Politiche Locali (nazionali e internazionali) per la sicurezza urbana Lezione 09

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Politiche Locali (nazionali e internazionali) per la sicurezza urbana Lezione 09 Corso di Formazione in Sicurezza Urbana Milano, aprile 2008

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Politiche Locali (nazionali e internazionali) per la sicurezza urbana Lezione 09. Corso di Formazione in Sicurezza Urbana Milano, aprile 2008. CREAZIONE E RAFFORZAMENTO – Forme di Polizia di prossimità. Obiettivo : avvicinare la polizia ai cittadini attraverso - PowerPoint PPT Presentation

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Politiche Locali (nazionali e internazionali) per la sicurezza urbana

Lezione 09

Corso di Formazione in Sicurezza Urbana

Milano, aprile 2008

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CREAZIONE E RAFFORZAMENTO – Forme di Polizia di prossimità

Obiettivo : avvicinare la polizia ai cittadini attraverso

1- maggiore presenza sul territorio2- maggiore attenzione ai fabbisogni dei cittadini3- maggiore attenzione alle necessità delle vittime4- forme di collaborazione con i soggetti locali

Il vigile di quartiereun agente o un gruppo di agenti presenti in modo stabile sul territori in

grado di conoscere i bisogni della popolazione per: aumentare la fiducia migliorare la qualità della vita

limitazioni: - emergere di conflitti di competenza tra soggetti presenti sul territorio- dispersione di risorse- intensificazione di conflitti tra popolazione locale e FF.OO. percepite come

estranee

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Creazione di sistemi integrati di sicurezza

coordinamento e integrazione di iniziative di competenza delle amministrazioni locali della Regione e delle Autorità provinciali di P.S.

creazione di uffici e strutture specializzate presso le amministrazioni regionali

produzione di conoscenze e “crime mapping”

coinvolgimento di soggetti della società civile e del settore privato

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Le azioni per la sicurezza al livello regionale e locale Contributi finanziari ai Comuni, alle Province, alle Comunità Montane e alle associazioni

intercomunali Contributi finanziari per iniziative realizzate da Enti Pubblici di concerto con operatori privati Realizzazione di sistemi informatici Sviluppo di infrastrutture di comunicazione Formazione congiunta tra operatori di diverso profilo professionale Riqualificazione degli spazi pubblici Incremento degli strumenti e/o attrezzature dei Comuni per la sicurezza Attività di prevenzione dell’insicurezza Attività di animazione dello spazio pubblico Attività di diagnosi locale delle condizioni di sicurezza Attività di divulgazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini Creazione di fondi anti-usura, funzionali a facilitare l’accesso al credito legale e a sostenere

l’assistenza alle vittime Monitoraggio delle fenomenologie criminali e “crime mapping” Mappa dei rischi sul territorio Monitoraggio e valutazione delle azioni e degli interventi per la sicurezza Formazione rivolta alle Polizie Locali Creazione dei “vigili di quartiere” Assistenza alle vittime

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Corpo di Polizia Corpo di Polizia Municipale di CremonaMunicipale di Cremona

Comparti territorialiComparti territoriali

Esperienza di prossimitàEsperienza di prossimità

Modalità organizzativeModalità organizzative

Strumenti operativiStrumenti operativi

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Esperienza di prossimitàEsperienza di prossimità

Nel mese di Aprile 2000 il Comando di Polizia

Municipale ha iniziato una sua esperienza di

“prossimità” inaugurando una formula

organizzativa sperimentale alla quale ha voluto dare il nome

di

 ””agentiagenti di comparto di comparto““

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Questa esperienza è maturata nella zona periferica

situata ad Est Est della città.

Il primo nucleo era formato da un

Ufficiale e da otto Agenti.

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Nel mese di Aprile 2001, un anno dopo, il Comandante ha esteso questa

esperienza a tutta la città affiancando al Comparto Est

 

il Comparto Ovestil Comparto Ovest il Comparto Centroil Comparto Centro

La scelta circa la perimetrazione territoriale dei tre Comparti predilige un criterio

squisitamente urbanistico-geografico,

due comparti occupano gli anelli semiperiferici della città ed insieme

racchiudono il Comparto Centro.

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Nel perimetro di ogni Comparto, seguendo la suddivisione urbanistica cittadina, sono state individuate poi diverse zonezone che, come abbiamo verificato, evidenziano perfettamente altrettante realtà sociali.

Questa delimitazione specifica, come vedremo in seguito, avrà un preciso significato analitico e organizzativo.

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ZONA ZONA POPO

ZONA ZONA BORGO BORGO LORETOLORETO

ZONA ZONA GARIBALDIGARIBALDI

ZONA ZONA CAMBONINOCAMBONINO

ZONA ARGINIZONA ARGINI

ZONA ZONA MILANO MILANO CAVACAVA

ZONA ZONA MARIS MARIS ZAISTZAIST

ZONA ZONA GIUSEPPIGIUSEPPI

NANA

ZONA ZONA BOSCHETTBOSCHETTO O MIGLIAROMIGLIARO

ZONA ZONA MANTOVMANTOV

AA

ZONA ZONA ROMAROMA

ZONA ZONA SALE SALE

CADORECADORE

ZONA ZONA ROMANAROMANA

ZONA ZONA CASTELLICASTELLI

ZONA ZONA LIBERTA’ LIBERTA’ BRESCIABRESCIA

ZONA ZONA CANOTTIERICANOTTIERI

ZONA XX ZONA XX SETTEMBRESETTEMBRE

ZONA ZONA EMANUELEMANUEL

EE

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PERCORSO CONCETTUALEPERCORSO CONCETTUALE

• adeguamento e crescita della cultura professionale del personale coinvolto

• predisposizione rete di contatti e modalità di condivisione con le agenzie del territorio

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Intervento sul personaleIntervento sul personale

Assunti:Assunti:

1. l’agente sul territorio deve svolgere tutte le funzioni di competenza della P.M.

2. l’agente avrà una competenza specifica per quanto riguarda i contatti e l’approfondimento di singole zone

3. gli interventi e i controlli sulle zone coinvolgono tutti gli agenti del comparto, indipendentemente dalla competenza sopra considerata

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COMPETENZE AGENTICOMPETENZE AGENTI

E S E R C IZ I C O M M E R C IA LI

A N N O N A R IA

T R IB U T I

A N A G R A FE

P L A T E A T IC O

C A N T IE R I

A C C E R T A M E N T IN O T IF IC H E

P O L IZ IA G IU D IZ IA R IA

E D IL IZ IA

A M B IE N T A LE

F U N Z IO N I A M M IN IS T R A T IV E D I P O L IZ IAL O C A L E S U L T E R R IT O R IO

Diviene necessario un percorso di formazione professionale che permetta ad ogni operatore

di svolgere le mansioni assegnate mantenendo un livello qualitativo del servizio elevato

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SCHEMA COMPLESSIVO ORGANIZZAZIONE DEL SCHEMA COMPLESSIVO ORGANIZZAZIONE DEL CORPO strutture di supportoCORPO strutture di supporto

Formalizzazione del Caso Cremona Pagina 1 di 1

D1

D1

D1

D1

D1

D1

D1

D1

D1

D1

D1

D1

D1

D1

Comparto EST

Comparto Centro

Comparto OVEST

Centrale operativa / Gestione personale

Contravvenzioni / Polizia Giudiziaria

Permessi

Cantieri / Occupazioni suolo

Annonaria

Infortunistica

Pronto intervento / Viabilità

Ambientale

Quartieri / Tributaria

Segreteria

Responsabili per Comparto (territorio)

Responsabili di unità (per specializzazione)

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Individuazione delle zone nel Individuazione delle zone nel compartocomparto COMPARTO N. EST

DETERMINAZIONE DELLE ZONE SOGGETTE A CONTROLLO

MARIS ZAIST MANTOVA LUCCHINI CAMILLIANI BRESCIA STADIO LIBERTA’

PERSICO SOLDI BORGO LORETO T.TRIESTE DANTE ORTI ROMANI FIERA NAVIGLIO

GIUSEPPINA S.FELICE S.SAVINO BATTAGLIONE BAGNARA GERRE

S.SEBASTIANO PORTA ROMANA MENGA FLAMINIA S.ROCCO PANIZZA

ZONA A

ZONA C

ZONA D

ZONA B

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Approfondimento della conoscenza zonaApprofondimento della conoscenza zona

Ad ogni Agente, oltre alla competenza amministrativa delle singole zone, viene attribuito anche il compito di provvedere all’analisi delle caratteristiche e dei bisogni del territorio

All’agente vengono forniti tutti i dati relativi le zone oggetto della sua attenzione; sui dati il referente di zona è chiamato ad elaborare analisi ed esprimere valutazioni in ordine alle necessità che ne emergono.

Page 18: Politiche Locali (nazionali e internazionali) per la sicurezza urbana Lezione 09

Dati della zona relativi alla popolazioneDati della zona relativi alla popolazioneZONA ZAIST

residenti % q

ua

rtie

re

% c

ittà

minorenni % q

ua

rtie

re

% c

ittà

maggiorenni % q

ua

rtie

re

% c

ittà

prescolare 0-5 %

qu

art

iere

% c

ittà

scolare 6-14 %

qu

art

iere

% c

ittà

lavorativa 15-65 %

qu

art

iere

% c

ittà

quiescenza oltre 66 %

qu

art

iere

% c

ittà

% q

ua

rtie

re

% c

ittà

maschi 1510 47,5 46,7 226 7,1 6,53 1284 40,4 40,2 54 1,7 2,31 121 3,8 3,2 1189 37,4 33,3 146 4,59 7,9 2,45 3,78

femmine 1672 52,5 53,3 258 8,11 6,33 1414 44,4 46,9 69 2,17 2,22 141 4,43 3,08 1234 38,8 33,7 228 7,17 14,3

totale 3182 484 2698 123 262 374

stranieri

maschi 38 48,7 53,6 12 15,4 12 26 33,3 41,6 7 8,97 5,11 5 6,41 5,34 26 33,3 42,6 0 0 0,56

femmine 40 51,3 46,4 17 21,8 12,3 23 29,5 34,1 8 10,3 6,19 8 10,3 4,71 24 30,8 34,5 0 0 1

totale 78 29 49 15 13 50 0

ZONA ZAIST

famiglie % q

ua

rtie

re

% c

ittà

residenti % q

ua

rtie

re

% c

ittà

1 252 20,6 35,8 252 7,92 16,5

2 337 27,6 28,9 674 21,2 26,6

3 371 30,3 21,1 1113 35 29,1

4 197 16,1 11,3 788 24,8 20,8

5 50 4,09 2,23 250 7,86 5,14

6 11 0,9 0,43 66 2,07 1,18

7 2 0,16 0,11 14 0,44 0,36

8 2 0,16 0,04 16 0,5 0,16

9 1 0,08 0,02 9 0,28 0,08

10 0 0,01 0 0 0,04

12 0 0 0 0 0,02

totale 1223 3182

RESIDENTI AL 30.06.01 SUDDIVISI PER ETA', SESSO, NAZIONALITA'

RESIDENTI AL 30.06.01 SUDDIVISI COMPOSIZIONE FAMILIARE

RAPPORTO CITTADINI/STRA

NIERI

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Dati della zona relativi alla popolazioneDati della zona relativi alla popolazione

ZONA ZAIST

nazionalità maschi femmine totale

ALBANIA 3 2 5 0,2 15

ALGERIA 0 0,0 2

ALTO VOLTA 0 0,0 0

ARGENTINA 0 0,0 1

AUSTRALIA 0 0,0 0

AUSTRIA 0 0,0 0

BELGIO 0 0,0 0

BENIN 0 0,0 0

BOSNIA 2 2 4 0,1 1

BRASILE 0 0,0 1

BULGARIA 1 1 0,0 1

CAMBOGIA 0 0,0 0

CAMERUN 0 0,0 0

CANADA 0 0,0 0

CILA 0 0,0 0

CINA 0 0,0 6

CIPRO 0 0,0 0

COLOMBIA 0 0,0 1

COREA SUD 0 0,0 1

COSTA D'AVORIO 8 12 20 0,7 7

% q

ua

rtie

re

% c

ittà

RESIDENTI STRANIERI AL 30.06.01 SUDDIVISI PER NAZIONALITA'

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Dati della zona relativi alla incidentalità Dati della zona relativi alla incidentalità stradalestradale

ZONA

ANNO n° inc

incidenti per incrocio ZONA BRESCIA

LIBERTA' EST ANNI 1998- 1999-

2000 strada dominante

incrocio civicopersone

coinvoltedec. ris. fer. pedoni

Zaist 1999 1 VI A ASPROMONTE del civico n. 19-21 1

Zaist 1999 1 VI A BI XI O NI NO civico 5 7 1

Zaist 1998 4 VI A CAPPUCCI NI VI A DEL MACELLO 20 7

Zaist 1998 1 VI A CAPPUCCI NI 2

Zaist 1998 1 VI A CAPPUCCI NI del civico n. 5 3 2

Zaist 1998 1 VI A CAPPUCCI NI sottopasso FF.S. 3 2

Zaist 1999 1 VI A CAPPUCCI NI del civico n. 8 3 1 1

Zaist 1999 1 VI A CAPPUCCI NI VI A DEL MACELLO 3 2

Zaist 2000 1 VI A CAPPUCCI NI del civico n. 4 1

Zaist 2000 1 VI A CAPPUCCI NI VI A DEL MACELLO 3 1

Zaist 1998 1 VI A CAPRERA VI A CAPPUCCI NI 4 1

Zaist 1999 1 VI A CAPRERA del civico n. 17 5 1 1

Zaist 1999 1 VI A CAPRERA VI A CAPPUCCI NI 4 1

Zaist 2000 1 VI A CAPRERA VI A CAPPUCCI NI 2 1

Zaist 2000 1 VI A CAPRERA VI A FATEBENEFRATELLI 3 1

Zaist 1998 1 VI A CAVALLARA del civico n°2 4 1

Zaist 2000 1 VI A CAVALLARA del civico n. 1

Zaist 1998 1 VI A DELL'AQUI LA civico 53 2

Zaist 1998 1 VI A FATEBENEFRATELLI civico 2/ a 4 1

Zaist 1999 1 VI A FATEBENEFRATELLI VI A BI XI O NI NO 3 2

Zaist 1999 1 VI A FATEBENEFRATELLI VI A CAPRERA 1

Zaist 2000 1 VI A FATEBENEFRATELLI VI A CAPRERA 3 1

Zaist 1999 1 VI A PI EMONTE LOMBARDO VI A PLEBI SCI TO 3 1

Zaist 2000 1 VI A SERAFI NA del civico n. 3 1

Zaist 1999 9 VI A ZAI ST VI A PERSI CO 23 6

Zaist 1999 8 VI A ZAI ST VI A MANTOVA 29 6

Zaist 1999 1 VI A ZAI ST VI A MARZANO 3 1

Zaist 1999 1 VI A ZAI ST rotatoria via persico 4 1

Zaist 1999 1 VI A ZAI ST intersezione via f atebenef ratelli 4

Zaist 1999 1 VI A ZAI ST dopo il raccordo con via FATEBENFRATELLI 3

Zaist 1999 1 VI A ZAI ST del palo luce n. 6 2 1

Zaist 1998 2 VI A ZAI ST VI A PERSI CO 6

Zaist 1998 1 VI A ZAI ST VI A BRESCI A 4

Zaist 2000 10 VI A ZAI ST VI A PERSI CO 30 1

Zaist 2000 6 VI A ZAI ST VI A MANTOVA 23 7

Zaist 2000 2 VI A ZAI ST VI A ZAI ST GI OVANNI BATTI STA 8 3

Zaist 2000 2 VI A ZAI ST VI A SAURO NAZARI O 9 1

Zaist 2000 1 VI A ZAI ST del civico n. 3

1 Zaist 2 Maris 3 Borgo 4 Mantova/Lucchini/Camilliani 5Libertà/Brescia/Stadio 6 Persico/Soldi 7 T.Trieste/Dante/O.Romani 8 Fiera/Naviglio 9 Giuseppina 10 S.Felice/S.Savino 11 Battaglione/Bagnara/Gerre 12 S.Sebastiano 13 Porta Romana/Menga 14 Flaminia/S.Rocco 15 Panizza/Giordano

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Dati della zona relativi agli interventi attuati Dati della zona relativi agli interventi attuati nel 2000nel 2000

cod

ice

in

terv

en

toZONA Richiedente via data intervento

5 Zaist MAMO CORNA ANTONIO1 Zaist incidente rilevato ASPROMONTE 1999 del civico n. 19-211 Zaist AGLIO ASPROMONTE n. 3 cot negativo. non intervenuti perchè il passo carraio non è segnalato da cartello1 Zaist QUESTURA ASPROMONTE n. 61 Zaist GERELLI ASPROMONTE n. s.n.1 Zaist QUESTURA ASPROMONTE n° 41 Zaist incidente rilevato BIXIO NINO 1999 civico 53 Zaist SIG. MUTO BIXIO NINO Si contattava il tecnico reperibile Geom. Arisi, il quale riferiva che la disinfestazione verra' effettuata il giorno 04-04-2000, in quanto lo stabile nel quale si trovano i topi e' di proprieta' comunale.1 Zaist CITT CAPRERA1 Zaist incidente rilevato CAPRERA 1998 VIA CAPPUCCINI1 Zaist incidente rilevato CAPRERA 1999 del civico n. 171 Zaist incidente rilevato CAPRERA 1999 VIA CAPPUCCINI1 Zaist incidente rilevato CAPRERA 2000 VIA CAPPUCCINI1 Zaist incidente rilevato CAPRERA 2000 VIA FATEBENEFRATELLI2 Zaist TARTARI 0372/431638 CAPRERA1 Zaist GHEZZI CAPRERA n.1 Zaist CAVALLARA n° 291 Zaist BETTARI CAVALLARA n° 29 chiesto l'ausilio dell'infortunistica.2 Zaist CITT CAVALLARA n° 29 materiale pericoloso sul balcone1 Zaist CITT RESIDENTE DELL' AQUILA trattasi di autovettura civetta della Digos.1 Zaist AG. FANTONI DELL' AQUILA trattasi di ciclomotore probabilmente rubato.Rimosso e portato presso il comando1 Zaist AG.FANTONI DELL' AQUILA n. 181 Zaist VAILATI DELL' AQUILA n. 82 Zaist SISTEMA ALLARME DELL' AQUILA n. 89 Allarme abitazioneUnitamente ai colleghi Priori e Duca.Falso allarme1 Zaist MAZZANI DELL' AQUILA n° 81 Zaist MAZZANI DELL' AQUILA n° 85 Zaist ALLARME ABITAZIONE DELL' AQUILA n° 89 tentato furto ai danni dell'appartamento del collega Duca.1 Zaist QUESTURA FATEBENEFRATELLI1 Zaist QUESTURA FATEBENEFRATELLI1 Zaist CITT FATEBENEFRATELLI1 Zaist incidente rilevato FATEBENEFRATELLI 1998 civico 2/a1 Zaist incidente rilevato FATEBENEFRATELLI 1999 VIA BIXIO NINO1 Zaist incidente rilevato FATEBENEFRATELLI 1999 VIA CAPRERA1 Zaist incidente rilevato FATEBENEFRATELLI 2000 VIA CAPRERA1 Zaist QUESTURA FATEBENEFRATELLI n. 101 Zaist VITALI FATEBENEFRATELLI n. 121 Zaist ROSSI FATEBENEFRATELLI n. 15 elevata una sanzione.4 Zaist DE MICHELI FRANCA FATEBENEFRATELLI n. 171 Zaist QUESTURA DI CREMONA (SALA OPERATIVA) FATEBENEFRATELLI n. s.n. La pattuglia di P.M., giunta in loco rendeva edotto il personale della Polizia di Stato che l'intervento congiunto poteva essere effettuato solo con una procedura particolare che consentisse poi una regolare contestazione del reato. In pratica la Polizia 1 Zaist CARINI FATEBENEFRATELLI n° 111 Zaist CITT RESIDENTE FATEBENEFRATELLI n° 181 Zaist CITT MIRABELLO 1 sanzione1 Zaist MIRABELLO1 Zaist incidente rilevato PIEMONTE LOMBARDO 1999 VIA PLEBISCITO

ELENCO DATI COMPARTO EST:

interventi registrati Centrale Operativa 2000 (con incidenti)interventi registrati comparto est 2000 (sig)incidenti rilevati 1998-99-00

codice intervento1 circolazione stradale 2 prot.civile 3 ambiente 4 violaz. amministr. 5 reati

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I dati, elaborati con un criterio di soglia (con riferimento alle probabilità del reiterarsi del fenomeno), vengono inseriti, a cura dell’agente responsabile di zona, nel

DOCUMENTO DI ZONA

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Questo strumento di conoscenza del territorio è finalizzato:

a maturare una nuova consapevolezza delle problematiche e delle necessità della zona negli agenti estensori

a generare condivisione nell’attività degli operatori (l’agente X e Y oggi effettuano il controllo della zona A secondo le indicazioni dell’agente Z, domani gli agenti Z e Y …)

calibrare “scientificamente” le operazioni di intervento preventive e repressive

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L’analisi sino ad ora condotta considera esclusivamente elementi oggettivielementi oggettivi.

Allo scopo di considerare anche gli elementi elementi soggettivisoggettivi (sensazioni, vissuti, opinioni) vengono somministrati, dagli stessi agenti referenti di zona, dei questionari ai residenti.

Questa indagine conoscitiva rileva sia come,

intervista-intervento (momento di relazione)

che come

raccolta dati relativi alla percezione dei residenti

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Sesso residente in Via ………………………………………………. Età 15/ 25 25/ 40 40/ 60 oltre 60

l’Agente compilatore ………………………………………………….

MAPPATURA DEL RISCHIO NELLA CITTA’ DI CREMONA

I NDAGI NE CONOSCI TI VA SULLA PERCEZI ONE DELLA QUALI TA’ DELLA VI TA NEL QUARTI ERE RI VOLTA AL CI TTADI NO RESI DENTE

1. Quale via o zona del suo quartiere Lei evita o f requenta malvolentieri?

……………………………………………………………………………………………………………

2. Per quale ragione? …………………………………………………………………………………………………………

3. Quale via o zona del suo quartiere f requenta abitualmente?

……………………………………………………………………………………………………………

4. Per quale ragione? ……………………………………………………………………………………………………………

5. Partecipa in qualche modo alle iniziative del quartiere o della città?

……………………………………………………………………………………………………………

6. Quali? ……………………………………………………………………………………………………………

7. Descriva il f enomeno sociale che maggiormente turba la sua qualità della vita Nella città ……………………………………………………………………………………………………………

Nel suo quartiere ………………………………………………………………………………………………

8. Con quali realtà istituzionali/ comunali è maggiormente in contatto?

……………………………………………………………………………………………………………

M F

Quartiere ZAIST

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Il documento della zona si caratterizza anche e soprattutto come strumento di condivisione nei confronti della cittadinanza la quale, possibilmente attraverso referenti qualificati, partecipa alla riflessione ed alla formazione del documento.

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La filosofia della partecipazione e della condivisione delle scelte trova momento applicativo nelle

riunioni periodicheriunioni periodiche

nelle quali:

• l’agente estensore incontra i comitati e/o i referenti di zona e raccoglie da questi il “sentire” del quartiere

• si confronta sull’analisi, sui risultati e sulle azioni intraprese

• concorda le azioni da intraprendersi,

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I referenti di zona e i comitati possono allora svolgere una funzione di sensibilizzazione nei confronti dei residenti della zona circa le problematiche emerse (es. il reiterarsi di incidenti stradali in un luogo specifico del quartiere) affinché il residente possa dare il suo contributo alla soluzione (es. moderando la velocità passando da quel luogo specifico)

Inoltre insieme ai Inoltre insieme ai residenti, con residenti, con specifico riferimento specifico riferimento alla sicurezza ed alla alla sicurezza ed alla qualità della vita nel qualità della vita nel quartiere, sarà quartiere, sarà possibile … … …possibile … … …

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Nelle riunioni periodiche di confronto e di verifica risulterà particolarmente preziosa la presenza degli

organi di informazione cittadinaorgani di informazione cittadina

i quali possono amplificare notevolmente il messaggio e raggiungere così tutti i coinvolti nella gestione della sicurezza urbana.

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Valutazione dei risultatiValutazione dei risultati

Il momento più significativo per valutare gli interventi degli agenti lo si individua negli incontri con la cittadinanza; non esiste luogo più adatto per verificare il raggiungimento o meno dell’obiettivo che è stato concordato.

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Comunque appare necessario che ogni agente, nel corso del turno di servizio, annoti sul SIG gli interventi attuati in relazione alle proposte operative contenute nel documento di zona.

Queste annotazioni vengono raccolte dal responsabile del comparto e formeranno oggetto di verifica e confronto sulla congruità degli interventi predisposti ed attuati.

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ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZIORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI

Ogni Comparto predispone una turnazione mensile dei servizi che, una volta isolati i servizi comuni, è plasmata sulle necessità funzionali di ogni singolo comparto.

 Ad ogni Comparto sono assegnate scuole, servizi speciali (Mercati, ecc.) dei quali tenere evidentemente conto.

 Come si evidenzia, giornalmente una coppia di Agenti provvede ad effettuare il controllo in una zona specifica del proprio Comparto (zona A, B, C, D), e questo indipendentemente da qualsiasi criterio di assegnazione specifica.

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controlli zone

MA

T

MA

T

MA

T

MA

T

MA

T

MA

T

MA

T

MA

T

MA

T

MA

T

MA

T

MA

T

MA

T

MA

T

MA

T

MA

T

MA

T

MA

T

MA

T

MA

T

MA

T

MA

T

MA

T

MA

T

MA

T

MA

T

VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR

BADALOTTI FRANCESCO

BERNERI MARIO C C 1 A D 1 1 A C

BURGAZZI PIETRO A A 1 C 1 B C

GAIA GIOVANNI 1 1 A C 1 D 1

MANTOVANI CESARE A 1 C 1 C B 1 1

PERCUDANI RICCARDO A C C C A D 1 A B

PERINI VINCENZO A 1 A A A A 1 D C C

VILLA GIORGIO C 1 B

GIUGNO 2001 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26

controlli zone

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VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR

BADALOTTI FRANCESCO D D A

BERNERI MARIO B B B 1 A D 1

BURGAZZI PIETRO 1 1 D B A A 1

GAIA GIOVANNI D D C 1 C B 1

MANTOVANI CESARE 1 D B B B 1 D D

PERCUDANI RICCARDO B B B C 1 A

PERINI VINCENZO D D D D 1 B B

VILLA GIORGIO B 1 B C B D A

Schema servizi mese di ….Schema servizi mese di ….

Page 34: Politiche Locali (nazionali e internazionali) per la sicurezza urbana Lezione 09

CONCLUSIONICONCLUSIONI

Questa modalità concettuale ed operativa sta muovendo i suoi primi timidi passi, abbiamo però già registrato riscontri positivi:

• dagli operatori di Polizia Municipale, che si sentono promossi professionalmente e responsabilizzati personalmente,

• dalla cittadinanza, che viene coinvolta in scelte e responsabilità tradizionalmente attribuite alla “istituzione” e perciò spesso incomprese

• dagli amministratori che hanno verificato la puntualità e la serietà del percorso intrapreso nella direzione della efficienza, efficacia, trasparenza ed economicità.

Page 35: Politiche Locali (nazionali e internazionali) per la sicurezza urbana Lezione 09

LINDEBORG MalmoLINDEBORG Malmo

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Per ogni ulteriore domanda o suggerimento relativamente alla lezione:

[email protected]

[email protected]