Premio letterario La Pania Ai margini del · Era quindi la volta dell ideatore del Premio, avv....

20
ANNO XXVI - N. 102 GIUGNO 2014 Aut. Tribunale di Lucca n. 480 del 15 Luglio 1988 - Sped. in Abb. Postale Gruppo IV NOTIZIARIO DEL COMUNE DI MOLAZZANA Direttore Responsabile: Floriano Moni Il nuovo Consiglio Comunale pagine 2 e 3 Premio letterario La Pania pagine 4, 5 e 6 Ai margini del Premio pagine 7 e 8 Area di paese: mio padre pagine 16 e 17 Cascio 1956: i fratelli Cassettari in posa nello Studio fotografico Bertagni . In alto da sinistra: Marisa, Renato, Bruna, Sergio, Geny, Mario. Seduti in basso: mamma Bernardina Lucchesi tra Luigi e Quinto, detto Beppe. Il padre, Amedeo Cassettari, era morto nel 1948. I fratelli Cassettari erano in realt dodici. Nella foto mancano Santino, Adele e Geny. Il nome di quest ultima, scomparsa prematuramente, era stato poi dato alla sorella ritratta nella foto. Un altro figlio era morto in tenera et .

Transcript of Premio letterario La Pania Ai margini del · Era quindi la volta dell ideatore del Premio, avv....

Page 1: Premio letterario La Pania Ai margini del · Era quindi la volta dell ideatore del Premio, avv. Aldo Bertozzi che, fin dalla prima edizione ha voluto corredare l evento con l offerta

ANNO XXVI - N. 102GIUGNO 2014

Aut. Tribunale di Lucca n. 480 del 15 Luglio 1988 - Sped. in Abb. Postale Gruppo IV

NOTIZIARIO DEL COMUNE DI MOLAZZANADirettore Responsabile: Floriano Moni

Il nuovoConsiglioComunale

pagine 2 e 3

Premio letterarioLa Pania

pagine 4, 5 e 6

Ai margini delPremio

pagine 7 e 8

Area di paese:mio padre

pagine 16 e 17

Cascio 1956: i fratelli Cassettari in posa nello Studio fotografico Bertagni .In alto da sinistra: Marisa, Renato, Bruna, Sergio, Geny, Mario. Seduti in basso: mamma BernardinaLucchesi tra Luigi e Quinto, detto Beppe. Il padre, Amedeo Cassettari, era morto nel 1948. I fratelliCassettari erano in realt dodici. Nella foto mancano Santino, Adele e Geny. Il nome di quest ultima,scomparsa prematuramente, era stato poi dato alla sorella ritratta nella foto. Un altro figlio era mortoin tenera et .

Page 2: Premio letterario La Pania Ai margini del · Era quindi la volta dell ideatore del Premio, avv. Aldo Bertozzi che, fin dalla prima edizione ha voluto corredare l evento con l offerta

2

MOLAZZANA

BRUCCIANO

ALPE S. ANTONIO

SASSI

EGLIO

MONTALTISSIMO

CASCIO

TOTALI

FRAZIONI MASCHI FEMMINE TOT. M+F NUM.FAMIGLIE

152

25

14

87

36

35

207

556

152

24

13

90

44

27

210

559

304

49

26

177

80

62

417

1116

143

26

17

95

41

26

181

531

NATI:Fontana Tommaso di Luca ePieroni Ilaria nato a Barga il31.03.2014Bandini Alice di Maurizio e Puc-ci Silvia nata a Barga il17.04.2014

MORTI:Fontana Giorgio di anni 73,deceduto a Lucca il 04.04.2014Salotti Ivo di anni 85, decedutoa Molazzana il 30.04.2014Scaramucci Dino di anni 69,deceduto a Castelnuovo di Gar-fagnana il 02.05.2014

Popolazione residenteal 31 maggio 2014

Il nuovo consiglio

comunale

Si erano scomodate anche le telecamere delle tv localiper cogliere la Gilda mentre si apprestava ad entrare incabina , al seggio numero 1, quello del capoluogo.Solo una volta ho mancato ad un appuntamento eletto-rale: lo scorso anno, alle politiche, perch c era la neve.In perfetta forma fisica e mentale, Gilda Venturelli harisposto con prontezza alle domande dell intervistatore.Anche questa volta ha voluto esser presente alle votazioni,non ha inteso rinunciare ad un suo diritto sacrosanto,quello di esprimere le sue preferenze alle Comunali edalle Europee.A quasi 103 anni (il prossimo 4 ottobre) Gilda seguemattina e sera il telegiornale e sa tutto di politica.Ho votato - conclude - dopo aver riflettuto tanto .

Dunque , un voto responsabile come sempre.

Il nuovo Consiglio comunale presieduto dal Sindaco Dott.Rino Simonetti risulta cos composto:BERTONCINI ROBERTO, TALANI ANDREA, CARLIGIUSEPPE, POCAI CLAUDIO, SIMONINI SIMONE, FI-LIPPI FEDERICA, POLI LUCA, BENELLI ADENACO,BIANCHI LAURA e ROLANDI REMO.

LE DELEGHEAl Sig. Talani Andrea sono conferite la carica di Vice —Sindaco e le seguenti deleghe: Parco Apuane, Se.Ver.A., Scuola,Trasporti scolastici, Sviluppo Economico;Alla Signora Filippi Federica la delega a: Finanze, Bilancio,Tributi, Pari opportunit ;Al Sig. Bertoncini Roberto, delega a: Ambiente, Urbanistica,Lavori Pubblici, Caccia e Pesca;Al Sig. Carli Giuseppe, delega a: Museo 2¡ Guerra Mondialee Patrimonio Storico, Sport, Unione Comuni Garfagnana,Polizia Municipale e Gestioni Associate, Sentieristica attrezzata;Al Sig. Pocai Claudio, delega a: Agricoltura, Montagna eTurismo;Al Sig. Simonini Simone, delega a: Gaia, Protezione Civile,Viabilit , Politiche Giovanili;Al Sig. Poli Luca, delega a: Innovazioni Tecnologiche, Rapporticon le Associazioni.

LA GIUNTA composta da: Rino Simonetti, Sindaco, AndreaTalani, Vice — Sindaco, Federica Filippi, Assessore.

IL LIBRO-RACCOLTAPazientate ancora un po , amici lettori: il libro raccoltasui primi 100 numeri de La Pania ancora in fase digestazione, ma (prima o poi) vedr la luce.Il lavoro di trasposizione , di trasferire cio gli articoli pisignificativi dal giornale al volume che sta per nascere risultato pi difficoltoso e lungo del previsto.

Va a votare a 103 anni

Page 3: Premio letterario La Pania Ai margini del · Era quindi la volta dell ideatore del Premio, avv. Aldo Bertozzi che, fin dalla prima edizione ha voluto corredare l evento con l offerta

3

Andrea Talani

Ed anche per la maestra Anna Maria Toni giunto ilmomento della pensione.Dopo aver vinto il concorso di scuola materna, avevainsegnato a Fabbriche di Vallico e a Bagni di Lucca. Dal1978 era titolare presso la scuola dell infanzia a Monta-tissimo.Stando tra i bambini, il tempo passa veloce: per ben 36anni l Anna ha vissuto, giocato con i pi piccoli, aiutan-doli a maturare, insegnando e formando la loro personalit .La Pania le dice grazie a nome di tanti genitori e le

porge gli auguri per un riposo lungo e meritato.Nella foto la vediamo con la professoressa Martina Raveracollaboratrice della dirigente scolastica Emanuela Gian-nini assente per motivi di famiglia e col sindaco dottorRino Simonetti che le ha appena consegnato una targaricordo

Dott. Rino SimonettiSindaco

Federica Filippi Roberto Bertoncini Giuseppe Carli Claudio Pocai

Simone Simonini Luca Poli Adenaco Benelli Laura Bianchi Remo Rolandi

LA MAESTRA ANNA MARIA E' IN PENSIONE

Page 4: Premio letterario La Pania Ai margini del · Era quindi la volta dell ideatore del Premio, avv. Aldo Bertozzi che, fin dalla prima edizione ha voluto corredare l evento con l offerta

4

Nella splendida cornice della Rocca estense, all ombra del campanilecon le mura del Castello che facevano da robuste e silenziosesentinelle, si svolta domenica 29 giugno la cerimonia di premia-zione dei Vincitori e dei Finalisti della seconda edizione del Premioletterario di Poesia, Narrativa e Saggistica La Pania .La location — che gi lo scorso anno colp i partecipanti, stupendolied ammaliandoli nel forte ed imponente abbraccio delle verdicolline circostanti e delle maestose vette delle Apuane — fu causadi stupefatta sorpresa e attonita ammirazione per i presenti, ancheper quanti provenivano da luoghi di rilevante interesse turistico,comunque non abituati a consimili visioni mozzafiato.Vi stato chi ha ringraziato l organizzazione per la perfetta regiadell evento, l attribuzione del premio ricevuto e per lo spettacolonaturalistico, gratuitamente offerto ai loro occhi.Come gi avvenne lo scorso anno, anche questa seconda edizioneha visto la partecipazione di numerosi aspiranti al non irrilevantericonoscimento in denaro (500 Euro) riservato ai vincitori diognuna delle quattro Sezioni in cui si articolava il Premio (Poesiaedita, Poesia inedita, Narrativa e Saggistica) e, come per la primaedizione, il livello — forse ancor pi elevato — delle opere pervenuteha obbligato la Giuria ad un gravoso, attento e scrupoloso lavorodi selezione e vaglio, che ha richiesto diverse riunioni per confrontarele rispettive opinioni e discutere collegialmente giudizi e graduatorie.La Commissione giudicatrice, dopo aver esaminato tutte le opere,ha steso per ogni Sezione una classifica definitiva, ritenendo dinon assegnare il Primo Premio Assoluto, non essendosi trovatoun lavoro che, oltre ad essere rilevante ai fini della classificasettoriale, sopravanzasse tutte le opere anche per la veste editorialee tipografica, il corredo fotografico, la qualit della carta, l attenzioneal nostro territorio ed altri aspetti super categoriali.Ø stato indubbiamente un lavoro duro che ha tolto molto tempoalla sfera di quotidianit dei giurati, ma che stato ricompensatodalle espressioni di lode pervenute loro da pi parti.Alla manifestazione ha ritenuto di partecipare, gradito ospite,anche il Sole, presentatosi peraltro con la compagnia di un ventofresco, non invitato e abbastanza fastidioso, che, oltre a sconvolgerele chiome della signore presenti, rendeva difficile controllare ifogli con i testi delle motivazioni e con gli elenchi dei premiati,creando non pochi problemi alla loro lettura.A fare gli onori di casa il Sindaco di Molazzana, dottor RinoSimonetti che, dopo aver ringraziato i partecipanti e gli organizzatori,ha ricordato l importanza del Premio Letterario La Pania , unicodi tal genere in Garfagnana e nella Media Valle, giunto quest annoalla seconda edizione e rilevante anche per il numero ed il livellodei partecipanti e delle opere in concorso e per il cospicuocompenso in denaro riservato ai vincitori di ogni sezione. Il dottorSimonetti ha quindi espresso la gratitudine sua e degli organizzatoridel Premio ai Signori Ugo Bertagni e Luigi Salvi, rispettivamentePresidente e Direttore della Benevolent Society of Chicago, cheanche quest anno non ha fatto mancare il suo concreto e fonda-mentale aiuto economico. Nel suo discorso, il Primo cittadino diMolazzana ha poi ricordato che il Prefetto di Lucca, dottoressaCagliostro, gli aveva telefonato, dichiarandosi dispiaciuta perch ,a causa di precedenti indilazionabili impegni, era impossibilitataa partecipare alla manifestazione, chiedendogli nel contempo difarsi latore dei suoi sensi di stima verso organizzatori e partecipantie dichiarando la propria disponibilit per una prima visita istitu-zionale nel nostro Comune. Il dottor Simonetti ha quindi datolettura di un messaggio di congratulazioni inviato dal SenatoreAndrea Marcucci e di una lettera fatta pervenire dal Vescovo diLucca, monsignor Italo Castellani (di entrambe le comunicazionisi riporta a parte il testo).Ha quindi preso la parola il dottor David Saisi, Sindaco di Gallicano

e Presidente facente funzioni dell Unione dei Comuni dellaGarfagnana, sottolineando la valenza dell iniziativa ed esprimendoparole di plauso per promotori, collaboratori, giurati e di lode pervincitori e finalisti.Era quindi la volta dell ideatore del Premio, avv. Aldo Bertozziche, fin dalla prima edizione ha voluto corredare l evento conl offerta di una medaglia d oro intitolata a suo padre, il PresideEmidio Bertozzi, da destinare ad un soggetto che avesse in qualsiasimodo contribuito a valorizzare la nostra terra di Garfagnana.La medaglia in questione, che l anno scorso and al noto chirurgo,Professor Pietro Iacconi (che, non potendo partecipare di personaalla manifestazione, ha fatto pervenire all avv. Bertozzi, un messaggiodi solidariet e di stima per gli organizzatori), stata quest annoattribuita alla Banca dell Identit e della Memoria presso l Unionedei Comuni della Garfagnana, con la motivazione che si puleggere in altra parte dell articolo, insieme al testo dell interventodell avvocato Bertozzi che fungeva anche da regista della mani-festazione, cercando di destreggiarsi ed assolvere alla meno peggioil compito assegnatogli, nei limiti concessi dal vento che rendevaproblematica la lettura dei testi.La medaglia d ora veniva ritirata del dottor Francesco Pinagli,Dirigente dell Unione Comuni della Garfagnana e Direttore dellaBanca dell Identit e della Memoria, che, dopo aver ringraziatoper l alto onore, sottolineava l importanza di tale organismo (dicui ricorreva quest anno il decennale dell istituzione) e del suolavoro di ricerca, volto a recuperare le numerose testimonianzedel nostro passato che rischiano di andare perdute e di salvaguardarela memoria storica della nostra terra, importante per ogni membrodella nostra Comunit , ma particolarmente per i giovani, comeacquisizione della propria identit e senso di appartenenza allapropria terra, osservando che ognuno di noi contemporaneamenteuna monade diversa da ogni altro individuo, e membro di ungruppo, pi o meno grande, di appartenenza.Il microfono (quest anno - diversamente da ci che avvenne nellaprima edizione - perfettamente funzionante) passava quindi all exassessore alla Cultura presso il Comune di Molazzana, signor BrunoPieroni, uno dei organizzatori dell iniziativa, che si era accollatoil complesso lavoro di dar pubblicit al Premio, mantenere i contattie le relazioni per via telematica, telefonica ed epistolare con iconcorrenti, dirimendo i loro continui dubbi sulle condizioni,modalit e termini di partecipazione al Concorso, reggendo le filadella non semplice macchina burocratica..Dopo aver salutato i presenti, egli proseguiva il suo interventorilevando la partecipazione al Premio da parte di Autori provenientida svariate localit , anche lontane, in Italia (Roma, Ancona,Napoli, Siracusa, Alessandria, Piacenza, Milano, Parma, Reggio

segue a pag. 5

Page 5: Premio letterario La Pania Ai margini del · Era quindi la volta dell ideatore del Premio, avv. Aldo Bertozzi che, fin dalla prima edizione ha voluto corredare l evento con l offerta

5

Calabria, Citt di Castello, Brescia, Padova, Venezia, Como,Genova, Bressanone, Bergamo, Rapallo, Arezzo) e dall estero(Waldenbuch, Monaco di Baviera) ponendo l accentosull importanza dei premi in denaro e lamentando l assenza dialcuni vincitori ai quali sarebbe andata una cospicua somma, purin mancanza di un loro minimo sacrificio, consistente nel presentarsia riceverla. La cosa, veniva sottolineato, aveva portato la Giuriaa valutare l ipotesi — fatta salva l assegnazione del diploma d onore— di condizionare, in tutto o in parte, la consegna della sommastanziata alla presenza fisica del destinatario il giorno della premia-zione. Bruno Pieroni leggeva quindi il testo di alcune e-mailpervenuti dai partecipanti al Premio, di apprezzamento e lode peril lavoro dei componenti della Giuria e per la bellezza del paesaggio.Si procedeva quindi alla lettura delle motivazioni ed alla consegnadei premi a vincitori e finalisti, effettuata, volta a volta, dai membridella Giuria formata dal Sindaco di Molazzana, dottor RinoSimonetti, dal Presidente facente funzioni dell Unione dei Comuni,dottor David Saisi, dall Avvocato Aldo Bertozzi, dal giornalista,direttore de La Pania , Floriano Moni, dall ex Assessore allaCultura presso il Comune di Molazzana, Bruno Pieroni, dallaletterata, dottoressa Simona Comparini, dalla Professoressa GinevraRubini Moni, dal signor Loris Martiri, dal giornalista, professorDino Magistrelli.Riportiamo a parte le motivazioni alla base del conferimento delPrimo Premio per tutte e quattro le sezioni del concorso.Ricevendo i Premi, alcuni dei concorrenti rivolgevano parole diringraziamento e stima nei riguardi degli organizzatori, non man-cando di sottolineare la bont dell organizzazione e l incanto delluogo scelto per la premiazione.La consegna dei premi per le Sezioni Poesia Edita e Poesia Ineditaa quanti erano presenti veniva accompagnata anche dalla lettura,di alcune loro poesia fatta, con bravura e sensibilit , dal signorLoris Martiri della Compagnia teatrale La Ribalta di Gallicano.Dopo il saluto di commiato del Sindaco, la bella cerimonia siconcludeva quindi con un rinfresco gentilmente offertodall amministrazione Comunale di Molazzana.Ci piace ricordare anche che, qualche giorno dopo la cerimonia,sono pervenuti da parte dei premiati molti messaggi di ringrazia-mento per la sobria eleganza e la puntuale precisione della cerimonia,nonch per la bellezza del contorno naturalistico, cosa che certa-mente spinger gli organizzatori cercare di fare ancora meglionelle prossime edizioni del Premio.

***

INTERVENTO DELL AVV. ALDO BERTOZZI

Ho voluto questo riconoscimento per ricordare e onorare la figuradi mio padre, garfagnino purosangue, mai dimentico della sua terranatale, per quanto vissuto e realizzatosi lontano da essa.Dopo la laurea in Economia e commercio, conseguita nel 1934all Universit di Firenze, poich in Garfagnana le occasioni di

lavoro erano assai poche, si trasfer a Piacenza, chiamatovi da unsuo cugino, il professor Alcide Rossi, nativo di Eglio, apprezzatoinsegnante di lettere ed appassionato studioso di Giovanni Pascoli,che seppe riscoprire e valorizzare, evidenziandone la grandezza,inizialmente non compresa appieno dalla critica letteraria delprimo Novecento.Nella citt emiliana, mio padre si dedic all insegnamento, avendosempre ben chiaro nella mente il concetto che l insegnante debbaessere fondamentalmente un educatore e sia suo compito farcrescere gli alunni affidati alle proprie cure prima ancora che qualieruditi, come uomini informati ai principi di onest , lealt , civismo,senso del dovere.Non scolae sed vitae discimus, soleva dire, ricordando poi, spessostupendo gli interlocutori che specialmente a quei tempi — quandol insegnante era ritenuto generalmente un conservatore ed un alterego dei genitori, con diritto di comminare punizioni agli allievisvogliati o turbolenti — non si aspettavano simili affermazioni daun uomo di scuola, come fosse preferibile un asino vivo ad undottore morto , volendo indicare che lo studio importante, manon dev essere fine a se stesso.Divenuto Preside, di ruolo, dopo aver vinto il relativo concorsoa base nazionale, fu incaricato dal Ministero della Pubblica Istruzionedi far conoscere ai suoi colleghi della Provincia di Piacenza lelinee guida della Nuova Scuola Media Unificata, ricevendo ampiconsensi per la sua opera, svolta, a detta di tutti, con competenza,impegno e preparazione, senza alcuna ombra di supponenza.Per quanto piacentino di adozione (nella citt emiliana avevaconosciuto e sposato mia madre, e qui, dove contava numerosiamici, si era stabilito definitivamente), manteneva un profondolegame con la Garfagnana. Appassionato cultore della storia, delletradizioni, del linguaggio della nostra valle, non perdeva occasioneper sottolineare a me, a mia madre, ma anche ai suoi amici econoscenti, la bellezza di questa terra, allora ancora povera ederelitta, certo, ma, allo stesso tempo, cos maliarda ed affascinanteda non poterla scordare pi , una volta conosciutala e, facendomidiventare — con suo non celato orgoglio — un suo appassionatoestimatore e tifoso, al punto da farmi ritenere la ricevuta cittadi-nanza onoraria del Comune di Molazzana, la massima soddisfazionepersonale ottenuta ed ottenibile.Sono certo che Egli avrebbe approvato la mia idea di premiarecon una medaglia d oro a lui dedicata chi, con la propria opera,avesse comunque contribuito a far conoscere e valorizzare la nostraterra, diffondendone il nome, la cultura e gli altri aspetti positivi,al di fuori dei suoi angusti confini territoriali e penso che dall altopossa benedire la nostra odierna iniziativa, a proposito della qualesi deve dire qualcosa.

***

Lo scegliere annualmente un soggetto meritevole di ricevere questamedaglia d oro non certo facile, non gi perch manchino imeritevoli, ma per il motivo opposto: ce ne sarebbero troppi da

segue a pag. 6

Page 6: Premio letterario La Pania Ai margini del · Era quindi la volta dell ideatore del Premio, avv. Aldo Bertozzi che, fin dalla prima edizione ha voluto corredare l evento con l offerta

6

premiare per cui si impone la necessit di compiere delle selezioni,dunque di effettuare delle esclusioni, sulle quali non tutti possonoessere d accordo.Abbiamo operato cos , l anno scorso come quest anno, facendodelle scelte, cosa che, di per s , implica di attuare delle rinunce,in ordine alle quali ci potr essere contestata la bont del nostrooperato e dei criteri adottati, non la sussistenza della nostra buonafede.L anno scorso il Premio and , con unanime consenso, al ProfessorPietro Iacconi, chirurgo di chiara fama e da qualche mese prestigiosafirma del periodico Comunale (che oggi, non ha potuto esserpresente, come avrebbe voluto, a dimostrazione del suo apprezza-mento per la nostra decisione, e che mi ha fatto pervenire unsentito messaggio nel quale, scusandosi per la sua non volutaassenza, esprime i pi vivi sensi di affetto e stima).Quest anno, dopo ampie discussioni, abbiamo considerato comeil premiato non debba essere necessariamente una persona fisica,ma — come avviene, del resto, anche per premi ben pi importantidel nostro (si pensi, senza voler fare paragoni irriverenti edinammissibili, al Nobel) — ben possa essere attribuito ad un Enteo ad un organizzazione che, nel nostro caso, abbia dato un concretocontributo alla conoscenza, valorizzazione e diffusione del patri-monio della Garfagnana, genericamente inteso.E in quest ottica chi pi della Banca dell Identit e della Memoria- di cui ricorre quest anno il decennale della istituzione — che haraccolto, catalogato, organizzato, conservato, pubblicato e resodisponibili libri, ricerche, tesi di laurea, documenti, giornali,fotografie, filmati ed ogni altra specie di materiale utile allasalvaguardia della memoria del nostro territorio, era pi meritevoledi riceverlo?La memoria storica, la conservazione delle tradizioni, del linguaggio- tenacemente difesi da questa Istituzione - sono un formidabilebagaglio di nozioni ed esperienze, importante per ogni membrodella Comunit , ed in particolare per i giovani, come acquisizionedella propria identit e del senso di appartenenza alla propria terra.Come non possiamo sentirci italiani solo nel caso di una partitadi calcio, cos non possiamo sentirci garfagnini solo occasional-mente!Negli oltre settanta volumi editi dalla Banca (divisi nelle SezioniLibri, Radici, Quaderni), sfornati a getto continuo, anche grazieall impegno, serio e disinteressato, di studiosi, cultori, ricercatorie, a volte, semplici appassionati - spinti da una semplice mollaaffettiva e ideale, senza alcun fine di lucro — si trova di tutto, dalladescrizione delle usanze dei nostri vecchi, alle tradizioni piradicate, dal ricordo dei personaggi illustri che qui operarono ovidero i natali, alle iniziative economiche, assistenziali, filantropichee produttive pi ragguardevoli, dallo sviluppo agricolo, commercialeed industriale che ha cambiato l economia e l assetto della Regione,alla necessit dell emigrazione, dalla religiosit del nostro popoloalla tipicit della nostra terra, dalle forme espressive dell arte e delfolclore locale nelle sue pi disparate manifestazioni, alle peculiaritche interessano singoli agglomerati umani e territoriali.Per questi motivi credo che la Banca dell Identit e della Memoriarisponda al meglio alle caratteristiche ed alle finalit del PremioPreside Emidio Bertozzi, e meriti quindi di essere destinataria dellarelativa medaglia d oro.

***

IL SALUTO DELLE AUTORITA

Impossibilitato a partecipare di persona — come avrei desiderato— all assegnazione del Premio di poesia e narrativa La Pania , micongratulo con gli organizzatori che con questa significativamanifestazione tengono alta la creativit di quanti hanno avutoin dono da Dio il talento della poesia, narrativa e saggistica.Formulo vivissimi auguri ai Classificati nelle varie sezioni in cui articolato il Premio e saluto tutti i partecipanti alla manifestazione

che, voglio augurarmi, sia di incentivo e stimolo anche per legiovani generazioni.Con amicizia saluto

ITALO CASTELLANIArcivescovo di Lucca

Cari amici,purtroppo per impegni legati all attivit parlamentare, parteciperinfatti ad una missione internazionale dell Osce, non potr esserepresente alla vostra importante iniziativa.Voglio comunque testimoniare la mia personale attenzione, el attenzione dell Istituzione che rappresento, ad un Premio letterario,nato da una felice idea ed arrivato alla secondo edizione.La predisposizione alla cultura in un area che conserva straordinarietestimonianze come quella di Giovanni Pascoli, ma anche di tantialtri Autori a noi pi contemporanei, viene alimentata anche daeventi come quello che avete organizzato ed arrivato alla secondoedizione.Con l auguro del miglior successo

ANDREA MARCUCCIPresidente Commissione Cultura del Senato

Sintesi della telefonata del Prefetto di Lucca al Sindaco di Molazzana:Il Prefetto di Lucca, Giovanna Cagliostro, in una telefonata alSindaco Simonetti, in risposta all invito da lui ricevuto, esprimendotutto il proprio rammarico, si dichiarava dispiaciuta di non poterpartecipare alla cerimonia di premiazione del Premio LetterarioLa Pania a causa di precedenti, indifferibili impegni. Assicuravaper la propria disponibilit , in una futura occasione, per una visitaistituzionale nel nostro Comune, formulando agli organizzatori edai partecipanti i pi sinceri auguri.

***

CONFERIMENTO ALLA BANCA DELL IDENTIT¸ EDELLA MEMORIA DELLA MEDAGLIA D ORO PRESIDEEMIDIO BERTOZZI

M O T I V A Z I O N E

Alla Banca dell Identit e della memoria della Garfagnana, ricorrendoil decimo anno della sua costituzione, per aver contribuito a rafforzarela peculiarit , la cultura e l immagine della nostra Valle attraverso uncostante lavoro di ricerca, organizzazione e valorizzazione della memorialocale e per aver messo oggi a disposizione della sua gente e dellegenerazioni future un cospicuo patrimonio umano e culturale.

***

I VINCITORI

SEZIONE POESIA EDITA:Veniero Scarselli (Pratovecchio — Arezzo) con il poema Trionfodelle anime artificiali

SEZIONE POESIA INEDITA:Paolo Sangiovanni (Roma) con l opera Solo per amore

SEZIONE NARRATIVA:Vincenzo Pasqua (Monticelli Terme — Parma) con il libro Ilsignor Leo Valnies, bibliotecario

SEZIONE SAGGISTICA:Paola Ottaviano (Como) con il libro Gabriele D Annunzio,maestro della morte

Page 7: Premio letterario La Pania Ai margini del · Era quindi la volta dell ideatore del Premio, avv. Aldo Bertozzi che, fin dalla prima edizione ha voluto corredare l evento con l offerta

7

La parola ad una giurata...

Nonostante sia un appassionata lettrice, non ho mai seguitocon interesse i vari premi letterari, neppure i pi famosi. Forseperch voglio scegliere da sola le mie letture o mi fido di pidel consiglio di amici e parenti, forse perch a volte non hoapprezzato libri molto premiati o forse solo perch , per caratte-re,non amo la competizione.E cos abbastanza strano che mi sia ritrovata a far parte dellagiuria del Premio Letterario La Pania , ma l ho fatto perchmi piaceva l idea che un comune piccolo come il nostro potesseaverne uno e perch , in qualche modo, volevo rendermi utile.Alla fine per me il leggere le opere non stata solo una questionedi libri, diventata una sorta di relazione immaginaria eimmaginata con gli autori, soprattutto se poi sono stati presentialla premiazione.Ho letto decine e decine di opere con una diligenza ed unatenacia che non riservo mai ai libri che acquisto o mi regalanoo mi prestano, infatti se un libro non mi piace lo metto da partedopo non molto.Quelli del premio erano per me una cosa pi seria e cercavo di

andare avanti, anche quando ritenevo che non valessero molto:evidentemente attribuivo al ruolo di giudice una sua responsa-bilit .Devo dire che in certi casi questo mi ha consentito di scoprirebelle storie, narrate con talento, maestria ed ha cos premiatoil mio senso del dovere.Ma la cosa pi bella per me era immaginare che persona ci fossedietro a quelle storie, viste le scarse notizie sull autore presentinelle opere edite e totalmente inesistenti in quelle inedite.A volte, anche indaffarata in altro, mi veniva in mente chipotessero essere colui o colei che aveva raccontato cos benela particolare esperienza di un maestro, oppure la storia delritrovarsi e riscoprirsi dei membri di una famiglia lontani anniluce. Chi aveva potuto rendere cos bene l idea del ruolo delladonna in un paesino della Locride o chi aveva, con grandesemplicit , reso viva una storia di guerra.E potrei continuare con altri esempi.Si apriva per me un mondo parallelo: quello degli autori.Quando poi, al momento della premiazione, ho potuto vedereuomini e donne che, per ritirare a volte una semplice pergamena,erano giunti a Molazzana dalla Sicilia, dall Umbria, dallaLombardia, dalla Calabria, da lontano cio , ho capito che erano,in qualche modo, ci che avevano scritto, persone speciali.Cos sar stata la giornata ventosa e le nubi che si rincorrevanonell azzurro, l ampiezza del panorama che si apriva davanti anoi, sar stata tanta gente riunita solo per delle parole scritte,nero su bianco, senza effetti speciali, solo parole, o sar perchamo leggere, ma in quel momento mi sono proprio sentita traamici ed in pace con l umanit .

Ginevra Rubini

***

Il signor Leo Valnies, bibliotecario diVincenzo Pasqua: l’opera vincitrice delprimo premio della sezione narrativa

Il rapporto libro-lettore si basa su una inspiegabile alchimia. Cisono libri che diventano subito tuoi inseparabili "amici" el’improvvisa empatia ti porta direttamente dalla prima all’ultimariga; altri che proprio non li digerisci gi dall’incipit e sonodestinati (nella migliore delle ipotesi) ad ospitare un segnalibroa pagina 20 per il resto dei giorni. Ce ne sono poi alcuni cheti sorprendono dopo un primo approccio non entusiasmante,magari faticoso. Un po’ quello che succede quando lasci incasa una finestra aperta in una mattina in cui non sembra essercialito di vento. Tu stai l ad occuparti di qualche non simpaticaquestione, quando una ventata di aria fresca entra nella stanza,ti scompagina i fogli di un lavoro non ancora finito, ricordandotiche le cose pi belle sono proprio quelle che giungono inaspet-tate.

segue a pag. 8

Fabrizio Voltolini, terzo classificato della sezione narrativa, saluta laprofessoressa Ginevra Rubini

Page 8: Premio letterario La Pania Ai margini del · Era quindi la volta dell ideatore del Premio, avv. Aldo Bertozzi che, fin dalla prima edizione ha voluto corredare l evento con l offerta

8

La mia ventata di aria fresca arrivatacon il libro di Vincenzo Pasqua, Il SignorLeo Valnies, bibliotecario (Moby DickEditore, 2009), primo classificato per lasezione narrativa alla seconda edizionedel Premio Letterario "La Pania". La tra-ma una matrioska che racchiude unastoria dentro un’altra storia. Uno scrittoreviene incaricato di ricostruire la vita diLeo Valnies (una figura reale o immagi-naria?), che scappa ancora bambinodall Est Europa durante la Seconda GuerraMondiale e si stabilisce in un imprecisatopaese, in Vicolo de Monaci senza numerocivico, in una vecchia biblioteca chenessuno sembra mai visitare. Calati inun’atmosfera che ricorda la tensione al

soprannaturale di certi film di Bergman,si assiste alle vicende di questa singolaree travagliata esistenza, votata alla solitu-dine e circondata da figure al limite delmitologico, ai confini del mostruoso, sullasottile linea di confine tra il sogno e laveglia. Leo Valnies porta avanti per unamissione: salvare la parola dai disastridella modernit , in cui l immaginazionee la filosofia non hanno pi molto spazio.Per fare questo, recupera, colleziona earchivia tutto, dai vecchi libri di fiabe(che forse ormai nessuno legge pi ) airitagli di quotidiani, osservato dall’unicoamico, un papagallo dal kafkiano nome"K" e accompagnato dal rumore delleruspe che stanno demolendo la vecchia

citt per costruire ecomostri. Solo uscendoda un luogo labirintico come la bibliotecae visitando un altro posto altrettantoaffascinate e pieno di magia, un circo, lasua vita avr risvolti imprevedibili, in unonirico connubio di realt e fantasia, doveci che reale sempre fantastico e ciche fantastico deve per forza ancheessere reale.Vincenzo Pasqua scolpisce una tramacaleidoscopica, dove il lettore costan-temente chiamato a ricomporre una storiache si snoda attraverso fili narrativi diversie punti di vista pi o meno attendibili:chi dice la verit ? Lo scrittore attento aiminimi dettagli? Il Professor ScipioniOnofrio costantemente interrogato sullasua poltrona verde mentre si rimpinza dicioccolatini ripieni al liquore? Il bambinodentro al sacco o il suo sacco?Il testo una fitta ragnatela di rimandiintertestuali, pi o meno espliciti, alleopere di Seneca, Dumas, Stevenson, Pi-randello e dei contemporanei Borges edEco, tanto innamorati della carica simbo-lica del luogo (fisico e non) "biblioteca",in una celebrazione della letteratura comeunica forma di immortalit nelle manidell uomo. E quando la finestra vienerichiusa e tutto torna alla piatta consi-stenza della realt , ci si accorge di averriassaporato quel gusto sempre pi raro,che hanno solo i classici, attuali e antichiallo stesso tempo, mitici e futuristici.

Simona Comparini

UN SAGGIO-SPETTACOLO A SASSIA conclusione dell anno scolastico gli allievi della scuola dimusica hanno svolto un saggio-spettacolo presso la salaparrocchiale di Sassi, che in quanto a spettatori ha riportatoil tutto esaurito. Nella foto, da sinistra: il prof. Carlo Failli,Chiara Pedreschi, Federica Daddoveri, Caterina Rossi, LorenzoBabboni, Caterina Carli e la prof.ssa Kaori Imamura.

La Fondazione Dulcimer di Ginevra (consultabile sul sitowww.dulcimer fondation pour la musique.org), che ha finanziatoil corso propedeutico della scuola di musica nel corrente annoscolastico, si resa disponibile a finanziare, per il prossimo annoscolastico, oltre al proseguimento delle lezioni agli otto allievigi frequentanti, anche lo svolgimento di un nuovo corsopropedeutico.Sono ammissibili a quest ultimo corso gli alunni della scuolaprimaria e quelli che frequentano l ultimo anno della scuoladell infanzia. Trattandosi di corso pluriennale, potranno prose-guire la frequenza anche coloro che dall anno prossimo passe-ranno alla scuola media inferiore.

Gli interessati potranno pertanto chiedere informazioni ecomunicare l adesione all ufficio cultura del Comune. Per larealizzazione del corso propedeutico sar necessaria l iscrizionedi almeno sei allievi.E infine possibile che le lezioni di musica del prossimo annovengano svolte, almeno in parte, durante l orario scolastico).

Bruno Pieroni

Loris Martiri durante la lettura di una poesia del primo classificato Veniero Scarselli

Page 9: Premio letterario La Pania Ai margini del · Era quindi la volta dell ideatore del Premio, avv. Aldo Bertozzi che, fin dalla prima edizione ha voluto corredare l evento con l offerta

9

Giuseppe Di Giangirolamo crea una serigrafia diGastone Venturelli

Il prossimo anno ricorre il ventesimo anniversario della morte di GastoneVenturelli.Il Professore infatti morto a Firenze il 5 ottobre 1995 all et di 53anni.Tutti ci ricordiamo la sua grande competenza ,il suo rigore di ricercatore,lasua passione per il mondo delle tradizioni popolari. Fu un vero e propriopioniere nella riscoperta dei maggi, delle fole,del folclore garfagnino.Secondo noi il valore e l importanza della sua opera non sono ancorastati abbastanza riconosciuti nel mondo accademico e della cultura ingenere. Senza i suoi studi sul territorio, le nostre radici, le nostre tradizionimancherebbero di tasselli fondamentali. Salv un patrimonio notevolis-simo sia per la quantit che per la variet degli ambiti del folclore cheriusc ad interpretare ed a far intersecare.Prima direttore del Centro di tradizioni popolari a Lucca , fu poi docentedi storia delle tradizioni all universit di Urbino, dove insegn dal 1972al 1984 prima di passare all Ateneo fiorentino.Proprio ad Urbino, l arrivo del professor Giuseppe Di Giangirolamo, perun corso di serigrafia presso la scuola di grafica dell Accademia delleBelle Arti, ha consentito di ricordare Venturelli con una serigrafia chelo ritrae con rara efficacia e che La Pania pubblica per gentile concessionedell autoreDi Giangirolamo ha curato una plaquette in cui sono contenuti anchetesti che ricordano Gastone Venturelli. Sono scritti dai docenti GastoneMosci, Annalisa Franchi De Bellis e Duse Lemetti che ebbe modo dicollaborare pi volte con il professore di Eglio.La plaquette stata tirata su torchi a braccio dagli allievi del corso insoli 50 esemplari Floriano Moni

Tre gli spettacoli presentati con successo nella primaverasu iniziativa dell Assessorato alla cultura con la collaborazionedel centro Internazionale di Cultura e Spiritualit FraBenedetto .Il primo si tenuto presso la sala parrocchiale di Sassi edha visto all opera un quintetto costituito da clarinetto edarchi. I musicisti (Carlo Failli - clarinetto, Chiara Morandi- violino Luca Paoloni - violino, Caterina Paoloni - violae Augusto Gasbarri - violoncello) hanno eseguito opere diW.A.Mozart, G.Verdi e L.Bassi.La chiesa di Cascio ha invece ospitato il PithecanthropusClarinet Ensemble, diretto dal prof Carlo Failli. Sono stateeseguite particolarmente opere di C. Mingus, D. Carraresi.Ai clarinetti Giacomo Bonucci, Giovanni Venezia, EliaBianucci, Niccol Venturi, Federico Micheloni, MatteoCastellucci, Cora Mariani, Linda Mazzi, Giacomo Guerrini,Andrea Baldi, Michele La Greca, Stefania Ducci e SilviaCaccialupi. Ai clarinetti bassi Ester Bitossi e Andrea Tinacci.Il terzo spettacolo, dal titolo Effetto Butterfly , ha vutoluogo presso il teatrino di Eglio ed ha coinvolto l attrice-soprano Kaori Imamura e l attrice Siliana Fedi. La regia diClaudio Neri.

Bruno Pieroni

Page 10: Premio letterario La Pania Ai margini del · Era quindi la volta dell ideatore del Premio, avv. Aldo Bertozzi che, fin dalla prima edizione ha voluto corredare l evento con l offerta

Il tavolo della giuria.Parla l avvocato AldoBertozzi.

Il Sindaco Dottor Rino Simonettipremia Veniero Scarselli, vincitore

della sezione Poesia Edita .

David Saisi, Sindaco di Gallicano e Presidente pro— tempore dell Unione dei Comuni, premia, insiemeal Sindaco Simonetti, la concorrente Imma Divino

proveniente dalla Locride (Calabria).

10

Page 11: Premio letterario La Pania Ai margini del · Era quindi la volta dell ideatore del Premio, avv. Aldo Bertozzi che, fin dalla prima edizione ha voluto corredare l evento con l offerta

11

Il Dottor Francesco Pinagli, coordinatore della Banca dell Identit e della Memoriamostra la medaglia d oro Preside Emidio Bertozzi .

Sotto: Parla Bruno Pieroni,segretario della Commissione

giudicante.

Il Sindaco premia Cinzia Dini.

La premiazione di GiancarloRomiti. Al centro della foto ilgiornalista del quotidiano LaNazione, Dino Magistrelli.

Page 12: Premio letterario La Pania Ai margini del · Era quindi la volta dell ideatore del Premio, avv. Aldo Bertozzi che, fin dalla prima edizione ha voluto corredare l evento con l offerta

L ISTITUTO DELL AFFIDO DEI FIGLI INCASO DI SEPARAZIONE

Sono stata un po combattuta sull argomento da trattare, e lascelta caduta sul diritto di famiglia, in particolare sull istitutodell affido condiviso della prole in caso di separazione personaledei coniugi. Preciso che questa branca del diritto, per chi comeme opera nel settore, certamente la pi complessa soprattuttodal punto di vista psicologico. Infatti, come penso sia intuibile,ogni volta che un uomo o una donna, o entrambi, si presentanonel mio studio perch hanno preso o stanno prendendo attodella fine del loro matrimonio, sempre un momento doloroso.Ammetto che i primi tempi in cui esercitavo questa professione,forte di una radicata cultura cattolica, non stato sempliceaffrontare con i clienti certe situazioni, soprattutto perch nellarapidit con cui vengono affrontate in tribunale le separazioni(l udienza dura circa tre minuti, compreso il tempo per mettersiseduti) vedevo svilito il senso di quello che, per me, era (ed )un impegno per la vita. Poi , con il tempo, mi sono resa contoche il matrimonio finisce non davanti al presidente del Tribunale,non davanti a noi avvocati durante le trattative, ma prima, neisilenzi o nelle liti di una unione che di sacro non ha pi niente.Preso atto di questo, ho capito che l avvocato ha l arduo compitodi mediare, cercando soluzioni idonee perch i clienti possano,

da un lato ripartire, economicamente e psicologicamente, edall altra gestire la loro genitorialit al meglio. Ritengo questoaspetto della mia professione il pi difficile. Per questo ho decisodi fornirVi, alcuni chiarimenti che spesso mi sono richiesti inprima battuta nei casi di separazione. Innanzi tutto, va precisatocome il legislatore si sia premurato, giustamente, di tutelare ifigli che sono il fulcro intorno a cui ruotano i provvedimentidel giudice. Le separazioni, come noto, possono essere di duetipi, CONSENSUALE o GIUDIZIALE. Nel primo caso, iconiugi trovano l accordo prima di giungere in Tribunale, e ilprocedimento , quindi, ridotto all osso. I separandi compaiono,spesso accompagnati dai loro avvocati, davanti al Presidentedel Tribunale, il quale, controllate le generalit , chiede loro sesono sicuri della scelta fatta , vaglia le decisioni prese in favoredei figli, per verificare che entrambi i genitori siano coinvoltinella loro educazione e nel loro mantenimento come prescrittodall articolo 30 della costituzione e firma il provvedimento.Nel secondo, manca l accordo dei coniugi su uno o pi puntispesso attinenti all aspetto economico e quindi, in prima battutail Presidente, nell udienza analoga a quella appena descritta,prende alcuni provvedimenti, cos detti di urgenza, circa ilmantenimento del coniuge pi debole e dei figli, l assegnazionedella casa coniugale, l affidamento della prole, e poi rimandail fascicolo ad un Giudice Istruttore il quale, vagliate tutte lequestioni, valutate le prove, rinvia al collegio che decide in

segue a pag. 17

La Dr.ssa Simona Comparini premia la figlia di Corrado Calvo,terzo classificato della sezione NarrativaIl Sindaco premia Luigi Lemetti

Page 13: Premio letterario La Pania Ai margini del · Era quindi la volta dell ideatore del Premio, avv. Aldo Bertozzi che, fin dalla prima edizione ha voluto corredare l evento con l offerta

Qualche giorno fa mi stato chiesto dileggere l opera prima di un ragazzo dellanostra zona, di Villa Collemandina, EnricoNottoli, un romanzo intitolato Forse solo vita . Devo ammettere che non misono apprestata alla lettura con animobenevolo. Gi l introduzione mi avevaindisposto. L autore confessa di aver ini-ziato il libro quando aveva solo diciassetteanni e di averlo finito quando ne avevaappena compiuti diciannove e pretendedi suscitare emozioni, addirittura di smuo-vere un cambiamento. Lo volevo richiu-dere e restituire al mittente. Per avevopromesso di leggerlo, per lo meno lo dove-vo iniziare, per far vedere che ci avevoprovato. Cos ho iniziato il primo capitolo,ho dimenticato che Enrico aveva solodiciassette anni, e mi sono ritrovata alquarto capitolo senza rendermene conto.Mi ha conquistato. Devo ammettere chenon un libro da leggere sottol ombrellone, un libro che fa riflettere,infatti, lui nell introduzione l aveva dettoe io l avevo bollato per questo. Ø un operacomplessa, nel senso che tratta diversitemi, e consta di pi livelli espositivi. Nellaprefazione l autore ammette di essere statotacciato di pessimismo, ma sostiene chela morale del libro assolutamente di segnocontrario. In effetti, la prima parte uninno alla vita, un accorato appello a nonsprecarla, fatto uscire dalla bocca di chi lasua l ha distrutta. Ad apprezzare ogni atti-mo, anche il pi banale ed insignificante,rivisitato da chi non pu pi vivere perchrinchiuso in un manicomio criminale. Laseconda invece porta il lettore a rifletteresull ineluttabilit del destino, gi scrittoche ci vede mere pedine in un tragitto gisegnato. Tutto questo fa da contorno o,a seconda dei punti di vista, contornatoda una storia scritta in modo fresco e gio-vane, ambientata ai giorni nostri, in Gar-fagnana. Insomma questo romanzo mi hamolto colpito. Se vero che leggo di tutto anche vero che sono pochi i libri che mipiacciono veramente, al di l del meropiacere di leggere che rende ogni letturadegna. Sono ancora meno i libri che mifanno riflettere e che mi continuano atornare in mente , nei giorni successivi aquando li ho terminati, facendomi pensare.Forse solo vita uno di questi. Per

questo motivo ho voluto incontrarel autore, per fargli un intervista. Dal librotraspare una visione molto matura dellavita, disillusa, si percepisce anche unacultura fuori dal comune, insomma mi

aspettavo di incontrare un novello Leo-pardi, s , pure gobbo. Invece, entra nelmio studio, all ora stabilita, un ragazzinonormalissimo, carino, accompagnato dauna bella ragazza che mi presenta subito,con molta educazione, come la sua fidan-zata. Ammetto che sono un po impacciata,io non ho mai fatto interviste e mi eropreparata a porre domande ad un emargi-nato spocchioso e mi trovo davanti unragazzo ben educato, brillante ma, soprat-tutto, normale (qualunque cosa voglia direnormale). Quindi salta tutta la mia scalettae quella che era nata come un intervistadiventa una chiacchierata. Intanto mi escefuori la prima domanda che mi gira in testada quando ho iniziato il libro: come maihai pensato di scrivere un romanzo cosda giovane? Lui sorride, e mi dice conassoluta naturalezza che scrive poesie daquando aveva nove anni. Aggiunge cheha sempre fatto leggere agli altri le suepoesie e, quindi, ha presto superatol imbarazzo di far leggere parti di s aglialtri e, di conseguenza, quando ha inqua-drato la storia, metterla per scritto statala cosa pi normale del mondo. Il fattoche abbia cominciato a scrivere cos prestochiarisce perch la sua esposizione siatutto sommato matura. L altra domandache gli pongo riguarda il pessimismo, nelracconto si afferma che il destino immo-dificabile e questo a mio parere unavisione pessimistica della vita. Ma lui micorregge affermando che non assoluta-mente triste, perch l uomo non conoscen-do il proprio destino, lo vive come fruttodel libero arbitrio. Insomma, non vedendoil quadro d insieme, l uomo convinto diessere l unico motore della propria vita. Ilprotagonista nella prima parte del raccontosi rammarica di aver dimenticato granparte del suo passato, rivivendolo solotramite flash back isolati, ma nella secondaparte comprende che dimenticare unabenedizione perch fa vivere il presentecome vera e propria novit . A questo pun-to, visto che nel romanzo si propone unavisione dell aldil e del senso stesso dellavita in netta antitesi con quello che lavisione cristiana,gli chiedo in cosa crede,se crede. Enrico mi risponde che non siriconosce nell istituzione Chiesa ma checomunque ha molto rispetto per quelli chesono i principi cardine del Cristianesimo.Mi dice di credere nell eterno ritorno diNietzsche. Ora capisco tante cose del ro-manzo. A questo punto mi incuriosisconole letture di questo ragazzino, educato, che

mi parla senza alcuna spocchia e, anzi conl assoluta semplicit di chi padrone dellamateria, di uno dei concetti pi complessidella filosofia dell ottocento. Lui mi sor-prende dicendo che ama Bukowski , mache stato molto attento a non imitarloper non finirne schiacciato. Imitare unostile cos particolare avrebbe finito perrendere la sua opera una brutta imitazione. Ancora una volta mi stupisce, nonostantela giovane et ha cercato un suo stile.Aggiunge che gli piace molto John Fantee che lo ritiene ingiustamente sottovalu-tato e poco conosciuto. Penso, ma non lodico, che predilige scrittori dall animotormentato e me lo conferma aggiungendoche , ama leggere poesie e i suoi poetipreferiti sono i poeti maledetti. Poi aggiun-ge di ammirare molto anche le poesie diD Annunzio e che il suo libro preferito Lolita di Nabokov. Caspita per star dietroai pensieri di questo ragazzo devo andarea ricercare nei cassetti della memoria libriletti, opere studiate nell arco di trent anni.Devo dire che non assolutamente nprevedibile n banale.Ritorno alla storia del romanzo e gli dicoche in certi punti mi sono sentita partico-larmente presa, ho sentito, in manieraforte, che le vicende narrate, solo che,essendo la narrazione di un folle, in certipunti ho perso di vista la realt , ho iniziatoa ragionare come il protagonista pur in-tuendo c erano degli aspetti che mi sfuggi-vano. Lui mi spiega che uno degli effettidella narrazione in prima persona, porti illettore dove vuoi. Allora penso che statobravo a riuscirci, ma non lo dico, altrimentisi monta la testa. A questo punto, glichiedo se ha gi in mente un altro romanzoe lui prontamente mi dice di averlo giquasi terminato, mi accenna la storia,ovviamente complessa, cinque narrazioniche si intrecciano. Poi mi dice di esserstato pi volte in Africa , di esserne rimastotalmente affascinato da voler scrivere unromanzo ambientato in quella terra. Do-manda d obbligo: Cosa vuoi fare dagrande ? Risposta: Per ora sogno, vogliocredere nel mio sogno, voglio fare lo scrit-tore! Enrico studia lettere e Filosofia espera di entrare nella scuola per scrittorifondata da Baricco.Una considerazione, oggi ho visto unabella giovent . Una giovent che ti fa bensperare. Auguro ad Enrico tanta fortunaperch , se lo merita.

Silvia Lucchesi

Page 14: Premio letterario La Pania Ai margini del · Era quindi la volta dell ideatore del Premio, avv. Aldo Bertozzi che, fin dalla prima edizione ha voluto corredare l evento con l offerta

Sono 10 anni che Fosco Maraini, cittadino della luna in visitasulla terra, come si definiva, tornato a casa. L 8 giugno all Alpedi Sant Antonio l anniversario stato ricordato con un incontroculturale svoltosi nell accogliente spazio dell Agriturismo LaBetulla . Qualificati ed interessanti gli interventi di amici diFosco Maraini, coordinati da Mieko Namiki Maraini, mogliedel grande orientalista. Erano presenti Claudio Cardelli, presi-dente della associazione Italia-Tibet, Francesco Paolo Cam-pione, manager culturale e direttore del Museo della culturadi Lugano, Eugenio Casanovi, del CAI Garfagnana, punto diriferimento locale per Mieko. Sono stati presentati foto e filmatiin parte inediti o comunque poco conosciuti e tanti ricordiche hanno fatto sentire Fosco Maraini ancora con noi.Presente all incontro la figlia Toni Maraini. Numeroso ilpubblico presente con diverse persone provenienti da Firenzee oltre. Presente anche il Sindaco di Castelnuovo Tagliasacchimentre il Comune di Molazzana era rappresentato dal vicesindaco Andrea Talani.Nel pomeriggio c stato l omaggio alla tomba nel cimiterodell Alpe di Sant Antonio, con accensione dei rituali bastoncinid incenso.Fosco Maraini stato ricordato nel mese di febbraio sulla rivistal Espresso con un articolo di Alessandro Agostinelli chenell edizione on-line accompagnato da un documentarioinedito, Alcuni Universi , con interviste a chi l ha conosciutoe ad alcuni suoi estimatori, tra di loro il noto conduttoretelevisivo Patrizio Roversi. Buona parte del documentario stato girato alla Pasquigliora e all Alpe di Sant Antonio contestimonianze inedite di Gianluigi Thoman ed Elisa Bresciani.L articolo si sofferma sulla descrizione della casa di Pasquigliorae dello studio di Fosco Maraini. Siamo in Garfagnana e qui davanti c il tavolo quadrato cheMaraini aveva comprato da un antiquario di Cortina d Ampezzo,

per la vecchia casa di Selva Val Gardena. Lo studio a Pasquigliora una piccola stanza al piano superiore della casa in pietra. Su un

lato c una libreria e poi una poltrona e due piccole cassettiere alcui interno, ancora in perfetto ordine, ci sono tutti gli oggetti dicancelleria che gli servivano per scrivere, archiviare, spedire letteree ordinare gli appunti. Alla parete dietro la sedia c una foto delloscrittore, viaggiatore, antropologo e fotografo, ripreso qualche meseprima della morte, e un altra foto, con lui pi giovane e Mieko chelo abbraccia. C anche uno scatto di lui vestito da arrampicata, incima a una montagna innevata, il Gasherbrum IV. Dalla finestra vicino alla sedia si vede parte di un grande albero dinoce, un pezzo dell orto, uno sperone di roccia dell Appennino e,poco pi in l , la sagoma dell uomo che dorme, una particolareconformazione della montagna che sembra la testa e il torace di ungigante disteso. Un piccolo studio in una casa di montagna isolatae sperduta in mezzo ai boschi dell Appennino; un rifugio per scriverein vita e successivamente il luogo che uno dei maggiori viaggiatoridel Novecento ha scelto per dimorare dopo la morte, in un minuscolocimitero a terrazza che guarda i monti. Qui Fosco Maraini riposa,all aria buona. Quell aria di buono che ha infuso nei suoi libri e cheancora oggi richiama qualche curioso che non avendolo conosciutodi persona, ma avendo letto le sue opere, si arrampica fin quass perrendergli omaggio. Un omaggio a un uomo che ha sempre vissutocercando di spiegare l importanza delle differenze tra culture, popoli,individui di buona parte dell Asia. L Asia che ha tanto amato e cheaveva ricercato anche qui, in Garfagnana, in braccio all Appennino(Alessandro Agostinelli l Espresso 13 feb 2014).

Pietro Guidugli

Nella foto, il Vice-Sindaco Andrea Talani con Mieko Maraini

A ottant anni compiuti morto Domenico Cancherini.Il Dom di Scandian era nato infatti nel marzo del 34.Personaggio singolare, suscitava simpatia in chiunque. Depositariodel pi genuino e colorito dialetto garfagnino, cordiale, espansivo,dopo la morte della madre Assunta Franchi, aveva sempre

E’ morto il Domé di Scandian

segue a pg. 15

Page 15: Premio letterario La Pania Ai margini del · Era quindi la volta dell ideatore del Premio, avv. Aldo Bertozzi che, fin dalla prima edizione ha voluto corredare l evento con l offerta

15

vissuto e lavorato nella localit di Scandiano, appena sotto il paese di Sassi, insiemeal padre Renato.Proverbiale la sua generosit , come ben ricorda chi l ha conosciuto. Appena entraviin casa sua subito appariva la tovaglia e sopra forme di cacio ed insaccati vari.Naturalmente anche il Dom , che aveva un fisico eccezionale ed un appetito maidomo, amava far compagnia all ospite. Di lui si rammentano fatti e fatterelli checontribuiscono a rendercelo di una simpatia ineguagliabile.Un aneddoto tra i tanti: Domenico, per un certo periodo di tempo, riforniva di legnada ardere vari clienti. Castelnuovo e Molazzana erano mete quasi giornaliere. Viandava con il mulo carico di quercia, carpino o castagno o faggio. Sembra che unavolta il mulo con indosso la pesante soma, deviasse dal percorso, uscendo dal viottolo,deciso a non proseguire.Il Dom , dopo vari tentativi di riportarlo sulla retta via, prese il cavestro e tirandocon tutta la sua forza lo ricondusse sulla carreggiata. Poi, alla fine, quasi rivolgendosial mulo: Pi intelligente di me sarai, ma pi forte, no!La foto lo ritrae (secondo da sinistra) con un suo parente Corrado Cancherini,rientrato dall Uruguay, il padre Renato, la cugina Norina col marito Lido Suffredini.

(f.m.)

Poich si parla sempre, con mag-gior insistenza , dell abolizione delleprovince , ci piace riportare questabreve nota storica fattaci pervenireda un nostro lettore e concernentealcuni eventi legati all annessionedella Garfagnana alla provincia diLucca.Fu Benito Mussolini in persona, il9 novembre del 1923, a firmarel atto con il quale i 17 comuni dellaGarfagnana furono assegnati allaprovincia di Lucca.Dopo l invasione francese, la Gar-fagnana era stata annessa alla Re-pubblica Cisalpina.Il Congresso di Vienna del 1815decise la restituzione del nostroterritorio alla casa d Este. Nel 1859,insieme ad una parte della Lunigia-na, fummo assegnati alla neonataprovincia di Massa e Carrara.Fu solo agli inizi del ventenniofascista che, sotto la regia politicadel gerarca lucchese Carlo Scorza,la provincia di Lucca si arricch dei17 comuni garfagnini (A quel tem-po, al posto di Fabbriche di Vallicoc era il comune di Trassilico).Fino ad allora vi erano state mani-festazioni e proteste per ottenerel annessione a Lucca e la realizza-zione di una ferrovia che collegasseLucca col nostro territorio.Le manifestazioni erano culminatenel 1894 con la riunione di tutti i17 sindaci a Castelnuovo.

Lo scorso 10 luglio, nella sala Parrocchiale (pi nota come Teatrino ) Amelio Biagionidi Sassi, stato presentato il libro Vent anni di Befanate di Sassi (1990-2010) scrittoda Aldo Bertozzi, con la collaborazione di Maurizio Marigliani.Si tratta di un agevole lavoro di 172 pagine, che si avvale delle prefazioni di FraBenedetto e di Floriano Moni. In esso — dopo un breve studio sulle origini dellafigura della Befana e delle Befanate di questua, con un attenzione particolare allecaratteristiche rivestite da quelle che venivano cantate a Sassi — si riportano svariatirispetti dedicati (nel periodo preso in considerazione dall Autore) a molte personedel paese, alcune delle quali purtroppo ormai scomparse.Per maggior chiarezza ogni componimento preceduto da una breve spiegazione delsuo significato che a volte pu risultare di difficile comprensione per chi non futestimone o comunque a conoscenza dell episodio cantato. Infatti gli Autori dei testi,dovendo concentrare in pochi versi un avvenimento, pi o meno complesso, eranoobbligati a sintetizzarlo, a condensarlo al massimo, ricorrendo anche, non di rado, ametafore o allusioni, spesso criptiche .Il libro stato pubblicato a spese dell Autore e, per volont dello stesso, statodistribuito agli interessati ad offerta libera, con devoluzione integrale del ricavatoall Associazione Sportiva Sassi-Eglio.La presentazione dell opera ha visto gli intereventi di Giuseppe Carli, Consigliere

Comunale, di Fra Benedetto edell avvocato Riccardo Lignola, di Pia-cenza che ha voluto, con la sua presenza,testimoniare il proprio affetto e la propriastima verso l amico Aldo.La serata, allietata dal canto di alcunirispetti, eseguiti con impegno e bravurada canterini di provata esperienza, statavalorizzata anche dalla lettura di alcunestrofe da parte di Loris Martiri, dellaCompagnia Teatrale La Ribalta di Gal-licano.Al termine dell applaudita manifestazione seguito un gradevole rinfresco, con

prodotti dolci e salati e bevande varie,assai apprezzato dai presenti.

Page 16: Premio letterario La Pania Ai margini del · Era quindi la volta dell ideatore del Premio, avv. Aldo Bertozzi che, fin dalla prima edizione ha voluto corredare l evento con l offerta

Questo scritto stato ritrovato giorni fa da Giancarlo Carli nellacasa paterna di Sassi. Lo redasse suo fratello, insegnante elementare(morto nel 1996), in ricordo del padre.

Giuseppe, chiamato da tutti Beppe, era uomo e padre come amilioni se ne incontrano in ogni parte del mondo. Aveva, per ,un particolare che lo distingueva da quasi tutti gli altri: eracompletamente cieco.Non ho mai visto il colore dei suoi occhi; erano stati chiusi,direi malamente tappati , con carne toltagli dal petto. Portavasempre occhiali neri, confezionati in modo che sguardi indiscretinon si posassero su quelle cicatrici e su quei buchi senza luce.Era diventato cieco per colpa dell odio che troppo spesso spinge uomo contro uomo, popolo contro po-polo, e allora guerra e, in tutto questo,chi ci rimette maggiormente sono semprei poveri cristi come Beppe.Era il mese di marzo dell anno 1917.Dall avamposto una pattuglia di fantidoveva fare una sortita, oltrepassare glisbarramenti austriaci, addentrarsi interritorio nemico e cercare di distruggerequella maledetta batteria di cannoni icui proiettili colpivano con precisionele nostre postazioni, costringendo i soldatia rimanere immobili nelle trincee fangoseo nelle buie e fredde caverne scavatenella roccia a forza di picconate.A volte, tante in verit , neppure i mulicarichi di vettovaglie riuscivano a salirefin lass e lasciavano senza cibo soldatie ufficiali di vent anni, dallo stomacofacile al richiamo della fame.Partirono in dodici, strisciando in silenziosul terreno gelato; obbedirono, ma sa-rebbero volentieri tornati indietro.La tragedia si comp in un attimo: dadietro le rocce che spuntavano al di l dei reticolati, fucili emitragliatrici vomitarono piombo sui nostri ragazzi ritenutiuomini prima del tempo.Tutti rimasero colpiti e caddero sul terreno coperto dalla neve.Quando il fante Giuseppe riprese conoscenza, dopo un sonnoche sembrava non finisse mai, si trov adagiato su un lettinoche gli parve tanto, tanto morbido.Sent un brus o di voci prima confuse poi sempre pi distintee tra tutte riconobbe quella della giovane moglie che, chisscome, aveva raggiunto l ospedale per portare conforto e fiduciaal suo uomo.Dopo mesi di degenza, ritorn , a braccetto della sposa, alla casanat a. Non era e non si sentiva un eroe, ma come tanti altri acui un giorno la fortuna aveva voltato le spalle. C era s laprospettiva di una pensione, ma anche la certezza del buiodavanti a s , per sempre.

Lasciata la casa solitaria che, tuffata nel verde del bosco,sembrava tanto lontana dal mondo civile, Beppe, la moglieEster ed Anna, la figlia nata mentre il padre combatteva intrincea, si trasferirono nel paese vicino. Qui il guercio , contutta la buona volont , cerc di ricominciare una vita cheavesse almeno una parvenza di normalit .E l aiuto per raggiungere questo traguardo lo trov , oltre chedai familiari, dalla gente del paese. Tutti capirono il suo drammae gli si strinsero attorno.In breve conobbe, palmo a palmo, le lastricate viuzze, impara contare i gradini che doveva salire o scendere per proseguireil cammino, distinse dalle voci che lo salutavano le personeche gli passavano vicino.

E quando la neve rendeva la strada im-praticabile, c era sempre chi, col badile,apriva un solco nel bianco mantello perdar modo a Beppe di aggregarsi agli amiciche lo aspettavano riuniti nell ampiacucina dell Adolfo: oste, mugnaio, al-bergatore, persona ospitale, come allorase ne trovavano in ogni posto che nonfosse la citt lontana.E cos , pazientemente atteso, giunse ilgiorno pi bello: col solo aiuto del suobastone part da casa e raggiunse la m tache si era prefisso.Da allora tutto gli sembr diverso, pifacile; si sent indipendente.A sera faceva ritorno alla linda casetta,sereno, ascoltava dalla moglie le biri-chinate dei figli, soprattutto quelle delsottoscritto, nato dopo Anna e prima diGiancarlo.Risento le sue parole di rimprovero, quelledel suo perdono e mi scalda ancora ilcalore della sua mano che arruffandomii capelli biondi e passandomi leggera sul

volto cercava di vedermi attraverso le sue dita sensibili.Anna prima, io poi, lasciammo la casa paterna; rimase soloGiancarlo che anche adesso il custode di quelle quattro muradove con mamma e pap abbiamo trascorso tanti giorni felici,spensierati.Quando arriv l ora dell ultimo addio, un treno, poi un tass miriport , in fretta, lass . Tra quelle quattro case da presepio.Sono certo che riconobbe i miei passi che salivano di corsa lascala. Quando giunto nella stanza sussurrai babbo notai losforzo disperato, ma ancora inutile, di aprire quegli occhi spentida tempo, per vedere, almeno una volta, il volto di tutti i suoicari.Poi il suo spirito vol verso il giudizio di quel Dio misericordioso,che gli avrebbe finalmente ridato la luce.

Giuliano Carli

16

Page 17: Premio letterario La Pania Ai margini del · Era quindi la volta dell ideatore del Premio, avv. Aldo Bertozzi che, fin dalla prima edizione ha voluto corredare l evento con l offerta

17

maniera definitiva.Come ho detto, le questioni pi complesse riguardano i figli.Premetto che la tutela della prole, spetta in primo luogoall intelligenza dei genitori che devono evitare inutili ritor-sioni che coinvolgano i figli. Purtroppo, come sperimentoogni giorno, i bambini sono spesso il centro dei litigi, ilpretesto e quindi le vittime incolpevoli del logoramento delrapporto dei genitori che si trasforma in astio.Comunque , il legislatore che in un primo momento avevadettato la regola dell affidamento esclusivo ad uno dei dueconiugi, spesso la madre, oggi ha ribaltato completamentel istituto prevendendo , come regola, L AFFIDO CONGIUN-TO.Cosa vuol dire? Che il figlio viene diviso in due? Per fortunano. Il figlio continuer a vivere con uno solo dei genitori,il cos detto GENITORE COLLOCATARIO, con facoltdell altro genitore di tenerlo con s secondo tempi e modalitstabiliti dal tribunale. Quello che cambia che ogni decisionedeve essere presa da entrambi i coniugi. A dirlo cos sembrasemplice, in realt non lo affatto. Far prendere di comuneaccordo delle decisioni a persone, che spesso si detestano, assai complicato e spesso controproducente per il bambino.Ma cos ha deciso il legislatore. Ovviamente il piccolo avruna sua dimora presso il genitore collocatario, la scuolavicino a questa abitazione, che di norma quella che era lacasa coniugale. La regola la seguente: la prole deve subiremeno cambiamenti possibile.

IMPIANTI ELETTRICI CIVILI ED INDUSTRIALIAUTOMAZIONI – IMPIANTI DI ALLARME

IMPIANTI TV SAT E DIGITALE TERRESTRE

TEL. 0583/760102 CELL. 347 6714943

Loc. Stabella 155020 Molazzana - [email protected]

segue da pag. 12 Ci sono ovviamente dei casi in cui il Giudice pu derogareal principio generale dell affido condiviso a vantaggio diquello esclusivo. Per esempio quando uno dei due genitorisia assolutamente inidoneo al ruolo di genitore, oppurequando l attrito tra i coniugi sia tale da rendere impossibileogni decisione condivisa, paralizzando di conseguenza lavita del minore. Questi casi sono elencati a titolo esempli-ficativo, ma quello che mi preme sottolineare che nelrapporto con i figli non incide minimamente la colpa circala separazione, a meno che, detta colpa non sia relativaproprio al rapporto con i figli.Concludendo, ribadisco che, per quante norme possa dettareil legislatore, per quante indicazioni possa dare la SupremaCorte, la serenit dei figli legata all intelligenza con cui igenitori gestiscono la crisi.Mi preme sottolineare un aspetto, anche se marginale dellaquestione, il ruolo dei nonni. Anche i nonni sono titolari,secondo la Cassazione di autonomo diritto di vedere i nipoti.Questo mi sembra pi che giusto. Io devo tantissimo ai mieinonni. I miei genitori mi hanno cresciuto, ma i nonni mihanno dato molto, se chiudo gli occhi e ripenso a quandoero bambina non posso fare a meno di sentire i passi dellamia nonna Lina, che sale le scale prima di andare a letto,per passare dalla mia camera e farmi il segno della croce,segno non solo della buona notte, ma del passaggio di principisolidi. Io, da madre sono felice che mio figlio abbia un belrapporto con tutti i suoi nonni, paterni e materni, e speroche quando sar grande, da tali rapporti avr tratto la stessasolidit che questi esempi mi hanno donato.

(IL LOGO ACCANTO AL TITOLO EDI LAURA BIANCHI)

Consulta la Paniaon-line all’indirizzowww.lapania.it!

Potrai scaricare gratui-

tamente tutti i numeri delgiornale fino ad oggi

pubblicati e contribuiread arricchire il nostro

notiziario inviandoci sug-gerimenti e proposte di

pubblicazione.

LA PANIA ON-LINE

Page 18: Premio letterario La Pania Ai margini del · Era quindi la volta dell ideatore del Premio, avv. Aldo Bertozzi che, fin dalla prima edizione ha voluto corredare l evento con l offerta
Page 19: Premio letterario La Pania Ai margini del · Era quindi la volta dell ideatore del Premio, avv. Aldo Bertozzi che, fin dalla prima edizione ha voluto corredare l evento con l offerta
Page 20: Premio letterario La Pania Ai margini del · Era quindi la volta dell ideatore del Premio, avv. Aldo Bertozzi che, fin dalla prima edizione ha voluto corredare l evento con l offerta