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ECOLOGIA
Thomas Fraling
Introduzione
• Studia le relazioni tra gli organismi e quelli che loro hanno con l’ambiente – Popolazione: insieme di organismi della stessa specie che vivono in un’area
– Comunità (biocenosi): insieme delle diverse popolazioni di tutti viventi
– Biotopo: parte non vivente della biocenosi
– Ecosistema (bioma): biotopo + biocenosi
– Biosfera: insieme di tutti i biomi della Terra • Superficie della crosta terrestre
• Parte bassa dell’atmosfera
• Oceani
• Aree nella delimitazione della biosfera (p.e. calotte polari)
• Fattori che caratterizzano gli ecosistemi:– Fattori abiotici (non dipendono dagli organismi viventi)
• Fattori edafici (porosità del suolo, viscosità dell’acqua, ecc.)
• Fattori climatici
– Fattori biotici (dipendono dagli organismi viventi)• Fattori alimentari (qualità e quantità delle risorse alimentari)
• Fattori sanitari (diffusione di malattie, parassiti, ecc.)
• Fattori sociali e comportamentali (vita sociale, densità, comportamento, ecc.)
Interazione nelle popolazioni
• Crescita della popolazione– = variazione del numero di individui in funzione del trascorrere del tempo (crescita
positiva, negativa o stazionaria)
– Potenziale riproduttivo: capacità di generare discendenti
– Tasso di mortalità e natalità
– Fattori limitanti (scarsità di cibo, ossigeno, luce, ecc.)
– Limiti di tolleranza inferiore e superiore, optimum dei valori
– Modello logistico (curva a S); fase 4: natalità = mortalità N° individui = capacità massima dell’ecosistema
– Boom and bust
– Circolo vizioso
• Densità e dispersione di una popolazione– Densità = numero di organismi per unità di superficie o di volume
• Regolata da:– Fattori biotici
» Interazioni intraspecifiche (stessa specie)
• Modalità riproduttive e rapporti genitori-prole
• Competizione intraspecifica
• Fattori di affollamento
» Interazioni interspecifiche
– Fattori abiotici
– Dispersione = distribuzione degli organismi all’interno di un certo spazio • Diversi casi:
– Dispersione casuale
– Dispersione aggregata
– Dispersione regolare
Interazione nelle popolazioni
• Struttura per età– Piramidi (istogrammi per età); coorte = gruppi di individui della stessa
età
– Inerzia demografica, ecc.
– Meccanismo umano, eccezione in natura non possono essere ridotti i fattori limitanti e la potenza dell’ambiente non può essere rialzata
• Conclusione– Ecosistema autonomo rimane costante
– Equilibrio biologico
– Variazioni troppo brusche estinzione
Interazione nelle popolazioni
Interazioni nelle comunità
• Competizione interspecifica – Esigenze simili competizione (massima per stessa specie)
– Esclusione competitiva di Gause
– Ripartizione delle risorse nicchia ecologica • Nicchia = tutte le informazioni su un organismo
• Lacuna = nicchia ecologica vuota
Selezione naturale
coesistenza pacifica
• Relazione preda – predatore – Predatore = organismo eterotrofo che si nutre dei composti organici della
sua preda
– Predazione: provoca variazioni cicliche nel numero di individui • Non per forza negativo: contribuisce all’eliminazione di individui vecchi
– Difese e offese • Predatori: ripidi, astuti, ecc; armi di offesa: artigli, denti, becchi degli uccelli, ecc.
• Preda: miglior difesa fuga
– Piante: svariati metodi di difesa (es. spine delle rose o cactus)
– Difese degli animali:• Difese strutturali
• Sostanze chimiche
• Strategie comportamentali (p.e. insetti si fingono morti)
• Occultamento o mimetismo
• Inganno (fingere di essere un animale più potente)
• Segnalazione (colori paurosi)
Interazioni nelle comunità
• Simbiosi – = associazione stretta e durevole tra organismi di specie diverse
– Micorizze (radici di una pianta – fungo)
– Licheni (fungo – alga verde o cianobatterio)
– Noduli radicali di una leguminosa (radici della leguminosa – batteri azoto fissatori)
– Associazione tra ruminanti e batteri
• Commensalismo– = relazione facoltativa dalla quale trae vantaggio solo una parte senza
che l’altra viene danneggiata o aiutata (e. avvoltoio)
• Parassitismo – = relazione nella quale uno trae vantaggio a scapito dell’altro
Interazioni nelle comunità
Interazioni negli ecosistemi
• Caratteristiche comuni: flussi di energia e cicli biogeochimici
• Relazione trofiche e livelli trofici – Autotrofi sono:
• Fotosintetici con datore di protoni (H+) l’acqua: H2O + CO2 C6H12O6 + O2
• Fotosintetici con altri datori di protoni (es. H2S): H2S + CO2 C6H12O6 + H2O + S
• Chemiosintetici: usano per la loro sintesi l’energia ricavata dalla scomposizione di sostanze semplici
– Eterotrofi = tutti gli animali, tutti i funghi e numerosi protisti e batteri
• Produttori (autotrofi)– = organismi che producono sostanze organiche
– Fonte di energia: luce solare (solo l’1 – 2 % di quella che ne arriva)
– Producono: 120.000.000.000 tonnellate di materia organica
– Produzione lorda = quantità di energia chimica fissata nella M.O.
– Produzione netta = produzione lorda meno consumo proprio
• Consumatori (eterotrofi)– Consumatori primari (org. erbivori che si nutrono diret. delle sost org.)
– Consumatori secondari (carnivori che si nutrono degli erbivori)
– Consumatori terziari (carnivori che si nutrono di carnivori)
• Decompositori – Batteri e funghi
– Trasformano la M.O. in sostanze più semplici o Sali minerali
– Forniscono le sostanze per i produttori
– ≠ detritivori (vermi, insetti, ecc.)
Interazioni negli ecosistemi
• Infine (importante)– Catena alimentare: trasferimento di sost. organiche (produttori
consumatori primari consumatori secondari …)• Nelle catene alimentari parte sempre solo una freccia da un individui e ne arriva
allo stesso modo solamente una
– Rete alimentare: intreccio di catene alimentari • Nelle reti alimentari arrivano più frecce a un individuo e ne arrivano tante
– Ogni anello rappresenta un livello trofico
– Solo il 10 % di energia passa da un livello trofico all’altro
– Piramidi • Dei numeri
• Della biomassa
• Di energia (sempre piramidale)
Interazioni negli ecosistemi
• Relazioni energetiche e i flussi di energia– Per ogni livello trofico è possibile distinguere
• L’energia messa a sua disposizione dal livello precedente
• L’energia che non viene utilizzata
• L’energia che dopo essere stata incamerata (assimilata) viene consumata per il metabolismo
• dell’organismo stesso (respirazione cellulare)
• L’energia che viene trasformata in nuova materia organica facendo aumentare la biomassa (crescita, riserve, …) e che è disponibile per il livello trofico seguente
– A causa della perdita di energia (trasformata in calore)
• Le catene alimentari sono piuttosto corte
• È più vantaggioso occupare il livello trofico minore
Interazioni negli ecosistemi
Ciclo dell’azoto
• Fissazione dell’azoto – Trasformazione dell’azoto atmosferico in composti azotati assimilabili
– Batteri azotofissatori (Azotobacter, Clostridium, ecc.)
– N2 + 3H2 2NH3
• Ammonificazione – Trasformazione dell’azoto presente nei composti azotati in ammoniaca
• Nitrificazione – Trasformazione di ammonio e ammoniaca in nitriti e nitrati (servono
alle piante per formare proteine)
• Denitrificazione – Processo inverso della nitrificazione (batteri denitrificanti)
Ciclo del carbonio
• Fonte del carbonio – Organismi terrestri: CO2 presente nell’atmosfera
– Organismi acquatici: ione bicarbonato
• Fissazione dell’anidride carbonica– Fotoautotrofi fissano l’anidride carbonica in composti organici
• Catene alimentari
– Respirazione degli organismi carbonio torna all’atm e agli oceani
– Decompositori: decompongono materia rilasciando nel suolo carbonio
• Rilascio di anidride carbonica – A lungo termine: attività vulcanica e disfacimento delle rocce sedimen.
– A corto termine: attività umane (combustione, deforestazione, ecc.)
Sostanze poco e non biodegradabili
• Sostanze che non vengono degradate e molto lentamente (non per intervento di microorganismi)
• Plastiche e vetro
• Accumulo nei tessuti concentrazione crescente lungo la catena alimentare