Presentazione del Presidio Cultura di RENA

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PRESIDIO CULTURA restituzione «tour» settembre/ottobre 2014 e proposte dindirizzo

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PRESIDIO CULTURA

restituzione «tour»

settembre/ottobre 2014

e proposte d’indirizzo

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report attività

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LECCE > PALERMO > FAENZA

1 mese

3 workshop

20 speaker

150 partecipanti

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• Topic

Oltre il contributo. Nuove forme di sussidiarietà orizzontale

in ambito culturale

• Discussant Cristina Alga (PA), Damiano Aliprandi (TO), Cheti Corsini (BO),

Annibale D’Elia (BA), Maurizio Frittelli (FI), Giuseppe Marchionna (BR),

Bertram Niessen (MI), Agostino Riitano (NA)

• Partecipanti >45

1. LECCE, 25 settembre 2014 / www.artlab.fitzcarraldo.it

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Riattualizzare il contributo economico alla cultura secondo nuove logiche,

più reciproche e responsabilizzanti, tra P. A. e Operatori.

Punti d’attenzione - natura giuridica eterogenea degli operatori (conflitto profit/non profit)

- Frammentazione fra i livelli P.A.

- blocchi formali (la burocrazia ostacola fenomeni innovativi e scelte di merito) e

concettuali (contributo solo a non profit)

- individuazione delle ragioni del contributo (a fronte di cosa in cambio?)

- set di competenze complesse da possedere e conciliare (umanistiche e tecniche)

- dirigenti responsabili in solido

- ignoranza degli strumenti giuridici già disponibili

- cessione della sovranità (da ambo le parti)

Obiettivo:

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• Topic

Chi sono gli imprenditori culturali oggi?

Vecchie definizioni e nuove virtù

• Discussant Matteo Bartolomeo (MI), Giada Evandri (MI), Roberto Covolo (BR),

Fabio Montagnino (PA)

• Partecipanti >50

2. PALERMO, 18 ottobre 2014 / www.nuovepratiche.it

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Al di là delle forme giuridiche, gli operatori culturali devono avere una dose di

intraprendenza/autoimprenditorialità per dare sostenibilità ai propri progetti,

ma soprattutto a «un progetto di vita» (legittimazione e stabilizzazione della

professione culturale). È necessario coniugare diverse capacità e sensibilità

(tecniche, manageriali, umanistiche, relazionali).

Punti d’attenzione - «normalizzare» il settore (che vuole sempre «sentirsi speciale»)

- costruire ex-novo una tradizione imprenditoriale culturale

- individuare persone giuridiche e modalità operative comuni

- definire obiettivi, azioni e costruire il proprio mix di risorse in modo non ideologico

- imprese come comunità: capitale umano interno ed esterno

come prima risorsa da valorizzare

Obiettivo:

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• Topic

Associazioni e imprese culturali: a ciascuno il suo?

• Discussant Luca Iaia (RM), Pier Nicola Ferri (RA), Paolo Marcolini (FE), Flaviano

Zandonai (TN), Nicola Facciotto (CN), Andrea Michinelli (BO),

Giordano Sangiorgi (RA), Ruggiero Sintona (RA)

• Partecipanti >45

3. FAENZA, 24-25 ottobre 2014 / www.culturaimpresafestival.it

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Obiettivo:

Individuare specificità e finalità proprie di ogni soggetto giuridico per creare

sinergie efficaci, coordinate e integrate dalle P. A. L’associazionismo nasce

per promuovere coesione sociale e beni relazionali intangibili; l’impresa per

produrre beni, reddito e posti di lavoro. Oggi i confini sono sfumati, ma la prima

non può essere usata per fare impresa eludendo norme e fisco, la seconda

non può essere penalizzata nella sua eventuale valenza sociale per la

dimensione profit. L’uso improprio di tali istituti lede l’intero ecosistema e la

dignità di chi ne fa parte.

Punti d’attenzione - etica degli operatori (difficile creare codice deontologico unitario)

- etica delle P.A.: ischio di uso strumentale delle categorie (ribassare prezzi/demagogia)

- ampliare l’istituto dell’impresa sociale da chi ne fa parte ex-lege e chi ne fa parte de

facto e ai «potenziali».

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Inquadramento e

visione

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LA CULTURA È…

• …un approccio privato alla vita, un filtro cognitivo trasversale

(visione Europa 2020),

MA ANCHE

• un settore produttivo multiforme e storicizzato, patrimonio

identitario italiano, che oggi vive un grosso momento di

trasformazione

• la costruzione e trasmissione «ludica» di conoscenza, all’interno

del «core art field», dell’industria culturale e dell’industria creativa

ad esso connesse (vd. tassonomia KEA) FUORI e DENTRO un

ambito di mercato

• l’azione di un singolo individuo E/O di gruppi informali e

formalizzati di individui

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MA C’È INNOVAZIONE CULTURALE

SOLO SE:

• si va oltre «l’arte per l’arte» per produrre anche processi

di trasformazione sociale

• si agisce secondo logiche di sostenibilità e open-access

• al centro dell’azione si pone la propria comunità di

riferimento (fisica o virtuale)

• si concerta tra tutti gli attori dell’ecosistema

• si produce valore socio-economico continuativo

È nelle corde di RENA scommettere, agire, rappresentare

queste esperienze, come facilitatore di aggregazione e

attivazione dei nostri soci, come punto di riferimento e

pressione per il superamento di criticità sistemiche.

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CRITICITÀ PRINCIPALI ALLA

DIFFUSIONE DELL’INNOVAZIONE:

• riconoscimento della cultura come settore socio-economico

rilevante e prospettico per il Paese ( >> accreditamento del settore all’esterno, presenza nei tavoli

chiave di pianificazione e sviluppo dei territori, maggiori

investimenti)

• inquadramento e stabilizzazione professionale

dell’operatore culturale

• strappi dimensionali, generazionali e di visione tra attori

del settore

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proposte operative

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UN PRESIDIO CULTURA IN RENA…

…risponde alla nuova strategia, di sviluppare azioni integrate

su temi specifici, ovvero:

• attivando gruppi di riflessione interni

(nei progetti e nelle antenne)

• mobilitando le comunità del cambiamento di riferimento,

i soci individuali e collettivi

• promuovendo appuntamenti di formazione diffusa

• traducendo i processi bottom-up che ha attivato in

politiche pubbliche innovative

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CRITICITÀ >>> AZIONI RENA

1) riconoscimento della cultura come settore socio-economico

>>> presenza trasversale del tema all’interno dell’Associazione

2) lavoro culturale >>> gruppo di lavoro continuativo sul tema

3) strappi tra attori del settore

>>> ideazione e realizzazione progetto «Innesti Culturali»

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CRITICITÀ >>> AZIONE 1

Affrontare il tema e coinvolgere operatori del settore all’interno di

ciascuna antenna e dei progetti pre-esistenti.

- Summer School / Matera 2019

- (In)formiamoci

- Eterno Presente

- altre attività

>>> trattare Cultura «controcorrente» rispetto al contesto nazionale,

ponendola al pari degli altri driver del cambiamento identificati da

RENA.

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CRITICITÀ >>> AZIONE 2

Attivare un gruppo di lavoro permanente coinvolgendo soci ed

esperti a fronte della riconosciuta necessità di meglio inquadrare

e stabilizzare la professione culturale, programmare un’occasione

di restituzione annuale dell’attività, promossa preferibilmente da

un socio collettivo.

>>> per il percorso condiviso e l’interesse già manifestato per

l’argomento, si ritiene che il Nuove Pratiche Fest di Palermo

possa essere il contesto giusto.

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CRITICITÀ >>> AZIONE 3

Ideare e realizzare un progetto RENA, per contribuire al

superamento dell’oggettiva distanza che si rileva tra i diversi

attori del settore culturale, al fine di elaborare formule innovative

di collaborazione tra macro-istituzioni pubbliche e micro-imprese.

>>> vedi appendice sul progetto «Innesti Culturali»

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appendice approfondimento

progetto

Innesti Culturali

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INNESTI CULTURALI >> perché

Problematica identificata come la più pertinente al percorso di

RENA: la distanza esistente tra macro-istituzioni e le micro-

imprese creative e culturali.

OBIETTIVI

• facilitare l’incontro, la permeabilità e la collaborazione stabile

e continuativa tra attori eterogenei del settore culturale

• rinsaldare lo strappo macro/micro, pubblico/privato, top-down

/bottom-up e generazionale attraverso la contaminazione, la

complementarietà e la ridefinizione dei ruoli

• elaborare nuove forme per la collaborazione tra enti, superando

schemi pre-esistenti

• rendere scalabile il progetto su tutti i territori e su diversi soggetti

(per settore, per dimensione, per natura giuridica)

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INNESTI CULTURALI >> chi

Riferimento principale delle politiche

culturali e dell’immaginario collettivo,

sono i centri di costo più rilevanti per il

settore a fronte di un non proporzionale

beneficio sociale percepito.

Governance ingessate, personale non

professionalizzato = turris eburnee

spesso di indubbio valore culturale ma

anacronistiche e scisse dal territorio e

dalla comunità di appartenenza

«new wave» consistente

ma poco indagata e poco

accreditata nelle politiche

di settore. Piccole realtà

dinamiche e autosostenibili

(seppur con fatica), molto

radicate nel territorio e

innovative nel proprio

management e nella

produzione di contenuti,

necessitano di continuità e

massa critica

Macro Istituzioni

Micro imprese

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INNESTI CULTURALI >> il progetto

Ideare un nuovo format che consenta l’«innesto» di micro imprese

culturali e creative all’interno di macro-istituzioni culturali pubbliche,

favorendo lo scambio di know-how, pratiche, beni e servizi al fine di

compensare le reciproche debolezze e strutturare partnership

continuative.

IPOTESI DI LAVORO

FASE 1 – impostazione

- creazione di un gruppo di lavoro (un referente per Antenna + specialisti)

- il gruppo di lavoro struttura il progetto, ne esplora le criticità e propone soluzioni

FASE 2 - avviamento

- attraverso i contatti con il MIBACT e/o attraverso le Antenne si identificano sui

territori le macro-istituzioni «più bisognose»

- attraverso le Antenne e i soci collettivi si identificano le micro-imprese che

potrebbero essere innestate

FASE 3 - realizzazione

- RENA gestisce e facilita gli inserimenti (possibile collaborazione progettuale ed

economica dell’ICS - Istituto per il Credito Sportivo).

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INNESTI CULTURALI >> plus

lato micro imprese

• andare oltre la logica assistenziale del finanziamento a pioggia

e a fondo perduto, oltre l’estemporaneità del bando impostando

rapporti continuativi e reciproci (>> modalità da definire)

• inserire nuove professionalità e nuove energie in un contesto

istituzionalizzato da cui possono apprendere logiche e prassi

diverse dal proprio contesto originale

lato macro istituzioni

• lavorare sull’ottimizzazione dei centri di costo attraverso le

prestazioni continuative delle micro-imprese «innestate»

• mentre ottimizza il proprio bilancio, raccoglie e accoglie le

energie più innovative e vitali del proprio territorio e «si apre»

alla comunità in cui è inserita

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INNESTI CULTURALI >> criticità • l’individuazione di una formula efficace di partenariato

«evoluto», elaborata a cavallo tra la forma del bando,

della fornitura di beni e servizi, degli affidamenti

• le modalità per il reclutamento delle istituzioni e delle

imprese

• la legittimità di RENA al porsi come mediatore di un

rapporto economico tra enti pubblici e privati.

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Contatti: Chiara Galloni [email protected]

Roberta Franceschinelli [email protected]

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