PROCURA GENERALE DELLA REPUBBLICA DI BOLOGNA · Farci conoscere assumendo la responsailità di...

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PROCURA GENERALE DELLA REPUBBLICA DI BOLOGNA BILANCIO SOCIALE 2010

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PROCURA GENERALE DELLA REPUBBLICA DI BOLOGNA

BILANCIO SOCIALE

2010

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Bilancio Sociale 2010 II

Procura Generale della Repubblica di Bologna

Il Bilancio Sociale della Procura Generale della Repubblica di Bologna è stato realizzato nell’ambito del progetto di Riorganizzazione dei processi lavorativi e ottimizzazione delle risorse degli Uffici Giudiziari, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del programma operativo 2007-2013, che vede coinvolti Deloitte Consulting S.p.A., PricewaterhouseCoopers Advisory S.p.A. e Archidata S.r.l.

Il Procuratore Generale e il Dirigente della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bologna ringraziano per la collaborazione alla realizzazione del Bilancio Sociale in particolare l’Avvocato Generale, Marcello BRANCA e il Sostituto Procuratore Generale Alberto CANDI e i componenti del Comitato Tecnico, soprattutto Roberta FAVARI, che si è dedicata a questa impresa con grande competenza:

Maria Carmela CITRARO, Funzionario statistico;

Giovanna DE RUGERIIS, Direttore amministrativo;

Giorgio FATTIBENE, Funzionario contabile;

Roberta FAVARI, Direttore amministrativo e Formatore distrettuale;

Giovanna QUATTRINI, Direttore amministrativo.

Intendiamo estendere il nostro ringraziamento al Personale della Procura Generale della Repubblica che, con entusiasmo, ha contribuito al buon esito dell’iniziativa:

Maria Cristina BAIETTI, Maria Carla BAITA, Roberta BALDASSARRI, Angela BORTOLOTTI, Stefania CANNONE, Maria CHIARINI, Anna D’AMICO, Giorgio DI FELICE, Roberta FINELLI, Isabella FORNARO, Barbara FRANCESCHI, Marina GABARRINI, Massimo GIUSTINI, Guido GUARAGNELLA, Silvia GUERRIERI, Elisabetta LOBOZZO, Cesareo MARZILIANO, Rita MASTRASCUSA, Enrica MELISSANO, Mirella OTTANI, Francesco PAPALEO, Paolo PARESCHI, Cesidio PESCHIO, Patrizia PESCI, Cinzia RONDELLI, Giulio SARNO, Luciano SPINOSI, Franca TRENTI, Mauro VISI.

Un particolare ringraziamento per la collaborazione al CISIA di Bologna e al suo Direttore, Rita AQUILANTI.

Il Dirigente Il Procuratore Generale

Vilma Zini Emilio Ledonne

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Bilancio Sociale 2010 III

Procura Generale della Repubblica

di Bologna

Bilancio Sociale 2010

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Bilancio Sociale 2010 IV

Indice

1. LETTERA AGLI STAKEHOLDERS ................................................................................................................................... 1

2. NOTA METODOLOGICA ............................................................................................................................................. 2

3. IDENTITÀ ................................................................................................................................................................... 3

LE FUNZIONI ISTITUZIONALI DELLA PROCURA GENERALE DELLA REPUBBLICA ........................................................................................... 3

IL PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE DEI PROCESSI LAVORATIVI E L’OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE DELL’UFFICIO ........................................... 4

4. IL SISTEMA DI GOVERNO ........................................................................................................................................... 5

L’ORGANIZZAZIONE DELL’UFFICIO .................................................................................................................................................. 5

LA STRUTTURA DELL’UFFICIO ........................................................................................................................................................ 6

UFFICIO DISTRETTUALE PER LA FORMAZIONE .................................................................................................................................... 7

5. L’ATTIVITÀ DELLA PROCURA GENERALE DELLA REPUBBLICA ..................................................................................... 8

6. RENDICONTO ECONOMICO ....................................................................................................................................... 9

LE RISORSE FINANZIARIE ............................................................................................................................................................... 9

IL RENDICONTO ........................................................................................................................................................................ 10

7. PERFORMANCE SOCIALE ......................................................................................................................................... 12

I PROTAGONISTI ....................................................................................................................................................................... 12

EFFICIENZA DELLA STRUTTURA ..................................................................................................................................................... 15

LA SALUTE E LA SICUREZZA NEL LUOGO DI LAVORO ........................................................................................................................... 16

GLI UTENTI ............................................................................................................................................................................. 18

8. OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO ............................................................................................................................... 19

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Bilancio Sociale 2010 1

1. Lettera agli stakeholders

La Procura Generale della Repubblica di Bologna presenta un bilancio a consuntivo 2010 sulla qualità del

servizio in termini di qualificato utilizzo delle risorse date.

Dal 2011 la qualità del Servizio che la Procura Generale della Repubblica di Bologna offre potrà essere

comparata e, quindi, “misurata” da tutti coloro che, in ragione dei loro interessi, entreranno in contatto con

questo Ufficio.

Ci siamo impegnati nella realizzazione del nostro Bilancio Sociale, quindi, per farci conoscere: al suo interno vi

potrete leggere molte notizie sulla vita organizzativo-gestionale della Procura Generale della Repubblica di

Bologna e sul lavoro delle Persone che, quotidianamente, si impegnano con la dignità e l’ambizione di ben

servire chi si rivolge a loro.

Farci conoscere assumendo la responsabilità di migliorare, anche con l’aiuto di chi interagisce e interagirà con

noi.

La Procura Generale della Repubblica di Bologna non è nuova ad esperienze di confronto con l’Utenza. Il

percorso iniziò nel 2005 con la partecipazione ad un’indagine sulla qualità percepita del Servizio Giustizia che

costituì una importante occasione per confermare che eravamo sulla strada giusta.

Il Bilancio Sociale si propone di favorire anche una riflessione interna sulle modalità e sui tempi che

impieghiamo per lo svolgimento dell’attività istituzionale, sulle risorse impiegate e sull’efficacia dell’azione

dell’Ufficio, quasi un’autoanalisi che ci condurrà a migliorare ancora, nell’interesse di tutti.

Per la realizzazione del Bilancio Sociale, così come per la Carta dei Servizi, è stato fondamentale il contributo di

tutto il Personale, in particolare, nell’ambito del gruppo di lavoro da noi diretto, del Formatore del Personale

Roberta Favari. Ringraziamo tutti per la meticolosità e l’impegno dimostrati nell’affrontare un lavoro diverso

dalle attività svolte tradizionalmente e, per questo, particolarmente sfidante e impegnativo.

Il Dirigente Il Procuratore Generale

Vilma Zini Emilio Ledonne

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Bilancio Sociale 2010 2

2. Nota metodologica

Il Procuratore Generale e il Dirigente della Procura Generale della Repubblica di Bologna hanno deciso, quale

atto di responsabilità verso la comunità servita, di redigere e pubblicare il primo Bilancio Sociale della Procura

Generale della Repubblica di Bologna nel quale sono illustrati gli aspetti più rilevanti e caratteristici del

funzionamento e delle performance dell’Ufficio, così che i Collaboratori, gli Utenti, le altre Pubbliche

Amministrazioni e i media possano avere cognizione dei risultati raggiunti.

Per realizzare il documento, il Dirigente ha valorizzato e coinvolto l’intero Ufficio. Ciascuna area della Procura

Generale della Repubblica di Bologna ha fornito un prezioso contributo che ha consentito di mettere in luce

l’identità dell’Ufficio, il suo sistema di governo, le attività svolte, la gestione delle risorse economiche e le

ricadute dell’attività sui portatori di interesse.

Il Bilancio Sociale è stato redatto ispirandosi alle principali linee guida internazionali per il reporting di

sostenibilità e alle migliori best-practices disponibili in materia di Bilancio Sociale per le Pubbliche

Amministrazioni; in particolare, si è fatto riferimento alle linee guida emanate dal Global Reporting Initiative

(GRI/G3) per il settore pubblico e alle linee guida del GBS (Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale) per la

predisposizione della rendicontazione sociale nel settore pubblico.

Relativamente al perimetro di rendicontazione del Bilancio, si sottolinea che tutti i dati riportati nel testo si

riferiscono esclusivamente alla Procura Generale della Repubblica di Bologna e i dati riferiti sono stati

direttamente raccolti da fonti interne all’Ufficio o da fonti ministeriali; solo marginalmente, in mancanza di

questi, si è fatto ricorso a stime.

La struttura del Bilancio è stata articolata nelle seguenti sezioni principali:

Tutte le performance rappresentate, a meno di eccezioni opportunamente segnalate, si riferiscono agli anni

(intesi solari e non giudiziari) 2008, 2009, 2010.

Il Bilancio si conclude con una sezione dedicata agli obiettivi di miglioramento che la Procura Generale della

Repubblica di Bologna si è prefissata rispetto alle principali tematiche di responsabilità sociale, anche sulla base

delle analisi e dei risultati emersi nel corso della stesura del presente documento.

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Bilancio Sociale 2010 3

3. Identità

Le funzioni istituzionali della Procura Generale della Repubblica

Articolo 73, Ordinamento giudiziario

"Il Pubblico Ministero veglia alla osservanza delle leggi, alla pronta e regolare amministrazione della giustizia,

alla tutela dei diritti dello Stato, delle persone giuridiche e degli incapaci, richiedendo, nei casi di urgenza, i

provvedimenti cautelari che ritiene necessari; promuove la repressione dei reati e l’applicazione delle misure di

sicurezza; fa eseguire i giudicati ed ogni altro provvedimento del Giudice, nei casi stabiliti dalla legge."

La Procura Generale è l’Ufficio del Pubblico Ministero presso la Corte d’Appello con funzioni in campo penale,

civile, amministrativo e di cooperazione internazionale. Le funzioni del Procuratore Generale sono delineate

dall’Ordinamento giudiziario (articolo 73 e ss. Regio Decreto 30 Gennaio 1941 n. 12).

- Nel settore penale: partecipa alle udienze, esamina le sentenze ed i provvedimenti pronunciati da tutti i Giudici del distretto ai fini dell’esercizio della facoltà di impugnazione, esamina le decisioni dei Tribunali in materia di misure di prevenzione, esecuzioni penali, pareri, avocazioni, interventi ex art. 118 bis del codice di procedura penale.

- Nel settore civile: è parte necessaria e interviene in tutte le cause in grado di appello per le quali il Pubblico Ministero può iniziare l’azione civile (interdizione ed inabilitazione, separazione e divorzio nonché modifiche delle condizioni conseguenti a dette pronunce, affidamento, adozione e azioni relative alla paternità, fallimenti e materia societaria, stato delle persone); esamina sentenze e provvedimenti dei Giudici del distretto.

- In ambito internazionale: espleta varie attività in materia di rapporti giurisdizionali in ambito internazionale, tra le quali rogatorie, estradizioni, mandati di arresto europeo, riconoscimenti di sentenze straniere, esecuzione extraterritoriale delle condanne, successioni di connazionali all’estero. E’ punto di contatto della Rete Giudiziaria Europea e corrispondente nazionale di Eurojust per il distretto dell’Emilia-Romagna.

- Altre attività: cura la revisione delle condanne ex art. 73 d.lgs. 231/2001, l’esame degli esposti presentati nei confronti di Uffici/Magistrati del distretto; ha la competenza prevista dalle specifiche normative sugli Ordini professionali, la vigilanza sul Pubblico Registro Automobilistico (P.R.A.) e sulle Conservatorie Registri Immobiliari.

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Bilancio Sociale 2010 4

Il progetto di riorganizzazione dei processi lavorativi e l’ottimizzazione delle

risorse dell’Ufficio

Con questo progetto di ottimizzazione delle attività, la Procura Generale ha voluto cogliere le opportunità

offerte dalla partecipazione al più ampio Progetto transnazionale interistituzionale “Diffusione di best

practice”, al fine di poter consolidare e migliorare prassi, processi e procedure in una situazione di progressiva

carenza di risorse ed aumentati carichi di lavoro.

L’obiettivo che si intende perseguire è duplice: da una parte, rendere trasparenti e semplificare i processi

organizzativi interni, anche in un’ottica di miglioramento dell’efficienza dell’Ufficio, dall’altra avvicinare gli

Uffici Giudiziari al Cittadino, rafforzando l’immagine pubblica del sistema giustizia.

Le iniziative previste nell’ambito del progetto sono volte a consolidare il cambiamento culturale, con riguardo

all’approccio organizzativo sia all’interno della struttura interessata, sia nei confronti dell’Utente attraverso sei

linee di intervento progettuale:

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Bilancio Sociale 2010 5

4. Il sistema di governo

L’organizzazione dell’Ufficio

La Procura Generale della Repubblica si compone di due strutture separate che lavorano in sinergia:

giurisdizionale e amministrativa.

La struttura giurisdizionale fa capo al Procuratore Generale (Emilio Ledonne), che ha la titolarità e la

rappresentanza nei rapporti con Enti istituzionali e con gli altri Uffici Giudiziari e ha competenza ad adottare i

provvedimenti necessari per l’organizzazione dell’attività giudiziaria.

La struttura amministrativa, cui fa capo il Dirigente Amministrativo (Vilma Zini), si occupa della gestione delle

risorse umane, finanziarie e strumentali per garantire sia il funzionamento della Procura Generale (servizi

amministrativi e contabili), sia il necessario supporto all’attività svolta dai Magistrati attraverso gli uffici

dedicati.

L'Ordinamento giudiziario (Regio Decreto 30 Gennaio 1941 n. 12 e successive modificazioni e integrazioni)

separa, in titoli diversi, i Giudici (titolo Il, artt. 42 e segg.), dai Magistrati del Pubblico Ministero (titolo 111, artt.

69 e segg.) e ne costituisce ed organizza i rispettivi Uffici distinguendo quelli dei Giudici (Tribunali Ordinari,

Tribunali per Minorenni, Corti d'Appello, Corte Suprema di Cassazione) da quelli del Pubblico Ministero

(Procure della Repubblica presso i Tribunali, Ordinari e Minorili, Procure Generali della Repubblica presso le

Corti d'Appello, Procura Generale della Repubblica presso la Corte Suprema di Cassazione). Si tratta di Uffici

strutturalmente distinti e autonomi tra di loro.

La legge sulle guarentigie della Magistratura (Regio Decreto legislativo 31 Maggio 1946 n. 511) individua le

persone cui è attribuito il potere di sorveglianza sugli Uffici e sui Magistrati e distingue, anche in questo caso e

coerentemente con i principi generali, la sorveglianza sugli Uffici e i Magistrati giudicanti (che spetta, quanto ai

distretti di Corte d'Appello - art. 14 - al Presidente della Corte sugli Uffici ed i Magistrati della Corte e sui

Tribunali esistenti nel distretto e relativi Magistrati) e la sorveglianza sugli Uffici ed i Magistrati del Pubblico

Ministero (che spetta, quanto ai distretti territoriali di competenza - art. 16 - al Procuratore Generale della

Repubblica sull'Ufficio ed i Magistrati della Procura Generale e sugli Uffici di Procura esistenti nel distretto

territoriale e relativi Magistrati). Si tratta dell'unico caso in cui si può vedere una sorta di sovraordinazione

attribuita al Presidente della Corte rispetto agli Uffici giudicanti e - separata e distinta - al Procuratore Generale

della Repubblica rispetto agli Uffici requirenti): ma non vi è (né potrebbe esservi) commistione tra Uffici

giudicanti e Uffici del Pubblico Ministero.

La separazione si rileva anche nelle norme costituzionali sulla giurisdizione (si vedano gli articoli 102, 107 e 108

della Costituzione).

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Le attività della Procura Generale della Repubblica sono svolte da:

Procuratore Generale della Repubblica

È il Magistrato capo dell’Ufficio che per disposizione normativa ha la titolarità e la rappresentanza

dell’Ufficio medesimo; ha la competenza ad adottare i provvedimenti necessari per l’organizzazione

dell’attività giudiziaria e quelli riguardanti la gestione dei Magistrati (art. 1 D.lgs. 25 Luglio 2006 n.240).

Svolge le funzioni di Pubblico Ministero nei processi di secondo grado.

Avvocato Generale

Magistrato di Cassazione che svolge le funzioni di Sostituto Procuratore Generale e sostituisce il

Procuratore Generale in caso di assenza, impedimento o vacanza del posto.

Sostituti Procuratori Generali

Magistrati che affiancano il Procuratore Generale della Repubblica nello svolgimento delle attività e dei

compiti previsti dalla legge.

Magistrato Distrettuale Requirente

Magistrato assegnato all’Ufficio requirente di vertice che viene destinato a svolgere le sue funzioni presso

le Procure del distretto, secondo le previsioni della legge 13 febbraio 2001 n. 48.

Personale Amministrativo

Dipendenti con differenti qualifiche che presidiano la struttura amministrativa dell’Ufficio e svolgono

diverse attività a supporto della funzione giurisdizionale e delle altre funzioni assegnate dalla legge alla

Procura Generale.

La struttura dell’Ufficio

Attualmente1 nella Procura Generale di Bologna lavorano complessivamente 43 Persone, di cui 11 Magistrati

che ricoprono i ruoli di Procuratore Generale della Repubblica, Avvocato Generale, Sostituti Procuratori

Generali e Magistrato Distrettuale Requirente e 31 Amministrativi, oltre al Dirigente.

1 Stato dell’organizzazione al 1° settembre 2011

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Sotto il profilo amministrativo, l’organizzazione dell’Ufficio si avvale di:

• 1 Dirigente amministrativo

• 2 Direttori amministrativi

• 5 Funzionari Giudiziari

• 2 Funzionari Contabili

• 1 Funzionario Statistico

• 3 Cancellieri

• 8 Assistenti Giudiziari

• 3 Operatori Giudiziari

• 4 Conducenti di Automezzi

• 3 Ausiliari

Ufficio distrettuale per la Formazione

“… per garantire una corretta ed organica erogazione delle attività formative rivolte al Personale amministrativo è stato costituito un gruppo di operatori, opportunamente formati, il cui compito è quello di contribuire attivamente sia alla rilevazione delle esigenze formative presenti nei distretti di appartenenza che alla progettazione e all’organizzazione di corsi e seminari. Si tratta di figure professionali addette alle sedi periferiche della Scuola e agli Uffici di formazione distrettuali, le quali, insieme, formano una rete di referenti della Scuola di Formazione e dell’Ufficio II formazione. Con la presenza di queste figure professionali specializzate è quindi possibile rendere il servizio più vicino alle esigenze formative locali e l’organizzazione più snella. Tutto ciò grazie ad un’analisi puntuale dei fabbisogni formativi che tiene conto delle peculiarità delle diverse aree geografiche e che riesce a cogliere con tempestività tutte le esigenze emergenti e le attese.”

Tratto dal Piano Annuale della Formazione 2011 del Ministero della Giustizia.

L’Ufficio ha sede in Piazza Roosevelt n. 3, a Bologna.

La direzione dell’Ufficio è affidata al Direttore amministrativo Roberta Favari (mail: [email protected]).

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5. L’attività della Procura Generale della Repubblica

La Procura Generale della Repubblica di Bologna è l’Ufficio Giudiziario requirente di vertice con competenza

territoriale sull’intera Regione Emilia Romagna.

Tra le competenze più rilevanti conferite al Procuratore Generale dalla Legge vi sono quelle di seguito

riportate:

• Potere-dovere di sorveglianza sui Magistrati e sugli Uffici della Procura Generale, delle Procure della

Repubblica presso i Tribunali Ordinari e presso il Tribunale per i Minorenni del distretto, al fine di

assicurare il corretto ed uniforme esercizio dell'azione penale ed il rispetto delle norme sul giusto

processo;

• Potere di avocazione delle indagini preliminari relative ai procedimenti pendenti avanti le Procure

della Repubblica del distretto, nell’ipotesi di inerzia investigativa, di richieste di archiviazione ritenute

fondate su indagini carenti o su valutazioni delle risultanze procedimentali non condivise;

• Esecuzione delle sentenze penali di condanna a pena detentiva;

• Dovere di assicurare la disponibilità della Polizia Giudiziaria da parte dei Procuratori della Repubblica

del distretto, unita alla titolarità dell'azione disciplinare nei confronti degli Ufficiali e degli Agenti di

Polizia Giudiziaria nelle ipotesi di cui all'art. 16 delle disposizioni di attuazione del codice di procedura

penale;

• Cura delle relazioni con le Autorità straniere in materia di estradizione e di rogatorie;

• Coordinamento delle indagini tra i diversi Uffici requirenti del distretto;

• Responsabilità della sicurezza interna di tutte le sedi giudiziarie del distretto;

• Vigilanza sulla regolare tenuta degli albi professionali e facoltà di proporre impugnazione contro le

decisioni emesse in sede disciplinare dagli Ordini professionali;

• Dovere di esaminare le sentenze penali e civili pronunciate dai Giudici di primo grado del distretto,

dalla Corte di Appello e dalla Corte di Assise di Appello e di proporre le eventuali impugnazioni;

• Ruolo di Funzionario delegato per l'amministrazione delle risorse assegnate agli Uffici del Pubblico

Ministero del distretto, con potere di controllo della spesa.

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Bilancio Sociale 2010 9

6. Rendiconto Economico

Le risorse finanziarie

Provengono da capitoli di bilancio del Ministero della Giustizia, che assegna al Funzionario delegato le somme

relative a “Spese d’Ufficio” e “Spese di Giustizia”.

Spese d’Ufficio

Le Spese d’Ufficio sono assegnate annualmente e costituiscono il tetto massimo di spesa per

l’approvvigionamento dei beni necessari al funzionamento dell’Ufficio medesimo.

Hardware e software non vengono acquistati direttamente dall’Ufficio ma forniti dal Ministero in esito a

contratti di acquisto stipulati dalla Direzione Generale per i Sistemi Informativi Automatizzati.

La gestione dell’immobile ove ha sede la Procura Generale spetta per legge al Comune di Bologna, che ne

anticipa le spese per manutenzione ordinaria e straordinaria, chiedendone successivamente il rimborso al

Ministero della Giustizia.

Spese di Giustizia

Le somme assegnate per le Spese di Giustizia servono a far fronte alle spese generate dai processi penali (quali

intercettazioni, attività svolta dagli ausiliari del Pubblico Ministero, Consulenti Tecnici d’Ufficio, custodi) e non

necessariamente sono predeterminate con cadenza periodica.

Come si nota dal grafico, le Spese di Giustizia totali hanno avuto un andamento decrescente nel tempo: dopo

una drastica diminuzione dell’80% nell’anno 2009, nell’ultimo anno, infatti, le spese si sono ulteriormente

ridimensionate di quasi il 30%. Tale riduzione, come si desume dalla tabella di dettaglio, è dovuta

principalmente alle diverse modalità di pubblicazione delle sentenze penali di condanna, come previsto dalle

norme attualmente in vigore.

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Bilancio Sociale 2010 10

SPESE DI GIUSTIZIA (euro) 2008 2009 2010

- SPESE penale penale penale

sostenute per lo svolgimento dell'incarico 4.308,36 375,91 4.148,45

straordinarie nel processo penale per intercettazioni 4.433,82 2.268,29 1.031,57

pubblicazione sentenze penali 26.983,30 4.548,70 -

totale spese 35.725,48 7.192,90 5.180,02

- ALTRE SPESE

IVA 7.145,20 1.438,58 919,39

totale altre spese 7.145,20 1.438,58 919,39

totale 42.870,68 8.631,48 6.099,41

Il rendiconto

I meccanismi economici previsti nella Pubblica Amministrazione, che comportano l’accentramento di tutte le

entrate e la successiva ripartizione tra tutti i Ministeri, non consentono agli Uffici di avere un controllo

autonomo sulle risorse reperite tramite la propria azione e, dunque, sulle decisioni di spesa.

Tuttavia, è comunque possibile identificare, intanto, i flussi in uscita al fine di costruire un rendiconto

economico che permetta di esaminare, in raffronto tra loro, tali flussi ed i risparmi realizzati nello svolgimento

di determinate attività della Procura Generale.

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Bilancio Sociale 2010 11

RENDICONTO ECONOMICO (euro) 2008 2009 2010

Uscite 947.947 872.650 800.843

Costi dell'attività tipica (Spese di giustizia) 42.870 8.632 6.099

Spese di giustizia 35.725 7.193 5.180

Indennità 0 0 0

Onorari 0 0 0

Altro 7.145 1.439 919

Costi del personale amministrativo 721.477 690.420 693.371

Stipendi del personale* 613.800 588.600 639.000

Buoni pasto 24.241 19.313 21.077

Indennità 2.432 2.526 3.494

Premi Produttività 68.732 72.760 15.792

Straordinario 10.892 6.073 13.212

Spese di formazione 1.380 1.148 796

Costi del personale giurisdizionale 325.800 738.000 934.800

Stipendi* 325.800 738.000 934.800

Costi di struttura 156.410 143.968 144.507

Arredi 0 0 0

Utenze 37.564 29.682 31.929

- energia elettrica** 10.775 10.148 11.315

- acqua** 858 809 800

- riscaldamento** 19.871 13.605 15.521

- telefonia fissa** 5.816 4.999 3.918

- telefonia mobile*** 244 121 375

Pulizie** 27.186 29.631 29.916

Spese di ufficio*** 10.537 9.340 9.681

Facchinaggio 5.935 4.057 5.932

Fotoriproduttori 4.968 2.891 5.274

Hardware 6.649 15.058 2.092

Spese postali 18.574 20.108 20.006

Trasporti 7.433 3.519 7.748

Vigilanza 0 0 0

* Per calcolare lo stipendio del Personale sia amministrativo sia giurisdizionale si è utilizzato lo stipendio netto percepito da ciascun Dipendente e si è calcolata (in modo approssimativo) la media tra le somme percepite effettivamente dai Dipendenti appartenenti alla stessa qualifica; in tal modo si è ottenuto uno stipendio netto medio per ciascuna qualifica e si è moltiplicato l’importo per il numero di Dipendenti di quella qualifica.

** Per tali voci il costo, che il Comune rileva per l'intero Palazzo Baciocchi, è imputato alla Procura Generale convenzionalmente, in proporzione alla superficie occupata all'interno del Palazzo (Palazzo Baciocchi = 17.734 mq; Procura Generale= 2.100 mq).

***Per le voci "facchinaggio" e "telefonia mobile", si riportano i dati specificamente riferibili alla Procura Generale.

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Bilancio Sociale 2010 12

Con particolare riguardo all’esercizio della giurisdizione, segnaliamo che in occasione dell’inaugurazione

dell’Anno giudiziario, il Procuratore Generale interviene alla cerimonia presentando una relazione

sull’amministrazione della giustizia, con particolare riferimento all’attività requirente nel distretto dell’Emilia

Romagna.

Gli Utenti interessati a ricevere copia della Relazione 2010, possono farne richiesta alla Segreteria di Direzione

della Procura Generale, al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected].

7. Performance sociale

I protagonisti

I Servizi della Procura Generale della Repubblica di Bologna sono garantiti dal lavoro in sinergia di Magistrati e

Personale amministrativo.

Il nuovo sistema di classificazione del Personale è articolato per aree, all’interno delle quali sono individuate

diverse qualifiche professionali, con livelli omogenei di compiti e responsabilità.

APPROFONDIMENTO

Le aree di inquadramento del Personale

I profili professionali dell’Amministrazione Giudiziaria, oltre alla figure del Dirigente Amministrativo, sono inquadrati all’interno di aree definite:

o Prima Area – prevede il profilo degli Ausiliari

o Seconda Area – prevede nove profili diversificati per specifiche professionali, fasce economiche di accesso e titoli di studio richiesti per l’accesso dall’esterno: Conducente di automezzi, Operatore Giudiziario, Assistente alla vigilanza dei locali e al servizio automezzi, Assistente giudiziario, Cancelliere, Contabile, Assistente informatico, Assistente linguistico, Ufficiale Giudiziario

o Terza Area – prevede nove profili diversificati per specifiche professionali, fasce economiche di accesso e titoli di studio richiesti per l’accesso dall’esterno: Funzionario giudiziario, Funzionario contabile, Funzionario informatico, Funzionario linguistico, Funzionario UNEP, Funzionario statistico, Funzionario dell’organizzazione, Funzionario bibliotecario, Direttore Amministrativo.

Composizione

Nel profilo giurisdizionale, al 1° settembre 2011, le risorse impiegate sono 11, così suddivise:

MAGISTRATI In pianta In servizio Sovrannumero Vacanze

Procuratore Generale della Repubblica 1 1 - -

Avvocato Generale 1 1 - -

Magistrato Distrettuale Requirente 1 1 - -

Sostituto Procuratore Generale della Repubblica 10 8 - 2

Totale 13 11 0 2

Il tasso di scopertura rispetto alla pianta organica è di circa il 15%; in particolare, sono vacanti 2 posti di

Sostituto Procuratore Generale.

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Bilancio Sociale 2010 13

La struttura amministrativa fornisce un qualificato supporto all’attività dei Magistrati nell’espletamento delle

specifiche attività giudiziarie e cura tutte le altre attività necessarie al corretto funzionamento dell’intero

Ufficio Giudiziario. Oltre al Dirigente, sono presenti 31 unità di Personale amministrativo, così inquadrate:

PROFILO PROFESSIONALE Fascia economica di inquadramento In pianta In servizio Sovrannumero Vacanze

Direttore amministrativo F5/F4 1 - - 1

F3 2 2 - -

Funzionario contabile F3 - 1 1 -

F2/F1 1 1 - -

Funzionario giudiziario F2/F1 6 5 - 1

Funzionario statistico F1 - 1 1 -

Contabile F3 1 - - 1

Cancelliere F4/F3 4 3 - 1

Assistente informatico F3 2 - - 2

Assistente giudiziario F2 9 8 - 1

Operatore giudiziario F1 4 3 - 1

Conducente di automezzi F1 3 4 1 -

Ausiliario F2/F1 5 3 - 2

Totale 38 31 3 10

Il tasso di scopertura rispetto alla pianta organica è di circa il 18,4 %. In particolare si registrano scoperture pari

a:

- 100% nel ruolo di Direttore amministrativo di fascia F4/F5, Contabile di fascia F3 e Assistente informatico di

fascia F3;

- 16,7% per il ruolo di Funzionario giudiziario F2/F1;

- 25% per il ruolo di Cancelliere F4/F3 e di Operatore giudiziario;

- 11,1% nel ruolo di Assistente giudiziario;

- 40% nel ruolo di Ausiliario.

Il sistema retributivo del Personale

Il nuovo sistema di classificazione del Personale introdotto con il contratto collettivo nazionale del 29 luglio

2010, prevede un’articolazione in varie aree e fasce retributive: tre per l’Area Prima, sei per la Seconda e sette

per la Terza. Le fasce retributive non sono correlate a differenze sostanziali nelle mansioni svolte, ma

costituiscono un sistema di progressione economica, commisurato alla maggiore professionalità acquisita

durante il rapporto di lavoro, in funzione di più fattori.

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Bilancio Sociale 2010 14

APPROFONDIMENTO

La procedura per le progressioni economiche all’interno delle aree

La procedura disciplinata dal CCNL 2006/2009 prevede che:

o nei mesi di gennaio di ciascun anno l’Amministrazione verifichi il numero dei Dipendenti appartenenti a ciascuna area, profilo professionale e fascia retributiva che non abbiano avuto attribuita nel biennio precedente la fascia retributiva superiore;

o nell’ambito di ciascuna area e fascia retributiva, la distribuzione dei posti da destinare ogni anno a ciascun profilo professionale siano determinati con atto dell’Amministrazione adottato previa concertazione con le organizzazioni sindacali rappresentative;

o successivamente, l’Amministrazione comunica con apposito bando a tutto il Personale le fasce economiche che possono essere attribuite con decorrenza dal 1 gennaio del medesimo anno, individuando anche le modalità di presentazione delle domande;

o a seguito della presentazione e ammissione delle domande, l’Amministrazione provvede alla formazione delle graduatorie sulla base di un punteggio calcolato in base all’esperienza professionale acquisita e ai titoli di studio, culturali e professionali posseduti dal Dipendente.

Le assenze

La Procura Generale di Bologna monitora costantemente le assenze del Personale e ne considera le cause e la

reiterazione nel tempo, al fine di prevenire sia eventuali fenomeni di assenteismo, cioè assenze determinate da

situazioni illegali ed illegittime, sia situazioni di malessere collegato all’ambiente di lavoro.

Il Personale amministrativo

Nella tabella che segue sono riportati i giorni di assenza del Personale amministrativo nel triennio 2008-2010

per tipologia. A titolo di completezza dei dati riportati, si precisa che i giorni di ferie previsti per i Dipendenti in

servizio a tempo pieno sono 32 all’anno e che nella Procura Generale della Repubblica di Bologna prestano

servizio 11 uomini e 21 donne (comprese le due risorse assegnate all’Ufficio Formazione).

ASSENZE TOTALI PER TIPOLOGIA (giorni) – PERSONALE AMMINISTRATIVO

2008 2009 2010

uomini donne totale uomini donne totale uomini donne totale

Ferie 390 877 1267 366 813 1179 321 787 1108

Malattia retribuita 50 388 438 28 357 385 234 381 615

Legge 104/92 36 110 146 36 115 151 9 126 135

Maternità, congedo parentale e malattia figli retribuite 23 - 23 - 37 37 0 49 49

Altri permessi ed assenze retribuiti 28 49 77 21 51 72 54 123 177

Scioperi - 9 9 - 17 17 - 25 25

Altre assenze non retribuite 5 31 36 5 21 26 - - -

Formazione 3 34 37 22 39 61 3 16 19

Giorni di assenza totali 535 1498 2033 478 1450 1928 621 1507 2128

Le assenze per ferie costituiscono la parte preponderante del totale e sono seguite da quelle per malattia

retribuita, pari al 28,9%.

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Bilancio Sociale 2010 15

I Magistrati

Le assenze dei Magistrati della Procura Generale ammontano alla fine del 2010 a 685 giorni, costituiti per la

maggior parte da ferie (95,5%) e assenze non retribuite (3,3%). A titolo di completezza dei dati riportati, si

precisa che i giorni di ferie previsti per i Magistrati sono 49 all’anno e che nella Procura Generale della

Repubblica di Bologna prestano servizio 9 uomini e 2 donne.

ASSENZE TOTALI PER TIPOLOGIA (giorni) – MAGISTRATI

2008 2009 2010

uomini donne totale uomini donne totale uomini donne totale

Ferie 497 111 608 413 88 501 542 112 654

Malattia retribuita - - - 45 - 45 3 - 3

Scioperi - - - - - - 5 - 5

Altre assenze non retribuite - - - 85 - 85 23 - 23

Giorni di assenza totali 497 111 608 543 88 631 573 112 685

Efficienza della struttura

La redazione del Bilancio Sociale 2010 è l’occasione per avviare le analisi e le strategie che ci porteranno, ogni

anno, ad avvicinarci alle aspettative del “ben servire”.

Il 2010 per la Procura Generale di Bologna non è comunque l’anno “zero”: sono già stati realizzati vari progetti

che hanno portato ad un considerevole risparmio di risorse, da cui si dovrà necessariamente partire per

incrementare, nel tempo, ulteriori riduzioni. Sono stati realizzati, infatti, notevoli risparmi in alcuni settori in

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Bilancio Sociale 2010 16

cui si può ragionevolmente ritenere che non vi siano grandi margini per risparmi ulteriori (ad esempio, le spese

postali) o comunque non si possa attuare lo stesso decremento percentuale registrato negli ultimi anni.

La Procura Generale, che tende al miglioramento continuo, ha realizzato utili progetti, quali:

Gestione DOCUMENTALE: l’Ufficio è impegnato dal 2005 ad impadronirsi delle funzionalità del programma

informatico di gestione del protocollo, per una efficiente gestione dei flussi documentali e degli archivi e quale

utile strumento di workflow management.

Dai dati nazionali divulgati dalla Direzione Generale per i Sistemi Informativi automatizzati del Ministero della

Giustizia è emerso che il nostro Ufficio ha raggiunto un livello tale di utilizzo delle funzionalità di gestione

documentale da poter ritenere particolarmente efficaci i percorsi di formazione-intervento e le conseguenti

azioni organizzative realizzate.

Nell’ambito delle azioni condotte, i protocollatori, riconosciuti “esercitatori esperti”, hanno fornito la loro

collaborazione anche ad altri Uffici Giudiziari per l’avvio del programma informatico.

E’ prevedibile lo sviluppo di ulteriori attività in un’ottica di reciproco accrescimento, anche con progetti di

benchmarking tra diverse Istituzioni.

Gestione informatizzata della BIBLIOTECA, in rete interna per la consultazione del catalogo: consente di

individuare personalmente la disponibilità e la fruibilità di bibliografia e/o di volumi, con minor dispendio di

tempo, rispetto alla consultazione cartacea. Il sistema facilita e velocizza l’aggiornamento del catalogo

medesimo.

La salute e la sicurezza nel luogo di lavoro

La salute e la sicurezza dei propri Dipendenti e degli Utenti viene tutelata dall’Ufficio con la predisposizione e il

mantenimento di un ambiente di lavoro salubre e sicuro, prestando molta attenzione alla riduzione delle cause

di infortunio nei luoghi di lavoro. A tal fine, sono state previste ed attuate adeguate misure di prevenzione e

protezione, anche riconoscendo l’importanza degli interventi informativi e formativi, obbligatori per legge e

non.

Ai fini della tutela della salute e della sicurezza dei Dipendenti, la Procura Generale ha predisposto le misure

previste dal Decreto legislativo n.81 del 9 aprile 2008.

La Procura Generale vuole mantenere una particolare attenzione sia agli adempimenti richiesti dalla Legge, sia

alle iniziative che possono comunque salvaguardare salute, sicurezza e benessere dei Lavoratori, degli Utenti e

dei Cittadini, realizzando focus group tra il Personale, azioni organizzative orientate al benessere, preservando

l’identità soggettiva all’interno dell’unità lavorativa.

Si effettuano con la periodicità prevista gli accertamenti sanitari dei Lavoratori che utilizzano videoterminali.

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Bilancio Sociale 2010 17

La Procura Generale si attiva tempestivamente per tenere le riunioni periodiche di prevenzione e protezione,

per la realizzazione degli interventi di cui emerga la necessità o anche la sola opportunità in esito a tali riunioni.

Il Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione ed il Medico competente effettuano regolarmente i

sopralluoghi all’interno dell’Ufficio per la verifica dell’osservanza delle disposizioni per la salute e la sicurezza.

La Procura Generale ha sempre risposto tempestivamente ai monitoraggi avviati dal V.I.S.A.G. (Dipartimento

dell’Amministrazione Penitenziaria, Provveditorato Regionale dell’Emilia Romagna, Nucleo territoriale per la

Vigilanza sull’Igiene e Sicurezza per l’Amministrazione della Giustizia), senza incorrere in rilievi.

Sono incaricati di compiti inerenti la salute e sicurezza sul luogo di lavoro:

Tipo di incarico Cognome e Nome del

Dipendente

Qualifica e recapito telefonico

dell’Ufficio

Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)

GUERRIERI SILVIA Funzionario giudiziario F2 - Area III Tel. 051 – 201511

Attuazione misure prevenzione incendi e lotta antincendio

OTTANI MIRELLA Cancelliere F4 - Area II Tel. 051 – 201508

Attività di emergenza e Pronto Soccorso

GIUSTINI MASSIMO PARESCHI PAOLO VISI MAURO QUATTRINI GIOVANNA

Conducenti automezzi F2 - Area II Tel. 051 – 201528 Direttore Amministrativo F4 - Area III Tel. 051 – 201524

Addetto interno al servizio di prevenzione e protezione

TRENTI FRANCA Funzionario Giudiziario F3 – Area III Tel. 051 – 201518

Vari interventi sono stati realizzati direttamente dalla Procura Generale, che si è avvalsa dell’ausilio tecnico del

Comune di Bologna per la riduzione dei rischi per la salute e sicurezza dei Lavoratori.

Sono state condotte azioni di tutela dei Lavoratori non fumatori e si è proceduto a mettere in sicurezza scale

interne ed esterne, ed i varchi con altezza inferiore ai due metri.

Particolare cura è stata posta nelle azioni di disinfestazione parassitaria e di colonizzazione dei volatili.

I locali sono dotati di sistema di sicurezza antincendio costantemente presidiato con rilevatori di fumo e

allarme sonoro collegato con i Vigili del Fuoco.

L’attenzione allo stress lavoro-correlato non è legata alle previsioni normative, ma è un atteggiamento di

disposizione al Personale e all’ambiente di lavoro, autentici vettori della qualità del servizio reso.

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Bilancio Sociale 2010 18

Gli Utenti

Gli Utenti sono tanti? Lo sono sempre, forse, anche in Uffici come il nostro nel quale è prevalente il rapporto di

Servizio con le altre Amministrazioni e con gli Uffici Giudiziari. Da noi non è frequente la “fila allo sportello” e

non perché siamo tanti e molto veloci, ma piuttosto perché ci si rivolge spesso alla Procura Generale in modo

mediato, come nel caso delle istanze di concessione di grazia o nell’ipotesi di richiesta di assistenza o di

indennizzo delle vittime di un reato commesso all’estero.

Perché allora: “tanti” e non piuttosto “vari”, o entrambe le cose? I nostri Utenti sono certamente vari: ciascuno

ha un’aspettativa nei nostri confronti e nei confronti dell’Amministrazione, spesso diversa; gli Utenti sono poi

anche futuri Clienti che valuteranno il Servizio quando vi entreranno direttamente in contatto, risentendo dei

cambiamenti di scenario succedutisi. Tanta complessità e il forte orientamento ad erogare Servizi di qualità in

un’ottica di attenzione agli Utenti sono i temi allo studio nelle Pubbliche Amministrazioni, oggetto di interventi

in tavoli qualificati, di attenzione mediatica e, certamente, di provvedimenti legislativi. Tra gli altri il decreto

legislativo 150/2009, titolo II, sulla misurazione, valutazione e trasparenza della performance che, all’articolo 8,

stabilisce l’orientamento alla qualità e alla quantità dei Servizi erogati, l’efficienza nell’impiego delle risorse e

richiama al necessario sviluppo qualitativo e quantitativo delle relazioni con i Cittadini, i soggetti interessati, gli

Utenti, i destinatari dei Servizi, anche attraverso forme di partecipazione e collaborazione.

Ritornando alla nostra percezione dell’impegno: vogliamo che sia un impegno per gli Utenti e non causato dagli

Utenti. Abbiamo perciò intrapreso una strada che, attraverso l’investimento sul benessere delle persone che

lavorano nella Procura Generale, ci conduca ad una positiva motivazione preliminare e indispensabile a

qualificarci professionalmente, a favore dei Clienti. In questa direzione è importante l’azione promozionale

della Dirigenza, che unendo il ruolo di valutatore a quello di recettore delle richieste provenienti dai

Responsabili degli Uffici e dagli Operatori, fa emergere l’immagine della Procura Generale di Bologna

nell’ambito degli Uffici Giudiziari che intervengono operosamente, rispetto agli obiettivi generali, con un

percorso interno all’Ufficio mirato a prevenire possibili conflitti tra autonomia individuale e punto di vista

organizzativo, attraverso azioni di promozione di una razionale intesa.

Benessere per chi lavora finalizzando ai Clienti i propri sforzi.

Il benessere sul posto di lavoro è di difficile analisi, ma la sua influenza sulla motivazione e sulla qualità delle

decisioni è nota. Ci siamo perciò impegnati, sostenuti dalle iniziative formative avviate dal Direttore Generale

del Personale e della Formazione nell’ambito del piano distrettuale, a declinare ulteriori interventi per

mantenere il senso e la consapevolezza degli investimenti formativi realizzati. Sono state sviluppate azioni di

confronto, di sperimentazione delle metodologie apprese per appropriarci della responsabilità del benessere

nostro e degli altri. Siamo in cammino per condividere informazione e per ascoltare. Perciò abbiamo, a distanza

di qualche anno dalla prima rilevazione, somministrato il questionario di rilevazione della qualità percepita del

Servizio Giustizia reso dalla Procura Generale e siamo in cammino per condividere, con modalità che si sono

andate integrando, proposte e pensieri utili a contenere fraintendimenti e diagnosi inesatte, per migliorare la

comunicazione tra noi e con i nostri Clienti ai quali stiamo fornendo strumenti come questo di conoscenza dei

compiti della Procura Generale e dei mezzi che vorremmo utilizzare per offrire qualità.

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Bilancio Sociale 2010 19

Non ci arrendiamo alla riduzione del Personale in servizio e al contenimento delle risorse in genere, cerchiamo,

insieme a Lei, nostro Cliente o semplicemente interessato al nostro lavoro altre strade che rendano sempre più

fruibile la nostra importante competenza.

8. Obiettivi di miglioramento

Anche a seguito dell’analisi delle performance e nell’ambito del progetto di riorganizzazione dell’Ufficio, la

Procura Generale della Repubblica di Bologna si è posta obiettivi di miglioramento che dovranno essere

realizzati per raggiungere obiettivi di efficienza, efficacia e responsabilità sociale e ambientale richiesti anche

alle Pubbliche Amministrazioni:

Migliorare l’efficienza operativa e l’efficacia delle prestazioni

Migliorare l’organizzazione attraverso l’implementazione di nuove tecnologie

Accrescere l’attenzione all’Utente finale attraverso la definizione della Carta dei Servizi dell’Ufficio, la

pubblicazione periodica del Bilancio Sociale dell’Ufficio e l’organizzazione di ulteriori attività di

comunicazione e confronto con la Cittadinanza e con le Istituzioni

Promuovere ed attuare iniziative per la tutela dell’ambiente e il risparmio energetico

Quanto alla rilevanza e all’attenzione all’ambiente, ritenendo che si tratti di aspetti di responsabilità sociale che

caratterizzano e valorizzano un ufficio pubblico, lo stesso si impegna, per quanto nelle sue competenze, a

gestire le risorse e l’ambiente a sua disposizione, quali l’energia, valorizzandone l’impiego e prestando

particolare attenzione alla riduzione degli sprechi e all’uso razionale da parte degli Utenti interni ed esterni.

Tali obiettivi possono essere raggiunti:

attraverso l’implementazione delle tecnologie esistenti e l’informatizzazione di tutto l’Ufficio al fine di una

riduzione del consumo cartaceo (tale linea di azione rientra nell’ambito di un più ampio obiettivo

ministeriale);

attraverso la sensibilizzazione, la formazione e l’addestramento del Personale, per ottenere il

coinvolgimento di tutte le risorse umane, al fine di raggiungere elevati livelli di professionalità e qualità

delle prestazioni sulle tematiche della sicurezza, ambiente e salute;

attraverso il dialogo con gli Utenti, con le realtà locali e con gli enti rappresentativi con strumenti quali il

Bilancio Sociale e l’ottimizzazione di un sistema di gestione della qualità;

in condivisione con l’ente proprietario e gestore della sede, aderiremmo all’installazione di apparecchiature

per il risparmio energetico negli impianti idrici, termici ed elettrici ed alla installazione di un impianto

fotovoltaico e sostituzione dell’illuminazione dell’edificio con le luci a led.

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Bilancio Sociale 2010 20

Obiettivi Stakeholders

di riferimento Azione programmata Responsabilità Note

Contenimento

del disagio

derivante dalla

riduzione di

Personale

Tutti

Rinnovo della richiesta alla

Regione di inserimento di

Personale in cassa

integrazione guadagni

Riorganizzazione delle

Segreterie: coinvolgimento di

tutto il Personale per l’analisi

e la revisione delle modalità

operative di svolgimento

delle attività con l’obiettivo di

accrescere l’efficienza

Procuratore

Generale

Dirigente

Nell’agosto 2011 è stata

avviata la convenzione con la

Regione Emilia-Romagna per

l’avvio della procedura

finalizzata all’inserimento dei

Lavoratori in CIG

Predisposizione del

calendario delle riunioni

organizzative del Dirigente

con i Capi servizio e il

Personale

Atti di indirizzo che

valorizzino l’azione

dell’Amministrazione

centrale, per la condivisione

dei principi della gestione per

obiettivi

Investimento

nella qualità del

lavoro

Tutti

Saranno avviate iniziative, in

collaborazione con il settore

Formazione, orientate al

benessere sul posto di lavoro e

alla corresponsabilità di

risultato

Procuratore

Generale

Dirigente

Utilizzando le metodologie

apprese, continueranno le

azioni di investimento sul

benessere, anche attraverso la

rilevazione della qualità interna

percepita dai Magistrati

dell’Ufficio

Accesso

informatizzato

alle informazioni

Regione

Emilia-

Romagna

Tutti

Implementazione del sito della

Procura Generale

Dirigente

Magistrati

Referenti

interni per

l’informatica

Linea di intervento in corso di

realizzazione nell’ambito del

progetto di “Riorganizzazione

dei processi lavorativi e

ottimizzazione delle risorse

degli Uffici Giudiziari”

Favorire

l’orientamento

professionale

Università di

Bologna

Promozione Stage di

apprendimento e lavoro Dirigente

Gli stage sono attivi nell’ambito

delle Convenzioni di tirocinio,

formazione e orientamento

stipulate con la Scuola di

Specializzazione per le

Professioni legali “E.Redenti” e

con l’Università di Pisa

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Bilancio Sociale 2010 21

Obiettivi Stakeholders

di riferimento Azione programmata Responsabilità Note

Contenimento

dei consumi

Comune di

Bologna

Tutti

Continuano gli interventi di

responsabilizzazione e

sorveglianza del rispetto delle

disposizioni relative al risparmio

elettrico ed energetico

Dirigente

Ordini di servizio, responsabilità

condivisa per il risparmio. Le

nostre mail riporteranno la

dicitura "Prima di stampare,

pensa all'ambiente".

Organizzazione

e spese Tutti

Prosecuzione, anche

riorganizzando i flussi di posta

in uscita, dell’azione di

contenimento delle spese

postali

Implementazione dell’utilizzo

della posta elettronica, anche

all’interno dell’Ufficio

Dirigente

Progettualità conseguente al

“Progetto Gedoc” per

l’adattamento e l’affinamento

della preparazione dei

Dipendenti, con l’utilizzo degli

strumenti in dotazione, anche

per preservare la propria

adesione ad eventuali iniziative

correlate al contenimento dei

consumi

Tutela salute e

sicurezza

Azienda

Sanitaria

locale

INAIL

INPS

Comune di

Bologna

Promozione igiene locali

Revisione postazioni _ideo

terminalisti

Potenziamento degli

interventi per l’osservanza

delle norme di sicurezza e il

rispetto del divieto di fumo

Riduzione dispersione calore

Adeguamento punti luce

Incremento raccolta

differenziata, con particolare

attenzione ai materiali

inquinanti

Dirigente

Visite periodiche ai _ideo

terminalisti

Riunioni periodiche di

prevenzione e protezione

Formazione informazione al

Personale

Esiti postivi della vigilanza

effettuata dal V.I.S.A.G.

Miglioramento

della logistica

della Sede

Comune di

Bologna

Tutti

Sono in corso azioni volte a

dismettere l’utilizzo dei locali

non a norma, seguiranno

interventi, anche in

sostituzione di tali spazi, di

ampliamento delle aree di

lavoro

Procuratore

Generale

Dirigente

Richieste di interventi al

Comune e proposte/progetti

presentati nei Tavoli Tecnici e

nella Commissione di

manutenzione

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Bilancio Sociale 2010 22

Sequenze di sguardi per dialogare

entrando insieme nel nostro quotidiano

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Bilancio Sociale 2010 23

Un’interessante situazione prospettica: due larghi comodi corridoi, ove conserviamo la nostra

biblioteca. Solo la conoscenza “rende il saggio più forte di dieci potenti che governano la città”.

(7, 19, cap. VII Ecclesiaste)

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Bilancio Sociale 2010 25

Molto cauti per non stravolgere il significato e il valore storico dell’antica stireria di Palazzo Baciocchi,

si è operato per una plausibile fruibilità, ottenendo un attrezzato spazio di lavoro.