PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni...

29
PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010 , n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali

Transcript of PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni...

Page 1: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

PREMESSA GENERALE

DECRETO 7 ottobre 2010 , n. 211

Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli

obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli

insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi

liceali

Page 2: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

Terminologia Conoscenze: Il risultato di assimilazione di informazioni

attraverso l’apprendimento: sono fatti, principi, teorie relativi al settore di studio o di lavoro. Le conoscenze sono descritte come teoriche o pratiche

Abilità: capacità di applicare conoscenze per portare a termine compiti e risolvere problemi. Le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico,intuitivo, creativo) e pratiche (abilità manuali, uso materiali,strumenti)

Competenze: comprovata capacità di usare conoscenze ed abilità in modo autonomo in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo personale o professionale

Page 3: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

Competenze/conoscenze

Non vi sono competenze senza conoscenze Le discipline, però, non producono automaticamente

competenze Programmare per competenze significa selezionare le

intenzionalmente conoscenze per formare schemi logici organizzatori concettuali, che consentano allo studente di utilizzare conoscenze e abilità in modo autonomo

Programmare per competenze significa mettere l’accento sulla messa in opera (in situazioni di lavoro o di studio) di conoscenze e abilità

Page 4: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

Competenze: Interdisciplinarietà

Imparare ad imparare (dm 139/2007) Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e

valutare criticamente le argomentazioni altrui Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad

identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni (D.M. 211/2010)

Page 5: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

5

Indicazioni nazionali

Non ci sono più i programmi ministeriali sulle discipline di insegnamento

Il MIUR ha dato Indicazioni alle scuole sui risultati di apprendimento descritti per: Conoscenze Abilità competenze (per 1° biennio, 2° biennio, 5° anno, con

l’indicazione delle discipline che concorrono al loro raggiungimento)

Spetterà ai docenti individuare i percorsi formativi (conoscenze correlate alle abilità) per il

conseguimento delle competenze indicate.

Page 6: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

PROGETTAZIONE PER COMPETENZE

CURRICOLO DISCIPLINARE

Page 7: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

La progettazione per competenze

QUALE CURRICOLO?

CURRICOLO COME ACCUMULO DI UNITÀ DIDATTICHE

Insegnamento come trasmissione descrittiva di tipo statico e oggettivo

Produce CONOSCENZA

CURRICOLO COME RETE DI MODULI

come rete di competenze, di basi di conoscenzePercorso di apprendimento dinamico e soggettivo

PRODUCE COMPETENZA

Page 8: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

UNITA’ DIDATTICHE(Programmazione sequenziale)

- Conoscenze e abilità sono intese delimitabili, rappresentabili, riducibili in parti più semplici

- Percorso didattico: obiettivi, carattere sistematico

e sequenziale

- Apprendimento in forma astratta e

decontestualizzata

- Valutazione con test di ingresso, in itinere, finali

- Possibile uso di tecnologie didattiche, come

istruzione programmata, tutoring

Page 9: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

La progettazione per moduli (Reticolare: favorisce l’interdisciplinarietà)

Fasi della progettazione

Organizzazione dei concetti (nuclei fondanti)

Descrizione dei processi cognitivi che vengono attivati

Definizione degli standard e modalità di certificazione

Modalità di scansione dell’intervento didattico

Collocazione nel curricolo

Page 10: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

La progettazione di un moduloLa progettazione di un modulo

Per impostare la progettazione per moduli occorre

Definire le finalità del processo didattico ( ad esempio sotto forma di domanda)

definire gli esiti in termini di competenze mirate (comprensione durevole)

Individuare le conoscenze e le abilita che si intendono sviluppare (OSA)

Delineare l’esperienza di apprendimento e le eventuali verifiche formative

Definire le prove di verifica e le modalità di valutazione definire modalità di documentazione per la certificazione

(di competenze, conoscenze ecc.)

Page 11: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

VALUTAZIONE PER COMPETENZE

Page 12: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

Valutazione per competenzeValutazione per competenze

• La valutazione per competenze si discosta da

quello della misurazione obiettiva a favore di forme

di una valutazione situata.

Page 13: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

VALUTAZIONEVALUTAZIONE

Secondo Pellerey la natura polimorfa del concetto di competenza richiede l’attivazione e il confronto di più livelli di osservazione per consentire una ricostruzione articolata della compresenza di componenti osservabili e latenti

Si tratterà di abbinare una prospettiva soggettiva, una intersoggettiva e una oggettiva per arrivare a cogliere la complessità del fenomeno e inserirla in un quadro di insieme coerente ed integrato.

Page 14: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

ValutazioneValutazione A queste tre dimensioni dell’osservazione dovranno

corrispondere diversi strumenti di valutazione, evidentemente abbastanza lontani da quelli tradizionali:

Sul piano soggettivo svolgeranno una funzione importante il diario di bordo, le liste di controllo, i dossierdiario di bordo, le liste di controllo, i dossier e altri processi di carattere “metacognitivo”.

Sul piano dell’osservazione intersoggettiva opereranno modalità di osservazione e valutazione delle prestazioni del soggetto costituite da strumenti quali le rubriche valutative, protocolli di osservazione strutturati e non strutturati, questionari o interviste intesi a rilevare le percezioni dei diversi soggetti coinvolti nel processo, note e commenti valutativi.

Page 15: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

ValutazioneValutazione

Infine la dimensione oggettiva della valutazione sarà perseguita con l’analisi delle prestazioni dell’individuo impegnato in compiti operativi: prove di verifica, più o meno strutturate, compiti di realtà, realizzazione di prodotti assunti come espressione di competenza.

Page 16: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

CRITICITA’

Page 17: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

Criticità

Trasversalità/interdisciplinarietà Valutazione Certificazione (biennio)

Page 18: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

Trasversalità Possedere una competenza significa aver acquisito un apprendimento

significativo, che raramente si può confinare all’interno di una disciplina. Nelle indagini internazionali, una delle competenze testate è quella di lettura in

lingua madre (reading literacy). Pensare che di quella competenza possa occuparsi soltanto l’insegnante di Italiano è evidentemente un errore grave.

È ovvio dunque che, in un’ottica di programmazione per competenze, tale competenza dovrebbe essere messa al centro dell’attenzione del Consiglio di Classe, perseguita da tutti gli insegnanti e testata da peculiari prove di verifica (come avviene nelle indagini internazionali, dove vengono prescelti per tale tipo di prove testi di tipologia e argomento diversi, purché – è naturale – proporzionati all’età e alle conoscenze di chi le deve affrontare).

Progettare per competenze significa quindi individuare alcune competenze su cui centrare l’azione didattica (eventualmente sottosegmentate) e su di esse concentrare l’attenzione attraverso le diverse discipline.

Page 19: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

Una possibile modalità di valutazione:Modulo/i specifico/i

Al termine del biennio un modulo o due moduli interdisciplinari per asse culturale con una valutazione situata e strumenti di osservazione/valutazione specifici

Ossia rovesciare la prospettiva di progettazione: costruire il modulo a partire dalle competenze di asse da valutare

Su questa valutazione si potrà fondare la certificazione

Page 20: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

CERTIFICAZIONE(DM 9 27/1/2010

• La certificazione avviene al temine del biennio • E’ effettuata dai consigli di classe per tutte le competenze

elencate nel modello di certificato ministeriale. Il modello è unico sul territorio nazionale, allo scopo di garantirne la confrontabilità.

• Il modello è strutturato in modo da rendere sintetica e trasparente la descrizione delle competenze di base acquisite a conclusione del primo biennio della scuola secondaria superiore, con riferimento agli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione (dei linguaggi; matematico; scientifico-tecnologico e storico-sociale), entro il quadro di riferimento rappresentato dalle competenze chiave di cittadinanza,

Page 21: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

CERTIFICAZIONE

• La definizione per livelli di competenza è parametrata secondo la scala, indicata nel certificato stesso, che si articola in tre livelli: base, intermedio, avanzato. Ai fini della compilazione delle singole voci del modello di certificato, si precisa che il raggiungimento delle competenze di base può essere riferito a più discipline o ambiti disciplinari.

• Nel caso in cui il livello base non sia stato raggiunto, è riportata, per ciascun asse culturale, la dicitura “livello base non raggiunto”. La relativa motivazione è riportata nel verbale del consiglio di classe nel quale sono anche indicate le misure proposte per sostenere lo studente nel successivo percorso di apprendimento.

Page 22: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

MODELLI DI PROGRAMMAZIONE

Page 23: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

Allegato 1

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZECURRICULO DI secondo biennio/ quinto anno

ASSI

Competenze(Asse)

Competenze (Osa disciplinari)

Abilità specifiche

Nuclei tematici(conoscenze)

Moduli di apprendimento

Nucleo 1: Titolo(conoscenze)…………...…………………………Nucleo 2: Titolo(conoscenze)…………...…………………………

Modulo 1: titoloN.B. inserire un collegamento ipertestuale che rimandi alla scheda di presentazione del modulo

Page 24: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

Allegato 1

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZECURRICULO DI………………………… primo anno / secondo anno

PecupAre

a

Competenze(Area pecup)

Competenze (Osa disciplinari)

Abilità specifiche

Nuclei tematici(conoscenze)

Moduli di apprendimento

Nucleo 1: Titolo(conoscenze)…………...…………………………Nucleo 2: Titolo(conoscenze)…………...…………………………

Modulo 1: titoloN.B. inserire un collegamento ipertestuale che rimandi alla scheda di presentazione del modulo

Page 25: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

MODELLO PROGETTAZIONE MODULO DI APPRENDIMENTO

Titolo: A ciascuno il suo metodo

Docente/i Docenti del dipartimento di Scienze Umane

Disciplina/e Scienze umane

Classe/i Prime classi

Obiettivi Domande:Come studio? Come apprendo? Quali strategie cognitive utilizzo?Comprensione durevole: Lo studente comprenderà le sue strategie metacognitive

Competenza/e Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storico-sociali in una dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e socio-culturali

Page 26: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

Competenza/e Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storico-sociali in una dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e socio-culturali

conoscenze

1.Tipi di studio2.Imparare a studiare3.Caratteristiche del metodo di studio4.Basi dello studio5.Quattro operazioni per ben studiare6.Pianificare tempo ed attività

abilità - Riconoscere le dimensioni del tempo e dello spazio attraverso l’osservazione di fattori socioculturali.- Collocare storicamente la nascita delle scienze umane all’interno di uno spazio – temporale.- Identificare gli elementi psicosociali. maggiormente significativi per confrontare culture diverse.- Comprendere il cambiamento in relazione agli usi, alle abitudini, al vivere quotidiano nel confronto con la propria esperienza personale.- Agire in modo autonomo e responsabile attraverso la partecipazione e la collaborazione.- Imparare ad imparare.- Leggere, anche in modalità multimediale, le differenti fonti documentarie ricavandone informazioni su eventi storico-sociali di differenti epoche e differenti aree geografiche.

Page 27: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

Prova verifica sommativa con rubrica di valutazione

Tipologia della prova: Stesura mappa concettuale e sintesi di un brano tratto da un testo di psicologia.Competenza non raggiunta: non è in grado di analizzare le proprie strategie di apprendimento e non riesce ad organizzare le proprie sequenze di apprendimento in maniera efficace.Livello base: è in grado di analizzare le proprie strategie di apprendimento ed di individuare semplici strategie di acquisizione delle conoscenze stesse.Livello intermedio: è in grado di analizzare le proprie strategie di apprendimento ed di saperne valorizzare i punti di forza, migliorandone gli aspetti più deboli; è in grado di generalizzare e rielaborare in modo personale le conoscenze acquisite.Livello avanzato: ha consapevolezza metacognitiva ed è in grado di usare ed applicare le proprie conoscenze e strategie di apprendimento in modo rigoroso ed efficace in una pluralità di contesti, autovalutando il proprio lavoro

Esperienze di apprendimento con eventuali valutazioni formative

•Conoscere e comprendere le proprie strategie di apprendimento.•Individuare i punti di forza e i punti deboli delle proprie abilità.•Saper organizzare le proprie sequenze di apprendimento.•Generalizzare il transfert delle conoscenze e della rielaborazione personale.•Saper riassumere. Interpretare e rielaborare le esperienze didattiche compiute.•Saper usare e applicare conoscenze e abilità in una pluralità di contesti.•Autovalutare il proprio lavoro.

Page 28: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

Prerequisiti Conoscenze:

nessuno Abilità:

Tempi realizzazione

Periodo: settembreDurata: 6 ore

Modalità didattica

Cooperative learningLezione interattivaLezione frontale

Materiali utilizzati • libro testo • fotocopie • diapositive in ppt • schede di lavoro

Materiali prodotti dagli studenti

• mappa concettuale e sintesi scritta

Page 29: PREMESSA GENERALE DECRETO 7 ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento.

CHI FA/CHE COSA

DIPARTIMENTO : curriculo disciplinare (5 anni)

CONSIGLIO DI CLASSE Interdisciplinarietà/valutazione

DOCENTE Moduli