Presentazione di PowerPoint · Il settore metalmeccanico vale 116 miliardi di euro (il doppio del...
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Prato, 26 febbraio 2010
IL PROGETTO I.de.MIL PROGETTO I.de.MLe pratiche e le teorie di riferimentoLe pratiche e le teorie di riferimento
IL PROGETTO E IL SISTEMA DI IL PROGETTO E IL SISTEMA DI ACCOMPAGNAMENTO AL LAVOROACCOMPAGNAMENTO AL LAVORO
Claudio GentiliClaudio GentiliDirettore Education ConfindustriaDirettore Education Confindustria
LO SPOSTAMENTO DEGLI EQUILIBRI LO SPOSTAMENTO DEGLI EQUILIBRI MONDIALIMONDIALI
I paesi emergenti acquistano rilevanza (Peso % sul PIL mondiale in US$ del 2005)
5879 78 75 73 72 69
42282725 31
2221
0102030405060708090
1995 2000 2005 2008 2009 2014 2030
Paesi avanzati Paesi emergenti e PVS
Fonte : elaborazioni CSC su fonti nazionali e previsioni Global Insight
Negli ultimi 10 anni
PIL Cina da 12% a 40% di quello USA, mentre quello del Giappone dal 71% al 34%
In Italia la percentuale di studenti stranieri da quasi trascurabile a circa 10%
LA VELOCITA’ DEL CAMBIAMENTOLA VELOCITA’ DEL CAMBIAMENTO
JOB CREATION:JOB CREATION: NEI PAESI UE DOPO IL CROLLO, NEI PAESI UE DOPO IL CROLLO, L’OCCUPAZIONE TIENE NEL MANIFATTURIEROL’OCCUPAZIONE TIENE NEL MANIFATTURIERO
1996 2006 2015 1996-2006 2006-2015
Settore primario e utilities 15.052 11.918 9.628 -2,3 -2,3
Agricoltura 12.230 9.753 7.764 -2,2 -2,5
Estrazioni 1.005 651 500 -4,3 -2,9
Elettricità, gras e acqua 1.817 1.514 1.364 -1,8 -1,2
Manifatturiero 37.802 34.871 34.415 -0,8 -0,1
Alimentari, bevande e tabacco 5.012 4.781 4.632 -0,5 -0,4
Macchinari 7.943 7.502 7.542 -0,6 0,1
Altre industrie manifatturiere 24.847 22.588 22.241 -0,9 -0,2
Costruzioni 13.729 15.141 15.583 1,0 0,3
Distribuzione e trasporti 48.356 54.242 57.740 1,2 0,7
Distribuzione 28.945 32.153 34.031 1,1 0,6
Alberghi e ristoranti 7.891 9.932 11.547 2,3 1,7
Trasporti e telecomunicazioni 11.520 12.157 12.162 0,5 0,0
Altri servizi 34.022 45.639 54.559 3,0 2,0
Banche e assicurazioni 5.743 6.014 6.032 0,5 0,0
Altre attività e difesa 17.424 26.140 33.079 4,1 2,7
Altri servizi 10.855 13.485 15.448 2,2 1,5
Servizi non vendibili 43.753 48.846 52.011 1,1 0,7
Pubblica amministrazione e difesa 13.837 14.258 14.432 0,3 0,1
Istruzione 12.896 14.507 15.574 1,2 0,8
Sanità e servizi sociali 17.020 20.081 22.005 1,7 1,0
Totale 192.714 210.657 223.936 0,9 0,7
Livelli (in migliaia) Tassi di crescita
Fonte: Unione Europea, European Center for Vocational Training 2008. Stime IER su dati Cambridge Econometrics E3ME model
UE25: dinamiche dell'occupazione(livelli e tassi di crescita)
JOB CREATION E DESTRUCTION PER SETTOREJOB CREATION E DESTRUCTION PER SETTORE
Fonte: elaborazioni Confndustria Education su dati Istat
Il gap degli addetti per settori, 2007-2004(differenza assoluta delle quote sul totale dell'export)
-0.79
-0.31-0.15 -0.15 -0.13 -0.11 -0.06 -0.06 -0.05 -0.04
0.03 0.03 0.05 0.150.37 0.42
0.82
-1.00-0.80-0.60-0.40-0.200.000.200.400.600.801.00
Tessil
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Cuoio, p
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ezzi
di tra
sporto
Met
allu
rgia
"job creation"
"job destruction"
Vecchie Aziende (basate sulle risorse)
• Aziende ‘monolitiche’• Catene di produzione• Produzione di massa• Focus sui volumi• Resource-intensive• Guida l’offerta• Approccio lineare (Taylorismo
produttivo)
Nuove Aziende(basate sulla conoscenza)
• Aziende ‘estese’• Network produttivo• Alto valore aggiunto• Focus su qualità• Brain intensive• Guida la domanda• Approccio simultaneo
Vecchio concettoTempo: estesoSpazio: locale
Nuovo concettoTempo: zero (real time)
Spazio: globale
Networking e competitività di sistema
FENOMENOLOGIA DEL CAMBIAMENTO IN ATTOFENOMENOLOGIA DEL CAMBIAMENTO IN ATTO
LA LENTA E COSTANTE RIPRESALA LENTA E COSTANTE RIPRESADELL’INDUSTRIA ITALIANA…AL 2017DELL’INDUSTRIA ITALIANA…AL 2017
IL DIMEZZAMENTO DEL CAPITALE UMANO, IL DIMEZZAMENTO DEL CAPITALE UMANO, 1985-20201985-2020
9.015
8.025
6.686
5.809
9.175
6.041
5.8865.794
5.000
5.500
6.000
6.500
7.000
7.500
8.000
8.500
9.000
9.500
1985 1990 1995 2000 2005 2010 2015 2020
Fonte : elaborazioni Confndustria su Nazioni Unite
Learn more, better workLearn more, better work
SONO ANCORA TROPPI I GIOVANI NEETSONO ANCORA TROPPI I GIOVANI NEET(Not in education, employment, training)(Not in education, employment, training)
Fonte: elaborazioni Confndustria Education su dati OCSE
La quota di giovani italiani che non sono né occupati, né studenti, né in formazione
è la più alta in ambito OCSE e in progressivo aumento dal 2002
NEET
Not in Employment, Education and Training in Italia
26.3
30.3
21.0
22.023.6
15.0
17.0
19.0
21.0
23.0
25.0
27.0
29.0
31.0
33.0
1998 2000 2002 2004 2006
5.96.97.27.6
8.48.89.0
10.010.6
12.012.712.913.113.4
14.114.214.715.115.5
16.617.718.0
20.221.8
23.6
0.0 5.0 10.0 15.0 20.0 25.0
NetherlandsNorwayFinlandPoland
GermanyDenmark
Czech RepublicIreland
SwedenHungary
United StatesFranceAustriaSlovak
AustraliaBelgiumCanada
SwitzerlandPortugal
New ZealandGreeceJapanSpain
UnitedItaly
LA DORSALE TECNOLOGICA DEL PAESELA DORSALE TECNOLOGICA DEL PAESE
Politecnici
Poli formativi tecnologici
Politica formativa e politica industrialeIl settore metalmeccanico vale 116 miliardi di euro (il doppio del deficit energetico), più del valore aggiunto dell’industria farmaceutica dei 27 Paesi UE
Ma in Italia, il 67% dei laureati ignora che siamo il 2° Paese manifatturiero in Europa per valore aggiunto (dopo la Germania) – indagine IPSOS
Senza gli istituti tecnici non esisterebbero molte importanti realtà del Made in Italy
L’istruzione tecnica deve tornare ad essere la spina dorsale della crescita industriale del Paese
Medium Tech Pluralismo
imprenditoriale e sociale
Istituti Tecnici
Istituti Tecnici Superiori
Fonte : elaborazioni Confndustria su dati Eurostat
L'incidenza dei tecnici sul totale degli occupati: trend 1992-2007(valori %, n° professioni tecniche/ n° occupati)
22.0
12.9
16.6
18.4
20.921.6
12.0
14.0
16.0
18.0
20.0
22.0
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Italia Germania
LA SCUOLA ITALIANA PRODUCE MENO TECNICI
Il sorpasso dei Licei sugli
Istituti Tecnici
L’IMPRESA ITALIANA ASSUME PIU’ TECNICI
Il sorpasso della Germania
Fonte: elaborazioni Confndustria Education su dati MPI
Gli immatricolati ai licei e agli istituti tecnici, a.s. 1990/'91-2009/'10(valori %, totale iscritti alla scuola superiore di II grado = 100)
*Per evitare salti nella serie storica, sono stati inclusi anche gli studenti degli istituti psico-pedagogici sin dal 1990/''91, benchè la riforma sia entrata in vigore
nell'a.s.1998/'99.
34
42
47
41
3936
31
3537
3538
30.0
35.0
40.0
45.0
50.0
1990
/91
1991
/92
1992
/93
1993
/94
1994
/95
1995
/96
1996
/97
1997
/98
1998
/99
1999
/00
2000
/01
2001
/02
2002
/03
2003
/04
2004
/05
2005
/06
2006
/07
2007
/08
2008
/09
2009
/10
anni scolastici
quota %
istituti tecnici
licei*
L’INVERSIONE DI TENDENZA:L’INVERSIONE DI TENDENZA:LA RIPRESA DELLE ISCRIZIONI AGLI ISTITUTI LA RIPRESA DELLE ISCRIZIONI AGLI ISTITUTI
TECNICITECNICI
Fonte : elaborazioni Confndustria Education su dati MPI
Variazione della quota di iscritti al I anno nei licei e istituti tecnici, a.s. 2002/'03-2009/'10(valori %)
*Sono stati inclusi anche gli studenti degli istituti psico-pedagogici.
-0.8
-1.2-0.8 -0.7
-0.3
0.2
2.0
1.6
2.0
1.30.8
-0.2
-2.0
-1.5
-1.0
-0.5
0.0
0.5
1.0
1.5
2.0
2.5
3.0
2002-03 2003-04 2004-05 2005-06 2006-07 2007-08 2008-09
anni scolastici
var
iazi
on
e q
uo
ta %
istituti tecnici
licei*
0.6
-0.8
DOMANDAdel settore privato di diplomati tecnici
nel 2008
323.492
OFFERTAdi diplomati tecnici nell’a.s. 2006/2007
142.218
Domanda > Offerta
GAP=
181.274
IL GAP DOMANDA – OFFERTA DI DIPLOMATI TECNICIIL GAP DOMANDA – OFFERTA DI DIPLOMATI TECNICINEL MERCATO DEL LAVORONEL MERCATO DEL LAVORO
2008: prima della crisi le imprese non trovano 181mila tecnici
2009: nonostante la crisi le imprese non trovano 76mila tecnici
DOMANDAdel settore privato di diplomati tecnici
nel 2009
214.037
OFFERTAdi diplomati tecnici nell’a.s. 2007/2008
137.718
Domanda > Offerta
GAP=
76.319
Fonte: elaborazioni Confndustria su dati Excelsior, MPI e Istat.
LA DOMANDA DI DIPLOMATI TECNICI E LA DOMANDA DI DIPLOMATI TECNICI E PROFESSIONALI PROFESSIONALI
Fonte : elaborazioni Confndustria su dati Excelsior, 2009
La domanda delle imprese di diplomati tecnico-professionali, 2009(valori assoluti)
* Per 74,690 diplomati non è specifcato l'indirizzo per cui per ottenere la domanda complessiva di diplomati tecnico-professionali occorre aggiungere alla somma dei valori
80901602303107909001,1601,4101,7201,8702,3002,8403,290
5,7006,400
7,79013,530
14,84075,910
0 10,000 20,000 30,000 40,000 50,000 60,000 70,000 80,000 90,000
lavorazione vetro e ceramicastampa ed editoria
orafocartario-cartotecnico
biologico e biotecnologiaaeronautico e nauticografco-pubblicitario
legno, mobile e arredamentotessile, abbigliamento e moda
chimicotermoidraulico
agrario-alimentareelettronico
socio-sanitarioedile
informaticoelettrotecnico
turistico-alberghieromeccanico
amministrativo-commerciale
SEGNALI CONFORTANTI DALLE IMMATRICOLAZIONI SEGNALI CONFORTANTI DALLE IMMATRICOLAZIONI SEMPRE PIU’ ORIENTATE VERSO I PROFILI SEMPRE PIU’ ORIENTATE VERSO I PROFILI
RICHIESTI DAL MERCATO DEL LAVORORICHIESTI DAL MERCATO DEL LAVORO
Fonte : elaborazione Confndustria su dati MIUR, 2009
Le scelte universitarie dei diplomati si stanno gradualmente orientando verso gli indirizzi
più richiesti dal mercato del lavoro
variazione quota
(differenza quota a.a. 2008/'09-2007/'08)
-0.4-0.4
-0.3-0.3-0.2
-0.1-0.1-0.1-0.1
0.00.0
0.20.2
0.40.4
0.9
-0.5 -0.3 -0.1 0.1 0.3 0.5 0.7 0.9 1.1
POLITICO-SOCIALE
GEO-BIOLOGICO
ARCHITETTURA
INSEGNAMENTO
GIURIDICO
CHIMICO-FARMACEUTICO
PSICOLOGICO
SCIENTIFICO
LETTERARIO
EDUCAZIONE FISICA
DIFESA E SICUREZZA
AGRARIO
LINGUISTICO
ECONOMICO-STATISTICO
MEDICO
INGEGNERIA
quota iscritti
(iscritti per indirizzo/totale iscritti)
0.12.02.3
3.13.4
4.74.74.9
5.56.1
8.08.3
10.010.3
11.415.1
-3.0 2.0 7.0 12.0 17.0
DIFESA E SICUREZZA
EDUCAZIONE FISICA
AGRARIO
PSICOLOGICO
SCIENTIFICO
CHIMICO-FARMACEUTICO
INSEGNAMENTO
ARCHITETTURA
GEO-BIOLOGICO
LINGUISTICO
LETTERARIO
MEDICO
POLITICO-SOCIALE
GIURIDICO
INGEGNERIA
ECONOMICO-STATISTICO
LE NUOVE PROFESSIONI:LE NUOVE PROFESSIONI:I LAUREATI INTROVABILII LAUREATI INTROVABILI
Assunzioni di laureati
previstre nel 2009
di cui:
di diffcile
reperimento
% di diffcile
reperimento
Infermiere 4,480 2,670 59.6
Sviluppatore software 1,170 670 57.3
Fisioterapista 1,580 690 43.7
Esperto fscale 700 290 41.4
Progettista settore metalmeccanico 610 230 37.7
Analista programmatore informatico 890 330 37.1
Farmacista 1,560 540 34.6
Progettista elettronico 830 270 32.5
Progettista meccanico 1,800 570 31.7
Educatore professionale 2,880 810 28.1Fonte: Unioncamere- Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Laureati introvabili: le prime 10 professioni con maggiori diffcoltà di reperimento, 2009
Riduzione indirizzi: da 39 a 11, orientati agli sbocchi occupazionali
Orario settimanale: da 36 ore (50’) a 32 ore (60’)
Più scienza e tecnologia: discipline curvate sui “profili in uscita” per fornire competenze certificate e spendibili sul mercato del lavoro anche a livello europeo
Più ore di laboratorio: laboratorio non più soltanto “luogo fisico”, ma soprattutto strumento per consentire ai giovani di progettare, sperimentare, raccogliere e elaborare dati
Insegnamento delle scienze integrate: dalla frammentazione all’integrazione dei saperi
Più stage e alternanza scuola-lavoro: per acquisire competenze tecniche richieste dal mondo del lavoro
Comitati Tecnico-Scientifici: organi per una più stretta collaborazione scuola-impresa per le scuole che autonomamente li richiedono
Potenziamento delle lingue straniere:
possibilità di insegnare una materia tecnica in inglese
COSA CAMBIA CON LA RIFORMACOSA CAMBIA CON LA RIFORMA
I PROBLEMI APERTI I PROBLEMI APERTI
Per rendere efficace la riforma dei programmi bisogna realizzare la riforma organizzativa della scuola (governance, carriera degli insegnanti, flessibilità risorse umane, più poteri gestionali ai presidi)
Orientamento in ingresso e in uscita dei giovani e delle famiglie
Formazione in servizio dei docenti
Laboratori
Attività didattica nei laboratori: compresenza del docente laureato con l’insegnante tecnico-pratico
Ore di laboratorio sul monte ore complessivo delle aree di indirizzo:
33% nel primo biennio (264 ore, corrispondenti mediamente a 4 ore settimanali in prima e seconda su un orario settimanale di 32 ore)
53% nel secondo biennio e quinto anno (891 ore, corrispondenti mediamente a 9 ore settimanali su un orario settimanale di 32 ore)
L’eccessiva riduzione delle ore di laboratorio e delle compresenze dei docenti tecnico-pratici rischia di mettere in crisi un settore formativo determinante per lo sviluppo dell’industria manifatturiera del Paese
Il Regolamento (art. 5, comma 3, lettera a) prevede che
PER POTENZIARE LE ATTIVITA' DI LABORATORIO POTRANNO ESSERE
ASSEGNATE ALLE SCUOLE ULTERIORI RISORSE DI PERSONALE
I LABORATORI NEI NUOVI ISTITUTI TECNICII LABORATORI NEI NUOVI ISTITUTI TECNICI
1. utilizzare – a livello territoriale – una quota dell’organico degli insegnanti tecnico-pratici da mettere a disposizione degli istituti tecnici del settore tecnologico per rafforzare le attività didattiche nei laboratori
2. prevedere tempi di impiego degli insegnanti tecnico-pratici, in raccordo con i docenti di teoria, con tempistica di non automatica compresenza, lasciando al Capo d’Istituto la facoltà di scegliere in quali laboratori utilizzare la compresenza
3. definire un contingente di Assistenti tecnici adeguato alla manutenzione dei laboratori
4. realizzare un piano straordinario di investimenti per adeguare le attrezzature tecnologiche e modernizzare i laboratori degli istituti tecnici
I LABORATORI NEI NUOVI ISTITUTI TECNICII LABORATORI NEI NUOVI ISTITUTI TECNICI
riforma organi collegiali coerente con il nuovo quadro dei modelli organizzativi e di governance previsti dal regolamento
incentivi di carriera legati al merito sistemi di valutazione dei risultati di
apprendimento sistema di finanziamento con attribuzione
risorse sulla base dei risultati programma di formazione e aggiornamento
docenti piano straordinario di investimenti per
adeguare le attrezzature tecnologiche e modernizzare i laboratori
LE MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO LE MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO
Autonomia organizzativa Ufficio tecnico Comitato Tecnico-Scientifico per il migliore raccordo con il territorio Distinzione tra compresenza e ore di laboratorio
Autonomia didattica Dipartimenti Comitato Tecnico-Scientifico per la parte di aggiornamento
didattico e adeguamento programmi alle esigenze delle imprese
Autonomia finanziaria Possibilità di ottenere finanziamenti per docenze a contratto di
esperti aziendali Possibilità di ottenere finanziamenti per rinnovo laboratori
COME LA RIFORMA DEGLI ISTITUTI TECNICI COME LA RIFORMA DEGLI ISTITUTI TECNICI AUMENTA GLI SPAZI DI AUTONOMIA PER LE SCUOLEAUMENTA GLI SPAZI DI AUTONOMIA PER LE SCUOLE
Nuovi modelli di governance
Definizione criteri utilizzo spazi di flessibilità
Piano nazionale di orientamento
Piano nazionale di formazione docenti
Emanazione Linee Guida per la progettazione formativa e le attività di laboratorio
Aggiornamento dei piani di studio e dei programmi scolastici
I PROSSIMI STEP PER COMPIERE LA RIFORMA…I PROSSIMI STEP PER COMPIERE LA RIFORMA…
Cosa devono fare le Imprese?
Stage e alternanza per rafforzare rapporto con le scuole
Utilizzo efficiente dello spazio di autonomia offerto dalla Riforma
Attivazione del Comitato Tecnico – Scientifico nelle scuole
Supportare Laboratori
Strumenti per la diffusione delle best practice (siti web, social network, comunità professionali) sulla collaborazione scuola - industria
I PROSSIMI STEP PER COMPIERE LA RIFORMA…I PROSSIMI STEP PER COMPIERE LA RIFORMA…
Per gli studenti
opportunità contro il “genericismo”: offre una base culturale scientifica solida e di pragmatismo tecnologico (dalle conoscenze alle competenze)
accentua la libertà di scelta dei giovani: orienta e valorizza le vocazioni professionali e l’inserimento nel mondo del lavoro; consente il proseguimento degli studi superiori
riconosce il valore culturale della tecnologia e dell’impresa
Per gli insegnanti
rappresenta una opportunità di sviluppo in quanto consente: una autonomia organizzativa e didattica più ampia
dei licei la possibilità di aggiornare le proprie competenze
professionali e di entrare in contatto con l’innovazione tecnologica
una efficace collaborazione con le imprese
riconosce il merito e premia la qualità
LA NUOVA ISTRUZIONE TECNICALA NUOVA ISTRUZIONE TECNICA
Per le famiglie
fornisce risposte chiare alle preoccupazioni educative
garantisce maggiore trasparenza dell’offerta formativa, piani di studio aggiornati e raccordo con il mondo del lavoro, offrendo la possibilità di un contatto diretto con le aziende
Per le imprese
rappresenta una risposta alla domanda d i professionalità tecniche
costituisce un tassello fondamentale della strategia per la ripresa economica
consente di coadiuvare le scuole nella definizione delle opzioni degli indirizzi
offre la possibilità di comunicare ai giovani la realtà del mondo del lavoro
LA NUOVA ISTRUZIONE TECNICALA NUOVA ISTRUZIONE TECNICA