PPL Avicultori

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    A cura di

    Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie

    Michela Favretti

    Laboratorio tecnologie alimentari San Don di Piave, SCS8 Valorizzazione delle produzioni alimentari

    Coordinamento editoriale

    Licia Ravarotto

    SCS7 Comunicazione e conoscenza per la salute

    Grafica e impaginazione

    Valentina Boscolo Bragadin, Claudio Mantovani

    Laboratorio comunicazione della scienza, SCS7 Comunicazione e conoscenza per la salute

    Foto

    Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie

    Fotografo: Alessandro Dalla Pozza, Laboratorio diagnostica clinica, Sezione di Vicenza, SCT1 Verona e Vicenza

    Foto di copertina: Antonio Dalan, B&D Service, Padova

    Manlio PaleiServizio sanit pubblica veterinaria

    Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali

    Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

    Daniele Sisto

    SC Igiene degli alimenti di origine animale, Dipartimento di Prevenzione

    AAS n. 5 Friuli Occidentale

    Marta Dal Cin

    SC Sanit animale, Dipartimento di Prevenzione

    AAS n. 5 Friuli Occidentale

    Hanno collaborato

    Manuale Miele e prodotti dellalveare:Stefano Cremasco, Piraska Sabbion (Az. Ulss 16 Padova), Luca Buffon, Franco Ravagnan (Az. Ulss 8 Asolo, Treviso),

    Enzo Re (AAS 5 Friuli Occidentale)

    Manuale Carni avicunicole fresche:Stefano De Rui, Luca Buffon (Az. Ulss 8 Asolo, Treviso)

    Manuale Preparazioni di carne destinate alla cottura e carni trasformate: Stefano De Rui, Luca Buffon (Az. Ulss 8 Asolo, Treviso)

    Manuale Conserve vegetali:Pierpaolo Rovere, Giovanna Del Degan (Parco Agroalimentare di San Daniele, Udine)

    Manuale Pane e prodotti da forno:Pierpaolo Rovere, Giovanna Del Degan (Parco Agroalimentare di San Daniele, Udine)

    Il manuale stato realizzato nellambito del progetto Piccole produzioni locali - Prodotti lattiero caseari tipici delle malghe della Regione FVG (DPR 0166/

    Pres dd. 14.07.2011 Regolamento per la produzione, lavorazione, preparazione e vendita diretta di prodotti lattiero-caseari tipici di malga)

    Nonostante lattenzione dedicata alla stesura della pubblicazione e i controlli effettuati sulle immagini e sui contenuti, qualche errore potrebbe

    essere sfuggito alle nostre verifiche. Ce ne scusiamo con i lettori e li invitiamo a trasmetterci eventuali osservazioni scrivendo alla seguente e-mail:

    [email protected]

    I edizione: aprile 2015

    Copyright 2015 Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle VeneziePubblicazione senza scopo di lucro

    Riproduzione vietata ai sensi di legge (art. 171 delle legge 22 aprile 1941, n 633)

    Pubblicazione non in vendita

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    Premessa

    Nel corso degli ultimi anni, sono aumentate le piccole produzioni tipiche e di qualit,che caratterizzano alcuni ambiti territoriali e a cui sono spesso dedicate manifestazioni. Alfine di valorizzare ulteriormente il prodotto della tradizione contadina locale, il percorso

    regionale ha condotto alle semplificazione delle procedure burocratiche previste dalla normavigente. In questi primi anni di progetto Piccole Produzioni Locali PPL, i risultati sonostati apprezzati non solo dal consumatore che ha testato un prodotto genuino e a Km zero,ma anche dal produttore che ha potuto usufruire di un percorso semplificato, di cui questomanuale parte integrante.

    Il Decreto del Presidente della Regione 21 febbraio 2014, n. 023/Pres, con il quale stato adottato il Regolamento per la disciplina e lesercizio delle Piccole ProduzioniLocali di alimenti di origine vegetale e animale ha tracciato un percorso semplificato perla commercializzazione dei prodotti agricoli, anche trasformati, di origine animale e non, dalproduttore primario al consumatore finale, subordinata alla vendita diretta in ambito locale

    di piccoli quantitativi. Questa normativa regionale ha posto lattenzione sui requisiti igieni-co-sanitari delle strutture di lavorazione semplificandoli, pur salvaguardando la salubrit deiprodotti, rendendoli disponibili non solo al consumatore finale, ma anche al dettagliante inambito locale.

    Se questo percorso, sostenuto da norme specifiche, rappresenta un significativoelemento di tutela del territorio e di caratterizzazione geografica, il rispetto della sicurezzaigienico-sanitaria dellalimento un requisito fondamentale. La vendita, e in particolare lalavorazione/trasformazione dei prodotti, costituisce unesperienza sicuramente nuova perlimprenditore agricolo, che deve conciliare sistemi di produzione e di conservazione, gustied abitudini alimentari di un consumatore moderno con le ricette della tradizione.

    Chi produce alimenti ha una grande responsabilit nella qualit complessiva delprodotto e, soprattutto, sulla sicurezza e salute del consumatore. necessario pertantointraprendere ogni possibile azione al fine di prevenire, eliminare o ridurre a livelli accettabiliil rischio in modo da assicurare la conformit del prodotto alle specifiche igienico-sanitariee, in generale, alle attese del consumatore. Occorre quindi individuare il modo migliore pergestire e controllare il processo produttivo locale.

    Nellambito del progetto di valorizzazione delle Piccole Produzioni Locali PPL si ritenuto di realizzare delle linee guida di BUONE PRATICHE DI IGIENE che ogni produttorepotr adattare alla propria realt. II processo produttivo, ripartito in fasi, dettaglia e motivai comportamenti e le azioni positive finalizzate alla sicurezza igienico-sanitaria dei prodotti.Nel presente lavoro stata conferita particolare attenzione alle immagini. Esse rafforzano iconcetti di igiene, salubrit, tracciabilit, sanificazione degli ambienti e delle attrezzature,fornendo una indicazione immediata alloperatore. Naturalmente, lanalisi di processo tarata sulle piccole produzioni del paniere in cui tipicit, stagionalit, e piccoli quantitativisono gli elementi caratterizzanti.

    Direttore del Servizio Sanit Pubblica Veterinaria

    Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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    Manuale di buone prassi igieniche per le

    Carni avicunicole fresche

    Dati identificativi dellazienda

    Denominazione dellazienda:

    Codice aziendale/N. registrazione PPL:

    Responsabile:

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    Indice

    Allevamento pag. 3

    Macellazione pag. 8

    Gestione dei prodotti derivati pag. 13

    Trasporto dei prodotti pag. 19

    Pulizia e sanificazione pag. 21

    Schede tematiche pag. 29

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    3manuale di buone prassi igieniche per le carni avicunicole fresche

    Allevamento

    Rintracciabilit

    Cosa e come? Perch?

    Lallevamento deve essere registratopresso lautorit competente e deveessere inserito nella banca dati nazio-nale

    Gli animali devono arrivare in alleva-mento scortati dal certificato sanitarioModello 4

    Gli animali devono essere identificatiper partita mediante data di acquistoo di nascita

    Per lindividuazione

    dellallevamento e per la

    rintracciabilit dei prodotti

    Per garantire la rintracciabilit

    degli animali in ingresso

    Per identificare la partita al

    momento della macellazione

    presso il proprio laboratorio

    Piccole Produzioni Locali

    Per rispettare i tempi di

    allevamento previsti dalla

    normativa

    1. Idencazione della partamediante la data di nascita 2. Il Modello 4 deve essere compilato in ogni sua parte e scortarela movimentazione degli animali (in foto un parcolare delmodello)

    Allevamento

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    4 manuale di buone prassi igieniche per le carni avicunicole fresche

    Allevamento

    Cura e benessere degli animali

    Cosa e come? Perch?

    Gli animali devono poter disporre diadeguati spazi di allevamento:

    i polli devono essere allevati a terra

    i conigli possono essere allevati ingabbia

    Le gabbie e i ricoveri devono essereprivi di spigoli, ferri sporgenti, asperit

    In ambienti confinati bisogna garan-tire adeguata aerazione (assenza dicorrenti daria) ed illuminazione, utiliz-zare gabbie in materiale lavabile edisinfettabile

    Per garantire buone condizioni

    di salute

    Per evitare traumatismi

    Per migliorare le prestazioni

    produttive

    Per evitare linsorgenza

    di patologie enteriche e/o

    respiratorie

    3. Condizioni igienico-sanitarie di allevamento non idonee 4.Idonee condizioni di allevamento chepermeono ai polli di razzolare

    !

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    5manuale di buone prassi igieniche per le carni avicunicole fresche

    Allevamento

    Cosa e come? Perch?

    Nel caso di allevamenti allaperto,creare dei ricoveri di dimensioniadeguate in base al numero di animaliallevati e proteggere le mangiatoie daintemperie e volatili selvatici

    Utilizzare appezzamenti di terra diversifra un ciclo e laltro

    Il coniglio un animale socievole,pertanto necessario mantenere glianimali in gruppi, possibilmente corri-spondenti alla nidiata (se ciclo fattrice-ingrasso in azienda)

    Per permettere agli animali di

    proteggersi dagli sbalzi termici,

    dallumidit e dai predatori e

    per evitare la trasmissione di

    malattie dal selvatico al rurale

    Per evitare problemi di

    coccidiosi

    Per evitare situazioni di stress

    ad animali che sono gregari-coloniali

    5. Idonee condizioni di allevamento conleera pulita ed asciua ed acqua frescasempre a disposizione

    6. Allevamento a terra dei conigli

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    6 manuale di buone prassi igieniche per le carni avicunicole fresche

    Allevamento

    Cura degli animali

    Cosa e come? Perch?

    Gli animali malati devono essere pron-tamente identificati e separati dal restodei gruppi

    I soggetti malati devono essere postisotto cura da parte del veterinario

    I trattamenti terapeutici devono essere

    annotati nellapposito registro prece-dentemente vidimato dallautoritcompetente e conservato per 5 annidallultima registrazione

    Per evitare sofferenze inutili

    agli animali e garantire la resa

    produttiva ottimale

    Per garantire una terapia

    mirata alla cura della patologia

    in atto ed evitare la diffusione

    di malattie contagiose soggette

    a denuncia (mixomatosi, m.e.v.

    per i conigli; pseudo peste oNewcastle disease nel caso dei

    polli)

    7. Il registro dei traamen terapeuci 8. Coniglio con lesioni da mixomatosi

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    7manuale di buone prassi igieniche per le carni avicunicole fresche

    Allevamento

    Cosa e come? Perch?

    Sottoporre tutti i conigli ai piani vacci-nali obbligatori regionali e/o nazionali(mixomatosi e m.e.v. malattia emorra-gica virale)

    Consegnare il modello 12 (compilatodal veterinario aziendale) allautoritcompetente

    Nel caso di allevamenti con meno di250 avicoli comunque necessariogarantire il monitoraggio della Salmo-nella

    Per evitare di macellare animali

    senza aver rispettato i tempi

    di sospensione previsti per i

    farmaci

    Per rispettare la normativa

    e garantire la sicurezza dei

    prodotti

    9. Documento che dovr esserecompilato dal Veterinario aziendaleche aesta lintervento vaccinaleeeuato

    10. Avit di monitoraggio negli allevamen avicoli per la ricercadi Salmonellaspp mediante sovrascarpe

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    8 manuale di buone prassi igieniche per le carni avicunicole fresche

    Benessere alla macellazione

    Cosa e come? Perch?

    Avvisare il servizio veterinario almeno24 ore prima della macellazione

    Non macellare animali che abbianomostrato sintomi di malattia, adesempio enteriti, polmoniti, micosi

    In caso di trattamenti farmacolo-

    gici rispettare i tempi di sospensioneprevisti

    Per effettuare eventuali

    controlli sugli animali prima

    della macellazione

    Le carni ottenute da animali

    malati rappresentano un rischio

    per il consumatore

    Il mancato rispetto dei tempi

    di sospensione determina la

    presenza di residui nelle carni eun rischio per il consumatore

    11.Lesioni piche in animali con micosi 12.Itraamen devono essere eeua conmedicinali veterinari autorizza e prescri dalVeterinario Aziendale

    Macellazione

    !

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    9manuale di buone prassi igieniche per le carni avicunicole fresche

    Macellazione

    Cosa e come? Perch?

    Evitare agli animali stress inutili

    Poggiare le gabbie con gli animali vivisu superfici lavabili ed al riparo dagliagenti atmosferici

    Ridurre al minimo il periodo di attesa

    Effettuare lo stordimento con idonea

    attrezzatura

    Per garantire il benessere degli

    animali e una migliore qualit

    delle carni

    Per ripararli dalle intemperie

    e per pulire adeguatamente le

    superfici

    Per evitare inutili stress agli

    animali

    13.Gabbie di contenimento non idonee costruiteargianalmente con materiale non facilmente lavabile edisinfeabile

    14. Correa procedura di stordimentodegli animali nel rispeo delbenessere animale

    !

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    10 manuale di buone prassi igieniche per le carni avicunicole fresche

    Macellazione

    15. Operatori (privi di orologio e/o anelli) che ulizzanoabbigliamento adeguato durante la fase di macellazione

    Igiene della macellazione

    Cosa e come? Perch?

    Chi manipola gli animali vivi fino alloscuoiamento/spennatura deve effet-tuare una adeguata pulizia prima dimanipolare le carni sezionate

    Gli abiti da lavoro devono esseremantenuti puliti, le mani vanno lavateaccuratamente e gli strumenti (coltelli,

    taglieri, ecc) devono essere adeguata-mente sanificati

    I peli e le penne sono fonte di

    contaminazione batterica e non

    devono venire in contatto con le

    carni fresche

    16. Abi il cui ulizzo non idoneodurante il processo di macellazione edi lavorazione delle carni

    !

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    11manuale di buone prassi igieniche per le carni avicunicole fresche

    Macellazione

    Cosa e come? Perch?

    Durante la macellazione evitare larottura del tubo digerente

    Refrigerare al pi presto le carcassedegli animali macellati a temperaturanon superiore a 4C

    Eliminare le parti non idonee alconsumo umano e gestirle come sotto-

    prodotti riponendole negli appositirifiuti fino allo smaltimento

    Per non contaminare le carni

    e le superfici con il contenuto

    dellintestino

    Per evitare proliferazioni

    batteriche sulle carni e per

    migliorare la qualit e la

    durabilit delle carcasse

    Per evitare di contaminare le

    carni fresche

    17.Correa avit di scuoiamento ed eviscerazioneeseguite facendo aenzione a non contaminare lecarcasse con il contenuto gastro-intesnale

    18. Correa prassi di rareddamentodelle carcasse subito dopo lamacellazione

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    12 manuale di buone prassi igieniche per le carni avicunicole fresche

    Macellazione

    Cosa e come? Perch?

    In caso di macellazione di pollame econigli occorre sanificare locali e attrez-zature tra una specie e laltra

    I residui delle lavorazioni possonoessere conservati in contenitori refri-gerati dedicati e devono essere smaltititramite ditte autorizzate

    Per non trasferire i batteri da

    una specie allaltra

    Per evitare di attrarre infestanti

    Per non diffondere batteri e

    virus nellambiente

    19. Correa avit di pulizia dopo la fase di macellazione 20. Sooprodo della macellazione dasmalre mediante dia autorizzata

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    13manuale di buone prassi igieniche per le carni avicunicole fresche

    Cosa e come? Perch?

    Tenere aggiornato il registro dellemacellazioni indicando il gruppo diprovenienza

    Indicare il numero di carcasse vendutesenza ulteriori lavorazioni e quellevendute come rotolo di coniglio

    Il lotto di produzione indicato adesempio con la data di produzione

    Nel caso di vendita ad operatori delsettore alimentare (dettaglianti locali)bisogna tenere traccia degli acquirentia cui si fornisce la merce e del lotto diproduzione interessato

    Per garantire la rintracciabilit

    in tutte le fasi in quanto il

    produttore responsabile sotto

    il profilo igienico sanitario e

    della conformit alla normativa

    dei prodotti posti in vendita

    21. Il produore ene registrazione delle partemacellate idencando ogni loo prodoo (datadi macellazione).

    22. Da da indicare per ciascuna parta macellata

    Gestione dei prodotti derivati

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    14 manuale di buone prassi igieniche per le carni avicunicole fresche

    Gestione dei prodotti derivati

    Etichettatura

    Cosa e come? Perch?

    Letichetta ha lo scopo di fornireal consumatore le informazioni sulprodotto.

    Le indicazioni minime che devonoessere riportate sono: nome e indirizzodel produttore, codice identificativoPPL; denominazione dellalimento (es.

    rotolo di coniglio); elenco degli ingre-dienti in ordine decrescente (es. coni-glio, rosmarino, sale, pepe) mettendoin particolare risalto (sottolineato,grassetto) eventuali allergeni presenti(es. sedano); lotto/data di produzione(es. 07/03/2013); condizioni di conser-vazione (es. da conservare in frigori-fero a + 4C); modalit di preparazione

    (es. da consumarsi previa cottura); davendersi a peso

    Perch un obbligo di legge

    Perch il consumatore deve

    essere informato su quello che

    acquista

    23. Preparazione del rotolo di coniglio 24. Esempio di correa echeatura

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    15manuale di buone prassi igieniche per le carni avicunicole fresche

    Gestione dei prodotti derivati

    Vendita dellalimento

    Cosa e come? Perch?

    Lalimento pu essere posto in venditasfuso o preincartato. Nel caso divendita dellalimento sfuso, senzacio un imballaggio preesistente, leinformazioni delletichetta possonoessere riportate su un cartello visibilevicino ai prodotti o su un quaderno adisposizione dei clienti

    Le informazioni che devono essereriportate nel caso di vendita di alimentisfusi sono: denominazione dellali-mento (es. rotolo di coniglio); elencodegli ingredienti in ordine decrescente(es. coniglio, rosmarino, sale, pepe)mettendo in particolare risalto (sotto-lineato, grassetto) eventuali allergeni

    presenti (a es. sedano); condizioni diconservazione (es. da conservare infrigorifero a 4C)

    Per rispettare gli obblighi di

    legge

    25. Rotolo di coniglio26.Banco frigo per la conservazione/vendita deglialimen a temperatura di 4C

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    16 manuale di buone prassi igieniche per le carni avicunicole fresche

    Gestione dei prodotti derivati

    Cosa e come? Perch?

    La vendita di un alimento preincar-tato prevede che lalimento sia postoin una confezione che pu essereaperta e richiusa senza romperla (es.vaschetta di polistirolo o di plastica,pellicola trasparente)

    Le informazioni che devono essere

    riportate nel caso di vendita di alimentipreincartati sono le stesse deglialimenti sfusi

    Nel caso di ingredienti composti (es.mix di spezie) vanno indicati i singolicomponenti (es. sale, pepe, rosmarino,alloro, salvia)

    Perch cos prevede la

    normativa

    27. Fase di preincarto 28. Al prodoo preincartato deve essere appostalechea degli ingredien

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    17manuale di buone prassi igieniche per le carni avicunicole fresche

    Gestione dei prodotti derivati

    Conservabilit dei prodotti

    Cosa e come? Perch?

    compito del produttore stabilire ladurata dei propri alimenti

    Pi un alimento lavorato ed elabo-rato, ricco di ingredienti, pi sar brevela sua durata

    Per evitare alterazione dei

    prodotti e proliferazione

    microbica

    29.Fasi di preparazione del rotolo di coniglio

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    18 manuale di buone prassi igieniche per le carni avicunicole fresche

    Gestione dei prodotti derivati

    Temperature di conservazione

    Cosa e come? Perch?

    importante il rispetto delle tempe-rature di conservazione delle carnifresche mantenendole a 4C

    Le temperature delle attrezzaturedi raffreddamento vanno control-late periodicamente con termometromanuale esterno

    opportuno verificare periodicamenteil termometro manuale con cui si effet-tuano le verifiche, magari controllandola temperatura misurata se posto inghiaccio o in acqua bollente

    Per evitare proliferazioni

    batteriche

    Per evitare di fornire alimenti

    deteriorati

    Per misurare correttamente

    la temperatura prevista per

    frigoriferi e banchi frigo

    30. Cella di conservazione delle carni 31.Verica del correofunzionamento del termometro

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    19manuale di buone prassi igieniche per le carni avicunicole fresche

    Cosa e come? Perch?

    Nel caso i prodotti non vengano vendutinello spaccio annesso al locale lavora-zione ma in mercati, fiere, dettagliantilocali, somministratori (agriturismi,ristoranti), devono essere trasportati incontenitori idonei e puliti, con mante-nimento della temperatura inferiore a+4C

    Per piccoli spostamenti - entro 1 ora- possono essere utilizzati contenitoriisotermici, con piastre refrigeranti ocon sistemi collegati a erogatori dienergia

    Per mantenere il prodotto in

    condizioni igieniche

    Per garantire la freschezza e la

    durabilit del prodotto

    32. Contenitore coibentato per il trasporto refrigerato 33.Piastre refrigeran per ilmantenimento della temperatura

    Trasporto dei prodotti

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    20 manuale di buone prassi igieniche per le carni avicunicole fresche

    Trasporto dei prodotti

    Cosa e come? Perch?

    Nella fase di vendita i prodotti devonoessere conservati in una vetrina refri-gerata

    Comunque, sia durante la fase ditrasporto che in fase di vendita latemperatura non deve superare i +4Ce deve essere monitorata attraverso

    adeguati misuratori (data logger)

    Per evitare la proliferazione

    microbica

    34. Strumento per la misurazione in connuo dellatemperatura

    35. Correo trasporto dei prodo

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    21manuale di buone prassi igieniche per le carni avicunicole fresche

    Cosa e come? Perch?

    importante che eventuali gabbie,mangiatoie e abbeveratoi siano mante-nuti puliti

    Anche i silos del mangime devonoessere mantenuti puliti, cos come learee esterne

    Evitare laccumulo di rifiuti nelle zoneallaperto

    opportuno effettuare una adeguatadisinfestazione, in particolare neiperiodi caldi per evitare leccessivapresenza di mosche e zanzare

    Per impedire proliferazioni

    microbiche

    Per evitare di inquinare

    le partite di mangime con

    micotossine

    Per impedire il proliferare di

    animali infestanti e insetti

    nocivi che possono trasferire

    malattie agli animali

    36. Foraggio essiccato idoneo allalimentazioneanimale

    37. I locali annessi alla stabulazione degli animalidevono essere mantenu puli ed in ordine

    Pulizia e sanificazione

    !

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    22 manuale di buone prassi igieniche per le carni avicunicole fresche

    Pulizia e sanificazione

    Cosa e come? Perch?

    I locali di macellazione e lavorazionedelle carni devono essere sempre rigo-rosamente puliti e sanificati prima diiniziare le attivit

    Tutte le attrezzatureimpiegate durantela macellazione devono essere semprepulite e sanificate prima di iniziare le

    operazioni di macellazione

    Perch lavorando su superfici

    o con attrezzature sporche si

    rischia di compromettere tutte

    le lavorazioni

    Per evitare di contaminare le

    carni con patogeni pericolosi

    per la salute del consumatore

    Per consentire una durabilit

    superiore delle carcasse

    38. Locale di macellazione non correamentepulito e sanicato.

    39. Laboratorio pulito e in ordine

    !

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    23manuale di buone prassi igieniche per le carni avicunicole fresche

    Pulizia e sanificazione

    Cosa e come? Perch?

    La procedura da applicare a superfici eattrezzature prevede:

    accurato lavaggio delle attrezzaturee rimozione dello sporco grossolanocon mezzi meccanici e accurato lavag-gio

    detersione con detergente e acqua

    calda, diluito secondo le indicazio-ni del produttore e accurata azionemeccanica

    risciacquo

    disinfezione con prodotto disinfettan-te, diluito secondo le indicazioni delproduttore

    attendere che il prodotto faccia ef-

    fetto (circa 5 min) quindi procedereal risciacquo e asciugare con carta aperdere o lasciar asciugare allaria

    Per facilitare ladeguata pulizia

    di tutte le parti

    Per agevolare le successive

    operazioni di sgrassatura e

    disinfezione

    Per consentire lasportazione dei

    grassi e migliorare lazione dei

    disinfettanti

    Per rimuovere completamente

    sporco e detergente utilizzato

    40. Correa operazione di lavaggio dellearezzature impiegate.

    41. Sterilizzatore per i coltelli

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    24 manuale di buone prassi igieniche per le carni avicunicole fresche

    Pulizia e sanificazione

    Cosa e come? Perch?

    evitare i ristagni dacqua

    rispettare sempre i tempi di contattodei prodotti con le superfici da pulire,le diluizioni indicate dal produttore ele temperature dellacqua di utilizzopreviste

    al termine delle operazioni le attrez-

    zature devono risultare:- prive di tracce di prodotti detergen-

    ti e disinfettanti

    - non untuose al tatto

    Per ridurre il rischio di

    contaminazione batterica

    dei prodotti nelle lavorazioni

    successive

    Per eliminare possibili tracce di

    disinfettante

    Per garantire la corretta

    sanificazione di locali e

    attrezzature

    Per assicurare un adeguato

    livello igienico sanitario

    nelle successive giornate di

    lavorazione

    42. Eliminazione dellacqua di risciacquo 43. Asciugatura con carta a perdere

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    25manuale di buone prassi igieniche per le carni avicunicole fresche

    Pulizia e sanificazione

    Cosa e come? Perch?

    Tutti i prodotti utilizzati sono mantenutinella loro confezione originale, prov-vista di etichettatura tale da renderliimmediatamente identificabili

    Devono essere facili da rimuoveretramite risciacquo e non devonolasciare residui n odori anomali

    Per evitare contaminazioni da

    disinfettanti delle lavorazioni

    successive

    44. Correo stoccaggio dei prodo per lapulizia 45. Adeguata pulizia

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    26 manuale di buone prassi igieniche per le carni avicunicole fresche

    Pulizia e sanificazione

    Disinfestazione

    Cosa e come? Perch?

    Effettuare un controllo verso roditori,uccelli, insetti volanti e striscianti

    Rimuovere tutti i rifiuti dai locali dilavorazione, con smaltimento almenogiornaliero

    Mantenere la zona esterna ai locali

    sgombra da vegetazione spontanea,detriti e rifiuti

    Ispezionare visivamente le attrezza-ture, i pavimenti e le pareti dei locali

    Per evitare lingresso di

    infestanti in allevamento, nei

    locali di deposito dei mangimi

    o di lavorazione e stoccaggio

    degli alimenti

    Per evitare la diffusione di

    malattie

    46.Correa avit di derazzazione con limpiego dicassea contenente veleno per topi

    47. Presenza di infestan in allevamento

    !

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    27manuale di buone prassi igieniche per le carni avicunicole fresche

    Pulizia e sanificazione

    Prodotti utilizzabili

    Cosa e come? Perch?

    Rodenticidi: esche collocate allesternodei locali di lavorazione

    consentito apporre allinterno deilocali di lavorazione trappole a catturaper insetti volanti (sistema monito-raggio)

    Disporre lungo il perimetro esternodellallevamento esche per roditori

    Per evitare la contaminazione

    degli alimenti

    Per ridurre la presenza di insetti

    volanti che possono veicolare

    agenti microbici sui prodotti

    lavorati

    48. Punto di intervento contro i roditori 49. Sistema di loa agli infestan

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    28 manuale di buone prassi igieniche per le carni avicunicole fresche

    Link utili

    www.izsvenezie.it www.ppl-veneto.it (da definire) ppl.regione.fvg.it

    Note

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    Schede tematiche

    Piano di pulizia e sanificazione (esempio)

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    Schede tematiche

    manuale di buone prassi igieniche per le carni avicunicole fresche

    Azienda:

    Punto di

    intervento

    INTERVENTOProdotto Attrezzature

    pulizia* detersione disinfezione^

    pavimento X X puliben mocio

    *Pulizia:rimozione dello sporco visibile con mezzi meccanici (acqua, straccio, scopa, carta a perdere, ecc.)

    Detersione:rimozione dello sporco unto con detergente (anche detto sgrassante o sapone)

    ^Disinfezione:eliminazione dei microrganismi patogeni

    Procedura completa di pulizia e sanificazione:

    1. Rimuovere lo sporco visibile grossolano con mezzi meccanici/manuali

    2. Distribuire sulla superficie il prodotto detergente, preventivamente diluito in acqua non troppocalda (ideale da 25C a 45C, non oltre i 50C), secondo le proporzioni indicate dal produttore

    3. Attendere che il prodotto faccia effetto (normalmente 5 minuti)

    4. Risciacquare con acqua tiepida

    5. Distribuire sulla superficie il prodotto disinfettante, preventivamente diluito in acqua secondo leproporzioni e alle temperature indicate dal produttore

    6. Attendere che il prodotto faccia effetto (normalmente 15/20 minuti per i sali di ammonioquaternario, meno per i prodotti a base di cloro)

    7. Risciacquare e lasciar asciugare

    Piano di pulizia e sanificazione

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    Schede tematiche

    manuale di buone prassi igieniche per le carni avicunicole fresche

    INTERVENTO Nome

    commerciale

    % di

    diluizione*

    T

    acqua

    Tempodi

    contatto

    NOTEdetergente disinfettante^

    A

    B

    C

    D

    E

    F

    G

    H

    I

    L

    M

    Detergente:da usare su superfici preventivamente pulite, serve a rimuovere lo sporco unto

    (sgrassante o sapone)

    ^Disinfettante:serve ad eliminare i microrganismi patogeni - Da usare su superfici sgrassate

    *% di diluizione:5% = 500 ml in 10 lt di acqua; 10% = 1 lt in 10 lt di acqua

    Azienda:

    Piano di pulizia e sanificazione

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