Presentazione: Eva Argentino e Nicolò Artoni anno B ... · DOMENICA 1° luglio XIII domenica del...

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DOMENICA 1° luglio XIII domenica del Tempo Ordinario B Castelnovo Ore 08:00 Eucaristia Ore 11:00 Eucaristia def. Pomarico Margherita Presentazione: Eva Argentino e Nicolò Artoni Ore 19:00 Eucaristia Meletole Ore 09:30 Eucaristia Cogruzzo Ore 09:30 -------------- LUNEDI’ 02 luglio Castelnovo Ore 10:00 Eucaristia MARTEDI’ 03 luglio Castelnovo Ore 19:00 Eucaristia MERCOLEDI’ 04 luglio Castelnovo ----------------------------------------------------- GIOVEDI’ 05 luglio Castelnovo Ore 18:30 Adorazione Eucaristica VENERDI’ 06 luglio Castelnovo Ore 19:00 Eucaristia SABATO 07 luglio San Savino Ore 17 a Montericco: matrimonio di Andrea Rosselli e Nicoletta Barani DOMENICA 08 luglio XIV domenica del Tempo Ordinario B Castelnovo Ore 08:00 Eucaristia Ore 11:00 Eucaristia def. Castorini Felice, Celestina e congiunti Presentazione: Anita Massa Ore 19:00 Eucaristia Meletole Ore 09:30 Celebrazione della Parola Cogruzzo Ore 09:30 Eucaristia 6 -7 - 8 luglio 21^ FESTA ARATURA A COGRUZZO www.upsanfrancesco.org DOMENICA 1° luglio 2018 – XIII dom. T.O. – anno B Liturgia della Parola Dal libro della Sapienza (Sap 1,13-15;2,23-24) 13 perché Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi. 14 Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano; le creature del mondo sono portatrici di salvezza, in esse non c'è veleno di morte, né il regno dei morti è sulla terra. 15 La giustizia infatti è immortale. 23 Sì, Dio ha creato l'uomo per l'incorruttibilità, lo ha fatto immagine della propria natura. 24 Ma per l'invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo e ne fanno esperienza coloro che le appartengono. Parola di Dio Dalla 2° lettera di San Paolo ai Corinzi (2Cor 8,7.9.13-15) 7 E come siete ricchi in ogni cosa, nella fede, nella parola, nella conoscenza, in ogni zelo e nella carità che vi abbiamo insegnato, così siate larghi anche in quest'opera generosa. 9 Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà. 13 Non si tratta infatti di mettere in difficoltà voi per sollevare gli altri, ma che vi sia uguaglianza. 14 Per il momento la vostra abbondanza supplisca alla loro indigenza, perché anche la loro abbondanza supplisca alla vostra indigenza, e vi sia uguaglianza, come sta scritto: 15 Colui che raccolse molto non abbondò e colui che raccolse poco non ebbe di meno. Parola di Dio Dal Vangelo secondo Marco (Mc 5,21-43) 21 Essendo Gesù passato di nuovo in barca all'altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. 22 E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai

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DOMENICA

1° luglio

XIII domenica

del Tempo

Ordinario B

Castelnovo

Ore 08:00 Eucaristia

Ore 11:00 Eucaristia def. Pomarico Margherita Presentazione: Eva Argentino e Nicolò Artoni

Ore 19:00 Eucaristia

Meletole Ore 09:30 Eucaristia

Cogruzzo Ore 09:30 --------------

LUNEDI’

02 luglio Castelnovo Ore 10:00 Eucaristia

MARTEDI’

03 luglio Castelnovo Ore 19:00 Eucaristia

MERCOLEDI’

04 luglio Castelnovo -----------------------------------------------------

GIOVEDI’

05 luglio Castelnovo Ore 18:30 Adorazione Eucaristica

VENERDI’

06 luglio Castelnovo Ore 19:00 Eucaristia

SABATO 07 luglio

San Savino Ore 17 a Montericco: matrimonio di Andrea Rosselli e Nicoletta Barani

DOMENICA

08 luglio

XIV domenica

del Tempo

Ordinario B

Castelnovo

Ore 08:00 Eucaristia

Ore 11:00 Eucaristia def. Castorini Felice, Celestina e congiunti Presentazione: Anita Massa

Ore 19:00 Eucaristia

Meletole Ore 09:30 Celebrazione della Parola

Cogruzzo Ore 09:30 Eucaristia

6 -7 - 8 luglio 21^ FESTA ARATURA A COGRUZZO

www.upsanfrancesco.org

DOMENICA 1° luglio 2018 – XIII dom. T.O. – anno B

Liturgia della Parola Dal libro della Sapienza (Sap 1,13-15;2,23-24) 13perché Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi. 14Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano; le creature del mondo sono portatrici di salvezza, in esse non c'è veleno di morte, né il regno dei morti è sulla terra. 15La giustizia infatti è immortale. 23Sì, Dio ha creato l'uomo per l'incorruttibilità, lo ha fatto immagine della propria natura. 24Ma per l'invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo e ne fanno esperienza coloro che le appartengono. Parola di Dio Dalla 2° lettera di San Paolo ai Corinzi (2Cor 8,7.9.13-15) 7E come siete ricchi in ogni cosa, nella fede, nella parola, nella conoscenza, in ogni zelo e nella carità che vi abbiamo insegnato, così siate larghi anche in quest'opera generosa. 9Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà. 13Non si tratta infatti di mettere in difficoltà voi per sollevare gli altri, ma che vi sia uguaglianza. 14Per il momento la vostra abbondanza supplisca alla loro indigenza, perché anche la loro abbondanza supplisca alla vostra indigenza, e vi sia uguaglianza, come sta scritto: 15 Colui che raccolse molto non abbondò e colui che raccolse poco non ebbe di meno. Parola di Dio Dal Vangelo secondo Marco (Mc 5,21-43) 21Essendo Gesù passato di nuovo in barca all'altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. 22E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai

piedi 23e lo supplicò con insistenza: "La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva". 24Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno. 25Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni 26e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, 27udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. 28Diceva infatti: "Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata". 29E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male. 30E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: "Chi ha toccato le mie vesti?". 31I suoi discepoli gli dissero: "Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: "Chi mi ha toccato?"". 32Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. 33E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. 34Ed egli le disse: "Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va' in pace e sii guarita dal tuo male". 35Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: "Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?". 36Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: "Non temere, soltanto abbi fede!". 37E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. 38Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. 39Entrato, disse loro: "Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme". 40E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. 41Prese la mano della bambina e le disse: "Talità kum", che significa: "Fanciulla, io ti dico: àlzati!". 42E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. 43E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare. Parola del Signore ACCOGLIAMO LA PAROLA: Il progetto e la proposta di Gesù è che “ci sia uguaglianza”. La ricchezza materiale degli uni supplisca all’indigenza di altri, così come la forza spirituale degli ultimi venga in aiuto alla debolezza spirituale dei primi. Perché non c’è nessuno così povero che non possa dare della sua povertà, e nessuno così ricco

che non abbia bisogno degli altri. L’altro diventa così una opportunità, una ricchezza, un valore aggiunto. Qualcuno che posso amare e dal quale essere amato. Jairo, capo della sinagoga, appartiene ad un gruppo contrario a Gesù, ma la fragilità e il limite della vita, la malattia della figlioletta, gli dà la forza di uscire dalla sua posizione ideologica per cercare la verità, gli dà la forza di fidarsi del Signore Gesù e di camminare con lui. Molto spesso le situazioni limiti, quelle che ci fanno toccare con mano la nostra impotenza e povertà, ci aprono alla Fede. Ci abilitano a rischiare fidandoci della Parola di Gesù. A Jairo ormai disilluso dalla notizia della morte della figlioletta, Gesù dice: “Non temere, soltanto abbi fede”. Il racconto è molto bello: Gesù prende con sé i genitori, poi prende la bambina per la mano, e questa si alza e comincia a camminare. È il segno di una vita che vince la morte, questo opera la Fede in noi. Una Fede che non deve essere mai scontata: Gesù dice di dare da mangiare a questa bambina. Se non nutriamo la nostra Fede, questa non potrà sostenere la vita perché rischierebbe di essere solo ideologia, mentre la vera Fede riconosce il diritto fondamentale di ogni persona, il diritto a mangiare. Cosi come alla donna guarita per aver toccato le vesti del Signore, Gesù riconosce il diritto di essere accolta nella società da cui la sua malattia l’aveva esclusa. La vera Fede riconosce e restituisce la salute del corpo, ma anche la salute sociale, l’integrazione. Capiamo allora cosa voglia dire “uguaglianza”: il riconoscimento dell’altro come portatore dello stesso diritto alla vita, a una vita dignitosa e riconosciuta, che ci pone nella condizione di guardarci negli occhi e di gioire della presenza di chi ci sta di fronte, senza nessun limite o, peggio ancora, discriminazione. E questo perché “Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà”. Così l’uguaglianza è fondata sulla grazia, sul dono del Signore Gesù. Se celebriamo l’Eucaristia, cioè il dono della vita del Signore Gesù per noi e per tutti, allora non possiamo non vivere la fraternità verso ogni uomo e ogni donna che incontriamo sul nostro cammino. L’esperienza della morte è proprio frutto dell’invidia del maligno che non ci lascia riconoscere l’uguaglianza del fratello, mentre la fraternità è la vittoria sulla morte, principio di vita nuova.