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PAgina 6 FOCUS Povertà e inclusione, ecco il SIA 16 PAgina IMMAGINE Nuova divisa, vecchi valori 20 PAgina TERZO SETTORE Approvata la riforma 12 PAgina ASSEMBLEA NAZIONALE Affrontare il cambiamento

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PAgina 6FOCUS

Povertà

e inclusione,

ecco il SIA

16PAgina

IMMAGINE

Nuova divisa, vecchi valori

20PAgina

TERZO SETTORE

Approvatala riforma

12PAgina

ASSEMBLEA

NAZIONALE

Affrontareil cambiamento

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L’EDITORIALE

Èimminente l’avvio operativo del Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA), lamisura dedicata al contrasto per la povertà prevista dalla legge di stabi-lità 2016 e finanziata con circa 750 ml. di euro. Si tratta del primo inter-

vento di questo genere esteso a tutto il territorio nazionale e in questesettimane sono in via di ultima definizione la tipologia dei destinatari, l’entitàdel sostegno, le modalità di accesso e di erogazione, le azioni per il rafforza-mento dei servizi professionali. Abbiamo voluto aprire questo numero di Giallo Ciano proprio su questo, perriflettere in modo approfondito sulla portata di questa misura nazionale di con-trasto alla povertà. Oggi in Italia è crescente la preoccupazione per quella fasciadi popolazione che vive in una condizione di povertà assoluta. Tanti persino i

bambini, circa il 19% del totale, che assieme agli anzianirientrano tra le fasce di popolazione più a rischio.E le Misericordie, veri e propri “presidi di comunità” sui ter-ritori, non stanno certo a guardare. Anzi, oggi più che mai,devono far sentire ancor di più la propria vicinanza a chi sitrova in difficoltà. La prossimità è la cifra de loro lavoro chepuò diventare un ingrediente indispensabile per costruirel’accompagnamento che la riforma del SIA auspica, senzariuscire forse neppure a descriverlo realisticamente.L’agire è espressione tipica della nostra identità. Un agireche non è solamente ambulanza, ma che sempre più si aprea nuovi servizi, nuove risposte alle situazioni di bisogno pic-cole e grandi delle nostre comunità.Lo abbiamo ribadito anche nel corso dell’Assemblea Nazio-

nale a San Giovanni Rotondo, che nella città di San Pio ci ha visti riflettere sullastrada percorsa e su quella ancora da fare, con il prezioso bagaglio dei nostri va-lori, della nostra identità e della nostra storia. Sul nostro essere Misericordie, unsenso di appartenenza che oggi assume una nuova veste.La pura passione e la voglia di aiutare il prossimo intrecciano i fili della nuovauniforme presentata proprio in quell’occasione, una divisa che racchiude nellasua tela oltre 770 anni di aiuto nel segno del Vangelo a chi si trova nel bisognoe nella sofferenza.È un segno di riconoscimento questa divisa, i suoi colori sono ormai un puntodi riferimento per i cittadini che li riconoscono e così si sentono tutelati. Per questo l’invito è sempre quello ad essere fratelli e sorelle della Misericor-dia che si sporcano le mani, ogni giorno, nel servizio alle proprie comunità.

*Presidente della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia

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Misericordia è prossimità

di ROBERTO TRUCCHI*

Emergenzapovertà:

le Misericordie,veri e propri

“presidi di comunità”sui territori,

non stanno certoa guardare

Confederazione Nazionale

Misericordie d’Italia

Via dello steccuto, 3850141 Firenze - Tel. 055 32611www.misericordie.it

Consiglio di Presidenza

Roberto TrucchiUgo Bellini Maria Pia BertolucciIsrael De Vito Gianfranco GilardiAldo Intaschi

Direttore Responsabile

Chiara Parenti

Coordinamento editoriale

Andrea Del Bianco

Segreteria di redazione

055/[email protected]

Comitato di redazione

Andrea Del BiancoChiara Parenti

Hanno collaborato

a questo numero

Roberto TrucchiAndrea Del BiancoChiara ParentiSilvia MesseriGiuliana CantiniDonatella TurriGiusy ZappiaPaolo Sanchini

Progetto grafico

e impaginazione

Marco MasiniCooperativa Firenze 2000

Giallo Ciano è la voce istituzio-nale del Movimento delle Miseri-cordie. Esce con 4 numeri l’annoe viene distribuito gratuitamentein 5mila copie. La rivista nascecome strumento di approfondi-mento con cui le Misericordie sipresentano all’interno del Movi-mento ma anche all’esterno, suipiù importanti tavoli istituzionali,dall’Italia a Bruxelles. Un appro-fondimento “politico” dei princi-pali temi di nostra pertinenza:sanità, immigrazione, marginalità,giovani, volontariato.Lo scopo è quello di dare un pic-colo contributo al cambiamentoculturale, offrendo ai confratelli ealle consorelle, ma anche a tutti ilettori vicini al nostro mondo, unostrumento in più per informarsi eformare un proprio pensiero suitemi più caldi dei nostri giorni.“Giallo Ciano” è anche scaricabilein pdf dal sito www.misericor-die.org

GialloCiano

News, storie e approfondimentidal mondodelle Misericordie

Bimestrale Misericordie d’Italiareg. al tribunale di Firenzeal n° 5395 4/02/2005

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in questo numero

3 L’editoriale del presidenteMisericordia è prossimità

12 DALLA CONFEDERAZIONEMisericordie: “Mondi vitali” per affrontare il cambiamento

19 DALLA CONFEDERAZIONEServizio 118: Trasparenza e onestà

23 notizie dal movimentoDisabilità, costruire il dopo di noi

6 PRIMOPIANOSostegno all’inclusione attiva,sperando nella buona occasione

16 DALLA CONFEDERAZIONENuova divisa, vecchi valori

22 notizie dal movimentoToscana: Nuovo assettoalla struttura formativa

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26 l’esperto rispondeLa responsabilità da “contatto sociale”

Notizie in breve

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24 notizie dal movimentoIl Giro di Khashro

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Sembra proprio che ci siamo. Dopo unlungo iter e diversi rinvii, pare pros-

sima, forse già in questo giugno, l’uscitadel decreto ministeriale che detterà l’av-vio della misura di contrasto alla povertà,definita SIA, Sostegno all’Inclusione Attiva.

NUOVI STRUMENTIPER NUOVE POVERTÀIl SIA è uno strumento complesso rivoltoalle famiglie con almeno un minore a ca-rico e con un ISEE inferiore ai 3.000 euro.Il tratto di novità più evidente del SIA è la“misura passiva” che prevede: un accom-pagnamento economico per almeno 12mesi, calcolato in maniera proporzionalealla grandezza del nucleo, fino a un mas-simo di 400 euro.Il tratto più interessante e complesso nel-l’attuazione appare invece la sua compo-nente di “misura attiva”: un nuovo mododi costruire accompagnamento alle fragi-lità economiche sui territori.In questo contesto, si chiamano in causadirettamente i soggetti che si spendononel volontariato e che animano la vita so-ciale dei quartieri, lanciando di fatto unasfida alla capacità del volontariato di rap-portarsi con i Comuni, costruire con loroun dialogo sul “come” accompagnare lefragilità, progettare insieme e insiemestrutturare la vicinanza ai poveri sul terri-torio.Ma andiamo con ordine, e vediamo dadove arriva questo SIA.

LA LUNGA STRADA DELLA PROPOSTAIl cambiamento complessivo dell’approc-cio sul tema della povertà arriva all’Italia

dal contesto europeo.Con la Strategia Europa 2020, l’Unione siè posta l’obiettivo di ridurre entro diecianni il numero di persone in condizionedi povertà e a rischio di esclusione so-ciale. Per l’Italia questo significa lavorareperché entro il 2020 ci siano 2,2 milionidi poveri in meno.L’Europa individua una strada maestra pernon fallire nell’ambizioso obiettivo e laracconta con il nome di “inclusione at-tiva”.Anche il SIA recepisce di fatto queste in-dicazioni: superare la logica dell’assisten-zialismo per andare verso un sistema diwelfare capace di accompagnare le per-sone a partire dalle loro risorse potenziali,poggiando su 3 pilastri: sostegno al red-dito, mercato del lavoro più inclusivo, ser-vizi sociali di qualità.L’Italia è partita con una prima sperimen-tazione nelle 12 città più grandi del Paesegià lo scorso anno con risultati solo par-ziali e si accinge a lanciare sull’intero ter-ritorio nazionale la nuova misura.Il SIA riprende molte delle sollecitazionilanciate dall’Alleanza contro la povertà,

SOSTEGNOALL’INCLUSIONE ATTIVASperando nella buona occasione

PRIMOPIANO

di DONATELLA TURRITerritori comeinterlocutori

per attuare il cambiamento

nel processo di accompagnamento

delle povertà.Superare la logica

dell’assistenzialismoper un sistema

di welfare voltoad accompagnare

le persone a partiredalle loro risorse

potenziali

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rete di coordinamento tra le maggiori or-ganizzazioni sociali italiane.

RISPONDERE ALLE POVERTÀ DI OGGI:L’EMERGENZA MINORIIl Sia è il tentativo di riorientare le politi-che di contrasto alla povertà, focalizzandoil cambiamento epocale che negli ultimidieci anni si è registrato nel campo dellapovertà in Europa e in Italia.Nel 2014 oltre un italiano su 4 è a rischiopovertà ed esclusione sociale.Il 19,4% dei residenti in Italia risulta a ri-

schio povertà, l’11,6% è in situazioni dipovertà assoluta e il 12,1% vive in fami-glie caratterizzate da una bassa intensitàdi lavoro.Il dato rimane drammatico nel Mezzo-giorno, dove quasi la metà dei residenti èa rischio povertà o esclusione.Il rischio povertà aumenta tra le famigliemonogenitoriali, 39,2%, e tra le coppiecon tre o più figli, 39,4% (Fonte, ISTAT rap-porto su reddito e condizioni di vita, anno2014).I dati segnalano, dunque, una nuova cate-

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Le Misericordie hanno una diffusione molto capillare sul territorio e rappresentanoin molti quartieri e piccoli paesi un “presidio di comunità” prezioso.Le sedi delle associazioni diventano luoghi di incontro, di accoglienza e di ascoltodel disagio. Spesso conoscono le situazioni di fragilità più e meglio dei Comuni ehanno per vocazione la capacità di farsi vicini, vicinissimi. Di diventare prossimi.La prossimità è la cifra del lavoro delle Misericordie che può diventare un ingre-diente indispensabile per costruire l’accompagnamento che la riforma del SIA au-spica, senza riuscire forse neppure a descriverlo realisticamente,Da qualche tempo, attraverso il progetto Alzaia, il movimento delle Misericordie hacominciato una riflessione più attenta su queste sue caratteristiche intrinseche,acquisendo consapevolezza del ruolo fondamentale che può ricoprire nella tessi-tura di un nuovo contesto sociale.

MISERICORDIE IN AZIONE

VICINI, VICINISSIMI, PROSSIMI

Il tratto di novità più evidente del SIA è la “misura passiva”che prevede: un accompagnamentoeconomico peralmeno 12 mesi,calcolato in manieraproporzionale allagrandezza del nucleo,fino a un massimo di 400 euro

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goria fortemente esposta all’esclusionesociale in Italia: quella dei minori.Oltre un milione di bambini e adolescenti

vivono in povertà nel nostro Paese. Unavera e propria emergenza democratica.

È proprio per questo, che il SIA nascecome una misura categoriale: si ri-volge alle famiglie e pone il suofocus sui minori, che rimangonoal centro del sistema di risposta.

LA NOVITÀ DEL SIAEcco allora le novità del So-stegno all’Inclusione Attiva.

I beneficiari:Potranno beneficiare dellamisura tutti i nuclei fami-liari con ISEE minore ouguale a 3000 EURO edove siano presenti al-meno un minore, un figlio

Con la Strategia Europa 2020, l’Unione si è posta l’obiettivo di ridurre entrodieci anni il numero di persone in condizione

di povertà e a rischio di esclusione sociale. Per l’Italia questo significa lavorare perché entro

il 2020 ci siano 2,2 milioni di poveri in meno

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disabile o donne in stato di gravidanza ac-certata.

L’entità della misura:La misura prevede 80 euro per ogni com-ponente del nucleo, fino a un massimo di400 euro e sarà erogata dall’INPS diretta-mente ai beneficiari, tramite carte prepa-gate alle Poste.

Il ruolo dei servizi sociali:Da quanto si legge nelle Linee guida, la

domanda per usufruire del supporto eco-nomico da parte delle famiglie sarà rac-colta tramite il segretariato sociale deiComuni, che le trasmetterà all’INPS. I ser-vizi sociali si dovranno poi attivare perprendere in carico la famiglia e sottoscri-vere con lei un patto con una reciproca as-sunzione di responsabilità ed impegni,che diventa condizione necessaria percontinuare a ricevere il sostegno. Se la fa-miglia non rispetta il patto, il Comune puòchiedere la revoca del sostegno.

Che cosa fare, allora? Pochi passi possono fare la diffe-renza nel giocare sui territori lascommessa storica del SIA.Si contano sulla punta delle dita:

INFORMARSIMolte cose del SIA ancora non sisanno e non si capiscono. Deve an-cora essere pubblicato il decreto chelo istituisce e i regolamenti che nechiariscono il funzionamento. Infor-marsi è il primo passo per stare den-tro a questa avventura.

INFORMAREMolte delle persone che cono-sciamo e che frequentano le Miseri-cordie o usufruiscono dei nostriservizi di sostegno alle fragilità po-trebbero beneficiare del SIA. Infor-marle sul loro diritto e metterle incontatto con i Comuni per capiremeglio cosa fare è un’operazione in-dispensabile.

DIALOGAREI Comuni dovrebbero essere i prota-gonisti della costruzione delle retiper la gestione del SIA, insieme agliAmbiti di zona (Società della salute,conferenze dei sindaci, ecc...). A loro spetterebbe il compito di coin-volgere il territorio e il terzo settore,ma non sempre ci sarà la capacità el’attenzione di fare questo. Le Mise-ricordie, possono essere soggetti in-traprendenti, che dialogano con ilsoggetto pubblico e costruisconosedi di confronto sul SIA.

INVENTAREIl SIA va costruito, inventato, ri-schiato. Alla luce del suo mandato edella sua tradizione, la Misericordiapuò lanciare proposte e contribuirea sperimentare forme di presa in ca-rico e accompagnamento innovativesui territori.

ACCOMPAGNARELa grande differenza tra il SIA e l’at-tuale sistema di presa in carico dellefamiglie può essere riassunta nellascommessa che si fa sul valore del-l’accompagnamento.Accompagnare le fragilità è un ta-lento che le Misericordie agisconoda sempre e che possono spendere.

RIMBOCCHIAMOCI

LE MANICHE:

5 mosse per il SIA

Il Sia è il tentativo di riorientare le politiche di contrasto alla povertà, focalizzando il cambiamento epocale che negli ultimi dieci anni si è registrato nel campo della povertà in Europa e in Italia

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Una nuova presa in caricoLa presa in carico delle famiglie prevista dalSIA cambia completamente il modo di lavo-rare del Servizio Sociale Territoriale.Il lavoro di accompagnamento si strutturaattraverso:una prima valutazione da parte del segreta-riato sociale dei bisogni e delle risorse dellafamigliala costituzione di una equipe multidiscipli-nare per la presa in carico della famiglia,dove siano presenti non solo l’assistente so-ciale, ma anche tutte le figure ritenute ne-cessarie per l’attivazione della famiglia(centro per l’impiego, sistema educativo,mediatori familiari..) e le figure del privatosociale, del volontariato e del territorio.il monitoraggio del percorso della famigliaattraverso la nomina di un referente.l’attivazione di azioni per l’inclusione lavo-rativa, di misure di ulteriore supporto eco-nomico, si servizi per l’educazione cheaccompagnino ed integrino il contributopassivo assegnato dal SIA.

TOCCA A NOIIl SIA si rivolge ai “territori” e li sceglie comeinterlocutori per attuare il cambiamento nelprocesso di accompagnamento delle po-vertà.Quando pensa ai territori, se li immagina“plurali”. Descrive comunità che diventanoprotagoniste nel contrasto alla povertà.Si tratta di un cambiamento di prospettivaradicale: la scelta di un approccio che pos-siamo definire “ecologico”. Per contrastarela povertà, si capisce quanto sia importantefidarsi in primo luogo delle persone che sihanno davanti e del potenziale che portanoe che a volte nascondono. Si scommette

sulla capacità delle comunità di accoglierela mappa complicata delle storie di esclu-sione, di leggerla e di trovarci nascosto untesoro.Il tesoro sta spesso nella rete che si può co-struire, nei legami che si possono accendere,in un lavoro di supporto e di compagnia chemette insieme tanti tasselli indispensabili.La riforma del SIA sa che il servizio socialevive un momento di crisi: mancano le ri-sorse, l’organico è stato depotenziato, la bu-

Confederazione Misericordie aderisce all'Alleanza contro la povertà, la rete composta da:Acli, Action Aid, Anci, Azione Cattolica Italiana, Caritas Italiana, Cgil-Cisl-Uil, Cnca, Co-munità di Sant’Egidio, Confcooperative, Conferenza delle Regioni e delle Province Au-tonome, Federazione Nazionale Società di San Vincenzo De Paoli Consiglio NazionaleItaliano – ONLUS, Fio.PSD, FOCSIV, Fondazione Banco Alimentare ONLUS, Forum Na-zionale del Terzo Settore, Jesuit Social Network, Legautonomie, Save the Children, Uma-nità Nuova-Movimento dei Focolari, Adiconsum, Arci, Associazione Professione inFamiglia, ATD Quarto Mondo, Banco Farmaceutico, Cilap EAPN Italia, CSVnet – Coordi-namento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, Confederazione Nazionaledelle Misericordie d’Italia, Federazione SCS, Fondazione Banco delle Opere di CaritàOnlus, Fondazione ÉBBENE, Piccola Opera della Divina Provvidenza del Don Orione,U.N.I.T.A.L.S.I. – Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari In-ternazionali, GVV AIC Italia.Attraverso un percorso di coinvolgimento della società civile e di ricerche e studi, haformulato al Governo la proposta del Re.I.S - Reddito di Inclusione sociale, un sostegnoal reddito per le famiglie in condizioni di povertà assoluta in Italia.

L’ALLEANZA CONTRO LA POVERTÀ

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rocrazia soffoca le energie per stare sul ter-ritorio, i Comuni non hanno quasi capacitàdi spesa per rispondere a bisogni che sisono amplificati e che sono inediti. Sono previste risorse per dotare i Comunidella struttura necessaria a concretizzarequanto il SIA prevede e per aprirsi a unmodo innovativo di fare inclusione, ma sicomprende che, per fare questo, è indi-spensabile l’aiuto del vasto e variegato

mondo del volontariato e del terzo settore.Le linee guida dicono: “i soggetti non pro-fessionisti che fanno parte della rete infor-male di sostegno alla famiglia possonoessere risorse vitali nel processo di inter-vento”.Dal mondo del volontariato può arrivare ildi più che cambia un intervento di sostegnoin un percorso di riscatto e di inclusionevera.

PER SAPERNE DI PIÙ

www.lavoro.gov.it

www.europalavoro.gov.it

www.redditoinclusione.it

www.istat.it

Dal mondo del volontariato può arrivare il di piùche cambia unintervento di sostegno in un percorso di riscatto e di inclusione vera

INCLUSIONE ATTIVAÈ’ una Strategia messa a punto dalla Commissione Europea per aiutare chi è a ri-schio di esclusione sociale a tornare a vivere pienamente la sua cittadinanza, at-traverso un ingresso nel mondo lavorativo o processi per il potenziamento dellerisorse.Poggia su tre assi connessi tra loro: un supporto all’accesso a risorse adeguate(reddito minimo adeguato), l’accesso a servizi di qualità e l’accompagnamentoverso il lavoro di qualità attraverso l’attivazione di un mercato del lavoro inclusivo. Questa strategia, integrata e con una visione di insieme, poggia sui diritti fonda-mentali e propone un percorso che può effettivamente contrastare il perdurare dicondizioni di povertà, di esclusione sociale e di disoccupazione di lunga durata.

APPROCCIO ECOLOGICOPrevede che si dia voce a tutti i componenti della famiglia, stimolandone la parte-cipazione alla progettazione circa la riattivazione del nucleo. Prevede inoltre un in-tervento continuativo e profondo, che tiene conto non solo dei bisogni concreti,educativi, psicologici e sociali dei componenti del nucleo, ma anche delle loro ri-sorse, i fattori protettivi e la rete che può essere messa in campo.

UN PO’ DI PAROLE PER CAPIRE

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Una realtà in cui tutto simuove velocemente e dovenon ci si può più far

imprigionare dalle procedure, daimodi di fare che hanno la lorostoria e ricchezza, ma con unaconnotazione temporale che ogginon si giustifica più. È questo ilcontesto in cui oggi si trovano adoperare le Misericordie e la verasfida è quella di ricostruire unanuova dimensione dellaconvivenza civile e sociale. È statoquesto uno dei temi fondamentaliaffrontati dal Presidente NazionaleRoberto Trucchi nella sua relazione diapertura dell’Assemblea Nazionale 2016delle Misericordie d’Italia.

VIVERE IN UN MONDO GLOBALEÈ un’illusione pensare di riuscire a nonstare dentro i processi storici che sistanno verificando: siamo in tutto e pertutto condizionati da quanto accadeintorno a noi, ma ormai anche da quelloche succede dall’altra parte del globo. Cisono dinamiche che stanno influenzando

ad ogni livello la società e coinvolgonoinevitabilmente le formazioni socialiintermedie. Se analizziamo il livellopolitico attuale, sembra quasi che lademocrazia stia diventando un retaggiodel passato sostituita da una politicafondata sulla leadership personale,sull’immagine, sui poteri economici. Sulpiano economico la crescente“finalizzazione” ha spostato l’originedella ricchezza e del benessere dallaproduzione di beni e servizi a forme di

arricchimento fatto di speculazionefinanziaria e di capitali virtualigiocati in modo immediato eveloce.

UNA NUOVA DIMENSIONECIVILE E SOCIALEIl movimento delle Misericordienon deve assistere passivamente aquesto particolare momentostorico, ma deve essere attoreattivo, deve operare affinché siricostruisca una nuova dimensionedella convivenza civile e sociale. LeMisericordie possono rivestire un

ruolo chiave in questo cammino, con ivalori che si sono sviluppati nei secoli eche devono rimanere attuali. Aconfermare la forza di questi principi è lastessa Chiesa che sta celebrando il“Giubileo della Misericordia” che puòessere il supporto a quella chepotremmo definire la “RigenerazioneCreativa” di tutta la società. Sarà perònecessario accrescere la capacità dilettura delle dinamiche e dei contesti,una lettura autonoma fatta di

MISERICORDIEDALLA CONFEDERAZIONE

Suggestioni e riflessioni dalla relazione

del Presidente Trucchi all'Assemblea Nazionale

“Mondi vitali”per affrontare

il cambiamento

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approfondimento e di confronto internoche esprima il pensiero delleMisericordie della realtà, fruttodell’esperienza sul campo.

IL CENTRO STUDI MISERICORDIECOME STRUMENTO DI LETTURAEssere protagonisti del cambiamento,riflettere sulle principali questioni socialie civili di oggi e di domani. Per questo laConfederazione ha annunciato durantel’assemblea la nascita del Centro Studiintitolato ad Alfredo Merlini con uncomitato scientifico coordinato da DonLuigino Bruni ed al quale partecipanoMauro Magatti, Luca Bagnoli, StefanoZamagni Suor Alessandra Smerilli. IlCentro Studi sarà un aiuto, uno stimoload una riflessione che dev’essere di tuttoil movimento.

CONCLUSIONI: IL GERME DEL CAMBIAMENTO È GIÀ PRESENTESe le associazioni di volontariato devono“studiare” la realtà che cambia, il germedel mutamento è già presente. Nelpanorama socio-politico italiano le

Misericordie restano ancora mondi vitali,dove la gente si incontra, si forma ecresce, dove si sperimenta un’idea dicomunità dando risposte ai bisogni. Unapresenza con radici lontane che puòguardare con fiducia al futuro. Unafiducia consapevole delle difficoltà edelle complessità della fase storicaattuale, ma che si alimenta con lacertezza di poter giocare un ruoloimportante dal punto di vista culturale,per contrastare l’individualismodominante, sia da quello operativocostruendo reti di prossimità. Per questoogni Misericordia deve essere unacomunità vera, aperta, globale capace digiocare un ruolo attrattivo nella propriarealtà ed anche nei contesti esterni,puntando ad essere riferimento sulterritorio e risultando “hub” dicollegamento tra le esperienze. Nellaconsapevolezza che da soli oggi è quasiimpossibile pensare al futuro, è l’epocadelle reti, della interdipendenza, deisocial network e le Misericordie devonoessere soggetto “virale” di aggregazioneed incontro.

Si è tenuta dal 20 al 22 maggio aSan Giovanni Rotondo l’Assemblea

Nazionale 2016 delle Misericordie d’Ita-lia. I lavori, aperti venerdì pomeriggiocon il Consiglio di Presidenza e conl’incontro organizzativo per la GiornataMondiale della Gioventù a Cracovia,sono proseguiti nella giornata di sa-bato con due momenti particolarmentesignificativi: la relazione introduttivadel presidente Roberto Trucchi e l'avviodi GeMMe, il movimento giovanile delleMisericordie. Poi l'approvazione del bi-lancio, la presentazione della nuovauniformità d’immagine, i gruppi di la-voro, l’assemblea delle articolazioni ter-ritoriali, l'incontro organizzativo del"Pellegrinaggio Sud" per il Giubileo chesi svolgerà dal 30 agosto al 2 settem-bre. Per chiudere, domenica mattina,l’arrivo di un gruppo di pellegrini e vo-lontari provenienti da Pietrelcina, a san-cire il gemellaggio tra le due confrater-nite e la chiusura dei lavori assembleari.Parallelamente al Santuario di San Pio,infatti, ampie attività in Piazza Europaa San Giovanni Rotondo con simula-zioni di manovre di rianimazione cardiopolmonare a cura del Centro di Forma-zione delle Misericordie di Puglia, e lacelebrazione della giornata della pre-venzione dell’ipertensione arteriosa edel diabete mellito grazie al monito-raggio gratuito effettuato in collabora-zione con le farmacie cittadine. Unatre giorni che ha rilanciato l’attivitàdella Confederazione nazionale e dellesingole realtà locali in un settore cheha estremamente bisogno di nuovalinfa e nuove opportunità per conti-nuare a svolgere servizi essenziali perle comunità con uno sguardo al cam-biamento dei tempi ed al futuro.

ASSEMBLEA

NAZIONALE:

nella città di San Pioper discutere di presente e futurodel Movimento

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DALLA CONFEDERAZIONE

COSTITUITO A SAN GIOVANNI ROTONDO

IL MOVIMENTODEI GIOVANI VOLONTARI

Sboccianole “GeMMe”

della Misericordia

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Il rinnovamento parte sempre dalle giovani generazioni: seguendo questo principioanche la Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia ha deciso di dare spazioai ragazzi dai 16 ai 29 anni favorendo la nascita di GeMMe.

GeMMe è un vero e proprio movimento di giovani volontari che si inserisce nel percorso diinnovazione e rafforzamento delle Misericordie italiane. I componenti del movimentosono i rappresentanti dei volontari indicati dai vari coordinamenti zonali.L’assemblea costitutiva si è tenuta a San Giovanni Rotondo nell’ambito dell’AssembleaNazionale della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia ed ha visto lapartecipazione di 50 giovani tra i 16 e i 29 anni. Le GeMMe hanno iniziato un percorso che in pochi mesi permetterà loro di realizzare unaserie di tavoli di lavoro, di strutturarsi come movimento, decidendo quali attività e qualiazioni portare avanti. L’obiettivo da raggiungere sarà quello di realizzare una propriasezione all’interno del sito web della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia,la compartecipazione alla gestione dei social network. Il movimento studierà poi strategiedi coinvolgimento dei giovani all’interno delle Confraternite ed un’azione di animazioneal loro interno, senza dimenticare l’aiuto ed il sostegno per i giovani del servizio civile.La nascita di GeMMe è legata strettamente anche al particolare periodo storico che spessoporta i giovani ad avere difficoltà nel trovare una collocazione sociale, in questo senso leMisericordie attualmente stanno avendo un forte ruolo formativo per le futuregenerazioni. Sono proprio queste a poter dare un fattivo contributo alle Misericordie, perrispondere meglio e più efficacemente alle sfide dell’oggi. D’altra parte da sempre sonostati i giovani ad avere una parte fondamentale nelle realtà associative e per questo si èdeciso di dare loro voce.

di GIULIANA CANTINI

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Firenze 1244. I primi Confratelliadottano, per quella che oggi

conosciamo come “veste storica”, ilcolore rosso simboleggiante i mestieriritenuti più nobili. Colore scelto ancheper la sua valenza spirituale essendonella Bibbia associato alla Salvezza, alSangue di Gesù, alla redenzione eall’espiazione dal peccato.Le azioni dei Confratelli dalla vesterossa vengono risaltate nel dipintodella Madonna della Misericordia,

ammirabile nell’edificio dell’Opera delBigallo, antica sede della Misericordia.

La leggenda narra di un gruppo difacchini, tra cui Piero Borsi, che

frequentemente, per alleviarela fatica, ricorrevano adabbondanti bevute di vino.Questo provocava moltediscussioni e i facchini silasciavano spesso andare abestemmie in nome di Dio.Piero, un uomo molto devoto,decise allora di multarechiunque, nel gruppo, avessebestemmiato. La somma didenaro raggiunse ben prestouna cifra considerevole chevenne utilizzata per l’acquistodella “Zana”. Con questa cesta, ifacchini potevano trasportare sullespalle i malati della città. Ecco comeebbe inizio, secondo la leggenda,il movimento delleMisericordie.

Presentata durante l’Assemblea Nazionale la nuova immagine delle Misericordie, unica pertutta Italia

Con i suoi 8 secoli di attività,

il Movimento delle Misericordie

è stato protagonistadi molteplici

trasformazioni, sia nelle divise dei confratelli, sia nell’utilizzo

dei mezzi utilizzati.Di seguito un piccolo

excursusper ripercorrere

i cambiamentiprincipali

vecchi valoriNUOVA DIVISA

di GIUSY ZAPPIA

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Alla fine dell’800, il “carro-lettiga” a trazione animale sostituì il “carro divolata” a due ruote, spinto invece da 4 volontari. Il carro-lettiga era

costituito da quattro ruote ed era trainato da un cavallo; al centro c’era unabarella estraibile e oltre al malato potevano prendere posto anche 4volontari. Questo mezzo fu utilizzato fino al 1929 circa quando venne

sostituito dalle prime ambulanze.

Firenze 1495. La veste rossadei Confratelli viene

sostituita da quella nera(colore simbolo di penitenza)caratterizzata dal cappucciochiamato “buffa”.Coprendo ogni segnodistintivo della persona, laveste richiamal’anonimato senzadistinzione di origine oceto sociale, imposto alleopere di misericordiacompiute dai Confratelli.

È quindi il rifiuto diqualsiasi

riconoscimentoterreno e simbolo

di grande fedenel “Dio te nerendamerito”.

GialloCiano 17

Per prestare servizio all’interno dell’Associazione, il Confratello deve indossare la divisadella Misericordia. La divisa tuttavia non è solo un’uniforme atta alla sua sicurezza, ma

motivo di orgoglio e di appartenenza a un Movimento dalle radici antiche e solide.La pura passione e la voglia di aiutare il prossimo intrecciano i fili di questa uniforme cheracchiude nella sua tela oltre 770 anni di aiuto nel segno del Vangelo a chi si trova nelbisogno e nella sofferenza. È un segno di riconoscimento questa divisa, i suoi colori sonoormai un punto di riferimento per i cittadini che li riconoscono e così si sentono tutelati. Èuna seconda pelle questa divisa, perché quando il Confratello la indossa, sente che questa èsua, gli appartiene tanto quanto lui appartiene a lei, e il suo cuore si tinge dei suoi colori.

LA DIVISA COS’È

Il cataletto, adibito al trasporto deimalati, era uno dei mezzi più antichi

utilizzati dai Confratelli delle Misericordie.Questi, coperti dalla veste nera,

caricavano sulle spalle il malatotrasportandolo all’ospedale della città.Per coloro che svolgevano ilservizio esistevano rigideregole. Ad esempio,sedersi sulle stanghedel cataletto durantele pause veniva considerato un attoindecente.

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Otto secoli fa, nelle strade di Firenze, i primi Confratelli diMisericordia testimoniavano il Vangelo della carità tra i

malati, i poveri, i disabili e gli ultimi. Lo facevano in modo ano-nimo, con il volto nascosto dalla Buffa e la lunga veste nerache indossavano era l’emblema dello spirito di Misericordia:fare del bene senza essere riconosciuti.Nell’annullamento della propria individualità, dunque, si ren-deva perfettamente e immediatamente riconoscibile l’istitu-zione Misericordia. Ancora oggi che il nostro è divenuto unMovimento ampio e diffuso, i nostri confratelli mantengonoanonimo il gesto personale, ma lo rendono immediatamentericonducibile dall’organizzazione che da oltre 770 anni si fastrumento dell’amore di Dio, rendendo fiero e facendo sus-sultare almeno un attimo ogni confratello, da tutta Italia, chesi imbatte nel giallo-ciano, i nostri colori istituzionali.Ancora oggi aiutiamo il prossimo ispirandoci alle Opere di Mi-sericordia, ancora oggi siamo “quelli del fare”, come ci ha ri-cordato Papa Francesco durante il memorabile incontro in

piazza San Pietro; ma oltre a “fare”, oggi più che mai abbiamobisogno di “essere”, necessitiamo di un’identità ben definita eimmediatamente riconoscibile, perché nell’era di internet edei social network, dove tutto è veloce e immediato, non es-sere chiaramente riconoscibili equivale a non esistere.È per questo che oggi vogliamo uniformare, nel rispetto dellastoria e delle tradizioni di ciascuna Misericordia e in partico-lare di quelle più antiche, l’immagine delle Misericordie ditutta Italia. Si è cercato quindi, da un lato di non sminuire lesingole realtà associative nella loro unicità, dall’altro di rendereuniforme e immediatamente riconoscibile la presenza dei fra-telli e dei mezzi delle Misericordie. Grazie al manuale appron-tato, in tempi brevi ogni Confraternita avrà una coerenza d’im-magine indispensabile per un’efficace comunicazione internaed esterna al Movimento. Per essere riconoscibili. Per es-serci.

Roberto TrucchiPresidente della Confederazione Nazionale

TRUCCHI “ESSERE RICONOSCIBILI, PER ESSERCI”

GialloCiano18

Per la Confederazione gli anni ‘80 sonostati una svolta: 10mila Confratelli

furono ricevuti in udienza da Papa GiovanniPaolo II che li fece promotori della Via dellacarità come metodo di costruzione di unanuova civiltà basata sulla solidarietà, sullapace e sulla condivisione.Sono gli stessi anni della nascita dellarivista mensile “Civiltà dell’Amore”, maanche delle nuove divise color bianco,simbolo della bontà di Dio, e della famosa“238”

Negli anni ‘90, le Misericordie adottanouna nuova divisa di colore blu. Il blu

nella Bibbia rappresenta lo Spirito Santo, ilcielo, la grazia celeste e lo splendore: tuttielementi significativi per i Confratelli daormai 8 secoli.

Maggio 2016. Durantel’Assemblea Nazionale a San

Giovanni Rotondo, sono statepresentate le nuove divise e lanuova livrea dei mezzi disoccorso, uniche per tutte leMisericordie d’Italia.

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GialloCiano 19

La Confederazione Nazionale delleMisericordie d’Italia, venutarecentemente in contatto con

situazioni di affidamento o gestione deiservizi di trasporto infermi, definibili“quanto meno fumose”, ha deciso diintraprendere una serie di azioni didenuncia, a tutela del cittadino edell’etica delle vere associazioni divolontariato.In data 3 marzo 2016, ha inviato unesposto, segnalando presunte anomaliesulla procedura di assegnazione deiservizi di trasporto infermi inemergenza, comunemente definitoservizio 118, nella ASL Napoli 3 Sud,indirizzato ad ASL Napoli, Commissarioalla Sanità Regione Campania,Prefettura e Procura della Repubblica;In data 1 aprile 2016, si è tenuto unincontro con le Misericordie operantinel territorio di Napoli, al fine diraccogliere dalle stesse le criticitàvissute e le conseguenti proposte ,condividendo infine un metodo etico digestione dei servizi.Successivamente la stessaConfederazione, ha siglato, asottolineare la propria posizione, unadichiarazione di intenti, condivisa daaltre importanti realtà del volontariatoma anche da soggetti profit, i quali a

fronte della pubblicazione dibandi di gara, non semprecoerenti con i reali costi difunzionamento si impegnanocomunque al rispetto dellelegalità, della dignità deilavoratori e soprattutto nellasicurezza dei pazienti assistiti.Infine il Presidente Nazionaleha voluto sottoporre alConsiglio l’ipotesi di una presadi posizione decisa e forte,avversa a tutte quelle situazioni dipromiscua gestione dei servizi, in difesadel valore vero del volontariato e dellastoria delle associazioni che da sempresono al servizio del prossimo e a fiancodello paese.Il Consiglio Nazionale, all’unanimità,sabato 9 aprile, ha conseguentementeapprovato e autorizzato un esposto allaProcura della Repubblica, preparato dailegali e dai funzionari dellaConfederazione, che è già statoconsegnato.Intanto oramai da mesi, laConfederazione è co-promotrice di untavolo di lavoro, presso la FIASO(Federazione Italiana Aziende Sanitarieed Ospedaliere), che insieme ad ANPAS,CRI, SMOM e rappresentanti delle varieregioni italiane, vuol proporre un

sistema di affidamento dei servizi chevalorizzi l’apporto del vero volontariatoe allo stesso tempo ne fissi regoleinequivocabili.Le Misericordie d’Italia, condannanoduramente e perseguiranno qualsiasisituazione di illecito della qualeverranno a conoscenza, intraprendendoprovvedimenti di espulsione per leassociate che dovessero dimostrarsicolpevoli di tali gestioni.

Di fronte a “fumose” situazionidi affidamento di servizi, la Confederazione intraprendeazioni di denuncia

Il presidente Trucchi avevaaffrontato il tema già

nell’Assemblea Nazionale 2015,durante la quale aveva dato lachiara indicazione sulla posizionedella Confederazione inmerito. “Occorre chiederci se nonsia venuto il momentodi denunciare con forza,pubblicamente, queste situazionidi palese e diffusa illegalità. -esortava già lo scorso anno ilpresidente -. Denunciarle di frontealle pubbliche amministrazioni,che sembrano non vederel’evidente; davanti alle autoritàgiudiziarie, troppo spesso inermifino all’inerzia; ma soprattutto

davantiall’opinionepubblica, che inampie zoned’Italia mostratotaleassuefazione aquesto modusoperandi. -Esercitare ildovere didenuncia certocon buon senso,evitando di fare

crociate; ma anche rifiutando dipiegarsi quando l’ingiustiziadiventa sistema. Promuoverelegalità non è forse ancheun’opera di Misericordia?”

TRUCCHI:«Promuoverelegalità non èforse un’opera di misericordia?»

Trasparenza e onestàSERVIZIO 118:

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GialloCiano20

Con il voto favorevole dellaCamera dei Deputati nellatarda serata del 25 giugno

scorso è stata approvata la LeggeDelega sullaRiforma del TerzoSettore. Moderata lasoddisfazionedellaConfederazioneNazionale delleMisericordieD’Italia, con laconsapevolezzache molti puntidella leggevanno chiariti emigliorati, ciò

potrà essere fatto in sede diapprovazione dei decreti attuativiche daranno una precisadefinizione di ogni ambito dellaRiforma.

Un lungo lavoro che ha visto ancheil coinvolgimento delle associazionidi volontariato come spiega ancheil Presidente Nazionale RobertoTrucchi: “Ringraziamo il Governo eil Parlamento per il grande lavorosvolto in questi due anni, siamoanche consapevoli che adesso siapre una nuova fase: la definizionedei Decreti Attuativi, che serviràper migliorarla ulteriormente”. Il percorso quindi è appenacominciato, la strada per ladefinizione dei Decreti Attuativipasserà dal dialogo tra gli enticoinvolti e il Governo “e proprioper l’importanza dei DecretiAttuativi, chiediamo al Governo diproseguire il dialogo con lemaggiori realtà del volontariato.Propongo, in particolare, di aprire

un tavolo permanente tra Governoe rappresentanti del mondo delvolontariato per discutere insiemela predisposizione del DecretiAttuativi”. Un dialogo più serrato,una collaborazione più stretta conil Governo in modo da far sentiremeglio la propria voce, l’esperienzadi chi davvero vive il “Terzo Settoreogni giorno” come fanno leassociazioni di volontariato.La Legge Delega approvatacontiene anche la Riforma delServizio Civile che diventa‘Universale’: “Lo consideriamo unimportante passo in avanti per ilpaese. Il Servizio Civile diverràuniversale ed aperto a tutti, questasarà per i giovani una grandeopportunità – conclude Trucchi -per vivere una vera esperienza diservizio e solidarietà, che lisegnerà, probabilmente, per il restodella loro vita”.

TERZO SETTORE

Approvata la riformadi GIULIANA CANTINI

Il PresidenteTrucchi:

“Aprire un tavolopermanente tra Governo

e rappresentantidel Mondo

del Volontariato”

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21GialloCiano

Il Ministro della Salute BeatriceLorenzin, forte delle sue originitoscane, ha un bellissimo ricordo della

“Misericordia”, in cui tutti i suoi familiarierano impegnati a prestare servizio. Loha raccontato lei stessa al presidentenazionale Roberto Trucchi, durante unincontro a Roma a cui erano presentianche i vertici di Anpas e Croce Rossaper discutere.Si trattava di un incontro di granderilevanza storica visto che vedeva lacompresenza di queste tre grandiorganizzazioni di volontariato - le piùimportanti e diffuse operanti in ambitosanitario - ad un tavolo istituzionale conil Governo. Oggetto dell’incontro alcunitemi di assoluta rilevanza a livellonazionale. Anzitutto, la necessità disviluppare un rapporto maggiormentesinergico con il Governo e le istituzionisanitarie sul tema del 118, attraverso unriconoscimento e una valorizzazionedelle tre organizzazioni e del ruolo chesvolgono in tutta Italia. In secondoluogo, la necessità di intervenire ancorasulla riforma del terzo settore,attualmente all’esame della Camera.Infine, la necessità di uniformare eregolamentare la figura del soccorritorevolontario, oggi assai differente nellevarie regioni d’Italia.La Ministra, che era assistita da alcuni

suoi stretti collaboratori, ha raccolto conattenzione e anche con preoccupazionele istanze portate dalle nostreAssociazioni mettendo a disposizione ilsuo staff per attivarsi nelle modalità piùopportune.L’incontro è stato assolutamente cordialee anche informale. La ministra Lorenzinha anzi esordito ricordando le sue originitoscane, in una famiglia in cui tutti eranoimpegnati, una volta al mese, nel turno diservizio alla Misericordia. In proposito,ha anche raccontato l’episodio della

nascita di suo fratello minore quando,sola in casa con sua madre, ha dovutolei stessa (a 6 anni) chiamare laMisericordia perché alla mamma si eranoritte le acque; e mentre una ambulanzaaccompagnava la mamma all’ospedale,un gruppo di confratelli è rimasto con leiper non lasciarla sola in casa.Una esperienza che la Ministra ricordaperaltro spesso, anche pubblicamente.Il Presidente Trucchi ha quindi scherzatoche possiamo considerarla come unanostra consorella!

GIALLO CIANOAnche il ministro Lorenzinha un cuore

MATTARELLA IN VISITA AL CPSA DI LAMPEDUSAIl 3 giugno scorso, durante la sua visita a Lampedusa, il Presi-dente Sergio Mattarella è stato anche al Centro di prima acco-glienza gestito dalle Misericordie e si è complimentato con ladirettrice Rossana Perri.

I GIOVANI DEL SERVIZIO CIVILE ALLA CAMERAIl 2 giugno della Camera dei Deputati, anche quest’anno, ha vistoprotagonista l’Italia del Servizio civile e del Volontariato. Nellefoto, i Giovani del Servizio civile delle Misericordie romane conla presidente della Camera Laura Boldrini

in fotoNOTIZIE

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GialloCiano22

Notiz

ie NUOVO ASSETTO

ALLA STRUTTURA FORMATIVA

Previsti percorsi di specializzazione per i formatori

TOSCANA

La Federazione Toscana nell’anno 2016 ha voluto dare un nuovo assetto allastruttura formativa unificando il settore della formazione sotto un unico ufficio.Nel percorso formativo per formatori è stata dunque prevista una parte generale

comune a tutte le discipline e un modulo formativo tecnico erogato ai sensi alla LeggeRegionale secondo la disciplina scelta: sociale, sanitario, autisti, protezione civile.Inoltre all’interno della nuova offerta formativa di Federazione i formatori interessatipotranno accedere a percorsi di specializzazione quali il progetto “ASSO- A Scuola diSoccorso” volto a portare le tematiche del soccorso nelle scuole, e alla formazione inambito BLS rivolta a persone non vedenti o ipovedenti. Già dallo scorso anno,

attraverso la costituzione di un gruppo diformatori dedicato, è stato sviluppato unprogetto di formazione in simulazioneche, partito dall’Area Vasta Centro, saràpoi esteso alle altre aree tra l’anno 2016e il 2017. Il progetto prevede lacostituzione di un gruppo di formatori perogni area vasta interessata che, una voltapreparati, potranno riportare questametodologia formativa in tutte leMisericordie della propria area offrendo, aciascun formatore, la possibilità di vivere

un’esperienza di simulazione da condividere con i propri confratelli soccorritori. Infinel’ufficio formativo già da tempo ha posto grande attenzione sull’attività formativa perle certificazioni BLSD. Infatti, in collaborazione con il Centro di formazione IRCnazionale, prosegue nel progetto “MIstaiacuore” delle Misericordie della Toscana cheha come obiettivo la massima diffusione della defibrillazione precoce sul territorio.Nell’ambito della protezione civile una prima esperienza di formazione condivisa si èavuta durante l’esercitazione di protezione civile “300 questa è Misericordia”organizzata dalla Misericordia di San Miniato in occasione dei festeggiamenti per i 300anni di fondazione. Nei vari scenari previsti dall’esercitazione sono infatti intervenutein sinergia sia le squadre di protezione civile che quelle sanitarie.

Stefano De Seeris e Filippo Pratesi

Il 16, 17 e 18 settembre a Portoferraio (Isola d’Elba) si terrà il Meeting delle Misericor-die toscane, conclusione di un percorso che sta coinvolgendo in questi mesi diverse

confraternite che nel 2016 compiono “compleanni importanti”: Campi Bisenzio, San Mi-niato, Montelupo Fiorentino, Viareggio, Borgo a Mozzano e Portoferraio. Le Opere di Mi-sericordia, riportate nella realtà e nelle attività svolte dalle Misericordie, saranno il temacentrale del Meeting. Secondo le loro specifiche attività, le Misericordie coinvolte nehanno scelte una o più, sulle quali organizzare alcuni eventi nei mesi che precederannoil Meeting: “dar da mangiare agli affamati” e “dar da bere agli assetati” per la Miseri-cordia di San Miniato; “vestire gli ignudi” per quella di Portoferraio, “alloggiare i pelle-grini” per Viareggio. E poi ancora: “visitare gli infermi” è stata scelta dalla Misericordiadi Borgo a Mozzano, “visitare i carcerati” da quella di Montelupo, e infine “seppellire i

morti” dalla Misericordia di Campi Bisenzio. Durante il Meeting queste Misericordie avrannol’opportunità di testimoniare e condividere la loro esperienza con le altre Misericordie presenticreando così, tutte insieme, una raccolta di buone prassi che potrà diventare patrimonio co-mune a tutto il Movimento.

PENSIAMO CON IL CUORE

Le Misericordie toscane si radunanoper confrontarsi e crescere

DAL

MO

VIM

ENTO

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GialloCiano 23

Conoscere e condividere leesperienze esistenti e iniziare acostruire una rete di soggetti che

operano in questo campo, in attesa cheil Parlamento approvi la legge sul ‘dopodi noi’, che si occupa dell’assistenza allepersone con disabilità gravi che restanosenza sostegno familiare. E’ lo scopo dell’incontro svoltosi il 16maggio a Firenze per iniziativa dellaFederazione regionale delle Misericordiedella Toscana, insieme all’UnioneItaliana Ciechi e Ipovedenti e EnteNazionale Sordi ed a cui hanno presoparte rappresentanti e operatori dimolte realtà del terzo settore e delvolontariato.A illustrare i contenuti del disegno dilegge sul ‘dopo di noi’, approvato afebbraio alla Camera e in attesadell’esame del Senato, è statol’onorevole Filippo Fossati. Durante lamattinata, coordinata dal dottor MarcoBertelli, direttore del Centro di ricerca eambulatori della Fondazione SanSebastiano della Misericordia di Firenze,

sono intervenuti la professoressaLiliana Dell’Osso, dell’Università diPisa, e il professor Mario Biggeri,dell’Università di Firenze, chehanno approfondito il tema dalpunto di vista delle neuroscienze e

da quello socioeconomico.Durante i lavori è stato

anche effettuato uncollegamento audio-

video conBetlemme, dove

operal’Istituto

Pontificioper la

rieducazione audiofonetica ‘Effetà PaoloVI’, con cui collabora la nuovaMisericordia di Betlemme.“Finalmente – ha detto aprendo i lavori ilpresidente delle Misericordie dellaToscana, Alberto Corsinovi – ilParlamento ha deciso di occuparsi diquello che in tante famiglie è unproblema ineludibile, che divienesempre più acuto con l’incedere deglianni, quando si comincia a porsidrammaticamente la domanda: che nesarà di nostro figlio, di nostro fratellodisabile quando noi non ci saremo più ?Fino ad oggi le risposte, anche positive evirtuose, sono state però troppo isolatee localizzate. E quando le risposte nonsono arrivate, a volte abbiamo letto suigiornali tragiche storie di cronaca.”“Per questo – ha aggiunto Corsinovi –ora che il Parlamento si sta muovendo,le Misericordie vogliono approfondirel’argomento e mettersi ancora una voltaa servizio di chi ha bisogno, grazie alloro grande radicamento sul territoriotoscano.”Se e quando la nuova legge entrerà invigore – è stato detto durante i lavori - illavoro per darle gambe e braccia saràsolo all’inizio. Per garantire un futuroquanto più autonomo possibile allepersone con disabilità infatti occorre unapproccio nuovo, che punti a valorizzarele loro capacità e abilità, qualunquesiano, piuttosto che evidenziarne i limitie le difficoltà. Un salto di qualità inprimo luogo culturale, che non puòprescindere dal confronto e dallacreazione di una rete sul territorio, permettere in relazione più realtà, dallefamiglie ai servizi sociali, dalleassociazioni al mondo del lavoro.

DISABILITÀCostruire il ‘dopo di noi’

Incontro a Firenzein attesa

della nuova leggeche si occupa

dell’assistenza alle persone

con disabilità graviche restano

senza sostegnofamiliare.

Per condividereesperienze

e iniziare a costruire una reteche dia concretezza

alla futura norma

Corsinovi: le Misericordie

mettono in campo

il loro radicamentosul territorio

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Notiz

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GialloCiano24

Voleva vedere il Giro d’Italia,Mohammed Khasro, e magari fareuna pedalata con i suoi colleghi. La

guerra gli ha negato la possibilitàcorrere, ma niente ha potuto contro unapassione implacabile.Così il 10 maggio i confratelli dellaMisericordia di Isola di Capo Rizzuto lohanno accompagnato a Crotone pervedere la tappa del Giro d’Italia eaiutarlo a ricominciare a sognare, dopoche la guerra gli ha portato via tutto.L’ultima volta che Khasro è andato in biciera a metà del 2015. Poi ha dovutomettere da parte la sua passione persalvarsi la vita. In Iraq era un ciclistaprofessionista: vinceva gare nella suanazione e nei paesi arabi. Un campioneche in qualsiasi altra parte del mondosarebbe stato riverito.Khasro, però, è curdo e la sua etnia èperseguitata dai fondamentalisti islamici.Così è scappato. Una fuga che ha avutocome meta il Paese del suo idolo,Pantani. Il Paese del Giro d’Italia.Dopo un lungo e difficile viaggio, èentrato al Cara di Isola Capo Rizzutodove ha raccontato la sua storiaincredibile.“Quando uscivo da casa per andare adallenarmi non sapevo se sarei tornato.Correvo in bici su strade ai cui bordic’erano i cadaveri di persone uccise daifondamentalisti”. La sua passione per il ciclismo lo ha fattosempre resistere alle angherieperpetrate contro di lui per via della sua

etnia. Finché nella sua città, Karok, che sitrova al confine con la Siria, non sonoarrivati i fondamentalisti dell’Isis. E perlui sono iniziati i veri problemi: “Noicurdi siamo visti come gente dauccidere. Non potevo più allenarmi contranquillità – racconta –. I fondamentalistimi hanno arrestato spesso. Mi hannobuttato via occhiali e guanti perchédicevano che non potevo portarli, cheera peccato. Mi hanno anche proibito di

IL GIRO DI KHASHRO

ISOLA CAPO RIZZUTO

Tra gli ospiti del CARA, un ciclista iracheno

In fugadalla guerra

per continuarea correre

ancora

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25GialloCiano

NELLE FOTO alcunimomenti di Khasro alla tappa del Girod’Italia a Crotone e la sua intervistacon l’inviata di Rai Uno

andare in giro con i pantaloncini daciclista. Un mio amico con il qualeandavamo ad allenarci è stato uccisoperché si è ribellato”. La città natale diKhasro è una città di confine dove Isis ecurdi si fronteggiano quotidianamente:“Quando mi allenavo con la bici –ricorda Khasro – vedevo i cadaveri aibordi delle strade. Spesso dopo esserepassato da un posto sentivo leesplosioni”.

A convincere l’atleta a scappare è stataanche la proposta da parte dei curdi diandare a combattere: “Io voglio solocorrere in bici, non voglio ammazzarepersone” dice Khasro. Così è arrivato inItalia ed ha trovato accoglienza a IsolaCapo Rizzuto dove, grazie allaMisericordia, ha potuto ricominciare adallenarsi con costanza. Grazie al suo amico Shivan (che gli fa datraduttore) ha anche contattato

l’associazione dei cicloamatori diCrotone che si è detta disponibile adaccoglierlo per gli allenamenti.Il suo sogno resta quello di partecipareal Giro d’Italia. “Potevo andare inGermania o in Svezia dove ho parenti –ribadisce – ma voglio restare in Italiaperché è la patria del ciclismo”.

*Dall’articolo di Giuseppe Pipitade Il Crotonese del 12 aprile 2016

Khasro va in bici da quando aveva 15 anni. A 18è stato selezionato per la squadra irachena che

ha preso parte al campionato asiatico in Iran doveè arrivato quinto alla sua prima gara importante. Havinto otto gare in Iraq, 3 in Kurdistan e due in altriPaesi. Tantissimi piazzamenti nella gare in Egitto,Qatar, Bahrein, Libia, Singapore.

Una vita su due ruote “ ”

Mi allenavo su stradepiene di cadaveri, ora sogno di partecipareal Giro d’Italia

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Le prestazioni che vengono svoltedai volontari, sia per loro precisadeterminazione che per normativa

vigente, trovano origine nei principi digratuità e solidarietà. La legge 266/91,tanto per citare la disposizione nazio-nale in materia alla quale poi devonounirsi le singole leggi regionali, prevedeinfatti che le organizzazioni di volonta-riato si devono “avvalere in modo deter-minante e prevalente delle prestazionipersonali, volontarie e gratuite dei propriaderenti”. Tutto questo, peraltro, nell’ot-tica del riconoscimento del “valore so-ciale” e della funzione del volontariocome espressione di partecipazione e dipluralismo.In tale contesto sorgono una serie di do-mande che vengono spesso rivolte aglioperatori del diritto con specifico riferi-mento al concetto di responsabilità deisoggetti che svolgono le loro funzioni intale veste. Ci si chiede pertanto se unapersonache utilizza il proprio tempo per svolgereuna funzione tanto importante, che nonriceve alcun emolumento o altra utilitàper l’opera che svolge, che deve dotarsi di un bagaglio culturalee/o comunque di una formazione ade-guata e continua,che deve rendersi disponibile (seppur

con preavviso) in vari momenti dellagiornata e quindi anche di notte, che può trovarsi di fronte a casi di emer-genza anche difficilmente affrontabili senon addirittura pericolosi; debba anche portare il peso della re-sponsabilità civile se non addirittura -sotto alcuni aspetti - di natura penale oamministrativo-contabile.La risposta alla domanda che molti cipongono, soprattutto per particolari ipo-tesi di accadimenti di una certa rile-vanza, anche se volessimo andare allaricerca di soluzioni più permissive e ga-rantiste per il volontario, non può esserealtro che positiva. Difatti laddove non sipossa dimostrare il caso fortuito o laforza maggiore è difficile escludere al-cuna forma di responsabilità.Vediamo, però, le ragioni e la ratio di unasimile impostazione anche per offrire uncontributo per le riflessioni dovute daparte degli operatori interessati.Come noto la responsabilità di un sog-getto può essere di due tipi e segnata-mente di natura contrattuale oextracontrattuale laddove, per la prima,si intende quella che deriva dal mancatoadempimento o dall’inesatto adempi-mento (anche tardivo) di una preesi-stente obbligazione qualunque sia lafonte, mentre con la seconda si intende

L’ESPERTOrispondeLa responsabilità da

«CONTATTOSOCIALE»

nell’esercizio dell’attività

del volontariato

Per porre le vostre domande a uno dei nostri esperti scrivete a:

[email protected]

Chi opera da volontario

in una organizzazione di volontariato deve sempre

e comunque tenereben presenti

le regole che disciplinano

il proprio comportamento

poiché la responsabilità

e il consequenzialerisarcimento

del danno è sempre

sussistente a vario titolo

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la generica violazione dell’obbligo dinon danneggiare o ledere alcuno senzache prima della violazione sia possibilel’individuazione di una obbligazione.Nel caso che ci occupa e che concernel’opera svolta dai volontari nelle molte-plici attività che gli stessi prestano neinumerosi impegni cui sono chiamati, nonpuò certo parlarsi di un rapporto con-trattuale poiché lo stesso concetto di vo-lontariato esclude l’esistenza di uncontratto in quanto, diversamente, non sisostanzierebbe in un’attività spontaneae gratuita.Né, d’altra parte, così d’emblée si può in-quadrare con il compimento di singoliatti o gesti d’altruismo estemporanei inquanto il rapporto tra volontario e bene-ficiario sorge e si consolida con la reite-rata e continua prestazione che èvalutabile solo con il passare del tempo.Pertanto il rapporto che viene ad instau-rarsi ha natura che trova il proprio in-quadramento giuridico in quella figura(relativamente nuova) che prende ilnome di “contatto” (si badi bene, con-tatto) “sociale” e che assume una precisavalenza giuridica nell’accettazione, sep-pur tacita, dell’attività del volontario daparte del beneficiario. A poco rilevando,alla fine, che il risarcimento del dannovenga qualificato secondo l’una o l’altradisciplina.È assolutamente importante, ai fini del-l’opera svolta dai nostri volontari, chequesti siano consapevoli che una re-sponsabilità è sempre (o quasi sempre)a loro addebitabile in forza di quel rap-porto “sociale” idoneo ad ingenerarel’affidamento dei soggetti coinvolti in

virtù del fatto che si tratta di un rapporto“qualificato” dall’ordinamento giuridico.Si tratta, in altri termini, del così detto“contatto sociale” che è foriero di re-sponsabilità e quindi di conseguenze ne-gative per atti o fatti idonei a produrrespecifiche obbligazioni che trovano laloro fonte (non già in un contratto ma)nello stesso “contatto sociale qualifi-cato” determinando comunque una re-sponsabilità da risarcire.Concludendo, anche a seguito dei nu-merosi quesiti e richieste di chiarimentipervenutici con vari mezzi di comunica-zione, chi opera da volontario in una or-ganizzazione di volontariato devesempre e comunque tenere ben presentile regole che disciplinano il proprio com-portamento poiché la responsabilità e ilconsequenziale risarcimento del danno(ancorché per legge debba esserci unaassicurazione che tutela tali operatori) èsempre sussistente a vario titolo edanche, se tale titolo potesse esseremesso in discussione, per responsabilitàda “contatto sociale” specie se qualifi-cato come quello del volontario.

(Avv. Paolo Sanchini)

PAOLO SANCHINIavvocato cassazionista ed esperto in materia di

volontariato, svolge la propria attività

con particolare riguardo al diritto amministrativo,

del lavoro e delle organizzazioni non lucrative.

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Èstato inaugurato il 2 maggio ilpresidio oculistico per i Bambiniall’interno della sede della

Misericordia di Betlemme realizzatodalla Confederazione Nazionale delleMisericordie d’Italiainsieme allaFederazione delleMisericordieToscane. Per iBambini che vivonoin Terra Santaaccedere ad unservizio semplice, com’è quellooculistico è una vera e propria rarità,per questo è stato realizzato questoprogetto che sarà anche un modo permantenere viva la relazione con ilterritorio, entrando quotidianamentein contatto con le famiglie in difficoltàmonitorandone necessità e bisogni.

Nel presidio oculistico situato nellaMisericordia di Betlemme sarannoattivi 2 medici oculisti per 2-3 giornidi presenza ogni mese.Successivamente un presidio simile

sarà istallato ancheall’ospedale CaritasBaby Hospital.L’attrezzatura è giàstata acquistata e,con l’aiuto di dueoculisti italiani SilvioZuccarini e Marco

Allegranti saranno coinvolti altriprofessionisti che insieme vivrannouna importante esperienzaumanitaria.la delegazione è stata a Betlemmeper una serie di incontri istituzionalied era composta da 10 persone, traloro il Presidente della

Misericordie d’Italia28

NOTIZIEin breveUN SERVIZIO

ALLE MISERICORDIE

PER OGNI QUESTIONE

LEGALE RELATIVA

AI MIGRANTI

Il 23 maggio 2016, a Firenze è statopresentato il protocollo di intesa cheformalizza la collaborazione traConfederazione Italiana delle Misericordie, ilConsorzio Opere di Misericordia, il Centro diRicerca Interuniversitario Altro diritto, el'associazione Altro diritto ONLUS.Altrodiritto svolge attività di riflessione e diricerca sui temi dell'emarginazione sociale,della devianza, delle istituzioni penali e delcarcere, nell'intento di meglio garantire isoggetti più deboli.Dal 2001 è impegnato sul tema migranti.Comincia così una collaborazione inparticolare per gli operatori del Consorzio ele equipe delle Misericordie in relazioneall'assistenza legale ai migranti accolti,attraverso consulenze tecniche, formazionee ricerca.Le caratteristiche della collaborazione sichiariranno mano a mano, sulla base dellenecessità. Per il momento si è parlato di:- assistenza per costruire la primaaccoglienza e orientamento legale- affiancamento per strutturare un adeguatoiter di preparazione alla commissione,- la gestione degli esiti della commissione- approfondimento del contesto normativo.Dal 1 giugno 2016, sarà attivo un indirizzomail e un numero telefonico per entrare incontatto con il gruppo di consulenti.Ecco dunque i riferimenti da utilizzare,(preferibilmente per la mail):email: [email protected],tel: 055.3261505

Inaugurato un presidio oculistico per i bimbi palestinesi

Si ampia il servizio delle Misericordiein Terra Santa

BETLEMME

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Confederazione Nazionale RobertoTrucchi, il Presidente dellaFederazione Regionale Misericordiedella Toscana Alberto Corsinovi e ilCorrettore Nazionale delleMisericordie d’Italia Monsignor FrancoAgostinelli Vescovo di Prato.All’inaugurazione erano presentianche il viceministro della Sanitàpalestinese Asad Ramiawi, il ConsoleGenerale d’Italia a GerusalemmeDavide La Cecilia, il vicesindaco diBetlemme Issam Juha, padre IbrahimFaltas economo della Custodia dellaTerra Santa.

Misericordie d’Italia 29

NOTIZIEin breveLa buona scuolaLE MISERICORDIE

AL MIUR

PER DISCUTERE

DI FORMAZIONE

AL SOCCORSO NELLE

SCUOLE

Importante appuntamento a Roma il 18aprile per le Misericordie per partecipare altavolo di lavoro promosso dal Ministerodell’Istruzione e Ministero della Salute sullabuona scuola. L’incontro è statoorganizzato per discutere le linee guida perla formazione al soccorso nelle scuole che,d’intesa con il Ministero della Salute, verràattuata nei prossimi anni in attuazionedell’articolo 1 c.10 della Legge 107/2015sulla “Buona Scuola”.Al tavolo: Misericordie, Anpas e CRI. PerMisericordie c’erano il direttore Andrea DelBianco e il responsabile emergenze GionataFatichenti.

Consiglio Nazionale in San PietroVARCATA

LA PORTA SANTA

Un Consiglio Nazionale molto speciale èstato quello del 9 aprile scorso. La giornatadi lavori si è aperta infatti nella basilicadi San Pietro con una meditazione guidatadal correttore del Lazio. Al terminedell’importante momento di riflessione, ilpresidente Roberto Trucchi insieme aimembri del Consiglio ha attraversato laPorta Santa, in un momento di grandeemozione generale.

IL PRESIDENTE Roberto Trucchi e la dottoressa IssaBandak, capo dell’ufficio esecutivo del Caritas BabyHospital, sottoscrivono l’accordo di collaborazione perl’attivazione dell’ambulatorio oculistico pediatrico.

SUGGESTIVA la partecipazione della Delegazione allaSanta Messa nella Grotta della Natività, concelebrata daMonsignor Franco Agostinelli Correttore Nazionale insieme a Don Simone Imperiosi Correttore delle MisericordieToscane.

STRUMENTAZIONIall'avanguardia per i piccolipalestinesi

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GialloCiano30

Oltre 70mila giovani erano presenti il 23 aprilescorso all'Olimpico di Roma in occasione delGiubileo dei Ragazzi. L'intera assistenza

sanitaria allo stadio era gestita dalle Misericordieche per la serata hanno messo in campo numeristraordinari: 75 confratelli a coprire 25 squadre con11 ambulanze e 7 infermerie.

Sorrisi, abbracci, risate. E poi nottate in bianco, cene interrotte dallachiamata del 118. A parte i servizi, quanti momenti indimenticabili

passate ogni giorno con i vostri confratelli e consorelle? Raccontatecelo con un selfie!Inviateci le vostre foto su Facebook alla Pagina Ufficiale della“Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia”, le più cliccatesaranno pubblicate sulla rivista Giallo Ciano.Fateci scoprire quali sono i vostri migliori #momentidimisericordia!

#momentidimisericordia!Inviateci i vostri migliori

• SCRIVETECI!Per inviare le notizie dalle vostre Misericordie, per porredomande ai nostri esperti, raccontare la vostra esperienza daicolori Giallo Ciano e per far sentire la vostra voce, scriveteciall’indirizzo: [email protected].

• NUMERI UTILI

La SOM è a disposizione 24 ore su 24, 365 giorni l’anno al numero 055 414140 per:• segnalazioni emergenze• informazioni di protezione civile inerenti alle emergenze• altre informazioni con caratteristica di urgenza• situazioni in cui vi troviate in difficoltà e non riuscite a metterviin contatto con il personale delle misericordie sfruttando i normali contatti telefonici

Per mettervi in contatto con la Sala Operativa a mezzo e-mailscrivete all’indirizzo: [email protected].

Per eventuali comunicazioni fax il numero è 0553261411(attivo 24 ore su 24).

Per tutte le informazioni in cui non c’è necessità di urgenza vi invitiamo a contattare direttamente la Confederazione Nazionale delle Misericordie al numero 055 32611 durante il normale orario di ufficio.

#GiubileoRagazziAlle Misericordiel’assistenzaall’Olimpico di Roma

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