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Trovandosi per il 90% fra l’Equatore e il Tropico del Capricorno, il Brasile è caratterizzato da clima caldo umido, fa- vorito anche dalle correnti d’aria atlan- tiche. Fanno eccezione l’estrema punta meridionale, dal clima temperato, e il nord-est, dal clima tropicale secco. L’Amazzonia in pericolo Quello amazzonico è l’ecosistema con maggiore biodiversità: ospita gran parte delle specie animali e vegetali del globo, alcune delle quali esistono sol- tanto in questa regione. È anche consi- derato il «polmone della Terra» perché la fotosintesi delle piante che compon- gono la foresta pluviale produce una significativa quota dell’ossigeno glo- bale. Nonostante il suo immenso valore, la fo- resta amazzonica viene pesantemente sfruttata come risorsa economica, senza ri- guardo per gli equilibri ambientali. L’im- patto umano su questo delicato ecosiste- ma risale al XIX secolo, ma è stato a partire dagli anni Settanta del Novecento che il 1 I3 Sud America: regione andino-amazzonica PRIMO PIANO Brasile Il Brasile è il paese più grande dell’America meridionale e il quinto al mondo per esten- sione. Il nome «Brasile» deriva da «pau bra- sil» (legno color brace), il legname rosso esportato dai primi colonizzatori del paese, i portoghesi. Divenuto indipendente nel 1822, il Brasile è oggi una repubblica federale di ti- po presidenziale. Carattere distintivo del pae- se è la presenza di forti contrasti e disugua- glianze. Vi convivono infatti sviluppo tecno- logico e analfabetismo, ricchezza e povertà, cultura moderna e tradizioni antiche. L’immensa pianura amazzonica Il Brasile settentrionale è pianeggiante e ri- coperto da foreste pluviali solcate da gran- di fiumi, il principale dei quali, il Rio delle Amazzoni, è il maggiore del mondo quan- to a portata e, secondo recenti rilevazioni, forse anche il primo come lunghezza. A nord di questa immensa pianura si trova una serie di catene montuose piuttosto elevate: qui sorge il Cerro de la Neblina (3014 metri), la maggiore vetta del paese. I rimanenti due terzi del territorio brasilia- no, a sud e a ovest del bassopiano amazzo- nico, sono ricoperti da altopiani. Nella re- gione centrale (Mato Grosso) predomina- no tavolati alti dai 700 ai 1200 metri, men- tre a est si trovano anche colline rocciose e massicci. Le coste atlantiche assumono forme diffe- renti: a nord, in corrispondenza del basso- piano amazzonico, sono basse e sabbiose, mentre al centro-sud, dove gli altopiani rag- giungono quasi il mare, sono alte e scoscese. L’estuario del Rio delle Amazzoni è largo ol- tre 200 km e disseminato di isole. processo ha subìto una forte accelerazione. È stato calcolato che ogni minuto sparisce un’area forestale equivalente a sei campi di calcio. Le cause della deforestazione sono mol- teplici. Prima di tutto la costruzione di strade e autostrade (figura ), come la Transoceanica che una volta terminata ta- glierà orizzontalmente l’intero continente. A questo si aggiunge il disboscamento per far posto all’allevamento bovino e alle piantagioni di soia, a tutto vantaggio di multinazionali del settore agroalimentare che commerciano in carne per hamburger e derivati della soia, per lo più genetica- mente modificata. Non bisogna infine di- menticare lo sfruttamento del legname pregiato, richiesto soprattutto da Stati Uniti, Europa e Cina. Negli ultimi anni so- no state varate misure per la tutela del pa- trimonio amazzonico. Tali iniziative sono però in gran parte fallite, a causa delle pressioni esercitate dai grandi gruppi eco- nomici locali e internazionali. Nel 2001, il governo brasiliano ha annun- ciato il lancio di un piano chiamato 1 Capitale Brasilia Ordinamento dello stato Repubblica federale presidenziale Superficie 8 514 876 km 2 Popolazione 195 milioni Popolazione urbana 87% Lingua Portoghese (uff.), idiomi amerindi Religione Cattolici 74%, protestanti 15%, culti sincretici Moneta Real Reddito nazionale pro capite 7350 $ (medio-alto) Speranza di vita 73 anni Mortalità sotto i 5 anni 25 (per 1000 nati vivi) Analfabetismo (m/f) 10% / 9% La costruzione dell’autostrada transamazzonica 1 Questo file è una estensione online del corso Dinucci, Pellegrini GEOGRAFIA DEL VENTUNESIMO SECOLO essenziale © Zanichelli editore SpA, Bologna [6894]

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Trovandosi per il 90% fra l’Equatoree il Tropico del Capricorno, il Brasile ècaratterizzato da clima caldo umido, fa-vorito anche dalle correnti d’aria atlan-tiche. Fanno eccezione l’estrema puntameridionale, dal clima temperato, e ilnord-est, dal clima tropicale secco.

L’Amazzonia in pericoloQuello amazzonico è l’ecosistema conmaggiore biodiversità: ospita granparte delle specie animali e vegetali delglobo, alcune delle quali esistono sol-tanto in questa regione. È anche consi-derato il «polmone della Terra» perchéla fotosintesi delle piante che compon-gono la foresta pluviale produce unasignificativa quota dell’ossigeno glo-bale.

Nonostante il suo immenso valore, la fo-resta amazzonica viene pesantementesfruttata come risorsa economica, senza ri-guardo per gli equilibri ambientali. L’im-patto umano su questo delicato ecosiste-ma risale al XIX secolo, ma è stato a partiredagli anni Settanta del Novecento che il

1I3 •Sud America: regione andino-amazzonica

PRIMO PIANO Brasile

Il Brasile è il paese più grande dell’Americameridionale e il quinto al mondo per esten-sione. Il nome «Brasile» deriva da «pau bra-sil» (legno color brace), il legname rossoesportato dai primi colonizzatori del paese, iportoghesi. Divenuto indipendente nel 1822,il Brasile è oggi una repubblica federale di ti-po presidenziale. Carattere distintivo del pae-se è la presenza di forti contrasti e disugua-glianze. Vi convivono infatti sviluppo tecno-logico e analfabetismo, ricchezza e povertà,cultura moderna e tradizioni antiche.

L’immensa pianura amazzonicaIl Brasile settentrionale è pianeggiante e ri-coperto da foreste pluviali solcate da gran-di fiumi, il principale dei quali, il Rio delleAmazzoni, è il maggiore del mondo quan-to a portata e, secondo recenti rilevazioni,forse anche il primo come lunghezza. Anord di questa immensa pianura si trovauna serie di catene montuose piuttostoelevate: qui sorge il Cerro de la Neblina(3014 metri), la maggiore vetta del paese. Irimanenti due terzi del territorio brasilia-no, a sud e a ovest del bassopiano amazzo-nico, sono ricoperti da altopiani. Nella re-gione centrale (Mato Grosso) predomina-no tavolati alti dai 700 ai 1200 metri, men-tre a est si trovano anche colline rocciose emassicci.

Le coste atlantiche assumono forme diffe-renti: a nord, in corrispondenza del basso-piano amazzonico, sono basse e sabbiose,mentre al centro-sud, dove gli altopiani rag-giungono quasi il mare, sono alte e scoscese.L’estuario del Rio delle Amazzoni è largo ol-tre 200 km e disseminato di isole.

processo ha subìto una forte accelerazione.È stato calcolato che ogni minuto sparisceun’area forestale equivalente a sei campi dicalcio.

Le cause della deforestazione sono mol-teplici. Prima di tutto la costruzione distrade e autostrade (figura ), come laTransoceanica che una volta terminata ta-glierà orizzontalmente l’intero continente.A questo si aggiunge il disboscamento perfar posto all’allevamento bovino e allepiantagioni di soia, a tutto vantaggio dimultinazionali del settore agroalimentareche commerciano in carne per hamburgere derivati della soia, per lo più genetica-mente modificata. Non bisogna infine di-menticare lo sfruttamento del legnamepregiato, richiesto soprattutto da StatiUniti, Europa e Cina. Negli ultimi anni so-no state varate misure per la tutela del pa-trimonio amazzonico. Tali iniziative sonoperò in gran parte fallite, a causa dellepressioni esercitate dai grandi gruppi eco-nomici locali e internazionali.

Nel 2001, il governo brasiliano ha annun-ciato il lancio di un piano chiamato

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Capitale Brasilia

Ordinamento dello stato Repubblica federalepresidenziale

Superficie 8 514 876 km2

Popolazione 195 milioni

Popolazione urbana 87%

Lingua Portoghese (uff.), idiomi amerindi

Religione Cattolici 74%, protestanti 15%, culti sincretici

Moneta Real

Reddito nazionale pro capite 7350 $ (medio-alto)

Speranza di vita 73 anni

Mortalità sotto i 5 anni 25 (per 1000 nati vivi)

Analfabetismo (m/f) 10% / 9%

La costruzione dell’autostrada transamazzonica1

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2 Le AmericheI

«Avança Brasil» (Avanza Brasile): un insie-me di progetti «di sviluppo» per un totale di40 miliardi di dollari di investimenti, desti-nati in gran parte alla realizzazione di gran-di opere all'interno della foresta amazzoni-ca con 10000 km di autostrade, centraliidroelettriche, dighe, elettrodotti, miniere,gasdotti, pozzi petroliferi, canali di naviga-zione, porti, concessioni di taglio e altriprogetti di sviluppo industriale. Gli scien-ziati avvertono che questi progetti rischianodi portare alla distruzione di una ulterioregrande area di foresta amazzonica.

Popolazione e inurbamentoCon quasi 200 milioni di abitanti, il Brasile èil quinto stato più popoloso del mondo. Finoa tutto l’Ottocento il paese ha mantenuto unregime demografico tradizionale, con altanatalità e alta mortalità. A partire dai primidel Novecento il costante calo della mortalitàha causato un veloce sviluppo demografico.

Dal punto di vista etnico, oltre la metàdegli abitanti è costituita da bianchi chediscendono da coloni portoghesi e immi-grati europei (54%), seguono mulatti emeticci (39%), neri che discendono daglischiavi africani (5,4%) e indios nativi dellaregione (appena lo 0,1%). Il Brasile ospitaanche la maggiore comunità di oriundiitaliani: ben il 13% della popolazione, paria circa 25 milioni di persone, discende in-fatti da immigrati italiani.

L’87% degli abitanti si concentra nellearee urbane. I principali agglomerati sonoquelli di São Paulo (18,3 milioni di abitanti)e Rio de Janeiro (11,5 milioni) (figura ),Belo Horizonte (5,3 milioni) e Brasilia(3,3 milioni), la moderna capitale fondatanel 1960. Tali città presentano caratteristi-che simili: una pianta con vie che si incro-ciano ad angolo retto, un centro con edificielevati e grattacieli dove si concentrano leattività terziarie e le abitazioni dei ceti piùricchi, una periferia di abitazioni basse euniformi dove vivono i ceti medi, quartieriperiferici e semiperiferici degradati su cuisi estendono fatiscenti bidonville. In questiultimi quartieri, chiamati favelas, vivonomilioni di brasiliani poveri.

Sviluppo e squilibri dell’economiaFino agli anni Trenta del Novecento l’eco-nomia brasiliana si è basata sull’esporta-zione di materie prime e sull’importazionedi manufatti. Fra gli anni Trenta e gli anniSessanta il paese si impegnò nello sviluppodi una industria locale che consentisse unamaggiore autonomia economica. Per pro-teggere questa nascente industria, il gover-no applicò una politica protezionistica,istituendo dazi sui beni industriali stranie-ri, in modo che non potessero far concor-renza alla produzione locale.

Questa politica fu però interrotta nel 1964

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da un colpo di stato dell’esercito. I militaripromossero una svolta liberista, abolendo idazi protezionistici e privatizzando numero-se imprese di proprietà pubblica. Questomodello liberista venne mantenuto anchedopo la fine della dittatura militare (1985) efu causa di notevoli difficoltà economicheprolungatesi fino ai nostri giorni.

L’indebolimento dell’industria, la cre-scita del debito pubblico e l’aumento del-l’inflazione hanno fortemente accresciutole disuguaglianze sociali. Si pensi che unbrasiliano su cinque vive al di sotto dellasoglia di povertà e che il grosso della ric-chezza del paese è concentrato nelle manidi pochi privilegiati, pari a meno dell’1%della popolazione. La presenza di tali pro-blemi non deve però far dimenticare cheil Brasile rimane il paese in via di svilup-po più avanzato. La sua economia è arti-colata e dinamica in tutti e tre i principalisettori.

Il settore primario risente ancora del mo-dello coloniale,basato sulle colture da espor-tazione, in particolare caffè (figura ) e can-na da zucchero di cui il paese è il primoproduttore e esportatore mondiale. L’agri-coltura è fortemente meccanizzata e puòcontare su ampi spazi. A ciò si aggiungonola raccolta di legnami pregiati (in teoriafortemente regolamentata), l’allevamentobovino praticato soprattutto nel sud delpaese e la pesca.

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Rio de Janeiro2

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3I3 •Sud America: regione andino-amazzonica

Il principale ostacolo a un effettivo svi-luppo agricolo rimane comunque la strut-tura della proprietà terriera, concentrataper più del 50% nelle mani di soli 30000grandi proprietari (oligarchie locali o im-prese multinazionali). La modernizzazionedell'agricoltura si è basata su un forte im-pulso del credito agricolo agevolato, resopossibile dalle sovvenzioni statali, ma essoè andato soprattutto alle grandi aziende.

È così scomparsa, da un lato, gran partedella piccola proprietà contadina e, dall'al-tro, si è rafforzata la concentrazione dellaproprietà della terra e degli altri mezzi diproduzione in grandi e medie aziende. Lerivendicazioni della popolazione per unariforma agraria che distribuisca una partedi queste terre ai numerosi coltivatori chenon ne possiedono sono state finora ascol-tate in minima parte. Per tale motivo, nel1984, è nato il Movimento dei senzaterra(Sem Terra), una organizzazione che si op-pone agli interessi dei grandi latifondistiattraverso l’occupazione delle terre lasciateincolte dai proprietari e che per questo su-bisce le cruente aggressioni delle guardiearmate dei grandi proprietari.

Il settore secondario è ben sviluppato,potendo anche contare su notevoli risorseminerarie: in particolare di ferro, bauxite,manganese, stagno, nichel (figura ). Gia-cimenti petroliferi di una certa importan-za sono localizzati sulla costa e in mare. Gli

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Il settore terziario è cresciuto molto ne-gli ultimi anni, ma è rimasto concentratoentro il triangolo São Paulo, Rio de Janei-ro, Belo Horizonte per quanto riguarda iservizi privati, e nella capitale Brasilia perquanto riguarda i servizi pubblici. Il setto-re turistico può contare sull’eccezionalepatrimonio ambientale e sul clima tropica-le. Si calcola che ogni anno il paese vengavisitato da 4 milioni di turisti.

Una miniera di ferro nella regione amazzonica4

Una piantagione di caffè vicino a San Paolo3

QUESITI

• Quali sono le principali regioni climati-che che si incontrano in Brasile?• La foresta amazzonica è minacciata daipiani di sviluppo programmati dal governobrasiliano. Quali sono le principali minac-ce all’integrità dell’ecosistema amazzoni-co e quali sono i rischi legati alla sua distruzione?• Quali sono le caratteristiche dell’econo-mia brasiliana?

impianti coprono tutti i principali ramiproduttivi, dalla lavorazione degli alimentiall’informatica e all’industria aerospaziale.Il crescente fabbisogno di energia necessa-rio al funzionamento dell’apparato indu-striale è fornito per oltre l’80% da centraliidroelettriche. Solo un 4% è fornito dalnucleare. Oggi oltre la metà del valore del-le esportazioni brasiliane proviene dal set-tore manifatturiero.

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