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1 Pontificia Università Lateranense Facoltà di Teologia Corso 10535 UNA TEOLOGIA DEL BATTESIMO PER UNA CHIESA IN CAMMINO 2. Il battesimo nell’orizzonte dei sacramenti dell’iniziazione cristiana P R I M A P A R T E Roberto Nardin Ad uso degli studenti 2 Gli studenti, oltre a studiare in uno dei manuali consigliati, sono tenuti a prendere accurata visione di: - Tutti i riferimenti biblici e del magistero indicati negli schemi. - I Praenotanda ai riti [disponibili in files]. - Il documento della CDF Pastoralis actio [disponibile in file]. - La nota past. CEI, L’iniziazione cristiana 1 [disponibile in file] - Il documento della CTI La speranza della salvezza per i bambini che muoiono senza battesimo, [disponibile in file]. - Il CCC e il CIC [disponibili in files]. Si consiglia la lettura di: I commentari biblici per le pericopi prese in esame. Le parole chiave di sacramentaria biblica speciale nel GLNT. Una Catechesi mistagogica di un Padre della Chiesa. I commentari del conc. Vat. II per i passi citati negli schemi. I temi fondamentali di sacramentaria nei dizionari teologici. 3 INDICE I IL BATTESIMO NELL’ORIZZONTE DEI SACRAMENTI DELL’INIZIAZIONE CRISTIANA Indicazioni bibliografiche 1. La riscoperta dell’iniziazione cristiana 1.1. Il Concilio Vaticano II 1.2. La celebrazione del sacramento 1.2.1. Ordo initiationis christianae adultorum (OICA; RICA) 1.2.2. Ordo baptismi parvulorum (OBP; RBB) 4 2. L’esperienza e la riflessione patristica 2.1. Il catecumenato antico 2.2. Scritti liturgici, canonici, dottrinali, libri liturgici 2.3. Analisi di testi di: Ippolito Romano, Tertulliano, Ambrogio, Agostino, Basilio M., Gregorio di Nissa, Cesario di Arles, Origene, Cirillo di Gerusalemme, Cipriano, Fausto di Riez, 2.4. Temi: La celebrazione dell’iniziazione cristiana. Battesimo: aspetto ontologico ed esistenziale, “teologia” dell’acqua, fondazione cristologica, dimensione ecclesiologica. ll dono dello Spirito: imposizione delle mani, unzione, sigillo, perfectio, fondazione biblica. Eucaristia: communio, Spirito Santo, vita spirituale, domenica, battesimo. Sintesi conclusiva sull’epoca patristica 5 3. L’alto Medioevo 3.1. L’iniziazione cristiana in decadenza: dal V-VI secolo 3.2. L’iniziazione cristiana nell’alto medioevo Testi di Beda il Venerabile 3.3. La confermazione diventa autonoma 3.4. Il valore del battesimo 4. La scolastica 4.1. Pietro Lombardo 4.2. Tommaso d’Aquino 5. Il Concilio di Trento 5.1. Aspetti introduttivi 5.2. Osservazioni sul Concilio di Trento 5.3. Il battessimo e il peccato originale 5.4. Il battesimo e la giustificazione 5.5. Implicazioni pastorali del Concilio di Trento 6 - L’età della confermazione - La frequenza alla comunione eucaristica 6. Il XX secolo 6.1. Il movimento liturgico 6.2. La teologia dei misteri di O. Casel 6.3. L’enciclica Mediator Dei di Pio XII 7. Il Concilio Vaticano II 7.1. La Costituzione Sacrosanctum Concilium 7.2. L’orizzonte cristologico del battesimo - Aspetto ontologico ed esistenziale 7.3. L’orizzonte ecclesiologico del battesimo - Aspetto ontologico ed esistenziale 7.4. Il sacerdozio battesimale 7.5. L’universale chiamata alla santità 7.6. Il laicato 7.7. L’ecumenismo

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Pontificia Università LateranenseFacoltà di Teologia

Corso 10535

UNA TEOLOGIA DEL BATTESIMOPER UNA CHIESA IN CAMMINO

2. Il battesimo nell’orizzonte dei sacramenti dell’iniziazione cristiana

P R I M A P A R T E

Roberto NardinAd uso degli studenti

2

Gli studenti, oltre a studiare in uno dei manuali consigliati,sono tenuti a prendere accurata visione di:- Tutti i riferimenti biblici e del magistero indicati negli schemi.- I Praenotanda ai riti [disponibili in files].- Il documento della CDF Pastoralis actio [disponibile in file].- La nota past. CEI, L’iniziazione cristiana 1 [disponibile in file]- Il documento della CTI La speranza della salvezza per i

bambini che muoiono senza battesimo, [disponibile in file].- Il CCC e il CIC [disponibili in files].

Si consiglia la lettura di:• I commentari biblici per le pericopi prese in esame.• Le parole chiave di sacramentaria biblica speciale nel GLNT.• Una Catechesi mistagogica di un Padre della Chiesa.• I commentari del conc. Vat. II per i passi citati negli schemi.• I temi fondamentali di sacramentaria nei dizionari teologici.

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INDICE

I IL BATTESIMO NELL’ORIZZONTE DEI SACRAMENTI DELL’INIZIAZIONE CRISTIANA

Indicazioni bibliografiche

1. La riscoperta dell’iniziazione cristiana1.1. Il Concilio Vaticano II1.2. La celebrazione del sacramento1.2.1. Ordo initiationis christianae adultorum (OICA; RICA)1.2.2. Ordo baptismi parvulorum (OBP; RBB)

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2. L’esperienza e la riflessione patristica

2.1. Il catecumenato antico2.2. Scritti liturgici, canonici, dottrinali, libri liturgici2.3. Analisi di testi di:

Ippolito Romano, Tertulliano, Ambrogio, Agostino, BasilioM., Gregorio di Nissa, Cesario di Arles, Origene, Cirillo diGerusalemme, Cipriano, Fausto di Riez,

2.4. Temi:La celebrazione dell’iniziazione cristiana.Battesimo: aspetto ontologico ed esistenziale, “teologia”dell’acqua, fondazione cristologica, dimensioneecclesiologica.ll dono dello Spirito: imposizione delle mani, unzione,sigillo, perfectio, fondazione biblica.Eucaristia: communio, Spirito Santo, vita spirituale,domenica, battesimo.

Sintesi conclusiva sull’epoca patristica

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3. L’alto Medioevo

3.1. L’iniziazione cristiana in decadenza: dal V-VI secolo3.2. L’iniziazione cristiana nell’alto medioevo

Testi di Beda il Venerabile3.3. La confermazione diventa autonoma3.4. Il valore del battesimo

4. La scolastica

4.1. Pietro Lombardo4.2. Tommaso d’Aquino

5. Il Concilio di Trento

5.1. Aspetti introduttivi5.2. Osservazioni sul Concilio di Trento5.3. Il battessimo e il peccato originale5.4. Il battesimo e la giustificazione5.5. Implicazioni pastorali del Concilio di Trento

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- L’età della confermazione- La frequenza alla comunione eucaristica

6. Il XX secolo6.1. Il movimento liturgico6.2. La teologia dei misteri di O. Casel6.3. L’enciclica Mediator Dei di Pio XII

7. Il Concilio Vaticano II7.1. La Costituzione Sacrosanctum Concilium7.2. L’orizzonte cristologico del battesimo

- Aspetto ontologico ed esistenziale7.3. L’orizzonte ecclesiologico del battesimo

- Aspetto ontologico ed esistenziale7.4. Il sacerdozio battesimale7.5. L’universale chiamata alla santità7.6. Il laicato7.7. L’ecumenismo

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8. La natura dell’iniziazione cristiana8.1. La natura dell’iniziazione cristiana8.2. Prospettiva cronologica o teologica?

9. Aspetti9.1. Spiritualità9.2. Ecumenismo9.3. Pastorale9.4. Diritto liturgico

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II. Parte sistematica sul battesimo

1. Fondazione biblica

2. Dimensioni2.1. Trinitaria2.2. Cristologica2.3. Pneumatologica2.4. Ecclesiologica2.5. Escatologica

3. Tematiche3.1. Conseguenze del battesimo3.2. Sacerdozio battesimale3.3. Salvezza dei bambini senza battesimo (CTI, 2007)3.4. Rapporto battesimo-confermazione3.5. Battesimo e confermazione orientati all’eucaristia

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IL BATTESIMOIL BATTESIMO

NELLNELL’ORIZZONTEORIZZONTE

DEI SACRAMENTI DEI SACRAMENTI

DELLDELL’ INIZIAZIONE CRISTIANAINIZIAZIONE CRISTIANA

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I n t r o d u z i o n eI n t r o d u z i o n e

«Per mezzo dei sacramenti dell’iniziazionecristiana, gli uomini, uniti con Cristo nellasua morte, nella sua sepoltura e risurrezione,vengono liberati dal potere delle tenebre,ricevono lo Spirito di adozione a figli ecelebrano, con tutto il popolo di Dio, ilmemoriale della morte e risurrezione delSignore».

RICA, Praenotanda generalia, 1 (cf. AG 14)

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LA RISCOPERTA

DELL’INIZIAZIONE CRISTIANA

- La riscoperta dell’iniziazione cristiananel Concilio Vaticano II

- I libri liturgici della riforma conciliare

- Ulteriori affermazioni del magistero:Sacramentum caritatis

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La riscoperta dell’iniziazione cristiana nel Concilio Vaticano II

1. Hanno una intrinseca unità (SC 71)

2. Battesimo - cresima - eucaristia come sacramentidell’iniziazione cristiana (AG 14; PO 2)

cf. anche SC 64; 66; LG 11; UR 22; CD 14; OE 12

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«Coloro che da Dio, tramite la Chiesa, hannoricevuto il dono della fede in Cristo, siano ammessinel corso di cerimonie liturgiche al catecumenato .Questo, lungi dall’essere una semplice esposizionedi verità dogmatiche e di norme morali, costituisceuna vera scuola di formazione , debitamente estesanel tempo, alla vita cristiana, in cui appunto idiscepoli vengono in contatto con Cristo , loromaestro. Perciò i catecumeni sianoconvenientemente iniziati al mistero della salvezzaed alla pratica della morale evangelica, e mediantedei riti sacri, da celebrare successivamente, sianointrodotti nella vita religiosa, liturgica e caritativa delpopolo di Dio». AG 14a

Dimensione esistenziale

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«In seguito, liberati grazie ai sacramentidell’iniziazione cristiana dal potere delle tenebre(cf. Col 1,13), morti e sepolti e risorti insieme con ilCristo (cf. Rm 6,4-11; Col 2,12-13; Mc 16,16),ricevono lo Spirito di adozione a figli (cf. 1Tess 3,5-7;At 8,14-17) e celebrano il memoriale della morte edella resurrezione del Signore con tutto il popolo diDio. AG 14bÈ auspicabile una riforma della liturgia del tempoquaresimale e pasquale, perché sia in grado dipreparare l’anima dei catecumeni alla celebrazionedel mistero pasquale, durante le cui feste essi permezzo del battesimo rinascono in Cristo». AG 14c

Dimensione ontologica

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«Questa iniziazione cristiana nel corso delcatecumenato non deve essere soltanto opera deicatechisti o dei sacerdoti, ma di tutta la comunitàdei fedeli, soprattutto dei padrini , in modo che icatecumeni avvertano immediatamente diappartenere al popolo di Dio. Essendo la vita dellaChiesa apostolica, è necessario che essi imparino acooperare attivamente all’evangelizzazione ed allaedificazione della Chiesa con la testimonianza dellavita e con la professione della fede. AG 14d[…] Essi [catecumeni] infatti sono già uniti allaChiesa, appartengono già alla famiglia del Cristo, enon è raro che conducano già una vita ispirata allafede, alla speranza ed alla carità». AG 14e

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«Non si tratta certo di semplici trasposizioni(archeologismi) dalla Chiesa antica a quella del2000, ma di sapere riappropriarsiriappropriarsiriappropriarsiriappropriarsi iiii valorivalorivalorivalori chechecheche talitalitalitalipermangonopermangonopermangonopermangono nelnelnelnel tempotempotempotempo, facendoli interagire consituazioni storiche non poche volte, anche se nonsempre, diverse. Ciò se esclude una fedeltàmeccanica, richiede la coscienza secondo Ireneo,che “nella Chiesa risiede e agisce costantemente loSpirito di Dio che ringiovanisce continuamente ildeposito che le ha affidato e perfino il contesto nelquale ha inserito questo deposito”».

O. Pasquato, Quale tradizione per l’iniziazione cristiana?, 105

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I libri liturgici della riforma conciliare

Rito della iniziazione cristiana degli adulti (RICA) - 1978Ristampa 1984

Traduzione italiana

Ordo initiationis christianae adultorum (OICA) - 1972 Reimpressio emendata 1974

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I libri liturgici della riforma conciliare

Ordo baptismi parvulorum (OBP) - 1969Seconda edizione 1973

Rito del battesimo dei bambini (RBB) - 1970Ristampa 1985

Traduzione italiana

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Ordo confirmationis (OC) - 1971

Rito della confermazione (RC) - 1972

Traduzione italiana

I libri liturgici della riforma conciliare

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«Per mezzo dei sacramenti dell’iniziazionecristiana, gli uomini, uniti con Cristo nellasua morte, nella sua sepoltura e risurrezione,vengono liberati dal potere delle tenebre,ricevono lo Spirito di adozione a figli ecelebrano, con tutto il popolo di Dio, ilmemoriale della morte e risurrezione delSignore».

RICA, Praenotanda generalia, 1 (cf. AG 14b)

Configurazione (ontologica) a Cristo

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Configurazione (ontologico-sacramentale) a Cristo

«l’iniziazione cristiana

non è altro che la

prima partecipazione sacramentalealla morte e risurrezione di Cristo »

RICA, Praenotanda, 8

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«poiché l’iniziazione cristiana non è altro che laprima partecipazione sacramentale alla mortee risurrezione di Cristo , e poiché il tempo dellapurificazione e dell’illuminazione coincide dinorma con il tempo della Quaresima, e la“mistagogia” con il tempo pasquale, tuttal’iniziazione deve rivelare chiaramente il suocarattere pasquale»

RICA, Praenotanda, 8

Configurazione (ontologico-sacramentale) a Cristo(orizzonte liturgico)

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«L’iniziazione dei catecumeni si fa con unacerta gradualità in seno alla comunità deifedeli i quali, meditando insieme con icatecumeni sull’importanza del misteropasquale e rinnovando la propria conversione ,li incoraggiano col loro esempio a corrisponderepiù generosamente alla grazia dello SpiritoSanto ».

RICA, Praenotanda, 4

Configurazione (esistenziale) a Cristo

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Configurazione (esistenziale) a Cristo

«È importante quindirichiamare l’attenzione sul fatto che

l’itinerario, graduale e progressivo, dievangelizzazione,iniziazione,catechesie mistagogia

è presentato dall’“Ordo” con valore diforma tipica per la formazione cristiana »

CEI, Premesse al RICA, 1

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«Se davvero l’Eucaristia è fonte e culmine della vitae della missione della Chiesa, ne consegueinnanzitutto che il cammino di iniziazione cristianaha come suo punto di riferimento la possibilità diaccedere a tale sacramento. […] dobbiamochiederci se nelle nostre comunità cristiane siasufficientemente percepito lo stretto legame traBattesimo, Confermazione ed Eucaristia. Nonbisogna mai dimenticare, infatti, che veniamobattezzati e cresimati in ordine all’Eucaristia .Tale dato implica l’impegno di favorire nella prassipastorale una comprensione più unitaria delpercorso di iniziazione cristiana».

Benedetto XVI, Sacramentum caritatis, 17 26

«Il sacramento del Battesimo, con il quale siamo resiconformi a Cristo, incorporati nella Chiesa e resi figlidi Dio, costituisce la porta di accesso a tutti iSacramenti. Con esso veniamo inseriti nell’unicoCorpo di Cristo (cf. 1Cor 12, 13), popolo sacerdotale.Tuttavia è la partecipazione al Sacrificio eucaristico aperfezionare in noi quanto ci è donato nel Battesimo.Anche i doni dello Spirito sono dati per l’edificazionedel Corpo di Cristo (1Cor 12) e per la maggioretestimonianza evangelica nel mondo. Pertanto lasantissima Eucaristia porta a pienezza l’iniziazionecristiana e si pone come centro e fine di tutta lavita sacramentale ».

Benedetto XVI, Sacramentum caritatis, 17

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C E L E B R A Z I O N E

D E L S A C R A M E N T O

- Ordo initiationis christianae adultorum

- Ordo baptismi parvulorum

Gli studenti leggano attentamentei Praenotanda ai riti.

Li collochino nell’orizzonte fondativodel Concilio Vaticano II per una corretta ermeneutica.

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I due rituali indicano che vi sono solo 2 possibilità:

- Adulti : OICA [RICA]Segue l’iter antico:

- battesimo- confermazione- eucaristia

- Bambini : OBP [RBB]Non segue l’iter antico:

- battesimo- (confessione)- prima comunione - confermazione (all’età di ragione)

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Fondazione e orizzonte cristologico- Inserimento e configurazione a Cristo- Veglia di Pasqua, oppure domenica

Appartenenza ecclesiale- Chiesa missionaria (coinvolge tutti i battezzati)- Importanza della Chiesa locale

Importanza del vescovoBattezzandi insieme nella stessa chiesa

Prospettiva unitaria dei sacramenti dell’iniziazione

Valenza storica (conversione) non solo ontologica- Importanza dell’accompagnamento spirituale- Importanza della parrocchia

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«[…] la formula battesimale, essendo veramente un“credo” dialogico, presuppone un lungo apprendimento.Non basta studiarla e capirla come testo, essa deveanche essere esercitata come espressione di una lineaessenziale. I due aspetti si condizionano a vicenda: laparola mostra il proprio significato solo nella misura incui si segue la via in cui si crede e viceversa la via simanifesta solo a partire dalla parola. Ciò significa che,tramite la professione battesimale, l’intero catecumenatosi inserisce nel battesimo; ed essendo la professione difede elemento essenziale di questo sacramento, anche ilcatecumenato ne diventa una parte»

J. Ratzinger, Battesimo, fede e appartenenza alla Chiesa,Communio 208-210 (2006) 51-67, qui 59

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«La grazia battesimale è radicalmente in antitesi conla concezione individualista dell’esistenza cristiana:essa è filiale (l’adozione) ed ecclesiale (lacomunione fraterna) al contempo. Se si segue ilcammino della formazione del catecumeno,secondo i gradi diversi previsti dal RICA, taleintreccio balza in evidenza con particolarechiarezza. Il dono della vita nuova in Cristo incontrala fede del catecumeno sempre nella mediazioneviva, seppure imperfetta, di una comunità ecclesialee reciprocamente la domanda del battesimo daparte del catecumeno suscita nella comunitàecclesiale la manifestazione effettiva della suaintima vocazione missionaria».

M. Florio, Il sacramento del battesimo, 92-93

LL’’ E S P E R I E N Z A E S P E R I E N Z A E L A R I F L E S E L A R I F L E S SS I O N EI O N E

P A T R I S T I C AP A T R I S T I C A

S U L S U L LL’’ I N I Z I A Z I O N E I N I Z I A Z I O N E C R I S T I A N AC R I S T I A N A

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IpponaEfeso

Nicea

Calcedonia

Antiochia

CesareaNissa

Nazianzo

Cesarea

Gerusalemme

Alessandria

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Si formano

- Il Canone della Scrittura ispirata

- Il Simbolo apostolico

- La preghiera ecucaristica

Primi tre secoli

Sensibilità occidentale

Sensibilità orientale

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Scuola alessandrina

Attenzione allo “spirito” (Platone)

Il Verbo rivela la Verità

Comunione = “conoscenza” della Verità

Nuovo ēthos (cuore biblico)

Svalutazione della “materia”36

Scuola antiochena (+ cappadoci)

Attenzione alla “materia” (Aristotele)

Il Verbo si rivela nella storia

Comunione = partecipazione

alla ri-presentazione nella storia

del mistero di Cristo

Lo spirito attualizza la storia salvifica

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Iniziazione cristiana(tre momenti successivi e strutturalmente legati)

- Catecumenato

- Sacramenti iniziazione:battesimo, confermazione, eucaristia

- Mistagogia

38

Catecumenato antico: descrizione

«un tempo di noviziato, un’istituzione pedagogica, unprocesso d’iniziazione, di crescita e di apprendistato,per mezzo del quale la totalità della persona […] sitrasforma, orientando la sua vita in formaradicalmente nuova, verso il Dio di Gesù Cristo e lacomunità della Chiesa»

O. Pasquato, Quale tradizione per l’iniziazione cristiana?, 75(cit. di D. Borobio)

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Catecumenato antico: storia

«Un’istituzione ecclesiale di tipo pastorale-liturgico,nata e consolidata dall’esperienza, approvatadall’autorità ecclesiastica, sviluppatasi all’internodelle comunità cristiane a partire dalla fine del IIsecolo diffusasi rapidamente in tutte le chiesedurante il III secolo e la prima metà del IV,trasformatasi nella seconda metà del IV secolo,rimasta tuttavia ancora vitale durante il V secolo,però in lento decadimento fino a scomparirecompletamente nei secoli VI e VII»

O. Pasquato, Quale tradizione per l’iniziazione cristiana?, 75(cit. di G. Groppo)

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Iniziazione cristiana: fonti principali

1. Scritti liturgici e canonici

2. Catechesi battesimali

3. Scritti dottrinali

4. Libri liturgici

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Iniziazione cristiana: fonti principali (A)

1. Scritti liturgici e canonici- Ippolito Romano (+235?), Traditio apostolica (210/15 tracce 170)- Concilio di Elvira (306/314)

2. Catechesi battesimali (prebattesimali e mistagogiche)

Occidente:- Ambrogio (+397), De mysteriis; De sacramentis- Agostino (+430), De catechizandis rudibus (pre-catecumenale)

Oriente:- Cirillo di Gerusalemme (+386), 24 catechesi- Giovanni Crisostomo (+407), 12 catechesi- Teodoro di Mospuestia (+428), 16 catechesi (prima del 392)

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Iniziazione cristiana: fonti principali (B)

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3. Scritti dottrinali- Ireneo di Lione (+203), Demonstratio apostolicae praedicationis- Clemente di Alessandria (+215), Pedagogo- Tertulliano (+220), De baptismo; De oratione- Origene (+253/4), Contra Celsum- Cipriano (+258), Testimonia ad Quirinum- Intinerarium Aetheriae (381/4)- Gregorio di Nissa (+392), Oratio catechetica magna- Agostino (+430), De baptismo contra donatistas

De unico baptismo contra PetilianumDe peccatorum meritis et remissioneDe fide et operibus

- Isidoro di Siviglia (+633), De ecclesiasticis officiis

4. Libri liturgici- Sacramentario Gelasiano (VI secolo)

Iniziazione cristiana: III secolo

Occidente

- Ippolito Romano, Traditio apostolica- Tertulliano, De baptismo

Oriente

- Origene, Contra Celsum

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Iniziazione cristiana: III secolo

IPPOLITO ROMANO

(Pseudo-Ippolito)

Traditio apostolica

Iniziazione cristiana: III secolo

Occidente, Ippolito Romano, Traditio apostolica

Diverse fasi nel catecumenato:

1. Ingresso (da postulante a catecumeno) e primo esame a cui ipadrini rispondono a:- Motivi della conversione- Stato di vita (sposato?) e condizione sociale (libero/schiavo)- Mestiere svolto (compatibile con la vita cristiana?)

2. Periodo catecumenale (3 anni), in cui i catecumeni ascoltanole catechesi dopo una liturgia della Parola

3. Elezione (da catecumeno a eletto) e secondo esame sullacondotta morale del catecumeno a giudizio dei catechisti edei padrini. Inizio della quaresima. Ascolto del Vangelo.

4. Periodo battesimale, settimana precedente la Pasqua.Digiuno, letture e catechesi.

A

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B

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Occidente, Ippolito Romano, Traditio apostolicaDiverse fasi nel catecumenato:

5. Celebrazione dei riti di iniziazione cristiana:- Giovedì Santo si lavano- Venerdì e Sabato Santo digiunano- Sabato Santo: tutta la notte in preghiera, lettura e catechesi- Al canto del gallo: rinuncia a Satana, unzione, triplice

domanda sulla fede, battesimo per triplice immersione.- I neofiti entrano nell’assemblea dei fedeli in attesa.- Il vescovo amministra la confermazione per partecipare tutti,

fedeli e neofiti, all’eucaristia.

6. Momento mistagogico:- Prima di partecipare alla comunione: latte e miele- Brevi istruzioni dottrinali del vescovo- Esortazioni a vivere rettamente e da cristiani

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Nel primo millennio l’iniziazione cristianaè costituita da un rito fortemente unitario

Triplice domanda della professione di fedePrima unzione dal presbiteroBattesimoIngresso in chiesaImposizione delle mani Preghiera del vescovoSeconda unzioneBacio della paceEucaristia

Ippolito Romano (+235?), Traditio apostolica

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Iniziazione cristiana: III secolo

TERTULLIANO

De baptismo

De paenitentia

«Cristiani non si nasce, si diventa»(Fiunt, non nascuntur christiani)

Apologeticum, 18, 4: CCL 1, 118

Iniziazione cristiana: III secolo

Occidente, Tertulliano, De baptismo

Più antica esposizione completa sul battesimo,prototipo delle future catechesi mistagogiche eprolungamento della tradizione evangelica.

Prezioso documento che ci offre la prassi liturgica ela dottrina battesimale del III secolo, dove laseconda è fondata nella prima.

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Iniziazione cristiana: III secolo

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Tertulliano

Aspetto esistenziale

Aspetto ontologico

- Accurata preparazione- Moralmente lavati

- Fondamento cristologico- Valenza soteriologica- Teologia dell’acqua- Giuramento/appartenenza

Iniziazione cristiana: III secolo

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Tertulliano: Aspetto esistenziale

Per Tertulliano è necessaria una accuratapreparazione prima di accedere ai sacramentidell’iniziazione cristiana.

Esame d’entrata (come Ippolito) in più veloceistruzione sulla dottrina e sulla morale cristiana. Solosuccessivamente il postulante diviene catecumeno.

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Tertulliano: Aspetto esistenziale

«Per essere battezzati occorre una fede perfetta. […]Non siamo immersi nell’acqua per porre fine ai nostripeccati, ma perché vi abbiamo posto fine, siamo giàmoralmente lavati» (De paenitentia, 6,17)

- Sembra pelagiano,- Sottolinea un’accurata preparazione pre-battesimale

La predicazione (lex credendi) precede il battesimo (lex orandi)

Cf. De baptismo, 14,2

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«Essa [la fede] riceve dal battesimo la suaperfezione, ma il battesimo si fonda sulla fede»

(Basilio, Sullo Spirito Santo, 18,28)

La predicazione (lex credendi) precede il battesimo (lex orandi)

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Tertulliano: Aspetto ontologico

«Noi pesciolini secondo il nostro Ichthys , GesùCristo, nasciamo nell’acqua e non siamo salvi, senon rimaniamo nell’acqua»

(De baptismo, 1,3)

Nei primi capitoli del De baptismo si sottolineal’importanza dell’acqua ma vengono lasciate insecondo piano le parole del battezzando (la fede delbattezzando) e le parole del ministro (la comunità).

Si equilibra il De paenitentia

«La morte è distrutta con il bagno dell’acqua»(De baptismo, 2,2)

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Tertulliano: Aspetto ontologico

- Fondamento cristologico del battesimo

- Valenza soteriologica del battesimo:nascita e salvezza dal battesimo

- Teologia dell’acqua ,in cui Dio opera con potenzache misteriosamente è trasmessa all’acquala quale per creazione ha caratteristichebattesimali:fecondità e purificazione (distruzione)

57

Tertulliano: Aspetto ontologico

FECONDITÀ

Il battesimo è una «nova nativitas» (De baptismo 1,3)

Uscito dall’acqua battesimale:

il neofito è accolto dalla comunità (= la Chiesa).

La Chiesa è la nuova Madre del neofito (De baptismo 20,5)che è diventato figlio di Dio

58

Tertulliano: Aspetto ontologico

PURIFICAZIONE (distruzione)

Accanto alla nuova nascita, il battesimo è coltocome liberazione dal diavolo, effetto della vittoria diCristo (cf. De baptismo, 9,1)

Soteriologia dei “diritti del demonio” (1°millennio)

verrà abbandonata a partire da sant’Anselmo nelCur Deus homo (I, 7; II, 19):

Il demonio non ha alcun diritto sull’uomo perché lo haingannato, quindi è un usurpatore e nessuno deve dargli unriscatto.

Tertulliano e i Padri

Acqua

acqua/fecondità (creazione)Spirito/rigenerazione (battesimo)

acqua/distruzione (creazione)Spirito/liberazione (battesimo)

- Nuova creazione- Chiesa madre- Neofita figlio di Dio

- Cancella il peccato- Libera dal demonio

Pur avendo l’acqua, per l’invocazione dello SpiritoSanto, una forza santificante datale da Dio in Cristo,tuttavia occorre la fede e l’impegno del battezzando.

59 60

Basilio Magno (+ 379)

«Il Signore che governa la nostra vita ha istituitoper noi il patto del battesimo, espressione siadella morte che della vita . L’acqua in cui si èimmersi dà l’immagine della morte, lo Spiritoinvece ci dà la garanzia della vita. Da ciò risultaevidente per quale motivo l’acqua sia unita alloSpirito. Infatti nel battesimo sono due i fini che cisi propone di raggiungere, l’uno che vengaeliminato il corpo del peccato, perché non abbiapiù a produrre frutti di morte, l’altro che si vivadello Spirito e si ottenga così il frutto dellasantificazione».

Trattato sullo Spirito Santo 15

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11

61

Basilio Magno (+ 379)

«L’acqua ci offre l’immagine della morteaccogliendo il corpo come in un sepolcro. LoSpirito , invece, immette una forza che vivifica ,facendo passare le nostre anime dalla morte allavita piena. Questo è il rinascere dall’acqua edallo Spirito. Mediante le tre immersioni einvocazioni si compie il grande mistero delbattesimo: da una parte viene espressal’immagine della morte, e dall’altra l’anima deibattezzati resta illuminata dall’insegnamentodella scienza divina».

Trattato sullo Spirito Santo 15

62

Cesario di Arles (+ 543)

«Per la prima nascita noi eravamo vasi dell’ira diDio; la seconda nascita ci ha resi meritevoli didiventare vasi di misericordia. La prima nascitaci ha portati alla morte; la seconda ci harichiamati alla vita. Prima del battesimo tuttinoi eravamo, o carissimi, tempio del diavolo.Dopo il battesimo abbiamo meritato didiventare tempio di Cristo ».

Discorsi 229

63

Tertulliano: Aspetto ontologico

Altro schema utilizzato da Tertulliano e daipadri è il battesimo come giuramento .

Come il soldato che giura fedeltà all’imperatoreviene arruolato (appartenenza) nel suoesercito con un segno esteriore, così nelbattesimo il neofita viene segnato dalla fede.

64

Evento tipologico dell’AT nel NT

- Essere sotto la nube e attraversare il mare: battesimo- La manna dal cielo e l’acqua dalla roccia: eucaristia

«[…] i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, tuttiattraversarono il mare, tutti furono battezzati inrapporto a Mosè nella nuvola e nel mare,tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, tuttibevvero la stessa bevanda spirituale: bevevanoinfatti da una roccia spirituale che li accompagnava,e quella roccia era Cristo».

1Cor 10,1-4

65

Evento tipologico dell’AT nel NT

Evento Evento CRISTOCRISTO

ATAT

NTNT

MannaAcqua

(Roccia)

Eucaristia

Battesimo

typos

anti typos

Arche typosProto typos

Nube e mare

1Cor 10,1-4

66

Ermeneutica patristica dalla tipologia biblica

1Cor 10,1-4

Mare battesimo

- Manna

- Acqua dalla roccia

eucaristia

battesimo

A

B

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12

67

Uscita dall’Egitto Lasciare idolatria pagana

Traversata del Mar Rosso Ingresso catecumenato(battesimo)

Traversata del Giordano Battesimo

Ermeneutica patristica dalla tipologia biblica

Mare battesimo

A

68

Ambrogio (+ 397)

«come t’insegna l’Apostolo “Tutti i nostri padrifurono sotto la nube e tutti passarono il mare e tuttiin Mosè furono battezzati nella nube e nel mare”(1Cor 10,1-2). Perciò anche Mosè dice cantico: “hamandato il tuo Spirito e il mare li ha coperti” (Es15,10). Ti rendi conto che già allora c’era unaprefigurazione del battesimo in quel passaggiodegli Ebrei, nel quale gli Egiziani perirono e gliEbrei ebbero scampo?. Che altro infatti c’insegnaogni giorno questo sacramento, se non che la colpava a fondo e l’errore eliminato, mentre la pietà el’innocenza passano senza perdite?».

De mysteriis 12

69

Agostino (+ 430)

«[…] sarete lavati nel battesimo della salute,sarete rinnovati nel lavacro della rigenerazione;quando risalirete da quel lavacro, voi saretesenza alcun peccato. Tutto il passato che vitormentava lì sarà cancellato. I vostri peccatisaranno come gli Egiziani che inseguivanogli Israeliti : li tormentarono, ma solo fino al MarRosso. Che significa fino al Mar Rosso?».

Discorsi 213, 9

70

Agostino (+ 430)

«Fino all’acqua consacrata dalla croce e dalsangue di Cristo. [...]. Il fianco di Cristo fu aperto dauna lancia e ne sgorgò il nostro prezzo. Per questomotivo il battesimo, ossia l’acqua dove veniteimmersi e dove passate come [se fosse] il MarRosso, viene segnato col segno di Cristo. I vostrinemici sono i vostri peccati; essi v’inseguonoma solo fino al mare. Quando vi entreretedentro, voi ve ne libererete ed essi verrannodistrutti, proprio come l’acqua sommerse gliEgiziani , mentre gli Israeliti venivano fuoriall’asciutto».

Discorsi 213, 9

71

Origene (+ 253/4)

«Non meravigliarti, o cristiano, quando tivengono riferiti questi avvenimenti riguardanti ilpopolo ebraico, dal momento che a te, uscitodal Giordano per mezzo del sacramento delbattesimo , la divina parola promette cosemolto più grandi ed elevate, e ti offre un viaggioe un passaggio verso il cielo, attraverso l’etere.[...]».

Omelie sul libro di Giosuè, 4, 1

72

Origene (+ 253/4)

«Mi rivolgo ora a te, che, abbandonate le tenebredell’idolatria, desideri darti all’ascolto della leggedivina e cominci a uscire anche tu dall’Egitto .Allorché sei stato aggregato nel numero deicatecumeni e hai cominciato a ubbidire ai precettidella Chiesa, ti sei allontanato dal mar Rosso e,fermandoti nelle diverse tappe del deserto, ti seiapplicato ogni giorno ad ascoltare la parola di Dioe ad osservare il volto di Mosè, reso splendentedalla gloria del Signore».

Omelie sul libro di Giosuè, 4,1

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13

73

Origene (+ 253/4)

«Giungerai al mistico fonte del battesimo e,quando la schiera dei sacerdoti e dei leviti avràpreso posto, sarai iniziato a quei venerandi esplendidi sacramenti, conosciuti da coloro ai qualiè permesso conoscerli. Allora, attraversato ilGiordano per mezzo del ministero deisacerdoti, entrerai nella terra promessa, nellaquale dopo Mosè ti riceve Cristo ».

Omelie sul libro di Giosuè, 4,1

74

Origene (+ 253/4)

«Hai dunque in te le lettere di Dio, le lettere delloSpirito Santo. Ma se pecchi, tu stesso firmi ilmanoscritto del peccato. Guarda però cheappena ti sei avvicinato alla croce di Cristo ealla grazia del battesimo, il tuo manoscritto èstato affisso alla croce e cancellato nel fontebattesimale .Non scrivere di nuovo quel che è stato cancellato,né ripetere ciò che è stato distrutto; conserva in tele sole lettere di Dio, rimanga in te sola scritturadello Spirito Santo».

Omelie sulla Genesi, 13, 4

75

Iniziazione cristiana: III-IV secolo

La liberazione di Israele dall’Egitto, il suopellegrinare nel deserto e l’ingresso nella Terrasono prefigurazione del cammino cristiano.

Il cammino catecumenale è ancora segnato atappe come per Ippolito Romano.

76

Iniziazione cristiana: III secolo

Origene

Uscita dall’Egitto Lasciare idolatria pagana

Traversata del Mar Rosso Ingresso catecumanato

Traversata del Giordano Battesimo

Rudes Ermeneutica letterale

Ermeneutica biblica

Perfecti Ermeneutica allegorica

77

Ermeneutica patristica dalla tipologia biblica

Acqua dalla roccia battesimo

La manna dal cielo e l’acqua dalla roccia

Eucaristia Sangue

Battesimo

di CristoDio

Ermeneutica patristica di 1Cor 10, 3

Ambrogio (De myst. 48; De sacr. V,3-4)

(De myst.)

(De sacr.)

B

78

Il dono dello Spirito Santo

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14

79

Tertulliano (+ 220)

Il battesimo purifica e prepara la ricezione dello Spirito

«Non sarebbe esatto asserire che nell’acquariceviamo lo Spirito Santo, piuttosto nell’acquaveniamo purificati […] e così veniamo preparati aricevere lo Spirito Santo».

De baptismo, 6, 1

L’imposizione della manoè il rito attraverso il quale si trasmette lo Spirito(Cf. De baptismo, 8, 3)

80

Tertulliano (+ 220)

De baptismo

Centralità del vescovo,

usato molte volte, talvolta detto “sommo sacerdote”(Tertulliano introduce il lessico sacerdotale)

I presbiteri e i diaconi battezzano su mandato del vescovo

81

«[…] i fedeli cristiani […] con una comprensionepiena dei riti e delle preghiere (per ritus et precesid bene intelligentes, sacram actionem conscie,pie et actuose participent ), partecipino all’azionesacra consapevolmente, piamente e attivamente,siano istruiti nella parola di Dio, si nutrano allamensa del corpo del Signore, rendano grazie a Diooffrendo la vittima immacolata non soltanto per lemani del sacerdote, ma insieme con lui, imparino aoffrire se stessi, e di giorno in giorno, per mezzo diCristo mediatore, siano perfezionati nell’unità conDio e tra di loro, di modo che Dio sia finalmentetutto in tutti» SC 48

82

Per ritus et preces

L’importanza del rito, non inteso come ritualismo rubricale,

che tende a ridurre all’essenziale valido;l’importanza delle preghiere

non intese come formule “magiche”,che tendono a ridurre all’essenziale valido

ma quale azione liturgica, per ritus et preces(actio sacra, actio Dei, opus Dei)

che coinvolge tutto l’uomo(conscie, pie, actuose)

quale risposta all’azione di Dio

83

- Ambito rituale, i segni (per ritus)

- Preghiera, l’eucologia (et preces)

- Momento fondativo (epiclesi)

- Momento prescrittivo (missio)

- Lessico

84

Nel primo millennio l’iniziazione cristiana è costituita da un rito fortemente unitario

Triplice domanda della professione di fedeBattesimoPrima unzione dal presbiteroIngresso in chiesaImposizione delle mani Preghiera del vescovoSeconda unzioneBacio della paceEucaristia

Ippolito Romano (+235?), Traditio apostolica

per ritusper ritus

per ritusper ritus

per preces

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15

85

Ippolito Romano (+ 235)

Preghiera del vescovo (all’imposizione delle mani)

«Signore Dio, tu che li hai resi degni di riceverela remissione dei peccati col segno dirigenerazione,

rendili anche degni di essere pieni delloSpirito Santo e invia su di loro la tua grazia,

affinché ti servano seguendo la tua volontà»

Traditio apostolica, 21

86

Ippolito Romano (+ 235)

Preghiera del vescovo (all’imposizione delle mani)

«Signore Dio, tu che li hai resi degni di riceverela remissione dei peccati col segno dirigenerazione,Rimanda al ritus del battesimo

rendili anche degni di essere pieni delloSpirito Santo e invia su di loro la tua grazia,Momento fondativo (epiclesi)

affinché ti servano seguendo la tua volontà»Momento prescrittivo (missio)

Traditio apostolica, 21

87

Cipriano (+ 258)

Primo autore che collega esplicitamente la comunicazione dello spirito

e l’imposizione delle mani dopo il battesimo.

«Hanno pregato per loro, hanno imposto su di lorole mani , perché con la preghiera fosse dato loSpirito . Tale prassi si usano anche presso di noi.Quanti sono battezzati nella Chiesa si presentano ailoro capi ed attraverso la nostra preghiera eimposizione delle mani ottengono lo SpiritoSanto e il Signore dona loro il sigillo dellaperfezione » Lettera 73, 9

Dopo aver ricordato l’arrivo di Pietro e Giovanni in Samaria (cf. At 8, 14-17), afferma:

88

Cirillo di Gerusalemme (+ 386)

A Fondazione cristica in un orizzonte trinitario-pneumatologico

B Fondazione cristologico-pneumatica:- riferimento al battesimo- riferimento alla crismazione- riferimento al crisma

C Fondazione biblica:- riferimento al NT- riferimento all’AT

89

Cirillo di Gerusalemme (+ 386)

«Dopo che egli [Cristo ] fu battezzato nelleacque del Giordano ad esse partecipandol’effluvio della sua divinità, ne risalì e su di luiscese lo Spirito Santo: simile su simile.Anche voi dopo essere risaliti dalle sante acquedella piscina avete ricevuto dal medesimoSpirito Santo il dono del crisma, anticipo diquello che unse il Cristo , del quale avevaparlato profeticamente Isaia dicendo: “Lo Spiritodel Signore è su di me; per questo mi ha unto,per mandarmi ad evangelizzare i poveri (Is 62,1;Lc 4,18)».

Catechesi 21, 1

A

B

90

Cirillo di Gerusalemme (+ 386)

«Cristo fu crismato non da uomini né con olio ounguento materiale, ma dal Padre cheavendolo designato Salvatore del mondo interolo unse di Spirito Santo.Pietro dice chiaramente che “Gesù di Nazaretfu consacrato da Dio in Spirito Santo (At 10,38)e prima ancora il profeta Davide avevaproclamato: “Il tuo trono, Dio dura per sempre[…] perciò Dio ti ha consacrato e il tuo Dio ti haunto con olio di letizia a preferenza dei tuoieguali».

Catechesi 21, 2

A

C

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16

91

Cirillo di Gerusalemme (+ 386)

«Come per il battesimo voi siete fatti degni diessere crocifissi, sepolti e risuscitati asomiglianza di Cristo veramente crocifisso,morto e riscuscitato (cf. Catechesi 20,5-7), cosìper la crismazione voi siete stati unti colmistico unguento dell’esultanza con cui fu untolui – cioè con lo Spirito Santo chiamato oliodell’esultanza perché fonte vera e propria diogni letizia spirituale – divenendo conl’unzione partecipi e consorti di Cristo ».

Catechesi 21, 2

B

92

Cirillo di Gerusalemme (+ 386)

«Guardati dal solo pensare che in fondo questosia null’altro che un semplice unguento. È infattiaccaduto qualcosa di simile a quel che avviene delpane eucaristico: dopo l’invocazione dello SpiritoSanto, non è più pane comune ma corpo di Cristo.Così anche questo sacro balsamo , dopol’invocazione non è più unguento comune, anchese continuiamo a chiamarlo come prima, ma ècarisma di Cristo, efficace di grazia divina per ladivina presenza dello Spirito Santo. Ungendoti diquesto unguento la fronte e gli altri sensi, tumaterialmente ungi il corpo, ma lo Spirito Santovivificante ti santifica l’anima». Catechesi 21, 3

93

«L’Antico Testamento conteneva già delle figuredella nostra crismazione». Catechesi 21, 6

Vengono unti: Aronne (Lv 7,1) e Salomone (1Re 1,39.45)

«Gli eventi cui questi personaggi realmenteparteciparono, per voi si rinnovano non secondo ilsenso storico dei fatti, ma secondo la verità cheessi nascondevano. I veri unti dallo Spirito Santosiete voi, che avete posto in Cristo il principio dellavostra salvezza: Cristo è il seme, voi ne siete lapasta; la crismazione opera il passaggio dallasantità del seme a quella della vostra pasta».

Catechesi 21, 6

Cirillo di Gerusalemme (+ 386)

C

B

94

Ambrogio (+ 397)

«Ricorda che hai ricevuto il sigillo spirituale , loSpirito di sapienza e di intelletto, lo Spirito diconsiglio e di fortezza, lo Spirito di conoscenza edi pietà, lo Spirito di timore di Dio, e conserva ciòche hai ricevuto.Dio Padre ti ha segnato , ti ha confermato CristoSignore e ha posto nel tuo cuore quale pegno loSpirito».

De mysteriis 7, 42

Primo Padre che parla di “confermazione”

95

- Ambito rituale, i segni (per ritus)imporre le mani, unzione

- Preghiera, l’eucologia (et preces)

- Momento fondativo (epiclesi)

- Momento prescrittivo (missio)

- Lessico:sigillo, Spirito Santo, crisma, perfezione

Il dono dello Spirito Santo

96

L’imposizione delle mani

- Benedizione (Gen 48,14-20; Mt 19,13)

- Trasmissione di uffici o compiti (Nm 27,18-23; At 6,6; 13,3)

- Guarigione da malattie(solo NT: Mt 9,18; Mc 16,18; Lc 4,40)

- Dono dello Spirito dopo il battesimo(solo NT: At 8,14-17; 19,5-6)

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97

Il dono dello Spirito Santo dipende esclusivamente dall’imposizione delle mani

Al battesimo non si ha dono dello Spirito Santo

Il dono dello Spirito Santo non dipende esclusivamente dall’imposizione delle mani

Al battesimo si ha dono dello Spirito Santo, ma non nella pienezza, come per i Samaritani

A

B

Imposizione delle mani e dono dello Spirito Santo

98

Tentativo di apportare un fondamento biblico alla confermazione

A

B Preferibile

L’unzione

Manca nel NT il legame tra unzione e dono dello Spirito Santo,

tema presente nell’AT

Imposizione delle mani e dono dello Spirito Santo

99

Ippolito di RomaTraditio apostolica

Ambitorituale

χειρ-οτονία

κατά-βασις

Ordinazione

Riconoscimento pubblico di un ministero

100

Ippolito di RomaTraditio apostolica

Ordinazione del presbitero:

Imposizionedelle mani

χειροτεσία

Vescovo: ordina(gesto sacramentale: grazia)

Presbiteri: approvano (gesto di comunione)

χειροτονησία Presbiteri: eleggono per alzata di mano (Didachè XV, 1)

χειροτονία

101

L’unzione

Consacrazione del sacerdote

Consacrazione del re

Consacrazione del profeta

Unzione

102

Consacrazione (del sacerdote): Es 29,7; Lv 4,3

Consacrazione (del re): 1Sam 16,1-13

«Lo Spirito si posò su Davide da quel giorno in poi»

Con l’unzione si comunica lo Spirito

Dopo l’unzione

L’unzione

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103

Consacrazione del profeta

Piano metaforico non reale (con olio)

indica l’investitura da parte di Dio

attraverso un suo rappresentante

autorizzato e riconosciuto tale

L’unzione

104

Persona autorizzata

Persona “unta”

Consacrazione

Missione

unzione spirito

L’unzione

105

Nel NT l’unzione compare solo in Gc 5,13-15

- Non dona lo Spirito Santo

- Guarigione dei malati

L’unzione

106

Il sigillo

Accoglienza di Dio (che offre protezione)

Appartenere a Dio (che diviene proprietario)

Dio salva

In 2Cor 1,21-22 il soggetto è Dio ed è trinitario

Suggellare

107

«Per mezzo di questa unzione il cresimandoriceve “il marchio”, il sigillo dello Spirito Santo.Il sigillo è il simbolo della persona (cf. Gen38,18; Ct 8,6), il segno della sua autorità (cf.Gen 41,42), della sua proprietà su un oggetto(cf. Dt 32,34) – per questo si usava imprimeresui soldati il sigillo del loro capo, come suglischiavi quello del loro padrone –; essoautentica un atto giuridico (cf. 1Re 21,8) o undocumento (cf. Ger 32,10) e, in certi casi, lorende segreto (cf. Is 29,11)».

CCC 1295

Il sigillo

108

«Cristo stesso si dichiara segnato dal sigillo delPadre suo (cf. Gv 6,27). Anche il cristiano èsegnato con un sigillo: “È Dio stesso che ciconferma, insieme a voi, in Cristo, e ci haconferito l’unzione, ci ha impresso il sigillo e ci hadato la caparra dello Spirito nei nostri cuori” (2Cor 1,21-22) (cf. Ef 1,13; 4,30). Questo sigillodello Spirito Santo segna l’appartenenza totale aCristo, l’essere al suo servizio per sempre, maanche la promessa della divina protezione nellagrande prova escatologica (cf. Ap 7,2-3; 9,4; Ez9,4-6».

CCC 1296

Il sigillo

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109

Gv 3,5 rigenerati dall’acqua e dallo Spirito

stretto legame tra battesimo e dono dello Spirito

Paolo e Gv

Lo Spirito

In rapporto all’eredità (Ef 13-14)

110

1 Cor 12,13

1Cor 6,11

2Cor 1,21-22

Ef 1,13-14

Tt 3,5

Un solo Spirito un solo corpo

il sigillo

Noi:battezzati

Voi:lavati

santificati giustificati

In nome di: Gesù e Spirito

Dio:confermaconferisceimprime

dà caparra

in Cristol’unzione

lo SpiritoVoi ricevuto:

suggello lo Spiritocaparra eredità

Noi:salvati

lavacro rigenerazione rinnovamento Spirito

= ungere

= suggellare

Il battesimo come sacramento dello Spirito

111

Non è per la persona in sé, ma per la sua missione

Presenza dello Spirito AT

Lo Spirito si può ritirare dalla persona (1Sam 16,14)

Lo Spirito sarà dato in pienezzaal germoglio di Iesse (Is 11,1-2)

Il Messia sarà il consacrato con l’unzione dello Spirito (Is 61,1, Lc 4,16-30)

È unzione profetica: consacrazione e missione

A

112

Presenza dello Spirito nell’AT

La salvezza raggiungerà Israele e tutti i popoli (Is 11,10-12)

Dio metterà lo Spirito nel cuore dell’uomo (Ez 36,25-29)

Nuova Alleanza

B

113

Presenza dello Spirito nel NT (Atti)in rapporto all’iniziazione cristiana

Lo Spirito è donato:

- Dopo il battesimo (At 2,38; 8,17; 19,6)

- Senza il battesimo (At 2,1-41; 11,15-17)

- Prima del battesimo (At 10,47-48)

A

114

Presenza dello Spirito nel NT (Atti)in rapporto all’iniziazione cristiana

Lo Spirito è donato con l’imposizione delle manidopo il battesimo

B

At 8,14-17 Pietro e Giovanni in Samaria

At 19,5-6 Paolo ad Efeso

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115

Presenza dello Spirito nel NT (Atti)in rapporto all’iniziazione cristiana

Lo Spirito è donato con l’imposizione delle manidopo il battesimo At 8,14-17

C

La Samaria accoglie la parola di Dio

Gli apostoli inviano in Samaria Pietro e Giovanni

Pietro e Giovanni pregano perché ricevano lo Spirito santo,

infatti erano solo stati battezzati nel nome del Signore116

Presenza dello Spirito nel NT (Atti)in rapporto all’iniziazione cristiana

D

La forte dimensione ecclesiologica nel brano

è collegata alla valenza pneumatologica.

L’accoglienza e l’appartenenza alla Chiesa

si attua mediante gli apostoli

attraverso i quali si ha lo Spirito Santo

Lo Spirito è donato con l’imposizione delle manidopo il battesimo At 8,14-17

117

Presenza dello Spirito nel NT (Atti)in rapporto all’iniziazione cristiana

E

- Annuncio del mistero di Cristo

- Battesimo

- Imposizione delle mani

- Dono dello Spirito Santo

Lo Spirito è donato con l’imposizione delle manidopo il battesimo At 19,1-7

Successione cronologica

118

Elementoessenziale

Crismazione/unzione con olio

Imposizione delle mani/o

Tradizione Orientale

Tradizione Occidentale

Confermazione (quale dono dello Spirito)

119

Elementoessenziale

Unzione con olio

Imposizione delle mani/o

Solo AT

Solo NT

Dono dello Spirito

120

Agostino, Discorso 324

«Unctus est, imposita est ei manus»

Dopo il battesimo

«Sei cristiano, porti sulla fronte la croce di Cristo.Il tuo marchio indica chi devi confessare»

Agostino, Discorso 302

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121

Confermazione

Unzione con olio

Imposizione delle mani/o

Configurazione a Cristo

Dono dello Spirito

Tradizione occidentale

122

Tommaso

Materia della Confermazione è l’unzione crismale

Non vi è riferimento all’imposizione delle mani(se non per la prassi apostolica)

STh III, q. 72, a. 2

L’imposizione delle mani riappare nel XVIII secolo

123

«Il sacramento della confermazione si conferisce mediante l’unzione del crisma

sulla fronte, che si fa con l’imposizione della mano

e mediante la parole

“ACCIPE SIGNACULUM DONI SPIRITUS SANCTI”»

Paolo VI, Divinae consortium naturae

«N. ricevi il sigillo dello Spirito Santoche ti è dato in dono»

Rito Confermazione, 32, 54, 63124

«In tutto il Nuovo Testamento la redenzioneè riferita esclusivamente a Cristo e in tutti gliscritti lo Spirito Santo non è considerato maicome Redentore ma visto sempre comecolui che rende profonda e vitale l’opera cheGesù ha compiuto».

F. Courth, I sacramenti, 174-175

125

Confermazione perfeziona (perfectio ) il battesimo

Perfectio

Inizialmente non viene specificatocosa significhi perfectio

Da Ambrogio in poi, (per i Padri)perfectio significa pienezza dello Spirito,quindi significa perfezione della vita spirituale

Rapporto battesimo-confermazione

126

Fausto, vescovo di Riez, Omelia di Pentecoste (460-70)

Attribuita a papa Melchiade, entrerà nel Decretum Gratiani (XII sec.)

L’omelia di Fausto di Riez influenzerà il Medioevo

Perfectio

Rapporto battesimo-confermazione

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22

127

Fausto, vescovo di Riez, Omelia di Pentecoste (460-70)

BattesimoConfermazione

Analogie con la vita militare

BattesimoConfermazione

rigenerati per la vitafortificati (robur) per la lotta (armi)

essere: vita nuova in Cristo agire: realizzare la vita nuova

Perfectio / robur

Rapporto battesimo-confermazione

128

Fausto, vescovo di Riez, Omelia di Pentecoste (460-70)

Limiti

I nemici sono spirituali e la lotta è solo interiore e intima

Il battesimo è anche sul piano dell’agireLa confermazione è anche sul piano dell’essere

In realtà:

Rapporto battesimo-confermazione

BattesimoConfermazione

rigenerati per la vitafortificati (robur) per la lotta (armi)

BattesimoConfermazione

essere: vita nuova in Cristo agire: realizzare la vita nuova

129

Tommaso, si ispira a Fausto di Riez

In Tommaso, però, robur indica primariamente la testimonianza (pubblica) della fede

per diffondere il regno di Dioanche se intende la lotta spirituale (interiore)

Duplice prospettiva che influenzerà sino ai nostri giorni

Rapporto battesimo-confermazione

BattesimoConfermazione

rigenerati per la vitafortificati (robur) per la lotta (armi)

130

Tommaso

BattesimoConfermazione

BattesimoConfermazione

Rapporto battesimo-confermazione

nascita crescita: aetas perfecta = maturità

l’edificio spirituale viene costruitol’edificio spirituale viene perfezionato

BattesimoConfermazione

necessario alla salvezzanecessario alla perfezione della salvezza

131

L’Eucaristia

132

«Ricordandoci dunque della sua morte e dellasua risurrezione , ti offriamo il pane e il calice,rendendoti grazie , perché ci hai giudicati degni distare davanti a te e di servirti. Ti chiediamo diinviare il tuo Spirito sull’offerta della santa Chiesa, diraccogliere nell’unità coloro che si comunicano, dicolmarli dello Spirito Santo, per rinforzare la lorofede nella verità. Così vogliamo lodarti e glorificartiper mezzo del tuo Figlio, Gesù Cristo. Per lui tisiano resi gloria ed onore, Padre e Figlio con loSpirito Santo nella santa Chiesa ora e nei secoli deisecoli. Amen».

Traditio apostolica, 4

Ippolito (+ 235?)

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23

133

«dopo aver così lavato chi è divenuto credente eha aderito, lo conduciamo presso quelli chechiamiamo fratelli, dove essi si trovano radunati,per pregare insieme fervidamente, […], affinché,appresa la verità, meritiamo di essere nei fattibuoni cittadini e fedeli custodi dei precetti , edi conseguire la salvezza eterna»

I Apologia, 65, 1

Giustino (+ 165)

134

Giustino (+ 165)

«Questo cibo è chiamato da noi Eucaristia, e anessuno è lecito parteciparne, se non a chi credeche i nostri insegnamenti sono veri, si èpurificato con il lavacro per la remissione deipeccati e la rigenerazione , e vive così comeCristo ha insegnato »

I Apologia, 66, 1

135

Giustino (+ 165)

Descrizione dell’Eucaristia

«Nel primo giorno chiamato “del sole”, si fa unariunione in uno stesso luogo di tutti quelli cheabitano sparsi per le città o le campagne, evengono lette le memorie degli apostoli o gli scrittidei profeti, finché il tempo lo consente. Quando illettore ha terminato, colui che è preposto(proestós ) alla comunità, mediante un discorso,ammonisce ed esorta all’imitazione di questebelle cose ».

I Apologia, 67, 3-4

A

136

Giustino (+ 165)

Descrizione dell’Eucaristia

«[…] e il presidente innalza preghiere eringraziamenti. […] Dei cibi su cui si èpronunziato il ringraziamento segue ladivisione e la distribuzione a ciascuno eper mezzo dei diaconi si mandano a coloroche sono assenti ».

I Apologia, 67

B

137

Giustino (+ 165)

Descrizione dell’EucaristiaC

«[…] e quanto viene raccolto è consegnato alpresidente; egli stesso va ad aiutare gliorfani, le vedove e coloro che sonobisognosi ».

I Apologia, 67

138

Giustino

Prima descrizione dettagliata della presidenza eucaristica

AIl preposto (proestós) alla comunitàpresiede la celebrazione eucaristica:

I Apologia

- Spiega la dottrina

- Accoglie e consacra le oblate (pane e vino)

A

B

- Distribuisce le offerte ai bisognosi(dopo la consacrazione)

C

Lex cr.

Lex or.

Lex viv.

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24

139

Agostino (e i Padri)

Non leggere Agostino con una ermeneutica posteriore e pre-definita.

Costituirebbe un apriori ideologico

che applicherebbe ad Agostino

problematiche successive

140

Agostino (e i Padri)

Leggere Agostino nel suo contesto

e nell’orizzonte dei destinatari

Recupero di Agostino “recente”

Concilio Vaticano II

141

«Ciò che vedete sopra l’altare di Dio, l’avetevisto anche nella notte passata; ma non aveteancora udito che cosa sia, che cosa significhi,di quale grande realtà nasconda il mistero. Ciòche vedete è il pane e il calice : ve loassicurano i vostri stessi occhi. Invecesecondo la fede che si deve formare in voi ilpane è il corpo di Cristo, il calice è ilsangue di Cristo ».

Agostino, Sermo 272 (Omelia ai neofiti)

142

«[…] questo pane come può essere il suocorpo? E questo calice, o meglio ciò che ècontenuto nel calice, come può essere ilsangue suo? Queste cose, fratelli, si chiamanosacramenti proprio perché in esse si vede unarealtà e se ne intende un’altra ( Aliudvidetur, aliud intelligitur ). Ciò che si vede haun aspetto materiale, ciò che si intendeproduce un effetto spirituale».

Agostino, Sermo 272 (Omelia ai neofiti)

143

La copia

(signum, segno esteriore, immagine, figura)

non è una semplice ombra

senza valore rispetto alla realtà (res),

ma la forma in cui l’originale

si rende storicamente presente.

Platonismo agostiniano

144

Il signum contiene(secundum quaedam modum) la res

senza esaurirla

perché al tempo stesso rimandaad essa (res ipsa)

trascendendo il signum

«Aliud videtur, aliud intelligitur»

Platonismo agostiniano

signum res

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25

145

Realtà

TerrestreCeleste

Aristotele

RealtàPrototipo(ontologico)

ImmagineFiguraCopia

Platone

RealtàPrototipo(ontologico)

Res

ImmagineFiguraCopia

Signum

Platonismo-agostiniano

146

Sacramentum tantum

Res tantum

Segno esteriore 1

Effetto del sacramento 2

Agostino (cristologico)

2. Dimorare in Cristo che dimora in me (simbolismo)

1. Mangiare la carne (realismo)

147

Sacramentum tantum

Res tantum

Segno esteriore 1

Effetto del sacramento 2

Agostino (ecclesiologico)

2. Membra del Corpo di Cristo, la Chiesa (simbolismo)

1. Mangiare la carne (realismo)

148

«Il tuo nutrimento sia la vita, la tua bevanda sia lavita; avrai la vita e la vita sussiste nella suaintegrità. Allora avverrà questo, cioè, che corpo esangue di Cristo saranno la vita per ognuno,se ciò che si riceve visibilmente nelSacramento si mangi spiritualmente, si bevaspiritualmente nella realtà propria significata .Abbiamo ascoltato il Signore stesso che dice: “Èlo Spirito che dà la vita; la carne, invece, nonserve a nulla. Le parole che vi ho detto sonospirito e vita” (Gv 6, 54-65)».

Agostino, Sermo 131 (comm. Gv 6, 54-66)

149

Ermeneutica: lettera e/o allegoria

- Lettera grammatica: Parola = etimologia

- Allegoria retorica: Parola = significato nella frase

(Aristotele, Antiochia)

(Platone, Alessandria)

Trivium: grammatica, retorica, dialettica

Epoca carolingia (IX sec.)

150

Domanda:

presenza di Cristo nell’Eucaristia

vera o simbolica?

Prospettiva patristica: greca e latina

Simbolico = reale

che rimanda alla realtà piena, quella celeste

Epoca carolingia (IX sec.)(Pascasio Radberto - Ratramno)

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26

151

Eucaristia

Realismo-materiale

Simbolismo-spiritualista

(Alcuino, Amalario di Metz)

(Beda, Gv Scoto Eriugena, Floro)

Lettera

Spirito

Pascasio Radberto[Lanfranco]

Ratramno[Berengario]

Metafisica Ermeneutica

Epoca carolingia (IX sec.)(Pascasio Radberto - Ratramno)

152

RealtàPrototipo(ontologico)

Res

ImmagineFiguraCopia

Signum

Platonismoagostiniano

Invisibile Visibile

Res tantumRes sacramenti

Signum tantumSacramentum

Sacr.tum tantum

Prima scolasticaPietro Lombardo

(Summa Sententiarum)

Res et signumRes et sacramentum

Res tantumRes sacramenti

Signum tantumSacr.tum tantum

«Se vuoi comprendere [il mistero] del corpo di Cristo,ascolta l’Apostolo che dice ai fedeli: “Voi siete il corpo diCristo e sue membra” (1Cor 12,27). Se voi dunque siete ilcorpo e le membra di Cristo, sulla mensa del Signore èdeposto il mistero di voi: ricevete il mistero di voi. A ciò chesiete rispondete: Amen e rispondendo lo sottoscrivete. Ti sidice infatti: Il Corpo di Cristo, e tu rispondi: Amen. Siimembro del corpo di Cristo, perché sia veritiero il tuoAmen. Perché dunque [il corpo di Cristo] nel pane? […]ascoltiamo sempre l’Apostolo il quale, parlando di questosacramento, dice: “Pur essendo molti formiamo un solopane, un solo corpo” (1Cor 10,17). Cercate di capire edesultate. Unità, verità, pietà, carità. “Un solo pane”: chi èquesto unico pane? “Pur essendo molti, formiamo un solocorpo”. Ricordate che il pane non è composto da un solochicco di grano, ma da molti».

Agostino, Sermo 272

«Quando si facevano gli esorcismi su di voi venivate,per così dire, macinati; quando siete stati battezzati,siete stati, per così dire, impastati; quando avetericevuto il fuoco dello Spirito Santo siete stati, percosì dire, cotti. Siate ciò che vedete e ricevete ciòche siete. Questo disse l’Apostolo in riguardo alpane. E ciò che dobbiamo intendere del calice,anche se non è stato detto, ce l’ha fatto capireabbastanza. Come infatti perché ci sia la formavisibile del pane molti chicchi di grano vengonoimpastati fino a formare un’unica cosa - come seavvenisse quanto la sacra Scrittura dice dei fedeli:“Avevano un’anima sola e un solo cuore protesiverso Dio” (At 4, 32) - così è anche per il vino».

Agostino, Sermo 272

155

«La celebrazione dell’iniziazione cristiana , quindi,non è solo il culmine del “catecumenato” e ilcompimento del cammino, ma l’inizio di una vitanuova ottenuta dal lavacro di rigenerazionenello Spirito Santo, orientata verso il bene e per«piacere a Dio » [Traditio apostolica, 21] attraverso unaviva esperienza ecclesiale sorretta dalla catechesi euna costante attuazione esistenziale di quantoappreso durante il lungo periodo catecumenale».

R. Nardin, Professare, celebrare, pregare la fede

156

Domenica

“in albis”

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27

157

«Rivolgo la mia parola a voi, bambini appena nati,fanciulli in Cristo, nuova prole della Chiesa, graziadel Padre, fecondità della Madre, pio germoglio,[…]: “Rivestitevi del Signore Gesù Cristo e nonseguite la carne e i suoi desideri” (Rm 13,14),perché vi rivestiate, anche nella vita, di colui cheavete rivestito per mezzo del sacramento. “Poichéquanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestitidi Cristo. Non c’è più Giudeo né Greco; non piùschiavo né libero; non c’è più uomo, né donna,poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù” (Gal 3,27-28). In questo sta la forza del sacramento».

Discorso 8 nell’Ottava di Pasqua

Agostino (+ 430)

158

«È infatti il sacramento della nuova vita, checomincia in questo tempo con la remissione di tutti ipeccati, e avrà il suo compimento nella risurrezionedei morti. Siete stati sepolti insieme con Cristo nellamorte per mezzo del battesimo perché, comeCristo è risuscitato dai morti, così anche voipossiate camminare in una vita nuova (cf. Rm 6,4).Oggi ricorre l’ottavo giorno della vostra rinascita,oggi trova in voi la sua completezza il segno dellafede, quel segno che presso gli antichi patriarchi siverificava nella circoncisione, otto giorni dopo lanascita al mondo. Perciò anche il Signore haimpresso il suo sigillo al suo giorno, che è il terzodopo la passione». (Discorso 8 nell’Ottava di Pasqua)

Agostino (+ 430)

159

«Esso però, nel ciclo settimanale, è l’ottavo dopo ilsabato, e il primo della settimana. Cristo facendopassare il proprio corpo dalla mortalità all’immortalità,ha contrassegnato il suo giorno con il distintivo dellarisurrezione. Voi partecipate del medesimo mistero nonancora nella piena realtà, ma nella sicura speranza,perché avete un pegno sicuro, lo Spirito Santo. “Sedunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù,dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensatealle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infattisiete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristoin Dio. Quando si manifesterà Cristo, la vostra vitaallora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria”».

Discorso 8 nell’Ottava di Pasqua

Agostino (+ 430)

160

Gregorio di Nissa (+ 397)

«Colui che ha ricevuto il lavacro dellarigenerazione, è come una recluta appenainquadrata nell’esercito, che non ha ancoracompiuto gesti valorosi o eroici, degni di un verosoldato. Allo stesso modo dunque che uno non siritiene un uomo forte per aver indossato cintura emantello [...]. prendiamo le stesse parole delSignore, che saranno proferite nel comune giudizio,e insegnano esattamente ciò che propongono:“Venite, benedetti dal Padre mio, ricevete in ereditàil regno preparato per voi fin dalla fondazione delmondo” (Mt 25, 34). E per qual motivo?».

Discorsi sul battesimo

161

Gregorio di Nissa (+ 397)

«Non perché siete rivestiti di incorruttibilità néperché avete lavato i vostri peccati, ma perchéavete operato rettamente nella carità. E subitosegue l’elenco di coloro che son stati nutriti,dissetati, rivestiti. [...] Illuminati dal battesimo,dobbiamo gratitudine a chi ci ha beneficati. E lanostra gratitudine verso Dio si dimostra con labontà che abbiamo per i nostri simili, col prendercicura della nostra salvezza e della virtù.Abbandonate dunque la vostra stolta opinione, voiche vi appellate al battesimo negli ultimi istantidella vita; e sappiate che la fede richiede comesorella la speranza, la quale nasce da una vitavissuta nella carità». (Discorsi sul battesimo)

Iniziazione cristiana decadente: IV - V secolo

Svolta costantiniana: - Teodosio I editto De fide catholica (380):- Cristianesimo religione di Stato

Ampia diffusione del catecumenato: da esso èriconosciuta l’appartenenza cristiana a livello civile.Christiani = catecumeni + fedeli (Agostino, Sermo 46,31)

Grandi migrazioni dal nord e dall’est:Conversione e battesimo

Conversione e battesimoCapo Sudditi

Conversione e battesimo di massa

A

B

162

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28

Signatio Audientes (katēchoumenoi)

Electi (photizōmenoi)

Nomendatio Competentes

Itinerario catecumenale (ordo)

(onomatographia) Traditio/redditio symboli + Pater

Celebratio

Epifania Quaresima

BattesimoConfermazioneEucaristia

Veglia pasquale163

lex credendilex vivendi

lex credendilex vivendi

lex orandi

divina eloquia cum legente crescunt(Gregorio M., Hom. Ez. I, 7, 8)

Culmen

«la liturgia è il culmine verso cui tende l’azione della Chiesa e,insieme, la fonte da cui promana tutta la sua forza» (SC 10)

lex orandi

164

Catecumenato in fase decadente: IV - V secolo

Catecumenato scadente e eccellente catechesi

Ridotto e senza esame

Protratto per pauradelle pubbliche penitenze

Ottimi vescovi

Tentativo di supplireil ridotto catecumenato

Catecumenato

Ridotto alla sola Quaresima

Protratto moltissimo, anche fino alla fine della vita

165 166

Conclusioni sull’epoca patristica

Il catecumenato e le catechesi dei Padri evidenziano:

1. La storia della salvezzaorientata/compiuta in Cristo

2. Il popolo di Dio (la Chiesa ) è salvatoe rende partecipi della salvezza

3. Il catecumeno è già considerato christianus:valore del catecumenato

4. Il battesimo come ingresso/permanenzanella salvezza

167

1. La storia della salvezzaorientata/compiuta in Cristo

- il vertice/compimento di questa storia: Cristo

- l’inserimento in questa storia attraverso Cristo

- allegoria: esodo/conversione; Giordano/battesimo

- mistagogia: “spiegazione” dell’inserimento in Cristo

Conclusioni sull’epoca patristica

A

B

A’

B’

168

2. Il popolo di Dio (la Chiesa ) è salvatoe rende partecipi della salvezza

- La Chiesa è madre: concepisce figli unendosi al Verbo- i figli unendosi al Verbo diventano a loro volta madri- catecumenato non tecnica ma esperienza vitale generante

- La comunità locale è attiva- catechisti, padrini (a nome della Chiesa-madre)- digiuno (Quaresima per tutta la comunità)- ministro (vescovo) che “genera” alla Chiesa col battesimo

- Il cammino è personale- non massificato e anonimo- non individuale e isolato- ma all’interno e mediante una comunità che genera

Conclusioni sull’epoca patristica

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29

169

3. Il catecumeno è già considerato christianus:valore del catecumenato

- Il catecumeno è già visto come membro della Chiesa- Agostino, Sermo 46, 31 (christianus)

- Il catecumenato non è solo un tempo pedagogico- non è solo: sociologico, giuridico, anagrafico- ha un valore sacramentale-teologico

Conclusioni sull’epoca patristica

170

4. Il battesimo come ingresso/permanenzanella salvezza

- il battesimo introduce a apre all’alleanza (salvezza)- ingresso nella “Terra promessa” (allegoria)- primo sacramento dell’iniziazione (mistagogia)

- impegna tutta la vita come permanenza nell’alleanza- lex vivendi: caritas- “formazione permanente”

Conclusioni sull’epoca patristica

171

Conclusioni sull’epoca patristica

«[Il catecumenato antico] è un camminoesperienziale : ha per scopo primario la conversionedel cuore, mediante una profonda esperienza del Diovivo di Gesù Cristo, l’iniziazione al mistero el’apertura degli “occhi di fede ” per scoprire esperimentare con la comprensione dei segni ilmistero celebrato»

O. Pasquato, Quale tradizione per l’iniziazione cristiana?, 104

172

LL’ A L T O M E D I O E V OA L T O M E D I O E V O

173

Padri latini

- Ambrogio (+397)

- Agostino (+430)

- Gregorio M. (+604)

Dottrina eucaristica

Teologia(Trinità, antropologia)

(Medioevo latino)

Spiritualità

(Medioevo latino)

(Medioevo latino)

Iniziazione cristiana in decadenza: dal V-VI secolo

Il motivo della decadenza del battesimo degliadulti è dato dalla diffusione del battesimo deibambini , anche se fino al IX secolo il secondo èancora inferiore al primo.

La notevole mortalità infantile invita al battesimodei bambini e inoltre sempre di più senzaaspettare la veglia pasquale.

In genere i genitori partecipano a una sorta dicammino catecumenale “al posto” dei bambini dabattezzare.

174

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30

Iniziazione cristiana nell’Alto Medioevo

Tentativo con Carlo Magno di stabilire unaliturgia uniforme e “romana” attraverso lacelebrazione dell’iniziazione cristiana

- Introduzione del Sacramentario Gelasiano

- Inchiesta ai metropoliti

175

Iniziazione cristiana nell’Alto Medioevo

Sino al XII secolo sono prescritti pontificali neiquali si sottolinea l’unità della celebrazione deisacramenti dell’iniziazione cristiana.

Tuttavia:Si stacca la confermazione, divenendo autonoma.

Ciò è dovuto:- scomparsa del catecumenato: cristianità diffusa.- battesimo dei bambini per il presbitero,lasciando al vescovo la confermazioneche diventava autonoma.

- Confermazione non ritenuta essenzialealla salvezza, per cui decade.

176

177

Beda il Venerabile (+ 735)

«Perciò siamo diventati “popolo che Dio si èacquistato” (1Pt 2,9) con il sangue del nostroRedentore, come una volta il popolo di Israele erastato salvato dal sangue dell’agnello in Egitto.Perciò nel versetto seguente, dopo avere ricordatomisticamente l’antica storia, insegna che questadeve essere compiuta anche in senso spirituale dalnuovo popolo di Dio, aggiungendo: perché abbiatead annunziare i suoi prodigi».

Commento a 1 Pt

178

Beda il Venerabile (+ 735)

«Come infatti coloro che da Mosè furono liberatidalla schiavitù egizia intonarono un canto trionfaleal Signore, dopo il passaggio del Mar Rosso el’annegamento dell’esercito del faraone, cosìanche noi, dopo aver ricevuto la remissione deipeccati nel battesimo, dobbiamo ringraziaredegnamente per i benefici celesti . Infatti gli Egizi,che angariavano il popolo di Dio, e che significanoanche “tenebre” e “tribolazione”, simboleggianobene i peccati che ci perseguitavano, ma che sonostati distrutti nel battesimo».

Commento a 1 Pt

179

Beda il Venerabile (+ 735)

«Anche la liberazione dei figli di Israele e il loroarrivo alla terra promessa , ben si addice almistero della nostra redenzione, per mezzo dellaquale aspiriamo alla luce della celeste dimora ,con l’illuminazione e la guida della grazia di Cristo;luce e grazia significate da quella nube e colonnadi fuoco che per tutto quel viaggio li difesedall’oscurità della notte e, attraverso un camminopieno di indescrivibili peripezie, li condusse alladefinitiva patria promessa».

Commento a 1 Pt

180

Battesimo dei bambini si allarga (regime di cristianità)(ministro del battesimo è il sacerdote)

La cresima è differita perché prerogativa del vescovo(Lettera, del 416, di Innocenzo I al vescovo di Gubbio: DH 215)

Dalla separazione battesimo-confermazione segue unariflessione che tentò di giustificare a livello teologicoquesta separazione, perché in quanto perfectionecessità di un’età matura (influsso dell’omelia di Fausto diRiez)

La confermazione diviene autonoma (dal IX sec.)

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31

Valore del battesimo (Medioevo)

Importanza laica del battesimo- segno di appartenenza alla comunità sociale

(christianitas = societas)

Poca importanza ecclesiale del battesimo- ormai universale e dato per scontato

(societas = christianitas)- importanti continentes o almeno praedicatores

181

Societas e ecclesia divise in tre ordines

- oratores- bellatores- laboratores

- continentes (monaci) - praedicatores (chierici)- coniugati (sposati)

182

«La gerarchia dei differenti stati di vita poggia infattisul postulato che la condizione carnale sia deteriore:più ci si allontana dalla carne, identificata con lasessualità, tanto più si è perfetti. In questa prospettivail matrimonio, pur essendo un sacramento, non haalcun valore positivo: rappresenta unicamente unrimedio alla concupiscenza e una concessione alladebolezza umana. [...] Questa visione pessimista dellacondizione dei laici nonché del loro ruolo nella Chiesanon è appannaggio di qualche autore isolato oestremista. Viene condivisa anche dagli stessi fedeli,che non riescono a intravedere alcuna salvezza senon in un’unione assai intima con il mondo deireligiosi»

A. VAUCHEZ, La spiritualità dell’Occidente medievale, 52

183

In realtà, convivono nell’ambito della

letteratura monastica medievale due

tendenze, una di rifiuto e l’altra di

accoglienza verso il mondo rappresentato

dal laicato, soprattutto dalla donna e dal

matrimonio.

184

In ciò che riguarda la donna e il matrimonio,quali espressioni tipiche del mondo, i monaciconservano uno sguardo positivo

«né rappresenta ai loro occhi un problemainsolubile, una fonte di angoscia (comeaccadeva, e non paradossalmente, alla coevacultura cortese, quella che celebrava il liberoamore). Al contrario, donna e sesso sonoassunti a parametro della stessa esperienzareligiosa».

G. CRACCO, “Prefazione” a J. LECLERCQ, I monaci e il matrimonio. Un’indagine sul XII secolo, 6

185

L A S C O L A S T I C A L A S C O L A S T I C A

- Pietro Lombardo

- Tommaso d’Aquino

186

La Scolastica

- Pietro Lombardo

Effetti del sacramento (Sent. IV, d. 7)

Battesimo

Confermazione

Remissione dei peccati

Fortificare il cristiano

Entrambi con lo Spirito Santo per:

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32

187

Nascita dell’università

Pensiero sistematico

Pensiero scientifico Aristotele

Summe

Causalità

Ilemorfismo

Padri: stimoli di carattere pastorale e esterno (eresie)

XIII sec.: stimoli di tipo accademico

Tommaso d’Aquino (STh III, qq. 66-71 + 72 + 73-83)188

EFFETTICAUSE

Resolutio (induzione)

Compositio (deduzione)

Scienze sperimentali,

filosofia(Aristotele, metafisica)

Teologia

Metodo scolastico

189

EFFETTICAUSE

Articoli di fede

Dio

Cristo

STh I: creazione

STh I-II; STh II-II: uomo

ChiesasacramentiSTh III:

De Deo Uno

De Deo Trino

incarnazionemisteri di Cristopassione

STh III

STh I

190

Tommaso d’Aquino (STh III, q. 68, aa. 1-3)

Iniziazione cristiana

- Necessità del battesimo per la salvezza

- Battesimo di desiderio

- Il battesimo dei bambini non va differito

- Il battesimo degli adulti va differito- esigenza catecumenato (conoscere/vivere la fede)- esigenza liturgica (celebrazione veglia di Pasqua)

191

Tommaso d’Aquino (STh III, q. 66, a. 1)

Sacramentum tantum(Signum tantum)

Res et sacramentum

Res sacramenti(Res tantum)

Segno esteriore, rito 1

Effetto oggettivo intermedio 2(permanente)

La grazia effetto del sacramento 3(fine del sacramento)

1

2

3

L’uso dell’acqua sull’uomo: abluzione o lavacro

Il carattere: conformazione a Cristo (non si può perdere)

La grazia santificante: la giustificazione, la santificazionegratia habitualis (si può perdere)

192

Tommaso d’Aquino (STh III, q. 68, aa. 4.8)

Res et sacramentum

Res sacramenti

Non necessaria la fede

Necessaria la fede

Disposizioni del battezzando

Per gli adulti la conversione è fondamentale:chi ha volontà di peccare non può esserebattezzato (cf. STh III, q. 68, a. 4)

Fede

(cf. STh III, q. 68, a. 8)

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33

193

Tommaso d’Aquino (STh III, q. 66, a. 1)

Res et sacramentum

Res sacramenti

La fonte esplicita di Tommaso è GiovanniDamasceno (ma non indica l’opera: De fideorthodoxa) di cui mette in evidenza 4 parole:

Sigillum/custodia

Regeneratio/illuminatio

Custodisce l’anima al bene

Vita nuova Fede

194

«Passiamo a trattare del sacramento della confermazione .Sull’argomento si pongono dodici quesiti [articoli]: 1. Se la cresima sia un sacramento [res sacramenti];2. La sua materia [sacramentum tantum];3. Se la validità del sacramento esiga che il crisma sia stato

prima consacrato dal vescovo; 4. La forma della cresima;5. Se la cresima imprima il carattere [res et sacramentum]; 6. Se questo presupponga il carattere del battesimo; 7. Se la cresima conferisca la grazia; 8. A chi spetti ricevere questo sacramento; 9. In quale parte del corpo; 10. Se il cresimando debba essere assistito da qualcuno; 11. Se questo sacramento debba essere amministrato solo

dai vescovi; 12. Il rito della cresima».

STh III, q. 72, Prooemium

195

«E poiché le realtà sensibili e materiali sono l’immaginedi quelle spirituali e intelligibili , possiamo da ciò cheaccade nella vita materiale comprendere le particolarità dellavita spirituale. Ora, è manifesto che nella vita corporalecostituisce una particolare perfezione il raggiungimentodell’età perfetta e la capacità di compiere azioni umaneperfette; tanto che anche l’Apostolo [1Cor 13, 11] dice:“Quando divenni uomo, abbandonai ciò che era propriodell’infanzia”. Per questo dunque, oltre al moto digenerazione da cui uno riceve la vita corporea , c’è ancheil moto di crescita che conduce all’età perfetta . Allostesso modo quindi anche la vita spirituale è ricevutamediante il battesimo , che è una rigenerazionespirituale . Nella cresima invece si ottiene per così direl’età perfetta della vita spirituale ».

STh III, q. 72, a. 1, resp.

196

Analogia con la vita umana

Battesimo

Confermazione

Rinascita spirituale

Maturità della vita spirituale

Entrambi con lo Spirito Santo per:

Tommaso d’Aquino (STh III, q. 72, a. 1)

197

Sacramentum tantum(Signum tantum)

Res et sacramentum

Res sacramenti(Res tantum)

Segno esteriore, rito 1

Effetto oggettivo intermedio 2(permanente)

La grazia effetto del sacramento 3(fine ultimo)

Unzione col crisma + imposizione della mano

Il carattere: spiritualis potestas, robur, quasi ex officio, aetas perfecta

La grazia santificante: pienezza dello Spirito Santo, aetas perfecta

Tommaso d’Aquino (STh III, q. 72, aa. 1.2.5)

In riferimento solo per la prassi apostolica

(a. 2)

(a. 5)

(a. 1)

Sacramentum tantum

Res et sacramentum

Res sacramenti

1 Segno esteriore, specie visibili, sacramento in sé e per sé

2 Effetto intermedio:

3 Fine del sacramento: Grazia da

Species (segno) Visibile

Veritas (realtà)

Virtus (potenza) Invisibile

1

2

3

Ugo di S. Vittore

Visibile/invisibile

Tommaso

Attualizzazione del sacrificio di CristoPresenza reale del suo corpo e sangue

Incontro col SignoreAppartenenza alla Chiesa

A

B

C

D

E u c a r i s t i a

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34

199

Primo millennio

Spirito SantoEffetti / Grazia

Corpus Christieucaristico

Corpus Christiecclesiale

B D

3

Secondo millennio

2°e 3°momento

Dimensione sacrificale

Dimensione individuale

A

C

Accentuazioni

200

Corpus Christieucaristico

B

MemoriaSacrificio di

Cristo

Corpus Christieucaristico

Corpus Christiecclesiale

B D

Primo millennio

Secondo millennio

A

Incontro(individuale) col Signore

C

201

Tommaso

Summa theologiae III, qq. 73-83

«Primo, del sacramento in se stesso [q. 73]; secondo, dellasua materia [q. 74]; terzo, della sua forma [q. 78]; quarto, deisuoi effetti [q. 79]; quinto, di coloro che lo ricevono [q. 80];sesto, del suo ministro [q. 82]; settimo, del suo rito [q. 83].Sul primo tema esamineremo:1. Se l’Eucaristia sia un sacramento;2. Se sia un sacramento unico o molteplice;3. Se sia necessario per la salvezza;4. Le sue denominazioni;5. La sua istituzione;6. Le sue prefigurazioni»

STh III, q. 73, Pr.

202

Tommaso

Summa theologiae III, q. 73, a. 1 resp.

Sacramento: segno e strumento

della vita spirituale dell’essere umano

«Sacramenta Ecclesiae ordinantur adsubveniendum homini in vita spirituali. Vita autemspiritualis vitae corporali conformatur, eo quodcorporalia spiritualium similitudinem gerunt»

203

- L’unità dei sacramenti dell’iniziazione cristiana non è evidente

Scolastica

- Chiarezza e precisione

- Riferimento per il Magistero successivo

- Modesto riferimento alla lex orandi

- Modesto riferimento alla dimensione ecclesiale e comunitaria

- Modesto riferimento pneumatologico

- Impostazione e categorie aristotelico-tomiste

- Accentuazione cristologica

204

A livello liturgico si ha il consolidamento del battesimoe dei sacramenti dell’iniziazione cristiana isolati e nonorganicamente uniti.

Si diffonde il Pontificale romano-germanico (X secolo).- La confermazione segue un proprio rito separato.- La prima eucaristia è rimandata all’età di ragione.

Il Conc. di Trento confermerà la necessitàdell’uso di ragione per ricevere l’eucaristia, inoltresi afferma che l’eucaristia non è necessaria allasalvezza dei bambini, perché con il battesimosono già incorporati in Cristo (DH 1730)

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35

205

I l C O N C I L I O D I T R E N T OI l C O N C I L I O D I T R E N T O

- Aspetti introduttivi- Osservazioni sul Concilio di Trento- Il battesimo e il peccato originale- Il battesimo e la giustificazione- Implicazioni pastorali del C. di Trento

206

Concilio di Trento

Risponde ai Riformatori

- accettano il battesimo come vero sacramento- sottolineano molto la fede

Non offre una dottrina sistematica sul battesimo,ma viene considerato in rapporto a vari temi,

che sono:

Aspetti introduttivi

207

Concilio di Trento

- Il peccato originale (DH 1513-1515)

- La giustificazione (DH 1524.1526.1528-1529)

- Il settenario sacramentale (DH 1601-1613)

- La penitenza (DH 1671-1672)

- 14 canoni (DH 1614-1627)

Aspetti introduttivi

208

Concilio di TrentoIl battesimo e il peccato originaleIl battesimo e il peccato originale

(DH 1513-1515)

Battesimo dei bambini :

Lo stesso merito di Gesù Cristoè applicato agli adulti e ai bambini(DH 1513)

I bambini appena nati devono essere battezzati(DH 1513)

I bambini vengono veramente battezzatiper la remissione dei peccatianche se non hanno commesso peccati(DH 1514)

209

Concilio di TrentoIl battesimo e il peccato originaleIl battesimo e il peccato originale

(DH 1513-1515)

Peccato originale (DH 1515)

La grazia del battesimotoglie la macchia del peccato originale.Non è semplicemente non imputato il peccato.

Nei battezzati rimane la concupiscenza o passione.Essa non è peccatoma ha origine e inclina al peccato.È lasciata come prova per il combattimentospirituale. Può essere occasione di meriti.

210

Concilio di TrentoIl battesimo e la giustificazioneIl battesimo e la giustificazione

(DH 1524.1526.1528-1529)

Giustificazione del peccatore : (DH 1524)

«Passaggio dallo stato in cui l’uomo nasce figlio delprimo Adamo, allo stato di grazia e di “adozione deifigli di Dio” (Rm 8,15), per mezzo del secondoAdamo, Gesù Cristo, nostro Salvatore; questopassaggio, dopo l’annuncio del Vangelo, non puòavvenire senza il lavacro della rigenerazione (cf.can. 5) o senza il desiderio di ciò, come sta scritto:“Se uno non nasce da acqua e da spirito non puòentrare nel regno di Dio” (Gv 3,5)»

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211

Concilio di TrentoIl battesimo e la giustificazioneIl battesimo e la giustificazione

Inizio della giustificazione dalla grazia preveniente(DH 1525)

Cap. 6 Come prepararsi (DH 1526-1527)

[…]

- Penitenza che è preceduta dal battesimo

- Proponendosi di ricevere il battesimo (At 2,38)

212

Concilio di TrentoIl battesimo e la giustificazioneIl battesimo e la giustificazione

Giustificazione (rigenerazione): cos’è (DH 1528)

1. «non è una semplice remissione dei peccati,ma è anche santificazione e rinnovamentodell’uomo interiore,

2. mediante la libera accettazione della grazia edei doni che l’accompagnano,

3. per cui da ingiusto diviene giusto e da nemicoamico»

213

Concilio di TrentoIl battesimo e la giustificazioneIl battesimo e la giustificazione

Giustificazione (rigenerazione): cause (DH 1529)

Causa finale: gloria di Dio, di Cristo e la vita eterna

Causa efficiente: misericordia di Dio, Spirito Santo

Causa meritoria: passione di Cristo

«Causa strumentale è il sacramento delbattesimo , che è “sacramento della fede”, senzala quale nessuno ha mai ottenuto lagiustificazione»

214

Giustificazione: Lutero

Atto giudiziario: libera dalla pena del peccato non dal peccato.

non è anche santificazione e rinnovamento dell’uomo interiore

Il peccatore resta peccatore«Simul iustus et peccator»peccator in re, iustus in spe

215

Giustificazione: Lutero

«Non il sacramento ma la fede in esso giustifica»

L’ex opere operatosembra una magia

Importanza del soggetto

«Il battesimo non giustifica nessuno,giustifica la fede nella promessa di Dio,

a cui si aggiunge il battesimo».

216

Giustificazione: Lutero

Tra giustizia di Dio e battezzato c’è solo un rapporto esteriore

- Promessa di salvezza di Dio

- Segno istituito da Dio

- Fede: credere nella promessa di Dio

- Sacramento (battesimo) Dio si lega con un pattoall’uomo e, pur lasciandolo peccatore (peccatorin re) con la sua grazia lo cambia gradualmentefino alla salvezza escatologica (iustus in spe).

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37

217

Concilio di TrentoRisponde a Lutero

Can. 6 De sacramentis in genere

1. I sacramenti sono necessari alla salvezza(DH 1604)

2. I sacramenti della nuova legge contengono la grazia(DH 1606)

3 Non sono solo segni esteriori della grazia o dellagiustizia già ricevuta mediante la fede(DH 1606)

4 Per ottenere la grazia non basta la sola fede nellapromessa divina

218

Concilio di TrentoSintesi: 14 canoni (DH 1614-1627)

Specifica il battesimo di Cristorispetto al battesimo di Giovanni

Il Concilio di Trento non prende una netta posizionesu un tema dibattuto sin dalla scolastica

Tommaso: circoncisione e battesimo di Giovanni non solocerimonie ma reale remissione dei peccati (STh III, q. 70, a. 1)

Conc. Firenze (decr. Armeni): i segni dell’antica alleanza noncontengono la grazia ma orientano verso di essa (DH 1310)

Can. 1

219

Concilio di TrentoSintesi: 14 canoni (DH 1614-1627)

La rinascita nel battesimonon è semplicemente simbolica

Anche un eretico battezza validamente, purché- abbia l’intenzione di fare ciò che fa la Chiesa- rispetti la forma del sacramento stabilita

Can. 2

Can. 4

Can. 5 La necessità del battesimoin ordine alla salvezza

220

Concilio di TrentoSintesi: 14 canoni (DH 1614-1627)

Il battesimo impegnanon solo a credere ma a vivere la fede

Can. 6-10

Can. 11-13 Unicità del battesimo (non ripetibile)Possibilità del pedobattesimo

221

Osservazioni sul Concilio di Trento

Riprende Tommaso

Risponde ai Riformatori

Non originale

Non organico

A) Clima controversistico

B) Tematiche (antropologiche):

- Rapporto battesimo / peccato(effetti del battesimo, questione della concupiscenza)

- Rapporto battesimo / giustificazione222

- Il battesimo nell’insieme dell’iniziazione cristiana

- Il rapporto: fede, battesimo e vita

- Il rapporto: battesimo dei bambini e quello degli adulti

- Il rapporto: battesimo ed esistenza ecclesiale

Il Concilio di Trento non affronta:

Osservazioni sul Concilio di Trento

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38

223

Le implicazioni pastorali del Concilio di Trento

Rinnovamento pastorale Rituale romanoCatechismo

Rituale romanum1614 Paolo V

Battesimo in un unico ritocontinuo in cui non si offre più ilsenso dinamico di cammino edi ingresso nel mistero dellasalvezza

Non viene recepita la propostadel card. Santori: ricostituire ilcatecumenato

Catechismus romanus(1566)

- confermazione 7 anni

- prima comunione 11 anni224

- L’età della confermazione

- La frequenzaalla comunione eucaristica

225

L’età della confermazione

Dal XIII sec. all’uso di ragione (7 anni)

Francia dal XVIII sec.:Ritardare la confermazione, dopo la 1°comunione

- influenza illuminista- influenza giansenista- dopo la riv. francese, assenza di vescovi

Germania, Austria, Ungheria dal XIX sec.:Ritardare la confermazione, dopo la 1°comunione

226

Francia fine XIX sec.:Ritardare 1a comunione a dopo la confermazione

- influenza della S. Sede

Italia XX sec.:Confermazione 7 anni, poco dopo vi è la 1a comunione

- influenza del CJC 1917

L’età della confermazione

227

Pio X : Decreto Quam singulari (1910)

Prima comunione: 7 anni

Confermazione ulteriormente differita

228

Italia (poco prima e dopo il Vaticano II)

I vescovi chiedono di rimandare la confermazione:

- Troppo vicina alla 1a comunione

- Maggiore formazione dei candidati

- Sacramento dalla militia Christi (responsabilità)

L’età della confermazione

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39

229

Frequenza alla comunione eucaristica

Frequenza alla comunione

Giansenismo

Pio X

230

Giansenismo: solo chi si sente “perfetto” può accedere alla comunione

Drastica diminuzione della frequenza

PascalRifiuto della comunione

Frequenza alla comunione eucaristica

231

Pio X: Decreto Sacra Tridentina Synodus (1905)

Contesto storico:

- Forti dispute in Belgio sulla “comunione frequente”

- Opinione: necessità di assenza di peccato veniale

DH 3375-3383

Frequenza alla comunione eucaristica

232

Pio X: Decreto Sacra Tridentina Synodus (1905)DH 3375-3383

2. Situazione storica (DH 3376-3378)Pio X

1. Scopo dell’eucaristia (DH 3375)

3. Disposizioni (DH 3379-3383)

Frequenza alla comunione eucaristica

233

Pio X: Decreto Sacra Tridentina Synodus (1905)DH 3375

1. Scopo dell’eucaristia (quotidiana):

santificazione dei fedeli (tutti, omnes)

Congiunti a Dio per l’eucaristia:- Reprimere ciò che allontana da Dio- Purificare dai peccati veniali- Impedire i peccati mortali

Non è una ricompensa per buona condotta

Frequenza alla comunione eucaristica

234

Pio X: Decreto Sacra Tridentina Synodus (1905)

Raffreddata la pietà a causa del giansenismo

2. Situazione storica (DH 3376-3378)

Non accostarsi all’eucaristia, se non molto raramente

Esclusione dell’eucaristia a gruppi di persone:- tipo di lavoro (commercianti)- coniugati

Frequenza alla comunione eucaristica

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40

235

Pio X: Decreto Sacra Tridentina Synodus (1905)

3. Disposizioni (DH 3379-3383)

- Comunione quotidiana per tutti i fedelipurché in stato di grazia

- Il peccato veniale non è un impedimento

Frequenza alla comunione eucaristica

236

Pio X

Eucaristia: importante

- Per la comunione con Dio (per Cristo)

- Essere in stato di grazia (non in peccato mortale)

Prima comunione il più presto possibile

Frequenza alla comunione eucaristica

237

I L X I L X XX S E C O L OS E C O L O

- Il movimento liturgico

- La teologia dei misteri di O. Casel

- L’enciclica Mediator Dei di Pio XII

238

Movimento liturgico

Muove da istanze pastorali

Sacramenti (eucaristia) non solo come

mezzi oggettivi di comunicazione di grazia

ma l’inserimento

nell’agire personale e salvifico di Cristo ( kyrios )

attraverso l’azione rituale della Chiesa

239

Ricerca esegetica, storico-patristica e storico-liturgica

Rilettura dei sacramenti (eucaristia)in chiave storico-salvifica

Eucaristia: Ripresenta, memoriale, attuazione del mistero pasquale

da partecipare e vivere nella fede

Movimento liturgico

240

La teologia dei misteri (O. Casel)

La salvezza operata da Cristo è un evento (mistero)

Nel tempo (kairos)

Oggi (hodie)

Si comunica la salvezza

attraverso l’azione cultuale

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41

241

«Per O. Casel il “mistero”non è una veritàinaccessibile all’intelligenza umana,

ma l’azione salvifica di Dio ,che si è compiuta in Gesù Cristo , nella storia,e che si ripropone ogni voltasul piano dell’attuazione liturgico-sacramentale»

A. Garcia Ibanez, L’Eucaristia dono e mistero, 345, n. 78

La teologia dei misteri (O. Casel)

242

Il sacramento non tanto “produce” graziaapplicando al soggetto gli effetti/frutti della redenzione

ottenuta dalla morte in croce di Cristo.

Soggetto passivo, estrinseco rispetto a Cristo

Ma il sacramento rende presente il mistero di Cristo (persona e agire)

che costituisce una relazione con il soggettoil quale partecipa all’agire di Cristo

grazie alla celebrazione sacramentale

Soggetto attivo, relazionale rispetto a Cristo

La teologia dei misteri (O. Casel)

243

Mediator Dei

Pio XII, Enciclica (1947)

DH 3840-3855

- Accoglie le istanze primarie del movimento liturgico

- Sulla scia del concilio di Trento

- Prepara il concilio Vaticano II

244

Pio XII, Enciclica Mediator Dei (1947)

1. Natura del sacrificio eucaristico (nn. 53-65)

2. Partecipazione dei fedeli (nn. 66-93)

3. Comunione eucaristica (nn. 94-106)

- Adorazione eucaristica (nn. 107-115)

Tre temi principali

245

Liturgia =

Culto che il Redentore rende al Padre come capo della Chiesa

Culto che la società dei fedeli rende al suo Capoe, per mezzo di lui, al Padre

in breve

Culto integrale del corpo mistico di Gesù Cristo, cioè del capo e delle membra

Pio XII, Enciclica Mediator Dei (1947)

246

Cultoche la Chiesa rende a Dio

(DH 3842)

Esterno

Interno+ importante

Aspetto sociale

Aspetto spirituale

CerimonialeDecorativo(DH 3843)

Non è accolta la teologia dei misteri di O. Casel, in cui la liturgia è presenza salvifica della Pasqua nei simboli

Pio XII, Enciclica Mediator Dei (1947)

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42

247

Efficaciadelle azioni liturgiche in ordine

alla grazia

(DH 3844-3846)

Oggettiva

Soggettiva

Azione di Cristo nei segni

Disposizione dell’anima

Pio XII, Enciclica Mediator Dei (1947)

248

Spiritualità

(DH 3844-3846)

Oggettiva

Soggettiva

Azione di Cristo nei segni

Disposizione dell’anima

«È vero che i sacramenti e il sacrificio dell’altare hannoun’intrinseca virtù in quanto sono azioni di Cristo stesso[…] ma per avere la debita efficacia esigono le buonedisposizioni dell’anima» (DH 3845)

Pio XII, Enciclica Mediator Dei (1947)

249

1. Natura del sacrificio eucaristico- Riprende il conc. di Trento

2. Partecipazione dei fedeli- Importanza dell’anima (soggettivo)- Auspicato il parallelismo partecipativo (cf. n. 90)

3. Comunione eucaristica- Sottolinea l’integrità del sacrificiocon la sola comunione del sacerdote

- Adorazione eucaristica Non necessariala comunione dei fedeli

Pio XII, Enciclica Mediator Dei (1947)

250

Positiva la prospettiva unitariadel rapporto spiritualità oggettiva e soggettiva.

Negativa la sottolineatura della soggettiva.

Partecipazione dell’anima (devozione)

- Rito non coincidente, ma parallelo, con la devozione

- Assistere la Messa con comunione solo spirituale

- Adorazione eucaristica svincolata dalla celebrazione

Pio XII, Enciclica Mediator Dei (1947)

251

I L C O N C I L I O V A T I C A N O I I L C O N C I L I O V A T I C A N O I II

Gli studenti leggano attentamentetutti i testi del Vaticano II che sono segnalati.

Li collochino all’interno del contestoprossimo e remoto per una corretta ermeneutica.

252

Concilio Vaticano II

Sacrosanctum concilium

Lumen gentium

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43

253

Dal rapporto

liturgia - ministro ordinato (“gerarchicamente”)

Al rapporto

liturgia - popolo di Dio (“totalità”)

(SC 14; 26)

Maggiore partecipazione dei fedeli all’azione liturgica

Concilio Vaticano II (1962-1965)

Sacrosanctum concilium (1963)

254

La liturgia emerge come ambito in cui la Chiesa si manifesta quale sacramento

Mezzo efficace dell’intima unione con Cristo a cui sono chiamati tutti gli uomini (cf. SC 2)

Sacrosanctum concilium (1963)

255

Confronto con Mediator Dei

Riproposte le varie presenze di Cristo, ma esplicitando

- Liturgia come esercizio del sacerdozio di Cristo (SC 7)

- Prospettiva storico-salvifica (AT e NT)

Sacrosanctum concilium (1963)

256

Confronto con Mediator Dei

Ripresentata la partecipazione dei fedeli alla liturgia:

- Non solo la “disposizione dell’anima”, ma tutto l’uomo

- Non solo il singolo fedele, ma anche la comunità

- Non solo il sacerdote, ma anche l’assemblea

- Non solo la comunione spirituale, ma sacramentale

- Non ascolto soprattutto il mio cuore, ma la Parola

Sacrosanctum concilium (1963)

257

«Il Concilio Vaticano II ha messo in rilievo in quasitutti i decreti l’estrema importanza dell’eucaristiaper la Chiesa come popolo di Dio e per i fedeli.Anche l’istanza della teologia dei misteri di O.Casel, che sembrava ancora essere stata in certomodo rinnegata dall’enciclica Mediator Dei del1947, è stata ampiamente accolta nel linguaggio enell’intenzione del Concilio».

J. Auer - J. Ratzinger, Il mistero dell’Eucaristia, 211

258

I. Principi per la riforma e la promozione della liturgia

II. Il mistero eucaristico

III. Gli altri sacramenti e sacramentali

IV. L’ufficio divino

V. L’anno liturgico

VI. La musica sacra

VII. L’arte sacra e la sacra suppellettile

Sacrosanctum concilium (1963)

Proemio. La liturgia nel mistero della Chiesa

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44

La liturgia mediante la quale, specialmente nel divinosacrificio dell’eucaristia, “si attua l’opera della nostraredenzione ”, contribuisce in sommo grado a che i fedeliesprimano nella loro vita e manifestino agli altri il mistero diCristo e la genuina natura della vera Chiesa. Questa […] nellostesso tempo umana e divina, visibile ma dotata di realtàinvisibili, fervente nell’azione e dedita alla contemplazione,presente nel mondo e tuttavia pellegrina; tutto questo in modotale, però, che ciò che in essa è umano sia ordinato esubordinato al divino, il visibile all’invisibile, l’azione allacontemplazione, la realtà presente alla città futura, verso laquale siamo incamminati. In tal modo la liturgia, mentre ognigiorno edifica quelli che sono nella Chiesa per farne untempio santo nel Signore, un’abitazione di Dio nello Spirito,fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo , nellostesso tempo e in modo mirabile fortifica le loro energieperché possano predicare il Cristo» SC 2

260

«Quest’opera della redenzione umana e dellaperfetta glorificazione di Dio, che ha il suo preludionelle mirabili gesta divine operate nel popolodell’Antico Testamento, è stata compiuta da CristoSignore principalmente per mezzo del misteropasquale della sua beata passione, risurrezioneda morte e gloriosa ascensione , mistero col quale“morendo ha distrutto la nostra morte e risorgendoha restaurato la vita”. Infatti dal costato di Cristodormiente sulla croce è scaturito il mirabilesacramento di tutta la Chiesa »

SC 5

261

«Pertanto, come il Cristo fu inviato dal Padre,così anch’egli ha inviato gli apostoli , ripieni diSpirito Santo. Essi, predicando il Vangelo a tuttigli uomini, non dovevano limitarsi adannunciare che il Figlio di Dio con la sua mortee risurrezione ci ha liberati dal potere di Satana edalla morte e ci ha trasferiti nel regno del Padre,bensì dovevano anche attuare l’opera disalvezza che annunziavano, mediante ilsacrificio e i sacramenti attorno ai quali gravitatutta la vita liturgica»

SC 6

262

«per il compimento di quest’opera cosìgrande , con la quale viene resa a Dio unagloria perfetta e gli uomini vengono santificati,Cristo associa sempre a sé la Chiesa , suasposa amatissima, la quale l’invoca come suoSignore e per mezzo di lui rende il cultoall’eterno Padre»

SC 7

263

«la liturgia è considerata comel’esercizio della funzione sacerdotaledi Gesù Cristo.In essa, la santificazione dell’uomo èsignificata per mezzo di segni sensibili erealizzata in modo proprio a ciascuno di essi ;in essa il culto pubblico integrale è esercitatodal corpo mistico di Gesù Cristo, cioèdal capo e dalle sue membra .Perciò ogni celebrazione liturgica,in quanto opera di Cristo sacerdotee del suo corpo, che è la Chiesa,è azione sacra per eccellenza»

SC 7

«la liturgia è il culmine verso cui tende l’azione dellaChiesa e, al tempo stesso, la fonte da cui promana tutta lasua energia . Il lavoro apostolico, infatti, è ordinato a che tutti,diventati figli di Dio mediante la fede e il battesimo, siriuniscano in assemblea, lodino Dio nella Chiesa, prendanoparte al sacrificio e alla mensa del Signore. A sua volta, laliturgia spinge i fedeli, nutriti dei “sacramenti pasquali”, avivere “in perfetta unione”; prega affinché “esprimano nellavita quanto hanno ricevuto mediante la fede”; la rinnovazionepoi dell’alleanza di Dio con gli uomini nell’eucaristia introduce ifedeli nella pressante carità di Cristo e li infiamma con essa.Dalla liturgia e particolarmente dall’eucaristia, deriva in noi,come da sorgente, la grazia, e si ottiene con la massimaefficacia quella santificazione degli uomini nel Cristo e quellaglorificazione di Dio, alla quale tendono, come a loro fine, tuttele altre attività della Chiesa» SC 10

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45

Concilio Vaticano II

Battesimo

Cristologico

Ecclesiologico

Orizzonti del battesimo

266

Concilio Vaticano II

- Uniti al mistero pasquale (SC 6) - Adozione a figli nello Spirito (SC 6)- Adoratori del Padre (SC 6)- Conformi a Cristo (LG 7)

Cristologico

- Incorporati a Cristo (LG 31) 1. Popolo di Dio2. Triplice funzione

3. Missione nella Chiesa e nel mondo

sacerdotaleregaleprofetica

- Stile oblativo di Gesù (LG 31-36)

Aspetto ontologico

Aspetto esistenziale

267

Concilio Vaticano II

Cristologico Aspetto ontologico

«mediante il battesimo, gli uomini vengonoinseriti nel mistero pasquale di Cristo : con luimorti, sepolti e risuscitati, ricevono lo Spirito deifigli adottivi, «che ci fa esclamare: Abba, Padre»(Rm 8,15), e diventano quei veri adoratori che ilPadre ricerca. Allo stesso modo, ogni volta cheessi mangiano la cena del Signore, neproclamano la morte fino a quando egli verrà».

SC 6

268

Aspetto ontologico

«Il Figlio di Dio, unendo a sé la natura umana evincendo la morte con la sua morte eresurrezione, ha redento l’uomo e l’ha trasformatoin una nuova creatura (cf. Gal 6,15; 2 Cor 5,17).Comunicando infatti il suo Spirito, costituiscemisticamente come suo corpo i suoi fratelli, cheraccoglie da tutte le genti. In quel corpo la vita diCristo si diffonde nei credenti che, attraverso isacramenti si uniscono in modo arcano e realea lui sofferente e glorioso (cf. STh, III, q. 62, a.5, ad 1)».

LG 7

Cristologico / ecclesiologico

269

Cristologico / ecclesiologico Aspetto ontologico

«Per mezzo del battesimo siamo resi conformi aCristo : “Infatti noi tutti ‘fummo battezzati in un soloSpirito per costituire un solo corpo’ (1Cor 12,13). Conquesto sacro rito viene rappresentata e prodotta lanostra unione alla morte e resurrezione di Cristo:“Fummo dunque sepolti con lui per l’immersione afigura della morte”; ma se, fummo innestati a lui in unamorte simile alla sua, lo saremo anche in unaresurrezione simile alla sua” (Rm 6,4-5). Partecipandorealmente del corpo del Signore nella frazione delpane eucaristico, siamo elevati alla comunione con luie tra di noi: “Perché c’è un solo pane, noi tutti nonformiamo che un solo corpo, partecipando noi tutti diuno stesso pane» (1Cor 10,17)».

LG 7270

Aspetto esistenziale

«Col nome di laici si intende qui l’insieme deicristiani ad esclusione dei membri dell’ordinesacro e dello stato religioso sancito nella Chiesa, ifedeli cioè, che, dopo essere stati incorporati aCristo col battesimo e costituiti popolo di Dioe, nella loro misura, resi partecipi dell’ufficiosacerdotale, profetico e regale di Cristo, per laloro parte compiono, nella Chiesa e nelmondo, la missione propria di tutto il popolocristiano ».

LG 31

Cristologico / ecclesiologico

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46

271

Concilio Vaticano II

- Inseriti nella Chiesa (incorporati) (LG 7-8; 14-16) - Prospettiva storico-escatologica (LG 2; 9; 13)- Popolo di Dio (LG II, 4 “Plebs adunata”)- Aspetto materno della Chiesa: grembo (LG 14; 64)- Sacerdozio battesimale (LG 10-[11]) - Scoperta del laicato (LG 31)- Universale chiamata alla santità (LG 40)- Unità sacramenti iniziazione cristiana (SC 71; AG 14)- Ripristino del catecumenato (SC 64)- Aspetto ecumenico (UR 22)

Ecclesiologico

272

«I fedeli, incorporati nella Chiesa col battesimobattesimosono destinati al culto della religione cristiana dalcarattere sacramentale; rigenerati per essere figlidi Dio sono tenuti a professare pubblicamentela fede ricevuta da Dio mediante la Chiesa»

LG 11

273

«I fedeli, incorporati nella Chiesa col battesimosono destinati al culto della religione cristiana dalcarattere sacramentale; rigenerati per essere figlidi Dio sono tenuti a professare pubblicamente lafede ricevuta da Dio mediante la Chiesa.

Con la confermazione vengono vincolati piùperfettamente alla Chiesa sono arricchiti di unaspeciale forza dallo Spirito Santo e in questomodo sono più strettamente obbligati a diffonderee a difendere con la parola e con l’opera la fedecome veri testimoni di Cristo.

Partecipando al sacrificio eucaristico , fons etculmen […]» LG 11

274

Battesimo

non solo incorpora nella Chiesa, rigenera figli di Dio

Professione pubblica della fede(coram hominibus)

(Cf. STh III, q. 63, a. 2)

275

Confermazione

Diffondere (missio) e difendere (testimonianza) con parole ed opere la fede

Testimoni di Cristo

Fondazione pneumatologicaOrizzonte cristologico storico

unisce più perfettamente alla Chiesa forza dallo Spirito

Valenza ecclesiologica

276

Battesimo:

non solo valenza ad intra (incorporazione)non solo valenza ontologica, ma anche storica

Confermazione

non solo valenza ad extra (testimonianza/missio)non solo valenza storica, ma anche ontologica

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47

277

«Partecipando (participantes) al sacrificioeucaristico , fonte a apice (fons et culmen) ditutta la vita cristiana, offrono a Dio la vittimadivina e se stessi con essa; così tutti, sia conl’oblazione che con la santa comunione,compiono la propria parte nell’azione liturgica[…]» LG 11

Battesimo e confermazione sono orientati all’eucaristia

All’eucaristia si partecipa offrendo Vittima divina

Se stessi

278

«[…] i fedeli cristiani […] con una comprensionepiena dei riti e delle preghiere ( per ritus et precesid bene intelligentes, sacram actionem conscie,pie et actuose participent ), partecipino all’azionesacra consapevolmente , piamente e attivamente ,siano istruiti nella parola di Dio , si nutrano allamensa del corpo del Signore, rendano grazie a Diooffrendo la vittima immacolata non soltanto per lemani del sacerdote, ma insieme con lui, imparino aoffrire se stessi , e di giorno in giorno, per mezzo diCristo mediatore, siano perfezionati nell’unità conDio e tra di loro, di modo che Dio sia finalmentetutto in tutti » SC 48

279

La salvezza operata da Cristo è un evento (mistero)

Nel tempo (kairos)

Oggi (hodie)

Si comunica la salvezza

(La storia storia della salvezza)

Attraverso l’azione cultuale

(ousia phisis)

(Il culto actio sacra, actio Dei)

280

Per ritus et preces

L’importanza del rito, non inteso come ritualismo rubricale,

che tende a ridurre all’essenziale valido;l’importanza delle preghiere

non intese come formule “magiche”,che tendono a ridurre all’essenziale valido

ma quale azione liturgica, per ritus et preces(actio sacra, actio Dei, opus Dei)

che coinvolge tutto l’uomo(conscie, pie, actuose)

quale risposta all’azione di Dio

281

Dio

CristoEvento (mistero nella storia)

Culto = actio sacra (mistero cultuale)

282

L’actio sacra

coinvolge tutto l’uomo

Conscie

Pie

actuose

Intellectus Mente concordi con le parole (SC 11)

Affectus Devotio (MD 90)

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48

283

Movimento liturgico

Pio X Tra le sollecitudini (1903)

Partecipazione attiva dei fedeli

Pio XI Miserentissimus Redemptor (1928)

Partecipazione attiva dei fedeli

perché popolo sacerdotale284

Pio XII Mediator Dei (1947)

I fedeli partecipano del sacerdozio di Cristo

- Partecipano all’offerta del culto eucaristico

- Offrono se stessi

285

«Cristo Signore […] ha fatto del nuovo popolo “un regno di sacerdoti […] (Ap 1,6)

I battezzati , infatti, vengono consacrati mediantela rigenerazione dello Spirito Santo, per essereun’abitazione spirituale e un sacerdozio santo, eper poter offrire in sacrificio spirituale tutte leattività umane del cristiano , e annunciare iprodigi di colui che dalle tenebre li ha chiamatialla sua luce ammirabile»

LG 10

286

Sacerdozio battesimale

Dimensione sacerdotale

Dimensione profetica

Dimensione regale

LG 9-13; cf. 31

287

Dimensione sacerdotale

Non divisione tra vita e culto

Cristo è il sacerdote che ha offerto se stesso (Eb)

I fedeli partecipano del sacerdozio di Cristo

- Offrono se stessi

- Partecipano al culto divino

LG 11; 34

288

Dimensione profetica

Non divisione tra vita e missione

Cristo è la profezia, la Parola di Dio (Gv)

I fedeli partecipano della profezia di Cristo

- Offrono se stessi

- Testimonianza, annuncio

LG 12; 35

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49

289

Dimensione regale

Non divisione tra vita e realtà terrene

Cristo è Re dell’umanità, del cosmo e della storia

I fedeli partecipano della regalità di Cristo

- Offrono se stessi

- Risorti, proprie attività (realtà terrene)

LG 12; 36

290

«Partecipando (participantes) al sacrificioeucaristico , fonte e apice (fons et culmen) ditutta la vita cristiana,

offrono a Dio

la vittima divina e se stessi con essa;

così tutti,

sia con l’oblazione che con la santa comunione,compiono la propria parte nell’azione liturgica»

LG 11

291

«). I seguaci di Cristo, chiamati da Dio, non a titolodelle loro opere, ma a titolo del suo disegno edella grazia, giustificati in Gesù nostro Signore, nelbattesimo della fede sono stati fatti veramente figlidi Dio e compartecipi della natura divina, e perciòrealmente santi. Essi quindi devono, con l'aiuto diDio, mantenere e perfezionare con la loro vita lasantità che hanno ricevuto»

LG 40

Universale chiamata alla santità (LG V)

292

«I laici […] sono chiamati come membra vive acontribuire […] all’incremento della Chiesa e allasua ininterrota santificazione (sanctificationem).L’apostolato dei laici è partecipazione (participatio)alla stessa salvifica missione della Chiesa, e aquesto apostolato sono tutti deputati dal Signorestesso (omnes ab ipso Domino […] deputantur)per mezzo del battesimo e della confermazione .Dai sacramenti, e specialmente dalla sacraeucaristia , viene comunicata e alimentata quellacarità verso Dio e gli uomini che è l’anima di tuttol’apostolato» LG 33

Laicato (LG 33)

293

«I laici […] inseriti nel corpo mistico di Cristo permezzo del battesimo , fortificati dalla virtù delloSpirito Santo per mezzo della confermazione ,sono deputati dal Signore stesso (ab ipsoDomino depuntantur) all’apostolato. Vengonoconsacrati (consecrantur) per formare unsacerdozio regale e una nazione santa ondeoffrire sacrifici spirituali mediante ogni attività etestimoniare dappertutto il Cristo. Inoltre con isacramenti, soprattutto con l’eucaristia , vienecomunicata e alimentata quella carità che ècome l’anima di tutto l’apostolato» AA 3

Laicato (AA 3)

294

Battesimo e cresima costituisconoil legame fondativo con Cristo,

mandante dell’apostolato

Battesimo e cresima fondano il sacerdozio regale, la nazione santa

in forza delle quali i laici possono offrire sacrifici spirituali con le proprie attività

nonché testimoniare Cristo

sacerdote

re

profeta

Participatiomissio ecclesiae

LG 33

Laicato (AA 3)

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50

295

Battesimo e confermazioneincorporando in Cristo e nella Chiesa

abilitano all’apostolato e tendono all’eucaristia

(culmen)

L’eucaristia comunicando la carità

costituisce l’anima dell’apostolato (fons)

Laicato (AA 3)

296

«Tutti i fedeli (omnes fideles), come membra diCristo vivente (ut membra viventes Christi), a cui(Ipsi) sono stati incorporati ed assimilati(incorporati et configurati) mediante il battesimo,la confermazione e l’eucaristia, hanno l’obbligodi cooperare all’espansione e alla dilatazionedel suo corpo, per portarlo il più presto possibilealla pienezza»

AG 36

Laicato (AG 36)

297

Ecumenismo

«Il battesimo costituisce il vincolosacramentale dell’unità , che vige tra tutti quelliche per mezzo di esso sono stati rigenerati.Tuttavia il battesimo di per sé è soltanto l’inizio el’esordio, poiché esso tende interamenteall’acquisto della pienezza della vita in Cristo.Pertanto il battesimo è ordinato all’integraleprofessione di fede, all’integrale incorporazionenell’istituzione della salvezza, come lo stessoCristo ha voluto e, infine, all’integrale inserzionenella comunione eucaristica»

UR 22

298

Ecumenismo

LG 15; UR 3, 5, 22

Battesimo

comunione con la Chiesa

Il riconoscimento reciproco del battesimoè presente in quasi tutto l’ambito cristiano

L’unità cristologica precede ontologicamente (incorpora) le divisioni confessionali

299

- La natura dell’iniziazione cristiana

- Prospettiva cronologica o teologica?

LA NATURA

DELL’INIZIAZIONE CRISTIANA

300

Natura dell’iniziazione cristiana

«Occorre rilevare che quando ci si è riferiti e ci siriferisce all’iniziazione cristiana non sono mancate enon mancano ambiguità e riduzionismi,identificandola con il solo momento catecumenale diportata pedagogica. In realtà, nell’iniziazionecristiana si tratta essenzialmente della valenzateologico-sacramentale colta in chiave cristologico-pasquale e in una prospettiva soteriologica,pneumatologico-trinitaria, ecclesiologica edeucaristica, come gli stessi Praenotanda generalia alRito rilevano sin dal primo numero»

R. Nardin, Professare, celebrare, pregare la fede

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51

301

Natura dell’iniziazione cristiana (cosa non è)

«[…] l’iniziazione cristiana non è da considerarsicome semplice fatto educativo che tende asviluppare e a dare corpo ed elementi e valori insitinella coscienza umana, né un itinerario didattico oscolare inteso a proporre nozioni o tipi dicomportamento personale e sociale religioso; nétantomeno un atto giuridico o anagrafico richiestodalla situazione sociologica cristiana, un semplicerituale di appartenenza giuridico-religiosa ad unacomunità con ovvi impegni di rapporti determinati; néun sistema moralistico per far apprenderedeterminate norme di condotta cristiana»

R. Falsini, L’iniziazione cristiana e i suoi sacramenti, 13302

Natura dell’iniziazione cristiana (cosa è)

«L’iniziazione cristiana esprime invece il mistero e laprofonda realtà che introduce l’uomo nella vitanuova: sia trasformandolo nel suo essere (partecipedella natura divina in Cristo); sia impegnandolopersonalmente ad una scelta di fede per vivere comefiglio di Dio (fede personale); sia integrandolo nellacomunità che lo accoglie come suo membro(battesimo), gli dona lo Spirito per agire (cresima), loammette alla mensa della parola e del pane(eucaristia). L’uomo raggiunge la sua identitàcristiana, che poi dovrà sviluppare lungo tuttal’esistenza per giungere alla pienezza finale»

R. Falsini, L’iniziazione cristiana e i suoi sacramenti, 13

303

Natura dell’iniziazione cristiana (cosa è)Natura dell’iniziazione cristiana (cosa è)

«La realtà o contenuto dell’iniziazione è una sola: ilmistero pasquale di Cristo che muore e risorge,applicato al discepolo che simbolicamente muorealla vita precedente (peccato) per vivere la vitanuova di risorto allo stesso modo che Cristo è mortoe riscuscitato. È una dinamica di morte e vita. Lamedesima realtà viene significata e comunicatamediante i tre riti sacramentali, con modalità efinalità diverse: […]. Conformato a Cristo morto erisorto, unto di Spirito, che offre la sua vita comeculto al Padre»

R. Falsini, L’iniziazione cristiana e i suoi sacramenti, 13

304

Iniziazione cristiana: pedagogico-catecumenale

«[Nella prima fase] la modalità cristologica formativaè data dalla sequela Christi in cui il soggetto haquale cifra antropologica esistenziale la conversio.[…] Sempre nella fase catecumenale la fedecelebrata si presenta con una dimensione parziale inquanto il soggetto non può partecipare alla celebratioperché non è ancora membro a pieno titolo dellaecclesia. La preghiera che ne deriva sarà“soggettiva” e del cuore, ispirata dalla professio fidei,soprattutto biblica, e orientata verso la celebratiofidei quale culmen».

R. Nardin, Professare, celebrare, pregare la fede

305

Iniziazione cristiana: ontologico-mistagogica

«[Nella seconda fase] la modalità cristologicaformativa è data dalla configuratio Christi in cui ilsoggetto ha quale cifra antropologica esistenziale laconversatio ossia una disposizione permanente, unhabitus, una connaturalità alla conversione comestatus et modus vivendi. La conversio, invece, sipone sul piano fattuale e contingente […]. Laconversatio è una permanenza a-priori nel soggetto,la conversio è una realizzazione a-posteriori delsoggetto. In questa fase in cui la celebratio fidei è l’a-priori costitutivo, anche la fede pregata dipende e siinvera dalla e nella celebratio fidei».

R. Nardin, Professare, celebrare, pregare la fede306

Si è iniziati ai sacramenti

Si è iniziati dai sacramenti

Catechesi liturgia

Liturgia catechesi

Tempo pedagogico: catecumenato?

Tempo teologico:mistagogia

Prospettiva di successione cronologica

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307

Si è iniziati verso i non ai sacramenti

Si è iniziati dai sacramenti

Catechesi vita cristiana

Liturgia catechesi

Tempo pedagogico: catecumenato

Tempo teologico:mistagogia

Prospettiva teologica

308

lex credendi, lex nuntiandi, lex orandi,

Vita cristianaBattesimoConfermazioneEucaristia

Liturgia come culmenCatechesi = catecumenato

Credere

BattesimoConfermazioneEucaristia

Credere Vita cristiana

Liturgia come fonsCatechesi = mistagogia

lex orandi, lex credendi, lex nuntiandi

Segue seconda parte