Prefazione - sicurfad.it · Principalmente i destinatari del manuale sono le persone che lavorano...

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Prefazione

Un riconoscimento sincero a tutti coloro, dipendenti e collaboratori FIL, che hanno lavorato conimpegno e professionalità all’elaborazione di questo manuale, che costituisce uno strumentoimportante per un inserimento più consapevole dei lavoratori nell’organizzazione del lavoro. Taleinserimento deve avvenire a livelli elevati ed occorre quindi innalzare le competenze generalioltre al necessario addestramento.

La sicurezza nei luoghi di lavoro è una necessità che riguarda i processi produttivi e l’inserimentoprofessionale presuppone una qualità del lavoro che valorizzi innanzitutto la persona.

Questo manuale ha lo scopo di incentivare e di ottimizzare la formazione per la sicurezza neiluoghi di lavoro. Le metodologie adottate per la sua realizzazione ne consentono una rapida eagevole consultazione.

È inoltre attivo un sito web per la formazione a distanza - www.sicurfad.it - che offre all’operatorela possibilità di interagire e comunicare con colleghi ed esperti del settore.

La formazione per la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro è un elemento fondamen-tale nel dialogo fra le parti sociali, con l’obiettivo di raggiungere un modello unico condiviso.

La diffusione capillare di questo materiale è importante per far avvicinare all’educazione per-manente molti soggetti altrimenti difficilmente raggiungibili con i canali classici della formazioneprofessionale.

Questo manuale può quindi contribuire a migliorare le condizioni di lavoro e a qualificare le rela-zioni industriali all’interno del distretto pratese, in virtù della collaborazione positiva fra asso-ciazioni di lavoratori e datoriali che si realizza nell’analisi dei fabbisogni formativi e nella rea-lizzazione di interventi e strumenti formativi e informativi.

Prato, Settembre 2002

Renzo BaroncelliPresidente Consiglio d’Amministrazione F.I.L. S.p.A.

Progetto editoriale Leonardo Cardini, Giovanni Giusti, Antonio Lo Iacono

Testi Mauro Marconcini

Coordinamento e organizzazioneper F.I.L. S.p.A. Valter Pieroni, Claudia Giannelli, Maria Morello

Alla realizzazione di questa pubblicazione hanno inoltre partecipato Unione Industriale Prate-se, C.G.I.L., C.I.S.L., U.I.L. di Prato avvalendosi dell’Organismo Paritetico Bilaterale D. Lgs.626/94.

Il presente manuale è stato realizzato all’interno del Progetto P.O.R. “Sicurf@d: nuove meto-dologie e tecnologie per la diffusione della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro” finanziatodal Fondo Sociale Europeo, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalla RegioneToscana.

Tale Progetto è cofinanziato dall’Unione Industriale Pratese.

Formazione Innovazione Lavoro - F.I.L. S.p.A. - Via Borgo Valsugana 69/71 - 59100 PRATO

© 2002 Regione Toscana. Vietata la vendita.

Finito di stampare in Firenzedalla tipografia editrice PolistampaSettembre 2002

SSccooppoo ddeellllaa llaavvoorraazziioonnee.. Vengono illustrati brevemente la finalità e il risultato che si ottiene svolgendo l’operazione.

Com’è fatto il manuale

Il manuale è rivolto agli ooppeerraattoorrii che, a vario titolo, adoperano e maneggiano prodotti chimi-ci. Principalmente i destinatari del manuale sono le persone che lavorano nelle tintorie e i sog-getti che commercializzano prodotti chimici.Il manuale è composto da:◊ una breve ppaarrttee iinnttrroodduuttttiivvaa, che comprende la descrizione dei principali pericoli, la classi-

ficazione degli agenti chimici, la rassegna dei dispostivi di protezione individuale, la spie-gazione dell’etichetta e della scheda di sicurezza dei prodotti chimici, l’elenco delle opera-zioni affrontate nel manuale;

◊ 55 sscchheeddee ddeettttaagglliiaattee ssuu ooppeerraazziioonnii ddii mmaanniippoollaazziioonnee ddeeii pprrooddoottttii cchhiimmiiccii..

Il manuale comprende anche:◊ un gglloossssaarriioo, che contiene termini tecnici o comunque di non immediata comprensione;◊ 1100 ddoommaannddee, che non hanno lo scopo di verificare quanto è stato appreso ma vogliono esse-

re uno stimolo per migliorare la cultura dell’operatore sul tema della sicurezza in azienda.

Come sono fatte le schede

Le schede hanno una struttura che prevede 6 sezioni, descritte di seguito.

DDeessccrriizziioonnee ddeellllee aattttrreezzzzaattuurree.. Vengono descritte le principali parti delle attrezzature impiegate e le caratteristiche

delle infrastrutture e dell’ambiente dove si svolge l’operazione.

RRiisscchhii ssppeecciiffiiccii ppeerr ll’’ooppeerraattoorree..Vengono indicati i rischi ai quali è sottoposto l’addetto durante lo svolgimento dell’ope-

razione in esame.

RReeqquuiissiittii ssppeecciiffiiccii ddii ssiiccuurreezzzzaa..Vengono riportate a titolo informativo le principali soluzioni tecniche da adottare sul-

l’attrezzatura o nell’ambiente di lavoro per garantire uno svolgimento sicuro dell’operazione. È utileprecisare che, considerate le caratteristiche di specifiche attrezzature e situazioni logistiche, i requi-siti di sicurezza indicati nelle schede non possono essere considerati né vincolanti né esaustivi.

PPrriinncciippaallii nnoorrmmee ccoommppoorrttaammeennttaallii ddeeii llaavvoorraattoorrii..Si tratta di una serie di comportamenti che l’operatore deve adottare per operare in sicu-

rezza, al fine di garantire la propria incolumità e quella di altri soggetti.

PPrriinncciippaallii ccaassii ddii iinnffoorrttuunniioo ee mmaallaattttiiaa..Vengono descritti gli infortuni e le malattie più gravi e/o più frequenti, che si verificano

maneggiando prodotti chimici, e le dinamiche che ne sono all’origine. Gli infortuni sono conseguential mancato uso dei sistemi di protezione individuale e/o delle attrezzature o al mancato rispettodelle procedure.

I termini sottolineati sono spiegati nel gglloossssaarriioo. Si tratta di termini tecnici oppure di uso cor-rente ma il cui significato può non essere immediato per i nuovi addetti.

Come usare il manuale

Il manuale può essere impiegato come ssttrruummeennttoo ppeerr llaa ffoorrmmaazziioonnee ddeeggllii ooppeerraattoorrii ssuull tteemmaaddeellllaa ssiiccuurreezzzzaa iinn aazziieennddaa.

Il manuale non ha valenza di protocollo tecnico né per la progettazione né per la messa a puntodelle attrezzature e degli ambienti e, pertanto, le indicazioni in esso contenute non possonoessere considerate vincolanti.

Le informazioni principali sono presentate in maniera sintetica e corredate con foto e illustra-zioni per favorire la comprensione. Il manuale fornisce gli spunti per approfondimenti chepotranno essere effettuati dal responsabile aziendale per la sicurezza o da altri soggetti checurano la formazione sui temi della sicurezza.Ciò che viene indicato nelle schede deve essere integrato con quanto riportato nella vvaalluuttaazziioonneeddeeii rriisscchhii dell’azienda.

La struttura a schede mobili consente di inserire fogli forati o raccoglitori in plastica nei qualiintrodurre schemi delle proprie macchine, aggiunte, modifiche e tutto quanto occorre per ren-dere il manuale più aderente alla propria realtà aziendale.

Indice

IINNTTRROODDUUZZIIOONNEEI. Premessa .............................................................................................................. 9II. Descrizione dei pericoli ........................................................................................ 10III. Classificazione degli agenti chimici ...................................................................... 13IV. Etichettatura degli agenti chimici.......................................................................... 15V. Scheda di sicurezza .............................................................................................. 17VI. Dispositivi di protezione individuale ...................................................................... 22VII. Operazioni e attrezzature ...................................................................................... 25

OOPPEERRAAZZIIOONNII DDII MMAANNIIPPOOLLAAZZIIOONNEE DDEEII PPRROODDOOTTTTII CCHHIIMMIICCII1. Pesatura colori ...................................................................................................... 292. Scioglimento colori................................................................................................ 333. Dosaggio ausiliari .................................................................................................. 374. Stoccaggio prodotti chimici .................................................................................. 425. Miscelazione prodotti chimici ................................................................................ 46

AAPPPPEENNDDIICCIIA. Questionario di verifica ........................................................................................ 53B. Glossario .............................................................................................................. 55

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Prima di tutto indichiamo che cosa intendiamo con i termini iinncciiddeennttee, ppeerriiccoolloo e rriisscchhiioo.

IInncciiddeennttee AAvvvveenniimmeennttoo nneeggaattiivvoo che provoca lleessiioonnii più o meno gravi all’individuo.Ad esempio ferirsi con le forbici mentre si taglia il tessuto è un incidente.

PPeerriiccoolloo Situazione in cui esiste la ppoossssiibbiilliittàà che accada un iinncciiddeennttee. Ad esempio tagliare il tessuto con le forbici è già di per sé una situazione pericolosaperché può accadere un incidente.

RRiisscchhiioo CCoommbbiinnaazziioonnee delle pprroobbaabbiilliittàà che si verifichi un incidente e della ggrraavviittàà ddeeii ddaannnniiche questo può causare.Ad esempio usare le forbici dialogando con altre persone può aumentare la probabilitàche capiti un incidente. Lo svolgimento di un’operazione pericolosa insieme ad un fat-tore di distrazione aumenta sia la probabilità che un incidente possa accadere sia lagravità dei danni che esso comporta.

Laddove esiste un ppeerriiccoolloo, la gravità del rriisscchhiioo ad esso collegato dipende da diversi fattori,fra i quali i principali sono legati alla mmaacccchhiinnaa e al ccoommppoorrttaammeennttoo ddeellll’’ooppeerraattoorree.

Occorre precisare che le mmaacccchhiinnee devono rispettare la nnoorrmmaattiivvaa ddii ssiiccuurreezzzzaa, poiché in que-sto modo vengono ridotte al minimo le possibili fonti di pericolo durante il loro utilizzo. Tutta-via durante operazioni particolari – quali il caricamento, la pulizia, la manutenzione – si possonoverificare situazioni di rischio proprio per la struttura della macchina stessa e per l’eventualedisattivazione temporanea delle protezioni.

Ed è qui che interviene il secondo elemento: iill ccoommppoorrttaammeennttoo ddeellll’’ooppeerraattoorree.È fondamentale che gli addetti operino nel rriissppeettttoo ddeellllee iinnddiiccaazziioonnii fornite dal costruttore e dal-l’azienda, evitando di compiere operazioni di propria iniziativa e di manomettere i dispositivi disicurezza presenti sulla macchina.

Per favorire l’adozione di questi comportamenti consapevoli è necessario procedere all’iinnffoorr--mmaazziioonnee e alla ffoorrmmaazziioonnee ddeeii llaavvoorraattoorrii.Questo manuale vuole dare un contributo in questa direzione.

ISezione: INTRODUZIONE

Capitolo: PREMESSA

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Pericoli di natura meccanica

È l’insieme di tutti i ffaattttoorrii ffiissiiccii che possono causare una lesione dovuta all’aazziioonnee ddii ppaarrttiimmeeccccaanniicchhee, utensili, pezzi di lavorazione o materiali solidi o fluidi che possono investire l’o-peratore.Le principali ffoorrmmee ddii ppeerriiccoolloo sono:◊ schiacciamento;◊ cesoiamento;◊ taglio;◊ impigliamento;◊ trascinamento o intrappolamento;◊ urto;◊ perforazione o puntura;◊ attrito o abrasione;◊ getto di un fluido ad alta pressione.Il pericolo di natura meccanica, che può essere provocato da parti di macchine (o pezzi dilavorazione) è condizionato, fra l’altro, dai seguenti elementi:◊ llaa ffoorrmmaa; elementi taglienti, spigoli vivi, pezzi di forma aguzza anche se sono immobili;◊ llaa ppoossiizziioonnee rreellaattiivvaa; può generare zone di schiacciamento, di cesoiamento, di impi-

gliamento, ecc. quando le parti sono in movimento;

L’utilizzo di ssoossttaannzzee cchhiimmiicchhee comporta un insieme di rischi che sono generalmente rag-gruppati nel rriisscchhiioo cchhiimmiiccoo.Le sostanze chimiche, a seconda della loro composizione, possono dar luogo a due tipo-logie di rischio specifico:◊ rriisscchhii ppeerr llaa ssiiccuurreezzzzaa, quali incendio, esplosione, contatto con sostanze corrosive,

aggressive, ustioni chimiche, ecc.;◊ rriisscchhii ppeerr llaa ssaalluuttee, in seguito ad esposizione a sostanze tossiche e nocive.Per la valutazione dei rischi legati all’area chimica è importante anche distinguere le duediverse mmooddaalliittàà ddii eessppoossiizziioonnee:◊ iinnggeessttiioonnee oo ccoonnttaattttoo ccuuttaanneeoo, durante le fasi di manipolazione di sostanze e/o prepa-

rati chimici;◊ iinnaallaazziioonnee, qualora durante i processi lavorativi si verifichi l’emissione di sostanze chi-

miche sia dagli impianti che dalle linee di lavorazione, con diffusione nell’ambiente diinquinanti chimici dispersi nell’aria o di polveri, fumi, nebbie, gas e vapori.

Pericoli di natura chimica

IISezione: INTRODUZIONE

Capitolo: DESCRIZIONE DEI PERICOLI

Di seguito vengono descritti brevemente i principali pericoli, raggruppati per categorie.Nelle schede relative alle operazioni sono presenti i simboli dei pericoli specifici dell’operazionedescritta.

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◊ llaa mmaassssaa ee llaa ssttaabbiilliittàà; quando gli elementi possono spostarsi sotto l’effetto della gra-vità;

◊ llaa mmaassssaa ee llaa vveelloocciittàà; quando gli elementi sono in movimento controllato o non con-trollato;

◊ ll’’aacccceelleerraazziioonnee;◊ ll’’iinnssuuffffiicciieennttee rreessiisstteennzzaa mmeeccccaanniiccaa, può generare pericolose rotture o esplosioni;◊ ll’’eenneerrggiiaa ppootteennzziiaallee ddii eelleemmeennttii eellaassttiiccii (molle) oo ddii lliiqquuiiddii oo ggaass ssoottttoo pprreessssiioonnee oo iinn

ddeepprreessssiioonnee.A causa della loro natura meccanica sono compresi anche i ppeerriiccoollii ddii sscciivvoollaammeennttoo, diiinncciiaammppoo e di ccaadduuttaa in relazione all’attrezzatura e all’ambiente di lavoro.

È la proprietà o la caratteristica di:◊ determinati materiali, sostanze od attrezzature,◊ metodologie e pratiche di lavoro,◊ un ambiente di lavoro,di presentare un rriisscchhiioo ddii iinncceennddiioo.

Questo tipo di pericolo può provocare lesioni o morti derivanti da eelleettttrrooccuuzziioonnii o bbrruucciiaa--ttuurree. Queste possono essere causate da:◊ ccoonnttaattttoo ddeellll’’ooppeerraattoorree con:

• eelleemmeennttii di tensione, per esempio parti nnoorrmmaallmmeennttee iinn tteennssiioonnee (contatto diretto);• eelleemmeennttii che si trovano iinn tteennssiioonnee iinn ccaassoo ddii gguuaassttoo, in particolare a causa di un gua-

sto di isolamento (contatto indiretto);◊ aavvvviicciinnaammeennttoo ddii ppeerrssoonnee aadd eelleemmeennttii iinn tteennssiioonnee, in particolare nel campo dell’alta ten-

sione;◊ iissoollaammeennttoo nnoonn aaddaattttoo alle condizioni d’uso previste;◊ ffeennoommeennii eelleettttrroossttaattiiccii, come il contatto con parti cariche;◊ rraaddiiaazziioonnii tteerrmmiicchhee o altri fenomeni, come la proiezione di particelle fuse, e gli effetti chi-

mici derivanti da corti circuiti, sovraccarichi, ecc.Questo pericolo può anche causare la ccaadduuttaa ddeellll’’ooppeerraattoorree oo ddii ooggggeettttii lasciati cadere dal-l’operatore in seguito alla sorpresa o al dolore provocato dalla scarica (elettrocuzione).

Pericoli di incendio

Pericoli di natura elettrica

I pericoli di natura termica possono causare:◊ bbrruucciiaattuurree ee ssccoottttaattuurree provocate dal contatto con oggetti o materiali a temperatura

ustionante, e anche dall’irraggiamento di fonti di calore;◊ ddaannnnii aallllaa ssaalluuttee provocati da un ambiente di lavoro caldo o freddo.

Pericoli di natura termica

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Una progettazione della macchina che non rispetta le caratteristiche e le capacità umanepuò produrre i seguenti effetti dannosi:◊ eeffffeettttii ffiissiioollooggiiccii risultanti, per esempio, da posizioni errate, sforzi eccessivi o ripetitivi,

ecc.;◊ eeffffeettttii ppssiiccoo--ffiissiiccii causati da un eccessivo o scarso impegno mentale, tensione, ecc., deri-

vanti dalla conduzione, sorveglianza o manutenzione di una macchina;◊ eerrrroorrii uummaannii.

Pericoli provocati dall’inosservanza dei principi ergonomici in fase diprogettazione della macchina

Questi pericoli sono prodotti da sorgenti di varia natura e possono essere causati daradiazioni ionizzanti e non ionizzanti:◊ bassa frequenza;◊ frequenze radio e microonde;◊ raggi infrarossi;◊ luce visibile;◊ raggi ultravioletti;◊ raggi x e γ;◊ raggi α e β, elettroni o fasci di ioni;◊ neutroni.

Pericoli generati da radiazioni

Le vibrazioni possono essere trasmesse a tutto il corpo, in particolare alle mmaannii e alle bbrraacc--cciiaa.La vibrazioni di forte intensità o le vibrazioni di minore intensità protratte per lungo tempopossono causare gravi disturbi: ddiissttuurrbbii vvaassccoollaarrii (quali insufficiente circolazione), ddiissttuurr--bbii nneeuurroollooggiiccii, ddiissttuurrbbii aallllee aarrttiiccoollaazziioonnii, lloommbbaallggiiaa, sscciiaattaallggiiaa, ecc.

Pericoli generati da vibrazioni

Il rumore può provocare:◊ ppeerrddiittaa ppeerrmmaanneennttee ddeellll’’aaccuutteezzzzaa uuddiittiivvaa ((iippooaaccuussiiaa));◊ rroonnzziioo aallllee oorreecccchhiiee;◊ ssttaanncchheezzzzaa, tteennssiioonnee, ecc.;◊ ppeerrddiittaa ddeellll’’eeqquuiilliibbrriioo, della ccoonnoosscceennzzaa, ecc.;◊ iinntteerrffeerreennzzee ccoonn llaa ccoommuunniiccaazziioonnee vveerrbbaallee, ccoonn ii sseeggnnaallii aaccuussttiiccii, ecc.

Pericoli generati da rumore

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IIISezione: INTRODUZIONE

Capitolo: CLASSIFICAZIONE AGENTI CHIMICI

nn.. CCllaassssee ddii ppeerriiccoolloo DDeessccrriizziioonnee ee ccoommppoorrttaammeennttii ddaa aaddoottttaarree

1 Esplosivo Sostanze o prodotti che, anche senza l’azione dell’ossigeno atmo-sferico, possono esplodere in seguito a riscaldamento.EEvviittaarree eessppoossiizziioonnee aa ccaalloorree,, uurrttii,, ffiiaammmmee ee sscciinnttiillllee..

2 Comburente Sostanze o prodotti che, a contatto con sostanze infiammabili,reagiscono con elevata produzione di calore.EEvviittaarree iill lloorroo ccoonnttaattttoo ccoonn ssoossttaannzzee iinnffiiaammmmaabbiillii..

3 Facilmente Sostanze o prodotti che possono facilmente infiammarsi.infiammabile EEvviittaarree iill lloorroo ccoonnttaattttoo ccoonn ffiiaammmmee ee sscciinnttiillllee ee llaa lloorroo eessppoossiizziioonnee

aa ffoonnttii ddii ccaalloorree..

4 Estremamente Sostanze o prodotti che possono facilmente infiammarsiinfiammabile anche con il solo contatto dell’aria.

MMaanneeggggiiaarree ccoonn ccuurraa eevviittaannddoo iill lloorroo ccoonnttaattttoo ccoonn ffiiaammmmee ee sscciinn--ttiillllee ee llaa lloorroo eessppoossiizziioonnee aa ffoonnttii ddii ccaalloorree..

5 Tossico Sostanze e preparati che, in caso di inalazione, ingestione o pene-trazione cutanea anche di piccole quantità, possono essere mor-tali oppure causare lesioni acute o croniche.MMaanneeggggiiaarree ccoonn ccuurraa eevviittaannddoo ssiiaa iill ccoonnttaattttoo cchhee ll’’eessppoossiizziioonnee..

6 Molto tossico Sostanze e preparati che, in caso di inalazione, ingestione o pene-trazione cutanea anche di piccolissime quantità, possono esseremortali oppure causare lesioni acute o croniche.MMaanneeggggiiaarree ccoonn ccuurraa eevviittaannddoo ssiiaa iill ccoonnttaattttoo cchhee ll’’eessppoossiizziioonnee..

7 Corrosivo Sostanze e preparati che, a contatto con i tessuti vivi, possonoesercitare su di essi un’azione distruttiva.MMaanneeggggiiaarree ccoonn ccuurraa eevviittaannddoo iill ccoonnttaattttoo..

8 Nocivo Sostanze e preparati che, in caso di inalazione, ingestione o pene-trazione cutanea, possono comportare rischi di gravità limitata.MMaanneeggggiiaarree ccoonn ccuurraa eevviittaannddoo ssiiaa iill ccoonnttaattttoo cchhee ll’’eessppoossiizziioonnee..

9 Irritante Sostanze e preparati non corrosivi il cui contatto diretto prolungatocon la pelle o con le mucose può provocare una reazione infiam-matoria.MMaanneeggggiiaarree ccoonn ccuurraa eevviittaannddoo iill ccoonnttaattttoo..

Nella tabella viene riportata la ccllaassssiiffiiccaazziioonnee ddeeggllii aaggeennttii cchhiimmiiccii, specificando quali sono lesostanze e i prodotti appartenenti ai singoli gruppi e quali sono gli accorgimenti da usare duran-te la loro manipolazione.Le classi di pericolo su ssffoonnddoo ggiiaalllloo sono utilizzate nell’etichettatura delle ssoossttaannzzee e dei pprree--ppaarraattii ppeerriiccoolloossii.

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nn.. CCllaassssee ddii ppeerriiccoolloo DDeessccrriizziioonnee ee ccoommppoorrttaammeennttii ddaa aaddoottttaarree

10 Pericoloso Sostanze o preparati che possono presentare rischi per alcuneper l’ambiente componenti ambientali.

TTaallii pprrooddoottttii nnoonn ddeevvoonnoo eesssseerree ddiissppeerrssii,, nneeaanncchhee iinn mmiinniimmee qquuaann--ttiittàà,, nneellll’’aammbbiieennttee.. EEssssii ddeevvoonnoo eesssseerree sseemmpprree ssmmaallttiittii ddaa aappppoossii--ttii ssmmaallttiittoorrii..

11 Infiammabile Sostanze e preparati chimici con basso grado di infiammabilità.EEvviittaarree iill lloorroo ccoonnttaattttoo ccoonn ffiiaammmmee ee sscciinnttiillllee ee llaa lloorroo eessppoossiizziioonneeaa ffoonnttii ddii ccaalloorree..

12 Cancerogeno Sostanze e preparati che, in caso di inalazione, ingestione o pene-trazione cutanea, possono provocare il cancro o aumentarne la fre-quenza.MMaanneeggggiiaarree ccoonn ccuurraa eevviittaannddoo iill ccoonnttaattttoo..

13 Mutageno Sostanze e preparati che, in caso di inalazione, ingestione o pene-trazione cutanea, possono produrre difetti genetici o ereditari oaumentarne la frequenza.MMaanneeggggiiaarree ccoonn ccuurraa eevviittaannddoo iill ccoonnttaattttoo..

14 Tossico per il Sostanze e preparati che, in caso di inalazione, ingestione ociclo riproduttivo penetrazione cutanea, possono o rendere più frequenti, effetti

nocivi nella prole o danni a carico della funzione o delle capacitàriproduttive maschili e femminili.MMaanneeggggiiaarree ccoonn ccuurraa eevviittaannddoo iill ccoonnttaattttoo..

15 Sensibilizzante Sostanze e preparati che, in caso di inalazione, ingestione o pene-trazione cutanea, possono provocare ipersensibilizzazione per cuiuna successiva esposizione alla sostanza o al preparato produceeffetti nefasti caratteristici.MMaanneeggggiiaarree ccoonn ccuurraa eevviittaannddoo iill ccoonnttaattttoo..

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EE OO FF FF++ TT(Esplosivo) (Comburente) (Facilmente (Estremamente (Tossico)

infiammabile) infiammabile)

TT++ CC XXnn XXii NN(Molto tossico) (Corrosivo) (Nocivo) (Irritante) (Pericoloso

per l’ambiente)

IVSezione: INTRODUZIONE

Capitolo: ETICHETTATURA AGENTI CHIMICI

Le norme vigenti di etichettatura hanno identificato per le sostanze e per i preparati pericolo-si ddiieeccii ccllaassssii ddii ppeerriiccoolloo.La lleettttuurraa ddeellll’’eettiicchheettttaa è la prima e fondamentale fonte di informazione in merito ai prodottiutilizzati.L’etichetta, oltre al nome e all’indirizzo del produttore, distributore o importatore, contiene:

1. nome della sostanza o delle sostanze pericolose presenti;2. simbologia del pericolo principale;3. indicazione scritta di tale pericolo;4. frasi che illustrano i rischi associati all’impiego: frasi RR;5. frasi che descrivono le procedure di sicurezza da adottare: frasi SS.

Di seguito sono riportati i simboli e le relative indicazioni di pericolo.

Simboli e indicazioni di pericolo

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MMaarriioo RRoossssii SS..pp..AA..Via Verdi, 1020122 Milano

Sodio idrossidoProvoca gravi ustioni

In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente eabbondantemente con acqua e consultare un medico. Usare guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia.

In caso di incidente o malessere consultare immediatamente ilmedico (se possibile, mostrargli l’etichetta).

Il nome e l’indirizzo del produttore, deldistributore, dell’importatore

Uno o due simboli neri su fondo arancione corrispondenti alpericolo o ai pericoli più gravi indotti dalla sostanza o dalpreparato. Ogni simbolo è accompagnato da una spiegazioneper esteso: T = Tossico, Xn = Nocivo, ecc.

Consigli sulle precauzioni da prendere,sotto forma di frasi tipo definite dalla

normativa (frasi S)

I rischi più gravi presentati dalprodotto (sostanza o preparato)sotto forma di frasi tipo definite

dalla normativa (frasi R)

Identità del prodotto puro o diuna sostanza, se si tratta delladenominazione chimica pura e

semplice. In caso di unmanufatto o di un preparato

interviene la denominazione delprodotto in commercio. In ognicaso quando sostanze moltotossiche, tossiche, nocive o

corrosive superano unadeterminata concentrazione

limite, la rispettivadenominazione chimica devecomunque comparire con la

menzione “contiene…”

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VSezione: INTRODUZIONE

Capitolo: SCHEDA DI SICUREZZA

Informazioni più approfondite di quelle presenti sull’etichetta sono fornite nella sscchheeddaa ddiissiiccuurreezzzzaa, che rappresenta una vera e propria gguuiiddaa aallllaa mmaanniippoollaazziioonnee sicura del prodotto.La scheda di sicurezza di ogni sostanza deve essere letta al momento dell’introduzione del pro-dotto in azienda e consultata per adottare un comportamento corretto in fase di utilizzazione.

La scheda è strutturata in 16 punti:1. Identificazione del preparato e della società produttrice2. Composizione/Informazione sugli ingredienti3. Identificazione dei pericoli4. Misure di primo soccorso5. Misure antincendio6. Misure in caso di fuoriuscita accidentale7. Manipolazione e stoccaggio8. Controllo dell’esposizione/protezione individuale9. Proprietà fisiche e chimiche

10. Stabilità e reattività11. Informazioni tossicologiche12. Informazioni ecologiche13. Considerazioni sullo smaltimento14. Informazioni sul trasporto15. Informazione sulla regolamentazione16. Altre informazioni

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11.. IIddeennttiiffiiccaazziioonnee ddeell pprreeppaarraattoo ee ddeellllaa ssoocciieettàà

Denominazione commerciale: ACIDO SOLFORICO soluzione acquosa al 50%

Ditta responsabile della messa in commercio: Mario Rossi S.p.A. * via Verdi, 10 * Milano

Numero telefonico: 02-8702511 * fax 02-8700188

22.. CCoommppoossiizziioonnee ee iinnffoorrmmaazziioonnii ssuuggllii iinnggrreeddiieennttii

Sostanza Cas Cee % FrasiACIDO SOLFORICO... % 7664-93-9 016-020-00-8 40,0-60,0 R35 CR35-provoca gravi ustioni

33.. IIddeennttiiffiiccaazziioonnee ddeeii ppeerriiccoollii

Il preparato è: corrosivo, provoca gravi ustioni.

44.. MMiissuurree ddii pprriimmoo ssooccccoorrssoo

Indicazioni generali In caso di incidente consultare immediatamente il medico, fornendo le infor-mazioni contenute nell'etichetta e nella presente scheda.

Dopo inalazione In caso di inalazione prestare le seguenti misure di primo soccorso:- allontanare l'infortunato dall'area contaminata; - portarlo in luogo caldo e ventilato, rimuovere gli indumenti (colletto, cin-

tura, ecc.) che ostacolano la respirazione. Consultare immediatamente il medico (e/o fare intervenire immediatamen-te il pronto soccorso).

Dopo contatto con gli occhi In caso di contatto accidentale con gli occhi sciacquare accuratamente e alungo con acqua a palpebre apeerte e consultare il medico.

Dopo contatto con la pelle In caso di contatto accidentale con la pelle lavare la zona interessata accu-ratamente e a lungo con acqua (acqua e sapone) e consultare il medico.

Dopo ingestione In caso di ingestione non somministrare bevande, non provocare il vomito,tenere disteso l'infortunato e chiamare immediatamente il medico. Eventualmente somministrare latte con bianco d'uovo.

55.. MMiissuurree aannttiinncceennddiioo

Mezzi e procedure di Non presenta rischi di infiammabilità, a contatto con sostanze organicheestinzione appropriati (combustibili) può provocare incendio. Non usare acqua per spegnere incen-

di, usare CO2.

Mezzi di estinzione sconsigliati Non versare acqua sul prodotto.

Rischi derivanti dal preparato, Il preparato scaldato a decomposizione (o se esposto al calore) emette dai prodotti di combustione fumi tossici (ossidi di Zolfo)

Equipaggiamento di protezione Dotare gli addetti all'estinzione dell'incendio dell'equipaggiamento di per gli addetti all'estinzione protezione descritto di seguito:

- tuta completa antifiamma- autorespiratore o maschera antigas, in relazione ai rischi segnalati nelle

voci precedenti, alla dimensione dell'incendio e alla sua localizzazione(luogo aperto/chiuso), ecc.

Proteggere gli addetti anche dall'azione caustica del prodotto.

Scheda di sicurezza27/06/2001

19

66.. MMiissuurree iinn ccaassoo ddii ffuuoorriiuusscciittaa aacccciiddeennttaallee

Precauzioni individuali In caso di fuoriuscita accidentale del preparato usare i seguenti mezzi di pro-tezione individuale: occhiali protettivi, visiera, guanti, stivali e grembiuli adeguatiper manipolare corrosivi

Protezione per l'ambiente In caso di fuoriuscita accidentale:- intervenire per rimuovere o intercettare la fuoriuscita e procedere nelle ope-

razioni di contenimento e raccolta secondo le indicazioni contenute nel punto6.3.

- evitare o ridurre al minimo la dispersione del materiale nel suolo e nell'am-biente

- raccogliere le acque o il terreno contaminato in appositi contenitori da avvia-re ad un idoneo trattamento di bonifica

Procedure per il contenimento Per il contenimento e la raccolta usare le seguente procedure:e la raccolta - usare i mezzi di protezione indicati al punto 6.1

- raccogliere il materiale fuoriuscito in recipienti chiusi ermeticamente- lavare con acqua e inviare le acque contaminate ad idoneo impianto di trat-

tamento

77.. MMaanniippoollaazziioonnee ee ssttooccccaaggggiioo

Manipolazione Durante la manipolazione usare i mezzi di protezione indicati al punto 8 dellapresente scheda e le procedure riportate di seguito:- non fumare, non mangiare, non bere durante la manipolazione - manipolare con cautela, evitando la proiezione del prodotto- evitare il contatto con la pelle o con gli occhi.

Stoccaggio Nello stoccaggio del preparato utilizzare le cautele riportate di seguito:- tenere presenti le caratteristiche chimico-fisiche del preparato, per evitare

possibili interazioni con altri prodotti (vedi punto 10 della scheda)- tenere i contenitori ermeticamente chiusi.

88.. CCoonnttrroolllloo ddeellll’’eessppoossiizziioonnee ee pprrootteezziioonnee iinnddiivviidduuaallee

Precauzioni generali da adottare Usare il prodotto secondo le indicazioni contenute in questa scheda, con par-ticolare attenzione alle indicazioni contenute al punto 7.1 Utilizzare i mezzidi protezione indicati nei successivi punti 8.3, 8.4 e 8.5

Limiti di concentrazione negli ambienti di lavoro e biologiciNel preparato sono contenute le seguenti sostanze che presentano limiti di esposizione professionale:- ACGIH (mg/m3) - TWA:Cas Sostanza Note %7664-93-9 ACIDO SOLFORICO... % 1 mg/m3 40,0-60,0

- ACGIH (mg/m3) - esposizione di breve termine (STEL):Cas Sostanza Note %7664-93-9 ACIDO SOLFORICO... % 3 mg/m3 40,0-60,0

Protezione dell'apparato respiratorio Durante la manipolazione proteggersi l'apparato respiratorio con:- masche-ra antigas con filtro per acidi, in caso di ventilazione insufficiente

Protezione delle mani Durante la manipolazione proteggersi le mani con: guanti anticorrosivi (antiacido)Protezione degli occhi Durante la manipolazione proteggersi gli occhi con:- visiera o schermo fac-

ciale (anticorrosivi). È necessaria la presenza di fontanelle lavaocchi nelleimmediate vicinanze del luogo di utilizzo.

Protezione della pelle Durante la manipolazione indossare: tuta, grembiule e scarpe anticorrosivi.È necessaria la presenza di docce di emergenza nelle immediate vicinanzedel luogo di utilizzo.

Scheda di sicurezza

20

99.. PPrroopprriieettàà ffiissiicchhee ee cchhiimmiicchhee

Stato fisico (a 20 °C e a 101,3 kPa): liquido Colore: incoloreOdore: pungente Valore pH: 1Proprietà esplosive: No Proprietà comburenti: NoDensità relativa: 1,5 circa Solubilità: Solubile in acqua. Liposolubilità: Solubile nei principali solventi organici.

1100.. SSttaabbiilliittàà ee rreeaattttiivviittàà

Stabilità Il preparato deve essere considerato stabile, ma può diventare instabile inparticolari condizioni (vedi punti 10.2 e 10.3)

Condizioni da evitare Evitare le seguenti condizioni:Contatto con acqua che sviluppa calore e pro-voca emissione in spruzzi di prodotto. Evitare contatti con nitrati, picrati,clo-rati,carburi ossidanti e metalli in genere con i quali può dar luogo a incendie esplosioni.

Materiali incompatibili da evitare Evitare il contatto con:- acqua o umidità- sostanze comburenti (pericolo di esplosione)- sostanze combustibili

Prodotti di decomposizione pericolosi Con solfuri libera H2S gas tossico.

1111.. IInnffoorrmmaazziioonnii ttoossssiiccoollooggiicchhee

Tossicità per inalazione Il preparato è irritante e corrosivo per le vie respiratorie e presenta i seguen-ti effetti immediati e ritardati: lesioni e ulcerazioni, tosse, dispnea,edemalaringeo, desquamazione delle mucose ustionate con ostruzione delle vierespiratorie. Può causare enfisema e fibrosi polmonare

Tossicità per ingestione Per ingestione provoca lesioni caustiche alle zone interessate, dolori, vomi-to, acidosi metabolica, effetti ritardati costituiti da emorragie delle vie dige-renti, perforazioni esofagee e gastriche.

Tossicità per contatto con la pelle Provoca lesioni di grave entità in funzione del tempo di contattoTossicità per contatto con gli occhi Provoca gravi azioni corrosive agli occhi con danni oculari: opacità cornea-

le, fino al glaucoma.Effetti di sensibilizzazione Dai dati disponibili non risulta che il preparato presenti rischi specifici per

questa via.Effetti per esposizione prolungata Sono di scarsa importanza e legati alle azioni descritte in precedenza.Effetti specifici dei componentiNel preparato sono presenti i seguenti componenti che hanno degli effetti tossicologici specifici:- DL50 ORALE (dose letale orale):Cas Sostanza Note %7664-93-9 ACIDO SOLFORICO... % 2140 mg/kg 40,0-60,0

- CL50 (concentrazione letale):Cas Sostanza Note %7664-93-9 ACIDO SOLFORICO... % 0.51 mg/l/2H 40,0-60,0

Sostanza % FrasiACIDO SOLFORICO... % 40,0-60,0 R35

1122.. IInnffoorrmmaazziioonnii eeccoollooggiicchhee

Possibili effetti di ecotossicità Utilizzare il preparato secondo le buone pratiche lavorative, evitando didel preparato disperderlo nell'ambiente. Danni all’ambiente acquatico legati alla variazio-

ne di pH.

Scheda di sicurezza

21

1133.. CCoonnssiiddeerraazziioonnii ssuulllloo ssmmaallttiimmeennttoo

Smaltimento del preparato I rifiuti originati o contaminati dal preparato devono essere classificati, stoc-o di suoi residui cati e avviati ad un idoneo impianto di smaltimento nel rispetto delle nor-

mative nazionali e regionali vigenti.

Smaltimento dei contenitori I contenitori del preparato devono essere sottoposti ad un idoneo tratta-mento di bonifica prima di essere avviati allo smaltimento come rifiuti spe-ciali assimilabili agli urbani.

Componenti sottoposte alle normative sullo smaltimento dei rifiuti(DPR 915/82):VERIFICARE LA PRESENZA DI SOSTANZE ESPLICITAMENTE CITATE NELLA TABELLA 1.1 allegata alla Deli-berazione 27 luglio 84 in G.U. n. 253 del 13/9/84).Cas Sostanza Note %7664-93-9 ACIDO SOLFORICO... % C - corrosivo - liquido che corrode superficie 40,0-60,0

1144.. IInnffoorrmmaazziioonnii ssuull ttrraassppoorrttoo

Trasporto stradale ADR classe 8.1b

1155.. IInnffoorrmmaazziioonnii ssuullllaa rreeggoollaammeennttaazziioonnee

Etichettatura, secondo DM 46/92Secondo le norme e le indicazioni riportate nel DM n. 46/92 il preparato è etichettato:Simboli Frasi ComponentiC R35-provoca gravi ustioni ACIDO SOLFORICO... %

Ambienti di lavoroI seguenti componenti rientrano nel DPR 303-art. 33 (voce della visita obbligatoria):Cas Sostanza Note %7664-93-9 ACIDO SOLFORICO... % voce 22; verificare sulla Tabella allegata all'Art. 40,0-60,0

33 del DPR 303 le lavorazioni e le categoriedi lavoratori per cui è obbligatoria la visita

I seguenti componenti rientrano nel Decreto 18/4/73 (obbligo di denuncia malattia professionale):Cas Sostanza Note %7664-93-9 ACIDO SOLFORICO... % 12 - anidride solforosa, acido solforico, idrogeno 40,0-60,0

solforato, solfuro di carbonio

I seguenti componenti rientrano nel Decreto 9/6/75 (malattie professionali indennizzabili):Cas Sostanza Note %7664-93-9 ACIDO SOLFORICO... % Malattie causate da anidride solforosa, 40,0-60,0

acido solforico e idrogeno solforato

Grandi rischiDPR 175 - componenti con limite di notifica (lavorazione)-da DL50 o CL50:Cas Sostanza Note %7664-93-9 ACIDO SOLFORICO... % oltre 1500 kg dichiarazione completa, 40,0-60,0

500-1500 kg dichiarazione semplificata

1166.. AAllttrree iinnffoorrmmaazziioonnii

Questa scheda annulla e sostituisce ogni edizione precedente. Le informazioni contenute in questa scheda si basano sulle nostre conoscenze alla data sopra riportata. Sono riferiteunicamente al prodotto indicato e non costituiscono garanzia di particolari qualità. L’utilizzatore è tenuto ad assicu-rarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all’utilizzo specifico che ne deve fare.

Scheda di sicurezza

22

VISezione: INTRODUZIONE

Capitolo: DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Le modalità di esposizione individuale ai prodotti chimici durante l’utilizzo sono principalmen-te due:◊ ppeerr ccoonnttaattttoo ccuuttaanneeoo; sostanze irritanti e corrosive agiscono localmente sulla pelle, oppu-

re prodotti tossici o nocivi possono penetrare attraverso la pelle provocando danni ad altreparti dell’organismo;

◊ ppeerr iinnaallaazziioonnee; prodotti tossici o nocivi dispersi nell’ambiente sottoforma di polveri, fumi, neb-bie, gas e vapori penetrano nei polmoni insieme all’aria inspirata. Tali sostanze possono pro-vocare danno alle vie respiratorie e/o a tutto l’organismo.

Al fine di limitare i danni dovuti all’esposizione agli agenti chimici pericolosi, le normative di sicu-rezza prevedono l’utilizzo dei DDPPII (dispositivi di protezione individuale), strumenti in grado diridurre il rischio per la salute dei lavoratori.

Tutti i DPI sono stati suddivisi in ttrree ccaatteeggoorriiee (D. Lgs. 475/92), in funzione della natura e dellagravità dei rischi da cui devono proteggere:

11aa ccaatteeggoorriiaa: sono DPI utilizzati per rischi di lieve entità tipo azioni lesive prodotte dastrumenti meccanici o prodotti detergenti, contatto con oggetti caldi a tem-peratura non superiore ai 50 °C, fenomeni atmosferici, urti lievi o azione lesi-va dei raggi solari. Tali dispositivi richiedono una progettazione semplice edè necessaria la sola dichiarazione del fabbricante;

22aa ccaatteeggoorriiaa: sono DPI che proteggono dai rischi che non rientrano nella prima e terza cate-goria; devono avere la conformità del fabbricante e ottenere il marchio CE ditipo da parte di un organismo notificato;

33aa ccaatteeggoorriiaa: richiedono una progettazione complessa ed hanno il compito di proteggereda rischi di morte e lesioni gravi o a carattere permanente. Rientrano inquesta classe DPI che proteggono dall’inquinamento dell’atmosfera respira-bile (polveri, gas, aerosol, ecc.), da aggressioni chimiche e radiazioni ioniz-zanti, da temperature non inferiore a 100 °C e non superiori a –50 °C, dacadute dall’alto e tensioni elettriche pericolose. Per questo tipo di dispositi-vi è necessaria l’attestazione del marchio CE e deve essere fatto un control-lo annuale sul prodotto o sul sistema di qualità.

Di seguito è riportata una panoramica dei DPI principali che permettono agli addetti di pro-teggersi da rischi connessi con l’utilizzo di prodotti chimici.

PPrrootteezziioonnee ddeell ccoorrppoo◊ Tute da lavoro resistenti ai prodotti chimici.◊ Grembiuli fatti con tela impregnata di resine sintetiche per proteggere il corpo da spruzzi di

liquidi aggressivi.

23

PPrrootteezziioonnee ddeell ppiieeddee◊ Scarpe di sicurezza antinfortunistiche per la protezione da ferite al piede provocate da

composti chimici, polveri, liquidi agenti corrosivi, prodotti tossici o irritanti.

PPrrootteezziioonnee ddeeggllii oocccchhii ee ddeell vviissoo◊ Occhiali di sicurezza o visiere per proteggere gli occhi da schizzi di prodotti chimici o irrita-

zione provocata da vapori o da corpuscoli di materiale.

PPrrootteezziioonnee ddeellllee mmaannii◊ I guanti che proteggono da sostanze chimiche sono contraddistinti dal

simbolo “rischi chimici”.

Il livello di protezione viene indicato mediante classi da 1 a 6 in fun-zione del tempo di permeazione (il tempo che un liquido pericolosoimpiega ad impregnare lo spessore del guanto e filtrare all’interno).

TTeemmppoo ddii ppeerrmmeeaazziioonnee IInnddiiccee ddii pprrootteezziioonnee> 10 minuti Classe 1> 30 minuti Classe 2> 60 minuti Classe 3> 120 minuti Classe 4> 240 minuti Classe 5> 480 minuti Classe 6

Per i guanti che proteggono da rischi chimici vengono utilizzati vari tipi di materiali.In generale può essere fatta una classificazione della protezione offerta da questi materia-li contro le varie classi di prodotti chimici, anche se per ogni tipo di prodotto è bene valu-tare il tipo di guanto che offre la maggiore protezione anche in relazione ai tempi e alle con-dizioni di utilizzo.

GGrruuppppii cchhiimmiiccii LLaattttiiccee NNiittrriillee NNeeoopprreennee PPVVCCSolventi • •Chetoni • •Sostanze caustiche • • • •Acidi • • • •Idrocarburi • •Oli • • •Grassi • • •Solventi organici • •

PPrrootteezziioonnee ddeellllee vviiee rreessppiirraattoorriieeEsistono una serie di dispositivi in grado di proteggere da rischi di inalazione di sostanze peri-colose siano esse sottoforma di polveri e/o di gas.◊ FFaacccciiaallii ffiillttrraannttii ((mmaasscchheerriinnee uussaa ee ggeettttaa)).. Sono costituiti interamente o prevalentemente da

materiale filtrante; possono essere dotati o meno di valvola di aspirazione. Alcuni tipi di fac-ciali filtranti trattengono oltre ai corpuscoli, anche vapori (organici o acidi).

◊ MMaasscchheerree oo sseemmiimmaasscchheerree.. Le maschere a filtro sono costituite da un elemento facciale com-pleto o da una semimaschera; sono sempre dotate di valvola di aspirazione, il filtro può esse-re doppio o singolo. I filtri, specifici per i diversi gas, sono etichettati con una lettera e unabanda colorata; la classe invece è attribuita al filtro in funzione della sua capacità di prote-zione. Ad esempio: A2P2 - filtro per vapori organici e polveri di classe 2.Durante l’utilizzo il filtro tende a perdere di efficacia. L’unico modo per accorgersi dell’e-saurirsi del filtro è dato dall’olfatto: quando si avverte l’odore del prodotto il filtro va sosti-tuito. L’uso di filtri non adatti alla specifica sostanza tossica comporta i medesimi rischi d’in-tossicazione che l’assenza di protezione.

EEttiicchheettttaattuurraa ddeeii ffiillttrrii ee pprriinncciippaallii ccaammppii ddii iimmppiieeggooLLeetttteerraa CCoolloorree PPrriinncciippaallii ccaammppii ddii iimmppiieeggooAX marrone Vapori e gas organici con punto di ebollizione < 65 °CA marrone Vapori e gas organici con punto di ebollizione > 65 °CB grigio Gas e vapori inorganici (Ad es.: cloro, idrogeno solforato)E giallo Anidride solforosa e acido cloridricoK verde AmmoniacaCO nero Ossido di carbonioHg rosso Vapori di mercurioNO azzurro Gas nitrosi, monossido di azotoReaktor arancione Iodio radioattivo, incluso iodometano radioattivoP bianco Polveri

CCllaassssii ddii pprrootteezziioonnee ddeeii ffiillttrrii ppeerr mmaasscchheerreeCCllaassssee PPootteerree ffiillttrraannttee1 Basso2 Medio3 Alto

◊ EElleettttrroorreessppiirraattoorrii.. Sono sistemi elettronici di regolazione della portata di aria che vengonocollegati ad alcuni tipi di maschere o semimaschere insieme a dispositivi di erogazione di ariapura o depurata. Risultano indispensabili:- in tutti i casi in cui la percentuale di ossigeno nell’aria ambiente sia inferiore al 17% in

volume;- in presenza di tossici di cui non si conosce la natura;- in presenza di sostanze che per la loro natura o concentrazione rappresentano un peri-

colo mortale anche per esposizioni brevissime.

24

25

VIISezione: INTRODUZIONE

Capitolo: OPERAZIONI E ATTREZZATURE

TTIINNTTOORRIIAA

CCOOMMMMEERRCCIIOOPPRROODDOOTTTTIICCHHIIMMIICCII

nn°° sscchheeddaa

11

22

33

44

55

44

OOppeerraazziioonnee

Pesatura colori

Scioglimento colori

Dosaggio ausiliari

Stoccaggio prodottichimici

Miscelazione prodottichimici

Stoccaggio prodottichimici

AAttttrreezzzzaattuurraa

Banco di pesatura

Cucina coloriBarilotti a bordo macchina

RecipientiImpianto di dosaggio automatico

FustiSerbatoi

Mescolatori

FustiSerbatoi

Schede sulle operazioni

di manipolazionedei prodotti chimici

29

Categoria: TINTORIA

Operazione: PESATURA COLORI

Scheda

1

Figura 1 - Bilancia sul banco di pesatura

Figura 2 - Operazione di pesatura al banco di pesatura

Nel locale pesatura colori la bbiillaanncciiaa (figura 1) è posta sul bbaannccoo ddii ppeessaattuurraa (figura 2) che è ser-vito da una aassppiirraazziioonnee llooccaalliizzzzaattaa che convoglia all’esterno l’aria inquinata da polveri di colo-rante.I banchi di pesatura tradizionali sono dotati di aabbbbaattttiittoorree aa vveelloo dd’’aaccqquuaa che depura l’aria aspi-rata, privandola delle polveri.

Scopo dell’operazione

Nella fase di ppeessaattuurraa ccoolloorrii, che viene eseguita in un apposito locale, si preparano le mmiissccee--llee ddii ccoolloorraannttii oorrggaanniiccii iinn ppoollvveerree per approvvigionare le macchine di tintura dei manufatti tes-sili (fiocco, filato, pezze e capi confezionati).La pesatura colori ha quindi lo scopo di ottenere una precisa ccoommbbiinnaazziioonnee ddii vvaarrii ccoolloorraannttii iinnppoollvveerree, in base ad una rriicceettttaa, per ottenere la colorazione voluta.

Descrizione delle attrezzature

30

Rischi legati a pericoli per l’utilizzo di sostanze chimiche

Per tali rischi si intendono quelli che possono manifestarsi per il mancato intervento dei ripa-ri e dei dispositivi di sicurezza o per errori di manovra o per uso non corretto dei DPI.

IInnaallaazziioonnee ddii ppoollvveerrii ddii ccoolloorraannttee, sia duran-te la fase di pesatura che durante le opera-zioni di pulizia del locale.

CCoonnttaattttoo ccuuttaanneeoo ccoonn ccoolloorraannttii cchhiimmiiccii, siadurante la fasi di pesatura che durante leoperazioni di pulizia del locale.

Nel locale sono presenti anche varie ssccaaffffaallaattuurree sulle quali sono disposti i ffuussttii ddii ccoolloorraannttee(figura 3).

Figura 3 - Scaffalatura con fusti di coloranti in uso

Al posto delle scaffalature può essere presente una macchina chiamata ““mmaaggaazzzziinnoo rroottaannttee””munito di banco di pesatura. Questo è in genere dotato di aabbbbaattttiittoorree ddii ppoollvveerrii ccoonn ffiillttrroo aasseeccccoo.

Rischi specifici per l’operatore

31

Si fa presente che per tali operazioni possono essere previsti altri requisiti specifici di sicurezza e, per-tanto, quanto riportato non è da intendersi assolutamente esaustivo.

L’impiego di coloranti in polvere determina l’oobbbblliiggoo ddii uuttiilliizzzzaarree ii DDPPII (guanti, grembiule emaschere antipolvere) in tutti i casi in cui si evidenzia un rriisscchhiioo ddii ccoonnttaattttoo ccuuttaanneeoo oo ddii iinnaa--llaazziioonnee.Il lavoratore deve porre la mmaassssiimmaa aatttteennzziioonnee nell’uuttiilliizzzzoo ddeellllee aattttrreezzzzaattuurree ddii llaavvoorroo soprat-tutto durante operazioni particolari quali pulizia e manutenzione e nella manipolazione e tra-sporto delle sostanze chimiche, seguendo:

◊ le iissttrruuzziioonnii iimmppaarrttiittee ddaall ddaattoorree ddii llaavvoorroo,, ddaaii ddiirriiggeennttii ee ddaaii pprreeppoossttii;◊ le iinnddiiccaazziioonnii pprreesseennttii nneell mmaannuuaallee ddii uussoo ee mmaannuutteennzziioonnee delle attrez-

zature;◊ le iinnffoorrmmaazziioonnii rriippoorrttaattee nneellllee sscchheeddee ddii ssiiccuurreezzzzaa ddeeii pprrooddoottttii cchhiimmiiccii

utilizzati.

Requisiti specifici di sicurezza

Si riportano di seguito i requisiti specifici di sicurezza ritenuti appropriati per le operazioni dipesatura colori.

Requisiti legati a pericoli per l’utilizzo di sostanze chimiche

In base al D.P.R. 303/56 e al protocollo redatto dallaUSL di Prato:◊ nel llooccaallee dovranno essere depositati ssoolloo ii ffuussttii

ddeeii ccoolloorraannttii iinn uussoo mentre per i fusti chiusi dovràessere usato altro locale (magazzino colori);

◊ il locale deve avere ppaavviimmeennttii ee ppaarreettii lliissccee eellaavvaabbiillii ffiinnoo aallll’’aalltteezzzzaa ddii mmeettrrii 22 e comunque finoall’aalltteezzzzaa ddeeggllii ssccaaffffaallii che portano i fusti;

◊ per una migliore pulizia occorre che gli ssppiiggoolliiffrraa iill ppaavviimmeennttoo ee llee ppaarreettii siano aarrrroottoonnddaattii;

◊ gli ssccaaffffaallii devono essere ssoolllleevvaattii ddaa tteerrrraa e ilppiiaannoo ddeeggllii ssccaaffffaallii deve avere ssuuppeerrffiicciiee uunniittaa eeffaacciillmmeennttee llaavvaabbiillee;

◊ le ssppaattoollee e le mmeessttoollee devono essere in nnuummeerroossuuffffiicciieennttee per non costringere l’operatore a pulir-le ogni qualvolta si cambi colore (una per ognicolore);

◊ le ooppeerraazziioonnii ddii ppeessaattuurraa ee ddii ttrraassffeerriimmeennttoo ddeeiiccoolloorrii devono essere effettuate in presenza diiiddoonneeaa aassppiirraazziioonnee llooccaalliizzzzaattaa con relativo iimmppiiaann--ttoo ddii aabbbbaattttiimmeennttoo;

◊ i ppiiaannii ddii llaavvoorroo devono avere ssuuppeerrffiicciiee lliisscciiaa eellaavvaabbiillee, con bboorrddoo rriiaallzzaattoo ddii aallmmeennoo 11 ccmm;

◊ ooggnnii llaavvoorraattoorree addetto alla pesatura deve esse-re dotato di gguuaannttii e di iiddoonneeii iinndduummeennttii ddii llaavvoo--rroo e deve avere un ddooppppiioo aarrmmaaddiieettttoo (uno per gliaabbiittii ddaa llaavvoorroo ssppoorrcchhii e uno per gli aabbiittii ppuulliittii).

Principali norme comportamentali dei lavoratori

32

avere ccuurraa ddeellllee aattttrreezzzzaa--ttuurree di lavoro

In generale gli addetti devono operare secondo i seguenti criteri:

nnoonn aappppoorrttaarree alle attrez-zature mmooddiiffiicchhee di pro-pria iniziativa

nnoonn rriimmuuoovveerree oo mmooddiiffiiccaa--rree llee pprrootteezziioonnii oo ii ddiissppoossii--ttiivvii ddii ssiiccuurreezzzzaa senza l’au-torizzazione del prepostoo del capo reparto

uuttiilliizzzzaarree e aavveerree ccuurraa deiDDPPII messi a disposizionedal datore di lavoro

sseeggnnaallaarree immediatamen-

te al datore di lavoro, al

dirigente o al preposto

qquuaallssiiaassii ddiiffeettttoo oo iinnccoonn--

vveenniieennttee rilevato durante

la propria attività

In particolare risulta fondamentale da parte del lavoratore un’aatttteennttaa mmaanniippoollaazziioonnee delle pol-veri di coloranti per eevviittaarree qquuaallssiiaassii vveerrssaammeennttoo oo ddiissppeerrssiioonnee nneellll’’aammbbiieennttee.Oltre a questa cautela di carattere generale occorre ricordare che:◊ le ppeessaattee devono essere effettuate iinn pprreesseennzzaa ddii aassppiirraazziioonnee llooccaalliizzzzaattaa;◊ dopo ogni prelievo i ccoonntteenniittoorrii ddeevvoonnoo eesssseerree rriicchhiiuussii;◊ llee ccaarrttee ppeerr llee ppeessaattee devono essere raccolte con ogni precauzione in aappppoossiittoo ccoonntteenniittoo--

rree oo ssaacccchheettttoo ddii ppllaassttiiccaa da smaltire giornalmente;◊ è vviieettaattoo bbeerree,, mmaannggiiaarree oo ffuummaarree nneell llooccaallee;◊ è vviieettaattoo ll’’uussoo ddii ssoolluuzziioonnii ddii iippoocclloorriittoo per lavarsi le mani;◊ deve essere eseguita una ffrreeqquueennttee ee aaccccuurraattaa ppuulliizziiaa ddii ttuuttttoo iill llooccaallee, compresi gli scaffali

e i piani di lavoro.

Le note di seguito riportate non derivano da dati statistici, attualmente non disponibili, ma dalleesperienze raccolte presso le aziende del settore e fra gli addetti ai lavori.

La mmaanniippoollaazziioonnee ddeeii ccoolloorraannttii cchhiimmiiccii e le ooppeerraazziioonnii ddii ppuulliizziiaa ddeell llooccaallee effettuate sseennzzaa uuttii--lliizzzzaarree ggllii iiddoonneeii DDPPII (guanti e mascherine antipolvere) possono provocare iirrrriittaazziioonnii ee//oo iinnttooss--ssiiccaazziioonnii dovute ad iinnaallaazziioonnee ddii ppoollvveerrii e per ccoonnttaattttoo ccuuttaanneeoo.

Principali casi di infortunio e malattia

33

Categoria: TINTORIA

Operazione: SCIOGLIMENTO COLORI

Scheda

2

Normalmente nelle tintorie è presente un apposito locale denominato ““ccuucciinnaa ccoolloorrii”” (figura 1)in cui sono installate le attrezzature per lo scioglimento colori.

Può essere presente un iimmppiiaannttoo cceennttrraalliizzzzaattoo costituito da una sseerriiee ddii bbaarriilloottttii, utilizzati siaper lo scioglimento dei colori che per il dosaggio dei prodotti chimici ausiliari, che sono colle-gati mediante tubazioni alle singole macchine di tintura. In alternativa per lo scioglimento deicolori possono essere utilizzati i bbaarriilloottttii presenti aa bboorrddoo mmaacccchhiinnaa.Per aumentare la vveelloocciittàà e l’oommooggeenneeiittàà dello scioglimento dei colori, i barilotti sono normal-mente muniti di aaggiittaattoorree mmeeccccaanniiccoo. Questo è costituito da un aallbbeerroo che viene fatto ruotareda un mmoottoorree eelleettttrriiccoo e alla cui estremità è collocata un’eelliiccaa che mette in movimento il bagno.Per le mmaacccchhiinnee ddaa ttiinnttuurraa pprriivvee ddii bbaarriilloottttoo, lo sscciioogglliimmeennttoo del colore può avvenire diretta-mente in aappppoossiittii rreecciippiieennttii oo sseecccchhii in cui sono posti i coloranti con l’aggiunta di acqua caldao fredda. Anche in questo caso l’operazione è accelerata mediante aaggiittaattoorrii.

Scopo dell’operazione

Il ccoolloorraannttee oorrggaanniiccoo iinn ppoollvveerree, che è stato pesato nella fase di pesatura, viene mmiisscceellaattoo ccoonnaaccqquuaa ffrreeddddaa oo ccaallddaa (con temperatura fino a 80°C circa) per ottenere il suo sscciioogglliimmeennttoo ccoomm--pplleettoo, prima di essere immesso nelle macchine da tintura dei prodotti tessili. Le modalità ope-rative con cui vengono eseguite le operazioni di scioglimento dei colori possono essere le piùvarie a seconda del grado di automazione raggiunto e del tipo di macchina di tintura.

Descrizione delle attrezzature

Agitatore meccanicoBarilotto per dosaggio

ausiliariBarilotto perscioglimento colori

Figura 1 - Cucina colori

34

Rischi specifici per l’operatore

Rischi legati a pericoli per l’utilizzo di sostanze chimiche

Per tali rischi si intendono quelli che possono manifestarsi per il mancato intervento dei ripa-ri e dei dispositivi di sicurezza o per errori di manovra o per uso non corretto dei DPI.

IInnaallaazziioonnee ddii ppoollvveerrii ddii ccoolloorraannttee ee ddii vvaappoorrdd’’aaccqquuaa, durante la fasi di versamento e discioglimento.

CCoonnttaattttoo ccuuttaanneeoo ccoonn ccoolloorraannttii cchhiimmiiccii,durante la fasi di versamento e di sciogli-mento.

Rischi legati a pericoli di natura termica

BBrruucciiaattuurree dovute a ccoonnttaattttoo ccoonn ppaarrttii oofflluuiiddii aa tteemmppeerraattuurree uussttiioonnaannttii (barilotto discioglimento, tubazioni del vapore o del-l’acqua calda).

35

Si fa presente che per tali operazioni possono essere previsti altri requisiti specifici di sicurezza e, per-tanto, quanto riportato non è da intendersi assolutamente esaustivo.

Requisiti specifici di sicurezza

Requisiti legati a pericoli per l’utilizzo di sostanze chimiche

Si riportano di seguito i requisiti specifici di sicurezza ritenuti appropriati per le operazioni discioglimento colori.

In base al D.P.R. 303/56 (art. 20: Difesa dell'ariadagli inquinamenti con prodotti nocivi), devono esse-re installate, in prossimità delle zone di scioglimen-to colori, bboocccchheettttee ppeerr ccaappttaazziioonnee ddii ppoollvveerrii ee vvaappoo--

rrii, localizzate il più vicino possibile alla zona di emis-sione degli inquinanti.

Requisiti legati a pericoli di natura meccanica

In base alle norme UNI EN ISO 11111 “Requisiti disicurezza del macchinario tessile”:◊ quando è possibile l’aacccceessssoo aallll’’aaccccooppppiiaammeennttoo

dell’albero motore dell’agitatore, le ssppoorrggeennzzee alivello dell’accoppiamento devono essere iinnccaass--ssaattee oppure ffoorrnniittee ddii rriippaarroo;

◊ quando è possibile eessttrraarrrree ll’’aaggiittaattoorree dal mesco-latore, devono essere previsti dei mmeezzzzii ppeerr:

• consentire il ffuunnzziioonnaammeennttoo dell’agitatore ssooll--

ttaannttoo quando questo è ccaallaattoo aallll’’iinntteerrnnoo ddeell

mmeessccoollaattoorree;

• iimmppeeddiirree cchhee ccaaddaa quando è estratto;

◊ quando vi è il rriisscchhiioo ddii pprrooiieezziioonnee ddii bbaaggnnoo caldo,o altrimenti pericoloso, a causa della vveelloocciittàà del-l’agitatore, occorre prevedere dei ccooppeerrcchhii iinntteerr--bbllooccccaattii che si possano aprire esclusivamentequando l’agitatore funziona ad una velocità suffi-cientemente bassa oppure è fermo.

Rischi legati a pericoli di natura meccanica

UUrrttoo e sscchhiiaacccciiaammeennttoo dovuti alle ppaallee ddeell--ll’’aaggiittaattoorree.

36

avere ccuurraa ddeellllee aattttrreezzzzaa--ttuurree di lavoro

In generale gli addetti devono operare secondo i seguenti criteri:

◊ le iissttrruuzziioonnii iimmppaarrttiittee ddaall ddaattoorree ddii llaavvoorroo,, ddaaii ddiirriiggeennttii ee ddaaii pprreeppoossttii;◊ le iinnddiiccaazziioonnii pprreesseennttii nneell mmaannuuaallee ddii uussoo ee mmaannuutteennzziioonnee ddeellllee aattttrreezz--

zzaattuurree;◊ le iinnffoorrmmaazziioonnii rriippoorrttaattee nneellllee sscchheeddee ddii ssiiccuurreezzzzaa ddeeii pprrooddoottttii cchhiimmiiccii

utilizzati.

nnoonn aappppoorrttaarree alle attrez-zature mmooddiiffiicchhee di pro-pria iniziativa

nnoonn rriimmuuoovveerree oo mmooddiiffiiccaa--rree llee pprrootteezziioonnii oo ii ddiissppoossii--ttiivvii ddii ssiiccuurreezzzzaa senza l’au-torizzazione del prepostoo del capo reparto

uuttiilliizzzzaarree e aavveerree ccuurraa deiDDPPII messi a disposizionedal datore di lavoro

sseeggnnaallaarree immediatamen-

te al datore di lavoro, al

dirigente o al preposto

qquuaallssiiaassii ddiiffeettttoo oo iinnccoonn--

vveenniieennttee rilevato durante

la propria attività

Principali casi di infortunio e malattia

Le note di seguito riportate non derivano da dati statistici, attualmente non disponibili, ma dalleesperienze raccolte presso le aziende del settore e fra gli addetti ai lavori.

La mmaanniippoollaazziioonnee ddeeii ccoolloorraannttii cchhiimmiiccii e le ooppeerraazziioonnii ddii ppuulliizziiaa ddeell llooccaallee effettuate sseennzzaa uuttii--lliizzzzaarree ggllii iiddoonneeii DDPPII (guanti e mascherine antipolvere) possono provocare irritazioni e/o intos-sicazioni dovute ad inalazione di polveri e per contatto cutaneo.Non si è a conoscenza di infortuni particolari durante l’operazione di sscciioogglliimmeennttoo ddeell ccoolloorree,tranne qualche caso di uussttiioonnii dovute a sscchhiizzzzii ddii aaccqquuaa ccaallddaa.

Principali norme comportamentali dei lavoratori

L’impiego di ccoolloorraannttii iinn ppoollvveerree determina l’oobbbblliiggoo ddii uuttiilliizzzzaarree ii DDPPII (guanti, grembiule emaschere antipolvere) in tutti i casi in cui si evidenzia un rriisscchhiioo ddii ccoonnttaattttoo ccuuttaanneeoo oo ddii iinnaa--llaazziioonnee. Il lavoratore deve porre la mmaassssiimmaa aatttteennzziioonnee nell’uuttiilliizzzzoo ddeellllee aattttrreezzzzaattuurree ddii llaavvoorroosoprattutto durante operazioni particolari quali pulizia e manutenzione e nella manipolazionee trasporto delle sostanze chimiche, seguendo:

37

Categoria: TINTORIA

Operazione: DOSAGGIO AUSILIARI

Scheda

3

Nel caso di ddoossaaggggiioo mmaannuuaallee, allo scopo di minimizzare i rischi per l’operatore, il prelievo deiprodotti chimici pericolosi dovrebbe essere eseguito con l’adozioni dei seguenti ddiissppoossiittiivvii:◊ pprreelliieevvoo ddaa ffuussttii => attrezzatura basculante in cui viene posizionato il fusto per facilitare il

rovesciamento;◊ pprreelliieevvoo ddaa ddeeppoossiittii ffiissssii => postazione di prelievo (figure 1 e 2) chiusa e munita di scher-

mo paraspruzzi ed eventualmente di impianto di aspirazione.

Scopo dell’operazione

Nel bbaaggnnoo ddii ttiinnttuurraa dei materiali tessili, oltre ai coloranti organici in polvere, vengono impie-gati altri pprrooddoottttii cchhiimmiiccii aauussiilliiaarrii costituiti prevalentemente da ccaauussttiiccaannttii (acidi, basi, forti ossi-danti o riducenti) e tensioattivi, in percentuale pari all’uno per mille circa rispetto al quantita-tivo di acqua.La loro ppeerriiccoolloossiittàà è molto varia: possono essere pprrooddoottttii iirrrriittaannttii, prodotti ccoorrrroossiivvii oppurettoossssiiccii.L’aaggggiiuunnttaa ddeeii pprrooddoottttii cchhiimmiiccii al bagno di tintura durante le varie fasi del ciclo di lavoro avvie-ne iinn mmooddoo mmaannuuaallee oppure mmeeddiiaannttee aappppoossiittii iimmppiiaannttii ddii ddoossaaggggiioo aauuttoommaattiiccoo dei prodotti ausi-liari liquidi.

Descrizione delle attrezzature

Tubazioni con indicazionedella sostanza

Aspirazione

Figura 2 - Operazione di prelievo

Figura 1 - Postazione di prelievo

Schermo paraschizzi

38

Rischi specifici per l’operatore

Rischi legati a pericoli per l’utilizzo di sostanze chimiche

Per tali rischi si intendono quelli che possono manifestarsi per il mancato intervento dei ripa-ri e dei dispositivi di sicurezza o per errori di manovra o per uso non corretto dei DPI.

IInnaallaazziioonnee ddii ppoollvveerrii ee//oo vvaappoorrii ddii pprrooddoottttiicchhiimmiiccii, durante le fasi di prelievo e travaso.

CCoonnttaattttoo ccuuttaanneeoo ccoonn pprrooddoottttii cchhiimmiiccii,durante le fasi di prelievo, trasporto e tra-vaso.

RReeaazziioonnii ppeerriiccoolloossee dovute a mmiisscceellaazziioonneeaacccciiddeennttaallee tra prodotti cchhiimmiiccii iinnccoommppaattii--bbiillii.

Nel caso di iimmppiiaannttoo ddii ddoossaaggggiioo aauuttoommaattiiccoo, il prodotto chimico viene inviato ddaall sseerrbbaattooiiooddiirreettttaammeennttee aallllaa mmaacccchhiinnaa ddii ttiinnttuurraa senza che l’operatore abbia alcun contatto con il prodotto.L’operatore si limita ad impostare il tipo di prodotto, il quantitativo e la macchina di destinazionesul computer che gestisce l’impianto.

39

Si fa presente che per tali operazioni possono essere previsti altri requisiti specifici di sicurezza e, per-tanto, quanto riportato non è da intendersi assolutamente esaustivo.

L’impiego di prodotti chimici pericolosi di varia natura determina l’oobbbblliiggoo ddii uuttiilliizzzzaarree ii DDPPII(guanti di materiale idoneo al prodotto chimico, occhiali protettivi, maschera respiratoria confiltro idoneo, grembiule antiacido, abbigliamento da lavoro specifico) in tutti i casi in cui si evi-denzia un rriisscchhiioo ddii ccoonnttaattttoo ccuuttaanneeoo,, ccoonn ggllii oocccchhii oo ddii iinnaallaazziioonnee.Allo scopo di minimizzare i rischi, risulta fondamentale da parte del lavoratore l’impiego deglispecifici DDPPII messi a disposizione dal datore di lavoro in base alla ppeerriiccoolloossiittàà ddeeii pprrooddoottttii e alleinformazioni riportate dalle sscchheeddee ddii ssiiccuurreezzzzaa.Il lavoratore deve porre la mmaassssiimmaa aatttteennzziioonnee nell’uuttiilliizzzzoo ddeellllee aattttrreezzzzaattuurree ddii llaavvoorroo soprat-tutto durante operazioni particolari quali ppuulliizziiaa ee mmaannuutteennzziioonnee e nella mmaanniippoollaazziioonnee e ttrraa--ssppoorrttoo delle sostanze chimiche, seguendo:

◊ le iissttrruuzziioonnii iimmppaarrttiittee ddaall ddaattoorree ddii llaavvoorroo,, ddaaii ddiirriiggeennttii ee ddaaii pprreeppoosstti;◊ le iinnddiiccaazziioonnii pprreesseennttii nneell mmaannuuaallee ddii uussoo ee mmaannuutteennzziioonnee delle attrez-

zature;◊ le iinnffoorrmmaazziioonnii rriippoorrttaattee nneellllee sscchheeddee ddii ssiiccuurreezzzzaa ddeeii pprrooddoottttii cchhiimmiiccii

utilizzati.

Requisiti specifici di sicurezza

Si riportano di seguito i requisiti specifici di sicurezza ritenuti appropriati per le operazioni diprelievo e trasporto di prodotti chimici pericolosi.

Requisiti legati a pericoli per l’utilizzo di sostanze chimiche

In base al D.P.R. 303/56 e al D.P.R. 547/55:◊ per il pprreelliieevvoo mmaannuuaallee dei prodotti chimici peri-

colosi devono essere realizzate postazioni muni-te dei seguenti dispositivi:

• ppaannnneelllloo ppaarraasspprruuzzzzii per impedire che l’ope-

ratore venga in contatto con i prodotti chimi-ci;

• rruubbiinneettttoo ddii pprreelliieevvoo aapprriibbiillee solo con il ppaann--

nneelllloo iinn ppoossiizziioonnee ddii cchhiiuussuurraa;

• eventuale iimmppiiaannttoo ddii aassppiirraazziioonnee ppeerr pprroo--

ddoottttii ppeerriiccoolloossii per inalazione;

• cchhiiaarraa iinnddiiccaazziioonnee ddeell pprrooddoottttoo pprreelleevvaabbiillee su

ogni tubazione.

◊ per il ttrraassppoorrttoo devono essere utilizzati ccoonntteennii--ttoorrii provvisti di iiddoonneeee cchhiiuussuurree per impedire lafuoriuscita del contenuto (tozzino chiuso).

◊ in pprroossssiimmiittàà ddeellllee zzoonnee ddii uuttiilliizzzzoo di prodotti chi-mici pericolosi devono essere installate ddoocccceeee//oo llaavvaaoocccchhii di emergenza, in funzione dei quan-titativi impiegati.

Principali norme comportamentali dei lavoratori

40

avere ccuurraa ddeellllee aattttrreezzzzaa--ttuurree di lavoro

In generale gli addetti devono operare secondo i seguenti criteri:

nnoonn aappppoorrttaarree alle attrez-zature mmooddiiffiicchhee di pro-pria iniziativa

nnoonn rriimmuuoovveerree oo mmooddiiffiiccaa--rree llee pprrootteezziioonnii oo ii ddiissppoossii--ttiivvii ddii ssiiccuurreezzzzaa senza l’au-torizzazione del prepostoo del capo reparto

uuttiilliizzzzaarree e aavveerree ccuurraa deiDDPPII messi a disposizionedal datore di lavoro

sseeggnnaallaarree immediatamen-

te al datore di lavoro, al

dirigente o al preposto

qquuaallssiiaassii ddiiffeettttoo oo iinnccoonn--

vveenniieennttee rilevato durante

la propria attività

In particolare il lavoratore deve osservare le seguenti ccaauutteellee:◊ la mmaanniippoollaazziioonnee dei prodotti chimici deve avvenire con la mmaassssiimmaa ccuurraa ppeerr eevviittaarree qquuaall--

ssiiaassii vveerrssaammeennttoo;◊ il ttrraassppoorrttoo ddeeii pprrooddoottttii cchhiimmiiccii ppeerriiccoolloossii deve essere effettuato con ccoonntteenniittoorrii pprroovvvviissttii ddii

iiddoonneeee cchhiiuussuurree;◊ le operazioni di ttrraavvaassoo ee vveerrssaammeennttoo nneeii bbaarriilloottttii devono essere eesseegguuiittee lleennttaammeennttee ppeerr

eevviittaarree sscchhiizzzzii;◊ i ccoonntteenniittoorrii devono essere sscciiaaccqquuaattii bbeennee prima e dopo l’uso per eevviittaarree ddii mmeetttteerree iinn ccoonn--

ttaattttoo ssoossttaannzzee che potrebbero innescare rreeaazziioonnii ppeerriiccoolloossee.

Gli aaggeennttii cchhiimmiiccii che possono dar luogo a rreeaazziioonnii ppeerriiccoolloossee possono essere classificati secon-do qquuaattttrroo ccaatteeggoorriiee pprriinncciippaallii:◊ aacciiddii, per esempio acido solforico (forte), acido acetico e formico (debole);◊ bbaassii, per esempio soda caustica e ammoniaca;◊ oossssiiddaannttii, per esempio acqua ossigenata e ipoclorito di sodio;◊ rriidduucceennttii, per esempio idrosolfito di sodio.

41

Le note di seguito riportate non derivano da dati statistici, attualmente non disponibili, ma dalleesperienze raccolte presso le aziende del settore e fra gli addetti ai lavori.

La mmaanniippoollaazziioonnee ddeeii pprrooddoottttii cchhiimmiiccii ppeerriiccoolloossii non utilizzando gli idonei DPI può provocare ccaauu--ssttiiccaazziioonnii, iirrrriittaazziioonnii e/o iinnttoossssiiccaazziioonnii dovute ad iinnaallaazziioonnee di vapori o per ccoonnttaattttoo con gli artisuperiori e con gli occhi dei prodotti chimici.Nei casi di iinncciiddeennttii ppeerr ccoonnttaattttoo ccuuttaanneeoo ccoonn pprrooddoottttii cchhiimmiiccii ppeerriiccoolloossii risulta fondamentalel’uuttiilliizzzzoo ddii ggrraannddii qquuaannttiittàà ddii aaccqquuaa ccoorrrreennttee per il llaavvaaggggiioo completo e immediato della partedel corpo interessata: questo è ottenibile efficacemente mediante l’utilizzo di apposite ddoocccceeee llaavvaaoocccchhii ddii eemmeerrggeennzzaa.Risultano frequenti incidenti dovuti alla manipolazione di prodotti causticanti soprattutto cau-sati da sscchhiizzzzii nneeggllii oocccchhii, casi in cui sono sufficienti piccole quantità di prodotto per creare ggrraavviilleessiioonnii.

Principali casi di infortunio e malattia

Si fa presente che un’analisi completa delle incompatibilità tra prodotti chimici può essere fatta soltantoprendendo in considerazione tutti i prodotti presenti in azienda e, pertanto, quanto riportato non è da

intendersi assolutamente esaustivo.

I pprrooddoottttii aappppaarrtteenneennttii aa ggrruuppppii ddiivveerrssii nnoonn ddeevvoonnoo mmaaii eesssseerree mmeessssii iinn ccoonnttaattttoo in quanto pos-sono reagire violentemente con produzione di calore, schizzi e anche gas tossici. Inoltre esistono sostanze che reagiscono pericolosamente con acqua. Per esempio, il lavora-tore nnoonn ddeevvee mmaaii eesseegguuiirree le seguenti operazioni:◊ versare acqua in un recipiente con acido solforico;◊ diluire l’acqua ossigenata con acqua calda;◊ mettere in contatto acqua (anche poche gocce) con idrosolfito di sodio.

42

Categoria: TINTORIA E COMMERCIO PRODOTTI CHIMICI

Operazione: STOCCAGGIO PRODOTTI CHIMICI

Scheda

4

Scopo dell’operazione

La realizzazione di apposite zzoonnee ddii ddeeppoossiittoo ddeeii ffuussttii ddii pprrooddoottttii cchhiimmiiccii risulta fondamentaleper il rriissppeettttoo ddeellllee nnoorrmmaattiivvee ddii ssiiccuurreezzzzaa degli ambienti di lavoro. Queste zone devono esse-re appositamente organizzate per evitare possibili contatti tra ssoossttaannzzee iinnccoommppaattiibbiillii fra di loro.Lo stoccaggio dei prodotti chimici pericolosi deve essere realizzato preferibilmente in sseerrbbaattooiiffiissssii per minimizzare i rischi durante le operazioni di prelievo.

Descrizione delle attrezzature

I ffuussttii e i sseerrbbaattooii ffiissssii di stoccaggio dei pprrooddoottttii cchhiimmiiccii ccaauussttiiccaannttii (per esempio acidi, basi oforti ossidanti) devono essere dotati di apposita vvaassccaa ddii ccoonntteenniimmeennttoo per evitare rischi dovu-ti a possibili fuoriuscite. Inoltre in prossimità di tali contenitori, devono essere installate ddoocccceeee//oo llaavvaaoocccchhii ddii eemmeerrggeennzzaa (figura 1).

Figura 1 - Serbatoi fissi di stoccaggio con vasca di contenimento

I fusti dei pprrooddoottttii cchhiimmiiccii mmeennoo ppeerriiccoolloossii (per esempio tensioattivi o ammorbidenti) devonoessere ppoossiizziioonnaattii su apposita ggrriigglliiaa llaavvaabbiillee ccoolllleeggaattaa aallllaa ffooggnnaattuurraa iinndduussttrriiaallee in modo da rac-cogliere eventuali perdite.

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Rischi specifici per l’operatore

Rischi legati a pericoli per l’utilizzo di sostanze chimiche

Per tali rischi si intendono quelli che possono manifestarsi per il mancato intervento dei ripa-ri e dei dispositivi di sicurezza o per errori di manovra o per uso non corretto dei DPI.

IInnaallaazziioonnee ddii vvaappoorrii ddii pprrooddoottttii cchhiimmiiccii dovu-ti a fuoriuscite dai serbatoi.

CCoonnttaattttoo ccuuttaanneeoo ccoonn pprrooddoottttii cchhiimmiicciidovuti a fuoriuscite dai serbatoi.

RReeaazziioonnii ppeerriiccoolloossee dovute a mmiisscceellaazziioonneeaacccciiddeennttaallee tra prodotti cchhiimmiiccii iinnccoommppaattii--bbiillii.

44

Si fa presente che per tali operazioni possono essere previsti altri requisiti specifici di sicurezza e, per-tanto, quanto riportato non è da intendersi assolutamente esaustivo.

Requisiti specifici di sicurezza

Si riportano di seguito i requisiti specifici di sicurezza ritenuti appropriati per lo stoccaggio pro-dotti chimici.

Requisiti legati a pericoli per l’utilizzo di sostanze chimiche

Di seguito sono riportate disposizioni in base alD.P.R. 303/56 e al D.P.R. 547/55.◊ I sseerrbbaattooii ee ii ffuussttii ddeeii pprrooddoottttii cchhiimmiiccii ppeerriiccoolloossii

devono essere dotati di vvaassccaa ddii ccoonntteenniimmeennttooiimmppeerrmmeeaabbiilliizzzzaattaa con idonei materiali. Se lavasca di contenimento contiene un solo deposi-to la sua capacità dovrà essere pari all’interovolume del deposito. Se in uno stesso bacino visono più depositi questo dovrà avere una capa-cità uguale alla terza parte di quella complessivaeffettiva dei depositi stessi. In ogni caso la vascadeve essere di capacità pari a quella del più gran-de dei depositi.

◊ I ddeeppoossiittii ffiissssii devono essere dotati di un ssiisstteemmaaddii ccaarriiccoo costituito da una tubazione fissa dotatadi vvaallvvoollaa ddii iinntteerrcceettttaazziioonnee. Per pprrooddoottttii vvoollaattiilliisi consiglia di predisporre vvaallvvoollee ddii ssffiiaattoo con uncollegamento che renda possibile effettuare ilcarico in circuito chiuso. Sulla tubatura di caricosi consiglia di installare una trappola (barretta o

staffa metallica) con lucchetto diverso per ogniprodotto e con chiara indicazione della sostanzachimica.

◊ Tutti i ddeeppoossiittii dovrebbero essere dotati di unssiisstteemmaa ddii iinnddiiccaazziioonnee ddii ttrrooppppoo ppiieennoo a 4/5 diriempimento.

◊ Tutti i sseerrbbaattooii devono essere muniti di opportu-ne eettiicchheettttaattuurraa ccoonn ll’’iiddeennttiiffiiccaazziioonnee ddeeii ppeerriiccoolliiiinneerreennttii llaa ssoossttaannzzaa.

◊ I sseerrbbaattooii contenenti ssoossttaannzzee iinnccoommppaattiibbiillii devo-no essere opportunamente ddiissttaannzziiaattii ee ddoottaattii ddiivvaasscchhee ddii ccoonntteenniimmeennttoo sseeppaarraattee.

◊ Le ccoonndduuttttuurree che trasportano fflluuiiddii ppeerriiccoolloossiidevono essere dotate di eettiicchheettttaa che indichi lasostanza contenuta.

◊ In prossimità delle zzoonnee ddii ssttooccccaaggggiioo di prodot-ti chimici pericolosi devono essere installateddooccccee ee//oo llaavvaaoocccchhii ddii eemmeerrggeennzzaa.

L’impiego di prodotti chimici pericolosi di varia natura determina l’oobbbblliiggoo ddii uuttiilliizzzzaarree ii DDPPII(guanti di materiale idoneo al prodotto chimico, occhiali protettivi, maschera respiratoria confiltro idoneo) durante il rifornimento e in tutti i casi in cui si evidenzia un rischio di fuoriuscitadella sostanza e quindi il rischio di contatto cutaneo o di inalazione.Allo scopo di minimizzare i rischi, risulta fondamentale da parte del lavoratore l’impiego deglispecifici DDPPII messi a disposizione dal datore di lavoro in base alla ppeerriiccoolloossiittàà ddeeii pprrooddoottttii e alleinformazioni riportate dalle sscchheeddee ddii ssiiccuurreezzzzaa.Il lavoratore deve porre la mmaassssiimmaa aatttteennzziioonnee nelle ooppeerraazziioonnii ddii rriiffoorrnniimmeennttoo delle sostanzechimiche ddaa aauuttoobboottttee aa sseerrbbaattooiioo ffiissssoo e di ssccaarriiccoo ee ssttooccccaaggggiioo ddeeii ffuussttii, seguendo:

◊ le iissttrruuzziioonnii iimmppaarrttiittee ddaall ddaattoorree ddii llaavvoorroo,, ddaaii ddiirriiggeennttii ee ddaaii pprreeppoosstti;◊ le iinnddiiccaazziioonnii pprreesseennttii nneell mmaannuuaallee ddii uussoo ee mmaannuutteennzziioonnee delle attrez-

zature;◊ le iinnffoorrmmaazziioonnii rriippoorrttaattee nneellllee sscchheeddee ddii ssiiccuurreezzzzaa ddeeii pprrooddoottttii cchhiimmiiccii

utilizzati.

Principali norme comportamentali dei lavoratori

45

avere ccuurraa ddeellllee aattttrreezzzzaa--ttuurree di lavoro

In generale gli addetti devono operare secondo i seguenti criteri:

nnoonn aappppoorrttaarree alle attrez-zature mmooddiiffiicchhee di pro-pria iniziativa

nnoonn rriimmuuoovveerree oo mmooddiiffiiccaa--rree llee pprrootteezziioonnii oo ii ddiissppoossii--ttiivvii ddii ssiiccuurreezzzzaa senza l’au-torizzazione del prepostoo del capo reparto

uuttiilliizzzzaarree e aavveerree ccuurraa deiDDPPII messi a disposizionedal datore di lavoro

sseeggnnaallaarree immediatamen-

te al datore di lavoro, al

dirigente o al preposto

qquuaallssiiaassii ddiiffeettttoo oo iinnccoonn--

vveenniieennttee rilevato durante

la propria attività

In particolare l’impiego di prodotti chimici pericolosi determina un rischio di rreeaazziioonnii ppeerriiccoolloo--ssee dovute a mmiisscceellaazziioonnee aacccciiddeennttaallee ttrraa pprrooddoottttii cchhiimmiiccii iinnccoommppaattiibbiillii. Risulta fondamentalequindi la presenza di un addetto durante le operazioni di ttrraavvaassoo ddaa aauuttoobboottttee che controlli laccoorrrriissppoonnddeennzzaa ttrraa iill pprrooddoottttoo cchhiimmiiccoo ccoonntteennuuttoo nneell ddeeppoossiittoo ee qquueelllloo iinn ffaassee ddii ccaarriiccaammeennttoo,in modo da eevviittaarree iill ccoonnttaattttoo ttrraa pprrooddoottttii cchhiimmiiccii ddiivveerrssii. Inoltre il lavoratore deve:◊ effettuare il ttrraavvaassoo ddeeii pprrooddoottttii cchhiimmiiccii e il ttrraassppoorrttoo ddeeii ffuussttii con la mmaassssiimmaa ccuurraa per eevvii--

ttaarree qquuaallssiiaassii ffuuoorriiuusscciittaa;◊ verificare l’iinntteeggrriittàà ddeeii ffuussttii ee ddeellllee ttuubbaazziioonnii di travaso e la tteennuuttaa ddii ttuuttttii ii ccoolllleeggaammeennttii.

Le note di seguito riportate non derivano da dati statistici, attualmente non disponibili, ma dalleesperienze raccolte presso le aziende del settore e fra gli addetti ai lavori.

La mmaanniippoollaazziioonnee ddeeii pprrooddoottttii cchhiimmiiccii ppeerriiccoolloossii, nelle operazione di trasporto dei fusti oppu-re di travaso, possono esporre il lavoratore a pericoli di ccaauussttiiccaazziioonnii, iirrrriittaazziioonnii e/o iinnttoossssii--ccaazziioonnii dovute a ffuuoorriiuusscciittee anche di grosse quantità di sostanze che possono causare ggrraavviilleessiioonnii. Nei casi di iinncciiddeennttii ppeerr ccoonnttaattttoo ccuuttaanneeoo con pprrooddoottttii cchhiimmiiccii ppeerriiccoolloossii risulta fondamentalel’iimmppiieeggoo ddii ggrraannddii qquuaannttiittàà ddii aaccqquuaa ccoorrrreennttee per il llaavvaaggggiioo completo e immediato della partedel corpo interessata, utilizzando le apposite ddooccccee e i llaavvaaoocccchhii ddii eemmeerrggeennzzaa.Inoltre sono da evidenziare ggrraavvii iinncciiddeennttii che si sono verificati a causa della mmiisscceellaazziioonnee ddiipprrooddoottttii iinnccoommppaattiibbiillii all’interno di serbatoi durante le operazioni di travaso. Le rreeaazziioonnii iinnccoonn--ttrroollllaattee che si sono innescate hanno portato allo ssccooppppiioo ddeell sseerrbbaattooiioo.

Principali casi di infortunio e malattia

46

Categoria: COMMERCIO PRODOTTI CHIMICI

Operazione: MISCELAZIONE PRODOTTI CHIMICI

Scheda

5

Scopo dell’operazione

Le operazioni di mmiisscceellaazziioonnee ddii ssoossttaannzzee cchhiimmiicchhee vengono svolte per ottenere vari pprrooddoottttiiaauussiilliiaarrii tteessssiillii (ammorbidenti, follanti, prodotti per purgatura, prodotti ausiliari di tintoria e perla rifinizione dei tessuti) e pprrooddoottttii oolleeaannttii ee aannttiissttaattiiccii ddii ffiillaattuurraa.

Descrizione delle attrezzature

Le macchine per ottenere la miscelazione dei prodotti chimici sono costituite da mmeessccoollaattoorriidi varie dimensioni.Per ppiiccccoollee pprroodduuzziioonnii sono utilizzati mmeessccoollaattoorrii in cui i pprrooddoottttii sono aaggggiiuunnttii ddiirreettttaammeenntteenneell ffuussttoo posto ssoottttoo ll’’aaggiittaattoorree. La macchina è costituita da un aallbbeerroo aadd aassssee vveerrttiiccaallee dota-to di ppaallee posto in rotazione da un mmoottoorree (figura 1).Per mmaaggggiioorrii pprroodduuzziioonnii sono utilizzati ggrraannddiimmeessccoollaattoorrii con una ccaappaacciittàà vvaarriiaabbiillee ffrraa55..000000 ee 1155..000000 lliittrrii che raggiungono altezzefino a 5/6 metri.La miscela è posta in movimento da un aallbbeerroovveerrttiiccaallee ddoottaattoo ddii ppaallee aadd aannccoorraa. Eventuali ffrraannggii fflluuttttii posti sulle pareti del ser-batoio aumentano la turbolenza del fluido inmovimento. I pprrooddoottttii lliiqquuiiddii sono dosati mediante pompae tubazione di prelievo, mentre i pprrooddoottttii ssoollii--ddii (polveri o scaglie) sono aaggggiiuunnttii mmaannuuaall--mmeennttee dall’operatore da ppoorrtteellllii ddii ccaarriiccoo postisopra il recipiente. L’accesso alla zona di carico è garantita dappeeddaannee rriiaallzzaattee ddaa tteerrrraa.La mmiisscceellaazziioonnee dei prodotti chimici può avve-nire aa ffrreeddddoo oppure riscaldando il serbatoioper mezzo di sseerrppeennttiinnee aa vvaappoorree.

Figura 1 - Mescolatore

Albero ad asseverticale

Pale

47

Rischi specifici per l’operatore

Rischi legati a pericoli per l’utilizzo di sostanze chimiche

Per tali rischi si intendono quelli che possono manifestarsi per il mancato intervento dei ripa-ri e dei dispositivi di sicurezza o per errori di manovra o per uso non corretto dei DPI.

IInnaallaazziioonnee ddii ppoollvveerrii ee//oo vvaappoorrii ddii pprrooddoottttiicchhiimmiiccii, durante le fasi di preparazione dellamiscela.

CCoonnttaattttoo ccuuttaanneeoo ccoonn pprrooddoottttii cchhiimmiiccii, siadurante la fasi di manipolazione e di trava-so dei prodotti chimici che durante le ope-razioni di pulizia.

Rischi legati a pericoli di natura meccanica

IImmppiigglliiaammeennttoo e ttrraasscciinnaammeennttoo dovuti aglioorrggaannii ddii ttrraassmmiissssiioonnee.

IImmppiigglliiaammeennttoo dovuto all’aaccccooppppiiaammeennttooddeellll’’aallbbeerroo ddeeii mmeessccoollaattoorrii.

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UUrrttoo e sscchhiiaacccciiaammeennttoo dovuti alle ppaallee ddeell--ll’’aaggiittaattoorree.

Rischi legati a pericoli di natura termica

BBrruucciiaattuurree dovute a ccoonnttaattttoo ccoonn ppaarrttii aatteemmppeerraattuurree uussttiioonnaannttii delle ttuubbaazziioonnii ddeellvvaappoorree e del sseerrbbaattooiioo.

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Si fa presente che per tali operazioni possono essere previsti altri requisiti specifici di sicurezza e, per-tanto, quanto riportato non è da intendersi assolutamente esaustivo.

Requisiti specifici di sicurezza

Requisiti legati a pericoli per l’utilizzo di sostanze chimiche

Si riportano di seguito i requisiti specifici di sicurezza ritenuti appropriati per le operazioni dimiscelazione prodotti chimici.

In base al D.P.R. 303/56 (art. 20: Difesa dell'ariadagli inquinamenti con prodotti nocivi), devono esse-re iinnssttaallllaattee, in prossimità delle zone di scioglimen-to colori, bboocccchheettttee ppeerr ccaappttaazziioonnee ddii ppoollvveerrii ee vvaappoo--

rrii, localizzate il più vicino possibile alla zona di emis-sione delle sostanze nocive.

Requisiti legati a pericoli di natura meccanica

In base alle norme UNI EN ISO 11111 “Requisiti disicurezza del macchinario tessile”:◊ quando è possibile l’aacccceessssoo aallll’’aaccccooppppiiaammeennttoo

dell’albero motore dell’agitatore, le ssppoorrggeennzzee alivello dell’accoppiamento devono essere iinnccaass--ssaattee oppure ffoorrnniittee ddii rriippaarroo;

◊ quando è possibile eessttrraarrrree ll’’aaggiittaattoorree dal mesco-latore, devono essere previsti dei mmeezzzzii ppeerr:

• consentire il ffuunnzziioonnaammeennttoo dell’agitatore ssooll--

ttaannttoo quando questo è ccaallaattoo aallll’’iinntteerrnnoo ddeell

mmeessccoollaattoorree;

• iimmppeeddiirree cchhee ccaaddaa quando è estratto;

◊ quando vi è il rriisscchhiioo ddii pprrooiieezziioonnee ddeellllaa mmiisscceellaaa causa della vveelloocciittàà dell’agitatore, occorre pre-vedere dei ccooppeerrcchhii iinntteerrbbllooccccaattii che si possanoaprire esclusivamente quando l’agitatore funzio-na ad una velocità sufficientemente bassa oppu-re è fermo.

L’impiego di prodotti chimici pericolosi di varia natura determina l’oobbbblliiggoo ddii uuttiilliizzzzaarree ii DDPPII(guanti di materiale idoneo al prodotto chimico, occhiali protettivi, maschera respiratoria confiltro idoneo, grembiule antiacido, abbigliamento da lavoro specifico) in tutti i casi in cui si evi-denzia un rriisscchhiioo ddii ccoonnttaattttoo ccuuttaanneeoo,, ccoonn ggllii oocccchhii oo ddii iinnaallaazziioonnee.Allo scopo di minimizzare i rischi, risulta fondamentale da parte del lavoratore l’impiego deglispecifici DDPPII messi a disposizione dal datore di lavoro in base alla ppeerriiccoolloossiittàà ddeeii pprrooddoottttii e alleinformazioni riportate dalle sscchheeddee ddii ssiiccuurreezzzzaa.Il lavoratore deve porre la mmaassssiimmaa aatttteennzziioonnee nell’uuttiilliizzzzoo ddeellllee aattttrreezzzzaattuurree ddii llaavvoorroo soprat-tutto durante operazioni particolari quali ppuulliizziiaa ee mmaannuutteennzziioonnee e nella mmaanniippoollaazziioonnee e ttrraa--ssppoorrttoo delle sostanze chimiche, seguendo:

◊ le iissttrruuzziioonnii iimmppaarrttiittee ddaall ddaattoorree ddii llaavvoorroo,, ddaaii ddiirriiggeennttii ee ddaaii pprreeppoosstti;◊ le iinnddiiccaazziioonnii pprreesseennttii nneell mmaannuuaallee ddii uussoo ee mmaannuutteennzziioonnee delle attrez-

zature;◊ le iinnffoorrmmaazziioonnii rriippoorrttaattee nneellllee sscchheeddee ddii ssiiccuurreezzzzaa ddeeii pprrooddoottttii cchhiimmiiccii

utilizzati.

Principali norme comportamentali dei lavoratori

50

avere ccuurraa ddeellllee aattttrreezzzzaa--ttuurree di lavoro

In generale gli addetti devono operare secondo i seguenti criteri:

nnoonn aappppoorrttaarree alle attrez-zature mmooddiiffiicchhee di pro-pria iniziativa

nnoonn rriimmuuoovveerree oo mmooddiiffiiccaa--rree llee pprrootteezziioonnii oo ii ddiissppoossii--ttiivvii ddii ssiiccuurreezzzzaa senza l’au-torizzazione del prepostoo del capo reparto

uuttiilliizzzzaarree e aavveerree ccuurraa deiDDPPII messi a disposizionedal datore di lavoro

eseguire le operazioni di

ppuulliizziiaa ee mmaannuutteennzziioonnee

ssoolloo aa mmaacccchhiinnaa ffeerrmmaa ee

ffrreeddddaa

STOP

sseeggnnaallaarree immediatamen-

te al datore di lavoro, al

dirigente o al preposto

qquuaallssiiaassii ddiiffeettttoo oo iinnccoonn--

vveenniieennttee rilevato durante

la propria attività

Inoltre il lavoratore deve osservare le seguenti cautele:◊ il ttrraavvaassoo e la mmaanniippoollaazziioonnee dei prodotti chimici deve avvenire con la mmaassssiimmaa ccuurraa per eevvii--

ttaarree qquuaallssiiaassii vveerrssaammeennttoo;◊ deve essere verificata l’iinntteeggrriittàà ddeeii ffuussttii ee ddeellllee ttuubbaazziioonnii ddii ttrraavvaassoo e la tteennuuttaa ddii ttuuttttii ii ccooll--

lleeggaammeennttii;◊ i ccoonntteenniittoorrii ddeevvoonnoo eesssseerree sscciiaaccqquuaattii bbeennee prima e dopo l’uso per evitare di mettere in con-

tatto sostanze che potrebbero innescare reazioni pericolose;◊ porre la mmaassssiimmaa aatttteennzziioonnee nel mmiisscceellaarree pprrooddoottttii che, in determinate condizioni, posso-

no determinare rreeaazziioonnii ppeerriiccoolloossee.

Le note di seguito riportate non derivano da dati statistici, attualmente non disponibili, ma dalleesperienze raccolte presso le aziende del settore e fra gli addetti ai lavori.

La mmaanniippoollaazziioonnee ddeeii pprrooddoottttii cchhiimmiiccii ppeerriiccoolloossii e le ooppeerraazziioonnii ddii ppuulliizziiaa, non utilizzando gli ido-nei DPI, possono provocare ccaauussttiiccaazziioonnii, iirrrriittaazziioonnii e/o iinnttoossssiiccaazziioonnii dovute ad iinnaallaazziioonnee ddiivvaappoorrii oo ppoollvveerrii e per ccoonnttaattttoo ccoonn ggllii aarrttii ssuuppeerriioorrii ee ccoonn ggllii oocccchhii dei prodotti chimici.Non si è a conoscenza di infortuni particolari ai mescolatori. Risultano comunque possibili, almeno in via teorica, lleessiioonnii anche gravi agli aarrttii ssuuppeerriioorrii perccoonnttaattttoo ccoonn llee ppaallee ddeellll’’aaggiittaattoorree in movimento durante operazioni particolari quali ccoonnttrroollllooee ppuulliizziiaa.

Principali casi di infortunio e malattia

APPENDICIQuestionario di verifica

eGlossario

53

11.. SSee ll’’ooppeerraattoorree vveerriiffiiccaa ll’’eessiisstteennzzaa ddii uunn gguuaassttoo aadd uunn ddiissppoossiittiivvoo ddii ssiiccuurreezzzzaa ddii uunnaa mmaacc--cchhiinnaa,, ddeevvee::

a) riparare il guasto in caso di urgenza

b) segnalare immediatamente il guasto al preposto, al dirigente o al datore di lavoro eadoperarsi per ridurre i pericoli che possono derivare dal guasto medesimo

c) attendere che sia il collega del turno successivo a prendere i giusti provvedimenti

22.. IInn ccaassoo ddii mmaanniippoollaazziioonnee ddii pprrooddoottttii cchhiimmiiccii ll’’ooppeerraattoorree ddeevvee::

a) chiedere consiglio al collega per conoscere le precauzioni da adottare

b) consultare l’etichetta

c) leggere l’etichetta e la scheda di sicurezza del prodotto che deve manipolare e uti-lizzare i DPI adeguati

33.. IInnddiiccaarree ffrraa llee sseegguueennttii ddeeffiinniizziioonnii ddii ““rriisscchhiioo”” qquueellllaa eessaattttaa..

a) Il rischio esiste solo se il danno arrecato è rilevante

b) Il rischio è la probabilità che succeda un incidente

c) Il rischio è la combinazione della probabilità che si verifichi un incidente e della gra-vità che questo comporta

44.. LL’’aassppiirraazziioonnee llooccaalliizzzzaattaa ppoossttaa ssuull bbaannccoo ddii ppeessaattuurraa ccoolloorrii::

a) deve essere attivata solo in caso di pesate di grossi quantitativi di colore

b) deve rimanere sempre accesa durante tutto l’orario di lavoro per migliorare l’aerazionedel locale

c) deve essere accesa tutte le volte che viene eseguita una pesata

55.. PPeerr qquuaannttoo rriigguuaarrddaa ii gguuaannttii cchhee pprrootteeggggoonnoo ddaa ssoossttaannzzee cchhiimmiicchhee::

a) i guanti in lattice determinano una protezione sufficiente per la maggior parte degliagenti chimici

b) deve essere valutato attentamente la protezione offerta per ogni sostanza che vieneutilizzata

c) devono essere sostituiti almeno due volte l’anno

ASezione: APPENDICI

Capitolo: QUESTIONARIO DI VERIFICA

54

66.. IInn ccaassoo ddii pprroobblleemmii aadd iinnddoossssaarree uunn ppaarrttiiccoollaarree ddiissppoossiittiivvoo ddii pprrootteezziioonnee iinnddiivviidduuaallee ((DDPPII)),,aadd eesseemmppiioo llee ssccaarrppee aannttiinnffoorrttuunniissttiicchhee,, ll’’ooppeerraattoorree ddeevvee::

a) rifiutarsi di indossare il DPI in questione

b) chiedere al datore di lavoro, di concerto con il proprio RLS e il medico competente,che venga individuata una soluzione al problema

c) togliersi il DPI quando gli reca fastidio

77.. LLaa mmaanniippoollaazziioonnee ddii ppoollvveerrii ddii ccoolloorraannttee ddeetteerrmmiinnaa ii sseegguueennttii rriisscchhii::

a) nessun rischio purché si utilizzi una mascherina antipolvere

b) rischi minimi in quanto le polveri non determinano particolari problemi

c) rischi di intossicazioni e irritazioni sia per inalazione che per contatto cutaneo

88.. PPeerr iill ttrraassppoorrttoo ddii pprrooddoottttii cchhiimmiiccii ppeerriiccoolloossii::

a) basta eseguire le operazioni con la massima cura per evitare versamenti

b) deve essere utilizzato un contenitore provvisto di idonea chiusura

c) devono essere indossati guanti in lattice

99.. PPeerr qquuaannttoo rriigguuaarrddaa llee mmaasscchheerree ccoonn ffiillttrroo ppeerr llaa pprrootteezziioonnee ddaaii ggaass::

a) il filtro deve essere sostituito quando il lavoratore percepisce l’odore della sostanza

b) le maschere non devono essere utilizzate in presenza di polveri

c) deve essere scelto un filtro che protegga dal prodotto chimico maggiormente utiliz-zato

1100.. LLaa pprreesseennzzaa nneellll’’eettiicchheettttaa ddeell ssiimmbboolloo ccoonn iill tteesscchhiioo ssiiggnniiffiiccaa cchhee::

a) il prodotto deve essere maneggiato con cura evitando sia il contatto che l’esposizione

b) il prodotto è cancerogeno

c) il prodotto è velenoso in caso di ingestione

Risposte

11)) b 66)) b

22)) c 77)) c

33)) c 88)) b

44)) c 99)) a

55)) b 1100)) a

55

CCaappttaazziioonnee: sinonimo di intercettazione; devia-zione di un flusso di gas, vapori, ecc. verso unadeterminata zona per uno scopo ben preciso(ad esempio l’aspirazione).

CCaauussttiiccaannttii: sostanze e preparati chimici chea contatto con tessuti vivi possono esercitaresu di essi un’azione distruttiva (per esempioacidi e basi).

CCaauussttiiccaazziioonnii: azione distruttiva esercitata sutessuti vivi da sostanze causticanti (vedi).

CCeessooiiaammeennttoo ((ddeeggllii aarrttii)): contatto accidentaledegli arti con una zona di scorrimento fra unaparte fissa di una macchina e una mobile o fradue parti mobili in movimento contrapposto.Esempio: discesa del piatto superiore in unapressa a buca.

DDPPII ((DDiissppoossiittiivvii ddii PPrrootteezziioonnee IInnddiivviidduuaallee)): sonodei mezzi di protezione individuale (guanti,scarpe antinfortunistiche, ecc.) appropriati airischi inerenti alle lavorazioni e alle operazio-ni effettuate, qualora manchino o siano insuf-ficienti i mezzi tecnici di protezione collettiva.

EElleettttrrooccuuzziioonnee: contatto diretto o indiretto daparte dell’addetto con parti elettriche sottotensione.

IImmppiigglliiaammeennttoo: secondo la normativa l’impi-gliamento si genera quando gli alberi o leestremità degli stessi hanno parti rotanti conbordi sporgenti che comportano il rischio chegli indumenti vi rimangano impigliati. Nel pre-sente lavoro invece è stato considerato l’im-pigliamento come il rischio che gli indumentirimangano impigliati fra cilindri a “prendere” ofra gli organi di trasmissione, generando in

pratica un successivo trascinamento (vedi).

IInnccoommppaattiibbiillii (sostanze, prodotti chimici): sitratta di agenti chimici che, in determinatecondizioni, possono dar luogo a reazioni peri-colose (quali produzione di calore, esplosione,ecc.) se entrano in contatto fra loro.

IInntteerrbbllooccccoo (dispositivo di): i ripari (vedi) mobi-li, qualora il tempo di accesso alla zona peri-colosa protetta dal riparo sia inferiore altempo di arresto, devono rimanere bloccatida un dispositivo elettromeccanico dettoappunto di interblocco, che non consenta diaprire il riparo fino a quando gli organi peri-colosi non sono completamente fermi.

IInnttrraappppoollaammeennttoo: vedi trascinamento.

IIppooaaccuussiiaa: sinonimo di sordità.

NNoorrmmaa UUNNII EENN IISSOO: Norma UNI = Norma ema-nata dall’Ente Nazionale Italiano di Unificazio-ne.; Norma EN = Norma Europea; Norma ISO= Norma emanata dall’Organizzazione Inter-nazionale per la Standardizzazione. In praticauna norma UNI EN ISO è la versione ufficialein lingua italiana di una norma internazionale.

RRiippaarroo: protezione di organi pericolosi che puòessere fissa, mobile, regolabile, ecc. Deveessere di costruzione robusta, non deve pro-vocare rischi supplementari, non deve esserefacilmente elusa o resa inefficace, deve esse-re situata ad una distanza sufficiente dallazona pericolosa, non deve limitare più delnecessario l’osservazione del ciclo di lavoro,deve permettere gli interventi.

TToozzzziinnoo: recipiente graduato per il trasporto di

BSezione: APPENDICI

Capitolo: GLOSSARIO

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prodotti chimici. Il tozzino può essere muni-to di chiusura ermetica per impedire la fuo-riuscita accidentale del prodotto trasportato(tozzino chiuso).

TTrraasscciinnaammeennttoo: il trascinamento è un peri-colo generato quando due parti, che girano indirezione opposta l’una rispetto all’altra (adesempio due cilindri), si toccano o sono vici-ni tra di loro, oppure quando una parte rotan-te (un cilindro) è a contatto con materiali diprocesso o superfici (ad esempio del tessu-to). Solitamente un addetto viene trascinatoper contatto diretto degli arti con le zonepericolose sopra descritte, ma è possibileche l’incidente possa accadere anche pervia indiretta, ad esempio utilizzando una can-nula per l’aria compressa (a tale riguardo siricorda che l’uso di sistemi di aspirazione oad aria compressa con terminali in materia-le friabile consentono di limitare il rischio). Èpossibile che un addetto trascinato nellemodalità sopra descritte possa rimanereanche intrappolato fra le parti mobili (intrap-polamento).