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Dicembre 2017
AREA FISCALE
INTRA: LE NOVITÀ
SPLIT PAYMENT: LE NOVITÀ
E-FATTURA
LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE
AREA LAVORO
PRIVACY: LINEE GUIDA SULLA VALUTAZIONE DI IMPATTO
NUOVE REGOLE DEI TIROCINI REGIONE VENETO DA GENNAIO 2018
DISTACCO TRANSNAZIONALE
AREA IMPRESA
VOUCHER INTERNAZIONALIZZAZIONE
BANDO EFFICIENTAMENTOENERGETICO
VOUCHER DIGITALIZZAZIONE
INDICE
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INTRA: LE NOVITÀ 3
AGEVOLAZIONI: CAPIENZA PER IPER E SUPER AMMORTAMENTO 3
IVA: SANATORIA PER LO SPLIT PAYMENT 3
E-FATTURA, PER CARBURANTI E FILIERA PA SI ANTICIPA AL 1 LUGLIO 2018 4
ROTTAMAZIONE BIS. DEFINIBILE LA SINGOLA PARTITA DI RUOLO 5
F24: IN ARRIVO LE SANZIONI PER I MODELLI NON INVIATI TRAMITE ENTRATEL 5
SPLIT PAYMENT: ESIGIBILITÀ DELL’IMPOSTA 5
STAMPA A RICHIESTA DEI LIBRI IVA 6
CASSAZIONE: LA CASSA “NEGATIVA” EQUIVALE A “NERO” 6
TERZO SETTORE, WORK IN PROGRESS - GLI EFFETTI DELLA RIFORMA ALLA LUCE DEI DECRETI DEL 2017
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PRIVACY - LINEE GUIDA SULLA VALUTAZIONE DI IMPATTO 9
LAVORO AGILE – COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA E CHIARIMENTI INAIL 9
TIROCINI: LE NUOVE REGOLE DELLA REGIONE VENETO DAL 01/01/2018 10
LAVORO OCCASIONALE – RIMBORSO DEI VOUCHER ACQUISTATI DOPO IL 17 MARZO 2017 11
SOSPENSIONE DELL’ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE ANCHE SE SI REGOLARIZZA IN CORSO DI ISPEZIONE
11
DISTACCO TRANSNAZIONALE – FAQ DEL MINISTERO DEL LAVORO 12
GIURISPRUDENZA 12
VOUCHER PER LA DIGITALIZZAZIONE (BANDO NAZIONALE PROMOSSO DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO)
14
EFFICIENTAMENTO ENERGETICO PER LE PMI DEL VENETO (BANDO REGIONE VENETO) 15
VOUCHER PER L’ACQUISTO DI SERVIZI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DI PMI 17
CONTRIBUTO 70% A FONDO PERDUTO ALLE IMPRESE CULTURALI, CREATIVE E DELLO SPETTACOLO (BANDO REGIONE VENETO)
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Area Fiscale
INTRA: LE NOVITÀ
In una Nota (n.110586/RU) delle Dogane si illustrano le novità relative agli elenchi
Intratstat. Dal 1° gennaio 2018 non sarà più dovuta la presentazione degli elenchi
riepilogativi concernenti gli acquisti intracomunitari di beni e le prestazioni di
servizi ricevute e permarrà soltanto l’obbligo di trasmissione degli elenchi
riepilogativi concernenti le cessioni di beni e le prestazioni di servizi rese nei
confronti di soggetti UE. Resta invariato l’obbligo di presentazione, alla scadenza di
rito, degli elenchi INTRA relativi all’ultimo trimestre 2017 ed al mese di dicembre
2017, così come l’obbligo di comunicare eventuali rettifiche agli elenchi INTRA
aventi periodi di riferimento antecedenti.
AGEVOLAZIONI: CAPIENZA PER IPER E SUPER AMMORTAMENTO
Un’eventuale incapienza del reddito dell’impresa rispetto a super e iper
ammortamento non comporta la perdita del beneficio, ma solamente il suo rinvio
temporale. Il meccanismo agevolativo per gli investimenti che il Ddl di bilancio
2018 proroga al prossimo anno comporta una maggiorazione del costo ai fini del
calcolo degli ammortamenti e dei canoni di leasing deducibili: 40% per super-
ammortamento, ridotto al 30% nel 2018, e 150% per iper-ammortamento, misura
confermata anche il prossimo anno.
IVA: SANATORIA PER LO SPLIT PAYMENT
L’incertezza normativa che ha caratterizzato dal 1° luglio scorso l’estensione dello
split payment esclude che eventuali errori commessi dai fornitori possano essere
sanzionati o modificati a condizione che l’imposta sia stata assolta, ancorchè in
modo irregolare. Tale copertura opera in relazione ai comportamenti irregolari
commessi fino a lunedì 6 novembre 2017, vale a dire fino al giorno precedente
l’emanazione della circolare 27/E/2017. Il chiarimento è indicato proprio nel
documento di prassi che contiene tra l’altro una serie di precisazioni sia in
relazione all’ambito soggettivo che all’ambito applicativo del particolare
adempimento.
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E-FATTURA, PER CARBURANTI E FILIERA PA SI ANTICIPA AL 1 LUGLIO 2018
Tra le disposizioni della Legge di Bilancio 2018 più innovative (ed impegnative da
affrontare) vi è la previsione dell’allargamento dell’obbligo di fatturazione
elettronica, che interesserà tutti i soggetti economici nazionali o stabiliti nel
territorio nazionale, a partire dal 1 gennaio 2019, con la sola esclusione dei minimi
e dei forfettari. Con l’introduzione dell’obbligo di fattura elettronica si vuole
contrastare i fenomeni di evasione che più frequentemente vengono rilevati:
fatture false o emesse da soggetti inesistenti, difformità tra il documento emesso e
quello registrato, o addirittura emissione di fattura cui non fa seguito la
registrazione contabile. Sta di fatto che l’addio al cartaceo è veramente prossimo,
e si tratterà di una rivoluzione epocale, cui alcuni soggetti in particolare dovranno
far fronte ancora prima del 2019, affrontando da subito la questione per essere in
grado di conoscere gli obblighi, ed essere in grado di adempiere, non dimenticando
l’eventuale adeguamento delle dotazioni informatiche detenute. L’articolo 77 del
DDL – Contrasto all’evasione – nell’introdurre la e-fattura come unico strumento
valido di fatturazione dal 2019 per tutti i soggetti residenti o stabiliti nel territorio
nazionale, prevede anche una serie di ulteriori disposizioni. Tra queste, la specifica
decorrenza anticipata delle innovazioni in materia di fatturazione, valide dal 1
luglio 2018, per due settori specifici, ovvero la “filiera” dei carburanti per
autotrazione e la filiera che interessa i contratti di appalto stipulati con la Pubblica
Amministrazione.
L’obbligo anticipato di e-fattura riguarda anche un’altra categoria di contribuenti,
ovvero quella dei subappaltatori o subcontraenti della filiera delle imprese che si
trovino ad operare nel quadro di un contratto di appalto di lavori, servizi o
forniture stipulato con la Pubblica Amministrazione. Si tratta sostanzialmente
dell’ampliamento della normativa relativa alla fatturazione elettronica verso la PA,
che da 1 luglio 2018 andrà a coinvolgere qualsiasi azienda/professionista che si
trovi ad operare, anche in forma di subappalto, nell’ambito di un appalto pubblico.
Per completezza, si ricorda che le normative sull’obbligo di fattura elettronica
comportano che la fattura eventualmente emessa in maniera non conforme a
quella prevista (ovvero non in formato elettronico, o comunque priva di uno
almeno degli elementi essenziali della e-fattura, quale la firma elettronica e la
trasmissione tramite Sistema di Interscambio), sarà da considerarsi come non
emessa, con tutte le conseguenze del caso.
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ROTTAMAZIONE BIS. DEFINIBILE LA SINGOLA PARTITA DI RUOLO
Anche per la rottamazione bis è definibile la singola partita di ruolo, il contribuente
non è quindi obbligato a definire tutti i carichi affidati che lo riguardano. Il Decreto
Fiscale, D.L. 148/2017 ha riaperto i termini di ammissione alla procedura di
Definizione Agevolata dei ruoli di cui al D.L. 193/2016; la stessa, meglio conosciuta
come rottamazione dei ruoli, è ora ammessa anche per i carichi affidati all’Agente
della Riscossione dal primo gennaio al 30 settembre 2017. Il contribuente dovrà
presentare apposita istanza entro il 15 maggio 2018; le somme dovute in via
agevolata possono essere sempre versate in un numero massimo di 5 rate, cosi
come prevedeva la normativa originaria, con scadenza nel 2018 a luglio,
settembre, ottobre e novembre mentre, per il 2019, la scadenza è fissata a
febbraio. I termini citati, in riferimento all’orizzonte temporale dei carichi ammessi
alla rottamazione-bis, potrebbero essere oggetto di cambiamento per effetto di un
emendamento approvato nell’iter di conversione in legge del D.L 148/2017. Lo
stesso emendamento dispone l’ammissione alla nuova definizione agevolata anche
per coloro che non hanno aderito alla prima finestra di definizione di cui al D.L.
193/2016, relativamente ai carichi affidati all’Agente della Riscossione dal 2000 al
2016.
F24: IN ARRIVO LE SANZIONI PER I MODELLI NON INVIATI TRAMITE
ENTRATEL
Sono in arrivo contestazioni per le compensazioni Iva se l’F24 non è stato inviato
mediante Entratel. Sono interessati i contribuenti che hanno compensato crediti
Iva per importi superiori a 10.000 (5.000 a partire dal 1 aprile 2012) inviati negli
anni 2012 e 2013 senza l’utilizzo dei servizi telematici messi a disposizione
dall’Agenzia delle Entrate.
SPLIT PAYMENT: ESIGIBILITÀ DELL’IMPOSTA
La nuova disciplina della scissione dei pagamenti presenta, rispetto a quella
precedente, alcune novità anche dal punto di vista dell’esigibilità dell’imposta. La
regola generale resta quella già operativa in passato: l’imposta diviene esigibile nel
momento del pagamento dei corrispettivi. La novità è rappresentata dal fatto che
le Pa e le società acquirenti possono optare per l’esigibilità dell’imposta anticipata,
oltre che al momento della ricezione della fattura, anche al momento della
registrazione della fattura di acquisto.
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La registrazione dovrà avvenire ai sensi dell’articolo 25, comma 1, Dpr 633/1972.
La scelta per l’esigibilità anticipata potrà essere fatta con riguardo a ciascuna
fattura ricevuta/registrata. Al fine, rileva il comportamento concludente del
contribuente.
STAMPA A RICHIESTA DEI LIBRI IVA
I libri Iva obbligatori (artt. 23 e 25, dpr 633/1972) si possono stampare a richiesta
degli organi di controllo. Gli stessi sono da considerarsi aggiornati anche se, in sede
di accesso, ispezione o verifica, le registrazioni sono presenti esclusivamente sui
sistemi elettronici e non sui supporti cartacei, superando il termine massimo per la
stampa, attualmente previsto nei tre mesi, dalla data di presentazione delle
dichiarazioni. La semplificazione è introdotta dal maxiemendamento al dl
148/2017, all’interno delle disposizioni in materia di riscossione.
CASSAZIONE: LA CASSA “NEGATIVA” EQUIVALE A “NERO”
Per la Corte di Cassazione, la cassa in negativo rappresenta un ricavo in nero per il
relativo ammontare e senza ulteriori oneri a carico dell’amministrazione
finanziaria. Tanto è scritto nella sentenza 27041/17. Il caso tratta di un atto di
accertamento, emesso in seguito ad un accesso della Guardia di finanza, che aveva
rettificato il reddito di impresa in seguito ad un’annotazione cumulativa delle
fatture, in epoca successiva all’emissione, senza rispettare le disposizioni
contenute nel dpr 600/1973, che impongono l’annotazione in ordine cronologico,
sulla base della relativa emissione. In aggiunta, l’ufficio territoriale sosteneva che,
l’esistenza di un saldo di cassa negativo costituisse una prova presuntiva idonea
dell’omessa contabilizzazione di ricavi, con ribaltamento dell’onere probatorio in
carico al contribuente. Un saldo cassa negativo, oltre a rappresentare una classica
anomalia contabile, evidenzia l’omessa contabilizzazione di attività, almeno per
l’ammontare equivalente al disavanzo (Cassazione, sentenze 27585/2008 e
24509/2009). La Corte censura l’affermazione che il saldo di cassa si esaurisce
nell’ambito puramente finanziario della contabilità, conferma il ribaltamento
dell’onere probatorio e rinvia la causa ad altra sezione della commissione
regionale, che dovrà uniformarsi alle indicazioni espresse dai giudici di legittimità.
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TERZO SETTORE, WORK IN PROGRESS - GLI EFFETTI DELLA RIFORMA ALLA
LUCE DEI DECRETI DEL 2017
I decreti di riforma del terzo settore sono il D.Lgs. 117/2017, sul Codice del terzo
settore, e il D.Lgs. 112/2017 sull'impresa sociale ed entreranno in vigore
gradualmente, permettendo in questo modo di apportare le necessarie modifiche
statutarie. Innanzitutto dobbiamo capire che gli enti costituiti prima dell’entrata in
vigore dei decreti e iscritti nei rispettivi registri disporranno di un periodo
transitorio per adeguarsi alle nuove norme. Le imprese sociali avranno a
disposizione 12 mesi, mentre gli altri disporranno del maggior termine di 18 mesi,
modificando la forma giuridica e/o integrando la compagine sociale, in base alle
indicazioni fornite dal legislatore. Le modifiche dovranno assicurare il rispetto delle
nuove disposizioni e dei criteri di iscrizione nei registri ante-riforma e continuano a
operare fino all'effettiva istituzione del Registro unico nazionale. Gli enti
inadempienti potrebbero essere esclusi dagli attuali registri, con il rischio di
perdere le agevolazioni in vigore dal 1.01.2018 che riguarderanno: il social bonus,
le detrazioni per erogazioni liberali e le esenzioni imposte indirette. Gli enti che si
costituiranno dopo l’entrata in vigore del decreto, ma prima della operatività del
Registro unico dovranno prestare maggiore attenzione, in quanto ad esempio,
qualora manchi il numero minimo di volontari richiesto dal Codice al momento
della costituzione non sarà possibile accedere al Registro unico nelle rispettive
sezioni organizzazioni di volontariato (Odv) e aziende di promozione sociale (Aps)
ed ai regimi fiscali agevolativi a queste collegati. Con l'attivazione del Registro
unico gli enti potranno valutare la sezione più adatta in cui collocarsi a seconda
delle proprie caratteristiche ed eseguire qualsiasi modifica conforme al Codice del
terzo settore (Cts) o al D.Lgs. 112/2017, ad esempio in materia di oggetto sociale.
Gli art. 14 e 15 del codice prevedono l’istituzione dei libri sociali obbligatori e la
pubblicazione su Internet degli emolumenti corrisposti se le entrate annue sono
superiori a 100.000 euro e la redazione del bilancio sociale se dette entrate
superano un milione di euro.
Va nominato un organo di controllo interno in tutte le fondazioni e negli Enti del
terzo settore che superano i parametri di cui all'art. 30, c. 2 del Codice (totale
attivo di stato patrimoniale: 110.000 euro; ricavi, rendite, proventi: 220.000 euro;
dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 5 unità).
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La revisione legale dei conti a cura di un revisore o di una società di revisione
iscritta nell'apposito registro è prevista quando vengono superati per 2 esercizi
consecutivi soglie di attivo e di reddito meglio descritti nell’art. 31 del codice
(totale attivo di stato patrimoniale: 1.100.000 euro; ricavi, rendite, proventi:
2.200.000 euro; dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 12 unità).
Ai soggetti che svolgono attività non commerciale è riconosciuta la possibilità di
redigere il bilancio sotto forma di rendiconto finanziario per cassa a patto che
conseguano entrate fino a 220.000 euro l'anno. Con tutte queste novità si respira
un’altra aria, ma occorrerà che tutti gli addetti facciano molta attenzione a cogliere
le reali opportunità per lo sviluppo di un settore importante del nostro Paese.
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Area Lavoro
PRIVACY - LINEE GUIDA SULLA VALUTAZIONE DI IMPATTO
Il Garante per la privacy, nella newsletter 30 ottobre 2017, n. 434, tra gli argomenti
trattati, comunica che sono state adottate dalle Autorità di protezione dati
europee riunite nel Gruppo di lavoro ex art. 29, le Linee guida che aiuteranno
amministrazioni pubbliche e imprese nella valutazione di impatto sulla protezione
dei dati (DPIA, Data Protection Impact Assessment). La DPIA, introdotta dal
Regolamento europeo 2016/679, consiste in una procedura finalizzata a descrivere
il trattamento dei dati, valutarne necessità e proporzionalità nonché facilitare la
gestione dei rischi per i diritti e le libertà delle persone fisiche. La DPIA è una
procedura che permette al titolare di realizzare e dimostrare la conformità del
trattamento alle norme; detta procedura è necessaria se il trattamento "può
presentare un rischio elevato per i diritti e le libertà delle persone fisiche". E'
possibile utilizzare un'unica DPIA per valutare più trattamenti che presentino delle
analogie. Il Garante fa presente che l'analisi di impatto privacy può essere utile
anche per valutare l'effetto di un nuovo dispositivo tecnologico. In ogni caso, a
prescindere dalla sua obbligatorietà, la DPIA rappresenta sempre una buona prassi
per Pubblica Amministrazione ed Imprese. La sanzione amministrativa per erroneo
o mancato svolgimento e per la mancata consultazione dell’Autorità di controllo
competente dell’analisi (quando il trattamento è soggetto a tale adempimenti),
può arrivare fino ad un massimo di 10 milioni di euro e, se si tratta di un’impresa,
fino al 2% del fatturato globale annuo.
LAVORO AGILE – COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA E CHIARIMENTI INAIL
Lo smart working o lavoro agile è una nuova modalità di esecuzione del rapporto di
lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di
organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di
lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici. La prestazione lavorativa
viene eseguita in parte all'interno dei locali aziendali e in parte all'esterno, senza
una postazione fissa, ma nel rispetto dei limiti di durata massima dell'orario di
lavoro giornaliero e settimanale.
La legge non precisa dettagli in merito allo svolgimento “alternativo”, ma lascia
molta autonomia alle parti (azienda, lavoratore, parti sociali) al fine di raggiungere
lo scopo della flessibilità lavorativa. Per l’adozione dello smart working è
necessario un accordo scritto tra datore di lavoro e dipendente, il quale dovrà
essere inviato telematicamente a partire dal 15 novembre 2017, tramite l’apposita
piattaforma sul portale dei servizi del Ministero del Lavoro. La tutela assicurativa in
caso di infortunio e malattia professionali si applica anche al lavoro agile, e la
valutazione delle lavorazioni non differisce da quella normalmente compiuta in
ambito aziendale. L'Inail, con la circolare n. 48 del 2 novembre 2017, ha fornito
prime indicazioni operative in materia di lavoro agile.
TIROCINI: LE NUOVE REGOLE DELLA REGIONE VENETO DAL 01/01/2018
Tra le varie tipologie in cui può avviarsi, il tirocinio viene prevalentemente
utilizzato come strumento di inserimento o reinserimento della persona nel mondo
del lavoro, permettendo a determinati soggetti di vivere esperienze formative
all’interno dell’azienda. Nella prassi invece viene spesso impiegato come
manodopera a basso costo, tralasciando del tutto l’aspetto formativo. La
Cassazione ha ribadito in passato che il tirocinio non deve servire a “soddisfare un
interesse proprio dell’azienda”, ma solo un interesse del tirocinante alla
formazione. I rischi ai quali si espone l’azienda sfruttando il tirocinante come
lavoratore subordinato sono numerosi. Innanzitutto trovano applicazione tutte le
sanzioni amministrative applicabili nei casi di lavoro irregolare. Il tirocinante ha
inoltre diritto, per tutto il periodo in cui è stato impegnato come lavoratore
subordinato, ai trattamenti economici e normativi spettanti ai dipendenti con
mansioni analoghe a quelle svolte.
Sul punto ricordiamo che a seguito dell’Accordo Governo Regioni del 25 maggio
2017 n. 86/ CSR “Linee guida in materia di Tirocini formativi e di orientamento” a
seguito del quale hanno regolamentato specifica disciplina le regioni Lazio,
Calabria, Sicilia, anche la Regione Veneto ha stabilito nuove regole che entreranno
in vigore il 1° gennaio 2018 e che mirano principalmente a preservare i contenuti
formativi e di evitare abusi o scarsa qualità formativa. La norma regionale stabilisce
inoltre che l’indennità da corrispondere al tirocinante sia aumentata a 450 euro
mensili.
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LAVORO OCCASIONALE – RIMBORSO DEI VOUCHER ACQUISTATI DOPO IL 17 MARZO
2017
L’INPS, con messaggio del 7 novembre 2017, ha fornito le istruzioni operative per
la presentazione delle domande di rimborso dei versamenti effettuati
successivamente al 17 marzo 2017 per l'acquisto dei voucher lavoro abrogati dal
suddetto D.L. n. 25/2017
Per recuperare le somme non più utilizzabili, occorre scaricare l’apposito modello
dal sito dell’INPS, compilarlo e presentare la domanda di rimborso presso le sedi
INPS territoriali.
I dati necessari per la corretta attivazione della procedura di rimborso sono: la
tipologia del pagamento; la data del versamento e l’importo per tutti i tipi di
pagamento; per quanto riguarda i pagamenti on-line, dovrà essere indicato il
Codice INPS rilasciato dal sito del medesimo Istituto al momento del pagamento;
mentre, per i bollettini bianchi, verranno richiesti frazionario, sezione e VCY.
Per tutti i tipi di pagamento - tranne che per i pagamenti effettuati mediante
modello F24 - in allegato al modello, i committenti devono, inoltre, fornire la
ricevuta del versamento.
L’INPS precisa che solamente la sede che ha preso in carico l’istanza potrà
effettuare la liquidazione, e quindi gli utenti interessati, qualora abbiano necessità
di conoscere l’iter della pratica, potranno presumibilmente rivolgersi solo a questa
sede.
SOSPENSIONE DELL’ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE ANCHE SE SI REGOLARIZZA IN CORSO
DI ISPEZIONE
Con Nota dell’11 Luglio 2017, n. 6210, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro,
contrariamente al proprio precedente orientamento, ha disposto che, i lavoratori
rinvenuti “in nero” al momento dell’accesso ispettivo, non possono più dirsi
effettivamente regolarizzati in assenza di tutti gli adempimenti previsti, anche
qualora, nel corso del medesimo accesso ispettivo, il datore di lavoro effettui la
prevista comunicazione di assunzione. In tale situazione, l’Ispettore del Lavoro
dovrebbe adottare il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.
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Questo poiché, secondo l’INL, i suddetti adempimenti non si possono esaurire e
limitare alla sola comunicazione di assunzione, ma richiedono altresì la consegna
della lettera di assunzione e, laddove prevista, la visita di idoneità alla mansione e
una attività formativa/informativa legata alla sicurezza.
Tale impostazione dovrebbe garantire l’efficacia “sanzionatoria” del
provvedimento in questione, avente la finalità di sollecitare il datore di lavoro a
regolarizzare la posizione dei dipendenti “in nero”, come statuito da recenti
orientamenti giurisprudenziali (TAR Piemonte, Sez. II, Sent. N. 1164/2016).
DISTACCO TRANSNAZIONALE – FAQ DEL MINISTERO DEL LAVORO
Distacco transnazionale viene definito dal D. Lgs. 136 del 2016 come quel caso in
cui un imprese residente in un altro stato estero, nell'ambito di una prestazione di
servizi, distacca in Italia uno o più lavoratori, in favore di un'altra impresa, anche
appartenente allo stesso gruppo, o di un'altra unità produttiva o di un altro
destinatario, a condizione che durante il periodo del distacco, continui a esistere
un rapporto di lavoro con il lavoratore distaccato.
A titolo di esempio rientrano quindi in questa fattispecie:
L’impresa italiano fa svolgere alcuni lavori in appalto da un imprese residente
all’estero che per lo svolgimento dell’appalto invia i propri dipendenti,
regolarmente assunti nello stato estero.
Un’impresa collegata, residente in uno stato estero, invia dei lavoratori
regolarmente assunti all’estero, in Italia per un periodo prolungato di formazione.
Vista la tematica complicata, il Ministero del Lavoro ha pubblicato sul proprio sito
una serie di FAQ per rispondere alle prime domande delle imprese e dei loro
consulenti.
GIURISPRUDENZA
Con sentenza n. 23846/2017, la Corte di Cassazione si è pronunciata in merito agli
indici del lavoro subordinato, ritenendo irrilevante l’esercizio del potere
disciplinare da parte del datore di lavoro in una situazione in cui il lavoratore deve
rispettare un determinato orario di lavoro e percepisce un compenso garantito,
senza la presenza di alcun rischio economico.
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Con la sentenza 27206/2017 la Corte di Cassazione ha confermato alcuni poteri
datoriali nella gestione del rapporto di lavoro con il dipendente. Secondo tale
orientamento, il datore di lavoro ha il diritto di stabilire il periodo di ferie del
dipendente in base alle esigenze aziendali, anche se queste esigenze sono
collegate ad un contenimento di costi (nel caso in questione prima del
pensionamento per evitare il pagamento dell’indennità sostitutiva). E’ stato inoltre
affermato che la sospensione per motivi cautelari non deve seguire la procedura
prevista per i provvedimenti disciplinari ma rientra nel potere organizzativo e
direttivo del datore di lavoro, con l’obiettivo di non disturbare l’accertamento di
responsabilità disciplinari o penali del dipendente.
L’indennità dei trasfertisti abituali rientra nel principio dell’imponibilità al 50%
dell’importo, previsto dall’articolo 51, comma 6, del Tuir, a condizione che sia
corrisposta in misura fissa, anche senza il requisito della continuità. Questo è
l’orientamento confermato nuovamente dalla Cassazione con sentenza
27093/2017, anche dopo l’interpretazione autentica legislatore, fornita con Dl
193/2016.
Copiare dati aziendali riservati su una chiavetta USB privata senza autorizzazione
del datore di lavoro è giustificato motivo di licenziamento, anche se tali dati non
vengono divulgati. Questa la decisione della Cassazione (sentenza 25147/2017) che
sottolinea la violazione dei doveri contrattuali che si verifica con una certa
condotta, posta in essere con una certa finalità, anche se tale condotta non
produce danni per il datore di lavoro.
Non è possibile cambiare luogo di lavoro ad un lavoratore che usufruisce dei
permessi ex legge 104 per assistere un parente disabile se non per ragioni
tecniche, organizzative e produttive del datore di lavoro che non possono essere
soddisfatte in alcun altro modo. Il lavoratore, secondo la Cassazione (sentenza
24015/2017), gode di un più rigoroso regime di protezione, proprio per il ruolo
centrale che la Costituzione e la normativa europea riservano al diritto dei disabili
all’assistenza.
Area Impresa
VOUCHER PER LA DIGITALIZZAZIONE (BANDO NAZIONALE PROMOSSO DAL
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO)
Al via i VOUCHER ICT: fino a 10.000 euro a fondo perduto per la digitalizzazione
delle imprese
SPESE AMMISSIBILI
A. MIGLIORAMENTO DELL' EFFICIENZA AZIENDALE
• acquisto di hardware, software e servizi di consulenza specialistica strettamente
finalizzati alla digitalizzazione dei processi aziendali
B. MODERNIZZAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
• acquisto di hardware, software e servizi di consulenza specialistica (telelavoro)
C. SVILUPPO DI SOLUZIONI E-COMMERCE
• acquisto di hardware, software, inclusi software specifici per la gestione delle
transazioni on-line e per i sistemi di sicurezza della connessione di rete, e servizi di
consulenza specialistica strettamente finalizzati allo sviluppo di soluzioni e-
commerce
D. CONNETTIVITÀ’ A BANDA LARGA E ULTRALARGA
• purché strettamente correlate agli ambiti di attività di cui alle lettere a), b) e c) le
spese di attivazione del servizio sostenute una tantum, con esclusivo riferimento ai
costi di realizzazione delle opere infrastrutturali e tecniche, quali lavori di fornitura,
posa, attestazione, collaudo dei cavi, e ai costi di dotazione e installazione degli
apparati necessari alla connettività a banda larga e ultralarga.
E. COLLEGAMENTO ALLA RETE INTERNET MEDIANTE TECNOLOGIA SATELLITARE
• purché strettamente correlate agli ambiti di attività di cui alle lettere a), b) e c) le
spese relative all’acquisto e all'attivazione di decoder e parabole per il
collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare
F. FORMAZIONE QUALIFICATA IN AMBITO ICT DEL PERSONALE
• spese per la partecipazione a corsi e per l’acquisizione di servizi di formazione
qualificata, purché attinenti fabbisogni formativi strettamente correlati agli ambiti
di attività di cui alle lettere a), b), c), d) ed e)
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TIPOLOGIA CONTRIBUTO
L'agevolazione riconosce un Voucher, di importo fino a 10.000,00 € per ciascun
soggetto beneficiario concesso nella misura massima del 50 % del totale delle
spese ammissibili
PRESENTAZIONE DOMANDA
Le domande di accesso alle agevolazioni possono essere presentate a partire dal
30 gennaio al 09 febbraio 2018
Richiedi info
Fonte: Glocal
EFFICIENTAMENTO ENERGETICO PER LE PMI DEL VENETO (BANDO REGIONE
VENETO)
Bando per l'erogazione di contributi finalizzati all'efficientamento energetico delle
PMI venete
TIPOLOGIA CONTRIBUTO
Contributo a fondo perduto pari al 30% della spesa rendicontata ammissibile
Sarà possibile richiedere un'anticipazione pari al 40% del contributo concesso.
INTERVENTI AMMISSIBILI
Sono ammissibili progetti finalizzati al contenimento della spesa energetica, alla
riduzione delle emissioni di gas climalteranti e alla valorizzazione delle fonti
rinnovabili secondo le opportunità di risparmio energetico individuate e
quantificate dalla diagnosi energetica.
Sono ammissibili le seguenti spese:
a) fornitura e installazione di nuovi impianti produttivi e/o macchinari ad alta
efficienza energetica e/o di hardware nonché interventi che mirano
all’efficientamento energetico degli impianti produttivi e/o dei macchinari già
esistenti;
b) fornitura e installazione di software necessari al funzionamento degli impianti
produttivi e/o dei macchinari e/o dell'hardware di cui alla precedente lettera a).
Tali spese sono ammesse nel limite massimo dell’importo delle spese di cui alla
lettera a);
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c) opere murarie e impianti strettamente necessari all'efficientamento energetico
negli edifici delle unità operative oggetto dell'intervento o ad esclusivo
asservimento degli impianti produttivi e/o dei macchinari oggetto del programma
di investimento, comprese le relative spese di progettazione, direzione lavori e
collaudo, nel limite del 70% del totale dei costi ammissibili a contributo.
d) spese tecniche per le diagnosi energetiche ante e post intervento nel limite
massimo di € 5.000 ciascuna. Dette spese non sono ammissibili se sostenute dalle
PMI energivore di cui all’articolo 2 del decreto del Ministero dell’Economia e
Finanze 5.4.2013 (GURI 18.04.2013, n. 91);
e) spese per il rilascio, da parte di organismi accreditati da ACCREDIA o da
corrispondenti organismi esteri per la specifica norma da certificare, delle
certificazioni di gestione ambientale o energetica conformi EMAS e alle norme ISO
50001 e EN ISO 14001 nel limite massimo di €10.000;
f) spesa sostenuta per le garanzie fornite da una banca, da una società di
assicurazione o da altri istituti finanziari, purché relative alla fideiussione.
Ai fini della loro ammissibilità le spese devono essere sostenute e pagate
interamente ed esclusivamente dall’impresa beneficiaria tra:
1. il 19 luglio 2016 e la data di presentazione della domanda di partecipazione al
Bando per la diagnosi energetica ante intervento;
2. il 01 gennaio 2017 e il 14 dicembre 2018 per le altre spese.
PRESENTAZIONE DOMANDE E ISTRUTTORIA
Le agevolazioni sono concesse sulla base di procedura valutativa con procedimento
a graduatoria (no click day).
La domanda può essere presentata dal giorno 02 novembre 2017 al 09 gennaio
2018.
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Fonte: Glocal
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VOUCHER PER L’ACQUISTO DI SERVIZI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DI PMI
Contributo a fondo perduto sotto forma di voucher per progetti finalizzati ad
accrescere il grado di internazionalizzazione delle PMI ricorrendo alle seguenti
tipologie di servizi specialistici:
- PIANIFICAZIONE PROMOZIONALE
- PIANIFICAZIONE STRATEGICA
- SUPPORTO NORMATIVO CONTRATTUALE
- AFFIANCAMENTO SPECIALISTICO (attraverso la figura di un TEM)
Possono essere richiesti due voucher.
Invio domande: ore 16:00 del 13 dicembre 2017 fino al raggiungimento della
disponibilità finanziaria prevista dal bando
Valutazione delle domande di sostegno è di tipo valutativa a sportello sulla base
dell’ordine cronologico di invio delle stesse (CLICK DAY).
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Fonte: Glocal
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VOUCHER PER
INTERNAZIONALIZZAZION
TIPOLOGIA DI
SERVIZI
SPECIALISTICI
VALORE
VOUCHER €
SPESA
MINIMA €
INTENSITA’
AIUTO Max.
A. PROMOZIONALE A.1PIANIFICAZIONE
PROMOZIONALE3.000,00 6.000,00 50%
B. STRATEGICA
B.1PIANIFICAZIONE
STRATEGICA 3.000,00 6.000,00 50%
B.2
SUPPORTO
NORMATIVO E
CONTRATTUALE
2.000,00 4.000,00 50%
C. ORGANIZZATIVA C.1.AFFIANCAMENTO
SPECIALISTICO6.000,00 12.000,00 50%
CONTRIBUTO 70% A FONDO PERDUTO ALLE IMPRESE CULTURALI, CREATIVE E
DELLO SPETTACOLO (BANDO REGIONE VENETO)
E’ stato riconfermato per l’anno 2017 il Bando per l’erogazione di contributi alle
imprese culturali, creative e dello spettacolo (in prossima uscita…).
Termini/modalità/interventi ammissibili/soglie ed intensità del sostegno non sono
ancora stati confermati. Tuttavia a nostro avviso non dovrebbero discostarsi da
quelli dell’anno scorso:
Contributo a fondo perduto pari al 70% della spesa rendicontata ammissibile per la
realizzazione del progetto ed è concessa:
a. nel limite massimo di euro 200.000 corrispondenti a una spesa rendicontata e
ammessa a contributo fino ad euro 285.714.29;
b. nel limite minimo di euro 10.500 corrispondenti a una spesa rendicontata e
ammessa a contributo pari a euro 15.000.
Sono ammesse alle agevolazioni le micro, piccole e medie imprese (PMI)
Sono ammissibili le spese relative all’acquisto, o l’acquisizione nel caso di
operazioni di leasing finanziario, di beni tangibili, di beni intangibili e per il
sostegno all’accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione
aziendale rientranti nelle seguenti voci:
a. acquisto di hardware comprensivo del software di base, strumentazione tecnica
e attrezzature tecnologiche (a titolo esemplificativo: amplificazione, proiezione,
illuminazione) nuovi di fabbrica1 funzionali alla realizzazione del progetto
proposto; sono comprese anche le relative spese di trasporto e installazione presso
l'unità operativa in cui si realizza il progetto;
b. opere edili/murarie 2 e di impiantistica con esclusione dell’impianto
fotovoltaico, comprese le spese di progettazione, direzioni lavori e collaudo;
c. programmi informatici, anche per la digitalizzazione e messa in rete del
patrimonio culturale
d. consulenze specialistiche relativamente a:
d.1)servizi a supporto di logistica, marketing, contrattualistica, gestione interna ed
esterna (utenti, fornitori, progettisti, rivenditori, ecc.), gestione degli acquisti e dei
rapporti con i fornitori da parte dell’impresa (e-procurement nella forma del
Business to Business – B2B);
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d.2) servizi a supporto della creazione di programmi culturali volti all’ audience
development, alle iniziative di tutela e promozione del patrimonio culturale
tangibile e intangibile, alla sensibilizzazione del pubblico sull’importanza dell’arte e
della diversità delle espressioni culturali;
d.3)servizi di consulenza tecnologica, manageriale e strategica mirati a specifici
progetti unitari di sviluppo aziendale che prevedono la figura del Temporary
Manager e/o del Manager di rete.
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Fonte: Glocal
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