PRESENTAZIONE DEI RISULTATI DI REVAMPING ITALCEMENTI · (RM), Matera, Isola delle Femmine (PA) e...
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PRESENTAZIONE DEI RISULTATI DI REVAMPING ITALCEMENTI CEMENTERIA DI REZZATO/MAZZANO
Commissione tecnico-scientifica di controllo del progetto- 24 Maggio 2017 -
Agenda
¨ Compiti e Attività svolte dalla Commissione (Ing. Carrara)
¨ Interventi eseguiti (Dr. Monti & Ing. Vitale)¨ Flussi emissivi, confronto con gli obiettivi (Ing.
Zanoni)¨ Effetti sulla qualità dell’aria (Ing. Carnevale e Ing.
Volta)
Agenda
¨ Compiti e Attività svolte dalla Commissione (Ing. Carrara)
¨ Interventi eseguiti (Dr. Monti & Ing. Vitale)¨ Flussi emissivi, confronto con gli obiettivi (Ing.
Zanoni)¨ Effetti sulla qualità dell’aria (Ing. Carnevale e Ing.
Volta)
2005 – Italcementi presenta il primo progetto
Il percorso del progetto¨ Luglio 2005. Italcementi presenta lo Studio di Impatto
Ambientale del primo progetto di ammodernamento della linea del clinker grigio, che prevede l’aumento della potenzialità produttiva da 2.400 a 4.000 ton/die
¨ Le Amministrazioni locali chiedono che: ¤ il progetto contenga tutti gli interventi di ammodernamento degli
impianti al fine di aumentare il rendimento energetico senza incrementare l’attuale potenzialità produttiva di 2.400 ton/die(750.000 tonnellate/anno) di clinker “nero”. In tal modo si potrà più che dimezzare l’attuale emissione di NOx e di polveri;
¤ si dovranno prevedere interventi anche per ridurre l’impatto della linea produttiva di cemento “bianco”, in particolare per ridurre le emissioni in atmosfera di NOx e di polveri;
Le Amministrazioni avviano una indagine ambientale
¨ In relazione al progetto di ampliamento della cementeria Italcementi i comuni di Rezzato e Mazzano hanno deciso di far eseguire un’indagine ambientale per la caratterizzazione della qualità dell’aria e dei suoi effetti sullo stato di salute della popolazione nel territorio dei due comuni interessati dalle ricadute delle emissioni della cementeria.
¨ L’indagine si compone di tre fasi consecutive, che si prevede possano concludersi entro l’estate 2007.
Indagine ambientale
1. Monitoraggio della concentrazione di inquinanti nell’aria e valutazione della qualità dell’aria contributo delle emissioni della cementeria. (Dr. Orsini - Consulenze Ambientali)
2. Indagine sullo stato di salute della popolazione residente nei cumuni di Mazzano e Rezzato. (Dr. Crosignani – Unità di Epidemiologia Ambientale dell’Istituto dei Tumori di Milano
3. Valutazione del rischio per la salute dei residenti nel territorio dei due comuni, derivante dal livello di contaminazione atmosferico accertato. (Dr. Fanelli -Dipartimento Ambiente e Salute dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano)
2007 - Italcementi difende il suo progetto
2007 - Italcementi difende il suo progetto
2007 - Italcementi difende il suo progetto
2007 - Italcementi difende il suo progetto
2007 - Italcementi difende il suo progetto
2007 - Italcementi difende il suo progetto
2007 - Italcementi difende il suo progetto
2007 - Italcementi difende il suo progetto
2007 - Italcementi difende il suo progetto
2008 – Definizione degli obiettivi di riduzione dei flussi emissivi
¨ Si definiscono i contenuti di un protocollo di intesa fra le Amministrazioni comunali di Rezzato e Mazzano e Italcementi in cui si individuano degli obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale della cementeria a seguito dell’ammodernamento.
¨ La non condivisione della capacità produttiva della nuova linea e le perplessità sul consumo di nuovo territorio, determinano uno stallo del progetto.
2010 – Italcementi presenta il nuovo progetto
¨ Riduzione della potenzialità produttiva della nuova linea del clinker grigio a 3.000 ton/die e 1.000.000 ton/anno
¨ Riduzione degli NOx con installazione di un sistema SNCR con iniezione di soluzione acquosa di ammoniaca al calcinatore, e di un sistema SCR preceduto da un elettrofiltro, con iniezione di soluzione acquosa di ammoniaca - Soluzione innovativa brevettata da Italcementi.
2010/11 – Gli Accordi di riferimento
Obiettivi di riduzione delle emissioni – Linee guida
Obiettivi di riduzione del flusso emissivo
Compiti assegnati alla Commissione tecnico-scientifica di controllo del progetto di revamping
a) Coopera con la Società nel raggiungimento degli obiettivi emissivi stabiliti dal presente Protocollo, mediante l’espressione di pareri suggerimenti/proposte, comunque non vincolanti;
b) Indica le emissioni ritenute significative in relazione alle quali viene motivatamente ritenuta opportuna l’installazione di appositi sistemi di monitoraggio in continuo od incremento dell’attività di indagine;
c) Verifica le emissioni atmosferiche effettivamente prodotte dall’Impianto, sulla base dei risultati di analisi forniti dai rilevatori in continuo dei forni di cottura e pubblicati in rete su base giornaliera dalla Società, sulla base dei monitoraggi ambientali previsti dall’AIA e sulla base di eventuali ulteriori indagini previste dalla Commissione. Qualora risultino dati incoerenti, contraddittori o comunque ritenuti non adeguati, la Commissione può motivatamente richiedere alla Società di porre in essere attività di indagine supplementare;
Compiti assegnati alla Commissione tecnico-scientifica di controllo del progetto di revamping
d) Qualora sia riscontrato il superamento degli obiettivi in esito all’attività di verifica di cui alla precedente lett. c), come eventualmente integrata dai risultati delle ulteriori indagini poste in essere dalla Società, segnala il fatto alla Società ed alle Amministrazioni, affinché la stessa Società in un termine ragionevole possa adottare azioni e/o misure, per garantire il rispetto degli obiettivi di riduzione del flusso emissivo di cui al Protocollo;
e) Può motivatamente proporre la temporanea riduzione della produzione o la parziale sospensione dell’attività di Impianto, qualora i dati disponibili sulle emissioni facciano temere il superamento del flusso emissivo annuo di cui al Protocollo;
f) Esprime un parere sulla compatibilità ambientale di proposte presentate dalla Società relative alla introduzione di nuove tipologie di rifiuti in sostituzione di materie prime o combustibili convenzionali; a tal fine la Commissione predisporrà una metodologia di valutazione degli impatti derivanti dalle modifiche sulle emissioni atmosferiche;
g) Verifica che nelle assunzioni del personale siano state privilegiate le maestranze reperite nelle liste di collocamento dei Comuni di Rezzato e di Mazzano, ferme restando le specifiche esigenze e l’autonomia dell’azienda ed il rispetto della legislazione in materia.
Attività svolte dalla CTSCR
Le attività sono riportate nei seguenti rapporti:¨ 21 marzo 2014 - Primo rapporto sullo stato attuativo
del progetto – Attività 2012-2013¨ 30 Maggio 2015 - Secondo rapporto sullo stato
attuativo del progetto – Attività 2014¨ 8 Dicembre 2015 - Rapporto sugli episodi emissivi di
agosto e ottobre 2015 e sullo stato attuativo del progetto di revamping della cementeria
¨ 5 Maggio 2016 - Terzo rapporto sullo stato attuativo del progetto – Attività 2015
¨ 29 Marzo 2017 - Quarto rapporto sullo stato attuativo del progetto – Attività 2016
Agenda
¨ Compiti e Attività svolte dalla Commissione (Ing. Carrara)
¨ Interventi eseguiti (Dr. Monti & Ing. Vitale)¨ Flussi emissivi, confronto con gli obiettivi (Ing.
Zanoni)¨ Effetti sulla qualità dell’aria (Ing. Carnevale e Ing.
Volta)
Qualità e innovazione, da oltre 150 anni
La prima cotturanel forno di Scanzo (Bergamo) avviene l’8 febbraio 1864.Il prodotto dimostra per i tempi proprietà straordinarie.
Agli inizi del secolo Italcementi fornisce cementi per grandi opere: il ponte sul fiume Adda, la stazione ferroviaria di Santa Lucia a Venezia, dove è decisiva l’efficacia del legante anche sott’acqua, e il Canale di Suez in Egitto.
Nel 1927, con il titolo già quotato in Borsa da due anni, Italcementi assume l’attuale denominazione. In quegli anni, diventa leader del settore in Italia.
Nel 1992 con l’acquisizione di CimentsFrançais, il gruppo bergamasco assume una dimensione globale.
Negli anni cinquantasi intensifica il rapporto con il mondo dell’architetturae dell’alta ingegneria,un legame che ha dato vita ad alcune tra le più importanti opere di architettura nazionali e internazionali.
La capacità innovativa ha permesso a Italcementidi mettere a punto il nuovo cemento biodinamicoper la realizzazione di Palazzo Italia a Expo 2015.
Da Luglio 2016 Italcementi è parte di HeidelbergCementGroup, il principale player mondiale nella fornitura verticalmente integrata di materiali per le costruzioni.
A partire dal 2000, Italcementi prosegue nel piano strategico di rinnovamento e adeguamento delle principali cementerie alle Best availableTechnologies .
HeidelbergCement, un Gruppo leader nel mondo
Dal primo luglio 2016 si è aperta una nuova era della storia di Italcementi.
La società oggi è parte di HeidelbergCement Group, il principale player mondiale nella fornitura verticalmente integrata di materiali da costruzione, con oltre 60.000 dipendenti in più di 3.000 siti produttivi.
Nel 2016 HeidelbergCementha registrato un fatturato di 15.166 miliardi di euro.
Gli impianti produttivi: performance e sostenibilità
La rete produttiva di Italcementi è costituita da 6 impianti dislocati lungo tutto il territorio nazionale: Calusco d’Adda (BG), Rezzato-Mazzano (BS), Colleferro(RM), Matera, Isola delle Femmine (PA) e Samatzai (CA).
Gli impianti sono costantemente oggetto di interventi di ammodernamento e adeguamento alle normative in evoluzione. In particolare, le cementerie di Calusco d’Adda, Rezzato- Mazzano e Matera sono state completamente rinnovate, con performance produttive e ambientali d’eccellenza.
La struttura industriale, inoltre è formata anche da un impianto per i prodotti speciali e 8 centri di macinazione. Rilevante la presenza nel settore del calcestruzzo con 124 impianti per la produzione del calcestruzzo e 17 cave per gli aggregati.
Il Revamping della cementeria
Interventi sulla linea del clinker grigio
Interventi sulla linea del clinker bianco
Interventi di valenza generale
Sorta nel 1964, la cementeria di Rezzato-Mazzano è fra le più importanti d’Italia per capacità produttiva e disponibilità di materie prime di elevata qualità. Nella cementeria sono prodotti due tipi di cemento: quello tradizionale “grigio” e quello “bianco” utilizzato soprattutto nel mondo dell’architettura e per le opere di pregio, in cui il colore bianco rappresenta un valore aggiunto.
Il clinker, componente fondamentale del cemento, era prodotto in linee di cottura differenti:Ø 1 forno di cottura del clinker bianco
Ø 2 forni di cottura del clinker grigio
La cementeria di Rezzato - Mazzano «ieri»
A partire dal 2012 è stato avviato un progetto complessivo di rinnovamento della linea produttiva (“revamping”) finalizzato a coniugare in modo moderno e sostenibile le esigenze produttive con prestazioni ambientali di eccellenza.
Il revamping della linea di cottura del grigiocompletato nel 2014 e reso totalmente operativo nel corso del 2015, ha consentito il raggiungimento di prestazioni avanzate in termini di riduzione delle emissioni in atmosfera e di maggiore competitività, grazie all’efficienza nel consumo di risorse energetiche e materiali.
Nel corso del 2015 e del 2016 anche la linea di cottura del bianco è stata oggetto di importanti interventi sotto l’aspetto produttivo e ambientale, consentendo una significativa riduzione dei consumi di risorse idriche e degli impatti ambientali.
La cementeria di Rezzato e Mazzano «oggi»
Interventi sulla linea del clinker grigio
L’intervento ha visto la sostituzione dei due forni lunghi per il clinker grigio,definitivamente dismessi, con una linea di cottura con preriscaldatore insospensione (PRS) a 5 stadi.
Cuore dell’intervento è la nuova “torre” in cui sono contenuti gli impianti (icicloni) che assicurano le prestazioni produttive richieste e garantiscono la
maggior parte delle prestazioni ambientali.
Interventi sulla linea del clinker grigio
Tra gli interventi effettuati:
Ø una pressa a rulli per la preparazione della farina cruda, che consente la riduzione dei consumi energetici e riduce l’impatto sonoro
Ø un filtro a maniche sulle emissioni del forno di cottura
Ø nuovi bruciatori a bassa emissione, la combustione a stadi, un sistema non catalitico e uno catalitico per la riduzione degli ossidi di azoto. Il catalizzatore, costituisce una tecnica considerata ancora emergente nell’industria del cemento, che Italcementi in applicazione del Protocollo di Intesa ha voluto installare e sperimentare sulla nuova linea ottenendo ottimi risultati
Ø un filtro ad alta temperatura sul raffreddatore del clinker, tecnologia applicata per la prima volta al mondo in un forno di cottura del clinker per cemento
Ø un nuovo analizzatore delle emissioni in atmosfera del forno di cottura in sostituzione del precedente
Interventi sulla linea del clinker grigio
I lavori hanno comportato la sostituzione della tempra ad immersione in acqua con un innovativo sistema di tempra stechiometrica in cui il clinker è raffreddato d 1450 °C a 600 °C utilizzando l’acqua esclusivamente necessaria a garantire le prestazioni meccaniche e di colore del clinker bianco prodotto.
Il nuovo impianto di tempra ha consentito i seguenti miglioramenti ambientali:
Ø l’eliminazione della fase di essiccazione del clinker con generatore di gas caldi alimentato ad olio combustibile denso con conseguente eliminazione dei relativi flussi di inquinanti in atmosfera (E115) e dei relativi consumi energetici
Ø riduzione dei consumi idrici
Ø eliminazione del punto di emissione
di emergenza
Ø semplificazione impiantistica con riduzione
delle emissioni diffuse di reparto
Interventi sulla linea del clinker bianco
Interventi sulla linea del clinker bianco
L’intervento, in anticipo rispetto ai tempi previsti dal protocollo, ha comportato l’adozione per l'emissione del forno di cottura dei seguenti sistemi di abbattimento:
Ø un sistema DeSOx per l’abbattimento degli ossidi di zolfo tramite iniezione di agente adsorbente
Ø un moderno filtro a tessuto in sostituzione dell’attuale filtro elettrostatico a presidio dell’emissione del forno di cottura
Ø un sistema DeNOx con catalizzatore a bassa temperatura SCR (Selective Catalytic Reduction) per l’abbattimento delle emissioni degli ossidi di azoto Data la tecnologia della linea di cottura del clinker bianco (forno lungo a via semisecca) e la bassa temperatura degli effluenti da trattare, la tecnica necessita di un catalizzatore a bassa temperatura che non trova riscontri applicativi in nessuna altra cementeria di questo tipo a livello mondiale.
Ø un nuovo analizzatore delle emissioni in sostituzione del precedente
Interventi sulla linea del clinker bianco
Interventi di valenza generale
Tra gli altri interventi effettuati, di rilevanza ambientale e produttiva non previsti dal Protocollo sono da mettere in evidenza:Ø eliminazione dell’olio combustibile e sostituzione con gas metano negli usi e negli
impianti in cui era utilizzato l’olio.I serbatoi saranno completamente rimossi.
Ø aggiornamento della sala centralizzata che controlla e comanda tutti gli impiantiinstallando i più moderni sistemi
Ø l’automatizzazione del capannone materie prime
Ø il rinnovamento degli impianti spedizione del clinker e potenziamento dei filtri di depolverazione sulla linea di trasporto
Ø installazione di sensori di polverosità sulle principali emissioni di polvere della cementeria ed adozione di severe e rigorose procedure di gestione controllo e verifica
Agenda
¨ Compiti e Attività svolte dalla Commissione (Ing. Carrara)
¨ Interventi eseguiti (Dr. Monti & Ing. Vitale)¨ Flussi emissivi, confronto con gli obiettivi (Ing.
Zanoni)¨ Effetti sulla qualità dell’aria (Ing. Carnevale e Ing.
Volta)
Definizione degli obiettivi di riduzione
¨ Gli obiettivi di riduzione delle emissioni atmosferiche (flusso emissivo annuo e flusso emissivo orario) sono definiti nelle Linee Guida del 25 novembre 2010
Obiettivi di riduzione
Rimodulazione delle fasi progettuali
Produzione di clinker - totale
Analisi dei flussi emissivi
¨ I flussi emissivi dei macroinquinanti sono stati analizzati utilizzando i dati provenienti dalle seguenti fonti*:¤ Sistema Monitoraggio Emissioni SME§, che misura in continuo le emissioni dei
forni:n camino forno clinker biancon camino nuovo forno clinker grigio
¤ Campagne di misura di polveri, SO2 e NOx effettuate quadrimestralmente da laboratori esterni sulle seguenti emissioni:n essiccatore correttivin molino crudo biancon essiccatore clinker bianco
¤ Campagne di misura delle polveri effettuate quadrimestralmente/annualmente da laboratori esterni su tutte la altre emissioni
*I punti di emissione, gli inquinanti da monitorare, la frequenza dei campionamenti ed i metodi di campionamento ed analisi rispondono a quanto stabilito dalla AIA n. 12898 del 30.10.2007 così come modificata e integrata dal decreto regionale n. 2549 del 14/03/2008 e dall'atto dirigenziale della Provincia di Brescia n. 2079 del 08/06/2011.
§Il sistema SME soggetto al controllo dell’ARPA di Brescia.
Evento emissivo del 21-24 agosto 2015 - origine
¨ L’evento ha comportato la dispersione di polvere di clinker grigio dal camino che emette i fumi provenienti dal sistema di depolverazione dell'aria di raffreddamento del clinker grigio¤ causato dall'anomalo deterioramento delle candele
filtranti di una delle due unità di depolverazione
Evento emissivo del 21-24 agosto 2015 - provvedimenti¨ A seguito dell’evento, Italcementi ha messo in campo le seguenti misure:
¤ la sonda triboelettrica originariamente posta sul camino del raffreddamento del clinker grigio e anche sull'emissione dal mulino carbone è stata sostituita con un rilevatore otticon Per la gestione dei due misuratori sono state fissate tre soglie di allarme:n Non essendo tali misuratori inseriti nello SME, Italcementi ha provveduto a specifica taratura con
misure gravimetriche isocinetiche all’emissioni ed ha predisposta una specifica Istruzione tecnica di gestione che prevede una taratura annuale.
¤ Conformemente a quanto indicato da ARPA è stata implementata la modifica della Istruzione Tecnica che si applica a tutti i sensori triboelettrici montati sui camini delle emissioni della cementeria dotati di questo tipo di sensori di polverosità utilizzati come ausilio nella gestione di processo e manutentiva degli impianti, abbassando i valori delle soglie di allarme;
¤ E’ stato adottato e inserito nell’Istruzione Tecnica, il controllo da parte della Direzione di stabilimento dei tabulati e dei tracciati delle sonde triboelettriche/ottiche di misura delle polveri nelle emissioni, per rilevare l'andamento delle concentrazioni e le eventuali anomalie che richiedono la verifica degli impianti di misura e/o di depolverazione. I controlli sono registrati.
¤ Oltre al contratto già in essere con laboratorio esterno accreditato, la cementeria si è dotata di strumentazione per l’effettuazione di misure gravimetriche speditive con campionamenti isocinetici e personale interno adeguatamente formato.
Evento emissivo del 6 ottobre 2015 -origine ¨ L'evento emissivo ha
comportato una fuoriuscita di farina cruda "grigia" (di alimentazione al forno grigio) dalla line di deposito, stato causato dal cedimento di un giunto elastico allo scarico dell'elevatore sulla canaletta di trasporto della farina cruda ai sili di stoccaggio.
Evento emissivo del 6 ottobre 2015 -provvedimenti ¨ Per prevenire il ripetersi di tali eventi Italcementi ha adottate le seguenti
misure:¤ Il giunto è stato rafforzato con un rivestimento interno in lamiera realizzando
una sorta di condotto interno che limita la sollecitazione meccanica sul giunto, è stato inoltre potenziato il rivestimento in tessuto plastico creando un doppio strato di sicurezza
¤ Tale soluzione stata estesa a tutti i 6 giunti analoghi presenti sulla nuova linea¤ Italcementi ha istituito un nuovo programma di controlli sugli impianti al fine di
individuare preventivamente possibili guasti che potrebbero avere ripercussioni sull’ambienten ispezioni periodiche differenziate per tipo di macchina a cura del servizio
manutenzione meccanica sui componenti più critici ed importanti dello stabilimento; n ispezioni periodiche settimanali all’interno dei reparti, svolte dagli operatori di
reparto n con giri di controllo visivo.
¤ Al fine di individuare tempestivamente eventuali fuoriuscite di materiale nei primi mesi 2016 stato inoltre potenziato il sistema di telecamere collegate alla sala quadri
Risultati flussi emissivi annui - dettaglio
Flusso emissivo annuo di polveri (PM10) Flusso emissivo annuo di SO2
Flusso emissivo annuo di NOx Flusso emissivo annuo di NH3
Risultati flussi emissivi annui - sintesi
¨ Totale = polveri (PM10) + SO2 + NOx + NH3 ¤ tonnellate/anno
2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Risultati flussi emissivi orari- sintesi
¨ Totale = polveri (PM10) + SO2 + NOx + NH3 ¤ kg/h
Sintesi del confronto emissioni-obiettivi
¨ Con la marcia a regime della nuova linea di produzione del clinker grigio e la realizzazione anticipata degli interventi di revamping della linea di cottura del clinker grigio , gli obiettivi finali dell’ammodernamento sono già stati raggiunti nel 2016, con anticipo rispetto ai tempi (2019) previsti dal Protocollo
¨ I risultati della gestione 2017 consentiranno di confermare il conseguimento stabile e definitivo degli obiettivi del revamping previsti dal Protocollo nella fase 4.
Agenda
¨ Compiti e Attività svolte dalla Commissione (Ing. Carrara)
¨ Interventi eseguiti (Dr. Monti & Ing. Vitale)¨ Flussi emissivi, confronto con gli obiettivi (Ing.
Zanoni)¨ Effetti sulla qualità dell’aria (Ing. Carnevale e Ing.
Volta)
Effetti sulla qualità dell’aria
¨ Per verificare gli effetti del progetto sulla qualità dell’aria nella zona circostante l’impianto è stato definito un piano di monitoraggio per i parametri NO2NOX , PM10 e PM2.5
¨ La Commissione, in accordo con ARPA Dipartimento di Brescia ha deciso a giugno 2013 di:¤ fare installare due centraline per il campionamento
sequenziale di PM10 e PM2.5 nel giardino delle case sociali di proprietà di Italcementi localizzate a Mazzano in via Moretto 26
¤ fare eseguire due campagne annuali con mezzo mobile presso il CRE di Rezzato località Pineta
Posizione punti di rilievo
Problema di qualità dell’aria
PM10 PM2.5
O3 NO2
Cosa è il PM10?
NOx
NH3
COV
PM10 primario PM10 secondario
SaleMarino
Polvere Varia
CarbonioOrganico
Carbonio
SO2
Inorganici
Metalli
Andamento media annuale PM10
(µg/m3)
Andamento mensile PM10
(µg/m3)
Concentrazioni annuali NO2
(µg/m3)
Concentrazione annuale PM10Rezzato e Brescia
(µg/m3)
Concentrazione annuale NO2Rezzato e Brescia
(µg/m3)
Relazione tra flussi emissivi e PM10
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2014 2015 2016
Precipitazioni (mm) - Brescia
Anno (mm)
Estate (mm)
Inverno (mm)
Relazione tra flussi emissivi e PM10
Relazione Flussi emissivi ed NOx
Relazione tra flussi emissivi e NOx
Episodio 21-24 agosto 2015
Episodio 6 ottobre 2015
Il ruolo delle altre sorgenti emissive –PM10
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Emissioni PM10 (t/anno) comuni zona
PM10 Rezzato 2014
PM10 Rezzato 2016
PM10 Nuvolento
PM10 Nuvolera
PM10 Montichiari
PM10 Brescia
PM10 Mazzano
Il ruolo delle altre sorgenti emissive –NOx
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1200
Produzione Energia
Riscaldamento domestico
Processi produttivi
Uso di solventi Trasporto Trattamento Rifiuti
Agricoltura Altre sorgenti
EmissioniNOx (t/anno) comuni zona
NOx Rezzato 2014
NOx Rezzato 2016
NOx Nuvolento
NOx Nuvolera
NOx Montichiari
NOx Brescia
NOx Mazzano