PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il...

61
P DI DI DI DI P PIANO IANO IANO IANO INTEGRATO NTEGRATO NTEGRATO NTEGRATO LOCALE OCALE OCALE OCALE PROMOZIONE DELLA ROMOZIONE DELLA ROMOZIONE DELLA ROMOZIONE DELLA SALUTE ALUTE ALUTE ALUTE ATS ATS ATS ATS INSUBRIA INSUBRIA INSUBRIA INSUBRIA ANNO 2018 1

Transcript of PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il...

Page 1: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

PPPP

DI DI DI DI PPPP

PPPPIANO IANO IANO IANO IIIINTEGRATO NTEGRATO NTEGRATO NTEGRATO LLLLOCALE OCALE OCALE OCALE

PPPPROMOZIONE DELLA ROMOZIONE DELLA ROMOZIONE DELLA ROMOZIONE DELLA SSSSALUTEALUTEALUTEALUTE

ATSATSATSATS INSUBRIAINSUBRIAINSUBRIAINSUBRIA

ANNO 2018

1

Page 2: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

2

PIANO INTEGRATO LOCALE DI PROMOZIONE DELLA SALUTE - ANNO 2018 ATS INSUBRIA

INDICE

Pag.

Introduzione

3

1. ANALISI DI CONTESTO

1.a) Set di indicatori epidemiologici, socio-demografici, economico e sociali

5

1.b) Quadro di competenze professionali, dotazione organica

16

1.c) Reti regionali attive

17

1.d) Sinergie organizzative con area della comunicazione

20

1.e) Attività di formazione interna anno 2017 su temi oggetto del PIL

22

2. PROGRAMMI ED INTERVENTI

Programma locale n. 1 Promozione di stili vita favorevoli alla salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali negli ambienti di lavoro

23

Programma locale n. 2: Promozione di stili vita favorevoli alla salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali nei contesti scolastici

27

Programma locale n. 3: Promozione di stili vita favorevoli alla salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali nelle comunità locali

39

Programma locale n. 4: Promozione di stili vita favorevoli alla salute nei primi 1000 giorni di vita

52

Programma locale n. 5: Promozione di stili vita favorevoli alla salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali promossi nel setting sanitario in sinergia con gli erogatori

58

3.RISORSE ECONOMICHE

61

Page 3: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

3

INTRODUZIONE

Il Piano Integrato Locale (PIL) rappresenta lo strumento di programmazione di interventi di promozione della salute declinati su un modello di prevenzione integrata, basata su criteri di intersettorialità e trasversalità. Le scelte programmatiche adottate sono in linea con le indicazioni nazionali e regionali che, affermando il ruolo della promozione della salute e della prevenzione come fattori di sviluppo della società, puntano a ridurre il carico di malattia, garantire equità e contrasto alle disuguaglianze e rafforzare l’attenzione ai gruppi fragili. Gli interventi di promozione della salute sono intesi come il complesso di azioni da realizzare nelle comunità ove gli individui vivono, studiano e lavorano, con l’obiettivo di promuovere negli individui la capacità di cambiamento, attraverso scelte consapevoli, orientandoli al mantenimento di uno stato di benessere psicofisico, relazionale e sociale. L’orientamento metodologico punta all’affermazione di determinanti positivi della salute, possibile laddove vengano attivati cambiamenti sociali, ambientali ed economici, in un processo sostenuto dalla partecipazione e tale da implementare le reali possibilità di controllo da parte dei singoli e della comunità.

Il “Piano Integrato locale degli Interventi di Promozione della Salute 2018 (PIL 2018)” è predisposto in un’ottica di integrazione interdipartimentale e condivisione con tutti i settori dell’Agenzia nell’ambito della più generale attività di programmazione, in un’ottica di governance territoriale in sinergia con le ASST e con altri soggetti del sistema socio sanitario, in raccordo con le politiche sociali e i soggetti del Terzo Settore. La finalità è quella di consentire, nel lungo periodo, un effettivo e misurabile “guadagno di salute” nella popolazione. Coerentemente con le linee di indirizzo nazionali e regionali, si farà riferimento ad un approccio metodologico strutturato per ciclo di vita e setting (luoghi di lavoro, scuola, comunità locale, sociosanitario), prevedendo il coinvolgimento di tutti i livelli civili ed istituzionali interessati. Gli obiettivi di sistema per l’anno 2018 sono rappresentati dalla realizzazione di quanto previsto dal Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018, ben dettagliati con nota regionale del 02/02/2016 prot. G120160004073 e confermati con note regionali del 09/02/2017 prot. G1.2017.004811 e prot.G1.2018.0003181 dell’01/02/2018 che ribadiscono la priorità dei Programmi:

• Reti per la promozione della salute negli ambienti di lavoro • Scuole che promuovono salute – Rete SPS/SHE Lombardia • Promozione stili di vita favorevoli alla salute nelle comunità • Promozione della salute del bambino e della mamma nel percorso nascita • Prevenzione delle cronicità • Rete Regionale Prevenzione Dipendenze

E’ opportuno ricordare che la realizzazione degli interventi previsti nel PIL, finalizzata alla modifica dei determinanti di salute ed alla valutazione dell’efficacia in termini di risultati di salute e benessere, non può essere completata in un solo anno, ma richiede un arco temporale medio-lungo, almeno triennale. Pertanto, la pianificazione ha valenza pluriennale e prevede annualmente la verifica di obiettivi e processi, in modo da permettere eventuali integrazioni e aggiustamenti coerenti con i bisogni emergenti, con le risorse disponibili e le eventuali criticità ed opportunità che si presentassero in fase di attuazione. A tal fine è fondamentale prevedere annualmente la rendicontazione degli interventi attuati in relazione agli aspetti descrittivi e qualitativi attraverso l’implementazione del sistema informativo sovra regionale “Banca dati di progetti e buone pratiche di prevenzione e promozione della salute: PRO. SA”. Per favorire la pianificazione condivisa all’interno della rete sanitaria locale e lo sviluppo di azioni e interventi trasversali in attuazione ai programmi previsti dal presente PIL, ATS Insubria ha individuato, come strategico strumento di confronto, il “Tavolo tecnico permanente per la Promozione della Salute” istituito partire dall’anno 2017 a cui partecipano i referenti dell’UOC Promozione della Salute e Prevenzione dei fattori di rischio comportamentali del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria di ATS, i referenti delle ASST (Lariana, Sette laghi e Valle Olona) e rappresentanti dei Medici di Assistenza Primaria e Pediatri di Famiglia.

Page 4: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

4

Obiettivi sfidanti per l’anno 2018

- Utilizzo efficiente di tutte le risorse all’interno del settore sanitario sfruttando le opportunità di azione offerte dal nuovo assetto organizzativo introdotto dalla Legge di Riforma Sanitaria n. 23/2015 che, nell’anno 2018, vedrà la sua completa attuazione. In tale nuovo assetto organizzativo, sancito a livello interno di ATS con il Poas nell’aprile 2017, la promozione della salute diventa attività strategica per l’Agenzia ed entra a tutti gli effetti nel percorso di presa in carico della cronicità e dei target di popolazione vulnerabili.

- Valorizzare il ruolo chiave della società civile nella formulazione, promozione, attuazione del cambiamento a sostegno della salute per tutti: ATS intende incentivare a livello locale il suo ruolo di governance e leadership mirando a stringere una serie di alleanze con i diversi attori della società civile, fondate sulla costruzione di un rapporto di fiducia, sulla motivazione e sulla condivisione di un’etica e di una cultura di coesione comuni. Si lavorerà per il coinvolgimento attivo di Amministrazioni comunali, Uffici Scolastici Provinciali, Università, Associazioni di categoria, Associazioni di malati, Associazioni di volontariato sociale, Amministrazioni carcerarie, Associazioni sportive e di riferimento per i giovani. In questo modo si potranno sviluppare effettive politiche di salute partecipative basate su approcci intersettoriali che abbiano carattere di concretezza, equità ed efficacia.

- Investire sulla comunicazione per la salute sostenendo e intensificando la formazione degli operatori sanitari per l’acquisizione di migliori competenze comunicative; sviluppando nuove modalità di comunicazione e informazione sanitaria fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari livelli la cultura della salute e le conoscenze indispensabili per consentire alle persone di ogni estrazione sociale di mettere in atto in modo consapevole un cambiamento che porti all’adozione di stili di vita favorevoli alla salute, contrastando altresì le sempre più numerose “fonti inattendibili” presenti sul web.

Page 5: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

5

1. ANALISI DI CONTESTO

1.a) SET DI INDICATORI EPIDEMIOLOGICI, SOCIO-DEMOGRAFICI, ECONOMICI E SOCIALI

Contesto epidemiologico locale

L’ATS dell’Insubria deriva dalla fusione, a far data dal 1° gennaio 2016, delle ex ASL di Varese e di Como (quest’ultima senza il Distretto Medio Alto Lario). In questa sede si forniscono i dati epidemiologici provenienti dalle sedi territoriali di Varese e Como, attinenti alla situazione demografica, alla mortalità e alla morbosità ospedaliera, nonché ai consumi di prestazioni specialistiche (corrispondenti alla domanda espressa). Il confronto dei macro-indicatori sotto riportati descrive sinteticamente eventuali differenze tra i territori dei Distretti afferenti all’ATS dell’Insubria (Distretto Sette Laghi, Distretto Valle Olona, Distretto Lariano), riportate nella figura sottostante, e fornisce eventuali indicazioni sull’intensità dei bisogni locali.

Figura 1 – Ambito territoriale dell’ATS dell’Insubr ia in base ai Distretti di competenza

La demografia I dati analizzati riferiti allo 01.01.2017 (Fonte ISTAT), riguardano i residenti di 244 Comuni (139 della provincia di Varese e 105 della provincia di Como). La distribuzione per età della popolazione fotografa la situazione demografica di un determinato ambito territoriale, mostra il rapporto tra femmine e maschi alle diverse età e descrive il rapporto tra giovani, adulti e anziani. Permette di fare altresì previsioni per il futuro: una base larga con una forma a piramide indica una popolazione che crescerà, mentre una base che si restringe determina una configurazione a “botte”, indice di una società in cui sta calando la natalità. Un esempio di quest’ultimo caso è la distribuzione per età inerente all’ATS dell’Insubria (figura 2), nella quale si ha una “piramide” dalla base più ristretta rispetto alle classi d'età intermedie; la classe d’età più consistente è quella che comprende la generazione nata nel periodo del boom economico, alla fine degli anni ’60: da rilevare la riduzione della crescita nella prima fascia d’età, successiva alla crisi economica.

Page 6: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

6

La popolazione complessiva dell’ATS ammontava nel 2017 a 1.435.442, con una distribuzione così ripartita: Distretto Sette Laghi 31,3%, Distretto Valle Olona 30,7%, Distretto Lariano 38,0%. Sul totale dei residenti, 198.410 (13,8%) presentavano meno di 15 anni, 911.725 (63,5%) erano in età lavorativa compresa tra 15 e 64 anni e 325.307 (22,7%) superavano i 64 anni.

Figura 2 – Piramide dell’età nell’ATS dell’Insubria – Anno 2017

L’indice di invecchiamento rappresenta la proporzione della popolazione con età di 65 anni ed oltre sul totale della popolazione. Nella nostra ATS è risultato 22,7 (figura 3), superiore al dato lombardo e nazionale, rispettivamente pari a 22,2 e 22,3 (Istat 2017). L’indice è diverso a livello territoriale: per il Distretto Sette Laghi è 23,5; per il Distretto Valle Olona 22,6; per il Distretto Lariano 22,0.

Figura 3 – Indice di invecchiamento nell’ATS dell’Insubria – Anno 2017

L’indice di vecchiaia calcola il rapporto tra la popolazione con età di 65 anni ed oltre con quella di età fino ai 14 anni: indica il numero di anziani residenti ogni 100 bambini. Nell’intera ATS corrisponde a 164 con i seguenti valori a livello territoriale: per il Distretto Sette Laghi 175; per il Distretto Valle Olona 160,6; per il Distretto Lariano 157,9. Risulta superiore a quello regionale (159,1) ed inferiore a quello nazionale (165,3) (Istat 2017). L’indice di dipendenza viene considerato un indicatore di rilevanza economica e sociale. Il numeratore è costituito dalla frazione di popolazione che, a causa dell’età troppo bassa (meno di 15 anni) o troppo alta (più di 64 anni), si ritiene non essere produttiva e quindi dipendente da altri soggetti. Il

23,5

22,6

22,0

22,7

21 21,5 22 22,5 23 23,5 24

Distretto Sette Laghi

Distretto Valle Olona

Distretto Lariano

ATS

Page 7: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

7

denominatore è costituito viceversa dalla fascia di popolazione (15–64 anni) che, essendo in attività, dovrebbe provvedere al sostentamento della frazione di popolazione sopra considerata. Nel 2017 nella nostra ATS è risultato 57,4 ogni 100 residenti produttivi, con i seguenti valori a livello territoriale: per il Distretto Sette Laghi 58,7, per il Distretto Valle Olona 58,0, per il Distretto Lariano 56,0. In Regione Lombardia l’indice di dipendenza è risultato pari a 56,5 ed in Italia 55,8 (Istat 2017), valori più bassi di quello dell’ATS. Il numero dei nati vivi nel 2017 è stato di 11.319, con una distribuzione così ripartita: Distretto Sette Laghi 29,3%, Distretto Valle Olona 31,8%, Distretto Lariano 38,9%. Il tasso di natalità nell’ATS è stato di 7,9 nati per 1.000 residenti; secondo Istat, nel 2017 è 7,7 in Italia e 8,1 in Lombardia. A livello territoriale si sono registrati i seguenti valori: per il Distretto Sette Laghi 7,4; per il distretto Valle Olona 8,2; per il Distretto Lariano 8,1 (figura 4). La natalità appare più alta nel Distretto Valle Olona, confinante con il milanese, mentre è sensibilmente inferiore nel’area nord.

Figura 4 – Tasso di natalità per 1.000 residenti nell’ATS dell’Insubria – Anno 2017

Tabella 1 - Quadro sinottico di alcuni indicatori demografici nell’ATS dell’Insubria Anno 2017

La mortalità Per la mortalità, si è usato l’ultimo anno completo dei Registri di Mortalità di Varese e Como (2016). Il numero dei morti nel 2016 è stato 13.556, con una distribuzione così ripartita: Distretto Sette Laghi 34,1%, Distretto Valle Olona 29,2%, Distretto Lariano 36,7%. Il tasso grezzo di mortalità è stato di 9,4 per 1.000 residenti (figura 5), sovrapponibile al valore regionale (9,4) e inferiore al valore nazionale (10,1) (Istat 2016). A livello territoriale si sono registrati i seguenti valori: per il Distretto Sette Laghi 10,3 per il Distretto Valle Olona 9 per il Distretto Lariana 9,1. Relativamente alla mortalità per malattie cardiocircolatorie, nel 2016 il tasso grezzo (x 1.000) nell’ATS dell’Insubria è risultato pari a 3,2: nel 2015 era 3,4, superiore a quello lombardo di 3,3 e inferiore a quello italiano di 3,9 (ISTAT 2015). Il valore più alto (3,7) si è riscontrato nel Distretto Sette Laghi (tabella 2). Per i tumori il tasso è stato di 2,9: l’anno precedente era 3,0, superiore a quello italiano di 2,8 a quello lombardo di 2,9 (ISTAT 2015). Il valore più alto è quello del Distretto Sette Laghi (3,0). Il tasso di mortalità per cause violente è risultato di 0,3 x 1000 residenti, con valori distrettuali sovrapponibili.

7,4

8,2

8,1

7,9

7 7,2 7,4 7,6 7,8 8 8,2 8,4

Distretto Sette Laghi

Distretto Valle Olona

Distretto Lariano

ATS

Distretto Indice invecchiamento Indice vecchiaia Indic e dipendenza Nati x 1.000Distretto Sette Laghi 23,5 175,0 58,7 7,4Distretto Valle Olona 22,6 160,6 58,0 8,2Distretto Lariano 22,0 157,9 56,0 8,1ATS 22,7 164,0 57,4 7,9

Page 8: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

8

Figura 5 – Tasso di mortalità per 1.000 residenti nell’ATS dell’Insubria – Anno 2016

La percentuale di morti sotto i 75 anni indica la mortalità potenzialmente evitabile, riferendosi ai decessi occorsi prima di raggiungere il limite superiore d’età convenzionalmente adottato di 75 anni. L’analisi della mortalità prematura permette di misurare indirettamente l’impatto delle azioni preventive e curative, che sono limitate nell’età avanzata in cui la morte è un evento fisiologico. Tale indicatore può essere utilizzato in sanità pubblica per la scelta delle priorità e delle ripartizioni delle risorse in una prospettiva di ottimizzazione della spesa e di scelte preventive.

Nell’ATS dell’Insubria il 24,6% dei decessi è avvenuto al di sotto dei 75 anni di età e il Distretto Lariano ha fatto registrare la percentuale maggiore (25,4) (figura 6).

Figura 6 – % di morti <75 anni – ATS dell’Insubria - Anno 2016

Tabella 2 – Tassi di mortalità per 1.000 residenti nell’ATS dell’Insubria – Anno 2016

10,3

9,0

9,1

9,4

8,0 8,5 9,0 9,5 10,0 10,5

Distretto Sette Laghi

Distretto Valle Olona

Distretto Lariano

ATS Insubria

23,7

24,6

25,4

24,6

22,5 23,0 23,5 24,0 24,5 25,0 25,5 26,0

Distretto Sette Laghi

Distretto Valle Olona

Distretto Lariano

ATS Insubria

Page 9: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

9

La morbosità ospedaliera Tra le prestazioni sanitarie, la richiesta di ricoveri costituisce una traccia fondamentale della domanda di salute espressa. Il tasso grezzo di ospedalizzazione è un indice sanitario che esprime il numero di ricoveri ogni 1.000 residenti e che dunque sintetizza la richiesta di ricoveri e il grado di utilizzo dell’ospedale da parte di una popolazione. Nell’ATS dell’ Insubria quello calcolato per l’anno 2016 e per tutte le tipologie di ricovero (ordinario + day hospital + subacuti) fa registrare un valore di 131,3. Più ricoveri si sono registrati nel Distretto Sette Laghi (figura 7), il cui tasso ha fatto registrare un valore di 134,4, mentre il tasso più basso si è osservato nel Distretto Lariano (128,0). I tassi di ricovero più elevati per malattie cardiovascolari (tabella 3) si sono registrati nel Distretto Sette Laghi e nel Distretto Valle Olona (19,7), quelli per tumori nel Distretto Lariano (12,5) e quelli per traumatismi nel Distretto Sette Laghi (10,3).

Figura 7 – Tasso di ricovero per 1.000 residenti nell’ATS dell’Insubria - Anno 2016

Tabella 3 – Tassi di ricovero per 1.000 residenti nell’ATS dell’Insubria – Anno 2016

In sintesi L’invecchiamento della popolazione è il fattore demografico che influenza maggiormente i fenomeni sanitari, in particolare la morbosità e la mortalità. Nell’ATS dell’Insubria si rilevano aree dove la mortalità è influenzata dall’invecchiamento; in altre, invece, come si osserva nella mortalità precoce, si richiedono migliori interventi preventivi e curativi, indipendentemente dall’età avanzata. Nel Distretto Sette Laghi sono più elevati l’invecchiamento e la mortalità. La mortalità precoce è più alta nel Distretto Lariano; la natalità, invece, risulta più elevata nella parte meridionale dell’ATS (Distretto Valle Olona). Il quadro complessivo della domanda sanitaria descritto dai ricoveri indica che i consumi più elevati sono presenti nel Distretto Sette 7 Laghi, dove maggiore è l’invecchiamento della popolazione; dove quest’ultimo è inferiore, nel Distretto Lariano, la domanda sanitaria è più contenuta.

Page 10: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

10

Contesto socio-economico ed occupazionale

L’analisi delle imprese presenti su tutto il territorio della ATS dell’Insubria, condotta attraverso la banca dati “Flussi” di INAIL (l’ultimo aggiornamento disponibile è riferito al 2015), mostra un lieve diminuzione, rispetto al 2013, sia per l’area territoriale di Varese sia per quella di Como. Le attività (PAT: posizioni assicurative territoriali) presenti nel territorio di Varese sono 55.315 (58.017 nel 2013) e occupano 253.264 addetti (255.488 addetti nel 2013); sul territorio di Como insistono 39.983 PAT (41.744 PAT nel 2013) e occupano 171.521 addetti (175.011 addetti nel 2013). Il totale dei lavoratori occupati nel territorio dell’Insubria risulta quindi pari a 424.785 (430.499 nel 2013). Le proiezioni LEA (fonte dati: flussi INAIL) riferiti alle aziende con più di un dipendente sono: per Varese 37.164 aziende nel 2015 contro le 38.039 del 2014; per Como 26.447 aziende per il 2015 contro le 26.751 del 2014. Se si utilizzano fonti dati diverse, nello specifico quelle della Camera di Commercio di Varese, emerge che nel terzo trimestre 2017 le imprese registrate e attive in provincia di Varese sono 62.051 (7,59% delle imprese lombarde), mentre in provincia di Como sono 49.668 (5,22% delle imprese lombarde). La nati-mortalità delle imprese nel periodo gennaio – settembre 2017 ha saldo positivo sia a Varese (+ 170) che a Como (+ 105). La densità delle imprese, in provincia di Varese, risulta elevata in rapporto all’estensione del territorio: a metà 2017, in provincia di Varese erano presenti 51,8 imprese ogni chilometro quadrato (52,2 nel 2013), dato molto superiore al valore regionale pari a 34,1 e al valore nazionale pari a 17,1. In provincia di Como la densità delle imprese è pari a 33,4 per chilometro quadrato.

Posizioni Assicurative Territoriali (PAT) Comparti- ATS Insubria Fonte INAIL

2013 2014 2015 01 Agrindustria e pesca 2.107 2.152 2.229 02 Estrazioni minerali 37 34 37 03 Industria Alimentare 1.528 1.540 1.509 04 Industria Tessile 4.707 4.597 4.482 05 Industria Conciaria 94 85 76 06 Industria Legno 4.259 4.145 4.039 07 Industria Carta 1.486 1.440 1.437 08 Industria Chimica e Petrolio 1.342 1.304 1.292 09 Industria Gomma 233 239 226 10 Ind. Trasf. non Metalliferi 657 668 638 11 Industria Metalli 209 208 205 12 Metalmeccanica 10.208 10.080 9.984 13 Industria Elettrica 1.356 1.349 1.317 14 Altre Industrie 2.615 2.534 2.494 15 Elettricità, Gas, Acqua 95 97 89 16 Costruzioni 29.857 29.260 28.807 17 Commercio 14.765 14.323 14.157 18 Trasporti 3.994 3.934 3.949 19 Sanita' 3.771 3.862 3.968 20 Servizi 54.923 54.394 54.346

Totale 138.243 136.245 135.281 Sul totale delle imprese del territorio dell’Insubria più del 50% appartengono al settore terziario e altri servizi.

Page 11: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

11

Grafico Distribuzione settori ATS Insubria

A fine 2015, nell’ATS dell’Insubria, il saldo delle imprese totali è sostanzialmente neutro: + 64 (Varese + 123; Como -57). La nati-mortalità è negativa per le società di persone e le imprese individuali, leggermente positiva per le società di capitale. In leggera flessione l’imprenditorialità giovanile, in leggero aumento invece l’imprenditorialità femminile e quella straniera

Servizi

40%

Costruzioni

21%

Commercio

10%

Metalmeccanic

a

7%

Tessile

3%

Legno

3%

Sanita'

3%

Trasporti

3%

Agrindustria e

pesca

2%

Carta

1%Altre industrie

2%

Page 12: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

12

La Rete dell’offerta sanitaria locale

Tipologia Distretto ATS

Strutture Pubbliche/Private

a contratto

Attività clinica

Laboratori più punti prelievo extra lab

Diagnostica per

immagini Psichiatria

Neuro Psichiatria Infanzia

Adolescenza

Dialisi e CAL

Centro Procreaz.

Medicalmente Assistita

(PMA) I o II livello

Presidi ricovero e cura acuti e riabilitativi

Sette Laghi

Pubbliche

6 ospedali,

1 solo riabil.

7 + 10 punti

prelievo

7 2 SPDC 1 Day Hospital Osp. F.

del Ponte

2 Dialisi 3 CAL

1 PMA II

Private a contratto

1 ospedale,

2 solo riabil.

3 3

Valle Olona

Pubbliche 4

ospedali 4 + 2 punti

prelievo

4 3 SPDC 2 Dialisi 3 CAL

2 PMA I

Private a contratto

2 ospedali

2 + 2 punti

prelievo

2 1 Dialisi

Lariano

Pubbliche

2 ospedali,

1 solo riabil.

2 + 10 punti

prelievo 5

2 SPDC 1

Dialisi 3 CAL

1 PMA II

Private a contratto

3 ospedali,

2 solo riabil.

3 + 16 punti

prelievo 4

Ambulatori territoriali e laboratori

Sette Laghi

Pubbliche 19

Private a contratto

14 3 + 7 punti

prelievo

13 4 PMA I

Valle Olona

Pubbliche 7

Private a contratto

15 3 + 9 punti

prelievo

13 3 PMA I

Lariano

Pubbliche 8

Private a contratto 14

1 + 5 punti

prelievo 3

2 2 PMA II

Strutture residenziali

Sette Laghi

Pubbliche 5

Private a contratto

17 4

Valle Olona

Pubbliche 3

Private a contratto

2

Lariano Pubbliche 5

Private a contratto

13 2

Strutture semiresidenziali

Sette Laghi

Pubbliche 4

Private a contratto

1 2

Valle Olona

Pubbliche 5

Private a contratto

1 1

Lariano Pubbliche 4

Private a contratto

1 3

Page 13: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

13

La Rete dell’offerta socio-sanitaria locale

Tipologia

Distretto ATS RSA CDI RSD CD

D CSS

CONS

ULT. FAMIL

.

ENTI

AUSILIA

RI

DIPENDE

NZE

CURE

INTERME

DIE

RIABILITA

ZIONE HOSPICE UCP

DOMICIL

AMBUL

/ DAY HOSPIT

AL

ADI SERT

ANZIANI

Sette Laghi

38 8

Valle Olona

21 10

Lariano 46 13

DISABILI

Sette Laghi

7 10 5

Valle Olona

0 11 13

Lariano 7 13 8

RIABILITAZIONE

Sette Laghi

2 4

Valle Olona

1 2

Lariano 1 4

FAMIGLIA

Sette Laghi

6

Valle Olona

7

Lariano 11

DIPENDENZE

Sette Laghi

10 4

Valle Olona

3 3

Lariano 8 3

CURE PALLIATIVE

Sette Laghi

3 4 3

Valle Olona

2 7 0

Lariano 3 8 4

DOMICILIARI

Sette Laghi

13

Valle Olona

13

Lariano 7

Sono inoltre presenti sul territorio numerose Associazioni per il trasporto sanitario semplice e secondario Prevenzione delle dipendenze da sostanze e comportamenti I dati delle ricerche degli ultimi anni mostrano ormai in maniera stabile che l'uso e l'abuso di droghe, legali ed illegali, interessano fasce sempre più ampie di popolazione e che si è di molto abbassata l'età del primo consumo. In particolare si osserva:

- la progressiva diffusione del consumo e del poli-consumo di sostanze nelle fasce giovanili della popolazione, in contesti di “normalità” e con scarsissima consapevolezza del rischio;

- una forte prossimità dei giovani con la disponibilità di sostanze legali ed illegali; - un abbassamento dell’età di prima assunzione in età preadolescenziale; - una tendenza alla “normalizzazione” dell’assunzione/sperimentazione di sostanze nell’ambito del

contesto sociale e familiare; - una scarsa percezione dell’illecito diffusa ai diversi segmenti d’età. - un aumento delle dipendenze comportamentali (es. Gioco d‟Azzardo Patologico) e dei

comportamenti di abuso “senza sostanze”.

Page 14: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

14

Il consumo di sostanze stupefacenti nella popolazione scolastica (Fonte Dati HBSC: Lombardia 2014) I dati rilevati tramite l’indagine HBSC sulla popolazione giovanile di 11, 13 e 15 anni in regione Lombardia rispetto al consumo di sostanze psicoattive legali ed illegali mettono in evidenza che:

- Alcolici: il 53.6% degli studenti dichiara di bere attualmente almeno una bevanda alcolica. Emerge un aumento consistente del consumo al crescere dell’età: attualmente bevono alcolici il 30.3% degli 11enni, il 57.4% dei 13enni e il 79.4% dei 15enni. Il consumo ripetuto di mese in mese coinvolge il 18.7% dei 13enni e il 49.4% dei 15enni. Questo significa che a 15 anni circa la metà degli studenti dichiara di consumare almeno ogni mese alcolici. È interessante, inoltre, notare come a 15 anni le bibite più consumate siano la birra e i superalcolici.

- Tabacco: complessivamente il 12.5% degli studenti dichiara di fumare attualmente. In

particolare, dai dati emerge l’importanza della fascia tra i 13 e i 15 anni per instaurare l’abitudine al fumo. A 11 anni, infatti, fuma lo 0.8% degli studenti, a 13 anni l’11.0% e 15 anni il 29.7%. Inoltre, emerge come a 15 anni per il 15.5% degli studenti il consumo diventi giornaliero e per il 6.6% settimanale. Un dato particolarmente interessante riguarda le differenze di genere: a 11 e 13 anni non ci sono differenze tra maschi e femmine rispetto alla percentuale di fumatori attuali; a 15 anni invece la percentuale di ragazze che fuma (33.1%) è maggiore di quella dei ragazzi (26.5%). Inoltre, se si confrontano le percentuali sui fumatori quotidiani emerge come a 13 anni siano di più i ragazzi (maschi: 2.9%; femmine: 1.4%) mentre a 15 anni le differenze si annullano (maschi: 15.0%; femmine: 16.0%). Questo risultato rappresenta un grande cambiamento sociale rispetto al fenomeno dell’uso di tabacco in quanto tale comportamento tradizionalmente caratterizzava soprattutto la popolazione maschile.

- Cannabis: a 13 anni ha fatto uso di cannabis almeno una volta nella vita il 6.8% degli

adolescenti mentre a 15 anni la percentuale sale a 26.5%. Inoltre, a 13 anni il consumo è ancora sperimentale: il 3.9%, corrispondente al 57.5% dei consumatori, dichiara di averne fatto uso 1-2 giorni. A 15 anni, invece, la frequenza d’uso aumenta: il 6.8%, corrispondente al 25.5% dei consumatori, dichiara un uso sperimentale mentre il 7.7% afferma di aver fatto uso di cannabis 30 giorni o più nella vita. A 15 anni si rileva un maggior consumo da parte dei maschi (30.1%) rispetto alle femmine (22.9%); queste differenze non sono presenti a 13 anni.

- Altre droghe HBSC Lombardia indaga anche il consumo di altre droghe tra gli studenti di 15

anni. Sono state prese in considerazione una molteplicità di possibili sostanze illegali quali ecstasy, stimolanti, eroina/oppio/morfina, medicine per sballarsi, cocaina, colla/solventi/inalanti, LSD, funghi allucinogeni, ketamina, GHB, popper, smart drugs e sostanze dopanti. Per ognuna di queste droghe è stato chiesto ai ragazzi di dichiararne l’eventuale uso almeno 1 volta nella loro vita. I dati mostrano che il 6.5% dei quindicenni dichiara di aver fatto uso di almeno una delle sostanze sopra elencate. Una piccolissima minoranza di studenti indica ciascuna sostanza; tra quelle elencate nel questionario, quelle maggiormente utilizzate dagli adolescenti di 15 anni risultano essere le sostanze dopanti (1.6%), i funghi allucinogeni (1.4%) e le smart drugs (1.4%).

Gambling e gioco d’azzardo patologico (Fonte Dati: HBSC Lombardia 2014) La dimensione del fenomeno in Italia è difficilmente stimabile in quanto, ad oggi, non esistono studi esaustivi in merito. La popolazione italiana totale, stimata in circa 60 milioni di persone, in misura del 54% ha giocato d’azzardo (cioè spendendo denaro) almeno una volta negli ultimi 12 mesi. La stima però dei giocatori d‟azzardo “problematici” (cioè coloro che giocano frequentemente investendo anche discrete somme di denaro, che non hanno ancora sviluppato una vera e propria dipendenza patologica ma sono a forte rischio evolutivo) varia dall’ 1,3% al 3,8% della popolazione generale mentre la stima dei giocatori d’azzardo “patologici” (cioè con una vera e propria malattia che si manifesta con una dipendenza patologica incontrollabile) varia dallo 0,5% al 2,2% (DPA, Ministero della Salute, 2012). Da alcune osservazioni, inoltre, emerge che il 60% degli introiti totali da gioco (almeno per quanto riguarda le slot machine) sarebbe alimentato proprio da questa classe minoritaria di giocatori patologici più vulnerabili.

Page 15: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

15

La Lombardia è la regione con la maggiore spesa assoluta per gioco d’azzardo(13,8 miliardi nel 2014). Pavia è al primo posto come spesa pro capite (2125 euro) ma è subito seguita al secondo posto da Como (1504 euro nel 2010, 1884 euro nel 2011 e 1924 euro nel 2012). Nel corso degli ultimi anni la diffusione del gioco d’azzardo anche fra gli adolescenti è stata riconosciuta come un’importante tematica di salute pubblica e un campo emergente di ricerca (Blinn-Pike, 2010). D’altra parte il gioco d’azzardo è diventato ormai, nonostante i divieti previsti per legge, una popolare forma di svago fra gli adolescenti, tanto che i dati riferiscono come fino all’80% dei ragazzi sia stato coinvolto in qualche forma di gambling nel corso della vita, un altro 10-15% sia a rischio e il 4-8% abbia già seri problemi (Derevensky, 2000). Le domande sul gioco d’azzardo inserite per la prima volta nell’indagine HBSC italiana del 2014 sono volte ad indagare sia l’esperienza dei ragazzi con scommesse e puntate di denaro nel corso della vita, che a valutare il loro grado di ‘coinvolgimento’ riuscendo ad individuare la quota di ragazzi ‘a rischio’ di sviluppare problemi di gioco e quelli che già presentano ‘seri problemi’. Questo ambito è stato indagato soltanto per gli studenti di 15 anni. I dati mostrano che il 42.7% dei 15enni ha scommesso o giocato denaro almeno una volta nella propria vita. In particolare il 18.9% lo ha fatto 1-2 volte e l’8.2% 3-5 volte. Vi è, inoltre, una differenza consistente tra le affermazioni dei ragazzi e quelle delle ragazze: il 57.7% dei maschi dichiara di aver scommesso o giocato denaro almeno una volta nella vita mentre nelle femmine la percentuale è pari a 27.1%.

Lo studio HBSC

Lo studio HBSC (Health Behaviour in School-aged Children - Comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare), è uno studio multicentrico internazionale (www.hbsc.org) svolto in collaborazione con l'Ufficio Regionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l'Europa (www.who.int/about/regions/euro/en/index.html). La ricerca vuole aumentare la comprensione sui fattori e sui processi che possono influire sulla salute degli adolescenti. L'Italia è entrata a far parte di questo studio nel 2000 partecipando all’indagine 2001/2002. Le fasi di Data Collection si svolgono ogni quattro anni sulla base di un protocollo multidisciplinare comune sviluppato ed aggiornato dal gruppo di ricerca internazionale con la partecipazione di ricercatori da ognuno degli stati membri. L'ultima indagine 2014 è stata effettuata su un campione rappresentativo nazionale comprendente adolescenti di tutte le regioni, per un totale di circa 65.000 ragazzi/e. La popolazione target dello studio HBSC sono i ragazzi e ragazze in età scolare (11, 13 e 15 anni). Questa fascia di età rappresenta l’inizio dell’adolescenza, una fase di forti cambiamenti sia a livello fisico che emozionale, ma anche il periodo della vita in cui vengono prese importanti decisioni riguardanti la salute e la carriera futura (scolastica e lavorativa). L’obiettivo principale dello studio è quello di aumentare la capacità di comprensione delle dinamiche di salute e di benessere negli adolescenti e di utilizzare i risultati ottenuti dall’indagine per orientare le pratiche di promozione di salute e le politiche rivolte ai giovani sia a livello nazionale che internazionale.

Nel corso della primavera del 2018 ATS Insubria collaborerà con il coordinamento regionale dello studio per la somministrazione del questionario nelle scuole del territorio di competenza.

Page 16: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

16

1.b) QUADRO DI COMPETENZE PROFESSIONALI, DOTAZIONE ORGANICA

ATS Insubria, avendo ormai definito il nuovo POAS, si avvale per le funzioni di programmazione, coordinamento e attuazione degli interventi di promozione della salute di personale afferente al Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria (IPS), in particolare all’UOC Promozione della Salute e Prevenzione dei fattori di rischio comportamentali e all’UOC Medicina Preventiva delle Comunità. La realizzazione degli interventi inseriti nei programmi viene effettuata in maniera integrata, attraverso équipe multidisciplinari e trasversali, con il coinvolgimento del Dipartimento delle Cure primarie, del Dipartimento Programmazione per l’Integrazione delle Prestazioni Sociosanitarie con quelle Sociali (PIPSS), del Dipartimento Sviluppo Percorsi Integrati di Prevenzione e Cura e del Dipartimento Veterinario. Fondamentale è la collaborazione ed il supporto offerto dall’Area Comunicazione. Al momento della stesura del seguente documento si occupano specificamente degli interventi di Promozione della salute previsti dal presente PIL i seguenti operatori:

Figura Professionale

Dipartimento Percentuale di Tempo dedicato

1 Medico Responsabile UOC Promozione Salute e Prevenzione Fattori di rischio comportamentali (PSPF)

DIPS

40%

1 Medico Responsabile UOS Promozione Salute DIPS 100% 1 Medico Responsabile UOS Medicina dello Sport DIPS 60% 1 Medico Responsabile UOS Nutrizione DIPS 70% 2 Medici UOC PSPF DIPS 100% 1 Medico UOC MPC DIPS 30% 1 Medico UOC SIAN DIPS 20% 2 Medici UOC PSAL DIPS 10%

1 Medico Dipartimento Veterinario DPV 20% 1 Biologo nutrizionista UOC SIAN DIPS 40% 1 Assistente Sociale UOS Promozione Salute DIPS 80% 1 Psicologa UOS Promozione Salute DIPS 100% 1 Educatore Prof. UOS Promozione Salute DIPS 100% 2 Assistenti Sanitari UOS Promozione Salute DIPS 1 al 100% e 1 al 60% 1 Assistente Sanitaria UOS Nutrizione DIPS 40% 1 Assistente Sanitario UOS Medicina dello Sport DIPS 60% 2 Infermiere UOC Medicina Preventiva nelle Comunità (MPC)

DIPS 1 al 60% e 1 al 20%

2 Infermieri UOS Promozione Salute DIPS 100% 2 Dietiste UOS Nutrizione DIPS 60% Si specifica che nel computo orario sono state considerate, oltre alle ore utilizzate per l’attuazione dei Programmi, anche le ore utilizzate per la programmazione, la pianificazione, il coordinamento interaziendale e regionale e per l’attività di formazione. Le figure professionali impiegate se considerate per tempi equivalenti risultano come di seguito descritte:

Per il raggiungimento degli obiettivi si ritiene indispensabile acquisire risorse umane integrative attraverso il finanziamento regionale ad hoc.

Figura Professionale

Numero tempo equivalente

Medico 5,4

Medico veterinario 0,2 Biologo 0,4 Psicologo 1,0 Assistente Sociale 0,8

Educatore Professionale

1,0

Assistente sanitario

2,6

Infermiere 2,8 Dietiste 1,2 TOTALE 15,4

Page 17: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

17

1.c) RETI REGIONALI ATTIVE

Aziende che promuovono salute - WHP Nell’ambito dell’ATS Insubria sono attive due reti provinciali in fase di progressiva integrazione con un totale di n.68 aziende e un coinvolgimento di circa 26.550 lavoratori. La rete è sostenuta dalla collaborazione di diverse figure professionali trasversali alle diverse articolazione aziendali con competenze specifiche. Punti di forza:

- possibilità di accesso a popolazione difficilmente raggiungibile, per età, in setting mai raggiunti precedentemente;

- immagine positiva della sanità regionale che si prende cura del benessere dei cittadini/lavoratori - implementazione progressiva della rete;

Criticità:

- scarsa capacità di iniziativa in alcune aziende - necessità di un costante rinforzo con le aziende ed i lavoratori per favorire il cambiamento che

necessita di personale adeguatamente formato e competente della materia nei diversi ambiti . L’attività continuerà nell’anno 2018 come da programma 1

Scuole che Promuovono Salute – SPS Il modello lombardo delle scuole che promuovono salute è frutto di un percorso di elaborazione comune condotto in Lombardia tra il sistema scolastico e il sistema sanitario e socio-sanitario, costruito seguendo una strategia partecipativa all’interno di un programma globale che valorizza la centralità della scuola, nell’approccio alla salute integrato, curriculare individuale, ambientale, organizzativo e di comunità. La Rete è costituita dalle scuole organizzate per ambiti provinciali. Nell’ambito dell’ATS Insubria sono attive due reti provinciali (Como e Varese) Scuole che Promuovono Salute–SPS, alla quale hanno attualmente aderito n. 33 Istituti Comprensivi e 9 Istituti Superiori su 296 totali scuole e Istituti Comprensivi (174 nel territorio di Varese e 122 nel territorio di Como) Punti di forza:

- Lavoro di rete con le scuole e tra le scuole con progressivo allargamento della Rete - Miglioramento dell’appropriatezza, qualità ed efficacia degli interventi.

Criticità: - Il presupposto culturale da cui nasce la Rete SPS richiede una rielaborazione da parte delle

scuole che necessita di supporto costante e tempi lunghi da parte di personale adeguatamente formato e competente

L’attività continuerà nell’anno 2018 come da programma n. 2

Rete Locale Prevenzione Dipendenze Il programma Rete Regionale per la Prevenzione Dipendenze è stato avviato con l’obiettivo di migliorare la qualità in termini di efficacia ed impatto della programmazione e della progettazione degli interventi preventivi di tutte le forme di dipendenza patologica. Nell’ambito del Programma è promossa e valorizzata la creazione di partnership tra tutti i soggetti che, a diverso titolo, hanno responsabilità e ruolo nell’azione preventiva a livello locale e regionale (DGR IX/1999/11). (dal PRP 2015-2018). La Rete Regionale per la Prevenzione Dipendenze, anche in attuazione degli obiettivi strategici fissati dal Piano di Azione Regionale Dipendenze (di cui alla DGR IX/4225/2012):

- promuove e supporta il coordinamento multilivello degli interventi, la programmazione intersettoriale e le azioni dei diversi attori sociali presenti sul territorio;

- qualifica le attività di prevenzione e promuove la diffusione di programmi coerenti con gli standard quali-quantitativi regionali, nazionali e internazionali;

- aggiorna il patrimonio di conoscenza e gli strumenti metodologici a disposizione dei diversi attori in gioco e favorisce la conoscenza e lo scambio di buone pratiche.

Page 18: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

A livello territoriale questi obiettivi si concretizzano attraverso lo strumento della Prevenzione” con il coinvolgimento di tutti i rete territoriale unitaria. A tal fine sonoPiano, Enti locali, UST, Terzo settore, associazioni del territorio.

Il Piano territoriale per la Conciliazione

Rappresenta il complesso delle azioni e dei progettifinanziamento assegnato da Regione Lombardia attraverso la D2018. Con tale Dgr Regione Lombardia ha infatti definitoPiano territoriale biennale per la Conciliazione con fondi europei, monitorati direttamente dagli uffici regionali preposti e afferenti all’Assessdi Autonomia. Le azioni che nel piano territoriale in fase di attuazione sono state finanziate sono

• promozione e informazione per la diffusione della • azioni di time saving in favore di titolari o

massimo tre occupati per attività non legate alla gestione dell’azienda; • attività di assistenza, servizi di mobilità/trasporto per l'accesso a servizi rivolto a

soggetti fragili e figli minori appartenenesigenze di conciliazione tra impegni lavorativi e carichi di assistenza, purché non già sostenuti da altri interventi e misure pubbliche;

• accompagnamento e supporto, anche attraverso iniziative di formazione, pmedie imprese e reti di imprese per usufruire

• accompagnamento e supporto, anche attraverso iniziative di formazione, per micro, piccole e medie imprese, reti di imprese e aziende di cura pubbliche o pricontrattazione territoriale e accordi di secondo livello

• accompagnamento e supporto, anche attraverso iniziative di formazione, per micro, piccole e medie imprese, reti di imprese e aziende di cura pubbliche o private per la cocongedo e piani di flessibilità aziendale

• adozione di modalità di lavoro flessibili e di spazi di lavoro condivisi working, telelavoro);

• sostegno all’avvio di progetti di mondo del lavoro nell’ambito dei servizi di conciliazione.

• il supporto alla famiglia tramite infanzia, nido famiglia, babysperimentali ed aggiuntivi alla tradizionale rete dei servizi legati a particolari esigenze di articolazione e flessibilità);

• il sostegno nella gestione dei figli minori e adolescenti nella fase del • il supporto nella gestione dei figli minori e adolescenti tramite l’organizzazione di servizi da

usufruire nel periodo di chiusura delle scuole• il supporto alle famiglie di lavoratori/lavoratrici alla

ludiche di figli minori e adolescenti. Vista la Dgr 5969/2016, recepite le contributo degli aderenti alla rete territoriale per la Conciliazione un documento di indirizzoche sintetizzava bisogni e proposte di azioni che si ritenevano prioritarie nel territorio

questi obiettivi si concretizzano attraverso lo strumento della con il coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici e privati che hanno titolo a valorizzare la

A tal fine sono e resteranno attivi per l’anno 2018 tavoli di confronto con Uffici di Piano, Enti locali, UST, Terzo settore, associazioni del territorio.

Il Piano territoriale per la Conciliazione

azioni e dei progetti che in ogni ATS sono stati avviati con un egione Lombardia attraverso la Dgr 5969/2016 per le annualità 2017

ha infatti definito tempistiche e percorsi per la realizzazionePiano territoriale biennale per la Conciliazione nelle ATS, a cui si aggiungono i progetti finanziati con fondi europei, monitorati direttamente dagli uffici regionali preposti e afferenti all’Assess

che nel piano territoriale in fase di attuazione sono state finanziate sono:

promozione e informazione per la diffusione della cultura della conciliazione vitafavore di titolari o dipendenti di imprese commerciali o artigianali con

massimo tre occupati per attività non legate alla gestione dell’azienda; di assistenza, servizi di mobilità/trasporto per l'accesso a servizi rivolto a

soggetti fragili e figli minori appartenenti a famiglie di lavoratori/esigenze di conciliazione tra impegni lavorativi e carichi di assistenza, purché non già sostenuti da altri interventi e misure pubbliche; accompagnamento e supporto, anche attraverso iniziative di formazione, pmedie imprese e reti di imprese per usufruire del regime di defiscalizzazione; accompagnamento e supporto, anche attraverso iniziative di formazione, per micro, piccole e medie imprese, reti di imprese e aziende di cura pubbliche o private per lo sviluppo della contrattazione territoriale e accordi di secondo livello; accompagnamento e supporto, anche attraverso iniziative di formazione, per micro, piccole e medie imprese, reti di imprese e aziende di cura pubbliche o private per la cocongedo e piani di flessibilità aziendale e per l’adozione di misure flessibili di lavoro;

lavoro flessibili e di spazi di lavoro condivisi

ogetti di autoimprenditorialità femminile promossi da donne escluse dal mondo del lavoro nell’ambito dei servizi di conciliazione. il supporto alla famiglia tramite l’erogazione di voucher per servizi di micronidoinfanzia, nido famiglia, baby-sitting, baby-parking, ludoteca, altri servizi per l’infanzia (anche sperimentali ed aggiuntivi alla tradizionale rete dei servizi legati a particolari esigenze di articolazione e flessibilità);

la gestione dei figli minori e adolescenti nella fase del pre e dopo scuolail supporto nella gestione dei figli minori e adolescenti tramite l’organizzazione di servizi da

periodo di chiusura delle scuole (es: gres estivo, centri invernaliil supporto alle famiglie di lavoratori/lavoratrici alla finalizzazione di attività sportive, culturali e ludiche di figli minori e adolescenti.

2016, recepite le indicazioni regionali, ATS Insubria ha contributo degli aderenti alla rete territoriale per la Conciliazione un documento di indirizzoche sintetizzava bisogni e proposte di azioni che si ritenevano prioritarie nel territorio

18

questi obiettivi si concretizzano attraverso lo strumento della “Rete Locale per la soggetti pubblici e privati che hanno titolo a valorizzare la

tavoli di confronto con Uffici di

sono stati avviati con un 2016 per le annualità 2017 –

realizzazione di un nuovo , a cui si aggiungono i progetti finanziati

con fondi europei, monitorati direttamente dagli uffici regionali preposti e afferenti all’Assessorato Reddito

:

della conciliazione vita-lavoro; dipendenti di imprese commerciali o artigianali con

di assistenza, servizi di mobilità/trasporto per l'accesso a servizi rivolto a ti a famiglie di lavoratori/lavoratrici con

esigenze di conciliazione tra impegni lavorativi e carichi di assistenza, purché non già sostenuti da

accompagnamento e supporto, anche attraverso iniziative di formazione, per micro, piccole e del regime di defiscalizzazione;

accompagnamento e supporto, anche attraverso iniziative di formazione, per micro, piccole e vate per lo sviluppo della

accompagnamento e supporto, anche attraverso iniziative di formazione, per micro, piccole e medie imprese, reti di imprese e aziende di cura pubbliche o private per la costruzione di piani di

e per l’adozione di misure flessibili di lavoro; lavoro flessibili e di spazi di lavoro condivisi (es: coworking, smart

femminile promossi da donne escluse dal

per servizi di micronido, centro prima parking, ludoteca, altri servizi per l’infanzia (anche

sperimentali ed aggiuntivi alla tradizionale rete dei servizi legati a particolari esigenze di

pre e dopo scuola; il supporto nella gestione dei figli minori e adolescenti tramite l’organizzazione di servizi da

(es: gres estivo, centri invernali e pasquali); finalizzazione di attività sportive, culturali e

ATS Insubria ha elaborato con il contributo degli aderenti alla rete territoriale per la Conciliazione un documento di indirizzo, che sintetizzava bisogni e proposte di azioni che si ritenevano prioritarie nel territorio

Page 19: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

19

afferente alla stessa ATS. Le 5 proposte progettuali pervenute hanno tenuto conto anche delle indicazioni riportate di seguito:

a) Analisi dei bisogni e delle priorità del territorio Il territorio afferente alla ATS Insubria è disomogeneo dal punto di vista fisico e socioeconomico: si possono comunque rilevare bisogni che costituiscono un minimo comune denominatore, da cui partire per la definizione delle politiche di Conciliazione. Essi sono:

• una insufficiente conoscenza e informazione di base rispetto alla Conciliazione come materia intesa a facilitare ai lavoratori lo svolgimento di compiti di cura e a promuovere la parità di genere nell’ambito produttivo.

• la necessità di un più efficace approccio, soprattutto verso le micro e piccole imprese e i lavoratori stessi, nella comunicazione delle opportunità che la legislazione attuale e la normativa in vigore offrono ai lavoratori nel bilanciamento tra vita e lavoro soprattutto in relazione ai compiti di cura intesi in senso generale, quindi non riferiti solo alla cura ed educazione dei figli, ma anche al bisogno di assistenza di soggetti fragili.

• la insufficiente disponibilità di servizi che possano realisticamente rendere agevole alle lavoratrici o alle giovani coppie continuare ad investire il loro tempo nel lavoro e nella carriera professionale senza penalizzare la cura dei figli o dover trascurare eventuali bisogni di accudimento e assistenza da parte di familiari fragili.

• la necessità di migliorare anche la sinergia e la compatibilità fra gli orari dei servizi e gli orari del lavoro e dei trasporti.

• rendere più efficaci e mirate le azioni da realizzare nell’ambito del futuro Piano territoriale per la Conciliazione, nel senso di evitare sovrapposizioni con altre opportunità e servizi già offerti.

• valorizzare in modo più adeguato e sistematico le azioni in realizzazione, in modo che attraverso i beneficiari e gli erogatori delle azioni stesse cresca la cultura della Conciliazione e una conseguente domanda qualificata di azioni e opportunità.

b) Caratteristiche qualificanti del nuovo piano territoriale per la Conciliazione di ATS

Insubria Le principali differenze rispetto ai Piani territoriali precedenti della Asl di Como e della Asl di Varese sono:

• maggiore estensione della copertura territoriale: tutti gli UdP comaschi + la città di Varese, 7 Ambiti territoriali della provincia di Varese e un progetto rivolto alle RSA;

• presenza di azioni più differenziate e tali da promuovere anche modalità di lavoro innovative (coworking, smart working, telelavoro, flessibilità degli orari) che sono state oggetto di particolare attenzione da parte di Regione;

• più accentuata sensibilità e attenzione nei progetti alle azioni rivolte alle madri, in particolare nel periodo post gravidanza e di ritorno al lavoro;

• per le azioni di sistema, il budget a disposizione consente di realizzare progetti mirati a specifiche categorie (lavoratori; cooperative) o alla totalità degli attori che si propongono di realizzare i progetti finanziati.

Si rileva inoltre una forte crescita delle adesioni alla rete, anche dovuta al fatto che nell’ambito territoriale di Varese non era stata precedentemente formalizzata la partecipazione di alcuni soggetti di fatto coinvolti nelle attività delle alleanze. I 5 progetti gestiti da altrettante alleanze sono attualmente in fase di attuazione e hanno fornito i dati per un primo monitoraggio delle attività riferito al 30 ottobre 2017. Si rileva un buon successo delle misure innovative (coworking, smartworking e misure per facilitare il ritorno al lavoro di donne temporaneamente assenti per gravidanza). Per quanto riguarda le azioni di sistema, oggetto di finanziamento dedicato, è stato portato a termine il processo di selezione / valutazione delle proposte progettuali pervenute e si stanno avviando le relative attività previste: queste riguardano azioni di informazione e soprattutto di formazione rivolte ai lavoratori e loro rappresentanti (soggetti attuatori i sindacati) e alle cooperative (attuatori le associazioni della categoria). Sono previste anche azioni di sistema più generali, rivolte alle alleanze e a potenziali nuovi aderenti. La criticità che si vorrebbe superare è la difficile adesione alle azioni o alle misure di conciliazione da parte del mondo delle piccole imprese, le quali fino ad ora sono state toccate molto poco dalle misure e dalle azioni messe in campo. Può essere più sostenibile offrire opportunità di conciliazione con la vita familiare ai lavoratori impiegati nelle piccole imprese tramite servizi territoriali indipendentemente dalle loro aziende.

Page 20: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

Accordi di collaborazione con

- Accordo di collaborazione con il Comune di Varese informazione in materia di campi elettromagnetici “Ondevitare”

E’ stato sottoscritto un accordo di programma tra ATS Insubria e Comune di Varese per avviare un programma di informazione in relazione all’utilizzo iconseguenti affetti sulla salute mediante strumentiche si è concluso nell’autunno 2017 con la distribuzione di materiale informativo.continuerà a dedicarsi a tale tematica con specifico intervento descritto nel programma n. 3.

1.c.4) Accordi di collaborazione con soggetti sanitari e

In continuità con gli anni precedenti della presa in carico individuale:

• raccordo con Pediatri di Famiglia per la presa in carico individuale di bambini in sovrappeso per inserimento in counseling motorio

• collaborazione con Medici Competenti aziendali per counselavoratori nell’ambito del programma WHP

1.d) SINERGIE ORGANIZZATIVE E OPERATIVE CON AREA DELLA COMUNICAZIONE

Sono numerose le azioni comunicative attuate in sinergia oComunicazione nell’anno 2017 per supportare la sensibilizzazione ai progche hanno avuto una significativa ulteriore occasione di divulgazione con l’attivazioneComunicazione. Tale Tavolo vede riuniti ATS e ASST afferenti in un coordinamento di sistema su proposte condivise. È stato così possibile incrementare un lavoro di rete, con la regia di ATS, che ha fornito risultati efficaci a livello di comunicazione/informazione aTra le molte tematiche approfondite alcune meritano una particolare segnalazione per il target d’interesse, per l’attualità degli argomenti e i riscontri ottenuti.

Accordi di collaborazione con settori non sanitari

Accordo di collaborazione con il Comune di Varese per la prosecuzione dell'attivit

informazione in materia di campi elettromagnetici “Ondevitare” - edizione 2016

E’ stato sottoscritto un accordo di programma tra ATS Insubria e Comune di Varese per avviare un programma di informazione in relazione all’utilizzo improprio degli apparecchi di telecomunicazione e ai conseguenti affetti sulla salute mediante strumenti di comunicazione adatti alle fasce di età 12 che si è concluso nell’autunno 2017 con la distribuzione di materiale informativo.continuerà a dedicarsi a tale tematica con specifico intervento descritto nel programma n. 3.

Accordi di collaborazione con soggetti sanitari e socio

In continuità con gli anni precedenti sono state realizzate nel 2017 le seguenti collaborazioni nell’ambito

accordo con Pediatri di Famiglia per la presa in carico individuale di bambini in sovrappeso per counseling motorio-nutrizionale;

Competenti aziendali per counseling motivazionale sugli stili di vitalavoratori nell’ambito del programma WHP.

SINERGIE ORGANIZZATIVE E OPERATIVE CON AREA DELLA COMUNICAZIONE

le azioni comunicative attuate in sinergia organizzativa e operativa con l’Area omunicazione nell’anno 2017 per supportare la sensibilizzazione ai progetti di promozione della s

che hanno avuto una significativa ulteriore occasione di divulgazione con l’attivazionevede riuniti ATS e ASST afferenti in un coordinamento di sistema su proposte

condivise. È stato così possibile incrementare un lavoro di rete, con la regia di ATS, che ha fornito risultati efficaci a livello di comunicazione/informazione a cittadini, operatori e professionisti.Tra le molte tematiche approfondite alcune meritano una particolare segnalazione per il target

rgomenti e i riscontri ottenuti.

20

settori non sanitari

per la prosecuzione dell'attività' di

edizione 2016-2017.

E’ stato sottoscritto un accordo di programma tra ATS Insubria e Comune di Varese per avviare un degli apparecchi di telecomunicazione e ai

di comunicazione adatti alle fasce di età 12 – 18 anni che si è concluso nell’autunno 2017 con la distribuzione di materiale informativo. Nell’anno 2018 ATS continuerà a dedicarsi a tale tematica con specifico intervento descritto nel programma n. 3.

socio- sanitari

le seguenti collaborazioni nell’ambito

accordo con Pediatri di Famiglia per la presa in carico individuale di bambini in sovrappeso per

ling motivazionale sugli stili di vita ai

SINERGIE ORGANIZZATIVE E OPERATIVE CON AREA DELLA COMUNICAZIONE

rganizzativa e operativa con l’Area etti di promozione della salute,

che hanno avuto una significativa ulteriore occasione di divulgazione con l’attivazione del Tavolo della vede riuniti ATS e ASST afferenti in un coordinamento di sistema su proposte

condivise. È stato così possibile incrementare un lavoro di rete, con la regia di ATS, che ha fornito risultati cittadini, operatori e professionisti.

Tra le molte tematiche approfondite alcune meritano una particolare segnalazione per il target

Page 21: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

21

Interventi di comunicazione anno 2017

· Vaccinazioni: sito e social hanno ampiamente sostenuto le attività di divulgazione legate alla vaccinazione anti-meningococcica e alla normativa sull’obbligo vaccinale; inoltre molta attenzione è stata dedicata alla Campagna antinfluenzale “Senza influenza, si può!” approntata anche con pieghevoli, cartolina personalizzata, locandine in cartaceo e la diffusione sui vettori social; · Dipendenze: Fumo: campagna contro tabagismo “STOP #fumo”

Alcol : una nuova pagina dedicata sul sito e condivisione sui social delle iniziative d’interesse

Gioco d’Azzardo: pagina dedicata e locandina per esercenti · Allattamento al seno: adesione e condivisione della campagna con smart card Depressione post partum e baby blues: smart card; · Screening oncologici: implementazione e aggiornamento sul sito di materiale informativo; · Alimentazione/nutrizione: “Obesity day”: incontro di approfondimento brochure, locandina, SC “Dall’erba al piatto” percorso di nutraceutica. Iniziative di divulgazione sul territorio in collaborazione con enti esterni “A pranzo con energia e salute” per pause pasto equilibrate · Attività motoria e sani stili di vita: schede tematiche · Programma WHP: 2 incontri con il territorio e le realtà aderenti al progetto - locandina, pieghevole e divulgazione sui social in collaborazione con Unione Industriali.

Pianificazione attività di comunicazione anno 2018 Tra le principali proposte per il 2018 va evidenziata l’attenzione sempre maggiore ai vettori social, in particolare su Instagram è partita una campagna per la dissuasione alle dipendenze e di attenzione alle Infezioni sessualmente trasmissibili, dedicata agli adolescenti con l’uso di MEME, che verranno utilizzati nel corso dell’anno per intercettare questo target in riferimento anche a life skill e cyberbullismo. Si prefigura interessante anche la proposta relativa agli #Stilidivita e quindi all’alimentazione e al movimento, in rete con il Coordinamento regionale #PAsocial salute. Questa nuova esperienza consentirà un’implementazione sempre più efficace della comunicazione relativa alla prevenzione sui social.

Page 22: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

1.e) DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ DI FORMAZIONE INTERNA ALL’

Per quanto concerne l’attività di formazione interna realizzata nell’anno 2017 su temi oggetto del PIL si elencano di seguito le iniziative formative rivolte a operatori interni e relativi a salute. 1. Formazione sul campo “La metodologia della peer

Obiettivo generale: approfondimento di una strategia educativa volta ad attivare un processo naturale di passaggio di conoscenze, emozioni ed esperienze da parte di alcuni membri di un gruppo ad altri membri di pari status in modifiche comportamentali in ambiente scolastico.

Durata: 2 giornate Obiettivi: � presentare i modelli teorici e le prospettive della peer education� valutare l’efficacia del modello di peer educa� presentare materiali, tecniche di comunicazione e simulazioni per la gestione di un percorso di peer education. � Partecipanti: 5 Medici, 1 psicologa, 3 Assistenti S Educatore professionale

2. Evento formativo “Il couseling motivazionale breve”

Obiettivo generale: approfondimento di una strategia vita attraverso l’applicazione della metodologia del counselingstrumento di agile intervento sui pazienti nei contesti opportunistici da parte infermieri ospedalieri ( ASST Lariana)

Durata: 2 mezze giornate Obiettivi: � presentare i modelli teorici e � presentare materiali, tecniche di comunicazione e simulazioni per la gestione di un percorso di counseling, Partecipanti: 16 Medici, 1

IVITÀ DI FORMAZIONE INTERNA ALL’ ATS NEL

Per quanto concerne l’attività di formazione interna realizzata nell’anno 2017 su temi oggetto del PIL si iniziative formative rivolte a operatori interni e relativi a temi di promozione della

Formazione sul campo “La metodologia della peer education – corso base”

pprofondimento di una strategia educativa volta ad attivare un processo naturale di passaggio di conoscenze, emozioni ed esperienze da parte di alcuni membri di un gruppo ad altri membri di pari status in materia di prevenzione delle malattie cronico degenerative e modifiche comportamentali in ambiente scolastico.

resentare i modelli teorici e le prospettive della peer education efficacia del modello di peer education

resentare materiali, tecniche di comunicazione e simulazioni per la gestione di un percorso di

ici, 1 psicologa, 3 Assistenti Sanitari, 1 Assistente SEducatore professionale

Il couseling motivazionale breve”

pprofondimento di una strategia comunicativa e di contenuti sui corretti stili di vita attraverso l’applicazione della metodologia del counseling motivazionale breve

sui pazienti nei contesti opportunistici da parte Lariana) nonché degli operatori ATS.

resentare i modelli teorici e i contenuti della promozione della salute resentare materiali, tecniche di comunicazione e simulazioni per la gestione di un percorso di

Medici, 1 dietista e 6 infermieri.

22

ATS NEL 2017

Per quanto concerne l’attività di formazione interna realizzata nell’anno 2017 su temi oggetto del PIL si temi di promozione della

corso base”

pprofondimento di una strategia educativa volta ad attivare un processo naturale di passaggio di conoscenze, emozioni ed esperienze da parte di alcuni membri di un gruppo

materia di prevenzione delle malattie cronico degenerative e

resentare materiali, tecniche di comunicazione e simulazioni per la gestione di un percorso di

Assistente Sociale, 7 Infermieri,1

comunicativa e di contenuti sui corretti stili di motivazionale breve, volta a fornire uno

sui pazienti nei contesti opportunistici da parte di medici specialisti e

resentare materiali, tecniche di comunicazione e simulazioni per la gestione di un percorso di

Page 23: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

23

2) PROGRAMMI ED INTERVENTI

PROGRAMMA LOCALE N. 1

PROMOZIONE DI STILI VITA FAVOREVOLI ALLA SALUTE E PREVENZIONE FATTORI DI

RISCHIO COMPORTAMENTALI NEGLI AMBIENTI DI LAVORO

Obiettivo generale:

- Promuovere cambiamenti organizzativi nei luoghi di lavoro al fine di incrementare determinanti di salute e ridurre fattori di rischio.

- Sostenere processi di rete, lo sviluppo di percorsi di Responsabilità Sociale e promuovere l’adesione delle Imprese/Enti alla Rete regionale WHP (finalizzati alla stabilizzazione dei cambiamenti organizzativi ed allo sviluppo di capacity building delle Imprese in tema di “salute”)

Breve Descrizione: Gli ambienti di lavoro rappresentano contesti di grande interesse per la promozione della salute essendo dei microcosmi in cui le persone trascorrono la maggior parte del tempo in presenza di forti dinamiche relazionali; sono contesti favorevoli per la realizzazione di azioni tese alla modifica di abitudini e comportamenti a rischio. L’ambito lavorativo consente di intercettare fasce di popolazione difficilmente raggiungibile in altri contesti; va sottolineato come le ricadute positive degli interventi realizzati per i dipendenti possono estendersi alle famiglie di appartenenza dei lavoratori e più in generale alla collettività. L’idea centrale del Programma è che una azienda che promuove la salute si impegni a costruire attraverso un progetto partecipato un contesto che favorisca l’adozione di comportamenti e scelte positive per la salute nell’interesse dei lavoratori e della comunità. Il Programma permette alle aziende di orientare gli investimenti per la salute alle reali priorità tenendo conto dell’appropriatezza e dell’efficacia: nella corretta declinazione degli obiettivi gli operatori sanitari devono assumere il ruolo di accompagnamento e consulenza fornendo supporto alle imprese per un corretto sviluppo del programma. Particolare attenzione, nella realizzazione del Programma, verrà posta al contrasto delle diseguaglianze di salute, riscontrate nel mondo lavorativo cercando di coinvolgere in maniera prioritaria le categorie più svantaggiate che, anche dai dati locali, risultano avere una maggior frequenza di fattori di rischio (sovrappeso, obesità, inattività fisica, tabagismo). Obiettivi specifici locali

• Sviluppo e implementazione Rete WHP territoriale • Adozione e mantenimento Buone Pratiche del Manuale WHP Lombardia versione 2 • Implementazione dell’area tematica 6 “Benessere e conciliazione famiglia-lavoro“ con una buona

pratica consistente nella promozione e invito con canale preferenziale agli screening oncologici organizzati da ATS

Page 24: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

24

INTERVENTI PROGRAMMA n. 1:

INTERVENTO N. 1

“Sviluppo e implementazione Rete WHP territoriale”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti:

- DIPS : U.O.C. Promozione della salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali - Dipartimento PIPS per le Reti di Conciliazione

Tipologia : Informativo; Formativo ; Organizzativo Breve descrizione: L’ATS deve assumere un ruolo di orientamento metodologico e organizzativo a garanzia di efficacia degli interventi e sostenibilità del programma, inoltre deve uniformare sul territorio l’offerta di accesso al maggior numero possibile di lavoratori attraverso l’adesione al Programma. Verranno organizzati incontri di presentazione del progetto nelle aziende del territorio al fine di invitare le stesse ad aderire alla Rete Regionale WHP; saranno avviate azioni di supporto e sostegno nello sviluppo del progetto WHP con le aziende organizzando gruppi di lavoro tra aziende su tematiche specifiche. Dal canto loro, le aziende aderenti, avvieranno azioni efficaci e sostenibili su tematiche prioritarie da loro individuate. Inoltre nelle aziende aderenti alla rete verranno individuate modalità più opportune per diffondere informazioni e per attivare percorsi volti alla sensibilizzazione in tema di GAP. In base a queste premesse l’obiettivo dichiarato deve essere il mantenimento e se possibile l’incremento del numero di aziende e di conseguenza di lavoratori coinvolti nel programma.

INDICATORI PRIORITARI:

A. N. AZIENDE ADERENTI PROGRAMMA WHP 2018/N. AZIENDE ADERENTI PROGRAMMA WHP 2017 B. N. LAVORATORI COINVOLTI NEL PROGRAMMA WHP/N. LAVORATORI PRESENTI SUL TERRITORIO C. N. AZIENDE WHP 2018 CON PRATICHE RACCOMANDATE SU ALIMENTAZIONE/ N. AZIENDE WHP 2017 CON

PRATICHE RACCOMANDATE SU ALIMENTAZIONE D. N. AZIENDE WHP 2018 CON PRATICHE RACCOMANDATE SU ATTIVITÀ FISICA/ N. AZIENDE WHP 2017 CON

PRATICHE RACCOMANDATE SU ATTIVITÀ FISICA E. N. AZIENDE WHP 2018 CON PRATICHE RACCOMANDATE SU TABAGISMO/ N. AZIENDE WHP 2017 CON

PRATICHE RACCOMANDATE SU TABAGISMO F. N. AZIENDE WHP 2018 CON PRATICHE RACCOMANDATE SU ALCOOL/ N. AZIENDE WHP 2017 CON PRATICHE

RACCOMANDATE SU ALCOOL G. N. MENSE “AZIENDALI” CON PANE A BASSO CONTENUTO DI SALE (DA CAPITOLATO)/ N. MENSE AZIENDALI

DEL TERRITORIO H. N. MENSE AZIENDALI CON SALE IODATO (IN SOSTITUZIONE) /N. MENSE AZIENDALI DEL TERRITORIO I. N. MENSE AZIENDALE CON CAPITOLATO E MENÙ ORIENTATO A SCELTE SALUTARI/ N. TOT MENSE

AZIENDALI DEL TERRITORIO J. N. DESTINATARI FINALI DI INTERVENTI DI SENSIBILIZZAZIONE, INFORMAZIONE, FORMAZIONE E

PREVENZIONE GAP COINVOLTI NEL 2018/ N. DESTINATARI FINALI INTERVENTI SENSIBILIZZAZIONE, INFORMAZIONE, FORMAZIONE E PREVENZIONE GAP COINVOLTI NEL 2017.

K. N. LAVORATORI PARTECIPANTI ALL’INTERVENTO DI SENSIBILIZZAZIONE SUGLI SCREENING

Descrizione quali-quantitativa delle risorse professionali e tecniche ATS coinvolte: Il programma, proposto su tutto il territorio dell’ATS Insubria, è gestito dall’UOS Promozione della Salute tramite il Responsabile UOS, 1 Assistente Sociale, 1 Assistente Sanitario e 2 Infemieri che si potranno avvalere della collaborazione di 3 Medici e 2 Dietiste del DIPS. Si ritiene opportuno individuare, per ogni Programma Locale, una figura operativa che coordini l’attuazione dello stesso COORDINATORE : Dott. Raffaele Pacchetti

Page 25: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

25

Target prevalente : Lavoratori Copertura territoriale : il Programma si estende su tutto il territorio afferente all’ ATS Insubria Soggetti esterni alla ATS Coinvolti: Unione degli Industriali della Provincia di Varese (UNIVA) con partecipazione attiva nelle fasi di progettazione e realizzazione.

INTERVENTO N. 2

“Adozione e mantenimento Buone Pratiche del Manuale WHP

Lombardia versione 2”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti: - DIPS : U.O.C. Promozione della salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali

- Dipartimento PIPS per le Reti di Conciliazione -

Tipologia: Informativo; Formativo; Organizzativo Breve descrizione: Il Programma WHP prevede che le Aziende aderenti si impegnino e a mettere in atto azioni efficaci e sostenibili (buone pratiche) su tematiche prioritarie. Il Programma ha l’obiettivo di promuovere cambiamenti organizzativi dei luoghi di lavoro al fine di renderli ambienti favorevoli alla adozione consapevole di stili di vita salutari per la prevenzione delle malattie croniche. Come in altri ambiti anche nell’ambito lavorativo le tematiche sanitarie prioritarie sono: 1. Corrette abitudini alimentari: è necessario focalizzare l’attenzione sulle caratteristiche salienti dei capitolati mensa delle aziende aderenti al programma, con menù orientati a scelte salutari, con pane a basso contenuto di sale e con utilizzo di sale iodato. Si ritiene che un maggior coinvolgimento diretto delle famiglie, possa facilitare, non solo il singolo dipendente, ma il processo di espansione delle buone pratiche centrate su sani stili di vita. 2. Incremento dell’attività fisica: i dati dei questionari somministrati nelle aziende mostrano che oltre il 60% dei lavoratori non raggiunge i livelli di AF settimanali raccomandati. Diventa fondamentale il ruolo di consulenza e di orientamento dei lavoratori che possono comprendere l’importanza della problematica e attivare soluzioni efficaci per modificare la diffusa tendenza alla sedentarietà. 3. Contrasto alle dipendenze: anche nell’ambito delle dipendenze è necessario sensibilizzare le aziende verso politiche di contrasto efficaci basate sull’adozione di strumenti di governo duraturi e continui (policy) il cui perseguimento deve essere permanente e periodicamente rinforzato con iniziative specifiche.

Target prevalente : Lavoratori Copertura territoriale: il Programma si estende su tutto il territorio afferente all’ ATS Insubria Soggetti esterni alla ATS coinvolti: Unione degli Industriali della Provincia di Varese (UNIVA) con partecipazione attiva nelle fasi di

progettazione e realizzazione. Dirigenza e figure di sistema delle aziende coinvolte

Page 26: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

26

INTERVENTO N. 3

“Screening PER te”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti:

- DIPS: UOC Medicina Preventiva nelle Comunità- Centri Screening Como e Varese

Tipologia : Informativo, Organizzativo

Breve descrizione Sensibilizzazione all’adesione agli screening oncologici pubblici e gratuiti organizzati da ATS Insubria in ottemperanza alle indicazioni regionali. Attualmente sono attivi lo screening mammografico per il tumore della mammella rivolto alle donne di 50-74 anni e lo screening per il tumore del colon retto consistente nella ricerca del sangue occulto nelle feci rivolto a uomini e donne di 50-74 anni. Nell’anno 2018 inoltre sarà attivato gradualmente lo screening per il carcinoma della cervice uterina tramite Pap Test e ricerca HPV DNA rivolto alle donne di 25- 64 anni. Purtroppo i tassi di adesione ai due primi screening già a regime da diversi anni non sono ottimali (valori intorno al 60%). Per tale motivo si vuole con tale intervento sensibilizzare i lavoratori ad un tema delicato quale quello della prevenzione tumorale trasmettendo le conoscenze sui benefici degli screening stessi e favorendo la partecipazione agli stessi. Target prevalente: LAVORATORI

Copertura territoriale : Il Programma si estende su tutto il territorio afferente la ATS Insubria Soggetti esterni alla ATS Coinvolti :

Unione degli Industriali della Provincia di Varese (UNIVA) con partecipazione attiva nelle fasi di progettazione e realizzazione.

Dirigenza e figure di sistema delle aziende coinvolte

Page 27: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

27

PROGRAMMA LOCALE N. 2 PROMOZIONE DI STILI VITA FAVOREVOLI ALLA SALUTE E PREVENZIONE FATTORI DI RISCHIO COMPORTAMENTALI NEI CONTESTI SCOLASTICI

Obiettivo generale:

• Promuovere cambiamenti organizzativi nelle scuole al fine di incrementare determinanti di salute e ridurre fattori di rischio.

• Sviluppare programmi regionali di formazione degli Insegnanti. • Sostenere processi di rete e promuovere l’adesione delle scuole alla Rete regionale SPS (quale

strumento di diffusione del modello di approccio integrato e stabilizzazione dei cambiamenti organizzativi).

Breve Descrizione:

L’ambito della scuola viene ritenuto un contesto fondamentale di intervento in cui è possibile raggiungere tutti i ragazzi di una specifica età e i loro educatori di riferimento : il Programma Regionale “Scuole che promuovono salute – Rete SPS/SHE Lombardia” è orientato a rafforzare una piena sinergia tra attività di salute e di apprendimento. Il programma locale ha l’obiettivo di sostenere l’empowerment individuale e di comunità nel setting scolastico promuovendo il potenziamento di fattori di protezione e l’adozione di comportamenti sani nella popolazione giovanile/adulta. La titolarità del governo dei processi di salute da parte della scuola impone per le ATS lo sviluppo di nuove modalità di approccio nel modello di accompagnamento progettuale; l’ATS svolge, pertanto, un ruolo di consulenza scientifico-metodologica a garanzia del supporto per l’analisi del contesto sociosanitario, sostenendo il processo di cambiamento e le scelte di salute individuate dalla scuola. Data la rilevanza che il livello di istruzione riveste in ambito di disuguaglianze di salute è necessario orientare il programma locale verso le realtà locali più svantaggiate

Obiettivi specifici locali:

• Sviluppo Rete Scuole che Promuovono Salute (SPS) • Adozione e mantenimento Buone pratiche in atto nelle Rete SPS • Interventi per la salute nella scuola primaria • Life Skills Training • Unplugged • Sperimentazione life skills training nella scuola primaria • Educazione tra pari – scuole secondarie di secondo grado • Sensibilizzazione scolastica su tematiche di competenza veterinaria

Le attività previste per l’attuazione dell’indicatore “n. destinatari finali di interventi di sensibilizzazione, informazione, formazione e prevenzione gap coinvolti nel 2018/n. destinatari finali interventi sensibilizzazione, informazione, formazione e prevenzione gap coinvolti nel 2017” saranno sviluppate in forma integrata all’interno degli interventi n.4, n. 6 e n. 7. INDICATORI PRIORITARI:

A. n. istituti scolastici aderenti alla rete SPS 2017-18/n. istituti scolastici aderenti 2016-17 B. n. istituti scolastici SPS con mensa con pane a basso contenuto di sale (da capitolato)/ n. istituti

Page 28: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

28

scolastici SPS con mensa del territorio C. n. istituti scolastici SPS con mensa con sale iodato (da capitolato)/n. istituti scolastici SPS con

mensa del territorio D. n. istituti scolastici SPS con mensa con capitolato e menù orientato a scelte salutari/n. istituti

scolastici con mensa del territorio E. n. scuole primarie che propongono “stabilmente” spuntino salutare/tot. scuole primarie F. n. istituti scolastici SPS con capitolato vending orientato a scelte salutari/su totale i.s. con

vending G. n. Istituti Comprensivi SPS con policy formalizzate su fumo di tabacco H. n. plessi scuola primaria con pedibus/n. totale plessi scuola primaria del territorio I. n. studenti 6-10aa che partecipano al pedibus/n. totale studenti 6-10 anni del territorio J. n. istituti scolastici coinvolti in interventi di prevenzione veterinaria/n. totale istituti scolastici

LIFE SKILLS TRAINING

A. n. Istituti comprensivi partecipanti a. s. 2017-18/n. Istituti comprensivi partecipanti a. s. 2016-

17 B. n. Istituti comprensivi che proseguono nell'attuazione del programma dopo la conclusione del

primo triennio / n. Istituti comprensivi che hanno concluso il triennio di sperimentazione nell' a. s. 2014/15 > 75%

C. n. classi che concludono correttamente lo specifico livello/n. classi aderenti al programma > 90% D. n. docenti formati coinvolti nel programma negli i. c. in cui si realizza il programma / totale

docenti degli Istituti comprensivi partecipanti al programma > 30%

UNPLUGGED A. n. Istituti scolastici partecipanti a. s. 2017-18 > n Istituti scolastici partecipanti a. s. 2016-17 B. n. Istituti scolastici. che proseguono nell’attuazione del programma nell’a. s. 2017-18/n Istituti

scolastici che hanno realizzato il programma nell’a. s. 2016 – 17 C. n. classi che concludono correttamente il programma /n. classi che aderiscono al programma D. n. docenti formati coinvolti nel programma negli istituti in cui si realizza il programma/totale

docenti degli istituti che partecipano al programma E. n. destinatari finali di interventi di sensibilizzazione, informazione, formazione e prevenzione gap

coinvolti nel 2018/n. destinatari finali interventi sensibilizzazione, informazione, formazione e prevenzione gap coinvolti nel 2017.n. istituti scolastici aderenti alla rete SPS 2015-16/n. istituti scolastici aderenti 2014-15

Descrizione quali-quantitativa delle risorse professionali e tecniche ATS coinvolte Il programma, proposto su tutto il territorio dell’ATS Insubria, è gestito dall’UOS Promozione della Salute tramite RUOS , 1 psicologa, 2 Ass. Sanitarie, 2 Infermieri, 1 Ass. Sociale e 1 Educatore Prof. che si avvalgono della collaborazione di 3 medici, 2 Ass. Sanitari e 2 dietiste. Collaborano per gli interventi di competenza gli operatori del Dipartimento Veterinario e dell’UOC Igiene degli Alimenti e della Nutrizione.

Si ritiene opportuno individuare, per ogni Programma Locale le figure operative che coordinino l’attuazione dello stesso COORDINATORI : dott.ssa Lisa Impagliazzo e dott. Raffaele Pacchetti

Page 29: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

29

INTERVENTI PROGRAMMA n.2

INTERVENTO N. 1

“SVILUPPO RETE SPS”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti: DIPS - U.O.C. Promozione della Salute e Prevenzione Fattori di rischio comportamentali

Tipologia : Formativo; Organizzativo Breve descrizione:

Una “Scuola che promuove salute” assume titolarità nel governo dei processi di salute che si determinano nel contesto scolastico - sul piano didattico, ambientale-organizzativo, relazionale - così che questi diventino reale “esperienza” nella vita delle comunità scolastiche. La titolarità del governo dei processi di salute da parte della scuola impone per le ATS lo sviluppo di nuove modalità di approccio nel modello di accompagnamento progettuale. L’obiettivo deve pertanto essere il continuo e progressivo rinforzo e ampliamento della Rete delle Scuole in accordo e stretta collaborazione con la Scuola Capofila e le Dirigenze degli Istituti coinvolti.

Target prevalente : docenti, studenti, genitori, personale ATA, scuola Copertura territoriale : intero territorio ATS Insubria Soggetti esterni alla ATS Coinvolti e tipologia di partecipazione:

• Istituti Scolastici della Rete SPS del territorio ATS Insubria con intervento attivo nelle fasi di

progettazione, realizzazione, valutazione

Page 30: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

30

INTERVENTO N. 2

“Adozione e mantenimento buone pratiche in atto nelle reti SPS”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti: DIPS : U.O.C. Promozione della salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali Tipologia : Formativo; Organizzativo

Breve descrizione:

In ambito scolastico l’avvio e il radicamento di azioni sostenibili e fondate su criteri di Evidence Based o raccomandate (“Buone Pratiche”) per la promozione di stili di vita favorevoli alla salute verte necessariamente su 3 ambiti sanitari prioritari: l’adozione stabile e continuativa di corrette abitudini alimentari, l’incremento dell’Attività Fisica e il contrasto al Tabagismo. Queste tematiche devono necessariamente assumere ruoli prioritari e di rilevanza fra le iniziative messe in atto dalle Scuole . • Per perseguire l’obiettivo specifico di adottare corretti stili alimentari è necessario focalizzare

l’attenzione sulle caratteristiche salienti dei capitolati mense delle scuole che propongano menù orientati a scelte salutari, con pane a basso contenuto di sale e con a disposizione sale iodato. In analogia è opportuno che nelle scuole l’offerta di prodotti dispensati da distributori automatici (vending) sia improntato a scelte salutari.

• Ad integrazione delle normative vigenti e degli interventi di contrasto al fumo di tabacco è opportuno intervenire anche con la realizzazione di Policy di ambiente libero dal fumo.

• Per quanto riguarda l’incremento della pratica di attività fisica è necessario stimolare e sostenere tutte le iniziative che possano consentire agli alunni di praticare il movimento in un’ottica di apprendimento “attivo” attraverso l’esperienza quale strumento di contrasto alle sedentarietà.

Target prevalente : docenti, studenti, genitori, scuola, amministrazioni comunali Copertura territoriale: ATS Insubria Soggetti esterni alla ATS Coinvolti: Istituti Scolastici della Rete SPS del territorio ATS Insubria coinvolti attivamente nelle fasi di progettazione, realizzazione, valutazione.

Page 31: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

31

INTERVENTO N. 3

“Interventi per la salute nella scuola primaria”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti:

- DIPS : U.O.C. Promozione della salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali Tipologia: Formativo; Organizzativo Breve descrizione: Da un’attenta analisi dei dati quantitativi e qualitativi del contesto locale emerge come la problematica del sovrappeso associato alla sedentarietà rivesta un ruolo di notevole rilievo. E’ pertanto necessario instaurare azioni di contrasto che possano favorire il cambiamento di tali comportamenti. Pertanto in analogia con gli indicatori regionali le azioni saranno concentrate sull’introduzione stabile di uno spuntino salutare nelle scuole primarie al fine di modificare i comportamenti dei bambini ed iniziarli ad una sana e corretta alimentazione. Per stimolare e incrementare la pratica di Attività Fisica si aggiungeranno iniziative riguardanti il Pedibus scolastico. In questo percorso l’ATS ha funzioni di promozione, supporto e coordinamento: lo scopo fondamentale è di consentire ai ragazzi in crescita la possibilità di fare esperienze autonome muovendosi fuori da casa, sviluppando autostima e contribuendo a un più sano equilibrio psicologico, stimolando al cambiamento delle abitudini e aumentando la possibilità di socializzazione. Target prevalente: docenti, studenti, genitori, scuola Copertura territoriale: ATS Insubria Soggetti esterni alla ATS Coinvolti e tipologia di partecipazione:

• Scuole Primarie del territorio ATS Insubria: Progettazione, realizzazione, valutazione; • Comuni: realizzazione

INTERVENTO N. 4

“Life Skills Training Lombardia (LST)” Servizi (rete interna ATS) coinvolti:

- DIPS : U.O.C. Promozione della salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali Tipologia : Formativo; Organizzativo

Breve descrizione: Life skills training program è un progetto internazionale, validato a livello regionale. Il LifeSkills Training program è un programma educativo-promozionale che si focalizza sulle capacità di resistenza all’adozione di comportamenti a rischio all’interno di un modello più generale di incremento delle abilità personali e sociali. Il progetto si pone l’obiettivo di fornire alla Scuola strumenti di intervento validati coerenti con i principi ispiratori della rete di Scuole che Promuovono Salute e integrare le attività di promozione della salute all'interno del contesto scolastico e dell'attività curriculare della scuola.

Page 32: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

32

In particolare il programma agisce su: • competenze personali, quali problem-solving, decision-making; • abilità sociali, quali l’assertività o la capacità di rifiuto; • percezioni e informazioni sulle sostanze. Il programma mira ad aumentare nei soggetti le capacità di gestione delle sfide quotidiane e a favorire un maggior senso di controllo personale. Il programma prevede corsi specifici per i docenti scuole secondarie di primo grado.

I docenti acquisiscono un metodo che svilupperanno con gli studenti in 15 unità didattiche durante il primo anno scolastico, 10 durante il “rinforzo” del secondo anno e 9 nel terzo anno.

Più precisamente l’organizzazione del progetto prevede quanto segue: • Fase preparatoria: primi contatti con gli Istituti Scolastici, presentazione delle iniziative ai

dirigenti scolastici, raccolta delle adesioni, identificazione degli insegnanti referenti. • Formazione: gli insegnanti vengono formati per implementare il programma utilizzando

metodologie-attive e partecipate (1 o 2 giornate), declinate diversamente a seconda della classe frequentata dagli studenti

• Realizzazione dei percorsi: la realizzazione da parte dei docenti delle attività educative/preventive rivolte agli studenti a partire dalle Classi I (e a seguire nelle II e nelle III)

• Monitoraggio: ogni Istituto Comprensivo partecipa a 2/3 incontri di accompagnamento dei percorsi educativi avviati, volti a evidenziare punti di forza e criticità riscontrati durante l’implementazione delle unità.

Il percorso prevede un monitoraggio e una supervisione continua, oltre ad una valutazione di efficacia. Il programma si sviluppa durante l’intero triennio scolastico. Le linee guida e i risultati del progetto tendono a dimostrare che possedere e sviluppare le abilità di vita e sociali è indicatore di buon esito verso comportamenti e stili di vita più sani.

ATS Insubria e le scuole della Rete SPS delle due provincie partecipano al Gruppo di Lavoro Regionale “LST Estensione. Il gruppo di lavoro regionale della Rete SPS “Estensione LST” è stato costituito nel dicembre 2015 ed è composto da dirigenti e docenti degli istituti scolastici della Rete SPS, da Referenti degli UST e da operatori dei diversi servizi sociosanitari territoriali che fanno capo a DG Welfare; ha il compito di lavorare al secondo adattamento italiano del Life Skills Training Program, con un’attenzione particolare:

1) all’integrazione del programma con il curriculum scolastico, le competenze di cittadinanza, la didattica, la programmazione verticale per competenze; 2) all’ampliamento delle tematiche di salute toccate dal programma stesso.

Questi obiettivi rispondono a tre importanti esigenze espresse dalle scuole coinvolte nel programma LST Lombardia:

- estendere le aree tematiche trattate attraverso il programma stesso; - pianificare azioni di promozione della salute, nelle scuole primarie all’interno di una programmazione verticale dell’offerta formativa; - programmare e realizzare un’offerta formativa per competenze, alla luce delle recenti indicazioni sui curricula scolastici e della “Buona Scuola” ex. L. 107/2015.

Target prevalente:

• Studenti 11-13 anni – destinatari finali • Dirigenti scolastici, insegnanti – destinatari intermedi

Copertura territoriale: ATS Insubria Soggetti Esterni alla ATS coinvolti e tipologia di partecipazione:

• Scuole, UST, Rete SPS - progettazione, realizzazione, valutazione • Uffici di piano e Comuni - progettazione, realizzazione

Page 33: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

33

INTERVENTO. 5

“Unplugged Lombardia” Servizi (rete interna ATS) coinvolti: DIPS : U.O.C. Promozione della salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali

Tipologia: Formativo; Organizzativo Breve descrizione:

Unplugged è un programma di prevenzione universale scolastica dell’uso di sostanze basato sul modello dell’influenza sociale. Disegnato da un gruppo di ricercatori europei, è stato valutato attraverso uno studio sperimentale randomizzato e controllato condotto in 7 Paesi. “UNPLUGGED” mira a migliorare il benessere e la salute psicosociale dei ragazzi attraverso il riconoscimento ed il potenziamento delle abilità personali e sociali necessarie per gestire l’emotività e le relazioni sociali, e per prevenire e/o ritardare l’uso di sostanze. Si basa sul modello dell’influenza sociale, e ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo ed il consolidamento delle competenze interpersonali; sviluppare e potenziare le abilità intrapersonali; correggere le errate convinzioni dei ragazzi sulla diffusione e l’accettazione dell’uso di sostanze psicoattive, nonché sugli interessi legati alla loro commercializzazione; migliorare le conoscenze sui rischi dell’uso di tabacco, alcol e sostanze psicoattive e sviluppare un atteggiamento non favorevole alle sostanze. L’organizzazione del progetto prevede quanto segue:

• Fase preparatoria: primi contatti con gli Istituti Scolastici, presentazione delle iniziative ai dirigenti scolastici, raccolta delle adesioni, identificazione degli insegnanti referenti.

• Formazione: gli insegnanti vengono formati per implementare il programma utilizzando metodologie-attive e partecipate (2,5 giornate)

• Realizzazione dei percorsi:la realizzazione da parte dei docenti delle attività educative/preventive rivolte agli studenti delle Classi I

• Monitoraggio: ogni Istituto aderente partecipa a 2/3 incontri di accompagnamento dei percorsi educativi avviati, volti a evidenziare punti di forza e criticità riscontrati durante l’implementazione delle unità.

Target prevalente : Studenti classi prime scuole secondarie di secondo grado – destinatari finali Docenti – destinatari intermedi Copertura territoriale: intera ATS Insubria Soggetti esterni alla ATS Coinvolti:

• Istituti Scolastici del territorio di Como e Varese - Progettazione realizzazione valutazione • UST, Rete SPS - Progettazione realizzazione valutazione

Page 34: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

34

INTERVENTO N. 6

“Sperimentazione Life Skills Training Scuola Primaria”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti: DIPS : U.O.C. Promozione della salute e prevenzione fattori di rischio

comportamentali Tipologia: Formativo, Organizzativo Breve descrizione: IL PERCORSO DI ADATTAMENTO LST LOMBARDIA – SCUOLA PRIMARIA

Il percorso di primo adattamento e di prima sperimentazione sul campo del programma Life Skills Training per la scuola primaria nasce come sviluppo dei lavori del gruppo regionale della Rete SPS “Estensione LST” .

Il percorso di adattamento ha preso avvio nell’a.s. 2017/2018 e proseguirà nel biennio successivo, coinvolgendo circa 20 istituti comprensivi di tutto il territorio regionale (n. 6 IC nel territorio ATS Insubria) con l’obiettivo di adattare la versione americana del programma LST alla scuola primaria italiana all’interno del curriculum verticale tipico di ciascun Istituto Comprensivo.

Il percorso coinvolge gli insegnanti, gli alunni e le loro famiglie a partire dal terzo anno della scuola primaria con i seguenti obiettivi specifici:

• Studenti - Accrescere il bagaglio di risorse personali (life skill) in quanto fondamentali fattori protettivi per la salute;

• Insegnanti - Rinforzare le competenze educative in tema di salute attraverso l’implementazione del LST Program nel curriculum verticale;

• Famiglia - Rinforzare l’alleanza scuola – famiglia in tema di promozione della salute; • Scuola - Sviluppare strumenti di intervento validati coerenti con i principi ispiratori della rete

di Scuole che Promuovono Salute (SPS); Il percorso di adattamento prevede un impegno triennale e si articola come segue:

- Formazione/Accompagnamento: il percorso formativo proposto ai docenti che realizzeranno il programma nelle classi terze si articola in 12 ore di formazione;

- Lavoro in classe: LST program per la scuola primaria è strutturato in unità di lavoro dettagliate e prevede l’utilizzo di un manuale per l’implementazione in classe. In particolare, in classe terza sono previste 8 unità didattiche.

- Adattamento dei materiali: i materiali elaborati nel corso di questa prima sperimentazione e le osservazioni raccolte durante la fase di formazione e realizzazione del lavoro nelle classi saranno oggetto degli incontri di accompagnamento nel corso dell’anno. Le indicazioni emerse durante il processo costituiranno i primi elementi utili per l’adattamento del percorso e dei materiali al contesto scolastico italiano.

Durante l’anno scolastico i docenti vengono supportati dagli operatori ATS Insubria e dai docenti della secondaria referenti d’istituto, appositamente formati a livello regionale.

Target prevalente : Studenti 8-10 anni – destinatari finali Dirigenti scolastici, insegnanti delle primarie, genitori– destinatari intermedi

Page 35: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

35

INTERVENTO N. 7

“Educazione tra Pari – Scuole Secondarie di Secondo Grado”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti: DIPS : U.O.C. Promozione della salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali

Tipologia: Formativo, Organizzativo Breve descrizione:

La peer education è quel metodo educativo (particolarmente utilizzato in sede di educazione e promozione della salute) in base al quale un piccolo gruppo di "pari" (pari è chi condivide uno stesso gruppo sociale come riferimento identitario), numericamente inferiore, opera attivamente per informare ed influenzare il resto, invece maggioritario. La peer education, infatti, è una strategia educativa volta ad attivare un processo naturale di passaggio di conoscenze, d’emozioni e di esperienze da parte di alcuni membri del gruppo ad altri membri di pari status; un intervento, secondo questa prospettiva, mette in moto un processo di comunicazione globale, caratterizzato da un’esperienza profonda ed intensa e da un forte atteggiamento di ricerca, di autenticità e di sintonia tra i soggetti coinvolti. Con l'approccio educativo della peer education, gli allievi, dopo un adeguato percorso formativo, diventano soggetti attivi, non più solo recettori di contenuti, valori, esperienze trasferite dall'educatore. Il valore dell’Educazione tra Pari non risiede nella trasmissione di contenuti ma nel concorrere a realizzare quello che da alcuni anni gli stessi programmi ministeriali individuano come uno degli obiettivi fondamentali dell'educazione scolastica: costruire e rafforzare il senso di efficacia personale e collettiva dei ragazzi, in grado di sviluppare nel tempo un maggior benessere a scuola ed utile a migliorare positivamente il clima sociale della vita quotidiana a scuola. Vengono affrontate le tematiche relative a tabacco, alcol, droghe, GAP, MTS e social network. L’intervento si articola in diverse fasi: 1. contrattazione con la scuola 2. definizione del gruppo e individuazione degli educatori pari 3. formazione del gruppo di educatori pari 4. formazione del gruppo di docenti a supporto dei pari 5. progettazione e attuazione di iniziative di prevenzione rivolte alla scuola 6. valutazione Nel corso di questo anno potranno essere anche attivati interventi sperimentali di peer&media education ed essere progettati interventi sperimentali di prevenzione selettiva. Target prevalente :

• Gruppo di studenti peer selezionato – destinatari intermedi • Studenti 14-18 – destinatari finali • Docenti

Copertura territoriale: intera ATS Insubria Soggetti esterni alla ATS Soggetti Esterni alla ATS coinvolti e tipologia di partecipazione:

• Rete SPS: Progettazione, realizzazione, valutazione • Istituti Scolastici del territorio: Progettazione, realizzazione, valutazione

Page 36: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

36

INTERVENTO N. 8

“Sensibilizzazione scolastica su tematiche di competenza veterinaria”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti: Dipartimento Veterinario - Area Territoriale Como – Area

Territoriale Varese Tipologia : Informativo; Formativo

Breve descrizione: Le tematiche di pertinenza veterinaria devono essere divulgate e entrare a far parte del curriculum formativo degli studenti di ogni ordine e grado, partendo dalle esperienze acquisite e con attenzione alle risorse disponibili si propone di attivare nei territori di competenza alcune iniziative specifiche: 1. Amici di Zampa (giocare e crescere con un animale)-Scuola Primaria Premessa La crescita di sensibilità nei confronti degli animali è un processo che negli ultimi anni sta coinvolgendo tutta la nostra società; molti sono i passi fatti anche in termini legislativi, per migliorarne le condizioni di vita. Dai dati statistici nazionali risulta che in Lombardia in una famiglia su due vive un animale domestico. Allo stesso tempo sono aumentate le segnalazioni di casi di maltrattamento e abbandono. La convivenza e la frequentazione con gli animali sono molto importanti per la formazione dei bambini. Questi però non conoscono ancora come l’animale reagisce agli stimoli né il suo modo di esprimersi. E' pertanto fondamentale che la scuola insegni ai bambini semplici regole e comportamenti per evitare eventi a volte molto devastanti. L’approccio tradizionale, fondato su interventi informativi fatti nelle scuole con cicli di incontri nelle classi ad opera di un esperto, non incide efficacemente nello strutturare/modificare i comportamenti dei ragazzi. Le uniche figure in grado di operare questo cambiamento sono gli insegnanti. Occorre pertanto fornire loro gli strumenti necessari. Finalità La finalità principale è diffondere una cultura che promuova tra i ragazzi la consapevolezza che l’animale è diverso da noi, che ha le caratteristiche fisiche e comportamentali tipiche della sua specie e che è un essere senziente. Per arrivare a ciò il progetto “Amici di Zampa”, costruito assieme a gruppi di insegnanti, si propone di fornire loro spunti per l’attività didattica quotidiana utilizzando, data la forte empatia dei ragazzi, il mondo animale. Destinatari Alunni destinatari finali - Insegnanti scuole primarie destinatari intermedi Azioni

� Breve formazione a gruppi di insegnanti sull’utilizzo del materiale (2 ore). � Fornitura del materiale informatico (DVD) e del manuale insegnanti, diviso in capitoli:

o Zampa si presenta o Come comunica Zampa o I sensi o Regole per convivere o Esiste l’amicizia con il cane e con il gatto? o Il cane aiuta l’uomo o Differenze di comportamento o Convivenza e responsabilità o Animali randagi

Ambito d'intervento strategico della “Scuola lombarda che promuove salute” * Amici di zampa sostiene la realizzazione di azioni nell’ambito delle strategie:

� strategia 1 : Sviluppare le competenze individuali � strategia 2 : Migliorare l’ambiente strutturale e organizzativo � strategia 3 : Rafforzare la collaborazione comunitaria

Referente Dipartimento Veterinario -Dr. Eraldo Oggioni

Page 37: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

37

2. Amici di Zampa (L’animale non è un giocattolo)- Scuola Secondaria di 1° grado.

Premessa La crescita di sensibilità nei confronti degli animali è un processo che negli ultimi anni sta

coinvolgendo tutta la nostra società; molti sono i passi fatti anche in termini legislativi, per migliorarne le condizioni di vita. Dai dati statistici nazionali risulta che in Lombardia in una famiglia su due vive un animale domestico. Allo stesso tempo sono aumentate le segnalazioni di casi di maltrattamento e abbandono. E' pertanto fondamentale che la scuola insegni ai ragazzi a porsi delle domande sui bisogni degli animali e sulla responsabilità dell'uomo nei loro confronti, in modo da riconoscere e rispettare i diritti di tutti gli esseri viventi. Gli animali d’affezione non sono giocattoli che possono essere spenti e lasciati in un angolo. L’approccio tradizionale, fondato su interventi informativi fatti nelle scuole con cicli di incontri nelle classi ad opera di un esperto, non incide efficacemente nello strutturare/modificare i comportamenti dei ragazzi. Le uniche figure in grado di operare questo cambiamento sono gli insegnanti. Occorre pertanto fornire loro gli strumenti necessari.

Finalità La finalità principale è diffondere la consapevolezza che l’assunzione di responsabilità verso un altro

essere vivente sia un momento formativo insostituibile per i ragazzi. Per arrivare a ciò il progetto “Amici di Zampa”, costruito assieme a gruppi di insegnanti, si propone di fornire loro spunti per l’attività didattica quotidiana utilizzando, data la forte empatia dei ragazzi, il mondo animale.

Destinatari Alunni destinatari finali - Insegnanti scuole secondarie destinatari intermedi (1°-2° e 3° anno Scuola Secondaria di 1° grado) Azioni � Breve formazione a gruppi di insegnanti sull’utilizzo del materiale (2 ore). � Fornitura del materiale informatico (DVD) e del manuale insegnanti, diviso in capitoli:

o Esiste l’amicizia con il cane e con il gatto? o I sensi o Il cane aiuta l’uomo o Differenze di comportamento o La sicurezza nel rapporto col cane o Convivenza con il cane o Il cane non è un giocattolo o Animali randagi

Ambito d'intervento strategico della “Scuola lombarda che promuove salute” * Amici di zampa sostiene la realizzazione di azioni nell’ambito delle strategie: � strategia 1 : sviluppare le competenze individuali � strategia 2 : migliorare l’ambiente strutturale e organizzativo � strategia 3 : Rafforzare la collaborazione comunitaria Referente: Dipartimento veterinario - Dr. Eraldo Oggioni 3. Lotta allo spreco alimentare Attraverso la scuola si intende divulgare la problematica dello spreco delle derrate alimentari sia fresche (provenienti dalla grande ristorazione) sia confezionate (presso la grande distribuzione), perché non consumate o invendute, a fronte del continuo aumento di persone indigenti in situazione di semi/povertà economica e dell'inquinamento ambientale prodotto dal conferimento di questi prodotti alle discariche/inceneritori. Descrizione del progetto/descrizione degli interventi: Verificato che la maggior parte degli sprechi alimentari avviene in ambito domestico e scolastico si ritiene prioritario cercare di contrastare questo fenomeno partendo da una corretta informazione che coinvolga gli studenti delle scuole primarie e secondarie di 1° grado con particolare riguardo per le scuole della Rete SPS (scuole che promuovono salute) e sarà sviluppato dal Distretto Veterinario Brianza. Questo progetto si articola in due differenti incontri con il corpo docenti, sulla base di adesione volontaria, che risulti interessato ad inserire queste tematiche all'interno del proprio programma didattico: a giugno 2017 è previsto un incontro con il corpo docenti delle scuole primarie, mentre per quello della scuola dell'infanzia l'incontro è previsto per settembre 2017, secondo il calendario proposto dalla rete SPS -. scuola capofila di Fino Mornasco.

Page 38: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

38

Finalità e obiettivi: - Informare sull'importanza che le scelte/azioni dei singoli hanno nel contrastare gli sprechi e operare a favore dell'ambiente, valorizzando l'interconnessione tra emergenze ambientali e risparmio energetico; - promuovere il volontariato attivo in ambito sociale nella lotta contro la povertà, fornendo

informazioni sulle varie associazioni territoriali che si occupano della lotta allo spreco alimentare

(raccolta di cibi, ritiro e ridistribuzione delle eccedenze, gestione mense solidali, ecc.)

- Formare insegnanti, operatori e volontari che si occuperanno della realizzazione degli incontri di informazione e formazione all’interno delle scuole in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione Veterinario della Ats Insubria e delle associazioni del territorio. Previsti due incontri informativi presso l'I.C.di Fino M.co, scuola capofila della rete SPS per anno scolastico.

Target prevalente :

• Alunni destinatari finali • Docenti destinatari intermedi

Copertura territoriale: intera ATS Insubria

Soggetti esterni alla ATS Coinvolti e tipologia di partecipazione:

• Istituti scolastici - realizzazione, valutazione • Amministrazioni Comunali : realizzazione • Associazioni di Volontariato:realizzazione

Page 39: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

39

PROGRAMMA LOCALE N. 3

PROMOZIONE DI STILI VITA FAVOREVOLI ALLA SALUTE E PREVENZIONE FATTORI DI RISCHIO COMPORTAMENTALI NELLE COMUNITA’ LOCALI Obiettivo generale:

- Sviluppare sinergia con i Comuni e le Associazioni e il terzo settore al fine di incrementare determinanti di salute e ridurre fattori di rischio nella popolazione.

- Sostenere processi di rete finalizzati alla stabilizzazione dei cambiamenti organizzativi e allo sviluppo di empowerment e capacity building in tema di salute degli EELL e degli altri soggetti responsabili di azioni/politiche (Commercio, Ristorazione Pubblica, Trasporti, ecc.).

Breve Descrizione La possibilità di porre al centro dell’attenzione la salute e la qualità della vita rende necessario il tentativo di mobilitare a livello locale soggetti privati e pubblici per sviluppare e implementare il processo generale di promozione della salute dei cittadini. L’azione di promozione della salute deve essere pertanto intersettoriale e in grado di coordinare e orientare le scelte locali, di enti non sanitari, nello sviluppo di comunità locali favorevoli alla salute. Per rendere facili le scelte salutari della popolazione sono stati proposti, già da alcuni anni, interventi efficaci, condotti secondo una strategia di rete che li possa rendere sostenibili: l’approccio è quello dell’attivazione comunitaria con l’ATS nel ruolo di attivatore di processi, gli Enti Locali ed il terzo settore che declinano nei propri territori le attività proposte; Positiva anche l’esperienza della Rete Locale prevenzione all’interno della quale è promossa e valorizzata la creazione di partnership tra tutti i soggetti che a diverso titolo hanno responsabilità e ruolo nell’azione preventiva a livello locale. All’interno del programma in esame, in continuità con quanto effettuato in precedenza, si ritiene opportuno iscrivere gli interventi di pianificazione territoriale, alla cui realizzazione l’ATS fornisce un contributo nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni interessate, con lo scopo di promuovere lo sviluppo di ambienti urbani favorevoli alla salute. Obiettivi specifici locali

1. Ristoranti della salute 2. A pranzo con energia e salute 3. Incontri con la popolazione su tematiche legate all’alimentazione corretta 4. Incremento della pratica di attività fisica e contrasto alla sedentarietà 5. Sviluppo e implementazione della Rete Locale per la prevenzione e moltiplicatori dell’azione

preventiva 6. Prevenzione del gioco d’azzardo patologico 7. Partecipazione attiva a piani e programmi di gestione territoriale per lo sviluppo di ambienti di

vita favorevoli alla promozione della salute 8. Diffondere indicazioni dietetico-nutrizionali tra gli operatori dei servizi educativi per la prima

infanzia con il sostegno dell’alimentazione con latte materno anche in tali contesti

Le attività previste per l’attuazione degli indicatori: - Baby pit stop in gdo/n. Totale gdo territorio - Presenza accordi di collaborazione con biblioteche/associazioni per baby pit stop e

“nati per leggere” - N. Riunioni con stake holder (asili nido, comuni) per la promozione delle indicazioni

del progetto “Alimentiamo i primi 1000 giorni per crescere in salute”. saranno sviluppate in tre interventi, inseriti nel Programma locale n. 4 PROMOZIONE DI STILI VITA FAVOREVOLI ALLA SALUTE NEI PRIMI 1000 GIORNI DI VITA.

Page 40: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

40

INDICATORI PRIORITARI:

A. N. RISTORAZIONI PUBBLICHE CON PANE A BASSO CONTENUTO DI SALE (DOCUMENTATO)/ B. N. RISTORAZIONI PUBBLICHE DEL TERRITORIO C. N. RISTORAZIONI PUBBLICHE CON SALE IODATO (IN SOSTITUZIONE)/ N. RISTORAZIONI

PUBBLICHE DEL TERRITORIO D. N. RISTORAZIONI PUBBLICHE CON PROPOSTE (VALIDATE) DI MENÙ ORIENTATO A SCELTE

SALUTARI/ N. TOT MENSE AZIENDALI DEL TERRITORIO E. N. BABY PIT STOP IN GDO/N. TOTALE GDO TERRITORIO F. PEDIBUS (VEDI PROGRAMMA 2) G. PRESENZA ACCORDI DI COLLABORAZIONE CON BIBLIOTECHE/ASSOCIAZIONI PER BABY

PITSTOP E “NATI PER LEGGERE” H. N. COMUNI CON ATTIVI GRUPPI DI CAMMINO/N. TOTALE COMUNI DEL TERRITORIO I. N. GRUPPI DI CAMMINO 2017/N. GRUPPI DI CAMMINO 2018 J. PARTECIPANTI A GRUPPI DI CAMMINO DI ETÀ >65AA/POPOLAZIONE RESIDENTE > 65 AA K. N. DESTINATARI FINALI DI INTERVENTI DI SENSIBILIZZAZIONE, INFORMAZIONE,

FORMAZIONE E PREVENZIONE GAP COINVOLTI NEL 2017/ N. DESTINATARI FINALI INTERVENTI SENSIBILIZZAZIONE, INFORMAZIONE, FORMAZIONE E PREVENZIONE GAP COINVOLTI NEL 2018

L. N. RIUNIONI CON STAKE HOLDER (Asili Nido, Comuni) PER LA PROMOZIONE DELLE INDICAZIONI DEL PROGETTO “ALIMENTIAMO I PRIMI 1000 GIORNI PER CRESCERE IN SALUTE/N. TOTALE ASILI NIDO del TERRITORIO

Descrizione quali-quantitativa delle risorse professionali e tecniche ATS coinvolte: Il programma, proposto su tutto il territorio dell’ATS Insubria, verrà realizzato da personale afferente al DIPS coinvolgendo le diverse figure professionali in base alle competenze e alle necessità; potranno essere coinvolti n. 6 medici, n. 2 AS/INF, n. 1 Ass. Sociale, n. 1 Educatore professionale, n. 2 Dietiste e, N. 1 Psicologo.

Si ritiene opportuno individuare, per ogni Programma Locale la figura operativa che coordini l’attuazione dello stesso, monitorandone lo svolgimento, in coerenza con gli obiettivi e le azioni previste. COORDINATORE : Dott.ssa Maria A. Bianchi

Page 41: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

41

INTERVENTI PROGRAMMA n. 3: INTERVENTO N. 1

“Ristoranti della salute” Servizi (rete interna ATS) coinvolti: Per il DIPS: UOC promozione della salute e prevenzione dei fattori di rischio, UOS qualità della nutrizione e stili alimentari Tipologia: Informativo; Formativo; Organizzativo Breve descrizione:

Il Progetto “RISTORANTI DELLA SALUTE” è iniziato nel 2015, in collaborazione con le imprese del territorio dei settori della ristorazione, del turismo e delle produzioni artigianali tipiche, con particolare attenzione ai prodotti e alla tradizione locale, per dare la possibilità in generale a chi mangia fuori casa di nutrirsi in modo sano e nello specifico per consentire anche alle persone affette da patologie con vincolo dietetico di poter mangiare fuori casa in sicurezza ed in linea con le prescrizioni dietetiche seguite a domicilio, con piatti specifici a loro dedicati. Il progetto prevede:

• Il coinvolgimento e la formazione dei cuochi e dei ristoratori sulla corretta alimentazione,le basi della cucina metabolica, le principali malattie cronico-degenerative, utilizzo di erbe e spezie

• supporto all’attività di preparazione del cibo con modalità e menù nutrizionalmente corretti; • la promozione della cultura della cucina per patologia (dislipidemia, celiachia, diabete, etc.) • la somministrazione di questionari di indagine sull’applicazione di indicazioni

La sede di Varese per l’anno 2018 porterà avanti la sessione nutraceutica iniziata con i ristoratori già aderenti nel 2016 ed eventuali nuovi aderenti. Nell’arco dell’anno si tratteranno le proprietà nutraceutiche di alcune erbe e spezie e si predisporranno piatti che metteranno in risalto le qualità nutraceutiche, si condurrà anche un approfondimento sulle malattie cronico degenerative e il loro rapporto con alimentazione corretta . Si resta in attesa di risposta positiva da parte dei soggetti coinvolti per poter avviare l’attività anche nella sede territoriale di Como

Target prevalente : popolazione Copertura territoriale : Il Programma si estende su tutto il territorio afferente all’ ATS Insubria L’associazione di categoria trasferirà le informazioni riguardo i temi trattati sui social

Page 42: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

42

INTERVENTO N. 2

“A pranzo con energia e salute” Servizi (rete interna ATS) coinvolti: per il DIPS: UOC Promozione della salute e prevenzione dei fattori di rischio. UOS qualità della nutrizione e stili alimentari U.O.C. (U.O.S Qualità Della Nutrizione Stili Ed Educazione Alimentare) Ufficio Comunicazione Tipologia : Informativo; Formativo ;Organizzativo

Breve descrizione:

Oggi giorno più della metà degli italiani consuma il pranzo fuori dalle mura domestiche (dato Istat 2016). La tendenza della popolazione è quella di potere accedere ad un pasto con calorie ridotte e con i nutrienti necessari per affrontare senza pesantezza il pomeriggio lavorativo. E’ indispensabile raggiungere un equilibrio tra qualità e varietà dei cibi, (tipo di proteine, di grassi e zuccheri) per poter dare al nostro corpo tutti i nutrienti necessari.

Il progetto nasce per offrire alle persone la possibilità di curare la propria alimentazione anche fuori di casa mangiando cibi appetitosi e non pesanti. Piatti, insalate e panini preparati in modo semplice, con prodotti freschi di stagione, a filiera corta. Con la scommessa di coniugare la leggerezza al gusto.

L’ATS dell’Insubria in base alle indicazioni delle linee guida regionali in elaborazione propone la sua collaborazione alle associazioni ed alle imprese di categoria per offrire a chi mangia fuori casa un pasto “veloce”, preparato con prodotti salutari e con contenuto calorico, lipidico e di sale controllato. Il progetto è finalizzato a valorizzare l’immagine dei pubblici esercizi attraverso la qualità del servizio e l’attenzione che mettono nel proporre accanto ad un’offerta classica, nuove proposte salutari a favore della clientela sempre più sensibile ai problemi della salute Target prevalente : popolazione Copertura territoriale : Il Programma si estende su tutto il territorio afferente la ATS Insubria Nelle due sedi territoriali di Como e Varese si è presentato il progetto alle associazioni di categoria ricevendo adesione da parte delle stesse. Nel corso del 2018 si perfezionerà il progetto utilizzando anche lacomunicazione social ; continuerà la proposta di piatti salutari. Soggetti esterni alla ATS Coinvolti : Associazioni di categoria UNIASCOM, CNA per progettazione, realizzazione, rete di comunicazione delle associazioni.

Page 43: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

43

INTERVENTO N.3

“A tavola con la salute” Servizi (rete interna ATS) coinvolti: per il DIPS U.O.C. Promozione della salute e prevenzione dei fattori di rischio. UOS Qualità della nutrizione e stili alimentari Tipologia : Informativo; Formativo ; Organizzativo

Breve descrizione:

Il progetto nasce dalla convinzione che con l’alimentazione si possono prevenire alcune malattie.

Pertanto l’ATS Insubria offre la propria collaborazione alle varie Associazioni di Categoria per promuovere gli stili di vita salutari.

Il percorso prevede il coinvolgimento della popolazione, circa 50 persone a ogni lezione ( n. 4 incontri previsti) per ogni DGO che ne farà richiesta.Il percorso prevede la promozione di interventi di educazione alimentare rivolti alla popolazione con show coking che sarà condotto da cuochi formati nel corso ristoranti della salute sulla tematiche relative alla corretta alimentazione e benessere , La produzione di tutto il materiale per la promozione e svolgimento dei corsi sarà a carico della grande distribuzione come la fornitura delle materie prime per il corso. Sarà a carico anche della DGO anche la stampa delle brochure ; la DGO in collaborazione con ATS effettuerà una campagna di informazione sui canali locali (Varese news) e su social.

Tutto il materiale che sarà utilizzato per le campagne pubblicitarie sarà supervisionato da ATS e in particolare dall’ area Comunicazione. Per i corsi legati ai temi "salute e benessere" degli sarà dedicato anche un approfondimento sulla rivista della DGO.

Target prevalente : popolazione Soggetti esterni alla ATS Coinvolti : Associazioni di categoria , DGO, Direzioni aziendali di imprese nella fase di progettazione e realizzazione

INTERVENTO N. 4

“Incremento della pratica di Attività fisica e contrasto alla sedentarietà Gruppi di Cammino”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti: per il DIPS: U.O.C. Promozione della salute e prevenzione fattori di Rischio Comportamentali (U.O.S. Medicina dello sport); Tipologia : Informativo ; Organizzativo

Breve descrizione: È ormai noto dal punto di vista scientifico che l’inattività fisica è uno dei maggiori fattori di rischio che contribuiscono all’incidenza e prevalenza delle malattie cronico-degenerative dei nostri giorni. L’attività fisica praticata regolarmente incide in modo significativo sulla qualità della vita, migliorando lo stato di

Page 44: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

44

salute e riducendo il rischio di mortalità generale I programmi di attività fisica, particolarmente quando sono realizzati in piccoli gruppi e/o in ambito sociale, aumentano le interazioni sociale e interculturali per tutti i partecipanti. Il gruppo di cammino, attività motoria collettiva, è indicato soprattutto per la categoria di anziani indipendenti e fragili ma non in modo esclusivo. Per promuovere sani stili di vita è necessario che l’iniziativa venga assunta in ciascun territorio da qualcuna delle istanze sociali presenti, che si faccia carico di organizzare l’iniziativa, coinvolgendo e stimolando la partecipazione delle altre istituzioni (pubbliche e private, istituzionali e del terzo settore) disponibili a sostenere questo progetto, in modo da creare una rete di sostegno che raggiunga capillarmente i potenziali fruitori. Compito dell’ATS è di promuovere e monitorare quest’attività garantendo la propria presenza per tutti gli aspetti che possono sostenere lo sviluppo dell’iniziativa. Target prevalente : Popolazione adulta Popolazione over 65 aa. Copertura territoriale : Il Programma si estende su tutto il territorio afferente la ATS Insubria Soggetti esterni alla ATS Coinvolti : Amministrazioni Comunali, Associazioni di volontariato, Direzioni aziendali di imprese coinvolte nella progettazione realizzazione

INTERVENTO N. 5

“Sviluppo e implementazione della Rete Locale per la prevenzione e moltiplicatori dell’azione preventiva”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti:

- DIPS : U.O.C. Promozione della Salute e Prevenzione Fattori di rischio comportamentali Tipologia : Informativo; Formativo ; Organizzativo

Breve descrizione: Il programma Rete Regionale per la Prevenzione delle Dipendenze è stato avviato con l’obiettivo di migliorare la qualità in termini di efficacia ed impatto della programmazione e della progettazione degli interventi preventivi di tutte le forme di dipendenza patologica. Nell’ambito del Programma è promossa e valorizzata la creazione di partnership tra tutti i soggetti che a diverso titolo hanno responsabilità e ruolo nell’azione preventiva a livello locale e regionale (DGR IX/1999/11). (dal PRP 2015-2018) L’obiettivo dell’intervento è quello di implementare la rete territoriale per la programmazione degli interventi e “moltiplicare” l'azione preventiva. Nello specifico vengono realizzate le seguenti azioni: - accompagnamento, consulenza e sviluppo della collaborazione con Enti locali, Uffici di Piano, cooperative ed associazioni ed altri soggetti della rete al fine di orientare la progettazione in campo preventivo a livello locale con particolare riferimento al miglioramento della qualità, dell’efficacia e dell'appropriatezza. - Partecipazione a tavoli indetti dai soggetti della Rete al fine di sviluppare la collaborazione, evitare dispersione degli interventi e ottimizzare le risorse. - Realizzazione di incontri informativi e formativi per i genitori e per gli adulti dei contesti educativi extrascolastici (oratori, scout, CAG, associazioni sportive etc) nell’ottica dei moltiplicatori dell’azione preventiva al fine di potenziare i fattori protettivi. Inoltre come indicato nelle Regole 2018 per quanto attiene il contesto extrascolastico, nella cornice metodologica dei PIL, in sinergia con le ASST ed i Comuni, è prevista la definizione di un specifico programma d’azione per la riduzione del rischio da dipendenza e per favorire le capacità personali.

Page 45: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

45

Per sostenere e orientare la messa a sistema di questo modello di programmazione integrata, è prevista l’attivazione di un percorso di lavoro regionale, condotto congiuntamente dalle DD GG Welfare e Reddito d’Autonomia e inclusione sociale, con la partecipazione attiva di ATS, ASST, rappresentanti del Terzo Settore e altri eventuali stakeholder. Target prevalente: Professionisti e realtà a vario titolo operative sui temi giovani, disagio, comportamenti a rischio, dipendenze (Operatori sanitari e socio-assistenziali; professionisti, tecnici e amministratori). Adulti con un ruolo educativo (educatori C.A.G., scout, educatori oratori, allenatori, genitori etc.) Copertura territoriale : intera ATS Insubria Soggetti esterni alla ATS Coinvolti : SerT delle ASST: progettazione Uffici di Piano/Enti locali : progettazione realizzazione Forze dell’Ordine e Prefettura: progettazione realizzazione Terzo Settore : progettazione realizzazione UST, scuole, rete SPS: progettazione realizzazione Rete WHP: progettazione realizzazione Associazioni del territorio, oratori, associazioni sportive, associazioni e comitati genitori : progettazione realizzazione

INTERVENTO N. 6

“Prevenzione del Gioco d’Azzardo Patologico”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti:

- DIPS : U.O.C. Promozione della salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali Tipologia : Informativo Formativo Organizzativo

Breve descrizione: Obiettivo dell’intervento è sensibilizzare, informare e sviluppare azioni preventive rispetto al gioco d'azzardo patologico rivolte alla popolazione generale e a target specifici in collaborazione con la rete territoriale di prevenzione. Nell'ottobre 2013 con la Legge n. 8 “Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d'azzardo” Regione Lombardia ha inteso definire azioni e compiti in capo all'ASL e ai Comuni per controllare il gioco d'azzardo e per prevenire e curare il gioco d'azzardo patologico. Alle ASL, a seguito della L.R. n. 8, con successivi provvedimenti ( DGR n. 856/2013 e Circolare Regionale n. 1/2014), sono state date indicazioni finalizzate alla prevenzione della dipendenza dal gioco d'azzardo nonché al trattamento e al recupero delle persone che ne sono affette. In linea con le indicazioni regionali nel corso del 2017 sono proseguite le attività secondo le azioni previste a livello regionale. Le attività che si andranno a realizzare in continuità con l’annualità precedente sono prioritariamente: -INTERVENTI DI SENSIBILIZZAZIONE, INFORMAZIONE E FORMAZIONE RIVOLTI ALLA GENERALITÀ DELLA POPOLAZIONE E A TARGET SPECIFICI Realizzazione di incontri informativi, formativi mirati ed efficaci rivolti sia alla popolazione generale che a target specifici. Gli incontri hanno l’obiettivo di sensibilizzare ed informare sui rischi del gioco d’azzardo e del gioco d’azzardo patologico e sulle possibilità di prevenzione e cura. Le azioni di questa scheda intervento si integrano e si sviluppano prioritariamente con la scheda n.2 programma locale n.1, con le schede intervento del programma locale n. 2 nel contesto scolastico e con le schede intervento del programma n. 4 per la promozione di stili di vita favorevoli nei primi 1000 giorni di vita. - SVILUPPO DELLA COLLABORAZIONE E INTEGRAZIONE CON LE AZIONI DEI PROGETTI DI PREVENZIONE E CONTRASTO DEL GIOCO D'AZZARDO in capo agli Enti Locali (rif. Decreto n. 2379

Page 46: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

46

del 7.3.2017) finanziati sul territorio. Sono stati finanziati da Regione Lombardia nel territorio di ATS Insubria n. 14 progetti territoriali di prevenzione (per la provincia di Como Comuni di Como, Lomazzo, Cermenate e per la provincia di Varese Comuni di Luino, Samarate, Saronno, Tradate, Varese, Busto Arsizio, Casale Litta e Cocquio T.). ATS è partner di n. 8 progetti e garantisce la partecipazione a diversi tavoli tecnici e cabine di regia in stretta collaborazione anche con UTR di Como e di Varese. -SVILUPPO DELLA COLLABORAZIONE CON LA RETE SPS ATS Insubria è partner del progetto della Rete SPS di Como finanziato sempre da Regione Lombardia per le reti di scuole e garantisce la partecipazione ai lavori della Cabina di Regia progettuale; la collaborazione nelle realizzazione dei percorsi formativi per i docenti delle scuole iscritte alla Rete SPS della Provincia di Como per il territorio di propria competenza; favorisce il raccordo con le attività progettuali in capo agli Enti Locali. Le regole di esercizio 2018 specificano inoltre che “in relazione all’area della prevenzione del gioco d’azzardo patologico, la programmazione, fermo restando la metodologia sopra citata ed il proseguimento delle attività in essere definite dalle ATS nei PIL sulla base delle rispettive analisi di contesto, sarà orientata da quanto previsto dall’emanando “Piano d’azione GAP” (di cui al Decreto Ministero Salute 6 ottobre 2016 – “Riparto Fondo per il gioco d’azzardo patologico - Art 1, comma 946 Legge stabilità 2016” e riparto 2017, nelle more delle indicazioni attuative richieste da Regione Lombardia allo stesso dicastero).” Target prevalente : popolazione generale giovani anziani amministratori locali e tecnici assistenti sociali operatori delle polizie locali Copertura territoriale : ATS INSUBRIA Soggetti esterni alla ATS Coinvolti: Enti locali e Uffici di Piano progettazione ;realizzazione Terzo settore e associazioni progettazione ;realizzazione Esercenti realizzazione

INTERVENTO N. 7

“Pianificazione territoriale” Servizi (rete interna ATS) coinvolti: DIPS: U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica (sede Como e Varese) Tipologia : Organizzativo

Breve descrizione: L’intervento riguarda la promozione della salute attraverso la disponibilità di ambienti urbani favorevoli dal punto di vista fisico e strutturale. L’ATS è chiamata a fornire, quale soggetto istituzionalmente competente, un contributo attivo alla valutazione di Piani e Programmi di sviluppo territoriale (quali Valutazione Ambientale Strategica (VAS) Piano Governo Territorio (PGT) Valutazione di Impatto Ambientale (VAI), ecc. a favore delle Amministrazioni locali. Il progetto pertanto prevede una specifica azione di indirizzo e di supporto nei confronti delle Amministrazioni Comunali durante la fase di predisposizione degli strumenti

Page 47: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

47

urbanistici di sviluppo e gestione del territorio (VAS/PGT, ecc.). Tramite tale azione si intende favorire la realizzazione di contesti urbani favorevoli alla promozione della salute e alla pratica di sani stili di vita. Ambiti di intervento in tal senso possono essere, a titolo esemplificativo, la promozione della realizzazione di piste ciclo-pedonali, l’implementazione del verde pubblico, la promozione di spazi attrezzati per il tempo libero, parchi, percorsi pedonali, la riduzione dell’inquinamento ambientale. Target prevalente : Popolazione generale Copertura territoriale : Il Programma si estende su tutto il territorio afferente la ATS Insubria Soggetti esterni alla ATS Coinvolti : Amministrazioni Comunali realizzazione

INTERVENTO N.8

“Promozione della salute ed esposizione a Campi Elettromagnetici: un

progetto pilota” Servizi (rete interna ATS) coinvolti: DIPS: U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica, Salute - Ambiente (sede Como e Varese) DIPS: U.O.S. Radioprotezione UOC Epidemiologia Tipologia : Organizzativo Obiettivo:

• Promuovere nelle istituzioni l’approfondimento nei confronti degli effetti sanitari sui Piani di localizzazione degli impianti CEM a) Dare informazioni alle istituzioni b) Dare informazioni alla popolazione

Breve descrizione: L’esatta valutazione dell’esposizione ai CEM è complessa e gli studi scientifici non hanno ancora prodotto certezze misurate circa i rischi da esposizione a un eccessivo campo elettromagnetico. L’intervento riguarda inquinamento elettromagnetico e ambiente urbano: è finalizzato a rendere edotte e sensibili le Istituzioni e contemporaneamente aggiornare la popolazione circa l’esposizione ai CEM nei territori in cui vivono. Le preoccupazioni dei cittadini per i possibili effetti negativi associati ad esposizione a campi a Radio Frequenza nascono essenzialmente dalla presenza sul territorio di antenne fisse, a tale scopo è stato elaborato da ATS uno strumento di valutazione per incrociare i dati ambientali con quelli sanitari al fine di una analisi degli effetti sanitari derivanti dalle onde elettromagnetiche di differenti frequenze presenti in vari ambiti di osservazione e di come interagiscono con la popolazione esposta. Azioni:

• Informazioni anche mediante incontri a tema • Informazioni pacemaker e interferenze elettromagnetiche • Informazioni sul corretto uso dei dispositivi di telefonia mobile

Page 48: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

48

Target prevalente : Istituzioni Popolazione Copertura territoriale : Il Programma si estende su tutto il territorio afferente la ATS Insubria Soggetti esterni alla ATS Coinvolti : ARPA Lombardia Amministrazioni Comunali realizzazione

INTERVENTO N. 9

“Qualificazione e razionalizzazione degli interventi territoriali a riduzione dell’incidentalità”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti: DIPS: U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica, Salute - Ambiente (sede Como e Varese) DIPS: U.O.C. Prevenzione e Promozione della Salute nelle Comunità (sede Como e Varese) UOC Epidemiologia Tipologia : Organizzativo

Obiettivo:

• Ridurre decessi e ricoveri correlati ad incidenti stradali • Aumentare il numero di soggetti con comportamenti adeguati sotto il profilo della

sicurezza stradale, sensibilizzandoli e responsabilizzandoli a contribuire a creare una cultura della sicurezza stradale volta a proteggere il valore della vita.

• Sensibilizzare gli Enti preposti al governo del territorio allo sviluppo di una mobilità sostenibile e alla realizzazione/manutenzione di infrastrutture stradali sicure.

Breve descrizione: LEA 2017 e PRP 2015-2018 prevedono, rispettivamente, la “Promozione della sicurezza stradale” (Programma/Attività B6) e di “Prevenire gli incidenti stradali e ridurre la gravità dei loro esiti” (MOC 5). Il PRP focalizza l’attenzione sui fattori di rischio connessi al comportamento del guidatore, i LEA indicano di mettere in programma iniziative anche nei riguardi delle istituzioni, sia come volano per l’informazione e la formazione dei cittadini che per l’azione di politiche intersettoriali mirate a migliorare la sicurezza delle strade e dei veicoli, integrando così gli interventi che vanno ad agire sui comportamenti con quelli di miglioramento dell’ambiente. Infatti, se i fattori di rischio degli incidenti stradali sono legati principalmente alla guida distratta, al non rispetto delle regole di sicurezza (precedenza, velocità, uso di cellulari, mancato utilizzo di cinture, casco, seggiolini), alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, piuttosto che a condizioni di salute, età, assunzione di farmaci che compromettono l’attenzione, tuttavia sono rappresentati da variabili, che spesso sommandosi nell’evento incidentale, quali pericolose condizioni delle infrastrutture stradali e, indirettamente, scarso uso/scarsa disponibilità di congruo trasporto pubblico o di tipologie alternative di mobilità, evidenziando che non ci si vuol unicamente riferire a una viabilità piu’ trafficata, ma che i dati recenti mostrano come, a fronte di un maggior ricorso a modalità di mobilità dolce, e’ parallelamente aumentato il numero di deceduti/feriti tra pedoni e ciclisti Finora l’attivita’ formativo-preventiva si e’ rivolta quasi esclusivamente ai guidatori, al comportamento consapevole, potendo contare sulla modulazione di tecniche già in uso per la prevenzione in altre materie di salute, talune anche connesse al fenomeno dell’incidentalità, come ad esempio l’uso di alcol e sostanze Rivolgersi alle istituzioni risulta impegnativo per le molteplici correlazioni che possono

Page 49: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

49

condizionare le loro scelte, e perche’ rappresentate da differenti professionalita’, alla nostra pari rispetto alle funzioni di concertazione per il raggiungimento dell’obiettivo comune, e con cui è necessario lavorare in una dinamica partecipata, che permetta a noi una necessaria maturazione di conoscenze, a tutti lo sbocco in azioni sui piani territoriali, del resto a effettivo indicatore del percorso formativo. D’altro canto la U.O.C. Prevenzione e Promozione della Salute nelle Comunità ha difficoltà ad implementare l’attività - che più le è propria – di interventi sullo stile di vita, e invece attoriistituzionali esterni all’ATS si muovono da tempo con interventi di educazione stradale,sostenuti da formazione ministeriale degli educatori. Azioni:

• istituire una rete tra attori preposti alla sicurezza stradale – in particolare Polizia stradale, ACI, Polizia Municipale e, a latere, Motorizzazione Civile – all’interno della quale, monitorando - per frequenze fisse d’incontro e continuità di comunicazione reciproca - gli interventi educazionali e urbanistici di ognuno, si realizzi un impiego di risorse razionale e sintonico, avendo altresì la capacità di rinnovarsi nei contenuti secondo le contingenze, e l’autorevolezza di offrire strumenti (e chiederne l’attivazione per quanto di competenza) per la pianificazione di strategie mirate (o anche estese: si pensi alle connessioni con l’inquinamento atmosferico, la mobilità o la vivibilità in genere) da parte delle Istituzioni, prime fra tutte Prefettura, Comuni, Provveditorato Scolastico, e ancora Province e Arpa

• conoscere (e/o condividere) contenuti e tecniche degli interventi di educazione stradale messi in atto da altre istituzioni, partecipando ad un processo di feed-back valutativo e/o contribuendo con eventuali ausili specialistici mirati per dati di sanità, avendo comunque l’obiettivo di migliorare, oltre che le conoscenze in tema di sicurezza stradale, soprattutto la consapevolezza dei rischi correlati a comportamenti inadeguati alla guida

• conoscere e/o progettare interventi per la promozione di corretti comportamenti nelle fasce di popolazione più fragili, per caratteristiche personali o per tipo di mobilità

• promuovere presso le istituzioni interventi per la sicurezza del traffico e delle strade • promuovere presso le istituzioni una politica mirata alla mobilità sostenibile • indagare la promozionabilità di interventi intersettoriali finalizzati a migliorare la

sicurezza dei veicoli

Target prevalente : Istituzioni, popolazione generale Copertura territoriale : Il Programma si estende su tutto il territorio afferente all’ ATS Insubria Soggetti esterni alla ATS Coinvolti : Istituzioni realizzazione

Page 50: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

50

INTERVENTO N. 10 “Promozione omogeneizzazione Piani di Sorveglianza Sanitaria per operatori delle Associazioni di Trasporto Sanitario (con particolare riguardo a rischio biologico e vaccinazioni)” Servizi (rete interna ATS) coinvolti: DIPS: U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica, Salute - Ambiente (sede Como e Varese)

U.O.C. Medicina Preventiva nelle Comunità

Tipologia : Informativo; Formativo Breve descrizione: I Piani di Sorveglianza Sanitari esaminati nel corso della vigilanza al Trasporto Sanitario è stata rilevata una certa differenza sia tra un’Associazione e l’altra che(comprensibilmente) tra operatori dipendenti e volontari In particolare, inoltre, sembra essere bassa o non rilevata la copertura vaccinale per l’influenza, per la cui discussione in materia di Trasporto Sanitario valgono queste specifiche osservazioni

- l’influenza si trasmette per via respiratoria, e il contatto con una persona che possa trasmettere la malattia avviene, per un operatore di trasporto sanitario, il tempo di chilometri in un ambiente confinato e chiuso assolutamente ridotto

- il trasportato – sia di trasporto secondario come in urgenza – rientra in una di quelle categorie a cui la vaccinazione è offerta in forma attiva in quanto di per sé sicuramente in condizione di rischio

Target prevalente : operatori sanitari delle Associazioni di Trasporto Sanitario Copertura territoriale : un’area predefinita come pilota sul territorio di Como e Varese Soggetti esterni alla ATS Coinvolti : Medici Competenti e Direttori Sanitari Associazioni di Trasporto Sanitario, loro Organizzazioni (ANPAS, FVS, FAPS, CRI), ASST realizzazione

Page 51: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

51

INTERVENTO N. 11

“Promozione della salute nei centri di accoglienza per i richiedenti asilo politico del territorio: insieme per intraprendere un percorso d’inclusione”

Servizi (rete interna ATS) coinvolti: DIPS: U.O.C. Medicina Preventiva nelle Comunità (sede Como) con la collaborazione del Dipartimento Cure Primarie Tipologia : Informativo; Formativo; Organizzativo Breve descrizione: L’incremento dei flussi migratori dovuto agli eventi bellici internazionali ha comportato un ingente afflusso di migranti richiedenti asilo anche nel territorio di ATS Insubria. Sussistono nel territorio comasco n. 132 centri di accoglienza (CAS) affidati a gestori individuati da Prefettura. Ad oggi sono ospitati al loro interno n. 1678 soggetti di cui 134 minori accompagnati. La vicinanza del territorio di Como con il confine svizzero favorisce l’arrivo di migranti anche in fase di transito alla ricerca di un passaggio verso il Nord Europa. Per l’accoglienza temporanea di tali soggetti è stato istituito nel 2016 presso la città di Como anche un campo prefettizio gestito da CRI Como. Nell’intento di implementare un approccio mirato alla prevenzione delle malattie infettive, delle MTS e alla promozione di comportamenti salutari al fine di favorire l’avvio di un percorso di inclusione e integrazione di un target di popolazione particolarmente fragile si intende istituire una rete sanitaria e socio sanitaria che coordinata da ATS intervenga con azioni dirette di sorveglianza sanitaria sulle malattie infettive ma comprendente anche la sorveglianza dei disagi di ordine psicologico e azioni di tipo formativo sul personale gestore dei centri. Si ritiene strategico infatti coinvolgere gli operatori dei centri in un percorso di prevenzione e promozione della salute che ponga al centro le persone ospitate. Saranno valutati ed individuati percorsi di accesso facilitato alle cure dei MMg e PdF nonché agli screening tubercolare e oncologici; al centro MTS e alle vaccinazioni. Target prevalente : operatori CAS e migranti Copertura territoriale : area territoriale di Como Soggetti esterni alla ATS Coinvolti : MMG, PdF, ASST Lariana, Prefettura di Como, Enti e Associazioni di volontariato, Amministrazioni Comunali, Gestori CAS, CRI Como: progettazione, realizzazione

Page 52: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

52

PROGRAMMA LOCALE N. 4

PROMOZIONE DI STILI VITA FAVOREVOLI ALLA SALUTE NEI PRIMI 1000 GIORNI DI VITA Obiettivo:

• incrementare la pratica dell’allattamento materno esclusivo fino al sesto mese (180 giorni di vita)

• promuovere il potenziamento dei fattori di protezione della salute dei bambini nei primi tre anni di vita attraverso la promozione di “competenze per la salute” nei genitori e lo sviluppo di reti e collaborazioni multidisciplinari

Breve descrizione Come noto, i primi 1000 giorni di vita sono fondamentali non solo per la salute dell’individuo e lo sviluppo fisico, ma anche per il suo sviluppo cognitivo e socio-emotivo. Gli eventi nei primi anni di vita giocano un ruolo fondamentale nella costruzione della persona. Organizzazioni internazionali, come OMS e UNICEF, promuovono lo sviluppo di sinergie a livello di istituzioni, società civile, comunità e altri soggetti volte a progettare e implementare programmi validati scientificamente sullo sviluppo dei bambini fin dai primi mesi di vita. In tal senso servizi e operatori socio sanitari a contatto con i genitori possono svolgere un ruolo fondamentale nel promuovere buone pratiche, per le quali vi sia evidenza di efficacia, utili a favorire la crescita in salute dei bambini.

Nella programmazione 2018 l’ATS continuerà ad intervenire su due delle buone pratiche comprese nel “Programma GenitoriPiù” ministeriale:

1) promozione dell’allattamento materno esclusivo fino al 6° mese di vita; 2) potenziamento di fattori di protezione dei bambini fino al terzo anno attraverso la

valorizzazione delle competenze dei genitori e la creazione di reti e collaborazioni multidisciplinari.

1)L'allattamento al seno, nei primi sei mesi di vita del bambino, assicura una crescita, uno sviluppo e una salute ottimali e rappresenta la norma e il modello di riferimento rispetto al quale tutti i metodi alternativi di alimentazione devono misurarsi. Tutte le donne e i padri hanno il diritto di ricevere informazioni chiare e imparziali in modo che possano fare una scelta pienamente consapevole su come nutrire i propri figli. Le azioni volte ad aumentare i tassi dell'allattamento al seno nella popolazione non apportano solo benefici per il bambino, la madre e la società sotto l'aspetto nutrizionale, ma sono in grado di favorire la relazione madre-bambino ed i processi di affiatamento agendo sull'empowerment dei genitori e sulle loro competenze genitoriali. Considerato che la promozione dell’allattamento al seno deve esplicarsi prioritariamente nel contesto erogativo (punti Nascita, consultori familiari e PDF) è fondamentale che la pianificazione degli interventi educativi sia attuata in modalità integrata tra i diversi attori. A tal fine ATS dell’Insubria ha istituito nel corso dell’anno 2017 un Tavolo Tecnico sull’Allattamento al seno che si è riunito con periodicità bimestrale circa e a cui intervengono rappresentanti dei Consultori Familiari e dei Punti Nascita di ASST e delle strutture sanitarie private accreditate e due rappresentanti dei Pediatri di Famiglia. Il ruolo propositivo dell’ATS può trovare applicazione nella comunità tramite lo sviluppo e la diffusione del progetto Baby Pit Stop in sinergia con UNICEF e CSB per favorire la creazioni di spazi adeguati negli ambienti pubblici per il miglior svolgimento di un gesto che richiede rispetto e intimità.

2)Potenziamento dei fattori di protezione dei bambini nei primi tre anni di vita: Una delle azioni promosse dal programma “Genitori più”, consiste nella promozione della lettura di testi ad alta voce ai bambini a partire dai 6 mesi di vita prevista dal progetto “Nati per leggere” attivo su

Page 53: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

53

tutto il territorio nazionale. I progetti locali sono promossi da bibliotecari, pediatri, educatori, enti pubblici, associazioni culturali e di volontariato. Nell’anno 2016 Regione Lombardia ha ribadito la collaborazione con UNICEF e CSB (Centro salute del bambino) in uno specifico protocollo d’intesa per diffondere ed implementare il progetto. Si è oramai concordi che la lettura ad alta voce fin dalla primissima infanzia favorisce nel bambino lo sviluppo di health literacy ovvero lo sviluppo di abilità cognitive e sociali che rendono l’individuo capace di comprendere le informazioni per la propria salute e che l’approccio precoce alla parola scritta, migliora inoltre la capacità di attenzione e la disposizione alla lettura e alla scuola. Nell’anno 2018 continuerà inoltre l’attività di supporto da parte degli operatori del Dips al Dipartimento Pips che coordina un Tavolo Tecnico interaziendale cui partecipano le ASST del territorio e rappresentanti dei MMG per la strutturazione di un percorso integrato per la diagnosi e la presa in carico della Depressione perinatale in ottemperanza alle indicazioni regionali. Obiettivi specifici locali 1. Interventi di promozione di competenze per la salute nei genitori nei primi 1000 giorni di vita dei

bambini, con la collaborazione dei PdF e di tutti gli attori della rete sanitaria e socio sanitaria 2. Promozione dell’allattamento al seno nei diversi setting del percorso nascita 3. Interventi per incrementare le possibilità di allattare il bambino fuori casa 4. Incentivare la lettura precoce INDICATORI PRIORITARI: A. PRESENZA ACCORDI DI COLLABORAZIONE CON PEDIATRI Di FAMIGLIA,ASST E PUNTI NASCITA B. PRESENZA ACCORDI CON EROGATORI PER SVILUPPO DI PROGRAMMI DI PROMOZIONE

ALLATTAMENTO AL SENO C. ATTIVITÀ FORMATIVA PER/CON PEDIATRI D. ATTIVITÀ DI FORMAZIONE/INFORMAZIONE DEI GENITORI e DEI GESTORI DI SERVIZI EDUCATIVI

PER LA PRIMA INFANZIA E. ATTIVITÀ FORMATIVA OPERATORI (OSTETRICHE, MEDICI etc.) F. PRESENZA ACCORDI DI COLLABORAZIONE CON BIBLIOTECHE/ASSOCIAZIONI PER BABY PIT STOP

E“NATI PER LEGGERE” Risorse quali-quantitative tecniche e professionali ATS coinvolte Il programma, proposto su tutto il territorio dell’ATS Insubria, verrà realizzato da personale afferente al DIPS coinvolgendo le diverse figure professionali in base alle competenze e alle necessità; potranno essere coinvolti n. 6 medici, n. 2 AS/INF, n. 1 Ass. Sociale, n. 1 Educatore professionale, n. 2 Dietiste e n. 1 Biologo Nutrizionista, N. 1 Psicologo. Si ritiene opportuno individuare, per ogni Programma Locale le figure operative che coordinino l’attuazione dello stesso, monitorandone lo svolgimento, in coerenza con gli obiettivi e le azioni previste. COORDINATORE : Dott. ssa Annalisa Donadini

INTERVENTI PROGRAMMA n. 4

INTERVENTO N. 1 “Promozione dell’allattamento al seno nei diversi setting locali del percorso

nascita” Servizi (rete interna ATS) coinvolti: per DIPS: U.O.C. Medicina Preventiva nelle Comunità; UOC Promozione della salute e Prevenzione fattori di rischio comportamentale Dipartimento Cure Primarie Tipologia : Informativo ; Organizzativo

Page 54: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

54

Breve descrizione: In relazione agli obiettivi indicati il Tavolo Tecnico Intersettoriale sull’allattamento al seno nell’anno 2017 ha permesso agli attori del sistema sanitario locale del “Percorso nascita” di analizzare, mediante compilazione di specifiche check list, nel dettaglio e in modo comparabile i requisiti di qualità formativa, strutturale e gestionale presenti all’interno dei Servizi e previsti da OMS e UNICEF per la promozione efficace dell’allattamento al seno. Sono emerse ad oggi significative differenze tra i diversi servizi. In particolare emerge la scarsa presenza di operatori sanitari formati UNICEF soprattutto nell’area territoriale di Varese. Inoltre il Tavolo sta tenendo conto dell’analisi dei dati dei tassi di allattamento esclusivo al seno nei bambini di 3, 5 e 11 mesi condotta da ATS Insubria nell’anno 2016 presso i centri vaccinali ASST. E’ stato sottoposto un questionario a un campione di 881 mamme del territorio equamente suddivise per prima, seconda e terza dose vaccinale del bambino. Il tasso di allattamento al seno esclusivo nel terzo mese di vita dei bambini per ATS è risultato pari a 58% con valore di 62,4% nella sede di Como e 54,9% nella sede di Varese. Nel quinto-sesto mese il tasso complessivo scende a 24% con aumento della forbice tra Como (34,8%) e Varese(14,2%) . Si sta dunque provvedendo a partire da tali dati a definire un documento di mappatura locale e un piano di miglioramento da sottoporre ai decisori delle strutture sanitarie coinvolte. . Gli obiettivi finali consistono nella adozione condivisa di interventi di miglioramento strutturale e gestionale nonché informativo all’interno dei servizi in modo da garantire un livello omogeneo di qualità. E’ allo studio la realizzazione di materiale informativo innovativo, che illustri anche la rete dei servizi offerti a livello territoriale, da diffondere via Web nonché nella realizzazione di eventi formativi rivolti a tutti gli operatori sanitari del percorso nascita. Target prevalente :genitori di neonati/lattanti; pediatri di famiglia; operatori sanitari ATS e esterni coinvolti nel percorso nascita. Copertura territoriale : intera ATS Insubria Soggetti esterni alla ATS Coinvolti (progettazione, realizzazione, valutazione) Genitori e bambini nel primo anno di vita

INTERVENTO N. 2

“Alimentiamo i primi 1000 giorni per crescere in salute” Servizi (rete interna ATS) coinvolti: Per il DIPS: UOC Promozione della salute e prevenzione dei fattori di rischio; UOS Qualità della nutrizione e stili alimentari. Tipologia: Informativo - Formativo - Organizzativo

Breve descrizione: Il Progetto prevede il coinvolgimento e la formazione del personale degli asili nido, dei genitori, dei comuni e dei gestori dei nidi su come nutrire in modo corretto i bambini nei primi 1000 giorni . L’obiettivi è di mettere a disposizione indicazioni validate scientificamente per la composizione dei menù negli Asili Nido, da utilizzare da parte delle strutture come riferimento per la formulazione dei menù stessi, in relazione a tipologia di alimenti, caratteristiche delle derrate alimentari, grammature indicate per fascia d’età. La proposta sarà estesa a tutti gli Enti Gestori esterni responsabili della ristorazione socio assistenziale per la prima infanzia. Le indicazioni derivano dalla letteratura scientifica nazionale e internazionale e vogliono essere uno strumento capace di offrire indicazioni pratiche trasferibili anche alle famiglie. La Società Italiana di Pediatria Preventiva Sociale (SIPPS), la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) e la Società Italiana di Medicina Perinatale (SIMP), firmatarie della “Position Paper 2017” sulle diete Vegetariane in gravidanza e in età evolutiva, raccomandano una alimentazione che comprenda tutti i gruppi alimentari e ritiene che la Dieta Mediterranea, basata sul consumo prevalente di molti alimenti vegetali e sull’uso limitato di prodotti animali, sia il modello alimentare ideale per assicurare salute ai

Page 55: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

55

bambini fin dalla prima infanzia ed agli adulti. L’alimentazione ha una funzione fondamentale nel percorso di crescita del bambino e costituisce uno strumento importante per lo sviluppo di molti aspetti della vita dell’individuo adulto. Il Nido d’infanzia accoglie lattanti e bambini dai 3 ai 36 mesi, periodo durante il quale lo sviluppo psicomotorio e la crescita sono molto rapidi e sono influenzati da diversi fattori, fra i quali l’alimentazione, che riveste un ruolo fondamentale sia da un punto di vista strettamente nutrizionale sia da quello relazionale. Per stabilire il corretto fabbisogno nutrizionale e l’apporto calorico giornaliero per un bambino in questa fascia d’età, si fa riferimento ai valori medi raccomandati dai “Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti” (LARN) revisione 2014 che sono lo strumento che comprende l’insieme di valori di riferimento per stabilire l’adeguatezza nutrizionale della dieta. ATS per l’anno 2018 porterà avanti l’iniziativa sull’intero territorio di competenza. Nell’arco dell’anno si divulgherà il documento e si organizzeranno degli incontri. Target prevalente : popolazione,operatori del settore e gestori Copertura territoriale : Il Programma si estende su tutto il territorio afferente ad ATS Insubria

INTERVENTO N. 3 “Interventi per incrementare le possibilità di allattare il bambino fuori casa” Servizi (rete interna ATS) coinvolti: per il DIPS: U.O.C. Medicina Preventiva nelle Comunità UOC Promozione della salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali UOC Igiene e Sanità Pubblica Tipologia : Informativo; Organizzativo Breve descrizione: L’allattamento al seno non ha orari fissi, né un numero definito di poppate nell’arco della giornata. Esistono molteplici modi di allattare ed è difficile per le mamme prevedere dove e quando il bambino chiederà di nutrirsi. Inoltre, molte mamme prolungano l'allattamento ben oltre i primi mesi di vita dei bambini, ottemperando alle raccomandazioni dell'UNICEF e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Il Baby Pit Stop (BPS) prende il nome dalla nota operazione del "cambio gomme + pieno di benzina" che viene effettuata in tempi rapidissimi durante le gare automobilistiche di Formula Uno. Nei BPS il cambio riguarda il pannolino, e il "pieno" è di sano latte materno, ricco di nutrienti e di anticorpi. Il ruolo propositivo dell’ATS può trovare applicazione nella comunità tramite lo sviluppo e la diffusione del progetto Baby Pit Stop in sinergia con UNICEF e CSB per favorire la creazioni di spazi adeguati negli ambienti pubblici per il miglior svolgimento di un gesto che richiede rispetto e intimità. L’ obiettivo dell’intervento è l’attivazione di ulteriori Baby pit stop nel territorio dell’ATS, in collaborazione con la GDO, Comuni, Strutture Socio Sanitarie territoriali, in aggiunta ai 7 già presenti (5 presso I Consultori Familiari, 2 presso la GDO). Nello specifico per la creazione di ulteriori luoghi idonei all’allattamento al seno il ruolo dell’ATS sarà quello di sensibilizzare gli Uffici tecnici comunali nel proporre la realizzazione di questi spazi nella progettazioni di strutture con previsione di alta e prolungata frequentazione. Target prevalente : genitori con bambini entro i 2 anni Copertura territoriale : Tutte il territorio dell’ATS realizzazione Soggetti esterni alla ATS Coinvolti : Amministrazioni comunali – Titolari GDO – Uffici pubblici realizzazione

Page 56: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

56

INTERVENTO N. 4

“La promozione della lettura precoce ad alta voce nell’infanzia” Servizi (rete interna ATS) coinvolti: per il DIPS: U.O.C. Medicina Preventiva nelle Comunità UOC Promozione della salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali Tipologia : Informativo ; Organizzativo Breve descrizione: Nella prima infanzia si pongono le fondamenta sulle quali l’individuo costruirà la propria vita, la qualità della relazione tra bambino e genitori, che inizia già dalla gravidanza, e lo sviluppo delle competenze in ambito cognitivo, linguistico, emotivo e relazionale (early childhood development) sono migliorate dalla lettura precoce ad alta voce. I programmi Nati per Leggere (NpL) e Nati per la musica (NpM) rientrano negli interventi di promozione delle competenze genitoriali. La promozione della lettura precoce ad alta voce in famiglia con i bambini è uno degli obiettivi del Piano Regionale della Prevenzione 2015-18, avvalorato dal "Protocollo d'Intesa tra Regione Lombardia, il Centro per la Salute del Bambini e il Comitato Italiano Unicef” DGR 5506/2016. La lettura precoce ad alta voce nell’infanzia è raccomandata dall’ OMS, dall’ Unicef, dal IV Piano Nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva – 2016/2017, dal Protocollo d’intesa per la promozione della lettura nella prima infanzia tra i Ministeri dei Beni Culturali, della Salute, dell’Istruzione. Nel progetto le biblioteche hanno un ruolo cruciale, sono infatti luoghi “facilitanti” e “opportunistici” per mettere in contatto i genitori con libri dedicati all’infanzia e promuoverne la lettura. Un operatore del settore opportunamente formato sui benefici della lettura in famiglia in età precoce può essere un prezioso "dialogatore", un ponte con le famiglie che arricchisce e consolida il circuito virtuoso creato sul territorio dalle reti NpL. Nel territorio delle province di Como e di Varese le biblioteche aderenti al programma sono 78 ed i sistemi bibliotecari 6. Il programma si avvale inoltre di lettori volontari formati che possono promuovere il progetto leggendo nelle sale d’attesa degli ambulatori pediatrici e dei servizi territoriali (centri vaccinali, consultori familiari). Il Tavolo Tecnico Allattamento al seno ha lavorato nell’anno 2017 parallelamente anche su tale tematica iniziando ad operare una ricognizione sullo stato di avanzamento del progetto “Nati per Leggere” sul territorio al fine di predisporre anche in questo caso un Piano d’Azione per il miglioramento della diffusione del programma stesso L’obiettivo da perseguire nel 2017 è quello di una azione di mediazione e raccordo da parte di ATS al fine di allargare, rinforzare e sviluppare il programma tramite la collaborazione con tutti gli attori sanitari del territorio (Pediatri di famiglia, consultori, punti nascita, centri vaccinali….), le amministrazioni locali ( asili nido, scuole per l’infanzia…) in stretto raccordo con i referenti provinciali Npl. Si prevede inoltre l’utilizzo di strumenti di comunicazione innovativi, di ampia portata e di facile accesso per gli utenti. Target prevalente : genitori con bambini entro i 3 anni; gestori servizi educativi per la prima infanzia, bibliotecari , pediatri di famiglia Copertura territoriale : Tutto il territorio ATS Soggetti esterni alla ATS Coinvolti : Amministrazioni comunali ( rete Biblioteche e asili nido e scuole d’infanzia comunali ), Asili Nido privati e PDF realizzazione

Page 57: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

57

INTERVENTO N. 5

“Culle e cucce: cani e bambini sotto lo stesso tetto - indicazioni per costruire

una serena convivenza” Servizi (rete interna ATS) coinvolti: Dipartimento Veterinario Tipologia: informativo-educativo Breve descrizione Se un amico a 4 zampe fa già parte di una famiglia, che sta per allargarsi con l’arrivo di un bebè , è importante preparare anche il nostro cane al lieto evento che si avvicina.

Il progetto quindi definisce la produzione di materiale informativo (brochure), destinato alle famiglie in attesa e/o con bambini e cani sotto lo stesso tetto.

Il documento informativo, tratta le varie fasi critiche del rapporto bambino animale, nel particolare.

• In attesa del lieto evento (preparare il nostro cane); • Il ritorno a casa (Il grande giorno dell’arrivo del neonato); • A quattro zampe (Il neonato cresce, il bambino che gattona) • E’ ora di andare all’asilo (il bimbo corre e gioca) • Nonni e baby sitter (il cane e le persone estranee); • Feste e riunioni tra amici (i cambiamenti di abitudini come fattore di stress del nostro cane)

Obiettivo: • Promuovere l’educazione per un corretto rapporto uomo/bambino - animale • Implementare la conoscenza del mondo degli animali d’affezione nella particolare fase della

nascita e della crescita di un bambino • Prevenire gli incidenti e gli episodi di morsicatura e ridurre i fattori di rischio sfocianti in episodi

di aggressività del cane (morsicature)

Target prevalente : genitori con bambini entro i 2 anni Copertura territoriale : intera ATS Insubria Soggetti esterni alla ATS Coinvolti : Amministrazioni comunali , PDF realizzazione

Page 58: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

58

PROGRAMMA LOCALE N. 5

PROMOZIONE DI STILI VITA FAVOREVOLI ALLA SALUTE E PREVENZIONE FATTORI DI RISCHIO COMPORTAMENTALI PROMOSSI NEL SETTING SANITARIO IN SINERGIA CON GLI EROGATORI Obiettivo: - Promuovere azioni per l’incremento di determinanti di salute e la riduzione di fattori di rischio comportamentali nella attività di “presa in carico individuale” da parte degli erogatori. Breve Descrizione: Le malattie cronico- degenerative hanno in comune determinanti di rischio individuale noti, in gran parte attribuibili a comportamenti non salutari - quali cattive abitudini alimentari, sedentarietà, tabagismo - che comportano l’utilizzo, per la loro diagnosi e cura, di una quota ingente di risorse. Tutti i più recenti documenti di indirizzo nazionali (Piano Nazionale Prevenzione 2014-2018; Piano Nazionale Cronicità) e regionali (Piano Regionale Prevenzione, Piano regionale Cronicità, DGR Governo della domanda: avvio della presa in carico di pazienti cronici e fragili. Determinazioni in attuazione dell’art. 9 della Legge 23/2015) pongono particolare attenzione all’individuazione di processi integrati di intervento finalizzati alla prevenzione individuale delle malattie croniche non trasmissibili (MCNT) fondati su principi di equità, appropriatezza e sostenibilità. Insieme alla gestione di programmi di promozione della salute da svolgere nei setting di vita e rivolti alla popolazione generale, occorre attivare iniziative di prevenzione e promozione della salute mirate al singolo individuo e in grado di anticipare l’aggravamento delle condizioni di salute delle persone che si rivolgono ai servizi sanitari e socio-sanitari. Per attuare tali interventi è fondamentale che ATS operi in un’ottica di governance territoriale in sinergia con le ASST e con gli altri soggetti del sistema sanitario e socio-sanitario nonché con i soggetti del terzo settore esterni all’area sanitaria. Il programma qui illustrato fa riferimento alle strategie e agli obiettivi di sistema contenuti nella DGR 7600/2017 “determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio-sanitario per l’esercizio 2018”. In tale contesto, per quanto riguarda l’area prevenzione della cronicità, in riferimento all’obbiettivo di “ messa a sistema di un programma di diagnosi precoce di condizioni di rischio aumentato per MCNT nella popolazione in età 45-60 anni con offerta di approccio comportamentale (counselling ed invio) in grado di potenziare le risorse personali individuali (empowerment) per l’adozione consapevole di stili di vita salutari e, se necessario di quello farmacologico” viene evidenziato lo strumento dei progetti di governo clinico dei MMG sulla base di quanto previsto dall’ “Accordo integrativo regionale MMG anno 2018”. ATS intende operare in quest’ottica con l’obiettivo di implementare l’offerta di approccio comportamentale (counselling) alle persone con fattori di rischio per malattie croniche nell’ambito delle attività di sistema per la presa in cura delle persone con fattori di rischio o patologia cronica in stadio iniziale, non complicata, mediante azioni di prevenzione primaria e secondaria. E’ da tutti riconosciuto che il counselling motivazionale breve (anche chiamato minimal advice o brief advice) caratterizzato dalla trasmissione di messaggi brevi in stile “motivazionale”, focalizzati su temi specifici, in contesti sanitari opportunistici, rappresenti una tecnica efficace nel promuovere un reale cambiamento degli stili di vita e dei comportamenti a rischio e nel favorire scelte di salute da parte delle persone; nel contempo il counselling risulta uno strumento comunicativo semplice e trasferibile nell’ ambito del sistema sanitario. Nell’approccio al paziente gli operatori sanitari saranno sensibilizzati ad affrontare anche il tema della prevenzione primaria tramite le vaccinazioni raccomandate per i soggetti con patologia di base (DGR X/7629 del 28/12/2017 “ Determinazione in ordine alle vaccinazioni dell’età infantile e dell’adulto in Regione Lombardia: aggiornamenti alla luce del Piano Nazionale Prevenzione

Page 59: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

59

Vaccinale 2017-2019) inoltre un’azione di sensibilizzazione sarà richiesta per l’aumento dell’adesione agli screening oncologici pubblici organizzati da ATS.

Obiettivi specifici locali:

Promozione di stili di vita favorevoli alla salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali promossi degli erogatori del sistema sanitario e socio-sanitario ospedaliero (ASST) e territoriale (MMG, Cooperative gestori cronicità)

INDICATORI PRIORITARI:

A. N. EROGATORI COINVOLTI PER ASST/TOTALE EROGATORI PER ASST B. N. ACCORDI FORMALIZZATI CON EROGATORI/TOTALE EROGATORI C. N. INTERVENTI FORMATIVI CONDIVISI CON EROGATORI D. N. MMG COINVOLTI-COOPERATIVE GESTORI/N. MMG DEL TERRITORIO E COOPERATIVE

GESTORI E. N. RADIOLOGIE DI SCREENING, UO PNEUMOLOGIA, MEDICINA INTERNA, CARDIOLOGIA

CHE EROGANO COUNSELLING MOTIVAZIONALE BREVE/N. TOTALE RADIOLOGIE DI SCREENING, UO PNEUMOLOGIA, MEDICINA INTERNA, CARDIOLOGIA

Descrizione quali-quantitativa delle risorse professionali e tecniche ATS coinvolte: Il programma, proposto su tutto il territorio dell’ATS Insubria, verrà realizzato dal DIPS coinvolgendo le diverse figure professionali in base alle competenze e alle necessità; potranno essere coinvolti n. 6 medici, n. 2 AS/INF, n. 1 Ass. Sociale, n. 1 Educatore professionale, n. 2 Dietiste e n. 1 Biologo Nutrizionista, N. 1 Psicologo. Per l’attuazione di tale programma è fondamentale ed indispensabile la collaborazione stretta e sinergica del Dipartimento Cure Primarie, del Dipartimento Programmazione per l’Integrazione delle Prestazioni Sociosanitarie con quelle Sociali (PIPSS), del Dipartimento Sviluppo Percorsi Integrati di Prevenzione e Cura e delle UOC Distretto Lariano, Distretto Valle Olona e Distretto Sette Laghi

Si ritiene opportuno individuare, per ogni Programma Locale la figura operativa che coordini l’attuazione dello stesso, monitorandone lo svolgimento, in coerenza con gli obiettivi e le azioni previste. COORDINATORE : Dr. Annalisa Donadini

INTERVENTO N. 1

“Promozione di stili di vita favorevoli alla salute e prevenzione fattori di rischio

comportamentali per la prevenzione della sindrome metabolica””

Servizi (rete interna ATS) coinvolti: - Per DIPS: U.O.C. Promozione della Salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali U.O.C. Medicina Preventiva delle Comunità - Dipartimento Cure Primarie Tipologia : Informativo ; Formativo

Breve descrizione: La prevalenza della sindrome metabolica è pari a circa il 25% nella popolazione adulta nel nostro territorio, con percentuali crescenti nelle fasce di età anziana. Le cause della Sindrome Metabolica sono da ricercare in una combinazione di scorrette abitudini (dieta e scarsa attività fisica) e predisposizione familiare (genetica). Queste cause portano all’accumulo di grasso addominale, che a

Page 60: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

60

sua volta ha un ruolo determinante nel favorire la combinazione dei diversi fattori di rischio. Tra questi, la resistenza all’insulina è fondamentale nell’insorgenza non solo di iperglicemia e diabete, ma anche della dislipidemia e dell’ipertensione arteriosa. Vi sono ampie dimostrazioni che riducendo il grasso addominale, e di conseguenza la resistenza all’insulina, in modo moderato (a partire da un calo ponderale del 5% fino a un calo ottimale del 10%) si può ottenere un importante miglioramento di tutto il profilo di rischio cardiovascolare. I momenti fondamentali del trattamento della Sindrome Metabolica sono pertanto mirati al calo ponderale e al miglioramento dei singoli fattori di rischio, e prevedono:

• Trattamento dietetico • Attività fisica controllata • Terapia farmacologica (per alterazioni superiori a soglie di rischio, o non corrette dopo

adeguata terapia comportamentale) Lo scopo dell’intervento è quello di intercettare i pazienti con classe di età compresa tra i 30-60 anni a rischio di Sindrome metabolica. ATS opererà nel suo ruolo di governance per stimolare, tramite lo strumento del governo clinico, gli MMG del territorio affinchè rilevino i parametri indicatori di rischio ed un counseling motivazionale breve sugli stili di vita e verranno inoltre offerte una educazione sanitaria individuale, supportata da materiale informativo, e la mappatura territoriale delle attività e delle strutture utili per sostenere il cambiamento dei propri stili di vita. I pazienti potranno essere coinvolti in maniera opportunistica ( durante un accesso ambulatoriale presso il medico di Medicina Generale ) oppure chiamati attivamente. I Medici di Medicina Generale verranno formati con un corso di formazione organizzato da ATS nel primo semestre del 2018 nel quale verranno date informazioni e gli strumenti per la diagnosi , la terapia , il monitoraggio e la educazione sanitaria. I pazienti a cui verrà diagnosticata la sindrome metabolica verranno inseriti in un programma di follow up. Target prevalente : assistiti affetti da patologia cronica degenerativa in fase iniziale Copertura territoriale : territorio ATS INSUBRIA Soggetti esterni alla ATS Coinvolti : MMG- realizzazione

INTERVENTO N.2

“Promozione di stili di vita favorevoli alla salute , prevenzione fattori di rischio comportamentali e sensibilizzazione alla prevenzione vaccinale e agli

screening oncologici nel percorso di presa in carico della cronicità” Servizi (rete interna ATS) coinvolti: Per DIPS: U.O.C. Promozione della Salute e Prevenzione fattori di rischio comportamentali UOC Medicina Preventiva nelle Comunità Dipartimento Cure Primarie Dipartimento Programmazione per l’Integrazione delle Prestazioni Sociosanitarie con quelle Sociali (PIPSS), Dipartimento Sviluppo Percorsi Integrati di Prevenzione e Cura UOC Distretto Lariano, Distretto Valle Olona e Distretto Sette Laghi Tipologia: Formativo; Informativo e organizzativo L’intervento prevede l’azione di ATS nel suo ruolo di governance al fine di orientare l’offerta delle prestazioni inserite nei PAI individuali dei pazienti cronici (in fase non compromessa) verso una forte connotazione preventiva in senso lato. Uno degli obiettivi principali è inserire in modo sistematico nei

Page 61: PPPP IANO IIINTEGRATO LLLLOCALE · fruibili anche dai cittadini più giovani; incentivando il raccordo con i media locali. Ciò al fine di diffondere nella comunità locale a vari

61

PAI il counselling motivazionale breve per l’adozione di sani stili di vita. Con tale strumento si pone l’attenzione su un maggior coinvolgimento del paziente che deve acquisire consapevolezza della propria malattia e dei fattori di rischi ad essa correlati, per poter poi divenire parte attiva della prevenzione –cura. Si vogliono creare le condizioni affinchè l’assistito trovi in sé le risorse per modificare i comportamenti al fine di migliorare la qualità e la durata della vita. Infatti, attraverso il colloquio framedico e paziente si sostengono e si sviluppano le potenzialità del paziente, promuovendone atteggiamenti attivi, propositivi e stimolando le capacità di scelta. Il medico è altresì chiamato a selezionare, per l’intervento educativo, i soggetti che, in base ai dati di evidenza scientifica, possano usufruire maggiormente dei benefici del counselling stesso in termini di guadagno di salute, ossia coloro che sono affetti da patologia cronica antecedente l’insorgenza delle complicanze. Altrettanta attenzione sarà posta in fase di selezione a ridurre al minimo le diseguaglianze attraverso l’offerta dell’intervento secondo criteri che privilegino i pazienti più bisognosi di supporto per propria condizione economica/culturale. ATS si rende disponibile a promuovere la formazione specifica degli operatori sanitari se richiesta e a fornire supporto documentale/informativo per i pazienti onde favorire l’invio ai servizi di prevenzione (centri per la disassuefazione al tabagismo etc).Nell’ambito di tale programma si intende inoltre inserire nei PAI l’offerta vaccinale per rischio legato alla patologia di base con invio con canali preferenziali ai centri vaccinali; sensibilizzazione agli screening oncologici con identificazione di canali preferenziali di invio ai centri Screening di Como e Varese Target prevalente : assistiti affetti da patologia cronico degenerativa in fase iniziale. Copertura territoriale : territorio ATS INSUBRIA Soggetti esterni alla ATS Coinvolti : MMG , PdF, Gestori per presa in carico cronicità, centri vaccinali ASST coinvolti nella fase della realizzazione

3) RISORSE ECONOMICHE

In coerenza con la programmazione PIL 2017, si intende utilizzare le risorse economiche di cui alla DGR X/7600 del 20/12/2017 “Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio-sanitario per l’esercizio 2018” pari ad € 60.000 per l’acquisizione di materiale informativo divulgativo e di personale destinato al DIPS della ATS Insubria ad integrazione delle risorse umane già in essere e investite, necessario per la piena realizzazione degli interventi del Piano con particolare riferimento ai programmi negli ambienti di lavoro e negli ambienti scolastici.