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II www.gazzettino.it Venerdì 2 Novembre 2018 SALUTE UDINE 207 milioni di euro. Con una media di quasi 9 ricette per ciascun abitante e una spesa pro capite di circa 159 euro, è questa la spesa totale in farmaci che ogni anno viene sostenuta in Friuli Venezia Giulia per l’assi- stenza convenzionata. Fra i medi- cinali più acquistati, quelli con- tro la gastrite. L’anno di riferi- mento è il 2017 e i dati sono forni- ti dall’Aifa che indaga quali e quanti farmaci consumiamo in regione e soprattutto quanto ci costano. 100 euro all’anno, inve- ce, è la spesa pro capite privata, ovvero per i farmaci da banco o su ricetta bianca, senza ticket, per cui la compartecipazione nei cittadini sfiora i 19 milioni in un anno. Numeri ancora più impor- tanti sono quelli relativi all’acqui- sto di farmaci nelle strutture sa- nitarie pubbliche: qui la spesa pro capite sale a 200 euro. In un anno in Fvg spendiamo media- mente 17,6 euro per una confezio- ne di farmaci per un totale di 22.853 confezioni vendute nell’arco di 365 giorni e 11.370 ri- cette staccate dai camici bianchi. La salute di una popolazione si misura anche in base al ricorso ai medicinali, ma cosa si consuma maggiormente in regione? In pri- mis – e non è una sorpresa – far- maci per il sistema cardiovasco- lare che rappresentano la spesa più elevata, 52 euro pro capite all’anno (“spalmati” su un venta- glio di 25 diversi farmaci), nulla di strano in una regione dove i problemi cardiovascolari rappre- sentano una delle principali cau- se di morte. L’investimento far- maceutico del friulgiuliani, se co- sì si può chiamare, riguarda il pantoprazolo, un medicinale uti- lizzato per i disturbi di stomaco, che in Fvg si guadagna la palma d’oro tra i 30 principi attivi per cui si spende di più: 6,7 milioni di euro in un solo anno. Secondo e terzo posto per i farmaci necessa- ri al sistema cardiovascolare, in leggera flessione rispetto all’an- no precedente. Cuore “attenzio- nato”, dunque e gastrite dietro l’angolo, ma i residenti del Fvg al- meno sono meno depressi e me- no ansiosi. Una delle principali molecole utilizzata per il tratta- mento della depressione e i di- sturbi d’ansia, il citalopram, ha visto una riduzione del 24,8% di spesa pro capite nel 2017 rispetto all’anno precedente. In Fvg per questo farmaco si spendono sol- tanto 0,32 centesimi all’anno. Largamente usati, invece gli op- piodi, in primis il fentanyl con un +7,3% di spesa pro capite rispetto al 2016 e +74,5% rispetto alla me- dia nazionale. In ambito clinico è impiegato in cerotti, lecca-lecca o pastiglie per la terapia del dolo- re cronico dei malati di tumore, ma al di fuori dell’uso terapeuti- co. Ma il fentanyl sta anche pren- dendo piede tra le droghe e viene mescolato con l’eroina per au- mentarne l’effetto. Quelli per il si- stema nervoso rappresentano, in termini di spesa in regione, la ter- za categoria di farmaci più usati. Pare aver funzionato, invece, la battaglia regionale contro il con- sumo inappropriato degli anti- biotici che registrano una flessio- ne della spesa pro capite annuale del 41,3% rispetto alla media na- zionale, nonostante i cittadini pensino che in oltre il 60% dei ca- si che gli antibiotici servano per curare raffreddori e influenze. La media di consumo degli anti- biotici in Fvg, infatti, colloca la regione fra i territori più virtuosi, oltre a Bolzano, in compagnia dei Paesi europei con il minor utiliz- zo come l’Austria. Dati alla ma- no, la “quota” giornaliera di anti- biotici su 1000 abitanti nel 2017 è arrivata a 15 dosi, contro le 35 in Calabria e Sicilia. Lisa Zancaner © RIPRODUZIONE RISERVATA PASTIGLIE Alcuni farmaci nei blister contenuti nelle confezioni Primo Piano Per l’assistenza convenzionata invece nel 2017 si sono spesi 207 milioni di euro Cento euro procapite per i prodotti da banco Gastrite e malattie cardiache in primo piano L’Agenzia italiana del farmaco ha elaborato e reso disponibili per la prima volta i report regionali sul consumo dei farmaci, con l’obiettivo di fornire ai referenti regionali uno strumento a supporto della programmazione sanitaria. I Rapporti intendono, dunque, rappresentare un parametro tra le diverse regioni e all’interno delle stesse per contribuire all’individuazione delle aree di maggiore criticità, consentire un’allocazione più efficiente e più mirata delle risorse. Uno strumento per la programmazione Aifa MEDICINALI Un cassetto pieno di confezioni I farmaci in ospedale ci costano ogni anno 200 euro a testa La spesa sanitaria (C) Ced Digital e Servizi | ID: 01018188 | IP: 79.10.176.1 sfoglia.ilgazzettino.it

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www.gazzettino.itVenerdì 2Novembre2018

SALUTE

UDINE 207 milioni di euro. Conuna media di quasi 9 ricette perciascun abitante e una spesa procapite di circa 159 euro, è questala spesa totale in farmaci cheogni anno viene sostenuta inFriuli Venezia Giulia per l’assi-stenza convenzionata. Fra imedi-cinali più acquistati, quelli con-tro la gastrite. L’anno di riferi-mento è il 2017 e i dati sono forni-ti dall’Aifa che indaga quali equanti farmaci consumiamo inregione e soprattutto quanto cicostano. 100 euro all’anno, inve-ce, è la spesa pro capite privata,ovvero per i farmaci da banco osu ricetta bianca, senza ticket,per cui la compartecipazione neicittadini sfiora i 19 milioni in unanno. Numeri ancora più impor-tanti sono quelli relativi all’acqui-sto di farmaci nelle strutture sa-nitarie pubbliche: qui la spesapro capite sale a 200 euro. In unanno in Fvg spendiamo media-mente 17,6 euro per una confezio-ne di farmaci per un totale di22.853 confezioni vendutenell’arco di 365 giorni e 11.370 ri-cette staccatedai camici bianchi.La salutedi unapopolazione si

misuraanche inbase al ricorso aimedicinali, ma cosa si consumamaggiormente in regione? In pri-mis – e non è una sorpresa – far-maci per il sistema cardiovasco-lare che rappresentano la spesapiù elevata, 52 euro pro capiteall’anno (“spalmati” su un venta-

glio di 25 diversi farmaci), nulladi strano in una regione dove iproblemi cardiovascolari rappre-sentano una delle principali cau-se di morte. L’investimento far-maceutico del friulgiuliani, se co-sì si può chiamare, riguarda ilpantoprazolo, unmedicinale uti-lizzato per i disturbi di stomaco,che in Fvg si guadagna la palmad’oro tra i 30 principi attivi per

cui si spendedi più: 6,7milioni dieuro in un solo anno. Secondo eterzo posto per i farmaci necessa-ri al sistema cardiovascolare, inleggera flessione rispetto all’an-no precedente. Cuore “attenzio-nato”, dunque e gastrite dietrol’angolo,ma i residenti del Fvg al-meno sono meno depressi e me-no ansiosi. Una delle principalimolecole utilizzata per il tratta-

mento della depressione e i di-sturbi d’ansia, il citalopram, havisto una riduzione del 24,8% dispesa pro capite nel 2017 rispettoall’anno precedente. In Fvg perquesto farmaco si spendono sol-tanto 0,32 centesimi all’anno.Largamente usati, invece gli op-piodi, in primis il fentanyl conun+7,3%di spesapro capite rispettoal 2016 e +74,5% rispetto alla me-dianazionale. In ambito clinico è

impiegato in cerotti, lecca-leccao pastiglie per la terapia del dolo-re cronico dei malati di tumore,ma al di fuori dell’uso terapeuti-co.Ma il fentanyl sta anche pren-dendo piede tra le droghe e vienemescolato con l’eroina per au-mentarne l’effetto. Quelli per il si-stemanervoso rappresentano, intermini di spesa in regione, la ter-za categoria di farmaci più usati.Pare aver funzionato, invece, labattaglia regionale contro il con-sumo inappropriato degli anti-biotici che registrano una flessio-nedella spesapro capite annualedel 41,3% rispetto alla media na-zionale, nonostante i cittadinipensino che in oltre il 60%dei ca-si che gli antibiotici servano percurare raffreddori e influenze.La media di consumo degli anti-biotici in Fvg, infatti, colloca laregione fra i territori piùvirtuosi,oltre aBolzano, in compagniadeiPaesi europei con il minor utiliz-zo come l’Austria. Dati alla ma-no, la “quota” giornaliera di anti-biotici su 1000 abitanti nel 2017 èarrivata a 15 dosi, contro le 35 inCalabria e Sicilia.

LisaZancaner

©RIPRODUZIONERISERVATA

PASTIGLIE Alcuni farmaci nei blister contenuti nelle confezioni

Primo Piano

Per l’assistenza convenzionata invecenel 2017 si sono spesi 207 milioni di euro

Cento euro procapite per i prodotti da bancoGastrite e malattie cardiache in primo piano

L’Agenzia italianadel farmacohaelaboratoeresodisponibiliper laprimavolta i reportregionali sul consumodeifarmaci, con l’obiettivodifornireai referenti regionaliunostrumentoasupportodellaprogrammazionesanitaria. IRapportiintendono,dunque,rappresentareunparametrotra lediverseregionieall’internodelle stessepercontribuireall’individuazionedelleareedimaggiorecriticità, consentireun’allocazionepiùefficienteepiùmiratadelle risorse.

Uno strumentoper la programmazione

Aifa

MEDICINALI Un cassetto pieno di confezioni

I farmaci in ospedaleci costano ogni anno200 euro a testa

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Le operazioni Riccardi nei luoghi dell’emergenzaGLI INTERVENTI

COMEGLIANS «Complimenti e rin-graziamenti per essere interve-nuti con soluzioni appropriateed efficaci sulle maggiori criti-cità provocate dall’ondata dimaltemposullanostra regione.Volontari e tecnici stanno lavo-rando inmaniera eccezionale eva sottolineato quanto sianoencomiabili». Il vicegovernato-re Riccardo Riccardi anche ieriè ritornato tra le vallate carni-che martoriate dal maltempoperverificare le criticità ancorairrisolte.«Permangono ancora grandi

problemi in alcune aree dellaCarnia che ho visitato – ha spie-gato Riccardi, reduce dal so-pralluogo con relativi incontricon i sindaci a Comeglians, Ri-golato, Forni Avoltri e Sappada- e riguardano soprattutto lamancanza di energie e acqua,in particolare a Sappada dovesi deve provvedere con l’inter-vento di cisterne». «Stiamo an-che sollecitando il ripristinodella fornitura di energia elet-trica - afferma il vicegovernato-

re - affinché entro la giornatasiano nuovamente attive le ri-manenti 1.900 utenze ancorastaccate».

TERNA ED ENELContinua l’impegno delle ta-

sk force di Terna con oltre1.800 persone complessive trarisorse operative, tecnici e per-sonale di imprese terze in cam-po senza sosta sin da lunedì. Inparticolare, dalle evidenzeemerse durante le riunioni dicoordinamento presso le Pre-fetture, i Comuni attualmentenon raggiungibili sono, al mo-mento 5 in Provincia di Udine:inqueste zone, E-Distribuzioneporterà i gruppi elettrogeni

non appena sarà consentita laviabilità. Nel momento in cuimiglioreranno le condizioni divisibilità, altri gruppi elettroge-ni arriveranno nelle aree piùimpervie attraverso l’utilizzodi elicotteri abilitati ai trasportispeciali.

PAULAROUn’impresa fuori dall’ordina-

rio quella portata a termine dacinque tecnici del Soccorso al-pino e speleologico della stazio-ne di Forni Avoltri. Su chiama-ta della Protezione civile edell’amministrazione di Paula-ro è stato messo in sicurezza iltetto della settecentesca chiesaparrocchiale intitolata ai Santi

Vito, Modesto e Crescenzia, ilcui tetto era stato scoperchiatodal forte vento. In cinque ore dilavoro, fino alle 21 inoltrate, itecnici hanno eseguito il prov-visorio tamponamento di circa250 metri quadrati di area di-velta. Il parroco,monsignor IvoDereani, che temeva ormai ilpeggio per i beni della chiesa,ha pianto per la commozione alavoro concluso. Il grazie è arri-vato anche dal sindaco DanieleDiGleria.

LO SFOGO DI REVELANTSul tema della ricostruzione

edi comesi stanno affrontandole emergenze in Friuli VeneziaGiulia, è intervenuto anche il

primo cittadino diGemona, Ro-berto Revelant, già consigliereregionale e promotore al tem-po di un intervento per lo sghia-iamento dei fiumi contro il dis-sesto idrogeologico: «Credo diconoscere oramai il popolofriulano, un popolo schivo e la-voratore. Non è possibile cheper fare qualsiasi opera serva-no decenni di carte, di valuta-zioni, di pareri, convegni, af-fiancate ad un’asfissiante buro-crazia. Non si possono sghiaia-re fiumi per la nidificazione de-gli uccelli, non si possono rea-lizzare strade nei boschi per lacontrarietà di alcuni enti, nonsi può far nulla senza una inter-minabile serie di documenti, enon si può essere mai sicuri diessere nel “giusto” perché poialla fine manca sempre quellacarta di quell’ente sconosciutoed arriva la sanzione, a volte an-che un procedimento penale.Poi nelle disgrazie in 15-20 gior-ni siamo capaci con la nostragente, le nostre imprese, le no-stre istituzioni di risolvere tut-to».

D.Z.

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IL CASO

UDINE Torna isolata Forni di Sopraa causa di una frana che incombesulla statale 52; ancora senza lucee gas, dopo cinque giorni, granparte di Sauris, Sappada e moltefrazioni dei comuni di Forni Avol-tri,Rigolato, Lauco,Ravascletto ePrato Carnico. Ancora vigente lanon potabilità dell’acqua in 26 co-muni. E ieri è tornata la pioggia acomplicare le cose. Ma gli sforziper tamponare le ultime emer-genze sonoenormi e encomiabili.Sullo sfondo la conta dei danniche cresce giorno dopo giorno,per centinaia dimilioni di euro.

FORNI DI SOTTONella tarda mattinata di ieri il

sindaco di Forni di Sotto MarcoLenna ha firmato l’ordinanza dichiusura della statale 52 Carnicanel tratto a monte dell’abitatoperché incombe una nuova franache rischia di compromettere laviabilità: consentito solo il transi-to a senso alternato per i mezzi disoccorso, in attesa di ultimare leverifiche sulla stabilità del ver-sante. E quindi Forni di Sopraèdinuovo isolata. «La situazione èancora complicata – ha spiegato–. In paese abbiamo registrato 14tetti scoperchiati, gravi danni allastalla sociale e alle strade comu-nali, il camposportivo è inagibile.La stima del disastro per il nostrocomune si aggira a oltre 3,5milio-ni di euro».

SAURISSi è lavorato sotto la pioggia an-

che ieri per liberare dai rischi dismottamenti e dagli alberischiantati al suolo la Strada regio-nale 73 del Lumiei, percorribilesolo in alcune fasce orarie. Sono

in corso interventi per lamessa insicurezza delle scarpate e il tagliodelle piante che si sono schianta-te sulla carreggiata principale ehanno invaso anche altre strade.Ancora bloccata la strada che daLa Maina sale a Lateis, frazioneisolata da domenica. In serataerano attesi i generatori per ripor-tare la corrente a Sauris di Sopra,ancora grossi problemi con la te-lefonia.

VAL DEGANOLa buona notizie è arrivata ieri

attorno all’ora di pranzo, la ria-pertura della regionale 355 dellaVal Degano, anche questa avve-nuta, come per la 52 bis a Paluz-za, a tempo di record dopo il crol-lo del ponte di Comeglians. I co-muni di Rigolato, Forni Avoltri eSappada erano quindi di nuovoraggiungibili. In attesa di potersostituire il manufatto erosodall’acqua del torrente, si utilizze-rà il ponte laterale di ferro di Tua-lis che era chiuso da due anni; in-stallati i semafori per regolamen-tare il transito a senso alternato,

al momento per i mezzi fino a 3,5tonnellate di carico. Ad annuncia-re lo sblocco il vicegovernatoreRiccardo Riccardi. Nell’arco diunmese si conta di colmare il bu-co creato dal crollo del ponte diComeglians e ripristinare il nor-male esercizio della viabilità. Main serata è arrivata la notizia diuna nuova interruzione sempresulla 355 fraVilla SantinaeOvaroper smottamenti. Sappada è rag-giungibile solo dalVeneto.

SAPPADANel tardo pomeriggio di ieri so-

no arrivati i gruppi elettrogenidell’Enel che hanno riportato laluce in parte della località, tra lepiù colpite durante questa allu-vione.Molti gli edifici scoperchia-ti e le frane che incombono sulpaese, nel frattempo ieri la stazio-ne del Soccorso Alpino di Sappa-da ha riparato tra ieri e oggi il tet-to del Rifugio Calvi sotto il grup-po del Peralba che era stato sco-

perchiato per circa un centinaiodi metri quadrati dalle forti raffi-che di vento dei giorni scorsi. Itecnici del soccorso sono stati eli-trasportati nei pressi del rifugiocon l’elicottero dei Vigili del Fuo-co e hanno concluso le operazio-ni ieri mattina. Un’altra squadramista con volontari del posto, soc-corritori e boscaioli, che hannomesso a disposizione una ruspa,motoseghe e altri attrezzi, si sonoinvece recati lungo la strada d’ac-cesso al rifugio e alle Sorgenti delPiave per liberarla dai tanti ramiepiante cadute.

PRATO CARNICOLa situazione si sta lentamente

normalizzando, la corrente elet-trica è stata ripristinata in tutte lefrazioni e fino a Pesariis. Rimaneancora al buio tutta la zona oltrePossal. Non tutti i gestori di reticellulari hanno ripristinato la re-te. La strada regionale 465 in lo-calità Osais è stata riaperta. Per-mangono problemi oltre l’abitatodi Pesariis versoPradibosco, Piandi Casa, Casera Razzo. Nei prossi-mi giorni saranno eseguiti lavoridi recuperodelle piante cadute.

DavidZanirato

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L’ondata di maltempo

Messa in sicurezza a Paularo

anche la chiesa del Settecento

IMPEGNATI Gli uomini delSoccorso

`Acqua tuttora non potabile in 28 ComuniIn serata nuova chiusura sulla 355

Primo Piano

`Dopo 5 giorni restano privi di correntegran parte di Sauris, Sappada e altri borghi

MALTEMPO La montagna friulana resta in ginocchio: sono ancora isolati dei borghi e incombono diverse frane

NEL GIRO DI UN MESESI CONTADI SISTEMAREIL PONTE CROLLATOORA SI USA QUELLODI FERRO DI TUALIS

Forni di Sopradi nuovo isolataPaesi senza luce

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Good solidale con la Carnia martoriata

COMUNE

UDINE Chiedere al Movimentto 5Stelle l’adesione ad un referen-dumconsultivo sul futuro diMer-catovecchio è «a dir poco super-fluo», sostiene il consigliere co-munale Domenico Liano. «Noidel M5S abbiamo ben chiaro ilconcetto di democrazia parteci-pativa. Per noi l’istituto del refe-rendum consultivo è fondamen-tale nel rapporto tra cittadini eamministrazione pubblica». Nelricordare le fattispecie previstedall’articolo 46 dello statuto co-munale, che elenca chi può pro-porre la consultazione popolare(almeno un terzo dei consiglieri,almeno lametà dei consigli circo-scrizionali o almeno duemilaiscritti nelle liste elettorali), Lia-no conclude che «se almeno unterzo dei consiglieri è d’accordo,la proposta può essere concretiz-zata senza alcun bisogno di inuti-li paternità. Le cose o si fanno onon si fanno. Il centrosinistra no-nostante lo statuto lo permetta,non ha mai manifestato la volon-tà di ascoltare i cittadini. Mi chie-do se il populismo li stia conta-giando oppure se attacchi inutilial centrodestra gli servano per re-cuperare credibilità persa. Gliudinesi non sono così ingenui danon capire che Via Mercatovec-chio non può continuare ad esse-re un estenuante motivo di scon-tro politico privo di soluzioni con-crete».Per il consigliere grillino «èora

di agire e di realizzare una solu-zionedi ampio coinvolgimento. Èindiscutibilmente chiaro a tuttiche la città intera ha bisogno diun nuovo riassetto del trasportopubblico fermo ormai da troppotempo. La mobilità sostenibile èun tema urgente. Bisogna imme-diatamente attuare una serie dinecessari provvedimenti atti a ri-popolare il centro storico». «In-somma - conclude Liano - noi delM5S siamo quelli del Referen-dum consultivo senza quorum,del bilancio partecipativo e dellavera democrazia partecipativa.Per noi il referendum consultivosenzaquorumèunacosa seria, secentrodestra e centrosinistra sisono finalmente accorti di questostrumento noi del M5S non pos-siamoche esserne compiaciuti».

L’EVENTO

MARTIGNACCO Basta varcare l’in-gresso del quartiere fieristicoper farsi avvolgere dai profumidiGood, dal pane appena sforna-to a una fetta di prosciutto taglia-to amano. Tra gli stand del salo-nedel gusto che ieri ha riaperto ibattenti dopo tre anni di pausa,però,mancavano inbuonapartegli espositori della Carnia con iloro prodotti tipici e d’eccellen-za che rappresentano un’ampiaarea della gastronomia regiona-le. A loro è andata tutta la solida-rietà del presidente di Udine eGorizia fiere, Luciano Snidar altaglio del nastro della sesta edi-zione di Good che ha aperto ibattenti sotto gli scrosci dellapioggia e del maltempo che neigiorni scorsi ha flagellato l’areacarnica.«Questi momenti difficili per

il Friuli Venezia Giulia hannomesso anche noi in apprensione– ha detto Snidar –. Gli esposito-

ri della Carnia hanno tutta la no-stra solidarietà». Ci sarà l’oppor-tunità per loro di partecipare al-la prossima edizione, ora che lafiera ha rimesso in moto Good,un appuntamento imprescindi-bile nel calendario fieristico per-ché «in Fvg l’enogastronomia èun elemento importante e digrande qualità», ha aggiunto ilpresidente. A salutare il ritrova-to salone del gusto è stato anchel’assessore regionale alle attivitàproduttive Sergio Bin. «Ben ven-gano – ha detto - eventi comeGood che promuovono l’enoga-stronomia, una parte rilevantedel nostro territorio anche se,non sempre, è conosciuta edesportata nel mondo. Questo èunnostro limite. Dobbiamo pro-muovere di più emeglio le eccel-lenze perché abbiamo prodottidi qualità». Seppure senza alcu-ni prodotti tipici della monta-gna, Good è un tripudio delbuon mangiare e dei prodotti ti-pici del territorio, i grandi prota-gonisti del salone, dai formaggial prosciutto, le bandiere dellagastronomia regionale e ancorail rinomato tartufo di Muzzana,frico, gubane, finoaprodotti perlo più sconosciuti alle nuove ge-nerazioni come il Pan di Sorc,realizzato con la miscela di tre

farine che un tempo si impasta-va in casa e poi si portava al for-no per la cottura. Nelle comuni-tà di Buja e Artegna questo panediventava dolce e speziato conl’aggiunta di fichi secchi e semidi finocchio selvatico ma ancheuvetta, cannella e noci. Spazioanche alle tipicità che arrivanodalle altre regioni tra stand cari-chi di olive di Sicilia, tortelliniemiliani e i golosi fritti marchi-giani. Un vero colpo d’occhio,poi, per gli amanti del buon vinoarriva dallo stand Vini buonid’Italia con una selezione in gra-do di soddisfare tutti i palati, an-che i più esigenti. Ma Good nonè solo assaggi e acquisto di bon-tà da portare a casa, è anche unmomento di conoscenza di ciòche si mangia, dalla provenien-za degli ingredienti alla lavora-zione. Ai percorsi del gusto e al-la scoperta del cibo sono dedica-ti ben 85 appuntamenti in pro-gramma nella quattro giornatedel salone, a partire dai macel-lai, panificatori e alimentaristidi Confcommercio pronti amet-tere a disposizione dei visitatoridi Good competenze e conoscen-ze alla scoperta delle proprietàdei prodotti.

LisaZancaner

©RIPRODUZIONERISERVATAQUARTIERE FIERISTICO Ieri il debutto di Good

IlpresidentedelConsiglioregionalePieroMauroZaninèintervenuto ieri allacerimoniacommemorativaal Sacrariomonumentaleche sorgenelcimiterodiGonars inricordodellevittimedel campoperinternati civili sloveni ecroatiallestitodurante laSecondaGuerramondialeneipressidelpaese,nelquale furonorinchiusi ideportati cheprovenivanoprevalentementedaVrhnika (oggi gemellataconGonars),BorovicaeKostav:quitrovarono lamorte inpiùdi500. Il Sacrario, erettonel 1973,accoglie le spogliedi471personedecedutenel campotrail 1942e il 1943.Zaninhadettoche«l’autocoscienzapersonale,non ideologica,deveaiutarci aribadire inmanieraunanime,trasversalee fissanel tempo lacondannafermadi tutte leatrocitàche inqualsiasi luogoeperqualsiasimotivohannorestituito laprevaricazione».

Zanin a Gonars

«Condannare atrocità»

Cerimonia

«Mercatovecchioil referendumè una cosa seriaÈ ora di agire»

LA VICENDA

UDINE Un lavoratore che avevaimpugnato il licenziamento daun’azienda del settore agroali-mentare di Palmanova, in sededi conciliazione, rinunciandoall’impugnazione, ha ottenuto ilpagamento di diciotto mensilitàdi retribuzione. A darne notiziaè Saverio Scalera, della Flai Cgildella provincia di Udine, che haseguito il caso.A quanto riferito da Scalera in

una nota, l’azienda aveva licen-ziato un suo dipendente il 25gennaio scorso, «con la motiva-zione del giustificato motivo og-gettivo, riorganizzazione e ridu-zione del personale. La Flai Cgilritenne tale provvedimento ille-gittimo perché - sostiene Scaleranella nota inviata ai media - nonera in atto alcuna riorganizzazio-ne aziendale né riduzione delpersonale». Come sottolinea ilsindacalista, il licenziamentoaveva riguardato «un lavoratoreche era iscritto alla Flai Cgil e dapochi giorni nominato anchenella rappresentanza sindacaleaziendale. Per questi motivi laFlai Cgil si offrì di assistere il la-voratore nell’impugnare tale li-cenziamento, offrendogli tutto ilsupportodi cuinecessitava».«Nei giorni scorsi, dopo due

udienze, si è giunti alla conclu-sione - prosegue Scalera -: il lavo-ratore ha rinunciato all’impu-gnazionea fronte del pagamentodi 18 mensilità di retribuzioneglobale di fatto. La conciliazione,dal punto di vista economico, èstata ritenuta molto positiva, at-tesa anche la circostanza che illavoratore, poco dopo il licenzia-mento, aveva trovato un’altra oc-cupazione lavorativa e non erapiù interessato alla reintegrazio-ne». A giudizio della Flai Cgil itermini della conciliazione,«molto favorevoli al lavoratore»dimostrerebbero che «il licenzia-mento era ingiustificato: diversa-mente infatti non si spieghereb-be perché l’azienda avrebbe rico-nosciuto un simile risarcimentoper un lavoratore con un’anzia-nità aziendale di appena 15mesi.Grazie alla Flai Cgil e al lavoroprezioso dell’avvocato DanielePezzetta, il lavoratore è stato tu-telato inmaniera efficace».

«Licenziamentoimpugnato,riceverà 18 mesidi stipendio»

`Snidar: siamo viciniagli operatori montaniBini: fiera volano per Fvg

Friuli

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IL SODALIZIO

RUDA Perché incaricare uno stu-dio di advisor di disegnare il fu-turo dell’ex amideria Chiozza diRudaquando le proposte ci sonogià, elaborate nel cuore dei dueatenei di Udine e Trieste? Se lochiede Raffaele Caltabiano, pre-sidente dell’associazione che inquesti anni si sta battendo per latutela del’ex fabbrica acquisitadal Comune di Ruda nel 1991.«Non sono d’accordo - dice - sulfatto che non si prenda in consi-derazione il lavoro fatto dalleuniversità della regione, che rap-presentano indubbiamente unaserie di competenze qualificatea livellomondiale. Spendere sol-di per chiamare uno che vienedall’altro capo delmondo per ca-pire cose che non sa, non misembra la cosa più giusta. Pensa-re di fare un bando per trovareun advisor per capire cosa faredell’amideria quando abbiamofior fior di cose scritte di tutti i ti-pi nonmi sembra la cosamiglio-re: poi, è chiaro che il Comunepuò decidere cosa fare». Per va-lorizzare l’amideria, un gioiello«con tutto l’armamentario dellaprima rivoluzione industriale ri-masto tale e quale da allora»,l’associazione, che adesso conta150 soci, ha coinvolto anche ledue università. «150 ragazzi han-no fatto un lavoro di raccolta diinformazioni e dei sopralluoghi.L’ateneo di Trieste ha fatto unmasterplan: l’edificio macchine,

di circa 4mila metri quadri, do-vrà necessariamente diventareun museo, perché è un pezzounico. Altri spazi, come imagaz-zini, potrebbero trovare altre de-stinazioni». Quali? «Considera-to che Ruda è a metà strada fraPalmanova eAquileia, una desti-nazione individuata che mi sen-to di sposare come associazioneè quella di creare una scuola di“artigiani culturali”, con cono-scenze anche tecnologiche, conla possibilità di far nascere an-che piccole aziende: questi pro-fessionisti potrebbero operarepoi nelle due città Unesco». E ilmodello Molino Stucky? «Hotele terme - dice il presidente - nonrientrano negli studi fatti». Se-condo Caltabiano una fetta dei300mila eurodell’Uti «dovrebbeessere prioritariamente utilizza-ta per la messa in sicurezza diuna parte dell’amideria. Con idue atenei e la Soprintendenzaabbiamo predisposto un docu-mento, trasmesso al Comune, incui si indicano una serie di inter-venti di estremaurgenza». Fra lepriorità, per l’associazione, an-che il restauro della macchina avapore del 1902, con i 26mila eu-ro destinati a questo interventograzie agli oltre 13mila voti rac-colti nel 2016 per l’amideria, ar-rivata 21. ai “Luoghi del cuore”del Fai. «L’associazione - diceCaltabiano - sta verificando lapossibilità di restaurare la mac-china anche con il supporto delmuseodella tecnicadiBrno».

Cdm

IL CASO

RUDA L’ex Amideria Chiozza diRuda come Molino Stucky a Ve-nezia? È quello uno dei modellida seguire secondo il sindacoFranco Lenarduzzi, per dare unfuturo ad un’area di quasi 10milametri quadrati e «oltre 40mila cu-bi» per il cui recupero e valorizza-zione ci sono in ballo quasi settemilioni di euro. Per la precisione,elenca il primo cittadino, «4,8mi-lioni suddivisi in tre annualità daparte del Cipe e 1,8 milioni in dueannualità affidati al segretariatodel Mibact ». Al momento, però,precisa, «nella cassa del Munici-pio non abbiamoneanche un cen-tesimodi questi soldi».Ed è questo il suo cruccio prin-

cipale: «Puntellare le risorse: ho ilterrore che i fondi vengano di-stratti per altri scopi se le esigen-ze politiche a Roma sono diver-se». Purtroppo, aggiunge, rispon-dendo a chi polemizza, «i percor-si burocratici sono complessi.Non sono interruttori che si clic-cano. Il provvedimento che ci as-segna i 4,8 milioni è di dicembre2017,ma ilministero non ha chia-rito come saranno dati i finanzia-menti». E anche con questo obiet-tivo, «finalmentenei giorni scorsiabbiamo creato un tavolo di lavo-ro con la Regione, coinvolta pro-prio per stabilire quali sono i per-corsi, legati al fatto che questi sol-di, prima o dopo, dovranno entra-re in Comune». Alla somma impe-gnata per la rinascita dell’ex ami-deria vanno aggiunti poi «300mi-

la euro dell’Uti, arrivati un mesefa», aggiunge il sindaco. E pro-prio da quei fondi Lenarduzzivuole partire: «Inizieremo subitocon le indagini propedeutiche dicarattere archeologico, geotecni-co e geologico. Bisognerà interve-nire con il metodo Bim, che servea ridurre gli errori di progettazio-ne. Poi, intendiamo fare una garafra i grandi studi, per arrivare nel2019 ad individuare un advisor,uno studio di professionisti cheabbia la culturae l’esperienzaperindividuare quali parti dell’ami-deria, al netto delle aree che an-dranno conservate come partemuseale, potranno essere desti-nate ad altre cose interessanti peril mercato. Pensiamo al MolinoStucky a Venezia, dove le partistoriche sono state recuperate erese fruibili e altri spazi sono di-ventati albergo. Altrove, hannofatto delle terme... Tutte cose cheattirano.Nondimentichiamochel’amideria si trova a metà stradafraPalmanovaeAquileia, due sitiUnesco». Insomma, se prioritariaè «la salvaguardiadi tutta lapartedi valore storico, da destinare amuseo», altri spazi «potrannoavere destinazioni che possanocreare produttività, per evitarecattedrali nel deserto». Un impe-rativo anche per l’assessore regio-nale Tiziana Gibelli che incontre-rà il sindaco «a Ruda il 13 novem-bre. Verificheremo a che puntosono i lavori. LaRegione è presen-te e attenta: l’amideria va salvata.Mi pare sia in fieri un progettoper un utilizzo multifunzionale.Sono tendenzialmente d’accor-do». In linea generale, aggiunge,«non sono d’accordo con il fattodi investire inun restauromilionidei contribuenti senza sapere seci sarà la sostenibilità economicadel bene recuperato, soprattuttoin Comuni piccoli. I prossimi ban-di regionali saranno costruiti inmodo da evitare cattedrali nel de-serto».

CamillaDeMori

©RIPRODUZIONERISERVATA

L’ASSESSORE GIBELLISARÀ A RUDA IL 13«OK AD UN CENTROMULTIFUNZIONALENO A CATTEDRALINEL DESERTO»

Ma l’associazione dissente:«Le proposte ci sono già»

Friuli

«L’amideria come Molino Stucky»`Quasi sette milioni per far rinascere la fabbrica dismessa«Oltre al museo, spazi che intercettino gli interessi del mercato»

`Il sindaco: con i 300mila euro dell’Uti indagini sull’areae una gara per trovare un advisor che ne disegni il futuro

LA FABBRICA DISMESSA Servono quasi sette milioni per far rinascere la zona dello stabilimento che oramai è stato dismesso

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VII

www.gazzettino.itVenerdì 2Novembre2018

`A Udine sarà ampliato con 300mila eurol’auditorium Comelli della sede centrale

`A Caneva 800mila euro per l’ex casa forestaledestinata a struttura ricettiva di carattere sociale

AZIENDE

UDINE Il sistemacooperativisticodella regione sorride, grazie adun incremento degli introiti, inun periodo in cui la ripresa eco-nomicaancora arranca.Le imprese cooperative friula-

ne crescono ancora nonostantela crisi: ricavi oltre i 350milionidi euro. Bene le cooperative so-ciali (+7,1 per cento) e le agricoleconun+3,2 per centoSono pocomenodi 7mila i di-

pendenti di cooperative – ade-renti a Confcooperative - in pro-vincia di Udine. Un dato che sievince dalla lettura dei bilancidelle 277 imprese aderentiall’Organizzazione. Una realtàproduttiva che “vale” 357 milio-

ni di euro, in crescita dell’1,7 percento subase annua.«Il settore cooperativo resta

uno dei comparti più vitalidell’economia regionale – sotto-linea Flavio Sialino, presidentedi Confcooperative Udine – econtinua ad assolvere un’impor-tante funzione sociale specieladdove il “mercato” fatica acreare opportunità di lavoro esviluppo per le comunità locali.Lo testimonia la rilevante pre-senza nelle aree marginali emontane del territorio friulane– dalle piccole cooperative dicommercio al dettaglio agli Al-berghi Diffusi – così come la cre-scita impetuosa della coopera-zione sociale che, in 10 anni èletteralmente raddoppiata perquanto riguarda la sua impor-

tanza economica e occupaziona-le».Nel dettaglio, crescono in par-

ticolare agricoltura e coopera-zione sociale, calano terziario ecostruzioni. La cooperazioneagricola, pur confermando untrend di calo del numero delleaziende agricole, segna un +3,2per centonei ricavi del settore, esfonda il “muro” dei 100milioni

di euro nel territorio friulano.Fondamentale l’apporto delcomparto lattiero-caseario(40,5 milioni di euro in valore,in crescita di più di 2 milioni),mentre rimane sostanzialmen-te stabile quello cerealicolo (aquota 48 milioni di euro com-plessivi). Cresce, inoltre, la coo-perazione sociale a 130 milionidi euro registrando un significa-tivo +7,1 per cento sull’anno pre-cedente. Meno performanti al-tri comparti cooperativi, che re-gistrano cali anche significativi:-3,8 per cento le cooperative diproduzione e lavoro dove le di-minuzioni si concentrano, inparticolare, nell’ambito delleimprese di costruzioni e di quel-le dei servizi; stabile l’attivitànel comparto trasporti. Calano

dell’8,5 per cento i ricavi per lecooperative del macrosettorecultura e turismo dove, però, al-lo stesso tempo, aumenta dell’11per cento il fatturato con priva-ti. In riduzionedel 3 per cento lagrande e piccola distribuzionecooperativa al dettaglio,mentreresta stabile il settore della pe-sca. Complessivamente, i socicooperatori salgono a quota56mila; per il 66 per cento socidelle quattro Bcc aventi sede sulterritorio della provincia di Udi-ne a seguito delle fusioni dell’ul-timo biennio: PrimaCassa, Ban-caTer, CrediFriuli e Banca diUdine. Per il Credito Cooperati-vo provinciale, la raccolta diret-ta ha raggiunto i 3,3 miliardi dieuro mentre gli impieghi supe-rano i 2,7miliardi di euro.

RISORSE

UDINE Quasi 36 milioni di lavoripubblici tra il 2018 e il 2020, com-prendenti interventi su tutto ilterritorio regionale, dall’amplia-mento dell’auditorium Comellidella sede della Regione a Udine(300mila euro) alla ristruttura-zione dell’ex casa forestale di Cro-setta del Cansiglio per destinarlaa struttura ricettiva a carattere so-ciale a Caneva, con un importo di800mila euro. Sono le cifre e alcu-ni degli interventi, fra le decine edecine, contenuti nella deliberaapprovata dalla Giunta regiona-le, su proposta dell’assessore alleInfrastrutture e territorio Grazia-no Pizzimenti, riguardante il Pro-gramma triennale 2018-2020 el’elenco annuale 2018 delle operepubbliche. Un Programma solita-mente varato dall’Esecutivo adaprile, ma che quest’anno è statoposticipato a causa delle elezioni.Il quadro delle risorse disponibilisul triennio prevede 19,798milio-ni per il primo anno del Program-ma, 10,094 milioni il secondo an-no e 5,972 milioni il terzo anno,per complessivi 35milioni 865mi-la 820 euro. Più nel dettaglio, qua-si 20 milioni sono investimentiche afferiscono alla Direzionecentrale Finanza, Servizio gestio-ne patrimonio immobiliare;550mila euro afferiscono alla Di-rezione centrale Infrastrutture,Servizio lavori pubblici, infra-strutture di trasporto e comuni-cazione; 3 milioni alla medesimaDirezione, ma al Servizio porti enavigazione interna; 12,395milio-

ni alla Direzione centrale RisorseAgricole, Servizio gestione terri-torio montano. Per restare alleoperazioni programmate per l’an-no in corso e le relative copertu-ra, per la finedell’anno si prevedel’ampliamento dei posti all’audi-torium della Regione a Udine perarrivare a 500 unità; i lavori dimanutenzione straordinaria peril rifacimento delmanto di coper-tura della stazione forestale diForni di Sopra (80mila euro); i la-vori dimessa in sicurezza dell’im-mobile regionale di corso Cavour1 a Trieste, per una spesa di 1,086milioni, di cui 543mila euro auto-rizzati per quest’anno. Importo si-gnificativo anche per i lavori di ri-strutturazione dell’Ex casa del la-voratore portuale in piazza Ducadegli Abruzzi a Trieste, pari cioèper quest’anno a 604mila euro.Lavori di restauro alle colonne eagli intonaci al piano terra dellasede regionale di piazza Unità aTrieste (100mila euro e 231milaeuro il prossimo anno) e i lavori

di adeguamento e ristrutturazio-ne del magazzino stradale di viaFerraris a Pordenone e della sededi scala Cappuccini a Trieste, per1,2 milioni, di cui 700mila per ilprimo anno. Manutenzione an-che per le infrastrutture perl’agricoltura, conun interventodi800mila euro sulla TenutaMaria-nis a Palazzo. In elenco, per il2019 e il 2020 il restauro dell’ese-dra di levante a Villa Manin diPassariano, per 2,7 milioni. Ci so-no poi lavori per complessivi400mila euro (in due annualità)su un immobile da destinare aStazione forestale a Fagagna. An-che la sede della Regione a Porde-none sarà oggetto di lavori di ade-guamento prevenzione incendi:25mila euro nel 2018 e 285milanel 2019. Tre milioni vannosull’intervento urgente di ripristi-no del dissesto dell’area demania-lemarittima statale aGrignano.Èpoi ampissimo il capitolo per ladifesa del suolo, anche se il mal-tempo di questi giorni potrebbe

portare delle variazioni. Intanto,però, si prevede, per esempio,ma-nutenzione ordinaria e straordi-naria del piano viario e delle scar-pate, delle operedi regimazione edi consolidamento e taglio di ve-getazione in Carnia, Canal delFerro e Valcanale (100mila euro);ricalibratura sezione di deflussosui torrenti Raccolana, Aupa, Re-sia e loro affluenti ad Amaro,Chiusaforte, Moggio e Resia; lamanutenzione della Casera diCollinaGrande a Paluzza. E anco-ra, la manutenzione alle opere disistemazione idraulico forestalee alla viabilità in varie località deiComuni di Erto e Casso, Andreis,Claut, Barcis, Cimolais e sui tor-renti, per complessivi 150mila eu-ro. Stessa cifra per lamanutenzio-ne idraulica e forestale nei comu-ni di Frisanco, Fanno, CavassoNuovo, Maniago, Caneva, Budo-ia, Montereale, Aviano e Polceni-go.

AntonellaLanfrit

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NELL’ELENCOANCHE IL RESTAURODELL’ESEDRADI LEVANTEA VILLA MANIN

(AL)Tragli interventiper ladifesadel suoloprogrammatiper ilprimoannodel triennio2018-2020nelpianodelleoperapubbliche, laRegionehaprevistoanche150milaeurodimanutenzionedelleoperedi sistemazioneidraulico forestale indiverselocalitàdeiComunidiTramontidiSopra,TramontidiSotto,Pinzano,Clauzetto.,Meduno,Travesio,CastelnuovoeVitod’Asio, perun importocomplessivodi150milaeuro.Prevista,inoltre, laristrutturazione(300milaeuro)dell’excaseraAvostanisaPramosiodiPaluzza,perdestinarlaarifugioalpino.

Rinforzo nei ComuniArrivano 150mila euro

Difesa del suolo

LE COOP SOCIALIFRIULANEVEDONO UN INCREMENTODEL 7,1 PER CENTOQUELLE AGRICOLEDEL ]3,2 PER CENTO

Regione

LA SEDE DELL’AMMINISTRAZIONE Il palazzo della Regione in via Sabbadini a Udine

Cooperative, ricavi in crescita a quota 350 milioni

Regione in cantiere: 36 milionidi opere pubbliche da qui al 2020