Politica energetica in Trentino: risultati e prospettive · ♦ la L.P. 6/5/1980 n. 11, per...
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Trento, 12 Ottobre 2006 1
Comunicazione:
Politica energetica in Trentino:risultati e prospettive
arch. Giacomo CarlinoServizio Energia - Provincia Autonoma di Trento
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PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
Il Trentino gode di unaspeciale autonomia in materia legislativa, amministrativa, finanziaria
In virtù dello Statuto di autonomia, la Provincia gode di particolaricompetenze anche in materia di energia.
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• Una grande risorsa del territorio: la produzione idroelettrica.
* impianti:
* produzione: 2.8 - 4.2 TWh/anno
* export: 30 % medio
N: Power (kW) %
Power < 220 kW 206 5.241 0.8
Power > 220 kW 54 40.260 6.2
Power > 3 MW 24 602.842 93.0
TOTALE 284 648.343 100
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
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I Piani energetici provinciali
1979 1983 1998 2003
Dalle competenze istituzionali in campo idroelettrico nasce, alla fine degli anni ’70, la politica energetica provinciale.
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Gli assi portanti dei Piani energetici provinciali
• la diversificazione delle fonti di energia, a favore di una maggiore penetrazione del gas naturale;
• lo sfruttamento delle residue potenzialità idroelettriche e il ritorno della proprietà della distribuzione elettrica e degli impianti agli Enti Locali;
• la promozione dell’efficienza energetica e dello sfruttamento delle fonti rinnovabili.
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♦ la L.P. 6/5/1980 n. 11, per l’estensione dei feeder del metano al Basso Sarca e alla Valsugana;
♦ la L.P. 29/5/1980 n. 14 - “Provvedimenti per il risparmio energetico e l’utilizzazione delle fonti alternative di energia”;
♦ la L.P. 15/12/1980 n. 38 - “Interventi per la costruzione ed il potenziamento di impianti di produzione e trasporto di energia idroelettrica”;
♦ la L.P. 22 dicembre 1980 n. 42 - “Intervento per la realizzazione di progetti pilota in campo energetico”;
♦ La L.P. 17 marzo 1983 n. 8 - “Intervento a favore della realizzazione delle reti di distribuzione del metano nella Provincia di Trento.”
Le prime Leggi Provinciali nel settore energetico::
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Erogazione di gas naturale in provincia di Trento (milioni di metri cubi)
0
100
200
300
400
500
600
1974 1976 1978 1980 1982 1984 1986 1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000
anni
I risultati delle azioni provinciali:La metanizzazione(LL.PP. nn. 11/80 e 8/83)
• da 2 a 126 comuni serviti;
• da poche migliaia a 387.000 residenti;
• 82% degli abitanti.
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I risultati delle azioni provinciali:Gli impianti idroelettrici(LL.PP. nn. 38/80 e 14/80)
norma producibilità (kWh/anno)
LP 38/80 – Enti pubblici 114.967.534
LP 14/80 – Soggetti privati 43.486.600
Totale 158.454.134
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• l’acquisizione degli impianti idroelettrici ex SAVA agli Enti locali del Primiero;
• il passaggio della rete di distribuzione ENEL ad una società degli Enti Locali.
I risultati delle azioni provinciali:
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• disponibilità;
• sicurezza;
• costi;
• giustizia sociale;
• tutela ambientale.
I problemi dell’energia:
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Il futuro dell’energia:
•• sfruttamento delle fonti rinnovabili;
• perseguimento della massima efficienza energetica.
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Piano Energetico –Ambientale del 2003:
Obiettivo:Ridurre di 300.000 Tonn. le emissioni di CO2 nel 2012
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
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Piano Energetico –Ambientale del 2003:
Strumenti:Promozione dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili prevalentemente nel settore degli usi civili.
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
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Oltre alla promozione degli interventi, la Provincia promuove tutte le azioni di contesto normative, regolamentari, di scelte partecipate necessarie per rendere l’efficienza energetica un fattore trasversale delle politiche provinciali.Esempi:
• Protocolli di intesa con Enti e Organismi vari;
• Adozione di standard tecnici più efficaci;
• Attività formative e informative.
AZIONI COMPLEMENTARI AL PIANO ENERGETICO
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I dati sugli interventi di risparmio energetico:
• risultano finanziati in totale 36.000 richie-denti tra famiglie e imprese;
• hanno richiesto inter-venti 1 abitante su 14, 1 famiglia su 6;
• al 2005, si risparmiano potenzialmente più di 144.000 Tep/anno.
I risultati delle azioni provinciali:Il risparmio energetico e le fonti rinnovabili
(L.P. n. 14/80).
Domande finanziate sulla LP 14/80
50 134 121 153399
172 168 239428
549 576 487 531290
453 473 562 670
1.679
2.117
2.725
2.437
3.461
3.053 3.021
4.004
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
3.500
4.000
4.500
ANNI
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I dati del solare termico al 2005:
• risultano installati circa 11.000 impianti per 65.000 mq. di pannelli;
Impianti solari finanziari in provincia di Trento
505
23 28 52 35 81 100226 240
467724
8641.031
15801443 1.547
1.767
0200400600800
100012001400160018002000
1980
-90
1 99 0
199 1
1992
1993
1994
1 99 5
199 6
1997
1998
1999
2 00 0
2 00 1
200 2
2003
2004
2005
I risultati delle azioni provinciali:Il risparmio energetico e le fonti rinnovabili
(L.P. n. 14/80).
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I dati del solare termico al 2005:
• la densità è di più di 130 mq/1000 abitanti, paragonabile ai paesi europei più avanzati.
I risultati delle azioni provinciali:Il risparmio energetico e le fonti rinnovabili
(L.P. n. 14/80).
SUPERFICE. DI PANNELLI SOLARI PER 1000 AB. (m2)Fonte: Estif , 2005
260,0 260,0
133,9
69,3 60,7 47,717,3 13,0 8,7 7,8 4,3 3,0
-
50,0
100,0
150,0
200,0
250,0
300,0
GR AT TN DE DK CH NL PT ES IT FR GB
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Impianti di teleriscaldamento a biomassa nel Piano e altre manifestazioni di interesse
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La nuova iniziativa rappresenta il primo tentativo in Italia di stabilire limiti molto più avanzati per i consumi energetici degli edifici, introducendo anche i primi elementi per una riduzione dell’impatto ambientale complessivo.
GLI EDIFICI A BASSO CONSUMO ED GLI EDIFICI A BASSO CONSUMO ED A BASSO IMPATTO AMBIENTALEA BASSO IMPATTO AMBIENTALE
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Evoluzione dei valori di consumo specificoEvoluzione dei valori di consumo specifico
205
167
124
91
55
15-10
-50
0
50
100
150
200
250
ante 1977 1977 1986 PAT-ITEA1990
PAT BassoConsumo
Casapassiva
Casaenergy plus
kWh/
mq
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Edifici a Basso Consumo finanziati dalla LP 14/80 (per il 2006, in corso di istruttoria)
7
76
108
62
113
219
114
0
50
100
150
200
250
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
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Piano Energetico Provinciale – avanzamento 2006
Anno
n°doman
de finanzi
ate
Caldaie individ
uali
Caldaie
condominiali
Collettori solari
Coibentazio
ni
Edifici a
Basso consu
mo
Caldaia a
biomassa
Teleriscaldamento a bioma
ssa
Impianti di
cogenarazio
ne
Impianti
fotovoltaici
Energia risparmiata (TEP)
Riduzione
emissione CO2
(t)
TOTALI 2000-2006 23.624 13.642 299 10.661 2.153 699 609 53 32 1.049 65.105 198.682
OBIETTIVO 2008 11.097 1.000 7.301 1.664 1.298 697 12 21 55.561 166.683
% DI REALIZZAZIONE 2006/08
- 123% 30% 146% 129% 54% 87% 442% 152% 117% 119%
OBIETTIVO 2012
- 16.300 1.800 11.300 2.540 2.100 1.100 23 30 75.000 204.000
% DI REALIZZAZIONE 2006/12
84% 17% 94% 85% 33% 55% 230% 107% 87% 97%
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1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005
14,2
56
7,0
1000
stanziamenti PAT (Meuro) 5,9 6,9 8,5 10,7 11,1 12,8 12,5investimenti totali (stima, Meuro) 23,6 27, 9 34,2 42,7 44,5 51,2 50risp monetario (stima, MEuro) 4,9 5,5 6,6 5,4 6,9 6,3 6,1Occupazione locale diretta (stima) 472 558 684 853 891 1025 1000
RISPARMI ENERGETICI, ECONOMICI, INVESTIMENTI E OCCUPAZIONE INDOTTI
DALLA LP 14/80
STIME
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UN FATTORE DEL SUCCESSO TRENTINO
• la continuità nelle attività;
esempio: promozione degli impianti solari in Friuli;
settembre – dicembre 02 700 impiantigennaio – agosto 03 15 “
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• specializzazione di progettisti e imprese installatrici;
• miglioramento della qualità delle realizzazioni;
• fidelizzazione dei cittadini;
• ottimizzazione dei costi e riduzione dei prezzi
all’utente finale;
• nascita e crescita di imprese locali di
assemblaggio/costruzione di sistemi e componenti.
RISULTATI RISULTATI
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In prospettiva…1
Lo standard dell’Edificio a Basso Consumo sarà il riferimento per le nuove prestazioni energetiche degli edifici, in attuazione della Direttiva UE 220/91/CE :
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In prospettiva…2
• l’approvazione della metodologia per la certificazione energeticadegli edifici, anch’essa prevista dalla Direttiva, e della certificazione ambientale;
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In prospettiva…3
• il riconoscimento nel mercato immobiliare dei consumi energetici di appartamenti ed edifici.
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LE RICADUTE PRODUTTIVE
Costituzione del Distretto tecnologico per l’energia e l’ambiente;
obiettivi:• Costruzioni a basso consumo energetico e impatto ambientale;• Tecnologie per la produzione e gestione del calore;• Sistemi “intelligenti” per la gestione degli edifici;
• Sistemi “intelligenti” per gestione integrata del territorio;•Tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili.