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SENATO DELLA REPUBBLICA VI LEGISLATURA 259a SEDUTA PUBBLICA RESOCONTO STENOGRAFICO GIOVEDì 14 FEBBRAIO 1974 (Pomeridiana) Presidenza del Presidente SP AGNOLLI, indi del Vice Presidente VENANZI e del Vice Presidente ALBERTINI INDICE AUTORIZZAZIONI A PROCEDERE IN GIU. DIZIO Presentazione di relazione. . . . Pago 12771 CALENDARIO DEI LAVORI DELL'ASSEM. BLEA PRESIDENTE . . . . . . . . . . . . . 12771 DISEGNI DI LEGGE Annunzio di presentazione. . . . . . . 12771 Deferimento a Commissione permanente in sede J:1eferente. . . . . . . . . . . 12771 Seguito della discussione e approvazione con modificazioni: «Autorizzazione alle spese per il finanzia. mento del1a partecipazione italiana a pro- grammi spaziali internazionali» (839): * BUCALOSSI, Ministro senza portafoglio . . 12785 12794, 12795 DINARO . . . . . . 12792, 12796, 12798 Discussioni, f. 964. MODICA OLIVA . PIOVANO ROSSI Dante Russo Arcangelo. SCAGLIA, relatore o SPIGAROLI o TREU V ALITUTTI Pago 12791 o12795 . 12796 . 12799 . 12800 . 12782, 12795 . . . o12794 . . . . 12772 . 12777 e passim INTERROGAZIONI Annunzio. . o . . o . 12803 Per lo svolgimento di interrogazioni: PRESIDENTE . o . . o . . . . . BUCALOSSI, Ministro senza portafoglio PARRI PERNA..... . 12802 o 12802 . 12802 . 12802 N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del di. scorso non è stato restituito corretto dall'oratore. TIPOGRAFIA DEL SENATO (USO)

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SENATO DELLA REPUBBLICAVI LEGISLATURA

259a SEDUTA PUBBLICA

RESOCONTO STENOGRAFICO

GIOVEDì 14 FEBBRAIO 1974(Pomeridiana)

Presidenza del Presidente SP AGNOLLI,

indi del Vice Presidente VENANZI

e del Vice Presidente ALBERTINI

INDICE

AUTORIZZAZIONI A PROCEDERE IN GIU.DIZIOPresentazione di relazione. . . . Pago 12771

CALENDARIO DEI LAVORI DELL'ASSEM.BLEA

PRESIDENTE . . . . . . . . . . . . . 12771

DISEGNI DI LEGGE

Annunzio di presentazione. . . . . . . 12771

Deferimento a Commissione permanentein sede J:1eferente. . . . . . . . . . . 12771

Seguito della discussione e approvazione conmodificazioni:«Autorizzazione alle spese per il finanzia.mento del1a partecipazione italiana a pro-grammi spaziali internazionali» (839):

* BUCALOSSI,Ministro senza portafoglio . . 1278512794, 12795

DINARO . . . . . . 12792, 12796, 12798

Discussioni, f. 964.

MODICAOLIVA .PIOVANOROSSI DanteRusso Arcangelo.SCAGLIA, relatore o

SPIGAROLI o

TREU

V ALITUTTI

Pago 12791o12795. 12796. 12799. 12800

. 12782, 12795

. . . o12794

. . . . 12772. 12777 e passim

INTERROGAZIONI

Annunzio. . o . . o . 12803

Per lo svolgimento di interrogazioni:

PRESIDENTE . o . . o . . . . .BUCALOSSI,Ministro senza portafoglioPARRIPERNA.....

. 12802o 12802

. 12802

. 12802

N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del di.scorso non è stato restituito corretto dall'oratore.

TIPOGRAFIA DEL SENATO (USO)

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 12771 ~

14 FEBBRAIO 1974259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

Presidenza del Presidente SPAGNOLLI

P RES I D E N T E. La seduta è aperta(ore 16,30).

Si dia lettura del processo verbale.

T O R E L L I, Segretario, dà lettura delprocesso verbale della seduta del giorno pre-cedente.

P RES I D E N T E. Non essendovi os-servazioni, il processo verbale è approvato.

Nel corso della seduta potranno essere ef-fettuate votazioni mediante procedimentoelettronico.

Annunzio di presentazionedi disegno di legge

P RES I D E N T E. :È stato presentatoil seguente disegno di legge d'iniziativa deisenatori:

SLGNANA, DE PONTI, BELOTTI, DE VITO, DAL

FALCO, ZUGNO, DE LUCA, CAROLLO, ASSIRELLI,

RICCI, PATRJNI, BALDINI, TIBERI, TAMBRONI AR-

MAROLI, FARABEGOLl, DALVIT, SPORA, DE MARZI,

PACINI, BENAGLIA, MONTINI, BERLANDA, TREU,

MURMURA, MANENTE COMUNALE, Russo Arcan-

gelo, CASSARINO, TIRIOLO, LA ROSA, MERLONI,

PASTORINO, NICCOLI e SAMMARTINO. ~«Modi-

fiche agli articoli 53 e 62 del decreto del Pre-

sideJlte della Repubblica 29 settembre 1973,

n. 597, riguardante l'istituzione e Ladisdplinadell'imposta sul reddito delle persone fisi-che» (1518).

Annunzio di deferimento di disegno di leggea Commissione permanente in sede referente

P RES I D E N T E. Il seguente disegnodi legge è stato deferito in sede referente:

alla 2a Commissione permanente (Giu-stizia):

B,\LDINI e MAZZOLI. ~ « Modifkhe agli ar-ticoli 2 e 6 della legge 10 ottobre 1962, n. 1494,sul ri.ordinamento dei ruoli organici. del per-sonale addetto agli istituti di l'i educazioneper minorenni» (1492), previ pareri della lae della 7a Commissione.

Annunzio di presentazione di relazione su do-manda di autorizzazione a procedere in giu-dizio

P RES I D E N T E. A nome deHa Giun-ta de1le elezioni e delle immunità parlamen-tari,o il senatore Bettiol ha presentato la re-lazione sulla domanda di autorizzazione aprocedere in ghldizio contro il senatorre Ter-l'acini (Doc. IV, n. 91).

Calendario dei lavori dell'Assemblea per il periodo dal19 al22 febbraio 1974

P RES I D E N T E. La Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari ~ riu-nitasi questa mattina ~ ha adottato all'unanimità, a norma dell'articolo 55 del Regola-mento, il seguente calendario dei lavori dell'Assemblea per il periodo dal 19 al 22 feb-braio 1974:

Martedì 19 febbraio (pomeridiana)

Discussioni, f. 965.

~ Interrogazioni.

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Senato della Repubblica ~ 12772 ~

14 FEBBRAIO 1974

VI Legislatura

259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Mercoledì 20 febbraio (pomeridiana)

Giovedì 21 febbraio (pomeridiana)

Venerdì 22 febbraio (antimeridiana)

~ Disegno di legge n. 1471. ~ Variazioni albilancio dello Stato e a quelli di Ammi~nistrazioni autonome per l'anno finan-ziario 1973.

~ Disegno di legge n. 795. ~ Ulteriore au-mento delle partecipazioni azionarie del~l'Azienda autonoma delle ferrovie delloStato, in aggiunta a quello disposto conlegge 10 dicembre 1969, n. 969.

~ Disegno di legge n. 963. ~ Cessione inproprietà degli alloggi costruiti dallo Sta~to in dipendenza di terremoti.

Disegno di legge n. 1028. ~ Autorizzazio~

ne al Ministero della difesa a costruireo ad acquistare alloggi di tipo economicoper il personale militare (già approvatodalla Camera dei deputati).

I

~ Interpellanze e interrogazioni sui risul-tati del Consiglio dei ministri dell'agri-coltura delle Comunità europee, del 18

1

febbraio 1974, concernenti il problemadei prezzi dei prodotti agricoli.

~

~ Seguito dei disegni di legge non esauriti

ì nella seduta di mercoledì 20.

Secondo quanto previsto dal succitato articolo 55 del Regolamento, detto calendariosarà distribuito.

Seguito della discussione e approvazione, conmodificazioni, del disegno di legge:

«Autorizzazione alle spese per il finanzia-mento della partecipazione italiana a pro-grammi spaziali internazionali» (839)

P RES I D E N T E. L'ordine del giornoreca il seguito della discussione del disegnodi legge: {{ Autorizzazione alle spese per ilfinanziamento della partecipazione italianaa programmi spaziali internazionali ».

È iscritto a parlare il senatore Treu. Neha facoltà.

T R E U. Signor Presidente, onorevoleMinistro, onorevoli colleghi, il provvedimen~to di autorizzazione alle spese per la parteci~pazione italiana ai programmi aerospazialiinternazionali che giunge al nostro esame do-po un lungo e travagliato iter in varie sedie a var,i livelli si era sempre posto come te~ma e indirizzo finale quello di una coerentee coordinata politica spaziale europea nelquadro inobliabile delle implicazioni monodiali. Non solo quale parlamentare italianoma anche come relatore da vari anni sul so~pracitato tema al Consiglio d'Europa potreileggere le reiterate deliberazioni e i testi

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VI Legislatura.Senato della Repubblica ~ 12773 ~

14 FEBBRAIO 1974259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

delle risoluzioni approvate dalle Assembleedi Strasburgo e dirette al Comitato dei mi-nistri. Ma più ancora meriterebbe ricordaree non solo sommariamente, come tenterò difare, quanto espresso nelle due ultime deci-sive sedute deUa conferenza spaziale euro-pea di Bruxelles del dicembre 1972 e dellu-glio 1973 a cui ho avuto l'onore di parteci,pare quale delegato del Consigl:io d'Europa,Si è trattato di riunioni decisive dopo le de.fatiganti intese tra le delegazioni e organ~z-zazioni dell'Europa e gli. incontri più difficilicon gli organi di governo degli Stati Unitid'America e della NASA portati avanti dallarappresentanza europea guidata dal ministrobelga Tea Lefèvre.

Sembra però sufficiente ricordarle nel ti-tolo per affermare con soddisfazione che fi-nalmente e con sufficienti garanzie apparedefinito un accordo in un settore della scien-za e delle tecnologie più avanzate per cui nonoccorrono molte parole per evidenziarnel'importanza e i titoli di interesse; si trattadi una intesa a livello europeo che appare ~

mi si consenta ~ quasi un'isola sperduta

di speranza sul grigio oceano ove naviganooggi le varie istituzioni comunitarie.

Se mi è ancora consentito un giudizio, ov-

viamente sempre piuttosto facile a poste-riori, dirò che le proposte di accordi tra laconferenza spaziale europea e la NASA di

due o tre anni fa, per non andare più lonta-no, avrebbero portato a ben maggiori e più

interessanti partecipazioni di natura non so-lo finanziaria ma operativa perchè quelleiniziali proposte peri programmi post-Apol-lo, di cui dirò, prevedevano un iter più lun-go di tempo ma anche una più ampia e con-solidata partecipazione alle conoscenze, alle

informazioni di tutti i settori collegati allescienze aerospaziali che investono ~ l'ho giàdetto ~ le tecnologie più avanzate e non so-

lo in senso stretto ma anche di più ampia

relazione come quelle della medicina, dellabiofisica, dell'esplorazione terrestre, delle in-dagini cosmiche sulle radiazioni e sull' ener-gia solare, nonchè alle applicazioni più spe-cifiche riguardanti navigazioni e telecomu-

nicazioni.

Ma su questo giudizio a posteriori si sonoviste potenziarsi via via due riserve qualielementi di freno e di incertezza sul lungopercorso concluso nel 1973; esse hanno di-mensionato gli orizzonti, riducendo li a quel-li oggi definiti; esse sono dovute a dissensi edincertezze continue emerse tra gli organismioperanti in questo nostro vecchio continen-te. Il primo di questi elementi frenanti hariguardato la costruzione e l'uso di vettoriautonomi di lancio (mi si consenta una pa-rentesi: non so perchè si voglia usare il ter-mine «hnciatori » traducendo male il termi-ne lanceurs francese) piuttosto che concor-dare acquisti, noleggio o sfruttamento di bre-vetti del mercato amer-icano ormai afferma-ti, come è riuscito a fare il Giappone da anni.

Dunque, il primo freno si è manifestatonel dibattito sull'opportunità o meno di con-tinuare in una politica di costruzione di pro-pri autonomi lancia tori (uso ancora il termi-ne mal tradotto) piuttosto che appoggiarsialle consolidate esperienze americane ed alconcetto espresso in francese del juste re-tour, cioè del diritto di rimborso. Mi si con-senta, a questo proposito, di dire come sem-bri ben strana pretesa questa di parteciparead un concerto (uso il termine parlamentare)in materia di tecnologie complesse preten-dendo che per una quota « x » di partecipa-zione ne ritorni un vantaggio di « x + 1»quale rimborso diretto ,o indiretto, in unamateria dove è impossibile definire confinic rapporti di apporto materiale e qualitativo.

Per parte italiana, durante l'accennato pe-riodo abbastanza lungo di personale parte-cipazione ai dibattiti sulla materia e non so-lo alla conferenza spaziale europea, non pos-so non registrare ~ me lo consenta l'ono-revole Ministro, che personalmente non neha colpa ~ il motivo ricorrente di sconfor-

to che troppo spesso accompagna me quan-to altri che si trovano a rappresentare, oltreche le organizzazioni comunitarie, anche ilParlamento italiano per nncertezza, le inde-6sioni, le contraddizioni di una vaHda echiara presenza italiana nelle materie che siesaminano (presenza non solo fisica natu-ralmente). Posso citare un emblematicoesempio: ad una delle conferenze di Bru-

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 12774 .~

14 FEBBRAIO 1974259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

xelles mentre iJ delegato italiano presenteparlava inglese, io, rappresentante del Con-siglio europeo, parlavo italiano; si trattava~ come si potrebbe dire ~ di una partecipa-

zione che non era neanche linguistica.Detto questo, penso sia utiler.icordare che

oggi il panorama delle organizzazioni e del-le istituzioni comunitarie in materia di poli-tica e di organizzazione scientifica spazialeè quello che tutti conosciamo. Le conclusio-ni ed i risultati di Bruxelles, e speriamo quel-li decorrenti dal prossimo aprile Ci più inte-ressanti, a mio parere, anche per una politicaspaziale coerente e ordinata), porteranno al-la creazione, finalmente, dell'agenzia spazia-le europea ~ una piccola NASA europea ~.che non solo deve saper riunire e fonderele due principali organizzazioni precedenti,

l'ELDO e l'ESRO, che operano da anni, madovrà anche e più ancora, 10 speriamo, coor-dinare, assorbire e integrare i vari dispersiprogrammi nazionali della Francia, dellaGermania, della stessa Italia, dell'Inghilter-ra e degli altri Stati impegnati nel settore.

In secondo luogo si è definito il program-ma comune su tre progetti: quello conte-stato e contraddittorio, si capisce, cui hofatto cenno e di cui parlerò, del lanciatorea partecipazione prevalente franco-tedescaindicato con la sigla L III S o Ariane; quelloindicato .con il termine Marots, satellite de-stinato aIJa navigazione, passato dalla uni-ca appartenenza inglese a quella comunita-ria; e infine !'importante accordo per loSpace-lab, riguardante la costruzione delmodulo di uscita inserito nel programmapost-Apollo americano.

Sono articolazioni del programma spa-ziale che interessano le industrie europee edanche italiane, in merito alle quali mi per-metterò di porre l'accento su quanto l'ot-tima relazione del collega Scaglia ha già in-dicato e su quanto altri colleghi hanno giàdetto a proposito di una partecipe, sensibilepresenza delle nostre istituzioni tecnico-scientifiche. Si tratta di saper collocarsi nel-le nuove strutture che riguardano l'ELDO e

l'ESRO fusi nell'agenzia spaziale europea,nella NASA indirettamente interessata, nel-l'INTELSAT, nonchè nei vari programmi na-

zionali (vi ricordo il programma Siria S.Marco). L'ELDO fu creato nel 1964 per 10sviluppo e la messa a punto di vettori di lan-cio europei. Vi partecipano la Gran Breta-gna, la Francia, la Germania federale, l'Ita-lia, il Belgio e l'Olanda, più l'Australia cheha ospitato nella zona di lancio di Voomerale esperienze fino al 1970. A quest'organizza-zione si attribuiscono notev,oli meriti e suc-cessi, quali l'Europa 1, insieme allo smaccocolossale di Europa 2 ed al tentativo di pro-grammare l'Europa 3.

Anche qui mi si consentano ricordi ed espe-rienze personali: avendo con la commissio-ne scientifica dd Consiglio d'Europa visita-to la base di .lancio della Guaiana francese,abbiamo constatato come sarebbe grave er-rore dimenticare gli sforzi ed i titoli di que-sta struttura che si propone di continuare,sia pure solo per quanto previsto dagli accen-nati nuovi programmi per la continuità diuna organizzazione di lanciatori spaziali euro-pei, quale quella della L III S (o Ariane). Labase di lancio della Guaiana presenta indub-bia validità logistica ed organizzati va (si ri-cordi che è situata in riva all'oceano entro la-titudini di fascia equatoriale che annullanorischi e assicurano garanzie di lancio in tuttii casi). È una realtà di patrimoni reali e stru-mentali per una futura attiva presenza, en-tro una maggiore collaborazione con gli Sta-ti Uniti d'America.

L'ESRO, ,organizzazione europea per lericerche spaziali, è il più interessante dei vec-chi organismi. In esso esiste, tra l'altro, unanotevole presenza di scienziati e tecnici ita-liani. Il laboratorio di Darmstaad in Ger-mania è stato retto fino a pochi anni fa da unnostro il1ustre concittadino, il nuovo diret-tore è pure italiano e la carica di presidentedell'istituzione ESRO è pure affidata ad unitaliano. Dopo i primi otto anni di vita que-sta organizzazione, cui partecipano dieciStati membri Ci sei precedentemente del-l'ELDO più Spagna, Svizzera, Svezia e Dani-marca) nel 1971 ha deciso di proseguire l'at-tività per altri otto anni. È stato forse l'uni-co organismo che non abbia avuto una gra-ve crisi temporale e definita. Si tratta, è no-to, di un'organizzazione di programmi di

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VI Legislatura::;enato della Repubblic& ~ 12775 ~

259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 14 FEBBRAIO 1974

ricerca pura ed applicata. Non è qui il caso,ma sarebbe interessante presentare qui unaspecie di quadro sintetico dei numerosi sa-telliti già in vita suLle orbite geostazionarieo più lontane, nonchè quelli programmati fi-no al 1975 lanciati con vettori thor-delta.

È appena il caso di ricordare che in unadelle gare per fornire all'ESRO i mezzi di lan-cio le compagnie produttrici europee si sonoviste battute dalle industrie americane. Ora,gli Stati membri dell'ESRO si sono impe-gnati a finanziare per 283 milioni di unitàdi conto (pari a 178 miliardi di lire) il pianooperativo per il triennia 1972-74 prevedendopure una spesa di 330 milioni di unità di con-to (pari a 208 miliardi di lire) per il perio-do 1975-77. La partecipazione italiana è no-ta: le tabelle sono a conoscenza di tutti. Nelluglio scorso, per tener conto delle variazionidei costi, gli accennati impegni di spesa so-no stati naturalmente aggiornati e moltipli-cati.

A seguito, come ho già accennato, delledecisioni della conferenza spaziale europeadel 31 luglio 1973 gli Stati membri hannoconcordato il finanziamento degli altri treprogetti: lo Space-lab, assai ridotto rispettoagli iniziali accordi con gli Stati Uniti restan-do ~ come già accennato ~ al modulo di

uscita, ovvero la fase finale del laboratoriospaziale cui si giungerà con gli Shuttle, ae-rei spaziali navetta con andata e ritorno, en-tro i termini di tempo del programma 1979-1980; i Marots cioè i satelliti per la naviga-zione marittima di cui già detto e l'Ariane(L III S) o vettore di lancio europeo.

Come tappe intermedie al suddetto pro-gramma pluriennale e le cui percentuali dipartecipazione finanziaria si conoscono, cisono la costituzione ed il funzionamento deivari satelliti di applicazione per il controllodel traffico aereo, della meteorologia e dellecomunicazioni. Il quadro è sufficientementeampio e sta a dimostrare quali larghissimepossibilità di partecipazione e di svilupposi presentino finalmente per industrie ed or-ganizzazioni tecnico-scientifiche italiane e co-munitarie.

Ed a proposito di partecipazione italia-na mi si consenta di leggere alcuni dati

Discussioni, f. 966.

per integrare quanto nella relazione è giàindicato. Alla possibile presenza tecnica nelcampo delle varie costruzioni del program-ma 1973-1980 !'industria della tecnica aero-spaziale italiana può avere titolo attraver-so una organizzazione a cui partecipano laFIAT e l'IRI-Finmeccanica, cioè l'Aeritalia.Si tratta di una industria che da tempo hasviluppato con successo specifiche elabo-razioni ed attività spaziali con i program-mi ELDO e ESRO cui ho fatto parola econ lo stesso Siria del programma San Mar-co. Rappresenta ad esempio tecnologieavanzate e collaudate nella costruzione de-gli scudi termici usati anche nelle ultimeesperienze di Apollo 15 e 16, scudi termi-ci costruiti dalla FIAT con materiali cherichiedono alte conoscenze di metallografiae metallurgia nonchè sistemi di protezionedelle strumentazioni nelle alte velocità etemperature. Lo abbiamo constatato nel po-ligono e nel laboratorio spaziale della Guaia-na; ci è parso un granello italiano in unavasta gamma di firme e di industrie tede-sche e inglesi, ma un granello altamentequalificato e apprezzato.

Per i satelliti scientifici ESRO I, ESRO IIe REOS cui gli Stati membri concorrono con1'80 per cento della spesa è stata previstala costituzione dei tre consorzi MESH,STAR e CESAR, ristrutturato poi in CO-SMOS. Questi consorzi richiedono non unaprovincialistica visione ormai superata eanacronistica di natura nazionale, ma vali-da e convinta valutazione dei nostri mezzidi intervento, di una politica a sostegno ellldirizzo di tutte queste nuove attività tecni-co-industriali cui devono provvedere gli or-gani che ad essa si dedicano: CNR e ilprossimo ufficio della ricerca scientifica.

Dopo un periodo di grande impegno, distudi e ricerche, i nostri enti ed organi in-dustriali specializzati sono pronti a con-correre ad esempio alle gare internazionaliper le commesse dei satelliti METEOSAT,uno dei tre previsti nel prossimo futuro eper cui è capo commessa la MATRA, e OTSinglese (orbiting test satellite). Questo con-sorzio avrà una vasta forni tura di appaltigià assegnati e ad essi la nostra organizza-

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 12776 ~

259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO 14 FEBBRAIO 1974

zione tecnico~scientifica prevede di poter va~lidamente partecipare.

Per il vettore Ariane, il dibattuto vetto~re franco~tedesco, la partecipazione italia~na è dell'1,74 per cento, mentre la Germaniafederale vi partecipa con il 20 per cento ela Francia con il 62 per cento: quindi sedovessimo anche qui proporre e sostenerela ripartizione sul parametro del juste re~tour in proporzione degli apporti, dovrem~

,ma accontentarci di una percentuale di colla~

.

borazione dell'l,74. Ripeto, trattasi di unconcetto che in una materia come questanon è possibile aocogliere, mentre valgonole ponderate valutazioni della qualità, nondella quantità, e per tale elemento le indu~strie italiane del settore, essendosi bene orga~nizzate ed essendo ben preparate, possono di~re una valida parola di partecipazione.

Il programma post~Apollo per lo Space~lab, il programma più ambizioso che le na~zioni riunite sotto l'egida della conferenzaspaziale europea intendono svolgere in que~sto decennio in collaborazione con gli StatiUniti o meglio con la NASA, comprende

~ ripeto ~ la navetta recuperabile Shut~tIe. Chi ha avuto occasione di vedere la1110quette di questi apparecchi comprendecome si tratti di un tipo nuovo di unsistema di trasporto che incide sulla na-vigazione aerea non solo geo-stazionaria osuborbitale, ma può avere riflessi anche suquella più prossima agli stadi bassi, comericordava stamattina il collega Veronese, perle possibili osservazioni meteorologiche,aeronautiche, spaziali, per le ricerche geo~logkhe, per l'esplorazione del tessuto terre-stre delle zone polari che stanno diventan~do interessantissime zone di ricerca per leconseguenze e modificazioni sulle risors'e esulla conformazione terrestre.

La navetta recuperabile Shuttle, i labora~tori e le stazioni orbitali hanno dimensionidi costi e di tempi assai discutibili. Il costodel programma che ci riguarda, è noto, è dioltre 300 milioni di unità di conto e viene rea~lizzato come progetto speciale con la Germa-nia federale presente per circa il 60 per cento.

Ho detto e ripeto qui che il lavoro e leampie conseguenze tecniche almeno in parte

possono essere affidate al complesso italia-no che è già inserito nelle due aziende te-desche ERNO (che comprende la VFW ela Fokker) e MBB che hanno già condot~to gli studi preparatori. Nel giugno del 1974

,

l'ESA, la conferenza spaziale europea erededella ESRO, assegnerà il contratto al con-sorzio vincitore della gara.

Da una pur sommaria e frammentaria di~samina della situazione tecnico,scientificadei vari strumenti e delle varie organizza~zioni su cui puntano le speranze per il 1974per una nuova politica spaziale europea ri~spetto al passato, nasce evidentemente unaconsiderazione di natura strettamente poli-tica. Bisogna agire subito coerentemente,riaffermando il nostro contributo non soloa valutazioni di ordine tecnico~scientifico,ma a indirizzi e ragioni di ordine politico.

Vorrei, concludendo, fare alcune rapideconsiderazioni sull'articolo 3 del disegno dilegge al nostro esame. Questo articolo, dicui altri hanno già parlato, lascia anche ame parecchi dubbi. La Commissione affaricostituzionali ha espresso il proprio pare-re. Occorre tener presente la necessità diuno stretto accordo con l'organismo tecni-co già esistente e riconosciuto, cioè il Con-siglio nazionale delle ricerche, occorre cheil previsto ufficio del Ministero non appaiacome una burocratica e rigida crisalide pre~costituita per arrivare ad un nuovo mini-stero prima ancom che sia definito il qua~dro del generale riordino dei Ministeri. Essopuò essere un'occasione di organizzazionecoordinatrice graduale, non prefissata a ter-mini lunghi, una specie di fase sperimentale.deve essere uno strumento operativo agile,immediato, una specie di agenzia, non unastruttura definita e rigida, che consenta uneventuale riadattamento nel quadro generaledella revisione delle strutture dello Stato,uno strumento adattabile e malleabile inmodo che, se anche ci si dovesse accorgereche esso è stato troppo frettolosamente in~serito tra gli organismi amministrativi e di-rettivi, nella generale politica del riordinodell'amministrazione dello Stato, se ne pos-sano rivedere funzioni, dimensioni e limiti.

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Senato della Repubblica '~ 12777 ~ VI Legislatura

259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 14 FEBBRAIO 1974

Così facendo, non oommetteremmo un er-rore, ma avremmo conquistato con l'oppor-tuna tempestività e la necessaria prudenzauna presenza attiva in un settore che quan-to più passa il tempo, tanto più si dimostrapericoloso per un ritardo, anche di pochianni, che ancora dovesse verificarsi.

Resta il fatto più importante, onorevole'Preslidente, onorevole Ministro, onorevolicolleghi: che una politica spazi aIe europeapuò avviarsi e accogliere, oltre ai nove pae-si membri della Comunità, altri paesi chead essa aderiscano sia per l'ELDO che perl'ESRO che per la INTELSAT, in modo chequesta larga rete di telecomunicazioni e in-dirizzi tecnico-scientifici possa costituire unapiattaforma che si allarga dall'Europa aipaesi del terzo mondo, una vera isola disperanza nella politica comunitaria europea,come ho detto all'inizio, nel grigio maredove navigano le istituzioni, un motivo realedi speranza per il 1974. Sarà così che nonsaranno dispersi i 90 miliardi (di cui 40previsti per quella tale strutturazione buro-cratica) per il disegno di legge che oggi ciaccingiamo ad approvare e che va sotto iltitolo di partecipazione a programmi spa-ziali internazionali; saranno il segno di unavoLontà verso un programma ed una poli-tica di partecipazione aLla tecnica ed allestrutture avanzate del mondo moderno nelcampo delle telecomunicazioni e della scien-za dello spazio. (Applausi dal centro).

P RES I D E N T E. È iscritto a par-lare il senatore Vali tutti. Ne ha facoltà.

V A L I T U T T I. Signor Presidente,onorevole Ministro, onorevoli colleghi, il di.segno di legge sottoposto al nostro esamefu elaborato e presentato dal Governo pre-cedente con una motivazione che avrebbedovuto imporne la rapida discussione, datoche una parte degli stanziamenti da essoprevi!sti erano destinati al pagamento diimpegni già assunti per la nostra parteci-pazione ai programmi dell'Organizzazioneeuropea di ricerche spaziali e rispetto ai qua-li rischiavamo di diventare inadempienti.

Ma ad onta di ciò il diseg:t;Lodi legge è ri-masto a giacere nell'archivio del Senato.

Il presente Governo, ad un certo punto,10 ha improvvisamente riesumato e nel cor-so della discussione dinanzi alle due Com-missioni riunite (affari esteri e pubblicaistruzione) ha presentato sostanziosi emen-damenti che lo hanno Largamente rima-neggiato.

Ora il disegno di legge giunge all'esamedell'Assemblea con un volto assai diversoda quello con cui giunse al Senato. Noi inrealtà ci troviamo oggi dinanzi ad un nuo-vo testo rielaborato nelle riunioni congiun-te delle due Commissioni per iniziativa nondi singoli senatori, ma del Governo. Non sicomprende la ragione per cui il Governonon abbia seguìto la procedura politicamen-te più normale di presentare un nuovo te..sto, approvando,lo nel Consiglio dei mini-stri, dato che le differenze tra il testo emen-dato per iniziativa dello stesso Governo inCommissione e quello originario sono talie tante che noi in realtà ci troviamo dinan-zi ad un nuovo testo di legge pur se Thanè mutato il suo oggetto, che è quello del fi-nanziamento della partecipazione italiana aiprogrammi della Organizzazione europea diricerche spaziali.

In primo luogo i programmi da quattrosono saliti a sette; si tratta di programmi ef-fettuabili, ed effettuati in parte, dal 1971al 1980. Conseguentemente ,la spesa sale da50 miliardi e 750 milioni a 99 miliardi e350 milioni. È vero che il disegno di leggestanzia sostanzialmente e formalmente solola somma di 33 miliardi e 750 milioni, rin-viando la decisione della spesa per ciascunanno finanziario successivo al 1974 ad ap-posite disposizioni da inserire nella leggeannuale di approvazione del bilancio del-lo Stato. Il disegno di legge non emendatostanziava effettivamente b somma di lire16 miliardi e 400 milioni, ricorrendo allostesso accorgimento per gli anni successivial 1973. Resta tuttavia la differenza tra laprevisione globale di 50 miliardi e 750 mi-lioni e la previsione globale del nuovo te-sto di 99 miliardi e 350 milioni.

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VI LegislaturaSenato della Repubblico ~ 12778 ~

14 FEBBRAIO 1974259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

L'incremento della previsione, come èemerso dal dibattito che si è svolto dinanzialle due Commissioni riunite, è dovuto s,o-prattutto alla nostra partecipazione al pro-gramma denominato post-Apollo. Noi parte-cipiamo a questo programma con un contri-buto che oscilla tra il 18 ed il 20 per centodella spesa totale per un importo complessi-vo che oscilla, a sua volta, tra 35 e 40 miliar-di. La Francia partecipa con il 5 per centoe l'Inghilterra con poco più del 6 per cento.È proprio la sproporzione fra la quota ita-lIana e le quote francese e inglese che haacuito ed acuisce il nostro interesse a pe-netrare più intimamente nella natura, nellaragione e nei fini della nostra partecipazio-ne ai programmi europei di ricerche spaziali.

Dico subito, affinchè non sorgano dubbiin proposito, che noi siamo pienamente fa-vorevoli a questa partecipazione, anche per-chè siamo convinti che tali ricerche, dopola fase eroica della conquista dello spazio,non possano ormai che svolgersi con la col-laborazione di più paesi per essere fruttuo-se. Nel suo editoriale di domenica scorsa,dedicato al successo dell'ultimo programmaamericano, «Le Monde» ha scritto che lospazio nor. deve essere più conquistato, masolo sfruttato e che perciò dal periodo eroi-co si passa a quello del lavoro, medianteapparecchi, calcolatori e altri strumenti diindagine da collocare nello spazio.

È finita la magnificenza e si è aperta unafase di pazienti indagini, che richiedono edimpongono la collaborazione. Perciò noi sia-mo favorevolissimi alla partecipazione ita-liana ai programmi della Organizzazioneeuropea di ricerche spaziali; ma si trattadi stabilire i modi, le forme, le prospettivedi questa necessaria partecipazione e soprat-tutto di non valutaria e deciderla quasi peruna ragione di prestigio, indipendentementedalla visione unitaria degli indirizzi o deifini della ricerca nel nostro paese.

Con questo disegno di legge decidiamodi spendere per le ricerche spaziali in col-laborazione con altri paesi circa 100 miliardinel periodo di nove anni. Orbene, dobbiamochiederei e ci chiediamo come questa deci-sione si inserisce e si giustifica nel piano

generale della ricerca in Italia nello stessoperiodo. I piani di ricerca non si improvvi-sano perchè sono condizionati dalle strut-ture scientifiche che via via sono state po-ste in essere e dalle forze scientifiche chesi sono gradualmente prodotte ed accumu-late in forma di tradizioni, di mezzi e diuomini qualificati.

Per valutare esattamente l'opportunità diapprovare la spesa che ci è stata propostadobbiamo domandare che ci si dica se em quale misura, partecipando ai programmisuddetti per quote non irrilevanti come nelcaso del programma post-Apollo, possiamolllciclere sullo sviluppo delle nostre ricer-che e delle nostre attività connesse alla ri-cerca spaziale sul piano della collaborazio:ne europea. Mancando di fare questa doman-da o non avendo una risposta esaurientec'è il rischio che l'Italia partecipi solo coni mezzi finanziari o prevalentemente con imezzi finanziari, pur se in uno slancio lo-devole di solidarietà internazionale e diastratto entusiasmo scientifico.

Ho già detto che, secondo quanto risulta,noi partecipiamo al programma post-Apollocon una quota che raggiunge quasi il 20 percento, mentre la Francia partecipa per il 5per cento e l'Inghilterra per poco più del 6per cento. La Francia e l'Inghilterra, secon-do quanto si sente dire, signor Ministro,sono più avanti di noi nelle ricerche spa-ziali e nelle ricerche industriali ad esseconnesse. Perciò dobbiamo ritenere che l'unoe l'altro paese siano in condizioni oggettiveche permetteranno loro di trarre dalla pro-pria partecipazione alle ricerche spaziali eu.ropee vantaggi più numerosi e consistentidi queHi che potrà conseguire l'Italia conla stessa partecipazione. Tuttavia essi, cioèFrancia e Inghilterra, spendono assai menodi noi e prevedibilmente si avvantaggeran.no di più.

Dal ministro Bucalossi abbiamo appresoin Commissione che Francia e Inghilterra,in dipendenza della loro partecipazione aiprogrammi europei, hanno deciso di ridur-

I re ,la somma dei mezzi destinati alle stessericeKhe nell'ambito nazionale. Perciò Fran-cia e Inghilterra guadagnano due volte, con-

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Senato della Repubblica ~ 12779 ~ VI Legislatura

259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 14 FEBBRAIO 1974

tribuendo meno di noi alla spesa per le ri~cerche europee e spendendo meno per le ri~cerche spaziali effettuate direttamente. Evi~dentemente quello che questi due paesi ri~sparmiano nel settore delle ricerche spa-ziali europee e nazionali serve per vivificarealtri settori della ricerca.

Questo esempio, signor Ministro, è dimo-strativo dell'unità inscindibile del proble-ma della ricerca. Noi dal ministro Bucalossinon abbiamo potuto sapere nè la ragione percui spendiamo per le ricerche spaziali euro-pee (programma post-Apono) più di quantospendano insieme per le stesse ricerche Fran-cia e Inghilterra nè se per effetto di ciòsiamo in grado di economizzare nella spesaper le ricerche spaziali nell'ambito nazio-nale, devolvendo le eventuali economie asettori deficitari della nostra ricerca scien-tifica. Purtroppo, onorevole Ministro, nonsiamo stati posti in condizione di valutarequesto disegno di legge nella unitaria visio-ne della ricerca scientifica in Italia e deiriHessi che esso è destinato a produrre su-gli sviluppi della nostra stessa ricerca. Puòdarsi che i nostri dubbi e le nostre preoc-cupazioni siano infondati, ma lei signor Mi-nistro non ci ha fornito ancora nessun ele-mento oggettivamente idoneo a dissiparli.

È vero che la Germania partecipa allaspesa per il programma del post-Apollo peroltre ill 60 per cento, ma !'industria e la:,cienza tedesche hanno strutture imparago-nabili con le strutture dell'industria e del-la scienza italiane. Purtroppo dietro questoprogetto di legge c'è un vuoto che è costi-tuito non solo dalla mancanza di una politi~co. della ricerca in Italia come programmadel Governo, ma anche dalle incertezze edalle diffidenze che turbano i rapporti tragli organi che dovrebbero collaborare allaideazione ed alla messa in opera di tale po-litica. Noi non solo non abbiamo una poli-tica della ricerca, ma indugiamo in contrasti,in rivalità, in dissonanze che ritardano senon vanificano lo sforzo inteso a delinearefinalmente questa politica. Conseguentemen-te lo stato della nostra ricerca è caratteriz~zato da uno spontaneismo di iniziative disingoli centri e di singoli uomini, spontanei-

sma che senza dubbio ha i suoi vantaggi,ma che oltre un certo limite diventa intol-lerabilmente sperperatore di mezzi e di ener-gie e che protraendosi rende fatalmente elargamente infruttifera la nostra partecipa-zione alla ricerca internazionale e comun-que sproporzionata per i suoi frutti alle ri-~orse che le sono dedicate.

Questo disegno di legge, inquadrato nellescarse e scarne giustificazioni che ne sonostate date, è una specie di cartina di torna-sole che ci fa vedere il vuoto -che c'è die-tro di esso, vuoto che non cessa di esseretale, per quanto attiene alla ricerca scienti-fica, per il fatto che è ingombro di contro-versie. Questa considerazione mi permette,signor Ministro, e mi ingiunge di passarealla identificazione ed all' esame della secon-da novità del testo rimaneggiato che è quel~la riguardante il Consiglio nazionale dellericerche.

Nel testo originario l'articolo 1, penulti-mo comma, stabiliva che la partecipazioneitaliana ai programmi è coordinata dal Mi-nistro per il coordinamento della ricercascientifica e tecnologica, sentito per la par-te scientifica e tecnica il Consiglio nazio-nale delle ricerche. Nel testo sottoposto alnostro esame è rimasto il Ministro comecoordinatore, ma è sparito l'obbligo di sen-tire il parere del Consiglio delle ricerche. Èvero che la maggioranza ha preannunzia-to un emendamento all'emendamento perreintrodurre il parere del Consiglio dellericerche, ma è politicamente significativo equalificante il fatto che il Governo abbiavoluto estromettere premeditatamente !'in-tervento consultivo del Consiglio nazionaledelle ricerche. Se l'emendamento della mag-gioranza sarà approvato resta dimostratoche il Governo subirà il reinserimento delConsiglio che esso per suo conto aveva giàdepennato.

Il testo originario, come già ricordato,aveva previsto alrl'articolo 1, penultimocomma, l'intervento del Consiglio delle ri~cerche, mentre il testo emendato dal pre-sente Governo lo ha escluso. Escluso il Con-siglio delle ricerche, sarebbe stato logico eprudente quanto meno prevedere e prescri-

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 12780 ~

259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESGCONTOSTENOGRAFICO 14 FEBBRAIO 1974

vere l'intervento consultivo del Comitatomterministeriale per le attività spaziali, isti-lUito con decreto del Presidente del Con-siglio dei ministri, in data 25 giugno 1969,e recante la firma del presidente Rumor.Giova 'ricoI1dare che questo comitato pre-sieduto dal Presidente del Consiglio o persua delega dal Ministro della ricerca, aisensi dell'articolo 1 del decreto istitutivo,coordina e cura l'attuazione dei programminazionali nel settorespaziale, nonchè l'ese-cuzione di programmi spaziali derivanti daimpegni internazionali assunti dall'Italia.Perciò, escluso Inntervento del Consigilio del-le ricerche, sarebbe stato ,logico dare vestelegale al Comitato interministeriale per leattività spaziali istituito nel 1969 e costi-tuirlo come organo di consulenza tecnico-scientifica del Ministro per .la sua azione dicoordinamento della nostra partecipazioneaHe ricerche spazia:1i europee. Il comitatoin tale ipotesi sarebbe stato anche mezzodi collegamento con il Consiglio nazionaledelle ricerche, dato che fa parte dello stes-so <comitato, ai sensi del decreto istitutivo,il presidente della commissione per le ri-cerche spaziali costituita presso il Consi-glio delle ricerche.

In realtà si è voluto da parte del Gover-no premeditatamente accantonare il Con-siglio deHe 'ricerche, sia di:rettamente chemdirettamente. Noi non siamo e non pos-siamo essere avvocati di ufficio del Con-siglio delle ricerche di cui conosciamo esat-tamente i limiti e le manchevolezze. Ma ri-teniamo che non sia consentito al Governofarsi ~ la parola è eccessiva ma è sostan-zialmente esatta ~ persecutore del Con-

siglio delle ricerche che nel vigente ordina-mento è il massimo organo di consulenzascientifica dello Stato e della pubblica am-ministrazione.

Se il Governo ha acquisito il convincimen-to che il Consiglio delle ricerche sia un or-ganismo non solo inutile ma disturbante,esso ha la possibilità e il dovere di propor-ne la soppressione. Se il Governo ha acqui-sito il convincimento che il Consiglio dellericerche abbia bisogno di profonde rifor-me/ esso ha la possibilità e il dovere di pro-

porre le riforme l'itenute uHli e necessarie.Una sola cosa non è consentita al Governodi fm,e, cioè di tenere in vÌJta il Consiglio del-le ricerche ,e mortifkarlo se non persegui-t3l]:1lo.

Mi duole aggiungere che il caso del Con-siglio delle ricerche o più esattamente iltipo di comportamento del Governo versoil Consiglio è un esempio chiaro dell'altogrado di feudalizzazione dello Stato nell'Ita-lia di oggi. Appunto perchè tale comporta-mento non è unitario ed univoco, alcune for-ze politiche sono ostili al Consiglio ed altregli sono favorevoli. Nell'incertezza e nelcontrasto il Governo ha assunto la solitalinea immobilistica e assenteista concedendoad alcuni di difendere teoricamente il Con-siglio e ad altri di colpirlo praticamente.Anche questo disegno di legge è nato, nelnuovo corpus datogli dal presente Governo,sotto il segno dell'ostilità e dell'avversioneal Consiglio.

Questo episodio, onorevoli colleghi, ci in-teressa solo come esempio dell'incoerenzae della contraddizione del Governo, da cuipurtroppo non possiamo attenderei nulladi serio e di costruttivo nella riorganizza-zÌone dei nostri strumenti di ricerca, se è",ero, come purtroppo è vero, che esso di-mostra di non avere che il coraggio facileed inglorioso di lasciar deperire il Consi-glio delle ricerche in mancanza del corag-gio, certamente più difficile ma 'perciò piùlodevole, di affrontarne e proporne la ri-forma.

La terza novità è costituita dal germe sur-rettiziamente introdotto nel disegno di leg-ge del corpus amministrativo del Ministerodella ricerca che oggi è giuridicamente ine-si'stente dato che esiste solo il Ministro sen-za portafoglio. Il modo di far nascere ilcorpus amministrativo di un Ministero cheancora non esiste non solo è surrettizio mamaldestro. Infatti il già famigerato artico-lo 3 del disegno di legge proposto dal Mini-stro e approvato dalle due Commissioni nonnasconde le sue intenzioni perchè dice cheil Ministro per il coordinamento della ricer-ca si avvale dell'ufficio di nuova istitu-zione non solo per l'assO'lvimento dei

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Senato della Repubblica ~ 1278J ~ VI Legislatura

259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 14 FEBBRAIO 1974

compiti attribuitigli dalla legge, ma per l'as-solvimento di tutti gli altri compiti derivan~ti dal suo incarico di Ministro senza porta~foglio. Perciò davvero il disegno di leggecrea il mini~corpus amministrativo del nuo-vo Ministero, che tuttavia non esiste, inquanto si propone di mettere e mette a di-sposizione del Ministro gli strumenti ne~cessari per la sua azione amministrativa.

L'ultimo comma dell'articolo 3 prefigurain sostanza anche la formazione dell'orga-nico perchè stabilisce che con decreto delPresidente del Consiglio dei ministri saràdeterminata la ripartizione in qualifiche delpersonale dipendente da amministrazionidello Stato e da enti chiamato a far partedel n'Uovo ufficio, nonchè la disdplilIla, sot-to rl'aspetto giuridico ed eoonomico, del rap-porto riguardante gli esperti. Approvandoquesta norma noi firmiamo una cambialein bianco perchè autorizziamo il Presidentedel Consiglio a definire autonomamente lostatus del nucleo originario del personaledel nuovo Ministero, che 'tuttavia continuaa non essere istituito. Il procedimento è deltutto anomalo perchè culmina nella creazio~ne del corpus amministrativo del Ministeroprima che il Ministero nasca giuridicamente.Ci sarà il corpus dell' ens ma senza l'ens. Pro-prio perciò noi siamo contro questo proce-dimento.

Pensiamo che il Ministero per la ricercadebba sorgere, ma riteniamo che debba sor~gere in modo palese e non occulto, nell'unitàdell'amministrazione de1!lo Stato e non inun angolino appartato, nascosto e incontrol~labile. Si dirà che in fondo si tratta di unnucleo numericamente modesto, di appena70 unità tra amministrativi ed esperti. Cer~tamente tale cifra non è impressionante orache i nostri Ministeri hanno raggiunto di.-mensioni faraoniche, ma un Ministero puòessere fatto sorgere anche con un minor nu~mero di componenti. Ciò che noi critichiamonon è il numero dei dipendenti del nuovoufficio, ma il fatto che costituendo l'ufficiosi costituisce .in realtà la prima cellula diun nuovo Ministero senza attenersi alle re-gole che bisogna osservare in materia diistituzione di nuovi Ministeri e perciò a:l di

fuori' delle necessarie garanzie. Se la leggesarà approvata e perciò i 70 andranno aformare il nucleo del nuovo Ministero, nonregistrato aLl'anagrafe dei Ministeri, nullavieta che fra sei mesi si chiederà di appro-vare una leggina per ,raddoppiare i 70 in140 e che fra un anno si chiederà di appro-vare una seconda leggina per raddoppiarei 140 in 280. Perciò è posta la premessa perfar assumere al Ministero apolide della ri~cerca scientifica anche dimensioni, sia puremodestamente, faraoniche.

Queste cose, signor Presidente e onore~voli colleghi, non le dicono soltanto le op-posizioni ma le ha dette in primo luogola nostra la Commissione permanente, cheè l'organo più competente in questi proble-mi, con un parere, firmato dal collega Agri-mi, che è ammirevole per la sua tacitianachiarezza. Ha detto infatti la la Commissio-ne che « esaminato l'articolo 3 del nuovotesto del disegno di legge. . . esprime su diesso parere contrario non potendosi stabi-lire una disciplina s1£fatta, incidentalmente,al di fuori del contesto organico di quelriordinamento dei Ministeri di cui è immi~nente la ripresa della discussione. Rilevainoltre che per le esigenze momentanee sipotrà continuare ad utilizzare !'istituto delcomando al quale già si fa ricorso ». Èvero che l'Assemblea è sovrana e che per-ciò ha il potere giuridico di disattendere ilparere espresso' dalla la Commissione, manon ha parimenti il potere di disattenderela logica in esso immanente, come a nessu~no è possibile disattendere la logica della,aHermazione secondo aui due più due fan~no quattro.

Secondo noi sarebbe giusto ed opportunoepurare il presente disegno di legge degliarticoli 3 e 4 che sono connessi, restituen~do il disegno stesso alla sue fattezze origi~narie. Oltretutto questa soluzione accelere~rebbe l'iter del provvedimento nell'altro ra-mo del Parlamento, soddisfacendo quel1'esi~genza di rapidità della sua approvazione checi è imposta da obblighi internazionali eche ci è stata fatta presente dallo stessoGoverno.

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Senato della Repubblica VI Legislatura~ 12782 ~

14 FEBBRAIO 1974""""

259a SEDUTA (pomerid.)

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ASSEMBLEA -RE~OCONTO STENOGRAFICO

Subordinatamente siamo tuttavia dispo-sti a riconoscere la validità dell'esigenza delMinistro di avere subito a sua disposizioneun sia pur piccolo strumento tecnico-am-ministrativo che gli consenta di adempie-re i suoi compiti di coordinamento. Ma rite-niamo che tale esigenza si possa e si debbasoddisfare senza ricorrere a procedimentianomali e senza creare situazioni che po-trebbero risultare sconvolgenti deH'unitàdell'ordinamento. Ho già dtato il decretodel Presidente del Consiglio dei ministri indata 25 giugno 1969 che ha istituito il Co-mitato interministeriale per ,le attività spa-ziali. L'articolo 3 di tale decreto stabilisceche «per l'espletamento dei propri compitjil Camitato è dotato di un ufficio di segre-teria che si avvarrà di personale del Con-siglio nazionale delle ricerche ». Poichè ilComitato è presieduto per delega del Presi-dente del ConsigLio dal Ministro della ri-cerca, noi pensiamo che l'articolo 3 del di-segno di legge si possa riformare configu-rando il Comitato come organo di consulen-za tecnico-scientifica del Ministro per laricerca e prevedendo la possibilità di inte-grare il suo ufficio di segreteria con per-sonale di amministrazioni dello Stato co-mandato ai sensi degli articoli 56 e 57 deldecreto del Presidente della Repubblica 10gennaio 1957, n. 3, su I1ichiesta del Presiden-te del Consiglio dei ministri o per sua de-lega del Ministro per il coordinamento del-la ricerca scientifica. In tal modo non sa-rebbero anticipate soluzioni che oltretutto,come ha giustamente osservato il senatorePapa stamani, non erano proponibili ai sen-si deJ nostro RegolamentO' per via di emen-damento e insieme sarebbero soddisfatte leesigenze del Ministro nella misura e nelmodo in cui esse sono giustificate e appaio-no legittime. Poichè abbiamo presentatoun preciso emendamento all'articola 3 pro-ponendo la suddetta soluzione mi permettodi fare appello allo spirito di comprensionedell'onorevole Ministro.

So bene, signor MinistrO', che le mie criti-che sembrano non darmi alcun titolo per ri-volgerle tale appello. Ma a me sembra diessere sicuro nella mia coscienza che le mie

stesse critiche sono una forma di collabo-razione offerta lealmente per fini che, al dilà di contingenti e particolari dissensi, miaccomunano all'onorevole Ministro e che siriflettono nella parte principale e più va-lida di questo stesso disegno di legge. (Ap-plausi dal centro-destra).

P RES I D E N T E. Nanessendovi altri,iscritti a parlare, dichiaro chiusa la discus-sione generale. Ha facoltà di parlare l'ono-revole relatore.

S C A G L I A , relatore. Signor Presi-dente, onorevoli colleghi, come era rprevedi-bile la discussione in Aula ha rica1cato fe-delmente le traoce della discussione che siè svolta nella sede delle Commissioni riuni-te, a cominciare dal primo degli interventi,quello particolarmente impegnato del sena-to-r,e Veronesi che, pur non contestando laimportanza e l'opportunità della collabma-zioneinternazionale nel campo della dcercaspaziale, e particolarmente deHa partecipa-zione ad essa ddl'Italia, non ha mancato diriportare qui le sue !riserve ed anzi il suoesplicito dis'senso anzitutto sUilla proceduraadottata dal Governo con una profonda mo-diHcazione all'ultimo momento, secondo lasua espvessione, del testo del disegno dilegge presentato or è lill anno. A questo rpro-posito abbiamo tutti una certa esperienzadi quanto sia difficile trovare lo spazio perfar entrare nel programma dei lavori parla-mentari anohe un disegno di ,legge che ap-paia pienamente giustif.icato; quindi posslia-ma capire come sia potuto apparire più si-curo e più opportuno abbinare la propostadella strutturazione di un ufficio minimo,indispensabile perchè il Ministro per la ri-cerca scientifica 'e tecnologica possa esplica-re le sue funzioni, all' esame del disegno dilegge, integrato con le nuove attività prev,i-ste dai sucoessivi contatti internazionaLi, perla partecipazione italiana alla rioeroa spa-ziale.

Un altro punto, sul quale ha insistito ilsenatore Veronesi, è quello :relativo al con-testo politico di un'Europa, seoondo la suaespressione, incerta e divisa, che gli sembra

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Senato della Repubblica ~ 12783 ~ VI Legislatura

259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 14 FEBBRAIO 1974

inevitabilment'e troppo acquiesoente agliStati Uniti d'America e che quindi suscitala sua diffridenza nei riguaDdi di una colla~barazione che appaDein questa luce. Il di~scorso qui potrebbe essere naturalmentemolto ampio, ma per quanto lo si possa svi~luppare penso che difficilmente riuscirei apersuadere l'onovevole collega Veronesi del~le buorvi ragioni del Governo e della maggio~ranza. Mi ldmito quindi ad un semplice ac~cenno circa il fatto che qui si tratta di unavalutazione politica più che di una valu~

tazione tecnica.

Terzo punto, quello relativo alLa validità

dell'attività svolta nel settore nel decenniotrascorso. Anche a questo proposito il sena-tore Ve:wnesi è stato particolarmente seve~

l'O in una valutazione ohe egli ritiene debbaessere negativa dell'attività svolta in questocampo. Io non ho oertamente nè la prepara~zione, nè gli elementi per ,poter contraddirequesta sua valutazione. Desidero soltanto os~s~rvare che nel campo deHa ricerca non èpossibile valutaDe tutto in base ai risultati:la ricerca può essere utile anche quando isuoi risultati immediati, diretti, siano ne-ga tivi.

Infine ilsena tore Veronesi si è soffermato

sul programma previsto dalla legge, e parti-colarmente sulla possibilità di un controllopolitico democratico sul modo ,in cui lesomme stanziate verranno impiegate, sui ri~sultati e soprattutto sul settore relativo airitorni di commesse all'Italia. A questo pro-posito ho già osservato nella relazione scrit-ta, e non ho che da ripeterlo qui, che nellalegge sono preViiste dene quote; la possibi~lità poi di garantire tutto questo è affidataa molti fattori, ed è evidente che non si puòavere una garanzia pregiudiziale. È chiaroche il problema è stato tenuto presente nelmomento in cui le conv,enzlÌoni sono statestipulate e c'è un limpegno ad operare inquesto senso; dipenderà anche dalla capa~cità degli organismi che dovranno presiederea ques to settore e dipenderà anche, purtrop-po, dall'effettiva capadtà di specializzazionedell'industria ,italiana poter acquisire del,lecommesse in un settore nel quale oocor:reuna particolare preparazione.

Discussioni, f. 967.

Il senatore Veronesi si è soffermato inparticolane sull'aspetto politico di questoprogramma, sul fatto per ,esempio che losviluppo del sistema dei vettori può interes~sare militarmente escluSlivamente la F.ran~cia, come un certo altro settore può interes~sare partlicolarmente l'Inghilterra, e comecomunque rrimanga ,sempre queHa posizionedi forza degli Stati Uniti che finisce col farapparire subalterna non solo la collabora-zione italiana, ma tutta la co'1laborazione eu-ropea. È questo un problema di fondo cuisi è già acoennato e a proposito del qualedobbiamo diDe che propnio perchè siamomeno ricchi, e abbiamo meno possibilità,siamo più interessati ad avere almeno unaqua1che parte nella :rioerca che alt:r:i con piùlarghi mezzi possono portare avanti.

Sono, queste, preoccupaZJioni che ritorna~no anche ndl'intervento del collega DanteRossi secondo H quale l'Itallia rischia di con~ferÌlre so'lo capitali senza garantirsi quegliadeguati ritorni che sono invece da aruspica~re, e che, inoltre, trova inadeguata la spe~cializzaziO'ne de11a nostra industria e vede ilpericolo che sul piano scientifico possia~ma rimanere esclusi dalla acquisizione deirisultati più importanti e più significativi. Aquesto è stato già risposto nella relazionescritta. Non è, infatti, questo, un campo nelquale sia possibile precostituÌ're automatica~mente delle garanZJie. La nostra presenza inquesto settone dovrà essere organizzata edoculata ed è la sO'la strada attraverso cuipossiamo sperare di essere informati e dipoter aveI'e quella parteaipazione che in ca~so diverso ci verrebbe preclusa proprio dallan'Ùstra soelta.

I colleghi Endrich e Dinaro hanno inveceesp:ressoriserve in prevalenza oI1Ìentate adeplora:re l'inserzione del iIlUOrvOarticolo 3che prevede la costituzione, aille dipendenzedel Ministro per la ricerca scientifica e tec~nologka, di quelil'ufficiocostituito di settan~ta persone nel quale essi vedono una speciedi s'l1rrettizia istituzione di un Ministero del-la ricenca scientifica. Queste preoccupazionisono state riprese ed espresse anche da al~tl1icoHeghi, come dai senatori Papa e Vali tut-ti, e si sono appuntate soprattutto sulla for~

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 12184 ~

14 FEBBRAIO 19742S9a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

ma con la quale questo ufficio viene intro-dotto. Evidentemente ci può essel'e qualcheelemento di perplessità; se però vogliamoguardaTe non tanto alla forma, quanto alfatto che con questo disegno eLilegge compi-ti nuovi e gr:avi vengono affidati al Ministropé,r la ,rrCeI'ca scientifica e tecnologica, i qua~H si aggiungono ad altri compiti già abba-stanza onerosi, dei quali si è già panlato insede di Commissione, che devono essere af-frontati dal Ministro stesso, è evidente la ne-cessità, l'opportunità di dare a tale Ministrogli strumenti per adempieve a dette funzio-ni. Tanto è vero che i 'riconoscimenti in pro-posito sono venuti da tutte le parti, sia dal- I

la maggioranza sia dalla minoranza.Rimane 'il fatto della forma; le qui si trat-

ta di sceg1ieve tra la sostanza che è ricono-sciuta praticamente da 'tutti ed una fOl'mache non sarà elegante, ma che in fondo fafront,e come può, con una pvocedura più era-pida di tutte ,le altve che aVI'ebbe:r:o potutoesseve escogitate, a11a esigenza reale di farsì che i fondi stanziati in una misura dop-pia rispetto a quella prevista dal disegno dilegge originario siano spesi e controllati nel-la loro erogazione attraverso strumenti checonsentano di faDlo in maniera più e£ficacedi quanto non potl'ebbe essere fatto attra-verso gli strumenti normali.

Da paI1ecchi coLLeghi è stato soHevato an-che il problema del rapporto tra il Ministmper la ,ricerca soientÌifica e tecnologica e ilCNR. In proposito c'è un emendamento cheera già stato conoordato in sede di Commis-sioni ,riunite e che qui nitorna. Penso che sa-rà accolto dal Gover<llo, come del Testo è ac-colto dall'datare. Questo emendamento pre-vede che il CNR sia sentito dal Ministro pertutte le decisioni che lo possono interessare.

L'argomento della istituzione dell'ufficiopr,esso il Ministro per la ricerca scientifica èstato ripr,eso oon particolare 'impegno anchein questa sede dal senatore Papa che ha de-plorato, come abbiamo sentito, che si presen-tino all'esame del Senato non una ma dueproposte, quella originaria, ovve:r:oil disegnodi legge che era stato presentato OTa è unanno al Senato, e queHa attuale che trattamaterie anche notevolmente diverse e che o['a

vengono fuse in un unico disegno di [egge.

In parHcoilare egli ha chiesto che si sentail parere della sa Commissione nei riguardidel nuovo onere che l'istituzione del nuovoufficio previsto dall'articolo 3 comporta. Vor-rei fare osservare che alla quinta Commis-sione è stato sottoposto il nuovo testo deldisegno di legge, e quindi il parere dato dallaCommissione evidentemente riguarda anchela parte relativa all'articolo 3.

Il senatore Papa poi ha lamentato che al-la discussione del disegno di legge ,siano sta-te chiamate in sedereferente 1e Commissio-ni terza e settima (esteri e pubblica istru-zione) e non sia invece stata chiamata laprima Commissione (affari oostitùzionali eordinamento dello Stato): mi limito a fareossel'V3Ire che l'assegnazione in questa formaè stata predisposta dalla Presidenza e co-munque la Commissione a£fari costituzionaliha potuto esaminare il testo e fornire H suoparere. Si tratta, è noto, di un parelI1e nega-tivo, ma il Senato non è vincolato da un pa-rere della Commissione.

Infine c'è stato un richiamo all'articolo95 della Costituzione che prevede che peerlegge siano oI'dinati i Ministeri e, per quantoil senatOJ:1ePapa abbia su questo messo lemani avanti dioendo che non gli basterebbel'osservazione che qui provvediamo con leg-ge a ques\ta materia, non ho altra rispo-sta da dare che questa: noi qui pmvvediamocon 'legge, anche Ise la :legrglestessa nasce inuna forma meno solenne di quella di unalegge ad hoc avente esclusivamente questooggetto.

Uno dei rilieVIÌche sono tomati abbastan-za sovente è stato quello relativo alla spro-porzione tra le spese per ,la oollaborazioneinternazionale nel campo Clellaricevca spa-ziale, che vengono addirittura raddoppiate, ela riduzione della spesa destinata alla ricercascientifica all'interno, sul piano nazionaLe.È una osservazione che fa un certo effetto,ma che perde questo carattere appaTente-mente drammatico se si considera che inquesto senso si muovono anche tutti ,gli a:1tripaesi più ricchi del nostro. Cioè, in un tem-po nel quale un certo tipo di riceJ:1CaappaTeparticolarmente costoso, si tende ad uniregli sfo!I'zi e 3Id approfittare di quanto si fasul piano internazionale, attribuendo invece

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 12785 ~

14 FEBBRAIO 1974259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

alla ricerca da farsi in casa propria una quo~ta minore dato ;che la parte più impegnativaè quella che si svolge sul piano interna~zionale.

In condusiane, non posso che ripeterequelLo che ho già detto nella mia relazione:motiv:i formali di esitazÌ!one, preferen:zJe peruna procedura diversa da quella che è stataseguita si possono senz'altro ammettere, manella realtà c'è un consenso generale sullaopportunità di questa partecipazione del~

1'1talia alle ricerche spaziali che hanno im~portanza nan salo per il settore spaziale maper ogni altro settore di progresso sdenti-fico e tecnologica. C'è un consenso sulla iIle~cesSlità che il Ministro per la ricerca scien-tifica e tecnologica abbia una attrezzaturache gli cansenta di adempiere a questi nuo~vi compiti con mezzi adeguati. Rimangonoriserve sul modo can cui si aI1I'iva a questadecisione: 'le Cammissioni 'riunite avevanogià concmdato che la questione di merito edi sostanza davesse prevalere 'su quella difarma. Sono del parere ancora adesso, pur,edopO' questa discussiane, che ila questionedi sostanza, ciaè la opportunità e il'rurgenzadi una decisione favorevole in oI1dine a tuttala materia del disegno di !legge, debba preva~lere suHe riserve di farma che sono stateeSlpresse ,da aLcuni colleghi. (Applausi dalcentro ).

P RES I D E N T E. Ha facoltà di par-lare ,ronarevo'le ministro BucalossL

* B U C A L O S SI, Ministro senza por-tafoglio. Onorevole Presidente, onorevoli se-

natori, desidero ringraziare tutti coloro chesono intervenuti, sia che con argomenti chemi sembrano est'remamente validi abbianointeso appoggiare il disegno di legge in di~soussione, sia che con lIe Iloro critiche abbia-no partato argomenti ~ alouni dei quali pos~so anche condividere ~ per tentare di darea questa iniziativa un contenuto più accet-tabile da parte di tutti.

Desidero anche qui, come ho fatto in Com-missione, sgamberare !il terreno da un temaricorrente, con il quale si vorrebbe porre Japosizione del Governo e del Ministro per ilcoordinamento della ricerca scientifica etecnolagica in contrapposizione e in polemi~ca con il Cansiglio nazionale delle ricerche.Desidero dichiarare ancora una volta chenelle nostre iniziative non vi è assolutamenteniente che possa essere inteso in questosenso e ,ringrazio in particolare il senatoreS1Ji:ratiche, citando pagine della relazione delpresidente del CNR, ha fatto vedere comeper molti aspetti le preaccupazioni che ab-biamo siano comuni. E se qualche malintesoè sorto, sono qui a disposiziane per chia-rirlo fino in fondo.

Vi è un altro aspetto 'rkorrente e cioèquello relativo alla riduzione dei fondi peril Consiglio nazionale delle ricerche. Debboqui dire che, a mio avviso, è nostro doverefare una valutaziane complessiva delle som~me che sono state poste a disposizione dellaricerca presso gli enti della Stato che, comeloro sanno, sono tre: il Consiglio nazionaledelle ricerche, il Comitato nazionale perl'energia nucleare e 1'Istituto nazionale difisica nudeare.

Presidenza del Vice Presidente VENANZI

(Segue Bue A L O S SI, Ministrosenza portafoglio). Orbene, se guardiamo alcomplesso di quello che è stato assegnatoalla ricerca, m un momento estremamentedeLicato e difficile, come è stato sottolineatoin questa oiI1Costanza da tutte le parti politi-

che, vediamo che è stato fatto uno sforzoper aumental1e nel complesso questa eroga~zione di fandi. Vi è stata una scelta e direiche in parte questa scelta è stata non dicofelice, ma per lo meno ,il Governo, quandosi è preoccUlpato di aumentare i fondi del

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Senato della Repubblico ~ 12786 ~

14 FEBBRAIO 1974

VI Legislaturu

259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

Comitato, nazrronale per l'energ1a nucleare,è andato inoontro a quelle esigenze che sonodiventate di estrema attualità e ahe riguar-dano i problemi dell'energia che investonooggi il mondo occidentale e, nel faT ciò, hatenuto conto di una situazione che è dif-ficilmente contJ:1Overtibile, lasciando poi allostesso Comitato nazionale la possibilità difare delle scelte.

Se consideriamo glabalmente quello che èstata dato al Cansiglio nazianale per le 'Ti-cemhe, cioè quella che è stato assegnatoper il prog:mmma naZJionale spaziale, che siassomma al Siria e ai laboratori nazionalispaziali, ebbene possiamo canstatare che an-che qui è stato fatto uno sforzo per man-tenere :1'eragaziane 'di fandi a questo ente,sia pure con una leggespeciJale, che riguardaiil programma Siria, entro Hmiti ohe non so-no affatto, di ,riduzione.

Vi è un secondo aspetto nella valutazionedi questo disegno di legge che riguarda lapolitica spazi aIe del nostra paese. Forsea questo riguardo il collega Pedini aggiun-gerà qualcasa. Vog.Ho esclusivamente ericor-dare che, a propasito di questo programmaspaziale, si è detto che vengono ievogate som-me che rappr'esentano il doppio rispetto al-le samme del primitivo stanziamento. Eb-bene li£inanziamenti propasti dalla legge cor-dspandono ad un onere media annuale nelperiodo che va dal 1972 al 1980 di 11 mi-liwdi di lire; 99,35 miliardi in 9 anni. Talecifra è praticamente !identioa alla samma deicont:dbuti italiani che già nel 1968 furonoerogati al programma dell'ESRO (Organi-smo per le ricelJxne spaziali europee) e alprogramma d~ll'ELDO (Organismo per losviluppo dei lanciatol'i europei). Ciò peral-tro senza tener conto della lievitazione deicasti avvenuta dal 1968.

La nuova agenzia spazialeeuropea (ESA)che nasce dalla fusiane dell'ESRO e del-l'ELDO <compvende aggi nella sua attività,altve alle soienze ,spaziali ed allo sviluppodei lanciatori, anche il vasto settore delleapplicaziani spaziali. La deEin:iziane degLiobiettivi prepos,ti ai nuovi programmi si èsvolta per Clil1ca3 anni attl1averso un pvaces-

so di ottimizzazione sulla base di approfon-diti studi di fattihmtà tecnica e di redditi-vità della spesa. A causa della diversifioazio-ne e deH'ampHamento dell'attività spazialesi èl'eso necessario stabihr,e delle prioritàtra gli interessi manifestati in sede nazianaledai gruppi scientifici, dagli util:izzatori deiservizi spazali e dai farnitari deHe nuavetecnologie, definendo la partecipazione ita-liana in maniera coerent'e e bilanciata senzagravalJ:'e 'l1'lteriol1mente sul nastro bi'lancio dispesa. I nastri ,labaratori e ile nastre indu-strie hanno preso parte attiva agli studi difattibiIità, ed all'analisi dei risultati hannopreso 'parte nostre delegazioni campaste daun rappresentante del Ministro della ricer-ca, UIll ra:ppresentante deI Ministero deg.liesteri e, slecando gli aspetti da trattare, darappresentanti del Consiglio nazionale dellericeI1che, delle università, delle poste, del-l'aviazione civile e del servizio meteorologi-co. Nell'ambito del CIAS (Comitato, intermi-nisteriale per le attività spaziali) si è proce-duto regolarmente aHa oonsu!ltazione di tuttiglli enti e le amministraziDni intelressate al~

l'attività spazialle. In ,particoilare va sottDli-neato che nel CIAS ill CNR è rappresentatoda:IPresidente deUa <commi:ssiDne ,ricerchespaziali e da altri due membri d~lla commis-sione stessa. InDltre \10 stessa Rresidente delCNR ha preso parte alle principalli riunioni ela segreteria del <camitato è asskurata da unriceroatore del CNR che fino al maggio, 1973è stata anche direttore dell senizio per le at-tività spaziali del CNR. La partecipazioneitaliana è stata infi:ne negoziata con gli altripartners ,europei nel corso di tre sessiani del-,la conferenza spaziale europea, nelle quali la

delegazlione italiana, guidata dal Ministrodella ricerca, ha seguito le direttive imparti-te dal CIPE, interpellato pr,ima di ogni ses-

siane.

Vi è poi un aspetto che vorrei sottalinea-

re drca questa nostra partecipazione inter-nazionale e cioè che l'Italia, come gli altripaesi europei, è destinata a divenire uno deipaesi cansumatari detla tecnologia spaziale.Già oggi circa la metà del traffico telefanicointercanHnentale avviene attraversa satellitidi telecomunkaziane; mentr'e i primi ele-

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VI LegislaturaSenatO' della Repubblica ~ 12787 ~

259a SEDUTA (pomerid,) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 14 FEBBRAIO 1974

menti del sistema sono stati realizzati neglianni '60 esclusivamente daLla tecnologiaameriJcana, ora si sta progressivamente rea~lizzando l'inserimento del1e industI1ie euro~pee, Gli accordi INTELSAT, per un sistema

mondiale di satelliti di telecomunicazioni, re-centemente sottoscritti anche dal Governoitaliano, prevedono la partecipazione allafornitum del sistema in proporziane deLlautilizzaziane dello stesso, a candizione dioffrive una tecnologia competitiva in terminidi costo e di prestazionL

Le possibilità offerte dai sistemi spazialihanno già indicato la necessità di stabiliresu scala mondiale, oltve ai satelliti per tele~fania, sistemi di satelliti operativi per lameteorolagia, per la navigazione aerea e ma-rittima, per il controllo dell'ambiente e ,lagestione delle risorse terrestri, per la distri~buziane televisliva semidiJ1etta, Ciò compar-terà l'apparizione di un'altra vace pI1eocou-pante nella nostra bilancia dei pagamenti,se non provvediamo adeguatamente a tra~sformarci in un paese produttore oltre checonsumataI'e della tecnolagia spaziale, cosìcarne stanno £acendo gli altri paesi euro~peL PeraltrO' le dimensiol1li mondiali del mer~cato e le dimensioni degli sforzi umani e fi-nanziari richiesti per mettere a punto que-sta teonologia indicano senza equivoco comeunica diI1ezione possibile quella delle vastecollaboraziani internazionali, secando unatendenza del resta che, come ho sottolineatoin Commissione, si va accentuando da partedi ogni paese,

Vi sono poi altre preaccupazioni, sempJ:1edi carattere politico generale, che sano statesottoLineate, cioè che questa nostra rparteci~pazione alla politica spaziale internazionalecomporterebbe una specie di sudditanza ver~

S'O gli Stati Uniti d'America, Ebbene, a mepare che anche questo aspetto non sia deltutto sostenibile, peJ1chè la collaborazioneEuropa-Stati Uniti avrà come unica restri-zione 1a necessità di rispettaJ1e i brevletti ela proprietà industriale,

QuandO' si critica la nostra 'presenza al pro~gramma frrancese del lanciatore, devo direche anche in me nascano delle perplessità;me lo cansenta, senatore Veranesi, senza

che io vogliia assalutamente fave una polemi~ca che sarebbe fuori post'O, Ora la Franciaè 1'unico paese i'1 quale, vogliamO' noi o nan

vO'gliamo, partecipiamo noi o non parteci~piamo, si avvia a realizza:ve il lanciatore, co~sa che avrebbe fatta in ogni caso,

E na,ta una preO'ocupazione iin ardine allapresenza del nostro paese, oltre che di altripaesi più piccoli come il Belgio, nella ge~stione del lanciatare; di questo si è a lungoparlato, Mi pare peraltrO' che il lanciatarenon sia escluso neanche dall' estrema sini~stra, cioè da quella parte si ammette chel'Europa domani possa avere un lanciatare,

Mi pare che, nell'intervista concessa daMacaluso al {{ CO'r,riere della sera », si dicache per una Europa di un certo tipo, cheè un po' diversa da quella che noi natural-mente auspichiamo, da parte vostra vi è ladispanibilità anche prer farnirla di una forzaatomica, Ho qui il testo esatta della inter-vista; il giornalista ohiede: {( Ma l'unione po~litica europea ~ osservo ~ avrebbe come

necessaria conseguenza l'unificaziane milita-

re, con una forza atomica europea, Anche a

questo siete oggi favorevoli? », Ri,sponde Ma-

caluso: {{ Certo, se vogliamO' l'unione poE-tica siamo disposti ad aacettare anche que-ste cO'nseguenze », Questo fa parte di un di~scorso più ampio, nel gualle natlll'railmentetutti abbiamO' il diritto e ill dovere di nutrireperplessità e preocoupazioni, al vertice dellequali vi deve esseJ1e queUa di mantenere ilclima della distensione e della pacificazionesul quale noi siamo eVlidentemente d'ac-cordo,

Detto questo, rimane un ultima punto, edio desidero essere breve, Cioè si è detta, amio avviso calcandO' un po' le nate, di unavolontà di OI1eare siUITettiziamente un Mini~stera per la ricerca scientifica, Orbene, pos-so ammettere che alcune pa:rti deH'articolo3 possonO' sollecitare preoocupazioni di ca~rattere formale di un certo rilievo; e debboe vO'glio preannunciare ohe ,ill Gaverno èaperto, attraverso un emendamento che es-so proporrà, a venire incontJro ad alolIDi sug~gerimenti che 'Sono venuti da più paJl'tL Se

nO'n possiamo accettare, senatare Valitutti,la sua proposta, andiamo però farse più in

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 12788 ~

259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- REsaCONTa STENaGRAFICa 14 FEBBRAIO 1974

là e ci semhra di poter modificare la nostraproposta togliendo la parola « ufficio» e di-cendo che il Ministero si può avvalere di per-sanale non distaocato, per quanto riguardal,e amministrazioni dello Stato, ma coman-dato. Si verrebbe così a configurare una si-tuazianeche escluderebbe nella maniera piùassoluta [a possibilità di UJnadipendenza dicarattere organico dal Ministero stesso. Perquanto riguarda poi il gruppo di esperti,voglio dire che nessuno di noi VlUole faretrattamenti particolari. Non so per quantotempo ci sarà l'attuale Ministro del tesoro,ma non credo che egli sia molto disponibilead accettare trattamenti che non siano nel-la norma della equità.

Queste sono le considerazioni che desiÌde-

l'avo svolgere, !ribadendo che una soluzio-ne di questo geneDe è chiesta solo perchè,attraverso disposizioni di legge, si sono ac-cumulate come incombenze del Ministro al-cune attività alle quali è impossibile altri-menti far fronte. Ripeto poi che non vi è nes-sun atteggiamento polemico. Ricordo adesempio che da parte della destra si è fat-ta una difesa molto acoentuata del CNR, di-menticando che al Senato quella parte poli-tica ha proposto addirittura una commis-sione di inchiesta parlamentar,e sulle attivi-tà del CNR. Ci sembra che questi atteggia-menti non siano giusti. Da parte nostra, ri-peto, non condividiamo alcune critiche chesono ,state fatte al CNR. Concordiamocon quello che è stato detto nella Telazioneannuale sullo stato dellaricel'ca in Italiae desideriamo portaI1e a campimento, se èpossibile con la collaborazione del CNR, iltentativo di dare a queste funzioni di coordi-namento della rioercascientifica e teonolo-gica un significato adeguato alle necessitàdel paese. Grazie. (Applausi dal centro, dalcentro-sinistra e dalla sinistra).

P RES I D E N T E .Passiamo oraall' esame degli articoli nel testo propostodelle Commissioni 3a e 7a riunite. Se nedia lettura.

T O R E L L I, Segretario:

Art. 1.

E autorizzata la spesa relativa alla par-teoipazione italiana ai seguenti programmidell'Organizzazione europea di ricerche spa-ziali (ESRO) e di collaborazione eurapea, dasviluppare nei periodi di tempo accanto aciascuno di essi indicati:

1) programma scientifico e di attivitàdi base (1972-1977);

2) programma di sviluppo di un sistemadi satelliti per il controllo del traffico aereo(1972-1978 );

3) programma per lo sviluppo di satel-liti meteorologici (1972-1978);

4) fase sperimentale di un sistema ditelecomunicazioni via satellite (1972-1976);

5) programma di ooUabOlrazione eon gliUSA, denaminata post-Apallo (1973-1980);

6) programma del lanciatore europeo(1975-1978);

7) programma eLi un satellite di assi-stenza alla navigazione marittima (1975-1978).

È altresì autorizzata la spesa relativa allacontinuazione della partecipazione italianain sede europea al programma di studi e la-vori sperimentali connessi alla definizionedel pragramma post-Apollo, nonchè alla de-finizione di pendenze connesse ai program-mi dell'Organizzazione eurapea per lo svi-luppo di lanciatori (ELDO).

La spesa necessaria per l'esecuzione deiprogrammi e delle attività sopra indicati èvalutata complessivamente in lire 99.350milioni.

(E approvato).

Art. 2.

All'onere derivante daMa attuazione del-l'articolo 1, valutato nella complessiva som-ma di Ure 33.750 )TIilioni per gli ann~ finan-ziari 1971, 1972, 1973 ,e 1974, si provvede:

1) quanto alla spesa di lke 1.300 milio-ni, relativa alrautorizzazione diem al se-condo comma delll'articolo 1, a cadco dello

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Senato della Repubblica ~ 12789 ~ VI Legislatura

259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 14 FEBBRAIO 1974

stanziamento iscritto al capitolo n. 5381 dellostato di previsione della spesa del Ministerodel tesoro per l'anno finanziario 1971, ,inten-dendosi a tal fine pro.rogatoil termine diutilizzazrone delle disponibilità previsto dal-la ilegge 27 febhmio 1955, n. 64;

2) quanto alla spesa di lire 6.100 milio~ni, relativa alla partecipazione italiana ai pro-grammi indicati all'articolo 1, a carko dellostanziamento isoritto al capitolo n. 5381 del[ostato di p.revisiO'ne della spesa del M~iìisterodel tesoro per l'anno finanziar:io 1972, inten-dendO'si a tal fine prorogato il termine diutilizzaziane delle disponibilità previsto dallalegge 27 febbraio 1955, n. 64;

3) quanta alla spesa di lire 11.500 milio-ni, 'relativa alla partecipazione italiana aiprogrill'TImi indicati ai numeri da 1) a 5) del-l'articolo 1, a carico dello stanziamentoiscritto al capitolo n. 5381 dello stato di pre-visione d6lla spesa del Ministero del tesoropelf l'anno finanziario 1973;

4) quanto aJla spesa di lire 14.850 mi-lioni, relativa alla partecipazione itaJiana aiprogrammi indicati ai numed da 1) a 5) del-l'articolo 1, mediaate corrispondente riduzio-ne del fondo iscritto al capitolo n. 5381 dellostato di previsione della spesa del Ministerodel tesoro per l'anno finanziario 1974.

Il Ministro del tesoro è autorizzato adapportare, con propri decreti, le occorrentivariazioni di bilancio. '

Con apposita disposizione da inserire nel-la legge annuale di approvazione del bilanciodello Stato sarà stabilita, per oiascun annofinanziario successivo al 1974 ed in relazioneall'andamento dei programmi, .la somma oc-corrente per fronteggiare le spese di cui ainumeri da 1) a 7) dell'articolo 1.

(E approvato).

Art. 3.

Le attività e la partecipazione italiana aiprogrammi indicati aIrarticolo 1 sono pro-mosse e coordinate dal Ministro incaricatodel coordinamento delle ,iniziative per ladcerca scientifica e tecnologka.

A deoorrere dallo gennaio 1974, per l'as-solvimento dei suddetti compiti nonchè deglialtri compiti derivanti dal suo incarico o at-tribuitigli dalla legge, il Ministro per il coor-dinamento dene iniziative per la rioercascientifica e tecnologica si avvaJe di un uf-fkio, composto da personale distaocato dal~le amministrazioni dello Stato, da enti pub-blici, nonchè da ,esperti, nel numero massi-mo complessivo di settanta unità.

I funzionar:i delle amministrazioni delloStato, da destinarsi al pvedetto ufficio surichiesta del Presidente del Consiglio deiministri, sono collocati nella posizione difuori ruolo ai sensi re per gli effetti deg,l,iarticoli 58 e 59 del decreto del Presidentedella Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, esuccessive modificazioni, e non possono su-perare complessivamente Je trenta unità.

I dipendenti da enti pubb1ici sono distac-oati su richiesta nominativa del Presliedente

,del Consiglio dei ministri, e non possonosuperare complessivamente le venticinqueunità.

Gli esperti sono assunti, nel numero com-plessivo massimo di quindici unità, conoantratti di diritto privato, per incarichispeoiali, che discipLineranno le modalità del-la loro utilizzazione.

I tempi di acquisizione del personale con-siderato nel presente articolo presso l'ufficiodi cui al secondo comma, la riparti:zJione inqualifiche del personale diependente da am-ministrazioni dello Stato e da enti pubbliCii,nonchè la disci:pHna, sotto l'aspetto giuri-dico ed economico, del rapporto riguardan-te gli esperti, sono stabiliti con decreto delPresidente del Consiglio dei ministri, suiniZJiativa del Ministro per il coordinamen-to delle iniziative per la mcerca scientificae tecnologica, di concerto con il Ministrodel tesoro. In ogni caso il personale di:dgen~ziale deve essere contenuto in misura nonsuperiore a due unità, da reperirsi esclusi~vamente fra dipendenti delle amministra~zioni dello Stato av,enti qualifica non supe-:dare a dirigente superiore.

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Senato della Repuhblicn ~ 12790 ~ VI Legislatum

259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 14 FEBBRAIO 1974

P RES I D E N T E. Si dia letturadegli emendamenti presentati all'articolo 3.

T O R E L L I, Segretario:

Sopprimere l'articolo.

Conseguentemente sopprimere l'articolo 4.

3. 1 MODICA, PIOVANO, CALAMANDREI,VENANZI, MAFFIOLETTI, VERONE-

SI, PAPA, URBANI, RUHL BONAZ-

ZOLA Ada VaLeria, ADAMOLI, DIBENEDETTO,ABENANTE

Sostituire l'articolo con il seguente:

« La partecipazione italiana ai programmidi cui ai precedenti articoli è coordinata dalMinistro per il coordinamento della ricercascientifica e tecnologica, sentito, per la partescientifico~tecnica, il Consiglio nazionale del~le ricerche }}.

Conseguentemente sopprimere l'articolo 4.

3.2 DINARO, NENCroNI, ENDRICH

Sostituire l'articolo con il seguente:

«Le attività e la partecipazione italianaai programmi indicati all'articolo 1 sono pro-mosse e coordinate dal Ministro incaricatodel coordinamento delle iniziative per la ri~cerca scientifica e tecnologica.

Il Ministro si avvale, per la parte scien~tifico-tecnica, della consulenza del Comitatointerministeriale per le attività spaziali, isti~tuito con decreto del Presidente del Consi-glio dei ministri in data 25 giugno 1969.

L'ufficio di Segreteria del Comitato, previ-sto dall'articolo 3 del decreto di cui al pre-cedente comma del presente articolo, si av-varrà non solo di personale del Consiglionazionale delle ricerche ma di personale del-le Amministrazioni statali comandato pressol'ufficio predetto ai sensi degli articoli 56 e57 del decreto del Presidente della Repub-blica 10 gennaio 1957, n. 3, su richiesta delPresidente del Consiglio dei ministri o, per

sua delega, dal Ministro per il coordina-mento della ricerca scientifica e tecnolo-gica ».

3.4 VALITUTTI, BROSro, ROBBA, BALBO,

PREMOLI, BONALDI, ARENA, BER-

GAMASCO

Al primo comma, agglungere, in fine, Ieparole: «sentito, per la pa1rte Iscientifi-co~teonica, il Consiglio nazionale delle ri-cerche }}.

3.3 SPIGAROLI, ERMINI, STIRATI

P RES I D E N T E . Avverto che daparte del Governo è stato testè presentatoun emendamento. Se ne dia lettura.

T O R E L L I, Segretario:

Sostituire l'articolo con il seguente:

« Le attività e [a partecipazione italiana aiprogrammi indicati all'artioolo 1 sono pro-mosse e coordinate dal Ministro per il coor-dinamento delle iniziative per la ricercascientifica e tecnologica, sentito, per ita partesdentifko-tecnica, il CNR.

A decorrere daitl° grennaio 1974, per l'assoI-vimento dei suddetti compiti nonchè deglialtri compiti derivanti dal suo incarico o at-tribuiTIigli dalla legge, il Ministro per il coor-dinamento delle iniziative per la 'rioeI'cascientifica e tecnologica si avvale di perso-nale comandato dalle Amministrazioni delloStato, distaccato da Enti pubblici, nonchèdi 'esperti, nel numero massimo compllessivodi 70 unità.

I funzionari dell'Amministrazione delloStato sono oomandati su richiesta nominati-va del Presidente del Consiglio dei ministrie non possono superare complessivamente le30 unità.

I dipendenti da Enti pubblki sono distac-cati su richiesta nominativa del Presidentedel Consiglio dei ministri e non possono su-perare compilessivamente le 25 unità.

Gli esperti sono assunti, nel numelro com-plessivo massimo di 15 unità, con contrattodi diI1itto privato per incarichi speciali, chedisciplineranno le modalità della loro utiliz-~azione.

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 12791 ~

259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

I tempi di acquisiziO'ue del personale COìl1~isiderato nel presente artioolo, la rilpartizionein quahfica del personale dipendente da Am~ministrazioni deHo Stato e da Enti pubblici,nonchè la disciplina, sotto l'aspetto giuridicoed economico, del rapporto riguardante gliesperti, sono stabiliti con decreto del Presi~dente del Consiglio dei ministri, su iniziativadel Ministro per il coordinamento delle ini~ziative per la ricel'ca scientifica e tecnologi-ca, di conoerto coJ Ministl'o del tesoro. Inogni caso il personale dirigenziale deve esserecontenuto in misura nO'n superiore a dueunità, da 'reperirsi esclusiv~mente tra dipen-denti delle Àmministraz,iO'ui dello Stato aven-ti qualifica non superiore a dirigente supe-riore.

3.5

M O D I C A. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

M O D I C A. Onorevole Pl'esidente, ono~revoIi colleghi, è stato detto nel corso delladiscussione che il Senato non è vincolato dalparere negativo espresso dalla Commissioneaffari costituzionali della quale ho l'onoredi far parte. Certo, dal punto di vista fO'r~male questa osservazione è 'esatta: il Sena-to può ritenere anche non fondati i motiviche hanno portato la Commissione ad espri-mere parere contrario all'articolo 3. Tutta-via ci sembra che sarebbe stato opportunoprendere in più attenta considerazione nelcorso del dibattito non tanto la forma quan~to la sostanza di questo parere contrario eil rkhiamo che in esso è contenuto ad unprooedimento in questa materia orientatoseoondo crit1eri di prudenza e misura, noninfluenzato invece da esigenze di tempi stret~ti che possono indurre a soluzioni precipi~tose, e rapportato ad una organicità di vi~sione.

Credo che i colleghi siano informati ~

ne dà notizia il resoconto sommario dei Ja~vari delle Commissioni di questa settimana~ çhe la discussione in seno alla 1" Com~

14 FEBBRAIO 1974

missione di un disegno di legge che delegail Governo a procedere al riordinamentocomplessivo dei ministeri è già molto avan~zata. Lo stesso Governo che in questa sedepropone questa modifica dell'originario di~segno di legge, nell'aLtra sede, cioè nella sededella 1a Commissione, propone un testo per

I la riforma dei Ministeri in cui si parla dellanecessità di una ripartizione di attribuzionitra i vari dicasteri secondo criteri di omoge..neità, evitando ad ogni livello duplicazioni dicompetenze, uffici e servizi e interventi nonnecessari; e si indica la direttiva di procede-re, ove occorra, anche per motivi di snelli-mento funzionale, al trasferimento di compitie funzioni, dei relativi servizi centrali e peri-ferici e del personale da un Ministero all'al-tro, adeguando eventualmente la denomina-zione dei Ministeri. Tutto ciò il Governo pre-tende e propone di fare nel quadro di unavalutazione organica e complessiva delle esi-genze della pubblica amministrazione.

A parte qualsiasi valutazione più specifi~

ca su questo testo ~ che faremo nel momen~to e nella sede opportuna ~ sta di fatto che

qui si esprime la volontà di procedere nonper settori, non per misure parziali e fretto~lose ma con una valutazione organica ecomplessiva dei problemi dell'assetto dellapubblica amministrazione.

Debbo poi ricordare che la particolareIncidenza del parere -contrario della 1a Com-missione è anche in relazione alle particolaricautele di cui la stessa Costituzione repub-

blicana circonda provvedimenti di questanatura, ,laddove all'articolo 95 della Costi-tuzione l'eventuale costituzione di Ministeriviene sottoposta ad una rigorosa 'riserva dilegge che è concepita in modo tale da ren-dere evidente che il costituente ,si è posto ilproblema della delicatezza dei rapporti tragli organi .costituzionali, Parlamento e Go~verno, ohe vengono investiti da simili de-cisioni.

Tutto questo è stato scarsamente consi-derato. Ci si è limitati soltanto a dire che ilparere de11a 1a Commissione non era v:inco-lante; ma oerto possono essere maggior~mente vincolanti per le nostre decisioni con~

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VI LegislaturaSenato ddla RepubbIÙ.:' ~ 12792 ~

14 FEBBRAIO 1974259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

siderazioni di merito che sono quelle daHequali la 1a Commissiane nan può non es~sere partita per esprimere il sua parerecantraxio.

Per questi motivi già il1ustratiampiamen~te dal collega senatore Papa, e sui qualiquindi non intendo soffermarmi ulterior~mente, abbiamo proposto il nostro emenda~menta radicalmente sappressivo dell'artico~lo 3. Ora siamo di front,e ad un fatta nuovo:siamo di fronte al fatto che il Governo, al~meno parzialment,e acoogliendo le ragioni dideterminate riserve, ha proposta un testodiverso; ci sembra che questo emendamentopresentato dal Governo accolga soltanto :iinmisura molto parziale e limitata le istanZJeavanzate dalla ta Commissione e da molticolleghi in questa discussione e sia iSastan~zialmente più di natura formale che di na-tura sastanziale. Viene infatti a cadere laparala « ufficio », ma non vengono. a caderele strutture previste. In mO'do particolare mipermetto di attiraJ:1e l'attenzione del Gover-no, della Commissione e deUa maggioranzasull'ultima frase dell'ultimo comma dell'ar~ticalo 3 che anche nell'emendamento del Go-verno ci si propone di mantenere :iJn vita,nella quale si prevede una determinata qua~lifica « dirigenziale » ~ uso una brutta pa-rola contenuta nel testo della legge ~ daassegnare a quello che si chiamava pri~ma ufficiO' e che ora nel testo del Gover~no non è più un ufficio ma salo un aggrega~to di persane. Tuttavia, avendo una mini-ma conascenza del modo in cui funzio~na la pubblica amministrazione, è del tut-to evidente che se manteniamo la previ~sione che vi siano due dirigenti ~ si dice«non più» di due dirigenti, ma sappiamo.che con malta probabilità saranno propriodue ~ con qualiJfica di dirigenti superiori,noi immaginiamo una struttura che tendeper questa stessa caratterizzaziane del ruolodei dirigenti ad assumere un carattere tra~dizional,e degli uffici di amministrazione at-tiva e diretta, propria dei normali uffici mi~nisteriali. Non ci sarà quindi un organismodi tipo nuovo, snello, funzionale, adibitoesdusivamenve a funzioni .di indirizzo e dipramoziane della ricerca, come sarebbe ne~

cessariO'; ci sarà invece una tradizionalestruttura burocratica la quale, per esseDearticolata su due dh~igenti superiari, tendead assamigliare in mO'do molto marcato oad una direzione generale a ad un ufficio as-similabile a una direzione generale, comun-que una struttura che ripete i vecchi vizidella tradizionale struttura piramidale pro~pria dei nostri Ministeri. Se fosse tolta que-sta frase, probabilmente !'impressione chequesta emendamentO' suscita, di aver appor-tata sO'ltanto oambiamenti formali e nan so~stanziali al precedente testo, potrebbe esse-re modificata.

Peraltro, poichè pensiamo che si possa di-scutere sull'emendamento del Governo edeventualmente proporre ad esso ulteriarimodificazioni, per questi motivi ~ rispandoanticipatamente alla domanda che il Pre-sidente dovrebbe farmi ~ riteniamo di po~ter ritirare il nastro emendamento soppres-siva dell'articolo 3 e ci proponiamo sem~mai di articolare la nostra posizione nelcarso del dibattito, esaminandO' ulterior-mente questo nuovo testo e proponendoad esso modifiche, mantenendo natural-mente le nostre riserve e le nostre oppo-sizioni alla fmIDulaziane di questa articoloe in modo particolaJ:1e chiedendo che siamodificata il testo per quanto riguarda l'ul-tima frase dell'ultimo comma, eliminando ilriferimento alle strutture tradizionali dellapubblica amministrazione che lascia sus-sistere pesantemente l'impressione che si siatolta soltanto la parola « ufficio» mentre insostanza si cantinua a voLere la costituzianedi uffici che assomigliano come due gooced'açqua ad una struttura di t1po mini~steriale.

D I N A R O. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

D I N A R O. Signor Presidente, potreianche dare per illustrato il nastro emenda~mento, date le molteplici argomentazioniaddotte stamani in sede di discussione ge-nerale dal collega Endrich.e da m~, aHe

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 12793 ~

14 FEBBRAIO 1974259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

quali in ogni casa ci ,dferiama. PO'che parole,dunque.

È tarnata in discussiane la questiane del-l'assenza dalle ,duniani delle Cammissianicangiunte 3" e 7a della Cammissiane affaricastituzianali oui risale il parere decisamen-te negativa cil'ca l'articala 3. È un fatta ca-munque ~ questa è la prima osservazione ~

che se la la Cammissiane affari castituzianalifasse stata canvocata cangiuntamente alla3a ,ed alla 7a, il risultata delle vataziani insede di Cammissiani riunite avrebbe potu-to essere del tutta opposta a quello che èstata.

Ci traviamO' di frante al fatta nuavo ~

questa è la secanda osservazione ~ dellaemendamentO' presentata testè dal Gavernaall'articala 3, emendamentO' che, mentre ac-caglie talune critiche e censure masse davarie parti palitiche, e in particalare dal~la nastra, ,lascia immutata la sastanza del-l'articala: si tratta infatti di modifiche far~mali, come è stata pOocafa giustamente na~tata, e nan sastanziali. Rimane ciaè la sa~stanza dell'artioala 3 il quale attribuisce cam~pitie campetenze promazianali al Ministrosenza partafaglia, per quanta riguarda inpartioolal'e il settal'e della [ricerca scientificae spaziale, laddave il Ministro senza partafa-glia per il caordinamenta deLle iniziativeper la ricerca scientifica nan può istituzia-nalmente prendeI1e a pramuovel'e iniziative,ma sala caardinarle.

Le madifiche farmali appOortate dal Gaver~nO'lascianO' anche immutata la sostanza delladelega cantenuta nell'articola 3 e nai abhia~ma sattalineata che trattasi di delega chenan determina i necessari princìpi e criteridirettivi, i tempi di attuaziane e l'aggetta de-finito, came invece prescrive l'articala 76della Castituziane.

Ci lascia in parttoolal'e perplessi, pO'i, iltrattamentO' ecanamica da definire per i 15esperti di namina palitica.

Per tutte queste consideraziani abbia~ma dichiarata ,la nostra contrarietà all'ar-ticala 3 e oanseguentemente all'intera dise~gna di legge e abbiamO' presentata femenda-mento sostitutiva all'articola 3 che riprodu-

ce fedelmente il terzo camma dell'articalaprima del disegna ariginaria presentata loscarsa annO' dal Gaverna. Non ha altro daaggiungere, anarevOole Presidente.

V A L I T U T T I. Damanda di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facOoltà.

V A L I T U T T I. Signor Presidente,deva ricanascere che il testa dell'articala 3,nella farmulaziane giunta dalla Cammissia-ne all'Assemblea, è un pO" messa in crisi, al-meno nella sua prima parte, dall'emenda~menta testè presentata dal Gaverna.

Infatti can il secanda camma del nastrO'emendamento avevamO' suggerita di :Ìindivi-duare nel camitata interministeriale per leattività spaziali, istituita con decreta del Pre-sidente del Cansiglia dei ministri in data 25giugnO' 1969, l'organO' di cansulenza sdentifi-cae tecnica del MinistrO' per la rioerca, nel-l'esplicaziane del sua oompita di caOJldina~tare della partecipaziane italiana alle ricer~che Ispaziali eurapee.

COon l'emendamentO' ara presentato dalGaverna, al prima camma, si individua que-st'organO' di cansulenza nel Cansiglia nazia-naIe delle ricerche. Quindi il Gaverna can~cede più di quanta abbiamO' chiesta eonquel secanda comma. Tuttav[ia conser-viamO' l'emendamentO' nel sua terza cam-ma. E mi permetto, se l'anarevale MinistrO'me lo cansente, di chiarire H signiHcata diquesto nastrO' emendamentO'. L'onarevole Mi~nistro ha detta che in sastanza can questaemendamentO' propaniama di castituire unvera e proprio ufficiO' pl'essail oamitata in-terministeriale per le rioeI1che spaziali. MicOonsenta ora, onorevole MinistrO', di doar-dare che questa ufficiO' è prevista dall'artica-la 3 del decl'eta del Presidente del Consigliadel giugno 1969. Questa decreto, firmata dal-l'attuale presidente del COonsiglia dei mini~5tri anarevale Rumar, istituì il camitata in-terministeriale e previde all'articolo 3 la ca-stituzione di un ufficiO' di segl'eteria del c0-mitatO' stabilendo che questa ufficiO' si deve

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 12794 ~

14 FEBBRAIO 1974259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

avvaleve di personale del ConsigHo delle ri-oerche.

Ora, casa proponiamo con questo emen-damento? Considerato che il comitatO' è p:re-sieduto per delega dal Ministro per la ricercascientifica e che quindi è un organo del Mi- .

nistro che 10 presiede, propaniama che l'uf-

ficiO' di segreteria del oomitato, previsto dal-l'articolo 3 del decreta pI1esidenziale del1969, si integd, su richiesta dello stesso Mi-

nistl'O per la rkerca, di personale delle am-ministrazioni dello Stato ai sensi degli arti-coli 56 e 57 del testo unico dello statuto de-gliimp1egati ch,:ili dello Stato.

Quindi can questo emendamento diamo lapossibilità di integrare con persanale ca-mandato delle amministrazioni dello Statoun ufficiO' di segreteda che già esiste pressoil comitatO' interministeriale per le rioerchespaziali,presieduta dal Ministro per la ri-oerca scientifica.

Non ho capito ,l'abiezione dell'onorevoleMinistl'O il quale ha detto che can questaemendamento diamo assai di più di qmmtoegli aveva chiesto e che è stato già approvatoin Commissione. Ma, onorevole Ministro sitratta di un ufficio già istituito; noi pro~o-niama solo una norma che dia la possibilitàdi integrare questo ufficio di segreteria canpersa naie delle amministraziani dello Statocamandato ai sensi delle vigenti disposi-ziani.

Q~indi manteniamo l'emendamentO' nelsuo terzo camma, avvertendo tuttavia ~ èun'ipotesi teorica, ma è giusto che iO' la fac-cia ~ che, ove questo emendamentO' fasseappravato, dovremmo pracedere necessa-riamente ad un caordinamento perchè, ca-dendo il secondo comma, in cui si cita il co-mitato con la specificaziane del decreto isti-tutivo, davremmo includere questa citazionenel terzo comma.

S P I GAR O L I. Domando di parlare

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P I G li R 'O L I. Signor Presidente,onorevole Ministro, anorevolCcollegni è notoohe il GovÙno co.n gli 'emendamenti ~rese1Ì.-

tati in Commissione aveva eliminato il rife-rimento al Consiglio nazionale delle rioerchecantenuto nel testa ariginario del disegnadi legge pe11chè lo. riteneva superfluo e ciòè stato più volte dichiarato dall MinistrO' inCommissione ed anche durant,e questo di-tbattito; H Consilglio nazionale delle ricerche,come è stato detta :giustamente, è il massimoorgano di consulenza sdentifica del nostropaese e perciò il Governo riteneva che nonsi ,potesse in alcun mO'da prescindeI1e dallesue p:restazioni e dai suai pareri nello svol-gimento della sua attività a sostegnO' dellaricerca scientifioa.

Da tal uno si è giudicata la sappressione ditale riferimentO' come precisa volontà da par-te del Governo di prescindere daMa consu~lenza del Cansiglio nazianale delle ricerchenello svalgimento della propria attività perl'attuaziane della partecipazione italiana aipragrammi spaziali internazionali al fine dimortificare ingiustamente questa argano, di~

minuirne il prestigio, degradarne ,la funziane.

Su tale processo alle intenzioni (ritengo

che non si possa deEinir:e altrimenti questacomportamentO') si è soffermato in moda par-tioohl're il collega Valituttì. Proprio perchètale valutazione non risponde a veriità lamaggioranza ha ritenuto opportuno proporreil ripristina, con diversa callocazione, dellanarma che rende obbliJgatoria la consulenzadel Consiglio naziamvle delle ricerche per leattività connesse con la realizzaziane dei pro.grammi spaziali intel1nazionali.

Bue A L O S SI, Ministro senza porta-foglio. Domanda di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facaltà.

* Bue A L OS SI, Mimstro senza porta-foglio. L'emendamento che ho presentato sicaratterizza per due aspetti: soppnime la di-zione « ufficio » e trasfarma in «camando »il distacco come fuori rualo del per-sanale dell'amministrazione dello Stato.Com ciò mi paI1e che si venga a tagliere ognipassibilità di configurare in questo dispositi-vo qualche casà éhe possa lantanamente faripotizzare lacreazÌonedi ~unMitìisterò. Ho

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Senato della Repubblica ~ 12795 ~ VI Legislatura

259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ REsacaNTa STENaGRAFICa 14 FEBBRAIO 1974

sentito qui che tutH la voglionO'; ho qualcheperplessità, ma camunque sarà presentatoun apposito disegna di legge ed allara mi~su:rel1emo quali sono le reali volontà poli~tiehe.

Aocolgo in funzione di questo emendamen-

to anche il suggerimento venuto da parte del

senatO're MO'dica in quanto mi sembra che,talto il carattere di ufficio, tmsformato ildistacco in comando, venga a cadere quellaparte cO'n la quale si dava a questa ammini~straziane un personale di carattere dirigen~ziale.

PertantO' deve ritenersi eliminato l'ultimoperiodo dell'emendamento 3.5 che inizia conle parole: «In ogni casa il personale diri~genziale }}.

o L I V A. Domando di palìlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

o L I V A. Signor Presidente, onorevolicolleghi, voterò a favore dell'emendamentodel Governo anche pel'chè l'alleggerimentO'che esso oonsente di portare alla temutaprospettiva della castituziO'ne di un vero eprO'prio «ufficio}} permette al Parlamentodi conservare i suoi poteri per il momento incui si procederà, come io auspico, al rinnovodella delega al Governo per un riardino ra~zionale e camplessivo dell'amministrazionedello Stato.

Vorrei tuttavia pregare il MinistrO' prapo~nente di accettare la cancellazione dal suoemendamento della deconenza dallo gen~naia 1974: indicazione questa che avrebbesenso solo se valesse significare che dallogennaio 1974 il Mi:nistro avrebbe la possibj~lità di avvalersi di persanale comandato dalleammirristrazion:i dello Stato o distaccato daenti pubblici, nonchè di esperti. Ma è evi-dente che questo procedimento, sia di oo~mando, sia di distaooo, sia di assunzione,ormai non può avere efìfetto ret:roattivo dal10 gennaio 1974.

Esso patrà avere cO'rso solo dal momentoin cui la dispO'sizione di legge prenderà vigoreattraverso la normale prO'mulgazione e ladecorrenza dei termini stabiliti dalla Casti~

tuzione. Questo deve essere chiaro. L'indica~ziane di una decorirenza retro attiva suscite~rebhe inutili sospetti e finirebbe di appesan~tire un provv.elC1imento già eocezionale comequello che ci apprestiamo ad approvare.

P RES I D E N T E. Scusi, senatoreOliva, lei formalizza questa richiesta diemendamento a la presenta salo come sugge~rimento?

o L I V A. Rivolgo un invito al Governaperchè credo che esso sia nelle condizionidi potere senz'altro aderire alla mia richie~sta, che è puramente di correttezza legi~slativa.

P RES I D E N T E. Invito la Commis~sione ad esprimere il parere sugli emenda~mentii in esame.

S C A G L I A, relatore. Sono favorevoleall'emendamento del Governo con la madifì-ca indicata dal Ministro. Nell' emendamen~to del Governo è compreso anche l'emenda~mento Spigaroli, che quindi è accolto inquantO' incorporato nelLo stesso. Sano con~trario a tutti gli altri emendamenti.

P RES I D E N T E. Invito il Governaad esprimere il parere.

Bue A L O S SI, lvlillistro senza porta-fogliO. Il Governo natura:lmente è favO'rievoleal suo emendamento, che assal'be l'emenda~menta 3. 3, e contrario agli altri emendamen~ti. Per quanto riguarda il 'Suggerimento delsenatore Oliva, sono d'accorda a far decor~rere le dispasizioni di legge dal mO'mento del~la loro eventuale promulgazione e pubblica~zione suLla Gazzetta Ufficiale. Quindi vannoeliminate dalrl'emendamentO' 3.5 le parole:({ a deoO'rl1ere dallo gennaio 1974 )}.

P RES I D E N T E. Ricordo che l' emen~damentO' 3. 1 è stato ritirato.

Senatore Dinaro, insiste per la votazionedell'emendamento 3.2?

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Senato della Repubblica ~ 12796 ~ VI Legislatura

259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 14 FEBBRAIO 1974

D I N A R O. Sì, lo manteniamO'.

P RES I D E N T E. Senatare Valitutti,insiste per la vO'taziane del'emendamentO'3.4?

V A L I T U T T I Insista per la vata-zione dell'ultimo comma.

P RES I D E N T E. Metta ai voti loemendamento 3.2, presentata dal senatareDinaro 'e da altri senatori, per il quale laCommissione e il G'Overno hanno espressapareI1e contraria. Chi l'approva è pregato dialzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti ,l'ultimo comma dell'emenda-mentO' 3.4, presentato dal senatare Vali tuttie da altri senatori, per il qUa/le la Commis-si'One e il Gaverna hannO' espressa parereoantmrio. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

Non è approvato.

Metta ai vO'ti l'emendamento 3.5, presen-tata dal GavernO', nel testo modificato. Chil'approva è pregato di alzare la mano.

t!: approvato.

L'emendamento 3. 3, del senatore Spigaralie di altrisenartoI1i, è assorbito.

P.assiama agli articoli seguenti. Se ne dialettura.

A R E N A, Segretario.

Art.4.

All'anere derivante da;},l'attuaZJi'Onedel pre-cedente articolo 3, stabilito per l'anno fi-nanzi8.lrio 1974 in Ure 200 mihoni, si prov-vede mediante corrispondente il'1duzione delfondo iscritto al capitolo n. 3523 dello statodi previsione della spesa del Ministero del te-soro per lo stesso anno finanziari'O 1974.

Il Ministro del tesoro è autorizzato ad ap-partare, con propri decreti, le acoarrentivariazioni di bHancio.

(E approvato).

Art. 5.

Entro il mese di marzo di ogni anno ilMinistra per il coordinamento delle inizia-tive per la ricerca scientifica e tecnolo-gica presenta al Parlamento una relazio-ne scritta sull'attività svolta, nell'annosolare precedente, dagli organismi europeicui è affidata la realizzazione dei program-mi spaziali, relativamente alle iniziative nel-le quali l'Italia è presente, specificando inparticolare:

a) l'entità delle somme versate dall'Ita-Ha quale ,contributo all'esecuziane dei pro-getti cui partecipa;

b) lo stato di sviluppo dei progettistessi;

c) le commesse affidate ad industrie ita-liane nell'ambito dellarealizzaZJiane dei pm-getti di cui al punta a).

Per i compiti specificati nel <comma pre-cedente, il Ministro si avvarrà della collabo-raziO'ne dei responsabilli dei gruppi italianidi partecipazione ai programmi spazialieuropei.

(E approvato).

P RES I D E N T E. PassiamO' ora aHavotazione del disegna di legge nel suo com-plesso.

t<: iscritto a parlare per dichiaraziane divoto ril senatore PiovanO'. Ne ha faooltà.

P I O V A N O. Signor Presidente, ona-revole Ministro, onorevoli colleghi, credo chesi passa dare atto al nostro Gruppo di n'Onaver in alcun mO'do cercato su questa mate-ria uno ,s'Contro politica. Consci come siamodi quanto numerO'si e graITi sianO' i prO'blemie le incertezze che gravanO' sulla vi,ta econa-mica e sociale del nostro paese e sulla stessastabilità delle istituzioni democratiche, nonabbiamO' ritenutO' che le questioni dei pro~grammi di ricerche spaziali fosse~a tali daintrodurre; ulteriO'ri motivi di oontrasto e didivisione oltre agli innumerevoli che già esi-stono.

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Senato della Repubblico VI Legislatura~ 12797 ~

14 FEBBRAIO 19742S9a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Presidenza del Vice Presidente ALBERTINI

(Segue P I O V A N O ). Pertanto ab~biamo dichiarato in più sedi, qui e fuori diqui, la nostra disponibilità ad un esame se~reno, se non benevolo, delle due questionidi fondo che sono state sottoposte al nost<roesame con il documento presentato in duetempi, diciamo oosì, dal Governo. Le due que~stioni sono: la partecipazione ai programmiinternazionali di ricerca spaZJiale e il coordi~namento e lo svilluppo della ricerca scientifi~ca e tecnologica. La prima viene pO'sta inmodo aperto e espHcito, la seconda, invece,solo in modo incidentale ed implicito (manon per questo cessa di essere presente, contutta 1a sua importanza). Ci siamo dimostrati,non solo con lie parole ma con i fatti, dispo"sti a discutere senza pregiudiziali o preclu~si ani di sorta anche !'istituzione di un orga~nismo ministeriale che fosse in qualche mo-do oO'mpetente e in condizioni di darsi carricodell'impostazione e dello sVOllgimento di que-sti programmi spaziali. I fatti, d~cevo, stan~no a dimostrare la nostra buona volontà:abbiamo infatti ritirato il nostro emenda~mento soppressivo dell'articolo 3 illustratodal collega Modica. Nella sostanza noi siamoinfatti per la rioerca spazia1e internazionale.Lo siamo sia per motiv,i di p:rogresso scien~tifico generale, sia per motivi di ordine po->litico in quanto pensiamo che questa ricercacomune possa favorire, attrav;erso la colla~borazione tra vari paesi, anche <la distensio~ne internazionale e quindi la causa della pa~ce (purchè naturalmente questa ricerca in~ternazionale comune venga condotta senzapreclusioni pregiudiziali di ordine ideolo-gico ).

La nostra azione ~ è giusto riconoscerlo~ è stata in qualche modo producente o

comunque non del tutto inutile. È stato accol-to in Commissione il nostro emendamento ag~giuntivo, l'articolo 5, che chiede al Ministrodella ricerca una relazione annuale sull'atti~vità svolta dagli organismi europei. Si è sosti~tuita la competenza del Ministro della ricerca

con quella più ampia del Presidente del Con~siglio (ma non ci sembra che questo abbiaspostato di molto la natura delle nostre criti~che al riguardo). Diamo atto che anchel'emendamento sostitutivo dell'articolo 3 pre~sentato dal Governo accoglie in qualche misu-ra le nostre preoccupazioni; certo, le accogliein una misura che ~ come è stato detto dal

collega Modioa ~ è abbastanza parziale e

formale. Non possiamo nasconderei la so-stanza delle cose. Sì, certo, si è accettato dicanceLlare la parola ({ufficio», ma non sisono cancellati nè la struttura nè i fina:nzia~menti pl'eVlisti per questo ufficio.

Ecco perchè diciamo, pur dando atto chesono stati fatti alcuni deonoscimenti alle tesida noi prospettate, che nella sostanza lamaggioranza è rimasta ferma su alcune que~stioni da cui noi, per ragioni di fondo, dissen~tiamo. La maggioranza di fatto vuole unapartecipazione ad una serie di programmiinternazionali che v<ede l'Italia in condizionidi subalternità non soltanto alla tecnologiaaunerÌCana ma anche a certi interessi dellaFrancia e deH'Inghiilterra e forse di altre na~zioni europee, come H collega Veronesi, inter~venuto per primo, ha ampiamente sottoli~neato.

La maggiomnza insiste altresì su una spesache a nostro parere non è giustamente ripar~tita tra i vari paesi; la ripartizione è a nostrosfavare soprattutto rper quanto riguarda ilprogramma post~Apollo, ed è una spesa an~che poco redditizia per J'Italia quanto adeffetti di ricaduta. La maggioranza insistesu una soluzione che è in contrasto con laconclamata necessità dell' austerity e del con-tenimento della spesa pubblica. Stiamo rad-doppiando una spesa che era stata impostataun anno fa, quando di contenimento dellaspesa pubblica si era lontanissimi dal .par~lare. La maggioranza ancora impone una so.luzione che non è equa nei confronti delleInecessità di altl'e branche della ricerca. Nonpossiamo dimenticare ohe mentre siamo non

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Senato della Repubbllcù ~ 12798 ~

14 FEBBRAIO 1974

VI Legislatura

259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO

vogHo dire generosi, non voglio dire munifici,ma comunque comprensivi verso le necessitàdella rioeJ1ca spaziale, per ragioni in partechiare e in parte no, si è invece terribilmenteparchi verso i finanziamenti per il CNR e ver-so i finanziamenti per la ricerca condottanelle università.

La maggioranza soprattutto insiste per untipo di ooordinamento di queste imprese che,piaccia o no, urta o minaccia di urtare con-tro l'articolo 95 della Costituzione, control'articolo 97 del Regolamento del Senato, conla procedura qui più volte seguita e soprat-tutto con gli orientamenti reoentementeemersi in questa stessa Aula e nella stessa

1a CommissiO'ne.

Siamo preoccupati perchè la scorciatoiache è stata qui seguita non può essere in al-cun modo giustificata. Sono stati allegati mo-tivi ~ o pretesti ~ di urgenza che non ab-biamo voluto contestare in via di principio,ma che non possiamo condividere. Nessuno,almeno nella nostra parte, ha mai volu-to negare al Ministro il suo diritto diessere sorJ1etto da uno staff, da una équipedi esperti che ,in qualche modo potesserooonsigliarlo e aiutarlo. Ma il modo sceltoper mette~e a sua disposizione questo orga-nismo er,ea un precedente quanto mai peri-

cO'IO'so. Anche se il Governo ha portato conl'emendamento ultimo quei ritocchi di cuigli diamo atto, l'esta il fatto che creiamo unpvecedente mediante il quale e seguendo ilgUalle l'intero apparato della pubblica am-ministrazione potrà in futuro essere ristrut-turato in vario modo prendendo pretesto daleggi di qualsiasi natura.

Questo è il pericolo che da parte del Gover-no si è cercato di sdrammatizzare, ma a no-stro giudizio esso continua a sussistere. Dob-biamo anche dire che condanniamo la proce-dura seguita, anche perchè, al di ,là del purgrave precedente parlamentare, mette in dub-bio la stessa credibilità della nostre istitu-z,ioni. OnoJ1evole Ministl'o, non vogliamo farqui alcun gesto o proferire alcuna parolache possa suonare provocazione o volontà difare processi alle intenzioni del Governo o al-la sua personale buona fede. Certo però che

l'uomo della strada che domani leggerà suigiornali la notizia di questo dibattito e si

J1enderà conto del meccanismO' che è statoesoogitato, nOln potrà non chiedersi: se percaso i membri del Governo fosseI1o interve-nuti in Senato avendo già avuto in tasca unOIrganigramma di persone da designare acerti incarichi, con nomi, cognomi, indi'rizzie fotografie, se avessero avuta questa pococommendevole intenzione, avrebbero potutopercorreve una strada diversa :da quella chehanno seguito? Se i membri del Governo sifosseI'o già spartiti questi settanta posti, tan-ti alla Democrazia cristiana, tanti al Partitorepubblicano, tanti al Partito socialista, tantiail Partito socialdemoorati:co, quale altra stra~da se nom questa avmbbeI10 potuto escogi-tare?

Si tratta di un'ombra che non vogliamoqui evocare, ma di un' ombra che puònascere, perchè è nelle cose. Anche per que-sto abbiamo cevcato di spingere il Gov'ernosulla via maestra che è p:rescritta dall'arti-colo 95 della Costituzione. Ci spiace profon-damente che i nostri sforzi non siano staticapiti.

È quindi sostanzialmente per affermareuna partecipazione del nost:r~o paese nonsubalterna alla ges,tione dei programmi spa-ziali, ed in secondo luogo per affermare ilpiù corretto e ,limpido funzionamento dellenostre istituzioni, che diamo voto contrario,augurandoci nel contempo che il GovernovogLia ancora riHetteve e tarnare sulle suedecisioni, prima che sia t<roppo ta;rdi, nell'al-

t'l'O ramo del Parlamento.

P RES I D E N T E. È iscritto a parlareper dichiarazione di voto il senatore Dinaro.Ne ha facoltà.

D I N A R O Signor Presidente, brevis-simamente. Noi ribadiamo la nostra contra-rietà al dis1egno di legge per Le ragioni chesono state da noi già ampiamente espostein occasione deLla discussione generale e del-l'illustrazione deU'emendameno da noi pre-sentato. Giudichiamo infatti il provvedimen-to nel suo complessa nom. efficace per la sa-luzione dei probLemi di cooperazione inter-nazionale e, in relazione all'articolo 3, purnel nuO'vo testo pI1esentato qui in Aula dal

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 12799 ~

259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 14 FEBBRAIO 1974

Governo e testè approvato, sostanzialmentedannoso per il settore della rkercae censu~l'abile sotto il profilo costituzionale.

P RES I D E N T E. È isoritto a parlareper dichiaraziane di voto il senatO're Valitutti.Ne ha facoltà.

V A L I T U T T I. Signor Presidente, sedicessimO' no a questa legge, rifiuteremmoil fine principale che essa si propone e chela qualifica, cioè il finanziamento dellapartecipazione italiana ai programmi del~l'organizzazione europea per le ricerche spa~ziali. Nel mio intervento di stasera ho espres~so molte riserve, ho ,formulato varie criticheal modo di questa nostra partecipazione aiprogrfuìuni europei di ricerche spaziali masostanzialmente ho riconosciutO' che è utile,anzi necessaria. Se mi sano sof£ermato sulledserve e sulle critiche concernenti i modi diquesta partecipazione, l'ho fatto con l'in~tento di renderla sempre più pl'oficua, di sol-lecitare il Governo e gli altri organi a crearele condizioni necessarie per rendere semprepiù feconda per la nostra ricerca e per leattività connesse questa nostra partecipa~zione.

Però, se stasera dicessimo sì alla legge,aderiremmo a quella norma contenuta nel-l'articolo 3 della legge stessa che costituisceun pericolosissimo precedente. Noi rimania-mo fedeli al parere espresso dallla P Com-missione permanente di questa ramo delParlamento.

Qui stasera, da parte in primo luogo delMinistro, in secondo luogo del relatore, interzo luogo da parte della maggioranza nonè stato fatto il più picoolo sforzo per cercaredi smentire, di confutare la validità del si~gnificato di quel parere: questo è molto gra-ve! Approvare quella norma significa, comeho detto, costituire un pericolosissimo pre-cedente.

Devo dal'e atto al Governo che il primocomma del suo ultimo, definitivo emenda-mento all'articolo 3, ripristinandO' la consu~lenza tecnico~scientifica del Consiglio delle ri-cerche, interpreta una esigenza che è stataespressa da tutte le parti di questa Assem-

blea. Però nel secondo comma e nei suc-cessivi, anche di questo ultimo e definitivo

I emendamentO', l'esta l'equivoco a, più esat-tamente, ~'errore che il Governo commette,queUo cioè di creare surrettiziamente il p:Pi-mo nucleo del Ministero della ricerca scien-tifica e teonologica. È vero che è sparita laparola ({ufficio» ma questa è semplioementeuna ipocrisia perchè è sparita la parola maresta la sostanza dell'ufficio, ossia restanole 70 persO'ne tra funzionari statali, funzio-nari degli enti pubblici ed esperti, e quindic'è il corpus amministrativo di questa Mini-stero che non esiste giuridicamente.

Ma c'è di peggio: nell'ultimo comma restainalterata la previsione del decreto del Pre~sidente del Consiglio che dovrà stabilire lequalifiche di questa persO'nale e il trattamen-to economico~giuridico degli esperti. Quindiil MinisterO' stasera nasce, ma nasce in unamaniera occulta e irresponsoJbile.

L'aver poi soppressa ~ mi meraviglio mol-to dell'acume dei colleghi comunisti! ~ l'ul~

tima proposizione dell'ultimo emendamentoaH'articola J significa aver peggiorata la nor-ma perchè, mentre la norma sappressa sta-biliva un Hmi,te di due unità per le carichedirigenziali, avendo soppresso il limite, è

possibile al ministlro nominare 30 dirigentisuperiori in conseguenza della soppressioneche voi stessi avete voluto. Il Ministro è sta-to prontissimo a concedere la soppressioneperchè ha conquistato un potere che non sisognava di assumere con l'originaria formu-lazione dell'emendamento. Per queste ra~giani, signor Presidente ed onorevoli colle-ghi, ci asterremo dal voto.

P RES I D E N T LE. È iscritto a par-lare per dichiarazione di voto il senatoreDante Rossi. Ne ha facoltà.

R O S S I D A N T E. Signor Presidente,onorevole Ministro, onorevole Sottosegreta-ria, prendo atto che la discussione ha chia~rito parecchi problemi, ha fugato parecchidubbi, ma rimane una grande zona d'ombrasulla quale ~ e ci eravamo augurati che ciò

non avvenisse ~ non sono piovuti raggi dil:uce. Questa zona d'ombra si riferisce aUe

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VI Legislatura~Senato della Repubblica ~ 12800 ~

259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 14 FEBBRAIO 1974

cose essenziali ~ almeno a me sembnwanotali ~~ dette nel mio intervento, relative al~

!'impegno di carattere economico sproporzio~nato alle nostre possibilità e al clima gene~rale nel qua~e oggi versa il paese; si riferiscea serie riserve che facciamo sul programma,ai punti 5, 6 e 7, che ci sembra rispondanoad interessi prefigurabili a livello di nazio-ne, quando non nascondono ~ questo è ilnostro dubbio ~ interessi addirittura nonscientifici, ma militari.

Permangono forti dubbi sulla possibilitàdi essere i benefici ari di quella politica di« ritorno », nonostante le interessanti affer~mazioni del collega della Democrazia cristia~na, che onestamente non ci convincono. Esoprattutto permangono dubbi sui modi del~la nostra partecipazione al programma. Do~veva essere meglio prefigurata in tutte lesue fasi (il famoso articolo 3 su cui abbia~mo tanto discusso).

Quindi per il comples'so di queste situa-zioni non sufficientemente chiarite, per ilcomplesso di queste realtà che ci lasdanoassai penplessi, con un certo rincrescimento,trattandosi di un programma che nelle suelinee generali ci trova particolarmente inte~res~ati, non possiamo ohe confermare il votocontrario del Gruppo della sinistra indipen~dente.

P RES I D E N T E. ,E,iscritto a par~lare per dichiarazione di voto il senatoreArcangelo Russo. Ne ha facoltà.

R U S S.o A R C A N G E L .Q. SignorPresidente, onorevole Ministro, onorevoli col-leghi, l'ampia discussione svoltasi oggi inquest'Aula sul disegno di legge n. 839, con~cernente l'autorizzazione alla spesa per ilfinanziamento della partecipazione italiana aprogrammi spaziali internazionali, testimo~nia dell'importanza della materia. Ci è parsoanzi che il significato del provvedimento tra~scendesse i limiti stessi entro i quali si muo~ve, per quanto riguarda la specificazione deiprogrammi e per l'aspetto quantitativo dellaspesa, per assumere dimensioni superiori efinalità di più ampio respiro.

Anche dai Gruppi dell'opposizione si è sen-tito affermare come sia auspicabile la par~

tecipazione italiana ai progetti di sviluppodella ricerca spaziale condotta sul piano in-ternazionale. Si tratta di un inserimento le-gittimo e funzionale del nostro paese nelcontesto europeo e mondiale per quanto at-tiene a questa specifica materia e ciò conchiara finalizzazione non solo ad obiettiviscientifici, ma anche ad esigenze pubbliche diindubbio valore ed attualità. I programmi diapplicazione, ad esempio, nel settore delletelecomunicazioni per le previsioni meteoro-logiche sono istanze attuali e non eludibili.L'unanime decisione del consiglio dell'ESR.o,circa l'interpretazione estensiva dell'artico-lo 8 della convenzione e la libertà di parte~dpazione dei paesi membri ai programmi diapplicazione, è la premessa corretta, formal~mente e sostanzialmente ineocepibile, deLlanormativa che qui è stata dibattuta.

In questo quadro si pone l'intervento ita~liano: in un ruolo che è assurdo non rico~noscere al nostro paese, anche in vista dei

!vantaggi pratici. L'Europa ha il dovere diessere presente nella pacifica conquista ditraguardi più avanzati nel campo della ricer~ca spaziale, ha da superare il divario tecno~logico tra ,le posizioni da essa raggiunte equelle degli Stati Uniti d'America. E l'Italianon può tirarsi indietro.

Il complesso dei programmi cui partecipal'Italia è stato puntualizzato ampiamente dal-l'onorevole relatore e dal rappresentante delGoverno, sia durante i lavori delle Commis~sioni congiunte esteri e pubblica istruzione,sia in Aula, in tutti i suoi aspetti. ,Si trattaanzitutto del programma scientifico di atti~vità di base, Inonchè del programma di svi~luppo del sistema dei satelliti per il controllodel traffico aereo, del programma per lo svi~luppo dei satelliti meteorologici e ancora del-la fase sperimentale di un sistema di teleco-municazioni, ed infine della partecipazioneitaliana in sede europea al programma post~Apollo.

Non c'è chi non veda la grande importanzadella presenza italiana nei programmi cosìfinalizzati; d'altra parte, per riferire le paroledella relazione che precede il disegno di leg~ge in esame, «l'élJdesione stessa è ispirataanche a considerazioni di carattere politico.La nostra eventuale mancata partecipazione

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;jenato della Repubblico ~ 12801 ~ VI Legislatura

14 FEBBRAIO 1974259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

ai programmi ESRO renderebbe certamenteimpossibile la realizzazione dei programmi diapplicazione auspicata dalla quasi totalitàdei paesi membri e potrebbe persino com-promettere la stessa esistenza dell'organiz-zazione ».

La relazione aggiunge ancora che lo svi-luppo di una attività di queste dimensioni«supera le possibilità di mezzi dei singolipaesi e la sua realizzazione in tanto è validain quanto possa interessare una regione suf-ficientemente ampia come quella europea ».

Infatti bisogna vedere in una prospettivadi progresso la nostra partecipazione, supe-rando l'ottica ristl'etta dei programmi fina-lizzati per i lanciatori od i satelliti, conside-rati come fini a se stessi, e porre l'atten-zione sui vantaggi da essi derivabili e sullamateria più ampia che sta a monte, sullapresenza italiana negli studi sulle tecnologieavanzate che trovano nei satelliti, poi, e neilandatori l'approdo finale.

A proposito dei satelliti, perahè non scar-gervi, oltre la validità e l'attualità delle ri-cerche di base ed applicate che essi presup-pongono, le potenzialità di diffusione dellacultura è dell'informazione che si aprono inquesto modo per territori, come quelli delterzo mondo, sotto certi aspetti tanto in ri-tardo?

CiI1ca il finanziamento, che raggiunge peril periodo 1971-1978 l'importo di 99 miliaI1die 350 milioni di lire, si è adottata, per la par-ticolare natura dei programmi ESRO, la for-mula della determinazione annuale, in ooca-sione dell'approvazione del bilancio delloStato, della somma oocorrente nel quadrodelJ'autorizzazione complessiva di spesa, eciò per le difficoltà che non può non incon-trare la anticipata ripartizione della spesanegli anrli considerati. Ma le polemiche e leprese di posizione differenziate si sono accen-trate maggiormente sulla necessità dell'isti-tuzione di un ufficio a disposizione del Mi-nistro per la ricerca scientifica. Si dice oheil Govel'iIlO in tal modo, con procedimentoanomalo e quasi in forma surrettizia, inten-de istituire l'organico del nuovo Ministero, I

ma poi si aggiunge ~ e certamente non sen-za contraddizione ~ che occorre istituiresubito il Ministero per la ricerca scientifica,

con legge organica e compiutamente adegua-ta alle esigenze cui il Ministero deve corri-spondere oggi stesso. Ebbene, a parte il fattoche si trattava solo, nel testo prima conside-rato, di un ufficio che consentisse quel mi-nimo di funzionalità agli interventi del Mini-stro per la ricerca scientifica che tutti auspi-chiamo, rimangono l'impossibilità di istitui-re in brevissimo tempo il nuovo Ministeroe per altro veI1SO l'assegnazione di compitiche noi stessi per legge attribuiamo al Mini-stro. Ma quale programma può svolgere que-sto Ministro, per la parte di sua competenza,senza un minimo di oI1ganizzazione che gliconsenta quel cooI1dinametlto che anche ilpresente disegno di legge gli assegna?

È stato posto in evidenza nella disoussioneavvenuta nelle Commissioni che il CWE, nel-l'autorizzare la spesa per i programmi inter-

, nazionali, COI~delibera del 7 settembre 1973,ha conferito al Ministro della ricerca il com-pito di coordinare tutta la politica spazialeitaliana; questo sia in campo internazionaleche in campo nazionale. Si aggiungano poigli altri compiti previsti da varie disposizioni

di legge.

Ora a tali funzioni non si può certo corri-spondere, quando non si dispone, come dice-vo prima, di quel minimo non di strut-ture ma di disponibilità di esperti, di fun-zionari che permettano di realizzare anchein misura molto ridotta un programma. Sonostate qui ricordate ~ per rilevarne il valoredi precedenti, da una parte; per contestarnel'analogia, dall'altra ~ le procedure seguiteper fornire di personale la segreteria del Mi-nistro per gli interventi straordinari nel Mez-zogiorno, nella misura di 160 unità, e persoddisfare le esigenze di personale del Mini-stero del bilancio e della programmazioneeconomica per i compiti che attengono par-ticolarmente alla disciplina dei prezzi. Perquest'ultimo caso, anzi, si è adottata la for-mula della richiesta nominativa del Presiden-te del Consiglio dei ministri per il distaccodi funzionari di amministrazione dello Statoe di enti pubblici. Analoga è la modalità pre-vista in questo disegno di legge.

Ci pare estremamente valido, poi, il chia-rimento fornito nel corso della discussione

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VI LegislaturnSenato della Repubblica ~ 12802 ~

259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 14 FEBBRAIO 1974

in Commissione da parte del Ministro dellaricerca scientifica.

Ma è stato rilevato che la 1a Commissionedel Senato ha espresso parere contrario aldistacco, nella forma prevista dal disegno dilegge, suggerendo l'uso dell'istituto del co-mando. Ora, dopo la presentazione e l'aoco-glimento dell'ultimo emendamento all'arti-colo 3 presentato dal Governo, ci pare dipoter affermare che si è proprio corrispostoa questo rilievo avanzato dalla 1a Commissio-ne, modificando nella forma del comandoquello che prima era presentato sotto l'aspet~to del distaoco di funzionari della pubblicaamministrazione.

Per concludere, è un'esigenza indifferibile,da tutti ammessa, che qui va soddisfatta;è di molto minore importanza la scelta dellaprocedura, anche se pure questa va tenutapresente. Noi auspichiamo infatti che si per-venga in tempo ragionevolmente abbreviatoalla costituzione del Ministero nelle formepill ortodosse; non possiamo tuttavia non ri-levare che l'approvazione del presente dise-gno di legge è un atto di indubbio valorepolitico ed è la premessa di un inserimentodel nostro paese nel quadro degli studi, del~le tecnologie avanzate e della utilizzazionepiù attuale dei risultati. Siochè, nel dichia-rare il voto favorevole del Gruppo della de-mocrazia cristiana, intendo sottolineare lefinalità che la mia parte attdbuislce al prov-vedimento, che sono quelle di porre al passodel progresso teonologico e della ricerca l'Eu-ropa e in essa l'Italia, in posizioni di dignitàe di parità, nel pacifico confronto coi paesipiù progrediti del mondo. Grazie. (Vivi ap-plausi dal centro. Molte congratulazioni).

P RES I D E iN T E. Non essendovi altriiscritti a parlare per dichiarazione di voto,metto ai voti il disegno di legge nel suo com-plesso. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

È approvato.

Per lo svolgimento di interrogazioni

P A R R I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

P A R R I. Onorevole Presidente, ho pre-sentato una interrogazione (3 -1033) che hacarattere d'urgenza e che trae motivo dalledichiarazioni che il «Corriere della Sera»afferma di aver raccolto dal ministro DeMito. relative al non funzionamento, con in-dicazioni spregiative, del Parlamento, dichia-razioni che hanno in questo momento poli-

L; tico una gravità notevolissima, dato anchel'allarme dell'opinione pubblica la quale deveessere in qualche modo rassicurata. Chiedoche questa interrogazione sia discussa concarattere d'urgenza e che con urgenza siadata risposta dal Governo, in questo caso dalPresidente del Consiglio.

P E R N A. Domando di parlare.

IPRES I D E N T E. Ne ha facoltà.

P E R iN A. Signor Presidente, anche ilsenatore Venanzi ed io abbiamo presentatouna interrogazione (3 - 1032) sull'identico ar-gomento, facendo nostre tutte le considera-zioni ora svolte dal pre~idente ,Parri ed ac-centuandone anche la gravità, se mi è consentito. Non pare infatti possibile che Ullministro abbia detto che in Italia, in mate-ria di petrolio, contano più le raffinerie chei pretori. O si tratta di un falso attribuibileal giornale oppure è un grave caso di irre-sponsabilità ministeriale; e ciò a parte tuttoil resto. Associail1'doci pertanto alle frasi orapronunciate dal presidente Parri, chiediamoche sia rivolto al Presidente del Consiglio uninvito a dare immediatamente chiarimential Senato. Basta aggirarsi qualche metro fuo-ri di quest'Aula, signor Presidente, per com-prendere quali effetti abbia avuto la pubbli-cazione di quell'articolo.

P RES I rD E N T E. Chiedo all'onore-vole ministro Bucalossi di esprimere l'avvisodel Governo circa la possibilità di risponderealle interrogazioni ricordate con una certasollecitudine.

Bue A L O S SI, Ministro senza por-tafoglio. Onorevole Presidente, onorevoli se-natori, mi farò carico di riferire immediata-mente all'onorevole Presidente del Consiglio,

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Senato della Repubblica ~ 12803 ~ VI Legislatura

259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 14 FEBBRAIO 1974

il quale, ne sono sicuro, metterà in grado ilPresidente del Senato di riferire all'Assem~blea entro domani sulla data in cui il Go~verno sarà disposto a rispondere alle inter~rogazioni.

P RES I D E N T E. Prendiamo atto diquesta dichiarazione.

Annunzio di interrogazioni

.p RES I D E N T E. Invito il senatoreSegretario a dare annunzio delle interroga-zioni pervenute alla Presidenza.

A R E N A, Segretario:

BALBO. ~ Al Presidente del Consiglio dei

ministri. ~ Il comUine di Garessio (Cuneo),

in seguito ail danni subiti per il maltempoabb;;~ttutosi su quella località nei giorni 19-25dicembre 1973, ha inviato alla Presidenza delCon:o.igliodei ministri ed ai Ministeri interes~sati relazione provvisoria e parziale (n. 6788del 28 dicembre 1973) relativa ai suddettidanni, completandola con una serie di tele~grammi, uJtimo dei quali in data 11 gennaio1974.

L'interrogante chiede di conoscere quandoe con quali provvedimenti i Ministeri inte-ressati intendano intervenire a sostegno dellenumerose famiglie, duramente colpite in det~ta zona montana, povera e priva di effettiverisorse. i

(3 ~ 1030)i

pr:~;~~:~Al Ministro delle finanze. ~

!

I

Ia) che dalla gennaio 1974, con l'entrata

in vigore del decreto del Presidente dellaRepubblica 29 settembre 1973, n. 601, la nuo-va disciplina delle agevolazioni tributariesopprime tutte le agevolazioni di cui hanno Isempre beneficiato gli Istituti autonomi perle case popolari;

b) che la mancata conferma delle pre~

dette agevolazioni appare ingiustificata e pa-lesemente in contrasto con la posizione ed

i compiti che la legge di riforma della casaha attribuito agli Istituti autonomi per lecase popolari;

c) che, in conseguenza dell'integrale ap~plicazione del nuovo l'egime tributario, siverificheranno per gli Istituti notevoli ag~gravi economici, sia diretti, conseguenti alpagamento delle imposte, che indiretti, con-seguenti all'appesantimento delle prooedure;

d) che l'aumento dei costi amministra~tivi non potrà non ripercuotersi sugli utenti,con conseguenze negative, sia sociali che po-litiche, ben più importanti dell'irrilevanteaumento del gettito tributario ottenuto at-traverso la soppressione delle suddette age~volazioni,

si chiede al Ministro quali provvedimen-ti intenda urgentemente adottare e propor~re al Consiglio dei ministri per riconoscereagli Istituti autonomi per le case popolarile esenzioni necessarie al migliore raggiun-gimento delle finalità sociali agli stessi at~tribuite.

Si chiede, altresì, se il Ministro non riten~ga di poter promuovere l'emanazione diistruzioni ai competenti Uffici delle impo~ste affinchè, nell'attesa dell'approvazionedel provvedimento di esenzione, non frap~pongano ostacoli alla proroga, di fatto, del-le disposizioni in vigore al 31 dicembre 1973.

(3 ~ 1031)

PERNA, VENANZI. ~ Al Pl esidente del

Consiglio dei ministri. ~ Per sapere se le fra-si attribuite dal « Corriere della Sera» di og~gi, 14 £ebbraio 1974, al ministro De Mita cir-ca finanziamenti dell'Enel a partiti politiciabbiano un qualche fondamento e corne les tesse frasi si possano conciliare con i com~piti e le responsabilità del Minist'ro dell'in~dustria, del commercio e dell'artigianato.

(3 ~ 1032)

PARRI, ANTONICELLI, BONAZZI, COR~RAO, GALANTE GARiRONE, OSSICINI,ROSSI Dante, SAMONÀ. ~ Al Presidente delConsiglio dei ministri. ~ Per sapere qualegiudizio intenda esprimere sulle recentissi-me dichiarazioni, pubblicate dal {( Corriere

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VI LegislaturaSenato della Repubblica ~ 12804 ~

259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO 14 FEBBRAIO 1974

della Sera» del 14 febbraio 1974, del Mini-stro dell'industria, del commercio e dell'arti-gianato, neUe quali si definisce « obbligo sub-istituzionale dell'Bnel il finanziamento deipartiti» e se ne lamenta soltanto il cattivofunzionamento, addebitando alle Camere lacolpa di un'inefficienza, di un disordine e dipropositi che sono da ritenere offensivi delladignità del Parlamento e non confacenti alsenso di responsabilità di un Ministro in ca-rica.

(3 - 1033)

TEDESCHI Mario, NENCIONI, MARIAN l,FILETTI. ~ Al Ministro di grazia e giustizia.

~ Con riferimento alle gravissime notizie distampa cil'ca la situazione che si è determi~nata nel caroere romano di Rebibbia, gli in-te:mlOganti chiedono di sapere con urgenza:

se risponda a verità H fatto che a Rebib~bia, da mesi, le guardie carcerarie hallJl1>odo~vuto addirittura ,rtnuncia,re ad entrare in al-cuni settori del:l'IiStituto ~ in particolare il

« braccio G8 » ~ per evital'e i:llinciaggio, la~

sciando così paldrone dei locali, nonchè dellavita dei detenuti, H «coUettivo », cioè il« soviet }}dei delinquenti;

se sia veI'O che, inseguito a taJle ,si:tua-zione, a1l'intenno del CalrCeTe di Rebibbia sioommettono impunemente tutta Ulna seJ:'ie diveati ,che rimalngono ,regolalI'mente impuniti;

se sia VelI'Oche, in occasione de:l:la reoen-te conferenza~stampa dei detenuti, orgél'niz~zata dal capo del serviz,io sltampa e rpubblkhel'elazioni del Ministro Guardasigi,Lli, alcunigiomalisti chiesero di poter asooltare anchela voce deNe guardie di custodia, senza essereesauditi;

se sia vero che, in seguito a tale confe-renza-stampa, il Sottosegretario di Stato,onorevole Pennacchini, manifestò il suo dis-senso, anche per lettera;

che cosa intenda fave ill Ministro, dopoche i:l :proou:ratore capo della Re:pubblka diRoma, dottm Siotto, ha ufficialmente diffida~to il direttore generale del Ministero a farrispettave la legge alI 'interno del carcere diRebibbia, affermando, fra l'altm, di non po~ter « rimanere inerte di £.ronte aLla sistema~dca viO'laZJione della legge nell'Istituto, dove

vengono commessi gravissimi Ireati da partedi detenuti in danno di ,1101'0compagni di

pe~ }}.

(3 -1034)

BALDINI. ~ AL Ministro dell'interno. ~

Per oonosoere quaili 'sviluppi intenda dareaLl'iniziativa presa ,per 'risolveve i ~ravi edurgenti pr0'blemi rigual'danti i nomadi, peruna 1011'0attiva parteoipazione alla v,ita delPaese.

L'interrogante, mentre plaude al Ministroper la ciro01lare a.c. n. 17/73, riguaI1dante ilproblema dei n0'madi, 'l'ieca di 00'ntenuti ma-mli, sociali ed umani, chiede se non ,ritengaOppol'tuno oompletal1e e portare a J:'eaHzza~z~ani ,pratiche 10 spirito dellla stessa, dandoa.lile Regioni, alle Province ed ai Comuni au~torizzazioni vaMde per la creazione di ,meledove i n0'madi possano sostaJre :liberamenteed in condizioni dignitose. Una delle difficol~tà più grav,i, infatti, aLl'azione educativa oaHa stessa frequenza scolastica è i,l noma~dismo forzato dei nomadi: appena si ferma~no in un p0'sto, ,le pll10teste non mancano espesso vengono allontanati.

L'interrogante 'l'itiene opportuno che gliEnti 10'cali siano autorizzati alla creazione diun'area di sosta per nomadi, con verde, ser-vizi igienki, acqua e luce, e che in detti cam~peggi siano istituite case sociali con strut~ture eS'sen~ìa:li (ambulatorio medico, s,ala diriunione e di attivHà ricreative, fOI'me di as-sistenza, doposcuola per i ragazzi, centl'O diprepa'razione pl'ofessianale, souola per adultied arltre attività culturali ed educative), assi~curando la presenza di un medico, di unassistente sanitario e di un assistente so-ciale, mentre analoghi servizi s0'ciali doweb~bero essere is,tituhi nei quartieri degli zin~gari sedentarizzati, soprattutto neH'Italiacentrale e meridionale, che costituiscono deiveri ghetti di miseria e dì a:r:retratezza.

La circolare ministeriale sopra citata, dopoaver richiamato l'attenzione dei sindaci sul-l'esigenza di abolire gli eventuaLi di'Vieti disosta ai n0'madi, invita i comuni nei quali ilf.enomeno dei n0'madi presenta maggiore con~sistenza ad esaminare .la possibilità di realiz.zare in appositi terreni campeggi attG:'ezzaticon i servizi essenziali: pertanto, perchè In

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VI LegislaturaSenato della Repubblici' ~ 12805 ~

14 FEBBRAIO 1974259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STm-WGRAFICO

spiritO' della drcolave sia rispettato e tI1adot~to in fovme concl'ete, J'interrogante chiedeche siaJ1<Odati ai comuni gH stiì'llmenti piùidonei, atti ad é\'cquistare i terreni ed a favo~rire la promozione sociale di una popolazioneforse tJ:1oppa sconosciuta e duramente pro~vata Mtraverso gli eventi della vita e deHastoria.

Si ohiede, inoltre, che, in via disperimenta~ziane, sié\'llo istituiti campi ath;ezzati con isopra citati servizi essenziali, al fine di sta~bilire nOlrme dettagliate e più sicuJ:1e per unafutura programmazione di interventi che ten~ga oonto .e deHe esigenze di vita delle popo~lazioni nomadi o di origine nomade e, nellostesso 'tempo, de1l'armoniosa oonvivenza conla popolaz.ione residenziale.

(3 ~ 1035)

Interrogazioni

cun richiesta di risposta scritta

BALBO.~ Al Ministro delle partecipazionistatali. ~ Per conosoere se non rit.enga op~

partuno interven~I1e con u~genza a sostegnode1,lo stabilimento di Mathi, in provincia di

Torino, per la produzione di infissi e serra~

menti in legno « Giacomelli s.p.a. », il qualeversa in una grave situaziane di cdsi finan~

ziaria che non gli consente ~ come 'risulta

pUl1e dal oomunicata del19 gennaio 1974 di~l'amato daLla Federazioa:1!e dei lavoratori del~le costruzioni ~ di oo:rr~s'Pandere con rego~laJ:1~tà.le Iretribuzioni ai propri dipendenti.

Atteso che tale ditta in pO'chi mesi ha giàridotto le proprie maestranze da 250 a 200unità e termto presente che, a seguito dellevari.e crisi suocedutesi negli ultimi anni, laeoonomia della zona è stata già considerevoJ~mer-te compromessa ed i posti di lavovo sisono notevolmente ridotti ~ in quanto pri~

ma si è dovuta ,registrare .La chiusuT'a dellanificio « Mosca » e della faleg:n.ameria « Sa~petto », quindi si sono vedficate le note vi~cende del ootonificio « VaUe Susa », che pelI'lo stabilimento di Mathi hanno comportata13 lI'Ìiduzione delle maestranze da 360 agili at~tuaH 80 dipendenti, e da ultimo, ma non in~feriore per gravità, si è dovuta lamentare lariduzione di personale aHa ditta « Magnani»

~ la Iperdita del posto di ,lavoro per altri200 lavora1J01d di Mathi e dei paesi Hmitrofirappl:esenterebbe un danno che l'economiadeNa zona non patrebbe sostenere, manoan~do alternative di occupazione.

L'interrogante ritiene, pertanto, che un in~tervento del Ministm pJ:1essola GEPI od a!tiroente, se del caso, possa '.dsolvere ill graveproblema, che intevessa non .solo H comunedi Mathi, ma un considerevole numem di £a~miglie.

(4 ~ 2965)

FILETTI. ~ Al Ministro delle finanze. ~

Premesso che l'articolo 3, primo COll'ma,dello statuto per il « Fondo di previdenza afavore del personale periferico delle tasse edelle imposte indirette sugli affari » stabili~see che ai dipendenti che cessino definitiva~mente dal servizio per qualsiasi causa (eccet~tuati i casi di destituzione dall'impiego e dilicenziamento con la perdita del dkitto altmttamento di quiesoenza) sia oorrispostaun'indennità iCommisurata agli anni di ser~vizio, utili ai fini deLla pensione, prestati alledipendenze dell'Amministrazione finanziaria;

.ritenuto:

che, in dÌJpendenza dell'esodo volontario,il personale predetto ha goduto di una mag~giOire anzianità di servizio di anni 7, ricono~sciuta utile ai fini pensionistici;

che, conseguentemente, ai di,petndenti po~sti in quiescenzaanticipatamente per effettodi ,legge, ,J',indennità di oessazione dal se['Vi~zia dovrebbe essere corrisposta in :relazioneagli anni di attività riconosciuti daLla leggeutili ai fini delila pensione e nonagH anni diservizio effettivamente prestati;

che il consiglio di amministrazione delFondo sopra richiamato, contraria:mente allaleHera ed allo spirito della citata norma sta~tutaria, ha deliberato nel senso che le dispo~sizioni contenute nell'articolo 6 della legge9 ottobre 1971, n. 824, e neLl'articolo 67 deldecreto del Presidente della Repubblioa 30

i giugno 1972, n. 748, non possono influiresu11a norma stessa;

che tale deliberazione ~ ad avv~so del.!'interrogante pa:lesemente ingiusta ~ darà

certamente .luogo a numeJ:1ose contestazioni

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Senato della Repubblica ~ 12806 ~ VI Legislatura

259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 14 FEBBRAIO 1974

giudiziarie, 'Onde appare necessario che essasia revocata e modificata in senso favorevoleaJle legiHime aspettative degli ex dipendentidello Stavo ad essa intel1essati,

si chiiede di oon'Oscel"e se il MinistJ:1O !nonritenga opportuno lntervenilre presso il oOln~siglio di amministrazione del « Fondo di pre~vidernza a favore dellpersonale periferico del~lIe tasse e delle impost'e indirette sugli arfari », al fine di riconoscere, ai dipendentiposti in quiesoenza per effetto di esodo volon~tar,io ex lege autorizzato, .nnclennità di oessa~

'"zione di attività commisurata agli anni di ser~vizio utiE ai fini pensionistici, oomprensivi,cioè, della maggiol1eanzianità di anni 7 pre~vista dall'articolo 67 del decreto del Presi-dente della Repubblica 30 giugno 1972, n. 748.

(4 ~ 2966)

SCARPINO, PAPA. ~ Al Ministro della

pubblica istruzione. ~ Sulla base di un pro~gramma di proiezione del film «Il delittoMatteotti », fissato per i giorni 18, 19 e 20gennaio 1974 a Lamezia Terme (Catanzaro),l'Amministrazione comunale prendeva !'ini-ziativa di estenderne la visione agli alunnidelle scuole medie superiori e, tenendo con-to dell'altissima incidenza sulla popolazionescolastica dei pendolari che normalmentedove risiedono non possono usufruire di sa-le cinematografiche, venivano presi oppor-tuni accordi con l'esercente locale affinchèil film venisse proiettato nelle mattinate deigiorni 18, 19 e 20 gennaio. L'Amministrazio~ne comunale, inoltre, sentiti i presidi dellerispettive scuole, chiedeva l'autorizzazionedel provveditore agli studi di Catanzaro, ilquale la negava, motivando che iniziative pre~viste per le scuole riguardavano sol,o spetta~coli teatrali, mentre è notorio che per altrifilm il Provveditore non ha lesinato nè per~messi, nè autorizzazioni.

Gli interroganti chiedono, pertanto, di co~noscere quali provvedimenti intende adot-tare il Ministro perchè siano rispettati la let~tera e lo spirito dei princìpi democratki edantifascisti cui si ispira la Costituzione ita-liana, tenuto conto:

che non si può negare a centinaia di gio-vani studenti il diritto di assistere e parte~

cipare ad un momento nuovo e qualificantedi vita scolastica attraverso la visione delfilm « Il delitto Matteotti »;

che detto .film è stato prodotto con ilcontributo dello Stato;

che, come risulta dalla critica, esso hatutti i requisiti, sul piano artistico, dell'obiet~tività e della precisione, perchè gli sia asse-gnato l'attestato di « film di qualità e per lagioventù », in quanto costruttivamente con-corre, sul piano storico, alla formazione ci-vile, umana e critica dei giovani.

Gli interroganti chiedono, ancora, che !'in-tervento del Ministro sia tempestivo, al finedi dissipare qualsiasi preoccupazione sullapossibilità di realizzare, da parte dell'Am~ministrazione comunale, in aocordo con i sin~dacati confederali della scuola, altre inizia~tive dello stesso genere, intese alla crescitaculturale e democratica degli studenti.

(4 -2967)

SCARPINO. ~ Al Ministro del lavoro edella previdenza sociale. ~ Per conoscere

i motivi che ritardano il riconoscimento deidiritti spettanti al signor Montalbano Co-simo, nato a Rosito Capo Spulico (Cosenza)il 26 luglio 1925, il quale ha presentato al-l'INPS di Cosenza domanda di pensione diinvalidità fin dal 13 febbraio 1971.

Tale domanda, dall'INPS di Cosenza, aisensi della regolamentazione sulle assicu-razioni sociali, è stata inviata, nei primi mesidel 1972, al centro compartimentale per leprestazioni in regime internazionale istituitopresso la sede dell'INPS di Napoli, che a tut-t'oggi non ha fornito alcuna comunicazione.

(4 - 2968)

ASSIRELLI. ~ Al Ministro delle poste edelle telecomunicazioni. ~ Per sapere se èa conoscenza:

che gli abitanti del comune di CasolaValsenio, in provincia di Ravenna, hannoavuto promessa scritta dal direttore dellaRAI~TV, il 2 agosto 1969, che entro il 1972avrebbero ottenuto il ripetitore TV per il se~condo canale;

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SenatO' della Repubblica ~ 12807 ~ Vl Legislatura

259a SEDUTA (pomaid.) ASSEM:BLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 14 FEBBRAIO 1974

che, in mancanza dell'attuazione del pro~gramma, gli abitanti della zona hanno instal~lato a proprie spese un ripetitore atto a sup~plire a tale deficienza;

che la RAI~TV ha denunciato gli elettri~cisti che hanno installato detto ripetitore.

Si chiede, pertanto, se il Ministro non in~tende intervenire in merito alla richiamataquestione per non far subire ai cittadini diCasola Valsenio le conseguenze delle carenzedella RAI ~ TV.

(4 -2969)

POZZAR. ~ Al MinistrO' dell'interno. ~

Per conoscere se, in relazione al dilagare,in questi ultimi tempi, delle manifestazionicriminali in Brianza, culminate nel seque~sÌ'ro, avvenuto in Meda, del giovane FazioLonghi, non ritenga opportuno predisporretutte le misure neoessarie per rafforzare leforze di polizia nella zona, oggi del tuttoinadeguate di fronte al preoccupante feno~meno ed alle esigenze poste in essere da unapopolazione e da uno sviluppo economico incontinua espansione.

(4 ~ 2970)

CALIA. ~ Al Ministro del lavaro e dellaprevidenza saciale. ~ Per sapere:

se è a conoscenza del malcontentO' e del~le proteste manifestati in questi giorni damigliaia di pensionati dei comuni della pro-vincia di Bari per il mancato pagamento del-le pensioni di invalidità alla normale data discadenza;

i motivi che hanno portato a tale ritardoe perchè non si è provveduto ad informaregli uffici postali e l'INPS provinciale; ser~vendosi di mezzi pubblici d'informazione(stampa, TV, radio, eccetera), allo scopo dimettere al corrente gli interessati.

(4 -2971 )

LA ROSA. ~ Al Ministro della pubbliraistruziane. ~ Considerato:

lo stato di grave disagio che si è venutoa dete]1minare in CC;<l1s~guenzade Ha decisio~ne adottata di escludere le ore d'insegnamen~

to nei corsi preparatori degli Istituti profes~s10nali ai fini deUa formazion~ dei «posti~orariO' }), vailidi per rimmissione nei ruoli aisensi de1l'arrHoolo 17 deLla legge n. 477;

che tali corsi preparatori, voluti dai de-creti istitutivi, sono « classi scolastiche legit~time» a tutlui gli effetti e che se, per inerziaOC3Jronza leg~Sllativa, le discipline svolte intali olassi non sono state indus':ò in alounaclasse di concorso, non è giusto cue di ciòpaghi ]1 danno ohi, in tali classi, insegna conimpegno e dignità, olul1echè fornito di ido-neo titolo di abilitazione,

l'ÌinteDrogante chiede di conoscere se ilMirniSltro nonri tenga di intea:-venke ai finidel sol1ecito 'l~iesame del delicato problema,voltO' a dare giusta collocazione alle varicdisdphne insegnate nei cODsi <preparatori,nel,l'ambito delle varie classi di concorso fis-sate dalla legge, onde chi ,in tal; C'orsi insc~gna e sia munito di .idonea abilitazione, aldi Ilà di ogni formale schematismo, possa£,ruire dei benefici previst,i daHa legge n. 477.

(4 ~ 2972)

CANETTI. ~ Ai Ministri del lavoro e del~

la previdenza sociale e dell' agricaltura edelle foreste. ~ PtremessO': .

che can ,legge dello StatO' n. 1136 del 22novembrre 1954 si è istituita l'assistenza sani-taria obbligatoria e gratuita per i co:ltivatO't1idiretti e loro familiari;

che l'articolo 3 della predetta legge pre~vede per i coltivatori diTetti: a) l'aslsi:stenzasanitaria generica a domiciho ed inambu-latorio; b) l'assistenza ospedaliera; c) l'as~sistenza sanitaria specialistica, diagnosticae curativa; d) l'assistenza ostetrica;

ohe illregollamcnto pl1evistO' dalla let-tera d) deLl'articolo 13 della citata legge, chedoveva fissare ,le modalità, i termini ed ilimiti delle prestazioni, non è mai statoemesso;

che ~ con ,sentenza dell'anno 1963 ~

la Corte di cassazrane ha affermato il prin~cLp10 secondo il quale l'ass.iste:nza malattiaai cohivatori di:re.Hi deve essere erogata infovma di'vetta e che, qUailora le Casse mu~tue non sia:nO' in gliado di provvedere, cleveerogarsi assistenza indiretta, con il rim~

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Senato della Repubblicc< ~ 12808 VI Legislatura

14 FEBBRAIO 1974259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRI'.FSC0

borsa totalc delle spese !S'0stenute da,l mu-tua t'O,

si ohiede di sapere se i Ministri interrogatisono a conoscenza:

che nella provincia di Imperia Je Cassemutue comunali non hanno, da1,la promul-gazione della legge ad oggi, mai assicuratol'assistenza di'rerta;

che il rimborso delle spese sostenute èsempre avvenuto in misura parziale e connotevole 'rita;rdo;

Chè i dirigenti deLla Cassa mutua pro-vinciale di Imperia 11é\!nnodeciso di far ap-provare claIle Casse comunali un « regola-mento» che si muov,e nella direzione op-posta allo spirito ed alla lettera della legge,in quanto prevede l'accettazione, da partedei mutuati, de11'assistenza medica generica

,indiretta e ~ con firma di run apposito ta-gliando~. rappmvazione deJle modalità sta-

bilite dalle Casse Inutue, in partico1a:re quel-le che affermano: 1) che l'entità deHe pre-stazioni ammesse a rimborso è stabilita da-gli organi dell'ente; 2) che il pagamentodei rimborsi avverrà di norma, disiponibi-lità di cassa permettendo, con f:requenza.

Pare all'interrogante che, nel momento incui si fa diohiarare alI mutuato che egH({chiede il concorso !Sulle spese sostenuteper ,le prestazioni sanÌ'talrie ricevute », in 11uo-go di erogargli l'assistenza a terminli di ,leg-ge, si c611chi di dall'e Ul.'1.orisma di pseudo~legaUtà ad un sistema arbitrario in uso davent'anni, stravolgendo proprio nel suo di-spositlivo centrale ~ l'obbligatorietà e ila gra-tuità dell'assistenza ~ la volontà dei Ileg1s1a~tori.

Si chiede, pertanto, un intervento che valgaa bloocare la messa in pratica del srUiccitato({ l'egolamento ».

(4 - 2973)

BONALDI. ~~ Al Presidente del Consiglio

dei ministri ed al Ministro dei trasporti e del-l'aviazione civile. ~ Per sapere se e quali mi-su:re si intendollo adottare per :rendere piùeffioace Ila sicurezza dall'esterno del:l'aeropor-to di Fiumicino, in attesa dell'auspicata so-luzione globale del problema della protezionedegli aeroporti italiani a traffico interoolO!ti~

nentale, idonea a prevenire gh episodi cri-minosi.

Quanto sopl'a si ohiede in considerazionedel fa Ho:

che il perimct!'O di detto aeroporto, chelTl;SUra 27 chilometri, è recintato esclusiva-Inente da tma. co~nunissima rete metaillica,~ha poco piÙ di 2 metri, che può essere fa-cilmente tagliata (molti cacciatori lo fannoper entrare nell'2.rèa aeroportua:le) e che, pergiunta, non sOIlo non è munita di alcun si-stema di allarme, tanto meno e;]ettrronico, manon è nemmeno conservata e vigilata comesi dovrebbe;

che parallela aHa pista :n. 1, ed a soli250 metri di distanza, vi è la strada di « Coc~cia di morto », aperta al traffico e, quindi,libera e percorribiJle da chiunque, e che an-che lungo tale strada il confine tra aeroportoe tel1ritorio pubblioo è costlitui,to dalla Teternetallic2c, per cui p'0tenziali attentatori, bensistemo,ti nelle adiacenze di essa, potrebberocoIrpit'e OOinmolta facilità gli aerei, partico~larmente nei momenti in cui essi sono quasifermi per avvio:rsi a1!le «hreteUe» dioolle-gament'0 con il piazzale di sosta.

Va tenuto presente che, soprattutto :nelleattuali circostanze, in tutti .gli soali aerei alraffico intel~naziona:le, e speci:a.ilment'e in quel-li che hanno subìto tragiche esperienze, ill pe-rime-uro aerOlp:Jrtuale è seriamente vigilato eche nei punticruciah i mezzi corazzati dellapolizig, particohrmente vepso 1e vie di ac-cesso, costituiscon'0 un effioaoe dete:I11~ente.

(4-2974)

TEDESCHI Mario. ~ Al Ministro delle fi-nanze. ~~ Con riferimento alle vicende giudi-ziarie in corso, collegate allo scandalo petro-lifero, !'interrogante chiede di sapere:

se il Ministm sia informato del fattoche il direttore generale dell'« Italcasse »,cavaliere del lavoro Giuseppe Arcaini, si èfatto liquidare dall'istituto alla fine dell'an~no scorso, cioè prima dell'entrata in vigoredella riforma tributaria, e subito dopo si èfatto riassun1ere, alla verde età di 73 anni,con un contratto a termine della durata di 5anni;

se sia informato, altresÌ, del fatto cheanalogo trattamento è stato usato al vice

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Senato della Repubblica ~ 12809 ~

14 FEBBRAIO 1974

VI Legislatura

259a SEDUTA (pomet'id.)~"

ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

direttore generale dell' « Italcasse », di 65anni;

l'ammontare, onnicomprensivo, delle 1i~quidazioni percepite dai due e delle remune~razioni mensili ad essi attribuite con i con-tratti a termine;

se J10n ritenga che tale trattamento discandaloso privilegio sia stato usato all'Ar~caini e al suo vice anche in considerazionedell'attività da essi svolta per il finanziamen~to illecito dei partiti di Governo.

(4 - 2975)

Ordine del giornoper la seduta di venerdì 15 febbraio 1974

P RES I D E N T E. Il Senato torneràa riunirsi in seduta pubblica domani, venerdì15 febbraio, alle ore 10, con il seguente or-dine del giorno:

L Discussione di domande di autorizzazionea procedere in giudizio:

1. contro il senatore PISANÒ,per il reatodi diffamazione aggravata con il mezzodella stampa (articolo 595 del Codice pe-nale e 13 della legge 8 febbraio 1948, n. 47)(Doc. IV, 11.87).

2. contro il senatore TEDESCHI Mario,per conoorso nel reato di rivelazione di se-greti d'ufficio comm.esso con il mezzo dellastampa (articoli 110, 117, 326 del Codicepenale e 21 della legge 8 febbraio 1948, nu-mero 47) (Doc. IV, n. 88).

3. contro il senatore TESAURO,per il rea-to di lesioni personali colpose (articolo590 del Codice peDale) (Doc. IV, n. 89).

4. contro il senatore PARRI,per il reatodi diffamazione con il mezzo della stampa(articoli 595, secondo e terzo comma, delCodice penale e 13 della legge 8 febbraio1948, n. 47) (Doc. IV, n. 90).

5. contro il senatore TERRACINI, per ilreato di vilipendio dell'Ordine giudiziarioe delle Forze armate dello Stato (articoli81 parte prima, 110 e 290 del Codice pena~le) (Doc. IV, n. 91).,

6. contro il senatore FRANCO,per con~corso nel reato di diffamaiione aggravatacon il mezzo della stampa (articoli 110 e595 del Codice penale in relazione all'arti-colo 13 della legge 8 febbraio 1948, n. 47)(Doc. IV, n. 92).

II. Interrogazioni.

INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO:

ENDRICH. ~ Al Ministro della sanità. ~

Per sapere se non ritenga di dover interve-nire, nei modi che crederà più opportuni,presso le Amministrazioni interessate affin-chè non avvenga ~ come già in qualche

, luogo sta avvenendo ~ che esse, nell'opinio-ne che sia ormai scongiurato il pericolo deldiffondersi di epidemie, trascurino l'igienepubblica e lascino i centri abitati in condi-zioni inqualificabili di sporcizia.

(3 -0834)

CHIARaMONTE, FERMARIELLO, PAPA,ABENANTE, VALENZA. ~ Al Ministro del-

la sanità. ~ Per sapere ~ in considerazione

del fatto che le notizie, spesso contraddit-torie, riportate dalla stampa stanno crean-do un diffuso allarme nella pubblica opinio-ne napolet2lna ~ se non ritenga opportunoìnformare il P3lrlamento:

dei criteri con i quali è stato elaboratoil cosiddetto « piano antioolerico }} e del con-tenuto dettagliato di tale piano;

se esso sia stato coordinato con even~tuali iniZJiative delle Regioni, delle Ammini~strazioni provinciali e dei Comuni interes~sati;

a quaE organi scientifici e tecnici ne siastata affidata 1'esecuzione;

se, 'infine, si pensi di adottare con ur~genza provvedimenti legislativi che consen~tana di affrontare e risolvere nel Mezzo~giorno, oltre che queHi del risanamento del-l'ambiente, i piÙ urgenti problemi sanitari,nel quadro della riforma del settore, mairealizzata nonostante i ri'petuti im[)egni as-sunti ed ormai non più rinviabHe.

(3 - 0963)

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Senato della Repubblica VI Legislatura~ 12810 ~

14 FEBBRAIO 1974

-~-~~~~~~ ~

259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

BASADONNA, NENCIONI, PISTOLESE,GATTON!, TANUCCI NANNINI. ~ Al Mini~

slro della sanità ed al Ministro per gli inter~venti straordinari nel Mezzogiorno. ~ Pre~

messo:

che si è rinnovato uno stato di allarme~ in alcuni centri colpiti, nell'agosto~settem~

bre dello scorso anno 1973, dall'infezione co~lerica ~ in seguito alla diffusione di voci, ri-velatesi infondate, ed alle notizie contrastan-ti sull'opportunità di procedere ad una nuo-va vaccinazione di massa;

che tutto ciò può incidere negativamentesulle attività connesse ai settori turistico ecommerciale, i quali tuttora risentono deidanni arrecati dall'infezione colerica, primae successivamente, c dalle misure restrittiveimposte dalla crisi energetica, mentre stannoper risvegliarsi i flussi turistici dall'estero;

considerato, altresì, che continua la stasi,s~guita all'esaurirsi delle manifestazioni del~l anzidetto morbo, di adeguati interventi nelsettore igienico-sanitarìo e che stentano adavviarsi le iniziative nel campo del risana~mento delle reti fognanti e del disinquina~mento delle acque, previste dal decreto.legge5 novembre 1973, n. 658,

gli interroganti chiedono di conoscere,nei dettagli e nei criteri d'impostazione, ilpiano di indagini e di accertamenti per laprofilassi del colera, nonchè i risultati finoraraggiunti, e quali ostacoli ancora si frappon~gono per l'avviamento delle opere previstedal citato decreto-legge.

(3 ~ 1021 )

PECCHI OLI, ALBARELLO, BRUNI, PIRA~STU. ~ Al Presidente del Consiglio dei mi~11Ìstried al Ministro della difesa. ~ 1) Persapere se il Governo intende informare ilParlamento sui progetti per l'allargamentoed il potenziamento della base NATO in ,provincia di Verona, nella zona di Bosco~mantico, San Massimo, Bussolengo;

2) per avere spiegazioni circa il fattoche l'Ufficio personale della SETAF reclutapersonale civile italiano, necessario per i la-vori di cui sopra, sulla base di un modulodi «domanda d'impiego» (AESE Form. 14

del20 aprile 1966, edizione del3 giugno 1959,may be used), in cui, al punta n. 17, vie~ne richiesto di «Elencare tutte le organiz-zazioni con le quali avete attualmente, oavete avuto in passato, rapporti di qualsiasinatura, quali, ad esempio, organizzazioniprofessionali, culturali, studentesche, socia~H, sportive, sindacali, politiche, combatten~tistiche» e, al punto n. 20, viene posta laseguente domanda: «Siete o siete statoiscritto, associato o in qualche modo in re-lazione con il Partito comunista, partiti daesso patrocinati o con organizzazioni affi-liate e controllate dallo stesso? In caso af-fermativo, specificarne il nome, la duratadell'appartenenza, l'ammontare delle even~tuali quote d'iscrizione o altro e la posizio~ne avuta nell'ambito dell'organizzazione opartito »;

3) per sapere da quali uffici venganoeffettuati gli accerta..rnenti sulla veridicitàdelle risposte e se tali uffici facciano capoalla NATO o ad organi dello Stato, stanteil fatto che in calee al modulo sovracitatoè scritto: «In caso di assunzione, tutte leinformazioni fornite saranno controllate»' ,

4) per sapere come il Governo intendeprovvedere per porre termine ad un tale me~todo di assunzione al lavoro di cittadini ita~liani, che contrasta con i princìpi costituzio-nali e la legislazione vigente.

(3 ~ 0852)

PIRASTU, PECCHIOLI, BRUNI, MAFFIO~LETTI. ~ Al Presidente del Consiglio deiministri ed al Ministro dell'interno. ~ Pelf

sapere se siano a conoscenza ddla oirco'laredel Comando generale dell'Arma dei cG\irabi~nieI1i, diramata il 29 maggio 1973, che di~spone che li carabinieri comandati in servi~zio di ordine pubblico siano sempre a:rma~ti di moschetto 91 modeLlo 38.

Per sapere, altresì, se, :UnconsiderazionedeLlagravità della dis,posiZJionc~ -la quale,imponendo l'uso di armi a canna lunga, nonpuò significare e p:resupipOlIire altro che ilavolontà di far usare le armi contro citta~dini che ,si trovino a notevole distanza dairepaI1ti in ,servizio e di far concentrare ungrande vo1ume di fuoco, come in UiIla verae propria azione di gueI1ra ~ non ritengano

Page 43: (Pomeridiana) - senato.it · disperanza sul grigio oceano ovenavigano oggi levarie istituzioni comunitarie. Semièancora consentito ungiudizio, ov- ... mentali perunafutura attiva

VI LegislaturQSenato de.!la Repubblica ~ 12811 ~

14 FEBBRAIO 197<259a SEDUTA (pomerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

necessario £::1;1'revocare con urgenza la c:ir~colare diramata dal comandante generaleddl'Arma dei carabinieri iil 29 maggio 1973.

(3 ~0861)

PITTELLA. ~ Al Ministro dell'industria,

del commercio e dell'artigianato. ~ Per sa-

pere:se è a conoscenza del fatto che la cen~

trale termoelettrica del Mercure, sita neipressi di Castelluccio Inferiore (Potenza),sorta per lo sfruttamento dei giacimenti dilignite e materiali torbiferi dei quali è riccoil sotto suolo circostante, funziona da moltianni soltanto a gasolio;

se conosce la storia dell'esercizio di det~ta centrale, per la quale un funzion8.rio digrado elevato venne trasferito pare per aversostenuto l'opportunità di impiego della li~gnite e della torba;

se non ritiene, tenuto conto che tuttele attrezzature per l'estrazione del materialesono sul posto inoperose, è tenuto conto, al~tresì, del momento di disagio nazionale edeuropeo causato dalla scarsità del petrolioe suoi derivati, di ricondurre l'alimentazionedella centrale in parola al primitivo impiegodella lignite e de:lla-vorba.

(3 - 0882)

BASADONNA, NENCIONI. ~ Al Ministrodell'industria, del commercio e dell'artigia~nato. ~Premesso che, fin dal 12 agosto

1972, il Consiglio dei ministri ha deliberatoil rifinanziamento della legge n. 1470 del18 dicembre 1961 a favore delle piccole e me~die industrie in difficoltà economiche e fi-nanziarie e che il relativo disegno di leggen. 274 è stato approvato dal Parlamento findal 18 maggio 1973, portando a 40 miliardidi lire !'importo dei nuovi fondi, con la ri-serva del 40 per cento a favore delle aziendedel J.Vlezzogiorno;

visto che, a tutt'oggi, malgrado i requi~siti d'urgenza attribuiti al provvedimento e lemolt::òplici sollecitazioni provenienti, in par-ticolar modo, dal settore delle industrie mi~nori del Sud, le cui difficoltà sono ulterior-mente aumentate in conseguenza della crisienergetica in atto, non si è ancora provve-duto all'assegnazione di alcuna somma,

gli in terroganti chiedono di conoscere seil Ministro non ritenga di disporre sollecita-mente l'utilizzazione dei suddetti fondi, alfine di scongiurare il ridimensionamento del-le attività produttive, se non il dissesto diaziende recuperabili, con ulteriore aggiorna-mento della situazione occupazionale, specienel Mezzogiorno.

(3 - 0909)

La seduta è tolta (ore 19,15).

Dott. ALBERTO ALBERTI

Direttore generale del Servizio dei resoconti parlamentari