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Gruppo di In-formazione di Bergamo “Principi di Floriterapia di Bach” Mercoledì 16 Gennaio 2008 Paolo Acerbis Dipartimento scientifico

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Gruppo di In-formazione di Bergamo

“Principi di Floriterapia

di Bach”

Mercoledì 16 Gennaio 2008

Paolo Acerbis – Dipartimento scientifico

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Parte 1.a

Fiori di Bach

Centaury

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Dr. Edward Bach

Nasce il 24 Settembre 1886 a Mosley

(vicino a Birmingham) in Gran Bretagna

da una famiglia di origine gallese

Figlio minore di tre

fratelli, due maschi e una

femmina

Padre proprietario di

una fonderia di ottone, in

cui lui stesso lavorò per

tre anni alla fine delle

secondarie (16 anni),

prima di iscriversi a

medicina

VITA

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VITA

Abbandona la fabbrica paterna (20 anni)

Frequenta la facoltà di medicina e si laurea (1912)

Ricopre incarichi ospedalieri (University College

Hospital)

Si occupa con successo di immunologia e batteriologia e

apre un ambulatorio medico a Londra (Harley Street).

Nell’Inghilterra dell’inizio ‘900 la legislazione che

proteggeva i lavoratori era agli albori; per loro la

malattia significava la perdita del lavoro

Lavorando al loro fianco Bach si rese conto che

la medicina dell’epoca curava solo i sintomi, non

la vera sofferenza del malato

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Piuttosto insoddisfatto dei trattamenti

ortodossi, capì ben presto che la

personalità del paziente, l’essere umano

che soffre, le sue emozioni, i suoi

sentimenti erano i veri punti importanti

nel trattamento della malattia

L’osservazione dei pazienti durante le

guardie in ospedale, gli mostrarono che il

processo di cura era spesso più doloroso

della malattia che li affliggeva

VITA

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VITA Il suo lavoro di immunologo lo portò a

stabilire una relazione tra malattia cronica e

tossiemia intestinale; da qui le ricerche che

determinarono la preparazione di un

vaccino, che ottenne grande successo: la

malattia cronica spariva. Nonostante ciò

Bach non era soddisfatto: il vaccino doveva

essere iniettato e nella sede di inoculo si

verificava spesso edema e dolore. Questi

fastidi, sebbene minimi, si opponevano alla

profonda convinzione che la vera cura

doveva essere dolce e indolore

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VITA

In tempo di guerra si ammala gravemente, ma con

grande forza di volontà riesce a riprendersi,

nonostante gli diagnostichino un male incurabile

che sentenziò che gli sarebbero rimasti solo tre

mesi di vita

Ossessionato dal portare a termine le sue ricerche

abbandona l’ospedale e si rinchiude in laboratorio

Questa esperienza personale lo segna indelebilmente

Guarisce e ne deduce che un grande amore o un

proposito definito nella vita sono fattori decisivi

per la salute e la felicità

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VITA

Nel 1920 (34 anni) le sue necessità economiche lo

inducono ad accettare un posto di batteriologo

presso l’ospedale omeopatico di Londra

Qui per la prima volta entra in contatto con l’opera

di Hahnemann

Trova molti punti di accordo tra le sue scoperte e

quelle del maestro dell’omeopatia e quindi integra

le conoscenze e decide di preparare i suoi vaccini

con tecnica omeopatica

Nascono i sette nosodi batterici di Bach

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I sette nosodi vengono largamente impiegati dai

medici omeopati e allopati non solo in Inghilterra,

ma anche in Germania e negli Stati Uniti

A mano a mano che aumenta la sua esperienza al

riguardo, Bach capisce che i nosodi non curano

solo le malattie croniche, ma hanno un’azione più

profonda: corrispondono ad un tipo differente e

definito di personalità umana e comincia ad

utilizzarli in base a quella con risultati eccellenti

VITA

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Ancora però non si ritiene soddisfatto

Vuole qualcosa di più dolce (senza reazione),

di meno “inquinante” di un batterio

Comincia a cercare tra le piante e ne trova

alcune (nei parchi di Londra, che trasforma

nel suo laboratorio) che producevano effetti

simili a quelli nosodici

VITA

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Era il 1929 (43 anni): un giorno gli venne

l’impulso di recarsi in Galles, terra dei suoi

antenati e qui trovò i primi tre fiori che più

tardi avrebbero costituito il suo nuovo sistema

terapeutico

A Londra, nel suo studio di Harley Street

riceveva i pazienti, era rispettato dai colleghi

allopati e dagli omeopati, aveva fama e

riconoscimenti in patria e all’estero

VITA

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Conseguite fama e rispetto per le sue ricerche, nel

Maggio del 1930 prese una decisione drastica

La medicina accademica non era la sua strada, si

sentiva vincolato, prigioniero di un sistema

Doveva cercare altri rimedi ed era sicuro che le

piante fossero lo strumento di cura più idoneo

Chiuse il laboratorio e lo studio; bruciò i lavori

scientifici, ruppe siringhe e ampolle dei suoi vaccini

gettandone il contenuto nella fogna, abbandonò la

loggia massonica cui apparteneva, si congedò dagli

amici e partì per il Galles

VITA

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VITA

Dal 1930 al 1934 Bach scoprirà il resto dei rimedi

floreali che formeranno il suo sistema terapeutico

Passò quegli anni camminando nei campi e

studiando le piante, scartando quelle alimentari,

quelle medicinali più comuni, quelle primitive,

come alghe e muschio.

Intuì ben presto che tutta la vita della pianta si

trova concentrata nei suoi fiori e pertanto dedicò la

sua attenzione ai fiori selvatici

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VITA Più cercava, più diventava sensibile: non era

più necessario portarli nel suo laboratorio; il

loro contatto tra le mani e in bocca era

sufficiente a rivelargli le proprietà curative

Si concentrò quindi sul processo di estrazione:

le gocce di rugiada che stavano sui fiori erano

parte della loro energia e quindi parte delle

proprietà terapeutiche; come per le api, è

semplice e dolce estrarre i principi zuccherini,

altrettanto doveva esserlo il metodo scelto per

la loro preparazione medicinale

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VITA

Sperimentando i fiori al sole e all’ombra si rese

inoltre conto che la luce era essenziale, in quanto

quelli meno esposti possedevano minor potenza

Da tutto ciò dedusse il metodo in uso ancor oggi

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VITA

• si tagliano i BOCCIOLI del fiore scelto,

cernendo quelli più perfetti

• si adagiano in un recipiente di VETRO

SOTTILE pieno d’ACQUA raccolta in un

LIMPIDO RUSCELLO NELLE VICINANZE

• vengono lasciati sul campo, NELLO STESSO

POSTO DOVE SONO STATI TAGLIATI

• vengono lasciati ESPOSTI AL SOLE PER

ALCUNE ORE

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VITA

“Era il metodo semplice che lui aveva cercato,

la semplicità delle cose poderose, perché il

FUOCO, la TERRA, l’ARIA e l’ACQUA, i

quattro elementi, erano inclusi e lavoravano

insieme per produrre rimedi di grande potere.

La terra che nutre la pianta, l’aria della quale

si alimenta, il sole o il fuoco che le conferisce il

suo potere e l’acqua che raccoglie ed

arricchisce la sua capacità curativa”

Weeks Nora – The medical discoveries of Edward Bach

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VITA “La malattia fisica è una specie di consolidazione di

un atteggiamento mentale ed è necessario curare

solo questo e la malattia scomparirà”

“La malattia fisica, essendo puramente il risultato

di una disorganizzazione della funzione cerebrale

causata dalla sofferenza, dallo shock, dalla paura,

etc., non è altro che un sintomo di per se stesso. La

cura si otterrà per mezzo della rimozione della

causa. I rimedi usati dalla medicina accademica

alleviano i sintomi fisici della malattia, ma non

eliminano la causa sottostante, lo stato mentale” Weeks Nora – The medical discoveries of Edward Bach

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VITA

Tra il 1930 e il 1934 scrive i libri “Guarisci te stesso” e “I dodici guaritori e altri rimedi” in

cui illustra la sua visione di salute e malattia ed i principi del suo innovativo metodo terapeutico

Libri semplici, scritti con parole comuni, in cui spiega i punti fondamentali delle proprietà dei

fiori

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VITA

Due anni dopo, le sue forze cominciano ad

indebolirsi. Dice ai suoi collaboratori:

“La mia opera è compiuta, la mia missione in

questo mondo è finita”

Poche settimane dopo, il 26 Novembre 1936,

all’età di 50 anni Edward Bach si spegne nel

sonno nella sua casa di Mount Vernon, Sotwell,

Gran Bretagna

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PENSIERO

Gorse

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PENSIERO

Honeysuckle

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PENSIERO

Hornbeam

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CIRCA IL TERAPEUTA:

PENSIERO Star of

Bethlehem Wild

Rose

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CIRCA I LUOGHI DI CURA:

PENSIERO

Gentian

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Perché il Dr. Edward Bach scelse i

fiori come strumento di terapia?

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Perché i fiori, se fino a qualche

giorno prima, come omeopata,

aveva usato le altre parti della

pianta, ovvero le foglie, le

radici, i semi?

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Perché i fiori, se il suo sistema terapeutico

prevedeva, come batteriologo, l’uso di

nosodi intestinali?

Perché i fiori sono la massima espressione dell’energia della pianta, in quanto sono le sue gonadi, ovvero

l’organo della riproduzione

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Un fiore è:

• delicato, etereo

• dolce

• poetico

• bello

• romantico,

amorevole

• espressivo,

rappresentativo

• mistico

• ……

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NORME DI PREPARAZIONE

Decreto Ministero Salute 18 Novembre 2003

inerente alle “Procedure di allestimento dei

preparati magistrali e officinali”:

predisposizione di un confezionamento dei

Fiori di Bach Guna esclusivamente destinato

alle preparazioni (materia prima = stock

bottle) corredato da certificato di analisi

relativo allo specifico lotto di produzione

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Preparazione Ortodossa

2 gocce dello stock bottle

del/i rimedio/i scelto/i in

un flacone di 30 ml di

acqua minerale naturale

a basso residuo fisso

(oligo) eventualmente

con due cucchiani di

brandy come

conservante (se si

omette, il tempo di

conservazione

diminuisce - es. bimbi)

Variante

Dallo stock bottle ogni

giorno si versano 2 gocce

di ciscun rimedio scelto

direttamente in un

bicchiere di acqua

minerale naturale a basso

residuo fisso da bere

durante la giornata (in

questo caso non è

necessario alcun

conservante)

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Posologia

Standard:

4 gocce 4 volte al dì oppure 4 o più sorsate dal

bicchiere uniformemente intervallate

per un periodo variabile da uno a due mesi

(poi, di solito, si cambia prescrizione)

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Curiosità

Solo due fiori non sono tali:

• Chesnut bud (gemma di ippocastano)

• Rock water (acqua di fonte)

Chesnut bud, Willow, Cherry plum non possono

essere prodotti con il metodo della macerazione

in acqua in boccia di vetro esposta al sole nelle

vicinanze della raccolta; la loro essenza viene

invece ricavata per ebollizione per 30 minuti in

acqua pura e poi per filtrazione

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Curiosità • L’associazione più importante è Resource

Remedy (esprimo il meglio delle mie risorse

interiori): è costituita da 5 fiori nella forma

liquida (Cherry Plum = padronanza, Clematis =

creatività, Impatiens = pazienza, Rock Rose =

eroismo e Star of Bethlehem = risoluzione) e 6 in

quella in pomata (+ Crab apple = purezza)

• Resource Remedy esiste anche in forma spray,

oltre che in flacone da 10 o 20 ml

• Qualcuno sostiene che i fiori sono placebo “di

lusso”: provino Resource Remedy sulle piante di

casa in sofferenza

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Curiosità

Qualche autore sostiene che il

“concentrato” dello stock bottle, essendo

maggiormente “materico”, è più efficace

sui sintomi fisici, mentre la preparazione

magistrale risulta esserlo di più sui

moventi emozionali, equiparando l’effetto

ad un farmaco omeopatico a più alta

diluizione

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Quale relazione?

La Tavola di Lupardini

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Grazie dell’attenzione!