PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione...

44
Suppl. al n. 15/98 Pag. 1615 11/04/1998 Finanza & Fisco PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di esercizio di imprese mercantili, industriali e di servizi SCOPO E CONTENUTO DEL DOCUMENTO 1616 COMPOSIZIONE DEL BILANCIO DESERCIZIO DI IMPRESE MERCANTILI, INDUSTRIALI E DI SERVIZI 1616 Composizione del bilancio d’esercizio secondo la legislazione italiana 1616 Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili 1617 SCHEMA DI STATO PATRIMONIALE 1618 Schema di stato patrimoniale secondo la legislazione civilistica 1618 Considerazioni di carattere generale 1620 Schema di stato patrimoniale secondo corretti principi contabili 1622 Finalità dello stato patrimoniale 1622 Forma ed elementi strutturali 1622 Conclusioni 1627 Attività e passività a breve termine 1627 Conti ed operazioni con consociate 1628 SCHEMA DI CONTO ECONOMICO 1629 Schema di conto economico secondo la legislazione civilistica 1629 Considerazioni di carattere generale 1630 Schema di conto economico secondo corretti principi contabili 1631 Finalità del conto economico 1632 Forma ed elementi strutturali 1632 Commento allo schema di conto economico civilistico sulla base di corretti principi contabili 1633 Conclusioni 1639 SOMMARIO NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO 1639 Informativa richiesta dalla normativa civilistica 1639 Informativa richiesta dai corretti principi contabili 1643 Conclusioni 1644 SCHEMA DI RENDICONTO FINANZIARIO 1644 Normativa civilistica 1644 Rendiconto finanziario secondo i corretti principi contabili 1645 Finalità del rendiconto finanziario 1645 I concetti di risorse finanziarie ai fini del rendiconto finanziario 1645 Forma e contenuto del rendiconto finanziario 1647 Parte generale 1647 Il rendiconto finanziario in termini di variazioni di capitale circolante netto 1648 Alcuni chiarimenti e problemi applicativi 1648 Il rendiconto finanziario in termini di liquidità 1649 Rendiconto finanziario che espone le variazioni nella situazione patrimoniale e finanziaria in termini di liquidità 1649 Rendiconto finanziario che espone flussi di liquidità 1650 Conclusioni 1652 ALLEGATI 1653 Pag. Pag. Consiglio Nazionale dei Dottori commercialisti e Consiglio Nazionale dei Ragionieri - Documento (PCB) n. 12 della Commissione per la Statuizione dei Principi Contabili

Transcript of PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione...

Page 1: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Suppl. al n. 15/98 – Pag. 161511/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

Composizione e schemi delbilancio di esercizio di imprese

mercantili, industriali e di servizi

SCOPO E CONTENUTO DEL DOCUMENTO 1616

COMPOSIZIONE DEL BILANCIO D’ESERCIZIO DI

IMPRESE MERCANTILI , INDUSTRIALI E DI SERVIZI 1616

Composizione del bilancio d’eserciziosecondo la legislazione italiana 1616

Composizione del bilancio d’eserciziosecondo corretti principi contabili 1617

SCHEMA DI STATO PATRIMONIALE 1618

Schema di stato patrimoniale secondo lalegislazione civilistica 1618

Considerazioni di carattere generale 1620

Schema di stato patrimoniale secondocorretti principi contabili 1622

Finalità dello stato patrimoniale 1622Forma ed elementi strutturali 1622

Conclusioni 1627Attività e passività a breve termine 1627Conti ed operazioni con consociate 1628

SCHEMA DI CONTO ECONOMICO 1629

Schema di conto economico secondo lalegislazione civilistica 1629

Considerazioni di carattere generale 1630

Schema di conto economico secondo correttiprincipi contabili 1631

Finalità del conto economico 1632Forma ed elementi strutturali 1632Commento allo schema di conto economicocivilistico sulla base di corretti principicontabili 1633

Conclusioni 1639

SOMMARIO

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO 1639

Informativa richiesta dalla normativacivilistica 1639

Informativa richiesta dai corretti principicontabili 1643

Conclusioni 1644

SCHEMA DI RENDICONTO FINANZIARIO 1644

Normativa civilistica 1644

Rendiconto finanziario secondo icorretti principi contabili 1645

Finalità del rendiconto finanziario 1645

I concetti di risorse finanziarie ai fini delrendiconto finanziario 1645

Forma e contenuto del rendicontofinanziario 1647

Parte generale 1647Il rendiconto finanziario in termini divariazioni di capitale circolante netto 1648Alcuni chiarimenti e problemi applicativi 1648

Il rendiconto finanziario in termini diliquidità 1649

Rendiconto finanziario che espone levariazioni nella situazione patrimonialee finanziaria in termini di liquidità 1649

Rendiconto finanziario che espone flussidi liquidità 1650

Conclusioni 1652

ALLEGATI 1653

Pag. Pag.

Consiglio Nazionale dei Dottori commercialisti e Consiglio Nazionale dei Ragionieri -Documento (PCB) n. 12 della Commissione per la Statuizione dei Principi Contabili

Page 2: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Pag. 1616 – Suppl. al n. 15/98 11/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

COMPOSIZIONE DEL BILANCIO D’ ESER-CIZIO DI IMPRESE MERCANTILI , INDU-STRIALI E DI SERVIZI

Composizione del bilancio d’eserciziosecondo la legislazione italiana

A) L’art. 2423 del codice civile stabilisce che «Gli

Consiglio Nazionale dei Dottori commercialisti e Consiglio Nazionale dei Ragionieri -Documento (PCB) n. 12 della Commissione per la Statuizione dei Principi Contabili

Composizione e schemi delbilancio di esercizio di impresemercantili, industriali e di servizi

amministratori devono redigere il bilancio d’eserci-zio costituito dallo stato patrimoniale, dal conto eco-nomico e dalla nota integrativa»; l’art. 2428 stabili-sce che «Il bilancio deve essere corredato da una re-lazione degli amministratori sulla situazione dellasocietà e sull’andamento della gestione».

B) Gli articoli 2424 e 2425 del codice civile

Nota (1) — Dal contenuto di questo documento emerge che non si rende più necessario predisporre i prospetti di riclassificazione dellostato patrimoniale e del conto economico previsti dal Documento Principi Contabili n. 2 - Composizione e schemi del bilancio di eserciziodi imprese mercantili e industriali del gennaio 1977. Tuttavia tali prospetti di riclassificazione potranno essere utilizzati dalle imprese intutti i casi in cui esse ne intravedano l’utilità.

SCOPO E CONTENUTO DEL DOCUMENTO

Con il decreto legislativo 9 aprile 1991, n. 127, è stata data attuazione alle Direttive CEEn. 78/660 e n. 83/349 in materia societaria relative rispettivamente al bilancio d’esercizio edal bilancio consolidato.

La composizione e gli schemi dei prospetti che costituiscono il bilancio d’esercizio dellageneralità delle imprese (fatta esclusione dei bilanci per i quali esiste una specifica normativacome per le imprese assicurative, bancarie, di pubblici servizi, editrici, di intermediazionefinanziaria, ecc.) sono stati riesaminati in questo documento nelle loro linee essenziali allaluce del detto decreto (1).

Page 3: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Suppl. al n. 15/98 – Pag. 161711/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

stabiliscono rispettivamente lo schema obbliga-torio dello stato patrimoniale e del conto econo-mico; l’art. 2427 del codice civile stabilisce ilcontenuto della nota integrativa (2); l’art. 2428del codice civile fissa il contenuto minimo dellarelazione sulla gestione redatta dagli amministra-tori (3).

C) L’art. 2435-bis del codice civile concede lafacoltà di redazione del bilancio in forma abbrevia-ta alle società che non abbiano superato certi limitidimensionali e operativi specificamente indicati perun certo periodo di tempo.

D) Le società a responsabilità limitata e le so-cietà in accomandita per azioni devono seguire perla stesura del bilancio le norme previste per le so-cietà per azioni.

E) Gli imprenditori debbono redigere l’inven-tario, il quale si chiude con lo stato patrimoniale edil conto economico (4). Inoltre, è stabilito dalla leg-ge che nelle valutazioni di bilancio l’imprenditoredeve attenersi ai criteri stabiliti per le società perazioni in quanto applicabili.

F) Per le società di persone, ferma l’applicazio-ne della normativa riguardante l’imprenditore (artt.2302 e 2315 codice civile), si fa richiamo, volta avolta, al rendiconto (art. 2262 , cui rinvia per le so-cietà in nome collettivo l’art. 2293, a sua volta ri-chiamato per le società in accomandita semplicedall’art. 2315) e al «bilancio regolarmente appro-vato» (art. 2320 codice civile). È auspicabile chedette società si uniformino per la redazione dei do-cumenti contabili richiamati agli schemi desumibi-li dalle norme previste per le società per azioni, conle semplificazioni previste dall’art. 2435-bis del co-dice civile.

Da quanto detto in precedenza secondo l’attua-le legislazione civilistica il bilancio d’esercizio della

generalità delle imprese è composto dai seguentidocumenti:

a) stato patrimoniale;b) conto economico;c) nota integrativa.

Questi tre documenti costituiscono un insiemeunitario e inscindibile. Il bilancio d’esercizio dellesocietà di capitale deve altresì essere corredato dal-la relazione sulla gestione da redigersi a cura degliamministratori.

Composizione del bilancio d’eserciziosecondo corretti principi contabili

Il bilancio d’esercizio redatto secondo correttiprincipi contabili costituisce un insieme unitario edorganico di documenti e deve essere composto da:

1) stato patrimoniale, redatto secondo lo sche-ma previsto dall’art. 2424 del codice civile, inte-grato dall’art. 2423-ter del codice civile;

2) conto economico, redatto secondo lo schemaprevisto dall’art. 2425 del codice civile, integratodall’art. 2423-ter del codice civile;

3) nota integrativa, contenente tutte le informa-zioni previste dall’art. 2427 del codice civile e da-gli altri articoli che rinviano allo stesso. Nella notaintegrativa devono essere effettuati i rinvii alla re-lazione di gestione necessari per specifici argomenti;e devono essere fornite tutte le informazioni com-plementari indispensabili per la chiara redazione ela veritiera e corretta rappresentazione della situa-zione patrimoniale e finanziaria e del risultato eco-nomico dell’esercizio. Pertanto, i singoli documen-ti relativi alle poste di bilancio richiameranno le in-formazioni richieste dalla legge e quelle comple-mentari eventualmente necessarie. Tra le informa-

Nota (2) — Vi sono, però, informazioni richieste anche da altri articoli (si veda sezione relativa alla nota integrativa in questo documento).

Nota (3) — Si ricorda che l’art. 2429 del Codice Civile stabilisce che i sindaci devono redigere una relazione sul bilancio d’esercizio conle proposte in ordine alla sua approvazione (regola che deve essere rispettata anche dalle società a responsabilità limitata nella fattispeciepreviste dall’art. 2488 Cod. Civ.). Si ricorda infine che per le società con azioni quotate in Borsa: a) gli amministratori devono predisporre,alla fine del primo semestre, una relazione sull’andamento della gestione redatta secondo i criteri e gli obblighi di pubblicità stabiliti dallaConsob (art. 2428, 3° comma Cod. Civ.); b) una società di revisione deve redigere la relazione di certificazione al bilancio di esercizio (art.1, 1° comma, D.P.R. 136/75).

Nota (4) — L’articolo 2217 del Codice Civile riporta ancora la vecchia terminologia di «bilancio» per lo stato patrimoniale e di «contodei profitti e delle perdite» per il conto economico.

Page 4: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Pag. 1618 – Suppl. al n. 15/98 11/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

economico dell’esercizio, sempreché siano rispet-tate le specifiche precisazioni suindicate.

Per quanto concerne gli schemi che compongo-no il bilancio d’esercizio e la loro attitudine ad as-sicurare una redazione chiara del bilancio ed unarappresentazione veritiera e corretta della situazio-ne patrimoniale e finanziaria e del risultato econo-mico si fa riferimento alle successive sezioni di que-sto documento.

La nuova stesura dell’art. 2426 del codice civi-le ha significativamente modificato i criteri di va-lutazione di alcune poste del bilancio. Detti criteriverranno compiutamente analizzati nei successividocumenti pertinenti a ciascuna voce di bilancio.

SCHEMA DI STATO PATRIMONIALE

Schema di stato patrimoniale secondo lalegislazione civilistica

L’art. 2424 del codice civile prescrive lo sche-ma ed il contenuto obbligatori dello stato patrimo-niale.

Qui di seguito viene riportato, rispettando lesuddivisioni e la numerazione della legge, lo sche-ma di stato patrimoniale da redigersi secondo i det-tami dell’art. 2424.

Schema di stato patrimoniale

Attivo

A) Crediti verso soci per versamenti ancora do-vuti, con separata indicazione della parte già richia-mata.

B) Immobilizzazioni:

I - Immobilizzazioni immateriali:1) costi di impianto e di ampliamento;2) costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità;3) diritti di brevetto industriale e diritti di

utilizzazione delle opere dell’ingegno;4) concessioni, licenze, marchi e diritti simili;5) avviamento;6) immobilizzazioni in corso e acconti;7) altre.Totale.

zioni che devono essere fornite nella nota integrati-va vi sono quelle riguardanti:

a) le variazioni avvenute nei conti di patrimo-nio netto;

b) le variazioni avvenute nella situazione pa-trimoniale e finanziaria, cioè nei componenti attivie passivi del patrimonio aziendale, esposte in mododa evidenziare le fonti di finanziamento e i relativiimpieghi.

La presentazione nella nota integrativa dellevariazioni avvenute nell’esercizio nelle voci di pa-trimonio netto è indispensabile. La presentazionedelle predette variazioni nella forma di prospetto èda ritenersi particolarmente utile per il raggiungi-mento della chiarezza nella redazione e per la rap-presentazione veritiera e corretta del bilancio.

La presentazione nella nota integrativa, nellaforma di prospetto, del rendiconto finanziario cheespone le variazioni nei componenti attivi e passividel patrimonio aziendale avvenute nell’esercizio, inmodo da riassumere le fonti di finanziamento ed irelativi impieghi, è di particolare importanza in con-siderazione della rilevanza delle informazioni for-nite. Tale prospetto consente di riassumere le infor-mazioni già richieste dalla vigente legislazione inmodo sintetico ma organico ed atto a fornire infor-mazioni di natura finanziaria altrimenti non otteni-bili dallo stato patrimoniale e dal conto economico.

Sebbene la sua mancata presentazione non ven-ga considerata, in via generale, allo stato attuale, comeviolazione del principio della rappresentazione veri-tiera e corretta del bilancio, tale mancanza, tuttavia,in considerazione della rilevanza delle informazionidi carattere finanziario fornite e della sua diffusionesia su base nazionale che internazionale si assumelimitata soltanto alle aziende amministrativamentemeno dotate, a causa delle minori dimensioni.

Tenuto presente quanto premesso relativamen-te alla composizione del bilancio d’esercizio secon-do la legislazione vigente, si ritiene che esista unasostanziale coerenza tra la composizione del bilan-cio prevista dalla legislazione e quella ritenuta va-lida dai principi contabili enunciati nel documentorelativo a “Bilancio d’esercizio - Finalità e Postula-ti” per la veritiera e corretta esposizione della si-tuazione patrimoniale e finanziaria e del risultato

Page 5: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Suppl. al n. 15/98 – Pag. 161911/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

II - Immobilizzazioni materiali:

1) terreni e fabbricati;2) impianti e macchinario;3) attrezzature industriali e commerciali;4) altri beni;5) immobilizzazioni in corso e acconti.Totale.

III - Immobilizzazioni finanziarie, con separataindicazione, per ciascuna voce dei crediti, degli im-porti esigibili entro l’esercizio successivo:

1) partecipazioni in:a) imprese controllate;b) imprese collegate;c) altre imprese;

2) crediti:a) verso imprese controllate;b) verso imprese collegate;c) verso controllanti;d) verso altri;

3) altri titoli;4) azioni proprie, con indicazione anche del

valore nominale complessivo.Totale. Totale immobilizzazioni (B).

C) Attivo circolante:

I - Rimanenze:1) materie prime, sussidiarie e di consumo;2) prodotti in corso di lavorazione e semila-

vorati;3) lavori in corso su ordinazione;4) prodotti finiti e merci;5) acconti.Totale.

II - Crediti, con separata indicazione, per cia-scuna voce, degli importi esigibili oltre l’eserciziosuccessivo:

1) verso clienti;2) verso imprese controllate;3) verso imprese collegate;4) verso controllanti;5) verso altri.Totale.

III - Attività finanziarie che non costituisconoimmobilizzazioni:

1) partecipazioni in imprese controllate;

2) partecipazioni in imprese collegate;3) altre partecipazioni;4) azioni proprie, con indicazione anche del

valore nominale complessivo;5) altri titoli.Totale.

IV - Disponibilità liquide:

1) depositi bancari e postali;2) assegni;3) danaro e valori in cassa.Totale. Totale attivo circolante (C).

D) Ratei e risconti, con separata indicazione deldisaggio su prestiti.

Passivo

A) Patrimonio netto:I - CapitaleII - Riserva da sopraprezzo delle azioniIII - Riserve di rivalutazioneIV - Riserva legaleV - Riserva per azioni proprie in portafoglioVI - Riserve statutarieVII - Altre riserve, distintamente indicateVIII - Utili (perdite) portati a nuovoIX - Utile (perdita) dell’esercizio.Totale.

B) Fondi per rischi e oneri:1) per trattamento di quiescenza e obblighi si-

mili;2) per imposte;3) altri.Totale.

C) Trattamento di fine rapporto di lavoro su-bordinato.

D) Debiti, con separata indicazione, per ciascu-na voce, degli importi esigibili oltre l’esercizio suc-cessivo:

1) obbligazioni;2) obbligazioni convertibili;3) debiti verso banche;4) debiti verso altri finanziatori;5) acconti;6) debiti verso fornitori;

Page 6: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Pag. 1620 – Suppl. al n. 15/98 11/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

7) debiti rappresentati da titoli di credito;8) debiti verso imprese controllate;9) debiti verso imprese collegate;10) debiti verso controllanti;11) debiti tributari;12) debiti verso istituti di previdenza e di sicu-

rezza sociale;13) altri debiti.Totale.

E) Ratei e risconti, con separata indicazione del-l’aggio su prestiti.

Se un elemento dell’attivo o del passivo ricadesotto più voci dello schema, nella nota integrativadeve annotarsi, qualora ciò sia necessario ai fini dellacomprensione del bilancio, la sua appartenenza an-che a voci diverse da quella nella quale è iscritto.

In calce allo stato patrimoniale devono risultarele garanzie prestate direttamente o indirettamente,distinguendosi tra fideiussioni, avalli, altre garanziepersonali e garanzie reali, ed indicando separatamente,per ciascun tipo, le garanzie prestate a favore di im-prese controllate e collegate, nonché di controllanti eimprese sottoposte al controllo di queste ultime; de-vono inoltre risultare gli altri conti d’ordine.

(IV Direttiva, artt. 9, 13 e 14 ).

Considerazioni di carattere generale

Si ritiene di evidenziare in proposito quanto se-gue:

a) Il legislatore italiano tra i due schemi previ-sti dagli artt. 9 e 10 della IV Direttiva CEE ha sceltoquello a sezioni contrapposte, perché, come risultadalla Relazione ministeriale, “quello in forma sca-lare è sembrato presentare vantaggi informativimodesti, tali da non giustificare l’innovazione”.

b) Il legislatore nell’art. 2424 del codice civileprescrive uno schema obbligatorio (5) (6) analitico

e redatto in modo tale da evidenziare aggregati par-ziali. Lo schema previsto dal legislatore italiano pre-senta una maggiore analiticità rispetto a quello pre-visto dalla Direttiva, sia per tener conto delle pecu-liarità del sistema giuridico italiano (p.e. voce C delpassivo, cioè trattamento di fine rapporto di lavorosubordinato), sia per conservare qualche distinzio-ne di voce già esistente (p.e. voci B, I 3 e 4 dell’atti-vo).

c) L’attivo è suddiviso in 4 classi principali, evi-denziate da lettere maiuscole. Le classi sono le se-guenti: A - Crediti verso soci, B - Immobilizzazio-ni, C - Attivo circolante, D - Ratei e risconti. Laclassificazione non è effettuata sulla base del crite-rio finanziario (cioè sulla base del periodo di tempoentro il quale le attività si trasformeranno in liqui-dità, convenzionalmente rappresentato dall’anno,bensì sulla base del ruolo svolto dalle diverse atti-vità nell’ambito dell’ordinaria gestione aziendale.In sostanza, la classificazione dei valori patrimo-niali attivi si fonda sul criterio della “destinazione”degli stessi rispetto all’attività ordinaria. Inoltre, illegislatore richiede la separata indicazione: dei cre-diti considerati tra le immobilizzazioni finanziarie(cioè di origine finanziaria) i cui importi sono esi-gibili entro l’esercizio successivo (si veda voce B,III, 2 dell’attivo); e dei crediti ricompresi nell’atti-vo circolante (cioè di origine commerciale) i cuiimporti sono esigibili oltre l’esercizio successivo(si veda voce C, II dell’attivo). In questo modo loschema in esame fornisce, benché in modo frazio-nato e senza un riepilogo, alcune informazioni dinatura finanziaria.

d) Il passivo è suddiviso in 5 classi evidenziateda lettere maiuscole. Le classi sono le seguenti: A -Patrimonio netto, B - Fondi per rischi e oneri, C -Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato,D - Debiti, E - Ratei e risconti. La classificazione èeffettuata sulla base della “natura” delle fonti di fi-

Nota (5) — A differenza della normativa previgente in cui era fissato solo un contenuto minimo obbligatorio.

Nota (6) — Il significato di “obbligatorio” non deve essere inteso in modo eccessivamente rigido. La struttura complessiva dello schemaed il suo contenuto sono obbligatori, non le appostazioni formali inserite dal legislatore solo per facilitare i richiami all’interno del testolegislativo. Si ritiene, quindi, che non sia obbligatoria l’indicazione delle lettere e dei numeri (sia romani che arabi) nello schema nél’indicazione di una voce se l’importo è uguale a zero salvo che esista una voce corrispondente dell’esercizio precedente (art. 4, par. 5, IVDirettiva CEE).

Page 7: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Suppl. al n. 15/98 – Pag. 162111/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

nanziamento, in modo da distinguere in particolarei mezzi di terzi dai mezzi propri. Anche per il passi-vo il legislatore richiede la separata indicazione deidebiti i cui importi sono esigibili oltre l’eserciziosuccessivo. In questo modo risulta possibile ottene-re alcune informazioni di tipo finanziario sulla strut-tura del passivo.

e) Lo schema obbligatorio, a differenza dellalegislazione precedente, impone l’iscrizione dellevarie poste dell’attivo al netto delle rettifiche di va-lore, quali ad esempio, fondi di ammortamento eeventuali altri fondi rettificativi. L’iscrizione dellevoci attive al netto delle relative poste rettificativeconsente alle predette voci attive di mantenere illoro significato tecnico.

Il legislatore non richiede l’espropriazione deifondi rettificativi a detrazione dei valori corrispon-denti, quindi implicitamente richiede l’iscrizione deivalori attivi al netto dei relativi fondi. L’informa-zione sui fondi di ammortamento deve essere forni-ta nella nota integrativa. La Relazione ministerialeall’art. 6 del D.Lgs. n. 127/1991 chiarisce la portatadi questo disposto, consentendo per le immobiliz-zazioni ammortizzabili anche l’indicazione nell’at-tivo, in distinte colonne, del valore lordo, dell’am-mortamento già operato e del valore netto. Si ritie-ne, tuttavia, utile fornire l’informativa di una qual-siasi altra posta rettificativa non espressamente ri-chiesta dalla legge, come ad esempio il fondo sva-lutazione crediti o il fondo svalutazione rimanenzedi magazzino per obsolescenza o lenta movimenta-zione. Tale informativa potrà essere indicata nellanota integrativa.

f) Le voci indicate nello schema dell’art. 2424del codice civile devono essere iscritte separatamen-te e nell’ordine indicato. Sono vietati i compensi dipartite, salvo quelli espressamente previsti dalla leg-ge (art. 2423-ter primo e sesto comma codice civi-le).

g) Per ogni voce dello stato patrimoniale deveessere indicato l’importo della voce relativo all’eser-

cizio precedente. Se la comparazione delle voci nonfosse possibile le voci relative all’esercizio prece-dente devono essere adattate (art. 2423-ter quintocomma codice civile).

h) In calce allo stato patrimoniale devono esse-re separatamente elencate le informazioni sui contid’ordine previste dall’art. 2424, ultimo comma, co-dice civile (7). In altri termini gli ammontari indi-cati non devono essere sommati né ai totali dell’at-tivo né a quelli del passivo, e vanno elencati unasola volta senza esposizione della contropartita.

i) Il legislatore permette l’ulteriore suddivisio-ne, senza l’eliminazione della voce complessiva edell’importo corrispondente e/o il raggruppamentodi alcune voci, nelle seguenti due circostanze:

a) quando il raggruppamento è irrilevante aifini della chiarezza del bilancio e della rappresenta-zione veritiera e corretta;

b) quando, in generale, il raggruppamento fa-vorisce la chiarezza del bilancio.

Nel caso di cui alla lettera b) la nota integrativadeve contenere il dettaglio delle voci oggetto delraggruppamento stesso (art. 2423-ter, secondo com-ma codice civile).

Inoltre, il legislatore obbliga l’adattamento ol’aggiunta di voci, qualora questo risulti necessa-rio, anche in relazione alla particolare natura del-l’attività esercitata (art. 2423-ter, terzo e quartocomma codice civile).

Tutte le operazioni di cui sopra sono ammesseo obbligatorie, in base ai diversi casi, sempre limi-tatamente alle voci precedute da numeri arabi e,ovviamente, anche per le sottovoci procedute da let-tere minuscole.

l) L’art. 2424 del codice civile indica inoltre chese un elemento dell’attivo e del passivo ricade sottopiù voci dello schema nella nota integrativa deveannotarsi, qualora ciò sia necessario ai fini dellacomprensione del bilancio, la sua appartenenza an-che a voci diverse da quella nella quale è iscritto.Peraltro l’iscrizione va effettuata nella voce che è

Nota (7) — L’ultimo comma dell’art. 2424 Cod. Civ. richiede esplicitamente che siano fornite informazioni «... sulle garanzie prestatedirettamente o indirettamente, distinguendosi tra fideiussioni, avalli, altre garanzie reali, ed indicando separatamente, per ciascun tipo, legaranzie prestate a favore di imprese controllate e collegate, nonché di controllanti e di imprese sottoposte al controllo di queste ultime;devono inoltre risultare gli altri conti d’ordine».

Page 8: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Pag. 1622 – Suppl. al n. 15/98 11/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

preminente ai fini della significatività dell’informa-tiva. Così ad esempio, nel caso di debito rappresen-tato da titoli di credito verso un’impresa controlla-ta, tale debito va classificato nella voce “Debiti versoimprese controllate”.

m) Si deve, in casi eccezionali, derogare alledisposizioni dell’art. 2424, se queste sono incom-patibili con l’esposizione (8) veritiera e corretta dellasituazione patrimoniale e finanziaria. La nota inte-grativa deve motivare la deroga e indicare l’influen-za sulla rappresentazione della situazione patrimo-niale e finanziaria e del risultato economico (art.2423, quarto comma, codice civile).

n) L’art. 2424-bis indica che nella voce ratei erisconti attivi devono essere iscritti i proventi dicompetenza dell’esercizio esigibili in esercizi suc-cessivi, e i costi sostenuti entro la chiusura dell’eser-cizio ma di competenza di esercizi successivi. Nel-la voce ratei e risconti passivi devono essere iscrittii costi di competenza dell’esercizio esigibili in eser-cizi successivi e i proventi percepiti entro la chiu-sura dell’esercizio ma di competenza di esercizi suc-cessivi. Possono essere iscritte in tali voci soltantoquote di costi e proventi, comuni a due o più eserci-zi, l’entità dei quali varia in ragione del tempo.

Schema di stato patrimoniale secondo correttiprincipi contabili

In questa sezione sono state esposte le finalità ele caratteristiche formali e strutturali dello schemadi stato patrimoniale considerate necessarie da unpunto di vista economico-tecnico, affinché lo stes-so possa assolvere, per quanto concerne la rappre-sentazione, la sua funzione di strumento d’informa-zione dei dati della situazione patrimoniale-finan-ziaria dell’impresa in funzionamento secondo cor-

retti principi contabili di rappresentazione (esposi-zione) dei dati di bilancio e con il rispetto quindidegli altri postulati e requisiti del bilancio di eser-cizio (9) ed in particolare dell’utilità, completezza,comparabilità, rilevanza, costanza di applicazionedei criteri di classificazione, neutralità e compren-sibilità per il più ampio numero di categorie di de-stinatari.

Finalità dello stato patrimoniale

Lo stato patrimoniale congiuntamente alla notaintegrativa deve esporre il patrimonio aziendale, alladata di riferimento, cioè la situazione patrimonialedell’azienda e la sua situazione finanziaria nei li-miti delle informazioni fornite dalla classificazio-ne, dalla separazione e dall’identificazione per grup-pi omogenei delle attività e delle passività, in con-formità ai corretti principi contabili (10).

Forma ed elementi strutturali

La forma dello stato patrimoniale è quella do-minante di un conto a sezioni divise denominate ri-spettivamente “attività”, quella a sinistra e “passi-vità e patrimonio netto” quella a destra. (La forma asezioni contrapposte è prescritta obbligatoriamentedall’art. 2424 del codice civile) (11). Le caratteri-stiche principali dello schema di stato patrimonia-le, di cui alcune concernenti la struttura, sono indi-cate qui di seguito.

Gli elementi strutturali riportati successivamen-te sono quelli che si ritiene che uno stato patrimo-niale debba avere per il raggiungimento delle fina-lità dello stesso indicate nel paragrafo precedente.Essi vengono elencati nelle pagine successive al finedi attuare il confronto tra detti elementi e quelli con-

Nota (8) — In questa sede ci si riferisce solo all’esposizione dei dati. Il legislatore ha utilizzato il termine «rappresentazione» per riferirsinon solo all’esposizione, ma anche alla valutazione. Limitatamente alla struttura dello stato patrimoniale l’esposizione è l’elemento rile-vante.

Nota (9) — Definiti nel Documento relativo a “Bilancio di esercizio - Finalità e postulati”.

Nota (10) — Si fa riferimento al Documento relativo a “Bilancio di esercizio - Finalità e postulati” per quanto concerne i principi contabiligenerali ed ai documenti successivi a questo per quanto concerne i principi contabili applicati alle singole poste di bilancio.

Nota (11) — Il nuovo decreto 127/91, attuazione della direttiva, parla di «attivo» e di «passivo», concetti assimilabili a quelli di «attività»e «passività».

Page 9: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Suppl. al n. 15/98 – Pag. 162311/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

siderati dal legislatore nell’emendato art. 2424 delcodice civile e già in precedenza illustrati. Le con-clusioni di tale raffronto sono quindi riportate nel-l’apposita sezione con tale titolo.

1. Le poste attive e passive devono essereclassificate, separate ed identificate per gruppiomogenei

Lo stato patrimoniale espone un quadro neces-sariamente sintetico ma significativo delle attivitàe delle passività alla data di riferimento con l’evi-denziazione distinta di quei componenti o poste lacui conoscenza è essenziale per comprendere e va-lutare la situazione dell’impresa, esposta secondocorretti principi contabili e quindi con le limitazio-ni da essi imposti. Tale conoscenza trova quindi unodei suoi limiti nel concetto di significatività o rile-vanza dei dati esposti.

Al fine di raggiungere tale obiettivo lo stato pa-trimoniale espone distintamente i conti accesi aicomponenti attivi e passivi significativi del patri-monio aziendale ed ai componenti del patrimonionetto (poste dello stato patrimoniale).

La classificazione delle poste attive e passiveriportata successivamente è quella ritenuta più ap-propriata per la corretta rappresentazione della si-tuazione patrimoniale e finanziaria nell’ottica deiPrincipi Contabili ed è basata sul criterio di liquidi-tà delle poste attive e su quello di esigibilità delleposte passive. Tale classificazione è diversa da quel-la adottata dal legislatore, in precedenza esposta,che è per destinazione.

Le poste attive e passive dello stato patrimo-niale sono classificate ed identificate per gruppiomogenei, in modo da mettere in evidenza gli aspettitecnici e finanziari delle poste stesse. Con tale clas-sificazione ed identificazione si intende otteneredelle indicazioni circa il grado di mobilità e di equi-librio finanziario dell’impresa. Precisamente, si in-tende individuare da un punto di vista tecnico la di-versa funzionalità dei componenti del patrimonioaziendale al processo produttivo (destinazione) e dal

punto di vista finanziario la diversa attitudine a tra-sformarsi in numerario (attitudine alla liquidità). Leattività sono pertanto distinte in attività a breve (ocorrenti) ed attività immobilizzate.

Le passività vanno anch’esse distinte in: a bre-ve o correnti ed a medio e lungo termine.

Per quanto concerne i criteri da utilizzarsi perattuare tale classificazione, si ritiene che la teoriadel ciclo operativo aziendale normale nella sua com-piutezza possa presentare delle difficoltà pratichedi applicazione (12). Pertanto si considera opportu-no per esigenze di ordine pratico effettuare la pre-detta classificazione sulla base della seguente con-venzione:

a) assumere, come regola generale, la durata delperiodo amministrativo annuale come criterio perla classificazione dei conti, cioè per la separazionedelle poste tra attività e passività a breve (o corren-ti) e attività immobilizzate e passività a medio elungo termine;

b) considerare le rimanenze di magazzino comeattività a breve (correnti).

Pertanto:

a) Attività a breve (o correnti) includono, comeregola generale, quelle che si prevede (in base aitermini di contratto, d’uso, ecc.) verranno trasfor-mate in numerario entro un anno dalla data di chiu-sura dell’esercizio, e le rimanenze di magazzino.Rientrano fra le attività realizzabili a breve: la cas-sa, i conti bancari disponibili, i crediti e le cambialiattive scadenti entro un anno (al netto del fondo sva-lutazione crediti eventualmente evidenziato sepa-ratamente), gli anticipi a fornitori per magazzino,le rimanenze di magazzino, i titoli posseduti per in-vestimento temporaneo ed i ratei ed i risconti attiviriferentesi all’anno successivo. I risconti attivi sonoattività a breve in quanto rappresentano esborsi dinumerario che qualora non fossero sostenuti in viaanticipata richiederebbero comunque l’utilizzo diattività a breve per il loro pagamento nell’anno suc-cessivo.

b) Rientrano di conseguenza tra le immobiliz-

Nota (12) — Il ciclo operativo aziendale comprende tutte le fasi di provvista, trasformazione tecnico-economica e scambio sino alconseguimento monetario dei ricavi. Il ciclo operativo aziendale normale è pertanto rappresentato dal tempo medio che intercorre tral’acquisto del materiale o dei servizi che entrano a far parte del processo produttivo e l’incasso di numerario derivante dalla vendita.

Page 10: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Pag. 1624 – Suppl. al n. 15/98 11/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

zazioni: le partecipazioni destinate ad essere man-tenute durevolmente (immobilizzazioni finanziarie),le immobilizzazioni tecniche e gli eventuali antici-pi a fornitori per immobilizzazioni (al netto del re-lativo fondo ammortamento eventualmente eviden-ziato separatamente) e gli altri costi differibili dinatura pluriennale (al netto del relativo ammorta-mento), i crediti di qualsiasi natura (ivi inclusi i de-positi bancari vincolati) che verranno incassati dopoun anno al netto del relativo fondo svalutazione cre-diti eventualmente evidenziato separatamente, i ra-tei e i risconti attivi per la parte di competenza delperiodo che eccede i 12 mesi.

c) Le passività a breve sono, come regola gene-rale, quelle che in base ai termini di contratto, d’uso,ecc. dovrebbero essere estinte entro un anno dalladata di riferimento del bilancio. Esse includono an-che la quota dei prestiti a medio e lungo termine darimborsare entro l’anno, gli anticipi da clienti, i ra-tei e risconti passivi ed i ricavi differiti di compe-tenza dell’esercizio successivo.

d) Le passività a medio e lungo termine inclu-dono la parte dei prestiti e tutte quelle altre passivi-tà che per termini contrattuali, d’uso, ecc. dovreb-bero essere estinte oltre l’anno ed i ratei e riscontipassivi per la parte di competenza del periodo cheeccede i 12 mesi.

e) Il capitale circolante netto o attività nette abreve, per quanto concerne il bilancio d’esercizio, èrappresentato dall’eccedenza delle attività a brevesulle passività a breve. L’eccedenza delle passivitàa breve sulle attività a breve chiamasi deficit di ca-pitale circolante o passività nette a breve.

f) Lo stato patrimoniale che espone le predetteclassificazioni chiamasi “a zone”. Ciascuna delle duesezioni contabili (attività e passività) dello statopatrimoniale è infatti suddivisa in zone: attività abreve (o correnti o realizzabili a breve), attività im-mobilizzate, passività a breve (o correnti), passivi-tà a medio e lungo termine. Ciascuna di tali zonemostra un totale ed è suddivisa in voci (o poste)principali sovente ripartite in sottovoci (13).

Va sottolineato che la classificazione e la con-trapposizione nel bilancio tra attività a breve e passi-vità a breve vuole soltanto essere indicativa di unrapporto finanziario convenzionale e non va certo in-tesa come indice espressivo di tutto l’aspetto finan-ziario della gestione. Un’analisi completa dell’aspettofinanziario della gestione richiede dati supplementa-ri rispetto a quelli che appaiono in uno stato patrimo-niale, che vanno indicati nella nota integrativa.

Conti ed operazioni con controllate, collegateed altre consociate — Le classificazioni in conti esottoconti delle varie poste di bilancio verranno trat-tate in documenti separati. Inoltre, il problema deirapporti con controllate, collegate, controllanti edaltre consociate (inclusi i conti e le operazioni con-nesse, l’identificazione delle situazioni in cui si hail controllo, ecc.) verrà esaminato e sviluppato inun documento successivo. Tuttavia, si ritiene utileanticipare in questa sede alcuni cenni sul problemadelle classificazioni dei conti e della evidenziazio-ne delle operazioni con controllate, collegate ed al-tre consociate.

L’art. 1 del D.Lgs. n. 127/1991 ha modificatol’art. 2359 del codice civile riguardante le societàcontrollate e collegate. Le definizioni novellate sonoqui di seguito riportate:

«Art. 2359 (Società controllate e società colle-gate). — Sono considerate società controllate:

1) le società in cui un’altra società, dispone del-la maggioranza dei voti esercitabili nell’assembleaordinaria;

2) le società in cui un’altra società dispone divoti sufficienti per esercitare un’influenza dominantenell’assemblea ordinaria;

3) le società che sono sotto influenza dominan-te di un’altra società in virtù di particolari vincolicontrattuali con essa.

Ai fini dell’applicazione dei numeri 1) e 2) delprimo comma, si computano anche i voti spettanti asocietà controllate, a società fiduciarie e a personainterposta; non si computano i voti spettanti per con-to di terzi.

Nota (13) — Un’esemplificazione di tale stato patrimoniale, per gli utilizzi che l’azienda intende effettuare per ragioni di opportunità, èriportato nel Documento Principi Contabili n. 2 - Composizione e schemi del bilancio di esercizio di imprese mercantili e industriali delgennaio 1977.

Page 11: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Suppl. al n. 15/98 – Pag. 162511/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

Sono considerate collegate le società sulle qua-li un’altra società esercita un’influenza notevole.L’influenza si presume quando nell’assemblea ordi-naria può essere esercitato almeno un quinto deivoti ovvero un decimo se la società ha azioni quota-te in borsa».

Si ritiene che il bilancio d’esercizio in confor-mità ai corretti principi contabili debba evidenziarei rapporti con “consociate” e “collegate”. Tali rap-porti si riferiscono principalmente ai conti (che de-vono essere classificati separatamente) ed alle ope-razioni (che devono essere evidenziate in conti osottoconti e/o nella nota integrativa) intrattenute conle medesime, ma includono altresì tutti quei casi incui si rende necessario porre in evidenza il legameindipendentemente dall’esistenza o meno di opera-zioni (ad esempio evidenziazione del gruppo azien-dale di appartenenza).

Per la società che redige il bilancio il termineconsociata in questo documento viene impiegato conun significato più ampio di quello di società con-trollata usato dal codice civile e viene qui usato perindicare un ente (persona fisica o giuridica) che di-rettamente o indirettamente, anche tramite societàfiduciaria o interposta persona, controlla od è con-trollato o si trova sotto unico controllo.

Il termine «collegate» ha lo stesso significatodi società collegate come definito dal codice civileed intende coprire tutti quei casi di collegamentoper i quali non si raggiunge il controllo.

Ai fini della evidenziazione in bilancio dei con-ti ed operazioni con consociate, per controllo si in-tende il possesso diretto o indiretto dei poteri deri-vanti da proprietà, vincoli contrattuali, ecc. che per-mettono di intervenire, direttamente o indirettamen-te, sulla gestione di un ente e sulle sue politicheaziendali.

La ragione fondamentale della evidenziazionedei rapporti con consociate si trova nel fatto che leoperazioni con le medesime non possono essere con-siderate come operazioni condotte su una base con-trattuale indipendente, sebbene, in molti casi i ri-

sultati possano essere molto simili a quelli ottenutida operazioni indipendenti. Il punto essenziale è checiò non può oggettivamente determinarsi; anche sele operazioni con consociate vengono effettuate aprezzi similari a quelli praticati a terzi, non vi è lapossibilità di determinare se le operazioni sarebbe-ro effettuate con gli stessi termini e per gli stessivolumi. L’evidenziazione in bilancio dei rapporti conconsociate è essenziale poiché l’esistenza dei me-desimi può talvolta avere effetti sulla situazionepatrimoniale-finanziaria e sui risultati d’eserciziodelle parti interessate, non facilmente percettibili enon misurabili, ma non per questo meno significa-tivi. Alcuni di tali effetti possono essere connessicon il volume delle operazioni svolte tra le parti,altri possono essere connessi a fattori intangibilicome l’uso di un nome molto noto, ecc.

2. Le poste rettificative sono esposte a riduzio-ne delle voci a cui si riferiscono (14)

Le poste rettificative, ed in particolare le posterettificative dell’attivo (15), possono essere espo-ste secondo le due seguenti modalità:

— esposizione dell’importo lordo, dell’impor-to del fondo rettificativo, e conseguentemente del-l’importo netto;

— esposizione del solo importo netto con rico-struzione delle movimentazioni dei fondi rettifica-tivi nella nota integrativa.

L’obiettivo di queste modalità espositive è quellodi facilitare l’identificazione dell’ammontare delleposte nette che maggiormente interessano il lettoree di non modificare il significato tecnico di attivitàe passività.

Il lettore del bilancio è interessato a conosceregli ammontari che derivano dall’applicazione deicorretti principi contabili tradizionali che ad esem-pio, per quanto concerne i crediti è rappresentatodall’ammontare che si ritiene possa essere realizza-to in numerario e per quanto concerne il magazzino

Nota (14) — Questa regola di esposizione è richiesta anche dalla normativa civilistica.

Nota (15) — Le poste rettificative dell’attivo includono i fondi ammortamento e quei fondi svalutazione delle voci attive che si rendenecessario iscrivere in bilancio affinché la posta netta rappresenti il valore determinato secondo corretti principi contabili.

Page 12: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Pag. 1626 – Suppl. al n. 15/98 11/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

è rappresentato, come regola generale, dal minorevalore tra quello di costo e quello di mercato.

L’iscrizione nel passivo del fondo svalutazionecrediti e del fondo deprezzamento materiali (16) sirisolve nell’indicare nell’attivo un valore incomple-to, ed il valore completo dovrà essere ricavato perdifferenza, sottraendo la relativa posta rettificativa.Per le immobilizzazioni tecniche, ad esempio, il let-tore del bilancio è altresì interessato al residuo dicosti anticipati che dovranno essere impiegati nellaproduzione successiva e tale valore netto non puòessere ottenuto che esponendo a riduzione dei valo-ri dei cespiti i relativi fondi ammortamento. Anchein questo caso l’iscrizione al passivo del fondo am-mortamento non permette di evidenziare il valoreresiduo dei costi anticipati.

I fondi stanziati per svalutazione crediti e perdeprezzamento materiali ed i fondi ammortamento,che sono esempi classici di poste rettificative del-l’attivo, vanno esposti in bilancio a diminuzionedella posta attiva a cui si riferiscono per non altera-re il significato tecnico di attività e passività.

3. I conti di patrimonio netto sono raggruppatie separati dalle passività (17)

I conti di patrimonio netto sono esposti distin-tamente nello stato patrimoniale in una sezione ozona denominata “patrimonio netto”, per evitare chepossano sorgere errate interpretazioni sui suoi com-ponenti e difficoltà di segregazione dalle passività.Inoltre, l’ammontare del patrimonio netto ed il to-tale delle passività sono dati di particolare rilevan-za per non essere esposti in bilancio.

Per quanto concerne il patrimonio netto, nelloschema di stato patrimoniale o nella nota integrativasono indicate distintamente la composizione del ca-pitale sociale (numero, valore nominale, ammontareper singole classi di azioni, cioè ordinarie, privile-

giate, ecc.), le riserve di capitale (sovrapprezzo azio-ni), le riserve legali e statutarie, le riserve speciali(esempio: per conguaglio monetario), le riserve fa-coltative, gli utili e le perdite di esercizi precedentiriportati a nuovo, l’utile o la perdita dell’esercizio.

4. L’utile netto conseguito nell’esercizio è par-te integrante del patrimonio netto ed è incluso tra isuoi componenti (18)

L’utile netto conseguito nell’esercizio costitui-sce parte integrante del patrimonio netto e pertantoè esposto tra i componenti del medesimo.

5. Le perdite a nuovo e la perdita netta dell’eser-cizio sono componenti negativi di patrimonio nettoe pertanto sono esposte a chiara ed evidenteriduzione dei componenti positivi del medesimo (19)

Le perdite a nuovo e la perdita netta dell’eser-cizio rappresentano elementi negativi di patrimo-nio netto.

Il conto “perdite a nuovo” (o perdite eserciziprecedenti) e la perdita netta dell’esercizio sonoesposti a chiara ed evidente riduzione dei compo-nenti positivi del patrimonio netto al fine di eviden-ziare l’ammontare netto del medesimo.

6. I conti d’ordine sono esclusi dai totali delleattività e passività e patrimonio netto (20)

I conti d’ordine sono delle annotazioni di me-moria. Essi costituiscono delle annotazioni di cor-redo della situazione patrimoniale-finanziaria espo-sta dallo stato patrimoniale ma non costituisconoattività e passività in senso stretto. Pertanto essi de-vono essere elencati separatamente, una sola voltae senza l’indicazione della contropartita e non de-vono essere sommati né ai totali dell’attivo né ai

Nota (16) — Nel caso in cui l’impresa non avesse proceduto alla svalutazione diretta delle voci per riflettere il minore tra costo e mercato.

Nota (17) — Come imposto anche dalla normativa civilistica (art. 2424, Cod. Civ.).

Nota (18) — Come imposto anche dalla normativa civilistica (art. 2424, Cod. Civ.).

Nota (19) — Come imposto anche dalla normativa civilistica (art. 2424, Cod. Civ.).

Nota (20) — Come si deduce anche dalla normativa civilistica (art. 2424, 3° comma Cod. Civ.).

Page 13: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Suppl. al n. 15/98 – Pag. 162711/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

totali del passivo. I conti d’ordine devono inoltretrovare adeguate informazioni nella nota integrati-va in tutti quei casi in cui le necessarie informazio-ni di contenuto non siano facilmente intelligibilidalla denominazione dei conti stessi.

7. Per conti con denominazione generica e diammontare rilevante ovvero che includono conti dirilevanza per il lettore del bilancio e per i conti cheincludono elementi eterogenei rilevanti è necessa-rio fornire ulteriori informazioni in sottoconti o nellanota integrativa (21)

Nei casi in cui i conti con denominazione gene-rica (altri crediti, altri debiti, crediti diversi, debitidiversi, ratei attivi e passivi, risconti attivi e passivi,ecc.) siano di ammontare rilevante ovvero includanoconti di rilevanza ai fini conoscitivi del lettore delbilancio e per i conti che includono elementi etero-genei rilevanti, si rende necessario fornire un detta-glio delle voci più significative in sottoconti ovveronella nota integrativa al bilancio d’esercizio.

Conclusioni

Dall’analisi e dalle osservazioni effettuate emer-ge che lo schema obbligatorio di stato patrimonialeprevisto dall’art. 2424 del codice civile non presen-ta tutti gli elementi strutturali illustrati in prece-denza. Tuttavia, si ritiene che esso possa essere ingrado, con i limiti indicati successivamente, diesporre i dati di bilancio relativamente alla situa-zione patrimoniale e finanziaria, secondo correttiprincipi contabili.

Di conseguenza si ritiene che lo stato patrimo-niale redatto secondo le classificazioni previste dal-l’art. 2424 possa costituire lo schema di base perassolvere la funzione informativa propria di questodocumento.

Per il carattere di indirizzo generale di questodocumento, indicazioni specifiche sul contenuto,ossia sui conti, e, se necessario, sulla struttura dellostato patrimoniale, verranno fornite dai documentirelativi alle singole poste del bilancio d’esercizio;

ciò vale particolarmente per aggiunte di voci o perloro raggruppamenti ovvero per i casi eccezionalidi deroga allo schema necessari secondo correttiprincipi contabili.

Le limitazioni più importanti degli elementistrutturali riscontrate nello schema legislativo ai finidella corretta informativa secondo i principi conta-bili sono qui di seguito evidenziate.

Attività e passività a breve termine

Lo schema di stato patrimoniale previsto dallalegge è in grado di fornire un’informativa completaa livello patrimoniale, cioè a livello di struttura del-l’attivo (per destinazione) e del passivo (per natu-ra). Invece a livello finanziario detto schema nonconsente di pervenire in via autonoma ad un raf-fronto delle poste secondo il criterio della liquiditàed esigibilità, ancorché per la maggior parte delleattività e passività sia data indicazione separata deivalori esigibili ovvero pagabili entro 12 mesi e diquelli oltre 12 mesi.

L’esigenza di informazioni riguardanti il gradodi mobilità e di equilibrio finanziario dell’impresa èdovuta ad una serie di motivazioni tra le quali si ri-cordano, per la loro rilevanza, le seguenti due: in pri-mo luogo per l’utilità del lettore del bilancio, per ilquale l’esposizione in modo organico delle attività epassività a breve (o correnti) consente una migliorecomprensione dell’aspetto finanziario della gestionedi impresa e contribuisce alla rappresentazione chia-ra, veritiera e corretta della situazione finanziaria stes-sa; in secondo luogo perché la determinazione di tut-te le attività e le passività correnti costituisce il pre-supposto della preparazione del rendiconto finanzia-rio, se esso viene preparato in termini di “capitalecircolante netto” (si veda sezione sul rendiconto fi-nanziario). Per queste ragioni è utile che l’indicazio-ne dei totali delle attività e passività a breve termine(o correnti) e, per maggiore completezza, delle lorocomponenti venga fornita dalla nota integrativa. Leattività e passività a breve (o correnti) si otterrannoenucleando i valori a breve, ove non già separati, con-tenuti nelle singole poste dello stato patrimoniale,

Nota (21) — Come richiesto anche dalla normativa civilistica (art. 2423-ter, 2° comma Cod. Civ.).

Page 14: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Pag. 1628 – Suppl. al n. 15/98 11/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

secondo i criteri di classificazione a breve terminedefiniti in questo documento.

Si ritiene particolarmente utile la presentazio-ne nella nota integrativa di queste informazioni ri-guardanti la situazione finanziaria anche se la loromancanza, che costringe il lettore a ricavarle in modoapprossimativo, non sia ritenuta, allo stato attuale,di rilevanza tale da inficiare la chiarezza nella reda-zione del bilancio e la rappresentazione veritiera ecorretta della situazione patrimoniale e finanziaria.

La determinazione delle attività e delle passi-vità a breve (o correnti) può effettuarsi, a titoloindicativo, sommando algebricamente le seguentivoci:

Attività a breve

A - Crediti verso soci;B, III, 2 - Crediti considerati immobilizzazioni

finanziarie, limitatamente alla parte esigibile entrol’esercizio successivo;

C - Attivo circolante, con esclusione dei creditiesigibili oltre l’esercizio successivo;

D - Ratei e risconti, esclusi quelli con scadenzaoltre l’anno.

Passività a breve

B - Fondi per rischi e oneri, limitatamente a fon-di utilizzabili entro l’esercizio successivo;

D - Debiti, limitatamente a quelli esigibili daicreditori entro l’esercizio successivo;

E - Ratei e riscontri, esclusi quelli con scaden-za oltre l’anno.

L’ iter appena richiamato ha carattere puramen-te indicativo perché la determinazione della natura“a breve” o “a lungo” di alcune specifiche poste se-condo le regole fissate in questo documento può es-sere effettuata soltanto dal compilatore dello statopatrimoniale. Infatti, l’accurata determinazione del-le predette poste prevede un grado di dettaglio chela legge non richiede.

Conti ed operazioni con consociate

L’art. 2428 del codice civile stabilisce, al primocomma, il contenuto della relazione sulla gestioneda redigersi a cura degli amministratori, nella qualedevono essere fornite informazioni sulla situazionedella società e sull’andamento della gestione, conparticolare riguardo ai costi, ai ricavi e agli investi-menti.

Il secondo comma del medesimo articolo stabi-lisce che dalla relazione sulla gestione devono ri-sultare tra l’altro i rapporti con imprese controllate,collegate, controllanti e sottoposte al controllo diqueste ultime.

Dalla combinazione tra le due disposizioni pre-cedenti e dall’analisi congiunta con l’articolo 2359del codice civile, risulta che:

a) il termine «rapporti» si estende non solo alleoperazioni che danno origine a costi, ricavi ed investi-menti di cui al primo comma, bensì a tutti i rapportiqualitativi e quantitativi con le categorie di impresemenzionate: quindi per “rapporti” si considerano tuttii costi e i ricavi, tutti i debiti e i crediti e tutti i valori diconti o di operazioni con dette imprese;

b) il significato di imprese controllate, collega-te, controllanti e sottoposte al controllo di questeultime deve essere inteso nel senso lato, conside-rando i rapporti per via diretta e quelli per via indi-retta. Quindi devono essere forniti i rapporti: contutte le controllate e collegate (anche con quelle pervia indiretta incluse quelle per interposta persona oper società fiduciarie); con tutte le controllanti (enon solo con la prima in ordine gerarchico); contutte le società sottoposte al controllo di queste ul-time (e non solo con la prima).

In sintesi, sulla base di queste interpretazioni,si desume che dalla relazione sulla gestione devonorisultare i valori dei conti e delle operazioni con leimprese che sono definite collegate e consociate daquesto documento (22).

Tale interpretazione rende uniforme la norma

Nota (22) — Come già indicato per «consociata» si intende un’impresa che direttamente o indirettamente, anche tramite società fiducia-ria o per interposta persona, controlla o è controllata o si trova sotto unico controllo.

Page 15: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Suppl. al n. 15/98 – Pag. 162911/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

legislativa con i corretti principi contabili.Poiché tali informazioni, che secondo corretti

principi contabili dovrebbero essere esposte nellanota integrativa, sono esposte nella relazione sullagestione che non è parte integrante del bilancio, èindispensabile che la nota integrativa faccia un chiaroed esplicito rinvio a detta relazione per ciò che ri-guarda queste informazioni (23).

SCHEMA DI CONTO ECONOMICO

Schema di conto economico secondo lalegislazione civilistica

L’art. 2425 del codice civile prescrive lo schemae il contenuto obbligatorio del conto economico.

Qui di seguito viene riportato, rispettando lesuddivisioni e la numerazione della legge, lo sche-ma di conto economico da redigersi secondo i det-tami dell’art. 2425:

A) Valore della produzione:1) ricavi delle vendite e delle prestazioni;2) variazioni delle rimanenze di prodotti in

corso di lavorazione, semilavorati e finiti;3) variazioni dei lavori in corso su ordina-

zione;4) incrementi di immobilizzazioni per lavo-

ri interni;5) altri ricavi e proventi, con separata indi-

cazione dei contributi in conto esercizio.Totale

B) Costi della produzione:6) per materie prime, sussidiarie, di

consumo e di merci;7) per servizi;8) per godimento di beni di terzi;9) per il personale:

a) salari e stipendi;b) oneri sociali;c) trattamento di fine rapporto;d) trattamento di quiescenza e simili;e) altri costi;

10) ammortamenti e svalutazioni: a) ammortamento delle immobilizzazio-

ni immateriali;b) ammortamento delle immobilizzazioni

materiali;c) altre svalutazioni delle immobilizza-

zioni;d) svalutazioni dei crediti compresi

nell’attivo circolante e delle disponibilità liqui-de;

11) variazioni delle rimanenze di materieprime, sussidiarie, di consumo e merci;

12) accantonamenti per rischi;13) altri accantonamenti;14) oneri diversi di gestione.

Totale Differenza tra valore e costi della produzione

(A - B).

C) Proventi e oneri finanziari:15) proventi da partecipazioni, con separata

indicazione di quelli relativi ad imprese controllatee collegate;

16) altri proventi finanziari:a) da crediti iscritti nelle immobilizza-

zioni, con separata indicazione di quelli da impre-se controllate e collegate e di quelli da controllan-ti;

b) da titoli iscritti nelle immobilizzazio-ni che non costituiscono partecipazioni;

c) da titoli iscritti nell’attivo circolanteche non costituiscono partecipazioni;

d) proventi diversi dai precedenti, conseparata indicazione di quelli da imprese controlla-te e di quelli da controllanti;

17) interessi e altri oneri finanziari, con separa-ta indicazione di quelli verso imprese controllate ecollegate e verso controllanti.

Totale (15 + 16 - 17).

D) Rettifiche di valore di attività finanziarie:18) rivalutazioni:

a) di partecipazioni;b) di immobilizzazioni finanziarie che non

costituiscono partecipazioni;

Nota (23) — Si veda la sezione relativa alla nota integrativa in questo documento.

Page 16: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Pag. 1630 – Suppl. al n. 15/98 11/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

c) di titoli iscritti all’attivo circolante chenon costituiscono partecipazioni;

19) svalutazioni:a) di partecipazioni;b) di immobilizzazioni finanziarie che non

costituiscono partecipazioni;c) di titoli iscritti nell’attivo circolante

che non costituiscono partecipazioni. Totale delle rettifiche (18 - 19).

E) Proventi e oneri straordinari:20) proventi, con separata indicazione delle

plusvalenze da alienazione i cui ricavi non sono iscri-vibili al n. 5);

21) oneri, con separata indicazione delle mi-nusvalenze da alienazioni i cui effetti contabili nonsono iscrivibili al n. 14), e delle imposte relative aesercizi precedenti.

Totale delle partite straordinarie (20 - 21).Risultato prima delle imposte (A - B +/- C

+/- D +/- E);22) imposte sul reddito dell’esercizio;23) risultato dell’esercizio;24) rettifiche di valore operate esclusiva-

mente in applicazione di norme tributarie;25) accantonamenti operati esclusivamente

in applicazione di norme tributarie;26) utile (perdita) dell’esercizio.(IV Direttiva, artt. 23, 28 e 30).

Considerazioni di carattere generale

Si ritiene di evidenziare in proposito quanto se-gue:

a) Il legislatore italiano tra i quattro schemi pre-visti dagli artt. 23, 24, 25, 26 della IV Direttiva CEEha scelto quello previsto dall’art. 23 che presenta leseguenti caratteristiche:

— forma espositiva scalare, considerata più adat-ta a evidenziare risultati intermedi significativi e asuddividere aree gestionali omogenee;

— classificazione dei costi per natura, che la

Relazione ministeriale considera “più idonea diquella dell’art. 25 (a costi classificati per destina-zione) a recepire ulteriori suddivisioni di voci giàesistenti nella disciplina vigente, ed a consentire col-legamenti e correlazioni con lo stato patrimoniale”.

b) Il legislatore prescrive all’art. 2425 del codi-ce civile uno schema obbligatorio (24) (25) da ri-spettare salve alcune variazioni, talvolta ammessee altre volte richieste (si veda punto g) di questasezione).

c) Lo schema di conto economico prevede cin-que raggruppamenti di voci o classi (indicati conlettere maiuscole e per i quali sono previsti sub-totali) e risultati intermedi. La struttura di contoeconomico può essere così riassunta:

A - Valore della produzioneB - Costi della produzioneDifferenza tra valori e costi della produzione

(A - B)C - Proventi e oneri finanziariD - Rettifiche di valore di attività finanziarieE - Proventi e oneri straordinariRisultato prima delle imposte (A - B +/- C +/-

D +/- E)22 - Imposte sul reddito dell’esercizio23 - Risultato dell’esercizio (26)24/25 - Rettifiche di valore e accantonamenti di

esclusiva origine tributaria26 - Utile (perdita) d’esercizio

Con le lettere A e B si confrontano i componen-ti positivi costituenti il valore della produzione coni costi della produzione classificati per natura, cioèsulla base della ragione economica del costo. I pri-mi due raggruppamenti (valore della produzione ecosti della produzione) si riferiscono alla gestionecaratteristica e alla gestione accessoria come defi-nite successivamente.

Le lettere C e D sono relative ai componentipositivi e negativi e alle rettifiche di valore di natu-ra finanziaria. Questi due raggruppamenti si riferi-scono alla gestione finanziaria.

Nota (24) — A differenza della normativa previgente in cui era fissato un contenuto minimo obbligatorio.

Nota (25) — Per quanto concerne il significato di obbligatorio si veda la nota (6) relativa allo stato patrimoniale.

Nota (26) — Le ultime voci, relative alle poste di natura tributaria, sono analizzate alla lettera d) di questa sezione.

Page 17: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Suppl. al n. 15/98 – Pag. 163111/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

La lettera E si riferisce alla gestione straordina-ria ossia ai proventi e oneri straordinari. Essa com-prende i seguenti numeri:

20) proventi, con separata indicazione delleplusvalenze da alienazione i cui ricavi non sonoiscrivibili al n. 5;

21) oneri, con separata indicazione delle minu-svalenze da alienazione, i cui effetti contabili nonsono iscrivibili al n. 14, e delle imposte relative aesercizi precedenti.

La Relazione ministeriale chiarisce il signifi-cato del termine straordinario: si rinvia poco oltreper l’esposizione e il commento di questo concetto.

d) Il legislatore prevede, dopo il risultato del-l’esercizio, al netto delle imposte (voce 23), due vocirelative alle rettifiche di natura esclusivamente tri-butaria: le rettifiche di valore (voce 24) e gli accan-tonamenti (voce 25). Ciò in attuazione della leggedi delega al Governo per il recepimento della IVDirettiva CEE (art. 1, lett. d)) secondo cui si deve“assicurare, nella misura compatibile con le leggivigenti in materia tributaria, l’autonomia dalle di-sposizioni tributarie di quelle dettate in attuazionedella direttiva. La separata indicazione dei compo-nenti di esclusiva origine tributaria consente di de-purare il “risultato prima delle imposte” dalle retti-fiche di natura esclusivamente tributaria (27).

e) Le voci indicate nello schema dell’art. 2425del codice civile devono essere iscritte separatamen-te e nell’ordine indicato. Sono vietati i compensi dipartite (art. 2423-ter, primo e sesto comma codicecivile).

f) Per ogni voce del conto economico deve es-sere indicato l’importo della voce relativo all’eser-cizio precedente. Se la comparazione delle voci nonfosse possibile le voci relative all’esercizio prece-dente devono essere adattate (art. 2423-ter, quintocomma codice civile).

g) Il legislatore permette l’ulteriore suddivisio-ne, senza l’eliminazione della voce complessiva edell’importo corrispondente e/o il raggruppamento

di alcune voci, nelle seguenti due circostanze:

— quando il raggruppamento è irrilevante ai finidella chiarezza del bilancio e della rappresentazio-ne veritiera e corretta;

— quando, in generale, il raggruppamento fa-vorisce la chiarezza del bilancio.

Nel caso di raggruppamento di cui alla letterab) la nota integrativa deve contenere il dettaglio dellevoci oggetto del raggruppamento stesso (art.2423-ter, secondo comma codice civile).

Inoltre, il legislatore obbliga l’adattamento ol’aggiunta di voci, qualora questi risulti necessario,anche in relazione alla particolare natura dell’atti-vità esercitata (art. 2423-ter, terzo e quarto commacodice civile).

Tutte le operazioni di cui sopra sono ammesseo obbligatorie, in base ai diversi casi, sempre limi-tatamente alle voci precedute da numeri arabi.

h) Si deve, in casi eccezionali, derogare alledisposizioni dell’art. 2425, se queste sono incom-patibili con l’esposizione (28) veritiera e correttadella situazione patrimoniale e finanziaria. La notaintegrativa deve motivare la deroga e indicare l’in-fluenza sulla rappresentazione della situazione pa-trimoniale e finanziaria e del risultato economico(art. 2423, quarto comma codice civile).

Schema di conto economico secondo correttiprincipi contabili

In questa sezione sono esposte le finalità e lecaratteristiche formali e strutturali dello schema diconto economico considerate necessarie da un pun-to di vista economico-tecnico, affinché lo stessopossa assolvere la sua funzione rappresentativa delrisultato economico conseguito nell’esercizio e di-mostrativa dei relativi componenti positivi e nega-tivi di reddito, con l’inclusione dei risultati inter-medi, in conformità a corretti principi contabili re-lativi all’esposizione dei dati di bilancio e nel ri-spetto dei postulati e requisiti del bilancio di eser-

Nota (27) — Le voci 24 e 25 del conto economico sono state inserite dal nostro legislatore, ma non erano previste nella IV Direttivaoriginaria. La Direttiva si limita a richiedere che le rettifiche di natura esclusivamente tributaria vengano esposte nella nota integrativa.

Nota (28) — In questa sede ci si riferisce all’esposizione dei dati. Il legislatore ha utilizzato il termine «rappresentazione» per riferirsi nonsolo all’esposizione, ma anche alla valutazione. Limitatamente alla struttura del conto economico l’esposizione è l’elemento rilevante.

Page 18: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Pag. 1632 – Suppl. al n. 15/98 11/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

cizio tra i quali l’utilità, la completezza, la compa-rabilità, la rilevanza, la costanza di applicazione deicriteri di classificazione, la neutralità e la compren-sibilità (29).

Finalità del conto economico

Il conto economico deve fornire un’espressivarappresentazione e dimostrazione delle operazionidi gestione, mediante una sintesi dei componentipositivi e negativi di reddito che hanno contribuitoa determinare il risultato economico conseguito, rag-gruppati in modo da fornire significativi risultatiintermedi, in conformità ai corretti principi conta-bili.

Forma ed elementi strutturali

Il conto economico deve essere presentato inuna forma che sia la più comprensibile per il lettoredel bilancio. Si ritiene che la forma scalare, previ-sta anche dal legislatore nazionale nell’attuazionedella IV Direttiva CEE, contrapposta a quella a se-zioni divise, sia attualmente quella di più facile com-prensibilità per il lettore e sia la più idonea e rap-presentare ed a dimostrare il risultato economicoconseguito in quanto consente di evidenziare risul-tati (aggregati) intermedi ottenuti tramite signifi-cativi raggruppamenti.

In uno schema scalare la classificazione dei co-sti operativi pur essere effettuata secondo due mo-dalità:

a) Classificazione per destinazione (o per fun-zione o per centro di responsabilità) con la quale sisuddividono: il costo del venduto, con o senza l’in-dicazione dei suoi componenti (magazzino iniziale,acquisti, spese industriali, ammortamento industria-le, magazzino finale); spese di vendita, spese gene-rali e amministrativi; spese di ricerca e sviluppo.

b) Classificazione per natura con la quale si sud-dividono i costi in base alla causa economica del-l’evento che ha prodotto il costo (p.e. costo del lavo-ro, costi per acquisti, per servizi, ammortamenti, ecc.).

Indipendentemente dal tipo di classificazioneadottata, il conto economico dovrebbe evidenziarerisultati intermedi significativi atti ad assicurarel’obiettivo dell’organica conoscenza della gestioneordinaria e straordinaria e nell’ambito di quella or-dinaria della:

— gestione tipica o caratteristica, da cui scatu-risce il risultato operativo;

— gestione accessoria, che nello schema di contoeconomico previsto dal legislatore è inscindibiledalla gestione caratteristica;

— gestione finanziaria.

Sebbene la classificazione per destinazione siaconsiderata, secondo corretti principi contabili, lapiù significativa, si ritiene accettabile la classifica-zione per natura.

La classificazione per destinazione è ritenuta piùsignificativa in quanto essa consente di ottenere idati relativi al costo della produzione venduta e diseparare costi aventi finalità economica diversa.Pertanto, l’informativa, ed in particolare i risultatiintermedi forniti da tale conto economico, ed il raf-fronto degli stessi e dei suoi componenti con quellidell’esercizio precedente consentono di ottenere ele-menti di particolare rilevanza che contribuiscono allavalutazione della gestione.

La gestione caratteristica è costituita dalle ope-razioni che si manifestano in via continuativa nellosvolgimento della gestione e che esprimono com-ponenti positivi e negativi di reddito i quali identi-ficano e qualificano la parte peculiare e distintivadell’attività economica svolta dall’impresa, per laquale la stessa è finalizzata.

La gestione finanziaria ai fini dello schema delconto economico è rappresentata da proventi, oneri,plusvalenze e minusvalenze da cessione, svalutazio-ni e ripristini di valore tutti relativi a titoli, parteci-pazioni, conti bancari, crediti iscritti nelle immobi-lizzazioni e finanziamenti di qualsiasi natura attivie passivi e utili e perdite sui cambi.

La gestione accessoria è rappresentata conven-zionalmente in questo documento da proventi, one-

Nota (29) — Definiti nel Documento relativo a “Bilancio d’esercizio - finalità e postulati”.

Page 19: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Suppl. al n. 15/98 – Pag. 163311/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

ri, plusvalenze e minusvalenze da cessione, anchedi origine patrimoniale, tutti relativi ad operazioniche fanno parte della gestione ordinaria ma che nonrientrano nella gestione caratteristica, in quella fi-nanziaria ed in quella straordinaria. Si riferisce insostanza a operazioni residuali rispetto alle predet-te tre gestioni, di cui vengono forniti esempi nellepagine successive.

Commento allo schema di conto economicocivilistico sulla base di corretti principi contabili

Lo schema di conto economico previsto dall’art.2425 del codice civile presenta una classificazioneper natura. Tale schema è finalizzato a determinareil valore ed i costi della produzione. Pertanto, esso,a titolo indicativo:

— non consente di identificare il risultato ope-rativo, la cui rilevanza come valore segnaletico èfondamentale. Tale mancanza riduce la capacità in-formativa del conto economico;

— espone un valore della produzione che è unasomma di elementi eterogenei, in quanto i ricaviriflettono prezzi di vendita, la variazione delle ri-manenze dei prodotti in corso di lavorazione, semi-lavorati e finiti è determinata generalmente sullabase di costi e la variazione delle rimanenze dei la-vori in corso su ordinazione è basata su costi o cor-rispettivi contrattuali secondo il criterio di valuta-zione adottato;

— l’indice ottenuto rapportando la differenzatra valore e costi della produzione al valore dellaproduzione non ha sufficiente valore segnaletico au-tonomo e, pertanto, il suo utilizzo, in particolare nelraffronto con l’esercizio precedente, rende necessa-rio di conoscere le cause che hanno determinato levariazioni delle singole componenti del valore e deicosti della produzione per evitare di raggiungereconclusioni fuorvianti.

Pur in presenza di quanto appena detto, tutta-via, si ritiene che lo schema di conto economicocivilistico possa assolvere la sua funzione informa-tiva del risultato economico dell’esercizio secondo

i corretti principi contabili se redatto sulla base del-le successive indicazioni.

Lo schema legislativo è basato sulla distinzio-ne tra attività o gestione ordinaria e straordinaria.Nella gestione ordinaria è separatamente evidenziataquella finanziaria, mentre, a differenza della prassie dottrina più evolute, non viene distinta la gestionecaratteristica o tipica da quella accessoria. In so-stanza la gestione ordinaria si considera formata da:

— gestione tipica o caratteristica;— gestione accessoria;— gestione finanziaria, inclusiva dei “proventi

e oneri finanziari” nonché delle “rettifiche di valo-re di attività finanziarie”, che il legislatore eviden-zia entrambi separatamente.

Nel caso in cui la gestione caratteristica sia co-stituita da più categorie di attività è opportuno for-nire specifiche informazioni sulle singole categorienella nota integrativa. Nella nota integrativa tali in-formazioni sono richieste dal n. 10 dell’art. 2427del codice civile secondo il quale deve essere indi-cata «la ripartizione dei ricavi delle vendite e delleprestazioni secondo categorie di attività e secondoaree geografiche».

Per ciò che riguarda la gestione straordinaria ènecessario riferirsi alla Relazione ministeriale chechiarisce il significato dell’aggettivo straordinario.Secondo la Relazione “l’aggettivo straordinario, ri-ferito a proventi ed oneri, non allude all’ecceziona-lità o anormalità dell’evento, bensì all’estraneità,della fonte del provento e dell’onere, alla attivitàordinaria”.

Secondo la Relazione dunque non è sufficienteper considerare un componente di reddito straordi-nario l’eccezionalità (a livello temporale) o l’anor-malità (a livello quantitativo) dell’evento; è neces-saria l’estraneità rispetto alla gestione ordinaria del-la fonte del provento e dell’onere.

Di conseguenza, indicativamente, i proventi eoneri straordinari comprendono (30):

— plusvalenze e minusvalenze derivanti da fat-ti per i quali la fonte del provento o dell’onere èestranea alla gestione ordinaria (come in preceden-

Nota (30) — L’approfondimento e la trattazione specifica dei componenti straordinari sarà effettuata in un documento separato.

Page 20: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Pag. 1634 – Suppl. al n. 15/98 11/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

za identificato);— sopravvenienze e insussistenze attive e pas-

sive (31) derivanti da fatti per i quali la fonte delprovento o dell’onere è estranea alla gestione ordi-naria (come in precedenza identificata);

— componenti positivi o negativi relativi adesercizi precedenti, inclusi gli errori di rilevazionedi fatti di gestione o di valutazione di poste di bi-lancio (32);

— effetti di variazioni dei criteri di valutazioneadottati.

Un’esemplificazione delle specifiche operazio-ni e fattispecie che originano componenti straordi-nari è fornita successivamente.

Sulla base delle precedenti definizioni di gestio-ne ordinaria e straordinaria si fornisce un commentosintetico sulle singole voci dello schema legislativo.

Le elencazioni fatte per le singole voci hannoun valore puramente esemplificativo senza essereesaustive.

Per tutte le questioni valutative si fa rinvio aidocumenti applicativi relativi alle diverse poste dibilancio.

A) Valore della produzione

L’espressione “valore della produzione” si in-tende nell’accezione lata di produzione economica;pertanto, la stessa è riferita oltreché alle impreseindustriali a quelle mercantili e di servizi.

1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Devono essere indicati i ricavi derivanti dall’at-tività ordinaria limitatamente alla parte avente na-tura caratteristica (vendite di prodotti o prestazionidi servizi).

I ricavi devono essere indicati al netto di resi,sconti, abbuoni, premi e imposte direttamente con-nesse con le vendite (imposte di fabbricazione, ecc.)(art. 2425-bis codice civile).

Non è più richiesta la separata indicazione percategorie omogenee; tuttavia questa informazione,se significativa, deve essere indicata nella nota in-tegrativa con riferimento a categorie di attività earee geografiche (art. 2427, n. 10, codice civile).

2) Variazioni delle rimanenze dei prodotti incorso di lavorazione, semilavorati e finiti

In questa voce deve essere indicata la differenzaalgebrica tra il valore delle rimanenze finali e delleiniziali relative ai prodotti risultanti dalla produzio-ne e a quelli in corso di fabbricazione. Sono esclusele materie prime, sussidiarie, di consumo e merci peresplicita disposizione di legge, e tutti quei beni chepur costituendo rimanenze non hanno subito alcunprocesso di trasformazione o lavorazione in azienda.

Le rettifiche di valore relative a svalutazioni eagli eventuali ripristini del valore originario cor-reggono algebricamente la posta in esame (art. 2426,n. 9, codice civile). Questo disposto di legge si ap-plica altresì alle successive voci A 3 e B 11.

3) Variazioni dei lavori in corso su ordinazione

In questa voce deve essere indicata la differen-za tra il valore delle rimanenze finali e delle inizialirelative alle commesse su ordinazione in corso afine esercizio.

4) Incrementi di immobilizzazioni per lavori in-terni

Deve essere indicato il totale dei costi capita-lizzati per la realizzazione interna, nel corso del-l’esercizio, delle immobilizzazioni materiali ed im-materiali.

Si rileva che l’eventuale ammontare degli onerifinanziari capitalizzati dovrà essere indicato nellanota integrativa specificando la voce di attività sul-la quale sono stati capitalizzati (art. 2427, n. 8, co-dice civile).

Nota (31) — Sempreché non siano originate da aggiornamenti nelle stime di valore, effettuate in precedenti esercizi, dovute a mutatecondizioni.

Nota (32) — Gli errori possono derivare da sbagli nei calcoli, dall’errata applicazione di principi contabili ed in particolare di criteri divalutazione o da sviste o da errate misurazioni di fatti che già esistevano nella predisposizione dei bilanci di esercizi precedenti.

Page 21: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Suppl. al n. 15/98 – Pag. 163511/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

5) Altri r icavi e proventiSi tratta di una voce di natura residuale com-

prendente i ricavi e proventi diversi da quelli indi-cati al precedente punto 1 (cioè relativi alla gestio-ne caratteristica), purché inerenti alla gestione or-dinaria. Si tratta dei ricavi, proventi e plusvalenzeda cessione relativi alla gestione accessoria comein precedenza identificata, e pertanto derivanti daoperazioni che non rientrano nella gestione caratte-ristica, finanziaria o straordinaria. In via esemplifi-cativa trattasi di:

— proventi derivanti dalla gestione, ma non dal-la cessione, di immobili o di altri beni di natura pa-trimoniale, posseduti per investimento e, pertanto,non relativi alla gestione caratteristica; esempio:affitti attivi;

— proventi patrimoniali, rappresentati da plu-svalenze relative alla cessione di beni strumentaliimpiegati nella normale attività produttiva, commer-ciale o di servizi che vengono alienati per effetto dideperimento economico-tecnico (33) ed aventi scar-sa significatività rispetto alla totalità di beni stru-mentali utilizzati per la normale attività produttiva,mercantile o di servizi, e comunque di entità tale danon stravolgere il significato tecnico del valore in-termedio indicato dal legislatore come differenzatra valore e costo della produzione;

— sopravvenienze e insussistenze relative a va-lori stimati, che non derivino da errori (p.e. ecce-denze di fondi quali fondi premi, fondi di garanziae fondi rischi);

— contributi in conto esercizio, maturati secon-do il criterio della competenza, che devono essereindicati separatamente (questa voce è espressamen-te richiesta dalla legge).

Quando questa voce contiene importi significa-tivi se ne deve fornire la composizione e l’analisinella nota integrativa.

B) Costi della produzione

L’espressione “costi della produzione” si inten-

de nell’accezione lata di produzione economica;pertanto, la stessa si riferisce oltreché alle impreseindustriali a quelle mercantili e di servizi.

Include tutti i costi che sono inerenti al valoredella produzione; è quindi espressione di fattori pro-duttivi impiegati per il suo ottenimento.

6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo emerci

Devono essere iscritti in tale voce i costi perl’acquisto di materie prime, sussidiarie di consu-mo, e merci necessarie alla produzione e/o al com-mercio dei beni oggetto dell’attività ordinaria d’im-presa al netto di resi, sconti, abbuoni, premi e im-poste direttamente connesse con gli acquisti.

7) Per servizi

Devono essere indicati i costi relativi all’acqui-sizione di servizi connessi all’attività ordinaria. Perservizio si intende l’oggetto di un rapporto contrat-tuale con terzi consistente nel fornire una presta-zione di fare. In via esemplificativa si ricordanocosti per: energia elettrica, trasporti (tranne quellirientranti tra i costi di acquisto, in quanto addebita-ti dal fornitore in fattura), consulenze, compensi agliamministratori e sindaci, pubblicità, assistenza tec-nica, royalties, lavorazioni esterne, manutenzioni eriparazioni, provvigioni, assicurazioni, ecc.

8) Per godimento di beni di terzi

Questa categoria comprende i corrispettivi pa-gati per il godimento di beni materiali ed immate-riali non di proprietà sociale destinati all’eserciziodell’attività d’impresa (p.e. canoni di locazione an-che finanziaria, affitti, corrispettivi per l’utilizzo dibrevetti e marchi di terzi, ecc.).

9) Per il personale

Devono essere indicate le componenti di costorelative al personale dipendente suddivise nella se-guente classificazione:

Nota (33) — Ci si riferisce ad operazioni di ricambio fisiologico diverse dalle cessioni di rami di azienda o dall’attuazione di piani diristrutturazione aziendale.

Page 22: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Pag. 1636 – Suppl. al n. 15/98 11/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

a) salari e stipendi (al lordo delle imposte e de-gli oneri sociali a carico del dipendente);

b) oneri sociali (a carico del datore di lavoro);c) trattamento di fine rapporto;d) trattamento di quiescenza e simili;e) altri costi (residuale - p.e. erogazioni, servizi

alla generalità dei dipendenti per specifiche finalitàdi educazione, stanziamento per ferie maturate nongodute, ecc.).

10) Ammortamenti e svalutazioni

Dovranno essere separatamente indicati:

a) gli ammortamenti delle immobilizzazioniimmateriali, così come definite alla voce B I del-l’attivo dello stato patrimoniale;

b) gli ammortamenti delle immobilizzazionimateriali, così come definite alla voce B II dell’at-tivo dello stato patrimoniale. Si ricorda che even-tuali modifiche dei criteri devono essere indicatenella nota integrativa (art. 2426, n. 2, codice civi-le);

c) altre svalutazioni. Dovranno essere indicatele svalutazioni dei beni di cui ai punti a) e b), estra-nee per loro natura al normale procedimento di am-mortamento purché la perdita di valore dei beni possaconsiderarsi durevole (art. 2426, n. 3, codice civi-le);

d) svalutazione dei crediti compresi nell’attivocircolante e delle disponibilità liquide. Devono es-sere indicate le quote di accantonamento per svalu-tazione del valore nominale dei crediti a breve ter-mine e delle disponibilità liquide, come ad esempiole valute estere, a fronte di rischi di inesigibilitàdegli stessi (p.e. quota svalutazione crediti).

11) Variazioni delle rimanenze di materieprime sussidiarie di consumo e merci

Devono essere indicate le differenze tra il valo-re delle rimanenze finali e iniziali di quei beni i cuicosti di acquisto sono stati indicati alla voce B 6 delconto economico.

12) Accantonamento per rischi

La voce accoglie gli accantonamenti per rischiche hanno contropartita nella voce B 3 del passivo

dello stato patrimoniale.In via esemplificativa si menzionano:

— rischi penali su forniture;— rischi per cause in corso;— rischi per garanzie prodotti (di natura non

ricorrente).

13) Altri accantonamentiLa voce accoglie gli accantonamenti per costi e

spese future che hanno contropartita nella voce B 3del passivo dello stato patrimoniale. In via esem-plificativa si menzionano:

— accantonamenti per garanzia prodotti (di na-tura ricorrente);

— accantonamenti per manutenzione ciclica;— accantonamenti per operazioni a premio.

14) Oneri diversi di gestione

Si tratta di una voce residuale comprendente icosti e gli oneri diversi da quelli indicati ai prece-denti punti da 6 a 13, purché inerenti alla gestioneordinaria. Si tratta in particolare dei costi, oneri eminusvalenze da cessione (risultanti da operazionidi natura non fiscale) che siano relativi alla gestio-ne accessoria, come identificata in precedenza, e,pertanto, derivanti da operazioni che non rientranonella gestione caratteristica, in quella finanziaria ein quella straordinaria.

In via esemplificativa si tratta di:

— oneri derivanti dalla gestione, ma non dallacessione, di immobili o di altri beni di natura patri-moniale, posseduti per investimento e, pertanto, nonrelativi alla gestione caratteristica; esempio: spesedi manutenzione di immobili civili, Invim, ecc.;

— oneri patrimoniali, quali minusvalenze rela-tive alla cessione di beni strumentali impiegati nel-la normale attività produttiva, commerciale o di ser-vizi che vengono alienati per effetto di deperimentoeconomico-tecnico ed aventi comunque scarsa si-gnificatività rispetto alla totalità di beni strumenta-li utilizzati per la normale attività produttiva, com-merciale o di servizi, al fine di non stravolgere conelementi di natura straordinaria il significato tecni-co del valore intermedio indicato dal legislatore comedifferenza tra valore e costo della produzione;

— sopravvenienze e insussistenze passive re-

Page 23: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Suppl. al n. 15/98 – Pag. 163711/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

lative a valori stimati, che non derivino da errori(p.e. carenza di fondi quali fondi premi, fondi digaranzie e fondi rischi);

— imposte indirette e tasse.

Quando questa voce contiene importi significa-tivi si deve fornirne la composizione e l’analisi nel-la nota integrativa.

* * *

Tutti gli ammortamenti, le svalutazioni e gliaccantonamenti esaminati fino ad ora devono tro-vare una giustificazione nelle regole civilistiche divalutazione: sono quindi tipicamente esclusi, a tito-lo esemplificativo, gli ammortamenti anticipati, gliaccantonamenti a svalutazione dei crediti, gli ac-cantonamenti per interessi di mora, ecc., qualoraeffettuati esclusivamente sulla base della normati-va tributaria, con lo scopo di ottenere dei beneficifiscali. Queste componenti troveranno una loro col-locazione nelle voci 24 e 25.

Dalla contrapposizione del valore della produ-zione e dei costi della produzione deriva un primorisultato intermedio, chiamato dal legislatore “dif-ferenza tra valore e costi della produzione”. Questorisultato assume particolare significatività in quan-to, se ottenuto rispettando le indicazioni fornite daquesto documento, rappresenta un risultato parzialecomprensivo del:

— risultato operativo (cioè risultato relativo allagestione tipica o caratteristica), e del

— risultato della gestione accessoria, come inprecedenza identificata.

C) Proventi e oneri finanziari

Questa classe di componenti economiche includeprincipalmente i proventi derivanti dalla gestionedegli investimenti finanziari, sia temporanei cheduraturi, nonché gli oneri finanziari.

15) Proventi da partecipazioni

In questa voce devono essere evidenziati, condistinta indicazione del soggetto erogante:

— i dividendi percepiti al lordo delle ritenute

subite e dei crediti d’imposta;— gli altri proventi da partecipazioni, tra cui,

in particolare, le plusvalenze derivanti da cessionedelle partecipazioni escluse quelle di natura straor-dinaria. Gli eventuali proventi diversi dai dividendidevono essere indicati nella nota integrativa (art.2427, punto 11, codice civile).

16) Altri proventi finanziari

In questa classe devono essere indicati gli altriproventi finanziari (interessi e altre componenti at-tive) secondo la classificazione seguente, con sepa-rata indicazione di quelli da imprese controllate,collegate e controllanti:

a) proventi da crediti iscritti nelle immobiliz-zazioni (p.e. interessi da finanziamenti duraturi);

b) proventi da titoli iscritti nelle immobilizza-zioni (p.e. interessi su CCT, su prestiti obbligazio-nari, su altri titoli rappresentativi di investimentiduraturi);

c) proventi da titoli iscritti nell’attivo circolan-te (p.e. interessi su BOT, su altri titoli rappresenta-tivi di investimenti circolanti);

d) proventi diversi (interessi su conti correntibancari, interessi di mora, utili su cambi).

17) Interessi e altri oneri finanziari

In questa voce devono essere indicate tutte lecomponenti negative di natura finanziaria (compre-se quelle che sono state capitalizzate nella voce A4), con separata indicazione di quelle verso impresecontrollate, collegate e controllanti.

In via esemplificativa:

— interessi passivi su debiti verso le banche, sudebiti verso altri finanziatori, su prestiti obbliga-zionari;

— perdite su cambi e accantonamenti a fondorischi su cambi;

— minusvalenze su cessioni di partecipazioni,escluse quelle di natura straordinaria.

D) Rettifiche di valore di attività finanziarie

Questa voce raggruppa le rettifiche di valoredelle attività finanziarie previste dal nuovo art. 2426

Page 24: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Pag. 1638 – Suppl. al n. 15/98 11/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

del codice civile suddividendole tra rivalutazioni(voce 18) e svalutazioni (voce 19) (34). Il terminerivalutazioni si riferisce esclusivamente ai ripristi-ni di valore delle attività finanziarie quando sonovenuti meno i motivi di una precedente svalutazio-ne; non si riferisce invece alle rivalutazioni mone-tarie, le quali non transitano per il conto economi-co, ma incidono direttamente su una voce del patri-monio netto. Per quanto concerne le rivalutazionimonetarie dovute alla scarsa significatività dei va-lori storici per effetto dell’inflazione, la RelazioneMinisteriale chiarisce che esse non costituiscono“casi eccezionali” ai sensi dell’art. 2423 del codicecivile e che pertanto la loro iscrizione può avveniresolo per effetto di disposizioni legislative.

Il termine “svalutazioni” si riferisce a tutte lesvalutazioni di attività finanziarie richieste dallanuova normativa.

Le rivalutazioni e le svalutazioni devono essereesposte sulla base della seguente classificazione, ri-spettivamente alle voci 18 e 19:

a) su partecipazioni costituenti immobilizzazioni(stato patrimoniale, voce B III 1 dell’attivo);

b) su altre immobilizzazioni finanziarie (statopatrimoniale, voci B III 2, 3, 4 dell’attivo);

c) su titoli iscritti nell’attivo circolante (statopatrimoniale, voce C III dell’attivo).

E) Proventi e oneri straordinari

In questa classe, indicata con la lettera E, devo-no essere indicate tutte le componenti positive onegative considerate straordinarie sulla base delladefinizione precedentemente fornita. Si tratta deiproventi e degli oneri la cui fonte è estranea all’at-tività ordinaria, dei componenti relativi ad eserciziprecedenti e degli effetti di variazioni dei criteri di

valutazione.In via esemplificativa si ricordano i seguenti

proventi o plusvalenze, oneri o minusvalenze, daindicare rispettivamente nelle voci 20 e 21:

— plusvalenze o minusvalenze derivanti da ope-razioni o eventi che hanno un effetto rilevante sullastruttura dell’azienda (p.e. cessioni di rami aziendalio di una parte significativa delle partecipazioni, con-ferimenti, ristrutturazioni aziendali (35), altre opera-zioni che incidono sulla struttura aziendale);

— plusvalenze e minusvalenze derivanti da ces-sioni di immobili civili e di altri beni non strumen-tali all’attività produttiva, commerciale o di servizie non afferenti la gestione finanziaria;

— plusvalenze o minusvalenze derivanti dallacessione di beni strumentali alla normale attivitàproduttiva, commerciale o di servizi aventi una no-tevole rilevanza rispetto alla totalità dei beni stru-mentali utilizzati per la suddetta attività produttiva,commerciale o di servizi;

— errori di rilevazione di fatti di gestione o divalutazione delle poste di bilancio relativi ad eser-cizi precedenti;

— effetti delle variazioni dei criteri di valuta-zione (p.e. passaggio dal criterio Lifo al Fifo nellavalorizzazione delle rimanenze);

— limitatamente alla voce 21, le imposte relati-ve agli esercizi precedenti (p.e. condoni, accertamentidefinitivi), posta espressamente indicata dalla legge.

Dalla somma algebrica dei sub-totali delle cin-que classi precedenti deriva un secondo risultatointermedio chiamato dal legislatore “risultato pri-ma delle imposte”. Questo risultato assume parti-colare significatività in quanto rappresentativo delrisultato civilistico, al lordo delle imposte, primadelle appostazioni di origine esclusivamente tribu-taria considerate nelle successive voci 24 e 25.

Nota (34) — La problematica della valutazione ivi incluso il metodo di contabilizzazione delle partecipazioni secondo il criterio delpatrimonio netto è affrontata in un documento separato.

Nota (35) — Per il trattamento contabile delle plusvalenze e delle minusvalenze realizzate con imprese controllate, collegate, controllantie altre consociate si fa riferimento ad un documento separato. Le rivalutazioni non rientrano nel concetto di plusvalenza realizzata. In ognicaso le rivalutazioni non possono essere accreditate a conto economico neanche per quelle talvolta ammesse dalla legge. Si consideranoristrutturazioni aziendali le operazioni di riassetto aziendale normalmente originate da condizioni da condizioni di necessità connesse alsuperamento di situazioni di difficoltà economica che devono comportare un profondo cambiamento nella struttura produttiva (cambia-mento nei prodotti o nei processi produttivi), commerciale ed amministrativa a seguito dell’attuazione di un piano di ristrutturazione comeconseguenza del quale l’attivo aziendale residuato da tale piano viene inserito in un nuovo ciclo economico e contabile. Per quantoconcerne le operazioni di ristrutturazione e la contabilizzazione dei suoi effetti si fa riferimento ad un documento separato.

Page 25: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Suppl. al n. 15/98 – Pag. 163911/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

22) Imposte sul reddito di esercizio

In questa voce di devono indicare le impostesul reddito di esercizio, cioè IRPEG e ILOR, an-che se differite. Le imposte differite dovranno es-sere indicate separatamente nella nota integrativa.Il calcolo delle imposte deve essere effettuato te-nuto conto delle rettifiche di valore e degli accan-tonamenti di cui alle voci 24 e 25. Per la proble-matica riguardante le imposte, incluse quelle dif-ferite e relativa classificazione, si rinvia ad un do-cumento successivo.

24) Rettifiche di valore operate esclusivamentein applicazione di norme tributarie

Devono essere evidenziate le svalutazioni diattività e le maggiori passività iscritte in bilancio aisoli fini fiscali, che non trovano giustificazione quin-di in alcuna norma civilistica e relative successivequote di ammortamento.

La problematica verrà trattata in apposito do-cumento.

25) Accantonamenti operati esclusivamente inapplicazione di norme tributarie

Devono essere evidenziati gli accantonamentiai fondi operati ai soli fini fiscali iscritti in bilancioper ricavare un beneficio fiscale altrimenti non ot-tenibile e che quindi non trovano ragione in alcunprincipio civilistico. La problematica verrà trattatain un apposito documento.

Conclusioni

Sulla base dell’analisi e delle osservazioni effet-tuate, lo schema di conto economico previsto dal-l’art. 2425 del codice civile può rappresentare i datidi bilancio, relativamente al risultato economicod’esercizio, secondo corretti principi contabili, pur-ché vengano rispettate le condizioni per l’imputazio-ne dei diversi componenti positivi e negativi esplici-tate in questo documento. Il rispetto delle predettecondizioni relative al conto economico legislativoconsente di far conoscere la formazione del risultato

economico di esercizio ed i risultati intermedi piùsignificativi ottenibili da tale schema; inoltre, con-sente di isolare le interferenze di natura fiscale.

Per il carattere di indirizzo generale di questodocumento, indicazioni specifiche sul contenuto,ossia sui conti, e, se necessario, sulla struttura diconto economico, verranno fornite dai documentirelativi alle singole poste del bilancio d’esercizio;ciò vale particolarmente per aggiunte di voci o perloro raggruppamenti ovvero per i casi eccezionalidi deroga allo schema necessari secondo correttiprincipi contabili.

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO

Informativa richiesta dalla normativacivilistica

Come già è stato detto nella parte di questo do-cumento relativa alla composizione del bilancio,secondo la legge il bilancio è formato dallo statopatrimoniale, del conto economico e dalla nota in-tegrativa (36).

Come risulta dalle informazioni richieste dallalegge, la funzione della nota integrativa dei dati pre-sentati nello stato patrimoniale e nel conto econo-mico, che per loro natura sono sintetici e quantitati-vi, è quella di fornire informazioni integrative, espli-cative e, ove necessario, complementari.

Le fonti che definiscono il contenuto della notaintegrativa sono quattro:

1) l’art. 2427 del codice civile;2) alcune altre norme civilistiche inserite dal

D.Lgs. n. 127/1991;3) altre norme di legge attinenti la materia del

bilancio;4) l’art. 2423 del codice civile, che fissa una

prescrizione generale riguardante la necessità di in-formazioni complementari.

1) L’art. 2427 stabilisce che la nota integrativadeve indicare, oltre a quanto stabilito da altre di-sposizioni:

1) i criteri applicati nella valutazione delle voci

Nota (36) — Differentemente rispetto alla normativa previgente in cui il bilancio era formato dallo stato patrimoniale e dal conto deiprofitti e delle perdite, ed era corredato da un documento esterno, la relazione degli amministratori.

Page 26: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Pag. 1640 – Suppl. al n. 15/98 11/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

del bilancio, nelle rettifiche di valore e nella con-versione dei valori non espressi all’origine in mo-neta avente corso legale nello Stato;

2) i movimenti delle immobilizzazioni, speci-ficando per ciascuna voce: il costo, le precedenti ri-valutazioni, ammortamenti e svalutazioni; le acqui-sizioni, gli spostamenti da una ad altra voce, le alie-nazioni avvenuti nell’esercizio; le rivalutazioni, gliammortamenti e le svalutazioni, effettuati nell’eser-cizio; il totale delle rivalutazioni riguardanti le im-mobilizzazioni esistenti alla chiusura dell’esercizio;

3) la composizione delle voci costi di impian-to e di ampliamento e costi di ricerca, di sviluppo edi pubblicità, nonché le ragioni della iscrizione ed irispettivi criteri di ammortamento;

4) le variazioni intervenute nella consistenzadelle altre voci dell’attivo e del passivo; in partico-lare, per i fondi e per il trattamento di fine rapporto,le utilizzazioni e gli accantonamenti;

5) l’elenco delle partecipazioni, possedute di-rettamente o per tramite di società fiduciaria o perinterposta persona, in imprese controllate e colle-gate, indicando per ciascuna la denominazione, lasede, il capitale, l’importo del patrimonio netto,l’utile o la perdita dell’ultimo esercizio, la quotaposseduta e il valore attribuito in bilancio o il corri-spondente credito;

6) distintamente per ciascuna voce, l’ammon-tare dei crediti e dei debiti di durata residua supe-riore a cinque anni, e dei debiti assistiti da garanziereali su beni sociali, con specifica indicazione dellanatura delle garanzie;

7) la composizione delle voci “ratei e riscontiattivi” e “ratei e risconti passivi” e della voce “altrifondi” dello stato patrimoniale, quando il loro am-montare sia apprezzabile, nonché la composizionedella voce “altre riserve”;

8) l’ammontare degli oneri finanziari imputa-ti nell’esercizio ai valori iscritti nell’attivo dello sta-to patrimoniale, distintamente per ogni voce;

9) gli impegni non risultanti dallo stato patri-moniale; le notizie sulla composizione e natura ditali impegni e dei conti d’ordine, la cui conoscenzasia utile per valutare la situazione patrimoniale e

finanziaria della società, specificando quelli relati-vi a imprese controllate, collegate, controllanti e aimprese sottoposte al controllo di queste ultime;

10) se significativa, la ripartizione dei ricavidelle vendite e delle prestazioni secondo categoriedi attività e secondo aree geografiche;

11) l’ammontare dei proventi da partecipazio-ni, indicati nell’art. 2425, n. 15), diversi dai divi-dendi;

12) la suddivisione degli interessi ed altri onerifinanziari, indicati nell’art. 2425, n. 17), relativi aprestiti obbligazionari, a debiti verso banche, e altri;

13) la composizione delle voci proventi stra-ordinari e oneri straordinari del conto economico,quando il loro ammontare sia apprezzabile;

14) la composizione delle voci nn. 24 e 25 del-l’art. 2425, indicando le ragioni della scelta effet-tuata;

15) il numero medio dei dipendenti, ripartitoper categoria;

16) l’ammontare dei compensi spettanti agliamministratori ed ai sindaci, cumulativamente perciascuna categoria;

17) il numero e il valore nominale di ciascunacategoria di azioni della società e il numero è il va-lore nominale delle nuove azioni della società sot-toscritte durante l’esercizio;

18) le azioni di godimento, le obbligazioniconvertibili in azioni e i titoli o valori simili emessidalla società, specificando il loro numero e i dirittiche essi attribuiscono.

(IV Direttiva, artt. 15, 21, 29, 34, 35, 39 e 43).

Relativamente alla norma in esame si posso-no effettuare le seguenti osservazioni di caratteregenerale:

a) La nota integrativa espone informazioni dinatura patrimoniale, finanziaria ed economica; leinformazioni sulla situazione della società e sull’an-damento della gestione vanno incluse in un altrodocumento, la relazione sulla gestione (di cui al-l’art. 2428 codice civile) (37), che deve corredare ilbilancio.

b) Le informazioni richieste dall’art. 2427 del

Nota (37) — Questo evita la commistione di informazioni, contabili e gestionali, che vi era nella previgente relazione degli amministratori.

Page 27: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Suppl. al n. 15/98 – Pag. 164111/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

codice civile possono essere raggruppate in quattrocategorie:

— illustrazione dei criteri contabili adottati;— indicazione delle informazioni, dei detta-

gli e, in taluni casi delle motivazioni relativi al-l’iscrizione di voci nello stato patrimoniale;

— indicazione delle informazioni, dei detta-gli e, in taluni casi, delle motivazioni relativi al-l’iscrizione di voci nel conto economico;

— una serie di altre informazioni.

Relativamente alle principali disposizioni del-l’art. 2427 del codice civile si ritiene necessario ef-fettuare le seguenti precisazioni:

a) Il n. 1 richiede l’indicazione dei criteri ap-plicati nella valutazione delle voci del bilancio edelle rettifiche di valore. Si tratta di un’informazio-ne che non deve né limitarsi a riportare i criteri le-gislativi, né essere troppo dettagliata, perché in en-trambi i casi non sarebbe rispettato il principio ge-nerale della chiarezza nella redazione del bilancio.In sostanza deve essere fornita un’informativa esau-riente, seppure sintetica (38).

b) Il n. 2 richiede un sommario dei movimen-ti dei conti accesi alle immobilizzazioni ed ai rela-tivi fondi di ammortamento. Le informazioni richie-ste in maniera specifica sono già indicate all’iniziodi questa sezione laddove si riporta il contenuto del-l’art. 2427 del codice civile. Le informazioni richie-ste sono numerose e, pertanto, rendono necessariala loro esposizione in forma tabellare per tipologiadi immobilizzazioni ovvero di prospetto.

c) Il n. 3 richiede la composizione delle voci“costi di impianto e ampliamento” e “costi di ricer-ca, di sviluppo e di pubblicità”, nonché l’indicazio-ne delle ragioni della iscrizione e dei criteri di am-mortamento. A tale riguardo va indicato che il legi-slatore ha posto grande attenzione e cautela sullapossibilità del differimento di tali oneri per evitareche la loro iscrizione contrasti con la rappresenta-zione veritiera e corretta. Di conseguenza si rendenecessario che l’eventuale differimento dei predetti

oneri venga effettuato utilizzando regole che, tro-vando fondamento nei postulati del bilancio, stabi-liscano le condizioni e i limiti del differimento (39).

d) Il n. 4 richiede le variazioni intervenute nellaconsistenza delle altre voci dell’attivo e del passi-vo, e, in particolare per i fondi e per il trattamentodi fine rapporto, le utilizzazioni e gli accantonamen-ti. Dato che gli schemi di stato patrimoniale e diconto economico indicano, per ogni voce, gli im-porti dell’esercizio precedente (e quindi il raffrontotra i saldi dei due esercizi), si ritiene che non ci sipossa limitare ad evidenziare le variazioni interve-nute nella consistenza delle voci, ma si debbano iden-tificare, almeno per le voci che presentano varia-zioni significative, i principali motivi che le hannodeterminate. Infatti, la stessa Relazione Ministeria-le stabilisce che l’indicazione delle variazioni in-tervenute nella consistenza di queste voci non puòlimitarsi al confronto con l’ammontare della vocenel bilancio dell’esercizio precedente.

Per quanto concerne i fondi, invece, si rendenecessario, oltre alla spiegazione, indicare le utiliz-zazioni e gli accantonamenti; possono anche essereindicati i saldi iniziali e finali.

e) Lo stesso n. 4 richiede anche l’indicazionedei movimenti nelle poste del patrimonio netto. Larichiesta non è esplicita perché il legislatore all’art.2424 ha intestato la sezione destra dello stato patri-moniale, che include anche le voci di patrimonionetto, come “passivo”.

f) Il n. 5 richiede l’elenco delle partecipazioniin imprese controllate e collegate, comprensivo diuna serie dettagliata di dati. Le informazioni richie-ste sono già indicate all’inizio di questa sezione lad-dove si riporta il contenuto dell’art. 2427 del codicecivile. Invece le informazioni relative ai rapporti conimprese controllate, collegate, controllanti e sotto-poste al controllo di queste ultime devono esserefornite nella relazione sulla gestione.

2) Le altre disposizioni legislative inserite nelD.Lgs. n. 127/1991 che obbligano a fornire infor-

Nota (38) — Vedasi nel documento relativo al “Bilancio di esercizio - Finalità e Postulati” il postulato sulla funzione informativa ecompletezza della nota integrativa al bilancio e delle informazioni necessarie.

Nota (39) — L’argomento sarà trattato in un documento separato.

Page 28: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Pag. 1642 – Suppl. al n. 15/98 11/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

mazioni nella nota integrativa sono principalmentele seguenti:

a) L’art. 2423, quarto comma, del codice civi-le richiede, nei casi eccezionali di deroga ad unadisposizione sul bilancio, la motivazione della de-roga e l’indicazione degli effetti sulla rappresenta-zione della situazione patrimoniale, finanziaria e delrisultato economico.

b) L’art. 2423-bis, secondo comma, del codi-ce civile richiede, in caso di variazioni ai criteri eprincipi di valutazione adottati (variazioni consen-tite solo in casi eccezionali), la motivazione delladeroga e l’indicazione degli effetti sulla rappresen-tazione della situazione patrimoniale, finanziaria edel risultato economico.

c) L’art. 2423-ter, secondo comma, del codicecivile richiede nel caso in cui sia ammesso il rag-gruppamento delle voci negli schemi di stato patri-moniale e di conto economico per favorire la chia-rezza del bilancio, l’indicazione delle singole vociraggruppate.

d) L’art. 2423-ter, quinto comma, del codicecivile richiede la segnalazione ed il commento del-la non comparabilità o dell’adattamento delle vocirelative all’esercizio precedente.

e) L’art. 2424, secondo comma, del codice ci-vile richiede, nel caso in cui un elemento dell’atti-vo ricada sotto più voci dello schema, l’annotazio-ne della sua appartenenza anche a voci diverse daquella in cui è iscritto.

f) L’art. 2426 del codice civile contiene unaserie di disposizioni che obbligano all’indicazionedi dati nella nota integrativa. I casi previsti da que-sto articolo che richiedono l’indicazione della mo-tivazione o la semplice evidenziazione degli effettinella nota integrativa sono i seguenti:

— modifiche dei piani di ammortamento (n. 2);— partecipazioni in imprese controllate e col-

legate considerate immobilizzazioni per le quali lavalutazione al costo risulti superiore a quella deri-vante dall’applicazione del metodo del patrimonionetto o, se non vi sia l’obbligo di redigere il bilan-cio consolidato, alla frazione di patrimonio nettodella partecipata (n. 3, secondo capoverso);

— iscrizione di un valore di costo della parte-cipazione superiore a quello derivante dall’applica-zione per la prima volta del metodo del patrimonionetto (n. 4, secondo capoverso);

— ammortamento dell’avviamento in un pe-riodo superiore ai cinque anni (n. 6);

— differenza apprezzabile tra valutazione del-le rimanenze secondo uno dei criteri ammessi dal n.10 dell’art. 2426, ossia metodo della media ponde-rata, «primo entrato, primo uscito» o «ultimo entra-to, primo uscito», e costi correnti delle stesse allachiusura dell’esercizio.

Dato che queste disposizioni si riferiscono asingole poste di bilancio e ad aspetti valutativi sirinvia ai documenti applicativi relativi alle singoleposte.

g) L’art. 45 del D.Lgs. n. 127/1991 consente diutilizzare il più remoto valore conosciuto di un’im-mobilizzazione acquistata o prodotta prima della pub-blicazione del decreto suddetto, allorché il costo ori-ginario non possa essere agevolmente determinato.

h) L’art. 27 del D.Lgs. n. 127/1991 richiede leragioni dell’esonero, nei casi previsti dalla legge,dalla predisposizione del bilancio consolidato.

3) Le altre norme di legge attinenti alla materiadel bilancio che richiedono o possono richiedere in-formazioni da indicare nella nota integrativa sono:

— alcune norme di legge anteriori al D.Lgs. n.127/1991 che richiedono informazioni nella rela-zione degli amministratori e che non sono stateabrogate (p.e. art. 105, settimo comma, DPR n.917/1986 che richiede la distinzione nella nota in-tegrativa delle riserve e dei fondi in base all’im-ponibilità fiscale; art. 10, Legge n. 72/1983 che ri-chiede l’indicazione nella nota integrativa dei benirivalutati per effetto di leggi per conguaglio mo-netario ancora in patrimonio);

— tutte le norme future che saranno attinenti invia diretta o indiretta al bilancio, e che richiederan-no di inserire specifiche informazioni nella nota in-tegrativa.

4) È necessario richiamare la norma-quadro del-l’art. 2423, terzo comma, del codice civile (40) se-

Nota (40) — Si veda il Documento relativo a “Finalità e postulati del bilancio d’esercizio”.

Page 29: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Suppl. al n. 15/98 – Pag. 164311/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

condo cui si devono fornire informazioni comple-mentari quando quelle richieste da specifiche dispo-sizioni di legge non sono sufficienti a dare una rap-presentazione veritiera e corretta. Evidentementeuno dei documenti destinati a raccogliere queste in-formazioni, anche se ciò non è esplicitamente dettodalla norma di legge, è proprio la nota integrativa.

Informativa richiesta dai corretti principicontabili

La rappresentazione veritiera e corretta dellasituazione patrimoniale, finanziaria e del risultatoeconomico non dipendono soltanto dalla determi-nazione degli ammontari (valori) esposti nei contidi sintesi secondo le norme di legge ed i correttiprincipi contabili; dipende altresì da un’adeguatainformativa avente funzione esplicativa ed integra-tiva dei suddetti valori.

Le informazioni esplicative ed integrative de-vono essere fornite nella nota integrativa (41), laquale deve esporre un’adeguata informativa di sup-porto a quella espressa nei documenti prevalente-mente quantitativi, essenziale per comprendere evalutare la situazione patrimoniale e finanziaria edil risultato economico dell’esercizio.

Le informazioni e le spiegazioni, in particolarequelle relative alle variazioni nelle consistenze nel-le voci dell’attivo e del passivo, devono essere for-nite rispettando il postulato di bilancio sulla “fun-zione informativa e completezza della nota integra-tiva e delle altre informazioni necessarie” (vedasiDocumento relativo a “Bilancio d’esercizio - fina-lità e postulati”). Tale postulato indica che l’infor-mativa deve consentire la comprensibilità del bi-lancio ma l’informazione data non deve essere ec-cessivamente lunga tale da celare ciò che invece l’in-formazione deve rivelare.

La legge fornisce un’indicazione dettagliata del-l’informativa da esporre nella nota integrativa, pre-vedendo altresì l’esposizione di informazioni com-plementari quando ciò si renda necessario ai fini

della chiarezza nella redazione e della rappresenta-zione veritiera e corretta dei dati di bilancio.

Ciononostante si rendono necessarie precisazio-ni e integrazioni che possono così riassumersi:

1) Alcune informazioni che secondo i correttiprincipi contabili dovrebbero essere esposte nellanota integrativa perché direttamente attinenti al bi-lancio, sono da indicare secondo la legge nella rela-zione sulla gestione.

Ciò riguarda:a) la natura dell’attività d’impresa;b) i fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura

dell’esercizio;c) i rapporti con imprese controllate, collega-

te e altre consociate (cioè imprese che direttamenteo indirettamente controllano o sono controllate o sitrovano sotto unico controllo) (42).

Dato che la relazione di gestione non è parteintegrante del bilancio si rende necessario effettua-re nella nota integrativa un esplicito rinvio alla pre-detta relazione per ciò che riguarda le informazionidi cui sopra.

2) Devono essere fornite adeguate informazio-ni sulle operazioni con dirigenti, amministratori,sindaci e soci della società o di imprese collegate oconsociate, se di ammontare significativo e/o di ri-levanza particolare.

3) Le variazioni nelle poste del patrimonio net-to, che rientrano tra quelle richieste dal legislatorecon la denominazione generica di variazioni inter-venute nella consistenza delle voci dell’attivo e delpassivo, devono essere fornite per tutte le voci elen-cate nello schema di stato patrimoniale sotto la let-tera A del passivo con l’indicazione degli incrementi,decrementi e semplici trasferimenti. Tali informa-zioni per essere facilmente intellegibili devono es-sere presentate nel corpo della nota integrativa nel-la forma di prospetto. Tale prospetto indipendente-mente dalla forma specifica con cui è redatto, deveevidenziare: i valori dei singoli conti di netto al-l’inizio dell’esercizio; il dettaglio dei movimenti,

Nota (41) — La nota integrativa era precedentemente definita dai principi contabili “Note esplicative”; si è ritenuto utile conformarsi alladizione legislativa per non ingenerare equivoci terminologici.

Nota (42) — Per ciò che riguarda i contenuti dei conti e delle operazioni con collegate e consociate che devono essere indicati nellarelazione sulla gestione si rinvia alla sezione sullo stato patrimoniale di questo documento.

Page 30: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Pag. 1644 – Suppl. al n. 15/98 11/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

senza compensazioni tra variazioni di segno oppo-sto relative a singole voci; i valori dei singoli contialla fine dell’esercizio.

4) Il legislatore, come indicato nel precedentepunto 3, richiede l’indicazione delle variazioni del-le poste dell’attivo e del passivo. Il Documento re-lativo a “Bilancio d’esercizio - finalità e postulati”richiede che la nota integrativa esponga le variazio-ni nei componenti attivi e passivi del patrimonioaziendale avvenute nell’esercizio in modo da rias-sumere le fonti di finanziamento ed i relativi im-pieghi. Pertanto, in aggiunta ai commenti sulle va-riazioni richieste dal legislatore, la nota integrativadovrebbe esporre le predette variazioni sotto formadi prospetto nel rendiconto finanziario. Tali varia-zioni costituiscono la base per la redazione di dettorendiconto (vedasi sezione relativa al rendiconto fi-nanziario in questo documento). Sebbene la suamancata presentazione non venga considerata, in viagenerale, allo stato attuale, come violazione del prin-cipio della rappresentazione veritiera e corretta delbilancio, tale mancanza, tuttavia, in considerazionedella rilevanza delle informazioni di carattere fi-nanziario fornite e della sua diffusione sia su basenazionale che internazionale si assume limitata sol-tanto alle aziende amministrativamente meno dota-te, a causa delle minori dimensioni.

5) Come già specificato nella sezione relativaal conto economico, nella nota integrativa deve es-sere fornita la composizione delle voci “altri ricavie proventi” (A, 5) e “oneri diversi di gestione” (B,14), quando il loro ammontare complessivo sia si-gnificativo. La distinta indicazione delle componentidi queste voci residuali consente una migliore com-prensione del risultato intermedio A - B (43).

6) Con riguardo alle imposte vanno indicate se-paratamente le imposte correnti e quelle differite.

7) In linea generale il contenuto della nota inte-grativa deve ricomprendere tutte le informazioni

complementari ritenute necessarie per assolvere lafunzione informativa del bilancio d’esercizio rela-tive alle singole poste di bilancio, che saranno ri-chieste dai documenti sui principi contabili. A taleriguardo, il Documento relativo a “Bilancio d’eser-cizio - Finalità e Postulati” fornisce le direttive inbase alle quali tali informazioni complementari ver-ranno identificate; in particolare, si fa riferimentoai paragrafi di detto documento relativi a “Ruolo efunzione dei principi contabili” e “Prevalenza degliaspetti sostanziali su quelli formali”.

Conclusioni

Sulla base dell’analisi e delle osservazioni ef-fettuate il contenuto della nota integrativa richiestodalla legge risulta in grado, con le precisazioni edintegrazioni menzionate nel paragrafo precedente,di completare l’informativa di bilancio ai fini dellarappresentazione veritiera e corretta della situazio-ne patrimoniale e finanziaria e del risultato econo-mico dell’esercizio.

Per il carattere di indirizzo generale di questodocumento, indicazioni specifiche sul contenutodella nota integrativa saranno fornite nei documen-ti relativi alle singole poste del bilancio d’eserci-zio.

SCHEMA DI RENDICONTO FINANZIARIO

Normativa civilistica

L’art. 2427 del codice civile stabilisce che:

— al punto 4 devono essere indicate nella notaintegrativa le variazioni intervenute nella consisten-za delle voci dell’attivo e del passivo;

— al punto 2 devono essere indicate nella notaintegrativa, in particolare, le movimentazioni delleimmobilizzazioni (44).

Nota (43) — La composizione nella nota integrativa non sarà più necessaria nel caso di utilizzo della facoltà di suddivisione delle vociin sottoconti (art. 2423-ter, 2° comma, Cod. Civ.).

Nota (44) — Si veda anche sezione sulla Nota integrativa in questo Documento, in cui si indica la necessità di fornire informazioni sullasituazione finanziaria nella Nota integrativa.

Page 31: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Suppl. al n. 15/98 – Pag. 164511/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

Rendiconto finanziario secondo i corretti prin-cipi contabili

Finalità del rendiconto finanziario

Il rendiconto o prospetto finanziario - detto an-che prospetto delle variazioni avvenute nell’eserci-zio (45) nella situazione patrimoniale-finanziaria oprospetto delle fonti e degli impieghi delle risorsefinanziarie — ha lo scopo di riassumere:

1. L’attività di finanziamento (autofinanziamen-to e finanziamento esterno) dell’impresa durantel’esercizio espressa in termini di variazioni dellerisorse finanziarie.

2. Le variazioni delle risorse finanziarie (46)determinate dall’attività produttiva di reddito svol-ta dall’impresa nell’esercizio.

3. L’attività d’investimento dell’impresa durantel’esercizio.

4. Le variazioni nella situazione patrimoniale-finanziaria dell’impresa avvenute nell’esercizio.

5. Le correlazioni che esistono tra le fonti difinanziamento e gli investimenti effettuati.

Tale prospetto fornisce elementi di natura finan-ziaria non ottenibili dallo stato patrimoniale com-parativo, anche se corredato dal conto economico,in quanto tale stato patrimoniale non mostra chiara-mente le variazioni avvenute nelle risorse finanzia-rie e patrimoniali e le cause che hanno determinatotali variazioni.

Le variazioni avvenute nell’esercizio nella si-tuazione patrimoniale-finanziaria dell’impresa, cioègli scostamenti che derivano dal confronto dei va-lori dello stato patrimoniale alla fine dell’eserciziocon quelli dello stato patrimoniale all’inizio del-l’esercizio vengono, dopo opportune elaborazioni,esposte nel rendiconto finanziario in modo da for-

nire un sommario organico di tali variazioni che siautile e significativo per il lettore. Le variazioni rias-sunte in tale prospetto sono quelle richieste dall’art.2427 del codice civile.

Il rendiconto finanziario va incluso nella notaintegrativa. Sebbene la sua mancata presentazionenon venga considerata, in via generale, allo statoattuale, come violazione del principio della rappre-sentazione veritiera e corretta del bilancio, tale man-canza, tuttavia, in considerazione della rilevanzadelle informazioni di carattere finanziario fornite edella sua diffusione sia su base nazionale che inter-nazionale si assume limitata soltanto alle aziendeamministrative meno dotate, a causa delle minoridimensioni (47).

I concetti di risorse finanziarie ai fini delrendiconto finanziario

Il rendiconto finanziario, in generale, al fine diraggiungere le finalità descritte nel paragrafo pre-cedente deve esporre tutte le variazioni significati-ve avvenute nell’esercizio nella situazione patrimo-niale-finanziaria. Per riassumere l’attività finanzia-ria dell’impresa è necessario identificare il concet-to di risorse finanziarie da accogliere a fondamentodel rendiconto stesso. I significati di tale termineritenuti attualmente validi per ragioni pratiche e dicomparabilità (48) nell’ottica della chiarezza nellaredazione e della rappresentazione veritiera e cor-retta della situazione finanziaria dell’impresa sonoi seguenti:

1. Disponibilità liquide in cassa e presso ban-che (cassa e conti correnti bancari attivi) più altridepositi di denaro immediatamente prelevabili sen-za rischio di cambiamento di valore (p.e. conti cor-renti postali), successivamente per semplicità rife-

Nota (45) — Il concetto di esercizio è inscindibilmente collegato a quello di periodo amministrativo e perciò in questo documento, avolte, è usato praticamente come sinonimo di periodo amministrativo.

Nota (46) — Per il concetto di risorsa finanziaria si veda il paragrafo successivo.

Nota (47) — Il comitato di presidenza dell’Organizzazione Internazionale delle Commissioni preposte alla sorveglianza delle Borse edelle società quotate I.O.S.C.O. (International Organization of Securities Commissions) ha raccomandato alle Commissioni membre diaccettare lo schema di rendiconto finanziario previsto dallo IAS 7, edizione riveduta nel 1992, come l’alternativa agli schemi di rendicontofinanziario previsti dai principi contabili dei paesi delle Commissioni.

Nota (48) — Per le stesse ragioni non vengono considerati altri concetti di risorse finanziarie esistenti da un punto di vista teorico.

Page 32: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Pag. 1646 – Suppl. al n. 15/98 11/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

rite con il termine di liquidità (49).2. Capitale circolante netto (o attività nette a

breve), ossia l’eccedenza delle attività a breve o cor-renti sulle passività a breve o correnti.

La preparazione del rendiconto finanziario uti-lizzando tale seconda configurazione di risorse fi-nanziarie comporta l’evidenziazione delle attività abreve e delle passività a breve. Se tali poste nonfossero indicate nella nota integrativa si renderebbenecessario indicarle come parte integrante del ren-diconto finanziario, in quanto esse costituiscono unpresupposto per la sua formulazione.

Il concetto di risorse finanziarie da utilizzaredipende dall’attività dell’impresa (mercantile, in-dustriale, o di servizi) e dalla significatività delleinformazioni ottenibili nelle varie fattispecie.

Si ritiene che il rendiconto finanziario delleimprese mercantili, industriali e di servizi debbamostrare le variazioni avvenute nell’esercizio, pereffetto della gestione, nella situazione patrimonia-le-finanziaria dell’impresa, esponendo separatamen-te nello stesso rendiconto le variazioni di liquiditàovvero di capitale circolante netto come già definiticonvenzionalmente in questo documento.

La capacità dell’impresa mercantile, industria-le e di servizi di generare liquidità o capitale circo-lante netto dalla gestione è infatti fattore di granderilevanza nella valutazione della sua situazione fi-nanziaria (50).

Il flusso di liquidità ovvero di capitale circo-lante netto originato dalla gestione reddituale del-l’impresa è un elemento fondamentale nell’analisifinanziaria del bilancio. Tale flusso, infatti, costitu-isce l’anello di congiunzione fra l’aspetto economi-co e l’aspetto finanziario della gestione, anello es-senziale per comprendere come l’andamento eco-nomico della gestione si ripercuota sulla dinamicafinanziaria dell’impresa.

La gestione reddituale è composta da operazio-ni che si concretizzano in ricavi e nelle spese neces-sarie per produrre tali ricavi, da cui deriva il reddi-to. Tali operazioni sono riflesse nel conto economi-co e rappresentano anche le fonti di finanziamentodell’impresa ed in particolare quelle dell’autofinan-ziamento. Da esse si genera liquidità o capitale cir-colante netto necessario per finanziare la gestionefutura.

Nel caso in cui i ricavi eccedano i costi che ri-chiedono utilizzo di liquidità o di capitale circolantenetto si determina un aumento dello stesso. Dettoaumento netto rappresenta le risorse finanziarie ge-nerate dalla gestione reddituale, ossia la liquidità o ilcapitale circolante netto prodotto dalla medesima. Alcontrario, l’eccedenza dei costi che richiedono uti-lizzo di liquidità o di capitale circolante netto deter-mina una riduzione della risorsa finanziaria.

Qualunque sia la nozione di risorsa finanziariapresa a fondamento del rendiconto finanziario que-st’ultimo viene ad accogliere nel suo seno in primoluogo il flusso di tale risorsa originato o consumatodalla gestione reddituale. Il flusso prodotto dallagestione reddituale viene accostato poi ai flussi ori-ginati da:

— Investimenti o disinvestimenti nel settore de-gli immobilizzi tecnici, finanziari e patrimoniali.

— Accensioni o rimborsi di debiti a medio elungo termine.

— Variazioni di capitale “estranee alla gestio-ne” (aumenti e rimborsi di capitale, assegnazioni didividendi).

L’insieme di tutti questi flussi determina l’in-cremento od il decremento subito dalla risorsa fi-nanziaria iniziale nel corso dell’esercizio.

Riassumendo, il rendiconto finanziario delleimprese mercantili, industriali e di servizi deveesporre le variazioni avvenute nella liquidità ovve-

Nota (49) — I principi contabili internazionali e alcuni principi esteri considerano anche come concetto di risorsa finanziaria il «cashequivalents», che è comprensivo, oltre alle attività del punto 1, anche delle attività finanziarie a breve termine altamente liquide. Taleconfigurazione non viene sviluppata per la sua similarità con quella di cui al punto 1. Va tuttavia rilevato che l’utilizzo di risorse finanziariediverse da quella di cui al punto 1 rende necessario mettere in evidenza:

a) le voci componenti tali risorse;b) le variazioni subite dalle stesse durante l’esercizio.

Nota (50) — Il rendiconto finanziario per le imprese che svolgono attività diversa da quella industriale, mercantile e di servizi e la sceltadel concetto di fondi per esse più appropriato verranno trattati in altro documento.

Page 33: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Suppl. al n. 15/98 – Pag. 164711/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

ro nel capitale circolante netto e negli altri elementidella situazione patrimoniale-finanziaria per effet-to della gestione. Le risorse finanziarie generate oconsumate dalla gestione costituiscono l’anello dicongiunzione tra il conto economico e lo stato pa-trimoniale attraverso le variazioni subite dalla si-tuazione patrimoniale-finanziaria per effetto dellagestione.

Il rendiconto finanziario diventa quindi unostrumento d’informazione patrimoniale, finanziariaed economica dell’impresa in funzionamento di ri-levante importanza.

Infatti, il rendiconto finanziario ha un contenutoinformativo che, pur derivando in parte dal conto eco-nomico ed in parte dallo stato patrimoniale di inizioo di fine periodo, non può essere sostituito dalle in-formazioni ricavabili da questi prospetti. Se è vero,però, che il rendiconto finanziario non può essere sur-rogato dagli altri prospetti di bilancio, è altresì veroche il rendiconto finanziario non sostituisce, ma in-tegra il potenziale informativo del conto economicoe dello stato patrimoniale. In particolare, il flusso diliquidità ovvero di capitale circolante netto prodottodalla gestione reddituale non può in alcun modo so-stituire — nella loro funzione di indicatore economi-co — le varie nozioni di reddito ottenibili da un benstrutturato conto economico (utile netto, utile opera-tivo, utile prima delle imposte, ecc.).

Forma e contenuto del rendiconto finanziario

Parte generale

Il rendiconto finanziario può essere predispo-sto in due forme in relazione al concetto di risorsefinanziarie preso a base dello stesso. Le forme sonole seguenti:

— Rendiconto finanziario in termini di liquidi-tà (51).

— Rendiconto finanziario in termini di capitalecircolante netto.

In entrambi i casi il rendiconto finanziario deve

esporre:

1. Le risorse finanziarie generate dalla gestionereddituale dell’esercizio, cioè il flusso di liquiditàovvero di capitale circolante netto generato dallamedesima. Tale flusso viene ottenuto rettificandol’utile netto o la perdita di quelle voci che non han-no generato o non hanno richiesto l’esborso di li-quidità (o di capitale circolante netto).

2. Le assunzioni ed i pagamenti di mutui e pre-stiti obbligazionari.

3. Il ricavato della vendita di immobilizzazionitecniche, finanziarie, immateriali, da indicare distin-tamente come al punto 4 (vedasi anche sezione re-lativa a: Alcuni chiarimenti e Problemi Applicati-vi).

4. Gli acquisti di immobilizzazioni tecniche,finanziarie ed immateriali. Le tre categorie devonoessere indicate distintamente. Per le immobilizza-zioni finanziarie e le immateriali si rende necessa-rio specificare il tipo di attività acquisite (parteci-pazioni, brevetti, ecc.).

5. I dividendi pagati.

6. Le variazioni avvenute nell’esercizio nei sin-goli conti componenti il capitale circolante netto edil totale di tali variazioni (aumento o diminuzionedel capitale netto).

7. Tutta quella serie di eventi finanziari di rilie-vo che non influisce sul livello della liquidità ovve-ro del capitale circolante le cui connesse variazionimonetarie restano escluse dal prospetto in parola(aumenti di capitale coperti mediante conferimentodi impianti, acquisizioni di immobilizzi tecnici con-tro rilascio di obbligazioni, pagamento di parteci-pazioni mediante obbligazioni o azioni, conversio-ne di obbligazioni convertibili in azioni).

8. Tutte quelle altre variazioni significative su-bite dallo stato patrimoniale, esclusi i trasferimentitra conti del patrimonio netto, i quali vengono evi-denziati nell’apposito prospetto.

Le compensazioni tra flussi finanziari di segnoopposto in linea di principio devono escludersi onde

Nota (51) — Tale prima forma, a sua volta, ha due differenti impostazioni. Per tale ragione la trattazione è posticipata rispetto allaseconda forma.

Page 34: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Pag. 1648 – Suppl. al n. 15/98 11/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

non alterare la significatività del rendiconto finan-ziario. Esse trovano il loro limite nel principio con-tabile generale della rilevanza o significatività deidati.

Il rendiconto finanziario assume maggiore si-gnificatività se espone comparativamente i dati del-l’esercizio precedente.

Il rendiconto finanziario in termini di variazionidi capitale circolante netto

Tale rendiconto finanziario si compone di treparti: la prima che mostra le variazioni subite du-rante l’esercizio dalla situazione patrimoniale-finan-ziaria connesse a variazioni di capitale circolantenetto, ossia le fonti e gli impieghi di capitale circo-lante netto tra l’inizio e la fine dell’esercizio; la se-conda che mostra le variazioni avvenute nei singolicomponenti del capitale circolante netto e la terzache mostra quelle altre variazioni che non sono con-nesse a modifiche del capitale circolante netto,esclusi i trasferimenti tra conti del patrimonio nettoche sono esposti nel relativo prospetto.

Le fonti e gli impieghi di capitale circolante nettopossono indicativamente così riassumersi:

Fonti:Flusso di capitale circolante netto generato dal-

la gestione reddituale.Ricavato della vendita di immobilizzazioni (tec-

niche, finanziarie, immateriali).Assunzioni di nuovi debiti a lungo termine.Aumenti di capitale.

Impieghi:Flusso negativo di capitale circolante netto ge-

nerato dalla gestione reddituale.Acquisizione di immobilizzazioni (tecniche, fi-

nanziarie e immateriali).Pagamenti di debiti a lungo termine.Riduzioni di capitale.Pagamento di dividendi.Il flusso di capitale circolante prodotto dalla

gestione reddituale si determina aggiungendo all’uti-le netto (o algebricamente alla perdita) dell’eserci-

zio le poste del conto economico che non hanno ri-chiesto l’esborso od originato capitale circolantedurante l’esercizio, come l’ammortamento del-l’esercizio, lo stanziamento per l’indennità di an-zianità, ecc. (52). Tali voci non costituiscono fontidi finanziamento ma rappresentano poste in ricon-ciliazione tra l’utile netto ed il flusso di circolanteprodotto dalla gestione reddituale. Se il valore otte-nuto costituisce una riduzione di fondi, il flusso dicapitale circolante assorbito dalla gestione reddi-tuale deve generalmente essere indicato tra gli im-pieghi con lo stesso dettaglio fornito nel caso in cuisi fosse trattato di fondi generati dalla gestione red-dituale.

Alcuni chiarimenti e problemi applicativi

1. La vendita di immobilizzazioni. Per porre inevidenza il contributo di liquidità ovvero di capita-le circolante netto derivante dalla vendita di tali beni,per semplicità, si suggerisce di seguire uno dei dueseguenti metodi:

a) esporre il valore netto contabile dei benialienati tra le fonti di finanziamento.

Poiché il conto economico indica soltantol’utile derivante dall’operazione si rende necessa-rio esporre il valore netto contabile (costo origina-rio al netto dell’ammortamento) dei cespiti alienatitra i fattori che hanno generato le risorse finanzia-rie. Infatti, il valore netto contabile più l’utile am-monta al ricavato;

b) esporre il ricavato della vendita tra le fontidi finanziamento stornando la plusvalenza o minu-svalenza dell’utile (perdita) netto dell’esercizio, inmodo da evidenziare unitamente la fonte di risorsefinanziarie generata dall’operazione in esame.

2. Riduzione dei debiti a lungo termine. In mol-ti casi la riduzione dei debiti a lungo termine è rap-presentata dal trasferimento della quota corrente, cioèdella quota da rimborsarsi entro un anno, tra le pas-sività correnti o a breve. Tale trasferimento deveessere chiaramente esposto nel rendiconto finanzia-rio. Nel caso di rendiconto finanziario per liquidità

Nota (52) — Il flusso di capitale circolante prodotto dalla gestione potrebbe determinarsi anche detraendo dall’ammontare dei ricavidell’esercizio i costi operativi e le spese che hanno richiesto esborso di capitale circolante netto.

Page 35: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Suppl. al n. 15/98 – Pag. 164911/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

vengono esposte soltanto le riduzioni per pagamen-to. Se vi sono assunzioni e diminuzioni di debiti alungo termine esse debbono essere esposte separa-tamente.

3. Nel caso vi siano:

— eventi finanziari di rilievo che non influi-scono sul livello del capitale circolante (ad esem-pio: aumenti di capitale coperti mediante conferi-mento di impianti, acquisizioni di immobilizzi tec-nici contro rilascio di obbligazioni, pagamento dipartecipazioni mediante emissione di obbligazionio azioni, conversione di obbligazioni convertibili inazioni);

— altre variazioni significative subite dallostato patrimoniale, esclusi i trasferimenti tra contidel patrimonio netto, i quali vengono evidenziatinell’apposito prospetto; (esempio di variazioni daconsiderare: rivalutazione dei cespiti patrimoniali);

tali variazioni debbono essere indicate in unasezione separata del rendiconto finanziario intitola-ta “Variazioni nella situazione patrimoniale-finan-ziaria che non comportano movimento di capitalecircolante netto”.

Per una esemplificazione del rendiconto finan-ziario in termini di capitale circolante netto si vedal’Allegato 1.

Il rendiconto finanziario in termini diliquidità

Tale forma di rendiconto finanziario può esserepredisposto secondo due impostazioni.

La prima, che può essere definita tradizionale,pone l’enfasi sull’esposizione delle variazioni nellasituazione patrimoniale e finanziaria in termini diliquidità.

La seconda impostazione, che rappresenta l’evo-luzione tecnica della prima, invece, pur utilizzandole variazioni nella situazione patrimoniale e finan-ziaria come strumento di redazione, pone l’enfasisui flussi di liquidità derivanti da tali variazioni.

Al rendiconto finanziario in termini di liquidi-tà, ed in particolare a quello in termini di flussi didisponibilità liquide, viene oggi attribuita una cre-scente capacità segnaletica della situazione finan-ziaria rispetto al rendiconto finanziario in termini

di capitale circolante, il quale continua comunque aconservare la sua validità tecnica.

Vengono qui di seguito analizzate le due impo-stazioni con particolare attenzione alla seconda perla sua novità nel contesto italiano.

Rendiconto finanziario che espone le variazioninella situazione patrimoniale e finanziaria intermini di liquidità

Tale rendiconto finanziario si compone di dueparti. La prima che espone le variazioni subite du-rante l’esercizio dalla situazione patrimoniale-finan-ziaria connesse con movimenti nelle liquidità comeprecedentemente identificate; la seconda che mo-stra tutte quelle altre variazioni che non sono con-nesse a movimenti finanziari, esclusi i trasferimen-ti tra conti del patrimonio netto che sono esposti nelrelativo prospetto. Pertanto, il rendiconto finanzia-rio in termini di variazioni di liquidità riassume imovimenti finanziari dell’esercizio.

Le variazioni nei crediti, nelle giacenze di ma-gazzino e nei debiti costituiscono fonti ed impieghidi liquidità.

Il flusso di liquidità generato dalla gestione red-dituale viene determinato aggiungendo algebrica-mente all’utile (perdita) netto dell’esercizio tutte leposte che nell’esercizio non hanno richiesto esbor-so ovvero non hanno originato liquidità. Ad esem-pio, si aggiunge all’utile netto l’ammortamento del-l’esercizio, l’aumento dei debiti verso fornitori, l’au-mento dei ratei passivi, la diminuzione dei crediti edel magazzino ecc. e si sottrae l’aumento dei credi-ti, delle giacenze di magazzino, ecc.

Tali aumenti e diminuzioni rappresentano gli sco-stamenti rispetto ai saldi dell’esercizio precedente.

Le ragioni per cui si aggiungono o si sottraggo-no alcune poste dall’utile netto sono qui di seguitoriportate a titolo esemplificativo. Tali poste hannolo scopo di modificare i componenti positivi e ne-gativi di reddito in incassi e pagamenti (cioè in va-riazioni di liquidità).

— L’aumento dei crediti va sottratto dall’utilenetto in quanto tale aumento rappresenta il minoreammontare incassato dai clienti rispetto ai ricavi dicompetenza dell’esercizio ed accreditati al contoeconomico.

Page 36: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Pag. 1650 – Suppl. al n. 15/98 11/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

— La diminuzione dei crediti va aggiunta al-l’utile netto in quanto essa rappresenta il maggiorammontare dei crediti incassati rispetto ai ricavi dicompetenza dell’esercizio ed accreditati al contoeconomico.

— L’aumento dei ratei passivi va aggiunto al-l’utile netto in quanto tale aumento rappresenta ilmaggior ammontare delle spese non ancora pagatetramite liquidità rispetto alle spese addebitate a con-to economico.

— L’incremento (decremento) delle rimanenzedi materie prime, sussidiarie, di consumo e merciva sottratto (sommato) all’utile netto poiché nel cal-colo dell’utile si sono considerati i costi della pro-duzione, che comprendono oltre agli acquisti anchela variazione delle rimanenze, mentre per le varia-zioni di liquidità hanno rilievo solo gli acquisti. Atitolo esemplificativo, nel caso di aumento delle ri-manenze di merci, detto aumento va sottratto dal-l’utile netto in quanto gli acquisti effettuati durantel’esercizio sono stati superiori alle merci vendutenell’esercizio stesso per un ammontare pari alla dif-ferenza tra magazzino finale (superiore) e magazzi-no iniziale (inferiore). Sottraendo dall’utile nettol’aumento di magazzino si riflette nel conto econo-mico l’ammontare dei soli acquisti effettuati nel-l’esercizio.

Se tali acquisti non sono stati interamente pa-gati, l’ammontare degli acquisti effettuati nell’eser-cizio deve essere ulteriormente rettificato per de-terminare solo l’ammontare dei medesimi pagatinell’esercizio stesso. Tale rettifica avviene aumen-tando o diminuendo l’utile netto rispettivamentedell’aumento o della diminuzione dei debiti versofornitori, di cui si dirà successivamente. L’aumentoo la diminuzione del magazzino e dei debiti versofornitori hanno un effetto complementare sulla li-quidità.

Parimenti, nel caso di diminuzione delle rima-nenze di merci detta diminuzione va aggiunta al-l’utile netto in quanto gli acquisti effettuati durantel’esercizio sono stati inferiori alla merce vendutanell’esercizio per un ammontare pari alla differen-

za tra magazzino iniziale (superiore) e magazzinofinale (inferiore). Aggiungendo all’utile netto la di-minuzione di magazzino si riflette nel conto econo-mico l’ammontare dei soli acquisti effettuati nel-l’esercizio. Se tali acquisti non sono stati interamen-te pagati si rende necessario rettificare l’ammonta-re ottenuto per determinare l’ammontare già pagatonell’esercizio stesso. Valgono a tale riguardo i com-menti già indicati per l’aumento delle rimanenze.

— L’incremento (decremento) dei debiti versofornitori va sommato (sottratto) all’utile netto inquanto rappresenta una parte di costi della produ-zione non ancora pagata (una parte di costi dellaproduzione pagata in più rispetto ai costi di compe-tenza). In altri termini, per esempio, nel caso di au-mento dei debiti verso fornitori aggiungendo all’uti-le netto tale aumento si rettificano gli acquisti perriflettere solo quelli pagati nell’esercizio.

Le variazioni nei debiti e nei crediti per l’ac-quisizione o la vendita di attivo immobilizzato (adesempio immobilizzazioni tecniche e partecipazio-ni) devono essere esposte nel rendiconto finanzia-rio separatamente dalle variazioni connesse con lagestione reddituale. Nel caso in cui debiti a brevevengano assunti per l’acquisizione di attivo immo-bilizzato, per ragioni di intellegibilità si rende ne-cessario esporre separatamente nel rendiconto finan-ziario i debiti pagabili entro l’anno da quelli paga-bili oltre l’anno.

Per un’esemplificazione di tale forma di rendi-conto finanziario si veda l’Allegato II.

Rendiconto finanziario che espone flussi diliquidità (53)

Tale rendiconto ha lo scopo di riassumere i flussidi liquidità avvenuti durante l’esercizio. L’obietti-vo è, dunque, quello di rappresentare in modo orga-nico e analitico tali flussi al fine di consentire lacomprensione e la valutazione della situazione fi-nanziaria dell’impresa (p.e. capacità di affrontaregli impegni finanziari a breve, capacità di autofi-nanziamento, effetti sulla posizione finanziaria de-

Nota (53) — Tale tipologia di rendiconto finanziario è nota all’estero come “cash flow statement”. Si vedano: Documento n. 95 delFinancial Accounting Standard Board; Exposure Draft n. 36 dell’International Accounting Standard Committee.

Page 37: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Suppl. al n. 15/98 – Pag. 165111/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

gli investimenti effettuati, ecc.).Per raggiungere tali finalità il rendiconto che

espone flussi di liquidità classifica tali flussi in re-lazione alla tipologia o alla natura dell’operazioneche li ha generati. Il documento è, in pratica, suddi-viso in tre sezioni relative alle operazioni d’investi-mento, alle operazioni di finanziamento e a quelledi gestione reddituale.

Le operazioni d’investimento comprendono gliacquisti o le vendite di immobilizzazioni tecniche,finanziarie e immateriali. In via esemplificativa iflussi relativi alle predette operazioni che vannoesposti separatamente, sono i flussi negativi o posi-tivi derivanti da:

— acquisti o vendite di fabbricati, impianti, at-trezzature o altre immobilizzazioni tecniche;

— acquisti o vendite di beni immateriali, qualibrevetti;

— acquisizioni o cessioni di partecipazioni inimprese controllate e collegate;

— acquisizioni o cessioni di altre partecipazioni;— acquisizioni o cessioni di altri titoli, inclusi

titoli di Stato e obbligazioni;— erogazione di prestiti o rimborso degli stessi.

Le operazioni di finanziamento comprendonol’ottenimento o la restituzione di risorse finanziariesottoforma di capitale di rischio o di debito. In viaesemplificativa i flussi relativi alle operazioni difinanziamento sono i flussi positivi o negativi deri-vanti da:

— emissione di azioni o di quote rappresentati-ve del capitale di rischio, pagamento dei dividendio rimborso del capitale (anche sottoforma di acqui-sto di azioni proprie);

— emissione o rimborso di prestiti obbligazio-nari, accensione o restituzione di mutui;

— incremento o decremento di altri debiti, an-che a breve o medio termine, aventi natura finan-ziaria.

Le operazioni di gestione reddituale sono quel-le non ricomprese nelle due categorie precedenti puressendo presentate nella prima sezione del corpo deldocumento. Esse riguardano la principale attivitàgestionale e pertanto sono costituite generalmentedalle operazioni relative alla produzione e distribu-zione di beni e alla fornitura di servizi. In via esem-plificativa i flussi generati o assorbiti dalle opera-zioni di gestione reddituale sono:

— incassi derivanti dalla vendita di prodotti oalla prestazione di servizi;

— incassi di royalties, provvigioni, rimborsi as-sicurativi;

— pagamenti per l’acquisto di materia prima,semilavorati, merci e altri fattori produttivi;

— pagamenti ai dipendenti;— pagamenti e rimborsi di imposte (54);— altri flussi positivi o negativi derivanti da

operazioni diverse da quelle di investimento o fi-nanziamento.

Interessi e dividendi (55)

Data la natura delle operazioni da cui scaturi-scono, gli interessi ed i dividendi pagati possonoessere considerati flussi derivanti da operazioni difinanziamento e gli interessi e i dividendi ricevutipossono essere considerati flussi derivanti da ope-razioni di investimento.

Alternativamente, tutti questi flussi possonoessere considerati flussi derivanti dalla gestione red-dituale, in quanto rientrano nella determinazione delreddito di esercizio.

In ogni caso ciascuno di tali flussi deve essereesposto separatamente nell’ambito della categoriascelta e tale classificazione deve essere mantenutacostante nel tempo. In altri termini non può essereesposto un unico ammontare per dividendi e inte-ressi.

Nota (54) — Una più appropriata classificazione delle imposte comporterebbe di dedurre dai flussi di gestione reddituale quella parte diimposte specificamente identificabili e attribuibili alle attività di finanziamento e investimento.

Nota (55) — La classificazione di interessi e dividendi qui riportata si riferisce esclusivamente alle imprese alle quali il presente docu-mento è destinato.

Page 38: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Pag. 1652 – Suppl. al n. 15/98 11/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

Determinazione dei flussi di liquidità derivantidalla gestione reddituale

I flussi di liquidità derivanti dalla gestione red-dituale si determinano con il metodo indiretto (56),cioè rettificando l’utile (perdita) netto di esercizioper tenere conto di:

— quelle operazioni che hanno determinato dif-ferimenti nelle variazioni di liquidità (p.e. aumentidi crediti, debiti, del magazzino, ecc.). Per effettua-re tale processo di rettifica si usa la stessa tecnicaindicata per il rendiconto finanziario che espone levariazioni nella situazione patrimoniale e finanzia-ria in termini di liquidità;

— quelle operazioni i cui effetti devono esserericompresi tra i flussi connessi ad operazioni d’in-vestimento o finanziamento (p.e. plusvalenze o mi-nusvalenze su cespiti ceduti).

Le operazioni di investimento o di finanziamen-to che non danno luogo a movimenti finanziari de-vono essere riportate in forma tabellare in calce alrendiconto finanziario.

Conclusioni

Le variazioni nella consistenza delle poste del-l’attivo e del passivo che devono essere indicate nellanota integrativa costituiscono la base per la reda-zione del rendiconto finanziario. Tali variazioni, ot-tenute dall’analisi di uno stato patrimoniale com-parativo, non sono sufficienti a fornire un’informa-tiva completa e approfondita sulla situazione finan-ziaria e patrimoniale, cioè sulle variazioni avvenu-te nelle risorse finanziarie e sui fattori che le hannodeterminate.

È necessario pertanto che, sempre nella notaintegrativa, tali variazioni “grezze” siano presen-tate nel rendiconto finanziario, che è un modo or-ganico e strutturato di esposizione di tali informa-zioni. Nel rendiconto finanziario i dati derivantida due stati patrimoniali consecutivi e dal contoeconomico sono elaborati e presentati, secondocorretti principi contabili, in modo tale da com-prendere la reale dinamica finanziaria dell’eserci-zio.

Nota (56) — I flussi di liquidità derivanti dalla gestione reddituale si possono altresì ottenere con il metodo diretto, cioè confrontando iflussi positivi e negativi lordi derivanti dalle attività di gestione reddituale. L’applicazione di tale metodo è più complessa dell’applicazionedi quello indiretto in quanto richiede di disporre in contabilità degli incassi e dei pagamenti relativi alle singole classi di attività (reddituale,di investimento o di finanziamento) da esporre nel rendiconto finanziario.

Page 39: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Suppl. al n. 15/98 – Pag. 165311/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

ALLEGATO I

Foglio 1

SOCIETÀ ABC

ESEMPLIFICAZIONE DETERMINAZIONE DELLE VARIAZIONI

NELLA CONSISTENZA DELLE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ

(Milioni di lire)

ATTIVITÀ

Cassa e banche......................................................Crediti verso clienti ..............................................Rimanenze ............................................................Risconti attivi .......................................................

Attività correnti (A) .............................................Immobilizzazioni tecniche...................................Meno - Fondi ammortamento ..............................

PASSIVITÀ

Conti bancari passivi ............................................Fornitori per forniture d’esercizio .......................Fornitori per immobilizzazioni tecniche .............Ratei passivi .........................................................Fondo imposte ......................................................Quota corrente mutui passivi ...............................

Passività correnti (B) ...........................................Mutui passivi ........................................................Fondo trattamento fine rapporto ..........................

Patrimonio netto:Capitale sociale ....................................................Riserve ..................................................................Utile netto d’esercizio ..........................................

Capitale circolante netto (A) - (B) ............

19X2 19X1 Incrementi (Decrementi)

25050070010

1.4601.650

400

1.250

2.710

350400300505050

1.20045060

85010050

2.710

260

10040060020

1.1201.000

300

700

1.820

15028550254050

60035050

7008040

1.820

520

150100100(10)

340650100

550

890

2001152502510

-

60010010

1502010

890

(260)

Page 40: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Pag. 1654 – Suppl. al n. 15/98 11/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

SOCIETÀ ABC

DATI ESSENZIALI DEL CONTO ECONOMICO PER L’ESERCIZIOCHIUSO AL 31 DICEMBRE 19X2

(Milioni di lire)

ALLEGATO I

Foglio 2

1.510

1.4505010

(1.360)

450350

45030

130(50)

150

(50)100(50)

50

Valore della produzione.......................................................................

Ricavi delle vendite e delle prestazioni .................................................Incremento rimanenze prodotti finiti (*) ..............................................Altri ricavi e proventi (proventi da cessione di macchinari) ................

Costi della produzione.........................................................................

Materie prime .........................................................................................Servizi.....................................................................................................

Personale:Salari e stipendi ......................................................................................Quota trattamento fine rapporto ............................................................Ammortamenti.......................................................................................Incremento rimanenze materie prime....................................................

Differenza tra valore e costi produzione............................................

Oneri finanziari .............................................Risultato prima imposte ................................Imposte afferenti l’esercizio ...........................

Utile dell’esercizio........................................

(*) — Si è supposto che l’incremento del magazzino (di 100) sia determinato per 50 da aumento di prodotti finitie per 50 da aumento di materie prime.

Page 41: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Suppl. al n. 15/98 – Pag. 165511/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

ALLEGATO I

Foglio 3

SOCIETÀ ABC

ANALISI DI ALCUNI CONTI(Milioni di lire)

IMMOBILIZZAZIONI TECNICHE :

Saldo al 31 dicembre 19X1 ...........................................................................................Acquisti ...............................................................................................................Alienazioni ...............................................................................................................

Saldo al 31 dicembre 19X2 ....................................................................

FONDI AMMORTAMENTO :

Saldo al 31 dicembre 19X1 ...........................................................................................Quota ammortamento esercizio 19X2 ...........................................................................Storno ammortamento relativo a cespiti alienati ...........................................................

Saldo al 31 dicembre 19X2 ....................................................................

FONDO TRATTAMENTO FINE RAPPORTO:

Saldo al 31 dicembre 19X1 ...........................................................................................Quota dell’esercizio ......................................................................................................Pagamenti ...............................................................................................................

Saldo al 31 dicembre 19X2 ....................................................................

MUTUI PASSIVI :

Saldo al 31 dicembre 19X1 ...........................................................................................Nuovi mutui assunti ......................................................................................................Quota da rimborsarsi entro un anno riclassificata tra le passività a breve ....................

Saldo al 31 dicembre 19X2 ....................................................................

UTILE DELL’ESERCIZIO 19X1 :

Saldo al 31 dicembre 19X1 ...........................................................................................Pagamento dividendi .....................................................................................................Assegnato a riserve .......................................................................................................

Saldo al 31 dicembre 19X2 ....................................................................

RISERVE:

Saldo al 31 dicembre 19X1 ...........................................................................................Quota utile 19X2 assegnata a riserva ............................................................................

Saldo al 31 dicembre 19X2 ....................................................................

1.000710(60)

1.650

300130(30)

400

5030

(20)

60

350150(50)

450

40(20)(20)

8020

100

Page 42: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Pag. 1656 – Suppl. al n. 15/98 11/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

SOCIETÀ ABC

RENDICONTO FINANZIARIO IN TERMINI DI VARIAZIONIDI CAPITALE CIRCOLANTE NETTO PER L’ESERCIZIO CHIUSO

AL 31 DICEMBRE 19X2

ALLEGATO I

Foglio 4

FONTI DI FINANZIAMENTO :

Utile netto di esercizio ..............................................................................................................Rettifiche in più (meno) relative alle voci che non hanno determinato movimentodi capitale circolante netto:

Quota ammortamento ..........................................................................................................Quota indennità di fine rapporto .........................................................................................

Capitale circolante netto generato dalla gestione reddituale ...............................................Assunzione nuovi mutui .............................................................................................................Aumento capitale ..............................................................................................................Valore netto contabile cespiti venduti ........................................................................................

IMPIEGHI :

Acquisti immobilizzazioni tecniche ...........................................................................................Trasferimento quote correnti dei mutui ai debiti a breve ...........................................................Pagamento indennità fine rapporto ............................................................................................Pagamento dividendi ..............................................................................................................

DIMINUZIONE CAPITALE CIRCOLANTE NETTO

DETERMINATO DA:

Attività a breve:Cassa e banche ..............................................................................................................Crediti verso clienti .............................................................................................................Rimanenze ..............................................................................................................Risconti attivi ..............................................................................................................

Passività a breve:Conti bancari passivi ...........................................................................................................Fornitori (forniture d’esercizio e immobilizzazioni) ...........................................................Ratei passivi ..............................................................................................................Fondo imposte ..............................................................................................................Quota corrente mutui passivi ...............................................................................................

DIMINUZIONE ..............................................................................................................

50

13030

210150150

30

540

710502020

800

260

Aumento(Diminuzione)

150100100(10)

340

2003652510—

600

260

Page 43: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Suppl. al n. 15/98 – Pag. 165711/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

ALLEGATO II

SOCIETÀ ABC

RENDICONTO FINANZIARIO CHE ESPONE LE VARIAZIONI NELLASITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA IN TERMINI DILIQUIDITÀ PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 19X2

Tenendo come base i dati dell’Allegato I, Fogli 1, 2, 3 si propone un’esemplificazione di rendiconto finanziario cheespone le variazioni nella situazione patrimoniale e finanziaria in termini di liquidità.

FONTI DI FINANZIAMENTO :

Liquidità generata dalla gestione reddituale dell’esercizio:

Utile netto d’esercizio ..........................................................................................................

Rettifiche in più (meno) relative a voci che non hanno avuto effetto sulla liquidità:

Ammortamento dell’esercizio .......................................................................................Aumento crediti verso clienti ........................................................................................Aumento rimanenze ......................................................................................................Diminuzione risconti attivi ............................................................................................Aumento fornitori .........................................................................................................Aumento ratei passivi ....................................................................................................Aumento fondo imposte ................................................................................................

Indennità di anzianità dell’esercizio:

Quota .......................................................................................................................... Pagamenti ...................................................................................................................Aumento dei conti bancari passivi ................................................................................

Liquidità generata dalla gestione reddituale ........................................................

Aumento debiti verso fornitori, pagabili entro dodici mesi, per immobilizzazioni .............Assunzione nuovi mutui ......................................................................................................Aumento capitale .................................................................................................................Valore netto contabile cespiti venduti ..................................................................................

IMPIEGHI DI LIQUIDITÀ :

Acquisti cespiti patrimoniali ................................................................................................Pagamento mutui .................................................................................................................Pagamento dividendi ............................................................................................................

AUMENTO DI LIQUIDITÀ ..............................................................................................

LIQUIDITÀ ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO .................................................................

LIQUIDITÀ ALLA FINE DELL’ESERCIZIO .................................................................

50

130(100)(100)

101152510

30(20)200

350

25015015030

930

7105020

780

150

100

250

Page 44: PRINCIPI CONTABILI Composizione e schemi del bilancio di ... contabili/pcb12.pdf · Composizione del bilancio d’esercizio secondo corretti principi contabili Il bilancio d’esercizio

Pag. 1658 – Suppl. al n. 15/98 11/04/1998

Finanza & Fisco

PRINCIPI CONTABILI

OPERAZIONI DI GESTIONE REDDITUALEUtile di esercizio .......................................................................................................Ammortamenti..........................................................................................................Accantonamento fondo trattamento di fine rapporto ...............................................Plusvalenze ................................................................................................................Indennità pagate ........................................................................................................Aumento crediti verso clienti ...................................................................................Aumento rimanenze ..................................................................................................Diminuzione risconti attivi .......................................................................................Aumento fornitori .....................................................................................................Aumento ratei passivi ...............................................................................................Aumento fondo imposte ............................................................................................

ATTIVITÀ D’INVESTIMENTOAcquisto di cespiti .....................................................................................................Debiti aumentati nei confronti di fornitori di impianti ............................................Vendite di cespiti (Prezzo realizzo) ..........................................................................

ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTOIncremento debiti a breve vs banche ........................................................................Accensione mutui ......................................................................................................Rimborso mutui .........................................................................................................Dividendi pagati ........................................................................................................Aumento di capitale ..................................................................................................

FLUSSO DI CASSA COMPLESSIVO.....................................................................CASSA E BANCHE INIZIALI ................................................................................

CASSA E BANCHE FINALI....................................................................................

ESEMPLIFICAZIONE DI RENDICONTO FINANZIARIODI FLUSSI DI DISPONIBILITÀ LIQUIDE

ALLEGATO III

Tenendo a fondamento i dati dell’allegato I, foglio 1, 2, 3, relativi alla situazione patrimoniale iniziale e finale,al conto economico e alle informazioni specifiche su alcuni conti, si propone un’esemplificazione di rendicon-to finanziario di flussi di liquidità.

5013030

(10)(20)

(100)(100)

101152510

———140

(710)25040

———(420)

200150(50)(20)150

———430

150100

250