POtEnzIALItà E RISchI DI IntERnEt nELLA PRODUzIOnE DI ... · come utilizzare correttamente...

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RIFORMA DELLE SUPERIORI 1 © RCS Libri S.p.A. Milano - Tutti i diritti sono riservati - anno scolastico 2010/2011 online POTENZIALITà E RISCHI DI INTERNET NELLA PRODUZIONE DI RICERCHE: INDICAZIONI METODOLOGICHE E DIDATTICHE di Lucia BARALE Come utilizzare correttamente Internet nella preparazione delle tesine da presentare alla maturità? In vista dell’esame di Stato l’articolo fornisce una serie di consigli rivolti agli studenti perché usino le risorse della rete in modo attento e produttivo. LE TESINE CON INTERNET. La preparazione di tesine o di approfondimenti su un tema per l’avvio del colloquio all’esame di Stato è un’ottima occasione, prevista nel nostro ordinamento scolastico, per utilizzare una metodologia di ri- cerca, tendenzialmente interdisciplinare. È quindi importan- te far crescere la consapevolezza attorno a questo momento affinché diventi produttivo dal punto di vista didattico. Il diffondersi degli strumenti informatici e delle possibi- lità di collegamento alla rete Internet sta influenzando in modo significativo questo tipo di attività. Spesso per i gio- vani (ma non solo) fare ricerca è sinonimo di avviare un browser web e “dare in pasto” a un motore di ricerca una o più parole chiave. L’utilizzo di Internet apre grandi possibilità, ma comporta alcuni limiti e rischi se lo studente non è accompagnato (e certo non solo nelle settimane che precedono l’esame finale) a usare le risorse della rete in modo attento e pro- duttivo. Purtroppo è esperienza comune per i docenti presenti nelle commissioni d’esame ascoltare l’esposizione di tesine o mappe concettuali che sono il risultato di affrettate ricer- che on line su siti non meglio identificati, messe insieme con operazioni di “copia e incolla” senza che lo studente abbia effettuato un reale sforzo di selezione del materia- le, di riorganizzazione dei contenuti o almeno della loro esposizione. Insomma, viene presentata come ricerca una serie di materiali su cui è mancato del tutto o in parte uno sforzo di rielaborazione personale da parte dello studente. Naturalmente le “scopiazzature” non sono nate con Inter- net, ma è certo che questo strumento si presta in modo particolare e presenta alcuni rischi specifici che è bene sottolineare, senza entrare nella schiera di coloro che diffi- dano totalmente dei nuovi strumenti e rimpiangono i “bei tempi” in cui esistevano solo i libri. Sulla rete è disponibile una straordinaria quantità di infor- mazioni, documenti, immagini con provenienze, caratte- ristiche, livelli e qualità diversissimi. Capita spesso, nel fare ricerche a tema con un motore di ricerca, di trovarsi di fronte a scritti e immagini di cui non è precisata la fonte (se non il sito di provenienza); ancora più spesso non si conosce la data in cui è stato prodotto il documento. Di- venta quindi difficile valutarne l’attendibilità: il contenuto è aggiornato? A quando risale? L’autore è un esperto in materia o è un utente della rete che esprime un proprio parere personale? Spesso si trovano in rete risposte a domande lanciate da studenti in difficoltà sulle materie più diverse: una specie di “mutuo soccorso” didattico, sulla cui validità è bene an- dare cauti. AVVERTENZE E SUGGERIMENTI. Distinguere tra in- formazioni e interpretazioni, valutare criticamente l’atten- dibilità di un’affermazione e della fonte da cui provie- ne, capire se quanto trovato è coerente con l’argomen- to della ricerca sono tutte esigenze importanti a cui non è facile far fronte. È giusto quindi che, in qualche modo, i giovani che usano questi strumenti siano resi consapevo- li del problema e abbiano occasione di maturare a scuola qualche competenza per farvi fronte. «Ma l’ho trovato su Internet!» non può essere una rispo- sta attendibile a eventuali obiezioni mosse a questo o quel contenuto della tesina o della mappa concettuale; come, d’altra parte, non è sufficiente che il contenuto sia stato preso da un libro o ascoltato in televisione. Un esempio innovativo all’interno di questa problematica è costituito da Wikipedia, l’enciclopedia on line costruita da contributi volontari di persone non specialiste. È diven- tata una fonte molto consultata per ricercare informazioni, di livello diverso, sulle più disparate materie e certamente costituisce uno strumento utile per orientarsi su un deter- minato argomento o per trovare informazioni specifiche o per raccogliere immagini a tema. Wikipedia ha alle spalle una seria metodologia di lavoro, tuttavia i suoi contributi non hanno la solidità di una pubblicazione scientifica. Non si vuole comunque affermare che gli studenti deb- bano o possano produrre ricerche di valore e originalità assoluta; è sufficiente che acquisiscano consapevolezza su alcune avvertenze e metodologie nel condurre ricerche ed è opportuno, dal punto di vista didattico, che la rea- lizzazione della tesina o della mappa concettuale (o altre che possono essere create nel corso dell’attività scolasti- ca) diventi l’occasione per una rielaborazione personale e non solo una mera collezione di documenti o di ritagli informativi.

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© RCS Libri S.p.A. Milano - Tutti i diritti sono riservati - anno scolastico 2010/2011 online

POtEnzIALItà E RISchI DI IntERnEt nELLA PRODUzIOnE DI RIcERchE: InDIcAzIOnI MEtODOLOgIchE E DIDAttIchEdi Lucia BARALE

come utilizzare correttamente Internet nella preparazione delle tesine da presentare alla maturità?In vista dell’esame di Stato l’articolo fornisce una serie di consigli rivolti agli studenti perché usino le risorse della rete in modo attento e produttivo.

Le tesine con internet. La preparazione di tesine o di approfondimenti su un tema per l’avvio del colloquio all’esame di Stato è un’ottima occasione, prevista nel nostro ordinamento scolastico, per utilizzare una metodologia di ri-cerca, tendenzialmente interdisciplinare. È quindi importan-te far crescere la consapevolezza attorno a questo momento affinché diventi produttivo dal punto di vista didattico.Il diffondersi degli strumenti informatici e delle possibi-lità di collegamento alla rete Internet sta influenzando in modo significativo questo tipo di attività. Spesso per i gio-vani (ma non solo) fare ricerca è sinonimo di avviare un browser web e “dare in pasto” a un motore di ricerca una o più parole chiave.L’utilizzo di Internet apre grandi possibilità, ma comporta alcuni limiti e rischi se lo studente non è accompagnato (e certo non solo nelle settimane che precedono l’esame finale) a usare le risorse della rete in modo attento e pro-duttivo.Purtroppo è esperienza comune per i docenti presenti nelle commissioni d’esame ascoltare l’esposizione di tesine o mappe concettuali che sono il risultato di affrettate ricer-che on line su siti non meglio identificati, messe insieme con operazioni di “copia e incolla” senza che lo studente abbia effettuato un reale sforzo di selezione del materia-le, di riorganizzazione dei contenuti o almeno della loro esposizione. Insomma, viene presentata come ricerca una serie di materiali su cui è mancato del tutto o in parte uno sforzo di rielaborazione personale da parte dello studente.Naturalmente le “scopiazzature” non sono nate con Inter-net, ma è certo che questo strumento si presta in modo particolare e presenta alcuni rischi specifici che è bene sottolineare, senza entrare nella schiera di coloro che diffi-dano totalmente dei nuovi strumenti e rimpiangono i “bei tempi” in cui esistevano solo i libri.Sulla rete è disponibile una straordinaria quantità di infor-mazioni, documenti, immagini con provenienze, caratte-ristiche, livelli e qualità diversissimi. Capita spesso, nel fare ricerche a tema con un motore di ricerca, di trovarsi di fronte a scritti e immagini di cui non è precisata la fonte (se non il sito di provenienza); ancora più spesso non si conosce la data in cui è stato prodotto il documento. Di-venta quindi difficile valutarne l’attendibilità: il contenuto

è aggiornato? A quando risale? L’autore è un esperto in materia o è un utente della rete che esprime un proprio parere personale?Spesso si trovano in rete risposte a domande lanciate da studenti in difficoltà sulle materie più diverse: una specie di “mutuo soccorso” didattico, sulla cui validità è bene an-dare cauti.

Avvertenze e suggerimenti. Distinguere tra in-formazioni e interpretazioni, valutare criticamente l’atten-dibilità di un’affermazione e della fonte da cui provie-ne, capire se quanto trovato è coerente con l’argomen-to della ricerca sono tutte esigenze importanti a cui non è facile far fronte. È giusto quindi che, in qualche modo, i giovani che usano questi strumenti siano resi consapevo-li del problema e abbiano occasione di maturare a scuola qualche competenza per farvi fronte.«Ma l’ho trovato su Internet!» non può essere una rispo-sta attendibile a eventuali obiezioni mosse a questo o quel contenuto della tesina o della mappa concettuale; come, d’altra parte, non è sufficiente che il contenuto sia stato preso da un libro o ascoltato in televisione.Un esempio innovativo all’interno di questa problematica è costituito da Wikipedia, l’enciclopedia on line costruita da contributi volontari di persone non specialiste. È diven-tata una fonte molto consultata per ricercare informazioni, di livello diverso, sulle più disparate materie e certamente costituisce uno strumento utile per orientarsi su un deter-minato argomento o per trovare informazioni specifiche o per raccogliere immagini a tema. Wikipedia ha alle spalle una seria metodologia di lavoro, tuttavia i suoi contributi non hanno la solidità di una pubblicazione scientifica.Non si vuole comunque affermare che gli studenti deb-bano o possano produrre ricerche di valore e originalità assoluta; è sufficiente che acquisiscano consapevolezza su alcune avvertenze e metodologie nel condurre ricerche ed è opportuno, dal punto di vista didattico, che la rea-lizzazione della tesina o della mappa concettuale (o altre che possono essere create nel corso dell’attività scolasti-ca) diventi l’occasione per una rielaborazione personale e non solo una mera collezione di documenti o di ritagli informativi.

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Lavorare in gruppo e utilizzare gli strumenti informa-tici e la rete Internet sono competenze la cui acquisizione è necessaria qualunque sia l’indirizzo di studio, in quanto sono indispensabili nella maggior parte delle situazioni operative di lavoro.Prescindendo per un momento dalla produzione delle tesi-ne per l’esame e allargando l’attenzione alle competenze utili, è da considerare valida in sé la capacità di acquisire informazioni, anche a fini pratici, usando appunto Inter-net: dal conoscere la biografia di un autore a trovare l’ora-rio di un treno o di un volo aereo, dall’acquisire il testo di una legge a controllare il codice fiscale conoscendo i dati personali e così via.

Presentiamo alcune avvertenze e indicazioni propositive.a) Internet è una grande fonte di informazioni, ma è ne-cessario evitare di prendere per “oro colato” tutto quanto è scaricato dalla rete.b) Valutare l’attendibilità delle informazioni selezionate non è facile: se non è possibile conoscere il nome e le refe-renze dell’autore, bisogna perlomeno capire quale livello di affidabilità può avere il sito da cui sono attinte. Spes-so manca la data in cui l’informazione è stata prodotta e allora bisogna fare attenzione, in quanto potrebbe essere totalmente o parzialmente superata.c) On line si recuperano molte informazioni in poco tem-po; è però opportuno non fermarsi al primo risultato otte-nuto, ma cercare altre fonti per operare confronti.d) Quando si usa un motore di ricerca è bene ricordare che una parola più specifica delimita meglio il campo rispetto a un termine generico; aumenta la probabilità che i con-tenuti per noi più interessanti siano in testa alla lista dei documenti trovati.e) Il materiale scaricato dalla rete va rielaborato e non semplicemente messo in fila per costruire la ricerca; quan-do si ritiene significativo riportare letteralmente una parte di un documento utilizzato, è necessario citare la fonte da cui è stato tratto.f) Se il tema ha una certa vastità, è opportuno catalogare il materiale via via accumulato per conservarlo in modo organizzato, al fine di non perdere tempo in un momento successivo per ricercarlo nuovamente. Il materiale attinto dalla rete, o comunque ottenuto in formato digitale, per-mette una facile conservazione, ma occorre organizzarne la raccolta in modo ordinato, utilizzando con metodo car-telle e sottocartelle.g) A meno che il tema sia molto delimitato, è difficile, tan-to più se si lavora in gruppo, produrre lavori ben fatti in poco tempo. Dal punto di vista didattico, la soluzione più produttiva consiste nel partire per tempo e documentare non solo il risultato finale, ma anche il percorso seguito; se si tratta della tesina per l’esame, il lavoro potrebbe iniziare nel corso del quarto anno per poi convergere sul prodotto finale durante la classe quinta.

Effettuare una ricerca comporta sicuramente creatività, ma non improvvisazione; è bene quindi che siano predefinite le fasi del lavoro. Una didattica di ricerca deve essere or-ganizzata e scandita, così come lo è la didattica tradiziona-le, basata sui ritmi delle spiegazioni realizzate dal docente, sul lavoro dello studente, sul controllo intermedio e finale.

ProPostA di LAvoro. Presentiamo di seguito una proposta di lavoro per realizzare una didattica di ricerca; sarà necessario adattare la scansione proposta alle esigen-ze della situazione concreta.

1. Scelta del temaL’oggetto della ricerca va individuato con precisione, proce-dendo successivamente alla stesura di un indice di sviluppo degli argomenti; se questo compito si presenta difficile in una primissima fase, può essere provvisoriamente sostituito da una serie di domande che elenchino, in modo logico, le questioni su cui si vuole orientare la ricerca. Non è escluso che, strada facendo, il tema si vada chiarendo e che, tralascia-ti certi aspetti, si punti maggiormente l’attenzione su altri.

2. SuddiviSione dei compitiTutte le volte in cui è in gioco la collaborazione tra due o più persone, è bene definire chi fa che cosa, fermo restan-do che tutto dovrà essere via via condiviso all’interno del gruppo. Se si lavora su computer diversi è bene accordarsi sul metodo di condivisione dei file man mano che il lavo-ro avanza (avere più copie del materiale prodotto è anche garanzia per evitare spiacevoli sorprese!).

3. definizione dei tempiL’attività di ricerca deve convivere con il normale proce-dere dell’attività didattica nelle varie discipline; si rende quindi necessario definirne la scansione temporale: quan-to lavoro viene realizzato dal gruppo e quanto dal singolo studente? Quanto è svolto a scuola e quanto a casa? Quan-to con l’eventuale apporto di più docenti? Pur con la ne-cessaria flessibilità, è necessario che ci sia un sostanziale rispetto dei tempi.

4. Scelta delle fonti, raccolta, reviSione e Selezione del ma-terialeAvendo definito che cosa cercare, ci si pone il problema di dove cercare e la risposta dipende molto dall’oggetto. Come detto in precedenza, una certa varietà di fonti è utile per confrontare e completare e Internet è sicuramente uno spazio privilegiato, da cui a volte si possono trarre indica-zioni e suggerimenti anche su altre fonti.Il materiale recuperato dalla rete deve essere tempestiva-mente esaminato al fine di capire se risulta coerente con l’oggetto della ricerca, se è utile e interessante, per poter re-stringere il campo alla documentazione veramente proficua.

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Se il materiale è costituito da file, non c’è urgenza di elimi-narne una parte, perché normalmente non sussistono pro-blemi di spazio a conservarlo su un computer; occorre però distinguere e separare al più presto ciò che presumibilmente servirà da ciò che probabilmente non sarà più utilizzato.

5. rielaborare per Stendere il prodotto finaleLa disponibilità di strumenti informatici rende possibile lavorare in modo produttivo, attraverso la stesura di una prima bozza e successive correzioni, tagli e ampliamenti, arricchendo il testo, ove opportuno, con immagini, grafici, tabelle ecc.Si è diffusa, anche in ambienti lavorativi, l’abitudine di presentare il proprio lavoro attraverso una serie di slide proiettate e illustrate dall’autore; anche questa è una com-petenza da acquisire, tenendo presente la diversità tra una presentazione di questo tipo e un vero e proprio testo espo-sitivo. Le slide devono contenere poco testo, spesso arti-colato per punti, perché sono finalizzate a sintetizzare gli elementi chiave dell’argomento e a mettere l’osservatore in grado di coglierli visivamente e con prontezza.

Iniziare il colloquio d’esame con una presentazione accu-rata è senz’altro un buon biglietto da visita di fronte alla commissione; tanto più se è ben commentata e arricchita da brevi spiegazioni sull’origine delle informazioni e da valutazioni personali.Tutto questo non può essere il risultato di una frettolosa improvvisazione finale, ma il frutto di un lavoro condotto seriamente e di una esposizione preparata anticipatamente.

Esperienze didattiche basate sulla ricerca difficilmente potrebbero sostituire nella nostra scuola la didattica tradi-zionale; tuttavia sono un’occasione importante per svilup-pare competenze oggi molto richieste e che diversamente rischiano di non trovare spazio. Gli strumenti informatici e telematici, Internet in modo del tutto particolare, sono preziosi per migliorare l’efficienza e per sorreggere la cre-atività. Si richiede però nell’usarli un atteggiamento non passivo e non fideistico, perché da entrambe le parti, chi ha prodotto e messo in rete il materiale e chi lo trova e lo usa, ci sono persone con limiti e potenzialità; risulta quindi utile e necessario sviluppare un giudizioso senso critico.