Presentazione
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Candidato: Francesco Savino Di NoiaRelatore: Giacomo RoatiCorrelatore: Giovanni Modugno
Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali
Corso di laurea in Fisica e Astrofisica
CREAZIONE DI IMMAGINI ARBITRARIE CON UN MODULATORE SPAZIALE DI LUCE
Obiettivo a lungo termine: creare potenziali ottici arbitrari per atomi ultrafreddi.
Necessità di controllare l’intensità luminosa con elevata precisione (errori su una scala massima del %), e su lunghezze confrontabili con la λ di De Broglie degli atomi (~μm).
Schema della presentazione
Lo SLM: principio di funzionamento, calibrazione
Lo SLM come reticolo di diffrazione: test e primi risultati
Formazione di immagini e algoritmi di ricostruzione di fase
Test su un’immagine reale
Lo Spatial Light Modulator 1920x1080 pixels quadrati (liquid
crystals on Silicon) di lato 8μm.
Su ciascun pixel si imposta un ritardo di fase Γ per l’onda incidente con l’applicazione di un campo elettrico.
/)(2 dn
www.holoeye.com
www.bnonlinear.com
Lo SLM viene collegato al PC tramite un driver di controllo, ed è trattato come monitor esterno.
Il ritardo di fase sui pixels viene impostato con un’immagine 1920x1080 in scala di grigi ad 8 bit (256 valori di grigio).
bianco / nero: 2
Calibrazione Verificare che ogni livello di grigio corrisponda allo stesso ritardo di fase
(2π/256) rispetto al precedente.
Massimi di intensità nelle posizioni t.c. :
Differenza tra gli sfasamenti dei 2 fasci data dai diversi livelli di grigio sulle metà dello SLM.
Prima della calibrazione Dopo la calibrazione
Intensità lungo la riga scelta per i 256 livelli di grigio.
________________________________________________
1- Visualizzazione interferogramma
2- Scelta di una riga per le misure
3- Invio sequenza di grigi su una metà dello SLM
4- Correzione del V da inviare agli elettrodi
Step per la calibrazione
t
)256/( t
SLM come reticolo di diffrazione 2D
Spostamento luce diffratta P
Valori interi P Є [-100,100] t.c.
Funzione Prisma: gradiente di fase lineare lungo gli assi dello SLM (fase α tra pixel contigui)
100P
Laser
SLM
P=0, α=0
P=20, α=π/5
P=50, α=π/2
Cerchi blu: picco diffratto Cerchi verdi: luce riflessa dalla prima faccia Cerchi rossi: picchi “spuri” se α non è multiplo di 2π/256
P=0, α=0
P=20, α=π/5
P=50, α=π/2
Posizione (u.a.)
Inte
nsità
(u.a
.)
Cerchi blu: picco diffratto Cerchi verdi: luce riflessa dalla prima faccia Cerchi rossi: picchi “spuri” se α non è multiplo di 2π/256
Sarà consigliabile porre P=50 per spostarsi dalla luce riflessa evitando picchi spuri.
Creazione di immaginiSul piano focale si ha:
Lo SLM imprime un pattern di fase controllabile all’onda incidente per ottenere l’intensità desiderata sul piano focale.
SLM CCD (atomi) Saleh, Teich; Fundamentals of Photonics
Algoritmo Gerchberg - Saxton
Gaunt, Hazdibabic; eprint arXiv:1111.5941v1, 2011.
Algoritmo OMRAF
Gaunt, Hazdibabic; eprint arXiv:1111.5941v1, 2011.
Simulazioni ed analisiImmagine target Simulazione G-S Simulazione OMRAF
Errore di digitalizzazioneLa discretizzazione della fase tra i pixels dà un errore intrinseco nell’algortimo.
Iterazioni
ε
L’errore ε è stato calcolato come RMS tra l’intensità dei pixels della simulazione e dell’immagine reale.
Errore di digitalizzazioneLa discretizzazione della fase tra i pixels dà un errore intrinseco nell’algortimo.
L’errore ε è stato calcolato come RMS tra l’intensità dei pixels della simulazione e dell’immagine reale.
Iterazioni
ε
Iterazioni
ε
Creazione immagine test
- Errore del 25%
- Presenza di speckles
Nlf
Riga centrale
Intensità desiderata
Zero Padding
Utilizzando N/2 pixels
2
Nlf
Riga centrale
Intensità desiderata
Abbiamo simulato uno Zero Padding a N/2 pixels analizzando l’immagine con risoluzione pari a metà di (binning 8x8 sulla ccd) ε ≈ 13%
Posizione (Pixel)
Inte
nsità
(u.a
.)
Resta il problema legato alle speckles; probabilmente sono causate da disomogeneità tra i cristalli liquidi dei pixels.
Inte
nsità
(u.a
.)
Posizione (Pixel)
Conclusioni Primo studio su un SLM condotto a Firenze nell’ambito della fisica degli
atomi freddi, tra i settori di punta della ricerca scientifica fiorentina.
Calibrazione dello SLM
Implementazione di algoritmi di ricostruzione di fase i. Studio errore legato alla discretizzazione della fase tra i pixel
Realizzazione di una prima immagine semplice i. Ruolo dimensione finita SLM ii. Presenza di errore random
Prospettive future Inserimento di Zero Padding nell’algoritmo
Realizzazione di un meccanismo di feedback attivo
Grazie per l’attenzione!
Verifica della linearità spostamento/angolo impostato.
284 108.5109.5)sin( PPa Dal fit polinomiale ricaviamo:
Il termine (negativo) di secondo grado in P può essere attribuito al crosstalk tra i pixel.
sin(
θ)x1
00
P
SLM CCD
θ
P=0, α=0
P=20, α=π/5
P=50, α=π/2
Posizione (u.a.)
Inte
nsità
(u.a
.)
Cerchi verdi: luce riflessa dalla prima faccia Cerchi blu: picco diffratto Cerchi rossi: picchi “spuri”