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Progettazione EuropeaANALISI DEI FONDI STRUTTURALI. IL PON METRO 2014-2020
Lorenzo Improta
I Fondi strutturali europei. Il PON
METRO 2014-2020
• PON Città metropolitane 2014-2020
• Strategia del programma
• Assi prioritari di intervento
• Dotazione finanziaria
• La documentazione tecnica e amministrativa
I 5 elementi da conoscere riguardo ai
Fondi strutturali europei 2014-2020
1. Il disimpegno automatico
2. Il performance framework
3. Le rettifiche finanziarie
4. Il circuito finanziario
5. Gli obblighi per i beneficiari
Le “sanzioni” della Commissione europea
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…sanzioni connesse al PF
Rettifiche finanziarie
Sospensione pagamenti
Disimpegno delle risorse
Sospensione dei pagamenti
art. 141 reg. 1303/2013
La CE può sospendere la totalità o una parte dei pagamenti intermedi alivello di priorità o di programmi operativi qualora si verifichino una opiù delle seguenti condizioni:
a) vi siano gravi carenze nel funzionamento effettivo del sistema digestione e controllo del programma operativo, che hanno messo arischio il contributo dell'Unione al programma operativo e per lequali non sono state adottate misure correttive;
b) le spese figuranti in una dichiarazione di spesa siano connesse aun'irregolarità con gravi conseguenze finanziarie che non è statarettificata;
c) lo Stato membro non abbia adottato le azioni necessarie per porrerimedio alla situazione che ha dato origine a un'interruzione ai sensidell'articolo 83;
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Sospensione dei pagamenti
art. 141 reg. 1303/2013
d) sussistano gravi carenze nella qualità e nell'affidabilità delsistema di sorveglianza o dei dati su indicatori comuni especifici;
e) non siano portate a termine azioni volte a soddisfare unacondizionalità ex ante secondo le condizioni fissate all'articolo19;
f) dalla verifica di efficacia dell'attuazione emerga relativamentea una priorità che vi sia stata una grave carenza nelconseguire i target intermedi relativi agli indicatori finanziarie di output e alle fasi di attuazione principali stabilite nelquadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione secondo lecondizioni fissate all'articolo 22.
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Rettifiche finanziarie
1. La Commissione può procedere a rettifiche finanziariesopprimendo in tutto o in parte il contributo dell'Unione alprogramma.
2. Una violazione del diritto applicabile determina una rettificafinanziaria solo se riguarda una spesa che è stata notificataalla Commissione e ove ricorra una delle seguenti condizioni:
a) la violazione ha influenzato la selezione di un'operazione daparte dell'organismo responsabile del sostegno dei fondi SIE oin casi in cui, date le caratteristiche della violazione, non risultipossibile accertarne l'incidenza ma sussista un rischiosostanziale che la violazione in questione abbia avuto taleeffetto;
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Rettifiche finanziarie
b) la violazione ha influenzato l'importo delle spese dichiarateper il rimborso a carico del bilancio dell'Unione o in casi in cui,date le caratteristiche della violazione, non risulti possibilequantificarne l'incidenza finanziaria ma sussista il rischiosostanziale che la violazione in questione abbia avuto taleeffetto.
Nel decidere una rettifica finanziaria la Commissione rispetta ilprincipio di proporzionalità tenendo conto della natura e dellagravità della violazione del diritto applicabile e delle sueimplicazioni finanziarie per il bilancio dell'Unione.
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Disimpegno
Art. 136 Reg. 1303/2013
La Commissione procede al disimpegno della parte dell'importodi un PO, che non sia stata utilizzata per il pagamento delprefinanziamento iniziale e annuale, per i pagamenti intermedientro il 31 dicembre del terzo esercizio finanziario successivo aquello dell'impegno di bilancio nell'ambito del PO, o per laquale non sia stata presentata una domanda di pagamento.
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Eccezioni al disimpegno automatico
Art. 87 Reg. 1303/2013
1. L'importo interessato dal disimpegno si intende ridotto degliimporti equivalenti alla parte dell'impegno di bilancio per laquale:
a) le operazioni sono sospese in virtù di un procedimentogiudiziario o di un ricorso amministrativo con effettosospensivo; o
b) non è stato possibile eseguire una richiesta di pagamentoper cause di forza maggiore che compromettonogravemente l'attuazione del programma.
Le autorità nazionali che invocano la forza maggiore di cui alprimo comma, lettera b), ne dimostrano le conseguenzedirette sulla realizzazione di tutto o parte del programma
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Il performance framework
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I target, definiti a livello di ciascun asse, sono definiti:
• nella tabella 6 di ciascun asse;
• nella tabella 28, riepilogativa dei target di performance relativial Programma.
I target del PON Metro (vedi programma)
Il circuito finanziario – Schema sintetico
CE
AdG
Selezione operazioni e beneficiari
Attuazione delle operazioni
AdC
Controlli di I livello
Rendicontazione spese sostenute/ attività realizzate
Rimborso dei costi ammissibili
AdG
Beneficiario
Anticipazioni
5. Gli obblighi per i beneficiari
QUALI SONO GLI OBBLIGHI PER I BENEFICIARI?
Obblighi per i beneficiari• Contabilità separata o codificazione contabile adeguata
• Capacità amministrativa, finanziaria e operativa
• Ammissibilità della spesa
• Attuazione e gestione delle operazioni
• Monitoraggio e trasmissione dei dati finanziari, fisici eprocedurali
• Recuperi
• Pista di controllo adeguata
• Disponibilità dei documenti
• Informazione e comunicazione
• etc.14
Disponibilità dei documenti Art. 140 Reg. (UE) 1303/2013
L'autorità di gestione assicura che tutti i documenti giustificativirelativi alle spese sostenute dai fondi per operazioni per le quali laspesa totale ammissibile è inferiore a 1.000.000 EUR siano residisponibili su richiesta alla Commissione e alla Corte dei contieuropea per un periodo di tre anni a decorrere dal 31 dicembresuccessivo alla presentazione dei conti nei quali sono incluse lespese dell'operazione.
Negli altri casi (per operazioni superiori a 1.000.000 EUR ), tutti idocumenti giustificativi sono resi disponibili per un periodo di dueanni a decorrere dal 31 dicembre successivo alla presentazione deiconti nei quali sono incluse le spese finali dell'operazionecompletata.
L'autorità di gestione informa i beneficiari della data di inizio delperiodo
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Disponibilità dei documenti Art. 140 Reg. UE 1303/2013
I documenti sono conservati sotto forma di:
• originali o copie autenticate,
• o su supporti per i dati comunemente accettati, comprese leversioni elettroniche di documenti originali o i documentiesistenti esclusivamente in versione elettronica.
Laddove i documenti siano disponibili esclusivamente in formatoelettronico, i sistemi informatici utilizzati soddisfano gli standard disicurezza accettati, che garantiscono che i documenti conservatirispettino i requisiti giuridici nazionali e siano affidabili ai finidell'attività di audit.
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Disponibilità dei documenti Art. 8 Reg. UE 1011/2014
I sistemi di scambio elettronico di dati rendono possibile la verificaamministrativa di ciascuna domanda di rimborso presentata daibeneficiari a norma dell'articolo 125, paragrafo 5, del regolamento(UE) n. 1303/2013 e consentono audit basati sulle informazioni e suidocumenti disponibili tramite i sistemi di scambio elettronico di datise tali informazioni e documenti sono scambiati in forma elettronicaconformemente all'articolo 122, paragrafo 3, del suddettoregolamento. I documenti cartacei possono essere richiesti dalleautorità responsabili solo in casi eccezionali a seguito di un'analisidei rischi e solo se essi costituiscono gli originali dei documentiscannerizzati caricati nei sistemi di scambio elettronico di dati.
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Informazione e comunicazioneAll. XII Reg. 1303/2013
1. Tutte le misure di informazione e di comunicazione a cura delbeneficiario riconoscono il sostegno dei fondi all'operazioneriportando:
a) l'emblema dell'Unione (artt. 3-5 Reg. 821/2014 e relativoallegato II);
b) un riferimento al fondo o ai fondi che sostengonol'operazione.
Nel caso di un'informazione o una misura di comunicazionecollegata a un'operazione o a diverse operazioni cofinanziate da piùdi un fondo, il riferimento di cui alla lettera b) può essere sostituitoda un riferimento ai fondi SIE.
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Informazione e comunicazioneAll. XII Reg. 1303/2013
2. Durante l'attuazione di un'operazione, il beneficiario informa ilpubblico sul sostegno ottenuto dai fondi:
a) fornendo, sul sito web del beneficiario, ove questo esista, unabreve descrizione dell'operazione, in proporzione al livello delsostegno, compresi le finalità e i risultati, ed evidenziando ilsostegno finanziario ricevuto dall'Unione;
b) collocando, per gli le operazioni che non rientrano nell'ambitodei punti 4 e 5 (infrastrutture e beni di valore superiore 500.000EUR), almeno un poster con informazioni sul progetto (formatominimo A3), che indichi il sostegno finanziario dell'Unione, in unluogo facilmente visibile al pubblico, come l'area d'ingresso diun edificio.
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Informazione e comunicazioneAll. XII Reg. 1303/2013
3. Per le operazioni sostenute dal FSE, e in casi appropriati per leoperazioni sostenute dal FESR, il beneficiario si assicura che ipartecipanti siano stati informati in merito a tale finanziamento.
Qualsiasi documento, relativo all'attuazione di un'operazione usataper il pubblico oppure per i partecipanti, compresi certificati difrequenza o altro, contiene una dichiarazione da cui risulti che ilprogramma operativo è stato finanziato dal fondo o dai fondi.
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Informazione e comunicazioneAll. XII Reg. 1303/2013
4. Durante l'esecuzione di un'operazione sostenuta dal FESR, ilbeneficiario espone, in un luogo facilmente visibile al pubblico, uncartellone temporaneo di dimensioni rilevanti per ogni operazioneche consista nel finanziamento di infrastrutture o di operazioni dicostruzione per i quali il sostegno pubblico complessivo superi500.000 EUR.
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Informazione e comunicazioneAll. XII Reg. 1303/2013
5. Entro tre mesi dal completamento di un'operazione, ilbeneficiario espone una targa permanente o un cartellonepubblicitario di notevoli dimensioni in un luogo facilmente visibile alpubblico per ogni operazione che soddisfi i seguenti criteri:
a) il sostegno pubblico complessivo per l'operazione supera500.000 EUR;
b) l'operazione consiste nell'acquisto di un oggetto fisico o nelfinanziamento di un'infrastruttura o di operazioni di costruzione.
La targa o cartellone indica il nome e l'obiettivo principaledell'operazione. Esso è preparato conformemente allecaratteristiche tecniche adottate dalla Commissione ai sensidell'articolo 115, paragrafo 4.
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Ammissibilità
…dell’operazione rispetto al Fondo;
…dell’operazione rispetto al Programma;
…dell’operazione rispetto alla normativa di riferimento e ai criteri di selezione approvati dal Comitato di Sorveglianza;
…dell’operazione rispetto al dispositivo attuativo (Avviso pubblico, bando di gara, capitolato, etc.);
…della spesa rispetto alla normativa di riferimento.
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Articolazione dei Programmi operativi
I Programmi operativi sono articolati in 12 Sezioni:
1. strategia per il contributo del programma operativo alla strategia dell'Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e al raggiungimento della coesione economica, sociale e territoriale;
2. Assi prioritari;
3. piano di finanziamento;
4. approccio integrato allo sviluppo territoriale;
5. esigenze specifiche delle zone geografiche particolarmente colpite dalla povertà o dei gruppi bersaglio a più alto rischio di discriminazione o esclusione sociale (se del caso);
6. esigenze specifiche delle aree geografiche affette da svantaggi naturali o demografici gravi e permanenti (se del caso);
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Articolazione dei Programmi operativi
7. Autorità e organismi responsabili della gestione finanziaria, del controllo e dell'audit e ruolo dei partner pertinenti;
8. coordinamento tra i fondi, il FEASR, il FEAMP e altri strumenti di finanziamento dell'unione e nazionali e con la BEI;
9. condizionalità ex ante;
10. riduzione degli oneri amministrativi per i beneficiari;
11. principi orizzontali (sviluppo sostenibile, pari opportunità e non discriminazione, parità tra uomini e donne);
12. elementi distinti (grandi progetti; quadro di riferimento dell'efficienza dell'attuazione del programma operativo –tabella riassuntiva; partner pertinenti coinvolti nella preparazione del programma).
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La struttura di un PO
Una volta esaminata la strategia complessiva del Programma(riportata sinteticamente nella tabella 2), le informazioni chevanno prioritariamente acquisite riguardano la sezione 2 relativaalla declinazione del Programma in Assi prioritari, Priorità diinvestimento, Obiettivi specifici, Risultati attesi, Azioni.
Tale sezione, ripetuta per ciascun Asse e articolata in paragrafi, chepresentano la stessa numerazione, fornisce elementi fondamentaliaffinché un soggetto coinvolto nell’attuazione del Programma siain grado di determinare gli specifici ambiti di intervento delprogramma, le azioni ammissibili, le tipologie di beneficiari, irisultati attesi ed i target previsti, con particolare riferimento aquelli connessi al performance framework che fissa i target,intermedi e finali, da raggiungere rispettivamente entro il 2018 e il2023.
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La struttura di un PO
Con esclusione degli Assi relativi all’assistenza tecnica,
• in ogni paragrafo “2.A.5” sono individuati gli obiettivi specificirelativi a ciascun Asse e connessi a ciascuna Priorità diinvestimento e
• in ogni successivo paragrafo “2.A.6.1” sono elencate lecorrispondenti Azioni.
La non conformità di eventuali interventi realizzati con quantoriportato nei suddetti paragrafi costituisce elemento sufficiente perdeterminare la “non ammissibilità” delle operazioni e,conseguentemente, la non ammissibilità delle relative spesesostenute.
La tabella 28 sintetizza i target relativi al performance framework.Per il dettaglio a livello di ciascun asse si deve fare riferimento alletabelle 5 e 6.
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Esempio: PON Metro - Azione 3.2.1
Azione 3.2.1: Percorsi di accompagnamento alla casa per le comunitàemarginate [Azione 9.5.7 dell’AP]Priorità d'investimento 9ii - L'integrazione socioeconomica delle comunitàemarginate quali i Rom.Questa azione sostiene interventi integrati dedicati a individui e nuclei familiariappartenenti alle comunità Rom, Sinti e Camminanti (RSC) e finalizzateall’accompagnamento all’abitare e alla piena integrazione nella comunità piùampia di residenti, nella prospettiva di una progressiva riduzione del numero difamiglie presenti nei campi. Le attività del Programma si affiancano alle azionidi sistema del PON Inclusione (che si focalizza sull’organizzazione delpartenariato e i relativi protocolli territoriali) e agli interventi dei Programmiregionali, rispetto ai quali il PON METRO si differenzia perché interviene solo suindividui e nuclei familiari che accettano di abbandonare i campi spontanei epartecipano a percorsi di accompagnamento alla casa (laddove i POR possonosvolgere attività di inserimento lavorativo, scolastico lavorativo, sociale,educativo e sanitario su individui ancora residenti nei campi).
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Un’importante novità rispetto alla
programmazione 2007-2013
Non sono selezionate per il sostegno dei fondi SIE leoperazioni portate materialmente a termine ocompletamente attuate prima che la domanda difinanziamento nell'ambito del programma siapresentata dal beneficiario all'Autorità di gestione, aprescindere dal fatto che tutti i relativi pagamentisiano stati effettuati dal beneficiario.
Il PON METRO
Il Programma, dedicato allosviluppo urbano sostenibile,mira a migliorare la qualità deiservizi e a promuoverel’inclusione sociale nelle 14Città Metropolitane: Bari,Bologna, Cagliari, Catania,Firenze, Genova, Messina,Milano, Napoli, Palermo,Reggio Calabria, Roma, Torinoe Venezia
PON METRO 2014-2020: gli ambiti di
intervento a titolarità della Città
metropolitana di Cagliari
• https://www.youtube.com/watch?time_continue=129&v=_dYKMQaI-5A
Sviluppo urbano sostenibile
Art. 7 Reg. 1301/2013
1. Il FESR sostiene, nell'ambito dei programmi operativi, losviluppo urbano sostenibile per mezzo di strategie cheprevedono azioni integrate per far fronte alle sfideeconomiche, ambientali, climatiche, demografiche esociali che si pongono nelle aree urbane, tenendo ancheconto dell'esigenza di promuovere i collegamenti tra areeurbane e rurali.
2. Lo sviluppo urbano sostenibile è intrapreso per mezzo degliinvestimenti territoriali integrati o per mezzo di unprogramma operativo specifico, o di un asse prioritariospecifico.
Sviluppo urbano sostenibile
Art. 7 Reg. 1301/20133. Tenendo conto della propria specifica situazione territoriale,
ciascuno Stato membro stabilisce nel proprio accordo dipartenariato i principi per la selezione delle aree urbane incui devono essere realizzate le azioni integrate per losviluppo urbano sostenibile e la dotazione indicativadestinata a tali azioni a livello nazionale.
4. Almeno il 5 % delle risorse del FESR è destinato ad azioniintegrate per lo sviluppo urbano sostenibile laddove le cittàe gli organismi subregionali o locali responsabilidell'attuazione delle strategie di sviluppo urbano sostenibile("autorità urbane") sono responsabili dei compiti relativialmeno alla selezione delle operazioni.
Per lo svolgimento di tali compiti, le AU svolgono le funzionidi Organismo Intermedio (OI) definite sulla base di accordiscritti tra AdG e OI (atto di delega).
Sviluppo urbano sostenibile
Art. 7 Reg. 1301/2013
5. L'autorità di gestione determina, di concerto con le autoritàurbane, la portata dei compiti, che dovranno essere svoltidalle autorità urbane, relativi alla gestione di azioniintegrate per lo sviluppo urbano sostenibile. L'autorità digestione dovrà formalizzare la decisione per iscritto.L'autorità di gestione può riservarsi il diritto diintraprendere una verifica finale dell'ammissibilità delleoperazioni prima dell'approvazione.
L’atto di delega ed i compiti dell’OI• Responsabilità della selezione delle operazioni• Coerenza con le strategie di sviluppo urbano sostenibile• Ambito territoriale degli interventi• Individuazione dei centri di responsabilità amministrativa• Controlli sulle procedure di selezione delle operazioni e sulla correttezza e
ammissibilità della spesa• Garanzia di una pista di controllo adeguata• Richiesta di trasferimento delle risorse all’AdG• Circuiti finanziario (3 possibilità)• Piano operativo degli interventi e aggiornamenti periodici• Utilizzo del sistema informativo del PON da parte di tutti i benficiari• Obblighi in materia di informazione e pubblicità• Performance framework• Disimpegno• Rettifiche finanziarie• Recuperi• Etc.
Il PON Città MetropolitaneIl PON METRO si articola in quattro Assi prioritari che declinano
l’obiettivo generale di migliorare i servizi urbani e la qualità della vita nelle città:
Smart city per il ridisegno e la modernizzazione dei servizi urbani• Asse 1 - AGENDA DIGITALE METROPOLITANA (OT2)• Asse 2 - SOSTENIBILITÀ DEI SERVIZI E DELLA MOBILITÀ
URBANA (OT4)
Innovazione sociale per l’inclusione dei segmenti di popolazione più fragile e per aree e quartieri disagiati
• Asse 3 - SERVIZI PER L’INCLUSIONE SOCIALE (OT9 FSE)• Asse 4 – INFRASTRUTTURE PER L’INCLUSIONE SOCIALE (OT9
FESR)
+ Asse 5 - ASSISTENZA TECNICA
PON Metro:
Sostenibilità dei servizi e della mobilità urbana
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ENERGIA
– Risparmio energetico negli edifici pubblici: interventi di ristrutturazione di edifici pubblici, con installazione di sistemi intelligenti per l’ottimizzazione dei consumi (smart buildings)
– Illuminazione pubblica sostenibile: sostituzioni di fonti luminose e sistemi automatici di regolazione (es. sensori di luminosità, sistemi di telecontrollo e di tele-gestione energetica della rete)
MOBILITÀ
– Corsie protette per il TPL e nodi di interscambio modale
– Rinnovamento e potenziamento tecnologico delle flotte del TPL
– Info-mobilità e sistemi di trasporto intelligente
– Mobilità lenta
OT 2. Migliorare l'accesso alle TIC, nonché
l'impiego e la qualità delle medesime - FESR
a) estendendo la diffusione della banda larga e il lancio dellereti ad alta velocità e sostenendo l'adozione di reti etecnologie emergenti in materia di economia digitale;
b) sviluppando i prodotti e i servizi delle TIC, il commercioelettronico e la domanda di TIC;
c) rafforzando le applicazioni delle TIC per l'e-government,l'e-learning, l'e-inclusion, l'e-culture e l'e-health.
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OT 4. Sostenere la transizione verso un'economia a bassa emissione di carbonio in tutti i settori - FESR
e) promuovendo strategie per basse emissioni di carbonioper tutti i tipi di territorio, in particolare le aree urbane,inclusa la promozione della mobilità urbana multimodalesostenibile e di pertinenti misure di adattamento emitigazione;
f) promuovendo la ricerca e l'innovazione nel campo delletecnologie a bassa emissione di carbonio e la loroadozione;
g) promuovendo l'uso della cogenerazione di calore edenergia ad alto rendimento sulla base della domanda dicalore util.;
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OT 9. Promuovere l'inclusione sociale, combattere la povertà e ogni discriminazione - FESR
a) investendo in infrastrutture sanitarie e sociali che contribuiscanoallo sviluppo nazionale, regionale e locale, alla riduzione delledisparità nelle condizioni sanitarie, promuovendo l'inclusionesociale attraverso un migliore accesso ai servizi sociali, culturali ericreativi e il passaggio dai servizi istituzionali ai servizi territorialidi comunità;
b) sostenendo la rigenerazione fisica, economica e sociale dellecomunità sfavorite nelle aree urbane e rurali;
c) sostenendo imprese sociali;
d) investendo nell'ambito delle strategie di sviluppo locale di tipopartecipativo.
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OT 9. Promuovere l'inclusione sociale, combattere la povertà e ogni discriminazione - FSE
i. l'inclusione attiva, anche per promuovere le pari opportunità e lapartecipazione attiva, e migliorare l'occupabilità;
ii. l'integrazione socioeconomica delle comunità emarginate quali irom;
iii. la lotta contro tutte le forme di discriminazione e la promozionedelle pari opportunità;
iv. miglioramento dell'accesso a servizi accessibili, sostenibili e diqualità, compresi servizi sociali e cure sanitarie d'interessegenerale;
v. la promozione dell'imprenditorialità sociale e dell'integrazioneprofessionale nelle imprese sociali e dell'economia sociale esolidale, al fine di facilitare l'accesso all'occupazione;
vi. strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo.
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• Rinnovamento e sviluppo di piattaforme per il miglioramento dei servizi urbani nelle Città metropolitane e comuni di cintura nei settori: • assistenza e sostegno sociale • edilizia e catasto• cultura e tempo libero• lavoro e formazione• tributi locali• ambiente e territorio• lavori pubblici
I temi “anagrafe”, “istruzione” e “sanità” non sono oggetto di intervento in quanto su di essi le Strategie nazionali hanno già previsto azioni dedicate (Agid, MIUR, Min. Salute), supportate dai PO nazionali GOV e Istruzione
Non è trattato il tema dei “servizi alle imprese” poiché molte Regioni prevedono di dematerializzare i processi amministrativi legati al SUAP nell’ambito dei propri POR (risorse OT2)
PON Metro:
Agenda Digitale Metropolitana
ASSE 3: SERVIZI PER L’INCLUSIONE SOCIALE (OT9 - FSE)
➢ Azioni integrate di contrasto alla povertà abitativa➢ Percorsi di accompagnamento alla casa per le comunità emarginate➢ Servizi a bassa soglia per l’inclusione dei senza dimora o assimilati➢ Sostegno all’attivazione di nuovi servizi in aree degradate
ASSE 4: INFRASTRUTTURE PER L’INCLUSIONE SOCIALE (OT9 -FESR)
➢ Realizzazione e recupero di alloggi➢Recupero di immobili inutilizzati e definizione di spazi attrezzati da
adibire a servizi di valenza sociale
PON Metro:
Inclusione sociale
Il Piano finanziario
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ASSE DESCRIZIONE ASSE E OT DOTAZIONE
ASSE 1 Agenda digitale metropolitana (OT 2 Agenda digitale)
€ 151.982.830
ASSE 2Sostenibilità dei servizi pubblici e della mobilità urbana (OT 4 Energia sost. e qualità della vita)
€ 318.288.000
ASSE 3Servizi per l’inclusione sociale(OT 9 Inclusione sociale e lotta alla povertà) FSE
€ 217.193.592
ASSE 4Infrastrutture per l’inclusione sociale (OT 9 Inclusione sociale e lotta alla povertà) FESR
€ 169.751.580
ASSE 5 Assistenza Tecnica € 35.717.332
TOTALE € 892.933.334
La logica strategica degli interventi OT 9
Per tutte le iniziative degli Assi 3 e 4:✓ le operazioni devono essere funzionali a strategie d’azione locale integrate volte asostenere, con le azioni materiali del FESR, le finalità di inclusione, protezione ereinserimento sociale, scolastico e lavorativo di individui e famiglie proprie delleazioni immateriali e di attivazione di servizi del FSE.
Il modello strategico si regge su due pilastri complementari fra loro:1. La presa in carico di individui/nuclei familiari in condizioni di vulnerabilità, disagio,
deprivazione abitativi, applicando il paradigma “Housing First”, affrontandosubito il problema della povertà abitativa, per poi integrarla a percorsi diinclusione attiva a seguito di una valutazione multidimensionale dei problemi.
2. La capacità di progettazione e azione del terzo settore secondo il paradigmadell’innovazione sociale intesa come la ricerca di soluzioni a partire dameccanismi collaborativi e di apertura a nuove idee anche di soggetti checomunemente non vengono intercettati dalle filiere tradizionali.
Interventi in materia di inclusione sociale. ASSE 3 – FSE09 -Promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione
9i - L'inclusione attiva, anche per promuovere le pari opportunità e la partecipazione attiva, e migliorare l'occupabilità.
3.1 (“POVERTA’) Riduzione del numero di famiglie con particolari fragilità sociali ed economiche in condizioni di disagio abitativo [R.A 9.4 dell’AP]
9ii - L'integrazione socioeconomica delle comunità emarginate quali i Rom3.2 (“ROM” e “SENZA DIMORA”) Riduzione della marginalità estrema e
interventi di inclusione a favore delle persone senza dimora e delle popolazioni Rom, Sinti e Camminanti [RA 9.5 dell’AP]
9v - La promozione dell'imprenditoria sociale e dell'inserimento professionale nelle imprese sociali e dell'economia sociale e solidale per l'accesso al lavoro
3.3 (“INNOVAZIONE SOCIALE”) Aumento della legalità̀ nelle aree ad alta esclusione sociale e miglioramento del tessuto urbano nelle aree abassotasso di legalità̀ [RA 9.6 dell’AP]
09 -Promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà̀ e ogni discriminazione
9b - Fornire sostegno alla rigenerazione fisica, economica e sociale delle comunità̀ sfavorite nelle zone urbane e rurali
4.1 - Riduzione del numero di famiglie con particolari fragilità̀ sociali ed economiche in condizioni di disagio abitativo [RA 9.4]
4.2 (“INNOVAZIONE SOCIALE”) Aumento della legalità̀ nelle aree ad alta esclusione sociale e miglioramento del tessuto urbano nelle aree a basso tasso di legalità̀ [RA 9.6]
Interventi in materia di inclusione sociale. ASSE 4 – FESR
Il sistema di gestione e controllo del Programma
Il sistema di gestione e controllo del Programma
I referenti dell’OI - Cagliari
Referente OI Direzione generale
Referente AU Sindaco
Referente attuazione/Si.ge.coServizio Controllo Strategico e Controllo di gestione, società partecipate e controllo analogo_Politiche comunitarie
Referente attività di autocontrollo
Referente monitoraggioServizio Controllo Strategico e Controllo di gestione, società partecipate e controllo analogo_Politiche comunitarie
Referente della valutazione Servizio Controllo Strategico e Controllo di gestione, società partecipate e controllo analogo_Politiche comunitarie
Referente per la prevenzione e gestione delle frodi Segretario Generale
Referente appalti pubblici ed aiuti di statoServizio Provveditorato, Economato e Stazione Unica appaltante
Referente per il sistema informativoServizio Provveditorato, Economato e Stazione Unica appaltate
Referente comunicazione istituzionale Servizio Controllo Strategico e Controllo di gestione, società partecipate e controllo analogo_Politiche comunitarie
Referente per le tematiche ambientaliServizio Pianificazione Strategica e Territoriale, Politiche Comunitarie- Unità di Gestione
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Il circuito finanziario del Programma
Circuito finanziario del PON
Fase B
Spesa
Fase C
Rendicontazione e
Attestazione delle spese
Fase D
Certificazione spese e
Ricezione pagamenti da
UE e FdR
Fase A
Ricezione pre
-finanziamenti
Fase E
Messa a disposizione
delle risorse ai
Beneficiari
Opzione B.2
"Utilizzo
indiretto"
Opzione B.1
"Rimborso"
Opzione B.3
"Utilizzo
diretto"
FASE B – SPESA
OPZIONE B.1 – RIMBORSO
(OPERAZIONI GESTITE DAGLI OI)
Verifiche
amministrative
Ricezione
dell'informazione e
conseguenti
adempimenti
Ricezione
dell'informazione e
conseguenti
adempimenti
Positivo
Negativo
Esito
Ricezione
dell'informazione
e conseguenti
adempimenti
Beneficiari OI Ufficio 7
Presentazione Domanda di rimborso
via sistema informativo, inclusi:
▪ Relazione sull'avanzamento delle
operazioni
▪ Attestazione RUP sulla regolarità
dei pagamenti eseguiti
▪ Checklist di autocontrollo del
Beneficiario
▪ Realizzazione operazioni e
acquisizione fatture e altri titoli di
spesa
▪ Inserimento documenti sul sistema
informativo
▪ Pagamento titoli di spesa e
inserimento sul sistema informativo
della quietanza di pagamento con
estremi
▪ Convalida Domanda di
rimborso da parte dei
Beneficiari via sistema
informativo
▪ Predisposizione
Domanda di rimborso
aggregata, inclusa la
Checklist dell'OI e
trasmissione all’AdG per
le verifiche gestionali
AdG
Informazione
all'Organismo
Pagatore
Ufficio 2Organismo Pagatore
Ufficio 1
Verifica liquidità del
Programma e
predisposizione RDE
sul sistema informativo
IGRUE (firma digitale e
validazione) e
informazione all'AdG
Gestione Ordine di
Prelevamento Fondi sul
sistema informativo
IGRUE e rapporti con la
Banca d'Italia per il
trasferimento delle
risorse sulla contabilità
dell'OI
Ricevimento somme e
successivo
trasferimento delle
risorse al Beneficiario
Ricevimento somme
Cfr. FASE C -
Rendicontazione e
Attestazione delle spese
Il circuito finanziario. Opzione B1 - Rimborso
Beneficiari Ufficio 2OI Organismo Pagatore
Ufficio 1
FASE B – SPESA
OPZIONE B.2 – "UTILIZZO INDIRETTO"
(OPERAZIONI GESTITE DAGLI OI)
Richiesta di trasferimento delle somme
necessarie via sistema informativo, inclusi:
▪ Relazione sull'avanzamento delle
operazioni
▪ Attestazione RUP sulla regolarità dei
pagamenti da eseguire
▪ Checklist di autocontrollo del
Beneficiario (Parte I – Procedure)
Convalida Richiesta
del Beneficiario via
sistema informativo e
trasmissione della
Richiesta di
trasferimento fondi,
inclusa Checklist
dell'OI (Parte I:
Validazione delle
procedure)
Cfr. FASE C - Rendicontazione e
Attestazione delle spese
▪ Realizzazione operazioni e acquisizione
fatture e altri titoli di spesa
▪ Inserimento documenti sul sistema
informativo
Verifica liquidità del
Programma e
predisposizione RDE
sul sistema informativo
IGRUE (firma digitale e
validazione) e
informazione all'AdG
Gestione Ordine di
Prelevamento Fondi sul
sistema informativo
IGRUE e rapporti con la
Banca d'Italia per il
trasferimento delle
risorse sulla contabilità
dell'OI
Ricevimento somme e
successivo
trasferimento delle
risorse al Beneficiario
▪ Pagamento titoli di spesa e inserimento
sul sistema informativo della quietanza
di pagamento con estremi
▪ Completamento della Checklist di
autocontrollo del Beneficiario, con
riguardo alla Parte II – Spesa
Il circuito finanziario. Opzione B2 – Utilizzo indiretto
FASE C
RENDICONTAZIONE E ATTESTAZIONE DELLE SPESE
Verifiche
amministrative
Ricezione
dell'informazione
e conseguenti
adempimenti
Ricezione
dell'informazione
e conseguenti
adempimenti
Cfr. FASE D
Certificazione
spese e
Ricezione
pagamenti da
UE e FdR
Positivo
Negativo
Esito
Ricezione
dell'informazione
e conseguenti
adempimenti
AdGOI Ufficio 7
FASE B
SPESA
OPZIONE B.2
"UTILIZZO
INDIRETTO" (OI)
OPZIONE B.1
RIMBORSO (OI)
OPZIONE B.3
"UTILIZZO
DIRETTO" (ADG)
Predisposizione
Domanda di rimborso
aggregata, inclusa la
Checklist dell'OI
(Parte II –
Validazione della
spesa)
Validazione della
rendicontazione,
compilazione
Checklist
dell'AdG e
Attestazione
delle spese
all'AdC
(Nel caso dell'Opzione B.1, le verifiche
amministrative sono già state svolte nella Fase B)
Beneficiari
Positivo
Negativo
Esito
Eventuale
campionamento
e verifiche in loco
Rendicontazione
AdC
Ricezione su
Contabilità Speciale
dei pagamenti e
informazione
all'AdG
AdG
Indicazioni all'AdC
sulle assegnazioni agli
OI (per quanto di
competenza)
Indicazioni all'AdG sulle
assegnazioni ai
Beneficiari (per quanto di
competenza)
OI
Messa a
disposizione delle
risorse ai Beneficiari
FASE E - MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE AI BENEFICIARI
Cfr. FASE D
Certificazione
spese e
Ricezione
pagamenti da
UE e FdR
Rimborso – Messa a disposizione delle
risorse ai beneficiari
Il manuale delle procedure dell’AdG
PREMESSA 1.
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO2.
ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELL3. ’AUTORITÀ DI GESTIONE
ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DEGLI ORGANISMI INTERMEDI E SUPERVISIONE DELLE 4.FUNZIONI DELEGATE
SELEZIONE DELLE OPERAZIONI E AVVIO DELLA FASE ATTUATIVA5.
OPZIONI DI SEMPLIFICAZIONI DEI COSTI6.
PISTE DI CONTROLLO7.
CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI8.
CIRCUITO FINANZIARIO DEL PON E DOMANDE DI RIMBORSO DA PARTE DEI BENEFICIARI9.
CONTROLLI DI I LIVELLO E CHECKLIST10.
IRREGOLARITÀ E RECUPERI11.
ATTESTAZIONE DELLE SPESE 12.
Il manuale delle procedure dell’AdG
PROCEDURE PER ASSISTERE IL COMITATO DI SORVEGLIANZA NEI SUOI LAVORI13.
PROCEDURE PER LA REDAZIONE DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ DI GESTIONE E 14.PER LA REDAZIONE DEL RIEPILOGO ANNUALE DELLE RELAZIONI FINALI DI REVISIONE CONTABILI E DEI CONTROLLI EFFETTUATI
PROCEDURA PER L15. ’ELABORAZIONE DELLE RELAZIONI ANNUALI DI ATTUAZIONE E DELLA RELAZIONE FINALE DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA OPERATIVO
PROCEDURE DELL16. ’AUTORITÀ DI GESTIONE RELATIVE ALLA PORTATA, ALLE NORME E ALLE PROCEDURE CHE ATTENGONO ALLE EFFICACI MODALITÀ DI ESAME DEI RECLAMI CONCERNENTI I FONDI SIE DEFINITE DAGLI STATI MEMBRI NEL QUADRO DELL’ARTICOLO 74, PARAGRAFO 3, DEL REG. (UE) N. 1303/2013
PROCEDURE PER L17. ’ESPLETAMENTO DELLE ATTIVITÀ DI VALUTAZIONE DI CUI ALL’ART. 56 DEL REG. (UE) N. 1303/2013
ALLEGATI18.
Le Linee guida tematiche
• Agenda Digitale
• Efficienza Energetica
• Mobilità sostenibile e ITS
• Inclusione sociale
Linee guida “Agenda Digitale”
1. Introduzione
2. La strategia di intervento del Pon Città Metropolitane
3. Le azioni di Agenda Digitale del Pon Città Metropolitane
4. Documenti di indirizzo
5. Strumenti di pianificazione e normativa di riferimento
6. Criteri di selezione delle operazioni
6.1. Criteri di selezione (approvati dal CdS del 25 maggio 2016)
6.2. Indirizzi applicabili ai fini della selezione e valutazione dei singoli interventi
6.3. Raccomandazioni sulle caratteristiche tecniche e funzionali
7. Selezione delle operazioni
7.1. Modalità di coinvolgimento dei comuni di cintura
8. Spese ammissibili
Linee guida “Agenda Digitale” - Allegati
Allegato 1 - Tipologia di Servizi previsti nei Contratti Quadro SPC (a cura di AgID ed aggiornato al 13/09/2016)
Allegato 2 - Sintesi del portafoglio di offerta CONSIP in materia ICT (a cura di CONSIP ed aggiornato a maggio 2017)
Allegato 3 – Stato delle iniziative nazionali previste dalla Strategia Nazionale per la Crescita Digitale (a cura di AgID ed aggiornato al 13/09/2016)
Allegato 4 – Modulistica unificata e semplificata
Allegato 5 –Azioni di rendicontazione/monitoraggio previsti dalla normativa per macro-fase LL.PP (a cura di AgID ed aggiornato al 13/09/2016)
Allegato 6 – Contenuto dell’azione prevista dal Programma
Allegato 7 – Aspetti di contatto PON METRO – Politiche nazionali e regionali (a cura del CISIS ed aggiornato al 27/10/2016)
Linee guida “Efficienza Energetica”
1. Introduzione
2. La strategia di intervento del Pon Metro
2.1. Normativa di riferimento e strumenti di pianificazione
3. Le azioni di efficienza energetica del Pon Metro
3.1. Azione 2.1.1 Illuminazione pubblica sostenibile
3.2. Azione 2.1.2 Risparmio energetico negli edifici pubblici
4. Criteri di selezione
5. Selezione delle operazioni
5.1. Principi generali e tipologie di intervento
5.2. Attuazione delle operazioni
6. Spese ammissibili
Linee guida “Efficienza Energetica” - Allegati
Allegato A: Esperienza PREPAC
Allegato B: Il progetto LUMIÈRE – PELL (Public Energy Living Lab)
Allegato C: Energy Service Company ed Energy Performance Contract
Allegato D: Incentivi per interventi di efficienza energetica –Conto Termico
Allegato E: Approfondimenti normativi
Linee guida “Mobilità sostenibile e ITS”
1. Introduzione
2. La strategia di intervento del PON Metro
3. Le azioni di mobilità sostenibile del PON Metro
4. Criteri di selezione
5. Selezione delle operazioni
6. Spese ammissibili
Allegato A: I sistemi ITS
Linee guida “Inclusione sociale”
1. Introduzione
2. La strategia di intervento del PON Metro
2.1. Asse Prioritario 3 – Servizi per inclusione sociale
2.1.1. Riduzione del numero di famiglie con particolarifragilità sociali ed economiche in condizioni di disagioabitativo [R.A. 9.4 dell’AP]
2.1.2. OS 3.2. – Riduzione della marginalità estrema einterventi di inclusione a favore delle persone senzadimora e delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti [RA 9.5dell’AP]
2.1.3. OS 3.3. – Aumento della legalità nelle aree ad altaesclusione sociale e miglioramento del tessuto urbanonelle aree a basso tasso di legalità [RA 9.6]
Linee guida “Inclusione sociale”
2.2. Asse Prioritario 4 – Infrastrutture per l’inclusione sociale
2.2.1. OS 4.1. – Riduzione del numero di famiglie con particolari fragilità sociali ed economiche in condizioni di disagio abitativo [R.A 9.4 dell’AP]
2.2.2. OS 4.2. –Aumento della legalità nelle aree ad alta esclusione sociale e miglioramento del tessuto urbano nelle aree a basso tasso di legalità [RA 9.6 dell’AP]
3. Le azioni di inclusione sociale del PON Metro
3.1. Azione 3.1.1: Azioni integrate di contrasto alla povertà abitativa
3.2. Azione 3.2.1: Percorsi di accompagnamento alla casa per le comunità emarginate
Linee guida “Inclusione sociale”
3.3. Azione 3.2.2: Servizi a bassa soglia per l’inclusione dei senza dimora o assimilati (stranieri in emergenza abitativa estrema)
3.4. Azione 3.3.1: Sostegno all’attivazione di nuovi servizi in aree degradate
3.5. Azione 4.1.1: Realizzazione e recupero alloggi
3.6. Azione 4.2.1: Recupero immobili inutilizzati e definizione spazi per servizi
4. Criteri di selezione - Strategia di Azione Locale
5. Selezione delle operazioni e modalità di attuazione
6. Spese ammissibili
Allegato 1 Abbreviazioni
Allegato 2 Documentazione di riferimento
Grazie per l’attenzione!