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Pontificia Università LateranenseFacoltà di Teologia
Corso 10535
UNA TEOLOGIA DEL BATTESIMOPER UNA CHIESA IN CAMMINO
2. Il battesimo nell’orizzonte dei sacramenti dell’iniziazione cristiana
P R I M A P A R T E
Roberto NardinAd uso degli studenti
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Gli studenti, oltre a studiare in uno dei manuali consigliati,sono tenuti a prendere accurata visione di:- Tutti i riferimenti biblici e del magistero indicati negli schemi.- I Praenotanda ai riti [disponibili in files].- Il documento della CDF Pastoralis actio [disponibile in file].- La nota past. CEI, L’iniziazione cristiana 1 [disponibile in file]- Il documento della CTI La speranza della salvezza per i
bambini che muoiono senza battesimo, [disponibile in file].- Il CCC e il CIC [disponibili in files].
Si consiglia la lettura di:• I commentari biblici per le pericopi prese in esame.• Le parole chiave di sacramentaria biblica speciale nel GLNT.• Una Catechesi mistagogica di un Padre della Chiesa.• I commentari del conc. Vat. II per i passi citati negli schemi.• I temi fondamentali di sacramentaria nei dizionari teologici.
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INDICE
I IL BATTESIMO NELL’ORIZZONTE DEI SACRAMENTI DELL’INIZIAZIONE CRISTIANA
Indicazioni bibliografiche
1. La riscoperta dell’iniziazione cristiana1.1. Il Concilio Vaticano II1.2. La celebrazione del sacramento1.2.1. Ordo initiationis christianae adultorum (OICA; RICA)1.2.2. Ordo baptismi parvulorum (OBP; RBB)
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2. L’esperienza e la riflessione patristica
2.1. Il catecumenato antico2.2. Scritti liturgici, canonici, dottrinali, libri liturgici2.3. Analisi di testi di:
Ippolito Romano, Tertulliano, Ambrogio, Agostino, BasilioM., Gregorio di Nissa, Cesario di Arles, Origene, Cirillo diGerusalemme, Cipriano, Fausto di Riez,
2.4. Temi:La celebrazione dell’iniziazione cristiana.Battesimo: aspetto ontologico ed esistenziale, “teologia”dell’acqua, fondazione cristologica, dimensioneecclesiologica.ll dono dello Spirito: imposizione delle mani, unzione,sigillo, perfectio, fondazione biblica.Eucaristia: communio, Spirito Santo, vita spirituale,domenica, battesimo.
Sintesi conclusiva sull’epoca patristica
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3. L’alto Medioevo
3.1. L’iniziazione cristiana in decadenza: dal V-VI secolo3.2. L’iniziazione cristiana nell’alto medioevo
Testi di Beda il Venerabile3.3. La confermazione diventa autonoma3.4. Il valore del battesimo
4. La scolastica
4.1. Pietro Lombardo4.2. Tommaso d’Aquino
5. Il Concilio di Trento
5.1. Aspetti introduttivi5.2. Osservazioni sul Concilio di Trento5.3. Il battessimo e il peccato originale5.4. Il battesimo e la giustificazione5.5. Implicazioni pastorali del Concilio di Trento
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- L’età della confermazione- La frequenza alla comunione eucaristica
6. Il XX secolo6.1. Il movimento liturgico6.2. La teologia dei misteri di O. Casel6.3. L’enciclica Mediator Dei di Pio XII
7. Il Concilio Vaticano II7.1. La Costituzione Sacrosanctum Concilium7.2. L’orizzonte cristologico del battesimo
- Aspetto ontologico ed esistenziale7.3. L’orizzonte ecclesiologico del battesimo
- Aspetto ontologico ed esistenziale7.4. Il sacerdozio battesimale7.5. L’universale chiamata alla santità7.6. Il laicato7.7. L’ecumenismo
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8. La natura dell’iniziazione cristiana8.1. La natura dell’iniziazione cristiana8.2. Prospettiva cronologica o teologica?
9. Aspetti9.1. Spiritualità9.2. Ecumenismo9.3. Pastorale9.4. Diritto liturgico
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II. Parte sistematica sul battesimo
1. Fondazione biblica
2. Dimensioni2.1. Trinitaria2.2. Cristologica2.3. Pneumatologica2.4. Ecclesiologica2.5. Escatologica
3. Tematiche3.1. Conseguenze del battesimo3.2. Sacerdozio battesimale3.3. Salvezza dei bambini senza battesimo (CTI, 2007)3.4. Rapporto battesimo-confermazione3.5. Battesimo e confermazione orientati all’eucaristia
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IL BATTESIMOIL BATTESIMO
NELLNELL’ORIZZONTEORIZZONTE
DEI SACRAMENTI DEI SACRAMENTI
DELLDELL’ INIZIAZIONE CRISTIANAINIZIAZIONE CRISTIANA
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I n t r o d u z i o n eI n t r o d u z i o n e
«Per mezzo dei sacramenti dell’iniziazionecristiana, gli uomini, uniti con Cristo nellasua morte, nella sua sepoltura e risurrezione,vengono liberati dal potere delle tenebre,ricevono lo Spirito di adozione a figli ecelebrano, con tutto il popolo di Dio, ilmemoriale della morte e risurrezione delSignore».
RICA, Praenotanda generalia, 1 (cf. AG 14)
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LA RISCOPERTA
DELL’INIZIAZIONE CRISTIANA
- La riscoperta dell’iniziazione cristiananel Concilio Vaticano II
- I libri liturgici della riforma conciliare
- Ulteriori affermazioni del magistero:Sacramentum caritatis
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La riscoperta dell’iniziazione cristiana nel Concilio Vaticano II
1. Hanno una intrinseca unità (SC 71)
2. Battesimo - cresima - eucaristia come sacramentidell’iniziazione cristiana (AG 14; PO 2)
cf. anche SC 64; 66; LG 11; UR 22; CD 14; OE 12
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«Coloro che da Dio, tramite la Chiesa, hannoricevuto il dono della fede in Cristo, siano ammessinel corso di cerimonie liturgiche al catecumenato .Questo, lungi dall’essere una semplice esposizionedi verità dogmatiche e di norme morali, costituisceuna vera scuola di formazione , debitamente estesanel tempo, alla vita cristiana, in cui appunto idiscepoli vengono in contatto con Cristo , loromaestro. Perciò i catecumeni sianoconvenientemente iniziati al mistero della salvezzaed alla pratica della morale evangelica, e mediantedei riti sacri, da celebrare successivamente, sianointrodotti nella vita religiosa, liturgica e caritativa delpopolo di Dio». AG 14a
Dimensione esistenziale
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«In seguito, liberati grazie ai sacramentidell’iniziazione cristiana dal potere delle tenebre(cf. Col 1,13), morti e sepolti e risorti insieme con ilCristo (cf. Rm 6,4-11; Col 2,12-13; Mc 16,16),ricevono lo Spirito di adozione a figli (cf. 1Tess 3,5-7;At 8,14-17) e celebrano il memoriale della morte edella resurrezione del Signore con tutto il popolo diDio. AG 14bÈ auspicabile una riforma della liturgia del tempoquaresimale e pasquale, perché sia in grado dipreparare l’anima dei catecumeni alla celebrazionedel mistero pasquale, durante le cui feste essi permezzo del battesimo rinascono in Cristo». AG 14c
Dimensione ontologica
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«Questa iniziazione cristiana nel corso delcatecumenato non deve essere soltanto opera deicatechisti o dei sacerdoti, ma di tutta la comunitàdei fedeli, soprattutto dei padrini , in modo che icatecumeni avvertano immediatamente diappartenere al popolo di Dio. Essendo la vita dellaChiesa apostolica, è necessario che essi imparino acooperare attivamente all’evangelizzazione ed allaedificazione della Chiesa con la testimonianza dellavita e con la professione della fede. AG 14d[…] Essi [catecumeni] infatti sono già uniti allaChiesa, appartengono già alla famiglia del Cristo, enon è raro che conducano già una vita ispirata allafede, alla speranza ed alla carità». AG 14e
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«Non si tratta certo di semplici trasposizioni(archeologismi) dalla Chiesa antica a quella del2000, ma di sapere riappropriarsiriappropriarsiriappropriarsiriappropriarsi iiii valorivalorivalorivalori chechecheche talitalitalitalipermangonopermangonopermangonopermangono nelnelnelnel tempotempotempotempo, facendoli interagire consituazioni storiche non poche volte, anche se nonsempre, diverse. Ciò se esclude una fedeltàmeccanica, richiede la coscienza secondo Ireneo,che “nella Chiesa risiede e agisce costantemente loSpirito di Dio che ringiovanisce continuamente ildeposito che le ha affidato e perfino il contesto nelquale ha inserito questo deposito”».
O. Pasquato, Quale tradizione per l’iniziazione cristiana?, 105
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I libri liturgici della riforma conciliare
Rito della iniziazione cristiana degli adulti (RICA) - 1978Ristampa 1984
Traduzione italiana
Ordo initiationis christianae adultorum (OICA) - 1972 Reimpressio emendata 1974
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I libri liturgici della riforma conciliare
Ordo baptismi parvulorum (OBP) - 1969Seconda edizione 1973
Rito del battesimo dei bambini (RBB) - 1970Ristampa 1985
Traduzione italiana
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Ordo confirmationis (OC) - 1971
Rito della confermazione (RC) - 1972
Traduzione italiana
I libri liturgici della riforma conciliare
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«Per mezzo dei sacramenti dell’iniziazionecristiana, gli uomini, uniti con Cristo nellasua morte, nella sua sepoltura e risurrezione,vengono liberati dal potere delle tenebre,ricevono lo Spirito di adozione a figli ecelebrano, con tutto il popolo di Dio, ilmemoriale della morte e risurrezione delSignore».
RICA, Praenotanda generalia, 1 (cf. AG 14b)
Configurazione (ontologica) a Cristo
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Configurazione (ontologico-sacramentale) a Cristo
«l’iniziazione cristiana
non è altro che la
prima partecipazione sacramentalealla morte e risurrezione di Cristo »
RICA, Praenotanda, 8
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«poiché l’iniziazione cristiana non è altro che laprima partecipazione sacramentale alla mortee risurrezione di Cristo , e poiché il tempo dellapurificazione e dell’illuminazione coincide dinorma con il tempo della Quaresima, e la“mistagogia” con il tempo pasquale, tuttal’iniziazione deve rivelare chiaramente il suocarattere pasquale»
RICA, Praenotanda, 8
Configurazione (ontologico-sacramentale) a Cristo(orizzonte liturgico)
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«L’iniziazione dei catecumeni si fa con unacerta gradualità in seno alla comunità deifedeli i quali, meditando insieme con icatecumeni sull’importanza del misteropasquale e rinnovando la propria conversione ,li incoraggiano col loro esempio a corrisponderepiù generosamente alla grazia dello SpiritoSanto ».
RICA, Praenotanda, 4
Configurazione (esistenziale) a Cristo
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Configurazione (esistenziale) a Cristo
«È importante quindirichiamare l’attenzione sul fatto che
l’itinerario, graduale e progressivo, dievangelizzazione,iniziazione,catechesie mistagogia
è presentato dall’“Ordo” con valore diforma tipica per la formazione cristiana »
CEI, Premesse al RICA, 1
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«Se davvero l’Eucaristia è fonte e culmine della vitae della missione della Chiesa, ne consegueinnanzitutto che il cammino di iniziazione cristianaha come suo punto di riferimento la possibilità diaccedere a tale sacramento. […] dobbiamochiederci se nelle nostre comunità cristiane siasufficientemente percepito lo stretto legame traBattesimo, Confermazione ed Eucaristia. Nonbisogna mai dimenticare, infatti, che veniamobattezzati e cresimati in ordine all’Eucaristia .Tale dato implica l’impegno di favorire nella prassipastorale una comprensione più unitaria delpercorso di iniziazione cristiana».
Benedetto XVI, Sacramentum caritatis, 17 26
«Il sacramento del Battesimo, con il quale siamo resiconformi a Cristo, incorporati nella Chiesa e resi figlidi Dio, costituisce la porta di accesso a tutti iSacramenti. Con esso veniamo inseriti nell’unicoCorpo di Cristo (cf. 1Cor 12, 13), popolo sacerdotale.Tuttavia è la partecipazione al Sacrificio eucaristico aperfezionare in noi quanto ci è donato nel Battesimo.Anche i doni dello Spirito sono dati per l’edificazionedel Corpo di Cristo (1Cor 12) e per la maggioretestimonianza evangelica nel mondo. Pertanto lasantissima Eucaristia porta a pienezza l’iniziazionecristiana e si pone come centro e fine di tutta lavita sacramentale ».
Benedetto XVI, Sacramentum caritatis, 17
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C E L E B R A Z I O N E
D E L S A C R A M E N T O
- Ordo initiationis christianae adultorum
- Ordo baptismi parvulorum
Gli studenti leggano attentamentei Praenotanda ai riti.
Li collochino nell’orizzonte fondativodel Concilio Vaticano II per una corretta ermeneutica.
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I due rituali indicano che vi sono solo 2 possibilità:
- Adulti : OICA [RICA]Segue l’iter antico:
- battesimo- confermazione- eucaristia
- Bambini : OBP [RBB]Non segue l’iter antico:
- battesimo- (confessione)- prima comunione - confermazione (all’età di ragione)
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Fondazione e orizzonte cristologico- Inserimento e configurazione a Cristo- Veglia di Pasqua, oppure domenica
Appartenenza ecclesiale- Chiesa missionaria (coinvolge tutti i battezzati)- Importanza della Chiesa locale
Importanza del vescovoBattezzandi insieme nella stessa chiesa
Prospettiva unitaria dei sacramenti dell’iniziazione
Valenza storica (conversione) non solo ontologica- Importanza dell’accompagnamento spirituale- Importanza della parrocchia
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«[…] la formula battesimale, essendo veramente un“credo” dialogico, presuppone un lungo apprendimento.Non basta studiarla e capirla come testo, essa deveanche essere esercitata come espressione di una lineaessenziale. I due aspetti si condizionano a vicenda: laparola mostra il proprio significato solo nella misura incui si segue la via in cui si crede e viceversa la via simanifesta solo a partire dalla parola. Ciò significa che,tramite la professione battesimale, l’intero catecumenatosi inserisce nel battesimo; ed essendo la professione difede elemento essenziale di questo sacramento, anche ilcatecumenato ne diventa una parte»
J. Ratzinger, Battesimo, fede e appartenenza alla Chiesa,Communio 208-210 (2006) 51-67, qui 59
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«La grazia battesimale è radicalmente in antitesi conla concezione individualista dell’esistenza cristiana:essa è filiale (l’adozione) ed ecclesiale (lacomunione fraterna) al contempo. Se si segue ilcammino della formazione del catecumeno,secondo i gradi diversi previsti dal RICA, taleintreccio balza in evidenza con particolarechiarezza. Il dono della vita nuova in Cristo incontrala fede del catecumeno sempre nella mediazioneviva, seppure imperfetta, di una comunità ecclesialee reciprocamente la domanda del battesimo daparte del catecumeno suscita nella comunitàecclesiale la manifestazione effettiva della suaintima vocazione missionaria».
M. Florio, Il sacramento del battesimo, 92-93
LL’’ E S P E R I E N Z A E S P E R I E N Z A E L A R I F L E S E L A R I F L E S SS I O N EI O N E
P A T R I S T I C AP A T R I S T I C A
S U L S U L LL’’ I N I Z I A Z I O N E I N I Z I A Z I O N E C R I S T I A N AC R I S T I A N A
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IpponaEfeso
Nicea
Calcedonia
Antiochia
CesareaNissa
Nazianzo
Cesarea
Gerusalemme
Alessandria
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Si formano
- Il Canone della Scrittura ispirata
- Il Simbolo apostolico
- La preghiera ecucaristica
Primi tre secoli
Sensibilità occidentale
Sensibilità orientale
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Scuola alessandrina
Attenzione allo “spirito” (Platone)
Il Verbo rivela la Verità
Comunione = “conoscenza” della Verità
Nuovo ēthos (cuore biblico)
Svalutazione della “materia”36
Scuola antiochena (+ cappadoci)
Attenzione alla “materia” (Aristotele)
Il Verbo si rivela nella storia
Comunione = partecipazione
alla ri-presentazione nella storia
del mistero di Cristo
Lo spirito attualizza la storia salvifica
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Iniziazione cristiana(tre momenti successivi e strutturalmente legati)
- Catecumenato
- Sacramenti iniziazione:battesimo, confermazione, eucaristia
- Mistagogia
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Catecumenato antico: descrizione
«un tempo di noviziato, un’istituzione pedagogica, unprocesso d’iniziazione, di crescita e di apprendistato,per mezzo del quale la totalità della persona […] sitrasforma, orientando la sua vita in formaradicalmente nuova, verso il Dio di Gesù Cristo e lacomunità della Chiesa»
O. Pasquato, Quale tradizione per l’iniziazione cristiana?, 75(cit. di D. Borobio)
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Catecumenato antico: storia
«Un’istituzione ecclesiale di tipo pastorale-liturgico,nata e consolidata dall’esperienza, approvatadall’autorità ecclesiastica, sviluppatasi all’internodelle comunità cristiane a partire dalla fine del IIsecolo diffusasi rapidamente in tutte le chiesedurante il III secolo e la prima metà del IV,trasformatasi nella seconda metà del IV secolo,rimasta tuttavia ancora vitale durante il V secolo,però in lento decadimento fino a scomparirecompletamente nei secoli VI e VII»
O. Pasquato, Quale tradizione per l’iniziazione cristiana?, 75(cit. di G. Groppo)
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Iniziazione cristiana: fonti principali
1. Scritti liturgici e canonici
2. Catechesi battesimali
3. Scritti dottrinali
4. Libri liturgici
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Iniziazione cristiana: fonti principali (A)
1. Scritti liturgici e canonici- Ippolito Romano (+235?), Traditio apostolica (210/15 tracce 170)- Concilio di Elvira (306/314)
2. Catechesi battesimali (prebattesimali e mistagogiche)
Occidente:- Ambrogio (+397), De mysteriis; De sacramentis- Agostino (+430), De catechizandis rudibus (pre-catecumenale)
Oriente:- Cirillo di Gerusalemme (+386), 24 catechesi- Giovanni Crisostomo (+407), 12 catechesi- Teodoro di Mospuestia (+428), 16 catechesi (prima del 392)
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Iniziazione cristiana: fonti principali (B)
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3. Scritti dottrinali- Ireneo di Lione (+203), Demonstratio apostolicae praedicationis- Clemente di Alessandria (+215), Pedagogo- Tertulliano (+220), De baptismo; De oratione- Origene (+253/4), Contra Celsum- Cipriano (+258), Testimonia ad Quirinum- Intinerarium Aetheriae (381/4)- Gregorio di Nissa (+392), Oratio catechetica magna- Agostino (+430), De baptismo contra donatistas
De unico baptismo contra PetilianumDe peccatorum meritis et remissioneDe fide et operibus
- Isidoro di Siviglia (+633), De ecclesiasticis officiis
4. Libri liturgici- Sacramentario Gelasiano (VI secolo)
Iniziazione cristiana: III secolo
Occidente
- Ippolito Romano, Traditio apostolica- Tertulliano, De baptismo
Oriente
- Origene, Contra Celsum
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Iniziazione cristiana: III secolo
IPPOLITO ROMANO
(Pseudo-Ippolito)
Traditio apostolica
Iniziazione cristiana: III secolo
Occidente, Ippolito Romano, Traditio apostolica
Diverse fasi nel catecumenato:
1. Ingresso (da postulante a catecumeno) e primo esame a cui ipadrini rispondono a:- Motivi della conversione- Stato di vita (sposato?) e condizione sociale (libero/schiavo)- Mestiere svolto (compatibile con la vita cristiana?)
2. Periodo catecumenale (3 anni), in cui i catecumeni ascoltanole catechesi dopo una liturgia della Parola
3. Elezione (da catecumeno a eletto) e secondo esame sullacondotta morale del catecumeno a giudizio dei catechisti edei padrini. Inizio della quaresima. Ascolto del Vangelo.
4. Periodo battesimale, settimana precedente la Pasqua.Digiuno, letture e catechesi.
A
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B
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Occidente, Ippolito Romano, Traditio apostolicaDiverse fasi nel catecumenato:
5. Celebrazione dei riti di iniziazione cristiana:- Giovedì Santo si lavano- Venerdì e Sabato Santo digiunano- Sabato Santo: tutta la notte in preghiera, lettura e catechesi- Al canto del gallo: rinuncia a Satana, unzione, triplice
domanda sulla fede, battesimo per triplice immersione.- I neofiti entrano nell’assemblea dei fedeli in attesa.- Il vescovo amministra la confermazione per partecipare tutti,
fedeli e neofiti, all’eucaristia.
6. Momento mistagogico:- Prima di partecipare alla comunione: latte e miele- Brevi istruzioni dottrinali del vescovo- Esortazioni a vivere rettamente e da cristiani
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Nel primo millennio l’iniziazione cristianaè costituita da un rito fortemente unitario
Triplice domanda della professione di fedePrima unzione dal presbiteroBattesimoIngresso in chiesaImposizione delle mani Preghiera del vescovoSeconda unzioneBacio della paceEucaristia
Ippolito Romano (+235?), Traditio apostolica
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Iniziazione cristiana: III secolo
TERTULLIANO
De baptismo
De paenitentia
«Cristiani non si nasce, si diventa»(Fiunt, non nascuntur christiani)
Apologeticum, 18, 4: CCL 1, 118
Iniziazione cristiana: III secolo
Occidente, Tertulliano, De baptismo
Più antica esposizione completa sul battesimo,prototipo delle future catechesi mistagogiche eprolungamento della tradizione evangelica.
Prezioso documento che ci offre la prassi liturgica ela dottrina battesimale del III secolo, dove laseconda è fondata nella prima.
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Iniziazione cristiana: III secolo
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Tertulliano
Aspetto esistenziale
Aspetto ontologico
- Accurata preparazione- Moralmente lavati
- Fondamento cristologico- Valenza soteriologica- Teologia dell’acqua- Giuramento/appartenenza
Iniziazione cristiana: III secolo
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Tertulliano: Aspetto esistenziale
Per Tertulliano è necessaria una accuratapreparazione prima di accedere ai sacramentidell’iniziazione cristiana.
Esame d’entrata (come Ippolito) in più veloceistruzione sulla dottrina e sulla morale cristiana. Solosuccessivamente il postulante diviene catecumeno.
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Tertulliano: Aspetto esistenziale
«Per essere battezzati occorre una fede perfetta. […]Non siamo immersi nell’acqua per porre fine ai nostripeccati, ma perché vi abbiamo posto fine, siamo giàmoralmente lavati» (De paenitentia, 6,17)
- Sembra pelagiano,- Sottolinea un’accurata preparazione pre-battesimale
La predicazione (lex credendi) precede il battesimo (lex orandi)
Cf. De baptismo, 14,2
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«Essa [la fede] riceve dal battesimo la suaperfezione, ma il battesimo si fonda sulla fede»
(Basilio, Sullo Spirito Santo, 18,28)
La predicazione (lex credendi) precede il battesimo (lex orandi)
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Tertulliano: Aspetto ontologico
«Noi pesciolini secondo il nostro Ichthys , GesùCristo, nasciamo nell’acqua e non siamo salvi, senon rimaniamo nell’acqua»
(De baptismo, 1,3)
Nei primi capitoli del De baptismo si sottolineal’importanza dell’acqua ma vengono lasciate insecondo piano le parole del battezzando (la fede delbattezzando) e le parole del ministro (la comunità).
Si equilibra il De paenitentia
«La morte è distrutta con il bagno dell’acqua»(De baptismo, 2,2)
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Tertulliano: Aspetto ontologico
- Fondamento cristologico del battesimo
- Valenza soteriologica del battesimo:nascita e salvezza dal battesimo
- Teologia dell’acqua ,in cui Dio opera con potenzache misteriosamente è trasmessa all’acquala quale per creazione ha caratteristichebattesimali:fecondità e purificazione (distruzione)
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Tertulliano: Aspetto ontologico
FECONDITÀ
Il battesimo è una «nova nativitas» (De baptismo 1,3)
Uscito dall’acqua battesimale:
il neofito è accolto dalla comunità (= la Chiesa).
La Chiesa è la nuova Madre del neofito (De baptismo 20,5)che è diventato figlio di Dio
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Tertulliano: Aspetto ontologico
PURIFICAZIONE (distruzione)
Accanto alla nuova nascita, il battesimo è coltocome liberazione dal diavolo, effetto della vittoria diCristo (cf. De baptismo, 9,1)
Soteriologia dei “diritti del demonio” (1°millennio)
verrà abbandonata a partire da sant’Anselmo nelCur Deus homo (I, 7; II, 19):
Il demonio non ha alcun diritto sull’uomo perché lo haingannato, quindi è un usurpatore e nessuno deve dargli unriscatto.
Tertulliano e i Padri
Acqua
acqua/fecondità (creazione)Spirito/rigenerazione (battesimo)
acqua/distruzione (creazione)Spirito/liberazione (battesimo)
- Nuova creazione- Chiesa madre- Neofita figlio di Dio
- Cancella il peccato- Libera dal demonio
Pur avendo l’acqua, per l’invocazione dello SpiritoSanto, una forza santificante datale da Dio in Cristo,tuttavia occorre la fede e l’impegno del battezzando.
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Basilio Magno (+ 379)
«Il Signore che governa la nostra vita ha istituitoper noi il patto del battesimo, espressione siadella morte che della vita . L’acqua in cui si èimmersi dà l’immagine della morte, lo Spiritoinvece ci dà la garanzia della vita. Da ciò risultaevidente per quale motivo l’acqua sia unita alloSpirito. Infatti nel battesimo sono due i fini che cisi propone di raggiungere, l’uno che vengaeliminato il corpo del peccato, perché non abbiapiù a produrre frutti di morte, l’altro che si vivadello Spirito e si ottenga così il frutto dellasantificazione».
Trattato sullo Spirito Santo 15
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Basilio Magno (+ 379)
«L’acqua ci offre l’immagine della morteaccogliendo il corpo come in un sepolcro. LoSpirito , invece, immette una forza che vivifica ,facendo passare le nostre anime dalla morte allavita piena. Questo è il rinascere dall’acqua edallo Spirito. Mediante le tre immersioni einvocazioni si compie il grande mistero delbattesimo: da una parte viene espressal’immagine della morte, e dall’altra l’anima deibattezzati resta illuminata dall’insegnamentodella scienza divina».
Trattato sullo Spirito Santo 15
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Cesario di Arles (+ 543)
«Per la prima nascita noi eravamo vasi dell’ira diDio; la seconda nascita ci ha resi meritevoli didiventare vasi di misericordia. La prima nascitaci ha portati alla morte; la seconda ci harichiamati alla vita. Prima del battesimo tuttinoi eravamo, o carissimi, tempio del diavolo.Dopo il battesimo abbiamo meritato didiventare tempio di Cristo ».
Discorsi 229
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Tertulliano: Aspetto ontologico
Altro schema utilizzato da Tertulliano e daipadri è il battesimo come giuramento .
Come il soldato che giura fedeltà all’imperatoreviene arruolato (appartenenza) nel suoesercito con un segno esteriore, così nelbattesimo il neofita viene segnato dalla fede.
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Evento tipologico dell’AT nel NT
- Essere sotto la nube e attraversare il mare: battesimo- La manna dal cielo e l’acqua dalla roccia: eucaristia
«[…] i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, tuttiattraversarono il mare, tutti furono battezzati inrapporto a Mosè nella nuvola e nel mare,tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, tuttibevvero la stessa bevanda spirituale: bevevanoinfatti da una roccia spirituale che li accompagnava,e quella roccia era Cristo».
1Cor 10,1-4
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Evento tipologico dell’AT nel NT
Evento Evento CRISTOCRISTO
ATAT
NTNT
MannaAcqua
(Roccia)
Eucaristia
Battesimo
typos
anti typos
Arche typosProto typos
Nube e mare
1Cor 10,1-4
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Ermeneutica patristica dalla tipologia biblica
1Cor 10,1-4
Mare battesimo
- Manna
- Acqua dalla roccia
eucaristia
battesimo
A
B
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Uscita dall’Egitto Lasciare idolatria pagana
Traversata del Mar Rosso Ingresso catecumenato(battesimo)
Traversata del Giordano Battesimo
Ermeneutica patristica dalla tipologia biblica
Mare battesimo
A
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Ambrogio (+ 397)
«come t’insegna l’Apostolo “Tutti i nostri padrifurono sotto la nube e tutti passarono il mare e tuttiin Mosè furono battezzati nella nube e nel mare”(1Cor 10,1-2). Perciò anche Mosè dice cantico: “hamandato il tuo Spirito e il mare li ha coperti” (Es15,10). Ti rendi conto che già allora c’era unaprefigurazione del battesimo in quel passaggiodegli Ebrei, nel quale gli Egiziani perirono e gliEbrei ebbero scampo?. Che altro infatti c’insegnaogni giorno questo sacramento, se non che la colpava a fondo e l’errore eliminato, mentre la pietà el’innocenza passano senza perdite?».
De mysteriis 12
69
Agostino (+ 430)
«[…] sarete lavati nel battesimo della salute,sarete rinnovati nel lavacro della rigenerazione;quando risalirete da quel lavacro, voi saretesenza alcun peccato. Tutto il passato che vitormentava lì sarà cancellato. I vostri peccatisaranno come gli Egiziani che inseguivanogli Israeliti : li tormentarono, ma solo fino al MarRosso. Che significa fino al Mar Rosso?».
Discorsi 213, 9
70
Agostino (+ 430)
«Fino all’acqua consacrata dalla croce e dalsangue di Cristo. [...]. Il fianco di Cristo fu aperto dauna lancia e ne sgorgò il nostro prezzo. Per questomotivo il battesimo, ossia l’acqua dove veniteimmersi e dove passate come [se fosse] il MarRosso, viene segnato col segno di Cristo. I vostrinemici sono i vostri peccati; essi v’inseguonoma solo fino al mare. Quando vi entreretedentro, voi ve ne libererete ed essi verrannodistrutti, proprio come l’acqua sommerse gliEgiziani , mentre gli Israeliti venivano fuoriall’asciutto».
Discorsi 213, 9
71
Origene (+ 253/4)
«Non meravigliarti, o cristiano, quando tivengono riferiti questi avvenimenti riguardanti ilpopolo ebraico, dal momento che a te, uscitodal Giordano per mezzo del sacramento delbattesimo , la divina parola promette cosemolto più grandi ed elevate, e ti offre un viaggioe un passaggio verso il cielo, attraverso l’etere.[...]».
Omelie sul libro di Giosuè, 4, 1
72
Origene (+ 253/4)
«Mi rivolgo ora a te, che, abbandonate le tenebredell’idolatria, desideri darti all’ascolto della leggedivina e cominci a uscire anche tu dall’Egitto .Allorché sei stato aggregato nel numero deicatecumeni e hai cominciato a ubbidire ai precettidella Chiesa, ti sei allontanato dal mar Rosso e,fermandoti nelle diverse tappe del deserto, ti seiapplicato ogni giorno ad ascoltare la parola di Dioe ad osservare il volto di Mosè, reso splendentedalla gloria del Signore».
Omelie sul libro di Giosuè, 4,1
13
73
Origene (+ 253/4)
«Giungerai al mistico fonte del battesimo e,quando la schiera dei sacerdoti e dei leviti avràpreso posto, sarai iniziato a quei venerandi esplendidi sacramenti, conosciuti da coloro ai qualiè permesso conoscerli. Allora, attraversato ilGiordano per mezzo del ministero deisacerdoti, entrerai nella terra promessa, nellaquale dopo Mosè ti riceve Cristo ».
Omelie sul libro di Giosuè, 4,1
74
Origene (+ 253/4)
«Hai dunque in te le lettere di Dio, le lettere delloSpirito Santo. Ma se pecchi, tu stesso firmi ilmanoscritto del peccato. Guarda però cheappena ti sei avvicinato alla croce di Cristo ealla grazia del battesimo, il tuo manoscritto èstato affisso alla croce e cancellato nel fontebattesimale .Non scrivere di nuovo quel che è stato cancellato,né ripetere ciò che è stato distrutto; conserva in tele sole lettere di Dio, rimanga in te sola scritturadello Spirito Santo».
Omelie sulla Genesi, 13, 4
75
Iniziazione cristiana: III-IV secolo
La liberazione di Israele dall’Egitto, il suopellegrinare nel deserto e l’ingresso nella Terrasono prefigurazione del cammino cristiano.
Il cammino catecumenale è ancora segnato atappe come per Ippolito Romano.
76
Iniziazione cristiana: III secolo
Origene
Uscita dall’Egitto Lasciare idolatria pagana
Traversata del Mar Rosso Ingresso catecumanato
Traversata del Giordano Battesimo
Rudes Ermeneutica letterale
Ermeneutica biblica
Perfecti Ermeneutica allegorica
77
Ermeneutica patristica dalla tipologia biblica
Acqua dalla roccia battesimo
La manna dal cielo e l’acqua dalla roccia
Eucaristia Sangue
Battesimo
di CristoDio
Ermeneutica patristica di 1Cor 10, 3
Ambrogio (De myst. 48; De sacr. V,3-4)
(De myst.)
(De sacr.)
B
78
Il dono dello Spirito Santo
14
79
Tertulliano (+ 220)
Il battesimo purifica e prepara la ricezione dello Spirito
«Non sarebbe esatto asserire che nell’acquariceviamo lo Spirito Santo, piuttosto nell’acquaveniamo purificati […] e così veniamo preparati aricevere lo Spirito Santo».
De baptismo, 6, 1
L’imposizione della manoè il rito attraverso il quale si trasmette lo Spirito(Cf. De baptismo, 8, 3)
80
Tertulliano (+ 220)
De baptismo
Centralità del vescovo,
usato molte volte, talvolta detto “sommo sacerdote”(Tertulliano introduce il lessico sacerdotale)
I presbiteri e i diaconi battezzano su mandato del vescovo
81
«[…] i fedeli cristiani […] con una comprensionepiena dei riti e delle preghiere (per ritus et precesid bene intelligentes, sacram actionem conscie,pie et actuose participent ), partecipino all’azionesacra consapevolmente, piamente e attivamente,siano istruiti nella parola di Dio, si nutrano allamensa del corpo del Signore, rendano grazie a Diooffrendo la vittima immacolata non soltanto per lemani del sacerdote, ma insieme con lui, imparino aoffrire se stessi, e di giorno in giorno, per mezzo diCristo mediatore, siano perfezionati nell’unità conDio e tra di loro, di modo che Dio sia finalmentetutto in tutti» SC 48
82
Per ritus et preces
L’importanza del rito, non inteso come ritualismo rubricale,
che tende a ridurre all’essenziale valido;l’importanza delle preghiere
non intese come formule “magiche”,che tendono a ridurre all’essenziale valido
ma quale azione liturgica, per ritus et preces(actio sacra, actio Dei, opus Dei)
che coinvolge tutto l’uomo(conscie, pie, actuose)
quale risposta all’azione di Dio
83
- Ambito rituale, i segni (per ritus)
- Preghiera, l’eucologia (et preces)
- Momento fondativo (epiclesi)
- Momento prescrittivo (missio)
- Lessico
84
Nel primo millennio l’iniziazione cristiana è costituita da un rito fortemente unitario
Triplice domanda della professione di fedeBattesimoPrima unzione dal presbiteroIngresso in chiesaImposizione delle mani Preghiera del vescovoSeconda unzioneBacio della paceEucaristia
Ippolito Romano (+235?), Traditio apostolica
per ritusper ritus
per ritusper ritus
per preces
15
85
Ippolito Romano (+ 235)
Preghiera del vescovo (all’imposizione delle mani)
«Signore Dio, tu che li hai resi degni di riceverela remissione dei peccati col segno dirigenerazione,
rendili anche degni di essere pieni delloSpirito Santo e invia su di loro la tua grazia,
affinché ti servano seguendo la tua volontà»
Traditio apostolica, 21
86
Ippolito Romano (+ 235)
Preghiera del vescovo (all’imposizione delle mani)
«Signore Dio, tu che li hai resi degni di riceverela remissione dei peccati col segno dirigenerazione,Rimanda al ritus del battesimo
rendili anche degni di essere pieni delloSpirito Santo e invia su di loro la tua grazia,Momento fondativo (epiclesi)
affinché ti servano seguendo la tua volontà»Momento prescrittivo (missio)
Traditio apostolica, 21
87
Cipriano (+ 258)
Primo autore che collega esplicitamente la comunicazione dello spirito
e l’imposizione delle mani dopo il battesimo.
«Hanno pregato per loro, hanno imposto su di lorole mani , perché con la preghiera fosse dato loSpirito . Tale prassi si usano anche presso di noi.Quanti sono battezzati nella Chiesa si presentano ailoro capi ed attraverso la nostra preghiera eimposizione delle mani ottengono lo SpiritoSanto e il Signore dona loro il sigillo dellaperfezione » Lettera 73, 9
Dopo aver ricordato l’arrivo di Pietro e Giovanni in Samaria (cf. At 8, 14-17), afferma:
88
Cirillo di Gerusalemme (+ 386)
A Fondazione cristica in un orizzonte trinitario-pneumatologico
B Fondazione cristologico-pneumatica:- riferimento al battesimo- riferimento alla crismazione- riferimento al crisma
C Fondazione biblica:- riferimento al NT- riferimento all’AT
89
Cirillo di Gerusalemme (+ 386)
«Dopo che egli [Cristo ] fu battezzato nelleacque del Giordano ad esse partecipandol’effluvio della sua divinità, ne risalì e su di luiscese lo Spirito Santo: simile su simile.Anche voi dopo essere risaliti dalle sante acquedella piscina avete ricevuto dal medesimoSpirito Santo il dono del crisma, anticipo diquello che unse il Cristo , del quale avevaparlato profeticamente Isaia dicendo: “Lo Spiritodel Signore è su di me; per questo mi ha unto,per mandarmi ad evangelizzare i poveri (Is 62,1;Lc 4,18)».
Catechesi 21, 1
A
B
90
Cirillo di Gerusalemme (+ 386)
«Cristo fu crismato non da uomini né con olio ounguento materiale, ma dal Padre cheavendolo designato Salvatore del mondo interolo unse di Spirito Santo.Pietro dice chiaramente che “Gesù di Nazaretfu consacrato da Dio in Spirito Santo (At 10,38)e prima ancora il profeta Davide avevaproclamato: “Il tuo trono, Dio dura per sempre[…] perciò Dio ti ha consacrato e il tuo Dio ti haunto con olio di letizia a preferenza dei tuoieguali».
Catechesi 21, 2
A
C
16
91
Cirillo di Gerusalemme (+ 386)
«Come per il battesimo voi siete fatti degni diessere crocifissi, sepolti e risuscitati asomiglianza di Cristo veramente crocifisso,morto e riscuscitato (cf. Catechesi 20,5-7), cosìper la crismazione voi siete stati unti colmistico unguento dell’esultanza con cui fu untolui – cioè con lo Spirito Santo chiamato oliodell’esultanza perché fonte vera e propria diogni letizia spirituale – divenendo conl’unzione partecipi e consorti di Cristo ».
Catechesi 21, 2
B
92
Cirillo di Gerusalemme (+ 386)
«Guardati dal solo pensare che in fondo questosia null’altro che un semplice unguento. È infattiaccaduto qualcosa di simile a quel che avviene delpane eucaristico: dopo l’invocazione dello SpiritoSanto, non è più pane comune ma corpo di Cristo.Così anche questo sacro balsamo , dopol’invocazione non è più unguento comune, anchese continuiamo a chiamarlo come prima, ma ècarisma di Cristo, efficace di grazia divina per ladivina presenza dello Spirito Santo. Ungendoti diquesto unguento la fronte e gli altri sensi, tumaterialmente ungi il corpo, ma lo Spirito Santovivificante ti santifica l’anima». Catechesi 21, 3
93
«L’Antico Testamento conteneva già delle figuredella nostra crismazione». Catechesi 21, 6
Vengono unti: Aronne (Lv 7,1) e Salomone (1Re 1,39.45)
«Gli eventi cui questi personaggi realmenteparteciparono, per voi si rinnovano non secondo ilsenso storico dei fatti, ma secondo la verità cheessi nascondevano. I veri unti dallo Spirito Santosiete voi, che avete posto in Cristo il principio dellavostra salvezza: Cristo è il seme, voi ne siete lapasta; la crismazione opera il passaggio dallasantità del seme a quella della vostra pasta».
Catechesi 21, 6
Cirillo di Gerusalemme (+ 386)
C
B
94
Ambrogio (+ 397)
«Ricorda che hai ricevuto il sigillo spirituale , loSpirito di sapienza e di intelletto, lo Spirito diconsiglio e di fortezza, lo Spirito di conoscenza edi pietà, lo Spirito di timore di Dio, e conserva ciòche hai ricevuto.Dio Padre ti ha segnato , ti ha confermato CristoSignore e ha posto nel tuo cuore quale pegno loSpirito».
De mysteriis 7, 42
Primo Padre che parla di “confermazione”
95
- Ambito rituale, i segni (per ritus)imporre le mani, unzione
- Preghiera, l’eucologia (et preces)
- Momento fondativo (epiclesi)
- Momento prescrittivo (missio)
- Lessico:sigillo, Spirito Santo, crisma, perfezione
Il dono dello Spirito Santo
96
L’imposizione delle mani
- Benedizione (Gen 48,14-20; Mt 19,13)
- Trasmissione di uffici o compiti (Nm 27,18-23; At 6,6; 13,3)
- Guarigione da malattie(solo NT: Mt 9,18; Mc 16,18; Lc 4,40)
- Dono dello Spirito dopo il battesimo(solo NT: At 8,14-17; 19,5-6)
17
97
Il dono dello Spirito Santo dipende esclusivamente dall’imposizione delle mani
Al battesimo non si ha dono dello Spirito Santo
Il dono dello Spirito Santo non dipende esclusivamente dall’imposizione delle mani
Al battesimo si ha dono dello Spirito Santo, ma non nella pienezza, come per i Samaritani
A
B
Imposizione delle mani e dono dello Spirito Santo
98
Tentativo di apportare un fondamento biblico alla confermazione
A
B Preferibile
L’unzione
Manca nel NT il legame tra unzione e dono dello Spirito Santo,
tema presente nell’AT
Imposizione delle mani e dono dello Spirito Santo
99
Ippolito di RomaTraditio apostolica
Ambitorituale
χειρ-οτονία
κατά-βασις
Ordinazione
Riconoscimento pubblico di un ministero
100
Ippolito di RomaTraditio apostolica
Ordinazione del presbitero:
Imposizionedelle mani
χειροτεσία
Vescovo: ordina(gesto sacramentale: grazia)
Presbiteri: approvano (gesto di comunione)
χειροτονησία Presbiteri: eleggono per alzata di mano (Didachè XV, 1)
χειροτονία
101
L’unzione
Consacrazione del sacerdote
Consacrazione del re
Consacrazione del profeta
Unzione
102
Consacrazione (del sacerdote): Es 29,7; Lv 4,3
Consacrazione (del re): 1Sam 16,1-13
«Lo Spirito si posò su Davide da quel giorno in poi»
Con l’unzione si comunica lo Spirito
Dopo l’unzione
L’unzione
18
103
Consacrazione del profeta
Piano metaforico non reale (con olio)
indica l’investitura da parte di Dio
attraverso un suo rappresentante
autorizzato e riconosciuto tale
L’unzione
104
Persona autorizzata
Persona “unta”
Consacrazione
Missione
unzione spirito
L’unzione
105
Nel NT l’unzione compare solo in Gc 5,13-15
- Non dona lo Spirito Santo
- Guarigione dei malati
L’unzione
106
Il sigillo
Accoglienza di Dio (che offre protezione)
Appartenere a Dio (che diviene proprietario)
Dio salva
In 2Cor 1,21-22 il soggetto è Dio ed è trinitario
Suggellare
107
«Per mezzo di questa unzione il cresimandoriceve “il marchio”, il sigillo dello Spirito Santo.Il sigillo è il simbolo della persona (cf. Gen38,18; Ct 8,6), il segno della sua autorità (cf.Gen 41,42), della sua proprietà su un oggetto(cf. Dt 32,34) – per questo si usava imprimeresui soldati il sigillo del loro capo, come suglischiavi quello del loro padrone –; essoautentica un atto giuridico (cf. 1Re 21,8) o undocumento (cf. Ger 32,10) e, in certi casi, lorende segreto (cf. Is 29,11)».
CCC 1295
Il sigillo
108
«Cristo stesso si dichiara segnato dal sigillo delPadre suo (cf. Gv 6,27). Anche il cristiano èsegnato con un sigillo: “È Dio stesso che ciconferma, insieme a voi, in Cristo, e ci haconferito l’unzione, ci ha impresso il sigillo e ci hadato la caparra dello Spirito nei nostri cuori” (2Cor 1,21-22) (cf. Ef 1,13; 4,30). Questo sigillodello Spirito Santo segna l’appartenenza totale aCristo, l’essere al suo servizio per sempre, maanche la promessa della divina protezione nellagrande prova escatologica (cf. Ap 7,2-3; 9,4; Ez9,4-6».
CCC 1296
Il sigillo
19
109
Gv 3,5 rigenerati dall’acqua e dallo Spirito
stretto legame tra battesimo e dono dello Spirito
Paolo e Gv
Lo Spirito
In rapporto all’eredità (Ef 13-14)
110
1 Cor 12,13
1Cor 6,11
2Cor 1,21-22
Ef 1,13-14
Tt 3,5
Un solo Spirito un solo corpo
il sigillo
Noi:battezzati
Voi:lavati
santificati giustificati
In nome di: Gesù e Spirito
Dio:confermaconferisceimprime
dà caparra
in Cristol’unzione
lo SpiritoVoi ricevuto:
suggello lo Spiritocaparra eredità
Noi:salvati
lavacro rigenerazione rinnovamento Spirito
= ungere
= suggellare
Il battesimo come sacramento dello Spirito
111
Non è per la persona in sé, ma per la sua missione
Presenza dello Spirito AT
Lo Spirito si può ritirare dalla persona (1Sam 16,14)
Lo Spirito sarà dato in pienezzaal germoglio di Iesse (Is 11,1-2)
Il Messia sarà il consacrato con l’unzione dello Spirito (Is 61,1, Lc 4,16-30)
È unzione profetica: consacrazione e missione
A
112
Presenza dello Spirito nell’AT
La salvezza raggiungerà Israele e tutti i popoli (Is 11,10-12)
Dio metterà lo Spirito nel cuore dell’uomo (Ez 36,25-29)
Nuova Alleanza
B
113
Presenza dello Spirito nel NT (Atti)in rapporto all’iniziazione cristiana
Lo Spirito è donato:
- Dopo il battesimo (At 2,38; 8,17; 19,6)
- Senza il battesimo (At 2,1-41; 11,15-17)
- Prima del battesimo (At 10,47-48)
A
114
Presenza dello Spirito nel NT (Atti)in rapporto all’iniziazione cristiana
Lo Spirito è donato con l’imposizione delle manidopo il battesimo
B
At 8,14-17 Pietro e Giovanni in Samaria
At 19,5-6 Paolo ad Efeso
20
115
Presenza dello Spirito nel NT (Atti)in rapporto all’iniziazione cristiana
Lo Spirito è donato con l’imposizione delle manidopo il battesimo At 8,14-17
C
La Samaria accoglie la parola di Dio
Gli apostoli inviano in Samaria Pietro e Giovanni
Pietro e Giovanni pregano perché ricevano lo Spirito santo,
infatti erano solo stati battezzati nel nome del Signore116
Presenza dello Spirito nel NT (Atti)in rapporto all’iniziazione cristiana
D
La forte dimensione ecclesiologica nel brano
è collegata alla valenza pneumatologica.
L’accoglienza e l’appartenenza alla Chiesa
si attua mediante gli apostoli
attraverso i quali si ha lo Spirito Santo
Lo Spirito è donato con l’imposizione delle manidopo il battesimo At 8,14-17
117
Presenza dello Spirito nel NT (Atti)in rapporto all’iniziazione cristiana
E
- Annuncio del mistero di Cristo
- Battesimo
- Imposizione delle mani
- Dono dello Spirito Santo
Lo Spirito è donato con l’imposizione delle manidopo il battesimo At 19,1-7
Successione cronologica
118
Elementoessenziale
Crismazione/unzione con olio
Imposizione delle mani/o
Tradizione Orientale
Tradizione Occidentale
Confermazione (quale dono dello Spirito)
119
Elementoessenziale
Unzione con olio
Imposizione delle mani/o
Solo AT
Solo NT
Dono dello Spirito
120
Agostino, Discorso 324
«Unctus est, imposita est ei manus»
Dopo il battesimo
«Sei cristiano, porti sulla fronte la croce di Cristo.Il tuo marchio indica chi devi confessare»
Agostino, Discorso 302
21
121
Confermazione
Unzione con olio
Imposizione delle mani/o
Configurazione a Cristo
Dono dello Spirito
Tradizione occidentale
122
Tommaso
Materia della Confermazione è l’unzione crismale
Non vi è riferimento all’imposizione delle mani(se non per la prassi apostolica)
STh III, q. 72, a. 2
L’imposizione delle mani riappare nel XVIII secolo
123
«Il sacramento della confermazione si conferisce mediante l’unzione del crisma
sulla fronte, che si fa con l’imposizione della mano
e mediante la parole
“ACCIPE SIGNACULUM DONI SPIRITUS SANCTI”»
Paolo VI, Divinae consortium naturae
«N. ricevi il sigillo dello Spirito Santoche ti è dato in dono»
Rito Confermazione, 32, 54, 63124
«In tutto il Nuovo Testamento la redenzioneè riferita esclusivamente a Cristo e in tutti gliscritti lo Spirito Santo non è considerato maicome Redentore ma visto sempre comecolui che rende profonda e vitale l’opera cheGesù ha compiuto».
F. Courth, I sacramenti, 174-175
125
Confermazione perfeziona (perfectio ) il battesimo
Perfectio
Inizialmente non viene specificatocosa significhi perfectio
Da Ambrogio in poi, (per i Padri)perfectio significa pienezza dello Spirito,quindi significa perfezione della vita spirituale
Rapporto battesimo-confermazione
126
Fausto, vescovo di Riez, Omelia di Pentecoste (460-70)
Attribuita a papa Melchiade, entrerà nel Decretum Gratiani (XII sec.)
L’omelia di Fausto di Riez influenzerà il Medioevo
Perfectio
Rapporto battesimo-confermazione
22
127
Fausto, vescovo di Riez, Omelia di Pentecoste (460-70)
BattesimoConfermazione
Analogie con la vita militare
BattesimoConfermazione
rigenerati per la vitafortificati (robur) per la lotta (armi)
essere: vita nuova in Cristo agire: realizzare la vita nuova
Perfectio / robur
Rapporto battesimo-confermazione
128
Fausto, vescovo di Riez, Omelia di Pentecoste (460-70)
Limiti
I nemici sono spirituali e la lotta è solo interiore e intima
Il battesimo è anche sul piano dell’agireLa confermazione è anche sul piano dell’essere
In realtà:
Rapporto battesimo-confermazione
BattesimoConfermazione
rigenerati per la vitafortificati (robur) per la lotta (armi)
BattesimoConfermazione
essere: vita nuova in Cristo agire: realizzare la vita nuova
129
Tommaso, si ispira a Fausto di Riez
In Tommaso, però, robur indica primariamente la testimonianza (pubblica) della fede
per diffondere il regno di Dioanche se intende la lotta spirituale (interiore)
Duplice prospettiva che influenzerà sino ai nostri giorni
Rapporto battesimo-confermazione
BattesimoConfermazione
rigenerati per la vitafortificati (robur) per la lotta (armi)
130
Tommaso
BattesimoConfermazione
BattesimoConfermazione
Rapporto battesimo-confermazione
nascita crescita: aetas perfecta = maturità
l’edificio spirituale viene costruitol’edificio spirituale viene perfezionato
BattesimoConfermazione
necessario alla salvezzanecessario alla perfezione della salvezza
131
L’Eucaristia
132
«Ricordandoci dunque della sua morte e dellasua risurrezione , ti offriamo il pane e il calice,rendendoti grazie , perché ci hai giudicati degni distare davanti a te e di servirti. Ti chiediamo diinviare il tuo Spirito sull’offerta della santa Chiesa, diraccogliere nell’unità coloro che si comunicano, dicolmarli dello Spirito Santo, per rinforzare la lorofede nella verità. Così vogliamo lodarti e glorificartiper mezzo del tuo Figlio, Gesù Cristo. Per lui tisiano resi gloria ed onore, Padre e Figlio con loSpirito Santo nella santa Chiesa ora e nei secoli deisecoli. Amen».
Traditio apostolica, 4
Ippolito (+ 235?)
23
133
«dopo aver così lavato chi è divenuto credente eha aderito, lo conduciamo presso quelli chechiamiamo fratelli, dove essi si trovano radunati,per pregare insieme fervidamente, […], affinché,appresa la verità, meritiamo di essere nei fattibuoni cittadini e fedeli custodi dei precetti , edi conseguire la salvezza eterna»
I Apologia, 65, 1
Giustino (+ 165)
134
Giustino (+ 165)
«Questo cibo è chiamato da noi Eucaristia, e anessuno è lecito parteciparne, se non a chi credeche i nostri insegnamenti sono veri, si èpurificato con il lavacro per la remissione deipeccati e la rigenerazione , e vive così comeCristo ha insegnato »
I Apologia, 66, 1
135
Giustino (+ 165)
Descrizione dell’Eucaristia
«Nel primo giorno chiamato “del sole”, si fa unariunione in uno stesso luogo di tutti quelli cheabitano sparsi per le città o le campagne, evengono lette le memorie degli apostoli o gli scrittidei profeti, finché il tempo lo consente. Quando illettore ha terminato, colui che è preposto(proestós ) alla comunità, mediante un discorso,ammonisce ed esorta all’imitazione di questebelle cose ».
I Apologia, 67, 3-4
A
136
Giustino (+ 165)
Descrizione dell’Eucaristia
«[…] e il presidente innalza preghiere eringraziamenti. […] Dei cibi su cui si èpronunziato il ringraziamento segue ladivisione e la distribuzione a ciascuno eper mezzo dei diaconi si mandano a coloroche sono assenti ».
I Apologia, 67
B
137
Giustino (+ 165)
Descrizione dell’EucaristiaC
«[…] e quanto viene raccolto è consegnato alpresidente; egli stesso va ad aiutare gliorfani, le vedove e coloro che sonobisognosi ».
I Apologia, 67
138
Giustino
Prima descrizione dettagliata della presidenza eucaristica
AIl preposto (proestós) alla comunitàpresiede la celebrazione eucaristica:
I Apologia
- Spiega la dottrina
- Accoglie e consacra le oblate (pane e vino)
A
B
- Distribuisce le offerte ai bisognosi(dopo la consacrazione)
C
Lex cr.
Lex or.
Lex viv.
24
139
Agostino (e i Padri)
Non leggere Agostino con una ermeneutica posteriore e pre-definita.
Costituirebbe un apriori ideologico
che applicherebbe ad Agostino
problematiche successive
140
Agostino (e i Padri)
Leggere Agostino nel suo contesto
e nell’orizzonte dei destinatari
Recupero di Agostino “recente”
Concilio Vaticano II
141
«Ciò che vedete sopra l’altare di Dio, l’avetevisto anche nella notte passata; ma non aveteancora udito che cosa sia, che cosa significhi,di quale grande realtà nasconda il mistero. Ciòche vedete è il pane e il calice : ve loassicurano i vostri stessi occhi. Invecesecondo la fede che si deve formare in voi ilpane è il corpo di Cristo, il calice è ilsangue di Cristo ».
Agostino, Sermo 272 (Omelia ai neofiti)
142
«[…] questo pane come può essere il suocorpo? E questo calice, o meglio ciò che ècontenuto nel calice, come può essere ilsangue suo? Queste cose, fratelli, si chiamanosacramenti proprio perché in esse si vede unarealtà e se ne intende un’altra ( Aliudvidetur, aliud intelligitur ). Ciò che si vede haun aspetto materiale, ciò che si intendeproduce un effetto spirituale».
Agostino, Sermo 272 (Omelia ai neofiti)
143
La copia
(signum, segno esteriore, immagine, figura)
non è una semplice ombra
senza valore rispetto alla realtà (res),
ma la forma in cui l’originale
si rende storicamente presente.
Platonismo agostiniano
144
Il signum contiene(secundum quaedam modum) la res
senza esaurirla
perché al tempo stesso rimandaad essa (res ipsa)
trascendendo il signum
«Aliud videtur, aliud intelligitur»
Platonismo agostiniano
signum res
25
145
Realtà
TerrestreCeleste
Aristotele
RealtàPrototipo(ontologico)
ImmagineFiguraCopia
Platone
RealtàPrototipo(ontologico)
Res
ImmagineFiguraCopia
Signum
Platonismo-agostiniano
146
Sacramentum tantum
Res tantum
Segno esteriore 1
Effetto del sacramento 2
Agostino (cristologico)
2. Dimorare in Cristo che dimora in me (simbolismo)
1. Mangiare la carne (realismo)
147
Sacramentum tantum
Res tantum
Segno esteriore 1
Effetto del sacramento 2
Agostino (ecclesiologico)
2. Membra del Corpo di Cristo, la Chiesa (simbolismo)
1. Mangiare la carne (realismo)
148
«Il tuo nutrimento sia la vita, la tua bevanda sia lavita; avrai la vita e la vita sussiste nella suaintegrità. Allora avverrà questo, cioè, che corpo esangue di Cristo saranno la vita per ognuno,se ciò che si riceve visibilmente nelSacramento si mangi spiritualmente, si bevaspiritualmente nella realtà propria significata .Abbiamo ascoltato il Signore stesso che dice: “Èlo Spirito che dà la vita; la carne, invece, nonserve a nulla. Le parole che vi ho detto sonospirito e vita” (Gv 6, 54-65)».
Agostino, Sermo 131 (comm. Gv 6, 54-66)
149
Ermeneutica: lettera e/o allegoria
- Lettera grammatica: Parola = etimologia
- Allegoria retorica: Parola = significato nella frase
(Aristotele, Antiochia)
(Platone, Alessandria)
Trivium: grammatica, retorica, dialettica
Epoca carolingia (IX sec.)
150
Domanda:
presenza di Cristo nell’Eucaristia
vera o simbolica?
Prospettiva patristica: greca e latina
Simbolico = reale
che rimanda alla realtà piena, quella celeste
Epoca carolingia (IX sec.)(Pascasio Radberto - Ratramno)
26
151
Eucaristia
Realismo-materiale
Simbolismo-spiritualista
(Alcuino, Amalario di Metz)
(Beda, Gv Scoto Eriugena, Floro)
Lettera
Spirito
Pascasio Radberto[Lanfranco]
Ratramno[Berengario]
Metafisica Ermeneutica
Epoca carolingia (IX sec.)(Pascasio Radberto - Ratramno)
152
RealtàPrototipo(ontologico)
Res
ImmagineFiguraCopia
Signum
Platonismoagostiniano
Invisibile Visibile
Res tantumRes sacramenti
Signum tantumSacramentum
Sacr.tum tantum
Prima scolasticaPietro Lombardo
(Summa Sententiarum)
Res et signumRes et sacramentum
Res tantumRes sacramenti
Signum tantumSacr.tum tantum
«Se vuoi comprendere [il mistero] del corpo di Cristo,ascolta l’Apostolo che dice ai fedeli: “Voi siete il corpo diCristo e sue membra” (1Cor 12,27). Se voi dunque siete ilcorpo e le membra di Cristo, sulla mensa del Signore èdeposto il mistero di voi: ricevete il mistero di voi. A ciò chesiete rispondete: Amen e rispondendo lo sottoscrivete. Ti sidice infatti: Il Corpo di Cristo, e tu rispondi: Amen. Siimembro del corpo di Cristo, perché sia veritiero il tuoAmen. Perché dunque [il corpo di Cristo] nel pane? […]ascoltiamo sempre l’Apostolo il quale, parlando di questosacramento, dice: “Pur essendo molti formiamo un solopane, un solo corpo” (1Cor 10,17). Cercate di capire edesultate. Unità, verità, pietà, carità. “Un solo pane”: chi èquesto unico pane? “Pur essendo molti, formiamo un solocorpo”. Ricordate che il pane non è composto da un solochicco di grano, ma da molti».
Agostino, Sermo 272
«Quando si facevano gli esorcismi su di voi venivate,per così dire, macinati; quando siete stati battezzati,siete stati, per così dire, impastati; quando avetericevuto il fuoco dello Spirito Santo siete stati, percosì dire, cotti. Siate ciò che vedete e ricevete ciòche siete. Questo disse l’Apostolo in riguardo alpane. E ciò che dobbiamo intendere del calice,anche se non è stato detto, ce l’ha fatto capireabbastanza. Come infatti perché ci sia la formavisibile del pane molti chicchi di grano vengonoimpastati fino a formare un’unica cosa - come seavvenisse quanto la sacra Scrittura dice dei fedeli:“Avevano un’anima sola e un solo cuore protesiverso Dio” (At 4, 32) - così è anche per il vino».
Agostino, Sermo 272
155
«La celebrazione dell’iniziazione cristiana , quindi,non è solo il culmine del “catecumenato” e ilcompimento del cammino, ma l’inizio di una vitanuova ottenuta dal lavacro di rigenerazionenello Spirito Santo, orientata verso il bene e per«piacere a Dio » [Traditio apostolica, 21] attraverso unaviva esperienza ecclesiale sorretta dalla catechesi euna costante attuazione esistenziale di quantoappreso durante il lungo periodo catecumenale».
R. Nardin, Professare, celebrare, pregare la fede
156
Domenica
“in albis”
27
157
«Rivolgo la mia parola a voi, bambini appena nati,fanciulli in Cristo, nuova prole della Chiesa, graziadel Padre, fecondità della Madre, pio germoglio,[…]: “Rivestitevi del Signore Gesù Cristo e nonseguite la carne e i suoi desideri” (Rm 13,14),perché vi rivestiate, anche nella vita, di colui cheavete rivestito per mezzo del sacramento. “Poichéquanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestitidi Cristo. Non c’è più Giudeo né Greco; non piùschiavo né libero; non c’è più uomo, né donna,poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù” (Gal 3,27-28). In questo sta la forza del sacramento».
Discorso 8 nell’Ottava di Pasqua
Agostino (+ 430)
158
«È infatti il sacramento della nuova vita, checomincia in questo tempo con la remissione di tutti ipeccati, e avrà il suo compimento nella risurrezionedei morti. Siete stati sepolti insieme con Cristo nellamorte per mezzo del battesimo perché, comeCristo è risuscitato dai morti, così anche voipossiate camminare in una vita nuova (cf. Rm 6,4).Oggi ricorre l’ottavo giorno della vostra rinascita,oggi trova in voi la sua completezza il segno dellafede, quel segno che presso gli antichi patriarchi siverificava nella circoncisione, otto giorni dopo lanascita al mondo. Perciò anche il Signore haimpresso il suo sigillo al suo giorno, che è il terzodopo la passione». (Discorso 8 nell’Ottava di Pasqua)
Agostino (+ 430)
159
«Esso però, nel ciclo settimanale, è l’ottavo dopo ilsabato, e il primo della settimana. Cristo facendopassare il proprio corpo dalla mortalità all’immortalità,ha contrassegnato il suo giorno con il distintivo dellarisurrezione. Voi partecipate del medesimo mistero nonancora nella piena realtà, ma nella sicura speranza,perché avete un pegno sicuro, lo Spirito Santo. “Sedunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù,dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensatealle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infattisiete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristoin Dio. Quando si manifesterà Cristo, la vostra vitaallora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria”».
Discorso 8 nell’Ottava di Pasqua
Agostino (+ 430)
160
Gregorio di Nissa (+ 397)
«Colui che ha ricevuto il lavacro dellarigenerazione, è come una recluta appenainquadrata nell’esercito, che non ha ancoracompiuto gesti valorosi o eroici, degni di un verosoldato. Allo stesso modo dunque che uno non siritiene un uomo forte per aver indossato cintura emantello [...]. prendiamo le stesse parole delSignore, che saranno proferite nel comune giudizio,e insegnano esattamente ciò che propongono:“Venite, benedetti dal Padre mio, ricevete in ereditàil regno preparato per voi fin dalla fondazione delmondo” (Mt 25, 34). E per qual motivo?».
Discorsi sul battesimo
161
Gregorio di Nissa (+ 397)
«Non perché siete rivestiti di incorruttibilità néperché avete lavato i vostri peccati, ma perchéavete operato rettamente nella carità. E subitosegue l’elenco di coloro che son stati nutriti,dissetati, rivestiti. [...] Illuminati dal battesimo,dobbiamo gratitudine a chi ci ha beneficati. E lanostra gratitudine verso Dio si dimostra con labontà che abbiamo per i nostri simili, col prendercicura della nostra salvezza e della virtù.Abbandonate dunque la vostra stolta opinione, voiche vi appellate al battesimo negli ultimi istantidella vita; e sappiate che la fede richiede comesorella la speranza, la quale nasce da una vitavissuta nella carità». (Discorsi sul battesimo)
Iniziazione cristiana decadente: IV - V secolo
Svolta costantiniana: - Teodosio I editto De fide catholica (380):- Cristianesimo religione di Stato
Ampia diffusione del catecumenato: da esso èriconosciuta l’appartenenza cristiana a livello civile.Christiani = catecumeni + fedeli (Agostino, Sermo 46,31)
Grandi migrazioni dal nord e dall’est:Conversione e battesimo
Conversione e battesimoCapo Sudditi
Conversione e battesimo di massa
A
B
162
28
Signatio Audientes (katēchoumenoi)
Electi (photizōmenoi)
Nomendatio Competentes
Itinerario catecumenale (ordo)
(onomatographia) Traditio/redditio symboli + Pater
Celebratio
Epifania Quaresima
BattesimoConfermazioneEucaristia
Veglia pasquale163
lex credendilex vivendi
lex credendilex vivendi
lex orandi
divina eloquia cum legente crescunt(Gregorio M., Hom. Ez. I, 7, 8)
Culmen
«la liturgia è il culmine verso cui tende l’azione della Chiesa e,insieme, la fonte da cui promana tutta la sua forza» (SC 10)
lex orandi
164
Catecumenato in fase decadente: IV - V secolo
Catecumenato scadente e eccellente catechesi
Ridotto e senza esame
Protratto per pauradelle pubbliche penitenze
Ottimi vescovi
Tentativo di supplireil ridotto catecumenato
Catecumenato
Ridotto alla sola Quaresima
Protratto moltissimo, anche fino alla fine della vita
165 166
Conclusioni sull’epoca patristica
Il catecumenato e le catechesi dei Padri evidenziano:
1. La storia della salvezzaorientata/compiuta in Cristo
2. Il popolo di Dio (la Chiesa ) è salvatoe rende partecipi della salvezza
3. Il catecumeno è già considerato christianus:valore del catecumenato
4. Il battesimo come ingresso/permanenzanella salvezza
167
1. La storia della salvezzaorientata/compiuta in Cristo
- il vertice/compimento di questa storia: Cristo
- l’inserimento in questa storia attraverso Cristo
- allegoria: esodo/conversione; Giordano/battesimo
- mistagogia: “spiegazione” dell’inserimento in Cristo
Conclusioni sull’epoca patristica
A
B
A’
B’
168
2. Il popolo di Dio (la Chiesa ) è salvatoe rende partecipi della salvezza
- La Chiesa è madre: concepisce figli unendosi al Verbo- i figli unendosi al Verbo diventano a loro volta madri- catecumenato non tecnica ma esperienza vitale generante
- La comunità locale è attiva- catechisti, padrini (a nome della Chiesa-madre)- digiuno (Quaresima per tutta la comunità)- ministro (vescovo) che “genera” alla Chiesa col battesimo
- Il cammino è personale- non massificato e anonimo- non individuale e isolato- ma all’interno e mediante una comunità che genera
Conclusioni sull’epoca patristica
29
169
3. Il catecumeno è già considerato christianus:valore del catecumenato
- Il catecumeno è già visto come membro della Chiesa- Agostino, Sermo 46, 31 (christianus)
- Il catecumenato non è solo un tempo pedagogico- non è solo: sociologico, giuridico, anagrafico- ha un valore sacramentale-teologico
Conclusioni sull’epoca patristica
170
4. Il battesimo come ingresso/permanenzanella salvezza
- il battesimo introduce a apre all’alleanza (salvezza)- ingresso nella “Terra promessa” (allegoria)- primo sacramento dell’iniziazione (mistagogia)
- impegna tutta la vita come permanenza nell’alleanza- lex vivendi: caritas- “formazione permanente”
Conclusioni sull’epoca patristica
171
Conclusioni sull’epoca patristica
«[Il catecumenato antico] è un camminoesperienziale : ha per scopo primario la conversionedel cuore, mediante una profonda esperienza del Diovivo di Gesù Cristo, l’iniziazione al mistero el’apertura degli “occhi di fede ” per scoprire esperimentare con la comprensione dei segni ilmistero celebrato»
O. Pasquato, Quale tradizione per l’iniziazione cristiana?, 104
172
LL’ A L T O M E D I O E V OA L T O M E D I O E V O
173
Padri latini
- Ambrogio (+397)
- Agostino (+430)
- Gregorio M. (+604)
Dottrina eucaristica
Teologia(Trinità, antropologia)
(Medioevo latino)
Spiritualità
(Medioevo latino)
(Medioevo latino)
Iniziazione cristiana in decadenza: dal V-VI secolo
Il motivo della decadenza del battesimo degliadulti è dato dalla diffusione del battesimo deibambini , anche se fino al IX secolo il secondo èancora inferiore al primo.
La notevole mortalità infantile invita al battesimodei bambini e inoltre sempre di più senzaaspettare la veglia pasquale.
In genere i genitori partecipano a una sorta dicammino catecumenale “al posto” dei bambini dabattezzare.
174
30
Iniziazione cristiana nell’Alto Medioevo
Tentativo con Carlo Magno di stabilire unaliturgia uniforme e “romana” attraverso lacelebrazione dell’iniziazione cristiana
- Introduzione del Sacramentario Gelasiano
- Inchiesta ai metropoliti
175
Iniziazione cristiana nell’Alto Medioevo
Sino al XII secolo sono prescritti pontificali neiquali si sottolinea l’unità della celebrazione deisacramenti dell’iniziazione cristiana.
Tuttavia:Si stacca la confermazione, divenendo autonoma.
Ciò è dovuto:- scomparsa del catecumenato: cristianità diffusa.- battesimo dei bambini per il presbitero,lasciando al vescovo la confermazioneche diventava autonoma.
- Confermazione non ritenuta essenzialealla salvezza, per cui decade.
176
177
Beda il Venerabile (+ 735)
«Perciò siamo diventati “popolo che Dio si èacquistato” (1Pt 2,9) con il sangue del nostroRedentore, come una volta il popolo di Israele erastato salvato dal sangue dell’agnello in Egitto.Perciò nel versetto seguente, dopo avere ricordatomisticamente l’antica storia, insegna che questadeve essere compiuta anche in senso spirituale dalnuovo popolo di Dio, aggiungendo: perché abbiatead annunziare i suoi prodigi».
Commento a 1 Pt
178
Beda il Venerabile (+ 735)
«Come infatti coloro che da Mosè furono liberatidalla schiavitù egizia intonarono un canto trionfaleal Signore, dopo il passaggio del Mar Rosso el’annegamento dell’esercito del faraone, cosìanche noi, dopo aver ricevuto la remissione deipeccati nel battesimo, dobbiamo ringraziaredegnamente per i benefici celesti . Infatti gli Egizi,che angariavano il popolo di Dio, e che significanoanche “tenebre” e “tribolazione”, simboleggianobene i peccati che ci perseguitavano, ma che sonostati distrutti nel battesimo».
Commento a 1 Pt
179
Beda il Venerabile (+ 735)
«Anche la liberazione dei figli di Israele e il loroarrivo alla terra promessa , ben si addice almistero della nostra redenzione, per mezzo dellaquale aspiriamo alla luce della celeste dimora ,con l’illuminazione e la guida della grazia di Cristo;luce e grazia significate da quella nube e colonnadi fuoco che per tutto quel viaggio li difesedall’oscurità della notte e, attraverso un camminopieno di indescrivibili peripezie, li condusse alladefinitiva patria promessa».
Commento a 1 Pt
180
Battesimo dei bambini si allarga (regime di cristianità)(ministro del battesimo è il sacerdote)
La cresima è differita perché prerogativa del vescovo(Lettera, del 416, di Innocenzo I al vescovo di Gubbio: DH 215)
Dalla separazione battesimo-confermazione segue unariflessione che tentò di giustificare a livello teologicoquesta separazione, perché in quanto perfectionecessità di un’età matura (influsso dell’omelia di Fausto diRiez)
La confermazione diviene autonoma (dal IX sec.)
31
Valore del battesimo (Medioevo)
Importanza laica del battesimo- segno di appartenenza alla comunità sociale
(christianitas = societas)
Poca importanza ecclesiale del battesimo- ormai universale e dato per scontato
(societas = christianitas)- importanti continentes o almeno praedicatores
181
Societas e ecclesia divise in tre ordines
- oratores- bellatores- laboratores
- continentes (monaci) - praedicatores (chierici)- coniugati (sposati)
182
«La gerarchia dei differenti stati di vita poggia infattisul postulato che la condizione carnale sia deteriore:più ci si allontana dalla carne, identificata con lasessualità, tanto più si è perfetti. In questa prospettivail matrimonio, pur essendo un sacramento, non haalcun valore positivo: rappresenta unicamente unrimedio alla concupiscenza e una concessione alladebolezza umana. [...] Questa visione pessimista dellacondizione dei laici nonché del loro ruolo nella Chiesanon è appannaggio di qualche autore isolato oestremista. Viene condivisa anche dagli stessi fedeli,che non riescono a intravedere alcuna salvezza senon in un’unione assai intima con il mondo deireligiosi»
A. VAUCHEZ, La spiritualità dell’Occidente medievale, 52
183
In realtà, convivono nell’ambito della
letteratura monastica medievale due
tendenze, una di rifiuto e l’altra di
accoglienza verso il mondo rappresentato
dal laicato, soprattutto dalla donna e dal
matrimonio.
184
In ciò che riguarda la donna e il matrimonio,quali espressioni tipiche del mondo, i monaciconservano uno sguardo positivo
«né rappresenta ai loro occhi un problemainsolubile, una fonte di angoscia (comeaccadeva, e non paradossalmente, alla coevacultura cortese, quella che celebrava il liberoamore). Al contrario, donna e sesso sonoassunti a parametro della stessa esperienzareligiosa».
G. CRACCO, “Prefazione” a J. LECLERCQ, I monaci e il matrimonio. Un’indagine sul XII secolo, 6
185
L A S C O L A S T I C A L A S C O L A S T I C A
- Pietro Lombardo
- Tommaso d’Aquino
186
La Scolastica
- Pietro Lombardo
Effetti del sacramento (Sent. IV, d. 7)
Battesimo
Confermazione
Remissione dei peccati
Fortificare il cristiano
Entrambi con lo Spirito Santo per:
32
187
Nascita dell’università
Pensiero sistematico
Pensiero scientifico Aristotele
Summe
Causalità
Ilemorfismo
Padri: stimoli di carattere pastorale e esterno (eresie)
XIII sec.: stimoli di tipo accademico
Tommaso d’Aquino (STh III, qq. 66-71 + 72 + 73-83)188
EFFETTICAUSE
Resolutio (induzione)
Compositio (deduzione)
Scienze sperimentali,
filosofia(Aristotele, metafisica)
Teologia
Metodo scolastico
189
EFFETTICAUSE
Articoli di fede
Dio
Cristo
STh I: creazione
STh I-II; STh II-II: uomo
ChiesasacramentiSTh III:
De Deo Uno
De Deo Trino
incarnazionemisteri di Cristopassione
STh III
STh I
190
Tommaso d’Aquino (STh III, q. 68, aa. 1-3)
Iniziazione cristiana
- Necessità del battesimo per la salvezza
- Battesimo di desiderio
- Il battesimo dei bambini non va differito
- Il battesimo degli adulti va differito- esigenza catecumenato (conoscere/vivere la fede)- esigenza liturgica (celebrazione veglia di Pasqua)
191
Tommaso d’Aquino (STh III, q. 66, a. 1)
Sacramentum tantum(Signum tantum)
Res et sacramentum
Res sacramenti(Res tantum)
Segno esteriore, rito 1
Effetto oggettivo intermedio 2(permanente)
La grazia effetto del sacramento 3(fine del sacramento)
1
2
3
L’uso dell’acqua sull’uomo: abluzione o lavacro
Il carattere: conformazione a Cristo (non si può perdere)
La grazia santificante: la giustificazione, la santificazionegratia habitualis (si può perdere)
192
Tommaso d’Aquino (STh III, q. 68, aa. 4.8)
Res et sacramentum
Res sacramenti
Non necessaria la fede
Necessaria la fede
Disposizioni del battezzando
Per gli adulti la conversione è fondamentale:chi ha volontà di peccare non può esserebattezzato (cf. STh III, q. 68, a. 4)
Fede
(cf. STh III, q. 68, a. 8)
33
193
Tommaso d’Aquino (STh III, q. 66, a. 1)
Res et sacramentum
Res sacramenti
La fonte esplicita di Tommaso è GiovanniDamasceno (ma non indica l’opera: De fideorthodoxa) di cui mette in evidenza 4 parole:
Sigillum/custodia
Regeneratio/illuminatio
Custodisce l’anima al bene
Vita nuova Fede
194
«Passiamo a trattare del sacramento della confermazione .Sull’argomento si pongono dodici quesiti [articoli]: 1. Se la cresima sia un sacramento [res sacramenti];2. La sua materia [sacramentum tantum];3. Se la validità del sacramento esiga che il crisma sia stato
prima consacrato dal vescovo; 4. La forma della cresima;5. Se la cresima imprima il carattere [res et sacramentum]; 6. Se questo presupponga il carattere del battesimo; 7. Se la cresima conferisca la grazia; 8. A chi spetti ricevere questo sacramento; 9. In quale parte del corpo; 10. Se il cresimando debba essere assistito da qualcuno; 11. Se questo sacramento debba essere amministrato solo
dai vescovi; 12. Il rito della cresima».
STh III, q. 72, Prooemium
195
«E poiché le realtà sensibili e materiali sono l’immaginedi quelle spirituali e intelligibili , possiamo da ciò cheaccade nella vita materiale comprendere le particolarità dellavita spirituale. Ora, è manifesto che nella vita corporalecostituisce una particolare perfezione il raggiungimentodell’età perfetta e la capacità di compiere azioni umaneperfette; tanto che anche l’Apostolo [1Cor 13, 11] dice:“Quando divenni uomo, abbandonai ciò che era propriodell’infanzia”. Per questo dunque, oltre al moto digenerazione da cui uno riceve la vita corporea , c’è ancheil moto di crescita che conduce all’età perfetta . Allostesso modo quindi anche la vita spirituale è ricevutamediante il battesimo , che è una rigenerazionespirituale . Nella cresima invece si ottiene per così direl’età perfetta della vita spirituale ».
STh III, q. 72, a. 1, resp.
196
Analogia con la vita umana
Battesimo
Confermazione
Rinascita spirituale
Maturità della vita spirituale
Entrambi con lo Spirito Santo per:
Tommaso d’Aquino (STh III, q. 72, a. 1)
197
Sacramentum tantum(Signum tantum)
Res et sacramentum
Res sacramenti(Res tantum)
Segno esteriore, rito 1
Effetto oggettivo intermedio 2(permanente)
La grazia effetto del sacramento 3(fine ultimo)
Unzione col crisma + imposizione della mano
Il carattere: spiritualis potestas, robur, quasi ex officio, aetas perfecta
La grazia santificante: pienezza dello Spirito Santo, aetas perfecta
Tommaso d’Aquino (STh III, q. 72, aa. 1.2.5)
In riferimento solo per la prassi apostolica
(a. 2)
(a. 5)
(a. 1)
Sacramentum tantum
Res et sacramentum
Res sacramenti
1 Segno esteriore, specie visibili, sacramento in sé e per sé
2 Effetto intermedio:
3 Fine del sacramento: Grazia da
Species (segno) Visibile
Veritas (realtà)
Virtus (potenza) Invisibile
1
2
3
Ugo di S. Vittore
Visibile/invisibile
Tommaso
Attualizzazione del sacrificio di CristoPresenza reale del suo corpo e sangue
Incontro col SignoreAppartenenza alla Chiesa
A
B
C
D
E u c a r i s t i a
34
199
Primo millennio
Spirito SantoEffetti / Grazia
Corpus Christieucaristico
Corpus Christiecclesiale
B D
3
Secondo millennio
2°e 3°momento
Dimensione sacrificale
Dimensione individuale
A
C
Accentuazioni
200
Corpus Christieucaristico
B
MemoriaSacrificio di
Cristo
Corpus Christieucaristico
Corpus Christiecclesiale
B D
Primo millennio
Secondo millennio
A
Incontro(individuale) col Signore
C
201
Tommaso
Summa theologiae III, qq. 73-83
«Primo, del sacramento in se stesso [q. 73]; secondo, dellasua materia [q. 74]; terzo, della sua forma [q. 78]; quarto, deisuoi effetti [q. 79]; quinto, di coloro che lo ricevono [q. 80];sesto, del suo ministro [q. 82]; settimo, del suo rito [q. 83].Sul primo tema esamineremo:1. Se l’Eucaristia sia un sacramento;2. Se sia un sacramento unico o molteplice;3. Se sia necessario per la salvezza;4. Le sue denominazioni;5. La sua istituzione;6. Le sue prefigurazioni»
STh III, q. 73, Pr.
202
Tommaso
Summa theologiae III, q. 73, a. 1 resp.
Sacramento: segno e strumento
della vita spirituale dell’essere umano
«Sacramenta Ecclesiae ordinantur adsubveniendum homini in vita spirituali. Vita autemspiritualis vitae corporali conformatur, eo quodcorporalia spiritualium similitudinem gerunt»
203
- L’unità dei sacramenti dell’iniziazione cristiana non è evidente
Scolastica
- Chiarezza e precisione
- Riferimento per il Magistero successivo
- Modesto riferimento alla lex orandi
- Modesto riferimento alla dimensione ecclesiale e comunitaria
- Modesto riferimento pneumatologico
- Impostazione e categorie aristotelico-tomiste
- Accentuazione cristologica
204
A livello liturgico si ha il consolidamento del battesimoe dei sacramenti dell’iniziazione cristiana isolati e nonorganicamente uniti.
Si diffonde il Pontificale romano-germanico (X secolo).- La confermazione segue un proprio rito separato.- La prima eucaristia è rimandata all’età di ragione.
Il Conc. di Trento confermerà la necessitàdell’uso di ragione per ricevere l’eucaristia, inoltresi afferma che l’eucaristia non è necessaria allasalvezza dei bambini, perché con il battesimosono già incorporati in Cristo (DH 1730)
35
205
I l C O N C I L I O D I T R E N T OI l C O N C I L I O D I T R E N T O
- Aspetti introduttivi- Osservazioni sul Concilio di Trento- Il battesimo e il peccato originale- Il battesimo e la giustificazione- Implicazioni pastorali del C. di Trento
206
Concilio di Trento
Risponde ai Riformatori
- accettano il battesimo come vero sacramento- sottolineano molto la fede
Non offre una dottrina sistematica sul battesimo,ma viene considerato in rapporto a vari temi,
che sono:
Aspetti introduttivi
207
Concilio di Trento
- Il peccato originale (DH 1513-1515)
- La giustificazione (DH 1524.1526.1528-1529)
- Il settenario sacramentale (DH 1601-1613)
- La penitenza (DH 1671-1672)
- 14 canoni (DH 1614-1627)
Aspetti introduttivi
208
Concilio di TrentoIl battesimo e il peccato originaleIl battesimo e il peccato originale
(DH 1513-1515)
Battesimo dei bambini :
Lo stesso merito di Gesù Cristoè applicato agli adulti e ai bambini(DH 1513)
I bambini appena nati devono essere battezzati(DH 1513)
I bambini vengono veramente battezzatiper la remissione dei peccatianche se non hanno commesso peccati(DH 1514)
209
Concilio di TrentoIl battesimo e il peccato originaleIl battesimo e il peccato originale
(DH 1513-1515)
Peccato originale (DH 1515)
La grazia del battesimotoglie la macchia del peccato originale.Non è semplicemente non imputato il peccato.
Nei battezzati rimane la concupiscenza o passione.Essa non è peccatoma ha origine e inclina al peccato.È lasciata come prova per il combattimentospirituale. Può essere occasione di meriti.
210
Concilio di TrentoIl battesimo e la giustificazioneIl battesimo e la giustificazione
(DH 1524.1526.1528-1529)
Giustificazione del peccatore : (DH 1524)
«Passaggio dallo stato in cui l’uomo nasce figlio delprimo Adamo, allo stato di grazia e di “adozione deifigli di Dio” (Rm 8,15), per mezzo del secondoAdamo, Gesù Cristo, nostro Salvatore; questopassaggio, dopo l’annuncio del Vangelo, non puòavvenire senza il lavacro della rigenerazione (cf.can. 5) o senza il desiderio di ciò, come sta scritto:“Se uno non nasce da acqua e da spirito non puòentrare nel regno di Dio” (Gv 3,5)»
36
211
Concilio di TrentoIl battesimo e la giustificazioneIl battesimo e la giustificazione
Inizio della giustificazione dalla grazia preveniente(DH 1525)
Cap. 6 Come prepararsi (DH 1526-1527)
[…]
- Penitenza che è preceduta dal battesimo
- Proponendosi di ricevere il battesimo (At 2,38)
212
Concilio di TrentoIl battesimo e la giustificazioneIl battesimo e la giustificazione
Giustificazione (rigenerazione): cos’è (DH 1528)
1. «non è una semplice remissione dei peccati,ma è anche santificazione e rinnovamentodell’uomo interiore,
2. mediante la libera accettazione della grazia edei doni che l’accompagnano,
3. per cui da ingiusto diviene giusto e da nemicoamico»
213
Concilio di TrentoIl battesimo e la giustificazioneIl battesimo e la giustificazione
Giustificazione (rigenerazione): cause (DH 1529)
Causa finale: gloria di Dio, di Cristo e la vita eterna
Causa efficiente: misericordia di Dio, Spirito Santo
Causa meritoria: passione di Cristo
«Causa strumentale è il sacramento delbattesimo , che è “sacramento della fede”, senzala quale nessuno ha mai ottenuto lagiustificazione»
214
Giustificazione: Lutero
Atto giudiziario: libera dalla pena del peccato non dal peccato.
non è anche santificazione e rinnovamento dell’uomo interiore
Il peccatore resta peccatore«Simul iustus et peccator»peccator in re, iustus in spe
215
Giustificazione: Lutero
«Non il sacramento ma la fede in esso giustifica»
L’ex opere operatosembra una magia
Importanza del soggetto
«Il battesimo non giustifica nessuno,giustifica la fede nella promessa di Dio,
a cui si aggiunge il battesimo».
216
Giustificazione: Lutero
Tra giustizia di Dio e battezzato c’è solo un rapporto esteriore
- Promessa di salvezza di Dio
- Segno istituito da Dio
- Fede: credere nella promessa di Dio
- Sacramento (battesimo) Dio si lega con un pattoall’uomo e, pur lasciandolo peccatore (peccatorin re) con la sua grazia lo cambia gradualmentefino alla salvezza escatologica (iustus in spe).
37
217
Concilio di TrentoRisponde a Lutero
Can. 6 De sacramentis in genere
1. I sacramenti sono necessari alla salvezza(DH 1604)
2. I sacramenti della nuova legge contengono la grazia(DH 1606)
3 Non sono solo segni esteriori della grazia o dellagiustizia già ricevuta mediante la fede(DH 1606)
4 Per ottenere la grazia non basta la sola fede nellapromessa divina
218
Concilio di TrentoSintesi: 14 canoni (DH 1614-1627)
Specifica il battesimo di Cristorispetto al battesimo di Giovanni
Il Concilio di Trento non prende una netta posizionesu un tema dibattuto sin dalla scolastica
Tommaso: circoncisione e battesimo di Giovanni non solocerimonie ma reale remissione dei peccati (STh III, q. 70, a. 1)
Conc. Firenze (decr. Armeni): i segni dell’antica alleanza noncontengono la grazia ma orientano verso di essa (DH 1310)
Can. 1
219
Concilio di TrentoSintesi: 14 canoni (DH 1614-1627)
La rinascita nel battesimonon è semplicemente simbolica
Anche un eretico battezza validamente, purché- abbia l’intenzione di fare ciò che fa la Chiesa- rispetti la forma del sacramento stabilita
Can. 2
Can. 4
Can. 5 La necessità del battesimoin ordine alla salvezza
220
Concilio di TrentoSintesi: 14 canoni (DH 1614-1627)
Il battesimo impegnanon solo a credere ma a vivere la fede
Can. 6-10
Can. 11-13 Unicità del battesimo (non ripetibile)Possibilità del pedobattesimo
221
Osservazioni sul Concilio di Trento
Riprende Tommaso
Risponde ai Riformatori
Non originale
Non organico
A) Clima controversistico
B) Tematiche (antropologiche):
- Rapporto battesimo / peccato(effetti del battesimo, questione della concupiscenza)
- Rapporto battesimo / giustificazione222
- Il battesimo nell’insieme dell’iniziazione cristiana
- Il rapporto: fede, battesimo e vita
- Il rapporto: battesimo dei bambini e quello degli adulti
- Il rapporto: battesimo ed esistenza ecclesiale
Il Concilio di Trento non affronta:
Osservazioni sul Concilio di Trento
38
223
Le implicazioni pastorali del Concilio di Trento
Rinnovamento pastorale Rituale romanoCatechismo
Rituale romanum1614 Paolo V
Battesimo in un unico ritocontinuo in cui non si offre più ilsenso dinamico di cammino edi ingresso nel mistero dellasalvezza
Non viene recepita la propostadel card. Santori: ricostituire ilcatecumenato
Catechismus romanus(1566)
- confermazione 7 anni
- prima comunione 11 anni224
- L’età della confermazione
- La frequenzaalla comunione eucaristica
225
L’età della confermazione
Dal XIII sec. all’uso di ragione (7 anni)
Francia dal XVIII sec.:Ritardare la confermazione, dopo la 1°comunione
- influenza illuminista- influenza giansenista- dopo la riv. francese, assenza di vescovi
Germania, Austria, Ungheria dal XIX sec.:Ritardare la confermazione, dopo la 1°comunione
226
Francia fine XIX sec.:Ritardare 1a comunione a dopo la confermazione
- influenza della S. Sede
Italia XX sec.:Confermazione 7 anni, poco dopo vi è la 1a comunione
- influenza del CJC 1917
L’età della confermazione
227
Pio X : Decreto Quam singulari (1910)
Prima comunione: 7 anni
Confermazione ulteriormente differita
228
Italia (poco prima e dopo il Vaticano II)
I vescovi chiedono di rimandare la confermazione:
- Troppo vicina alla 1a comunione
- Maggiore formazione dei candidati
- Sacramento dalla militia Christi (responsabilità)
L’età della confermazione
39
229
Frequenza alla comunione eucaristica
Frequenza alla comunione
Giansenismo
Pio X
230
Giansenismo: solo chi si sente “perfetto” può accedere alla comunione
Drastica diminuzione della frequenza
PascalRifiuto della comunione
Frequenza alla comunione eucaristica
231
Pio X: Decreto Sacra Tridentina Synodus (1905)
Contesto storico:
- Forti dispute in Belgio sulla “comunione frequente”
- Opinione: necessità di assenza di peccato veniale
DH 3375-3383
Frequenza alla comunione eucaristica
232
Pio X: Decreto Sacra Tridentina Synodus (1905)DH 3375-3383
2. Situazione storica (DH 3376-3378)Pio X
1. Scopo dell’eucaristia (DH 3375)
3. Disposizioni (DH 3379-3383)
Frequenza alla comunione eucaristica
233
Pio X: Decreto Sacra Tridentina Synodus (1905)DH 3375
1. Scopo dell’eucaristia (quotidiana):
santificazione dei fedeli (tutti, omnes)
Congiunti a Dio per l’eucaristia:- Reprimere ciò che allontana da Dio- Purificare dai peccati veniali- Impedire i peccati mortali
Non è una ricompensa per buona condotta
Frequenza alla comunione eucaristica
234
Pio X: Decreto Sacra Tridentina Synodus (1905)
Raffreddata la pietà a causa del giansenismo
2. Situazione storica (DH 3376-3378)
Non accostarsi all’eucaristia, se non molto raramente
Esclusione dell’eucaristia a gruppi di persone:- tipo di lavoro (commercianti)- coniugati
Frequenza alla comunione eucaristica
40
235
Pio X: Decreto Sacra Tridentina Synodus (1905)
3. Disposizioni (DH 3379-3383)
- Comunione quotidiana per tutti i fedelipurché in stato di grazia
- Il peccato veniale non è un impedimento
Frequenza alla comunione eucaristica
236
Pio X
Eucaristia: importante
- Per la comunione con Dio (per Cristo)
- Essere in stato di grazia (non in peccato mortale)
Prima comunione il più presto possibile
Frequenza alla comunione eucaristica
237
I L X I L X XX S E C O L OS E C O L O
- Il movimento liturgico
- La teologia dei misteri di O. Casel
- L’enciclica Mediator Dei di Pio XII
238
Movimento liturgico
Muove da istanze pastorali
Sacramenti (eucaristia) non solo come
mezzi oggettivi di comunicazione di grazia
ma l’inserimento
nell’agire personale e salvifico di Cristo ( kyrios )
attraverso l’azione rituale della Chiesa
239
Ricerca esegetica, storico-patristica e storico-liturgica
Rilettura dei sacramenti (eucaristia)in chiave storico-salvifica
Eucaristia: Ripresenta, memoriale, attuazione del mistero pasquale
da partecipare e vivere nella fede
Movimento liturgico
240
La teologia dei misteri (O. Casel)
La salvezza operata da Cristo è un evento (mistero)
Nel tempo (kairos)
Oggi (hodie)
Si comunica la salvezza
attraverso l’azione cultuale
41
241
«Per O. Casel il “mistero”non è una veritàinaccessibile all’intelligenza umana,
ma l’azione salvifica di Dio ,che si è compiuta in Gesù Cristo , nella storia,e che si ripropone ogni voltasul piano dell’attuazione liturgico-sacramentale»
A. Garcia Ibanez, L’Eucaristia dono e mistero, 345, n. 78
La teologia dei misteri (O. Casel)
242
Il sacramento non tanto “produce” graziaapplicando al soggetto gli effetti/frutti della redenzione
ottenuta dalla morte in croce di Cristo.
Soggetto passivo, estrinseco rispetto a Cristo
Ma il sacramento rende presente il mistero di Cristo (persona e agire)
che costituisce una relazione con il soggettoil quale partecipa all’agire di Cristo
grazie alla celebrazione sacramentale
Soggetto attivo, relazionale rispetto a Cristo
La teologia dei misteri (O. Casel)
243
Mediator Dei
Pio XII, Enciclica (1947)
DH 3840-3855
- Accoglie le istanze primarie del movimento liturgico
- Sulla scia del concilio di Trento
- Prepara il concilio Vaticano II
244
Pio XII, Enciclica Mediator Dei (1947)
1. Natura del sacrificio eucaristico (nn. 53-65)
2. Partecipazione dei fedeli (nn. 66-93)
3. Comunione eucaristica (nn. 94-106)
- Adorazione eucaristica (nn. 107-115)
Tre temi principali
245
Liturgia =
Culto che il Redentore rende al Padre come capo della Chiesa
Culto che la società dei fedeli rende al suo Capoe, per mezzo di lui, al Padre
in breve
Culto integrale del corpo mistico di Gesù Cristo, cioè del capo e delle membra
Pio XII, Enciclica Mediator Dei (1947)
246
Cultoche la Chiesa rende a Dio
(DH 3842)
Esterno
Interno+ importante
Aspetto sociale
Aspetto spirituale
CerimonialeDecorativo(DH 3843)
Non è accolta la teologia dei misteri di O. Casel, in cui la liturgia è presenza salvifica della Pasqua nei simboli
Pio XII, Enciclica Mediator Dei (1947)
42
247
Efficaciadelle azioni liturgiche in ordine
alla grazia
(DH 3844-3846)
Oggettiva
Soggettiva
Azione di Cristo nei segni
Disposizione dell’anima
Pio XII, Enciclica Mediator Dei (1947)
248
Spiritualità
(DH 3844-3846)
Oggettiva
Soggettiva
Azione di Cristo nei segni
Disposizione dell’anima
«È vero che i sacramenti e il sacrificio dell’altare hannoun’intrinseca virtù in quanto sono azioni di Cristo stesso[…] ma per avere la debita efficacia esigono le buonedisposizioni dell’anima» (DH 3845)
Pio XII, Enciclica Mediator Dei (1947)
249
1. Natura del sacrificio eucaristico- Riprende il conc. di Trento
2. Partecipazione dei fedeli- Importanza dell’anima (soggettivo)- Auspicato il parallelismo partecipativo (cf. n. 90)
3. Comunione eucaristica- Sottolinea l’integrità del sacrificiocon la sola comunione del sacerdote
- Adorazione eucaristica Non necessariala comunione dei fedeli
Pio XII, Enciclica Mediator Dei (1947)
250
Positiva la prospettiva unitariadel rapporto spiritualità oggettiva e soggettiva.
Negativa la sottolineatura della soggettiva.
Partecipazione dell’anima (devozione)
- Rito non coincidente, ma parallelo, con la devozione
- Assistere la Messa con comunione solo spirituale
- Adorazione eucaristica svincolata dalla celebrazione
Pio XII, Enciclica Mediator Dei (1947)
251
I L C O N C I L I O V A T I C A N O I I L C O N C I L I O V A T I C A N O I II
Gli studenti leggano attentamentetutti i testi del Vaticano II che sono segnalati.
Li collochino all’interno del contestoprossimo e remoto per una corretta ermeneutica.
252
Concilio Vaticano II
Sacrosanctum concilium
Lumen gentium
43
253
Dal rapporto
liturgia - ministro ordinato (“gerarchicamente”)
Al rapporto
liturgia - popolo di Dio (“totalità”)
(SC 14; 26)
Maggiore partecipazione dei fedeli all’azione liturgica
Concilio Vaticano II (1962-1965)
Sacrosanctum concilium (1963)
254
La liturgia emerge come ambito in cui la Chiesa si manifesta quale sacramento
Mezzo efficace dell’intima unione con Cristo a cui sono chiamati tutti gli uomini (cf. SC 2)
Sacrosanctum concilium (1963)
255
Confronto con Mediator Dei
Riproposte le varie presenze di Cristo, ma esplicitando
- Liturgia come esercizio del sacerdozio di Cristo (SC 7)
- Prospettiva storico-salvifica (AT e NT)
Sacrosanctum concilium (1963)
256
Confronto con Mediator Dei
Ripresentata la partecipazione dei fedeli alla liturgia:
- Non solo la “disposizione dell’anima”, ma tutto l’uomo
- Non solo il singolo fedele, ma anche la comunità
- Non solo il sacerdote, ma anche l’assemblea
- Non solo la comunione spirituale, ma sacramentale
- Non ascolto soprattutto il mio cuore, ma la Parola
Sacrosanctum concilium (1963)
257
«Il Concilio Vaticano II ha messo in rilievo in quasitutti i decreti l’estrema importanza dell’eucaristiaper la Chiesa come popolo di Dio e per i fedeli.Anche l’istanza della teologia dei misteri di O.Casel, che sembrava ancora essere stata in certomodo rinnegata dall’enciclica Mediator Dei del1947, è stata ampiamente accolta nel linguaggio enell’intenzione del Concilio».
J. Auer - J. Ratzinger, Il mistero dell’Eucaristia, 211
258
I. Principi per la riforma e la promozione della liturgia
II. Il mistero eucaristico
III. Gli altri sacramenti e sacramentali
IV. L’ufficio divino
V. L’anno liturgico
VI. La musica sacra
VII. L’arte sacra e la sacra suppellettile
Sacrosanctum concilium (1963)
Proemio. La liturgia nel mistero della Chiesa
44
La liturgia mediante la quale, specialmente nel divinosacrificio dell’eucaristia, “si attua l’opera della nostraredenzione ”, contribuisce in sommo grado a che i fedeliesprimano nella loro vita e manifestino agli altri il mistero diCristo e la genuina natura della vera Chiesa. Questa […] nellostesso tempo umana e divina, visibile ma dotata di realtàinvisibili, fervente nell’azione e dedita alla contemplazione,presente nel mondo e tuttavia pellegrina; tutto questo in modotale, però, che ciò che in essa è umano sia ordinato esubordinato al divino, il visibile all’invisibile, l’azione allacontemplazione, la realtà presente alla città futura, verso laquale siamo incamminati. In tal modo la liturgia, mentre ognigiorno edifica quelli che sono nella Chiesa per farne untempio santo nel Signore, un’abitazione di Dio nello Spirito,fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo , nellostesso tempo e in modo mirabile fortifica le loro energieperché possano predicare il Cristo» SC 2
260
«Quest’opera della redenzione umana e dellaperfetta glorificazione di Dio, che ha il suo preludionelle mirabili gesta divine operate nel popolodell’Antico Testamento, è stata compiuta da CristoSignore principalmente per mezzo del misteropasquale della sua beata passione, risurrezioneda morte e gloriosa ascensione , mistero col quale“morendo ha distrutto la nostra morte e risorgendoha restaurato la vita”. Infatti dal costato di Cristodormiente sulla croce è scaturito il mirabilesacramento di tutta la Chiesa »
SC 5
261
«Pertanto, come il Cristo fu inviato dal Padre,così anch’egli ha inviato gli apostoli , ripieni diSpirito Santo. Essi, predicando il Vangelo a tuttigli uomini, non dovevano limitarsi adannunciare che il Figlio di Dio con la sua mortee risurrezione ci ha liberati dal potere di Satana edalla morte e ci ha trasferiti nel regno del Padre,bensì dovevano anche attuare l’opera disalvezza che annunziavano, mediante ilsacrificio e i sacramenti attorno ai quali gravitatutta la vita liturgica»
SC 6
262
«per il compimento di quest’opera cosìgrande , con la quale viene resa a Dio unagloria perfetta e gli uomini vengono santificati,Cristo associa sempre a sé la Chiesa , suasposa amatissima, la quale l’invoca come suoSignore e per mezzo di lui rende il cultoall’eterno Padre»
SC 7
263
«la liturgia è considerata comel’esercizio della funzione sacerdotaledi Gesù Cristo.In essa, la santificazione dell’uomo èsignificata per mezzo di segni sensibili erealizzata in modo proprio a ciascuno di essi ;in essa il culto pubblico integrale è esercitatodal corpo mistico di Gesù Cristo, cioèdal capo e dalle sue membra .Perciò ogni celebrazione liturgica,in quanto opera di Cristo sacerdotee del suo corpo, che è la Chiesa,è azione sacra per eccellenza»
SC 7
«la liturgia è il culmine verso cui tende l’azione dellaChiesa e, al tempo stesso, la fonte da cui promana tutta lasua energia . Il lavoro apostolico, infatti, è ordinato a che tutti,diventati figli di Dio mediante la fede e il battesimo, siriuniscano in assemblea, lodino Dio nella Chiesa, prendanoparte al sacrificio e alla mensa del Signore. A sua volta, laliturgia spinge i fedeli, nutriti dei “sacramenti pasquali”, avivere “in perfetta unione”; prega affinché “esprimano nellavita quanto hanno ricevuto mediante la fede”; la rinnovazionepoi dell’alleanza di Dio con gli uomini nell’eucaristia introduce ifedeli nella pressante carità di Cristo e li infiamma con essa.Dalla liturgia e particolarmente dall’eucaristia, deriva in noi,come da sorgente, la grazia, e si ottiene con la massimaefficacia quella santificazione degli uomini nel Cristo e quellaglorificazione di Dio, alla quale tendono, come a loro fine, tuttele altre attività della Chiesa» SC 10
45
Concilio Vaticano II
Battesimo
Cristologico
Ecclesiologico
Orizzonti del battesimo
266
Concilio Vaticano II
- Uniti al mistero pasquale (SC 6) - Adozione a figli nello Spirito (SC 6)- Adoratori del Padre (SC 6)- Conformi a Cristo (LG 7)
Cristologico
- Incorporati a Cristo (LG 31) 1. Popolo di Dio2. Triplice funzione
3. Missione nella Chiesa e nel mondo
sacerdotaleregaleprofetica
- Stile oblativo di Gesù (LG 31-36)
Aspetto ontologico
Aspetto esistenziale
267
Concilio Vaticano II
Cristologico Aspetto ontologico
«mediante il battesimo, gli uomini vengonoinseriti nel mistero pasquale di Cristo : con luimorti, sepolti e risuscitati, ricevono lo Spirito deifigli adottivi, «che ci fa esclamare: Abba, Padre»(Rm 8,15), e diventano quei veri adoratori che ilPadre ricerca. Allo stesso modo, ogni volta cheessi mangiano la cena del Signore, neproclamano la morte fino a quando egli verrà».
SC 6
268
Aspetto ontologico
«Il Figlio di Dio, unendo a sé la natura umana evincendo la morte con la sua morte eresurrezione, ha redento l’uomo e l’ha trasformatoin una nuova creatura (cf. Gal 6,15; 2 Cor 5,17).Comunicando infatti il suo Spirito, costituiscemisticamente come suo corpo i suoi fratelli, cheraccoglie da tutte le genti. In quel corpo la vita diCristo si diffonde nei credenti che, attraverso isacramenti si uniscono in modo arcano e realea lui sofferente e glorioso (cf. STh, III, q. 62, a.5, ad 1)».
LG 7
Cristologico / ecclesiologico
269
Cristologico / ecclesiologico Aspetto ontologico
«Per mezzo del battesimo siamo resi conformi aCristo : “Infatti noi tutti ‘fummo battezzati in un soloSpirito per costituire un solo corpo’ (1Cor 12,13). Conquesto sacro rito viene rappresentata e prodotta lanostra unione alla morte e resurrezione di Cristo:“Fummo dunque sepolti con lui per l’immersione afigura della morte”; ma se, fummo innestati a lui in unamorte simile alla sua, lo saremo anche in unaresurrezione simile alla sua” (Rm 6,4-5). Partecipandorealmente del corpo del Signore nella frazione delpane eucaristico, siamo elevati alla comunione con luie tra di noi: “Perché c’è un solo pane, noi tutti nonformiamo che un solo corpo, partecipando noi tutti diuno stesso pane» (1Cor 10,17)».
LG 7270
Aspetto esistenziale
«Col nome di laici si intende qui l’insieme deicristiani ad esclusione dei membri dell’ordinesacro e dello stato religioso sancito nella Chiesa, ifedeli cioè, che, dopo essere stati incorporati aCristo col battesimo e costituiti popolo di Dioe, nella loro misura, resi partecipi dell’ufficiosacerdotale, profetico e regale di Cristo, per laloro parte compiono, nella Chiesa e nelmondo, la missione propria di tutto il popolocristiano ».
LG 31
Cristologico / ecclesiologico
46
271
Concilio Vaticano II
- Inseriti nella Chiesa (incorporati) (LG 7-8; 14-16) - Prospettiva storico-escatologica (LG 2; 9; 13)- Popolo di Dio (LG II, 4 “Plebs adunata”)- Aspetto materno della Chiesa: grembo (LG 14; 64)- Sacerdozio battesimale (LG 10-[11]) - Scoperta del laicato (LG 31)- Universale chiamata alla santità (LG 40)- Unità sacramenti iniziazione cristiana (SC 71; AG 14)- Ripristino del catecumenato (SC 64)- Aspetto ecumenico (UR 22)
Ecclesiologico
272
«I fedeli, incorporati nella Chiesa col battesimobattesimosono destinati al culto della religione cristiana dalcarattere sacramentale; rigenerati per essere figlidi Dio sono tenuti a professare pubblicamentela fede ricevuta da Dio mediante la Chiesa»
LG 11
273
«I fedeli, incorporati nella Chiesa col battesimosono destinati al culto della religione cristiana dalcarattere sacramentale; rigenerati per essere figlidi Dio sono tenuti a professare pubblicamente lafede ricevuta da Dio mediante la Chiesa.
Con la confermazione vengono vincolati piùperfettamente alla Chiesa sono arricchiti di unaspeciale forza dallo Spirito Santo e in questomodo sono più strettamente obbligati a diffonderee a difendere con la parola e con l’opera la fedecome veri testimoni di Cristo.
Partecipando al sacrificio eucaristico , fons etculmen […]» LG 11
274
Battesimo
non solo incorpora nella Chiesa, rigenera figli di Dio
Professione pubblica della fede(coram hominibus)
(Cf. STh III, q. 63, a. 2)
275
Confermazione
Diffondere (missio) e difendere (testimonianza) con parole ed opere la fede
Testimoni di Cristo
Fondazione pneumatologicaOrizzonte cristologico storico
unisce più perfettamente alla Chiesa forza dallo Spirito
Valenza ecclesiologica
276
Battesimo:
non solo valenza ad intra (incorporazione)non solo valenza ontologica, ma anche storica
Confermazione
non solo valenza ad extra (testimonianza/missio)non solo valenza storica, ma anche ontologica
47
277
«Partecipando (participantes) al sacrificioeucaristico , fonte a apice (fons et culmen) ditutta la vita cristiana, offrono a Dio la vittimadivina e se stessi con essa; così tutti, sia conl’oblazione che con la santa comunione,compiono la propria parte nell’azione liturgica[…]» LG 11
Battesimo e confermazione sono orientati all’eucaristia
All’eucaristia si partecipa offrendo Vittima divina
Se stessi
278
«[…] i fedeli cristiani […] con una comprensionepiena dei riti e delle preghiere ( per ritus et precesid bene intelligentes, sacram actionem conscie,pie et actuose participent ), partecipino all’azionesacra consapevolmente , piamente e attivamente ,siano istruiti nella parola di Dio , si nutrano allamensa del corpo del Signore, rendano grazie a Diooffrendo la vittima immacolata non soltanto per lemani del sacerdote, ma insieme con lui, imparino aoffrire se stessi , e di giorno in giorno, per mezzo diCristo mediatore, siano perfezionati nell’unità conDio e tra di loro, di modo che Dio sia finalmentetutto in tutti » SC 48
279
La salvezza operata da Cristo è un evento (mistero)
Nel tempo (kairos)
Oggi (hodie)
Si comunica la salvezza
(La storia storia della salvezza)
Attraverso l’azione cultuale
(ousia phisis)
(Il culto actio sacra, actio Dei)
280
Per ritus et preces
L’importanza del rito, non inteso come ritualismo rubricale,
che tende a ridurre all’essenziale valido;l’importanza delle preghiere
non intese come formule “magiche”,che tendono a ridurre all’essenziale valido
ma quale azione liturgica, per ritus et preces(actio sacra, actio Dei, opus Dei)
che coinvolge tutto l’uomo(conscie, pie, actuose)
quale risposta all’azione di Dio
281
Dio
CristoEvento (mistero nella storia)
Culto = actio sacra (mistero cultuale)
282
L’actio sacra
coinvolge tutto l’uomo
Conscie
Pie
actuose
Intellectus Mente concordi con le parole (SC 11)
Affectus Devotio (MD 90)
48
283
Movimento liturgico
Pio X Tra le sollecitudini (1903)
Partecipazione attiva dei fedeli
Pio XI Miserentissimus Redemptor (1928)
Partecipazione attiva dei fedeli
perché popolo sacerdotale284
Pio XII Mediator Dei (1947)
I fedeli partecipano del sacerdozio di Cristo
- Partecipano all’offerta del culto eucaristico
- Offrono se stessi
285
«Cristo Signore […] ha fatto del nuovo popolo “un regno di sacerdoti […] (Ap 1,6)
I battezzati , infatti, vengono consacrati mediantela rigenerazione dello Spirito Santo, per essereun’abitazione spirituale e un sacerdozio santo, eper poter offrire in sacrificio spirituale tutte leattività umane del cristiano , e annunciare iprodigi di colui che dalle tenebre li ha chiamatialla sua luce ammirabile»
LG 10
286
Sacerdozio battesimale
Dimensione sacerdotale
Dimensione profetica
Dimensione regale
LG 9-13; cf. 31
287
Dimensione sacerdotale
Non divisione tra vita e culto
Cristo è il sacerdote che ha offerto se stesso (Eb)
I fedeli partecipano del sacerdozio di Cristo
- Offrono se stessi
- Partecipano al culto divino
LG 11; 34
288
Dimensione profetica
Non divisione tra vita e missione
Cristo è la profezia, la Parola di Dio (Gv)
I fedeli partecipano della profezia di Cristo
- Offrono se stessi
- Testimonianza, annuncio
LG 12; 35
49
289
Dimensione regale
Non divisione tra vita e realtà terrene
Cristo è Re dell’umanità, del cosmo e della storia
I fedeli partecipano della regalità di Cristo
- Offrono se stessi
- Risorti, proprie attività (realtà terrene)
LG 12; 36
290
«Partecipando (participantes) al sacrificioeucaristico , fonte e apice (fons et culmen) ditutta la vita cristiana,
offrono a Dio
la vittima divina e se stessi con essa;
così tutti,
sia con l’oblazione che con la santa comunione,compiono la propria parte nell’azione liturgica»
LG 11
291
«). I seguaci di Cristo, chiamati da Dio, non a titolodelle loro opere, ma a titolo del suo disegno edella grazia, giustificati in Gesù nostro Signore, nelbattesimo della fede sono stati fatti veramente figlidi Dio e compartecipi della natura divina, e perciòrealmente santi. Essi quindi devono, con l'aiuto diDio, mantenere e perfezionare con la loro vita lasantità che hanno ricevuto»
LG 40
Universale chiamata alla santità (LG V)
292
«I laici […] sono chiamati come membra vive acontribuire […] all’incremento della Chiesa e allasua ininterrota santificazione (sanctificationem).L’apostolato dei laici è partecipazione (participatio)alla stessa salvifica missione della Chiesa, e aquesto apostolato sono tutti deputati dal Signorestesso (omnes ab ipso Domino […] deputantur)per mezzo del battesimo e della confermazione .Dai sacramenti, e specialmente dalla sacraeucaristia , viene comunicata e alimentata quellacarità verso Dio e gli uomini che è l’anima di tuttol’apostolato» LG 33
Laicato (LG 33)
293
«I laici […] inseriti nel corpo mistico di Cristo permezzo del battesimo , fortificati dalla virtù delloSpirito Santo per mezzo della confermazione ,sono deputati dal Signore stesso (ab ipsoDomino depuntantur) all’apostolato. Vengonoconsacrati (consecrantur) per formare unsacerdozio regale e una nazione santa ondeoffrire sacrifici spirituali mediante ogni attività etestimoniare dappertutto il Cristo. Inoltre con isacramenti, soprattutto con l’eucaristia , vienecomunicata e alimentata quella carità che ècome l’anima di tutto l’apostolato» AA 3
Laicato (AA 3)
294
Battesimo e cresima costituisconoil legame fondativo con Cristo,
mandante dell’apostolato
Battesimo e cresima fondano il sacerdozio regale, la nazione santa
in forza delle quali i laici possono offrire sacrifici spirituali con le proprie attività
nonché testimoniare Cristo
sacerdote
re
profeta
Participatiomissio ecclesiae
LG 33
Laicato (AA 3)
50
295
Battesimo e confermazioneincorporando in Cristo e nella Chiesa
abilitano all’apostolato e tendono all’eucaristia
(culmen)
L’eucaristia comunicando la carità
costituisce l’anima dell’apostolato (fons)
Laicato (AA 3)
296
«Tutti i fedeli (omnes fideles), come membra diCristo vivente (ut membra viventes Christi), a cui(Ipsi) sono stati incorporati ed assimilati(incorporati et configurati) mediante il battesimo,la confermazione e l’eucaristia, hanno l’obbligodi cooperare all’espansione e alla dilatazionedel suo corpo, per portarlo il più presto possibilealla pienezza»
AG 36
Laicato (AG 36)
297
Ecumenismo
«Il battesimo costituisce il vincolosacramentale dell’unità , che vige tra tutti quelliche per mezzo di esso sono stati rigenerati.Tuttavia il battesimo di per sé è soltanto l’inizio el’esordio, poiché esso tende interamenteall’acquisto della pienezza della vita in Cristo.Pertanto il battesimo è ordinato all’integraleprofessione di fede, all’integrale incorporazionenell’istituzione della salvezza, come lo stessoCristo ha voluto e, infine, all’integrale inserzionenella comunione eucaristica»
UR 22
298
Ecumenismo
LG 15; UR 3, 5, 22
Battesimo
comunione con la Chiesa
Il riconoscimento reciproco del battesimoè presente in quasi tutto l’ambito cristiano
L’unità cristologica precede ontologicamente (incorpora) le divisioni confessionali
299
- La natura dell’iniziazione cristiana
- Prospettiva cronologica o teologica?
LA NATURA
DELL’INIZIAZIONE CRISTIANA
300
Natura dell’iniziazione cristiana
«Occorre rilevare che quando ci si è riferiti e ci siriferisce all’iniziazione cristiana non sono mancate enon mancano ambiguità e riduzionismi,identificandola con il solo momento catecumenale diportata pedagogica. In realtà, nell’iniziazionecristiana si tratta essenzialmente della valenzateologico-sacramentale colta in chiave cristologico-pasquale e in una prospettiva soteriologica,pneumatologico-trinitaria, ecclesiologica edeucaristica, come gli stessi Praenotanda generalia alRito rilevano sin dal primo numero»
R. Nardin, Professare, celebrare, pregare la fede
51
301
Natura dell’iniziazione cristiana (cosa non è)
«[…] l’iniziazione cristiana non è da considerarsicome semplice fatto educativo che tende asviluppare e a dare corpo ed elementi e valori insitinella coscienza umana, né un itinerario didattico oscolare inteso a proporre nozioni o tipi dicomportamento personale e sociale religioso; nétantomeno un atto giuridico o anagrafico richiestodalla situazione sociologica cristiana, un semplicerituale di appartenenza giuridico-religiosa ad unacomunità con ovvi impegni di rapporti determinati; néun sistema moralistico per far apprenderedeterminate norme di condotta cristiana»
R. Falsini, L’iniziazione cristiana e i suoi sacramenti, 13302
Natura dell’iniziazione cristiana (cosa è)
«L’iniziazione cristiana esprime invece il mistero e laprofonda realtà che introduce l’uomo nella vitanuova: sia trasformandolo nel suo essere (partecipedella natura divina in Cristo); sia impegnandolopersonalmente ad una scelta di fede per vivere comefiglio di Dio (fede personale); sia integrandolo nellacomunità che lo accoglie come suo membro(battesimo), gli dona lo Spirito per agire (cresima), loammette alla mensa della parola e del pane(eucaristia). L’uomo raggiunge la sua identitàcristiana, che poi dovrà sviluppare lungo tuttal’esistenza per giungere alla pienezza finale»
R. Falsini, L’iniziazione cristiana e i suoi sacramenti, 13
303
Natura dell’iniziazione cristiana (cosa è)Natura dell’iniziazione cristiana (cosa è)
«La realtà o contenuto dell’iniziazione è una sola: ilmistero pasquale di Cristo che muore e risorge,applicato al discepolo che simbolicamente muorealla vita precedente (peccato) per vivere la vitanuova di risorto allo stesso modo che Cristo è mortoe riscuscitato. È una dinamica di morte e vita. Lamedesima realtà viene significata e comunicatamediante i tre riti sacramentali, con modalità efinalità diverse: […]. Conformato a Cristo morto erisorto, unto di Spirito, che offre la sua vita comeculto al Padre»
R. Falsini, L’iniziazione cristiana e i suoi sacramenti, 13
304
Iniziazione cristiana: pedagogico-catecumenale
«[Nella prima fase] la modalità cristologica formativaè data dalla sequela Christi in cui il soggetto haquale cifra antropologica esistenziale la conversio.[…] Sempre nella fase catecumenale la fedecelebrata si presenta con una dimensione parziale inquanto il soggetto non può partecipare alla celebratioperché non è ancora membro a pieno titolo dellaecclesia. La preghiera che ne deriva sarà“soggettiva” e del cuore, ispirata dalla professio fidei,soprattutto biblica, e orientata verso la celebratiofidei quale culmen».
R. Nardin, Professare, celebrare, pregare la fede
305
Iniziazione cristiana: ontologico-mistagogica
«[Nella seconda fase] la modalità cristologicaformativa è data dalla configuratio Christi in cui ilsoggetto ha quale cifra antropologica esistenziale laconversatio ossia una disposizione permanente, unhabitus, una connaturalità alla conversione comestatus et modus vivendi. La conversio, invece, sipone sul piano fattuale e contingente […]. Laconversatio è una permanenza a-priori nel soggetto,la conversio è una realizzazione a-posteriori delsoggetto. In questa fase in cui la celebratio fidei è l’a-priori costitutivo, anche la fede pregata dipende e siinvera dalla e nella celebratio fidei».
R. Nardin, Professare, celebrare, pregare la fede306
Si è iniziati ai sacramenti
Si è iniziati dai sacramenti
Catechesi liturgia
Liturgia catechesi
Tempo pedagogico: catecumenato?
Tempo teologico:mistagogia
Prospettiva di successione cronologica
52
307
Si è iniziati verso i non ai sacramenti
Si è iniziati dai sacramenti
Catechesi vita cristiana
Liturgia catechesi
Tempo pedagogico: catecumenato
Tempo teologico:mistagogia
Prospettiva teologica
308
lex credendi, lex nuntiandi, lex orandi,
Vita cristianaBattesimoConfermazioneEucaristia
Liturgia come culmenCatechesi = catecumenato
Credere
BattesimoConfermazioneEucaristia
Credere Vita cristiana
Liturgia come fonsCatechesi = mistagogia
lex orandi, lex credendi, lex nuntiandi
Segue seconda parte