PRODUZIONI ANIMALIE SICUREZZA ALIMENTARE

Direttore

Paolo PUniversità degli Studi di Camerino

Comitato scientifico

Federica CUniversità degli Studi di Milano

Biagina CUniversità degli Studi di Messina

Nicola LUniversità degli Studi della Tuscia

Massimo T MUniversità degli Studi di Perugia

Vincenzo VUniversità degli Studi di Napoli “Federico II”

PRODUZIONI ANIMALIE SICUREZZA ALIMENTARE

Intento della collana è accogliere temi di ricerca nell’ambito della nutrizionee alimentazione animale, della zootecnia speciale e generale, dell’ispezionedegli alimenti di origine animale nonché della clinica medica e della paras-sitologia veterinaria con importanti risvolti di natura tecnica, scientifica epratica.

Pierluca Costa

Allevamento ed etologia dei pappagalli

II edizione

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via Raffaele Garofalo, /A–B Roma()

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II edizione: aprile

A Riccardo e Letizia

Ringraziamenti

Ringrazio tutta la mia famiglia che da sempre sostiene le mie ambizioni e la mia forte passione per gli animali; in particolare ringrazio mia madre che con infinita pazienza, comprensione e incredibile forza d’animo mi accompagna quotidianamente con serenità e solido appoggio in tutti i percorsi della mia vita, ma soprattutto per l’immensa tenerezza che mi dona, quando innal-za silenziosamente gli occhi al cielo ogni volta che entra un nuovo animale in casa!

Un particolare ringraziamento va a Valentina Ballabio che

oltre ad essere mia compagna di vita è senza dubbio la mia più stretta collaboratrice. Oltre all’aiuto dato durante la stesura, per aver curato l’iconografia di questo libro e le traduzioni, anche per aver dimostrato ogni giorno di credere in me e in quello che faccio con amore, incentivando e promuovendo il mio lavoro: senza i suoi incoraggiamenti forse questo libro non esisterebbe.

Ringrazio per il controllo dei singoli capitoli la dott.ssa Ma-riangela Fraglica ed Enrico Bussano.

Ringrazio la dott.ssa Luisa Ferrero per le informazioni stori-che e la dott.ssa Elisabetta Macchi del dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Torino per la revisione finale.

Per l’arricchimento delle mie conoscenze, la disponibilità a fotografare i propri animali e per aver sempre creduto in me, ringrazio infinitamente: dott. Giorgio Monasterolo; dott. Giu-seppe Russo; dott.ssa Laura Paganin; Simone Durigon; Valter Gerlero; il Club degli Psittacidi di Fossano; dott. Mario Rimon-di; Franco Nicolini; Pino, Franco e Guglielmo Lisa; Stefano Rattalino; Candido Albertino; Corrado Bosco; Piero Colomba-no; Renata Giusiano; Luigi Bertello; Giulia Tortore; famiglia Avigo; fam. Virano; fam. Ferro.

INDICE 15 Introduzione alla seconda edizione 19 Introduzione 25 Capitolo I Aspetti biologici ed ecologia dei pappagalli

1.1 Classificazione scientifica, 27 1.2 Distribuzione, 31 1.3 Caratteristiche delle famiglie, 31

1.3.1 Cacatuidae, 31 1.3.2 Psittacidae, 32

1.4 Conservazione e status delle specie, 33 1.5 Sviluppo di colonie aliene, 37

39 Capitolo II Cenni di anatomia e fisiologia 2.1 Introduzione, 41 2.2 Morfologia, 42 2.3 Scheletro, 43 2.4 Tegumento, 52 2.5 Muscoli, 64 2.6 Apparato digerente, 67 2.7 Apparato respiratorio, 73 2.8 Apparato circolatorio e linfatico, 77 2.9 Sistema urogenitale, 78 2.10 Organi sensoriali, 84

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87 Capitolo III I pappagalli in ambiente domestico 3.1 Introduzione, 89

3.2 La convenzione di Washington e norme per la de-tenzione, 97

3.3 L’acquisto: quale pappagallo scegliere?, 101 3.4 Il taglio delle remiganti: mutilazione?, 109 3.5 La psittacosi, 122 125 Capitolo IV Gli alloggi 4.1 Introduzione, 127 4.2 Le dimensioni degli alloggi, 130 4.3 Gli arricchimenti ambientali, 136

4.4 I materiali per la struttura, 142 4.4 Organizzare un contenitore per pappagalli, 147 4.4.1 L’esposizione, 147 4.4.2 La rete, 148 4.4.3 Il fondo, 150 4.4.4 I posatoi, 156 4.4.5 I contenitori per gli alimenti, 162 169 Capitolo V L’alimentazione 5.1 Introduzione, 171 5.2 Abitudini alimentari in natura, 174 5.3 Gli alimenti: degradabilità, 184 5.4 Gli alimenti per pappagalli, 188 5.4.1 L’acqua, 188 5.4.2 Gli alimenti essiccati, 190

Indice

Indice

5.4.3 Gli alimenti freschi, 200 5.5 L’alimentazione dei Lori e dei Lorichetti, 206 5.6 Gli integratori alimentari, 211 217 Capitolo VI La riproduzione 6.1 Introduzione, 219 6.2 Il dimorfismo sessuale, 222 6.3 La riproduzione in cattività, 228 6.4 Gli stimoli che inducono la riproduzione, 231 6.4.1 Stimolazioni ambientali, 232 6.4.2 Stimolazioni alimentari, 234 6.5 Alcuni consigli pratici, 243 249 Capitolo VII L’allevamento artificiale 7.1 Introduzione, 251 7.2 I materiali, 253 7.3 Quando prelevare i pullus dal nido, 259 7.4 La somministrazione dell’alimento, 262 7.5 Alimentazione dei nidiacei, 273 7.6 Lo svezzamento, 277 281 Capitolo VIII Etologia 8.1 Introduzione, 283 8.2 Particolarità psichiche e comportamentali, 287 8.3 L’istinto, 294 8.4 L’apprendimento, 298 8.4.1 La facilitazione e la sensitivizzazione, 300

8.4.2 L’assuefazione agli stimoli o limitazione dell’afferenza, 302

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8.4.3 L’associazione, 303 8.4.4, Le reazioni di evitamento acquisite per trauma, 305

8.4.5 L’imprinting, 307 8.5 La curiosità, 312 8.6 L’imitazione del linguaggio umano, 316 8.7 Lo stress, 321 8.8 L’aggressività, 327 8.9 Il comportamento sessuale, 330

8.10 I comportamenti patologici, 335 8.10.1 La stasi comportamentale, 336

8.10.2 Il comportamento appetitivo, 343 8.10.3 Altre situazioni che possono far insorge-re comportamenti patologici, 345

8.10.4 La Sindrome da Autodeplumazione, 348 363 Conclusioni 367 Bibliografia

Indice

INTRODUZIONE ALLA SECONDA EDIZIONE

Allevamento ed Etologia dei Pappagalli è un libro che ha ri-scosso un successo ben più grande delle mie aspettative: molti lettori mi hanno contattato ringraziandomi per il contributo of-ferto al mondo dell’allevamento dei pappagalli e le critiche che mi sono pervenute hanno confermato la necessità di discutere di pappagalli in modo serio, scientifico ed etologico, apprezzando quindi «il taglio» utilizzato. Tuttavia, come spesso accade agli scrittori, non sono pienamen-te soddisfatto del lavoro presentato nel 2012 e credo sia giusto che io dedichi altro tempo per migliorare l’opera, per divulgare altre notizie scientifiche e per trattare argomenti che mi sono sfuggiti o che ho ritenuto erroneamente poco importanti. Nella prima edizione di questo testo sono stato vittima del tipico entusiasmo dei giovani scrittori, che spinge spesso a scrivere in modo frettoloso e poco approfondito. L’approccio strettamente tecnico che mi è stato trasmesso fre-quentando l’università mi ha poi spinto a non inoltrarmi troppo in considerazioni personali, preferendo attingere da conferme già avvenute in campo sperimentale. Tuttavia, in questi anni, ho anche compreso che ciò che fa di me un etologo sono soprattut-to le mie opinioni e le mie esperienze ed è giusto, oltre che me-todologicamente corretto, che io dia loro maggiormente spazio. Fortunatamente, da quando ho pubblicato Allevamento ed Eto-logia dei Pappagalli con l’editrice Aracne, questo eccessivo ar-dore per la pubblicazione e la timidezza tipica di chi è alle pri-me armi si sono placati, consentendomi così di riflettere molto sul lavoro fatto. Rileggendo a distanza di tempo quanto ho scritto mi sono presto reso conto che alcuni argomenti li avevo trattati in modo super-ficiale, dando talvolta per scontato che il lettore fosse in posses-so di tutte le basi per comprendere appieno le numerose impli-cazioni. Molte informazioni le ho tralasciate perché ho creduto opportuno non ripetere le cose scritte nei soliti manuali per pap-pagalli che tutti siamo abituati a vedere nelle librerie in edizioni ripetute all’infinito, dove ciò che cambia è spesso soltanto la

16 copertina, ma così facendo sono caduto in errore, poiché alcune informazioni erano importanti davvero e avrei dovuto immagi-nare che questo libro potesse essere acquistato anche da chi non aveva mai letto nulla in fatto di pappagalli. Scrivendo poi di etologia di questi animali ho abusato del ter-mine psiche e di tutte le sue derivazioni: uno studio più appro-fondito dell’uso della terminologia in etologia mi ha permesso di utilizzare con maggior moderazione alcuni termini che pos-siedono significati molto profondi. Sebbene abbia la convinzio-ne di aver trattato gli argomenti etologici con la massima lucidi-tà e che il significato della mia precedente trattazione possa es-sere tutt’oggi valido, ho ritenuto importante non dar modo al lettore di credere che si possa parlare di etologia in qualsiasi modo e con qualsiasi termine. Proprio la scienza a cui mi dedico, l’etologia, mi ha insegnato in varie occasioni che il linguaggio è fondamentale e che non si possono trascurare le conseguenze che l’uso errato di una parola può avere. In questa edizione tratterò gli argomenti legati al comportamen-to dei pappagalli con molta più parsimonia di termini e spero di riuscire a riprendere alcuni concetti con maggior chiarezza e semplicità. Per queste ragioni e per tante altre si presenta necessaria una se-conda edizione di Allevamento ed Etologia dei Pappagalli: per chiarire cioè alcuni passaggi del mio pensiero, per approfondire argomenti trattati in modo superficiale e per fornire ulteriori dettagli per il lettore, che lo possano agevolare nella lettura e nella comprensione del testo. Ci sono però altre ragioni che mi hanno spinto a proporre una seconda edizione: innanzitutto per un aggiornamento dell’opera. A distanza di due anni dalla pubblicazione della prima edizione le mie conoscenze in fatto di pappagalli sono aumentate: nuovi collaboratori mi hanno fornito spunti di riflessione e la mia di-retta esperienza, fatta di una vita a diretto contatto con questi animali, è anch’essa aumentata un poco. Le critiche che mi sono pervenute si sono rivelate indispensabili in questi due anni per tracciare un filo conduttore che mi aiutas-

Introduzione alla seconda edizione

Introduzione alla seconda edizione

se a migliorare questo testo e a renderlo più utile: ringrazio per questo soprattutto i colleghi e i lettori che mi hanno contattato per esprimere le loro opinioni. Allevamento ed Etologia dei Pappagalli necessitava quindi di una rinfrescata e questa II edizione è finalizzata a questo obiet-tivo. Spero di essere riuscito nel mio intento, ma ho già la rassegnata consapevolezza che vecchi errori e nuovi mi siano sfuggiti e che alcuni argomenti, fra qualche tempo, vorrò trattarli in modo an-cora diverso: questa è la pena a cui ogni scrittore è condannato. Questa edizione contiene anche fotografie nuove, che sono ser-vite ad arricchire la già completa iconografia curata da Valenti-na Ballabio nella I° edizione: per questo vorrei sentitamente ringraziare la disponibilità di Simone Durigon, Paolo Mascioc-chi e Federica Ardizzone, tre rinomati giovani allevatori italiani che sono riusciti attraverso le loro splendide fotografie a tra-smettere l’impegno e la passione con cui bisogna dedicarsi ai pappagalli. Ringrazio anche Annamaria Ewakodikara per la foto assieme alla sua bellissima amazzone. Vorrei infine ringraziare di cuore ancora Valter Gerlero, per il controllo della prima opera e per i tanti insegnamenti e consigli che in questi anni ha saputo darmi e la dott.ssa Marta Avanzi per il suo contributo alla trattazione del taglio delle remiganti nei pappagalli.