PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

31
PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI

Transcript of PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

Page 1: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI

Page 2: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

fermentatore

Page 3: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

Vettori a cassetta

PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI

Page 4: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.
Page 5: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

Espressione di geni esogeni in procarioti

PRODUZIONE DI PROTEINE A PARTIRE DA GENI CLONATI

Riconosciuto dalla subunità sigma RNA pol E. coli

Page 6: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

Sequenze promotore in procarioti e eucariotiriconosciute da RNA polimerasi specifiche

Page 7: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.
Page 8: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

Monitoraggio della proteina esogena con possibili effetti dannosi sul procariote

Page 9: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

Ceppo speciale di E. coli lisogeno per T7 (fago T7 integrato e alterato: gene per RNA pol T7 a valle del promotore lac, indotto dall’IPTG )

promotore tac: ibrido tra trp e lac

Page 10: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

SVANTAGGI PER LA PRODUZIONE DI PROTEINE ETEROLOGHE IN BATTERI

- Non vengono rimossi eventuali introni

- Possibile formazione di strutture secondarie della porzione iniziale trascritto (fig)

- Possibile presenza di segnali di terminazione per il batterio (fig)

- Propensione per alcuni codoni (fig)

- Mancanza di modificazioni post-traduzionali (glicosilazioni, fosforilazioni, etc.)

- Limite della lunghezza amminoacidica

- Mancato ripiegamento della struttura terziaria e sovraespressione determinano i corpi di inclusione

Page 11: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

Formazione di strutture secondarie all’inizio del trascritto quali possibili conseguenze per inserimento sequenza esogena

Page 12: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.
Page 13: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

Vettori a cassetta per la fusione di geni in E. coli

Vantaggi di una proteina di fusione in frame:- presenza seq. nucleotidica di E. coli per legame ribosoma- peptide batterico iniziale stabilizzante- peptide batterico iniziale da utilizzare come segnale localizzazione cellulare (esportata nel mezzo di coltura o tra membrana esterna ed interna

Fusione con parte iniziale di gene batterico

Aumento resa e solubilità proteina eterologa

Page 14: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

Fusione con la proteina di E. coli Glutatione-S-transferasi (GST) e purificazione con cromatografia per affinità al substrato (glutatione)

Vettore:componente N-terminale della GST,componente C-terminale proteinada purificare.Promotore Lac inducibile

Glutatione: tripeptide (cisteina, glicina, ac. glutammico)

libero

Page 15: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

Rimozione della proteina di fusione

es: con bromuro di cianogeno (se alla giunzione c’è metionina), con trombina (taglia adiacente a residui di arginina). Non deve essere tagliata all’interno la proteina di interesse!

Page 16: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

Proteina priva di struttura terziaria precipita e forma corpi di inclusione.Aggregati recuperati in forti condizioni denaturanti che non permettonocorretto ripiegamento in vitro della proteina che quindi sarà inattiva!

Page 17: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

Screening cloni batterici trasformati con vettori di espressione

Page 18: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

Screening cloni batterici trasformati con vettori di espressione

Page 19: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

Produzione di proteina

- studi biochimici e funzionali, cristallografici

- produzione anticorpi specifici

Page 20: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

SVANTAGGI PER LA PRODUZIONE DI PROTEINE ETEROLOGHE IN BATTERI

- Non vengono rimossi eventuali introni

- Possibile formazione di strutture secondarie della porzione iniziale del trascritto

- Possibile presenza di segnali di terminazione per il batterio

- Propensione per alcuni codoni

Mancanza di modificazioni post-traduzionali (ponti disolfuro, glicosilazioni, fosforilazioni, acetilazione, carbossilazione, etc.)

- Limite della lunghezza amminoacidica

- Mancato ripiegamento della struttura terziaria e sovraespressione determinano i corpi di inclusione

Page 21: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

PRODUZIONE INDUSTRIALE DI PROTEINE DA COLTURE DI CELLULE EUCARIOTICHE (LIEVITI E FUNGHI)

COMPOSTO MICRORGANISMO

AntibioticiPenicilline Penicillium spp. Cefalosporine Cephalosporium sppCloramfenicolo, streptomicina Streptomyces spp.

EnzimiProteasi, amilasi Bacillus ssp. (batterio), Aspergillus

spp.

Alcool S. cerevisiaeAceto S. cerevisiae ac. AceticoAcetone Clostridium ssp.

BIOTECNOLOGIE: USO DEI PROCESSI BIOLOGICI NELL’INDUSTRIA E NELLA TECNOLOGIA

Page 22: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

VETTORI DI CLONAGGIO PER GLI EUCARIOTI

Lieviti e funghi filamentosi: produzione di proteine eterologhe anche a scopi biotecnologici con sintesi di prodotti medicinali o alimentari

Saccharomyces cerevisiae

Fungo unicellulare

Ruolo fondamentale per produzione di birra e pane

Vantaggi: conoscenza genetica e biochimica, facilità di coltura, alta resa

Possibile utilizzo per clonaggio del plasmide naturale 2 µm

Svantaggi: iperglicosilazione, difficoltà di secrezione delle proteine prodotte nel terreno di coltura, propensione per un codone

Page 23: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

Galattosio epimerasi

PROMOTORI UTILIZZATI IN VETTORI DI ESPRESSIONE PER EUCARIOTI MICROBICI

Page 24: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

Esempio di glicosilazione dell’asparagina.L’iperglicosilazione di alcuni funghi può provocare reazione antigenica se la proteinaè iniettata

Page 25: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

Saccharomyces cerevisiae

2 µm:plasmide naturale 6,3 kb,tra 70-200 copierisiede nel nucleo,si replica autonomamente,segrega sia in meiosiche in mitosi

REP1 e REP2 (per replicazione)FLP (proteina che riconosce siti specifici nel DNA del lievito: integrazione per ricombinazione )OriD = funzione ignota

Page 26: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

Vettori basati sul plasmide 2 µm: plasmidi episomici di lievito = YEp

Procedura- clonaggio in seq. di pBR322-selezione dei ricombinanti in E. coli (resistenze antibiotici)- inserimento in lievito e selezione (LEU2)

Saccharomyces cerevisiae

Page 27: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

Vettori basati sul plasmide 2 µm: plasmidi episomici di lievito = YEp

Saccharomyces cerevisiae

Page 28: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

Vettori basati sul plasmide 2 µm: plasmidi episomici di lievito = YEp

Solo una copia di LEU2funziona

Solo occasionalmente si integraRicombinazione omologa tra geni LEU 2

Saccharomyces cerevisiae

Page 29: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

Plasmide integrativo di lievito: YIp = plasmidi batterici (pBR322) con resistenza antibiotici per selezione in batteri + URA3 (gene di lievito per la selezione)

Saccharomyces cerevisiae

Non contiene i geni di 2 µm (REP e ori) e non si può replicare se non si integra nel DNA dei cromosomi di lievito, stesso meccanismo di YEp

Page 30: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

Saccharomyces cerevisiae

Criteri di scelta: efficienza di trasformazione, numero di copie, stabilità

YIp: ideale per stabilità in coltura a lungo termine

Page 31: PRODUZIONE DI PROTEINE DA GENI CLONATI IN PROCARIOTI.

Saccharomyces cerevisiae

Caratteristiche del clonaggio in YEp:- Frequenza di trasformazione molto alta: da 10000 a 100000 cellule trasformate per microgrammo di DNA plasmidico- Alto numero di copie: tra 20 e 50 per cellula- Svantaggi: nel processo di gemmazione spesso copie YEp non segregano nella cellula figlia

QUINDI ALTA PRODUZIONE PROTEINA DEL GENE CLONATO MA INSTABILITA’ DELLA TRASFORMAZIONE

Caratteristiche del clonaggio in YIp:-Frequenza di trasformazione bassa: 1000 cellule trasformate per microgrammo di DNA plasmidico per bassa efficienza di integrazione cromosomica- E’ presente in una sola copia per cellula

QUINDI BASSA PRODUZIONE PROTEINA DEL GENE CLONATO MA GRANDE STABILITA’ DELLA TRASFORMAZIONE PER LUNGHI PERIODI

DI COLTURA