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Procedure amministrative per Procedure amministrative per l’attuazione delle misure di l’attuazione delle misure di compensazione e mitigazione compensazione e mitigazione Segreteria Regionale per le Infrastrutture Segreteria Regionale per le Infrastrutture Unità di Progetto Coordinamento Commissioni (VAS VINCA NUVV) Unità di Progetto Coordinamento Commissioni (VAS VINCA NUVV) Servizio Pianificazione ambientale Servizio Pianificazione ambientale EVENTO FORMATIVO EVENTO FORMATIVO "La Valutazione di Incidenza Ambientale: "La Valutazione di Incidenza Ambientale: metodi e procedure per la redazione della metodi e procedure per la redazione della valutazione appropriata" valutazione appropriata" Ordine Provinciale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Ordine Provinciale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Belluno Forestali di Belluno 25 ottobre 2011 25 ottobre 2011 Graziano Martini Barzolai - Gianluca Salogni

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compensazione e mitigazionecompensazione e mitigazione

Segreteria Regionale per le Infrastrutture Segreteria Regionale per le Infrastrutture Unità di Progetto Coordinamento Commissioni (VAS VINCA NUVV)Unità di Progetto Coordinamento Commissioni (VAS VINCA NUVV)

Servizio Pianificazione ambientaleServizio Pianificazione ambientale

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Ordine Provinciale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Ordine Provinciale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di BellunoForestali di Belluno

25 ottobre 201125 ottobre 2011

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P r e m e s s a

È importante utilizzare sempre una terminologia corretta e precisa, a questo scopo e per facilitare la comprensione e l’applicazione della procedura di cui all'articolo 6 della Dir. 92/43/CEE, la Commissione ha prodotto un certo numero di documenti di orientamento generale interpretativi e metodologici:

1. La gestione dei siti della Rete Natura 2000. Guida all'interpretazione dell'articolo 6 della direttiva "habitat" 92/43/CEE

2. Valutazione di piani e progetti aventi un'incidenza significativa sui siti della rete Natura 2000. Guida metodologica alle disposizione dell'articolo 6, paragrafi 3 e 4 della Direttiva "Habitat" 92/43/CEE

3. Documento di orientamento sull'articolo 6, paragrafo 4, della Direttiva "Habitat" 92/43/CEE. Chiarificazione dei concetti di: soluzioni alternative, motivi imperativi di rilevante interesse pubblico, misure compensative, coerenza globale, parere della commissione

http://www.regione.veneto.it/Ambiente+e+Territorio/Territorio/Reti+Ecologiche+e+Biodiversità/Manuali.htm

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P r o c e d u r a

D. G. R. 3 1 7 3 / 2 0 0 6:

Allegato A: Guida metodologica per la valutazione di incidenza ai sensi della direttiva 92/43/CEE

Allegato A1: Guida metodologica alla valutazione d’incidenza riferita a piani di tipo faunistico - venatorio

Allegato B: Modalità operative per la verifica e il controllo dei documenti di valutazione di incidenza

Allegato C: Siti ricadenti interamente o parzialmente in un'area naturale protetta nazionale o regionale, come definita dalla legge 6 dicembre 1991, n. 394

http://www.regione.veneto.it/Ambiente+e+Territorio/Territorio/Reti+Ecologiche+e+Biodiversità/Schede/

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P r o c e d u r a

http://www.regione.veneto.it/Ambiente+e+Territorio/Territorio/Reti+Ecologiche+e+Biodiversità/Schede/

1. S O L U Z I O N I A L T E R N A T I V E

2. M I T I G A Z I O N I [eventuali]

3. C O M P E N S A Z I O N I [eventuali – con il prerequisito dei M O T I V I I M P E R A T I V I D I R I L E V A N T E I N T E R E S S E P U B B L I C O]

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M o t i v a z i o n e

1. La rete Natura 2000 non è un sistema di riserve naturali rigorosamente protette nelle quali ogni attività umana è esclusa (ribadito anche recentemente nel documento della CE “EU Guidance on wind energy development in accordance with the EU nature legislation” – ottobre 2010, p. 17)

2. Al termine della selezione preliminare risulta chiaro e dimostrabile che effetti significativi negativi sono possibili è assolutamente necessario procedere con una Valutazione Appropriata poiché il piano-progetto-intervento non è approvabile

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P r e - r e q u i s i t i

1. Occorrono le basi (dati – preparazione tecnica e scientifica)

2. Il team di pianificazione – progettazione deve lavorare in stretta sinergia con il team di estensori dello studio per la Valutazione di Incidenza

3. Occorrono tempi e possibilità di finanziamento adeguati (non solo per condurre lo studio, ma anche per realizzare quanto disposto nel piano-progetto-intervento) non è possibile vendere la pelle dell'orso prima di averlo catturato – e di aver avuto il parere -vincolante- della Commissione Europea

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R e q u i s i t i

1. La valutazione deve essere fatta tenendo conto degli obiettivi di conservazione del sito (che sono fissati in funzione delle specie e habitat per cui il sito è stato designato) - gli effetti devono essere valutati per determinare se essi pregiudichino l'integrità dei siti interessati

2. È responsabilità dell‘Autorità competente all’approvazione garantire che l'opportuna valutazione venga effettuata. In tale contesto, il Proponente è tenuto a effettuare tutti gli studi necessari e a fornire tutte le informazioni necessarie all’Autorità competente, al fine di consentire a quest'ultima di procedere alle proprie determinazioni sulla base di informazioni complete. (l‘Autorità competente può anche raccogliere le informazioni provenienti da altre fonti, se del caso)

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R e q u i s i t i

3. La consultazione pubblica, pur non essendo obbligatoria ai sensi dell’articolo 6 della dir. 92/43/CEE, è fortemente consigliata dalla Commissione Europea nel caso di Valutazione Appropriata

4. L'esito della valutazione appropriata è giuridicamente vincolante per il soggetto proponente e anche per l‘Autorità competente rispetto alla sua decisione finale. Quindi, se non può essere accertato che non vi saranno effetti negativi per l'integrità dei siti Natura 2000, anche dopo l'introduzione delle misure di mitigazione, allora il piano o progetto non può essere approvato, a meno che le condizioni dell'articolo 6 (4) siano soddisfatte

(La mancanza di informazioni o dati non può essere utilizzata come motivo per l'approvazione di un piano o progetto - la Corte europea di giustizia ha confermato questa posizione nel caso Waddenzee [C-127/02])

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R e q u i s i t i

5. Le possibili incidenze devono essere previste con la massima precisione, la base di queste previsioni dove essere chiara (questo significa che deve comprendere anche una spiegazione del grado di certezza nella determinazione degli effetti). Le previsioni devono essere presentate in modo tale da renderle verificabili, in quanto questi risultati possono essere direttamente collegati ad un programma di monitoraggio futuro (e questo potrebbe essere una delle condizioni poste nell’autorizzazione al piano, progetto o intervento)

6. Va da sé che le Autorità competenti possono approvare il piano, il progetto o l’intervento soltanto dopo aver avuto la certezza che esso non pregiudicherà l'integrità del sito

7. Se vi è un certo grado di dubbio, le autorità competenti possono richiedere di svolgere un ulteriore lavoro di campo o possono rifiutare il progetto così com'è per motivi di incertezza circa gli effetti

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M e t o d o P r i n c i p î g e n e r a l i

L’individuazione delle specie e degli habitat che rischiano di essere soggetti agli effetti di un piano, progetto o intervento è solo il primo passo di qualsiasi valutazione d'incidenza. Dopo questo, è necessario determinare se l'impatto è significativo o meno

1. Principio di scala: la valutazione della significatività negativa degli effetti deve essere considerata su una scala geografico-ecologica (biogeografica) adeguata

2. Principio del “no copia-incolla”: la valutazione della significatività negativa degli effetti deve essere fatta caso per caso, in funzione delle specie e degli habitat interessati

3. Principio della qualità dei dati: ogni valutazione deve essere basata sui migliori dati disponibili. In mancanza di dati devono essere previste indagini sul campo o utilizzati i vari tipi di modelli predittivi (di cui esiste ricca bibliografia)

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E s e m p i :

a. per le specie migratorie che viaggiano su distanze molto lunghe, l'effetto in un determinato sito può avere conseguenze per la specie in un'area geografica più ampia

b. la perdita di alcuni individui può essere insignificante per alcune specie, ma può avere gravi conseguenze per altre

c. la riduzione della possibilità di spostamento di alcune specie può ridurre significativamente anche la possibilità di trovare aree idonee alle loro funzioni vitali, e alla fine ridurne il tasso di sopravvivenza, ma ha un effetto limitato su altre specie, che trovano sufficienti habitat alternativi nelle vicinanze

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M e t o d o P r i n c i p î g e n e r a l i

La valutazione appropriata deve essere effettuata nell'ambito di un quadro strutturato per garantire che le previsioni possono essere fatte nel modo più obiettivo e preciso possibile

A questo scopo, gli effetti sono classificati e descritti usualmente nei seguenti tipi:

effetti diretti ed indiretti

effetti a breve e lungo termine

effetti isolati e sinergici

effetti cumulativi

effetti in relazione alle diverse fasi (es. costruzione, funzionamento, smantellamento...)

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La significatività varia in funzione di alcuni parametri(da individuare, misurare e quantificare!!):

il Tipo di effetto

la Magnitudine - Intensità

l’Estensione

la Durata

la Periodicità - Frequenza

la Probabilità

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La valutazione deve essere basata sulle migliori conoscenze scientifiche disponibili rispetto ai seguenti elementi:

Struttura, funzioni e ruolo del patrimonio ecosistemico ambientale del sito

Habitat prioritari e non prioritari (superficie, rappresentatività, stato di conservazione, ...)

Popolazioni delle specie (dimensioni, grado di isolamento, ecotipi, pool genetici, struttura d'età, stato di conservazione, ...)

Ruolo del sito all'interno della regione biogeografica e nella coerenza della rete Natura 2000

Eventuali altre caratteristiche ecologiche e funzioni mantenute che sono essenziali per il raggiungimento degli obiettivi di conservazione del sito

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Metodi comuni e suggeriti per prevedere gli effetti [1di3]:

Misure dirette, per esempio delle zone di habitat perse o colpite, le perdite proporzionali di popolazioni di specie, habitat e comunità

Diagrammi di flusso, di rete e di sistema (input-processo-output) per identificare la catena degli effetti derivanti da effetti diretti (gli effetti indiretti vengono definiti secondari, terziari, ecc.). I diagrammi di sistema sono più flessibili rispetto a quelli di rete per mostrare le interrelazioni, i percorsi e i processi che avvengono

Modelli previsionali quantitativi in grado di fornire previsioni calcolate matematicamente (statisticamente) basate su dati e ipotesi circa la magnitudine-intensità e i percorsi degli effetti. Questi modelli possono anche estrapolare previsioni coerenti con i dati passati e presenti (analisi delle tendenze, degli scenari, delle analogie con altri siti)

Studi a livello di popolazione: sono efficaci per la determinazione degli effetti a livello di popolazione

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Metodi comuni e suggeriti per prevedere gli effetti [2di3]:

Sistemi informativi geografici (GIS): utilizzati per produrre modelli di relazioni spaziali (vincoli per sovrapposizione), per individuare zone sensibili e perdita di superfici di habitat

Informazioni da precedenti progetti simili: possono essere utili soprattutto se sono state fatte previsioni quantitative e sono stati monitorati in seguito

Analisi delle correlazioni [ai fattori fisici]: nei casi in cui siano direttamente correlati alla distribuzione e abbondanza delle specie, se le future condizioni fisiche possono essere previste allora su questa base può essere possibile prevedere la dinamica delle specie

Analisi della capacità di carico: comporta l'individuazione della soglia di stress di sotto della quale le popolazioni e le funzioni dell'ecosistema possono mantenersi. Comporta l'individuazione dei potenziali fattori limitanti e lo sviluppo di modelli che descrivono la capacità di carico della risorsa o del sistema in termini di soglie imposte da ogni fattore limitante

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Metodi comuni e suggeriti per prevedere gli effetti [3di3]:

Analisi degli ecosistemi: questo approccio mira a fornire una prospettiva di ampia scala. I tre principi di base sono:

(i) l'adozione di una scala che rappresenti tutto l’insieme degli ecosistemi (c.d. scala di paesaggio)

(ii) l’utilizzo di una serie di indicatori, che includono indici a livello di comunità e di ecosistema

(iii) l’analisi delle molteplici interazioni tra le componenti ecologiche che sono coinvolte nel mantenimento delle funzioni degli ecosistemi

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È chiaro dalla finalità della direttiva che l’integrità del sito riguarda direttamente i suoi obiettivi di conservazione

Determinare se l'integrità del sito è influenzata significa determinare se il piano, progetto o intervento avranno ripercussioni negative in termini di:

habitat / complessi e mosaici di habitat e

popolazioni delle specie per cui il sito è designato e

coerenza della struttura e delle funzioni ecologica del sito in tutta la sua interezza

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Quando emergono effetti negativi significativi per l'integrità del sito, per evitare danni indesiderati ai siti della rete Natura 2000, è opportuno considerare la possibilità di:

rivedere in profondità o

di ritirare un piano, un progetto o un intervento proposto.

Questa linea va seguita in particolare se gli effetti riguardano habitat e specie prioritari (direttiva Habitat) o specie in pericolo a livello mondiale (direttiva Uccelli)

Le Autorità competenti hanno il compito di analizzare e dimostrare, in primo luogo, la necessità di realizzare il piano, il progetto o l’intervento: l'opzione zero, che deve essere sempre analizzata, va valutata in questa fase

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Successivamente, le Autorità competenti devono esaminare la possibilità di adottare soluzioni alternative che meglio rispettino l'integrità del sito in questione

Occorre vagliare tutte le alternative praticabili, ed in particolare i risultati relativi ottenibili rispetto agli obiettivi di conservazione del sito Natura 2000, all'integrità del sito e al contributo che esso dà alla coerenza globale della rete Natura 2000

Queste soluzioni devono essere individuate nello studio per la Valutazione di Incidenza

Altri criteri di valutazione, ad esempio economici, non possono essere considerati prevalenti su quelli ecologici

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1. Le soluzioni alternative comprendono l’“opzione zero” e ad esempio possono comprendere: ubicazioni o percorsi alternativi; dimensioni o impostazioni diverse di sviluppo; processi alternativi; una diversa scansione spazio-temporale degli interventi; la realizzazione di una sola parte dell’intervento; interventi di dimensioni inferiori; differenti modalità di realizzazione e di gestione, ecc.

2. Sono da analizzare e valutare esattamente con lo stesso metodo della soluzione inizialmente prescelta, ovvero attraverso una selezione preliminare

3. I risultati di ogni analisi rispetto a ciascuna soluzione alternativa vanno comparati rispetto a ciascun habitat e specie coinvolto dalla possibilità di effetti

4. Va scelta la soluzione alternativa che presenta le minori (o non presenta) incidenze significative negative

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Le misure di mitigazione sono finalizzate a minimizzare o cancellare gli effetti negativi del piano, del progetto o dell'intervento, sia in corso di realizzazione, sia dopo il suo completamento

Non sono direttamente previste dal piano, progetto o intervento, ma a seguito della valutazione appropriata eseguita sulla base delle analisi effettuate

Garantiscono che le incidenze negative accertate non siano significative e pregiudizievoli del buono stato di conservazione dei siti della rete Natura 2000

Le misure di mitigazione devono essere riferite a ciascun fattore di alterazione e ne deve essere evidenziata l’efficacia in termini qualitativi e quantitativi

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Ogni misura di mitigazione deve basarsi su principi scientifici (da esplicitare in bibliografia e nel testo) che ne garantiscono l’efficacia

La descrizione deve contenere tutti dettagli della misura proposta e una spiegazione di come andrà a evitare o ridurre gli effetti negativi che sono stati identificati

Ciò consente alle Autorità competenti di valutare le misure di mitigazione e determinare se siano o non siano sufficienti o adeguate per eliminare o rimuovere gli effetti negativi che sono stati identificati

Se le misure di mitigazione si ritengono sufficienti, diventano parte integrante delle specifiche del piano, del progetto o dell’intervento

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Per ciascuna forma di mitigazione devono essere considerate ed illustrate:

le modalità di attuazione [come saranno attuate e da chi]

le probabilità di esito positivo

le modalità di finanziamento [la prova di come saranno attuate]

la scala spazio – temporale di applicazione [cronoprogramma in relazione al piano, progetto o intervento]

le modalità di monitoraggio

le modalità di controllo [in che modo i risultati sono utilizzati (gestione adattiva)]

le modalità d'intervento [in caso di eventuale inefficacia delle misure stesse]

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Se un piano, un progetto o un intervento pregiudicherà l'integrità dei siti interessati, questo deve essere rifiutato o

si devono applicare le disposizioni di cui all'art. 6 (4) della direttiva habitat

L'articolo 6 (4) è applicabile solo a condizioni rigorose e il piano-progetto-intervento sarà approvabile solo in circostanze eccezionali

Trattandosi di una deroga, l'adempimento delle condizioni in cui essa può essere applicata è soggetta ad interpretazione restrittiva

P r o c e d u r a D e r o ga [art. 6(4)]

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Chi vuole fare ricorso alla deroga deve dimostrare, come presupposto, che le seguenti condizioni effettivamente sussistono:

L'alternativa presentata per l'approvazione è la meno dannosa per l'integrità del sito Natura 2000

Non esiste altra alternativa possibile che non pregiudicherà l'integrità di un sito Natura 2000

Ci sono motivi imperativi di rilevante interesse pubblico (IROPI)

Tutte le misure mitigative necessarie sono state adottate

Tutte le misure compensative necessarie sono state adottate

P r o c e d u r a D e r o ga [art. 6(4)]

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È chiaro dal testo dell'articolo 6 (4) che solo gli interessi pubblici, indipendentemente dal fatto che siano promossi da soggetti pubblici o privati, possono bilanciare gli obiettivi di conservazione della direttiva

I progetti e gli interventi sviluppati da privati possono essere considerati per soddisfare questo requisito solo quando si configurano come gli interessi pubblici dimostrati

Tali interessi pubblici possono includere la salute umana, la sicurezza pubblica, le conseguenze positive di primaria importanza per l'ambiente, e altri interessi di carattere sociale (ad esempio l'occupazione) o di natura economica

P r o c e d u r a Motivi imperativi di rilevante interesse pubblico (IROPI)

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Il rilevante interesse pubblico è determinato valutando i seguenti aspetti:

a) non ogni tipo di pubblico interesse di natura sociale o economica è sufficiente, in particolare se considerato il peso particolare degli interessi protetti dalle direttive

b) esso è rilevante se si tratta di un interesse a lungo termine, gli interessi a breve termine dell'economia o altri interessi che produrranno benefici a breve termine per le società non sono sufficienti a compensare gli interessi di conservazione a lungo termine tutelati dalle direttive

P r o c e d u r a Motivi imperativi di rilevante interesse pubblico (IROPI)

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Page 29: Procedure amministrative per lattuazione delle misure di compensazione e mitigazione Segreteria Regionale per le Infrastrutture Unità di Progetto Coordinamento.

Motivi imperativi di rilevante interesse pubblico a lungo termine, come gli interessi sociali fondamentali, possono essere adeguatamente identificati in anticipo dalle politiche pubbliche attraverso i piani territoriali e altri piani di settore

Essi si riferiscono a situazioni dove i piani, i progetti e gli interventi risultano essere indispensabili:

Nel quadro di azioni o politiche volte a tutelare valori fondamentali per la vita dei cittadini (salute, sicurezza, ambiente)

Nel quadro di politiche fondamentali per lo Stato e la società

Nel quadro di attività di natura economica o sociale rispondenti ad obblighi specifici di servizio pubblico

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P r o c e d u r a Motivi imperativi di rilevante interesse pubblico (IROPI)

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Le condizioni di rilevante interesse pubblico sono ancora più rigorose qualora la realizzazione di un piano, progetto o intervento possa pregiudicare l'integrità di un sito Natura 2000 che ospita habitat o specie prioritari e tali habitat e specie sono interessati

Questi possono essere giustificati solo se i motivi imperativi di rilevante interesse pubblico riguardano

Salute e sicurezza pubblica

Conseguenze di fondamentale importanza per l'ambiente

Altri motivi imperativi [acquisito il parere della Commissione]

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P r o c e d u r a Motivi imperativi di rilevante interesse pubblico (IROPI)

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Le misure di compensazione costituiscono l’"ultima istanza" e sono utilizzate solo quando

è stata presa la decisione di procedere con un piano, un progetto o un intervento che ha un effetto negativo sull’integrità della rete Natura 2000,

non esistono soluzioni alternative

il progetto è stato giudicato di rilevante interesse pubblico

Le misure compensative sono specifiche per gli inevitabili effetti negativi e mirano a garantire che la coerenza globale di Natura 2000 sia tutelata

Esse devono prevedere una compensazione almeno corrispondente agli effetti negativi riscontrati sulle specie e e gli habitat in questione

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Per garantire che la coerenza globale di Natura 2000 sia tutelata, le misure compensative proposte per un piano o progetto devono:

contribuire alla conservazione degli habitat naturali e delle specie di interesse comunitario "all'interno della regione biogeografica interessata", [o entro lo stesso areale, rotta di migrazione o area di svernamento per le specie di uccelli] nello Stato membro interessato

mantenere in proporzioni comparabili gli habitat e le specie di interesse comunitario

fornire funzioni comparabili a quelle che avevano giustificato la scelta del sito, in particolare per quanto riguarda la distribuzione biogeografica adeguata

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È considerata buona pratica adottare le misure compensative il più vicino possibile alla zona interessata, al fine di massimizzare le possibilità di tutelare la coerenza globale della rete Natura 2000

Se questo non è possibile, è necessario impostare una serie di priorità da applicare quando si cercano le località che soddisfano i requisiti delle direttive

In più, le misure compensative dovrebbero essere adottate prima dell'inizio dei lavori

Se questo non è pienamente realizzabile, le Autorità competenti devono esigere compensazioni aggiuntive per le perdite temporanee che si avrebbero nel frattempo

La probabilità di successo a lungo termine è valutata su studi scientifici [peer-reviewed: adeguati ai migliori standard di qualità della disciplina]

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Le informazioni sulle misure compensative devono essere presentate alla Commissione prima della loro attuazione e prima della realizzazione del piano-progetto-intervento in questione

La Commissione, nell'ambito delle sue competenze, valuta se le disposizioni della direttiva sono state applicate correttamente

La Commissione esprimerà un parere quando habitat e specie prioritari sono influenzati negativamente

Nel proprio parere, la Commissione verificherà l'equilibrio tra i valori ecologici colpiti e le ragioni dei motivi imperativi di rilevante interesse pubblico

Il parere non è vincolante, ma in caso di non conformità al diritto comunitario possono essere adottate azioni legali

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Secondo le attuali linee guida CE, le misure compensative di cui all'articolo 6(4) possono prevedere uno o più dei seguenti elementi:

il miglioramento delle condizioni ecologiche di un habitat o di un habitat di specie di superficie pari o superiore a quella che verrà alterata

il recupero di un sito attualmente in uno stato di conservazione non soddisfacente

la creazione di un habitat o di un habitat di specie di interesse comunitario di superficie pari o superiore a quella che verrà alterata, sia all’interno dei siti della rete Natura 2000, sia in un’area per la quale si propone l’inserimento nella rete Natura 2000

l’ampliamento di sito della rete Natura 2000 già esistente o la proposta di istituzione di un nuovo sito, in cui siano presenti gli habitat e le specie che subiscono incidenza significativa negativa

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Oltre alla descrizione con tutti dettagli della misura proposta e una spiegazione di come andrà a compensare gli effetti negativi, per ciascuna misura devono essere considerate ed illustrate:

l’estensione degli habitat di interesse comunitario interessati

la consistenza delle popolazioni delle specie coinvolte

la fattibilità tecnica

le modalità di attuazione [a lungo termine]

le probabilità di esito positivo [efficacia]

le modalità di finanziamento

le modalità di gestione di tali aree

la scala spazio – temporale di attuazione

le modalità di monitoraggio

le modalità controllo

le modalità d'intervento [in caso di eventuale inefficacia]

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La relazione di valutazione d’incidenza deve essere elaborata da professionalità con dimostrate ed effettive competenze in materia dichiarate mediante autocertificazione nelle forme previste dal D.P.R. 445/2000 (eventualmente integrata dal curriculum)

Per la sua validità, l’autocertificazione deve essere firmata e accompagnata dalla fotocopia di un documento di identità valido di tutti i firmatari

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