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Periodico della Parrocchia Beata Vergine del Rosario Sondrio - N. 29 - Anno 14 - Marzo 2008 Voci di P iazzetta 29 Voci di P iazzetta In Lui morto è redenta la nostra morte, in Lui risorto tutta la vita risorge. Prefazio pasquale II

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In Lui morto

è redenta la nostra morte,

in Lui risorto

tutta la vita risorge.Prefazio pasquale II

UNA PIAZZA APERTA A TUTTI... CON SAPORE DI AGORÀ

Niente capita per caso! Lo stesso titolo

del nostro bollettino parrocchiale “Voci di Piazzetta”, che da tempo rallegra in stampa, ha quasi un significato profetico.Quante volte il ter-mine “PIAZZA” viene utilizzato nei momenti più sconosciuti, suscitando curio-sità e manifestazioni sociali.Anche per chi vive a Sondrio, la PIAZZA Garibaldi è un sim-bolo storico, come monumento del 1909 e luogo di incontri umani e sociali.Oggi è diventata un cantiere effervescente per i desiderati parcheggi e appassionato luogo di curiosità.Anche se la statua bronzea di Garibaldi e il suo piedistallo, opera dello scultore Francesco Con-falonieri, riposano temporaneamente a Caiolo, il vissuto cittadino di questa significativa piazza, resterà come memoria storica.Certamente le nostre piazzette delle chiese valtel-linesi, non hanno la pretesa di competere con la PIAZZA di S. Pietro a Roma, ma il loro significato religioso è radicato nella fede popolare e negli scambi culturali.Noi, con orgogliosa dignità, pensiamo al San-tuario della Sassella, che presto avrà la sua degna e profetica piazza.In

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Il progetto, genialmente studiato e diffuso dalle persone e organismi competenti, riqualifica il piazzale della Sassella.Se nel corso degli anni (1700-1741), il capomastro Giacomo Cometti, ha realizzato uno spazio con le rela-tive volte per la vendita di derrate alimentari e prodotti tipici locali, in particolare del vino Sas-sella, presto il sagrato e la piazza avranno il loro volto degno e acco-gliente.Quando le coppie e i fedeli saliranno al San-tuario troveranno una pavimentazione in “pie-trame a spacco”, donata da “Marmi Pedrotti”.

Voi direte: “Che differenza c’è tra “Voci di Piaz-zetta e…AGORA’”?Siamo particolarmente vicini ai giovani del nostro tempo, che sanno muoversi elegante-mente nel mondo moderno e la loro “AGORA’” (=piazza) quest’anno sarà estesa a livello mon-diale a Sydney (Australia) con la presenza del papa.Quale sarà il recupero e la riqualificazione morale e religiosa di queste nuove generazioni?Se bastassero l’entusiasmo giovanile e i sem-plici fermenti emotivi, potremmo dire che anche le piazze più famose del mondo solleverebbero un momentaneo polverone, senza una coerente continuità.

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IL CAMMINO DELL’AGORÀ DEI GIOVANI ITALIANI

’anno pastorale 2007 / 2008 è dedicato alla dimensione interpersonale dell’evangelizza-zione. L’obiettivo è quello di proseguire la dina-

mica estroversa del primo anno, sia a livello di testi-monianza e presenza quotidiana negli ambienti di vita, sia come iniziative straordinarie di missione. Il momento centrale del secondo anno è la GMG di Sydney 2008: essa offre ai giovani la possibilità di approfondire il senso del mandato missionario per la propria esistenza cristiana, in un contesto cultu-rale e sociale estremamente stimolante. La parteci-pazione, fisica o “virtuale”, all’evento di Sydney è quindi un passaggio importante per tutti coloro che sono coinvolti nel cammino triennale.Il tema, “Mi sarete testimoni”, evidenzia che mis-

sionarietà è parte costituiva dell’identità cristiana delle persone e delle comunità, chiamati a narrare l’esperienza gioiosa dell’incontro con il Risorto. La missione viene vissuta non come “proselitismo, che vuole ‘catturare’ i giovani per appropriarsene, ma come una gioiosa comunicazione della bellezza di una scoperta che si vuole condividere con tutti.

Presentazione della riqualificazione realizzata a computer

E di polvere, in questi anni, nel piazzale della Sassella non ne è mancata alle abitazioni vicine.Ma per noi, che stiamo preparandoci alle feste pasquali, il vero piazzale è la nostra coscienza da riqualificare nella vera pace del perdono e fermare le polverose diossine dell’indifferenza

religiosa, restaurando una rinnovata comunione di Amore e Pace.A tutti, il riconoscente “GRAZIE” e “BUONA PASQUA”

don Silverio Raschettiparroco

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LA CIRCONVALLAZIONE DEL CALVARIO

Se è vero che la croce è l’unità di misura di ogni impegno cristiano, dobbiamo fare atten-zione ad un grosso pericolo che stiamo cor-

rendo: quello che san Paolo, scrivendo ai Corinzi, chiama l’evacuazione della croce. Che non significa disprezzo della croce, o rifiuto della croce, o irri-sione della croce.La croce rimane sempre al centro delle nostre pro-spettive. Ma noi vi giriamo al largo. Troppo al largo. Prendiamo una extramurale lontanissima dal colle dove essa s’innalza.La croce, l’abbiamo inquadrata nella cornice della sapienza umana e nel telaio della sublimità di parola.L’abbiamo attaccata con riverenza alle pareti di casa nostra, ma non ce la siamo piantata nel cuore. Pende dal nostro collo, ma non pende nelle nostre scelte. Le rivolgiamo inchini e incensazioni in chiesa, ma ci manteniamo agli antipodi della sua logica. L’abbiamo isolata, sia pure con tutti i riguardi che merita. E’ un albero nobile che cresce su zolle recintate. Dobbiamo ammetterlo con amarezza. Abbiamo scelto la circonvallazione e non la mulat-tiera del Calvario. Abbiamo bisogno di riconciliarci con la croce e di ritrovare, sulla carta stradale della nostra esistenza paganeggiante, lo svincolo giusto che porta ai piedi del condannato. Hyeronimus Bosh. L’Andata al calvario, Madrid, Palacio Real

IL PARCHEGGIO DEL CALVARIO

Nel Duomo vecchio di Molfetta c’è un grande cro-cifisso di terracotta. L’ha donato, qualche anno fa, uno scultore del luogo. Il parroco, in attesa di siste-marlo definitivamente, l’ha addossato alla parete della sagrestia e vi ha apposto un cartoncino con la scritta: collocazione provvisoria.La scritta, che in un primo momento avevo scam-biato per la titolazione dell’opera, mi è parsa prov-videnzialmente ispirata, al punto che ho pregato il parroco di non rimuovere per nessuna ragione il

crocifisso di lì, da quella parete nuda, da quella posizione precaria, con quel cartoncino ingiallito.Collocazione provvisoria. Penso che non ci sia for-mula migliore per definire la croce. La mia, la tua croce, non solo quella di Cristo.Animo, tu che provi i morsi della solitudine. Abbi fiducia, tu che bevi al calice amaro dell’abbandono. Non imprecare, sorella, che ti vedi distruggere giorno dopo giorno da un male che non perdona. Asciugati le lacrime, fratello, che sei stato pugnalato

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alle spalle da coloro che ritenevi tuoi amici. Non angosciarti, tu che per un tracollo improvviso vedi i tuoi beni pignorati, i tuoi progetti in frantumi, le tue fatiche distrutte. Non tirare i remi in barca, tu che sei stanco di lottare e hai accumulato delusioni a non finire. Non abbatterti povero fratello, che non sei calcolato da nessuno, che non sei creduto dalla gente e che, invece del pane, sei costretto a ingoiare bocconi di amarezza. Non avvilirti amico sfortu-nato, che nella vita hai visto partire tanti bastimenti, e tu sei sempre rimasto a terra.Coraggio. La tua croce, anche se durasse tutta la vita, è sempre collocazione provvisoria. Il Calvario, dove essa è piantata, non è zona residenziale. E il terreno di questa collina, dove si consuma la tua sofferenza, non si venderà mai come suolo edificatorio.Anche il Vangelo ci invita a considerare la provviso-rietà della croce.C’è una frase immensa, che riassume la tragedia del creato al momento della morte di Cristo. – Da mez-zogiorno fino alle tre del pomeriggio, si fece buio su tutta la terra-. Forse è la frase più scura di tutta la Bibbia. Per me è una delle più luminose. Proprio per quelle riduzioni di orario che stringono, come paletti invalicabili, il tempo in cui è concesso al buio di infierire sulla terra.

Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. Ecco le sponde che delimitano il fiume delle lacrime umane. Ecco le saracinesche che comprimono in spazi circo-scritti tutti i rantoli della terra. Ecco le barriere entro cui si consumano tutte le agonie dei figli dell’uomo.Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. Solo allora è consentita la sosta sul Golgota. Al di fuori di questo orario, c’è divieto assoluto di parcheggio. Dopo tre ore ci sarà la rimozione forzata di tutte le croci. Una permanenza più lunga sarebbe considerata abusiva anche da Dio.Coraggio, fratello che soffri. C’è anche per te una deposizione dalla croce. C’è anche per te una pietà sovrumana. Ecco già una mano forata che schioda dal legno la tua. Ecco un volto amico, intriso di sangue e coronato di spine, che sfiora con un bacio la tua fronte febbricitante. Ecco un grembo dolcissimo di donna che ti avvolge di tenerezza. Tra quelle braccia materne si svelerà, finalmente, tutto il mistero di un dolore che ora ti sembra un assurdo. Coraggio. Mancano pochi istanti alle tre del tuo pomeriggio. Tra poco, il buio cederà il posto alla luce, la terra riacquisterà i suoi colori verginali e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga.

+ don Tonino Bello, vescovo

IN LUI RISORTO, TUTTA LA VITA RISORGE«Volete che vi rilasci il re dei Giudei?». Ma i sommi sacerdoti sobillarono la folla perché egli rilasciasse loro piuttosto Barabba. Pilato replicò: «Che farò dunque di quello che voi chiamate il re dei Giudei?». Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!». Ma Pilato diceva loro: «Che male ha fatto?». Allora essi gridarono più forte: «Crocifiggilo!». E Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine, rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso (Mc 15,9.11-15).“Ma siete pazzi?” Un immaginario spettatore esterno alla scena, con un poco di senno, probabil-mente farebbe questa domanda ai giudei radunati nel pretorio romano di Gerusalemme. Com’è pos-sibile che quelle persone che urlano invocando a gran voce la crocifissione di Gesù siano le stesse che qualche giorno prima l’avevano accolto come un re nella loro città? Com’è possibile in così poco tempo cambiare il giudizio su di una persona? E non su di uno qualsiasi poi, ma sul Figlio di Dio che, seppur

non riconosciuto da molti, era ritenuto anche da essi un profeta potente in parole ed in opere.È davvero così forte la paura dei sommi sacerdoti e delle guardie del Tempio? È davvero così difficile andare contro-corrente? Il Vangelo non ci dice se qualcuno dei presenti avesse fatto obiezione di coscienza. Sappiamo che la folla gridava richie-dendo la crocifissione di Gesù. E per di più otte-nendo libero un assassino al posto dell’autore della vita. In questo contrasto emerge tutta l’incoerenza e l’incostanza del cuore umano.Mentre Pietro era giù nel cortile, venne una serva del sommo sacerdote e, vedendo Pietro che stava a scaldarsi, lo fissò e gli disse: «Anche tu eri con il Nazareno, con Gesù». Ma egli negò: «Non so e non capisco quello che vuoi dire». Uscì quindi fuori del cortile e il gallo cantò. E la serva, vedendolo, rico-minciò a dire ai presenti: «Costui è di quelli». Ma egli negò di nuovo. Dopo un poco i presenti dissero di nuovo a Pietro: «Tu sei certo di quelli, perché sei

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Galileo». Ma egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quell’uomo che voi dite». Per la seconda volta un gallo cantò. Allora Pietro si ricordò di quella parola che Gesù gli aveva detto: «Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai per tre volte». E scoppiò in pianto (Mc 14,66-72).Ci stupisce tanto la folla che vuole Gesù crocifisso? E che dire allora del suo migliore amico, di Pietro, che solamente poche ore prima ha negato persino di conoscerlo? La tutela di sé stessi, l’amor proprio, a volte diventano più forti dell’amore per gli altri. E Pietro, spaventato, preoccupato di non fare la stessa fine del Maestro, se ne guarda bene dall’ammettere di essere davvero un discepolo di Gesù.Quante volte anche oggi ci capita di riempirci la bocca di parole che vengono dal Vangelo, oppure di bei propositi cristiani e alla prima opposizione cediamo? Quante volte prendiamo impegni di ser-vizio in parrocchia, in oratorio, coi fratelli e alla prima occasione in cui dobbiamo difendere ciò in cui crediamo o scegliere il nostro impegno di fede al posto di qualche altra proposta “allettante”, veniamo meno alle nostre scelte? Il servizio e la vita in par-rocchia sono belli, se in contemporanea non c’è il mio programma preferito in televisione, se non devo andare in palestra, se non devo andare ad un com-pleanno, se non devo uscire con gli amici. Gesù si è trovato sulla Croce con vicino sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa, Maria di Màgdala e Giovanni. Nulla è rimasto delle folle osannanti di Gerusalemme.La sua morte è accompagnata da segni prodigiosi, poi arriva la Pasqua: Gesù risorge. Allora si com-prende che era davvero chi diceva di essere, ma non si può tornare indietro. Non si posson cambiare le scelte già fatte. Se abbiamo scelto di fuggire davanti all’impegno di essergli fedeli, ormai è successo. Adesso dobbiamo aspettarci un rimprovero? Dob-biamo aspettarci che Lui non ci voglia più bene? No. Il bello di Gesù è questo. Anche a chi si era allon-tanato da Lui dà la possibilità non di tornare, ma di restare amico. Perché in Croce è morto per amore di tutti: di me che scrivo, di te che leggi e anche della persona che adesso è alle tue spalle e magari non bada troppo a questa cosa. Sono gli uomini ad essersi allontanati da Lui e non Lui dagli uomini. Siamo noi oggi che gli preferiamo mille alternative e non Lui che ci evita.Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti amo». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo: «Simone di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti amo». Gli disse: «Pasci le mie pecorelle». Gli disse per la

terza volta: «Simone di Giovanni, mi ami?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi ami?, e gli disse: «Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecorelle» (Gv 21,15-17).Non stupiamoci però di una cosa. Gesù magari, quando ritorniamo da Lui, vorrà capire se ancora può fidarsi. E allora a Pietro, che tre volte lo aveva rinnegato, tre volte chiede se da lui è amato. E a Gesù questo basta. Si dimentica di quello che è suc-cesso prima, se siamo capaci di ridonargli amore. Lo stesso chiede anche oggi agli uomini che peccano di incostanza e incoerenza: amore per riprendere il cammino interrotto. Questa Pasqua può essere l’oc-casione per beneficiare dell’Amore del Risorto e tor-nare a Lui senza paura, riconoscendo le nostre man-canze a cui Lui non farà mancare il suo perdono. In Lui Risorto tutta la vita risorge (Pref. pasquale II). Auguri!

Alberto Gianoli

Santissimo Crocifisso venerato a Como

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Alcuni degli animatoriche hanno lavoratoper la realizzazione del presepe.

Il presepe per il Natale 2007.Il titolo “Spe salvi facti summus”

riprende la recente enciclica del Papa.

Dalle tenebre alla luce:un cammino di speranzache guida magi e pastori.

La lastra di rame che verrà collocata

sulla parete di fondo della chiesa in ricordo della realizzazione

della vetrata della Pentecoste.

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I ragazzi vivaci,forse troppo...

...e gli accompagnatoristanchi e sorridenti.

Domenica 27 gennaio:festa di san Giovanni Bosco

in oratorio.

Alcuni dei partecipantial campo invernale a Romadal 2 al 5 gennaio.

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Il carro realizzatodai volontari dell’oratorio:

“Dumbo e l’allegra compagnia”.

Le nostre miss pagliaccio.

Due pagliaccionicol capo circo e domatore.

Domenica 3 febbraio:Carnevalissimo a Morbegno.

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Preghiera a Maria

Madre della Chiesa, e Madre nostra Maria,raccogliamo nelle nostre maniquanto un popolo è capace di offrirti;l’innocenza dei bambini,la generosità e l’entusiasmo dei giovani,la sofferenza dei malati,gli affetti più veri coltivati nelle famiglie,la fatica dei lavoratori,le angustie dei disoccupati,la solitudine degli anziani,l’angoscia di chi ricerca il senso vero dell’esistenza,il pentimento sincero di chi si è smarrito nel peccato,i propositi e le speranzedi chi scopre l’amore del Padre,la fedeltà e la dedizionedi chi spende le proprie energie nell’apostolatoe nelle opere di misericordia.E Tu, o Vergine Santa, fa’ di noialtrettanti coraggiosi testimoni di Cristo.Vogliamo che la nostra carità sia autentica,così da ricondurre alla fede gli increduli,conquistare i dubbiosi, raggiungere tutti.Concedi, o Maria, alla comunità civiledi progredire nella solidarietà,di operare con vivo senso della giustizia,di crescere sempre nella fraternità.Aiuta tutti noi ad elevare gli orizzonti della speranzafi no alle realtà eterne del Cielo.Vergine Santissima, noi ci affi diamo a Tee Ti invochiamo, perché ottenga alla Chiesadi testimoniare in ogni sua scelta il Vangelo,per far risplendere davanti al mondoil volto del tuo Figlio e nostro Signore Gesù Cristo.

Servo di Dio Giovanni Paolo II

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Un Po’ D

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BARZELLETTEUna suora aveva l’abitudine di andare, tutte le notti, a prendere un pò di cioccolato nel frigo della dispensa.La madre superiora, una buona volta, decisa di scoprire la furfantella, si nasconde nel frigo.A mezzanotte arriva la suora. Apre il frigo... Di dentro la superiora, per spaventarla fa un urlo.La suora, impaurita, grida:- Ma chi è?- Sono il diavolo! Sono il diavolo!La suora si acquieta un pò e sospira:- Meno male! Credevo che fosse la madre superiora!

Un giovane monaco chiese al vecchio abate come dovesse essere una buona predica.Gli fu detto dal saggio frate:- Cerca di fare una bella introduzione e una bella conclusione; e poi fai in modo che le due parti siano il più vicino fra loro.

Un anziano viene accompagnato in un ospe-dale tenuto da religiose. La suora incaricata dell’accettazione gli chiede:- Vuole una sistemazione di prima catego-ria?- Quanto costa? Chiede saggiamente il vec-chietto.- Cento euro al giorno.- E’ troppo per me. Quanto costerebbe una sistemazione di seconda categoria?- Cinquanta euro al giorno, escluse le cure specialistiche.- E’ ancora troppo per me. Sono povero e solo.- Ma non ha qualche parente che possa aiutarla?- Ho solo una sorella suora, quindi più povera di me.- Non dica così. Non è povera: ha Cristo per sposo e nessuno è più felice e ricco di lei.- Se è così, mi assegni la sistemazione di prima categoria; poi manderete il conto a mio... cognato.

Mercato delle crociUn uomo era stanco della vita. Un giorno si lamentò con il Signore, il quale lo ascoltò e gli rispose:- Domani mattina fatti trovare sulla piazza della chiesa: là ogni anno c’è il mercato delle croci; ce ne sono tante, di tutte le misure e lì potrai scegliere quella che ti va meglio, perché ogni uomo deve portare la sua croce.Al mattino presto l’uomo era già sulla piazza. Trascinò la sua croce e vide una grande raccolta di croci, piccole, grandi, sottili, grosse, alte, basse: per tutti i gusti. L’uomo lasciò da parte la sua e si mise a cercarne una più adatta, ma la cosa non era facile. Una era piccola, ma troppo ruvida; l’altra era leggera, ma scivolosa e si portava male; altre erano troppo pesanti; altre, magari anche leggere, avevano tanti nodi. Cercò a lungo, riprovò e alla fine ne trovò una che gli sembrava adatta. La provò ed era proprio giusta, non molto pesante, levigata, abbastanza piccola. La prese e si mise in viaggio per tornare casa: ma dopo pochi passi si accorse di avere preso la sua di prima.

Servo di Dio Giovanni Paolo I

Veniamo forgiati e plasmati da ciò che amiamo. (Johann Wolfgang von Goethe)

Non fissarti su quello che non sei capace di fare. (George Shelley)

Lo scopo di una lite o discussione non dovrebbe essere la vittoria, bensì il migliora-mento. (Joseph Joubert)

Posso governare gli Stati Uniti, oppure mia figlia Alice, ma non posso fare entrambe le cose. (Theodore Roosvelt)

La cosa più importante che un padre possa fare per i propri figli è amarne la madre. (Theodore M. Hesburgh)

PER RIFLETTERE

S E N T E N Z E

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IL RENDICONTO ECONOMICO DELLA PARROCCHIA

La nostra parrocchia ha concluso il 2007 in un sostanziale pareggio tra entrate e uscite.Riportiamo i dati principali di bilancio, ringraziando vivamente i tantissimi fedeli che contribuiscono al buon funzionamento della parrocchia.

ENTRATEOfferte per servizi liturgici (matrimoni, battesimi funerali ecc...) 17.035Offerte in chiesa (questua) 25.575Offerte per candele votive 6.885Buona Stampa 2.143Oratorio / Catechesi 3.230Offerte da privati 47.374Contributi da Enti: - Pro Valtellina 5.000 - Credito Valtellinese 1.900 - Banca Popolare Sondrio 430 - Cassa Rurale di Cantù 1.000 - Comune di Sondrio 3.500

USCITESpese per sussidi liturgici (ostie vino lezionari libretti ecc.) 6.164Spese per candele votive 2.123Luce, Gas, Acqua 5.706Telefono 895Riscaldamento chiesa parrocchiale - Sassella - Oratorio 19.959Spese per buona stampa e giornalino parrocchiale 4.220Vetrata della Pentecoste 60.500Ristrutturazione appartamento collaboratore parrocchiale 4.800Spese varie di manutenzione (oratorio, impianti elettrici ecc.) 9.473

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PROGRAMMA PASTORALE PARROCCHIALEMARZOGiovedì 27: Consiglio Pastorale Parrocchiale alle ore 20.45.Lunedì 31: Annunciazione del Signore. Santa Messa alla Sassella alle ore 16.00.

APRILEMartedì 1: Gruppo “Ora di guardia” alle ore 16.00.Mercoledì 2: III anniversario della morte di Giovanni Paolo II.Giovedì 3: Visita pastorale del vescovo Diego alla zona “Media Valtellina”.Venerdì 4: Primo venerdì del mese.Domenica 13: XLV Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni.Venerdì 18: Incontro dei catechisti alle ore 20.45.Sabato 19: Pellegrinaggio vocazionale alla Sassella alle ore 7.00. III anniversario dell’elezione di papa Benedetto XVI.Mercoledì 30: Veglia interzonale del Lavoro.

MAGGIOVenerdì 2: Primo venerdì del mese.Sabato 3: Pellegrinaggio dell’Unitalsi lombarda a Caravaggio.Domenica 4: Ascensione del Signore. Molo 14 a Bellagio. Rosario in chiesa alle ore 20.45.Martedì 6: Gruppo “Ora di guardia” alle ore 16.00.Giovedì 8: Adorazione eucaristica per le vocazioni alle ore 16.15.Domenica 11: Pentecoste. Cresima alle ore 15.00 (amministrata dal vicario episcopale per la provincia di Sondrio e l’alto lago don Battista Galli). Rosario in chiesa alle ore 20.45.Giovedì 15: Consiglio Pastorale Parrocchiale alle ore 20.45.Sabato 17: Pellegrinaggio vocazionale alla Sassella alle ore 7.00.Domenica 18: SS. Trinità. Giornata Caritas zonale. Rosario in chiesa alle ore 20.45.Sabato 24: Presentazione del Grest al Sacro Cuore.Domenica 24: Corpus Domini. Prima Comunione alle ore 10.00. Processione cittadina ore 21.00.Sabato 31: Visitazione della B. V. Maria. Conclusione del mese mariano alle 20.45.

GIUGNODomenica 1: Convegno delle Corali in Cattedrale.Lunedì 2: Pellegrinaggio Diocesano dei giovani alla Madonna del Soccorso.Martedì 3: Gruppo “Ora di guardia” alle ore 16.00.Giovedì 5: Adorazione eucaristica per le vocazioni alle ore 16.15.Venerdì 6: Primo venerdì del mese. S. Messa di ringraziamento per la conclusione dell’anno scolastico alle ore 17.30.Domenica 8: Conclusione dell’anno oratoriano e catechistico. S. Messa solenne alle ore 10.00. Pranzo comunitario in oratorio.Da lunedì 9 a venerdì 13: Prima settimana di Grest.Sabato 14: Ordinazioni presbiterali in Duomo a Como alle ore 10.00.Da lunedì 16 a venerdì 20: seconda settimana di Grest.Giovedì 19: Santi Gervasio e Protasio. S. Messa solenne in Collegiata alle ore 10.00.Da giovedì 19 a domenica 22: Esercizi spirituali diocesani per diciottenni.Sabato 21: Pellegrinaggio vocazionale alla Sassella alle ore 7.00.Da lunedì 23 a venerdì 27: Terza settimana di GrestDa domenica 29 a sabato 5 luglio: Campo estivo elementari (3^-5^) a Caspoggio.

LUGLIODa domenica 6 luglio a sabato 12: Campo estivo medie a Caspoggio.Da lunedì 14 a domenica 20: Giornata Mondiale della Gioventù a Sidney.Da sabato 26 a sabato 2 agosto: Campo estivo interparrocchiale delle superiori in Val Formazza (VB).

AGOSTODa lunedì 11 a sabato 16: esperienza di servizio per giovani dai 18 anni in su a Lourdes.

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Anagrafe Parrocchiale

BATTESIMI

(Aggiornata al12 marzo 2008)

2007Sonvico Simone 8 dicembre

Famlonga Alex 8 dicembre

De Marzi Giacomo 30 dicembre

Milani Andrea 30 dicembre

2008Corlatti Gioele 13 gennaio

Rossatti Chiara 13 gennaio

Lapsus Tommaso 10 febbraio

Dei Cas Chiara 22 febbraio

Bordagaray Enrique David 2 marzo

Irrera Lorenzo 9 marzo

MATRIMONI

DEFUNTI 2007

Lorez Divina di anni 93 6 dicembre

Vanotti Luciano di anni 75 14 dicembre

Tempra Luigi Guido di anni 86 14 dicembre

Faroci Alessandro di anni 78 15 dicembre

2008

Cenini Laura di anni 96 5 gennaio

Marveggio Gottardo di anni 58 7 gennaio

Pozzi Giustina di anni 83 8 gennaio

Moroni Abbondio di anni 84 11 gennaio

Guarracino Bruno Gennaro di anni 26 12 gennaio

Bianchi Piera Nerina di anni 72 28 gennaio

Mazzola Giuseppe di anni 73 5 febbraio

Pedrotti Esterina di anni 93 20 febbraio

Lazzeri Gabriella di anni 51 5 marzo

Bellino Mario di anni 70 7 marzoDallo scorso mese di dicembre ad oggi non sono stati celebrati matrimoni nella nostra comunità.

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PARROCCHIA BEATA VERGINE DEL ROSARIO

Largo Stella, 323100 Sondriotel. e fax 0342 213105web: www.beatavergine.i-ndex.net

SACERDOTI

Parroco: don Silverio Raschetti 0342 213105Collaboratore: don Alberto Fasola 0342 514379

SANTE MESSE

Feriali: ore 9.00 ore 17.30Prefestive: ore 17.30Festive: ore 8.00 ore 9.00 (Sassella) ore 10.00 (per la comunità) ore 17.00

CONFESSIONI

Prima e dopo le celebrazioni liturgiche

ORATORIO

L’oratorio è aperto secondo i seguenti orari.Lunedì: 15.00 – 18.00Martedì: chiusoMercoledì: 15.00 – 17.30Giovedì: 15.30 – 17.30Venerdì: 15.30 – 18.00Sabato: 15.00 – 18.00Domenica: 11.00 – 12.00

Durante le festività pasquali:Da venerdì 21 a mercoledì 27: chiusoDa giovedì 28 a domenica 30: apertura consueta

UFFICIO PARROCCHIALE

Aperto su richiesta al parroco

VISITA PASTORALE DEL VESCOVO

Visita pastorale del vescovo Diegoalla zona “Media Valtellina”

giovedì 3 aprile 2008

A Colda presso i Frati Cappuccini

• ore 9.30: incontro con il clero, lectio divina e meditazione• ore 14.30: confronto con il clero sulla vita pastorale

Al Teatro “S.Rocco” di Sondrio

• ore 17.00: incontro con i ragazzi di 13-14 anni (2a e 3a media) - testimonianze dalle parrocchie e domande [i ragazzi si incontreranno con gli animatori della zona alle ore 16.30]• ore 18.00: incontro con i giovani oltre i 14 anni (superiori e oltre) - testimonianze dalle parrocchie e domande• ore 19.00: buffet con i giovani all’istituto Salesiano

Nella chiesa Collegiata di Sondrio

• ore 20.30: Santa Messa presieduta dal Vescovo• a seguire: incontro con gli operatori pastorali della zona, in particolare i consigli pastorali parrocchiali

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