Potenzialità e vincoli ambientali per l'impiego delle acque … · e sotterranee, dell'utilizzo...

dott. Alberto Altomonte Sala Affreschi – Palazzo Isimbardi

via Vivaio, 1 - Milano11 maggio 2017

Potenzialità e vincoli ambientali per l'impiego delle acque sotterranee a scopo geotermico

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La temperatura del sottosuolo può essere sfruttata in due modi:

- mediante sonde geotermiche, tubi fissi nel terreno nei quali viene fatto circolare un fluido che col terreno scambia calore - impianti a circuito chiuso

- estraendo acqua dalle falde sotterranee - impianti a circuito aperto.

11 maggio 2017 – Utilizzo razionale delle acque del reticolo idrico superficiale a scopo energetico.

GEOTERMIA A BASSA ENTALPIA


In conformità infatti a quanto previsto dal Regolamento regionale n.7/2010 approvato da Regione Lombardia tutte le nuove installazioni di sonde geotermiche devono essere preventivamente registrate al Registro Regionale Sonde Geotermiche.

Il Regolamento disciplina, sulla base di una determinata soglia di profondità, due differenti procedimenti amministrativi.

► Per l’installazione di sonde geotermiche che raggiungono una profondità non superiore a 150 metri dal piano campagna e di sonde geotermiche orizzontali, l'attività è libera ed è necessaria la sola registrazione preventiva dell’impianto nella banca dati informatizzata, il Registro Sonde Geotermiche (RSG), da effettuarsi almeno 30 giorni prima dalla data di apertura del cantiere.

► Per l’installazione di sonde geotermiche che superano la profondità di 150 metri dal piano campagna, dovrà essere presentata istanza di autorizzazione alla Provincia competente per il territorio, utilizzando la modulistica reperibile all'Allegato 2 del Decreto Regionale n.9072 del 27/09/2010. L'autorizzazione viene rilasciata entro 60 giorni dall'avvio del procedimento e, una volta ottenuta l'autorizzazione, il proprietario dovrà procedere alla registrazione al RSG.

http://www.rinnovabililombardia.it/rsg

Sonde Geotermiche


Per utilizzare le acque di falda è necessario ottenere:

Concessione di derivazione (r.d. 11 dicembre 1933, n. 1775)

Autorizzazione allo scarico qualitativa (D.lgs. 152/2006)

Autorizzazione allo scarico quantitativa ( r.d. 25 luglio 1904, n. 523) (ad eccezione dello scarico in falda)

Acque di falda


Regio Decreto n.1775/1933: "Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici"

Regolamento Regionale n.2/2006: “Disciplina dell’uso delle acque superficiali e sotterranee, dell'utilizzo delle acque a uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo dell’acqua in attuazione dell'articolo 52, comma 1, lettera c) della legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26”

Decreto Legislativo n.152/2006: "Norme in materia ambientale"

Regio Decreto n.523/1904: “Testo unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie”

LEGISLAZIONE

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Presentazione dell’istanza di concessione tramite INLINEA

corredata della documentazionetecnica necessaria (art.8

r.r. 2/2006)

Entro 60 giorni verifica della domanda e della documentazione presentata

(art.9 r.r. 2/2006)

In caso di esito negativo dellaverifica rigetto

motivato della domanda(art. 10bis Legge 241/90)

In caso di esito positivo si inviaal richiedente nota di avvio del procedimento con eventuale

richiesta di integrazioni

L’ufficio provvede allapubblicazione della domanda:

•sul BURL per 30 giorni•sull’albo pretorio del Comune interessato dall’escavazione per 15 giorni•sul sito della Città Metropolitana

Decorsi i termini della pubblicazione l'ufficio richiede i pareri obbligatori:

Autorità di Bacino (parere obbligatorio e vincolante), Comune interessato, Comando Militare,ASL in caso di uso potabile, Parchi in caso di perforazioni in aree Protette, Regione Lombardia in caso di pozzi con profondità superiore a 30 metri, Ministero dei Beni Culturali in caso di vincoli architettonici, archeologici o paesaggistici, ecc….. Se necessario, potrà essere fissata la Visita Locale d'istruttoria. (art.12 r.r. 2/2006)

In questa fase, gli eventuali interessati possono prendere visione della documentazione sia presso la Città Metropolitana

sia presso il Comune interessato e possono essere presentate domande concorrenti. (art.11 r.r. 2/2006)

L'Iter della concessione


Terminata l'istruttoria, l'ufficio autorizza l'escavazione

del pozzo con un provvedimento della durata di 1 anno

(art.22 r.r. 2/2006)

Entro 30 giorni dal terminedei lavori, il richiedente trasmette all'ufficio la relazione di fine lavori

(art.22 r.r. 2/2006)

Ricevuta la relazione finale dal richiedente, l'ufficio redigeuna relazione di istruttoria

conclusiva (art.23 r.r. 2/2006)

La Città Metropolitana comunica al richiedente l'accoglimento della domanda e

lo invita a versare:• deposito cauzionale;

• saldo delle spese residue; •il canone anticipato relativo alla primaannualità successiva alla concessione.

Inoltre il richiedente deve sottoscrivere il disciplinare (art.19 r.r. 2/2006)

Ogni concessione è regolata da apposito disciplinare che forma parte integrante

del provvedimento di concessione. (art.18 r.r. 2/2006)

Con la firma del disciplinare e il deposito di tutti i versamenti l'autorità preposta emana il

Provvedimento di concessione

Il provvedimento finale viene notificato al richiedente e ad eventuali controinteressati e

pubblicato sul BURL e sul sito telematico della Città Metropolitana


CONTENUTI RELAZIONE TECNICA

Sono gli stessi elaborati indicati nella dalla DGR Lombardia n. 6203 dell'8/2/2017 relativi al caso di impianti con recapito in falda “LEGGE REGIONALE 10 NOVEMBRE 2015, N. 38 E D.LGS. 3 APRILE 2006, N. 152 – APPROVAZIONE DELLE MODALITA' REALIZZATIVE E DEI CONTENUTI DELLE INDAGINI PREVENTIVE PREVISTE DALLA L.R. 38/2015 AI FINI DEL RILASCIO DELL’AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO IN FALDA DI ACQUE SOTTERRANEE PRELEVATE PER SCAMBIO TERMICO TRAMITE POMPA DI CALORE”

Deliberazione n. 8/2015 del 17 dicembre 2015 dell'Autorità di Bacino del fiume Po relativa alla cosiddetta "Direttiva Derivazioni" "D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s. m.i., art. 65, comma 3 lett. c.: adozione di una "Direttiva per la valutazione del rischio ambientale connesso alle derivazioni idriche in relazione agli obiettivi di qualità ambientale definiti dal piano di gestione del Distretto idrografico Padano"


localizzazione degli impianti • Presenza di vincoli come fasce di rispetto di pozzi pubblici potabili o di aree sottoposte

alla disciplina della parte IV del D.Lgs. n.152/2006 che non permettono l’escavazione di pozzi (art. 94);

• interferenza con altri impianti esistenti o in progetto: in casi limite è richiesta una modellazione del pennacchio termico (utilizzo del SIA come strumento utile ma in continuo aggiornamento e validazione);

• aree contaminate o potenzialmente contaminate dove siano attivate le procedure di bonifica o di messa in sicurezza;

• aree adiacenti a siti nei quali sono in corso procedure di bonifica della matrice acque sotterranee;

In tutti questi casi dovrà essere effettuata un'indagine al fine di garantire che la realizzazione e l'attivazione dell'impianto non crei un pregiudizio e che tale utilizzo:

• non peggiori ulteriormente la qualità delle acque; • non acceleri la diffusione degli inquinanti in falda;

• non comprometta l'eventuale bonifica o messa in sicurezza; • non trasferisca l'inquinamento ad altri corpi idrici (altre falde o corpi idrici superficiali).


http://www.cittametropolitana.mi.it/ambiente/guida_autorizzazioni_ambientali/imprese_enti/utilizzo_prelievo_acque/index.html


2011 2012 2013 2014 2015 20160

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altri usipompa calore

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Tempo medio rilascio autorizzazione perforazioneTempo medio rilascio autorizzazione perforazioneTempo medio rilascio autorizzazione perforazioneTempo medio rilascio autorizzazione perforazione

Fonte: Amministrazione Trasparente


Numeri impianti in Lombardia 1.057

Città metropolitana Milano Mantova Monza e BrianzaPavia Varese Como Lecco SondrioBergamo BresciaCremona Lodi

Fonte: Amministrazione Trasparente


Autorizzazione allo scarico

Le società per chiedere l'autorizzazione agli scarichi devono presentare richiesta di AUA (autorizzazione unica ambientale)

tramite il SUAP comunale

L'AUA ha validità di 15 anni dal rilascio e almeno sei mesi prima della scadenza deve esserne chiesto il rinnovo

I soggetti che non rientrano nel campo di applicazione del D.p.r 59/2013 (privati, Condomini, Enti) devono presentare richiesta di autorizzazione allo scarico attraverso la piattaforma web Inlinea

L'autorizzazione vale quattro anni dalla data di notifica e un anno prima della scadenza ne deve essere chiesto il rinnovo


http://www.cittametropolitana.mi.it/ambiente/guida_autorizzazioni_ambientali/imprese_enti/scarico_acque_reflue/index.html


Autorizzazione allo scarico quantitativa ( r.d. 25 luglio 1904, n. 523) (ad eccezione dello scarico in falda)

http://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/DettaglioRedazionale/servizi-e-informazioni/Enti-e-Operatori/territorio/governo-delle-acque/reticoli-e-polizia-idraulica/polizia-idraulica/polizia-idraulica

http://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/DettaglioRedazionale/servizi-e-informazioni/


INFORMAZIONI ON-LINEhttp://www.cittametropolitana.mi.it/OpenData/Ambiente/ambiente.htmlhttps://www.dati.lombardia.it/

http://www.cittametropolitana.mi.it/OpenData/Ambiente/ambiente.html

https://www.dati.lombardia.it/


http://ambiente.provincia.milano.it/sia/

https://ambientecomune.eu/


http://www.pim.mi.it/pgtonline/http://www.pim.mi.it/pgtonline/

Il Servizio permette la consultazione online degli elaborati cartografici dei PGT geo-referenziati sulla base della cartografia di Google Maps

https://www.multiplan.servizirl.it/

Il RIMWEB è il sistema informativo con cui le Amministrazioni comunali condividono in formato digitale il proprio documento di polizia idraulica. E’ consultabile da ogni cittadino ed è aggiornato dai Comuni stessi.

http://www.geoportale.regione.lombardia.it/

I dati sugli acquiferi sono tratti dallo studio Geologia degli Acquiferi padani della Regione Lombardia (Regione Lombardia & ENI, 2002), risultato della collaborazione tecnica e scientifica tra Regione Lombardia e Esplorazione Italia dell'Eni Divisione Agip.

Il Reticolo Regionale Unificato (RIRU): I livelli informativi presenti nella mappa e scaricabili: - Elementi Idrici - Tratti Idrici - Nodi Idrici - Corsi d'acqua del Reticolo idrografico principale ai fini della polizia idraulica (RIP) - Corsi d'acqua del Sistema Informativo Beni e Ambiti paesaggistici (SIBA) - Corsi d'acqua del Piano di Gestione delle acque (PdG) - Corsi d'acqua del Sistema Informativo Bonifica Irrigazione e Territorio Rurale (SIBITeR) – Corsi d’acqua del Reticolo Idrografico Minore (RIM) – Corsi d’acqua del Reticolo Idrografico di Bonifica (RIB, allegato D del DGR883/2013) – Corsi d’acqua dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO).

Il servizio catastale regionale permette la consultazione delle banche dati catastali relative al territorio della Regione Lombardia, tramite un sistema interoperabile con l‘Agenzia delle Entrate, titolare delle informazioni.

Grazie per l’attenzione!

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