POR FESR 2014/2020 - Regione Piemonte...La strategia del POR FESR 2014-2020 della Regione Piemonte...
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FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE
“Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” – 2014/2020
POR FESR 2014/2020
Descrizione delle funzioni e delle procedure in
essere dell’autorità di gestione e dell’autorità di certificazione
(artt. 72 e 124 del Regolamento UE n. 1303/2013 e Allegato III del Regolamento di esecuzione
n. 1011/2014)
CCI 2014IT16RFOP014
Versione 3
30/10/2017
Approvata con DD n. 560 del 8/11/2017
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1. DATI GENERALI
1.1 Informazioni presentate
Stato membro: Italia – Regione Piemonte
Titolo del programma: POR FESR – Regione Piemonte – 2014/2020
Numero CCI: 2014IT16RFOP014
Struttura competente: Regione Piemonte, Direzione “Competitività del sistema regionale"
Indirizzo: Via Pisano 6, 10152 Torino
Posta elettronica: [email protected]
Numero di tel.: 011.4321461
Numero di fax: 011.4323483
1.2 Le informazioni fornite descrivono la situazione alla data del 30/10/2017
Le informazioni fornite nella presente Relazione descrivono il sistema di gestione e controllo
del POR FESR in relazione alle modifiche rese necessarie dalla normativa relativa al periodo di
Programmazione 2014-2020. Si precisa che la descrizione fornita è riferita al 30/10/2017.
L’Autorità di Gestione si impegna ad implementare la presente Relazione con gli eventuali
aggiornamenti che si rendessero necessari.
La proposta di SIGECO del POR FESR 2014/2020 rispetta i requisiti e i principi enucleati
dall’Allegato II “Proposta di SIGECO” dell’Accordo di partenariato (settembre 2014), con
particolare riferimento a: struttura organizzativa, procedure e strumenti, sistema informativo.
Inoltre, come disposto dalle Linee Guida per gli stati membri sulla procedura di designazione
EGESIF_14-0013-final, si mantengono gli elementi ben funzionanti del SIGECO 2007/2013,
intervenendo sugli ambiti che necessitano di un rafforzamento e sulle aree interessate dalle
novità regolamentari o di prima applicazione all’interno del POR FESR Piemonte.
1.3 Struttura del sistema
La strategia del POR FESR 2014-2020 della Regione Piemonte si inserisce nel più ampio
contesto della programmazione regionale, definita nell’ambito del “Documento Strategico
Unitario per la programmazione 2014-2020 dei Fondi Europei a finalità strutturale”. Tale
Documento, formulato in coerenza con una impostazione unitaria della politica regionale
(nazionale e comunitaria), definisce le linee di intervento prioritarie, condivise con il
partenariato economico e sociale, che la Regione ha assunto in virtù dei “nodi” strutturali e delle
peculiarità territoriali che la caratterizzano.
In un’ottica di programmazione unitaria, la Regione curerà l’attivazione di efficaci meccanismi
di sinergia tra il FESR e i tematismi sostenuti con le risorse di altre fonti finanziarie attivabili
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con riferimento al FEASR (sviluppo sostenibile delle zone rurali), all’FSE (inclusione sociale,
istruzione e formazione) ed al FSC nazionale (infrastrutturazione del territorio).
All’istanza di una maggiore integrazione fra le scelte settoriali compiute dalla Direzioni e di una
maggiore sinergia in relazione ad alcuni ambiti tematici specifici (formazione strutturata sui
fabbisogni del mercato e delle imprese, percorsi integrati per la creazione di impresa,
innovazione sociale e servizi pubblici essenziali, programmazione integrata territoriale per aree
target identificate) corrisponde, su un piano organizzativo, l’istituzione – approvata con la
D.G.R. n. 2-6618 del 11/11/2013 - di sedi/strutture rispondenti alle esigenze di governance
unitaria dei Fondi comunitari, segnatamente:
la Cabina di regia, composta dagli Assessori responsabili dei fondi FESR (ivi compresa la
componente CTE), FSE, FEASR, FSC e presieduta dal Presidente della Giunta regionale, con il
compito di definire le regole e le procedure per garantire il coordinamento degli indirizzi politici
e programmatici;
il Comitato Tecnico, in affiancamento della Cabina di regia, composto dalla Direzioni regionali
direttamente coinvolte nella gestione e nel coordinamento dei Fondi/Programmi, con il possibile
coinvolgimento delle ulteriori Strutture competenti per materia;
il Comitato di Partenariato allargato quale istanza permanente di dialogo partenariale sulla
programmazione 2014-2020, da convocarsi periodicamente a cura del Gabinetto della
Presidenza della Giunta regionale, con il compito di assicurare continuità al dialogo con gli
stakeholder che si realizza all’interno del Comitato di Sorveglianza (CdS) dei Programma, che
la nuova Giunta ha previsto di istituire e convocare in maniera congiunta rispetto ai Fondi FESR
ed FSE.
Amministrazione regionale
Autorità di
Certificazione
Autorità di
Gestione
Autorità di Audit
UE
Agenzia
territoriale per
la coesione
Settore Gestione Amministrativa
e Finanziaria
Direzione
Asse II Asse III Asse IV
Asse V Asse VI Asse VII
Direzione: Direzione Direzione Direzione
Asse I
Direzione Direzione
Organismo
intermedio
Settore
Monitoraggio,
valutazione e
controlli
MEF -IGRUE
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1.3.1 Autorità di Gestione (denominazione, indirizzo e punto di contatto dell’AdG)
L’Autorità di Gestione è responsabile della gestione e dell’attuazione del Programma Operativo
conformemente al principio di buona e sana gestione amministrativa e finanziaria.
Questa funzione è di competenza del Dirigente pro-tempore (D.ssa Giuliana Fenu) della
struttura sotto indicata:
Struttura competente: Regione Piemonte, Direzione “Competitività del sistema regionale"
Indirizzo: Via Pisano 6, 10152 Torino
Posta elettronica: [email protected]
Numero di tel.: 011.4321461
Numero di fax: 011.4323483
L’Autorità di Gestione non svolge le funzioni di Autorità di Certificazione.
1.3.2 Autorità di Certificazione (denominazione, indirizzo e punto di contatto dell’AdC)
L’Autorità di Certificazione è responsabile delle funzioni di cui all’art. 126 del Regolamento
UE n. 1303/2013. Questa funzione è di competenza del Dirigente pro-tempore (Dott.
Alessandro Bottazzi) della struttura sotto indicata:
Struttura competente: Regione Piemonte, Direzione “Risorse finanziarie e patrimonio" –
“Settore Acquisizione e controllo delle risorse finanziarie”
Indirizzo: Piazza Castello, 165 – 10100 Torino
Posta elettronica: settore.acquisizionecontrollorisorsefinanziarie@regione.piemonte.it
Numero di tel.: 011.4321343
Numero di fax: 011.4324621
1.3.3 Organismi intermedi (denominazione, indirizzo e punto di contatto dell’OI)
L’Autorità di Gestione intende attribuire la qualifica di Organismo Intermedio ai soggetti di
seguito indicati:
1) Finpiemonte SpA
Struttura competente: Finpiemonte S.p.a
Indirizzo: Galleria San Federico 54, 10121 Torino
Posta elettronica: [email protected]
Numero di tel.: 011.5717711
Numero di fax: 011.545759
Il rapporto tra l’Autorità di Gestione e Finpiemonte SpA viene disciplinato da apposite
Convenzioni attuative che - in base alla Convenzione Quadro approvata con DGR n. 2 – 13588
del 22/03/2010 e modificata dalla DGR n. 17 – 2516 del 30/11/2015- –- definiscono
puntualmente sia il ruolo dell’Amministrazione regionale (e dell’AdG), anche in termini di
attività di monitoraggio, controllo e verifica delle attività svolte da Finpiemonte; sia le funzioni,
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i compiti, le responsabilità e le scadenze inerenti gli adempimenti previsti per Finpiemonte, in
coerenza con le norme comunitarie e nazionali
2) MISE – DGIAI
Struttura competente: Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE)–
Direzione Generale per gli incentivi alle imprese (DGIAI)
Divisione IV
Indirizzo: Viale America, 201 – 00144 Roma
Punto di contatto: dott. Giuseppe Bronzino dirigente pro tempore della
Divisione IV della DGIAI
Telefono: (+39) 0654927709
Email/PEC: [email protected]. – [email protected]
Il rapporto tra l’Autorità di Gestione e il MiSE - DGIAI viene disciplinato da apposita
Convenzione che definisce sia il ruolo dell’Amministrazione regionale (e dell’AdG), anche in
termini di attività di monitoraggio, controllo e verifica delle attività svolte dal MiSE – DGIAI,
sia le funzioni, i compiti, le responsabilità e le scadenze inerenti gli adempimenti previsti per
l’Organismo intermedio, in coerenza con le norme comunitarie e nazionali.
Ai fini della corretta gestione, attuazione, controllo e rendicontazione dell’operazione, il
Ministero dello Sviluppo Economico (ed il Soggetto gestore da esso incaricato) agirà nel
rispetto delle modalità di controllo, verifica, rendicontazione ed erogazione dei contributi
previste dal Sistema di Gestione e Controllo del PON IC 2014-2020, adottando la relativa
manualistica e strumentazione operativa, con riferimento all’Azione I.1.b.1.1 del POR
FESR 2014/2020.
L’Autorità di Gestione si riserva, in relazione alla specificità di taluni obiettivi, di delegare ad
ulteriori Organismi Intermedi la responsabilità di gestione di una parte del programma, ovvero
lo svolgimento di determinati compiti dell’AdG sotto la responsabilità della stessa. I compiti, le
funzioni e le responsabilità degli Organismi Intermedi, nonché i loro rapporti con l’Autorità di
gestione, saranno disciplinati mediante atti formali.
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1.3.4 Articolo 123, par. 5, Regolamento UE n. 1303/2013
La Direzione regionale “Competitività del sistema regionale” individuata quale autorità di
gestione, il Settore “Audit interno”, individuato quale Autorità di Audit e il Settore
“Acquisizione e controllo delle risorse finanziarie”, individuato quale Autorità di Certificazione,
sono strutture della Regione Piemonte, autorità pubblica.
La separazione delle funzioni è assicurata dall’incardinamento delle tre Autorità in Direzioni
regionali differenti. In particolare, il Settore “Audit interno” fa capo al Gabinetto di Presidenza
della Giunta Regionale e il Settore “Acquisizione e controllo delle risorse finanziarie” è
incardinato nell’ambito della Direzione “Risorse finanziarie e patrimonio".
2. AUTORITA’ DI GESTIONE
2.1 Autorità di Gestione e sue funzioni principali
2.1.1 Status dell’Autorità di Gestione (organismo pubblico nazionale, regionale o
locale o organismo privato) e organismo di cui l'autorità fa parte
L’Autorità di Gestione del POR FESR è incardinata nell’ambito della “Direzione regionale
Competitività del sistema regionale”. La direzione siffatta rappresenta un’articolazione
dell’assetto organizzativo regionale così come disposto dalla Legge regionale n. 23/2008 smi.
2.1.2 Funzioni e compiti svolti direttamente dall’Autorità di Gestione
L’Autorità di Gestione svolge, ai sensi dell’art. 125 del Regolamento UE 1303/2013, le seguenti
funzioni:
a) assiste il comitato di sorveglianza di cui all'articolo 47 e fornisce a esso le informazioni
necessarie allo svolgimento dei suoi compiti, in particolare dati relativi ai progressi del
programma operativo nel raggiungimento degli obiettivi, dati finanziari e dati relativi a
indicatori e target intermedi;
b) elabora e presenta alla Commissione, previa approvazione del comitato di sorveglianza,
le relazioni di attuazione annuali e finali di cui all'articolo 50;
c) rende disponibili agli organismi intermedi e ai beneficiari informazioni pertinenti
rispettivamente per l'esecuzione dei loro compiti e l'attuazione delle operazioni;
d) istituisce un sistema di registrazione e conservazione informatizzata dei dati relativi a
ciascuna operazione, necessari per la sorveglianza, la valutazione, la gestione
finanziaria, la verifica e l'audit, compresi i dati su singoli partecipanti alle operazioni, se
del caso;
e) garantisce che i dati di cui alla lettera d) siano raccolti, inseriti e memorizzati nel
sistema di cui alla lettera d);
f) elabora e, previa approvazione, applica procedure e criteri di selezione adeguati;
g) garantisce che l'operazione selezionata rientri nell'ambito di applicazione del fondo o
dei fondi interessati e possa essere attribuita a una categoria di operazione;
h) provvede affinché sia fornito al beneficiario un documento contenente le condizioni per
il sostegno relative a ciascuna operazione, compresi i requisiti specifici concernenti i
prodotti o servizi da fornire nell'ambito dell'operazione, il piano finanziario e il termine
per l'esecuzione;
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i) si accerta che il beneficiario abbia la capacità amministrativa, finanziaria e operativa
(Allegato10_Capacità del beneficiario);
j) si accerta che, ove l'operazione sia cominciata prima della presentazione di una
domanda di finanziamento all'autorità di gestione, sia stato osservato il diritto
applicabile pertinente per l'operazione;
k) garantisce che le operazioni selezionate per il sostegno dei fondi non includano attività
che facevano parte di un'operazione che è stata o dovrebbe essere stata oggetto di una
procedura di recupero a norma dell'articolo 71, a seguito della rilocalizzazione di
un'attività produttiva al di fuori dell'area interessata dal programma;
l) stabilisce le categorie di operazioni;
m) verifica che i prodotti e servizi cofinanziati siano stati forniti, che i beneficiari abbiano
pagato le spese dichiarate e che queste ultime siano conformi al diritto applicabile, al
programma operativo e alle condizioni per il sostegno dell'operazione. Restano salve le
regole previste applicabili in caso di ricorso alle opzioni di semplificazione dei costi;
n) garantisce che i beneficiari coinvolti nell'attuazione di operazioni rimborsate sulla base
dei costi ammissibili effettivamente sostenuti mantengano un sistema di contabilità
separata o una codificazione contabile adeguata per tutte le transazioni relative a
un'operazione;
o) istituisce misure antifrode efficaci e proporzionate, tenendo conto dei rischi individuati;
p) stabilisce procedure per far sì che tutti i documenti relativi alle spese e agli audit
necessari per garantire una pista di controllo adeguata siano conservati;
q) prepara la dichiarazione di affidabilità di gestione e la sintesi annuale di cui all'articolo
59, paragrafo 5, lettere a) e b), del regolamento finanziario.
2.1.3 Funzioni formalmente delegate dall’Autorità di Gestione agli Organismi
Intermedi
La Regione Piemonte può designare uno o più organismi intermedi per lo svolgimento di
determinati compiti dell’Autorità di Gestione, sotto la sua responsabilità.
I pertinenti accordi sono formalmente registrati per iscritto. L'affidamento viene effettuato
mediante un atto che stabilisce i contenuti della delega, le funzioni reciproche, le informazioni
da trasmettere all'Autorità di Gestione e la relativa periodicità, gli obblighi e le modalità di
presentazione delle spese conseguite, le modalità di svolgimento della attività di gestione e di
controllo, la descrizione dei flussi finanziari, le modalità, la conservazione dei documenti, gli
eventuali compensi, e le sanzioni per ritardi negligenze o inadempienze.
In particolare, l'Autorità di Gestione si accerta che gli organismi intermedi siano correttamente
informati delle condizioni di ammissibilità delle spese e che siano verificate le loro capacità di
assolvere gli impegni di loro competenza.
L’AdG, prima della designazione formale degli organismi intermedi, ne valuta la capacità a
svolgere i compiti che gli saranno eventualmente delegati, attraverso l’applicazione dei criteri
stabiliti in una specifica metodologia (Allegato 1 – Valutazione OI).
L’Amministrazione regionale può individuare, quali organismi intermedi, qualsiasi organismo
pubblico o privato che agisce sotto la responsabilità dell’Autorità di gestione. In particolare essi
possono essere:
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a) soggetti interamente pubblici, anche strutturati in forma societaria o altre forme del
diritto civile aventi il carattere di strutture “in house”;
b) altri soggetti pubblici, anche strutturati in forma societaria o altre forme del diritto
civile, non aventi il carattere di soggetti “in house” della Amministrazione;
c) soggetti privati con competenze specialistiche.
L’individuazione dei soggetti di natura corrispondente alla lettera a) è effettuata con atto
amministrativo; la selezione e individuazione dei soggetti di cui alle lettere b) e c) sarà svolta
mediante procedure ad evidenza pubblica conformi alla normativa in materia di appalti pubblici
ovvero attivando forme di cooperazione tra amministrazioni pubbliche espressamente consentite
dalla suddetta normativa (es. gli accordi previsti dall’art. 5, c.6 del dlgs. 50/2016) .
2.1.4 Procedure volte a garantire misure antifrode efficaci e proporzionate tenendo
conto dei rischi individuati, anche con un riferimento alla valutazione del rischio
effettuata (art. 125, par. 4, lettera c) del Regolamento UE n. 1303/2014)
L’istituzione di misure antifrode in base alle condizioni di rischio individuate, disposta
dall’articolo 125, paragrafo 4, lettera c), del regolamento (UE) n. 1303/13, rappresenta
un’innovazione nella normativa unionale. L’AdG ha istituito il Gruppo di lavoro incaricato
dell’autovalutazione e della redazione dello strumento di autovalutazione del rischio frode
predisposto dai servizi della Commissione Europea. Il Gruppo è rappresentativo delle Autorità
del Programma e dei principali soggetti coinvolti nella fase di gestione e attuazione. Inoltre è
stata prevista la presenza dei rappresentanti delle strutture regionali e dell’Organismo
intermedio dei settori “Trasparenza e Anticorruzione”, allo scopo di creare efficaci sinergie di
trasparenza e legalità dell’azione amministrativa.
L’Autorità di Gestione del POR FESR, pertanto, ha effettuato una prima valutazione del rischio
sulla base della Guida Orientativa “Fraud Risk Assessment and Effective and Proporzionate
Anti-Fraud Measures” (EGESIF_14-0021-00 del 16/06/2014). Tale valutazione sarà aggiornata
ogni due anni o comunque allorquando si verificano eventi tali da incidere direttamente sul
sistema di gestione e controllo. Di tali esiti si terrà conto nell’analisi dei rischi per il
campionamento dei progetti da sottoporre a verifiche in loco.
I risultati della valutazione del rischio saranno tradotti in un adeguato piano di azione
strutturato, sulla base di compiti specifici con l’indicazione degli organismi responsabili ai vari
livelli e dei termini per il raggiungimento dei relativi obiettivi.
La valutazione del rischio permette all’AdG di identificare opportune misure correttive
attraverso l’implementazione di un piano di azione, per il quale è previsto un monitoraggio
(follow up), a cura del Settore Gestione Amministrativa e Finanziaria della Direzione regionale
“Competitività del sistema regionale”.
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2.2 Organizzazione e procedure dell’Autorità di Gestione
2.2.1 Organigramma e indicazione precisa delle funzioni delle unità, anche con
riferimento agli Organismi intermedi
Per definire il proprio assetto organizzativo interno, l’Autorità di Gestione intende sfruttare le
esperienze maturate nel corso nella programmazione 2007/2013, adattandole al nuovo contesto
normativo di riferimento, tenendo conto sia della riorganizzazione avvenuta con Deliberazione
di Giunta Regionale n. 20 – 318 del 15/09/2014, sia di quanto indicato nel “Piano di
Rafforzamento Amministrativo”, approvato con DGR n. 1 – 776 del 22/12/2014.
Poiché il Programma è strutturato in Obiettivi specifici e in Assi prioritari di intervento,
l’Autorità di Gestione intende articolare la propria struttura organizzativa secondo un principio
di specializzazione per materia.
L’organizzazione presentata nella tabella che segue tiene conto anche dell’Organismo
intermedio a cui l’Autorità di Gestione intende attribuire funzioni in virtù dell’art. 123, par. 6,
del Regolamento UE n. 1303/2013.
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A) Autorità di Gestione
Responsabile Obiettivo
specifico Responsabile di Gestione Responsabile dei controlli di I livello Asse AZIONI
Direzione regionale Direzione regionale / OI Settore Direzione regionale /
OI Settore Controlli appalti
1 I.1b.1.1 (*) Competitività del sistema
regionale
Competitività del sistema regionale
Finpiemonte
Sistema universitario,
diritto allo studio,
ricerca e innovazione
Agevolazioni e SF Finpiemonte Controlli
1 I.1b.1.2 (*) Competitività del sistema
regionale
Competitività del sistema regionale
Finpiemonte
Sistema universitario,
diritto allo studio,
ricerca e innovazione
Agevolazioni e SF
Competitività del
sistema regionale
Finpiemonte
Sviluppo sostenibile e
qualificazione del sistema
produttivo del territorio
Controlli
1 I.1b.2.1 (*) Competitività del sistema
regionale Competitività del sistema regionale
Sistema universitario,
diritto allo studio,
ricerca e innovazione Finpiemonte Controlli
1 I.1b.2.2 (*) Competitività del sistema
regionale Competitività del sistema regionale
Sistema universitario,
diritto allo studio,
ricerca e innovazione Finpiemonte Controlli
1 I.1b.4.1 (*) Competitività del sistema
regionale Competitività del sistema regionale
Sistema universitario,
diritto allo studio,
ricerca e innovazione Finpiemonte Controlli
1 I.1a.5.1 Competitività del sistema
regionale
Finpiemonte
Competitività del sistema regionale
Agevolazioni e SF
Sistema universitario,
diritto allo studio,
ricerca e innovazione Finpiemonte Controlli Monitoraggio, valutazione e controlli (**)
2 II.2a.1.1 (*)
Competitività del sistema
regionale/Direzione
Agricoltura Competitività del sistema regionale
Competitività del
sistema regionale
sviluppo sostenibile e
qualificazione del sistema
produttivo del territorio Monitoraggio, valutazione e controlli
2 II.2c.2.1 (*)
Competitività del sistema
regionale/eventuale
direzione tematica
Competitività del sistema regionale
Segretariato generale
Sviluppo sostenibile e
qualificazione del
sistema produttivo del
territorio
Servizi digitali per
cittadini e imprese
Competitività del
sistema regionale
Sistema universitario,
diritto allo studio, ricerca e
innovazione Monitoraggio, valutazione e controlli
11
Responsabile Obiettivo specifico Responsabile di Gestione Responsabile dei controlli di I livello Asse AZIONI
Direzione regionale Direzione regionale / OI Settore Direzione regionale /
OI Settore Controlli appalti
2 II.2c.2.2 (*) Competitività del
sistema
regionale/eventuale
direzione tematica
Segretariato generale
Competitività del sistema regionale
Servizi digitali per
cittadini e imprese
Sviluppo sostenibile e
qualificazione del
sistema produttivo del
territorio
Competitività del
sistema regionale
Sistema universitario,
diritto allo studio, ricerca e
innovazione Monitoraggio, valutazione e controlli
3 III.3c.1.1 (*) Competitività del sistema
regionale
Costituzione: Settore regionale Sistema universitario, diritto allo
studio, ricerca e innovazione
Implementazione: organismo di attuazione selezionato ai sensi
dell’art. 7 del Regolamento delegato n. 480/2014 ovvero ad un
organismo in house providing
Costituzione: Settore regionale Monitoraggio,
valutazione e controlli
Implementazione: organismo di attuazione
selezionato ai sensi dell’art. 7 del Regolamento
delegato n. 480/2014 ovvero ad un organismo in
house providing
3 III.3c.1.2 (*)
Competitività del sistema
regionale/eventuale
direzione tematica
Finpiemonte
Competitività del sistema regionale
Promozione della Cultura, del Turismo e
dello Sport
Agevolazioni e SF
Sviluppo sostenibile e
qualificazione del
sistema produttivo del
territorio
Promozione delle
attività culturali, del
patrimonio linguistico
e dello spettacolo
Finpiemonte
Promozione della
Cultura, del Turismo
e dello Sport (o suo
settore incaricato)
Controlli
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Responsabile Obiettivo specifico Responsabile di Gestione Responsabile dei controlli di I livello Asse AZIONI
Direzione regionale Direzione regionale / OI Settore Direzione regionale /
OI Settore Controlli appalti
3 III.3c.7.1 (*) Competitività del sistema
regionale/eventuale
direzione tematica Competitività del sistema regionale
Monitoraggio,
valutazione e controlli Finpiemonte Controlli
3 III.3b.4.1 (*)
Competitività del sistema
regionale/eventuale
direzione tematica
Gabinetto della presidenza della giunta
regionale
Competitività del sistema regionale
Affari internazionali e
cooperazione
decentrata
Sviluppo sostenibile e
qualificazione del
sistema produttivo del
territorio
Competitività del
sistema regionale
Sistema universitario,
diritto allo studio, ricerca e
innovazione
3 III.3d.6.1
3 III.3d.6.2
Competitività del sistema
regionale
Costituzione: Settore regionale Sistema universitario, diritto allo
studio, ricerca e innovazione
Implementazione: organismo di attuazione selezionato ai sensi
dell’art. 7 del Regolamento delegato n. 480/2014 ovvero ad un
organismo in house providing
Costituzione: Settore regionale Sviluppo
sostenibile e qualificazione del sistema produttivo
del territorio
Implementazione: organismo di attuazione
selezionato ai sensi dell’art. 7 del Regolamento
delegato n. 480/2014 ovvero ad un organismo in
house providing
4 IV.4c.1.1 (*)
Competitività del sistema
regionale/eventuale
direzione tematica
Competitività del sistema regionale
Finpiemonte
Sviluppo energetico
sostenibile
Agevolazioni e SF
Competitività del
sistema regionale
Finpiemonte
Sviluppo sostenibile e
qualificazione del sistema
produttivo del territorio
Controlli
Monitoraggio, valutazione e controlli
4 IV.4c.1.2 (*)
Competitività del sistema
regionale/eventuale
direzione tematica
Competitività del sistema regionale
Finpiemonte
Sviluppo energetico
sostenibile
Agevolazioni e SF
Competitività del
sistema regionale
Finpiemonte
Sviluppo sostenibile e
qualificazione del sistema
produttivo del territorio
Controlli
Monitoraggio, valutazione e controlli
4 IV.4c.1.3 (*)
Competitività del sistema
regionale/eventuale
direzione tematica
Competitività del sistema regionale
Finpiemonte
Sviluppo energetico
sostenibile
Agevolazioni e SF
Competitività del
sistema regionale
Finpiemonte
Sviluppo sostenibile e
qualificazione del sistema
produttivo del territorio
Controlli
Monitoraggio, valutazione e controlli
4 IV.4b.2.1 (*) Competitività del sistema
regionale
Competitività del sistema regionale
Sviluppo energetico
sostenibile
Finpiemonte Controlli
13
Responsabile Obiettivo specifico Responsabile di Gestione Responsabile dei controlli di I livello Asse AZIONI
Direzione regionale Direzione regionale / OI Settore Direzione regionale /
OI Settore Controlli appalti
Finpiemonte Agevolazioni e
strumenti finanziari
5 V.6c.6.1 Competitività del sistema
regionale/eventuale
direzione tematica Competitività del sistema regionale
Sviluppo sostenibile e
qualificazione del
sistema produttivo del
territorio
Competitività del
sistema regionale
Sviluppo energetico
sostenibile
Monitoraggio, valutazione e controlli
5 V.6c.7.1 Competitività del sistema
regionale/eventuale
direzione tematica
Competitività del sistema regionale
Sviluppo sostenibile e
qualificazione del
sistema produttivo del
territorio
Promozione della
cultura, del turismo e
dello sport (o suo
settore incaricato)
Monitoraggio, valutazione e controlli
6 (***) VI.2c.2.1 Competitività del sistema
regionale/eventuale
direzione tematica Competitività del sistema regionale
Sviluppo sostenibile e
qualificazione del
sistema produttivo del
territorio
Competitività del
sistema regionale
Sistema universitario,
diritto allo studio, ricerca e
innovazione Monitoraggio, valutazione e controlli
6 (***) VI.4c.1.1 Competitività del sistema
regionale/eventuale
direzione tematica
Competitività del sistema regionale Sviluppo sostenibile e
qualificazione del
sistema produttivo del
territorio
Competitività del
sistema regionale
Sistema universitario,
diritto allo studio, ricerca e
innovazione Monitoraggio, valutazione e controlli
6 (***) VI.4c.1.2
Competitività del sistema
regionale/eventuale
direzione tematica
Competitività del sistema regionale
Sviluppo sostenibile e
qualificazione del
sistema produttivo del
territorio
Competitività del
sistema regionale
Sistema universitario,
diritto allo studio, ricerca e
innovazione Monitoraggio, valutazione e controlli
6 (***) VI.6c.7.1 Competitività del sistema
regionale/eventuale
direzione tematica
Competitività del sistema regionale
Sviluppo sostenibile e
qualificazione del
sistema produttivo del
territorio
Competitività del
sistema regionale
Sistema universitario,
diritto allo studio, ricerca e
innovazione Monitoraggio, valutazione e controlli
7 VII.1.1 Competitività del sistema
regionale/eventuale
direzione tematica
Competitività del sistema regionale
Ambiente
Coesione sociale
Ambiente (o suo
settore incaricato)
Raccordo amministrativo e
controllo delle attività
cofinanziate dal FSE
7 VII.1.2
Competitività del sistema
regionale/eventuale
direzione tematica Competitività del sistema regionale
Monitoraggio,
valutazione e controlli Coesione sociale
Raccordo amministrativo e
controllo delle attività
cofinanziate dal FSE
14
Responsabile Obiettivo specifico Responsabile di Gestione Responsabile dei controlli di I livello Asse AZIONI
Direzione regionale Direzione regionale / OI Settore Direzione regionale /
OI Settore Controlli appalti
7 VII.2.1
Competitività del sistema
regionale/eventuale
direzione tematica
Gabinetto della presidenza della giunta
regionale
Relazioni esterne e
comunicazione
Gabinetto della
presidenza della
giunta regionale (o
suo Settore incaricato)
Coesione sociale
Raccordo amministrativo e
controllo delle attività
cofinanziate dal FSE
(*) Nel caso di strumenti finanziari, la costituzione dello strumento è subordinata all’istruttoria e ai controlli di primo livello della Direzione regionale Competitività del sistema regionale;
l’implementazione dello strumento è affidata ad un organismo di attuazione selezionato ai sensi dell’art. 7 del Regolamento delegato n. 480/2014 ovvero ad un organismo in house providing (Allegato 2 -
Valutazione Organismo di attuazione degli SF)
(**) Il controllo sugli appalti relativamente all’Azione I.1a.5.1 sarà svolto secondo le modalità indicate nei documenti contenenti le modalità di rendicontazione
(***) L’Asse Agenda urbana prevede il coinvolgimento, nella fase di gestione, delle Autorità Urbane quali Organismi Intermedi.
15
Autorità di Gestione Settore Gestione Amministrativa e
Finanziaria
Asse II Asse III Asse IV Asse V Asse VI Asse VII Asse I
Ob.
Sp
ec.
I.1
Ob.
Sp.
I.5
Ob.
Sp
ec.
I.2
Ob.
Sp
I.4
Ob.
Spec
2.1
Ob.
Spec
2.2
Ob.
Sp
ec
3.1
Ob.
Sp
ec
3.7
Ob.
Sp
ec
3.4
Ob.
Sp
ec
3.6
Ob.
Sp
ec
4.1
Ob.
Sp
ec
4.2
Ob.
Sp
ec
6.6
Ob.
Sp
ec
6.7
Ob.
Sp
ec
2.2
Ob.
Sp
ec
4.1
Ob.
Sp
ec
6.7
Ob.
Sp
ec
7.1
Organismo intermedio
RdG RdC
ROS/RdG RdC Appalti pubblici: Settore Controlli,
monitoraggio e valutazione
16
Segue l’elenco dettagliato delle funzioni in capo ai diversi Settori della Direzione “Competitività del sistema regionale”, con il relativo
riferimento numerico delle unità operative impiegate sul POR FESR 2014-2020 per ciascuna area funzionale.
AREA FUNZIONE SVOLTA POR FESR
UNITA’
OPERATIVE
IMPIEGATE POR FESR
Direzione “Competitività del
sistema regionale”
• le attività di programmazione operativa dell’Asse prioritario/Obiettivo specifico (predisposizione dei
bandi di accesso alle risorse, proposta di modifica del POR, ecc...);
• le attività di formulazione e aggiornamento dei criteri di selezione delle operazioni, in collaborazione
con gli altri soggetti coinvolti sia a livello regionale che degli Organismi intermedi;
• le attività di coordinamento delle attività di: gestione amministrativa, tecnica e finanziaria
dell’Asse/Obiettivo specifico da parte degli altri soggetti coinvolti a livello regionale e degli
Organismi intermedi; sorveglianza operativa; valutazione in itinere; informazione e pubblicità;
• Coordinamento e gestione degli adempimenti in materia di risorse umane e di organizzazione della
Direzione;
• Coordinamento, raccordo e indirizzi in materia di rapporti contrattuali con Finpiemonte;
• Referente formativo della Direzione: progettazione e monitoraggio dei processi formativi;
• Coordinamento e organizzazione di eventi in relazione alla programmazione FESR2014/2020;
• Gestione dei piani di lavoro e definizione degli obiettivi del personale assegnato alla direzione.
1 Direttore
(AdG POR FESR)
3 risorse Staff
Settore “Gestione amministrativa e finanziaria”
• Assistenza e consulenza giuridico-amministrativa: coordinamento e assistenza tecnico-legale in
materia contrattuale, amministrativa, normativa e per le attività di controllo anche sui progetti
cofinanziati dal FESR;
• assistenza in relazione ai contenziosi in materia di contributi alle attività produttive;
• supporto per l'adempimento agli obblighi di trasparenza e anticorruzione;
• gestione del bilancio, anche in riferimento alla gestione finanziaria del POR FESR: predisposizione di
proposte per la formazione del bilancio annuale e pluriennale, del provvedimento di assestamento e del
rendiconto finanziario;
• attività di ragioneria delegata: controllo degli atti di liquidazione;
• raccordo dei Settori per la predisposizione dei documenti di programmazione economico-finanziaria;
1 Dirigente
9 Impiegati
1 Collaboratore
17
• attività connesse alla gestione e sorveglianza del POR FESR: assistenza nei rapporti dell’Autorità di
Gestione con le altre Autorità, con le Amministrazioni nazionali e con le strutture tecniche dell’UE;
• Gestione delle irregolarità inerenti le operazioni del POR FESR, predisposizione e aggiornamento
schede OLAF per la comunicazione delle irregolarità di importo di contributo comunitario pari o
superiore a euro 10.000;
• definizione metodologia campionamento e strumenti di controllo
• Predisposizione della proposta di certificazione di spesa periodica del Por Fesr da inviare all'autorità di
certificazione;
• Iscrizione a ruolo per la riscossione coattiva delle entrate regionali non tributarie affidate alla gestione
della Direzione e rapporti con società di riscossione;
• Raccordo gestionale dei processi di dematerializzazione nell'ambito della Direzione
• supporto alle attività connesse al sistema di monitoraggio dei progetti in riferimento al monitoraggio
IGRUE;
• Controlli di sistema sull'attività di gestione dei progetti finanziati nell'ambito del Por Fesr 2014-2020;
• Coordinamento del gruppo di lavoro Autovalutazione rischi frode nell'ambito del POR FESR
2014/2020;
• Monitoraggio e verifica stato di implementazione del Piano di Rafforzamento Amministrativo;
• Monitoraggio stato di attuazione dei piani d'azione per l'adempimento delle condizionalità ex ante
generali e tematiche;
• Supporto alla Segreteria tecnica del Comitato di Sorveglianza (CdS).
Settore regionale “Sviluppo
sostenibile e qualificazione del sistema produttivo del
territorio”
• Supporto alla costituzione ed allo sviluppo delle filiere e dei distretti produttivi e al rafforzamento di
reti di cooperazione fra imprese;
• localizzazione e rilocalizzazione delle imprese industriali e artigiane in raccordo con le strutture
regionali competenti in materia; realizzazione di aree per insediamenti produttivi; recupero di siti
dismessi o degradati;
• coordinamento della strategia relativa allo sviluppo urbano sostenibile e integrato;
• strumenti di programmazione negoziata a sostegno dello sviluppo economico-produttivo; supporto
all'attrazione di investimenti ed all'internazionalizzazione del sistema produttivo, anche in raccordo
con altre strutture regionali competenti;
• coordinamento delle azioni riferite alle “Aree interne” nell'ambito della programmazione del POR
FESR, in stretta sinergia con gli altri fondi comunitari;
• programmazione delle azioni riferite all'”Agenda digitale” a valere sul POR FESR nell’ambito delle
1 Dirigente
12 Impiegati
18
politiche per lo sviluppo della societa dell'informazione, della comunicazione e della conoscenza in
Piemonte, diffusione della cittadinanza digitale in raccordo con il Settore Sistema universitario, diritto
allo studio, ricerca e innovazione;
• programmazione sviluppo e gestione dell'infrastruttura telematica piemontese; gestione del Programma
Wi-Pie e delle politiche di diffusione della banda larga e ultra larga, dei servizi e dei contenuti digitali;
• Verifiche di gestione relative alle Azioni del PO FESR riconducibili all’area di competenza del Settore
Settore “Valutazione, monitoraggio e controlli”
• analisi, ricerche e studi sulle problematiche strutturali e congiunturali nei settori di competenza della
Direzione e ai servizi alla produzione;
• supporto alla programmazione degli interventi per il sostegno delle attività produttive;
• attività inerenti la valutazione dell'efficacia degli interventi di politiche pubbliche nelle materie di
competenza della Direzione, in collaborazione col Nuval (Nucleo di Valutazione Regionale);
valorizzazione e divulgazione dei relativi risultati;
• monitoraggio fisico-finanziario delle politiche inerenti il sistema produttivo piemontese e delle relative
informazioni di natura socio-economica; attività di supporto statistico;
• definizione, elaborazione e aggiornamento di un sistema informativo, composto da molteplici banche
dati estese al sistema delle imprese e contenente dati statistici, economici, sociali e finanziari;
• analisi e gestione situazioni di crisi industriale per quanto di competenza regionale anche in
collaborazione con la struttura regionale competente in materia di lavoro;
• controlli di primo livello in materia di contratti pubblici con particolare riferimento alle operazioni
cofinanziate dal POR FESR (le risorse dedicate a tempo pieno saranno 3, delle quali una sarà
incardinata nel settore a dicembre 2016)1;
• supporto allo sviluppo dei sistemi informativi tramite il coordinamento delle attività informatiche della
Direzione e la gestione degli aspetti organizzativi correlati all’uso dei sistemi informativi
• coordinamento delle attività inerenti gli obblighi informativi del POR FESR
1 Dirigente
5 impiegati
Settore “Sviluppo Energetico
Sostenibile”
• Collaborazione con la Direzione competente nell'ambito delle istruttorie di progetti di impianti o
strutture energetiche sottoposti alle procedure di valutazione di impatto ambientale;
• Attività di supporto al coordinamento tecnico interregionale in materia energetica in capo alla struttura
sulle proposte in campo normativo, programmatorio e regolamentare che prevedano, a vario titolo, la
consultazione delle Regioni e delle Province autonome per l'approvazione definitiva;
1 Dirigente
11 impiegati
1 collaboratori
1 Il personale del settore dedicato alle verifiche sugli appalti sarà integrato da personale specializzato dell’Assistenza Tecnica. Inoltre sono previste, in qualità di supporto
giuridico, 2 risorse qualificate collocate rispettivamente all’interno del Settore “Gestione amministrativa e finanziaria” e dello staff della direzione
19
• Supporto tecnico alla predisposizione di bandi finalizzati ad incentivare l'uso delle fonti energetiche
rinnovabili e l'efficienza energetica;
• Monitoraggio e diffusione dei risultati dei progetti di ricerca finanziati dalla Regione Piemonte in
campo energetico anche in collaborazione con altre strutture regionali o soggetti esterni;
• Supporto tecnico specialistico a imprese, enti pubblici e professionisti in materia energetica;
• Supporto giuridico alle attivita' del settore, con particolare riferimento alla predisposizione e/o
modifica di testi normativi e regolamentari, alla predisposizione dei bandi, alla gestione delle
conferenze dei servizi, all'istruttoria delle richieste di finanziamento nonche' alla gestione di possibili
ricorsi;
• Partecipazione a commissioni di valutazione delle documentazioni tecniche e di spesa, anche in
collaborazione con altre strutture regionali e con Finpiemonte;
• Supporto alla predisposizione ed all'aggiornamento dei documenti di programmazione energetica
regionale
Settore “Sistema universitario, diritto allo studio, ricerca e
Innovazione”
• Studio e predisposizione Misure del Programma POR FESR 2014/2020 in riferimento all'area
"Attivittà produttive";
• Verifiche di gestione relative alle Azioni del PO FESR riconducibili all’area di competenza del
Settore;
• Supporto tecnico al Comitato di Valutazione dei "Programmi di attività" proposti a finanziamento dai
gestori dei Poli d'Innovazione;
• Studio e definizione di Misure in materia di Ricerca e Innovazione e collaborazione alla
predisposizione Smart Specialization Strategy;
• Partecipazione ai gruppi di lavoro istituiti dal Ministero dello Sviluppo Economico nell'ambito delle
attività di implementazione e verifica delle condizionalità ex ante, invia propedeutica all'avvio della
programmazione dei Fondi Strutturali per il periodo 2014-2020;
• Componente del Comitato Tecnico per l'attuazione dell'Accordo di Programma MIUR - Regione
Piemonte;
• Programmazione dei bandi POR FESR 2014/2020 in ambito RSI
1 Dirigente
12 Impiegati
N. dirigenti/direttori 6
N. impiegati 52 Totale
N. collaboratori 2
60
20
b) Organismo intermedio (Finpiemonte Spa)
21
Segue l’elenco dettagliato delle funzioni in capo alle aree di Finpiemonte spa, con il relativo riferimento numerico delle unità operative impiegate sul
POR FESR 2014-2020 per ciascuna area funzionale. Con riferimento alle aree funzionali trasversali è stata indicata la percentuale di coinvolgimento
dell’area nelle attività riconducibili al POR FESR 2014/2020.
AREA
FUNZIONE SVOLTA POR FESR UNITA’ OPERATIVE
IMPIEGATE POR FESR
Agevolazioni e strumenti
finanziari
• progettazione e sviluppo di strumenti finanziari;
• supporto alla definizione dei bandi o dei programmi operativi finalizzati alla concessione delle
agevolazioni e dei relativi contratti di affidamento;
• valutazione dell’ammissibilità delle richieste di accesso alle misure a valere sui fondi propri e regionali;
• elaborazione degli atti di concessione, di erogazione e di tutti gli atti connessi alla definizione del
procedimento amministrativo;
• coordinamento e gestione dei rapporti con istituti di credito per progettazione, sviluppo e attuazione
degli strumenti agevolativi in collaborazione con l’Area Amministrazione Finanza e Controllo di
Gestione;
1 Responsabile
17 Impiegati
Controlli
• presidio dei procedimenti amministrativi di controllo di I livello, in particolare delle verifiche
amministrative/documentali in merito alla rendicontazione e realizzazione dei progetti, dell’esame e
valutazione dei rendiconti in base ai tempi del procedimento amministrativo;
• effettuazione delle verifiche in loco volte ad attestare la corrispondenza del bene o servizio rispetto a
quello ammesso a finanziamento e alla documentazione contabile prodotta;
• gestione delle erogazioni degli aiuti;
• gestione delle revoche (avvio del procedimento, esame delle controdeduzioni, archiviazione o conferma
del procedimento stesso);
• gestione delle irregolarità (predisposizione e monitoraggio delle schede di irregolarità);
• gestione recuperi (monitoraggio della corretta trasmissione dei flussi informativi sui recuperi e
attivazione delle procedure da recupero coattivo);
• monitoraggio economico-finanziario dei bandi al fine di individuare eventuali economie dei fondi e
verificare il corretto avanzamento della certificazione di spesa.
1 Responsabile
19 impiegati
Legale e partecipazioni • supporto legale nella definizione di contenziosi e revoche con eventuale definizione stragiudiziale delle
pratiche, predisposizione contratti e convenzioni;
La gestione delle misure del
POR FESR vede il
coinvolgimento dell’area
22
• difesa civile e amministrativa di Finpiemonte, patrocinio cause recupero crediti nell’ambito delle
procedure concorsuali;
• attività connesse al recupero dei crediti, in collaborazione con l’area Amministrazione Finanza e
Controllo di gestione;
• supporto legale per l’espletamento delle gare finalizzate all’acquisto di beni e servizi;
• presidio e coordinamento attività dei legali esterni;
• coordinamento e controllo degli adempimenti sulla trasparenza.
Legale per un impegno
complessivo annuale pari a
circa il 20%.
Organizzazione e servizi (URP)
• cura dei rapporti con i beneficiari, potenziali ed effettivi, degli strumenti di aiuto che ha in gestione
tramite l’attività di front e back office;
• gestione delle richieste riguardanti le agevolazioni provenienti da Autorità inquirenti;
• verifica di accesso agli atti amministrativi;
• aggiornamento e la verifica dei contenuti della sezione “Finanziamenti” del sito internet;
• promozione delle agevolazioni in affidamento.
Per la gestione delle misure
del POR FESR, è possibile
stimare per il Settore URP
un’incidenza del 40%
rispetto al totale delle
attività in capo al Settore
Amministrazione, finanza e
controllo di gestione
• gestione dei processi contabili e degli adempimenti amministrativi al fine di predisporre i documenti di
bilancio;
• strumenti e metodi per l’analisi del complessivo andamento aziendale e per la definizione del budget e
delle previsioni aziendali;
• gestione degli adempimenti di carattere amministrativo (ivi compreso il reporting) inerenti i fondi
gestiti;
• monitoraggio degli strumenti finanziari;
• disposizioni di erogazione di finanziamenti e contributi;
• monitoraggio dell’andamento della concessione dei crediti al fine di rilevare e gestire le posizioni
critiche;
• gestione delle attività di recupero crediti relative a finanziamenti, revoche contributi, garanzie, recupero
di altre agevolazioni, con il supporto dell’Area Legale e Partecipazioni, nonché, in caso di co-
finanziamenti, degli istituti di credito volta per volta coinvolti;
• valutazione e la gestione delle segnalazioni - provenienti da banche, beneficiari, studi legali - inerenti il
recupero crediti.
La gestione delle misure del
POR FESR vede il
coinvolgimento dell’area
Amministrazione, Finanza e
Controllo di Gestione per un
impegno complessivo
annuale pari a circa il 15%
N. Direttore 1 Totale
N. responsabili
2
23
N. impiegati
36
39
24
c) Organismo intermedio (MiSE– Direzione Generale per gli incentivi alle imprese (DGIAI) Divisione IV )
25
Segue l’elenco dettagliato delle funzioni in capo alle aree di MiSE - DGIAI, con il relativo riferimento numerico delle unità operative impiegate sul
POR FESR 2014-2020 per ciascuna area funzionale.
AREA FUNZIONE SVOLTA POR FESR UNITA’ OPERATIVE
IMPIEGATE POR FESR
Divisione IV Autorità di gestione dei
programmi operativi
comunitari e relativa
programmazione
Organismo Intermedio
per il POR FESR
Piemonte 2014-2020
- funzione di Organismo Intermedio nell’ambito del Programma Operativo;
− supporto alla Direzione per l'implementazione e la conduzione dei sistemi informativi e di monitoraggio
dedicati;
− comunicazione interna ed esterna, rapporti con la redazione intranet ed internet e con l'URP, pubblicazione
degli atti e dei provvedimenti normativi;
− raccolta ed elaborazione dei dati fisici, finanziari e procedurali richiesti dall’AdG ai fini dello svolgimento
delle attività di sorveglianza, comunicazione e valutazione del POR;
- definizione di un sistema di rendicontazione e attestazione delle spese dall’OI all’AdG, inclusa l’elaborazione
delle procedure e relativa manualistica, in linea con quanto definito dall’AdG;
- elaborazione delle dichiarazioni di spesa da presentare all’AdG, garantendo che l’AdG riceva tutte le
informazioni necessarie in merito alle procedure e alle verifiche eseguite sulle spese ai fini della
certificazione;
− supporto all’AdG con riferimento al Comitato di Sorveglianza, alla programmazione, al reporting periodico e
corrente, al rispetto della normativa comunitaria e nazionale e all’allineamento delle procedure e alla
sorveglianza dell’andamento delle azioni nel loro complesso;
− segreteria tecnica OI.
Attività con Beneficiario OI per le quali l’OI è individuato quale soggetto beneficiario, con particolare
riferimento all’Assistenza Tecnica.
Nell’ambito delle funzioni delegate, la Divisione IV garantisce lo svolgimento delle azioni di seguito specificate:
− implementazione delle procedure connesse alla selezione delle operazioni, alla decretazione (concessione,
rideterminazione dei contributi, revoca, ecc.), all’attuazione, alle rimodulazioni finanziarie, ecc. delle
operazioni;
− validazione e autorizzazione del pagamento delle operazioni, sulla base delle risultanze delle verifiche
2 Responsabili
7 Impiegati
26
propedeutiche all’erogazione eseguite dalla medesima Divisione;
− condivisione di dati e informazioni funzionali al monitoraggio e alle previsioni di spesa.
Divisione I Affari generali e rapporti
in convenzione
- coordinamento delle funzioni di gestione dell’archivio, dei flussi documentali e della conservazione digitale;
- attività connessa alle funzioni di controllo di I livello amministrativo delle operazioni per le quali l’OI si
configura come soggetto beneficiario (attività espletate dall’apposita unità organizzativa “Controlli
operazioni beneficiario MISE”);
- coordinamento, vigilanza e monitoraggio sulle attività gestite da soggetti incaricati dalla Direzione
generale in materie di competenza della Divisione e sulle relative convenzioni.
1 Responsabili
1 Impiegato
Divisione III Monitoraggio e controllo
degli interventi, servizi
informatici
- programmazione, monitoraggio e gestione delle attività ispettive, incluse quelle in loco di I livello, sui
progetti finanziati, in conformità alle normative nazionali e comunitarie di riferimento;
- rapporti con la Guardia di Finanza e le altre autorità di controllo in merito alle attività ispettive.
5 Responsabili
14 Impiegati
Divisione VII Interventi per ricerca e
sviluppo
UCO per le attività di gestione e attuazione anche mediante la designazione di due unità organizzative separate e
funzionalmente indipendenti:
Unità Organizzativa – UO1 Attuazione bandi del Fondo crescita sostenibile
La struttura è responsabile dell’attuazione delle attività con Beneficiari esterni per le quali sono identificati
beneficiari diversi dall’OI, in particolare:
Nell’ambito delle funzioni delegate, l’U.O. 1 garantisce lo svolgimento delle azioni di seguito specificate:
- implementazione delle procedure connesse alla selezione delle operazioni, alla decretazione
(concessione, rideterminazione dei contributi, revoca, etc.), all’attuazione, alle rimodulazioni finanziarie,
etc. delle operazioni;
- validazione e autorizzazione del pagamento delle operazioni con Beneficiari Esterni, avvalendosi delle
risultanze delle verifiche amministrative eseguite dall’Unità Controlli Beneficiari Esterni;
- condivisione di dati e informazioni funzionali al monitoraggio e alle previsioni di spesa.
Unità Organizzativa Attuazione bandi del Fondo crescita sostenibile. E’ funzionalmente indipendente dall’UO2 di controllo Operazioni Beneficiari Esterni in ottemperanza all’art. 72 del Reg. (UE) n. 1303/2013.
Unità Organizzativa – UO2 Controlli I livello dell’Organismo Intermedio
Nell’ambito delle funzioni delegate l’Unità organizzativa controlli sulle operazioni effettua le verifiche
amministrative propedeutiche al pagamento e alla presentazione della domanda di rimborso all’AdG, garantendo
4 Responsabili
15 Impiegati
27
la corretta applicazione della normativa nazionale e comunitaria in tema di controlli e ammissibilità della spesa.
Le principali competenze sono di seguito specificate:
- funzioni di controllo ex art. 125, par 4, lett. a e par. 5 del Regolamento (UE) 1303/2013 sulle operazioni per
le quali sono identificati beneficiari diversi dall’OI;
- predisposizione metodologia di campionamento per la selezione delle operazioni da sottoporre a controllo in
loco;
- predisposizione manuali e check-list per le verifiche delle operazioni;
- per la parte di propria competenza, gestione ed implementazione del Registro Unico dei Controlli e delle
irregolarità del Sistema informativo Unico predisposto dall’AdG;
- supporto all’OI nella gestione dei rapporti con gli organismi di audit ed altri organismi ispettivi e/o di
vigilanza.
N. responsabili/coordinatori 12
N. impiegati 37
49
29
Il modello rappresentato nell’organigramma dell’AdG si basa su una struttura di tipo funzionale,
in cui l’articolazione organizzativa dell’Autorità di Gestione riflette il rispetto del principio di
separazione delle funzioni previsto dall’art. 72, lettera b) del Regolamento n. 1303/2013.
Al fine di garantire una più marcata separazione delle funzioni di controllo e verifica per le
Azioni/Misure di intervento del POR di cui è Beneficiario direttamente la Regione Piemonte,
l’AdG affida la Responsabilità dei controlli di primo livello, ad un Dirigente responsabile di un
Settore dell’Amministrazione regionale, diverso dal Settore che assicura le funzioni di
programmazione e gestione dell’Azione che finanzia gli interventi realizzati direttamente
dall’Amministrazione regionale1.
L’Autorità di Gestione è responsabile della gestione e attuazione del programma; il suo ruolo è
ricoperto dal Dirigente pro-tempore della Direzione “Competitività del sistema regionale”, che
si trova al vertice della Struttura di Gestione. Egli ha la responsabilità di indirizzare e coordinare
i soggetti che supportano la Struttura nei processi di programmazione, selezione, attuazione,
rendicontazione delle operazioni e nelle connesse attività di monitoraggio e di controllo di
primo livello, compresi gli organismi intermedi.
L’Autorità di Gestione intende avvalersi di un Responsabile per ciascun Obiettivo specifico
(ROS), affidando a ciascuno di essi il compito di coordinare la programmazione, gestione e
attuazione delle operazioni dell’Azione.
All’interno dei singoli Obiettivi specifici, vengono individuati i Responsabili di Gestione (RG) a
cui vengono affiancati i Responsabili di Controllo di primo livello (RC), garantendo in tal modo
una chiara separazione delle funzioni di gestione e controllo degli interventi.
Le funzioni ed i compiti affidati a ciascuno dei responsabili suddetti, in sintesi, sono i seguenti.
Il Responsabile di Obiettivo specifico (ROS) svolge in particolare:
- le attività di programmazione operativa dell’Asse prioritario/Obiettivo specifico
(predisposizione dei bandi di accesso alle risorse, proposta di modifica del POR, ecc...);
- le attività di formulazione e aggiornamento dei criteri di selezione delle operazioni, in
collaborazione con gli altri soggetti coinvolti sia a livello regionale che degli Organismi
intermedi;
- le attività di coordinamento delle attività di: gestione amministrativa, tecnica e
finanziaria dell’Asse/Obiettivo specifico da parte degli altri soggetti coinvolti a livello
regionale e degli Organismi intermedi; sorveglianza operativa; valutazione in itinere;
informazione e pubblicità.
1 Nel caso dell’Attività di Assistenza tecnica del POR (Asse VII), l’AdG affida la responsabilità dei
controlli di primo livello ad una Direzione diversa (Direzione “Coesione Sociale”) da quella dell’AdG
stessa (Direzione “Competitività del sistema regionale”) che provvede alla programmazione e gestione
dell’Azione.
30
Il Responsabile di Gestione (RdG) svolge le attività di gestione amministrativa e tecnica delle
operazioni finanziate nell’ambito dell’Attività, assicurando in particolare le seguenti funzioni:
- svolge gli adempimenti e le procedure di selezione delle operazioni;
- dispone ammissione/concessione ovvero propone la concessione del contributo;
- fornisce al beneficiario informazioni circa: (i) le condizioni per il sostegno relative a
ciascuna operazione, ivi inclusi il piano finanziario, il termine per l'esecuzione; (ii) il
mantenimento di una contabilità separata o codificazione contabile adeguata;
- svolge attività di gestione amministrativa, tecnica e finanziaria dell’Azione, garantendo
anche l’attivazione e il funzionamento dei flussi informativi e documentali con i
Beneficiari e l’archiviazione elettronica della documentazione dei progetti finanziati;
- supporta la realizzazione delle attività di valutazione in itinere degli interventi
dell’Azioni;
- svolge attività di comunicazione garantendo l’informazione e la pubblicità sia nei
confronti dei beneficiari che degli altri soggetti interessati;
- collabora alla definizione e aggiornamento della pista di controllo e degli strumenti di
verifica ad essa connessi.
Il Responsabile di Controllo (RdC) di primo livello (amministrativo e in loco) ha la
responsabilità di:
- effettuare le verifiche amministrativo-contabili sulle domande di pagamento;
- verbalizzare e trasmettere le risultanze delle verifiche;
- predisporre l’atto di liquidazione della spesa;
- raccogliere le dichiarazioni e i rendiconti dei beneficiari;
- verificare la spesa effettivamente sostenuta e rendicontata dai beneficiari;
- chiudere formalmente, in collaborazione con gli altri responsabili coinvolti, le
operazioni concluse;
- verificare l’affidabilità dei dati relativi agli indicatori, ai target intermedi e ai progressi
compiuti dal programma operativo che sono richiesti ai sensi dell'articolo 125,
paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 1303/2013;
- effettuare le verifiche in loco secondo le modalità indicate nei Manuali di riferimento e
le indicazioni del Settore Gestione Amministrativa e Finanziaria;
31
- curare gli atti ai fini della revoca degli importi erogati; accertare l’avvenuta restituzione
delle somme revocate e, in caso di inadempimento, richiedere al Settore Gestione
Amministrativa e Finanziaria l’attivazione delle procedure di riscossione coattiva;
- raccogliere e verificare le informazioni ai fini dell’aggiornamento dello stato dei
recuperi delle somme revocate; comunicare le irregolarità accertate al Settore Gestione
Amministrativa e Finanziaria tramite il sistema informatico.
Ai fini del rafforzamento del presidio del processo attuativo del programma e, in particolare,
della verifica degli “appalti pubblici”, la Giunta regionale, nell’ambito del processo di
riorganizzazione delle strutture regionali, ha istituito il settore “Monitoraggio, valutazione e
controlli” (RdA) all’interno della Direzione “Competitività del sistema regionale”. L’AdG
ha preposto tale settore allo svolgimento dei controlli di primo livello dei progetti del
macroprocesso opere pubbliche, limitatamente alle procedure di gara ad evidenza pubblica,
come indicato nella tabella di cui al paragrafo 2.2.1.
Nell’ambito della “Direzione regionale Competitività del sistema regionale”, inoltre, opera
il Settore Gestione Amministrativa e Finanziaria. Esso è composto da personale con
competenze e professionalità specifiche, non partecipa allo svolgimento delle attività
gestionali, rafforzando così il rispetto del principio della separazione delle funzioni di
gestione da quelle del monitoraggio e del controllo. Tale Settore è organizzato in due
sezioni:
- l’unità di Monitoraggio, che si occupa della verifica dei dati fisici, finanziari, contabili
e procedurali relativi a ciascuna operazione, per la corretta alimentazione del sistema di
monitoraggio. Tale unità assicura il collegamento tra l’AdG e l’unità centrale di
monitoraggio presso l’IGRUE e la Commissione Europea al fine di procedere alla
validazione dei dati trasmessi;
- l’unità di Controllo, svolge a titolo esemplificativo le seguenti funzioni: fornisce
orientamenti e indicazioni per la formulazione e l’aggiornamento delle Piste di controllo
e degli altri strumenti da adottare per le verifiche (check list, manualistica, ecc.) da parte
delle strutture regionali e degli organismi intermedi; predispone le operazioni di
campionamento per la realizzazione dei controlli di primo livello in loco, nonché il
coordinamento delle verifiche in loco delle operazioni selezionate e l’archiviazione
degli esiti dei controlli effettuati; organizza e attua i “controlli di sistema” svolti
dall’AdG (verifica formulazione e aggiornamento di piste di controllo, check list,
verbali, ecc.); acquisisce e gestisce le segnalazioni inerenti le irregolarità rilevate dai
vari soggetti responsabili (Responsabile di controllo di primo livello, AdA, AdC,
Guardia di Finanza, ecc.) per l’eventuale successivo inoltro, attraverso la Presidenza del
Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche europee, all’OLAF.
Il Settore Gestione Amministrativa e Finanziaria, inoltre, affianca l’Autorità di Gestione
nelle funzioni generali di supporto, tra cui quelle di segretariato del Comitato di
Sorveglianza, di assistenza nei rapporti dell’AdG con le Amministrazioni nazionali e con le
strutture tecniche della Commissione Europea, di predisposizione della reportistica e di
diffusione della documentazione necessaria alle attività di informazione, di elaborazione dei
32
documenti di indirizzo e coordinamento destinati ai Responsabili degli Obiettivi specifici, di
Gestione e di Controllo e di proposte di DGR concernenti norme procedurali e attuative del
POR, nonché documenti nel campo della manualistica e modulistica da applicare per le
stesse finalità.
L’AdG, attraverso il Settore Gestione Amministrativa e Finanziaria garantisce la trasmissione
della manualistica, nonché degli indirizzi definiti dall’AdG a tutte le strutture coinvolte nella
gestione e controllo, ivi inclusi gli organismi intermedi, ad eccezione degli OI che utilizzano
proprie procedure .L’Autorità di gestione si è dotata di un quadro di competenze per il corretto
espletamento delle proprie funzioni. In particolare la Giunta regionale ha approvato un Atto di
indirizzo volto al rafforzamento quali-quantitativo delle strutture coinvolte nell’ambito del
SIGECO. La mobilità straordinaria per le strutture della Giunta regionale, rappresenta una prima
attuazione dell’atto succitato (DGR n. 17-2860 del 1 febbraio 2016).
L’Allegato 7 alla presente Relazione contiene Il Piano di assegnazione delle risorse umane
delle strutture regionali e dell’Organismo intermedio.
33
2.2.2 Quadro per assicurare che si effettui un’appropriata gestione dei rischi
La istituzione di misure antifrode in base alle condizioni di rischio individuate, disposta
dall’articolo 125, paragrafo 4, lettera c), del regolamento (UE) n. 1303/13, rappresenta una
innovazione nella normativa unionale alla quale la Regione adempie come di seguito
esposto:
1) con l’istituzione, a cura dell’AdG, del Gruppo di lavoro incaricato
dell’autovalutazione e della redazione dello strumento di autovalutazione del
rischio frode predisposto dai servizi della Commissione Europea,
2) con l’approvazione, da parte della Giunta regionale, del Piano triennale per la
prevenzione della corruzione (PTPC), formulando indirizzi per il
comportamento dei dipendenti e dirigenti del comparto regionale,
3) con l’approvazione del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità.
L’AdG intende affrontare la lotta alla frode attraverso azioni volte a prevenire i fenomeni
corruttivi e intervenendo con azioni repressive laddove questi siano già stati messi in atto.
Al fine di facilitare la prevenzione di fenomeni corruttivi, l’AdG intende agire su due livelli:
1) sul personale coinvolto nelle attività di gestione e controllo del POR FESR, con
particolare attenzione ai componenti dei nuclei di valutazione. La formazione
riveste un ruolo centrale e strategico tra le misure di prevenzione della
corruzione e dei fenomeni di illegalità. Il personale viene coinvolto in iniziative
formative sui temi della Trasparenza e Anticorruzione. Particolare attenzione
viene riservata alla gestione del conflitto di interesse. Il Piano Triennale per la
Prevenzione della Corruzione della Regione Piemonte contempla, tra le misure
di prevenzione del rischio obbligatorie, la Misura volta a garantire la tutela del
dipendente che effettua segnalazioni di illecito (Whistleblower).
2) sui potenziali beneficiari. In questo ambito si inserisce la diffusione ai
beneficiari degli strumenti di controllo utilizzati dall'AdG, nonchè azioni di
sensibilizzazione in materia di lotta alla corruzione anche attraverso la
pubblicazione di guide che trattano tali tematiche.
La previsione nei bandi dell’applicazione di sanzioni amministrative in
presenza di determinate condotte illecite del beneficiairo, rappresenta un
ulteriore elemento di dissuasione.
Con riferimento alle modalità attraverso le quali l’AdG provvede all’individuazione,
segnalazione e rettifica delle irregolarità, si rinvia ai contenuti delle Linee guida per la
rilevazione, gestione e comunicazione delle irregolarità del POR FESR (allegato 4)
34
2.2.3 Descrizione delle seguenti procedure
2.2.3.1 Procedure per assistere il Comitato di Sorveglianza nei suoi lavori
La Regione Piemonte ha istituito con DGR n. 18-1184 del 16/03/2015, in virtù dell’art. 47 del
Regolamento n. 1303/2013, un unico Comitato di Sorveglianza (CdS) con riferimento al POR
FESR e al POR FSE. Il CdS, presieduto dal Presidente della Giunta regionale o su sua delega
dall’AdG, ha adottato il proprio regolamento interno in occasione della seduta istitutiva del 11 e
12 giugno 2015. Tale regolamento definisce i ruoili, le regole di funzionamento e i compiti
attribuiti allo stesso in conformità degli artt. 49 e 110 del Regolamento UE n. 1303/2013.
Le AdG dei PO hanno implementato delle nuove “strutture” di supporto e delle procedure di
assistenza e di informazione al CdS, affinché questo possa assolvere alle funzioni previste dal
Regolamento.
E’ stata istituita una Segreteria Tecnica del Comitato di Sorveglianza in relazione alle esigenze
connesse all’espletamento delle funzioni di redazione, predisposizione ed elaborazione della
documentazione sottoposta alle decisioni del Comitato di Sorveglianza e di tutti i compiti
derivanti dall’attività di sorveglianza esercitata dal Comitato stesso. Gli oneri relativi
all’organizzazione delle riunioni del CdS, sono poste, in quota parte, a carico delle risorse degli
Assi dedicati all’ Assistenza Tecnica dei PO FESR e FSE.
Le Autorità di Gestione dei PO garantiscono l’organizzazione della riunione annuale del CdS
prevista dall’art. 49 del Regolamento n. 1303/2013 e forniscono tutta la documentazione
necessaria a valutare l'attuazione dei PO, o per l’emissioni di un parere sulle eventuali
modifiche dello stesso e i progressi compiuti nel conseguimento dei loro obiettivi.
Per ciò che concerne le “procedure” attuate, al fine di garantire il buon funzionamento del CdS,
le Autorità di Gestione rendono disponibili attraverso sistemi informatici e supporti elettronici
le informazioni relative alla verifica dell’efficacia dell’attuazione, i documenti inerenti la
relazione annuale di attuazione, le proposte di eventuale modifica dei PO e ogni altra eventuale
documentazione su cui il CdS può formulare proposte, osservazioni e deliberazioni.
35
2.2.3.2 Sistema di raccolta, registrazione e conservazione in formato elettronico dei dati
relativi a ciascuna operazione
Il Sistema Gestionale Finanziamenti è operativo in quanto già in uso per la programmazione
2007-2013. E' stato implementato un piano di adeguamento progettuale al fine di
conformarsi alle prescrizioni normative del periodo di programmazione 2014/2020.
Il Sistema gestionale è caratterizzato da una serie di punti di forza, riassumibili come segue:
- evoluzione continua. La piattaforma fa un riuso, ove applicabile, delle funzionalità già
presenti introducendo però elementi tecnologici innovativi che hanno lo scopo di
conferire maggiore flessibilità e configurabilità;
- centralizzazione delle logiche applicative e delle regole. Il Sistema permette la
centralizzazione di tutte le logiche applicative e delle regole legate alla gestione delle
diverse fasi dell’iter amministrativo degli investimenti conferendo un maggior livello di
efficacia ed efficienza del servizio offerto;
- riduzione dei tempi di pubblicazione nuovi bandi (Time-To-Market). La messa a
disposizione di un “motore” specifico per la creazione dei contenuti e gestione delle
regole di business permette la riduzione dei tempi di avvio dei nuovi bandi;
- interoperabilità con altri sistemi. La complessità indotta dalla gestione dell’iter
amministrativo dei finanziamenti implica un forte livello di integrazione con gli altri
Sistemi, i quali possono fornire informazioni di supporto per l’opportuna gestione delle
diverse fasi.
I Sistemi attualmente integrati sono:
- il Sistema di Gestione Fondi – FINPIS (FinPiemonte), che gestisce alcune delle fasi
dell’iter amministrativo per gli investimenti la cui gestione è demandata all’Organismo
intermedio Finpiemonte S.p.A.
- I.G.R.U.E, le informazioni relative allo stato di avanzamento fisico, finanziario e
procedurale devono essere raccolte e trasmesse all’IGRUE con cadenza periodica; il
Sistema Gestionale si integra con il S.I. Centrale del MEF al fine di trasmettere secondo
un opportuno protocollo di comunicazione i dati di monitoraggio.
- Il Sistema informativo Bilancio regionale, per l’aggiornamento dei dati amministrativi
di bilancio regionale con la Piattaforma Gestionale.
Per la complessità e rilevanza del tema trattato, il Sistema è classificato di livello
“Enterprise” e quindi è soggetto ad una serie di caratteristiche non funzionali e a livelli di
servizio in linea con tale tipologia; in particolare le caratteristiche non funzionali di tale
sistema sono così sintetizzate:
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Affidabilità e disponibilità
La piattaforma tecnologica è progettata per garantire una continuità di servizio a fronte di
un primo guasto di tipo hardware. A tal fine tutte le componenti Hw principali sono
caratterizzate da soluzioni di affidabilità intrinseca, ovvero componentistiche elettroniche
principali ridondate (Hard Disk in configurazione raid, Alimentazioni ridondate, ecc).
Le situazioni di guasto Hw sono ripristinate entro le 4 ore dalla segnalazione del guasto.
L’affidabilità della persistenza dei dati trattati dalla piattaforma è garantita da una base dati
centralizzata e configurata in alta affidabilità; le informazioni presenti sono periodicamente
sottoposte a politiche di backup secondo quanto previsto dalle regole di servizio offerte
dalla Server Farm del CSI Piemonte e sulla base del livello di servizio richiesto
Usabilità e intuitività
Tutte le interfacce web esposte sul canale internet e fruite dai Beneficiari sono progettate
secondo criteri atti a fornire un adeguato livello di operatività e intuitività da parte
dell’utente.
Prestazioni
La soluzione è in grado di gestire opportunamente il carico applicativo indotto dalla
cooperazione dei diversi utenti indipendentemente dal loro ruolo e profilo di accesso.
La piattaforma di esecuzione è dimensionata per supportare efficacemente il carico
applicativo generato dagli utenti. Il dimensionamento può essere rivisto, se necessario,
sfruttando le potenzialità di scalabilità offerte dalle componenti infrastrutturali fruite dalla
piattaforma. Il bilanciamento del carico avviene su più nodi applicativi, con la possibilità di
mantenere valido il contesto di transazionalità associata ad un processo di business e/o un
servizio.
Scalabilità
Dal punto di vista infrastrutturale, tutte le componenti applicative della Piattaforma sono
attestate su componenti infrastrutturali in grado di scalare in termini di prestazioni e
disponibilità di risorse (Dischi di sistema, CPU, rete, etc.); la scalabilità è ottenuta in modo
trasparente ai servizi applicativi forniti dal Sistema e adeguata (in termini di tempestività e
di nuove prestazioni offerte) in funzione delle esigenze che in futuro potranno presentarsi.
Integrazione con le soluzioni attuali
Dal punto di vista funzionale la Piattaforma è strutturata in tre sotto-Sistemi Principali, così
schematizzabili:
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Nel seguito vengono definiti i sotto-sistemi della piattaforma.
• Sotto-Sistema Gestione Domanda – (FINDOM): è il sottosistema web, fruibile sul canale
Internet da parte dei potenziali Beneficiari, che consente la compilazione della domanda
telematica di partecipazione ad un Bando. Tale Sistema permette la raccolta delle domande
telematiche e la messa a disposizione delle stesse per le successive fasi di Istruttoria.
L’accesso è garantito dalla piattaforma previa autenticazione da parte dell’utente. Il sotto-
sistema Findom si integra con il sistema informativo “Gestionale Finanziamenti” e con il
S.I. FINPIS di Finpiemonte al fine di garantire una opportuna condivisione dei dati relativi
alle domande ammesse a finanziamento.
• Sotto-Sistema di Monitoraggio BDUR/SIMON: è il sottosistema che funge da
concentratore e interlocutore unico regionale per l’interscambio dati con i sistemi CIPE e
MEF-IGRUE. Si evidenzia che, con riguardo ai finanziamenti dei fondi della
programmazione 2014-2020, ed al fine di assolvere all’obbligo di collezione ed invio dei
dati verso i sistemi nazionali, è stata prevista la realizzazione del sistema “Nuova Banca
Dati Unitaria Regionale”.
• Il sistema informativo Gestionale Finanziamenti (PBANDI): è il sottosistema web fruibile
da parte dei Beneficiari e dalle diverse Autorità previste dal Regolamento n. 1303/2013.
Tale sottosistema permette la gestione di tutte le fasi operative di gestione e verifiche di un
progetto ammesso a finanziamento. Il Sistema gestionale permette in particolare la
gestione della rendicontazione della spesa. Particolare importanza rivestono le procedure di
controllo che tale sistema implementa. Alcuni controlli vengono automatizzati per mezzo
di opportune regole di business eventualmente configurabili per bando, garantendone la
tracciabilità. Ad oggi, il gestionale è in grado di memorizzare e mantenere associati ad un
progetto gestito tutti i documenti digitali automaticamente creati o caricati a sistema
dall’utente.
La figura che segue illustra lo scenario funzionale attualmente messo a disposizione dalla
Piattaforma di gestione dei Bandi.
38
Dalle attività svolte finora è possibile delineare quello che risulta essere lo stato attuale
relativamente alle funzionalità ad oggi disponibili, che può essere sintetizzato come segue:
• presentazione on-line delle domande (FINDOM) effettuate dai Beneficiari; è un servizio
messo a disposizione dei Beneficiari delle azioni cofinanziate dalla PA e che tipicamente
fanno ad oggi riferimento ai fondi strutturali; il servizio consente la compilazione on-line
delle domande di contributo
• Gestionale dei Finanziamenti (PBANDI):
o caricamento scheda progetto; questa funzione consente la gestione di tutti i dati
anagrafici di un progetto, purché non importato da un sistema esterno
o rendicontazione on-line delle spese sostenute dai Beneficiari: è una funzionalità
messa a disposizione dei Beneficiari delle azioni co-finanziate dalla PA e che
fanno riferimento al POR-FESR. Essa consente l’imputazione dei dati relativi ai
documenti di spesa (e quietanze di pagamento, salvo per le forme di sostegno di
cui all’art. 67, p. 1 lettere b), c) e d), art. 68, art 69, p. 1) afferenti ad un progetto
ammesso a finanziamento
o rettifica della spesa validata (Gestione spesa validata): nell’ambito della
validazione della spesa, prima che essa sia certificata, è possibile gestire eventuali
rettifiche delle validazioni precedenti
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o validazione on-line delle spese da parte dei Responsabili di controllo: è una
funzionalità messa a disposizione per i soli operatori della PA che svolgono il
ruolo di Organismo Intermedio e/o Autorità di Gestione. Consente la gestione dei
rendiconti telematici presentati dai Beneficiari e la conseguente validazione degli
stessi (o respingimento totale o parziale)
o automatizzazione delle check-list di controllo di I livello: il Gestionale dei
Finanziamenti consente l'automatizzazione delle check-list di controllo
documentale e in loco di I livello. Il controllore, all'atto della validazione della
spesa ammissibile, deve compilare la check-list documentale che viene prodotta
automaticamente dal Sistema consentendogli di specificare l'esito (positivo o
negativo) per ogni “item” di controllo. Il Sistema gestisce inoltre le check-list di
controllo in loco
o rimodulazione on-line del piano economico di progetto: è una funzionalità a
disposizione dei Beneficiari e dell’Autorità di Gestione/Organismo intermedio.
Permette, qualora sia previsto, ai Beneficiari di effettuare una proposta di
rimodulazione del proprio piano economico secondo le regole del singolo Bando.
Il Responsabile di controllo può verificare ed eventualmente validare totalmente o
parzialmente la richiesta pervenuta dal Beneficiario.
o gestione revoche e recuperi: è la funzionalità che permette la gestione delle
revoche e di registrare l’avvenuto recupero totale o parziale della quota revocata
o gestione irregolarità e rinunce: il Sistema consente la segnalazione di irregolarità
da parte del Responsabile di controllo. Tali irregolarità, previa verifica e
validazione da parte dell’AdG, può essere successivamente inserita sul Sistema
Ministeriale anti-frode “IMS”. Tutte le irregolarità regolarmente censite nel
Sistema IMS vengono successivamente tracciate nel Gestionale dei Finanziamenti.
Oltre alle segnalazioni di irregolarità, il Sistema Gestionale consente altresì
comunicazione di rinuncia totale o parziale al progetto da parte del Beneficiario
(con relativa gestione del processo amministrativo)
o gestione fase di avvio e indicatori ex-ante dei progetti: consente la gestione
dell'avvio dei progetti, con particolare riferimento alla fase di raccolta degli
indicatori di monitoraggio che avviene a seguito dell'ammissione al finanziamento
di un progetto. Gli indicatori possono essere raccolti in sede di presentazione delle
domande ovvero in fase di rendicontazione dei progetti. Il Gestionale dei
finanziamenti consente altresì la definizione di un set di indicatori che possono
risultare utili per valutare l’efficienza e l’efficacia del progetto ex-post
o gestione cronoprogramma e indicatori: per tutti i progetti viene richiesto il
cronoprogramma del progetto e gli indicatori rilevabili bottom up, così da
verificare le realizzazioni e i risultati del POR, di cui si fornisce evidenza nei
rapporti annuali e finali
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o back-office di configurazione: il Gestionale Finanziamenti è dotato di funzioni di
Back-office ad uso degli operatori del Servizio applicativo. le funzionalità di
Back-office permettono la configurazione di tutti i parametri e le regole di
funzionamento per i diversi Bandi gestiti e relativi progetti. Tutte le principali
logiche applicative esposte sul Gestionale dei Finanziamenti e utilizzate dagli
utenti finali, si appoggiano su regole di business e parametri definiti all'interno del
back-office di configurazione (configurazione utenti e profili, comportamenti
differenziati in virtù del tipo di Bando, ecc);
o gestione procedure di aggiudicazione: la funzionalità permette di gestire, con
riferimento ai progetti che prevedono l’esecuzione di appalti, i contratti pubblici
aggiudicati.
o dematerializzazione del processo di rendicontazione della spesa. La funzionalità,
attivabile dal beneficiario, permette il caricamento e l’organizzazione di tutti i
documenti di spesa che fanno capo ad una specifica rendicontazione. Il Sistema
consente l’associazione delle singoli documenti con i dati telematici di rendiconto
che sono imputati dal Beneficiario. Tali dati sono quindi successivamente
consultabili dal controllore di primo livello in sede di validazione della verifiche di
gestione.
I documenti con firma digitale sono inviati al Sistema documentale di riferimento,
al fine di consentire la protocollazione, classificazione, archiviazione e
conservazione ai sensi della normativa attualmente in vigore. I documenti acquisiti
digitalmente sono inoltre sottoposti al processo di “marcatura temporale”;
o sistema di warning e soglie di spesa: il Gestionale Finanziamenti consente
all’operatore dell’AdG/O.I. di impostare la ricezione periodica di e-mail contenenti
notifiche sul monitoraggio dei progetti. Il Responsabile di controlli, abilitando
questa funzionalità, potrà quindi mantenere sotto controllo in modo automatico
l’opportuno avanzamento della spesa o della rendicontazione per i progetti. Nel
dettaglio viene offerta la possibilità di impostare, per una casella di posta a scelta, la
ricezione periodica di mail per il monitoraggio di alcuni aspetti inerenti i progetti di
propria competenza.
Nello specifico le notifiche possibili ad oggi sono le seguenti:
- nuova validazione documenti di spesa
- scostamento importo erogato e importo rendicontato sul progetto
- scostamento importo rendicontato e importo valicato
- assenza di appalti su progetti di OOPP o acquisizione di beni e servizi.
o certificazione on-line delle spese da parte dell’Autorità di Certificazione: la
procedura consente la realizzazione di una proposta di certificazione da parte
dell’Autorità di Gestione competente verso l’Autorità di Certificazione del
programma
41
o invio dati di progetto al Monitoraggio regionale (sottosistema di Monitoraggio
BDUR/SIMON: il Sistema consente l’invio periodico dei dati di avanzamento fisico,
procedurale e finanziario dei progetti verso la banca dati unica del monitoraggio
regionale (BDUR), la quale a sua volta provvederà a fornire le opportune
informazioni di sintesi ai responsabili dell’Autorità di Gestione prima di consentire
l’invio automatico dei dati al Ministero dell’Economia e Finanze – IGRUE.
o data warehouse del gestionale finanziamenti a supporto degli utenti utilizzatori del
sistema Piattaforma bandi. Mette a disposizione funzionalità di consultazione di
reportistica predefinita e/o produzione in autonomia di ulteriore reportistica
analitica/di sintesi. Il servizio si fonda su di un sistema di query e reporting
(ambiente Web Intelligence). I report predefiniti sono organizzati secondo una
struttura ad albero che classifica la reportistica per argomento. Una volta
individuato il report predefinito di interesse è possibile accedere alla tabella
risultato eventualmente impostando dei filtri di ingresso; i contenuti della tabella
risultato possono essere scaricati in locale.
o sottosistema dei “Contenuti Informativi” del Gestionale Finanziamenti: al fine di
poter comunicare, a beneficio di tutti i fruitori, le informazioni e le guide
necessarie all’utilizzo del Gestionale Finanziamenti, è messo a disposizione un
nuovo sito in luogo delle guide PDF. Il sito, fornito dei tipici strumenti di CMS
consente la diffusione di materiale web di diverso genere, come articoli, video
tutorial, immagini, consentendo una divulgazione più efficace ed una
manutenibilità più agevole di tutto quanto possa essere utile all’utente finale per
poter essere informato e formato sull’uso del Gestionale Finanziamenti.
42
2.2.3.3 Procedure di vigilanza delle funzioni formalmente delegate dall’autorità di
gestione a norma dell’art. 123, par. 6 e 7 del Regolamento (UE) n.
1303/2013
L’Autorità di Gestione non affiderà la gestione di parte del PO a un organismo intermedio
mediante “sovvenzione globale” ai sensi dell’art. 123, par. 7, del Regolamento UE n.
1303/2013.
Per converso, l’AdG, ai sensi dell’art. 123, par. 6, designa uno o più organismi intermedi per lo
svolgimento di determinati compiti dell'Autorità di Gestione sotto la responsabilità di detta
Autorità. I relativi accordi tra l'Autorità di Gestione e gli Organismi Intermedi sono registrati
formalmente per iscritto così come indicato al paragrafo 2.1.3 della presente Relazione.
In particolare, l'affidamento viene effettuato mediante un atto che stabilisce i contenuti della
delega, le funzioni reciproche, le informazioni da trasmettere all'Autorità di Gestione e la
relativa periodicità, le modalità di svolgimento della attività di gestione e di controllo, la
descrizione dei flussi finanziari, le modalità, la conservazione dei documenti, gli eventuali
compensi e le sanzioni per ritardi negligenze o inadempienze. In particolare, l'Autorità di
Gestione si accerta che gli organismi intermedi dispongano della capacità di assolvere agli
impegni loro delegati (si veda Allegato 1 – Valutazione OI). Gli organismi intermedi devono
disporre di un sistema di contabilità, sorveglianza e informativa finanziaria separati e
informatizzati.
Le procedure di vigilanza delle funzioni formalmente delegate dall’AdG all’Organismo
Intermedio si sostanziano in controlli svolti dal Dirigente del settore che ha delegato i compiti di
Organismo intermedio.
In particolare, sia nel caso di affidamento in house providing o ricorrendo a forme di
cooperazione tra amministrazioni pubbliche espressamente consentite dalla suddetta normativa
(es. gli accordi previsti dall’art. 5, c.6 del dlgs. 50/2016) che di aggiudicazione tramite
procedura ad evidenza pubblica, l’AdG verifica la rispondenza dei servizi svolti dall’OI nonchè
l’adempimento degli obblighi contenuti nelle Convenzioni attuative ovvero nei contratti.
L’AdG, inoltre, può effettuare controlli di sistema sull’OI e assumere tutti i provvedimenti, ivi
compresi la revoca degli affidamenti/rescissione del contratto, che dovessero risultare necessari
ai fini dell’integrale rispetto delle disposizioni contenute nelle convenzioni/contratti. I controlli
di sistema sono formalizzati nell’ambito di apposita check list (Allegato 13 – Check list
controlli di sistema)
43
2.2.3.4 Procedure di valutazione, selezione e approvazione delle operazioni che ne
garantiscano anche la conformità per tutto il periodo di attuazione, alle norme
applicabili e procedure volte a garantire la non selezione di operazioni
materialmente completate o pienamente realizzate prima della presentazione delle
domande di finanziamento da parte del beneficiario
La selezione delle operazioni avviene nel rispetto dei criteri di selezione approvati dal Comitato
di Sorveglianza..
La selezione avviene tenendo conto dei “Principi guida per la selezione delle operazioni”
contenuti nel POR. Le procedure di individuazione/selezione/esecuzione dei progetti si
diversificano in relazione alla tipologia di operazione:
- Acquisto di beni e servizi;
- Realizzazione di lavori pubblici;
- Erogazione di agevolazioni a unità produttive e soggetti diversi da unità
produttive.
Per ciascuna delle operazioni sopra indicate il Manuale selezione, monitoraggio e
rendicontazione (Allegato 8) definisce in modo standardizzato:
- le procedure e le modalità di selezione ed approvazione dei progetti da
finanziare;
- le disposizioni relative alle verifiche di primo livello;
- le disposizioni volte ad assicurare il rispetto delle norme unionali e nazionali in
materia di appalti pubblici e in materia di informazione e pubblicità;
Nell’ipotesi in cui le operazioni siano iniziate prima dell’inoltro della richiesta di finanziamento
all’AdG, il Responsabile di gestione verifica la coerenza dell’operazione con i criteri di
selezione approvati dal Comitato di Sorveglianza tracciandone gli esiti nell’apposita check list.
Inoltre:
1) nel caso di concessione di aiuti, ove il bando o la normativa di riferimento prevedano il
rispetto del “principio di incentivazione/necessità dell’aiuto”, il Responsabile di Gestione - in
sede di istruttoria dell’istanza - accerta che il potenziale beneficiario abbia reso la dichiarazione
relativa al rispetto di tale principio. In presenza di preventivi allegati all’istanza, verifica altresì
che essi non contengano conferme d’ordine in violazione del principio di
incentivazione/necessità dell’aiuto. In fase di rendicontazione delle spese, il Responsabile dei
Controlli verifica che:
44
a)l’impresa non abbia stipulato contratti (inclusi emissioni di ordini, conferme d’ordine,
acquisizioni di beni in conto visione o altre tipologie di assunzione di impegno vincolante) per
beni che compongono l’investimento;
b) l’impresa non ha assunto impegni giuridicamente vincolanti atti ad ordinare macchinari,
attrezzature, impianti, o qualsiasi altro atto che renda irreversibile l’investimento, a seconda di
quale condizione si verifichi prima;
c) non sono state emesse fatture o pagati acconti relativi a beni che compongono l’investimento.
Il mancato rispetto del principio della necessità dell’aiuto comporta la non ammissibilità della
domanda di agevolazione o la revoca dell’agevolazione.
2) Nel caso di operazioni per le quali non sia configurabile un aiuto di stato o l’effetto di
incentivazione/necessità non sia previsto, i Responsabili verificano in ogni caso che
l’operazione, avviata prima della presentazione della domanda, non sia materialmente
completata o completamente attuata. Le verifiche hanno ad oggetto preventivi allegati alle
istanze di agevolazione, dichiarazioni rese dai potenziali beneficiari, altra documentazione da
cui si evince il livello di attuazione del progetto (relazioni, certificati di collaudo, ecc.)
Di norma, per l’espletamento delle fasi istruttorie di “Valutazione tecnico/finanziaria” e di
“Valutazione di merito” è previsto il coinvolgimento dei Nuclei di valutazione al fine di
garantire competenza ed indipendenza rispetto alle operazioni da valutare.Tali Nuclei sono
composti da personale interno e/o esterno all’Amministrazione regionale, secondo le modalità
di composizione delle varie procedure di accesso alle risorse del POR (Bandi, Disciplinari,
ecc…). La composizione dei Nuclei di valutazione, poiché rappresenta un’area di rischio del
processo di selezione, tiene conto delle risultanze dell’autovalutazione dei rischi di cui al par.
2.1.4. e tiene conto delle professionalità occorrenti secondo la tipologia di intervento da
valutare.
In particolare:
1) componenti interni (funzionari) della Direzione Competitività del Sistema Regionale e,
a seconda della competenza, di altre Direzioni regionali e funzionari dell’OI. La
selezione dei componenti avviene tiene conto delle capacità tecniche, professionali e
dell’esperienza acquisite.
2) componenti esterni individuati a seguito di procedura comparativa indetta con avviso
pubblico o effettuata ricorrendo a professionalità inserite in specifici albi nazionali o
internazionali, pertinenti con l’oggetto del contratto.
I membri dei nuclei di valutazione sottoscrivono una dichiarazione di assenza di conflitto di
interessi.
La fase di selezione viene registrata in apposite check list distinte a seconda che si tratti di
agevolazioni connesse al macroprocesso “Realizzazione di opere Pubbliche” ovvero a quello
relativo all’ “Erogazione di agevolazioni a unità produttive e soggetti diversi da unità
45
produttive”. Le check list sono contenute nel Manuale selezione, monitoraggio e
rendicontazione (Allegato 8).
46
2.2.3.5 Procedure per garantire che il beneficiario disponga di un documento contenente
le condizioni per il sostegno relative a ciascuna operazione comprese le procedure
per garantire che i beneficiari mantengano un sistema di contabilità separata o
una codificazione contabile adeguata
Nell’atto di concessione i beneficiari ricevono informazioni circa le condizioni necessarie a
mantenere il sostegno all’operazione ammessa. In particolare, l’AdG/OI forniscono le
informazioni relativamente a: (i) ammontare dell’agevolazione concessa; (ii) modalità di
rendicontazione (a costi reali, a costi standard, a costi forfetari a seconda dei casi); (iii)
indicazione circa il mantenimento di una contabilità separata ovvero di una codificazione
contabile adeguata; (iv) obblighi in materia di informazione e pubblicità; (v) rispetto dei principi
di cui agli artt. 7 e 8 del Regolamento n. 1303/2013 (parità fra uomini e donne e non
discriminazione; sviluppo sostenibile).
Con riferimento alle modalità di mantenimento di una contabilità separata/codificazione
contabile adeguata (nel caso di rendicontazione a costi reali)2 è previsto quanto segue:
(i) per le MPMI, Organismi di ricerca e Grandi Imprese, non sono ammessi pagamenti
effettuati cumulativamente e per ogni pagamento dovrà essere inserita una causale
contenente un codice identificativo, ossia il codice domanda assegnato a seguito
della presentazione telematica della stessa oppure il codice indicato nel bando (se
previsto), che lo riconduca al progetto finanziato;
(ii) per le Grandi Imprese , il pagamento deve essere singolo e non cumulato e
identificato con il codice domanda assegnatoa seguito della presentazione
telematica della stessa oppure il codice indicato nel bando (se previsto), . Il
beneficiario deve produrre: (a) copia dei documenti che compongono il mandato di
pagamento alla tesoreria/banca interna; (b) copia della convenzione tra il
beneficiario e la tesoreria/banca interna che disciplina i rapporti tra i due; (c)
dichiarazione Sostitutiva di Atto Notorio del responsabile della tesoreria/banca
interna in cui sia presente l’indicazione della banca tramite la quale è stato
effettuato il pagamento della spesa e la relativa data.
(iii) Per i soggetti pubblici, ferma restando la necessità del mandato di pagamento
quietanzato, nel caso di pagamenti cumulati è necessario che il mandato contenga
sempre il riferimento a data, importo e numero di ogni singolo documento
giustificativo contenuto nel suddetto mandato.
Tutti i documenti giustificativi di spesa richiesti, inoltre, ove nativamente cartacei, dovranno
essere annullati in originale con un timbro che richiami l’Azione del POR FESR 2014/2020 a
valere della quale il progetto è finanziato. Nel caso in cui il documento giustificativo della spesa
sia nativamente digitale è necessario che nella descrizione del documento si richiami l’Azione
2 Nel caso di rendicontazione delle spese del personale a costi reali sono ammissibili pagamenti
cumulativi.
47
del POR FESR 2014/2020 a valere della quale il progetto è finanziato ovvero, in casi motivati, è
necessario produrre una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che attesti che la spesa, in
tutto o in parte, è cofinanziata dal POR FESR
Inoltre per garantire piena tracciabilità dei flussi delle risorse impiegate, il beneficiario deve
registrare il dettaglio delle somme rendicontate su un prospetto extracontabile (excel…),
all'interno del quale si darà evidenza dei riferimenti dei giustificativi di spesa rendicontati e dei
codici dei conti/mastri di costo sui quali essi risultano registrati.
48
2.2.3.6 Procedure per le verifiche delle operazioni anche per garantire la conformità
delle operazioni alle politiche dell’Unione e indicazione delle autorità o degli
organismi che effettuano tali verifiche.
Ai sensi dell’art. 125, par. 4, del Regolamento n. 1303/2013 l’AdG, per quanto concerne la
gestione finanziaria e il controllo del PO, (i) verifica che i prodotti servizi cofinanziati siano
stati forniti, che i beneficiari abbiano pagato le spese dichiarate e che queste ultime siano
conformi al diritto applicabile, al programma operativo e alle condizioni per il sostegno
dell'operazione; (ii) garantisce che i beneficiari coinvolti nell'attuazione di operazioni
rimborsate sulla base dei costi ammissibili effettivamente sostenuti mantengano un sistema di
contabilità separata o una codificazione contabile adeguata per tutte le transazioni relative a
un'operazione; (iii) istituisce misure antifrode efficaci e proporzionate, tenendo conto dei rischi
individuati; (iv) stabilisce procedure per far sì che tutti i documenti relativi alle spese e agli
audit necessari siano conservati secondo quanto disposto all'articolo 72, lettera g); (v) prepara la
dichiarazione di affidabilità di gestione e la sintesi annuale di cui all'articolo 59, paragrafo 5,
lettere a) e b), del regolamento finanziario.
I controlli comprendono:
(a) verifiche amministrative rispetto a ciascuna domanda di rimborso presentata dai
beneficiari;
(b) verifiche sul posto (in loco) delle operazioni, estratti a campione in base alla
metodologia descritta in allegato (Allegato 3 - Manuale verifiche di gestione).
Le verifiche in materia di “appalti pubblici” sono effettuate dal Settore “Monitoraggio,
valutazione e controllo” della Direzione regionale “Competitività del sistema regionale”
nell’ambito delle azioni indicate nella tabella di cui al par. 2.2.1.
La frequenza e la portata delle verifiche sul posto sono proporzionali all’ammontare del
sostegno pubblico a un’operazione e al livello di rischio individuato da tali verifiche e dagli
audit effettuati dall’autorità di audit.
Qualora le verifiche di primo livello portino all’individuazione di irregolarità, il Responsabile
dei controlli informa, attraverso il Settore Gestione Amministrativa e Finanziaria, l’Autorità di
Gestione.
L’Autorità di Gestione non informa la Commissione delle irregolarità in relazione a quanto
segue:
- casi in cui l'irregolarità consiste unicamente nella mancata esecuzione, in tutto o in
parte, di un'operazione rientrante nel programma operativo cofinanziato in seguito al
fallimento del beneficiario;
49
- casi segnalati spontaneamente dal beneficiario all'autorità di gestione o all'autorità di
certificazione prima del rilevamento da parte di una della due autorità, sia prima che
dopo il versamento del contributo pubblico;
- casi rilevati e corretti dall'autorità di gestione o dall'autorità di certificazione prima
dell'inclusione delle spese in questione in una dichiarazione di spesa presentata alla
Commissione.
In tutti gli altri casi, in particolare in caso di irregolarità precedenti un fallimento o nei casi di
sospetta frode, le irregolarità rilevate e le relative misure preventive e correttive sono notificate
alla Commissione.
L’AdG si riserva di avvalersi della possibilità di non richiedere la restituzione degli importi
indebitamente versati, comprensivi di eventuali interessi, fino a 250 € di contributo FESR (art.
122, par. 2 del Regolamento n. 1303/2013).
Il PO prevede di utilizzare le forme di finanziamento previste dal Regolamento n. 1303/2013,
nel rispetto degli orientamenti contenuti nella “Guida alle opzioni semplificate in materia di
costi”, EGESIF_14-0017. In particolare: (i) rimborso dei costi ammissibili effettivamente
sostenuti e pagati unitamente, se del caso, a contributi in natura e ammortamenti; (ii) tabelle
standard di costi unitari; (iii) somme forfettarie non superiori a 100.000 € di contributo
pubblico; (iv) finanziamenti a tasso forfettario, calcolati applicando una determinata percentuale
a una o più categorie di costo definite.
Laddove un'operazione o un progetto facente parte di un'operazione sia attuato esclusivamente
tramite appalti pubblici di opere, beni o servizi, si applica solo il rimborso dei costi ammissibili
effettivamente sostenuti.
Gli importi di cui ai punti (ii), (iii) e (iv) sono stabiliti in uno dei seguenti modi:
(a) un metodo di calcolo giusto, equo e verificabile, basato:
- su dati statistici o altre informazioni oggettive;
- su dati storici verificati dei singoli beneficiari; o
- sull'applicazione delle normali prassi di contabilità dei costi dei singoli beneficiari;
(b) conformemente alle norme di applicazione delle corrispondenti tabelle di costi unitari,
somme forfettarie e tassi forfettari applicabili nelle politiche dell'Unione per tipologie
analoghe di operazioni e beneficiari;
(c) conformemente alle norme di applicazione delle corrispondenti tabelle di costi unitari,
somme forfettarie e tassi forfettari applicati nell'ambito di meccanismi di sovvenzione
finanziati interamente dallo Stato membro per una tipologia analoga di operazione e
beneficiario;
50
(d) tassi previsti dall’art. 68 del Regolamento n. 1303/2013 o dalle norme specifiche del
fondo FESR;
(e) metodi specifici per determinare gli importi stabiliti conformemente alle norme
specifiche di un fondo.
Il documento che specifica le condizioni per il sostegno a ciascuna operazione indica il metodo
da applicare per stabilire i costi dell'operazione e le condizioni per il pagamento della
sovvenzione, ivi inclusi i requisiti per comprovare la spesa dichiarata.
Nell’ambito degli strumenti di controllo sono previsti specifici punti di verifica.
51
2.2.3.7 Descrizione delle procedure di ricevimento, verifica e convalida delle domande di
rimborso dei beneficiari e delle procedure di autorizzazione, esecuzione e
contabilizzazione dei pagamenti a favore dei beneficiari
Il beneficiario avvia l’operazione e invia periodicamente la dichiarazione di spesa ammissibile
al Responsabile di Controllo attraverso procedura informatica. La Dichiarazione di spesa è
accompagnata da documentazione giustificativa, ovvero da altra documentazione qualora la
forma di sovvenzione ricada tra quelle di cui all’art. 67, lett. d), c) d) del Regolamento n.
1303/2013.
Il Responsabile di Controllo svolge i controlli di primo livello e provvede alla validazione o
meno della domanda di rimborso presentata dai beneficiari. La validazione è preceduta dalla
compilazione di un’apposita check list, predisposta in ossequio alle disposizioni di riferimento
nazionali e unionali. Le domande di rimborso sono messe a disposizione - attraverso il sistema
informatico - dall’Autorità di Gestione alle altre Autorità.
A tal fine il Settore Gestione Amministrativa e Finanziaria a supporto dell’Autorità di gestione:
- promuove eventuali iniziative dell’AdG nel caso di errori e/o irregolarità individuali e/o
sistemiche;
- trasmette informaticamente all’Autorità di Certificazione la proposta di certificazione
della spesa per la successiva trasmissione alla Commissione della domanda di
pagamento;
L’Autorità di Gestione dispone nel sistema informativo di una sezione dedicata per ricevere,
contabilizzare, verificare, archiviare e trasmettere in via telematica all’Autorità di Certificazione
le domande di rimborso e tutta la documentazione relativa.
Il sistema informativo consente la trasmissione e la ricezione di tali documenti solo ai soggetti
autorizzati.
Per quanto riguarda i flussi finanziari verso i beneficiari, l’AdG e la Ragioneria regionale
operano al fine di favorire:
- il funzionamento del circuito finanziario del POR, l’efficienza delle procedure di
trasferimento delle risorse finanziarie a tutti i livelli
- l’efficienza del sistema contabile a livello regionale, per quanto riguarda in particolare
le relazioni fra l’Amministrazione regionale e gli organismi coinvolti a vario titolo
nell'attuazione finanziaria degli interventi.
Di seguito si illustra il diagramma di flusso che descrive i processi ed i soggetti coinvolti nel
trattamento delle domande di rimborso.
52
Le fasi relative alla spesa pubblica sono descritte nelle Piste di controllo (Allegato 5 – Piste di
controllo) distinto per ciascuna operazione.
2.2.3.8 Autorità e organismi responsabili delle domande di rimborso dei beneficiari
SETTORE GESTIONE AMMINISTRATIVA E
FINANZIARIA AUTORITA’ DI
GESTIONE
RESPONSABILE
OBIETTIVO
SPECIFICO/DI
GESTIONE/NUCLEO DI
VALUTAZIONE/ORGANI
SMO INTERMEDIO
RESPONSABILE DI
CONTROLLO/ORGANISMO
INTERMEDIO UNITA’ DI
CONTROLLO
UNITA’ DI
MONITORAGGIO
BENEFICIARI
Programmazione Selezione operazioni
Gestione operazioni
Controlli
Verifiche
amministrative
Verifiche in loco
Archivio check
list/verbali di
controllo in loco
(nel sistema
informatico)
Validazione della
spesa
Programmazione
Archivio check
list nel SI
Monitoraggio
delle operazioni
Domanda di
rimborso /
stato di
avanzamento
53
2.2.3.9 Descrizione di come l'Autorità di Gestione trasmette le informazioni all'autorità
di certificazione, comprese le informazioni in merito alle carenze e/o alle
irregolarità (casi di frode sospetta e accertata inclusi) rilevate e al seguito ad esse
dato nel contesto delle verifiche di gestione, degli audit e dei controlli ad opera
degli organismi nazionali o dell'Unione
L’Autorità di gestione, assicura il coordinamento delle operazioni di rendicontazione della
spesa da parte dei Beneficiari e dei Responsabili di Controllo che operano sia in ambito
regionale che presso gli Organismi intermedi. L’AdG, in occasione di ciascuna scadenza
fissata per la certificazione di spesa periodica del POR, trasmette le informazioni per via
informatica all’Autorità di Certificazione del programma, accompagnandole con la propria
attestazione, formulata ai sensi dell’articolo 131 del Regolamento UE n. 1303/2013.
La documentazione trasmessa all’AdC del POR riguarda in particolare:
- l’attestazione di spesa secondo l’Allegato VI del Regolamento di esecuzione n.
1011/2014. Nell’ambito di tale attestazione l’AdG evidenzia i progetti segnalati
all’OLAF;
- una dichiarazione che attesta l’attività di verifica effettuata sulle rendicontazione di tutti
i Beneficiari delle operazioni;
- la comunicazione con l’indicazione degli importi ritirati e recuperati e dei recuperi
pendenti, secondo le indicazioni dell’Appendice 2 dell’Allegato VII Regolamento di
esecuzione n. 1011/2014
L’Autorità di Gestione dispone nel sistema informativo di una sezione dedicata per ricevere,
contabilizzare, verificare, archiviare e trasmettere in via telematica all’Autorità di Certificazione
le domande di rimborso e tutta la documentazione relativa.
2.2.3.10 Descrizione di come l'autorità di gestione trasmette le informazioni all'autorità
di audit, comprese le informazioni in merito alle carenze e/o alle irregolarità (casi
di frode sospetta e accertata inclusi) rilevate e al seguito ad esse dato nel contesto
delle verifiche di gestione, degli audit e dei controlli effettuati dagli organismi
nazionali o dell'Unione
L’Autorità di Gestione fornisce annualmente all’Autorità di Audit attraverso scambio
elettronico dei dati le informazioni relative a ciascun progetto la cui spesa sia stata
certificata dall’AdC alla Commissione europea ai fini del rimborso. Le informazioni
trasmesse concernono: (i) la spesa certificata cumulata; (ii) l’avanzamento della spesa
rispetto all’annualità precedente; (iii) motivazione degli avanzamenti negativi; (iv) importi
revocati; (v) importi recuperati; (vi) controlli effettuati dalla GdF; (vii) i progetti segnalati
all’OLAF; (viii) i progetti sottoposti a fallimento.
54
2.2.3.11 Riferimento alle norme nazionali in materia di ammissibilità stabilite dallo Stato
membro e applicabili al programma operativo
L’art. 65 stabilisce che l’ammissibilità delle spese è determinata in base a norme nazionali.
Alla data di elaborazione della presente Relazione le norme nazionali in materia di
ammissibilità della spesa sono in fase di predisposizione.
55
2.2.3.12 Procedure per elaborare e presentare alla Commissione le relazioni di attuazione
annuali e finali (articolo 125, paragrafo 2, lettera b), del regolamento (UE) n.
1303/2013), comprese le procedure per la raccolta e la comunicazione di dati
affidabili sugli indicatori di performance (cfr. articolo 125, paragrafo 2, lettera
a), del regolamento (UE) n. 1303/2013
L’Autorità di Gestione presenta la Relazione annuale di attuazione conformemente alle
disposizioni di cui agli artt. 50 e 111 del Regolamento UE n. 1303/2013. La Relazione di
attuazione annuale è redatta conformemente al modello di cui all'allegato V del
Regolamento di esecuzione n. 2015/207.
Le relazioni di attuazione annuali contengono informazioni chiave sull'attuazione del
programma e sulle sue priorità con riferimento ai dati finanziari, agli indicatori comuni e
specifici per programma e ai valori obiettivo quantificati, compresi i cambiamenti nei valori
degli indicatori di risultato se del caso, nonché, a partire dal relazione di attuazione annuale
da presentare nel 2017, ai target intermedi definiti nel quadro di riferimento dell'efficacia
dell'attuazione. I dati trasmessi si riferiscono ai valori di indicatori relativi a operazioni
eseguite completamente e anche, ove possibile, tenuto conto della fase di attuazione, a
operazioni selezionate. Indicano altresì una sintesi delle conclusioni di tutte le valutazioni
del programma resesi disponibili durante il precedente anno finanziario, gli aspetti che
incidono sui risultati del programma, nonché le misure adottate. La relazione di attuazione
annuale da presentare nel 2016 può altresì definire, se pertinente, le azioni adottate allo
scopo di ottemperare alle condizionalità ex ante.
I dati succitati vengono raccolti attraverso sistemi informatici gestionali e decisionali.
La Relazione annuale di attuazione è esaminata e approvata dal Comitato di Sorveglianza ai
sensi dell’art. 110, par. 2, del Regolamento n. 1303/2013. Successivamente
all’approvazione da parte del Comitato la Relazione annuale di attuazione viene trasmessa
dall’Autorità di Gestione alla Commissione Europea attraverso il sistema informatico SFC
2014. Sia la Relazione che una sintesi della stessa vengono pubblicate sul website
dell’Autorità di Gestione.
La Commissione esamina la relazione di attuazione annuale e informa lo Stato membro in
merito alle sue osservazioni entro due mesi dalla data di ricezione della stessa. Ove la
Commissione non esprima osservazioni entro i termini stabiliti, la relazione s'intende
accettata.
2.2.3.13 Procedure per preparare la dichiarazione di affidabilità di gestione (articolo 125,
paragrafo 4, lettera e), del regolamento (UE) n. 1303/2013
L’articolo 59 del Regolamento finanziario prevede che l’AdG, l’AdC, e l’AdA contribuiscano in
maniera coordinata a fornire alla Commissione, entro il 15 febbraio dell’esercizio successivo, le
informazioni previste dal paragrafo 5 dell’articolo suindicato. Le informazioni di ognuna delle 3
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autorità devono essere presentate a partire dal 2016 e fino al 2025 compreso (art. 138 del
Regolamento n. 1303/2013).
In particolare:
- l’Autorità di certificazione, prepara i conti, indicando le informazioni di cui all’art. 137
del Regolamento UE n. 1303/2013, secondo il format previsto dall’Allegato VII del
Regolamento di esecuzione n. 1011/2013;
- l’Autorità di Gestione, prepara la dichiarazione di affidabilità relativa ai conti succitati,
indicando all’uopo che: i) le informazioni sono presentate correttamente, complete ed
esatte; ii) le spese sono state effettuate per le finalità previste, quali definite nella
normativa settoriale; iii) i sistemi di controllo predisposti offrono le necessarie garanzie
quanto alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.
Al fine di armonizzare gli standard per la redazione e la presentazione della
dichiarazione di affidabilità di gestione la Commissione ha creato un format standard
(Allegato VI del Regolamento di esecuzione n. 207/2015).
L’AdG presenta inoltre le informazioni di cui all’art. 59, p. 5, lettera b) del
Regolamento finanziario (vedi paragrafo 2.2.3.14).
- l’Autorità di Audit, redige un parere di audit secondo il format di cui all’Allegato VIII
del Regolamento di esecuzione n. 207/2015. Detto parere accerta che i conti forniscono
un quadro fedele, se le spese per le quali la Commissione ha chiesto il rimborso sono
legali e regolari e se i sistemi di controllo istituiti funzionano correttamente. Il parere
riferisce altresì se l'esercizio di revisione contabile mette in dubbio le asserzioni
contenute nella dichiarazione di gestione.
Per quanto concerne le procedure volte a garantire l’affidabilità dei conti, l’AdG adotta le
procedure di seguito descritte.
I Responsabili di Controllo di I livello (RdC) effettuano le verifiche di gestione sulle
dichiarazioni di spesa presentate dai beneficiari, garantendo la legittimità e la regolarità della
spesa. Gli importi corrispondenti alle dichiarazioni di spesa che hanno superato la fase delle
verifiche di gestione alimentano, tramite il sistema informatico, la proposta di certificazione.
L’AdG prevede di effettuare delle verifiche circa gli importi presenti in detta proposta prima di
formalizzare tali dati all’AdC. In particolare essa acquisisce dai RdC degli Organismi Intermedi
una dichiarazione che con riferimento ai dati contenuti nella proposta da inviare all’AdC, attesti
che: i) i dati sono coerenti con le risultanze delle verifiche di gestione da essi espletate, ii) la
localizzazione dell’unità operativa del beneficiario sia rispondente con quanto disposto dal
bando; iii) si è tenuto conto delle risultanze dei controlli svolti e delle eventuali
raccomandazioni indicate (controlli di primo livello documentali e in loco, controlli dell’AdA,
dell’AdC, e di ogni altro soggetto esterno competente).
Tale procedura è utilizzata anche per la redazione del riepilogo annuale di cui al successivo
paragrafo.
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A seguito dell’acquisizione delle dichiarazioni dei RdC, l’AdG procede ad elaborare,
avvalendosi del sistema informatico, della proposta di certificazione ufficiale che sarà inoltrata
all’AdC.
In occasione della presentazione delle informazioni di cui all’art. 138 del Regolamento UE n.
1303/2013, l’AdG elabora la dichiarazione di affidabilità tenendo conto degli esiti della
procedura sopra descritta, nonché delle risultanze degli audit sintetizzati nel riepilogo annuale di
cui al par. 2.2.3.14.
Le verifiche di gestione saranno completate in tempo per consentire la trasmissione dei
documenti di cui all’art. 138 del Regolamento UE n. 1303/2013. Qualora le verifiche di gestione
(in loco) non siano completate in tempo utile, le spese per le quali non sia confermata la legalità
e regolarità saranno escluse dai conti certificati da inviare alla Commissione.
2.2.3.14 Procedure per preparare il riepilogo annuale delle relazioni finali di revisione
contabile e dei controlli effettuati, compresa un'analisi della natura e della
portata degli errori e delle carenze individuati nei sistemi, come anche le azioni
correttive avviate o in programma (articolo 125, paragrafo 4, lettera e), del
regolamento (UE) n. 1303/2013-)
L’AdG redige una sintesi annuale delle relazioni finali di audit e dei controlli effettuati,
comprese un'analisi della natura e della portata degli errori e delle carenze individuati nei
sistemi e le azioni correttive attuate o pianificate.
Per l’elaborazione della sintesi annuale le procedure che saranno messe in atto garantiranno:
a) la raccolta di risultati finali di tutte le attività di audit e di tutti i controlli eseguiti dagli
organismi pertinenti per ciascun programma, comprese le verifiche di gestione svolte
dall'AdG o eseguite per conto di quest'ultima da organismi intermedi, le attività di audit
svolte dall'AdA o sotto la sua responsabilità;
b) un'analisi della natura e la portata degli errori e delle carenze individuati nei sistemi e
che seguito dare a tali carenze (azioni correttive intraprese o programmate);
c) l'attuazione di azioni preventive e correttive qualora siano individuati errori sistemici.
L’AdG presenta il riepilogo annuale predisposto in conformità dell’Allegato 1 “Modello per
la sintesi annuale” di cui alla EGESIF_15-0008-03 del 19/08/2015. (Allegato 6 –
riepilogo annuale)
Particolare attenzione viene rivolta all’individuazione e al trattamento degli errori sistemici.
L’art. 143 del Reg. (UE) 1303/2013 al punto 1 prevede che nel caso di una irregolarità del
sistema lo Stato membro è tenuto ad estendere le proprie indagini a tutte le operazioni che
potrebbero essere interessate.
L’individuazione ed il trattamento degli errori sistemici avverrà attraverso le seguenti fasi:
1. i responsabili dei controllo di I livello, in presenza irregolarità riscontrate,
provvederanno ad indicare, nell'apposito campo note della check list, la tipologia e la
natura della singola irregolarità riscontrata, nonché l’importo della spesa irregolare;
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2. L’AdG, attraverso il Settore Gestione Amministrativa e Finanziaria, sulla base dei dati
ricevuti dai RdC, annualmente procederà a codificare le irregolarità/criticità riscontrate
e ad individuare eventuali errori sistemici. La valutazione della sistemicità dell’errore si
baserà, principalmente, sulla verifica che l’irregolarità sia presente in una serie di
operazioni simili o procedure affini dello stesso organismo.
3. in funzione della natura e della tipologia dell'errore sistemico, il Settore Gestione
Amministrativa e Finanziaria informerà tempestivamente l'AdG che provvederà, in
accordo con i Responsabili di Gestione e Controllo regionali e degli OI, alla
definizione di azioni volte alla correzione degli errori riscontrati. Si procederà inoltre
all’estensione dell’attività di controllo a tutte le operazioni che potrebbero essere
interessate al medesimo errore e si dovranno applicare , eventualmente, rettifiche
finanziarie.
A livello operativo gli strumenti per la correzione degli errori sistemici verteranno intorno
ad un rapporto diretto con i Soggetti coinvolti nella gestione e controllo del programma. A
tal proposito saranno attivati:
• momenti di incontri periodici allo scopo di condividere e trasferire gli strumenti risolutivi
delle criticità sistemiche rilevate;
• l’aggiornamento delle Piste di Controllo.
L’AdG rende disponibile il riepilogo annuale e la dichiarazione di affidabilità ed eventuale altra
documentazione a supporto entro tempi congrui, al fine di consentire alle Autorità di svolgere le
verifiche di propria competenza.
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2.2.3.15 Procedure per comunicare dette procedure al personale, come anche indicazione
della formazione organizzata/ prevista ed eventuali orientamenti emanati (data e
riferimenti)
L’Autorità di gestione del POR – in continuità con le procedure di gestione e le modalità
operative del POR FESR 2007/2013 e tenendo conto delle innovazioni previste dalla nuova
regolamentazione – ha definito i compiti e le funzioni da affidare ai diversi Responsabili
coinvolti nell’ambito delle Azioni del Programma ed ha elaborato la manualistica necessaria
per garantire una sana gestione finanziaria ed una efficiente ed efficace attuazione delle
Azioni del POR. Sulla base del sistema di gestione e controllo descritto nel presente
documento, infatti, sono stati predisposti gli elaborati e la manualistica seguente:
- Metodologia per la valutazione degli Organismi intermedi (Allegato 1)
- Metodologia per la valutazione degli Organismi di attuazione degli strumenti finanziari
(Allegato 2)
- Manuale delle procedure per le verifiche di Gestione (Allegato 3)
- Linee Guida per rilevazione, gestione e comunicazione delle irregolarità del POR
FESR (Allegato 4)
- Piste di controllo (Allegato 5)
- Manuale Selezione, monitoraggio e rendicontazione (Allegato 8)
- Criteri per la valutazione della capacità del beneficiario (Allegato 10)
- Modello bandi aiuti (Allegato 11)
- Check list per le verifiche di gestione (Allegato 12)
- Guida alla rendicontazione dei costi “regimi di aiuto” (Allegato 14)
Tale documentazione è messa a disposizione di tutto il personale dell’AdG e trasferita agli
Organismi Intermedi, ad eccezione di quegli OI che adottano proprie procedure.
2.2.3.16 Descrizione, se del caso, delle procedure dell'autorità di gestione relative alla
portata, alle norme e alle procedure che attengono alle efficaci modalità di esame
dei reclami concernenti i fondi SIE definite dagli Stati membri nel quadro
dell'articolo 74, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1303/2013.
La Regione Piemonte garantisce modalità di trattamento dei reclami concernenti anche i
Fondi SIE per il tramite dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP). L'introduzione degli
60
URP avviene con il D.lgs 29/93 (abrogato dal D.lgs 165/2001) il quale ha disposto che le
amministrazioni pubbliche individuino, nell'ambito della propria struttura, Uffici per le
Relazioni con il Pubblico al fine di garantire la piena attuazione della legge 7 agosto 1990 n.
241. Le principali funzioni degli uffici addetti alle relazioni con il pubblico sono:
- garantire l'esercizio dei diritti di informazione, di accesso e di partecipazione di cui alla
legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni;
- attuare, mediante l'ascolto dei cittadini e la comunicazione interna, i processi di verifica
della qualità dei servizi e di gradimento degli stessi da parte degli utenti.
Con riferimento alla gestione dei reclami, sul website dell’URP regionale è possibile
reperire la modulistica per la presentazione dei reclami che potranno essere inviati
all’indirizzo di posta elettronica [email protected] .
61
2.3 Pista di controllo
2.3.1. Procedure per garantire una pista di controllo e un sistema di archiviazione
adeguati, anche per quanto riguarda la sicurezza dei dati, tenuto conto dell'articolo 122,
paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1303/2013, nel rispetto delle norme nazionali in
materia di certificazione della conformità dei documenti (articolo 125, paragrafo 4, lettera
d), del regolamento (UE) n. 1303/2013 e articolo 25 del regolamento delegato (UE) n.
480/2014 della Commissione)
L’AdG adotta nell’ambito del sistema di gestione e controllo un’adeguata Pista di controllo. Le
Piste di controllo sono definite in relazione alle tre operazioni “Acquisto di beni e servizi”,
“Realizzazione di lavori pubblici” e “Erogazioni di agevolazioni a unità produttive e soggetti
diversi da unità produttive”, e tengono conto dei processi di programmazione, istruttoria e
selezione degli interventi, attuazione e rendicontazione delle operazioni.
Le Piste di controllo individuano i processi, i soggetti coinvolti, i tempi di svolgimento delle
attività, la documentazione di riferimento, la tipologia di controlli, la localizzazione in cui sono
situati gli archivi della documentazione relativa alla Pista di controllo.
Le piste di controllo contengono gli elementi previsti dall’art. 25 del Regolamento delegato n.
480/2014. In particolare:
a) la pista di controllo consente di verificare l'applicazione dei criteri di selezione
stabiliti dal comitato di sorveglianza del programma operativo;
b) per quanto riguarda le sovvenzioni e l'assistenza rimborsabile a norma
dell'articolo 67, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (UE) n. 1303/2013, la
pista di controllo consente la riconciliazione tra gli importi aggregati certificati
alla Commissione e i documenti contabili dettagliati e i documenti giustificativi
conservati dall'autorità di certificazione, dall'autorità di gestione, dagli
organismi intermedi e dai beneficiari relativamente alle operazioni cofinanziate
nel quadro del programma operativo;
c) per quanto riguarda le sovvenzioni e l'assistenza rimborsabile a norma
dell'articolo 67, paragrafo 1, lettere b) e c), e dell'articolo 109 del regolamento
(UE) n. 1303/2013, nonché dell'articolo 14, paragrafo 1, del regolamento (UE)
n. 1304/2013, la pista di controllo consente la riconciliazione tra gli importi
aggregati certificati alla Commissione e i dati dettagliati riguardanti gli output o
i risultati e i documenti giustificativi conservati dall'autorità di certificazione,
dall'autorità di gestione, dagli organismi intermedi e dai beneficiari, compresi,
se del caso, i documenti sul metodo di definizione delle tabelle standard dei
costi unitari e delle somme forfettarie, relativamente alle operazioni
cofinanziate nel quadro del programma operativo;
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d) per quanto riguarda i costi determinati a norma dell'articolo 67, paragrafo 1,
lettera d), e dell'articolo 68, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (UE) n.
1303/2013, la pista di controllo dimostra e giustifica il metodo di calcolo, ove
ciò sia applicabile, nonché la base per la fissazione dei tassi forfettari e i costi
diretti ammissibili o i costi dichiarati nell'ambito di altre categorie prescelte cui
si applica il tasso forfettario;
e) per quanto riguarda i costi determinati a norma dell'articolo 68, paragrafo 1,
lettere b) e c), del regolamento (UE) n. 1303/2013, dell'articolo 14, paragrafo 2,
del regolamento (UE) n. 1304/2013 e dell'articolo 20 del regolamento (UE) n.
1299/2013, la pista di controllo consente la convalida dei costi diretti
ammissibili cui si applica il tasso forfettario;
f) la pista di controllo consente la verifica del pagamento del contributo pubblico
al beneficiario;
g) per ogni operazione, la pista di controllo comprende, a seconda dei casi, le
specifiche tecniche e il piano di finanziamento, i documenti riguardanti
l'approvazione della sovvenzione, la documentazione relativa alle procedure di
aggiudicazione degli appalti pubblici, le relazioni del beneficiario e le relazioni
sulle verifiche e sugli audit effettuati;
h) la pista di controllo comprende informazioni sulle verifiche di gestione e sugli
audit effettuati sull'operazione;
i) la pista di controllo consente la riconciliazione tra i dati relativi agli indicatori
di output dell'operazione e i target finali, i dati comunicati e il risultato del
programma;
j) per gli strumenti finanziari, la pista di controllo comprende i documenti
giustificativi di cui all'articolo 9, paragrafo 1, lettera e), del Regolamento
delegato n. 480/2014;
Per i costi di cui alle lettere c) e d), la pista di controllo consente di verificare che il metodo di
calcolo utilizzato dall'autorità di gestione sia conforme all'articolo 67, paragrafo 5, e all'articolo
68, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 1303/2013.
In merito al sistema di archiviazione, si rimanda al paragrafo 4.
63
2.3.2.Istruzioni impartite circa la tenuta dei documenti giustificativi da parte dei
beneficiari/degli organismi intermedi/dell'autorità di gestione (data e riferimenti)
2.3.2.1. Indicazione dei termini di conservazione dei documenti
Fatte salve le norme in materia di aiuti di Stato, l'autorità di gestione assicura che tutti i
documenti giustificativi relativi alle spese sostenute dai fondi per tutte le operazioni siano resi
disponibili su richiesta alla Commissione e alla Corte dei conti europea per un periodo di
almeno due anni a decorrere dal 31 dicembre successivo alla presentazione dei conti nei quali
sono incluse le spese finali dell'operazione completata (ex art. 140, c.2 e c.3, Regolamento Ue n.
1303/2013).
2.3.2.2. Formato in cui devono essere conservati i documenti
I documenti sono conservati sotto forma di originali o di copie autenticate, o su supporti per i
dati comunemente accettati, comprese le versioni elettroniche di documenti originali o i
documenti esistenti esclusivamente in versione elettronica. I documenti sono conservati in una
forma tale da consentire l'identificazione delle persone interessate solo per il periodo necessario
al conseguimento delle finalità per le quali i dati sono rilevati o successivamente trattati. La
procedura per la certificazione della conformità al documento originale dei documenti
conservati su supporti comunemente accettati è stabilita dalle autorità nazionali e garantisce che
le versioni conservate rispettino i requisiti giuridici nazionali e siano affidabili ai fini dell'attività
di audit. Laddove i documenti siano disponibili esclusivamente in formato elettronico, i sistemi
informatici utilizzati soddisfano gli standard di sicurezza accettati, garantendo che i documenti
conservati rispettino i requisiti giuridici nazionali e siano affidabili ai fini dell'attività di audit.
2.4. Irregolarità e recuperi
2.4.1. Descrizione della procedura (di cui il personale dell'autorità di gestione e degli
organismi intermedi dovrebbe ricevere comunicazione per iscritto; data e riferimenti) di
segnalazione e rettifica delle irregolarità (frodi comprese) e del relativo seguito ad esse
dato, e della procedura di registrazione degli importi ritirati e recuperati, degli importi da
recuperare, degli importi irrecuperabili e degli importi relativi a operazioni sospese in
virtù di un procedimento giudiziario o di un ricorso amministrativo con effetto sospensivo
L’AdG previene, individua e corregge le irregolarità e recupera gli importi indebitamente
versati compresi. L’AdG informa la Commissione delle irregolarità che superano i 10 mila euro
di contributo dei fondi e la informa sui progressi significativi dei relativi procedimenti
amministrativi e giudiziari. Tali informazioni sono fornite sulla base del modello di cui al
Regolamento delegato n. 1970/2015.
L’AdG non informa la Commissione delle irregolarità in relazione a quanto segue:
a) casi in cui l'irregolarità consiste unicamente nella mancata esecuzione, in tutto o in
parte, di un'operazione rientrante nel programma operativo cofinanziato in seguito al
fallimento del beneficiario;
64
b) casi segnalati spontaneamente dal beneficiario all'autorità di gestione o all'autorità di
certificazione prima del rilevamento da parte di una della due autorità, sia prima che
dopo il versamento del contributo pubblico;
c) casi rilevati e corretti dall'autorità di gestione o dall'autorità di certificazione prima
dell'inclusione delle spese in questione in una dichiarazione di spesa presentata alla
Commissione
In tutti gli altri casi, in particolare in caso di irregolarità precedenti un fallimento o nei casi di
sospetta frode, le irregolarità rilevate e le relative misure preventive e correttive sono notificate
alla Commissione.
Il dettaglio circa la comunicazione e il trattamento delle irregolarità è disciplinato dalle “Linee
guida per rilevazione, gestione e comunicazione delle irregolarità del POR FESR” (Allegato 4 -
LG Irregolarità).
Il recupero degli importi indebitamente versati a carico del POR, ed eventualmente il
provvedimento di revoca totale o parziale dell’impegno e/o della liquidazione del pagamento è
disposto dal Responsabile dei controlli.
2.4.2. Descrizione della procedura (compreso un diagramma che evidenzi i rapporti
gerarchici) che assicura il rispetto dell'obbligo di informare la Commissione in merito alle
irregolarità a norma dell'articolo 122, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1303/2013
La procedura implementata dall’AdG del POR FESR per informare la Commissione in merito
alle irregolarità a norma dell’art 122, p. 2, del Regolamento UE n. 1303/2013 è la seguente:
- il Responsabile dei controlli di primo livello comunica al Settore regionale “Gestione
Amministrativa e Finanziaria”, per il tramite del sistema informatico regionale, la
scheda delle irregolarità rilevate nel corso delle verifiche di gestione direttamente o
segnalate da altri soggetti (es. Guardia di Finanza, AdA, AdC, Settore Valutazione,
monitoraggio e controlli…);
- il Settore “Gestione Amministrativa e Finanziaria” comunica alla Commissione, per il
tramite dell’organismo statale preposto, le irregolarità che superano i 10.000 EUR di
contributo dei fondi e informa sui progressi significativi dei relativi procedimenti
amministrativi e giudiziari. I dati da comunicare alla Commissione sono indicati nel
Regolamento delegato n. 1970/2015
La procedura implementata dall’AdG garantisce la comunicazione da parte dei RdC di tutte le
irregolarità accertate (sopra e sottosoglia).
Il diagramma che segue evidenzia il processo di comunicazione delle irregolarità, ivi incluso
quello relativo alla comunicazione delle irregolarità soprasoglia alla Commissione Europea.
65
I meccanismi di segnalazione sono attivati nel rispetto di tutte le pertinenti procedure regionali e
nazionali. Esse richiedono uno stretto coordinamento con le altre Autorità del Programma, gli
organismi preposti ai controlli e la Commissione europea; in particolare verrà assicurato il
raccordo con il Servizio di coordinamento antifrode (AFCOS).
L’amministrazione regionale si rapporta con il Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti
dell’Unione europea COLAF - Dipartimento Politiche Europee - Presidenza del Consiglio dei
Ministri, che ricopre a livello nazionale la funzione di raccordo e gestione della banca dati delle
irregolarità e frodi IMS (Irregularities Management System), applicazione che consente agli
Stati membri di predisporre, inviare ed aggiornare via web le schede di segnalazione delle
irregolarità all’OLAF.
66
Diagramma di flusso per la comunicazione delle irregolarità
AdC
AdA
RdC
Regione
RdC
OI
Soggetti
esterni (es
GdF)
Organismo centrale
OLAF
Beneficiari
AdG/Settore Gestione Amministrativa e
Finanziaria
Segnalazione irregolarità
Irregolarità soprasoglia
67
3. AUTORITA’ DI CERTIFICAZIONE
3.1 Autorità di certificazione e le sue funzioni principali
3.1.1 Status dell'autorità di certificazione (organismo pubblico nazionale, regionale
o locale) e organismo di cui l'autorità fa parte
L’Autorità di Certificazione del POR FESR è incardinata nell’ambito del Settore “Acquisizione
e controllo delle risorse finanziarie” della “Direzione regionale risorse finanziarie e patrimonio”.
La direzione siffatta rappresenta un’articolazione dell’assetto organizzativo regionale così come
disposto dalla Legge regionale n. 23/2008 smi
3.1.2 Precisare le funzioni svolte dall'autorità di certificazione. Se l'autorità di
gestione svolge anche le funzioni di autorità di certificazione, descrivere come sia garantita la separazione delle funzioni (cfr. 2.1.2)
Conformemente all'articolo 126 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 l'Autorità di Certificazione
ha la primaria responsabilità di redigere e presentare alla Commissione europea:
a) le dichiarazioni periodiche di spesa, che devono provenire da sistemi contabili
affidabili, essere corredate di documenti giustificativi verificabili e conformi
alle norme comunitarie e nazionali e possedere i requisiti di accuratezza;
b) la dichiarazione dei conti annuali, che deve essere corredata dalla dichiarazione e
dal riepilogo annuale dell’Autorità di Gestione, dal parere e dal rapporto di
controllo dell’Autorità di Audit.
Per svolgere i predetti compiti, l’Autorità di Certificazione deve essere adeguatamente
strutturata, in termini di dotazione di risorse umane e strumentali.
Il provvedimento di designazione dell’Autorità di Certificazione è adottato
dall’Amministrazione titolare del Programma, sulla base del parere dell’Autorità di Audit, ai
sensi dell’art. 124 del Regolamento (UE) n. 1303 del 17 dicembre 2013.
L’Autorità di Audit verifica la sussistenza dei requisiti di cui all’Allegato XIII del Regolamento
generale di disciplina dei Fondi ai fini del rilascio del suddetto parere che verrà emanato entro il
termine di 60 giorni dal ricevimento dell’atto di nomina dell’Autorità di Certificazione e della
descrizione delle funzioni e delle procedure della stessa, e, comunque, in tempo utile per
consentire alle Autorità di Certificazione il pieno avvio delle attività di competenza.
Nel caso in cui l’Autorità di Audit valuti non sufficiente la sussistenza dei predetti requisiti,
prescrive i necessari adeguamenti da porre in essere, con la relativa tempistica, a cui l’Autorità
di Certificazione si dovrà attenere, ai fini del rilascio del parere di conformità.
L’Autorità di Audit assicura il monitoraggio del mantenimento dei requisiti di designazione
dell’Autorità di Certificazione, per le finalità di cui all’art. 124 (5) del Regolamento (UE) n.
1303 del 17 dicembre 2013. Nel caso in cui tale monitoraggio avesse un esito negativo, dovuto
al mancato mantenimento dei requisiti di designazione, l’Autorità di Audit individua le
necessarie misure correttive e predispone uno specifico piano di attuazione e relativa
tempistica dandone comunicazione ai vertici dell’Amministrazione titolare del programma,
nonché al Ministero capofila per Fondo per il tramite dell’IGRUE. In caso di mancata
attuazione delle misure correttive, il Ministero capofila per fondo, d’intesa con il MEF –
IGRUE promuove la sostituzione dell’Autorità inadempiente, dandone comunicazione alla
Commissione europea.
68
Con riferimento a quanto previsto dalla lettera a), l’AdC procede al controllo su base
documentale di un campione di operazioni selezionato con procedura definita all’interno del
proprio “Manuale operativo dell’Autorità di Certificazione”. Detto campione è relativo alle
spese dichiarate successivamente alla precedente certificazione.
Quadro riepilogativo dei processi indicante le procedure e le funzioni dell’AdC in ordine alla
certificazione della dichiarazione delle spese
MACROPROCESSO PROCESSO
A) Circuito finanziario
• Approvazione POR e iscrizione in Bilancio risorse per annualità
(AdG)
• Ricevimento dell’acconto, dei pagamenti intermedi e del saldo
(Ragioneria)
• Trasferimenti agli Organismi Intermedi ed ai Beneficiari finali
(Ragioneria)
• Pagamenti ai fornitori di beni o servizi (Ragioneria)
• Monitoraggio dei flussi di cassa (AdC)
• Previsioni di spesa (AdC)
• Invio domanda di pagamento intermedio finale relativa al
periodo contabile (AdC)
• Presentazione dei conti riferiti a ciascun periodo contabile
(AdC)
B) Attuazione operazioni
• Impegno di spesa operazioni (AdG)
• Attestazioni di spesa intermedia e rendiconto finale operazioni
(Beneficiari finali)
• Liquidazione acconti e saldo operazioni (AdG)
• Attestazioni di spesa del programma (AdG)
C) Certificazione della spesa
• Ricezione dichiarazione periodica delle spese predisposta
dall’AdG (AdC)
• Estrazione campione da sottoporre a controllo (AdC)
• Acquisizione documentazione pratiche estratte (AdC)
• Controlli e verifica delle condizioni di certificabilità (AdC)
• Predisposizione e trasmissione Certificazione di spesa e
Domande intermedia di Pagamento (AdC)
• Eventuali chiusure provvisorie dei programmi e relative
domande di saldo (AdC)
• Chiusura del programma e domanda di saldo finale (AdC)
• Rapporto finale (AdG)
• Dichiarazione finale (AdA)
D) Gestione recuperi
• Aggiornamento Registro dei recuperi (AdC)
• Inserimento informazioni recuperi nella presentazione dei conti
(AdC)
69
3.1.3 Funzioni formalmente delegate dall'autorità di certificazione, individuazione degli organismi intermedi e della forma della delega a norma dell'articolo 123, paragrafo 6, del regolamento (UE) n. 1303/2013 Riferimento ai documenti
pertinenti (atti giuridici che conferiscono i poteri, accordi). Descrizione delle procedure utilizzate dagli organismi intermedi per lo svolgimento dei compiti
delegati e delle procedure applicate dall'autorità di certificazione per vigilare sull'efficacia dei compiti delegati agli organismi intermedi
Al momento non è stata delegata né è prevista la delega di alcuna funzione dall’AdC.
Tuttavia, in caso di delega totale o parziale delle funzioni poste in capo all’Autorità
predetta, quanto previsto al par. 4.2.2 del “Manuale operativo dell’Autorità di
Certificazione” dovrà essere applicato da parte dell’ente delegato.
3.2 Organizzazione dell'autorità di certificazione
3.2.1 Organigramma e indicazione precisa delle funzioni delle unità (compreso il
piano per l'assegnazione di risorse umane adeguate in possesso delle necessarie
competenze). Queste informazioni riguardano anche gli organismi intermedi ai quali siano stati delegati alcuni compiti
Le specifiche funzioni svolte dagli uffici costituenti l’AdC rispecchiano il principio della
segregazione delle funzioni e sono definite all’interno del citato “Manuale operativo
dell’Autorità di Certificazione” e descritte nel seguente paragrafo 3.2.2.
Ufficio Monitoraggio e Recuperi1 istruttore e 1 collaboratore amministrativo
Settore Acquisizione e Controllo delle Risorse finanziarie (A1104A)
Autorità di Certificazione
ORGANIGRAMMA
Direzione Risorse Finanziarie e Patrimonio (A11000)
Autorità di CertificazioneResponsabile di Settore
Ufficio Verifiche e Certificazione
1 posizione organizzativa
3 istruttori e 3 collaboratori amministrativi
70
3.2.2 Descrizione delle procedure di cui il personale dell'autorità di certificazione e degli organismi intermedi deve ricevere comunicazione per iscritto (data e
riferimenti)
L’AdC ha redatto il “Manuale operativo dell’Autorità di Certificazione” contenente
apposite direttive interne relative allo svolgimento delle funzioni di cui al par. 3.1.2 del
presente documento.
Il citato Manuale sarà adottato formalmente mediante determinazione del Responsabile del
Settore Acquisizione e Controllo Risorse Finanziarie e sarà sottoposto a verifica circa
l’opportunità di un suo adeguamento annualmente, oppure sulla base di criticità evidenziate
dal parere annuale dell’Autorità di Audit (AdA), così come di intervenute innovazioni nella
normativa unionale o nazionale, o di valutazioni emerse all’interno della stessa AdC. Le
eventuali modifiche apportate verranno approvate con determinazione del suddetto
Responsabile dell’AdC; di tali modifiche verrà data notizia, oltre che al personale operante
all’interno dell’AdC, anche alle Autorità di Audit e di Gestione.
In caso di delega, totale o parziale, delle funzioni poste in capo all’AdC, quanto previsto nel
Manuale in questione dovrà essere applicato da parte dell’ente delegato.
Il personale impiegato nell’Autorità di Certificazione, oltre alle attività formative previste
dall’Ente, partecipa a specifiche attività formative, al fine di assicurare un’adeguata
conoscenza delle procedure impiegate per la certificazione del Programma.
3.2.2.1 Procedure per preparare e presentare le domande di pagamento
- descrizione dei meccanismi in essere che consentono all'autorità di certificazione di
accedere a ogni informazione, relativa alle operazioni, necessaria ai fini della
preparazione e della presentazione delle domande di pagamento, compresi i
risultati delle verifiche di gestione (conformemente all'articolo 125 del regolamento
(UE) n. 1303/2013) e di tutti i pertinenti audit
- descrizione della procedura di elaborazione e di trasmissione alla Commissione
delle domande di pagamento, compresa la procedura volta a garantire l'invio della
domanda finale di un pagamento intermedio entro il 31 luglio successivo alla
chiusura del precedente periodo contabile
L’AdC adempie tutte le funzioni attribuite a tale organo dal Regolamento (UE) del Consiglio n.
1303/2013 e dalla normativa nazionale. In particolare, essa è incaricata dei seguenti compiti:
• Elaborare e trasmettere alla Commissione Europea le domande di pagamento,
nonché certificare che provengano da sistemi di contabilità affidabili;
• Preparare i bilanci previsti dal Regolamento finanziario;
• Certificare la completezza, esattezza e veridicità dei bilanci e della conformità
delle spese in essi iscritte;
• Garantire dell’esistenza di un sistema di registrazione e conservazione
informatizzata dei dati contabili;
• Garantire di aver ricevuto adeguate informazioni dall’Autorità di Gestione ai fini
della predisposizione delle domande di pagamento;
• Tener conto, ai fini della presentazione delle domande di pagamento, dei risultati
dell’attività di audit svolta dall’apposita Autorità;
71
• Tenere una contabilità informatizzata delle spese dichiarate alla Commissione
Europea, attraverso un apposita sezione del sistema informatico del POR.
• Tenere una contabilità degli importi recuperabili e recuperati a seguito di
soppressione parziale o totale del relativo contributo
Le procedure svolte dall’AdC, propedeutiche alla presentazione della domanda di pagamento,
meglio esplicitate nel Manuale operativo, sono le seguenti:
1. Ricezione dichiarazione periodica delle spese predisposta dall’AdG
Tale ricezione avviene sia attraverso il sistema informativo SIRe, all’interno del quale è
possibile estrarre i dati relativi ad ogni singola operazione, sia mediante ricezione della nota
di proposta di certificazione e dichiarazione di spesa tramite protocollo informatizzato
DoQui, utilizzando un modello standard.
2. Estrazione campione da sottoporre a controllo
Formazione del campione attraverso l’estrazione di singole operazioni il cui totale soddisfi
due requisiti essenziali: almeno il 5% dell’avanzamento e l’1% delle variabili costituenti lo
spazio campionario. Tale attività potrà essere ulteriormente standardizzata ed informatizzata
nella nuova programmazione.
3. Acquisizione documentazione pratiche estratte
Ricerca della documentazione relativa alle pratiche estratte sul sistema informativo. In caso
di momentaneo mal funzionamento dello stesso o delle credenziali fornite al personale AdC
addetto ai controlli, si procede all’invio della richiesta della documentazione all’AdG.
4. Controlli e verifica delle condizioni di certificabilità
Verifica della documentazione relativa ad ogni singola pratica estratta nel campione prevista
dal Manuale operativo, quali ad esempio esito della check list, atto di concessione, dati
finanziari dell’operazione.
5. Predisposizione e trasmissione Certificazione di spesa e Domande di Pagamento
L’AdC, una volta terminati i controlli, predispone la Certificazione di spesa e la relativa
Domanda di pagamento, trasmettendo il tutto alla Commissione per il tramite
dell’applicativo SFC2014, previa validazione da parte dell’Autorità Capofila di Fondo.
Viene altresì redatto il verbale relativo all’intero iter certificativo e viene data notizia
dell’avvenuta certificazione alle Autorità di Gestione e di Audit, allegandovi gli eventuali
rilievi. L’esito delle richiesta di pagamento e degli eventuali rilievi mossi nei confronti
dell’AdG o degli Organismi Intermedi sono oggetto di successivo monitoraggio.
6. Eventuali chiusure provvisorie dei programmi e relative domande di saldo:
L’AdC predispone e trasmette tutta la documentazione necessaria e la relativa domanda di
saldo prevista dai Regolamenti in caso di chiusure provvisorie dei programmi.
7. Chiusura del programma e domanda di saldo finale:
L’AdC predispone e trasmette tutta la documentazione necessaria e la relativa domanda di
saldo prevista dai Regolamenti propedeutica alla chiusura del programmi.
72
3.2.2.2 Descrizione del sistema contabile utilizzato come base per la certificazione alla Commissione della contabilità delle spese (articolo 126, lettera d), del
regolamento (UE) n. 1303/2013):
- modalità di trasmissione dei dati aggregati all'autorità di certificazione in caso di
sistema decentrato;
- collegamento tra il sistema contabile e il sistema informatico di cui al paragrafo 4.1;
- identificazione delle transazioni dei fondi strutturali e di investimento europei in caso
di un sistema in comune con altri fondi
L’AdC accede ai seguenti sistemi informativi:
a) sistema di gestione del POR (SiGePOR), tramite il quale accerta l’avanzamento del
POR, nei vari livelli di aggregazione disponibili, e verifica a livello di singola
operazione:
i) l’iter di approvazione;
ii) l’investimento approvato;
iii) il contributo concesso e pagato;
iv) lo stato dell’intervento (ad esempio, non avviato/avviato/concluso);
v) esito di eventuali controlli effettuati dall’AdG, dagli Organismi Intermedi, dall’AdA
o dalla stessa AdC, e relative relazioni e liste di controllo;
vi) eventuali avanzamenti negativi diversi da irregolarità;
vii) eventuali procedure di decertificazione parziale/totale dell’operazione derivante da
irregolarità;
viii) eventuali irregolarità riscontrate e procedure di recupero in atto;
b) sistema contabile regionale (SiCoRe) che consente di visualizzare in tempo reale la
situazione contabile dei capitoli di bilancio relativi al POR, l’avvenuta riscossione delle
reversali e l’effettivo pagamento delle liquidazioni su di essi emesse.
c) SFC2014, attraverso il quale verifica la contabilizzazione dei pagamenti imputati
dall’AdG e vi imputa i dati relativi ai conti del periodo contabile, alle certificazioni ed
alle previsioni di pagamento.
I sistemi sopra elencati sono applicazioni web cui l’AdC accede tramite specifica password; nel
caso dei sistemi di cui ai precedenti punti b) e c), mentre nel caso del sistema descritto al punto
a) la modalità di accesso avviene tramite l’utilizzo di apposito certificato digitale.
Con riferimento a tutti i sistemi predetti, l’AdC ha generalmente un diritto d’accesso in modalità
di visualizzazione (accesso passivo) pressoché illimitato, mentre il diritto di imputazione e
modifica dei dati (accesso attivo) è più limitato, come specificato qui di seguito.
In particolare, con riferimento al sistema di cui al precedente punto a), l’AdC ha diritto di
imputazione e modifica nelle aree ad essa riservate quali l’esito dei propri controlli; l’area di
condivisione delle certificazioni di spesa e delle domande di pagamento; l’area delle previsioni
di spesa; l’area relativa al Registro dei recuperi.
Relativamente al sistema di cui al punto b), l’AdC ha generalmente accesso passivo, pur dando
indicazioni all’Ufficio Entrate della Ragioneria regionale per quanto riguarda la riscossione dei
cofinanziamenti unionali e nazionali; tuttavia, qualora l’AdC sia beneficiario di operazioni
73
sull’asse di assistenza tecnica, allora agisce quale soggetto attivo sull’applicativo di contabilità
al fine di registrare gli impegni e gli atti di liquidazioni.
Infine, con riferimento al sistema di cui al precedente punto c), l’AdC ha accesso attivo nelle
aree riservate all’imputazione di:
- certificazioni di spesa e domande di pagamento;
- previsioni annuali di spesa;
- dichiarazione annuale dei conti.
1) Il sistema contabile del POR
Il sistema contabile adottato dalla Regione Piemonte con riferimento ad ogni singolo POR è
fondato su due differenti strumenti operativi di seguito descritti, ossia il sistema di contabilità
regionale (SiCoRe) ed il sistema gestionale del POR (SiGePOR).
Le tipologie di flussi finanziari del POR sono le seguenti:
a) trasferimenti da Regione Piemonte verso Organismi Intermedi;
b) erogazione di contributi /finanziamenti da Regione Piemonte / Organismi Intermedi a
favore dei beneficiari (ovvero Enti Locali, società pubbliche di diritto privato, privati);
c) pagamenti effettuati dai beneficiari (compresa Regione Piemonte) verso i destinatari
finali.
Il SiGePOR registra tutti i flussi finanziari di cui alle precedenti lettere b) e c).
Il SiCoRe registra i flussi relativi alle lettere a) e b), per quest’ultima nel caso di erogazioni
effettuate dalla Regione Piemonte; il sistema inoltre registra i flussi finanziari tra Regione
Piemonte ed Unione Europea / Stato.
Il sistema contabile regionale SiCoRe è l’applicativo informatico utilizzato dalla Regione
Piemonte per la tenuta della contabilità dell’ente, in esso vengono registrate tutte le operazioni
inerenti il bilancio regionale, sia di entrata che di spesa.
I trasferimenti disposti dall’Unione Europea e dallo Stato confluiscono nel bilancio regionale
tramite il SiCoRe, così come sono registrati tutti i pagamenti disposti da Regione Piemonte nei
confronti degli Organismi Intermedi e dei beneficiari.
All’interno della sezione di competenza delle entrate del bilancio regionale, le risorse
comunitarie e nazionali relative al POR vengono iscritte in due differenti capitoli riservati alle
quote di cofinanziamento rispettivamente comunitario e nazionale di ciascun POR. Tale
iscrizione, basata sul piano finanziario approvato dalla Commissione europea, viene effettuata
dal Settore A1101A - Programmazione Macroeconomica, Bilancio e Statistica della Direzione
Risorse Finanziarie e Patrimonio su segnalazione dell’AdG.
Dal punto di vista della spesa, all’interno del bilancio di previsione regionale, il finanziamento
delle operazioni previste dal POR viene attivato con lo stanziamento in favore dell’AdG
dell’intero fabbisogno annuale ad esso relativo, cui seguono le autorizzazioni di impegno e di
pagamento da parte della stessa AdG.
Per la parte riguardante l’iscrizione, sia in spesa che in entrata, dei recuperi delle somme
indebitamente versate e delle irregolarità, si rinvia al successivo cap. IV.
La gestione dei residui viene assoggettata alle regole di contabilità previste dell’ordinamento
nazionale e, nello specifico, dal D.Lgs. 118/2011 e s.m.i..
Il sistema contabile regionale SiCoRe, attualmente in uso, consente pertanto di identificare le
risorse destinate alla programmazione in appositi capitoli, istituiti per ogni singolo POR e
distinti a seconda che facciano riferimento a fondi regionali, statali o comunitari; tale distinzione
opera sia nella parte del bilancio destinata alle entrate, sia in quella riservata alle spese.
Il sistema contabile regionale SiCoRe permette di ottenere tutte le informazioni riguardanti i
movimenti finanziari relativamente ai singoli capitoli di spesa o di entrata, riconducendoli ai
relativi centri di responsabilità. Detto sistema non rileva gli impegni e i pagamenti effettuati
dagli OI in favore dei beneficiari: queste informazioni sono rese disponibili a cura degli stessi
OI direttamente sul sistema informatico del POR (SiGePOR).
74
Al SiCoRe hanno accesso le Autorità di Gestione, Certificazione ed Audit.
Il sistema gestionale del POR (SiGePOR) è parte integrante del sistema informativo regionale
ed è utilizzato dall’AdG come base per la redazione delle dichiarazione delle spese da sottoporsi
al vaglio dell’AdC, ai fini di ottenerne la certificazione. Come per il SiGeCo, hanno accesso alle
informazioni contenute al suo interno le Autorità di Gestione, Certificazione ed Audit e gli
organismi intermedi.
Sia dal un punto di vista informativo che contabile, il SiGePOR viene alimento a livello di
singola operazione e permette quindi di esaminare ogni intervento attuato nell’ambito del POR
di riferimento; consente pertanto vari livelli di aggregazione contabile, sino al dato di massima
sintesi coincidente con l’attuazione finanziaria complessiva del programma operativo; la spesa
aggregata e disaggregata viene rappresentata in base alla provenienza dei fondi che partecipano
alla realizzazione del progetto (UE, Stato, Regione, Enti Locali, privati, BEI). Inoltre, è
possibile estrapolare le informazioni finanziarie su fogli di lavoro excel, al fine di poterli
elaborare ed analizzare sotto differenti aspetti.
75
2) Il circuito finanziario del POR
La gestione dei flussi finanziari relativi a ciascun POR è effettuata su base telematica, attraverso
l’interazione tra il sistema SFC2014, il sistema gestionale del POR (SiGePOR) ed il sistema
contabile regionale (SiCoRe), come descritti in modo analitico sul manuale.
I pagamenti disposti dalla Commissione europea a favore della Regione Piemonte, corrisposti a
titolo di anticipo, pagamento intermedio o saldo ai sensi di quanto previsto dal Reg. (CE) n.
1303/13, vengono trasferiti mediante girofondo dal c/c n. 23211 della Tesoreria Centrale dello
Stato denominato “Ministero dell’Economia e delle Finanze – Fondo di rotazione per
l’attuazione delle politiche comunitarie – finanziamenti CEE” al c/c n. 22913/1002 intestato alla
Regione Piemonte presso la stessa Tesoreria Centrale dello Stato, denominato “Regione
Piemonte – Risorse CEE – Cofin. nazionale”.
Allo stesso modo, i pagamenti disposti dall’IGRUE ex art. 1, legge n. 183/87, a favore della
Regione Piemonte, vengono trasferiti contestualmente ai pagamenti disposti dalla Commissione
allo stesso c/c n. 22913/1002 intestato alla Regione Piemonte presso la Tesoreria Centrale dello
Stato di cui sopra, mediante girofondo dal conto della Tesoreria Centrale dello Stato,
denominato “Ministero dell’Economia e delle Finanze – Fondo di rotazione per l’attuazione
delle politiche comunitarie – finanziamenti nazionali”.
Le somme così versate vengono a loro volta girate, su ordine dell’Ufficio Entrate della
Ragioneria regionale, presso la Tesoreria regionale ed iscritte nella voce “riscossioni” degli
appositi capitoli di entrata del bilancio regionale (SiCoRe) relativi alle quote di cofinanziamento
rispettivamente unionale e nazionale del POR.
a) Ricevimento dell’acconto
Dopo la decisione di approvazione del POR Regione Piemonte da parte della Commissione,
quest’ultima e l’IGRUE erogano un anticipo ripartito in diverse tranche, così come stabilito
dall’art. 134 Reg. (CE) n. 1303/13, a titolo di prefinanziamento sia a carico dell’Unione europea
che dello Stato.
Ricevuta notifica dell’avvenuto accredito dell’acconto, sia da parte dell’UE che da parte dello
Stato, l’UMR ne verifica la corrispondenza con il piano finanziario approvato ed informa
l’Ufficio Entrate della Ragioneria regionale.
L’ufficio Entrate, a sua volta, contatta l’AdG competente, affinché quest’ultima provveda alla
predisposizione della determina di accertamento, in modo che l’ufficio possa poi procedere al
relativo incasso tramite SiCoRe.
L’UMR, terminato l’iter sopraccitato, registra nella propria contabilità (SiGePOR) l’accredito e
controlla che le registrazioni nella contabilità regionale siano avvenute correttamente.
Nell’eventualità di acconti tardivi o inferiori al dovuto, l’UMR si attiva presso le competenti
strutture nazionali, ossia l’IGRUE e/o l’Autorità di Capofila di Fondo, affinché questi siano
effettuati tempestivamente o correttamente, nonché per gli opportuni chiarimenti.
L’AdG disporrà il rimborso alla Commissione europea dell’importo totale del prefinanziamento
qualora nessuna domanda di pagamento sia stata trasmessa entro un termine di ventiquattro
mesi dalla data in cui la Commissione ha versato la prima rata del prefinanziamento; le stesse
procedure di restituzione saranno applicate per la parte erogata dall’IGRUE.
b) Trasferimenti e pagamenti
La Ragioneria regionale nella veste di Organismo pagatore, a seguito del ricevimento di atti
amministrativi predisposti dall’AdG, utilizzando le forme di acconto, pagamento intermedio o
saldo (tramite il SiCoRe), procede ad anticipare:
a) il pagamento dei corrispettivi dovuti ai fornitori di beni o servizi;
b) il trasferimento dei fondi in favore dei beneficiari finali od Organismi Intermedi (OI).
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L’esigenza di evitare che l’attuazione dei programmi comunitari determini una riduzione delle
giacenze di cassa al di sotto dei margini di sicurezza, impone la definizione di un sistema di
programmazione e gestione attiva dei flussi di cassa idoneo a garantire il mantenimento o il
ripristino di un sostanziale equilibrio tra flussi in entrata e flussi in uscita monetari nel medio
periodo. In particolare l’UMR, in occasione dell’invio di ciascuna proposta di certificazione da
parte dell’AdG all’AdC e tutte le volte che se ne ravveda la necessità, elabora dei report
aggiornati relativi ai flussi finanziari distinti per capitolo, per fonte di finanziamento e per
annualità, fino al dato di massima sintesi riferito al saldo di cassa dell’intero intervento.
3.2.2.3 descrizione delle procedure in essere per la redazione dei conti di cui
all'articolo 59, paragrafo 5, del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Consiglio (articolo 126, lettera b), del regolamento (UE) n. 1303/2013). Modalità per certificare la completezza, esattezza e veridicità dei conti e per
certificare che le spese in essi iscritte sono conformi al diritto applicabile (articolo 126, lettera c), del regolamento (UE) n. 1303/2013) tenendo conto dei
risultati di ogni verifica e audit
Le procedure in essere per la redazione dei conti sono descritte nel punto 2.4 del Manuale
operativo dell’AdC, in coerenza con quanto previsto dall’art. 59 par. 5 del Reg. (UE) n.
966/2012 dagli artt. 137 e 138 del Reg. (UE) n. 1303/2013.
3.2.2.4 Descrizione, se del caso, delle procedure dell'autorità di certificazione relative
alla portata, alle norme e alle procedure che attengono alle efficaci modalità di
esame dei reclami concernenti i fondi SIE definite dagli Stati membri3 nel quadro dell'articolo 74, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1303/2013
L’AdC prende atto delle norme e delle procedure che attengono alle modalità di esame dei
reclami inerenti i fondi SIE definite dall’AdG, così come stabilito dall'articolo 74, paragrafo 3,
del Regolamento (UE) n. 1303/2013.
3.3 Recuperi
3.3.1 Descrizione del sistema volto a garantire la rapidità del recupero dell'assistenza finanziaria pubblica, compresa quella dell'Unione
In merito a recuperi connessi a irregolarità l’AdG è la struttura regionale incaricata di
raccogliere presso i propri uffici, tutte le informazioni individuate nel corso delle attività di
controllo proprie o delle altre Autorità del POR o degli Organismi Intermedi o delegati, relative
a irregolarità e frodi che possano arrecare pregiudizio al bilancio generale dell’Unione Europea
e che siano state oggetto di un primo atto di accertamento amministrativo o giudiziario.
L’AdG comunica alla Commissione tali informazioni e si attiva al fine di recuperare gli importi
a carico del POR indebitamente versati, comprensivi degli interessi.
I procedimenti amministrativi relativi al recupero di tali importi sono disposti dall’AdG, mentre
eventuali procedimenti legali vengono demandati dalla stessa AdG all’Avvocatura regionale.
Le menzionate informazioni relative alle irregolarità sono comunicate all’AdC e all’AdA
tramite il sistema informativo.
3 Riferimento al documento o alla legislazione nazionale con cui lo Stato membro ha definito tali efficaci
modalità
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3.3.2 Procedure per garantire un'adeguata pista di controllo mediante la conservazione in formato elettronico dei dati contabili, ivi compresi quelli
relativi agli importi recuperati, agli importi da recuperare, agli importi ritirati da una domanda di pagamento, agli importi irrecuperabili e agli importi
relativi a operazioni sospese in virtù di un procedimento giudiziario o di un ricorso amministrativo con effetto sospensivo; tutto ciò per ciascuna
operazione, compresi i recuperi derivanti dall'applicazione dell'articolo 71 del regolamento (UE) n. 1303/2013 sulla stabilità delle operazioni
Al fine di garantire un'adeguata pista di controllo mediante la conservazione in formato
elettronico dei dati contabili sopra indicati, si procederà tramite implementazione del
sistema informativo regionale utilizzato nel corso della programmazione 2007/2013.
3.3.3 Modalità per detrarre gli importi recuperati o gli importi che devono essere ritirati dalle spese da dichiarare
Le disposizioni prese dall’AdC per la tenuta del registro dei debitori e per la detrazione
degli importi recuperati dalla spesa da certificare sono descritte all’interno del citato
“Manuale operativo dell’Autorità di Certificazione” in considerazione di quanto disposto in
materia dalla nota EGSIF_15_0017-02 del 25/01/2016 “Guidance for Member States on
Amounts Withdrawn, Amounts Recovered, Amounts to be Recovered and Irrecoverable
Amounts”.
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4. SISTEMA INFORMATICO
4.1. Descrizione, anche mediante un diagramma, del sistema informatico (sistema di rete centrale o comune o sistema decentrato con collegamenti tra i sistemi)
Di seguito viene sintetizzata la soluzione informatica proposta per la realizzazione delle
componenti applicative che rientreranno nell’ambito della Piattaforma.
Architettura applicativa
Con riguardo al sistema di monitoraggio dei finanziamenti, gli standard metodologici ed
architetturali adottati sono quelli propri dei sistemi decisionali realizzati nell’ambito del SIRe -
Sistema Informativo Regionale e implementati per mezzo dalla piattaforma di Business
Intelligence in essere presso la server farm del CSI che adotta:
• la tecnologia SAS per le componenti di alimentazione delle basi dati decisionali;
• la tecnologia SAP Business Objects per i sistemi di query e reporting.
Per quanto attiene la Piattaforma Gestione Bandi, le tecnologie utilizzate nell’ambito del
presente progetto sono coerenti con gli altri sviluppi, in corso e già realizzati, del sistema; il
seguente diagramma di contesto illustra la Piattaforma e le sue interazioni con i sistemi esterni
da un punto di vista delle comunicazioni sincrone (online, in tempo reale).
cmp Flussi Online
Web
PBANDI
SIMON
PBANDI
I_WEB_WorkSpace-custom I_DBMS_RO
I_WEB_miniApp
Simon
Incarichi
Incarichi
I_PDPA_GestIncarichi
I_WEB_GestIncarichi
SHIBFED
I_WEB_ShibbolethAccess
Modol
ModolI_PDPA_Modol
Simonadapterwscup
Simonadapterwscup
I_PDPA_Simonadapterwscup
Index
Index
I_PDPA_ECMEngine
Sistemapiemonte
DOQUI ACTA
ACTA
I_PAPD_ACTA
GEOENGINE
PBANDIGEOMAP
AI_WFS
Diagramma di contesto (parte online)
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Il seguente diagramma di contesto illustra la Piattaforma e le sue interazioni con i sistemi esterni
da un punto di vista dello scambio di flussi dati, cioè tipicamente un modello di integrazione di tipo batch.
cmp Flussi Batch
PBANDI
SIMON
BANDIND GEFO (FINPIS) FINDOM
«flusso dati XML (domane/progetti Industria)»
«flusso dati monitoraggio QSN»
«flusso dati XML»«flusso dati XML»
«flusso dati XML (domande istruite)»
«flusso dati generazione CUP»
«flusso dati XML (domade/progetti Industria)»
Diagramma di contesto (parte flussi)
In generale l’architettura del Sistema è di tipo orientato al riuso dei servizi (SOA) e si sviluppa su tre livelli logico-funzionali:
• Livello di presentazione: l'interfaccia utente dell'applicazione Web;
• Livello intermedio: middleware che contiene la logica elaborativa dell'applicazione
(componente di servizio) e integra l'accesso ai servizi infrastrutturali (come
autenticazione/autorizzazione, gestore documentale, motore di esecuzione di processi di
business);
• Livello dati: database server relazionale (DBMS).
Linguaggi di riferimento Le componenti applicative gestionali sono implementate in Java 5 secondo lo standard J2EE
1.4:
• JSP 2.0
• Servlet 2.4
• Ejb 2.1
utilizzando i framework di sviluppo aggiuntivi:
• Struts 2
• Spring 2
e gli strumenti di sviluppo model driven proprietari CSI (GuiGen e ServiceGen).
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Con riguardo al sistema di monitoraggio e di reportistica:
- la componente di alimentazione della base dati decisionale si basa su tecnologia SAS (v.9) e
il flusso di estrazione, trasformazione e caricamento che garantisce il periodico
allineamento tra le basi dati gestionali e decisionali sfrutta il modulo SAS Data Integration
Studio;
- la fruizione dei dati di monitoraggio avverrà via web sfruttando le potenzialità dei prodotti
di business intelligence: in particolare, per la presente proposta, verrà utilizzata la
componente SAP Business Objects; l’universo di riferimento avrà come DBMS Oracle. DB di riferimento
Il database di riferimento adottato dai moduli applicativi (gestionali e decisionali), scelto tra
quelli utilizzabili e ammissibili dagli standard di produzione del software del CSI, è Oracle 10g
(a partire dal secondo semestre 2016 la base dati di riferimento sarà Oracle 11.x).
Numero utenti
Nelle fasi di analisi tecnica e progettuale della Piattaforma verranno tenuti in conto tutti gli
aspetti legati all’utenza concorrente; un corretto comportamento relativamente alla concorrenza
degli utenti sarà garantito per tutte le componenti e per le utenze a cui esse saranno dedicate
(Beneficiari e Autorità preposte al controllo).
Si stima che il numero di utenti concorrenti che dovrà essere supportato sarà del seguente ordine di grandezza:
• Beneficiari e loro delegati: accesso su canale “internet”, nominalmente sono stimati
migliaia di utenti;
• “Autorità di Gestione” e “Organismi intermedi”: accesso su canale “internet-intranet”,
nominalmente sono stimati centinaia di utenti;
• “Autorità di Certificazione”: accesso su canale “internet-intranet”, nominalmente sono
stimati decine di utenti. 4.1.1. raccolta, registrazione e conservazione informatizzata dei dati relativi a ciascuna operazione, compresi se del caso i dati sui singoli partecipanti e una ripartizione per sesso
dei dati sugli indicatori (ove ciò sia prescritto), ai fini della sorveglianza, della valutazione, della gestione finanziaria, della verifica e dell'audit, come previsto dall'articolo 125,
paragrafo 2, lettera d), del regolamento (UE) n. 1303/2013 e dall'articolo 24 del regolamento delegato n. 480/2014 della Commissione Tutte le informazioni raccolte nelle diverse fasi dell’iter amministrativo sono conservate in
modo sicuro e affidabile nelle basi dati di riferimento del sistema. Inoltre tutti i dati sono
classificati per Programma/Asse/Obiettivo Specifico/azione (es.Bando)/operazione
(domanda/progetto).
I documenti elettronici caricati dagli utenti, o automaticamente generati dal sistema, sono
conservati nella base dati di riferimento del Sistema (componente INDEX) e sono sempre
consultabili nell’ambito del “fascicolo di riferimento”, sia esso la domanda di contributo o il
progetto gestito. Gli utenti che godono degli opportuni profili possono consultare i fascicoli di
domanda o di progetto relativi al proprio ruolo (es. A.d.A, A.d.C, A.d.G hanno accesso a tutti i
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progetti del programma POR-FESR; il personale dell’A.d.G/O.I. hanno accesso ai soli progetti
per i quali sono abilitati). I dati caratterizzanti i progetti possono essere sottoposti ad analisi
decisionali in modo aggregato tramite il Decisionale dei Finanziamenti (DWFIN).
4.1.2. garantire che i dati di cui al punto precedente siano raccolti, inseriti e conservati nel sistema e che i dati sugli indicatori siano suddivisi per sesso, ove ciò sia prescritto dagli
allegati I e II del regolamento (UE) n. 1304/2013, secondo la lettera dell'articolo 125, paragrafo 2, lettera e), del regolamento (UE) n. 1303/2013;
Si veda punto precedente.
4.1.3. garantire l'esistenza di un sistema che registra e conserva in formato elettronico i dati contabili di ciascuna operazione, e supporta tutti i dati necessari per la preparazione delle domande di pagamento e dei conti, compresi i dati degli importi da recuperare,
recuperati, irrecuperabili e ritirati a seguito della soppressione totale o parziale del contributo a favore di un'operazione o di un programma operativo, secondo quanto
stabilito dall'articolo 126, lettera d), e dall'articolo 137, lettera b), del regolamento (UE) n. 1303/2013;
I dati contabili relativi a ciascuna operazione sono tracciati per tutta la durata dell’iter
amministrativo e conservati nelle basi dati di riferimento. Sono tracciate tutte le operazioni che
possono incorrere sulla singola operazione, quali ad esempio:
o Rendicontazioni di spesa;
o Validazione delle spese sostenute a seguito di compilazione di apposita
check list;
o Erogazioni;
o Revoche;
o Recuperi;
o Soppressioni;
o Rimodulazioni del piano di spesa;
o Irregolarità.
4.1.4. mantenere una contabilità informatizzata delle spese dichiarate alla Commissione e del corrispondente contributo pubblico versato ai beneficiari, secondo quanto stabilito
dall'articolo 126, lettera g), del regolamento (UE) n. 1303/2013;
Le spese dichiarate alla Commissione europea sono supportate dalla procedura “Certificazione
della spesa”, gestita nell’ambito della componente PBANDI. Tale procedura produce un estratto
delle informazioni contabili disponibili per ogni singola operazione e fornisce una vista
aggregata per Asse/Obiettivo Specifico/Linea.
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4.1.5. tenere una contabilità degli importi recuperabili e degli importi ritirati a seguito
della soppressione totale o parziale del contributo a un'operazione, secondo quanto stabilito dall'articolo 126, lettera h), del regolamento (UE) n. 1303/2013;
In ogni singola operazione sono tracciati gli importi recuperabili e soppressi. La procedura di
certificazione evidenzia queste informazioni. Entro il 2016, sarà disponibile un registro dei
recuperi e delle operazioni sospese informatizzato, che evidenzi le informazioni degli importi
recuperabili e ritirati con viste aggregate per Asse/Obiettivo Specifico/Linea.
4.1.6. a mantenere registrazioni degli importi relativi alle operazioni sospese in virtù di un procedimento giudiziario o di un ricorso amministrativo con effetto sospensivo.
Si Veda punto precedente.
4.1.7. Precisare se i sistemi sono operativi e sono in grado di registrare in maniera affidabile i dati di cui sopra.
Tutte le registrazioni dei dati, siano essi elettronici o documenti caricati a sistema, sono da
ritenersi affidabili, in virtù di quanto sotto elencato:
- l’accesso al sistema avviene per mezzo di un livello di autenticazione “sicuro”,
ovvero con certificato digitale;
- tutte le operazioni svolte nel sistema sono tracciate; in particolare viene
associata l’identità digitale dell’utente autenticato all’operazione svolta;
- dal punto di vista infrastrutturale tutte le componenti sono attestate su
un’architettura la cui affidabilità HW consente la continuità del servizio a fronte
del primo evento di “failure”;
- l’accesso informatico alle componenti di sistema è possibile per i soli operatori
della Server Farm; Sul canale internet è raggiungibile solo la componente
“web” di front-end, previa autenticazione sicura degli utenti. Le componenti
“Applicative” e le basi dati sono attestate su un contesto di rete interno e
protetto;
- tutte le basi dati sono sottoposte a politiche di back-up giornaliero (back-up
parziale) e periodico (back-up totale).
4.2. Descrizione delle procedure volte a verificare che sia garantita la sicurezza dei sistemi informatici Si veda punto precedente.
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4.3.Descrizione della situazione attuale per quanto concerne l'attuazione degli obblighi di
cui all'articolo 122, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1303/2013
Ad oggi gran parte degli interscambi elettronici tra gli utenti del Sistema (PA/PAe
PA/Beneficiario) può avvenire in modo telematico. A partire dal secondo semestre 2016 verrà
predisposta un’ “area di comunicazione” che supporterà ulteriormente gli untenti
nell’interscambio di dati/comunicazioni per mezzo del Gestionale dei finanziamenti (PBANDI).