Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è...

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Page 1: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

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Primi passi

La prima chitarra

Senza avere la pretesa di pronunciare insegnamenti profetici qualche consiglio per partire con il piede giusto

Innanzitutto diciamo che se anche il nostro obbiettivo egrave suonare la chitarra elettrica comunque puograve essere meglio partire con una classica o unacustica Questo semplicemente percheacute lacquisto di una chitarra elettrica egrave sempre abbastanza oneroso sia per il prezzo dello strumento in seacute sia per gli accessori che richiede Inoltre comprando una chitarra elettrica senza avere una conoscenza adeguata dello strumento potrebbe portare ad acquisti sbagliati vi sono veramente infiniti modelli che possono montare componenti molto diverse

Allora classica o acustica In realtagrave la differenza per chi mette per la prima volta le mani su una chitarra egrave minima se davvero si vuole passare allelettrica puograve essere meglio comprare unacustica che con il suo manico stretto e bombato e con le corde metalliche si avvicina di piugrave ad alle caratteristiche dellelettrica ma per chi parte da zero cambia davvero poco

Con questa nostra prima chitarra possiamo iniziare a prendere confidenza con lo strumento cominciare a metterci mano e capire le posizioni piugrave adeguate ed i principi fondamentali del suo funzionamento In questa fase egrave fondamentale assimilare con calma la gran quantitagrave di informazioni basilari pratiche e teoriche che comunque sono indispensabili Se non abbiamo nessun maestro a guidarci i primi passi possono essere davvero difficoltosi in quanto non saremo in grado di ottenere risultati apprezzabili prima di esserci lasciati alle spalle un bel po di ore di pratica ma egrave molto importante non lasciarsi mai prendere da eccessiva fretta lapproccio deve essere sempre graduale e progressivo Anche volendo studiare da auto-didatti egrave sempre consigliabile avere a portata di mano un amico che possa aiutarci in caso di necessitagrave potragrave toglierci qualche dubbio e fornirci almeno le dritte essenziali per cominciare a suonare

Anche senza disporre di tutti i suoni che ci potrebbe dare unelettrica la chitarra acustica (o classica) egrave a tutti gli effetti uno strumento completo e non bisogna assolutamente sottovalutarlo molto spesso chitarristi rock vedono la chitarra classica come una specie di elettrica mancata mentre in realtagrave egrave loggetto di tecniche molto diverse dalla scuola jazz quella del rock e degli accordi per intenderci Molti chitarristi iniziano ad interessarsi allo strumento proprio per il fascino della chitarra elettrica ma avere tra le mani per un po di tempo unacustica o una classica ci aiuteragrave a conoscere nuovi tipi di sonoritagrave e magari ci scopriremo piugrave interessanti ad approfondire questo tipo di strumento prima di correre a comprare unelettrica

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La prima chitarra elettrica

Come sceglierla cosa guardare come evitare di fare un cattivo affare

Dopo aver fatto un po di pratica sulla chitarra acustica o classica (abbiamo fatto un po di pratica vero) se proprio il nostro strumento non amplificato ci ha stancati possiamo cominciare a pensare a comprarci una chitarra elettrica

Essendo la nostra prima chitarra elettrica non egrave detto che vogliamo spendere un capitale con questa premessa possiamo scegliere se comprarne una usata o una nuova ma poco prestigiosa Il mio consiglio egrave di comprarne una usata Certo acquistando una chitarra di seconda (o terza o quarta) mano dovremo stare bene attenti che non presenti problemi o difetti gravi perograve ci basteragrave essere un po svegli per portarci a casa a poco prezzo uno strumento di qualitagrave eccellente con cui saragrave tutto piugrave facile Senza contare che una chitarra davvero di qualitagrave puograve essere pressocheacute eterna Comprandone invece una nuova ma di marca ignota o quasi rischiamo spendendo gli stessi soldi di avere tra le mani uno strumento di qualitagrave mediocre che non ci daragrave una mano nellapprendimento e che probabilmente dovremo cambiare quando saremo diventati bravi e sentiremo la necessitagrave di qualcosa di piugrave

Qualcuno si chiederagrave come puograve uno strumento aiutarci a suonare Puograve eccome una buona tastiera dei buoni tasti dei buoni pickup la qualitagrave dei legni e dei materialisono tutti elementi che ci aiuteranno sia a migliorare la nostra tecnica sia a ottenere buoni risultati Spesso chitarre di cattiva qualitagrave richiedono una maggiore pressione sulle corde presentano una tastiera piugrave lenta e offrono suoni meno apprezzabili

A questo punto perograve bisogna chiarire che non tutte le chitarre sconosciute sono cattive chitarre e non tutte le chitarre di buona marca sono buone chitarre lunico modo per individuare una chitarra qualitativamente buona egrave provarla Proprio per questo ci saragrave daiuto aver suonato un po sulla chitarra acustica sapremo capire subito se la chitarra che stiamo provando ha un carattere diverso da quello che ci aspettiamo

Ora ci resta da capire solo cosa deve avere la nostra chitarra Tralasciando tutto ciograve che riguarda lestetica che naturalmente non dipende da un giudizio oggettivo possiamo dare unocchiata alle piugrave diffuse soluzioni agli optional e alle dotazioni di ogni strumento tenendo sempre presente il genere di uso che abbiamo in mente

Per quanto riguarda lelettronica egrave sempre bene tenere presente le differenze sostanziali tra i vari tipi di pickup attivi e passivi single-coil e humbucker In realtagrave con ogni buona chitarra elettrica si puograve suonare qualunque genere perograve avere sotto mano il materiale giusto ci aiuteragrave

Un altro elemento da tener presente egrave il ponte mobile Molte chitarre montano questo dispositivo egrave chiaro che diventa una complicazione inutile se ci interessa solo suonare basi punkrock ma con lesperienza possiamo sempre imparare a farne buon uso e si puograve

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rivelare molto utile Insomma comporta qualche problema in piugrave nel cambio-corde e nellaccordatura perograve probabilmente ci torneragrave comodo A nostra discrezione decidiamo in base al genere che abbiamo in mente come giagrave detto il ponte mobile non serve a molto se vogliamo suonare solo accompagnamenti o come chitarra ritmica

Diamo unocchiata alla qualitagrave delle meccaniche (meccaniche buone non richiedono alcuno sforzo nellaccordatura) alla presenza eventuale del blocco corde prima del capotasto (delle viti che fissano le corde affincheacute non si scordino usando il ponte mobile) osserviamo il profilo del manico per capire se soffre di lieve torsione controlliamo che i tasti metallici siano adeguati alle nostre esigenze e non richiedano troppo sforzo alle dita della mano sinistra

Accordare la chitarra

Oltre ad essere unabilitagrave che dobbiamo forzatamente possedere egrave anche un pratico esercizio per affinare lorecchio vediamo come accordare la nostra chitarra

Quando si egrave agli inizi accordare la chitarra puograve essere davvero difficile molto piugrave difficile che suonare qualche accordo Ci serviragrave un bel po di esercizio per riuscire ad accordare con disinvoltura le sei corde ma soprattutto ci serviragrave molta pazienza dobbiamo assolutamente resistere alla tentazione di utilizzare un accordatore elettronico

Prima di iniziare perograve dobbiamo sapere quali sono le note che dobbiamo ottenere da ciascuna corda laccordatura standard egrave detta EADGBe Questa strana sigla ha in realtagrave un significato molto semplice da comprenderle ma per poterne parlare dobbiamo fare un salto indietro e vedere la siglatura internazionale delle sette note

DO = CRE = DMI = EFA = FSOL = GLA = ASI = B

Un modo migliore per memorizzare e ricordarli la terminologia internazionale egrave quella di partire dal LA con la scala e cioegrave (LASIDOREMIFASOL) e andare in ordine alfabetico partendo dalla lettera A e cioegrave (ABCDEFG) In questo modo basta ricordarsi che la lettera A corrisponde alla nota LA il resto viene seguendo la scala normale delle note

Se siamo abituati ai nomi tradizionali delle note ci troveremo un po in difficoltagrave a memorizzare queste sigle ma sono veramente fondamentali per suonare la chitarra pertanto meglio impararle bene fin da subito Avevamo detto che laccordatura si dice EADGBe ora questa sigla assume un senso Indica infatti le sei note generate dalla vibrazione a vuoto (senza premere nessun tasto) delle sei corde partendo dalla corda piugrave grave (la piugrave spessa) Questultima pertanto suonata a vuoto dovragrave generare un E ossia un MI La seconda corda un A ossia un LA e cosigrave via Lultima corda la piugrave sottile viene indicata da e la lettera minuscola ci ricorda che si tratta di un MI inferiore di unottava a quello della prima corda Un piccolo schema per chiarire ulteriormente

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e (mi) -------------------------------------------------B (si) -------------------------------------------------G (sol) -------------------------------------------------D (re) -------------------------------------------------A (la) -------------------------------------------------E (mi) -------------------------------------------------

Ecco le sei corde con le rispettive note Finalmente possiamo passare allaccordatura vera e propria

Per accordare lo strumento ci serve forzatamente un parametro esterno ossia un suono da usare come confronto tale suono deve essere sicuramente noto quindi dobbiamo conoscerne la nota con certezza La nota universalmente utilizzata egrave il LA a 440Hz con frequenza naturale definita da un numero intero e corrispondente alla quinta corda (Dora in poi le corde vengono lette in senso opposto e cioegrave la prima corda corrisponde al Mi sottile la seconda al Si e cosi via)

Dunque ci serve uno strumento in grado di restituirci con certezza un LA a 440Hz abbiamo diverse possibilitagrave A tale impiego si prestano infatti ottimamente diversi strumenti primo tra tutti il diapason costituito da 2 barre metalliche messo in vibrazione genera un LA perfetto Il problema egrave che questo LA risulta essere unottava piugrave alto di quello che ci serve per la seconda corda della chitarra (un LA appunto) dovremo avere buon orecchio Si possono acquistare anche accordatori a fiato ossia particolari fischietti che generano proprio il LA che interessa a noi Oppure possiamo affidarci a strumenti dallaccordatura piugrave salda come ad esempio un pianoforte

Una volta che sappiamo dove reperire questo famoso LA possiamo iniziare ad accordare la quinta corda della nostra chitarra la suoniamo senza premere nessun tasto e confrontiamo il suono ottenuto con il LA di riferimento Se la nostra corda emette un suono piugrave grave dovremo tenderla ulteriormente attraverso la chiavetta (meccanica) corrispondente se il suono egrave troppo acuto dovremo invece renderla meno tesa intervenendo sempre sullapposita meccanica Quando i due suoni ci appariranno identici (sempre tenendo conto del diverso timbro dei due strumenti) potremo procedere ad accordare le altre corde

La quarta corda (D) la possiamo accordare prendendo come riferimento proprio la corda che abbiamo appena accordato premendo questultima al 5deg tasto otterremo il Re della quarta corda Lavoriamo confrontando i due suoni come fatto prima

Il suono della terza corda (G) si ottiene in modo analogo al 5deg tasto della quarta corda Invece la seconda corda (B) corrisponde al 4deg tasto della terza corda mentre la prima corda (e) la otteniamo dal 5deg tasto della seconda

Ci manca solo il MI della sesta corda anche la prima corda egrave un MI quindi possiamo lavorare confrontando le due ricordandoci sempre perograve che la prima corda egrave di unottava superiore Oppure possiamo accordare la sesta corda sapendo che il suo 5deg tasto corrisponde alla quarta corda al LA

Decisamente complicato vero In realtagrave con un piccolo schema egrave molto piugrave intuitivo vediamo ora le varie corde affiancate al loro suono di riferimento

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VI E = al 5deg tasto egrave uguale alla VV A = LA 440 (diapason accordatore pianoforte)IV D = V corda al 5deg tastoIII G = IV corda al 5deg tastoII B = III corda al 4deg tastoI e = II corda al 5deg tasto

Dunque si tratta fondamentalmente di confrontare un suono di riferimento con la corda che dobbiamo accordare suonata a vuoto

E facile capire come ci voglia un orecchio ben allenato per svolgere con la dovuta precisione il lavoro di confronto tra suoni proprio per questo egrave un esercizio utilissimo e direi fondamentale Il mio consiglio egrave di cominciare a usare gli accordatori elettronici solo dopo aver affinato ludito ed aver imparato ad accordare con velocitagrave da soli laccordatore puograve essere utile per velocizzare la accordature ma non va considerato come una scorciatoia per imparare ad accordare

Infine bisogna sottolineare che alcuni chitarristi utilizzano accordature diverse dalla standard EADGBe tali variazioni possono essere utili per semplificare le diteggiature volendo ottenere particolari suoni o semplicemente per sperimentare nuove sonoritagrave Si parla in particolare spesso di dropped C o dropped D in questi casi la prima corda viene ribassata a C o D Dunque le accordature corrispondenti saranno DADGBe e CADGBe ma le variazioni possibili sono infinite Di solito allinizio di ogni tablatura o spartitura troviamo indicata laccordatura in uso

Accordare con ponte mobile

Impariamo ad accordare una chitarra che monta ponte mobile una procedura piuttosto semplice ma che egrave opportuno tenere bene a mente

Abbiamo capito il funzionamento del ponte mobile ora non ci resta che capire come accordare una chitarra che monta tale dispositivo usando le manopole per laccordatura fin Se non sappiamo cosa sono andiamo a riprendere un paio di schemi

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Le viti di cui stiamo parlando sono indicate nel primo dalla lettera E nel secondo dal numero 10

Dunque per iniziare ad accordare dovremo allentare il morsetto che si trova dietro al capotasto (A nel primo schema) cosigrave con le meccaniche potremo accordare normalmente le corde

Una volta accordate tutte e sei le corde serriamo le viti del morsetto cosigrave facendo isoliamo le meccaniche bloccandone laccordatura

E ora di intervenire sulle viti per laccordatura fine ciascuna vite funziona come una piccola meccanica e ci consente di ottenere velocemente unaccordatura precisa Usando queste viti possiamo quindi accordare velocemente la chitarra per ovviare a lievi scordature dovute alluso del ponte mobile

Le meccaniche in questo modo saranno usate piuttosto raramente ossia quando dovremo cambiare le corde oppure nel caso in cui dobbiamo suonare con accordature stravaganti le viti per laccordatura fine infatti non consentono grandi passaggi di tono avendo unescursione limitata pertanto per passare ad esempio da E a C dovremo probabilmente svitare il morsetto e usare la meccanica

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Ripassiamo

1 Allentiamo il morsetto 2 Accordiamo normalmente usando le meccaniche 3 Serriamo il morsetto 4 Perfezioniamo laccordatura con le viti

Alcuni appunti innanzitutto le viti per laccordatura fine si chiamano viti ma in realtagrave non sono tali Si tratta di piccole manopole che si manipolano tranquillamente con le dita Meglio specificare per non confonderci con altre viti (ad esempio quelle usate per regolare laction delle corde)

Infine ricordiamoci che il morsetto che sta dietro al capotasto NON regge da solo la tensione delle corde Dunque anche quando egrave serrato le meccaniche non possono essere spostate perchegrave laccordatura si perderebbe comunque

Il Plettro

Come impugnare il plettro come usarlo basilari informazioni da tenere presente

Il plettro egrave fondamentalmente un sottile triangolo di plastica usato per mettere in vibrazione le corde Naturalmente ne esistono di diversi materiali e forme ma la caratteristica che piugrave ne influenza la prestazione egrave il suo spessore indicato in millimetri un plettro piugrave spesso egrave anche piugrave rigido e quindi non si fletteragrave a contatto con le corde Ognuno si trova bene con un tipo di plettro diverso quindi egrave bene provarne diversi per trovare quello adatto al nostro stile per suonare bene egrave anche importante avere un buon feeling con il proprio plettro

Di solito il plettro si stringe tra pollice e indice ma si puograve anche impugnare tra pollice e medio E necessario che il plettro sia ben saldo tra le nostre dita tuttavia limpugnatura devessere sciolta e consentire un certo gioco al plettro in modo da assecondare le sue reazioni a contatto con le corde

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Osserviamo il primo schema (egrave vero le corde non hanno tutte lo stesso diametro chiedo scusa) Possiamo suonare inclinando il plettro in modo diverso rispetto alle corde la prima posizione solitamente si usa nelle pennate verso il basso per far sigrave che il plettro scorra piugrave facilmente sulle corde La seconda posizione piuttosto neutra puograve essere usata in pennate alternate o suonando poche corde contemporaneamente Infine la terza posizione si usa solitamente per la pennata dal basso

Ora guardiamo il secondo schema si tratta ancora di tre diverse posizioni del plettro ma questa volta vediamo laffondamento nelle corde la posizione che causa una maggior vibrazione della corda egrave senzaltro la C con lintera punta del plettro tra le corde ma in questa posizione egrave anche piuttosto difficile suonare velocemente cosa che invece ci riusciragrave semplicissima con la posizione A ossia sfiorando appena le corde Tornando per un istante al primo schema possiamo infine notare che mantenendo il plettro inclinato come in 1deg e 3deg posizione potremo suonare velocemente pur affondando come in posizione C percheacute linclinazione del plettro ci aiuteragrave a scorrere tra le varie corde si tratta di un comodo compromesso e abbiamo ora capito perchegrave la posizione ndeg2 sia meno istintiva

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La mano destra

Molti dubbi attanagliano i neofiti quale egrave la posizione corretta della mano destra Deve

appoggiarsi allo strumento o no Facciamo chiarezza

Suonando in pizzicato ad ogni corda dedichiamo un dito (o quasi) distendiamo bene la mano sulle sei corde

Usando il plettro egrave importante che questultimo possa raggiungere tutte le corde le altre dita di solito non servono la posizione della mano egrave piugrave abbassata

La posizione della mano sinistra non desta mai perplessitagrave percheacute egrave definita dai tasti che dobbiamo suonare

Invece la mano destra soprattutto agli inizi ci fa impazzire esistono tanti modi per suonare e spesso ci troviamo ad avere le dita in posizioni scomode I problemi nascono dal fatto che abbiamo spesso la necessitagrave di appoggiarci in un punto fisso sia per mantenere la mano destra piugrave stabile sia per orientarci sulle corde

Fincheacute si tratta di suonare accordi i problemi sono contenuti lunica cosa che puograve destare qualche preoccupazione egrave il palm-muting che ci richiede di suonare con un gran lavoro di polso vincolando il fianco della mano al contatto con le corde Se siamo soliti suonare con ampi gesti del avambraccio dovremo abituarci a cambiare velocemente stile poggiando la mano sulle corde e suonando con il polso questione di allenamento I grossi dubbi vengono perograve quando dobbiamo suonare singole corde o gruppi di corde distanti nel pizzicato o negli assoli ad esempio Vediamo dove mettere questa mano

Se dobbiamo suonare senza plettro solo le prime 3 corde (EAD) potremmo trovarci comodi suonando come se si trattasse di un basso appoggiamo il pollice sul bordo superiore del pickup e con indice e medio andiamo a pizzicare le corde Facile e rapido

Se invece dobbiamo suonare solo le ultime corde possiamo tranquillamente appoggiarci sempre con il pollice sulle corde superiori

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Ma quando dobbiamo pizzicare diverse corde con il plettro come accade in quasi tutti gli assoli e le scale Qualcuno si trova comodo appoggiandosi con i mignolo sul body un po piugrave in basso del Mi cantino Altri si appoggiano anche alla struttura del ponte con lintero palmo ma cosigrave finiamo per suonare troppo vicini al ponte stesso ottenendo suoni metallici e poco profondi

Suonare in sospensione sulle corde non egrave poi cosigrave difficile agli inizi certo ci sembreragrave impossibile Sbaglieremo spesso corda affonderemo malema il senso dellorientamento spaziale sullo strumento egrave un istinto che prima o poi bisogna affinare e la fermezza della mano destra egrave indispensabile

Quindi esercitiamoci a suonare cercando meno appigli possibile

E soprattutto ricordiamoci che possiamo sempre contare sulle corde che non suoniamo appoggiandoci su di esse non solo recuperiamo la posizione facilmente ma evitiamo anche di farle vibrare inavvertitamente

Il pollice (mano sinistra)

Dove mettiamo il pollice Come lo posizioniamo sul manico Togliamoci qualche dubbio

evitando pericolosi errori di impostazione

Solitamente la posizione del pollice si trova istintivamente giagrave dal primo approccio con lo strumento Tuttavia si rischia sempre di incappare in qualche errore di impostazione che puograve darci problemi per il futuro meglio dunque chiarire rapidamente questo dettaglio che puograve influire parecchio sulla nostra tecnica e velocitagrave desecuzione

Naturalmente non esiste una regola universale molto dipende dalle nostre abitudini dalla nostra comoditagrave e dal genere che suoniamo Ciascuno si avvicina alla chitarra in modo personale e non egrave detto che una posizione del pollice inusuale sia necessariamente sbagliata o porti a qualche svantaggio

Detto ciograve cerchiamo di capire quali sono in linea di massima le impostazioni piugrave diffuse ed istintive per quanto riguarda il pollice della mano sinistra esse dipendono fondamentalmente da ciograve che stiamo suonando

Nel momento in cui suoniamo tendiamo a premere con il pollice sul dorso del manico tale posizione ci consente di tenere le dita ben pigiate sulle corde E lo stesso principio di una pinza in pratica un gesto molto spontaneo e fondamentale una giusta forza ed un giusto posizionamento del pollice ci consentono di tenere la mano sinistra piugrave ferma dosando lenergia con cui premiamo le corde Senza contare che quando ci spostiamo lungo la tastiera egrave proprio il pollice che esercitando piugrave o meno pressione ci ferma la mano nella posizione che vogliamo

Se suoniamo accordi normali (per esempio powerchords) il nostro pollice si porta dietro le corde che suoniamo (nel caso del powerchord dunque il pollice finisce nella parte alta del manico dietro le prime 34 corde)

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Se suoniamo invece in barregrave la posizione cambia sappiamo bene che il dito piugrave ciritico in questo caso egrave lindice che esercita la sua pressione su tutte le corde Proprio per questo il pollice va a posizionarsi orizzontalmente proprio contrapposto allindice e perlopiugrave al centro (in senso verticale) del manico cosigrave da aiutare a distribuire la pressione su tutte le corde

Tuttavia il pollice non egrave sempre relegato nella parte posteriore del manico puograve talvolta tornarci utile anche sulla tastiera per almeno due motivi Innanzitutto puograve mutare il Mi basso (la prima corda E) appoggiandosi su di essa senza premerla

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Questa impostazione ci puograve risultare molto comoda se suoniamo con un certa forza e non vogliamo fastidiose vibrazioni della prima corda

Ma se possiamo mutarla con una leggera pressioneallora possiamo anche pigiarla Ebbene sigrave raramente ci torneragrave utile perograve il pollice puograve anche premere la prima corda

Posizione che ci puograve essere utile per qualche virtuosismo ma che egrave molto usata per il basso dove il manico egrave piugrave stretto e risulta piugrave agevole portare il pollice sui tasti

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Collegare chitarra effetti e ampli

Rapida occhiata sui collegamenti fondamentali che dobbiamo creare tra il nostro strumento e

lamplificazione

Innanzitutto consideriamo i cavi esistono svariati tipi di cavi ma lunica cosa di cui bisogna davvero curarsi egrave che siano ben schermati Ma unaltro fattore costitutivo dei cavi puograve essere importante la lunghezza

Il suono generato da pickup passivi infatti risente particolarmente di cavi troppo lunghi Problema inesistente invece per i pickup attivi visto che il suono di questi ultimi parte dallo strumento giagrave pre-amplificato Per questo stesso motivo le elettroniche attive tollerano anche di piugrave una cattiva schermatura dei collegamenti poichegrave eventuali ronzii e disturbi che di solito vengono amplificati insieme al suono si avvertono di meno

Solitamente con un piccolo ampli domestico il collegamento piugrave facile ed intuitivo egrave il chitarra-effetti-ampli Tutto facile funziona In realtagrave perograve egrave un tipo di collegamento piuttosto riduttivo soprattutto nel momento in cui abbiamo a disposizione una buona preamplificazione possiamo ad esso collegare gli effetti almeno secondo due sistemi a cascata (tutti gli effetti tra pre e ampli) o in sendreturn (pre-effetti-pre-ampli)

Per capire bene questo tipo di collegamento perograve andiamo qua spiega tutto Luca

Quali effetti compro

Gli effetti sono sul mercato sotto diverse forme quali scegliere Quali sono le differenze Brevi

indicazioni per orientarsi

Unitagrave rack

Pedale singolo

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Pedaliera multi-effetto

Multi-effetto da tavolo (studio)

Leffettistica puograve essere analizzata almeno sotto due punti di vista il primo riguarda leffetto in segrave come manipolazione del suono Il secondo invece prende in considerazione lhardware ossia lunitagrave fisica che racchiude leffetto (o gli effetti)

Questultimo aspetto egrave importantissimo per stabilire di cosa abbiamo bisogno il mercato infatti ci presenta gli effetti in almeno tre forme

La prima forma che chiamiamo in causa e scartiamo subito egrave lunitagrave rack Le unitagrave rack sono quelle specie di cassettiere che vediamo ai concerti unitagrave in grado di gestire diversi effetti contemporaneamente (compresi effetti esterni come i pedali) e comandate da una pedaliera MIDI Comunque come giagrave accennato per il momento non ne parliamo troppo visto che di certo non ci saragrave utile acquistarne una finchegrave non vorremo allestire limpianto per un concerto di mano nostra

A questo punto dobbiamo analizzare altri due sistemi i singoli pedali ed i multi-effetto

I multi-effetto si presentano fondamentalmente in due forme da pavimento e da studio I primi sono vere e proprie pedaliere i secondi necessitano di essere collegati ad altre pedaliere per consentire lo switch immediato tra gli effetti che altrimenti vanno impostati a mano

Tutti i multi-effetto lo dice il nome consentono di gestire una grande quantitagrave di effetti diversi solitamente suddivisi in moduli In pratica abbiamo la possibilitagrave di impostare un certo numero di moduli diversi applicando in ognuno di essi gli effetti che vogliamo e poi mentre suoniamo possiamo passare da un modulo allaltro premendo i pedali

Ogni pedale singolo invece contiene un solo effetto con relative regolazioni A riguardo cegrave poco da dire premendo il pedale attiviamo leffetto premendo nuovamente il pedale lo disinseriamo

E ora rispondiamo cosa ci conviene comprare

Sulla carta i multi-effetto sono senzaltro vantaggiosi con un prezzo tutto sommato ragionevole ci possiamo portare a casa tutti gli effetti di cui avremo bisogno (ed anche di piugrave) Va detto che spesso i pedali singoli offrono risultati qualitativi piugrave apprezzabili (=un miglior suono) ed una maggiore e piugrave fine regolazione dei parametri delleffetto

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Una cosa egrave certa allinizio conviene scegliere un buon multi-effetto magari a pedaliera cosigrave da poterlo usare tranquillamente anche su un palco In questo modo avendo a disposizione tutti gli effetti esistenti potremo davvero imparare a conoscerli e gestirli

A questo punto possiamo decidere se continuare con una pedaliera multi-effetto o compiere quel passo che molti chitarristi ritengono necessario ossia la creazione di una personale pedaliera composta da singoli pedali collegati tra loro Questo passo ci consente di scegliere direttamente quali effetti acquistare e integrare nella nostra pedaliera con la certezza di avere sempre uno standard qualitativo alto

Bisogna dire che alcune pedaliere multi-effetto in realtagrave ci possono dare la stessa qualitagrave dei pedali singoli a questo punto la valutazione egrave solo economica tenendo presente che se ci creiamo una pedaliera di effetti singoli spendiamo in proporzione al numero di pedali che compriamo quindi al numero di effetti che usiamo

LrsquoAmplificatore

Amplificatore a valvole

Testata e Cassa (JCM900)

Combo (Carvin)

Lrsquoamplificatore egrave una componente fondamentale della catena elettroacustica necessaria per il potenziamento del segnale generato dai pick-up della chitarra elettrica che altrimenti non avrebbe energia sufficiente per essere collegato direttamente allrsquoaltoparlante

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Un amplificatore utilizza energia elettrica proveniente da una fonte esterna (corrente o batterie) per controllare lrsquoinvio del segnale proveniente dalla chitarra allrsquoaltoparlante consentendo di modificare il tono e il volume e di aggiungere caratteristiche quali la distorsione e lrsquoeco (il riverbero) Di fatto con il termine di amplificazione egrave possibile indicare non solo gli amplificatori di potenza ma anche altri dispositivi di elaborazione del suono quali equalizzatori espansori compressori ecc Gli amplificatori possono essere costruiti con due tecnologie diverse considerate spesso come due filosofie distinte utilizzando circuiti a valvole o a transistor (solid state) Gli A a valvole sono stati i primi ad essere prodotti negli anni rsquo50-rsquo60 per poi essere sostituiti da quelli solid state nelle due decadi successive

Questi ultimi infatti sono in grado di riprodurre fedelmente ed amplificare un suono con maggiore affidabilitagrave assicurando cioegrave quella che viene chiamata alta fedeltagrave (High-Fidelity HI-FI) Tuttavia dopo una prima diffusione di questo secondo tipo di A egrave apparso evidente come le valvole siano una componente essenziale dellrsquoamplificazione in grado di caratterizzare il tipico sound della chitarra elettrica In tal senso si sono mosse le principali case produttrici di amplificatori tornando da un lato alla tradizionale ma costosa tecnologia a valvole nei loro modelli piugrave prestigiosi e costruendo dallrsquoaltro dispositivi ibridi che combinino circuiti a valvole e circuiti a transitor con lrsquoobiettivo di assicurare i vantaggi dellrsquouna e dellrsquoaltra tecnologia

Inizialmente gli amplificatori erano separati dagli altoparlanti (si parla di testata e di casse) ma recentemente sono stati realizzati anche dispositivi combinati che prendono il nome di combo in grado di assicurare un trasporto piugrave agevole e una maggiore flessibilitagrave

Gli altoparlanti

Gli amplificatori a valvole devono adattarsi perfettamente allimpedenza degli altoparlanti che varia da 4 ohm (leggi om) 8 ohm oppure 16 ohm Non vanno mai accesi se non sono collegati agli altoparlanti se non si vuole danneggiare seriamente il trasformatore o le valvole finali Gli amplificatori a transistor sono in questo senso piugrave robusti anzi quasi tutti i modelli di un certo livello sono immuni sia al corto che al circuito aperto sulle uscite per gli altoparlanti anche se comunque egrave sempre meglio averli collegati In genere limpedenza minima degli altoparlanti dagrave il massimo volume di uscita a livelli accettabili di distorsione Il montaggio di altoparlanti dimpedenza maggiore di quella prescritta causa solo un volume di uscita ridotto e forse anche un minore tasso di distorsione Se non cegrave un pulsante di stand-by sullamplificatore egrave buona precauzione abbassare a zero il volume prima dellaccensione anche sugli ampli a transistor Attenzione alle impedenze di uscita degli amplificatori (o finali) che dovranno essere compatibili con le impedenze delle casse

Finale Casse

4ohm 8ohm

8ohm8ohm

16ohm

16ohm 16ohm

Si puograve quindi affermare che le impedenze uguali sono chiaramente abbinabili fra loro mentre un finale che ad esempio ha un uscita di 8 ohm puograve essere collegato ad una cassa che abbia lentrata a 16 ohm Adattare limpedenza di uscita del finale di potenza a quella degli speaker significa fare in modo che tutta lenergia emessa dal finale venga trasferita alle casse senza perdita di segnale e quindi far funzionare il sistema al meglio delle sue possibilitagrave (ed evitare danni) e per ciograve i valori sopra descritti non danno problemi anche se egrave sempre meglio collegare due impedenze di valore uguale

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Send amp return

Tutto il sistema di preamplificazione si basa sul controllo di volume globale della sezione output che a seconda della concatenazione delle apparecchiature saragrave o sul preamplificatore o sulle unitagrave multieffetto Dipende dalla loro posizione nel percorso del segnale Ogni tipo di effetto intendendo in questo senso apparecchiature a rack o eventuelmente pedalini appositamente dedicati dovrebbe lavorare sul suono dopo che il segnale viene preamplificato

Utilizzando il send-return il suono verragrave a passare negli effetti tramite il pre che lo riprenderagrave per poi inviarlo alluscita del pre stesso e saragrave controllato dal potenziometro del volume output level sul preampli Se invece gli effetti sono in serie dopo il pre (si definisce sistema a cascata) loutput level dellultima apparecchiatura nel percorso del segnale avragrave il controllo del volume globale

Il send-return egrave un ottimo sistema per i collegamenti di effetti allinterno di un preamplificatore Avevamo giagrave accennato a questo sistema nella sezione dedicata agli amplificatori i quali racchiudono in un blocco compatto sia il pre che il finale

Analizzando il percorso del segnale si puograve notare che il suono dovrebbe giungere al finale completo di tutte le caratteristiche costruite durante il tragitto Gli effetti dovrebbero essere inseriti a seconda della loro tipologia in punti diversi compressori distorsori equalizzatori vanno posti prima del preampli mentre gli effetti dambientazione (chorus delay riverbero ecc) dopo Vi sono anche delle eccezioni in quanto a seconda delle varie impedenze delle apparecchiature queste possono essere inserite in determinati punti Il send-return viene utilizzato per mantenere il piugrave possibile il segnale analogico mixandolo appunto con gli effetti digitali Questi allinterno del pre verranno utilizzati in maniera da influire il meno possibile con la natura analogica del suono lavorando comunque nelle loro caratteristiche Questo percheacute non tutte le apparecchiature digitali offrono una conversione AD-DA (analogicodigitale - digitaleanalogico) di ottimo livello e proprio per questo motivo collegandole in cascata dopo il pre potrebbero influire negativamente sul suono facendogli ad esempio perdere determinate frequenze oppure mangiando dinamica alla pasta effettiva del suono Vediamo quindi come comportarsi con i vari tipi di effetti nel loro rapporto send-return

Innanzitutto controlliamo limpedenza di lavoro i pedali solitamente prediligono segnali di basso livello (luscita della chitarra) mentre gli effetti a rack generalmente i segnali di linea che sono di alto livello anche se alcuni possono disporre della selezione per lavorare con entrambi i tipi di segnale Nello stesso send-return non possono coesistere pedali e processori a meno che non si voglia guadagnare in rumore piuttosto che in suono in pratica avremo un aumento di fruscio e una diminuzione del volume Puograve capitare che un pre abbia a disposizione due send-return in questo caso possiamo collegare in uno i pedali (segnali di basso livello ad es -10db) allaltro i processori a rack (segnali di linea cioegrave +4db) Attenzione al fatto che i due send-return siano indipendenti e non stereofonici In questultimo caso devono essere adattati ad una linea di segnale stereo Solitamente il send-return a basso livello lavora prima dei controlli di equalizzazione i quali opereranno sullunitagrave a rack lasciando inalterato il segnale trattato nel primo send-return Nella maggior parte dei casi troviamo un solo send-return nel pre che avragrave molto probabilmente a fianco un pulsante di selezione che serve a regolare due valori (-10db o +4db) selezioniamo il primo per i pedali e il secondo per le unitagrave a rack Possiamo infine trovare anche un potenziometro di regolazione della mandata effetti molto utile per ottimizzare una regolazione fine in quanto puograve capitare di trovare effetti con tarature diverse da quelle sopra descritte egrave molto raro che succeda ma nel caso stiamo sempre nei parametri sopra descritti che sono standard I collegamenti possono essere fatti in serie in parallelo o in entrambi i casi Se manca questultima opportunitagrave egrave necessario sapere in quale due modi precedenti si tratta in quanto questo ha una grande influenza sul suono Conviene quindi guardare le istruzioni

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Collegamenti del send-return in parallelo

Con questo sistema si divide il segnale in due parti uno viaggia attraverso il pre fino alloutput laltro viene prelevato dal send e inviato al processore esterno che dopo averlo elaborato lo rimanda nel return In questo punto il segnale effettato puograve essere mixato con loriginale da un apposito controllo (mix effect ecc) E fondamentale che il segnale di ritorno allampli sia solo quello effettato azzeriamo quindi sul processore esterno il controllo del segnale dry (diretto) in quanto questultimo egrave giagrave presente nel pre ed egrave perciograve inutile farne arrivare un altro

Collegamenti del send-return in serie

Lintero segnale viene inviato al processore utilizzando il send-return in serie Dopo essere stato effettato ritorna al preampli in questo caso la differenza del bilanciamento egrave data dai controlli dry e level nel processore

Dividiamo in due categorie i processori

Effetti che processano lintero segnale che sono il Distorsore il Compressore lEqualizzatore ecc per i quali egrave consigliato il collegamento tra chitarra e ampli oppure nel send-retun in serie in quanto lavorano sulla pasta del suono in tempo reale

Effetti che mixano una porzione di segnale trattato a quello originale quali il Flanger il Chorus il Delay il Pitch transposer il Riverbero ecc A questi egrave consigliato il collegamento in parallelo percheacute lavorano sui circuiti di tempo di ritardo Bisogna comunque fare una premessa alcuni processori di qualitagrave elevata (Eventide TC Elet) hanno una processione AD-DA talmente elevata da non influire negativamente sul segnale dry per cui possono essere messi in serie nel send-return o addirittura in cascata dopo il pre e prima del finale Rimane comunque il fatto che in parallelo Il distorsore egrave poco consigliabile nel send-return anzi non bisognerebbe proprio mai metterlo Il compressore puograve essere collegato nella mandata effetti (un altro modo di chiamare il send-return) ma egrave preferibile prima (se a pedale) o dopo il pre in cascata (se egrave a rack) In questo caso non si dovrebbero collegare processori nel send-return

Un ulteriore uscita che egrave possibile trovare nel preamplificatore e la direct output

Le valvole di un valvolare

Cosa sono esattamente le valvole degli amplificatori Come funzionano Facciamo luce su una componente di cui si parla molto ma che pochi conoscono

Di amplificatori valvolari si parla spesso quasi tutti i chitarristi riconoscono ed apprezzano (chi piugrave chi meno) il loro inconfondibile suono Sappiamo tutti dunque che lunitagrave fondamentale dellamplificatore valvolare lo dice il nome egrave la valvola Ma di cosa si tratta esattamente

Storicamente la valvola viene molto prima del transistor faceva parte delle prime componenti elettroniche giagrave agli inizi del 1900 Per la prima metagrave del secolo egrave stata impiegata su ogni apparecchiatura (radio televisori calcolatori aspirapolveri ) per poi venir rapidamente rimpiazzata dal transistor a metagrave degli anni 60 Ormai solo in campo musicale sono presenti elettroniche valvolari in quanto decisamente piugrave costose e delicate dei moderni transistor

La valvola egrave fondamentalmente un diodo ossia due elementi elettrici accoppiati Si tratta di anodo e catodo ossia un elemento di carica positiva e laltro forzatamente per induzione di carica negativa I due elementi non si toccano ma si trovano a distanza ravvicinata e vengono rinchiusi allinterno di una sorta di lampadina ossia un bulbo vitreo in cui viene creato il vuoto Un altro oggetto che si trova

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allinterno di questo bulbo egrave il filamento la cui funzione egrave esattamente quella di scaldare il catodo Questultimo raggiunta una certa temperatura sviluppa una nube elettronica intorno a segrave Lanodo invece non emette alcun elettrone ed egrave come giagrave detto caricato tale carica deriva dalla rete elettrica cui attinge la valvola che egrave di norma di tipo alternato (AC) e che quindi oscilla tra carica positiva e negativa con una certa frequenza (50Hz) Quando lanodo assume carica positiva la nube di elettroni generata dal catodo migra verso lanodo generando un flusso di corrente che si interrompe nei momenti in cui lanodo egrave negativo

Dal momento che lanodo non sviluppa nube elettronica il flusso di elettroni indotto segue sempre la stessa direzione ossia da catodo ad anodo parliamo di corrente diretta (DC) Dunque prelevando corrente da una fonte alternata la valvola converte la corrente in continua

Comunque la corrente di uscita risente in qualche modo della corrente alternata di partenza in quanto come abbiamo visto per metagrave del tempo (quando il catodo egrave positivo) non vi egrave flusso Si puograve ovviare il problema aggiungendo alla valvola un secondo diodo il cui anodo sia positivo quando quello del primo diodo egrave negativo in questo modo vi egrave un flusso continuo e dalla medesima fonte alternata si puograve ricavare maggiore corrente diretta

Tuttavia quanto detto finora ancora non ci permette di capire esattamente lutilitagrave della valvola alla nostra descrizione mancano infatti ancora diversi elementi

Le valvole montate sui nostri amplificatori in realtagrave non sono costituite dai diodi che abbiamo appena visto bensigrave da triodi Il nome stesso ci suggerisce la differenza queste componenti presentano 3 elementi attivi anzicheacute 2 Dunque ad anodo e catodo si aggiunge la griglia di controllo caricata negativamente una vera e propria griglia collocata a distanza ravvicinata tra anodo e catodo Modificando la tensione di tale griglia possiamo deviare in parte o totalmente il flusso di elettroni generato tra i diodi egrave proprio questo laspetto che piugrave ci interessa poichegrave la possibilitagrave di variare lentitagrave del flusso (ossia la corrente che giunge allanodo) ci consente di amplificare il segnale Quando infatti la griglia tende a diventare positiva convoglia un flusso elettronico sempre maggiore verso lanodo

Schema semplificato di una valvola (triodo)

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La classe di un amplificatore

Amplificatori di classe A o di classe AB Cosa cambia Quali sono i pregi ed i difetti delluna e

laltra tipologia Vediamo

Si sente spesso parlare di Classe A o Classe AB per quanto riguarda gli amplificatori vediamo di cosa si tratta cercando di semplificare quanto piugrave possibile un discorso che egrave piuttosto complesso da affrontare nella sua interezza

Precisiamo innanzitutto che consideriamo largomento solo per quanto riguarda il campo che ci interessa ossia le amplificazioni per chitarra e ricordiamoci che tale discorso vale sia per elettroniche valvolari sia per elettroniche a transistor ma per comoditagrave prendiamo in considerazione solo le prime perchegrave sulle seconde le considerazioni relative alla classe acquistano minore importanza

Parliamo dunque di amplificatori valvolari e veniamo subito al sodo quali sono le differenze tra classe A e classe AB Si parla in questo caso delle valvole finali dellamplificatore se sono di classe A esse lavorano sempre allo stesso livello (prossime al massimo) anche in assenza di segnale Insomma la corrente anodica che le attraversa egrave sempre presente alla massima potenza anche se non suoniamo questo comporta innanzitutto una minore durata delle valvole Il suono egrave solitamente corposo e caldo anche perchegrave fondamentalmente il finale dellamplificatore come abbiamo visto egrave come se fosse sempre al massimo

Parliamo ora della classe AB quando non sono raggiunte da alcune segnale la corrente al loro interno si interrompe Quando il segnale ritorna le coppie di valvole push-pull tornano ad essere attraversate dalla corrente ma tale passaggio dallo stato di quiete al funzionamento pieno genera una lieve distorsione del segnale che si avverte chiaramente nel suono finale Il suono generato egrave piugrave limpido poichegrave le valvole non lavorano sempre al massimo e per questo il segnale non raggiunge alti livelli di saturazione

I finali di classe AB inoltre consentono una potenza di uscita decisamente superiore rispetti ai classe A una caratteristica che li rende ampiamente diffusi

Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)

Ma cosa cambia tra un amplificatore per chitarra e lamplificatore che troviamo installato sul

nostro stereo Possiamo collegare a questultimo la chitarra

Rispondiamo subito no non possiamo usare negrave lamplificatore negrave le casse dello stereo per amplificare il nostro strumento Questo perchegrave gli amplificatori per chitarra possiedono caratteristiche proprie e sono progettati espressamente per essere usati nellamplificazione del nostro strumento

Ma quali sono esattamente le caratteristiche che li rendono cosigrave diversi da un normale amplificatore hi-fi Proviamo a vedere

Innanzitutto parliamo di frequenze lamplificatore hi-fi riproduce in modo lineare tutte le frequenze udibili allorecchio umano Questo almeno egrave quanto egrave progettato per fare Lamplificatore per chitarra invece enfatizza le frequenze medie (1KHz4KHz) mentre la risposta alle frequenze basse

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sfuma poco dopo il MI della prima corda in genere i bassi di un ampli per chitarra partono da 70 o 80Hz abbastanza poco se pensiamo che il nostro orecchio arriva a percepirne fino a 1525Hz Senza contare che gli amplificatori che per costituzione sono privati della parete di fondo possiedono bassi ancor meno enfatizzati

Quanto detto finora ci aiuta a capire come -a livello di prestazioni- i due tipi di amplificatori non siano interscambiabili eppure finora non abbiamo ancora incontrato un vero e proprio limite che ci impedisca di collegare la chitarra allamplificatore hi-fi Il limite di cui stiamo parlando egrave il distorto o meglio loverdrive

Tutti noi sappiamo bene come loverdrive di un amplificatore sia fondamentale da quando esistono le chitarre elettriche esiste il distorto ossia quel suono caratteristico di un amplificatore portato al suo limite (ed oltre) Ovviamente gli ampli per chitarra sono costruiti per sopportare loverdrive senza rovinarsi ed anzi per favorire la distorsione del suono ancora prima di raggiungere il livello massimo di saturazione

Tuttavia si capisce che la distorsione del suono originale di per segrave non egrave un fattore positivo soprattutto per un hi-fi per questo lamplificatore hi-fi egrave progettato in direzione opposta ossia per ritardare il piugrave possibile la distorsione del suono

Riassumiamo un attimo questo fondamentale passaggio

lampli per chitarra quando raggiunge (ad esempio) l85 della sua capacitagrave inizia a distorcere il suono Superata ovviamente una certa soglia di saturazione (120) inizia a danneggiarsi

Lamplificatore hi-fi invece non distorce fino al raggiungimento della sua potenza massima (100) questo gli consente di raggiungere loutput massimo mantenendo il suono fedele Varcata questa soglia inevitabilmente viene danneggiato

Come funziona un amplificatore

Cerchiamo di capire esattamente come funzioni un normale amplificatore per chitarra provando

a evidenziare tutti quei fattori che influiscono sul suono finale

Schema delle componenti di un amplificatore

Partiamo da zero a cosa serve lamplificatore La risposta egrave immediata ad amplificare il debole segnale proveniente dai pickup della nostra chitarra cosigrave da poter essere trasmesso allesterno o modellato

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E come fa ad amplificare il segnale Fondamentalmente assorbe energia esterna (dalla rete elettrica) e la plasma secondo i dati provenienti dal segnale dei pickup Giagrave questa affermazione implica diversi passaggi oscuri Via allora iniziamo a parlare del funzionamento di un amplificatore tenendo sempre presente il semplice schema che troviamo qui a lato giagrave intuitivamente capiamo che una prima componente fondamentale egrave lalimentatore

Basta infatti dare unocchiata allo schema per vedere che lalimentatore egrave collegato a tutte le altre parti dellamplificatore insomma da esso dipende il funzionamento dellintero apparecchio Come ci suggerisce il nome lalimentatore non fa altro che fornire energia al sistema rendendo in pratica utilizzabile quella fornita dalla rete elettrica Tale operazione si articola in almeno due momenti fondamentali prima di tutto la corrente elettrica della rete deve essere portata ad una tensione adeguata allutilizzo da parte delle altre componenti elettroniche Si tratta di unoperazione tutto sommato semplice compiuta da un normale trasformatore Tuttavia la corrente che esce dal trasformatore non egrave ancora pronta la rete domestica ci fornisce infatti una corrente alternata ossia la cui differenza di potenziale oscilla con una determinata frequenza (50Hz) tra valori positivi e valori negativi al nostro apparecchio serve invece una corrente stabile (continua) In un amplificatore valvolare intervengono qui le prime valvole con il compito di raddrizzare loscillazione tra valori positivi e negativi della corrente alternata alluscita di queste valvole la differenza di potenziale si mantiene sempre su valori positivi ma continua ad oscillare Facciamo maggiore chiarezza con un piccolo grafico

Cosigrave si presenta la corrente alternata

Ed eccola come esce dalle valvole raddrizzatrici

Insomma cegrave ancora del lavoro da fare per renderla continua Questo lavoro viene svolto dai condensatori che accumulano su una delle loro armature i picchi di carica e la rilasciano in direzione dellaltra armatura nei momenti in cui la tensione egrave minore il risultato finale egrave una corrente che inizia ad essere omogenea Infine una serie di induttori e circuiti attivi (negli ampli a transistor) livella definitivamente la corrente rendendola finalmente continua ed a disposizione di tutte le altre componenti dellamplificatore

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La prima di queste componenti che il segnale della chitarra incontra sul suo percorso egrave il preamplificatore (1deg stadio di amplificazione) puograve essere composto -nei valvolari- da una o piugrave valvole che amplificano il segnale secondo un guadagno fisso Questa fase puograve essere trascurabile se la chitarra collegata monta pickup attivi quindi giagrave comprensivi di preamplificatore per questo molti ampli hanno due ingressi distinti per PU attivi e PU passivi

Dopo il primo stadio troviamo i controlli di equalizzazione e volume di solito costituiti da condensatori identici a quelli che troviamo collegati alle manopole della chitarra ma che possono anche essere di tipo attivo (soprattutto sugli ampli a transistor) A seguire si raggiunge il 2deg stadio di amplificazione costituito da unaltra valvola (o piugrave valvole) che amplificano nuovamente il segnale questa fase egrave necessaria perchegrave prima di questa fase si collocano la maggior parte degli effetti mentre il riverbero (che vediamo nella schema a lato) va a intercettare in uscita il segnale uscente dal 2deg stadio

Questa collocazione del riverbero fondamentalmente in parallelo al 2deg stadio egrave legato al suo funzionamento ed alla presenza al suo interno di due valvole di amplificazione A questo punto si inserisce il controllo del volume generale solitamente ti tipo passivo subito prima del separatore di fase una componente che scinde il segnale in due componenti sfasate di 180deg i cui rami sono ulteriormente allontanati dal pilota che amplifica -tramita una valvola- i due segnali cosigrave ottenuti Infine una coppia di valvole ( le finali ) converte la tensione di segnale in flusso di corrente che andragrave poi a sollecitare gli altoparlanti (fondamentalmente si tratta di dare al segnale giunti sin qui la potenza necessaria a sollecitare gli altoparlanti)

Gli Effetti

Processori di segnale

Qualsiasi strumento utilizzato per alterare il suono dai semplici effetti a pedale ai piugrave complessi effetti da studio (rack) rientrano nella categoria dei sound processor ovvero elaboratori del suono I metodi fondamentali per ottenere unalterazione del suono sono quattro

I controlli di voume e di guadagno

I controlli di equalizzazione e di tono

Gli effetti basati sul tempo

Dispositivi per il cambiamento di tono

Controlli di volume e guadagno

Questi controlli permettono di variare lintensitagrave di un suono amplificato fino a portarlo agli estremi della distorsione Il canale ad alto guadagno avragrave maggiore sensibilitagrave e probabilmente una minore capacitagrave di sovraccarico Quindi dato che la differenza trai guadagni complessivi dipende quasi sempre da un alterazione del guadagno ottenuta con la prima valvola si aumenta cosigrave la possibilitagrave di produrre distorsione nella prima valvola E questo egrave desiderabile in quanto potendo portare in distorsione la prima valvola si puograve ottenere un suono distorto a qualsiasi posizione del volume

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La distornione

Una chitarra elettrica puograve fornire in uscita un segnale prolungato di 50 o piugrave millivolts Un segnale di questo livello puograve sovraccaricare (o portare in overdrive) lamplificatore Gli amplificatori per chitarra sono perciograve progettati per sopportare condizioni di ampio e prolungato sovraccarico applicate ai loro ingressi Tale sovraccarico puograve non di meno causare distorsione nello stadio pilota eo di potenza quando la chitarra sia suonata ad alto volume

Controlli di equalizzazione

I controlli di equalizzazione e di tono modificano il canale del suono incrementando o eliminando alcune frequenze

Gli effetti basati sul tempo

Questi effetti permettono di utilizzare copie ritardate di un segnale per creare una molteplicitagrave di effetti diversi

Dispositivi per il cambiamento di tono

Con questi dispositivi egrave possibile aumentare o diminuire laltezza di una nota

La Teoria

Le Scale

Il primo argomento veramente esteso e complesso che incontriamo facciamo chiarezza nel

mondo delle scale parlando in sintesi di maggiori minori e pentatoniche

Creare una scala vuol dire labbiamo giagrave detto parlando dei modi creare una sequenza di note o se preferiamo una sequenza di toni e semitoni Ogni scala parte da una tonica la nota iniziale che definisce e dagrave il nome alla scala (stiamo dicendo le stesse cose che avevamo giagrave visto per quanto riguarda le triadi ricordate) La scala maggiore egrave anche detta scala diatonica maggiore significa che al suo interno tutte le note sono diverse Possono esistere tra esse intervalli cromatici (stesso nome ma suono diverso C e C) e intervalli diatonici (nome diverso C e F) Se consideriamo la scala maggiore di C che avevamo giagrave visto (CDEFGABC) possiamo notare che tra le diverse note esiste una sequenze di toni e semitoni particolare comune a tutte le scale maggiori vediamola

C-t-D-t-E-st-F-t-G-t-A-t-B-st-C

Abbiamo cosigrave cercato di schematizzare la sequenza di toni (t) e semitoni (st) indicandone la posizione tra le varie note della scala Per comoditagrave riscriviamo la sequenza t t st t t t st Esattamente come avevamo visto parlando delle triadi inoltre ogni nota della scala occupa una posizione precisa definita dal grado la prima nota egrave Ideggrado la seconda nota (D) IIdeg grado e cosigrave via Ricordiamo i nomi giagrave visti la nota in Ideg grado si dice tonica in IIIdeg grado modale ed in Vdeg grado dominante

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Abbiamo detto che la sequenza di toni e semitoni egrave caratteristica di tutte le scale maggiori per costruire la scala maggiore di E (ad esempio) ci saragrave dunque sufficiente partendo dalla scala cromatica e scegliendo come nota iniziale E selezionare le note definite da questa sequenza di toni e semitoni

Discorso a parte va ovviamente fatto per quanto riguarda le scale minori Dovremo infatti fare i conti con diversi tipi di scale minori naturali armoniche e melodiche

Per prima cosa vediamo subito le sequenze che interessano queste tre tipologie diverse

naturale t st t t st t tarmonica t st t t st+t stmelodica t st t t t t st

Ora che abbiamo chiarito questo possiamo fare un esempio provando innanzitutto a costruire la scala minore naturale di C Per fare ciograve ci conviene partire dalla scala maggiore di C che ormai ci ricordiamo bene CDEFGABC La sequenza era t t st t t t st Se confontiamo questa sequenza con quella della minore naturale possiamo individuare i gradi (le note della scala) che subiranno variazioni proviamo a sovrapporre le due sequenze

maj I t II t III st IV t V t VI t VII st VIIImin I t II st III t IV t V st VI t VII t VIII

Abbiamo indicato in rosso i gradi delle due scale in nero le sequenze di tonisemitoni ed in blu i gradi che cambiano III VI VII Nella scala minore naturale saranno tutti abbassati poichegrave preceduti da un semitono che non trova corrispondenti nella sequenza della scala maggiore Vediamo ora a quali note corrispondevano questi gradi nella scala maggiore di C Mi (E) La (A) Si (B) Dunque li facciamo diventare rispettivamente Mib Lab e Sib Questi tre bemolli occuperanno quindi il III VI e VII grado nella scala minore naturale di C mentre tutte le altre note saranno identiche a quelle della scala maggiore Vediamo ora la scala ottenuta Do Re Mib Fa Sol Lab Sib Do (CDEbFGAbBbC)

Discorso identico per la creazione di ogni altra scala minore

Infine vediamo un ultimo modello di scala la pentatonica Si tratta di un tipo di scala molto utilizzata perchegrave semplicissima nasce infatti da una semplificazione delle scale tradizionali

Per ottenere la scala pentatonica maggiore di qualsiasi tonalitagrave ci basta considerare la scala maggiore e cancellare IV e VII grado Otteniamo dunque una scala di sole 5 note (ricordiamoci che lVIIIdeg egrave la stessa nota della tonica)

Se vogliamo individuare la pentatonica minore non dovremo far altro che partire dalla scala minore ed eliminare questa volta II e VI grado

Abbiamo cosigrave introdotto finalmente il concetto di scala Dobbiamo tenere presente perograve che largomento egrave ben lungi dall essere esaurito esistono ancora molte informazioni che non conosciamo su questo argomento senza contare che bisogneragrave cominciare a vedere le scale in funzione dello strumento su cui le suoneremo ossia la chitarra

Per ora accontentiamoci di ciograve che abbiamo appena imparato e prendiamoci tempo per digerire queste nozioni che ci saranno indispensabili per arrivare ad una perfetta comprensione della natura degli accordi

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Modi

Prima di parlare delle scale dovremo introdurre il sistema modale cerchiamo di definirlo

brevemente

Finora abbiamo parlato con grande disinvoltura di intervalli e triadi semplificando perograve notevolmente la materia egrave doveroso aprire una piccola parentesi di approfondimento per parlare delle scale un concetto in cui ci siamo imbattuti spesso ma che non abbiamo mai veramente chiarito Per parlare delle scale perograve dovremo prima vedere cosegrave il sistema modale

Inoltre parlando delle triadi abbiamo giagrave in qualche modo capito che alla base degli accordi esiste un sistema di armonizzazione che regola i rapporti tra le note ora dobbiamo addentrarci in questo sistema e capirne il funzionamento

Tutto parte da una scala ancora non sappiamo esattamente in cosa consista negrave come sia formata Per ora accontentiamoci di definirla sommariamente attraverso le nozioni che giagrave possediamo la scala egrave una successione di note definite da unalternanza di toni e semitoni Alla fine di questo articolo potremo finalmente dare una migliore definizione Vediamo ora la scala di C maggiore come esempio

C D E F G A B C

Fin qui egrave tutto facile come vediamo partendo dalla nota C abbiamo creato una successione di note Come giagrave detto per ora evitiamo di addentrarci nel concetto di scala e ci concentriamo su altro prendiamo una nota dalla scala (per esempio la seconda D) e costruiamo una scala partendo da essa mantenendo la successione di note di partenza Non stiamo facendo niente di strano ricostruiamo la stessa identica successione partendo questa volta da D Dunque

D E F G A B C D

E semplice comprendere che potremmo fare lo stesso partendo da ogni nota della prima scala considerata quella di C che chiameremo scala madre Otterremo dunque 7 diverse sequenze tutte costruite partendo perograve dalla scala madre di C possiamo cominciare a tirare le prime conclusioni Avevamo giagrave parlato di tonica anche per quanto riguarda le scale egrave la nota di partenza Ora noi abbiamo perograve estratto dalla scala madre un secondo grado (D) e labbiamo fatto diventare tonica generando da essa una nuova scala Si tratta dunque di una tonica secondaria egrave tonica poichegrave allinterno del suo modo occupa il Ideg grado ma egrave secondaria perchegrave fa riferimento alla scala madre da cui lavevo estratta la scala maggiore di C Complicato

Riassumiamo dalla scala madre (C maj CDEFGABC) abbiamo estratto il IIdeg grado (D) Da esso abbiamo creato una nuova scala (DEFGABCD) identica alla prima ma in cui la D non occupa piugrave il IIdeg grado bensigrave il Ideg (tonica) Possiamo fare lo stesso con ogni nota della scala madre generando dunque 7 diverse sottoscale o modi Ogni nota della scala madre egrave dunque semitonica poichegrave puograve essere il Ideg grado di una sottoscala costruita partendo da essa

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Ora dobbiamo solo dare dei nomi alle diverse sottoscale ai diversi modi

CDEFGABC = ionicoDEFGABCD = doricoEFGABCDE = frigioFGABCDEF = lidioGABCDEFG = misolidioABCDEFGA = eolioBCDEFGAB = locrio

Adesso sappiamo cosegrave il sistema modale possiamo iniziare a parlare delle scale

Triadi

Fondamento di quasi tutte le scuole di chitarra sono gli accordi partiamo dalle triadi per vedere

come nascono

Abbiamo giagrave parlato di intervalli un concetto che ci torneragrave molto utile in questa trattazione Cerchiamo come sempre di dare per scontate meno nozioni possibile e di partire da zero cosegrave un accordo

La definizione di accordo egrave semplicissima si tratta infatti di tre o piugrave note suonate contemporaneamente Come al solito perograve egrave necessario andare un po oltre e vedere quali sono le regole che uniscono le note di un accordo quali princigravepi seguono e come vengono nominati i diversi accordi

Per fare ciograve partiamo dal concetto di triade tre note armonizzate tra loro Per vedere come si costruisce una triade ed in cosa consiste esattamente questa armonizzazione iniziamo da una scala prelevando da essa tre note la prima la terza e la quinta

Se partiamo dalla scala maggiore di C abbiamo appena estratto nellordine C E G

La prima egrave la tonica che definisce laccordo e il nome (se la tonica come nel nostro caso egrave C laccordo egrave di C) La terza egrave detta modale poichegrave indica il modo dellaccordo nel nostro esempio se si tratta di Mi avremo un accordo maggiore se invece egrave un Mib laccordo saragrave minore Abbiamo infine la quinta solitamente si dice che questultima nota completa la triade senza definirne alcuna caratteristica invece puograve generare triadi aumentate e diminuite (due concetti che avevamo giagrave visto parlando degli intervalli)

A questo punto perograve dobbiamo approfondire ulteriormente il discorso riprendendo quanto giagrave sappiamo sugli intervalli Abbiamo appena detto che la modale stabilisce se laccordo egrave minore o maggiore in realtagrave possiamo essere piugrave precisi chiarendo che egrave lintervallo tra prima e terza che definisce il modo dellaccordo Come sempre schematizzando un po riusciamo a capire meglio

Una triade maggiore comprende unintervallo di terza maggiore tra prima e terza ed un intervallo di terza minore tra terza e quinta cosigrave le note saranno prima terza maggiore e quinta giusta (intervalli terza maj-terza min)

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Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

Attachments

Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 2: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

Primi passi

La prima chitarra

Senza avere la pretesa di pronunciare insegnamenti profetici qualche consiglio per partire con il piede giusto

Innanzitutto diciamo che se anche il nostro obbiettivo egrave suonare la chitarra elettrica comunque puograve essere meglio partire con una classica o unacustica Questo semplicemente percheacute lacquisto di una chitarra elettrica egrave sempre abbastanza oneroso sia per il prezzo dello strumento in seacute sia per gli accessori che richiede Inoltre comprando una chitarra elettrica senza avere una conoscenza adeguata dello strumento potrebbe portare ad acquisti sbagliati vi sono veramente infiniti modelli che possono montare componenti molto diverse

Allora classica o acustica In realtagrave la differenza per chi mette per la prima volta le mani su una chitarra egrave minima se davvero si vuole passare allelettrica puograve essere meglio comprare unacustica che con il suo manico stretto e bombato e con le corde metalliche si avvicina di piugrave ad alle caratteristiche dellelettrica ma per chi parte da zero cambia davvero poco

Con questa nostra prima chitarra possiamo iniziare a prendere confidenza con lo strumento cominciare a metterci mano e capire le posizioni piugrave adeguate ed i principi fondamentali del suo funzionamento In questa fase egrave fondamentale assimilare con calma la gran quantitagrave di informazioni basilari pratiche e teoriche che comunque sono indispensabili Se non abbiamo nessun maestro a guidarci i primi passi possono essere davvero difficoltosi in quanto non saremo in grado di ottenere risultati apprezzabili prima di esserci lasciati alle spalle un bel po di ore di pratica ma egrave molto importante non lasciarsi mai prendere da eccessiva fretta lapproccio deve essere sempre graduale e progressivo Anche volendo studiare da auto-didatti egrave sempre consigliabile avere a portata di mano un amico che possa aiutarci in caso di necessitagrave potragrave toglierci qualche dubbio e fornirci almeno le dritte essenziali per cominciare a suonare

Anche senza disporre di tutti i suoni che ci potrebbe dare unelettrica la chitarra acustica (o classica) egrave a tutti gli effetti uno strumento completo e non bisogna assolutamente sottovalutarlo molto spesso chitarristi rock vedono la chitarra classica come una specie di elettrica mancata mentre in realtagrave egrave loggetto di tecniche molto diverse dalla scuola jazz quella del rock e degli accordi per intenderci Molti chitarristi iniziano ad interessarsi allo strumento proprio per il fascino della chitarra elettrica ma avere tra le mani per un po di tempo unacustica o una classica ci aiuteragrave a conoscere nuovi tipi di sonoritagrave e magari ci scopriremo piugrave interessanti ad approfondire questo tipo di strumento prima di correre a comprare unelettrica

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La prima chitarra elettrica

Come sceglierla cosa guardare come evitare di fare un cattivo affare

Dopo aver fatto un po di pratica sulla chitarra acustica o classica (abbiamo fatto un po di pratica vero) se proprio il nostro strumento non amplificato ci ha stancati possiamo cominciare a pensare a comprarci una chitarra elettrica

Essendo la nostra prima chitarra elettrica non egrave detto che vogliamo spendere un capitale con questa premessa possiamo scegliere se comprarne una usata o una nuova ma poco prestigiosa Il mio consiglio egrave di comprarne una usata Certo acquistando una chitarra di seconda (o terza o quarta) mano dovremo stare bene attenti che non presenti problemi o difetti gravi perograve ci basteragrave essere un po svegli per portarci a casa a poco prezzo uno strumento di qualitagrave eccellente con cui saragrave tutto piugrave facile Senza contare che una chitarra davvero di qualitagrave puograve essere pressocheacute eterna Comprandone invece una nuova ma di marca ignota o quasi rischiamo spendendo gli stessi soldi di avere tra le mani uno strumento di qualitagrave mediocre che non ci daragrave una mano nellapprendimento e che probabilmente dovremo cambiare quando saremo diventati bravi e sentiremo la necessitagrave di qualcosa di piugrave

Qualcuno si chiederagrave come puograve uno strumento aiutarci a suonare Puograve eccome una buona tastiera dei buoni tasti dei buoni pickup la qualitagrave dei legni e dei materialisono tutti elementi che ci aiuteranno sia a migliorare la nostra tecnica sia a ottenere buoni risultati Spesso chitarre di cattiva qualitagrave richiedono una maggiore pressione sulle corde presentano una tastiera piugrave lenta e offrono suoni meno apprezzabili

A questo punto perograve bisogna chiarire che non tutte le chitarre sconosciute sono cattive chitarre e non tutte le chitarre di buona marca sono buone chitarre lunico modo per individuare una chitarra qualitativamente buona egrave provarla Proprio per questo ci saragrave daiuto aver suonato un po sulla chitarra acustica sapremo capire subito se la chitarra che stiamo provando ha un carattere diverso da quello che ci aspettiamo

Ora ci resta da capire solo cosa deve avere la nostra chitarra Tralasciando tutto ciograve che riguarda lestetica che naturalmente non dipende da un giudizio oggettivo possiamo dare unocchiata alle piugrave diffuse soluzioni agli optional e alle dotazioni di ogni strumento tenendo sempre presente il genere di uso che abbiamo in mente

Per quanto riguarda lelettronica egrave sempre bene tenere presente le differenze sostanziali tra i vari tipi di pickup attivi e passivi single-coil e humbucker In realtagrave con ogni buona chitarra elettrica si puograve suonare qualunque genere perograve avere sotto mano il materiale giusto ci aiuteragrave

Un altro elemento da tener presente egrave il ponte mobile Molte chitarre montano questo dispositivo egrave chiaro che diventa una complicazione inutile se ci interessa solo suonare basi punkrock ma con lesperienza possiamo sempre imparare a farne buon uso e si puograve

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rivelare molto utile Insomma comporta qualche problema in piugrave nel cambio-corde e nellaccordatura perograve probabilmente ci torneragrave comodo A nostra discrezione decidiamo in base al genere che abbiamo in mente come giagrave detto il ponte mobile non serve a molto se vogliamo suonare solo accompagnamenti o come chitarra ritmica

Diamo unocchiata alla qualitagrave delle meccaniche (meccaniche buone non richiedono alcuno sforzo nellaccordatura) alla presenza eventuale del blocco corde prima del capotasto (delle viti che fissano le corde affincheacute non si scordino usando il ponte mobile) osserviamo il profilo del manico per capire se soffre di lieve torsione controlliamo che i tasti metallici siano adeguati alle nostre esigenze e non richiedano troppo sforzo alle dita della mano sinistra

Accordare la chitarra

Oltre ad essere unabilitagrave che dobbiamo forzatamente possedere egrave anche un pratico esercizio per affinare lorecchio vediamo come accordare la nostra chitarra

Quando si egrave agli inizi accordare la chitarra puograve essere davvero difficile molto piugrave difficile che suonare qualche accordo Ci serviragrave un bel po di esercizio per riuscire ad accordare con disinvoltura le sei corde ma soprattutto ci serviragrave molta pazienza dobbiamo assolutamente resistere alla tentazione di utilizzare un accordatore elettronico

Prima di iniziare perograve dobbiamo sapere quali sono le note che dobbiamo ottenere da ciascuna corda laccordatura standard egrave detta EADGBe Questa strana sigla ha in realtagrave un significato molto semplice da comprenderle ma per poterne parlare dobbiamo fare un salto indietro e vedere la siglatura internazionale delle sette note

DO = CRE = DMI = EFA = FSOL = GLA = ASI = B

Un modo migliore per memorizzare e ricordarli la terminologia internazionale egrave quella di partire dal LA con la scala e cioegrave (LASIDOREMIFASOL) e andare in ordine alfabetico partendo dalla lettera A e cioegrave (ABCDEFG) In questo modo basta ricordarsi che la lettera A corrisponde alla nota LA il resto viene seguendo la scala normale delle note

Se siamo abituati ai nomi tradizionali delle note ci troveremo un po in difficoltagrave a memorizzare queste sigle ma sono veramente fondamentali per suonare la chitarra pertanto meglio impararle bene fin da subito Avevamo detto che laccordatura si dice EADGBe ora questa sigla assume un senso Indica infatti le sei note generate dalla vibrazione a vuoto (senza premere nessun tasto) delle sei corde partendo dalla corda piugrave grave (la piugrave spessa) Questultima pertanto suonata a vuoto dovragrave generare un E ossia un MI La seconda corda un A ossia un LA e cosigrave via Lultima corda la piugrave sottile viene indicata da e la lettera minuscola ci ricorda che si tratta di un MI inferiore di unottava a quello della prima corda Un piccolo schema per chiarire ulteriormente

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e (mi) -------------------------------------------------B (si) -------------------------------------------------G (sol) -------------------------------------------------D (re) -------------------------------------------------A (la) -------------------------------------------------E (mi) -------------------------------------------------

Ecco le sei corde con le rispettive note Finalmente possiamo passare allaccordatura vera e propria

Per accordare lo strumento ci serve forzatamente un parametro esterno ossia un suono da usare come confronto tale suono deve essere sicuramente noto quindi dobbiamo conoscerne la nota con certezza La nota universalmente utilizzata egrave il LA a 440Hz con frequenza naturale definita da un numero intero e corrispondente alla quinta corda (Dora in poi le corde vengono lette in senso opposto e cioegrave la prima corda corrisponde al Mi sottile la seconda al Si e cosi via)

Dunque ci serve uno strumento in grado di restituirci con certezza un LA a 440Hz abbiamo diverse possibilitagrave A tale impiego si prestano infatti ottimamente diversi strumenti primo tra tutti il diapason costituito da 2 barre metalliche messo in vibrazione genera un LA perfetto Il problema egrave che questo LA risulta essere unottava piugrave alto di quello che ci serve per la seconda corda della chitarra (un LA appunto) dovremo avere buon orecchio Si possono acquistare anche accordatori a fiato ossia particolari fischietti che generano proprio il LA che interessa a noi Oppure possiamo affidarci a strumenti dallaccordatura piugrave salda come ad esempio un pianoforte

Una volta che sappiamo dove reperire questo famoso LA possiamo iniziare ad accordare la quinta corda della nostra chitarra la suoniamo senza premere nessun tasto e confrontiamo il suono ottenuto con il LA di riferimento Se la nostra corda emette un suono piugrave grave dovremo tenderla ulteriormente attraverso la chiavetta (meccanica) corrispondente se il suono egrave troppo acuto dovremo invece renderla meno tesa intervenendo sempre sullapposita meccanica Quando i due suoni ci appariranno identici (sempre tenendo conto del diverso timbro dei due strumenti) potremo procedere ad accordare le altre corde

La quarta corda (D) la possiamo accordare prendendo come riferimento proprio la corda che abbiamo appena accordato premendo questultima al 5deg tasto otterremo il Re della quarta corda Lavoriamo confrontando i due suoni come fatto prima

Il suono della terza corda (G) si ottiene in modo analogo al 5deg tasto della quarta corda Invece la seconda corda (B) corrisponde al 4deg tasto della terza corda mentre la prima corda (e) la otteniamo dal 5deg tasto della seconda

Ci manca solo il MI della sesta corda anche la prima corda egrave un MI quindi possiamo lavorare confrontando le due ricordandoci sempre perograve che la prima corda egrave di unottava superiore Oppure possiamo accordare la sesta corda sapendo che il suo 5deg tasto corrisponde alla quarta corda al LA

Decisamente complicato vero In realtagrave con un piccolo schema egrave molto piugrave intuitivo vediamo ora le varie corde affiancate al loro suono di riferimento

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VI E = al 5deg tasto egrave uguale alla VV A = LA 440 (diapason accordatore pianoforte)IV D = V corda al 5deg tastoIII G = IV corda al 5deg tastoII B = III corda al 4deg tastoI e = II corda al 5deg tasto

Dunque si tratta fondamentalmente di confrontare un suono di riferimento con la corda che dobbiamo accordare suonata a vuoto

E facile capire come ci voglia un orecchio ben allenato per svolgere con la dovuta precisione il lavoro di confronto tra suoni proprio per questo egrave un esercizio utilissimo e direi fondamentale Il mio consiglio egrave di cominciare a usare gli accordatori elettronici solo dopo aver affinato ludito ed aver imparato ad accordare con velocitagrave da soli laccordatore puograve essere utile per velocizzare la accordature ma non va considerato come una scorciatoia per imparare ad accordare

Infine bisogna sottolineare che alcuni chitarristi utilizzano accordature diverse dalla standard EADGBe tali variazioni possono essere utili per semplificare le diteggiature volendo ottenere particolari suoni o semplicemente per sperimentare nuove sonoritagrave Si parla in particolare spesso di dropped C o dropped D in questi casi la prima corda viene ribassata a C o D Dunque le accordature corrispondenti saranno DADGBe e CADGBe ma le variazioni possibili sono infinite Di solito allinizio di ogni tablatura o spartitura troviamo indicata laccordatura in uso

Accordare con ponte mobile

Impariamo ad accordare una chitarra che monta ponte mobile una procedura piuttosto semplice ma che egrave opportuno tenere bene a mente

Abbiamo capito il funzionamento del ponte mobile ora non ci resta che capire come accordare una chitarra che monta tale dispositivo usando le manopole per laccordatura fin Se non sappiamo cosa sono andiamo a riprendere un paio di schemi

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Le viti di cui stiamo parlando sono indicate nel primo dalla lettera E nel secondo dal numero 10

Dunque per iniziare ad accordare dovremo allentare il morsetto che si trova dietro al capotasto (A nel primo schema) cosigrave con le meccaniche potremo accordare normalmente le corde

Una volta accordate tutte e sei le corde serriamo le viti del morsetto cosigrave facendo isoliamo le meccaniche bloccandone laccordatura

E ora di intervenire sulle viti per laccordatura fine ciascuna vite funziona come una piccola meccanica e ci consente di ottenere velocemente unaccordatura precisa Usando queste viti possiamo quindi accordare velocemente la chitarra per ovviare a lievi scordature dovute alluso del ponte mobile

Le meccaniche in questo modo saranno usate piuttosto raramente ossia quando dovremo cambiare le corde oppure nel caso in cui dobbiamo suonare con accordature stravaganti le viti per laccordatura fine infatti non consentono grandi passaggi di tono avendo unescursione limitata pertanto per passare ad esempio da E a C dovremo probabilmente svitare il morsetto e usare la meccanica

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Ripassiamo

1 Allentiamo il morsetto 2 Accordiamo normalmente usando le meccaniche 3 Serriamo il morsetto 4 Perfezioniamo laccordatura con le viti

Alcuni appunti innanzitutto le viti per laccordatura fine si chiamano viti ma in realtagrave non sono tali Si tratta di piccole manopole che si manipolano tranquillamente con le dita Meglio specificare per non confonderci con altre viti (ad esempio quelle usate per regolare laction delle corde)

Infine ricordiamoci che il morsetto che sta dietro al capotasto NON regge da solo la tensione delle corde Dunque anche quando egrave serrato le meccaniche non possono essere spostate perchegrave laccordatura si perderebbe comunque

Il Plettro

Come impugnare il plettro come usarlo basilari informazioni da tenere presente

Il plettro egrave fondamentalmente un sottile triangolo di plastica usato per mettere in vibrazione le corde Naturalmente ne esistono di diversi materiali e forme ma la caratteristica che piugrave ne influenza la prestazione egrave il suo spessore indicato in millimetri un plettro piugrave spesso egrave anche piugrave rigido e quindi non si fletteragrave a contatto con le corde Ognuno si trova bene con un tipo di plettro diverso quindi egrave bene provarne diversi per trovare quello adatto al nostro stile per suonare bene egrave anche importante avere un buon feeling con il proprio plettro

Di solito il plettro si stringe tra pollice e indice ma si puograve anche impugnare tra pollice e medio E necessario che il plettro sia ben saldo tra le nostre dita tuttavia limpugnatura devessere sciolta e consentire un certo gioco al plettro in modo da assecondare le sue reazioni a contatto con le corde

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Osserviamo il primo schema (egrave vero le corde non hanno tutte lo stesso diametro chiedo scusa) Possiamo suonare inclinando il plettro in modo diverso rispetto alle corde la prima posizione solitamente si usa nelle pennate verso il basso per far sigrave che il plettro scorra piugrave facilmente sulle corde La seconda posizione piuttosto neutra puograve essere usata in pennate alternate o suonando poche corde contemporaneamente Infine la terza posizione si usa solitamente per la pennata dal basso

Ora guardiamo il secondo schema si tratta ancora di tre diverse posizioni del plettro ma questa volta vediamo laffondamento nelle corde la posizione che causa una maggior vibrazione della corda egrave senzaltro la C con lintera punta del plettro tra le corde ma in questa posizione egrave anche piuttosto difficile suonare velocemente cosa che invece ci riusciragrave semplicissima con la posizione A ossia sfiorando appena le corde Tornando per un istante al primo schema possiamo infine notare che mantenendo il plettro inclinato come in 1deg e 3deg posizione potremo suonare velocemente pur affondando come in posizione C percheacute linclinazione del plettro ci aiuteragrave a scorrere tra le varie corde si tratta di un comodo compromesso e abbiamo ora capito perchegrave la posizione ndeg2 sia meno istintiva

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La mano destra

Molti dubbi attanagliano i neofiti quale egrave la posizione corretta della mano destra Deve

appoggiarsi allo strumento o no Facciamo chiarezza

Suonando in pizzicato ad ogni corda dedichiamo un dito (o quasi) distendiamo bene la mano sulle sei corde

Usando il plettro egrave importante che questultimo possa raggiungere tutte le corde le altre dita di solito non servono la posizione della mano egrave piugrave abbassata

La posizione della mano sinistra non desta mai perplessitagrave percheacute egrave definita dai tasti che dobbiamo suonare

Invece la mano destra soprattutto agli inizi ci fa impazzire esistono tanti modi per suonare e spesso ci troviamo ad avere le dita in posizioni scomode I problemi nascono dal fatto che abbiamo spesso la necessitagrave di appoggiarci in un punto fisso sia per mantenere la mano destra piugrave stabile sia per orientarci sulle corde

Fincheacute si tratta di suonare accordi i problemi sono contenuti lunica cosa che puograve destare qualche preoccupazione egrave il palm-muting che ci richiede di suonare con un gran lavoro di polso vincolando il fianco della mano al contatto con le corde Se siamo soliti suonare con ampi gesti del avambraccio dovremo abituarci a cambiare velocemente stile poggiando la mano sulle corde e suonando con il polso questione di allenamento I grossi dubbi vengono perograve quando dobbiamo suonare singole corde o gruppi di corde distanti nel pizzicato o negli assoli ad esempio Vediamo dove mettere questa mano

Se dobbiamo suonare senza plettro solo le prime 3 corde (EAD) potremmo trovarci comodi suonando come se si trattasse di un basso appoggiamo il pollice sul bordo superiore del pickup e con indice e medio andiamo a pizzicare le corde Facile e rapido

Se invece dobbiamo suonare solo le ultime corde possiamo tranquillamente appoggiarci sempre con il pollice sulle corde superiori

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Ma quando dobbiamo pizzicare diverse corde con il plettro come accade in quasi tutti gli assoli e le scale Qualcuno si trova comodo appoggiandosi con i mignolo sul body un po piugrave in basso del Mi cantino Altri si appoggiano anche alla struttura del ponte con lintero palmo ma cosigrave finiamo per suonare troppo vicini al ponte stesso ottenendo suoni metallici e poco profondi

Suonare in sospensione sulle corde non egrave poi cosigrave difficile agli inizi certo ci sembreragrave impossibile Sbaglieremo spesso corda affonderemo malema il senso dellorientamento spaziale sullo strumento egrave un istinto che prima o poi bisogna affinare e la fermezza della mano destra egrave indispensabile

Quindi esercitiamoci a suonare cercando meno appigli possibile

E soprattutto ricordiamoci che possiamo sempre contare sulle corde che non suoniamo appoggiandoci su di esse non solo recuperiamo la posizione facilmente ma evitiamo anche di farle vibrare inavvertitamente

Il pollice (mano sinistra)

Dove mettiamo il pollice Come lo posizioniamo sul manico Togliamoci qualche dubbio

evitando pericolosi errori di impostazione

Solitamente la posizione del pollice si trova istintivamente giagrave dal primo approccio con lo strumento Tuttavia si rischia sempre di incappare in qualche errore di impostazione che puograve darci problemi per il futuro meglio dunque chiarire rapidamente questo dettaglio che puograve influire parecchio sulla nostra tecnica e velocitagrave desecuzione

Naturalmente non esiste una regola universale molto dipende dalle nostre abitudini dalla nostra comoditagrave e dal genere che suoniamo Ciascuno si avvicina alla chitarra in modo personale e non egrave detto che una posizione del pollice inusuale sia necessariamente sbagliata o porti a qualche svantaggio

Detto ciograve cerchiamo di capire quali sono in linea di massima le impostazioni piugrave diffuse ed istintive per quanto riguarda il pollice della mano sinistra esse dipendono fondamentalmente da ciograve che stiamo suonando

Nel momento in cui suoniamo tendiamo a premere con il pollice sul dorso del manico tale posizione ci consente di tenere le dita ben pigiate sulle corde E lo stesso principio di una pinza in pratica un gesto molto spontaneo e fondamentale una giusta forza ed un giusto posizionamento del pollice ci consentono di tenere la mano sinistra piugrave ferma dosando lenergia con cui premiamo le corde Senza contare che quando ci spostiamo lungo la tastiera egrave proprio il pollice che esercitando piugrave o meno pressione ci ferma la mano nella posizione che vogliamo

Se suoniamo accordi normali (per esempio powerchords) il nostro pollice si porta dietro le corde che suoniamo (nel caso del powerchord dunque il pollice finisce nella parte alta del manico dietro le prime 34 corde)

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Se suoniamo invece in barregrave la posizione cambia sappiamo bene che il dito piugrave ciritico in questo caso egrave lindice che esercita la sua pressione su tutte le corde Proprio per questo il pollice va a posizionarsi orizzontalmente proprio contrapposto allindice e perlopiugrave al centro (in senso verticale) del manico cosigrave da aiutare a distribuire la pressione su tutte le corde

Tuttavia il pollice non egrave sempre relegato nella parte posteriore del manico puograve talvolta tornarci utile anche sulla tastiera per almeno due motivi Innanzitutto puograve mutare il Mi basso (la prima corda E) appoggiandosi su di essa senza premerla

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Questa impostazione ci puograve risultare molto comoda se suoniamo con un certa forza e non vogliamo fastidiose vibrazioni della prima corda

Ma se possiamo mutarla con una leggera pressioneallora possiamo anche pigiarla Ebbene sigrave raramente ci torneragrave utile perograve il pollice puograve anche premere la prima corda

Posizione che ci puograve essere utile per qualche virtuosismo ma che egrave molto usata per il basso dove il manico egrave piugrave stretto e risulta piugrave agevole portare il pollice sui tasti

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Collegare chitarra effetti e ampli

Rapida occhiata sui collegamenti fondamentali che dobbiamo creare tra il nostro strumento e

lamplificazione

Innanzitutto consideriamo i cavi esistono svariati tipi di cavi ma lunica cosa di cui bisogna davvero curarsi egrave che siano ben schermati Ma unaltro fattore costitutivo dei cavi puograve essere importante la lunghezza

Il suono generato da pickup passivi infatti risente particolarmente di cavi troppo lunghi Problema inesistente invece per i pickup attivi visto che il suono di questi ultimi parte dallo strumento giagrave pre-amplificato Per questo stesso motivo le elettroniche attive tollerano anche di piugrave una cattiva schermatura dei collegamenti poichegrave eventuali ronzii e disturbi che di solito vengono amplificati insieme al suono si avvertono di meno

Solitamente con un piccolo ampli domestico il collegamento piugrave facile ed intuitivo egrave il chitarra-effetti-ampli Tutto facile funziona In realtagrave perograve egrave un tipo di collegamento piuttosto riduttivo soprattutto nel momento in cui abbiamo a disposizione una buona preamplificazione possiamo ad esso collegare gli effetti almeno secondo due sistemi a cascata (tutti gli effetti tra pre e ampli) o in sendreturn (pre-effetti-pre-ampli)

Per capire bene questo tipo di collegamento perograve andiamo qua spiega tutto Luca

Quali effetti compro

Gli effetti sono sul mercato sotto diverse forme quali scegliere Quali sono le differenze Brevi

indicazioni per orientarsi

Unitagrave rack

Pedale singolo

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Pedaliera multi-effetto

Multi-effetto da tavolo (studio)

Leffettistica puograve essere analizzata almeno sotto due punti di vista il primo riguarda leffetto in segrave come manipolazione del suono Il secondo invece prende in considerazione lhardware ossia lunitagrave fisica che racchiude leffetto (o gli effetti)

Questultimo aspetto egrave importantissimo per stabilire di cosa abbiamo bisogno il mercato infatti ci presenta gli effetti in almeno tre forme

La prima forma che chiamiamo in causa e scartiamo subito egrave lunitagrave rack Le unitagrave rack sono quelle specie di cassettiere che vediamo ai concerti unitagrave in grado di gestire diversi effetti contemporaneamente (compresi effetti esterni come i pedali) e comandate da una pedaliera MIDI Comunque come giagrave accennato per il momento non ne parliamo troppo visto che di certo non ci saragrave utile acquistarne una finchegrave non vorremo allestire limpianto per un concerto di mano nostra

A questo punto dobbiamo analizzare altri due sistemi i singoli pedali ed i multi-effetto

I multi-effetto si presentano fondamentalmente in due forme da pavimento e da studio I primi sono vere e proprie pedaliere i secondi necessitano di essere collegati ad altre pedaliere per consentire lo switch immediato tra gli effetti che altrimenti vanno impostati a mano

Tutti i multi-effetto lo dice il nome consentono di gestire una grande quantitagrave di effetti diversi solitamente suddivisi in moduli In pratica abbiamo la possibilitagrave di impostare un certo numero di moduli diversi applicando in ognuno di essi gli effetti che vogliamo e poi mentre suoniamo possiamo passare da un modulo allaltro premendo i pedali

Ogni pedale singolo invece contiene un solo effetto con relative regolazioni A riguardo cegrave poco da dire premendo il pedale attiviamo leffetto premendo nuovamente il pedale lo disinseriamo

E ora rispondiamo cosa ci conviene comprare

Sulla carta i multi-effetto sono senzaltro vantaggiosi con un prezzo tutto sommato ragionevole ci possiamo portare a casa tutti gli effetti di cui avremo bisogno (ed anche di piugrave) Va detto che spesso i pedali singoli offrono risultati qualitativi piugrave apprezzabili (=un miglior suono) ed una maggiore e piugrave fine regolazione dei parametri delleffetto

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Una cosa egrave certa allinizio conviene scegliere un buon multi-effetto magari a pedaliera cosigrave da poterlo usare tranquillamente anche su un palco In questo modo avendo a disposizione tutti gli effetti esistenti potremo davvero imparare a conoscerli e gestirli

A questo punto possiamo decidere se continuare con una pedaliera multi-effetto o compiere quel passo che molti chitarristi ritengono necessario ossia la creazione di una personale pedaliera composta da singoli pedali collegati tra loro Questo passo ci consente di scegliere direttamente quali effetti acquistare e integrare nella nostra pedaliera con la certezza di avere sempre uno standard qualitativo alto

Bisogna dire che alcune pedaliere multi-effetto in realtagrave ci possono dare la stessa qualitagrave dei pedali singoli a questo punto la valutazione egrave solo economica tenendo presente che se ci creiamo una pedaliera di effetti singoli spendiamo in proporzione al numero di pedali che compriamo quindi al numero di effetti che usiamo

LrsquoAmplificatore

Amplificatore a valvole

Testata e Cassa (JCM900)

Combo (Carvin)

Lrsquoamplificatore egrave una componente fondamentale della catena elettroacustica necessaria per il potenziamento del segnale generato dai pick-up della chitarra elettrica che altrimenti non avrebbe energia sufficiente per essere collegato direttamente allrsquoaltoparlante

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Un amplificatore utilizza energia elettrica proveniente da una fonte esterna (corrente o batterie) per controllare lrsquoinvio del segnale proveniente dalla chitarra allrsquoaltoparlante consentendo di modificare il tono e il volume e di aggiungere caratteristiche quali la distorsione e lrsquoeco (il riverbero) Di fatto con il termine di amplificazione egrave possibile indicare non solo gli amplificatori di potenza ma anche altri dispositivi di elaborazione del suono quali equalizzatori espansori compressori ecc Gli amplificatori possono essere costruiti con due tecnologie diverse considerate spesso come due filosofie distinte utilizzando circuiti a valvole o a transistor (solid state) Gli A a valvole sono stati i primi ad essere prodotti negli anni rsquo50-rsquo60 per poi essere sostituiti da quelli solid state nelle due decadi successive

Questi ultimi infatti sono in grado di riprodurre fedelmente ed amplificare un suono con maggiore affidabilitagrave assicurando cioegrave quella che viene chiamata alta fedeltagrave (High-Fidelity HI-FI) Tuttavia dopo una prima diffusione di questo secondo tipo di A egrave apparso evidente come le valvole siano una componente essenziale dellrsquoamplificazione in grado di caratterizzare il tipico sound della chitarra elettrica In tal senso si sono mosse le principali case produttrici di amplificatori tornando da un lato alla tradizionale ma costosa tecnologia a valvole nei loro modelli piugrave prestigiosi e costruendo dallrsquoaltro dispositivi ibridi che combinino circuiti a valvole e circuiti a transitor con lrsquoobiettivo di assicurare i vantaggi dellrsquouna e dellrsquoaltra tecnologia

Inizialmente gli amplificatori erano separati dagli altoparlanti (si parla di testata e di casse) ma recentemente sono stati realizzati anche dispositivi combinati che prendono il nome di combo in grado di assicurare un trasporto piugrave agevole e una maggiore flessibilitagrave

Gli altoparlanti

Gli amplificatori a valvole devono adattarsi perfettamente allimpedenza degli altoparlanti che varia da 4 ohm (leggi om) 8 ohm oppure 16 ohm Non vanno mai accesi se non sono collegati agli altoparlanti se non si vuole danneggiare seriamente il trasformatore o le valvole finali Gli amplificatori a transistor sono in questo senso piugrave robusti anzi quasi tutti i modelli di un certo livello sono immuni sia al corto che al circuito aperto sulle uscite per gli altoparlanti anche se comunque egrave sempre meglio averli collegati In genere limpedenza minima degli altoparlanti dagrave il massimo volume di uscita a livelli accettabili di distorsione Il montaggio di altoparlanti dimpedenza maggiore di quella prescritta causa solo un volume di uscita ridotto e forse anche un minore tasso di distorsione Se non cegrave un pulsante di stand-by sullamplificatore egrave buona precauzione abbassare a zero il volume prima dellaccensione anche sugli ampli a transistor Attenzione alle impedenze di uscita degli amplificatori (o finali) che dovranno essere compatibili con le impedenze delle casse

Finale Casse

4ohm 8ohm

8ohm8ohm

16ohm

16ohm 16ohm

Si puograve quindi affermare che le impedenze uguali sono chiaramente abbinabili fra loro mentre un finale che ad esempio ha un uscita di 8 ohm puograve essere collegato ad una cassa che abbia lentrata a 16 ohm Adattare limpedenza di uscita del finale di potenza a quella degli speaker significa fare in modo che tutta lenergia emessa dal finale venga trasferita alle casse senza perdita di segnale e quindi far funzionare il sistema al meglio delle sue possibilitagrave (ed evitare danni) e per ciograve i valori sopra descritti non danno problemi anche se egrave sempre meglio collegare due impedenze di valore uguale

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Send amp return

Tutto il sistema di preamplificazione si basa sul controllo di volume globale della sezione output che a seconda della concatenazione delle apparecchiature saragrave o sul preamplificatore o sulle unitagrave multieffetto Dipende dalla loro posizione nel percorso del segnale Ogni tipo di effetto intendendo in questo senso apparecchiature a rack o eventuelmente pedalini appositamente dedicati dovrebbe lavorare sul suono dopo che il segnale viene preamplificato

Utilizzando il send-return il suono verragrave a passare negli effetti tramite il pre che lo riprenderagrave per poi inviarlo alluscita del pre stesso e saragrave controllato dal potenziometro del volume output level sul preampli Se invece gli effetti sono in serie dopo il pre (si definisce sistema a cascata) loutput level dellultima apparecchiatura nel percorso del segnale avragrave il controllo del volume globale

Il send-return egrave un ottimo sistema per i collegamenti di effetti allinterno di un preamplificatore Avevamo giagrave accennato a questo sistema nella sezione dedicata agli amplificatori i quali racchiudono in un blocco compatto sia il pre che il finale

Analizzando il percorso del segnale si puograve notare che il suono dovrebbe giungere al finale completo di tutte le caratteristiche costruite durante il tragitto Gli effetti dovrebbero essere inseriti a seconda della loro tipologia in punti diversi compressori distorsori equalizzatori vanno posti prima del preampli mentre gli effetti dambientazione (chorus delay riverbero ecc) dopo Vi sono anche delle eccezioni in quanto a seconda delle varie impedenze delle apparecchiature queste possono essere inserite in determinati punti Il send-return viene utilizzato per mantenere il piugrave possibile il segnale analogico mixandolo appunto con gli effetti digitali Questi allinterno del pre verranno utilizzati in maniera da influire il meno possibile con la natura analogica del suono lavorando comunque nelle loro caratteristiche Questo percheacute non tutte le apparecchiature digitali offrono una conversione AD-DA (analogicodigitale - digitaleanalogico) di ottimo livello e proprio per questo motivo collegandole in cascata dopo il pre potrebbero influire negativamente sul suono facendogli ad esempio perdere determinate frequenze oppure mangiando dinamica alla pasta effettiva del suono Vediamo quindi come comportarsi con i vari tipi di effetti nel loro rapporto send-return

Innanzitutto controlliamo limpedenza di lavoro i pedali solitamente prediligono segnali di basso livello (luscita della chitarra) mentre gli effetti a rack generalmente i segnali di linea che sono di alto livello anche se alcuni possono disporre della selezione per lavorare con entrambi i tipi di segnale Nello stesso send-return non possono coesistere pedali e processori a meno che non si voglia guadagnare in rumore piuttosto che in suono in pratica avremo un aumento di fruscio e una diminuzione del volume Puograve capitare che un pre abbia a disposizione due send-return in questo caso possiamo collegare in uno i pedali (segnali di basso livello ad es -10db) allaltro i processori a rack (segnali di linea cioegrave +4db) Attenzione al fatto che i due send-return siano indipendenti e non stereofonici In questultimo caso devono essere adattati ad una linea di segnale stereo Solitamente il send-return a basso livello lavora prima dei controlli di equalizzazione i quali opereranno sullunitagrave a rack lasciando inalterato il segnale trattato nel primo send-return Nella maggior parte dei casi troviamo un solo send-return nel pre che avragrave molto probabilmente a fianco un pulsante di selezione che serve a regolare due valori (-10db o +4db) selezioniamo il primo per i pedali e il secondo per le unitagrave a rack Possiamo infine trovare anche un potenziometro di regolazione della mandata effetti molto utile per ottimizzare una regolazione fine in quanto puograve capitare di trovare effetti con tarature diverse da quelle sopra descritte egrave molto raro che succeda ma nel caso stiamo sempre nei parametri sopra descritti che sono standard I collegamenti possono essere fatti in serie in parallelo o in entrambi i casi Se manca questultima opportunitagrave egrave necessario sapere in quale due modi precedenti si tratta in quanto questo ha una grande influenza sul suono Conviene quindi guardare le istruzioni

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Collegamenti del send-return in parallelo

Con questo sistema si divide il segnale in due parti uno viaggia attraverso il pre fino alloutput laltro viene prelevato dal send e inviato al processore esterno che dopo averlo elaborato lo rimanda nel return In questo punto il segnale effettato puograve essere mixato con loriginale da un apposito controllo (mix effect ecc) E fondamentale che il segnale di ritorno allampli sia solo quello effettato azzeriamo quindi sul processore esterno il controllo del segnale dry (diretto) in quanto questultimo egrave giagrave presente nel pre ed egrave perciograve inutile farne arrivare un altro

Collegamenti del send-return in serie

Lintero segnale viene inviato al processore utilizzando il send-return in serie Dopo essere stato effettato ritorna al preampli in questo caso la differenza del bilanciamento egrave data dai controlli dry e level nel processore

Dividiamo in due categorie i processori

Effetti che processano lintero segnale che sono il Distorsore il Compressore lEqualizzatore ecc per i quali egrave consigliato il collegamento tra chitarra e ampli oppure nel send-retun in serie in quanto lavorano sulla pasta del suono in tempo reale

Effetti che mixano una porzione di segnale trattato a quello originale quali il Flanger il Chorus il Delay il Pitch transposer il Riverbero ecc A questi egrave consigliato il collegamento in parallelo percheacute lavorano sui circuiti di tempo di ritardo Bisogna comunque fare una premessa alcuni processori di qualitagrave elevata (Eventide TC Elet) hanno una processione AD-DA talmente elevata da non influire negativamente sul segnale dry per cui possono essere messi in serie nel send-return o addirittura in cascata dopo il pre e prima del finale Rimane comunque il fatto che in parallelo Il distorsore egrave poco consigliabile nel send-return anzi non bisognerebbe proprio mai metterlo Il compressore puograve essere collegato nella mandata effetti (un altro modo di chiamare il send-return) ma egrave preferibile prima (se a pedale) o dopo il pre in cascata (se egrave a rack) In questo caso non si dovrebbero collegare processori nel send-return

Un ulteriore uscita che egrave possibile trovare nel preamplificatore e la direct output

Le valvole di un valvolare

Cosa sono esattamente le valvole degli amplificatori Come funzionano Facciamo luce su una componente di cui si parla molto ma che pochi conoscono

Di amplificatori valvolari si parla spesso quasi tutti i chitarristi riconoscono ed apprezzano (chi piugrave chi meno) il loro inconfondibile suono Sappiamo tutti dunque che lunitagrave fondamentale dellamplificatore valvolare lo dice il nome egrave la valvola Ma di cosa si tratta esattamente

Storicamente la valvola viene molto prima del transistor faceva parte delle prime componenti elettroniche giagrave agli inizi del 1900 Per la prima metagrave del secolo egrave stata impiegata su ogni apparecchiatura (radio televisori calcolatori aspirapolveri ) per poi venir rapidamente rimpiazzata dal transistor a metagrave degli anni 60 Ormai solo in campo musicale sono presenti elettroniche valvolari in quanto decisamente piugrave costose e delicate dei moderni transistor

La valvola egrave fondamentalmente un diodo ossia due elementi elettrici accoppiati Si tratta di anodo e catodo ossia un elemento di carica positiva e laltro forzatamente per induzione di carica negativa I due elementi non si toccano ma si trovano a distanza ravvicinata e vengono rinchiusi allinterno di una sorta di lampadina ossia un bulbo vitreo in cui viene creato il vuoto Un altro oggetto che si trova

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allinterno di questo bulbo egrave il filamento la cui funzione egrave esattamente quella di scaldare il catodo Questultimo raggiunta una certa temperatura sviluppa una nube elettronica intorno a segrave Lanodo invece non emette alcun elettrone ed egrave come giagrave detto caricato tale carica deriva dalla rete elettrica cui attinge la valvola che egrave di norma di tipo alternato (AC) e che quindi oscilla tra carica positiva e negativa con una certa frequenza (50Hz) Quando lanodo assume carica positiva la nube di elettroni generata dal catodo migra verso lanodo generando un flusso di corrente che si interrompe nei momenti in cui lanodo egrave negativo

Dal momento che lanodo non sviluppa nube elettronica il flusso di elettroni indotto segue sempre la stessa direzione ossia da catodo ad anodo parliamo di corrente diretta (DC) Dunque prelevando corrente da una fonte alternata la valvola converte la corrente in continua

Comunque la corrente di uscita risente in qualche modo della corrente alternata di partenza in quanto come abbiamo visto per metagrave del tempo (quando il catodo egrave positivo) non vi egrave flusso Si puograve ovviare il problema aggiungendo alla valvola un secondo diodo il cui anodo sia positivo quando quello del primo diodo egrave negativo in questo modo vi egrave un flusso continuo e dalla medesima fonte alternata si puograve ricavare maggiore corrente diretta

Tuttavia quanto detto finora ancora non ci permette di capire esattamente lutilitagrave della valvola alla nostra descrizione mancano infatti ancora diversi elementi

Le valvole montate sui nostri amplificatori in realtagrave non sono costituite dai diodi che abbiamo appena visto bensigrave da triodi Il nome stesso ci suggerisce la differenza queste componenti presentano 3 elementi attivi anzicheacute 2 Dunque ad anodo e catodo si aggiunge la griglia di controllo caricata negativamente una vera e propria griglia collocata a distanza ravvicinata tra anodo e catodo Modificando la tensione di tale griglia possiamo deviare in parte o totalmente il flusso di elettroni generato tra i diodi egrave proprio questo laspetto che piugrave ci interessa poichegrave la possibilitagrave di variare lentitagrave del flusso (ossia la corrente che giunge allanodo) ci consente di amplificare il segnale Quando infatti la griglia tende a diventare positiva convoglia un flusso elettronico sempre maggiore verso lanodo

Schema semplificato di una valvola (triodo)

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La classe di un amplificatore

Amplificatori di classe A o di classe AB Cosa cambia Quali sono i pregi ed i difetti delluna e

laltra tipologia Vediamo

Si sente spesso parlare di Classe A o Classe AB per quanto riguarda gli amplificatori vediamo di cosa si tratta cercando di semplificare quanto piugrave possibile un discorso che egrave piuttosto complesso da affrontare nella sua interezza

Precisiamo innanzitutto che consideriamo largomento solo per quanto riguarda il campo che ci interessa ossia le amplificazioni per chitarra e ricordiamoci che tale discorso vale sia per elettroniche valvolari sia per elettroniche a transistor ma per comoditagrave prendiamo in considerazione solo le prime perchegrave sulle seconde le considerazioni relative alla classe acquistano minore importanza

Parliamo dunque di amplificatori valvolari e veniamo subito al sodo quali sono le differenze tra classe A e classe AB Si parla in questo caso delle valvole finali dellamplificatore se sono di classe A esse lavorano sempre allo stesso livello (prossime al massimo) anche in assenza di segnale Insomma la corrente anodica che le attraversa egrave sempre presente alla massima potenza anche se non suoniamo questo comporta innanzitutto una minore durata delle valvole Il suono egrave solitamente corposo e caldo anche perchegrave fondamentalmente il finale dellamplificatore come abbiamo visto egrave come se fosse sempre al massimo

Parliamo ora della classe AB quando non sono raggiunte da alcune segnale la corrente al loro interno si interrompe Quando il segnale ritorna le coppie di valvole push-pull tornano ad essere attraversate dalla corrente ma tale passaggio dallo stato di quiete al funzionamento pieno genera una lieve distorsione del segnale che si avverte chiaramente nel suono finale Il suono generato egrave piugrave limpido poichegrave le valvole non lavorano sempre al massimo e per questo il segnale non raggiunge alti livelli di saturazione

I finali di classe AB inoltre consentono una potenza di uscita decisamente superiore rispetti ai classe A una caratteristica che li rende ampiamente diffusi

Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)

Ma cosa cambia tra un amplificatore per chitarra e lamplificatore che troviamo installato sul

nostro stereo Possiamo collegare a questultimo la chitarra

Rispondiamo subito no non possiamo usare negrave lamplificatore negrave le casse dello stereo per amplificare il nostro strumento Questo perchegrave gli amplificatori per chitarra possiedono caratteristiche proprie e sono progettati espressamente per essere usati nellamplificazione del nostro strumento

Ma quali sono esattamente le caratteristiche che li rendono cosigrave diversi da un normale amplificatore hi-fi Proviamo a vedere

Innanzitutto parliamo di frequenze lamplificatore hi-fi riproduce in modo lineare tutte le frequenze udibili allorecchio umano Questo almeno egrave quanto egrave progettato per fare Lamplificatore per chitarra invece enfatizza le frequenze medie (1KHz4KHz) mentre la risposta alle frequenze basse

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sfuma poco dopo il MI della prima corda in genere i bassi di un ampli per chitarra partono da 70 o 80Hz abbastanza poco se pensiamo che il nostro orecchio arriva a percepirne fino a 1525Hz Senza contare che gli amplificatori che per costituzione sono privati della parete di fondo possiedono bassi ancor meno enfatizzati

Quanto detto finora ci aiuta a capire come -a livello di prestazioni- i due tipi di amplificatori non siano interscambiabili eppure finora non abbiamo ancora incontrato un vero e proprio limite che ci impedisca di collegare la chitarra allamplificatore hi-fi Il limite di cui stiamo parlando egrave il distorto o meglio loverdrive

Tutti noi sappiamo bene come loverdrive di un amplificatore sia fondamentale da quando esistono le chitarre elettriche esiste il distorto ossia quel suono caratteristico di un amplificatore portato al suo limite (ed oltre) Ovviamente gli ampli per chitarra sono costruiti per sopportare loverdrive senza rovinarsi ed anzi per favorire la distorsione del suono ancora prima di raggiungere il livello massimo di saturazione

Tuttavia si capisce che la distorsione del suono originale di per segrave non egrave un fattore positivo soprattutto per un hi-fi per questo lamplificatore hi-fi egrave progettato in direzione opposta ossia per ritardare il piugrave possibile la distorsione del suono

Riassumiamo un attimo questo fondamentale passaggio

lampli per chitarra quando raggiunge (ad esempio) l85 della sua capacitagrave inizia a distorcere il suono Superata ovviamente una certa soglia di saturazione (120) inizia a danneggiarsi

Lamplificatore hi-fi invece non distorce fino al raggiungimento della sua potenza massima (100) questo gli consente di raggiungere loutput massimo mantenendo il suono fedele Varcata questa soglia inevitabilmente viene danneggiato

Come funziona un amplificatore

Cerchiamo di capire esattamente come funzioni un normale amplificatore per chitarra provando

a evidenziare tutti quei fattori che influiscono sul suono finale

Schema delle componenti di un amplificatore

Partiamo da zero a cosa serve lamplificatore La risposta egrave immediata ad amplificare il debole segnale proveniente dai pickup della nostra chitarra cosigrave da poter essere trasmesso allesterno o modellato

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E come fa ad amplificare il segnale Fondamentalmente assorbe energia esterna (dalla rete elettrica) e la plasma secondo i dati provenienti dal segnale dei pickup Giagrave questa affermazione implica diversi passaggi oscuri Via allora iniziamo a parlare del funzionamento di un amplificatore tenendo sempre presente il semplice schema che troviamo qui a lato giagrave intuitivamente capiamo che una prima componente fondamentale egrave lalimentatore

Basta infatti dare unocchiata allo schema per vedere che lalimentatore egrave collegato a tutte le altre parti dellamplificatore insomma da esso dipende il funzionamento dellintero apparecchio Come ci suggerisce il nome lalimentatore non fa altro che fornire energia al sistema rendendo in pratica utilizzabile quella fornita dalla rete elettrica Tale operazione si articola in almeno due momenti fondamentali prima di tutto la corrente elettrica della rete deve essere portata ad una tensione adeguata allutilizzo da parte delle altre componenti elettroniche Si tratta di unoperazione tutto sommato semplice compiuta da un normale trasformatore Tuttavia la corrente che esce dal trasformatore non egrave ancora pronta la rete domestica ci fornisce infatti una corrente alternata ossia la cui differenza di potenziale oscilla con una determinata frequenza (50Hz) tra valori positivi e valori negativi al nostro apparecchio serve invece una corrente stabile (continua) In un amplificatore valvolare intervengono qui le prime valvole con il compito di raddrizzare loscillazione tra valori positivi e negativi della corrente alternata alluscita di queste valvole la differenza di potenziale si mantiene sempre su valori positivi ma continua ad oscillare Facciamo maggiore chiarezza con un piccolo grafico

Cosigrave si presenta la corrente alternata

Ed eccola come esce dalle valvole raddrizzatrici

Insomma cegrave ancora del lavoro da fare per renderla continua Questo lavoro viene svolto dai condensatori che accumulano su una delle loro armature i picchi di carica e la rilasciano in direzione dellaltra armatura nei momenti in cui la tensione egrave minore il risultato finale egrave una corrente che inizia ad essere omogenea Infine una serie di induttori e circuiti attivi (negli ampli a transistor) livella definitivamente la corrente rendendola finalmente continua ed a disposizione di tutte le altre componenti dellamplificatore

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La prima di queste componenti che il segnale della chitarra incontra sul suo percorso egrave il preamplificatore (1deg stadio di amplificazione) puograve essere composto -nei valvolari- da una o piugrave valvole che amplificano il segnale secondo un guadagno fisso Questa fase puograve essere trascurabile se la chitarra collegata monta pickup attivi quindi giagrave comprensivi di preamplificatore per questo molti ampli hanno due ingressi distinti per PU attivi e PU passivi

Dopo il primo stadio troviamo i controlli di equalizzazione e volume di solito costituiti da condensatori identici a quelli che troviamo collegati alle manopole della chitarra ma che possono anche essere di tipo attivo (soprattutto sugli ampli a transistor) A seguire si raggiunge il 2deg stadio di amplificazione costituito da unaltra valvola (o piugrave valvole) che amplificano nuovamente il segnale questa fase egrave necessaria perchegrave prima di questa fase si collocano la maggior parte degli effetti mentre il riverbero (che vediamo nella schema a lato) va a intercettare in uscita il segnale uscente dal 2deg stadio

Questa collocazione del riverbero fondamentalmente in parallelo al 2deg stadio egrave legato al suo funzionamento ed alla presenza al suo interno di due valvole di amplificazione A questo punto si inserisce il controllo del volume generale solitamente ti tipo passivo subito prima del separatore di fase una componente che scinde il segnale in due componenti sfasate di 180deg i cui rami sono ulteriormente allontanati dal pilota che amplifica -tramita una valvola- i due segnali cosigrave ottenuti Infine una coppia di valvole ( le finali ) converte la tensione di segnale in flusso di corrente che andragrave poi a sollecitare gli altoparlanti (fondamentalmente si tratta di dare al segnale giunti sin qui la potenza necessaria a sollecitare gli altoparlanti)

Gli Effetti

Processori di segnale

Qualsiasi strumento utilizzato per alterare il suono dai semplici effetti a pedale ai piugrave complessi effetti da studio (rack) rientrano nella categoria dei sound processor ovvero elaboratori del suono I metodi fondamentali per ottenere unalterazione del suono sono quattro

I controlli di voume e di guadagno

I controlli di equalizzazione e di tono

Gli effetti basati sul tempo

Dispositivi per il cambiamento di tono

Controlli di volume e guadagno

Questi controlli permettono di variare lintensitagrave di un suono amplificato fino a portarlo agli estremi della distorsione Il canale ad alto guadagno avragrave maggiore sensibilitagrave e probabilmente una minore capacitagrave di sovraccarico Quindi dato che la differenza trai guadagni complessivi dipende quasi sempre da un alterazione del guadagno ottenuta con la prima valvola si aumenta cosigrave la possibilitagrave di produrre distorsione nella prima valvola E questo egrave desiderabile in quanto potendo portare in distorsione la prima valvola si puograve ottenere un suono distorto a qualsiasi posizione del volume

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La distornione

Una chitarra elettrica puograve fornire in uscita un segnale prolungato di 50 o piugrave millivolts Un segnale di questo livello puograve sovraccaricare (o portare in overdrive) lamplificatore Gli amplificatori per chitarra sono perciograve progettati per sopportare condizioni di ampio e prolungato sovraccarico applicate ai loro ingressi Tale sovraccarico puograve non di meno causare distorsione nello stadio pilota eo di potenza quando la chitarra sia suonata ad alto volume

Controlli di equalizzazione

I controlli di equalizzazione e di tono modificano il canale del suono incrementando o eliminando alcune frequenze

Gli effetti basati sul tempo

Questi effetti permettono di utilizzare copie ritardate di un segnale per creare una molteplicitagrave di effetti diversi

Dispositivi per il cambiamento di tono

Con questi dispositivi egrave possibile aumentare o diminuire laltezza di una nota

La Teoria

Le Scale

Il primo argomento veramente esteso e complesso che incontriamo facciamo chiarezza nel

mondo delle scale parlando in sintesi di maggiori minori e pentatoniche

Creare una scala vuol dire labbiamo giagrave detto parlando dei modi creare una sequenza di note o se preferiamo una sequenza di toni e semitoni Ogni scala parte da una tonica la nota iniziale che definisce e dagrave il nome alla scala (stiamo dicendo le stesse cose che avevamo giagrave visto per quanto riguarda le triadi ricordate) La scala maggiore egrave anche detta scala diatonica maggiore significa che al suo interno tutte le note sono diverse Possono esistere tra esse intervalli cromatici (stesso nome ma suono diverso C e C) e intervalli diatonici (nome diverso C e F) Se consideriamo la scala maggiore di C che avevamo giagrave visto (CDEFGABC) possiamo notare che tra le diverse note esiste una sequenze di toni e semitoni particolare comune a tutte le scale maggiori vediamola

C-t-D-t-E-st-F-t-G-t-A-t-B-st-C

Abbiamo cosigrave cercato di schematizzare la sequenza di toni (t) e semitoni (st) indicandone la posizione tra le varie note della scala Per comoditagrave riscriviamo la sequenza t t st t t t st Esattamente come avevamo visto parlando delle triadi inoltre ogni nota della scala occupa una posizione precisa definita dal grado la prima nota egrave Ideggrado la seconda nota (D) IIdeg grado e cosigrave via Ricordiamo i nomi giagrave visti la nota in Ideg grado si dice tonica in IIIdeg grado modale ed in Vdeg grado dominante

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Abbiamo detto che la sequenza di toni e semitoni egrave caratteristica di tutte le scale maggiori per costruire la scala maggiore di E (ad esempio) ci saragrave dunque sufficiente partendo dalla scala cromatica e scegliendo come nota iniziale E selezionare le note definite da questa sequenza di toni e semitoni

Discorso a parte va ovviamente fatto per quanto riguarda le scale minori Dovremo infatti fare i conti con diversi tipi di scale minori naturali armoniche e melodiche

Per prima cosa vediamo subito le sequenze che interessano queste tre tipologie diverse

naturale t st t t st t tarmonica t st t t st+t stmelodica t st t t t t st

Ora che abbiamo chiarito questo possiamo fare un esempio provando innanzitutto a costruire la scala minore naturale di C Per fare ciograve ci conviene partire dalla scala maggiore di C che ormai ci ricordiamo bene CDEFGABC La sequenza era t t st t t t st Se confontiamo questa sequenza con quella della minore naturale possiamo individuare i gradi (le note della scala) che subiranno variazioni proviamo a sovrapporre le due sequenze

maj I t II t III st IV t V t VI t VII st VIIImin I t II st III t IV t V st VI t VII t VIII

Abbiamo indicato in rosso i gradi delle due scale in nero le sequenze di tonisemitoni ed in blu i gradi che cambiano III VI VII Nella scala minore naturale saranno tutti abbassati poichegrave preceduti da un semitono che non trova corrispondenti nella sequenza della scala maggiore Vediamo ora a quali note corrispondevano questi gradi nella scala maggiore di C Mi (E) La (A) Si (B) Dunque li facciamo diventare rispettivamente Mib Lab e Sib Questi tre bemolli occuperanno quindi il III VI e VII grado nella scala minore naturale di C mentre tutte le altre note saranno identiche a quelle della scala maggiore Vediamo ora la scala ottenuta Do Re Mib Fa Sol Lab Sib Do (CDEbFGAbBbC)

Discorso identico per la creazione di ogni altra scala minore

Infine vediamo un ultimo modello di scala la pentatonica Si tratta di un tipo di scala molto utilizzata perchegrave semplicissima nasce infatti da una semplificazione delle scale tradizionali

Per ottenere la scala pentatonica maggiore di qualsiasi tonalitagrave ci basta considerare la scala maggiore e cancellare IV e VII grado Otteniamo dunque una scala di sole 5 note (ricordiamoci che lVIIIdeg egrave la stessa nota della tonica)

Se vogliamo individuare la pentatonica minore non dovremo far altro che partire dalla scala minore ed eliminare questa volta II e VI grado

Abbiamo cosigrave introdotto finalmente il concetto di scala Dobbiamo tenere presente perograve che largomento egrave ben lungi dall essere esaurito esistono ancora molte informazioni che non conosciamo su questo argomento senza contare che bisogneragrave cominciare a vedere le scale in funzione dello strumento su cui le suoneremo ossia la chitarra

Per ora accontentiamoci di ciograve che abbiamo appena imparato e prendiamoci tempo per digerire queste nozioni che ci saranno indispensabili per arrivare ad una perfetta comprensione della natura degli accordi

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Modi

Prima di parlare delle scale dovremo introdurre il sistema modale cerchiamo di definirlo

brevemente

Finora abbiamo parlato con grande disinvoltura di intervalli e triadi semplificando perograve notevolmente la materia egrave doveroso aprire una piccola parentesi di approfondimento per parlare delle scale un concetto in cui ci siamo imbattuti spesso ma che non abbiamo mai veramente chiarito Per parlare delle scale perograve dovremo prima vedere cosegrave il sistema modale

Inoltre parlando delle triadi abbiamo giagrave in qualche modo capito che alla base degli accordi esiste un sistema di armonizzazione che regola i rapporti tra le note ora dobbiamo addentrarci in questo sistema e capirne il funzionamento

Tutto parte da una scala ancora non sappiamo esattamente in cosa consista negrave come sia formata Per ora accontentiamoci di definirla sommariamente attraverso le nozioni che giagrave possediamo la scala egrave una successione di note definite da unalternanza di toni e semitoni Alla fine di questo articolo potremo finalmente dare una migliore definizione Vediamo ora la scala di C maggiore come esempio

C D E F G A B C

Fin qui egrave tutto facile come vediamo partendo dalla nota C abbiamo creato una successione di note Come giagrave detto per ora evitiamo di addentrarci nel concetto di scala e ci concentriamo su altro prendiamo una nota dalla scala (per esempio la seconda D) e costruiamo una scala partendo da essa mantenendo la successione di note di partenza Non stiamo facendo niente di strano ricostruiamo la stessa identica successione partendo questa volta da D Dunque

D E F G A B C D

E semplice comprendere che potremmo fare lo stesso partendo da ogni nota della prima scala considerata quella di C che chiameremo scala madre Otterremo dunque 7 diverse sequenze tutte costruite partendo perograve dalla scala madre di C possiamo cominciare a tirare le prime conclusioni Avevamo giagrave parlato di tonica anche per quanto riguarda le scale egrave la nota di partenza Ora noi abbiamo perograve estratto dalla scala madre un secondo grado (D) e labbiamo fatto diventare tonica generando da essa una nuova scala Si tratta dunque di una tonica secondaria egrave tonica poichegrave allinterno del suo modo occupa il Ideg grado ma egrave secondaria perchegrave fa riferimento alla scala madre da cui lavevo estratta la scala maggiore di C Complicato

Riassumiamo dalla scala madre (C maj CDEFGABC) abbiamo estratto il IIdeg grado (D) Da esso abbiamo creato una nuova scala (DEFGABCD) identica alla prima ma in cui la D non occupa piugrave il IIdeg grado bensigrave il Ideg (tonica) Possiamo fare lo stesso con ogni nota della scala madre generando dunque 7 diverse sottoscale o modi Ogni nota della scala madre egrave dunque semitonica poichegrave puograve essere il Ideg grado di una sottoscala costruita partendo da essa

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Ora dobbiamo solo dare dei nomi alle diverse sottoscale ai diversi modi

CDEFGABC = ionicoDEFGABCD = doricoEFGABCDE = frigioFGABCDEF = lidioGABCDEFG = misolidioABCDEFGA = eolioBCDEFGAB = locrio

Adesso sappiamo cosegrave il sistema modale possiamo iniziare a parlare delle scale

Triadi

Fondamento di quasi tutte le scuole di chitarra sono gli accordi partiamo dalle triadi per vedere

come nascono

Abbiamo giagrave parlato di intervalli un concetto che ci torneragrave molto utile in questa trattazione Cerchiamo come sempre di dare per scontate meno nozioni possibile e di partire da zero cosegrave un accordo

La definizione di accordo egrave semplicissima si tratta infatti di tre o piugrave note suonate contemporaneamente Come al solito perograve egrave necessario andare un po oltre e vedere quali sono le regole che uniscono le note di un accordo quali princigravepi seguono e come vengono nominati i diversi accordi

Per fare ciograve partiamo dal concetto di triade tre note armonizzate tra loro Per vedere come si costruisce una triade ed in cosa consiste esattamente questa armonizzazione iniziamo da una scala prelevando da essa tre note la prima la terza e la quinta

Se partiamo dalla scala maggiore di C abbiamo appena estratto nellordine C E G

La prima egrave la tonica che definisce laccordo e il nome (se la tonica come nel nostro caso egrave C laccordo egrave di C) La terza egrave detta modale poichegrave indica il modo dellaccordo nel nostro esempio se si tratta di Mi avremo un accordo maggiore se invece egrave un Mib laccordo saragrave minore Abbiamo infine la quinta solitamente si dice che questultima nota completa la triade senza definirne alcuna caratteristica invece puograve generare triadi aumentate e diminuite (due concetti che avevamo giagrave visto parlando degli intervalli)

A questo punto perograve dobbiamo approfondire ulteriormente il discorso riprendendo quanto giagrave sappiamo sugli intervalli Abbiamo appena detto che la modale stabilisce se laccordo egrave minore o maggiore in realtagrave possiamo essere piugrave precisi chiarendo che egrave lintervallo tra prima e terza che definisce il modo dellaccordo Come sempre schematizzando un po riusciamo a capire meglio

Una triade maggiore comprende unintervallo di terza maggiore tra prima e terza ed un intervallo di terza minore tra terza e quinta cosigrave le note saranno prima terza maggiore e quinta giusta (intervalli terza maj-terza min)

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Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

Attachments

Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

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Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
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  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 3: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

La prima chitarra elettrica

Come sceglierla cosa guardare come evitare di fare un cattivo affare

Dopo aver fatto un po di pratica sulla chitarra acustica o classica (abbiamo fatto un po di pratica vero) se proprio il nostro strumento non amplificato ci ha stancati possiamo cominciare a pensare a comprarci una chitarra elettrica

Essendo la nostra prima chitarra elettrica non egrave detto che vogliamo spendere un capitale con questa premessa possiamo scegliere se comprarne una usata o una nuova ma poco prestigiosa Il mio consiglio egrave di comprarne una usata Certo acquistando una chitarra di seconda (o terza o quarta) mano dovremo stare bene attenti che non presenti problemi o difetti gravi perograve ci basteragrave essere un po svegli per portarci a casa a poco prezzo uno strumento di qualitagrave eccellente con cui saragrave tutto piugrave facile Senza contare che una chitarra davvero di qualitagrave puograve essere pressocheacute eterna Comprandone invece una nuova ma di marca ignota o quasi rischiamo spendendo gli stessi soldi di avere tra le mani uno strumento di qualitagrave mediocre che non ci daragrave una mano nellapprendimento e che probabilmente dovremo cambiare quando saremo diventati bravi e sentiremo la necessitagrave di qualcosa di piugrave

Qualcuno si chiederagrave come puograve uno strumento aiutarci a suonare Puograve eccome una buona tastiera dei buoni tasti dei buoni pickup la qualitagrave dei legni e dei materialisono tutti elementi che ci aiuteranno sia a migliorare la nostra tecnica sia a ottenere buoni risultati Spesso chitarre di cattiva qualitagrave richiedono una maggiore pressione sulle corde presentano una tastiera piugrave lenta e offrono suoni meno apprezzabili

A questo punto perograve bisogna chiarire che non tutte le chitarre sconosciute sono cattive chitarre e non tutte le chitarre di buona marca sono buone chitarre lunico modo per individuare una chitarra qualitativamente buona egrave provarla Proprio per questo ci saragrave daiuto aver suonato un po sulla chitarra acustica sapremo capire subito se la chitarra che stiamo provando ha un carattere diverso da quello che ci aspettiamo

Ora ci resta da capire solo cosa deve avere la nostra chitarra Tralasciando tutto ciograve che riguarda lestetica che naturalmente non dipende da un giudizio oggettivo possiamo dare unocchiata alle piugrave diffuse soluzioni agli optional e alle dotazioni di ogni strumento tenendo sempre presente il genere di uso che abbiamo in mente

Per quanto riguarda lelettronica egrave sempre bene tenere presente le differenze sostanziali tra i vari tipi di pickup attivi e passivi single-coil e humbucker In realtagrave con ogni buona chitarra elettrica si puograve suonare qualunque genere perograve avere sotto mano il materiale giusto ci aiuteragrave

Un altro elemento da tener presente egrave il ponte mobile Molte chitarre montano questo dispositivo egrave chiaro che diventa una complicazione inutile se ci interessa solo suonare basi punkrock ma con lesperienza possiamo sempre imparare a farne buon uso e si puograve

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rivelare molto utile Insomma comporta qualche problema in piugrave nel cambio-corde e nellaccordatura perograve probabilmente ci torneragrave comodo A nostra discrezione decidiamo in base al genere che abbiamo in mente come giagrave detto il ponte mobile non serve a molto se vogliamo suonare solo accompagnamenti o come chitarra ritmica

Diamo unocchiata alla qualitagrave delle meccaniche (meccaniche buone non richiedono alcuno sforzo nellaccordatura) alla presenza eventuale del blocco corde prima del capotasto (delle viti che fissano le corde affincheacute non si scordino usando il ponte mobile) osserviamo il profilo del manico per capire se soffre di lieve torsione controlliamo che i tasti metallici siano adeguati alle nostre esigenze e non richiedano troppo sforzo alle dita della mano sinistra

Accordare la chitarra

Oltre ad essere unabilitagrave che dobbiamo forzatamente possedere egrave anche un pratico esercizio per affinare lorecchio vediamo come accordare la nostra chitarra

Quando si egrave agli inizi accordare la chitarra puograve essere davvero difficile molto piugrave difficile che suonare qualche accordo Ci serviragrave un bel po di esercizio per riuscire ad accordare con disinvoltura le sei corde ma soprattutto ci serviragrave molta pazienza dobbiamo assolutamente resistere alla tentazione di utilizzare un accordatore elettronico

Prima di iniziare perograve dobbiamo sapere quali sono le note che dobbiamo ottenere da ciascuna corda laccordatura standard egrave detta EADGBe Questa strana sigla ha in realtagrave un significato molto semplice da comprenderle ma per poterne parlare dobbiamo fare un salto indietro e vedere la siglatura internazionale delle sette note

DO = CRE = DMI = EFA = FSOL = GLA = ASI = B

Un modo migliore per memorizzare e ricordarli la terminologia internazionale egrave quella di partire dal LA con la scala e cioegrave (LASIDOREMIFASOL) e andare in ordine alfabetico partendo dalla lettera A e cioegrave (ABCDEFG) In questo modo basta ricordarsi che la lettera A corrisponde alla nota LA il resto viene seguendo la scala normale delle note

Se siamo abituati ai nomi tradizionali delle note ci troveremo un po in difficoltagrave a memorizzare queste sigle ma sono veramente fondamentali per suonare la chitarra pertanto meglio impararle bene fin da subito Avevamo detto che laccordatura si dice EADGBe ora questa sigla assume un senso Indica infatti le sei note generate dalla vibrazione a vuoto (senza premere nessun tasto) delle sei corde partendo dalla corda piugrave grave (la piugrave spessa) Questultima pertanto suonata a vuoto dovragrave generare un E ossia un MI La seconda corda un A ossia un LA e cosigrave via Lultima corda la piugrave sottile viene indicata da e la lettera minuscola ci ricorda che si tratta di un MI inferiore di unottava a quello della prima corda Un piccolo schema per chiarire ulteriormente

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e (mi) -------------------------------------------------B (si) -------------------------------------------------G (sol) -------------------------------------------------D (re) -------------------------------------------------A (la) -------------------------------------------------E (mi) -------------------------------------------------

Ecco le sei corde con le rispettive note Finalmente possiamo passare allaccordatura vera e propria

Per accordare lo strumento ci serve forzatamente un parametro esterno ossia un suono da usare come confronto tale suono deve essere sicuramente noto quindi dobbiamo conoscerne la nota con certezza La nota universalmente utilizzata egrave il LA a 440Hz con frequenza naturale definita da un numero intero e corrispondente alla quinta corda (Dora in poi le corde vengono lette in senso opposto e cioegrave la prima corda corrisponde al Mi sottile la seconda al Si e cosi via)

Dunque ci serve uno strumento in grado di restituirci con certezza un LA a 440Hz abbiamo diverse possibilitagrave A tale impiego si prestano infatti ottimamente diversi strumenti primo tra tutti il diapason costituito da 2 barre metalliche messo in vibrazione genera un LA perfetto Il problema egrave che questo LA risulta essere unottava piugrave alto di quello che ci serve per la seconda corda della chitarra (un LA appunto) dovremo avere buon orecchio Si possono acquistare anche accordatori a fiato ossia particolari fischietti che generano proprio il LA che interessa a noi Oppure possiamo affidarci a strumenti dallaccordatura piugrave salda come ad esempio un pianoforte

Una volta che sappiamo dove reperire questo famoso LA possiamo iniziare ad accordare la quinta corda della nostra chitarra la suoniamo senza premere nessun tasto e confrontiamo il suono ottenuto con il LA di riferimento Se la nostra corda emette un suono piugrave grave dovremo tenderla ulteriormente attraverso la chiavetta (meccanica) corrispondente se il suono egrave troppo acuto dovremo invece renderla meno tesa intervenendo sempre sullapposita meccanica Quando i due suoni ci appariranno identici (sempre tenendo conto del diverso timbro dei due strumenti) potremo procedere ad accordare le altre corde

La quarta corda (D) la possiamo accordare prendendo come riferimento proprio la corda che abbiamo appena accordato premendo questultima al 5deg tasto otterremo il Re della quarta corda Lavoriamo confrontando i due suoni come fatto prima

Il suono della terza corda (G) si ottiene in modo analogo al 5deg tasto della quarta corda Invece la seconda corda (B) corrisponde al 4deg tasto della terza corda mentre la prima corda (e) la otteniamo dal 5deg tasto della seconda

Ci manca solo il MI della sesta corda anche la prima corda egrave un MI quindi possiamo lavorare confrontando le due ricordandoci sempre perograve che la prima corda egrave di unottava superiore Oppure possiamo accordare la sesta corda sapendo che il suo 5deg tasto corrisponde alla quarta corda al LA

Decisamente complicato vero In realtagrave con un piccolo schema egrave molto piugrave intuitivo vediamo ora le varie corde affiancate al loro suono di riferimento

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VI E = al 5deg tasto egrave uguale alla VV A = LA 440 (diapason accordatore pianoforte)IV D = V corda al 5deg tastoIII G = IV corda al 5deg tastoII B = III corda al 4deg tastoI e = II corda al 5deg tasto

Dunque si tratta fondamentalmente di confrontare un suono di riferimento con la corda che dobbiamo accordare suonata a vuoto

E facile capire come ci voglia un orecchio ben allenato per svolgere con la dovuta precisione il lavoro di confronto tra suoni proprio per questo egrave un esercizio utilissimo e direi fondamentale Il mio consiglio egrave di cominciare a usare gli accordatori elettronici solo dopo aver affinato ludito ed aver imparato ad accordare con velocitagrave da soli laccordatore puograve essere utile per velocizzare la accordature ma non va considerato come una scorciatoia per imparare ad accordare

Infine bisogna sottolineare che alcuni chitarristi utilizzano accordature diverse dalla standard EADGBe tali variazioni possono essere utili per semplificare le diteggiature volendo ottenere particolari suoni o semplicemente per sperimentare nuove sonoritagrave Si parla in particolare spesso di dropped C o dropped D in questi casi la prima corda viene ribassata a C o D Dunque le accordature corrispondenti saranno DADGBe e CADGBe ma le variazioni possibili sono infinite Di solito allinizio di ogni tablatura o spartitura troviamo indicata laccordatura in uso

Accordare con ponte mobile

Impariamo ad accordare una chitarra che monta ponte mobile una procedura piuttosto semplice ma che egrave opportuno tenere bene a mente

Abbiamo capito il funzionamento del ponte mobile ora non ci resta che capire come accordare una chitarra che monta tale dispositivo usando le manopole per laccordatura fin Se non sappiamo cosa sono andiamo a riprendere un paio di schemi

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Le viti di cui stiamo parlando sono indicate nel primo dalla lettera E nel secondo dal numero 10

Dunque per iniziare ad accordare dovremo allentare il morsetto che si trova dietro al capotasto (A nel primo schema) cosigrave con le meccaniche potremo accordare normalmente le corde

Una volta accordate tutte e sei le corde serriamo le viti del morsetto cosigrave facendo isoliamo le meccaniche bloccandone laccordatura

E ora di intervenire sulle viti per laccordatura fine ciascuna vite funziona come una piccola meccanica e ci consente di ottenere velocemente unaccordatura precisa Usando queste viti possiamo quindi accordare velocemente la chitarra per ovviare a lievi scordature dovute alluso del ponte mobile

Le meccaniche in questo modo saranno usate piuttosto raramente ossia quando dovremo cambiare le corde oppure nel caso in cui dobbiamo suonare con accordature stravaganti le viti per laccordatura fine infatti non consentono grandi passaggi di tono avendo unescursione limitata pertanto per passare ad esempio da E a C dovremo probabilmente svitare il morsetto e usare la meccanica

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Ripassiamo

1 Allentiamo il morsetto 2 Accordiamo normalmente usando le meccaniche 3 Serriamo il morsetto 4 Perfezioniamo laccordatura con le viti

Alcuni appunti innanzitutto le viti per laccordatura fine si chiamano viti ma in realtagrave non sono tali Si tratta di piccole manopole che si manipolano tranquillamente con le dita Meglio specificare per non confonderci con altre viti (ad esempio quelle usate per regolare laction delle corde)

Infine ricordiamoci che il morsetto che sta dietro al capotasto NON regge da solo la tensione delle corde Dunque anche quando egrave serrato le meccaniche non possono essere spostate perchegrave laccordatura si perderebbe comunque

Il Plettro

Come impugnare il plettro come usarlo basilari informazioni da tenere presente

Il plettro egrave fondamentalmente un sottile triangolo di plastica usato per mettere in vibrazione le corde Naturalmente ne esistono di diversi materiali e forme ma la caratteristica che piugrave ne influenza la prestazione egrave il suo spessore indicato in millimetri un plettro piugrave spesso egrave anche piugrave rigido e quindi non si fletteragrave a contatto con le corde Ognuno si trova bene con un tipo di plettro diverso quindi egrave bene provarne diversi per trovare quello adatto al nostro stile per suonare bene egrave anche importante avere un buon feeling con il proprio plettro

Di solito il plettro si stringe tra pollice e indice ma si puograve anche impugnare tra pollice e medio E necessario che il plettro sia ben saldo tra le nostre dita tuttavia limpugnatura devessere sciolta e consentire un certo gioco al plettro in modo da assecondare le sue reazioni a contatto con le corde

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Osserviamo il primo schema (egrave vero le corde non hanno tutte lo stesso diametro chiedo scusa) Possiamo suonare inclinando il plettro in modo diverso rispetto alle corde la prima posizione solitamente si usa nelle pennate verso il basso per far sigrave che il plettro scorra piugrave facilmente sulle corde La seconda posizione piuttosto neutra puograve essere usata in pennate alternate o suonando poche corde contemporaneamente Infine la terza posizione si usa solitamente per la pennata dal basso

Ora guardiamo il secondo schema si tratta ancora di tre diverse posizioni del plettro ma questa volta vediamo laffondamento nelle corde la posizione che causa una maggior vibrazione della corda egrave senzaltro la C con lintera punta del plettro tra le corde ma in questa posizione egrave anche piuttosto difficile suonare velocemente cosa che invece ci riusciragrave semplicissima con la posizione A ossia sfiorando appena le corde Tornando per un istante al primo schema possiamo infine notare che mantenendo il plettro inclinato come in 1deg e 3deg posizione potremo suonare velocemente pur affondando come in posizione C percheacute linclinazione del plettro ci aiuteragrave a scorrere tra le varie corde si tratta di un comodo compromesso e abbiamo ora capito perchegrave la posizione ndeg2 sia meno istintiva

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La mano destra

Molti dubbi attanagliano i neofiti quale egrave la posizione corretta della mano destra Deve

appoggiarsi allo strumento o no Facciamo chiarezza

Suonando in pizzicato ad ogni corda dedichiamo un dito (o quasi) distendiamo bene la mano sulle sei corde

Usando il plettro egrave importante che questultimo possa raggiungere tutte le corde le altre dita di solito non servono la posizione della mano egrave piugrave abbassata

La posizione della mano sinistra non desta mai perplessitagrave percheacute egrave definita dai tasti che dobbiamo suonare

Invece la mano destra soprattutto agli inizi ci fa impazzire esistono tanti modi per suonare e spesso ci troviamo ad avere le dita in posizioni scomode I problemi nascono dal fatto che abbiamo spesso la necessitagrave di appoggiarci in un punto fisso sia per mantenere la mano destra piugrave stabile sia per orientarci sulle corde

Fincheacute si tratta di suonare accordi i problemi sono contenuti lunica cosa che puograve destare qualche preoccupazione egrave il palm-muting che ci richiede di suonare con un gran lavoro di polso vincolando il fianco della mano al contatto con le corde Se siamo soliti suonare con ampi gesti del avambraccio dovremo abituarci a cambiare velocemente stile poggiando la mano sulle corde e suonando con il polso questione di allenamento I grossi dubbi vengono perograve quando dobbiamo suonare singole corde o gruppi di corde distanti nel pizzicato o negli assoli ad esempio Vediamo dove mettere questa mano

Se dobbiamo suonare senza plettro solo le prime 3 corde (EAD) potremmo trovarci comodi suonando come se si trattasse di un basso appoggiamo il pollice sul bordo superiore del pickup e con indice e medio andiamo a pizzicare le corde Facile e rapido

Se invece dobbiamo suonare solo le ultime corde possiamo tranquillamente appoggiarci sempre con il pollice sulle corde superiori

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Ma quando dobbiamo pizzicare diverse corde con il plettro come accade in quasi tutti gli assoli e le scale Qualcuno si trova comodo appoggiandosi con i mignolo sul body un po piugrave in basso del Mi cantino Altri si appoggiano anche alla struttura del ponte con lintero palmo ma cosigrave finiamo per suonare troppo vicini al ponte stesso ottenendo suoni metallici e poco profondi

Suonare in sospensione sulle corde non egrave poi cosigrave difficile agli inizi certo ci sembreragrave impossibile Sbaglieremo spesso corda affonderemo malema il senso dellorientamento spaziale sullo strumento egrave un istinto che prima o poi bisogna affinare e la fermezza della mano destra egrave indispensabile

Quindi esercitiamoci a suonare cercando meno appigli possibile

E soprattutto ricordiamoci che possiamo sempre contare sulle corde che non suoniamo appoggiandoci su di esse non solo recuperiamo la posizione facilmente ma evitiamo anche di farle vibrare inavvertitamente

Il pollice (mano sinistra)

Dove mettiamo il pollice Come lo posizioniamo sul manico Togliamoci qualche dubbio

evitando pericolosi errori di impostazione

Solitamente la posizione del pollice si trova istintivamente giagrave dal primo approccio con lo strumento Tuttavia si rischia sempre di incappare in qualche errore di impostazione che puograve darci problemi per il futuro meglio dunque chiarire rapidamente questo dettaglio che puograve influire parecchio sulla nostra tecnica e velocitagrave desecuzione

Naturalmente non esiste una regola universale molto dipende dalle nostre abitudini dalla nostra comoditagrave e dal genere che suoniamo Ciascuno si avvicina alla chitarra in modo personale e non egrave detto che una posizione del pollice inusuale sia necessariamente sbagliata o porti a qualche svantaggio

Detto ciograve cerchiamo di capire quali sono in linea di massima le impostazioni piugrave diffuse ed istintive per quanto riguarda il pollice della mano sinistra esse dipendono fondamentalmente da ciograve che stiamo suonando

Nel momento in cui suoniamo tendiamo a premere con il pollice sul dorso del manico tale posizione ci consente di tenere le dita ben pigiate sulle corde E lo stesso principio di una pinza in pratica un gesto molto spontaneo e fondamentale una giusta forza ed un giusto posizionamento del pollice ci consentono di tenere la mano sinistra piugrave ferma dosando lenergia con cui premiamo le corde Senza contare che quando ci spostiamo lungo la tastiera egrave proprio il pollice che esercitando piugrave o meno pressione ci ferma la mano nella posizione che vogliamo

Se suoniamo accordi normali (per esempio powerchords) il nostro pollice si porta dietro le corde che suoniamo (nel caso del powerchord dunque il pollice finisce nella parte alta del manico dietro le prime 34 corde)

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Se suoniamo invece in barregrave la posizione cambia sappiamo bene che il dito piugrave ciritico in questo caso egrave lindice che esercita la sua pressione su tutte le corde Proprio per questo il pollice va a posizionarsi orizzontalmente proprio contrapposto allindice e perlopiugrave al centro (in senso verticale) del manico cosigrave da aiutare a distribuire la pressione su tutte le corde

Tuttavia il pollice non egrave sempre relegato nella parte posteriore del manico puograve talvolta tornarci utile anche sulla tastiera per almeno due motivi Innanzitutto puograve mutare il Mi basso (la prima corda E) appoggiandosi su di essa senza premerla

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Questa impostazione ci puograve risultare molto comoda se suoniamo con un certa forza e non vogliamo fastidiose vibrazioni della prima corda

Ma se possiamo mutarla con una leggera pressioneallora possiamo anche pigiarla Ebbene sigrave raramente ci torneragrave utile perograve il pollice puograve anche premere la prima corda

Posizione che ci puograve essere utile per qualche virtuosismo ma che egrave molto usata per il basso dove il manico egrave piugrave stretto e risulta piugrave agevole portare il pollice sui tasti

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Collegare chitarra effetti e ampli

Rapida occhiata sui collegamenti fondamentali che dobbiamo creare tra il nostro strumento e

lamplificazione

Innanzitutto consideriamo i cavi esistono svariati tipi di cavi ma lunica cosa di cui bisogna davvero curarsi egrave che siano ben schermati Ma unaltro fattore costitutivo dei cavi puograve essere importante la lunghezza

Il suono generato da pickup passivi infatti risente particolarmente di cavi troppo lunghi Problema inesistente invece per i pickup attivi visto che il suono di questi ultimi parte dallo strumento giagrave pre-amplificato Per questo stesso motivo le elettroniche attive tollerano anche di piugrave una cattiva schermatura dei collegamenti poichegrave eventuali ronzii e disturbi che di solito vengono amplificati insieme al suono si avvertono di meno

Solitamente con un piccolo ampli domestico il collegamento piugrave facile ed intuitivo egrave il chitarra-effetti-ampli Tutto facile funziona In realtagrave perograve egrave un tipo di collegamento piuttosto riduttivo soprattutto nel momento in cui abbiamo a disposizione una buona preamplificazione possiamo ad esso collegare gli effetti almeno secondo due sistemi a cascata (tutti gli effetti tra pre e ampli) o in sendreturn (pre-effetti-pre-ampli)

Per capire bene questo tipo di collegamento perograve andiamo qua spiega tutto Luca

Quali effetti compro

Gli effetti sono sul mercato sotto diverse forme quali scegliere Quali sono le differenze Brevi

indicazioni per orientarsi

Unitagrave rack

Pedale singolo

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Pedaliera multi-effetto

Multi-effetto da tavolo (studio)

Leffettistica puograve essere analizzata almeno sotto due punti di vista il primo riguarda leffetto in segrave come manipolazione del suono Il secondo invece prende in considerazione lhardware ossia lunitagrave fisica che racchiude leffetto (o gli effetti)

Questultimo aspetto egrave importantissimo per stabilire di cosa abbiamo bisogno il mercato infatti ci presenta gli effetti in almeno tre forme

La prima forma che chiamiamo in causa e scartiamo subito egrave lunitagrave rack Le unitagrave rack sono quelle specie di cassettiere che vediamo ai concerti unitagrave in grado di gestire diversi effetti contemporaneamente (compresi effetti esterni come i pedali) e comandate da una pedaliera MIDI Comunque come giagrave accennato per il momento non ne parliamo troppo visto che di certo non ci saragrave utile acquistarne una finchegrave non vorremo allestire limpianto per un concerto di mano nostra

A questo punto dobbiamo analizzare altri due sistemi i singoli pedali ed i multi-effetto

I multi-effetto si presentano fondamentalmente in due forme da pavimento e da studio I primi sono vere e proprie pedaliere i secondi necessitano di essere collegati ad altre pedaliere per consentire lo switch immediato tra gli effetti che altrimenti vanno impostati a mano

Tutti i multi-effetto lo dice il nome consentono di gestire una grande quantitagrave di effetti diversi solitamente suddivisi in moduli In pratica abbiamo la possibilitagrave di impostare un certo numero di moduli diversi applicando in ognuno di essi gli effetti che vogliamo e poi mentre suoniamo possiamo passare da un modulo allaltro premendo i pedali

Ogni pedale singolo invece contiene un solo effetto con relative regolazioni A riguardo cegrave poco da dire premendo il pedale attiviamo leffetto premendo nuovamente il pedale lo disinseriamo

E ora rispondiamo cosa ci conviene comprare

Sulla carta i multi-effetto sono senzaltro vantaggiosi con un prezzo tutto sommato ragionevole ci possiamo portare a casa tutti gli effetti di cui avremo bisogno (ed anche di piugrave) Va detto che spesso i pedali singoli offrono risultati qualitativi piugrave apprezzabili (=un miglior suono) ed una maggiore e piugrave fine regolazione dei parametri delleffetto

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Una cosa egrave certa allinizio conviene scegliere un buon multi-effetto magari a pedaliera cosigrave da poterlo usare tranquillamente anche su un palco In questo modo avendo a disposizione tutti gli effetti esistenti potremo davvero imparare a conoscerli e gestirli

A questo punto possiamo decidere se continuare con una pedaliera multi-effetto o compiere quel passo che molti chitarristi ritengono necessario ossia la creazione di una personale pedaliera composta da singoli pedali collegati tra loro Questo passo ci consente di scegliere direttamente quali effetti acquistare e integrare nella nostra pedaliera con la certezza di avere sempre uno standard qualitativo alto

Bisogna dire che alcune pedaliere multi-effetto in realtagrave ci possono dare la stessa qualitagrave dei pedali singoli a questo punto la valutazione egrave solo economica tenendo presente che se ci creiamo una pedaliera di effetti singoli spendiamo in proporzione al numero di pedali che compriamo quindi al numero di effetti che usiamo

LrsquoAmplificatore

Amplificatore a valvole

Testata e Cassa (JCM900)

Combo (Carvin)

Lrsquoamplificatore egrave una componente fondamentale della catena elettroacustica necessaria per il potenziamento del segnale generato dai pick-up della chitarra elettrica che altrimenti non avrebbe energia sufficiente per essere collegato direttamente allrsquoaltoparlante

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Un amplificatore utilizza energia elettrica proveniente da una fonte esterna (corrente o batterie) per controllare lrsquoinvio del segnale proveniente dalla chitarra allrsquoaltoparlante consentendo di modificare il tono e il volume e di aggiungere caratteristiche quali la distorsione e lrsquoeco (il riverbero) Di fatto con il termine di amplificazione egrave possibile indicare non solo gli amplificatori di potenza ma anche altri dispositivi di elaborazione del suono quali equalizzatori espansori compressori ecc Gli amplificatori possono essere costruiti con due tecnologie diverse considerate spesso come due filosofie distinte utilizzando circuiti a valvole o a transistor (solid state) Gli A a valvole sono stati i primi ad essere prodotti negli anni rsquo50-rsquo60 per poi essere sostituiti da quelli solid state nelle due decadi successive

Questi ultimi infatti sono in grado di riprodurre fedelmente ed amplificare un suono con maggiore affidabilitagrave assicurando cioegrave quella che viene chiamata alta fedeltagrave (High-Fidelity HI-FI) Tuttavia dopo una prima diffusione di questo secondo tipo di A egrave apparso evidente come le valvole siano una componente essenziale dellrsquoamplificazione in grado di caratterizzare il tipico sound della chitarra elettrica In tal senso si sono mosse le principali case produttrici di amplificatori tornando da un lato alla tradizionale ma costosa tecnologia a valvole nei loro modelli piugrave prestigiosi e costruendo dallrsquoaltro dispositivi ibridi che combinino circuiti a valvole e circuiti a transitor con lrsquoobiettivo di assicurare i vantaggi dellrsquouna e dellrsquoaltra tecnologia

Inizialmente gli amplificatori erano separati dagli altoparlanti (si parla di testata e di casse) ma recentemente sono stati realizzati anche dispositivi combinati che prendono il nome di combo in grado di assicurare un trasporto piugrave agevole e una maggiore flessibilitagrave

Gli altoparlanti

Gli amplificatori a valvole devono adattarsi perfettamente allimpedenza degli altoparlanti che varia da 4 ohm (leggi om) 8 ohm oppure 16 ohm Non vanno mai accesi se non sono collegati agli altoparlanti se non si vuole danneggiare seriamente il trasformatore o le valvole finali Gli amplificatori a transistor sono in questo senso piugrave robusti anzi quasi tutti i modelli di un certo livello sono immuni sia al corto che al circuito aperto sulle uscite per gli altoparlanti anche se comunque egrave sempre meglio averli collegati In genere limpedenza minima degli altoparlanti dagrave il massimo volume di uscita a livelli accettabili di distorsione Il montaggio di altoparlanti dimpedenza maggiore di quella prescritta causa solo un volume di uscita ridotto e forse anche un minore tasso di distorsione Se non cegrave un pulsante di stand-by sullamplificatore egrave buona precauzione abbassare a zero il volume prima dellaccensione anche sugli ampli a transistor Attenzione alle impedenze di uscita degli amplificatori (o finali) che dovranno essere compatibili con le impedenze delle casse

Finale Casse

4ohm 8ohm

8ohm8ohm

16ohm

16ohm 16ohm

Si puograve quindi affermare che le impedenze uguali sono chiaramente abbinabili fra loro mentre un finale che ad esempio ha un uscita di 8 ohm puograve essere collegato ad una cassa che abbia lentrata a 16 ohm Adattare limpedenza di uscita del finale di potenza a quella degli speaker significa fare in modo che tutta lenergia emessa dal finale venga trasferita alle casse senza perdita di segnale e quindi far funzionare il sistema al meglio delle sue possibilitagrave (ed evitare danni) e per ciograve i valori sopra descritti non danno problemi anche se egrave sempre meglio collegare due impedenze di valore uguale

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Send amp return

Tutto il sistema di preamplificazione si basa sul controllo di volume globale della sezione output che a seconda della concatenazione delle apparecchiature saragrave o sul preamplificatore o sulle unitagrave multieffetto Dipende dalla loro posizione nel percorso del segnale Ogni tipo di effetto intendendo in questo senso apparecchiature a rack o eventuelmente pedalini appositamente dedicati dovrebbe lavorare sul suono dopo che il segnale viene preamplificato

Utilizzando il send-return il suono verragrave a passare negli effetti tramite il pre che lo riprenderagrave per poi inviarlo alluscita del pre stesso e saragrave controllato dal potenziometro del volume output level sul preampli Se invece gli effetti sono in serie dopo il pre (si definisce sistema a cascata) loutput level dellultima apparecchiatura nel percorso del segnale avragrave il controllo del volume globale

Il send-return egrave un ottimo sistema per i collegamenti di effetti allinterno di un preamplificatore Avevamo giagrave accennato a questo sistema nella sezione dedicata agli amplificatori i quali racchiudono in un blocco compatto sia il pre che il finale

Analizzando il percorso del segnale si puograve notare che il suono dovrebbe giungere al finale completo di tutte le caratteristiche costruite durante il tragitto Gli effetti dovrebbero essere inseriti a seconda della loro tipologia in punti diversi compressori distorsori equalizzatori vanno posti prima del preampli mentre gli effetti dambientazione (chorus delay riverbero ecc) dopo Vi sono anche delle eccezioni in quanto a seconda delle varie impedenze delle apparecchiature queste possono essere inserite in determinati punti Il send-return viene utilizzato per mantenere il piugrave possibile il segnale analogico mixandolo appunto con gli effetti digitali Questi allinterno del pre verranno utilizzati in maniera da influire il meno possibile con la natura analogica del suono lavorando comunque nelle loro caratteristiche Questo percheacute non tutte le apparecchiature digitali offrono una conversione AD-DA (analogicodigitale - digitaleanalogico) di ottimo livello e proprio per questo motivo collegandole in cascata dopo il pre potrebbero influire negativamente sul suono facendogli ad esempio perdere determinate frequenze oppure mangiando dinamica alla pasta effettiva del suono Vediamo quindi come comportarsi con i vari tipi di effetti nel loro rapporto send-return

Innanzitutto controlliamo limpedenza di lavoro i pedali solitamente prediligono segnali di basso livello (luscita della chitarra) mentre gli effetti a rack generalmente i segnali di linea che sono di alto livello anche se alcuni possono disporre della selezione per lavorare con entrambi i tipi di segnale Nello stesso send-return non possono coesistere pedali e processori a meno che non si voglia guadagnare in rumore piuttosto che in suono in pratica avremo un aumento di fruscio e una diminuzione del volume Puograve capitare che un pre abbia a disposizione due send-return in questo caso possiamo collegare in uno i pedali (segnali di basso livello ad es -10db) allaltro i processori a rack (segnali di linea cioegrave +4db) Attenzione al fatto che i due send-return siano indipendenti e non stereofonici In questultimo caso devono essere adattati ad una linea di segnale stereo Solitamente il send-return a basso livello lavora prima dei controlli di equalizzazione i quali opereranno sullunitagrave a rack lasciando inalterato il segnale trattato nel primo send-return Nella maggior parte dei casi troviamo un solo send-return nel pre che avragrave molto probabilmente a fianco un pulsante di selezione che serve a regolare due valori (-10db o +4db) selezioniamo il primo per i pedali e il secondo per le unitagrave a rack Possiamo infine trovare anche un potenziometro di regolazione della mandata effetti molto utile per ottimizzare una regolazione fine in quanto puograve capitare di trovare effetti con tarature diverse da quelle sopra descritte egrave molto raro che succeda ma nel caso stiamo sempre nei parametri sopra descritti che sono standard I collegamenti possono essere fatti in serie in parallelo o in entrambi i casi Se manca questultima opportunitagrave egrave necessario sapere in quale due modi precedenti si tratta in quanto questo ha una grande influenza sul suono Conviene quindi guardare le istruzioni

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Collegamenti del send-return in parallelo

Con questo sistema si divide il segnale in due parti uno viaggia attraverso il pre fino alloutput laltro viene prelevato dal send e inviato al processore esterno che dopo averlo elaborato lo rimanda nel return In questo punto il segnale effettato puograve essere mixato con loriginale da un apposito controllo (mix effect ecc) E fondamentale che il segnale di ritorno allampli sia solo quello effettato azzeriamo quindi sul processore esterno il controllo del segnale dry (diretto) in quanto questultimo egrave giagrave presente nel pre ed egrave perciograve inutile farne arrivare un altro

Collegamenti del send-return in serie

Lintero segnale viene inviato al processore utilizzando il send-return in serie Dopo essere stato effettato ritorna al preampli in questo caso la differenza del bilanciamento egrave data dai controlli dry e level nel processore

Dividiamo in due categorie i processori

Effetti che processano lintero segnale che sono il Distorsore il Compressore lEqualizzatore ecc per i quali egrave consigliato il collegamento tra chitarra e ampli oppure nel send-retun in serie in quanto lavorano sulla pasta del suono in tempo reale

Effetti che mixano una porzione di segnale trattato a quello originale quali il Flanger il Chorus il Delay il Pitch transposer il Riverbero ecc A questi egrave consigliato il collegamento in parallelo percheacute lavorano sui circuiti di tempo di ritardo Bisogna comunque fare una premessa alcuni processori di qualitagrave elevata (Eventide TC Elet) hanno una processione AD-DA talmente elevata da non influire negativamente sul segnale dry per cui possono essere messi in serie nel send-return o addirittura in cascata dopo il pre e prima del finale Rimane comunque il fatto che in parallelo Il distorsore egrave poco consigliabile nel send-return anzi non bisognerebbe proprio mai metterlo Il compressore puograve essere collegato nella mandata effetti (un altro modo di chiamare il send-return) ma egrave preferibile prima (se a pedale) o dopo il pre in cascata (se egrave a rack) In questo caso non si dovrebbero collegare processori nel send-return

Un ulteriore uscita che egrave possibile trovare nel preamplificatore e la direct output

Le valvole di un valvolare

Cosa sono esattamente le valvole degli amplificatori Come funzionano Facciamo luce su una componente di cui si parla molto ma che pochi conoscono

Di amplificatori valvolari si parla spesso quasi tutti i chitarristi riconoscono ed apprezzano (chi piugrave chi meno) il loro inconfondibile suono Sappiamo tutti dunque che lunitagrave fondamentale dellamplificatore valvolare lo dice il nome egrave la valvola Ma di cosa si tratta esattamente

Storicamente la valvola viene molto prima del transistor faceva parte delle prime componenti elettroniche giagrave agli inizi del 1900 Per la prima metagrave del secolo egrave stata impiegata su ogni apparecchiatura (radio televisori calcolatori aspirapolveri ) per poi venir rapidamente rimpiazzata dal transistor a metagrave degli anni 60 Ormai solo in campo musicale sono presenti elettroniche valvolari in quanto decisamente piugrave costose e delicate dei moderni transistor

La valvola egrave fondamentalmente un diodo ossia due elementi elettrici accoppiati Si tratta di anodo e catodo ossia un elemento di carica positiva e laltro forzatamente per induzione di carica negativa I due elementi non si toccano ma si trovano a distanza ravvicinata e vengono rinchiusi allinterno di una sorta di lampadina ossia un bulbo vitreo in cui viene creato il vuoto Un altro oggetto che si trova

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allinterno di questo bulbo egrave il filamento la cui funzione egrave esattamente quella di scaldare il catodo Questultimo raggiunta una certa temperatura sviluppa una nube elettronica intorno a segrave Lanodo invece non emette alcun elettrone ed egrave come giagrave detto caricato tale carica deriva dalla rete elettrica cui attinge la valvola che egrave di norma di tipo alternato (AC) e che quindi oscilla tra carica positiva e negativa con una certa frequenza (50Hz) Quando lanodo assume carica positiva la nube di elettroni generata dal catodo migra verso lanodo generando un flusso di corrente che si interrompe nei momenti in cui lanodo egrave negativo

Dal momento che lanodo non sviluppa nube elettronica il flusso di elettroni indotto segue sempre la stessa direzione ossia da catodo ad anodo parliamo di corrente diretta (DC) Dunque prelevando corrente da una fonte alternata la valvola converte la corrente in continua

Comunque la corrente di uscita risente in qualche modo della corrente alternata di partenza in quanto come abbiamo visto per metagrave del tempo (quando il catodo egrave positivo) non vi egrave flusso Si puograve ovviare il problema aggiungendo alla valvola un secondo diodo il cui anodo sia positivo quando quello del primo diodo egrave negativo in questo modo vi egrave un flusso continuo e dalla medesima fonte alternata si puograve ricavare maggiore corrente diretta

Tuttavia quanto detto finora ancora non ci permette di capire esattamente lutilitagrave della valvola alla nostra descrizione mancano infatti ancora diversi elementi

Le valvole montate sui nostri amplificatori in realtagrave non sono costituite dai diodi che abbiamo appena visto bensigrave da triodi Il nome stesso ci suggerisce la differenza queste componenti presentano 3 elementi attivi anzicheacute 2 Dunque ad anodo e catodo si aggiunge la griglia di controllo caricata negativamente una vera e propria griglia collocata a distanza ravvicinata tra anodo e catodo Modificando la tensione di tale griglia possiamo deviare in parte o totalmente il flusso di elettroni generato tra i diodi egrave proprio questo laspetto che piugrave ci interessa poichegrave la possibilitagrave di variare lentitagrave del flusso (ossia la corrente che giunge allanodo) ci consente di amplificare il segnale Quando infatti la griglia tende a diventare positiva convoglia un flusso elettronico sempre maggiore verso lanodo

Schema semplificato di una valvola (triodo)

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La classe di un amplificatore

Amplificatori di classe A o di classe AB Cosa cambia Quali sono i pregi ed i difetti delluna e

laltra tipologia Vediamo

Si sente spesso parlare di Classe A o Classe AB per quanto riguarda gli amplificatori vediamo di cosa si tratta cercando di semplificare quanto piugrave possibile un discorso che egrave piuttosto complesso da affrontare nella sua interezza

Precisiamo innanzitutto che consideriamo largomento solo per quanto riguarda il campo che ci interessa ossia le amplificazioni per chitarra e ricordiamoci che tale discorso vale sia per elettroniche valvolari sia per elettroniche a transistor ma per comoditagrave prendiamo in considerazione solo le prime perchegrave sulle seconde le considerazioni relative alla classe acquistano minore importanza

Parliamo dunque di amplificatori valvolari e veniamo subito al sodo quali sono le differenze tra classe A e classe AB Si parla in questo caso delle valvole finali dellamplificatore se sono di classe A esse lavorano sempre allo stesso livello (prossime al massimo) anche in assenza di segnale Insomma la corrente anodica che le attraversa egrave sempre presente alla massima potenza anche se non suoniamo questo comporta innanzitutto una minore durata delle valvole Il suono egrave solitamente corposo e caldo anche perchegrave fondamentalmente il finale dellamplificatore come abbiamo visto egrave come se fosse sempre al massimo

Parliamo ora della classe AB quando non sono raggiunte da alcune segnale la corrente al loro interno si interrompe Quando il segnale ritorna le coppie di valvole push-pull tornano ad essere attraversate dalla corrente ma tale passaggio dallo stato di quiete al funzionamento pieno genera una lieve distorsione del segnale che si avverte chiaramente nel suono finale Il suono generato egrave piugrave limpido poichegrave le valvole non lavorano sempre al massimo e per questo il segnale non raggiunge alti livelli di saturazione

I finali di classe AB inoltre consentono una potenza di uscita decisamente superiore rispetti ai classe A una caratteristica che li rende ampiamente diffusi

Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)

Ma cosa cambia tra un amplificatore per chitarra e lamplificatore che troviamo installato sul

nostro stereo Possiamo collegare a questultimo la chitarra

Rispondiamo subito no non possiamo usare negrave lamplificatore negrave le casse dello stereo per amplificare il nostro strumento Questo perchegrave gli amplificatori per chitarra possiedono caratteristiche proprie e sono progettati espressamente per essere usati nellamplificazione del nostro strumento

Ma quali sono esattamente le caratteristiche che li rendono cosigrave diversi da un normale amplificatore hi-fi Proviamo a vedere

Innanzitutto parliamo di frequenze lamplificatore hi-fi riproduce in modo lineare tutte le frequenze udibili allorecchio umano Questo almeno egrave quanto egrave progettato per fare Lamplificatore per chitarra invece enfatizza le frequenze medie (1KHz4KHz) mentre la risposta alle frequenze basse

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sfuma poco dopo il MI della prima corda in genere i bassi di un ampli per chitarra partono da 70 o 80Hz abbastanza poco se pensiamo che il nostro orecchio arriva a percepirne fino a 1525Hz Senza contare che gli amplificatori che per costituzione sono privati della parete di fondo possiedono bassi ancor meno enfatizzati

Quanto detto finora ci aiuta a capire come -a livello di prestazioni- i due tipi di amplificatori non siano interscambiabili eppure finora non abbiamo ancora incontrato un vero e proprio limite che ci impedisca di collegare la chitarra allamplificatore hi-fi Il limite di cui stiamo parlando egrave il distorto o meglio loverdrive

Tutti noi sappiamo bene come loverdrive di un amplificatore sia fondamentale da quando esistono le chitarre elettriche esiste il distorto ossia quel suono caratteristico di un amplificatore portato al suo limite (ed oltre) Ovviamente gli ampli per chitarra sono costruiti per sopportare loverdrive senza rovinarsi ed anzi per favorire la distorsione del suono ancora prima di raggiungere il livello massimo di saturazione

Tuttavia si capisce che la distorsione del suono originale di per segrave non egrave un fattore positivo soprattutto per un hi-fi per questo lamplificatore hi-fi egrave progettato in direzione opposta ossia per ritardare il piugrave possibile la distorsione del suono

Riassumiamo un attimo questo fondamentale passaggio

lampli per chitarra quando raggiunge (ad esempio) l85 della sua capacitagrave inizia a distorcere il suono Superata ovviamente una certa soglia di saturazione (120) inizia a danneggiarsi

Lamplificatore hi-fi invece non distorce fino al raggiungimento della sua potenza massima (100) questo gli consente di raggiungere loutput massimo mantenendo il suono fedele Varcata questa soglia inevitabilmente viene danneggiato

Come funziona un amplificatore

Cerchiamo di capire esattamente come funzioni un normale amplificatore per chitarra provando

a evidenziare tutti quei fattori che influiscono sul suono finale

Schema delle componenti di un amplificatore

Partiamo da zero a cosa serve lamplificatore La risposta egrave immediata ad amplificare il debole segnale proveniente dai pickup della nostra chitarra cosigrave da poter essere trasmesso allesterno o modellato

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E come fa ad amplificare il segnale Fondamentalmente assorbe energia esterna (dalla rete elettrica) e la plasma secondo i dati provenienti dal segnale dei pickup Giagrave questa affermazione implica diversi passaggi oscuri Via allora iniziamo a parlare del funzionamento di un amplificatore tenendo sempre presente il semplice schema che troviamo qui a lato giagrave intuitivamente capiamo che una prima componente fondamentale egrave lalimentatore

Basta infatti dare unocchiata allo schema per vedere che lalimentatore egrave collegato a tutte le altre parti dellamplificatore insomma da esso dipende il funzionamento dellintero apparecchio Come ci suggerisce il nome lalimentatore non fa altro che fornire energia al sistema rendendo in pratica utilizzabile quella fornita dalla rete elettrica Tale operazione si articola in almeno due momenti fondamentali prima di tutto la corrente elettrica della rete deve essere portata ad una tensione adeguata allutilizzo da parte delle altre componenti elettroniche Si tratta di unoperazione tutto sommato semplice compiuta da un normale trasformatore Tuttavia la corrente che esce dal trasformatore non egrave ancora pronta la rete domestica ci fornisce infatti una corrente alternata ossia la cui differenza di potenziale oscilla con una determinata frequenza (50Hz) tra valori positivi e valori negativi al nostro apparecchio serve invece una corrente stabile (continua) In un amplificatore valvolare intervengono qui le prime valvole con il compito di raddrizzare loscillazione tra valori positivi e negativi della corrente alternata alluscita di queste valvole la differenza di potenziale si mantiene sempre su valori positivi ma continua ad oscillare Facciamo maggiore chiarezza con un piccolo grafico

Cosigrave si presenta la corrente alternata

Ed eccola come esce dalle valvole raddrizzatrici

Insomma cegrave ancora del lavoro da fare per renderla continua Questo lavoro viene svolto dai condensatori che accumulano su una delle loro armature i picchi di carica e la rilasciano in direzione dellaltra armatura nei momenti in cui la tensione egrave minore il risultato finale egrave una corrente che inizia ad essere omogenea Infine una serie di induttori e circuiti attivi (negli ampli a transistor) livella definitivamente la corrente rendendola finalmente continua ed a disposizione di tutte le altre componenti dellamplificatore

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La prima di queste componenti che il segnale della chitarra incontra sul suo percorso egrave il preamplificatore (1deg stadio di amplificazione) puograve essere composto -nei valvolari- da una o piugrave valvole che amplificano il segnale secondo un guadagno fisso Questa fase puograve essere trascurabile se la chitarra collegata monta pickup attivi quindi giagrave comprensivi di preamplificatore per questo molti ampli hanno due ingressi distinti per PU attivi e PU passivi

Dopo il primo stadio troviamo i controlli di equalizzazione e volume di solito costituiti da condensatori identici a quelli che troviamo collegati alle manopole della chitarra ma che possono anche essere di tipo attivo (soprattutto sugli ampli a transistor) A seguire si raggiunge il 2deg stadio di amplificazione costituito da unaltra valvola (o piugrave valvole) che amplificano nuovamente il segnale questa fase egrave necessaria perchegrave prima di questa fase si collocano la maggior parte degli effetti mentre il riverbero (che vediamo nella schema a lato) va a intercettare in uscita il segnale uscente dal 2deg stadio

Questa collocazione del riverbero fondamentalmente in parallelo al 2deg stadio egrave legato al suo funzionamento ed alla presenza al suo interno di due valvole di amplificazione A questo punto si inserisce il controllo del volume generale solitamente ti tipo passivo subito prima del separatore di fase una componente che scinde il segnale in due componenti sfasate di 180deg i cui rami sono ulteriormente allontanati dal pilota che amplifica -tramita una valvola- i due segnali cosigrave ottenuti Infine una coppia di valvole ( le finali ) converte la tensione di segnale in flusso di corrente che andragrave poi a sollecitare gli altoparlanti (fondamentalmente si tratta di dare al segnale giunti sin qui la potenza necessaria a sollecitare gli altoparlanti)

Gli Effetti

Processori di segnale

Qualsiasi strumento utilizzato per alterare il suono dai semplici effetti a pedale ai piugrave complessi effetti da studio (rack) rientrano nella categoria dei sound processor ovvero elaboratori del suono I metodi fondamentali per ottenere unalterazione del suono sono quattro

I controlli di voume e di guadagno

I controlli di equalizzazione e di tono

Gli effetti basati sul tempo

Dispositivi per il cambiamento di tono

Controlli di volume e guadagno

Questi controlli permettono di variare lintensitagrave di un suono amplificato fino a portarlo agli estremi della distorsione Il canale ad alto guadagno avragrave maggiore sensibilitagrave e probabilmente una minore capacitagrave di sovraccarico Quindi dato che la differenza trai guadagni complessivi dipende quasi sempre da un alterazione del guadagno ottenuta con la prima valvola si aumenta cosigrave la possibilitagrave di produrre distorsione nella prima valvola E questo egrave desiderabile in quanto potendo portare in distorsione la prima valvola si puograve ottenere un suono distorto a qualsiasi posizione del volume

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La distornione

Una chitarra elettrica puograve fornire in uscita un segnale prolungato di 50 o piugrave millivolts Un segnale di questo livello puograve sovraccaricare (o portare in overdrive) lamplificatore Gli amplificatori per chitarra sono perciograve progettati per sopportare condizioni di ampio e prolungato sovraccarico applicate ai loro ingressi Tale sovraccarico puograve non di meno causare distorsione nello stadio pilota eo di potenza quando la chitarra sia suonata ad alto volume

Controlli di equalizzazione

I controlli di equalizzazione e di tono modificano il canale del suono incrementando o eliminando alcune frequenze

Gli effetti basati sul tempo

Questi effetti permettono di utilizzare copie ritardate di un segnale per creare una molteplicitagrave di effetti diversi

Dispositivi per il cambiamento di tono

Con questi dispositivi egrave possibile aumentare o diminuire laltezza di una nota

La Teoria

Le Scale

Il primo argomento veramente esteso e complesso che incontriamo facciamo chiarezza nel

mondo delle scale parlando in sintesi di maggiori minori e pentatoniche

Creare una scala vuol dire labbiamo giagrave detto parlando dei modi creare una sequenza di note o se preferiamo una sequenza di toni e semitoni Ogni scala parte da una tonica la nota iniziale che definisce e dagrave il nome alla scala (stiamo dicendo le stesse cose che avevamo giagrave visto per quanto riguarda le triadi ricordate) La scala maggiore egrave anche detta scala diatonica maggiore significa che al suo interno tutte le note sono diverse Possono esistere tra esse intervalli cromatici (stesso nome ma suono diverso C e C) e intervalli diatonici (nome diverso C e F) Se consideriamo la scala maggiore di C che avevamo giagrave visto (CDEFGABC) possiamo notare che tra le diverse note esiste una sequenze di toni e semitoni particolare comune a tutte le scale maggiori vediamola

C-t-D-t-E-st-F-t-G-t-A-t-B-st-C

Abbiamo cosigrave cercato di schematizzare la sequenza di toni (t) e semitoni (st) indicandone la posizione tra le varie note della scala Per comoditagrave riscriviamo la sequenza t t st t t t st Esattamente come avevamo visto parlando delle triadi inoltre ogni nota della scala occupa una posizione precisa definita dal grado la prima nota egrave Ideggrado la seconda nota (D) IIdeg grado e cosigrave via Ricordiamo i nomi giagrave visti la nota in Ideg grado si dice tonica in IIIdeg grado modale ed in Vdeg grado dominante

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Abbiamo detto che la sequenza di toni e semitoni egrave caratteristica di tutte le scale maggiori per costruire la scala maggiore di E (ad esempio) ci saragrave dunque sufficiente partendo dalla scala cromatica e scegliendo come nota iniziale E selezionare le note definite da questa sequenza di toni e semitoni

Discorso a parte va ovviamente fatto per quanto riguarda le scale minori Dovremo infatti fare i conti con diversi tipi di scale minori naturali armoniche e melodiche

Per prima cosa vediamo subito le sequenze che interessano queste tre tipologie diverse

naturale t st t t st t tarmonica t st t t st+t stmelodica t st t t t t st

Ora che abbiamo chiarito questo possiamo fare un esempio provando innanzitutto a costruire la scala minore naturale di C Per fare ciograve ci conviene partire dalla scala maggiore di C che ormai ci ricordiamo bene CDEFGABC La sequenza era t t st t t t st Se confontiamo questa sequenza con quella della minore naturale possiamo individuare i gradi (le note della scala) che subiranno variazioni proviamo a sovrapporre le due sequenze

maj I t II t III st IV t V t VI t VII st VIIImin I t II st III t IV t V st VI t VII t VIII

Abbiamo indicato in rosso i gradi delle due scale in nero le sequenze di tonisemitoni ed in blu i gradi che cambiano III VI VII Nella scala minore naturale saranno tutti abbassati poichegrave preceduti da un semitono che non trova corrispondenti nella sequenza della scala maggiore Vediamo ora a quali note corrispondevano questi gradi nella scala maggiore di C Mi (E) La (A) Si (B) Dunque li facciamo diventare rispettivamente Mib Lab e Sib Questi tre bemolli occuperanno quindi il III VI e VII grado nella scala minore naturale di C mentre tutte le altre note saranno identiche a quelle della scala maggiore Vediamo ora la scala ottenuta Do Re Mib Fa Sol Lab Sib Do (CDEbFGAbBbC)

Discorso identico per la creazione di ogni altra scala minore

Infine vediamo un ultimo modello di scala la pentatonica Si tratta di un tipo di scala molto utilizzata perchegrave semplicissima nasce infatti da una semplificazione delle scale tradizionali

Per ottenere la scala pentatonica maggiore di qualsiasi tonalitagrave ci basta considerare la scala maggiore e cancellare IV e VII grado Otteniamo dunque una scala di sole 5 note (ricordiamoci che lVIIIdeg egrave la stessa nota della tonica)

Se vogliamo individuare la pentatonica minore non dovremo far altro che partire dalla scala minore ed eliminare questa volta II e VI grado

Abbiamo cosigrave introdotto finalmente il concetto di scala Dobbiamo tenere presente perograve che largomento egrave ben lungi dall essere esaurito esistono ancora molte informazioni che non conosciamo su questo argomento senza contare che bisogneragrave cominciare a vedere le scale in funzione dello strumento su cui le suoneremo ossia la chitarra

Per ora accontentiamoci di ciograve che abbiamo appena imparato e prendiamoci tempo per digerire queste nozioni che ci saranno indispensabili per arrivare ad una perfetta comprensione della natura degli accordi

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Modi

Prima di parlare delle scale dovremo introdurre il sistema modale cerchiamo di definirlo

brevemente

Finora abbiamo parlato con grande disinvoltura di intervalli e triadi semplificando perograve notevolmente la materia egrave doveroso aprire una piccola parentesi di approfondimento per parlare delle scale un concetto in cui ci siamo imbattuti spesso ma che non abbiamo mai veramente chiarito Per parlare delle scale perograve dovremo prima vedere cosegrave il sistema modale

Inoltre parlando delle triadi abbiamo giagrave in qualche modo capito che alla base degli accordi esiste un sistema di armonizzazione che regola i rapporti tra le note ora dobbiamo addentrarci in questo sistema e capirne il funzionamento

Tutto parte da una scala ancora non sappiamo esattamente in cosa consista negrave come sia formata Per ora accontentiamoci di definirla sommariamente attraverso le nozioni che giagrave possediamo la scala egrave una successione di note definite da unalternanza di toni e semitoni Alla fine di questo articolo potremo finalmente dare una migliore definizione Vediamo ora la scala di C maggiore come esempio

C D E F G A B C

Fin qui egrave tutto facile come vediamo partendo dalla nota C abbiamo creato una successione di note Come giagrave detto per ora evitiamo di addentrarci nel concetto di scala e ci concentriamo su altro prendiamo una nota dalla scala (per esempio la seconda D) e costruiamo una scala partendo da essa mantenendo la successione di note di partenza Non stiamo facendo niente di strano ricostruiamo la stessa identica successione partendo questa volta da D Dunque

D E F G A B C D

E semplice comprendere che potremmo fare lo stesso partendo da ogni nota della prima scala considerata quella di C che chiameremo scala madre Otterremo dunque 7 diverse sequenze tutte costruite partendo perograve dalla scala madre di C possiamo cominciare a tirare le prime conclusioni Avevamo giagrave parlato di tonica anche per quanto riguarda le scale egrave la nota di partenza Ora noi abbiamo perograve estratto dalla scala madre un secondo grado (D) e labbiamo fatto diventare tonica generando da essa una nuova scala Si tratta dunque di una tonica secondaria egrave tonica poichegrave allinterno del suo modo occupa il Ideg grado ma egrave secondaria perchegrave fa riferimento alla scala madre da cui lavevo estratta la scala maggiore di C Complicato

Riassumiamo dalla scala madre (C maj CDEFGABC) abbiamo estratto il IIdeg grado (D) Da esso abbiamo creato una nuova scala (DEFGABCD) identica alla prima ma in cui la D non occupa piugrave il IIdeg grado bensigrave il Ideg (tonica) Possiamo fare lo stesso con ogni nota della scala madre generando dunque 7 diverse sottoscale o modi Ogni nota della scala madre egrave dunque semitonica poichegrave puograve essere il Ideg grado di una sottoscala costruita partendo da essa

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Ora dobbiamo solo dare dei nomi alle diverse sottoscale ai diversi modi

CDEFGABC = ionicoDEFGABCD = doricoEFGABCDE = frigioFGABCDEF = lidioGABCDEFG = misolidioABCDEFGA = eolioBCDEFGAB = locrio

Adesso sappiamo cosegrave il sistema modale possiamo iniziare a parlare delle scale

Triadi

Fondamento di quasi tutte le scuole di chitarra sono gli accordi partiamo dalle triadi per vedere

come nascono

Abbiamo giagrave parlato di intervalli un concetto che ci torneragrave molto utile in questa trattazione Cerchiamo come sempre di dare per scontate meno nozioni possibile e di partire da zero cosegrave un accordo

La definizione di accordo egrave semplicissima si tratta infatti di tre o piugrave note suonate contemporaneamente Come al solito perograve egrave necessario andare un po oltre e vedere quali sono le regole che uniscono le note di un accordo quali princigravepi seguono e come vengono nominati i diversi accordi

Per fare ciograve partiamo dal concetto di triade tre note armonizzate tra loro Per vedere come si costruisce una triade ed in cosa consiste esattamente questa armonizzazione iniziamo da una scala prelevando da essa tre note la prima la terza e la quinta

Se partiamo dalla scala maggiore di C abbiamo appena estratto nellordine C E G

La prima egrave la tonica che definisce laccordo e il nome (se la tonica come nel nostro caso egrave C laccordo egrave di C) La terza egrave detta modale poichegrave indica il modo dellaccordo nel nostro esempio se si tratta di Mi avremo un accordo maggiore se invece egrave un Mib laccordo saragrave minore Abbiamo infine la quinta solitamente si dice che questultima nota completa la triade senza definirne alcuna caratteristica invece puograve generare triadi aumentate e diminuite (due concetti che avevamo giagrave visto parlando degli intervalli)

A questo punto perograve dobbiamo approfondire ulteriormente il discorso riprendendo quanto giagrave sappiamo sugli intervalli Abbiamo appena detto che la modale stabilisce se laccordo egrave minore o maggiore in realtagrave possiamo essere piugrave precisi chiarendo che egrave lintervallo tra prima e terza che definisce il modo dellaccordo Come sempre schematizzando un po riusciamo a capire meglio

Una triade maggiore comprende unintervallo di terza maggiore tra prima e terza ed un intervallo di terza minore tra terza e quinta cosigrave le note saranno prima terza maggiore e quinta giusta (intervalli terza maj-terza min)

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Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

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Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 4: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

rivelare molto utile Insomma comporta qualche problema in piugrave nel cambio-corde e nellaccordatura perograve probabilmente ci torneragrave comodo A nostra discrezione decidiamo in base al genere che abbiamo in mente come giagrave detto il ponte mobile non serve a molto se vogliamo suonare solo accompagnamenti o come chitarra ritmica

Diamo unocchiata alla qualitagrave delle meccaniche (meccaniche buone non richiedono alcuno sforzo nellaccordatura) alla presenza eventuale del blocco corde prima del capotasto (delle viti che fissano le corde affincheacute non si scordino usando il ponte mobile) osserviamo il profilo del manico per capire se soffre di lieve torsione controlliamo che i tasti metallici siano adeguati alle nostre esigenze e non richiedano troppo sforzo alle dita della mano sinistra

Accordare la chitarra

Oltre ad essere unabilitagrave che dobbiamo forzatamente possedere egrave anche un pratico esercizio per affinare lorecchio vediamo come accordare la nostra chitarra

Quando si egrave agli inizi accordare la chitarra puograve essere davvero difficile molto piugrave difficile che suonare qualche accordo Ci serviragrave un bel po di esercizio per riuscire ad accordare con disinvoltura le sei corde ma soprattutto ci serviragrave molta pazienza dobbiamo assolutamente resistere alla tentazione di utilizzare un accordatore elettronico

Prima di iniziare perograve dobbiamo sapere quali sono le note che dobbiamo ottenere da ciascuna corda laccordatura standard egrave detta EADGBe Questa strana sigla ha in realtagrave un significato molto semplice da comprenderle ma per poterne parlare dobbiamo fare un salto indietro e vedere la siglatura internazionale delle sette note

DO = CRE = DMI = EFA = FSOL = GLA = ASI = B

Un modo migliore per memorizzare e ricordarli la terminologia internazionale egrave quella di partire dal LA con la scala e cioegrave (LASIDOREMIFASOL) e andare in ordine alfabetico partendo dalla lettera A e cioegrave (ABCDEFG) In questo modo basta ricordarsi che la lettera A corrisponde alla nota LA il resto viene seguendo la scala normale delle note

Se siamo abituati ai nomi tradizionali delle note ci troveremo un po in difficoltagrave a memorizzare queste sigle ma sono veramente fondamentali per suonare la chitarra pertanto meglio impararle bene fin da subito Avevamo detto che laccordatura si dice EADGBe ora questa sigla assume un senso Indica infatti le sei note generate dalla vibrazione a vuoto (senza premere nessun tasto) delle sei corde partendo dalla corda piugrave grave (la piugrave spessa) Questultima pertanto suonata a vuoto dovragrave generare un E ossia un MI La seconda corda un A ossia un LA e cosigrave via Lultima corda la piugrave sottile viene indicata da e la lettera minuscola ci ricorda che si tratta di un MI inferiore di unottava a quello della prima corda Un piccolo schema per chiarire ulteriormente

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e (mi) -------------------------------------------------B (si) -------------------------------------------------G (sol) -------------------------------------------------D (re) -------------------------------------------------A (la) -------------------------------------------------E (mi) -------------------------------------------------

Ecco le sei corde con le rispettive note Finalmente possiamo passare allaccordatura vera e propria

Per accordare lo strumento ci serve forzatamente un parametro esterno ossia un suono da usare come confronto tale suono deve essere sicuramente noto quindi dobbiamo conoscerne la nota con certezza La nota universalmente utilizzata egrave il LA a 440Hz con frequenza naturale definita da un numero intero e corrispondente alla quinta corda (Dora in poi le corde vengono lette in senso opposto e cioegrave la prima corda corrisponde al Mi sottile la seconda al Si e cosi via)

Dunque ci serve uno strumento in grado di restituirci con certezza un LA a 440Hz abbiamo diverse possibilitagrave A tale impiego si prestano infatti ottimamente diversi strumenti primo tra tutti il diapason costituito da 2 barre metalliche messo in vibrazione genera un LA perfetto Il problema egrave che questo LA risulta essere unottava piugrave alto di quello che ci serve per la seconda corda della chitarra (un LA appunto) dovremo avere buon orecchio Si possono acquistare anche accordatori a fiato ossia particolari fischietti che generano proprio il LA che interessa a noi Oppure possiamo affidarci a strumenti dallaccordatura piugrave salda come ad esempio un pianoforte

Una volta che sappiamo dove reperire questo famoso LA possiamo iniziare ad accordare la quinta corda della nostra chitarra la suoniamo senza premere nessun tasto e confrontiamo il suono ottenuto con il LA di riferimento Se la nostra corda emette un suono piugrave grave dovremo tenderla ulteriormente attraverso la chiavetta (meccanica) corrispondente se il suono egrave troppo acuto dovremo invece renderla meno tesa intervenendo sempre sullapposita meccanica Quando i due suoni ci appariranno identici (sempre tenendo conto del diverso timbro dei due strumenti) potremo procedere ad accordare le altre corde

La quarta corda (D) la possiamo accordare prendendo come riferimento proprio la corda che abbiamo appena accordato premendo questultima al 5deg tasto otterremo il Re della quarta corda Lavoriamo confrontando i due suoni come fatto prima

Il suono della terza corda (G) si ottiene in modo analogo al 5deg tasto della quarta corda Invece la seconda corda (B) corrisponde al 4deg tasto della terza corda mentre la prima corda (e) la otteniamo dal 5deg tasto della seconda

Ci manca solo il MI della sesta corda anche la prima corda egrave un MI quindi possiamo lavorare confrontando le due ricordandoci sempre perograve che la prima corda egrave di unottava superiore Oppure possiamo accordare la sesta corda sapendo che il suo 5deg tasto corrisponde alla quarta corda al LA

Decisamente complicato vero In realtagrave con un piccolo schema egrave molto piugrave intuitivo vediamo ora le varie corde affiancate al loro suono di riferimento

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VI E = al 5deg tasto egrave uguale alla VV A = LA 440 (diapason accordatore pianoforte)IV D = V corda al 5deg tastoIII G = IV corda al 5deg tastoII B = III corda al 4deg tastoI e = II corda al 5deg tasto

Dunque si tratta fondamentalmente di confrontare un suono di riferimento con la corda che dobbiamo accordare suonata a vuoto

E facile capire come ci voglia un orecchio ben allenato per svolgere con la dovuta precisione il lavoro di confronto tra suoni proprio per questo egrave un esercizio utilissimo e direi fondamentale Il mio consiglio egrave di cominciare a usare gli accordatori elettronici solo dopo aver affinato ludito ed aver imparato ad accordare con velocitagrave da soli laccordatore puograve essere utile per velocizzare la accordature ma non va considerato come una scorciatoia per imparare ad accordare

Infine bisogna sottolineare che alcuni chitarristi utilizzano accordature diverse dalla standard EADGBe tali variazioni possono essere utili per semplificare le diteggiature volendo ottenere particolari suoni o semplicemente per sperimentare nuove sonoritagrave Si parla in particolare spesso di dropped C o dropped D in questi casi la prima corda viene ribassata a C o D Dunque le accordature corrispondenti saranno DADGBe e CADGBe ma le variazioni possibili sono infinite Di solito allinizio di ogni tablatura o spartitura troviamo indicata laccordatura in uso

Accordare con ponte mobile

Impariamo ad accordare una chitarra che monta ponte mobile una procedura piuttosto semplice ma che egrave opportuno tenere bene a mente

Abbiamo capito il funzionamento del ponte mobile ora non ci resta che capire come accordare una chitarra che monta tale dispositivo usando le manopole per laccordatura fin Se non sappiamo cosa sono andiamo a riprendere un paio di schemi

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Le viti di cui stiamo parlando sono indicate nel primo dalla lettera E nel secondo dal numero 10

Dunque per iniziare ad accordare dovremo allentare il morsetto che si trova dietro al capotasto (A nel primo schema) cosigrave con le meccaniche potremo accordare normalmente le corde

Una volta accordate tutte e sei le corde serriamo le viti del morsetto cosigrave facendo isoliamo le meccaniche bloccandone laccordatura

E ora di intervenire sulle viti per laccordatura fine ciascuna vite funziona come una piccola meccanica e ci consente di ottenere velocemente unaccordatura precisa Usando queste viti possiamo quindi accordare velocemente la chitarra per ovviare a lievi scordature dovute alluso del ponte mobile

Le meccaniche in questo modo saranno usate piuttosto raramente ossia quando dovremo cambiare le corde oppure nel caso in cui dobbiamo suonare con accordature stravaganti le viti per laccordatura fine infatti non consentono grandi passaggi di tono avendo unescursione limitata pertanto per passare ad esempio da E a C dovremo probabilmente svitare il morsetto e usare la meccanica

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Ripassiamo

1 Allentiamo il morsetto 2 Accordiamo normalmente usando le meccaniche 3 Serriamo il morsetto 4 Perfezioniamo laccordatura con le viti

Alcuni appunti innanzitutto le viti per laccordatura fine si chiamano viti ma in realtagrave non sono tali Si tratta di piccole manopole che si manipolano tranquillamente con le dita Meglio specificare per non confonderci con altre viti (ad esempio quelle usate per regolare laction delle corde)

Infine ricordiamoci che il morsetto che sta dietro al capotasto NON regge da solo la tensione delle corde Dunque anche quando egrave serrato le meccaniche non possono essere spostate perchegrave laccordatura si perderebbe comunque

Il Plettro

Come impugnare il plettro come usarlo basilari informazioni da tenere presente

Il plettro egrave fondamentalmente un sottile triangolo di plastica usato per mettere in vibrazione le corde Naturalmente ne esistono di diversi materiali e forme ma la caratteristica che piugrave ne influenza la prestazione egrave il suo spessore indicato in millimetri un plettro piugrave spesso egrave anche piugrave rigido e quindi non si fletteragrave a contatto con le corde Ognuno si trova bene con un tipo di plettro diverso quindi egrave bene provarne diversi per trovare quello adatto al nostro stile per suonare bene egrave anche importante avere un buon feeling con il proprio plettro

Di solito il plettro si stringe tra pollice e indice ma si puograve anche impugnare tra pollice e medio E necessario che il plettro sia ben saldo tra le nostre dita tuttavia limpugnatura devessere sciolta e consentire un certo gioco al plettro in modo da assecondare le sue reazioni a contatto con le corde

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Osserviamo il primo schema (egrave vero le corde non hanno tutte lo stesso diametro chiedo scusa) Possiamo suonare inclinando il plettro in modo diverso rispetto alle corde la prima posizione solitamente si usa nelle pennate verso il basso per far sigrave che il plettro scorra piugrave facilmente sulle corde La seconda posizione piuttosto neutra puograve essere usata in pennate alternate o suonando poche corde contemporaneamente Infine la terza posizione si usa solitamente per la pennata dal basso

Ora guardiamo il secondo schema si tratta ancora di tre diverse posizioni del plettro ma questa volta vediamo laffondamento nelle corde la posizione che causa una maggior vibrazione della corda egrave senzaltro la C con lintera punta del plettro tra le corde ma in questa posizione egrave anche piuttosto difficile suonare velocemente cosa che invece ci riusciragrave semplicissima con la posizione A ossia sfiorando appena le corde Tornando per un istante al primo schema possiamo infine notare che mantenendo il plettro inclinato come in 1deg e 3deg posizione potremo suonare velocemente pur affondando come in posizione C percheacute linclinazione del plettro ci aiuteragrave a scorrere tra le varie corde si tratta di un comodo compromesso e abbiamo ora capito perchegrave la posizione ndeg2 sia meno istintiva

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La mano destra

Molti dubbi attanagliano i neofiti quale egrave la posizione corretta della mano destra Deve

appoggiarsi allo strumento o no Facciamo chiarezza

Suonando in pizzicato ad ogni corda dedichiamo un dito (o quasi) distendiamo bene la mano sulle sei corde

Usando il plettro egrave importante che questultimo possa raggiungere tutte le corde le altre dita di solito non servono la posizione della mano egrave piugrave abbassata

La posizione della mano sinistra non desta mai perplessitagrave percheacute egrave definita dai tasti che dobbiamo suonare

Invece la mano destra soprattutto agli inizi ci fa impazzire esistono tanti modi per suonare e spesso ci troviamo ad avere le dita in posizioni scomode I problemi nascono dal fatto che abbiamo spesso la necessitagrave di appoggiarci in un punto fisso sia per mantenere la mano destra piugrave stabile sia per orientarci sulle corde

Fincheacute si tratta di suonare accordi i problemi sono contenuti lunica cosa che puograve destare qualche preoccupazione egrave il palm-muting che ci richiede di suonare con un gran lavoro di polso vincolando il fianco della mano al contatto con le corde Se siamo soliti suonare con ampi gesti del avambraccio dovremo abituarci a cambiare velocemente stile poggiando la mano sulle corde e suonando con il polso questione di allenamento I grossi dubbi vengono perograve quando dobbiamo suonare singole corde o gruppi di corde distanti nel pizzicato o negli assoli ad esempio Vediamo dove mettere questa mano

Se dobbiamo suonare senza plettro solo le prime 3 corde (EAD) potremmo trovarci comodi suonando come se si trattasse di un basso appoggiamo il pollice sul bordo superiore del pickup e con indice e medio andiamo a pizzicare le corde Facile e rapido

Se invece dobbiamo suonare solo le ultime corde possiamo tranquillamente appoggiarci sempre con il pollice sulle corde superiori

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Ma quando dobbiamo pizzicare diverse corde con il plettro come accade in quasi tutti gli assoli e le scale Qualcuno si trova comodo appoggiandosi con i mignolo sul body un po piugrave in basso del Mi cantino Altri si appoggiano anche alla struttura del ponte con lintero palmo ma cosigrave finiamo per suonare troppo vicini al ponte stesso ottenendo suoni metallici e poco profondi

Suonare in sospensione sulle corde non egrave poi cosigrave difficile agli inizi certo ci sembreragrave impossibile Sbaglieremo spesso corda affonderemo malema il senso dellorientamento spaziale sullo strumento egrave un istinto che prima o poi bisogna affinare e la fermezza della mano destra egrave indispensabile

Quindi esercitiamoci a suonare cercando meno appigli possibile

E soprattutto ricordiamoci che possiamo sempre contare sulle corde che non suoniamo appoggiandoci su di esse non solo recuperiamo la posizione facilmente ma evitiamo anche di farle vibrare inavvertitamente

Il pollice (mano sinistra)

Dove mettiamo il pollice Come lo posizioniamo sul manico Togliamoci qualche dubbio

evitando pericolosi errori di impostazione

Solitamente la posizione del pollice si trova istintivamente giagrave dal primo approccio con lo strumento Tuttavia si rischia sempre di incappare in qualche errore di impostazione che puograve darci problemi per il futuro meglio dunque chiarire rapidamente questo dettaglio che puograve influire parecchio sulla nostra tecnica e velocitagrave desecuzione

Naturalmente non esiste una regola universale molto dipende dalle nostre abitudini dalla nostra comoditagrave e dal genere che suoniamo Ciascuno si avvicina alla chitarra in modo personale e non egrave detto che una posizione del pollice inusuale sia necessariamente sbagliata o porti a qualche svantaggio

Detto ciograve cerchiamo di capire quali sono in linea di massima le impostazioni piugrave diffuse ed istintive per quanto riguarda il pollice della mano sinistra esse dipendono fondamentalmente da ciograve che stiamo suonando

Nel momento in cui suoniamo tendiamo a premere con il pollice sul dorso del manico tale posizione ci consente di tenere le dita ben pigiate sulle corde E lo stesso principio di una pinza in pratica un gesto molto spontaneo e fondamentale una giusta forza ed un giusto posizionamento del pollice ci consentono di tenere la mano sinistra piugrave ferma dosando lenergia con cui premiamo le corde Senza contare che quando ci spostiamo lungo la tastiera egrave proprio il pollice che esercitando piugrave o meno pressione ci ferma la mano nella posizione che vogliamo

Se suoniamo accordi normali (per esempio powerchords) il nostro pollice si porta dietro le corde che suoniamo (nel caso del powerchord dunque il pollice finisce nella parte alta del manico dietro le prime 34 corde)

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Se suoniamo invece in barregrave la posizione cambia sappiamo bene che il dito piugrave ciritico in questo caso egrave lindice che esercita la sua pressione su tutte le corde Proprio per questo il pollice va a posizionarsi orizzontalmente proprio contrapposto allindice e perlopiugrave al centro (in senso verticale) del manico cosigrave da aiutare a distribuire la pressione su tutte le corde

Tuttavia il pollice non egrave sempre relegato nella parte posteriore del manico puograve talvolta tornarci utile anche sulla tastiera per almeno due motivi Innanzitutto puograve mutare il Mi basso (la prima corda E) appoggiandosi su di essa senza premerla

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Questa impostazione ci puograve risultare molto comoda se suoniamo con un certa forza e non vogliamo fastidiose vibrazioni della prima corda

Ma se possiamo mutarla con una leggera pressioneallora possiamo anche pigiarla Ebbene sigrave raramente ci torneragrave utile perograve il pollice puograve anche premere la prima corda

Posizione che ci puograve essere utile per qualche virtuosismo ma che egrave molto usata per il basso dove il manico egrave piugrave stretto e risulta piugrave agevole portare il pollice sui tasti

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Collegare chitarra effetti e ampli

Rapida occhiata sui collegamenti fondamentali che dobbiamo creare tra il nostro strumento e

lamplificazione

Innanzitutto consideriamo i cavi esistono svariati tipi di cavi ma lunica cosa di cui bisogna davvero curarsi egrave che siano ben schermati Ma unaltro fattore costitutivo dei cavi puograve essere importante la lunghezza

Il suono generato da pickup passivi infatti risente particolarmente di cavi troppo lunghi Problema inesistente invece per i pickup attivi visto che il suono di questi ultimi parte dallo strumento giagrave pre-amplificato Per questo stesso motivo le elettroniche attive tollerano anche di piugrave una cattiva schermatura dei collegamenti poichegrave eventuali ronzii e disturbi che di solito vengono amplificati insieme al suono si avvertono di meno

Solitamente con un piccolo ampli domestico il collegamento piugrave facile ed intuitivo egrave il chitarra-effetti-ampli Tutto facile funziona In realtagrave perograve egrave un tipo di collegamento piuttosto riduttivo soprattutto nel momento in cui abbiamo a disposizione una buona preamplificazione possiamo ad esso collegare gli effetti almeno secondo due sistemi a cascata (tutti gli effetti tra pre e ampli) o in sendreturn (pre-effetti-pre-ampli)

Per capire bene questo tipo di collegamento perograve andiamo qua spiega tutto Luca

Quali effetti compro

Gli effetti sono sul mercato sotto diverse forme quali scegliere Quali sono le differenze Brevi

indicazioni per orientarsi

Unitagrave rack

Pedale singolo

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Pedaliera multi-effetto

Multi-effetto da tavolo (studio)

Leffettistica puograve essere analizzata almeno sotto due punti di vista il primo riguarda leffetto in segrave come manipolazione del suono Il secondo invece prende in considerazione lhardware ossia lunitagrave fisica che racchiude leffetto (o gli effetti)

Questultimo aspetto egrave importantissimo per stabilire di cosa abbiamo bisogno il mercato infatti ci presenta gli effetti in almeno tre forme

La prima forma che chiamiamo in causa e scartiamo subito egrave lunitagrave rack Le unitagrave rack sono quelle specie di cassettiere che vediamo ai concerti unitagrave in grado di gestire diversi effetti contemporaneamente (compresi effetti esterni come i pedali) e comandate da una pedaliera MIDI Comunque come giagrave accennato per il momento non ne parliamo troppo visto che di certo non ci saragrave utile acquistarne una finchegrave non vorremo allestire limpianto per un concerto di mano nostra

A questo punto dobbiamo analizzare altri due sistemi i singoli pedali ed i multi-effetto

I multi-effetto si presentano fondamentalmente in due forme da pavimento e da studio I primi sono vere e proprie pedaliere i secondi necessitano di essere collegati ad altre pedaliere per consentire lo switch immediato tra gli effetti che altrimenti vanno impostati a mano

Tutti i multi-effetto lo dice il nome consentono di gestire una grande quantitagrave di effetti diversi solitamente suddivisi in moduli In pratica abbiamo la possibilitagrave di impostare un certo numero di moduli diversi applicando in ognuno di essi gli effetti che vogliamo e poi mentre suoniamo possiamo passare da un modulo allaltro premendo i pedali

Ogni pedale singolo invece contiene un solo effetto con relative regolazioni A riguardo cegrave poco da dire premendo il pedale attiviamo leffetto premendo nuovamente il pedale lo disinseriamo

E ora rispondiamo cosa ci conviene comprare

Sulla carta i multi-effetto sono senzaltro vantaggiosi con un prezzo tutto sommato ragionevole ci possiamo portare a casa tutti gli effetti di cui avremo bisogno (ed anche di piugrave) Va detto che spesso i pedali singoli offrono risultati qualitativi piugrave apprezzabili (=un miglior suono) ed una maggiore e piugrave fine regolazione dei parametri delleffetto

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Una cosa egrave certa allinizio conviene scegliere un buon multi-effetto magari a pedaliera cosigrave da poterlo usare tranquillamente anche su un palco In questo modo avendo a disposizione tutti gli effetti esistenti potremo davvero imparare a conoscerli e gestirli

A questo punto possiamo decidere se continuare con una pedaliera multi-effetto o compiere quel passo che molti chitarristi ritengono necessario ossia la creazione di una personale pedaliera composta da singoli pedali collegati tra loro Questo passo ci consente di scegliere direttamente quali effetti acquistare e integrare nella nostra pedaliera con la certezza di avere sempre uno standard qualitativo alto

Bisogna dire che alcune pedaliere multi-effetto in realtagrave ci possono dare la stessa qualitagrave dei pedali singoli a questo punto la valutazione egrave solo economica tenendo presente che se ci creiamo una pedaliera di effetti singoli spendiamo in proporzione al numero di pedali che compriamo quindi al numero di effetti che usiamo

LrsquoAmplificatore

Amplificatore a valvole

Testata e Cassa (JCM900)

Combo (Carvin)

Lrsquoamplificatore egrave una componente fondamentale della catena elettroacustica necessaria per il potenziamento del segnale generato dai pick-up della chitarra elettrica che altrimenti non avrebbe energia sufficiente per essere collegato direttamente allrsquoaltoparlante

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Un amplificatore utilizza energia elettrica proveniente da una fonte esterna (corrente o batterie) per controllare lrsquoinvio del segnale proveniente dalla chitarra allrsquoaltoparlante consentendo di modificare il tono e il volume e di aggiungere caratteristiche quali la distorsione e lrsquoeco (il riverbero) Di fatto con il termine di amplificazione egrave possibile indicare non solo gli amplificatori di potenza ma anche altri dispositivi di elaborazione del suono quali equalizzatori espansori compressori ecc Gli amplificatori possono essere costruiti con due tecnologie diverse considerate spesso come due filosofie distinte utilizzando circuiti a valvole o a transistor (solid state) Gli A a valvole sono stati i primi ad essere prodotti negli anni rsquo50-rsquo60 per poi essere sostituiti da quelli solid state nelle due decadi successive

Questi ultimi infatti sono in grado di riprodurre fedelmente ed amplificare un suono con maggiore affidabilitagrave assicurando cioegrave quella che viene chiamata alta fedeltagrave (High-Fidelity HI-FI) Tuttavia dopo una prima diffusione di questo secondo tipo di A egrave apparso evidente come le valvole siano una componente essenziale dellrsquoamplificazione in grado di caratterizzare il tipico sound della chitarra elettrica In tal senso si sono mosse le principali case produttrici di amplificatori tornando da un lato alla tradizionale ma costosa tecnologia a valvole nei loro modelli piugrave prestigiosi e costruendo dallrsquoaltro dispositivi ibridi che combinino circuiti a valvole e circuiti a transitor con lrsquoobiettivo di assicurare i vantaggi dellrsquouna e dellrsquoaltra tecnologia

Inizialmente gli amplificatori erano separati dagli altoparlanti (si parla di testata e di casse) ma recentemente sono stati realizzati anche dispositivi combinati che prendono il nome di combo in grado di assicurare un trasporto piugrave agevole e una maggiore flessibilitagrave

Gli altoparlanti

Gli amplificatori a valvole devono adattarsi perfettamente allimpedenza degli altoparlanti che varia da 4 ohm (leggi om) 8 ohm oppure 16 ohm Non vanno mai accesi se non sono collegati agli altoparlanti se non si vuole danneggiare seriamente il trasformatore o le valvole finali Gli amplificatori a transistor sono in questo senso piugrave robusti anzi quasi tutti i modelli di un certo livello sono immuni sia al corto che al circuito aperto sulle uscite per gli altoparlanti anche se comunque egrave sempre meglio averli collegati In genere limpedenza minima degli altoparlanti dagrave il massimo volume di uscita a livelli accettabili di distorsione Il montaggio di altoparlanti dimpedenza maggiore di quella prescritta causa solo un volume di uscita ridotto e forse anche un minore tasso di distorsione Se non cegrave un pulsante di stand-by sullamplificatore egrave buona precauzione abbassare a zero il volume prima dellaccensione anche sugli ampli a transistor Attenzione alle impedenze di uscita degli amplificatori (o finali) che dovranno essere compatibili con le impedenze delle casse

Finale Casse

4ohm 8ohm

8ohm8ohm

16ohm

16ohm 16ohm

Si puograve quindi affermare che le impedenze uguali sono chiaramente abbinabili fra loro mentre un finale che ad esempio ha un uscita di 8 ohm puograve essere collegato ad una cassa che abbia lentrata a 16 ohm Adattare limpedenza di uscita del finale di potenza a quella degli speaker significa fare in modo che tutta lenergia emessa dal finale venga trasferita alle casse senza perdita di segnale e quindi far funzionare il sistema al meglio delle sue possibilitagrave (ed evitare danni) e per ciograve i valori sopra descritti non danno problemi anche se egrave sempre meglio collegare due impedenze di valore uguale

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Send amp return

Tutto il sistema di preamplificazione si basa sul controllo di volume globale della sezione output che a seconda della concatenazione delle apparecchiature saragrave o sul preamplificatore o sulle unitagrave multieffetto Dipende dalla loro posizione nel percorso del segnale Ogni tipo di effetto intendendo in questo senso apparecchiature a rack o eventuelmente pedalini appositamente dedicati dovrebbe lavorare sul suono dopo che il segnale viene preamplificato

Utilizzando il send-return il suono verragrave a passare negli effetti tramite il pre che lo riprenderagrave per poi inviarlo alluscita del pre stesso e saragrave controllato dal potenziometro del volume output level sul preampli Se invece gli effetti sono in serie dopo il pre (si definisce sistema a cascata) loutput level dellultima apparecchiatura nel percorso del segnale avragrave il controllo del volume globale

Il send-return egrave un ottimo sistema per i collegamenti di effetti allinterno di un preamplificatore Avevamo giagrave accennato a questo sistema nella sezione dedicata agli amplificatori i quali racchiudono in un blocco compatto sia il pre che il finale

Analizzando il percorso del segnale si puograve notare che il suono dovrebbe giungere al finale completo di tutte le caratteristiche costruite durante il tragitto Gli effetti dovrebbero essere inseriti a seconda della loro tipologia in punti diversi compressori distorsori equalizzatori vanno posti prima del preampli mentre gli effetti dambientazione (chorus delay riverbero ecc) dopo Vi sono anche delle eccezioni in quanto a seconda delle varie impedenze delle apparecchiature queste possono essere inserite in determinati punti Il send-return viene utilizzato per mantenere il piugrave possibile il segnale analogico mixandolo appunto con gli effetti digitali Questi allinterno del pre verranno utilizzati in maniera da influire il meno possibile con la natura analogica del suono lavorando comunque nelle loro caratteristiche Questo percheacute non tutte le apparecchiature digitali offrono una conversione AD-DA (analogicodigitale - digitaleanalogico) di ottimo livello e proprio per questo motivo collegandole in cascata dopo il pre potrebbero influire negativamente sul suono facendogli ad esempio perdere determinate frequenze oppure mangiando dinamica alla pasta effettiva del suono Vediamo quindi come comportarsi con i vari tipi di effetti nel loro rapporto send-return

Innanzitutto controlliamo limpedenza di lavoro i pedali solitamente prediligono segnali di basso livello (luscita della chitarra) mentre gli effetti a rack generalmente i segnali di linea che sono di alto livello anche se alcuni possono disporre della selezione per lavorare con entrambi i tipi di segnale Nello stesso send-return non possono coesistere pedali e processori a meno che non si voglia guadagnare in rumore piuttosto che in suono in pratica avremo un aumento di fruscio e una diminuzione del volume Puograve capitare che un pre abbia a disposizione due send-return in questo caso possiamo collegare in uno i pedali (segnali di basso livello ad es -10db) allaltro i processori a rack (segnali di linea cioegrave +4db) Attenzione al fatto che i due send-return siano indipendenti e non stereofonici In questultimo caso devono essere adattati ad una linea di segnale stereo Solitamente il send-return a basso livello lavora prima dei controlli di equalizzazione i quali opereranno sullunitagrave a rack lasciando inalterato il segnale trattato nel primo send-return Nella maggior parte dei casi troviamo un solo send-return nel pre che avragrave molto probabilmente a fianco un pulsante di selezione che serve a regolare due valori (-10db o +4db) selezioniamo il primo per i pedali e il secondo per le unitagrave a rack Possiamo infine trovare anche un potenziometro di regolazione della mandata effetti molto utile per ottimizzare una regolazione fine in quanto puograve capitare di trovare effetti con tarature diverse da quelle sopra descritte egrave molto raro che succeda ma nel caso stiamo sempre nei parametri sopra descritti che sono standard I collegamenti possono essere fatti in serie in parallelo o in entrambi i casi Se manca questultima opportunitagrave egrave necessario sapere in quale due modi precedenti si tratta in quanto questo ha una grande influenza sul suono Conviene quindi guardare le istruzioni

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Collegamenti del send-return in parallelo

Con questo sistema si divide il segnale in due parti uno viaggia attraverso il pre fino alloutput laltro viene prelevato dal send e inviato al processore esterno che dopo averlo elaborato lo rimanda nel return In questo punto il segnale effettato puograve essere mixato con loriginale da un apposito controllo (mix effect ecc) E fondamentale che il segnale di ritorno allampli sia solo quello effettato azzeriamo quindi sul processore esterno il controllo del segnale dry (diretto) in quanto questultimo egrave giagrave presente nel pre ed egrave perciograve inutile farne arrivare un altro

Collegamenti del send-return in serie

Lintero segnale viene inviato al processore utilizzando il send-return in serie Dopo essere stato effettato ritorna al preampli in questo caso la differenza del bilanciamento egrave data dai controlli dry e level nel processore

Dividiamo in due categorie i processori

Effetti che processano lintero segnale che sono il Distorsore il Compressore lEqualizzatore ecc per i quali egrave consigliato il collegamento tra chitarra e ampli oppure nel send-retun in serie in quanto lavorano sulla pasta del suono in tempo reale

Effetti che mixano una porzione di segnale trattato a quello originale quali il Flanger il Chorus il Delay il Pitch transposer il Riverbero ecc A questi egrave consigliato il collegamento in parallelo percheacute lavorano sui circuiti di tempo di ritardo Bisogna comunque fare una premessa alcuni processori di qualitagrave elevata (Eventide TC Elet) hanno una processione AD-DA talmente elevata da non influire negativamente sul segnale dry per cui possono essere messi in serie nel send-return o addirittura in cascata dopo il pre e prima del finale Rimane comunque il fatto che in parallelo Il distorsore egrave poco consigliabile nel send-return anzi non bisognerebbe proprio mai metterlo Il compressore puograve essere collegato nella mandata effetti (un altro modo di chiamare il send-return) ma egrave preferibile prima (se a pedale) o dopo il pre in cascata (se egrave a rack) In questo caso non si dovrebbero collegare processori nel send-return

Un ulteriore uscita che egrave possibile trovare nel preamplificatore e la direct output

Le valvole di un valvolare

Cosa sono esattamente le valvole degli amplificatori Come funzionano Facciamo luce su una componente di cui si parla molto ma che pochi conoscono

Di amplificatori valvolari si parla spesso quasi tutti i chitarristi riconoscono ed apprezzano (chi piugrave chi meno) il loro inconfondibile suono Sappiamo tutti dunque che lunitagrave fondamentale dellamplificatore valvolare lo dice il nome egrave la valvola Ma di cosa si tratta esattamente

Storicamente la valvola viene molto prima del transistor faceva parte delle prime componenti elettroniche giagrave agli inizi del 1900 Per la prima metagrave del secolo egrave stata impiegata su ogni apparecchiatura (radio televisori calcolatori aspirapolveri ) per poi venir rapidamente rimpiazzata dal transistor a metagrave degli anni 60 Ormai solo in campo musicale sono presenti elettroniche valvolari in quanto decisamente piugrave costose e delicate dei moderni transistor

La valvola egrave fondamentalmente un diodo ossia due elementi elettrici accoppiati Si tratta di anodo e catodo ossia un elemento di carica positiva e laltro forzatamente per induzione di carica negativa I due elementi non si toccano ma si trovano a distanza ravvicinata e vengono rinchiusi allinterno di una sorta di lampadina ossia un bulbo vitreo in cui viene creato il vuoto Un altro oggetto che si trova

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allinterno di questo bulbo egrave il filamento la cui funzione egrave esattamente quella di scaldare il catodo Questultimo raggiunta una certa temperatura sviluppa una nube elettronica intorno a segrave Lanodo invece non emette alcun elettrone ed egrave come giagrave detto caricato tale carica deriva dalla rete elettrica cui attinge la valvola che egrave di norma di tipo alternato (AC) e che quindi oscilla tra carica positiva e negativa con una certa frequenza (50Hz) Quando lanodo assume carica positiva la nube di elettroni generata dal catodo migra verso lanodo generando un flusso di corrente che si interrompe nei momenti in cui lanodo egrave negativo

Dal momento che lanodo non sviluppa nube elettronica il flusso di elettroni indotto segue sempre la stessa direzione ossia da catodo ad anodo parliamo di corrente diretta (DC) Dunque prelevando corrente da una fonte alternata la valvola converte la corrente in continua

Comunque la corrente di uscita risente in qualche modo della corrente alternata di partenza in quanto come abbiamo visto per metagrave del tempo (quando il catodo egrave positivo) non vi egrave flusso Si puograve ovviare il problema aggiungendo alla valvola un secondo diodo il cui anodo sia positivo quando quello del primo diodo egrave negativo in questo modo vi egrave un flusso continuo e dalla medesima fonte alternata si puograve ricavare maggiore corrente diretta

Tuttavia quanto detto finora ancora non ci permette di capire esattamente lutilitagrave della valvola alla nostra descrizione mancano infatti ancora diversi elementi

Le valvole montate sui nostri amplificatori in realtagrave non sono costituite dai diodi che abbiamo appena visto bensigrave da triodi Il nome stesso ci suggerisce la differenza queste componenti presentano 3 elementi attivi anzicheacute 2 Dunque ad anodo e catodo si aggiunge la griglia di controllo caricata negativamente una vera e propria griglia collocata a distanza ravvicinata tra anodo e catodo Modificando la tensione di tale griglia possiamo deviare in parte o totalmente il flusso di elettroni generato tra i diodi egrave proprio questo laspetto che piugrave ci interessa poichegrave la possibilitagrave di variare lentitagrave del flusso (ossia la corrente che giunge allanodo) ci consente di amplificare il segnale Quando infatti la griglia tende a diventare positiva convoglia un flusso elettronico sempre maggiore verso lanodo

Schema semplificato di una valvola (triodo)

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La classe di un amplificatore

Amplificatori di classe A o di classe AB Cosa cambia Quali sono i pregi ed i difetti delluna e

laltra tipologia Vediamo

Si sente spesso parlare di Classe A o Classe AB per quanto riguarda gli amplificatori vediamo di cosa si tratta cercando di semplificare quanto piugrave possibile un discorso che egrave piuttosto complesso da affrontare nella sua interezza

Precisiamo innanzitutto che consideriamo largomento solo per quanto riguarda il campo che ci interessa ossia le amplificazioni per chitarra e ricordiamoci che tale discorso vale sia per elettroniche valvolari sia per elettroniche a transistor ma per comoditagrave prendiamo in considerazione solo le prime perchegrave sulle seconde le considerazioni relative alla classe acquistano minore importanza

Parliamo dunque di amplificatori valvolari e veniamo subito al sodo quali sono le differenze tra classe A e classe AB Si parla in questo caso delle valvole finali dellamplificatore se sono di classe A esse lavorano sempre allo stesso livello (prossime al massimo) anche in assenza di segnale Insomma la corrente anodica che le attraversa egrave sempre presente alla massima potenza anche se non suoniamo questo comporta innanzitutto una minore durata delle valvole Il suono egrave solitamente corposo e caldo anche perchegrave fondamentalmente il finale dellamplificatore come abbiamo visto egrave come se fosse sempre al massimo

Parliamo ora della classe AB quando non sono raggiunte da alcune segnale la corrente al loro interno si interrompe Quando il segnale ritorna le coppie di valvole push-pull tornano ad essere attraversate dalla corrente ma tale passaggio dallo stato di quiete al funzionamento pieno genera una lieve distorsione del segnale che si avverte chiaramente nel suono finale Il suono generato egrave piugrave limpido poichegrave le valvole non lavorano sempre al massimo e per questo il segnale non raggiunge alti livelli di saturazione

I finali di classe AB inoltre consentono una potenza di uscita decisamente superiore rispetti ai classe A una caratteristica che li rende ampiamente diffusi

Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)

Ma cosa cambia tra un amplificatore per chitarra e lamplificatore che troviamo installato sul

nostro stereo Possiamo collegare a questultimo la chitarra

Rispondiamo subito no non possiamo usare negrave lamplificatore negrave le casse dello stereo per amplificare il nostro strumento Questo perchegrave gli amplificatori per chitarra possiedono caratteristiche proprie e sono progettati espressamente per essere usati nellamplificazione del nostro strumento

Ma quali sono esattamente le caratteristiche che li rendono cosigrave diversi da un normale amplificatore hi-fi Proviamo a vedere

Innanzitutto parliamo di frequenze lamplificatore hi-fi riproduce in modo lineare tutte le frequenze udibili allorecchio umano Questo almeno egrave quanto egrave progettato per fare Lamplificatore per chitarra invece enfatizza le frequenze medie (1KHz4KHz) mentre la risposta alle frequenze basse

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sfuma poco dopo il MI della prima corda in genere i bassi di un ampli per chitarra partono da 70 o 80Hz abbastanza poco se pensiamo che il nostro orecchio arriva a percepirne fino a 1525Hz Senza contare che gli amplificatori che per costituzione sono privati della parete di fondo possiedono bassi ancor meno enfatizzati

Quanto detto finora ci aiuta a capire come -a livello di prestazioni- i due tipi di amplificatori non siano interscambiabili eppure finora non abbiamo ancora incontrato un vero e proprio limite che ci impedisca di collegare la chitarra allamplificatore hi-fi Il limite di cui stiamo parlando egrave il distorto o meglio loverdrive

Tutti noi sappiamo bene come loverdrive di un amplificatore sia fondamentale da quando esistono le chitarre elettriche esiste il distorto ossia quel suono caratteristico di un amplificatore portato al suo limite (ed oltre) Ovviamente gli ampli per chitarra sono costruiti per sopportare loverdrive senza rovinarsi ed anzi per favorire la distorsione del suono ancora prima di raggiungere il livello massimo di saturazione

Tuttavia si capisce che la distorsione del suono originale di per segrave non egrave un fattore positivo soprattutto per un hi-fi per questo lamplificatore hi-fi egrave progettato in direzione opposta ossia per ritardare il piugrave possibile la distorsione del suono

Riassumiamo un attimo questo fondamentale passaggio

lampli per chitarra quando raggiunge (ad esempio) l85 della sua capacitagrave inizia a distorcere il suono Superata ovviamente una certa soglia di saturazione (120) inizia a danneggiarsi

Lamplificatore hi-fi invece non distorce fino al raggiungimento della sua potenza massima (100) questo gli consente di raggiungere loutput massimo mantenendo il suono fedele Varcata questa soglia inevitabilmente viene danneggiato

Come funziona un amplificatore

Cerchiamo di capire esattamente come funzioni un normale amplificatore per chitarra provando

a evidenziare tutti quei fattori che influiscono sul suono finale

Schema delle componenti di un amplificatore

Partiamo da zero a cosa serve lamplificatore La risposta egrave immediata ad amplificare il debole segnale proveniente dai pickup della nostra chitarra cosigrave da poter essere trasmesso allesterno o modellato

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E come fa ad amplificare il segnale Fondamentalmente assorbe energia esterna (dalla rete elettrica) e la plasma secondo i dati provenienti dal segnale dei pickup Giagrave questa affermazione implica diversi passaggi oscuri Via allora iniziamo a parlare del funzionamento di un amplificatore tenendo sempre presente il semplice schema che troviamo qui a lato giagrave intuitivamente capiamo che una prima componente fondamentale egrave lalimentatore

Basta infatti dare unocchiata allo schema per vedere che lalimentatore egrave collegato a tutte le altre parti dellamplificatore insomma da esso dipende il funzionamento dellintero apparecchio Come ci suggerisce il nome lalimentatore non fa altro che fornire energia al sistema rendendo in pratica utilizzabile quella fornita dalla rete elettrica Tale operazione si articola in almeno due momenti fondamentali prima di tutto la corrente elettrica della rete deve essere portata ad una tensione adeguata allutilizzo da parte delle altre componenti elettroniche Si tratta di unoperazione tutto sommato semplice compiuta da un normale trasformatore Tuttavia la corrente che esce dal trasformatore non egrave ancora pronta la rete domestica ci fornisce infatti una corrente alternata ossia la cui differenza di potenziale oscilla con una determinata frequenza (50Hz) tra valori positivi e valori negativi al nostro apparecchio serve invece una corrente stabile (continua) In un amplificatore valvolare intervengono qui le prime valvole con il compito di raddrizzare loscillazione tra valori positivi e negativi della corrente alternata alluscita di queste valvole la differenza di potenziale si mantiene sempre su valori positivi ma continua ad oscillare Facciamo maggiore chiarezza con un piccolo grafico

Cosigrave si presenta la corrente alternata

Ed eccola come esce dalle valvole raddrizzatrici

Insomma cegrave ancora del lavoro da fare per renderla continua Questo lavoro viene svolto dai condensatori che accumulano su una delle loro armature i picchi di carica e la rilasciano in direzione dellaltra armatura nei momenti in cui la tensione egrave minore il risultato finale egrave una corrente che inizia ad essere omogenea Infine una serie di induttori e circuiti attivi (negli ampli a transistor) livella definitivamente la corrente rendendola finalmente continua ed a disposizione di tutte le altre componenti dellamplificatore

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La prima di queste componenti che il segnale della chitarra incontra sul suo percorso egrave il preamplificatore (1deg stadio di amplificazione) puograve essere composto -nei valvolari- da una o piugrave valvole che amplificano il segnale secondo un guadagno fisso Questa fase puograve essere trascurabile se la chitarra collegata monta pickup attivi quindi giagrave comprensivi di preamplificatore per questo molti ampli hanno due ingressi distinti per PU attivi e PU passivi

Dopo il primo stadio troviamo i controlli di equalizzazione e volume di solito costituiti da condensatori identici a quelli che troviamo collegati alle manopole della chitarra ma che possono anche essere di tipo attivo (soprattutto sugli ampli a transistor) A seguire si raggiunge il 2deg stadio di amplificazione costituito da unaltra valvola (o piugrave valvole) che amplificano nuovamente il segnale questa fase egrave necessaria perchegrave prima di questa fase si collocano la maggior parte degli effetti mentre il riverbero (che vediamo nella schema a lato) va a intercettare in uscita il segnale uscente dal 2deg stadio

Questa collocazione del riverbero fondamentalmente in parallelo al 2deg stadio egrave legato al suo funzionamento ed alla presenza al suo interno di due valvole di amplificazione A questo punto si inserisce il controllo del volume generale solitamente ti tipo passivo subito prima del separatore di fase una componente che scinde il segnale in due componenti sfasate di 180deg i cui rami sono ulteriormente allontanati dal pilota che amplifica -tramita una valvola- i due segnali cosigrave ottenuti Infine una coppia di valvole ( le finali ) converte la tensione di segnale in flusso di corrente che andragrave poi a sollecitare gli altoparlanti (fondamentalmente si tratta di dare al segnale giunti sin qui la potenza necessaria a sollecitare gli altoparlanti)

Gli Effetti

Processori di segnale

Qualsiasi strumento utilizzato per alterare il suono dai semplici effetti a pedale ai piugrave complessi effetti da studio (rack) rientrano nella categoria dei sound processor ovvero elaboratori del suono I metodi fondamentali per ottenere unalterazione del suono sono quattro

I controlli di voume e di guadagno

I controlli di equalizzazione e di tono

Gli effetti basati sul tempo

Dispositivi per il cambiamento di tono

Controlli di volume e guadagno

Questi controlli permettono di variare lintensitagrave di un suono amplificato fino a portarlo agli estremi della distorsione Il canale ad alto guadagno avragrave maggiore sensibilitagrave e probabilmente una minore capacitagrave di sovraccarico Quindi dato che la differenza trai guadagni complessivi dipende quasi sempre da un alterazione del guadagno ottenuta con la prima valvola si aumenta cosigrave la possibilitagrave di produrre distorsione nella prima valvola E questo egrave desiderabile in quanto potendo portare in distorsione la prima valvola si puograve ottenere un suono distorto a qualsiasi posizione del volume

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La distornione

Una chitarra elettrica puograve fornire in uscita un segnale prolungato di 50 o piugrave millivolts Un segnale di questo livello puograve sovraccaricare (o portare in overdrive) lamplificatore Gli amplificatori per chitarra sono perciograve progettati per sopportare condizioni di ampio e prolungato sovraccarico applicate ai loro ingressi Tale sovraccarico puograve non di meno causare distorsione nello stadio pilota eo di potenza quando la chitarra sia suonata ad alto volume

Controlli di equalizzazione

I controlli di equalizzazione e di tono modificano il canale del suono incrementando o eliminando alcune frequenze

Gli effetti basati sul tempo

Questi effetti permettono di utilizzare copie ritardate di un segnale per creare una molteplicitagrave di effetti diversi

Dispositivi per il cambiamento di tono

Con questi dispositivi egrave possibile aumentare o diminuire laltezza di una nota

La Teoria

Le Scale

Il primo argomento veramente esteso e complesso che incontriamo facciamo chiarezza nel

mondo delle scale parlando in sintesi di maggiori minori e pentatoniche

Creare una scala vuol dire labbiamo giagrave detto parlando dei modi creare una sequenza di note o se preferiamo una sequenza di toni e semitoni Ogni scala parte da una tonica la nota iniziale che definisce e dagrave il nome alla scala (stiamo dicendo le stesse cose che avevamo giagrave visto per quanto riguarda le triadi ricordate) La scala maggiore egrave anche detta scala diatonica maggiore significa che al suo interno tutte le note sono diverse Possono esistere tra esse intervalli cromatici (stesso nome ma suono diverso C e C) e intervalli diatonici (nome diverso C e F) Se consideriamo la scala maggiore di C che avevamo giagrave visto (CDEFGABC) possiamo notare che tra le diverse note esiste una sequenze di toni e semitoni particolare comune a tutte le scale maggiori vediamola

C-t-D-t-E-st-F-t-G-t-A-t-B-st-C

Abbiamo cosigrave cercato di schematizzare la sequenza di toni (t) e semitoni (st) indicandone la posizione tra le varie note della scala Per comoditagrave riscriviamo la sequenza t t st t t t st Esattamente come avevamo visto parlando delle triadi inoltre ogni nota della scala occupa una posizione precisa definita dal grado la prima nota egrave Ideggrado la seconda nota (D) IIdeg grado e cosigrave via Ricordiamo i nomi giagrave visti la nota in Ideg grado si dice tonica in IIIdeg grado modale ed in Vdeg grado dominante

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Abbiamo detto che la sequenza di toni e semitoni egrave caratteristica di tutte le scale maggiori per costruire la scala maggiore di E (ad esempio) ci saragrave dunque sufficiente partendo dalla scala cromatica e scegliendo come nota iniziale E selezionare le note definite da questa sequenza di toni e semitoni

Discorso a parte va ovviamente fatto per quanto riguarda le scale minori Dovremo infatti fare i conti con diversi tipi di scale minori naturali armoniche e melodiche

Per prima cosa vediamo subito le sequenze che interessano queste tre tipologie diverse

naturale t st t t st t tarmonica t st t t st+t stmelodica t st t t t t st

Ora che abbiamo chiarito questo possiamo fare un esempio provando innanzitutto a costruire la scala minore naturale di C Per fare ciograve ci conviene partire dalla scala maggiore di C che ormai ci ricordiamo bene CDEFGABC La sequenza era t t st t t t st Se confontiamo questa sequenza con quella della minore naturale possiamo individuare i gradi (le note della scala) che subiranno variazioni proviamo a sovrapporre le due sequenze

maj I t II t III st IV t V t VI t VII st VIIImin I t II st III t IV t V st VI t VII t VIII

Abbiamo indicato in rosso i gradi delle due scale in nero le sequenze di tonisemitoni ed in blu i gradi che cambiano III VI VII Nella scala minore naturale saranno tutti abbassati poichegrave preceduti da un semitono che non trova corrispondenti nella sequenza della scala maggiore Vediamo ora a quali note corrispondevano questi gradi nella scala maggiore di C Mi (E) La (A) Si (B) Dunque li facciamo diventare rispettivamente Mib Lab e Sib Questi tre bemolli occuperanno quindi il III VI e VII grado nella scala minore naturale di C mentre tutte le altre note saranno identiche a quelle della scala maggiore Vediamo ora la scala ottenuta Do Re Mib Fa Sol Lab Sib Do (CDEbFGAbBbC)

Discorso identico per la creazione di ogni altra scala minore

Infine vediamo un ultimo modello di scala la pentatonica Si tratta di un tipo di scala molto utilizzata perchegrave semplicissima nasce infatti da una semplificazione delle scale tradizionali

Per ottenere la scala pentatonica maggiore di qualsiasi tonalitagrave ci basta considerare la scala maggiore e cancellare IV e VII grado Otteniamo dunque una scala di sole 5 note (ricordiamoci che lVIIIdeg egrave la stessa nota della tonica)

Se vogliamo individuare la pentatonica minore non dovremo far altro che partire dalla scala minore ed eliminare questa volta II e VI grado

Abbiamo cosigrave introdotto finalmente il concetto di scala Dobbiamo tenere presente perograve che largomento egrave ben lungi dall essere esaurito esistono ancora molte informazioni che non conosciamo su questo argomento senza contare che bisogneragrave cominciare a vedere le scale in funzione dello strumento su cui le suoneremo ossia la chitarra

Per ora accontentiamoci di ciograve che abbiamo appena imparato e prendiamoci tempo per digerire queste nozioni che ci saranno indispensabili per arrivare ad una perfetta comprensione della natura degli accordi

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Modi

Prima di parlare delle scale dovremo introdurre il sistema modale cerchiamo di definirlo

brevemente

Finora abbiamo parlato con grande disinvoltura di intervalli e triadi semplificando perograve notevolmente la materia egrave doveroso aprire una piccola parentesi di approfondimento per parlare delle scale un concetto in cui ci siamo imbattuti spesso ma che non abbiamo mai veramente chiarito Per parlare delle scale perograve dovremo prima vedere cosegrave il sistema modale

Inoltre parlando delle triadi abbiamo giagrave in qualche modo capito che alla base degli accordi esiste un sistema di armonizzazione che regola i rapporti tra le note ora dobbiamo addentrarci in questo sistema e capirne il funzionamento

Tutto parte da una scala ancora non sappiamo esattamente in cosa consista negrave come sia formata Per ora accontentiamoci di definirla sommariamente attraverso le nozioni che giagrave possediamo la scala egrave una successione di note definite da unalternanza di toni e semitoni Alla fine di questo articolo potremo finalmente dare una migliore definizione Vediamo ora la scala di C maggiore come esempio

C D E F G A B C

Fin qui egrave tutto facile come vediamo partendo dalla nota C abbiamo creato una successione di note Come giagrave detto per ora evitiamo di addentrarci nel concetto di scala e ci concentriamo su altro prendiamo una nota dalla scala (per esempio la seconda D) e costruiamo una scala partendo da essa mantenendo la successione di note di partenza Non stiamo facendo niente di strano ricostruiamo la stessa identica successione partendo questa volta da D Dunque

D E F G A B C D

E semplice comprendere che potremmo fare lo stesso partendo da ogni nota della prima scala considerata quella di C che chiameremo scala madre Otterremo dunque 7 diverse sequenze tutte costruite partendo perograve dalla scala madre di C possiamo cominciare a tirare le prime conclusioni Avevamo giagrave parlato di tonica anche per quanto riguarda le scale egrave la nota di partenza Ora noi abbiamo perograve estratto dalla scala madre un secondo grado (D) e labbiamo fatto diventare tonica generando da essa una nuova scala Si tratta dunque di una tonica secondaria egrave tonica poichegrave allinterno del suo modo occupa il Ideg grado ma egrave secondaria perchegrave fa riferimento alla scala madre da cui lavevo estratta la scala maggiore di C Complicato

Riassumiamo dalla scala madre (C maj CDEFGABC) abbiamo estratto il IIdeg grado (D) Da esso abbiamo creato una nuova scala (DEFGABCD) identica alla prima ma in cui la D non occupa piugrave il IIdeg grado bensigrave il Ideg (tonica) Possiamo fare lo stesso con ogni nota della scala madre generando dunque 7 diverse sottoscale o modi Ogni nota della scala madre egrave dunque semitonica poichegrave puograve essere il Ideg grado di una sottoscala costruita partendo da essa

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Ora dobbiamo solo dare dei nomi alle diverse sottoscale ai diversi modi

CDEFGABC = ionicoDEFGABCD = doricoEFGABCDE = frigioFGABCDEF = lidioGABCDEFG = misolidioABCDEFGA = eolioBCDEFGAB = locrio

Adesso sappiamo cosegrave il sistema modale possiamo iniziare a parlare delle scale

Triadi

Fondamento di quasi tutte le scuole di chitarra sono gli accordi partiamo dalle triadi per vedere

come nascono

Abbiamo giagrave parlato di intervalli un concetto che ci torneragrave molto utile in questa trattazione Cerchiamo come sempre di dare per scontate meno nozioni possibile e di partire da zero cosegrave un accordo

La definizione di accordo egrave semplicissima si tratta infatti di tre o piugrave note suonate contemporaneamente Come al solito perograve egrave necessario andare un po oltre e vedere quali sono le regole che uniscono le note di un accordo quali princigravepi seguono e come vengono nominati i diversi accordi

Per fare ciograve partiamo dal concetto di triade tre note armonizzate tra loro Per vedere come si costruisce una triade ed in cosa consiste esattamente questa armonizzazione iniziamo da una scala prelevando da essa tre note la prima la terza e la quinta

Se partiamo dalla scala maggiore di C abbiamo appena estratto nellordine C E G

La prima egrave la tonica che definisce laccordo e il nome (se la tonica come nel nostro caso egrave C laccordo egrave di C) La terza egrave detta modale poichegrave indica il modo dellaccordo nel nostro esempio se si tratta di Mi avremo un accordo maggiore se invece egrave un Mib laccordo saragrave minore Abbiamo infine la quinta solitamente si dice che questultima nota completa la triade senza definirne alcuna caratteristica invece puograve generare triadi aumentate e diminuite (due concetti che avevamo giagrave visto parlando degli intervalli)

A questo punto perograve dobbiamo approfondire ulteriormente il discorso riprendendo quanto giagrave sappiamo sugli intervalli Abbiamo appena detto che la modale stabilisce se laccordo egrave minore o maggiore in realtagrave possiamo essere piugrave precisi chiarendo che egrave lintervallo tra prima e terza che definisce il modo dellaccordo Come sempre schematizzando un po riusciamo a capire meglio

Una triade maggiore comprende unintervallo di terza maggiore tra prima e terza ed un intervallo di terza minore tra terza e quinta cosigrave le note saranno prima terza maggiore e quinta giusta (intervalli terza maj-terza min)

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Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

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Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 5: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

e (mi) -------------------------------------------------B (si) -------------------------------------------------G (sol) -------------------------------------------------D (re) -------------------------------------------------A (la) -------------------------------------------------E (mi) -------------------------------------------------

Ecco le sei corde con le rispettive note Finalmente possiamo passare allaccordatura vera e propria

Per accordare lo strumento ci serve forzatamente un parametro esterno ossia un suono da usare come confronto tale suono deve essere sicuramente noto quindi dobbiamo conoscerne la nota con certezza La nota universalmente utilizzata egrave il LA a 440Hz con frequenza naturale definita da un numero intero e corrispondente alla quinta corda (Dora in poi le corde vengono lette in senso opposto e cioegrave la prima corda corrisponde al Mi sottile la seconda al Si e cosi via)

Dunque ci serve uno strumento in grado di restituirci con certezza un LA a 440Hz abbiamo diverse possibilitagrave A tale impiego si prestano infatti ottimamente diversi strumenti primo tra tutti il diapason costituito da 2 barre metalliche messo in vibrazione genera un LA perfetto Il problema egrave che questo LA risulta essere unottava piugrave alto di quello che ci serve per la seconda corda della chitarra (un LA appunto) dovremo avere buon orecchio Si possono acquistare anche accordatori a fiato ossia particolari fischietti che generano proprio il LA che interessa a noi Oppure possiamo affidarci a strumenti dallaccordatura piugrave salda come ad esempio un pianoforte

Una volta che sappiamo dove reperire questo famoso LA possiamo iniziare ad accordare la quinta corda della nostra chitarra la suoniamo senza premere nessun tasto e confrontiamo il suono ottenuto con il LA di riferimento Se la nostra corda emette un suono piugrave grave dovremo tenderla ulteriormente attraverso la chiavetta (meccanica) corrispondente se il suono egrave troppo acuto dovremo invece renderla meno tesa intervenendo sempre sullapposita meccanica Quando i due suoni ci appariranno identici (sempre tenendo conto del diverso timbro dei due strumenti) potremo procedere ad accordare le altre corde

La quarta corda (D) la possiamo accordare prendendo come riferimento proprio la corda che abbiamo appena accordato premendo questultima al 5deg tasto otterremo il Re della quarta corda Lavoriamo confrontando i due suoni come fatto prima

Il suono della terza corda (G) si ottiene in modo analogo al 5deg tasto della quarta corda Invece la seconda corda (B) corrisponde al 4deg tasto della terza corda mentre la prima corda (e) la otteniamo dal 5deg tasto della seconda

Ci manca solo il MI della sesta corda anche la prima corda egrave un MI quindi possiamo lavorare confrontando le due ricordandoci sempre perograve che la prima corda egrave di unottava superiore Oppure possiamo accordare la sesta corda sapendo che il suo 5deg tasto corrisponde alla quarta corda al LA

Decisamente complicato vero In realtagrave con un piccolo schema egrave molto piugrave intuitivo vediamo ora le varie corde affiancate al loro suono di riferimento

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VI E = al 5deg tasto egrave uguale alla VV A = LA 440 (diapason accordatore pianoforte)IV D = V corda al 5deg tastoIII G = IV corda al 5deg tastoII B = III corda al 4deg tastoI e = II corda al 5deg tasto

Dunque si tratta fondamentalmente di confrontare un suono di riferimento con la corda che dobbiamo accordare suonata a vuoto

E facile capire come ci voglia un orecchio ben allenato per svolgere con la dovuta precisione il lavoro di confronto tra suoni proprio per questo egrave un esercizio utilissimo e direi fondamentale Il mio consiglio egrave di cominciare a usare gli accordatori elettronici solo dopo aver affinato ludito ed aver imparato ad accordare con velocitagrave da soli laccordatore puograve essere utile per velocizzare la accordature ma non va considerato come una scorciatoia per imparare ad accordare

Infine bisogna sottolineare che alcuni chitarristi utilizzano accordature diverse dalla standard EADGBe tali variazioni possono essere utili per semplificare le diteggiature volendo ottenere particolari suoni o semplicemente per sperimentare nuove sonoritagrave Si parla in particolare spesso di dropped C o dropped D in questi casi la prima corda viene ribassata a C o D Dunque le accordature corrispondenti saranno DADGBe e CADGBe ma le variazioni possibili sono infinite Di solito allinizio di ogni tablatura o spartitura troviamo indicata laccordatura in uso

Accordare con ponte mobile

Impariamo ad accordare una chitarra che monta ponte mobile una procedura piuttosto semplice ma che egrave opportuno tenere bene a mente

Abbiamo capito il funzionamento del ponte mobile ora non ci resta che capire come accordare una chitarra che monta tale dispositivo usando le manopole per laccordatura fin Se non sappiamo cosa sono andiamo a riprendere un paio di schemi

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Le viti di cui stiamo parlando sono indicate nel primo dalla lettera E nel secondo dal numero 10

Dunque per iniziare ad accordare dovremo allentare il morsetto che si trova dietro al capotasto (A nel primo schema) cosigrave con le meccaniche potremo accordare normalmente le corde

Una volta accordate tutte e sei le corde serriamo le viti del morsetto cosigrave facendo isoliamo le meccaniche bloccandone laccordatura

E ora di intervenire sulle viti per laccordatura fine ciascuna vite funziona come una piccola meccanica e ci consente di ottenere velocemente unaccordatura precisa Usando queste viti possiamo quindi accordare velocemente la chitarra per ovviare a lievi scordature dovute alluso del ponte mobile

Le meccaniche in questo modo saranno usate piuttosto raramente ossia quando dovremo cambiare le corde oppure nel caso in cui dobbiamo suonare con accordature stravaganti le viti per laccordatura fine infatti non consentono grandi passaggi di tono avendo unescursione limitata pertanto per passare ad esempio da E a C dovremo probabilmente svitare il morsetto e usare la meccanica

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Ripassiamo

1 Allentiamo il morsetto 2 Accordiamo normalmente usando le meccaniche 3 Serriamo il morsetto 4 Perfezioniamo laccordatura con le viti

Alcuni appunti innanzitutto le viti per laccordatura fine si chiamano viti ma in realtagrave non sono tali Si tratta di piccole manopole che si manipolano tranquillamente con le dita Meglio specificare per non confonderci con altre viti (ad esempio quelle usate per regolare laction delle corde)

Infine ricordiamoci che il morsetto che sta dietro al capotasto NON regge da solo la tensione delle corde Dunque anche quando egrave serrato le meccaniche non possono essere spostate perchegrave laccordatura si perderebbe comunque

Il Plettro

Come impugnare il plettro come usarlo basilari informazioni da tenere presente

Il plettro egrave fondamentalmente un sottile triangolo di plastica usato per mettere in vibrazione le corde Naturalmente ne esistono di diversi materiali e forme ma la caratteristica che piugrave ne influenza la prestazione egrave il suo spessore indicato in millimetri un plettro piugrave spesso egrave anche piugrave rigido e quindi non si fletteragrave a contatto con le corde Ognuno si trova bene con un tipo di plettro diverso quindi egrave bene provarne diversi per trovare quello adatto al nostro stile per suonare bene egrave anche importante avere un buon feeling con il proprio plettro

Di solito il plettro si stringe tra pollice e indice ma si puograve anche impugnare tra pollice e medio E necessario che il plettro sia ben saldo tra le nostre dita tuttavia limpugnatura devessere sciolta e consentire un certo gioco al plettro in modo da assecondare le sue reazioni a contatto con le corde

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Osserviamo il primo schema (egrave vero le corde non hanno tutte lo stesso diametro chiedo scusa) Possiamo suonare inclinando il plettro in modo diverso rispetto alle corde la prima posizione solitamente si usa nelle pennate verso il basso per far sigrave che il plettro scorra piugrave facilmente sulle corde La seconda posizione piuttosto neutra puograve essere usata in pennate alternate o suonando poche corde contemporaneamente Infine la terza posizione si usa solitamente per la pennata dal basso

Ora guardiamo il secondo schema si tratta ancora di tre diverse posizioni del plettro ma questa volta vediamo laffondamento nelle corde la posizione che causa una maggior vibrazione della corda egrave senzaltro la C con lintera punta del plettro tra le corde ma in questa posizione egrave anche piuttosto difficile suonare velocemente cosa che invece ci riusciragrave semplicissima con la posizione A ossia sfiorando appena le corde Tornando per un istante al primo schema possiamo infine notare che mantenendo il plettro inclinato come in 1deg e 3deg posizione potremo suonare velocemente pur affondando come in posizione C percheacute linclinazione del plettro ci aiuteragrave a scorrere tra le varie corde si tratta di un comodo compromesso e abbiamo ora capito perchegrave la posizione ndeg2 sia meno istintiva

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La mano destra

Molti dubbi attanagliano i neofiti quale egrave la posizione corretta della mano destra Deve

appoggiarsi allo strumento o no Facciamo chiarezza

Suonando in pizzicato ad ogni corda dedichiamo un dito (o quasi) distendiamo bene la mano sulle sei corde

Usando il plettro egrave importante che questultimo possa raggiungere tutte le corde le altre dita di solito non servono la posizione della mano egrave piugrave abbassata

La posizione della mano sinistra non desta mai perplessitagrave percheacute egrave definita dai tasti che dobbiamo suonare

Invece la mano destra soprattutto agli inizi ci fa impazzire esistono tanti modi per suonare e spesso ci troviamo ad avere le dita in posizioni scomode I problemi nascono dal fatto che abbiamo spesso la necessitagrave di appoggiarci in un punto fisso sia per mantenere la mano destra piugrave stabile sia per orientarci sulle corde

Fincheacute si tratta di suonare accordi i problemi sono contenuti lunica cosa che puograve destare qualche preoccupazione egrave il palm-muting che ci richiede di suonare con un gran lavoro di polso vincolando il fianco della mano al contatto con le corde Se siamo soliti suonare con ampi gesti del avambraccio dovremo abituarci a cambiare velocemente stile poggiando la mano sulle corde e suonando con il polso questione di allenamento I grossi dubbi vengono perograve quando dobbiamo suonare singole corde o gruppi di corde distanti nel pizzicato o negli assoli ad esempio Vediamo dove mettere questa mano

Se dobbiamo suonare senza plettro solo le prime 3 corde (EAD) potremmo trovarci comodi suonando come se si trattasse di un basso appoggiamo il pollice sul bordo superiore del pickup e con indice e medio andiamo a pizzicare le corde Facile e rapido

Se invece dobbiamo suonare solo le ultime corde possiamo tranquillamente appoggiarci sempre con il pollice sulle corde superiori

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Ma quando dobbiamo pizzicare diverse corde con il plettro come accade in quasi tutti gli assoli e le scale Qualcuno si trova comodo appoggiandosi con i mignolo sul body un po piugrave in basso del Mi cantino Altri si appoggiano anche alla struttura del ponte con lintero palmo ma cosigrave finiamo per suonare troppo vicini al ponte stesso ottenendo suoni metallici e poco profondi

Suonare in sospensione sulle corde non egrave poi cosigrave difficile agli inizi certo ci sembreragrave impossibile Sbaglieremo spesso corda affonderemo malema il senso dellorientamento spaziale sullo strumento egrave un istinto che prima o poi bisogna affinare e la fermezza della mano destra egrave indispensabile

Quindi esercitiamoci a suonare cercando meno appigli possibile

E soprattutto ricordiamoci che possiamo sempre contare sulle corde che non suoniamo appoggiandoci su di esse non solo recuperiamo la posizione facilmente ma evitiamo anche di farle vibrare inavvertitamente

Il pollice (mano sinistra)

Dove mettiamo il pollice Come lo posizioniamo sul manico Togliamoci qualche dubbio

evitando pericolosi errori di impostazione

Solitamente la posizione del pollice si trova istintivamente giagrave dal primo approccio con lo strumento Tuttavia si rischia sempre di incappare in qualche errore di impostazione che puograve darci problemi per il futuro meglio dunque chiarire rapidamente questo dettaglio che puograve influire parecchio sulla nostra tecnica e velocitagrave desecuzione

Naturalmente non esiste una regola universale molto dipende dalle nostre abitudini dalla nostra comoditagrave e dal genere che suoniamo Ciascuno si avvicina alla chitarra in modo personale e non egrave detto che una posizione del pollice inusuale sia necessariamente sbagliata o porti a qualche svantaggio

Detto ciograve cerchiamo di capire quali sono in linea di massima le impostazioni piugrave diffuse ed istintive per quanto riguarda il pollice della mano sinistra esse dipendono fondamentalmente da ciograve che stiamo suonando

Nel momento in cui suoniamo tendiamo a premere con il pollice sul dorso del manico tale posizione ci consente di tenere le dita ben pigiate sulle corde E lo stesso principio di una pinza in pratica un gesto molto spontaneo e fondamentale una giusta forza ed un giusto posizionamento del pollice ci consentono di tenere la mano sinistra piugrave ferma dosando lenergia con cui premiamo le corde Senza contare che quando ci spostiamo lungo la tastiera egrave proprio il pollice che esercitando piugrave o meno pressione ci ferma la mano nella posizione che vogliamo

Se suoniamo accordi normali (per esempio powerchords) il nostro pollice si porta dietro le corde che suoniamo (nel caso del powerchord dunque il pollice finisce nella parte alta del manico dietro le prime 34 corde)

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Se suoniamo invece in barregrave la posizione cambia sappiamo bene che il dito piugrave ciritico in questo caso egrave lindice che esercita la sua pressione su tutte le corde Proprio per questo il pollice va a posizionarsi orizzontalmente proprio contrapposto allindice e perlopiugrave al centro (in senso verticale) del manico cosigrave da aiutare a distribuire la pressione su tutte le corde

Tuttavia il pollice non egrave sempre relegato nella parte posteriore del manico puograve talvolta tornarci utile anche sulla tastiera per almeno due motivi Innanzitutto puograve mutare il Mi basso (la prima corda E) appoggiandosi su di essa senza premerla

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Questa impostazione ci puograve risultare molto comoda se suoniamo con un certa forza e non vogliamo fastidiose vibrazioni della prima corda

Ma se possiamo mutarla con una leggera pressioneallora possiamo anche pigiarla Ebbene sigrave raramente ci torneragrave utile perograve il pollice puograve anche premere la prima corda

Posizione che ci puograve essere utile per qualche virtuosismo ma che egrave molto usata per il basso dove il manico egrave piugrave stretto e risulta piugrave agevole portare il pollice sui tasti

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Collegare chitarra effetti e ampli

Rapida occhiata sui collegamenti fondamentali che dobbiamo creare tra il nostro strumento e

lamplificazione

Innanzitutto consideriamo i cavi esistono svariati tipi di cavi ma lunica cosa di cui bisogna davvero curarsi egrave che siano ben schermati Ma unaltro fattore costitutivo dei cavi puograve essere importante la lunghezza

Il suono generato da pickup passivi infatti risente particolarmente di cavi troppo lunghi Problema inesistente invece per i pickup attivi visto che il suono di questi ultimi parte dallo strumento giagrave pre-amplificato Per questo stesso motivo le elettroniche attive tollerano anche di piugrave una cattiva schermatura dei collegamenti poichegrave eventuali ronzii e disturbi che di solito vengono amplificati insieme al suono si avvertono di meno

Solitamente con un piccolo ampli domestico il collegamento piugrave facile ed intuitivo egrave il chitarra-effetti-ampli Tutto facile funziona In realtagrave perograve egrave un tipo di collegamento piuttosto riduttivo soprattutto nel momento in cui abbiamo a disposizione una buona preamplificazione possiamo ad esso collegare gli effetti almeno secondo due sistemi a cascata (tutti gli effetti tra pre e ampli) o in sendreturn (pre-effetti-pre-ampli)

Per capire bene questo tipo di collegamento perograve andiamo qua spiega tutto Luca

Quali effetti compro

Gli effetti sono sul mercato sotto diverse forme quali scegliere Quali sono le differenze Brevi

indicazioni per orientarsi

Unitagrave rack

Pedale singolo

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Pedaliera multi-effetto

Multi-effetto da tavolo (studio)

Leffettistica puograve essere analizzata almeno sotto due punti di vista il primo riguarda leffetto in segrave come manipolazione del suono Il secondo invece prende in considerazione lhardware ossia lunitagrave fisica che racchiude leffetto (o gli effetti)

Questultimo aspetto egrave importantissimo per stabilire di cosa abbiamo bisogno il mercato infatti ci presenta gli effetti in almeno tre forme

La prima forma che chiamiamo in causa e scartiamo subito egrave lunitagrave rack Le unitagrave rack sono quelle specie di cassettiere che vediamo ai concerti unitagrave in grado di gestire diversi effetti contemporaneamente (compresi effetti esterni come i pedali) e comandate da una pedaliera MIDI Comunque come giagrave accennato per il momento non ne parliamo troppo visto che di certo non ci saragrave utile acquistarne una finchegrave non vorremo allestire limpianto per un concerto di mano nostra

A questo punto dobbiamo analizzare altri due sistemi i singoli pedali ed i multi-effetto

I multi-effetto si presentano fondamentalmente in due forme da pavimento e da studio I primi sono vere e proprie pedaliere i secondi necessitano di essere collegati ad altre pedaliere per consentire lo switch immediato tra gli effetti che altrimenti vanno impostati a mano

Tutti i multi-effetto lo dice il nome consentono di gestire una grande quantitagrave di effetti diversi solitamente suddivisi in moduli In pratica abbiamo la possibilitagrave di impostare un certo numero di moduli diversi applicando in ognuno di essi gli effetti che vogliamo e poi mentre suoniamo possiamo passare da un modulo allaltro premendo i pedali

Ogni pedale singolo invece contiene un solo effetto con relative regolazioni A riguardo cegrave poco da dire premendo il pedale attiviamo leffetto premendo nuovamente il pedale lo disinseriamo

E ora rispondiamo cosa ci conviene comprare

Sulla carta i multi-effetto sono senzaltro vantaggiosi con un prezzo tutto sommato ragionevole ci possiamo portare a casa tutti gli effetti di cui avremo bisogno (ed anche di piugrave) Va detto che spesso i pedali singoli offrono risultati qualitativi piugrave apprezzabili (=un miglior suono) ed una maggiore e piugrave fine regolazione dei parametri delleffetto

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Una cosa egrave certa allinizio conviene scegliere un buon multi-effetto magari a pedaliera cosigrave da poterlo usare tranquillamente anche su un palco In questo modo avendo a disposizione tutti gli effetti esistenti potremo davvero imparare a conoscerli e gestirli

A questo punto possiamo decidere se continuare con una pedaliera multi-effetto o compiere quel passo che molti chitarristi ritengono necessario ossia la creazione di una personale pedaliera composta da singoli pedali collegati tra loro Questo passo ci consente di scegliere direttamente quali effetti acquistare e integrare nella nostra pedaliera con la certezza di avere sempre uno standard qualitativo alto

Bisogna dire che alcune pedaliere multi-effetto in realtagrave ci possono dare la stessa qualitagrave dei pedali singoli a questo punto la valutazione egrave solo economica tenendo presente che se ci creiamo una pedaliera di effetti singoli spendiamo in proporzione al numero di pedali che compriamo quindi al numero di effetti che usiamo

LrsquoAmplificatore

Amplificatore a valvole

Testata e Cassa (JCM900)

Combo (Carvin)

Lrsquoamplificatore egrave una componente fondamentale della catena elettroacustica necessaria per il potenziamento del segnale generato dai pick-up della chitarra elettrica che altrimenti non avrebbe energia sufficiente per essere collegato direttamente allrsquoaltoparlante

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Un amplificatore utilizza energia elettrica proveniente da una fonte esterna (corrente o batterie) per controllare lrsquoinvio del segnale proveniente dalla chitarra allrsquoaltoparlante consentendo di modificare il tono e il volume e di aggiungere caratteristiche quali la distorsione e lrsquoeco (il riverbero) Di fatto con il termine di amplificazione egrave possibile indicare non solo gli amplificatori di potenza ma anche altri dispositivi di elaborazione del suono quali equalizzatori espansori compressori ecc Gli amplificatori possono essere costruiti con due tecnologie diverse considerate spesso come due filosofie distinte utilizzando circuiti a valvole o a transistor (solid state) Gli A a valvole sono stati i primi ad essere prodotti negli anni rsquo50-rsquo60 per poi essere sostituiti da quelli solid state nelle due decadi successive

Questi ultimi infatti sono in grado di riprodurre fedelmente ed amplificare un suono con maggiore affidabilitagrave assicurando cioegrave quella che viene chiamata alta fedeltagrave (High-Fidelity HI-FI) Tuttavia dopo una prima diffusione di questo secondo tipo di A egrave apparso evidente come le valvole siano una componente essenziale dellrsquoamplificazione in grado di caratterizzare il tipico sound della chitarra elettrica In tal senso si sono mosse le principali case produttrici di amplificatori tornando da un lato alla tradizionale ma costosa tecnologia a valvole nei loro modelli piugrave prestigiosi e costruendo dallrsquoaltro dispositivi ibridi che combinino circuiti a valvole e circuiti a transitor con lrsquoobiettivo di assicurare i vantaggi dellrsquouna e dellrsquoaltra tecnologia

Inizialmente gli amplificatori erano separati dagli altoparlanti (si parla di testata e di casse) ma recentemente sono stati realizzati anche dispositivi combinati che prendono il nome di combo in grado di assicurare un trasporto piugrave agevole e una maggiore flessibilitagrave

Gli altoparlanti

Gli amplificatori a valvole devono adattarsi perfettamente allimpedenza degli altoparlanti che varia da 4 ohm (leggi om) 8 ohm oppure 16 ohm Non vanno mai accesi se non sono collegati agli altoparlanti se non si vuole danneggiare seriamente il trasformatore o le valvole finali Gli amplificatori a transistor sono in questo senso piugrave robusti anzi quasi tutti i modelli di un certo livello sono immuni sia al corto che al circuito aperto sulle uscite per gli altoparlanti anche se comunque egrave sempre meglio averli collegati In genere limpedenza minima degli altoparlanti dagrave il massimo volume di uscita a livelli accettabili di distorsione Il montaggio di altoparlanti dimpedenza maggiore di quella prescritta causa solo un volume di uscita ridotto e forse anche un minore tasso di distorsione Se non cegrave un pulsante di stand-by sullamplificatore egrave buona precauzione abbassare a zero il volume prima dellaccensione anche sugli ampli a transistor Attenzione alle impedenze di uscita degli amplificatori (o finali) che dovranno essere compatibili con le impedenze delle casse

Finale Casse

4ohm 8ohm

8ohm8ohm

16ohm

16ohm 16ohm

Si puograve quindi affermare che le impedenze uguali sono chiaramente abbinabili fra loro mentre un finale che ad esempio ha un uscita di 8 ohm puograve essere collegato ad una cassa che abbia lentrata a 16 ohm Adattare limpedenza di uscita del finale di potenza a quella degli speaker significa fare in modo che tutta lenergia emessa dal finale venga trasferita alle casse senza perdita di segnale e quindi far funzionare il sistema al meglio delle sue possibilitagrave (ed evitare danni) e per ciograve i valori sopra descritti non danno problemi anche se egrave sempre meglio collegare due impedenze di valore uguale

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Send amp return

Tutto il sistema di preamplificazione si basa sul controllo di volume globale della sezione output che a seconda della concatenazione delle apparecchiature saragrave o sul preamplificatore o sulle unitagrave multieffetto Dipende dalla loro posizione nel percorso del segnale Ogni tipo di effetto intendendo in questo senso apparecchiature a rack o eventuelmente pedalini appositamente dedicati dovrebbe lavorare sul suono dopo che il segnale viene preamplificato

Utilizzando il send-return il suono verragrave a passare negli effetti tramite il pre che lo riprenderagrave per poi inviarlo alluscita del pre stesso e saragrave controllato dal potenziometro del volume output level sul preampli Se invece gli effetti sono in serie dopo il pre (si definisce sistema a cascata) loutput level dellultima apparecchiatura nel percorso del segnale avragrave il controllo del volume globale

Il send-return egrave un ottimo sistema per i collegamenti di effetti allinterno di un preamplificatore Avevamo giagrave accennato a questo sistema nella sezione dedicata agli amplificatori i quali racchiudono in un blocco compatto sia il pre che il finale

Analizzando il percorso del segnale si puograve notare che il suono dovrebbe giungere al finale completo di tutte le caratteristiche costruite durante il tragitto Gli effetti dovrebbero essere inseriti a seconda della loro tipologia in punti diversi compressori distorsori equalizzatori vanno posti prima del preampli mentre gli effetti dambientazione (chorus delay riverbero ecc) dopo Vi sono anche delle eccezioni in quanto a seconda delle varie impedenze delle apparecchiature queste possono essere inserite in determinati punti Il send-return viene utilizzato per mantenere il piugrave possibile il segnale analogico mixandolo appunto con gli effetti digitali Questi allinterno del pre verranno utilizzati in maniera da influire il meno possibile con la natura analogica del suono lavorando comunque nelle loro caratteristiche Questo percheacute non tutte le apparecchiature digitali offrono una conversione AD-DA (analogicodigitale - digitaleanalogico) di ottimo livello e proprio per questo motivo collegandole in cascata dopo il pre potrebbero influire negativamente sul suono facendogli ad esempio perdere determinate frequenze oppure mangiando dinamica alla pasta effettiva del suono Vediamo quindi come comportarsi con i vari tipi di effetti nel loro rapporto send-return

Innanzitutto controlliamo limpedenza di lavoro i pedali solitamente prediligono segnali di basso livello (luscita della chitarra) mentre gli effetti a rack generalmente i segnali di linea che sono di alto livello anche se alcuni possono disporre della selezione per lavorare con entrambi i tipi di segnale Nello stesso send-return non possono coesistere pedali e processori a meno che non si voglia guadagnare in rumore piuttosto che in suono in pratica avremo un aumento di fruscio e una diminuzione del volume Puograve capitare che un pre abbia a disposizione due send-return in questo caso possiamo collegare in uno i pedali (segnali di basso livello ad es -10db) allaltro i processori a rack (segnali di linea cioegrave +4db) Attenzione al fatto che i due send-return siano indipendenti e non stereofonici In questultimo caso devono essere adattati ad una linea di segnale stereo Solitamente il send-return a basso livello lavora prima dei controlli di equalizzazione i quali opereranno sullunitagrave a rack lasciando inalterato il segnale trattato nel primo send-return Nella maggior parte dei casi troviamo un solo send-return nel pre che avragrave molto probabilmente a fianco un pulsante di selezione che serve a regolare due valori (-10db o +4db) selezioniamo il primo per i pedali e il secondo per le unitagrave a rack Possiamo infine trovare anche un potenziometro di regolazione della mandata effetti molto utile per ottimizzare una regolazione fine in quanto puograve capitare di trovare effetti con tarature diverse da quelle sopra descritte egrave molto raro che succeda ma nel caso stiamo sempre nei parametri sopra descritti che sono standard I collegamenti possono essere fatti in serie in parallelo o in entrambi i casi Se manca questultima opportunitagrave egrave necessario sapere in quale due modi precedenti si tratta in quanto questo ha una grande influenza sul suono Conviene quindi guardare le istruzioni

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Collegamenti del send-return in parallelo

Con questo sistema si divide il segnale in due parti uno viaggia attraverso il pre fino alloutput laltro viene prelevato dal send e inviato al processore esterno che dopo averlo elaborato lo rimanda nel return In questo punto il segnale effettato puograve essere mixato con loriginale da un apposito controllo (mix effect ecc) E fondamentale che il segnale di ritorno allampli sia solo quello effettato azzeriamo quindi sul processore esterno il controllo del segnale dry (diretto) in quanto questultimo egrave giagrave presente nel pre ed egrave perciograve inutile farne arrivare un altro

Collegamenti del send-return in serie

Lintero segnale viene inviato al processore utilizzando il send-return in serie Dopo essere stato effettato ritorna al preampli in questo caso la differenza del bilanciamento egrave data dai controlli dry e level nel processore

Dividiamo in due categorie i processori

Effetti che processano lintero segnale che sono il Distorsore il Compressore lEqualizzatore ecc per i quali egrave consigliato il collegamento tra chitarra e ampli oppure nel send-retun in serie in quanto lavorano sulla pasta del suono in tempo reale

Effetti che mixano una porzione di segnale trattato a quello originale quali il Flanger il Chorus il Delay il Pitch transposer il Riverbero ecc A questi egrave consigliato il collegamento in parallelo percheacute lavorano sui circuiti di tempo di ritardo Bisogna comunque fare una premessa alcuni processori di qualitagrave elevata (Eventide TC Elet) hanno una processione AD-DA talmente elevata da non influire negativamente sul segnale dry per cui possono essere messi in serie nel send-return o addirittura in cascata dopo il pre e prima del finale Rimane comunque il fatto che in parallelo Il distorsore egrave poco consigliabile nel send-return anzi non bisognerebbe proprio mai metterlo Il compressore puograve essere collegato nella mandata effetti (un altro modo di chiamare il send-return) ma egrave preferibile prima (se a pedale) o dopo il pre in cascata (se egrave a rack) In questo caso non si dovrebbero collegare processori nel send-return

Un ulteriore uscita che egrave possibile trovare nel preamplificatore e la direct output

Le valvole di un valvolare

Cosa sono esattamente le valvole degli amplificatori Come funzionano Facciamo luce su una componente di cui si parla molto ma che pochi conoscono

Di amplificatori valvolari si parla spesso quasi tutti i chitarristi riconoscono ed apprezzano (chi piugrave chi meno) il loro inconfondibile suono Sappiamo tutti dunque che lunitagrave fondamentale dellamplificatore valvolare lo dice il nome egrave la valvola Ma di cosa si tratta esattamente

Storicamente la valvola viene molto prima del transistor faceva parte delle prime componenti elettroniche giagrave agli inizi del 1900 Per la prima metagrave del secolo egrave stata impiegata su ogni apparecchiatura (radio televisori calcolatori aspirapolveri ) per poi venir rapidamente rimpiazzata dal transistor a metagrave degli anni 60 Ormai solo in campo musicale sono presenti elettroniche valvolari in quanto decisamente piugrave costose e delicate dei moderni transistor

La valvola egrave fondamentalmente un diodo ossia due elementi elettrici accoppiati Si tratta di anodo e catodo ossia un elemento di carica positiva e laltro forzatamente per induzione di carica negativa I due elementi non si toccano ma si trovano a distanza ravvicinata e vengono rinchiusi allinterno di una sorta di lampadina ossia un bulbo vitreo in cui viene creato il vuoto Un altro oggetto che si trova

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allinterno di questo bulbo egrave il filamento la cui funzione egrave esattamente quella di scaldare il catodo Questultimo raggiunta una certa temperatura sviluppa una nube elettronica intorno a segrave Lanodo invece non emette alcun elettrone ed egrave come giagrave detto caricato tale carica deriva dalla rete elettrica cui attinge la valvola che egrave di norma di tipo alternato (AC) e che quindi oscilla tra carica positiva e negativa con una certa frequenza (50Hz) Quando lanodo assume carica positiva la nube di elettroni generata dal catodo migra verso lanodo generando un flusso di corrente che si interrompe nei momenti in cui lanodo egrave negativo

Dal momento che lanodo non sviluppa nube elettronica il flusso di elettroni indotto segue sempre la stessa direzione ossia da catodo ad anodo parliamo di corrente diretta (DC) Dunque prelevando corrente da una fonte alternata la valvola converte la corrente in continua

Comunque la corrente di uscita risente in qualche modo della corrente alternata di partenza in quanto come abbiamo visto per metagrave del tempo (quando il catodo egrave positivo) non vi egrave flusso Si puograve ovviare il problema aggiungendo alla valvola un secondo diodo il cui anodo sia positivo quando quello del primo diodo egrave negativo in questo modo vi egrave un flusso continuo e dalla medesima fonte alternata si puograve ricavare maggiore corrente diretta

Tuttavia quanto detto finora ancora non ci permette di capire esattamente lutilitagrave della valvola alla nostra descrizione mancano infatti ancora diversi elementi

Le valvole montate sui nostri amplificatori in realtagrave non sono costituite dai diodi che abbiamo appena visto bensigrave da triodi Il nome stesso ci suggerisce la differenza queste componenti presentano 3 elementi attivi anzicheacute 2 Dunque ad anodo e catodo si aggiunge la griglia di controllo caricata negativamente una vera e propria griglia collocata a distanza ravvicinata tra anodo e catodo Modificando la tensione di tale griglia possiamo deviare in parte o totalmente il flusso di elettroni generato tra i diodi egrave proprio questo laspetto che piugrave ci interessa poichegrave la possibilitagrave di variare lentitagrave del flusso (ossia la corrente che giunge allanodo) ci consente di amplificare il segnale Quando infatti la griglia tende a diventare positiva convoglia un flusso elettronico sempre maggiore verso lanodo

Schema semplificato di una valvola (triodo)

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La classe di un amplificatore

Amplificatori di classe A o di classe AB Cosa cambia Quali sono i pregi ed i difetti delluna e

laltra tipologia Vediamo

Si sente spesso parlare di Classe A o Classe AB per quanto riguarda gli amplificatori vediamo di cosa si tratta cercando di semplificare quanto piugrave possibile un discorso che egrave piuttosto complesso da affrontare nella sua interezza

Precisiamo innanzitutto che consideriamo largomento solo per quanto riguarda il campo che ci interessa ossia le amplificazioni per chitarra e ricordiamoci che tale discorso vale sia per elettroniche valvolari sia per elettroniche a transistor ma per comoditagrave prendiamo in considerazione solo le prime perchegrave sulle seconde le considerazioni relative alla classe acquistano minore importanza

Parliamo dunque di amplificatori valvolari e veniamo subito al sodo quali sono le differenze tra classe A e classe AB Si parla in questo caso delle valvole finali dellamplificatore se sono di classe A esse lavorano sempre allo stesso livello (prossime al massimo) anche in assenza di segnale Insomma la corrente anodica che le attraversa egrave sempre presente alla massima potenza anche se non suoniamo questo comporta innanzitutto una minore durata delle valvole Il suono egrave solitamente corposo e caldo anche perchegrave fondamentalmente il finale dellamplificatore come abbiamo visto egrave come se fosse sempre al massimo

Parliamo ora della classe AB quando non sono raggiunte da alcune segnale la corrente al loro interno si interrompe Quando il segnale ritorna le coppie di valvole push-pull tornano ad essere attraversate dalla corrente ma tale passaggio dallo stato di quiete al funzionamento pieno genera una lieve distorsione del segnale che si avverte chiaramente nel suono finale Il suono generato egrave piugrave limpido poichegrave le valvole non lavorano sempre al massimo e per questo il segnale non raggiunge alti livelli di saturazione

I finali di classe AB inoltre consentono una potenza di uscita decisamente superiore rispetti ai classe A una caratteristica che li rende ampiamente diffusi

Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)

Ma cosa cambia tra un amplificatore per chitarra e lamplificatore che troviamo installato sul

nostro stereo Possiamo collegare a questultimo la chitarra

Rispondiamo subito no non possiamo usare negrave lamplificatore negrave le casse dello stereo per amplificare il nostro strumento Questo perchegrave gli amplificatori per chitarra possiedono caratteristiche proprie e sono progettati espressamente per essere usati nellamplificazione del nostro strumento

Ma quali sono esattamente le caratteristiche che li rendono cosigrave diversi da un normale amplificatore hi-fi Proviamo a vedere

Innanzitutto parliamo di frequenze lamplificatore hi-fi riproduce in modo lineare tutte le frequenze udibili allorecchio umano Questo almeno egrave quanto egrave progettato per fare Lamplificatore per chitarra invece enfatizza le frequenze medie (1KHz4KHz) mentre la risposta alle frequenze basse

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sfuma poco dopo il MI della prima corda in genere i bassi di un ampli per chitarra partono da 70 o 80Hz abbastanza poco se pensiamo che il nostro orecchio arriva a percepirne fino a 1525Hz Senza contare che gli amplificatori che per costituzione sono privati della parete di fondo possiedono bassi ancor meno enfatizzati

Quanto detto finora ci aiuta a capire come -a livello di prestazioni- i due tipi di amplificatori non siano interscambiabili eppure finora non abbiamo ancora incontrato un vero e proprio limite che ci impedisca di collegare la chitarra allamplificatore hi-fi Il limite di cui stiamo parlando egrave il distorto o meglio loverdrive

Tutti noi sappiamo bene come loverdrive di un amplificatore sia fondamentale da quando esistono le chitarre elettriche esiste il distorto ossia quel suono caratteristico di un amplificatore portato al suo limite (ed oltre) Ovviamente gli ampli per chitarra sono costruiti per sopportare loverdrive senza rovinarsi ed anzi per favorire la distorsione del suono ancora prima di raggiungere il livello massimo di saturazione

Tuttavia si capisce che la distorsione del suono originale di per segrave non egrave un fattore positivo soprattutto per un hi-fi per questo lamplificatore hi-fi egrave progettato in direzione opposta ossia per ritardare il piugrave possibile la distorsione del suono

Riassumiamo un attimo questo fondamentale passaggio

lampli per chitarra quando raggiunge (ad esempio) l85 della sua capacitagrave inizia a distorcere il suono Superata ovviamente una certa soglia di saturazione (120) inizia a danneggiarsi

Lamplificatore hi-fi invece non distorce fino al raggiungimento della sua potenza massima (100) questo gli consente di raggiungere loutput massimo mantenendo il suono fedele Varcata questa soglia inevitabilmente viene danneggiato

Come funziona un amplificatore

Cerchiamo di capire esattamente come funzioni un normale amplificatore per chitarra provando

a evidenziare tutti quei fattori che influiscono sul suono finale

Schema delle componenti di un amplificatore

Partiamo da zero a cosa serve lamplificatore La risposta egrave immediata ad amplificare il debole segnale proveniente dai pickup della nostra chitarra cosigrave da poter essere trasmesso allesterno o modellato

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E come fa ad amplificare il segnale Fondamentalmente assorbe energia esterna (dalla rete elettrica) e la plasma secondo i dati provenienti dal segnale dei pickup Giagrave questa affermazione implica diversi passaggi oscuri Via allora iniziamo a parlare del funzionamento di un amplificatore tenendo sempre presente il semplice schema che troviamo qui a lato giagrave intuitivamente capiamo che una prima componente fondamentale egrave lalimentatore

Basta infatti dare unocchiata allo schema per vedere che lalimentatore egrave collegato a tutte le altre parti dellamplificatore insomma da esso dipende il funzionamento dellintero apparecchio Come ci suggerisce il nome lalimentatore non fa altro che fornire energia al sistema rendendo in pratica utilizzabile quella fornita dalla rete elettrica Tale operazione si articola in almeno due momenti fondamentali prima di tutto la corrente elettrica della rete deve essere portata ad una tensione adeguata allutilizzo da parte delle altre componenti elettroniche Si tratta di unoperazione tutto sommato semplice compiuta da un normale trasformatore Tuttavia la corrente che esce dal trasformatore non egrave ancora pronta la rete domestica ci fornisce infatti una corrente alternata ossia la cui differenza di potenziale oscilla con una determinata frequenza (50Hz) tra valori positivi e valori negativi al nostro apparecchio serve invece una corrente stabile (continua) In un amplificatore valvolare intervengono qui le prime valvole con il compito di raddrizzare loscillazione tra valori positivi e negativi della corrente alternata alluscita di queste valvole la differenza di potenziale si mantiene sempre su valori positivi ma continua ad oscillare Facciamo maggiore chiarezza con un piccolo grafico

Cosigrave si presenta la corrente alternata

Ed eccola come esce dalle valvole raddrizzatrici

Insomma cegrave ancora del lavoro da fare per renderla continua Questo lavoro viene svolto dai condensatori che accumulano su una delle loro armature i picchi di carica e la rilasciano in direzione dellaltra armatura nei momenti in cui la tensione egrave minore il risultato finale egrave una corrente che inizia ad essere omogenea Infine una serie di induttori e circuiti attivi (negli ampli a transistor) livella definitivamente la corrente rendendola finalmente continua ed a disposizione di tutte le altre componenti dellamplificatore

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La prima di queste componenti che il segnale della chitarra incontra sul suo percorso egrave il preamplificatore (1deg stadio di amplificazione) puograve essere composto -nei valvolari- da una o piugrave valvole che amplificano il segnale secondo un guadagno fisso Questa fase puograve essere trascurabile se la chitarra collegata monta pickup attivi quindi giagrave comprensivi di preamplificatore per questo molti ampli hanno due ingressi distinti per PU attivi e PU passivi

Dopo il primo stadio troviamo i controlli di equalizzazione e volume di solito costituiti da condensatori identici a quelli che troviamo collegati alle manopole della chitarra ma che possono anche essere di tipo attivo (soprattutto sugli ampli a transistor) A seguire si raggiunge il 2deg stadio di amplificazione costituito da unaltra valvola (o piugrave valvole) che amplificano nuovamente il segnale questa fase egrave necessaria perchegrave prima di questa fase si collocano la maggior parte degli effetti mentre il riverbero (che vediamo nella schema a lato) va a intercettare in uscita il segnale uscente dal 2deg stadio

Questa collocazione del riverbero fondamentalmente in parallelo al 2deg stadio egrave legato al suo funzionamento ed alla presenza al suo interno di due valvole di amplificazione A questo punto si inserisce il controllo del volume generale solitamente ti tipo passivo subito prima del separatore di fase una componente che scinde il segnale in due componenti sfasate di 180deg i cui rami sono ulteriormente allontanati dal pilota che amplifica -tramita una valvola- i due segnali cosigrave ottenuti Infine una coppia di valvole ( le finali ) converte la tensione di segnale in flusso di corrente che andragrave poi a sollecitare gli altoparlanti (fondamentalmente si tratta di dare al segnale giunti sin qui la potenza necessaria a sollecitare gli altoparlanti)

Gli Effetti

Processori di segnale

Qualsiasi strumento utilizzato per alterare il suono dai semplici effetti a pedale ai piugrave complessi effetti da studio (rack) rientrano nella categoria dei sound processor ovvero elaboratori del suono I metodi fondamentali per ottenere unalterazione del suono sono quattro

I controlli di voume e di guadagno

I controlli di equalizzazione e di tono

Gli effetti basati sul tempo

Dispositivi per il cambiamento di tono

Controlli di volume e guadagno

Questi controlli permettono di variare lintensitagrave di un suono amplificato fino a portarlo agli estremi della distorsione Il canale ad alto guadagno avragrave maggiore sensibilitagrave e probabilmente una minore capacitagrave di sovraccarico Quindi dato che la differenza trai guadagni complessivi dipende quasi sempre da un alterazione del guadagno ottenuta con la prima valvola si aumenta cosigrave la possibilitagrave di produrre distorsione nella prima valvola E questo egrave desiderabile in quanto potendo portare in distorsione la prima valvola si puograve ottenere un suono distorto a qualsiasi posizione del volume

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La distornione

Una chitarra elettrica puograve fornire in uscita un segnale prolungato di 50 o piugrave millivolts Un segnale di questo livello puograve sovraccaricare (o portare in overdrive) lamplificatore Gli amplificatori per chitarra sono perciograve progettati per sopportare condizioni di ampio e prolungato sovraccarico applicate ai loro ingressi Tale sovraccarico puograve non di meno causare distorsione nello stadio pilota eo di potenza quando la chitarra sia suonata ad alto volume

Controlli di equalizzazione

I controlli di equalizzazione e di tono modificano il canale del suono incrementando o eliminando alcune frequenze

Gli effetti basati sul tempo

Questi effetti permettono di utilizzare copie ritardate di un segnale per creare una molteplicitagrave di effetti diversi

Dispositivi per il cambiamento di tono

Con questi dispositivi egrave possibile aumentare o diminuire laltezza di una nota

La Teoria

Le Scale

Il primo argomento veramente esteso e complesso che incontriamo facciamo chiarezza nel

mondo delle scale parlando in sintesi di maggiori minori e pentatoniche

Creare una scala vuol dire labbiamo giagrave detto parlando dei modi creare una sequenza di note o se preferiamo una sequenza di toni e semitoni Ogni scala parte da una tonica la nota iniziale che definisce e dagrave il nome alla scala (stiamo dicendo le stesse cose che avevamo giagrave visto per quanto riguarda le triadi ricordate) La scala maggiore egrave anche detta scala diatonica maggiore significa che al suo interno tutte le note sono diverse Possono esistere tra esse intervalli cromatici (stesso nome ma suono diverso C e C) e intervalli diatonici (nome diverso C e F) Se consideriamo la scala maggiore di C che avevamo giagrave visto (CDEFGABC) possiamo notare che tra le diverse note esiste una sequenze di toni e semitoni particolare comune a tutte le scale maggiori vediamola

C-t-D-t-E-st-F-t-G-t-A-t-B-st-C

Abbiamo cosigrave cercato di schematizzare la sequenza di toni (t) e semitoni (st) indicandone la posizione tra le varie note della scala Per comoditagrave riscriviamo la sequenza t t st t t t st Esattamente come avevamo visto parlando delle triadi inoltre ogni nota della scala occupa una posizione precisa definita dal grado la prima nota egrave Ideggrado la seconda nota (D) IIdeg grado e cosigrave via Ricordiamo i nomi giagrave visti la nota in Ideg grado si dice tonica in IIIdeg grado modale ed in Vdeg grado dominante

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Abbiamo detto che la sequenza di toni e semitoni egrave caratteristica di tutte le scale maggiori per costruire la scala maggiore di E (ad esempio) ci saragrave dunque sufficiente partendo dalla scala cromatica e scegliendo come nota iniziale E selezionare le note definite da questa sequenza di toni e semitoni

Discorso a parte va ovviamente fatto per quanto riguarda le scale minori Dovremo infatti fare i conti con diversi tipi di scale minori naturali armoniche e melodiche

Per prima cosa vediamo subito le sequenze che interessano queste tre tipologie diverse

naturale t st t t st t tarmonica t st t t st+t stmelodica t st t t t t st

Ora che abbiamo chiarito questo possiamo fare un esempio provando innanzitutto a costruire la scala minore naturale di C Per fare ciograve ci conviene partire dalla scala maggiore di C che ormai ci ricordiamo bene CDEFGABC La sequenza era t t st t t t st Se confontiamo questa sequenza con quella della minore naturale possiamo individuare i gradi (le note della scala) che subiranno variazioni proviamo a sovrapporre le due sequenze

maj I t II t III st IV t V t VI t VII st VIIImin I t II st III t IV t V st VI t VII t VIII

Abbiamo indicato in rosso i gradi delle due scale in nero le sequenze di tonisemitoni ed in blu i gradi che cambiano III VI VII Nella scala minore naturale saranno tutti abbassati poichegrave preceduti da un semitono che non trova corrispondenti nella sequenza della scala maggiore Vediamo ora a quali note corrispondevano questi gradi nella scala maggiore di C Mi (E) La (A) Si (B) Dunque li facciamo diventare rispettivamente Mib Lab e Sib Questi tre bemolli occuperanno quindi il III VI e VII grado nella scala minore naturale di C mentre tutte le altre note saranno identiche a quelle della scala maggiore Vediamo ora la scala ottenuta Do Re Mib Fa Sol Lab Sib Do (CDEbFGAbBbC)

Discorso identico per la creazione di ogni altra scala minore

Infine vediamo un ultimo modello di scala la pentatonica Si tratta di un tipo di scala molto utilizzata perchegrave semplicissima nasce infatti da una semplificazione delle scale tradizionali

Per ottenere la scala pentatonica maggiore di qualsiasi tonalitagrave ci basta considerare la scala maggiore e cancellare IV e VII grado Otteniamo dunque una scala di sole 5 note (ricordiamoci che lVIIIdeg egrave la stessa nota della tonica)

Se vogliamo individuare la pentatonica minore non dovremo far altro che partire dalla scala minore ed eliminare questa volta II e VI grado

Abbiamo cosigrave introdotto finalmente il concetto di scala Dobbiamo tenere presente perograve che largomento egrave ben lungi dall essere esaurito esistono ancora molte informazioni che non conosciamo su questo argomento senza contare che bisogneragrave cominciare a vedere le scale in funzione dello strumento su cui le suoneremo ossia la chitarra

Per ora accontentiamoci di ciograve che abbiamo appena imparato e prendiamoci tempo per digerire queste nozioni che ci saranno indispensabili per arrivare ad una perfetta comprensione della natura degli accordi

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Modi

Prima di parlare delle scale dovremo introdurre il sistema modale cerchiamo di definirlo

brevemente

Finora abbiamo parlato con grande disinvoltura di intervalli e triadi semplificando perograve notevolmente la materia egrave doveroso aprire una piccola parentesi di approfondimento per parlare delle scale un concetto in cui ci siamo imbattuti spesso ma che non abbiamo mai veramente chiarito Per parlare delle scale perograve dovremo prima vedere cosegrave il sistema modale

Inoltre parlando delle triadi abbiamo giagrave in qualche modo capito che alla base degli accordi esiste un sistema di armonizzazione che regola i rapporti tra le note ora dobbiamo addentrarci in questo sistema e capirne il funzionamento

Tutto parte da una scala ancora non sappiamo esattamente in cosa consista negrave come sia formata Per ora accontentiamoci di definirla sommariamente attraverso le nozioni che giagrave possediamo la scala egrave una successione di note definite da unalternanza di toni e semitoni Alla fine di questo articolo potremo finalmente dare una migliore definizione Vediamo ora la scala di C maggiore come esempio

C D E F G A B C

Fin qui egrave tutto facile come vediamo partendo dalla nota C abbiamo creato una successione di note Come giagrave detto per ora evitiamo di addentrarci nel concetto di scala e ci concentriamo su altro prendiamo una nota dalla scala (per esempio la seconda D) e costruiamo una scala partendo da essa mantenendo la successione di note di partenza Non stiamo facendo niente di strano ricostruiamo la stessa identica successione partendo questa volta da D Dunque

D E F G A B C D

E semplice comprendere che potremmo fare lo stesso partendo da ogni nota della prima scala considerata quella di C che chiameremo scala madre Otterremo dunque 7 diverse sequenze tutte costruite partendo perograve dalla scala madre di C possiamo cominciare a tirare le prime conclusioni Avevamo giagrave parlato di tonica anche per quanto riguarda le scale egrave la nota di partenza Ora noi abbiamo perograve estratto dalla scala madre un secondo grado (D) e labbiamo fatto diventare tonica generando da essa una nuova scala Si tratta dunque di una tonica secondaria egrave tonica poichegrave allinterno del suo modo occupa il Ideg grado ma egrave secondaria perchegrave fa riferimento alla scala madre da cui lavevo estratta la scala maggiore di C Complicato

Riassumiamo dalla scala madre (C maj CDEFGABC) abbiamo estratto il IIdeg grado (D) Da esso abbiamo creato una nuova scala (DEFGABCD) identica alla prima ma in cui la D non occupa piugrave il IIdeg grado bensigrave il Ideg (tonica) Possiamo fare lo stesso con ogni nota della scala madre generando dunque 7 diverse sottoscale o modi Ogni nota della scala madre egrave dunque semitonica poichegrave puograve essere il Ideg grado di una sottoscala costruita partendo da essa

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Ora dobbiamo solo dare dei nomi alle diverse sottoscale ai diversi modi

CDEFGABC = ionicoDEFGABCD = doricoEFGABCDE = frigioFGABCDEF = lidioGABCDEFG = misolidioABCDEFGA = eolioBCDEFGAB = locrio

Adesso sappiamo cosegrave il sistema modale possiamo iniziare a parlare delle scale

Triadi

Fondamento di quasi tutte le scuole di chitarra sono gli accordi partiamo dalle triadi per vedere

come nascono

Abbiamo giagrave parlato di intervalli un concetto che ci torneragrave molto utile in questa trattazione Cerchiamo come sempre di dare per scontate meno nozioni possibile e di partire da zero cosegrave un accordo

La definizione di accordo egrave semplicissima si tratta infatti di tre o piugrave note suonate contemporaneamente Come al solito perograve egrave necessario andare un po oltre e vedere quali sono le regole che uniscono le note di un accordo quali princigravepi seguono e come vengono nominati i diversi accordi

Per fare ciograve partiamo dal concetto di triade tre note armonizzate tra loro Per vedere come si costruisce una triade ed in cosa consiste esattamente questa armonizzazione iniziamo da una scala prelevando da essa tre note la prima la terza e la quinta

Se partiamo dalla scala maggiore di C abbiamo appena estratto nellordine C E G

La prima egrave la tonica che definisce laccordo e il nome (se la tonica come nel nostro caso egrave C laccordo egrave di C) La terza egrave detta modale poichegrave indica il modo dellaccordo nel nostro esempio se si tratta di Mi avremo un accordo maggiore se invece egrave un Mib laccordo saragrave minore Abbiamo infine la quinta solitamente si dice che questultima nota completa la triade senza definirne alcuna caratteristica invece puograve generare triadi aumentate e diminuite (due concetti che avevamo giagrave visto parlando degli intervalli)

A questo punto perograve dobbiamo approfondire ulteriormente il discorso riprendendo quanto giagrave sappiamo sugli intervalli Abbiamo appena detto che la modale stabilisce se laccordo egrave minore o maggiore in realtagrave possiamo essere piugrave precisi chiarendo che egrave lintervallo tra prima e terza che definisce il modo dellaccordo Come sempre schematizzando un po riusciamo a capire meglio

Una triade maggiore comprende unintervallo di terza maggiore tra prima e terza ed un intervallo di terza minore tra terza e quinta cosigrave le note saranno prima terza maggiore e quinta giusta (intervalli terza maj-terza min)

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Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

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Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

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Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 6: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

VI E = al 5deg tasto egrave uguale alla VV A = LA 440 (diapason accordatore pianoforte)IV D = V corda al 5deg tastoIII G = IV corda al 5deg tastoII B = III corda al 4deg tastoI e = II corda al 5deg tasto

Dunque si tratta fondamentalmente di confrontare un suono di riferimento con la corda che dobbiamo accordare suonata a vuoto

E facile capire come ci voglia un orecchio ben allenato per svolgere con la dovuta precisione il lavoro di confronto tra suoni proprio per questo egrave un esercizio utilissimo e direi fondamentale Il mio consiglio egrave di cominciare a usare gli accordatori elettronici solo dopo aver affinato ludito ed aver imparato ad accordare con velocitagrave da soli laccordatore puograve essere utile per velocizzare la accordature ma non va considerato come una scorciatoia per imparare ad accordare

Infine bisogna sottolineare che alcuni chitarristi utilizzano accordature diverse dalla standard EADGBe tali variazioni possono essere utili per semplificare le diteggiature volendo ottenere particolari suoni o semplicemente per sperimentare nuove sonoritagrave Si parla in particolare spesso di dropped C o dropped D in questi casi la prima corda viene ribassata a C o D Dunque le accordature corrispondenti saranno DADGBe e CADGBe ma le variazioni possibili sono infinite Di solito allinizio di ogni tablatura o spartitura troviamo indicata laccordatura in uso

Accordare con ponte mobile

Impariamo ad accordare una chitarra che monta ponte mobile una procedura piuttosto semplice ma che egrave opportuno tenere bene a mente

Abbiamo capito il funzionamento del ponte mobile ora non ci resta che capire come accordare una chitarra che monta tale dispositivo usando le manopole per laccordatura fin Se non sappiamo cosa sono andiamo a riprendere un paio di schemi

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Le viti di cui stiamo parlando sono indicate nel primo dalla lettera E nel secondo dal numero 10

Dunque per iniziare ad accordare dovremo allentare il morsetto che si trova dietro al capotasto (A nel primo schema) cosigrave con le meccaniche potremo accordare normalmente le corde

Una volta accordate tutte e sei le corde serriamo le viti del morsetto cosigrave facendo isoliamo le meccaniche bloccandone laccordatura

E ora di intervenire sulle viti per laccordatura fine ciascuna vite funziona come una piccola meccanica e ci consente di ottenere velocemente unaccordatura precisa Usando queste viti possiamo quindi accordare velocemente la chitarra per ovviare a lievi scordature dovute alluso del ponte mobile

Le meccaniche in questo modo saranno usate piuttosto raramente ossia quando dovremo cambiare le corde oppure nel caso in cui dobbiamo suonare con accordature stravaganti le viti per laccordatura fine infatti non consentono grandi passaggi di tono avendo unescursione limitata pertanto per passare ad esempio da E a C dovremo probabilmente svitare il morsetto e usare la meccanica

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Ripassiamo

1 Allentiamo il morsetto 2 Accordiamo normalmente usando le meccaniche 3 Serriamo il morsetto 4 Perfezioniamo laccordatura con le viti

Alcuni appunti innanzitutto le viti per laccordatura fine si chiamano viti ma in realtagrave non sono tali Si tratta di piccole manopole che si manipolano tranquillamente con le dita Meglio specificare per non confonderci con altre viti (ad esempio quelle usate per regolare laction delle corde)

Infine ricordiamoci che il morsetto che sta dietro al capotasto NON regge da solo la tensione delle corde Dunque anche quando egrave serrato le meccaniche non possono essere spostate perchegrave laccordatura si perderebbe comunque

Il Plettro

Come impugnare il plettro come usarlo basilari informazioni da tenere presente

Il plettro egrave fondamentalmente un sottile triangolo di plastica usato per mettere in vibrazione le corde Naturalmente ne esistono di diversi materiali e forme ma la caratteristica che piugrave ne influenza la prestazione egrave il suo spessore indicato in millimetri un plettro piugrave spesso egrave anche piugrave rigido e quindi non si fletteragrave a contatto con le corde Ognuno si trova bene con un tipo di plettro diverso quindi egrave bene provarne diversi per trovare quello adatto al nostro stile per suonare bene egrave anche importante avere un buon feeling con il proprio plettro

Di solito il plettro si stringe tra pollice e indice ma si puograve anche impugnare tra pollice e medio E necessario che il plettro sia ben saldo tra le nostre dita tuttavia limpugnatura devessere sciolta e consentire un certo gioco al plettro in modo da assecondare le sue reazioni a contatto con le corde

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Osserviamo il primo schema (egrave vero le corde non hanno tutte lo stesso diametro chiedo scusa) Possiamo suonare inclinando il plettro in modo diverso rispetto alle corde la prima posizione solitamente si usa nelle pennate verso il basso per far sigrave che il plettro scorra piugrave facilmente sulle corde La seconda posizione piuttosto neutra puograve essere usata in pennate alternate o suonando poche corde contemporaneamente Infine la terza posizione si usa solitamente per la pennata dal basso

Ora guardiamo il secondo schema si tratta ancora di tre diverse posizioni del plettro ma questa volta vediamo laffondamento nelle corde la posizione che causa una maggior vibrazione della corda egrave senzaltro la C con lintera punta del plettro tra le corde ma in questa posizione egrave anche piuttosto difficile suonare velocemente cosa che invece ci riusciragrave semplicissima con la posizione A ossia sfiorando appena le corde Tornando per un istante al primo schema possiamo infine notare che mantenendo il plettro inclinato come in 1deg e 3deg posizione potremo suonare velocemente pur affondando come in posizione C percheacute linclinazione del plettro ci aiuteragrave a scorrere tra le varie corde si tratta di un comodo compromesso e abbiamo ora capito perchegrave la posizione ndeg2 sia meno istintiva

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La mano destra

Molti dubbi attanagliano i neofiti quale egrave la posizione corretta della mano destra Deve

appoggiarsi allo strumento o no Facciamo chiarezza

Suonando in pizzicato ad ogni corda dedichiamo un dito (o quasi) distendiamo bene la mano sulle sei corde

Usando il plettro egrave importante che questultimo possa raggiungere tutte le corde le altre dita di solito non servono la posizione della mano egrave piugrave abbassata

La posizione della mano sinistra non desta mai perplessitagrave percheacute egrave definita dai tasti che dobbiamo suonare

Invece la mano destra soprattutto agli inizi ci fa impazzire esistono tanti modi per suonare e spesso ci troviamo ad avere le dita in posizioni scomode I problemi nascono dal fatto che abbiamo spesso la necessitagrave di appoggiarci in un punto fisso sia per mantenere la mano destra piugrave stabile sia per orientarci sulle corde

Fincheacute si tratta di suonare accordi i problemi sono contenuti lunica cosa che puograve destare qualche preoccupazione egrave il palm-muting che ci richiede di suonare con un gran lavoro di polso vincolando il fianco della mano al contatto con le corde Se siamo soliti suonare con ampi gesti del avambraccio dovremo abituarci a cambiare velocemente stile poggiando la mano sulle corde e suonando con il polso questione di allenamento I grossi dubbi vengono perograve quando dobbiamo suonare singole corde o gruppi di corde distanti nel pizzicato o negli assoli ad esempio Vediamo dove mettere questa mano

Se dobbiamo suonare senza plettro solo le prime 3 corde (EAD) potremmo trovarci comodi suonando come se si trattasse di un basso appoggiamo il pollice sul bordo superiore del pickup e con indice e medio andiamo a pizzicare le corde Facile e rapido

Se invece dobbiamo suonare solo le ultime corde possiamo tranquillamente appoggiarci sempre con il pollice sulle corde superiori

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Ma quando dobbiamo pizzicare diverse corde con il plettro come accade in quasi tutti gli assoli e le scale Qualcuno si trova comodo appoggiandosi con i mignolo sul body un po piugrave in basso del Mi cantino Altri si appoggiano anche alla struttura del ponte con lintero palmo ma cosigrave finiamo per suonare troppo vicini al ponte stesso ottenendo suoni metallici e poco profondi

Suonare in sospensione sulle corde non egrave poi cosigrave difficile agli inizi certo ci sembreragrave impossibile Sbaglieremo spesso corda affonderemo malema il senso dellorientamento spaziale sullo strumento egrave un istinto che prima o poi bisogna affinare e la fermezza della mano destra egrave indispensabile

Quindi esercitiamoci a suonare cercando meno appigli possibile

E soprattutto ricordiamoci che possiamo sempre contare sulle corde che non suoniamo appoggiandoci su di esse non solo recuperiamo la posizione facilmente ma evitiamo anche di farle vibrare inavvertitamente

Il pollice (mano sinistra)

Dove mettiamo il pollice Come lo posizioniamo sul manico Togliamoci qualche dubbio

evitando pericolosi errori di impostazione

Solitamente la posizione del pollice si trova istintivamente giagrave dal primo approccio con lo strumento Tuttavia si rischia sempre di incappare in qualche errore di impostazione che puograve darci problemi per il futuro meglio dunque chiarire rapidamente questo dettaglio che puograve influire parecchio sulla nostra tecnica e velocitagrave desecuzione

Naturalmente non esiste una regola universale molto dipende dalle nostre abitudini dalla nostra comoditagrave e dal genere che suoniamo Ciascuno si avvicina alla chitarra in modo personale e non egrave detto che una posizione del pollice inusuale sia necessariamente sbagliata o porti a qualche svantaggio

Detto ciograve cerchiamo di capire quali sono in linea di massima le impostazioni piugrave diffuse ed istintive per quanto riguarda il pollice della mano sinistra esse dipendono fondamentalmente da ciograve che stiamo suonando

Nel momento in cui suoniamo tendiamo a premere con il pollice sul dorso del manico tale posizione ci consente di tenere le dita ben pigiate sulle corde E lo stesso principio di una pinza in pratica un gesto molto spontaneo e fondamentale una giusta forza ed un giusto posizionamento del pollice ci consentono di tenere la mano sinistra piugrave ferma dosando lenergia con cui premiamo le corde Senza contare che quando ci spostiamo lungo la tastiera egrave proprio il pollice che esercitando piugrave o meno pressione ci ferma la mano nella posizione che vogliamo

Se suoniamo accordi normali (per esempio powerchords) il nostro pollice si porta dietro le corde che suoniamo (nel caso del powerchord dunque il pollice finisce nella parte alta del manico dietro le prime 34 corde)

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Se suoniamo invece in barregrave la posizione cambia sappiamo bene che il dito piugrave ciritico in questo caso egrave lindice che esercita la sua pressione su tutte le corde Proprio per questo il pollice va a posizionarsi orizzontalmente proprio contrapposto allindice e perlopiugrave al centro (in senso verticale) del manico cosigrave da aiutare a distribuire la pressione su tutte le corde

Tuttavia il pollice non egrave sempre relegato nella parte posteriore del manico puograve talvolta tornarci utile anche sulla tastiera per almeno due motivi Innanzitutto puograve mutare il Mi basso (la prima corda E) appoggiandosi su di essa senza premerla

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Questa impostazione ci puograve risultare molto comoda se suoniamo con un certa forza e non vogliamo fastidiose vibrazioni della prima corda

Ma se possiamo mutarla con una leggera pressioneallora possiamo anche pigiarla Ebbene sigrave raramente ci torneragrave utile perograve il pollice puograve anche premere la prima corda

Posizione che ci puograve essere utile per qualche virtuosismo ma che egrave molto usata per il basso dove il manico egrave piugrave stretto e risulta piugrave agevole portare il pollice sui tasti

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Collegare chitarra effetti e ampli

Rapida occhiata sui collegamenti fondamentali che dobbiamo creare tra il nostro strumento e

lamplificazione

Innanzitutto consideriamo i cavi esistono svariati tipi di cavi ma lunica cosa di cui bisogna davvero curarsi egrave che siano ben schermati Ma unaltro fattore costitutivo dei cavi puograve essere importante la lunghezza

Il suono generato da pickup passivi infatti risente particolarmente di cavi troppo lunghi Problema inesistente invece per i pickup attivi visto che il suono di questi ultimi parte dallo strumento giagrave pre-amplificato Per questo stesso motivo le elettroniche attive tollerano anche di piugrave una cattiva schermatura dei collegamenti poichegrave eventuali ronzii e disturbi che di solito vengono amplificati insieme al suono si avvertono di meno

Solitamente con un piccolo ampli domestico il collegamento piugrave facile ed intuitivo egrave il chitarra-effetti-ampli Tutto facile funziona In realtagrave perograve egrave un tipo di collegamento piuttosto riduttivo soprattutto nel momento in cui abbiamo a disposizione una buona preamplificazione possiamo ad esso collegare gli effetti almeno secondo due sistemi a cascata (tutti gli effetti tra pre e ampli) o in sendreturn (pre-effetti-pre-ampli)

Per capire bene questo tipo di collegamento perograve andiamo qua spiega tutto Luca

Quali effetti compro

Gli effetti sono sul mercato sotto diverse forme quali scegliere Quali sono le differenze Brevi

indicazioni per orientarsi

Unitagrave rack

Pedale singolo

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Pedaliera multi-effetto

Multi-effetto da tavolo (studio)

Leffettistica puograve essere analizzata almeno sotto due punti di vista il primo riguarda leffetto in segrave come manipolazione del suono Il secondo invece prende in considerazione lhardware ossia lunitagrave fisica che racchiude leffetto (o gli effetti)

Questultimo aspetto egrave importantissimo per stabilire di cosa abbiamo bisogno il mercato infatti ci presenta gli effetti in almeno tre forme

La prima forma che chiamiamo in causa e scartiamo subito egrave lunitagrave rack Le unitagrave rack sono quelle specie di cassettiere che vediamo ai concerti unitagrave in grado di gestire diversi effetti contemporaneamente (compresi effetti esterni come i pedali) e comandate da una pedaliera MIDI Comunque come giagrave accennato per il momento non ne parliamo troppo visto che di certo non ci saragrave utile acquistarne una finchegrave non vorremo allestire limpianto per un concerto di mano nostra

A questo punto dobbiamo analizzare altri due sistemi i singoli pedali ed i multi-effetto

I multi-effetto si presentano fondamentalmente in due forme da pavimento e da studio I primi sono vere e proprie pedaliere i secondi necessitano di essere collegati ad altre pedaliere per consentire lo switch immediato tra gli effetti che altrimenti vanno impostati a mano

Tutti i multi-effetto lo dice il nome consentono di gestire una grande quantitagrave di effetti diversi solitamente suddivisi in moduli In pratica abbiamo la possibilitagrave di impostare un certo numero di moduli diversi applicando in ognuno di essi gli effetti che vogliamo e poi mentre suoniamo possiamo passare da un modulo allaltro premendo i pedali

Ogni pedale singolo invece contiene un solo effetto con relative regolazioni A riguardo cegrave poco da dire premendo il pedale attiviamo leffetto premendo nuovamente il pedale lo disinseriamo

E ora rispondiamo cosa ci conviene comprare

Sulla carta i multi-effetto sono senzaltro vantaggiosi con un prezzo tutto sommato ragionevole ci possiamo portare a casa tutti gli effetti di cui avremo bisogno (ed anche di piugrave) Va detto che spesso i pedali singoli offrono risultati qualitativi piugrave apprezzabili (=un miglior suono) ed una maggiore e piugrave fine regolazione dei parametri delleffetto

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Una cosa egrave certa allinizio conviene scegliere un buon multi-effetto magari a pedaliera cosigrave da poterlo usare tranquillamente anche su un palco In questo modo avendo a disposizione tutti gli effetti esistenti potremo davvero imparare a conoscerli e gestirli

A questo punto possiamo decidere se continuare con una pedaliera multi-effetto o compiere quel passo che molti chitarristi ritengono necessario ossia la creazione di una personale pedaliera composta da singoli pedali collegati tra loro Questo passo ci consente di scegliere direttamente quali effetti acquistare e integrare nella nostra pedaliera con la certezza di avere sempre uno standard qualitativo alto

Bisogna dire che alcune pedaliere multi-effetto in realtagrave ci possono dare la stessa qualitagrave dei pedali singoli a questo punto la valutazione egrave solo economica tenendo presente che se ci creiamo una pedaliera di effetti singoli spendiamo in proporzione al numero di pedali che compriamo quindi al numero di effetti che usiamo

LrsquoAmplificatore

Amplificatore a valvole

Testata e Cassa (JCM900)

Combo (Carvin)

Lrsquoamplificatore egrave una componente fondamentale della catena elettroacustica necessaria per il potenziamento del segnale generato dai pick-up della chitarra elettrica che altrimenti non avrebbe energia sufficiente per essere collegato direttamente allrsquoaltoparlante

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Un amplificatore utilizza energia elettrica proveniente da una fonte esterna (corrente o batterie) per controllare lrsquoinvio del segnale proveniente dalla chitarra allrsquoaltoparlante consentendo di modificare il tono e il volume e di aggiungere caratteristiche quali la distorsione e lrsquoeco (il riverbero) Di fatto con il termine di amplificazione egrave possibile indicare non solo gli amplificatori di potenza ma anche altri dispositivi di elaborazione del suono quali equalizzatori espansori compressori ecc Gli amplificatori possono essere costruiti con due tecnologie diverse considerate spesso come due filosofie distinte utilizzando circuiti a valvole o a transistor (solid state) Gli A a valvole sono stati i primi ad essere prodotti negli anni rsquo50-rsquo60 per poi essere sostituiti da quelli solid state nelle due decadi successive

Questi ultimi infatti sono in grado di riprodurre fedelmente ed amplificare un suono con maggiore affidabilitagrave assicurando cioegrave quella che viene chiamata alta fedeltagrave (High-Fidelity HI-FI) Tuttavia dopo una prima diffusione di questo secondo tipo di A egrave apparso evidente come le valvole siano una componente essenziale dellrsquoamplificazione in grado di caratterizzare il tipico sound della chitarra elettrica In tal senso si sono mosse le principali case produttrici di amplificatori tornando da un lato alla tradizionale ma costosa tecnologia a valvole nei loro modelli piugrave prestigiosi e costruendo dallrsquoaltro dispositivi ibridi che combinino circuiti a valvole e circuiti a transitor con lrsquoobiettivo di assicurare i vantaggi dellrsquouna e dellrsquoaltra tecnologia

Inizialmente gli amplificatori erano separati dagli altoparlanti (si parla di testata e di casse) ma recentemente sono stati realizzati anche dispositivi combinati che prendono il nome di combo in grado di assicurare un trasporto piugrave agevole e una maggiore flessibilitagrave

Gli altoparlanti

Gli amplificatori a valvole devono adattarsi perfettamente allimpedenza degli altoparlanti che varia da 4 ohm (leggi om) 8 ohm oppure 16 ohm Non vanno mai accesi se non sono collegati agli altoparlanti se non si vuole danneggiare seriamente il trasformatore o le valvole finali Gli amplificatori a transistor sono in questo senso piugrave robusti anzi quasi tutti i modelli di un certo livello sono immuni sia al corto che al circuito aperto sulle uscite per gli altoparlanti anche se comunque egrave sempre meglio averli collegati In genere limpedenza minima degli altoparlanti dagrave il massimo volume di uscita a livelli accettabili di distorsione Il montaggio di altoparlanti dimpedenza maggiore di quella prescritta causa solo un volume di uscita ridotto e forse anche un minore tasso di distorsione Se non cegrave un pulsante di stand-by sullamplificatore egrave buona precauzione abbassare a zero il volume prima dellaccensione anche sugli ampli a transistor Attenzione alle impedenze di uscita degli amplificatori (o finali) che dovranno essere compatibili con le impedenze delle casse

Finale Casse

4ohm 8ohm

8ohm8ohm

16ohm

16ohm 16ohm

Si puograve quindi affermare che le impedenze uguali sono chiaramente abbinabili fra loro mentre un finale che ad esempio ha un uscita di 8 ohm puograve essere collegato ad una cassa che abbia lentrata a 16 ohm Adattare limpedenza di uscita del finale di potenza a quella degli speaker significa fare in modo che tutta lenergia emessa dal finale venga trasferita alle casse senza perdita di segnale e quindi far funzionare il sistema al meglio delle sue possibilitagrave (ed evitare danni) e per ciograve i valori sopra descritti non danno problemi anche se egrave sempre meglio collegare due impedenze di valore uguale

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Send amp return

Tutto il sistema di preamplificazione si basa sul controllo di volume globale della sezione output che a seconda della concatenazione delle apparecchiature saragrave o sul preamplificatore o sulle unitagrave multieffetto Dipende dalla loro posizione nel percorso del segnale Ogni tipo di effetto intendendo in questo senso apparecchiature a rack o eventuelmente pedalini appositamente dedicati dovrebbe lavorare sul suono dopo che il segnale viene preamplificato

Utilizzando il send-return il suono verragrave a passare negli effetti tramite il pre che lo riprenderagrave per poi inviarlo alluscita del pre stesso e saragrave controllato dal potenziometro del volume output level sul preampli Se invece gli effetti sono in serie dopo il pre (si definisce sistema a cascata) loutput level dellultima apparecchiatura nel percorso del segnale avragrave il controllo del volume globale

Il send-return egrave un ottimo sistema per i collegamenti di effetti allinterno di un preamplificatore Avevamo giagrave accennato a questo sistema nella sezione dedicata agli amplificatori i quali racchiudono in un blocco compatto sia il pre che il finale

Analizzando il percorso del segnale si puograve notare che il suono dovrebbe giungere al finale completo di tutte le caratteristiche costruite durante il tragitto Gli effetti dovrebbero essere inseriti a seconda della loro tipologia in punti diversi compressori distorsori equalizzatori vanno posti prima del preampli mentre gli effetti dambientazione (chorus delay riverbero ecc) dopo Vi sono anche delle eccezioni in quanto a seconda delle varie impedenze delle apparecchiature queste possono essere inserite in determinati punti Il send-return viene utilizzato per mantenere il piugrave possibile il segnale analogico mixandolo appunto con gli effetti digitali Questi allinterno del pre verranno utilizzati in maniera da influire il meno possibile con la natura analogica del suono lavorando comunque nelle loro caratteristiche Questo percheacute non tutte le apparecchiature digitali offrono una conversione AD-DA (analogicodigitale - digitaleanalogico) di ottimo livello e proprio per questo motivo collegandole in cascata dopo il pre potrebbero influire negativamente sul suono facendogli ad esempio perdere determinate frequenze oppure mangiando dinamica alla pasta effettiva del suono Vediamo quindi come comportarsi con i vari tipi di effetti nel loro rapporto send-return

Innanzitutto controlliamo limpedenza di lavoro i pedali solitamente prediligono segnali di basso livello (luscita della chitarra) mentre gli effetti a rack generalmente i segnali di linea che sono di alto livello anche se alcuni possono disporre della selezione per lavorare con entrambi i tipi di segnale Nello stesso send-return non possono coesistere pedali e processori a meno che non si voglia guadagnare in rumore piuttosto che in suono in pratica avremo un aumento di fruscio e una diminuzione del volume Puograve capitare che un pre abbia a disposizione due send-return in questo caso possiamo collegare in uno i pedali (segnali di basso livello ad es -10db) allaltro i processori a rack (segnali di linea cioegrave +4db) Attenzione al fatto che i due send-return siano indipendenti e non stereofonici In questultimo caso devono essere adattati ad una linea di segnale stereo Solitamente il send-return a basso livello lavora prima dei controlli di equalizzazione i quali opereranno sullunitagrave a rack lasciando inalterato il segnale trattato nel primo send-return Nella maggior parte dei casi troviamo un solo send-return nel pre che avragrave molto probabilmente a fianco un pulsante di selezione che serve a regolare due valori (-10db o +4db) selezioniamo il primo per i pedali e il secondo per le unitagrave a rack Possiamo infine trovare anche un potenziometro di regolazione della mandata effetti molto utile per ottimizzare una regolazione fine in quanto puograve capitare di trovare effetti con tarature diverse da quelle sopra descritte egrave molto raro che succeda ma nel caso stiamo sempre nei parametri sopra descritti che sono standard I collegamenti possono essere fatti in serie in parallelo o in entrambi i casi Se manca questultima opportunitagrave egrave necessario sapere in quale due modi precedenti si tratta in quanto questo ha una grande influenza sul suono Conviene quindi guardare le istruzioni

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Collegamenti del send-return in parallelo

Con questo sistema si divide il segnale in due parti uno viaggia attraverso il pre fino alloutput laltro viene prelevato dal send e inviato al processore esterno che dopo averlo elaborato lo rimanda nel return In questo punto il segnale effettato puograve essere mixato con loriginale da un apposito controllo (mix effect ecc) E fondamentale che il segnale di ritorno allampli sia solo quello effettato azzeriamo quindi sul processore esterno il controllo del segnale dry (diretto) in quanto questultimo egrave giagrave presente nel pre ed egrave perciograve inutile farne arrivare un altro

Collegamenti del send-return in serie

Lintero segnale viene inviato al processore utilizzando il send-return in serie Dopo essere stato effettato ritorna al preampli in questo caso la differenza del bilanciamento egrave data dai controlli dry e level nel processore

Dividiamo in due categorie i processori

Effetti che processano lintero segnale che sono il Distorsore il Compressore lEqualizzatore ecc per i quali egrave consigliato il collegamento tra chitarra e ampli oppure nel send-retun in serie in quanto lavorano sulla pasta del suono in tempo reale

Effetti che mixano una porzione di segnale trattato a quello originale quali il Flanger il Chorus il Delay il Pitch transposer il Riverbero ecc A questi egrave consigliato il collegamento in parallelo percheacute lavorano sui circuiti di tempo di ritardo Bisogna comunque fare una premessa alcuni processori di qualitagrave elevata (Eventide TC Elet) hanno una processione AD-DA talmente elevata da non influire negativamente sul segnale dry per cui possono essere messi in serie nel send-return o addirittura in cascata dopo il pre e prima del finale Rimane comunque il fatto che in parallelo Il distorsore egrave poco consigliabile nel send-return anzi non bisognerebbe proprio mai metterlo Il compressore puograve essere collegato nella mandata effetti (un altro modo di chiamare il send-return) ma egrave preferibile prima (se a pedale) o dopo il pre in cascata (se egrave a rack) In questo caso non si dovrebbero collegare processori nel send-return

Un ulteriore uscita che egrave possibile trovare nel preamplificatore e la direct output

Le valvole di un valvolare

Cosa sono esattamente le valvole degli amplificatori Come funzionano Facciamo luce su una componente di cui si parla molto ma che pochi conoscono

Di amplificatori valvolari si parla spesso quasi tutti i chitarristi riconoscono ed apprezzano (chi piugrave chi meno) il loro inconfondibile suono Sappiamo tutti dunque che lunitagrave fondamentale dellamplificatore valvolare lo dice il nome egrave la valvola Ma di cosa si tratta esattamente

Storicamente la valvola viene molto prima del transistor faceva parte delle prime componenti elettroniche giagrave agli inizi del 1900 Per la prima metagrave del secolo egrave stata impiegata su ogni apparecchiatura (radio televisori calcolatori aspirapolveri ) per poi venir rapidamente rimpiazzata dal transistor a metagrave degli anni 60 Ormai solo in campo musicale sono presenti elettroniche valvolari in quanto decisamente piugrave costose e delicate dei moderni transistor

La valvola egrave fondamentalmente un diodo ossia due elementi elettrici accoppiati Si tratta di anodo e catodo ossia un elemento di carica positiva e laltro forzatamente per induzione di carica negativa I due elementi non si toccano ma si trovano a distanza ravvicinata e vengono rinchiusi allinterno di una sorta di lampadina ossia un bulbo vitreo in cui viene creato il vuoto Un altro oggetto che si trova

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allinterno di questo bulbo egrave il filamento la cui funzione egrave esattamente quella di scaldare il catodo Questultimo raggiunta una certa temperatura sviluppa una nube elettronica intorno a segrave Lanodo invece non emette alcun elettrone ed egrave come giagrave detto caricato tale carica deriva dalla rete elettrica cui attinge la valvola che egrave di norma di tipo alternato (AC) e che quindi oscilla tra carica positiva e negativa con una certa frequenza (50Hz) Quando lanodo assume carica positiva la nube di elettroni generata dal catodo migra verso lanodo generando un flusso di corrente che si interrompe nei momenti in cui lanodo egrave negativo

Dal momento che lanodo non sviluppa nube elettronica il flusso di elettroni indotto segue sempre la stessa direzione ossia da catodo ad anodo parliamo di corrente diretta (DC) Dunque prelevando corrente da una fonte alternata la valvola converte la corrente in continua

Comunque la corrente di uscita risente in qualche modo della corrente alternata di partenza in quanto come abbiamo visto per metagrave del tempo (quando il catodo egrave positivo) non vi egrave flusso Si puograve ovviare il problema aggiungendo alla valvola un secondo diodo il cui anodo sia positivo quando quello del primo diodo egrave negativo in questo modo vi egrave un flusso continuo e dalla medesima fonte alternata si puograve ricavare maggiore corrente diretta

Tuttavia quanto detto finora ancora non ci permette di capire esattamente lutilitagrave della valvola alla nostra descrizione mancano infatti ancora diversi elementi

Le valvole montate sui nostri amplificatori in realtagrave non sono costituite dai diodi che abbiamo appena visto bensigrave da triodi Il nome stesso ci suggerisce la differenza queste componenti presentano 3 elementi attivi anzicheacute 2 Dunque ad anodo e catodo si aggiunge la griglia di controllo caricata negativamente una vera e propria griglia collocata a distanza ravvicinata tra anodo e catodo Modificando la tensione di tale griglia possiamo deviare in parte o totalmente il flusso di elettroni generato tra i diodi egrave proprio questo laspetto che piugrave ci interessa poichegrave la possibilitagrave di variare lentitagrave del flusso (ossia la corrente che giunge allanodo) ci consente di amplificare il segnale Quando infatti la griglia tende a diventare positiva convoglia un flusso elettronico sempre maggiore verso lanodo

Schema semplificato di una valvola (triodo)

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La classe di un amplificatore

Amplificatori di classe A o di classe AB Cosa cambia Quali sono i pregi ed i difetti delluna e

laltra tipologia Vediamo

Si sente spesso parlare di Classe A o Classe AB per quanto riguarda gli amplificatori vediamo di cosa si tratta cercando di semplificare quanto piugrave possibile un discorso che egrave piuttosto complesso da affrontare nella sua interezza

Precisiamo innanzitutto che consideriamo largomento solo per quanto riguarda il campo che ci interessa ossia le amplificazioni per chitarra e ricordiamoci che tale discorso vale sia per elettroniche valvolari sia per elettroniche a transistor ma per comoditagrave prendiamo in considerazione solo le prime perchegrave sulle seconde le considerazioni relative alla classe acquistano minore importanza

Parliamo dunque di amplificatori valvolari e veniamo subito al sodo quali sono le differenze tra classe A e classe AB Si parla in questo caso delle valvole finali dellamplificatore se sono di classe A esse lavorano sempre allo stesso livello (prossime al massimo) anche in assenza di segnale Insomma la corrente anodica che le attraversa egrave sempre presente alla massima potenza anche se non suoniamo questo comporta innanzitutto una minore durata delle valvole Il suono egrave solitamente corposo e caldo anche perchegrave fondamentalmente il finale dellamplificatore come abbiamo visto egrave come se fosse sempre al massimo

Parliamo ora della classe AB quando non sono raggiunte da alcune segnale la corrente al loro interno si interrompe Quando il segnale ritorna le coppie di valvole push-pull tornano ad essere attraversate dalla corrente ma tale passaggio dallo stato di quiete al funzionamento pieno genera una lieve distorsione del segnale che si avverte chiaramente nel suono finale Il suono generato egrave piugrave limpido poichegrave le valvole non lavorano sempre al massimo e per questo il segnale non raggiunge alti livelli di saturazione

I finali di classe AB inoltre consentono una potenza di uscita decisamente superiore rispetti ai classe A una caratteristica che li rende ampiamente diffusi

Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)

Ma cosa cambia tra un amplificatore per chitarra e lamplificatore che troviamo installato sul

nostro stereo Possiamo collegare a questultimo la chitarra

Rispondiamo subito no non possiamo usare negrave lamplificatore negrave le casse dello stereo per amplificare il nostro strumento Questo perchegrave gli amplificatori per chitarra possiedono caratteristiche proprie e sono progettati espressamente per essere usati nellamplificazione del nostro strumento

Ma quali sono esattamente le caratteristiche che li rendono cosigrave diversi da un normale amplificatore hi-fi Proviamo a vedere

Innanzitutto parliamo di frequenze lamplificatore hi-fi riproduce in modo lineare tutte le frequenze udibili allorecchio umano Questo almeno egrave quanto egrave progettato per fare Lamplificatore per chitarra invece enfatizza le frequenze medie (1KHz4KHz) mentre la risposta alle frequenze basse

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sfuma poco dopo il MI della prima corda in genere i bassi di un ampli per chitarra partono da 70 o 80Hz abbastanza poco se pensiamo che il nostro orecchio arriva a percepirne fino a 1525Hz Senza contare che gli amplificatori che per costituzione sono privati della parete di fondo possiedono bassi ancor meno enfatizzati

Quanto detto finora ci aiuta a capire come -a livello di prestazioni- i due tipi di amplificatori non siano interscambiabili eppure finora non abbiamo ancora incontrato un vero e proprio limite che ci impedisca di collegare la chitarra allamplificatore hi-fi Il limite di cui stiamo parlando egrave il distorto o meglio loverdrive

Tutti noi sappiamo bene come loverdrive di un amplificatore sia fondamentale da quando esistono le chitarre elettriche esiste il distorto ossia quel suono caratteristico di un amplificatore portato al suo limite (ed oltre) Ovviamente gli ampli per chitarra sono costruiti per sopportare loverdrive senza rovinarsi ed anzi per favorire la distorsione del suono ancora prima di raggiungere il livello massimo di saturazione

Tuttavia si capisce che la distorsione del suono originale di per segrave non egrave un fattore positivo soprattutto per un hi-fi per questo lamplificatore hi-fi egrave progettato in direzione opposta ossia per ritardare il piugrave possibile la distorsione del suono

Riassumiamo un attimo questo fondamentale passaggio

lampli per chitarra quando raggiunge (ad esempio) l85 della sua capacitagrave inizia a distorcere il suono Superata ovviamente una certa soglia di saturazione (120) inizia a danneggiarsi

Lamplificatore hi-fi invece non distorce fino al raggiungimento della sua potenza massima (100) questo gli consente di raggiungere loutput massimo mantenendo il suono fedele Varcata questa soglia inevitabilmente viene danneggiato

Come funziona un amplificatore

Cerchiamo di capire esattamente come funzioni un normale amplificatore per chitarra provando

a evidenziare tutti quei fattori che influiscono sul suono finale

Schema delle componenti di un amplificatore

Partiamo da zero a cosa serve lamplificatore La risposta egrave immediata ad amplificare il debole segnale proveniente dai pickup della nostra chitarra cosigrave da poter essere trasmesso allesterno o modellato

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E come fa ad amplificare il segnale Fondamentalmente assorbe energia esterna (dalla rete elettrica) e la plasma secondo i dati provenienti dal segnale dei pickup Giagrave questa affermazione implica diversi passaggi oscuri Via allora iniziamo a parlare del funzionamento di un amplificatore tenendo sempre presente il semplice schema che troviamo qui a lato giagrave intuitivamente capiamo che una prima componente fondamentale egrave lalimentatore

Basta infatti dare unocchiata allo schema per vedere che lalimentatore egrave collegato a tutte le altre parti dellamplificatore insomma da esso dipende il funzionamento dellintero apparecchio Come ci suggerisce il nome lalimentatore non fa altro che fornire energia al sistema rendendo in pratica utilizzabile quella fornita dalla rete elettrica Tale operazione si articola in almeno due momenti fondamentali prima di tutto la corrente elettrica della rete deve essere portata ad una tensione adeguata allutilizzo da parte delle altre componenti elettroniche Si tratta di unoperazione tutto sommato semplice compiuta da un normale trasformatore Tuttavia la corrente che esce dal trasformatore non egrave ancora pronta la rete domestica ci fornisce infatti una corrente alternata ossia la cui differenza di potenziale oscilla con una determinata frequenza (50Hz) tra valori positivi e valori negativi al nostro apparecchio serve invece una corrente stabile (continua) In un amplificatore valvolare intervengono qui le prime valvole con il compito di raddrizzare loscillazione tra valori positivi e negativi della corrente alternata alluscita di queste valvole la differenza di potenziale si mantiene sempre su valori positivi ma continua ad oscillare Facciamo maggiore chiarezza con un piccolo grafico

Cosigrave si presenta la corrente alternata

Ed eccola come esce dalle valvole raddrizzatrici

Insomma cegrave ancora del lavoro da fare per renderla continua Questo lavoro viene svolto dai condensatori che accumulano su una delle loro armature i picchi di carica e la rilasciano in direzione dellaltra armatura nei momenti in cui la tensione egrave minore il risultato finale egrave una corrente che inizia ad essere omogenea Infine una serie di induttori e circuiti attivi (negli ampli a transistor) livella definitivamente la corrente rendendola finalmente continua ed a disposizione di tutte le altre componenti dellamplificatore

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La prima di queste componenti che il segnale della chitarra incontra sul suo percorso egrave il preamplificatore (1deg stadio di amplificazione) puograve essere composto -nei valvolari- da una o piugrave valvole che amplificano il segnale secondo un guadagno fisso Questa fase puograve essere trascurabile se la chitarra collegata monta pickup attivi quindi giagrave comprensivi di preamplificatore per questo molti ampli hanno due ingressi distinti per PU attivi e PU passivi

Dopo il primo stadio troviamo i controlli di equalizzazione e volume di solito costituiti da condensatori identici a quelli che troviamo collegati alle manopole della chitarra ma che possono anche essere di tipo attivo (soprattutto sugli ampli a transistor) A seguire si raggiunge il 2deg stadio di amplificazione costituito da unaltra valvola (o piugrave valvole) che amplificano nuovamente il segnale questa fase egrave necessaria perchegrave prima di questa fase si collocano la maggior parte degli effetti mentre il riverbero (che vediamo nella schema a lato) va a intercettare in uscita il segnale uscente dal 2deg stadio

Questa collocazione del riverbero fondamentalmente in parallelo al 2deg stadio egrave legato al suo funzionamento ed alla presenza al suo interno di due valvole di amplificazione A questo punto si inserisce il controllo del volume generale solitamente ti tipo passivo subito prima del separatore di fase una componente che scinde il segnale in due componenti sfasate di 180deg i cui rami sono ulteriormente allontanati dal pilota che amplifica -tramita una valvola- i due segnali cosigrave ottenuti Infine una coppia di valvole ( le finali ) converte la tensione di segnale in flusso di corrente che andragrave poi a sollecitare gli altoparlanti (fondamentalmente si tratta di dare al segnale giunti sin qui la potenza necessaria a sollecitare gli altoparlanti)

Gli Effetti

Processori di segnale

Qualsiasi strumento utilizzato per alterare il suono dai semplici effetti a pedale ai piugrave complessi effetti da studio (rack) rientrano nella categoria dei sound processor ovvero elaboratori del suono I metodi fondamentali per ottenere unalterazione del suono sono quattro

I controlli di voume e di guadagno

I controlli di equalizzazione e di tono

Gli effetti basati sul tempo

Dispositivi per il cambiamento di tono

Controlli di volume e guadagno

Questi controlli permettono di variare lintensitagrave di un suono amplificato fino a portarlo agli estremi della distorsione Il canale ad alto guadagno avragrave maggiore sensibilitagrave e probabilmente una minore capacitagrave di sovraccarico Quindi dato che la differenza trai guadagni complessivi dipende quasi sempre da un alterazione del guadagno ottenuta con la prima valvola si aumenta cosigrave la possibilitagrave di produrre distorsione nella prima valvola E questo egrave desiderabile in quanto potendo portare in distorsione la prima valvola si puograve ottenere un suono distorto a qualsiasi posizione del volume

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La distornione

Una chitarra elettrica puograve fornire in uscita un segnale prolungato di 50 o piugrave millivolts Un segnale di questo livello puograve sovraccaricare (o portare in overdrive) lamplificatore Gli amplificatori per chitarra sono perciograve progettati per sopportare condizioni di ampio e prolungato sovraccarico applicate ai loro ingressi Tale sovraccarico puograve non di meno causare distorsione nello stadio pilota eo di potenza quando la chitarra sia suonata ad alto volume

Controlli di equalizzazione

I controlli di equalizzazione e di tono modificano il canale del suono incrementando o eliminando alcune frequenze

Gli effetti basati sul tempo

Questi effetti permettono di utilizzare copie ritardate di un segnale per creare una molteplicitagrave di effetti diversi

Dispositivi per il cambiamento di tono

Con questi dispositivi egrave possibile aumentare o diminuire laltezza di una nota

La Teoria

Le Scale

Il primo argomento veramente esteso e complesso che incontriamo facciamo chiarezza nel

mondo delle scale parlando in sintesi di maggiori minori e pentatoniche

Creare una scala vuol dire labbiamo giagrave detto parlando dei modi creare una sequenza di note o se preferiamo una sequenza di toni e semitoni Ogni scala parte da una tonica la nota iniziale che definisce e dagrave il nome alla scala (stiamo dicendo le stesse cose che avevamo giagrave visto per quanto riguarda le triadi ricordate) La scala maggiore egrave anche detta scala diatonica maggiore significa che al suo interno tutte le note sono diverse Possono esistere tra esse intervalli cromatici (stesso nome ma suono diverso C e C) e intervalli diatonici (nome diverso C e F) Se consideriamo la scala maggiore di C che avevamo giagrave visto (CDEFGABC) possiamo notare che tra le diverse note esiste una sequenze di toni e semitoni particolare comune a tutte le scale maggiori vediamola

C-t-D-t-E-st-F-t-G-t-A-t-B-st-C

Abbiamo cosigrave cercato di schematizzare la sequenza di toni (t) e semitoni (st) indicandone la posizione tra le varie note della scala Per comoditagrave riscriviamo la sequenza t t st t t t st Esattamente come avevamo visto parlando delle triadi inoltre ogni nota della scala occupa una posizione precisa definita dal grado la prima nota egrave Ideggrado la seconda nota (D) IIdeg grado e cosigrave via Ricordiamo i nomi giagrave visti la nota in Ideg grado si dice tonica in IIIdeg grado modale ed in Vdeg grado dominante

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Abbiamo detto che la sequenza di toni e semitoni egrave caratteristica di tutte le scale maggiori per costruire la scala maggiore di E (ad esempio) ci saragrave dunque sufficiente partendo dalla scala cromatica e scegliendo come nota iniziale E selezionare le note definite da questa sequenza di toni e semitoni

Discorso a parte va ovviamente fatto per quanto riguarda le scale minori Dovremo infatti fare i conti con diversi tipi di scale minori naturali armoniche e melodiche

Per prima cosa vediamo subito le sequenze che interessano queste tre tipologie diverse

naturale t st t t st t tarmonica t st t t st+t stmelodica t st t t t t st

Ora che abbiamo chiarito questo possiamo fare un esempio provando innanzitutto a costruire la scala minore naturale di C Per fare ciograve ci conviene partire dalla scala maggiore di C che ormai ci ricordiamo bene CDEFGABC La sequenza era t t st t t t st Se confontiamo questa sequenza con quella della minore naturale possiamo individuare i gradi (le note della scala) che subiranno variazioni proviamo a sovrapporre le due sequenze

maj I t II t III st IV t V t VI t VII st VIIImin I t II st III t IV t V st VI t VII t VIII

Abbiamo indicato in rosso i gradi delle due scale in nero le sequenze di tonisemitoni ed in blu i gradi che cambiano III VI VII Nella scala minore naturale saranno tutti abbassati poichegrave preceduti da un semitono che non trova corrispondenti nella sequenza della scala maggiore Vediamo ora a quali note corrispondevano questi gradi nella scala maggiore di C Mi (E) La (A) Si (B) Dunque li facciamo diventare rispettivamente Mib Lab e Sib Questi tre bemolli occuperanno quindi il III VI e VII grado nella scala minore naturale di C mentre tutte le altre note saranno identiche a quelle della scala maggiore Vediamo ora la scala ottenuta Do Re Mib Fa Sol Lab Sib Do (CDEbFGAbBbC)

Discorso identico per la creazione di ogni altra scala minore

Infine vediamo un ultimo modello di scala la pentatonica Si tratta di un tipo di scala molto utilizzata perchegrave semplicissima nasce infatti da una semplificazione delle scale tradizionali

Per ottenere la scala pentatonica maggiore di qualsiasi tonalitagrave ci basta considerare la scala maggiore e cancellare IV e VII grado Otteniamo dunque una scala di sole 5 note (ricordiamoci che lVIIIdeg egrave la stessa nota della tonica)

Se vogliamo individuare la pentatonica minore non dovremo far altro che partire dalla scala minore ed eliminare questa volta II e VI grado

Abbiamo cosigrave introdotto finalmente il concetto di scala Dobbiamo tenere presente perograve che largomento egrave ben lungi dall essere esaurito esistono ancora molte informazioni che non conosciamo su questo argomento senza contare che bisogneragrave cominciare a vedere le scale in funzione dello strumento su cui le suoneremo ossia la chitarra

Per ora accontentiamoci di ciograve che abbiamo appena imparato e prendiamoci tempo per digerire queste nozioni che ci saranno indispensabili per arrivare ad una perfetta comprensione della natura degli accordi

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Modi

Prima di parlare delle scale dovremo introdurre il sistema modale cerchiamo di definirlo

brevemente

Finora abbiamo parlato con grande disinvoltura di intervalli e triadi semplificando perograve notevolmente la materia egrave doveroso aprire una piccola parentesi di approfondimento per parlare delle scale un concetto in cui ci siamo imbattuti spesso ma che non abbiamo mai veramente chiarito Per parlare delle scale perograve dovremo prima vedere cosegrave il sistema modale

Inoltre parlando delle triadi abbiamo giagrave in qualche modo capito che alla base degli accordi esiste un sistema di armonizzazione che regola i rapporti tra le note ora dobbiamo addentrarci in questo sistema e capirne il funzionamento

Tutto parte da una scala ancora non sappiamo esattamente in cosa consista negrave come sia formata Per ora accontentiamoci di definirla sommariamente attraverso le nozioni che giagrave possediamo la scala egrave una successione di note definite da unalternanza di toni e semitoni Alla fine di questo articolo potremo finalmente dare una migliore definizione Vediamo ora la scala di C maggiore come esempio

C D E F G A B C

Fin qui egrave tutto facile come vediamo partendo dalla nota C abbiamo creato una successione di note Come giagrave detto per ora evitiamo di addentrarci nel concetto di scala e ci concentriamo su altro prendiamo una nota dalla scala (per esempio la seconda D) e costruiamo una scala partendo da essa mantenendo la successione di note di partenza Non stiamo facendo niente di strano ricostruiamo la stessa identica successione partendo questa volta da D Dunque

D E F G A B C D

E semplice comprendere che potremmo fare lo stesso partendo da ogni nota della prima scala considerata quella di C che chiameremo scala madre Otterremo dunque 7 diverse sequenze tutte costruite partendo perograve dalla scala madre di C possiamo cominciare a tirare le prime conclusioni Avevamo giagrave parlato di tonica anche per quanto riguarda le scale egrave la nota di partenza Ora noi abbiamo perograve estratto dalla scala madre un secondo grado (D) e labbiamo fatto diventare tonica generando da essa una nuova scala Si tratta dunque di una tonica secondaria egrave tonica poichegrave allinterno del suo modo occupa il Ideg grado ma egrave secondaria perchegrave fa riferimento alla scala madre da cui lavevo estratta la scala maggiore di C Complicato

Riassumiamo dalla scala madre (C maj CDEFGABC) abbiamo estratto il IIdeg grado (D) Da esso abbiamo creato una nuova scala (DEFGABCD) identica alla prima ma in cui la D non occupa piugrave il IIdeg grado bensigrave il Ideg (tonica) Possiamo fare lo stesso con ogni nota della scala madre generando dunque 7 diverse sottoscale o modi Ogni nota della scala madre egrave dunque semitonica poichegrave puograve essere il Ideg grado di una sottoscala costruita partendo da essa

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Ora dobbiamo solo dare dei nomi alle diverse sottoscale ai diversi modi

CDEFGABC = ionicoDEFGABCD = doricoEFGABCDE = frigioFGABCDEF = lidioGABCDEFG = misolidioABCDEFGA = eolioBCDEFGAB = locrio

Adesso sappiamo cosegrave il sistema modale possiamo iniziare a parlare delle scale

Triadi

Fondamento di quasi tutte le scuole di chitarra sono gli accordi partiamo dalle triadi per vedere

come nascono

Abbiamo giagrave parlato di intervalli un concetto che ci torneragrave molto utile in questa trattazione Cerchiamo come sempre di dare per scontate meno nozioni possibile e di partire da zero cosegrave un accordo

La definizione di accordo egrave semplicissima si tratta infatti di tre o piugrave note suonate contemporaneamente Come al solito perograve egrave necessario andare un po oltre e vedere quali sono le regole che uniscono le note di un accordo quali princigravepi seguono e come vengono nominati i diversi accordi

Per fare ciograve partiamo dal concetto di triade tre note armonizzate tra loro Per vedere come si costruisce una triade ed in cosa consiste esattamente questa armonizzazione iniziamo da una scala prelevando da essa tre note la prima la terza e la quinta

Se partiamo dalla scala maggiore di C abbiamo appena estratto nellordine C E G

La prima egrave la tonica che definisce laccordo e il nome (se la tonica come nel nostro caso egrave C laccordo egrave di C) La terza egrave detta modale poichegrave indica il modo dellaccordo nel nostro esempio se si tratta di Mi avremo un accordo maggiore se invece egrave un Mib laccordo saragrave minore Abbiamo infine la quinta solitamente si dice che questultima nota completa la triade senza definirne alcuna caratteristica invece puograve generare triadi aumentate e diminuite (due concetti che avevamo giagrave visto parlando degli intervalli)

A questo punto perograve dobbiamo approfondire ulteriormente il discorso riprendendo quanto giagrave sappiamo sugli intervalli Abbiamo appena detto che la modale stabilisce se laccordo egrave minore o maggiore in realtagrave possiamo essere piugrave precisi chiarendo che egrave lintervallo tra prima e terza che definisce il modo dellaccordo Come sempre schematizzando un po riusciamo a capire meglio

Una triade maggiore comprende unintervallo di terza maggiore tra prima e terza ed un intervallo di terza minore tra terza e quinta cosigrave le note saranno prima terza maggiore e quinta giusta (intervalli terza maj-terza min)

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Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

Attachments

Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 7: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

Le viti di cui stiamo parlando sono indicate nel primo dalla lettera E nel secondo dal numero 10

Dunque per iniziare ad accordare dovremo allentare il morsetto che si trova dietro al capotasto (A nel primo schema) cosigrave con le meccaniche potremo accordare normalmente le corde

Una volta accordate tutte e sei le corde serriamo le viti del morsetto cosigrave facendo isoliamo le meccaniche bloccandone laccordatura

E ora di intervenire sulle viti per laccordatura fine ciascuna vite funziona come una piccola meccanica e ci consente di ottenere velocemente unaccordatura precisa Usando queste viti possiamo quindi accordare velocemente la chitarra per ovviare a lievi scordature dovute alluso del ponte mobile

Le meccaniche in questo modo saranno usate piuttosto raramente ossia quando dovremo cambiare le corde oppure nel caso in cui dobbiamo suonare con accordature stravaganti le viti per laccordatura fine infatti non consentono grandi passaggi di tono avendo unescursione limitata pertanto per passare ad esempio da E a C dovremo probabilmente svitare il morsetto e usare la meccanica

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Ripassiamo

1 Allentiamo il morsetto 2 Accordiamo normalmente usando le meccaniche 3 Serriamo il morsetto 4 Perfezioniamo laccordatura con le viti

Alcuni appunti innanzitutto le viti per laccordatura fine si chiamano viti ma in realtagrave non sono tali Si tratta di piccole manopole che si manipolano tranquillamente con le dita Meglio specificare per non confonderci con altre viti (ad esempio quelle usate per regolare laction delle corde)

Infine ricordiamoci che il morsetto che sta dietro al capotasto NON regge da solo la tensione delle corde Dunque anche quando egrave serrato le meccaniche non possono essere spostate perchegrave laccordatura si perderebbe comunque

Il Plettro

Come impugnare il plettro come usarlo basilari informazioni da tenere presente

Il plettro egrave fondamentalmente un sottile triangolo di plastica usato per mettere in vibrazione le corde Naturalmente ne esistono di diversi materiali e forme ma la caratteristica che piugrave ne influenza la prestazione egrave il suo spessore indicato in millimetri un plettro piugrave spesso egrave anche piugrave rigido e quindi non si fletteragrave a contatto con le corde Ognuno si trova bene con un tipo di plettro diverso quindi egrave bene provarne diversi per trovare quello adatto al nostro stile per suonare bene egrave anche importante avere un buon feeling con il proprio plettro

Di solito il plettro si stringe tra pollice e indice ma si puograve anche impugnare tra pollice e medio E necessario che il plettro sia ben saldo tra le nostre dita tuttavia limpugnatura devessere sciolta e consentire un certo gioco al plettro in modo da assecondare le sue reazioni a contatto con le corde

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Osserviamo il primo schema (egrave vero le corde non hanno tutte lo stesso diametro chiedo scusa) Possiamo suonare inclinando il plettro in modo diverso rispetto alle corde la prima posizione solitamente si usa nelle pennate verso il basso per far sigrave che il plettro scorra piugrave facilmente sulle corde La seconda posizione piuttosto neutra puograve essere usata in pennate alternate o suonando poche corde contemporaneamente Infine la terza posizione si usa solitamente per la pennata dal basso

Ora guardiamo il secondo schema si tratta ancora di tre diverse posizioni del plettro ma questa volta vediamo laffondamento nelle corde la posizione che causa una maggior vibrazione della corda egrave senzaltro la C con lintera punta del plettro tra le corde ma in questa posizione egrave anche piuttosto difficile suonare velocemente cosa che invece ci riusciragrave semplicissima con la posizione A ossia sfiorando appena le corde Tornando per un istante al primo schema possiamo infine notare che mantenendo il plettro inclinato come in 1deg e 3deg posizione potremo suonare velocemente pur affondando come in posizione C percheacute linclinazione del plettro ci aiuteragrave a scorrere tra le varie corde si tratta di un comodo compromesso e abbiamo ora capito perchegrave la posizione ndeg2 sia meno istintiva

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La mano destra

Molti dubbi attanagliano i neofiti quale egrave la posizione corretta della mano destra Deve

appoggiarsi allo strumento o no Facciamo chiarezza

Suonando in pizzicato ad ogni corda dedichiamo un dito (o quasi) distendiamo bene la mano sulle sei corde

Usando il plettro egrave importante che questultimo possa raggiungere tutte le corde le altre dita di solito non servono la posizione della mano egrave piugrave abbassata

La posizione della mano sinistra non desta mai perplessitagrave percheacute egrave definita dai tasti che dobbiamo suonare

Invece la mano destra soprattutto agli inizi ci fa impazzire esistono tanti modi per suonare e spesso ci troviamo ad avere le dita in posizioni scomode I problemi nascono dal fatto che abbiamo spesso la necessitagrave di appoggiarci in un punto fisso sia per mantenere la mano destra piugrave stabile sia per orientarci sulle corde

Fincheacute si tratta di suonare accordi i problemi sono contenuti lunica cosa che puograve destare qualche preoccupazione egrave il palm-muting che ci richiede di suonare con un gran lavoro di polso vincolando il fianco della mano al contatto con le corde Se siamo soliti suonare con ampi gesti del avambraccio dovremo abituarci a cambiare velocemente stile poggiando la mano sulle corde e suonando con il polso questione di allenamento I grossi dubbi vengono perograve quando dobbiamo suonare singole corde o gruppi di corde distanti nel pizzicato o negli assoli ad esempio Vediamo dove mettere questa mano

Se dobbiamo suonare senza plettro solo le prime 3 corde (EAD) potremmo trovarci comodi suonando come se si trattasse di un basso appoggiamo il pollice sul bordo superiore del pickup e con indice e medio andiamo a pizzicare le corde Facile e rapido

Se invece dobbiamo suonare solo le ultime corde possiamo tranquillamente appoggiarci sempre con il pollice sulle corde superiori

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Ma quando dobbiamo pizzicare diverse corde con il plettro come accade in quasi tutti gli assoli e le scale Qualcuno si trova comodo appoggiandosi con i mignolo sul body un po piugrave in basso del Mi cantino Altri si appoggiano anche alla struttura del ponte con lintero palmo ma cosigrave finiamo per suonare troppo vicini al ponte stesso ottenendo suoni metallici e poco profondi

Suonare in sospensione sulle corde non egrave poi cosigrave difficile agli inizi certo ci sembreragrave impossibile Sbaglieremo spesso corda affonderemo malema il senso dellorientamento spaziale sullo strumento egrave un istinto che prima o poi bisogna affinare e la fermezza della mano destra egrave indispensabile

Quindi esercitiamoci a suonare cercando meno appigli possibile

E soprattutto ricordiamoci che possiamo sempre contare sulle corde che non suoniamo appoggiandoci su di esse non solo recuperiamo la posizione facilmente ma evitiamo anche di farle vibrare inavvertitamente

Il pollice (mano sinistra)

Dove mettiamo il pollice Come lo posizioniamo sul manico Togliamoci qualche dubbio

evitando pericolosi errori di impostazione

Solitamente la posizione del pollice si trova istintivamente giagrave dal primo approccio con lo strumento Tuttavia si rischia sempre di incappare in qualche errore di impostazione che puograve darci problemi per il futuro meglio dunque chiarire rapidamente questo dettaglio che puograve influire parecchio sulla nostra tecnica e velocitagrave desecuzione

Naturalmente non esiste una regola universale molto dipende dalle nostre abitudini dalla nostra comoditagrave e dal genere che suoniamo Ciascuno si avvicina alla chitarra in modo personale e non egrave detto che una posizione del pollice inusuale sia necessariamente sbagliata o porti a qualche svantaggio

Detto ciograve cerchiamo di capire quali sono in linea di massima le impostazioni piugrave diffuse ed istintive per quanto riguarda il pollice della mano sinistra esse dipendono fondamentalmente da ciograve che stiamo suonando

Nel momento in cui suoniamo tendiamo a premere con il pollice sul dorso del manico tale posizione ci consente di tenere le dita ben pigiate sulle corde E lo stesso principio di una pinza in pratica un gesto molto spontaneo e fondamentale una giusta forza ed un giusto posizionamento del pollice ci consentono di tenere la mano sinistra piugrave ferma dosando lenergia con cui premiamo le corde Senza contare che quando ci spostiamo lungo la tastiera egrave proprio il pollice che esercitando piugrave o meno pressione ci ferma la mano nella posizione che vogliamo

Se suoniamo accordi normali (per esempio powerchords) il nostro pollice si porta dietro le corde che suoniamo (nel caso del powerchord dunque il pollice finisce nella parte alta del manico dietro le prime 34 corde)

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Se suoniamo invece in barregrave la posizione cambia sappiamo bene che il dito piugrave ciritico in questo caso egrave lindice che esercita la sua pressione su tutte le corde Proprio per questo il pollice va a posizionarsi orizzontalmente proprio contrapposto allindice e perlopiugrave al centro (in senso verticale) del manico cosigrave da aiutare a distribuire la pressione su tutte le corde

Tuttavia il pollice non egrave sempre relegato nella parte posteriore del manico puograve talvolta tornarci utile anche sulla tastiera per almeno due motivi Innanzitutto puograve mutare il Mi basso (la prima corda E) appoggiandosi su di essa senza premerla

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Questa impostazione ci puograve risultare molto comoda se suoniamo con un certa forza e non vogliamo fastidiose vibrazioni della prima corda

Ma se possiamo mutarla con una leggera pressioneallora possiamo anche pigiarla Ebbene sigrave raramente ci torneragrave utile perograve il pollice puograve anche premere la prima corda

Posizione che ci puograve essere utile per qualche virtuosismo ma che egrave molto usata per il basso dove il manico egrave piugrave stretto e risulta piugrave agevole portare il pollice sui tasti

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Collegare chitarra effetti e ampli

Rapida occhiata sui collegamenti fondamentali che dobbiamo creare tra il nostro strumento e

lamplificazione

Innanzitutto consideriamo i cavi esistono svariati tipi di cavi ma lunica cosa di cui bisogna davvero curarsi egrave che siano ben schermati Ma unaltro fattore costitutivo dei cavi puograve essere importante la lunghezza

Il suono generato da pickup passivi infatti risente particolarmente di cavi troppo lunghi Problema inesistente invece per i pickup attivi visto che il suono di questi ultimi parte dallo strumento giagrave pre-amplificato Per questo stesso motivo le elettroniche attive tollerano anche di piugrave una cattiva schermatura dei collegamenti poichegrave eventuali ronzii e disturbi che di solito vengono amplificati insieme al suono si avvertono di meno

Solitamente con un piccolo ampli domestico il collegamento piugrave facile ed intuitivo egrave il chitarra-effetti-ampli Tutto facile funziona In realtagrave perograve egrave un tipo di collegamento piuttosto riduttivo soprattutto nel momento in cui abbiamo a disposizione una buona preamplificazione possiamo ad esso collegare gli effetti almeno secondo due sistemi a cascata (tutti gli effetti tra pre e ampli) o in sendreturn (pre-effetti-pre-ampli)

Per capire bene questo tipo di collegamento perograve andiamo qua spiega tutto Luca

Quali effetti compro

Gli effetti sono sul mercato sotto diverse forme quali scegliere Quali sono le differenze Brevi

indicazioni per orientarsi

Unitagrave rack

Pedale singolo

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Pedaliera multi-effetto

Multi-effetto da tavolo (studio)

Leffettistica puograve essere analizzata almeno sotto due punti di vista il primo riguarda leffetto in segrave come manipolazione del suono Il secondo invece prende in considerazione lhardware ossia lunitagrave fisica che racchiude leffetto (o gli effetti)

Questultimo aspetto egrave importantissimo per stabilire di cosa abbiamo bisogno il mercato infatti ci presenta gli effetti in almeno tre forme

La prima forma che chiamiamo in causa e scartiamo subito egrave lunitagrave rack Le unitagrave rack sono quelle specie di cassettiere che vediamo ai concerti unitagrave in grado di gestire diversi effetti contemporaneamente (compresi effetti esterni come i pedali) e comandate da una pedaliera MIDI Comunque come giagrave accennato per il momento non ne parliamo troppo visto che di certo non ci saragrave utile acquistarne una finchegrave non vorremo allestire limpianto per un concerto di mano nostra

A questo punto dobbiamo analizzare altri due sistemi i singoli pedali ed i multi-effetto

I multi-effetto si presentano fondamentalmente in due forme da pavimento e da studio I primi sono vere e proprie pedaliere i secondi necessitano di essere collegati ad altre pedaliere per consentire lo switch immediato tra gli effetti che altrimenti vanno impostati a mano

Tutti i multi-effetto lo dice il nome consentono di gestire una grande quantitagrave di effetti diversi solitamente suddivisi in moduli In pratica abbiamo la possibilitagrave di impostare un certo numero di moduli diversi applicando in ognuno di essi gli effetti che vogliamo e poi mentre suoniamo possiamo passare da un modulo allaltro premendo i pedali

Ogni pedale singolo invece contiene un solo effetto con relative regolazioni A riguardo cegrave poco da dire premendo il pedale attiviamo leffetto premendo nuovamente il pedale lo disinseriamo

E ora rispondiamo cosa ci conviene comprare

Sulla carta i multi-effetto sono senzaltro vantaggiosi con un prezzo tutto sommato ragionevole ci possiamo portare a casa tutti gli effetti di cui avremo bisogno (ed anche di piugrave) Va detto che spesso i pedali singoli offrono risultati qualitativi piugrave apprezzabili (=un miglior suono) ed una maggiore e piugrave fine regolazione dei parametri delleffetto

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Una cosa egrave certa allinizio conviene scegliere un buon multi-effetto magari a pedaliera cosigrave da poterlo usare tranquillamente anche su un palco In questo modo avendo a disposizione tutti gli effetti esistenti potremo davvero imparare a conoscerli e gestirli

A questo punto possiamo decidere se continuare con una pedaliera multi-effetto o compiere quel passo che molti chitarristi ritengono necessario ossia la creazione di una personale pedaliera composta da singoli pedali collegati tra loro Questo passo ci consente di scegliere direttamente quali effetti acquistare e integrare nella nostra pedaliera con la certezza di avere sempre uno standard qualitativo alto

Bisogna dire che alcune pedaliere multi-effetto in realtagrave ci possono dare la stessa qualitagrave dei pedali singoli a questo punto la valutazione egrave solo economica tenendo presente che se ci creiamo una pedaliera di effetti singoli spendiamo in proporzione al numero di pedali che compriamo quindi al numero di effetti che usiamo

LrsquoAmplificatore

Amplificatore a valvole

Testata e Cassa (JCM900)

Combo (Carvin)

Lrsquoamplificatore egrave una componente fondamentale della catena elettroacustica necessaria per il potenziamento del segnale generato dai pick-up della chitarra elettrica che altrimenti non avrebbe energia sufficiente per essere collegato direttamente allrsquoaltoparlante

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Un amplificatore utilizza energia elettrica proveniente da una fonte esterna (corrente o batterie) per controllare lrsquoinvio del segnale proveniente dalla chitarra allrsquoaltoparlante consentendo di modificare il tono e il volume e di aggiungere caratteristiche quali la distorsione e lrsquoeco (il riverbero) Di fatto con il termine di amplificazione egrave possibile indicare non solo gli amplificatori di potenza ma anche altri dispositivi di elaborazione del suono quali equalizzatori espansori compressori ecc Gli amplificatori possono essere costruiti con due tecnologie diverse considerate spesso come due filosofie distinte utilizzando circuiti a valvole o a transistor (solid state) Gli A a valvole sono stati i primi ad essere prodotti negli anni rsquo50-rsquo60 per poi essere sostituiti da quelli solid state nelle due decadi successive

Questi ultimi infatti sono in grado di riprodurre fedelmente ed amplificare un suono con maggiore affidabilitagrave assicurando cioegrave quella che viene chiamata alta fedeltagrave (High-Fidelity HI-FI) Tuttavia dopo una prima diffusione di questo secondo tipo di A egrave apparso evidente come le valvole siano una componente essenziale dellrsquoamplificazione in grado di caratterizzare il tipico sound della chitarra elettrica In tal senso si sono mosse le principali case produttrici di amplificatori tornando da un lato alla tradizionale ma costosa tecnologia a valvole nei loro modelli piugrave prestigiosi e costruendo dallrsquoaltro dispositivi ibridi che combinino circuiti a valvole e circuiti a transitor con lrsquoobiettivo di assicurare i vantaggi dellrsquouna e dellrsquoaltra tecnologia

Inizialmente gli amplificatori erano separati dagli altoparlanti (si parla di testata e di casse) ma recentemente sono stati realizzati anche dispositivi combinati che prendono il nome di combo in grado di assicurare un trasporto piugrave agevole e una maggiore flessibilitagrave

Gli altoparlanti

Gli amplificatori a valvole devono adattarsi perfettamente allimpedenza degli altoparlanti che varia da 4 ohm (leggi om) 8 ohm oppure 16 ohm Non vanno mai accesi se non sono collegati agli altoparlanti se non si vuole danneggiare seriamente il trasformatore o le valvole finali Gli amplificatori a transistor sono in questo senso piugrave robusti anzi quasi tutti i modelli di un certo livello sono immuni sia al corto che al circuito aperto sulle uscite per gli altoparlanti anche se comunque egrave sempre meglio averli collegati In genere limpedenza minima degli altoparlanti dagrave il massimo volume di uscita a livelli accettabili di distorsione Il montaggio di altoparlanti dimpedenza maggiore di quella prescritta causa solo un volume di uscita ridotto e forse anche un minore tasso di distorsione Se non cegrave un pulsante di stand-by sullamplificatore egrave buona precauzione abbassare a zero il volume prima dellaccensione anche sugli ampli a transistor Attenzione alle impedenze di uscita degli amplificatori (o finali) che dovranno essere compatibili con le impedenze delle casse

Finale Casse

4ohm 8ohm

8ohm8ohm

16ohm

16ohm 16ohm

Si puograve quindi affermare che le impedenze uguali sono chiaramente abbinabili fra loro mentre un finale che ad esempio ha un uscita di 8 ohm puograve essere collegato ad una cassa che abbia lentrata a 16 ohm Adattare limpedenza di uscita del finale di potenza a quella degli speaker significa fare in modo che tutta lenergia emessa dal finale venga trasferita alle casse senza perdita di segnale e quindi far funzionare il sistema al meglio delle sue possibilitagrave (ed evitare danni) e per ciograve i valori sopra descritti non danno problemi anche se egrave sempre meglio collegare due impedenze di valore uguale

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Send amp return

Tutto il sistema di preamplificazione si basa sul controllo di volume globale della sezione output che a seconda della concatenazione delle apparecchiature saragrave o sul preamplificatore o sulle unitagrave multieffetto Dipende dalla loro posizione nel percorso del segnale Ogni tipo di effetto intendendo in questo senso apparecchiature a rack o eventuelmente pedalini appositamente dedicati dovrebbe lavorare sul suono dopo che il segnale viene preamplificato

Utilizzando il send-return il suono verragrave a passare negli effetti tramite il pre che lo riprenderagrave per poi inviarlo alluscita del pre stesso e saragrave controllato dal potenziometro del volume output level sul preampli Se invece gli effetti sono in serie dopo il pre (si definisce sistema a cascata) loutput level dellultima apparecchiatura nel percorso del segnale avragrave il controllo del volume globale

Il send-return egrave un ottimo sistema per i collegamenti di effetti allinterno di un preamplificatore Avevamo giagrave accennato a questo sistema nella sezione dedicata agli amplificatori i quali racchiudono in un blocco compatto sia il pre che il finale

Analizzando il percorso del segnale si puograve notare che il suono dovrebbe giungere al finale completo di tutte le caratteristiche costruite durante il tragitto Gli effetti dovrebbero essere inseriti a seconda della loro tipologia in punti diversi compressori distorsori equalizzatori vanno posti prima del preampli mentre gli effetti dambientazione (chorus delay riverbero ecc) dopo Vi sono anche delle eccezioni in quanto a seconda delle varie impedenze delle apparecchiature queste possono essere inserite in determinati punti Il send-return viene utilizzato per mantenere il piugrave possibile il segnale analogico mixandolo appunto con gli effetti digitali Questi allinterno del pre verranno utilizzati in maniera da influire il meno possibile con la natura analogica del suono lavorando comunque nelle loro caratteristiche Questo percheacute non tutte le apparecchiature digitali offrono una conversione AD-DA (analogicodigitale - digitaleanalogico) di ottimo livello e proprio per questo motivo collegandole in cascata dopo il pre potrebbero influire negativamente sul suono facendogli ad esempio perdere determinate frequenze oppure mangiando dinamica alla pasta effettiva del suono Vediamo quindi come comportarsi con i vari tipi di effetti nel loro rapporto send-return

Innanzitutto controlliamo limpedenza di lavoro i pedali solitamente prediligono segnali di basso livello (luscita della chitarra) mentre gli effetti a rack generalmente i segnali di linea che sono di alto livello anche se alcuni possono disporre della selezione per lavorare con entrambi i tipi di segnale Nello stesso send-return non possono coesistere pedali e processori a meno che non si voglia guadagnare in rumore piuttosto che in suono in pratica avremo un aumento di fruscio e una diminuzione del volume Puograve capitare che un pre abbia a disposizione due send-return in questo caso possiamo collegare in uno i pedali (segnali di basso livello ad es -10db) allaltro i processori a rack (segnali di linea cioegrave +4db) Attenzione al fatto che i due send-return siano indipendenti e non stereofonici In questultimo caso devono essere adattati ad una linea di segnale stereo Solitamente il send-return a basso livello lavora prima dei controlli di equalizzazione i quali opereranno sullunitagrave a rack lasciando inalterato il segnale trattato nel primo send-return Nella maggior parte dei casi troviamo un solo send-return nel pre che avragrave molto probabilmente a fianco un pulsante di selezione che serve a regolare due valori (-10db o +4db) selezioniamo il primo per i pedali e il secondo per le unitagrave a rack Possiamo infine trovare anche un potenziometro di regolazione della mandata effetti molto utile per ottimizzare una regolazione fine in quanto puograve capitare di trovare effetti con tarature diverse da quelle sopra descritte egrave molto raro che succeda ma nel caso stiamo sempre nei parametri sopra descritti che sono standard I collegamenti possono essere fatti in serie in parallelo o in entrambi i casi Se manca questultima opportunitagrave egrave necessario sapere in quale due modi precedenti si tratta in quanto questo ha una grande influenza sul suono Conviene quindi guardare le istruzioni

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Collegamenti del send-return in parallelo

Con questo sistema si divide il segnale in due parti uno viaggia attraverso il pre fino alloutput laltro viene prelevato dal send e inviato al processore esterno che dopo averlo elaborato lo rimanda nel return In questo punto il segnale effettato puograve essere mixato con loriginale da un apposito controllo (mix effect ecc) E fondamentale che il segnale di ritorno allampli sia solo quello effettato azzeriamo quindi sul processore esterno il controllo del segnale dry (diretto) in quanto questultimo egrave giagrave presente nel pre ed egrave perciograve inutile farne arrivare un altro

Collegamenti del send-return in serie

Lintero segnale viene inviato al processore utilizzando il send-return in serie Dopo essere stato effettato ritorna al preampli in questo caso la differenza del bilanciamento egrave data dai controlli dry e level nel processore

Dividiamo in due categorie i processori

Effetti che processano lintero segnale che sono il Distorsore il Compressore lEqualizzatore ecc per i quali egrave consigliato il collegamento tra chitarra e ampli oppure nel send-retun in serie in quanto lavorano sulla pasta del suono in tempo reale

Effetti che mixano una porzione di segnale trattato a quello originale quali il Flanger il Chorus il Delay il Pitch transposer il Riverbero ecc A questi egrave consigliato il collegamento in parallelo percheacute lavorano sui circuiti di tempo di ritardo Bisogna comunque fare una premessa alcuni processori di qualitagrave elevata (Eventide TC Elet) hanno una processione AD-DA talmente elevata da non influire negativamente sul segnale dry per cui possono essere messi in serie nel send-return o addirittura in cascata dopo il pre e prima del finale Rimane comunque il fatto che in parallelo Il distorsore egrave poco consigliabile nel send-return anzi non bisognerebbe proprio mai metterlo Il compressore puograve essere collegato nella mandata effetti (un altro modo di chiamare il send-return) ma egrave preferibile prima (se a pedale) o dopo il pre in cascata (se egrave a rack) In questo caso non si dovrebbero collegare processori nel send-return

Un ulteriore uscita che egrave possibile trovare nel preamplificatore e la direct output

Le valvole di un valvolare

Cosa sono esattamente le valvole degli amplificatori Come funzionano Facciamo luce su una componente di cui si parla molto ma che pochi conoscono

Di amplificatori valvolari si parla spesso quasi tutti i chitarristi riconoscono ed apprezzano (chi piugrave chi meno) il loro inconfondibile suono Sappiamo tutti dunque che lunitagrave fondamentale dellamplificatore valvolare lo dice il nome egrave la valvola Ma di cosa si tratta esattamente

Storicamente la valvola viene molto prima del transistor faceva parte delle prime componenti elettroniche giagrave agli inizi del 1900 Per la prima metagrave del secolo egrave stata impiegata su ogni apparecchiatura (radio televisori calcolatori aspirapolveri ) per poi venir rapidamente rimpiazzata dal transistor a metagrave degli anni 60 Ormai solo in campo musicale sono presenti elettroniche valvolari in quanto decisamente piugrave costose e delicate dei moderni transistor

La valvola egrave fondamentalmente un diodo ossia due elementi elettrici accoppiati Si tratta di anodo e catodo ossia un elemento di carica positiva e laltro forzatamente per induzione di carica negativa I due elementi non si toccano ma si trovano a distanza ravvicinata e vengono rinchiusi allinterno di una sorta di lampadina ossia un bulbo vitreo in cui viene creato il vuoto Un altro oggetto che si trova

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allinterno di questo bulbo egrave il filamento la cui funzione egrave esattamente quella di scaldare il catodo Questultimo raggiunta una certa temperatura sviluppa una nube elettronica intorno a segrave Lanodo invece non emette alcun elettrone ed egrave come giagrave detto caricato tale carica deriva dalla rete elettrica cui attinge la valvola che egrave di norma di tipo alternato (AC) e che quindi oscilla tra carica positiva e negativa con una certa frequenza (50Hz) Quando lanodo assume carica positiva la nube di elettroni generata dal catodo migra verso lanodo generando un flusso di corrente che si interrompe nei momenti in cui lanodo egrave negativo

Dal momento che lanodo non sviluppa nube elettronica il flusso di elettroni indotto segue sempre la stessa direzione ossia da catodo ad anodo parliamo di corrente diretta (DC) Dunque prelevando corrente da una fonte alternata la valvola converte la corrente in continua

Comunque la corrente di uscita risente in qualche modo della corrente alternata di partenza in quanto come abbiamo visto per metagrave del tempo (quando il catodo egrave positivo) non vi egrave flusso Si puograve ovviare il problema aggiungendo alla valvola un secondo diodo il cui anodo sia positivo quando quello del primo diodo egrave negativo in questo modo vi egrave un flusso continuo e dalla medesima fonte alternata si puograve ricavare maggiore corrente diretta

Tuttavia quanto detto finora ancora non ci permette di capire esattamente lutilitagrave della valvola alla nostra descrizione mancano infatti ancora diversi elementi

Le valvole montate sui nostri amplificatori in realtagrave non sono costituite dai diodi che abbiamo appena visto bensigrave da triodi Il nome stesso ci suggerisce la differenza queste componenti presentano 3 elementi attivi anzicheacute 2 Dunque ad anodo e catodo si aggiunge la griglia di controllo caricata negativamente una vera e propria griglia collocata a distanza ravvicinata tra anodo e catodo Modificando la tensione di tale griglia possiamo deviare in parte o totalmente il flusso di elettroni generato tra i diodi egrave proprio questo laspetto che piugrave ci interessa poichegrave la possibilitagrave di variare lentitagrave del flusso (ossia la corrente che giunge allanodo) ci consente di amplificare il segnale Quando infatti la griglia tende a diventare positiva convoglia un flusso elettronico sempre maggiore verso lanodo

Schema semplificato di una valvola (triodo)

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La classe di un amplificatore

Amplificatori di classe A o di classe AB Cosa cambia Quali sono i pregi ed i difetti delluna e

laltra tipologia Vediamo

Si sente spesso parlare di Classe A o Classe AB per quanto riguarda gli amplificatori vediamo di cosa si tratta cercando di semplificare quanto piugrave possibile un discorso che egrave piuttosto complesso da affrontare nella sua interezza

Precisiamo innanzitutto che consideriamo largomento solo per quanto riguarda il campo che ci interessa ossia le amplificazioni per chitarra e ricordiamoci che tale discorso vale sia per elettroniche valvolari sia per elettroniche a transistor ma per comoditagrave prendiamo in considerazione solo le prime perchegrave sulle seconde le considerazioni relative alla classe acquistano minore importanza

Parliamo dunque di amplificatori valvolari e veniamo subito al sodo quali sono le differenze tra classe A e classe AB Si parla in questo caso delle valvole finali dellamplificatore se sono di classe A esse lavorano sempre allo stesso livello (prossime al massimo) anche in assenza di segnale Insomma la corrente anodica che le attraversa egrave sempre presente alla massima potenza anche se non suoniamo questo comporta innanzitutto una minore durata delle valvole Il suono egrave solitamente corposo e caldo anche perchegrave fondamentalmente il finale dellamplificatore come abbiamo visto egrave come se fosse sempre al massimo

Parliamo ora della classe AB quando non sono raggiunte da alcune segnale la corrente al loro interno si interrompe Quando il segnale ritorna le coppie di valvole push-pull tornano ad essere attraversate dalla corrente ma tale passaggio dallo stato di quiete al funzionamento pieno genera una lieve distorsione del segnale che si avverte chiaramente nel suono finale Il suono generato egrave piugrave limpido poichegrave le valvole non lavorano sempre al massimo e per questo il segnale non raggiunge alti livelli di saturazione

I finali di classe AB inoltre consentono una potenza di uscita decisamente superiore rispetti ai classe A una caratteristica che li rende ampiamente diffusi

Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)

Ma cosa cambia tra un amplificatore per chitarra e lamplificatore che troviamo installato sul

nostro stereo Possiamo collegare a questultimo la chitarra

Rispondiamo subito no non possiamo usare negrave lamplificatore negrave le casse dello stereo per amplificare il nostro strumento Questo perchegrave gli amplificatori per chitarra possiedono caratteristiche proprie e sono progettati espressamente per essere usati nellamplificazione del nostro strumento

Ma quali sono esattamente le caratteristiche che li rendono cosigrave diversi da un normale amplificatore hi-fi Proviamo a vedere

Innanzitutto parliamo di frequenze lamplificatore hi-fi riproduce in modo lineare tutte le frequenze udibili allorecchio umano Questo almeno egrave quanto egrave progettato per fare Lamplificatore per chitarra invece enfatizza le frequenze medie (1KHz4KHz) mentre la risposta alle frequenze basse

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sfuma poco dopo il MI della prima corda in genere i bassi di un ampli per chitarra partono da 70 o 80Hz abbastanza poco se pensiamo che il nostro orecchio arriva a percepirne fino a 1525Hz Senza contare che gli amplificatori che per costituzione sono privati della parete di fondo possiedono bassi ancor meno enfatizzati

Quanto detto finora ci aiuta a capire come -a livello di prestazioni- i due tipi di amplificatori non siano interscambiabili eppure finora non abbiamo ancora incontrato un vero e proprio limite che ci impedisca di collegare la chitarra allamplificatore hi-fi Il limite di cui stiamo parlando egrave il distorto o meglio loverdrive

Tutti noi sappiamo bene come loverdrive di un amplificatore sia fondamentale da quando esistono le chitarre elettriche esiste il distorto ossia quel suono caratteristico di un amplificatore portato al suo limite (ed oltre) Ovviamente gli ampli per chitarra sono costruiti per sopportare loverdrive senza rovinarsi ed anzi per favorire la distorsione del suono ancora prima di raggiungere il livello massimo di saturazione

Tuttavia si capisce che la distorsione del suono originale di per segrave non egrave un fattore positivo soprattutto per un hi-fi per questo lamplificatore hi-fi egrave progettato in direzione opposta ossia per ritardare il piugrave possibile la distorsione del suono

Riassumiamo un attimo questo fondamentale passaggio

lampli per chitarra quando raggiunge (ad esempio) l85 della sua capacitagrave inizia a distorcere il suono Superata ovviamente una certa soglia di saturazione (120) inizia a danneggiarsi

Lamplificatore hi-fi invece non distorce fino al raggiungimento della sua potenza massima (100) questo gli consente di raggiungere loutput massimo mantenendo il suono fedele Varcata questa soglia inevitabilmente viene danneggiato

Come funziona un amplificatore

Cerchiamo di capire esattamente come funzioni un normale amplificatore per chitarra provando

a evidenziare tutti quei fattori che influiscono sul suono finale

Schema delle componenti di un amplificatore

Partiamo da zero a cosa serve lamplificatore La risposta egrave immediata ad amplificare il debole segnale proveniente dai pickup della nostra chitarra cosigrave da poter essere trasmesso allesterno o modellato

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E come fa ad amplificare il segnale Fondamentalmente assorbe energia esterna (dalla rete elettrica) e la plasma secondo i dati provenienti dal segnale dei pickup Giagrave questa affermazione implica diversi passaggi oscuri Via allora iniziamo a parlare del funzionamento di un amplificatore tenendo sempre presente il semplice schema che troviamo qui a lato giagrave intuitivamente capiamo che una prima componente fondamentale egrave lalimentatore

Basta infatti dare unocchiata allo schema per vedere che lalimentatore egrave collegato a tutte le altre parti dellamplificatore insomma da esso dipende il funzionamento dellintero apparecchio Come ci suggerisce il nome lalimentatore non fa altro che fornire energia al sistema rendendo in pratica utilizzabile quella fornita dalla rete elettrica Tale operazione si articola in almeno due momenti fondamentali prima di tutto la corrente elettrica della rete deve essere portata ad una tensione adeguata allutilizzo da parte delle altre componenti elettroniche Si tratta di unoperazione tutto sommato semplice compiuta da un normale trasformatore Tuttavia la corrente che esce dal trasformatore non egrave ancora pronta la rete domestica ci fornisce infatti una corrente alternata ossia la cui differenza di potenziale oscilla con una determinata frequenza (50Hz) tra valori positivi e valori negativi al nostro apparecchio serve invece una corrente stabile (continua) In un amplificatore valvolare intervengono qui le prime valvole con il compito di raddrizzare loscillazione tra valori positivi e negativi della corrente alternata alluscita di queste valvole la differenza di potenziale si mantiene sempre su valori positivi ma continua ad oscillare Facciamo maggiore chiarezza con un piccolo grafico

Cosigrave si presenta la corrente alternata

Ed eccola come esce dalle valvole raddrizzatrici

Insomma cegrave ancora del lavoro da fare per renderla continua Questo lavoro viene svolto dai condensatori che accumulano su una delle loro armature i picchi di carica e la rilasciano in direzione dellaltra armatura nei momenti in cui la tensione egrave minore il risultato finale egrave una corrente che inizia ad essere omogenea Infine una serie di induttori e circuiti attivi (negli ampli a transistor) livella definitivamente la corrente rendendola finalmente continua ed a disposizione di tutte le altre componenti dellamplificatore

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La prima di queste componenti che il segnale della chitarra incontra sul suo percorso egrave il preamplificatore (1deg stadio di amplificazione) puograve essere composto -nei valvolari- da una o piugrave valvole che amplificano il segnale secondo un guadagno fisso Questa fase puograve essere trascurabile se la chitarra collegata monta pickup attivi quindi giagrave comprensivi di preamplificatore per questo molti ampli hanno due ingressi distinti per PU attivi e PU passivi

Dopo il primo stadio troviamo i controlli di equalizzazione e volume di solito costituiti da condensatori identici a quelli che troviamo collegati alle manopole della chitarra ma che possono anche essere di tipo attivo (soprattutto sugli ampli a transistor) A seguire si raggiunge il 2deg stadio di amplificazione costituito da unaltra valvola (o piugrave valvole) che amplificano nuovamente il segnale questa fase egrave necessaria perchegrave prima di questa fase si collocano la maggior parte degli effetti mentre il riverbero (che vediamo nella schema a lato) va a intercettare in uscita il segnale uscente dal 2deg stadio

Questa collocazione del riverbero fondamentalmente in parallelo al 2deg stadio egrave legato al suo funzionamento ed alla presenza al suo interno di due valvole di amplificazione A questo punto si inserisce il controllo del volume generale solitamente ti tipo passivo subito prima del separatore di fase una componente che scinde il segnale in due componenti sfasate di 180deg i cui rami sono ulteriormente allontanati dal pilota che amplifica -tramita una valvola- i due segnali cosigrave ottenuti Infine una coppia di valvole ( le finali ) converte la tensione di segnale in flusso di corrente che andragrave poi a sollecitare gli altoparlanti (fondamentalmente si tratta di dare al segnale giunti sin qui la potenza necessaria a sollecitare gli altoparlanti)

Gli Effetti

Processori di segnale

Qualsiasi strumento utilizzato per alterare il suono dai semplici effetti a pedale ai piugrave complessi effetti da studio (rack) rientrano nella categoria dei sound processor ovvero elaboratori del suono I metodi fondamentali per ottenere unalterazione del suono sono quattro

I controlli di voume e di guadagno

I controlli di equalizzazione e di tono

Gli effetti basati sul tempo

Dispositivi per il cambiamento di tono

Controlli di volume e guadagno

Questi controlli permettono di variare lintensitagrave di un suono amplificato fino a portarlo agli estremi della distorsione Il canale ad alto guadagno avragrave maggiore sensibilitagrave e probabilmente una minore capacitagrave di sovraccarico Quindi dato che la differenza trai guadagni complessivi dipende quasi sempre da un alterazione del guadagno ottenuta con la prima valvola si aumenta cosigrave la possibilitagrave di produrre distorsione nella prima valvola E questo egrave desiderabile in quanto potendo portare in distorsione la prima valvola si puograve ottenere un suono distorto a qualsiasi posizione del volume

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La distornione

Una chitarra elettrica puograve fornire in uscita un segnale prolungato di 50 o piugrave millivolts Un segnale di questo livello puograve sovraccaricare (o portare in overdrive) lamplificatore Gli amplificatori per chitarra sono perciograve progettati per sopportare condizioni di ampio e prolungato sovraccarico applicate ai loro ingressi Tale sovraccarico puograve non di meno causare distorsione nello stadio pilota eo di potenza quando la chitarra sia suonata ad alto volume

Controlli di equalizzazione

I controlli di equalizzazione e di tono modificano il canale del suono incrementando o eliminando alcune frequenze

Gli effetti basati sul tempo

Questi effetti permettono di utilizzare copie ritardate di un segnale per creare una molteplicitagrave di effetti diversi

Dispositivi per il cambiamento di tono

Con questi dispositivi egrave possibile aumentare o diminuire laltezza di una nota

La Teoria

Le Scale

Il primo argomento veramente esteso e complesso che incontriamo facciamo chiarezza nel

mondo delle scale parlando in sintesi di maggiori minori e pentatoniche

Creare una scala vuol dire labbiamo giagrave detto parlando dei modi creare una sequenza di note o se preferiamo una sequenza di toni e semitoni Ogni scala parte da una tonica la nota iniziale che definisce e dagrave il nome alla scala (stiamo dicendo le stesse cose che avevamo giagrave visto per quanto riguarda le triadi ricordate) La scala maggiore egrave anche detta scala diatonica maggiore significa che al suo interno tutte le note sono diverse Possono esistere tra esse intervalli cromatici (stesso nome ma suono diverso C e C) e intervalli diatonici (nome diverso C e F) Se consideriamo la scala maggiore di C che avevamo giagrave visto (CDEFGABC) possiamo notare che tra le diverse note esiste una sequenze di toni e semitoni particolare comune a tutte le scale maggiori vediamola

C-t-D-t-E-st-F-t-G-t-A-t-B-st-C

Abbiamo cosigrave cercato di schematizzare la sequenza di toni (t) e semitoni (st) indicandone la posizione tra le varie note della scala Per comoditagrave riscriviamo la sequenza t t st t t t st Esattamente come avevamo visto parlando delle triadi inoltre ogni nota della scala occupa una posizione precisa definita dal grado la prima nota egrave Ideggrado la seconda nota (D) IIdeg grado e cosigrave via Ricordiamo i nomi giagrave visti la nota in Ideg grado si dice tonica in IIIdeg grado modale ed in Vdeg grado dominante

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Abbiamo detto che la sequenza di toni e semitoni egrave caratteristica di tutte le scale maggiori per costruire la scala maggiore di E (ad esempio) ci saragrave dunque sufficiente partendo dalla scala cromatica e scegliendo come nota iniziale E selezionare le note definite da questa sequenza di toni e semitoni

Discorso a parte va ovviamente fatto per quanto riguarda le scale minori Dovremo infatti fare i conti con diversi tipi di scale minori naturali armoniche e melodiche

Per prima cosa vediamo subito le sequenze che interessano queste tre tipologie diverse

naturale t st t t st t tarmonica t st t t st+t stmelodica t st t t t t st

Ora che abbiamo chiarito questo possiamo fare un esempio provando innanzitutto a costruire la scala minore naturale di C Per fare ciograve ci conviene partire dalla scala maggiore di C che ormai ci ricordiamo bene CDEFGABC La sequenza era t t st t t t st Se confontiamo questa sequenza con quella della minore naturale possiamo individuare i gradi (le note della scala) che subiranno variazioni proviamo a sovrapporre le due sequenze

maj I t II t III st IV t V t VI t VII st VIIImin I t II st III t IV t V st VI t VII t VIII

Abbiamo indicato in rosso i gradi delle due scale in nero le sequenze di tonisemitoni ed in blu i gradi che cambiano III VI VII Nella scala minore naturale saranno tutti abbassati poichegrave preceduti da un semitono che non trova corrispondenti nella sequenza della scala maggiore Vediamo ora a quali note corrispondevano questi gradi nella scala maggiore di C Mi (E) La (A) Si (B) Dunque li facciamo diventare rispettivamente Mib Lab e Sib Questi tre bemolli occuperanno quindi il III VI e VII grado nella scala minore naturale di C mentre tutte le altre note saranno identiche a quelle della scala maggiore Vediamo ora la scala ottenuta Do Re Mib Fa Sol Lab Sib Do (CDEbFGAbBbC)

Discorso identico per la creazione di ogni altra scala minore

Infine vediamo un ultimo modello di scala la pentatonica Si tratta di un tipo di scala molto utilizzata perchegrave semplicissima nasce infatti da una semplificazione delle scale tradizionali

Per ottenere la scala pentatonica maggiore di qualsiasi tonalitagrave ci basta considerare la scala maggiore e cancellare IV e VII grado Otteniamo dunque una scala di sole 5 note (ricordiamoci che lVIIIdeg egrave la stessa nota della tonica)

Se vogliamo individuare la pentatonica minore non dovremo far altro che partire dalla scala minore ed eliminare questa volta II e VI grado

Abbiamo cosigrave introdotto finalmente il concetto di scala Dobbiamo tenere presente perograve che largomento egrave ben lungi dall essere esaurito esistono ancora molte informazioni che non conosciamo su questo argomento senza contare che bisogneragrave cominciare a vedere le scale in funzione dello strumento su cui le suoneremo ossia la chitarra

Per ora accontentiamoci di ciograve che abbiamo appena imparato e prendiamoci tempo per digerire queste nozioni che ci saranno indispensabili per arrivare ad una perfetta comprensione della natura degli accordi

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Modi

Prima di parlare delle scale dovremo introdurre il sistema modale cerchiamo di definirlo

brevemente

Finora abbiamo parlato con grande disinvoltura di intervalli e triadi semplificando perograve notevolmente la materia egrave doveroso aprire una piccola parentesi di approfondimento per parlare delle scale un concetto in cui ci siamo imbattuti spesso ma che non abbiamo mai veramente chiarito Per parlare delle scale perograve dovremo prima vedere cosegrave il sistema modale

Inoltre parlando delle triadi abbiamo giagrave in qualche modo capito che alla base degli accordi esiste un sistema di armonizzazione che regola i rapporti tra le note ora dobbiamo addentrarci in questo sistema e capirne il funzionamento

Tutto parte da una scala ancora non sappiamo esattamente in cosa consista negrave come sia formata Per ora accontentiamoci di definirla sommariamente attraverso le nozioni che giagrave possediamo la scala egrave una successione di note definite da unalternanza di toni e semitoni Alla fine di questo articolo potremo finalmente dare una migliore definizione Vediamo ora la scala di C maggiore come esempio

C D E F G A B C

Fin qui egrave tutto facile come vediamo partendo dalla nota C abbiamo creato una successione di note Come giagrave detto per ora evitiamo di addentrarci nel concetto di scala e ci concentriamo su altro prendiamo una nota dalla scala (per esempio la seconda D) e costruiamo una scala partendo da essa mantenendo la successione di note di partenza Non stiamo facendo niente di strano ricostruiamo la stessa identica successione partendo questa volta da D Dunque

D E F G A B C D

E semplice comprendere che potremmo fare lo stesso partendo da ogni nota della prima scala considerata quella di C che chiameremo scala madre Otterremo dunque 7 diverse sequenze tutte costruite partendo perograve dalla scala madre di C possiamo cominciare a tirare le prime conclusioni Avevamo giagrave parlato di tonica anche per quanto riguarda le scale egrave la nota di partenza Ora noi abbiamo perograve estratto dalla scala madre un secondo grado (D) e labbiamo fatto diventare tonica generando da essa una nuova scala Si tratta dunque di una tonica secondaria egrave tonica poichegrave allinterno del suo modo occupa il Ideg grado ma egrave secondaria perchegrave fa riferimento alla scala madre da cui lavevo estratta la scala maggiore di C Complicato

Riassumiamo dalla scala madre (C maj CDEFGABC) abbiamo estratto il IIdeg grado (D) Da esso abbiamo creato una nuova scala (DEFGABCD) identica alla prima ma in cui la D non occupa piugrave il IIdeg grado bensigrave il Ideg (tonica) Possiamo fare lo stesso con ogni nota della scala madre generando dunque 7 diverse sottoscale o modi Ogni nota della scala madre egrave dunque semitonica poichegrave puograve essere il Ideg grado di una sottoscala costruita partendo da essa

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Ora dobbiamo solo dare dei nomi alle diverse sottoscale ai diversi modi

CDEFGABC = ionicoDEFGABCD = doricoEFGABCDE = frigioFGABCDEF = lidioGABCDEFG = misolidioABCDEFGA = eolioBCDEFGAB = locrio

Adesso sappiamo cosegrave il sistema modale possiamo iniziare a parlare delle scale

Triadi

Fondamento di quasi tutte le scuole di chitarra sono gli accordi partiamo dalle triadi per vedere

come nascono

Abbiamo giagrave parlato di intervalli un concetto che ci torneragrave molto utile in questa trattazione Cerchiamo come sempre di dare per scontate meno nozioni possibile e di partire da zero cosegrave un accordo

La definizione di accordo egrave semplicissima si tratta infatti di tre o piugrave note suonate contemporaneamente Come al solito perograve egrave necessario andare un po oltre e vedere quali sono le regole che uniscono le note di un accordo quali princigravepi seguono e come vengono nominati i diversi accordi

Per fare ciograve partiamo dal concetto di triade tre note armonizzate tra loro Per vedere come si costruisce una triade ed in cosa consiste esattamente questa armonizzazione iniziamo da una scala prelevando da essa tre note la prima la terza e la quinta

Se partiamo dalla scala maggiore di C abbiamo appena estratto nellordine C E G

La prima egrave la tonica che definisce laccordo e il nome (se la tonica come nel nostro caso egrave C laccordo egrave di C) La terza egrave detta modale poichegrave indica il modo dellaccordo nel nostro esempio se si tratta di Mi avremo un accordo maggiore se invece egrave un Mib laccordo saragrave minore Abbiamo infine la quinta solitamente si dice che questultima nota completa la triade senza definirne alcuna caratteristica invece puograve generare triadi aumentate e diminuite (due concetti che avevamo giagrave visto parlando degli intervalli)

A questo punto perograve dobbiamo approfondire ulteriormente il discorso riprendendo quanto giagrave sappiamo sugli intervalli Abbiamo appena detto che la modale stabilisce se laccordo egrave minore o maggiore in realtagrave possiamo essere piugrave precisi chiarendo che egrave lintervallo tra prima e terza che definisce il modo dellaccordo Come sempre schematizzando un po riusciamo a capire meglio

Una triade maggiore comprende unintervallo di terza maggiore tra prima e terza ed un intervallo di terza minore tra terza e quinta cosigrave le note saranno prima terza maggiore e quinta giusta (intervalli terza maj-terza min)

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Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

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Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 8: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

Ripassiamo

1 Allentiamo il morsetto 2 Accordiamo normalmente usando le meccaniche 3 Serriamo il morsetto 4 Perfezioniamo laccordatura con le viti

Alcuni appunti innanzitutto le viti per laccordatura fine si chiamano viti ma in realtagrave non sono tali Si tratta di piccole manopole che si manipolano tranquillamente con le dita Meglio specificare per non confonderci con altre viti (ad esempio quelle usate per regolare laction delle corde)

Infine ricordiamoci che il morsetto che sta dietro al capotasto NON regge da solo la tensione delle corde Dunque anche quando egrave serrato le meccaniche non possono essere spostate perchegrave laccordatura si perderebbe comunque

Il Plettro

Come impugnare il plettro come usarlo basilari informazioni da tenere presente

Il plettro egrave fondamentalmente un sottile triangolo di plastica usato per mettere in vibrazione le corde Naturalmente ne esistono di diversi materiali e forme ma la caratteristica che piugrave ne influenza la prestazione egrave il suo spessore indicato in millimetri un plettro piugrave spesso egrave anche piugrave rigido e quindi non si fletteragrave a contatto con le corde Ognuno si trova bene con un tipo di plettro diverso quindi egrave bene provarne diversi per trovare quello adatto al nostro stile per suonare bene egrave anche importante avere un buon feeling con il proprio plettro

Di solito il plettro si stringe tra pollice e indice ma si puograve anche impugnare tra pollice e medio E necessario che il plettro sia ben saldo tra le nostre dita tuttavia limpugnatura devessere sciolta e consentire un certo gioco al plettro in modo da assecondare le sue reazioni a contatto con le corde

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Osserviamo il primo schema (egrave vero le corde non hanno tutte lo stesso diametro chiedo scusa) Possiamo suonare inclinando il plettro in modo diverso rispetto alle corde la prima posizione solitamente si usa nelle pennate verso il basso per far sigrave che il plettro scorra piugrave facilmente sulle corde La seconda posizione piuttosto neutra puograve essere usata in pennate alternate o suonando poche corde contemporaneamente Infine la terza posizione si usa solitamente per la pennata dal basso

Ora guardiamo il secondo schema si tratta ancora di tre diverse posizioni del plettro ma questa volta vediamo laffondamento nelle corde la posizione che causa una maggior vibrazione della corda egrave senzaltro la C con lintera punta del plettro tra le corde ma in questa posizione egrave anche piuttosto difficile suonare velocemente cosa che invece ci riusciragrave semplicissima con la posizione A ossia sfiorando appena le corde Tornando per un istante al primo schema possiamo infine notare che mantenendo il plettro inclinato come in 1deg e 3deg posizione potremo suonare velocemente pur affondando come in posizione C percheacute linclinazione del plettro ci aiuteragrave a scorrere tra le varie corde si tratta di un comodo compromesso e abbiamo ora capito perchegrave la posizione ndeg2 sia meno istintiva

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La mano destra

Molti dubbi attanagliano i neofiti quale egrave la posizione corretta della mano destra Deve

appoggiarsi allo strumento o no Facciamo chiarezza

Suonando in pizzicato ad ogni corda dedichiamo un dito (o quasi) distendiamo bene la mano sulle sei corde

Usando il plettro egrave importante che questultimo possa raggiungere tutte le corde le altre dita di solito non servono la posizione della mano egrave piugrave abbassata

La posizione della mano sinistra non desta mai perplessitagrave percheacute egrave definita dai tasti che dobbiamo suonare

Invece la mano destra soprattutto agli inizi ci fa impazzire esistono tanti modi per suonare e spesso ci troviamo ad avere le dita in posizioni scomode I problemi nascono dal fatto che abbiamo spesso la necessitagrave di appoggiarci in un punto fisso sia per mantenere la mano destra piugrave stabile sia per orientarci sulle corde

Fincheacute si tratta di suonare accordi i problemi sono contenuti lunica cosa che puograve destare qualche preoccupazione egrave il palm-muting che ci richiede di suonare con un gran lavoro di polso vincolando il fianco della mano al contatto con le corde Se siamo soliti suonare con ampi gesti del avambraccio dovremo abituarci a cambiare velocemente stile poggiando la mano sulle corde e suonando con il polso questione di allenamento I grossi dubbi vengono perograve quando dobbiamo suonare singole corde o gruppi di corde distanti nel pizzicato o negli assoli ad esempio Vediamo dove mettere questa mano

Se dobbiamo suonare senza plettro solo le prime 3 corde (EAD) potremmo trovarci comodi suonando come se si trattasse di un basso appoggiamo il pollice sul bordo superiore del pickup e con indice e medio andiamo a pizzicare le corde Facile e rapido

Se invece dobbiamo suonare solo le ultime corde possiamo tranquillamente appoggiarci sempre con il pollice sulle corde superiori

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Ma quando dobbiamo pizzicare diverse corde con il plettro come accade in quasi tutti gli assoli e le scale Qualcuno si trova comodo appoggiandosi con i mignolo sul body un po piugrave in basso del Mi cantino Altri si appoggiano anche alla struttura del ponte con lintero palmo ma cosigrave finiamo per suonare troppo vicini al ponte stesso ottenendo suoni metallici e poco profondi

Suonare in sospensione sulle corde non egrave poi cosigrave difficile agli inizi certo ci sembreragrave impossibile Sbaglieremo spesso corda affonderemo malema il senso dellorientamento spaziale sullo strumento egrave un istinto che prima o poi bisogna affinare e la fermezza della mano destra egrave indispensabile

Quindi esercitiamoci a suonare cercando meno appigli possibile

E soprattutto ricordiamoci che possiamo sempre contare sulle corde che non suoniamo appoggiandoci su di esse non solo recuperiamo la posizione facilmente ma evitiamo anche di farle vibrare inavvertitamente

Il pollice (mano sinistra)

Dove mettiamo il pollice Come lo posizioniamo sul manico Togliamoci qualche dubbio

evitando pericolosi errori di impostazione

Solitamente la posizione del pollice si trova istintivamente giagrave dal primo approccio con lo strumento Tuttavia si rischia sempre di incappare in qualche errore di impostazione che puograve darci problemi per il futuro meglio dunque chiarire rapidamente questo dettaglio che puograve influire parecchio sulla nostra tecnica e velocitagrave desecuzione

Naturalmente non esiste una regola universale molto dipende dalle nostre abitudini dalla nostra comoditagrave e dal genere che suoniamo Ciascuno si avvicina alla chitarra in modo personale e non egrave detto che una posizione del pollice inusuale sia necessariamente sbagliata o porti a qualche svantaggio

Detto ciograve cerchiamo di capire quali sono in linea di massima le impostazioni piugrave diffuse ed istintive per quanto riguarda il pollice della mano sinistra esse dipendono fondamentalmente da ciograve che stiamo suonando

Nel momento in cui suoniamo tendiamo a premere con il pollice sul dorso del manico tale posizione ci consente di tenere le dita ben pigiate sulle corde E lo stesso principio di una pinza in pratica un gesto molto spontaneo e fondamentale una giusta forza ed un giusto posizionamento del pollice ci consentono di tenere la mano sinistra piugrave ferma dosando lenergia con cui premiamo le corde Senza contare che quando ci spostiamo lungo la tastiera egrave proprio il pollice che esercitando piugrave o meno pressione ci ferma la mano nella posizione che vogliamo

Se suoniamo accordi normali (per esempio powerchords) il nostro pollice si porta dietro le corde che suoniamo (nel caso del powerchord dunque il pollice finisce nella parte alta del manico dietro le prime 34 corde)

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Se suoniamo invece in barregrave la posizione cambia sappiamo bene che il dito piugrave ciritico in questo caso egrave lindice che esercita la sua pressione su tutte le corde Proprio per questo il pollice va a posizionarsi orizzontalmente proprio contrapposto allindice e perlopiugrave al centro (in senso verticale) del manico cosigrave da aiutare a distribuire la pressione su tutte le corde

Tuttavia il pollice non egrave sempre relegato nella parte posteriore del manico puograve talvolta tornarci utile anche sulla tastiera per almeno due motivi Innanzitutto puograve mutare il Mi basso (la prima corda E) appoggiandosi su di essa senza premerla

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Questa impostazione ci puograve risultare molto comoda se suoniamo con un certa forza e non vogliamo fastidiose vibrazioni della prima corda

Ma se possiamo mutarla con una leggera pressioneallora possiamo anche pigiarla Ebbene sigrave raramente ci torneragrave utile perograve il pollice puograve anche premere la prima corda

Posizione che ci puograve essere utile per qualche virtuosismo ma che egrave molto usata per il basso dove il manico egrave piugrave stretto e risulta piugrave agevole portare il pollice sui tasti

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Collegare chitarra effetti e ampli

Rapida occhiata sui collegamenti fondamentali che dobbiamo creare tra il nostro strumento e

lamplificazione

Innanzitutto consideriamo i cavi esistono svariati tipi di cavi ma lunica cosa di cui bisogna davvero curarsi egrave che siano ben schermati Ma unaltro fattore costitutivo dei cavi puograve essere importante la lunghezza

Il suono generato da pickup passivi infatti risente particolarmente di cavi troppo lunghi Problema inesistente invece per i pickup attivi visto che il suono di questi ultimi parte dallo strumento giagrave pre-amplificato Per questo stesso motivo le elettroniche attive tollerano anche di piugrave una cattiva schermatura dei collegamenti poichegrave eventuali ronzii e disturbi che di solito vengono amplificati insieme al suono si avvertono di meno

Solitamente con un piccolo ampli domestico il collegamento piugrave facile ed intuitivo egrave il chitarra-effetti-ampli Tutto facile funziona In realtagrave perograve egrave un tipo di collegamento piuttosto riduttivo soprattutto nel momento in cui abbiamo a disposizione una buona preamplificazione possiamo ad esso collegare gli effetti almeno secondo due sistemi a cascata (tutti gli effetti tra pre e ampli) o in sendreturn (pre-effetti-pre-ampli)

Per capire bene questo tipo di collegamento perograve andiamo qua spiega tutto Luca

Quali effetti compro

Gli effetti sono sul mercato sotto diverse forme quali scegliere Quali sono le differenze Brevi

indicazioni per orientarsi

Unitagrave rack

Pedale singolo

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Pedaliera multi-effetto

Multi-effetto da tavolo (studio)

Leffettistica puograve essere analizzata almeno sotto due punti di vista il primo riguarda leffetto in segrave come manipolazione del suono Il secondo invece prende in considerazione lhardware ossia lunitagrave fisica che racchiude leffetto (o gli effetti)

Questultimo aspetto egrave importantissimo per stabilire di cosa abbiamo bisogno il mercato infatti ci presenta gli effetti in almeno tre forme

La prima forma che chiamiamo in causa e scartiamo subito egrave lunitagrave rack Le unitagrave rack sono quelle specie di cassettiere che vediamo ai concerti unitagrave in grado di gestire diversi effetti contemporaneamente (compresi effetti esterni come i pedali) e comandate da una pedaliera MIDI Comunque come giagrave accennato per il momento non ne parliamo troppo visto che di certo non ci saragrave utile acquistarne una finchegrave non vorremo allestire limpianto per un concerto di mano nostra

A questo punto dobbiamo analizzare altri due sistemi i singoli pedali ed i multi-effetto

I multi-effetto si presentano fondamentalmente in due forme da pavimento e da studio I primi sono vere e proprie pedaliere i secondi necessitano di essere collegati ad altre pedaliere per consentire lo switch immediato tra gli effetti che altrimenti vanno impostati a mano

Tutti i multi-effetto lo dice il nome consentono di gestire una grande quantitagrave di effetti diversi solitamente suddivisi in moduli In pratica abbiamo la possibilitagrave di impostare un certo numero di moduli diversi applicando in ognuno di essi gli effetti che vogliamo e poi mentre suoniamo possiamo passare da un modulo allaltro premendo i pedali

Ogni pedale singolo invece contiene un solo effetto con relative regolazioni A riguardo cegrave poco da dire premendo il pedale attiviamo leffetto premendo nuovamente il pedale lo disinseriamo

E ora rispondiamo cosa ci conviene comprare

Sulla carta i multi-effetto sono senzaltro vantaggiosi con un prezzo tutto sommato ragionevole ci possiamo portare a casa tutti gli effetti di cui avremo bisogno (ed anche di piugrave) Va detto che spesso i pedali singoli offrono risultati qualitativi piugrave apprezzabili (=un miglior suono) ed una maggiore e piugrave fine regolazione dei parametri delleffetto

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Una cosa egrave certa allinizio conviene scegliere un buon multi-effetto magari a pedaliera cosigrave da poterlo usare tranquillamente anche su un palco In questo modo avendo a disposizione tutti gli effetti esistenti potremo davvero imparare a conoscerli e gestirli

A questo punto possiamo decidere se continuare con una pedaliera multi-effetto o compiere quel passo che molti chitarristi ritengono necessario ossia la creazione di una personale pedaliera composta da singoli pedali collegati tra loro Questo passo ci consente di scegliere direttamente quali effetti acquistare e integrare nella nostra pedaliera con la certezza di avere sempre uno standard qualitativo alto

Bisogna dire che alcune pedaliere multi-effetto in realtagrave ci possono dare la stessa qualitagrave dei pedali singoli a questo punto la valutazione egrave solo economica tenendo presente che se ci creiamo una pedaliera di effetti singoli spendiamo in proporzione al numero di pedali che compriamo quindi al numero di effetti che usiamo

LrsquoAmplificatore

Amplificatore a valvole

Testata e Cassa (JCM900)

Combo (Carvin)

Lrsquoamplificatore egrave una componente fondamentale della catena elettroacustica necessaria per il potenziamento del segnale generato dai pick-up della chitarra elettrica che altrimenti non avrebbe energia sufficiente per essere collegato direttamente allrsquoaltoparlante

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Un amplificatore utilizza energia elettrica proveniente da una fonte esterna (corrente o batterie) per controllare lrsquoinvio del segnale proveniente dalla chitarra allrsquoaltoparlante consentendo di modificare il tono e il volume e di aggiungere caratteristiche quali la distorsione e lrsquoeco (il riverbero) Di fatto con il termine di amplificazione egrave possibile indicare non solo gli amplificatori di potenza ma anche altri dispositivi di elaborazione del suono quali equalizzatori espansori compressori ecc Gli amplificatori possono essere costruiti con due tecnologie diverse considerate spesso come due filosofie distinte utilizzando circuiti a valvole o a transistor (solid state) Gli A a valvole sono stati i primi ad essere prodotti negli anni rsquo50-rsquo60 per poi essere sostituiti da quelli solid state nelle due decadi successive

Questi ultimi infatti sono in grado di riprodurre fedelmente ed amplificare un suono con maggiore affidabilitagrave assicurando cioegrave quella che viene chiamata alta fedeltagrave (High-Fidelity HI-FI) Tuttavia dopo una prima diffusione di questo secondo tipo di A egrave apparso evidente come le valvole siano una componente essenziale dellrsquoamplificazione in grado di caratterizzare il tipico sound della chitarra elettrica In tal senso si sono mosse le principali case produttrici di amplificatori tornando da un lato alla tradizionale ma costosa tecnologia a valvole nei loro modelli piugrave prestigiosi e costruendo dallrsquoaltro dispositivi ibridi che combinino circuiti a valvole e circuiti a transitor con lrsquoobiettivo di assicurare i vantaggi dellrsquouna e dellrsquoaltra tecnologia

Inizialmente gli amplificatori erano separati dagli altoparlanti (si parla di testata e di casse) ma recentemente sono stati realizzati anche dispositivi combinati che prendono il nome di combo in grado di assicurare un trasporto piugrave agevole e una maggiore flessibilitagrave

Gli altoparlanti

Gli amplificatori a valvole devono adattarsi perfettamente allimpedenza degli altoparlanti che varia da 4 ohm (leggi om) 8 ohm oppure 16 ohm Non vanno mai accesi se non sono collegati agli altoparlanti se non si vuole danneggiare seriamente il trasformatore o le valvole finali Gli amplificatori a transistor sono in questo senso piugrave robusti anzi quasi tutti i modelli di un certo livello sono immuni sia al corto che al circuito aperto sulle uscite per gli altoparlanti anche se comunque egrave sempre meglio averli collegati In genere limpedenza minima degli altoparlanti dagrave il massimo volume di uscita a livelli accettabili di distorsione Il montaggio di altoparlanti dimpedenza maggiore di quella prescritta causa solo un volume di uscita ridotto e forse anche un minore tasso di distorsione Se non cegrave un pulsante di stand-by sullamplificatore egrave buona precauzione abbassare a zero il volume prima dellaccensione anche sugli ampli a transistor Attenzione alle impedenze di uscita degli amplificatori (o finali) che dovranno essere compatibili con le impedenze delle casse

Finale Casse

4ohm 8ohm

8ohm8ohm

16ohm

16ohm 16ohm

Si puograve quindi affermare che le impedenze uguali sono chiaramente abbinabili fra loro mentre un finale che ad esempio ha un uscita di 8 ohm puograve essere collegato ad una cassa che abbia lentrata a 16 ohm Adattare limpedenza di uscita del finale di potenza a quella degli speaker significa fare in modo che tutta lenergia emessa dal finale venga trasferita alle casse senza perdita di segnale e quindi far funzionare il sistema al meglio delle sue possibilitagrave (ed evitare danni) e per ciograve i valori sopra descritti non danno problemi anche se egrave sempre meglio collegare due impedenze di valore uguale

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Send amp return

Tutto il sistema di preamplificazione si basa sul controllo di volume globale della sezione output che a seconda della concatenazione delle apparecchiature saragrave o sul preamplificatore o sulle unitagrave multieffetto Dipende dalla loro posizione nel percorso del segnale Ogni tipo di effetto intendendo in questo senso apparecchiature a rack o eventuelmente pedalini appositamente dedicati dovrebbe lavorare sul suono dopo che il segnale viene preamplificato

Utilizzando il send-return il suono verragrave a passare negli effetti tramite il pre che lo riprenderagrave per poi inviarlo alluscita del pre stesso e saragrave controllato dal potenziometro del volume output level sul preampli Se invece gli effetti sono in serie dopo il pre (si definisce sistema a cascata) loutput level dellultima apparecchiatura nel percorso del segnale avragrave il controllo del volume globale

Il send-return egrave un ottimo sistema per i collegamenti di effetti allinterno di un preamplificatore Avevamo giagrave accennato a questo sistema nella sezione dedicata agli amplificatori i quali racchiudono in un blocco compatto sia il pre che il finale

Analizzando il percorso del segnale si puograve notare che il suono dovrebbe giungere al finale completo di tutte le caratteristiche costruite durante il tragitto Gli effetti dovrebbero essere inseriti a seconda della loro tipologia in punti diversi compressori distorsori equalizzatori vanno posti prima del preampli mentre gli effetti dambientazione (chorus delay riverbero ecc) dopo Vi sono anche delle eccezioni in quanto a seconda delle varie impedenze delle apparecchiature queste possono essere inserite in determinati punti Il send-return viene utilizzato per mantenere il piugrave possibile il segnale analogico mixandolo appunto con gli effetti digitali Questi allinterno del pre verranno utilizzati in maniera da influire il meno possibile con la natura analogica del suono lavorando comunque nelle loro caratteristiche Questo percheacute non tutte le apparecchiature digitali offrono una conversione AD-DA (analogicodigitale - digitaleanalogico) di ottimo livello e proprio per questo motivo collegandole in cascata dopo il pre potrebbero influire negativamente sul suono facendogli ad esempio perdere determinate frequenze oppure mangiando dinamica alla pasta effettiva del suono Vediamo quindi come comportarsi con i vari tipi di effetti nel loro rapporto send-return

Innanzitutto controlliamo limpedenza di lavoro i pedali solitamente prediligono segnali di basso livello (luscita della chitarra) mentre gli effetti a rack generalmente i segnali di linea che sono di alto livello anche se alcuni possono disporre della selezione per lavorare con entrambi i tipi di segnale Nello stesso send-return non possono coesistere pedali e processori a meno che non si voglia guadagnare in rumore piuttosto che in suono in pratica avremo un aumento di fruscio e una diminuzione del volume Puograve capitare che un pre abbia a disposizione due send-return in questo caso possiamo collegare in uno i pedali (segnali di basso livello ad es -10db) allaltro i processori a rack (segnali di linea cioegrave +4db) Attenzione al fatto che i due send-return siano indipendenti e non stereofonici In questultimo caso devono essere adattati ad una linea di segnale stereo Solitamente il send-return a basso livello lavora prima dei controlli di equalizzazione i quali opereranno sullunitagrave a rack lasciando inalterato il segnale trattato nel primo send-return Nella maggior parte dei casi troviamo un solo send-return nel pre che avragrave molto probabilmente a fianco un pulsante di selezione che serve a regolare due valori (-10db o +4db) selezioniamo il primo per i pedali e il secondo per le unitagrave a rack Possiamo infine trovare anche un potenziometro di regolazione della mandata effetti molto utile per ottimizzare una regolazione fine in quanto puograve capitare di trovare effetti con tarature diverse da quelle sopra descritte egrave molto raro che succeda ma nel caso stiamo sempre nei parametri sopra descritti che sono standard I collegamenti possono essere fatti in serie in parallelo o in entrambi i casi Se manca questultima opportunitagrave egrave necessario sapere in quale due modi precedenti si tratta in quanto questo ha una grande influenza sul suono Conviene quindi guardare le istruzioni

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Collegamenti del send-return in parallelo

Con questo sistema si divide il segnale in due parti uno viaggia attraverso il pre fino alloutput laltro viene prelevato dal send e inviato al processore esterno che dopo averlo elaborato lo rimanda nel return In questo punto il segnale effettato puograve essere mixato con loriginale da un apposito controllo (mix effect ecc) E fondamentale che il segnale di ritorno allampli sia solo quello effettato azzeriamo quindi sul processore esterno il controllo del segnale dry (diretto) in quanto questultimo egrave giagrave presente nel pre ed egrave perciograve inutile farne arrivare un altro

Collegamenti del send-return in serie

Lintero segnale viene inviato al processore utilizzando il send-return in serie Dopo essere stato effettato ritorna al preampli in questo caso la differenza del bilanciamento egrave data dai controlli dry e level nel processore

Dividiamo in due categorie i processori

Effetti che processano lintero segnale che sono il Distorsore il Compressore lEqualizzatore ecc per i quali egrave consigliato il collegamento tra chitarra e ampli oppure nel send-retun in serie in quanto lavorano sulla pasta del suono in tempo reale

Effetti che mixano una porzione di segnale trattato a quello originale quali il Flanger il Chorus il Delay il Pitch transposer il Riverbero ecc A questi egrave consigliato il collegamento in parallelo percheacute lavorano sui circuiti di tempo di ritardo Bisogna comunque fare una premessa alcuni processori di qualitagrave elevata (Eventide TC Elet) hanno una processione AD-DA talmente elevata da non influire negativamente sul segnale dry per cui possono essere messi in serie nel send-return o addirittura in cascata dopo il pre e prima del finale Rimane comunque il fatto che in parallelo Il distorsore egrave poco consigliabile nel send-return anzi non bisognerebbe proprio mai metterlo Il compressore puograve essere collegato nella mandata effetti (un altro modo di chiamare il send-return) ma egrave preferibile prima (se a pedale) o dopo il pre in cascata (se egrave a rack) In questo caso non si dovrebbero collegare processori nel send-return

Un ulteriore uscita che egrave possibile trovare nel preamplificatore e la direct output

Le valvole di un valvolare

Cosa sono esattamente le valvole degli amplificatori Come funzionano Facciamo luce su una componente di cui si parla molto ma che pochi conoscono

Di amplificatori valvolari si parla spesso quasi tutti i chitarristi riconoscono ed apprezzano (chi piugrave chi meno) il loro inconfondibile suono Sappiamo tutti dunque che lunitagrave fondamentale dellamplificatore valvolare lo dice il nome egrave la valvola Ma di cosa si tratta esattamente

Storicamente la valvola viene molto prima del transistor faceva parte delle prime componenti elettroniche giagrave agli inizi del 1900 Per la prima metagrave del secolo egrave stata impiegata su ogni apparecchiatura (radio televisori calcolatori aspirapolveri ) per poi venir rapidamente rimpiazzata dal transistor a metagrave degli anni 60 Ormai solo in campo musicale sono presenti elettroniche valvolari in quanto decisamente piugrave costose e delicate dei moderni transistor

La valvola egrave fondamentalmente un diodo ossia due elementi elettrici accoppiati Si tratta di anodo e catodo ossia un elemento di carica positiva e laltro forzatamente per induzione di carica negativa I due elementi non si toccano ma si trovano a distanza ravvicinata e vengono rinchiusi allinterno di una sorta di lampadina ossia un bulbo vitreo in cui viene creato il vuoto Un altro oggetto che si trova

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allinterno di questo bulbo egrave il filamento la cui funzione egrave esattamente quella di scaldare il catodo Questultimo raggiunta una certa temperatura sviluppa una nube elettronica intorno a segrave Lanodo invece non emette alcun elettrone ed egrave come giagrave detto caricato tale carica deriva dalla rete elettrica cui attinge la valvola che egrave di norma di tipo alternato (AC) e che quindi oscilla tra carica positiva e negativa con una certa frequenza (50Hz) Quando lanodo assume carica positiva la nube di elettroni generata dal catodo migra verso lanodo generando un flusso di corrente che si interrompe nei momenti in cui lanodo egrave negativo

Dal momento che lanodo non sviluppa nube elettronica il flusso di elettroni indotto segue sempre la stessa direzione ossia da catodo ad anodo parliamo di corrente diretta (DC) Dunque prelevando corrente da una fonte alternata la valvola converte la corrente in continua

Comunque la corrente di uscita risente in qualche modo della corrente alternata di partenza in quanto come abbiamo visto per metagrave del tempo (quando il catodo egrave positivo) non vi egrave flusso Si puograve ovviare il problema aggiungendo alla valvola un secondo diodo il cui anodo sia positivo quando quello del primo diodo egrave negativo in questo modo vi egrave un flusso continuo e dalla medesima fonte alternata si puograve ricavare maggiore corrente diretta

Tuttavia quanto detto finora ancora non ci permette di capire esattamente lutilitagrave della valvola alla nostra descrizione mancano infatti ancora diversi elementi

Le valvole montate sui nostri amplificatori in realtagrave non sono costituite dai diodi che abbiamo appena visto bensigrave da triodi Il nome stesso ci suggerisce la differenza queste componenti presentano 3 elementi attivi anzicheacute 2 Dunque ad anodo e catodo si aggiunge la griglia di controllo caricata negativamente una vera e propria griglia collocata a distanza ravvicinata tra anodo e catodo Modificando la tensione di tale griglia possiamo deviare in parte o totalmente il flusso di elettroni generato tra i diodi egrave proprio questo laspetto che piugrave ci interessa poichegrave la possibilitagrave di variare lentitagrave del flusso (ossia la corrente che giunge allanodo) ci consente di amplificare il segnale Quando infatti la griglia tende a diventare positiva convoglia un flusso elettronico sempre maggiore verso lanodo

Schema semplificato di una valvola (triodo)

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La classe di un amplificatore

Amplificatori di classe A o di classe AB Cosa cambia Quali sono i pregi ed i difetti delluna e

laltra tipologia Vediamo

Si sente spesso parlare di Classe A o Classe AB per quanto riguarda gli amplificatori vediamo di cosa si tratta cercando di semplificare quanto piugrave possibile un discorso che egrave piuttosto complesso da affrontare nella sua interezza

Precisiamo innanzitutto che consideriamo largomento solo per quanto riguarda il campo che ci interessa ossia le amplificazioni per chitarra e ricordiamoci che tale discorso vale sia per elettroniche valvolari sia per elettroniche a transistor ma per comoditagrave prendiamo in considerazione solo le prime perchegrave sulle seconde le considerazioni relative alla classe acquistano minore importanza

Parliamo dunque di amplificatori valvolari e veniamo subito al sodo quali sono le differenze tra classe A e classe AB Si parla in questo caso delle valvole finali dellamplificatore se sono di classe A esse lavorano sempre allo stesso livello (prossime al massimo) anche in assenza di segnale Insomma la corrente anodica che le attraversa egrave sempre presente alla massima potenza anche se non suoniamo questo comporta innanzitutto una minore durata delle valvole Il suono egrave solitamente corposo e caldo anche perchegrave fondamentalmente il finale dellamplificatore come abbiamo visto egrave come se fosse sempre al massimo

Parliamo ora della classe AB quando non sono raggiunte da alcune segnale la corrente al loro interno si interrompe Quando il segnale ritorna le coppie di valvole push-pull tornano ad essere attraversate dalla corrente ma tale passaggio dallo stato di quiete al funzionamento pieno genera una lieve distorsione del segnale che si avverte chiaramente nel suono finale Il suono generato egrave piugrave limpido poichegrave le valvole non lavorano sempre al massimo e per questo il segnale non raggiunge alti livelli di saturazione

I finali di classe AB inoltre consentono una potenza di uscita decisamente superiore rispetti ai classe A una caratteristica che li rende ampiamente diffusi

Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)

Ma cosa cambia tra un amplificatore per chitarra e lamplificatore che troviamo installato sul

nostro stereo Possiamo collegare a questultimo la chitarra

Rispondiamo subito no non possiamo usare negrave lamplificatore negrave le casse dello stereo per amplificare il nostro strumento Questo perchegrave gli amplificatori per chitarra possiedono caratteristiche proprie e sono progettati espressamente per essere usati nellamplificazione del nostro strumento

Ma quali sono esattamente le caratteristiche che li rendono cosigrave diversi da un normale amplificatore hi-fi Proviamo a vedere

Innanzitutto parliamo di frequenze lamplificatore hi-fi riproduce in modo lineare tutte le frequenze udibili allorecchio umano Questo almeno egrave quanto egrave progettato per fare Lamplificatore per chitarra invece enfatizza le frequenze medie (1KHz4KHz) mentre la risposta alle frequenze basse

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sfuma poco dopo il MI della prima corda in genere i bassi di un ampli per chitarra partono da 70 o 80Hz abbastanza poco se pensiamo che il nostro orecchio arriva a percepirne fino a 1525Hz Senza contare che gli amplificatori che per costituzione sono privati della parete di fondo possiedono bassi ancor meno enfatizzati

Quanto detto finora ci aiuta a capire come -a livello di prestazioni- i due tipi di amplificatori non siano interscambiabili eppure finora non abbiamo ancora incontrato un vero e proprio limite che ci impedisca di collegare la chitarra allamplificatore hi-fi Il limite di cui stiamo parlando egrave il distorto o meglio loverdrive

Tutti noi sappiamo bene come loverdrive di un amplificatore sia fondamentale da quando esistono le chitarre elettriche esiste il distorto ossia quel suono caratteristico di un amplificatore portato al suo limite (ed oltre) Ovviamente gli ampli per chitarra sono costruiti per sopportare loverdrive senza rovinarsi ed anzi per favorire la distorsione del suono ancora prima di raggiungere il livello massimo di saturazione

Tuttavia si capisce che la distorsione del suono originale di per segrave non egrave un fattore positivo soprattutto per un hi-fi per questo lamplificatore hi-fi egrave progettato in direzione opposta ossia per ritardare il piugrave possibile la distorsione del suono

Riassumiamo un attimo questo fondamentale passaggio

lampli per chitarra quando raggiunge (ad esempio) l85 della sua capacitagrave inizia a distorcere il suono Superata ovviamente una certa soglia di saturazione (120) inizia a danneggiarsi

Lamplificatore hi-fi invece non distorce fino al raggiungimento della sua potenza massima (100) questo gli consente di raggiungere loutput massimo mantenendo il suono fedele Varcata questa soglia inevitabilmente viene danneggiato

Come funziona un amplificatore

Cerchiamo di capire esattamente come funzioni un normale amplificatore per chitarra provando

a evidenziare tutti quei fattori che influiscono sul suono finale

Schema delle componenti di un amplificatore

Partiamo da zero a cosa serve lamplificatore La risposta egrave immediata ad amplificare il debole segnale proveniente dai pickup della nostra chitarra cosigrave da poter essere trasmesso allesterno o modellato

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E come fa ad amplificare il segnale Fondamentalmente assorbe energia esterna (dalla rete elettrica) e la plasma secondo i dati provenienti dal segnale dei pickup Giagrave questa affermazione implica diversi passaggi oscuri Via allora iniziamo a parlare del funzionamento di un amplificatore tenendo sempre presente il semplice schema che troviamo qui a lato giagrave intuitivamente capiamo che una prima componente fondamentale egrave lalimentatore

Basta infatti dare unocchiata allo schema per vedere che lalimentatore egrave collegato a tutte le altre parti dellamplificatore insomma da esso dipende il funzionamento dellintero apparecchio Come ci suggerisce il nome lalimentatore non fa altro che fornire energia al sistema rendendo in pratica utilizzabile quella fornita dalla rete elettrica Tale operazione si articola in almeno due momenti fondamentali prima di tutto la corrente elettrica della rete deve essere portata ad una tensione adeguata allutilizzo da parte delle altre componenti elettroniche Si tratta di unoperazione tutto sommato semplice compiuta da un normale trasformatore Tuttavia la corrente che esce dal trasformatore non egrave ancora pronta la rete domestica ci fornisce infatti una corrente alternata ossia la cui differenza di potenziale oscilla con una determinata frequenza (50Hz) tra valori positivi e valori negativi al nostro apparecchio serve invece una corrente stabile (continua) In un amplificatore valvolare intervengono qui le prime valvole con il compito di raddrizzare loscillazione tra valori positivi e negativi della corrente alternata alluscita di queste valvole la differenza di potenziale si mantiene sempre su valori positivi ma continua ad oscillare Facciamo maggiore chiarezza con un piccolo grafico

Cosigrave si presenta la corrente alternata

Ed eccola come esce dalle valvole raddrizzatrici

Insomma cegrave ancora del lavoro da fare per renderla continua Questo lavoro viene svolto dai condensatori che accumulano su una delle loro armature i picchi di carica e la rilasciano in direzione dellaltra armatura nei momenti in cui la tensione egrave minore il risultato finale egrave una corrente che inizia ad essere omogenea Infine una serie di induttori e circuiti attivi (negli ampli a transistor) livella definitivamente la corrente rendendola finalmente continua ed a disposizione di tutte le altre componenti dellamplificatore

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La prima di queste componenti che il segnale della chitarra incontra sul suo percorso egrave il preamplificatore (1deg stadio di amplificazione) puograve essere composto -nei valvolari- da una o piugrave valvole che amplificano il segnale secondo un guadagno fisso Questa fase puograve essere trascurabile se la chitarra collegata monta pickup attivi quindi giagrave comprensivi di preamplificatore per questo molti ampli hanno due ingressi distinti per PU attivi e PU passivi

Dopo il primo stadio troviamo i controlli di equalizzazione e volume di solito costituiti da condensatori identici a quelli che troviamo collegati alle manopole della chitarra ma che possono anche essere di tipo attivo (soprattutto sugli ampli a transistor) A seguire si raggiunge il 2deg stadio di amplificazione costituito da unaltra valvola (o piugrave valvole) che amplificano nuovamente il segnale questa fase egrave necessaria perchegrave prima di questa fase si collocano la maggior parte degli effetti mentre il riverbero (che vediamo nella schema a lato) va a intercettare in uscita il segnale uscente dal 2deg stadio

Questa collocazione del riverbero fondamentalmente in parallelo al 2deg stadio egrave legato al suo funzionamento ed alla presenza al suo interno di due valvole di amplificazione A questo punto si inserisce il controllo del volume generale solitamente ti tipo passivo subito prima del separatore di fase una componente che scinde il segnale in due componenti sfasate di 180deg i cui rami sono ulteriormente allontanati dal pilota che amplifica -tramita una valvola- i due segnali cosigrave ottenuti Infine una coppia di valvole ( le finali ) converte la tensione di segnale in flusso di corrente che andragrave poi a sollecitare gli altoparlanti (fondamentalmente si tratta di dare al segnale giunti sin qui la potenza necessaria a sollecitare gli altoparlanti)

Gli Effetti

Processori di segnale

Qualsiasi strumento utilizzato per alterare il suono dai semplici effetti a pedale ai piugrave complessi effetti da studio (rack) rientrano nella categoria dei sound processor ovvero elaboratori del suono I metodi fondamentali per ottenere unalterazione del suono sono quattro

I controlli di voume e di guadagno

I controlli di equalizzazione e di tono

Gli effetti basati sul tempo

Dispositivi per il cambiamento di tono

Controlli di volume e guadagno

Questi controlli permettono di variare lintensitagrave di un suono amplificato fino a portarlo agli estremi della distorsione Il canale ad alto guadagno avragrave maggiore sensibilitagrave e probabilmente una minore capacitagrave di sovraccarico Quindi dato che la differenza trai guadagni complessivi dipende quasi sempre da un alterazione del guadagno ottenuta con la prima valvola si aumenta cosigrave la possibilitagrave di produrre distorsione nella prima valvola E questo egrave desiderabile in quanto potendo portare in distorsione la prima valvola si puograve ottenere un suono distorto a qualsiasi posizione del volume

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La distornione

Una chitarra elettrica puograve fornire in uscita un segnale prolungato di 50 o piugrave millivolts Un segnale di questo livello puograve sovraccaricare (o portare in overdrive) lamplificatore Gli amplificatori per chitarra sono perciograve progettati per sopportare condizioni di ampio e prolungato sovraccarico applicate ai loro ingressi Tale sovraccarico puograve non di meno causare distorsione nello stadio pilota eo di potenza quando la chitarra sia suonata ad alto volume

Controlli di equalizzazione

I controlli di equalizzazione e di tono modificano il canale del suono incrementando o eliminando alcune frequenze

Gli effetti basati sul tempo

Questi effetti permettono di utilizzare copie ritardate di un segnale per creare una molteplicitagrave di effetti diversi

Dispositivi per il cambiamento di tono

Con questi dispositivi egrave possibile aumentare o diminuire laltezza di una nota

La Teoria

Le Scale

Il primo argomento veramente esteso e complesso che incontriamo facciamo chiarezza nel

mondo delle scale parlando in sintesi di maggiori minori e pentatoniche

Creare una scala vuol dire labbiamo giagrave detto parlando dei modi creare una sequenza di note o se preferiamo una sequenza di toni e semitoni Ogni scala parte da una tonica la nota iniziale che definisce e dagrave il nome alla scala (stiamo dicendo le stesse cose che avevamo giagrave visto per quanto riguarda le triadi ricordate) La scala maggiore egrave anche detta scala diatonica maggiore significa che al suo interno tutte le note sono diverse Possono esistere tra esse intervalli cromatici (stesso nome ma suono diverso C e C) e intervalli diatonici (nome diverso C e F) Se consideriamo la scala maggiore di C che avevamo giagrave visto (CDEFGABC) possiamo notare che tra le diverse note esiste una sequenze di toni e semitoni particolare comune a tutte le scale maggiori vediamola

C-t-D-t-E-st-F-t-G-t-A-t-B-st-C

Abbiamo cosigrave cercato di schematizzare la sequenza di toni (t) e semitoni (st) indicandone la posizione tra le varie note della scala Per comoditagrave riscriviamo la sequenza t t st t t t st Esattamente come avevamo visto parlando delle triadi inoltre ogni nota della scala occupa una posizione precisa definita dal grado la prima nota egrave Ideggrado la seconda nota (D) IIdeg grado e cosigrave via Ricordiamo i nomi giagrave visti la nota in Ideg grado si dice tonica in IIIdeg grado modale ed in Vdeg grado dominante

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Abbiamo detto che la sequenza di toni e semitoni egrave caratteristica di tutte le scale maggiori per costruire la scala maggiore di E (ad esempio) ci saragrave dunque sufficiente partendo dalla scala cromatica e scegliendo come nota iniziale E selezionare le note definite da questa sequenza di toni e semitoni

Discorso a parte va ovviamente fatto per quanto riguarda le scale minori Dovremo infatti fare i conti con diversi tipi di scale minori naturali armoniche e melodiche

Per prima cosa vediamo subito le sequenze che interessano queste tre tipologie diverse

naturale t st t t st t tarmonica t st t t st+t stmelodica t st t t t t st

Ora che abbiamo chiarito questo possiamo fare un esempio provando innanzitutto a costruire la scala minore naturale di C Per fare ciograve ci conviene partire dalla scala maggiore di C che ormai ci ricordiamo bene CDEFGABC La sequenza era t t st t t t st Se confontiamo questa sequenza con quella della minore naturale possiamo individuare i gradi (le note della scala) che subiranno variazioni proviamo a sovrapporre le due sequenze

maj I t II t III st IV t V t VI t VII st VIIImin I t II st III t IV t V st VI t VII t VIII

Abbiamo indicato in rosso i gradi delle due scale in nero le sequenze di tonisemitoni ed in blu i gradi che cambiano III VI VII Nella scala minore naturale saranno tutti abbassati poichegrave preceduti da un semitono che non trova corrispondenti nella sequenza della scala maggiore Vediamo ora a quali note corrispondevano questi gradi nella scala maggiore di C Mi (E) La (A) Si (B) Dunque li facciamo diventare rispettivamente Mib Lab e Sib Questi tre bemolli occuperanno quindi il III VI e VII grado nella scala minore naturale di C mentre tutte le altre note saranno identiche a quelle della scala maggiore Vediamo ora la scala ottenuta Do Re Mib Fa Sol Lab Sib Do (CDEbFGAbBbC)

Discorso identico per la creazione di ogni altra scala minore

Infine vediamo un ultimo modello di scala la pentatonica Si tratta di un tipo di scala molto utilizzata perchegrave semplicissima nasce infatti da una semplificazione delle scale tradizionali

Per ottenere la scala pentatonica maggiore di qualsiasi tonalitagrave ci basta considerare la scala maggiore e cancellare IV e VII grado Otteniamo dunque una scala di sole 5 note (ricordiamoci che lVIIIdeg egrave la stessa nota della tonica)

Se vogliamo individuare la pentatonica minore non dovremo far altro che partire dalla scala minore ed eliminare questa volta II e VI grado

Abbiamo cosigrave introdotto finalmente il concetto di scala Dobbiamo tenere presente perograve che largomento egrave ben lungi dall essere esaurito esistono ancora molte informazioni che non conosciamo su questo argomento senza contare che bisogneragrave cominciare a vedere le scale in funzione dello strumento su cui le suoneremo ossia la chitarra

Per ora accontentiamoci di ciograve che abbiamo appena imparato e prendiamoci tempo per digerire queste nozioni che ci saranno indispensabili per arrivare ad una perfetta comprensione della natura degli accordi

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Modi

Prima di parlare delle scale dovremo introdurre il sistema modale cerchiamo di definirlo

brevemente

Finora abbiamo parlato con grande disinvoltura di intervalli e triadi semplificando perograve notevolmente la materia egrave doveroso aprire una piccola parentesi di approfondimento per parlare delle scale un concetto in cui ci siamo imbattuti spesso ma che non abbiamo mai veramente chiarito Per parlare delle scale perograve dovremo prima vedere cosegrave il sistema modale

Inoltre parlando delle triadi abbiamo giagrave in qualche modo capito che alla base degli accordi esiste un sistema di armonizzazione che regola i rapporti tra le note ora dobbiamo addentrarci in questo sistema e capirne il funzionamento

Tutto parte da una scala ancora non sappiamo esattamente in cosa consista negrave come sia formata Per ora accontentiamoci di definirla sommariamente attraverso le nozioni che giagrave possediamo la scala egrave una successione di note definite da unalternanza di toni e semitoni Alla fine di questo articolo potremo finalmente dare una migliore definizione Vediamo ora la scala di C maggiore come esempio

C D E F G A B C

Fin qui egrave tutto facile come vediamo partendo dalla nota C abbiamo creato una successione di note Come giagrave detto per ora evitiamo di addentrarci nel concetto di scala e ci concentriamo su altro prendiamo una nota dalla scala (per esempio la seconda D) e costruiamo una scala partendo da essa mantenendo la successione di note di partenza Non stiamo facendo niente di strano ricostruiamo la stessa identica successione partendo questa volta da D Dunque

D E F G A B C D

E semplice comprendere che potremmo fare lo stesso partendo da ogni nota della prima scala considerata quella di C che chiameremo scala madre Otterremo dunque 7 diverse sequenze tutte costruite partendo perograve dalla scala madre di C possiamo cominciare a tirare le prime conclusioni Avevamo giagrave parlato di tonica anche per quanto riguarda le scale egrave la nota di partenza Ora noi abbiamo perograve estratto dalla scala madre un secondo grado (D) e labbiamo fatto diventare tonica generando da essa una nuova scala Si tratta dunque di una tonica secondaria egrave tonica poichegrave allinterno del suo modo occupa il Ideg grado ma egrave secondaria perchegrave fa riferimento alla scala madre da cui lavevo estratta la scala maggiore di C Complicato

Riassumiamo dalla scala madre (C maj CDEFGABC) abbiamo estratto il IIdeg grado (D) Da esso abbiamo creato una nuova scala (DEFGABCD) identica alla prima ma in cui la D non occupa piugrave il IIdeg grado bensigrave il Ideg (tonica) Possiamo fare lo stesso con ogni nota della scala madre generando dunque 7 diverse sottoscale o modi Ogni nota della scala madre egrave dunque semitonica poichegrave puograve essere il Ideg grado di una sottoscala costruita partendo da essa

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Ora dobbiamo solo dare dei nomi alle diverse sottoscale ai diversi modi

CDEFGABC = ionicoDEFGABCD = doricoEFGABCDE = frigioFGABCDEF = lidioGABCDEFG = misolidioABCDEFGA = eolioBCDEFGAB = locrio

Adesso sappiamo cosegrave il sistema modale possiamo iniziare a parlare delle scale

Triadi

Fondamento di quasi tutte le scuole di chitarra sono gli accordi partiamo dalle triadi per vedere

come nascono

Abbiamo giagrave parlato di intervalli un concetto che ci torneragrave molto utile in questa trattazione Cerchiamo come sempre di dare per scontate meno nozioni possibile e di partire da zero cosegrave un accordo

La definizione di accordo egrave semplicissima si tratta infatti di tre o piugrave note suonate contemporaneamente Come al solito perograve egrave necessario andare un po oltre e vedere quali sono le regole che uniscono le note di un accordo quali princigravepi seguono e come vengono nominati i diversi accordi

Per fare ciograve partiamo dal concetto di triade tre note armonizzate tra loro Per vedere come si costruisce una triade ed in cosa consiste esattamente questa armonizzazione iniziamo da una scala prelevando da essa tre note la prima la terza e la quinta

Se partiamo dalla scala maggiore di C abbiamo appena estratto nellordine C E G

La prima egrave la tonica che definisce laccordo e il nome (se la tonica come nel nostro caso egrave C laccordo egrave di C) La terza egrave detta modale poichegrave indica il modo dellaccordo nel nostro esempio se si tratta di Mi avremo un accordo maggiore se invece egrave un Mib laccordo saragrave minore Abbiamo infine la quinta solitamente si dice che questultima nota completa la triade senza definirne alcuna caratteristica invece puograve generare triadi aumentate e diminuite (due concetti che avevamo giagrave visto parlando degli intervalli)

A questo punto perograve dobbiamo approfondire ulteriormente il discorso riprendendo quanto giagrave sappiamo sugli intervalli Abbiamo appena detto che la modale stabilisce se laccordo egrave minore o maggiore in realtagrave possiamo essere piugrave precisi chiarendo che egrave lintervallo tra prima e terza che definisce il modo dellaccordo Come sempre schematizzando un po riusciamo a capire meglio

Una triade maggiore comprende unintervallo di terza maggiore tra prima e terza ed un intervallo di terza minore tra terza e quinta cosigrave le note saranno prima terza maggiore e quinta giusta (intervalli terza maj-terza min)

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Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

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Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

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Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 9: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

Osserviamo il primo schema (egrave vero le corde non hanno tutte lo stesso diametro chiedo scusa) Possiamo suonare inclinando il plettro in modo diverso rispetto alle corde la prima posizione solitamente si usa nelle pennate verso il basso per far sigrave che il plettro scorra piugrave facilmente sulle corde La seconda posizione piuttosto neutra puograve essere usata in pennate alternate o suonando poche corde contemporaneamente Infine la terza posizione si usa solitamente per la pennata dal basso

Ora guardiamo il secondo schema si tratta ancora di tre diverse posizioni del plettro ma questa volta vediamo laffondamento nelle corde la posizione che causa una maggior vibrazione della corda egrave senzaltro la C con lintera punta del plettro tra le corde ma in questa posizione egrave anche piuttosto difficile suonare velocemente cosa che invece ci riusciragrave semplicissima con la posizione A ossia sfiorando appena le corde Tornando per un istante al primo schema possiamo infine notare che mantenendo il plettro inclinato come in 1deg e 3deg posizione potremo suonare velocemente pur affondando come in posizione C percheacute linclinazione del plettro ci aiuteragrave a scorrere tra le varie corde si tratta di un comodo compromesso e abbiamo ora capito perchegrave la posizione ndeg2 sia meno istintiva

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La mano destra

Molti dubbi attanagliano i neofiti quale egrave la posizione corretta della mano destra Deve

appoggiarsi allo strumento o no Facciamo chiarezza

Suonando in pizzicato ad ogni corda dedichiamo un dito (o quasi) distendiamo bene la mano sulle sei corde

Usando il plettro egrave importante che questultimo possa raggiungere tutte le corde le altre dita di solito non servono la posizione della mano egrave piugrave abbassata

La posizione della mano sinistra non desta mai perplessitagrave percheacute egrave definita dai tasti che dobbiamo suonare

Invece la mano destra soprattutto agli inizi ci fa impazzire esistono tanti modi per suonare e spesso ci troviamo ad avere le dita in posizioni scomode I problemi nascono dal fatto che abbiamo spesso la necessitagrave di appoggiarci in un punto fisso sia per mantenere la mano destra piugrave stabile sia per orientarci sulle corde

Fincheacute si tratta di suonare accordi i problemi sono contenuti lunica cosa che puograve destare qualche preoccupazione egrave il palm-muting che ci richiede di suonare con un gran lavoro di polso vincolando il fianco della mano al contatto con le corde Se siamo soliti suonare con ampi gesti del avambraccio dovremo abituarci a cambiare velocemente stile poggiando la mano sulle corde e suonando con il polso questione di allenamento I grossi dubbi vengono perograve quando dobbiamo suonare singole corde o gruppi di corde distanti nel pizzicato o negli assoli ad esempio Vediamo dove mettere questa mano

Se dobbiamo suonare senza plettro solo le prime 3 corde (EAD) potremmo trovarci comodi suonando come se si trattasse di un basso appoggiamo il pollice sul bordo superiore del pickup e con indice e medio andiamo a pizzicare le corde Facile e rapido

Se invece dobbiamo suonare solo le ultime corde possiamo tranquillamente appoggiarci sempre con il pollice sulle corde superiori

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Ma quando dobbiamo pizzicare diverse corde con il plettro come accade in quasi tutti gli assoli e le scale Qualcuno si trova comodo appoggiandosi con i mignolo sul body un po piugrave in basso del Mi cantino Altri si appoggiano anche alla struttura del ponte con lintero palmo ma cosigrave finiamo per suonare troppo vicini al ponte stesso ottenendo suoni metallici e poco profondi

Suonare in sospensione sulle corde non egrave poi cosigrave difficile agli inizi certo ci sembreragrave impossibile Sbaglieremo spesso corda affonderemo malema il senso dellorientamento spaziale sullo strumento egrave un istinto che prima o poi bisogna affinare e la fermezza della mano destra egrave indispensabile

Quindi esercitiamoci a suonare cercando meno appigli possibile

E soprattutto ricordiamoci che possiamo sempre contare sulle corde che non suoniamo appoggiandoci su di esse non solo recuperiamo la posizione facilmente ma evitiamo anche di farle vibrare inavvertitamente

Il pollice (mano sinistra)

Dove mettiamo il pollice Come lo posizioniamo sul manico Togliamoci qualche dubbio

evitando pericolosi errori di impostazione

Solitamente la posizione del pollice si trova istintivamente giagrave dal primo approccio con lo strumento Tuttavia si rischia sempre di incappare in qualche errore di impostazione che puograve darci problemi per il futuro meglio dunque chiarire rapidamente questo dettaglio che puograve influire parecchio sulla nostra tecnica e velocitagrave desecuzione

Naturalmente non esiste una regola universale molto dipende dalle nostre abitudini dalla nostra comoditagrave e dal genere che suoniamo Ciascuno si avvicina alla chitarra in modo personale e non egrave detto che una posizione del pollice inusuale sia necessariamente sbagliata o porti a qualche svantaggio

Detto ciograve cerchiamo di capire quali sono in linea di massima le impostazioni piugrave diffuse ed istintive per quanto riguarda il pollice della mano sinistra esse dipendono fondamentalmente da ciograve che stiamo suonando

Nel momento in cui suoniamo tendiamo a premere con il pollice sul dorso del manico tale posizione ci consente di tenere le dita ben pigiate sulle corde E lo stesso principio di una pinza in pratica un gesto molto spontaneo e fondamentale una giusta forza ed un giusto posizionamento del pollice ci consentono di tenere la mano sinistra piugrave ferma dosando lenergia con cui premiamo le corde Senza contare che quando ci spostiamo lungo la tastiera egrave proprio il pollice che esercitando piugrave o meno pressione ci ferma la mano nella posizione che vogliamo

Se suoniamo accordi normali (per esempio powerchords) il nostro pollice si porta dietro le corde che suoniamo (nel caso del powerchord dunque il pollice finisce nella parte alta del manico dietro le prime 34 corde)

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Se suoniamo invece in barregrave la posizione cambia sappiamo bene che il dito piugrave ciritico in questo caso egrave lindice che esercita la sua pressione su tutte le corde Proprio per questo il pollice va a posizionarsi orizzontalmente proprio contrapposto allindice e perlopiugrave al centro (in senso verticale) del manico cosigrave da aiutare a distribuire la pressione su tutte le corde

Tuttavia il pollice non egrave sempre relegato nella parte posteriore del manico puograve talvolta tornarci utile anche sulla tastiera per almeno due motivi Innanzitutto puograve mutare il Mi basso (la prima corda E) appoggiandosi su di essa senza premerla

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Questa impostazione ci puograve risultare molto comoda se suoniamo con un certa forza e non vogliamo fastidiose vibrazioni della prima corda

Ma se possiamo mutarla con una leggera pressioneallora possiamo anche pigiarla Ebbene sigrave raramente ci torneragrave utile perograve il pollice puograve anche premere la prima corda

Posizione che ci puograve essere utile per qualche virtuosismo ma che egrave molto usata per il basso dove il manico egrave piugrave stretto e risulta piugrave agevole portare il pollice sui tasti

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Collegare chitarra effetti e ampli

Rapida occhiata sui collegamenti fondamentali che dobbiamo creare tra il nostro strumento e

lamplificazione

Innanzitutto consideriamo i cavi esistono svariati tipi di cavi ma lunica cosa di cui bisogna davvero curarsi egrave che siano ben schermati Ma unaltro fattore costitutivo dei cavi puograve essere importante la lunghezza

Il suono generato da pickup passivi infatti risente particolarmente di cavi troppo lunghi Problema inesistente invece per i pickup attivi visto che il suono di questi ultimi parte dallo strumento giagrave pre-amplificato Per questo stesso motivo le elettroniche attive tollerano anche di piugrave una cattiva schermatura dei collegamenti poichegrave eventuali ronzii e disturbi che di solito vengono amplificati insieme al suono si avvertono di meno

Solitamente con un piccolo ampli domestico il collegamento piugrave facile ed intuitivo egrave il chitarra-effetti-ampli Tutto facile funziona In realtagrave perograve egrave un tipo di collegamento piuttosto riduttivo soprattutto nel momento in cui abbiamo a disposizione una buona preamplificazione possiamo ad esso collegare gli effetti almeno secondo due sistemi a cascata (tutti gli effetti tra pre e ampli) o in sendreturn (pre-effetti-pre-ampli)

Per capire bene questo tipo di collegamento perograve andiamo qua spiega tutto Luca

Quali effetti compro

Gli effetti sono sul mercato sotto diverse forme quali scegliere Quali sono le differenze Brevi

indicazioni per orientarsi

Unitagrave rack

Pedale singolo

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Pedaliera multi-effetto

Multi-effetto da tavolo (studio)

Leffettistica puograve essere analizzata almeno sotto due punti di vista il primo riguarda leffetto in segrave come manipolazione del suono Il secondo invece prende in considerazione lhardware ossia lunitagrave fisica che racchiude leffetto (o gli effetti)

Questultimo aspetto egrave importantissimo per stabilire di cosa abbiamo bisogno il mercato infatti ci presenta gli effetti in almeno tre forme

La prima forma che chiamiamo in causa e scartiamo subito egrave lunitagrave rack Le unitagrave rack sono quelle specie di cassettiere che vediamo ai concerti unitagrave in grado di gestire diversi effetti contemporaneamente (compresi effetti esterni come i pedali) e comandate da una pedaliera MIDI Comunque come giagrave accennato per il momento non ne parliamo troppo visto che di certo non ci saragrave utile acquistarne una finchegrave non vorremo allestire limpianto per un concerto di mano nostra

A questo punto dobbiamo analizzare altri due sistemi i singoli pedali ed i multi-effetto

I multi-effetto si presentano fondamentalmente in due forme da pavimento e da studio I primi sono vere e proprie pedaliere i secondi necessitano di essere collegati ad altre pedaliere per consentire lo switch immediato tra gli effetti che altrimenti vanno impostati a mano

Tutti i multi-effetto lo dice il nome consentono di gestire una grande quantitagrave di effetti diversi solitamente suddivisi in moduli In pratica abbiamo la possibilitagrave di impostare un certo numero di moduli diversi applicando in ognuno di essi gli effetti che vogliamo e poi mentre suoniamo possiamo passare da un modulo allaltro premendo i pedali

Ogni pedale singolo invece contiene un solo effetto con relative regolazioni A riguardo cegrave poco da dire premendo il pedale attiviamo leffetto premendo nuovamente il pedale lo disinseriamo

E ora rispondiamo cosa ci conviene comprare

Sulla carta i multi-effetto sono senzaltro vantaggiosi con un prezzo tutto sommato ragionevole ci possiamo portare a casa tutti gli effetti di cui avremo bisogno (ed anche di piugrave) Va detto che spesso i pedali singoli offrono risultati qualitativi piugrave apprezzabili (=un miglior suono) ed una maggiore e piugrave fine regolazione dei parametri delleffetto

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Una cosa egrave certa allinizio conviene scegliere un buon multi-effetto magari a pedaliera cosigrave da poterlo usare tranquillamente anche su un palco In questo modo avendo a disposizione tutti gli effetti esistenti potremo davvero imparare a conoscerli e gestirli

A questo punto possiamo decidere se continuare con una pedaliera multi-effetto o compiere quel passo che molti chitarristi ritengono necessario ossia la creazione di una personale pedaliera composta da singoli pedali collegati tra loro Questo passo ci consente di scegliere direttamente quali effetti acquistare e integrare nella nostra pedaliera con la certezza di avere sempre uno standard qualitativo alto

Bisogna dire che alcune pedaliere multi-effetto in realtagrave ci possono dare la stessa qualitagrave dei pedali singoli a questo punto la valutazione egrave solo economica tenendo presente che se ci creiamo una pedaliera di effetti singoli spendiamo in proporzione al numero di pedali che compriamo quindi al numero di effetti che usiamo

LrsquoAmplificatore

Amplificatore a valvole

Testata e Cassa (JCM900)

Combo (Carvin)

Lrsquoamplificatore egrave una componente fondamentale della catena elettroacustica necessaria per il potenziamento del segnale generato dai pick-up della chitarra elettrica che altrimenti non avrebbe energia sufficiente per essere collegato direttamente allrsquoaltoparlante

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Un amplificatore utilizza energia elettrica proveniente da una fonte esterna (corrente o batterie) per controllare lrsquoinvio del segnale proveniente dalla chitarra allrsquoaltoparlante consentendo di modificare il tono e il volume e di aggiungere caratteristiche quali la distorsione e lrsquoeco (il riverbero) Di fatto con il termine di amplificazione egrave possibile indicare non solo gli amplificatori di potenza ma anche altri dispositivi di elaborazione del suono quali equalizzatori espansori compressori ecc Gli amplificatori possono essere costruiti con due tecnologie diverse considerate spesso come due filosofie distinte utilizzando circuiti a valvole o a transistor (solid state) Gli A a valvole sono stati i primi ad essere prodotti negli anni rsquo50-rsquo60 per poi essere sostituiti da quelli solid state nelle due decadi successive

Questi ultimi infatti sono in grado di riprodurre fedelmente ed amplificare un suono con maggiore affidabilitagrave assicurando cioegrave quella che viene chiamata alta fedeltagrave (High-Fidelity HI-FI) Tuttavia dopo una prima diffusione di questo secondo tipo di A egrave apparso evidente come le valvole siano una componente essenziale dellrsquoamplificazione in grado di caratterizzare il tipico sound della chitarra elettrica In tal senso si sono mosse le principali case produttrici di amplificatori tornando da un lato alla tradizionale ma costosa tecnologia a valvole nei loro modelli piugrave prestigiosi e costruendo dallrsquoaltro dispositivi ibridi che combinino circuiti a valvole e circuiti a transitor con lrsquoobiettivo di assicurare i vantaggi dellrsquouna e dellrsquoaltra tecnologia

Inizialmente gli amplificatori erano separati dagli altoparlanti (si parla di testata e di casse) ma recentemente sono stati realizzati anche dispositivi combinati che prendono il nome di combo in grado di assicurare un trasporto piugrave agevole e una maggiore flessibilitagrave

Gli altoparlanti

Gli amplificatori a valvole devono adattarsi perfettamente allimpedenza degli altoparlanti che varia da 4 ohm (leggi om) 8 ohm oppure 16 ohm Non vanno mai accesi se non sono collegati agli altoparlanti se non si vuole danneggiare seriamente il trasformatore o le valvole finali Gli amplificatori a transistor sono in questo senso piugrave robusti anzi quasi tutti i modelli di un certo livello sono immuni sia al corto che al circuito aperto sulle uscite per gli altoparlanti anche se comunque egrave sempre meglio averli collegati In genere limpedenza minima degli altoparlanti dagrave il massimo volume di uscita a livelli accettabili di distorsione Il montaggio di altoparlanti dimpedenza maggiore di quella prescritta causa solo un volume di uscita ridotto e forse anche un minore tasso di distorsione Se non cegrave un pulsante di stand-by sullamplificatore egrave buona precauzione abbassare a zero il volume prima dellaccensione anche sugli ampli a transistor Attenzione alle impedenze di uscita degli amplificatori (o finali) che dovranno essere compatibili con le impedenze delle casse

Finale Casse

4ohm 8ohm

8ohm8ohm

16ohm

16ohm 16ohm

Si puograve quindi affermare che le impedenze uguali sono chiaramente abbinabili fra loro mentre un finale che ad esempio ha un uscita di 8 ohm puograve essere collegato ad una cassa che abbia lentrata a 16 ohm Adattare limpedenza di uscita del finale di potenza a quella degli speaker significa fare in modo che tutta lenergia emessa dal finale venga trasferita alle casse senza perdita di segnale e quindi far funzionare il sistema al meglio delle sue possibilitagrave (ed evitare danni) e per ciograve i valori sopra descritti non danno problemi anche se egrave sempre meglio collegare due impedenze di valore uguale

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Send amp return

Tutto il sistema di preamplificazione si basa sul controllo di volume globale della sezione output che a seconda della concatenazione delle apparecchiature saragrave o sul preamplificatore o sulle unitagrave multieffetto Dipende dalla loro posizione nel percorso del segnale Ogni tipo di effetto intendendo in questo senso apparecchiature a rack o eventuelmente pedalini appositamente dedicati dovrebbe lavorare sul suono dopo che il segnale viene preamplificato

Utilizzando il send-return il suono verragrave a passare negli effetti tramite il pre che lo riprenderagrave per poi inviarlo alluscita del pre stesso e saragrave controllato dal potenziometro del volume output level sul preampli Se invece gli effetti sono in serie dopo il pre (si definisce sistema a cascata) loutput level dellultima apparecchiatura nel percorso del segnale avragrave il controllo del volume globale

Il send-return egrave un ottimo sistema per i collegamenti di effetti allinterno di un preamplificatore Avevamo giagrave accennato a questo sistema nella sezione dedicata agli amplificatori i quali racchiudono in un blocco compatto sia il pre che il finale

Analizzando il percorso del segnale si puograve notare che il suono dovrebbe giungere al finale completo di tutte le caratteristiche costruite durante il tragitto Gli effetti dovrebbero essere inseriti a seconda della loro tipologia in punti diversi compressori distorsori equalizzatori vanno posti prima del preampli mentre gli effetti dambientazione (chorus delay riverbero ecc) dopo Vi sono anche delle eccezioni in quanto a seconda delle varie impedenze delle apparecchiature queste possono essere inserite in determinati punti Il send-return viene utilizzato per mantenere il piugrave possibile il segnale analogico mixandolo appunto con gli effetti digitali Questi allinterno del pre verranno utilizzati in maniera da influire il meno possibile con la natura analogica del suono lavorando comunque nelle loro caratteristiche Questo percheacute non tutte le apparecchiature digitali offrono una conversione AD-DA (analogicodigitale - digitaleanalogico) di ottimo livello e proprio per questo motivo collegandole in cascata dopo il pre potrebbero influire negativamente sul suono facendogli ad esempio perdere determinate frequenze oppure mangiando dinamica alla pasta effettiva del suono Vediamo quindi come comportarsi con i vari tipi di effetti nel loro rapporto send-return

Innanzitutto controlliamo limpedenza di lavoro i pedali solitamente prediligono segnali di basso livello (luscita della chitarra) mentre gli effetti a rack generalmente i segnali di linea che sono di alto livello anche se alcuni possono disporre della selezione per lavorare con entrambi i tipi di segnale Nello stesso send-return non possono coesistere pedali e processori a meno che non si voglia guadagnare in rumore piuttosto che in suono in pratica avremo un aumento di fruscio e una diminuzione del volume Puograve capitare che un pre abbia a disposizione due send-return in questo caso possiamo collegare in uno i pedali (segnali di basso livello ad es -10db) allaltro i processori a rack (segnali di linea cioegrave +4db) Attenzione al fatto che i due send-return siano indipendenti e non stereofonici In questultimo caso devono essere adattati ad una linea di segnale stereo Solitamente il send-return a basso livello lavora prima dei controlli di equalizzazione i quali opereranno sullunitagrave a rack lasciando inalterato il segnale trattato nel primo send-return Nella maggior parte dei casi troviamo un solo send-return nel pre che avragrave molto probabilmente a fianco un pulsante di selezione che serve a regolare due valori (-10db o +4db) selezioniamo il primo per i pedali e il secondo per le unitagrave a rack Possiamo infine trovare anche un potenziometro di regolazione della mandata effetti molto utile per ottimizzare una regolazione fine in quanto puograve capitare di trovare effetti con tarature diverse da quelle sopra descritte egrave molto raro che succeda ma nel caso stiamo sempre nei parametri sopra descritti che sono standard I collegamenti possono essere fatti in serie in parallelo o in entrambi i casi Se manca questultima opportunitagrave egrave necessario sapere in quale due modi precedenti si tratta in quanto questo ha una grande influenza sul suono Conviene quindi guardare le istruzioni

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Collegamenti del send-return in parallelo

Con questo sistema si divide il segnale in due parti uno viaggia attraverso il pre fino alloutput laltro viene prelevato dal send e inviato al processore esterno che dopo averlo elaborato lo rimanda nel return In questo punto il segnale effettato puograve essere mixato con loriginale da un apposito controllo (mix effect ecc) E fondamentale che il segnale di ritorno allampli sia solo quello effettato azzeriamo quindi sul processore esterno il controllo del segnale dry (diretto) in quanto questultimo egrave giagrave presente nel pre ed egrave perciograve inutile farne arrivare un altro

Collegamenti del send-return in serie

Lintero segnale viene inviato al processore utilizzando il send-return in serie Dopo essere stato effettato ritorna al preampli in questo caso la differenza del bilanciamento egrave data dai controlli dry e level nel processore

Dividiamo in due categorie i processori

Effetti che processano lintero segnale che sono il Distorsore il Compressore lEqualizzatore ecc per i quali egrave consigliato il collegamento tra chitarra e ampli oppure nel send-retun in serie in quanto lavorano sulla pasta del suono in tempo reale

Effetti che mixano una porzione di segnale trattato a quello originale quali il Flanger il Chorus il Delay il Pitch transposer il Riverbero ecc A questi egrave consigliato il collegamento in parallelo percheacute lavorano sui circuiti di tempo di ritardo Bisogna comunque fare una premessa alcuni processori di qualitagrave elevata (Eventide TC Elet) hanno una processione AD-DA talmente elevata da non influire negativamente sul segnale dry per cui possono essere messi in serie nel send-return o addirittura in cascata dopo il pre e prima del finale Rimane comunque il fatto che in parallelo Il distorsore egrave poco consigliabile nel send-return anzi non bisognerebbe proprio mai metterlo Il compressore puograve essere collegato nella mandata effetti (un altro modo di chiamare il send-return) ma egrave preferibile prima (se a pedale) o dopo il pre in cascata (se egrave a rack) In questo caso non si dovrebbero collegare processori nel send-return

Un ulteriore uscita che egrave possibile trovare nel preamplificatore e la direct output

Le valvole di un valvolare

Cosa sono esattamente le valvole degli amplificatori Come funzionano Facciamo luce su una componente di cui si parla molto ma che pochi conoscono

Di amplificatori valvolari si parla spesso quasi tutti i chitarristi riconoscono ed apprezzano (chi piugrave chi meno) il loro inconfondibile suono Sappiamo tutti dunque che lunitagrave fondamentale dellamplificatore valvolare lo dice il nome egrave la valvola Ma di cosa si tratta esattamente

Storicamente la valvola viene molto prima del transistor faceva parte delle prime componenti elettroniche giagrave agli inizi del 1900 Per la prima metagrave del secolo egrave stata impiegata su ogni apparecchiatura (radio televisori calcolatori aspirapolveri ) per poi venir rapidamente rimpiazzata dal transistor a metagrave degli anni 60 Ormai solo in campo musicale sono presenti elettroniche valvolari in quanto decisamente piugrave costose e delicate dei moderni transistor

La valvola egrave fondamentalmente un diodo ossia due elementi elettrici accoppiati Si tratta di anodo e catodo ossia un elemento di carica positiva e laltro forzatamente per induzione di carica negativa I due elementi non si toccano ma si trovano a distanza ravvicinata e vengono rinchiusi allinterno di una sorta di lampadina ossia un bulbo vitreo in cui viene creato il vuoto Un altro oggetto che si trova

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allinterno di questo bulbo egrave il filamento la cui funzione egrave esattamente quella di scaldare il catodo Questultimo raggiunta una certa temperatura sviluppa una nube elettronica intorno a segrave Lanodo invece non emette alcun elettrone ed egrave come giagrave detto caricato tale carica deriva dalla rete elettrica cui attinge la valvola che egrave di norma di tipo alternato (AC) e che quindi oscilla tra carica positiva e negativa con una certa frequenza (50Hz) Quando lanodo assume carica positiva la nube di elettroni generata dal catodo migra verso lanodo generando un flusso di corrente che si interrompe nei momenti in cui lanodo egrave negativo

Dal momento che lanodo non sviluppa nube elettronica il flusso di elettroni indotto segue sempre la stessa direzione ossia da catodo ad anodo parliamo di corrente diretta (DC) Dunque prelevando corrente da una fonte alternata la valvola converte la corrente in continua

Comunque la corrente di uscita risente in qualche modo della corrente alternata di partenza in quanto come abbiamo visto per metagrave del tempo (quando il catodo egrave positivo) non vi egrave flusso Si puograve ovviare il problema aggiungendo alla valvola un secondo diodo il cui anodo sia positivo quando quello del primo diodo egrave negativo in questo modo vi egrave un flusso continuo e dalla medesima fonte alternata si puograve ricavare maggiore corrente diretta

Tuttavia quanto detto finora ancora non ci permette di capire esattamente lutilitagrave della valvola alla nostra descrizione mancano infatti ancora diversi elementi

Le valvole montate sui nostri amplificatori in realtagrave non sono costituite dai diodi che abbiamo appena visto bensigrave da triodi Il nome stesso ci suggerisce la differenza queste componenti presentano 3 elementi attivi anzicheacute 2 Dunque ad anodo e catodo si aggiunge la griglia di controllo caricata negativamente una vera e propria griglia collocata a distanza ravvicinata tra anodo e catodo Modificando la tensione di tale griglia possiamo deviare in parte o totalmente il flusso di elettroni generato tra i diodi egrave proprio questo laspetto che piugrave ci interessa poichegrave la possibilitagrave di variare lentitagrave del flusso (ossia la corrente che giunge allanodo) ci consente di amplificare il segnale Quando infatti la griglia tende a diventare positiva convoglia un flusso elettronico sempre maggiore verso lanodo

Schema semplificato di una valvola (triodo)

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La classe di un amplificatore

Amplificatori di classe A o di classe AB Cosa cambia Quali sono i pregi ed i difetti delluna e

laltra tipologia Vediamo

Si sente spesso parlare di Classe A o Classe AB per quanto riguarda gli amplificatori vediamo di cosa si tratta cercando di semplificare quanto piugrave possibile un discorso che egrave piuttosto complesso da affrontare nella sua interezza

Precisiamo innanzitutto che consideriamo largomento solo per quanto riguarda il campo che ci interessa ossia le amplificazioni per chitarra e ricordiamoci che tale discorso vale sia per elettroniche valvolari sia per elettroniche a transistor ma per comoditagrave prendiamo in considerazione solo le prime perchegrave sulle seconde le considerazioni relative alla classe acquistano minore importanza

Parliamo dunque di amplificatori valvolari e veniamo subito al sodo quali sono le differenze tra classe A e classe AB Si parla in questo caso delle valvole finali dellamplificatore se sono di classe A esse lavorano sempre allo stesso livello (prossime al massimo) anche in assenza di segnale Insomma la corrente anodica che le attraversa egrave sempre presente alla massima potenza anche se non suoniamo questo comporta innanzitutto una minore durata delle valvole Il suono egrave solitamente corposo e caldo anche perchegrave fondamentalmente il finale dellamplificatore come abbiamo visto egrave come se fosse sempre al massimo

Parliamo ora della classe AB quando non sono raggiunte da alcune segnale la corrente al loro interno si interrompe Quando il segnale ritorna le coppie di valvole push-pull tornano ad essere attraversate dalla corrente ma tale passaggio dallo stato di quiete al funzionamento pieno genera una lieve distorsione del segnale che si avverte chiaramente nel suono finale Il suono generato egrave piugrave limpido poichegrave le valvole non lavorano sempre al massimo e per questo il segnale non raggiunge alti livelli di saturazione

I finali di classe AB inoltre consentono una potenza di uscita decisamente superiore rispetti ai classe A una caratteristica che li rende ampiamente diffusi

Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)

Ma cosa cambia tra un amplificatore per chitarra e lamplificatore che troviamo installato sul

nostro stereo Possiamo collegare a questultimo la chitarra

Rispondiamo subito no non possiamo usare negrave lamplificatore negrave le casse dello stereo per amplificare il nostro strumento Questo perchegrave gli amplificatori per chitarra possiedono caratteristiche proprie e sono progettati espressamente per essere usati nellamplificazione del nostro strumento

Ma quali sono esattamente le caratteristiche che li rendono cosigrave diversi da un normale amplificatore hi-fi Proviamo a vedere

Innanzitutto parliamo di frequenze lamplificatore hi-fi riproduce in modo lineare tutte le frequenze udibili allorecchio umano Questo almeno egrave quanto egrave progettato per fare Lamplificatore per chitarra invece enfatizza le frequenze medie (1KHz4KHz) mentre la risposta alle frequenze basse

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sfuma poco dopo il MI della prima corda in genere i bassi di un ampli per chitarra partono da 70 o 80Hz abbastanza poco se pensiamo che il nostro orecchio arriva a percepirne fino a 1525Hz Senza contare che gli amplificatori che per costituzione sono privati della parete di fondo possiedono bassi ancor meno enfatizzati

Quanto detto finora ci aiuta a capire come -a livello di prestazioni- i due tipi di amplificatori non siano interscambiabili eppure finora non abbiamo ancora incontrato un vero e proprio limite che ci impedisca di collegare la chitarra allamplificatore hi-fi Il limite di cui stiamo parlando egrave il distorto o meglio loverdrive

Tutti noi sappiamo bene come loverdrive di un amplificatore sia fondamentale da quando esistono le chitarre elettriche esiste il distorto ossia quel suono caratteristico di un amplificatore portato al suo limite (ed oltre) Ovviamente gli ampli per chitarra sono costruiti per sopportare loverdrive senza rovinarsi ed anzi per favorire la distorsione del suono ancora prima di raggiungere il livello massimo di saturazione

Tuttavia si capisce che la distorsione del suono originale di per segrave non egrave un fattore positivo soprattutto per un hi-fi per questo lamplificatore hi-fi egrave progettato in direzione opposta ossia per ritardare il piugrave possibile la distorsione del suono

Riassumiamo un attimo questo fondamentale passaggio

lampli per chitarra quando raggiunge (ad esempio) l85 della sua capacitagrave inizia a distorcere il suono Superata ovviamente una certa soglia di saturazione (120) inizia a danneggiarsi

Lamplificatore hi-fi invece non distorce fino al raggiungimento della sua potenza massima (100) questo gli consente di raggiungere loutput massimo mantenendo il suono fedele Varcata questa soglia inevitabilmente viene danneggiato

Come funziona un amplificatore

Cerchiamo di capire esattamente come funzioni un normale amplificatore per chitarra provando

a evidenziare tutti quei fattori che influiscono sul suono finale

Schema delle componenti di un amplificatore

Partiamo da zero a cosa serve lamplificatore La risposta egrave immediata ad amplificare il debole segnale proveniente dai pickup della nostra chitarra cosigrave da poter essere trasmesso allesterno o modellato

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E come fa ad amplificare il segnale Fondamentalmente assorbe energia esterna (dalla rete elettrica) e la plasma secondo i dati provenienti dal segnale dei pickup Giagrave questa affermazione implica diversi passaggi oscuri Via allora iniziamo a parlare del funzionamento di un amplificatore tenendo sempre presente il semplice schema che troviamo qui a lato giagrave intuitivamente capiamo che una prima componente fondamentale egrave lalimentatore

Basta infatti dare unocchiata allo schema per vedere che lalimentatore egrave collegato a tutte le altre parti dellamplificatore insomma da esso dipende il funzionamento dellintero apparecchio Come ci suggerisce il nome lalimentatore non fa altro che fornire energia al sistema rendendo in pratica utilizzabile quella fornita dalla rete elettrica Tale operazione si articola in almeno due momenti fondamentali prima di tutto la corrente elettrica della rete deve essere portata ad una tensione adeguata allutilizzo da parte delle altre componenti elettroniche Si tratta di unoperazione tutto sommato semplice compiuta da un normale trasformatore Tuttavia la corrente che esce dal trasformatore non egrave ancora pronta la rete domestica ci fornisce infatti una corrente alternata ossia la cui differenza di potenziale oscilla con una determinata frequenza (50Hz) tra valori positivi e valori negativi al nostro apparecchio serve invece una corrente stabile (continua) In un amplificatore valvolare intervengono qui le prime valvole con il compito di raddrizzare loscillazione tra valori positivi e negativi della corrente alternata alluscita di queste valvole la differenza di potenziale si mantiene sempre su valori positivi ma continua ad oscillare Facciamo maggiore chiarezza con un piccolo grafico

Cosigrave si presenta la corrente alternata

Ed eccola come esce dalle valvole raddrizzatrici

Insomma cegrave ancora del lavoro da fare per renderla continua Questo lavoro viene svolto dai condensatori che accumulano su una delle loro armature i picchi di carica e la rilasciano in direzione dellaltra armatura nei momenti in cui la tensione egrave minore il risultato finale egrave una corrente che inizia ad essere omogenea Infine una serie di induttori e circuiti attivi (negli ampli a transistor) livella definitivamente la corrente rendendola finalmente continua ed a disposizione di tutte le altre componenti dellamplificatore

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La prima di queste componenti che il segnale della chitarra incontra sul suo percorso egrave il preamplificatore (1deg stadio di amplificazione) puograve essere composto -nei valvolari- da una o piugrave valvole che amplificano il segnale secondo un guadagno fisso Questa fase puograve essere trascurabile se la chitarra collegata monta pickup attivi quindi giagrave comprensivi di preamplificatore per questo molti ampli hanno due ingressi distinti per PU attivi e PU passivi

Dopo il primo stadio troviamo i controlli di equalizzazione e volume di solito costituiti da condensatori identici a quelli che troviamo collegati alle manopole della chitarra ma che possono anche essere di tipo attivo (soprattutto sugli ampli a transistor) A seguire si raggiunge il 2deg stadio di amplificazione costituito da unaltra valvola (o piugrave valvole) che amplificano nuovamente il segnale questa fase egrave necessaria perchegrave prima di questa fase si collocano la maggior parte degli effetti mentre il riverbero (che vediamo nella schema a lato) va a intercettare in uscita il segnale uscente dal 2deg stadio

Questa collocazione del riverbero fondamentalmente in parallelo al 2deg stadio egrave legato al suo funzionamento ed alla presenza al suo interno di due valvole di amplificazione A questo punto si inserisce il controllo del volume generale solitamente ti tipo passivo subito prima del separatore di fase una componente che scinde il segnale in due componenti sfasate di 180deg i cui rami sono ulteriormente allontanati dal pilota che amplifica -tramita una valvola- i due segnali cosigrave ottenuti Infine una coppia di valvole ( le finali ) converte la tensione di segnale in flusso di corrente che andragrave poi a sollecitare gli altoparlanti (fondamentalmente si tratta di dare al segnale giunti sin qui la potenza necessaria a sollecitare gli altoparlanti)

Gli Effetti

Processori di segnale

Qualsiasi strumento utilizzato per alterare il suono dai semplici effetti a pedale ai piugrave complessi effetti da studio (rack) rientrano nella categoria dei sound processor ovvero elaboratori del suono I metodi fondamentali per ottenere unalterazione del suono sono quattro

I controlli di voume e di guadagno

I controlli di equalizzazione e di tono

Gli effetti basati sul tempo

Dispositivi per il cambiamento di tono

Controlli di volume e guadagno

Questi controlli permettono di variare lintensitagrave di un suono amplificato fino a portarlo agli estremi della distorsione Il canale ad alto guadagno avragrave maggiore sensibilitagrave e probabilmente una minore capacitagrave di sovraccarico Quindi dato che la differenza trai guadagni complessivi dipende quasi sempre da un alterazione del guadagno ottenuta con la prima valvola si aumenta cosigrave la possibilitagrave di produrre distorsione nella prima valvola E questo egrave desiderabile in quanto potendo portare in distorsione la prima valvola si puograve ottenere un suono distorto a qualsiasi posizione del volume

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La distornione

Una chitarra elettrica puograve fornire in uscita un segnale prolungato di 50 o piugrave millivolts Un segnale di questo livello puograve sovraccaricare (o portare in overdrive) lamplificatore Gli amplificatori per chitarra sono perciograve progettati per sopportare condizioni di ampio e prolungato sovraccarico applicate ai loro ingressi Tale sovraccarico puograve non di meno causare distorsione nello stadio pilota eo di potenza quando la chitarra sia suonata ad alto volume

Controlli di equalizzazione

I controlli di equalizzazione e di tono modificano il canale del suono incrementando o eliminando alcune frequenze

Gli effetti basati sul tempo

Questi effetti permettono di utilizzare copie ritardate di un segnale per creare una molteplicitagrave di effetti diversi

Dispositivi per il cambiamento di tono

Con questi dispositivi egrave possibile aumentare o diminuire laltezza di una nota

La Teoria

Le Scale

Il primo argomento veramente esteso e complesso che incontriamo facciamo chiarezza nel

mondo delle scale parlando in sintesi di maggiori minori e pentatoniche

Creare una scala vuol dire labbiamo giagrave detto parlando dei modi creare una sequenza di note o se preferiamo una sequenza di toni e semitoni Ogni scala parte da una tonica la nota iniziale che definisce e dagrave il nome alla scala (stiamo dicendo le stesse cose che avevamo giagrave visto per quanto riguarda le triadi ricordate) La scala maggiore egrave anche detta scala diatonica maggiore significa che al suo interno tutte le note sono diverse Possono esistere tra esse intervalli cromatici (stesso nome ma suono diverso C e C) e intervalli diatonici (nome diverso C e F) Se consideriamo la scala maggiore di C che avevamo giagrave visto (CDEFGABC) possiamo notare che tra le diverse note esiste una sequenze di toni e semitoni particolare comune a tutte le scale maggiori vediamola

C-t-D-t-E-st-F-t-G-t-A-t-B-st-C

Abbiamo cosigrave cercato di schematizzare la sequenza di toni (t) e semitoni (st) indicandone la posizione tra le varie note della scala Per comoditagrave riscriviamo la sequenza t t st t t t st Esattamente come avevamo visto parlando delle triadi inoltre ogni nota della scala occupa una posizione precisa definita dal grado la prima nota egrave Ideggrado la seconda nota (D) IIdeg grado e cosigrave via Ricordiamo i nomi giagrave visti la nota in Ideg grado si dice tonica in IIIdeg grado modale ed in Vdeg grado dominante

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Abbiamo detto che la sequenza di toni e semitoni egrave caratteristica di tutte le scale maggiori per costruire la scala maggiore di E (ad esempio) ci saragrave dunque sufficiente partendo dalla scala cromatica e scegliendo come nota iniziale E selezionare le note definite da questa sequenza di toni e semitoni

Discorso a parte va ovviamente fatto per quanto riguarda le scale minori Dovremo infatti fare i conti con diversi tipi di scale minori naturali armoniche e melodiche

Per prima cosa vediamo subito le sequenze che interessano queste tre tipologie diverse

naturale t st t t st t tarmonica t st t t st+t stmelodica t st t t t t st

Ora che abbiamo chiarito questo possiamo fare un esempio provando innanzitutto a costruire la scala minore naturale di C Per fare ciograve ci conviene partire dalla scala maggiore di C che ormai ci ricordiamo bene CDEFGABC La sequenza era t t st t t t st Se confontiamo questa sequenza con quella della minore naturale possiamo individuare i gradi (le note della scala) che subiranno variazioni proviamo a sovrapporre le due sequenze

maj I t II t III st IV t V t VI t VII st VIIImin I t II st III t IV t V st VI t VII t VIII

Abbiamo indicato in rosso i gradi delle due scale in nero le sequenze di tonisemitoni ed in blu i gradi che cambiano III VI VII Nella scala minore naturale saranno tutti abbassati poichegrave preceduti da un semitono che non trova corrispondenti nella sequenza della scala maggiore Vediamo ora a quali note corrispondevano questi gradi nella scala maggiore di C Mi (E) La (A) Si (B) Dunque li facciamo diventare rispettivamente Mib Lab e Sib Questi tre bemolli occuperanno quindi il III VI e VII grado nella scala minore naturale di C mentre tutte le altre note saranno identiche a quelle della scala maggiore Vediamo ora la scala ottenuta Do Re Mib Fa Sol Lab Sib Do (CDEbFGAbBbC)

Discorso identico per la creazione di ogni altra scala minore

Infine vediamo un ultimo modello di scala la pentatonica Si tratta di un tipo di scala molto utilizzata perchegrave semplicissima nasce infatti da una semplificazione delle scale tradizionali

Per ottenere la scala pentatonica maggiore di qualsiasi tonalitagrave ci basta considerare la scala maggiore e cancellare IV e VII grado Otteniamo dunque una scala di sole 5 note (ricordiamoci che lVIIIdeg egrave la stessa nota della tonica)

Se vogliamo individuare la pentatonica minore non dovremo far altro che partire dalla scala minore ed eliminare questa volta II e VI grado

Abbiamo cosigrave introdotto finalmente il concetto di scala Dobbiamo tenere presente perograve che largomento egrave ben lungi dall essere esaurito esistono ancora molte informazioni che non conosciamo su questo argomento senza contare che bisogneragrave cominciare a vedere le scale in funzione dello strumento su cui le suoneremo ossia la chitarra

Per ora accontentiamoci di ciograve che abbiamo appena imparato e prendiamoci tempo per digerire queste nozioni che ci saranno indispensabili per arrivare ad una perfetta comprensione della natura degli accordi

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Modi

Prima di parlare delle scale dovremo introdurre il sistema modale cerchiamo di definirlo

brevemente

Finora abbiamo parlato con grande disinvoltura di intervalli e triadi semplificando perograve notevolmente la materia egrave doveroso aprire una piccola parentesi di approfondimento per parlare delle scale un concetto in cui ci siamo imbattuti spesso ma che non abbiamo mai veramente chiarito Per parlare delle scale perograve dovremo prima vedere cosegrave il sistema modale

Inoltre parlando delle triadi abbiamo giagrave in qualche modo capito che alla base degli accordi esiste un sistema di armonizzazione che regola i rapporti tra le note ora dobbiamo addentrarci in questo sistema e capirne il funzionamento

Tutto parte da una scala ancora non sappiamo esattamente in cosa consista negrave come sia formata Per ora accontentiamoci di definirla sommariamente attraverso le nozioni che giagrave possediamo la scala egrave una successione di note definite da unalternanza di toni e semitoni Alla fine di questo articolo potremo finalmente dare una migliore definizione Vediamo ora la scala di C maggiore come esempio

C D E F G A B C

Fin qui egrave tutto facile come vediamo partendo dalla nota C abbiamo creato una successione di note Come giagrave detto per ora evitiamo di addentrarci nel concetto di scala e ci concentriamo su altro prendiamo una nota dalla scala (per esempio la seconda D) e costruiamo una scala partendo da essa mantenendo la successione di note di partenza Non stiamo facendo niente di strano ricostruiamo la stessa identica successione partendo questa volta da D Dunque

D E F G A B C D

E semplice comprendere che potremmo fare lo stesso partendo da ogni nota della prima scala considerata quella di C che chiameremo scala madre Otterremo dunque 7 diverse sequenze tutte costruite partendo perograve dalla scala madre di C possiamo cominciare a tirare le prime conclusioni Avevamo giagrave parlato di tonica anche per quanto riguarda le scale egrave la nota di partenza Ora noi abbiamo perograve estratto dalla scala madre un secondo grado (D) e labbiamo fatto diventare tonica generando da essa una nuova scala Si tratta dunque di una tonica secondaria egrave tonica poichegrave allinterno del suo modo occupa il Ideg grado ma egrave secondaria perchegrave fa riferimento alla scala madre da cui lavevo estratta la scala maggiore di C Complicato

Riassumiamo dalla scala madre (C maj CDEFGABC) abbiamo estratto il IIdeg grado (D) Da esso abbiamo creato una nuova scala (DEFGABCD) identica alla prima ma in cui la D non occupa piugrave il IIdeg grado bensigrave il Ideg (tonica) Possiamo fare lo stesso con ogni nota della scala madre generando dunque 7 diverse sottoscale o modi Ogni nota della scala madre egrave dunque semitonica poichegrave puograve essere il Ideg grado di una sottoscala costruita partendo da essa

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Ora dobbiamo solo dare dei nomi alle diverse sottoscale ai diversi modi

CDEFGABC = ionicoDEFGABCD = doricoEFGABCDE = frigioFGABCDEF = lidioGABCDEFG = misolidioABCDEFGA = eolioBCDEFGAB = locrio

Adesso sappiamo cosegrave il sistema modale possiamo iniziare a parlare delle scale

Triadi

Fondamento di quasi tutte le scuole di chitarra sono gli accordi partiamo dalle triadi per vedere

come nascono

Abbiamo giagrave parlato di intervalli un concetto che ci torneragrave molto utile in questa trattazione Cerchiamo come sempre di dare per scontate meno nozioni possibile e di partire da zero cosegrave un accordo

La definizione di accordo egrave semplicissima si tratta infatti di tre o piugrave note suonate contemporaneamente Come al solito perograve egrave necessario andare un po oltre e vedere quali sono le regole che uniscono le note di un accordo quali princigravepi seguono e come vengono nominati i diversi accordi

Per fare ciograve partiamo dal concetto di triade tre note armonizzate tra loro Per vedere come si costruisce una triade ed in cosa consiste esattamente questa armonizzazione iniziamo da una scala prelevando da essa tre note la prima la terza e la quinta

Se partiamo dalla scala maggiore di C abbiamo appena estratto nellordine C E G

La prima egrave la tonica che definisce laccordo e il nome (se la tonica come nel nostro caso egrave C laccordo egrave di C) La terza egrave detta modale poichegrave indica il modo dellaccordo nel nostro esempio se si tratta di Mi avremo un accordo maggiore se invece egrave un Mib laccordo saragrave minore Abbiamo infine la quinta solitamente si dice che questultima nota completa la triade senza definirne alcuna caratteristica invece puograve generare triadi aumentate e diminuite (due concetti che avevamo giagrave visto parlando degli intervalli)

A questo punto perograve dobbiamo approfondire ulteriormente il discorso riprendendo quanto giagrave sappiamo sugli intervalli Abbiamo appena detto che la modale stabilisce se laccordo egrave minore o maggiore in realtagrave possiamo essere piugrave precisi chiarendo che egrave lintervallo tra prima e terza che definisce il modo dellaccordo Come sempre schematizzando un po riusciamo a capire meglio

Una triade maggiore comprende unintervallo di terza maggiore tra prima e terza ed un intervallo di terza minore tra terza e quinta cosigrave le note saranno prima terza maggiore e quinta giusta (intervalli terza maj-terza min)

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Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

Attachments

Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

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Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 10: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

La mano destra

Molti dubbi attanagliano i neofiti quale egrave la posizione corretta della mano destra Deve

appoggiarsi allo strumento o no Facciamo chiarezza

Suonando in pizzicato ad ogni corda dedichiamo un dito (o quasi) distendiamo bene la mano sulle sei corde

Usando il plettro egrave importante che questultimo possa raggiungere tutte le corde le altre dita di solito non servono la posizione della mano egrave piugrave abbassata

La posizione della mano sinistra non desta mai perplessitagrave percheacute egrave definita dai tasti che dobbiamo suonare

Invece la mano destra soprattutto agli inizi ci fa impazzire esistono tanti modi per suonare e spesso ci troviamo ad avere le dita in posizioni scomode I problemi nascono dal fatto che abbiamo spesso la necessitagrave di appoggiarci in un punto fisso sia per mantenere la mano destra piugrave stabile sia per orientarci sulle corde

Fincheacute si tratta di suonare accordi i problemi sono contenuti lunica cosa che puograve destare qualche preoccupazione egrave il palm-muting che ci richiede di suonare con un gran lavoro di polso vincolando il fianco della mano al contatto con le corde Se siamo soliti suonare con ampi gesti del avambraccio dovremo abituarci a cambiare velocemente stile poggiando la mano sulle corde e suonando con il polso questione di allenamento I grossi dubbi vengono perograve quando dobbiamo suonare singole corde o gruppi di corde distanti nel pizzicato o negli assoli ad esempio Vediamo dove mettere questa mano

Se dobbiamo suonare senza plettro solo le prime 3 corde (EAD) potremmo trovarci comodi suonando come se si trattasse di un basso appoggiamo il pollice sul bordo superiore del pickup e con indice e medio andiamo a pizzicare le corde Facile e rapido

Se invece dobbiamo suonare solo le ultime corde possiamo tranquillamente appoggiarci sempre con il pollice sulle corde superiori

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Ma quando dobbiamo pizzicare diverse corde con il plettro come accade in quasi tutti gli assoli e le scale Qualcuno si trova comodo appoggiandosi con i mignolo sul body un po piugrave in basso del Mi cantino Altri si appoggiano anche alla struttura del ponte con lintero palmo ma cosigrave finiamo per suonare troppo vicini al ponte stesso ottenendo suoni metallici e poco profondi

Suonare in sospensione sulle corde non egrave poi cosigrave difficile agli inizi certo ci sembreragrave impossibile Sbaglieremo spesso corda affonderemo malema il senso dellorientamento spaziale sullo strumento egrave un istinto che prima o poi bisogna affinare e la fermezza della mano destra egrave indispensabile

Quindi esercitiamoci a suonare cercando meno appigli possibile

E soprattutto ricordiamoci che possiamo sempre contare sulle corde che non suoniamo appoggiandoci su di esse non solo recuperiamo la posizione facilmente ma evitiamo anche di farle vibrare inavvertitamente

Il pollice (mano sinistra)

Dove mettiamo il pollice Come lo posizioniamo sul manico Togliamoci qualche dubbio

evitando pericolosi errori di impostazione

Solitamente la posizione del pollice si trova istintivamente giagrave dal primo approccio con lo strumento Tuttavia si rischia sempre di incappare in qualche errore di impostazione che puograve darci problemi per il futuro meglio dunque chiarire rapidamente questo dettaglio che puograve influire parecchio sulla nostra tecnica e velocitagrave desecuzione

Naturalmente non esiste una regola universale molto dipende dalle nostre abitudini dalla nostra comoditagrave e dal genere che suoniamo Ciascuno si avvicina alla chitarra in modo personale e non egrave detto che una posizione del pollice inusuale sia necessariamente sbagliata o porti a qualche svantaggio

Detto ciograve cerchiamo di capire quali sono in linea di massima le impostazioni piugrave diffuse ed istintive per quanto riguarda il pollice della mano sinistra esse dipendono fondamentalmente da ciograve che stiamo suonando

Nel momento in cui suoniamo tendiamo a premere con il pollice sul dorso del manico tale posizione ci consente di tenere le dita ben pigiate sulle corde E lo stesso principio di una pinza in pratica un gesto molto spontaneo e fondamentale una giusta forza ed un giusto posizionamento del pollice ci consentono di tenere la mano sinistra piugrave ferma dosando lenergia con cui premiamo le corde Senza contare che quando ci spostiamo lungo la tastiera egrave proprio il pollice che esercitando piugrave o meno pressione ci ferma la mano nella posizione che vogliamo

Se suoniamo accordi normali (per esempio powerchords) il nostro pollice si porta dietro le corde che suoniamo (nel caso del powerchord dunque il pollice finisce nella parte alta del manico dietro le prime 34 corde)

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Se suoniamo invece in barregrave la posizione cambia sappiamo bene che il dito piugrave ciritico in questo caso egrave lindice che esercita la sua pressione su tutte le corde Proprio per questo il pollice va a posizionarsi orizzontalmente proprio contrapposto allindice e perlopiugrave al centro (in senso verticale) del manico cosigrave da aiutare a distribuire la pressione su tutte le corde

Tuttavia il pollice non egrave sempre relegato nella parte posteriore del manico puograve talvolta tornarci utile anche sulla tastiera per almeno due motivi Innanzitutto puograve mutare il Mi basso (la prima corda E) appoggiandosi su di essa senza premerla

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Questa impostazione ci puograve risultare molto comoda se suoniamo con un certa forza e non vogliamo fastidiose vibrazioni della prima corda

Ma se possiamo mutarla con una leggera pressioneallora possiamo anche pigiarla Ebbene sigrave raramente ci torneragrave utile perograve il pollice puograve anche premere la prima corda

Posizione che ci puograve essere utile per qualche virtuosismo ma che egrave molto usata per il basso dove il manico egrave piugrave stretto e risulta piugrave agevole portare il pollice sui tasti

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Collegare chitarra effetti e ampli

Rapida occhiata sui collegamenti fondamentali che dobbiamo creare tra il nostro strumento e

lamplificazione

Innanzitutto consideriamo i cavi esistono svariati tipi di cavi ma lunica cosa di cui bisogna davvero curarsi egrave che siano ben schermati Ma unaltro fattore costitutivo dei cavi puograve essere importante la lunghezza

Il suono generato da pickup passivi infatti risente particolarmente di cavi troppo lunghi Problema inesistente invece per i pickup attivi visto che il suono di questi ultimi parte dallo strumento giagrave pre-amplificato Per questo stesso motivo le elettroniche attive tollerano anche di piugrave una cattiva schermatura dei collegamenti poichegrave eventuali ronzii e disturbi che di solito vengono amplificati insieme al suono si avvertono di meno

Solitamente con un piccolo ampli domestico il collegamento piugrave facile ed intuitivo egrave il chitarra-effetti-ampli Tutto facile funziona In realtagrave perograve egrave un tipo di collegamento piuttosto riduttivo soprattutto nel momento in cui abbiamo a disposizione una buona preamplificazione possiamo ad esso collegare gli effetti almeno secondo due sistemi a cascata (tutti gli effetti tra pre e ampli) o in sendreturn (pre-effetti-pre-ampli)

Per capire bene questo tipo di collegamento perograve andiamo qua spiega tutto Luca

Quali effetti compro

Gli effetti sono sul mercato sotto diverse forme quali scegliere Quali sono le differenze Brevi

indicazioni per orientarsi

Unitagrave rack

Pedale singolo

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Pedaliera multi-effetto

Multi-effetto da tavolo (studio)

Leffettistica puograve essere analizzata almeno sotto due punti di vista il primo riguarda leffetto in segrave come manipolazione del suono Il secondo invece prende in considerazione lhardware ossia lunitagrave fisica che racchiude leffetto (o gli effetti)

Questultimo aspetto egrave importantissimo per stabilire di cosa abbiamo bisogno il mercato infatti ci presenta gli effetti in almeno tre forme

La prima forma che chiamiamo in causa e scartiamo subito egrave lunitagrave rack Le unitagrave rack sono quelle specie di cassettiere che vediamo ai concerti unitagrave in grado di gestire diversi effetti contemporaneamente (compresi effetti esterni come i pedali) e comandate da una pedaliera MIDI Comunque come giagrave accennato per il momento non ne parliamo troppo visto che di certo non ci saragrave utile acquistarne una finchegrave non vorremo allestire limpianto per un concerto di mano nostra

A questo punto dobbiamo analizzare altri due sistemi i singoli pedali ed i multi-effetto

I multi-effetto si presentano fondamentalmente in due forme da pavimento e da studio I primi sono vere e proprie pedaliere i secondi necessitano di essere collegati ad altre pedaliere per consentire lo switch immediato tra gli effetti che altrimenti vanno impostati a mano

Tutti i multi-effetto lo dice il nome consentono di gestire una grande quantitagrave di effetti diversi solitamente suddivisi in moduli In pratica abbiamo la possibilitagrave di impostare un certo numero di moduli diversi applicando in ognuno di essi gli effetti che vogliamo e poi mentre suoniamo possiamo passare da un modulo allaltro premendo i pedali

Ogni pedale singolo invece contiene un solo effetto con relative regolazioni A riguardo cegrave poco da dire premendo il pedale attiviamo leffetto premendo nuovamente il pedale lo disinseriamo

E ora rispondiamo cosa ci conviene comprare

Sulla carta i multi-effetto sono senzaltro vantaggiosi con un prezzo tutto sommato ragionevole ci possiamo portare a casa tutti gli effetti di cui avremo bisogno (ed anche di piugrave) Va detto che spesso i pedali singoli offrono risultati qualitativi piugrave apprezzabili (=un miglior suono) ed una maggiore e piugrave fine regolazione dei parametri delleffetto

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Una cosa egrave certa allinizio conviene scegliere un buon multi-effetto magari a pedaliera cosigrave da poterlo usare tranquillamente anche su un palco In questo modo avendo a disposizione tutti gli effetti esistenti potremo davvero imparare a conoscerli e gestirli

A questo punto possiamo decidere se continuare con una pedaliera multi-effetto o compiere quel passo che molti chitarristi ritengono necessario ossia la creazione di una personale pedaliera composta da singoli pedali collegati tra loro Questo passo ci consente di scegliere direttamente quali effetti acquistare e integrare nella nostra pedaliera con la certezza di avere sempre uno standard qualitativo alto

Bisogna dire che alcune pedaliere multi-effetto in realtagrave ci possono dare la stessa qualitagrave dei pedali singoli a questo punto la valutazione egrave solo economica tenendo presente che se ci creiamo una pedaliera di effetti singoli spendiamo in proporzione al numero di pedali che compriamo quindi al numero di effetti che usiamo

LrsquoAmplificatore

Amplificatore a valvole

Testata e Cassa (JCM900)

Combo (Carvin)

Lrsquoamplificatore egrave una componente fondamentale della catena elettroacustica necessaria per il potenziamento del segnale generato dai pick-up della chitarra elettrica che altrimenti non avrebbe energia sufficiente per essere collegato direttamente allrsquoaltoparlante

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Un amplificatore utilizza energia elettrica proveniente da una fonte esterna (corrente o batterie) per controllare lrsquoinvio del segnale proveniente dalla chitarra allrsquoaltoparlante consentendo di modificare il tono e il volume e di aggiungere caratteristiche quali la distorsione e lrsquoeco (il riverbero) Di fatto con il termine di amplificazione egrave possibile indicare non solo gli amplificatori di potenza ma anche altri dispositivi di elaborazione del suono quali equalizzatori espansori compressori ecc Gli amplificatori possono essere costruiti con due tecnologie diverse considerate spesso come due filosofie distinte utilizzando circuiti a valvole o a transistor (solid state) Gli A a valvole sono stati i primi ad essere prodotti negli anni rsquo50-rsquo60 per poi essere sostituiti da quelli solid state nelle due decadi successive

Questi ultimi infatti sono in grado di riprodurre fedelmente ed amplificare un suono con maggiore affidabilitagrave assicurando cioegrave quella che viene chiamata alta fedeltagrave (High-Fidelity HI-FI) Tuttavia dopo una prima diffusione di questo secondo tipo di A egrave apparso evidente come le valvole siano una componente essenziale dellrsquoamplificazione in grado di caratterizzare il tipico sound della chitarra elettrica In tal senso si sono mosse le principali case produttrici di amplificatori tornando da un lato alla tradizionale ma costosa tecnologia a valvole nei loro modelli piugrave prestigiosi e costruendo dallrsquoaltro dispositivi ibridi che combinino circuiti a valvole e circuiti a transitor con lrsquoobiettivo di assicurare i vantaggi dellrsquouna e dellrsquoaltra tecnologia

Inizialmente gli amplificatori erano separati dagli altoparlanti (si parla di testata e di casse) ma recentemente sono stati realizzati anche dispositivi combinati che prendono il nome di combo in grado di assicurare un trasporto piugrave agevole e una maggiore flessibilitagrave

Gli altoparlanti

Gli amplificatori a valvole devono adattarsi perfettamente allimpedenza degli altoparlanti che varia da 4 ohm (leggi om) 8 ohm oppure 16 ohm Non vanno mai accesi se non sono collegati agli altoparlanti se non si vuole danneggiare seriamente il trasformatore o le valvole finali Gli amplificatori a transistor sono in questo senso piugrave robusti anzi quasi tutti i modelli di un certo livello sono immuni sia al corto che al circuito aperto sulle uscite per gli altoparlanti anche se comunque egrave sempre meglio averli collegati In genere limpedenza minima degli altoparlanti dagrave il massimo volume di uscita a livelli accettabili di distorsione Il montaggio di altoparlanti dimpedenza maggiore di quella prescritta causa solo un volume di uscita ridotto e forse anche un minore tasso di distorsione Se non cegrave un pulsante di stand-by sullamplificatore egrave buona precauzione abbassare a zero il volume prima dellaccensione anche sugli ampli a transistor Attenzione alle impedenze di uscita degli amplificatori (o finali) che dovranno essere compatibili con le impedenze delle casse

Finale Casse

4ohm 8ohm

8ohm8ohm

16ohm

16ohm 16ohm

Si puograve quindi affermare che le impedenze uguali sono chiaramente abbinabili fra loro mentre un finale che ad esempio ha un uscita di 8 ohm puograve essere collegato ad una cassa che abbia lentrata a 16 ohm Adattare limpedenza di uscita del finale di potenza a quella degli speaker significa fare in modo che tutta lenergia emessa dal finale venga trasferita alle casse senza perdita di segnale e quindi far funzionare il sistema al meglio delle sue possibilitagrave (ed evitare danni) e per ciograve i valori sopra descritti non danno problemi anche se egrave sempre meglio collegare due impedenze di valore uguale

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Send amp return

Tutto il sistema di preamplificazione si basa sul controllo di volume globale della sezione output che a seconda della concatenazione delle apparecchiature saragrave o sul preamplificatore o sulle unitagrave multieffetto Dipende dalla loro posizione nel percorso del segnale Ogni tipo di effetto intendendo in questo senso apparecchiature a rack o eventuelmente pedalini appositamente dedicati dovrebbe lavorare sul suono dopo che il segnale viene preamplificato

Utilizzando il send-return il suono verragrave a passare negli effetti tramite il pre che lo riprenderagrave per poi inviarlo alluscita del pre stesso e saragrave controllato dal potenziometro del volume output level sul preampli Se invece gli effetti sono in serie dopo il pre (si definisce sistema a cascata) loutput level dellultima apparecchiatura nel percorso del segnale avragrave il controllo del volume globale

Il send-return egrave un ottimo sistema per i collegamenti di effetti allinterno di un preamplificatore Avevamo giagrave accennato a questo sistema nella sezione dedicata agli amplificatori i quali racchiudono in un blocco compatto sia il pre che il finale

Analizzando il percorso del segnale si puograve notare che il suono dovrebbe giungere al finale completo di tutte le caratteristiche costruite durante il tragitto Gli effetti dovrebbero essere inseriti a seconda della loro tipologia in punti diversi compressori distorsori equalizzatori vanno posti prima del preampli mentre gli effetti dambientazione (chorus delay riverbero ecc) dopo Vi sono anche delle eccezioni in quanto a seconda delle varie impedenze delle apparecchiature queste possono essere inserite in determinati punti Il send-return viene utilizzato per mantenere il piugrave possibile il segnale analogico mixandolo appunto con gli effetti digitali Questi allinterno del pre verranno utilizzati in maniera da influire il meno possibile con la natura analogica del suono lavorando comunque nelle loro caratteristiche Questo percheacute non tutte le apparecchiature digitali offrono una conversione AD-DA (analogicodigitale - digitaleanalogico) di ottimo livello e proprio per questo motivo collegandole in cascata dopo il pre potrebbero influire negativamente sul suono facendogli ad esempio perdere determinate frequenze oppure mangiando dinamica alla pasta effettiva del suono Vediamo quindi come comportarsi con i vari tipi di effetti nel loro rapporto send-return

Innanzitutto controlliamo limpedenza di lavoro i pedali solitamente prediligono segnali di basso livello (luscita della chitarra) mentre gli effetti a rack generalmente i segnali di linea che sono di alto livello anche se alcuni possono disporre della selezione per lavorare con entrambi i tipi di segnale Nello stesso send-return non possono coesistere pedali e processori a meno che non si voglia guadagnare in rumore piuttosto che in suono in pratica avremo un aumento di fruscio e una diminuzione del volume Puograve capitare che un pre abbia a disposizione due send-return in questo caso possiamo collegare in uno i pedali (segnali di basso livello ad es -10db) allaltro i processori a rack (segnali di linea cioegrave +4db) Attenzione al fatto che i due send-return siano indipendenti e non stereofonici In questultimo caso devono essere adattati ad una linea di segnale stereo Solitamente il send-return a basso livello lavora prima dei controlli di equalizzazione i quali opereranno sullunitagrave a rack lasciando inalterato il segnale trattato nel primo send-return Nella maggior parte dei casi troviamo un solo send-return nel pre che avragrave molto probabilmente a fianco un pulsante di selezione che serve a regolare due valori (-10db o +4db) selezioniamo il primo per i pedali e il secondo per le unitagrave a rack Possiamo infine trovare anche un potenziometro di regolazione della mandata effetti molto utile per ottimizzare una regolazione fine in quanto puograve capitare di trovare effetti con tarature diverse da quelle sopra descritte egrave molto raro che succeda ma nel caso stiamo sempre nei parametri sopra descritti che sono standard I collegamenti possono essere fatti in serie in parallelo o in entrambi i casi Se manca questultima opportunitagrave egrave necessario sapere in quale due modi precedenti si tratta in quanto questo ha una grande influenza sul suono Conviene quindi guardare le istruzioni

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Collegamenti del send-return in parallelo

Con questo sistema si divide il segnale in due parti uno viaggia attraverso il pre fino alloutput laltro viene prelevato dal send e inviato al processore esterno che dopo averlo elaborato lo rimanda nel return In questo punto il segnale effettato puograve essere mixato con loriginale da un apposito controllo (mix effect ecc) E fondamentale che il segnale di ritorno allampli sia solo quello effettato azzeriamo quindi sul processore esterno il controllo del segnale dry (diretto) in quanto questultimo egrave giagrave presente nel pre ed egrave perciograve inutile farne arrivare un altro

Collegamenti del send-return in serie

Lintero segnale viene inviato al processore utilizzando il send-return in serie Dopo essere stato effettato ritorna al preampli in questo caso la differenza del bilanciamento egrave data dai controlli dry e level nel processore

Dividiamo in due categorie i processori

Effetti che processano lintero segnale che sono il Distorsore il Compressore lEqualizzatore ecc per i quali egrave consigliato il collegamento tra chitarra e ampli oppure nel send-retun in serie in quanto lavorano sulla pasta del suono in tempo reale

Effetti che mixano una porzione di segnale trattato a quello originale quali il Flanger il Chorus il Delay il Pitch transposer il Riverbero ecc A questi egrave consigliato il collegamento in parallelo percheacute lavorano sui circuiti di tempo di ritardo Bisogna comunque fare una premessa alcuni processori di qualitagrave elevata (Eventide TC Elet) hanno una processione AD-DA talmente elevata da non influire negativamente sul segnale dry per cui possono essere messi in serie nel send-return o addirittura in cascata dopo il pre e prima del finale Rimane comunque il fatto che in parallelo Il distorsore egrave poco consigliabile nel send-return anzi non bisognerebbe proprio mai metterlo Il compressore puograve essere collegato nella mandata effetti (un altro modo di chiamare il send-return) ma egrave preferibile prima (se a pedale) o dopo il pre in cascata (se egrave a rack) In questo caso non si dovrebbero collegare processori nel send-return

Un ulteriore uscita che egrave possibile trovare nel preamplificatore e la direct output

Le valvole di un valvolare

Cosa sono esattamente le valvole degli amplificatori Come funzionano Facciamo luce su una componente di cui si parla molto ma che pochi conoscono

Di amplificatori valvolari si parla spesso quasi tutti i chitarristi riconoscono ed apprezzano (chi piugrave chi meno) il loro inconfondibile suono Sappiamo tutti dunque che lunitagrave fondamentale dellamplificatore valvolare lo dice il nome egrave la valvola Ma di cosa si tratta esattamente

Storicamente la valvola viene molto prima del transistor faceva parte delle prime componenti elettroniche giagrave agli inizi del 1900 Per la prima metagrave del secolo egrave stata impiegata su ogni apparecchiatura (radio televisori calcolatori aspirapolveri ) per poi venir rapidamente rimpiazzata dal transistor a metagrave degli anni 60 Ormai solo in campo musicale sono presenti elettroniche valvolari in quanto decisamente piugrave costose e delicate dei moderni transistor

La valvola egrave fondamentalmente un diodo ossia due elementi elettrici accoppiati Si tratta di anodo e catodo ossia un elemento di carica positiva e laltro forzatamente per induzione di carica negativa I due elementi non si toccano ma si trovano a distanza ravvicinata e vengono rinchiusi allinterno di una sorta di lampadina ossia un bulbo vitreo in cui viene creato il vuoto Un altro oggetto che si trova

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allinterno di questo bulbo egrave il filamento la cui funzione egrave esattamente quella di scaldare il catodo Questultimo raggiunta una certa temperatura sviluppa una nube elettronica intorno a segrave Lanodo invece non emette alcun elettrone ed egrave come giagrave detto caricato tale carica deriva dalla rete elettrica cui attinge la valvola che egrave di norma di tipo alternato (AC) e che quindi oscilla tra carica positiva e negativa con una certa frequenza (50Hz) Quando lanodo assume carica positiva la nube di elettroni generata dal catodo migra verso lanodo generando un flusso di corrente che si interrompe nei momenti in cui lanodo egrave negativo

Dal momento che lanodo non sviluppa nube elettronica il flusso di elettroni indotto segue sempre la stessa direzione ossia da catodo ad anodo parliamo di corrente diretta (DC) Dunque prelevando corrente da una fonte alternata la valvola converte la corrente in continua

Comunque la corrente di uscita risente in qualche modo della corrente alternata di partenza in quanto come abbiamo visto per metagrave del tempo (quando il catodo egrave positivo) non vi egrave flusso Si puograve ovviare il problema aggiungendo alla valvola un secondo diodo il cui anodo sia positivo quando quello del primo diodo egrave negativo in questo modo vi egrave un flusso continuo e dalla medesima fonte alternata si puograve ricavare maggiore corrente diretta

Tuttavia quanto detto finora ancora non ci permette di capire esattamente lutilitagrave della valvola alla nostra descrizione mancano infatti ancora diversi elementi

Le valvole montate sui nostri amplificatori in realtagrave non sono costituite dai diodi che abbiamo appena visto bensigrave da triodi Il nome stesso ci suggerisce la differenza queste componenti presentano 3 elementi attivi anzicheacute 2 Dunque ad anodo e catodo si aggiunge la griglia di controllo caricata negativamente una vera e propria griglia collocata a distanza ravvicinata tra anodo e catodo Modificando la tensione di tale griglia possiamo deviare in parte o totalmente il flusso di elettroni generato tra i diodi egrave proprio questo laspetto che piugrave ci interessa poichegrave la possibilitagrave di variare lentitagrave del flusso (ossia la corrente che giunge allanodo) ci consente di amplificare il segnale Quando infatti la griglia tende a diventare positiva convoglia un flusso elettronico sempre maggiore verso lanodo

Schema semplificato di una valvola (triodo)

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La classe di un amplificatore

Amplificatori di classe A o di classe AB Cosa cambia Quali sono i pregi ed i difetti delluna e

laltra tipologia Vediamo

Si sente spesso parlare di Classe A o Classe AB per quanto riguarda gli amplificatori vediamo di cosa si tratta cercando di semplificare quanto piugrave possibile un discorso che egrave piuttosto complesso da affrontare nella sua interezza

Precisiamo innanzitutto che consideriamo largomento solo per quanto riguarda il campo che ci interessa ossia le amplificazioni per chitarra e ricordiamoci che tale discorso vale sia per elettroniche valvolari sia per elettroniche a transistor ma per comoditagrave prendiamo in considerazione solo le prime perchegrave sulle seconde le considerazioni relative alla classe acquistano minore importanza

Parliamo dunque di amplificatori valvolari e veniamo subito al sodo quali sono le differenze tra classe A e classe AB Si parla in questo caso delle valvole finali dellamplificatore se sono di classe A esse lavorano sempre allo stesso livello (prossime al massimo) anche in assenza di segnale Insomma la corrente anodica che le attraversa egrave sempre presente alla massima potenza anche se non suoniamo questo comporta innanzitutto una minore durata delle valvole Il suono egrave solitamente corposo e caldo anche perchegrave fondamentalmente il finale dellamplificatore come abbiamo visto egrave come se fosse sempre al massimo

Parliamo ora della classe AB quando non sono raggiunte da alcune segnale la corrente al loro interno si interrompe Quando il segnale ritorna le coppie di valvole push-pull tornano ad essere attraversate dalla corrente ma tale passaggio dallo stato di quiete al funzionamento pieno genera una lieve distorsione del segnale che si avverte chiaramente nel suono finale Il suono generato egrave piugrave limpido poichegrave le valvole non lavorano sempre al massimo e per questo il segnale non raggiunge alti livelli di saturazione

I finali di classe AB inoltre consentono una potenza di uscita decisamente superiore rispetti ai classe A una caratteristica che li rende ampiamente diffusi

Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)

Ma cosa cambia tra un amplificatore per chitarra e lamplificatore che troviamo installato sul

nostro stereo Possiamo collegare a questultimo la chitarra

Rispondiamo subito no non possiamo usare negrave lamplificatore negrave le casse dello stereo per amplificare il nostro strumento Questo perchegrave gli amplificatori per chitarra possiedono caratteristiche proprie e sono progettati espressamente per essere usati nellamplificazione del nostro strumento

Ma quali sono esattamente le caratteristiche che li rendono cosigrave diversi da un normale amplificatore hi-fi Proviamo a vedere

Innanzitutto parliamo di frequenze lamplificatore hi-fi riproduce in modo lineare tutte le frequenze udibili allorecchio umano Questo almeno egrave quanto egrave progettato per fare Lamplificatore per chitarra invece enfatizza le frequenze medie (1KHz4KHz) mentre la risposta alle frequenze basse

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sfuma poco dopo il MI della prima corda in genere i bassi di un ampli per chitarra partono da 70 o 80Hz abbastanza poco se pensiamo che il nostro orecchio arriva a percepirne fino a 1525Hz Senza contare che gli amplificatori che per costituzione sono privati della parete di fondo possiedono bassi ancor meno enfatizzati

Quanto detto finora ci aiuta a capire come -a livello di prestazioni- i due tipi di amplificatori non siano interscambiabili eppure finora non abbiamo ancora incontrato un vero e proprio limite che ci impedisca di collegare la chitarra allamplificatore hi-fi Il limite di cui stiamo parlando egrave il distorto o meglio loverdrive

Tutti noi sappiamo bene come loverdrive di un amplificatore sia fondamentale da quando esistono le chitarre elettriche esiste il distorto ossia quel suono caratteristico di un amplificatore portato al suo limite (ed oltre) Ovviamente gli ampli per chitarra sono costruiti per sopportare loverdrive senza rovinarsi ed anzi per favorire la distorsione del suono ancora prima di raggiungere il livello massimo di saturazione

Tuttavia si capisce che la distorsione del suono originale di per segrave non egrave un fattore positivo soprattutto per un hi-fi per questo lamplificatore hi-fi egrave progettato in direzione opposta ossia per ritardare il piugrave possibile la distorsione del suono

Riassumiamo un attimo questo fondamentale passaggio

lampli per chitarra quando raggiunge (ad esempio) l85 della sua capacitagrave inizia a distorcere il suono Superata ovviamente una certa soglia di saturazione (120) inizia a danneggiarsi

Lamplificatore hi-fi invece non distorce fino al raggiungimento della sua potenza massima (100) questo gli consente di raggiungere loutput massimo mantenendo il suono fedele Varcata questa soglia inevitabilmente viene danneggiato

Come funziona un amplificatore

Cerchiamo di capire esattamente come funzioni un normale amplificatore per chitarra provando

a evidenziare tutti quei fattori che influiscono sul suono finale

Schema delle componenti di un amplificatore

Partiamo da zero a cosa serve lamplificatore La risposta egrave immediata ad amplificare il debole segnale proveniente dai pickup della nostra chitarra cosigrave da poter essere trasmesso allesterno o modellato

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E come fa ad amplificare il segnale Fondamentalmente assorbe energia esterna (dalla rete elettrica) e la plasma secondo i dati provenienti dal segnale dei pickup Giagrave questa affermazione implica diversi passaggi oscuri Via allora iniziamo a parlare del funzionamento di un amplificatore tenendo sempre presente il semplice schema che troviamo qui a lato giagrave intuitivamente capiamo che una prima componente fondamentale egrave lalimentatore

Basta infatti dare unocchiata allo schema per vedere che lalimentatore egrave collegato a tutte le altre parti dellamplificatore insomma da esso dipende il funzionamento dellintero apparecchio Come ci suggerisce il nome lalimentatore non fa altro che fornire energia al sistema rendendo in pratica utilizzabile quella fornita dalla rete elettrica Tale operazione si articola in almeno due momenti fondamentali prima di tutto la corrente elettrica della rete deve essere portata ad una tensione adeguata allutilizzo da parte delle altre componenti elettroniche Si tratta di unoperazione tutto sommato semplice compiuta da un normale trasformatore Tuttavia la corrente che esce dal trasformatore non egrave ancora pronta la rete domestica ci fornisce infatti una corrente alternata ossia la cui differenza di potenziale oscilla con una determinata frequenza (50Hz) tra valori positivi e valori negativi al nostro apparecchio serve invece una corrente stabile (continua) In un amplificatore valvolare intervengono qui le prime valvole con il compito di raddrizzare loscillazione tra valori positivi e negativi della corrente alternata alluscita di queste valvole la differenza di potenziale si mantiene sempre su valori positivi ma continua ad oscillare Facciamo maggiore chiarezza con un piccolo grafico

Cosigrave si presenta la corrente alternata

Ed eccola come esce dalle valvole raddrizzatrici

Insomma cegrave ancora del lavoro da fare per renderla continua Questo lavoro viene svolto dai condensatori che accumulano su una delle loro armature i picchi di carica e la rilasciano in direzione dellaltra armatura nei momenti in cui la tensione egrave minore il risultato finale egrave una corrente che inizia ad essere omogenea Infine una serie di induttori e circuiti attivi (negli ampli a transistor) livella definitivamente la corrente rendendola finalmente continua ed a disposizione di tutte le altre componenti dellamplificatore

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La prima di queste componenti che il segnale della chitarra incontra sul suo percorso egrave il preamplificatore (1deg stadio di amplificazione) puograve essere composto -nei valvolari- da una o piugrave valvole che amplificano il segnale secondo un guadagno fisso Questa fase puograve essere trascurabile se la chitarra collegata monta pickup attivi quindi giagrave comprensivi di preamplificatore per questo molti ampli hanno due ingressi distinti per PU attivi e PU passivi

Dopo il primo stadio troviamo i controlli di equalizzazione e volume di solito costituiti da condensatori identici a quelli che troviamo collegati alle manopole della chitarra ma che possono anche essere di tipo attivo (soprattutto sugli ampli a transistor) A seguire si raggiunge il 2deg stadio di amplificazione costituito da unaltra valvola (o piugrave valvole) che amplificano nuovamente il segnale questa fase egrave necessaria perchegrave prima di questa fase si collocano la maggior parte degli effetti mentre il riverbero (che vediamo nella schema a lato) va a intercettare in uscita il segnale uscente dal 2deg stadio

Questa collocazione del riverbero fondamentalmente in parallelo al 2deg stadio egrave legato al suo funzionamento ed alla presenza al suo interno di due valvole di amplificazione A questo punto si inserisce il controllo del volume generale solitamente ti tipo passivo subito prima del separatore di fase una componente che scinde il segnale in due componenti sfasate di 180deg i cui rami sono ulteriormente allontanati dal pilota che amplifica -tramita una valvola- i due segnali cosigrave ottenuti Infine una coppia di valvole ( le finali ) converte la tensione di segnale in flusso di corrente che andragrave poi a sollecitare gli altoparlanti (fondamentalmente si tratta di dare al segnale giunti sin qui la potenza necessaria a sollecitare gli altoparlanti)

Gli Effetti

Processori di segnale

Qualsiasi strumento utilizzato per alterare il suono dai semplici effetti a pedale ai piugrave complessi effetti da studio (rack) rientrano nella categoria dei sound processor ovvero elaboratori del suono I metodi fondamentali per ottenere unalterazione del suono sono quattro

I controlli di voume e di guadagno

I controlli di equalizzazione e di tono

Gli effetti basati sul tempo

Dispositivi per il cambiamento di tono

Controlli di volume e guadagno

Questi controlli permettono di variare lintensitagrave di un suono amplificato fino a portarlo agli estremi della distorsione Il canale ad alto guadagno avragrave maggiore sensibilitagrave e probabilmente una minore capacitagrave di sovraccarico Quindi dato che la differenza trai guadagni complessivi dipende quasi sempre da un alterazione del guadagno ottenuta con la prima valvola si aumenta cosigrave la possibilitagrave di produrre distorsione nella prima valvola E questo egrave desiderabile in quanto potendo portare in distorsione la prima valvola si puograve ottenere un suono distorto a qualsiasi posizione del volume

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La distornione

Una chitarra elettrica puograve fornire in uscita un segnale prolungato di 50 o piugrave millivolts Un segnale di questo livello puograve sovraccaricare (o portare in overdrive) lamplificatore Gli amplificatori per chitarra sono perciograve progettati per sopportare condizioni di ampio e prolungato sovraccarico applicate ai loro ingressi Tale sovraccarico puograve non di meno causare distorsione nello stadio pilota eo di potenza quando la chitarra sia suonata ad alto volume

Controlli di equalizzazione

I controlli di equalizzazione e di tono modificano il canale del suono incrementando o eliminando alcune frequenze

Gli effetti basati sul tempo

Questi effetti permettono di utilizzare copie ritardate di un segnale per creare una molteplicitagrave di effetti diversi

Dispositivi per il cambiamento di tono

Con questi dispositivi egrave possibile aumentare o diminuire laltezza di una nota

La Teoria

Le Scale

Il primo argomento veramente esteso e complesso che incontriamo facciamo chiarezza nel

mondo delle scale parlando in sintesi di maggiori minori e pentatoniche

Creare una scala vuol dire labbiamo giagrave detto parlando dei modi creare una sequenza di note o se preferiamo una sequenza di toni e semitoni Ogni scala parte da una tonica la nota iniziale che definisce e dagrave il nome alla scala (stiamo dicendo le stesse cose che avevamo giagrave visto per quanto riguarda le triadi ricordate) La scala maggiore egrave anche detta scala diatonica maggiore significa che al suo interno tutte le note sono diverse Possono esistere tra esse intervalli cromatici (stesso nome ma suono diverso C e C) e intervalli diatonici (nome diverso C e F) Se consideriamo la scala maggiore di C che avevamo giagrave visto (CDEFGABC) possiamo notare che tra le diverse note esiste una sequenze di toni e semitoni particolare comune a tutte le scale maggiori vediamola

C-t-D-t-E-st-F-t-G-t-A-t-B-st-C

Abbiamo cosigrave cercato di schematizzare la sequenza di toni (t) e semitoni (st) indicandone la posizione tra le varie note della scala Per comoditagrave riscriviamo la sequenza t t st t t t st Esattamente come avevamo visto parlando delle triadi inoltre ogni nota della scala occupa una posizione precisa definita dal grado la prima nota egrave Ideggrado la seconda nota (D) IIdeg grado e cosigrave via Ricordiamo i nomi giagrave visti la nota in Ideg grado si dice tonica in IIIdeg grado modale ed in Vdeg grado dominante

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Abbiamo detto che la sequenza di toni e semitoni egrave caratteristica di tutte le scale maggiori per costruire la scala maggiore di E (ad esempio) ci saragrave dunque sufficiente partendo dalla scala cromatica e scegliendo come nota iniziale E selezionare le note definite da questa sequenza di toni e semitoni

Discorso a parte va ovviamente fatto per quanto riguarda le scale minori Dovremo infatti fare i conti con diversi tipi di scale minori naturali armoniche e melodiche

Per prima cosa vediamo subito le sequenze che interessano queste tre tipologie diverse

naturale t st t t st t tarmonica t st t t st+t stmelodica t st t t t t st

Ora che abbiamo chiarito questo possiamo fare un esempio provando innanzitutto a costruire la scala minore naturale di C Per fare ciograve ci conviene partire dalla scala maggiore di C che ormai ci ricordiamo bene CDEFGABC La sequenza era t t st t t t st Se confontiamo questa sequenza con quella della minore naturale possiamo individuare i gradi (le note della scala) che subiranno variazioni proviamo a sovrapporre le due sequenze

maj I t II t III st IV t V t VI t VII st VIIImin I t II st III t IV t V st VI t VII t VIII

Abbiamo indicato in rosso i gradi delle due scale in nero le sequenze di tonisemitoni ed in blu i gradi che cambiano III VI VII Nella scala minore naturale saranno tutti abbassati poichegrave preceduti da un semitono che non trova corrispondenti nella sequenza della scala maggiore Vediamo ora a quali note corrispondevano questi gradi nella scala maggiore di C Mi (E) La (A) Si (B) Dunque li facciamo diventare rispettivamente Mib Lab e Sib Questi tre bemolli occuperanno quindi il III VI e VII grado nella scala minore naturale di C mentre tutte le altre note saranno identiche a quelle della scala maggiore Vediamo ora la scala ottenuta Do Re Mib Fa Sol Lab Sib Do (CDEbFGAbBbC)

Discorso identico per la creazione di ogni altra scala minore

Infine vediamo un ultimo modello di scala la pentatonica Si tratta di un tipo di scala molto utilizzata perchegrave semplicissima nasce infatti da una semplificazione delle scale tradizionali

Per ottenere la scala pentatonica maggiore di qualsiasi tonalitagrave ci basta considerare la scala maggiore e cancellare IV e VII grado Otteniamo dunque una scala di sole 5 note (ricordiamoci che lVIIIdeg egrave la stessa nota della tonica)

Se vogliamo individuare la pentatonica minore non dovremo far altro che partire dalla scala minore ed eliminare questa volta II e VI grado

Abbiamo cosigrave introdotto finalmente il concetto di scala Dobbiamo tenere presente perograve che largomento egrave ben lungi dall essere esaurito esistono ancora molte informazioni che non conosciamo su questo argomento senza contare che bisogneragrave cominciare a vedere le scale in funzione dello strumento su cui le suoneremo ossia la chitarra

Per ora accontentiamoci di ciograve che abbiamo appena imparato e prendiamoci tempo per digerire queste nozioni che ci saranno indispensabili per arrivare ad una perfetta comprensione della natura degli accordi

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Modi

Prima di parlare delle scale dovremo introdurre il sistema modale cerchiamo di definirlo

brevemente

Finora abbiamo parlato con grande disinvoltura di intervalli e triadi semplificando perograve notevolmente la materia egrave doveroso aprire una piccola parentesi di approfondimento per parlare delle scale un concetto in cui ci siamo imbattuti spesso ma che non abbiamo mai veramente chiarito Per parlare delle scale perograve dovremo prima vedere cosegrave il sistema modale

Inoltre parlando delle triadi abbiamo giagrave in qualche modo capito che alla base degli accordi esiste un sistema di armonizzazione che regola i rapporti tra le note ora dobbiamo addentrarci in questo sistema e capirne il funzionamento

Tutto parte da una scala ancora non sappiamo esattamente in cosa consista negrave come sia formata Per ora accontentiamoci di definirla sommariamente attraverso le nozioni che giagrave possediamo la scala egrave una successione di note definite da unalternanza di toni e semitoni Alla fine di questo articolo potremo finalmente dare una migliore definizione Vediamo ora la scala di C maggiore come esempio

C D E F G A B C

Fin qui egrave tutto facile come vediamo partendo dalla nota C abbiamo creato una successione di note Come giagrave detto per ora evitiamo di addentrarci nel concetto di scala e ci concentriamo su altro prendiamo una nota dalla scala (per esempio la seconda D) e costruiamo una scala partendo da essa mantenendo la successione di note di partenza Non stiamo facendo niente di strano ricostruiamo la stessa identica successione partendo questa volta da D Dunque

D E F G A B C D

E semplice comprendere che potremmo fare lo stesso partendo da ogni nota della prima scala considerata quella di C che chiameremo scala madre Otterremo dunque 7 diverse sequenze tutte costruite partendo perograve dalla scala madre di C possiamo cominciare a tirare le prime conclusioni Avevamo giagrave parlato di tonica anche per quanto riguarda le scale egrave la nota di partenza Ora noi abbiamo perograve estratto dalla scala madre un secondo grado (D) e labbiamo fatto diventare tonica generando da essa una nuova scala Si tratta dunque di una tonica secondaria egrave tonica poichegrave allinterno del suo modo occupa il Ideg grado ma egrave secondaria perchegrave fa riferimento alla scala madre da cui lavevo estratta la scala maggiore di C Complicato

Riassumiamo dalla scala madre (C maj CDEFGABC) abbiamo estratto il IIdeg grado (D) Da esso abbiamo creato una nuova scala (DEFGABCD) identica alla prima ma in cui la D non occupa piugrave il IIdeg grado bensigrave il Ideg (tonica) Possiamo fare lo stesso con ogni nota della scala madre generando dunque 7 diverse sottoscale o modi Ogni nota della scala madre egrave dunque semitonica poichegrave puograve essere il Ideg grado di una sottoscala costruita partendo da essa

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Ora dobbiamo solo dare dei nomi alle diverse sottoscale ai diversi modi

CDEFGABC = ionicoDEFGABCD = doricoEFGABCDE = frigioFGABCDEF = lidioGABCDEFG = misolidioABCDEFGA = eolioBCDEFGAB = locrio

Adesso sappiamo cosegrave il sistema modale possiamo iniziare a parlare delle scale

Triadi

Fondamento di quasi tutte le scuole di chitarra sono gli accordi partiamo dalle triadi per vedere

come nascono

Abbiamo giagrave parlato di intervalli un concetto che ci torneragrave molto utile in questa trattazione Cerchiamo come sempre di dare per scontate meno nozioni possibile e di partire da zero cosegrave un accordo

La definizione di accordo egrave semplicissima si tratta infatti di tre o piugrave note suonate contemporaneamente Come al solito perograve egrave necessario andare un po oltre e vedere quali sono le regole che uniscono le note di un accordo quali princigravepi seguono e come vengono nominati i diversi accordi

Per fare ciograve partiamo dal concetto di triade tre note armonizzate tra loro Per vedere come si costruisce una triade ed in cosa consiste esattamente questa armonizzazione iniziamo da una scala prelevando da essa tre note la prima la terza e la quinta

Se partiamo dalla scala maggiore di C abbiamo appena estratto nellordine C E G

La prima egrave la tonica che definisce laccordo e il nome (se la tonica come nel nostro caso egrave C laccordo egrave di C) La terza egrave detta modale poichegrave indica il modo dellaccordo nel nostro esempio se si tratta di Mi avremo un accordo maggiore se invece egrave un Mib laccordo saragrave minore Abbiamo infine la quinta solitamente si dice che questultima nota completa la triade senza definirne alcuna caratteristica invece puograve generare triadi aumentate e diminuite (due concetti che avevamo giagrave visto parlando degli intervalli)

A questo punto perograve dobbiamo approfondire ulteriormente il discorso riprendendo quanto giagrave sappiamo sugli intervalli Abbiamo appena detto che la modale stabilisce se laccordo egrave minore o maggiore in realtagrave possiamo essere piugrave precisi chiarendo che egrave lintervallo tra prima e terza che definisce il modo dellaccordo Come sempre schematizzando un po riusciamo a capire meglio

Una triade maggiore comprende unintervallo di terza maggiore tra prima e terza ed un intervallo di terza minore tra terza e quinta cosigrave le note saranno prima terza maggiore e quinta giusta (intervalli terza maj-terza min)

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Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

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Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 11: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

Ma quando dobbiamo pizzicare diverse corde con il plettro come accade in quasi tutti gli assoli e le scale Qualcuno si trova comodo appoggiandosi con i mignolo sul body un po piugrave in basso del Mi cantino Altri si appoggiano anche alla struttura del ponte con lintero palmo ma cosigrave finiamo per suonare troppo vicini al ponte stesso ottenendo suoni metallici e poco profondi

Suonare in sospensione sulle corde non egrave poi cosigrave difficile agli inizi certo ci sembreragrave impossibile Sbaglieremo spesso corda affonderemo malema il senso dellorientamento spaziale sullo strumento egrave un istinto che prima o poi bisogna affinare e la fermezza della mano destra egrave indispensabile

Quindi esercitiamoci a suonare cercando meno appigli possibile

E soprattutto ricordiamoci che possiamo sempre contare sulle corde che non suoniamo appoggiandoci su di esse non solo recuperiamo la posizione facilmente ma evitiamo anche di farle vibrare inavvertitamente

Il pollice (mano sinistra)

Dove mettiamo il pollice Come lo posizioniamo sul manico Togliamoci qualche dubbio

evitando pericolosi errori di impostazione

Solitamente la posizione del pollice si trova istintivamente giagrave dal primo approccio con lo strumento Tuttavia si rischia sempre di incappare in qualche errore di impostazione che puograve darci problemi per il futuro meglio dunque chiarire rapidamente questo dettaglio che puograve influire parecchio sulla nostra tecnica e velocitagrave desecuzione

Naturalmente non esiste una regola universale molto dipende dalle nostre abitudini dalla nostra comoditagrave e dal genere che suoniamo Ciascuno si avvicina alla chitarra in modo personale e non egrave detto che una posizione del pollice inusuale sia necessariamente sbagliata o porti a qualche svantaggio

Detto ciograve cerchiamo di capire quali sono in linea di massima le impostazioni piugrave diffuse ed istintive per quanto riguarda il pollice della mano sinistra esse dipendono fondamentalmente da ciograve che stiamo suonando

Nel momento in cui suoniamo tendiamo a premere con il pollice sul dorso del manico tale posizione ci consente di tenere le dita ben pigiate sulle corde E lo stesso principio di una pinza in pratica un gesto molto spontaneo e fondamentale una giusta forza ed un giusto posizionamento del pollice ci consentono di tenere la mano sinistra piugrave ferma dosando lenergia con cui premiamo le corde Senza contare che quando ci spostiamo lungo la tastiera egrave proprio il pollice che esercitando piugrave o meno pressione ci ferma la mano nella posizione che vogliamo

Se suoniamo accordi normali (per esempio powerchords) il nostro pollice si porta dietro le corde che suoniamo (nel caso del powerchord dunque il pollice finisce nella parte alta del manico dietro le prime 34 corde)

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Se suoniamo invece in barregrave la posizione cambia sappiamo bene che il dito piugrave ciritico in questo caso egrave lindice che esercita la sua pressione su tutte le corde Proprio per questo il pollice va a posizionarsi orizzontalmente proprio contrapposto allindice e perlopiugrave al centro (in senso verticale) del manico cosigrave da aiutare a distribuire la pressione su tutte le corde

Tuttavia il pollice non egrave sempre relegato nella parte posteriore del manico puograve talvolta tornarci utile anche sulla tastiera per almeno due motivi Innanzitutto puograve mutare il Mi basso (la prima corda E) appoggiandosi su di essa senza premerla

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Questa impostazione ci puograve risultare molto comoda se suoniamo con un certa forza e non vogliamo fastidiose vibrazioni della prima corda

Ma se possiamo mutarla con una leggera pressioneallora possiamo anche pigiarla Ebbene sigrave raramente ci torneragrave utile perograve il pollice puograve anche premere la prima corda

Posizione che ci puograve essere utile per qualche virtuosismo ma che egrave molto usata per il basso dove il manico egrave piugrave stretto e risulta piugrave agevole portare il pollice sui tasti

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Collegare chitarra effetti e ampli

Rapida occhiata sui collegamenti fondamentali che dobbiamo creare tra il nostro strumento e

lamplificazione

Innanzitutto consideriamo i cavi esistono svariati tipi di cavi ma lunica cosa di cui bisogna davvero curarsi egrave che siano ben schermati Ma unaltro fattore costitutivo dei cavi puograve essere importante la lunghezza

Il suono generato da pickup passivi infatti risente particolarmente di cavi troppo lunghi Problema inesistente invece per i pickup attivi visto che il suono di questi ultimi parte dallo strumento giagrave pre-amplificato Per questo stesso motivo le elettroniche attive tollerano anche di piugrave una cattiva schermatura dei collegamenti poichegrave eventuali ronzii e disturbi che di solito vengono amplificati insieme al suono si avvertono di meno

Solitamente con un piccolo ampli domestico il collegamento piugrave facile ed intuitivo egrave il chitarra-effetti-ampli Tutto facile funziona In realtagrave perograve egrave un tipo di collegamento piuttosto riduttivo soprattutto nel momento in cui abbiamo a disposizione una buona preamplificazione possiamo ad esso collegare gli effetti almeno secondo due sistemi a cascata (tutti gli effetti tra pre e ampli) o in sendreturn (pre-effetti-pre-ampli)

Per capire bene questo tipo di collegamento perograve andiamo qua spiega tutto Luca

Quali effetti compro

Gli effetti sono sul mercato sotto diverse forme quali scegliere Quali sono le differenze Brevi

indicazioni per orientarsi

Unitagrave rack

Pedale singolo

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Pedaliera multi-effetto

Multi-effetto da tavolo (studio)

Leffettistica puograve essere analizzata almeno sotto due punti di vista il primo riguarda leffetto in segrave come manipolazione del suono Il secondo invece prende in considerazione lhardware ossia lunitagrave fisica che racchiude leffetto (o gli effetti)

Questultimo aspetto egrave importantissimo per stabilire di cosa abbiamo bisogno il mercato infatti ci presenta gli effetti in almeno tre forme

La prima forma che chiamiamo in causa e scartiamo subito egrave lunitagrave rack Le unitagrave rack sono quelle specie di cassettiere che vediamo ai concerti unitagrave in grado di gestire diversi effetti contemporaneamente (compresi effetti esterni come i pedali) e comandate da una pedaliera MIDI Comunque come giagrave accennato per il momento non ne parliamo troppo visto che di certo non ci saragrave utile acquistarne una finchegrave non vorremo allestire limpianto per un concerto di mano nostra

A questo punto dobbiamo analizzare altri due sistemi i singoli pedali ed i multi-effetto

I multi-effetto si presentano fondamentalmente in due forme da pavimento e da studio I primi sono vere e proprie pedaliere i secondi necessitano di essere collegati ad altre pedaliere per consentire lo switch immediato tra gli effetti che altrimenti vanno impostati a mano

Tutti i multi-effetto lo dice il nome consentono di gestire una grande quantitagrave di effetti diversi solitamente suddivisi in moduli In pratica abbiamo la possibilitagrave di impostare un certo numero di moduli diversi applicando in ognuno di essi gli effetti che vogliamo e poi mentre suoniamo possiamo passare da un modulo allaltro premendo i pedali

Ogni pedale singolo invece contiene un solo effetto con relative regolazioni A riguardo cegrave poco da dire premendo il pedale attiviamo leffetto premendo nuovamente il pedale lo disinseriamo

E ora rispondiamo cosa ci conviene comprare

Sulla carta i multi-effetto sono senzaltro vantaggiosi con un prezzo tutto sommato ragionevole ci possiamo portare a casa tutti gli effetti di cui avremo bisogno (ed anche di piugrave) Va detto che spesso i pedali singoli offrono risultati qualitativi piugrave apprezzabili (=un miglior suono) ed una maggiore e piugrave fine regolazione dei parametri delleffetto

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Una cosa egrave certa allinizio conviene scegliere un buon multi-effetto magari a pedaliera cosigrave da poterlo usare tranquillamente anche su un palco In questo modo avendo a disposizione tutti gli effetti esistenti potremo davvero imparare a conoscerli e gestirli

A questo punto possiamo decidere se continuare con una pedaliera multi-effetto o compiere quel passo che molti chitarristi ritengono necessario ossia la creazione di una personale pedaliera composta da singoli pedali collegati tra loro Questo passo ci consente di scegliere direttamente quali effetti acquistare e integrare nella nostra pedaliera con la certezza di avere sempre uno standard qualitativo alto

Bisogna dire che alcune pedaliere multi-effetto in realtagrave ci possono dare la stessa qualitagrave dei pedali singoli a questo punto la valutazione egrave solo economica tenendo presente che se ci creiamo una pedaliera di effetti singoli spendiamo in proporzione al numero di pedali che compriamo quindi al numero di effetti che usiamo

LrsquoAmplificatore

Amplificatore a valvole

Testata e Cassa (JCM900)

Combo (Carvin)

Lrsquoamplificatore egrave una componente fondamentale della catena elettroacustica necessaria per il potenziamento del segnale generato dai pick-up della chitarra elettrica che altrimenti non avrebbe energia sufficiente per essere collegato direttamente allrsquoaltoparlante

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Un amplificatore utilizza energia elettrica proveniente da una fonte esterna (corrente o batterie) per controllare lrsquoinvio del segnale proveniente dalla chitarra allrsquoaltoparlante consentendo di modificare il tono e il volume e di aggiungere caratteristiche quali la distorsione e lrsquoeco (il riverbero) Di fatto con il termine di amplificazione egrave possibile indicare non solo gli amplificatori di potenza ma anche altri dispositivi di elaborazione del suono quali equalizzatori espansori compressori ecc Gli amplificatori possono essere costruiti con due tecnologie diverse considerate spesso come due filosofie distinte utilizzando circuiti a valvole o a transistor (solid state) Gli A a valvole sono stati i primi ad essere prodotti negli anni rsquo50-rsquo60 per poi essere sostituiti da quelli solid state nelle due decadi successive

Questi ultimi infatti sono in grado di riprodurre fedelmente ed amplificare un suono con maggiore affidabilitagrave assicurando cioegrave quella che viene chiamata alta fedeltagrave (High-Fidelity HI-FI) Tuttavia dopo una prima diffusione di questo secondo tipo di A egrave apparso evidente come le valvole siano una componente essenziale dellrsquoamplificazione in grado di caratterizzare il tipico sound della chitarra elettrica In tal senso si sono mosse le principali case produttrici di amplificatori tornando da un lato alla tradizionale ma costosa tecnologia a valvole nei loro modelli piugrave prestigiosi e costruendo dallrsquoaltro dispositivi ibridi che combinino circuiti a valvole e circuiti a transitor con lrsquoobiettivo di assicurare i vantaggi dellrsquouna e dellrsquoaltra tecnologia

Inizialmente gli amplificatori erano separati dagli altoparlanti (si parla di testata e di casse) ma recentemente sono stati realizzati anche dispositivi combinati che prendono il nome di combo in grado di assicurare un trasporto piugrave agevole e una maggiore flessibilitagrave

Gli altoparlanti

Gli amplificatori a valvole devono adattarsi perfettamente allimpedenza degli altoparlanti che varia da 4 ohm (leggi om) 8 ohm oppure 16 ohm Non vanno mai accesi se non sono collegati agli altoparlanti se non si vuole danneggiare seriamente il trasformatore o le valvole finali Gli amplificatori a transistor sono in questo senso piugrave robusti anzi quasi tutti i modelli di un certo livello sono immuni sia al corto che al circuito aperto sulle uscite per gli altoparlanti anche se comunque egrave sempre meglio averli collegati In genere limpedenza minima degli altoparlanti dagrave il massimo volume di uscita a livelli accettabili di distorsione Il montaggio di altoparlanti dimpedenza maggiore di quella prescritta causa solo un volume di uscita ridotto e forse anche un minore tasso di distorsione Se non cegrave un pulsante di stand-by sullamplificatore egrave buona precauzione abbassare a zero il volume prima dellaccensione anche sugli ampli a transistor Attenzione alle impedenze di uscita degli amplificatori (o finali) che dovranno essere compatibili con le impedenze delle casse

Finale Casse

4ohm 8ohm

8ohm8ohm

16ohm

16ohm 16ohm

Si puograve quindi affermare che le impedenze uguali sono chiaramente abbinabili fra loro mentre un finale che ad esempio ha un uscita di 8 ohm puograve essere collegato ad una cassa che abbia lentrata a 16 ohm Adattare limpedenza di uscita del finale di potenza a quella degli speaker significa fare in modo che tutta lenergia emessa dal finale venga trasferita alle casse senza perdita di segnale e quindi far funzionare il sistema al meglio delle sue possibilitagrave (ed evitare danni) e per ciograve i valori sopra descritti non danno problemi anche se egrave sempre meglio collegare due impedenze di valore uguale

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Send amp return

Tutto il sistema di preamplificazione si basa sul controllo di volume globale della sezione output che a seconda della concatenazione delle apparecchiature saragrave o sul preamplificatore o sulle unitagrave multieffetto Dipende dalla loro posizione nel percorso del segnale Ogni tipo di effetto intendendo in questo senso apparecchiature a rack o eventuelmente pedalini appositamente dedicati dovrebbe lavorare sul suono dopo che il segnale viene preamplificato

Utilizzando il send-return il suono verragrave a passare negli effetti tramite il pre che lo riprenderagrave per poi inviarlo alluscita del pre stesso e saragrave controllato dal potenziometro del volume output level sul preampli Se invece gli effetti sono in serie dopo il pre (si definisce sistema a cascata) loutput level dellultima apparecchiatura nel percorso del segnale avragrave il controllo del volume globale

Il send-return egrave un ottimo sistema per i collegamenti di effetti allinterno di un preamplificatore Avevamo giagrave accennato a questo sistema nella sezione dedicata agli amplificatori i quali racchiudono in un blocco compatto sia il pre che il finale

Analizzando il percorso del segnale si puograve notare che il suono dovrebbe giungere al finale completo di tutte le caratteristiche costruite durante il tragitto Gli effetti dovrebbero essere inseriti a seconda della loro tipologia in punti diversi compressori distorsori equalizzatori vanno posti prima del preampli mentre gli effetti dambientazione (chorus delay riverbero ecc) dopo Vi sono anche delle eccezioni in quanto a seconda delle varie impedenze delle apparecchiature queste possono essere inserite in determinati punti Il send-return viene utilizzato per mantenere il piugrave possibile il segnale analogico mixandolo appunto con gli effetti digitali Questi allinterno del pre verranno utilizzati in maniera da influire il meno possibile con la natura analogica del suono lavorando comunque nelle loro caratteristiche Questo percheacute non tutte le apparecchiature digitali offrono una conversione AD-DA (analogicodigitale - digitaleanalogico) di ottimo livello e proprio per questo motivo collegandole in cascata dopo il pre potrebbero influire negativamente sul suono facendogli ad esempio perdere determinate frequenze oppure mangiando dinamica alla pasta effettiva del suono Vediamo quindi come comportarsi con i vari tipi di effetti nel loro rapporto send-return

Innanzitutto controlliamo limpedenza di lavoro i pedali solitamente prediligono segnali di basso livello (luscita della chitarra) mentre gli effetti a rack generalmente i segnali di linea che sono di alto livello anche se alcuni possono disporre della selezione per lavorare con entrambi i tipi di segnale Nello stesso send-return non possono coesistere pedali e processori a meno che non si voglia guadagnare in rumore piuttosto che in suono in pratica avremo un aumento di fruscio e una diminuzione del volume Puograve capitare che un pre abbia a disposizione due send-return in questo caso possiamo collegare in uno i pedali (segnali di basso livello ad es -10db) allaltro i processori a rack (segnali di linea cioegrave +4db) Attenzione al fatto che i due send-return siano indipendenti e non stereofonici In questultimo caso devono essere adattati ad una linea di segnale stereo Solitamente il send-return a basso livello lavora prima dei controlli di equalizzazione i quali opereranno sullunitagrave a rack lasciando inalterato il segnale trattato nel primo send-return Nella maggior parte dei casi troviamo un solo send-return nel pre che avragrave molto probabilmente a fianco un pulsante di selezione che serve a regolare due valori (-10db o +4db) selezioniamo il primo per i pedali e il secondo per le unitagrave a rack Possiamo infine trovare anche un potenziometro di regolazione della mandata effetti molto utile per ottimizzare una regolazione fine in quanto puograve capitare di trovare effetti con tarature diverse da quelle sopra descritte egrave molto raro che succeda ma nel caso stiamo sempre nei parametri sopra descritti che sono standard I collegamenti possono essere fatti in serie in parallelo o in entrambi i casi Se manca questultima opportunitagrave egrave necessario sapere in quale due modi precedenti si tratta in quanto questo ha una grande influenza sul suono Conviene quindi guardare le istruzioni

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Collegamenti del send-return in parallelo

Con questo sistema si divide il segnale in due parti uno viaggia attraverso il pre fino alloutput laltro viene prelevato dal send e inviato al processore esterno che dopo averlo elaborato lo rimanda nel return In questo punto il segnale effettato puograve essere mixato con loriginale da un apposito controllo (mix effect ecc) E fondamentale che il segnale di ritorno allampli sia solo quello effettato azzeriamo quindi sul processore esterno il controllo del segnale dry (diretto) in quanto questultimo egrave giagrave presente nel pre ed egrave perciograve inutile farne arrivare un altro

Collegamenti del send-return in serie

Lintero segnale viene inviato al processore utilizzando il send-return in serie Dopo essere stato effettato ritorna al preampli in questo caso la differenza del bilanciamento egrave data dai controlli dry e level nel processore

Dividiamo in due categorie i processori

Effetti che processano lintero segnale che sono il Distorsore il Compressore lEqualizzatore ecc per i quali egrave consigliato il collegamento tra chitarra e ampli oppure nel send-retun in serie in quanto lavorano sulla pasta del suono in tempo reale

Effetti che mixano una porzione di segnale trattato a quello originale quali il Flanger il Chorus il Delay il Pitch transposer il Riverbero ecc A questi egrave consigliato il collegamento in parallelo percheacute lavorano sui circuiti di tempo di ritardo Bisogna comunque fare una premessa alcuni processori di qualitagrave elevata (Eventide TC Elet) hanno una processione AD-DA talmente elevata da non influire negativamente sul segnale dry per cui possono essere messi in serie nel send-return o addirittura in cascata dopo il pre e prima del finale Rimane comunque il fatto che in parallelo Il distorsore egrave poco consigliabile nel send-return anzi non bisognerebbe proprio mai metterlo Il compressore puograve essere collegato nella mandata effetti (un altro modo di chiamare il send-return) ma egrave preferibile prima (se a pedale) o dopo il pre in cascata (se egrave a rack) In questo caso non si dovrebbero collegare processori nel send-return

Un ulteriore uscita che egrave possibile trovare nel preamplificatore e la direct output

Le valvole di un valvolare

Cosa sono esattamente le valvole degli amplificatori Come funzionano Facciamo luce su una componente di cui si parla molto ma che pochi conoscono

Di amplificatori valvolari si parla spesso quasi tutti i chitarristi riconoscono ed apprezzano (chi piugrave chi meno) il loro inconfondibile suono Sappiamo tutti dunque che lunitagrave fondamentale dellamplificatore valvolare lo dice il nome egrave la valvola Ma di cosa si tratta esattamente

Storicamente la valvola viene molto prima del transistor faceva parte delle prime componenti elettroniche giagrave agli inizi del 1900 Per la prima metagrave del secolo egrave stata impiegata su ogni apparecchiatura (radio televisori calcolatori aspirapolveri ) per poi venir rapidamente rimpiazzata dal transistor a metagrave degli anni 60 Ormai solo in campo musicale sono presenti elettroniche valvolari in quanto decisamente piugrave costose e delicate dei moderni transistor

La valvola egrave fondamentalmente un diodo ossia due elementi elettrici accoppiati Si tratta di anodo e catodo ossia un elemento di carica positiva e laltro forzatamente per induzione di carica negativa I due elementi non si toccano ma si trovano a distanza ravvicinata e vengono rinchiusi allinterno di una sorta di lampadina ossia un bulbo vitreo in cui viene creato il vuoto Un altro oggetto che si trova

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allinterno di questo bulbo egrave il filamento la cui funzione egrave esattamente quella di scaldare il catodo Questultimo raggiunta una certa temperatura sviluppa una nube elettronica intorno a segrave Lanodo invece non emette alcun elettrone ed egrave come giagrave detto caricato tale carica deriva dalla rete elettrica cui attinge la valvola che egrave di norma di tipo alternato (AC) e che quindi oscilla tra carica positiva e negativa con una certa frequenza (50Hz) Quando lanodo assume carica positiva la nube di elettroni generata dal catodo migra verso lanodo generando un flusso di corrente che si interrompe nei momenti in cui lanodo egrave negativo

Dal momento che lanodo non sviluppa nube elettronica il flusso di elettroni indotto segue sempre la stessa direzione ossia da catodo ad anodo parliamo di corrente diretta (DC) Dunque prelevando corrente da una fonte alternata la valvola converte la corrente in continua

Comunque la corrente di uscita risente in qualche modo della corrente alternata di partenza in quanto come abbiamo visto per metagrave del tempo (quando il catodo egrave positivo) non vi egrave flusso Si puograve ovviare il problema aggiungendo alla valvola un secondo diodo il cui anodo sia positivo quando quello del primo diodo egrave negativo in questo modo vi egrave un flusso continuo e dalla medesima fonte alternata si puograve ricavare maggiore corrente diretta

Tuttavia quanto detto finora ancora non ci permette di capire esattamente lutilitagrave della valvola alla nostra descrizione mancano infatti ancora diversi elementi

Le valvole montate sui nostri amplificatori in realtagrave non sono costituite dai diodi che abbiamo appena visto bensigrave da triodi Il nome stesso ci suggerisce la differenza queste componenti presentano 3 elementi attivi anzicheacute 2 Dunque ad anodo e catodo si aggiunge la griglia di controllo caricata negativamente una vera e propria griglia collocata a distanza ravvicinata tra anodo e catodo Modificando la tensione di tale griglia possiamo deviare in parte o totalmente il flusso di elettroni generato tra i diodi egrave proprio questo laspetto che piugrave ci interessa poichegrave la possibilitagrave di variare lentitagrave del flusso (ossia la corrente che giunge allanodo) ci consente di amplificare il segnale Quando infatti la griglia tende a diventare positiva convoglia un flusso elettronico sempre maggiore verso lanodo

Schema semplificato di una valvola (triodo)

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La classe di un amplificatore

Amplificatori di classe A o di classe AB Cosa cambia Quali sono i pregi ed i difetti delluna e

laltra tipologia Vediamo

Si sente spesso parlare di Classe A o Classe AB per quanto riguarda gli amplificatori vediamo di cosa si tratta cercando di semplificare quanto piugrave possibile un discorso che egrave piuttosto complesso da affrontare nella sua interezza

Precisiamo innanzitutto che consideriamo largomento solo per quanto riguarda il campo che ci interessa ossia le amplificazioni per chitarra e ricordiamoci che tale discorso vale sia per elettroniche valvolari sia per elettroniche a transistor ma per comoditagrave prendiamo in considerazione solo le prime perchegrave sulle seconde le considerazioni relative alla classe acquistano minore importanza

Parliamo dunque di amplificatori valvolari e veniamo subito al sodo quali sono le differenze tra classe A e classe AB Si parla in questo caso delle valvole finali dellamplificatore se sono di classe A esse lavorano sempre allo stesso livello (prossime al massimo) anche in assenza di segnale Insomma la corrente anodica che le attraversa egrave sempre presente alla massima potenza anche se non suoniamo questo comporta innanzitutto una minore durata delle valvole Il suono egrave solitamente corposo e caldo anche perchegrave fondamentalmente il finale dellamplificatore come abbiamo visto egrave come se fosse sempre al massimo

Parliamo ora della classe AB quando non sono raggiunte da alcune segnale la corrente al loro interno si interrompe Quando il segnale ritorna le coppie di valvole push-pull tornano ad essere attraversate dalla corrente ma tale passaggio dallo stato di quiete al funzionamento pieno genera una lieve distorsione del segnale che si avverte chiaramente nel suono finale Il suono generato egrave piugrave limpido poichegrave le valvole non lavorano sempre al massimo e per questo il segnale non raggiunge alti livelli di saturazione

I finali di classe AB inoltre consentono una potenza di uscita decisamente superiore rispetti ai classe A una caratteristica che li rende ampiamente diffusi

Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)

Ma cosa cambia tra un amplificatore per chitarra e lamplificatore che troviamo installato sul

nostro stereo Possiamo collegare a questultimo la chitarra

Rispondiamo subito no non possiamo usare negrave lamplificatore negrave le casse dello stereo per amplificare il nostro strumento Questo perchegrave gli amplificatori per chitarra possiedono caratteristiche proprie e sono progettati espressamente per essere usati nellamplificazione del nostro strumento

Ma quali sono esattamente le caratteristiche che li rendono cosigrave diversi da un normale amplificatore hi-fi Proviamo a vedere

Innanzitutto parliamo di frequenze lamplificatore hi-fi riproduce in modo lineare tutte le frequenze udibili allorecchio umano Questo almeno egrave quanto egrave progettato per fare Lamplificatore per chitarra invece enfatizza le frequenze medie (1KHz4KHz) mentre la risposta alle frequenze basse

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sfuma poco dopo il MI della prima corda in genere i bassi di un ampli per chitarra partono da 70 o 80Hz abbastanza poco se pensiamo che il nostro orecchio arriva a percepirne fino a 1525Hz Senza contare che gli amplificatori che per costituzione sono privati della parete di fondo possiedono bassi ancor meno enfatizzati

Quanto detto finora ci aiuta a capire come -a livello di prestazioni- i due tipi di amplificatori non siano interscambiabili eppure finora non abbiamo ancora incontrato un vero e proprio limite che ci impedisca di collegare la chitarra allamplificatore hi-fi Il limite di cui stiamo parlando egrave il distorto o meglio loverdrive

Tutti noi sappiamo bene come loverdrive di un amplificatore sia fondamentale da quando esistono le chitarre elettriche esiste il distorto ossia quel suono caratteristico di un amplificatore portato al suo limite (ed oltre) Ovviamente gli ampli per chitarra sono costruiti per sopportare loverdrive senza rovinarsi ed anzi per favorire la distorsione del suono ancora prima di raggiungere il livello massimo di saturazione

Tuttavia si capisce che la distorsione del suono originale di per segrave non egrave un fattore positivo soprattutto per un hi-fi per questo lamplificatore hi-fi egrave progettato in direzione opposta ossia per ritardare il piugrave possibile la distorsione del suono

Riassumiamo un attimo questo fondamentale passaggio

lampli per chitarra quando raggiunge (ad esempio) l85 della sua capacitagrave inizia a distorcere il suono Superata ovviamente una certa soglia di saturazione (120) inizia a danneggiarsi

Lamplificatore hi-fi invece non distorce fino al raggiungimento della sua potenza massima (100) questo gli consente di raggiungere loutput massimo mantenendo il suono fedele Varcata questa soglia inevitabilmente viene danneggiato

Come funziona un amplificatore

Cerchiamo di capire esattamente come funzioni un normale amplificatore per chitarra provando

a evidenziare tutti quei fattori che influiscono sul suono finale

Schema delle componenti di un amplificatore

Partiamo da zero a cosa serve lamplificatore La risposta egrave immediata ad amplificare il debole segnale proveniente dai pickup della nostra chitarra cosigrave da poter essere trasmesso allesterno o modellato

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E come fa ad amplificare il segnale Fondamentalmente assorbe energia esterna (dalla rete elettrica) e la plasma secondo i dati provenienti dal segnale dei pickup Giagrave questa affermazione implica diversi passaggi oscuri Via allora iniziamo a parlare del funzionamento di un amplificatore tenendo sempre presente il semplice schema che troviamo qui a lato giagrave intuitivamente capiamo che una prima componente fondamentale egrave lalimentatore

Basta infatti dare unocchiata allo schema per vedere che lalimentatore egrave collegato a tutte le altre parti dellamplificatore insomma da esso dipende il funzionamento dellintero apparecchio Come ci suggerisce il nome lalimentatore non fa altro che fornire energia al sistema rendendo in pratica utilizzabile quella fornita dalla rete elettrica Tale operazione si articola in almeno due momenti fondamentali prima di tutto la corrente elettrica della rete deve essere portata ad una tensione adeguata allutilizzo da parte delle altre componenti elettroniche Si tratta di unoperazione tutto sommato semplice compiuta da un normale trasformatore Tuttavia la corrente che esce dal trasformatore non egrave ancora pronta la rete domestica ci fornisce infatti una corrente alternata ossia la cui differenza di potenziale oscilla con una determinata frequenza (50Hz) tra valori positivi e valori negativi al nostro apparecchio serve invece una corrente stabile (continua) In un amplificatore valvolare intervengono qui le prime valvole con il compito di raddrizzare loscillazione tra valori positivi e negativi della corrente alternata alluscita di queste valvole la differenza di potenziale si mantiene sempre su valori positivi ma continua ad oscillare Facciamo maggiore chiarezza con un piccolo grafico

Cosigrave si presenta la corrente alternata

Ed eccola come esce dalle valvole raddrizzatrici

Insomma cegrave ancora del lavoro da fare per renderla continua Questo lavoro viene svolto dai condensatori che accumulano su una delle loro armature i picchi di carica e la rilasciano in direzione dellaltra armatura nei momenti in cui la tensione egrave minore il risultato finale egrave una corrente che inizia ad essere omogenea Infine una serie di induttori e circuiti attivi (negli ampli a transistor) livella definitivamente la corrente rendendola finalmente continua ed a disposizione di tutte le altre componenti dellamplificatore

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La prima di queste componenti che il segnale della chitarra incontra sul suo percorso egrave il preamplificatore (1deg stadio di amplificazione) puograve essere composto -nei valvolari- da una o piugrave valvole che amplificano il segnale secondo un guadagno fisso Questa fase puograve essere trascurabile se la chitarra collegata monta pickup attivi quindi giagrave comprensivi di preamplificatore per questo molti ampli hanno due ingressi distinti per PU attivi e PU passivi

Dopo il primo stadio troviamo i controlli di equalizzazione e volume di solito costituiti da condensatori identici a quelli che troviamo collegati alle manopole della chitarra ma che possono anche essere di tipo attivo (soprattutto sugli ampli a transistor) A seguire si raggiunge il 2deg stadio di amplificazione costituito da unaltra valvola (o piugrave valvole) che amplificano nuovamente il segnale questa fase egrave necessaria perchegrave prima di questa fase si collocano la maggior parte degli effetti mentre il riverbero (che vediamo nella schema a lato) va a intercettare in uscita il segnale uscente dal 2deg stadio

Questa collocazione del riverbero fondamentalmente in parallelo al 2deg stadio egrave legato al suo funzionamento ed alla presenza al suo interno di due valvole di amplificazione A questo punto si inserisce il controllo del volume generale solitamente ti tipo passivo subito prima del separatore di fase una componente che scinde il segnale in due componenti sfasate di 180deg i cui rami sono ulteriormente allontanati dal pilota che amplifica -tramita una valvola- i due segnali cosigrave ottenuti Infine una coppia di valvole ( le finali ) converte la tensione di segnale in flusso di corrente che andragrave poi a sollecitare gli altoparlanti (fondamentalmente si tratta di dare al segnale giunti sin qui la potenza necessaria a sollecitare gli altoparlanti)

Gli Effetti

Processori di segnale

Qualsiasi strumento utilizzato per alterare il suono dai semplici effetti a pedale ai piugrave complessi effetti da studio (rack) rientrano nella categoria dei sound processor ovvero elaboratori del suono I metodi fondamentali per ottenere unalterazione del suono sono quattro

I controlli di voume e di guadagno

I controlli di equalizzazione e di tono

Gli effetti basati sul tempo

Dispositivi per il cambiamento di tono

Controlli di volume e guadagno

Questi controlli permettono di variare lintensitagrave di un suono amplificato fino a portarlo agli estremi della distorsione Il canale ad alto guadagno avragrave maggiore sensibilitagrave e probabilmente una minore capacitagrave di sovraccarico Quindi dato che la differenza trai guadagni complessivi dipende quasi sempre da un alterazione del guadagno ottenuta con la prima valvola si aumenta cosigrave la possibilitagrave di produrre distorsione nella prima valvola E questo egrave desiderabile in quanto potendo portare in distorsione la prima valvola si puograve ottenere un suono distorto a qualsiasi posizione del volume

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La distornione

Una chitarra elettrica puograve fornire in uscita un segnale prolungato di 50 o piugrave millivolts Un segnale di questo livello puograve sovraccaricare (o portare in overdrive) lamplificatore Gli amplificatori per chitarra sono perciograve progettati per sopportare condizioni di ampio e prolungato sovraccarico applicate ai loro ingressi Tale sovraccarico puograve non di meno causare distorsione nello stadio pilota eo di potenza quando la chitarra sia suonata ad alto volume

Controlli di equalizzazione

I controlli di equalizzazione e di tono modificano il canale del suono incrementando o eliminando alcune frequenze

Gli effetti basati sul tempo

Questi effetti permettono di utilizzare copie ritardate di un segnale per creare una molteplicitagrave di effetti diversi

Dispositivi per il cambiamento di tono

Con questi dispositivi egrave possibile aumentare o diminuire laltezza di una nota

La Teoria

Le Scale

Il primo argomento veramente esteso e complesso che incontriamo facciamo chiarezza nel

mondo delle scale parlando in sintesi di maggiori minori e pentatoniche

Creare una scala vuol dire labbiamo giagrave detto parlando dei modi creare una sequenza di note o se preferiamo una sequenza di toni e semitoni Ogni scala parte da una tonica la nota iniziale che definisce e dagrave il nome alla scala (stiamo dicendo le stesse cose che avevamo giagrave visto per quanto riguarda le triadi ricordate) La scala maggiore egrave anche detta scala diatonica maggiore significa che al suo interno tutte le note sono diverse Possono esistere tra esse intervalli cromatici (stesso nome ma suono diverso C e C) e intervalli diatonici (nome diverso C e F) Se consideriamo la scala maggiore di C che avevamo giagrave visto (CDEFGABC) possiamo notare che tra le diverse note esiste una sequenze di toni e semitoni particolare comune a tutte le scale maggiori vediamola

C-t-D-t-E-st-F-t-G-t-A-t-B-st-C

Abbiamo cosigrave cercato di schematizzare la sequenza di toni (t) e semitoni (st) indicandone la posizione tra le varie note della scala Per comoditagrave riscriviamo la sequenza t t st t t t st Esattamente come avevamo visto parlando delle triadi inoltre ogni nota della scala occupa una posizione precisa definita dal grado la prima nota egrave Ideggrado la seconda nota (D) IIdeg grado e cosigrave via Ricordiamo i nomi giagrave visti la nota in Ideg grado si dice tonica in IIIdeg grado modale ed in Vdeg grado dominante

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Abbiamo detto che la sequenza di toni e semitoni egrave caratteristica di tutte le scale maggiori per costruire la scala maggiore di E (ad esempio) ci saragrave dunque sufficiente partendo dalla scala cromatica e scegliendo come nota iniziale E selezionare le note definite da questa sequenza di toni e semitoni

Discorso a parte va ovviamente fatto per quanto riguarda le scale minori Dovremo infatti fare i conti con diversi tipi di scale minori naturali armoniche e melodiche

Per prima cosa vediamo subito le sequenze che interessano queste tre tipologie diverse

naturale t st t t st t tarmonica t st t t st+t stmelodica t st t t t t st

Ora che abbiamo chiarito questo possiamo fare un esempio provando innanzitutto a costruire la scala minore naturale di C Per fare ciograve ci conviene partire dalla scala maggiore di C che ormai ci ricordiamo bene CDEFGABC La sequenza era t t st t t t st Se confontiamo questa sequenza con quella della minore naturale possiamo individuare i gradi (le note della scala) che subiranno variazioni proviamo a sovrapporre le due sequenze

maj I t II t III st IV t V t VI t VII st VIIImin I t II st III t IV t V st VI t VII t VIII

Abbiamo indicato in rosso i gradi delle due scale in nero le sequenze di tonisemitoni ed in blu i gradi che cambiano III VI VII Nella scala minore naturale saranno tutti abbassati poichegrave preceduti da un semitono che non trova corrispondenti nella sequenza della scala maggiore Vediamo ora a quali note corrispondevano questi gradi nella scala maggiore di C Mi (E) La (A) Si (B) Dunque li facciamo diventare rispettivamente Mib Lab e Sib Questi tre bemolli occuperanno quindi il III VI e VII grado nella scala minore naturale di C mentre tutte le altre note saranno identiche a quelle della scala maggiore Vediamo ora la scala ottenuta Do Re Mib Fa Sol Lab Sib Do (CDEbFGAbBbC)

Discorso identico per la creazione di ogni altra scala minore

Infine vediamo un ultimo modello di scala la pentatonica Si tratta di un tipo di scala molto utilizzata perchegrave semplicissima nasce infatti da una semplificazione delle scale tradizionali

Per ottenere la scala pentatonica maggiore di qualsiasi tonalitagrave ci basta considerare la scala maggiore e cancellare IV e VII grado Otteniamo dunque una scala di sole 5 note (ricordiamoci che lVIIIdeg egrave la stessa nota della tonica)

Se vogliamo individuare la pentatonica minore non dovremo far altro che partire dalla scala minore ed eliminare questa volta II e VI grado

Abbiamo cosigrave introdotto finalmente il concetto di scala Dobbiamo tenere presente perograve che largomento egrave ben lungi dall essere esaurito esistono ancora molte informazioni che non conosciamo su questo argomento senza contare che bisogneragrave cominciare a vedere le scale in funzione dello strumento su cui le suoneremo ossia la chitarra

Per ora accontentiamoci di ciograve che abbiamo appena imparato e prendiamoci tempo per digerire queste nozioni che ci saranno indispensabili per arrivare ad una perfetta comprensione della natura degli accordi

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Modi

Prima di parlare delle scale dovremo introdurre il sistema modale cerchiamo di definirlo

brevemente

Finora abbiamo parlato con grande disinvoltura di intervalli e triadi semplificando perograve notevolmente la materia egrave doveroso aprire una piccola parentesi di approfondimento per parlare delle scale un concetto in cui ci siamo imbattuti spesso ma che non abbiamo mai veramente chiarito Per parlare delle scale perograve dovremo prima vedere cosegrave il sistema modale

Inoltre parlando delle triadi abbiamo giagrave in qualche modo capito che alla base degli accordi esiste un sistema di armonizzazione che regola i rapporti tra le note ora dobbiamo addentrarci in questo sistema e capirne il funzionamento

Tutto parte da una scala ancora non sappiamo esattamente in cosa consista negrave come sia formata Per ora accontentiamoci di definirla sommariamente attraverso le nozioni che giagrave possediamo la scala egrave una successione di note definite da unalternanza di toni e semitoni Alla fine di questo articolo potremo finalmente dare una migliore definizione Vediamo ora la scala di C maggiore come esempio

C D E F G A B C

Fin qui egrave tutto facile come vediamo partendo dalla nota C abbiamo creato una successione di note Come giagrave detto per ora evitiamo di addentrarci nel concetto di scala e ci concentriamo su altro prendiamo una nota dalla scala (per esempio la seconda D) e costruiamo una scala partendo da essa mantenendo la successione di note di partenza Non stiamo facendo niente di strano ricostruiamo la stessa identica successione partendo questa volta da D Dunque

D E F G A B C D

E semplice comprendere che potremmo fare lo stesso partendo da ogni nota della prima scala considerata quella di C che chiameremo scala madre Otterremo dunque 7 diverse sequenze tutte costruite partendo perograve dalla scala madre di C possiamo cominciare a tirare le prime conclusioni Avevamo giagrave parlato di tonica anche per quanto riguarda le scale egrave la nota di partenza Ora noi abbiamo perograve estratto dalla scala madre un secondo grado (D) e labbiamo fatto diventare tonica generando da essa una nuova scala Si tratta dunque di una tonica secondaria egrave tonica poichegrave allinterno del suo modo occupa il Ideg grado ma egrave secondaria perchegrave fa riferimento alla scala madre da cui lavevo estratta la scala maggiore di C Complicato

Riassumiamo dalla scala madre (C maj CDEFGABC) abbiamo estratto il IIdeg grado (D) Da esso abbiamo creato una nuova scala (DEFGABCD) identica alla prima ma in cui la D non occupa piugrave il IIdeg grado bensigrave il Ideg (tonica) Possiamo fare lo stesso con ogni nota della scala madre generando dunque 7 diverse sottoscale o modi Ogni nota della scala madre egrave dunque semitonica poichegrave puograve essere il Ideg grado di una sottoscala costruita partendo da essa

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Ora dobbiamo solo dare dei nomi alle diverse sottoscale ai diversi modi

CDEFGABC = ionicoDEFGABCD = doricoEFGABCDE = frigioFGABCDEF = lidioGABCDEFG = misolidioABCDEFGA = eolioBCDEFGAB = locrio

Adesso sappiamo cosegrave il sistema modale possiamo iniziare a parlare delle scale

Triadi

Fondamento di quasi tutte le scuole di chitarra sono gli accordi partiamo dalle triadi per vedere

come nascono

Abbiamo giagrave parlato di intervalli un concetto che ci torneragrave molto utile in questa trattazione Cerchiamo come sempre di dare per scontate meno nozioni possibile e di partire da zero cosegrave un accordo

La definizione di accordo egrave semplicissima si tratta infatti di tre o piugrave note suonate contemporaneamente Come al solito perograve egrave necessario andare un po oltre e vedere quali sono le regole che uniscono le note di un accordo quali princigravepi seguono e come vengono nominati i diversi accordi

Per fare ciograve partiamo dal concetto di triade tre note armonizzate tra loro Per vedere come si costruisce una triade ed in cosa consiste esattamente questa armonizzazione iniziamo da una scala prelevando da essa tre note la prima la terza e la quinta

Se partiamo dalla scala maggiore di C abbiamo appena estratto nellordine C E G

La prima egrave la tonica che definisce laccordo e il nome (se la tonica come nel nostro caso egrave C laccordo egrave di C) La terza egrave detta modale poichegrave indica il modo dellaccordo nel nostro esempio se si tratta di Mi avremo un accordo maggiore se invece egrave un Mib laccordo saragrave minore Abbiamo infine la quinta solitamente si dice che questultima nota completa la triade senza definirne alcuna caratteristica invece puograve generare triadi aumentate e diminuite (due concetti che avevamo giagrave visto parlando degli intervalli)

A questo punto perograve dobbiamo approfondire ulteriormente il discorso riprendendo quanto giagrave sappiamo sugli intervalli Abbiamo appena detto che la modale stabilisce se laccordo egrave minore o maggiore in realtagrave possiamo essere piugrave precisi chiarendo che egrave lintervallo tra prima e terza che definisce il modo dellaccordo Come sempre schematizzando un po riusciamo a capire meglio

Una triade maggiore comprende unintervallo di terza maggiore tra prima e terza ed un intervallo di terza minore tra terza e quinta cosigrave le note saranno prima terza maggiore e quinta giusta (intervalli terza maj-terza min)

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Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

Attachments

Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
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  • Lacquisto di nuovi pick-ups
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  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 12: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

Se suoniamo invece in barregrave la posizione cambia sappiamo bene che il dito piugrave ciritico in questo caso egrave lindice che esercita la sua pressione su tutte le corde Proprio per questo il pollice va a posizionarsi orizzontalmente proprio contrapposto allindice e perlopiugrave al centro (in senso verticale) del manico cosigrave da aiutare a distribuire la pressione su tutte le corde

Tuttavia il pollice non egrave sempre relegato nella parte posteriore del manico puograve talvolta tornarci utile anche sulla tastiera per almeno due motivi Innanzitutto puograve mutare il Mi basso (la prima corda E) appoggiandosi su di essa senza premerla

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Questa impostazione ci puograve risultare molto comoda se suoniamo con un certa forza e non vogliamo fastidiose vibrazioni della prima corda

Ma se possiamo mutarla con una leggera pressioneallora possiamo anche pigiarla Ebbene sigrave raramente ci torneragrave utile perograve il pollice puograve anche premere la prima corda

Posizione che ci puograve essere utile per qualche virtuosismo ma che egrave molto usata per il basso dove il manico egrave piugrave stretto e risulta piugrave agevole portare il pollice sui tasti

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Collegare chitarra effetti e ampli

Rapida occhiata sui collegamenti fondamentali che dobbiamo creare tra il nostro strumento e

lamplificazione

Innanzitutto consideriamo i cavi esistono svariati tipi di cavi ma lunica cosa di cui bisogna davvero curarsi egrave che siano ben schermati Ma unaltro fattore costitutivo dei cavi puograve essere importante la lunghezza

Il suono generato da pickup passivi infatti risente particolarmente di cavi troppo lunghi Problema inesistente invece per i pickup attivi visto che il suono di questi ultimi parte dallo strumento giagrave pre-amplificato Per questo stesso motivo le elettroniche attive tollerano anche di piugrave una cattiva schermatura dei collegamenti poichegrave eventuali ronzii e disturbi che di solito vengono amplificati insieme al suono si avvertono di meno

Solitamente con un piccolo ampli domestico il collegamento piugrave facile ed intuitivo egrave il chitarra-effetti-ampli Tutto facile funziona In realtagrave perograve egrave un tipo di collegamento piuttosto riduttivo soprattutto nel momento in cui abbiamo a disposizione una buona preamplificazione possiamo ad esso collegare gli effetti almeno secondo due sistemi a cascata (tutti gli effetti tra pre e ampli) o in sendreturn (pre-effetti-pre-ampli)

Per capire bene questo tipo di collegamento perograve andiamo qua spiega tutto Luca

Quali effetti compro

Gli effetti sono sul mercato sotto diverse forme quali scegliere Quali sono le differenze Brevi

indicazioni per orientarsi

Unitagrave rack

Pedale singolo

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Pedaliera multi-effetto

Multi-effetto da tavolo (studio)

Leffettistica puograve essere analizzata almeno sotto due punti di vista il primo riguarda leffetto in segrave come manipolazione del suono Il secondo invece prende in considerazione lhardware ossia lunitagrave fisica che racchiude leffetto (o gli effetti)

Questultimo aspetto egrave importantissimo per stabilire di cosa abbiamo bisogno il mercato infatti ci presenta gli effetti in almeno tre forme

La prima forma che chiamiamo in causa e scartiamo subito egrave lunitagrave rack Le unitagrave rack sono quelle specie di cassettiere che vediamo ai concerti unitagrave in grado di gestire diversi effetti contemporaneamente (compresi effetti esterni come i pedali) e comandate da una pedaliera MIDI Comunque come giagrave accennato per il momento non ne parliamo troppo visto che di certo non ci saragrave utile acquistarne una finchegrave non vorremo allestire limpianto per un concerto di mano nostra

A questo punto dobbiamo analizzare altri due sistemi i singoli pedali ed i multi-effetto

I multi-effetto si presentano fondamentalmente in due forme da pavimento e da studio I primi sono vere e proprie pedaliere i secondi necessitano di essere collegati ad altre pedaliere per consentire lo switch immediato tra gli effetti che altrimenti vanno impostati a mano

Tutti i multi-effetto lo dice il nome consentono di gestire una grande quantitagrave di effetti diversi solitamente suddivisi in moduli In pratica abbiamo la possibilitagrave di impostare un certo numero di moduli diversi applicando in ognuno di essi gli effetti che vogliamo e poi mentre suoniamo possiamo passare da un modulo allaltro premendo i pedali

Ogni pedale singolo invece contiene un solo effetto con relative regolazioni A riguardo cegrave poco da dire premendo il pedale attiviamo leffetto premendo nuovamente il pedale lo disinseriamo

E ora rispondiamo cosa ci conviene comprare

Sulla carta i multi-effetto sono senzaltro vantaggiosi con un prezzo tutto sommato ragionevole ci possiamo portare a casa tutti gli effetti di cui avremo bisogno (ed anche di piugrave) Va detto che spesso i pedali singoli offrono risultati qualitativi piugrave apprezzabili (=un miglior suono) ed una maggiore e piugrave fine regolazione dei parametri delleffetto

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Una cosa egrave certa allinizio conviene scegliere un buon multi-effetto magari a pedaliera cosigrave da poterlo usare tranquillamente anche su un palco In questo modo avendo a disposizione tutti gli effetti esistenti potremo davvero imparare a conoscerli e gestirli

A questo punto possiamo decidere se continuare con una pedaliera multi-effetto o compiere quel passo che molti chitarristi ritengono necessario ossia la creazione di una personale pedaliera composta da singoli pedali collegati tra loro Questo passo ci consente di scegliere direttamente quali effetti acquistare e integrare nella nostra pedaliera con la certezza di avere sempre uno standard qualitativo alto

Bisogna dire che alcune pedaliere multi-effetto in realtagrave ci possono dare la stessa qualitagrave dei pedali singoli a questo punto la valutazione egrave solo economica tenendo presente che se ci creiamo una pedaliera di effetti singoli spendiamo in proporzione al numero di pedali che compriamo quindi al numero di effetti che usiamo

LrsquoAmplificatore

Amplificatore a valvole

Testata e Cassa (JCM900)

Combo (Carvin)

Lrsquoamplificatore egrave una componente fondamentale della catena elettroacustica necessaria per il potenziamento del segnale generato dai pick-up della chitarra elettrica che altrimenti non avrebbe energia sufficiente per essere collegato direttamente allrsquoaltoparlante

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Un amplificatore utilizza energia elettrica proveniente da una fonte esterna (corrente o batterie) per controllare lrsquoinvio del segnale proveniente dalla chitarra allrsquoaltoparlante consentendo di modificare il tono e il volume e di aggiungere caratteristiche quali la distorsione e lrsquoeco (il riverbero) Di fatto con il termine di amplificazione egrave possibile indicare non solo gli amplificatori di potenza ma anche altri dispositivi di elaborazione del suono quali equalizzatori espansori compressori ecc Gli amplificatori possono essere costruiti con due tecnologie diverse considerate spesso come due filosofie distinte utilizzando circuiti a valvole o a transistor (solid state) Gli A a valvole sono stati i primi ad essere prodotti negli anni rsquo50-rsquo60 per poi essere sostituiti da quelli solid state nelle due decadi successive

Questi ultimi infatti sono in grado di riprodurre fedelmente ed amplificare un suono con maggiore affidabilitagrave assicurando cioegrave quella che viene chiamata alta fedeltagrave (High-Fidelity HI-FI) Tuttavia dopo una prima diffusione di questo secondo tipo di A egrave apparso evidente come le valvole siano una componente essenziale dellrsquoamplificazione in grado di caratterizzare il tipico sound della chitarra elettrica In tal senso si sono mosse le principali case produttrici di amplificatori tornando da un lato alla tradizionale ma costosa tecnologia a valvole nei loro modelli piugrave prestigiosi e costruendo dallrsquoaltro dispositivi ibridi che combinino circuiti a valvole e circuiti a transitor con lrsquoobiettivo di assicurare i vantaggi dellrsquouna e dellrsquoaltra tecnologia

Inizialmente gli amplificatori erano separati dagli altoparlanti (si parla di testata e di casse) ma recentemente sono stati realizzati anche dispositivi combinati che prendono il nome di combo in grado di assicurare un trasporto piugrave agevole e una maggiore flessibilitagrave

Gli altoparlanti

Gli amplificatori a valvole devono adattarsi perfettamente allimpedenza degli altoparlanti che varia da 4 ohm (leggi om) 8 ohm oppure 16 ohm Non vanno mai accesi se non sono collegati agli altoparlanti se non si vuole danneggiare seriamente il trasformatore o le valvole finali Gli amplificatori a transistor sono in questo senso piugrave robusti anzi quasi tutti i modelli di un certo livello sono immuni sia al corto che al circuito aperto sulle uscite per gli altoparlanti anche se comunque egrave sempre meglio averli collegati In genere limpedenza minima degli altoparlanti dagrave il massimo volume di uscita a livelli accettabili di distorsione Il montaggio di altoparlanti dimpedenza maggiore di quella prescritta causa solo un volume di uscita ridotto e forse anche un minore tasso di distorsione Se non cegrave un pulsante di stand-by sullamplificatore egrave buona precauzione abbassare a zero il volume prima dellaccensione anche sugli ampli a transistor Attenzione alle impedenze di uscita degli amplificatori (o finali) che dovranno essere compatibili con le impedenze delle casse

Finale Casse

4ohm 8ohm

8ohm8ohm

16ohm

16ohm 16ohm

Si puograve quindi affermare che le impedenze uguali sono chiaramente abbinabili fra loro mentre un finale che ad esempio ha un uscita di 8 ohm puograve essere collegato ad una cassa che abbia lentrata a 16 ohm Adattare limpedenza di uscita del finale di potenza a quella degli speaker significa fare in modo che tutta lenergia emessa dal finale venga trasferita alle casse senza perdita di segnale e quindi far funzionare il sistema al meglio delle sue possibilitagrave (ed evitare danni) e per ciograve i valori sopra descritti non danno problemi anche se egrave sempre meglio collegare due impedenze di valore uguale

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Send amp return

Tutto il sistema di preamplificazione si basa sul controllo di volume globale della sezione output che a seconda della concatenazione delle apparecchiature saragrave o sul preamplificatore o sulle unitagrave multieffetto Dipende dalla loro posizione nel percorso del segnale Ogni tipo di effetto intendendo in questo senso apparecchiature a rack o eventuelmente pedalini appositamente dedicati dovrebbe lavorare sul suono dopo che il segnale viene preamplificato

Utilizzando il send-return il suono verragrave a passare negli effetti tramite il pre che lo riprenderagrave per poi inviarlo alluscita del pre stesso e saragrave controllato dal potenziometro del volume output level sul preampli Se invece gli effetti sono in serie dopo il pre (si definisce sistema a cascata) loutput level dellultima apparecchiatura nel percorso del segnale avragrave il controllo del volume globale

Il send-return egrave un ottimo sistema per i collegamenti di effetti allinterno di un preamplificatore Avevamo giagrave accennato a questo sistema nella sezione dedicata agli amplificatori i quali racchiudono in un blocco compatto sia il pre che il finale

Analizzando il percorso del segnale si puograve notare che il suono dovrebbe giungere al finale completo di tutte le caratteristiche costruite durante il tragitto Gli effetti dovrebbero essere inseriti a seconda della loro tipologia in punti diversi compressori distorsori equalizzatori vanno posti prima del preampli mentre gli effetti dambientazione (chorus delay riverbero ecc) dopo Vi sono anche delle eccezioni in quanto a seconda delle varie impedenze delle apparecchiature queste possono essere inserite in determinati punti Il send-return viene utilizzato per mantenere il piugrave possibile il segnale analogico mixandolo appunto con gli effetti digitali Questi allinterno del pre verranno utilizzati in maniera da influire il meno possibile con la natura analogica del suono lavorando comunque nelle loro caratteristiche Questo percheacute non tutte le apparecchiature digitali offrono una conversione AD-DA (analogicodigitale - digitaleanalogico) di ottimo livello e proprio per questo motivo collegandole in cascata dopo il pre potrebbero influire negativamente sul suono facendogli ad esempio perdere determinate frequenze oppure mangiando dinamica alla pasta effettiva del suono Vediamo quindi come comportarsi con i vari tipi di effetti nel loro rapporto send-return

Innanzitutto controlliamo limpedenza di lavoro i pedali solitamente prediligono segnali di basso livello (luscita della chitarra) mentre gli effetti a rack generalmente i segnali di linea che sono di alto livello anche se alcuni possono disporre della selezione per lavorare con entrambi i tipi di segnale Nello stesso send-return non possono coesistere pedali e processori a meno che non si voglia guadagnare in rumore piuttosto che in suono in pratica avremo un aumento di fruscio e una diminuzione del volume Puograve capitare che un pre abbia a disposizione due send-return in questo caso possiamo collegare in uno i pedali (segnali di basso livello ad es -10db) allaltro i processori a rack (segnali di linea cioegrave +4db) Attenzione al fatto che i due send-return siano indipendenti e non stereofonici In questultimo caso devono essere adattati ad una linea di segnale stereo Solitamente il send-return a basso livello lavora prima dei controlli di equalizzazione i quali opereranno sullunitagrave a rack lasciando inalterato il segnale trattato nel primo send-return Nella maggior parte dei casi troviamo un solo send-return nel pre che avragrave molto probabilmente a fianco un pulsante di selezione che serve a regolare due valori (-10db o +4db) selezioniamo il primo per i pedali e il secondo per le unitagrave a rack Possiamo infine trovare anche un potenziometro di regolazione della mandata effetti molto utile per ottimizzare una regolazione fine in quanto puograve capitare di trovare effetti con tarature diverse da quelle sopra descritte egrave molto raro che succeda ma nel caso stiamo sempre nei parametri sopra descritti che sono standard I collegamenti possono essere fatti in serie in parallelo o in entrambi i casi Se manca questultima opportunitagrave egrave necessario sapere in quale due modi precedenti si tratta in quanto questo ha una grande influenza sul suono Conviene quindi guardare le istruzioni

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Collegamenti del send-return in parallelo

Con questo sistema si divide il segnale in due parti uno viaggia attraverso il pre fino alloutput laltro viene prelevato dal send e inviato al processore esterno che dopo averlo elaborato lo rimanda nel return In questo punto il segnale effettato puograve essere mixato con loriginale da un apposito controllo (mix effect ecc) E fondamentale che il segnale di ritorno allampli sia solo quello effettato azzeriamo quindi sul processore esterno il controllo del segnale dry (diretto) in quanto questultimo egrave giagrave presente nel pre ed egrave perciograve inutile farne arrivare un altro

Collegamenti del send-return in serie

Lintero segnale viene inviato al processore utilizzando il send-return in serie Dopo essere stato effettato ritorna al preampli in questo caso la differenza del bilanciamento egrave data dai controlli dry e level nel processore

Dividiamo in due categorie i processori

Effetti che processano lintero segnale che sono il Distorsore il Compressore lEqualizzatore ecc per i quali egrave consigliato il collegamento tra chitarra e ampli oppure nel send-retun in serie in quanto lavorano sulla pasta del suono in tempo reale

Effetti che mixano una porzione di segnale trattato a quello originale quali il Flanger il Chorus il Delay il Pitch transposer il Riverbero ecc A questi egrave consigliato il collegamento in parallelo percheacute lavorano sui circuiti di tempo di ritardo Bisogna comunque fare una premessa alcuni processori di qualitagrave elevata (Eventide TC Elet) hanno una processione AD-DA talmente elevata da non influire negativamente sul segnale dry per cui possono essere messi in serie nel send-return o addirittura in cascata dopo il pre e prima del finale Rimane comunque il fatto che in parallelo Il distorsore egrave poco consigliabile nel send-return anzi non bisognerebbe proprio mai metterlo Il compressore puograve essere collegato nella mandata effetti (un altro modo di chiamare il send-return) ma egrave preferibile prima (se a pedale) o dopo il pre in cascata (se egrave a rack) In questo caso non si dovrebbero collegare processori nel send-return

Un ulteriore uscita che egrave possibile trovare nel preamplificatore e la direct output

Le valvole di un valvolare

Cosa sono esattamente le valvole degli amplificatori Come funzionano Facciamo luce su una componente di cui si parla molto ma che pochi conoscono

Di amplificatori valvolari si parla spesso quasi tutti i chitarristi riconoscono ed apprezzano (chi piugrave chi meno) il loro inconfondibile suono Sappiamo tutti dunque che lunitagrave fondamentale dellamplificatore valvolare lo dice il nome egrave la valvola Ma di cosa si tratta esattamente

Storicamente la valvola viene molto prima del transistor faceva parte delle prime componenti elettroniche giagrave agli inizi del 1900 Per la prima metagrave del secolo egrave stata impiegata su ogni apparecchiatura (radio televisori calcolatori aspirapolveri ) per poi venir rapidamente rimpiazzata dal transistor a metagrave degli anni 60 Ormai solo in campo musicale sono presenti elettroniche valvolari in quanto decisamente piugrave costose e delicate dei moderni transistor

La valvola egrave fondamentalmente un diodo ossia due elementi elettrici accoppiati Si tratta di anodo e catodo ossia un elemento di carica positiva e laltro forzatamente per induzione di carica negativa I due elementi non si toccano ma si trovano a distanza ravvicinata e vengono rinchiusi allinterno di una sorta di lampadina ossia un bulbo vitreo in cui viene creato il vuoto Un altro oggetto che si trova

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allinterno di questo bulbo egrave il filamento la cui funzione egrave esattamente quella di scaldare il catodo Questultimo raggiunta una certa temperatura sviluppa una nube elettronica intorno a segrave Lanodo invece non emette alcun elettrone ed egrave come giagrave detto caricato tale carica deriva dalla rete elettrica cui attinge la valvola che egrave di norma di tipo alternato (AC) e che quindi oscilla tra carica positiva e negativa con una certa frequenza (50Hz) Quando lanodo assume carica positiva la nube di elettroni generata dal catodo migra verso lanodo generando un flusso di corrente che si interrompe nei momenti in cui lanodo egrave negativo

Dal momento che lanodo non sviluppa nube elettronica il flusso di elettroni indotto segue sempre la stessa direzione ossia da catodo ad anodo parliamo di corrente diretta (DC) Dunque prelevando corrente da una fonte alternata la valvola converte la corrente in continua

Comunque la corrente di uscita risente in qualche modo della corrente alternata di partenza in quanto come abbiamo visto per metagrave del tempo (quando il catodo egrave positivo) non vi egrave flusso Si puograve ovviare il problema aggiungendo alla valvola un secondo diodo il cui anodo sia positivo quando quello del primo diodo egrave negativo in questo modo vi egrave un flusso continuo e dalla medesima fonte alternata si puograve ricavare maggiore corrente diretta

Tuttavia quanto detto finora ancora non ci permette di capire esattamente lutilitagrave della valvola alla nostra descrizione mancano infatti ancora diversi elementi

Le valvole montate sui nostri amplificatori in realtagrave non sono costituite dai diodi che abbiamo appena visto bensigrave da triodi Il nome stesso ci suggerisce la differenza queste componenti presentano 3 elementi attivi anzicheacute 2 Dunque ad anodo e catodo si aggiunge la griglia di controllo caricata negativamente una vera e propria griglia collocata a distanza ravvicinata tra anodo e catodo Modificando la tensione di tale griglia possiamo deviare in parte o totalmente il flusso di elettroni generato tra i diodi egrave proprio questo laspetto che piugrave ci interessa poichegrave la possibilitagrave di variare lentitagrave del flusso (ossia la corrente che giunge allanodo) ci consente di amplificare il segnale Quando infatti la griglia tende a diventare positiva convoglia un flusso elettronico sempre maggiore verso lanodo

Schema semplificato di una valvola (triodo)

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La classe di un amplificatore

Amplificatori di classe A o di classe AB Cosa cambia Quali sono i pregi ed i difetti delluna e

laltra tipologia Vediamo

Si sente spesso parlare di Classe A o Classe AB per quanto riguarda gli amplificatori vediamo di cosa si tratta cercando di semplificare quanto piugrave possibile un discorso che egrave piuttosto complesso da affrontare nella sua interezza

Precisiamo innanzitutto che consideriamo largomento solo per quanto riguarda il campo che ci interessa ossia le amplificazioni per chitarra e ricordiamoci che tale discorso vale sia per elettroniche valvolari sia per elettroniche a transistor ma per comoditagrave prendiamo in considerazione solo le prime perchegrave sulle seconde le considerazioni relative alla classe acquistano minore importanza

Parliamo dunque di amplificatori valvolari e veniamo subito al sodo quali sono le differenze tra classe A e classe AB Si parla in questo caso delle valvole finali dellamplificatore se sono di classe A esse lavorano sempre allo stesso livello (prossime al massimo) anche in assenza di segnale Insomma la corrente anodica che le attraversa egrave sempre presente alla massima potenza anche se non suoniamo questo comporta innanzitutto una minore durata delle valvole Il suono egrave solitamente corposo e caldo anche perchegrave fondamentalmente il finale dellamplificatore come abbiamo visto egrave come se fosse sempre al massimo

Parliamo ora della classe AB quando non sono raggiunte da alcune segnale la corrente al loro interno si interrompe Quando il segnale ritorna le coppie di valvole push-pull tornano ad essere attraversate dalla corrente ma tale passaggio dallo stato di quiete al funzionamento pieno genera una lieve distorsione del segnale che si avverte chiaramente nel suono finale Il suono generato egrave piugrave limpido poichegrave le valvole non lavorano sempre al massimo e per questo il segnale non raggiunge alti livelli di saturazione

I finali di classe AB inoltre consentono una potenza di uscita decisamente superiore rispetti ai classe A una caratteristica che li rende ampiamente diffusi

Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)

Ma cosa cambia tra un amplificatore per chitarra e lamplificatore che troviamo installato sul

nostro stereo Possiamo collegare a questultimo la chitarra

Rispondiamo subito no non possiamo usare negrave lamplificatore negrave le casse dello stereo per amplificare il nostro strumento Questo perchegrave gli amplificatori per chitarra possiedono caratteristiche proprie e sono progettati espressamente per essere usati nellamplificazione del nostro strumento

Ma quali sono esattamente le caratteristiche che li rendono cosigrave diversi da un normale amplificatore hi-fi Proviamo a vedere

Innanzitutto parliamo di frequenze lamplificatore hi-fi riproduce in modo lineare tutte le frequenze udibili allorecchio umano Questo almeno egrave quanto egrave progettato per fare Lamplificatore per chitarra invece enfatizza le frequenze medie (1KHz4KHz) mentre la risposta alle frequenze basse

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sfuma poco dopo il MI della prima corda in genere i bassi di un ampli per chitarra partono da 70 o 80Hz abbastanza poco se pensiamo che il nostro orecchio arriva a percepirne fino a 1525Hz Senza contare che gli amplificatori che per costituzione sono privati della parete di fondo possiedono bassi ancor meno enfatizzati

Quanto detto finora ci aiuta a capire come -a livello di prestazioni- i due tipi di amplificatori non siano interscambiabili eppure finora non abbiamo ancora incontrato un vero e proprio limite che ci impedisca di collegare la chitarra allamplificatore hi-fi Il limite di cui stiamo parlando egrave il distorto o meglio loverdrive

Tutti noi sappiamo bene come loverdrive di un amplificatore sia fondamentale da quando esistono le chitarre elettriche esiste il distorto ossia quel suono caratteristico di un amplificatore portato al suo limite (ed oltre) Ovviamente gli ampli per chitarra sono costruiti per sopportare loverdrive senza rovinarsi ed anzi per favorire la distorsione del suono ancora prima di raggiungere il livello massimo di saturazione

Tuttavia si capisce che la distorsione del suono originale di per segrave non egrave un fattore positivo soprattutto per un hi-fi per questo lamplificatore hi-fi egrave progettato in direzione opposta ossia per ritardare il piugrave possibile la distorsione del suono

Riassumiamo un attimo questo fondamentale passaggio

lampli per chitarra quando raggiunge (ad esempio) l85 della sua capacitagrave inizia a distorcere il suono Superata ovviamente una certa soglia di saturazione (120) inizia a danneggiarsi

Lamplificatore hi-fi invece non distorce fino al raggiungimento della sua potenza massima (100) questo gli consente di raggiungere loutput massimo mantenendo il suono fedele Varcata questa soglia inevitabilmente viene danneggiato

Come funziona un amplificatore

Cerchiamo di capire esattamente come funzioni un normale amplificatore per chitarra provando

a evidenziare tutti quei fattori che influiscono sul suono finale

Schema delle componenti di un amplificatore

Partiamo da zero a cosa serve lamplificatore La risposta egrave immediata ad amplificare il debole segnale proveniente dai pickup della nostra chitarra cosigrave da poter essere trasmesso allesterno o modellato

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E come fa ad amplificare il segnale Fondamentalmente assorbe energia esterna (dalla rete elettrica) e la plasma secondo i dati provenienti dal segnale dei pickup Giagrave questa affermazione implica diversi passaggi oscuri Via allora iniziamo a parlare del funzionamento di un amplificatore tenendo sempre presente il semplice schema che troviamo qui a lato giagrave intuitivamente capiamo che una prima componente fondamentale egrave lalimentatore

Basta infatti dare unocchiata allo schema per vedere che lalimentatore egrave collegato a tutte le altre parti dellamplificatore insomma da esso dipende il funzionamento dellintero apparecchio Come ci suggerisce il nome lalimentatore non fa altro che fornire energia al sistema rendendo in pratica utilizzabile quella fornita dalla rete elettrica Tale operazione si articola in almeno due momenti fondamentali prima di tutto la corrente elettrica della rete deve essere portata ad una tensione adeguata allutilizzo da parte delle altre componenti elettroniche Si tratta di unoperazione tutto sommato semplice compiuta da un normale trasformatore Tuttavia la corrente che esce dal trasformatore non egrave ancora pronta la rete domestica ci fornisce infatti una corrente alternata ossia la cui differenza di potenziale oscilla con una determinata frequenza (50Hz) tra valori positivi e valori negativi al nostro apparecchio serve invece una corrente stabile (continua) In un amplificatore valvolare intervengono qui le prime valvole con il compito di raddrizzare loscillazione tra valori positivi e negativi della corrente alternata alluscita di queste valvole la differenza di potenziale si mantiene sempre su valori positivi ma continua ad oscillare Facciamo maggiore chiarezza con un piccolo grafico

Cosigrave si presenta la corrente alternata

Ed eccola come esce dalle valvole raddrizzatrici

Insomma cegrave ancora del lavoro da fare per renderla continua Questo lavoro viene svolto dai condensatori che accumulano su una delle loro armature i picchi di carica e la rilasciano in direzione dellaltra armatura nei momenti in cui la tensione egrave minore il risultato finale egrave una corrente che inizia ad essere omogenea Infine una serie di induttori e circuiti attivi (negli ampli a transistor) livella definitivamente la corrente rendendola finalmente continua ed a disposizione di tutte le altre componenti dellamplificatore

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La prima di queste componenti che il segnale della chitarra incontra sul suo percorso egrave il preamplificatore (1deg stadio di amplificazione) puograve essere composto -nei valvolari- da una o piugrave valvole che amplificano il segnale secondo un guadagno fisso Questa fase puograve essere trascurabile se la chitarra collegata monta pickup attivi quindi giagrave comprensivi di preamplificatore per questo molti ampli hanno due ingressi distinti per PU attivi e PU passivi

Dopo il primo stadio troviamo i controlli di equalizzazione e volume di solito costituiti da condensatori identici a quelli che troviamo collegati alle manopole della chitarra ma che possono anche essere di tipo attivo (soprattutto sugli ampli a transistor) A seguire si raggiunge il 2deg stadio di amplificazione costituito da unaltra valvola (o piugrave valvole) che amplificano nuovamente il segnale questa fase egrave necessaria perchegrave prima di questa fase si collocano la maggior parte degli effetti mentre il riverbero (che vediamo nella schema a lato) va a intercettare in uscita il segnale uscente dal 2deg stadio

Questa collocazione del riverbero fondamentalmente in parallelo al 2deg stadio egrave legato al suo funzionamento ed alla presenza al suo interno di due valvole di amplificazione A questo punto si inserisce il controllo del volume generale solitamente ti tipo passivo subito prima del separatore di fase una componente che scinde il segnale in due componenti sfasate di 180deg i cui rami sono ulteriormente allontanati dal pilota che amplifica -tramita una valvola- i due segnali cosigrave ottenuti Infine una coppia di valvole ( le finali ) converte la tensione di segnale in flusso di corrente che andragrave poi a sollecitare gli altoparlanti (fondamentalmente si tratta di dare al segnale giunti sin qui la potenza necessaria a sollecitare gli altoparlanti)

Gli Effetti

Processori di segnale

Qualsiasi strumento utilizzato per alterare il suono dai semplici effetti a pedale ai piugrave complessi effetti da studio (rack) rientrano nella categoria dei sound processor ovvero elaboratori del suono I metodi fondamentali per ottenere unalterazione del suono sono quattro

I controlli di voume e di guadagno

I controlli di equalizzazione e di tono

Gli effetti basati sul tempo

Dispositivi per il cambiamento di tono

Controlli di volume e guadagno

Questi controlli permettono di variare lintensitagrave di un suono amplificato fino a portarlo agli estremi della distorsione Il canale ad alto guadagno avragrave maggiore sensibilitagrave e probabilmente una minore capacitagrave di sovraccarico Quindi dato che la differenza trai guadagni complessivi dipende quasi sempre da un alterazione del guadagno ottenuta con la prima valvola si aumenta cosigrave la possibilitagrave di produrre distorsione nella prima valvola E questo egrave desiderabile in quanto potendo portare in distorsione la prima valvola si puograve ottenere un suono distorto a qualsiasi posizione del volume

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La distornione

Una chitarra elettrica puograve fornire in uscita un segnale prolungato di 50 o piugrave millivolts Un segnale di questo livello puograve sovraccaricare (o portare in overdrive) lamplificatore Gli amplificatori per chitarra sono perciograve progettati per sopportare condizioni di ampio e prolungato sovraccarico applicate ai loro ingressi Tale sovraccarico puograve non di meno causare distorsione nello stadio pilota eo di potenza quando la chitarra sia suonata ad alto volume

Controlli di equalizzazione

I controlli di equalizzazione e di tono modificano il canale del suono incrementando o eliminando alcune frequenze

Gli effetti basati sul tempo

Questi effetti permettono di utilizzare copie ritardate di un segnale per creare una molteplicitagrave di effetti diversi

Dispositivi per il cambiamento di tono

Con questi dispositivi egrave possibile aumentare o diminuire laltezza di una nota

La Teoria

Le Scale

Il primo argomento veramente esteso e complesso che incontriamo facciamo chiarezza nel

mondo delle scale parlando in sintesi di maggiori minori e pentatoniche

Creare una scala vuol dire labbiamo giagrave detto parlando dei modi creare una sequenza di note o se preferiamo una sequenza di toni e semitoni Ogni scala parte da una tonica la nota iniziale che definisce e dagrave il nome alla scala (stiamo dicendo le stesse cose che avevamo giagrave visto per quanto riguarda le triadi ricordate) La scala maggiore egrave anche detta scala diatonica maggiore significa che al suo interno tutte le note sono diverse Possono esistere tra esse intervalli cromatici (stesso nome ma suono diverso C e C) e intervalli diatonici (nome diverso C e F) Se consideriamo la scala maggiore di C che avevamo giagrave visto (CDEFGABC) possiamo notare che tra le diverse note esiste una sequenze di toni e semitoni particolare comune a tutte le scale maggiori vediamola

C-t-D-t-E-st-F-t-G-t-A-t-B-st-C

Abbiamo cosigrave cercato di schematizzare la sequenza di toni (t) e semitoni (st) indicandone la posizione tra le varie note della scala Per comoditagrave riscriviamo la sequenza t t st t t t st Esattamente come avevamo visto parlando delle triadi inoltre ogni nota della scala occupa una posizione precisa definita dal grado la prima nota egrave Ideggrado la seconda nota (D) IIdeg grado e cosigrave via Ricordiamo i nomi giagrave visti la nota in Ideg grado si dice tonica in IIIdeg grado modale ed in Vdeg grado dominante

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Abbiamo detto che la sequenza di toni e semitoni egrave caratteristica di tutte le scale maggiori per costruire la scala maggiore di E (ad esempio) ci saragrave dunque sufficiente partendo dalla scala cromatica e scegliendo come nota iniziale E selezionare le note definite da questa sequenza di toni e semitoni

Discorso a parte va ovviamente fatto per quanto riguarda le scale minori Dovremo infatti fare i conti con diversi tipi di scale minori naturali armoniche e melodiche

Per prima cosa vediamo subito le sequenze che interessano queste tre tipologie diverse

naturale t st t t st t tarmonica t st t t st+t stmelodica t st t t t t st

Ora che abbiamo chiarito questo possiamo fare un esempio provando innanzitutto a costruire la scala minore naturale di C Per fare ciograve ci conviene partire dalla scala maggiore di C che ormai ci ricordiamo bene CDEFGABC La sequenza era t t st t t t st Se confontiamo questa sequenza con quella della minore naturale possiamo individuare i gradi (le note della scala) che subiranno variazioni proviamo a sovrapporre le due sequenze

maj I t II t III st IV t V t VI t VII st VIIImin I t II st III t IV t V st VI t VII t VIII

Abbiamo indicato in rosso i gradi delle due scale in nero le sequenze di tonisemitoni ed in blu i gradi che cambiano III VI VII Nella scala minore naturale saranno tutti abbassati poichegrave preceduti da un semitono che non trova corrispondenti nella sequenza della scala maggiore Vediamo ora a quali note corrispondevano questi gradi nella scala maggiore di C Mi (E) La (A) Si (B) Dunque li facciamo diventare rispettivamente Mib Lab e Sib Questi tre bemolli occuperanno quindi il III VI e VII grado nella scala minore naturale di C mentre tutte le altre note saranno identiche a quelle della scala maggiore Vediamo ora la scala ottenuta Do Re Mib Fa Sol Lab Sib Do (CDEbFGAbBbC)

Discorso identico per la creazione di ogni altra scala minore

Infine vediamo un ultimo modello di scala la pentatonica Si tratta di un tipo di scala molto utilizzata perchegrave semplicissima nasce infatti da una semplificazione delle scale tradizionali

Per ottenere la scala pentatonica maggiore di qualsiasi tonalitagrave ci basta considerare la scala maggiore e cancellare IV e VII grado Otteniamo dunque una scala di sole 5 note (ricordiamoci che lVIIIdeg egrave la stessa nota della tonica)

Se vogliamo individuare la pentatonica minore non dovremo far altro che partire dalla scala minore ed eliminare questa volta II e VI grado

Abbiamo cosigrave introdotto finalmente il concetto di scala Dobbiamo tenere presente perograve che largomento egrave ben lungi dall essere esaurito esistono ancora molte informazioni che non conosciamo su questo argomento senza contare che bisogneragrave cominciare a vedere le scale in funzione dello strumento su cui le suoneremo ossia la chitarra

Per ora accontentiamoci di ciograve che abbiamo appena imparato e prendiamoci tempo per digerire queste nozioni che ci saranno indispensabili per arrivare ad una perfetta comprensione della natura degli accordi

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Modi

Prima di parlare delle scale dovremo introdurre il sistema modale cerchiamo di definirlo

brevemente

Finora abbiamo parlato con grande disinvoltura di intervalli e triadi semplificando perograve notevolmente la materia egrave doveroso aprire una piccola parentesi di approfondimento per parlare delle scale un concetto in cui ci siamo imbattuti spesso ma che non abbiamo mai veramente chiarito Per parlare delle scale perograve dovremo prima vedere cosegrave il sistema modale

Inoltre parlando delle triadi abbiamo giagrave in qualche modo capito che alla base degli accordi esiste un sistema di armonizzazione che regola i rapporti tra le note ora dobbiamo addentrarci in questo sistema e capirne il funzionamento

Tutto parte da una scala ancora non sappiamo esattamente in cosa consista negrave come sia formata Per ora accontentiamoci di definirla sommariamente attraverso le nozioni che giagrave possediamo la scala egrave una successione di note definite da unalternanza di toni e semitoni Alla fine di questo articolo potremo finalmente dare una migliore definizione Vediamo ora la scala di C maggiore come esempio

C D E F G A B C

Fin qui egrave tutto facile come vediamo partendo dalla nota C abbiamo creato una successione di note Come giagrave detto per ora evitiamo di addentrarci nel concetto di scala e ci concentriamo su altro prendiamo una nota dalla scala (per esempio la seconda D) e costruiamo una scala partendo da essa mantenendo la successione di note di partenza Non stiamo facendo niente di strano ricostruiamo la stessa identica successione partendo questa volta da D Dunque

D E F G A B C D

E semplice comprendere che potremmo fare lo stesso partendo da ogni nota della prima scala considerata quella di C che chiameremo scala madre Otterremo dunque 7 diverse sequenze tutte costruite partendo perograve dalla scala madre di C possiamo cominciare a tirare le prime conclusioni Avevamo giagrave parlato di tonica anche per quanto riguarda le scale egrave la nota di partenza Ora noi abbiamo perograve estratto dalla scala madre un secondo grado (D) e labbiamo fatto diventare tonica generando da essa una nuova scala Si tratta dunque di una tonica secondaria egrave tonica poichegrave allinterno del suo modo occupa il Ideg grado ma egrave secondaria perchegrave fa riferimento alla scala madre da cui lavevo estratta la scala maggiore di C Complicato

Riassumiamo dalla scala madre (C maj CDEFGABC) abbiamo estratto il IIdeg grado (D) Da esso abbiamo creato una nuova scala (DEFGABCD) identica alla prima ma in cui la D non occupa piugrave il IIdeg grado bensigrave il Ideg (tonica) Possiamo fare lo stesso con ogni nota della scala madre generando dunque 7 diverse sottoscale o modi Ogni nota della scala madre egrave dunque semitonica poichegrave puograve essere il Ideg grado di una sottoscala costruita partendo da essa

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Ora dobbiamo solo dare dei nomi alle diverse sottoscale ai diversi modi

CDEFGABC = ionicoDEFGABCD = doricoEFGABCDE = frigioFGABCDEF = lidioGABCDEFG = misolidioABCDEFGA = eolioBCDEFGAB = locrio

Adesso sappiamo cosegrave il sistema modale possiamo iniziare a parlare delle scale

Triadi

Fondamento di quasi tutte le scuole di chitarra sono gli accordi partiamo dalle triadi per vedere

come nascono

Abbiamo giagrave parlato di intervalli un concetto che ci torneragrave molto utile in questa trattazione Cerchiamo come sempre di dare per scontate meno nozioni possibile e di partire da zero cosegrave un accordo

La definizione di accordo egrave semplicissima si tratta infatti di tre o piugrave note suonate contemporaneamente Come al solito perograve egrave necessario andare un po oltre e vedere quali sono le regole che uniscono le note di un accordo quali princigravepi seguono e come vengono nominati i diversi accordi

Per fare ciograve partiamo dal concetto di triade tre note armonizzate tra loro Per vedere come si costruisce una triade ed in cosa consiste esattamente questa armonizzazione iniziamo da una scala prelevando da essa tre note la prima la terza e la quinta

Se partiamo dalla scala maggiore di C abbiamo appena estratto nellordine C E G

La prima egrave la tonica che definisce laccordo e il nome (se la tonica come nel nostro caso egrave C laccordo egrave di C) La terza egrave detta modale poichegrave indica il modo dellaccordo nel nostro esempio se si tratta di Mi avremo un accordo maggiore se invece egrave un Mib laccordo saragrave minore Abbiamo infine la quinta solitamente si dice che questultima nota completa la triade senza definirne alcuna caratteristica invece puograve generare triadi aumentate e diminuite (due concetti che avevamo giagrave visto parlando degli intervalli)

A questo punto perograve dobbiamo approfondire ulteriormente il discorso riprendendo quanto giagrave sappiamo sugli intervalli Abbiamo appena detto che la modale stabilisce se laccordo egrave minore o maggiore in realtagrave possiamo essere piugrave precisi chiarendo che egrave lintervallo tra prima e terza che definisce il modo dellaccordo Come sempre schematizzando un po riusciamo a capire meglio

Una triade maggiore comprende unintervallo di terza maggiore tra prima e terza ed un intervallo di terza minore tra terza e quinta cosigrave le note saranno prima terza maggiore e quinta giusta (intervalli terza maj-terza min)

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Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

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Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
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  • Processori di segnale
  • Le Scale
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  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 13: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

Questa impostazione ci puograve risultare molto comoda se suoniamo con un certa forza e non vogliamo fastidiose vibrazioni della prima corda

Ma se possiamo mutarla con una leggera pressioneallora possiamo anche pigiarla Ebbene sigrave raramente ci torneragrave utile perograve il pollice puograve anche premere la prima corda

Posizione che ci puograve essere utile per qualche virtuosismo ma che egrave molto usata per il basso dove il manico egrave piugrave stretto e risulta piugrave agevole portare il pollice sui tasti

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Collegare chitarra effetti e ampli

Rapida occhiata sui collegamenti fondamentali che dobbiamo creare tra il nostro strumento e

lamplificazione

Innanzitutto consideriamo i cavi esistono svariati tipi di cavi ma lunica cosa di cui bisogna davvero curarsi egrave che siano ben schermati Ma unaltro fattore costitutivo dei cavi puograve essere importante la lunghezza

Il suono generato da pickup passivi infatti risente particolarmente di cavi troppo lunghi Problema inesistente invece per i pickup attivi visto che il suono di questi ultimi parte dallo strumento giagrave pre-amplificato Per questo stesso motivo le elettroniche attive tollerano anche di piugrave una cattiva schermatura dei collegamenti poichegrave eventuali ronzii e disturbi che di solito vengono amplificati insieme al suono si avvertono di meno

Solitamente con un piccolo ampli domestico il collegamento piugrave facile ed intuitivo egrave il chitarra-effetti-ampli Tutto facile funziona In realtagrave perograve egrave un tipo di collegamento piuttosto riduttivo soprattutto nel momento in cui abbiamo a disposizione una buona preamplificazione possiamo ad esso collegare gli effetti almeno secondo due sistemi a cascata (tutti gli effetti tra pre e ampli) o in sendreturn (pre-effetti-pre-ampli)

Per capire bene questo tipo di collegamento perograve andiamo qua spiega tutto Luca

Quali effetti compro

Gli effetti sono sul mercato sotto diverse forme quali scegliere Quali sono le differenze Brevi

indicazioni per orientarsi

Unitagrave rack

Pedale singolo

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Pedaliera multi-effetto

Multi-effetto da tavolo (studio)

Leffettistica puograve essere analizzata almeno sotto due punti di vista il primo riguarda leffetto in segrave come manipolazione del suono Il secondo invece prende in considerazione lhardware ossia lunitagrave fisica che racchiude leffetto (o gli effetti)

Questultimo aspetto egrave importantissimo per stabilire di cosa abbiamo bisogno il mercato infatti ci presenta gli effetti in almeno tre forme

La prima forma che chiamiamo in causa e scartiamo subito egrave lunitagrave rack Le unitagrave rack sono quelle specie di cassettiere che vediamo ai concerti unitagrave in grado di gestire diversi effetti contemporaneamente (compresi effetti esterni come i pedali) e comandate da una pedaliera MIDI Comunque come giagrave accennato per il momento non ne parliamo troppo visto che di certo non ci saragrave utile acquistarne una finchegrave non vorremo allestire limpianto per un concerto di mano nostra

A questo punto dobbiamo analizzare altri due sistemi i singoli pedali ed i multi-effetto

I multi-effetto si presentano fondamentalmente in due forme da pavimento e da studio I primi sono vere e proprie pedaliere i secondi necessitano di essere collegati ad altre pedaliere per consentire lo switch immediato tra gli effetti che altrimenti vanno impostati a mano

Tutti i multi-effetto lo dice il nome consentono di gestire una grande quantitagrave di effetti diversi solitamente suddivisi in moduli In pratica abbiamo la possibilitagrave di impostare un certo numero di moduli diversi applicando in ognuno di essi gli effetti che vogliamo e poi mentre suoniamo possiamo passare da un modulo allaltro premendo i pedali

Ogni pedale singolo invece contiene un solo effetto con relative regolazioni A riguardo cegrave poco da dire premendo il pedale attiviamo leffetto premendo nuovamente il pedale lo disinseriamo

E ora rispondiamo cosa ci conviene comprare

Sulla carta i multi-effetto sono senzaltro vantaggiosi con un prezzo tutto sommato ragionevole ci possiamo portare a casa tutti gli effetti di cui avremo bisogno (ed anche di piugrave) Va detto che spesso i pedali singoli offrono risultati qualitativi piugrave apprezzabili (=un miglior suono) ed una maggiore e piugrave fine regolazione dei parametri delleffetto

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Una cosa egrave certa allinizio conviene scegliere un buon multi-effetto magari a pedaliera cosigrave da poterlo usare tranquillamente anche su un palco In questo modo avendo a disposizione tutti gli effetti esistenti potremo davvero imparare a conoscerli e gestirli

A questo punto possiamo decidere se continuare con una pedaliera multi-effetto o compiere quel passo che molti chitarristi ritengono necessario ossia la creazione di una personale pedaliera composta da singoli pedali collegati tra loro Questo passo ci consente di scegliere direttamente quali effetti acquistare e integrare nella nostra pedaliera con la certezza di avere sempre uno standard qualitativo alto

Bisogna dire che alcune pedaliere multi-effetto in realtagrave ci possono dare la stessa qualitagrave dei pedali singoli a questo punto la valutazione egrave solo economica tenendo presente che se ci creiamo una pedaliera di effetti singoli spendiamo in proporzione al numero di pedali che compriamo quindi al numero di effetti che usiamo

LrsquoAmplificatore

Amplificatore a valvole

Testata e Cassa (JCM900)

Combo (Carvin)

Lrsquoamplificatore egrave una componente fondamentale della catena elettroacustica necessaria per il potenziamento del segnale generato dai pick-up della chitarra elettrica che altrimenti non avrebbe energia sufficiente per essere collegato direttamente allrsquoaltoparlante

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Un amplificatore utilizza energia elettrica proveniente da una fonte esterna (corrente o batterie) per controllare lrsquoinvio del segnale proveniente dalla chitarra allrsquoaltoparlante consentendo di modificare il tono e il volume e di aggiungere caratteristiche quali la distorsione e lrsquoeco (il riverbero) Di fatto con il termine di amplificazione egrave possibile indicare non solo gli amplificatori di potenza ma anche altri dispositivi di elaborazione del suono quali equalizzatori espansori compressori ecc Gli amplificatori possono essere costruiti con due tecnologie diverse considerate spesso come due filosofie distinte utilizzando circuiti a valvole o a transistor (solid state) Gli A a valvole sono stati i primi ad essere prodotti negli anni rsquo50-rsquo60 per poi essere sostituiti da quelli solid state nelle due decadi successive

Questi ultimi infatti sono in grado di riprodurre fedelmente ed amplificare un suono con maggiore affidabilitagrave assicurando cioegrave quella che viene chiamata alta fedeltagrave (High-Fidelity HI-FI) Tuttavia dopo una prima diffusione di questo secondo tipo di A egrave apparso evidente come le valvole siano una componente essenziale dellrsquoamplificazione in grado di caratterizzare il tipico sound della chitarra elettrica In tal senso si sono mosse le principali case produttrici di amplificatori tornando da un lato alla tradizionale ma costosa tecnologia a valvole nei loro modelli piugrave prestigiosi e costruendo dallrsquoaltro dispositivi ibridi che combinino circuiti a valvole e circuiti a transitor con lrsquoobiettivo di assicurare i vantaggi dellrsquouna e dellrsquoaltra tecnologia

Inizialmente gli amplificatori erano separati dagli altoparlanti (si parla di testata e di casse) ma recentemente sono stati realizzati anche dispositivi combinati che prendono il nome di combo in grado di assicurare un trasporto piugrave agevole e una maggiore flessibilitagrave

Gli altoparlanti

Gli amplificatori a valvole devono adattarsi perfettamente allimpedenza degli altoparlanti che varia da 4 ohm (leggi om) 8 ohm oppure 16 ohm Non vanno mai accesi se non sono collegati agli altoparlanti se non si vuole danneggiare seriamente il trasformatore o le valvole finali Gli amplificatori a transistor sono in questo senso piugrave robusti anzi quasi tutti i modelli di un certo livello sono immuni sia al corto che al circuito aperto sulle uscite per gli altoparlanti anche se comunque egrave sempre meglio averli collegati In genere limpedenza minima degli altoparlanti dagrave il massimo volume di uscita a livelli accettabili di distorsione Il montaggio di altoparlanti dimpedenza maggiore di quella prescritta causa solo un volume di uscita ridotto e forse anche un minore tasso di distorsione Se non cegrave un pulsante di stand-by sullamplificatore egrave buona precauzione abbassare a zero il volume prima dellaccensione anche sugli ampli a transistor Attenzione alle impedenze di uscita degli amplificatori (o finali) che dovranno essere compatibili con le impedenze delle casse

Finale Casse

4ohm 8ohm

8ohm8ohm

16ohm

16ohm 16ohm

Si puograve quindi affermare che le impedenze uguali sono chiaramente abbinabili fra loro mentre un finale che ad esempio ha un uscita di 8 ohm puograve essere collegato ad una cassa che abbia lentrata a 16 ohm Adattare limpedenza di uscita del finale di potenza a quella degli speaker significa fare in modo che tutta lenergia emessa dal finale venga trasferita alle casse senza perdita di segnale e quindi far funzionare il sistema al meglio delle sue possibilitagrave (ed evitare danni) e per ciograve i valori sopra descritti non danno problemi anche se egrave sempre meglio collegare due impedenze di valore uguale

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Send amp return

Tutto il sistema di preamplificazione si basa sul controllo di volume globale della sezione output che a seconda della concatenazione delle apparecchiature saragrave o sul preamplificatore o sulle unitagrave multieffetto Dipende dalla loro posizione nel percorso del segnale Ogni tipo di effetto intendendo in questo senso apparecchiature a rack o eventuelmente pedalini appositamente dedicati dovrebbe lavorare sul suono dopo che il segnale viene preamplificato

Utilizzando il send-return il suono verragrave a passare negli effetti tramite il pre che lo riprenderagrave per poi inviarlo alluscita del pre stesso e saragrave controllato dal potenziometro del volume output level sul preampli Se invece gli effetti sono in serie dopo il pre (si definisce sistema a cascata) loutput level dellultima apparecchiatura nel percorso del segnale avragrave il controllo del volume globale

Il send-return egrave un ottimo sistema per i collegamenti di effetti allinterno di un preamplificatore Avevamo giagrave accennato a questo sistema nella sezione dedicata agli amplificatori i quali racchiudono in un blocco compatto sia il pre che il finale

Analizzando il percorso del segnale si puograve notare che il suono dovrebbe giungere al finale completo di tutte le caratteristiche costruite durante il tragitto Gli effetti dovrebbero essere inseriti a seconda della loro tipologia in punti diversi compressori distorsori equalizzatori vanno posti prima del preampli mentre gli effetti dambientazione (chorus delay riverbero ecc) dopo Vi sono anche delle eccezioni in quanto a seconda delle varie impedenze delle apparecchiature queste possono essere inserite in determinati punti Il send-return viene utilizzato per mantenere il piugrave possibile il segnale analogico mixandolo appunto con gli effetti digitali Questi allinterno del pre verranno utilizzati in maniera da influire il meno possibile con la natura analogica del suono lavorando comunque nelle loro caratteristiche Questo percheacute non tutte le apparecchiature digitali offrono una conversione AD-DA (analogicodigitale - digitaleanalogico) di ottimo livello e proprio per questo motivo collegandole in cascata dopo il pre potrebbero influire negativamente sul suono facendogli ad esempio perdere determinate frequenze oppure mangiando dinamica alla pasta effettiva del suono Vediamo quindi come comportarsi con i vari tipi di effetti nel loro rapporto send-return

Innanzitutto controlliamo limpedenza di lavoro i pedali solitamente prediligono segnali di basso livello (luscita della chitarra) mentre gli effetti a rack generalmente i segnali di linea che sono di alto livello anche se alcuni possono disporre della selezione per lavorare con entrambi i tipi di segnale Nello stesso send-return non possono coesistere pedali e processori a meno che non si voglia guadagnare in rumore piuttosto che in suono in pratica avremo un aumento di fruscio e una diminuzione del volume Puograve capitare che un pre abbia a disposizione due send-return in questo caso possiamo collegare in uno i pedali (segnali di basso livello ad es -10db) allaltro i processori a rack (segnali di linea cioegrave +4db) Attenzione al fatto che i due send-return siano indipendenti e non stereofonici In questultimo caso devono essere adattati ad una linea di segnale stereo Solitamente il send-return a basso livello lavora prima dei controlli di equalizzazione i quali opereranno sullunitagrave a rack lasciando inalterato il segnale trattato nel primo send-return Nella maggior parte dei casi troviamo un solo send-return nel pre che avragrave molto probabilmente a fianco un pulsante di selezione che serve a regolare due valori (-10db o +4db) selezioniamo il primo per i pedali e il secondo per le unitagrave a rack Possiamo infine trovare anche un potenziometro di regolazione della mandata effetti molto utile per ottimizzare una regolazione fine in quanto puograve capitare di trovare effetti con tarature diverse da quelle sopra descritte egrave molto raro che succeda ma nel caso stiamo sempre nei parametri sopra descritti che sono standard I collegamenti possono essere fatti in serie in parallelo o in entrambi i casi Se manca questultima opportunitagrave egrave necessario sapere in quale due modi precedenti si tratta in quanto questo ha una grande influenza sul suono Conviene quindi guardare le istruzioni

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Collegamenti del send-return in parallelo

Con questo sistema si divide il segnale in due parti uno viaggia attraverso il pre fino alloutput laltro viene prelevato dal send e inviato al processore esterno che dopo averlo elaborato lo rimanda nel return In questo punto il segnale effettato puograve essere mixato con loriginale da un apposito controllo (mix effect ecc) E fondamentale che il segnale di ritorno allampli sia solo quello effettato azzeriamo quindi sul processore esterno il controllo del segnale dry (diretto) in quanto questultimo egrave giagrave presente nel pre ed egrave perciograve inutile farne arrivare un altro

Collegamenti del send-return in serie

Lintero segnale viene inviato al processore utilizzando il send-return in serie Dopo essere stato effettato ritorna al preampli in questo caso la differenza del bilanciamento egrave data dai controlli dry e level nel processore

Dividiamo in due categorie i processori

Effetti che processano lintero segnale che sono il Distorsore il Compressore lEqualizzatore ecc per i quali egrave consigliato il collegamento tra chitarra e ampli oppure nel send-retun in serie in quanto lavorano sulla pasta del suono in tempo reale

Effetti che mixano una porzione di segnale trattato a quello originale quali il Flanger il Chorus il Delay il Pitch transposer il Riverbero ecc A questi egrave consigliato il collegamento in parallelo percheacute lavorano sui circuiti di tempo di ritardo Bisogna comunque fare una premessa alcuni processori di qualitagrave elevata (Eventide TC Elet) hanno una processione AD-DA talmente elevata da non influire negativamente sul segnale dry per cui possono essere messi in serie nel send-return o addirittura in cascata dopo il pre e prima del finale Rimane comunque il fatto che in parallelo Il distorsore egrave poco consigliabile nel send-return anzi non bisognerebbe proprio mai metterlo Il compressore puograve essere collegato nella mandata effetti (un altro modo di chiamare il send-return) ma egrave preferibile prima (se a pedale) o dopo il pre in cascata (se egrave a rack) In questo caso non si dovrebbero collegare processori nel send-return

Un ulteriore uscita che egrave possibile trovare nel preamplificatore e la direct output

Le valvole di un valvolare

Cosa sono esattamente le valvole degli amplificatori Come funzionano Facciamo luce su una componente di cui si parla molto ma che pochi conoscono

Di amplificatori valvolari si parla spesso quasi tutti i chitarristi riconoscono ed apprezzano (chi piugrave chi meno) il loro inconfondibile suono Sappiamo tutti dunque che lunitagrave fondamentale dellamplificatore valvolare lo dice il nome egrave la valvola Ma di cosa si tratta esattamente

Storicamente la valvola viene molto prima del transistor faceva parte delle prime componenti elettroniche giagrave agli inizi del 1900 Per la prima metagrave del secolo egrave stata impiegata su ogni apparecchiatura (radio televisori calcolatori aspirapolveri ) per poi venir rapidamente rimpiazzata dal transistor a metagrave degli anni 60 Ormai solo in campo musicale sono presenti elettroniche valvolari in quanto decisamente piugrave costose e delicate dei moderni transistor

La valvola egrave fondamentalmente un diodo ossia due elementi elettrici accoppiati Si tratta di anodo e catodo ossia un elemento di carica positiva e laltro forzatamente per induzione di carica negativa I due elementi non si toccano ma si trovano a distanza ravvicinata e vengono rinchiusi allinterno di una sorta di lampadina ossia un bulbo vitreo in cui viene creato il vuoto Un altro oggetto che si trova

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allinterno di questo bulbo egrave il filamento la cui funzione egrave esattamente quella di scaldare il catodo Questultimo raggiunta una certa temperatura sviluppa una nube elettronica intorno a segrave Lanodo invece non emette alcun elettrone ed egrave come giagrave detto caricato tale carica deriva dalla rete elettrica cui attinge la valvola che egrave di norma di tipo alternato (AC) e che quindi oscilla tra carica positiva e negativa con una certa frequenza (50Hz) Quando lanodo assume carica positiva la nube di elettroni generata dal catodo migra verso lanodo generando un flusso di corrente che si interrompe nei momenti in cui lanodo egrave negativo

Dal momento che lanodo non sviluppa nube elettronica il flusso di elettroni indotto segue sempre la stessa direzione ossia da catodo ad anodo parliamo di corrente diretta (DC) Dunque prelevando corrente da una fonte alternata la valvola converte la corrente in continua

Comunque la corrente di uscita risente in qualche modo della corrente alternata di partenza in quanto come abbiamo visto per metagrave del tempo (quando il catodo egrave positivo) non vi egrave flusso Si puograve ovviare il problema aggiungendo alla valvola un secondo diodo il cui anodo sia positivo quando quello del primo diodo egrave negativo in questo modo vi egrave un flusso continuo e dalla medesima fonte alternata si puograve ricavare maggiore corrente diretta

Tuttavia quanto detto finora ancora non ci permette di capire esattamente lutilitagrave della valvola alla nostra descrizione mancano infatti ancora diversi elementi

Le valvole montate sui nostri amplificatori in realtagrave non sono costituite dai diodi che abbiamo appena visto bensigrave da triodi Il nome stesso ci suggerisce la differenza queste componenti presentano 3 elementi attivi anzicheacute 2 Dunque ad anodo e catodo si aggiunge la griglia di controllo caricata negativamente una vera e propria griglia collocata a distanza ravvicinata tra anodo e catodo Modificando la tensione di tale griglia possiamo deviare in parte o totalmente il flusso di elettroni generato tra i diodi egrave proprio questo laspetto che piugrave ci interessa poichegrave la possibilitagrave di variare lentitagrave del flusso (ossia la corrente che giunge allanodo) ci consente di amplificare il segnale Quando infatti la griglia tende a diventare positiva convoglia un flusso elettronico sempre maggiore verso lanodo

Schema semplificato di una valvola (triodo)

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La classe di un amplificatore

Amplificatori di classe A o di classe AB Cosa cambia Quali sono i pregi ed i difetti delluna e

laltra tipologia Vediamo

Si sente spesso parlare di Classe A o Classe AB per quanto riguarda gli amplificatori vediamo di cosa si tratta cercando di semplificare quanto piugrave possibile un discorso che egrave piuttosto complesso da affrontare nella sua interezza

Precisiamo innanzitutto che consideriamo largomento solo per quanto riguarda il campo che ci interessa ossia le amplificazioni per chitarra e ricordiamoci che tale discorso vale sia per elettroniche valvolari sia per elettroniche a transistor ma per comoditagrave prendiamo in considerazione solo le prime perchegrave sulle seconde le considerazioni relative alla classe acquistano minore importanza

Parliamo dunque di amplificatori valvolari e veniamo subito al sodo quali sono le differenze tra classe A e classe AB Si parla in questo caso delle valvole finali dellamplificatore se sono di classe A esse lavorano sempre allo stesso livello (prossime al massimo) anche in assenza di segnale Insomma la corrente anodica che le attraversa egrave sempre presente alla massima potenza anche se non suoniamo questo comporta innanzitutto una minore durata delle valvole Il suono egrave solitamente corposo e caldo anche perchegrave fondamentalmente il finale dellamplificatore come abbiamo visto egrave come se fosse sempre al massimo

Parliamo ora della classe AB quando non sono raggiunte da alcune segnale la corrente al loro interno si interrompe Quando il segnale ritorna le coppie di valvole push-pull tornano ad essere attraversate dalla corrente ma tale passaggio dallo stato di quiete al funzionamento pieno genera una lieve distorsione del segnale che si avverte chiaramente nel suono finale Il suono generato egrave piugrave limpido poichegrave le valvole non lavorano sempre al massimo e per questo il segnale non raggiunge alti livelli di saturazione

I finali di classe AB inoltre consentono una potenza di uscita decisamente superiore rispetti ai classe A una caratteristica che li rende ampiamente diffusi

Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)

Ma cosa cambia tra un amplificatore per chitarra e lamplificatore che troviamo installato sul

nostro stereo Possiamo collegare a questultimo la chitarra

Rispondiamo subito no non possiamo usare negrave lamplificatore negrave le casse dello stereo per amplificare il nostro strumento Questo perchegrave gli amplificatori per chitarra possiedono caratteristiche proprie e sono progettati espressamente per essere usati nellamplificazione del nostro strumento

Ma quali sono esattamente le caratteristiche che li rendono cosigrave diversi da un normale amplificatore hi-fi Proviamo a vedere

Innanzitutto parliamo di frequenze lamplificatore hi-fi riproduce in modo lineare tutte le frequenze udibili allorecchio umano Questo almeno egrave quanto egrave progettato per fare Lamplificatore per chitarra invece enfatizza le frequenze medie (1KHz4KHz) mentre la risposta alle frequenze basse

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sfuma poco dopo il MI della prima corda in genere i bassi di un ampli per chitarra partono da 70 o 80Hz abbastanza poco se pensiamo che il nostro orecchio arriva a percepirne fino a 1525Hz Senza contare che gli amplificatori che per costituzione sono privati della parete di fondo possiedono bassi ancor meno enfatizzati

Quanto detto finora ci aiuta a capire come -a livello di prestazioni- i due tipi di amplificatori non siano interscambiabili eppure finora non abbiamo ancora incontrato un vero e proprio limite che ci impedisca di collegare la chitarra allamplificatore hi-fi Il limite di cui stiamo parlando egrave il distorto o meglio loverdrive

Tutti noi sappiamo bene come loverdrive di un amplificatore sia fondamentale da quando esistono le chitarre elettriche esiste il distorto ossia quel suono caratteristico di un amplificatore portato al suo limite (ed oltre) Ovviamente gli ampli per chitarra sono costruiti per sopportare loverdrive senza rovinarsi ed anzi per favorire la distorsione del suono ancora prima di raggiungere il livello massimo di saturazione

Tuttavia si capisce che la distorsione del suono originale di per segrave non egrave un fattore positivo soprattutto per un hi-fi per questo lamplificatore hi-fi egrave progettato in direzione opposta ossia per ritardare il piugrave possibile la distorsione del suono

Riassumiamo un attimo questo fondamentale passaggio

lampli per chitarra quando raggiunge (ad esempio) l85 della sua capacitagrave inizia a distorcere il suono Superata ovviamente una certa soglia di saturazione (120) inizia a danneggiarsi

Lamplificatore hi-fi invece non distorce fino al raggiungimento della sua potenza massima (100) questo gli consente di raggiungere loutput massimo mantenendo il suono fedele Varcata questa soglia inevitabilmente viene danneggiato

Come funziona un amplificatore

Cerchiamo di capire esattamente come funzioni un normale amplificatore per chitarra provando

a evidenziare tutti quei fattori che influiscono sul suono finale

Schema delle componenti di un amplificatore

Partiamo da zero a cosa serve lamplificatore La risposta egrave immediata ad amplificare il debole segnale proveniente dai pickup della nostra chitarra cosigrave da poter essere trasmesso allesterno o modellato

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E come fa ad amplificare il segnale Fondamentalmente assorbe energia esterna (dalla rete elettrica) e la plasma secondo i dati provenienti dal segnale dei pickup Giagrave questa affermazione implica diversi passaggi oscuri Via allora iniziamo a parlare del funzionamento di un amplificatore tenendo sempre presente il semplice schema che troviamo qui a lato giagrave intuitivamente capiamo che una prima componente fondamentale egrave lalimentatore

Basta infatti dare unocchiata allo schema per vedere che lalimentatore egrave collegato a tutte le altre parti dellamplificatore insomma da esso dipende il funzionamento dellintero apparecchio Come ci suggerisce il nome lalimentatore non fa altro che fornire energia al sistema rendendo in pratica utilizzabile quella fornita dalla rete elettrica Tale operazione si articola in almeno due momenti fondamentali prima di tutto la corrente elettrica della rete deve essere portata ad una tensione adeguata allutilizzo da parte delle altre componenti elettroniche Si tratta di unoperazione tutto sommato semplice compiuta da un normale trasformatore Tuttavia la corrente che esce dal trasformatore non egrave ancora pronta la rete domestica ci fornisce infatti una corrente alternata ossia la cui differenza di potenziale oscilla con una determinata frequenza (50Hz) tra valori positivi e valori negativi al nostro apparecchio serve invece una corrente stabile (continua) In un amplificatore valvolare intervengono qui le prime valvole con il compito di raddrizzare loscillazione tra valori positivi e negativi della corrente alternata alluscita di queste valvole la differenza di potenziale si mantiene sempre su valori positivi ma continua ad oscillare Facciamo maggiore chiarezza con un piccolo grafico

Cosigrave si presenta la corrente alternata

Ed eccola come esce dalle valvole raddrizzatrici

Insomma cegrave ancora del lavoro da fare per renderla continua Questo lavoro viene svolto dai condensatori che accumulano su una delle loro armature i picchi di carica e la rilasciano in direzione dellaltra armatura nei momenti in cui la tensione egrave minore il risultato finale egrave una corrente che inizia ad essere omogenea Infine una serie di induttori e circuiti attivi (negli ampli a transistor) livella definitivamente la corrente rendendola finalmente continua ed a disposizione di tutte le altre componenti dellamplificatore

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La prima di queste componenti che il segnale della chitarra incontra sul suo percorso egrave il preamplificatore (1deg stadio di amplificazione) puograve essere composto -nei valvolari- da una o piugrave valvole che amplificano il segnale secondo un guadagno fisso Questa fase puograve essere trascurabile se la chitarra collegata monta pickup attivi quindi giagrave comprensivi di preamplificatore per questo molti ampli hanno due ingressi distinti per PU attivi e PU passivi

Dopo il primo stadio troviamo i controlli di equalizzazione e volume di solito costituiti da condensatori identici a quelli che troviamo collegati alle manopole della chitarra ma che possono anche essere di tipo attivo (soprattutto sugli ampli a transistor) A seguire si raggiunge il 2deg stadio di amplificazione costituito da unaltra valvola (o piugrave valvole) che amplificano nuovamente il segnale questa fase egrave necessaria perchegrave prima di questa fase si collocano la maggior parte degli effetti mentre il riverbero (che vediamo nella schema a lato) va a intercettare in uscita il segnale uscente dal 2deg stadio

Questa collocazione del riverbero fondamentalmente in parallelo al 2deg stadio egrave legato al suo funzionamento ed alla presenza al suo interno di due valvole di amplificazione A questo punto si inserisce il controllo del volume generale solitamente ti tipo passivo subito prima del separatore di fase una componente che scinde il segnale in due componenti sfasate di 180deg i cui rami sono ulteriormente allontanati dal pilota che amplifica -tramita una valvola- i due segnali cosigrave ottenuti Infine una coppia di valvole ( le finali ) converte la tensione di segnale in flusso di corrente che andragrave poi a sollecitare gli altoparlanti (fondamentalmente si tratta di dare al segnale giunti sin qui la potenza necessaria a sollecitare gli altoparlanti)

Gli Effetti

Processori di segnale

Qualsiasi strumento utilizzato per alterare il suono dai semplici effetti a pedale ai piugrave complessi effetti da studio (rack) rientrano nella categoria dei sound processor ovvero elaboratori del suono I metodi fondamentali per ottenere unalterazione del suono sono quattro

I controlli di voume e di guadagno

I controlli di equalizzazione e di tono

Gli effetti basati sul tempo

Dispositivi per il cambiamento di tono

Controlli di volume e guadagno

Questi controlli permettono di variare lintensitagrave di un suono amplificato fino a portarlo agli estremi della distorsione Il canale ad alto guadagno avragrave maggiore sensibilitagrave e probabilmente una minore capacitagrave di sovraccarico Quindi dato che la differenza trai guadagni complessivi dipende quasi sempre da un alterazione del guadagno ottenuta con la prima valvola si aumenta cosigrave la possibilitagrave di produrre distorsione nella prima valvola E questo egrave desiderabile in quanto potendo portare in distorsione la prima valvola si puograve ottenere un suono distorto a qualsiasi posizione del volume

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La distornione

Una chitarra elettrica puograve fornire in uscita un segnale prolungato di 50 o piugrave millivolts Un segnale di questo livello puograve sovraccaricare (o portare in overdrive) lamplificatore Gli amplificatori per chitarra sono perciograve progettati per sopportare condizioni di ampio e prolungato sovraccarico applicate ai loro ingressi Tale sovraccarico puograve non di meno causare distorsione nello stadio pilota eo di potenza quando la chitarra sia suonata ad alto volume

Controlli di equalizzazione

I controlli di equalizzazione e di tono modificano il canale del suono incrementando o eliminando alcune frequenze

Gli effetti basati sul tempo

Questi effetti permettono di utilizzare copie ritardate di un segnale per creare una molteplicitagrave di effetti diversi

Dispositivi per il cambiamento di tono

Con questi dispositivi egrave possibile aumentare o diminuire laltezza di una nota

La Teoria

Le Scale

Il primo argomento veramente esteso e complesso che incontriamo facciamo chiarezza nel

mondo delle scale parlando in sintesi di maggiori minori e pentatoniche

Creare una scala vuol dire labbiamo giagrave detto parlando dei modi creare una sequenza di note o se preferiamo una sequenza di toni e semitoni Ogni scala parte da una tonica la nota iniziale che definisce e dagrave il nome alla scala (stiamo dicendo le stesse cose che avevamo giagrave visto per quanto riguarda le triadi ricordate) La scala maggiore egrave anche detta scala diatonica maggiore significa che al suo interno tutte le note sono diverse Possono esistere tra esse intervalli cromatici (stesso nome ma suono diverso C e C) e intervalli diatonici (nome diverso C e F) Se consideriamo la scala maggiore di C che avevamo giagrave visto (CDEFGABC) possiamo notare che tra le diverse note esiste una sequenze di toni e semitoni particolare comune a tutte le scale maggiori vediamola

C-t-D-t-E-st-F-t-G-t-A-t-B-st-C

Abbiamo cosigrave cercato di schematizzare la sequenza di toni (t) e semitoni (st) indicandone la posizione tra le varie note della scala Per comoditagrave riscriviamo la sequenza t t st t t t st Esattamente come avevamo visto parlando delle triadi inoltre ogni nota della scala occupa una posizione precisa definita dal grado la prima nota egrave Ideggrado la seconda nota (D) IIdeg grado e cosigrave via Ricordiamo i nomi giagrave visti la nota in Ideg grado si dice tonica in IIIdeg grado modale ed in Vdeg grado dominante

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Abbiamo detto che la sequenza di toni e semitoni egrave caratteristica di tutte le scale maggiori per costruire la scala maggiore di E (ad esempio) ci saragrave dunque sufficiente partendo dalla scala cromatica e scegliendo come nota iniziale E selezionare le note definite da questa sequenza di toni e semitoni

Discorso a parte va ovviamente fatto per quanto riguarda le scale minori Dovremo infatti fare i conti con diversi tipi di scale minori naturali armoniche e melodiche

Per prima cosa vediamo subito le sequenze che interessano queste tre tipologie diverse

naturale t st t t st t tarmonica t st t t st+t stmelodica t st t t t t st

Ora che abbiamo chiarito questo possiamo fare un esempio provando innanzitutto a costruire la scala minore naturale di C Per fare ciograve ci conviene partire dalla scala maggiore di C che ormai ci ricordiamo bene CDEFGABC La sequenza era t t st t t t st Se confontiamo questa sequenza con quella della minore naturale possiamo individuare i gradi (le note della scala) che subiranno variazioni proviamo a sovrapporre le due sequenze

maj I t II t III st IV t V t VI t VII st VIIImin I t II st III t IV t V st VI t VII t VIII

Abbiamo indicato in rosso i gradi delle due scale in nero le sequenze di tonisemitoni ed in blu i gradi che cambiano III VI VII Nella scala minore naturale saranno tutti abbassati poichegrave preceduti da un semitono che non trova corrispondenti nella sequenza della scala maggiore Vediamo ora a quali note corrispondevano questi gradi nella scala maggiore di C Mi (E) La (A) Si (B) Dunque li facciamo diventare rispettivamente Mib Lab e Sib Questi tre bemolli occuperanno quindi il III VI e VII grado nella scala minore naturale di C mentre tutte le altre note saranno identiche a quelle della scala maggiore Vediamo ora la scala ottenuta Do Re Mib Fa Sol Lab Sib Do (CDEbFGAbBbC)

Discorso identico per la creazione di ogni altra scala minore

Infine vediamo un ultimo modello di scala la pentatonica Si tratta di un tipo di scala molto utilizzata perchegrave semplicissima nasce infatti da una semplificazione delle scale tradizionali

Per ottenere la scala pentatonica maggiore di qualsiasi tonalitagrave ci basta considerare la scala maggiore e cancellare IV e VII grado Otteniamo dunque una scala di sole 5 note (ricordiamoci che lVIIIdeg egrave la stessa nota della tonica)

Se vogliamo individuare la pentatonica minore non dovremo far altro che partire dalla scala minore ed eliminare questa volta II e VI grado

Abbiamo cosigrave introdotto finalmente il concetto di scala Dobbiamo tenere presente perograve che largomento egrave ben lungi dall essere esaurito esistono ancora molte informazioni che non conosciamo su questo argomento senza contare che bisogneragrave cominciare a vedere le scale in funzione dello strumento su cui le suoneremo ossia la chitarra

Per ora accontentiamoci di ciograve che abbiamo appena imparato e prendiamoci tempo per digerire queste nozioni che ci saranno indispensabili per arrivare ad una perfetta comprensione della natura degli accordi

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Modi

Prima di parlare delle scale dovremo introdurre il sistema modale cerchiamo di definirlo

brevemente

Finora abbiamo parlato con grande disinvoltura di intervalli e triadi semplificando perograve notevolmente la materia egrave doveroso aprire una piccola parentesi di approfondimento per parlare delle scale un concetto in cui ci siamo imbattuti spesso ma che non abbiamo mai veramente chiarito Per parlare delle scale perograve dovremo prima vedere cosegrave il sistema modale

Inoltre parlando delle triadi abbiamo giagrave in qualche modo capito che alla base degli accordi esiste un sistema di armonizzazione che regola i rapporti tra le note ora dobbiamo addentrarci in questo sistema e capirne il funzionamento

Tutto parte da una scala ancora non sappiamo esattamente in cosa consista negrave come sia formata Per ora accontentiamoci di definirla sommariamente attraverso le nozioni che giagrave possediamo la scala egrave una successione di note definite da unalternanza di toni e semitoni Alla fine di questo articolo potremo finalmente dare una migliore definizione Vediamo ora la scala di C maggiore come esempio

C D E F G A B C

Fin qui egrave tutto facile come vediamo partendo dalla nota C abbiamo creato una successione di note Come giagrave detto per ora evitiamo di addentrarci nel concetto di scala e ci concentriamo su altro prendiamo una nota dalla scala (per esempio la seconda D) e costruiamo una scala partendo da essa mantenendo la successione di note di partenza Non stiamo facendo niente di strano ricostruiamo la stessa identica successione partendo questa volta da D Dunque

D E F G A B C D

E semplice comprendere che potremmo fare lo stesso partendo da ogni nota della prima scala considerata quella di C che chiameremo scala madre Otterremo dunque 7 diverse sequenze tutte costruite partendo perograve dalla scala madre di C possiamo cominciare a tirare le prime conclusioni Avevamo giagrave parlato di tonica anche per quanto riguarda le scale egrave la nota di partenza Ora noi abbiamo perograve estratto dalla scala madre un secondo grado (D) e labbiamo fatto diventare tonica generando da essa una nuova scala Si tratta dunque di una tonica secondaria egrave tonica poichegrave allinterno del suo modo occupa il Ideg grado ma egrave secondaria perchegrave fa riferimento alla scala madre da cui lavevo estratta la scala maggiore di C Complicato

Riassumiamo dalla scala madre (C maj CDEFGABC) abbiamo estratto il IIdeg grado (D) Da esso abbiamo creato una nuova scala (DEFGABCD) identica alla prima ma in cui la D non occupa piugrave il IIdeg grado bensigrave il Ideg (tonica) Possiamo fare lo stesso con ogni nota della scala madre generando dunque 7 diverse sottoscale o modi Ogni nota della scala madre egrave dunque semitonica poichegrave puograve essere il Ideg grado di una sottoscala costruita partendo da essa

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Ora dobbiamo solo dare dei nomi alle diverse sottoscale ai diversi modi

CDEFGABC = ionicoDEFGABCD = doricoEFGABCDE = frigioFGABCDEF = lidioGABCDEFG = misolidioABCDEFGA = eolioBCDEFGAB = locrio

Adesso sappiamo cosegrave il sistema modale possiamo iniziare a parlare delle scale

Triadi

Fondamento di quasi tutte le scuole di chitarra sono gli accordi partiamo dalle triadi per vedere

come nascono

Abbiamo giagrave parlato di intervalli un concetto che ci torneragrave molto utile in questa trattazione Cerchiamo come sempre di dare per scontate meno nozioni possibile e di partire da zero cosegrave un accordo

La definizione di accordo egrave semplicissima si tratta infatti di tre o piugrave note suonate contemporaneamente Come al solito perograve egrave necessario andare un po oltre e vedere quali sono le regole che uniscono le note di un accordo quali princigravepi seguono e come vengono nominati i diversi accordi

Per fare ciograve partiamo dal concetto di triade tre note armonizzate tra loro Per vedere come si costruisce una triade ed in cosa consiste esattamente questa armonizzazione iniziamo da una scala prelevando da essa tre note la prima la terza e la quinta

Se partiamo dalla scala maggiore di C abbiamo appena estratto nellordine C E G

La prima egrave la tonica che definisce laccordo e il nome (se la tonica come nel nostro caso egrave C laccordo egrave di C) La terza egrave detta modale poichegrave indica il modo dellaccordo nel nostro esempio se si tratta di Mi avremo un accordo maggiore se invece egrave un Mib laccordo saragrave minore Abbiamo infine la quinta solitamente si dice che questultima nota completa la triade senza definirne alcuna caratteristica invece puograve generare triadi aumentate e diminuite (due concetti che avevamo giagrave visto parlando degli intervalli)

A questo punto perograve dobbiamo approfondire ulteriormente il discorso riprendendo quanto giagrave sappiamo sugli intervalli Abbiamo appena detto che la modale stabilisce se laccordo egrave minore o maggiore in realtagrave possiamo essere piugrave precisi chiarendo che egrave lintervallo tra prima e terza che definisce il modo dellaccordo Come sempre schematizzando un po riusciamo a capire meglio

Una triade maggiore comprende unintervallo di terza maggiore tra prima e terza ed un intervallo di terza minore tra terza e quinta cosigrave le note saranno prima terza maggiore e quinta giusta (intervalli terza maj-terza min)

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Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

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Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 14: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

Collegare chitarra effetti e ampli

Rapida occhiata sui collegamenti fondamentali che dobbiamo creare tra il nostro strumento e

lamplificazione

Innanzitutto consideriamo i cavi esistono svariati tipi di cavi ma lunica cosa di cui bisogna davvero curarsi egrave che siano ben schermati Ma unaltro fattore costitutivo dei cavi puograve essere importante la lunghezza

Il suono generato da pickup passivi infatti risente particolarmente di cavi troppo lunghi Problema inesistente invece per i pickup attivi visto che il suono di questi ultimi parte dallo strumento giagrave pre-amplificato Per questo stesso motivo le elettroniche attive tollerano anche di piugrave una cattiva schermatura dei collegamenti poichegrave eventuali ronzii e disturbi che di solito vengono amplificati insieme al suono si avvertono di meno

Solitamente con un piccolo ampli domestico il collegamento piugrave facile ed intuitivo egrave il chitarra-effetti-ampli Tutto facile funziona In realtagrave perograve egrave un tipo di collegamento piuttosto riduttivo soprattutto nel momento in cui abbiamo a disposizione una buona preamplificazione possiamo ad esso collegare gli effetti almeno secondo due sistemi a cascata (tutti gli effetti tra pre e ampli) o in sendreturn (pre-effetti-pre-ampli)

Per capire bene questo tipo di collegamento perograve andiamo qua spiega tutto Luca

Quali effetti compro

Gli effetti sono sul mercato sotto diverse forme quali scegliere Quali sono le differenze Brevi

indicazioni per orientarsi

Unitagrave rack

Pedale singolo

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Pedaliera multi-effetto

Multi-effetto da tavolo (studio)

Leffettistica puograve essere analizzata almeno sotto due punti di vista il primo riguarda leffetto in segrave come manipolazione del suono Il secondo invece prende in considerazione lhardware ossia lunitagrave fisica che racchiude leffetto (o gli effetti)

Questultimo aspetto egrave importantissimo per stabilire di cosa abbiamo bisogno il mercato infatti ci presenta gli effetti in almeno tre forme

La prima forma che chiamiamo in causa e scartiamo subito egrave lunitagrave rack Le unitagrave rack sono quelle specie di cassettiere che vediamo ai concerti unitagrave in grado di gestire diversi effetti contemporaneamente (compresi effetti esterni come i pedali) e comandate da una pedaliera MIDI Comunque come giagrave accennato per il momento non ne parliamo troppo visto che di certo non ci saragrave utile acquistarne una finchegrave non vorremo allestire limpianto per un concerto di mano nostra

A questo punto dobbiamo analizzare altri due sistemi i singoli pedali ed i multi-effetto

I multi-effetto si presentano fondamentalmente in due forme da pavimento e da studio I primi sono vere e proprie pedaliere i secondi necessitano di essere collegati ad altre pedaliere per consentire lo switch immediato tra gli effetti che altrimenti vanno impostati a mano

Tutti i multi-effetto lo dice il nome consentono di gestire una grande quantitagrave di effetti diversi solitamente suddivisi in moduli In pratica abbiamo la possibilitagrave di impostare un certo numero di moduli diversi applicando in ognuno di essi gli effetti che vogliamo e poi mentre suoniamo possiamo passare da un modulo allaltro premendo i pedali

Ogni pedale singolo invece contiene un solo effetto con relative regolazioni A riguardo cegrave poco da dire premendo il pedale attiviamo leffetto premendo nuovamente il pedale lo disinseriamo

E ora rispondiamo cosa ci conviene comprare

Sulla carta i multi-effetto sono senzaltro vantaggiosi con un prezzo tutto sommato ragionevole ci possiamo portare a casa tutti gli effetti di cui avremo bisogno (ed anche di piugrave) Va detto che spesso i pedali singoli offrono risultati qualitativi piugrave apprezzabili (=un miglior suono) ed una maggiore e piugrave fine regolazione dei parametri delleffetto

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Una cosa egrave certa allinizio conviene scegliere un buon multi-effetto magari a pedaliera cosigrave da poterlo usare tranquillamente anche su un palco In questo modo avendo a disposizione tutti gli effetti esistenti potremo davvero imparare a conoscerli e gestirli

A questo punto possiamo decidere se continuare con una pedaliera multi-effetto o compiere quel passo che molti chitarristi ritengono necessario ossia la creazione di una personale pedaliera composta da singoli pedali collegati tra loro Questo passo ci consente di scegliere direttamente quali effetti acquistare e integrare nella nostra pedaliera con la certezza di avere sempre uno standard qualitativo alto

Bisogna dire che alcune pedaliere multi-effetto in realtagrave ci possono dare la stessa qualitagrave dei pedali singoli a questo punto la valutazione egrave solo economica tenendo presente che se ci creiamo una pedaliera di effetti singoli spendiamo in proporzione al numero di pedali che compriamo quindi al numero di effetti che usiamo

LrsquoAmplificatore

Amplificatore a valvole

Testata e Cassa (JCM900)

Combo (Carvin)

Lrsquoamplificatore egrave una componente fondamentale della catena elettroacustica necessaria per il potenziamento del segnale generato dai pick-up della chitarra elettrica che altrimenti non avrebbe energia sufficiente per essere collegato direttamente allrsquoaltoparlante

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Un amplificatore utilizza energia elettrica proveniente da una fonte esterna (corrente o batterie) per controllare lrsquoinvio del segnale proveniente dalla chitarra allrsquoaltoparlante consentendo di modificare il tono e il volume e di aggiungere caratteristiche quali la distorsione e lrsquoeco (il riverbero) Di fatto con il termine di amplificazione egrave possibile indicare non solo gli amplificatori di potenza ma anche altri dispositivi di elaborazione del suono quali equalizzatori espansori compressori ecc Gli amplificatori possono essere costruiti con due tecnologie diverse considerate spesso come due filosofie distinte utilizzando circuiti a valvole o a transistor (solid state) Gli A a valvole sono stati i primi ad essere prodotti negli anni rsquo50-rsquo60 per poi essere sostituiti da quelli solid state nelle due decadi successive

Questi ultimi infatti sono in grado di riprodurre fedelmente ed amplificare un suono con maggiore affidabilitagrave assicurando cioegrave quella che viene chiamata alta fedeltagrave (High-Fidelity HI-FI) Tuttavia dopo una prima diffusione di questo secondo tipo di A egrave apparso evidente come le valvole siano una componente essenziale dellrsquoamplificazione in grado di caratterizzare il tipico sound della chitarra elettrica In tal senso si sono mosse le principali case produttrici di amplificatori tornando da un lato alla tradizionale ma costosa tecnologia a valvole nei loro modelli piugrave prestigiosi e costruendo dallrsquoaltro dispositivi ibridi che combinino circuiti a valvole e circuiti a transitor con lrsquoobiettivo di assicurare i vantaggi dellrsquouna e dellrsquoaltra tecnologia

Inizialmente gli amplificatori erano separati dagli altoparlanti (si parla di testata e di casse) ma recentemente sono stati realizzati anche dispositivi combinati che prendono il nome di combo in grado di assicurare un trasporto piugrave agevole e una maggiore flessibilitagrave

Gli altoparlanti

Gli amplificatori a valvole devono adattarsi perfettamente allimpedenza degli altoparlanti che varia da 4 ohm (leggi om) 8 ohm oppure 16 ohm Non vanno mai accesi se non sono collegati agli altoparlanti se non si vuole danneggiare seriamente il trasformatore o le valvole finali Gli amplificatori a transistor sono in questo senso piugrave robusti anzi quasi tutti i modelli di un certo livello sono immuni sia al corto che al circuito aperto sulle uscite per gli altoparlanti anche se comunque egrave sempre meglio averli collegati In genere limpedenza minima degli altoparlanti dagrave il massimo volume di uscita a livelli accettabili di distorsione Il montaggio di altoparlanti dimpedenza maggiore di quella prescritta causa solo un volume di uscita ridotto e forse anche un minore tasso di distorsione Se non cegrave un pulsante di stand-by sullamplificatore egrave buona precauzione abbassare a zero il volume prima dellaccensione anche sugli ampli a transistor Attenzione alle impedenze di uscita degli amplificatori (o finali) che dovranno essere compatibili con le impedenze delle casse

Finale Casse

4ohm 8ohm

8ohm8ohm

16ohm

16ohm 16ohm

Si puograve quindi affermare che le impedenze uguali sono chiaramente abbinabili fra loro mentre un finale che ad esempio ha un uscita di 8 ohm puograve essere collegato ad una cassa che abbia lentrata a 16 ohm Adattare limpedenza di uscita del finale di potenza a quella degli speaker significa fare in modo che tutta lenergia emessa dal finale venga trasferita alle casse senza perdita di segnale e quindi far funzionare il sistema al meglio delle sue possibilitagrave (ed evitare danni) e per ciograve i valori sopra descritti non danno problemi anche se egrave sempre meglio collegare due impedenze di valore uguale

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Send amp return

Tutto il sistema di preamplificazione si basa sul controllo di volume globale della sezione output che a seconda della concatenazione delle apparecchiature saragrave o sul preamplificatore o sulle unitagrave multieffetto Dipende dalla loro posizione nel percorso del segnale Ogni tipo di effetto intendendo in questo senso apparecchiature a rack o eventuelmente pedalini appositamente dedicati dovrebbe lavorare sul suono dopo che il segnale viene preamplificato

Utilizzando il send-return il suono verragrave a passare negli effetti tramite il pre che lo riprenderagrave per poi inviarlo alluscita del pre stesso e saragrave controllato dal potenziometro del volume output level sul preampli Se invece gli effetti sono in serie dopo il pre (si definisce sistema a cascata) loutput level dellultima apparecchiatura nel percorso del segnale avragrave il controllo del volume globale

Il send-return egrave un ottimo sistema per i collegamenti di effetti allinterno di un preamplificatore Avevamo giagrave accennato a questo sistema nella sezione dedicata agli amplificatori i quali racchiudono in un blocco compatto sia il pre che il finale

Analizzando il percorso del segnale si puograve notare che il suono dovrebbe giungere al finale completo di tutte le caratteristiche costruite durante il tragitto Gli effetti dovrebbero essere inseriti a seconda della loro tipologia in punti diversi compressori distorsori equalizzatori vanno posti prima del preampli mentre gli effetti dambientazione (chorus delay riverbero ecc) dopo Vi sono anche delle eccezioni in quanto a seconda delle varie impedenze delle apparecchiature queste possono essere inserite in determinati punti Il send-return viene utilizzato per mantenere il piugrave possibile il segnale analogico mixandolo appunto con gli effetti digitali Questi allinterno del pre verranno utilizzati in maniera da influire il meno possibile con la natura analogica del suono lavorando comunque nelle loro caratteristiche Questo percheacute non tutte le apparecchiature digitali offrono una conversione AD-DA (analogicodigitale - digitaleanalogico) di ottimo livello e proprio per questo motivo collegandole in cascata dopo il pre potrebbero influire negativamente sul suono facendogli ad esempio perdere determinate frequenze oppure mangiando dinamica alla pasta effettiva del suono Vediamo quindi come comportarsi con i vari tipi di effetti nel loro rapporto send-return

Innanzitutto controlliamo limpedenza di lavoro i pedali solitamente prediligono segnali di basso livello (luscita della chitarra) mentre gli effetti a rack generalmente i segnali di linea che sono di alto livello anche se alcuni possono disporre della selezione per lavorare con entrambi i tipi di segnale Nello stesso send-return non possono coesistere pedali e processori a meno che non si voglia guadagnare in rumore piuttosto che in suono in pratica avremo un aumento di fruscio e una diminuzione del volume Puograve capitare che un pre abbia a disposizione due send-return in questo caso possiamo collegare in uno i pedali (segnali di basso livello ad es -10db) allaltro i processori a rack (segnali di linea cioegrave +4db) Attenzione al fatto che i due send-return siano indipendenti e non stereofonici In questultimo caso devono essere adattati ad una linea di segnale stereo Solitamente il send-return a basso livello lavora prima dei controlli di equalizzazione i quali opereranno sullunitagrave a rack lasciando inalterato il segnale trattato nel primo send-return Nella maggior parte dei casi troviamo un solo send-return nel pre che avragrave molto probabilmente a fianco un pulsante di selezione che serve a regolare due valori (-10db o +4db) selezioniamo il primo per i pedali e il secondo per le unitagrave a rack Possiamo infine trovare anche un potenziometro di regolazione della mandata effetti molto utile per ottimizzare una regolazione fine in quanto puograve capitare di trovare effetti con tarature diverse da quelle sopra descritte egrave molto raro che succeda ma nel caso stiamo sempre nei parametri sopra descritti che sono standard I collegamenti possono essere fatti in serie in parallelo o in entrambi i casi Se manca questultima opportunitagrave egrave necessario sapere in quale due modi precedenti si tratta in quanto questo ha una grande influenza sul suono Conviene quindi guardare le istruzioni

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Collegamenti del send-return in parallelo

Con questo sistema si divide il segnale in due parti uno viaggia attraverso il pre fino alloutput laltro viene prelevato dal send e inviato al processore esterno che dopo averlo elaborato lo rimanda nel return In questo punto il segnale effettato puograve essere mixato con loriginale da un apposito controllo (mix effect ecc) E fondamentale che il segnale di ritorno allampli sia solo quello effettato azzeriamo quindi sul processore esterno il controllo del segnale dry (diretto) in quanto questultimo egrave giagrave presente nel pre ed egrave perciograve inutile farne arrivare un altro

Collegamenti del send-return in serie

Lintero segnale viene inviato al processore utilizzando il send-return in serie Dopo essere stato effettato ritorna al preampli in questo caso la differenza del bilanciamento egrave data dai controlli dry e level nel processore

Dividiamo in due categorie i processori

Effetti che processano lintero segnale che sono il Distorsore il Compressore lEqualizzatore ecc per i quali egrave consigliato il collegamento tra chitarra e ampli oppure nel send-retun in serie in quanto lavorano sulla pasta del suono in tempo reale

Effetti che mixano una porzione di segnale trattato a quello originale quali il Flanger il Chorus il Delay il Pitch transposer il Riverbero ecc A questi egrave consigliato il collegamento in parallelo percheacute lavorano sui circuiti di tempo di ritardo Bisogna comunque fare una premessa alcuni processori di qualitagrave elevata (Eventide TC Elet) hanno una processione AD-DA talmente elevata da non influire negativamente sul segnale dry per cui possono essere messi in serie nel send-return o addirittura in cascata dopo il pre e prima del finale Rimane comunque il fatto che in parallelo Il distorsore egrave poco consigliabile nel send-return anzi non bisognerebbe proprio mai metterlo Il compressore puograve essere collegato nella mandata effetti (un altro modo di chiamare il send-return) ma egrave preferibile prima (se a pedale) o dopo il pre in cascata (se egrave a rack) In questo caso non si dovrebbero collegare processori nel send-return

Un ulteriore uscita che egrave possibile trovare nel preamplificatore e la direct output

Le valvole di un valvolare

Cosa sono esattamente le valvole degli amplificatori Come funzionano Facciamo luce su una componente di cui si parla molto ma che pochi conoscono

Di amplificatori valvolari si parla spesso quasi tutti i chitarristi riconoscono ed apprezzano (chi piugrave chi meno) il loro inconfondibile suono Sappiamo tutti dunque che lunitagrave fondamentale dellamplificatore valvolare lo dice il nome egrave la valvola Ma di cosa si tratta esattamente

Storicamente la valvola viene molto prima del transistor faceva parte delle prime componenti elettroniche giagrave agli inizi del 1900 Per la prima metagrave del secolo egrave stata impiegata su ogni apparecchiatura (radio televisori calcolatori aspirapolveri ) per poi venir rapidamente rimpiazzata dal transistor a metagrave degli anni 60 Ormai solo in campo musicale sono presenti elettroniche valvolari in quanto decisamente piugrave costose e delicate dei moderni transistor

La valvola egrave fondamentalmente un diodo ossia due elementi elettrici accoppiati Si tratta di anodo e catodo ossia un elemento di carica positiva e laltro forzatamente per induzione di carica negativa I due elementi non si toccano ma si trovano a distanza ravvicinata e vengono rinchiusi allinterno di una sorta di lampadina ossia un bulbo vitreo in cui viene creato il vuoto Un altro oggetto che si trova

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allinterno di questo bulbo egrave il filamento la cui funzione egrave esattamente quella di scaldare il catodo Questultimo raggiunta una certa temperatura sviluppa una nube elettronica intorno a segrave Lanodo invece non emette alcun elettrone ed egrave come giagrave detto caricato tale carica deriva dalla rete elettrica cui attinge la valvola che egrave di norma di tipo alternato (AC) e che quindi oscilla tra carica positiva e negativa con una certa frequenza (50Hz) Quando lanodo assume carica positiva la nube di elettroni generata dal catodo migra verso lanodo generando un flusso di corrente che si interrompe nei momenti in cui lanodo egrave negativo

Dal momento che lanodo non sviluppa nube elettronica il flusso di elettroni indotto segue sempre la stessa direzione ossia da catodo ad anodo parliamo di corrente diretta (DC) Dunque prelevando corrente da una fonte alternata la valvola converte la corrente in continua

Comunque la corrente di uscita risente in qualche modo della corrente alternata di partenza in quanto come abbiamo visto per metagrave del tempo (quando il catodo egrave positivo) non vi egrave flusso Si puograve ovviare il problema aggiungendo alla valvola un secondo diodo il cui anodo sia positivo quando quello del primo diodo egrave negativo in questo modo vi egrave un flusso continuo e dalla medesima fonte alternata si puograve ricavare maggiore corrente diretta

Tuttavia quanto detto finora ancora non ci permette di capire esattamente lutilitagrave della valvola alla nostra descrizione mancano infatti ancora diversi elementi

Le valvole montate sui nostri amplificatori in realtagrave non sono costituite dai diodi che abbiamo appena visto bensigrave da triodi Il nome stesso ci suggerisce la differenza queste componenti presentano 3 elementi attivi anzicheacute 2 Dunque ad anodo e catodo si aggiunge la griglia di controllo caricata negativamente una vera e propria griglia collocata a distanza ravvicinata tra anodo e catodo Modificando la tensione di tale griglia possiamo deviare in parte o totalmente il flusso di elettroni generato tra i diodi egrave proprio questo laspetto che piugrave ci interessa poichegrave la possibilitagrave di variare lentitagrave del flusso (ossia la corrente che giunge allanodo) ci consente di amplificare il segnale Quando infatti la griglia tende a diventare positiva convoglia un flusso elettronico sempre maggiore verso lanodo

Schema semplificato di una valvola (triodo)

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La classe di un amplificatore

Amplificatori di classe A o di classe AB Cosa cambia Quali sono i pregi ed i difetti delluna e

laltra tipologia Vediamo

Si sente spesso parlare di Classe A o Classe AB per quanto riguarda gli amplificatori vediamo di cosa si tratta cercando di semplificare quanto piugrave possibile un discorso che egrave piuttosto complesso da affrontare nella sua interezza

Precisiamo innanzitutto che consideriamo largomento solo per quanto riguarda il campo che ci interessa ossia le amplificazioni per chitarra e ricordiamoci che tale discorso vale sia per elettroniche valvolari sia per elettroniche a transistor ma per comoditagrave prendiamo in considerazione solo le prime perchegrave sulle seconde le considerazioni relative alla classe acquistano minore importanza

Parliamo dunque di amplificatori valvolari e veniamo subito al sodo quali sono le differenze tra classe A e classe AB Si parla in questo caso delle valvole finali dellamplificatore se sono di classe A esse lavorano sempre allo stesso livello (prossime al massimo) anche in assenza di segnale Insomma la corrente anodica che le attraversa egrave sempre presente alla massima potenza anche se non suoniamo questo comporta innanzitutto una minore durata delle valvole Il suono egrave solitamente corposo e caldo anche perchegrave fondamentalmente il finale dellamplificatore come abbiamo visto egrave come se fosse sempre al massimo

Parliamo ora della classe AB quando non sono raggiunte da alcune segnale la corrente al loro interno si interrompe Quando il segnale ritorna le coppie di valvole push-pull tornano ad essere attraversate dalla corrente ma tale passaggio dallo stato di quiete al funzionamento pieno genera una lieve distorsione del segnale che si avverte chiaramente nel suono finale Il suono generato egrave piugrave limpido poichegrave le valvole non lavorano sempre al massimo e per questo il segnale non raggiunge alti livelli di saturazione

I finali di classe AB inoltre consentono una potenza di uscita decisamente superiore rispetti ai classe A una caratteristica che li rende ampiamente diffusi

Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)

Ma cosa cambia tra un amplificatore per chitarra e lamplificatore che troviamo installato sul

nostro stereo Possiamo collegare a questultimo la chitarra

Rispondiamo subito no non possiamo usare negrave lamplificatore negrave le casse dello stereo per amplificare il nostro strumento Questo perchegrave gli amplificatori per chitarra possiedono caratteristiche proprie e sono progettati espressamente per essere usati nellamplificazione del nostro strumento

Ma quali sono esattamente le caratteristiche che li rendono cosigrave diversi da un normale amplificatore hi-fi Proviamo a vedere

Innanzitutto parliamo di frequenze lamplificatore hi-fi riproduce in modo lineare tutte le frequenze udibili allorecchio umano Questo almeno egrave quanto egrave progettato per fare Lamplificatore per chitarra invece enfatizza le frequenze medie (1KHz4KHz) mentre la risposta alle frequenze basse

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sfuma poco dopo il MI della prima corda in genere i bassi di un ampli per chitarra partono da 70 o 80Hz abbastanza poco se pensiamo che il nostro orecchio arriva a percepirne fino a 1525Hz Senza contare che gli amplificatori che per costituzione sono privati della parete di fondo possiedono bassi ancor meno enfatizzati

Quanto detto finora ci aiuta a capire come -a livello di prestazioni- i due tipi di amplificatori non siano interscambiabili eppure finora non abbiamo ancora incontrato un vero e proprio limite che ci impedisca di collegare la chitarra allamplificatore hi-fi Il limite di cui stiamo parlando egrave il distorto o meglio loverdrive

Tutti noi sappiamo bene come loverdrive di un amplificatore sia fondamentale da quando esistono le chitarre elettriche esiste il distorto ossia quel suono caratteristico di un amplificatore portato al suo limite (ed oltre) Ovviamente gli ampli per chitarra sono costruiti per sopportare loverdrive senza rovinarsi ed anzi per favorire la distorsione del suono ancora prima di raggiungere il livello massimo di saturazione

Tuttavia si capisce che la distorsione del suono originale di per segrave non egrave un fattore positivo soprattutto per un hi-fi per questo lamplificatore hi-fi egrave progettato in direzione opposta ossia per ritardare il piugrave possibile la distorsione del suono

Riassumiamo un attimo questo fondamentale passaggio

lampli per chitarra quando raggiunge (ad esempio) l85 della sua capacitagrave inizia a distorcere il suono Superata ovviamente una certa soglia di saturazione (120) inizia a danneggiarsi

Lamplificatore hi-fi invece non distorce fino al raggiungimento della sua potenza massima (100) questo gli consente di raggiungere loutput massimo mantenendo il suono fedele Varcata questa soglia inevitabilmente viene danneggiato

Come funziona un amplificatore

Cerchiamo di capire esattamente come funzioni un normale amplificatore per chitarra provando

a evidenziare tutti quei fattori che influiscono sul suono finale

Schema delle componenti di un amplificatore

Partiamo da zero a cosa serve lamplificatore La risposta egrave immediata ad amplificare il debole segnale proveniente dai pickup della nostra chitarra cosigrave da poter essere trasmesso allesterno o modellato

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E come fa ad amplificare il segnale Fondamentalmente assorbe energia esterna (dalla rete elettrica) e la plasma secondo i dati provenienti dal segnale dei pickup Giagrave questa affermazione implica diversi passaggi oscuri Via allora iniziamo a parlare del funzionamento di un amplificatore tenendo sempre presente il semplice schema che troviamo qui a lato giagrave intuitivamente capiamo che una prima componente fondamentale egrave lalimentatore

Basta infatti dare unocchiata allo schema per vedere che lalimentatore egrave collegato a tutte le altre parti dellamplificatore insomma da esso dipende il funzionamento dellintero apparecchio Come ci suggerisce il nome lalimentatore non fa altro che fornire energia al sistema rendendo in pratica utilizzabile quella fornita dalla rete elettrica Tale operazione si articola in almeno due momenti fondamentali prima di tutto la corrente elettrica della rete deve essere portata ad una tensione adeguata allutilizzo da parte delle altre componenti elettroniche Si tratta di unoperazione tutto sommato semplice compiuta da un normale trasformatore Tuttavia la corrente che esce dal trasformatore non egrave ancora pronta la rete domestica ci fornisce infatti una corrente alternata ossia la cui differenza di potenziale oscilla con una determinata frequenza (50Hz) tra valori positivi e valori negativi al nostro apparecchio serve invece una corrente stabile (continua) In un amplificatore valvolare intervengono qui le prime valvole con il compito di raddrizzare loscillazione tra valori positivi e negativi della corrente alternata alluscita di queste valvole la differenza di potenziale si mantiene sempre su valori positivi ma continua ad oscillare Facciamo maggiore chiarezza con un piccolo grafico

Cosigrave si presenta la corrente alternata

Ed eccola come esce dalle valvole raddrizzatrici

Insomma cegrave ancora del lavoro da fare per renderla continua Questo lavoro viene svolto dai condensatori che accumulano su una delle loro armature i picchi di carica e la rilasciano in direzione dellaltra armatura nei momenti in cui la tensione egrave minore il risultato finale egrave una corrente che inizia ad essere omogenea Infine una serie di induttori e circuiti attivi (negli ampli a transistor) livella definitivamente la corrente rendendola finalmente continua ed a disposizione di tutte le altre componenti dellamplificatore

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La prima di queste componenti che il segnale della chitarra incontra sul suo percorso egrave il preamplificatore (1deg stadio di amplificazione) puograve essere composto -nei valvolari- da una o piugrave valvole che amplificano il segnale secondo un guadagno fisso Questa fase puograve essere trascurabile se la chitarra collegata monta pickup attivi quindi giagrave comprensivi di preamplificatore per questo molti ampli hanno due ingressi distinti per PU attivi e PU passivi

Dopo il primo stadio troviamo i controlli di equalizzazione e volume di solito costituiti da condensatori identici a quelli che troviamo collegati alle manopole della chitarra ma che possono anche essere di tipo attivo (soprattutto sugli ampli a transistor) A seguire si raggiunge il 2deg stadio di amplificazione costituito da unaltra valvola (o piugrave valvole) che amplificano nuovamente il segnale questa fase egrave necessaria perchegrave prima di questa fase si collocano la maggior parte degli effetti mentre il riverbero (che vediamo nella schema a lato) va a intercettare in uscita il segnale uscente dal 2deg stadio

Questa collocazione del riverbero fondamentalmente in parallelo al 2deg stadio egrave legato al suo funzionamento ed alla presenza al suo interno di due valvole di amplificazione A questo punto si inserisce il controllo del volume generale solitamente ti tipo passivo subito prima del separatore di fase una componente che scinde il segnale in due componenti sfasate di 180deg i cui rami sono ulteriormente allontanati dal pilota che amplifica -tramita una valvola- i due segnali cosigrave ottenuti Infine una coppia di valvole ( le finali ) converte la tensione di segnale in flusso di corrente che andragrave poi a sollecitare gli altoparlanti (fondamentalmente si tratta di dare al segnale giunti sin qui la potenza necessaria a sollecitare gli altoparlanti)

Gli Effetti

Processori di segnale

Qualsiasi strumento utilizzato per alterare il suono dai semplici effetti a pedale ai piugrave complessi effetti da studio (rack) rientrano nella categoria dei sound processor ovvero elaboratori del suono I metodi fondamentali per ottenere unalterazione del suono sono quattro

I controlli di voume e di guadagno

I controlli di equalizzazione e di tono

Gli effetti basati sul tempo

Dispositivi per il cambiamento di tono

Controlli di volume e guadagno

Questi controlli permettono di variare lintensitagrave di un suono amplificato fino a portarlo agli estremi della distorsione Il canale ad alto guadagno avragrave maggiore sensibilitagrave e probabilmente una minore capacitagrave di sovraccarico Quindi dato che la differenza trai guadagni complessivi dipende quasi sempre da un alterazione del guadagno ottenuta con la prima valvola si aumenta cosigrave la possibilitagrave di produrre distorsione nella prima valvola E questo egrave desiderabile in quanto potendo portare in distorsione la prima valvola si puograve ottenere un suono distorto a qualsiasi posizione del volume

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La distornione

Una chitarra elettrica puograve fornire in uscita un segnale prolungato di 50 o piugrave millivolts Un segnale di questo livello puograve sovraccaricare (o portare in overdrive) lamplificatore Gli amplificatori per chitarra sono perciograve progettati per sopportare condizioni di ampio e prolungato sovraccarico applicate ai loro ingressi Tale sovraccarico puograve non di meno causare distorsione nello stadio pilota eo di potenza quando la chitarra sia suonata ad alto volume

Controlli di equalizzazione

I controlli di equalizzazione e di tono modificano il canale del suono incrementando o eliminando alcune frequenze

Gli effetti basati sul tempo

Questi effetti permettono di utilizzare copie ritardate di un segnale per creare una molteplicitagrave di effetti diversi

Dispositivi per il cambiamento di tono

Con questi dispositivi egrave possibile aumentare o diminuire laltezza di una nota

La Teoria

Le Scale

Il primo argomento veramente esteso e complesso che incontriamo facciamo chiarezza nel

mondo delle scale parlando in sintesi di maggiori minori e pentatoniche

Creare una scala vuol dire labbiamo giagrave detto parlando dei modi creare una sequenza di note o se preferiamo una sequenza di toni e semitoni Ogni scala parte da una tonica la nota iniziale che definisce e dagrave il nome alla scala (stiamo dicendo le stesse cose che avevamo giagrave visto per quanto riguarda le triadi ricordate) La scala maggiore egrave anche detta scala diatonica maggiore significa che al suo interno tutte le note sono diverse Possono esistere tra esse intervalli cromatici (stesso nome ma suono diverso C e C) e intervalli diatonici (nome diverso C e F) Se consideriamo la scala maggiore di C che avevamo giagrave visto (CDEFGABC) possiamo notare che tra le diverse note esiste una sequenze di toni e semitoni particolare comune a tutte le scale maggiori vediamola

C-t-D-t-E-st-F-t-G-t-A-t-B-st-C

Abbiamo cosigrave cercato di schematizzare la sequenza di toni (t) e semitoni (st) indicandone la posizione tra le varie note della scala Per comoditagrave riscriviamo la sequenza t t st t t t st Esattamente come avevamo visto parlando delle triadi inoltre ogni nota della scala occupa una posizione precisa definita dal grado la prima nota egrave Ideggrado la seconda nota (D) IIdeg grado e cosigrave via Ricordiamo i nomi giagrave visti la nota in Ideg grado si dice tonica in IIIdeg grado modale ed in Vdeg grado dominante

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Abbiamo detto che la sequenza di toni e semitoni egrave caratteristica di tutte le scale maggiori per costruire la scala maggiore di E (ad esempio) ci saragrave dunque sufficiente partendo dalla scala cromatica e scegliendo come nota iniziale E selezionare le note definite da questa sequenza di toni e semitoni

Discorso a parte va ovviamente fatto per quanto riguarda le scale minori Dovremo infatti fare i conti con diversi tipi di scale minori naturali armoniche e melodiche

Per prima cosa vediamo subito le sequenze che interessano queste tre tipologie diverse

naturale t st t t st t tarmonica t st t t st+t stmelodica t st t t t t st

Ora che abbiamo chiarito questo possiamo fare un esempio provando innanzitutto a costruire la scala minore naturale di C Per fare ciograve ci conviene partire dalla scala maggiore di C che ormai ci ricordiamo bene CDEFGABC La sequenza era t t st t t t st Se confontiamo questa sequenza con quella della minore naturale possiamo individuare i gradi (le note della scala) che subiranno variazioni proviamo a sovrapporre le due sequenze

maj I t II t III st IV t V t VI t VII st VIIImin I t II st III t IV t V st VI t VII t VIII

Abbiamo indicato in rosso i gradi delle due scale in nero le sequenze di tonisemitoni ed in blu i gradi che cambiano III VI VII Nella scala minore naturale saranno tutti abbassati poichegrave preceduti da un semitono che non trova corrispondenti nella sequenza della scala maggiore Vediamo ora a quali note corrispondevano questi gradi nella scala maggiore di C Mi (E) La (A) Si (B) Dunque li facciamo diventare rispettivamente Mib Lab e Sib Questi tre bemolli occuperanno quindi il III VI e VII grado nella scala minore naturale di C mentre tutte le altre note saranno identiche a quelle della scala maggiore Vediamo ora la scala ottenuta Do Re Mib Fa Sol Lab Sib Do (CDEbFGAbBbC)

Discorso identico per la creazione di ogni altra scala minore

Infine vediamo un ultimo modello di scala la pentatonica Si tratta di un tipo di scala molto utilizzata perchegrave semplicissima nasce infatti da una semplificazione delle scale tradizionali

Per ottenere la scala pentatonica maggiore di qualsiasi tonalitagrave ci basta considerare la scala maggiore e cancellare IV e VII grado Otteniamo dunque una scala di sole 5 note (ricordiamoci che lVIIIdeg egrave la stessa nota della tonica)

Se vogliamo individuare la pentatonica minore non dovremo far altro che partire dalla scala minore ed eliminare questa volta II e VI grado

Abbiamo cosigrave introdotto finalmente il concetto di scala Dobbiamo tenere presente perograve che largomento egrave ben lungi dall essere esaurito esistono ancora molte informazioni che non conosciamo su questo argomento senza contare che bisogneragrave cominciare a vedere le scale in funzione dello strumento su cui le suoneremo ossia la chitarra

Per ora accontentiamoci di ciograve che abbiamo appena imparato e prendiamoci tempo per digerire queste nozioni che ci saranno indispensabili per arrivare ad una perfetta comprensione della natura degli accordi

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Modi

Prima di parlare delle scale dovremo introdurre il sistema modale cerchiamo di definirlo

brevemente

Finora abbiamo parlato con grande disinvoltura di intervalli e triadi semplificando perograve notevolmente la materia egrave doveroso aprire una piccola parentesi di approfondimento per parlare delle scale un concetto in cui ci siamo imbattuti spesso ma che non abbiamo mai veramente chiarito Per parlare delle scale perograve dovremo prima vedere cosegrave il sistema modale

Inoltre parlando delle triadi abbiamo giagrave in qualche modo capito che alla base degli accordi esiste un sistema di armonizzazione che regola i rapporti tra le note ora dobbiamo addentrarci in questo sistema e capirne il funzionamento

Tutto parte da una scala ancora non sappiamo esattamente in cosa consista negrave come sia formata Per ora accontentiamoci di definirla sommariamente attraverso le nozioni che giagrave possediamo la scala egrave una successione di note definite da unalternanza di toni e semitoni Alla fine di questo articolo potremo finalmente dare una migliore definizione Vediamo ora la scala di C maggiore come esempio

C D E F G A B C

Fin qui egrave tutto facile come vediamo partendo dalla nota C abbiamo creato una successione di note Come giagrave detto per ora evitiamo di addentrarci nel concetto di scala e ci concentriamo su altro prendiamo una nota dalla scala (per esempio la seconda D) e costruiamo una scala partendo da essa mantenendo la successione di note di partenza Non stiamo facendo niente di strano ricostruiamo la stessa identica successione partendo questa volta da D Dunque

D E F G A B C D

E semplice comprendere che potremmo fare lo stesso partendo da ogni nota della prima scala considerata quella di C che chiameremo scala madre Otterremo dunque 7 diverse sequenze tutte costruite partendo perograve dalla scala madre di C possiamo cominciare a tirare le prime conclusioni Avevamo giagrave parlato di tonica anche per quanto riguarda le scale egrave la nota di partenza Ora noi abbiamo perograve estratto dalla scala madre un secondo grado (D) e labbiamo fatto diventare tonica generando da essa una nuova scala Si tratta dunque di una tonica secondaria egrave tonica poichegrave allinterno del suo modo occupa il Ideg grado ma egrave secondaria perchegrave fa riferimento alla scala madre da cui lavevo estratta la scala maggiore di C Complicato

Riassumiamo dalla scala madre (C maj CDEFGABC) abbiamo estratto il IIdeg grado (D) Da esso abbiamo creato una nuova scala (DEFGABCD) identica alla prima ma in cui la D non occupa piugrave il IIdeg grado bensigrave il Ideg (tonica) Possiamo fare lo stesso con ogni nota della scala madre generando dunque 7 diverse sottoscale o modi Ogni nota della scala madre egrave dunque semitonica poichegrave puograve essere il Ideg grado di una sottoscala costruita partendo da essa

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Ora dobbiamo solo dare dei nomi alle diverse sottoscale ai diversi modi

CDEFGABC = ionicoDEFGABCD = doricoEFGABCDE = frigioFGABCDEF = lidioGABCDEFG = misolidioABCDEFGA = eolioBCDEFGAB = locrio

Adesso sappiamo cosegrave il sistema modale possiamo iniziare a parlare delle scale

Triadi

Fondamento di quasi tutte le scuole di chitarra sono gli accordi partiamo dalle triadi per vedere

come nascono

Abbiamo giagrave parlato di intervalli un concetto che ci torneragrave molto utile in questa trattazione Cerchiamo come sempre di dare per scontate meno nozioni possibile e di partire da zero cosegrave un accordo

La definizione di accordo egrave semplicissima si tratta infatti di tre o piugrave note suonate contemporaneamente Come al solito perograve egrave necessario andare un po oltre e vedere quali sono le regole che uniscono le note di un accordo quali princigravepi seguono e come vengono nominati i diversi accordi

Per fare ciograve partiamo dal concetto di triade tre note armonizzate tra loro Per vedere come si costruisce una triade ed in cosa consiste esattamente questa armonizzazione iniziamo da una scala prelevando da essa tre note la prima la terza e la quinta

Se partiamo dalla scala maggiore di C abbiamo appena estratto nellordine C E G

La prima egrave la tonica che definisce laccordo e il nome (se la tonica come nel nostro caso egrave C laccordo egrave di C) La terza egrave detta modale poichegrave indica il modo dellaccordo nel nostro esempio se si tratta di Mi avremo un accordo maggiore se invece egrave un Mib laccordo saragrave minore Abbiamo infine la quinta solitamente si dice che questultima nota completa la triade senza definirne alcuna caratteristica invece puograve generare triadi aumentate e diminuite (due concetti che avevamo giagrave visto parlando degli intervalli)

A questo punto perograve dobbiamo approfondire ulteriormente il discorso riprendendo quanto giagrave sappiamo sugli intervalli Abbiamo appena detto che la modale stabilisce se laccordo egrave minore o maggiore in realtagrave possiamo essere piugrave precisi chiarendo che egrave lintervallo tra prima e terza che definisce il modo dellaccordo Come sempre schematizzando un po riusciamo a capire meglio

Una triade maggiore comprende unintervallo di terza maggiore tra prima e terza ed un intervallo di terza minore tra terza e quinta cosigrave le note saranno prima terza maggiore e quinta giusta (intervalli terza maj-terza min)

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Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

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Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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Page 15: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

Pedaliera multi-effetto

Multi-effetto da tavolo (studio)

Leffettistica puograve essere analizzata almeno sotto due punti di vista il primo riguarda leffetto in segrave come manipolazione del suono Il secondo invece prende in considerazione lhardware ossia lunitagrave fisica che racchiude leffetto (o gli effetti)

Questultimo aspetto egrave importantissimo per stabilire di cosa abbiamo bisogno il mercato infatti ci presenta gli effetti in almeno tre forme

La prima forma che chiamiamo in causa e scartiamo subito egrave lunitagrave rack Le unitagrave rack sono quelle specie di cassettiere che vediamo ai concerti unitagrave in grado di gestire diversi effetti contemporaneamente (compresi effetti esterni come i pedali) e comandate da una pedaliera MIDI Comunque come giagrave accennato per il momento non ne parliamo troppo visto che di certo non ci saragrave utile acquistarne una finchegrave non vorremo allestire limpianto per un concerto di mano nostra

A questo punto dobbiamo analizzare altri due sistemi i singoli pedali ed i multi-effetto

I multi-effetto si presentano fondamentalmente in due forme da pavimento e da studio I primi sono vere e proprie pedaliere i secondi necessitano di essere collegati ad altre pedaliere per consentire lo switch immediato tra gli effetti che altrimenti vanno impostati a mano

Tutti i multi-effetto lo dice il nome consentono di gestire una grande quantitagrave di effetti diversi solitamente suddivisi in moduli In pratica abbiamo la possibilitagrave di impostare un certo numero di moduli diversi applicando in ognuno di essi gli effetti che vogliamo e poi mentre suoniamo possiamo passare da un modulo allaltro premendo i pedali

Ogni pedale singolo invece contiene un solo effetto con relative regolazioni A riguardo cegrave poco da dire premendo il pedale attiviamo leffetto premendo nuovamente il pedale lo disinseriamo

E ora rispondiamo cosa ci conviene comprare

Sulla carta i multi-effetto sono senzaltro vantaggiosi con un prezzo tutto sommato ragionevole ci possiamo portare a casa tutti gli effetti di cui avremo bisogno (ed anche di piugrave) Va detto che spesso i pedali singoli offrono risultati qualitativi piugrave apprezzabili (=un miglior suono) ed una maggiore e piugrave fine regolazione dei parametri delleffetto

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Una cosa egrave certa allinizio conviene scegliere un buon multi-effetto magari a pedaliera cosigrave da poterlo usare tranquillamente anche su un palco In questo modo avendo a disposizione tutti gli effetti esistenti potremo davvero imparare a conoscerli e gestirli

A questo punto possiamo decidere se continuare con una pedaliera multi-effetto o compiere quel passo che molti chitarristi ritengono necessario ossia la creazione di una personale pedaliera composta da singoli pedali collegati tra loro Questo passo ci consente di scegliere direttamente quali effetti acquistare e integrare nella nostra pedaliera con la certezza di avere sempre uno standard qualitativo alto

Bisogna dire che alcune pedaliere multi-effetto in realtagrave ci possono dare la stessa qualitagrave dei pedali singoli a questo punto la valutazione egrave solo economica tenendo presente che se ci creiamo una pedaliera di effetti singoli spendiamo in proporzione al numero di pedali che compriamo quindi al numero di effetti che usiamo

LrsquoAmplificatore

Amplificatore a valvole

Testata e Cassa (JCM900)

Combo (Carvin)

Lrsquoamplificatore egrave una componente fondamentale della catena elettroacustica necessaria per il potenziamento del segnale generato dai pick-up della chitarra elettrica che altrimenti non avrebbe energia sufficiente per essere collegato direttamente allrsquoaltoparlante

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Un amplificatore utilizza energia elettrica proveniente da una fonte esterna (corrente o batterie) per controllare lrsquoinvio del segnale proveniente dalla chitarra allrsquoaltoparlante consentendo di modificare il tono e il volume e di aggiungere caratteristiche quali la distorsione e lrsquoeco (il riverbero) Di fatto con il termine di amplificazione egrave possibile indicare non solo gli amplificatori di potenza ma anche altri dispositivi di elaborazione del suono quali equalizzatori espansori compressori ecc Gli amplificatori possono essere costruiti con due tecnologie diverse considerate spesso come due filosofie distinte utilizzando circuiti a valvole o a transistor (solid state) Gli A a valvole sono stati i primi ad essere prodotti negli anni rsquo50-rsquo60 per poi essere sostituiti da quelli solid state nelle due decadi successive

Questi ultimi infatti sono in grado di riprodurre fedelmente ed amplificare un suono con maggiore affidabilitagrave assicurando cioegrave quella che viene chiamata alta fedeltagrave (High-Fidelity HI-FI) Tuttavia dopo una prima diffusione di questo secondo tipo di A egrave apparso evidente come le valvole siano una componente essenziale dellrsquoamplificazione in grado di caratterizzare il tipico sound della chitarra elettrica In tal senso si sono mosse le principali case produttrici di amplificatori tornando da un lato alla tradizionale ma costosa tecnologia a valvole nei loro modelli piugrave prestigiosi e costruendo dallrsquoaltro dispositivi ibridi che combinino circuiti a valvole e circuiti a transitor con lrsquoobiettivo di assicurare i vantaggi dellrsquouna e dellrsquoaltra tecnologia

Inizialmente gli amplificatori erano separati dagli altoparlanti (si parla di testata e di casse) ma recentemente sono stati realizzati anche dispositivi combinati che prendono il nome di combo in grado di assicurare un trasporto piugrave agevole e una maggiore flessibilitagrave

Gli altoparlanti

Gli amplificatori a valvole devono adattarsi perfettamente allimpedenza degli altoparlanti che varia da 4 ohm (leggi om) 8 ohm oppure 16 ohm Non vanno mai accesi se non sono collegati agli altoparlanti se non si vuole danneggiare seriamente il trasformatore o le valvole finali Gli amplificatori a transistor sono in questo senso piugrave robusti anzi quasi tutti i modelli di un certo livello sono immuni sia al corto che al circuito aperto sulle uscite per gli altoparlanti anche se comunque egrave sempre meglio averli collegati In genere limpedenza minima degli altoparlanti dagrave il massimo volume di uscita a livelli accettabili di distorsione Il montaggio di altoparlanti dimpedenza maggiore di quella prescritta causa solo un volume di uscita ridotto e forse anche un minore tasso di distorsione Se non cegrave un pulsante di stand-by sullamplificatore egrave buona precauzione abbassare a zero il volume prima dellaccensione anche sugli ampli a transistor Attenzione alle impedenze di uscita degli amplificatori (o finali) che dovranno essere compatibili con le impedenze delle casse

Finale Casse

4ohm 8ohm

8ohm8ohm

16ohm

16ohm 16ohm

Si puograve quindi affermare che le impedenze uguali sono chiaramente abbinabili fra loro mentre un finale che ad esempio ha un uscita di 8 ohm puograve essere collegato ad una cassa che abbia lentrata a 16 ohm Adattare limpedenza di uscita del finale di potenza a quella degli speaker significa fare in modo che tutta lenergia emessa dal finale venga trasferita alle casse senza perdita di segnale e quindi far funzionare il sistema al meglio delle sue possibilitagrave (ed evitare danni) e per ciograve i valori sopra descritti non danno problemi anche se egrave sempre meglio collegare due impedenze di valore uguale

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Send amp return

Tutto il sistema di preamplificazione si basa sul controllo di volume globale della sezione output che a seconda della concatenazione delle apparecchiature saragrave o sul preamplificatore o sulle unitagrave multieffetto Dipende dalla loro posizione nel percorso del segnale Ogni tipo di effetto intendendo in questo senso apparecchiature a rack o eventuelmente pedalini appositamente dedicati dovrebbe lavorare sul suono dopo che il segnale viene preamplificato

Utilizzando il send-return il suono verragrave a passare negli effetti tramite il pre che lo riprenderagrave per poi inviarlo alluscita del pre stesso e saragrave controllato dal potenziometro del volume output level sul preampli Se invece gli effetti sono in serie dopo il pre (si definisce sistema a cascata) loutput level dellultima apparecchiatura nel percorso del segnale avragrave il controllo del volume globale

Il send-return egrave un ottimo sistema per i collegamenti di effetti allinterno di un preamplificatore Avevamo giagrave accennato a questo sistema nella sezione dedicata agli amplificatori i quali racchiudono in un blocco compatto sia il pre che il finale

Analizzando il percorso del segnale si puograve notare che il suono dovrebbe giungere al finale completo di tutte le caratteristiche costruite durante il tragitto Gli effetti dovrebbero essere inseriti a seconda della loro tipologia in punti diversi compressori distorsori equalizzatori vanno posti prima del preampli mentre gli effetti dambientazione (chorus delay riverbero ecc) dopo Vi sono anche delle eccezioni in quanto a seconda delle varie impedenze delle apparecchiature queste possono essere inserite in determinati punti Il send-return viene utilizzato per mantenere il piugrave possibile il segnale analogico mixandolo appunto con gli effetti digitali Questi allinterno del pre verranno utilizzati in maniera da influire il meno possibile con la natura analogica del suono lavorando comunque nelle loro caratteristiche Questo percheacute non tutte le apparecchiature digitali offrono una conversione AD-DA (analogicodigitale - digitaleanalogico) di ottimo livello e proprio per questo motivo collegandole in cascata dopo il pre potrebbero influire negativamente sul suono facendogli ad esempio perdere determinate frequenze oppure mangiando dinamica alla pasta effettiva del suono Vediamo quindi come comportarsi con i vari tipi di effetti nel loro rapporto send-return

Innanzitutto controlliamo limpedenza di lavoro i pedali solitamente prediligono segnali di basso livello (luscita della chitarra) mentre gli effetti a rack generalmente i segnali di linea che sono di alto livello anche se alcuni possono disporre della selezione per lavorare con entrambi i tipi di segnale Nello stesso send-return non possono coesistere pedali e processori a meno che non si voglia guadagnare in rumore piuttosto che in suono in pratica avremo un aumento di fruscio e una diminuzione del volume Puograve capitare che un pre abbia a disposizione due send-return in questo caso possiamo collegare in uno i pedali (segnali di basso livello ad es -10db) allaltro i processori a rack (segnali di linea cioegrave +4db) Attenzione al fatto che i due send-return siano indipendenti e non stereofonici In questultimo caso devono essere adattati ad una linea di segnale stereo Solitamente il send-return a basso livello lavora prima dei controlli di equalizzazione i quali opereranno sullunitagrave a rack lasciando inalterato il segnale trattato nel primo send-return Nella maggior parte dei casi troviamo un solo send-return nel pre che avragrave molto probabilmente a fianco un pulsante di selezione che serve a regolare due valori (-10db o +4db) selezioniamo il primo per i pedali e il secondo per le unitagrave a rack Possiamo infine trovare anche un potenziometro di regolazione della mandata effetti molto utile per ottimizzare una regolazione fine in quanto puograve capitare di trovare effetti con tarature diverse da quelle sopra descritte egrave molto raro che succeda ma nel caso stiamo sempre nei parametri sopra descritti che sono standard I collegamenti possono essere fatti in serie in parallelo o in entrambi i casi Se manca questultima opportunitagrave egrave necessario sapere in quale due modi precedenti si tratta in quanto questo ha una grande influenza sul suono Conviene quindi guardare le istruzioni

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Collegamenti del send-return in parallelo

Con questo sistema si divide il segnale in due parti uno viaggia attraverso il pre fino alloutput laltro viene prelevato dal send e inviato al processore esterno che dopo averlo elaborato lo rimanda nel return In questo punto il segnale effettato puograve essere mixato con loriginale da un apposito controllo (mix effect ecc) E fondamentale che il segnale di ritorno allampli sia solo quello effettato azzeriamo quindi sul processore esterno il controllo del segnale dry (diretto) in quanto questultimo egrave giagrave presente nel pre ed egrave perciograve inutile farne arrivare un altro

Collegamenti del send-return in serie

Lintero segnale viene inviato al processore utilizzando il send-return in serie Dopo essere stato effettato ritorna al preampli in questo caso la differenza del bilanciamento egrave data dai controlli dry e level nel processore

Dividiamo in due categorie i processori

Effetti che processano lintero segnale che sono il Distorsore il Compressore lEqualizzatore ecc per i quali egrave consigliato il collegamento tra chitarra e ampli oppure nel send-retun in serie in quanto lavorano sulla pasta del suono in tempo reale

Effetti che mixano una porzione di segnale trattato a quello originale quali il Flanger il Chorus il Delay il Pitch transposer il Riverbero ecc A questi egrave consigliato il collegamento in parallelo percheacute lavorano sui circuiti di tempo di ritardo Bisogna comunque fare una premessa alcuni processori di qualitagrave elevata (Eventide TC Elet) hanno una processione AD-DA talmente elevata da non influire negativamente sul segnale dry per cui possono essere messi in serie nel send-return o addirittura in cascata dopo il pre e prima del finale Rimane comunque il fatto che in parallelo Il distorsore egrave poco consigliabile nel send-return anzi non bisognerebbe proprio mai metterlo Il compressore puograve essere collegato nella mandata effetti (un altro modo di chiamare il send-return) ma egrave preferibile prima (se a pedale) o dopo il pre in cascata (se egrave a rack) In questo caso non si dovrebbero collegare processori nel send-return

Un ulteriore uscita che egrave possibile trovare nel preamplificatore e la direct output

Le valvole di un valvolare

Cosa sono esattamente le valvole degli amplificatori Come funzionano Facciamo luce su una componente di cui si parla molto ma che pochi conoscono

Di amplificatori valvolari si parla spesso quasi tutti i chitarristi riconoscono ed apprezzano (chi piugrave chi meno) il loro inconfondibile suono Sappiamo tutti dunque che lunitagrave fondamentale dellamplificatore valvolare lo dice il nome egrave la valvola Ma di cosa si tratta esattamente

Storicamente la valvola viene molto prima del transistor faceva parte delle prime componenti elettroniche giagrave agli inizi del 1900 Per la prima metagrave del secolo egrave stata impiegata su ogni apparecchiatura (radio televisori calcolatori aspirapolveri ) per poi venir rapidamente rimpiazzata dal transistor a metagrave degli anni 60 Ormai solo in campo musicale sono presenti elettroniche valvolari in quanto decisamente piugrave costose e delicate dei moderni transistor

La valvola egrave fondamentalmente un diodo ossia due elementi elettrici accoppiati Si tratta di anodo e catodo ossia un elemento di carica positiva e laltro forzatamente per induzione di carica negativa I due elementi non si toccano ma si trovano a distanza ravvicinata e vengono rinchiusi allinterno di una sorta di lampadina ossia un bulbo vitreo in cui viene creato il vuoto Un altro oggetto che si trova

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allinterno di questo bulbo egrave il filamento la cui funzione egrave esattamente quella di scaldare il catodo Questultimo raggiunta una certa temperatura sviluppa una nube elettronica intorno a segrave Lanodo invece non emette alcun elettrone ed egrave come giagrave detto caricato tale carica deriva dalla rete elettrica cui attinge la valvola che egrave di norma di tipo alternato (AC) e che quindi oscilla tra carica positiva e negativa con una certa frequenza (50Hz) Quando lanodo assume carica positiva la nube di elettroni generata dal catodo migra verso lanodo generando un flusso di corrente che si interrompe nei momenti in cui lanodo egrave negativo

Dal momento che lanodo non sviluppa nube elettronica il flusso di elettroni indotto segue sempre la stessa direzione ossia da catodo ad anodo parliamo di corrente diretta (DC) Dunque prelevando corrente da una fonte alternata la valvola converte la corrente in continua

Comunque la corrente di uscita risente in qualche modo della corrente alternata di partenza in quanto come abbiamo visto per metagrave del tempo (quando il catodo egrave positivo) non vi egrave flusso Si puograve ovviare il problema aggiungendo alla valvola un secondo diodo il cui anodo sia positivo quando quello del primo diodo egrave negativo in questo modo vi egrave un flusso continuo e dalla medesima fonte alternata si puograve ricavare maggiore corrente diretta

Tuttavia quanto detto finora ancora non ci permette di capire esattamente lutilitagrave della valvola alla nostra descrizione mancano infatti ancora diversi elementi

Le valvole montate sui nostri amplificatori in realtagrave non sono costituite dai diodi che abbiamo appena visto bensigrave da triodi Il nome stesso ci suggerisce la differenza queste componenti presentano 3 elementi attivi anzicheacute 2 Dunque ad anodo e catodo si aggiunge la griglia di controllo caricata negativamente una vera e propria griglia collocata a distanza ravvicinata tra anodo e catodo Modificando la tensione di tale griglia possiamo deviare in parte o totalmente il flusso di elettroni generato tra i diodi egrave proprio questo laspetto che piugrave ci interessa poichegrave la possibilitagrave di variare lentitagrave del flusso (ossia la corrente che giunge allanodo) ci consente di amplificare il segnale Quando infatti la griglia tende a diventare positiva convoglia un flusso elettronico sempre maggiore verso lanodo

Schema semplificato di una valvola (triodo)

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La classe di un amplificatore

Amplificatori di classe A o di classe AB Cosa cambia Quali sono i pregi ed i difetti delluna e

laltra tipologia Vediamo

Si sente spesso parlare di Classe A o Classe AB per quanto riguarda gli amplificatori vediamo di cosa si tratta cercando di semplificare quanto piugrave possibile un discorso che egrave piuttosto complesso da affrontare nella sua interezza

Precisiamo innanzitutto che consideriamo largomento solo per quanto riguarda il campo che ci interessa ossia le amplificazioni per chitarra e ricordiamoci che tale discorso vale sia per elettroniche valvolari sia per elettroniche a transistor ma per comoditagrave prendiamo in considerazione solo le prime perchegrave sulle seconde le considerazioni relative alla classe acquistano minore importanza

Parliamo dunque di amplificatori valvolari e veniamo subito al sodo quali sono le differenze tra classe A e classe AB Si parla in questo caso delle valvole finali dellamplificatore se sono di classe A esse lavorano sempre allo stesso livello (prossime al massimo) anche in assenza di segnale Insomma la corrente anodica che le attraversa egrave sempre presente alla massima potenza anche se non suoniamo questo comporta innanzitutto una minore durata delle valvole Il suono egrave solitamente corposo e caldo anche perchegrave fondamentalmente il finale dellamplificatore come abbiamo visto egrave come se fosse sempre al massimo

Parliamo ora della classe AB quando non sono raggiunte da alcune segnale la corrente al loro interno si interrompe Quando il segnale ritorna le coppie di valvole push-pull tornano ad essere attraversate dalla corrente ma tale passaggio dallo stato di quiete al funzionamento pieno genera una lieve distorsione del segnale che si avverte chiaramente nel suono finale Il suono generato egrave piugrave limpido poichegrave le valvole non lavorano sempre al massimo e per questo il segnale non raggiunge alti livelli di saturazione

I finali di classe AB inoltre consentono una potenza di uscita decisamente superiore rispetti ai classe A una caratteristica che li rende ampiamente diffusi

Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)

Ma cosa cambia tra un amplificatore per chitarra e lamplificatore che troviamo installato sul

nostro stereo Possiamo collegare a questultimo la chitarra

Rispondiamo subito no non possiamo usare negrave lamplificatore negrave le casse dello stereo per amplificare il nostro strumento Questo perchegrave gli amplificatori per chitarra possiedono caratteristiche proprie e sono progettati espressamente per essere usati nellamplificazione del nostro strumento

Ma quali sono esattamente le caratteristiche che li rendono cosigrave diversi da un normale amplificatore hi-fi Proviamo a vedere

Innanzitutto parliamo di frequenze lamplificatore hi-fi riproduce in modo lineare tutte le frequenze udibili allorecchio umano Questo almeno egrave quanto egrave progettato per fare Lamplificatore per chitarra invece enfatizza le frequenze medie (1KHz4KHz) mentre la risposta alle frequenze basse

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sfuma poco dopo il MI della prima corda in genere i bassi di un ampli per chitarra partono da 70 o 80Hz abbastanza poco se pensiamo che il nostro orecchio arriva a percepirne fino a 1525Hz Senza contare che gli amplificatori che per costituzione sono privati della parete di fondo possiedono bassi ancor meno enfatizzati

Quanto detto finora ci aiuta a capire come -a livello di prestazioni- i due tipi di amplificatori non siano interscambiabili eppure finora non abbiamo ancora incontrato un vero e proprio limite che ci impedisca di collegare la chitarra allamplificatore hi-fi Il limite di cui stiamo parlando egrave il distorto o meglio loverdrive

Tutti noi sappiamo bene come loverdrive di un amplificatore sia fondamentale da quando esistono le chitarre elettriche esiste il distorto ossia quel suono caratteristico di un amplificatore portato al suo limite (ed oltre) Ovviamente gli ampli per chitarra sono costruiti per sopportare loverdrive senza rovinarsi ed anzi per favorire la distorsione del suono ancora prima di raggiungere il livello massimo di saturazione

Tuttavia si capisce che la distorsione del suono originale di per segrave non egrave un fattore positivo soprattutto per un hi-fi per questo lamplificatore hi-fi egrave progettato in direzione opposta ossia per ritardare il piugrave possibile la distorsione del suono

Riassumiamo un attimo questo fondamentale passaggio

lampli per chitarra quando raggiunge (ad esempio) l85 della sua capacitagrave inizia a distorcere il suono Superata ovviamente una certa soglia di saturazione (120) inizia a danneggiarsi

Lamplificatore hi-fi invece non distorce fino al raggiungimento della sua potenza massima (100) questo gli consente di raggiungere loutput massimo mantenendo il suono fedele Varcata questa soglia inevitabilmente viene danneggiato

Come funziona un amplificatore

Cerchiamo di capire esattamente come funzioni un normale amplificatore per chitarra provando

a evidenziare tutti quei fattori che influiscono sul suono finale

Schema delle componenti di un amplificatore

Partiamo da zero a cosa serve lamplificatore La risposta egrave immediata ad amplificare il debole segnale proveniente dai pickup della nostra chitarra cosigrave da poter essere trasmesso allesterno o modellato

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E come fa ad amplificare il segnale Fondamentalmente assorbe energia esterna (dalla rete elettrica) e la plasma secondo i dati provenienti dal segnale dei pickup Giagrave questa affermazione implica diversi passaggi oscuri Via allora iniziamo a parlare del funzionamento di un amplificatore tenendo sempre presente il semplice schema che troviamo qui a lato giagrave intuitivamente capiamo che una prima componente fondamentale egrave lalimentatore

Basta infatti dare unocchiata allo schema per vedere che lalimentatore egrave collegato a tutte le altre parti dellamplificatore insomma da esso dipende il funzionamento dellintero apparecchio Come ci suggerisce il nome lalimentatore non fa altro che fornire energia al sistema rendendo in pratica utilizzabile quella fornita dalla rete elettrica Tale operazione si articola in almeno due momenti fondamentali prima di tutto la corrente elettrica della rete deve essere portata ad una tensione adeguata allutilizzo da parte delle altre componenti elettroniche Si tratta di unoperazione tutto sommato semplice compiuta da un normale trasformatore Tuttavia la corrente che esce dal trasformatore non egrave ancora pronta la rete domestica ci fornisce infatti una corrente alternata ossia la cui differenza di potenziale oscilla con una determinata frequenza (50Hz) tra valori positivi e valori negativi al nostro apparecchio serve invece una corrente stabile (continua) In un amplificatore valvolare intervengono qui le prime valvole con il compito di raddrizzare loscillazione tra valori positivi e negativi della corrente alternata alluscita di queste valvole la differenza di potenziale si mantiene sempre su valori positivi ma continua ad oscillare Facciamo maggiore chiarezza con un piccolo grafico

Cosigrave si presenta la corrente alternata

Ed eccola come esce dalle valvole raddrizzatrici

Insomma cegrave ancora del lavoro da fare per renderla continua Questo lavoro viene svolto dai condensatori che accumulano su una delle loro armature i picchi di carica e la rilasciano in direzione dellaltra armatura nei momenti in cui la tensione egrave minore il risultato finale egrave una corrente che inizia ad essere omogenea Infine una serie di induttori e circuiti attivi (negli ampli a transistor) livella definitivamente la corrente rendendola finalmente continua ed a disposizione di tutte le altre componenti dellamplificatore

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La prima di queste componenti che il segnale della chitarra incontra sul suo percorso egrave il preamplificatore (1deg stadio di amplificazione) puograve essere composto -nei valvolari- da una o piugrave valvole che amplificano il segnale secondo un guadagno fisso Questa fase puograve essere trascurabile se la chitarra collegata monta pickup attivi quindi giagrave comprensivi di preamplificatore per questo molti ampli hanno due ingressi distinti per PU attivi e PU passivi

Dopo il primo stadio troviamo i controlli di equalizzazione e volume di solito costituiti da condensatori identici a quelli che troviamo collegati alle manopole della chitarra ma che possono anche essere di tipo attivo (soprattutto sugli ampli a transistor) A seguire si raggiunge il 2deg stadio di amplificazione costituito da unaltra valvola (o piugrave valvole) che amplificano nuovamente il segnale questa fase egrave necessaria perchegrave prima di questa fase si collocano la maggior parte degli effetti mentre il riverbero (che vediamo nella schema a lato) va a intercettare in uscita il segnale uscente dal 2deg stadio

Questa collocazione del riverbero fondamentalmente in parallelo al 2deg stadio egrave legato al suo funzionamento ed alla presenza al suo interno di due valvole di amplificazione A questo punto si inserisce il controllo del volume generale solitamente ti tipo passivo subito prima del separatore di fase una componente che scinde il segnale in due componenti sfasate di 180deg i cui rami sono ulteriormente allontanati dal pilota che amplifica -tramita una valvola- i due segnali cosigrave ottenuti Infine una coppia di valvole ( le finali ) converte la tensione di segnale in flusso di corrente che andragrave poi a sollecitare gli altoparlanti (fondamentalmente si tratta di dare al segnale giunti sin qui la potenza necessaria a sollecitare gli altoparlanti)

Gli Effetti

Processori di segnale

Qualsiasi strumento utilizzato per alterare il suono dai semplici effetti a pedale ai piugrave complessi effetti da studio (rack) rientrano nella categoria dei sound processor ovvero elaboratori del suono I metodi fondamentali per ottenere unalterazione del suono sono quattro

I controlli di voume e di guadagno

I controlli di equalizzazione e di tono

Gli effetti basati sul tempo

Dispositivi per il cambiamento di tono

Controlli di volume e guadagno

Questi controlli permettono di variare lintensitagrave di un suono amplificato fino a portarlo agli estremi della distorsione Il canale ad alto guadagno avragrave maggiore sensibilitagrave e probabilmente una minore capacitagrave di sovraccarico Quindi dato che la differenza trai guadagni complessivi dipende quasi sempre da un alterazione del guadagno ottenuta con la prima valvola si aumenta cosigrave la possibilitagrave di produrre distorsione nella prima valvola E questo egrave desiderabile in quanto potendo portare in distorsione la prima valvola si puograve ottenere un suono distorto a qualsiasi posizione del volume

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La distornione

Una chitarra elettrica puograve fornire in uscita un segnale prolungato di 50 o piugrave millivolts Un segnale di questo livello puograve sovraccaricare (o portare in overdrive) lamplificatore Gli amplificatori per chitarra sono perciograve progettati per sopportare condizioni di ampio e prolungato sovraccarico applicate ai loro ingressi Tale sovraccarico puograve non di meno causare distorsione nello stadio pilota eo di potenza quando la chitarra sia suonata ad alto volume

Controlli di equalizzazione

I controlli di equalizzazione e di tono modificano il canale del suono incrementando o eliminando alcune frequenze

Gli effetti basati sul tempo

Questi effetti permettono di utilizzare copie ritardate di un segnale per creare una molteplicitagrave di effetti diversi

Dispositivi per il cambiamento di tono

Con questi dispositivi egrave possibile aumentare o diminuire laltezza di una nota

La Teoria

Le Scale

Il primo argomento veramente esteso e complesso che incontriamo facciamo chiarezza nel

mondo delle scale parlando in sintesi di maggiori minori e pentatoniche

Creare una scala vuol dire labbiamo giagrave detto parlando dei modi creare una sequenza di note o se preferiamo una sequenza di toni e semitoni Ogni scala parte da una tonica la nota iniziale che definisce e dagrave il nome alla scala (stiamo dicendo le stesse cose che avevamo giagrave visto per quanto riguarda le triadi ricordate) La scala maggiore egrave anche detta scala diatonica maggiore significa che al suo interno tutte le note sono diverse Possono esistere tra esse intervalli cromatici (stesso nome ma suono diverso C e C) e intervalli diatonici (nome diverso C e F) Se consideriamo la scala maggiore di C che avevamo giagrave visto (CDEFGABC) possiamo notare che tra le diverse note esiste una sequenze di toni e semitoni particolare comune a tutte le scale maggiori vediamola

C-t-D-t-E-st-F-t-G-t-A-t-B-st-C

Abbiamo cosigrave cercato di schematizzare la sequenza di toni (t) e semitoni (st) indicandone la posizione tra le varie note della scala Per comoditagrave riscriviamo la sequenza t t st t t t st Esattamente come avevamo visto parlando delle triadi inoltre ogni nota della scala occupa una posizione precisa definita dal grado la prima nota egrave Ideggrado la seconda nota (D) IIdeg grado e cosigrave via Ricordiamo i nomi giagrave visti la nota in Ideg grado si dice tonica in IIIdeg grado modale ed in Vdeg grado dominante

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Abbiamo detto che la sequenza di toni e semitoni egrave caratteristica di tutte le scale maggiori per costruire la scala maggiore di E (ad esempio) ci saragrave dunque sufficiente partendo dalla scala cromatica e scegliendo come nota iniziale E selezionare le note definite da questa sequenza di toni e semitoni

Discorso a parte va ovviamente fatto per quanto riguarda le scale minori Dovremo infatti fare i conti con diversi tipi di scale minori naturali armoniche e melodiche

Per prima cosa vediamo subito le sequenze che interessano queste tre tipologie diverse

naturale t st t t st t tarmonica t st t t st+t stmelodica t st t t t t st

Ora che abbiamo chiarito questo possiamo fare un esempio provando innanzitutto a costruire la scala minore naturale di C Per fare ciograve ci conviene partire dalla scala maggiore di C che ormai ci ricordiamo bene CDEFGABC La sequenza era t t st t t t st Se confontiamo questa sequenza con quella della minore naturale possiamo individuare i gradi (le note della scala) che subiranno variazioni proviamo a sovrapporre le due sequenze

maj I t II t III st IV t V t VI t VII st VIIImin I t II st III t IV t V st VI t VII t VIII

Abbiamo indicato in rosso i gradi delle due scale in nero le sequenze di tonisemitoni ed in blu i gradi che cambiano III VI VII Nella scala minore naturale saranno tutti abbassati poichegrave preceduti da un semitono che non trova corrispondenti nella sequenza della scala maggiore Vediamo ora a quali note corrispondevano questi gradi nella scala maggiore di C Mi (E) La (A) Si (B) Dunque li facciamo diventare rispettivamente Mib Lab e Sib Questi tre bemolli occuperanno quindi il III VI e VII grado nella scala minore naturale di C mentre tutte le altre note saranno identiche a quelle della scala maggiore Vediamo ora la scala ottenuta Do Re Mib Fa Sol Lab Sib Do (CDEbFGAbBbC)

Discorso identico per la creazione di ogni altra scala minore

Infine vediamo un ultimo modello di scala la pentatonica Si tratta di un tipo di scala molto utilizzata perchegrave semplicissima nasce infatti da una semplificazione delle scale tradizionali

Per ottenere la scala pentatonica maggiore di qualsiasi tonalitagrave ci basta considerare la scala maggiore e cancellare IV e VII grado Otteniamo dunque una scala di sole 5 note (ricordiamoci che lVIIIdeg egrave la stessa nota della tonica)

Se vogliamo individuare la pentatonica minore non dovremo far altro che partire dalla scala minore ed eliminare questa volta II e VI grado

Abbiamo cosigrave introdotto finalmente il concetto di scala Dobbiamo tenere presente perograve che largomento egrave ben lungi dall essere esaurito esistono ancora molte informazioni che non conosciamo su questo argomento senza contare che bisogneragrave cominciare a vedere le scale in funzione dello strumento su cui le suoneremo ossia la chitarra

Per ora accontentiamoci di ciograve che abbiamo appena imparato e prendiamoci tempo per digerire queste nozioni che ci saranno indispensabili per arrivare ad una perfetta comprensione della natura degli accordi

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Modi

Prima di parlare delle scale dovremo introdurre il sistema modale cerchiamo di definirlo

brevemente

Finora abbiamo parlato con grande disinvoltura di intervalli e triadi semplificando perograve notevolmente la materia egrave doveroso aprire una piccola parentesi di approfondimento per parlare delle scale un concetto in cui ci siamo imbattuti spesso ma che non abbiamo mai veramente chiarito Per parlare delle scale perograve dovremo prima vedere cosegrave il sistema modale

Inoltre parlando delle triadi abbiamo giagrave in qualche modo capito che alla base degli accordi esiste un sistema di armonizzazione che regola i rapporti tra le note ora dobbiamo addentrarci in questo sistema e capirne il funzionamento

Tutto parte da una scala ancora non sappiamo esattamente in cosa consista negrave come sia formata Per ora accontentiamoci di definirla sommariamente attraverso le nozioni che giagrave possediamo la scala egrave una successione di note definite da unalternanza di toni e semitoni Alla fine di questo articolo potremo finalmente dare una migliore definizione Vediamo ora la scala di C maggiore come esempio

C D E F G A B C

Fin qui egrave tutto facile come vediamo partendo dalla nota C abbiamo creato una successione di note Come giagrave detto per ora evitiamo di addentrarci nel concetto di scala e ci concentriamo su altro prendiamo una nota dalla scala (per esempio la seconda D) e costruiamo una scala partendo da essa mantenendo la successione di note di partenza Non stiamo facendo niente di strano ricostruiamo la stessa identica successione partendo questa volta da D Dunque

D E F G A B C D

E semplice comprendere che potremmo fare lo stesso partendo da ogni nota della prima scala considerata quella di C che chiameremo scala madre Otterremo dunque 7 diverse sequenze tutte costruite partendo perograve dalla scala madre di C possiamo cominciare a tirare le prime conclusioni Avevamo giagrave parlato di tonica anche per quanto riguarda le scale egrave la nota di partenza Ora noi abbiamo perograve estratto dalla scala madre un secondo grado (D) e labbiamo fatto diventare tonica generando da essa una nuova scala Si tratta dunque di una tonica secondaria egrave tonica poichegrave allinterno del suo modo occupa il Ideg grado ma egrave secondaria perchegrave fa riferimento alla scala madre da cui lavevo estratta la scala maggiore di C Complicato

Riassumiamo dalla scala madre (C maj CDEFGABC) abbiamo estratto il IIdeg grado (D) Da esso abbiamo creato una nuova scala (DEFGABCD) identica alla prima ma in cui la D non occupa piugrave il IIdeg grado bensigrave il Ideg (tonica) Possiamo fare lo stesso con ogni nota della scala madre generando dunque 7 diverse sottoscale o modi Ogni nota della scala madre egrave dunque semitonica poichegrave puograve essere il Ideg grado di una sottoscala costruita partendo da essa

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Ora dobbiamo solo dare dei nomi alle diverse sottoscale ai diversi modi

CDEFGABC = ionicoDEFGABCD = doricoEFGABCDE = frigioFGABCDEF = lidioGABCDEFG = misolidioABCDEFGA = eolioBCDEFGAB = locrio

Adesso sappiamo cosegrave il sistema modale possiamo iniziare a parlare delle scale

Triadi

Fondamento di quasi tutte le scuole di chitarra sono gli accordi partiamo dalle triadi per vedere

come nascono

Abbiamo giagrave parlato di intervalli un concetto che ci torneragrave molto utile in questa trattazione Cerchiamo come sempre di dare per scontate meno nozioni possibile e di partire da zero cosegrave un accordo

La definizione di accordo egrave semplicissima si tratta infatti di tre o piugrave note suonate contemporaneamente Come al solito perograve egrave necessario andare un po oltre e vedere quali sono le regole che uniscono le note di un accordo quali princigravepi seguono e come vengono nominati i diversi accordi

Per fare ciograve partiamo dal concetto di triade tre note armonizzate tra loro Per vedere come si costruisce una triade ed in cosa consiste esattamente questa armonizzazione iniziamo da una scala prelevando da essa tre note la prima la terza e la quinta

Se partiamo dalla scala maggiore di C abbiamo appena estratto nellordine C E G

La prima egrave la tonica che definisce laccordo e il nome (se la tonica come nel nostro caso egrave C laccordo egrave di C) La terza egrave detta modale poichegrave indica il modo dellaccordo nel nostro esempio se si tratta di Mi avremo un accordo maggiore se invece egrave un Mib laccordo saragrave minore Abbiamo infine la quinta solitamente si dice che questultima nota completa la triade senza definirne alcuna caratteristica invece puograve generare triadi aumentate e diminuite (due concetti che avevamo giagrave visto parlando degli intervalli)

A questo punto perograve dobbiamo approfondire ulteriormente il discorso riprendendo quanto giagrave sappiamo sugli intervalli Abbiamo appena detto che la modale stabilisce se laccordo egrave minore o maggiore in realtagrave possiamo essere piugrave precisi chiarendo che egrave lintervallo tra prima e terza che definisce il modo dellaccordo Come sempre schematizzando un po riusciamo a capire meglio

Una triade maggiore comprende unintervallo di terza maggiore tra prima e terza ed un intervallo di terza minore tra terza e quinta cosigrave le note saranno prima terza maggiore e quinta giusta (intervalli terza maj-terza min)

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Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

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Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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Page 16: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

Una cosa egrave certa allinizio conviene scegliere un buon multi-effetto magari a pedaliera cosigrave da poterlo usare tranquillamente anche su un palco In questo modo avendo a disposizione tutti gli effetti esistenti potremo davvero imparare a conoscerli e gestirli

A questo punto possiamo decidere se continuare con una pedaliera multi-effetto o compiere quel passo che molti chitarristi ritengono necessario ossia la creazione di una personale pedaliera composta da singoli pedali collegati tra loro Questo passo ci consente di scegliere direttamente quali effetti acquistare e integrare nella nostra pedaliera con la certezza di avere sempre uno standard qualitativo alto

Bisogna dire che alcune pedaliere multi-effetto in realtagrave ci possono dare la stessa qualitagrave dei pedali singoli a questo punto la valutazione egrave solo economica tenendo presente che se ci creiamo una pedaliera di effetti singoli spendiamo in proporzione al numero di pedali che compriamo quindi al numero di effetti che usiamo

LrsquoAmplificatore

Amplificatore a valvole

Testata e Cassa (JCM900)

Combo (Carvin)

Lrsquoamplificatore egrave una componente fondamentale della catena elettroacustica necessaria per il potenziamento del segnale generato dai pick-up della chitarra elettrica che altrimenti non avrebbe energia sufficiente per essere collegato direttamente allrsquoaltoparlante

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Un amplificatore utilizza energia elettrica proveniente da una fonte esterna (corrente o batterie) per controllare lrsquoinvio del segnale proveniente dalla chitarra allrsquoaltoparlante consentendo di modificare il tono e il volume e di aggiungere caratteristiche quali la distorsione e lrsquoeco (il riverbero) Di fatto con il termine di amplificazione egrave possibile indicare non solo gli amplificatori di potenza ma anche altri dispositivi di elaborazione del suono quali equalizzatori espansori compressori ecc Gli amplificatori possono essere costruiti con due tecnologie diverse considerate spesso come due filosofie distinte utilizzando circuiti a valvole o a transistor (solid state) Gli A a valvole sono stati i primi ad essere prodotti negli anni rsquo50-rsquo60 per poi essere sostituiti da quelli solid state nelle due decadi successive

Questi ultimi infatti sono in grado di riprodurre fedelmente ed amplificare un suono con maggiore affidabilitagrave assicurando cioegrave quella che viene chiamata alta fedeltagrave (High-Fidelity HI-FI) Tuttavia dopo una prima diffusione di questo secondo tipo di A egrave apparso evidente come le valvole siano una componente essenziale dellrsquoamplificazione in grado di caratterizzare il tipico sound della chitarra elettrica In tal senso si sono mosse le principali case produttrici di amplificatori tornando da un lato alla tradizionale ma costosa tecnologia a valvole nei loro modelli piugrave prestigiosi e costruendo dallrsquoaltro dispositivi ibridi che combinino circuiti a valvole e circuiti a transitor con lrsquoobiettivo di assicurare i vantaggi dellrsquouna e dellrsquoaltra tecnologia

Inizialmente gli amplificatori erano separati dagli altoparlanti (si parla di testata e di casse) ma recentemente sono stati realizzati anche dispositivi combinati che prendono il nome di combo in grado di assicurare un trasporto piugrave agevole e una maggiore flessibilitagrave

Gli altoparlanti

Gli amplificatori a valvole devono adattarsi perfettamente allimpedenza degli altoparlanti che varia da 4 ohm (leggi om) 8 ohm oppure 16 ohm Non vanno mai accesi se non sono collegati agli altoparlanti se non si vuole danneggiare seriamente il trasformatore o le valvole finali Gli amplificatori a transistor sono in questo senso piugrave robusti anzi quasi tutti i modelli di un certo livello sono immuni sia al corto che al circuito aperto sulle uscite per gli altoparlanti anche se comunque egrave sempre meglio averli collegati In genere limpedenza minima degli altoparlanti dagrave il massimo volume di uscita a livelli accettabili di distorsione Il montaggio di altoparlanti dimpedenza maggiore di quella prescritta causa solo un volume di uscita ridotto e forse anche un minore tasso di distorsione Se non cegrave un pulsante di stand-by sullamplificatore egrave buona precauzione abbassare a zero il volume prima dellaccensione anche sugli ampli a transistor Attenzione alle impedenze di uscita degli amplificatori (o finali) che dovranno essere compatibili con le impedenze delle casse

Finale Casse

4ohm 8ohm

8ohm8ohm

16ohm

16ohm 16ohm

Si puograve quindi affermare che le impedenze uguali sono chiaramente abbinabili fra loro mentre un finale che ad esempio ha un uscita di 8 ohm puograve essere collegato ad una cassa che abbia lentrata a 16 ohm Adattare limpedenza di uscita del finale di potenza a quella degli speaker significa fare in modo che tutta lenergia emessa dal finale venga trasferita alle casse senza perdita di segnale e quindi far funzionare il sistema al meglio delle sue possibilitagrave (ed evitare danni) e per ciograve i valori sopra descritti non danno problemi anche se egrave sempre meglio collegare due impedenze di valore uguale

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Send amp return

Tutto il sistema di preamplificazione si basa sul controllo di volume globale della sezione output che a seconda della concatenazione delle apparecchiature saragrave o sul preamplificatore o sulle unitagrave multieffetto Dipende dalla loro posizione nel percorso del segnale Ogni tipo di effetto intendendo in questo senso apparecchiature a rack o eventuelmente pedalini appositamente dedicati dovrebbe lavorare sul suono dopo che il segnale viene preamplificato

Utilizzando il send-return il suono verragrave a passare negli effetti tramite il pre che lo riprenderagrave per poi inviarlo alluscita del pre stesso e saragrave controllato dal potenziometro del volume output level sul preampli Se invece gli effetti sono in serie dopo il pre (si definisce sistema a cascata) loutput level dellultima apparecchiatura nel percorso del segnale avragrave il controllo del volume globale

Il send-return egrave un ottimo sistema per i collegamenti di effetti allinterno di un preamplificatore Avevamo giagrave accennato a questo sistema nella sezione dedicata agli amplificatori i quali racchiudono in un blocco compatto sia il pre che il finale

Analizzando il percorso del segnale si puograve notare che il suono dovrebbe giungere al finale completo di tutte le caratteristiche costruite durante il tragitto Gli effetti dovrebbero essere inseriti a seconda della loro tipologia in punti diversi compressori distorsori equalizzatori vanno posti prima del preampli mentre gli effetti dambientazione (chorus delay riverbero ecc) dopo Vi sono anche delle eccezioni in quanto a seconda delle varie impedenze delle apparecchiature queste possono essere inserite in determinati punti Il send-return viene utilizzato per mantenere il piugrave possibile il segnale analogico mixandolo appunto con gli effetti digitali Questi allinterno del pre verranno utilizzati in maniera da influire il meno possibile con la natura analogica del suono lavorando comunque nelle loro caratteristiche Questo percheacute non tutte le apparecchiature digitali offrono una conversione AD-DA (analogicodigitale - digitaleanalogico) di ottimo livello e proprio per questo motivo collegandole in cascata dopo il pre potrebbero influire negativamente sul suono facendogli ad esempio perdere determinate frequenze oppure mangiando dinamica alla pasta effettiva del suono Vediamo quindi come comportarsi con i vari tipi di effetti nel loro rapporto send-return

Innanzitutto controlliamo limpedenza di lavoro i pedali solitamente prediligono segnali di basso livello (luscita della chitarra) mentre gli effetti a rack generalmente i segnali di linea che sono di alto livello anche se alcuni possono disporre della selezione per lavorare con entrambi i tipi di segnale Nello stesso send-return non possono coesistere pedali e processori a meno che non si voglia guadagnare in rumore piuttosto che in suono in pratica avremo un aumento di fruscio e una diminuzione del volume Puograve capitare che un pre abbia a disposizione due send-return in questo caso possiamo collegare in uno i pedali (segnali di basso livello ad es -10db) allaltro i processori a rack (segnali di linea cioegrave +4db) Attenzione al fatto che i due send-return siano indipendenti e non stereofonici In questultimo caso devono essere adattati ad una linea di segnale stereo Solitamente il send-return a basso livello lavora prima dei controlli di equalizzazione i quali opereranno sullunitagrave a rack lasciando inalterato il segnale trattato nel primo send-return Nella maggior parte dei casi troviamo un solo send-return nel pre che avragrave molto probabilmente a fianco un pulsante di selezione che serve a regolare due valori (-10db o +4db) selezioniamo il primo per i pedali e il secondo per le unitagrave a rack Possiamo infine trovare anche un potenziometro di regolazione della mandata effetti molto utile per ottimizzare una regolazione fine in quanto puograve capitare di trovare effetti con tarature diverse da quelle sopra descritte egrave molto raro che succeda ma nel caso stiamo sempre nei parametri sopra descritti che sono standard I collegamenti possono essere fatti in serie in parallelo o in entrambi i casi Se manca questultima opportunitagrave egrave necessario sapere in quale due modi precedenti si tratta in quanto questo ha una grande influenza sul suono Conviene quindi guardare le istruzioni

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Collegamenti del send-return in parallelo

Con questo sistema si divide il segnale in due parti uno viaggia attraverso il pre fino alloutput laltro viene prelevato dal send e inviato al processore esterno che dopo averlo elaborato lo rimanda nel return In questo punto il segnale effettato puograve essere mixato con loriginale da un apposito controllo (mix effect ecc) E fondamentale che il segnale di ritorno allampli sia solo quello effettato azzeriamo quindi sul processore esterno il controllo del segnale dry (diretto) in quanto questultimo egrave giagrave presente nel pre ed egrave perciograve inutile farne arrivare un altro

Collegamenti del send-return in serie

Lintero segnale viene inviato al processore utilizzando il send-return in serie Dopo essere stato effettato ritorna al preampli in questo caso la differenza del bilanciamento egrave data dai controlli dry e level nel processore

Dividiamo in due categorie i processori

Effetti che processano lintero segnale che sono il Distorsore il Compressore lEqualizzatore ecc per i quali egrave consigliato il collegamento tra chitarra e ampli oppure nel send-retun in serie in quanto lavorano sulla pasta del suono in tempo reale

Effetti che mixano una porzione di segnale trattato a quello originale quali il Flanger il Chorus il Delay il Pitch transposer il Riverbero ecc A questi egrave consigliato il collegamento in parallelo percheacute lavorano sui circuiti di tempo di ritardo Bisogna comunque fare una premessa alcuni processori di qualitagrave elevata (Eventide TC Elet) hanno una processione AD-DA talmente elevata da non influire negativamente sul segnale dry per cui possono essere messi in serie nel send-return o addirittura in cascata dopo il pre e prima del finale Rimane comunque il fatto che in parallelo Il distorsore egrave poco consigliabile nel send-return anzi non bisognerebbe proprio mai metterlo Il compressore puograve essere collegato nella mandata effetti (un altro modo di chiamare il send-return) ma egrave preferibile prima (se a pedale) o dopo il pre in cascata (se egrave a rack) In questo caso non si dovrebbero collegare processori nel send-return

Un ulteriore uscita che egrave possibile trovare nel preamplificatore e la direct output

Le valvole di un valvolare

Cosa sono esattamente le valvole degli amplificatori Come funzionano Facciamo luce su una componente di cui si parla molto ma che pochi conoscono

Di amplificatori valvolari si parla spesso quasi tutti i chitarristi riconoscono ed apprezzano (chi piugrave chi meno) il loro inconfondibile suono Sappiamo tutti dunque che lunitagrave fondamentale dellamplificatore valvolare lo dice il nome egrave la valvola Ma di cosa si tratta esattamente

Storicamente la valvola viene molto prima del transistor faceva parte delle prime componenti elettroniche giagrave agli inizi del 1900 Per la prima metagrave del secolo egrave stata impiegata su ogni apparecchiatura (radio televisori calcolatori aspirapolveri ) per poi venir rapidamente rimpiazzata dal transistor a metagrave degli anni 60 Ormai solo in campo musicale sono presenti elettroniche valvolari in quanto decisamente piugrave costose e delicate dei moderni transistor

La valvola egrave fondamentalmente un diodo ossia due elementi elettrici accoppiati Si tratta di anodo e catodo ossia un elemento di carica positiva e laltro forzatamente per induzione di carica negativa I due elementi non si toccano ma si trovano a distanza ravvicinata e vengono rinchiusi allinterno di una sorta di lampadina ossia un bulbo vitreo in cui viene creato il vuoto Un altro oggetto che si trova

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allinterno di questo bulbo egrave il filamento la cui funzione egrave esattamente quella di scaldare il catodo Questultimo raggiunta una certa temperatura sviluppa una nube elettronica intorno a segrave Lanodo invece non emette alcun elettrone ed egrave come giagrave detto caricato tale carica deriva dalla rete elettrica cui attinge la valvola che egrave di norma di tipo alternato (AC) e che quindi oscilla tra carica positiva e negativa con una certa frequenza (50Hz) Quando lanodo assume carica positiva la nube di elettroni generata dal catodo migra verso lanodo generando un flusso di corrente che si interrompe nei momenti in cui lanodo egrave negativo

Dal momento che lanodo non sviluppa nube elettronica il flusso di elettroni indotto segue sempre la stessa direzione ossia da catodo ad anodo parliamo di corrente diretta (DC) Dunque prelevando corrente da una fonte alternata la valvola converte la corrente in continua

Comunque la corrente di uscita risente in qualche modo della corrente alternata di partenza in quanto come abbiamo visto per metagrave del tempo (quando il catodo egrave positivo) non vi egrave flusso Si puograve ovviare il problema aggiungendo alla valvola un secondo diodo il cui anodo sia positivo quando quello del primo diodo egrave negativo in questo modo vi egrave un flusso continuo e dalla medesima fonte alternata si puograve ricavare maggiore corrente diretta

Tuttavia quanto detto finora ancora non ci permette di capire esattamente lutilitagrave della valvola alla nostra descrizione mancano infatti ancora diversi elementi

Le valvole montate sui nostri amplificatori in realtagrave non sono costituite dai diodi che abbiamo appena visto bensigrave da triodi Il nome stesso ci suggerisce la differenza queste componenti presentano 3 elementi attivi anzicheacute 2 Dunque ad anodo e catodo si aggiunge la griglia di controllo caricata negativamente una vera e propria griglia collocata a distanza ravvicinata tra anodo e catodo Modificando la tensione di tale griglia possiamo deviare in parte o totalmente il flusso di elettroni generato tra i diodi egrave proprio questo laspetto che piugrave ci interessa poichegrave la possibilitagrave di variare lentitagrave del flusso (ossia la corrente che giunge allanodo) ci consente di amplificare il segnale Quando infatti la griglia tende a diventare positiva convoglia un flusso elettronico sempre maggiore verso lanodo

Schema semplificato di una valvola (triodo)

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La classe di un amplificatore

Amplificatori di classe A o di classe AB Cosa cambia Quali sono i pregi ed i difetti delluna e

laltra tipologia Vediamo

Si sente spesso parlare di Classe A o Classe AB per quanto riguarda gli amplificatori vediamo di cosa si tratta cercando di semplificare quanto piugrave possibile un discorso che egrave piuttosto complesso da affrontare nella sua interezza

Precisiamo innanzitutto che consideriamo largomento solo per quanto riguarda il campo che ci interessa ossia le amplificazioni per chitarra e ricordiamoci che tale discorso vale sia per elettroniche valvolari sia per elettroniche a transistor ma per comoditagrave prendiamo in considerazione solo le prime perchegrave sulle seconde le considerazioni relative alla classe acquistano minore importanza

Parliamo dunque di amplificatori valvolari e veniamo subito al sodo quali sono le differenze tra classe A e classe AB Si parla in questo caso delle valvole finali dellamplificatore se sono di classe A esse lavorano sempre allo stesso livello (prossime al massimo) anche in assenza di segnale Insomma la corrente anodica che le attraversa egrave sempre presente alla massima potenza anche se non suoniamo questo comporta innanzitutto una minore durata delle valvole Il suono egrave solitamente corposo e caldo anche perchegrave fondamentalmente il finale dellamplificatore come abbiamo visto egrave come se fosse sempre al massimo

Parliamo ora della classe AB quando non sono raggiunte da alcune segnale la corrente al loro interno si interrompe Quando il segnale ritorna le coppie di valvole push-pull tornano ad essere attraversate dalla corrente ma tale passaggio dallo stato di quiete al funzionamento pieno genera una lieve distorsione del segnale che si avverte chiaramente nel suono finale Il suono generato egrave piugrave limpido poichegrave le valvole non lavorano sempre al massimo e per questo il segnale non raggiunge alti livelli di saturazione

I finali di classe AB inoltre consentono una potenza di uscita decisamente superiore rispetti ai classe A una caratteristica che li rende ampiamente diffusi

Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)

Ma cosa cambia tra un amplificatore per chitarra e lamplificatore che troviamo installato sul

nostro stereo Possiamo collegare a questultimo la chitarra

Rispondiamo subito no non possiamo usare negrave lamplificatore negrave le casse dello stereo per amplificare il nostro strumento Questo perchegrave gli amplificatori per chitarra possiedono caratteristiche proprie e sono progettati espressamente per essere usati nellamplificazione del nostro strumento

Ma quali sono esattamente le caratteristiche che li rendono cosigrave diversi da un normale amplificatore hi-fi Proviamo a vedere

Innanzitutto parliamo di frequenze lamplificatore hi-fi riproduce in modo lineare tutte le frequenze udibili allorecchio umano Questo almeno egrave quanto egrave progettato per fare Lamplificatore per chitarra invece enfatizza le frequenze medie (1KHz4KHz) mentre la risposta alle frequenze basse

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sfuma poco dopo il MI della prima corda in genere i bassi di un ampli per chitarra partono da 70 o 80Hz abbastanza poco se pensiamo che il nostro orecchio arriva a percepirne fino a 1525Hz Senza contare che gli amplificatori che per costituzione sono privati della parete di fondo possiedono bassi ancor meno enfatizzati

Quanto detto finora ci aiuta a capire come -a livello di prestazioni- i due tipi di amplificatori non siano interscambiabili eppure finora non abbiamo ancora incontrato un vero e proprio limite che ci impedisca di collegare la chitarra allamplificatore hi-fi Il limite di cui stiamo parlando egrave il distorto o meglio loverdrive

Tutti noi sappiamo bene come loverdrive di un amplificatore sia fondamentale da quando esistono le chitarre elettriche esiste il distorto ossia quel suono caratteristico di un amplificatore portato al suo limite (ed oltre) Ovviamente gli ampli per chitarra sono costruiti per sopportare loverdrive senza rovinarsi ed anzi per favorire la distorsione del suono ancora prima di raggiungere il livello massimo di saturazione

Tuttavia si capisce che la distorsione del suono originale di per segrave non egrave un fattore positivo soprattutto per un hi-fi per questo lamplificatore hi-fi egrave progettato in direzione opposta ossia per ritardare il piugrave possibile la distorsione del suono

Riassumiamo un attimo questo fondamentale passaggio

lampli per chitarra quando raggiunge (ad esempio) l85 della sua capacitagrave inizia a distorcere il suono Superata ovviamente una certa soglia di saturazione (120) inizia a danneggiarsi

Lamplificatore hi-fi invece non distorce fino al raggiungimento della sua potenza massima (100) questo gli consente di raggiungere loutput massimo mantenendo il suono fedele Varcata questa soglia inevitabilmente viene danneggiato

Come funziona un amplificatore

Cerchiamo di capire esattamente come funzioni un normale amplificatore per chitarra provando

a evidenziare tutti quei fattori che influiscono sul suono finale

Schema delle componenti di un amplificatore

Partiamo da zero a cosa serve lamplificatore La risposta egrave immediata ad amplificare il debole segnale proveniente dai pickup della nostra chitarra cosigrave da poter essere trasmesso allesterno o modellato

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E come fa ad amplificare il segnale Fondamentalmente assorbe energia esterna (dalla rete elettrica) e la plasma secondo i dati provenienti dal segnale dei pickup Giagrave questa affermazione implica diversi passaggi oscuri Via allora iniziamo a parlare del funzionamento di un amplificatore tenendo sempre presente il semplice schema che troviamo qui a lato giagrave intuitivamente capiamo che una prima componente fondamentale egrave lalimentatore

Basta infatti dare unocchiata allo schema per vedere che lalimentatore egrave collegato a tutte le altre parti dellamplificatore insomma da esso dipende il funzionamento dellintero apparecchio Come ci suggerisce il nome lalimentatore non fa altro che fornire energia al sistema rendendo in pratica utilizzabile quella fornita dalla rete elettrica Tale operazione si articola in almeno due momenti fondamentali prima di tutto la corrente elettrica della rete deve essere portata ad una tensione adeguata allutilizzo da parte delle altre componenti elettroniche Si tratta di unoperazione tutto sommato semplice compiuta da un normale trasformatore Tuttavia la corrente che esce dal trasformatore non egrave ancora pronta la rete domestica ci fornisce infatti una corrente alternata ossia la cui differenza di potenziale oscilla con una determinata frequenza (50Hz) tra valori positivi e valori negativi al nostro apparecchio serve invece una corrente stabile (continua) In un amplificatore valvolare intervengono qui le prime valvole con il compito di raddrizzare loscillazione tra valori positivi e negativi della corrente alternata alluscita di queste valvole la differenza di potenziale si mantiene sempre su valori positivi ma continua ad oscillare Facciamo maggiore chiarezza con un piccolo grafico

Cosigrave si presenta la corrente alternata

Ed eccola come esce dalle valvole raddrizzatrici

Insomma cegrave ancora del lavoro da fare per renderla continua Questo lavoro viene svolto dai condensatori che accumulano su una delle loro armature i picchi di carica e la rilasciano in direzione dellaltra armatura nei momenti in cui la tensione egrave minore il risultato finale egrave una corrente che inizia ad essere omogenea Infine una serie di induttori e circuiti attivi (negli ampli a transistor) livella definitivamente la corrente rendendola finalmente continua ed a disposizione di tutte le altre componenti dellamplificatore

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La prima di queste componenti che il segnale della chitarra incontra sul suo percorso egrave il preamplificatore (1deg stadio di amplificazione) puograve essere composto -nei valvolari- da una o piugrave valvole che amplificano il segnale secondo un guadagno fisso Questa fase puograve essere trascurabile se la chitarra collegata monta pickup attivi quindi giagrave comprensivi di preamplificatore per questo molti ampli hanno due ingressi distinti per PU attivi e PU passivi

Dopo il primo stadio troviamo i controlli di equalizzazione e volume di solito costituiti da condensatori identici a quelli che troviamo collegati alle manopole della chitarra ma che possono anche essere di tipo attivo (soprattutto sugli ampli a transistor) A seguire si raggiunge il 2deg stadio di amplificazione costituito da unaltra valvola (o piugrave valvole) che amplificano nuovamente il segnale questa fase egrave necessaria perchegrave prima di questa fase si collocano la maggior parte degli effetti mentre il riverbero (che vediamo nella schema a lato) va a intercettare in uscita il segnale uscente dal 2deg stadio

Questa collocazione del riverbero fondamentalmente in parallelo al 2deg stadio egrave legato al suo funzionamento ed alla presenza al suo interno di due valvole di amplificazione A questo punto si inserisce il controllo del volume generale solitamente ti tipo passivo subito prima del separatore di fase una componente che scinde il segnale in due componenti sfasate di 180deg i cui rami sono ulteriormente allontanati dal pilota che amplifica -tramita una valvola- i due segnali cosigrave ottenuti Infine una coppia di valvole ( le finali ) converte la tensione di segnale in flusso di corrente che andragrave poi a sollecitare gli altoparlanti (fondamentalmente si tratta di dare al segnale giunti sin qui la potenza necessaria a sollecitare gli altoparlanti)

Gli Effetti

Processori di segnale

Qualsiasi strumento utilizzato per alterare il suono dai semplici effetti a pedale ai piugrave complessi effetti da studio (rack) rientrano nella categoria dei sound processor ovvero elaboratori del suono I metodi fondamentali per ottenere unalterazione del suono sono quattro

I controlli di voume e di guadagno

I controlli di equalizzazione e di tono

Gli effetti basati sul tempo

Dispositivi per il cambiamento di tono

Controlli di volume e guadagno

Questi controlli permettono di variare lintensitagrave di un suono amplificato fino a portarlo agli estremi della distorsione Il canale ad alto guadagno avragrave maggiore sensibilitagrave e probabilmente una minore capacitagrave di sovraccarico Quindi dato che la differenza trai guadagni complessivi dipende quasi sempre da un alterazione del guadagno ottenuta con la prima valvola si aumenta cosigrave la possibilitagrave di produrre distorsione nella prima valvola E questo egrave desiderabile in quanto potendo portare in distorsione la prima valvola si puograve ottenere un suono distorto a qualsiasi posizione del volume

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La distornione

Una chitarra elettrica puograve fornire in uscita un segnale prolungato di 50 o piugrave millivolts Un segnale di questo livello puograve sovraccaricare (o portare in overdrive) lamplificatore Gli amplificatori per chitarra sono perciograve progettati per sopportare condizioni di ampio e prolungato sovraccarico applicate ai loro ingressi Tale sovraccarico puograve non di meno causare distorsione nello stadio pilota eo di potenza quando la chitarra sia suonata ad alto volume

Controlli di equalizzazione

I controlli di equalizzazione e di tono modificano il canale del suono incrementando o eliminando alcune frequenze

Gli effetti basati sul tempo

Questi effetti permettono di utilizzare copie ritardate di un segnale per creare una molteplicitagrave di effetti diversi

Dispositivi per il cambiamento di tono

Con questi dispositivi egrave possibile aumentare o diminuire laltezza di una nota

La Teoria

Le Scale

Il primo argomento veramente esteso e complesso che incontriamo facciamo chiarezza nel

mondo delle scale parlando in sintesi di maggiori minori e pentatoniche

Creare una scala vuol dire labbiamo giagrave detto parlando dei modi creare una sequenza di note o se preferiamo una sequenza di toni e semitoni Ogni scala parte da una tonica la nota iniziale che definisce e dagrave il nome alla scala (stiamo dicendo le stesse cose che avevamo giagrave visto per quanto riguarda le triadi ricordate) La scala maggiore egrave anche detta scala diatonica maggiore significa che al suo interno tutte le note sono diverse Possono esistere tra esse intervalli cromatici (stesso nome ma suono diverso C e C) e intervalli diatonici (nome diverso C e F) Se consideriamo la scala maggiore di C che avevamo giagrave visto (CDEFGABC) possiamo notare che tra le diverse note esiste una sequenze di toni e semitoni particolare comune a tutte le scale maggiori vediamola

C-t-D-t-E-st-F-t-G-t-A-t-B-st-C

Abbiamo cosigrave cercato di schematizzare la sequenza di toni (t) e semitoni (st) indicandone la posizione tra le varie note della scala Per comoditagrave riscriviamo la sequenza t t st t t t st Esattamente come avevamo visto parlando delle triadi inoltre ogni nota della scala occupa una posizione precisa definita dal grado la prima nota egrave Ideggrado la seconda nota (D) IIdeg grado e cosigrave via Ricordiamo i nomi giagrave visti la nota in Ideg grado si dice tonica in IIIdeg grado modale ed in Vdeg grado dominante

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Abbiamo detto che la sequenza di toni e semitoni egrave caratteristica di tutte le scale maggiori per costruire la scala maggiore di E (ad esempio) ci saragrave dunque sufficiente partendo dalla scala cromatica e scegliendo come nota iniziale E selezionare le note definite da questa sequenza di toni e semitoni

Discorso a parte va ovviamente fatto per quanto riguarda le scale minori Dovremo infatti fare i conti con diversi tipi di scale minori naturali armoniche e melodiche

Per prima cosa vediamo subito le sequenze che interessano queste tre tipologie diverse

naturale t st t t st t tarmonica t st t t st+t stmelodica t st t t t t st

Ora che abbiamo chiarito questo possiamo fare un esempio provando innanzitutto a costruire la scala minore naturale di C Per fare ciograve ci conviene partire dalla scala maggiore di C che ormai ci ricordiamo bene CDEFGABC La sequenza era t t st t t t st Se confontiamo questa sequenza con quella della minore naturale possiamo individuare i gradi (le note della scala) che subiranno variazioni proviamo a sovrapporre le due sequenze

maj I t II t III st IV t V t VI t VII st VIIImin I t II st III t IV t V st VI t VII t VIII

Abbiamo indicato in rosso i gradi delle due scale in nero le sequenze di tonisemitoni ed in blu i gradi che cambiano III VI VII Nella scala minore naturale saranno tutti abbassati poichegrave preceduti da un semitono che non trova corrispondenti nella sequenza della scala maggiore Vediamo ora a quali note corrispondevano questi gradi nella scala maggiore di C Mi (E) La (A) Si (B) Dunque li facciamo diventare rispettivamente Mib Lab e Sib Questi tre bemolli occuperanno quindi il III VI e VII grado nella scala minore naturale di C mentre tutte le altre note saranno identiche a quelle della scala maggiore Vediamo ora la scala ottenuta Do Re Mib Fa Sol Lab Sib Do (CDEbFGAbBbC)

Discorso identico per la creazione di ogni altra scala minore

Infine vediamo un ultimo modello di scala la pentatonica Si tratta di un tipo di scala molto utilizzata perchegrave semplicissima nasce infatti da una semplificazione delle scale tradizionali

Per ottenere la scala pentatonica maggiore di qualsiasi tonalitagrave ci basta considerare la scala maggiore e cancellare IV e VII grado Otteniamo dunque una scala di sole 5 note (ricordiamoci che lVIIIdeg egrave la stessa nota della tonica)

Se vogliamo individuare la pentatonica minore non dovremo far altro che partire dalla scala minore ed eliminare questa volta II e VI grado

Abbiamo cosigrave introdotto finalmente il concetto di scala Dobbiamo tenere presente perograve che largomento egrave ben lungi dall essere esaurito esistono ancora molte informazioni che non conosciamo su questo argomento senza contare che bisogneragrave cominciare a vedere le scale in funzione dello strumento su cui le suoneremo ossia la chitarra

Per ora accontentiamoci di ciograve che abbiamo appena imparato e prendiamoci tempo per digerire queste nozioni che ci saranno indispensabili per arrivare ad una perfetta comprensione della natura degli accordi

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Modi

Prima di parlare delle scale dovremo introdurre il sistema modale cerchiamo di definirlo

brevemente

Finora abbiamo parlato con grande disinvoltura di intervalli e triadi semplificando perograve notevolmente la materia egrave doveroso aprire una piccola parentesi di approfondimento per parlare delle scale un concetto in cui ci siamo imbattuti spesso ma che non abbiamo mai veramente chiarito Per parlare delle scale perograve dovremo prima vedere cosegrave il sistema modale

Inoltre parlando delle triadi abbiamo giagrave in qualche modo capito che alla base degli accordi esiste un sistema di armonizzazione che regola i rapporti tra le note ora dobbiamo addentrarci in questo sistema e capirne il funzionamento

Tutto parte da una scala ancora non sappiamo esattamente in cosa consista negrave come sia formata Per ora accontentiamoci di definirla sommariamente attraverso le nozioni che giagrave possediamo la scala egrave una successione di note definite da unalternanza di toni e semitoni Alla fine di questo articolo potremo finalmente dare una migliore definizione Vediamo ora la scala di C maggiore come esempio

C D E F G A B C

Fin qui egrave tutto facile come vediamo partendo dalla nota C abbiamo creato una successione di note Come giagrave detto per ora evitiamo di addentrarci nel concetto di scala e ci concentriamo su altro prendiamo una nota dalla scala (per esempio la seconda D) e costruiamo una scala partendo da essa mantenendo la successione di note di partenza Non stiamo facendo niente di strano ricostruiamo la stessa identica successione partendo questa volta da D Dunque

D E F G A B C D

E semplice comprendere che potremmo fare lo stesso partendo da ogni nota della prima scala considerata quella di C che chiameremo scala madre Otterremo dunque 7 diverse sequenze tutte costruite partendo perograve dalla scala madre di C possiamo cominciare a tirare le prime conclusioni Avevamo giagrave parlato di tonica anche per quanto riguarda le scale egrave la nota di partenza Ora noi abbiamo perograve estratto dalla scala madre un secondo grado (D) e labbiamo fatto diventare tonica generando da essa una nuova scala Si tratta dunque di una tonica secondaria egrave tonica poichegrave allinterno del suo modo occupa il Ideg grado ma egrave secondaria perchegrave fa riferimento alla scala madre da cui lavevo estratta la scala maggiore di C Complicato

Riassumiamo dalla scala madre (C maj CDEFGABC) abbiamo estratto il IIdeg grado (D) Da esso abbiamo creato una nuova scala (DEFGABCD) identica alla prima ma in cui la D non occupa piugrave il IIdeg grado bensigrave il Ideg (tonica) Possiamo fare lo stesso con ogni nota della scala madre generando dunque 7 diverse sottoscale o modi Ogni nota della scala madre egrave dunque semitonica poichegrave puograve essere il Ideg grado di una sottoscala costruita partendo da essa

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Ora dobbiamo solo dare dei nomi alle diverse sottoscale ai diversi modi

CDEFGABC = ionicoDEFGABCD = doricoEFGABCDE = frigioFGABCDEF = lidioGABCDEFG = misolidioABCDEFGA = eolioBCDEFGAB = locrio

Adesso sappiamo cosegrave il sistema modale possiamo iniziare a parlare delle scale

Triadi

Fondamento di quasi tutte le scuole di chitarra sono gli accordi partiamo dalle triadi per vedere

come nascono

Abbiamo giagrave parlato di intervalli un concetto che ci torneragrave molto utile in questa trattazione Cerchiamo come sempre di dare per scontate meno nozioni possibile e di partire da zero cosegrave un accordo

La definizione di accordo egrave semplicissima si tratta infatti di tre o piugrave note suonate contemporaneamente Come al solito perograve egrave necessario andare un po oltre e vedere quali sono le regole che uniscono le note di un accordo quali princigravepi seguono e come vengono nominati i diversi accordi

Per fare ciograve partiamo dal concetto di triade tre note armonizzate tra loro Per vedere come si costruisce una triade ed in cosa consiste esattamente questa armonizzazione iniziamo da una scala prelevando da essa tre note la prima la terza e la quinta

Se partiamo dalla scala maggiore di C abbiamo appena estratto nellordine C E G

La prima egrave la tonica che definisce laccordo e il nome (se la tonica come nel nostro caso egrave C laccordo egrave di C) La terza egrave detta modale poichegrave indica il modo dellaccordo nel nostro esempio se si tratta di Mi avremo un accordo maggiore se invece egrave un Mib laccordo saragrave minore Abbiamo infine la quinta solitamente si dice che questultima nota completa la triade senza definirne alcuna caratteristica invece puograve generare triadi aumentate e diminuite (due concetti che avevamo giagrave visto parlando degli intervalli)

A questo punto perograve dobbiamo approfondire ulteriormente il discorso riprendendo quanto giagrave sappiamo sugli intervalli Abbiamo appena detto che la modale stabilisce se laccordo egrave minore o maggiore in realtagrave possiamo essere piugrave precisi chiarendo che egrave lintervallo tra prima e terza che definisce il modo dellaccordo Come sempre schematizzando un po riusciamo a capire meglio

Una triade maggiore comprende unintervallo di terza maggiore tra prima e terza ed un intervallo di terza minore tra terza e quinta cosigrave le note saranno prima terza maggiore e quinta giusta (intervalli terza maj-terza min)

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Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

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Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
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  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 17: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

Un amplificatore utilizza energia elettrica proveniente da una fonte esterna (corrente o batterie) per controllare lrsquoinvio del segnale proveniente dalla chitarra allrsquoaltoparlante consentendo di modificare il tono e il volume e di aggiungere caratteristiche quali la distorsione e lrsquoeco (il riverbero) Di fatto con il termine di amplificazione egrave possibile indicare non solo gli amplificatori di potenza ma anche altri dispositivi di elaborazione del suono quali equalizzatori espansori compressori ecc Gli amplificatori possono essere costruiti con due tecnologie diverse considerate spesso come due filosofie distinte utilizzando circuiti a valvole o a transistor (solid state) Gli A a valvole sono stati i primi ad essere prodotti negli anni rsquo50-rsquo60 per poi essere sostituiti da quelli solid state nelle due decadi successive

Questi ultimi infatti sono in grado di riprodurre fedelmente ed amplificare un suono con maggiore affidabilitagrave assicurando cioegrave quella che viene chiamata alta fedeltagrave (High-Fidelity HI-FI) Tuttavia dopo una prima diffusione di questo secondo tipo di A egrave apparso evidente come le valvole siano una componente essenziale dellrsquoamplificazione in grado di caratterizzare il tipico sound della chitarra elettrica In tal senso si sono mosse le principali case produttrici di amplificatori tornando da un lato alla tradizionale ma costosa tecnologia a valvole nei loro modelli piugrave prestigiosi e costruendo dallrsquoaltro dispositivi ibridi che combinino circuiti a valvole e circuiti a transitor con lrsquoobiettivo di assicurare i vantaggi dellrsquouna e dellrsquoaltra tecnologia

Inizialmente gli amplificatori erano separati dagli altoparlanti (si parla di testata e di casse) ma recentemente sono stati realizzati anche dispositivi combinati che prendono il nome di combo in grado di assicurare un trasporto piugrave agevole e una maggiore flessibilitagrave

Gli altoparlanti

Gli amplificatori a valvole devono adattarsi perfettamente allimpedenza degli altoparlanti che varia da 4 ohm (leggi om) 8 ohm oppure 16 ohm Non vanno mai accesi se non sono collegati agli altoparlanti se non si vuole danneggiare seriamente il trasformatore o le valvole finali Gli amplificatori a transistor sono in questo senso piugrave robusti anzi quasi tutti i modelli di un certo livello sono immuni sia al corto che al circuito aperto sulle uscite per gli altoparlanti anche se comunque egrave sempre meglio averli collegati In genere limpedenza minima degli altoparlanti dagrave il massimo volume di uscita a livelli accettabili di distorsione Il montaggio di altoparlanti dimpedenza maggiore di quella prescritta causa solo un volume di uscita ridotto e forse anche un minore tasso di distorsione Se non cegrave un pulsante di stand-by sullamplificatore egrave buona precauzione abbassare a zero il volume prima dellaccensione anche sugli ampli a transistor Attenzione alle impedenze di uscita degli amplificatori (o finali) che dovranno essere compatibili con le impedenze delle casse

Finale Casse

4ohm 8ohm

8ohm8ohm

16ohm

16ohm 16ohm

Si puograve quindi affermare che le impedenze uguali sono chiaramente abbinabili fra loro mentre un finale che ad esempio ha un uscita di 8 ohm puograve essere collegato ad una cassa che abbia lentrata a 16 ohm Adattare limpedenza di uscita del finale di potenza a quella degli speaker significa fare in modo che tutta lenergia emessa dal finale venga trasferita alle casse senza perdita di segnale e quindi far funzionare il sistema al meglio delle sue possibilitagrave (ed evitare danni) e per ciograve i valori sopra descritti non danno problemi anche se egrave sempre meglio collegare due impedenze di valore uguale

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Send amp return

Tutto il sistema di preamplificazione si basa sul controllo di volume globale della sezione output che a seconda della concatenazione delle apparecchiature saragrave o sul preamplificatore o sulle unitagrave multieffetto Dipende dalla loro posizione nel percorso del segnale Ogni tipo di effetto intendendo in questo senso apparecchiature a rack o eventuelmente pedalini appositamente dedicati dovrebbe lavorare sul suono dopo che il segnale viene preamplificato

Utilizzando il send-return il suono verragrave a passare negli effetti tramite il pre che lo riprenderagrave per poi inviarlo alluscita del pre stesso e saragrave controllato dal potenziometro del volume output level sul preampli Se invece gli effetti sono in serie dopo il pre (si definisce sistema a cascata) loutput level dellultima apparecchiatura nel percorso del segnale avragrave il controllo del volume globale

Il send-return egrave un ottimo sistema per i collegamenti di effetti allinterno di un preamplificatore Avevamo giagrave accennato a questo sistema nella sezione dedicata agli amplificatori i quali racchiudono in un blocco compatto sia il pre che il finale

Analizzando il percorso del segnale si puograve notare che il suono dovrebbe giungere al finale completo di tutte le caratteristiche costruite durante il tragitto Gli effetti dovrebbero essere inseriti a seconda della loro tipologia in punti diversi compressori distorsori equalizzatori vanno posti prima del preampli mentre gli effetti dambientazione (chorus delay riverbero ecc) dopo Vi sono anche delle eccezioni in quanto a seconda delle varie impedenze delle apparecchiature queste possono essere inserite in determinati punti Il send-return viene utilizzato per mantenere il piugrave possibile il segnale analogico mixandolo appunto con gli effetti digitali Questi allinterno del pre verranno utilizzati in maniera da influire il meno possibile con la natura analogica del suono lavorando comunque nelle loro caratteristiche Questo percheacute non tutte le apparecchiature digitali offrono una conversione AD-DA (analogicodigitale - digitaleanalogico) di ottimo livello e proprio per questo motivo collegandole in cascata dopo il pre potrebbero influire negativamente sul suono facendogli ad esempio perdere determinate frequenze oppure mangiando dinamica alla pasta effettiva del suono Vediamo quindi come comportarsi con i vari tipi di effetti nel loro rapporto send-return

Innanzitutto controlliamo limpedenza di lavoro i pedali solitamente prediligono segnali di basso livello (luscita della chitarra) mentre gli effetti a rack generalmente i segnali di linea che sono di alto livello anche se alcuni possono disporre della selezione per lavorare con entrambi i tipi di segnale Nello stesso send-return non possono coesistere pedali e processori a meno che non si voglia guadagnare in rumore piuttosto che in suono in pratica avremo un aumento di fruscio e una diminuzione del volume Puograve capitare che un pre abbia a disposizione due send-return in questo caso possiamo collegare in uno i pedali (segnali di basso livello ad es -10db) allaltro i processori a rack (segnali di linea cioegrave +4db) Attenzione al fatto che i due send-return siano indipendenti e non stereofonici In questultimo caso devono essere adattati ad una linea di segnale stereo Solitamente il send-return a basso livello lavora prima dei controlli di equalizzazione i quali opereranno sullunitagrave a rack lasciando inalterato il segnale trattato nel primo send-return Nella maggior parte dei casi troviamo un solo send-return nel pre che avragrave molto probabilmente a fianco un pulsante di selezione che serve a regolare due valori (-10db o +4db) selezioniamo il primo per i pedali e il secondo per le unitagrave a rack Possiamo infine trovare anche un potenziometro di regolazione della mandata effetti molto utile per ottimizzare una regolazione fine in quanto puograve capitare di trovare effetti con tarature diverse da quelle sopra descritte egrave molto raro che succeda ma nel caso stiamo sempre nei parametri sopra descritti che sono standard I collegamenti possono essere fatti in serie in parallelo o in entrambi i casi Se manca questultima opportunitagrave egrave necessario sapere in quale due modi precedenti si tratta in quanto questo ha una grande influenza sul suono Conviene quindi guardare le istruzioni

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Collegamenti del send-return in parallelo

Con questo sistema si divide il segnale in due parti uno viaggia attraverso il pre fino alloutput laltro viene prelevato dal send e inviato al processore esterno che dopo averlo elaborato lo rimanda nel return In questo punto il segnale effettato puograve essere mixato con loriginale da un apposito controllo (mix effect ecc) E fondamentale che il segnale di ritorno allampli sia solo quello effettato azzeriamo quindi sul processore esterno il controllo del segnale dry (diretto) in quanto questultimo egrave giagrave presente nel pre ed egrave perciograve inutile farne arrivare un altro

Collegamenti del send-return in serie

Lintero segnale viene inviato al processore utilizzando il send-return in serie Dopo essere stato effettato ritorna al preampli in questo caso la differenza del bilanciamento egrave data dai controlli dry e level nel processore

Dividiamo in due categorie i processori

Effetti che processano lintero segnale che sono il Distorsore il Compressore lEqualizzatore ecc per i quali egrave consigliato il collegamento tra chitarra e ampli oppure nel send-retun in serie in quanto lavorano sulla pasta del suono in tempo reale

Effetti che mixano una porzione di segnale trattato a quello originale quali il Flanger il Chorus il Delay il Pitch transposer il Riverbero ecc A questi egrave consigliato il collegamento in parallelo percheacute lavorano sui circuiti di tempo di ritardo Bisogna comunque fare una premessa alcuni processori di qualitagrave elevata (Eventide TC Elet) hanno una processione AD-DA talmente elevata da non influire negativamente sul segnale dry per cui possono essere messi in serie nel send-return o addirittura in cascata dopo il pre e prima del finale Rimane comunque il fatto che in parallelo Il distorsore egrave poco consigliabile nel send-return anzi non bisognerebbe proprio mai metterlo Il compressore puograve essere collegato nella mandata effetti (un altro modo di chiamare il send-return) ma egrave preferibile prima (se a pedale) o dopo il pre in cascata (se egrave a rack) In questo caso non si dovrebbero collegare processori nel send-return

Un ulteriore uscita che egrave possibile trovare nel preamplificatore e la direct output

Le valvole di un valvolare

Cosa sono esattamente le valvole degli amplificatori Come funzionano Facciamo luce su una componente di cui si parla molto ma che pochi conoscono

Di amplificatori valvolari si parla spesso quasi tutti i chitarristi riconoscono ed apprezzano (chi piugrave chi meno) il loro inconfondibile suono Sappiamo tutti dunque che lunitagrave fondamentale dellamplificatore valvolare lo dice il nome egrave la valvola Ma di cosa si tratta esattamente

Storicamente la valvola viene molto prima del transistor faceva parte delle prime componenti elettroniche giagrave agli inizi del 1900 Per la prima metagrave del secolo egrave stata impiegata su ogni apparecchiatura (radio televisori calcolatori aspirapolveri ) per poi venir rapidamente rimpiazzata dal transistor a metagrave degli anni 60 Ormai solo in campo musicale sono presenti elettroniche valvolari in quanto decisamente piugrave costose e delicate dei moderni transistor

La valvola egrave fondamentalmente un diodo ossia due elementi elettrici accoppiati Si tratta di anodo e catodo ossia un elemento di carica positiva e laltro forzatamente per induzione di carica negativa I due elementi non si toccano ma si trovano a distanza ravvicinata e vengono rinchiusi allinterno di una sorta di lampadina ossia un bulbo vitreo in cui viene creato il vuoto Un altro oggetto che si trova

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allinterno di questo bulbo egrave il filamento la cui funzione egrave esattamente quella di scaldare il catodo Questultimo raggiunta una certa temperatura sviluppa una nube elettronica intorno a segrave Lanodo invece non emette alcun elettrone ed egrave come giagrave detto caricato tale carica deriva dalla rete elettrica cui attinge la valvola che egrave di norma di tipo alternato (AC) e che quindi oscilla tra carica positiva e negativa con una certa frequenza (50Hz) Quando lanodo assume carica positiva la nube di elettroni generata dal catodo migra verso lanodo generando un flusso di corrente che si interrompe nei momenti in cui lanodo egrave negativo

Dal momento che lanodo non sviluppa nube elettronica il flusso di elettroni indotto segue sempre la stessa direzione ossia da catodo ad anodo parliamo di corrente diretta (DC) Dunque prelevando corrente da una fonte alternata la valvola converte la corrente in continua

Comunque la corrente di uscita risente in qualche modo della corrente alternata di partenza in quanto come abbiamo visto per metagrave del tempo (quando il catodo egrave positivo) non vi egrave flusso Si puograve ovviare il problema aggiungendo alla valvola un secondo diodo il cui anodo sia positivo quando quello del primo diodo egrave negativo in questo modo vi egrave un flusso continuo e dalla medesima fonte alternata si puograve ricavare maggiore corrente diretta

Tuttavia quanto detto finora ancora non ci permette di capire esattamente lutilitagrave della valvola alla nostra descrizione mancano infatti ancora diversi elementi

Le valvole montate sui nostri amplificatori in realtagrave non sono costituite dai diodi che abbiamo appena visto bensigrave da triodi Il nome stesso ci suggerisce la differenza queste componenti presentano 3 elementi attivi anzicheacute 2 Dunque ad anodo e catodo si aggiunge la griglia di controllo caricata negativamente una vera e propria griglia collocata a distanza ravvicinata tra anodo e catodo Modificando la tensione di tale griglia possiamo deviare in parte o totalmente il flusso di elettroni generato tra i diodi egrave proprio questo laspetto che piugrave ci interessa poichegrave la possibilitagrave di variare lentitagrave del flusso (ossia la corrente che giunge allanodo) ci consente di amplificare il segnale Quando infatti la griglia tende a diventare positiva convoglia un flusso elettronico sempre maggiore verso lanodo

Schema semplificato di una valvola (triodo)

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La classe di un amplificatore

Amplificatori di classe A o di classe AB Cosa cambia Quali sono i pregi ed i difetti delluna e

laltra tipologia Vediamo

Si sente spesso parlare di Classe A o Classe AB per quanto riguarda gli amplificatori vediamo di cosa si tratta cercando di semplificare quanto piugrave possibile un discorso che egrave piuttosto complesso da affrontare nella sua interezza

Precisiamo innanzitutto che consideriamo largomento solo per quanto riguarda il campo che ci interessa ossia le amplificazioni per chitarra e ricordiamoci che tale discorso vale sia per elettroniche valvolari sia per elettroniche a transistor ma per comoditagrave prendiamo in considerazione solo le prime perchegrave sulle seconde le considerazioni relative alla classe acquistano minore importanza

Parliamo dunque di amplificatori valvolari e veniamo subito al sodo quali sono le differenze tra classe A e classe AB Si parla in questo caso delle valvole finali dellamplificatore se sono di classe A esse lavorano sempre allo stesso livello (prossime al massimo) anche in assenza di segnale Insomma la corrente anodica che le attraversa egrave sempre presente alla massima potenza anche se non suoniamo questo comporta innanzitutto una minore durata delle valvole Il suono egrave solitamente corposo e caldo anche perchegrave fondamentalmente il finale dellamplificatore come abbiamo visto egrave come se fosse sempre al massimo

Parliamo ora della classe AB quando non sono raggiunte da alcune segnale la corrente al loro interno si interrompe Quando il segnale ritorna le coppie di valvole push-pull tornano ad essere attraversate dalla corrente ma tale passaggio dallo stato di quiete al funzionamento pieno genera una lieve distorsione del segnale che si avverte chiaramente nel suono finale Il suono generato egrave piugrave limpido poichegrave le valvole non lavorano sempre al massimo e per questo il segnale non raggiunge alti livelli di saturazione

I finali di classe AB inoltre consentono una potenza di uscita decisamente superiore rispetti ai classe A una caratteristica che li rende ampiamente diffusi

Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)

Ma cosa cambia tra un amplificatore per chitarra e lamplificatore che troviamo installato sul

nostro stereo Possiamo collegare a questultimo la chitarra

Rispondiamo subito no non possiamo usare negrave lamplificatore negrave le casse dello stereo per amplificare il nostro strumento Questo perchegrave gli amplificatori per chitarra possiedono caratteristiche proprie e sono progettati espressamente per essere usati nellamplificazione del nostro strumento

Ma quali sono esattamente le caratteristiche che li rendono cosigrave diversi da un normale amplificatore hi-fi Proviamo a vedere

Innanzitutto parliamo di frequenze lamplificatore hi-fi riproduce in modo lineare tutte le frequenze udibili allorecchio umano Questo almeno egrave quanto egrave progettato per fare Lamplificatore per chitarra invece enfatizza le frequenze medie (1KHz4KHz) mentre la risposta alle frequenze basse

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sfuma poco dopo il MI della prima corda in genere i bassi di un ampli per chitarra partono da 70 o 80Hz abbastanza poco se pensiamo che il nostro orecchio arriva a percepirne fino a 1525Hz Senza contare che gli amplificatori che per costituzione sono privati della parete di fondo possiedono bassi ancor meno enfatizzati

Quanto detto finora ci aiuta a capire come -a livello di prestazioni- i due tipi di amplificatori non siano interscambiabili eppure finora non abbiamo ancora incontrato un vero e proprio limite che ci impedisca di collegare la chitarra allamplificatore hi-fi Il limite di cui stiamo parlando egrave il distorto o meglio loverdrive

Tutti noi sappiamo bene come loverdrive di un amplificatore sia fondamentale da quando esistono le chitarre elettriche esiste il distorto ossia quel suono caratteristico di un amplificatore portato al suo limite (ed oltre) Ovviamente gli ampli per chitarra sono costruiti per sopportare loverdrive senza rovinarsi ed anzi per favorire la distorsione del suono ancora prima di raggiungere il livello massimo di saturazione

Tuttavia si capisce che la distorsione del suono originale di per segrave non egrave un fattore positivo soprattutto per un hi-fi per questo lamplificatore hi-fi egrave progettato in direzione opposta ossia per ritardare il piugrave possibile la distorsione del suono

Riassumiamo un attimo questo fondamentale passaggio

lampli per chitarra quando raggiunge (ad esempio) l85 della sua capacitagrave inizia a distorcere il suono Superata ovviamente una certa soglia di saturazione (120) inizia a danneggiarsi

Lamplificatore hi-fi invece non distorce fino al raggiungimento della sua potenza massima (100) questo gli consente di raggiungere loutput massimo mantenendo il suono fedele Varcata questa soglia inevitabilmente viene danneggiato

Come funziona un amplificatore

Cerchiamo di capire esattamente come funzioni un normale amplificatore per chitarra provando

a evidenziare tutti quei fattori che influiscono sul suono finale

Schema delle componenti di un amplificatore

Partiamo da zero a cosa serve lamplificatore La risposta egrave immediata ad amplificare il debole segnale proveniente dai pickup della nostra chitarra cosigrave da poter essere trasmesso allesterno o modellato

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E come fa ad amplificare il segnale Fondamentalmente assorbe energia esterna (dalla rete elettrica) e la plasma secondo i dati provenienti dal segnale dei pickup Giagrave questa affermazione implica diversi passaggi oscuri Via allora iniziamo a parlare del funzionamento di un amplificatore tenendo sempre presente il semplice schema che troviamo qui a lato giagrave intuitivamente capiamo che una prima componente fondamentale egrave lalimentatore

Basta infatti dare unocchiata allo schema per vedere che lalimentatore egrave collegato a tutte le altre parti dellamplificatore insomma da esso dipende il funzionamento dellintero apparecchio Come ci suggerisce il nome lalimentatore non fa altro che fornire energia al sistema rendendo in pratica utilizzabile quella fornita dalla rete elettrica Tale operazione si articola in almeno due momenti fondamentali prima di tutto la corrente elettrica della rete deve essere portata ad una tensione adeguata allutilizzo da parte delle altre componenti elettroniche Si tratta di unoperazione tutto sommato semplice compiuta da un normale trasformatore Tuttavia la corrente che esce dal trasformatore non egrave ancora pronta la rete domestica ci fornisce infatti una corrente alternata ossia la cui differenza di potenziale oscilla con una determinata frequenza (50Hz) tra valori positivi e valori negativi al nostro apparecchio serve invece una corrente stabile (continua) In un amplificatore valvolare intervengono qui le prime valvole con il compito di raddrizzare loscillazione tra valori positivi e negativi della corrente alternata alluscita di queste valvole la differenza di potenziale si mantiene sempre su valori positivi ma continua ad oscillare Facciamo maggiore chiarezza con un piccolo grafico

Cosigrave si presenta la corrente alternata

Ed eccola come esce dalle valvole raddrizzatrici

Insomma cegrave ancora del lavoro da fare per renderla continua Questo lavoro viene svolto dai condensatori che accumulano su una delle loro armature i picchi di carica e la rilasciano in direzione dellaltra armatura nei momenti in cui la tensione egrave minore il risultato finale egrave una corrente che inizia ad essere omogenea Infine una serie di induttori e circuiti attivi (negli ampli a transistor) livella definitivamente la corrente rendendola finalmente continua ed a disposizione di tutte le altre componenti dellamplificatore

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La prima di queste componenti che il segnale della chitarra incontra sul suo percorso egrave il preamplificatore (1deg stadio di amplificazione) puograve essere composto -nei valvolari- da una o piugrave valvole che amplificano il segnale secondo un guadagno fisso Questa fase puograve essere trascurabile se la chitarra collegata monta pickup attivi quindi giagrave comprensivi di preamplificatore per questo molti ampli hanno due ingressi distinti per PU attivi e PU passivi

Dopo il primo stadio troviamo i controlli di equalizzazione e volume di solito costituiti da condensatori identici a quelli che troviamo collegati alle manopole della chitarra ma che possono anche essere di tipo attivo (soprattutto sugli ampli a transistor) A seguire si raggiunge il 2deg stadio di amplificazione costituito da unaltra valvola (o piugrave valvole) che amplificano nuovamente il segnale questa fase egrave necessaria perchegrave prima di questa fase si collocano la maggior parte degli effetti mentre il riverbero (che vediamo nella schema a lato) va a intercettare in uscita il segnale uscente dal 2deg stadio

Questa collocazione del riverbero fondamentalmente in parallelo al 2deg stadio egrave legato al suo funzionamento ed alla presenza al suo interno di due valvole di amplificazione A questo punto si inserisce il controllo del volume generale solitamente ti tipo passivo subito prima del separatore di fase una componente che scinde il segnale in due componenti sfasate di 180deg i cui rami sono ulteriormente allontanati dal pilota che amplifica -tramita una valvola- i due segnali cosigrave ottenuti Infine una coppia di valvole ( le finali ) converte la tensione di segnale in flusso di corrente che andragrave poi a sollecitare gli altoparlanti (fondamentalmente si tratta di dare al segnale giunti sin qui la potenza necessaria a sollecitare gli altoparlanti)

Gli Effetti

Processori di segnale

Qualsiasi strumento utilizzato per alterare il suono dai semplici effetti a pedale ai piugrave complessi effetti da studio (rack) rientrano nella categoria dei sound processor ovvero elaboratori del suono I metodi fondamentali per ottenere unalterazione del suono sono quattro

I controlli di voume e di guadagno

I controlli di equalizzazione e di tono

Gli effetti basati sul tempo

Dispositivi per il cambiamento di tono

Controlli di volume e guadagno

Questi controlli permettono di variare lintensitagrave di un suono amplificato fino a portarlo agli estremi della distorsione Il canale ad alto guadagno avragrave maggiore sensibilitagrave e probabilmente una minore capacitagrave di sovraccarico Quindi dato che la differenza trai guadagni complessivi dipende quasi sempre da un alterazione del guadagno ottenuta con la prima valvola si aumenta cosigrave la possibilitagrave di produrre distorsione nella prima valvola E questo egrave desiderabile in quanto potendo portare in distorsione la prima valvola si puograve ottenere un suono distorto a qualsiasi posizione del volume

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La distornione

Una chitarra elettrica puograve fornire in uscita un segnale prolungato di 50 o piugrave millivolts Un segnale di questo livello puograve sovraccaricare (o portare in overdrive) lamplificatore Gli amplificatori per chitarra sono perciograve progettati per sopportare condizioni di ampio e prolungato sovraccarico applicate ai loro ingressi Tale sovraccarico puograve non di meno causare distorsione nello stadio pilota eo di potenza quando la chitarra sia suonata ad alto volume

Controlli di equalizzazione

I controlli di equalizzazione e di tono modificano il canale del suono incrementando o eliminando alcune frequenze

Gli effetti basati sul tempo

Questi effetti permettono di utilizzare copie ritardate di un segnale per creare una molteplicitagrave di effetti diversi

Dispositivi per il cambiamento di tono

Con questi dispositivi egrave possibile aumentare o diminuire laltezza di una nota

La Teoria

Le Scale

Il primo argomento veramente esteso e complesso che incontriamo facciamo chiarezza nel

mondo delle scale parlando in sintesi di maggiori minori e pentatoniche

Creare una scala vuol dire labbiamo giagrave detto parlando dei modi creare una sequenza di note o se preferiamo una sequenza di toni e semitoni Ogni scala parte da una tonica la nota iniziale che definisce e dagrave il nome alla scala (stiamo dicendo le stesse cose che avevamo giagrave visto per quanto riguarda le triadi ricordate) La scala maggiore egrave anche detta scala diatonica maggiore significa che al suo interno tutte le note sono diverse Possono esistere tra esse intervalli cromatici (stesso nome ma suono diverso C e C) e intervalli diatonici (nome diverso C e F) Se consideriamo la scala maggiore di C che avevamo giagrave visto (CDEFGABC) possiamo notare che tra le diverse note esiste una sequenze di toni e semitoni particolare comune a tutte le scale maggiori vediamola

C-t-D-t-E-st-F-t-G-t-A-t-B-st-C

Abbiamo cosigrave cercato di schematizzare la sequenza di toni (t) e semitoni (st) indicandone la posizione tra le varie note della scala Per comoditagrave riscriviamo la sequenza t t st t t t st Esattamente come avevamo visto parlando delle triadi inoltre ogni nota della scala occupa una posizione precisa definita dal grado la prima nota egrave Ideggrado la seconda nota (D) IIdeg grado e cosigrave via Ricordiamo i nomi giagrave visti la nota in Ideg grado si dice tonica in IIIdeg grado modale ed in Vdeg grado dominante

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Abbiamo detto che la sequenza di toni e semitoni egrave caratteristica di tutte le scale maggiori per costruire la scala maggiore di E (ad esempio) ci saragrave dunque sufficiente partendo dalla scala cromatica e scegliendo come nota iniziale E selezionare le note definite da questa sequenza di toni e semitoni

Discorso a parte va ovviamente fatto per quanto riguarda le scale minori Dovremo infatti fare i conti con diversi tipi di scale minori naturali armoniche e melodiche

Per prima cosa vediamo subito le sequenze che interessano queste tre tipologie diverse

naturale t st t t st t tarmonica t st t t st+t stmelodica t st t t t t st

Ora che abbiamo chiarito questo possiamo fare un esempio provando innanzitutto a costruire la scala minore naturale di C Per fare ciograve ci conviene partire dalla scala maggiore di C che ormai ci ricordiamo bene CDEFGABC La sequenza era t t st t t t st Se confontiamo questa sequenza con quella della minore naturale possiamo individuare i gradi (le note della scala) che subiranno variazioni proviamo a sovrapporre le due sequenze

maj I t II t III st IV t V t VI t VII st VIIImin I t II st III t IV t V st VI t VII t VIII

Abbiamo indicato in rosso i gradi delle due scale in nero le sequenze di tonisemitoni ed in blu i gradi che cambiano III VI VII Nella scala minore naturale saranno tutti abbassati poichegrave preceduti da un semitono che non trova corrispondenti nella sequenza della scala maggiore Vediamo ora a quali note corrispondevano questi gradi nella scala maggiore di C Mi (E) La (A) Si (B) Dunque li facciamo diventare rispettivamente Mib Lab e Sib Questi tre bemolli occuperanno quindi il III VI e VII grado nella scala minore naturale di C mentre tutte le altre note saranno identiche a quelle della scala maggiore Vediamo ora la scala ottenuta Do Re Mib Fa Sol Lab Sib Do (CDEbFGAbBbC)

Discorso identico per la creazione di ogni altra scala minore

Infine vediamo un ultimo modello di scala la pentatonica Si tratta di un tipo di scala molto utilizzata perchegrave semplicissima nasce infatti da una semplificazione delle scale tradizionali

Per ottenere la scala pentatonica maggiore di qualsiasi tonalitagrave ci basta considerare la scala maggiore e cancellare IV e VII grado Otteniamo dunque una scala di sole 5 note (ricordiamoci che lVIIIdeg egrave la stessa nota della tonica)

Se vogliamo individuare la pentatonica minore non dovremo far altro che partire dalla scala minore ed eliminare questa volta II e VI grado

Abbiamo cosigrave introdotto finalmente il concetto di scala Dobbiamo tenere presente perograve che largomento egrave ben lungi dall essere esaurito esistono ancora molte informazioni che non conosciamo su questo argomento senza contare che bisogneragrave cominciare a vedere le scale in funzione dello strumento su cui le suoneremo ossia la chitarra

Per ora accontentiamoci di ciograve che abbiamo appena imparato e prendiamoci tempo per digerire queste nozioni che ci saranno indispensabili per arrivare ad una perfetta comprensione della natura degli accordi

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Modi

Prima di parlare delle scale dovremo introdurre il sistema modale cerchiamo di definirlo

brevemente

Finora abbiamo parlato con grande disinvoltura di intervalli e triadi semplificando perograve notevolmente la materia egrave doveroso aprire una piccola parentesi di approfondimento per parlare delle scale un concetto in cui ci siamo imbattuti spesso ma che non abbiamo mai veramente chiarito Per parlare delle scale perograve dovremo prima vedere cosegrave il sistema modale

Inoltre parlando delle triadi abbiamo giagrave in qualche modo capito che alla base degli accordi esiste un sistema di armonizzazione che regola i rapporti tra le note ora dobbiamo addentrarci in questo sistema e capirne il funzionamento

Tutto parte da una scala ancora non sappiamo esattamente in cosa consista negrave come sia formata Per ora accontentiamoci di definirla sommariamente attraverso le nozioni che giagrave possediamo la scala egrave una successione di note definite da unalternanza di toni e semitoni Alla fine di questo articolo potremo finalmente dare una migliore definizione Vediamo ora la scala di C maggiore come esempio

C D E F G A B C

Fin qui egrave tutto facile come vediamo partendo dalla nota C abbiamo creato una successione di note Come giagrave detto per ora evitiamo di addentrarci nel concetto di scala e ci concentriamo su altro prendiamo una nota dalla scala (per esempio la seconda D) e costruiamo una scala partendo da essa mantenendo la successione di note di partenza Non stiamo facendo niente di strano ricostruiamo la stessa identica successione partendo questa volta da D Dunque

D E F G A B C D

E semplice comprendere che potremmo fare lo stesso partendo da ogni nota della prima scala considerata quella di C che chiameremo scala madre Otterremo dunque 7 diverse sequenze tutte costruite partendo perograve dalla scala madre di C possiamo cominciare a tirare le prime conclusioni Avevamo giagrave parlato di tonica anche per quanto riguarda le scale egrave la nota di partenza Ora noi abbiamo perograve estratto dalla scala madre un secondo grado (D) e labbiamo fatto diventare tonica generando da essa una nuova scala Si tratta dunque di una tonica secondaria egrave tonica poichegrave allinterno del suo modo occupa il Ideg grado ma egrave secondaria perchegrave fa riferimento alla scala madre da cui lavevo estratta la scala maggiore di C Complicato

Riassumiamo dalla scala madre (C maj CDEFGABC) abbiamo estratto il IIdeg grado (D) Da esso abbiamo creato una nuova scala (DEFGABCD) identica alla prima ma in cui la D non occupa piugrave il IIdeg grado bensigrave il Ideg (tonica) Possiamo fare lo stesso con ogni nota della scala madre generando dunque 7 diverse sottoscale o modi Ogni nota della scala madre egrave dunque semitonica poichegrave puograve essere il Ideg grado di una sottoscala costruita partendo da essa

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Ora dobbiamo solo dare dei nomi alle diverse sottoscale ai diversi modi

CDEFGABC = ionicoDEFGABCD = doricoEFGABCDE = frigioFGABCDEF = lidioGABCDEFG = misolidioABCDEFGA = eolioBCDEFGAB = locrio

Adesso sappiamo cosegrave il sistema modale possiamo iniziare a parlare delle scale

Triadi

Fondamento di quasi tutte le scuole di chitarra sono gli accordi partiamo dalle triadi per vedere

come nascono

Abbiamo giagrave parlato di intervalli un concetto che ci torneragrave molto utile in questa trattazione Cerchiamo come sempre di dare per scontate meno nozioni possibile e di partire da zero cosegrave un accordo

La definizione di accordo egrave semplicissima si tratta infatti di tre o piugrave note suonate contemporaneamente Come al solito perograve egrave necessario andare un po oltre e vedere quali sono le regole che uniscono le note di un accordo quali princigravepi seguono e come vengono nominati i diversi accordi

Per fare ciograve partiamo dal concetto di triade tre note armonizzate tra loro Per vedere come si costruisce una triade ed in cosa consiste esattamente questa armonizzazione iniziamo da una scala prelevando da essa tre note la prima la terza e la quinta

Se partiamo dalla scala maggiore di C abbiamo appena estratto nellordine C E G

La prima egrave la tonica che definisce laccordo e il nome (se la tonica come nel nostro caso egrave C laccordo egrave di C) La terza egrave detta modale poichegrave indica il modo dellaccordo nel nostro esempio se si tratta di Mi avremo un accordo maggiore se invece egrave un Mib laccordo saragrave minore Abbiamo infine la quinta solitamente si dice che questultima nota completa la triade senza definirne alcuna caratteristica invece puograve generare triadi aumentate e diminuite (due concetti che avevamo giagrave visto parlando degli intervalli)

A questo punto perograve dobbiamo approfondire ulteriormente il discorso riprendendo quanto giagrave sappiamo sugli intervalli Abbiamo appena detto che la modale stabilisce se laccordo egrave minore o maggiore in realtagrave possiamo essere piugrave precisi chiarendo che egrave lintervallo tra prima e terza che definisce il modo dellaccordo Come sempre schematizzando un po riusciamo a capire meglio

Una triade maggiore comprende unintervallo di terza maggiore tra prima e terza ed un intervallo di terza minore tra terza e quinta cosigrave le note saranno prima terza maggiore e quinta giusta (intervalli terza maj-terza min)

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Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

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Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
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  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 18: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

Send amp return

Tutto il sistema di preamplificazione si basa sul controllo di volume globale della sezione output che a seconda della concatenazione delle apparecchiature saragrave o sul preamplificatore o sulle unitagrave multieffetto Dipende dalla loro posizione nel percorso del segnale Ogni tipo di effetto intendendo in questo senso apparecchiature a rack o eventuelmente pedalini appositamente dedicati dovrebbe lavorare sul suono dopo che il segnale viene preamplificato

Utilizzando il send-return il suono verragrave a passare negli effetti tramite il pre che lo riprenderagrave per poi inviarlo alluscita del pre stesso e saragrave controllato dal potenziometro del volume output level sul preampli Se invece gli effetti sono in serie dopo il pre (si definisce sistema a cascata) loutput level dellultima apparecchiatura nel percorso del segnale avragrave il controllo del volume globale

Il send-return egrave un ottimo sistema per i collegamenti di effetti allinterno di un preamplificatore Avevamo giagrave accennato a questo sistema nella sezione dedicata agli amplificatori i quali racchiudono in un blocco compatto sia il pre che il finale

Analizzando il percorso del segnale si puograve notare che il suono dovrebbe giungere al finale completo di tutte le caratteristiche costruite durante il tragitto Gli effetti dovrebbero essere inseriti a seconda della loro tipologia in punti diversi compressori distorsori equalizzatori vanno posti prima del preampli mentre gli effetti dambientazione (chorus delay riverbero ecc) dopo Vi sono anche delle eccezioni in quanto a seconda delle varie impedenze delle apparecchiature queste possono essere inserite in determinati punti Il send-return viene utilizzato per mantenere il piugrave possibile il segnale analogico mixandolo appunto con gli effetti digitali Questi allinterno del pre verranno utilizzati in maniera da influire il meno possibile con la natura analogica del suono lavorando comunque nelle loro caratteristiche Questo percheacute non tutte le apparecchiature digitali offrono una conversione AD-DA (analogicodigitale - digitaleanalogico) di ottimo livello e proprio per questo motivo collegandole in cascata dopo il pre potrebbero influire negativamente sul suono facendogli ad esempio perdere determinate frequenze oppure mangiando dinamica alla pasta effettiva del suono Vediamo quindi come comportarsi con i vari tipi di effetti nel loro rapporto send-return

Innanzitutto controlliamo limpedenza di lavoro i pedali solitamente prediligono segnali di basso livello (luscita della chitarra) mentre gli effetti a rack generalmente i segnali di linea che sono di alto livello anche se alcuni possono disporre della selezione per lavorare con entrambi i tipi di segnale Nello stesso send-return non possono coesistere pedali e processori a meno che non si voglia guadagnare in rumore piuttosto che in suono in pratica avremo un aumento di fruscio e una diminuzione del volume Puograve capitare che un pre abbia a disposizione due send-return in questo caso possiamo collegare in uno i pedali (segnali di basso livello ad es -10db) allaltro i processori a rack (segnali di linea cioegrave +4db) Attenzione al fatto che i due send-return siano indipendenti e non stereofonici In questultimo caso devono essere adattati ad una linea di segnale stereo Solitamente il send-return a basso livello lavora prima dei controlli di equalizzazione i quali opereranno sullunitagrave a rack lasciando inalterato il segnale trattato nel primo send-return Nella maggior parte dei casi troviamo un solo send-return nel pre che avragrave molto probabilmente a fianco un pulsante di selezione che serve a regolare due valori (-10db o +4db) selezioniamo il primo per i pedali e il secondo per le unitagrave a rack Possiamo infine trovare anche un potenziometro di regolazione della mandata effetti molto utile per ottimizzare una regolazione fine in quanto puograve capitare di trovare effetti con tarature diverse da quelle sopra descritte egrave molto raro che succeda ma nel caso stiamo sempre nei parametri sopra descritti che sono standard I collegamenti possono essere fatti in serie in parallelo o in entrambi i casi Se manca questultima opportunitagrave egrave necessario sapere in quale due modi precedenti si tratta in quanto questo ha una grande influenza sul suono Conviene quindi guardare le istruzioni

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Collegamenti del send-return in parallelo

Con questo sistema si divide il segnale in due parti uno viaggia attraverso il pre fino alloutput laltro viene prelevato dal send e inviato al processore esterno che dopo averlo elaborato lo rimanda nel return In questo punto il segnale effettato puograve essere mixato con loriginale da un apposito controllo (mix effect ecc) E fondamentale che il segnale di ritorno allampli sia solo quello effettato azzeriamo quindi sul processore esterno il controllo del segnale dry (diretto) in quanto questultimo egrave giagrave presente nel pre ed egrave perciograve inutile farne arrivare un altro

Collegamenti del send-return in serie

Lintero segnale viene inviato al processore utilizzando il send-return in serie Dopo essere stato effettato ritorna al preampli in questo caso la differenza del bilanciamento egrave data dai controlli dry e level nel processore

Dividiamo in due categorie i processori

Effetti che processano lintero segnale che sono il Distorsore il Compressore lEqualizzatore ecc per i quali egrave consigliato il collegamento tra chitarra e ampli oppure nel send-retun in serie in quanto lavorano sulla pasta del suono in tempo reale

Effetti che mixano una porzione di segnale trattato a quello originale quali il Flanger il Chorus il Delay il Pitch transposer il Riverbero ecc A questi egrave consigliato il collegamento in parallelo percheacute lavorano sui circuiti di tempo di ritardo Bisogna comunque fare una premessa alcuni processori di qualitagrave elevata (Eventide TC Elet) hanno una processione AD-DA talmente elevata da non influire negativamente sul segnale dry per cui possono essere messi in serie nel send-return o addirittura in cascata dopo il pre e prima del finale Rimane comunque il fatto che in parallelo Il distorsore egrave poco consigliabile nel send-return anzi non bisognerebbe proprio mai metterlo Il compressore puograve essere collegato nella mandata effetti (un altro modo di chiamare il send-return) ma egrave preferibile prima (se a pedale) o dopo il pre in cascata (se egrave a rack) In questo caso non si dovrebbero collegare processori nel send-return

Un ulteriore uscita che egrave possibile trovare nel preamplificatore e la direct output

Le valvole di un valvolare

Cosa sono esattamente le valvole degli amplificatori Come funzionano Facciamo luce su una componente di cui si parla molto ma che pochi conoscono

Di amplificatori valvolari si parla spesso quasi tutti i chitarristi riconoscono ed apprezzano (chi piugrave chi meno) il loro inconfondibile suono Sappiamo tutti dunque che lunitagrave fondamentale dellamplificatore valvolare lo dice il nome egrave la valvola Ma di cosa si tratta esattamente

Storicamente la valvola viene molto prima del transistor faceva parte delle prime componenti elettroniche giagrave agli inizi del 1900 Per la prima metagrave del secolo egrave stata impiegata su ogni apparecchiatura (radio televisori calcolatori aspirapolveri ) per poi venir rapidamente rimpiazzata dal transistor a metagrave degli anni 60 Ormai solo in campo musicale sono presenti elettroniche valvolari in quanto decisamente piugrave costose e delicate dei moderni transistor

La valvola egrave fondamentalmente un diodo ossia due elementi elettrici accoppiati Si tratta di anodo e catodo ossia un elemento di carica positiva e laltro forzatamente per induzione di carica negativa I due elementi non si toccano ma si trovano a distanza ravvicinata e vengono rinchiusi allinterno di una sorta di lampadina ossia un bulbo vitreo in cui viene creato il vuoto Un altro oggetto che si trova

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allinterno di questo bulbo egrave il filamento la cui funzione egrave esattamente quella di scaldare il catodo Questultimo raggiunta una certa temperatura sviluppa una nube elettronica intorno a segrave Lanodo invece non emette alcun elettrone ed egrave come giagrave detto caricato tale carica deriva dalla rete elettrica cui attinge la valvola che egrave di norma di tipo alternato (AC) e che quindi oscilla tra carica positiva e negativa con una certa frequenza (50Hz) Quando lanodo assume carica positiva la nube di elettroni generata dal catodo migra verso lanodo generando un flusso di corrente che si interrompe nei momenti in cui lanodo egrave negativo

Dal momento che lanodo non sviluppa nube elettronica il flusso di elettroni indotto segue sempre la stessa direzione ossia da catodo ad anodo parliamo di corrente diretta (DC) Dunque prelevando corrente da una fonte alternata la valvola converte la corrente in continua

Comunque la corrente di uscita risente in qualche modo della corrente alternata di partenza in quanto come abbiamo visto per metagrave del tempo (quando il catodo egrave positivo) non vi egrave flusso Si puograve ovviare il problema aggiungendo alla valvola un secondo diodo il cui anodo sia positivo quando quello del primo diodo egrave negativo in questo modo vi egrave un flusso continuo e dalla medesima fonte alternata si puograve ricavare maggiore corrente diretta

Tuttavia quanto detto finora ancora non ci permette di capire esattamente lutilitagrave della valvola alla nostra descrizione mancano infatti ancora diversi elementi

Le valvole montate sui nostri amplificatori in realtagrave non sono costituite dai diodi che abbiamo appena visto bensigrave da triodi Il nome stesso ci suggerisce la differenza queste componenti presentano 3 elementi attivi anzicheacute 2 Dunque ad anodo e catodo si aggiunge la griglia di controllo caricata negativamente una vera e propria griglia collocata a distanza ravvicinata tra anodo e catodo Modificando la tensione di tale griglia possiamo deviare in parte o totalmente il flusso di elettroni generato tra i diodi egrave proprio questo laspetto che piugrave ci interessa poichegrave la possibilitagrave di variare lentitagrave del flusso (ossia la corrente che giunge allanodo) ci consente di amplificare il segnale Quando infatti la griglia tende a diventare positiva convoglia un flusso elettronico sempre maggiore verso lanodo

Schema semplificato di una valvola (triodo)

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La classe di un amplificatore

Amplificatori di classe A o di classe AB Cosa cambia Quali sono i pregi ed i difetti delluna e

laltra tipologia Vediamo

Si sente spesso parlare di Classe A o Classe AB per quanto riguarda gli amplificatori vediamo di cosa si tratta cercando di semplificare quanto piugrave possibile un discorso che egrave piuttosto complesso da affrontare nella sua interezza

Precisiamo innanzitutto che consideriamo largomento solo per quanto riguarda il campo che ci interessa ossia le amplificazioni per chitarra e ricordiamoci che tale discorso vale sia per elettroniche valvolari sia per elettroniche a transistor ma per comoditagrave prendiamo in considerazione solo le prime perchegrave sulle seconde le considerazioni relative alla classe acquistano minore importanza

Parliamo dunque di amplificatori valvolari e veniamo subito al sodo quali sono le differenze tra classe A e classe AB Si parla in questo caso delle valvole finali dellamplificatore se sono di classe A esse lavorano sempre allo stesso livello (prossime al massimo) anche in assenza di segnale Insomma la corrente anodica che le attraversa egrave sempre presente alla massima potenza anche se non suoniamo questo comporta innanzitutto una minore durata delle valvole Il suono egrave solitamente corposo e caldo anche perchegrave fondamentalmente il finale dellamplificatore come abbiamo visto egrave come se fosse sempre al massimo

Parliamo ora della classe AB quando non sono raggiunte da alcune segnale la corrente al loro interno si interrompe Quando il segnale ritorna le coppie di valvole push-pull tornano ad essere attraversate dalla corrente ma tale passaggio dallo stato di quiete al funzionamento pieno genera una lieve distorsione del segnale che si avverte chiaramente nel suono finale Il suono generato egrave piugrave limpido poichegrave le valvole non lavorano sempre al massimo e per questo il segnale non raggiunge alti livelli di saturazione

I finali di classe AB inoltre consentono una potenza di uscita decisamente superiore rispetti ai classe A una caratteristica che li rende ampiamente diffusi

Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)

Ma cosa cambia tra un amplificatore per chitarra e lamplificatore che troviamo installato sul

nostro stereo Possiamo collegare a questultimo la chitarra

Rispondiamo subito no non possiamo usare negrave lamplificatore negrave le casse dello stereo per amplificare il nostro strumento Questo perchegrave gli amplificatori per chitarra possiedono caratteristiche proprie e sono progettati espressamente per essere usati nellamplificazione del nostro strumento

Ma quali sono esattamente le caratteristiche che li rendono cosigrave diversi da un normale amplificatore hi-fi Proviamo a vedere

Innanzitutto parliamo di frequenze lamplificatore hi-fi riproduce in modo lineare tutte le frequenze udibili allorecchio umano Questo almeno egrave quanto egrave progettato per fare Lamplificatore per chitarra invece enfatizza le frequenze medie (1KHz4KHz) mentre la risposta alle frequenze basse

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sfuma poco dopo il MI della prima corda in genere i bassi di un ampli per chitarra partono da 70 o 80Hz abbastanza poco se pensiamo che il nostro orecchio arriva a percepirne fino a 1525Hz Senza contare che gli amplificatori che per costituzione sono privati della parete di fondo possiedono bassi ancor meno enfatizzati

Quanto detto finora ci aiuta a capire come -a livello di prestazioni- i due tipi di amplificatori non siano interscambiabili eppure finora non abbiamo ancora incontrato un vero e proprio limite che ci impedisca di collegare la chitarra allamplificatore hi-fi Il limite di cui stiamo parlando egrave il distorto o meglio loverdrive

Tutti noi sappiamo bene come loverdrive di un amplificatore sia fondamentale da quando esistono le chitarre elettriche esiste il distorto ossia quel suono caratteristico di un amplificatore portato al suo limite (ed oltre) Ovviamente gli ampli per chitarra sono costruiti per sopportare loverdrive senza rovinarsi ed anzi per favorire la distorsione del suono ancora prima di raggiungere il livello massimo di saturazione

Tuttavia si capisce che la distorsione del suono originale di per segrave non egrave un fattore positivo soprattutto per un hi-fi per questo lamplificatore hi-fi egrave progettato in direzione opposta ossia per ritardare il piugrave possibile la distorsione del suono

Riassumiamo un attimo questo fondamentale passaggio

lampli per chitarra quando raggiunge (ad esempio) l85 della sua capacitagrave inizia a distorcere il suono Superata ovviamente una certa soglia di saturazione (120) inizia a danneggiarsi

Lamplificatore hi-fi invece non distorce fino al raggiungimento della sua potenza massima (100) questo gli consente di raggiungere loutput massimo mantenendo il suono fedele Varcata questa soglia inevitabilmente viene danneggiato

Come funziona un amplificatore

Cerchiamo di capire esattamente come funzioni un normale amplificatore per chitarra provando

a evidenziare tutti quei fattori che influiscono sul suono finale

Schema delle componenti di un amplificatore

Partiamo da zero a cosa serve lamplificatore La risposta egrave immediata ad amplificare il debole segnale proveniente dai pickup della nostra chitarra cosigrave da poter essere trasmesso allesterno o modellato

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E come fa ad amplificare il segnale Fondamentalmente assorbe energia esterna (dalla rete elettrica) e la plasma secondo i dati provenienti dal segnale dei pickup Giagrave questa affermazione implica diversi passaggi oscuri Via allora iniziamo a parlare del funzionamento di un amplificatore tenendo sempre presente il semplice schema che troviamo qui a lato giagrave intuitivamente capiamo che una prima componente fondamentale egrave lalimentatore

Basta infatti dare unocchiata allo schema per vedere che lalimentatore egrave collegato a tutte le altre parti dellamplificatore insomma da esso dipende il funzionamento dellintero apparecchio Come ci suggerisce il nome lalimentatore non fa altro che fornire energia al sistema rendendo in pratica utilizzabile quella fornita dalla rete elettrica Tale operazione si articola in almeno due momenti fondamentali prima di tutto la corrente elettrica della rete deve essere portata ad una tensione adeguata allutilizzo da parte delle altre componenti elettroniche Si tratta di unoperazione tutto sommato semplice compiuta da un normale trasformatore Tuttavia la corrente che esce dal trasformatore non egrave ancora pronta la rete domestica ci fornisce infatti una corrente alternata ossia la cui differenza di potenziale oscilla con una determinata frequenza (50Hz) tra valori positivi e valori negativi al nostro apparecchio serve invece una corrente stabile (continua) In un amplificatore valvolare intervengono qui le prime valvole con il compito di raddrizzare loscillazione tra valori positivi e negativi della corrente alternata alluscita di queste valvole la differenza di potenziale si mantiene sempre su valori positivi ma continua ad oscillare Facciamo maggiore chiarezza con un piccolo grafico

Cosigrave si presenta la corrente alternata

Ed eccola come esce dalle valvole raddrizzatrici

Insomma cegrave ancora del lavoro da fare per renderla continua Questo lavoro viene svolto dai condensatori che accumulano su una delle loro armature i picchi di carica e la rilasciano in direzione dellaltra armatura nei momenti in cui la tensione egrave minore il risultato finale egrave una corrente che inizia ad essere omogenea Infine una serie di induttori e circuiti attivi (negli ampli a transistor) livella definitivamente la corrente rendendola finalmente continua ed a disposizione di tutte le altre componenti dellamplificatore

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La prima di queste componenti che il segnale della chitarra incontra sul suo percorso egrave il preamplificatore (1deg stadio di amplificazione) puograve essere composto -nei valvolari- da una o piugrave valvole che amplificano il segnale secondo un guadagno fisso Questa fase puograve essere trascurabile se la chitarra collegata monta pickup attivi quindi giagrave comprensivi di preamplificatore per questo molti ampli hanno due ingressi distinti per PU attivi e PU passivi

Dopo il primo stadio troviamo i controlli di equalizzazione e volume di solito costituiti da condensatori identici a quelli che troviamo collegati alle manopole della chitarra ma che possono anche essere di tipo attivo (soprattutto sugli ampli a transistor) A seguire si raggiunge il 2deg stadio di amplificazione costituito da unaltra valvola (o piugrave valvole) che amplificano nuovamente il segnale questa fase egrave necessaria perchegrave prima di questa fase si collocano la maggior parte degli effetti mentre il riverbero (che vediamo nella schema a lato) va a intercettare in uscita il segnale uscente dal 2deg stadio

Questa collocazione del riverbero fondamentalmente in parallelo al 2deg stadio egrave legato al suo funzionamento ed alla presenza al suo interno di due valvole di amplificazione A questo punto si inserisce il controllo del volume generale solitamente ti tipo passivo subito prima del separatore di fase una componente che scinde il segnale in due componenti sfasate di 180deg i cui rami sono ulteriormente allontanati dal pilota che amplifica -tramita una valvola- i due segnali cosigrave ottenuti Infine una coppia di valvole ( le finali ) converte la tensione di segnale in flusso di corrente che andragrave poi a sollecitare gli altoparlanti (fondamentalmente si tratta di dare al segnale giunti sin qui la potenza necessaria a sollecitare gli altoparlanti)

Gli Effetti

Processori di segnale

Qualsiasi strumento utilizzato per alterare il suono dai semplici effetti a pedale ai piugrave complessi effetti da studio (rack) rientrano nella categoria dei sound processor ovvero elaboratori del suono I metodi fondamentali per ottenere unalterazione del suono sono quattro

I controlli di voume e di guadagno

I controlli di equalizzazione e di tono

Gli effetti basati sul tempo

Dispositivi per il cambiamento di tono

Controlli di volume e guadagno

Questi controlli permettono di variare lintensitagrave di un suono amplificato fino a portarlo agli estremi della distorsione Il canale ad alto guadagno avragrave maggiore sensibilitagrave e probabilmente una minore capacitagrave di sovraccarico Quindi dato che la differenza trai guadagni complessivi dipende quasi sempre da un alterazione del guadagno ottenuta con la prima valvola si aumenta cosigrave la possibilitagrave di produrre distorsione nella prima valvola E questo egrave desiderabile in quanto potendo portare in distorsione la prima valvola si puograve ottenere un suono distorto a qualsiasi posizione del volume

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La distornione

Una chitarra elettrica puograve fornire in uscita un segnale prolungato di 50 o piugrave millivolts Un segnale di questo livello puograve sovraccaricare (o portare in overdrive) lamplificatore Gli amplificatori per chitarra sono perciograve progettati per sopportare condizioni di ampio e prolungato sovraccarico applicate ai loro ingressi Tale sovraccarico puograve non di meno causare distorsione nello stadio pilota eo di potenza quando la chitarra sia suonata ad alto volume

Controlli di equalizzazione

I controlli di equalizzazione e di tono modificano il canale del suono incrementando o eliminando alcune frequenze

Gli effetti basati sul tempo

Questi effetti permettono di utilizzare copie ritardate di un segnale per creare una molteplicitagrave di effetti diversi

Dispositivi per il cambiamento di tono

Con questi dispositivi egrave possibile aumentare o diminuire laltezza di una nota

La Teoria

Le Scale

Il primo argomento veramente esteso e complesso che incontriamo facciamo chiarezza nel

mondo delle scale parlando in sintesi di maggiori minori e pentatoniche

Creare una scala vuol dire labbiamo giagrave detto parlando dei modi creare una sequenza di note o se preferiamo una sequenza di toni e semitoni Ogni scala parte da una tonica la nota iniziale che definisce e dagrave il nome alla scala (stiamo dicendo le stesse cose che avevamo giagrave visto per quanto riguarda le triadi ricordate) La scala maggiore egrave anche detta scala diatonica maggiore significa che al suo interno tutte le note sono diverse Possono esistere tra esse intervalli cromatici (stesso nome ma suono diverso C e C) e intervalli diatonici (nome diverso C e F) Se consideriamo la scala maggiore di C che avevamo giagrave visto (CDEFGABC) possiamo notare che tra le diverse note esiste una sequenze di toni e semitoni particolare comune a tutte le scale maggiori vediamola

C-t-D-t-E-st-F-t-G-t-A-t-B-st-C

Abbiamo cosigrave cercato di schematizzare la sequenza di toni (t) e semitoni (st) indicandone la posizione tra le varie note della scala Per comoditagrave riscriviamo la sequenza t t st t t t st Esattamente come avevamo visto parlando delle triadi inoltre ogni nota della scala occupa una posizione precisa definita dal grado la prima nota egrave Ideggrado la seconda nota (D) IIdeg grado e cosigrave via Ricordiamo i nomi giagrave visti la nota in Ideg grado si dice tonica in IIIdeg grado modale ed in Vdeg grado dominante

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Abbiamo detto che la sequenza di toni e semitoni egrave caratteristica di tutte le scale maggiori per costruire la scala maggiore di E (ad esempio) ci saragrave dunque sufficiente partendo dalla scala cromatica e scegliendo come nota iniziale E selezionare le note definite da questa sequenza di toni e semitoni

Discorso a parte va ovviamente fatto per quanto riguarda le scale minori Dovremo infatti fare i conti con diversi tipi di scale minori naturali armoniche e melodiche

Per prima cosa vediamo subito le sequenze che interessano queste tre tipologie diverse

naturale t st t t st t tarmonica t st t t st+t stmelodica t st t t t t st

Ora che abbiamo chiarito questo possiamo fare un esempio provando innanzitutto a costruire la scala minore naturale di C Per fare ciograve ci conviene partire dalla scala maggiore di C che ormai ci ricordiamo bene CDEFGABC La sequenza era t t st t t t st Se confontiamo questa sequenza con quella della minore naturale possiamo individuare i gradi (le note della scala) che subiranno variazioni proviamo a sovrapporre le due sequenze

maj I t II t III st IV t V t VI t VII st VIIImin I t II st III t IV t V st VI t VII t VIII

Abbiamo indicato in rosso i gradi delle due scale in nero le sequenze di tonisemitoni ed in blu i gradi che cambiano III VI VII Nella scala minore naturale saranno tutti abbassati poichegrave preceduti da un semitono che non trova corrispondenti nella sequenza della scala maggiore Vediamo ora a quali note corrispondevano questi gradi nella scala maggiore di C Mi (E) La (A) Si (B) Dunque li facciamo diventare rispettivamente Mib Lab e Sib Questi tre bemolli occuperanno quindi il III VI e VII grado nella scala minore naturale di C mentre tutte le altre note saranno identiche a quelle della scala maggiore Vediamo ora la scala ottenuta Do Re Mib Fa Sol Lab Sib Do (CDEbFGAbBbC)

Discorso identico per la creazione di ogni altra scala minore

Infine vediamo un ultimo modello di scala la pentatonica Si tratta di un tipo di scala molto utilizzata perchegrave semplicissima nasce infatti da una semplificazione delle scale tradizionali

Per ottenere la scala pentatonica maggiore di qualsiasi tonalitagrave ci basta considerare la scala maggiore e cancellare IV e VII grado Otteniamo dunque una scala di sole 5 note (ricordiamoci che lVIIIdeg egrave la stessa nota della tonica)

Se vogliamo individuare la pentatonica minore non dovremo far altro che partire dalla scala minore ed eliminare questa volta II e VI grado

Abbiamo cosigrave introdotto finalmente il concetto di scala Dobbiamo tenere presente perograve che largomento egrave ben lungi dall essere esaurito esistono ancora molte informazioni che non conosciamo su questo argomento senza contare che bisogneragrave cominciare a vedere le scale in funzione dello strumento su cui le suoneremo ossia la chitarra

Per ora accontentiamoci di ciograve che abbiamo appena imparato e prendiamoci tempo per digerire queste nozioni che ci saranno indispensabili per arrivare ad una perfetta comprensione della natura degli accordi

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Modi

Prima di parlare delle scale dovremo introdurre il sistema modale cerchiamo di definirlo

brevemente

Finora abbiamo parlato con grande disinvoltura di intervalli e triadi semplificando perograve notevolmente la materia egrave doveroso aprire una piccola parentesi di approfondimento per parlare delle scale un concetto in cui ci siamo imbattuti spesso ma che non abbiamo mai veramente chiarito Per parlare delle scale perograve dovremo prima vedere cosegrave il sistema modale

Inoltre parlando delle triadi abbiamo giagrave in qualche modo capito che alla base degli accordi esiste un sistema di armonizzazione che regola i rapporti tra le note ora dobbiamo addentrarci in questo sistema e capirne il funzionamento

Tutto parte da una scala ancora non sappiamo esattamente in cosa consista negrave come sia formata Per ora accontentiamoci di definirla sommariamente attraverso le nozioni che giagrave possediamo la scala egrave una successione di note definite da unalternanza di toni e semitoni Alla fine di questo articolo potremo finalmente dare una migliore definizione Vediamo ora la scala di C maggiore come esempio

C D E F G A B C

Fin qui egrave tutto facile come vediamo partendo dalla nota C abbiamo creato una successione di note Come giagrave detto per ora evitiamo di addentrarci nel concetto di scala e ci concentriamo su altro prendiamo una nota dalla scala (per esempio la seconda D) e costruiamo una scala partendo da essa mantenendo la successione di note di partenza Non stiamo facendo niente di strano ricostruiamo la stessa identica successione partendo questa volta da D Dunque

D E F G A B C D

E semplice comprendere che potremmo fare lo stesso partendo da ogni nota della prima scala considerata quella di C che chiameremo scala madre Otterremo dunque 7 diverse sequenze tutte costruite partendo perograve dalla scala madre di C possiamo cominciare a tirare le prime conclusioni Avevamo giagrave parlato di tonica anche per quanto riguarda le scale egrave la nota di partenza Ora noi abbiamo perograve estratto dalla scala madre un secondo grado (D) e labbiamo fatto diventare tonica generando da essa una nuova scala Si tratta dunque di una tonica secondaria egrave tonica poichegrave allinterno del suo modo occupa il Ideg grado ma egrave secondaria perchegrave fa riferimento alla scala madre da cui lavevo estratta la scala maggiore di C Complicato

Riassumiamo dalla scala madre (C maj CDEFGABC) abbiamo estratto il IIdeg grado (D) Da esso abbiamo creato una nuova scala (DEFGABCD) identica alla prima ma in cui la D non occupa piugrave il IIdeg grado bensigrave il Ideg (tonica) Possiamo fare lo stesso con ogni nota della scala madre generando dunque 7 diverse sottoscale o modi Ogni nota della scala madre egrave dunque semitonica poichegrave puograve essere il Ideg grado di una sottoscala costruita partendo da essa

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Ora dobbiamo solo dare dei nomi alle diverse sottoscale ai diversi modi

CDEFGABC = ionicoDEFGABCD = doricoEFGABCDE = frigioFGABCDEF = lidioGABCDEFG = misolidioABCDEFGA = eolioBCDEFGAB = locrio

Adesso sappiamo cosegrave il sistema modale possiamo iniziare a parlare delle scale

Triadi

Fondamento di quasi tutte le scuole di chitarra sono gli accordi partiamo dalle triadi per vedere

come nascono

Abbiamo giagrave parlato di intervalli un concetto che ci torneragrave molto utile in questa trattazione Cerchiamo come sempre di dare per scontate meno nozioni possibile e di partire da zero cosegrave un accordo

La definizione di accordo egrave semplicissima si tratta infatti di tre o piugrave note suonate contemporaneamente Come al solito perograve egrave necessario andare un po oltre e vedere quali sono le regole che uniscono le note di un accordo quali princigravepi seguono e come vengono nominati i diversi accordi

Per fare ciograve partiamo dal concetto di triade tre note armonizzate tra loro Per vedere come si costruisce una triade ed in cosa consiste esattamente questa armonizzazione iniziamo da una scala prelevando da essa tre note la prima la terza e la quinta

Se partiamo dalla scala maggiore di C abbiamo appena estratto nellordine C E G

La prima egrave la tonica che definisce laccordo e il nome (se la tonica come nel nostro caso egrave C laccordo egrave di C) La terza egrave detta modale poichegrave indica il modo dellaccordo nel nostro esempio se si tratta di Mi avremo un accordo maggiore se invece egrave un Mib laccordo saragrave minore Abbiamo infine la quinta solitamente si dice che questultima nota completa la triade senza definirne alcuna caratteristica invece puograve generare triadi aumentate e diminuite (due concetti che avevamo giagrave visto parlando degli intervalli)

A questo punto perograve dobbiamo approfondire ulteriormente il discorso riprendendo quanto giagrave sappiamo sugli intervalli Abbiamo appena detto che la modale stabilisce se laccordo egrave minore o maggiore in realtagrave possiamo essere piugrave precisi chiarendo che egrave lintervallo tra prima e terza che definisce il modo dellaccordo Come sempre schematizzando un po riusciamo a capire meglio

Una triade maggiore comprende unintervallo di terza maggiore tra prima e terza ed un intervallo di terza minore tra terza e quinta cosigrave le note saranno prima terza maggiore e quinta giusta (intervalli terza maj-terza min)

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Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

Attachments

Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
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  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
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  • Il pollice (mano sinistra)
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  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
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  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
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  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
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  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
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  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 19: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

Collegamenti del send-return in parallelo

Con questo sistema si divide il segnale in due parti uno viaggia attraverso il pre fino alloutput laltro viene prelevato dal send e inviato al processore esterno che dopo averlo elaborato lo rimanda nel return In questo punto il segnale effettato puograve essere mixato con loriginale da un apposito controllo (mix effect ecc) E fondamentale che il segnale di ritorno allampli sia solo quello effettato azzeriamo quindi sul processore esterno il controllo del segnale dry (diretto) in quanto questultimo egrave giagrave presente nel pre ed egrave perciograve inutile farne arrivare un altro

Collegamenti del send-return in serie

Lintero segnale viene inviato al processore utilizzando il send-return in serie Dopo essere stato effettato ritorna al preampli in questo caso la differenza del bilanciamento egrave data dai controlli dry e level nel processore

Dividiamo in due categorie i processori

Effetti che processano lintero segnale che sono il Distorsore il Compressore lEqualizzatore ecc per i quali egrave consigliato il collegamento tra chitarra e ampli oppure nel send-retun in serie in quanto lavorano sulla pasta del suono in tempo reale

Effetti che mixano una porzione di segnale trattato a quello originale quali il Flanger il Chorus il Delay il Pitch transposer il Riverbero ecc A questi egrave consigliato il collegamento in parallelo percheacute lavorano sui circuiti di tempo di ritardo Bisogna comunque fare una premessa alcuni processori di qualitagrave elevata (Eventide TC Elet) hanno una processione AD-DA talmente elevata da non influire negativamente sul segnale dry per cui possono essere messi in serie nel send-return o addirittura in cascata dopo il pre e prima del finale Rimane comunque il fatto che in parallelo Il distorsore egrave poco consigliabile nel send-return anzi non bisognerebbe proprio mai metterlo Il compressore puograve essere collegato nella mandata effetti (un altro modo di chiamare il send-return) ma egrave preferibile prima (se a pedale) o dopo il pre in cascata (se egrave a rack) In questo caso non si dovrebbero collegare processori nel send-return

Un ulteriore uscita che egrave possibile trovare nel preamplificatore e la direct output

Le valvole di un valvolare

Cosa sono esattamente le valvole degli amplificatori Come funzionano Facciamo luce su una componente di cui si parla molto ma che pochi conoscono

Di amplificatori valvolari si parla spesso quasi tutti i chitarristi riconoscono ed apprezzano (chi piugrave chi meno) il loro inconfondibile suono Sappiamo tutti dunque che lunitagrave fondamentale dellamplificatore valvolare lo dice il nome egrave la valvola Ma di cosa si tratta esattamente

Storicamente la valvola viene molto prima del transistor faceva parte delle prime componenti elettroniche giagrave agli inizi del 1900 Per la prima metagrave del secolo egrave stata impiegata su ogni apparecchiatura (radio televisori calcolatori aspirapolveri ) per poi venir rapidamente rimpiazzata dal transistor a metagrave degli anni 60 Ormai solo in campo musicale sono presenti elettroniche valvolari in quanto decisamente piugrave costose e delicate dei moderni transistor

La valvola egrave fondamentalmente un diodo ossia due elementi elettrici accoppiati Si tratta di anodo e catodo ossia un elemento di carica positiva e laltro forzatamente per induzione di carica negativa I due elementi non si toccano ma si trovano a distanza ravvicinata e vengono rinchiusi allinterno di una sorta di lampadina ossia un bulbo vitreo in cui viene creato il vuoto Un altro oggetto che si trova

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allinterno di questo bulbo egrave il filamento la cui funzione egrave esattamente quella di scaldare il catodo Questultimo raggiunta una certa temperatura sviluppa una nube elettronica intorno a segrave Lanodo invece non emette alcun elettrone ed egrave come giagrave detto caricato tale carica deriva dalla rete elettrica cui attinge la valvola che egrave di norma di tipo alternato (AC) e che quindi oscilla tra carica positiva e negativa con una certa frequenza (50Hz) Quando lanodo assume carica positiva la nube di elettroni generata dal catodo migra verso lanodo generando un flusso di corrente che si interrompe nei momenti in cui lanodo egrave negativo

Dal momento che lanodo non sviluppa nube elettronica il flusso di elettroni indotto segue sempre la stessa direzione ossia da catodo ad anodo parliamo di corrente diretta (DC) Dunque prelevando corrente da una fonte alternata la valvola converte la corrente in continua

Comunque la corrente di uscita risente in qualche modo della corrente alternata di partenza in quanto come abbiamo visto per metagrave del tempo (quando il catodo egrave positivo) non vi egrave flusso Si puograve ovviare il problema aggiungendo alla valvola un secondo diodo il cui anodo sia positivo quando quello del primo diodo egrave negativo in questo modo vi egrave un flusso continuo e dalla medesima fonte alternata si puograve ricavare maggiore corrente diretta

Tuttavia quanto detto finora ancora non ci permette di capire esattamente lutilitagrave della valvola alla nostra descrizione mancano infatti ancora diversi elementi

Le valvole montate sui nostri amplificatori in realtagrave non sono costituite dai diodi che abbiamo appena visto bensigrave da triodi Il nome stesso ci suggerisce la differenza queste componenti presentano 3 elementi attivi anzicheacute 2 Dunque ad anodo e catodo si aggiunge la griglia di controllo caricata negativamente una vera e propria griglia collocata a distanza ravvicinata tra anodo e catodo Modificando la tensione di tale griglia possiamo deviare in parte o totalmente il flusso di elettroni generato tra i diodi egrave proprio questo laspetto che piugrave ci interessa poichegrave la possibilitagrave di variare lentitagrave del flusso (ossia la corrente che giunge allanodo) ci consente di amplificare il segnale Quando infatti la griglia tende a diventare positiva convoglia un flusso elettronico sempre maggiore verso lanodo

Schema semplificato di una valvola (triodo)

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La classe di un amplificatore

Amplificatori di classe A o di classe AB Cosa cambia Quali sono i pregi ed i difetti delluna e

laltra tipologia Vediamo

Si sente spesso parlare di Classe A o Classe AB per quanto riguarda gli amplificatori vediamo di cosa si tratta cercando di semplificare quanto piugrave possibile un discorso che egrave piuttosto complesso da affrontare nella sua interezza

Precisiamo innanzitutto che consideriamo largomento solo per quanto riguarda il campo che ci interessa ossia le amplificazioni per chitarra e ricordiamoci che tale discorso vale sia per elettroniche valvolari sia per elettroniche a transistor ma per comoditagrave prendiamo in considerazione solo le prime perchegrave sulle seconde le considerazioni relative alla classe acquistano minore importanza

Parliamo dunque di amplificatori valvolari e veniamo subito al sodo quali sono le differenze tra classe A e classe AB Si parla in questo caso delle valvole finali dellamplificatore se sono di classe A esse lavorano sempre allo stesso livello (prossime al massimo) anche in assenza di segnale Insomma la corrente anodica che le attraversa egrave sempre presente alla massima potenza anche se non suoniamo questo comporta innanzitutto una minore durata delle valvole Il suono egrave solitamente corposo e caldo anche perchegrave fondamentalmente il finale dellamplificatore come abbiamo visto egrave come se fosse sempre al massimo

Parliamo ora della classe AB quando non sono raggiunte da alcune segnale la corrente al loro interno si interrompe Quando il segnale ritorna le coppie di valvole push-pull tornano ad essere attraversate dalla corrente ma tale passaggio dallo stato di quiete al funzionamento pieno genera una lieve distorsione del segnale che si avverte chiaramente nel suono finale Il suono generato egrave piugrave limpido poichegrave le valvole non lavorano sempre al massimo e per questo il segnale non raggiunge alti livelli di saturazione

I finali di classe AB inoltre consentono una potenza di uscita decisamente superiore rispetti ai classe A una caratteristica che li rende ampiamente diffusi

Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)

Ma cosa cambia tra un amplificatore per chitarra e lamplificatore che troviamo installato sul

nostro stereo Possiamo collegare a questultimo la chitarra

Rispondiamo subito no non possiamo usare negrave lamplificatore negrave le casse dello stereo per amplificare il nostro strumento Questo perchegrave gli amplificatori per chitarra possiedono caratteristiche proprie e sono progettati espressamente per essere usati nellamplificazione del nostro strumento

Ma quali sono esattamente le caratteristiche che li rendono cosigrave diversi da un normale amplificatore hi-fi Proviamo a vedere

Innanzitutto parliamo di frequenze lamplificatore hi-fi riproduce in modo lineare tutte le frequenze udibili allorecchio umano Questo almeno egrave quanto egrave progettato per fare Lamplificatore per chitarra invece enfatizza le frequenze medie (1KHz4KHz) mentre la risposta alle frequenze basse

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sfuma poco dopo il MI della prima corda in genere i bassi di un ampli per chitarra partono da 70 o 80Hz abbastanza poco se pensiamo che il nostro orecchio arriva a percepirne fino a 1525Hz Senza contare che gli amplificatori che per costituzione sono privati della parete di fondo possiedono bassi ancor meno enfatizzati

Quanto detto finora ci aiuta a capire come -a livello di prestazioni- i due tipi di amplificatori non siano interscambiabili eppure finora non abbiamo ancora incontrato un vero e proprio limite che ci impedisca di collegare la chitarra allamplificatore hi-fi Il limite di cui stiamo parlando egrave il distorto o meglio loverdrive

Tutti noi sappiamo bene come loverdrive di un amplificatore sia fondamentale da quando esistono le chitarre elettriche esiste il distorto ossia quel suono caratteristico di un amplificatore portato al suo limite (ed oltre) Ovviamente gli ampli per chitarra sono costruiti per sopportare loverdrive senza rovinarsi ed anzi per favorire la distorsione del suono ancora prima di raggiungere il livello massimo di saturazione

Tuttavia si capisce che la distorsione del suono originale di per segrave non egrave un fattore positivo soprattutto per un hi-fi per questo lamplificatore hi-fi egrave progettato in direzione opposta ossia per ritardare il piugrave possibile la distorsione del suono

Riassumiamo un attimo questo fondamentale passaggio

lampli per chitarra quando raggiunge (ad esempio) l85 della sua capacitagrave inizia a distorcere il suono Superata ovviamente una certa soglia di saturazione (120) inizia a danneggiarsi

Lamplificatore hi-fi invece non distorce fino al raggiungimento della sua potenza massima (100) questo gli consente di raggiungere loutput massimo mantenendo il suono fedele Varcata questa soglia inevitabilmente viene danneggiato

Come funziona un amplificatore

Cerchiamo di capire esattamente come funzioni un normale amplificatore per chitarra provando

a evidenziare tutti quei fattori che influiscono sul suono finale

Schema delle componenti di un amplificatore

Partiamo da zero a cosa serve lamplificatore La risposta egrave immediata ad amplificare il debole segnale proveniente dai pickup della nostra chitarra cosigrave da poter essere trasmesso allesterno o modellato

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E come fa ad amplificare il segnale Fondamentalmente assorbe energia esterna (dalla rete elettrica) e la plasma secondo i dati provenienti dal segnale dei pickup Giagrave questa affermazione implica diversi passaggi oscuri Via allora iniziamo a parlare del funzionamento di un amplificatore tenendo sempre presente il semplice schema che troviamo qui a lato giagrave intuitivamente capiamo che una prima componente fondamentale egrave lalimentatore

Basta infatti dare unocchiata allo schema per vedere che lalimentatore egrave collegato a tutte le altre parti dellamplificatore insomma da esso dipende il funzionamento dellintero apparecchio Come ci suggerisce il nome lalimentatore non fa altro che fornire energia al sistema rendendo in pratica utilizzabile quella fornita dalla rete elettrica Tale operazione si articola in almeno due momenti fondamentali prima di tutto la corrente elettrica della rete deve essere portata ad una tensione adeguata allutilizzo da parte delle altre componenti elettroniche Si tratta di unoperazione tutto sommato semplice compiuta da un normale trasformatore Tuttavia la corrente che esce dal trasformatore non egrave ancora pronta la rete domestica ci fornisce infatti una corrente alternata ossia la cui differenza di potenziale oscilla con una determinata frequenza (50Hz) tra valori positivi e valori negativi al nostro apparecchio serve invece una corrente stabile (continua) In un amplificatore valvolare intervengono qui le prime valvole con il compito di raddrizzare loscillazione tra valori positivi e negativi della corrente alternata alluscita di queste valvole la differenza di potenziale si mantiene sempre su valori positivi ma continua ad oscillare Facciamo maggiore chiarezza con un piccolo grafico

Cosigrave si presenta la corrente alternata

Ed eccola come esce dalle valvole raddrizzatrici

Insomma cegrave ancora del lavoro da fare per renderla continua Questo lavoro viene svolto dai condensatori che accumulano su una delle loro armature i picchi di carica e la rilasciano in direzione dellaltra armatura nei momenti in cui la tensione egrave minore il risultato finale egrave una corrente che inizia ad essere omogenea Infine una serie di induttori e circuiti attivi (negli ampli a transistor) livella definitivamente la corrente rendendola finalmente continua ed a disposizione di tutte le altre componenti dellamplificatore

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La prima di queste componenti che il segnale della chitarra incontra sul suo percorso egrave il preamplificatore (1deg stadio di amplificazione) puograve essere composto -nei valvolari- da una o piugrave valvole che amplificano il segnale secondo un guadagno fisso Questa fase puograve essere trascurabile se la chitarra collegata monta pickup attivi quindi giagrave comprensivi di preamplificatore per questo molti ampli hanno due ingressi distinti per PU attivi e PU passivi

Dopo il primo stadio troviamo i controlli di equalizzazione e volume di solito costituiti da condensatori identici a quelli che troviamo collegati alle manopole della chitarra ma che possono anche essere di tipo attivo (soprattutto sugli ampli a transistor) A seguire si raggiunge il 2deg stadio di amplificazione costituito da unaltra valvola (o piugrave valvole) che amplificano nuovamente il segnale questa fase egrave necessaria perchegrave prima di questa fase si collocano la maggior parte degli effetti mentre il riverbero (che vediamo nella schema a lato) va a intercettare in uscita il segnale uscente dal 2deg stadio

Questa collocazione del riverbero fondamentalmente in parallelo al 2deg stadio egrave legato al suo funzionamento ed alla presenza al suo interno di due valvole di amplificazione A questo punto si inserisce il controllo del volume generale solitamente ti tipo passivo subito prima del separatore di fase una componente che scinde il segnale in due componenti sfasate di 180deg i cui rami sono ulteriormente allontanati dal pilota che amplifica -tramita una valvola- i due segnali cosigrave ottenuti Infine una coppia di valvole ( le finali ) converte la tensione di segnale in flusso di corrente che andragrave poi a sollecitare gli altoparlanti (fondamentalmente si tratta di dare al segnale giunti sin qui la potenza necessaria a sollecitare gli altoparlanti)

Gli Effetti

Processori di segnale

Qualsiasi strumento utilizzato per alterare il suono dai semplici effetti a pedale ai piugrave complessi effetti da studio (rack) rientrano nella categoria dei sound processor ovvero elaboratori del suono I metodi fondamentali per ottenere unalterazione del suono sono quattro

I controlli di voume e di guadagno

I controlli di equalizzazione e di tono

Gli effetti basati sul tempo

Dispositivi per il cambiamento di tono

Controlli di volume e guadagno

Questi controlli permettono di variare lintensitagrave di un suono amplificato fino a portarlo agli estremi della distorsione Il canale ad alto guadagno avragrave maggiore sensibilitagrave e probabilmente una minore capacitagrave di sovraccarico Quindi dato che la differenza trai guadagni complessivi dipende quasi sempre da un alterazione del guadagno ottenuta con la prima valvola si aumenta cosigrave la possibilitagrave di produrre distorsione nella prima valvola E questo egrave desiderabile in quanto potendo portare in distorsione la prima valvola si puograve ottenere un suono distorto a qualsiasi posizione del volume

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La distornione

Una chitarra elettrica puograve fornire in uscita un segnale prolungato di 50 o piugrave millivolts Un segnale di questo livello puograve sovraccaricare (o portare in overdrive) lamplificatore Gli amplificatori per chitarra sono perciograve progettati per sopportare condizioni di ampio e prolungato sovraccarico applicate ai loro ingressi Tale sovraccarico puograve non di meno causare distorsione nello stadio pilota eo di potenza quando la chitarra sia suonata ad alto volume

Controlli di equalizzazione

I controlli di equalizzazione e di tono modificano il canale del suono incrementando o eliminando alcune frequenze

Gli effetti basati sul tempo

Questi effetti permettono di utilizzare copie ritardate di un segnale per creare una molteplicitagrave di effetti diversi

Dispositivi per il cambiamento di tono

Con questi dispositivi egrave possibile aumentare o diminuire laltezza di una nota

La Teoria

Le Scale

Il primo argomento veramente esteso e complesso che incontriamo facciamo chiarezza nel

mondo delle scale parlando in sintesi di maggiori minori e pentatoniche

Creare una scala vuol dire labbiamo giagrave detto parlando dei modi creare una sequenza di note o se preferiamo una sequenza di toni e semitoni Ogni scala parte da una tonica la nota iniziale che definisce e dagrave il nome alla scala (stiamo dicendo le stesse cose che avevamo giagrave visto per quanto riguarda le triadi ricordate) La scala maggiore egrave anche detta scala diatonica maggiore significa che al suo interno tutte le note sono diverse Possono esistere tra esse intervalli cromatici (stesso nome ma suono diverso C e C) e intervalli diatonici (nome diverso C e F) Se consideriamo la scala maggiore di C che avevamo giagrave visto (CDEFGABC) possiamo notare che tra le diverse note esiste una sequenze di toni e semitoni particolare comune a tutte le scale maggiori vediamola

C-t-D-t-E-st-F-t-G-t-A-t-B-st-C

Abbiamo cosigrave cercato di schematizzare la sequenza di toni (t) e semitoni (st) indicandone la posizione tra le varie note della scala Per comoditagrave riscriviamo la sequenza t t st t t t st Esattamente come avevamo visto parlando delle triadi inoltre ogni nota della scala occupa una posizione precisa definita dal grado la prima nota egrave Ideggrado la seconda nota (D) IIdeg grado e cosigrave via Ricordiamo i nomi giagrave visti la nota in Ideg grado si dice tonica in IIIdeg grado modale ed in Vdeg grado dominante

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Abbiamo detto che la sequenza di toni e semitoni egrave caratteristica di tutte le scale maggiori per costruire la scala maggiore di E (ad esempio) ci saragrave dunque sufficiente partendo dalla scala cromatica e scegliendo come nota iniziale E selezionare le note definite da questa sequenza di toni e semitoni

Discorso a parte va ovviamente fatto per quanto riguarda le scale minori Dovremo infatti fare i conti con diversi tipi di scale minori naturali armoniche e melodiche

Per prima cosa vediamo subito le sequenze che interessano queste tre tipologie diverse

naturale t st t t st t tarmonica t st t t st+t stmelodica t st t t t t st

Ora che abbiamo chiarito questo possiamo fare un esempio provando innanzitutto a costruire la scala minore naturale di C Per fare ciograve ci conviene partire dalla scala maggiore di C che ormai ci ricordiamo bene CDEFGABC La sequenza era t t st t t t st Se confontiamo questa sequenza con quella della minore naturale possiamo individuare i gradi (le note della scala) che subiranno variazioni proviamo a sovrapporre le due sequenze

maj I t II t III st IV t V t VI t VII st VIIImin I t II st III t IV t V st VI t VII t VIII

Abbiamo indicato in rosso i gradi delle due scale in nero le sequenze di tonisemitoni ed in blu i gradi che cambiano III VI VII Nella scala minore naturale saranno tutti abbassati poichegrave preceduti da un semitono che non trova corrispondenti nella sequenza della scala maggiore Vediamo ora a quali note corrispondevano questi gradi nella scala maggiore di C Mi (E) La (A) Si (B) Dunque li facciamo diventare rispettivamente Mib Lab e Sib Questi tre bemolli occuperanno quindi il III VI e VII grado nella scala minore naturale di C mentre tutte le altre note saranno identiche a quelle della scala maggiore Vediamo ora la scala ottenuta Do Re Mib Fa Sol Lab Sib Do (CDEbFGAbBbC)

Discorso identico per la creazione di ogni altra scala minore

Infine vediamo un ultimo modello di scala la pentatonica Si tratta di un tipo di scala molto utilizzata perchegrave semplicissima nasce infatti da una semplificazione delle scale tradizionali

Per ottenere la scala pentatonica maggiore di qualsiasi tonalitagrave ci basta considerare la scala maggiore e cancellare IV e VII grado Otteniamo dunque una scala di sole 5 note (ricordiamoci che lVIIIdeg egrave la stessa nota della tonica)

Se vogliamo individuare la pentatonica minore non dovremo far altro che partire dalla scala minore ed eliminare questa volta II e VI grado

Abbiamo cosigrave introdotto finalmente il concetto di scala Dobbiamo tenere presente perograve che largomento egrave ben lungi dall essere esaurito esistono ancora molte informazioni che non conosciamo su questo argomento senza contare che bisogneragrave cominciare a vedere le scale in funzione dello strumento su cui le suoneremo ossia la chitarra

Per ora accontentiamoci di ciograve che abbiamo appena imparato e prendiamoci tempo per digerire queste nozioni che ci saranno indispensabili per arrivare ad una perfetta comprensione della natura degli accordi

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Modi

Prima di parlare delle scale dovremo introdurre il sistema modale cerchiamo di definirlo

brevemente

Finora abbiamo parlato con grande disinvoltura di intervalli e triadi semplificando perograve notevolmente la materia egrave doveroso aprire una piccola parentesi di approfondimento per parlare delle scale un concetto in cui ci siamo imbattuti spesso ma che non abbiamo mai veramente chiarito Per parlare delle scale perograve dovremo prima vedere cosegrave il sistema modale

Inoltre parlando delle triadi abbiamo giagrave in qualche modo capito che alla base degli accordi esiste un sistema di armonizzazione che regola i rapporti tra le note ora dobbiamo addentrarci in questo sistema e capirne il funzionamento

Tutto parte da una scala ancora non sappiamo esattamente in cosa consista negrave come sia formata Per ora accontentiamoci di definirla sommariamente attraverso le nozioni che giagrave possediamo la scala egrave una successione di note definite da unalternanza di toni e semitoni Alla fine di questo articolo potremo finalmente dare una migliore definizione Vediamo ora la scala di C maggiore come esempio

C D E F G A B C

Fin qui egrave tutto facile come vediamo partendo dalla nota C abbiamo creato una successione di note Come giagrave detto per ora evitiamo di addentrarci nel concetto di scala e ci concentriamo su altro prendiamo una nota dalla scala (per esempio la seconda D) e costruiamo una scala partendo da essa mantenendo la successione di note di partenza Non stiamo facendo niente di strano ricostruiamo la stessa identica successione partendo questa volta da D Dunque

D E F G A B C D

E semplice comprendere che potremmo fare lo stesso partendo da ogni nota della prima scala considerata quella di C che chiameremo scala madre Otterremo dunque 7 diverse sequenze tutte costruite partendo perograve dalla scala madre di C possiamo cominciare a tirare le prime conclusioni Avevamo giagrave parlato di tonica anche per quanto riguarda le scale egrave la nota di partenza Ora noi abbiamo perograve estratto dalla scala madre un secondo grado (D) e labbiamo fatto diventare tonica generando da essa una nuova scala Si tratta dunque di una tonica secondaria egrave tonica poichegrave allinterno del suo modo occupa il Ideg grado ma egrave secondaria perchegrave fa riferimento alla scala madre da cui lavevo estratta la scala maggiore di C Complicato

Riassumiamo dalla scala madre (C maj CDEFGABC) abbiamo estratto il IIdeg grado (D) Da esso abbiamo creato una nuova scala (DEFGABCD) identica alla prima ma in cui la D non occupa piugrave il IIdeg grado bensigrave il Ideg (tonica) Possiamo fare lo stesso con ogni nota della scala madre generando dunque 7 diverse sottoscale o modi Ogni nota della scala madre egrave dunque semitonica poichegrave puograve essere il Ideg grado di una sottoscala costruita partendo da essa

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Ora dobbiamo solo dare dei nomi alle diverse sottoscale ai diversi modi

CDEFGABC = ionicoDEFGABCD = doricoEFGABCDE = frigioFGABCDEF = lidioGABCDEFG = misolidioABCDEFGA = eolioBCDEFGAB = locrio

Adesso sappiamo cosegrave il sistema modale possiamo iniziare a parlare delle scale

Triadi

Fondamento di quasi tutte le scuole di chitarra sono gli accordi partiamo dalle triadi per vedere

come nascono

Abbiamo giagrave parlato di intervalli un concetto che ci torneragrave molto utile in questa trattazione Cerchiamo come sempre di dare per scontate meno nozioni possibile e di partire da zero cosegrave un accordo

La definizione di accordo egrave semplicissima si tratta infatti di tre o piugrave note suonate contemporaneamente Come al solito perograve egrave necessario andare un po oltre e vedere quali sono le regole che uniscono le note di un accordo quali princigravepi seguono e come vengono nominati i diversi accordi

Per fare ciograve partiamo dal concetto di triade tre note armonizzate tra loro Per vedere come si costruisce una triade ed in cosa consiste esattamente questa armonizzazione iniziamo da una scala prelevando da essa tre note la prima la terza e la quinta

Se partiamo dalla scala maggiore di C abbiamo appena estratto nellordine C E G

La prima egrave la tonica che definisce laccordo e il nome (se la tonica come nel nostro caso egrave C laccordo egrave di C) La terza egrave detta modale poichegrave indica il modo dellaccordo nel nostro esempio se si tratta di Mi avremo un accordo maggiore se invece egrave un Mib laccordo saragrave minore Abbiamo infine la quinta solitamente si dice che questultima nota completa la triade senza definirne alcuna caratteristica invece puograve generare triadi aumentate e diminuite (due concetti che avevamo giagrave visto parlando degli intervalli)

A questo punto perograve dobbiamo approfondire ulteriormente il discorso riprendendo quanto giagrave sappiamo sugli intervalli Abbiamo appena detto che la modale stabilisce se laccordo egrave minore o maggiore in realtagrave possiamo essere piugrave precisi chiarendo che egrave lintervallo tra prima e terza che definisce il modo dellaccordo Come sempre schematizzando un po riusciamo a capire meglio

Una triade maggiore comprende unintervallo di terza maggiore tra prima e terza ed un intervallo di terza minore tra terza e quinta cosigrave le note saranno prima terza maggiore e quinta giusta (intervalli terza maj-terza min)

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Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

Attachments

Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 20: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

allinterno di questo bulbo egrave il filamento la cui funzione egrave esattamente quella di scaldare il catodo Questultimo raggiunta una certa temperatura sviluppa una nube elettronica intorno a segrave Lanodo invece non emette alcun elettrone ed egrave come giagrave detto caricato tale carica deriva dalla rete elettrica cui attinge la valvola che egrave di norma di tipo alternato (AC) e che quindi oscilla tra carica positiva e negativa con una certa frequenza (50Hz) Quando lanodo assume carica positiva la nube di elettroni generata dal catodo migra verso lanodo generando un flusso di corrente che si interrompe nei momenti in cui lanodo egrave negativo

Dal momento che lanodo non sviluppa nube elettronica il flusso di elettroni indotto segue sempre la stessa direzione ossia da catodo ad anodo parliamo di corrente diretta (DC) Dunque prelevando corrente da una fonte alternata la valvola converte la corrente in continua

Comunque la corrente di uscita risente in qualche modo della corrente alternata di partenza in quanto come abbiamo visto per metagrave del tempo (quando il catodo egrave positivo) non vi egrave flusso Si puograve ovviare il problema aggiungendo alla valvola un secondo diodo il cui anodo sia positivo quando quello del primo diodo egrave negativo in questo modo vi egrave un flusso continuo e dalla medesima fonte alternata si puograve ricavare maggiore corrente diretta

Tuttavia quanto detto finora ancora non ci permette di capire esattamente lutilitagrave della valvola alla nostra descrizione mancano infatti ancora diversi elementi

Le valvole montate sui nostri amplificatori in realtagrave non sono costituite dai diodi che abbiamo appena visto bensigrave da triodi Il nome stesso ci suggerisce la differenza queste componenti presentano 3 elementi attivi anzicheacute 2 Dunque ad anodo e catodo si aggiunge la griglia di controllo caricata negativamente una vera e propria griglia collocata a distanza ravvicinata tra anodo e catodo Modificando la tensione di tale griglia possiamo deviare in parte o totalmente il flusso di elettroni generato tra i diodi egrave proprio questo laspetto che piugrave ci interessa poichegrave la possibilitagrave di variare lentitagrave del flusso (ossia la corrente che giunge allanodo) ci consente di amplificare il segnale Quando infatti la griglia tende a diventare positiva convoglia un flusso elettronico sempre maggiore verso lanodo

Schema semplificato di una valvola (triodo)

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La classe di un amplificatore

Amplificatori di classe A o di classe AB Cosa cambia Quali sono i pregi ed i difetti delluna e

laltra tipologia Vediamo

Si sente spesso parlare di Classe A o Classe AB per quanto riguarda gli amplificatori vediamo di cosa si tratta cercando di semplificare quanto piugrave possibile un discorso che egrave piuttosto complesso da affrontare nella sua interezza

Precisiamo innanzitutto che consideriamo largomento solo per quanto riguarda il campo che ci interessa ossia le amplificazioni per chitarra e ricordiamoci che tale discorso vale sia per elettroniche valvolari sia per elettroniche a transistor ma per comoditagrave prendiamo in considerazione solo le prime perchegrave sulle seconde le considerazioni relative alla classe acquistano minore importanza

Parliamo dunque di amplificatori valvolari e veniamo subito al sodo quali sono le differenze tra classe A e classe AB Si parla in questo caso delle valvole finali dellamplificatore se sono di classe A esse lavorano sempre allo stesso livello (prossime al massimo) anche in assenza di segnale Insomma la corrente anodica che le attraversa egrave sempre presente alla massima potenza anche se non suoniamo questo comporta innanzitutto una minore durata delle valvole Il suono egrave solitamente corposo e caldo anche perchegrave fondamentalmente il finale dellamplificatore come abbiamo visto egrave come se fosse sempre al massimo

Parliamo ora della classe AB quando non sono raggiunte da alcune segnale la corrente al loro interno si interrompe Quando il segnale ritorna le coppie di valvole push-pull tornano ad essere attraversate dalla corrente ma tale passaggio dallo stato di quiete al funzionamento pieno genera una lieve distorsione del segnale che si avverte chiaramente nel suono finale Il suono generato egrave piugrave limpido poichegrave le valvole non lavorano sempre al massimo e per questo il segnale non raggiunge alti livelli di saturazione

I finali di classe AB inoltre consentono una potenza di uscita decisamente superiore rispetti ai classe A una caratteristica che li rende ampiamente diffusi

Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)

Ma cosa cambia tra un amplificatore per chitarra e lamplificatore che troviamo installato sul

nostro stereo Possiamo collegare a questultimo la chitarra

Rispondiamo subito no non possiamo usare negrave lamplificatore negrave le casse dello stereo per amplificare il nostro strumento Questo perchegrave gli amplificatori per chitarra possiedono caratteristiche proprie e sono progettati espressamente per essere usati nellamplificazione del nostro strumento

Ma quali sono esattamente le caratteristiche che li rendono cosigrave diversi da un normale amplificatore hi-fi Proviamo a vedere

Innanzitutto parliamo di frequenze lamplificatore hi-fi riproduce in modo lineare tutte le frequenze udibili allorecchio umano Questo almeno egrave quanto egrave progettato per fare Lamplificatore per chitarra invece enfatizza le frequenze medie (1KHz4KHz) mentre la risposta alle frequenze basse

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sfuma poco dopo il MI della prima corda in genere i bassi di un ampli per chitarra partono da 70 o 80Hz abbastanza poco se pensiamo che il nostro orecchio arriva a percepirne fino a 1525Hz Senza contare che gli amplificatori che per costituzione sono privati della parete di fondo possiedono bassi ancor meno enfatizzati

Quanto detto finora ci aiuta a capire come -a livello di prestazioni- i due tipi di amplificatori non siano interscambiabili eppure finora non abbiamo ancora incontrato un vero e proprio limite che ci impedisca di collegare la chitarra allamplificatore hi-fi Il limite di cui stiamo parlando egrave il distorto o meglio loverdrive

Tutti noi sappiamo bene come loverdrive di un amplificatore sia fondamentale da quando esistono le chitarre elettriche esiste il distorto ossia quel suono caratteristico di un amplificatore portato al suo limite (ed oltre) Ovviamente gli ampli per chitarra sono costruiti per sopportare loverdrive senza rovinarsi ed anzi per favorire la distorsione del suono ancora prima di raggiungere il livello massimo di saturazione

Tuttavia si capisce che la distorsione del suono originale di per segrave non egrave un fattore positivo soprattutto per un hi-fi per questo lamplificatore hi-fi egrave progettato in direzione opposta ossia per ritardare il piugrave possibile la distorsione del suono

Riassumiamo un attimo questo fondamentale passaggio

lampli per chitarra quando raggiunge (ad esempio) l85 della sua capacitagrave inizia a distorcere il suono Superata ovviamente una certa soglia di saturazione (120) inizia a danneggiarsi

Lamplificatore hi-fi invece non distorce fino al raggiungimento della sua potenza massima (100) questo gli consente di raggiungere loutput massimo mantenendo il suono fedele Varcata questa soglia inevitabilmente viene danneggiato

Come funziona un amplificatore

Cerchiamo di capire esattamente come funzioni un normale amplificatore per chitarra provando

a evidenziare tutti quei fattori che influiscono sul suono finale

Schema delle componenti di un amplificatore

Partiamo da zero a cosa serve lamplificatore La risposta egrave immediata ad amplificare il debole segnale proveniente dai pickup della nostra chitarra cosigrave da poter essere trasmesso allesterno o modellato

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E come fa ad amplificare il segnale Fondamentalmente assorbe energia esterna (dalla rete elettrica) e la plasma secondo i dati provenienti dal segnale dei pickup Giagrave questa affermazione implica diversi passaggi oscuri Via allora iniziamo a parlare del funzionamento di un amplificatore tenendo sempre presente il semplice schema che troviamo qui a lato giagrave intuitivamente capiamo che una prima componente fondamentale egrave lalimentatore

Basta infatti dare unocchiata allo schema per vedere che lalimentatore egrave collegato a tutte le altre parti dellamplificatore insomma da esso dipende il funzionamento dellintero apparecchio Come ci suggerisce il nome lalimentatore non fa altro che fornire energia al sistema rendendo in pratica utilizzabile quella fornita dalla rete elettrica Tale operazione si articola in almeno due momenti fondamentali prima di tutto la corrente elettrica della rete deve essere portata ad una tensione adeguata allutilizzo da parte delle altre componenti elettroniche Si tratta di unoperazione tutto sommato semplice compiuta da un normale trasformatore Tuttavia la corrente che esce dal trasformatore non egrave ancora pronta la rete domestica ci fornisce infatti una corrente alternata ossia la cui differenza di potenziale oscilla con una determinata frequenza (50Hz) tra valori positivi e valori negativi al nostro apparecchio serve invece una corrente stabile (continua) In un amplificatore valvolare intervengono qui le prime valvole con il compito di raddrizzare loscillazione tra valori positivi e negativi della corrente alternata alluscita di queste valvole la differenza di potenziale si mantiene sempre su valori positivi ma continua ad oscillare Facciamo maggiore chiarezza con un piccolo grafico

Cosigrave si presenta la corrente alternata

Ed eccola come esce dalle valvole raddrizzatrici

Insomma cegrave ancora del lavoro da fare per renderla continua Questo lavoro viene svolto dai condensatori che accumulano su una delle loro armature i picchi di carica e la rilasciano in direzione dellaltra armatura nei momenti in cui la tensione egrave minore il risultato finale egrave una corrente che inizia ad essere omogenea Infine una serie di induttori e circuiti attivi (negli ampli a transistor) livella definitivamente la corrente rendendola finalmente continua ed a disposizione di tutte le altre componenti dellamplificatore

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La prima di queste componenti che il segnale della chitarra incontra sul suo percorso egrave il preamplificatore (1deg stadio di amplificazione) puograve essere composto -nei valvolari- da una o piugrave valvole che amplificano il segnale secondo un guadagno fisso Questa fase puograve essere trascurabile se la chitarra collegata monta pickup attivi quindi giagrave comprensivi di preamplificatore per questo molti ampli hanno due ingressi distinti per PU attivi e PU passivi

Dopo il primo stadio troviamo i controlli di equalizzazione e volume di solito costituiti da condensatori identici a quelli che troviamo collegati alle manopole della chitarra ma che possono anche essere di tipo attivo (soprattutto sugli ampli a transistor) A seguire si raggiunge il 2deg stadio di amplificazione costituito da unaltra valvola (o piugrave valvole) che amplificano nuovamente il segnale questa fase egrave necessaria perchegrave prima di questa fase si collocano la maggior parte degli effetti mentre il riverbero (che vediamo nella schema a lato) va a intercettare in uscita il segnale uscente dal 2deg stadio

Questa collocazione del riverbero fondamentalmente in parallelo al 2deg stadio egrave legato al suo funzionamento ed alla presenza al suo interno di due valvole di amplificazione A questo punto si inserisce il controllo del volume generale solitamente ti tipo passivo subito prima del separatore di fase una componente che scinde il segnale in due componenti sfasate di 180deg i cui rami sono ulteriormente allontanati dal pilota che amplifica -tramita una valvola- i due segnali cosigrave ottenuti Infine una coppia di valvole ( le finali ) converte la tensione di segnale in flusso di corrente che andragrave poi a sollecitare gli altoparlanti (fondamentalmente si tratta di dare al segnale giunti sin qui la potenza necessaria a sollecitare gli altoparlanti)

Gli Effetti

Processori di segnale

Qualsiasi strumento utilizzato per alterare il suono dai semplici effetti a pedale ai piugrave complessi effetti da studio (rack) rientrano nella categoria dei sound processor ovvero elaboratori del suono I metodi fondamentali per ottenere unalterazione del suono sono quattro

I controlli di voume e di guadagno

I controlli di equalizzazione e di tono

Gli effetti basati sul tempo

Dispositivi per il cambiamento di tono

Controlli di volume e guadagno

Questi controlli permettono di variare lintensitagrave di un suono amplificato fino a portarlo agli estremi della distorsione Il canale ad alto guadagno avragrave maggiore sensibilitagrave e probabilmente una minore capacitagrave di sovraccarico Quindi dato che la differenza trai guadagni complessivi dipende quasi sempre da un alterazione del guadagno ottenuta con la prima valvola si aumenta cosigrave la possibilitagrave di produrre distorsione nella prima valvola E questo egrave desiderabile in quanto potendo portare in distorsione la prima valvola si puograve ottenere un suono distorto a qualsiasi posizione del volume

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La distornione

Una chitarra elettrica puograve fornire in uscita un segnale prolungato di 50 o piugrave millivolts Un segnale di questo livello puograve sovraccaricare (o portare in overdrive) lamplificatore Gli amplificatori per chitarra sono perciograve progettati per sopportare condizioni di ampio e prolungato sovraccarico applicate ai loro ingressi Tale sovraccarico puograve non di meno causare distorsione nello stadio pilota eo di potenza quando la chitarra sia suonata ad alto volume

Controlli di equalizzazione

I controlli di equalizzazione e di tono modificano il canale del suono incrementando o eliminando alcune frequenze

Gli effetti basati sul tempo

Questi effetti permettono di utilizzare copie ritardate di un segnale per creare una molteplicitagrave di effetti diversi

Dispositivi per il cambiamento di tono

Con questi dispositivi egrave possibile aumentare o diminuire laltezza di una nota

La Teoria

Le Scale

Il primo argomento veramente esteso e complesso che incontriamo facciamo chiarezza nel

mondo delle scale parlando in sintesi di maggiori minori e pentatoniche

Creare una scala vuol dire labbiamo giagrave detto parlando dei modi creare una sequenza di note o se preferiamo una sequenza di toni e semitoni Ogni scala parte da una tonica la nota iniziale che definisce e dagrave il nome alla scala (stiamo dicendo le stesse cose che avevamo giagrave visto per quanto riguarda le triadi ricordate) La scala maggiore egrave anche detta scala diatonica maggiore significa che al suo interno tutte le note sono diverse Possono esistere tra esse intervalli cromatici (stesso nome ma suono diverso C e C) e intervalli diatonici (nome diverso C e F) Se consideriamo la scala maggiore di C che avevamo giagrave visto (CDEFGABC) possiamo notare che tra le diverse note esiste una sequenze di toni e semitoni particolare comune a tutte le scale maggiori vediamola

C-t-D-t-E-st-F-t-G-t-A-t-B-st-C

Abbiamo cosigrave cercato di schematizzare la sequenza di toni (t) e semitoni (st) indicandone la posizione tra le varie note della scala Per comoditagrave riscriviamo la sequenza t t st t t t st Esattamente come avevamo visto parlando delle triadi inoltre ogni nota della scala occupa una posizione precisa definita dal grado la prima nota egrave Ideggrado la seconda nota (D) IIdeg grado e cosigrave via Ricordiamo i nomi giagrave visti la nota in Ideg grado si dice tonica in IIIdeg grado modale ed in Vdeg grado dominante

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Abbiamo detto che la sequenza di toni e semitoni egrave caratteristica di tutte le scale maggiori per costruire la scala maggiore di E (ad esempio) ci saragrave dunque sufficiente partendo dalla scala cromatica e scegliendo come nota iniziale E selezionare le note definite da questa sequenza di toni e semitoni

Discorso a parte va ovviamente fatto per quanto riguarda le scale minori Dovremo infatti fare i conti con diversi tipi di scale minori naturali armoniche e melodiche

Per prima cosa vediamo subito le sequenze che interessano queste tre tipologie diverse

naturale t st t t st t tarmonica t st t t st+t stmelodica t st t t t t st

Ora che abbiamo chiarito questo possiamo fare un esempio provando innanzitutto a costruire la scala minore naturale di C Per fare ciograve ci conviene partire dalla scala maggiore di C che ormai ci ricordiamo bene CDEFGABC La sequenza era t t st t t t st Se confontiamo questa sequenza con quella della minore naturale possiamo individuare i gradi (le note della scala) che subiranno variazioni proviamo a sovrapporre le due sequenze

maj I t II t III st IV t V t VI t VII st VIIImin I t II st III t IV t V st VI t VII t VIII

Abbiamo indicato in rosso i gradi delle due scale in nero le sequenze di tonisemitoni ed in blu i gradi che cambiano III VI VII Nella scala minore naturale saranno tutti abbassati poichegrave preceduti da un semitono che non trova corrispondenti nella sequenza della scala maggiore Vediamo ora a quali note corrispondevano questi gradi nella scala maggiore di C Mi (E) La (A) Si (B) Dunque li facciamo diventare rispettivamente Mib Lab e Sib Questi tre bemolli occuperanno quindi il III VI e VII grado nella scala minore naturale di C mentre tutte le altre note saranno identiche a quelle della scala maggiore Vediamo ora la scala ottenuta Do Re Mib Fa Sol Lab Sib Do (CDEbFGAbBbC)

Discorso identico per la creazione di ogni altra scala minore

Infine vediamo un ultimo modello di scala la pentatonica Si tratta di un tipo di scala molto utilizzata perchegrave semplicissima nasce infatti da una semplificazione delle scale tradizionali

Per ottenere la scala pentatonica maggiore di qualsiasi tonalitagrave ci basta considerare la scala maggiore e cancellare IV e VII grado Otteniamo dunque una scala di sole 5 note (ricordiamoci che lVIIIdeg egrave la stessa nota della tonica)

Se vogliamo individuare la pentatonica minore non dovremo far altro che partire dalla scala minore ed eliminare questa volta II e VI grado

Abbiamo cosigrave introdotto finalmente il concetto di scala Dobbiamo tenere presente perograve che largomento egrave ben lungi dall essere esaurito esistono ancora molte informazioni che non conosciamo su questo argomento senza contare che bisogneragrave cominciare a vedere le scale in funzione dello strumento su cui le suoneremo ossia la chitarra

Per ora accontentiamoci di ciograve che abbiamo appena imparato e prendiamoci tempo per digerire queste nozioni che ci saranno indispensabili per arrivare ad una perfetta comprensione della natura degli accordi

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Modi

Prima di parlare delle scale dovremo introdurre il sistema modale cerchiamo di definirlo

brevemente

Finora abbiamo parlato con grande disinvoltura di intervalli e triadi semplificando perograve notevolmente la materia egrave doveroso aprire una piccola parentesi di approfondimento per parlare delle scale un concetto in cui ci siamo imbattuti spesso ma che non abbiamo mai veramente chiarito Per parlare delle scale perograve dovremo prima vedere cosegrave il sistema modale

Inoltre parlando delle triadi abbiamo giagrave in qualche modo capito che alla base degli accordi esiste un sistema di armonizzazione che regola i rapporti tra le note ora dobbiamo addentrarci in questo sistema e capirne il funzionamento

Tutto parte da una scala ancora non sappiamo esattamente in cosa consista negrave come sia formata Per ora accontentiamoci di definirla sommariamente attraverso le nozioni che giagrave possediamo la scala egrave una successione di note definite da unalternanza di toni e semitoni Alla fine di questo articolo potremo finalmente dare una migliore definizione Vediamo ora la scala di C maggiore come esempio

C D E F G A B C

Fin qui egrave tutto facile come vediamo partendo dalla nota C abbiamo creato una successione di note Come giagrave detto per ora evitiamo di addentrarci nel concetto di scala e ci concentriamo su altro prendiamo una nota dalla scala (per esempio la seconda D) e costruiamo una scala partendo da essa mantenendo la successione di note di partenza Non stiamo facendo niente di strano ricostruiamo la stessa identica successione partendo questa volta da D Dunque

D E F G A B C D

E semplice comprendere che potremmo fare lo stesso partendo da ogni nota della prima scala considerata quella di C che chiameremo scala madre Otterremo dunque 7 diverse sequenze tutte costruite partendo perograve dalla scala madre di C possiamo cominciare a tirare le prime conclusioni Avevamo giagrave parlato di tonica anche per quanto riguarda le scale egrave la nota di partenza Ora noi abbiamo perograve estratto dalla scala madre un secondo grado (D) e labbiamo fatto diventare tonica generando da essa una nuova scala Si tratta dunque di una tonica secondaria egrave tonica poichegrave allinterno del suo modo occupa il Ideg grado ma egrave secondaria perchegrave fa riferimento alla scala madre da cui lavevo estratta la scala maggiore di C Complicato

Riassumiamo dalla scala madre (C maj CDEFGABC) abbiamo estratto il IIdeg grado (D) Da esso abbiamo creato una nuova scala (DEFGABCD) identica alla prima ma in cui la D non occupa piugrave il IIdeg grado bensigrave il Ideg (tonica) Possiamo fare lo stesso con ogni nota della scala madre generando dunque 7 diverse sottoscale o modi Ogni nota della scala madre egrave dunque semitonica poichegrave puograve essere il Ideg grado di una sottoscala costruita partendo da essa

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Ora dobbiamo solo dare dei nomi alle diverse sottoscale ai diversi modi

CDEFGABC = ionicoDEFGABCD = doricoEFGABCDE = frigioFGABCDEF = lidioGABCDEFG = misolidioABCDEFGA = eolioBCDEFGAB = locrio

Adesso sappiamo cosegrave il sistema modale possiamo iniziare a parlare delle scale

Triadi

Fondamento di quasi tutte le scuole di chitarra sono gli accordi partiamo dalle triadi per vedere

come nascono

Abbiamo giagrave parlato di intervalli un concetto che ci torneragrave molto utile in questa trattazione Cerchiamo come sempre di dare per scontate meno nozioni possibile e di partire da zero cosegrave un accordo

La definizione di accordo egrave semplicissima si tratta infatti di tre o piugrave note suonate contemporaneamente Come al solito perograve egrave necessario andare un po oltre e vedere quali sono le regole che uniscono le note di un accordo quali princigravepi seguono e come vengono nominati i diversi accordi

Per fare ciograve partiamo dal concetto di triade tre note armonizzate tra loro Per vedere come si costruisce una triade ed in cosa consiste esattamente questa armonizzazione iniziamo da una scala prelevando da essa tre note la prima la terza e la quinta

Se partiamo dalla scala maggiore di C abbiamo appena estratto nellordine C E G

La prima egrave la tonica che definisce laccordo e il nome (se la tonica come nel nostro caso egrave C laccordo egrave di C) La terza egrave detta modale poichegrave indica il modo dellaccordo nel nostro esempio se si tratta di Mi avremo un accordo maggiore se invece egrave un Mib laccordo saragrave minore Abbiamo infine la quinta solitamente si dice che questultima nota completa la triade senza definirne alcuna caratteristica invece puograve generare triadi aumentate e diminuite (due concetti che avevamo giagrave visto parlando degli intervalli)

A questo punto perograve dobbiamo approfondire ulteriormente il discorso riprendendo quanto giagrave sappiamo sugli intervalli Abbiamo appena detto che la modale stabilisce se laccordo egrave minore o maggiore in realtagrave possiamo essere piugrave precisi chiarendo che egrave lintervallo tra prima e terza che definisce il modo dellaccordo Come sempre schematizzando un po riusciamo a capire meglio

Una triade maggiore comprende unintervallo di terza maggiore tra prima e terza ed un intervallo di terza minore tra terza e quinta cosigrave le note saranno prima terza maggiore e quinta giusta (intervalli terza maj-terza min)

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Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

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Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

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Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 21: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

La classe di un amplificatore

Amplificatori di classe A o di classe AB Cosa cambia Quali sono i pregi ed i difetti delluna e

laltra tipologia Vediamo

Si sente spesso parlare di Classe A o Classe AB per quanto riguarda gli amplificatori vediamo di cosa si tratta cercando di semplificare quanto piugrave possibile un discorso che egrave piuttosto complesso da affrontare nella sua interezza

Precisiamo innanzitutto che consideriamo largomento solo per quanto riguarda il campo che ci interessa ossia le amplificazioni per chitarra e ricordiamoci che tale discorso vale sia per elettroniche valvolari sia per elettroniche a transistor ma per comoditagrave prendiamo in considerazione solo le prime perchegrave sulle seconde le considerazioni relative alla classe acquistano minore importanza

Parliamo dunque di amplificatori valvolari e veniamo subito al sodo quali sono le differenze tra classe A e classe AB Si parla in questo caso delle valvole finali dellamplificatore se sono di classe A esse lavorano sempre allo stesso livello (prossime al massimo) anche in assenza di segnale Insomma la corrente anodica che le attraversa egrave sempre presente alla massima potenza anche se non suoniamo questo comporta innanzitutto una minore durata delle valvole Il suono egrave solitamente corposo e caldo anche perchegrave fondamentalmente il finale dellamplificatore come abbiamo visto egrave come se fosse sempre al massimo

Parliamo ora della classe AB quando non sono raggiunte da alcune segnale la corrente al loro interno si interrompe Quando il segnale ritorna le coppie di valvole push-pull tornano ad essere attraversate dalla corrente ma tale passaggio dallo stato di quiete al funzionamento pieno genera una lieve distorsione del segnale che si avverte chiaramente nel suono finale Il suono generato egrave piugrave limpido poichegrave le valvole non lavorano sempre al massimo e per questo il segnale non raggiunge alti livelli di saturazione

I finali di classe AB inoltre consentono una potenza di uscita decisamente superiore rispetti ai classe A una caratteristica che li rende ampiamente diffusi

Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)

Ma cosa cambia tra un amplificatore per chitarra e lamplificatore che troviamo installato sul

nostro stereo Possiamo collegare a questultimo la chitarra

Rispondiamo subito no non possiamo usare negrave lamplificatore negrave le casse dello stereo per amplificare il nostro strumento Questo perchegrave gli amplificatori per chitarra possiedono caratteristiche proprie e sono progettati espressamente per essere usati nellamplificazione del nostro strumento

Ma quali sono esattamente le caratteristiche che li rendono cosigrave diversi da un normale amplificatore hi-fi Proviamo a vedere

Innanzitutto parliamo di frequenze lamplificatore hi-fi riproduce in modo lineare tutte le frequenze udibili allorecchio umano Questo almeno egrave quanto egrave progettato per fare Lamplificatore per chitarra invece enfatizza le frequenze medie (1KHz4KHz) mentre la risposta alle frequenze basse

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sfuma poco dopo il MI della prima corda in genere i bassi di un ampli per chitarra partono da 70 o 80Hz abbastanza poco se pensiamo che il nostro orecchio arriva a percepirne fino a 1525Hz Senza contare che gli amplificatori che per costituzione sono privati della parete di fondo possiedono bassi ancor meno enfatizzati

Quanto detto finora ci aiuta a capire come -a livello di prestazioni- i due tipi di amplificatori non siano interscambiabili eppure finora non abbiamo ancora incontrato un vero e proprio limite che ci impedisca di collegare la chitarra allamplificatore hi-fi Il limite di cui stiamo parlando egrave il distorto o meglio loverdrive

Tutti noi sappiamo bene come loverdrive di un amplificatore sia fondamentale da quando esistono le chitarre elettriche esiste il distorto ossia quel suono caratteristico di un amplificatore portato al suo limite (ed oltre) Ovviamente gli ampli per chitarra sono costruiti per sopportare loverdrive senza rovinarsi ed anzi per favorire la distorsione del suono ancora prima di raggiungere il livello massimo di saturazione

Tuttavia si capisce che la distorsione del suono originale di per segrave non egrave un fattore positivo soprattutto per un hi-fi per questo lamplificatore hi-fi egrave progettato in direzione opposta ossia per ritardare il piugrave possibile la distorsione del suono

Riassumiamo un attimo questo fondamentale passaggio

lampli per chitarra quando raggiunge (ad esempio) l85 della sua capacitagrave inizia a distorcere il suono Superata ovviamente una certa soglia di saturazione (120) inizia a danneggiarsi

Lamplificatore hi-fi invece non distorce fino al raggiungimento della sua potenza massima (100) questo gli consente di raggiungere loutput massimo mantenendo il suono fedele Varcata questa soglia inevitabilmente viene danneggiato

Come funziona un amplificatore

Cerchiamo di capire esattamente come funzioni un normale amplificatore per chitarra provando

a evidenziare tutti quei fattori che influiscono sul suono finale

Schema delle componenti di un amplificatore

Partiamo da zero a cosa serve lamplificatore La risposta egrave immediata ad amplificare il debole segnale proveniente dai pickup della nostra chitarra cosigrave da poter essere trasmesso allesterno o modellato

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E come fa ad amplificare il segnale Fondamentalmente assorbe energia esterna (dalla rete elettrica) e la plasma secondo i dati provenienti dal segnale dei pickup Giagrave questa affermazione implica diversi passaggi oscuri Via allora iniziamo a parlare del funzionamento di un amplificatore tenendo sempre presente il semplice schema che troviamo qui a lato giagrave intuitivamente capiamo che una prima componente fondamentale egrave lalimentatore

Basta infatti dare unocchiata allo schema per vedere che lalimentatore egrave collegato a tutte le altre parti dellamplificatore insomma da esso dipende il funzionamento dellintero apparecchio Come ci suggerisce il nome lalimentatore non fa altro che fornire energia al sistema rendendo in pratica utilizzabile quella fornita dalla rete elettrica Tale operazione si articola in almeno due momenti fondamentali prima di tutto la corrente elettrica della rete deve essere portata ad una tensione adeguata allutilizzo da parte delle altre componenti elettroniche Si tratta di unoperazione tutto sommato semplice compiuta da un normale trasformatore Tuttavia la corrente che esce dal trasformatore non egrave ancora pronta la rete domestica ci fornisce infatti una corrente alternata ossia la cui differenza di potenziale oscilla con una determinata frequenza (50Hz) tra valori positivi e valori negativi al nostro apparecchio serve invece una corrente stabile (continua) In un amplificatore valvolare intervengono qui le prime valvole con il compito di raddrizzare loscillazione tra valori positivi e negativi della corrente alternata alluscita di queste valvole la differenza di potenziale si mantiene sempre su valori positivi ma continua ad oscillare Facciamo maggiore chiarezza con un piccolo grafico

Cosigrave si presenta la corrente alternata

Ed eccola come esce dalle valvole raddrizzatrici

Insomma cegrave ancora del lavoro da fare per renderla continua Questo lavoro viene svolto dai condensatori che accumulano su una delle loro armature i picchi di carica e la rilasciano in direzione dellaltra armatura nei momenti in cui la tensione egrave minore il risultato finale egrave una corrente che inizia ad essere omogenea Infine una serie di induttori e circuiti attivi (negli ampli a transistor) livella definitivamente la corrente rendendola finalmente continua ed a disposizione di tutte le altre componenti dellamplificatore

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La prima di queste componenti che il segnale della chitarra incontra sul suo percorso egrave il preamplificatore (1deg stadio di amplificazione) puograve essere composto -nei valvolari- da una o piugrave valvole che amplificano il segnale secondo un guadagno fisso Questa fase puograve essere trascurabile se la chitarra collegata monta pickup attivi quindi giagrave comprensivi di preamplificatore per questo molti ampli hanno due ingressi distinti per PU attivi e PU passivi

Dopo il primo stadio troviamo i controlli di equalizzazione e volume di solito costituiti da condensatori identici a quelli che troviamo collegati alle manopole della chitarra ma che possono anche essere di tipo attivo (soprattutto sugli ampli a transistor) A seguire si raggiunge il 2deg stadio di amplificazione costituito da unaltra valvola (o piugrave valvole) che amplificano nuovamente il segnale questa fase egrave necessaria perchegrave prima di questa fase si collocano la maggior parte degli effetti mentre il riverbero (che vediamo nella schema a lato) va a intercettare in uscita il segnale uscente dal 2deg stadio

Questa collocazione del riverbero fondamentalmente in parallelo al 2deg stadio egrave legato al suo funzionamento ed alla presenza al suo interno di due valvole di amplificazione A questo punto si inserisce il controllo del volume generale solitamente ti tipo passivo subito prima del separatore di fase una componente che scinde il segnale in due componenti sfasate di 180deg i cui rami sono ulteriormente allontanati dal pilota che amplifica -tramita una valvola- i due segnali cosigrave ottenuti Infine una coppia di valvole ( le finali ) converte la tensione di segnale in flusso di corrente che andragrave poi a sollecitare gli altoparlanti (fondamentalmente si tratta di dare al segnale giunti sin qui la potenza necessaria a sollecitare gli altoparlanti)

Gli Effetti

Processori di segnale

Qualsiasi strumento utilizzato per alterare il suono dai semplici effetti a pedale ai piugrave complessi effetti da studio (rack) rientrano nella categoria dei sound processor ovvero elaboratori del suono I metodi fondamentali per ottenere unalterazione del suono sono quattro

I controlli di voume e di guadagno

I controlli di equalizzazione e di tono

Gli effetti basati sul tempo

Dispositivi per il cambiamento di tono

Controlli di volume e guadagno

Questi controlli permettono di variare lintensitagrave di un suono amplificato fino a portarlo agli estremi della distorsione Il canale ad alto guadagno avragrave maggiore sensibilitagrave e probabilmente una minore capacitagrave di sovraccarico Quindi dato che la differenza trai guadagni complessivi dipende quasi sempre da un alterazione del guadagno ottenuta con la prima valvola si aumenta cosigrave la possibilitagrave di produrre distorsione nella prima valvola E questo egrave desiderabile in quanto potendo portare in distorsione la prima valvola si puograve ottenere un suono distorto a qualsiasi posizione del volume

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La distornione

Una chitarra elettrica puograve fornire in uscita un segnale prolungato di 50 o piugrave millivolts Un segnale di questo livello puograve sovraccaricare (o portare in overdrive) lamplificatore Gli amplificatori per chitarra sono perciograve progettati per sopportare condizioni di ampio e prolungato sovraccarico applicate ai loro ingressi Tale sovraccarico puograve non di meno causare distorsione nello stadio pilota eo di potenza quando la chitarra sia suonata ad alto volume

Controlli di equalizzazione

I controlli di equalizzazione e di tono modificano il canale del suono incrementando o eliminando alcune frequenze

Gli effetti basati sul tempo

Questi effetti permettono di utilizzare copie ritardate di un segnale per creare una molteplicitagrave di effetti diversi

Dispositivi per il cambiamento di tono

Con questi dispositivi egrave possibile aumentare o diminuire laltezza di una nota

La Teoria

Le Scale

Il primo argomento veramente esteso e complesso che incontriamo facciamo chiarezza nel

mondo delle scale parlando in sintesi di maggiori minori e pentatoniche

Creare una scala vuol dire labbiamo giagrave detto parlando dei modi creare una sequenza di note o se preferiamo una sequenza di toni e semitoni Ogni scala parte da una tonica la nota iniziale che definisce e dagrave il nome alla scala (stiamo dicendo le stesse cose che avevamo giagrave visto per quanto riguarda le triadi ricordate) La scala maggiore egrave anche detta scala diatonica maggiore significa che al suo interno tutte le note sono diverse Possono esistere tra esse intervalli cromatici (stesso nome ma suono diverso C e C) e intervalli diatonici (nome diverso C e F) Se consideriamo la scala maggiore di C che avevamo giagrave visto (CDEFGABC) possiamo notare che tra le diverse note esiste una sequenze di toni e semitoni particolare comune a tutte le scale maggiori vediamola

C-t-D-t-E-st-F-t-G-t-A-t-B-st-C

Abbiamo cosigrave cercato di schematizzare la sequenza di toni (t) e semitoni (st) indicandone la posizione tra le varie note della scala Per comoditagrave riscriviamo la sequenza t t st t t t st Esattamente come avevamo visto parlando delle triadi inoltre ogni nota della scala occupa una posizione precisa definita dal grado la prima nota egrave Ideggrado la seconda nota (D) IIdeg grado e cosigrave via Ricordiamo i nomi giagrave visti la nota in Ideg grado si dice tonica in IIIdeg grado modale ed in Vdeg grado dominante

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Abbiamo detto che la sequenza di toni e semitoni egrave caratteristica di tutte le scale maggiori per costruire la scala maggiore di E (ad esempio) ci saragrave dunque sufficiente partendo dalla scala cromatica e scegliendo come nota iniziale E selezionare le note definite da questa sequenza di toni e semitoni

Discorso a parte va ovviamente fatto per quanto riguarda le scale minori Dovremo infatti fare i conti con diversi tipi di scale minori naturali armoniche e melodiche

Per prima cosa vediamo subito le sequenze che interessano queste tre tipologie diverse

naturale t st t t st t tarmonica t st t t st+t stmelodica t st t t t t st

Ora che abbiamo chiarito questo possiamo fare un esempio provando innanzitutto a costruire la scala minore naturale di C Per fare ciograve ci conviene partire dalla scala maggiore di C che ormai ci ricordiamo bene CDEFGABC La sequenza era t t st t t t st Se confontiamo questa sequenza con quella della minore naturale possiamo individuare i gradi (le note della scala) che subiranno variazioni proviamo a sovrapporre le due sequenze

maj I t II t III st IV t V t VI t VII st VIIImin I t II st III t IV t V st VI t VII t VIII

Abbiamo indicato in rosso i gradi delle due scale in nero le sequenze di tonisemitoni ed in blu i gradi che cambiano III VI VII Nella scala minore naturale saranno tutti abbassati poichegrave preceduti da un semitono che non trova corrispondenti nella sequenza della scala maggiore Vediamo ora a quali note corrispondevano questi gradi nella scala maggiore di C Mi (E) La (A) Si (B) Dunque li facciamo diventare rispettivamente Mib Lab e Sib Questi tre bemolli occuperanno quindi il III VI e VII grado nella scala minore naturale di C mentre tutte le altre note saranno identiche a quelle della scala maggiore Vediamo ora la scala ottenuta Do Re Mib Fa Sol Lab Sib Do (CDEbFGAbBbC)

Discorso identico per la creazione di ogni altra scala minore

Infine vediamo un ultimo modello di scala la pentatonica Si tratta di un tipo di scala molto utilizzata perchegrave semplicissima nasce infatti da una semplificazione delle scale tradizionali

Per ottenere la scala pentatonica maggiore di qualsiasi tonalitagrave ci basta considerare la scala maggiore e cancellare IV e VII grado Otteniamo dunque una scala di sole 5 note (ricordiamoci che lVIIIdeg egrave la stessa nota della tonica)

Se vogliamo individuare la pentatonica minore non dovremo far altro che partire dalla scala minore ed eliminare questa volta II e VI grado

Abbiamo cosigrave introdotto finalmente il concetto di scala Dobbiamo tenere presente perograve che largomento egrave ben lungi dall essere esaurito esistono ancora molte informazioni che non conosciamo su questo argomento senza contare che bisogneragrave cominciare a vedere le scale in funzione dello strumento su cui le suoneremo ossia la chitarra

Per ora accontentiamoci di ciograve che abbiamo appena imparato e prendiamoci tempo per digerire queste nozioni che ci saranno indispensabili per arrivare ad una perfetta comprensione della natura degli accordi

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Modi

Prima di parlare delle scale dovremo introdurre il sistema modale cerchiamo di definirlo

brevemente

Finora abbiamo parlato con grande disinvoltura di intervalli e triadi semplificando perograve notevolmente la materia egrave doveroso aprire una piccola parentesi di approfondimento per parlare delle scale un concetto in cui ci siamo imbattuti spesso ma che non abbiamo mai veramente chiarito Per parlare delle scale perograve dovremo prima vedere cosegrave il sistema modale

Inoltre parlando delle triadi abbiamo giagrave in qualche modo capito che alla base degli accordi esiste un sistema di armonizzazione che regola i rapporti tra le note ora dobbiamo addentrarci in questo sistema e capirne il funzionamento

Tutto parte da una scala ancora non sappiamo esattamente in cosa consista negrave come sia formata Per ora accontentiamoci di definirla sommariamente attraverso le nozioni che giagrave possediamo la scala egrave una successione di note definite da unalternanza di toni e semitoni Alla fine di questo articolo potremo finalmente dare una migliore definizione Vediamo ora la scala di C maggiore come esempio

C D E F G A B C

Fin qui egrave tutto facile come vediamo partendo dalla nota C abbiamo creato una successione di note Come giagrave detto per ora evitiamo di addentrarci nel concetto di scala e ci concentriamo su altro prendiamo una nota dalla scala (per esempio la seconda D) e costruiamo una scala partendo da essa mantenendo la successione di note di partenza Non stiamo facendo niente di strano ricostruiamo la stessa identica successione partendo questa volta da D Dunque

D E F G A B C D

E semplice comprendere che potremmo fare lo stesso partendo da ogni nota della prima scala considerata quella di C che chiameremo scala madre Otterremo dunque 7 diverse sequenze tutte costruite partendo perograve dalla scala madre di C possiamo cominciare a tirare le prime conclusioni Avevamo giagrave parlato di tonica anche per quanto riguarda le scale egrave la nota di partenza Ora noi abbiamo perograve estratto dalla scala madre un secondo grado (D) e labbiamo fatto diventare tonica generando da essa una nuova scala Si tratta dunque di una tonica secondaria egrave tonica poichegrave allinterno del suo modo occupa il Ideg grado ma egrave secondaria perchegrave fa riferimento alla scala madre da cui lavevo estratta la scala maggiore di C Complicato

Riassumiamo dalla scala madre (C maj CDEFGABC) abbiamo estratto il IIdeg grado (D) Da esso abbiamo creato una nuova scala (DEFGABCD) identica alla prima ma in cui la D non occupa piugrave il IIdeg grado bensigrave il Ideg (tonica) Possiamo fare lo stesso con ogni nota della scala madre generando dunque 7 diverse sottoscale o modi Ogni nota della scala madre egrave dunque semitonica poichegrave puograve essere il Ideg grado di una sottoscala costruita partendo da essa

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Ora dobbiamo solo dare dei nomi alle diverse sottoscale ai diversi modi

CDEFGABC = ionicoDEFGABCD = doricoEFGABCDE = frigioFGABCDEF = lidioGABCDEFG = misolidioABCDEFGA = eolioBCDEFGAB = locrio

Adesso sappiamo cosegrave il sistema modale possiamo iniziare a parlare delle scale

Triadi

Fondamento di quasi tutte le scuole di chitarra sono gli accordi partiamo dalle triadi per vedere

come nascono

Abbiamo giagrave parlato di intervalli un concetto che ci torneragrave molto utile in questa trattazione Cerchiamo come sempre di dare per scontate meno nozioni possibile e di partire da zero cosegrave un accordo

La definizione di accordo egrave semplicissima si tratta infatti di tre o piugrave note suonate contemporaneamente Come al solito perograve egrave necessario andare un po oltre e vedere quali sono le regole che uniscono le note di un accordo quali princigravepi seguono e come vengono nominati i diversi accordi

Per fare ciograve partiamo dal concetto di triade tre note armonizzate tra loro Per vedere come si costruisce una triade ed in cosa consiste esattamente questa armonizzazione iniziamo da una scala prelevando da essa tre note la prima la terza e la quinta

Se partiamo dalla scala maggiore di C abbiamo appena estratto nellordine C E G

La prima egrave la tonica che definisce laccordo e il nome (se la tonica come nel nostro caso egrave C laccordo egrave di C) La terza egrave detta modale poichegrave indica il modo dellaccordo nel nostro esempio se si tratta di Mi avremo un accordo maggiore se invece egrave un Mib laccordo saragrave minore Abbiamo infine la quinta solitamente si dice che questultima nota completa la triade senza definirne alcuna caratteristica invece puograve generare triadi aumentate e diminuite (due concetti che avevamo giagrave visto parlando degli intervalli)

A questo punto perograve dobbiamo approfondire ulteriormente il discorso riprendendo quanto giagrave sappiamo sugli intervalli Abbiamo appena detto che la modale stabilisce se laccordo egrave minore o maggiore in realtagrave possiamo essere piugrave precisi chiarendo che egrave lintervallo tra prima e terza che definisce il modo dellaccordo Come sempre schematizzando un po riusciamo a capire meglio

Una triade maggiore comprende unintervallo di terza maggiore tra prima e terza ed un intervallo di terza minore tra terza e quinta cosigrave le note saranno prima terza maggiore e quinta giusta (intervalli terza maj-terza min)

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Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

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Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 22: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

sfuma poco dopo il MI della prima corda in genere i bassi di un ampli per chitarra partono da 70 o 80Hz abbastanza poco se pensiamo che il nostro orecchio arriva a percepirne fino a 1525Hz Senza contare che gli amplificatori che per costituzione sono privati della parete di fondo possiedono bassi ancor meno enfatizzati

Quanto detto finora ci aiuta a capire come -a livello di prestazioni- i due tipi di amplificatori non siano interscambiabili eppure finora non abbiamo ancora incontrato un vero e proprio limite che ci impedisca di collegare la chitarra allamplificatore hi-fi Il limite di cui stiamo parlando egrave il distorto o meglio loverdrive

Tutti noi sappiamo bene come loverdrive di un amplificatore sia fondamentale da quando esistono le chitarre elettriche esiste il distorto ossia quel suono caratteristico di un amplificatore portato al suo limite (ed oltre) Ovviamente gli ampli per chitarra sono costruiti per sopportare loverdrive senza rovinarsi ed anzi per favorire la distorsione del suono ancora prima di raggiungere il livello massimo di saturazione

Tuttavia si capisce che la distorsione del suono originale di per segrave non egrave un fattore positivo soprattutto per un hi-fi per questo lamplificatore hi-fi egrave progettato in direzione opposta ossia per ritardare il piugrave possibile la distorsione del suono

Riassumiamo un attimo questo fondamentale passaggio

lampli per chitarra quando raggiunge (ad esempio) l85 della sua capacitagrave inizia a distorcere il suono Superata ovviamente una certa soglia di saturazione (120) inizia a danneggiarsi

Lamplificatore hi-fi invece non distorce fino al raggiungimento della sua potenza massima (100) questo gli consente di raggiungere loutput massimo mantenendo il suono fedele Varcata questa soglia inevitabilmente viene danneggiato

Come funziona un amplificatore

Cerchiamo di capire esattamente come funzioni un normale amplificatore per chitarra provando

a evidenziare tutti quei fattori che influiscono sul suono finale

Schema delle componenti di un amplificatore

Partiamo da zero a cosa serve lamplificatore La risposta egrave immediata ad amplificare il debole segnale proveniente dai pickup della nostra chitarra cosigrave da poter essere trasmesso allesterno o modellato

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E come fa ad amplificare il segnale Fondamentalmente assorbe energia esterna (dalla rete elettrica) e la plasma secondo i dati provenienti dal segnale dei pickup Giagrave questa affermazione implica diversi passaggi oscuri Via allora iniziamo a parlare del funzionamento di un amplificatore tenendo sempre presente il semplice schema che troviamo qui a lato giagrave intuitivamente capiamo che una prima componente fondamentale egrave lalimentatore

Basta infatti dare unocchiata allo schema per vedere che lalimentatore egrave collegato a tutte le altre parti dellamplificatore insomma da esso dipende il funzionamento dellintero apparecchio Come ci suggerisce il nome lalimentatore non fa altro che fornire energia al sistema rendendo in pratica utilizzabile quella fornita dalla rete elettrica Tale operazione si articola in almeno due momenti fondamentali prima di tutto la corrente elettrica della rete deve essere portata ad una tensione adeguata allutilizzo da parte delle altre componenti elettroniche Si tratta di unoperazione tutto sommato semplice compiuta da un normale trasformatore Tuttavia la corrente che esce dal trasformatore non egrave ancora pronta la rete domestica ci fornisce infatti una corrente alternata ossia la cui differenza di potenziale oscilla con una determinata frequenza (50Hz) tra valori positivi e valori negativi al nostro apparecchio serve invece una corrente stabile (continua) In un amplificatore valvolare intervengono qui le prime valvole con il compito di raddrizzare loscillazione tra valori positivi e negativi della corrente alternata alluscita di queste valvole la differenza di potenziale si mantiene sempre su valori positivi ma continua ad oscillare Facciamo maggiore chiarezza con un piccolo grafico

Cosigrave si presenta la corrente alternata

Ed eccola come esce dalle valvole raddrizzatrici

Insomma cegrave ancora del lavoro da fare per renderla continua Questo lavoro viene svolto dai condensatori che accumulano su una delle loro armature i picchi di carica e la rilasciano in direzione dellaltra armatura nei momenti in cui la tensione egrave minore il risultato finale egrave una corrente che inizia ad essere omogenea Infine una serie di induttori e circuiti attivi (negli ampli a transistor) livella definitivamente la corrente rendendola finalmente continua ed a disposizione di tutte le altre componenti dellamplificatore

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La prima di queste componenti che il segnale della chitarra incontra sul suo percorso egrave il preamplificatore (1deg stadio di amplificazione) puograve essere composto -nei valvolari- da una o piugrave valvole che amplificano il segnale secondo un guadagno fisso Questa fase puograve essere trascurabile se la chitarra collegata monta pickup attivi quindi giagrave comprensivi di preamplificatore per questo molti ampli hanno due ingressi distinti per PU attivi e PU passivi

Dopo il primo stadio troviamo i controlli di equalizzazione e volume di solito costituiti da condensatori identici a quelli che troviamo collegati alle manopole della chitarra ma che possono anche essere di tipo attivo (soprattutto sugli ampli a transistor) A seguire si raggiunge il 2deg stadio di amplificazione costituito da unaltra valvola (o piugrave valvole) che amplificano nuovamente il segnale questa fase egrave necessaria perchegrave prima di questa fase si collocano la maggior parte degli effetti mentre il riverbero (che vediamo nella schema a lato) va a intercettare in uscita il segnale uscente dal 2deg stadio

Questa collocazione del riverbero fondamentalmente in parallelo al 2deg stadio egrave legato al suo funzionamento ed alla presenza al suo interno di due valvole di amplificazione A questo punto si inserisce il controllo del volume generale solitamente ti tipo passivo subito prima del separatore di fase una componente che scinde il segnale in due componenti sfasate di 180deg i cui rami sono ulteriormente allontanati dal pilota che amplifica -tramita una valvola- i due segnali cosigrave ottenuti Infine una coppia di valvole ( le finali ) converte la tensione di segnale in flusso di corrente che andragrave poi a sollecitare gli altoparlanti (fondamentalmente si tratta di dare al segnale giunti sin qui la potenza necessaria a sollecitare gli altoparlanti)

Gli Effetti

Processori di segnale

Qualsiasi strumento utilizzato per alterare il suono dai semplici effetti a pedale ai piugrave complessi effetti da studio (rack) rientrano nella categoria dei sound processor ovvero elaboratori del suono I metodi fondamentali per ottenere unalterazione del suono sono quattro

I controlli di voume e di guadagno

I controlli di equalizzazione e di tono

Gli effetti basati sul tempo

Dispositivi per il cambiamento di tono

Controlli di volume e guadagno

Questi controlli permettono di variare lintensitagrave di un suono amplificato fino a portarlo agli estremi della distorsione Il canale ad alto guadagno avragrave maggiore sensibilitagrave e probabilmente una minore capacitagrave di sovraccarico Quindi dato che la differenza trai guadagni complessivi dipende quasi sempre da un alterazione del guadagno ottenuta con la prima valvola si aumenta cosigrave la possibilitagrave di produrre distorsione nella prima valvola E questo egrave desiderabile in quanto potendo portare in distorsione la prima valvola si puograve ottenere un suono distorto a qualsiasi posizione del volume

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La distornione

Una chitarra elettrica puograve fornire in uscita un segnale prolungato di 50 o piugrave millivolts Un segnale di questo livello puograve sovraccaricare (o portare in overdrive) lamplificatore Gli amplificatori per chitarra sono perciograve progettati per sopportare condizioni di ampio e prolungato sovraccarico applicate ai loro ingressi Tale sovraccarico puograve non di meno causare distorsione nello stadio pilota eo di potenza quando la chitarra sia suonata ad alto volume

Controlli di equalizzazione

I controlli di equalizzazione e di tono modificano il canale del suono incrementando o eliminando alcune frequenze

Gli effetti basati sul tempo

Questi effetti permettono di utilizzare copie ritardate di un segnale per creare una molteplicitagrave di effetti diversi

Dispositivi per il cambiamento di tono

Con questi dispositivi egrave possibile aumentare o diminuire laltezza di una nota

La Teoria

Le Scale

Il primo argomento veramente esteso e complesso che incontriamo facciamo chiarezza nel

mondo delle scale parlando in sintesi di maggiori minori e pentatoniche

Creare una scala vuol dire labbiamo giagrave detto parlando dei modi creare una sequenza di note o se preferiamo una sequenza di toni e semitoni Ogni scala parte da una tonica la nota iniziale che definisce e dagrave il nome alla scala (stiamo dicendo le stesse cose che avevamo giagrave visto per quanto riguarda le triadi ricordate) La scala maggiore egrave anche detta scala diatonica maggiore significa che al suo interno tutte le note sono diverse Possono esistere tra esse intervalli cromatici (stesso nome ma suono diverso C e C) e intervalli diatonici (nome diverso C e F) Se consideriamo la scala maggiore di C che avevamo giagrave visto (CDEFGABC) possiamo notare che tra le diverse note esiste una sequenze di toni e semitoni particolare comune a tutte le scale maggiori vediamola

C-t-D-t-E-st-F-t-G-t-A-t-B-st-C

Abbiamo cosigrave cercato di schematizzare la sequenza di toni (t) e semitoni (st) indicandone la posizione tra le varie note della scala Per comoditagrave riscriviamo la sequenza t t st t t t st Esattamente come avevamo visto parlando delle triadi inoltre ogni nota della scala occupa una posizione precisa definita dal grado la prima nota egrave Ideggrado la seconda nota (D) IIdeg grado e cosigrave via Ricordiamo i nomi giagrave visti la nota in Ideg grado si dice tonica in IIIdeg grado modale ed in Vdeg grado dominante

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Abbiamo detto che la sequenza di toni e semitoni egrave caratteristica di tutte le scale maggiori per costruire la scala maggiore di E (ad esempio) ci saragrave dunque sufficiente partendo dalla scala cromatica e scegliendo come nota iniziale E selezionare le note definite da questa sequenza di toni e semitoni

Discorso a parte va ovviamente fatto per quanto riguarda le scale minori Dovremo infatti fare i conti con diversi tipi di scale minori naturali armoniche e melodiche

Per prima cosa vediamo subito le sequenze che interessano queste tre tipologie diverse

naturale t st t t st t tarmonica t st t t st+t stmelodica t st t t t t st

Ora che abbiamo chiarito questo possiamo fare un esempio provando innanzitutto a costruire la scala minore naturale di C Per fare ciograve ci conviene partire dalla scala maggiore di C che ormai ci ricordiamo bene CDEFGABC La sequenza era t t st t t t st Se confontiamo questa sequenza con quella della minore naturale possiamo individuare i gradi (le note della scala) che subiranno variazioni proviamo a sovrapporre le due sequenze

maj I t II t III st IV t V t VI t VII st VIIImin I t II st III t IV t V st VI t VII t VIII

Abbiamo indicato in rosso i gradi delle due scale in nero le sequenze di tonisemitoni ed in blu i gradi che cambiano III VI VII Nella scala minore naturale saranno tutti abbassati poichegrave preceduti da un semitono che non trova corrispondenti nella sequenza della scala maggiore Vediamo ora a quali note corrispondevano questi gradi nella scala maggiore di C Mi (E) La (A) Si (B) Dunque li facciamo diventare rispettivamente Mib Lab e Sib Questi tre bemolli occuperanno quindi il III VI e VII grado nella scala minore naturale di C mentre tutte le altre note saranno identiche a quelle della scala maggiore Vediamo ora la scala ottenuta Do Re Mib Fa Sol Lab Sib Do (CDEbFGAbBbC)

Discorso identico per la creazione di ogni altra scala minore

Infine vediamo un ultimo modello di scala la pentatonica Si tratta di un tipo di scala molto utilizzata perchegrave semplicissima nasce infatti da una semplificazione delle scale tradizionali

Per ottenere la scala pentatonica maggiore di qualsiasi tonalitagrave ci basta considerare la scala maggiore e cancellare IV e VII grado Otteniamo dunque una scala di sole 5 note (ricordiamoci che lVIIIdeg egrave la stessa nota della tonica)

Se vogliamo individuare la pentatonica minore non dovremo far altro che partire dalla scala minore ed eliminare questa volta II e VI grado

Abbiamo cosigrave introdotto finalmente il concetto di scala Dobbiamo tenere presente perograve che largomento egrave ben lungi dall essere esaurito esistono ancora molte informazioni che non conosciamo su questo argomento senza contare che bisogneragrave cominciare a vedere le scale in funzione dello strumento su cui le suoneremo ossia la chitarra

Per ora accontentiamoci di ciograve che abbiamo appena imparato e prendiamoci tempo per digerire queste nozioni che ci saranno indispensabili per arrivare ad una perfetta comprensione della natura degli accordi

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Modi

Prima di parlare delle scale dovremo introdurre il sistema modale cerchiamo di definirlo

brevemente

Finora abbiamo parlato con grande disinvoltura di intervalli e triadi semplificando perograve notevolmente la materia egrave doveroso aprire una piccola parentesi di approfondimento per parlare delle scale un concetto in cui ci siamo imbattuti spesso ma che non abbiamo mai veramente chiarito Per parlare delle scale perograve dovremo prima vedere cosegrave il sistema modale

Inoltre parlando delle triadi abbiamo giagrave in qualche modo capito che alla base degli accordi esiste un sistema di armonizzazione che regola i rapporti tra le note ora dobbiamo addentrarci in questo sistema e capirne il funzionamento

Tutto parte da una scala ancora non sappiamo esattamente in cosa consista negrave come sia formata Per ora accontentiamoci di definirla sommariamente attraverso le nozioni che giagrave possediamo la scala egrave una successione di note definite da unalternanza di toni e semitoni Alla fine di questo articolo potremo finalmente dare una migliore definizione Vediamo ora la scala di C maggiore come esempio

C D E F G A B C

Fin qui egrave tutto facile come vediamo partendo dalla nota C abbiamo creato una successione di note Come giagrave detto per ora evitiamo di addentrarci nel concetto di scala e ci concentriamo su altro prendiamo una nota dalla scala (per esempio la seconda D) e costruiamo una scala partendo da essa mantenendo la successione di note di partenza Non stiamo facendo niente di strano ricostruiamo la stessa identica successione partendo questa volta da D Dunque

D E F G A B C D

E semplice comprendere che potremmo fare lo stesso partendo da ogni nota della prima scala considerata quella di C che chiameremo scala madre Otterremo dunque 7 diverse sequenze tutte costruite partendo perograve dalla scala madre di C possiamo cominciare a tirare le prime conclusioni Avevamo giagrave parlato di tonica anche per quanto riguarda le scale egrave la nota di partenza Ora noi abbiamo perograve estratto dalla scala madre un secondo grado (D) e labbiamo fatto diventare tonica generando da essa una nuova scala Si tratta dunque di una tonica secondaria egrave tonica poichegrave allinterno del suo modo occupa il Ideg grado ma egrave secondaria perchegrave fa riferimento alla scala madre da cui lavevo estratta la scala maggiore di C Complicato

Riassumiamo dalla scala madre (C maj CDEFGABC) abbiamo estratto il IIdeg grado (D) Da esso abbiamo creato una nuova scala (DEFGABCD) identica alla prima ma in cui la D non occupa piugrave il IIdeg grado bensigrave il Ideg (tonica) Possiamo fare lo stesso con ogni nota della scala madre generando dunque 7 diverse sottoscale o modi Ogni nota della scala madre egrave dunque semitonica poichegrave puograve essere il Ideg grado di una sottoscala costruita partendo da essa

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Ora dobbiamo solo dare dei nomi alle diverse sottoscale ai diversi modi

CDEFGABC = ionicoDEFGABCD = doricoEFGABCDE = frigioFGABCDEF = lidioGABCDEFG = misolidioABCDEFGA = eolioBCDEFGAB = locrio

Adesso sappiamo cosegrave il sistema modale possiamo iniziare a parlare delle scale

Triadi

Fondamento di quasi tutte le scuole di chitarra sono gli accordi partiamo dalle triadi per vedere

come nascono

Abbiamo giagrave parlato di intervalli un concetto che ci torneragrave molto utile in questa trattazione Cerchiamo come sempre di dare per scontate meno nozioni possibile e di partire da zero cosegrave un accordo

La definizione di accordo egrave semplicissima si tratta infatti di tre o piugrave note suonate contemporaneamente Come al solito perograve egrave necessario andare un po oltre e vedere quali sono le regole che uniscono le note di un accordo quali princigravepi seguono e come vengono nominati i diversi accordi

Per fare ciograve partiamo dal concetto di triade tre note armonizzate tra loro Per vedere come si costruisce una triade ed in cosa consiste esattamente questa armonizzazione iniziamo da una scala prelevando da essa tre note la prima la terza e la quinta

Se partiamo dalla scala maggiore di C abbiamo appena estratto nellordine C E G

La prima egrave la tonica che definisce laccordo e il nome (se la tonica come nel nostro caso egrave C laccordo egrave di C) La terza egrave detta modale poichegrave indica il modo dellaccordo nel nostro esempio se si tratta di Mi avremo un accordo maggiore se invece egrave un Mib laccordo saragrave minore Abbiamo infine la quinta solitamente si dice che questultima nota completa la triade senza definirne alcuna caratteristica invece puograve generare triadi aumentate e diminuite (due concetti che avevamo giagrave visto parlando degli intervalli)

A questo punto perograve dobbiamo approfondire ulteriormente il discorso riprendendo quanto giagrave sappiamo sugli intervalli Abbiamo appena detto che la modale stabilisce se laccordo egrave minore o maggiore in realtagrave possiamo essere piugrave precisi chiarendo che egrave lintervallo tra prima e terza che definisce il modo dellaccordo Come sempre schematizzando un po riusciamo a capire meglio

Una triade maggiore comprende unintervallo di terza maggiore tra prima e terza ed un intervallo di terza minore tra terza e quinta cosigrave le note saranno prima terza maggiore e quinta giusta (intervalli terza maj-terza min)

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Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

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Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 23: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

E come fa ad amplificare il segnale Fondamentalmente assorbe energia esterna (dalla rete elettrica) e la plasma secondo i dati provenienti dal segnale dei pickup Giagrave questa affermazione implica diversi passaggi oscuri Via allora iniziamo a parlare del funzionamento di un amplificatore tenendo sempre presente il semplice schema che troviamo qui a lato giagrave intuitivamente capiamo che una prima componente fondamentale egrave lalimentatore

Basta infatti dare unocchiata allo schema per vedere che lalimentatore egrave collegato a tutte le altre parti dellamplificatore insomma da esso dipende il funzionamento dellintero apparecchio Come ci suggerisce il nome lalimentatore non fa altro che fornire energia al sistema rendendo in pratica utilizzabile quella fornita dalla rete elettrica Tale operazione si articola in almeno due momenti fondamentali prima di tutto la corrente elettrica della rete deve essere portata ad una tensione adeguata allutilizzo da parte delle altre componenti elettroniche Si tratta di unoperazione tutto sommato semplice compiuta da un normale trasformatore Tuttavia la corrente che esce dal trasformatore non egrave ancora pronta la rete domestica ci fornisce infatti una corrente alternata ossia la cui differenza di potenziale oscilla con una determinata frequenza (50Hz) tra valori positivi e valori negativi al nostro apparecchio serve invece una corrente stabile (continua) In un amplificatore valvolare intervengono qui le prime valvole con il compito di raddrizzare loscillazione tra valori positivi e negativi della corrente alternata alluscita di queste valvole la differenza di potenziale si mantiene sempre su valori positivi ma continua ad oscillare Facciamo maggiore chiarezza con un piccolo grafico

Cosigrave si presenta la corrente alternata

Ed eccola come esce dalle valvole raddrizzatrici

Insomma cegrave ancora del lavoro da fare per renderla continua Questo lavoro viene svolto dai condensatori che accumulano su una delle loro armature i picchi di carica e la rilasciano in direzione dellaltra armatura nei momenti in cui la tensione egrave minore il risultato finale egrave una corrente che inizia ad essere omogenea Infine una serie di induttori e circuiti attivi (negli ampli a transistor) livella definitivamente la corrente rendendola finalmente continua ed a disposizione di tutte le altre componenti dellamplificatore

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La prima di queste componenti che il segnale della chitarra incontra sul suo percorso egrave il preamplificatore (1deg stadio di amplificazione) puograve essere composto -nei valvolari- da una o piugrave valvole che amplificano il segnale secondo un guadagno fisso Questa fase puograve essere trascurabile se la chitarra collegata monta pickup attivi quindi giagrave comprensivi di preamplificatore per questo molti ampli hanno due ingressi distinti per PU attivi e PU passivi

Dopo il primo stadio troviamo i controlli di equalizzazione e volume di solito costituiti da condensatori identici a quelli che troviamo collegati alle manopole della chitarra ma che possono anche essere di tipo attivo (soprattutto sugli ampli a transistor) A seguire si raggiunge il 2deg stadio di amplificazione costituito da unaltra valvola (o piugrave valvole) che amplificano nuovamente il segnale questa fase egrave necessaria perchegrave prima di questa fase si collocano la maggior parte degli effetti mentre il riverbero (che vediamo nella schema a lato) va a intercettare in uscita il segnale uscente dal 2deg stadio

Questa collocazione del riverbero fondamentalmente in parallelo al 2deg stadio egrave legato al suo funzionamento ed alla presenza al suo interno di due valvole di amplificazione A questo punto si inserisce il controllo del volume generale solitamente ti tipo passivo subito prima del separatore di fase una componente che scinde il segnale in due componenti sfasate di 180deg i cui rami sono ulteriormente allontanati dal pilota che amplifica -tramita una valvola- i due segnali cosigrave ottenuti Infine una coppia di valvole ( le finali ) converte la tensione di segnale in flusso di corrente che andragrave poi a sollecitare gli altoparlanti (fondamentalmente si tratta di dare al segnale giunti sin qui la potenza necessaria a sollecitare gli altoparlanti)

Gli Effetti

Processori di segnale

Qualsiasi strumento utilizzato per alterare il suono dai semplici effetti a pedale ai piugrave complessi effetti da studio (rack) rientrano nella categoria dei sound processor ovvero elaboratori del suono I metodi fondamentali per ottenere unalterazione del suono sono quattro

I controlli di voume e di guadagno

I controlli di equalizzazione e di tono

Gli effetti basati sul tempo

Dispositivi per il cambiamento di tono

Controlli di volume e guadagno

Questi controlli permettono di variare lintensitagrave di un suono amplificato fino a portarlo agli estremi della distorsione Il canale ad alto guadagno avragrave maggiore sensibilitagrave e probabilmente una minore capacitagrave di sovraccarico Quindi dato che la differenza trai guadagni complessivi dipende quasi sempre da un alterazione del guadagno ottenuta con la prima valvola si aumenta cosigrave la possibilitagrave di produrre distorsione nella prima valvola E questo egrave desiderabile in quanto potendo portare in distorsione la prima valvola si puograve ottenere un suono distorto a qualsiasi posizione del volume

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La distornione

Una chitarra elettrica puograve fornire in uscita un segnale prolungato di 50 o piugrave millivolts Un segnale di questo livello puograve sovraccaricare (o portare in overdrive) lamplificatore Gli amplificatori per chitarra sono perciograve progettati per sopportare condizioni di ampio e prolungato sovraccarico applicate ai loro ingressi Tale sovraccarico puograve non di meno causare distorsione nello stadio pilota eo di potenza quando la chitarra sia suonata ad alto volume

Controlli di equalizzazione

I controlli di equalizzazione e di tono modificano il canale del suono incrementando o eliminando alcune frequenze

Gli effetti basati sul tempo

Questi effetti permettono di utilizzare copie ritardate di un segnale per creare una molteplicitagrave di effetti diversi

Dispositivi per il cambiamento di tono

Con questi dispositivi egrave possibile aumentare o diminuire laltezza di una nota

La Teoria

Le Scale

Il primo argomento veramente esteso e complesso che incontriamo facciamo chiarezza nel

mondo delle scale parlando in sintesi di maggiori minori e pentatoniche

Creare una scala vuol dire labbiamo giagrave detto parlando dei modi creare una sequenza di note o se preferiamo una sequenza di toni e semitoni Ogni scala parte da una tonica la nota iniziale che definisce e dagrave il nome alla scala (stiamo dicendo le stesse cose che avevamo giagrave visto per quanto riguarda le triadi ricordate) La scala maggiore egrave anche detta scala diatonica maggiore significa che al suo interno tutte le note sono diverse Possono esistere tra esse intervalli cromatici (stesso nome ma suono diverso C e C) e intervalli diatonici (nome diverso C e F) Se consideriamo la scala maggiore di C che avevamo giagrave visto (CDEFGABC) possiamo notare che tra le diverse note esiste una sequenze di toni e semitoni particolare comune a tutte le scale maggiori vediamola

C-t-D-t-E-st-F-t-G-t-A-t-B-st-C

Abbiamo cosigrave cercato di schematizzare la sequenza di toni (t) e semitoni (st) indicandone la posizione tra le varie note della scala Per comoditagrave riscriviamo la sequenza t t st t t t st Esattamente come avevamo visto parlando delle triadi inoltre ogni nota della scala occupa una posizione precisa definita dal grado la prima nota egrave Ideggrado la seconda nota (D) IIdeg grado e cosigrave via Ricordiamo i nomi giagrave visti la nota in Ideg grado si dice tonica in IIIdeg grado modale ed in Vdeg grado dominante

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Abbiamo detto che la sequenza di toni e semitoni egrave caratteristica di tutte le scale maggiori per costruire la scala maggiore di E (ad esempio) ci saragrave dunque sufficiente partendo dalla scala cromatica e scegliendo come nota iniziale E selezionare le note definite da questa sequenza di toni e semitoni

Discorso a parte va ovviamente fatto per quanto riguarda le scale minori Dovremo infatti fare i conti con diversi tipi di scale minori naturali armoniche e melodiche

Per prima cosa vediamo subito le sequenze che interessano queste tre tipologie diverse

naturale t st t t st t tarmonica t st t t st+t stmelodica t st t t t t st

Ora che abbiamo chiarito questo possiamo fare un esempio provando innanzitutto a costruire la scala minore naturale di C Per fare ciograve ci conviene partire dalla scala maggiore di C che ormai ci ricordiamo bene CDEFGABC La sequenza era t t st t t t st Se confontiamo questa sequenza con quella della minore naturale possiamo individuare i gradi (le note della scala) che subiranno variazioni proviamo a sovrapporre le due sequenze

maj I t II t III st IV t V t VI t VII st VIIImin I t II st III t IV t V st VI t VII t VIII

Abbiamo indicato in rosso i gradi delle due scale in nero le sequenze di tonisemitoni ed in blu i gradi che cambiano III VI VII Nella scala minore naturale saranno tutti abbassati poichegrave preceduti da un semitono che non trova corrispondenti nella sequenza della scala maggiore Vediamo ora a quali note corrispondevano questi gradi nella scala maggiore di C Mi (E) La (A) Si (B) Dunque li facciamo diventare rispettivamente Mib Lab e Sib Questi tre bemolli occuperanno quindi il III VI e VII grado nella scala minore naturale di C mentre tutte le altre note saranno identiche a quelle della scala maggiore Vediamo ora la scala ottenuta Do Re Mib Fa Sol Lab Sib Do (CDEbFGAbBbC)

Discorso identico per la creazione di ogni altra scala minore

Infine vediamo un ultimo modello di scala la pentatonica Si tratta di un tipo di scala molto utilizzata perchegrave semplicissima nasce infatti da una semplificazione delle scale tradizionali

Per ottenere la scala pentatonica maggiore di qualsiasi tonalitagrave ci basta considerare la scala maggiore e cancellare IV e VII grado Otteniamo dunque una scala di sole 5 note (ricordiamoci che lVIIIdeg egrave la stessa nota della tonica)

Se vogliamo individuare la pentatonica minore non dovremo far altro che partire dalla scala minore ed eliminare questa volta II e VI grado

Abbiamo cosigrave introdotto finalmente il concetto di scala Dobbiamo tenere presente perograve che largomento egrave ben lungi dall essere esaurito esistono ancora molte informazioni che non conosciamo su questo argomento senza contare che bisogneragrave cominciare a vedere le scale in funzione dello strumento su cui le suoneremo ossia la chitarra

Per ora accontentiamoci di ciograve che abbiamo appena imparato e prendiamoci tempo per digerire queste nozioni che ci saranno indispensabili per arrivare ad una perfetta comprensione della natura degli accordi

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Modi

Prima di parlare delle scale dovremo introdurre il sistema modale cerchiamo di definirlo

brevemente

Finora abbiamo parlato con grande disinvoltura di intervalli e triadi semplificando perograve notevolmente la materia egrave doveroso aprire una piccola parentesi di approfondimento per parlare delle scale un concetto in cui ci siamo imbattuti spesso ma che non abbiamo mai veramente chiarito Per parlare delle scale perograve dovremo prima vedere cosegrave il sistema modale

Inoltre parlando delle triadi abbiamo giagrave in qualche modo capito che alla base degli accordi esiste un sistema di armonizzazione che regola i rapporti tra le note ora dobbiamo addentrarci in questo sistema e capirne il funzionamento

Tutto parte da una scala ancora non sappiamo esattamente in cosa consista negrave come sia formata Per ora accontentiamoci di definirla sommariamente attraverso le nozioni che giagrave possediamo la scala egrave una successione di note definite da unalternanza di toni e semitoni Alla fine di questo articolo potremo finalmente dare una migliore definizione Vediamo ora la scala di C maggiore come esempio

C D E F G A B C

Fin qui egrave tutto facile come vediamo partendo dalla nota C abbiamo creato una successione di note Come giagrave detto per ora evitiamo di addentrarci nel concetto di scala e ci concentriamo su altro prendiamo una nota dalla scala (per esempio la seconda D) e costruiamo una scala partendo da essa mantenendo la successione di note di partenza Non stiamo facendo niente di strano ricostruiamo la stessa identica successione partendo questa volta da D Dunque

D E F G A B C D

E semplice comprendere che potremmo fare lo stesso partendo da ogni nota della prima scala considerata quella di C che chiameremo scala madre Otterremo dunque 7 diverse sequenze tutte costruite partendo perograve dalla scala madre di C possiamo cominciare a tirare le prime conclusioni Avevamo giagrave parlato di tonica anche per quanto riguarda le scale egrave la nota di partenza Ora noi abbiamo perograve estratto dalla scala madre un secondo grado (D) e labbiamo fatto diventare tonica generando da essa una nuova scala Si tratta dunque di una tonica secondaria egrave tonica poichegrave allinterno del suo modo occupa il Ideg grado ma egrave secondaria perchegrave fa riferimento alla scala madre da cui lavevo estratta la scala maggiore di C Complicato

Riassumiamo dalla scala madre (C maj CDEFGABC) abbiamo estratto il IIdeg grado (D) Da esso abbiamo creato una nuova scala (DEFGABCD) identica alla prima ma in cui la D non occupa piugrave il IIdeg grado bensigrave il Ideg (tonica) Possiamo fare lo stesso con ogni nota della scala madre generando dunque 7 diverse sottoscale o modi Ogni nota della scala madre egrave dunque semitonica poichegrave puograve essere il Ideg grado di una sottoscala costruita partendo da essa

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Ora dobbiamo solo dare dei nomi alle diverse sottoscale ai diversi modi

CDEFGABC = ionicoDEFGABCD = doricoEFGABCDE = frigioFGABCDEF = lidioGABCDEFG = misolidioABCDEFGA = eolioBCDEFGAB = locrio

Adesso sappiamo cosegrave il sistema modale possiamo iniziare a parlare delle scale

Triadi

Fondamento di quasi tutte le scuole di chitarra sono gli accordi partiamo dalle triadi per vedere

come nascono

Abbiamo giagrave parlato di intervalli un concetto che ci torneragrave molto utile in questa trattazione Cerchiamo come sempre di dare per scontate meno nozioni possibile e di partire da zero cosegrave un accordo

La definizione di accordo egrave semplicissima si tratta infatti di tre o piugrave note suonate contemporaneamente Come al solito perograve egrave necessario andare un po oltre e vedere quali sono le regole che uniscono le note di un accordo quali princigravepi seguono e come vengono nominati i diversi accordi

Per fare ciograve partiamo dal concetto di triade tre note armonizzate tra loro Per vedere come si costruisce una triade ed in cosa consiste esattamente questa armonizzazione iniziamo da una scala prelevando da essa tre note la prima la terza e la quinta

Se partiamo dalla scala maggiore di C abbiamo appena estratto nellordine C E G

La prima egrave la tonica che definisce laccordo e il nome (se la tonica come nel nostro caso egrave C laccordo egrave di C) La terza egrave detta modale poichegrave indica il modo dellaccordo nel nostro esempio se si tratta di Mi avremo un accordo maggiore se invece egrave un Mib laccordo saragrave minore Abbiamo infine la quinta solitamente si dice che questultima nota completa la triade senza definirne alcuna caratteristica invece puograve generare triadi aumentate e diminuite (due concetti che avevamo giagrave visto parlando degli intervalli)

A questo punto perograve dobbiamo approfondire ulteriormente il discorso riprendendo quanto giagrave sappiamo sugli intervalli Abbiamo appena detto che la modale stabilisce se laccordo egrave minore o maggiore in realtagrave possiamo essere piugrave precisi chiarendo che egrave lintervallo tra prima e terza che definisce il modo dellaccordo Come sempre schematizzando un po riusciamo a capire meglio

Una triade maggiore comprende unintervallo di terza maggiore tra prima e terza ed un intervallo di terza minore tra terza e quinta cosigrave le note saranno prima terza maggiore e quinta giusta (intervalli terza maj-terza min)

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Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

Attachments

Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
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  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 24: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

La prima di queste componenti che il segnale della chitarra incontra sul suo percorso egrave il preamplificatore (1deg stadio di amplificazione) puograve essere composto -nei valvolari- da una o piugrave valvole che amplificano il segnale secondo un guadagno fisso Questa fase puograve essere trascurabile se la chitarra collegata monta pickup attivi quindi giagrave comprensivi di preamplificatore per questo molti ampli hanno due ingressi distinti per PU attivi e PU passivi

Dopo il primo stadio troviamo i controlli di equalizzazione e volume di solito costituiti da condensatori identici a quelli che troviamo collegati alle manopole della chitarra ma che possono anche essere di tipo attivo (soprattutto sugli ampli a transistor) A seguire si raggiunge il 2deg stadio di amplificazione costituito da unaltra valvola (o piugrave valvole) che amplificano nuovamente il segnale questa fase egrave necessaria perchegrave prima di questa fase si collocano la maggior parte degli effetti mentre il riverbero (che vediamo nella schema a lato) va a intercettare in uscita il segnale uscente dal 2deg stadio

Questa collocazione del riverbero fondamentalmente in parallelo al 2deg stadio egrave legato al suo funzionamento ed alla presenza al suo interno di due valvole di amplificazione A questo punto si inserisce il controllo del volume generale solitamente ti tipo passivo subito prima del separatore di fase una componente che scinde il segnale in due componenti sfasate di 180deg i cui rami sono ulteriormente allontanati dal pilota che amplifica -tramita una valvola- i due segnali cosigrave ottenuti Infine una coppia di valvole ( le finali ) converte la tensione di segnale in flusso di corrente che andragrave poi a sollecitare gli altoparlanti (fondamentalmente si tratta di dare al segnale giunti sin qui la potenza necessaria a sollecitare gli altoparlanti)

Gli Effetti

Processori di segnale

Qualsiasi strumento utilizzato per alterare il suono dai semplici effetti a pedale ai piugrave complessi effetti da studio (rack) rientrano nella categoria dei sound processor ovvero elaboratori del suono I metodi fondamentali per ottenere unalterazione del suono sono quattro

I controlli di voume e di guadagno

I controlli di equalizzazione e di tono

Gli effetti basati sul tempo

Dispositivi per il cambiamento di tono

Controlli di volume e guadagno

Questi controlli permettono di variare lintensitagrave di un suono amplificato fino a portarlo agli estremi della distorsione Il canale ad alto guadagno avragrave maggiore sensibilitagrave e probabilmente una minore capacitagrave di sovraccarico Quindi dato che la differenza trai guadagni complessivi dipende quasi sempre da un alterazione del guadagno ottenuta con la prima valvola si aumenta cosigrave la possibilitagrave di produrre distorsione nella prima valvola E questo egrave desiderabile in quanto potendo portare in distorsione la prima valvola si puograve ottenere un suono distorto a qualsiasi posizione del volume

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La distornione

Una chitarra elettrica puograve fornire in uscita un segnale prolungato di 50 o piugrave millivolts Un segnale di questo livello puograve sovraccaricare (o portare in overdrive) lamplificatore Gli amplificatori per chitarra sono perciograve progettati per sopportare condizioni di ampio e prolungato sovraccarico applicate ai loro ingressi Tale sovraccarico puograve non di meno causare distorsione nello stadio pilota eo di potenza quando la chitarra sia suonata ad alto volume

Controlli di equalizzazione

I controlli di equalizzazione e di tono modificano il canale del suono incrementando o eliminando alcune frequenze

Gli effetti basati sul tempo

Questi effetti permettono di utilizzare copie ritardate di un segnale per creare una molteplicitagrave di effetti diversi

Dispositivi per il cambiamento di tono

Con questi dispositivi egrave possibile aumentare o diminuire laltezza di una nota

La Teoria

Le Scale

Il primo argomento veramente esteso e complesso che incontriamo facciamo chiarezza nel

mondo delle scale parlando in sintesi di maggiori minori e pentatoniche

Creare una scala vuol dire labbiamo giagrave detto parlando dei modi creare una sequenza di note o se preferiamo una sequenza di toni e semitoni Ogni scala parte da una tonica la nota iniziale che definisce e dagrave il nome alla scala (stiamo dicendo le stesse cose che avevamo giagrave visto per quanto riguarda le triadi ricordate) La scala maggiore egrave anche detta scala diatonica maggiore significa che al suo interno tutte le note sono diverse Possono esistere tra esse intervalli cromatici (stesso nome ma suono diverso C e C) e intervalli diatonici (nome diverso C e F) Se consideriamo la scala maggiore di C che avevamo giagrave visto (CDEFGABC) possiamo notare che tra le diverse note esiste una sequenze di toni e semitoni particolare comune a tutte le scale maggiori vediamola

C-t-D-t-E-st-F-t-G-t-A-t-B-st-C

Abbiamo cosigrave cercato di schematizzare la sequenza di toni (t) e semitoni (st) indicandone la posizione tra le varie note della scala Per comoditagrave riscriviamo la sequenza t t st t t t st Esattamente come avevamo visto parlando delle triadi inoltre ogni nota della scala occupa una posizione precisa definita dal grado la prima nota egrave Ideggrado la seconda nota (D) IIdeg grado e cosigrave via Ricordiamo i nomi giagrave visti la nota in Ideg grado si dice tonica in IIIdeg grado modale ed in Vdeg grado dominante

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Abbiamo detto che la sequenza di toni e semitoni egrave caratteristica di tutte le scale maggiori per costruire la scala maggiore di E (ad esempio) ci saragrave dunque sufficiente partendo dalla scala cromatica e scegliendo come nota iniziale E selezionare le note definite da questa sequenza di toni e semitoni

Discorso a parte va ovviamente fatto per quanto riguarda le scale minori Dovremo infatti fare i conti con diversi tipi di scale minori naturali armoniche e melodiche

Per prima cosa vediamo subito le sequenze che interessano queste tre tipologie diverse

naturale t st t t st t tarmonica t st t t st+t stmelodica t st t t t t st

Ora che abbiamo chiarito questo possiamo fare un esempio provando innanzitutto a costruire la scala minore naturale di C Per fare ciograve ci conviene partire dalla scala maggiore di C che ormai ci ricordiamo bene CDEFGABC La sequenza era t t st t t t st Se confontiamo questa sequenza con quella della minore naturale possiamo individuare i gradi (le note della scala) che subiranno variazioni proviamo a sovrapporre le due sequenze

maj I t II t III st IV t V t VI t VII st VIIImin I t II st III t IV t V st VI t VII t VIII

Abbiamo indicato in rosso i gradi delle due scale in nero le sequenze di tonisemitoni ed in blu i gradi che cambiano III VI VII Nella scala minore naturale saranno tutti abbassati poichegrave preceduti da un semitono che non trova corrispondenti nella sequenza della scala maggiore Vediamo ora a quali note corrispondevano questi gradi nella scala maggiore di C Mi (E) La (A) Si (B) Dunque li facciamo diventare rispettivamente Mib Lab e Sib Questi tre bemolli occuperanno quindi il III VI e VII grado nella scala minore naturale di C mentre tutte le altre note saranno identiche a quelle della scala maggiore Vediamo ora la scala ottenuta Do Re Mib Fa Sol Lab Sib Do (CDEbFGAbBbC)

Discorso identico per la creazione di ogni altra scala minore

Infine vediamo un ultimo modello di scala la pentatonica Si tratta di un tipo di scala molto utilizzata perchegrave semplicissima nasce infatti da una semplificazione delle scale tradizionali

Per ottenere la scala pentatonica maggiore di qualsiasi tonalitagrave ci basta considerare la scala maggiore e cancellare IV e VII grado Otteniamo dunque una scala di sole 5 note (ricordiamoci che lVIIIdeg egrave la stessa nota della tonica)

Se vogliamo individuare la pentatonica minore non dovremo far altro che partire dalla scala minore ed eliminare questa volta II e VI grado

Abbiamo cosigrave introdotto finalmente il concetto di scala Dobbiamo tenere presente perograve che largomento egrave ben lungi dall essere esaurito esistono ancora molte informazioni che non conosciamo su questo argomento senza contare che bisogneragrave cominciare a vedere le scale in funzione dello strumento su cui le suoneremo ossia la chitarra

Per ora accontentiamoci di ciograve che abbiamo appena imparato e prendiamoci tempo per digerire queste nozioni che ci saranno indispensabili per arrivare ad una perfetta comprensione della natura degli accordi

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Modi

Prima di parlare delle scale dovremo introdurre il sistema modale cerchiamo di definirlo

brevemente

Finora abbiamo parlato con grande disinvoltura di intervalli e triadi semplificando perograve notevolmente la materia egrave doveroso aprire una piccola parentesi di approfondimento per parlare delle scale un concetto in cui ci siamo imbattuti spesso ma che non abbiamo mai veramente chiarito Per parlare delle scale perograve dovremo prima vedere cosegrave il sistema modale

Inoltre parlando delle triadi abbiamo giagrave in qualche modo capito che alla base degli accordi esiste un sistema di armonizzazione che regola i rapporti tra le note ora dobbiamo addentrarci in questo sistema e capirne il funzionamento

Tutto parte da una scala ancora non sappiamo esattamente in cosa consista negrave come sia formata Per ora accontentiamoci di definirla sommariamente attraverso le nozioni che giagrave possediamo la scala egrave una successione di note definite da unalternanza di toni e semitoni Alla fine di questo articolo potremo finalmente dare una migliore definizione Vediamo ora la scala di C maggiore come esempio

C D E F G A B C

Fin qui egrave tutto facile come vediamo partendo dalla nota C abbiamo creato una successione di note Come giagrave detto per ora evitiamo di addentrarci nel concetto di scala e ci concentriamo su altro prendiamo una nota dalla scala (per esempio la seconda D) e costruiamo una scala partendo da essa mantenendo la successione di note di partenza Non stiamo facendo niente di strano ricostruiamo la stessa identica successione partendo questa volta da D Dunque

D E F G A B C D

E semplice comprendere che potremmo fare lo stesso partendo da ogni nota della prima scala considerata quella di C che chiameremo scala madre Otterremo dunque 7 diverse sequenze tutte costruite partendo perograve dalla scala madre di C possiamo cominciare a tirare le prime conclusioni Avevamo giagrave parlato di tonica anche per quanto riguarda le scale egrave la nota di partenza Ora noi abbiamo perograve estratto dalla scala madre un secondo grado (D) e labbiamo fatto diventare tonica generando da essa una nuova scala Si tratta dunque di una tonica secondaria egrave tonica poichegrave allinterno del suo modo occupa il Ideg grado ma egrave secondaria perchegrave fa riferimento alla scala madre da cui lavevo estratta la scala maggiore di C Complicato

Riassumiamo dalla scala madre (C maj CDEFGABC) abbiamo estratto il IIdeg grado (D) Da esso abbiamo creato una nuova scala (DEFGABCD) identica alla prima ma in cui la D non occupa piugrave il IIdeg grado bensigrave il Ideg (tonica) Possiamo fare lo stesso con ogni nota della scala madre generando dunque 7 diverse sottoscale o modi Ogni nota della scala madre egrave dunque semitonica poichegrave puograve essere il Ideg grado di una sottoscala costruita partendo da essa

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Ora dobbiamo solo dare dei nomi alle diverse sottoscale ai diversi modi

CDEFGABC = ionicoDEFGABCD = doricoEFGABCDE = frigioFGABCDEF = lidioGABCDEFG = misolidioABCDEFGA = eolioBCDEFGAB = locrio

Adesso sappiamo cosegrave il sistema modale possiamo iniziare a parlare delle scale

Triadi

Fondamento di quasi tutte le scuole di chitarra sono gli accordi partiamo dalle triadi per vedere

come nascono

Abbiamo giagrave parlato di intervalli un concetto che ci torneragrave molto utile in questa trattazione Cerchiamo come sempre di dare per scontate meno nozioni possibile e di partire da zero cosegrave un accordo

La definizione di accordo egrave semplicissima si tratta infatti di tre o piugrave note suonate contemporaneamente Come al solito perograve egrave necessario andare un po oltre e vedere quali sono le regole che uniscono le note di un accordo quali princigravepi seguono e come vengono nominati i diversi accordi

Per fare ciograve partiamo dal concetto di triade tre note armonizzate tra loro Per vedere come si costruisce una triade ed in cosa consiste esattamente questa armonizzazione iniziamo da una scala prelevando da essa tre note la prima la terza e la quinta

Se partiamo dalla scala maggiore di C abbiamo appena estratto nellordine C E G

La prima egrave la tonica che definisce laccordo e il nome (se la tonica come nel nostro caso egrave C laccordo egrave di C) La terza egrave detta modale poichegrave indica il modo dellaccordo nel nostro esempio se si tratta di Mi avremo un accordo maggiore se invece egrave un Mib laccordo saragrave minore Abbiamo infine la quinta solitamente si dice che questultima nota completa la triade senza definirne alcuna caratteristica invece puograve generare triadi aumentate e diminuite (due concetti che avevamo giagrave visto parlando degli intervalli)

A questo punto perograve dobbiamo approfondire ulteriormente il discorso riprendendo quanto giagrave sappiamo sugli intervalli Abbiamo appena detto che la modale stabilisce se laccordo egrave minore o maggiore in realtagrave possiamo essere piugrave precisi chiarendo che egrave lintervallo tra prima e terza che definisce il modo dellaccordo Come sempre schematizzando un po riusciamo a capire meglio

Una triade maggiore comprende unintervallo di terza maggiore tra prima e terza ed un intervallo di terza minore tra terza e quinta cosigrave le note saranno prima terza maggiore e quinta giusta (intervalli terza maj-terza min)

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Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

Attachments

Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
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  • Gli Intervalli
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  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 25: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

La distornione

Una chitarra elettrica puograve fornire in uscita un segnale prolungato di 50 o piugrave millivolts Un segnale di questo livello puograve sovraccaricare (o portare in overdrive) lamplificatore Gli amplificatori per chitarra sono perciograve progettati per sopportare condizioni di ampio e prolungato sovraccarico applicate ai loro ingressi Tale sovraccarico puograve non di meno causare distorsione nello stadio pilota eo di potenza quando la chitarra sia suonata ad alto volume

Controlli di equalizzazione

I controlli di equalizzazione e di tono modificano il canale del suono incrementando o eliminando alcune frequenze

Gli effetti basati sul tempo

Questi effetti permettono di utilizzare copie ritardate di un segnale per creare una molteplicitagrave di effetti diversi

Dispositivi per il cambiamento di tono

Con questi dispositivi egrave possibile aumentare o diminuire laltezza di una nota

La Teoria

Le Scale

Il primo argomento veramente esteso e complesso che incontriamo facciamo chiarezza nel

mondo delle scale parlando in sintesi di maggiori minori e pentatoniche

Creare una scala vuol dire labbiamo giagrave detto parlando dei modi creare una sequenza di note o se preferiamo una sequenza di toni e semitoni Ogni scala parte da una tonica la nota iniziale che definisce e dagrave il nome alla scala (stiamo dicendo le stesse cose che avevamo giagrave visto per quanto riguarda le triadi ricordate) La scala maggiore egrave anche detta scala diatonica maggiore significa che al suo interno tutte le note sono diverse Possono esistere tra esse intervalli cromatici (stesso nome ma suono diverso C e C) e intervalli diatonici (nome diverso C e F) Se consideriamo la scala maggiore di C che avevamo giagrave visto (CDEFGABC) possiamo notare che tra le diverse note esiste una sequenze di toni e semitoni particolare comune a tutte le scale maggiori vediamola

C-t-D-t-E-st-F-t-G-t-A-t-B-st-C

Abbiamo cosigrave cercato di schematizzare la sequenza di toni (t) e semitoni (st) indicandone la posizione tra le varie note della scala Per comoditagrave riscriviamo la sequenza t t st t t t st Esattamente come avevamo visto parlando delle triadi inoltre ogni nota della scala occupa una posizione precisa definita dal grado la prima nota egrave Ideggrado la seconda nota (D) IIdeg grado e cosigrave via Ricordiamo i nomi giagrave visti la nota in Ideg grado si dice tonica in IIIdeg grado modale ed in Vdeg grado dominante

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Abbiamo detto che la sequenza di toni e semitoni egrave caratteristica di tutte le scale maggiori per costruire la scala maggiore di E (ad esempio) ci saragrave dunque sufficiente partendo dalla scala cromatica e scegliendo come nota iniziale E selezionare le note definite da questa sequenza di toni e semitoni

Discorso a parte va ovviamente fatto per quanto riguarda le scale minori Dovremo infatti fare i conti con diversi tipi di scale minori naturali armoniche e melodiche

Per prima cosa vediamo subito le sequenze che interessano queste tre tipologie diverse

naturale t st t t st t tarmonica t st t t st+t stmelodica t st t t t t st

Ora che abbiamo chiarito questo possiamo fare un esempio provando innanzitutto a costruire la scala minore naturale di C Per fare ciograve ci conviene partire dalla scala maggiore di C che ormai ci ricordiamo bene CDEFGABC La sequenza era t t st t t t st Se confontiamo questa sequenza con quella della minore naturale possiamo individuare i gradi (le note della scala) che subiranno variazioni proviamo a sovrapporre le due sequenze

maj I t II t III st IV t V t VI t VII st VIIImin I t II st III t IV t V st VI t VII t VIII

Abbiamo indicato in rosso i gradi delle due scale in nero le sequenze di tonisemitoni ed in blu i gradi che cambiano III VI VII Nella scala minore naturale saranno tutti abbassati poichegrave preceduti da un semitono che non trova corrispondenti nella sequenza della scala maggiore Vediamo ora a quali note corrispondevano questi gradi nella scala maggiore di C Mi (E) La (A) Si (B) Dunque li facciamo diventare rispettivamente Mib Lab e Sib Questi tre bemolli occuperanno quindi il III VI e VII grado nella scala minore naturale di C mentre tutte le altre note saranno identiche a quelle della scala maggiore Vediamo ora la scala ottenuta Do Re Mib Fa Sol Lab Sib Do (CDEbFGAbBbC)

Discorso identico per la creazione di ogni altra scala minore

Infine vediamo un ultimo modello di scala la pentatonica Si tratta di un tipo di scala molto utilizzata perchegrave semplicissima nasce infatti da una semplificazione delle scale tradizionali

Per ottenere la scala pentatonica maggiore di qualsiasi tonalitagrave ci basta considerare la scala maggiore e cancellare IV e VII grado Otteniamo dunque una scala di sole 5 note (ricordiamoci che lVIIIdeg egrave la stessa nota della tonica)

Se vogliamo individuare la pentatonica minore non dovremo far altro che partire dalla scala minore ed eliminare questa volta II e VI grado

Abbiamo cosigrave introdotto finalmente il concetto di scala Dobbiamo tenere presente perograve che largomento egrave ben lungi dall essere esaurito esistono ancora molte informazioni che non conosciamo su questo argomento senza contare che bisogneragrave cominciare a vedere le scale in funzione dello strumento su cui le suoneremo ossia la chitarra

Per ora accontentiamoci di ciograve che abbiamo appena imparato e prendiamoci tempo per digerire queste nozioni che ci saranno indispensabili per arrivare ad una perfetta comprensione della natura degli accordi

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Modi

Prima di parlare delle scale dovremo introdurre il sistema modale cerchiamo di definirlo

brevemente

Finora abbiamo parlato con grande disinvoltura di intervalli e triadi semplificando perograve notevolmente la materia egrave doveroso aprire una piccola parentesi di approfondimento per parlare delle scale un concetto in cui ci siamo imbattuti spesso ma che non abbiamo mai veramente chiarito Per parlare delle scale perograve dovremo prima vedere cosegrave il sistema modale

Inoltre parlando delle triadi abbiamo giagrave in qualche modo capito che alla base degli accordi esiste un sistema di armonizzazione che regola i rapporti tra le note ora dobbiamo addentrarci in questo sistema e capirne il funzionamento

Tutto parte da una scala ancora non sappiamo esattamente in cosa consista negrave come sia formata Per ora accontentiamoci di definirla sommariamente attraverso le nozioni che giagrave possediamo la scala egrave una successione di note definite da unalternanza di toni e semitoni Alla fine di questo articolo potremo finalmente dare una migliore definizione Vediamo ora la scala di C maggiore come esempio

C D E F G A B C

Fin qui egrave tutto facile come vediamo partendo dalla nota C abbiamo creato una successione di note Come giagrave detto per ora evitiamo di addentrarci nel concetto di scala e ci concentriamo su altro prendiamo una nota dalla scala (per esempio la seconda D) e costruiamo una scala partendo da essa mantenendo la successione di note di partenza Non stiamo facendo niente di strano ricostruiamo la stessa identica successione partendo questa volta da D Dunque

D E F G A B C D

E semplice comprendere che potremmo fare lo stesso partendo da ogni nota della prima scala considerata quella di C che chiameremo scala madre Otterremo dunque 7 diverse sequenze tutte costruite partendo perograve dalla scala madre di C possiamo cominciare a tirare le prime conclusioni Avevamo giagrave parlato di tonica anche per quanto riguarda le scale egrave la nota di partenza Ora noi abbiamo perograve estratto dalla scala madre un secondo grado (D) e labbiamo fatto diventare tonica generando da essa una nuova scala Si tratta dunque di una tonica secondaria egrave tonica poichegrave allinterno del suo modo occupa il Ideg grado ma egrave secondaria perchegrave fa riferimento alla scala madre da cui lavevo estratta la scala maggiore di C Complicato

Riassumiamo dalla scala madre (C maj CDEFGABC) abbiamo estratto il IIdeg grado (D) Da esso abbiamo creato una nuova scala (DEFGABCD) identica alla prima ma in cui la D non occupa piugrave il IIdeg grado bensigrave il Ideg (tonica) Possiamo fare lo stesso con ogni nota della scala madre generando dunque 7 diverse sottoscale o modi Ogni nota della scala madre egrave dunque semitonica poichegrave puograve essere il Ideg grado di una sottoscala costruita partendo da essa

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Ora dobbiamo solo dare dei nomi alle diverse sottoscale ai diversi modi

CDEFGABC = ionicoDEFGABCD = doricoEFGABCDE = frigioFGABCDEF = lidioGABCDEFG = misolidioABCDEFGA = eolioBCDEFGAB = locrio

Adesso sappiamo cosegrave il sistema modale possiamo iniziare a parlare delle scale

Triadi

Fondamento di quasi tutte le scuole di chitarra sono gli accordi partiamo dalle triadi per vedere

come nascono

Abbiamo giagrave parlato di intervalli un concetto che ci torneragrave molto utile in questa trattazione Cerchiamo come sempre di dare per scontate meno nozioni possibile e di partire da zero cosegrave un accordo

La definizione di accordo egrave semplicissima si tratta infatti di tre o piugrave note suonate contemporaneamente Come al solito perograve egrave necessario andare un po oltre e vedere quali sono le regole che uniscono le note di un accordo quali princigravepi seguono e come vengono nominati i diversi accordi

Per fare ciograve partiamo dal concetto di triade tre note armonizzate tra loro Per vedere come si costruisce una triade ed in cosa consiste esattamente questa armonizzazione iniziamo da una scala prelevando da essa tre note la prima la terza e la quinta

Se partiamo dalla scala maggiore di C abbiamo appena estratto nellordine C E G

La prima egrave la tonica che definisce laccordo e il nome (se la tonica come nel nostro caso egrave C laccordo egrave di C) La terza egrave detta modale poichegrave indica il modo dellaccordo nel nostro esempio se si tratta di Mi avremo un accordo maggiore se invece egrave un Mib laccordo saragrave minore Abbiamo infine la quinta solitamente si dice che questultima nota completa la triade senza definirne alcuna caratteristica invece puograve generare triadi aumentate e diminuite (due concetti che avevamo giagrave visto parlando degli intervalli)

A questo punto perograve dobbiamo approfondire ulteriormente il discorso riprendendo quanto giagrave sappiamo sugli intervalli Abbiamo appena detto che la modale stabilisce se laccordo egrave minore o maggiore in realtagrave possiamo essere piugrave precisi chiarendo che egrave lintervallo tra prima e terza che definisce il modo dellaccordo Come sempre schematizzando un po riusciamo a capire meglio

Una triade maggiore comprende unintervallo di terza maggiore tra prima e terza ed un intervallo di terza minore tra terza e quinta cosigrave le note saranno prima terza maggiore e quinta giusta (intervalli terza maj-terza min)

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Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

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Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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Page 26: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

Abbiamo detto che la sequenza di toni e semitoni egrave caratteristica di tutte le scale maggiori per costruire la scala maggiore di E (ad esempio) ci saragrave dunque sufficiente partendo dalla scala cromatica e scegliendo come nota iniziale E selezionare le note definite da questa sequenza di toni e semitoni

Discorso a parte va ovviamente fatto per quanto riguarda le scale minori Dovremo infatti fare i conti con diversi tipi di scale minori naturali armoniche e melodiche

Per prima cosa vediamo subito le sequenze che interessano queste tre tipologie diverse

naturale t st t t st t tarmonica t st t t st+t stmelodica t st t t t t st

Ora che abbiamo chiarito questo possiamo fare un esempio provando innanzitutto a costruire la scala minore naturale di C Per fare ciograve ci conviene partire dalla scala maggiore di C che ormai ci ricordiamo bene CDEFGABC La sequenza era t t st t t t st Se confontiamo questa sequenza con quella della minore naturale possiamo individuare i gradi (le note della scala) che subiranno variazioni proviamo a sovrapporre le due sequenze

maj I t II t III st IV t V t VI t VII st VIIImin I t II st III t IV t V st VI t VII t VIII

Abbiamo indicato in rosso i gradi delle due scale in nero le sequenze di tonisemitoni ed in blu i gradi che cambiano III VI VII Nella scala minore naturale saranno tutti abbassati poichegrave preceduti da un semitono che non trova corrispondenti nella sequenza della scala maggiore Vediamo ora a quali note corrispondevano questi gradi nella scala maggiore di C Mi (E) La (A) Si (B) Dunque li facciamo diventare rispettivamente Mib Lab e Sib Questi tre bemolli occuperanno quindi il III VI e VII grado nella scala minore naturale di C mentre tutte le altre note saranno identiche a quelle della scala maggiore Vediamo ora la scala ottenuta Do Re Mib Fa Sol Lab Sib Do (CDEbFGAbBbC)

Discorso identico per la creazione di ogni altra scala minore

Infine vediamo un ultimo modello di scala la pentatonica Si tratta di un tipo di scala molto utilizzata perchegrave semplicissima nasce infatti da una semplificazione delle scale tradizionali

Per ottenere la scala pentatonica maggiore di qualsiasi tonalitagrave ci basta considerare la scala maggiore e cancellare IV e VII grado Otteniamo dunque una scala di sole 5 note (ricordiamoci che lVIIIdeg egrave la stessa nota della tonica)

Se vogliamo individuare la pentatonica minore non dovremo far altro che partire dalla scala minore ed eliminare questa volta II e VI grado

Abbiamo cosigrave introdotto finalmente il concetto di scala Dobbiamo tenere presente perograve che largomento egrave ben lungi dall essere esaurito esistono ancora molte informazioni che non conosciamo su questo argomento senza contare che bisogneragrave cominciare a vedere le scale in funzione dello strumento su cui le suoneremo ossia la chitarra

Per ora accontentiamoci di ciograve che abbiamo appena imparato e prendiamoci tempo per digerire queste nozioni che ci saranno indispensabili per arrivare ad una perfetta comprensione della natura degli accordi

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Modi

Prima di parlare delle scale dovremo introdurre il sistema modale cerchiamo di definirlo

brevemente

Finora abbiamo parlato con grande disinvoltura di intervalli e triadi semplificando perograve notevolmente la materia egrave doveroso aprire una piccola parentesi di approfondimento per parlare delle scale un concetto in cui ci siamo imbattuti spesso ma che non abbiamo mai veramente chiarito Per parlare delle scale perograve dovremo prima vedere cosegrave il sistema modale

Inoltre parlando delle triadi abbiamo giagrave in qualche modo capito che alla base degli accordi esiste un sistema di armonizzazione che regola i rapporti tra le note ora dobbiamo addentrarci in questo sistema e capirne il funzionamento

Tutto parte da una scala ancora non sappiamo esattamente in cosa consista negrave come sia formata Per ora accontentiamoci di definirla sommariamente attraverso le nozioni che giagrave possediamo la scala egrave una successione di note definite da unalternanza di toni e semitoni Alla fine di questo articolo potremo finalmente dare una migliore definizione Vediamo ora la scala di C maggiore come esempio

C D E F G A B C

Fin qui egrave tutto facile come vediamo partendo dalla nota C abbiamo creato una successione di note Come giagrave detto per ora evitiamo di addentrarci nel concetto di scala e ci concentriamo su altro prendiamo una nota dalla scala (per esempio la seconda D) e costruiamo una scala partendo da essa mantenendo la successione di note di partenza Non stiamo facendo niente di strano ricostruiamo la stessa identica successione partendo questa volta da D Dunque

D E F G A B C D

E semplice comprendere che potremmo fare lo stesso partendo da ogni nota della prima scala considerata quella di C che chiameremo scala madre Otterremo dunque 7 diverse sequenze tutte costruite partendo perograve dalla scala madre di C possiamo cominciare a tirare le prime conclusioni Avevamo giagrave parlato di tonica anche per quanto riguarda le scale egrave la nota di partenza Ora noi abbiamo perograve estratto dalla scala madre un secondo grado (D) e labbiamo fatto diventare tonica generando da essa una nuova scala Si tratta dunque di una tonica secondaria egrave tonica poichegrave allinterno del suo modo occupa il Ideg grado ma egrave secondaria perchegrave fa riferimento alla scala madre da cui lavevo estratta la scala maggiore di C Complicato

Riassumiamo dalla scala madre (C maj CDEFGABC) abbiamo estratto il IIdeg grado (D) Da esso abbiamo creato una nuova scala (DEFGABCD) identica alla prima ma in cui la D non occupa piugrave il IIdeg grado bensigrave il Ideg (tonica) Possiamo fare lo stesso con ogni nota della scala madre generando dunque 7 diverse sottoscale o modi Ogni nota della scala madre egrave dunque semitonica poichegrave puograve essere il Ideg grado di una sottoscala costruita partendo da essa

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Ora dobbiamo solo dare dei nomi alle diverse sottoscale ai diversi modi

CDEFGABC = ionicoDEFGABCD = doricoEFGABCDE = frigioFGABCDEF = lidioGABCDEFG = misolidioABCDEFGA = eolioBCDEFGAB = locrio

Adesso sappiamo cosegrave il sistema modale possiamo iniziare a parlare delle scale

Triadi

Fondamento di quasi tutte le scuole di chitarra sono gli accordi partiamo dalle triadi per vedere

come nascono

Abbiamo giagrave parlato di intervalli un concetto che ci torneragrave molto utile in questa trattazione Cerchiamo come sempre di dare per scontate meno nozioni possibile e di partire da zero cosegrave un accordo

La definizione di accordo egrave semplicissima si tratta infatti di tre o piugrave note suonate contemporaneamente Come al solito perograve egrave necessario andare un po oltre e vedere quali sono le regole che uniscono le note di un accordo quali princigravepi seguono e come vengono nominati i diversi accordi

Per fare ciograve partiamo dal concetto di triade tre note armonizzate tra loro Per vedere come si costruisce una triade ed in cosa consiste esattamente questa armonizzazione iniziamo da una scala prelevando da essa tre note la prima la terza e la quinta

Se partiamo dalla scala maggiore di C abbiamo appena estratto nellordine C E G

La prima egrave la tonica che definisce laccordo e il nome (se la tonica come nel nostro caso egrave C laccordo egrave di C) La terza egrave detta modale poichegrave indica il modo dellaccordo nel nostro esempio se si tratta di Mi avremo un accordo maggiore se invece egrave un Mib laccordo saragrave minore Abbiamo infine la quinta solitamente si dice che questultima nota completa la triade senza definirne alcuna caratteristica invece puograve generare triadi aumentate e diminuite (due concetti che avevamo giagrave visto parlando degli intervalli)

A questo punto perograve dobbiamo approfondire ulteriormente il discorso riprendendo quanto giagrave sappiamo sugli intervalli Abbiamo appena detto che la modale stabilisce se laccordo egrave minore o maggiore in realtagrave possiamo essere piugrave precisi chiarendo che egrave lintervallo tra prima e terza che definisce il modo dellaccordo Come sempre schematizzando un po riusciamo a capire meglio

Una triade maggiore comprende unintervallo di terza maggiore tra prima e terza ed un intervallo di terza minore tra terza e quinta cosigrave le note saranno prima terza maggiore e quinta giusta (intervalli terza maj-terza min)

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Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

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Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

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Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
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  • Quali effetti compro
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  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
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  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 27: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

Modi

Prima di parlare delle scale dovremo introdurre il sistema modale cerchiamo di definirlo

brevemente

Finora abbiamo parlato con grande disinvoltura di intervalli e triadi semplificando perograve notevolmente la materia egrave doveroso aprire una piccola parentesi di approfondimento per parlare delle scale un concetto in cui ci siamo imbattuti spesso ma che non abbiamo mai veramente chiarito Per parlare delle scale perograve dovremo prima vedere cosegrave il sistema modale

Inoltre parlando delle triadi abbiamo giagrave in qualche modo capito che alla base degli accordi esiste un sistema di armonizzazione che regola i rapporti tra le note ora dobbiamo addentrarci in questo sistema e capirne il funzionamento

Tutto parte da una scala ancora non sappiamo esattamente in cosa consista negrave come sia formata Per ora accontentiamoci di definirla sommariamente attraverso le nozioni che giagrave possediamo la scala egrave una successione di note definite da unalternanza di toni e semitoni Alla fine di questo articolo potremo finalmente dare una migliore definizione Vediamo ora la scala di C maggiore come esempio

C D E F G A B C

Fin qui egrave tutto facile come vediamo partendo dalla nota C abbiamo creato una successione di note Come giagrave detto per ora evitiamo di addentrarci nel concetto di scala e ci concentriamo su altro prendiamo una nota dalla scala (per esempio la seconda D) e costruiamo una scala partendo da essa mantenendo la successione di note di partenza Non stiamo facendo niente di strano ricostruiamo la stessa identica successione partendo questa volta da D Dunque

D E F G A B C D

E semplice comprendere che potremmo fare lo stesso partendo da ogni nota della prima scala considerata quella di C che chiameremo scala madre Otterremo dunque 7 diverse sequenze tutte costruite partendo perograve dalla scala madre di C possiamo cominciare a tirare le prime conclusioni Avevamo giagrave parlato di tonica anche per quanto riguarda le scale egrave la nota di partenza Ora noi abbiamo perograve estratto dalla scala madre un secondo grado (D) e labbiamo fatto diventare tonica generando da essa una nuova scala Si tratta dunque di una tonica secondaria egrave tonica poichegrave allinterno del suo modo occupa il Ideg grado ma egrave secondaria perchegrave fa riferimento alla scala madre da cui lavevo estratta la scala maggiore di C Complicato

Riassumiamo dalla scala madre (C maj CDEFGABC) abbiamo estratto il IIdeg grado (D) Da esso abbiamo creato una nuova scala (DEFGABCD) identica alla prima ma in cui la D non occupa piugrave il IIdeg grado bensigrave il Ideg (tonica) Possiamo fare lo stesso con ogni nota della scala madre generando dunque 7 diverse sottoscale o modi Ogni nota della scala madre egrave dunque semitonica poichegrave puograve essere il Ideg grado di una sottoscala costruita partendo da essa

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Ora dobbiamo solo dare dei nomi alle diverse sottoscale ai diversi modi

CDEFGABC = ionicoDEFGABCD = doricoEFGABCDE = frigioFGABCDEF = lidioGABCDEFG = misolidioABCDEFGA = eolioBCDEFGAB = locrio

Adesso sappiamo cosegrave il sistema modale possiamo iniziare a parlare delle scale

Triadi

Fondamento di quasi tutte le scuole di chitarra sono gli accordi partiamo dalle triadi per vedere

come nascono

Abbiamo giagrave parlato di intervalli un concetto che ci torneragrave molto utile in questa trattazione Cerchiamo come sempre di dare per scontate meno nozioni possibile e di partire da zero cosegrave un accordo

La definizione di accordo egrave semplicissima si tratta infatti di tre o piugrave note suonate contemporaneamente Come al solito perograve egrave necessario andare un po oltre e vedere quali sono le regole che uniscono le note di un accordo quali princigravepi seguono e come vengono nominati i diversi accordi

Per fare ciograve partiamo dal concetto di triade tre note armonizzate tra loro Per vedere come si costruisce una triade ed in cosa consiste esattamente questa armonizzazione iniziamo da una scala prelevando da essa tre note la prima la terza e la quinta

Se partiamo dalla scala maggiore di C abbiamo appena estratto nellordine C E G

La prima egrave la tonica che definisce laccordo e il nome (se la tonica come nel nostro caso egrave C laccordo egrave di C) La terza egrave detta modale poichegrave indica il modo dellaccordo nel nostro esempio se si tratta di Mi avremo un accordo maggiore se invece egrave un Mib laccordo saragrave minore Abbiamo infine la quinta solitamente si dice che questultima nota completa la triade senza definirne alcuna caratteristica invece puograve generare triadi aumentate e diminuite (due concetti che avevamo giagrave visto parlando degli intervalli)

A questo punto perograve dobbiamo approfondire ulteriormente il discorso riprendendo quanto giagrave sappiamo sugli intervalli Abbiamo appena detto che la modale stabilisce se laccordo egrave minore o maggiore in realtagrave possiamo essere piugrave precisi chiarendo che egrave lintervallo tra prima e terza che definisce il modo dellaccordo Come sempre schematizzando un po riusciamo a capire meglio

Una triade maggiore comprende unintervallo di terza maggiore tra prima e terza ed un intervallo di terza minore tra terza e quinta cosigrave le note saranno prima terza maggiore e quinta giusta (intervalli terza maj-terza min)

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Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

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Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 28: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

Ora dobbiamo solo dare dei nomi alle diverse sottoscale ai diversi modi

CDEFGABC = ionicoDEFGABCD = doricoEFGABCDE = frigioFGABCDEF = lidioGABCDEFG = misolidioABCDEFGA = eolioBCDEFGAB = locrio

Adesso sappiamo cosegrave il sistema modale possiamo iniziare a parlare delle scale

Triadi

Fondamento di quasi tutte le scuole di chitarra sono gli accordi partiamo dalle triadi per vedere

come nascono

Abbiamo giagrave parlato di intervalli un concetto che ci torneragrave molto utile in questa trattazione Cerchiamo come sempre di dare per scontate meno nozioni possibile e di partire da zero cosegrave un accordo

La definizione di accordo egrave semplicissima si tratta infatti di tre o piugrave note suonate contemporaneamente Come al solito perograve egrave necessario andare un po oltre e vedere quali sono le regole che uniscono le note di un accordo quali princigravepi seguono e come vengono nominati i diversi accordi

Per fare ciograve partiamo dal concetto di triade tre note armonizzate tra loro Per vedere come si costruisce una triade ed in cosa consiste esattamente questa armonizzazione iniziamo da una scala prelevando da essa tre note la prima la terza e la quinta

Se partiamo dalla scala maggiore di C abbiamo appena estratto nellordine C E G

La prima egrave la tonica che definisce laccordo e il nome (se la tonica come nel nostro caso egrave C laccordo egrave di C) La terza egrave detta modale poichegrave indica il modo dellaccordo nel nostro esempio se si tratta di Mi avremo un accordo maggiore se invece egrave un Mib laccordo saragrave minore Abbiamo infine la quinta solitamente si dice che questultima nota completa la triade senza definirne alcuna caratteristica invece puograve generare triadi aumentate e diminuite (due concetti che avevamo giagrave visto parlando degli intervalli)

A questo punto perograve dobbiamo approfondire ulteriormente il discorso riprendendo quanto giagrave sappiamo sugli intervalli Abbiamo appena detto che la modale stabilisce se laccordo egrave minore o maggiore in realtagrave possiamo essere piugrave precisi chiarendo che egrave lintervallo tra prima e terza che definisce il modo dellaccordo Come sempre schematizzando un po riusciamo a capire meglio

Una triade maggiore comprende unintervallo di terza maggiore tra prima e terza ed un intervallo di terza minore tra terza e quinta cosigrave le note saranno prima terza maggiore e quinta giusta (intervalli terza maj-terza min)

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Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

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Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Correzione dellaction
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  • Tonalitagrave di Si (B)
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  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 29: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

Una triade minore contiene invece una terza abbassata di un semitono lintervallo tra prima e terza diventa cosigrave una terza minore La quinta perograve devessere ancora giusta quindi lintervallo tra terza e quinta dovragrave essere terza maggiore (intervalli terza min-terza maj)

La triade diminuita si puograve costruire partendo dalla minore mantenendo lintervallo tra prima e terza minore e aggiungendo un intervallo minore anche tra terza e quinta cosigrave la quinta non saragrave piugrave giusta ma diminuita (intervalli terza min-terza min)

Infine la triade aumentata nasce con due intervalli di terza maggiore (Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg) come ormai possiamo intuire facilmente Dunque prima terza maggiore e quinta aumentata (intervalli terza maj-terza maj)

Se prestiamo un po di attenzione ci renderemo conto che non egrave difficile come puograve sembrare finalmente cominciamo a svelare i meccanismi che stanno alla base della musica Naturalmente non possiamo fermarci qua nei prossimi giorni continueremo su questa scia approfondendo il discorso ed introducendo le quadriadi per arrivare finalmente a definire in modo completo gli accordi

Gli Intervalli

Un concetto basilare ed indispensabile per addentrarsi nella teoria musicale un discorso

generale sull intervallo

Prima di entrare nel merito di discorsi piugrave complessi egrave necessario avere le idee chiare sui fondamenti della teoria musicale dando per scontata la sola conoscenza delle sette note dobbiamo obbligatoriamente parlare degli intervalli

Un intervallo viene definito come la distanza tra due note o se preferiamo tra le loro altezze Lintervallo egrave dunque indicato come un numero ossia il numero di note che separano gli estremi dellintervallo stesso Con un semplicissimo esempio egrave tutto piugrave semplice tra LA e MI esiste un intervallo di quinta Per capirlo ci egrave sufficiente partendo dal LA contare quante note incontriamo per arrivare al MI mentre diciamo MI solleviamo il quinto dito giusto Intervallo di quinta allora

Lintervallo tra una nota e segrave stessa si dice unisono ma ci sono altre cose che ci interessa sapere sugli intervalli Sempre a livello di definizioni vi egrave una distinzione tra lintervallo che intercorre tra note suonate contemporaneamente e note suonate in sequenza il primo si dice intervallo armonico il secondo intervallo melodico

Ora dobbiamo capire in cosa consista un intervallo giusto Sono detti giusti gli intervalli di unisono quarta quinta e ottava perchegrave appartengono sia alla scala maggiore sia a quella minore costruita dalla nota piugrave bassa dellintervallo Gli intervalli di terza sesta e settima possono invece essere maggiori o minori a seconda della scala Abbiamo trascurato volontariamente lintervallo di seconda di cui saragrave necessario parlare in seguito Adesso invece possiamo dare unocchiata ad eccedenti e diminuiti se abbassiamo o eleviamo di un semitono un intervallo giusto otteniamo rispettivamente un diminuito ed un eccedente Se invece abbasso di un semitono un intervallo maggiore ottengo un minore se elevo di un semitono un intervallo minore ottengo un maggiore E naturale che non sia esattamente semplice da comprendere cerchiamo di schematizzare

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GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

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Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

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Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 30: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

GIUSTO + 12 = eccedenteGIUSTO - 12 = diminuitoMAGGRE + 12 = eccedenteMAGGRE - 12 = minoreMINORE + 12 = maggioreMINORE - 12 = diminuito

Non ci resta che vedere i rivolti un concetto piuttosto semplice ogni intervallo infatti puograve essere invertito semplicemente portando la nota piugrave grave allottava successiva Se riprendiamo lintervallo di quinta analizzato prima (LA-MI) possiamo vedere il suo rivolto nellintervallo MI-LA in cui il LA egrave stato inalzato allottava successiva (la stessa del MI in questo caso) Lintervallo che prima era di quinda egrave diventato di quarta contare per credere Generalmente si dice che la somma di un intervallo e del suo rivolto egrave sempre 9 saperlo ci saragrave daiuto per individuare velocemente i rivolti Un altra cosa da sapere egrave che il rivolto di un intervallo giusto egrave un intervallo giusto mentre maggioriminori eccedentidiminuiti vengono invertiti (da un maggiore si ottiene un minore e cosigrave via)

A tutto ciograve cegrave una sola eccezione lintervallo di seconda Questultimo appartiene sia alla scala maggiore sia alla scala minore ma non egrave giusto poichegrave il suo rivolto non si mantiene giusto

Quadriadi e Accordi

Introduciamo le quadriadi lultimo tassello che ci manca per poter giungere agli accordi

Ormai siamo vicini a definire in modo completo gli accordi abbiamo capito quali siano le regole dellarmonizzazione ed i princigravepi del sistema modale abbiamo visto (seppure in modo sommario) le scale e soprattutto abbiamo giagrave chiarito il significato delle triadi non ci resta che parlare delle quadriadi come naturale continuazione

A questo punto comprendere cosa siano le quadriadi egrave piuttosto semplice ricordandoci che una triade egrave formata da I III e V grado ci saragrave sufficiente aggiungere un VII grado per ottenere una quadriade Dunque parlando di intervalli abbiamo posto un intervallo di terza dopo il Vdeg individuando cosigrave il VIIdeg e considerando la quadriade nel suo insieme un accordo di settima

Tutto facile quindi fin qua Questo sistema di costruzione delle quadriadi conduce tuttavia ad avere diversi tipi (specie) di accordi definiti da sigle piuttosto complesse cerchiamo di vederci chiaro fin da subito prendendo un esempio che peschiamo dalla scala che abbiamo visto piugrave spesso ossia la scala maggiore di C (modo ionico) CDEFGABC Ricodiamo la triade che ne avevamo estratto C E G

Come detto sopra aggiungiamoci il VIIdeg (per individuarlo ci basta contare la settima nota della scala) B

Ecco la nostra quadriade C E G B Laccordo corrispondente (ossia formato da queste stesse note) egrave Cmaj7 Dobbiamo ora capire il significato di questa sigla

La lettera C ci egrave chiara esattamente in modo analogo a quanto visto nelle triadi la tonica dagrave il nome allaccordo La sigla maj (maggiore) ci fa capire che il VII grado che abbiamo aggiunto alla triade (B in questo caso) egrave maggiore Se preferiamo possiamo dire che tra VIIdeg e tonica (Ideg) vi egrave un intervallo di

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settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

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Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

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Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
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  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
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  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 31: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

settima maggiore Inutile dire che il numero 7 egrave associato allormai famoso VII grado che aggiungiamo alla triade

Quando invece troviamo un VIIdeg minore ci saragrave sufficiente rimpiazzare la siglia maj con la semplice m che indica sempre accordi minori Solo raramente troviamo la sigla min per indicare un VIIdeg minore Si rischia invece di trovare spesso il simbolo + a sostituzione della sigla maj (nellesempio di prima C7+) questo sistema puograve creare qualche problema perchegrave il simbolo + rappresenta in realtagrave il diesis

Tuttavia cegrave dellaltro nei nostri esempi abbiamo sempre considerato triadi e quadriadi costruite esclusivamente sulla tonica della scala di C (quindi partendo da C) In realtagrave possiamo costruire combinazioni di 3 o 4 note partendo da ogni grado prestando ovviamente attenzione agli intervalli Dunque se per esempio volessimo prendere come punto di partenza il IIIdeg della scala di C otterremmo E G B come triade ed E G B D come quadriade

Per completare questa parte vediamo infine diverse specie di accordi generati da 4 suoni cercando questa volta di prestare particolare attenzione alle distanze interessanti tra prima e terza tra terza e quinta tra settima e ottava (questultima ci egrave indispensabile nel caso delle quadriadi per comprendere il valore della settima aggiunta) Laccordo visto sopra Cmaj7 presentava al suo interno distanze di tt (due toni) tra I e III ts (un tono e mezzo) tra III e V e s (un semitono) tra VII e VIII

Cm7 conterragrave invece distanze di ts tt e t le note con cui abbiamo a che fare saranno dunque C Eb G Bb Prestando attenzione a questo ultimo accordo considerato noteremo come tutti i conti tornano la nota di partenza egrave C Se da essa contiamo una distanza di un tono arriviamo a D aggiungendo un semitono arriviamo a Eb Discorso analogo ovviamente per le successive due note

Cmaj7 e Cm7 rappresentano ciascuno una specie di accordi nati sulle basi delle quadriadi dopo esserci dilungati ad osservare toni e semitoni tiriamo un po le somme e presentiamo anche le altre due specie fondamentali

SPECIE SIGLA (esempio) GRADI TONI DOVE

Settima Maj Cmaj7 I-III-IV-VII tttss Ideg IVdeg

Settima Minore Cm7 I-IIIb-V-VIIb tsttt IIdeg IIIdeg VIdeg

Dominante C7 dal V tttst dal V

Semidiminuito Cm7b5 I-IIIb-Vb-VIIb tstst VIIdeg

Diamo unocchiata alla tabella qua sopra e facciamo alcune considerazioni Nella colonna Toni abbiamo inserito le sequenze di toni e semitoni notevoli ossia tra Ideg-IIIdeg IIIdeg-Vdeg e VIIdeg-VIIIdeg La colonna Dove invece indica su quale grado o quali gradi nello sviluppo di una scala maggiore (modo ionico) ciascuna specie di accordi viene costruita tale limite egrave imposto proprio dalla sequenza di toni e semitoni che deve trovare corrispondenza nelle note della scala

Sempre osservando la tabella notiamo qualche anomalia scorrendo la riga della specie Dominante tale specie infatti si costruisce sulla V della tonalitagrave maggiore

Conoscendo queste norme abbiamo introdotto gli accordi quasi senza rendercene conto proviamo a capire a che punto siamo

Sappiamo ora che ad ogni triade (costituita da tre note armonizzate secondo regole ben precise) corrisponde un accordo Accordi piugrave complessi sono invece associabili alle quadriadi composizoni armonizzate di 4 note che sappiamo in parte riconoscere ed individuare attraverso le rispettive sigle

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Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

Attachments

Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
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  • Quali effetti compro
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  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
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  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 32: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

Attenzione perograve non illudiamoci che allaccordo di C (la nostra triade C E G) possa essere aggiunto solo il VIIdeg Potremmo tanto per fare un esempio aggiungervi un IVdeg (F) ottenendo cosigrave C4 ossia accordo di Do maggiore di quarta

Questo semplicissimo e banale esempio ci fa capire che largomento non egrave ancora chiuso abbiamo semplicemente visto in modo semplificato le regole basilari dellarmonizzazione che stanno alla base di ogni accordo ma dobbiamo ancora fare qualche passo avanti per poter padroneggiare il sistema di armonizzazione e muoverci con disinvoltura nel mondo degli accordi

Per quanto riguarda questa parte puramente teorica si andragrave verso lindividuazione e la costruzione di accordi sempre piugrave complessi ma prima saragrave bene prenderci una piccola pausa e cominciare finalmente a vedere tutto ciograve che abbiamo detto finora trasposto sul nostro strumento la chitarra

Inizieremo dunque finalmente a far incontrare teoria e pratica

Tablature e Spartiti

Tablature e spartiti due diversi sistemi di rappresentazione musicale vediamo le differenze

(profonde) e capiamo qualegrave il piugrave efficace

Innanzitutto se ancora non abbiamo le idee chiare andiamo a vedere esattamente cosegrave una tablatura Gli spartiti invece li abbiamo quasi sicuramente giagrave incontrati magari suonando un altro strumento o nelle lezioni di musica a scuola

Sappiamo che entrambi i sistemi servono a rappresentare la musica ma vi sono differenze radicali diversitagrave che stanno alla base dei due sistemi stessi e li rendono alluso pratico profondamente lontani luno dallaltro

Per prima cosa visualizziamoli entrambi qua sotto un esempio di pentagramma

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ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

Attachments

Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
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  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
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  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 33: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

ed ecco una parte di tablatura pescata direttamente dallarchivio di questo sito

E|--9---12------12------12------16b-----------------------B|-12b-----12b----12b----12sr------17--------------15btsr-G|------------------------------------------16------------D|----------------------------------------------18b-18-14-A|--------------------------------------------------------E|--------------------------------------------------------

Le differenze (molte) balzano subito allocchio

Senza addentrarci nella simbologia adottata vediamo il meccanismo di rappresentazione sul pentagramma troviamo visualizzate le note che assumono valori diversi in base alla posizione occupata Sulla tablatura invece non troviamo alcuna nota E proprio questo il nodo fondamentale ciograve che ci consente di capire dove stia la differenza tra i due sistemi il pentagramma rappresenta la teoria musicale ossia un ambiente astratto La tablatura invece egrave la semplice trasposizione grafica di una situazione materiale ossia di quello che viene a crearsi sulla tastiera nel momento in cui suoniamo Non ci dice cosa suonare ma ci indica come suonarlo

Proprio per questo la tablatura risulta piugrave accessibile a piugrave rapida da interpretare non dobbiamo possedere cognizioni astratte non dobbiamo nemmeno conoscere le sette note per poter suonare una tablatura I numeri ci dicono quali tasti premere le 6 corde direttamente visualizzate come linee orizzontali ci consentono di interpretare con immediatezza quello che vediamo Una volta imparati pochi simboli che rappresentano tecniche particolari siamo giagrave pronti per suonare la tablatura

Proprio per questi motivi la maggior parte dei chitarristi leggono scrivono e diffondono la musica attraverso tablature

Fin qua sembrerebbe proprio che il sistema delle tablature sia il piugrave vantaggioso una semplificazione notevole meno simbologia meno astrazione e una facile interpretazione In realtagrave egrave un metodo di rappresentazione che possiede tanti enormi limiti rispetto al pentagramma

Uno su tutti se non abbiamo mai ascoltato una musica non potremo assolutamente suonarla leggendo la tablatura Questo perchegrave la tablatura non ci fornisce alcuna informazione sul tempo non vi egrave alcuna trascrizione di tempo pause o velocitagrave desecuzione

Naturalmente invece lo spartito ci dagrave ogni informazione necessaria viene indicato il tempo la velocitagrave le battute le pause la durata di ogni singola nota Dunque possiamo tranquillamente eseguire qualunque composizione anche senza averla mai sentita

Ma un altro limite della tablatura egrave la sua possibilitagrave di utilizzo unicamente legata ad uno strumento musicale la chitarra E infatti evidentemente impossibile suonare una tablatura con altri strumenti poichegrave la tablatura stessa rappresenta la tastiera di una chitarra E invece ovvio che le 7 note alla base di ogni paentagramma sono universali e perfettamente riproducibili con ogni strumento musicale voce compresa

Un ultimo fattore che puograve sembrare irrilevante ma gioca la sua parte egrave la storia dei due sistemi il pentagramma fonda la sua rappresentazione su simboli convenzionali e universalmente riconosciuti che invece mancano nelle tablature Esiste in queste ultime una sorta di convenzione nelluso dei simboli ma egrave totalmente arbitraria e pertanto spesso si rischia di incontrare segni poco chiari

Le conclusioni sono immediate la tablatura egrave un metodo di scrittura ottimale per la chitarra ed indicato per suonare pezzi che abbiamo la possibilitagrave di ascoltare La facilitagrave di stesura e lettura ne fanno un

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sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

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Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 34: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

sistema rapido ed intuitivo accessibile a tutti La comprensione del pentagramma invece richiede conoscenze teoriche e comunque una buona capacitagrave di astrazione musicale da svilupparsi nel tempo Non egrave cosigrave immediato nellinterpretazione ma attraverso una simbologia completa e sintetica consente di suonare qualunque tipo di composizione con qualunque tipo di strumento anche senza aver mai sentito il pezzo in questione

Non dimentichiamoci poi che se siamo in grado di leggere uno spartito saremo per forza in grado di comprendere anche una tablatura ma il contrario non egrave assolutamente vero anche solo questo dovrebbe essere sufficiente per capire cosa conviene imparare

Luso della tablatura egrave comodo e rapido per luso della chitarra ma se vogliamo davvero suonare e fare musica sapersi muovere su uno spartito egrave indispensabile

La chitarra elettrica

Fin dai primi tempi in cui la chitarra fu utilizzata allinterno di moderne band blues e jazz sorse il problema di amplificarne il suono spesso coperto completamente da quello degli altri strumenti dotati di volume ben piugrave alto Cosigrave per lintero arco degli anni 30 sono state tentate diverse soluzioni al problema che hanno condotto alla nascita intorno al 1940 dei primi modelli di chitarra elettrica come noi oggi la conosciamo

Lelemento fondamentale di questo nuovo strumento era la presenza di un pickup ossia di un trasduttore che consentisse di trasformare il suono in segnale elettrico poi facilmente amplificabile La presenza di tale dispositivo rendeva daltro canto inutile la funzione della cassa di risonanza cosigrave fu ideata la solid-body ossia la chitarra elettrica a corpo pieno Ciograve non toglie che siano tuttoggi presenti sul mercato numerosi modelli di chitarre elettriche dotate di una piccola cassa acustica che conferisce allo strumento un suono caratteristico piugrave ovattato

Comunque tutte le chitarre elettriche possiedono alcuni elementi comuni

innanzitutto la presenza di potenziometri Si tratta di manopole (il numero puograve variare) che consentono di regolare velocemente certe caratteristiche del suono intervenendo sul segnale proveniente dai pickup prima che esso raggiunga lamplificatore

Vicino ai potenziometri solitamente troviamo anche il selettore per i pickup che ci permette invece di scegliere quali pickup utilizzare (nel caso ovviamente che la chitarra ne monti piugrave duno) Le corde sono poi fissate al corpo della chitarra attraverso un ponte piugrave complesso di quello di una chitarra acustica normale in quanto consente nella maggior parte dei casi di regolare action (altezza delle corde sulla tastiera) e diapason (distanza capotasto-ponte) Alcune chitarre elettriche montano ponti mobili che permettono con una leva di modificare la tensione delle corde mentre si sta suonando La tastiera egrave pressochegrave identica a quella di una normale chitarra anche se spesso egrave attaccata al corpo intorno anche al 23deg tasto cosigrave da poter essere sfruttata in tutta la sua lunghezza Per questo stesso motivo la forma del corpo della chitarra egrave spesso determinata da due spalle mancanti una superiore ed una inferiore Tornando alla tastiera molte chitarre ormai montano tasti jumbofrets caratterizzati da uno spessore maggiore e che consentono di esercitare una minore pressione sulle corde Un elemento costitutivo utilizzato spesso per classificare le chitarre elettriche egrave rappresentato dal metodo con cui il manico viene attaccato al corpo Esso puograve infatti essere imbullonato con una placca metallica (bolt-on) incollato ad incastro o prolungato per lintera lunghezza dello strumento(neck-thru) In questultimo caso il corpo della chitarra saragrave formato da due parti di legno (una superiore ed una inferiore) che si uniranno alla parte finale del manico andando a originare lo strumento stesso Il manico della chitarra elettrica puograve inoltre contenere una barra di torsione ossia una barra di legno differente o di metallo che percorre il manico nella sua lunghezza e puograve talvolta essere regolata tramite una vite

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posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

Attachments

Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
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  • La classe di un amplificatore
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  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 35: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

posta dietro il capotasto La barra serve ad impedire movimenti di torsione eccessivi del manico che possono essere indotti dalla tensione delle corde o da sforzi meccanici di altra origineNella parte posteriore del corpo infine troviamo uno o piugrave sportelli che ci consentono di accedere ai vani in cui egrave contenuta lelettronica la batteria (se si montano pickup attivi) e le molle del ponte tremolo Da queste cavitagrave si apre una presa (jack) solitamente sul fianco della chitarra per collegare la chitarra la chitarra stessa allamplificatore

La chitarra elettrica

La chitarra acustica

Anatomia della chitarra acustica

Ovation 1769-ad5B

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Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

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Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 36: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

Chitarra classica

Chitarra folk

Il principio fondamentale di uno strumento acustico a corde di qualunque tipo esso sia si basa sulla vibrazione delle corde stesse e sulla successiva emissione di onde sonore La semplice vibrazione pur producendo suddette onde non egrave sufficiente affincheacute queste ultime possano essere udite perfettamente dal nostro orecchio Un esempio puograve essere la chitarra elettrica non amplificata se si colpisce con un plettro o con le dita una corda facendola vibrare si puograve costatare come il volume della nota suonata sia relativamente basso e quindi poco udibile Per porre rimedio a questa situazione si deve ricorrere ad un amplificazione del suono che rappresenta la fondamentale differenza fondamentale tra chitarra elettrica e chitarra acustica Infatti mentre nel primo caso per lrsquoamplificazione si utilizzano dei componenti elettronici nel secondo caso si utilizza un corpo vuoto Questo corpo vuoto presente in tutte le chitarre acustiche egrave definito cassa armonica

Quindi la cassa armonica principalmente ha il compito di amplificare il suono emesso dalla vibrazione delle corde Secondariamente essa introduce delle armoniche dovute alla vibrazione delle parti in legno di cui e costituita che incidono sul timbro dello strumento stesso Il pregio dei materiali e la qualitagrave costruttiva influenzano e non di poco la voce dello strumento indirizzando la scelta degli appassionati verso certi marchi piuttosto che altri Il termine chitarra acustica perograve egrave un porsquo generico

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poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

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Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

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Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
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  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
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  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 37: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

poicheacute possiamo suddividere questo genere di strumento in due categorie la chitarra classica e la chitarra folk Entrambi i tipi di chitarra sono acustiche amplificano il loro suono in maniera naturale e del tutto autonomama spesso si tende ad identificare la chitarra acustica con quella folk considerando erroneamente la chitarra classica una categoria a se stante Naturalmente esistono delle differenze tra i due tipi di chitarre analizziamole insieme

Il primo aspetto e anche il piugrave evidente che differenzia chitarra classica (figura 1) da chitarra folk (figura 2) egrave sicuramente il suono Con la chitarra classica si utilizzano solitamente corde di naylon le quali contribuiscono a dare allo strumento un suono piugrave morbido e dolce mentre nella folk le corde sono piugrave rigide e di materiale metallico con una caratteristica sonora quindi piugrave squillante Altro aspetto che differenzia i due strumenti egrave la grandezza del corpo che nella classica egrave di dimensioni ridotte Anche la tastiera egrave differente nella classica piugrave larga e si attacca al corpo al 12deg tasto (nella folk piugrave affusolata si attacca al 14deg) Sono diversi anche i sistemi di ancoraggio delle corde al ponte e sulla paletta

Manutenzione della chitarra

Le informazioni descritte in questa sezione vi consentiranno di avere cura nel migliore dei modi del vostro strumento Troverete spero anche qualche consiglio sullacquisto di una nuova chitarra o su eventuali guasti che possono verificarsi durante luso Sono trattati vari argomenti dallelettronica dei pick-up alla correzione della curvatura del manico Ovviamente bisogna ricordarsi che non siamo professionisti quindi per guasti seri o interventi di un certo livello bisogna rivolgersi ad un liutaio esperto

Le corde

Le corde possono essere di due tipi in acciaio o in nailon Le corde dacciaio vengono montate sulle chitarre elettriche e sulle acustiche folk mentre le corde di nailon sono montate su chitarre classiche

Calibro e tensione delle corde Il tono della nota prodotta dalla corda di chitarra dipende da tre fattori la tensione cui egrave sottoposta (controllata dalle meccaniche) la lunghezza della parte vibrante (determinata dalla distanza tra il capotasto e losso del ponte) e la sua massa Con laumentare dia del diametro sia del peso della corda ne aumenta anche la massa Se due corde di eguale lunghezza si trovano sottoposte a tensione uguale quella dotata di massa maggiore vibreragrave a frequenza minore e produrra una nota piugrave bassa ecco perchegrave le corde piugrave basse sono piugrave spesse

Calibro di corde (in pollici 1 pollice = 254 cm) Ultra light ( 008 010 014 022 030 038 ) Extra light ( 010 014 020W 028 040 050 ) Light ( 011 015 022W 030 042 052 ) Medium ( 013 017 026W 034 046 056 ) Heavy ( 014 018 028W 040 050 060 )

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Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

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Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
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  • Accordare con ponte mobile
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  • Il pollice (mano sinistra)
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  • Triadi
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  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
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  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 38: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

Correzione dellaction

Dopo aver montato le corde si passa a regolare laction (Laction di una chitarra puograve essere definita come la sua sonabilitagrave in pratica non egrave altro che laltezza delle corde rispetto alla tastiera)secondo le propie esigenze

Questa fase si effetua agendo direttamente sulle singole sellette del ponte (FenderWilkinson) oppure sui perni laterali su sui egrave fissato (Gibson Floyd Rose)

Prima di regolare laction bisogna valutare i pro e i contro

Action alto Pro

Maggiore volume

il timbro tende a migliorare

ideale per chitarra ritmica

Contro

Note piugrave dure necessaria maggior pressione del dito

fraseggi veloci piugrave difficili

Action bassa Pro

note piugrave agevoli da eseguire

assoli piugrave facili da eseguire

Contro

fa friggere le corde sulla ritmica

minor volume

il timbro puograve peggiorare un po

laction ideale egrave di circa 15-2 mmper i bassi e di 1-15 mm per i cantini Controllare che le corde non frustino se ciograve avviene puograve dipendere dalle corde troppo basse dalla regolazione del manico o dai tasti consumati (in questo caso occorreragrave laiuto del liutaio)

Cambiare Pickup

Lelettronica gioca senzaltro un ruolo fondamentale nel definire il comportamento finale dello

strumento cambiare pickup puograve trasformare radicalmente il carattere della nostra chitarra

Innanzitutto chiediamoci perchegrave cambiare i pickups della nostra chitarra

Le motivazioni possono essere tante e potenzialmente tutte valide pickup ed elettronica influiscono enormemente sul suono finale ed egrave relativamente semplice ed economico intervenire in questo campo

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Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

Attachments

Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
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  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 39: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

Mentre infatti lavoretti sul body o sul manico possono portare a danni irreversibili (meglio affidarsi ad un buon liutaio) gli interventi di elettronica sono perlopiugrave facilmente eseguibili in casa tutto ciograve che ci serve di solito egrave un saldatore e un cacciavite

Sappiamo bene che esistono pressochegrave infiniti modelli di pickup tutti dotati di caratteristiche proprie se non abbiamo le idee chiare sui pickup cerchiamo di fare un minimo ordine ripassando qua

Prima di iniziare i lavori ancora un paio di precisazioni innanzitutto le misure dei pickup seguono quasi sempre particolari standard Questo significa che un pickup single-coil normale si puograve installare sulla maggior parte delle chitarre che sono predisposte ad ospitare questo tipo di pickup Stesso dicasi per gli humbucker Non egrave un discorso sempre valido purtroppo perchegrave esistono pickup vintage o semi-artigianali di misure particolari cosigrave come esistono chitarre particolari o customizzate che hanno sedi di dimensioni diverse create per ospitare soltanto pickup di un certo tipo

Dobbiamo poi precisare che mischiare sullo stesso strumento elettroniche attive e passive egrave sempre sconsigliabile innanzitutto perchegrave complicheremo notevolmente gli interventi da compiere ed in secondo luogo perchegrave rischiamo di ottenere cattivi risultati in termini di suono

Infine ricordiamoci ciascuna chitarra ha un suo preciso schema elettronico ed ogni modello di pickup richiede particolari cablaggi e collegamenti egrave impossibile fare un discorso universale che sia valido per ogni strumento e con ogni pickup quindi cerchiamo di trattare largomento in modo generico Come giagrave detto si tratta di operazioni piuttosto semplici che quindi potremo facilmente adattare alle nostre necessitagrave

Prima di ogni altra cosa dovremo accedere alla buca che nasconde lelettronica solitamente questa si trova sul retro dello strumento ma su alcuni modelli (come la Fender Stratocaster) per accedere allelettronica bisogna rimuovere il battipenna Nella foto qua sotto vediamo cerchiato in rosso il coperchio della buca

Ci basteragrave svitare le viti che lo serrano per rimuoverlo e accedere allo scomparto sottostante Ciograve che ci troviamo ora davanti agli occhi egrave difficile da descrivere come giagrave detto ogni chitarra possiede uno schema elettronico tutto suo ed in molti casi il risultato allocchio inesperto egrave un inestricabile groviglio di cavi e collegamenti Cerchiamo prima di tutto di individuare gli elementi fondamentali

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I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

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Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

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Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 40: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

I cerchi rossi segnano i tre potenziometri il cerchio grigio la batteria da 9v (egrave evidente dunque che siamo di fronte a elettroniche attive) il cerchio viola evidenzia il selettore dei pickups mentre la freccia bianca indica il canale che conduce i cavi dai pickups fino a questa cavitagrave ora sappiamo con cosa dovremo lavorare

Questi elementi (eccezion fatta per la batteria) sono presenti su quasi tutte le chitarre ma possono essere collegati in modo molto diverso anche a seconda dei pickup installati

Se tuttavia tutto ciograve che dobbiamo fare egrave cambiare uno o tutti i pickups il discorso si semplifica notevolmente perchegrave non egrave necessario conoscere lo schema dei collegamenti vediamo come fare

Innazitutto dovremo rimuovere le sei corde ma per questo non dovrebbero esserci problemi Quindi svitiamo il pickup dalla sede in cui egrave fissato attraverso due viti (attenzione alcuni pickup presentano due viti anche per regolarne la distanza dalle corde svitiamo quelle giuste ossia quelle che vanno a mordere il legno dello strumento) Una volta svitato il pickup (e aperto lo sportello posteriore dello strumento) tiriamo dolcemente il pickup verso lalto osservando contemporaneamente linterno della cavitagrave dellelettronica cosigrave potremo facilmente individuare i cavi che dalla buca giungono al pickup che nella maggior parte dei casi sono due Non ci serviragrave a questo sapere nullaltro guardiamo bene dove sono collegati questi cavi e li stacchiamo (con le forbici senza strappare) A questo punto potremo rimuovere il pickup (ancora collegato ai suoi cavi) dalla sede

Infiliamo i cavi del nuovo pickup nel tunnel che dalla sede conduce alla buca se troviamo difficoltagrave a farli avanzare possiamo usare un normale passacavi per fili elettrici Quando i cavi del nuovo pickup si affacciano nella cavitagrave non dovremo far altro che saldarli negli stessi punti in cui erano fissati quelli del vecchio pickup Fatto ciograve avvitiamo il pickup nella sua sede ed abbiamo finito

Ripassiamo in sintesi

1 Svitiamo il PU da rimuovere

2 Individuiamo nella buca i cavi ad esso collegati e li tagliamo

3 Rimuoviamo il PU

4 Infiliamo i cavi del nuovo PU a partire dalla sede di questultimo

5 Facciamo arrivare i cavi del nuovo PU nella buca

6 Colleghiamo i cavi nuovi cosigrave come erano collegati i cavi vecchi

7 Avvitiamo il PU

Come avevamo anticipato si tratta di unoperazione piuttosto semplice

ATTENZIONE non dobbiamo scoraggiarci se non sappiamo saldare cavi Si tratta di unoperazione molto semplice infatti una volta riscaldato il saldatore ci basta porlo in contatto con il punto del collegamento per far sciogliere un po di rame (quelle patacchette metalliche) e poi appiccicarvi il filo Se non vi egrave rame da fondere sufficiente a garantire un buon fissaggio possiamo tranquillamente trovare in ferramenta delle placchette di rame apposta per saldature Stiamo sempre attenti a non far entrare in contatto la punta del saldatore con componenti elettroniche o protezioni dei cavi

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Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

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Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 41: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

Dicevamo perograve che lelettronica di ogni chitarra egrave particolare e che ogni pickup necessita di collegamenti diversi come abbiamo visto cambiare un pickup puograve essere unoperazione piuttosto semplice ma qualunque altro intervento richiede una conoscenza dello schema elettronico del nostro strumento Si tratta fondamentalmente dello schema dei collegamenti qua qualche esempio ed ulteriore chiarimento

Elettroniche e schemi elettronici

Prima di qualsiasi intervento dobbiamo conoscere i collegamenti elettronici del nostro

strumento cerchiamo di vederci chiaro

Abbiamo visto come unoperazione semplice come cambiare un pickup non ci richieda particolari conoscenze negrave una grande dose di esperienza

Nello svolgere tale operazione si nota perograve facilmente come lincavo contenente lelettronica della chitarra sia in realtagrave sede di collegamenti che non ci sono del tutto chiari Conoscerli meglio ci aiuteragrave sia a intervenire con maggior consapevolezza sulle componenti elettroniche sia ad approfondire la comprensione del nostro strumento

Purtroppo ogni chitarra presenta una sua elettronica a seconda che vi siano pickup attivi o passivi a seconda del tipo di selettore installato del tipo e numero di potenziometriinsomma le variabili sono infinite Per questo non esiste uno schema universale che possa essere imparato e usato per capire ogni strumento ma bisogna in molti casi rifarsi agli schemi rilasciati dai produttori

Tuttavia basta un minimo di esperienza per capire meglio i collegamenti elettronici e consentirci di intervenire tranquillamente anche senza la guida di uno schema

Allegati a questo testo (a fondo pagina) troviamo alcuni schemi che ci mostrano appunto i collegamenti interni delle chitarre in questione ed i cablaggi di alcuni pickups Un solo appunto a riguardo laddove nello schema della Fender SRV troviamo la dicitura to ground (18) si parla proprio della messa a terra per ridurre ronzii e rumori egrave necessario che limpianto elettronico della chitarra sia messo a terra collegandolo al legno dello strumento con una vite

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Cablaggi dei Pickup Gibson Collegamenti sulla Fender Stratocaster SRV

Collegamenti sulla Starfire Special

Collegamenti Gibson Les Paul Standard DC

Collegamenti Gibson Blueshawk Collegamenti Gibson Nighthawk a 2 Pickup

Collegamenti Gibson Nighthawk a 3 Pickup

Schema elettrico e collegamenti Gibson SG X (1 pickup)

Pulire lo strumento

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Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

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Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 42: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

Molti trascurano la pulizia dello strumento limitando gli interventi alla manutenzione ordinaria a

lunga frequenza perdendo poco tempo possiamo invece allungare la vita dello strumento e

mantenerne inalterato il suono

Pulire la chitarra spesso non ci si pensa Al massimo ci accontentiamo di togliere la polvere con un panno ogni tantoe invece una corretta pulizia della chitarra puograve influire enormemente sia sulla durata dello strumento sia sul suo corretto funzionamento

Infatti ruggine depositi di sporco e gocce di sudore possono compromettere la prestazione finale del nostro strumento ben piugrave di quanto pensiamo portando anche a guasti e malfunzionamenti soprattutto nel caso in cui si ossidino le parti metalliche Prevenire questo tipo di problemi egrave molto semplice e richiede davvero poco tempo abbiamo bisogno di pochi prodotti di uso comune e un briciolo di pazienza

Iniziamo dunque dalla pulizia generale del body le vernici plastiche usate sulle chitarre elettriche hanno di solito una straordinaria capacitagrave di attirare la polvere per questo il nostro primo compito saragrave rimuovere con un panno asciutto la polvere depositata sulla superficie Se vogliamo possiamo usare un panno statico (quelli che attirano la polvere) ed a lavoro ultimato possiamo usare prodotti antistatici per prevenire la formazione della polvere In questa fase stiamo bene attenti a non usare il prodotto su parti in legno non coperte di vernice plastica che potrebbero rovinarsi

A questo punto possiamo occuparci delle altre parti dello strumento la cui pulizia richiede perograve la rimozione delle corde come ben sappiamo togliere le sei corde contemporaneamente non egrave salutare per il legno del manico e se abbiamo un ponte mobile egrave decisamente dannoso Procediamo quindi lavorando su singole parti in modo da rimuovere una corda per volta

1 togliamo la prima corda

2 ci prendiamo cura della relativa porzione di tastiera della meccanica del pickup che sottostava la

corda rimossa e delle altre parti ora accessibili

3 montiamo la corda nuova (quella vecchia una volta rimossa egrave meglio buttarla via)

4 ripetiamo la stessa procedura smontando la seconda corda

Per quanto riguarda la tastiera dobbiamo prestare particolare attenzione Si tratta infatti di una parte estremamente delicata dello strumento poichegrave il legno deve essere in buone condizioni per garantire scorrevolezza ed assenza di imperfezioni anche minime Dunque prima di tutto rimuoviamo lo sporco che inevitabilmente si saragrave accumulato a ridosso di ogni tasto metallico ci basta un oggetto sufficientemente fine ed appuntito Stiamo naturalmente attenti a non intaccare il legno A questo punto potremmo lasciarci tentare da numerosi prodotti per velocizzare le tastiere in realtagrave raramente valgono il prezzo pagato Conviene usare invece prodotti generici per legno vivo normalmente in commercio o cera di carnauba (usata per le pipe) che troviamo dal ferramenta Distribuiamo il prodotto su tutta la lunghezza dello strumento e lasciamo riposare per qualche minuto Rimuoviamo con cura i residui (soprattutto attorno ai tasti metallici) e verifichiamo la scorrevolezza della tastiera alcuni prodotti tendono a lasciare il legno appiccicoso In questi casi ci basta ripassare con un panno lievemente umido per rimuovere la pellicola di prodotto rimasta sul legno

La manutenzione delle meccaniche egrave piugrave semplice ma possiamo comunque prestare un po di attenzione ai prodotti che usiamo molte persone infatti lubrificano le meccaniche con olii poco indicati mentre troviamo tranquillamente in commercio prodotti che lubrificano e proteggono

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dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
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  • Processori di segnale
  • Le Scale
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  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 43: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

dallossidazione prevenendo quindi la formazione di ruggine Con cura apriamo il coperchio della meccanica fino a individuarne gli ingranaggi e lubrifichiamo con moderazione Questo tipo di intervento effettuato anche raramente ci consentiragrave di mantenere la funzionalitagrave delle meccaniche ed in particolare ne renderagrave piugrave precisa lazione

Prendersi cura dei pickup invece egrave piuttosto semplice se le teste dei magneti appaiono arruginite (anche lievemente) possiamo grattare con carta vetrata fine (500800) Se lo strato di ruggine egrave significativo a operazione ultimata la testa del magnete risulteragrave piugrave lontana dalla corda possiamo rimediare alzandolo semplicemente laddove possibile Se il nostro pickup non prevede la regolazione dellaltezza dei singoli magneti togliamoci dalla testa lidea di compensare abbassando la corda e pensiamo piuttosto che se davvero la ruggine era tanto spessa rimuovendola non abbiamo alterato troppo la distanza effettiva del conduttore (la ruggine non fa piugrave parte del magnete) Evitiamo comunque di usare prodotti sul pickup in quanto potrebbero interferire con funzionamento del magnete

Infine le cure relative al ponte non sono complicate lubrifichiamo cosigrave come abbiamo fatto con le meccaniche tutti gli organi in movimento Nei ponti mobili prestiamo particolare cura alle superfici di scorrimento (staffe e perni) mentre sui ponti fissi possiamo lisciare per bene le zone di contatto con le corde e lubrificare gli organi di regolazione (i ponticelli che regolano laction di ogni corda o le massette per determinarne il diapason) e assicuriamoci che non vi siano detriti di ruggine

Qualcuno usa anche pulire le corde ad esempio facendole bollire in acqua E un metodo che funziona in quanto dilata le spire metalliche della corda facendo rilasciare lo sporco catturato ma in ogni caso per ottenere un buon suono le corde andrebbero cambiate piuttosto spesso ai primi segni di ammaccatura o deterioramento quindi sono procedure che sconsiglio

Lacquisto di nuovi pick-ups

Cambiare i pick-ups della propria chitarra puograve essere unoperazione da considerare Per capirne

qualcosa di piugrave sulle prestazioni del pick-up da acquistare ci sono alcune cosette da

considerare

Come abbiamo visto in altre pagine di questo guitar book i pick-up sono fondamentalmente dei magneti quindi egrave facile intuire che tanto piugrave potente egrave il magnete tanto piugrave intenso saragrave il suono questo implica anche laccentuazione maggiore delle frequesze alte

Sappiamo tutti e se qualcuno non lo sa lo sapragrave ora -) che la potenza del magnete nel corso degli anni si indebolisce ma questo fenomeno a volte non egrave considerato un inconveniente anzi molti ricercano pick-up dannata a tal punto da spingere alcune case produttrici come la Seymour Duncan ad invecchiare manualmente alcuni dei suoi prodotti

Le bobine dei pick-up differiscono tra loro per il diametro dei fili usati e il numero di spire attorno ad essa Un filo sottile ha maggiore resistenza al flusso della corrente rispetto ad un filo di maggiore diametro Un piugrave alto numero di spire da alla bobbina una maggiore impedenza e maggior volume ma comporta anche una riduzione della brillantezza Limpedenza di lavoro di un pick-up egrave difficile da misurare senza luso di strumentazioni sofisticate pertanto nella determinazione approssimata delle prestazioni di un pick-up egrave pratica comune misurare la resistenza della bobbina alla DC

Controllo della prestazione di un pick-up

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Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
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  • Le valvole di un valvolare
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  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
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  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 44: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

Considerando la relazione che intercorre tra la resistenza e limpedenza in AC egrave possibile ricavare un utile indicazione sulle caratteristiche approssimate di tono e di volume del proprio pick-up

Ovviamente per testarlo va prima staccato dal circuito

A questo punto selezionare ohm sul tester e toccare con le due punte le uscite dei pick-ups La resistenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 3K e i 14K Un pick-up con restistenza 3K ha un timbro chiarissimo ma un volume basso mentre con pik-up a 12k ha un timbro piugrave caldo

PS Il cambio dei pick-ups egrave unoperazione comunque delicata e quindi andrebbe fatta eseguire da un esperto

Curvatura del Manico

Regolare la curvatura del manico un parametro che si considera poco nella cura e nel settaggio

dello strumento ma che influisce notevolmente sulle prestazioni

Il coperchio che alloggia il registro di regolazione della barra

ed il vano dopo aver rimosso il coperchio

I manici delle nostre chitarre sono fondamentalmente dritti anche se in molti casi presentano lievissime curvature rientranti o uscenti Tuttavia molti elementi possono modificare accidentalmente la corretta curvatura del manico condizioni di eccessiva umiditagrave lunghi periodi senza corde montate e urti fisici sono i fattori che piugrave di tutti alterano la curvatura

Per ovviare agli eventuali problemi che derivano da una curvatura del manico troppo accentuata vi egrave (su quasi tutte le chitarre) un registro di regolazione si tratta di una vite posta dietro il capotasto (a volte nascosta sotto un coperchietto) e che agisce direttamente sulla barra di torsione (truss-rod)

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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

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Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

58

  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
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unasta metallica che percorre il manico in tutta la sua lunghezza Agendo sulla vite noi possiamo tendere la truss-rod e modificare cosigrave la curvatura del manico

Prima di tutto perograve egrave necessario capire se il nostro manico egrave davvero troppo curvo per fare ciograve ci basta premere contemporaneamente la prima corda (E mi basso) al I e XXIV (o XXII) tasto Osservando i tasti centrali dovremmo notare uno spazio tra corda e tastiera tale spazio devessere circa 12mm Uno spazio maggiore significa un manico curvo verso lesterno che deve essere quindi allentato viceversa una distanza minore tra corda e tasto vuol dire che il manico egrave curvo verso linterno e la barra di torsione andragrave serrata

A questo punto loperazione da svolgere egrave semplice dopo aver rimosso leventuale coperchietto che si trova dietro il capotasto sulla paletta possiamo accedere al dado (o vite dipende dai modelli) di regolazione della barra di torsione Stiamo bene attenti a serrare (o allargare) la vite in modo molto progressivo effettuando nuove misurazioni ad ogni serraggio solo in questo modo possiamo essere sicuri di trovare la curvatura giusta

Inoltre se dobbiamo allentare la vite ossia correggere una curvatura verso lesterno conviene smollare di un po la vite fino a superare la giusta curvatura e poi procedere a serraggi progressivi questo metodo ci consente alla fine di ottenere una regolazione piugrave stabile In pratica se abbiamo un manico curvo verso lesterno lo allarghiamo fino a farlo diventare curvo verso linterno per poi stringerlo al punto giusto

Teniamo comunque sempre presente che la barra di torsione deve fondamentalmente flettere il legno del manico egrave un assestamento che richiede diverse ore quindi dopo aver serrato e prima di effettuare la verifica lasciamo al legno il tempo di deformarsi

Gli effetti di una corretta regolazione sono molteplici innanzitutto se il manico egrave troppo curvo verso lesterno le corde saranno troppo lontane dai tasti per assicurare una buona suonabilitagrave e la regolazione dellaction non saragrave fedele Al contrario un manico curvo verso linterno faragrave friggere le corde sui tasti metallici e ridurragrave drasticamente laction ed il sustain

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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
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  • Accordare con ponte mobile
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  • Il pollice (mano sinistra)
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  • Tablature e Spartiti
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  • Curvatura del Manico
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  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
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Prontuario di Accordi

Tonalitagrave di La (A)

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Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 47: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

Tonalitagrave di Si (B)

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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

58

  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
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Tonalitagrave di Do (C)

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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
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Le Tecniche

Le tecniche particolari

Per ottenere suoni diversi gli effetti spesso non sono sufficienti egrave necessario ricorrere a

tecniche particolari

Sopratutto suonando la chitarra elettrica ci si rende facilmente conto che esistono infiniti modi per generare suoni diversi i pickup percepiscono ogni minima vibrazione delle corde e ciograve ci dagrave la possibilitagrave di trovare nuovi tipi di sonoritagrave intervenendo non solo attraverso effetti di manipolazione del suono ma sul metodo stesso con cui noi mettiamo in vibrazione le corde Avere una buona conoscenza delle tecniche fondamentali per chitarra elettrica egrave importantissimo perchegrave unitamente alla padronanza degli effetti ci consente di ampliare ulteriormente il numero di diversi suoni che siamo in grado di ottenere Non dobbiamo poi dimenticare che lapprendimento e luso di diverse tecniche aumenta le nostre capacitagrave di movimento sulla tastiera ed una volta raggiunta una certa padronanza impreziosisce ogni composizione

Alcune tecniche coinvolgono soltanto la mano sinistra (si esercitano dunque sulla tastiera) altre solo la mano destra (intervenendo sul ponte o sul modo con cui vengono fatte vibrare le corde) mentre in diversi casi egrave richiesta la coordinazione delle due mani

Palm Muting

Il Palm-Muting egrave una delle tecniche piugrave importanti ed utilizzate egrave molto semplice da imparare ma non egrave facile padroneggiarla appieno

Il palm-muting egrave molto utilizzato soprattutto per chitarre daccompagnamento e comunque generalmente in presenza di distorsioni

Consiste nellappoggiare mentre si suona il palmo della mano destra sulle corde smorzandone cosigrave la vibrazione Il suono risultante egrave ovattato anche per il modo con cui viene ottenuto egrave facile pensare al pedale di sordina di un pianoforte Come detto egrave semplice imparare a suonare in palm-muting ma non egrave sempre altrettanto semplice riuscire a padroneggiare appieno questa tecnica per suonare con pennate rapide o alternando parti in palm-muting a parti normali ad esempio egrave necessario fare un po di pratica

Generalmente risulta piugrave comodo usare questa tecnica da seduti poichegrave possiamo tranqullamente lasciare il polso piugrave basso del solito appoggiandoci agevolmente sulle sei corde Suonando in piedi invece bisogna prestare qualche accorgimento in piugrave perchegrave usare il palm-muting sopratutto sulle ultime tre corde puograve essere un problema se si egrave alle prime armi E bene imparare a tenere il polso in una posizione particolarmente angolata che consenta di usare il plettro senza muovere il fianco della mano appoggiato alle corde Per avere un maggiore controllo del muting sulle corde G B E si puograve ricorrere al dito mignolo tenendolo ben rigido ed utilizzandone il fianco per prolungare la superficie di contatto con le corde Bisogna poi tener sempre presente che il suono varia anche in base a dove appoggiamo la mano se il nostro palmo tocca le corde vicino al ponte il suono risulteragrave un po meno ovattato mentre mutando le corde proprio sopra i pickup il risultato del palm-muting saragrave molto piugrave spiccato E utile infine esercitarsi ad alternare rapidamente parti in palm-muting a parti suonate normalmente senza allontanare troppo in queste ultime la mano dalle corde

Per accentuare leffetto di palm-muting si puograve anche ricorrere alluso della mano sinistra che sollevandosi lievemente dalla tastiera contribuiragrave a fermare la vibrazione delle corde suonate

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A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
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  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
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  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
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  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 50: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

A stoppare le sei corde palm muting

Il polso suonando in palm-muted (a destra) risulta piugrave angolato Inoltre il fulcro del movimento di plettrata (punto blu) si sposta su di esso anzichegrave sullavanbraccio come molti chitarristi sono abituati

BendingReleasing Vibrato

Tutti sappiamo che la tensione di una corda egrave tra le caratteristiche che maggiormente influenzano il suono

Per questo motivo aumentando o diminuendo la tensione della corda in vibrazione il suono emesso aumenteragrave o diminuiragrave di tonalitagrave

Diminuire la tensione di una corda mentre si suona egrave pressochegrave impossibile se non usando un ponte mobile ma aumentare la tensione egrave relativamente semplice E infatti sufficiente far sigrave che il dito che preme al corda sulla tastiera la sollevi verso la corda superiore (o la abbassi vero la corda inferiore) sempre ovviamente premendola in corripondenza del tasto desiderato in questo modo la tensione aumenteragrave significativamente ed avremo un cambiamento di tono E il bending

Dicevamo che diminuire la tensione di una corda egrave impossibile senza usare un ponte mobile ora che sappiamo cosegrave il bending in realtagrave possiamo anche compiere il movimento opposto Saragrave infatti sufficiente suonare la corda giagrave in tensione e riavvicinarla con il dito alla sua posizione iniziale per ottenere leffetto inverso il releasing

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Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

56

premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

57

E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

58

  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 51: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

Lo stesso principio viene utilizzato per ottenere il cosiddetto vibrato Tecnica semplicissima consiste nellalternare bending e releasing mantenendo costanti corda e tasto Il risultato egrave appunto un suono vibrato in continua variazione di tono In parole povere premendo la corda la tendiamo e la riportiamo alla posizione iniziale diverse volte egrave importante che questo tipo di movimento sia fluido e sciolto affinchegrave la tonalitagrave a cui eleviamo la corda mettendola in tensione sia sempre la stessa (occorre in pratica tendere sempre la corda allo stesso modo ossia se vogliamo spostarla verticalmente sulla tastiera sempre della stessa misura)

Si tratta di tre tecniche piuttosto semplici sia da comprendere sia da mettere in pratica e molto utilizzate sopratutto negli assoli quindi egrave bene padroneggiarle con sicurezza

Bending sul 9deg tasto della corda G sollevando la corda fino a farle toccare la D passiamo dal MI al FA

Con le altre dita possiamo coprire le corde superiori cosigrave che non vengano messe in vibrazione generando suoni fastidiosi

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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

53

Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
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  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
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  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
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  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
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Un ingrandimento che ci mostra chiaramente la corda sollevata

Hammer On e Pull Off

Come mettere in vibrazione le corde senza usare il plettro o le dita della mano destra

direttamente sulla tastiera hammer-on e pull-off

La mano destra ed il plettro non sono gli unici mezzi che abbiamo per mettere in vibrazione le corde molte tecniche restituiscono alle dita che si trovano sulla tastiera un ruolo importante che va ben oltre il semplice premere le corde in corripondenza dei tasti

Cosigrave soprattutto nei passaggi particolarmente veloci egrave comodo e utile passare da un tasto allaltro usando hammer-on e pull-off Entrambe le tecniche si basano sulla possibilitagrave di far vibrare le corde con le sole dita della mano sinistra vediamo come

Lhammer-on viene utilizzato per passare da una nota piugrave bassa ad una piugrave alta (da un tasto inferiore ad uno superiore se vogliamo) con il plettro mettiamo in vibrazione la prima nota mentre la seconda va fatta suonare battendo con decisione il dito della mano sinistra sul tasto corrispondente Principio analogo per il pull-off usato invece per passare da una nota piugrave alta ad una piugrave bassa viene suonata normalmente la prima la seconda viene fatta vibrare staccando con decisione il dito dal primo tasto suonato strappando lievemente di lato la corda lasciando ovviamente un dito sul tasto relativo alla seconda nota Complicato

Con un esempio in tablatura egrave piugrave facile

e|----------B|----------G|----------D|----------A|--5h7p6---E|----------

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H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

55

Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

56

premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

57

E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

58

  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 53: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

H e P indicano rispettivamente hammer-on e pull-off

Con il plettro (o con un dito della mano destra) suoniamo la seconda corda al quinto tasto Mantenendo lindice sul 5deg tasto portiamo lanulare sul 7deg tasto premendo la corda con decisione cosigrave questa saragrave messa in vibrazione Intanto possiamo rilasciare lindice e posizionare il medio sul 6deg tasto sollevando con altrettanta decisione lanulare dal 7deg tasto la corda verragrave fatta vibrareal 6deg tasto dove abbiamo posizionato il medio

E facile capire che in questo modo abbiamo suonato 3 note usando solo una volta il plettro egrave una tecnica che se ben utilizzata consente di suonare con maggiore velocitagrave passaggi di tasto anche complessi (sempre restando sulla stessa corda perograve) Per questa sua capacitagrave di collegare rapidamente note diverse hammer-on e pull-off sono anche definiti piugrave italianamente legato ascendente e legato discendente

Tapping

Una tecnica normalmente poco usata ma che puograve rivelarsi utile se non indispensabile in diverse occasioni

Conoscendo hammer-on e pull-off possiamo parlare di unaltra tecnica particolare il tapping

Come abbiamo visto apprendere hammer-on e pull-off egrave piuttosto semplice ma nella loro esecuzione si possono incontrare diversi problemi soprattutto se dobbiamo suonare una lunga e veloce sequenza di legati rischiamo in questo caso di saltare qualche nota o di generare suoni fastidiosi mettendo erroneamente in vibrazione altre corde Queste difficoltagrave nascono dalla necessitagrave di coordinare continuamente la mano sinistra autrice di hammer-on e pull-off con la mano destra indispensabile per suonare la prima nota di ogni serie

Una soluzione la si puograve facilmente trovare limitando luso del plettro generalmente suonando successioni in legato suoniamo sempre la prima nota in modo tradizionale con il plettro Il tapping consiste proprio nellabbandonare luso del plettro anche per la prima nota che suoneremo invece praticando una sorta di hammer-on o pull-off con uno o piugrave dita della mano destra Inizialmente puograve sembrare una tecnica macchinosa e complicata visto che comunque richiede di spostare rapidamente la mano destra sulla tastiera posizione che decisamente non le compete In realtagrave i vantaggi sono molteplici innanzitutto ci permette di suonare con molta piugrave disinvoltura hammer-on e pull-off anche molto veloci e fa in modo che tali sequenze risultino piugrave omogenee giacchegrave anche il suono iniziale egrave originato da una sorta di hammer-on Inoltre usando diverse dita della mano destra possiamo cambiare velocemente corda mantenendo inalterato leffetto di legato Infine ci dagrave la possibilitagrave di raccordare diverse sequenze di legato senza mai perdere la continuitagrave del suono suonando anche tasti tra loro molto distanti insomma in pratica la mano sinistra esegue normalmente le sequenze di hammer-on e pull-off mentre la mano destra esegue la prima nota iniziale con un hammer-on a sua volta invece di usare il plettro Inutile dire che questultimo non puograve essere abbandonato le parti in cui egrave necessario suonare in tapping sono spesso alternate da parti da suonare normalmente

53

Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

54

argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

55

Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
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  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
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Per suonare in tapping egrave utile tenere il plettro tra pollice e medio avremo lindice libero di premere sulla tastiera alloccorrenza

Stesso discorso ma ricordiamocianche lanulare ci torna utile per pizzicare le corde inferiori

Pennata Ska

Una tecnica limitata ad un genere che non richiede particolari conoscenze teoriche ma

necessita di tanto esercizio pratico la pennata ska

La pennata ska egrave una tecnica che spesso si tende a sottovalutare non trovando spesso spazio in altri genere musicali viene considerata una tecnica inferiore se non del tutto inutile anche percheacute non presenta nella sua esecuzioni particolari stravaganze tecniche In realtagrave egrave giusto affrontare questo

54

argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

55

Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

56

premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

57

E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

58

  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
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argomento come ogni altro poicheacute la pennata ska restituisce un suono unico ed inconfondibile e anche se magari non la useremo mai costituisce comunque un pratico esercizio tecnico che di certo non nuoce Inoltre ci aiuta a capire che esistono diversi modi per suonare gli accordi ed il risultato cambia notevolmente

Premettiamo innanzitutto si suona di solito senza effetti applicati al massimo una lieve distorsione Il suono si ottiene suonando con pennate dal basso e mutando immediatamente Vediamo come

La pennata ska nella sua completezza prevede che laccordo venga suonato normalmente (pennata dallalto) tenendo perograve le corde mutate (palm muting) Subito dopo lo stesso accordo va suonato con una pennata dal basso senza stavolta mutare le corde ma bloccandone la vibrazione subito dopo averle suonate

Inutile dire che egrave piugrave difficile da spiegare che da eseguire ma comunque questo tipo di esecuzione presenta una certa complessitagrave e macchinositagrave soprattutto se dobbiamo suonare velocemente per suonare un accordo dobbiamo praticamente effettuare due pennate anzichegrave una coordinando peraltro le due mani per mutare le corde

Cosigrave si puograve suonare una pennata ska semplificata ottenendo un risultato molto simile allorecchio ma rinunciando a buona parte della complessitagrave del metodo spiegato sopra Saragrave sufficiente suonare laccordo dal basso e mutare subito dopo le corde Attenzione perograve abbiamo detto che stiamo suonando senza distorsione o altri effetti Ciograve ci consente di attuare un piccolo stratagemma per semplificare ulteriormente lesecuzione invece di mutare le corde con il palmo della mano destra possiamo sollevare lievemente le dita della mano sinistra dai tasti In questo modo riusciremo a suonare con maggiore disinvoltura e piugrave velocemente e le corde risulteranno perfettamente mutate non dovendo fare i conti con il gain di una potente distorsione

Powerchord e Barregrave

Due tipi particolari di accordo diversi in tutto ma entrambi estremamente diffusi indispensabile

saper suonare in powerchord e in barregrave

Barregrave (notare lindice a premere le sei corde)

e powerchord (lindice preme solo la prima corda il dito medio non preme nessuna corda)

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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

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Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
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  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
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Il powerchord egrave un tipo di accordo particolare egrave generato sue due note la tonica e la quinta Proprio per questo viene definito anche come accordo di quinta ma in realtagrave la sua origine risiede in un bicordo Infatti sebbene sulla chitarra suoniamo tre corde per ogni powerchord in realtagrave le note sono sempre due una delle due si ripete Per intenderci il powerchord in A risulta formato da A ed E (intervallo di quinta) e ancora A

Sulla tastiera la visualizzazione egrave semplicissima ci basta premere con lindice la A sulla prima corda (5deg tasto) e poi con anulare e mignolo E ed ancora A sulla seconda e terza (per entrambe 7deg tasto) La diteggiatura resta invariata per tutti i powerchord egrave sufficiente muoversi lungo la tastiera per individuare gli altri accordi ricordando sempre che la nota premuta dallindice egrave la tonica che definisce il powerchord Si puograve fare lo stesso discorso scendendo di una corda indice sulla seconda corda anulare e mignolo su terza e quarta Perchegrave non scendere allora di una corda ancora Attenzione non possiamo Ricordate quanto detto sopra Lintervallo egrave sempre costante accordi di quinta Ora riportate alla mente come si accordava la chitarra prima di comprare laccordatore elettronico dalla corda A si pigiava il quinto tasto e si trovava la D con il quinto tasto della D si trovava la G con il settimo tasto della G si trovava la Beccoci abbiamo trovato il problema Tra la quarta e quinta corda esiste unintervallo diverso che non ci renderebbe piugrave possibile mantenere la diteggiatura del powerchord Dunque possiamo permetterci soltanto di avere powerchord con toniche sulla seconda corda ma non piugrave giugrave

I vantaggi di questo tipo di accordo sono comunque molti innanzitutto lincredibile facilitagrave esecutiva derivante dal fatto di non dover mai modificare la posizione reciproca delle dita Come giagrave detto infatti la diteggiatura non cambia mai questa semplicitagrave consente di spostarsi con estrema velocitagrave da un accordo allaltro Inoltre mancando una terza nota laccordo possiede una sonoritagrave molto piugrave semplice e povera un difetto senzaltro ma puograve essere vantaggioso quando suoniamo con distorsioni leffetto finale egrave un suono denso e compatto Se infatti proviamo a suonare con una buona distorsione gli accordi tradizionali ci rendiamo conto che leffetto non sempre egrave gradevole le diverse note che formano laccordo finiscono per sovrapporsi ed il risultato finale egrave spesso fastidioso Il powerchord di sole due note risolve in modo drastico ma efficace il problema Infine dovendo utilizzare solo tre dita possiamo usare il medio per stoppare eventualmente le corde inferiori cosigrave da non metterle inavvertitamente in vibrazione

Alla semplicitagrave dei powerchord affianchiamo volontariamente gli accordi in barregrave decisamente piugrave ostici per chi egrave alle prime armi Concettualmente sono davvero semplici da comprendere ma lesecuzione richiede parecchie ore di lavoro Chiariamo subito cosegrave il barregrave parliamo di barregrave quando con un solo dito pigiamo diverse corde Prendiamo come esempio il FA il barregrave piugrave celebre forse (e laccordo piugrave odiato da chi sta imparando a suonare)

|---1---|---1---|---2---|---3---|---3---|---1---

Il problema nasce da un difetto fisico proprio di ogni chitarrista la mancanza di un sesto dito Per suonare questo accordo infatti dovremmo avere a disposizione un dito per ogni corda Inutile scervellarsi per trovare strani sistemi per suonarlo lunica via duscita egrave il barregrave Per farlo posizioniamo il dito indice disteso sul 1deg tasto tenendolo ben dritto a ridosso del tasto metallico e parallelo a questultimo cosigrave il nostro dito faragrave da capotasto premendo contemporaneamente tutte le corde al 1deg tasto Abbiamo risolto il problema di quei fastidiosi 1 sulla prima quinta e sesta corda Ora con le altre dita che ci restano (dovrebbero essere tre) possiamo tranquillamente completare laccordo

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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

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  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
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  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
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  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
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  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
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premendo secondo (quarta corda) e terzo tasto (seconda e terza corda) il gioco egrave fatto Probabilmente il suono che ne esce saragrave pessimo perchegrave egrave necessario molto esercizio per suonare in barregrave con disinvoltura bisogna formare un minimo di callo ed una discreta muscolatura sul dito indice Ovviamente il FA non egrave lunico accordo suonato in barregrave vi sono numerosissimi accordi di questo tipo ma individuarli egrave semplice poichegrave non vi egrave mai unaltro sistema comodo per suonarli Vi sono anche accordi che non richiedono un barregrave di tutte le corde ma solo di due tre o quattro in alcuni casi tali accordi si possono suonare anche con la diteggiatura normale e senza ricorrere al barregrave quindi sta al suonatore decidere quale tecnica sia la piugrave comoda

Siamo insomma davanti a due tipi di accordo profondamente diversi da una parte lestrema semplicitagrave esecutiva e povertagrave di suono del powerchord dallaltra limpegnativo barregrave che convolge tutte le corde Possono questi due accordi avere qualcosa in comune Apparentemente no In realtagrave molto piugrave di quanto possiamo aspettarci

Per spiegarlo egrave piugrave facile prendere in mano la chitarra ed evitare troppi giri di parole suoniamo il powerchord di prima quello in A Se abbiamo poco orecchio possiamo aiutarci con un accordatore indicheragrave A Ora suoniamo una per una le tre corde del powerchord saranno A E A come previsto Sullo stesso tasto della tonica del powerchord (5deg tasto) costruiamo un bel accordo F in barregrave Suoniamo e guardiamo laccordatore (o aguzziamo ludito) ancora A Abbiamo appena imparato qualcosa trasferendo la diteggiatura del Fa sui vari tasti otteniamo accordi aventi la stessa tonica dei powerchord suonati sugli stessi tasti E proprio come nei powerchord possiamo anche scendere di una corda In realtagrave non abbiamo scoperto niente di entusiasmante alle note A E A abbiamo aggiunto C E A Una nota in piugrave dunque quanto ci basta per uscire dal mondo dei bicordi ed entrare in quello degli accordi

Questo barregrave ci consente la stessa facilitagrave esecutiva di un powerchord (a patto di avere una certa disinvoltura nelluso del barregrave) ed una gamma di suoni piugrave ampia

Tecnica = velocitagrave

La tecnica egrave sinonimo di velocitagrave Non egrave solo un problema lessicale proviamo a dare una

risposta

Molti chitarristi -anche con grande esperienza- considerano la tecnica come sinonimo di velocitagrave esecutiva e viceversa Ma sono davvero la stessa cosa Davvero una implica per forza laltra

In effetti la prima risposta che diamo egrave SI Ci basta pensare che un brano particolarmente veloce richiede per essere suonato una grande disinvoltura quindi una buona tecnica E viceversa naturalmente possedere una buona tecnica ci consente di suonare piugrave velocemente

Ma se passiamo dalla parte opposta pensando al brano in segrave egrave vero che un brano veloce egrave per forza tecnicamente impegnativo A questo punto la causalitagrave che prima risultava evidente non egrave piugrave cosigrave chiara no non egrave cosigrave

Un brano puograve essere molto veloce eppure non richiedere particolare abilitagrave tecnica nellesecuzione E viceversa un brano tecnicamente impegnativo puograve essere anche lento

Per capire ascoltiamo il primo esempio allegato questo breve riff egrave eseguito con una discreta velocitagrave eppure in esso non vi egrave alcuna difficoltagrave tecnica particolare come evidenzia la tablatura che lo rappresenta

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E---------------------------------------------B---------------------------------------------G---------------------------------------------D-0232-0232-232-232-232-232-2325423-----------A----------0---0---1---1---3------------------E---------------------------------------------

Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

58

  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave
Page 58: Primi passi - Roberto Toppoli · PDF fileelettrica mancata, mentre in realtà è l'oggetto di tecniche molto diverse dalla 'scuola jazz', quella del rock e degli accordi per intenderci

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Anche se siamo solo agli inizi ci basteragrave qualche minuto di esercizio per padroneggiare questo breve riff il trucco sta nellassenza di tecniche speciali (hammer-on pull-off) che invece richiederebbero di essere ben padroneggiate prima di venir applicate con rapiditagrave e disinvoltura

Teniamo presente tuttavia che senza lausilio di alcuno stratagemma tecnico non egrave facile raggiungere grandi velocitagrave esecutive giagrave il nostro esempio egrave piuttosto veloce se volessimo eseguirlo ancora piugrave rapidamente dovremmo per forza eliminare qualche pennata e sostituirla con dei tocchi piugrave decisi della mano sinistra insomma dovremmo ricorrere a quelle famose tecniche particolari che richiedono un po di tempo per essere assimilate ma che ci consentono di spingerci ben piugrave oltre

Comunque abbiamo capito che laddove non ci viene richiesta nessuna tecnica specifica anche un brano veloce puograve essere alla portata di tutti

58

  • Primi passi
  • La prima chitarra
  • La prima chitarra elettrica
  • Accordare la chitarra
  • Accordare con ponte mobile
  • Il Plettro
  • La mano destra
  • Il pollice (mano sinistra)
  • Collegare chitarra effetti e ampli
  • Quali effetti compro
  • Gli altoparlanti
  • Send amp return
  • Le valvole di un valvolare
  • La classe di un amplificatore
  • Ampli per chitarra e ampli tradizionali (hi-fi)
  • Come funziona un amplificatore
  • Processori di segnale
  • Le Scale
  • Modi
  • Triadi
  • Gli Intervalli
  • Quadriadi e Accordi
  • Tablature e Spartiti
  • La chitarra elettrica
  • La chitarra acustica
  • Le corde
  • Correzione dellaction
  • Cambiare Pickup
  • Elettroniche e schemi elettronici
  • Pulire lo strumento
  • Lacquisto di nuovi pick-ups
  • Curvatura del Manico
  • Tonalitagrave di La (A)
  • Tonalitagrave di Si (B)
  • Tonalitagrave di Do (C)
  • Le tecniche particolari
  • Palm Muting
  • BendingReleasing Vibrato
  • Hammer On e Pull Off
  • Tapping
  • Pennata Ska
  • Powerchord e Barregrave
  • Tecnica = velocitagrave