PrimoPianoGeo-Storia1

32
1. La diffusione del genere Homo e dell’Homo sapiens ................... 2 2. Il popolamento della terra dal Neolitico alla fine del I secolo a.C. .................................................................................. 4 3. L’Egitto antico (3000-1560 a.C.) ................................................... 6 4. L’antica civiltà dell’Indo (6000-1700 a.C.) ................................... 8 5. Gli ebrei (dal 1500 al 600 a.C.) ..................................................... 10 6. I fenici nel Mediterraneo orientale ................................................... 12 7. La Grecia arcaica e il mondo omerico; i dialetti greci .................. 14 8. Le città greche in età classica .......................................................... 16 9. Il mondo greco al tempo delle guerre persiane ............................ 18 10. L’espansione di Cartagine ................................................................. 20 11. L’Italia preromana e la prima espansione di Roma ....................... 22 12. Civiltà del mondo euroasiatico tra IV e II secolo a.C. ................... 24 13. Il vasto mondo ellenistico alla vigilia della conquista romana (185 a.C.) ............................................................................. 26 14. La Cina dagli Shin agli Han (250 a.C.-220 d.C.) ......................... 28 15. L’espansione di Roma dalle guerre puniche all’età di Cesare ..... 30 Paolo Baserga

description

Paolo Baserga Toca do Boqueirao da Pedra Furada Rappresentazione preistorica di una figura umana, rinvenuta in una grotta dell’attuale Libia. Calico Hills Clovis 2 Guitarrero Lewisville o o P GGuiitararre c a i Shishkino, Malta Ngangdong Yabrud, Ksar Aqil, Qafzeh Molodova Musashino Mugharet al-Zuttiyeh Old Crow Yukon Hoa Binh Renigunta Fauresmith Kalambo Falls Darwin La Ferrassie Fukui Broken Hill POLO NORD Stillbay

Transcript of PrimoPianoGeo-Storia1

  • 1. La diffusione del genere Homo e dellHomo sapiens ................... 2

    2. Il popolamento della terra dal Neolitico alla fine del I secolo a.C. .................................................................................. 4

    3. LEgitto antico (3000-1560 a.C.) ................................................... 6

    4. Lantica civilt dellIndo (6000-1700 a.C.) ................................... 8

    5. Gli ebrei (dal 1500 al 600 a.C.) ..................................................... 10

    6. I fenici nel Mediterraneo orientale ................................................... 12

    7. La Grecia arcaica e il mondo omerico; i dialetti greci .................. 14

    8. Le citt greche in et classica .......................................................... 16

    9. Il mondo greco al tempo delle guerre persiane ............................ 18

    10. Lespansione di Cartagine ................................................................. 20

    11. LItalia preromana e la prima espansione di Roma ....................... 22

    12. Civilt del mondo euroasiatico tra IV e II secolo a.C. ................... 24

    13. Il vasto mondo ellenistico alla vigilia della conquista romana (185 a.C.) ............................................................................. 26

    14. La Cina dagli Shin agli Han (250 a.C.-220 d.C.) ......................... 28

    15. Lespansione di Roma dalle guerre puniche allet di Cesare ..... 30

    Paolo Baserga

  • 2oc

    ea

    no

    Pa

    ci

    fi

    co

    o c e a n o

    A t l a n t i c o

    Lewisville

    Guitarrero

    Toca doBoqueirao

    da Pedra Furada

    Calico HillsClovis

    La diffusione del genere Homo e 1 Nato in Africa, due-tre milioni di anni fa, il genere Homo conobbe una lenta evoluzione, dipendente dalla sua capacit di adattarsi allambiente e, nel con-tempo, di sfruttare le condizioni ambientali per significativi miglioramenti negli standard di vita. I primi ominidi furono gli australopitechi (alla lettera scimmie del Sud), ma probabilmente di umano essi avevano poco o nulla. La prima specie a cui si possono attribuire tratti umani fu lHomo habilis, apparso circa 2 milioni di anni fa, di cui sono stati trovati i resti nelle savane dellAfrica centro-orien-tale. Fu lui il primo essere capace di scheggiare la pietra, trasformando la natura per ricavarne strumenti via via pi efficaci. Poco dopo (1,5 milioni di anni fa circa) apparve lHomo erectus, cos chiamato per la sua postura eretta, ben diversa da quella delle grandi scimmie antropomorfe.

    o

    GGuiitararre

    Rappresentazione preistorica di una figura umana, rinvenuta in una grotta dellattuale Libia.

    NeandertalianiNeandertaloidi (affini ai Neandertaliani ma non identici)Homo sapiensItinerario dellHomo sapiensSiti ipotetici

  • 3stretto di Bering

    oc

    ea

    no

    P

    ac

    if

    ic

    o

    o ce a n o I n d i a n o

    Fukui

    Musashino

    Shishkino,Malta

    La Ferrassie

    Mugharetal-Zuttiyeh

    Yabrud,Ksar Aqil,Qafzeh

    Molodova

    Afontova-Gora

    POLONORD

    Old Crow

    Yukon

    Darwin

    Ngangdong

    Hoa Binh

    Fauresmith

    Stillbay

    Broken Hill

    Kalambo Falls

    Renigunta

    dellHomo sapiensLe prime a uscire dallAfrica (out of Africa) furono famiglie di Homo erectus; ma solo la nuova e diversa specie di Homo sapiens conquist gli altri continenti, seguendo un itinerario che la port a colonizzare lintero pianeta: dal continente nero

    al Vicino Oriente, da qui allAsia centrale e in Europa, fino allAustralia (raggiunta circa 40 000 anni fa) e alle

    Americhe (circa 23 000 anni fa) passando attraverso lo Stretto di Bering, allora

    coperto dai ghiacci.

    In Europa il nuovo arrivato Homo sapiens dovette convivere per alcune migliaia di anni con una specie parzialmente dif-ferente, lUomo di Neanderthal, di lui molto pi robusto, ma dotato di uno sviluppo cranico assai meno importante. Fu questa capacit di pensiero, in particolare di pensiero astratto, a mettere Homo sapiens in condizione di adattarsi ai mutati climi, fattisi meno freddi, e quindi a reagire alla riti-rata dei grandi erbivori con il ritrovato che segn linizio della storia umana: linvenzione dellagricoltura.

  • 4o c e a n o

    A t l a n t i c o

    o c e a n o

    P a c i f i c o

    Il popolamento della Terra 2Studiare i flussi demografici, cio landamento della popolazione nelle diverse epoche, un modo molto interessante per ricostruire il passato.La carta mostra il popolamento della Terra dallanno 4000 a.C., cio alla fine del Neo-litico e allinizio della storia propriamente detta, che comincia con le prime forme di scrit-tura, alla fine del I secolo a.C., che convenzionalmente segna lo spartiacque decisivo tra il prima e il dopo della storia occidentale.Se osserviamo la carta, noteremo alcune cose interessanti. Per esempio, intorno al 4000 a.C. lEuropa occidentale e la penisola italica sono pochissimo abitate (punti gialli) rispetto allEuropa centrale e balcanica: in queste zone, fino alle grandi pianure dellUcraina, le condizioni climatiche sono le pi favorevoli allo sviluppo di unagricol-tura stanziale. Ancor pi popolate sono le aree lungo il corso del Nilo e del Vicino Oriente, in particolare quella mesopotamica: queste sono, non a caso, le sedi delle pi

    Una tavoletta mesopotamica risalente circa al 3000 a.C. con incisioni riconducibili a una prima forma di scrittura.

    intorno al 4000 a.C.

    Zone di popolamento

    alla nascita di Cristo40 000 a.C. 30 000 a.C. 20 000 a.C. 10 000 a.C. 0 2000 d.C.

  • 5o c e a n o

    P a c i f i c o

    o c e a n o

    I n d i a n o

    mar Glaciale Art ico

    dal Neolitico alla fine del I secolo antiche civilt della storia, assieme alla Cina settentrionale. Nelle Americhe, nellAsia sud-orientale e in Oceania, invece, il popolamento umano rimane a livelli molto bassi, quasi inapprezzabili.Diversa la situazione alla fine del I secolo a.C. La popolazione mondiale aumentata di circa 10 volte rispetto ai livelli demografici di 4000 anni prima (ogni punto rosso ne vale cinque gialli): le rese dei terreni possono nutrire una popolazione ben pi numerosa. Il Vicino Oriente ha perso il suo primato, a vantaggio del subcontinente indiano e della Cina: in queste due aree risiede quasi la met della popolazione mondiale, come accade allincirca anche oggi. Il grafico a pag. 4 riporta landamento della popolazione negli ultimi 42 000 anni ed evi-denzia un altro aspetto: limpennata demografica resa possibile, negli ultimi due secoli, dagli effetti benefici della rivoluzione industriale.

    Antica statuetta proveniente dalla valle dellIndo.

  • 6Damietta

    Avaris

    Menfi

    Al Fayyum

    CinopoliTihna

    AkhmimDer al-Bahari

    ThisAbido

    DenderaCoptosTebe (Luxor)Karnak

    Siene (Assuan)Elefantina

    Kuban

    Abu Sim

    Aniba

    Amara

    Soleb

    Karma

    1 cateratta

    2 cateratta

    3 cateratta

    6 cateratta

    4cateratta

    5cateratta

    Al Khartoum

    EracleopoliLisht

    Alessandria

    Rosetta

    BASSO EGITTO

    N u b i a

    d e s e r t o

    o c c i d e n t a l e

    d e s e r t o

    l i b i c o

    Nilo Azzurro

    Nilo B

    ianco

    lago Tana

    lagoVittoria

    lagoAlberto

    lagoRodolfo

    lagoAbaya

    lagoEdoardo

    lagoKivu

    lago Kyoga

    Limite dellAntico Regno(3100-2200 a.C.)

    Limite del Medio Regno(2040-1750 a.C.)

    Limite del Nuovo Regno(1540-1070 a.C.)

    Pa

    l e

    st i

    na

    A r a b i a

    m a r M e d i t e r r a ne o

    ma

    r

    Ro

    ss

    o

    Saqqara

    Sinai

    BassoEgitto

    AltoEgitto

    LEgitto antico (3000-1560 )3

  • 7Lungo la fertile valle del Nilo gi intorno al 4000-3500 a.C. si costituirono delle realt statali, i regni dellAlto e del Basso Egitto, che traevano la loro fonte di ricchezza dalle attivit agricole rese possibili dalle periodiche inondazioni del grande fiume. Riunificato in ununica compagine statale dal faraone Menes, intorno al 3100 a.C., lEgit-to era pronto a dar vita alla sua prima, grande fioritura storica, che gli studiosi definiscono Antico Regno. La capitale fu fissata a Menfi, nella zona del delta del Nilo.A differenza delle citt-stato sumere, lEgitto si configura come un impero guidato da una forte autorit centrale, il faraone, vertice assoluto della piramide sociale, padrone di tutte le terre e degli uomini, venerato come un dio in Terra. Favorito dalla particolare conformazione del territorio, circondato da deserti e collegato al continente asiatico da un lembo di terra facilmente difendibile, lEgitto dellAntico Regno elabor una splendida civilt, in una situazione interna di stabilit e tranquillit.

    Verso il 2200 a.C. il Paese conobbe per una rivolta sociale, che abbatt il potere centrale. In questa fase di debolezza dellautorit centrale si registra anche linfiltrazione violenta di nomadi beduini provenienti dallArabia. Dopo due secoli di disordini e lotte civili, intorno al 2050 a.C. i nobili egizi riuscirono a insediare al vertice dello Stato una monarchia ancora pi salda, che pose la capitale a Tebe, molto pi a sud rispetto a Menfi. Durante il Medio Regno lEgitto allarg il proprio territorio, fino alla Nubia a sud e al Sinai a est, mentre leconomia progrediva ulteriormente. Anche il Medio Regno fin in modo vio-lento, a causa dellinvasione (1750 a.C. ca) degli hyksos, i principi dei paesi stranieri, nomadi provenienti da est. Alla fine furono anchessi scacciati: intorno al 1550 a.C. Cominci per lEgitto unaltra splendida fase di espansione politica e culturale, coinciden-te con il Nuovo Regno egizio. la fase che si lega alle conquiste militari in Fenicia, allo scontro con gli ittiti, al regno di Ramses II, il faraone a cui fu dedicato il meraviglioso tempio rupestre di Abu-Simbel. Il Nuovo Regno conobbe anchesso un momento molto traumatico, a seguito dellinvasione dei misteriosi Popoli del mare, nomadi indoeuro-pei che verso il 1200 a.C. sconvolsero il mondo mediterraneo. LEgitto reag, ritrov la propria unit politica, ma poco dopo cominci una fase di divisioni e lotte interne. Per la maggiore tra le antiche civilt era cominciata una lunga fase di decadenza, accompagna-ta, quasi a compenso, da un duraturo prestigio culturale.

    Il faraone Ramses II.

    Su questa paletta per trucco raffigurato il re Narmer, al quale viene attribuita lunificazione dellAlto e del Basso Egitto.

    Le sei cateratte del Nilo sono tratti del fiume in cui non possibile la navigazione perch lacqua non abbastanza profonda.

  • 8A r a b i a

    n o m a d i

    d e l d e s e r t o

    M e s o p o t a m i a

    s u m e r i

    Eufrate

    Tigri

    Lantica civilt dellIndo 4

    Una delle pi antiche civilt della storia fior, a partire dal 3000-2500 a.C., nella valle dellIndo. I suoi centri principali erano le citt di Mohenjo-Daro (320 km circa a nord dellattuale Karachi, in Pakistan) e di Harappa, 650 km pi a nord. Non sappiamo se le due citt fossero capitali di due Stati distinti, e forse rivali, oppure, come molti archeologi ipotizzano (vista la loro somiglianza urbanistica e architettonica), le due capitali alterne di un medesimo impe-ro. Di sicuro lungo la valle dellIndo, e di qui verso est, nella vasta pianura indo-gangetica, fior una civilt incentrata sullo sfruttamento intensivo dei suoli, reso possibile dal cambiamento delle stagioni in un sostanziale clima sub-tropicale e dalle ingegnose opere di canalizzazione provvi-ste dalluomo. La civilt di Mohenjo-Daro e Harappa non fu affatto subordinata alle citt sumeriche (come alcuni storici ritenevano in passato), perch presenta-va tratti originali e importanti. Tra queste la scrittura, che non stata decifrata ma che serviva sicuramente per registrare le merci in entrata, e larte, coltivata dagli artigiani delle due citt in figure di terracotta, statuine di bronzo e piccole sculture che raffigurano personaggi umani e divini, oltre ad animali sacralizzati.Tra le domande, per ora irrisolte, dellantica civilt dellIndo vi anche quella relativa alla sua fine: perch Mohenjo-Daro e Harappa decaddero improvvisamente, fino a scomparire? I resti degli ultimi abitanti presen-tano evidenti tracce di morte violenta: plausibile ipotizzare una feroce invasione da nord, da parte dei nomadi delle steppe o forse di unavan-guardia degli arya o arii, che pose fine per sempre a quella ricca civilt agricola.

    Le rovine di Harappa.

  • 9Mondigak

    Mehrgarh

    Mohenjo-Daro

    Sotka-Koh

    Chanhu-Daro

    Lothal

    Harappa

    Kalibangan

    oceano Indiano

    mar

    Caspio

    a l t o p i a n o

    I r a n i a n o

    D e c c a n

    n om a d i

    d e l l e s t e p p e

    golfo Persico

    Indo

    Gange

    m o nt i V i n d h y a

    Gh

    at i

    or i

    en

    tal i

    Gh

    at i o

    cc

    i de

    nta

    l i

    p ianu

    ra d e l l I n d oH

    i ma l a y a

    K a r a k o r a m

    T i b e t

    desertodi Thar

    Kath i

    awar

    B a l uc h i

    s t an

    H indu

    Kus h

    (6000-1700 ) Vaso proveniente dalla valle dellIndo.

    Terra dei sumeri

    Zona di influenza sumerica

    Terra dei

    Zona di in

  • 10

    golfo

    Persico

    mar

    Rosso

    Nil

    o

    Ur

    Babilonia

    Mari

    Harran

    Aleppo

    Hamath

    Gerusalemme

    Sichem

    Damasco

    Hebron

    mo

    nt

    i

    Za

    gr o

    sEufrate

    Tigri

    Ezion-Geber

    Cads

    Tanis

    Menfi

    Me

    so

    po

    ta

    mi

    a

    S i n a i

    d e s e r t o a r a b i c o

    Terra diCanaan

    Terra diGessen

    monteSinai

    monte Nebo

    m a r M e d i t e r r a n e o

    Linea di costaallepoca

    Itinerario di Abramo

    Primi insediamenti ebrei

    Esodo dallEgitto

    Terre fertili

    Gli Ebrei (dal 1500 al 600 )5 I flussi migratori che dalle pianure dellAsia centrale e della Russia meridionale si spin-gevano verso occidente portarono allo stanziamento in Palestina di una popolazione indoeuropea, i filistei, che elabor una struttura politica articolata in libere citt-stato insediate nellarea chiamata Terra di Canaan. A questo popolo indoeuropeo si sovrappose successivamente, sino a inglobarlo dopo dure lotte, una popolazione di origine semitica, gli ebrei.

  • 11

    o

    coHebron

    Gat

    Ecron

    Gaza

    AscalonaAsdod

    RUBEN

    LEVI(senza territorio

    proprio)

    GIUDA

    SIMEONE

    FILI

    STEI

    BENIAMINO

    EFRAIM

    ZABULONISSACAR

    ASE

    RN

    EFTA

    LI

    GAD

    DAN

    MANASSE

    lago diTiberiade

    Bersabea

    Lakish

    Chir Hareset

    Damasco

    Tiro

    Berito

    Sidone

    Tirsa

    Acca

    Bethel

    Samaria

    Gerusalemme

    Gerico RabatAmmon

    HacorDan

    Egitto

    Arabia

    ma

    r

    Me

    di

    te

    rr

    an

    eo

    Gio

    rdan

    om

    ar M

    ort

    o

    Citt dei filistei

    Regno di David

    LE 12 TRIB VERSO IL 1200 a.C.

    lago diTiberiade

    Bersabea

    Qir

    Heshbon

    Damasco

    Tiro

    Berito

    Sidone

    TirsaYabesh

    Megiddo

    Acca

    Bethel

    Samaria

    Sichem

    Gerusalemme

    Asor

    Astarot

    Egitto

    Ammon

    Moab

    Arabia

    regno di Giuda

    regno di Israele

    ma

    r

    Me

    di

    te

    rr

    an

    eo

    Gio

    rdan

    om

    ar M

    ort

    o

    I REGNI DI ISRAELE E DI GIUDA (1000 a.C.)

    Divisi in numerose trib (carta sotto a sinistra) e provenienti forse dallarea mesopotami-ca (la tradizione indica Ur come patria del capostipite Abramo), essi compirono lunghe peregrinazioni, connaturate alla loro natura di popolo nomade, dedito alla pastorizia; si stabilirono anche in Egitto, ma forse questo stanziamento riguard solo una parte delle trib ebraiche. DallEgitto faraonico gli ebrei uscirono sotto la guida del condottiero e pro-feta Mos, nel XIII secolo a.C. Dopo un difficile transito del Mar Rosso e un lungo viaggio nel Sinai, finirono per raggiungere la Terra di Canaan, dove sottomisero le popolazioni residenti. Nellideologia nazionale ebraica, questa era la terra che anticamente Dio aveva promesso ad Abramo e agli altri patriarchi o capostipiti del popolo.Il fattore religioso molto importante per la cultura ebraica: infatti, a differenza di tutte le altre popolazioni del Vicino Oriente, essi si presentano come un popolo monoteista. La fede in Yhwh costituisce il nucleo dellidentit ebraica, accanto alle sue memorie storiche, consegnate al libro sacro della Bibbia.In Palestina gli ebrei diedero vita al Regno di Israele, con capitale Gerusalemme, che raggiunse lapogeo dello splendore allepoca dei re David e Salomone, nel X secolo a.C. In seguito il Regno dIsraele fin per dividersi nei due regni autonomi di Israele e di Giuda (carta sotto a destra). Presto indebolitisi, essi diventarono prima tributari dei fara-oni egizi e quindi del sovrano assiro, per vedere poi distrutta la citt sacra di Gerusalem-me dal re neobabilonese Nabucodonosor, nel 587 a.C. Non venne per mai meno nel corso del tempo lorgoglioso sentimento di identit nazionale ebraica, cementato dalla fede in Yhwh e dai racconti, che posseggono unevidente base storica, della Bibbia.

    Una pagina della Torah.

  • 12

    mar Mediterraneo marIonio

    marTirreno

    marEgeo

    Atene

    Uiat(LeptisMagna)Oea

    Sabrata

    Tapso

    Cartagine

    Adrumeto

    Mozia

    Palermo

    Malta

    UticaIppona

    Malaga

    AbderaAbila

    Cartagena

    Lixus

    CadiceTangeri

    CretaR

    I Fenici nel Mediterraneo orientale6Lantica Fenicia occupava la lunga costa della Terra di Canaan, tra il monte Cassio a nord e il monte Carmelo (oggi ad Haifa) a sud. Questarea trasse giovamento dai considerevoli flussi migratori verificatisi attorno al 1200 a.C., conosciuti come linvasione dei Popoli del mare: fu un evento che indebol notevolmente i tradizionali imperi centralizzati, come il Nuovo Regno egizio e limpero ittita, consentendo cos maggiore libert di movimento alle citt-stato situate lungo la costa, in precedenza tributarie della dominazione egemo-ne del momento.Uno di questi Popoli del mare indoeuropei, i Peleshet o Pelest (i filistei ricordati nella Bibbia) si stanzi nella parte meridionale della Terra di Canaan, che da loro prender il nome di Palestina e dove successivamente sorger il Regno di Israele.

    Antica pietra fenicia con inciso il simbolo di una divinit lunare.

    Citt fenicie

    Colonie fenicie

    Espansione fenicia

    Espansione greca

    Citt fenic

    Colonie fe

    Espansio

    Espansio

  • 13

    reo

    mar Nero

    Eufrate

    Tigri

    Nilo

    Salamina

    TiroAccaDoro

    Sidone

    Sais

    Menfi

    Pafo

    KourionKition

    Soloi

    Alanya

    Giaffa

    PelusioGerusalemme

    BeritoBibloSimira

    AradoUgarit

    taCipro

    Rodi

    monteCarmelo

    monteCassio

    Poco pi a nord, invece, fu libera di affermarsi la civilt dei fenici, gi da molti secoli stanziati nella zona costiera dellattuale Libano e che possono considerarsi i cananei per eccellenza: Canaan significa rosso porpora, essendo tutta la regione famosa per la lavorazione in porpora delle stoffe; i greci tradussero il nome con fininx, da cui appunto Fenicia.La civilt sviluppata dai fenici era di tipo urbano e mercantile; non arriv a dar vita a uno Stato unitario, ma mantenne sempre la sua struttura in citt-stato indipendenti tra loro. La loro prosperit si fondava sullespansione dei traffici commerciali, realizzata at-traverso la fondazione di colonie lungo le coste del Mediterraneo occidentale. La carta mostra larea di espansione commerciale fe-nicia (in rosa), che sintersec con quella cretese prima e poi con la prima colonizzazione greca (in verde).Abilissimi marinai, i fenici erano mlto esperti nella lavorazione del vetro e nella tintura dei tessuti con la porpora. Furono i geniali ideatori di un evoluto alfabeto articolato in ventidue segni foneti-ci, che semplificava notevolmente i precedenti e complessi sistemi di scrittura egizio e sumerico.Lindipendenza di Tiro, Berito, Biblo, Sidone e di altri importanti nuclei urbani dur dal 1200 all800 a.C., quando lintera area entr nellorbita assira. Una volta perduta lindipendenza, i fenici andarono a costituire il nerbo delle flotte assire, egizie e persiane. Compirono anche im-portanti esplorazioni nel Mar Rosso e lungo le coste dellAfrica affacciate sullOceano Indiano e sullOceano Atlantico. Tutta larea siro-palestinese verr conquistata nel 332 a.C. da Alessandro Ma-gno ed entrer da allora nellorbita della civilt ellenistica.

    A sinistra, i resti di uno scudo fenicio rinvenuto in Marocco. A destra, le rovine della citt di Biblo.

  • 14

    Camiro

    Lindo

    Epidamno

    Lemno

    Tenedo

    Sciro

    Andro

    Tino

    Micono

    Delo

    Lesbo

    Chio

    Samo

    Ikaria

    Lero

    CnidoCoo

    Ceo

    Serifo

    Corf

    Nasso

    Amorgo

    Cefalonia

    Leucade

    Itaca

    Farsalo

    Pella

    Larissa

    Zacinto

    Corcira

    Leukas

    Zacinto

    Citera

    Sifno

    Paro

    Siro

    Salamina

    Creta

    Rodi

    Karpato

    SamotraciaTaso

    Imbro

    Thera(Santorini)

    Milo

    Egina

    Kalymno

    Epiro

    Laconia

    Arcadia

    Messenia

    Attica

    Focide

    Acarnania

    Etolia

    Acaia

    Beozia

    Tessaglia

    Macedonia

    Tracia

    Calcide

    Pindo

    Eubea

    Anatolia

    Lidia

    Misia

    Troad

    e

    Asia Minore

    Caria

    Eolia

    lago diOcrida

    Shkumbi

    lago diPrespa

    Cicladi

    Sporadi

    settentrionali

    Sporadi

    meridionali

    mar Egeo

    mar diMarmara

    mar Mediterraneo

    mar Ionio

    Atene

    Troia

    Sesto Cizico

    Bisanzio

    Poteidaia

    MendeTorone

    Akanthos

    Abdera

    Delfi

    IolcoDodona

    Ambrakia

    Corinto

    Sparta

    Cnosso

    Canea

    Festo

    Argo

    Pilo

    Tirinto

    Micene

    Tebe

    Megara

    Mitilene

    Clcide Smirne

    Sardi

    Teos

    Erythrai

    FoceaGryneion

    Efeso

    Priene

    Mileto

    Alicarnasso

    Ionico

    Dialetti greci

    Attico

    Eolico

    Dorico

    Arcadico-cipriota

    Dialetti settentrionalie nord-occidentali

    La Grecia arcaica e il mondo 7La Grecia una terra per lo pi montuosa, con poche e ristrette zone pianeggianti (lAttica, la Megaride, la Laconia nel Peloponneso, le valli del Pindo e del Tempe), men-tre le catene montuose giungono fino alle coste, quasi sempre rocciose e frastagliate. Nellinterno della Grecia, il paesaggio cambia totalmente: si va dalle rive del mar Egeo al massiccio del Pindo. Lo stesso vale per le condizioni climatiche: alle scarse precipitazioni di Atene, che non impediscono le coltivazioni mediterranee dellolio e del vino, si oppongono le piogge abbondanti dellEpiro, che consentono lo sviluppo di foreste e pascoli.

  • 15

    omerico; i dialetti greci

    Parimenti differenti tra loro risultavano le numerosissime isole dellarcipelago egeo, gran-di come lEubea e piccole, talora piccolissime.In questo mondo, tra i monti e il mare, sinsediarono, gi prima del 2000 a.C., genti indo-europee, i micenei o achei, che predilessero in particolare gli insediamenti nel Pelopon-neso. Le loro citt erano in realt cittadelle fortificate, difese da mura ciclopiche, per un bisogno fortissimo di difesa da nemici esterni. Qui vivevano i nobili proprietari di terre. Eppure il mondo miceneo era anche proteso allespansione via mare: ce lo dicono la conquista di Creta, risalente al 1400 a.C. circa, o la guerra contro Troia, espugnata in-torno al 1250 a.C. Questultimo evento rivive nellIliade e nellOdissea di Omero: la prima voce poetica della civilt occidentale. Poco dopo sul mondo miceneo scese il buio: i palazzi micenei caddero per linvasione dei misteriosi dori, una popolazione indoeuropea forse affine ai Popoli del mare e che riport la Grecia a una specie di barbarie. Il loro mondo testimoniato in parte dai poemi di Omero, scritti intorno all800 a.C., in cui si riflettono proprio gli usi e i costumi della fase dorica. Il grado di sconvolgimento operato dai dori sul mondo greco si pu dedurre anche dalla frastagliatissima carta dei dialetti greci, quale si ricava allepoca delle prime iscrizioni del VI e del V secolo a.C.I dori imposero la loro parlata solo nel Peloponneso salvo lArcadia, in certe zone del nord della Grecia, nel sud delle isole Cicladi, a Creta, Rodi e sul vicino litorale asiatico. Altre genti che parlavano il greco diffusero in zone differenti la loro parlata. Gli ioni erano stanziati in Attica, in Eubea, nel mondo delle Cicladi e in Ionia (la parte centrale della costa asiatica). Gli eoli abitavano la Beozia con lisola di Lesbo e la costa asiatica vicina. Un dialetto minore era larcade-cipriota, parlato a Cipro e nella montuosa regione pelo-ponnesiaca dellArcadia. A nord, infine, nelle vaste aree quasi disabitate dellEtolia e della Macedonia, si parlava un greco di tipo settentrionale, i cui precisi contorni linguistici per ci sfuggono.Amathous

    Sali

    Carpasia

    Salamis

    Cipro

    Antico vaso greco.

    Una scena relativa alla guerra di Troia rappresentata in unanfora greca conservata al Louvre di Parigi.

  • 16

    marTirreno

    marAdriatico

    C

    C

    mar Mediterraneo

    mar IonioZancle(Messina)

    Turi

    Eraclea

    Metaponto

    Napoli

    Cuma

    SantaMarinella(Punicum)

    Taranto

    Elea

    Posidonia(Paestum)

    Crotone

    Solunto

    NaxosReggio Calabria

    Locri

    Catania

    SiracusaMegara Iblea

    Heloros

    AcraGela

    Camarina

    Akragas(Agrigento)

    Selinunte

    Mozia

    Panormos(Palermo)

    Imera

    Le citt greche in et classica8La Grecia era una terra di citt, anzi, di citt-stato: le pleis. Nella sua et classica (comprendente allincirca il secolo V a.C.) ne contava circa 750, alle quali bisogna aggiungere almeno al-tre 300 citt coloniali, fondate da emigrati greci. Le citt greche erano disposte lungo tutte le coste dellEgeo, del Mediterraneo e intorno al mar Nero, come ranocchie sulle rive di uno stagno: cos, pittorescamente, Platone fa dire in un suo dialogo a Socrate. Si trattava per lo pi di centri piccoli, con una popolazione media di 1000 abitanti, adulti e maschi; a essi dobbiamo per aggiungere le donne, i bambini, gli even-tuali stranieri residenti e gli schiavi. Il numero si deve quindi moltiplicare per 5, forse pi. Solo duecento tra queste pleis avevano dimensioni superiori. Per esempio Corinto, la metropoli commerciale sullIstmo omo-nimo, non contava pi di 10 000 abitanti, quasi tutti artigiani e piccoli commercianti, distribuiti su ben 900 km quadrati di territorio (un quarto, quindi, rispetto ai cittadini ateniesi dellet classica). In Sicilia il centro maggiore era Siracusa, ma esistevano molte altre citt importanti: Gela, Zancle (Messina), Megara Iblea ecc. Va notato che la Sicilia, per i greci, non era terra di colonie, ma parte integrante della Grecia. Essi la distinguevano dallItalia meridionale, la terra (chiamata poi Magna Graecia dai latini) dove erano state fondate altre citt importanti, come Crotone, Metaponto, Taranto, Elea, Cuma.

    Larea archeologica di Metaponto, in Basilicata.

  • 17

    Corcira

    Leucade

    Chio

    Icaria

    Rodi

    Karpato

    CiproCreta

    Corf

    MeloTera

    Serifo

    Citera

    SameCefalonia

    ZanteZacinto

    Paro Nasso

    Cnido

    Lindo

    Aigialis

    MinoaArcesina Stampalia

    Samotracia

    mar Nero

    mar Egeo

    Corinto

    Megara

    Clcide

    Potidea

    Terme

    Skione

    Torone

    Accanto

    Abdera MaroneaAinos

    CardiaSesto

    PerintoBisanzio

    Apollonia

    Heraclea

    TieumSesamus Cromna

    Cytorus

    Panticapeo Pianagoria

    Cheroneso

    Olbia

    Tyras

    Theodesia

    Sinope

    Amisus Cotyora

    Cerasus

    Mesembria

    Odessus

    Callatis

    Tomis

    Istrus

    Calcedonia

    Astakos

    KiosCizicoLampsaco

    AbydosSigeo

    Mirina

    Efestia

    MitileneMyrinaEreso

    Antissa

    Asso Antandros

    AdramittioMetimna

    SardiFocea

    ColofoneEfeso

    SmirneritreChio

    TeosLbdos

    Priene

    AnaiaSamo

    AndrosKortion

    GuarionCaristo

    AtenePireo

    Trezene

    Pilo

    Patrasso

    Elide

    Olimpia

    Sicione

    Mantinea

    Egion

    DelfiCheronea

    PlateaTebe

    Orcomeno

    Istea

    PagasePhres

    Larissa

    MetonePidna

    Farsalo

    Naupacte

    MiletoMiunteMagnesia

    IasosAlicarnasso

    IalysosKameiros

    Cidonia

    EleuternaFesto

    Cnosso

    Gortina

    CalinoPhaselis

    NagidusCelenderis

    Holmi

    Soli

    ApolloniaTasoAnfipoli

    Eretria

    Sparta

    Argo

    Micene

    Ambracia

    Dodona

    Epidamno

    Apollonia

  • 18

    mar Egeo

    golfo diLaconia

    golfo diMessenia

    golfo diPatrasso

    mar diMarmara

    mar Ionio

    Kalymno

    Thera(Santorini)

    Milo

    Egina

    Lemno

    Agiostrati

    Tenedo

    Sciro

    Andro

    Tino

    Micono

    Delo

    Nasso

    Lesbo

    Chio

    SamoSamoNikaria

    Lero

    Cnido

    Lindo

    Coo

    Ceo

    Serifo

    Nasso

    Amorgo

    Cefalonia

    Corf

    Itaca

    FarsaloTebe

    Agai

    Larissa

    Zante

    Corcira

    Leucade

    Zacinto

    Citera

    Sifno

    Paro

    Siro

    Salamina (480 a.C.)

    Creta

    Rodi

    Karpato

    Samotracia

    Taso

    Imbro

    Atene

    Troia

    Ainos

    Sigeion

    AbidoLampsacoSesto Cizico

    Bisanzio

    Calcedonia

    Poteidaia

    Mende ToroneAkrothon

    Akanthos

    Abdera Maronea

    Delfi

    Termopili(480 a.C.)

    Dodona

    Ambrakia

    Corinto

    Sparta

    Olimpia

    Patrasso

    Cnosso

    Gortina

    Hierapytna

    Canea

    Festo

    Argo

    Micene

    Tebe

    MegaraPlatea (479 a.C.)

    Maratona (490 a.C.)

    Micale (479 a.C.)

    Mitilene

    Clcide

    Smirne

    Magnesia

    Sardi

    Teos

    Erythrai

    Focea

    Gryneion

    Pergamo

    Efeso

    Priene

    Mileto

    Alicarnasso

    Eubea

    lago diOcrida

    Shkumbi

    lago diPrespa

    Ep

    ir

    o

    Ma

    c ed o

    n i a

    Laconia

    Arcadia ArgolideElide

    Messenia

    Attica

    Focide

    Acarnania

    Etolia

    Acaia

    Beozia

    Tessaglia

    Tracia

    Pen. Calcidica

    Anatolia

    Lidia

    Misia

    Frigia

    Asia Minore

    Caria

    Eolia

    Il piccolo mondo delle libere citt greche si trovava ai margini dellimmenso impero persiano e non poteva non suscitarne gli appetiti di conquista. Agli inizi del V secolo a.C., i persiani cercarono per ben due volte di sottomettere la Grecia, prima con il re Dario, nel 490 a.C., e poi con suo figlio Serse, dieci anni pi tardi.

    Il mondo greco al tempo delle 9

  • 19

    guerre persianeLa forza militare di greci e persiani era grandemente spropor-zionata a vantaggio dei secondi. Ciononostante, furono proprio i persiani ad avere la peggio, in entrambi i conflitti. Ad assicurare la vittoria ai greci fu lo spirito di autonomia e di libert coltivato nellambito della plis. Quello spirito li aveva fino ad allora divisi, accendendo le infinite rivalit e gli interminabili conflitti, piccoli e grandi, che segnano la storia greca. Ma di fronte alla minaccia persiana, i greci riuscirono in unimpresa fino a quel momento impensabile: mettere da parte (almeno nella maggior parte dei casi) le inimicizie e coalizzarsi. Riuscirono cos a difendere in modo concorde la loro madrepatria ideale lhellenikn che li univa almeno per alcuni aspetti essenziali: la lingua, la religione, la cultura, oltre allo spirito indipendente e fiero.

    Solo cos la piccola Grecia pot avere la meglio contro il grande regno persiano, che costituiva ununit solo territoriale e non an-che spirituale. Poi, passata la minaccia, la Grecia torn a dividersi; guerre e inimicizie ripresero come e pi di prima, alimentate dalla polariz-zazione delle citt intorno alle due capitali, Atene e Sparta. Proprio queste divisioni politiche segneranno la debolezza della Grecia e la sua resa di fronte alla ben superiore compattezza del mondo romano.

    Territori persiani

    Stati vassalli della Persiae greci sottomessi nel 490 a.C.

    Greci sottomessi ai persiani nel 480 a. C.

    Greci in guerra con i persianifino alla fine del conflitto

    Stati neutrali

    Battaglie

    Itinerari degli eserciti e delle flotte persiane

    Flotta di Mardonio (492 a.C.)

    Esercito di Dario (490 a.C.)

    Flotta di Dario (490 a.C.)

    Esercito di Serse (480 a.C.)

    Flotta di Serse (480 a.C.)

    Bassorilievo raffigurante un soldato persiano, risalente al VI secolo a.C.

    Le rovine del palazzo del re Dario.

  • 20

    m a r

    T i r r e n o

    Cartagena

    Alicante

    Rusaddir

    Tangeri Abyla

    Toscanos

    Abadera

    Cadice

    Siviglia

    Sagunto

    Tarragona

    Emporiae

    Marsiglia

    Arausio(Orange)

    Roma

    Pyrgi

    Ca

    ClupeaCartagine

    Susa

    Cossyra(Pantelleria)

    Leptis Perva

    Utica

    HippoDiarrhytus

    Zama202 a.C.

    Mozia

    241 a.C.Isole Egadi

    Hippo Regius

    Caralis

    NoraSulcis

    Tharros

    Olbia

    Aleria

    Palermo

    Torino Ticino 218 a.C.

    Colle delleTraversette(Monviso)

    Colle delMoncenisio

    Trebbia218 a.C.

    LagoTrasimeno 217 a.C.

    Rod

    ano

    Po

    Tago

    Dauro

    Guadalquivir

    Ibiza

    Si

    SardegnaBaleari

    S p a g n a

    Corsica

    Lespansione di Cartagine 10Cartagine (in punico Qart Hadasht, la citt nuo-va) fu fondata nell814 a.C. come colonia di Tiro. Levento rientrava nel pi vasto processo di allargamento dei fenici verso occidente, tenden-te ad alleggerire il peso della dominazione assira, fattasi soffocante in quei decenni. Insediamenti fenici coevi sono documentati dai ritrovamenti ar-cheologici a Nora, in Sardegna, nellisola di Malta, a Mozia, al largo della Sicilia, fino a Toscanos, sulla costa andalusa.

    DD

    Colonie fondate da Cartagine

    Area di diretto dominio cartaginese

    Area controllata da Cartagine

    Sbarco romano in Africa al tempo della I guerra punica

    Aree passate da Cartagine a Roma dopo la I guerra punica

    Marcia di Annibale in Italia

    Luoghi delle vittorie di Annibale

    Spedizione di Scipione lAfricano durante la II guerra punica

    Luoghi delle vittorie romane

    Conquiste di Cartagine in Spagna al tempo di Amilcare Barca e di Annibale

    iberi

    celti

    illiri

    Epiro

    numidigetuli

    EgadiAgrigento

    256 a.C.

    256 a.C.260 a.C.241 a.C.

    264 a.C.

    mar Mediterraneo

    Roma

    SiracusaMessina

    Milazzo

    Cartagine

    LA PRIMA GUERRA PUNICA

    gOperazioni militari di Roma

    Territori romani

    Territori cartaginesi

    Vittorie romane

  • 21

    Capua

    Napoli

    Taranto

    Crotone

    Reggio

    Siracusa

    mo

    Canne 216 a.C.

    Melita (Malta)

    m a r M e d i t e r r a n e o

    m a r

    I o n i o

    ma r A

    d r i a t i c o

    Sici l ia

    Fino al IX secolo a.C. i commerci fenici avevano monopolizzato larea del Mediterraneo orientale, ma grazie a Cartagine essi po-terono allargarsi a tutto il Mediterraneo occidentale, fino a Cadice e Tangeri. Lex colonia di Tiro infatti fu presto in grado di fondare a propria volta nuove colonie o di sviluppare quelle esistenti; sor-se cos un ampio impero commerciale, imperniato su Sicilia e Sardegna, forte del possesso delle miniere spagnole e di una fitta rete di scali commerciali e colonie. Tutto ci rese inevitabile lo scontro con la nuova potenza di Roma.Le tre guerre puniche, condotte da Roma contro Cartagine, si situano nellarco di un secolo o poco pi, tra il 264 e il 146 a.C., cio dallinizio delle ostilit in Sicilia fino alla distruzione di Car-tagine. La carta visualizza i luoghi dello scontro: le isole Egadi, sede della grande battaglia che decise la prima guerra punica nel 241 a.C.; Sagunto, la citt ispanica alleata di Roma e che Annibale decise nel 219 a.C. di conquistare, innescando cos il secondo conflitto; i luoghi delle ripetute vittorie annibaliche su Roma nella penisola (Ticino, Trebbia, Trasimeno, Canne); infine Zama, nellentroterra tunisino, dove nel 202 a.C. lesercito di Sci-pione poi detto lAfricano inflisse ad Annibale lunica, ma decisi-va, sconfitta in campo aperto.Ancora nel 146 a.C., anno della sua distruzione, Cartagine era ritenuta (come scrive Polibio) la citt pi ricca del mondo; solo la sua scomparsa convinse i romani che nessun ostacolo pi si frapponeva alla conquista del mondo.

    Cartagine

    Roma

    Napoli

    Crotone

    Capua

    Siracusa

    ReggioPalermo

    Taranto

    Trapani

    celti

    illiriiberi

    Sagunto

    CadiceCartagena

    Numidia

    Grecia

    Epiro

    Po

    Tevere

    mar Mediterraneo

    Regno diMacedonia

    Metauro

    Canne

    Zama

    Trasimeno

    Ticino

    Trebbia

    LA SECONDA GUERRA PUNICA

    NTerritori di Roma allinizio della prima guerra punica

    Conquiste romane

    Territori di Cartagine alliniziodella prima guerra punica

    Battaglie principali

    Itinerari di Annibale

    Itinerari di Scipione

    Particolare di figura femminile seduta (VIII-VII secolo a.C.) rinvenuta a Cartagine.

  • 22

    mareHadriaticum

    mareIonium

    mare Tyrrhenum

    mare Internum Nostrum

    Tarentum

    Metapontum

    Brundisium

    Thurii

    Rhegium

    Croton

    Velia

    BovianumVetus

    TeanumSuessa

    Fundi

    RomaCaere

    Firmum

    Ancona

    HadriaPinna

    BeneventumCapuaNeapolisCumae Venusia

    Canusium

    Luceria

    LarinumArpi

    Cosa

    Pontia

    Aenaria

    Ardea

    AntiumTerracina

    CoraPraeneste

    Ariminum

    VulciTarquinii

    Ostia

    Sutrium

    Asculum

    Narnia

    Spoletium

    AlbaCarsioli

    Tibur

    FaesulaePisae

    Vetulonia Rusellae

    Arretium SentinumVolaterrae

    Volsinii

    Territori romani

    Situazione allinizio del III secolo a.C.

    Colonie latine

    Alleati di Roma

    Lega sannitica

    Situazione intorno al 264 a.C.

    Territori romani

    Colonie latine

    Alleati di Roma

    In Italia erano presenti insediamenti umani fin dal Paleolitico, ma fu nel Neolitico che si svilupparono le prime culture, come quella delle palafitte e delle terramare. Soprattutto i terramaricoli presentavano unagricoltura e un allevamento piuttosto avanzati. Tuttavia si pu parlare di civilt italiche solo dopo le migrazioni indoeuropee del II millennio a.C.: tra queste la cultura appenninica, fondata sulla pastorizia, la cultura nu-ragica in Sardegna e quella villanoviana nellItalia centrale. Let propriamente storica ebbe inizio per lItalia a partire dallVIII secolo, con le prime colonizzazioni, sulle coste ioniche e tirreniche dellItalia meridionale, da parte di fenici e greci: furono questi ultimi a introdurre nella penisola la lingua scritta.

    LItalia preromana e La prima 11

  • 23

    celticelti

    illiri

    celti

    sardi

    italici

    siculi sicani

    fenici

    iapigi

    messapi

    dauni

    greci

    bruzi

    greci

    greci

    lucani

    sanniti

    umbri

    latini

    sabini

    rezi

    liguri

    etruschi

    veneti

    istri

    civiltdei

    nuraghi

    civiltvillanoviana

    mar Mediterraneo

    mar Tirreno

    mar Ionio

    mar Adriatico

    Po

    Tevere

    Arno

    Adige

    POPOLI ITALICI

    espansione di RomaAttorno ai secoli VIII-VII a.C., si insediarono in Italia gli etruschi, che secondo la tradizione provenivano dallAsia e che altri considerano invece autctoni, cio originari dellItalia (forse eredi della civilt vil-lanoviana) e poi mescolatisi con altre popolazioni. Essi si stanziarono nellItalia centro-settentrionale, dando vita a fiorenti citt indipendenti: tra le mag-giori, Tarquinia, Veio, Volterra, Arezzo, Felsina (Bo-logna), Perugia. La loro civilt urbana non era per unitaria sul piano politico; le citt erano unite in con-federazioni, talvolta in guerra tra loro. In quellepoca (siamo nellVIII secolo a.C.) lItalia antica appare un crogiuolo di popoli e culture, in parte autctone (come i liguri), in parte, come latini, sanniti, mes-spi, giunte nella penisola a seguito delle migrazio-ni indoeuropee.Proprio allora, lungo il tratto terminale del fiume Te-vere, dalle graduali fusioni di comunit diverse, na-sceva un nuovo centro urbano: Roma. Posta in un punto facilmente attraversabile del fiume, la citt si trovava al centro della via commerciale che univa il nord al sud della penisola e costituiva lo sbocco na-turale al mare per le popolazioni appenniniche, lun-go la via del sale. Limportanza strategica di Roma attir linteresse degli etruschi, che la dominarono a pi riprese. Dopo la cacciata dellultimo re (509 a.C.) la cit-t si diede un governo repubblicano, che riusc a incanalare le crescenti tensioni sociali interne e, contemporaneamente, ad allargare gradualmente il territorio romano. Una serie di iniziative militari ai danni dei popoli vicini port Roma a estendere la propria influenza su tutto il Lazio e su gran parte dellItalia centrale. Non si trattava solo di dominio militare: un complesso sistema di alleanze garantiva alla citt-stato laziale una rete di basi dappoggio per controllare, sia politicamente sia economica-mente, questo articolato territorio.Nel corso del IV e della prima met del III secolo a.C., fino alla decisiva vittoria nella guerra tarantina (276 a.C.), Roma pervenne al controllo di quasi tutta la penisola a sud del Po, fino allo stretto di Messina. Per la prima volta nellantichit, una citt-stato riusciva a estendere il proprio dominio ben al di l dei confini di una singola citt o regione.

    Unantica anfora etrusca.

    Una necropoli etrusca in Toscana.

    celticic

    rezi

    ii

    .

  • 24

    lagodAral

    Sinope

    Siracusa

    Taranto

    CadiceMalaga Mastia

    TarragonaEmporion

    MarsigliaMarzabotto

    Sparta

    CireneAlessandria

    Menfi

    Tebe

    Siene

    Tiro

    Antiochia

    Gerusalemme

    BabiloniaSusa

    Persepoli

    Ecbatana

    AlessandropoliAtene

    Pella

    Odessa

    Bisanzio

    Rodi

    Efeso

    OlbiaTanais

    Cartagine

    Agrigento

    Roma

    ArmeniaEpiro

    Bitinia

    Tracia

    Partia

    C a r m a n i a

    P e r s i d eE g i t t o

    A r a b i a

    Siria

    Ponto

    v e n e t i

    i l l i r il igu

    ri

    c el t

    i be r

    i

    i be r

    i

    g e rm a n i

    s c i t is a rm a t i

    d a c i

    g a l a t i

    mar Nero

    oceanoAtlantico

    mar C

    aspio

    ma

    r Ro

    s s o

    golfo Persico

    m a r M e d i t e r r a n e o

    Danubio

    Reno

    Loira

    Don

    Volga

    Dnepr

    Tigri

    Nilo

    Ural

    Mesopotamia

    Eufrate

    So

    trib iranichedellAsia interna(250 a.C.circa )

    Linea di costaallepoca

    La carta mostra linsieme delle civilt euroasiatiche nella seconda met del I millennio a.C. SullEuropa occidentale si estende un vasto strato di cultura celtica: esso va dalla pe-nisola iberica fino allisola britannica e alla regione danubiana, interessando anche lItalia settentrionale. Centro del mondo celtico, e della sua civilt aristocratica e guerriera, la cultura di La Tne, nellattuale Svizzera, fiorita dal V secolo a.C.Nella penisola italica in piena espansione il dominio di Roma: la carta si riferisce al 264 a.C., anno dinizio della prima guerra punica contro Cartagine. La potente citt-stato fenicia controlla le coste dellAfrica settentrionale, della Spagna meridionale e le grandi isole mediterranee (Baleari, Corsica, Sardegna, parte della Sicilia).

    Civilt del mondo euroasiatico 12

    Regno di Macedonia

    Impero di Alessandro (323 a.C.)

    Lega di Corinto

    Territori dipendenti da Alessandro

    Territori sotto il controllo di Cartagine (264 a.C.)

    Territorio di Roma e alleati (264 a.C.)

    Cultura di La Tne (450-250 a.C.)

    Territori Celtici (450-250 a.C.)

    Diffusione del buddismo

    di Cartag

    Territorio

    Cultura d

    Territori C

    Diffusione

    Il Calderone di Gundestrup, un manufatto celtico risalente alla fine del II secolo a.C.

  • 25

    impero cinese

    regnogreco-battriano

    regno Maurya

    Kandahar

    (130 a.C.)

    Herat

    Bactra

    Samarcanda

    Taxila

    Alosygni

    Sanci

    PataliputraPany

    Changsha

    WuYan

    Changan Loyang

    Shu

    Pechino

    Kabul

    a

    Gedrosia M a g a d h a

    K al i n

    g a

    Battriana

    I n d i a

    e

    T i b e t

    mare ArabicooceanoPacifico

    Indo

    Fiume Azzurro

    G r a n d e M u r ag l i a

    Fiume G

    iallo

    G

    ange

    Brahmaputra

    So

    gdian

    a

    a)

    t r i b p r o t o m o n g o l e

    tra IV e II secolo A Oriente, il regno di Macedonia si sta apprestando a porre fine alla libert delle pleis greche. La carta visualizza anche la conquista universale di Alessandro Magno, scomparso nel 323 a.C. Fa parte dellimpero alessandrino la Battriana, punto dincontro tra lellenismo e le culture iranica e indiana. Ne rimangono invece fuori i due grandi imperi asiatici: lIndia, unificata per la prima volta politicamente dai Maurya nel 318 a.C., e la Cina, su cui gli Han estendono il proprio dominio a partire dal 206 a.C. e che premuta a nord dalle trib proto-mongole, tra cui gli Hsiung-Nu (o Unni). Osserviamo anche le direttrici di diffusione del buddismo, la religione fondata da Siddharta intorno al 530 a.C. e che si sta allargando dallIndia verso lIndocina, la Cina e il Giappone.

    Alessandro Magno.

  • 26

    Perside

    Mardes

    MediaAtropatenePonto

    Plafagonia

    regno di Pergamo

    regno dei Seleucidi

    regno diMacedonia

    regno dei Parti

    regno deiTolomei

    GalaziaCappadocia

    Armenia

    Grecia

    Bitinia

    Caria

    Licia

    Nilo

    mar Mediterraneo

    marCaspio

    mar Nero

    mar R

    osso

    lagodi Van lago

    di Urmia

    lagodAral

    Eufrate

    Amudar ja

    Tigri

    Danubio

    Linea di costaallepoca

    Niceforio

    AAlessandropoli

    Pella

    Roma

    Atene

    Tebe

    Sparta

    Bisanzio

    Sinope TrebisondaArtesata

    Cerasunte

    Menfi

    GordioMazaka

    AntiochiaSeleuciaEdessa

    Ecbatana

    Ale

    Ecatompilo

    Arbela

    Babilonia

    Seleucia

    Susa

    Persepoli

    Tiro

    Damasco

    GazaAlessandria

    Efeso

    Pergamo

    golfo Persico

    Conquiste romanea partire dal 188 a.C.(pace di Apamea)

    Alle origini della conquista di Alessandro Magno vi era stato un sogno, unutopia che da tempo circolava nella cultura ellenica: lambizione, cio, di ridurre il molteplice alluno, come predicavano i filosofi greci, riducendo il mondo abitato, loikumne, a un prolunga-mento dellEllade. Ci fu un momento quello della conquista di Alessandro in cui il sogno parve realizzarsi; ma poi, con la stessa rapidit con cui si era costituito, limpero macedone si sfald dopo la morte (323 a.C.) di Alessandro Magno.Nel giro di pochi decenni esso si suddivise in pi regni: il regno di Macedonia, con capitale Pella, governato dalla dinastia degli Antigonidi; il regno dEgitto o dei Tolomei, con capitale Alessandria, la citt fondata dal re sul delta

    del Nilo;

    Il vasto mondo ellenistico alla 13 Lisimaco, uno dei

    diadochi di Alessandro Magno.

  • 27

    Nicea

    Alessandria Opiane(Kabul)

    AlessandriadAragosia(Ghazni)

    AlessandriaBucefalia(Texila)

    Partia

    Gedrosia

    Stato greco-battriano

    Carmania

    Battriana

    marArabico

    Indo

    Idaspe

    Iassarte

    (Syr Daria)

    ja

    Alessandria Aria

    AlessandriaOrite

    Alessandria

    Samarcanda

    Bactra

    AlessandriaProftasia

    Pattala

    Pura

    AlessandriaEschate

    il regno di Siria o dei Seleucidi, con capitale Antiochia, sul Mediterraneo; presto staccatosi da questultimo, il regno di Pergamo o

    degli Attalidi, con capitale Pergamo. Altri regni pi piccoli nacquero dalla progressiva polveriz-zazione del regno seleucide: tra questi, a nord la Bitinia, la Galazia, lArmenia, il Ponto; a est, il regno dei Parti e la Battriana.Bench politicamente divisi, questi territori manifestava-no sotto vari aspetti uneffettiva unit: le classi dirigenti al loro interno erano in larga misura greche e il greco (koin) era la lingua ufficiale nel Mediterraneo orientale e nel Vi-cino Oriente. In tutta questa vasta area si diffuse pertanto la cultura ellenica, intrecciata peraltro in molti campi con elementi delle culture orientali, in particolare legizia e la persiana.Se limpero di Alessandro era durato pochi anni, questo vasto mondo ellenistico dur per quasi due secoli, fino alla conquista romana, avvenuta nel II secolo a.C.

    vigilia della conquista romana (185 )

    Le rovine della citt di Pergamo, nellattuale Turchia.

    Il monumento ad Alessandro Magno nella citt di Tessalonica. La morte del valoroso condottiero, avvenuta nel 323 a.C., port allo sfaldamento del vasto impero macedone.

  • 28

    Pechino

    Laoyang

    Wuxian

    Taiyuan

    Changan

    Chengdu

    Linzi

    Canton

    Hanoi

    DunhuangJiuguan

    Zhangye Wuwei

    SamarcandaBactra

    Kachgat

    Jaipur

    Kuga

    Hotan

    Qiemo

    I m p e r o H a n

    H i m a l a y a

    Fiume

    Azzur

    ro

    marGial lo

    marCinese

    or ientale

    marCinese

    meridionale

    oceanoIndiano

    K a r a k o r a m

    Mo n

    g ol i a

    I n te r n a

    F iume

    Gia

    llo

    I n d i a

    Impero Han

    Popolamento delleregioni di frontiera

    Produzione della seta

    Altre direttrici commerciali

    Via della seta

    Impero H

    Popolameregioni di

    Produzion

    La Cina settentrionale era gi stata unificata, nel II millennio a.C., dalle due dinastie degli Xia e degli Shang. Furono questi ultimi a portare le popolazioni del Fiume Giallo verso un alto grado di sviluppo agri-colo e urbano, al tempo dellet del bronzo. Caduti gli Shang nel 1027 a.C., la Cina rimase a lungo debole e divisa: la fase detta degli Zhou, segnata per dallaffermazione di grandi sistemi culturali, come il taoismo e il confucianesimo.

    La Cina dagli Shin agli Han 14 dallerei-

    ee

  • 29

    (250 -220 )Il periodo Zhou si concluse nel III secolo a.C., allorch Qin Shi Huang-ti riusc a fondare un potere unitario su tutta la Cina, fino al mar Cinese meridionale. Lautorit di Qin (dal quale prende nome la Cina) coincise con una fase di forte centralizzazione e di dispoti-smo, cui si accompagnarono grandi lavori pubblici: lunghe strade da est a ovest e da nord a sud, muraglie difensive sui confini settentrionali, opere di canalizzazione lungo i fiumi.La societ cinese non poteva reggere a lungo il pugno di ferro degli Shin: gi con il se-condo imperatore della dinastia si verificarono disordini e ribellioni, culminate nel 206 a.C. con lavvento di una nuova dinastia, gli Han, durata circa quattro secoli, fino al 220 d.C. Essi estesero i propri domini verso ovest e simpadronirono delle vie carovaniere che, alla volta di Samarcanda, mettevano la Cina in contatto con laltopiano afghano e di qui con lEurasia. Ambascerie, legami commerciali, fondazioni di colonie diffusero la civilt cinese verso nord e verso ovest. Sempre gli Han intrapresero una politica di popolamento delle zone di frontiera, utile a difendere a nord il confine dai sempre pi minacciosi Hsiung-Nu, e utile a sud per cinesizzare le riottose popolazioni della Cina meridionale.

    Neppure gli Han, per, regnarono con tranquillit sul loro impero. Le rivolte sociali e la cri-si economica suscitarono limposizione di tasse sul sale, sul ferro, sulle imbarcazioni per trasportare merci; di questepoca larretramento prudenziale della capitale da Changan alla pi orientale Laoyang. Gli Han non si fermarono, per: penetrarono in Mongolia, repressero rivolte nelle province occidentali, sconfissero tentativi di usurpazione. Un primo segnale della fine venne nel 184 d.C. con la rivolta popolare dei Turbanti gial-li, a stento repressa. Infine nel 220 d.C., corrispondente allet dei Severi nella storia di Roma, gli Han furono estromessi dal potere e il loro impero si frazion in tre regni.

    Il libro dei riti del confucianesimo.

    Yu il Grande, fondatore della dinastia Xia.

    La Grande Muraglia Cinese.

  • 30

    Toledo

    Brigantium

    Olisipo

    Cadice

    Tingis

    RusaddirSiga

    CesareaSaldae

    Cartagine

    Palermo

    Lilibeo

    Siracusa

    Messina

    Reggio

    Tapso

    Tacapae

    Leptis MagnaCirene

    Apollonia

    Ab

    Atene

    Sparta

    CorintoPatrasso

    Tessalonica

    Larisa

    Cinocefale

    Pidna

    Apollonia

    Epidaurum

    Iader

    Bologna

    Roma

    Marsiglia

    Emporiae

    Narbona

    Arausio

    Tarragona

    Sagunto

    Tolosa

    Burdigala

    Cenabum

    Lutelia (Parigi)

    Lione

    Nizza

    Cagliari

    Rimini

    Napoli Brindisi

    Taranto

    Benevento

    Crotone

    Milano

    Genova

    PadovaAquileia

    Salonae

    Tergeste

    C

    N

    Le

    Corf

    Baleari

    Cefalonia

    Creta

    menapi

    cenomani

    pittoniGallia

    ReziaNorico

    Dacia

    Marmarica

    Acaia

    Macedonia

    oceano

    Atlant ico

    mar Mediterraneo

    Dalmazia

    S p a g n a

    Ulteriore

    Citeriore

    g iu r

    a

    P i r e n e i

    treveri

    Reno

    Po

    Ebro

    Arsinoe

    Berenice

    AraePhilaenorum

    Zama

    HippoRegius

    Cartenna

    Nova CarthagoMalaga

    veneti

    arve

    rni

    t a rbel l

    icantabri

    celtiberi

    cal la

    ici

    lusit

    ani

    celt ic

    i

    turdetani

    oretani

    baste

    tani

    cont

    esta

    ni

    Gallia Cisalpina

    I l l i r i c o

    Epiro mar E

    Cirenaica

    Nu

    mi d

    i a

    M a u r i t a n i a

    Danubio

    La carta visualizza la grandiosa espansione della repubblica romana nel Mediterraneo, in tre tappe successive.La prima tappa lo scontro con la rivale Cartagine, vinta nellarco di ben tre conflitti com-battuti in oltre un secolo, dal 264 a.C. al 146 a.C., su pi fronti, dalla Spagna alla Sicilia, dallItalia settentrionale allAfrica. Roma conobbe pi di una volta la sconfitta (famoso il rovescio di Canne, nel 216), ma riusc ogni volta a risollevarsi e, alla fine, a vincere. Car-tagine fu definitivamente distrutta dallesercito romano nel 146 a.C.La vittoria su Cartagine spinse Roma a nuove conquiste. Dopo avere assunto il controllo del Mediterraneo occidentale, inclusa la pianura padana e la penisola iberica, si rivolse a oriente, attaccando i regni ellenistici che dominavano quellarea. Prima la Macedonia

    Lespansione di Roma dalle guerre 15

  • 31

    Alessandria

    Gerusalemme

    Babilonia

    Tiro

    Arado

    Antiochia

    Tarso

    Attalia

    Xanthos

    AbderaBisanzio

    Lampsaco

    PergamoMagnesia

    SmirneEfeso

    Mileto

    ne

    o

    Alicarnasso

    CandiaRodi

    Cipro

    Nasso

    Lemno

    Lesbo

    Chio

    Damasco

    Menfi

    E g i t t o

    Nilo

    Tracia

    Libia

    nia

    mar Nero

    mar Caspio

    P al e

    s ti n

    a

    Lici

    a

    Laconia

    C ap p a

    d o c i a

    Si

    ri

    a E u f r a t e

    Tigri

    A r a b i a

    regno dei Seleucidi(270 a.C.)mar Egeo

    Me s o p o t a m i a

    Linea di costaallepoca

    Regno di Macedonia nel 270 a.C.

    Regno dei Tolomei nel 270 a.C.

    Dominio di Roma nel 270 a. C.

    Area sotto il controllo di Cartagine nel 270 a.C.

    Conquiste romane fino al 201 a.C.

    Conquiste romane fino al 121 a.C.

    Stati sotto linfluenza romana

    Confini del regnodi Pergamo nel 133 a.C.

    Gallia celtica

    Gallia Belgica

    Aquitania

    Provincia Narbonense

    Territorio di Massilia (76-49 a.C.)

    Conquista di Cesare in Gallia (58-51 a.C.)

    puniche allet di Cesare(battaglie di Cinocefale del 197 a.C. e di Pidna del 168 a.C.), poi la Siria (battaglia di Ma-gnesia, 190 a.C.) vennero sconfitte dai romani. Alla fine del II secolo a.C., Roma aveva cos assunto il controllo di quasi tutte le coste del Mediterraneo. Sistem il territorio creando le nuove province dAfrica, della Gallia Narbonense, lodierna Provenza, e dAsia (corrispon-dente al regno di Pergamo) e imponendo allAcaia (Grecia) un pesante protettorato.La terza grande tappa fu la conquista della Gallia Transalpina (aldil delle Alpi), abi-tata da orgogliose popolazioni celtiche, operata da Giulio Cesare. Si tratt quasi di una guerra privata, finalizzata a dare gloria al generale vittorioso: intento pienamente riuscito. In sette memorabili anni di guerra, dal 58 al 52 a.C., la Gallia fu tutta soggiogata da Ce-sare e divenne provincia romana, con esiti incalcolabili per la futura civilt europea.

    o leon-

    abi-unaito.Ce-

    Monumento a Giulio Cesare nelle vesti di condottiero.

  • Primo piano sulla Geostoria 1di Paolo Baserga

    Consulenza alla progettazione:Fabio Cioffi

    Coordinamento editoriale: Beatrice Loreti

    Art Director: Marco Mercatali

    Responsabile di produzione: Francesco Capitano

    Progetto grafico, redazione e impaginazione:ABC, Milano

    Cartografia: Studio Lauti, Bologna

    Foto: Shutterstock, archivio la Spiga

    Copertina: Adami Design

    2011 Eli La Spiga Via Soperga, 2 Milano Tel. [email protected]

    EliVia Brecce Loreto Tel. [email protected]

    Le fotocopie non autorizzate sono illegali. Tutti i diritti riservati. vietata la riproduzione totale o parziale cos come la sua trasmissione sotto qualsiasi forma o con qualunque mezzo senza previa autorizzazione scritta da parte delleditore.

    Leditore a disposizione degli aventi diritto tutelati dalla legge per eventuali e comunque non volute omissioni o imprecisioni nellindicazione delle fonti bibliografiche o fotografiche.

    Stampato in Italia presso Grafiche Flaminia Foligno 11.83.201.0