POR FESR 2014/2020 - Regione Piemonte...La strategia del POR FESR 2014-2020 della Regione Piemonte...

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1 FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” – 2014/2020 POR FESR 2014/2020 Descrizione delle funzioni e delle procedure in essere dell’autorità di gestione e dell’autorità di certificazione (artt. 72 e 124 del Regolamento UE n. 1303/2013 e Allegato III del Regolamento di esecuzione n. 1011/2014) CCI 2014IT16RFOP014 Versione 3 30/10/2017 Approvata con DD n. 560 del 8/11/2017

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FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE

“Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” – 2014/2020

POR FESR 2014/2020

Descrizione delle funzioni e delle procedure in

essere dell’autorità di gestione e dell’autorità di certificazione

(artt. 72 e 124 del Regolamento UE n. 1303/2013 e Allegato III del Regolamento di esecuzione

n. 1011/2014)

CCI 2014IT16RFOP014

Versione 3

30/10/2017

Approvata con DD n. 560 del 8/11/2017

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1. DATI GENERALI

1.1 Informazioni presentate

Stato membro: Italia – Regione Piemonte

Titolo del programma: POR FESR – Regione Piemonte – 2014/2020

Numero CCI: 2014IT16RFOP014

Struttura competente: Regione Piemonte, Direzione “Competitività del sistema regionale"

Indirizzo: Via Pisano 6, 10152 Torino

Posta elettronica: [email protected]

Numero di tel.: 011.4321461

Numero di fax: 011.4323483

1.2 Le informazioni fornite descrivono la situazione alla data del 30/10/2017

Le informazioni fornite nella presente Relazione descrivono il sistema di gestione e controllo

del POR FESR in relazione alle modifiche rese necessarie dalla normativa relativa al periodo di

Programmazione 2014-2020. Si precisa che la descrizione fornita è riferita al 30/10/2017.

L’Autorità di Gestione si impegna ad implementare la presente Relazione con gli eventuali

aggiornamenti che si rendessero necessari.

La proposta di SIGECO del POR FESR 2014/2020 rispetta i requisiti e i principi enucleati

dall’Allegato II “Proposta di SIGECO” dell’Accordo di partenariato (settembre 2014), con

particolare riferimento a: struttura organizzativa, procedure e strumenti, sistema informativo.

Inoltre, come disposto dalle Linee Guida per gli stati membri sulla procedura di designazione

EGESIF_14-0013-final, si mantengono gli elementi ben funzionanti del SIGECO 2007/2013,

intervenendo sugli ambiti che necessitano di un rafforzamento e sulle aree interessate dalle

novità regolamentari o di prima applicazione all’interno del POR FESR Piemonte.

1.3 Struttura del sistema

La strategia del POR FESR 2014-2020 della Regione Piemonte si inserisce nel più ampio

contesto della programmazione regionale, definita nell’ambito del “Documento Strategico

Unitario per la programmazione 2014-2020 dei Fondi Europei a finalità strutturale”. Tale

Documento, formulato in coerenza con una impostazione unitaria della politica regionale

(nazionale e comunitaria), definisce le linee di intervento prioritarie, condivise con il

partenariato economico e sociale, che la Regione ha assunto in virtù dei “nodi” strutturali e delle

peculiarità territoriali che la caratterizzano.

In un’ottica di programmazione unitaria, la Regione curerà l’attivazione di efficaci meccanismi

di sinergia tra il FESR e i tematismi sostenuti con le risorse di altre fonti finanziarie attivabili

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con riferimento al FEASR (sviluppo sostenibile delle zone rurali), all’FSE (inclusione sociale,

istruzione e formazione) ed al FSC nazionale (infrastrutturazione del territorio).

All’istanza di una maggiore integrazione fra le scelte settoriali compiute dalla Direzioni e di una

maggiore sinergia in relazione ad alcuni ambiti tematici specifici (formazione strutturata sui

fabbisogni del mercato e delle imprese, percorsi integrati per la creazione di impresa,

innovazione sociale e servizi pubblici essenziali, programmazione integrata territoriale per aree

target identificate) corrisponde, su un piano organizzativo, l’istituzione – approvata con la

D.G.R. n. 2-6618 del 11/11/2013 - di sedi/strutture rispondenti alle esigenze di governance

unitaria dei Fondi comunitari, segnatamente:

la Cabina di regia, composta dagli Assessori responsabili dei fondi FESR (ivi compresa la

componente CTE), FSE, FEASR, FSC e presieduta dal Presidente della Giunta regionale, con il

compito di definire le regole e le procedure per garantire il coordinamento degli indirizzi politici

e programmatici;

il Comitato Tecnico, in affiancamento della Cabina di regia, composto dalla Direzioni regionali

direttamente coinvolte nella gestione e nel coordinamento dei Fondi/Programmi, con il possibile

coinvolgimento delle ulteriori Strutture competenti per materia;

il Comitato di Partenariato allargato quale istanza permanente di dialogo partenariale sulla

programmazione 2014-2020, da convocarsi periodicamente a cura del Gabinetto della

Presidenza della Giunta regionale, con il compito di assicurare continuità al dialogo con gli

stakeholder che si realizza all’interno del Comitato di Sorveglianza (CdS) dei Programma, che

la nuova Giunta ha previsto di istituire e convocare in maniera congiunta rispetto ai Fondi FESR

ed FSE.

Amministrazione regionale

Autorità di

Certificazione

Autorità di

Gestione

Autorità di Audit

UE

Agenzia

territoriale per

la coesione

Settore Gestione Amministrativa

e Finanziaria

Direzione

Asse II Asse III Asse IV

Asse V Asse VI Asse VII

Direzione: Direzione Direzione Direzione

Asse I

Direzione Direzione

Organismo

intermedio

Settore

Monitoraggio,

valutazione e

controlli

MEF -IGRUE

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1.3.1 Autorità di Gestione (denominazione, indirizzo e punto di contatto dell’AdG)

L’Autorità di Gestione è responsabile della gestione e dell’attuazione del Programma Operativo

conformemente al principio di buona e sana gestione amministrativa e finanziaria.

Questa funzione è di competenza del Dirigente pro-tempore (D.ssa Giuliana Fenu) della

struttura sotto indicata:

Struttura competente: Regione Piemonte, Direzione “Competitività del sistema regionale"

Indirizzo: Via Pisano 6, 10152 Torino

Posta elettronica: [email protected]

Numero di tel.: 011.4321461

Numero di fax: 011.4323483

L’Autorità di Gestione non svolge le funzioni di Autorità di Certificazione.

1.3.2 Autorità di Certificazione (denominazione, indirizzo e punto di contatto dell’AdC)

L’Autorità di Certificazione è responsabile delle funzioni di cui all’art. 126 del Regolamento

UE n. 1303/2013. Questa funzione è di competenza del Dirigente pro-tempore (Dott.

Alessandro Bottazzi) della struttura sotto indicata:

Struttura competente: Regione Piemonte, Direzione “Risorse finanziarie e patrimonio" –

“Settore Acquisizione e controllo delle risorse finanziarie”

Indirizzo: Piazza Castello, 165 – 10100 Torino

Posta elettronica: settore.acquisizionecontrollorisorsefinanziarie@regione.piemonte.it

Numero di tel.: 011.4321343

Numero di fax: 011.4324621

1.3.3 Organismi intermedi (denominazione, indirizzo e punto di contatto dell’OI)

L’Autorità di Gestione intende attribuire la qualifica di Organismo Intermedio ai soggetti di

seguito indicati:

1) Finpiemonte SpA

Struttura competente: Finpiemonte S.p.a

Indirizzo: Galleria San Federico 54, 10121 Torino

Posta elettronica: [email protected]

Numero di tel.: 011.5717711

Numero di fax: 011.545759

Il rapporto tra l’Autorità di Gestione e Finpiemonte SpA viene disciplinato da apposite

Convenzioni attuative che - in base alla Convenzione Quadro approvata con DGR n. 2 – 13588

del 22/03/2010 e modificata dalla DGR n. 17 – 2516 del 30/11/2015- –- definiscono

puntualmente sia il ruolo dell’Amministrazione regionale (e dell’AdG), anche in termini di

attività di monitoraggio, controllo e verifica delle attività svolte da Finpiemonte; sia le funzioni,

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i compiti, le responsabilità e le scadenze inerenti gli adempimenti previsti per Finpiemonte, in

coerenza con le norme comunitarie e nazionali

2) MISE – DGIAI

Struttura competente: Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE)–

Direzione Generale per gli incentivi alle imprese (DGIAI)

Divisione IV

Indirizzo: Viale America, 201 – 00144 Roma

Punto di contatto: dott. Giuseppe Bronzino dirigente pro tempore della

Divisione IV della DGIAI

Telefono: (+39) 0654927709

Email/PEC: [email protected]. – [email protected]

Il rapporto tra l’Autorità di Gestione e il MiSE - DGIAI viene disciplinato da apposita

Convenzione che definisce sia il ruolo dell’Amministrazione regionale (e dell’AdG), anche in

termini di attività di monitoraggio, controllo e verifica delle attività svolte dal MiSE – DGIAI,

sia le funzioni, i compiti, le responsabilità e le scadenze inerenti gli adempimenti previsti per

l’Organismo intermedio, in coerenza con le norme comunitarie e nazionali.

Ai fini della corretta gestione, attuazione, controllo e rendicontazione dell’operazione, il

Ministero dello Sviluppo Economico (ed il Soggetto gestore da esso incaricato) agirà nel

rispetto delle modalità di controllo, verifica, rendicontazione ed erogazione dei contributi

previste dal Sistema di Gestione e Controllo del PON IC 2014-2020, adottando la relativa

manualistica e strumentazione operativa, con riferimento all’Azione I.1.b.1.1 del POR

FESR 2014/2020.

L’Autorità di Gestione si riserva, in relazione alla specificità di taluni obiettivi, di delegare ad

ulteriori Organismi Intermedi la responsabilità di gestione di una parte del programma, ovvero

lo svolgimento di determinati compiti dell’AdG sotto la responsabilità della stessa. I compiti, le

funzioni e le responsabilità degli Organismi Intermedi, nonché i loro rapporti con l’Autorità di

gestione, saranno disciplinati mediante atti formali.

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1.3.4 Articolo 123, par. 5, Regolamento UE n. 1303/2013

La Direzione regionale “Competitività del sistema regionale” individuata quale autorità di

gestione, il Settore “Audit interno”, individuato quale Autorità di Audit e il Settore

“Acquisizione e controllo delle risorse finanziarie”, individuato quale Autorità di Certificazione,

sono strutture della Regione Piemonte, autorità pubblica.

La separazione delle funzioni è assicurata dall’incardinamento delle tre Autorità in Direzioni

regionali differenti. In particolare, il Settore “Audit interno” fa capo al Gabinetto di Presidenza

della Giunta Regionale e il Settore “Acquisizione e controllo delle risorse finanziarie” è

incardinato nell’ambito della Direzione “Risorse finanziarie e patrimonio".

2. AUTORITA’ DI GESTIONE

2.1 Autorità di Gestione e sue funzioni principali

2.1.1 Status dell’Autorità di Gestione (organismo pubblico nazionale, regionale o

locale o organismo privato) e organismo di cui l'autorità fa parte

L’Autorità di Gestione del POR FESR è incardinata nell’ambito della “Direzione regionale

Competitività del sistema regionale”. La direzione siffatta rappresenta un’articolazione

dell’assetto organizzativo regionale così come disposto dalla Legge regionale n. 23/2008 smi.

2.1.2 Funzioni e compiti svolti direttamente dall’Autorità di Gestione

L’Autorità di Gestione svolge, ai sensi dell’art. 125 del Regolamento UE 1303/2013, le seguenti

funzioni:

a) assiste il comitato di sorveglianza di cui all'articolo 47 e fornisce a esso le informazioni

necessarie allo svolgimento dei suoi compiti, in particolare dati relativi ai progressi del

programma operativo nel raggiungimento degli obiettivi, dati finanziari e dati relativi a

indicatori e target intermedi;

b) elabora e presenta alla Commissione, previa approvazione del comitato di sorveglianza,

le relazioni di attuazione annuali e finali di cui all'articolo 50;

c) rende disponibili agli organismi intermedi e ai beneficiari informazioni pertinenti

rispettivamente per l'esecuzione dei loro compiti e l'attuazione delle operazioni;

d) istituisce un sistema di registrazione e conservazione informatizzata dei dati relativi a

ciascuna operazione, necessari per la sorveglianza, la valutazione, la gestione

finanziaria, la verifica e l'audit, compresi i dati su singoli partecipanti alle operazioni, se

del caso;

e) garantisce che i dati di cui alla lettera d) siano raccolti, inseriti e memorizzati nel

sistema di cui alla lettera d);

f) elabora e, previa approvazione, applica procedure e criteri di selezione adeguati;

g) garantisce che l'operazione selezionata rientri nell'ambito di applicazione del fondo o

dei fondi interessati e possa essere attribuita a una categoria di operazione;

h) provvede affinché sia fornito al beneficiario un documento contenente le condizioni per

il sostegno relative a ciascuna operazione, compresi i requisiti specifici concernenti i

prodotti o servizi da fornire nell'ambito dell'operazione, il piano finanziario e il termine

per l'esecuzione;

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i) si accerta che il beneficiario abbia la capacità amministrativa, finanziaria e operativa

(Allegato10_Capacità del beneficiario);

j) si accerta che, ove l'operazione sia cominciata prima della presentazione di una

domanda di finanziamento all'autorità di gestione, sia stato osservato il diritto

applicabile pertinente per l'operazione;

k) garantisce che le operazioni selezionate per il sostegno dei fondi non includano attività

che facevano parte di un'operazione che è stata o dovrebbe essere stata oggetto di una

procedura di recupero a norma dell'articolo 71, a seguito della rilocalizzazione di

un'attività produttiva al di fuori dell'area interessata dal programma;

l) stabilisce le categorie di operazioni;

m) verifica che i prodotti e servizi cofinanziati siano stati forniti, che i beneficiari abbiano

pagato le spese dichiarate e che queste ultime siano conformi al diritto applicabile, al

programma operativo e alle condizioni per il sostegno dell'operazione. Restano salve le

regole previste applicabili in caso di ricorso alle opzioni di semplificazione dei costi;

n) garantisce che i beneficiari coinvolti nell'attuazione di operazioni rimborsate sulla base

dei costi ammissibili effettivamente sostenuti mantengano un sistema di contabilità

separata o una codificazione contabile adeguata per tutte le transazioni relative a

un'operazione;

o) istituisce misure antifrode efficaci e proporzionate, tenendo conto dei rischi individuati;

p) stabilisce procedure per far sì che tutti i documenti relativi alle spese e agli audit

necessari per garantire una pista di controllo adeguata siano conservati;

q) prepara la dichiarazione di affidabilità di gestione e la sintesi annuale di cui all'articolo

59, paragrafo 5, lettere a) e b), del regolamento finanziario.

2.1.3 Funzioni formalmente delegate dall’Autorità di Gestione agli Organismi

Intermedi

La Regione Piemonte può designare uno o più organismi intermedi per lo svolgimento di

determinati compiti dell’Autorità di Gestione, sotto la sua responsabilità.

I pertinenti accordi sono formalmente registrati per iscritto. L'affidamento viene effettuato

mediante un atto che stabilisce i contenuti della delega, le funzioni reciproche, le informazioni

da trasmettere all'Autorità di Gestione e la relativa periodicità, gli obblighi e le modalità di

presentazione delle spese conseguite, le modalità di svolgimento della attività di gestione e di

controllo, la descrizione dei flussi finanziari, le modalità, la conservazione dei documenti, gli

eventuali compensi, e le sanzioni per ritardi negligenze o inadempienze.

In particolare, l'Autorità di Gestione si accerta che gli organismi intermedi siano correttamente

informati delle condizioni di ammissibilità delle spese e che siano verificate le loro capacità di

assolvere gli impegni di loro competenza.

L’AdG, prima della designazione formale degli organismi intermedi, ne valuta la capacità a

svolgere i compiti che gli saranno eventualmente delegati, attraverso l’applicazione dei criteri

stabiliti in una specifica metodologia (Allegato 1 – Valutazione OI).

L’Amministrazione regionale può individuare, quali organismi intermedi, qualsiasi organismo

pubblico o privato che agisce sotto la responsabilità dell’Autorità di gestione. In particolare essi

possono essere:

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a) soggetti interamente pubblici, anche strutturati in forma societaria o altre forme del

diritto civile aventi il carattere di strutture “in house”;

b) altri soggetti pubblici, anche strutturati in forma societaria o altre forme del diritto

civile, non aventi il carattere di soggetti “in house” della Amministrazione;

c) soggetti privati con competenze specialistiche.

L’individuazione dei soggetti di natura corrispondente alla lettera a) è effettuata con atto

amministrativo; la selezione e individuazione dei soggetti di cui alle lettere b) e c) sarà svolta

mediante procedure ad evidenza pubblica conformi alla normativa in materia di appalti pubblici

ovvero attivando forme di cooperazione tra amministrazioni pubbliche espressamente consentite

dalla suddetta normativa (es. gli accordi previsti dall’art. 5, c.6 del dlgs. 50/2016) .

2.1.4 Procedure volte a garantire misure antifrode efficaci e proporzionate tenendo

conto dei rischi individuati, anche con un riferimento alla valutazione del rischio

effettuata (art. 125, par. 4, lettera c) del Regolamento UE n. 1303/2014)

L’istituzione di misure antifrode in base alle condizioni di rischio individuate, disposta

dall’articolo 125, paragrafo 4, lettera c), del regolamento (UE) n. 1303/13, rappresenta

un’innovazione nella normativa unionale. L’AdG ha istituito il Gruppo di lavoro incaricato

dell’autovalutazione e della redazione dello strumento di autovalutazione del rischio frode

predisposto dai servizi della Commissione Europea. Il Gruppo è rappresentativo delle Autorità

del Programma e dei principali soggetti coinvolti nella fase di gestione e attuazione. Inoltre è

stata prevista la presenza dei rappresentanti delle strutture regionali e dell’Organismo

intermedio dei settori “Trasparenza e Anticorruzione”, allo scopo di creare efficaci sinergie di

trasparenza e legalità dell’azione amministrativa.

L’Autorità di Gestione del POR FESR, pertanto, ha effettuato una prima valutazione del rischio

sulla base della Guida Orientativa “Fraud Risk Assessment and Effective and Proporzionate

Anti-Fraud Measures” (EGESIF_14-0021-00 del 16/06/2014). Tale valutazione sarà aggiornata

ogni due anni o comunque allorquando si verificano eventi tali da incidere direttamente sul

sistema di gestione e controllo. Di tali esiti si terrà conto nell’analisi dei rischi per il

campionamento dei progetti da sottoporre a verifiche in loco.

I risultati della valutazione del rischio saranno tradotti in un adeguato piano di azione

strutturato, sulla base di compiti specifici con l’indicazione degli organismi responsabili ai vari

livelli e dei termini per il raggiungimento dei relativi obiettivi.

La valutazione del rischio permette all’AdG di identificare opportune misure correttive

attraverso l’implementazione di un piano di azione, per il quale è previsto un monitoraggio

(follow up), a cura del Settore Gestione Amministrativa e Finanziaria della Direzione regionale

“Competitività del sistema regionale”.

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2.2 Organizzazione e procedure dell’Autorità di Gestione

2.2.1 Organigramma e indicazione precisa delle funzioni delle unità, anche con

riferimento agli Organismi intermedi

Per definire il proprio assetto organizzativo interno, l’Autorità di Gestione intende sfruttare le

esperienze maturate nel corso nella programmazione 2007/2013, adattandole al nuovo contesto

normativo di riferimento, tenendo conto sia della riorganizzazione avvenuta con Deliberazione

di Giunta Regionale n. 20 – 318 del 15/09/2014, sia di quanto indicato nel “Piano di

Rafforzamento Amministrativo”, approvato con DGR n. 1 – 776 del 22/12/2014.

Poiché il Programma è strutturato in Obiettivi specifici e in Assi prioritari di intervento,

l’Autorità di Gestione intende articolare la propria struttura organizzativa secondo un principio

di specializzazione per materia.

L’organizzazione presentata nella tabella che segue tiene conto anche dell’Organismo

intermedio a cui l’Autorità di Gestione intende attribuire funzioni in virtù dell’art. 123, par. 6,

del Regolamento UE n. 1303/2013.

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A) Autorità di Gestione

Responsabile Obiettivo

specifico Responsabile di Gestione Responsabile dei controlli di I livello Asse AZIONI

Direzione regionale Direzione regionale / OI Settore Direzione regionale /

OI Settore Controlli appalti

1 I.1b.1.1 (*) Competitività del sistema

regionale

Competitività del sistema regionale

Finpiemonte

Sistema universitario,

diritto allo studio,

ricerca e innovazione

Agevolazioni e SF Finpiemonte Controlli

1 I.1b.1.2 (*) Competitività del sistema

regionale

Competitività del sistema regionale

Finpiemonte

Sistema universitario,

diritto allo studio,

ricerca e innovazione

Agevolazioni e SF

Competitività del

sistema regionale

Finpiemonte

Sviluppo sostenibile e

qualificazione del sistema

produttivo del territorio

Controlli

1 I.1b.2.1 (*) Competitività del sistema

regionale Competitività del sistema regionale

Sistema universitario,

diritto allo studio,

ricerca e innovazione Finpiemonte Controlli

1 I.1b.2.2 (*) Competitività del sistema

regionale Competitività del sistema regionale

Sistema universitario,

diritto allo studio,

ricerca e innovazione Finpiemonte Controlli

1 I.1b.4.1 (*) Competitività del sistema

regionale Competitività del sistema regionale

Sistema universitario,

diritto allo studio,

ricerca e innovazione Finpiemonte Controlli

1 I.1a.5.1 Competitività del sistema

regionale

Finpiemonte

Competitività del sistema regionale

Agevolazioni e SF

Sistema universitario,

diritto allo studio,

ricerca e innovazione Finpiemonte Controlli Monitoraggio, valutazione e controlli (**)

2 II.2a.1.1 (*)

Competitività del sistema

regionale/Direzione

Agricoltura Competitività del sistema regionale

Competitività del

sistema regionale

sviluppo sostenibile e

qualificazione del sistema

produttivo del territorio Monitoraggio, valutazione e controlli

2 II.2c.2.1 (*)

Competitività del sistema

regionale/eventuale

direzione tematica

Competitività del sistema regionale

Segretariato generale

Sviluppo sostenibile e

qualificazione del

sistema produttivo del

territorio

Servizi digitali per

cittadini e imprese

Competitività del

sistema regionale

Sistema universitario,

diritto allo studio, ricerca e

innovazione Monitoraggio, valutazione e controlli

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Responsabile Obiettivo specifico Responsabile di Gestione Responsabile dei controlli di I livello Asse AZIONI

Direzione regionale Direzione regionale / OI Settore Direzione regionale /

OI Settore Controlli appalti

2 II.2c.2.2 (*) Competitività del

sistema

regionale/eventuale

direzione tematica

Segretariato generale

Competitività del sistema regionale

Servizi digitali per

cittadini e imprese

Sviluppo sostenibile e

qualificazione del

sistema produttivo del

territorio

Competitività del

sistema regionale

Sistema universitario,

diritto allo studio, ricerca e

innovazione Monitoraggio, valutazione e controlli

3 III.3c.1.1 (*) Competitività del sistema

regionale

Costituzione: Settore regionale Sistema universitario, diritto allo

studio, ricerca e innovazione

Implementazione: organismo di attuazione selezionato ai sensi

dell’art. 7 del Regolamento delegato n. 480/2014 ovvero ad un

organismo in house providing

Costituzione: Settore regionale Monitoraggio,

valutazione e controlli

Implementazione: organismo di attuazione

selezionato ai sensi dell’art. 7 del Regolamento

delegato n. 480/2014 ovvero ad un organismo in

house providing

3 III.3c.1.2 (*)

Competitività del sistema

regionale/eventuale

direzione tematica

Finpiemonte

Competitività del sistema regionale

Promozione della Cultura, del Turismo e

dello Sport

Agevolazioni e SF

Sviluppo sostenibile e

qualificazione del

sistema produttivo del

territorio

Promozione delle

attività culturali, del

patrimonio linguistico

e dello spettacolo

Finpiemonte

Promozione della

Cultura, del Turismo

e dello Sport (o suo

settore incaricato)

Controlli

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Responsabile Obiettivo specifico Responsabile di Gestione Responsabile dei controlli di I livello Asse AZIONI

Direzione regionale Direzione regionale / OI Settore Direzione regionale /

OI Settore Controlli appalti

3 III.3c.7.1 (*) Competitività del sistema

regionale/eventuale

direzione tematica Competitività del sistema regionale

Monitoraggio,

valutazione e controlli Finpiemonte Controlli

3 III.3b.4.1 (*)

Competitività del sistema

regionale/eventuale

direzione tematica

Gabinetto della presidenza della giunta

regionale

Competitività del sistema regionale

Affari internazionali e

cooperazione

decentrata

Sviluppo sostenibile e

qualificazione del

sistema produttivo del

territorio

Competitività del

sistema regionale

Sistema universitario,

diritto allo studio, ricerca e

innovazione

3 III.3d.6.1

3 III.3d.6.2

Competitività del sistema

regionale

Costituzione: Settore regionale Sistema universitario, diritto allo

studio, ricerca e innovazione

Implementazione: organismo di attuazione selezionato ai sensi

dell’art. 7 del Regolamento delegato n. 480/2014 ovvero ad un

organismo in house providing

Costituzione: Settore regionale Sviluppo

sostenibile e qualificazione del sistema produttivo

del territorio

Implementazione: organismo di attuazione

selezionato ai sensi dell’art. 7 del Regolamento

delegato n. 480/2014 ovvero ad un organismo in

house providing

4 IV.4c.1.1 (*)

Competitività del sistema

regionale/eventuale

direzione tematica

Competitività del sistema regionale

Finpiemonte

Sviluppo energetico

sostenibile

Agevolazioni e SF

Competitività del

sistema regionale

Finpiemonte

Sviluppo sostenibile e

qualificazione del sistema

produttivo del territorio

Controlli

Monitoraggio, valutazione e controlli

4 IV.4c.1.2 (*)

Competitività del sistema

regionale/eventuale

direzione tematica

Competitività del sistema regionale

Finpiemonte

Sviluppo energetico

sostenibile

Agevolazioni e SF

Competitività del

sistema regionale

Finpiemonte

Sviluppo sostenibile e

qualificazione del sistema

produttivo del territorio

Controlli

Monitoraggio, valutazione e controlli

4 IV.4c.1.3 (*)

Competitività del sistema

regionale/eventuale

direzione tematica

Competitività del sistema regionale

Finpiemonte

Sviluppo energetico

sostenibile

Agevolazioni e SF

Competitività del

sistema regionale

Finpiemonte

Sviluppo sostenibile e

qualificazione del sistema

produttivo del territorio

Controlli

Monitoraggio, valutazione e controlli

4 IV.4b.2.1 (*) Competitività del sistema

regionale

Competitività del sistema regionale

Sviluppo energetico

sostenibile

Finpiemonte Controlli

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Responsabile Obiettivo specifico Responsabile di Gestione Responsabile dei controlli di I livello Asse AZIONI

Direzione regionale Direzione regionale / OI Settore Direzione regionale /

OI Settore Controlli appalti

Finpiemonte Agevolazioni e

strumenti finanziari

5 V.6c.6.1 Competitività del sistema

regionale/eventuale

direzione tematica Competitività del sistema regionale

Sviluppo sostenibile e

qualificazione del

sistema produttivo del

territorio

Competitività del

sistema regionale

Sviluppo energetico

sostenibile

Monitoraggio, valutazione e controlli

5 V.6c.7.1 Competitività del sistema

regionale/eventuale

direzione tematica

Competitività del sistema regionale

Sviluppo sostenibile e

qualificazione del

sistema produttivo del

territorio

Promozione della

cultura, del turismo e

dello sport (o suo

settore incaricato)

Monitoraggio, valutazione e controlli

6 (***) VI.2c.2.1 Competitività del sistema

regionale/eventuale

direzione tematica Competitività del sistema regionale

Sviluppo sostenibile e

qualificazione del

sistema produttivo del

territorio

Competitività del

sistema regionale

Sistema universitario,

diritto allo studio, ricerca e

innovazione Monitoraggio, valutazione e controlli

6 (***) VI.4c.1.1 Competitività del sistema

regionale/eventuale

direzione tematica

Competitività del sistema regionale Sviluppo sostenibile e

qualificazione del

sistema produttivo del

territorio

Competitività del

sistema regionale

Sistema universitario,

diritto allo studio, ricerca e

innovazione Monitoraggio, valutazione e controlli

6 (***) VI.4c.1.2

Competitività del sistema

regionale/eventuale

direzione tematica

Competitività del sistema regionale

Sviluppo sostenibile e

qualificazione del

sistema produttivo del

territorio

Competitività del

sistema regionale

Sistema universitario,

diritto allo studio, ricerca e

innovazione Monitoraggio, valutazione e controlli

6 (***) VI.6c.7.1 Competitività del sistema

regionale/eventuale

direzione tematica

Competitività del sistema regionale

Sviluppo sostenibile e

qualificazione del

sistema produttivo del

territorio

Competitività del

sistema regionale

Sistema universitario,

diritto allo studio, ricerca e

innovazione Monitoraggio, valutazione e controlli

7 VII.1.1 Competitività del sistema

regionale/eventuale

direzione tematica

Competitività del sistema regionale

Ambiente

Coesione sociale

Ambiente (o suo

settore incaricato)

Raccordo amministrativo e

controllo delle attività

cofinanziate dal FSE

7 VII.1.2

Competitività del sistema

regionale/eventuale

direzione tematica Competitività del sistema regionale

Monitoraggio,

valutazione e controlli Coesione sociale

Raccordo amministrativo e

controllo delle attività

cofinanziate dal FSE

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Responsabile Obiettivo specifico Responsabile di Gestione Responsabile dei controlli di I livello Asse AZIONI

Direzione regionale Direzione regionale / OI Settore Direzione regionale /

OI Settore Controlli appalti

7 VII.2.1

Competitività del sistema

regionale/eventuale

direzione tematica

Gabinetto della presidenza della giunta

regionale

Relazioni esterne e

comunicazione

Gabinetto della

presidenza della

giunta regionale (o

suo Settore incaricato)

Coesione sociale

Raccordo amministrativo e

controllo delle attività

cofinanziate dal FSE

(*) Nel caso di strumenti finanziari, la costituzione dello strumento è subordinata all’istruttoria e ai controlli di primo livello della Direzione regionale Competitività del sistema regionale;

l’implementazione dello strumento è affidata ad un organismo di attuazione selezionato ai sensi dell’art. 7 del Regolamento delegato n. 480/2014 ovvero ad un organismo in house providing (Allegato 2 -

Valutazione Organismo di attuazione degli SF)

(**) Il controllo sugli appalti relativamente all’Azione I.1a.5.1 sarà svolto secondo le modalità indicate nei documenti contenenti le modalità di rendicontazione

(***) L’Asse Agenda urbana prevede il coinvolgimento, nella fase di gestione, delle Autorità Urbane quali Organismi Intermedi.

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Autorità di Gestione Settore Gestione Amministrativa e

Finanziaria

Asse II Asse III Asse IV Asse V Asse VI Asse VII Asse I

Ob.

Sp

ec.

I.1

Ob.

Sp.

I.5

Ob.

Sp

ec.

I.2

Ob.

Sp

I.4

Ob.

Spec

2.1

Ob.

Spec

2.2

Ob.

Sp

ec

3.1

Ob.

Sp

ec

3.7

Ob.

Sp

ec

3.4

Ob.

Sp

ec

3.6

Ob.

Sp

ec

4.1

Ob.

Sp

ec

4.2

Ob.

Sp

ec

6.6

Ob.

Sp

ec

6.7

Ob.

Sp

ec

2.2

Ob.

Sp

ec

4.1

Ob.

Sp

ec

6.7

Ob.

Sp

ec

7.1

Organismo intermedio

RdG RdC

ROS/RdG RdC Appalti pubblici: Settore Controlli,

monitoraggio e valutazione

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Segue l’elenco dettagliato delle funzioni in capo ai diversi Settori della Direzione “Competitività del sistema regionale”, con il relativo

riferimento numerico delle unità operative impiegate sul POR FESR 2014-2020 per ciascuna area funzionale.

AREA FUNZIONE SVOLTA POR FESR

UNITA’

OPERATIVE

IMPIEGATE POR FESR

Direzione “Competitività del

sistema regionale”

• le attività di programmazione operativa dell’Asse prioritario/Obiettivo specifico (predisposizione dei

bandi di accesso alle risorse, proposta di modifica del POR, ecc...);

• le attività di formulazione e aggiornamento dei criteri di selezione delle operazioni, in collaborazione

con gli altri soggetti coinvolti sia a livello regionale che degli Organismi intermedi;

• le attività di coordinamento delle attività di: gestione amministrativa, tecnica e finanziaria

dell’Asse/Obiettivo specifico da parte degli altri soggetti coinvolti a livello regionale e degli

Organismi intermedi; sorveglianza operativa; valutazione in itinere; informazione e pubblicità;

• Coordinamento e gestione degli adempimenti in materia di risorse umane e di organizzazione della

Direzione;

• Coordinamento, raccordo e indirizzi in materia di rapporti contrattuali con Finpiemonte;

• Referente formativo della Direzione: progettazione e monitoraggio dei processi formativi;

• Coordinamento e organizzazione di eventi in relazione alla programmazione FESR2014/2020;

• Gestione dei piani di lavoro e definizione degli obiettivi del personale assegnato alla direzione.

1 Direttore

(AdG POR FESR)

3 risorse Staff

Settore “Gestione amministrativa e finanziaria”

• Assistenza e consulenza giuridico-amministrativa: coordinamento e assistenza tecnico-legale in

materia contrattuale, amministrativa, normativa e per le attività di controllo anche sui progetti

cofinanziati dal FESR;

• assistenza in relazione ai contenziosi in materia di contributi alle attività produttive;

• supporto per l'adempimento agli obblighi di trasparenza e anticorruzione;

• gestione del bilancio, anche in riferimento alla gestione finanziaria del POR FESR: predisposizione di

proposte per la formazione del bilancio annuale e pluriennale, del provvedimento di assestamento e del

rendiconto finanziario;

• attività di ragioneria delegata: controllo degli atti di liquidazione;

• raccordo dei Settori per la predisposizione dei documenti di programmazione economico-finanziaria;

1 Dirigente

9 Impiegati

1 Collaboratore

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• attività connesse alla gestione e sorveglianza del POR FESR: assistenza nei rapporti dell’Autorità di

Gestione con le altre Autorità, con le Amministrazioni nazionali e con le strutture tecniche dell’UE;

• Gestione delle irregolarità inerenti le operazioni del POR FESR, predisposizione e aggiornamento

schede OLAF per la comunicazione delle irregolarità di importo di contributo comunitario pari o

superiore a euro 10.000;

• definizione metodologia campionamento e strumenti di controllo

• Predisposizione della proposta di certificazione di spesa periodica del Por Fesr da inviare all'autorità di

certificazione;

• Iscrizione a ruolo per la riscossione coattiva delle entrate regionali non tributarie affidate alla gestione

della Direzione e rapporti con società di riscossione;

• Raccordo gestionale dei processi di dematerializzazione nell'ambito della Direzione

• supporto alle attività connesse al sistema di monitoraggio dei progetti in riferimento al monitoraggio

IGRUE;

• Controlli di sistema sull'attività di gestione dei progetti finanziati nell'ambito del Por Fesr 2014-2020;

• Coordinamento del gruppo di lavoro Autovalutazione rischi frode nell'ambito del POR FESR

2014/2020;

• Monitoraggio e verifica stato di implementazione del Piano di Rafforzamento Amministrativo;

• Monitoraggio stato di attuazione dei piani d'azione per l'adempimento delle condizionalità ex ante

generali e tematiche;

• Supporto alla Segreteria tecnica del Comitato di Sorveglianza (CdS).

Settore regionale “Sviluppo

sostenibile e qualificazione del sistema produttivo del

territorio”

• Supporto alla costituzione ed allo sviluppo delle filiere e dei distretti produttivi e al rafforzamento di

reti di cooperazione fra imprese;

• localizzazione e rilocalizzazione delle imprese industriali e artigiane in raccordo con le strutture

regionali competenti in materia; realizzazione di aree per insediamenti produttivi; recupero di siti

dismessi o degradati;

• coordinamento della strategia relativa allo sviluppo urbano sostenibile e integrato;

• strumenti di programmazione negoziata a sostegno dello sviluppo economico-produttivo; supporto

all'attrazione di investimenti ed all'internazionalizzazione del sistema produttivo, anche in raccordo

con altre strutture regionali competenti;

• coordinamento delle azioni riferite alle “Aree interne” nell'ambito della programmazione del POR

FESR, in stretta sinergia con gli altri fondi comunitari;

• programmazione delle azioni riferite all'”Agenda digitale” a valere sul POR FESR nell’ambito delle

1 Dirigente

12 Impiegati

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politiche per lo sviluppo della societa dell'informazione, della comunicazione e della conoscenza in

Piemonte, diffusione della cittadinanza digitale in raccordo con il Settore Sistema universitario, diritto

allo studio, ricerca e innovazione;

• programmazione sviluppo e gestione dell'infrastruttura telematica piemontese; gestione del Programma

Wi-Pie e delle politiche di diffusione della banda larga e ultra larga, dei servizi e dei contenuti digitali;

• Verifiche di gestione relative alle Azioni del PO FESR riconducibili all’area di competenza del Settore

Settore “Valutazione, monitoraggio e controlli”

• analisi, ricerche e studi sulle problematiche strutturali e congiunturali nei settori di competenza della

Direzione e ai servizi alla produzione;

• supporto alla programmazione degli interventi per il sostegno delle attività produttive;

• attività inerenti la valutazione dell'efficacia degli interventi di politiche pubbliche nelle materie di

competenza della Direzione, in collaborazione col Nuval (Nucleo di Valutazione Regionale);

valorizzazione e divulgazione dei relativi risultati;

• monitoraggio fisico-finanziario delle politiche inerenti il sistema produttivo piemontese e delle relative

informazioni di natura socio-economica; attività di supporto statistico;

• definizione, elaborazione e aggiornamento di un sistema informativo, composto da molteplici banche

dati estese al sistema delle imprese e contenente dati statistici, economici, sociali e finanziari;

• analisi e gestione situazioni di crisi industriale per quanto di competenza regionale anche in

collaborazione con la struttura regionale competente in materia di lavoro;

• controlli di primo livello in materia di contratti pubblici con particolare riferimento alle operazioni

cofinanziate dal POR FESR (le risorse dedicate a tempo pieno saranno 3, delle quali una sarà

incardinata nel settore a dicembre 2016)1;

• supporto allo sviluppo dei sistemi informativi tramite il coordinamento delle attività informatiche della

Direzione e la gestione degli aspetti organizzativi correlati all’uso dei sistemi informativi

• coordinamento delle attività inerenti gli obblighi informativi del POR FESR

1 Dirigente

5 impiegati

Settore “Sviluppo Energetico

Sostenibile”

• Collaborazione con la Direzione competente nell'ambito delle istruttorie di progetti di impianti o

strutture energetiche sottoposti alle procedure di valutazione di impatto ambientale;

• Attività di supporto al coordinamento tecnico interregionale in materia energetica in capo alla struttura

sulle proposte in campo normativo, programmatorio e regolamentare che prevedano, a vario titolo, la

consultazione delle Regioni e delle Province autonome per l'approvazione definitiva;

1 Dirigente

11 impiegati

1 collaboratori

1 Il personale del settore dedicato alle verifiche sugli appalti sarà integrato da personale specializzato dell’Assistenza Tecnica. Inoltre sono previste, in qualità di supporto

giuridico, 2 risorse qualificate collocate rispettivamente all’interno del Settore “Gestione amministrativa e finanziaria” e dello staff della direzione

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• Supporto tecnico alla predisposizione di bandi finalizzati ad incentivare l'uso delle fonti energetiche

rinnovabili e l'efficienza energetica;

• Monitoraggio e diffusione dei risultati dei progetti di ricerca finanziati dalla Regione Piemonte in

campo energetico anche in collaborazione con altre strutture regionali o soggetti esterni;

• Supporto tecnico specialistico a imprese, enti pubblici e professionisti in materia energetica;

• Supporto giuridico alle attivita' del settore, con particolare riferimento alla predisposizione e/o

modifica di testi normativi e regolamentari, alla predisposizione dei bandi, alla gestione delle

conferenze dei servizi, all'istruttoria delle richieste di finanziamento nonche' alla gestione di possibili

ricorsi;

• Partecipazione a commissioni di valutazione delle documentazioni tecniche e di spesa, anche in

collaborazione con altre strutture regionali e con Finpiemonte;

• Supporto alla predisposizione ed all'aggiornamento dei documenti di programmazione energetica

regionale

Settore “Sistema universitario, diritto allo studio, ricerca e

Innovazione”

• Studio e predisposizione Misure del Programma POR FESR 2014/2020 in riferimento all'area

"Attivittà produttive";

• Verifiche di gestione relative alle Azioni del PO FESR riconducibili all’area di competenza del

Settore;

• Supporto tecnico al Comitato di Valutazione dei "Programmi di attività" proposti a finanziamento dai

gestori dei Poli d'Innovazione;

• Studio e definizione di Misure in materia di Ricerca e Innovazione e collaborazione alla

predisposizione Smart Specialization Strategy;

• Partecipazione ai gruppi di lavoro istituiti dal Ministero dello Sviluppo Economico nell'ambito delle

attività di implementazione e verifica delle condizionalità ex ante, invia propedeutica all'avvio della

programmazione dei Fondi Strutturali per il periodo 2014-2020;

• Componente del Comitato Tecnico per l'attuazione dell'Accordo di Programma MIUR - Regione

Piemonte;

• Programmazione dei bandi POR FESR 2014/2020 in ambito RSI

1 Dirigente

12 Impiegati

N. dirigenti/direttori 6

N. impiegati 52 Totale

N. collaboratori 2

60

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b) Organismo intermedio (Finpiemonte Spa)

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Segue l’elenco dettagliato delle funzioni in capo alle aree di Finpiemonte spa, con il relativo riferimento numerico delle unità operative impiegate sul

POR FESR 2014-2020 per ciascuna area funzionale. Con riferimento alle aree funzionali trasversali è stata indicata la percentuale di coinvolgimento

dell’area nelle attività riconducibili al POR FESR 2014/2020.

AREA

FUNZIONE SVOLTA POR FESR UNITA’ OPERATIVE

IMPIEGATE POR FESR

Agevolazioni e strumenti

finanziari

• progettazione e sviluppo di strumenti finanziari;

• supporto alla definizione dei bandi o dei programmi operativi finalizzati alla concessione delle

agevolazioni e dei relativi contratti di affidamento;

• valutazione dell’ammissibilità delle richieste di accesso alle misure a valere sui fondi propri e regionali;

• elaborazione degli atti di concessione, di erogazione e di tutti gli atti connessi alla definizione del

procedimento amministrativo;

• coordinamento e gestione dei rapporti con istituti di credito per progettazione, sviluppo e attuazione

degli strumenti agevolativi in collaborazione con l’Area Amministrazione Finanza e Controllo di

Gestione;

1 Responsabile

17 Impiegati

Controlli

• presidio dei procedimenti amministrativi di controllo di I livello, in particolare delle verifiche

amministrative/documentali in merito alla rendicontazione e realizzazione dei progetti, dell’esame e

valutazione dei rendiconti in base ai tempi del procedimento amministrativo;

• effettuazione delle verifiche in loco volte ad attestare la corrispondenza del bene o servizio rispetto a

quello ammesso a finanziamento e alla documentazione contabile prodotta;

• gestione delle erogazioni degli aiuti;

• gestione delle revoche (avvio del procedimento, esame delle controdeduzioni, archiviazione o conferma

del procedimento stesso);

• gestione delle irregolarità (predisposizione e monitoraggio delle schede di irregolarità);

• gestione recuperi (monitoraggio della corretta trasmissione dei flussi informativi sui recuperi e

attivazione delle procedure da recupero coattivo);

• monitoraggio economico-finanziario dei bandi al fine di individuare eventuali economie dei fondi e

verificare il corretto avanzamento della certificazione di spesa.

1 Responsabile

19 impiegati

Legale e partecipazioni • supporto legale nella definizione di contenziosi e revoche con eventuale definizione stragiudiziale delle

pratiche, predisposizione contratti e convenzioni;

La gestione delle misure del

POR FESR vede il

coinvolgimento dell’area

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• difesa civile e amministrativa di Finpiemonte, patrocinio cause recupero crediti nell’ambito delle

procedure concorsuali;

• attività connesse al recupero dei crediti, in collaborazione con l’area Amministrazione Finanza e

Controllo di gestione;

• supporto legale per l’espletamento delle gare finalizzate all’acquisto di beni e servizi;

• presidio e coordinamento attività dei legali esterni;

• coordinamento e controllo degli adempimenti sulla trasparenza.

Legale per un impegno

complessivo annuale pari a

circa il 20%.

Organizzazione e servizi (URP)

• cura dei rapporti con i beneficiari, potenziali ed effettivi, degli strumenti di aiuto che ha in gestione

tramite l’attività di front e back office;

• gestione delle richieste riguardanti le agevolazioni provenienti da Autorità inquirenti;

• verifica di accesso agli atti amministrativi;

• aggiornamento e la verifica dei contenuti della sezione “Finanziamenti” del sito internet;

• promozione delle agevolazioni in affidamento.

Per la gestione delle misure

del POR FESR, è possibile

stimare per il Settore URP

un’incidenza del 40%

rispetto al totale delle

attività in capo al Settore

Amministrazione, finanza e

controllo di gestione

• gestione dei processi contabili e degli adempimenti amministrativi al fine di predisporre i documenti di

bilancio;

• strumenti e metodi per l’analisi del complessivo andamento aziendale e per la definizione del budget e

delle previsioni aziendali;

• gestione degli adempimenti di carattere amministrativo (ivi compreso il reporting) inerenti i fondi

gestiti;

• monitoraggio degli strumenti finanziari;

• disposizioni di erogazione di finanziamenti e contributi;

• monitoraggio dell’andamento della concessione dei crediti al fine di rilevare e gestire le posizioni

critiche;

• gestione delle attività di recupero crediti relative a finanziamenti, revoche contributi, garanzie, recupero

di altre agevolazioni, con il supporto dell’Area Legale e Partecipazioni, nonché, in caso di co-

finanziamenti, degli istituti di credito volta per volta coinvolti;

• valutazione e la gestione delle segnalazioni - provenienti da banche, beneficiari, studi legali - inerenti il

recupero crediti.

La gestione delle misure del

POR FESR vede il

coinvolgimento dell’area

Amministrazione, Finanza e

Controllo di Gestione per un

impegno complessivo

annuale pari a circa il 15%

N. Direttore 1 Totale

N. responsabili

2

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N. impiegati

36

39

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c) Organismo intermedio (MiSE– Direzione Generale per gli incentivi alle imprese (DGIAI) Divisione IV )

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Segue l’elenco dettagliato delle funzioni in capo alle aree di MiSE - DGIAI, con il relativo riferimento numerico delle unità operative impiegate sul

POR FESR 2014-2020 per ciascuna area funzionale.

AREA FUNZIONE SVOLTA POR FESR UNITA’ OPERATIVE

IMPIEGATE POR FESR

Divisione IV Autorità di gestione dei

programmi operativi

comunitari e relativa

programmazione

Organismo Intermedio

per il POR FESR

Piemonte 2014-2020

- funzione di Organismo Intermedio nell’ambito del Programma Operativo;

− supporto alla Direzione per l'implementazione e la conduzione dei sistemi informativi e di monitoraggio

dedicati;

− comunicazione interna ed esterna, rapporti con la redazione intranet ed internet e con l'URP, pubblicazione

degli atti e dei provvedimenti normativi;

− raccolta ed elaborazione dei dati fisici, finanziari e procedurali richiesti dall’AdG ai fini dello svolgimento

delle attività di sorveglianza, comunicazione e valutazione del POR;

- definizione di un sistema di rendicontazione e attestazione delle spese dall’OI all’AdG, inclusa l’elaborazione

delle procedure e relativa manualistica, in linea con quanto definito dall’AdG;

- elaborazione delle dichiarazioni di spesa da presentare all’AdG, garantendo che l’AdG riceva tutte le

informazioni necessarie in merito alle procedure e alle verifiche eseguite sulle spese ai fini della

certificazione;

− supporto all’AdG con riferimento al Comitato di Sorveglianza, alla programmazione, al reporting periodico e

corrente, al rispetto della normativa comunitaria e nazionale e all’allineamento delle procedure e alla

sorveglianza dell’andamento delle azioni nel loro complesso;

− segreteria tecnica OI.

Attività con Beneficiario OI per le quali l’OI è individuato quale soggetto beneficiario, con particolare

riferimento all’Assistenza Tecnica.

Nell’ambito delle funzioni delegate, la Divisione IV garantisce lo svolgimento delle azioni di seguito specificate:

− implementazione delle procedure connesse alla selezione delle operazioni, alla decretazione (concessione,

rideterminazione dei contributi, revoca, ecc.), all’attuazione, alle rimodulazioni finanziarie, ecc. delle

operazioni;

− validazione e autorizzazione del pagamento delle operazioni, sulla base delle risultanze delle verifiche

2 Responsabili

7 Impiegati

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propedeutiche all’erogazione eseguite dalla medesima Divisione;

− condivisione di dati e informazioni funzionali al monitoraggio e alle previsioni di spesa.

Divisione I Affari generali e rapporti

in convenzione

- coordinamento delle funzioni di gestione dell’archivio, dei flussi documentali e della conservazione digitale;

- attività connessa alle funzioni di controllo di I livello amministrativo delle operazioni per le quali l’OI si

configura come soggetto beneficiario (attività espletate dall’apposita unità organizzativa “Controlli

operazioni beneficiario MISE”);

- coordinamento, vigilanza e monitoraggio sulle attività gestite da soggetti incaricati dalla Direzione

generale in materie di competenza della Divisione e sulle relative convenzioni.

1 Responsabili

1 Impiegato

Divisione III Monitoraggio e controllo

degli interventi, servizi

informatici

- programmazione, monitoraggio e gestione delle attività ispettive, incluse quelle in loco di I livello, sui

progetti finanziati, in conformità alle normative nazionali e comunitarie di riferimento;

- rapporti con la Guardia di Finanza e le altre autorità di controllo in merito alle attività ispettive.

5 Responsabili

14 Impiegati

Divisione VII Interventi per ricerca e

sviluppo

UCO per le attività di gestione e attuazione anche mediante la designazione di due unità organizzative separate e

funzionalmente indipendenti:

Unità Organizzativa – UO1 Attuazione bandi del Fondo crescita sostenibile

La struttura è responsabile dell’attuazione delle attività con Beneficiari esterni per le quali sono identificati

beneficiari diversi dall’OI, in particolare:

Nell’ambito delle funzioni delegate, l’U.O. 1 garantisce lo svolgimento delle azioni di seguito specificate:

- implementazione delle procedure connesse alla selezione delle operazioni, alla decretazione

(concessione, rideterminazione dei contributi, revoca, etc.), all’attuazione, alle rimodulazioni finanziarie,

etc. delle operazioni;

- validazione e autorizzazione del pagamento delle operazioni con Beneficiari Esterni, avvalendosi delle

risultanze delle verifiche amministrative eseguite dall’Unità Controlli Beneficiari Esterni;

- condivisione di dati e informazioni funzionali al monitoraggio e alle previsioni di spesa.

Unità Organizzativa Attuazione bandi del Fondo crescita sostenibile. E’ funzionalmente indipendente dall’UO2 di controllo Operazioni Beneficiari Esterni in ottemperanza all’art. 72 del Reg. (UE) n. 1303/2013.

Unità Organizzativa – UO2 Controlli I livello dell’Organismo Intermedio

Nell’ambito delle funzioni delegate l’Unità organizzativa controlli sulle operazioni effettua le verifiche

amministrative propedeutiche al pagamento e alla presentazione della domanda di rimborso all’AdG, garantendo

4 Responsabili

15 Impiegati

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la corretta applicazione della normativa nazionale e comunitaria in tema di controlli e ammissibilità della spesa.

Le principali competenze sono di seguito specificate:

- funzioni di controllo ex art. 125, par 4, lett. a e par. 5 del Regolamento (UE) 1303/2013 sulle operazioni per

le quali sono identificati beneficiari diversi dall’OI;

- predisposizione metodologia di campionamento per la selezione delle operazioni da sottoporre a controllo in

loco;

- predisposizione manuali e check-list per le verifiche delle operazioni;

- per la parte di propria competenza, gestione ed implementazione del Registro Unico dei Controlli e delle

irregolarità del Sistema informativo Unico predisposto dall’AdG;

- supporto all’OI nella gestione dei rapporti con gli organismi di audit ed altri organismi ispettivi e/o di

vigilanza.

N. responsabili/coordinatori 12

N. impiegati 37

49

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Il modello rappresentato nell’organigramma dell’AdG si basa su una struttura di tipo funzionale,

in cui l’articolazione organizzativa dell’Autorità di Gestione riflette il rispetto del principio di

separazione delle funzioni previsto dall’art. 72, lettera b) del Regolamento n. 1303/2013.

Al fine di garantire una più marcata separazione delle funzioni di controllo e verifica per le

Azioni/Misure di intervento del POR di cui è Beneficiario direttamente la Regione Piemonte,

l’AdG affida la Responsabilità dei controlli di primo livello, ad un Dirigente responsabile di un

Settore dell’Amministrazione regionale, diverso dal Settore che assicura le funzioni di

programmazione e gestione dell’Azione che finanzia gli interventi realizzati direttamente

dall’Amministrazione regionale1.

L’Autorità di Gestione è responsabile della gestione e attuazione del programma; il suo ruolo è

ricoperto dal Dirigente pro-tempore della Direzione “Competitività del sistema regionale”, che

si trova al vertice della Struttura di Gestione. Egli ha la responsabilità di indirizzare e coordinare

i soggetti che supportano la Struttura nei processi di programmazione, selezione, attuazione,

rendicontazione delle operazioni e nelle connesse attività di monitoraggio e di controllo di

primo livello, compresi gli organismi intermedi.

L’Autorità di Gestione intende avvalersi di un Responsabile per ciascun Obiettivo specifico

(ROS), affidando a ciascuno di essi il compito di coordinare la programmazione, gestione e

attuazione delle operazioni dell’Azione.

All’interno dei singoli Obiettivi specifici, vengono individuati i Responsabili di Gestione (RG) a

cui vengono affiancati i Responsabili di Controllo di primo livello (RC), garantendo in tal modo

una chiara separazione delle funzioni di gestione e controllo degli interventi.

Le funzioni ed i compiti affidati a ciascuno dei responsabili suddetti, in sintesi, sono i seguenti.

Il Responsabile di Obiettivo specifico (ROS) svolge in particolare:

- le attività di programmazione operativa dell’Asse prioritario/Obiettivo specifico

(predisposizione dei bandi di accesso alle risorse, proposta di modifica del POR, ecc...);

- le attività di formulazione e aggiornamento dei criteri di selezione delle operazioni, in

collaborazione con gli altri soggetti coinvolti sia a livello regionale che degli Organismi

intermedi;

- le attività di coordinamento delle attività di: gestione amministrativa, tecnica e

finanziaria dell’Asse/Obiettivo specifico da parte degli altri soggetti coinvolti a livello

regionale e degli Organismi intermedi; sorveglianza operativa; valutazione in itinere;

informazione e pubblicità.

1 Nel caso dell’Attività di Assistenza tecnica del POR (Asse VII), l’AdG affida la responsabilità dei

controlli di primo livello ad una Direzione diversa (Direzione “Coesione Sociale”) da quella dell’AdG

stessa (Direzione “Competitività del sistema regionale”) che provvede alla programmazione e gestione

dell’Azione.

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Il Responsabile di Gestione (RdG) svolge le attività di gestione amministrativa e tecnica delle

operazioni finanziate nell’ambito dell’Attività, assicurando in particolare le seguenti funzioni:

- svolge gli adempimenti e le procedure di selezione delle operazioni;

- dispone ammissione/concessione ovvero propone la concessione del contributo;

- fornisce al beneficiario informazioni circa: (i) le condizioni per il sostegno relative a

ciascuna operazione, ivi inclusi il piano finanziario, il termine per l'esecuzione; (ii) il

mantenimento di una contabilità separata o codificazione contabile adeguata;

- svolge attività di gestione amministrativa, tecnica e finanziaria dell’Azione, garantendo

anche l’attivazione e il funzionamento dei flussi informativi e documentali con i

Beneficiari e l’archiviazione elettronica della documentazione dei progetti finanziati;

- supporta la realizzazione delle attività di valutazione in itinere degli interventi

dell’Azioni;

- svolge attività di comunicazione garantendo l’informazione e la pubblicità sia nei

confronti dei beneficiari che degli altri soggetti interessati;

- collabora alla definizione e aggiornamento della pista di controllo e degli strumenti di

verifica ad essa connessi.

Il Responsabile di Controllo (RdC) di primo livello (amministrativo e in loco) ha la

responsabilità di:

- effettuare le verifiche amministrativo-contabili sulle domande di pagamento;

- verbalizzare e trasmettere le risultanze delle verifiche;

- predisporre l’atto di liquidazione della spesa;

- raccogliere le dichiarazioni e i rendiconti dei beneficiari;

- verificare la spesa effettivamente sostenuta e rendicontata dai beneficiari;

- chiudere formalmente, in collaborazione con gli altri responsabili coinvolti, le

operazioni concluse;

- verificare l’affidabilità dei dati relativi agli indicatori, ai target intermedi e ai progressi

compiuti dal programma operativo che sono richiesti ai sensi dell'articolo 125,

paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 1303/2013;

- effettuare le verifiche in loco secondo le modalità indicate nei Manuali di riferimento e

le indicazioni del Settore Gestione Amministrativa e Finanziaria;

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- curare gli atti ai fini della revoca degli importi erogati; accertare l’avvenuta restituzione

delle somme revocate e, in caso di inadempimento, richiedere al Settore Gestione

Amministrativa e Finanziaria l’attivazione delle procedure di riscossione coattiva;

- raccogliere e verificare le informazioni ai fini dell’aggiornamento dello stato dei

recuperi delle somme revocate; comunicare le irregolarità accertate al Settore Gestione

Amministrativa e Finanziaria tramite il sistema informatico.

Ai fini del rafforzamento del presidio del processo attuativo del programma e, in particolare,

della verifica degli “appalti pubblici”, la Giunta regionale, nell’ambito del processo di

riorganizzazione delle strutture regionali, ha istituito il settore “Monitoraggio, valutazione e

controlli” (RdA) all’interno della Direzione “Competitività del sistema regionale”. L’AdG

ha preposto tale settore allo svolgimento dei controlli di primo livello dei progetti del

macroprocesso opere pubbliche, limitatamente alle procedure di gara ad evidenza pubblica,

come indicato nella tabella di cui al paragrafo 2.2.1.

Nell’ambito della “Direzione regionale Competitività del sistema regionale”, inoltre, opera

il Settore Gestione Amministrativa e Finanziaria. Esso è composto da personale con

competenze e professionalità specifiche, non partecipa allo svolgimento delle attività

gestionali, rafforzando così il rispetto del principio della separazione delle funzioni di

gestione da quelle del monitoraggio e del controllo. Tale Settore è organizzato in due

sezioni:

- l’unità di Monitoraggio, che si occupa della verifica dei dati fisici, finanziari, contabili

e procedurali relativi a ciascuna operazione, per la corretta alimentazione del sistema di

monitoraggio. Tale unità assicura il collegamento tra l’AdG e l’unità centrale di

monitoraggio presso l’IGRUE e la Commissione Europea al fine di procedere alla

validazione dei dati trasmessi;

- l’unità di Controllo, svolge a titolo esemplificativo le seguenti funzioni: fornisce

orientamenti e indicazioni per la formulazione e l’aggiornamento delle Piste di controllo

e degli altri strumenti da adottare per le verifiche (check list, manualistica, ecc.) da parte

delle strutture regionali e degli organismi intermedi; predispone le operazioni di

campionamento per la realizzazione dei controlli di primo livello in loco, nonché il

coordinamento delle verifiche in loco delle operazioni selezionate e l’archiviazione

degli esiti dei controlli effettuati; organizza e attua i “controlli di sistema” svolti

dall’AdG (verifica formulazione e aggiornamento di piste di controllo, check list,

verbali, ecc.); acquisisce e gestisce le segnalazioni inerenti le irregolarità rilevate dai

vari soggetti responsabili (Responsabile di controllo di primo livello, AdA, AdC,

Guardia di Finanza, ecc.) per l’eventuale successivo inoltro, attraverso la Presidenza del

Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche europee, all’OLAF.

Il Settore Gestione Amministrativa e Finanziaria, inoltre, affianca l’Autorità di Gestione

nelle funzioni generali di supporto, tra cui quelle di segretariato del Comitato di

Sorveglianza, di assistenza nei rapporti dell’AdG con le Amministrazioni nazionali e con le

strutture tecniche della Commissione Europea, di predisposizione della reportistica e di

diffusione della documentazione necessaria alle attività di informazione, di elaborazione dei

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documenti di indirizzo e coordinamento destinati ai Responsabili degli Obiettivi specifici, di

Gestione e di Controllo e di proposte di DGR concernenti norme procedurali e attuative del

POR, nonché documenti nel campo della manualistica e modulistica da applicare per le

stesse finalità.

L’AdG, attraverso il Settore Gestione Amministrativa e Finanziaria garantisce la trasmissione

della manualistica, nonché degli indirizzi definiti dall’AdG a tutte le strutture coinvolte nella

gestione e controllo, ivi inclusi gli organismi intermedi, ad eccezione degli OI che utilizzano

proprie procedure .L’Autorità di gestione si è dotata di un quadro di competenze per il corretto

espletamento delle proprie funzioni. In particolare la Giunta regionale ha approvato un Atto di

indirizzo volto al rafforzamento quali-quantitativo delle strutture coinvolte nell’ambito del

SIGECO. La mobilità straordinaria per le strutture della Giunta regionale, rappresenta una prima

attuazione dell’atto succitato (DGR n. 17-2860 del 1 febbraio 2016).

L’Allegato 7 alla presente Relazione contiene Il Piano di assegnazione delle risorse umane

delle strutture regionali e dell’Organismo intermedio.

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2.2.2 Quadro per assicurare che si effettui un’appropriata gestione dei rischi

La istituzione di misure antifrode in base alle condizioni di rischio individuate, disposta

dall’articolo 125, paragrafo 4, lettera c), del regolamento (UE) n. 1303/13, rappresenta una

innovazione nella normativa unionale alla quale la Regione adempie come di seguito

esposto:

1) con l’istituzione, a cura dell’AdG, del Gruppo di lavoro incaricato

dell’autovalutazione e della redazione dello strumento di autovalutazione del

rischio frode predisposto dai servizi della Commissione Europea,

2) con l’approvazione, da parte della Giunta regionale, del Piano triennale per la

prevenzione della corruzione (PTPC), formulando indirizzi per il

comportamento dei dipendenti e dirigenti del comparto regionale,

3) con l’approvazione del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità.

L’AdG intende affrontare la lotta alla frode attraverso azioni volte a prevenire i fenomeni

corruttivi e intervenendo con azioni repressive laddove questi siano già stati messi in atto.

Al fine di facilitare la prevenzione di fenomeni corruttivi, l’AdG intende agire su due livelli:

1) sul personale coinvolto nelle attività di gestione e controllo del POR FESR, con

particolare attenzione ai componenti dei nuclei di valutazione. La formazione

riveste un ruolo centrale e strategico tra le misure di prevenzione della

corruzione e dei fenomeni di illegalità. Il personale viene coinvolto in iniziative

formative sui temi della Trasparenza e Anticorruzione. Particolare attenzione

viene riservata alla gestione del conflitto di interesse. Il Piano Triennale per la

Prevenzione della Corruzione della Regione Piemonte contempla, tra le misure

di prevenzione del rischio obbligatorie, la Misura volta a garantire la tutela del

dipendente che effettua segnalazioni di illecito (Whistleblower).

2) sui potenziali beneficiari. In questo ambito si inserisce la diffusione ai

beneficiari degli strumenti di controllo utilizzati dall'AdG, nonchè azioni di

sensibilizzazione in materia di lotta alla corruzione anche attraverso la

pubblicazione di guide che trattano tali tematiche.

La previsione nei bandi dell’applicazione di sanzioni amministrative in

presenza di determinate condotte illecite del beneficiairo, rappresenta un

ulteriore elemento di dissuasione.

Con riferimento alle modalità attraverso le quali l’AdG provvede all’individuazione,

segnalazione e rettifica delle irregolarità, si rinvia ai contenuti delle Linee guida per la

rilevazione, gestione e comunicazione delle irregolarità del POR FESR (allegato 4)

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2.2.3 Descrizione delle seguenti procedure

2.2.3.1 Procedure per assistere il Comitato di Sorveglianza nei suoi lavori

La Regione Piemonte ha istituito con DGR n. 18-1184 del 16/03/2015, in virtù dell’art. 47 del

Regolamento n. 1303/2013, un unico Comitato di Sorveglianza (CdS) con riferimento al POR

FESR e al POR FSE. Il CdS, presieduto dal Presidente della Giunta regionale o su sua delega

dall’AdG, ha adottato il proprio regolamento interno in occasione della seduta istitutiva del 11 e

12 giugno 2015. Tale regolamento definisce i ruoili, le regole di funzionamento e i compiti

attribuiti allo stesso in conformità degli artt. 49 e 110 del Regolamento UE n. 1303/2013.

Le AdG dei PO hanno implementato delle nuove “strutture” di supporto e delle procedure di

assistenza e di informazione al CdS, affinché questo possa assolvere alle funzioni previste dal

Regolamento.

E’ stata istituita una Segreteria Tecnica del Comitato di Sorveglianza in relazione alle esigenze

connesse all’espletamento delle funzioni di redazione, predisposizione ed elaborazione della

documentazione sottoposta alle decisioni del Comitato di Sorveglianza e di tutti i compiti

derivanti dall’attività di sorveglianza esercitata dal Comitato stesso. Gli oneri relativi

all’organizzazione delle riunioni del CdS, sono poste, in quota parte, a carico delle risorse degli

Assi dedicati all’ Assistenza Tecnica dei PO FESR e FSE.

Le Autorità di Gestione dei PO garantiscono l’organizzazione della riunione annuale del CdS

prevista dall’art. 49 del Regolamento n. 1303/2013 e forniscono tutta la documentazione

necessaria a valutare l'attuazione dei PO, o per l’emissioni di un parere sulle eventuali

modifiche dello stesso e i progressi compiuti nel conseguimento dei loro obiettivi.

Per ciò che concerne le “procedure” attuate, al fine di garantire il buon funzionamento del CdS,

le Autorità di Gestione rendono disponibili attraverso sistemi informatici e supporti elettronici

le informazioni relative alla verifica dell’efficacia dell’attuazione, i documenti inerenti la

relazione annuale di attuazione, le proposte di eventuale modifica dei PO e ogni altra eventuale

documentazione su cui il CdS può formulare proposte, osservazioni e deliberazioni.

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2.2.3.2 Sistema di raccolta, registrazione e conservazione in formato elettronico dei dati

relativi a ciascuna operazione

Il Sistema Gestionale Finanziamenti è operativo in quanto già in uso per la programmazione

2007-2013. E' stato implementato un piano di adeguamento progettuale al fine di

conformarsi alle prescrizioni normative del periodo di programmazione 2014/2020.

Il Sistema gestionale è caratterizzato da una serie di punti di forza, riassumibili come segue:

- evoluzione continua. La piattaforma fa un riuso, ove applicabile, delle funzionalità già

presenti introducendo però elementi tecnologici innovativi che hanno lo scopo di

conferire maggiore flessibilità e configurabilità;

- centralizzazione delle logiche applicative e delle regole. Il Sistema permette la

centralizzazione di tutte le logiche applicative e delle regole legate alla gestione delle

diverse fasi dell’iter amministrativo degli investimenti conferendo un maggior livello di

efficacia ed efficienza del servizio offerto;

- riduzione dei tempi di pubblicazione nuovi bandi (Time-To-Market). La messa a

disposizione di un “motore” specifico per la creazione dei contenuti e gestione delle

regole di business permette la riduzione dei tempi di avvio dei nuovi bandi;

- interoperabilità con altri sistemi. La complessità indotta dalla gestione dell’iter

amministrativo dei finanziamenti implica un forte livello di integrazione con gli altri

Sistemi, i quali possono fornire informazioni di supporto per l’opportuna gestione delle

diverse fasi.

I Sistemi attualmente integrati sono:

- il Sistema di Gestione Fondi – FINPIS (FinPiemonte), che gestisce alcune delle fasi

dell’iter amministrativo per gli investimenti la cui gestione è demandata all’Organismo

intermedio Finpiemonte S.p.A.

- I.G.R.U.E, le informazioni relative allo stato di avanzamento fisico, finanziario e

procedurale devono essere raccolte e trasmesse all’IGRUE con cadenza periodica; il

Sistema Gestionale si integra con il S.I. Centrale del MEF al fine di trasmettere secondo

un opportuno protocollo di comunicazione i dati di monitoraggio.

- Il Sistema informativo Bilancio regionale, per l’aggiornamento dei dati amministrativi

di bilancio regionale con la Piattaforma Gestionale.

Per la complessità e rilevanza del tema trattato, il Sistema è classificato di livello

“Enterprise” e quindi è soggetto ad una serie di caratteristiche non funzionali e a livelli di

servizio in linea con tale tipologia; in particolare le caratteristiche non funzionali di tale

sistema sono così sintetizzate:

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Affidabilità e disponibilità

La piattaforma tecnologica è progettata per garantire una continuità di servizio a fronte di

un primo guasto di tipo hardware. A tal fine tutte le componenti Hw principali sono

caratterizzate da soluzioni di affidabilità intrinseca, ovvero componentistiche elettroniche

principali ridondate (Hard Disk in configurazione raid, Alimentazioni ridondate, ecc).

Le situazioni di guasto Hw sono ripristinate entro le 4 ore dalla segnalazione del guasto.

L’affidabilità della persistenza dei dati trattati dalla piattaforma è garantita da una base dati

centralizzata e configurata in alta affidabilità; le informazioni presenti sono periodicamente

sottoposte a politiche di backup secondo quanto previsto dalle regole di servizio offerte

dalla Server Farm del CSI Piemonte e sulla base del livello di servizio richiesto

Usabilità e intuitività

Tutte le interfacce web esposte sul canale internet e fruite dai Beneficiari sono progettate

secondo criteri atti a fornire un adeguato livello di operatività e intuitività da parte

dell’utente.

Prestazioni

La soluzione è in grado di gestire opportunamente il carico applicativo indotto dalla

cooperazione dei diversi utenti indipendentemente dal loro ruolo e profilo di accesso.

La piattaforma di esecuzione è dimensionata per supportare efficacemente il carico

applicativo generato dagli utenti. Il dimensionamento può essere rivisto, se necessario,

sfruttando le potenzialità di scalabilità offerte dalle componenti infrastrutturali fruite dalla

piattaforma. Il bilanciamento del carico avviene su più nodi applicativi, con la possibilità di

mantenere valido il contesto di transazionalità associata ad un processo di business e/o un

servizio.

Scalabilità

Dal punto di vista infrastrutturale, tutte le componenti applicative della Piattaforma sono

attestate su componenti infrastrutturali in grado di scalare in termini di prestazioni e

disponibilità di risorse (Dischi di sistema, CPU, rete, etc.); la scalabilità è ottenuta in modo

trasparente ai servizi applicativi forniti dal Sistema e adeguata (in termini di tempestività e

di nuove prestazioni offerte) in funzione delle esigenze che in futuro potranno presentarsi.

Integrazione con le soluzioni attuali

Dal punto di vista funzionale la Piattaforma è strutturata in tre sotto-Sistemi Principali, così

schematizzabili:

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Nel seguito vengono definiti i sotto-sistemi della piattaforma.

• Sotto-Sistema Gestione Domanda – (FINDOM): è il sottosistema web, fruibile sul canale

Internet da parte dei potenziali Beneficiari, che consente la compilazione della domanda

telematica di partecipazione ad un Bando. Tale Sistema permette la raccolta delle domande

telematiche e la messa a disposizione delle stesse per le successive fasi di Istruttoria.

L’accesso è garantito dalla piattaforma previa autenticazione da parte dell’utente. Il sotto-

sistema Findom si integra con il sistema informativo “Gestionale Finanziamenti” e con il

S.I. FINPIS di Finpiemonte al fine di garantire una opportuna condivisione dei dati relativi

alle domande ammesse a finanziamento.

• Sotto-Sistema di Monitoraggio BDUR/SIMON: è il sottosistema che funge da

concentratore e interlocutore unico regionale per l’interscambio dati con i sistemi CIPE e

MEF-IGRUE. Si evidenzia che, con riguardo ai finanziamenti dei fondi della

programmazione 2014-2020, ed al fine di assolvere all’obbligo di collezione ed invio dei

dati verso i sistemi nazionali, è stata prevista la realizzazione del sistema “Nuova Banca

Dati Unitaria Regionale”.

• Il sistema informativo Gestionale Finanziamenti (PBANDI): è il sottosistema web fruibile

da parte dei Beneficiari e dalle diverse Autorità previste dal Regolamento n. 1303/2013.

Tale sottosistema permette la gestione di tutte le fasi operative di gestione e verifiche di un

progetto ammesso a finanziamento. Il Sistema gestionale permette in particolare la

gestione della rendicontazione della spesa. Particolare importanza rivestono le procedure di

controllo che tale sistema implementa. Alcuni controlli vengono automatizzati per mezzo

di opportune regole di business eventualmente configurabili per bando, garantendone la

tracciabilità. Ad oggi, il gestionale è in grado di memorizzare e mantenere associati ad un

progetto gestito tutti i documenti digitali automaticamente creati o caricati a sistema

dall’utente.

La figura che segue illustra lo scenario funzionale attualmente messo a disposizione dalla

Piattaforma di gestione dei Bandi.

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Dalle attività svolte finora è possibile delineare quello che risulta essere lo stato attuale

relativamente alle funzionalità ad oggi disponibili, che può essere sintetizzato come segue:

• presentazione on-line delle domande (FINDOM) effettuate dai Beneficiari; è un servizio

messo a disposizione dei Beneficiari delle azioni cofinanziate dalla PA e che tipicamente

fanno ad oggi riferimento ai fondi strutturali; il servizio consente la compilazione on-line

delle domande di contributo

• Gestionale dei Finanziamenti (PBANDI):

o caricamento scheda progetto; questa funzione consente la gestione di tutti i dati

anagrafici di un progetto, purché non importato da un sistema esterno

o rendicontazione on-line delle spese sostenute dai Beneficiari: è una funzionalità

messa a disposizione dei Beneficiari delle azioni co-finanziate dalla PA e che

fanno riferimento al POR-FESR. Essa consente l’imputazione dei dati relativi ai

documenti di spesa (e quietanze di pagamento, salvo per le forme di sostegno di

cui all’art. 67, p. 1 lettere b), c) e d), art. 68, art 69, p. 1) afferenti ad un progetto

ammesso a finanziamento

o rettifica della spesa validata (Gestione spesa validata): nell’ambito della

validazione della spesa, prima che essa sia certificata, è possibile gestire eventuali

rettifiche delle validazioni precedenti

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o validazione on-line delle spese da parte dei Responsabili di controllo: è una

funzionalità messa a disposizione per i soli operatori della PA che svolgono il

ruolo di Organismo Intermedio e/o Autorità di Gestione. Consente la gestione dei

rendiconti telematici presentati dai Beneficiari e la conseguente validazione degli

stessi (o respingimento totale o parziale)

o automatizzazione delle check-list di controllo di I livello: il Gestionale dei

Finanziamenti consente l'automatizzazione delle check-list di controllo

documentale e in loco di I livello. Il controllore, all'atto della validazione della

spesa ammissibile, deve compilare la check-list documentale che viene prodotta

automaticamente dal Sistema consentendogli di specificare l'esito (positivo o

negativo) per ogni “item” di controllo. Il Sistema gestisce inoltre le check-list di

controllo in loco

o rimodulazione on-line del piano economico di progetto: è una funzionalità a

disposizione dei Beneficiari e dell’Autorità di Gestione/Organismo intermedio.

Permette, qualora sia previsto, ai Beneficiari di effettuare una proposta di

rimodulazione del proprio piano economico secondo le regole del singolo Bando.

Il Responsabile di controllo può verificare ed eventualmente validare totalmente o

parzialmente la richiesta pervenuta dal Beneficiario.

o gestione revoche e recuperi: è la funzionalità che permette la gestione delle

revoche e di registrare l’avvenuto recupero totale o parziale della quota revocata

o gestione irregolarità e rinunce: il Sistema consente la segnalazione di irregolarità

da parte del Responsabile di controllo. Tali irregolarità, previa verifica e

validazione da parte dell’AdG, può essere successivamente inserita sul Sistema

Ministeriale anti-frode “IMS”. Tutte le irregolarità regolarmente censite nel

Sistema IMS vengono successivamente tracciate nel Gestionale dei Finanziamenti.

Oltre alle segnalazioni di irregolarità, il Sistema Gestionale consente altresì

comunicazione di rinuncia totale o parziale al progetto da parte del Beneficiario

(con relativa gestione del processo amministrativo)

o gestione fase di avvio e indicatori ex-ante dei progetti: consente la gestione

dell'avvio dei progetti, con particolare riferimento alla fase di raccolta degli

indicatori di monitoraggio che avviene a seguito dell'ammissione al finanziamento

di un progetto. Gli indicatori possono essere raccolti in sede di presentazione delle

domande ovvero in fase di rendicontazione dei progetti. Il Gestionale dei

finanziamenti consente altresì la definizione di un set di indicatori che possono

risultare utili per valutare l’efficienza e l’efficacia del progetto ex-post

o gestione cronoprogramma e indicatori: per tutti i progetti viene richiesto il

cronoprogramma del progetto e gli indicatori rilevabili bottom up, così da

verificare le realizzazioni e i risultati del POR, di cui si fornisce evidenza nei

rapporti annuali e finali

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o back-office di configurazione: il Gestionale Finanziamenti è dotato di funzioni di

Back-office ad uso degli operatori del Servizio applicativo. le funzionalità di

Back-office permettono la configurazione di tutti i parametri e le regole di

funzionamento per i diversi Bandi gestiti e relativi progetti. Tutte le principali

logiche applicative esposte sul Gestionale dei Finanziamenti e utilizzate dagli

utenti finali, si appoggiano su regole di business e parametri definiti all'interno del

back-office di configurazione (configurazione utenti e profili, comportamenti

differenziati in virtù del tipo di Bando, ecc);

o gestione procedure di aggiudicazione: la funzionalità permette di gestire, con

riferimento ai progetti che prevedono l’esecuzione di appalti, i contratti pubblici

aggiudicati.

o dematerializzazione del processo di rendicontazione della spesa. La funzionalità,

attivabile dal beneficiario, permette il caricamento e l’organizzazione di tutti i

documenti di spesa che fanno capo ad una specifica rendicontazione. Il Sistema

consente l’associazione delle singoli documenti con i dati telematici di rendiconto

che sono imputati dal Beneficiario. Tali dati sono quindi successivamente

consultabili dal controllore di primo livello in sede di validazione della verifiche di

gestione.

I documenti con firma digitale sono inviati al Sistema documentale di riferimento,

al fine di consentire la protocollazione, classificazione, archiviazione e

conservazione ai sensi della normativa attualmente in vigore. I documenti acquisiti

digitalmente sono inoltre sottoposti al processo di “marcatura temporale”;

o sistema di warning e soglie di spesa: il Gestionale Finanziamenti consente

all’operatore dell’AdG/O.I. di impostare la ricezione periodica di e-mail contenenti

notifiche sul monitoraggio dei progetti. Il Responsabile di controlli, abilitando

questa funzionalità, potrà quindi mantenere sotto controllo in modo automatico

l’opportuno avanzamento della spesa o della rendicontazione per i progetti. Nel

dettaglio viene offerta la possibilità di impostare, per una casella di posta a scelta, la

ricezione periodica di mail per il monitoraggio di alcuni aspetti inerenti i progetti di

propria competenza.

Nello specifico le notifiche possibili ad oggi sono le seguenti:

- nuova validazione documenti di spesa

- scostamento importo erogato e importo rendicontato sul progetto

- scostamento importo rendicontato e importo valicato

- assenza di appalti su progetti di OOPP o acquisizione di beni e servizi.

o certificazione on-line delle spese da parte dell’Autorità di Certificazione: la

procedura consente la realizzazione di una proposta di certificazione da parte

dell’Autorità di Gestione competente verso l’Autorità di Certificazione del

programma

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o invio dati di progetto al Monitoraggio regionale (sottosistema di Monitoraggio

BDUR/SIMON: il Sistema consente l’invio periodico dei dati di avanzamento fisico,

procedurale e finanziario dei progetti verso la banca dati unica del monitoraggio

regionale (BDUR), la quale a sua volta provvederà a fornire le opportune

informazioni di sintesi ai responsabili dell’Autorità di Gestione prima di consentire

l’invio automatico dei dati al Ministero dell’Economia e Finanze – IGRUE.

o data warehouse del gestionale finanziamenti a supporto degli utenti utilizzatori del

sistema Piattaforma bandi. Mette a disposizione funzionalità di consultazione di

reportistica predefinita e/o produzione in autonomia di ulteriore reportistica

analitica/di sintesi. Il servizio si fonda su di un sistema di query e reporting

(ambiente Web Intelligence). I report predefiniti sono organizzati secondo una

struttura ad albero che classifica la reportistica per argomento. Una volta

individuato il report predefinito di interesse è possibile accedere alla tabella

risultato eventualmente impostando dei filtri di ingresso; i contenuti della tabella

risultato possono essere scaricati in locale.

o sottosistema dei “Contenuti Informativi” del Gestionale Finanziamenti: al fine di

poter comunicare, a beneficio di tutti i fruitori, le informazioni e le guide

necessarie all’utilizzo del Gestionale Finanziamenti, è messo a disposizione un

nuovo sito in luogo delle guide PDF. Il sito, fornito dei tipici strumenti di CMS

consente la diffusione di materiale web di diverso genere, come articoli, video

tutorial, immagini, consentendo una divulgazione più efficace ed una

manutenibilità più agevole di tutto quanto possa essere utile all’utente finale per

poter essere informato e formato sull’uso del Gestionale Finanziamenti.

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2.2.3.3 Procedure di vigilanza delle funzioni formalmente delegate dall’autorità di

gestione a norma dell’art. 123, par. 6 e 7 del Regolamento (UE) n.

1303/2013

L’Autorità di Gestione non affiderà la gestione di parte del PO a un organismo intermedio

mediante “sovvenzione globale” ai sensi dell’art. 123, par. 7, del Regolamento UE n.

1303/2013.

Per converso, l’AdG, ai sensi dell’art. 123, par. 6, designa uno o più organismi intermedi per lo

svolgimento di determinati compiti dell'Autorità di Gestione sotto la responsabilità di detta

Autorità. I relativi accordi tra l'Autorità di Gestione e gli Organismi Intermedi sono registrati

formalmente per iscritto così come indicato al paragrafo 2.1.3 della presente Relazione.

In particolare, l'affidamento viene effettuato mediante un atto che stabilisce i contenuti della

delega, le funzioni reciproche, le informazioni da trasmettere all'Autorità di Gestione e la

relativa periodicità, le modalità di svolgimento della attività di gestione e di controllo, la

descrizione dei flussi finanziari, le modalità, la conservazione dei documenti, gli eventuali

compensi e le sanzioni per ritardi negligenze o inadempienze. In particolare, l'Autorità di

Gestione si accerta che gli organismi intermedi dispongano della capacità di assolvere agli

impegni loro delegati (si veda Allegato 1 – Valutazione OI). Gli organismi intermedi devono

disporre di un sistema di contabilità, sorveglianza e informativa finanziaria separati e

informatizzati.

Le procedure di vigilanza delle funzioni formalmente delegate dall’AdG all’Organismo

Intermedio si sostanziano in controlli svolti dal Dirigente del settore che ha delegato i compiti di

Organismo intermedio.

In particolare, sia nel caso di affidamento in house providing o ricorrendo a forme di

cooperazione tra amministrazioni pubbliche espressamente consentite dalla suddetta normativa

(es. gli accordi previsti dall’art. 5, c.6 del dlgs. 50/2016) che di aggiudicazione tramite

procedura ad evidenza pubblica, l’AdG verifica la rispondenza dei servizi svolti dall’OI nonchè

l’adempimento degli obblighi contenuti nelle Convenzioni attuative ovvero nei contratti.

L’AdG, inoltre, può effettuare controlli di sistema sull’OI e assumere tutti i provvedimenti, ivi

compresi la revoca degli affidamenti/rescissione del contratto, che dovessero risultare necessari

ai fini dell’integrale rispetto delle disposizioni contenute nelle convenzioni/contratti. I controlli

di sistema sono formalizzati nell’ambito di apposita check list (Allegato 13 – Check list

controlli di sistema)

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2.2.3.4 Procedure di valutazione, selezione e approvazione delle operazioni che ne

garantiscano anche la conformità per tutto il periodo di attuazione, alle norme

applicabili e procedure volte a garantire la non selezione di operazioni

materialmente completate o pienamente realizzate prima della presentazione delle

domande di finanziamento da parte del beneficiario

La selezione delle operazioni avviene nel rispetto dei criteri di selezione approvati dal Comitato

di Sorveglianza..

La selezione avviene tenendo conto dei “Principi guida per la selezione delle operazioni”

contenuti nel POR. Le procedure di individuazione/selezione/esecuzione dei progetti si

diversificano in relazione alla tipologia di operazione:

- Acquisto di beni e servizi;

- Realizzazione di lavori pubblici;

- Erogazione di agevolazioni a unità produttive e soggetti diversi da unità

produttive.

Per ciascuna delle operazioni sopra indicate il Manuale selezione, monitoraggio e

rendicontazione (Allegato 8) definisce in modo standardizzato:

- le procedure e le modalità di selezione ed approvazione dei progetti da

finanziare;

- le disposizioni relative alle verifiche di primo livello;

- le disposizioni volte ad assicurare il rispetto delle norme unionali e nazionali in

materia di appalti pubblici e in materia di informazione e pubblicità;

Nell’ipotesi in cui le operazioni siano iniziate prima dell’inoltro della richiesta di finanziamento

all’AdG, il Responsabile di gestione verifica la coerenza dell’operazione con i criteri di

selezione approvati dal Comitato di Sorveglianza tracciandone gli esiti nell’apposita check list.

Inoltre:

1) nel caso di concessione di aiuti, ove il bando o la normativa di riferimento prevedano il

rispetto del “principio di incentivazione/necessità dell’aiuto”, il Responsabile di Gestione - in

sede di istruttoria dell’istanza - accerta che il potenziale beneficiario abbia reso la dichiarazione

relativa al rispetto di tale principio. In presenza di preventivi allegati all’istanza, verifica altresì

che essi non contengano conferme d’ordine in violazione del principio di

incentivazione/necessità dell’aiuto. In fase di rendicontazione delle spese, il Responsabile dei

Controlli verifica che:

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a)l’impresa non abbia stipulato contratti (inclusi emissioni di ordini, conferme d’ordine,

acquisizioni di beni in conto visione o altre tipologie di assunzione di impegno vincolante) per

beni che compongono l’investimento;

b) l’impresa non ha assunto impegni giuridicamente vincolanti atti ad ordinare macchinari,

attrezzature, impianti, o qualsiasi altro atto che renda irreversibile l’investimento, a seconda di

quale condizione si verifichi prima;

c) non sono state emesse fatture o pagati acconti relativi a beni che compongono l’investimento.

Il mancato rispetto del principio della necessità dell’aiuto comporta la non ammissibilità della

domanda di agevolazione o la revoca dell’agevolazione.

2) Nel caso di operazioni per le quali non sia configurabile un aiuto di stato o l’effetto di

incentivazione/necessità non sia previsto, i Responsabili verificano in ogni caso che

l’operazione, avviata prima della presentazione della domanda, non sia materialmente

completata o completamente attuata. Le verifiche hanno ad oggetto preventivi allegati alle

istanze di agevolazione, dichiarazioni rese dai potenziali beneficiari, altra documentazione da

cui si evince il livello di attuazione del progetto (relazioni, certificati di collaudo, ecc.)

Di norma, per l’espletamento delle fasi istruttorie di “Valutazione tecnico/finanziaria” e di

“Valutazione di merito” è previsto il coinvolgimento dei Nuclei di valutazione al fine di

garantire competenza ed indipendenza rispetto alle operazioni da valutare.Tali Nuclei sono

composti da personale interno e/o esterno all’Amministrazione regionale, secondo le modalità

di composizione delle varie procedure di accesso alle risorse del POR (Bandi, Disciplinari,

ecc…). La composizione dei Nuclei di valutazione, poiché rappresenta un’area di rischio del

processo di selezione, tiene conto delle risultanze dell’autovalutazione dei rischi di cui al par.

2.1.4. e tiene conto delle professionalità occorrenti secondo la tipologia di intervento da

valutare.

In particolare:

1) componenti interni (funzionari) della Direzione Competitività del Sistema Regionale e,

a seconda della competenza, di altre Direzioni regionali e funzionari dell’OI. La

selezione dei componenti avviene tiene conto delle capacità tecniche, professionali e

dell’esperienza acquisite.

2) componenti esterni individuati a seguito di procedura comparativa indetta con avviso

pubblico o effettuata ricorrendo a professionalità inserite in specifici albi nazionali o

internazionali, pertinenti con l’oggetto del contratto.

I membri dei nuclei di valutazione sottoscrivono una dichiarazione di assenza di conflitto di

interessi.

La fase di selezione viene registrata in apposite check list distinte a seconda che si tratti di

agevolazioni connesse al macroprocesso “Realizzazione di opere Pubbliche” ovvero a quello

relativo all’ “Erogazione di agevolazioni a unità produttive e soggetti diversi da unità

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produttive”. Le check list sono contenute nel Manuale selezione, monitoraggio e

rendicontazione (Allegato 8).

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2.2.3.5 Procedure per garantire che il beneficiario disponga di un documento contenente

le condizioni per il sostegno relative a ciascuna operazione comprese le procedure

per garantire che i beneficiari mantengano un sistema di contabilità separata o

una codificazione contabile adeguata

Nell’atto di concessione i beneficiari ricevono informazioni circa le condizioni necessarie a

mantenere il sostegno all’operazione ammessa. In particolare, l’AdG/OI forniscono le

informazioni relativamente a: (i) ammontare dell’agevolazione concessa; (ii) modalità di

rendicontazione (a costi reali, a costi standard, a costi forfetari a seconda dei casi); (iii)

indicazione circa il mantenimento di una contabilità separata ovvero di una codificazione

contabile adeguata; (iv) obblighi in materia di informazione e pubblicità; (v) rispetto dei principi

di cui agli artt. 7 e 8 del Regolamento n. 1303/2013 (parità fra uomini e donne e non

discriminazione; sviluppo sostenibile).

Con riferimento alle modalità di mantenimento di una contabilità separata/codificazione

contabile adeguata (nel caso di rendicontazione a costi reali)2 è previsto quanto segue:

(i) per le MPMI, Organismi di ricerca e Grandi Imprese, non sono ammessi pagamenti

effettuati cumulativamente e per ogni pagamento dovrà essere inserita una causale

contenente un codice identificativo, ossia il codice domanda assegnato a seguito

della presentazione telematica della stessa oppure il codice indicato nel bando (se

previsto), che lo riconduca al progetto finanziato;

(ii) per le Grandi Imprese , il pagamento deve essere singolo e non cumulato e

identificato con il codice domanda assegnatoa seguito della presentazione

telematica della stessa oppure il codice indicato nel bando (se previsto), . Il

beneficiario deve produrre: (a) copia dei documenti che compongono il mandato di

pagamento alla tesoreria/banca interna; (b) copia della convenzione tra il

beneficiario e la tesoreria/banca interna che disciplina i rapporti tra i due; (c)

dichiarazione Sostitutiva di Atto Notorio del responsabile della tesoreria/banca

interna in cui sia presente l’indicazione della banca tramite la quale è stato

effettuato il pagamento della spesa e la relativa data.

(iii) Per i soggetti pubblici, ferma restando la necessità del mandato di pagamento

quietanzato, nel caso di pagamenti cumulati è necessario che il mandato contenga

sempre il riferimento a data, importo e numero di ogni singolo documento

giustificativo contenuto nel suddetto mandato.

Tutti i documenti giustificativi di spesa richiesti, inoltre, ove nativamente cartacei, dovranno

essere annullati in originale con un timbro che richiami l’Azione del POR FESR 2014/2020 a

valere della quale il progetto è finanziato. Nel caso in cui il documento giustificativo della spesa

sia nativamente digitale è necessario che nella descrizione del documento si richiami l’Azione

2 Nel caso di rendicontazione delle spese del personale a costi reali sono ammissibili pagamenti

cumulativi.

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del POR FESR 2014/2020 a valere della quale il progetto è finanziato ovvero, in casi motivati, è

necessario produrre una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che attesti che la spesa, in

tutto o in parte, è cofinanziata dal POR FESR

Inoltre per garantire piena tracciabilità dei flussi delle risorse impiegate, il beneficiario deve

registrare il dettaglio delle somme rendicontate su un prospetto extracontabile (excel…),

all'interno del quale si darà evidenza dei riferimenti dei giustificativi di spesa rendicontati e dei

codici dei conti/mastri di costo sui quali essi risultano registrati.

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2.2.3.6 Procedure per le verifiche delle operazioni anche per garantire la conformità

delle operazioni alle politiche dell’Unione e indicazione delle autorità o degli

organismi che effettuano tali verifiche.

Ai sensi dell’art. 125, par. 4, del Regolamento n. 1303/2013 l’AdG, per quanto concerne la

gestione finanziaria e il controllo del PO, (i) verifica che i prodotti servizi cofinanziati siano

stati forniti, che i beneficiari abbiano pagato le spese dichiarate e che queste ultime siano

conformi al diritto applicabile, al programma operativo e alle condizioni per il sostegno

dell'operazione; (ii) garantisce che i beneficiari coinvolti nell'attuazione di operazioni

rimborsate sulla base dei costi ammissibili effettivamente sostenuti mantengano un sistema di

contabilità separata o una codificazione contabile adeguata per tutte le transazioni relative a

un'operazione; (iii) istituisce misure antifrode efficaci e proporzionate, tenendo conto dei rischi

individuati; (iv) stabilisce procedure per far sì che tutti i documenti relativi alle spese e agli

audit necessari siano conservati secondo quanto disposto all'articolo 72, lettera g); (v) prepara la

dichiarazione di affidabilità di gestione e la sintesi annuale di cui all'articolo 59, paragrafo 5,

lettere a) e b), del regolamento finanziario.

I controlli comprendono:

(a) verifiche amministrative rispetto a ciascuna domanda di rimborso presentata dai

beneficiari;

(b) verifiche sul posto (in loco) delle operazioni, estratti a campione in base alla

metodologia descritta in allegato (Allegato 3 - Manuale verifiche di gestione).

Le verifiche in materia di “appalti pubblici” sono effettuate dal Settore “Monitoraggio,

valutazione e controllo” della Direzione regionale “Competitività del sistema regionale”

nell’ambito delle azioni indicate nella tabella di cui al par. 2.2.1.

La frequenza e la portata delle verifiche sul posto sono proporzionali all’ammontare del

sostegno pubblico a un’operazione e al livello di rischio individuato da tali verifiche e dagli

audit effettuati dall’autorità di audit.

Qualora le verifiche di primo livello portino all’individuazione di irregolarità, il Responsabile

dei controlli informa, attraverso il Settore Gestione Amministrativa e Finanziaria, l’Autorità di

Gestione.

L’Autorità di Gestione non informa la Commissione delle irregolarità in relazione a quanto

segue:

- casi in cui l'irregolarità consiste unicamente nella mancata esecuzione, in tutto o in

parte, di un'operazione rientrante nel programma operativo cofinanziato in seguito al

fallimento del beneficiario;

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- casi segnalati spontaneamente dal beneficiario all'autorità di gestione o all'autorità di

certificazione prima del rilevamento da parte di una della due autorità, sia prima che

dopo il versamento del contributo pubblico;

- casi rilevati e corretti dall'autorità di gestione o dall'autorità di certificazione prima

dell'inclusione delle spese in questione in una dichiarazione di spesa presentata alla

Commissione.

In tutti gli altri casi, in particolare in caso di irregolarità precedenti un fallimento o nei casi di

sospetta frode, le irregolarità rilevate e le relative misure preventive e correttive sono notificate

alla Commissione.

L’AdG si riserva di avvalersi della possibilità di non richiedere la restituzione degli importi

indebitamente versati, comprensivi di eventuali interessi, fino a 250 € di contributo FESR (art.

122, par. 2 del Regolamento n. 1303/2013).

Il PO prevede di utilizzare le forme di finanziamento previste dal Regolamento n. 1303/2013,

nel rispetto degli orientamenti contenuti nella “Guida alle opzioni semplificate in materia di

costi”, EGESIF_14-0017. In particolare: (i) rimborso dei costi ammissibili effettivamente

sostenuti e pagati unitamente, se del caso, a contributi in natura e ammortamenti; (ii) tabelle

standard di costi unitari; (iii) somme forfettarie non superiori a 100.000 € di contributo

pubblico; (iv) finanziamenti a tasso forfettario, calcolati applicando una determinata percentuale

a una o più categorie di costo definite.

Laddove un'operazione o un progetto facente parte di un'operazione sia attuato esclusivamente

tramite appalti pubblici di opere, beni o servizi, si applica solo il rimborso dei costi ammissibili

effettivamente sostenuti.

Gli importi di cui ai punti (ii), (iii) e (iv) sono stabiliti in uno dei seguenti modi:

(a) un metodo di calcolo giusto, equo e verificabile, basato:

- su dati statistici o altre informazioni oggettive;

- su dati storici verificati dei singoli beneficiari; o

- sull'applicazione delle normali prassi di contabilità dei costi dei singoli beneficiari;

(b) conformemente alle norme di applicazione delle corrispondenti tabelle di costi unitari,

somme forfettarie e tassi forfettari applicabili nelle politiche dell'Unione per tipologie

analoghe di operazioni e beneficiari;

(c) conformemente alle norme di applicazione delle corrispondenti tabelle di costi unitari,

somme forfettarie e tassi forfettari applicati nell'ambito di meccanismi di sovvenzione

finanziati interamente dallo Stato membro per una tipologia analoga di operazione e

beneficiario;

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(d) tassi previsti dall’art. 68 del Regolamento n. 1303/2013 o dalle norme specifiche del

fondo FESR;

(e) metodi specifici per determinare gli importi stabiliti conformemente alle norme

specifiche di un fondo.

Il documento che specifica le condizioni per il sostegno a ciascuna operazione indica il metodo

da applicare per stabilire i costi dell'operazione e le condizioni per il pagamento della

sovvenzione, ivi inclusi i requisiti per comprovare la spesa dichiarata.

Nell’ambito degli strumenti di controllo sono previsti specifici punti di verifica.

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2.2.3.7 Descrizione delle procedure di ricevimento, verifica e convalida delle domande di

rimborso dei beneficiari e delle procedure di autorizzazione, esecuzione e

contabilizzazione dei pagamenti a favore dei beneficiari

Il beneficiario avvia l’operazione e invia periodicamente la dichiarazione di spesa ammissibile

al Responsabile di Controllo attraverso procedura informatica. La Dichiarazione di spesa è

accompagnata da documentazione giustificativa, ovvero da altra documentazione qualora la

forma di sovvenzione ricada tra quelle di cui all’art. 67, lett. d), c) d) del Regolamento n.

1303/2013.

Il Responsabile di Controllo svolge i controlli di primo livello e provvede alla validazione o

meno della domanda di rimborso presentata dai beneficiari. La validazione è preceduta dalla

compilazione di un’apposita check list, predisposta in ossequio alle disposizioni di riferimento

nazionali e unionali. Le domande di rimborso sono messe a disposizione - attraverso il sistema

informatico - dall’Autorità di Gestione alle altre Autorità.

A tal fine il Settore Gestione Amministrativa e Finanziaria a supporto dell’Autorità di gestione:

- promuove eventuali iniziative dell’AdG nel caso di errori e/o irregolarità individuali e/o

sistemiche;

- trasmette informaticamente all’Autorità di Certificazione la proposta di certificazione

della spesa per la successiva trasmissione alla Commissione della domanda di

pagamento;

L’Autorità di Gestione dispone nel sistema informativo di una sezione dedicata per ricevere,

contabilizzare, verificare, archiviare e trasmettere in via telematica all’Autorità di Certificazione

le domande di rimborso e tutta la documentazione relativa.

Il sistema informativo consente la trasmissione e la ricezione di tali documenti solo ai soggetti

autorizzati.

Per quanto riguarda i flussi finanziari verso i beneficiari, l’AdG e la Ragioneria regionale

operano al fine di favorire:

- il funzionamento del circuito finanziario del POR, l’efficienza delle procedure di

trasferimento delle risorse finanziarie a tutti i livelli

- l’efficienza del sistema contabile a livello regionale, per quanto riguarda in particolare

le relazioni fra l’Amministrazione regionale e gli organismi coinvolti a vario titolo

nell'attuazione finanziaria degli interventi.

Di seguito si illustra il diagramma di flusso che descrive i processi ed i soggetti coinvolti nel

trattamento delle domande di rimborso.

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Le fasi relative alla spesa pubblica sono descritte nelle Piste di controllo (Allegato 5 – Piste di

controllo) distinto per ciascuna operazione.

2.2.3.8 Autorità e organismi responsabili delle domande di rimborso dei beneficiari

SETTORE GESTIONE AMMINISTRATIVA E

FINANZIARIA AUTORITA’ DI

GESTIONE

RESPONSABILE

OBIETTIVO

SPECIFICO/DI

GESTIONE/NUCLEO DI

VALUTAZIONE/ORGANI

SMO INTERMEDIO

RESPONSABILE DI

CONTROLLO/ORGANISMO

INTERMEDIO UNITA’ DI

CONTROLLO

UNITA’ DI

MONITORAGGIO

BENEFICIARI

Programmazione Selezione operazioni

Gestione operazioni

Controlli

Verifiche

amministrative

Verifiche in loco

Archivio check

list/verbali di

controllo in loco

(nel sistema

informatico)

Validazione della

spesa

Programmazione

Archivio check

list nel SI

Monitoraggio

delle operazioni

Domanda di

rimborso /

stato di

avanzamento

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2.2.3.9 Descrizione di come l'Autorità di Gestione trasmette le informazioni all'autorità

di certificazione, comprese le informazioni in merito alle carenze e/o alle

irregolarità (casi di frode sospetta e accertata inclusi) rilevate e al seguito ad esse

dato nel contesto delle verifiche di gestione, degli audit e dei controlli ad opera

degli organismi nazionali o dell'Unione

L’Autorità di gestione, assicura il coordinamento delle operazioni di rendicontazione della

spesa da parte dei Beneficiari e dei Responsabili di Controllo che operano sia in ambito

regionale che presso gli Organismi intermedi. L’AdG, in occasione di ciascuna scadenza

fissata per la certificazione di spesa periodica del POR, trasmette le informazioni per via

informatica all’Autorità di Certificazione del programma, accompagnandole con la propria

attestazione, formulata ai sensi dell’articolo 131 del Regolamento UE n. 1303/2013.

La documentazione trasmessa all’AdC del POR riguarda in particolare:

- l’attestazione di spesa secondo l’Allegato VI del Regolamento di esecuzione n.

1011/2014. Nell’ambito di tale attestazione l’AdG evidenzia i progetti segnalati

all’OLAF;

- una dichiarazione che attesta l’attività di verifica effettuata sulle rendicontazione di tutti

i Beneficiari delle operazioni;

- la comunicazione con l’indicazione degli importi ritirati e recuperati e dei recuperi

pendenti, secondo le indicazioni dell’Appendice 2 dell’Allegato VII Regolamento di

esecuzione n. 1011/2014

L’Autorità di Gestione dispone nel sistema informativo di una sezione dedicata per ricevere,

contabilizzare, verificare, archiviare e trasmettere in via telematica all’Autorità di Certificazione

le domande di rimborso e tutta la documentazione relativa.

2.2.3.10 Descrizione di come l'autorità di gestione trasmette le informazioni all'autorità

di audit, comprese le informazioni in merito alle carenze e/o alle irregolarità (casi

di frode sospetta e accertata inclusi) rilevate e al seguito ad esse dato nel contesto

delle verifiche di gestione, degli audit e dei controlli effettuati dagli organismi

nazionali o dell'Unione

L’Autorità di Gestione fornisce annualmente all’Autorità di Audit attraverso scambio

elettronico dei dati le informazioni relative a ciascun progetto la cui spesa sia stata

certificata dall’AdC alla Commissione europea ai fini del rimborso. Le informazioni

trasmesse concernono: (i) la spesa certificata cumulata; (ii) l’avanzamento della spesa

rispetto all’annualità precedente; (iii) motivazione degli avanzamenti negativi; (iv) importi

revocati; (v) importi recuperati; (vi) controlli effettuati dalla GdF; (vii) i progetti segnalati

all’OLAF; (viii) i progetti sottoposti a fallimento.

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2.2.3.11 Riferimento alle norme nazionali in materia di ammissibilità stabilite dallo Stato

membro e applicabili al programma operativo

L’art. 65 stabilisce che l’ammissibilità delle spese è determinata in base a norme nazionali.

Alla data di elaborazione della presente Relazione le norme nazionali in materia di

ammissibilità della spesa sono in fase di predisposizione.

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2.2.3.12 Procedure per elaborare e presentare alla Commissione le relazioni di attuazione

annuali e finali (articolo 125, paragrafo 2, lettera b), del regolamento (UE) n.

1303/2013), comprese le procedure per la raccolta e la comunicazione di dati

affidabili sugli indicatori di performance (cfr. articolo 125, paragrafo 2, lettera

a), del regolamento (UE) n. 1303/2013

L’Autorità di Gestione presenta la Relazione annuale di attuazione conformemente alle

disposizioni di cui agli artt. 50 e 111 del Regolamento UE n. 1303/2013. La Relazione di

attuazione annuale è redatta conformemente al modello di cui all'allegato V del

Regolamento di esecuzione n. 2015/207.

Le relazioni di attuazione annuali contengono informazioni chiave sull'attuazione del

programma e sulle sue priorità con riferimento ai dati finanziari, agli indicatori comuni e

specifici per programma e ai valori obiettivo quantificati, compresi i cambiamenti nei valori

degli indicatori di risultato se del caso, nonché, a partire dal relazione di attuazione annuale

da presentare nel 2017, ai target intermedi definiti nel quadro di riferimento dell'efficacia

dell'attuazione. I dati trasmessi si riferiscono ai valori di indicatori relativi a operazioni

eseguite completamente e anche, ove possibile, tenuto conto della fase di attuazione, a

operazioni selezionate. Indicano altresì una sintesi delle conclusioni di tutte le valutazioni

del programma resesi disponibili durante il precedente anno finanziario, gli aspetti che

incidono sui risultati del programma, nonché le misure adottate. La relazione di attuazione

annuale da presentare nel 2016 può altresì definire, se pertinente, le azioni adottate allo

scopo di ottemperare alle condizionalità ex ante.

I dati succitati vengono raccolti attraverso sistemi informatici gestionali e decisionali.

La Relazione annuale di attuazione è esaminata e approvata dal Comitato di Sorveglianza ai

sensi dell’art. 110, par. 2, del Regolamento n. 1303/2013. Successivamente

all’approvazione da parte del Comitato la Relazione annuale di attuazione viene trasmessa

dall’Autorità di Gestione alla Commissione Europea attraverso il sistema informatico SFC

2014. Sia la Relazione che una sintesi della stessa vengono pubblicate sul website

dell’Autorità di Gestione.

La Commissione esamina la relazione di attuazione annuale e informa lo Stato membro in

merito alle sue osservazioni entro due mesi dalla data di ricezione della stessa. Ove la

Commissione non esprima osservazioni entro i termini stabiliti, la relazione s'intende

accettata.

2.2.3.13 Procedure per preparare la dichiarazione di affidabilità di gestione (articolo 125,

paragrafo 4, lettera e), del regolamento (UE) n. 1303/2013

L’articolo 59 del Regolamento finanziario prevede che l’AdG, l’AdC, e l’AdA contribuiscano in

maniera coordinata a fornire alla Commissione, entro il 15 febbraio dell’esercizio successivo, le

informazioni previste dal paragrafo 5 dell’articolo suindicato. Le informazioni di ognuna delle 3

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autorità devono essere presentate a partire dal 2016 e fino al 2025 compreso (art. 138 del

Regolamento n. 1303/2013).

In particolare:

- l’Autorità di certificazione, prepara i conti, indicando le informazioni di cui all’art. 137

del Regolamento UE n. 1303/2013, secondo il format previsto dall’Allegato VII del

Regolamento di esecuzione n. 1011/2013;

- l’Autorità di Gestione, prepara la dichiarazione di affidabilità relativa ai conti succitati,

indicando all’uopo che: i) le informazioni sono presentate correttamente, complete ed

esatte; ii) le spese sono state effettuate per le finalità previste, quali definite nella

normativa settoriale; iii) i sistemi di controllo predisposti offrono le necessarie garanzie

quanto alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

Al fine di armonizzare gli standard per la redazione e la presentazione della

dichiarazione di affidabilità di gestione la Commissione ha creato un format standard

(Allegato VI del Regolamento di esecuzione n. 207/2015).

L’AdG presenta inoltre le informazioni di cui all’art. 59, p. 5, lettera b) del

Regolamento finanziario (vedi paragrafo 2.2.3.14).

- l’Autorità di Audit, redige un parere di audit secondo il format di cui all’Allegato VIII

del Regolamento di esecuzione n. 207/2015. Detto parere accerta che i conti forniscono

un quadro fedele, se le spese per le quali la Commissione ha chiesto il rimborso sono

legali e regolari e se i sistemi di controllo istituiti funzionano correttamente. Il parere

riferisce altresì se l'esercizio di revisione contabile mette in dubbio le asserzioni

contenute nella dichiarazione di gestione.

Per quanto concerne le procedure volte a garantire l’affidabilità dei conti, l’AdG adotta le

procedure di seguito descritte.

I Responsabili di Controllo di I livello (RdC) effettuano le verifiche di gestione sulle

dichiarazioni di spesa presentate dai beneficiari, garantendo la legittimità e la regolarità della

spesa. Gli importi corrispondenti alle dichiarazioni di spesa che hanno superato la fase delle

verifiche di gestione alimentano, tramite il sistema informatico, la proposta di certificazione.

L’AdG prevede di effettuare delle verifiche circa gli importi presenti in detta proposta prima di

formalizzare tali dati all’AdC. In particolare essa acquisisce dai RdC degli Organismi Intermedi

una dichiarazione che con riferimento ai dati contenuti nella proposta da inviare all’AdC, attesti

che: i) i dati sono coerenti con le risultanze delle verifiche di gestione da essi espletate, ii) la

localizzazione dell’unità operativa del beneficiario sia rispondente con quanto disposto dal

bando; iii) si è tenuto conto delle risultanze dei controlli svolti e delle eventuali

raccomandazioni indicate (controlli di primo livello documentali e in loco, controlli dell’AdA,

dell’AdC, e di ogni altro soggetto esterno competente).

Tale procedura è utilizzata anche per la redazione del riepilogo annuale di cui al successivo

paragrafo.

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A seguito dell’acquisizione delle dichiarazioni dei RdC, l’AdG procede ad elaborare,

avvalendosi del sistema informatico, della proposta di certificazione ufficiale che sarà inoltrata

all’AdC.

In occasione della presentazione delle informazioni di cui all’art. 138 del Regolamento UE n.

1303/2013, l’AdG elabora la dichiarazione di affidabilità tenendo conto degli esiti della

procedura sopra descritta, nonché delle risultanze degli audit sintetizzati nel riepilogo annuale di

cui al par. 2.2.3.14.

Le verifiche di gestione saranno completate in tempo per consentire la trasmissione dei

documenti di cui all’art. 138 del Regolamento UE n. 1303/2013. Qualora le verifiche di gestione

(in loco) non siano completate in tempo utile, le spese per le quali non sia confermata la legalità

e regolarità saranno escluse dai conti certificati da inviare alla Commissione.

2.2.3.14 Procedure per preparare il riepilogo annuale delle relazioni finali di revisione

contabile e dei controlli effettuati, compresa un'analisi della natura e della

portata degli errori e delle carenze individuati nei sistemi, come anche le azioni

correttive avviate o in programma (articolo 125, paragrafo 4, lettera e), del

regolamento (UE) n. 1303/2013-)

L’AdG redige una sintesi annuale delle relazioni finali di audit e dei controlli effettuati,

comprese un'analisi della natura e della portata degli errori e delle carenze individuati nei

sistemi e le azioni correttive attuate o pianificate.

Per l’elaborazione della sintesi annuale le procedure che saranno messe in atto garantiranno:

a) la raccolta di risultati finali di tutte le attività di audit e di tutti i controlli eseguiti dagli

organismi pertinenti per ciascun programma, comprese le verifiche di gestione svolte

dall'AdG o eseguite per conto di quest'ultima da organismi intermedi, le attività di audit

svolte dall'AdA o sotto la sua responsabilità;

b) un'analisi della natura e la portata degli errori e delle carenze individuati nei sistemi e

che seguito dare a tali carenze (azioni correttive intraprese o programmate);

c) l'attuazione di azioni preventive e correttive qualora siano individuati errori sistemici.

L’AdG presenta il riepilogo annuale predisposto in conformità dell’Allegato 1 “Modello per

la sintesi annuale” di cui alla EGESIF_15-0008-03 del 19/08/2015. (Allegato 6 –

riepilogo annuale)

Particolare attenzione viene rivolta all’individuazione e al trattamento degli errori sistemici.

L’art. 143 del Reg. (UE) 1303/2013 al punto 1 prevede che nel caso di una irregolarità del

sistema lo Stato membro è tenuto ad estendere le proprie indagini a tutte le operazioni che

potrebbero essere interessate.

L’individuazione ed il trattamento degli errori sistemici avverrà attraverso le seguenti fasi:

1. i responsabili dei controllo di I livello, in presenza irregolarità riscontrate,

provvederanno ad indicare, nell'apposito campo note della check list, la tipologia e la

natura della singola irregolarità riscontrata, nonché l’importo della spesa irregolare;

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2. L’AdG, attraverso il Settore Gestione Amministrativa e Finanziaria, sulla base dei dati

ricevuti dai RdC, annualmente procederà a codificare le irregolarità/criticità riscontrate

e ad individuare eventuali errori sistemici. La valutazione della sistemicità dell’errore si

baserà, principalmente, sulla verifica che l’irregolarità sia presente in una serie di

operazioni simili o procedure affini dello stesso organismo.

3. in funzione della natura e della tipologia dell'errore sistemico, il Settore Gestione

Amministrativa e Finanziaria informerà tempestivamente l'AdG che provvederà, in

accordo con i Responsabili di Gestione e Controllo regionali e degli OI, alla

definizione di azioni volte alla correzione degli errori riscontrati. Si procederà inoltre

all’estensione dell’attività di controllo a tutte le operazioni che potrebbero essere

interessate al medesimo errore e si dovranno applicare , eventualmente, rettifiche

finanziarie.

A livello operativo gli strumenti per la correzione degli errori sistemici verteranno intorno

ad un rapporto diretto con i Soggetti coinvolti nella gestione e controllo del programma. A

tal proposito saranno attivati:

• momenti di incontri periodici allo scopo di condividere e trasferire gli strumenti risolutivi

delle criticità sistemiche rilevate;

• l’aggiornamento delle Piste di Controllo.

L’AdG rende disponibile il riepilogo annuale e la dichiarazione di affidabilità ed eventuale altra

documentazione a supporto entro tempi congrui, al fine di consentire alle Autorità di svolgere le

verifiche di propria competenza.

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2.2.3.15 Procedure per comunicare dette procedure al personale, come anche indicazione

della formazione organizzata/ prevista ed eventuali orientamenti emanati (data e

riferimenti)

L’Autorità di gestione del POR – in continuità con le procedure di gestione e le modalità

operative del POR FESR 2007/2013 e tenendo conto delle innovazioni previste dalla nuova

regolamentazione – ha definito i compiti e le funzioni da affidare ai diversi Responsabili

coinvolti nell’ambito delle Azioni del Programma ed ha elaborato la manualistica necessaria

per garantire una sana gestione finanziaria ed una efficiente ed efficace attuazione delle

Azioni del POR. Sulla base del sistema di gestione e controllo descritto nel presente

documento, infatti, sono stati predisposti gli elaborati e la manualistica seguente:

- Metodologia per la valutazione degli Organismi intermedi (Allegato 1)

- Metodologia per la valutazione degli Organismi di attuazione degli strumenti finanziari

(Allegato 2)

- Manuale delle procedure per le verifiche di Gestione (Allegato 3)

- Linee Guida per rilevazione, gestione e comunicazione delle irregolarità del POR

FESR (Allegato 4)

- Piste di controllo (Allegato 5)

- Manuale Selezione, monitoraggio e rendicontazione (Allegato 8)

- Criteri per la valutazione della capacità del beneficiario (Allegato 10)

- Modello bandi aiuti (Allegato 11)

- Check list per le verifiche di gestione (Allegato 12)

- Guida alla rendicontazione dei costi “regimi di aiuto” (Allegato 14)

Tale documentazione è messa a disposizione di tutto il personale dell’AdG e trasferita agli

Organismi Intermedi, ad eccezione di quegli OI che adottano proprie procedure.

2.2.3.16 Descrizione, se del caso, delle procedure dell'autorità di gestione relative alla

portata, alle norme e alle procedure che attengono alle efficaci modalità di esame

dei reclami concernenti i fondi SIE definite dagli Stati membri nel quadro

dell'articolo 74, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1303/2013.

La Regione Piemonte garantisce modalità di trattamento dei reclami concernenti anche i

Fondi SIE per il tramite dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP). L'introduzione degli

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URP avviene con il D.lgs 29/93 (abrogato dal D.lgs 165/2001) il quale ha disposto che le

amministrazioni pubbliche individuino, nell'ambito della propria struttura, Uffici per le

Relazioni con il Pubblico al fine di garantire la piena attuazione della legge 7 agosto 1990 n.

241. Le principali funzioni degli uffici addetti alle relazioni con il pubblico sono:

- garantire l'esercizio dei diritti di informazione, di accesso e di partecipazione di cui alla

legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni;

- attuare, mediante l'ascolto dei cittadini e la comunicazione interna, i processi di verifica

della qualità dei servizi e di gradimento degli stessi da parte degli utenti.

Con riferimento alla gestione dei reclami, sul website dell’URP regionale è possibile

reperire la modulistica per la presentazione dei reclami che potranno essere inviati

all’indirizzo di posta elettronica [email protected] .

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2.3 Pista di controllo

2.3.1. Procedure per garantire una pista di controllo e un sistema di archiviazione

adeguati, anche per quanto riguarda la sicurezza dei dati, tenuto conto dell'articolo 122,

paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1303/2013, nel rispetto delle norme nazionali in

materia di certificazione della conformità dei documenti (articolo 125, paragrafo 4, lettera

d), del regolamento (UE) n. 1303/2013 e articolo 25 del regolamento delegato (UE) n.

480/2014 della Commissione)

L’AdG adotta nell’ambito del sistema di gestione e controllo un’adeguata Pista di controllo. Le

Piste di controllo sono definite in relazione alle tre operazioni “Acquisto di beni e servizi”,

“Realizzazione di lavori pubblici” e “Erogazioni di agevolazioni a unità produttive e soggetti

diversi da unità produttive”, e tengono conto dei processi di programmazione, istruttoria e

selezione degli interventi, attuazione e rendicontazione delle operazioni.

Le Piste di controllo individuano i processi, i soggetti coinvolti, i tempi di svolgimento delle

attività, la documentazione di riferimento, la tipologia di controlli, la localizzazione in cui sono

situati gli archivi della documentazione relativa alla Pista di controllo.

Le piste di controllo contengono gli elementi previsti dall’art. 25 del Regolamento delegato n.

480/2014. In particolare:

a) la pista di controllo consente di verificare l'applicazione dei criteri di selezione

stabiliti dal comitato di sorveglianza del programma operativo;

b) per quanto riguarda le sovvenzioni e l'assistenza rimborsabile a norma

dell'articolo 67, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (UE) n. 1303/2013, la

pista di controllo consente la riconciliazione tra gli importi aggregati certificati

alla Commissione e i documenti contabili dettagliati e i documenti giustificativi

conservati dall'autorità di certificazione, dall'autorità di gestione, dagli

organismi intermedi e dai beneficiari relativamente alle operazioni cofinanziate

nel quadro del programma operativo;

c) per quanto riguarda le sovvenzioni e l'assistenza rimborsabile a norma

dell'articolo 67, paragrafo 1, lettere b) e c), e dell'articolo 109 del regolamento

(UE) n. 1303/2013, nonché dell'articolo 14, paragrafo 1, del regolamento (UE)

n. 1304/2013, la pista di controllo consente la riconciliazione tra gli importi

aggregati certificati alla Commissione e i dati dettagliati riguardanti gli output o

i risultati e i documenti giustificativi conservati dall'autorità di certificazione,

dall'autorità di gestione, dagli organismi intermedi e dai beneficiari, compresi,

se del caso, i documenti sul metodo di definizione delle tabelle standard dei

costi unitari e delle somme forfettarie, relativamente alle operazioni

cofinanziate nel quadro del programma operativo;

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d) per quanto riguarda i costi determinati a norma dell'articolo 67, paragrafo 1,

lettera d), e dell'articolo 68, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (UE) n.

1303/2013, la pista di controllo dimostra e giustifica il metodo di calcolo, ove

ciò sia applicabile, nonché la base per la fissazione dei tassi forfettari e i costi

diretti ammissibili o i costi dichiarati nell'ambito di altre categorie prescelte cui

si applica il tasso forfettario;

e) per quanto riguarda i costi determinati a norma dell'articolo 68, paragrafo 1,

lettere b) e c), del regolamento (UE) n. 1303/2013, dell'articolo 14, paragrafo 2,

del regolamento (UE) n. 1304/2013 e dell'articolo 20 del regolamento (UE) n.

1299/2013, la pista di controllo consente la convalida dei costi diretti

ammissibili cui si applica il tasso forfettario;

f) la pista di controllo consente la verifica del pagamento del contributo pubblico

al beneficiario;

g) per ogni operazione, la pista di controllo comprende, a seconda dei casi, le

specifiche tecniche e il piano di finanziamento, i documenti riguardanti

l'approvazione della sovvenzione, la documentazione relativa alle procedure di

aggiudicazione degli appalti pubblici, le relazioni del beneficiario e le relazioni

sulle verifiche e sugli audit effettuati;

h) la pista di controllo comprende informazioni sulle verifiche di gestione e sugli

audit effettuati sull'operazione;

i) la pista di controllo consente la riconciliazione tra i dati relativi agli indicatori

di output dell'operazione e i target finali, i dati comunicati e il risultato del

programma;

j) per gli strumenti finanziari, la pista di controllo comprende i documenti

giustificativi di cui all'articolo 9, paragrafo 1, lettera e), del Regolamento

delegato n. 480/2014;

Per i costi di cui alle lettere c) e d), la pista di controllo consente di verificare che il metodo di

calcolo utilizzato dall'autorità di gestione sia conforme all'articolo 67, paragrafo 5, e all'articolo

68, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 1303/2013.

In merito al sistema di archiviazione, si rimanda al paragrafo 4.

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2.3.2.Istruzioni impartite circa la tenuta dei documenti giustificativi da parte dei

beneficiari/degli organismi intermedi/dell'autorità di gestione (data e riferimenti)

2.3.2.1. Indicazione dei termini di conservazione dei documenti

Fatte salve le norme in materia di aiuti di Stato, l'autorità di gestione assicura che tutti i

documenti giustificativi relativi alle spese sostenute dai fondi per tutte le operazioni siano resi

disponibili su richiesta alla Commissione e alla Corte dei conti europea per un periodo di

almeno due anni a decorrere dal 31 dicembre successivo alla presentazione dei conti nei quali

sono incluse le spese finali dell'operazione completata (ex art. 140, c.2 e c.3, Regolamento Ue n.

1303/2013).

2.3.2.2. Formato in cui devono essere conservati i documenti

I documenti sono conservati sotto forma di originali o di copie autenticate, o su supporti per i

dati comunemente accettati, comprese le versioni elettroniche di documenti originali o i

documenti esistenti esclusivamente in versione elettronica. I documenti sono conservati in una

forma tale da consentire l'identificazione delle persone interessate solo per il periodo necessario

al conseguimento delle finalità per le quali i dati sono rilevati o successivamente trattati. La

procedura per la certificazione della conformità al documento originale dei documenti

conservati su supporti comunemente accettati è stabilita dalle autorità nazionali e garantisce che

le versioni conservate rispettino i requisiti giuridici nazionali e siano affidabili ai fini dell'attività

di audit. Laddove i documenti siano disponibili esclusivamente in formato elettronico, i sistemi

informatici utilizzati soddisfano gli standard di sicurezza accettati, garantendo che i documenti

conservati rispettino i requisiti giuridici nazionali e siano affidabili ai fini dell'attività di audit.

2.4. Irregolarità e recuperi

2.4.1. Descrizione della procedura (di cui il personale dell'autorità di gestione e degli

organismi intermedi dovrebbe ricevere comunicazione per iscritto; data e riferimenti) di

segnalazione e rettifica delle irregolarità (frodi comprese) e del relativo seguito ad esse

dato, e della procedura di registrazione degli importi ritirati e recuperati, degli importi da

recuperare, degli importi irrecuperabili e degli importi relativi a operazioni sospese in

virtù di un procedimento giudiziario o di un ricorso amministrativo con effetto sospensivo

L’AdG previene, individua e corregge le irregolarità e recupera gli importi indebitamente

versati compresi. L’AdG informa la Commissione delle irregolarità che superano i 10 mila euro

di contributo dei fondi e la informa sui progressi significativi dei relativi procedimenti

amministrativi e giudiziari. Tali informazioni sono fornite sulla base del modello di cui al

Regolamento delegato n. 1970/2015.

L’AdG non informa la Commissione delle irregolarità in relazione a quanto segue:

a) casi in cui l'irregolarità consiste unicamente nella mancata esecuzione, in tutto o in

parte, di un'operazione rientrante nel programma operativo cofinanziato in seguito al

fallimento del beneficiario;

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b) casi segnalati spontaneamente dal beneficiario all'autorità di gestione o all'autorità di

certificazione prima del rilevamento da parte di una della due autorità, sia prima che

dopo il versamento del contributo pubblico;

c) casi rilevati e corretti dall'autorità di gestione o dall'autorità di certificazione prima

dell'inclusione delle spese in questione in una dichiarazione di spesa presentata alla

Commissione

In tutti gli altri casi, in particolare in caso di irregolarità precedenti un fallimento o nei casi di

sospetta frode, le irregolarità rilevate e le relative misure preventive e correttive sono notificate

alla Commissione.

Il dettaglio circa la comunicazione e il trattamento delle irregolarità è disciplinato dalle “Linee

guida per rilevazione, gestione e comunicazione delle irregolarità del POR FESR” (Allegato 4 -

LG Irregolarità).

Il recupero degli importi indebitamente versati a carico del POR, ed eventualmente il

provvedimento di revoca totale o parziale dell’impegno e/o della liquidazione del pagamento è

disposto dal Responsabile dei controlli.

2.4.2. Descrizione della procedura (compreso un diagramma che evidenzi i rapporti

gerarchici) che assicura il rispetto dell'obbligo di informare la Commissione in merito alle

irregolarità a norma dell'articolo 122, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1303/2013

La procedura implementata dall’AdG del POR FESR per informare la Commissione in merito

alle irregolarità a norma dell’art 122, p. 2, del Regolamento UE n. 1303/2013 è la seguente:

- il Responsabile dei controlli di primo livello comunica al Settore regionale “Gestione

Amministrativa e Finanziaria”, per il tramite del sistema informatico regionale, la

scheda delle irregolarità rilevate nel corso delle verifiche di gestione direttamente o

segnalate da altri soggetti (es. Guardia di Finanza, AdA, AdC, Settore Valutazione,

monitoraggio e controlli…);

- il Settore “Gestione Amministrativa e Finanziaria” comunica alla Commissione, per il

tramite dell’organismo statale preposto, le irregolarità che superano i 10.000 EUR di

contributo dei fondi e informa sui progressi significativi dei relativi procedimenti

amministrativi e giudiziari. I dati da comunicare alla Commissione sono indicati nel

Regolamento delegato n. 1970/2015

La procedura implementata dall’AdG garantisce la comunicazione da parte dei RdC di tutte le

irregolarità accertate (sopra e sottosoglia).

Il diagramma che segue evidenzia il processo di comunicazione delle irregolarità, ivi incluso

quello relativo alla comunicazione delle irregolarità soprasoglia alla Commissione Europea.

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I meccanismi di segnalazione sono attivati nel rispetto di tutte le pertinenti procedure regionali e

nazionali. Esse richiedono uno stretto coordinamento con le altre Autorità del Programma, gli

organismi preposti ai controlli e la Commissione europea; in particolare verrà assicurato il

raccordo con il Servizio di coordinamento antifrode (AFCOS).

L’amministrazione regionale si rapporta con il Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti

dell’Unione europea COLAF - Dipartimento Politiche Europee - Presidenza del Consiglio dei

Ministri, che ricopre a livello nazionale la funzione di raccordo e gestione della banca dati delle

irregolarità e frodi IMS (Irregularities Management System), applicazione che consente agli

Stati membri di predisporre, inviare ed aggiornare via web le schede di segnalazione delle

irregolarità all’OLAF.

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Diagramma di flusso per la comunicazione delle irregolarità

AdC

AdA

RdC

Regione

RdC

OI

Soggetti

esterni (es

GdF)

Organismo centrale

OLAF

Beneficiari

AdG/Settore Gestione Amministrativa e

Finanziaria

Segnalazione irregolarità

Irregolarità soprasoglia

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3. AUTORITA’ DI CERTIFICAZIONE

3.1 Autorità di certificazione e le sue funzioni principali

3.1.1 Status dell'autorità di certificazione (organismo pubblico nazionale, regionale

o locale) e organismo di cui l'autorità fa parte

L’Autorità di Certificazione del POR FESR è incardinata nell’ambito del Settore “Acquisizione

e controllo delle risorse finanziarie” della “Direzione regionale risorse finanziarie e patrimonio”.

La direzione siffatta rappresenta un’articolazione dell’assetto organizzativo regionale così come

disposto dalla Legge regionale n. 23/2008 smi

3.1.2 Precisare le funzioni svolte dall'autorità di certificazione. Se l'autorità di

gestione svolge anche le funzioni di autorità di certificazione, descrivere come sia garantita la separazione delle funzioni (cfr. 2.1.2)

Conformemente all'articolo 126 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 l'Autorità di Certificazione

ha la primaria responsabilità di redigere e presentare alla Commissione europea:

a) le dichiarazioni periodiche di spesa, che devono provenire da sistemi contabili

affidabili, essere corredate di documenti giustificativi verificabili e conformi

alle norme comunitarie e nazionali e possedere i requisiti di accuratezza;

b) la dichiarazione dei conti annuali, che deve essere corredata dalla dichiarazione e

dal riepilogo annuale dell’Autorità di Gestione, dal parere e dal rapporto di

controllo dell’Autorità di Audit.

Per svolgere i predetti compiti, l’Autorità di Certificazione deve essere adeguatamente

strutturata, in termini di dotazione di risorse umane e strumentali.

Il provvedimento di designazione dell’Autorità di Certificazione è adottato

dall’Amministrazione titolare del Programma, sulla base del parere dell’Autorità di Audit, ai

sensi dell’art. 124 del Regolamento (UE) n. 1303 del 17 dicembre 2013.

L’Autorità di Audit verifica la sussistenza dei requisiti di cui all’Allegato XIII del Regolamento

generale di disciplina dei Fondi ai fini del rilascio del suddetto parere che verrà emanato entro il

termine di 60 giorni dal ricevimento dell’atto di nomina dell’Autorità di Certificazione e della

descrizione delle funzioni e delle procedure della stessa, e, comunque, in tempo utile per

consentire alle Autorità di Certificazione il pieno avvio delle attività di competenza.

Nel caso in cui l’Autorità di Audit valuti non sufficiente la sussistenza dei predetti requisiti,

prescrive i necessari adeguamenti da porre in essere, con la relativa tempistica, a cui l’Autorità

di Certificazione si dovrà attenere, ai fini del rilascio del parere di conformità.

L’Autorità di Audit assicura il monitoraggio del mantenimento dei requisiti di designazione

dell’Autorità di Certificazione, per le finalità di cui all’art. 124 (5) del Regolamento (UE) n.

1303 del 17 dicembre 2013. Nel caso in cui tale monitoraggio avesse un esito negativo, dovuto

al mancato mantenimento dei requisiti di designazione, l’Autorità di Audit individua le

necessarie misure correttive e predispone uno specifico piano di attuazione e relativa

tempistica dandone comunicazione ai vertici dell’Amministrazione titolare del programma,

nonché al Ministero capofila per Fondo per il tramite dell’IGRUE. In caso di mancata

attuazione delle misure correttive, il Ministero capofila per fondo, d’intesa con il MEF –

IGRUE promuove la sostituzione dell’Autorità inadempiente, dandone comunicazione alla

Commissione europea.

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Con riferimento a quanto previsto dalla lettera a), l’AdC procede al controllo su base

documentale di un campione di operazioni selezionato con procedura definita all’interno del

proprio “Manuale operativo dell’Autorità di Certificazione”. Detto campione è relativo alle

spese dichiarate successivamente alla precedente certificazione.

Quadro riepilogativo dei processi indicante le procedure e le funzioni dell’AdC in ordine alla

certificazione della dichiarazione delle spese

MACROPROCESSO PROCESSO

A) Circuito finanziario

• Approvazione POR e iscrizione in Bilancio risorse per annualità

(AdG)

• Ricevimento dell’acconto, dei pagamenti intermedi e del saldo

(Ragioneria)

• Trasferimenti agli Organismi Intermedi ed ai Beneficiari finali

(Ragioneria)

• Pagamenti ai fornitori di beni o servizi (Ragioneria)

• Monitoraggio dei flussi di cassa (AdC)

• Previsioni di spesa (AdC)

• Invio domanda di pagamento intermedio finale relativa al

periodo contabile (AdC)

• Presentazione dei conti riferiti a ciascun periodo contabile

(AdC)

B) Attuazione operazioni

• Impegno di spesa operazioni (AdG)

• Attestazioni di spesa intermedia e rendiconto finale operazioni

(Beneficiari finali)

• Liquidazione acconti e saldo operazioni (AdG)

• Attestazioni di spesa del programma (AdG)

C) Certificazione della spesa

• Ricezione dichiarazione periodica delle spese predisposta

dall’AdG (AdC)

• Estrazione campione da sottoporre a controllo (AdC)

• Acquisizione documentazione pratiche estratte (AdC)

• Controlli e verifica delle condizioni di certificabilità (AdC)

• Predisposizione e trasmissione Certificazione di spesa e

Domande intermedia di Pagamento (AdC)

• Eventuali chiusure provvisorie dei programmi e relative

domande di saldo (AdC)

• Chiusura del programma e domanda di saldo finale (AdC)

• Rapporto finale (AdG)

• Dichiarazione finale (AdA)

D) Gestione recuperi

• Aggiornamento Registro dei recuperi (AdC)

• Inserimento informazioni recuperi nella presentazione dei conti

(AdC)

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3.1.3 Funzioni formalmente delegate dall'autorità di certificazione, individuazione degli organismi intermedi e della forma della delega a norma dell'articolo 123, paragrafo 6, del regolamento (UE) n. 1303/2013 Riferimento ai documenti

pertinenti (atti giuridici che conferiscono i poteri, accordi). Descrizione delle procedure utilizzate dagli organismi intermedi per lo svolgimento dei compiti

delegati e delle procedure applicate dall'autorità di certificazione per vigilare sull'efficacia dei compiti delegati agli organismi intermedi

Al momento non è stata delegata né è prevista la delega di alcuna funzione dall’AdC.

Tuttavia, in caso di delega totale o parziale delle funzioni poste in capo all’Autorità

predetta, quanto previsto al par. 4.2.2 del “Manuale operativo dell’Autorità di

Certificazione” dovrà essere applicato da parte dell’ente delegato.

3.2 Organizzazione dell'autorità di certificazione

3.2.1 Organigramma e indicazione precisa delle funzioni delle unità (compreso il

piano per l'assegnazione di risorse umane adeguate in possesso delle necessarie

competenze). Queste informazioni riguardano anche gli organismi intermedi ai quali siano stati delegati alcuni compiti

Le specifiche funzioni svolte dagli uffici costituenti l’AdC rispecchiano il principio della

segregazione delle funzioni e sono definite all’interno del citato “Manuale operativo

dell’Autorità di Certificazione” e descritte nel seguente paragrafo 3.2.2.

Ufficio Monitoraggio e Recuperi1 istruttore e 1 collaboratore amministrativo

Settore Acquisizione e Controllo delle Risorse finanziarie (A1104A)

Autorità di Certificazione

ORGANIGRAMMA

Direzione Risorse Finanziarie e Patrimonio (A11000)

Autorità di CertificazioneResponsabile di Settore

Ufficio Verifiche e Certificazione

1 posizione organizzativa

3 istruttori e 3 collaboratori amministrativi

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3.2.2 Descrizione delle procedure di cui il personale dell'autorità di certificazione e degli organismi intermedi deve ricevere comunicazione per iscritto (data e

riferimenti)

L’AdC ha redatto il “Manuale operativo dell’Autorità di Certificazione” contenente

apposite direttive interne relative allo svolgimento delle funzioni di cui al par. 3.1.2 del

presente documento.

Il citato Manuale sarà adottato formalmente mediante determinazione del Responsabile del

Settore Acquisizione e Controllo Risorse Finanziarie e sarà sottoposto a verifica circa

l’opportunità di un suo adeguamento annualmente, oppure sulla base di criticità evidenziate

dal parere annuale dell’Autorità di Audit (AdA), così come di intervenute innovazioni nella

normativa unionale o nazionale, o di valutazioni emerse all’interno della stessa AdC. Le

eventuali modifiche apportate verranno approvate con determinazione del suddetto

Responsabile dell’AdC; di tali modifiche verrà data notizia, oltre che al personale operante

all’interno dell’AdC, anche alle Autorità di Audit e di Gestione.

In caso di delega, totale o parziale, delle funzioni poste in capo all’AdC, quanto previsto nel

Manuale in questione dovrà essere applicato da parte dell’ente delegato.

Il personale impiegato nell’Autorità di Certificazione, oltre alle attività formative previste

dall’Ente, partecipa a specifiche attività formative, al fine di assicurare un’adeguata

conoscenza delle procedure impiegate per la certificazione del Programma.

3.2.2.1 Procedure per preparare e presentare le domande di pagamento

- descrizione dei meccanismi in essere che consentono all'autorità di certificazione di

accedere a ogni informazione, relativa alle operazioni, necessaria ai fini della

preparazione e della presentazione delle domande di pagamento, compresi i

risultati delle verifiche di gestione (conformemente all'articolo 125 del regolamento

(UE) n. 1303/2013) e di tutti i pertinenti audit

- descrizione della procedura di elaborazione e di trasmissione alla Commissione

delle domande di pagamento, compresa la procedura volta a garantire l'invio della

domanda finale di un pagamento intermedio entro il 31 luglio successivo alla

chiusura del precedente periodo contabile

L’AdC adempie tutte le funzioni attribuite a tale organo dal Regolamento (UE) del Consiglio n.

1303/2013 e dalla normativa nazionale. In particolare, essa è incaricata dei seguenti compiti:

• Elaborare e trasmettere alla Commissione Europea le domande di pagamento,

nonché certificare che provengano da sistemi di contabilità affidabili;

• Preparare i bilanci previsti dal Regolamento finanziario;

• Certificare la completezza, esattezza e veridicità dei bilanci e della conformità

delle spese in essi iscritte;

• Garantire dell’esistenza di un sistema di registrazione e conservazione

informatizzata dei dati contabili;

• Garantire di aver ricevuto adeguate informazioni dall’Autorità di Gestione ai fini

della predisposizione delle domande di pagamento;

• Tener conto, ai fini della presentazione delle domande di pagamento, dei risultati

dell’attività di audit svolta dall’apposita Autorità;

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• Tenere una contabilità informatizzata delle spese dichiarate alla Commissione

Europea, attraverso un apposita sezione del sistema informatico del POR.

• Tenere una contabilità degli importi recuperabili e recuperati a seguito di

soppressione parziale o totale del relativo contributo

Le procedure svolte dall’AdC, propedeutiche alla presentazione della domanda di pagamento,

meglio esplicitate nel Manuale operativo, sono le seguenti:

1. Ricezione dichiarazione periodica delle spese predisposta dall’AdG

Tale ricezione avviene sia attraverso il sistema informativo SIRe, all’interno del quale è

possibile estrarre i dati relativi ad ogni singola operazione, sia mediante ricezione della nota

di proposta di certificazione e dichiarazione di spesa tramite protocollo informatizzato

DoQui, utilizzando un modello standard.

2. Estrazione campione da sottoporre a controllo

Formazione del campione attraverso l’estrazione di singole operazioni il cui totale soddisfi

due requisiti essenziali: almeno il 5% dell’avanzamento e l’1% delle variabili costituenti lo

spazio campionario. Tale attività potrà essere ulteriormente standardizzata ed informatizzata

nella nuova programmazione.

3. Acquisizione documentazione pratiche estratte

Ricerca della documentazione relativa alle pratiche estratte sul sistema informativo. In caso

di momentaneo mal funzionamento dello stesso o delle credenziali fornite al personale AdC

addetto ai controlli, si procede all’invio della richiesta della documentazione all’AdG.

4. Controlli e verifica delle condizioni di certificabilità

Verifica della documentazione relativa ad ogni singola pratica estratta nel campione prevista

dal Manuale operativo, quali ad esempio esito della check list, atto di concessione, dati

finanziari dell’operazione.

5. Predisposizione e trasmissione Certificazione di spesa e Domande di Pagamento

L’AdC, una volta terminati i controlli, predispone la Certificazione di spesa e la relativa

Domanda di pagamento, trasmettendo il tutto alla Commissione per il tramite

dell’applicativo SFC2014, previa validazione da parte dell’Autorità Capofila di Fondo.

Viene altresì redatto il verbale relativo all’intero iter certificativo e viene data notizia

dell’avvenuta certificazione alle Autorità di Gestione e di Audit, allegandovi gli eventuali

rilievi. L’esito delle richiesta di pagamento e degli eventuali rilievi mossi nei confronti

dell’AdG o degli Organismi Intermedi sono oggetto di successivo monitoraggio.

6. Eventuali chiusure provvisorie dei programmi e relative domande di saldo:

L’AdC predispone e trasmette tutta la documentazione necessaria e la relativa domanda di

saldo prevista dai Regolamenti in caso di chiusure provvisorie dei programmi.

7. Chiusura del programma e domanda di saldo finale:

L’AdC predispone e trasmette tutta la documentazione necessaria e la relativa domanda di

saldo prevista dai Regolamenti propedeutica alla chiusura del programmi.

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3.2.2.2 Descrizione del sistema contabile utilizzato come base per la certificazione alla Commissione della contabilità delle spese (articolo 126, lettera d), del

regolamento (UE) n. 1303/2013):

- modalità di trasmissione dei dati aggregati all'autorità di certificazione in caso di

sistema decentrato;

- collegamento tra il sistema contabile e il sistema informatico di cui al paragrafo 4.1;

- identificazione delle transazioni dei fondi strutturali e di investimento europei in caso

di un sistema in comune con altri fondi

L’AdC accede ai seguenti sistemi informativi:

a) sistema di gestione del POR (SiGePOR), tramite il quale accerta l’avanzamento del

POR, nei vari livelli di aggregazione disponibili, e verifica a livello di singola

operazione:

i) l’iter di approvazione;

ii) l’investimento approvato;

iii) il contributo concesso e pagato;

iv) lo stato dell’intervento (ad esempio, non avviato/avviato/concluso);

v) esito di eventuali controlli effettuati dall’AdG, dagli Organismi Intermedi, dall’AdA

o dalla stessa AdC, e relative relazioni e liste di controllo;

vi) eventuali avanzamenti negativi diversi da irregolarità;

vii) eventuali procedure di decertificazione parziale/totale dell’operazione derivante da

irregolarità;

viii) eventuali irregolarità riscontrate e procedure di recupero in atto;

b) sistema contabile regionale (SiCoRe) che consente di visualizzare in tempo reale la

situazione contabile dei capitoli di bilancio relativi al POR, l’avvenuta riscossione delle

reversali e l’effettivo pagamento delle liquidazioni su di essi emesse.

c) SFC2014, attraverso il quale verifica la contabilizzazione dei pagamenti imputati

dall’AdG e vi imputa i dati relativi ai conti del periodo contabile, alle certificazioni ed

alle previsioni di pagamento.

I sistemi sopra elencati sono applicazioni web cui l’AdC accede tramite specifica password; nel

caso dei sistemi di cui ai precedenti punti b) e c), mentre nel caso del sistema descritto al punto

a) la modalità di accesso avviene tramite l’utilizzo di apposito certificato digitale.

Con riferimento a tutti i sistemi predetti, l’AdC ha generalmente un diritto d’accesso in modalità

di visualizzazione (accesso passivo) pressoché illimitato, mentre il diritto di imputazione e

modifica dei dati (accesso attivo) è più limitato, come specificato qui di seguito.

In particolare, con riferimento al sistema di cui al precedente punto a), l’AdC ha diritto di

imputazione e modifica nelle aree ad essa riservate quali l’esito dei propri controlli; l’area di

condivisione delle certificazioni di spesa e delle domande di pagamento; l’area delle previsioni

di spesa; l’area relativa al Registro dei recuperi.

Relativamente al sistema di cui al punto b), l’AdC ha generalmente accesso passivo, pur dando

indicazioni all’Ufficio Entrate della Ragioneria regionale per quanto riguarda la riscossione dei

cofinanziamenti unionali e nazionali; tuttavia, qualora l’AdC sia beneficiario di operazioni

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sull’asse di assistenza tecnica, allora agisce quale soggetto attivo sull’applicativo di contabilità

al fine di registrare gli impegni e gli atti di liquidazioni.

Infine, con riferimento al sistema di cui al precedente punto c), l’AdC ha accesso attivo nelle

aree riservate all’imputazione di:

- certificazioni di spesa e domande di pagamento;

- previsioni annuali di spesa;

- dichiarazione annuale dei conti.

1) Il sistema contabile del POR

Il sistema contabile adottato dalla Regione Piemonte con riferimento ad ogni singolo POR è

fondato su due differenti strumenti operativi di seguito descritti, ossia il sistema di contabilità

regionale (SiCoRe) ed il sistema gestionale del POR (SiGePOR).

Le tipologie di flussi finanziari del POR sono le seguenti:

a) trasferimenti da Regione Piemonte verso Organismi Intermedi;

b) erogazione di contributi /finanziamenti da Regione Piemonte / Organismi Intermedi a

favore dei beneficiari (ovvero Enti Locali, società pubbliche di diritto privato, privati);

c) pagamenti effettuati dai beneficiari (compresa Regione Piemonte) verso i destinatari

finali.

Il SiGePOR registra tutti i flussi finanziari di cui alle precedenti lettere b) e c).

Il SiCoRe registra i flussi relativi alle lettere a) e b), per quest’ultima nel caso di erogazioni

effettuate dalla Regione Piemonte; il sistema inoltre registra i flussi finanziari tra Regione

Piemonte ed Unione Europea / Stato.

Il sistema contabile regionale SiCoRe è l’applicativo informatico utilizzato dalla Regione

Piemonte per la tenuta della contabilità dell’ente, in esso vengono registrate tutte le operazioni

inerenti il bilancio regionale, sia di entrata che di spesa.

I trasferimenti disposti dall’Unione Europea e dallo Stato confluiscono nel bilancio regionale

tramite il SiCoRe, così come sono registrati tutti i pagamenti disposti da Regione Piemonte nei

confronti degli Organismi Intermedi e dei beneficiari.

All’interno della sezione di competenza delle entrate del bilancio regionale, le risorse

comunitarie e nazionali relative al POR vengono iscritte in due differenti capitoli riservati alle

quote di cofinanziamento rispettivamente comunitario e nazionale di ciascun POR. Tale

iscrizione, basata sul piano finanziario approvato dalla Commissione europea, viene effettuata

dal Settore A1101A - Programmazione Macroeconomica, Bilancio e Statistica della Direzione

Risorse Finanziarie e Patrimonio su segnalazione dell’AdG.

Dal punto di vista della spesa, all’interno del bilancio di previsione regionale, il finanziamento

delle operazioni previste dal POR viene attivato con lo stanziamento in favore dell’AdG

dell’intero fabbisogno annuale ad esso relativo, cui seguono le autorizzazioni di impegno e di

pagamento da parte della stessa AdG.

Per la parte riguardante l’iscrizione, sia in spesa che in entrata, dei recuperi delle somme

indebitamente versate e delle irregolarità, si rinvia al successivo cap. IV.

La gestione dei residui viene assoggettata alle regole di contabilità previste dell’ordinamento

nazionale e, nello specifico, dal D.Lgs. 118/2011 e s.m.i..

Il sistema contabile regionale SiCoRe, attualmente in uso, consente pertanto di identificare le

risorse destinate alla programmazione in appositi capitoli, istituiti per ogni singolo POR e

distinti a seconda che facciano riferimento a fondi regionali, statali o comunitari; tale distinzione

opera sia nella parte del bilancio destinata alle entrate, sia in quella riservata alle spese.

Il sistema contabile regionale SiCoRe permette di ottenere tutte le informazioni riguardanti i

movimenti finanziari relativamente ai singoli capitoli di spesa o di entrata, riconducendoli ai

relativi centri di responsabilità. Detto sistema non rileva gli impegni e i pagamenti effettuati

dagli OI in favore dei beneficiari: queste informazioni sono rese disponibili a cura degli stessi

OI direttamente sul sistema informatico del POR (SiGePOR).

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Al SiCoRe hanno accesso le Autorità di Gestione, Certificazione ed Audit.

Il sistema gestionale del POR (SiGePOR) è parte integrante del sistema informativo regionale

ed è utilizzato dall’AdG come base per la redazione delle dichiarazione delle spese da sottoporsi

al vaglio dell’AdC, ai fini di ottenerne la certificazione. Come per il SiGeCo, hanno accesso alle

informazioni contenute al suo interno le Autorità di Gestione, Certificazione ed Audit e gli

organismi intermedi.

Sia dal un punto di vista informativo che contabile, il SiGePOR viene alimento a livello di

singola operazione e permette quindi di esaminare ogni intervento attuato nell’ambito del POR

di riferimento; consente pertanto vari livelli di aggregazione contabile, sino al dato di massima

sintesi coincidente con l’attuazione finanziaria complessiva del programma operativo; la spesa

aggregata e disaggregata viene rappresentata in base alla provenienza dei fondi che partecipano

alla realizzazione del progetto (UE, Stato, Regione, Enti Locali, privati, BEI). Inoltre, è

possibile estrapolare le informazioni finanziarie su fogli di lavoro excel, al fine di poterli

elaborare ed analizzare sotto differenti aspetti.

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2) Il circuito finanziario del POR

La gestione dei flussi finanziari relativi a ciascun POR è effettuata su base telematica, attraverso

l’interazione tra il sistema SFC2014, il sistema gestionale del POR (SiGePOR) ed il sistema

contabile regionale (SiCoRe), come descritti in modo analitico sul manuale.

I pagamenti disposti dalla Commissione europea a favore della Regione Piemonte, corrisposti a

titolo di anticipo, pagamento intermedio o saldo ai sensi di quanto previsto dal Reg. (CE) n.

1303/13, vengono trasferiti mediante girofondo dal c/c n. 23211 della Tesoreria Centrale dello

Stato denominato “Ministero dell’Economia e delle Finanze – Fondo di rotazione per

l’attuazione delle politiche comunitarie – finanziamenti CEE” al c/c n. 22913/1002 intestato alla

Regione Piemonte presso la stessa Tesoreria Centrale dello Stato, denominato “Regione

Piemonte – Risorse CEE – Cofin. nazionale”.

Allo stesso modo, i pagamenti disposti dall’IGRUE ex art. 1, legge n. 183/87, a favore della

Regione Piemonte, vengono trasferiti contestualmente ai pagamenti disposti dalla Commissione

allo stesso c/c n. 22913/1002 intestato alla Regione Piemonte presso la Tesoreria Centrale dello

Stato di cui sopra, mediante girofondo dal conto della Tesoreria Centrale dello Stato,

denominato “Ministero dell’Economia e delle Finanze – Fondo di rotazione per l’attuazione

delle politiche comunitarie – finanziamenti nazionali”.

Le somme così versate vengono a loro volta girate, su ordine dell’Ufficio Entrate della

Ragioneria regionale, presso la Tesoreria regionale ed iscritte nella voce “riscossioni” degli

appositi capitoli di entrata del bilancio regionale (SiCoRe) relativi alle quote di cofinanziamento

rispettivamente unionale e nazionale del POR.

a) Ricevimento dell’acconto

Dopo la decisione di approvazione del POR Regione Piemonte da parte della Commissione,

quest’ultima e l’IGRUE erogano un anticipo ripartito in diverse tranche, così come stabilito

dall’art. 134 Reg. (CE) n. 1303/13, a titolo di prefinanziamento sia a carico dell’Unione europea

che dello Stato.

Ricevuta notifica dell’avvenuto accredito dell’acconto, sia da parte dell’UE che da parte dello

Stato, l’UMR ne verifica la corrispondenza con il piano finanziario approvato ed informa

l’Ufficio Entrate della Ragioneria regionale.

L’ufficio Entrate, a sua volta, contatta l’AdG competente, affinché quest’ultima provveda alla

predisposizione della determina di accertamento, in modo che l’ufficio possa poi procedere al

relativo incasso tramite SiCoRe.

L’UMR, terminato l’iter sopraccitato, registra nella propria contabilità (SiGePOR) l’accredito e

controlla che le registrazioni nella contabilità regionale siano avvenute correttamente.

Nell’eventualità di acconti tardivi o inferiori al dovuto, l’UMR si attiva presso le competenti

strutture nazionali, ossia l’IGRUE e/o l’Autorità di Capofila di Fondo, affinché questi siano

effettuati tempestivamente o correttamente, nonché per gli opportuni chiarimenti.

L’AdG disporrà il rimborso alla Commissione europea dell’importo totale del prefinanziamento

qualora nessuna domanda di pagamento sia stata trasmessa entro un termine di ventiquattro

mesi dalla data in cui la Commissione ha versato la prima rata del prefinanziamento; le stesse

procedure di restituzione saranno applicate per la parte erogata dall’IGRUE.

b) Trasferimenti e pagamenti

La Ragioneria regionale nella veste di Organismo pagatore, a seguito del ricevimento di atti

amministrativi predisposti dall’AdG, utilizzando le forme di acconto, pagamento intermedio o

saldo (tramite il SiCoRe), procede ad anticipare:

a) il pagamento dei corrispettivi dovuti ai fornitori di beni o servizi;

b) il trasferimento dei fondi in favore dei beneficiari finali od Organismi Intermedi (OI).

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L’esigenza di evitare che l’attuazione dei programmi comunitari determini una riduzione delle

giacenze di cassa al di sotto dei margini di sicurezza, impone la definizione di un sistema di

programmazione e gestione attiva dei flussi di cassa idoneo a garantire il mantenimento o il

ripristino di un sostanziale equilibrio tra flussi in entrata e flussi in uscita monetari nel medio

periodo. In particolare l’UMR, in occasione dell’invio di ciascuna proposta di certificazione da

parte dell’AdG all’AdC e tutte le volte che se ne ravveda la necessità, elabora dei report

aggiornati relativi ai flussi finanziari distinti per capitolo, per fonte di finanziamento e per

annualità, fino al dato di massima sintesi riferito al saldo di cassa dell’intero intervento.

3.2.2.3 descrizione delle procedure in essere per la redazione dei conti di cui

all'articolo 59, paragrafo 5, del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Consiglio (articolo 126, lettera b), del regolamento (UE) n. 1303/2013). Modalità per certificare la completezza, esattezza e veridicità dei conti e per

certificare che le spese in essi iscritte sono conformi al diritto applicabile (articolo 126, lettera c), del regolamento (UE) n. 1303/2013) tenendo conto dei

risultati di ogni verifica e audit

Le procedure in essere per la redazione dei conti sono descritte nel punto 2.4 del Manuale

operativo dell’AdC, in coerenza con quanto previsto dall’art. 59 par. 5 del Reg. (UE) n.

966/2012 dagli artt. 137 e 138 del Reg. (UE) n. 1303/2013.

3.2.2.4 Descrizione, se del caso, delle procedure dell'autorità di certificazione relative

alla portata, alle norme e alle procedure che attengono alle efficaci modalità di

esame dei reclami concernenti i fondi SIE definite dagli Stati membri3 nel quadro dell'articolo 74, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1303/2013

L’AdC prende atto delle norme e delle procedure che attengono alle modalità di esame dei

reclami inerenti i fondi SIE definite dall’AdG, così come stabilito dall'articolo 74, paragrafo 3,

del Regolamento (UE) n. 1303/2013.

3.3 Recuperi

3.3.1 Descrizione del sistema volto a garantire la rapidità del recupero dell'assistenza finanziaria pubblica, compresa quella dell'Unione

In merito a recuperi connessi a irregolarità l’AdG è la struttura regionale incaricata di

raccogliere presso i propri uffici, tutte le informazioni individuate nel corso delle attività di

controllo proprie o delle altre Autorità del POR o degli Organismi Intermedi o delegati, relative

a irregolarità e frodi che possano arrecare pregiudizio al bilancio generale dell’Unione Europea

e che siano state oggetto di un primo atto di accertamento amministrativo o giudiziario.

L’AdG comunica alla Commissione tali informazioni e si attiva al fine di recuperare gli importi

a carico del POR indebitamente versati, comprensivi degli interessi.

I procedimenti amministrativi relativi al recupero di tali importi sono disposti dall’AdG, mentre

eventuali procedimenti legali vengono demandati dalla stessa AdG all’Avvocatura regionale.

Le menzionate informazioni relative alle irregolarità sono comunicate all’AdC e all’AdA

tramite il sistema informativo.

3 Riferimento al documento o alla legislazione nazionale con cui lo Stato membro ha definito tali efficaci

modalità

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3.3.2 Procedure per garantire un'adeguata pista di controllo mediante la conservazione in formato elettronico dei dati contabili, ivi compresi quelli

relativi agli importi recuperati, agli importi da recuperare, agli importi ritirati da una domanda di pagamento, agli importi irrecuperabili e agli importi

relativi a operazioni sospese in virtù di un procedimento giudiziario o di un ricorso amministrativo con effetto sospensivo; tutto ciò per ciascuna

operazione, compresi i recuperi derivanti dall'applicazione dell'articolo 71 del regolamento (UE) n. 1303/2013 sulla stabilità delle operazioni

Al fine di garantire un'adeguata pista di controllo mediante la conservazione in formato

elettronico dei dati contabili sopra indicati, si procederà tramite implementazione del

sistema informativo regionale utilizzato nel corso della programmazione 2007/2013.

3.3.3 Modalità per detrarre gli importi recuperati o gli importi che devono essere ritirati dalle spese da dichiarare

Le disposizioni prese dall’AdC per la tenuta del registro dei debitori e per la detrazione

degli importi recuperati dalla spesa da certificare sono descritte all’interno del citato

“Manuale operativo dell’Autorità di Certificazione” in considerazione di quanto disposto in

materia dalla nota EGSIF_15_0017-02 del 25/01/2016 “Guidance for Member States on

Amounts Withdrawn, Amounts Recovered, Amounts to be Recovered and Irrecoverable

Amounts”.

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4. SISTEMA INFORMATICO

4.1. Descrizione, anche mediante un diagramma, del sistema informatico (sistema di rete centrale o comune o sistema decentrato con collegamenti tra i sistemi)

Di seguito viene sintetizzata la soluzione informatica proposta per la realizzazione delle

componenti applicative che rientreranno nell’ambito della Piattaforma.

Architettura applicativa

Con riguardo al sistema di monitoraggio dei finanziamenti, gli standard metodologici ed

architetturali adottati sono quelli propri dei sistemi decisionali realizzati nell’ambito del SIRe -

Sistema Informativo Regionale e implementati per mezzo dalla piattaforma di Business

Intelligence in essere presso la server farm del CSI che adotta:

• la tecnologia SAS per le componenti di alimentazione delle basi dati decisionali;

• la tecnologia SAP Business Objects per i sistemi di query e reporting.

Per quanto attiene la Piattaforma Gestione Bandi, le tecnologie utilizzate nell’ambito del

presente progetto sono coerenti con gli altri sviluppi, in corso e già realizzati, del sistema; il

seguente diagramma di contesto illustra la Piattaforma e le sue interazioni con i sistemi esterni

da un punto di vista delle comunicazioni sincrone (online, in tempo reale).

cmp Flussi Online

Web

PBANDI

SIMON

PBANDI

I_WEB_WorkSpace-custom I_DBMS_RO

I_WEB_miniApp

Simon

Incarichi

Incarichi

I_PDPA_GestIncarichi

I_WEB_GestIncarichi

SHIBFED

I_WEB_ShibbolethAccess

Modol

ModolI_PDPA_Modol

Simonadapterwscup

Simonadapterwscup

I_PDPA_Simonadapterwscup

Index

Index

I_PDPA_ECMEngine

Sistemapiemonte

DOQUI ACTA

ACTA

I_PAPD_ACTA

GEOENGINE

PBANDIGEOMAP

AI_WFS

Diagramma di contesto (parte online)

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Il seguente diagramma di contesto illustra la Piattaforma e le sue interazioni con i sistemi esterni

da un punto di vista dello scambio di flussi dati, cioè tipicamente un modello di integrazione di tipo batch.

cmp Flussi Batch

PBANDI

SIMON

BANDIND GEFO (FINPIS) FINDOM

«flusso dati XML (domane/progetti Industria)»

«flusso dati monitoraggio QSN»

«flusso dati XML»«flusso dati XML»

«flusso dati XML (domande istruite)»

«flusso dati generazione CUP»

«flusso dati XML (domade/progetti Industria)»

Diagramma di contesto (parte flussi)

In generale l’architettura del Sistema è di tipo orientato al riuso dei servizi (SOA) e si sviluppa su tre livelli logico-funzionali:

• Livello di presentazione: l'interfaccia utente dell'applicazione Web;

• Livello intermedio: middleware che contiene la logica elaborativa dell'applicazione

(componente di servizio) e integra l'accesso ai servizi infrastrutturali (come

autenticazione/autorizzazione, gestore documentale, motore di esecuzione di processi di

business);

• Livello dati: database server relazionale (DBMS).

Linguaggi di riferimento Le componenti applicative gestionali sono implementate in Java 5 secondo lo standard J2EE

1.4:

• JSP 2.0

• Servlet 2.4

• Ejb 2.1

utilizzando i framework di sviluppo aggiuntivi:

• Struts 2

• Spring 2

e gli strumenti di sviluppo model driven proprietari CSI (GuiGen e ServiceGen).

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Con riguardo al sistema di monitoraggio e di reportistica:

- la componente di alimentazione della base dati decisionale si basa su tecnologia SAS (v.9) e

il flusso di estrazione, trasformazione e caricamento che garantisce il periodico

allineamento tra le basi dati gestionali e decisionali sfrutta il modulo SAS Data Integration

Studio;

- la fruizione dei dati di monitoraggio avverrà via web sfruttando le potenzialità dei prodotti

di business intelligence: in particolare, per la presente proposta, verrà utilizzata la

componente SAP Business Objects; l’universo di riferimento avrà come DBMS Oracle. DB di riferimento

Il database di riferimento adottato dai moduli applicativi (gestionali e decisionali), scelto tra

quelli utilizzabili e ammissibili dagli standard di produzione del software del CSI, è Oracle 10g

(a partire dal secondo semestre 2016 la base dati di riferimento sarà Oracle 11.x).

Numero utenti

Nelle fasi di analisi tecnica e progettuale della Piattaforma verranno tenuti in conto tutti gli

aspetti legati all’utenza concorrente; un corretto comportamento relativamente alla concorrenza

degli utenti sarà garantito per tutte le componenti e per le utenze a cui esse saranno dedicate

(Beneficiari e Autorità preposte al controllo).

Si stima che il numero di utenti concorrenti che dovrà essere supportato sarà del seguente ordine di grandezza:

• Beneficiari e loro delegati: accesso su canale “internet”, nominalmente sono stimati

migliaia di utenti;

• “Autorità di Gestione” e “Organismi intermedi”: accesso su canale “internet-intranet”,

nominalmente sono stimati centinaia di utenti;

• “Autorità di Certificazione”: accesso su canale “internet-intranet”, nominalmente sono

stimati decine di utenti. 4.1.1. raccolta, registrazione e conservazione informatizzata dei dati relativi a ciascuna operazione, compresi se del caso i dati sui singoli partecipanti e una ripartizione per sesso

dei dati sugli indicatori (ove ciò sia prescritto), ai fini della sorveglianza, della valutazione, della gestione finanziaria, della verifica e dell'audit, come previsto dall'articolo 125,

paragrafo 2, lettera d), del regolamento (UE) n. 1303/2013 e dall'articolo 24 del regolamento delegato n. 480/2014 della Commissione Tutte le informazioni raccolte nelle diverse fasi dell’iter amministrativo sono conservate in

modo sicuro e affidabile nelle basi dati di riferimento del sistema. Inoltre tutti i dati sono

classificati per Programma/Asse/Obiettivo Specifico/azione (es.Bando)/operazione

(domanda/progetto).

I documenti elettronici caricati dagli utenti, o automaticamente generati dal sistema, sono

conservati nella base dati di riferimento del Sistema (componente INDEX) e sono sempre

consultabili nell’ambito del “fascicolo di riferimento”, sia esso la domanda di contributo o il

progetto gestito. Gli utenti che godono degli opportuni profili possono consultare i fascicoli di

domanda o di progetto relativi al proprio ruolo (es. A.d.A, A.d.C, A.d.G hanno accesso a tutti i

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progetti del programma POR-FESR; il personale dell’A.d.G/O.I. hanno accesso ai soli progetti

per i quali sono abilitati). I dati caratterizzanti i progetti possono essere sottoposti ad analisi

decisionali in modo aggregato tramite il Decisionale dei Finanziamenti (DWFIN).

4.1.2. garantire che i dati di cui al punto precedente siano raccolti, inseriti e conservati nel sistema e che i dati sugli indicatori siano suddivisi per sesso, ove ciò sia prescritto dagli

allegati I e II del regolamento (UE) n. 1304/2013, secondo la lettera dell'articolo 125, paragrafo 2, lettera e), del regolamento (UE) n. 1303/2013;

Si veda punto precedente.

4.1.3. garantire l'esistenza di un sistema che registra e conserva in formato elettronico i dati contabili di ciascuna operazione, e supporta tutti i dati necessari per la preparazione delle domande di pagamento e dei conti, compresi i dati degli importi da recuperare,

recuperati, irrecuperabili e ritirati a seguito della soppressione totale o parziale del contributo a favore di un'operazione o di un programma operativo, secondo quanto

stabilito dall'articolo 126, lettera d), e dall'articolo 137, lettera b), del regolamento (UE) n. 1303/2013;

I dati contabili relativi a ciascuna operazione sono tracciati per tutta la durata dell’iter

amministrativo e conservati nelle basi dati di riferimento. Sono tracciate tutte le operazioni che

possono incorrere sulla singola operazione, quali ad esempio:

o Rendicontazioni di spesa;

o Validazione delle spese sostenute a seguito di compilazione di apposita

check list;

o Erogazioni;

o Revoche;

o Recuperi;

o Soppressioni;

o Rimodulazioni del piano di spesa;

o Irregolarità.

4.1.4. mantenere una contabilità informatizzata delle spese dichiarate alla Commissione e del corrispondente contributo pubblico versato ai beneficiari, secondo quanto stabilito

dall'articolo 126, lettera g), del regolamento (UE) n. 1303/2013;

Le spese dichiarate alla Commissione europea sono supportate dalla procedura “Certificazione

della spesa”, gestita nell’ambito della componente PBANDI. Tale procedura produce un estratto

delle informazioni contabili disponibili per ogni singola operazione e fornisce una vista

aggregata per Asse/Obiettivo Specifico/Linea.

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4.1.5. tenere una contabilità degli importi recuperabili e degli importi ritirati a seguito

della soppressione totale o parziale del contributo a un'operazione, secondo quanto stabilito dall'articolo 126, lettera h), del regolamento (UE) n. 1303/2013;

In ogni singola operazione sono tracciati gli importi recuperabili e soppressi. La procedura di

certificazione evidenzia queste informazioni. Entro il 2016, sarà disponibile un registro dei

recuperi e delle operazioni sospese informatizzato, che evidenzi le informazioni degli importi

recuperabili e ritirati con viste aggregate per Asse/Obiettivo Specifico/Linea.

4.1.6. a mantenere registrazioni degli importi relativi alle operazioni sospese in virtù di un procedimento giudiziario o di un ricorso amministrativo con effetto sospensivo.

Si Veda punto precedente.

4.1.7. Precisare se i sistemi sono operativi e sono in grado di registrare in maniera affidabile i dati di cui sopra.

Tutte le registrazioni dei dati, siano essi elettronici o documenti caricati a sistema, sono da

ritenersi affidabili, in virtù di quanto sotto elencato:

- l’accesso al sistema avviene per mezzo di un livello di autenticazione “sicuro”,

ovvero con certificato digitale;

- tutte le operazioni svolte nel sistema sono tracciate; in particolare viene

associata l’identità digitale dell’utente autenticato all’operazione svolta;

- dal punto di vista infrastrutturale tutte le componenti sono attestate su

un’architettura la cui affidabilità HW consente la continuità del servizio a fronte

del primo evento di “failure”;

- l’accesso informatico alle componenti di sistema è possibile per i soli operatori

della Server Farm; Sul canale internet è raggiungibile solo la componente

“web” di front-end, previa autenticazione sicura degli utenti. Le componenti

“Applicative” e le basi dati sono attestate su un contesto di rete interno e

protetto;

- tutte le basi dati sono sottoposte a politiche di back-up giornaliero (back-up

parziale) e periodico (back-up totale).

4.2. Descrizione delle procedure volte a verificare che sia garantita la sicurezza dei sistemi informatici Si veda punto precedente.

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4.3.Descrizione della situazione attuale per quanto concerne l'attuazione degli obblighi di

cui all'articolo 122, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1303/2013

Ad oggi gran parte degli interscambi elettronici tra gli utenti del Sistema (PA/PAe

PA/Beneficiario) può avvenire in modo telematico. A partire dal secondo semestre 2016 verrà

predisposta un’ “area di comunicazione” che supporterà ulteriormente gli untenti

nell’interscambio di dati/comunicazioni per mezzo del Gestionale dei finanziamenti (PBANDI).