Prodotti e Utensili Utilizzati Fino Al 1500

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Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea. Il contenuto di questo libro coinvolge solo gli autori e la Commissione non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso delle informazioni contenute. Utensili e prodotti utilizzati fino al 1500 KOLD COLLEGE

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Prodotti e Utensili Utilizzati Fino Al 1500

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Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea. Il contenuto di questo libro

coinvolge solo gli autori e la Commissione non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso delle

informazioni contenute.

Utensili e prodotti utilizzati

fino al 1500

KOLD COLLEGE

INDICE

DANIMARCA CIBO E BEVANDE NEL MEDIOEVO CIBO BEVANDE PRODOTTI CASALINGHI DIETA E ABITUDINI ALIMENTARI ITALIA ETA’ DELLA PIETRA ETA’ DEL RAME ETA’ DEL BRONZO E DEL FERRO LEGNO E TERRACOTTA PERIODO ROMANO MEDIOEVO IL RINASCIMENTO TURCHIA – IZMIR INFORMAZIONI GENERALI PRODURRE UTENSILI USATI NELL’ETA’ DEGLI OTTOMANI TURCHIA– KAYSERI

UTENSILI USATI IN PASSATO TANDIR KUZİNE SAC AĞAÇ HAVAN SİNİ KÜP SEPET POLONIA LA CUCINA POLACCA BACCHE DI GINEPRO NOCE MOSCATA VARI TIPI DI “KASZA”: FUNGHI SELVATICI

UTENSILI DA CUCINA E CERAMICA

CUCINA MEDIEVALE

TIPICO PANE MEDIEVALE TERRACOTTA CONTENITORI DI LEGNO CERAMICA MEDIEVALE E CIBO PORTOGALLO PALEOLITICO O ETA’ DELLA PIETRA MESOLITICO NEOLITICO O ETA’ DELLA PIETRA LAVORATA ETA’ DEL RAME ETA’ DEL BRONZO ETA’ DEL FERRO PRODOTTI ALIMENTARI PRODOTTI PRINCIPALI VALORI NUTRITIVI DEL CIBO CEREALI AGLI EBREI NON IMPORTAVA L’AGRICOLTURA MERCATO IL PERIODO DOPO LA RACCOLTA E PRIMA DELL’ANNATA ERA IL PERIODO MIGLIORE PER

VENDERE I PRODOTTI

PERCHE’ LE FIERE ERANO COSI’ IMPORTANTI? CARNE DI MAIALE FRUTTA E VERDURA BEVANDE VINI ROMANIA INTRODUZIONE INGREDIENTI VERDURE UTILIZZATE NEL MEDIOEVO CARNE- BESTIAME E POLLAME CACCIA E PESCA SPEZIE

Gli studenti provenienti da aree professionali simili hanno lavorato insieme su argomenti fondamentali

di innovazione e creatività per la preparazione di cibi con attenzione alla “territorialità”. Lavorare

insieme per la ricerca in questo settore ha portato a scambi di conoscenza attraverso la condivisione

delle migliori pratiche provenienti da ciascun paese partner. Ci auguriamo che i risultati di questo

progetto contribuiscano ad ampliare la conoscenza degli studenti della loro cultura culinaria e a

trasferirla in pratiche professionali nel settore alimentare e della ristorazione in tutta Europa.

DanimarcaDanimarcaDanimarcaDanimarca

Cibo e bevande nel Medioevo

Cibo

Nel Medioevo si mangiava pane

fatto di miglio, grano saraceno, orzo e in rari ca

pane e la polenta erano una compo

ricche e povere. Carne, pesce,

significativa nella dieta di base.

Regole fisse medievali, che si

principale per cui si mangiava molto pesce

di Lim. Le aringhe sono state

Danimarca. La maggior parte dei pesci sono sotto sale, secchi o affumicati

venivano conservati in fusti. Sia

molto richiesti. Mentre alcuni erano da conservare,

ed erano considerati prodotto

Cibo e bevande nel Medioevo

si mangiava pane cotto di segale e frumento. Il Porridge o zuppa

fatto di miglio, grano saraceno, orzo e in rari casi di granelli di cereali vari

una componente significativa della dieta di tutte

Carne, pesce, pollame e verdure dell’orto avevano una

ella dieta di base.

si applicavano 180 giorni l'anno, erano

per cui si mangiava molto pesce, soprattutto aringhe dal su

. Le aringhe sono state anche un importante prodotto di esportazione per la

e dei pesci sono sotto sale, secchi o affumicati

venivano conservati in fusti. Sia il pesce d'acqua dolce che di acqua salata erano

e alcuni erano da conservare, altri pesci erano gustati freschi

no considerati prodotto di stagione.

Il Porridge o zuppa era

cereali vari. Insieme il

di tutte le persone

dell’orto avevano una parte

0 giorni l'anno, erano il motivo

he dal sud e del fiordo

esportazione per la

e dei pesci sono sotto sale, secchi o affumicati e

che di acqua salata erano

erano gustati freschi

Di mare: erano le aringhe, anguilla, passera di mare, merluzzo, merluzzo carbonaro, eglefino, molva, skate, nasell. Tra i più ricercati pesci d'acqua dolce: salmone, luccio, pesce persico, la trota, la carpa e karuse.

Gli agnelli erano macellati in primavera, mentre in autunno c’era la macellazione di mucche, maiali, pecore e oche quando gli animali erano più grassi. Per il resto dell'anno mangiavano la carne salata, affumicata o essiccata. Solo i polli erano macellati durante tutto l'anno. Tutte le famiglie avevano polli. Non facevano troppe uova - circa 80 uova all’anno per gallina - ma la carne di pollo era relativamente poco costoso e quindi molto usata. Il maiale grasso era il preferito, ma si mangiava per la maggior parte la carne di manzo o di mucca. Solo re e nobili avevano il diritto di andare a caccia nelle foreste, e per tutti gli altri il cervo non aveva alcuna importanza nutrizionale.

Gli ortaggi erano coltivati nell’orto, e qui venivanoma negli orti erano coltivati anchemonastero si coltivavano pastinaca, cetrioli, lattuga e ravanelli. Le frutto più popolare nel medioevo e venivanonoci e piccole prugne.

Bevande

Nel Medio Evo, l'acqua era spesso impura e quindi imbevibile. Ilnon era bevuto, siccome vi era quantità limitatautilizzato per la produzione di burro e fimportante per i bambini e adulti. Ed era bevuta tutti i pasti, in quanto il sali elitri di birra al giorno per un adulto.

L'orzo è coltivato in Danimarca, e iproduzione della birra. E per promuovere e migliorare il gusto del

nell’orto, e qui venivano raccolti principalmentetivati anche piselli, carote, cipolle e fagioli. Negli orti dei

pastinaca, cetrioli, lattuga e ravanelli. Le nel medioevo e venivano coltivati nei frutteti di

era spesso impura e quindi imbevibile. Il latte debevuto, siccome vi era quantità limitata, e quello che doveva essere

utilizzato per la produzione di burro e formaggio casalingo. La birra, tuttavia, ambini e adulti. Ed era bevuta in abbondanti quantità durante

sali e il cibo asciutto portava sete. E se ne consumavanolitri di birra al giorno per un adulto.

o in Danimarca, e i 2/3 del raccolto di cereali è utilizzato nella produzione della birra. E per promuovere e migliorare il gusto della

principalmente i cavoli, Negli orti dei

pastinaca, cetrioli, lattuga e ravanelli. Le mele sono il nei frutteti di pere, ciliegie,

latte degli animali , e quello che doveva essere

irra, tuttavia, era abbondanti quantità durante

se ne consumavano 4-6

utilizzato nella la

birra si aggiungevano degli additivi.

"L'acqua deve essere acqua fresca di sorgente, attinta quando il cielo è sereno."

C’erano diverse qualità di birra. La birra era prodotta ogni giorno. Per i contadini e cittadini c’era una birra leggera, mentre la migliore e la più forte veniva dalla Germania ed era riservata ai ricchi. Oltre alla birra si beveva anche il sidro, il vino e il brandy in misura limitata.

Prodotti casalinghi

Nel Medioevo,per coloro che vivevano in campagna, i prodotti dovevano essere sufficienti per la una famiglia che li produceva anche per i mesi invernali. Il cibo era tenuto tenuto in magazzini speciali. C’erano diversi modi per conservare il cibo, per esempio:affumicatura, essiccazione e salatura, cosi’ da avere anche vari gusti vari gusti.

Per esempio il pesce affumicato poteva essere consumato caldo o freddo, la carne poteva essere difficile o facile da salare, o si poteva fare una combinazione di affumicatura, leggera essiccazione e leggera salatura. Il sale, invece, ha giocato un ruolo cruciale nelle cose fatte in casa. Il sale, era di importazione e arrivava via Lubecca. Era il sale e di Lunenberg o del Golfo di Biscaglia, la Baia del sale

La dieta e abitudini alimentari

Dieta e nutrizione seguivano le divisioni sociali del Medioevo. I ricchi mangiavano cibo migliore e seguivano una dieta più varia, erano, quindi, più sani mentre i mendicanti erano fragili e esposti a malattie . La quantità e la qualità della dieta oscillava con le stagioni e l'economia delle famiglie. Tuttavia, per la popolazione in generale,la carenza di cibo si sentiva nel mese di febbraio e la birra leggera sopperiva questa mancanza. È per questo che le persone godevano a pieno le feste e le stagioni in cui il cibo e bevande c’erano in abbondante quantità .Si preferiva cibo grasso e fresco. Ma più importante era che il cibo fosse buono e nutriente. La maggior parte delle persone lavorava duramente, e il salari era speso, per la maggior parte , per vitto e alloggio. Che i poveri mangiassero un minor numero di piatti di cibo rispetto alla nobiltà e al clero non significa che avessero meno da mangiare .I pasti erano di meno , ma abbondanti.

Nel Medioevo i danesi dipendevano, per il cibo, dall’importazione dall'estero, soprattutto per frutta e verdura. I monasteri erano molto importanti per le coltivazioni, e diedero ulteriore diffusione al vino e spezie. Il cristianesimo è stato particolarmente significativo per le abitudini alimentari medievali, per il digiuno del Mercoledì e del Venerdì era permesso mangiare pesce, pane e verdura, ma non carne. In Occasioni speciali al personale del re erano serviti tre pasti, mentre ai cortigiani sei. Ma nel Medioevo così come più tardi, non c'era grande differenza tra la vita di ogni giorno e quella dei giorni di festa alla vita di corte. Durante occasioni speciali i saloni imperiali e i tavoli venivano ornati finemante con piatti e decori e il re si circondava delle dame più belle.

Il pasto medievale non era solo quello della festa e tra una portata e l’altra così come prima e dopo c'era la musica e l’intrattenimento cosicchè tutti i sensi potevano essere soddisfatti. Esso era riconosciuto e accettato della Chiesa cattolica, se in Quaresima ci si doveva astenere dal cibo desiderabile e l’ acqua doveva purificare il corpo, nei giorni di festa si doveva godere dell’ abbondanza e del benessere che il buon cibo e le bevande fornivano. Un servizio consisteva di diversi piatti, e la serie di piatti era disposta in modo che si iniziava con piatti rustici, mentre le porzioni successive si caratterizzavano per essere sempre più raffinate e che richiedevano molto poco tempo per la preparazione. Si iniziava, per esempio, con la polenta, cibo invernale, o uno stufato. Un altro servizio poteva essere composto da torte, carne arrosto con sugo, carne al forno o pesce. Il dessert poteva essere la frutta, frittelle o formaggio. I Contadini e i cittadini comuni mangiavano due pasti principali al giorno completati da un paio di piccoli spuntini. Con Birra e pane cominciavano all'alba. Per la cena, c’erano tre portate, per esempio: manzo, zuppa, pane e polenta.

ItaliaItaliaItaliaItalia

Età della pietra

Noi non abbiamo alcuna notizia circa gldella pietra, probabilmente mangiare cibi senza cucinare e usavanosappiamo dall’ archeologiagli uomini primitivi, iniziavanoquotidiana. I primi utensili di cui coltelli in pietra, ossa, corna, conchiglie e ossfare di tutto: combattimenti, la caccia e il tagliquelli utensili.

PRODOTTI CON CUI SI CIBAVANO NELL’ETA’ DELLA PIETRA

In Italia, i più antichi depositi lasciati da Homo si trovano in provincia di Forlì, in Lazio, in Basilicata e nel grande sito di Isernia La Pineta, in Molise, e si datano tra 800,000 e 650,000 anni fa. Ritrovamenti più antichi in Spagna e Georgia fanno ritritrovati resti fossili ancora più antichi. In passadiffuso l’idea che i nostri antenati della preistoria fossero cacciatori abilissimi e coraggiosi, capaci di affrontare con armi rudim

Noi non abbiamo alcuna notizia circa gli utensili da cucina prima delldella pietra, probabilmente l’essere umano non li usa, perché erano soliti

nza cucinare e usavano le mani come utensili. Come archeologia, durante il periodo chiamato età della pietra, tivi, iniziavano ad utilizzare alcuni utensili nella

I primi utensili di cui abbiamo conoscenza sono una sorta coltelli in pietra, ossa, corna, conchiglie e ossidiana. Li utilizzavanofare di tutto: combattimenti, la caccia e il taglio. Ecco alcuni esempi di

PRODOTTI CON CUI SI CIBAVANO NELL’ETA’ DELLA PIETRA

n Italia, i più antichi depositi lasciati da Homo si trovano in provincia di Forlì, in Lazio, in Basilicata e nel grande sito di Isernia La Pineta, in Molise, e si datano tra 800,000 e 650,000 anni fa. Ritrovamenti più antichi in Spagna e Georgia fanno ritenere che probabilmente, in futuro, saranno ritrovati resti fossili ancora più antichi. In passato, gli scienziati diffuso l’idea che i nostri antenati della preistoria fossero cacciatori abilissimi e coraggiosi, capaci di affrontare con armi rudim

i utensili da cucina prima dell'età erché erano soliti

come utensili. Come durante il periodo chiamato età della pietra,

alcuni utensili nella vita sono una sorta di utilizzavano per

o. Ecco alcuni esempi di

PRODOTTI CON CUI SI CIBAVANO NELL’ETA’ DELLA PIETRA

n Italia, i più antichi depositi lasciati da Homo si trovano in provincia di Forlì, in Lazio, in Basilicata e nel grande sito di Isernia La Pineta, in Molise, e si datano tra 800,000 e 650,000 anni fa. Ritrovamenti più antichi in

enere che probabilmente, in futuro, saranno to, gli scienziati avevano

diffuso l’idea che i nostri antenati della preistoria fossero cacciatori abilissimi e coraggiosi, capaci di affrontare con armi rudimentali animali

aggressivi e di grande mole. Forse le cose non andarono proprio così. Oggi molti pensano che Homo (l’ominide vissuto tra Africa, Europa e Asia tra 2 milioni e 200,000 anni fa circa) fosse un grande opportunista, esperto nella raccolta di ogni genere di radici, frutti, bacche e tuberi, di uova, di invertebrati e in genere di piccoli animali facili da catturare tra cui molluschi, tartarughe e piccoli mammiferi. Poichè queste fonti di cibo, su archi di tempo tanto lungo, non lasciano in genere tarcheologi debbono basarsi su ipotesi e congetture.

Età del Rame

Durante questo periodo, pietre e abbastanza duro per fare coltelpietre, ossa, ossidiana e così via.contenitori di rame e qui

PRODOTTI ALIMENTARI DELL’ETA’ DEL RAME

Secondo la teoria più accreditata, la grande rivoluzione economica e alimentare che gli archeologi associano al periodo Neolitico prese piede dapprima nelle regioni del Levante (Anatolia sudPalestina), dove i cacciatori, dopo infruttuosi tentativi di

aggressivi e di grande mole. Forse le cose non andarono proprio così. Oggi molti pensano che Homo (l’ominide vissuto tra Africa, Europa e Asia tra 2 milioni e 200,000 anni fa circa) fosse un grande opportunista, esperto

i genere di radici, frutti, bacche e tuberi, di uova, di invertebrati e in genere di piccoli animali facili da catturare tra cui molluschi, tartarughe e piccoli mammiferi. Poichè queste fonti di cibo, su archi di tempo tanto lungo, non lasciano in genere tracce durature, gli archeologi debbono basarsi su ipotesi e congetture.

Durante questo periodo, pietre e rame vivevano insieme. Il rame eraabbastanza duro per fare coltelli per esempio, e così erano

così via. L’essere umano ha iniziato a realiqui abbiamo alcuni esempi di produzione di rame.

PRODOTTI ALIMENTARI DELL’ETA’ DEL RAME

Secondo la teoria più accreditata, la grande rivoluzione economica e rcheologi associano al periodo Neolitico prese piede

dapprima nelle regioni del Levante (Anatolia sud-orientalePalestina), dove i cacciatori, dopo infruttuosi tentativi di

aggressivi e di grande mole. Forse le cose non andarono proprio così. Oggi molti pensano che Homo (l’ominide vissuto tra Africa, Europa e Asia tra 2 milioni e 200,000 anni fa circa) fosse un grande opportunista, esperto

i genere di radici, frutti, bacche e tuberi, di uova, di invertebrati e in genere di piccoli animali facili da catturare tra cui molluschi, tartarughe e piccoli mammiferi. Poichè queste fonti di cibo, su

racce durature, gli

rame vivevano insieme. Il rame era li per esempio, e così erano ancora fatti di

ssere umano ha iniziato a realizzare alcuni esempi di produzione di rame.

PRODOTTI ALIMENTARI DELL’ETA’ DEL RAME

Secondo la teoria più accreditata, la grande rivoluzione economica e rcheologi associano al periodo Neolitico prese piede

orientale-Siria-Israele-

addomesticare la gazzella, portarono a compimento prima la domesticazione del maialebovini, quasi contemporaneamente, tramite un processo di selezione graduale e forse largamente inconscio, si ottennero le prime forme di orzo e grano domesticofigli sono un problema - molte bocche da sfamare preistorici si trattava di nuove braccia per dissodare, arare, seminare e raccogliere. La diffusione dell’agricoltura comportò un forte e costante aumento demografico, e laallargati. Il prezzo da pagare furono nuove malattie, prese dagli animali addomesticati e facilmente trasmesse nelle pessime condizioni igeniche dei primi centri sedentarizzati

L'età del Bronzo e del Ferro

Dal 3500-1200 BC molti utensili erano fatti di questi due metalli. Entrambi

erano più forti allora rame così gli uomini potevano fare coltelli e

contenitori, come possiamo vedere nelle immagini:

Tra gli ultimi secoli dell’età del Bronzo e i primi momenti dell(11°-9° secolo aC), l’uso del vino si diffuse presso i gruppi aristocratici della penisola Italiana. Con l’estensione della coltura della vite e il perfezionamento della coltura dell’olivofu chiamata “la conquista delle colline”; la messa a coltura, cioé, mediante terrazzamenti e a volte piccoli sistemi di irrigazione, dei fianchi delle alture stesse che ospitavano i centri fortificati degli stati tribali arcaici della penisola, con coltivazioni che richiedevano significativi investimenti lavorativi per l’impianto e la manutenzione ma garantivano

addomesticare la gazzella, portarono a compimento prima domesticazione del maiale, poi quella della capra, della pecora e dei

bovini, quasi contemporaneamente, tramite un processo di selezione duale e forse largamente inconscio, si ottennero le prime forme

orzo e grano domestico, di lenticchie e piselli. Se per i caccmolte bocche da sfamare - per gli agricoltori

preistorici si trattava di nuove braccia per dissodare, arare, seminare e raccogliere. La diffusione dell’agricoltura comportò un forte e costante aumento demografico, e la crescita di villaggi permanenti sempre più allargati. Il prezzo da pagare furono nuove malattie, prese dagli animali addomesticati e facilmente trasmesse nelle pessime condizioni igeniche dei primi centri sedentarizzati.

L'età del Bronzo e del Ferro

C molti utensili erano fatti di questi due metalli. Entrambi

più forti allora rame così gli uomini potevano fare coltelli e

possiamo vedere nelle immagini:

Tra gli ultimi secoli dell’età del Bronzo e i primi momenti dell, l’uso del vino si diffuse presso i gruppi aristocratici

della penisola Italiana. Con l’estensione della coltura della vite e il coltura dell’olivo si portò a compimento quella che

fu chiamata “la conquista delle colline”; la messa a coltura, cioé, mediante terrazzamenti e a volte piccoli sistemi di irrigazione, dei fianchi

lture stesse che ospitavano i centri fortificati degli stati tribali arcaici della penisola, con coltivazioni che richiedevano significativi investimenti lavorativi per l’impianto e la manutenzione ma garantivano

addomesticare la gazzella, portarono a compimento prima , poi quella della capra, della pecora e dei

bovini, quasi contemporaneamente, tramite un processo di selezione duale e forse largamente inconscio, si ottennero le prime forme

, di lenticchie e piselli. Se per i cacciatori molti per gli agricoltori

preistorici si trattava di nuove braccia per dissodare, arare, seminare e raccogliere. La diffusione dell’agricoltura comportò un forte e costante

crescita di villaggi permanenti sempre più allargati. Il prezzo da pagare furono nuove malattie, prese dagli animali addomesticati e facilmente trasmesse nelle pessime condizioni igeniche

C molti utensili erano fatti di questi due metalli. Entrambi

più forti allora rame così gli uomini potevano fare coltelli e

Tra gli ultimi secoli dell’età del Bronzo e i primi momenti dell’età del Ferro , l’uso del vino si diffuse presso i gruppi aristocratici

della penisola Italiana. Con l’estensione della coltura della vite e il si portò a compimento quella che

fu chiamata “la conquista delle colline”; la messa a coltura, cioé, mediante terrazzamenti e a volte piccoli sistemi di irrigazione, dei fianchi

lture stesse che ospitavano i centri fortificati degli stati tribali arcaici della penisola, con coltivazioni che richiedevano significativi investimenti lavorativi per l’impianto e la manutenzione ma garantivano

redditi elevati e soprattutto una produzione olio, entrambi indispensabili per i rituali e i simposi nel corso dei quali era riaffermato la status aristocratico. Fianchi collinari e piane vallive furono finalmente integrati e mantenuti in efficIenza all’interno deglistessi “paesaggi di potere”.

Analogamente, lo sviluppo dell’agricoltura e dell’allevamento comportarono anche una graduale contrazione dell’importanza economica della caccia, che rimase tuttavia importante negli ambienti periferici e pedemontani (cervo, ctrasformarsi, nelle fasi più tarde, in una attività prestigiosa, legata alla rappresentazione del ruolo sociale delle élites preromane. Infine, va menzionata la gallina: si trattava in origine di una piccola folaga selvaticoriginaria del Subcontinente Indotra 4° e 3° millennio a.C., e quindi gradualmente diffusa sui navigli commerciali dalle coste del Golfo Persico verso l’Egitto e oltre. Già apprezzato presso le città della Magna Grecipollame si diffuse nella penisola Italiana nel corso dell’età del Ferro; tuttavia solo in età Romana, e con molte resistenze culturali, si trasformò nel fenomeno di consumo di massa che perdura tutt’oggi.

Durante l’età del rame, del bronzo e del ferro,utensili di legno e di terracotta

redditi elevati e soprattutto una produzione altamente prestigiosa di vino e olio, entrambi indispensabili per i rituali e i simposi nel corso dei quali era riaffermato la status aristocratico. Fianchi collinari e piane vallive furono finalmente integrati e mantenuti in efficIenza all’interno deglistessi “paesaggi di potere”.

Analogamente, lo sviluppo dell’agricoltura e dell’allevamento comportarono anche una graduale contrazione dell’importanza economica della caccia, che rimase tuttavia importante negli ambienti periferici e pedemontani (cervo, capriolo, cinghiale), finendo col trasformarsi, nelle fasi più tarde, in una attività prestigiosa, legata alla rappresentazione del ruolo sociale delle élites preromane. Infine, va menzionata la gallina: si trattava in origine di una piccola folaga selvaticoriginaria del Subcontinente Indo-Pakistano, localmente addomesticata tra 4° e 3° millennio a.C., e quindi gradualmente diffusa sui navigli commerciali dalle coste del Golfo Persico verso l’Egitto e oltre. Già apprezzato presso le città della Magna Grecia per la carne e le uova, il pollame si diffuse nella penisola Italiana nel corso dell’età del Ferro; tuttavia solo in età Romana, e con molte resistenze culturali, si trasformò nel fenomeno di consumo di massa che perdura tutt’oggi.

Legno e terracotta

del rame, del bronzo e del ferro, furono utilizzati anche di legno e di terracotta. Qui abbiamo alcuni esempi.

e altamente prestigiosa di vino e olio, entrambi indispensabili per i rituali e i simposi nel corso dei quali era riaffermato la status aristocratico. Fianchi collinari e piane vallive furono finalmente integrati e mantenuti in efficIenza all’interno degli

Analogamente, lo sviluppo dell’agricoltura e dell’allevamento comportarono anche una graduale contrazione dell’importanza economica della caccia, che rimase tuttavia importante negli ambienti

apriolo, cinghiale), finendo col trasformarsi, nelle fasi più tarde, in una attività prestigiosa, legata alla rappresentazione del ruolo sociale delle élites preromane. Infine, va menzionata la gallina: si trattava in origine di una piccola folaga selvatica

Pakistano, localmente addomesticata tra 4° e 3° millennio a.C., e quindi gradualmente diffusa sui navigli commerciali dalle coste del Golfo Persico verso l’Egitto e oltre. Già

a per la carne e le uova, il pollame si diffuse nella penisola Italiana nel corso dell’età del Ferro; tuttavia solo in età Romana, e con molte resistenze culturali, si trasformò nel fenomeno di consumo di massa che perdura tutt’oggi.

furono utilizzati anche . Qui abbiamo alcuni esempi.

Per avere più notizie su utensili da cucina dobblingua scritta. In Italia il periodo romano è statoconoscere molte cose circa l'arteche durante il periodo romano tutti i metalli eranoper avere i coltelli come li conosciamo oggi, dobbiamo aspettare il periodo medievale. Come possiamo vedere inc’erano molti utensili, ma non

ALIMENTAZIONE NELL’ANTICA ROMA

Anche in età romana, generalmente, nel corso d

tre pasti principali.

Al mattino si faceva la colazione (

e formaggio e qualche volta dolci e vino.

Poco prima di mezzogiorno ci si fermava per il pranzo (

verdure, pesce, carne, uova, pane e frutta, spesso consumato stando in piedi.

La bevanda preferita era il vino.

Il pasto principale della giornata era tuttavia rappresentato dalla cena (

durante la quale erano consumati gli stessi tipi di alimenti del

maggiori quantità e stando distesi su particolari lettini, all’interno di una sala

chiamata triclinium.

Periodo Romano

Per avere più notizie su utensili da cucina dobbiamo aspettare l'invenzione deltalia il periodo romano è stato veramente importantecose circa l'arte culinaria e gli utensili utilizzati in cu

omano tutti i metalli erano utilizzati nella vita quotidianli conosciamo oggi, dobbiamo aspettare il periodo

ale. Come possiamo vedere in queste due immagini, nella cucina romana ili, ma non i coltelli.

ALIMENTAZIONE NELL’ANTICA ROMA

romana, generalmente, nel corso della giornata si consumavano

Al mattino si faceva la colazione (ientaculum), costituita di solito da latte, pane

e formaggio e qualche volta dolci e vino.

Poco prima di mezzogiorno ci si fermava per il pranzo (prandium

rdure, pesce, carne, uova, pane e frutta, spesso consumato stando in piedi.

La bevanda preferita era il vino.

Il pasto principale della giornata era tuttavia rappresentato dalla cena (

durante la quale erano consumati gli stessi tipi di alimenti del

maggiori quantità e stando distesi su particolari lettini, all’interno di una sala

iamo aspettare l'invenzione della ente importante per

e gli utensili utilizzati in cucina. Sappiamo utilizzati nella vita quotidiana, ma

li conosciamo oggi, dobbiamo aspettare il periodo immagini, nella cucina romana

ella giornata si consumavano

), costituita di solito da latte, pane

prandium), a base di

rdure, pesce, carne, uova, pane e frutta, spesso consumato stando in piedi.

Il pasto principale della giornata era tuttavia rappresentato dalla cena (cena)

durante la quale erano consumati gli stessi tipi di alimenti del pranzo, ma in

maggiori quantità e stando distesi su particolari lettini, all’interno di una sala

Il Medioevo

Questo periodo storico è stato meno ricco di quello rLo sfarzo era proibito. In cucina c’eranmestoli, palette e così via. Pentole e padelle erano di quel periodo che i coltelli sono stati prodottidella tecnica della produzione delavuto un grande diffusione.

PRODOTTI E ALIMENTAZIONE NEL MEDIO EVO

Nel Medioevo l'alimentazione dei più nobili era ricca di selvaggina condita spesso con spezie molto costose poichè provenivano dallL'alimentazione dei contadini era più povera e comprendeva alimenti che potevano sostituire la carne, come i legumi.Con i miglioramenti dell'agricoltura i contadini si nutrirono prevalentemente di cereali; ma le paste alimentari furono procontadini mangiavano una zuppa a metà mattina, del pane (cotto ogni 15 giorni in pesanti pagnotte), del formaggio e castagne bollite durante il giorno, la sera - quando tornavano dai campi cibi molto poveri. Anche per i ricchi, il pane restava comunque l'alimento principale ma lo volevano bianco, di frumento.

Questo periodo storico è stato meno ricco di quello romano e per motivi di religione Lo sfarzo era proibito. In cucina c’erano molti utensili fatti di legno, come cucchiai,

via. Pentole e padelle erano di terracotta e rame. E 'stato in sono stati prodotti in molte forme per la raffinatezza

produzione del ferro. E 'stato durante il Medioevo c

PRODOTTI E ALIMENTAZIONE NEL MEDIO EVO

el Medioevo l'alimentazione dei più nobili era ricca di selvaggina condita spesso con spezie molto costose poichè provenivano dall' Oriente. L'alimentazione dei contadini era più povera e comprendeva alimenti che potevano sostituire la carne, come i legumi. Con i miglioramenti dell'agricoltura i contadini si nutrirono prevalentemente di cereali; ma le paste alimentari furono prodotte solo a partire dal XIII sec. I contadini mangiavano una zuppa a metà mattina, del pane (cotto ogni 15 giorni in pesanti pagnotte), del formaggio e castagne bollite durante il giorno,

quando tornavano dai campi - mangiavano di nuovo la zuppacibi molto poveri. Anche per i ricchi, il pane restava comunque l'alimento principale ma lo volevano bianco, di frumento.

omano e per motivi di religione legno, come cucchiai,

terracotta e rame. E 'stato in la raffinatezza

erro. E 'stato durante il Medioevo che il colino ha

el Medioevo l'alimentazione dei più nobili era ricca di selvaggina condita ' Oriente.

L'alimentazione dei contadini era più povera e comprendeva alimenti che

Con i miglioramenti dell'agricoltura i contadini si nutrirono prevalentemente di dotte solo a partire dal XIII sec. I

contadini mangiavano una zuppa a metà mattina, del pane (cotto ogni 15 giorni in pesanti pagnotte), del formaggio e castagne bollite durante il giorno,

mangiavano di nuovo la zuppa o altri cibi molto poveri. Anche per i ricchi, il pane restava comunque l'alimento

Il Rinascimento

Durante questo periodo l'arte culinaria ha raggiunto il tchef d'Europa erano italiani. Erano davvero qualiinnovativa nel gusto e ricca di guarnitureRinascimento aveva molti di utensili da comesotto:

Durante questo periodo l'arte culinaria ha raggiunto il top in Italia. I più importantIrano italiani. Erano davvero qualificati e creativi. La loro cucina

innovativa nel gusto e ricca di guarniture. Per questo motivo la cucina deldi utensili da come si può vedere nelle immagini qui

op in Italia. I più importantI . La loro cucina era

a cucina del vedere nelle immagini qui

TurchiaTurchiaTurchiaTurchia–––– IzmirIzmirIzmirIzmir

INFORMAZIONI GENERALI

L’Anatolia ha portato con grande successo questa ricca cultura culinaria, che derivava dall’ Estremo oriente, e che si era arricchita con i materiali raccolti da ogni paese lungo il suo percorso verso la loro nuova patria culla di così tanta civiltà. Era abbastanza logico che la cultura culinaria avesse ricevuto il suo posto di diritto in questo processo.

Il compito nella sua nuova patria è stata trasmesso ai nuovi arrivati con l’ ordine sacrosanto di "nutrire gli affamati, vestire i poveri, ricostruire le rovine e aumentare la popolazione ". Così si sono evoluti e hanno sviluppato e acquisito la cultura ottomana. C'erano molti elementi per sviluppare questi nuovi e flessibili acquisti culturali nella nuova terra: Il paese era prima di tutto circondato da tre mari: Mar Nero, Mar Egeo e Mediterraneo e due stretti (Stretto di Istanbul e Dardanelli) che li collegano offrendo ai nomadi la loro fertilità,mentre gli abitanti dell’Anatolia, avevano il vantaggio di vivere tutte e quattro le stagioni in un posto che forniva verdure fresche e frutta per l'intero paese avendo avuto la fortuna della una primavera a ovest, l'estate a Sud e una gradevole autunno lungo il Mar Nero .Queste condizioni hanno fatto della cucina ottomana una delle tre più grandi del mondo. Le abitudini alimentari del palazzo ottomano non erano basate su uno solo o più alimenti, al contrario tutto ciò producevano lo consumavano in un modo equilibrato. Anche se c'erano differenze regionali, nel corso del Medioevo e durante l’eta’ moderna, nelle cucine dell'Estremo Oriente, Sud-Est asiatico, in India e in Persia, la dominazione del riso era evidente. Nella maggior parte delle suddette

regioni il grano e la carne ai pasti erano quasi inesistenti, mentre la carne aveva la precedenza sui vegetali prodotti in Europa. Al contrario, nel palazzo ottomano, quasi ogni piatto - sia a base di carne o a base vegetale - prodotto entro i confini dell'impero era oggetto di consumo. Carne, grano, riso e burro chiarificato giocano tutti ruoli significativi nei menu, ma nel Palazzo la famiglia consuma antutti gli altri prodotti di origine animale e vegetale in modo equilibrato. Pertanto, possiamo dire che la cultura alimentare ottomana aveva in qualche modo combinato la tradizione di Oriente e Occidente.

Un'altra importante caratteristica dell’arte culinaria ottomana era basata su un approccio di comprensione della stretta relazione tra cibo e medicina. Questo concetto era cresciuto fuori dalla medicina islamica ed era seguito anche dagli ottomani. Secondo questo concetto, nel corpo umano ci sono quattro umori: sangue, flemma, bile gialla e bile nera. Umori bilanciati indicano la salubrità e umori squilibrati indicano la malattia. Uno dei fattori che determinano la quantità e il livello degli umori sono cibi e bevande. Pertanto, un regime dietetico equilibrato è necessaria per mantenere gli umori in equilibrio per tutto l'anno. Se i quattro umori non sono in equilibrio, lui / lei devono bilanciare la dieta la dieta o integrare con la medicina. Inoltre, questi umori sono stati pensati per mostrare variazioni in ogni stagione. In primavera e in autunno sono da preferire alimenti che producono sangue, in estate alimenti depurativi, in inverno alimenti espettoranti , in autunno ancora alimenti che riducono la bile nera nero . I medici ottomani erano ben informati su ogni dettaglio di questa medicina islamica e qualcuno del personale della cucina nel palazzo ottomano, poteva avere anche qualche conoscenza in proposito, e quindi servire menù stagionali per il bilanciamento degli umori. La famiglia ottomana aveva due pasti al giorno,la colazione al mattino e la cena dopo la preghiera di metà pomeriggio. I pasti erano serviti su un tavolo basso e le persone sedute sul pavimento di mangiare. Il cibo era servito su un grande piatto e tutti seduti intorno al tavolo mangiavano dal piatto centrale. L’elite utilizzava come stoviglie oro , argento e porcellane, la gente comune il rame stagnato rame stagnato. Non c'erano coltelli e forchette, né tavoli,invece, l'élite usava cucchiai ingioiellati mentre tutti gli altri mangiavano il loro cibo con cucchiai di legno. Escludendo banchetti e feste , la maggior parte dei pasti consistevano in menù a basso budget.

PRODOTTI

I pasti ottomani sono noti per iniziare sempre con un brodo. I brodi erano sempre preparati con carne di manzo o di pollo, yogurt, brodo di pesce, a cui si

aggiungevano riso, grano arrostito, verdure secche o verdure fresche . L’unione di, yogurt, minestroni e minestre di verdura era considerata come componente speciale particolarmente del brunch. Dato che i brodi e il pane erano i pilastri della tavola, il gusto era necessariamente una condizione preliminare.

PIATTI DI CARNE

Carni rosse come la carne di montone, di agnello e di vitello, quelle bianche come il pesce e il pollame erano alla base dei piatti fatti in casa. Alcune di queste carni, condite con concentrato di pomodoro, cipolle e aglio, erano cotti a lungo a fuoco lento mentre il kebab e le polpette erano preparati in vaschette o grigliate e consumati insieme a verdure locali, sottaceti, insalate e yogurt. L’ insalata di melanzane, le patate fritte, vari tipi di kebab e erano sicuramente portati in tavola insieme a pomodori e peperoni. Le carni cotte alla brace, erano servite, secondo la prassi generale, con un pilaf. L’importanza dei piatti a base di pollame e selvaggina non deve essere ridotto al minimo. Pesce azzurro, palamide, cefali, passera, sogliola, sgombro e saraghi catturati in Mar di Marmara, il rombo dal Mar Nero e le acciughe che venivano preparati in

un numero incalcolabile di modi, più le pescatrici dal Mar Egeo erano tra i prodotti del mare più raffinati. Il pesce fritto, alla griglia, bollito, affumicato,al forno e al vapore erano tra gli alimenti più salutari e molto ricercati dai buongustai. Essi erano spesso richiesti anche dagli imperatori ottomani. Come per il carni lesse, gli spiedini di Mara, di Adana e Urfa erano successivamente penetrati in tutto il paese. Molti nuovi piatti come la purea di melanzane reale, arricchivano i tavoli di quelli che cercavano l'eccellenza nella vita e avevano sviluppato una preferenza per i cibi più saporiti. Così è cresciuta la fama della cucina ottomana.

Per quanto riguarda il pilaf

I tipi di pilaf, di accompagnamento ai piatti di carne e delle verdure secche come i fagioli bianchi,erano preparati con i pomodori, le mandorle, i pistacchi e i ceci Questi piatti erano di origine ottomana. Il riso pilafs cucinato a seconda delle specie era offerto nelle cerimonie di nozze insieme ai dolci di cartamo.

VERDURE

I menù ottomani portavano una ricchezza incredibile di piatti di verdure calde e fredde .I fagioli erano seguiti nella lista da melanzane con più di 40 varietà. Pomodori, peperoni, cavoli, okra, squash, carciofo, carota, spinaci, cavolfiore, sedano, asparagi, portulaca. Tra i legumi secchi c’erano le fave, okra, fagioli punteggiati e fagioli bianchi, lenticchie, piselli e ceci .Questi cucinati con carni arrivavano sul tavolo prima, mentre altri piatti preparati con olio d'oliva attendevano il loro turno negli armadi della cucina.

PASTICCERIA

Le paste della cucina ottomana, oggetto insondabile di studio, possono essere divise in paste, frittelle e dolci. Le prime due sono generalmente piatti caldi, cotti sia in un forno sia in padella. Tra i fogli di pasta ci sono carne macinata, formaggi vari o spinaci. Sono tra gli alimenti indispensabili per il Rhamadan. Gli strati di pasta erano preparati in quei giorni nelle case con l'aiuto di sottili rulli di legno. I vassoi di frittelle erano inviati ad un panificio locale, se non c’era un forno in casa. Il meglio delle paste fritte erano i cosiddetti rotoli di sigarette, riempiti con cheddar grattugiato. Essi erano apprezzati, specialmente per bere a tavola. Le frittelle con formaggio, spinaci, carne macinata e latte erano utilizzati anche come piatto finale, sempre servito con una bevanda allo yogurt diluita. La sciroppata di frutta o sidro, una meravigliosa bevanda fatta in casa dai succhi di diversi frutti, sono stati spesso trovati nei menù del Rhamadan per accompagnare i dolci.

UTENSILI UTILIZZATI NELLE CUCINE OTTOMANE

Tipi di strumenti frequentemente menzionati nei documenti d'archivio erano piatti, ciotole, zuppiere, vasi, bicchieri, tazze brocche per l’acqua, brocche, turiboli, tazze, piattini, saliere, vasi ambrati, contenitori per l'acqua, piatti da dessert, piatti da frutta, padelle, cucchiai, ciotole, tazze e tazzine per sorbetto. Le merci cinesi si dividevano in porcellana e ceramica, i prodotti di Iznik erano chiamati Iznikite o Chinoid, quelli in metallo erano d'oro o d'argento, le porcellane europee erano classificate in sassoni o ceche. Mohamed il Conquistatore aveva organizzato per il servizio di sorbetto ciotole in cristallo durante la cerimonia di circoncisione dei suoi eredi Bayezid e Mustafa ad Edirne nel 1457. I servizi da tavola usati negli ospizi, nei caravanserails e nelle case non sono, per motivi economici, così vari come quelli utilizzati nel palazzo. In quei luoghi, terracotta e vasi di rame stagnato, cucchiai di

legno, vassoi di legno o rame erano gli utensili più comuni, anche perché i menù contenevano un numero minore di alimenti diversi.

Tuchia Tuchia Tuchia Tuchia –––– KayseriKayseriKayseriKayseri

UTENSILI USATI NEL PASSATO

Tandir (TANDOOR)

In passato erano usati come forni e stufe alimentate a legna. I pasti erano cotti in tegami, di bronzo e rame. I forni aperti erano quelli primitivi. Il Tandoor fatto di suolo, aperto sulla parte superiore con le ceneri separabili è come un pozzo. Dopo che il fuoco si è spento ma dentro è ben caldo, la carne nella pentola di cottura in terracotta viene messa nel tandoor e avviene la cottura.Il pane lievitato può essere cotto attaccandolo intorno al tandoor.

Kuzine (cucina semplice stufa)

È un forno in cui il legno viene acceso e il fumo è diretto al camino utilizzando tubi che partono dalla stufa. E 'utilizzato per la cottura di alcuni piatti che vengono introdotti dalla parte superiore dalla parte superiore dentro la sezione fornace.

Guvec (TERRACOTTA / CASSERUOLA) è un materiale smaltato usato per la cottura.

SAC (piatto di metallo) fatta di ferro o di acciaio e stagno è usato per cucinare. Generalmente utilizzato per la cottura di carni o cottura del pane o pasta arrotolata. Anche alcuni piatti come il keba o gözleme (carne sulla pasta filo) possono essere cotti.

AGAC Kasik VE Kepce (cucchiaio di legno o mestolo)

HAVAN (MULLER / MALTA)

Sini (GRANDE piatto tondo o vassoio di ottone)

Kup ( caraffa di TERRACOTTA )

SEPET (paniere alimentare)

PoloniaPoloniaPoloniaPolonia

La cucina polacca nel Medioevo, si basava su piatti a base di prodotti agricoli (miglio, segale, frumento), carni di animali selvatici e di allevamento, frutta, erbe e spezie locali.

Un elevato potere calorico di piatti e bere la birra come una bevanda di base (a differenza del vino diffuso nel sud e ovest Europa) era tipico della cucina del Medioevo polacco. La birra e il sidro di mele sono state bevande popolari per molto tempo, ma col tempo è arrivato il vino costoso, importato principalmente dalla Slesia e dall’ Ungheria . Le bevande bevute durante il giorno erano il latte, siero di latte, latticello e vari infusi di erbe. Le cronache medievali descrivono una cucina polacca molto piccante, con grande quantità di carne e grano. Infatti, la cucina polacca medievale aveva grandi quantità di condimenti (se confrontato con altri paesi Europa), soprattutto pepe, noce moscata e ginepro.

Bacche di ginepro:

Noce moscata:

Grazie alle relazioni commerciali tra la Polonia ed i paesi d'Oriente, i prezzi delle spezie erano più bassi in Polonia che in molti altri paesi. durante il Medioevo la cucina della Polonia era molto pesante e piccante. I due principali ingredienti erano di carne (sia selvatica che di manzo) e cereali. Questi ultimi erano, inizialmente, miglio, ma più tardi nel medioevo altri tipi di cereali vennero ampiamente utilizzati. La maggior parte dei cittadini comuni non usavano il pane consumavano cereali nelle forme di kasza (semole) o vari tipi di focaccia.

Vari tipi di "Kasza":

A parte i cereali, una grande parte della dieta quotidiana dei polacchi medievali consisteva di fagioli, fave e piselli. Poiché il territorio della Polonia era coperto da fitte foreste, l'utilizzo di funghi, frutti di bosco, noci e miele selvatico era molto diffuso.

Funghi selvatici

Fattori geografici e politici hanno avuto una forte influenza sulla cucina polacca. Il paese si trova in una zona climatica con inverni freddi e sterili. Per tale ragione i pasti tradizionali erano verdure, frutta e pesce, che può essere facilmente conservato per un periodo di 3-4 mesi. Un grande ruolo giocavano piselli, fave, cavoli rapa, e rape). Il cibo era conservato soprattutto con sale fossile e di solito con

l'essiccazione, la marinatura o una lieve fermentazione. L’arrivo del cristianesimo in Polonia nell'anno 996 ebbe una notevole influenza sulla dieta .I digiuni erano imposti, sia dal clero, sia dall’autorità secolare .La regola nel Medioevo era molto più restrittiva rispetto ad oggi. Era vietato non solo mangiare carne, ma anche uova e latticini durante la Quaresima. Restrizioni erano in vigore anche il venerdì, nei giorni festivi nelle vigilie e inoltre tre volte per trimestre nei cosiddetti “ giorni di magro” .Non c'era nessun problema di obesità. La Polonia ha sofferto molti periodi di carestia nel Medioevo ma le dispense dell’ aristocrazia erano sempre piene di cibo quando la Quaresima era finita. La gola era un comune 'peccato' alla corte reale.

Utensili da cucina e batteria di pentole.

Molte varianti degli attuali utensili da cucina , come padelle, pentole, bollitori, e stampi per cialde, esistevano già nel Medioevo, anche se erano spesso troppo costosi per le famiglie più povere. Gli utensili erano spesso tenuti direttamente

sopra il fuoco o su treppiedi . Per aiutare il cuoco c’erano coltelli anche assortiti, cucchiai, mestoli e grattugie.

Cucina medievale:

Nelle famiglie benestanti uno degli strumenti più comuni era il setaccio di tela, dal momento che molte ricette medievali richiedevano che il cibo fosse tritato finemente,come il purè. Questo era basato su una convinzione tra i medici che più fine era la consistenza del cibo, meglio il corpo assimilava il nutrimento. Ha anche dato l'opportunità ad abili cuochi di ottenere migliori risultati. Il cibo finemente strutturato era associato alla ricchezza, per esempio, la farina finemente macinata era costosa, mentre il pane della gente comune era tipicamente marrone e grossolano.

Tipico pane medievale

Nel Medioevo la gente utilizzati terracotta e ceramica in legno.

Terracotta

Vasellame in legno:

In occasioni speciali erano usati utensili per la tavola di stagno, argento o oro. La cosa interessante è che nel Medioevo le posate non erano usate da tutti.

Ceramica medievale e cibo:

PortogalloPortogalloPortogalloPortogallo

Paleolitico o età della pietra

• vivevano in caverne

• migrazione

• Sopravvivenza con caccia, pesca, frutti e radici

• Strumenti a base di ossa e pietre

• linguaggio non sviluppato senza parole elaborate

• comunicazione attraverso dipinti

Paleolitico o età della pietra

caccia, pesca, frutti e radici

Strumenti a base di ossa e pietre

uppato senza parole elaborate

comunicazione attraverso dipinti

Mesolitico

• divisione dei compiti per genere all'interno delle comunità

Uomo → protezione e sostegno delle famiglie

Donna → occuparsi dei figli e le pulizie

Neolitico o età della pietra lucidata

• Sviluppo della Metallurgia

• Lance

• Utensili

• Assi

• Caccia

• Conservazione di forniture agricole (per garantire cibo durante la siccità e le inondazioni)

• scambio con altre comunità (scambio tra città e città)

• Aspetto di lavoratori qualificati

Età del Rame

• Melt e rame della muffa

(Stampi da pietra o argilla)

• spade, lance e strumenti

(forgiato col martello)

Età del Bronzo

• Bronzo

Realizzato in rame e stagno

• Creazione di spade, elmi, martelli, lance, coltelli, asce e altri oggetti.

Età del ferro

• Produzione di utensili domestici

→ Pentole

→ Padelle

→ Coltelli

Uso di forno a temperature elevate per la creazione di oggetti di ferro

• sviluppo di armi più resistenti

• Aumento della produzione agricola

→ Arnesi in metallo

→ Zappe

Dal Medioevo (XI-XIII secolo) al basso Medioevo (XIV-XV)

Generi alimentari

Prodotti principali

• Pane

• Vino

• Olio di oliva

Essi appartengono alla cultura mediterranea, ed erano essenziali per il cibo

Per quanto riguarda i valori alimentari

Cristiani: Derivati da tradizioni e costumi romani.

• Agricoltura Prodotti: Caccia, pesca, animali allevati in quei campi

Ci sono stati grandi cambiamenti ..

nelle abitudini alimentari per adattarsi alle nuove condizioni.

• Spezie e zucchero – diventa di uso corrente

• Frutta e verdura - perde di importanza

Apparve un nuovo tipo di cibo e la carne di maiale è diventato un supporto più sicuro Con l'uscita dell’ Islam di maiale è diventato popolare ...

L'allevamento del bestiame è aumentato ed è diventato molto importante per l'economia. E’in primo piano nel campo alimentare alimentare,a quel tempo erano simili ai cinghiali

Pecore e capre non erano più animali da macello ..

gli animali da allevamento erano tenuti in vita.

Aumento della produzione di latte e lana

Cereali

Ingrediente principale per l’alimentazione delle popolazioni rurali.

Diminuzione di carne nell’alimentazione di contadini, inizia la distinzione tra ricchi e poveri. Musulmani e cristiani di città erano riforniti di prodotti di lusso

Gli ebrei non avevano a cuore l'agricoltura

Poichè erano sempre collegati tra loro con i commerci, niente ha influito sulle loro abitudini alimentari. Tutte le persone dovevano garantire la produzione per se stessi. Così sono apparse nuove classi sociali con un nuova organizzazione la cui sopravvivenza dipendeva dai prodotti agricoli. Si diceva che una regione doveva produrre il proprio frumento, ma è stato dimostrato che il grano è stato portato in altre regioni. Il re scoprì un modo per attirare la gente verso altre regioni, dando terre dove i benefici dati ai residenti crearono un sacco di condizioni favorevoli.

Mercato

Il mercato è iniziato con la realizzazione di fiere in cui si realizzava lo scambio di

prodotti.

I prodotti richiesti erano acquistati e venduti.

I campi erano utilizzati per produrre.

Non solo per la loro sopravvivenza ma per guadagnare soldi . In questa epoca si avvertì la necessità di nuovi alimenti. I prodotti erano inviati al mercato, non consumati più dai contadini , ma destinati alla nobiltà e al clero

• L’alimentazione dei contadini si basava su cereali e salsicce al posto della carne.

• La caccia completava il cibo dei contadini .

• I buoi erano mantenuti per le attività agricole

Il periodo dopo la raccolta e la prima annata di prodotti erano le migliori per

vendere

• C’erano i mercati locali in quasi tutte le città, di norma, di Domenica.

• Apparvero i pellegrinaggi con feste religiose sostenute dalla

chiesa.

Perché le fiere erano così importanti?

Per dimostrare che i prodotti sono stati prodotti e consumati e, soprattutto, per garantire l'importanza della storia alimentare.

Carne di maiale

Poiché questo animale era stato considerato un animale impuro, questa prodotto scomparve dal concetto di cibo. L'atto di sanguinamento era essenziale per tutti i preparativi.

Gli ebrei, invece, mangiavano molte verdure cotte ben lavate prima della preparazione. Anche la carne animale, prima della cottura, era ben lavata con una grande quantità di sale e il pane veniva consumato senza lievito.

Frutta e Verdura

• Grani

• Cavolo

• Barbabietola

• Cipolla

• Aglio

• Carota

• Limoni

• Arance

• Melograno

• Uva

Bevande

• Vino

• Succhi di frutta

• Acqua

• Latte

Vini

• Vino di melograno

• Vino di more

• vino di gelso selvatico

• vino di Pera

• vino di Sidro

• vino di mele

RomaniaRomaniaRomaniaRomania

Introduzione

I nostri antenati, i Daci, erano occupati nella coltivazione del grano, l'allevamento di animali, pesca, caccia, tessitura, e la produzione di strumenti di ferro e ceramica. In grotte e capanne di argilla, il cibo era preservato dal fumo e dalla salatura. A partire da allora, la cucina rumena diventa diversificata: da un lato, la cucina dei contadini era semplice e frugale, d'altra parte, la cucina dei ricchi era diversificata, ricca, e talvolta, sofisticata. Queste differenze permangono nei nostri giorni nel pasto quotidiano dei contadini e degli abitanti delle città rumene. Molte delle abitudini alimentari di quei tempi si trovano ancora oggi in insediamenti in montagna. La cucina rumena è stata influenzata dai rilievi del paese, ed è stata adattata per l'agricoltura e l'allevamento degli animali. Le persone che vivevano nei villaggi usavano come ingredienti per il cibo: cereali (miglio - frumento, orzo, e più tardi il mais), verdure ed erbe aromatiche (fagioli, piselli, cavoli, cetrioli, prezzemolo, cipolla, aglio, carne di maiale e pancetta, pesce, uova, carne bovina e ovina. Per i pastori gli alimenti di base erano la polenta di miglio e i prodotti caseari. A causa delle mutate condizioni economiche nel corso della storia del popolo rumeno , il cibo è diventato più vario e sofisticato. Oggi possiamo parlare di un numero di piatti nazionali specifici come involtini di carne in foglie di cavolo o di vite (sarmale), brodo di pesce, purea di fave, peperoni ripieni di carne e riso, polpette bollite cotte nel brodo, formaggio e polenta, sottaceti, insalata di Oltenia, Moldavia Borsh, gelatina di maiale, "mititei" (involtini di carne alla griglia), brodo di trippa (Ciorba de Burta). I dolci migliori sono il pan di spagna, la torta e i biscotti di Transilvania.

La dieta del popolo durante il Medioevo era ricca di verdure e povera di grassi. La giornata di lavoro era di 12 ore e le persone per lo sforzo fisico bruciavano molte calorie, non esistevano malattie come il diabete. Gli studi hanno dimostrato che il cibo era molto più sano rispetto ai nostri giorni.

Ingredienti

Verdure utilizzate nel Medioevo

- Alcuni degli ortaggi più utilizzati nel Medioevo erano:

- Cipolla, aglio, piselli, fagioli, grano, lattuga, prezzemolo, cetriolo, cavolo, e

carota.

Cipolla - proviene dalle regioni dell'Asia centrale e dell'Asia occidentale, forse

Afghanistan di oggi.

- È una delle più antiche piante coltivate.

Aglio - è una pianta commestibile usata come cibo e spezia. Risalente a oltre 6000 anni fa, l'aglio è originario dell'Asia centrale, ed è stato a lungo un punto fermo nella regione del Mediterraneo, in Asia, Africa ed Europa. Era noto agli antichi Egizi, ed è stato utilizzato durante tutta la sua storia sia per scopi culinari che medicinali. L'aglio è stato considerato come una forza del bene e del male. In Europa, molte culture hanno utilizzato l'aglio per la protezione o la magia bianca, forse a causa della sua reputazione come un potente medicina preventiva. Credenze popolari dell'Europa centrale considerano aglio potente contro i demoni, lupi mannari e vampiri. Per allontanare i vampiri, l'aglio può essere indossato, appeso alle finestre, o strofinato sui camini .

Piselli-Peapods sono botanicamente un frutto, poiché contengono i semi sviluppatisi da un ovaio di un (pisello) fiore. Tuttavia i piselli sono considerati un vegetale in cucina. Originario dell'Asia Minore e dell'Asia centrale, i piselli sono stati coltivati dai Greci e Romani in Europa meridionale fin dall’antichità, da dove poi si sono diffusi in tutto il continente.

Fagioli - leguminosa annuale originaria dell'America; coltivate in climi miti, così come nei climi più caldi. La pianta ha bisogno di suoli salini. Si dice che i romeni mangino i fagioli da tempo immemorabile. tuttavia, gli antichi abitanti chiamati Daci utilizzavano un altro vegetale, le lenticchie. L'origine dei fagioli è stata ampiamente discussa dagli scienziati, perché il suo nome compare fin dai tempi antichi. Ulteriori ricerche hanno dimostrato che i "Fagioli" descritti dagli scrittori come coltura antica e attuale in Europa, Asia e Africa, al momento della scoperta 'dell'America, era in realtà una specie del tutto diversa da quella che mangiano oggi in tutto il mondo, conosciuta col nome scientifico di "Phaseolus vulgaris". I fagioli sono sempre stati l’ortaggio preferito dei romeni. Sia cucinato con i baccelli verdi o come fagioli secchi, è diventato un piatto tradizionale in più famiglie, quindi, il 1 ° dicembre di ogni anno, quando i rumeni celebrano la loro Festa Nazionale, il piatto servito ovunque viene preparato con fagioli e carne di maiale affumicata.

Grano - nato nel sud-ovest asiatico. L'evidenza archeologica più antica di coltivazione di grano è stata trovata in Siria, Giordania, Armenia e Iraq. Circa 9000 anni fa, una specie di grano selvatico è stato raccolto e poi coltivato dagli abitanti di quelle terre, come confermano i ritrovamenti archeologici.

Lattuga - è una pianta vegetale annuale o biennale Viene coltivata principalmente come insalata a crudo. E 'molto apprezzata e consumata tutto l’ anno, può essere coltivata in serre nella stagione fredda.

Prezzemolo - nativo della regione centrale del Mediterraneo (Italia meridionale, Algeria e Tunisia), naturalizzato altrove in Europa, è ampiamente coltivato come una pianta, una spezia e una verdura. Si tratta di una pianta erbacea, coltivata per la sua radice e le foglie. È usato in alimenti e nella medicina popolare.

Cetriolo - è un ortaggio della famiglia delle cucurbitacee, che include zucca, melone e melone verde, ecc viene dall'India ed è

coltivata nelle regioni tropicali e temperate. Si trova in molte varietà, a causa della diversità dei suoi frutti.

Cavolo - è una verdura verde o rosso commestibile, uno degli ortaggi più antichi che l'uomo conosca .Il succo di cavolo rosso può essere impiegato come indicatore di pH. È una pianta biennale che vegeta il primo anno e fiorisce il secondo anno. Il cavolo coltivato è derivato da una pianta a foglia chiamata senape selvatica, originaria della regione mediterranea, dove è comune lungo la fascia costiera. Chiamato anche cavolo di mare e cavolo selvaggio, era conosciuto dagli antichi greci e romani.

Carota - è una radice vegetale arancione. La parte più comunemente consumata di un carota è un fittone, anche se pure le parti verdi sono commestibili . È una forma addomesticata della carota selvatica, Daucus carota, originaria dell'Europa e Asia sud-occidentale. La carota domestica è stata selezionata e coltivata per renderla più appetibile. Gli antenati selvatici della carota si pensa siano venuti da Iran e Afghanistan. All’inizio le carote erano coltivate per le loro foglie e semi aromatici, non per le loro radici. Alcuni parenti della carota sono ancora coltivati per esempio c prezzemolo, finocchio, aneto e cumino. La prima menzione della radice si trova in fonti classiche, nel 1 ° secolo. La moderna carota sembra essere stata introdotta in Europa nell’ 8-10 secolo.

Carne - bestiame e pollame (carne e uova) utilizzati nel Medioevo

Per conservare la carne per un tempo lungo si ricorreva alla salatura, all’affumicatura o si tenevano in vita gli animali fino a quando c’ era necessità di macellarli.Le uova-spesso consumate nelle case dei nobili, accompagnavano la carne e il formaggio. L'usanza di uova di Pasqua risale al Medioevo cristiano.

Caccia e pesca

Caccia - una professione antica che apparve con il primo essere umano , all'inizio era praticare la caccia al fine di fornire il cibo quotidiano alla famiglia, poi la caccia è diventato un hobby per i nobili:

- Armi usate per la caccia: arco e frecce, spade, lance e macete (ghioagă).

- Gioco: cervo, cinghiale, cervo, volpe, bufali, così come alcuni uccelli selvatici (gallo di montagna, pernice, anatra selvatica, ecc)

Pesca - le persone utilizzavano canne di legno di nocciolo e crini di cavallo al posto del nylon.

Spezie

Spezie - locali e importati

Spezie più comuni: Zenzero, pepe, cannella, anice, aneto, vino, senape, erbe aromatiche nel giardino del castello.

Pepe- originario delle foreste tropicali in India. Il è il frutto di un pianta rampicante sempreverde, che raggiunge fino a 8 m di altezza. Ci sono più tipi di pepe: pepe verde, pepe nero, pepe bianco e pepe rosso.

Cannella - è un albero la cui corteccia è usato come spezia. Cresce in India, è simile r all’ alloro.

Vino - è una delle bevande più salutari e igienica. E’ considerata una delle principali fonti di energia nella nutrizione umana.

Zenzero -da India e Cina, è una delle spezie più antiche e popolari. E’ coltivata in India, Cina, Indonesia, Nepal, Nigeria.

Senape - è una delle spezie più famose e popolari. Esistono illimitate varietà, è diventato un simbolo che accompagna piatti di molti paesi. Servita con le carni, le salse erano fatte con le erbe del giardino del castello, mescolata con vino, aceto, cipolla, pepe, cannella, e, talvolta, senape.

Dolcificanti:

Miele - utilizzato come dolcificante, era raccolto dagli alveari del castello. È un prodotto naturale, di vari gusti.

3. Utensili da cucina utilizzati nel Medioevo

Spazio e attrezzature: Molto diverse, a seconda dello stato sociale.

Così, nei grandi castelli del medioevo erano:

- Cucina al piano terra, in uno spazio facilmente accessibile sia per il personale che si occupava di attività culinarie sia per coloro che fornivano gli alimenti;

- Locale per il deposito di ortaggi, frutta e altri locali dove la carne era conservata. Queste celle erano dotate di un sistema naturale di ventilazione e di controllo dell'umidità, fornendo buone condizioni di immagazzinamento della maggior parte degli alimenti.

- Cantine per il vino e la birra.

Tecniche di cottura

Nel Medioevo, le tecniche di cottura utilizzate servivano per variare ampiamente a seconda dello stato sociale, quelli che vivevano in castelli erano forniti di cucine ben attrezzate; al contrario, nelle capanne dei poveri, a volte non c'era nemmeno un minuscolo forno.

Le tecniche di cottura più comuni erano:

- cottura al forno

- torrefazione

- La cottura di carni, verdure e marmellate (per bollitura)

- Frittura su una piastra calda (plita).

Cottura al forno - questa tecnica è stata utilizzata già nel periodo dei Daci, grazie ai Soldati romani che portarono con loro il cosiddetto "test" (che è una pentola di terracotta con un coperchio), in cui il cibo era cotto al forno o bollito. Il nome "Test" viene dal Latino "testum" che significava contenitore di argilla con coperchio. Questo tipo di forno è stato utilizzato fino al periodo medievale, particolarmente per la cottura di pane e torte. Nella cucina del castello la cottura al forno era fatta in un forno o in un focolare.

Figura 1 - Test

Barbeque - su un fuoco aperto: sui carboni ardenti, oppure util(Protap) o un spiedo (frigare). Questa era una tead un livello superiore sul fuoco aperto. Varietàarrosto di vitello, arrosto di piccioni

su un fuoco aperto: sui carboni ardenti, oppure utilizzando un gancio spiedo (frigare). Questa era una tecnica semplice: la carne era sospesa

fuoco aperto. Varietà di cibo arrostito includevanopiccioni selvaggi, selvaggina allo spiedo

izzando un gancio cnica semplice: la carne era sospesa

di cibo arrostito includevano: ggina allo spiedo ecc.

Figura 2 - Torrefazione utilizzando un intoppo Figura 3 – Focolare

Ebollizione - in acqua calda per un tempo lungo,era utilizzato per la preparazione di minestre, brodi e altri piatti a base di verdure, carne, ecc

Bollitura e cottura a vapore :tecniche utilizzate per la cottura dei cibi più delicati.

Frittura su un piatto caldo - una tecnica usata soprattutto nei castelli medievali, utilizzando una piastra molto calda su cui la carne era fritta nel grasso

Nella casa povera,la cucina era principalmente su un fuoco aperto, con attrezzature primitive, e cibo era per lo più caldo, ma certamente non gustoso e pieno di nutrienti. Le tecniche di cottura più comuni erano bollitura, cottura al forno e frittura.

Nel Medio Evo il cibo era conservato con i seguenti metodi:

-affumicatura

- salatura

- Frittura nel grasso

Recipienti di ceramica

Nel Medioevo i più popolari vasi di ceramica lavorati manualmente erano: tazze, vasi tazze con manici, vasi più grandi con una bocca larga e due manici, pentole con un manico. Mediante la ruota del vasaio erano prodotti molti tipi di vasellame: ciotole per frutta, piatti, scodelle, tazze con manici. Pentole smaltate, decorate con colori vivaci .

Figura 4 - ceramica fatto a mano

C'erano vasi destinati a occasioni speciali, come cerimonie religiose o matrimoni (per esempio le grandi brocche di Oltenia per le nozze). I materiali di cui erano fatti i vassoi da cucina erano: argilla, legno o metallo (soprattutto di latta).

Figura 5 - vasi di latta

I vasi da cucina usati dalle persone comuni erano generalmente fatti di argilla. Le persone producevano due tipi di ceramica: a mano e con la ruota del vasaio. Le ceramiche fatte a mano sono state quasi sempre prodotte con una pasta con impurità, resti specialmente vegetali e di sabbia; erano realizzati per essere usate in quasi tutte le famiglie contadine, da uomini e donne.

I colori utilizzati per la ceramica erano tutti naturali:il rosso era stato ottenuto da un terreno ricco di ossido di ferro;il nero era ottenuto da un terreno particolare, il verde è fatto da scorie (Zgura) prodotte dalla bruciatura del filo di rame in una fornace;il bianco era fatto da calce (calcare) miscelato con pietra bianca di montagna, infine, il giallo era fatto di argilla. Nei laboratori dei vasai , i vassoi erano prodotti con l'uso della ruota del vasaio. In epoca medievale, i maestri ceramisti ebbero molto successo e nelle città più grandi i vasai erano organizzati in corporazioni.