene Ambientale

I. Produzione dei rifiuti

II. Dotazione di servizio

Principio “Chi più inquina, più paga”

Produzione dei rifiutiProduzione dei rifiutiIndicatori di produzione correlati alle caratteristiche territoriali delle tre

Province.totale di rifiutidi rifiuti dell’UNDdi rifiuti dell’UD

Indicatori attinenti alla produzione

Correlati aNumero di abitantiNumero delle UtenzeSuperficie delle Utenze

Indicatori relativi alla produzione totale di rifiuti

Indicatori attinenti alla produzione relativa di rifiuti

Kd min Kd max Kd min Kd max Kd min Kd max Kd min Kd max

RUUD/n° UD RUUD/n° UD RUUND/n° UND RUUND/n° UND RUUD/mqUD RUUD/mqUD RUUND/mqUND RUUND/mqUND

[kg/n°UD] [kg/n°UD] [kg/n°UND] [kg/n°UND] [kg/m2] [kg/m2] [kg/m2] [kg/m2]Siena 978,12 798,85 1.697,07 2.999,75 10,46 8,55 5,97 10,56

Arezzo 1.051,68 790,97 1.801,09 3.326,55 8,69 6,53 7,53 13,91

Grosseto 869,93 702,82 2.349,64 4.027,70 11,2 9,05 7,67 13,15

ATO Toscana SUD 966,66 764,16 1.900,26 3.388,39 9,92 7,84 7,02 12,52

Provincia

RU/ab RU/n° UD RU/n° Utot RU/mqUD RU/mqUtot

[kg/ab] [kg/n°UD] [kg/n°Utot] [kg/m2] [kg/m2]

Siena 676,63 1.211,65 1.065,09 12,96 9,14

Arezzo 597,14 1.359,51 1.161,07 11,23 8,4

Grosseto 740,21 1.103,93 1.003,95 14,21 10,2

ATO Toscana SUD 660,99 1.225,24 1.078,48 12,57 9,13

Provincia

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Provincia RUtot RUUND RUUD % RUUND RUUND RUUD % RUUND

Siena 180.042 34.702 145.340 19,27% 61.339 118.703 34,07%

Arezzo 204.447 46.292 158.155 22,64% 85.499 118.948 41,82%

Grosseto 165.356 35.050 130.306 21,20% 60.081 105.275 36,33%

ATO Toscana SUD 549.845 116.043 433.802 21,10% 206.919 342.926 37,63%

Coefficienti Kd MIN Coefficienti Kd MAX

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da tenere conto della diversa produzione di rifiuti

min

UDnRU

UDnRU

UD

UD

min2

2

UDmRU

UDmRU

UD

UD

la quantità di rifiuti prodotti da ciascuna attività è la stessa per le tre Province

ottenuti a partire dai valori degli indicatori relativi alla produzione di rifiuti dell’Utenza Domestica.

Coefficienti Kd MIN Coefficienti Kd MAX

ProvinciaNumero utenze

Superficie utenze

Numero utenze

Superficie utenze

Siena 1,124 1,204 1,137 1,308

Arezzo 1,209 1,000 1,125 1,000

Grosseto 1,000 1,070 1,000 1,059

Utenza Non Domestica

Ipotesi

Tariffa Unica di Ambitocorrelata alla produzione di rifiuti

Correlato al numero delle utenze1.

2.Correlato alla superficie delle utenze

Rideterminazione del numero e della superficie delle utenze dell’ATO Toscana

Sud

2 fattori correttivi

Fattori correttiviFattori correttivi

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Introiti della Tariffa

diversa ridistribuzi

one dei proventi

all’interno dell’ATO

Diversa distribuzione degli introiti

La Provincia di Siena, pur presentando quasi sempre valori degli indicatori intermedi, è la Provincia che risentirebbe maggiormente dell’introduzione di una Tariffa Unica di Ambito

pesata sulla produzione di rifiuti.

Tariffa Unica di AmbitoTariffa Unica di Ambitocorrelata alla produzione di rifiuticorrelata alla produzione di rifiuti

Diversa organizzazione delle utenze

Siena Arezzo Grosseto Siena Arezzo Grosseto ATO Toscana SUD

Costi servizi (PEF) € 42.488.890 € 45.452.488 € 40.812.557 € 42.488.890 € 45.452.488 € 40.812.557 € 128.753.936

€ 44.174.735 € 48.022.733 € 36.556.468 € 46.118.475 € 44.298.885 € 38.289.726

3,97% 5,65% -10,43% 8,54% -2,54% -6,18%

€ 42.360.791 € 50.345.314 € 36.047.831 € 42.731.174 € 49.108.949 € 36.896.186

-0,30% 10,76% -11,67% 0,57% 8,04% -9,60%

€ 44.386.051 € 48.439.183 € 35.928.702 € 45.425.766 € 45.845.319 € 37.459.841

4,47% 6,57% -11,97% 6,91% 0,86% -8,21%

€ 43.900.666 € 48.682.508 € 36.170.762 € 45.506.503 € 45.420.363 € 37.787.784

3,32% 7,11% -11,37% 7,10% -0,07% -7,41%

€ 43.970.433 € 48.452.894 € 36.330.610 € 45.607.279 € 45.270.654 € 37.827.575

3,49% 6,60% -10,98% 7,34% -0,40% -7,31%

€ 45.633.492 € 46.774.829 € 36.345.616 € 47.580.338 € 43.149.955 € 38.023.642

7,40% 2,91% -10,95% 11,98% -5,07% -6,83%

€ 42.858.982 € 49.956.276 € 35.938.678 € 43.233.101 € 48.751.190 € 36.769.645

0,87% 9,91% -11,94% 1,75% 7,26% -9,91%

€ 45.514.372 € 47.808.595 € 36.114.782 € 46.542.969 € 45.278.577 € 37.616.202

7,12% 5,18% -11,51% 9,54% -0,38% -7,83%

€ 45.167.095 € 47.569.755 € 36.017.086 € 46.774.564 € 44.392.923 € 37.586.449

6,30% 4,66% -11,75% 10,09% -2,33% -7,90%

€ 45.321.347 € 47.411.897 € 36.020.692 € 46.969.152 € 44.313.961 € 37.470.823

6,67% 4,31% -11,74% 10,54% -2,50% -8,19%

Caso 4

Caso 5

Scenario con Coefficienti Kd Minimi

Scenario con Coefficienti Kd MassimiScenario con Coefficienti Kd Massimi

Caso 1

Caso 2

Caso 3

Caso 2

Caso 3

Caso 4

Caso 5

Scenario con Coefficienti Kd Minimi

Caso 1

SCENARIO 3C SCENARIO 3D

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I principali elementi che devono essere presi in considerazione per valutare gli effetti sulla Tariffa

La scelta delle categorie TIA di utenze influenza fortemente la Tariffa

Uniformare i criteri di aggregazione all’interno dell’ATO Toscana Sud

produzione di rifiuti delle UD e delle UND

Criteri di aggregazione delle utenze

PEF(Piano Economico

Finanziario)

Criteri per correlazione

Tariffa - produzione RU

Servizio erogato

Precisare:

indicatori legati alle produzioni specifiche

per la quantificazione delle utenze in modo da personalizzare la Tariffa con il territorio

Fattoricorrettivi

Proventi TIA = Costi Servizio Igiene Urbana

Tariffa Unica di Ambito

Vasta frammentazione del servizio di igiene urbana

determinare

Criteri di allocazione dei costi tra le voci

Criteri di ripartizione tra costi Fissi e costi Variabili

Si creano dei sistemi di sussidio tra le varie

aree del bacino

ConclusioniConclusioni

Il Metodo Normalizzato non è uno strumento rigido,

ma presenta un elevato numero di gradi di libertà

Modulare lo strumento tariffario alle esigenze peculiari del

territorio

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Utenze domestiche

Lo strumento Tariffario

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Utenze domestiche – campione 3 persone su 80 mq

Fonte Cittadinanza attiva 2007

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Utenze non domestiche

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Utenze non domestiche

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